okkkkkkkkkk 2 scritt
Quello era un pomeriggio lunghissimo, noiosissimo e
caldissimo.
Io, Milly e Alona avevamo già deciso, saremmo state a
mangiare schifezze sul divano e a vedere le puntate vecchie di “Mi voglio
suicidare”, che allegria no?
Ma il fato aveva in mente molto di meglio per loro.
Suonarono il campanello.
‘SI SI YEAAA’
Aspettate questo non è il campanello credo.
“Milly ma è normale che il tuo campanello faccia certi
versi?”
“Ovvio che no, quello non è il campanello, ma come ti
viene in mente?”
Se è così mi tocca riscrivere la storia…
Si sentì un animale strillare.
‘SI SI YEAAA’
“Avete sentito quell’animale?!”
“A me non sembra un animale, ti confondi Roxy” mi
ribeccò Alona.
Ok allora si sentì qualcosa, va bene? Qualcuno ha da
ridire? *impugno una mazza*
Pubblico: nooooo!!!!!
“Qualcuno vada ad aprire!” tutte e due mi fissavano
maliziose, fui spinta a forza verso la porta, l’ultima volta che successe
rischiai la vita.
“Chi è?” urlai, sentì un motore rombante, così mi
decisi e aprii la porta.
C’era ad aspettarmi una bellissima macchina gialla
come il sole e una pazza svampira, che urlava “Si si yeaaa, venite a
fare shopping?”.
Dopo essere svenuta, mi portano a peso nella macchina.
Arrivammo in un centro commerciale grande, sfarzoso e
affollatissimo e come succede quando io mi metto alla guida, ci perdemmo subito
e la nostra accompagnatrice sparì nel nulla.
Eravamo rimaste solo noi tre, la gente andava e
veniva, le vetrine ci parlavano, brillavano come se ci volessero invitare
dentro.
Ci accorgemmo troppo tardi che nella fretta avevamo
lasciato i soldi a casa, così dovemmo vagare senza una metà precisa, sperando
di trovare qualche spicciolo per terra.
Arrivammo in
uno stretto vicolo e ci addentrammo.
Spuntammo in un luogo deserto, c’era solo un emporio
con un cartello scritto a caratteri cubitali:
SVENDITA COMPLETA, VI REGALIAMO TUTTO!
“E’ un sogno, non può essere vero?”
“Ahi ma che fai Alona, sei stupida” mi era appena
arrivato un pugno in pancia.
“No, volevo dimostrarti che non era un sogno” così
dopo averla guardata male entrammo insieme nel negozio.
Intorno a noi, c’erano cianfrusaglie di ogni tipo,
tutte cose antiche. Da candelabri a penne d’oca, cappelli sfarzosi per non
parlare dei vestiti.
“Vi serve qualcosa?” una vecchietta come spuntata dal
nulla, ci accolse, era vestita di stracci e la sua testa era bendata, si poteva
vedere solo un occhio, se non avesse parlato l’avremmo sicuramente scambiata
per una mummia o uno strano manichino.
“Davamo un’occhiata” feci titubante.
“ Bene di qua” e senza che le dicessimo niente ci fece
strada.
Ci indicò un abito fantastico, era di color blu notte,
con i pizzi ai lati, un bustino di pelle che chiudeva il vestito ed un lungo
strascico dietro.
“Questo era l’abito che indossava ‘la bambina malefica’.
Non è in vendita!” dicendo ciò, si dileguò in un angolo.
“Peccato è bellissimo” disse Milly abbattuta, era
della sua misura addirittura.
“Ha detto che non è in vendita però” precisai furbetta.
“Che vorresti dire?” chiesero in coro le altre.
“Il cartello diceva che era tutto gratis e perciò
nulla in vendita, prendiamolo e scappiamo!”
“Ma sei matta non lo possiamo fare!” inutile la
protesta di Alona.
