Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Era il 20 di marzo e a casa Saeba tutto era tranquillo e
nella normalità.... per gli ultimi 4 mesi. Si perché in questo lasso di tempo
ce n'erano stati anche troppi di cambiamenti, primo fra tutti il fatto che ora i
due inquilini della casa dormissero nello stesso letto: ebbene sì finalmente il
nostro "Stallone di Shinjuku" si era dichiarato alla donna che amava
dopo otto anni di sofferenza per entrambi.
In questo momento i due sweaper, Ryo e Kaori, stavano
per essere svegliati da qualcuno che gli avrebbe cambiato la vita per sempre.
DRINN.....DRINN....DRINN....
Il campanello suonava ormai da buoni dieci minuti e Ryo, vedendo che la sua
donna non aveva nessuna intenzione di svegliarsi, si alzò dal letto, infilò i
pantaloni, diede un ultimo sguardo alla sua socia, e con un sorriso dolce scese
le scale e andò ad aprire. Quello che vide non solo lo lasciò di stucco ma per
poco non gli fece venire un infarto: due neonati erano stati abbandonati
davanti al portone della loro casa, avranno avuto si e no 5 mesi e mentre li
portava in casa Ryo pensò "Ma perché sempre a noi capita, è già la terza
volta che qualcuno abbandona un bambino davanti casa nostra, e stavolta sono
pure due" e gli uscì un sospiro sconsolato. Lo sweaper
decise, poiché i bambini dormivano beati, di andare a svegliare Kaori per
avvertirla di ciò che era accaduto.
Intanto nella stanza dei nostri eroi Kaori era già bella che svegliata, infatti
quando Ryo si era alzato lei non aveva più sentito il calore del suo corpo e
piano piano era uscita dal mondo dei sogni. Quando
Ryo entrò e Kaori lo vide capì subito che c'era qualcosa che non andava: - Ryo
che succede? - lui la guardò e con un sorriso disse - Ti ricordi quando ci
hanno abbandonato davanti casa quel neonato e poi quell'altra bambina - la sweaper rovistò nella sua memoria e sorridendo ripensando a
quei due angeli che gli erano rimasti nel cuore e che spesso incontravano per
le vie di Shinjuku insieme alle loro madri, loro ex - clienti, disse - Si, e
quindi? - Be..... ti posso dire che è successo di nuovo - Kaori lo guardò non
capendo, poi la consapevolezza si abbatté su di lei che prima sbiancò, poi
pensando che capitava sempre a loro si arrabbiò, e infine con sguardo dolce
disse rivolta a Ryo: - E ti pareva, vabbè vediamo di
ritrovare sua madre. E maschio o femmina? - chiese; Ryo ridacchiando rispose -
Tutt'è due - per poco Kaori non cadde dal letto - In che senso tutti e due? -
E' ermafrodita... ma secondo te che cavolo può significare tutt'è due? - lei ridendo
gli rispose - Scusami hai ragione, sono due quindi? - Per la precisione sono
due gemelli - la socia lo guardò come incantata e poi disse - Due gemelli? che
meraviglia voglio vederli subito - e scese di sotto in reggiseno e mutande
davanti ad un Ryo che pensava "Mamma mia quant'è bella non smetterei mai
di fare l'amore con lei... anche se penso che finché i bambini saranno in casa
lei sarà presa solo da loro", e guardando il suo "amico" disse
ad alta voce: - Amico mio mi sa che per un pò si
andrà in bianco - e con aria mogia si diresse verso le scale.
Quando entrò nel salone Ryo rimase paralizzato da ciò che vide: Kaori che in
mezzo alla stanza teneva in braccio i due bambini che dormivano e sorrideva
come un ebete con uno sguardo pieno d'amore che fino ad ora aveva visto solo
quando guardava lui; all'inizio provò un pizzico di gelosia ma poi un calore
mai provato si insinuò nel suo cuore: che cos'era? Si avvicinò alla sua socia e
guardò quei due bambini e provò di nuovo quello strano calore, e poi capì:
quello era amore paterno, già si stava affezionando a quei due angioletti.
Guardò Kaori e disse: - Dammene uno non ce la fai a tenere entrambi - lei lo
guardò e sorridendo le posò in braccio la femminuccia - Mi raccomando non
svegliarla, io poso il maschietto nel cesto e mi vado a vestire poi vediamo se
c'è qualche biglietto - e così dicendo salì in camera. Rio rimase per molto
tempo a guardare quella bambina così bella: aveva i capelli neri e aveva un
faccino così dolce.... ad un certo punto la sentì muoversi e dopo poco aprì gli
occhi. Rio si meravigliò, quella bambina aveva gli stessi occhi nocciola della
sua dolce Kaori, e questo lo fece sorridere. La bimba lo guardò un pò spaesata e stava per mettersi a piangere quando Rio
disse: - No piccolina non piangere senno si sveglia il fratellino - la bambina
come se avesse capito quello che aveva detto lo guardò e sorrise, allora Ryo le
fece il solletico sul pancino e lei rise di gusto. "Si, questo è proprio
amore paterno" e così pensando continuò a giocare con la piccola che
rideva come una matta.
