Blue Eyed Damned Soul

di Soul Mancini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brighting Soul ***
Capitolo 2: *** It'll Be Okay ***
Capitolo 3: *** Killing Me Slowly ***
Capitolo 4: *** With A Needle In The Vein ***



Capitolo 1
*** Brighting Soul ***


1. Brighting Soul
Brighting Soul




“Ives, piacere” si presentò con un sorriso sbarazzino e radioso. Lasciai scorrere lo sguardo sul suo viso chiaro e rotondetto; aveva uno sguardo azzurro e leggiadro, una ciocca corvina gli copriva appena l’occhio destro.
“E così tu sei il loro bassista?” chiesi conferma.
Lui piegò la testa di lato. “Sì. Tu suoni qualche strumento?”
Scossi il capo. “Non sono capace, ma amo la musica.”
“Mi stai simpatica. Posso offrirti da bere?”
Sorrisi, entusiasta. “D’accordo!”
Il mio sguardo cadde su un piccolo bozzo scuro che aveva sul braccio esile, Ives se ne accorse e vi posò sopra il polpastrello. “Ah, questo… è di un controllo medico.”




♠ ♠ ♠

Ciao e benvenuti in questo mio piccolo esperimento ^^ era da tempo che non pubblicavo una storia originale e mi era mancato!
Sono qui solo per dirvi che la storia si articolerà in quattro drabble e che gli aggiornamenti saranno giornalieri, quindi il 22 pubblicherò l’ultima.
Non ho altro da aggiungere per il momento, se non: grazie per essere arrivati fin qui :3
A domani! ♥


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Capitolo 2
*** It'll Be Okay ***


2. It'll Be Okay
It’ll Be Okay
 

 
 
 
Aprii la porta e rimasi di sasso.
Ives si mordeva appena il labbro inferiore mentre, con movimenti esperti, si infilava un ago lucente nella pelle chiara del braccio.
Intorno a lui regnava il disordine.
I suoi occhi, non più così limpidi, si posarono su di me. “Tesoro…”
“È eroina” biascicai, gli occhi pieni di lacrime.
Lui finì di iniettarsi in vena la sua dose, mi si avvicinò e mi sollevò il viso con due dita. “Ehi” sussurrò con dolcezza. “È tutto sotto controllo. Oh, tu… non avresti dovuto vedermi.” Poi mi abbracciò, lasciandomi un leggero bacio tra i capelli.
Incapace di reagire, mi strinsi al suo corpo troppo magro.


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Capitolo 3
*** Killing Me Slowly ***


3. Killing Me Slowly
Killing Me Slowly




“Non farlo di fronte a me, ti chiedo almeno questo” lo supplicai disperata, asciugandomi l’ennesima lacrima.
Ives era sdraiato sul divano, i vestiti troppo larghi gli ricadevano addosso, mettendo in evidenza le ossa sporgenti. Tra le dita sottili stringeva il solito ago.
Era così consumato.
Mi rivolse un sorriso mesto e allucinato, i suoi occhi erano opachi e scuri come un mare in tempesta. “Salvati, almeno tu. Vai via, sei ancora in tempo. Io morirò tra poco.” Parlò con sinistra tranquillità.
Sgranai gli occhi. “Che cazzo dici? C’è ancora tempo per disintossicarti, se lo vuoi!”
Scosse il capo. “Ho preso l’AIDS, mi ucciderà. Tanto vale che vada in overdose.”

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Capitolo 4
*** With A Needle In The Vein ***


4. With A Needle In The Vein
With A Needle In The Vein
 
 
 
 
Mi avevano detto che Ives era morto, da solo, con il solito ago in vena.
Non lo vedevo da mesi, me n’ero andata perché non sopportavo di guardarlo morire ogni giorno. Nonostante ciò non avevo smesso di pensare a lui per un attimo… non avevo mai smesso di amarlo.
Girai la chiave nella serratura ed entrai nell’appartamento. Avevo l’impressione che il suo sguardo azzurrino aleggiasse nell’aria.
Mi avvicinai al basso, abbandonato in un angolo e coperto di polvere. Feci scorrere il dito sulla corda più grossa.
Aveva preferito l’eroina alla musica.
Aveva corrotto la sua anima così candida, dolce e generosa.
Distruggendosi, aveva distrutto anche me.
 

 
 
 
♠ ♠ ♠
 
Negli anni Ottanta, soprattutto sul finire del decennio, c’è stata una nuova ondata di eroina e di morti a essa legate. Non che questo tipo di droga sia mai passato di moda, ma in quel periodo vi era una vera e propria epidemia.
Parallelamente in quel periodo si diffondeva (anzi, si cominciava a parlarne) l’AIDS, una malattia inizialmente diffusa tra omosessuali e tossici, che poi si estesa anche ad altre categorie di persone. Una cura per la malattia è stata trovata solo all’inizio degli anni Novanta, ma prima di ciò sono state molte le persone a morire per l’AIDS – o meglio, per le altre malattie che ne conseguivano.
Non ho specificato se Ives sia morto di overdose o per la malattia, mi piaceva l’idea di un finale “aperto”.
Mi sono bastate quattrocento parole per innamorarmi di Ives, lo ammetto *-* è un personaggio che avevo in mente da un po’ e ora che l’ho sviluppato lo amo ancora di più! Quindi non escludo che scriverò altro su di lui (magari senza farlo morire XD), ho già una mezza idea ^^
Grazie di cuore a chiunque abbia letto, cosa sarei senza i miei lettori?
Alla prossima!!!
 

 

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