Inuyasha in songs

di Nikita Danaan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inuyasha - Not without a fight ***
Capitolo 2: *** Kagome - Alice (in Wonderland) ***
Capitolo 3: *** Sango - Taking over me ***
Capitolo 4: *** Miroku - The curse ***
Capitolo 5: *** Naraku - Master of puppets ***
Capitolo 6: *** Kagura - Bomb hands ***
Capitolo 7: *** Sesshomaru - Warrior ***
Capitolo 8: *** Kohaku - Out of control ***
Capitolo 9: *** Kikyo - Bring me back to life ***



Capitolo 1
*** Inuyasha - Not without a fight ***



There's a hole in my heart that's bleeding
But its given me strength I needed
To carry on
I'm moving on
I'm not giving up that easily


Fin da quando Inuyasha ne aveva memoria, c'era sempre stato quel buco nel petto che sanguinava per via del fatto che fosse un mezzodemone, per la morte di sua madre, per la morte di Kikyo, l'essere sempre ad un passo da Naraku, ma appena stava per ucciderlo lui svaniva, come se non fosse mai esistito.
Ma esisteva eccome e andava sconfitto una volta per tutte. 
Però quel dolore era anche ciò che gli dava la forza di cui aveva bisogno per andare avanti, per tenere duro, perché lui non si sarebbe arreso tanto facilmente. 

I can see the black cloud breaking
But it doesn't stop the scars from aching
I'm standing strong, it won't be long
Til I see you face to face


Poteva vedere quel bozzolo nero di malvagità a forma di ragno, creatosi sopra le loro teste. Nuvole nere si stagliavano all'orizzonte e dei tuoni squarciavano il cielo. Stava per giungere una tempesta, una battaglia sarebbe iniziata, una guerra definitamente conclusa. 
Le vecchie cicatrici erano ancora doloranti, ma lui era lì, ancora in piedi. Con la sua fedele Tessaiga poggiata sulla spalla, Inuyasha dava l'impressione di essere forte, ma non avrebbe retto ancora a lungo. Era semplicemente stanco di tutta quella faccenda, ma non avrebbe mollato, non fino a quando non si sarebbe trovato faccia a faccia con quel maledetto e non avesse avuto la soddisfazione di farlo fuori. 

I'm not going down that easy
It takes more than that just to break me
I'm not going down without bleeding
I'm not going down, down without a fight


No, non sarebbe crollato così facilmente, ci voleva ben altro per distruggerlo. Non sarebbe morto senza sanguinare, senza lottare per i suoi amici, per Kikyo, per Kagome.

It never mattered what I took for chances
It never mattered where I looked for answers
I'm taking the blame
But it is not a game 
I just can't watch you fake it


Alla fine non gli importava di quelle occasioni perse per ucciderlo, non gli importava dove aveva dovuto cercare le risposte alle sue domande su come poterlo fare. 
Era colpa sua se tutti erano lì a rischiare la vita quel giorno.
Quella mattina Kagome, mentre si preparavano, gli aveva detto "Non posso vederti fingere ancora".
Quello non era un gioco e lei ne era assolutamente consapevole, ma Inuyasha non si sarebbe mai arreso. Mai. 

Angolo dell'autrice
Ciao! Era da un po' che mancavo in questo fandom!
Questa è la prima flashfic di una serie che ho pensato di scrivere ispirata da un video su Youtube che abbinava delle canzone ai personaggi, infatti le ho prese praticamente tutte da lì e le ho usate come base per scrivere questa raccolta.
(Il video in questione è https://www.youtube.com/watch?v=C0TfEB1UeIU)

Spero che intanto questa prima storia vi sia piaciuta!
Alla prossima!
Nikita

 

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Capitolo 2
*** Kagome - Alice (in Wonderland) ***


Trippin' out
Spinnin' around
I'm underground, I fell down
Yeah, I fell down


Quel giorno Kagome stava discutendo con suo fratello Sota, dando le spalle al pozzo che si trovava nel tempietto di famiglia. Accadde tutto in un istante talmente veloce, che non se ne rese nemmeno conto all'inizio. Ad un tratto si ritrovò a cadere nel pozzo, avvolta da uno strano essere con il corpo da millepiedi.