Kaori si stava finendo di cambiare quando ad un certo punto sentì delle risa
provenire dal salotto, finì velocemente di mettersi la maglia e, senza farsi
sentire scese le scale, e quello che vide le provocò un tuffo al cuore e un
sorriso di pura felicità: Rio stava giocando con la bambina e sembrava davvero
felice. Ad un certo punto sentì dei mugolii provenire dal cesto: il piccolino
si stava svegliando. Si avvicinò, lo prese in braccio e subito lui si svegliò e
iniziò a piangere. Kaori rimase interdetta primo perché quel bambino era
stupendo, aveva i capelli rossi come i suoi e due occhi neri così profondi che
gli ricordavano Rio, e secondo perché non sapeva come farlo smettere. Rio la
guardò e le disse - Tesoro fa qualcosa altrimenti si mette a piangere anche la
piccola - Kaori si riscosse e iniziando a camminare per la stanza e cullando il
bambino disse: - Piccolino cos'hai ti manca la tua mamma? Non ti preoccupare la
ritroveremo presto - il bambino smise subito di piangere e anche lei, sedendosi
accanto a Rio, iniziò a giocare con lui. Passarono un quarto d'ora così poi
Kaori sobbalzò e disse: - Ryo dobbiamo andare a fare la spesa non abbiamo nulla
per loro - Hai ragione andiamo subito - e così scesero. Andarono al supermercato
e comprarono tutto l'occorente: pannolini, latte in
polvere, biscotti per neonati, omogeneizzati e si fermarono anche in un negozio
per bambini e comprarono qualche giocattolo e un po
di vestiti. Usciti dal negozio andarono a casa, e siccome i bambini erano
tranquilli e ancora chiedevano di mangiare decisero di andare al Cat's Eyes e
spiegare cos'era successo. Prima di uscire però Kaori controllo all'interno del
cesto se c'era qualche lettera, ma nulla.
Così scesero per andare da Umi e Miki. Appena varcata la
soglia del locale Ryo diede la bambina a Kaori e salto addosso a Miki ma, non
fece in tempo ad arrivare vicino alla barista che fu scaraventato al suolo da
un martello da 10000t con su scritto “Non davanti hai bambini maniaco”. Non si
sa come Kaori, con i due bambini in braccio era riuscita a tirargli quella mega
martellata. Intanto i bambini vedendo quella scenetta iniziarono a ridere di
gusto e Ryo uscendo da sotto al martello sorrise contento. Umi e Miki
guardarono i due amici un po’ perplessi, fu Miki a parlare per prima: - Vedo
che vi siete dati da fare, avete recuperato gli otto anni perduti e in 4 mesi già
avete sfornato due figli – Ryo diventò per la prima volta rosso per
l’imbarazzo, ma Kaori lo batteva di sicuro, era diventata dello stesso colore
dei suoi capelli; fu Ryo a risponderle – Non scherzare Miki ora vi spieghiamo
tutto – e sedutisi al bancone del bar Ryo, con in braccio il piccolino, e
Kaori, con in braccio la bambina, spiegarono tutto ai loro migliori amici.
Finito il racconto Umi e Miki si guardarono – Se avete
bisogno di aiuto noi siamo a vostra disposizione, però se la mamma o qualche
parente non si trova che si fa? – era stato Umibozu a parlare; Ryo lo guardò
perplesso e disse – Non lo so Umi, non ci abbiamo ancora pensato – allora Miki
prese parola – Si ma la prima cosa da fare e dare a tutti e due un nome – Hai
ragione, purtroppo chi li ha abbandonati non ha lasciato neanche un biglietto,
nemmeno per dirci i loro nomi. – disse Ryo – Comunque io per il maschietto ho
già in mente qualcosa, sempre se Kaori vuole? – Che nome sarebbe? – disse Kaori
un po’ pensierosa, poiché forse aveva capito le sue intenzioni – Se per te va
bene io lo chiamerei Maki – Lo sapevo che avresti detto così. Ti conosco troppo
bene, comunque si è lo stesso che gli avrei dato io – e sorrise. Miki guardò i
due bambini e si sorprese di come somigliassero sia a Kaori che a Ryo, le
coincidenze del destino a volte sono proprio buffe. Riscossasi dai suoi
pensieri disse: - Ora manca solo il nome della bambina – Io ne avrei uno –
disse la sweaper; Ryo la guardò e disse: - Quale
sarebbe tesoro? – Shain In – lo sweaper
la guardò un po’ pensieroso e poi disse sorridendo – E’ stupendo per me va
benissimo – e rivolto verso i bambini disse – E a voi due che ve ne pare, vi
piacciono i vostri nuovi nomi – i due piccolini lo guardarono sorridendo e
allora Ryo e Kaori capirono che erano contenti; intanto Miki e Umi si
guardavano contenti, finalmente i loro amici stavano vivendo una vita felice
come la loro.
Dopo un’ora i nostri sweaper decisero di rientrare a casa, ma appena arrivati al
portone della loro palazzina Rio si bloccò di colpo, tanto che Kaori gli sbattè contro – Rio che succede? – Shhh… c’è qualcosa che non va, ho un brutto presentimento,
prendi i bambini e aspettami nel garage – Rio ma… -
Non obbiettare, fa come ti dico – e così dicendo salì di corsa gli scalini.
Kaori intanto entrò nel garage molto preoccupata, anche lei si era accorta che
c’era qualcosa che non andava, ma sperava che non fosse niente di grave.
Dopo dieci minuti finalmente
Ryo la raggiunse – Kaori è tutto apposto potete salire – lei lo guardò e vedendo
che era preoccupato disse – Ryo che c’è? – Quando salirai lo vedrai! – e infatti
come Kaori entrò nel salone ebbe un tuffo al cuore: qualcuno era entrato in casa
ma non si era limitato a rovistare nei mobili, no, aveva compiuto un vero e
proprio scempio, non aveva lasciato un solo oggetto intero, persino la cucina e
le camere erano completamente distrutte. Kaori guardò il socio con una tristezza
infinita negli occhi e gli disse – Ryo la nostra casa…
chi ha potuto fare una cosa del genere – Tesoro mio non lo so ma ti giuro che lo
troverò e glie la farò pagare. Ora però dobbiamo trovare un posto dove stare con
i bambini- mentre diceva ciò una voce alle loro spalle disse – Ma che diavolo e
successo qui, Rio cosa hai combinato questa volta per far innervosire Kaori in
questo modo? – la diretta interessata divenne rossa come un pomodoro e disse –
Guarda che non sono stata io Mick, secondo te questo scempio potrebbe essere
opera dei miei martelli? – Ryo e Mick si guardarono e sorridendo dissero
all’unisono – Si – e si misero a ridere. Kaori infuriata iniziò a salire le
scale e rivolta ai due – Io vado di sopra a vedere se trovo qualcosa di intatto,
voi vedete se riuscite a trovare qualcosa di commestibile in cucina, i bambini
hanno fame – e così dicendo se ne andò. Mick stupefatto guardò il suo migliore
amico e disse – Ma quali bambini? – e così Ryo fu costretto a ripetere ciò che
era successo quella mattina.
