Mi chiedo se anche tu guardi queste immagini. Se le hai mai riguardate. 

Mi chiedo cosa sia quella strana sensazione che provo dentro di me. 

Malinconia, tristezza.

Nonostante tutto sorrido nel guardare queste vecchie immagini. 

Cosa ne pensi non lo so. Dove sei non lo so. Attualmente lontano da me, lontano dal mio sguardo. Dove di preciso? 

Non ne ho idea e la risposta non è più affar mio. 

In fondo questi vecchi ricordi di tanto in tanto mi faranno ancora compagnia. Ogni tanto tornerai a farmi visita. E sorrideró al dolce pensiero dei tuoi occhi. Occhi che vedevano la mia anima.

Ho sempre sperato di poterlo guardare con te, un giorno.

Eravamo amici, forse qualcosa di più. Anzi, sicuramente eravamo pure altro.

Con te ero a casa, vedevo riflessa nei tuoi occhi la mia anima.

Sorriso malinconico.

Non ti sento da un pezzo e probabilmente non ti sentirò mai più. Dopo tutto non sei più quello di allora, né io sono più quel ragazzo di un tempo che fu. 

Le stelle mi osservano dall'alto.

Nonostante tutto porto con me i tuoi occhi di allora.

Nonostante tutto porto con me i tuoi timidi e impacciati sorrisi.

Eravamo belli. Eravamo noi.

Eravamo ciò che non è più. 

Avverto che questa flash (eccezione perché non riuscivo ad accorciarla di più di così) potrebbe risultare strana e quasi "inquietante". So che raramente si guarda il lato del carnefice, all'interno delle relazioni umane. Quando una relazione finisce male, con uno o entrambi svuotati si tende ad analizzare solo la vittima. Ecco, questa drabble cerca esattamente di fare il contrario. Analizza un carnefice che riconosce di esserlo. 

Narcisismo

Alcuni mi chiameranno stronzo.

Altri mi crederanno la vittima.

Sono stato io il carnefice tra di noi. Il mio ego infantile ha teso una trappola verso di te, risucchiandoti. Ti ha scelto perché eri fragile, buono. Forse addirittura troppo.

Banalmente entrambi siamo stati vittime di noi stessi, tu il bravo ragazzo che cercava di curare le mie ferite senza badare alle sue, io il cattivo ragazzo che non si lasciava mai veramente curare, ma ti rubava ogni energia. Vittima di un'infanzia e di un'adolescenza rubate, distrutte. 

Non è una favola, questa è la realtà. 

Queste relazioni non funzionano. Finiscono sempre col rompersi male, senza possibilità di ricucirle in alcun modo. 

Cureró da solo le mie ferite, tu cura le tue.