Un'anima e due corpi di Asia Dreamcatcher (/viewuser.php?uid=205428)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Condividere i vestiti ***
Capitolo 2: *** Vivere insieme ***
Capitolo 3: *** Spezie & Affetti ***
Capitolo 4: *** I'll Always Bring You Home ***
Capitolo 5: *** "Colazione da Tiffany" ***
Capitolo 1 *** Condividere i vestiti ***
FC_NS_I
Storia scritta per la Fluff Challenge sul saturn.
1 - CONDIVIDERE I VESTITI
- Quando
Sharon Carter le aveva inviato il messaggio “codice rosso. Sto
arrivando”, tutto si sarebbe aspettato meno che quello.
- Natasha
Romanoff osservava, poggiata allo stipite della porta della sua
stanza, l'agente 13 frugare candidamente nel suo armadio.
- «Non
mi dire – soffiò Vedova – la divisa è da buttare, di nuovo?»
domandò divertita nonostante l'invasione della privacy. Lei sapeva
essere crudele, ma quando voleva la Carter era una vera despota.
- Natasha
si chiese come fosse successo, come lei e Sharon si fossero
avvicinate tanto da poterla quasi definire amica, probabilmente senza
il quasi.
- La
Carter era molto più emotiva e più rumorosa di lei, eppure
condividere esperienze e piccole verità le veniva naturale,
e in fondo non riusciva a dispiacersene.
- «Quei
dannati mercenari...! Non ci credo era nuova! E Fury ci sta mettendo
una vita a sganciarmene un'altra – masticò Sharon a denti stretti
– Oh, posso?» domandò infine afferrando una delle iconiche tute
scure di Vedova Nera.
- La
russa esitò un istante, poi il suo sguardo si fece morbido e le andò
vicino, poggiando il mento sulla spalla nuda dell'amica e fissandola
attraverso il grande specchio che rifletteva le loro sinuose figure.
- «Certo.
Ti andrà bene ed è molto resistente» “ti
proteggerà” aggiunse solo
mentalmente. Poco importava che avesse scelto la sua preferita e una
delle migliori che avesse; anzi il pensiero che in quel modo Sharon
sarebbe stata più protetta la confortò.
- «Grazie
Nat!» replicò la bionda strizzandole l'occhio.
- «Oh
ricambierai il favore! Ho già messo gli occhi su una tua camicetta»
la risata argentea e complice di Sharon la fece sentire meno sola «E Carter? Falli secchi!».
Parole: 269
_______________________________________________________________________________Asia's corner
Salve a tutti!
Questa è la prima flashfic di una mini raccolta dedicata alle
mie due badasses Natasha Romanoff e Sharon Carter. Chi mi segue sa
benissimo quanto io adori questi due personaggi e come mi piaccia farle
interagire fra loro. A proposito, proprio a chi mi segue chiedo venia,
so che state tutti aspettando il prossimo capitolo, ma davvero non ho
saputo resistere e adoro prendermi una pausa di tanto in tanto
cambiando soggetto.
Essendo un claim composto da 5 prompt, la raccolta sarà appunta formata da 5 capitoli.
Grazie a chiunque sia giunto fin qui, e ci vediamo presto!
Per chi fosse interessato, scrivo anche sul sito Writer's Wings, e di
recente ho pubblicato una flashfic divertente su Bucky/Sam, di seguito
vi lascio il link: http://writerswing.altervista.org/viewstory.php?sid=2624&chapter=1
Per altre mie storie: https://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=205428
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Capitolo 2 *** Vivere insieme ***
II- Nat/Sharon
Secondo prompt: vivere insieme
Parole: 376
2-
VIVERE INSIEME
-
-
La
pioggia cadeva fitta ed inesorabile, rendendo fumosi e stinti i
contorni e le luci della città.
-
Natasha
tirò su impercettibilmente col naso, porpora sulla punta sottile a
causa del freddo e dell'umidità, e si infilò veloce
nell'avveniristico edificio.
-
Le
dita artigliarono il cappuccio del parka e con un gesto secco se lo
levò dalla testa scoprendo i lunghi capelli fulvi inumiditi.
Stizzita iniziò a spogliarsi non appena giunta in soggiorno, i suoi
abiti erano pregni di pioggia e il freddo si stava insinuando infido
nelle ossa.
-
Si
sedette davanti al moderno caminetto, dove le braci da poco spente
ardevano pigre.
-
La
luce inondò tenue e calda la stanza e Natasha colta per la prima
volta impreparata si volse pronta ad un commento tagliante, che però
le rimase impigliato in gola.
