LA BOTTEGA MAGICA DEL RAGAZZO DAI CAPELLI BLU

di chrysalism_jess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA BOTTEGA DIETRO L’ANGOLO. ***
Capitolo 2: *** UN FUTURO GIÀ’ SCRITTO. ***
Capitolo 3: *** QUANDO LA MAGIA FA IL SUO DOVERE ***
Capitolo 4: *** MAGIC SHOP ***
Capitolo 5: *** MIKROKOSMO ***
Capitolo 6: *** L’UMANO E LO STREGONE ***
Capitolo 7: *** INIZIO ***



Capitolo 1
*** LA BOTTEGA DIETRO L’ANGOLO. ***


LA BOTTEGA MAGICA
DEL RAGAZZO DAI CAPELLI BLU

CAPITOLO 1-LA BOTTEGA DIETRO L’ANGOLO.

 
Era il compleanno di sua nonna e Jungkook non sapeva, dove andare a prendergli il regalo, suo fratello gli aveva consigliato una bottega in una via che non c’era mai stato prima: hanno detto che è inquietante ma lì sicuramente troverai il suo stile. Gli aveva detto suo fratello, sua nonna era un po’ particolare aveva sempre creduto nelle stelle, negli amuleti, nei malocchi e nella magia in se… lui era ovvio che non ci credesse, tutti sapevano che la magia non esisteva, che Harry potter era solo una cosa per bambini ma sua nonna compiva ben ottantasei anni, doveva farla contenta no?
Odiava fare i regali, aveva sempre paura di sbagliare a prendere qualcosa che poi non sarebbe piaciuto e odiava anche andare in posti oscuri come quelli. Non che avesse paura, ormai era un uomo, ma i vicoli stretti e isolati gli mettevano una certa ansia. Lesse più volte l’indirizzo sul foglietto che suo fratello gli aveva dato e ormai c’era. Scese una lunga scalinata ed era arrivato, solo che lì non c’era niente. Le case arrivavano fino al 24 e lui doveva entrare nel numero 25 ed era un negozio. Percorse il vialetto e poi rilesse l’indirizzo, non c’era niente. Sospirò, avrebbe cercato il regalo di sua nonna altrove, penso voltandosi, nell’esatto momento che si volto per tornare indietro si alzo un vento forte che fece alzare la polvere dal terreno, costringendo Jungkook a ripararsi il viso con la mano destra, fu allora che qualcosa lo abbaglio un luccichio alla sua sinistra. Quando il vento si calmo Jungkook si volto e notò solo allora che la via non finì ma si poteva voltare l’angolo ed eccolo lì il numero 25.
Appena si mise di fronte fissando il negozio Jungkook rilesse più volte l’indirizzo sorpreso, pensava di trovare un’insegna con il nome del negozio ma quel negozio non aveva nessun nome, era come una casa con una vetrata, si grattò la nuca confuso, la vetrata era anche impolverata come se lì dentro non ci andò nessuno da qualche tempo, si chiese se il negozio era aperto oppure no, ma si rispose non appena notò che sul portone c’era la scritta OPEN. Il portone a differenza della vetrata era lucido e pulito, era in stile gotico con i vetri colorati dal giallo al verde al blu, somigliavano tanto alle vetrate delle chiese, e sopra di esse c’erano delle scritte e dei disegni che a Jungkook inquietavano parecchio, ma erano alquanto senza senso. Girò il pomello entrando appena lo fece ci fu un tintinnio di un sonaglio di vetro appeso alla porta, sebbene il tintinnio non venne nessuno e Jungkook si chiese se era davvero aperto e se c’era qualcun, nel frattempo si guardò attorno nel negozio c’era un profumo buonissimo di fiori e muschio cosi balsamico che respirando sentivi l’aria fredda entrare nelle ossa. Il negozio era tetro con una sola lampada in stile turca che posava sulla cassa a illuminare il tutto oltre a qualche candele poste qua e là, era impolverato e pieno di cianfrusaglie che per Jungkook erano inutili, sulla parete alla sua sinistra c’erano dei ripiani pieni di libri, altri pieni di sopramobili sopramobili di animali e oggetti antichi, scatoline d’ottone chiuse a chiave, dei vecchi giocattoli. Alla sua destra c’era un’intera bacheca di vetro con degli insetti imbalsamati che Jungkook supponeva, non erano in vendita e poi c’era un lungo scaffale pieno di pietre dove ognuno aveva un nome, c’erano altri scaffali pieni di altre centinaia di cose inquietanti più in là ma Jungkook non voleva essere scortese e si fermo all’ingresso, notò che al centro del negozio, a pochi passi da lui, c’era un tavolo di vetro lungo con dentro dei pugnali e spade.
<< è permesso?>> disse Jungkook schiarendosi la voce. << c’è qualcuno?>> disse non ricevendo nessuna risposta. << oh…>> si senti una voce solo dopo qualche attimo << mi sembrava di aver sentito qualcuno entrare.>> disse una voce maschile, Jungkook si rese conto che in un negozio come quello si aspettava di vedere una vecchia signora stramba e non di sentire la voce di un ragazzo, che dalla voce sembrava anche giovane.  Finalmente l’appartenente della voce sbucò da una stanzina dietro la cassa << salve.>> disse il ragazzo << il mio nome è Kim Taehyung benvenuto nella mia bottega.>> Jungkook si soprese davvero di chi aveva di fronte, il ragazzo aveva sì e no la sua età, forse qualche anno più grande, era alto quanto lui e vestiva in modo bizzarro, indossava un completo color porpora e un chimono senza maniche color verde smeraldo ricamato di giallo crema ma la cosa che lo attirava di più erano i capelli di un blu elettrico che risaltavano gli occhi scuri come le ali di un corvo. Jungkook non avrebbe voluto guardarlo con la bocca socchiusa dallo stupore perché sapeva benissimo che era maleducato ma, non poteva farne a meno. << dolcetto?>> chiese Taehyung a Jungkook che quest’ultimo scosse la testa << come?>> Taehyung sorrise e porse davanti a lui una ciotola di caramella che era esposta in cassa, Jungkook lo fece per prendere notando dopo che appoggiato sul retro, cassa c’era un barattolo di lombrichi disgustato fece una smorfia che Taehyung notò << oh è per un esperimento.>> disse spostando il barattolo, Jungkook inarcò un sopracciglio prendendo una caramella dalla carta gialla.  << solare.>> mormorò Taehyung << cosa?>> chiese Jungkook scartando la caramella e mettendosela in bocca, sapeva di limone o agrumi << nulla… alloraaa…>> Taehyung mise via la ciotola di caramella e si sporse in avanti appoggiando i gomiti sulla cassa e il mento sopra le mani a coppa << cosa ci fa nella mia bottega un bel ragazzo come te?>> Jungkook notò le mani del ragazzo, grandi e delicate e scommetteva che erano anche morbide da quanto erano curate, notò gli anelli che portava alle dita e uno in particolare era un zaffiro << io emh… sto cercando un regalo per mia nonna.>> Taehyung rise << un posto bizzarro per cercare un regalo per una vecchia signora.>> disse fissandolo negli occhi, Jungkook a disagio abbasso il viso << timido.>> sussurro fra se Taehyung << come?>> chiese Jungkook, Taehyung indietreggiò << niente niente…>> Jungkook si schiarì la voce << diciamo che mia nonna è un po’ particolare ecco..>> Taehyung rise << me ne sono accorto.>> fece il giro della cassa uscendo e in quell’istante il cellulare di Jungkook vibrò dalla tasca. I suoi amici lo aspettavano e lui doveva fare in fretta, mandò un messaggio veloce scrivendo a Jimin che ora non poteva raggiungerlo. << allora…>> continuo Taehyung fissando Jungkook << cos’è che possiamo regalare a tua nonna?>> il cellulare vibro e lui lo prese di nuovo << non lo so…>> disse mentre schiacciava i pulsanti sulla tastiera << qualcosa di carino?>> disse continuando con la testa china sul cellulare. << carino?>> Taehyung rise << non so una di quelle pietre può andare o che so mh… un sopramobile. Questo con….>> Jungkook stava per prendere in mano un sopramobile di quello esposto ma Taehyung lo fermo posandogli la mano sulla sua << emh… meglio se non tocchi niente può essere pericoloso.>> Jungkook arrossi << chiedo scusa.>> disse provando un brivido lungo la schiena ora che era a cosi pochi passi da quel Taehyung il suo cuore prese a battere forte e a fissarlo meglio aveva l’impressione di averci già parlato, anche se era impossibile perché lì dentro non c’era mai stato ed era certo che un ragazzo dai capelli blu non era facile da dimenticare. << noi ci siamo già visti?>> come se Taehyung gli lesse nella mente Jungkook si sorprese indietreggiando << c-come? N-no non credo.>> Taehyung scosse la testa e tornò a sorridergli. << allora…>> disse riprendendo a guardarsi attorno cercando qualcosa per sua nonna << tua nonna che tipo è?>> chiese  al ragazzo che però non sentì perché era alle prese con il cellulare. << come scusa?>> chiese alzando per un secondo gli occhi su Taehyung << dimmi qualcosa di lei.>> disse Taheyung << di lei?>> chiese Jungkook inviando il messaggio appena in tempo che il cellulare gli fu strappato dalle mani << non ti hanno mai detto che è da maleducati stare al cellulare quando qualcuno ti parla insieme?>> Jungkook deglutì imbarazzato << mi scusi. >> disse porgendo la mano << potrei riaverlo?>> chiese timidamente << solo se lo metti via.>> Taehyung sembrava un padre che stava sgridando proprio figlio e quando Jungkook annui lui sorrise come se niente fosse e gli porse il cellulare che lui mise in tasca.  << dicevo.>> riprese Taehyung << com’è tua nonna?>> Jungkook inarcò un sopracciglio << ha 86 anni.>> disse seguendo Taehyung in giro per il suo negozio lo senti ridere << non l’età.>> disse << intendo com’è lei?>> Jungkook si grattò il mento fissando il soffitto di quel negozio  << mh.. solare io credo. >> Taehyung pensò << più dettagli grazie.>> Jungkook respirò profondamente << bhe, solare, parla tanto bhe che dire è una nonna.>> Taehyung lo fissò << cosa le piace? Che cosa faceva da piccola? La sua infanzia è stata felice? Con chi vive?>> Jungkook si sorprese di tutto quelle domande << sono domande riservate lei non pensa?>> Taehyung deglutì << mi dispiace.>> abbasso il viso come se fosse rimasto deluso << gli piace la marmellata di more. Vive da sola con un gatto bianco. >> alzo le spalle Jungkook  facendo sorridere il ragazzo dai capelli blu si voltò di scatto andando a prendere un libro e sfogliandolo e cercando delle parole nella parete delle pietre << puoi dirmi altro?>> chiese Taehyung << cosa fa durante le sue giornate?>> Jungkook pensò << fa a maglia e legge molto.>> Taehyung chiese <<  che tipo di lettura?>> Jungkook si strinse nelle spalle << non so misteri?>> Taehyung sospirò << crede anche nelle stelle. Un po’ nella magia nei amuleti.>> Taehyung si volto sorpreso fissando il ragazzo come se avesse detto chissà cosa Jungkook sposto lo sguardo imbarazzato << può andare bene qualsiasi cosa…>> rise << sono sicuro che le piacerà tanto.>> Taehyung chiuse il libro e andò da lui lentamente << è tu Jungkook credi in queste cose?>> lo disse lentamente avvicinandosi sempre di più  e quando era davvero a un passo da lui gli sorrise fissandolo negli occhi << nella magia?>> Jungkook rimase a fissarlo come ipnotizzato da quello sguardo, da quel ragazzo, dalla pelle cosi perfetta da sembrare quella di una bambola di porcellana, dalle labbra rosse che sembrava avesse un rossetto ma erano cosi naturalmente, finto, Taehyung sembrava una bambola, sembrava finto come se non esistesse, eppure era proprio davanti a lui se allungava la mano poteva toccarlo?
<< no.>> disse dopo troppo tempo << non ci credo.>> si schiarì la voce e Taehyung si allontanò velocemente << ah…>> disse deluso. Sembrava davvero dispiaciuto, sembrava davvero rattristato. << mia nonna è vedova da poco>> disse poi Jungkook, Taehyung si volto confuso come se non seppe di cosa stesse parlando << ah…>> disse poi di colpo spaventando Jungkook che guarda Taehyung correre dietro uno scaffale.
Tornò dopo qualche istante con una boccettina di vetro con un liquido lilla all’ interno << ecco…>> disse Taehyung porgendolo. Jungkook stesse per spruzzare il profumo ma Taehyung lo blocco ridendo << n-non farlo.>> Jungkook lo fisso inarcando un sopracciglio << dallo a me ok? Te lo impacchetto direttamente si?>> Jungkook lascio che Taehyung gli prese il profumo tra le mani e lo fissò andando alla cassa, si chiese perché cosi tanto casino per un profumo. << con questo regalo tua nonna sarà davvero felice di nuovo.>> Jungkook lo fissò << di nuovo?>> Taehyung inclinò la testa << a perso il marito da poco.>>Jungkook sorrise << ma lei sta bene.>> Taehyung fece una smorfia << cioè almeno dice di star bene.>> fissò Taehyung face il pacchetto in modo cosi delicato che sembrava una fata << oh vedrai che se non è cosi con questo sarà cosi.>> confuso Jungkook attese che finì << quanto ti devo?>> chiese estraendo il portafogli << ti andrebbe di farti leggere il futuro?>> chiese improvvisamente Taehyung sorprendendolo << c’è qualcosa in te che non capisco…>> Jungkook confuso lo fissò inarcò un sopraciglio << emh… mi spiace ma forse non mi hai sentito poco fa… non credo in queste cose.>> disse Jungkook << oh no ti ho sentito.>> inclunò la testa << vuoi farti leggere il futuro?>> Jungkook sorrise educatamente << no grazie.>> Taehyung lo fisso << i-io pensavo volessi.>> Jungkook lo fisso per un istante i suoi occhi sembravano cambiar colore e sembrava davvero triste << il fatto è che ora devo proprio andare.>> Taehyung lo fisso << magari verrai la prossima volta?>> Jungkook annui << sicuro.>> disse mentendo << quanto ti devo?>> Taehyung batte le mani felice << facciamo che mi paghi la prossima volta allora ok?>> disse porgendogli il pacchetto << no senti io…>> disse JUngkook ma il cellulare in tasca vibro e non era un messaggio lo stavano chiamando. << mi sa che devi andare.>> disse Taehyung. Jungkook lo fisso prendendo la borsa con il profumo << ci vediamo prossimamente.>> disse Taehyung salutandolo con la mano mentre Jungkook si diresse all’ uscita, si volto sorridendogli << grazie.>> disse per poi uscire.
Una volta voltato l’angolo il telefono smise di vibrare e quando lo prese inarcò un sopracciglio era certo che stava vibrando insomma l’aveva sentito anche quel Taehyung no? Sospirò. Tanto valeva tornare indietro e dargli i soldi ora, penso Jungkook, si volto deciso e tornò davanti al negozio ma la scritta Open non c’era più era stata sostituita con closed, Jungkook provò a girare il pomello ma il negozio era davvero chiuso, si chiese com’era possibile dato che era appena uscito sospirò mordendosi il labbro inferiore arrendendosi poi all’ idea che doveva tornarci per forza in quella strana bottega per pagare il regalo di sua nonna però mentre si allontanava si sentì quasi felice al pensiero che avrebbe rivisto di nuovo quello strambo ragazzo dai capelli blu.
 