Finito il racconto Mick si
passò una mano tra i capelli e disse – Certo che è una situazione complicata e
se non riusciste a trovare i genitori? – E la stessa cosa che mi hanno chiesto
Miki e Umi; non lo so Mick ora devo pensare per prima cosa a dove andremo a
dormire e poi penserò al resto – Guarda che per questo non devi preoccuparti, tu
e Kaori, insieme ai bambini potete venire da noi – Ryo lo guardò con gratitudine
– Ne sei sicuro, da quello che so i bambini non dormono molto di notte, e poi ….
– continuò con la faccia da maniaco - …. Non hai paura che Kazue mi possa
saltare addosso? – non finì nemmeno di dire la frase che un martello da 500t lo
spiaccicò al muro e una voce femminile arrivò dalle scale – Per quello non c’è
problema ci sarò io a proteggerti, cioè a proteggere Kazue, perché l’unico che
potrà saltare addosso a qualcuno sei tu. Comunque avete trovato qualcosa? – fu
Mick a rispondere ancora sotto l’effetto di un riso incontrollabile dovuto alle
parole di Kaori – Si … la robba dei bambini è l’unica
cosa che non hanno toccato, strano vero? – Si veramente strano comunque almeno
ora potranno mangiare – disse Ryo – Senti Kaori, Mick ha detto che ci ospiterà
lui fino a che la casa non sarà messa a posto – Kaori sorrise all’amico e gli
diede un bacio sulla guancia – Grazie Mick se non ci fossi tu non sapremo cosa
fare – Ryo divenne verde dalla gelosia – Ehi Ehi come
non sapremo cosa fare e io cosa ci sono a fare allora – la sweaper rise sotto i baffi, gli si avvicinò e gli diede un
bacio mozzafiato – Stavo scherzando Ryo, vado a prendere le valigie che ho
preparato -nel frattempo Mick guardò
l’amico, che era ancora tutto rosso per l’imbarazzo, e rise – Ma guardati sembri
un liceale alla prima cotta, lo Stallo di Shinjuku che diventa rosso solo per un
bacio – Ryo si girò di scatto e gli diede un cazzotto in testa – Finiscila di
dire cavolate e dammi una mano a raccogliere sta roba – Mick iniziò a dargli una
mano ma nel frattempo continuava a ridere e a fare battutine fino a quando non
arrivò Kaori con le valigie – Io ho finito e voi – Anche noi – disse Ryo – Su
su andiamo che i piccolini anno fame – e così i tre si
avviarono verso la casa del secondo sweaper migliore
del mondo (Ilprimo naturalmente e
Ryo).
Erano le nove di sera quando i nostri eroi entrarono in casa di Mick -
Prego ragazzi entrate, fate come se foste a casa vostra - Mick grazie
ancora dell'ospitalità non so ancora come potremo sdebitarci -
disse Kaori avviandosi in cucina - Non ti preoccupare mia dolce Kaori,
io lo so benissimo - non finì di parlare che fù travolto
da un enorme martello - Kazue hai appena salvato il tuo dolce compagno,
lo stavo per massacrare di botte - disse Ryo - Sai mi serve ancora
intero per adesso - rispose la donna fulminando il compagno con lo
sguardo - Piuttosto, Mick mi ha raccontato tutto per telefono, dove
sono i bambini? come stanno? - Sono in cucina, Kaori gli sta preparando
il latte - disse Ryo - Ok allora la raggiungo, potete sistemarvi nella
stanza degli ospiti - e così dicendo andò di là
anche lei. Rio prese le valige e si stava dirigendo verso la loro
stanza quando Mick lo bloccò - Aspetta, ti devo parlare
un'attimo - Dimmi - Prima ho chiamato Saeko e gli ho raccontato tutto -
Hai fatto bene, quindi? - Mi ha chiamato prima e mi ha detto che non
c'è nessuna denuncia di bambini scomparsi che hanno le
caratteristiche dei piccoli tra gli archivi della polizia - Bene,
quindi vuol dire che non li hanno rapiti, ma sono stati veramente
abbandonati dai genitori - Esatto, però... - e qui esitò
- Però... - lo incoraggiò Ryo - ... però ho
chiesto a Saeko di controllare se nell'ultima settimana è
arrivato qualcuno all'areoporto che portasse dei bambini cone se e...