Milly se l’era già svignata, veloce come una gazzella,
arrivò in un attimo fuori insieme al vestito.
Quando la raggiungemmo, era emozionatissima tanto da
cantare, la versione nuova di poker face.
CE-CE LO FA’!
FA-A-A-TA’!
CE-CE LO FAA!
FA-A-A-TAA!
“Si brava! Cantiamo insieme!” iniziai io.
‘Nell’emporio
della vecchia c’era un bel vestitino,
ma tre
ragazze molte belle che più belle non si può,
l’hann
rubato e perciò noi cantiam tutte insieme,
questa bella
canzoncina che più bella non si puooò!!
Milly, Milly
combina guai, la beniamina di tutti sei, sei tu oh oh oh
Milly ma
perché mi guardi così, non ti piace la mia canzonciina, oh oh ahi!’
“Finitela adesso tocca a me” io e Milly ci guardammo,
sapevamo che un giorno sarebbe arrivata l’apocalisse.
Ciao sono Alona e sono molto bona,
ciao tu sei Roxy e sei molto sexy,
ciao tu sei Milly e sei molto brilli.
“Brilli?” si lamentò Milly (trovare la rima è stato
difficile! ndA)
“Andiamocene dai, qua è deserto e mi mette i brividi”
dissi.
“Noo” e come uno di quegli incubi che ti paralizza e t’impedisce
di gridare, noi eravamo li immobili come statue.
Una vecchia, la stessa che era dentro al negozio era
davanti a noi, non aveva più le bende e assomigliava a…
SOSPENDO UN ATTIMO LA STORIA PER DARE UN COMUNICATO IMPORTANTE AI MIEI
LETTORI! AVVISO SE AVETE UN GATTO IN CASA BE NON FATEGLI LEGGERE (SE SA
LEGGERE) IL SEGUITO, NON PROVATE NEMMENO A LEGGERGLIELO SE CI TENETE CHE STIA
IN SALUTE E CHE NON GLI SI FERMI LA CRESCITA, O CHE PERDA IL PELO OPPURE PRENDA
L’INIZIATIVA DI ARRUOLARSI NELL’ESERCITO, LETTORI AVVISATI GATTI SALVATI!!!!
… la vecchia pazza che ama i gatti. Non serve che vi
dia una descrizione ma dato che sono buona posso fornirvi un identikit.
Nome: Vecchia pazza, gattara da quattro gatti, gatta stecchita vivente, mia
nonna.
Caratteristiche: Vestita con stracci, scarpe rubate (se non trovate più le vostre scarpe
sapete a chi dare la colpa adesso)
Epoca, dove è vissuta: chi dice che sia vissuta nell’era dei dinosauri,
altri che ammettono di averla vista in vari libri sotto il nome di Molly
Weasley, altri sicuri che quella era sua nonna scappata dall’ospedale (gli
altri sarei io).
Mosse letali: Strillo satanico, lancio del gatto morto, palla di pelo putrida, racconti
della nonna.
Come dicevo eravamo paralizzate e adesso che fare?
Ciao scusate per eventuali errori è che vado di fretta, vi piace?
Io e le mie socie gradiremmo una recensione, soprattutto io *..* (non vi
faccio pena?)
Allora un grazie caloroso a me stessa, perché mi sono sostenuta quando
l’altra me non ci credeva.
Un altro grazie a mia sorella (non so perché, sarà perché mi corregge le
varie idiozie che scrivo).
Ok grazie poi a piccola
sciamana che mi ha messo tra i preferiti, una recensioncina?
SPAZIO IDIOZIA
Faccio un annuncio vorrei tanto un gatto, peccato che mia mamma non li
vuole sigh sigh AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!
“E’ lei la gallina stlillatrice! Plendiamola!”
*Io scappò inseguita dai cinesi dell’ultima volta che hanno scavato per
arrivare nel mio pollame, volevo dire stanza*
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