 
 

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Capitolo 2
*** UN FUTURO GIÀ’ SCRITTO. ***


Jungkook ci pensava di continuo a quel ragazzo dai capelli blu, a scuola, a casa, mentre faceva i compiti, sotto la doccia era arrivato perfino a sognarlo ed era passata soltanto una settimana. A sua nonna il regalo era piaciuto cosi tanto che appena si era messa il profumo si era messa a piangere dicendo che quello era il regalo più bello che potesse fargli, l’aveva fatto felice ma quella reazione gli sembrava esagerata, da allora lo indossava sempre, anche stando semplicemente a casa e quel Taehyung aveva ragione, l’aveva resa davvero felice che canticchiava sempre. Jungkook non sarebbe voluto tornarci in quella bottega, non era costretto a farlo, ma non sapeva come ma quel ragazzo misterioso dai capelli blu l’aveva come stregato che sentiva il bisogno fisico di rivederlo. Senza rendersene davvero conto un giorno dopo scuola era finito per caso in quel viale, non era certo di ricordarselo davvero finché non si rese conto che si trovava davanti al numero 25. Stava fissando il negozio e si rese conto solo dopo che c’era qualcosa di diverso, si rese conto solo ora dell’insegna grande sopra di esso, un’insegna che era sicuro che la volta scorsa non ci fosse, era in verde bottiglia con una scritta in oro che diceva: BOTTEGA DI MAGIA DI KIM TAEHYUNG. Jungkook batte gli occhi due volte per essere sicuro che non stesse sognando ma l’insegna era grande e molto visibile. Come poteva non averla notata? Notò anche che i vetri del portone brillavano al tocco dei raggi solari formando dei giochi di luce sul pavimento, se ne rese conto perché era nel centro esatto e fissandosi risplendeva in quei colori, quella sensazione lo fece sorridere come un bambino che vedeva le bolle di sapone disperdersi in aria, notò che Taehyung aveva fatto le polveri, i vetri non erano più impolverati ma lucidi e la vetrata era sistemata, all’interno notò dei giocattoli come un peluche posto a terra, una vecchia scacchiera in legno e un vaso antico con dei disegni egizi, notò una lampada simile a quella che aveva in cassa la volta scorsa, c’era anche un divanetto di velluto con appoggiata sopra un’inquietante bambola di porcellana. Visto cosi sembrava un negozio per giocattoli, ma stando attenti ai dettagli si potevano vedere anche spade esposte e altri oggetti vintage, notò una macchina da scrivere antica appoggiata su un tavolino rotondo in legno sempre sopra quel tavolino, notò dei guanti di pelle rossa e una collana con un ciondolo e anche un piccolo caleidoscopio in ottone. Il tutto questo era esposto in modo disordinato e messo a casaccio che dava l’idea che all'interno non era molto in ordine. Jungkook pensò che a Taehyung non piaceva affatto l’ordine. Questa cosa lo irritava e non sapeva perché dato che anche lui non era ordinato. Stava per avvicinarsi alla porta d’ingresso quando si rese conto del cartello, il negozio era chiuso, si senti profondamente triste senza sapere il vero motivo, ultimamente le emozioni prendevano il sopravento senza che lui le controllasse. Aspetto qualche attimo per vedere se magari Taehyung comparve, dato che non c’erano gli orari di apertura né altro, quando si rese conto di star aspettando inutilmente preso dalla delusione e convinto che ormai era inutile aspettare senti una voce al suo fianco. <> disse la voce di Taehyung << ce ne hai messo di tempo.>> Jungkook si volto verso la voce con un sorprendente sorriso sul volto fissando Taehyung che se ne stava lì in piedi con la testa china di lato come un cucciolo in attesa, con i suoi capelli più blu della volta scorsa scompigliati e leggermente mossi, gli occhi sembravano viola sotto la penombra del sole ed era stranamente bellissimo, indossava dei pantaloni blu, come i capelli, e una camicia bianca con dei fiori e delle farfalle, sulle spalle portava una giacca dello stesso colore dei pantaloni con una striscia argentea sul colletto e un’enorme spilla con un rubino rosso sul lato destro e delle semplici scarpe bianche eleganti e verniciate, per quanto strambo aveva stile e Jungkook ne era quasi invidioso. Tra le mani aveva una borsina e Jungkook pensò che molto probabilmente era andato in pausa pranzo, sebbene erano quasi le quattro del pomeriggio. << i-io ecco…io…>> cerco di dire il ragazzino quando Taehyung rise passandogli accanto << dai…>> disse << entra.>> appena passo al suo fianco a Jungkook venne un brivido lungo la schiena e senti un piacevole profumo di fiori e agrumi, fisso Taehyung avvicinarsi alla porta tirando fuori dalla tasca un enorme chiave d’orata, Junkook non aveva fatto caso alla serratura, una cosi grande serratura, non aveva manco notato che il portone era davvero enorme, si senti sotto un incantesimo ubriaco come se era la prima volta che vedeva quel posto. Taehyung era già dentro lasciando la porta aperta << su… su…>> stava dicendo avvicinandosi alla cassa e accendendo la luce << poi chiudi la porta. Prendono freddo.>> Jungkook incrocio un sopracciglio e non sapeva di cosa si riferiva con” prendono freddo” ma decise che era meglio non chiedere. Involontariamente entrò nella bottega di magia, perché era cosi che a quanto pare si chiamava, entrò come se fosse stato spinto da dietro da una forza invisibile e senti una folata di vento alle sue spalle, appena entrò la porta, si chiuse da sola e lui si volto spaventandosi notando che sul pavimento ci stavano dei petali di ciliegio. Appena entrò fissò Taehyung con lo sguardo, aveva deposto la borsina di plastica dietro la cassa e poi sorrise a Jungkook << seguimi.>> disse sereno, Jungkook percorse la prima stanza, quella che aveva già visto la volta scorsa segui poi Taehyung dopo un’arcata ed entrò in una seconda stanza, quella Jungkook non l’aveva ancora vista, non si sorprese che anche quella stanza fosse cupa con solo le candele consumate a fare luce, in quella stanza Jungkook percepiva di nuovo il profumo balsamico dei fiori e quasi si senti all'interno di un bosco, c’era il rumore dell’acqua che scorreva, come se ci fosse una cascata, è scoprì che una piccola cascata c’era davvero con un piccolo laghetto artificiale in fondo al lato della stanza, mentre percorreva la stanza Jungkook notò il luccichio sul pavimento, come di un vetro, quando alzo il viso rimase sorpreso e affascinato, sul soffitto pendevano cosi tanti sonagli di vetro di mare di qualsiasi colore e di qualsiasi forma che rendeva il soffitto unico e magico, insieme ai sonagli c’erano dei acchiappa sogni di piume, alcuni sembravano perfino intrecciati con filo d’oro, ma era sicuro che era come le altre cose, un effetto ottico ma a Jungkook non importava perché ne restò incantato, tanto che quando chiuse gli occhi vide le stelle nel cielo. << bellissimo…>> disse ad alta voce quando lo stava solo pensando << si lo so…>> la voce di Taehyung lo fece scuotere la testa e farlo tornare alla realtà. Quella stanza era sorprendentemente più lunga di quanto pensasse e più vintage che dava tutto quel tocco antico, le pareti erano color petrolio ed erano tappezzate di quadri, per lo più erano di opere d’arte ma c’erano anche alcuni ritratti e Jungkook giurò di aver visto un quadro con raffigurato un leone muoversi, ma non ci badò perché ormai non faceva più caso a ciò che stava succedendo lì dentro. Non c’era molto in quella stanza e sembrava quasi spoglia, alla sua destra c’era una fila unica di libreria con sopra libri con rilegatura antica mentre alla sua sinistra c’era un armadio di vetro con interno provette e boccettini di profumi, Jungkook vide quello di sua nonna, quel color lilla e disse << a mia nonna è piaciuto tanto il regalo.>> si volto verso Taehyung che stava in piedi in fondo alla stanza sorridendo << immaginavo.>> sorrideva e Jungkook ricambio il sorriso, si volto e notò un quadro Jungkook sorrise appena ammirò la copia delle Ninfee di Monet che a parere suo ci stava un casino con l’arredamento << sei un appassionato d’arte?>> Taehyung sorrise << io amo l’arte.>> alzo le mani come per far ammirare altri quadri attorno a se, quadri che Jungkook non aveva ancora notato, c’era Van Gogh, Monet, Picasso, Caravaggio, Frida, Herbert, Pieter e molti altri, ogni opera d’arte stava appunto, dove doveva stare e rendeva la stanza, un museo, le pareti sembravano cosi lunghe che Jungkook si chiedeva com'era possibile che potessero tenere appesi cosi tanti quadri. Taehyung sorrise << sono felice che ti piaccia l’arte.>> lo disse come se lo stesse leggendo dentro Jungkook scosse la testa tornando con i piedi a terra << sembra un museo>> disse stando ancora al centro della stanza << è quello che volevo che sembrasse.>> sorrise Taehyung. << vieni siediti.>> Jungkook finì con fissare l’ultima cosa in quella stanza, oltre al pianoforte sulla destra. Al centro in fondo alla stanza c’era un tavolo rettangolare con due sedie poste una di fronte all'altra. Jungkook si aspettava un tavolo rotondo con una pietra di cristallo al centro o delle carte di tarocchi già messe in esposizione sul tavolo, ma lì c’era un semplice tavolo di legno, è non era rotondo, sopra di esso c’era una semplice piantina e un centro tavola con una teiera e due tazze da tea color pesca, nient’altro che quello. Dubbioso Jungkook si avvicinò e Taehyung lo fece accomodare per poi sedersi di fronte a lui. << dammi le mani.>> Jungkook inarcò un sopracciglio. << come nessun tarocco o palla di cristallo?>> fece una battuta che però Taehyung non parve capire << come scusa?>> Jungkook rise << niente.>> gli porse le mani e lui sorrise per poi stringerle, come sospettava Jungkook le mani di Taehyung erano calde e lisce cosi morbide al tocco da sembrare di toccare la seta, quasi si vergogno perché le sue erano secche e umidicce << ora che succede?>> chiese Jungkook fissandolo ma Taehyung già aveva chiuso gli occhi, si aspettò sempre qualcosa tipo il tavolo che si mosse, qualche strana cosa o lui che finse di parlare con dei morti o fare sedute spiritiche o altro, ma non accadde niente di tutto quello, c’era un silenzio con solo l’acqua della cascata che fece di sottofondo. << concentrati.