- Dai Mick parla che succede - Saeko mi ha detto che c'è
stata solo una coppia che è arrivata con due neonati.... gemelli
- Ryo lo guardò e sorrise - Perfetto allora potremmo avere una
pista - Mick fece un profondo respiro - Si ma forse quello che ti
dirò non ti piacerà e men che meno piacerà a
Kaori. In effetti queste due persone ci sono ma si erano prsentate
all'areoporto sotto i nomi di Jhon e Elen Smith - Che stupidi, nomi
falsi naturalmente, quanta poca fantasia - Ryo non interrompermi per
favore.... Sono riusito ad avere, sempre grazie a Saeko le foto dei due
passeggeri con i figli ... - Si.. - disse Rio - Guarda tu stesso
- e Mick gli passò le foto. Ryo guardò la foto e
srabbuzzò gli occhi - Non è possibile.... -
Nel frattempo le due donne stava in cucina a dare da mangiare ai due
piccolini, Kazue con in braccio Maki e Kaori con in braccio Shain in -
Senti Kaori posso farti una domanda? - Kaori la guardò
sospettosa - Certo, dimmi - Ti è mai venuta voglia di avere un
bambino da Rio? Di pensare come sarebbe un figlio tutto vostro?- per
poco la sweaper non si strozzo con l'acqua che stava bevendo; divenne
tutta rossa e iniziò a balbettare - Be... i-io..... - Kazue
iniziò a ridere - Scusami Kaori non volevo metterti in imbarazzo
e che io e Mick stiamo insieme da un'anno e ultimamente ci penso
spesso, anche se so che con il lavoro che fa sarebbe pericoloso. - e
dicendo ciò guardò il piccolo Maki con sguardo triste.
Kaori sorrise comprensiva - In effetti si ci ho pensato - e
sorridendo ancora di più continuò - Ci ho pensato dal
primo momento che l'ho visto. Io ho capito subito che eravamo fatti
l'uno per l'altra e mi sono innamorata subito di lui quindi ci
conosciamo da 8 anni e io sono almeno 7 che penso a come sarebbe avere
un figlio da lui - le due donne si guardarono e scoppiarono a ridere -
Stiamo messe proprio bene tutte e due - disse Kazue - Ehi voi due
cos'avete da ridere? - disse Mick affacciandosi in cucina - Satavate
sparlando di noi vero? - aggiunse Ryo. Kaori lo guardò con una
faccia da angelotte e rispose - Chi?Noi?Saprlare di voi? Ma che dite?
Non potremo mai farlo!!! - e tutti e quattro si misero a ridere - Si si
come no! Comunque, Kaori puoi venire di la ti devo parlare - disse Ryo
- Certo arrivo, Mick potresti tenermi Shain in un momento per favore -
l'uomo la guardò terrorizzato - Chi io? - Si tu - e glie la mise
in braccio, non prima di essersi girata verso Kazue e avergli fatto
l'occhiolino.
Arrivata in salotto Kaori trovò Ryo seduto sul divano che
guardava delle foto - Cosa sono quelle - chiese - Siediti Kaori devo
dirti una cosa importante - lei si sedette e Rio iniziò a
spiegargli ciò che gli aveva detto Mick - Quindi c'è
questa coppia che forse potrebbero essere i genitori dei bambini? -
chiese la sweaper alla fine del racconto - Si Kaori e queste sono le
foto prese dall'areoporto, guarda - e glie le porse. Lei le prese: la
prima foto mostrava i due neonati - Eh si sono proprio loro - Kaori
guardò la seconda foto e gli mancò il respiro - Ma....
ma, non è possibile - Rio gli appoggiò una mano sulla
spalla e lei guardandolo disse solo una parola - Sayuri..... - .
- Kaori..... Kaori per favore svelgliati - Ryo era preoccupato, da
quando la socia aveva visto la foto della sorella con i bambini era
svenuta ed era già da mezz'ora che provavano a svegliarla -
Kaori, ti prego - la ragazza aprì lentamente gli occhi - Ryo....
- Ah finalemente, ci hai fatto preoccupare tutti - disse Mick - Tieni
bevi - intervenne Kazue porgendole un bicchiere d'acqua. Kaori
bevve e poi disse - Ma cosa mi è successo? - Non ti ricordi
nulla? neanche della foto? - disse Ryo guardandola; Kaori ci
pensò su un attimo e poi ricordò tutto: i due piccolini
lasciati davanti la loro casa che poi avevano trovato completamente
devastata e la foto che l'aveva fatta svenire, cioè Sayuri con
in braccio i due gemelli e al fianco di un uomo - Si ora ricordo -
rispose con sguardo triste. Ryo le si avvicinò e abbracciandola
disse - Tesoro ora andiamo a dormire penseremo domani al dafarsi ok? -
Va bene, anche perchè adesso sono talmente agitata che non
riesco nemmeno a ragionare - e così dicendo si avviò
verso la camera degli ospiti - Kaori - la chiamò Kazue. Lei si
girò senza rispondere e l'amica continuò - Sappi che non
vi daremo una mano, ormai siamo una famiglia puoi contare su di noi, e
anche su Umi e Miki. Ricordatelo. - La sweaper la guardò e
sorridendo le rispose - Grazie Kazue, ora mi sento un pò meglio
- e si avviò nella stanza.
Il mattino seguente Ryo si svegliò e non trovando Kaori affianco
a se decise di alzarsi e di andare in cucina. Lì trovò
solo Mick e un'abbondante colazione - Buongiorno... vedo che anche qui
le donne si svegliano presto e gli uomini poltriscono fino a tardi -
disse Ryo. Mick lo guardò di sghembo - Veramente io mi sono
alzato insieme a Kazue e Kaori, l'unico che dorme fino a tardi sei tu -
Ryo gli sorriso - Colpito e affondato. Comunque le ragazze dove sono? -
Kazue e da Doc e Kaori con i bambini è andata al Cat's Eyes per
vedere se Umibozu può dargli una mano a rintracciare Sayuri e a
capire chi è quell'uomo. - E brava la mia socia, già al
lavoro. E meglio che mi dia da fare anche io; vado da Saeko, tu che fai
vieni? - No, vedo di fare un giro tra i nostri informatori per vedere
se li hanno visti in giro - Ok, allora ci vediamo dopo - e così
dicendo Ryo uscì.