-
«Bentornata
Nat!» la salutò gioviale l'agente 13.
-
«Sharon»
replicò la letale spia con un mesto sorriso. Poi un dubbio le
sovvenne;
-
«Mi
stavi aspettando?» chiese incredula.
-
Sharon
sorrise poi andò in cucina e tornò da lei con un thermos e due
tazze; le si sedette accanto e le passò gentilmente una coperta, con
cui la russa si avvolse.
-
«Ho
immaginato che dopo una missione del genere potessi aver voglia di
compagnia. O forse no?» le domandò infine con espressione dubbiosa.
-
Normalmente
sarebbe stato così, pensò Vedova Nera, ma da quando aveva
l'amicizia disinteressata di Sharon chiacchierare liberamente davanti
al caminetto, come due persone normali, le pareva alquanto
allettante.
-
«No,
hai immaginato bene».
-
Così
si ritrovarono a parlare per ore immerse in un tepore che non aveva
nulla a che fare con il calore delle braci, chiacchierarono non solo
della missione ma di molte altre cose e Natasha alla fine non sentiva
più freddo.
-
«Lascia
ci penso io» le disse afferrando le tazze con l'intento di
sistemarle. Sharon accettò di buon grado e poi si alzò per andare a
coricarsi.
-
Natasha
diede una rapida sciacquata alle due tazze e poi si diresse anche lei
nella sua stanza.
-
Infilandosi
sotto le coperte pensò al calore che aveva provato nel tornare a
casa e trovare qualcuno lì ad aspettarla, pronto ad alleviare i pesi
che la vita caricava sulle spalle. Rifletté su tutto questo e
rifletté che infondo non era per niente male condividere la casa con
un'amica.
________________________________________________________________________Asia's Corner
E anche questo prompt è andato! Ma quanto sono pucciose queste due? Io le adoro!
Spero che questa flashfic vi sia piaciuta, e io vi do appuntamento al prossimo capitolo ^^
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Capitolo 3 *** Spezie & Affetti ***
III-NS
Terzo prompt: fare la spesa insieme
Parole:
309
3 - SPEZIE & AFFETTI
-
-
«E'
strano» esordì Sharon d'un tratto.
-
«Cosa
ci sarebbe di strano?» ribatté Natasha concentrata a valutare i
prezzi dei differenti prodotti.
-
«Tu»
-
«Io?»
Vedova Nera parve quasi divertita in quel momento.
-
L'agente
13 sospirò guardandosi attorno: erano a Khan el-Khalili, il grande
suq*
de Il Cairo. Lei e Natasha aveva da poco terminato brillantemente la
missione e dovevano attendere lo S.H.I.E.L.D. per l'estrazione. Non
sapeva come, ma la russa l'aveva trascinata nel pittoresco e caotico
bazar egiziano.
-
«Stiamo
davvero facendo la spesa?»
-
«Tu
che dici?» replicò la spia mettendosi a trattare in un arabo
perfetto per delle profumatissime spezie.
-
Sharon
ridacchiò seguendo con un orecchio l'accesa discussione tra l'amica
e il mercante. Per lei era strano vedere la russa in una situazione
del genere: era una Natasha inedita. Osò pensare che fosse quasi
buffa, se non stesse parlando di una delle spie più capaci e
pericolose al mondo. Si disse che era piacevole stare lì, in
quell'afoso suq
pieno di odori e colori con il chiacchiericcio confuso come melodia
di sottofondo, in compagnia di un'amica.
-
«Sono
quelle giuste?» domandò poco dopo Vedova catalizzando l'attenzione
della bionda.
-
«Eh?».
-
«Le
spezie Carter! Quelle che erano nel piatto che hai preparato l'altra
sera» spiegò perentoria.
-
Sharon
ci rifletté un attimo poi le sue labbra si schiusero in
un'espressione stupita.
-
«Intendi
l'Harira?»
domandò. Era un piatto tipico del Maghreb, che aveva imparato da un
suo contatto a Casablanca e che aveva riproposto all'amica la sera
precedente la loro missione.
-
Sharon
non poté che sorridere felice ed orgogliosa. Allora le era piaciuto
davvero! Si intenerì riflettendo su quel suo modo pacato ed
indiretto di farglielo sapere.
-
Vedova
sospirò vedendo quel sorriso dolce e sincero, era davvero così
semplice farla felice?
-
«Andiamo,
ho appena visto un macellaio con prezzi invitanti!» disse Sharon
divertita.
-
«Боже
мой [povera
me]»
sussurrò Natasha seguendola con un sorriso.