>> disse dopo poco Taehyung << in che senso?>> chiese Jungkook << libera la mente e smetti di guardarti in giro. Chiudi gli occhi. Ci sono troppi pensieri non riesco a concentrarmi.>> Jungkook si fece scappare una piccola risata che fece aprire un occhio a Taehyung << scusa.>> sorrise Jungkook concentrandosi e smettendo di ridere. Cercò di rilassarsi e di chiudere gli occhi concentrandosi sul profumo di fiori e sul rumore dell’acqua. A un tratto accadde qualcosa Jungkook senti una scossa elettrica alle mani e stava per ritirarle quando Taehyung le strinse più forte, aprì gli occhi di scatto e lo vide sorridere poi Jungkook trattenne il fiato e tutto sembrava rallentare attorno a se, il mondo sembrava andare più lentamente quasi che riusciva a vedere la polvere svolazzare attorno a se. Taehyung teneva gli occhi chiusi stringendo forte le mani di Jungkook per non perdere il contatto, lo sentiva agitato ma concentrato abbastanza per stringere i legami. Era entrato nella sua mente e ora poteva vedere quello che accadrà a quel ragazzo, poteva vedere tutta la sua vita percorrergli davanti come se stesse vedendo un film, era come se si trovava in una stanza con le pareti bianche e su quelle pareti c’era la vita passata di Jungkook, vide le sue giornate in libreria, vide lui che disegnava, ascoltava la musica e componeva in camera sua, vide le giornate di sole e sentiva il sole sulla palle non appena alzo il viso, senti il profumo di salsedine nel’ aria quando lo vide al mare con i suoi amici e poi infine il passato diventò futuro e Taehyung sorrise, ora stava vedendo oltre, stava vedendo ciò che sarebbe successo, lo vide diplomarsi, lo vide felice, lo vide con lui… il cuore di Taehyung batte forte e strinse di più le sue mani provando una forza mai provata prima, li vide insieme in una casa, la loro casa, li vide baciarsi, li vide mano per mano per la città, li vide nel letto la mattina appena alzati e di notte prima di addormentarsi, percepì la felicità di entrambi, sentiva dentro di se le farfalle allo stomaco e le lacrime agli occhi quando si rese conto che non solo stava guardando il futuro di Jungkook ma anche il suo. Ma d’un tratto in quelle immagini c’era anche dolore, Taehyung percepì anche un forte dolore e tristezza cercò di concentrarsi e riuscì a vedere solo Jungkook con una felpa rossa e riuscì a sentire solo il rumore del traffico e sentire il sapore metallico del sangue nella sua bocca quando poi le immagini svanirono e si ritrovò a fissare una parete bianca. Il contatto cessò. Le mani di Jungkook erano scivolate via dalla sua stretta e Taehyung si accascio sul tavolo ansimante Jungkook ritirò le sue mani rosse per la stretta << che stai facendo?>> disse Jungkook spaventato, Taehyung lo fisso << s-stai bene?>> chiese fissando il ragazzo che quasi sembrò arrabbiato << mi hai fatto male. P-poi tutto sembrava strano come se…>> si fermò deglutendo <> ripetete << mi dispiace.>> disse Taehyung ricomponendosi << che ti abbia fatto male.>> disse e Jungkook notò del sudore sulla fronte come se avesse corso << c-cos’è successo-?>> domando Jungkook << ti ho letto il futuro.>> rispose il ragazzo dai capelli blu << cosi?>> chiese Taehyung inclinò la testa << in che senso?>> Jungkook alzo le spalle << pensavo esistessero solo i tarocchi per leggere il futuro.>> rispose Taehyung rise << quello e per i fasulli per i…>> si schiarì la voce << insomma ognuno ha i suoi metodi no?>> disse sorridente << è dimmi…>> chiese Jungkook << cosa hai visto nel mio futuro?>> Taehyung era indeciso su cosa digli, di certo non poteva digli che sarebbero andati a vivere insieme, Jungkook non sembrava quel tipo di ragazzo che avrebbe reagito bene all'idea di avere un ragazzo al suo fianco, era ancora confuso sull’amore e in più lo avrebbe preso per uno stalker o magari pensava che ci stesse provando, Taehyung ci penso, sarebbe scappato da lui e il futuro poteva anche cambiare. << ecco sarai felice, ti diplomerai in arte e vivrai una vita molto felice.>> Jungkook alzo un sopracciglio << tutto qua?>> Taehyung rise << cosa ti aspettavi?>> gli domando << non lo so… qualcosa tipo l’amore della mia vita, fortuna o avvertimenti di morte?>> Taehyung rise << come ho detto ognuno, ha i suoi metodi.>> disse << vuoi del Tea?>> domando Taehyung versandosi il liquido in una delle due tazze, Jungkook annui senza manco sapere se avesse davvero voglio di un Tea << però c’era qualcuno… a proposito di amore…>> disse Taehyung fissandolo con la coda dell’ occhio << uh…>> disse Jungkook << una bella ragazza immagino…>> rise << mi hai visto sposato con trecento figli urlanti mentre esco di casa per andare al lavoro vero?>> Taehyung rise porgendogli la tazza fumante << no…>> disse sorseggiando << ma ho visto…>> stava per finire la frase quando sulle sue ginocchia apparve un Pomerania che fece sobbalzare Jungkook che si rovescio il tea fumante addosso. << cazzo…>> urlo Jungkook scottandosi << YEONTAN!>> urlò Taehyung fissando il cagnolino tra le sue gambe << Yeon…>> Jungkook il fisso inarcando un sopracciglio capendo solo dopo che stava parlando con una palla di pelo in versione cane << mi dispiace tanto…>> Taehyung si alzo appoggiando l’animale al suo posto e porgendogli un tovagliolo di cotone che non sapeva da dove l’aveva tirato fuori. << spunta sempre quando non deve!>> disse Taehyung fissando il cane che si era seduto e guardava la scena, appena Taehyung appoggio il fazzoletto sul grembo di Jungkook il ragazzo, s’irrigidì arrossente mentre Taehyung continuo con il movimento asciugando la macchia << mi dispiace tanto…>> disse continuando e solo dopo si fermo rendendosi conto dell’imbarazzo di Jungkook << oh…>> si alzo di scatto porgendogli il fazzoletto << sono stato indiscreto. >> disse facendogli un piccolo inchino << m-mi dispiace. >> disse mordendosi il labbro inferiore . ma bravo, si disse, hai appena pensato di non farlo scappare è già lo tocchi in quel modo. Yeontan abbaio e Taehyung si alzo di scatto << no!>> urlo al cane << non ora… ho detto che... lo sai anche tu.>> Jungkook sempre più confuso fisso Taehyung che si era avvicinato al cucciolo di cane e sembrava parlargli insieme mentre lui abbaio, come se i due stessero conversando e Yeontan stesse parlando invece che abbaiando e Taehyung lo stava capendo benissimo. Si schiarì la voce interrompendo la discussione tra cane e padrone << forse dovrei proprio andarmene, >> disse Jungkook alzandosi e prendendo la tracolla scolastica che aveva appoggiato non appena si era seduto al tavolo, Taehyung prese Yeontan tra le braccia e annui <> disse fissando un punto alla cieca << credo dovresti.>> Jungkook lì sorrise << è stato un piacere. >> gli disse mentre Taehyung lo accompagno all'ingresso Jungkook, si accorse che non voleva davvero andarsene, se era per lui, avrebbe voluto viverci all'interno di quella bottega magica e quando era quasi all'ingresso, si volto di colpo spaventando Taehyung << ah…>> disse fissando il ragazzo che sobbalzo << devo pagarti il regalo e…>> ci penso su come chiamare la lettura del futuro e decise con << quella cosa di prima…>> dato che non le venivano le parole giuste per definire quello che era successo. Taehyung rise facendo segno con la mano che era tutto ok << va bene cosi…>> disse Jungkook scosse la testa << no invece…>> disse e si tolse la tracolla frugando in cerca del portafogli << va bene anche…>> disse Taehyung quando Jungkook estrasse un fiore dalla tracolla ammirandolo, era un alstroermeria di un giallo vivace, Jungkook la fissò sorpreso chiedendosi come ci fosse finito un fiore dentro la sua tracolla, il fiore fu preso dalle mani di Taehyung che lo annuso << questo andrà benissimo grazie.>> Jungkook inarcò un sopracciglio << ma…>> mormorò ma Taehyung gli aprì la porta << è davvero tardi Jungkook.>> disse sorridendogli. Jungkook si sorprese di vedere che il cielo era ormai tramontato e quasi buio << allora emh… ti ringrazio.>> disse Jungkook fissandolo per un’ultima volta, si chiese se lo avrebbe rivisto prima o poi, se per qualche ragione sarebbe tornato in quella bottega, magari per il prossimo regalo di compleanno di sua nonna, anche se qualcosa gli diceva che prima o poi si sarebbero incontrati ancora. Taehyung sorrise << grazie a te >> disse Taehyung alzando il fiore a mò di saluto. Jungkook si fece scappare un sorriso e poi uscì dalla bottega, si volto nella speranza di rivedere Taehyung una seconda volta ma lui non c’era più, la porta era chiusa e il cartello era girato su Closed, le luci erano già spente come se fosse chiuso da un po’ sebbene Jungkook era appena uscito da lì, si chiese dov'è che Taehyung abitasse, se lì vicino o se dormiva direttamente in negozio. Scosse la testa e tirò fuori il cellulare, sebbene non era silenzioso aveva quattro chiamate perse da sua madre e tre messaggi di Jimin, si domando com'è che non avesse sentito la suoneria, l’occhio scappò sull'orario e quasi fece cadere il cellulare quando lesse che erano le 21:35 e si chiese com'è che avesse passato cinque ore al’ interno di quella bottega, fisso di nuovo la bottega e si chiese se non è che avesse sognato e che avesse vagato per la città e si fosse addormentato da qualche parte, ma tutto quello non era possibile che era stato un sogno perché semplicemente Jungkook non ne aveva la capacità di immaginarsi una cosa così bella e magica. Si toccò lo stomaco sentendosi le farfalle svolazzare al pensiero di quello che aveva passato lì dentro, sebbene non era successo niente si sentiva euforico come se fosse stato nel paese delle meraviglie o a Hogwarts, sorrise scuotendo la testa fissando per l’ultima volta la bottega. << che è davvero magica?>> disse leggendo l’insegna. Rise fra se per poi decidersi a riprendere a camminare. Non sapeva se ci sarebbe tornato ma gli mancava già quel posto. Lì dentro in qualche modo si sentiva al sicuro e a casa. *Alstroermeria: simboleggia la generosità e l’inizio di una amicizia. *