I'm freakin' out
So where am I now
Upside down
And I can't stop it now
It can't stop me now


Si sentiva come se fosse impazzita: continuava a cadere in quel buco senza fine domandandosi dove si trovasse. Non riusciva a fermare la sua caduta e la presenza di quella creatura disgustosa, che la teneva stretta a sé, non la aiutava di certo a stare calma, perciò si ritrovò a precipitare nel baratro e ad urlare disperatamente.

I'll get by
I'll survive
When the world's crashing down
When I fall and hit the ground
I will turn myself around
Don't you try to stop me
I won't cry


Ma poi si riscosse e si disse che non poteva arrendersi, che non voleva morire, e anche se fosse crollato il mondo, lei sarebbe sopravvissuta. 
Non avrebbe pianto come una bambina! Nessuno l'avrebbe fermata, nemmeno quell'orrido essere! 
Appena formulò questo pensiero, una luce si proiettò in quel luogo ultra spaziale e il millepiedi scomparve.

I found myself in Wonderland
Get back on my feet again
Is this real?
Is this pretend?
I'll take a stand until the end


D'un tratto Kagome smise di cadere e si ritrovò ad appoggiare sul suolo in fondo al pozzo. Inginocchiata e ancora un po' intontita per quello che le era appena accaduto, guardò verso l'alto e afferrò un'edera che sporgeva dai mattoni del pozzo e iniziò ad arrampicarsi. 
Uscì fuori e si ritrovò in quello che sembrava un giardino descritto nelle fiabe: il prato verde, l'erba e le piante rigogliose, gli uccellini cinguettavano e il sole illuminava quello splendido quadro con i suoi raggi caldi. 
Era un luogo talmente bello, dove regnava la pace più assoluta, che si domandò se fosse vero o se stesse sognando. Alzando lo sguardo si trovò davanti, legato ad un albero, il corpo di un ragazzo addormentato vestito di rosso e dai lunghi capelli bianchi.
Kagome sentiva di essere finita nel Paese delle Meraviglie. 

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Capitolo 3
*** Sango - Taking over me ***


You don't remember me, but I remember you
I lie awake and try so hard not to think of you
But who can decide what they dream?
And dream I do

'Fratellino'
pensò la ragazza tristemente 'Tu non ti ricordi di me, ma io invece ti penso sempre'. 
Sango si era seduta sul pavimento in legno della casa del capovillaggio che li aveva ospitati per quella sera, dopo il solito esorcismo. Si asciugò una lacrima fugace, mentre guardava la luna quasi ritornata completamente piena. 
Si era svegliata di scatto dopo un brutto incubo, in cui aveva ricordato gli occhi vitrei di Kohaku che la fissavano impassibili.

I believe in you
I'll give up everything just to find you
I have to be with you to live to breathe
You're taking over me


Lei credeva in lui, credeva nella sua bontà, ricordava perfettamente il tenero, impacciato e timido ragazzino che non voleva diventare uno sterminatore e che le regalava i fiori.
Da quando Naraku l'aveva reso un burattino nelle sue mani, Sango aveva rinunciato a tutto pur di cercarlo: anche se ormai non aveva più un famiglia e un villaggio dai quali tornare. Aveva lasciato le familiari terre native per viaggiare per quel Giappone perenemente in lotta, dilaniato da guerre intestine e tormentato da demoni e uomini malvagi.
Il ricordo fisso del suo amato fratellino era sempre presente nella sua testa, le prendeva la mente quando mangiava, dormiva, pensava, respirava senza lasciarla vivere.