Nel frattempo al Cat's Eyes Miki aveva chiuso il locale e insieme ad
Umibozu stava vedendo le foto di Sayuri e dei bambini, mentre Kaori
finiva di raccontare tutto. Finito il resoconto guardò gli amici
e disse - Allora, potete darmi una mano, vi pagherò naturalmente
- Non dirlo neanche per scherzo - disse Miki - Io vado a vedere se
qualcuno li ha visti, ho qualche informatore proprio vicino
all'areoporto - Grazie Umi non so davvero come potrò sdebitarmi
- il gigante non rispose ma divenne tutto rosso e uscì. Una
volta che se ne fu andato Umibozu, Miki guardò Kaori e vedendola
molto pallida le disse - Kaori come ti senti? - Bene credo. E che
ancora riesco a capire perchè Sayuri abbia fatto una cosa del
genere. Comunque la cosa importante in questo momento è
ritrovarli ma soprattutto proteggere i bambini, perchè una cosa
è chiara, c'è qualcuno che li sta cercando. - e
guardò con amore i due piccoli che dormivano beati.
DLIN DLON:..... la porta del locale si aprì Miki si girò
e disse - Mi dispiace, non ha letto il cartello, saimo...... - ma la
donna si bloccò di colpo. Kaori la guardò e disse - Miki
che succede? - l'uomo che era entrato si avvicinò e disse, e lei
Kaori Makimura? - Kaori lo guardò e per poco non svenne per la
seconda volta in meno di ventiquattr'ore. L'uomo che era entrato era
l'uomo che era insieme a sua sorella all'areoporto!!!
E sono arrivata
finalmete al quarto capitolo. Non so ancora quanto potrà durare
questa storia perchè la scrivo quando mi viene l'ispirazione.
Grazie mille a tutti quelli che la stanno seguendo e a tutti quelli che l'hanno commentata.
L'uomo la guardò e disse: Kaori Makimura? - Kaori era sconvolta
non capiva perchè quell'uomo era li e sua sorella no: aveva un
bruttissimo presentimento! L'uomo continuò senza attendere una
risposta - Io mi chiamo Ryuko Toyo ( non prendetemi per pazza questo
nome esiste davvero l'ho trovato su internet), e dalle foto che vedo
sul tavolo vedo che sai già che sono il marito di tua sorella.-
Marito? no, non poteva essere, sua sorella si era sposata senza dirle
niente. Ma perchè? Proprio in quel momento i bambini si
svegliarono e, vedendo Ryuko iniziarono ad emettere dei piccoli
gridolini di gioia; l'uomo sorrise felice - Ah ma allora si ricordano
di me. Come sono contento di rivedervi piccoli. - e si avvicinò
per abbracciarli. Kaori in quel momento si riscosse dal torpore e
disse: - Come potrebbero dimenticare il loro padre - a
quell'affermazione Ryuko si rabbuiò - Kaori senti io ho bisogno
di parlarti e spiegarti ma dobbiamo chiamare anche Ryo e una questione
di vita o di morte - .
Rio nel frattempo era in giro per Shinjuku in cerca di informazioni
quando si imbattè in Umibozu nei pressi dell'areoporto - Ehi
scimmione che ci fai qui? - Umi si girò e gli puntò il
bazooka in faccia - Non mi chiamare in quel modo brutto depravato.
Comunque sono venuto a chiedere informazioni su Sayuri e quell'uomo -
Ryo lo guardò interrogativamente - Kaori ci ha chiesto una mano
idiota - Hai scoperto niente? - gli chiese lo sweaper - Nient'altro
rispetto a ciò che già sapevamo - Grazie lo stesso -
Guarda che io non mi arrendo continuerò a chedere in giro - Ryo
guardò con gratitudine l'amico/nemico e stava per andarse quando
squillò il telefono - Pronto..... si dimmi Kaori... e
perchè devo venire al Cat's Eyes?.... che cosa?... Arrivo
immediatamente - e riagganciò - Umi dobbiamo andare subito al
tuo locale... l'uomo della foto in questo momento e con Kaori e Miki -.
Kaori guardava stranita Ryuko mentre giocava con Maki a Shain in.
Quell'uomo gli dava un senso di sicurezza quasi uguale a quello che gli
trasmetteva Ryo quando stavano insieme, e inoltre erano molto simili
anche fisicamente: entrambi avevano capelli e occhi neri e profondi, ma
Ryuko era leggermente più alto di Ryo, che però era molto
più muscoloso. La donna fù riscossa dai suoi pensieri
come sentì il rumore della porta del locale che si apriva: erano
Ryo e Umibozu. Ryo guardò prima l'uomo e poi Kaori e le sorrise
avvicinandosi - Ciao Miki.... Ciao tesoro come ti senti? - Un pò
meglio. Ryo lui è... - Kaori non riuscì a finire la frase
che l'uomo si alzò e tendendo la mano a Ryo disse - Piacere io
sono Ryuko Toyo, e lei deve essere il famoso Ryo Saeba; Sayuri mi ha
parlato moltissimo di lei - Ryo lo guardò - Spero bene - Anche
troppo direi - disse Ryuko con un pizzico di gelosia nella voce. Ryo
sorrise e si accomodò affianco a Kaori così Ryuko
potè rilassarsi e sedersi. - Allora Ryuko dimmi, dov'è
Sayuri? - l'uomo si rabbuiò dinuovo - E' una storia molto lunga
da raccontare - Kaori lo guardò preoccupatissima - La prego e
mia sorella!!! - disse con una supplica nella voce - E va bene, ma non
interrompetemi..... Io sono amico di tua sorella da ormai dieci anni,
lavoriamo insieme e spesso uscivamo insieme quindi la conosco come le
mie tasche e sapevo anche di te Kaori. Circa un'anno fa Sayuri conobbe
un'uomo e se ne innamorò perdutamente, anche lui era innamorato
di lei e decisero di andare a convivere insieme fino a quando Sayuri
non scoprì di essere rimasta incinta di questi due splendidi
gemelli - e guardò i bambini con amore - quando quest'uomo venne
a scoprire che Sayuri era incinta era talmente felice che le chiee di
sposarlo e tua sorella accetto immediatamente. Iniziarono subito a
preparare i preparativi ma dopo una settimana lui scomparve nel nulla.