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Capitolo 3
*** QUANDO LA MAGIA FA IL SUO DOVERE ***


Yeontan se ne stava seduto a bordo del tavolo di legno, dove il giorno prima Taehyung aveva letto il futuro a Jungkook, fissava il suo padrone che stava vagando per la stanza canticchiando, ma Yeontan non era più un cane ma un ragazzino di sì e no undici o dodici anni. Se ne stava seduto a gambe a penzoloni muovendole in un ritmo tutto suo mentre si stava mangiando una fila di panini alla vaniglia, i capelli erano arruffati lunghi fino alle spalle di un nero che pian piano si faceva sempre più chiaro diventando un’ocra sulle punta, come il pelo dei pomerania, sulla testa comparivano due piccole orecchiette a punta pelose color nero, indossava una canottiera ocra più scuro corta che lasciava scoperto il pancino e dei pantaloncini scuri che arrivavano sopra le ginocchia, i piedi erano scalzi e si muovevano cosi veloci, gli occhietti piccoli e vivaci erano concentrati su Taehyung che era di fronte a lui a sistemare delle provette nell’ armadio in vetro canticchiando animamente. << per me stai commettendo un grosso errore.>> disse Yeontan non appena ingoio un pezzo di panino, Taehyung sembrò ignorarlo prendendo un blocco di libri e andò nell'altra stanza ma Yeontan era un tipo fastidioso che voleva essere ascoltato cosi, gli corse dietro lasciando che la sua coda vaporosa si muovesse leggermente dietro di lui. << non è che Jungkook non mi piace eh!>> disse mettendosi in bocca un altro pezzo di pane << ma Tae…>> si arrampicò su una sedia accanto al suo padrone e con le manine si aggrappo alla sua manica << ascoltami… è pericoloso quello che stai facendo. >> disse fissando il padroncino negli occhi assumendo uno di quei suoi sguardo decisamente dolci << se poi ti tolgono i poteri magici perché ti sei innamorato di quel umano? Se poi ti scoprono? Se poi scopre che lui non ti ama è il tuo cuore va a pezzi?>> Taehyung fisso Yeontan alzando gli occhi al cielo << ti preoccupi troppo.>> disse separandosi dal piccolo << è poi cosa ne vuoi sapere tu… sei solo un cane!>> si volto andando verso la cassa con mano un barattolo e un libro << un cane!>> urlo Yeontan portandosi una mano al petto e fissando il padroncino << un cane?>> lo segui e Taehyung sospirò << sono il tuo famiglio ragazzino!>> disse arrampicandosi sulla cassa e andando cosi vicino al suo viso che per Taehyung era cosi difficile ignorarlo << ed è il mio dovere difenderti!>> Taehyung appoggiò il barattolo e lo fisso mettendogli due dita sotto il mento e strofinando leggermente le dita sulla pelle, la coda di Yeontan si mosse velocemente iniziando a scodinzolando senza che potesse far nulla per impedirlo << senti…>> la voce di Taehyung era dolce e armoniosa << lo so che vuoi proteggermi e giuro lo apprezzo Tannie ma… davvero non c’è ne bisogno.>> la coda di Yeontan si fermo e un canino gli sfuggi dalle labbra sottili del ragazzino << sei testardo!>> disse girando il viso per impedire che Taehyung continuasse con i grattini << Tannie…>> sospirò Taehyung, fece il giro della cassa e andò di fronte al suo animaletto che aveva messo il broncio dandogli le spalle e incrociando le braccia al petto << ho visto il nostro futuro.>> gli disse Taehyung appoggiando le mani sulle ginocchia esili del ragazzino, la sua pelle era morbida e abbronzata di una tonalità più scura della sua << fidati di me ok?>> Taehyung andava alla ricerca del suo sguardo che Yeontan evitò <> la voce di Taehyung era dolce che Yeontan non riusciva a trattenersi nel non guardarlo << eh va bene…>> disse arrendendosi mentre Taehyung sorrise scompigliandogli i capelli già scompigliati. << è cerca di fare il bravo con lui va bene?>> disse Taehyung indossando una giacca rosso fuoco << non te lo garantisco>> mormorò Yeontan sperando che Taehyung non lo stesse ascoltando ma sorrise fra se e Yeontan capì che l’aveva sentito bene. << d-dove vai ora?>> chiese Yeontan preoccupato saltando giù dalla cassa e seguendo Taehyung che era già pronto a uscire. << oggi è 11 aprile!>> stava dicendo Taehyung sorridendogli << è quindi?>> domando Yeontan << è il giorno che rincontro Jungkook!>> Yeontan lo fissò << cosa?>> disse correndogli dietro facendo in tempo a uscire prima che Taehyung si chiuse la porta alle spalle, Yeontan si ritrasformo in un Pomerania abbaiando verso Taehyung. Hai tenuto il conto dei giorni? Taehyung fece un ghigno e chiuse la porta camminando per Strada -Aspetta d-dove che stiamo andando?- Yeontan si fermo fissandolo. -T-tae-. Taehyung aveva preso la metropolitana, odiava prendere i mezzi di trasporto ma se si sarebbe smaterializzato, era probabile che qualcuno l’avrebbe visto e non voleva rischiare, se ne stava seduto a disagio con braccio Yeontan stranamente zitto ma quando arrivò alla fermata e scesero Yeontan tremò, erano arrivati al centro di Seoul e a quest’ora del giorno c’era cosi tanto traffico che a Yeontan venne l’ansia -m-mi fa male la pancia.- Si lamentò il cagnetto e Taehyung sapeva che era una scusa perché voleva tornare indietro << zitto è seguimi.>> disse camminando -no davvero…- Taehyung si volto e vide Yeontan che si era sdraiato con il musetto a terra e tutti lo fissavano. << uffa perché fai sempre cosi.>> Taehyung lo raggiunse prendendolo in braccio e iniziando a camminare <> Taehyung alzo la mano leggendo il nome della libreria scritto sopra vago per Seoul fino a fermarsi << eccola. >> disse fissando la libreria << dobbiamo entrare prima che arriva!>> disse sorridendo fra se. Stavano per entrare e Taehyung fissò l’accesso non garantito ai cani -te lo scordi che resto qua.- Taehyung fece roteare gli occhi e nascose Yeontan sotto il giubbotto ed entrò, fortunatamente nessuno li vide e salirono al secondo piano, dove c’erano veramente poca gente. << ora esci.>> Taehyung fece uscire il cagnetto che si scosse fissandolo -e ora? -Chiese il cane fissandolo dal basso << aspettiamo.>> disse Taehyung. Non appena Taehyug senti la voce di Jungkook, rabbrividì e restò teso, sapeva esattamente cosa doveva succedere e cosa sarebbe successo, sapeva esattamente le mosse che il ragazzo avrebbe fatto cosi, afferrò un libro e restò fermo e zitto, Jungkook stava chiedendo informazione per appendere dei volantini e stava compilando un modulo, la signora indicò, dove avrebbe potuto appendere il volantino indicando verso Taehyung e Yeontan che quest’ultimo, spaventato che potessero vederlo si nascose tra le gambe di Taehyung tremando, quando Jungkook si avvicinò Taehyung, si voltò inciampando però tra il corpicino del cane tra le gambe e finendo addosso a Jungkook. Entrambi erano a terra con i volantini sparsi ovunque, Yeontan emise un guaito e tremante si mise in disparte fissando i due --era necessario? - Disse Yeontan dolorante fulminando con lo sguardo Taehyung che le sorrise per poi concentrandosi su Jungkook << mi dispiace tanto io…>> recitò Taehyung << Jungkook?>> quest’ultimo smise di massaggiandosi la testa fissandolo << Taehyung?>>. Taehyung rise aiutando Jungkook a raccogliere i volantini a terra << che coincidenza.>> disse Taehyung. -Si certo come no.- Commento Yeontan avvicinandosi a loro << q-quello è il tuo cane? >> disse Jungkook fissando la palla di pelo -no, guarda sono un coniglio idiota! -Ringhiò Yeontan << smettila!>> disse tra i denti Taehyung << si emh… Yeontan.>> disse prendendo tra le braccia il cane << lo sai che i cani non sono ammessi vero?>> disse ridendo Jungkook -è io dovrei fare il bravo con lui? -Taehyung fece una risata isterica accarezzando Yeontan dimenticandosi quasi che Jungkook non poteva sentirlo << sì ma sai… non posso lasciarlo da solo.>> disse Taehyung accarezzando il cucciolo tra le braccia Jungkook sorrise e allungo la mano per toccare Yeontan che stranamente sembrava rilassato, Taehyung lo strinse di più e Yeontan sospirò dall'interno -va bene va bene…. - Disse capendo le intenzioni del padroncino, Yeontan si sorprese quando Jungkook lo accarezzo, aveva un tocco delicato e piacevole che poteva quasi non odiarlo. << ecco tieni.>> disse Taehyung accomodandosi Yentan su un solo braccio e facendo per porgergli i fogli ma poi li ritrae leggendo il volantino << cerchi lavoro.>> disse fissando Jungkook << oh, mh si…>> disse Jungkook riordinando i volantini, si senti imbarazzato e stranamente a disagio non pensava di aver mai più rivisto quel ragazzo anche se da quando se ne era andato da quella bottega, ci pensava di continuo, qualche volta aveva avuto l’intenzione di ritornarci ma non aveva una scusa esatta per metterci piede quindi scacciò quel pensiero, ora lo aveva di fronte e anche se Jungkook non credeva in quelle cose pensava fosse stato il destino a farli rincontrare un'altra volta. << che coincidenze!>> disse Taehyung facendolo sobbalzare dal tono alto di voce << sto cercando un aiutante nella mia bottega.>> Yeontan fece un versetto -stai cercando un aiutante? Davvero Taehyung?- Alzo il musetto fissandolo leccandogli il collo ma Taehyung lo ignorò << d-davvero?>> chiese confuso Jungkook << si!>> disse entusiasta Taehyung << potresti essere te se ti fa piacere!>> disse issando Yeontan e sorridendogli -spero stai scherzando! - Mormorò Yeontan tirando fuori la linguetta e fissando altrove <> disse troppo entusiasta Jungkook che si accorse che stava arrossendo e fisso il pavimento << v-voglio dire v-va bene. >> disse a disagio, si disse di contenersi e di non mostrare cosi tanta felicità di fronte a lui. Si chiese se tutto quello era davvero il destino, si chiese com'era possibile che stesse davvero accadendo. << ottimo allora, presentati domani va bene!>> disse Taehyung << domani ho scuola. Cioè quali sono gli orari, le mie commissioni e il…>> Jungkook deglutì << pagamento?>> chiese Taehyung sorridendogli << ti pago cinquanta l’ora se va bene?>> disse entusiasta ricevendo un’occhiata sinistra da Yeontan << c-cinquanta ?>> Jungkook quasi si senti mancare- dimmi sei scemo? - Si domando Yeontan fissandolo << mh, si forse è troppo poco mh…>> Taehyung si portò un dito all'angolo della bocca pensandoci su, non aveva ancora imparato come si usavano i soldi in quel mondo, non il valore almeno, nella bottega venivano quasi sempre persone magiche che pagavano con le loro monte, lui aveva studiato tutte le monete magiche ma quelle mondane faceva ancora un po’ fatica, tant’e che quando venivano umani in negozio aveva un fascicolo con le regole della quantità dei soldi da dare ma anche in quelle occasioni più volte diceva dei valori a casaccio o offriva loro un prezzo gratuito. << NO!>> urlo Jungkook sobbalzandolo << cioè va più che bene, nel senso che…>> Jungkook s’imbarazzo e decise di star zitto per non creare altri casini e decise che cinquanta l’ora erano esagerati ma a lui facevano anche comodo. Taehyung fece un sorriso a trentadue denti << ottimo allora!>> disse << emh… vieni dopo scuola? Per le mh… 15 fino alla chiusura mh… 19?>> Jungkook annui << va benissimo!>> disse << per cosa farai ti spiegherò mammano va bene?>> Jungkook annui ancora << ti ringrazio!>> Taehyung annui << grazie a te Jungkook.>> Jungkook lo fissò << penso che questi non ti servino.>> disse porgendogli i volantini lui sorrise imbarazzato << no, non più.>> li prese e quando le loro dita si toccarono, provo ancora una volta quella scossa elettrica che provocò dei brividi lungo la schiena e Jungkook ancora una volta sentì le farfalle allo stomaco. << a-allora a domani!>> disse Jungkook fissando Taehyung che alzo la mano salutandolo << a domani Jungkook.>> lo saluto mentre lo vide voltare l’angolo e sparire ma anche allora fissò il vuoto sorridendo. -Sei completamente fuori di testa Kim Taehyung!-

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Capitolo 4
*** MAGIC SHOP ***