_________________________________________________________Asia's Corner
*Suq:
parola araba che indica il luogo deputato al mercato, che era
organizzato in corporazioni. Nelle regioni di lingua araba era
considerato il terzo polo della città, dopo la Moschea e il
palazzo del governo.
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Capitolo 4 *** I'll Always Bring You Home ***
NSIV
- Prompt 4: Dare un passaggio/ andarlo a prendere
- Parole: 537
I'll Always Bring You Home
-
Questa
volta l'aveva combinata grossa. Sharon tossì con forza mentre un
nugolo di polvere e calcinacci si sollevava dal proprio corpo.
-
Strizzò
le palpebre e commise l'errore di provare a sollevarsi, ricadde con
la testa sulla superficie dura e sporca, circondata da macerie
dell'edificio che aveva fatto esplodere. Aveva dovuto modificare il
piano in corso d'opera e si era ritrovata ad improvvisare: nessun
problema per lei, se non avesse trovato più uomini del previsto ad
ostacolare la sua fuga.
-
Lo
S.H.I.E.L.D. non sarebbe giunto a prelevarla prima di tre giorni e
non aveva modo di comunicare con loro prima del tempo, data la
segretezza della missione.
-
Strinse
i denti mentre le lacrime e lo sconforto minacciavano di prendere il
sopravvento.
-
Come
avrebbe fatto a tornare in città visto che il solo respirare le
pareva un'azione tanto complessa?
-
Tirò
su col naso e decise di riposarsi per riprendere le forze, in seguito
avrebbe deciso il da farsi.
-
Una
potente folata di vento la colse impreparata, dai rumori che
seguirono le parve che qualche velivolo fosse giunto sul posto.
-
«Sharon!».
-
Per
un istante l'agente 13 restò paralizzata dallo stupore, era davvero
possibile? O era frutto della sua immaginazione?
-
«Sharon!»
il suo nome era stato chiamato ancora una volta da una voce a lei
conosciuta.
-
«Natasha!?»
gridò lei per farsi sentire, ma col cuore che fremeva d'emozione.
-
Poco
dopo, il volto circonfuso dalla luce del mattino di Natasha Romanoff
comparve nel suo campo visivo, l'espressione della spia russa divenne
dolcemente preoccupata alla vista dell'amica.
-
«Sù
non piangere Sharon, adesso ti riporto a casa» la rassicurò
accarezzandole delicatamente i capelli biondi sporchi di detriti e
polvere. Sharon continuò a versare lacrime, mai avrebbe pensato di
rivedere un volto amico in mezzo a quel disastro.
-
«Steve!
Aiutami con lei per favore».
-
Incredula
Sharon si ritrovò davanti la gigantesca e rassicurante ombra di
Steve Rogers, che la prese in braccio con attenzione portandola verso
il jet.
-
«Hai
davvero scomodato gli Avengers?» replicò la bionda spia
asciugandosi il viso e osservando incuriosita l'amica che camminava
al loro fianco.
-
«Beh
diciamo che è stata alquanto convincente» replicò la voce beffarda
di Clint Barton alla guida del jet, salutandola con un cenno del
capo.
-
Steve
ridacchiò pensando ai bruschi, per non dire violenti, modi della
collega per farli partire in fretta e furia.
-
L'aiutò
a stendersi mentre Vedova era già indaffarata a farle le prime
medicazioni.
-
Steve
si sedette accanto a Clint che rimise in moto, direzione casa;
osservò le due donne e pensò che non aveva mai visto Natasha
preoccuparsi di qualcuno in quel modo: tenero e disinteressato.
Ripensò alla scena cui aveva assistito basito: aveva costretto la
spia delle spie a dirle dove si era cacciata Sharon, dopo che
quest'ultima mancava da qualche giorno; era certo che fosse pronta
anche a picchiare il suo superiore per avere quell'informazione.
-
La
russa le fasciò il busto e le diede alcune medicine per diminuire il
dolore.
-
«Nat»
la richiamò gentilmente Sharon «Grazie».
-
Natasha
non rispose subito, poi sospirò e la guardò con espressione
morbida;
-
«L'hai
detto tu: per gli amici questo e altro. Non ti lascerei mai indietro
Sharon, ricordalo».
-
L'agente
13 annuì serena, le strinse la mano e chiuse gli occhi scivolando
tra le vesti di Morfeo.