Have you forgotten all I know
And all we had?
You saw me mourning my love for you
And touched my hand
I knew you loved me then


'Ti sei dimenticato di tutto quanto? Di tutto ciò che avevamo prima?'. 
Sango spesso si chiedeva se Kohaku talvolta si ricordasse com'era la loro vita al villaggio, il volto del loro padre, il musino di Kirara, l'odore dei fiori che le donava e il rumore dei loro compaesani in movimento.
Si chiedeva se si ricordava il suo tocco sulla guancia, quel lieve contatto che era avvenuto prima che lui scappasse via e tornasse nelle grinfie del demone, quella dolce carezza il cui ricordo sapeva di malinconia e affetto. 
"Kohaku..." mormorò tra le labbra con un filo di voce, guardando verso la sfera argentea che illuminava il cielo.

I look in the mirror and see your face
If I look deep enough
So many things inside that are just like you are taking over


Persino quando si guardava allo specchio rivedeva il volto del fratello, privo di rimorso, che uccideva il padre e i compagni, per poi piangere tra le sue braccia, mentre venivano colpiti da delle frecce.
Se avesse guardato più a fondo, quante cose avrebbe visto, che li teneva intrappolati in tutto quel dolore. 

Angolo dell'autrice
Salve! Oggi doppio aggiornamento!
Finalmente anche Kagome ha la sua canzone; ero indecisa tra quella che ho effettivamente scelto e un'altra di nome "Ophelia" dei The Lumineers, perché all'inizio il suo testo mi sembrava dicesse una cosa, ma avevo tradotto male io e che ho realizzato non c'entrava molto con lei(ah, l'inglese!). Ora sono abbastanza soddisfatta, anche perché ci sta la metafora del Paese delle Meraviglie per Kagome.
Mentre per quanto riguarda Sango...beh, ho cercato di trasmettere tutta la sofferenza che prova in questa breve fic e spero di esserci riuscita, perché il suo rapporto con Kohaku nel corso dell'anime e del manga è molto sofferto e volevo marcare ancora di più su questo aspetto.
Bene, io ho parlato anche troppo!
Alla prossima,
Nikita 

 

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Capitolo 4
*** Miroku - The curse ***


Marked for demolition, I'm
Just a time bomb ticking inside
No hope for the hopeless,
I can see the pieces all laid out in front of me


Miroku era come una bomba ad orologeria che sarebbe esplosa da un momento all'altro. Presto o tardi il suo Vortice si sarebbe allargato a dismisura e tutti coloro che sarebbero stati nelle sue vicinanze, durante quell'istante terribile, non avrebbero avuto alcuna speranza di salvezza. 

No point even asking why
Couldn't help even if you tried
Step aside or you might just be the next contestant
To feel the Brutality!


Il pensiero di morire lo tormentava da sempre, ma ovviamente è il destino comune di tutti gli esseri viventi prima o poi, tuttavia la sua era proprio una fine brutalmente già segnata dalla maledizione che era stata scagliata sulla sua famiglia.

Devastation, Obliteration
Are all to the point of Exacerbation
There's no explaining my situation now,
Why does this shit keep happening to me?


Quanto ancora avrebbe continuato a soffrire?
Si sentiva, ogni giorno che passava, sempre più devastato, annientato ed esasperato dalla sua ingrata situazione.
Perché doveva succedere proprio a lui? Quel cancro che lo divorava da dentro pezzo per pezzo, una pena da scontare, la sua croce da portare, il suo male interiore. 

I've held on too long just to let it go now,
Will my inner strength get me through it some how
Defying the curse that has taken hold
Never surrender,
I'll never be overcome!


Aveva resistito per così tanto tempo che era quasi tentato di lasciarsi andare. Il fardello da portare era troppo grande per lui, non ce la faceva più, a volte pensava di farla finita per sfuggire da quella condizione, ma poi pensava a quanto amasse vivere, alle persone che amava che aveva trovato proprio andando alla ricerca di quel dannato demone che gli aveva inflitto quel fardello. 
Pensava alla sua amata Sango, che desiderava sposare e avere con lei dei figli ma senza lasciarli prematuramente, e quel pensiero era il motore che gli conferiva la forza interiore per non arrendersi e andare avanti. 
In una qualche maniera quel sentimento, quella forza, l'avrebbe fatto sopravvivere.
Non si sarebbe arreso mai e mai si sarebbe lasciato sopraffare! Dopotutto non voleva ancora arrendersi.