Se Yeontan era preoccupato di quello che sarebbe potuto succedere Taehyung, era del tutto tranquillo. Aveva aspettato con ansia l’arrivo di Jungkook e ora dopo tre giorni che veniva Taehyung si sentì meno agitato, ma soprattutto meno solo, era di certo stufo di parlare sempre con un cane. Jungkook al canto suo invece ancora era a disagio, lo trovava assurdo il fatto che Taehyung lo pagasse cosi tanto per fare praticamente niente per lo più, si disse Jungkook, a Taehyung non serviva un aiutante ma qualcuno che gli facesse le pulizie perché quella bottega era piena di polvere. Jungkook non fece altro per giorni, pulire e pulire e di tanto in tanto da qualche buco nascosto sfuggiva anche qualche scarafaggio, un giorno Jungkook era pronto a ucciderne uno quando Taehyung si alzo di scatto fermandolo << sono anche loro esseri viventi.>> le disse arrabbiato << ma non hai paura che ti rovinino le cose?>> gli chiese Jungkook, Taehyung alzo le spalle << preferisco oggetti rovinati che essere un assassino.>> Jungkook inarcò un sopracciglio e lo fissò mentre tornò a sedersi, da quel giorno doveva anche convivere con degli scarafaggi o ragnetti che comparvero qua e là. Era il quarto giorno che andava a lavorare in quella bottega e notò che Taehyung non aveva cosi tanti clienti, non che si aspettava altro in realtà, ma la gente che veniva era alquanto strana, c’era sempre un via e vai delle stesse persone, delle persone incappucciate o dei tipi strani, come una volta Jungkook giurò di aver visto entrare un nanetto, un tipo molto basso vestito come un inglese, una volta invece entrò una signora sulla quarantina dai capelli fiammeggianti lunghissimi e un vestito di velluto viola, questa gente sembrava non esistere e Jungkook ogni volta si chiese se non stesse sognando, una volta entrò due ragazzine dai capelli bionde che sembravano normali ma alquanto inquietanti ed erano identiche, non sapeva mai cosa aspettarsi, ma delle volte entravano anche degli esseri normali, gente come lui, una volta entrò una ragazza di circa la sua età, un'altra volta una coppia e ancora un'altra volta una signora anziana, quando entrarono gente cosi, Jungkook si rese conto che Taehyung era più teso e agitato, quella gente non sapeva cosa voleva e vagava per il negozio in cerca di qualcosa che non sapeva, molte volte Taehyung chiedeva cosa desideravano facendo domande personali, come aveva fatto a lui e Jungkook notò che mai e poi mai lasciava a questa gente la libertà di comprare qualcosa che voleva, era sempre lui, in questi casi a scegliere per loro e ci sapeva fare. La prima cosa che Taehyung gli disse quando gli aveva spiegato cosa avrebbe fatto fu quella di non pensare alla cassa, non doveva andare oltre il bancone e mai toccare la cassa, Jungkook penso che magari Taehyug non si fidasse di lui e aveva paura che rubasse tutti il denaro, notò che molte volte, soprattutto quando entrava gente strana, Taehyung andò oltre la porta al di là del bancone, in cui Jungkook era proibito andarci, per prendere qualcosa quasi sempre già imballato. Certo aveva molte domande da fargli, molti punti che non gli erano chiari, aveva confusione e voglia di scoprirne sempre di più ma Jungook decise di restare buono e zitto e fare solo quello che Taehyung gli aveva ordinato di fare, cioè pulire e riordinare. Era un giorno piovoso e quel pomeriggio Taehyung sembrava annoiato, continuava a sospirare girando le pagine di un libro ingiallino, quel pomeriggio c’era anche Yeontan sdraiato nella sua cuccia accanto alla cassa, Jungkook era convinto di non stare molto simpatico a quel cagnetto che di tanto in tanto scompariva e appariva di giorno in giorno ma quel pensiero lo levo dalla mente pensando di sbagliarsi e che era solo un cane. Quel giorno si ritrovò a pulire l'interno dell’armadio in vetro, spostando delicatamente le provette con interno un liquido, ogni boccettino aveva un liquido diverso e assegnato ogni nome di lui sconosciuto e illeggibile, più volte Taehyung gli aveva dato dei guanti in tessuto non gli aveva mai spiegato il motivo e anche Lì Jungkook decise di non fare domande, sposto i boccettini delicatamente stando sempre attento a non farle cadere, non indossava i guanti perché Taehyung gli aveva detto che non era necessario, mentre Jungkook puliva si ritrovò a spostare lo stesso boccettino che gli aveva dato Taehyung per sua nonna, era in un boccettino più grande e all'interno c’era un liquido color lilla slavato, Jungkook si sporse per fissare Taehyung che era seduto in cassa annoiato con il mento appoggiato alla mano mentre leggeva silenzioso, poteva far presto e non se ne sarebbe accorto, era curioso di annusarlo e capire che odore avesse, voleva sapere il perché ogni volta che sua nonna se lo spruzzava, purché anche se lui non sentisse l’odore lei diceva che era buonissimo e sorrideva sempre, svitò il tappo cercando di fare il meno rumore possibile e poi se lo portò vicino al naso, inizialmente non sentì nessun odore e si chiese se Taehyung non era un fasullo e se non fosse solo acqua colorata ma poi successe una cosa inspiegabile, senti come un tepore all'altezza dello stomaco, cosi caldo e inspiegabile, un calore che non aveva mai provato prima di allora, era come se qualcuno lo stesse abbracciando, improvvisamente si sentì triste come se quell'abbraccio appartenesse a qualcuno che non c’era più, nella sua mente apparve l’immagine di lui con suo nonno da piccolo, aveva sì e no quattro anni lo vide rincorrerlo mentre lui da piccolo cercava di scappare alla sua presa, vide suo nonno che rideva mentre lo prese in braccio e vide se stesso ridere, senti le lacrime scendergli sul viso, poi come un eco lontano sentì la voce di Taehyung e senti qualcuno al suo fianco, la mano di Taehyung gli afferrò il braccio e poi una mano fredda gli sfiorò la fronte << va tutto bene…>> mormorò la voce di Taehyung mentre Jungkook perse coscienza. Quando aprì gli occhi, si ritrovò disteso sullo stesso divanetto in vetrina dove aveva visto la bambola di porcellana, solo che questa volta era spostato all’ interno della bottega, fuori c’era già buio e la bottega sembrava chiusa con solo qualche candela a illuminarla, Jungkook si tirò su piano e si guardò attorno in cerca di Taehyung, non ricordava cosa fosse successo aveva solo il ricordo di lui che puliva l’armadio con le provette, poi tutto il resto era come un buio nella sua mente. << stai bene?>> Taehyung si avvicinò nell'ombra con mano un bicchiere d’acqua, Jungkook lo fisso mentre si chinò e gli porse il bicchiere << cos'è successo?>> gli domando fissandolo mentre prese il bicchiere e bevve un sorso << sei svenuto.>> Yeontan al suo fianco abbaio e Taehyung gli fece segno di andarsene << stai bene?>> gli richiese Taehyung posandogli la mano sulla guancia, Jungkook arrossi ed era felice che in quel momento fossero quasi completamente al buio annuì fissandolo negli occhi mentre sorrise << sono contento.>> Taehyung si alzo e Jungkook già gli manco il tocco caldo sulla sua pelle <> domando alzandosi di fretta e barcollando << ehi…>> Taehyung lo afferro posandogli le mani sulle spalle sorridendogli << non cosi in fretta.>> disse << sono le 20:40>> disse Jungkook lo fissò << d-devo andare.>> disse Taehyung annui piano << ma non ho finito!>> disse Jungkook dopo aver preso la tracolla di scuola <> gli disse Taehyung << ho riordinato io. Fortuna oggi non c’è stato nessuno.>> gli disse sorridendo << mi dispiace che sono svenuto.>> gli disse Jungkook. Taehyung lo fisso << non ti preoccupare l’importante e che stai bene. Ora vai a casa e riposati ok?>> Jungkook annui << ci vediamo domani.>> Taehyung annui e lo fissò mentre usci. << questa cosa non mi piace per niente Tae.>> stava dicendo Yeontan che appena Jungkook se ne andò si era trasformato in ragazzino << lo so…>> mormorò Taehyung cupo fissando il nulla << non doveva succedere!>> disse Yeontan << se lo scopre…>> Taehyung strinse i pugni abbassando il viso << lo so…>> Yeontan stava per dire altro ma notò che Taehyung di spalle aveva degli spasmi come se stava singhiozzando in silenzio << la colpa è mia…>> disse dopo qualche attimo di silenzio << dovevo stare più attento.>> si ricompose e Yeontan al buio lo fissò << devi mandarlo via. >> gli disse serio e dispiaciuto << non posso.>> disse Taehyung non fissando il ragazzino << Tae! Rischia di farsi male!>> disse Yeontan << è non vuoi che si faccia del male.>> continuo il ragazzino << non vuoi perché tu lo ami vero?>> Taehyung alzo il viso stupito su Yeontan << devi lasciarlo andare.>> Taehyung gli sorrise avvicianndosi e posando la mano sulla sua testolina tra le due orecchiette << non posso.>> disse << ed è proprio perché lo amo. Che non posso farlo andare via.>> Yeontan sospiro dispiaciuto ma si fidava di lui anche se in parte non voleva. Dopo quell'incidente tutto sembrava andare molto meglio, Jungkook non ebbe più nessun problema e Taehyung lo osservava senza perderlo di vista, stando attento a ciò che faceva, aiutandolo nel lavoro e magari a volte facendogli fare altro, era certo che Jungkook avesse domande, domande su molti oggetti, sul perché gli faceva indossare dei guanti per spostare determinate cose, domande sulla gente strana che entrava lì dentro, domande su cosa c’era nella porta al di la della cassa, domande su perché non gli aveva ancora insegnato a usare la cassa o che non volesse che toccava assolutamente cose all'interno della bottega, era timido ma non era di certo stupido e questo Taehyung lo sapeva ma Jungkook restò sempre in silenzio e ubbidiva quasi meglio d Yeontan. Era passata circa due settimane da quando lavorava lì, era un venerdì sera e si chiese se Jungkook avesse amici per uscire alla sera o cosa facesse nella vita mondana, voleva sapere tutto di lui ma lì dentro parlavano cosi poco. Decise che era ora di fare quel passo in più e conoscerlo meglio. Lo stava fissando seduto in cassa, indossando degli occhiali tondi mentre stava sfogliando un libro di magia << esci stasera?>> Taehyung parlò fissando Jungkook in piedi su una scala intento a spolverare la libreria << c-come?>> non appena sentì la voce di Taehyung barcollò un po’ sorpreso e spaventato, Taehyung fece un piccolo ghigno << si intendo..:>> chiuse il libro concentrandosi unicamente su Jungkook << hai degli amici con cui uscire la sera?>> Jungkook alzo la spalla in sua risposta e Taehyung inclinò la testa << come li passi i weekend un bel ragazzo come te dovrebbe avere tanti amici e almeno essere corteggiato da qualche bella ragazza.>> Taehyung evitò di essere geloso e mostro un sorriso finto al ragazzo che si grattò la nuca imbarazzato << in realtà non è che sono cosi popolare nella mia scuola, ho pochi amici ma per lo più sono compagni di classe che ci parlo in classe… n-non mi interessano quel genere di cose.>> Taehyung resto sbalordito e confuso e scoppio a ridere facendolo sobbalzare << p-perché ridi?>> chiese Jungkook ancora in piedi sulla scala << è dimmi…>> continuò Taehyung << cosa ti piace fare nel tempo libero.>> appoggio i gomiti sul bancone e appoggio il mento sulle mani a coppa e lo fissò attentamente come se stesse guardando un film interessante << i-io sono bravo a dipingere o mh.. leggo ma… >> lo fissò imbarazzato << perché mi fai tutte queste domande?>> Taehyung sospirò e poi scosse la testa << vorrei conoscerti meglio.>> disse solo con voce più bassa. Jungkook sorrise scendendo le scale << e tu?>> disse fissando il ragazzo dai capelli blu << io?>> chiese Taehyung indicandosi << hai amici?>> domando JUngkook << cosa ti piace fare a te?>> non sapeva perché gli stesse domandando quelle cose, ma parve che le risposte che lui gli aveva dato avevano interessato ancora di più Taehyung, non voleva deluderlo e si, anche lui dopo tutto aveva voglia di conoscerlo meglio. << i-io non ho amici in questo mondo…>> si morse il labbro inferiore e scosse la testa << non ho amici.>> si corresse fissando Jungkook che ignorò la risposta strana precedente e sorrise << forse perché sei troppo strano.>> disse Jungkook per poi pentirsene immediatamente. Lo fissò e il silenzio da parte di Taehyug temeva che avrebbe potuto averlo offeso ma Taehyung rise << strano eh?>> disse Jungkook agitò le mani << non strano… cioè si un po’ … ma strano in positivo. La stranezza mi piace cioè…>> Taehyung rise più forte e si era alzato dalla sedia Jungkook sospiro quando lo vide avvicinarsi << m-mi dispiace averti offeso>> non si era accorto che si era avvicinato cosi tanto che quando alzo il viso se l’era ritrovato di fronte a un passo da lui << non mi hai offeso.>> disse Taehyung << è sono felice che mi trovi strano perché strano vuole dire unico.>> Jungkook lo fisso negli occhi, scuri e dolci, un passo ,avrebbe potuto fare qual passo e prenderlo tra le braccia, toccarlo, non voleva altro, voleva toccarlo e sentire il suo calore, abbracciarlo e proteggerlo, voleva baciarlo, sentire il tocco delle sue labbra sulle sue e sapere che gusto avevano, voleva lui e non sapeva manco il motivo, non gli erano mai piaciuti i ragazzi, ma manco le ragazze, era più un disinteressamento, ma con Taehyung era diverso era come se quel ragazzo avesse una forza disumana che lo attirava, sia fisicamente che mentalmente, si sentiva come il ferro e la calamita quando erano cosi vicini che dovevano per forza attaccarsi. Deglutì scacciando quei pensieri e restando in silenzio, senti il suo respiro caldo a pochi millimetri da lui e si accorse che Taehyung si era avvicinato ancora un passo e che ora lo stava fissando, non stava sorridendo come al suo solito ma lo fissava attentamente come per studiarlo. << c-come?>> aveva visto le labbra di Taehyung muoversi ma non aveva sentito quello che gli aveva detto << è davvero tardi…>> disse Taehyung. << devo finire.>> disse Jungkook fissando la libreria Taehyung sorrise << finirai domani.>> disse Jungkook deglutì fissandolo e annuendo pensando solo: ti prego non allontanarti, ti prego fai ancora un passo. È come se Taehyung gli avesse letto nel pensiero fece un passo e si chinò su di lui baciandolo. Un bacio veloce e sfuggente che lo lascio impietrito, non ebbe tempo di ricambiarlo che Taehyung già era indietreggiato lasciando il rumore delle loro labbra che si allontanarono. Jungkook però aveva percepito quel calore, il calore che desiderava tanto, sentì il tocco leggero come quello di una farfalla, sentì le sue morbide labbra calde e umide sulle sue ma non ne sentì alcun sapore, subito Jungkook ne desiderò un altro di bacio e un altro ancora ma si trattenne e si sfiorò con il dito le labbra, Taehyung si sorprese che il ragazzo non avesse reagito arrabbiandosi, che non fece assolutamente niente quel suo silenzio lo preoccupava tanto quando lo rassicurava << questo per cos'era?>> chiese Jungkook dopo qualche istante, Taehyung sorrise inclinando la testa << un ringraziamento. >> gli rispose soltanto. Quella sera quando Jungkook se ne andò, non si preoccupò che fosse davvero tardi ma per due tre o quattro minuti rimase a fissare la bottega di fronte a se, la porta chiusa e le luci spente, poteva non andarsene mai, restare lì fino al mattino, poteva aspettare che Taehyung uscisse e chiedergli se quella notte poteva passare la notte con lui, desiderava amarlo, desiderava farci sesso o soltanto stargli accanto e baciarlo e coccolarsi l’uno con l’atro sotto le coperte morbide di un letto caldo, desiderava cose che non aveva mai desiderato ed era confuso. Troppo confuso. Taehyung lo fisso nel buio finché non se ne andò e si aspettò una predica da parte di Yeontan che si era trasformato sbadigliando alle sue spalle ma Yeontan non parlò semplicemente lo abbraccio in vita e gli sussurrò << voglio solo il tuo bene. Voglio vederti felice. Vedervi felice. >> disse << promettimelo che stai attento.>> Taehyung annui e il ragazzino si stacco da lui andando oltre la porta al di la del bancone. Il giorno seguente Taehyung era agitato già dalla mattina ma la cosa peggiorò quando alle 15 Jungkook non era arrivato, percepì che c’era qualcosa che non andava, percepì che doveva succedere qualcosa di brutto, e solitamente quando sentiva questa sensazione al petto, succedeva sempre qualcosa. << puoi rilassarti?>> gli stava dicendo Yeontan seduto sul bancone della cassa <> camminava avanti e indietro con occhi bassi torturandosi la collana con lo zaffiro che portava al collo << è dovresti trasformarti se lui ti vede…>> Yeontan buttò all'indietro la testa << ci impiego due secondi, sono più preoccupato per te che per il mio aspetto. >> disse fissando il padroncino. << ma perché non arriva!?>> fissò l’orologio a cucù appeso al muro che ormai segnava le 15:15 << Yeontan e se…>> Taehyung si volto verso il ragazzino ma accadde qualcosa, il respiro, gli manco bloccandosi del tutto l’immagine era nitida nella sua testa. Era all'incrocio non troppo lontano da lì riusciva a vedere la via e il nome dell’incrocio, quello che vide fu veloce ma chiaro e nitido come se l’avesse di fronte, il camion passò cosi velocemente e Jungkook stava svoltando a destra, era a piedi e con la testa china sul cellulare, quello che sentì fu il rumore di uno schianto e il sapore metallico in bocca, quello che vide fu Jungkook a terra e il rumore del clacson del camion rimbombo nella sua testa facendogli male. << TAE!>> Yeontan si era precipitato al suo fianco, Taehyung era inginocchiato a terra piegato su se stesso, stringeva a se il nulla e gli occhi luccicarono << Jungkook>> mormorò fissando Yeontan << devo salvarlo. >

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Capitolo 5
*** MIKROKOSMO ***