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Capitolo 5 *** "Colazione da Tiffany" ***
Fluff V NS
Prompt
n° 5: Serata sul divano con un film
Parole:
448
"Colazione da Tiffany"
-
Sharon
si sporse appena per afferrare la stampella, ma questa dispettosa
finì a terra con un suono metallico. La bionda agente sbuffò
esasperata.
-
«Tenti
la fuga?» la fulva testa di Natasha Romanoff fece capolino nella
camera, sul volto un'espressione a metà fra il perplesso e il
divertito.
-
«Non
sei simpatica, proprio no!» replicò mogia Sharon, costretta a letto
dopo la sua ultima missione.
-
Risultato
del suo brillante piano? Sterno fratturato, spalla lussata e caviglia
slogata, senza contare le varie ed innumerevoli contusioni che si era
guadagnata con quel suo colpo di genio. Insomma, le sarebbero toccate
settimane intere di riposo, una pacchia se non fosse che non riusciva
a muoversi da sola e stare in panchina la irritava a morte; cosa che
faceva incredibilmente divertire una certa Vedova Nera.
-
«Oh
perdonami» sibilò con un falso sorrisetto «Ti annoi? Ecco cosa ci
si guadagna a far saltare in aria un palazzo tutta sola!».
-
Sharon
mise su un adorabile broncio, sapeva che quello era il suo modo per
farle sapere di averla spaventata a morte. L'espressione della bionda
si stemperò nella dolcezza: Natasha le era stata accanto, aveva
persino rifiutato una missione con gli Avengers. Davvero contava così
tanto per lei?
-
«Che
hai da fare?» le chiese cercando di nascondere una nota di speranza
nella voce.
-
«Al
momento? Niente di niente» le rispose la spia addossandosi con la
spalla allo stipite della porta, le fece un cenno col capo per
incoraggiarla a fare la sua proposta.
-
Sharon
si morse il labbro superiore, tirandoselo appena; voleva
chiederglielo ma sicuramente Natasha avrebbe rifiutato. Decise di
provarci comunque.
-
«Che
ne dici di andare sul divano e vederci un film?» azzardò pronta ad
aspettarsi un secco no.
-
«Andiamo»
rispose invece l'altra donna con tranquillità.
-
“Oddio
il mondo finirà a giorni!”.
-
«Che
film vuoi vedere?» chiese Sharon una volta in soggiorno.
-
L'amica
si strinse nelle spalle, non ne sapeva molto di film, nemmeno
ricordava l'ultima volta che era entrata in un cinema.
-
La
bionda parve riflettere per qualche istante;
-
«Che
ne dici se andiamo con un bel classico come “Colazione da
Tiffany”?».
-
Dallo
sguardo vitreo che Natasha le rivolse, Sharon comprese, con un
brivido di orrore, che quella donna non aveva mai visto un film di
Audrey Hepburn, probabilmente nemmeno sapeva chi fosse.
-
«Oddio.
Siediti qui Nat, ti sistemo io!» le disse con espressione melliflua.
Sospirando Vedova Nera si lasciò cadere accanto a lei.
-
Sharon
avvertendo il dolce tepore dell'amica accanto a sé sorrise allegra,
nel loro mondo non era facile fidarsi di qualcuno ne tanto meno
poterlo definire amico e lei era estremamente grata di avere ora
qualcuno che lo fosse in maniera così vera e genuina.
-
Natasha
riuscì incredibilmente a rilassarsi, accanto a Sharon, non pensava
di poter trovare sollievo, rifugio in una persona, con lei non doveva
fingere, non più, si sentiva accettata.
-
Il
film in definitiva non era poi male.
-
Scena
bonus!
-
«Stark
io non lo farei se fossi in te!» replicò Occhio di Falco divertito.
-
«Se
Nat si sveglia non accorrerò in tua difesa» rincarò la dose il
Capitano incrociando le braccia al petto.
-
«Legolas,
Capsicle siete noiosiii! Questa finisce dritta tra le prove
compromettenti!» sghignazzò a bassa voce Iron Man scattando una
foto col cellulare.
-
I
soggetti?
-
Natasha
Romanoff e Sharon Carter addormentate, con tanto di morbido plaid
avvolto ai loro corpi, le teste dolcemente addossate l'una contro l'altra.
_________________________________________________________________________Asia's Corner
Buonasera a tutti, e con l'ultimo prompt si conclude questa challenge fluffosa.
Spero che abbiate gradito questa mia piccola visione di quei due pezzi di badass di Natasha e Sharon!
Grazie per essere giunti fino a qui e spero di avervi fatto compagnia, è stato un piacere!
Per altre mie storie: https://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=205428
http://writerswing.altervista.org/viewuser.php?uid=1013
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