Sayuri denunciò la sua scomparsa ma quando la polizia
cercò il nominativo negli archivi si venne a scoprire che
quell'uomo non era mai esistito . quella sera tua sorella
rischiò un aborto spontaneo; la trovai sul pianerottolo di casa
in una pozza di sangue. I bambini si salvarono per miracolo. Da qual
giorno passarono otto mesi, io e sayuri ci sposammo per evitare che i
bambini non avessere un padre e poi partorì queste splendide
creature. Devi sapere Kaori che io ero veramente innamorato di tua
sorella, ma purtroppo lei non provava nulla nei miei confronti, quindi
io l'ho sposata per amore, non per amicizia - Kaori lo guardò e
sorrise; lui così continuò - Una settimana dopo che
sayuri ebbe partorito iniziarono i nostri guai; arrivò per prima
cosa una lettere di minacce in cui ci chiedevano di consegnare i
bambini altrimenti l'avremmo pagata cara e poi il giorno dopo la mia
macchina scoppiò non appena aprii la portiera del guidatore.
Fortunatamente era solo un avvertimentoaltrimenti ci avrei lasciato la
pelle. Al che io chiesi a Sayuri se poteva essere stato il padre dei
bambini e lei piangendo mi disse queste parole" Ryuko non può
essere stato il padre perchè lui e.... sigh sigh .. è
morto!". Io rimasi di sasso e lei, dopo essersi calmata mi
raccontò che circa una settimana prima che partorisse la polizia
l'aveva chiamata perchè un signore trovato morto, con la gola
tagliata, in un fiume, risultava combaciare con l'identikit che lei
aveva fatto. Come mi disse ciò io pensai subito che allora a
minacciarci doveva essere sicuramente... - ..... qualche parente del
defunto - disse Rio terminando la frase per lui - Esatto Ryo hai
indovinato. Allora chiesi a Sayuri se poteva sapere chi tra i parenti
del padre dei bambini potteva essere stato, e lo sapete lei che mi
rispose?! Mi rispose che lei non conosceva nessun suo parente! a quel
punto io decisi che dovevamo partire e venite da voi. Lei mi aveva
parlato così tanto te Ryo, e di te Kaori, che
capìì che voi potevate essere le uniche persone che
potevano risolvere il mistero. E così una settimana fa siamo
partiti. - Kaori era allibita, non pensava che la sorella avesse
vissuto tutti questi traumi e non si fosse rivolta prima a lei. Ryuko
intuendo i suoi pensieri le mise una mano sulla spalla e le disse -
Kaori non ti angustiare lei non è voluta venire prima per non
metterti in pericolo, sono stato io a costringerla a rivolgerci a
voi.Lei ti voleva n mondo di mene - Senti Ryuko per prima cosa vorrei
sapere che nome avete dato hai bambini perchè noi gliene abbiamo
dati due ma li dovremmo chiamare con il loro vero nome - Ah si Rio hai
ragione allora lei si chiama Shai in perchè disse Sayuri che in
qualche modo era collegato al nome di Kaori, non chiedermi come
perchè non ne ho idea e lui si chiama... - ..... Maki. - fu
Kaori a dirlo questa volta. Ryuko la guardò stupefatto e a Kaori
venne da piangere - Ma come faceva a saperlo - Sai Ryuko Maki e il
nomignolo del fratellastro di Kaori che per lei era la persona
più importante e i nomi che Sayuri ha dato ai bambini sono gli
stessi che gli abbiamo dato noi - disse Rio abbracciando Kaori - Ryuko
volevo chiderti un'altra cosa - continuò lo sweaper - Tu sei qui
ma dov'è Sayuri? - e in quell'istante l'uomo sbiancò: -
Sayuri e......... - .
Ragazzi non mi uccidete!Lo so che ora vi lascio con il fiato sospeso ma un pò ci vuole.
Ringrazio ancora tutti quelli che stanno seguendo la mai fan fic:
- giova71
- peppolina
- bunny1987
- kellymiller2
- Rukia7
- jaj984
E se ho dimenticato qualcuno ringrazio anche loro. Grazie ancora alla prossima.