Era successo tutto cosi in fretta, Taehyung in meno di un minuto aveva visto la vita di Jungkook distruggersi davanti ai suoi occhi e cosi anche il suo cuore spezzarsi, l’aveva visto a terra sanguinante ma sapeva che tutto questo poteva impedirlo. Non c’era tempo per prendere la metro o altro cosi a suo rischio e pericolo si teletrasporto nel posto, dove sarebbe successo l’incidente. Osservò l’orologio al polso e vide il camion passare, fissò nel punto esatto, dove Jugnkook doveva essere investito e lo vide, doveva fare in fretta, doveva farlo ora, senza ragionare Taehyung corse verso di lui e il tempo sembrava rallentare, appena gli fu vicino Taehyung prese Jungkook per un fianco attirandoselo a se e spingendolo di lato impendendo che il camion li investi entrambi. Il tempo sembro correre lentamente attorno a loro, come se fossero avvolti in una bolla che li oscurava da tutto il resto del mondo, mentre volteggiavano per aria attendendo lo scontro con il terreno Taehyung respirando lentamente teneva a se Jungkook fissandolo negli occhi, quest’ultimo spaventato lo stava fissando << Taehyung?>> lui scosse la testa mettendogli un dito sulle labbra. Lo scontro accadde dopo un istante e Taehyung voleva evitare il peggio, il camion li evitò e mentre suonò il clacson Taehyung senti Jungkook urlare, tenendolo ancora stretto lo fisso, Jungkook si morso il labbro inferiore tenendosi la gamba rotta, Taehyung si guardò attorno, il camion si era schiantato contro un palo della luce e dei signori si stavano avvicinando per vedere se era tutto ok, fortunatamente qualcuno trascinò fuori dal veicolo il conducente cosciente e ferito alla fronte. Mentre tutti erano più preoccupati per lui che per loro Taehyung si concentrò su Jungkook, nessuno aveva visto quello che aveva fatto e Taehyung doveva fare qualcosa per Jungkook che ancora chiuse gli occhi dolorante tenendosi la gamba, Taehyung si leccò le labbra chinandosi su di lui << stai fermo…>> mormorò << Tae com’è hai fatto?>> Taehyung ignorò il soprannome e si concentro sulla gamba gonfia, era ovvio che Jungkook aveva visto tutto ciò che aveva fatto, era ovvio che avesse delle domande ma non qui e non ora, poso entrambe le mani sulla gamba e lo fissò negli occhi << stai fermo.>> disse e poi una luce lieve blu comparì dalle sue mani, Jungkook fisso le mani del ragazzo illuminarsi e trattenne il fiato stando immobile spalancando gli occhi << ecco..:>> quando ebbe finito Jungkook resto a fissare dove prima c’era la luce blu come sotto shock << puoi muoverla?>> chiese Taehyung, Jungkook scosse la testa tornando con i piedi a terra e lo fissò per poi muovere la gamba << c-come…>> balbettò << voi due tutto bene?>> chiese una signora in lontananza notandoli << ehi, chiamate un'altra ambulanza!>> urlo qualcun altro. Taehyung notò solo dopo il taglio sulla fronte di Jungkook, taglio che già qualcuno aveva e, che quindi non poteva farlo sparire, curarlo come aveva fatto co la gamba poco fa, Prima che la gente si radunasse attorno a loro per assicurarsi che stessero bene Taehyung gli sfiorò il viso con la mano << promettilo.>> disse fissandolo con gli occhi lucidi << prometterti cosa?>> chiese Jungkook ancora sotto shock e confuso << non parlare. Non dire quello che hai visto. Ti prego.>> Taehyung non aveva mai pregato per nessuno prima d’ora ma aveva salvato la vita a quel ragazzo e si fidava di lui Jungkook aprì la bocca ma qualcuno si era già avvicinato soccorrendolo << stai sanguinando!>> era un signore per lo meno sulla quarantina << i-io…>> mormorò altra gente si avvicinò a lui chiedendogli come stesse o se avesse qualcosa di rotto, Taehyung si allontano e Jungkook non lo perse di vista continuando a fissarlo quando puoi, vieni da me. Ti spiegherò ogni cosa. La voce di Taehyung la sentì come se portava un auricolare alle orecchie rendendosi solo dopo conto che era nella sua mente, fissò Taehyung di là dalla strada tra la folla che si era riunita attorno a lui, annui piano nella speranza che lo vide e poi com’era arrivato era scomparso nel nulla. Taehyung era agitato, la bottega era stranamente in silenzio e con lei anche Yeontan, non lo aveva rimproverato come al suo solito, anzi se ne stava zitto preoccupato per lui << Tae..>> mormorò il ragazzino ma un attimo dopo si ritrasformò velocemente perché nella bottega entrò Jungkook. Taehyung si volto verso di lui, il ragazzo era pallido con un cerotto sulla fronte si morso il labbro inferiore pensando che se solo avesse fatto più veloce non avrebbe manco un graffio. Jungkook aveva corso fino a lì, sebbene si sentisse sfaticato e ancora confuso, aveva detto a sua madre, che era venuta all’ospedale, che stava bene e che sarebbe andato all’lavoro, la madre sebbene preoccupata l’aveva lasciato andare, Jungkook aveva aperto la porta della bottega sebbene il cartello segnava che era chiusa ma lui sapeva che Taehyung era all’ interno. Deglutì fissandolo e cercando di calmarsi, il cuore gli batteva all’impazzata doveva avere paura, timore forse che Taehyung potesse fargli qualcosa ma non provava questo, provava curiosità, provava un tepore che non aveva mai provato fin ora ed era certo che Taehyung non gli avesse fatto del male mai. << sono qui.>> disse Jungkook riprendendo fiato << spiegami per favore.>> Taehyung gli si avvicinò, aspettava che lui indietreggiasse ma resto fermo sul posto a fissarlo << stai bene?>> gli sfiorò il viso toccandogli leggermente il cerotto, Jungkook arrossi annuendo << è solo un graffio>> rispose, Taehyung inclinò la testa fissandolo << non sei spaventato?>> gli chiese. << spaventato?>> Jungkook inarcò un sopracciglio fissandolo << mi hai salvato la vita perché dovrei essere spaventato?>>Taehyung tirò un sospiro di sollievo <> chiese Taehyung fissando il pavimento della sua bottega << non ho parlato.>> disse Jungkook e Taehyung alzo il viso << non potrei mai.>>Taehyung gli sorrise e annui << chiedimi quello che vuoi.>> gli disse << qualsiasi cosa…>> disse Taehyung andando verso la cassa e appoggiandosi << niente più segreti?>> chiese Jungkook avvicinandosi a lui Taehyung bacio la sua stessa mano alzandola a mo’ di promessa << niente segreti.>> Jungkook annui, stette zitto qualche secondo guardandosi attorno << ok…>> disse fra se << in anzi tutto cosa sei? Come hai fatto a salvarmi? Questo posto cos’è in realtà? Perché sei qui? >> Taehyung si stacco dalla cassa e rise << wow oh rallenta…>> Jungkook sospiro fissandolo << dimmi tutto…>> disse << ti prego…>> a Taehyug fece tenerezza lo fissò Jungkook gli aveva preso il bordo della camicia fissandolo con gli occhi grandi e scuri sembrava un bambino piccolo che aspettava il seguito della favola prima di andare a letto << innanzi tutto ti mostrerò la vera natura di questa bottega…>> disse stette per scrocchiare le dita poi lo fissò << quando è troppo, dimmelo.>> disse e Jungkook annui A Taehyung basto uno scrocchio di vita e la bottega prese vita. Jungkook ne restò incantato mentre con una lieve luce e dei petali di fiore bianco volteggiò e svolazzarono attorno a lui. La bottega prese vita. Tutto quello che aveva visto prima ora, lo vedeva in un modo diverso, la bottega era più luminosa come se il sole fuori non era nulla al confronto della luce che c’era all’interno. Era più ampia e Jungkook fisso il soffitto che magicamente era diventato una cupola di vetro con dei rami che s’intrecciavano sui vetri, da quei rami sbocciavano dei fiori rosa scuro nel quale fuoriuscivano dei piccoli corpicini che si stiracchiarono, alcuni di loro uscirono svolazzando con dei battiti d’ali, << fate…>> mormorò Jungkook mentre quelle piccole fanciulle gli svolazzarono attorno << esistono le fate!>> canticchiò Jungkook facendo una giravolta su se stesso seguendo quelle piccole creaturine con lo sguardo << oh esistono tante cose…>> rise Taehyung fissandolo. La bottega non era più solo una bottega ma era un mondo, erano comparsi degli aggeggi che prima non c’erano, delle stanze in più e Jungkook fissò il tutto affascinato con la bocca socchiusa, c’erano animaletti ovunque e in qualche punto dove cresceva, l’erba c’era anche delle piante con dei fiori bellissimi, le parete si erano apiate e si erano create stanze, alcune con altri mobili antichi, alcune vuote con dentro delle creature, sulle pareti crescevano delle radici e dei fiori. << tutto questo com’è possibile?>> chiese Jungkook affiancandosi a Taehyung lui gli sorrise << con la magia.>> disse prendendolo per mano << vieni…>> Jungkook provò un brivido lungo la schiena, non sapeva per l’euforia o per il tocco del ragazzo ma lo segui fissandosi attorno. Passarono la stanza con i sonagli di vetri e il soffitto non c’era più al suo posto i sonagli erano appesi al niente e il soffitto era diventato lo spazio, la galassia, stelle luccicanti nel cielo infinito sopra di lui che Jungkook fissò affascinato. Dal laghetto sguizzarono delle creature marine simili a dei pesci ma erano di un bianco pallido con la corazza di una tartaruga e le squame di drago. << cosa sono?>> chiese fissandole << draghi marini.>> disse Taehyung e Jungkook lo fisso il suo sguardo fece ridere Taehyung << se ti gira la testa, possiamo anche fermarci.>> Jungkook annui e Taehyung lo fece sedere al tavolo in legno. << tutto questo com’è possibile?>> si ripetete Jungkook, Taehyung gli verso del tea caldo in una tazza porgendoglielo << te lo già detto >> rise << con la magia.>> Jungkook fissò il tea << tranquillo…>> disse annuendo << tutto questo ci sarà ancora, anche se bevi quel tea.>> Jungkook si fece scappare un sorriso e bevve un sorso << quindi tu cose sei precisamente?>> Taehyung arrossì << uno stregone.>> Jungkook lo fissò e poi bevve un altro sorso << t-tu sei uno stregone?>> Taehyung sorrise annuendo << della parte dei buoni?>> Taehyung scoppio a ridere << non esistono parti. Sono un venditore e compratore. Pratico solo il mio lavoro in questa baracca >> disse Taehyung. Jungkook deglutì << quindi tutta quella gente strana che entrava..:>> Taehyung annui << si, erano magici. Per lo più stregoni, alcune fate e altri compratori nel nostro mondo.>> Jungkook annui << ma ci sono stati anche degli umani qui… io presepio>> Taehyung annui << questa bottega è aperta a tutti, gli umani la vedono come tu la vedi gli altri come la vedi adesso.>> Jungkook si guardò attorno << perché?>> Taehyung abbasso il viso << agli umani non è permesso vedere la magia. È la prima regola>> Jungkook lo fisso e poi si preoccupò << tu l’hai violata però!>> Taehyung lo fisso facendo un timido sorriso << cosa ti succederà ora? Perché lo hai fatto? Non è che morirai vero?>> Taehyung sorrise allungando la mano e sfiorando la sua << non morirò.>> gli disse << non possono farmi nulla finché non lo scoprono. >> lo fissò negli occhi << per questo ti ho chiesto di non dire nulla.>> Jungkook annui << non lo dirò.>> gli prese entrambi le mani << sulla mia vita io te lo giuro.>> Taehyung gli sorrise. << sai…>> Taehyung si era alzato fissando fuori dalla finestra << vendere agli umani risulta difficile, devi stare attento a cosa vogliono, a cosa fare, attento a cosa toccano perché tante cose potrebbero fargli male o maledirli o altro…>> restò in silenzio <> gli chiese Jungkook << perché sono qui?>> Taehyung sorrise scuotendo la testa << Tae…>> sentendo quel soprannome Taehyung ebbe un brivido che non sentì manco che il ragazzo si era alzato e ora era alle sue spalle << quel giorno in libreria non è stato un incontro casuale vero?>> Taehyung deglutì e Jungkook i fiorò, la spalla facendolo voltare << Tae…>> Taehyung evitò il suo sguardo << per oggi non ci sono state troppe rivelazioni per te?