Too dark for forgiveness, I
Can't seem to do anything right
When I try to rebuild I see my humble shelter
Just fall to the ground again


Però sentiva in qualche modo di non meritare il perdono per quella colpa che macchiava la sua famiglia da tre generazioni. Ogni volta che Miroku cercava rifugio in qualcosa a un certo punto gli sembrava di vederlo crollare, come era successo a suo nonno, a suo padre, alla sua famiglia. Sembrava maledetta la sua intera vita. 

Object to the evil eye
No point to let anyone try
Take heed my friend lest you be torn asunder
Like all that's become of me

Era vittima di un maleficio, era inutile sperare che qualcuno uccidesse Naraku e mettesse fine al suo tormento. Conosceva solo una persona che poteva farlo, che poteva aiutarlo, ed era Inuyasha.
Era l'ultima battaglia contro Naraku, presto sarebbe tutto finito, uno dei due schieramenti avversari avrebbe vinto e l'altro di conseguenza avrebbe perso. 
"Sta' attento, amico mio" gli disse poggiandogli la mano maledetta sulla spalla "Non farti uccidere".
'Come è successo alla mia famiglia' concluse nella sua mente. 

Angolo dell'autrice
Lo so, lo so, questa è abbastanza pesante, ma ricordo che la prima volta che ho ascoltato questa canzone ho pensato al Vortice come a un tumore che lentamente divora Miroku da dentro e la cui fine è inevitabilmente segnata da una morte già scritta e ciò gli procura un'immensa angoscia interiore. Però cerca comunque di andare avanti, anche se a volte è tentato di lasciarsi andare. Ho pensato che fosse un desiderio non da debole, ma umano e naturale, che chiunque in una situazione simile formulerebbe almeno una volta, solo che nell'opera originaria non è così marcato questo suo tormento, anche se comunque c'è; è solo lasciato un po' da parte. 
Detto questo, concludo e ci vediamo al prossimo capitolo!
Nikita


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Capitolo 5
*** Naraku - Master of puppets ***



End of passion play, crumbling away
I'm your source of self-destruction
Veins that pump with fear, sucking darkest clear
Leading on your deaths' construction

 
Fine della corsa.
Kagura era di nuovo fuggita, cercando di liberarsi del suo creatore, del suo padrone. Egli era la fonte della sua autodistruzione, poiché essendo legato inesorabilmente a lui era destinata ad essere soffocata e quindi al non essere mai libera come desiderava.
Naraku, dal suo palazzo, sentiva le vene della demone che pompavano il sangue, il cuore batteva all’impazzata per la paura.
 
Taste me you will see
More is all you need
Dedicated to
How I'm killing you

 
Ancora una volta aveva provocato Naraku.
Il mezzo demone ragno fece apparire in una mano un cuore pulsante e lo strinse.
Kagura sentì male al petto e portò le mani a stringere il suo kimono. Sentiva come se la stesse uccidendo a pugnalate.
 
Come crawling faster
obey your Master
your life burns faster
obey your Master

Master of puppets I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream


La signora del vento si accasciò al suolo e iniziò a strisciare per terra maledicendo Naraku.
“Obbediscimi Kagura, io sono il tuo padrone e lo sai molto bene. La tua vita è letteralmente nelle mie mani e tu non puoi sfuggirmi, perché ti comando io” disse con tono atono stritolando di più l’organo tra le sue dita.
Kagura gridò dal dolore il nome di Naraku.


Needlework the way, never you betray
Life of death becoming clearer
Pain monopoly, ritual misery
Chop your breakfast on a mirror

Taste me you will see
More is all you need
You're dedicated to
How I'm killing you

 
“Non tradirmi più, Kagura. Non vale la pena soffrire così per il misero desiderio di avere la libertà” continuava a sussurrare al suo cuore, sapendo che non aveva comunque scelta e che sarebbe tornata da lui come sempre, visto che non aveva altra scelta, oppure l’avrebbe tranquillamente uccisa senza pensarci due volte. L’hanyo sorrise maligno.  