Kaori trattenne il fiato sconvolta, intanto Ryuko continuò: -
Sayuri ...... è stata rapita. Il problema e che non so se sia
ancora viva - Ma cosa stai dicendo? - Kaori aveva urlato - Ti prego
calmati Kaori ora ti spiego tutto. Poche ore dopo che siamo atterrati
all'areoporto di Tokyo ci siamo resi conto che una limousine nera ci
stava seguendo. Siamo arrivati in albergo ma appena scesi dal taxi
qualcuno ci ha sparato senza colpirci e così abbiamo deciso di
venire direttamente da voi - E perchè avete abbandonato i
bambini invece di venire anche voi? - chiese Ryo. Ryuko esitò -
Be..... quando siamo entrati nel vostro palazzo la limosine si è
fermata insieme ad altre due macchine e sono scese una ventina di
persone. Abbiamo avuto paura per i bambini, così ve li abbiamo
affidati e siamo subito fuggiti. Fortunatamente gli inseguitori non si
sono accorti che con noi non c'erano più i due piccolini
perchè in braccio portavamo due fagotti per farglielo pensare e
così ci hanno seguito. Poi però..... - e qui
soffocò un singhiozzo. Kaori gli mise una mano sulla spalla con
gli occhi pieni di lacrime; Ryuko prese coraggio e continuò -
Poi però hanno cercato di far uscire fuori strada il taxi e
così hanno provocato un incidente, l'autista è morto
mentre Sayuri è rimasta gravemente ferita e l'hanno rapita - E
perchè non hanno rapito anche te? - chiese la sweaper - Be... io
sono svenuto e loro presumibilmente non hanno controllato e hanno
pensato che fossì morto come l'autista. Questo è successo
3 giorni fà. Ho provato a rintracciarvi appena sono uscito
dall'ospedale ma arrivato a casa vostra.... - e qui sospirò -
Pensavo fosse tutto finito, che quello che avevamo fatto fosse stato
inutile e poi mi è ritornato in mente che Sayurì mi
raccontò che avevate due amici che facevano il vostro stesso
lavoro - e così dicendo indicò Umibozu e Miki - e
così pensai "Almeno potrò liberare Sayuri" e mi venne in
mente che mi disse che questi vostri amici avevano un bar, il Cat's
Eyes. Non sai che soliveo ho provato quando ti ho vista!!- Fino a
quel momento ne Miki, ne Umibozu parlarono; poi il gigante si
girò verso Ryo e disse: - Ryo che dobbiamo fare? - l'uomo lo
guardò pensieroso, poi sospirò - Umi non lo so; per prima
cosa io devo andare a parlare con Saeko e Reika per vedere se riescono
a scoprire qualcosa sulla mortedel padre dei piccoli e sulla sua
famiglia - poi si girò verso Kaori - Tesoro tu e meglio se vai
da Mick e Kazue e gli spieghi tutto, digli di tenersi pronti. Porta con
te anche Ryuko e chiama anche Kasumi, con le sue esperienze da ladra,
se scopro dove si trovano potrà intrufolarsi senza problemi.
Miki per favore la accompagneresti?! - Certo Ryo - E io cosa dovrei
fare? - Umi era impaziente di mettersi in movimento - Se ci vuoi dare
una mano vai dai nostri informatori e scopri qualcosa sull'incidente
del taxi, ok? - Va bene - Allora io vado - e baciò prima
Kaori e poi i due piccolini che dormivano ancora. - Ryo - Ryuko l'aveva
chiamato - Dimmi - Sayuri il giorno che fù rapita mi fece
promettere che i bambini, se fosse successo qualcosa di brutto a
lei..... li avrei dovuti lascire a voi - Che cosa? - disse Kaori - Si
Kaori, Sayuri voleva che i bambini rimanessero a te - Ryuko non dirlo
neanche per scherzo, Sayuri uscirà viva e vegeta da questa
storia, ci siamo capiti? - lo disse con una voce che non ammetteva
repliche - Si - Ok allora andiamo , mi raccomando Miki sta molto
attenta a Kaori e i bambini, la gente che li vuole non ci ha ancora
trovato però non è detta l'ultima parola - così
tutti uscirono ognuno diretto verso la propria meta.
Mentre Kaori e Miki si avviavano a casa di Mick, e Umi
andava dai suoi informatori, Ryo e Ryuko si dirigevano verso il distretto di
polizia. Arrivato si fecero ricevere da Saeko a cui spiegarono tutto e in men
che non si dica la poliziotta trovo notizie sul padre dei bambini e sulla sua famiglia;
putroppo però le notizie non erano delle migliori: Sayuri senza saperlo si era
sposata col figlio del capo di una delle maggiori cosche mafiose cinesi che
circa 5 anni prima si era trasferita in America perché purtroppo a causa di
City Hunter a Shinjuku non era più possibile lavorare. Le notizie più recenti
che si avevano del capo e della sua famiglia e che erano tutti sbarcati in
Giappone circa una settimana fa per motivi sconosciuti, ma non si sapeva dove
risiedessero, sembravano scomparsi nel nulla. Saeko a quel punto disse- Io
penso che sapessero che la sorella di Sayuri era Kaori ed erano sicuri che lei
sarebbe venuta qui da lei – Si ho capito ma perché vogliono assolutamente quei
bambini? – chiese Ryuko; Saeko e Ryo si guardarono ma fu quest’ultimo a dire –
Perché con la morte del suo unico figlio ora sono loro i successori del capo –
Ryuko rimase di sasso- Saeko grazie
mille – e così dicendo se ne andarono.
Intanto a casa di Mick, Kaori e Miki stavano spiegando tutto
al padrone di casa e a Kazue quando Mick si alzò di scatto e disse- Shhh….
Sento qualcuno che sale di corsa le scale…… e per di più è armato….. mamma mia
ma quanti sono…. Mi sembrano una ventina. Presto Kazue portale subito fuori di
qui – E tu cosa hai intenzione di fare – Non ti preoccupare li rallenterò solo
e vi raggiungerò immediatamente. Ora andate – Kazue col cuore in gola si
rivolse a Kaori e Miki e disse – Ragazze presto di qua – e le condusse nella
camera da letto, dove all’interno di un’anta dell’armadio era nascosta una
porta che conduceva a un corridoio che portava dritto dritto sul retro della
palazzina dove era parcheggiata una macchina – Kazue ma quando l’avete
costruito? – Kazue guardò Kaori e sorrise – Subito dopo che ci siamo
trasferiti… sinceramente l’idea è venuta a me ricordando i passaggi segreti che
avete tu e Ryo in casa e Mick è stato d’accordissimo. Presto salite in macchina
aspetteremo due minuti Mick, ma se non arriva partiamo – Ma….. – disse Kaori ma
guardando Kazue capì che le costava molto fare ciò che stava facendo. A un
certo punto sentirono una forte esplosione provenire da casa di Mick, mentre
una testa bionda usciva dalla porta del corridoio – Ragazze vi sono mancato?....
su presto andiamo – Mick ce l’aveva fatta.