>> gli sussurro Jungkook sorrise posandogli una mano sulla guancia << hai detto niente più segreti.>> Taehyung chiuse gli occhi coccolandosi sulla mano del ragazzo << ho visto il tuo futuro.>> disse aprendo poi gli occhi e fissandolo << cos’è successo?>> chiese Jungkook << starò bene vero?>> Taehyung annui << una volta..>> disse avvicinandosi un po’ a lui << avevi detto che non credevi in queste cose…>> Jungkook lo fissò serio, erano a pochi centimetri, anzi no millimetri, l’uno con l’altro, Jungkook poteva sentire il corpo di Taehyung vicino a se, rigido e teso nel compenso cosi caldo, deglutì << dopo aver visto questo…>> cerco di fissarlo negli occhi ma il suo sguardo si poso sulle sue labbra, rosse e morbide, voleva baciarle. << bene bene…>> la voce di qualcuno li prese alla sprovvista << ora come la mettiamo con il cucciolotto?>> Jungkook si voltò e fisso il ragazzino. Era grande quanto un ragazzino di dodici anni, i capelli erano legati in una coda fatta male e lo sguardo era serio e fissava lui << cucciolotto?>> disse Jungkook fissando Taehyung << lui chi è?>> Taehyung ignorò Jungkook << Yeontan chi ti ha detto, di trasformarti?>> Jungkook sbarrò gli occhi << è il tuo cane?>> entrambi lo ignorarono << bhe… hai mostrato tutto questo!>> Yeontan alzo le braccia << sei nei guai.>> Taehyung deglutì << no…>> rispose Jungkook << non lo è!>> Taehyung si volto e Jungkook si affiancò a lui << quindi tu sei il suo famiglio? >> s’inginocchio fissando il ragazzino << bhe… per essere un umano è intelligente.>> disse Yeontan << piacere…>> gli allungo la mano e Yeontan lo fisso << sai si fa cosi quando…>> Yeontan lo fisso quasi ringhiando << sono un cane non stupido.>> disse dandogli le spalle mettendo il broncio << scusami…>> mormorò Jungkook << a volte è uno…>> mormorò Taehyung quando Yeontan si volto ringhiando per davvero << ascolta…>> mormorò Jungkook prendendo il piccoletto per le spalle << so che sei preoccupato per Taehyung, so che non ti sto simpatico e che odi tutto questo ma… io te lo prometto…>> disse Jungkook fissando gli occhietti vispi e neri di Yeontan << io ti giuro che piuttosto muoio io che dire al mondo la verità su questo mondo o ciò che è Taehyung.>> deglutì << gli voglio bene e tengo a lui… mi ha salvato e farei di tutto per lui. Sono pronto a tutto. Te lo prometto, quindi ti prego non odiarmi.>> Yeontan restò in silenzio fissando Taehyung che sorrise annuendo, poi resto stupito quando il ragazzino abbracciò Jungkook << grazie >> mormorò solo per poi sciogliere l’abbraccio andandosene. << questo non me l’aspettavo proprio.>> disse Taehyung mentre Jungkook si tirò su. Jungkook finì di esplorare la bottega magica e Taehyung lo fece fare, ogni tanto gli impedì di toccare qualcosa ma poi resto a fissarlo, lo fissò mentre giocava con qualche animaletto che si arrampico su di lui facendolo ridere, mentre esplorava le nuove stanze, mentre toccava delle cose e guardava la sua espressione non aveva mai visto qualcuno più felice, più gioioso e più tenero, Taehyung si fece scappare qualche risata ed era sollevato che Jungkook amasse tutto quello non gli importava davvero tutto ciò che sarebbe successo dopo, gli bastava lui, lui era la sua magia. << ho sempre voluto saperlo…>> Jungkook torno da Taehyung dopo aver giocato con le fate, aveva il fiatone e il viso arrossato << là, cos’è che c’è?>> gli chiese indicando la porta al di là della cassa << vuoi vedere?>> gli chiese Taehyung fissandolo << si per favore>> gli disse Jungkook con voce bassa che a Taehyung fece tenerezza lo prese per mano << vieni…>>. A Jungkook batte tanto il cuore, si sentiva piccolo come un bambino in un mondo magico, che un po’ era anche così, pieno di aspettative e pieno di magia che si sognava solo nei suoi sogni più belli, non aveva mai creduto a tutto questo, non aveva mai pensato fosse possibile tutto ciò, la mano di Taehyung era calda e morbida che Jungkook non voleva più lasciarla andare. Non appena aprì la porta Jungkook trattenne il fiato, si aspetto tutto, una nuova stanza magica, una porta con all’ interno una creatura, qualsiasi cosa ma quello che c’era era una casa. Una casa calda e piccola in legno, ci stava tutto in una grande stanza, a destra un caminetto con il fuocherello accesso che riscaldava la stanza, una piccola poltrona davanti ad esso. Sulla sinistra un piccolo tavolo di legno e delle mensole, poco più in là c’era un letto disfatto e delle scale che portavano al piano superiore. Era davvero piccola ma molto accogliente << qui è dove abiti?>> gli domando Jungkook fissandolo Taehyung annui << le scale…? >> Taehyung scosse la testa << magari più tardi...>> Jungkook non insistette << è quello?>> indicò un semplice specchio infondo alla stanza << oh… quello…>> Jungkook lo fisso come per chiedere il permesso di avvicinarsi, lui annui e senza che gli lasciasse la mano si avvicinarono assieme . << non è proprio uno specchio.>> disse Jungkook fissando il suo riflesso << vero?>> fisso Taehyung che rise << sei proprio un bambino intelligente>> disse scompigliandogli i capelli << funziona cosi..>> disse Taehyung facendo un passo verso lo specchio << anzi no…>> si fermò << fallo tu.>> Jungkook lo fissò confuso << pensa semplicemente a un posto, dove vorresti andare.>> a Jungkook gli s’illuminarono gli occhi << è una passa porta?>> gli chiese << qualcosa di simile.>> rise << funziona solo con il viaggio per un posto a un’altro. >> disse sfiorando con le dita lo specchio che sembrava fatto d’acqua << molte persone si sono perse all'interno.>> Jungkook deglutì facendo un passo indietro << stai tranquillo. >> gli sfiorò con il pollice la mano <> Jungkook annui arrossendo un poco << andiamo?>> gli chiese e Jungkook annui ed entrambi fecero un passo dentro lo specchio. Quando uscirono dall'altro lato Taehyung era abbagliato dal sole, si coprì il viso per un secondo per poi aprire gli occhi e guardarsi attorno << Parigi.>> disse Mentre Jungkook smise di guardarsi in giro con bocca aperta e gli occhi luminosi lo fissò << ti dispiace?>> chiese avvicinandosi, Taehyung gli sfiorò con il pollice il mento e scosse il capo << è una delle mie città preferite.>> Jungkook sorrise e tornò a fissare la città << quanto tempo abbiamo?>> gli domando << poco meno di un’ora, deve essere ancora migliorato.>> fisso lo specchio alle loro spalle << poi come torniamo?>> chiese Jungkook curioso << cosi come siamo venuti.>> Jungkook annui << allora andiamo!>> questa volta era Jungkook a prenderlo per mano e correre verso la città. Avevano poco tempo e videro ben poco ma Jungkook era al settimo cielo, rideva e si guardava attorno proprio come se non fosse mai uscito dalla bottega magica e Taehyung era entusiasta, fissandolo notò che Jungkook di tanto in tanto chiudeva gli occhi come per memorizzare il posto, come se scattasse una fotografia nella sua mente. Mancava poco tempo e Jungkook si fermò << ci siamo…>> Taehyung si fermò con lui e si rese conto che si trovavano davanti a una pasticceria << ti è venuta fame?>> rise Taehyung fissando Jungkook che chiuse gli occhi e scosse la testa, lo lascio nel suo silenzio e solo dopo che aprì gli occhi, disse << negli anni 80 mia nonna e mio nonno sono stati in questa pasticceria.>> disse << mi hanno detto che ci sono i macarons più buoni di tutto Parigi ed io…>> deglutì sorridendo, Taehyung gli si avvicino dandogli un buffetto con la sua spalla contro la sua << sai quando mio nonno ne parlava era cosi felice. >> tacque. << quel profumo che mi hai dato per mia nonna fa ricordare i ricordi belli di una persona morta vero?>> disse Jungkook dopo che era rimasto in silenzio << ah…>> disse Taehyung aspettandosi qualcosa di simile. <> disse allontanandosi da un passo << perché?>> chiese Jungkook << perché è da egoisti no? Far restare una persona aggrappata alla felicità grazie a dei ricordi di qualcuno morto.>> disse Taehyung << e da egoisti. No?>> lo fissò Jungkook scosse la testa << io la trovo una cosa…>> ci pensò fissando la pasticceria davanti a se << bella. >> disse sorridendo. << mi spiace che non abbiamo avuto molto tempo.>> disse Taehyung mentre tornarono alla bottega attraverso lo specchio. Jungkook scosse la testa mentre mangio un macarons << è stato bellissimo.>> gli disse, Yeontan comparve nella casa e li fissò stava per dire qualcosa, perché era certo di aver capito che avevano usato lo specchio, ma tacque finché Jungkook gli si avvicinò porgendogli un macarons che lui lo afferrò fissando Taehyung << sono decisamente meglio dei panini alla vaniglia fidati.>> Yeontan ne assaggiò un pezzetto e gli occhi gli s’illuminarono << ne voglio altri cento. >> disse facendo ridere entrambi. << eccoti…>> Taehyung salì le scale e Jungkook si voltò, era restato lì da cosi tanto che aveva perso la cognizione del tempo << Tan mi ha detto che potevo salire.>> Taehyung rise << Tan eh? Quindi siete diventati amici?>> Jungkook arrossì << comunque stai tranquillo. >> disse. Jungkook alla fine era salito in cima alle scale di legno nella casa di Taehyung e in cima ci aveva trovato una terrazza che affacciava su un mondo magico, il mondo di Taehyung, lì la luna era cosi immensa che Jungkook credeva di poterla toccare e il cielo pieno di stelle che non aveva mai visto, c’era buio e non vedeva bene il panorama ma quello bastava per rendere tutto cosi magico. << non ahi freddo?>> chiese Taehyung fissando il ragazzo, Jungkook non notò l’aria fredda che tirava e scosse la testa << sto bene. >> disse fissando l’orizzonte << anzi più che bene.>> mezzanotte scoccò ed entrambi alzarono il viso al cielo quando una pioggia di stelle cadenti appariva sopra di loro << Tae…>> disse Jungkook in un sussurro << non vorrei mai andarmene.>> era incantato e Taehyung lo fisso la bocca socchiusa e gli occhi luminosi. Si appoggiò alla ringhiera in legno << sai…>> disse Taehyung con un groppo in gola << ti ho visto morire.>> Jungkook lo fisso << nel mio futuro?>> gli chiese concentrandosi sul ragazzo che scosse la testa << no. Prima…>> disse << prima di salvarti la vita. >> fissò l’orizzonte perché non aveva il coraggio di guardarlo << ho visto l’incidente. Non so se morivi ma c’era del sangue ed io…>> Jungkook gli sfiorò la spalla con la mano << sto bene…>> disse stringendogliela << grazie a te.>> disse in un sussurro avvicinandosi il suo corpo al suo << Jungkook se ti accadesse qualcosa io…>> Taehyung trattenne il fiato << ehi…>> Jungkook lo volto posandogli una mano sulla guancia e sorridendogli << sono vivo. Sono qui. Sto bene… e ti ringrazio.>> Taehyung annui << il tuo futuro.>> disse ma Jungkook gli poso un dito sulle labbra fissandolo in quegli occhi che ora erano dello stesso colore dei suoi capelli << il mio futuro me lo scrivo da solo. >> disse per poi baciarlo. Un bacio come voleva lui, le labbra di Taehyung erano morbide e calde come le ricordava e avevano un sapore dolce vanigliato che Jungkook sentiva nella sua bocca socchiuse le labbra cercando maggior accesso, e solo dopo che Taehyung si rilassò gli e lo diede, la lingua, i denti, le sue mani sulle sue tutto quello era più magico della magia stessa << e lo voglio con te.>> disse Jungkook una volta staccandosi da lui, si avvicino a lui posando la testa sul suo petto e sentendo il suo battito, voleva essere abbracciato, voleva sentire le sue braccia attorno al suo corpo, Taehyung lo fissò con occhi socchiusi lo strinse abbracciandolo dolcemente a se sorridendo, Jungkook sorriso accoccolandosi per poi baciargli il collo << per sempre. >> gli sussurro all'orecchio poco prima di tornare a baciarlo.