Master, Master, where's the dreams that I've been after?
Master, Master, you promised only lies
Laughter, Laughter, All I hear and see is laughter
Laughter, Laughter, laughing at my cries


Il demone si girò e camminò verso la porta che conduce alle sue stanze. Dove erano adesso i sogni di Kagura, quando le aveva promesso solo bugie?
Mentre la demone continuava a urlare, Naraku rideva soddisfatto.

Hell is worth all that, natural habitat
just a rhyme without a reason
Neverending maze, drift on numbered days
now your life is out of season

 
La sua vita era ormai resa un inferno, i suoi giorni erano contati ed ella sembrava vagare in un labirinto senza fine in attesa che il burattinaio tagli i suoi fili. 

Angolo dell'autrice
Salve! Era da un po' che non aggiornavo questa raccolta. 
Stavolta tocca a Naraku con la canzone fighissima cult dei Metallica!
Mentre la scrivevo però ho notato che vi è anche molto presente Kagura quando volevo farla inizialmente tutta dedicata a lui. Magari la prossima sarà di Kagura e la farò collegata a questa, perché questa canzone rispecchia bene il rapporto tra i due, visto che la canzone vera è una metafora dello spacciatore (Naraku, il burattinaio) e il drogato (Kagura, dipendente da lui). Perciò una relazione insana e malata. 
Detto questo alla prossima!

Nikita 

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Capitolo 6
*** Kagura - Bomb hands ***


In the mirror I see reflections of your laughing
I'd get away but I'm handcuffed to his heartbeat
Everything he touches always falls to pieces
The pain and the rage eases everything
I'm tied to your tragedies
I'm tired of your miseries
Swearing on me

Kagura atterrò vicino a un ruscello. Si rimise la piuma che usava per volare tra i capelli e si guardò attorno. Vide lo specchio d'acqua lì vicino e vi si avvicinò. Quando si guardò si spaventò parecchio, perché in esso le sembrò di vedere il sorriso malvagio di Naraku. Ogni volta provava ad allontanarsi da lui, ma era inevitabilmente legata a lui. 

In certi momenti sentiva quasi una morsa all'altezza del petto, visto che lui lo teneva letteralmente tra le sue mani e tutte le volte sentiva dolore e rabbia per quella sia condizione. Lei voleva essere libera. 

Una nuova stretta al petto si fece sentire in quel momento, così lei si accasciò al suolo. Kagura digrignò le sopracciglia e imprecò a denti stretti, giurando a se stessa che avrebbe trovato un modo per fuggire da quel demonio di Naraku. Era stufa di quella sua condizione miserevole e tragica.

Like your bomb hands
Like your bomb hands
Like your bomb hands get back
Get back

 

Lei era come una bomba tra le mani dell'hanyo che stava per esplodere e prima o poi sarebbe successo; lei sarebbe scappata via dal suo creatore e padrone indesiderato. 

Match to the flint to the fuse to the fuel
From the spark to the clock as the seconds start to drop
Match to the flint to the fuse to the fuel
From the spark to the clock as the seconds start to drop
Like your bomb hands
 

Kagura avrebbe accesso la miccia di quella bomba ribellandosi a lui e non sarebbe crollata. Lei, come una bomba tra le mani, sarebbe esplosa quando meno Naraku se l'aspettava e sarebbe stata finalmente una vera signora del vento. 