Mentre Rio e Ryuko tornavano al cat’s eyes e Kaori, Miki,
Mick e Kazue si dirigevano verso casa di Kasumi per avvertire anche lei,
Umibozu, facendo il giro dei suoi informatori, aveva fatto delle belle scoperte,
per primo dove si trovasse ora la famiglia del padre dei bambini, in più aveva
scoperto la loro prossima mossa, così decise di tornare al locale.
Una volta raggiunta Kasumi e raccontato tutto anche a lei,
Kaori e gli altri si diressero anche loro al Cat’s Eyes. Arrivati trovarono
tutti lì, persino Saeko, Reika, e il Doc che non si sa come, poiché nessuno ci
aveva parlato, era riuscito a sapere tutto e voleva dare una mano. Il primo a
parlare fu Falcon - Allora, dai miei informato ho scoperto che la famiglia di
quel farabutto si trova in una delle ville sui colli di Tokyo, la cosa buona e
che la villa è sorvegliata da incompetenti, la cosa brutta e che so quale sarà
il loro prossimo piano – Ryo lo guardò dritto negli occhi e quello che vide non
gli piacque per niente, aveva un brutto presentimento –Sputa il rospo scimmione
– Hanno intenzione di rapire i bambini un’altra volta - Ma va non lo sapevamo –
Fammi finire Ryo; dicevo, hanno intenzione di rapire i bambini di nuovo, ma se
non riuscissero a farlo hanno deciso di rapire Kaori e torturarla finché tu non
gli porterai i gemelli – Ryo a quelle parole sbiancò – Brutti bastardi – Kaori
gli si avvicinò e gli disse – Ryo calmati mi è venuta un’idea, so che non ti
piacerà… - Ryo la guardò e intuendo cosa stava pensando la fermò subito – Non
se ne parla nemmeno – Ma Ryo è l’unico modo… - Ho detto di no – Scusate potete
spiegare anche a noi per favore – disse una Saeko alquanto alterata – Kaori ha
intenzione di fare da esca e farsi rapire in modo che potrà entrare, liberarsi
e aprirci i cancelli, e intanto fargli credere che sono in vantaggio- disse un
Ryo alquanto contrariato – Darling è un’ottima idea – disse Mick – Non se ne
parla nemmeno – ribadì Ryo – Ma Ryo è un piano favoloso e non correrà nessun
pericolo – acconsentì Miki, e anche Umi e gli altri erano d’accordo – Ma… -
Niente ma Ryo orami ho deciso, devo liberare Sayuri a tutti i costi e poi è una
cosa che ho già fatto no… dai … - e lo guardò con i suoi occhi da cerbiatta
talmente imploranti che Ryo capitolò – E va bene ma addosso porterai una cimice
e il minimo pericolo che capterò interverro senza aspettare l’apertura dei
cancelli – Va bene – rispose Kaori.
Due giorni dopo Ryo e gli altri decisero di entrare in
azione poiché, dalle informazioni riportate da Umi, i sicari avevano deciso di
rapire Kaori perché non riuscivano a trovare i gemelli che, naturalmente, si
trovavano a casa di Doc insieme a Kazue, Kasumi e Miki. Quella mattina Kaori,
grazie anche all’aiuto di Reika e Saeko, e davanti a un Ryo alquanto
riluttante, fu aiutata a posizionare le cimici e alle dodici in punto uscì; non
passò neanche un’ora che Ryo e Umi, che la stavano seguendo, videro una
macchina nera avvicinarsi e rapire Kaori.- Ryo fu tentato di intervenire, ma
grazie a Umibozu, che lo trattenne per il collo, non lo fece – scemo di un
maniaco stavi per far saltare il piano – disse Umi urlando una volta arrivati a
casa di Doc – Ehi cos’è tutto questo casino, i gemelli dormono fate meno
baccano – disse Miki – Scusa tesoro e che questo emerito imbecille stava per
far saltare il piano – Quindi questo vuol dire…. – disse Miki in un sussurro
preoccupato – Si Kaori è stata rapita. Forza andiamo nello studio di Doc per
vedere al computer i suoi spostamenti – e così si diressero nel suo ufficio.
Nel frattempo nella macchina dei rapitori Kaori decise di
fare finta di essere svenuta per vedere se riusciva a percepire qualche
informazione utile e infatti….. – E lei dovrebbe essere la socia di City
Hunter? Tske… certo che è sceso proprio in basso, è svenuta solo perché l’abbiamo
rapita…. La sorella era molto più coraggiosa, peccato che forse non ce la
faranno a rivedersi – disse uno dei rapinatori. A Kaori gli si fermò il sangue
nelle vene “ o Dio cosa significa no ti prego non può essere …. Sayuri non può
morire così”pensava piangendo silenziosamente.
Nello studio del Doc intanto…… - Ryo guarda siamo
stati fortunati, l’hanno portata proprio nel loro covo, quindi vuol dire che
non ne hanno altri – Si Mick hai ragione, allora è meglio se ci muoviamo,
dobbiamo intervenire per liberare entrambe – e così Umi, Ryo e Mick stavano per
andarsene ma… - Ryo aspetta, voglio venire con voi non voglio stare con le mani
in mano – Ryuko è meglio se rimani qui, questo non è un gioco – Lo so benissimo
Ryo ma voglio dare una mano e poi anch'io so usare la pistola, non bene come
voi ma…. – E va bene, ma devi rimanere sempre vicino a uno di noi capito? E niente
colpi di testa – e così dicendo uscirono.