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Capitolo 6
*** L’UMANO E LO STREGONE ***


Taehyung continuava a guardare Jungkook e sorridere, lui era tutto ciò che stava aspettando, tutto ciò che desiderava, il futuro che aveva visto. Si era innamorato tante volte, troppe anche, ma Jungkook era l’unico che gli faceva battere cosi tanto il cuore, l’unico che lo faceva sentire completo.<< perché continui a fissarmi in quel modo?>> gli chiese Jungkook asciugandosi il sudore sulla fronte, non era cambiato molto da quando aveva scoperto la magia sennonché tutto lì dentro era più bello e magico, ma con esse c’era il doppio del lavoro da fare, più stanze e più cose da spolverare senza il casino che le creaturine si lasciavano dietro << sei bellissimo.>> gli disse Taehyung, a Jungkook non gli importava se doveva fare il doppio del lavoro, anche se più volte Taehyug lo aiutava, l’unica cosa che gli importava e di stare lì con lui. Jungkook appoggiò la scopa alla scala e corse da lui che lo abbraccio in un caldo abbraccio. << è tardi.>> disse Taehyung fissandolo << posso restare qui ancora un po’?>> gli domando Jungkook fissandolo a sua volta << emh… no!>> rise Taehyung mentre Jungkook gli mise il broncio separandosi per poi andare a prendere le sue cose senza obbiettare perché sapeva che con Taehyung era impossibile. Era ormai una settimana che sapeva della magia e tutto il resto ed era tranquillo perché nessuno ancora aveva scoperto niente. Sbuffando entrò nella casa di Taehyung dove aveva lasciato le sue cose sul letto. Stava per uscire quando senti la porta d’ingresso aprirsi, era strano che qualcuno arrivò a quest’ora quando stava per chiudere, penso Jungkook per poi abbassare la maniglia della casa per uscire e rientrare nella bottega ma qualcuno lo blocco per poi trascinandoselo con sé e posando le mani sulla bocca, per un istante Jungkook si dimenò e poi appena vide il viso di Yeontan che gli fece segno di restare in silenzio si calmò. Yeontan gli tolse le mani dalla bocca << c-che succede?>> chiese piano << guai!>> Yeontan si avvicinò alla parete e con un artiglio disegnò un cerchio nel muro. Un cerchio che diventò un buco fatto d’acqua dove entrambi potevano vederci attraverso. Taehyung era immobile davanti a due alte figure incappucciate << buona sera>> stava dicendo Taehyung <> disse una voce femminile proveniente sotto il cappuccio nero, mentre l’altro incappucciato vagò per la bottega << p-perché siete qui?>> chiese Taehyung titubante << ci è stato riferito, da dei gemelli folletti che vengono qua spesso, che tiene un apprendista qui da lei.>> disse l’altro incappucciato passando due dita sulla libreria ignorando lo sguardo di Taehyung << non è un apprendista>> disse Taehyung << ah…>> disse la voce femminile << allora chi è? Possiamo conoscerlo?>> domando sempre lei. Jungkook deglutì e Yeontan al suo fianco lo fissò << chi sono?>> mormorò piano << i superiori.>> disse tra i denti Yeontan. << non è qui ora!>> disse Taehyung mordendosi il labbro alzando la testa, la voce femminile rise per poi scoprirsi il cappuccio e mostrandosi << non essere timido Tae Tae >> disse la donna, era vestita con un vestito viola e un mantello nero, si levò il cappuccio mostrando il viso perfetto di una donna bella e col viso luminoso, i capelli erano ricci e neri come la pece che ricadevano sui fianchi << siamo della stessa parte.>> Taehyung fece un ghigno << se ne andato.>> l’altro incappucciato, che decise di tenersi il cappuccio ma era un uomo alto e freddo fece cadere qualcosa e poi rise << andato?>> disse fissando Taehyung << davvero?>> Taehyung le sorrise << poco fa. >> disse. La donna gli si avvicinò << abbiamo anche sentito. >> disse girandogli attorno << che questo tuo… non aiutante? È anche un umano! È cosi?>> disse fermandosi poi a un passo da lui << sai perfettamente la legge cosa dice vero?>> Taehyung alzo la testa << si.>> lei prosegui << sai benissimo cosa succederebbe se…>> Taehyung rispose di nuovo << si!>> disse tra i denti. << molto bene…>> disse l’uomo incappucciato << torneremo presto…>> disse battendo le mani due volte come per far scendere la polvere che non c’era affatto su quei guanti di pelle << torneremo presto kim Taehyung.…>> disse avvicinandosi fissandolo negli occhi << stia attento.>> sparirono avvolti da una nube nera e Yeontan aprì la porta di colpo Jungkook usci fissando Taehyung << stai bene?>> chiese Yeontan andando incontro al padroncino << si…>> Jungkook deglutì << tutto questo è colpa mia?>> Yeontan si volto e lo stesso Taehyung. << si>> rispose Yeontan << no>> disse Taehyung, risposero in coro Jungkook sospirò irrigidendosi << devo andare.>> andò a grandi passi verso l’uscita e Taehyung lo blocco prendendolo per il polso e trattenendolo << non pensarlo…>> Jungkook chiuse gli occhi << ma è cosi…>> disse, stava pensando che doveva lasciarlo, doveva andarsene e non farsi più vivo lì dentro. << no!>> Taehyung lo attirò a se baciandolo << va bene cosi…>> disse sfiorandogli la guancia << no… non va bene>> Jungkook scosse la testa << ehi… ascoltami…>> Taehyung le sorrise accarezzandolo << non ti preoccupare di loro va bene?>> Yeontan fece un passo avanti << Taehyung!>> protestò il piccoletto, Taehyung si volto verso il ragazzino << va bene cosi!>> disse serio. << tutte e due ascoltatemi…>> Jungkook abbasso il viso << tutto qua dentro andrà avanti come sempre va bene? >>entrambi annuirono poco convinti << ma cosa succede se vengono e mi scoprono qua?>> chiese Jungkook fissandolo << morirai?>> Taehyung rise e scosse la testa << Jungkook piccolo mio…>> gli si avvicinò posando la fronte sulla sua << qui nessuno muore>> disse in un sussurro tranquillizzandolo << me lo prometti?>> domando Jungkook cercando le sue labbra << prometto>> disse baciandolo. Jungkook annui poco convinto, per poi andare via solo dopo avergli dato un lungo bacio e tenendolo stretto tra le sue braccia, lo fissò mentre se ne andò ed era sicuro che sarebbe tornato. << sai cosa succede se loro vengono e lo trovano qui vero?>> disse Yeontan seguendo Taehyung nella sua casa non appena chiuse la bottega <> mormorò Taehyung << Tae rischi… stai rischiando tutto!>> gli urlò dietro << non puoi ok? Non puoi fare cosi!>> Taehyung sospirò << non puoi rinunciare ai poteri, a tutto questo… non pensi a me? Non pensi alla magia? Non pensi a questo posto?>> Taehyung ora lo fissò << ora basta!>> urlo. << Yeontan!>> il ragazzino, lo fisso con le lacrime agli occhi << lo so… lo so che hai paura. So che tutto questo potrebbe non esserci più, so cosa potrebbero fare a me e ai miei poteri va bene. So i rischi che corro ma…>> Yeontan annui << non t’importa.>> Taehyung sorrise << per lui. Yeontan io lo amo davvero e non ho intenzione di perderlo ok?>> Yeontan tirò su con il naso << si…>> disse << ho capito.>> Taehyung sorrise << vieni…>> gli porse la mano che lui timido afferrò Taehyung lo trascino a se stringendolo e prendendolo in braccio << qualsiasi cosa accadrà tu, famiglio o cane resterai con me per sempre capito? Non ti abbandono.>> Yeontan si lascio coccolare e tra le lacrime che non riuscì a trattenere si addormentò tra le sue braccia come un bambino tra le braccia di un padre. Il giorno seguente Jungkook tornò alla bottega un po’ impaurito per ciò che sarebbe potuto accadere, con l’ansia e il battito a mille ogni tal volta che qualche cliente aprì la porta, con l’ansia che i due incappucciati potessero tornare e vederlo, scoprirlo, aveva paura che qualcuno potesse fare del male a Taehyung e si sarebbe sentito in colpa. Tutto ciò non accadde e Jungkook ne era felice, si sentiva sollevato e quasi credeva che si fossero dimenticati di questa cosa. Ma quando Jungkook si stava tranquillizzando, quel giorno, anche se era passato davvero troppo tempo, quando poi fecero ritorno. Jungkook non era pronto a tutto questo e neanche Taehyung, si sarebbe aspettato uno scontro qualcuno che gli chiedesse spiegazioni, qualcuno che avrebbe interrogato Jungkook, ma tutto ciò non accadde. Entrarono poco dopo le quattro, quel pomeriggio c’erano stati un po’ di clienti e stava proprio uscendo uno dei tanti quando questi entrarono. Sembravano due guardie, entrambi alti e tenevano impugnato in mano un lungo bastone nero, i due erano vestiti come guardie imperiali mentre quello al centro era il signore incappucciata, poco più basso di loro, teneva solo il cappuccio sul viso mentre portava degli abiti scuri. << signor Kim Taehyung>> disse l’uomo in centro mentre i due si affiancarono a Taehyung stranamente calmo << deve seguirci restando in silenzio e senza obbiettare>> disse l’uomo in centro facendo anche un ghigno compiaciuto Taehyung alzo la testa come se non avesse paura di ciò che sarebbe potuto succedere, si aspettava che sarebbe successo ed era pronto. Jungkook però no. << no…>> mormorò lasciando cadere la scopa, l’uomo in centro si volto a fissarlo. << quindi è lui?>> fece un sorriso a Jungkook e Taehyung parlò << lo lasci stare. Sono pronto ad andare.>> disse mentre l’uomo tornò a fissarlo sorridendo << molto bene…>> Taehyung prima che le guardie lo prendessero per le braccia impedendogli di fuggire, si voltò verso Yeontan che si era nel frattempo trasformato << proteggilo. Lo affido a te.>> gli disse prima di tornare a fissare davanti a se, Yeontan annui <> Jungkook corse verso lui mentre Yeontan riuscì a prenderlo per la camicia tirandolo per fermarlo << dove lo portate? >> gli urlò dietro alle guardie << volete me non lui!>> disse << lasciatelo…>> Taehyung si volto e riuscì a vedere il viso preoccupato, gli occhi lucidi e con il labiale gli disse << fidati di me.>> Jungkook si fermò fissandolo, tirò su col naso scacciando le lacrime e gli fece un cenno. Mentre attendeva Yeontan aveva fatto sedere Jungkook perché era pallido, stavano aspettando da molto e Jungkook non disse una parola, gli occhi bassi e il viso triste, gli preparò un tea caldo che si rifiutò di berlo e al buio rimase a fissare il vuoto << mi dispiace>> disse dopo quasi un’ora che era restato in silenzio, Yeontan sospirò, era seduto sul bordo del tavolo e lascio penzolare le gambe avanti e indietro << non devi.>> disse il ragazzino << h-ho rovinato ogni cosa…>> disse Jungkook << ho rovinato la sua vita.>> si asciugò le lacrime con la manica e Yeontan sospirò ancora << semmai l’hai migliorata la sua vita.>> Jungkook lo fissò << Taehyung non è mai stato felice con nessuno come lo è con te. È credimi ha vissuto parecchio tempo.>> Jungkook sospirò << io…>> cerco di dire ma Yeontan fece un balzo e scese dal tavolo, gli mise le mani sulle sue e disse << ascolta… a Taehyung non verrà fatto nulla di male. So che sei preoccupato ma quei stregoni non lo uccideranno, ne credo tortureranno, ne verrà fatto del male a te….>> Yeontan gli infilo al polso un bracciale << c-che cos’è?>> chiese sfiorandosi il bracciale << la sua protezione.>> sorrise il ragazzino << finché hai questo sei sotto la sua protezione.>> con le dita minute gli sfiorò il viso << fidati di lui Jungkook >> Jungkook deglutì non potendo fare a meno di trattenere le lacrime ma annui. Si era aspettato altro Taehyung, non di certo che qualcuno lo prendesse e lo portasse via cosi dalla sua bottega. Poteva risultare tranquillo ma era agitato, sperava solo che non venisse torturato. << sono pronti a riceverti. >> l’avevano lasciato in una stanza da solo fino ad ora per poi venirlo a recuperare e accompagnato alla sala dei consigli. Le porte si aprirono e all’interno c’erano gli stregoni più vecchi capi dei consigli, in tutto erano cinque. Due donne e tre uomini, il più vecchio era un anziano che indossava abiti verde oliva e una barba fitta e bianca come i capelli, appena entrò alzo il viso fissandolo. Taehyung s’inginocchiò a loro al centro della stanza attendendo. << bene….>> disse uno stregone << alzati Kim Taehyung>> disse la donna. << sai perché sei qui?>> chiese la signora facendolo annuire << sospetto per Jung… per l’umano.>> disse Taehyung ad alta voce << sei consapevole che è un reato?>> disse un secondo stregone, Taehyung annui << che è la nostra prima regola?>> disse la seconda donna facendolo annuire ancora. << allora perché?>> chiese il secondo uomo. Taehyng alzo il viso sorridendo aprendo la bocca, ma il più anziano del gruppo parlò per prima << perché il nostro Taehyung se né innamorato.>> Taehyung tacque e lo fissò << so cosa si prova…oh l’amore che bel sentimento. >> disse l’anziano << ma signore…>> cercò di interromperlo una delle due streghe che però fu fermata dall’anziano che alzo la mano << saremo brevi…>> disse l’anziano << non c’è bisogno di dibattiti e altro. Sono stanco è c’è molto altro da fare nel nostro mondo ma…>> fissò Taehyung che aspettava la sua sorte << una domanda prima voglio fartela. >> sorrise << prima di decidere del tuo destino.>> lo fissò e Taehyung attese educatamente sul posto << se ora noi ti facessimo scegliere…>> disse incuriosendo tutti nella stanza << tra questo tuo umano di cui ti sei innamorato e, il tuo futuro da stregoni, quindi anche i tuoi poteri magici…>> lo fissò << chi sceglieresti?>> Taehyung lo fisso, non aveva bisogno di pensarci, aprì la bocca è parlò.

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Capitolo 7
*** INIZIO ***


Quando Taehyung tornò alla bottega, era già notte fonda e non si aspettava di certo di vedere Jungkook acciambellato nel suo letto addormentato. Taehyung sorrise indeciso se svegliarlo. Aveva chiuso la bottega magica e nella sua casa c’era un bel calduccio, il caminetto spento da poco, Yeontan aveva fatto un buon lavoro, ora lo fissava addormentato con la testa appoggiata sul tavolo dormiente. Con la mano Taehyung sfiorò i capelli di Jungkook per poi infilarci le dita e toccargli la testa, Jungkook si mosse cercando ancora quel contatto come un gatto in cerca di coccole, solo dopo aprendo piano gli occhi si rese conto di Taehyung davanti a lui << Taehyung.>> si alzo di colpo, scoprendosi delle coperte e alzandosi dal letto << stai bene?>> gli buttò le braccia al collo sprofondando la testa nelle sue clavicole << cosa ti hanno fatto? Che cosa è successo?>>anche Yeontan si era svegliato di soppiatto fissandoli << Tae…>> Taehyung sorrise << va tutto bene…>> non appena lo disse Yeontan si ritrovò a essere un cane e Taehyung gli sorrise dispiaciuto. << T-taehyung?>> lo fissò Jungkook separandosi da lui, Taehyung lo bacio velocemente << come mai sei restato?>> Jungkook tirò su col naso << cos’è successo?>> gli domando ignorando la sua domanda << sto bene>> gli sfiorò il viso posandogli una mano calda sulla sua guancia per poi sfiorare i suoi capelli arruffati << davvero>> lo fisso negli occhi e Jungkook scosse la testa << per favore >> disse Taehyung sospirò << mi hanno fatto scegliere.>> disse Taehyung sedendosi sul suo letto seguito da Jungkook << tra te…>> disse fissando il pavimento << è la magia.>> prima che Jungkook potesse dire qualcosa Taehyung lo fissò << ho scelto te.>> Jungkook apri la bocca ma si ritrovò le labbra di Taehyung e la sua lingua che sfiorò la sua si stacco << ti prego non dire quello che stai pensando.>> gli disse e Jungkook pensò che non aveva bisogno di poteri magici per sapere che non avrebbe dovuto farlo << io senza di te non vivo.>> disse Taehyung dandogli un secondo bacio << ma Taehyung…>> Jungkook lo fermò prima che Taehyung andò oltre i baci << non puoi… i tuoi poteri e Yeontan …>> disse trattenendo le lacrime << li avrò…>> disse sorridendo, Jungkook lo fissò confuso << mi hanno dato l’accesso ai poteri magici e al mio lavoro in questa bottega due volte al mese. Nelle giornate di luna piena e luna nuova. >> gli sorrise << mi basta questo.>> Jungkook fissò Yeontan che gli si era avvicinato scodinzolando << ma lui…>> Jungkook fissò il cagnetto << lui resta un cane ma quei due giorni potrà essere un famiglio.>> Taehyung lo prese in braccio << ne abbiamo parlato. Sapevo poteva succedere.>> disse sorridendo a Yeontan << lui è d’accordo.>> Yeontan leccò il viso di Jungkook abbaiando come se avesse capito. -----------1 MESE DOPO-------------- Jungkook era certo che non avrebbe mai pensato che potesse andare a vivere proprio a Parigi, non pensava che sarebbe andato a vivere lì con Taehyung. Quest’ultimo ancora stava facendo i conti nell’essere un bravo umano, senza poteri magici a volte era davvero difficile gestire alcune situazioni ma con il tempo aveva imparato. Lì avevano affittato un negozio aprendo una loro bottega, è Taehyung scoprì che anche senza magia una bottega poteva avere il suo pizzico di magia. Gli stregoni gli avevano permesso di usare lo specchio magico che sarebbe stato la loro passa porta per la bottega di magia quando sarebbe stata l’occasione. Il mese volò e la luna piena arrivò davvero in fretta. << sei pronto-?>> gli stava dicendo Jungkook mentre lo specchio si attivò << si…>> disse Taehyung raggiungendo suo marito tenendo tra le braccia Yeontan << pronto.>> gli bacio il collo come sapeva che jungkook piaceva e lui rabbrividì. Taehyung lo prese per mano passando attraverso lo specchio. Appena arrivarono dall’altra parte Yeontan, si trasformo sgranchendosi le ossa << finalmente!>> disse stirandosi << bene io vado!>> disse Yeontan infilandosi un maglioncino beige troppo largo << vai dove?>> gli chiede Jungkook << perdonami caro ma è il mio giorno da ragazzo non penserai che passerò la giornata con voi due. Ne ho abbastanza di rumori di baci e … tutto il resto!>> disse andando verso l’uscita << sì ma vai dove?>> gli urlò dietro Jungkook mentre la porta si chiuse alle spalle di Yeontan << ssh…>> Taehyung lo abbracciò da dietro << lascialo andare…>> gli disse baciandogli il collo. << abbiamo la bottega per noi ora.>> continuo Taehyung. << si…>> si volto baciandolo << meglio mettere in ordine è davvero uno schifo.>> Jungkook si guardò attorno c’era troppa polvere e alcune cose sembravano invecchiate da tanto tempo, ed era passato solamente un mese dall’ ultima volta che Jungkook aveva riordinato e pulito ogni cosa. Taehyung scrocchiò le dita e tutto si mosse da solo, tutto si pulì in una volta brillando e Jungkook lo fissò in cagnesco << ora non c'è più bisogno di preoccuparsi.>> fece un ghigno Taehyung << tutto questo tempo…>> disse Jungkook << tutti quei giorni che io pulivo e mi affaticavo per riordinare tutto quando tu avresti solo dovuto scrocchiare le dita?>> Taehyung rise << Kim Taehyung sei un vero str…>> Taehyung lo bacio << smettila. >> disse baciandolo e togliendosi la camicia << apriamo tra poco… ora stai zitto e baciami.>> gli disse mentre Jungkook si lascio trascinare dietro la porta di quella che una volta era casa sua. La bottega della magia era ancora chiusa ma Jungkook sapeva che tra non molto sarebbe stato tutto come una volta ma che questa volta avrebbe aiutato Taehyung a vedere perché in un mese aveva imparato tutto ciò che poteva sulla magia e sugli stregoni. Alla fine il futuro che Jungkook si era creato, era uguale a quello che Taehyung aveva visto quella prima volta, non avevano tralasciato nulla ed era passato un solo mese, Taehyung aveva rinunciato la magia per lui e se poteva, l’avrebbe rifatto mille altre volte perché lui lo amava e per Jungkook avrebbe fatto qualsiasi cosa.

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