 

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Capitolo 7
*** Sesshomaru - Warrior ***


I am not an instrument of violence
I am a vessel of invincibility
I cannot, leave this undecided
Stepping down to battle another day
Remember me, for all time this
Determination is a vital part of me
Surrender, now or be counted
With the endless masses that I will defeat

Il grande demone maggiore Sesshomaru stava camminando in mezzo a un campo di battaglia. Dei vili demoni palesemente inferiori a lui avevano avuto l'ardire di sfidarlo e il principe degli yokai li aveva sconfitti senza sforzo, in maniera violenta. Con la sua spada Tokijin li aveva tranciati in due prima che avessero il tempo di rendersi effettivamente conto di essere già morti. Egli era invincibile e tutti lo sapevano. Sesshomaru combatteva perché era un guerriero determinato ad acquisire più potere e se lo si incontrava era meglio arrendersi subito o si finiva tra gli sconfitti.

Come on, bring it, you don't see it
I don't believe it
Broken down, till your hope has died
Beat down, till the victory is mine
Stand up and show me some pride
And now, are you ready?

Mentre avanzava pestò un demone che non era ancora morto, che si aggrappò alla sua veste implorando pietà. Sesshomaru lo guardò contrariato e disgustato, sia perché osava toccarlo sia perché lui non voleva avversari che imploravano di essere salvati e che sconfiggeva subito. Voleva combattere con un avversario agguerrito e forte abbastanza che si alzasse in piedi, se veniva atterrato, e mostrasse un minimo di orgoglio. 

I'm one with the warrior inside
My dominance can't be denied
Your entire world will turn
Into a battlefield tonight
As I look upon you, through
The warrior's eyes now
I can see the fear that will
Ensure my victory this time

Dentro di sé aveva il sangue di quel demone guerriero e grandioso che era stato suo padre e che doveva assolutamente superare. Tuttavia con il tempo Sesshomaru era riuscito a ottenere il dominio sulle terre dell'Ovest e a essere ritenuto molto potente da tutti gli altri demoni. Perciò era comprensibile che quel demone insignificante, mentre lo guardava, si leggeva nei suoi occhi la paura.  

I can't be told the compromises
From every toppled body lying at my feet
They know for minimal reminder
They will speak my name for eternity
I have no need of any guidance
I am a weapon powerful beyond belief
Seen through the warrior's eyes
I never need to question how to defeat you

L'inu yokai guardò nuovamente quel corpo che giaceva ai suoi piedi e levò la spada. La fece calare sopra il demone tagliandolo perfettamente in due parti. Lui era una macchina per uccidere, era un guerriero spietato che non si faceva problemi a sporcarsi le mani. 

You can't hide now
I am the warrior
So decide now
How they'll remember you
Do not hide now
Act like a warrior
Show your pride now
Solidify your place in time

Avrebbe sempre agito come un guerriero, perché così voleva essere ricordato nel tempo. Non avrebbe mostrato alcuna pietà né per i demoni né per gli umani. Il demone maggiore si girò e riprese il suo cammino alla ricerca del potere che bramava.

Angolo dell'autrice

Oggi addirittura triplo aggiornamento! Penso che quest'ultimo sul sommo Sesshomaru è quella che mi piace di più. Anche per quella di Naraku sono abbastanza soddisfatta, mentre quella di Kagura mi convince poco ed è per quello che non ho scritto un "angolo dell'autrice"; in parte perché è corta e perché non penso di aver sfruttato a pieno il testo della canzone, che da quelli principalmente prendo il 90% della storia. 

Comunque per oggi basta anche perché non ho più idee e ho sonno hahaha

Alla prossima!

Nikita

 

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Capitolo 8
*** Kohaku - Out of control ***


I've done everything as you say
I've followed your rules without question
I thought it would help me see things clearly
But instead of helping me to see
I look around and it's like I'm blinded

 

Kohaku aveva fatto tutto quello che Naraku gli aveva detto: aveva seguito le sue regole senza farsi domande e aveva pensato che così avrebbe potuto aiutarlo ad abbandonare quei ricordi dolorosi che non riusciva a focalizzare, ma che comunque lo terrorizzavano. Invece di avere tutto chiaro era come se la sua mente fosse annebbiata e non riuscisse a vedere qualcosa di importante.


I'm spinnin' out of control, out of control
I'm spinnin' out of control, out of control
Where should I go? What should I do?
I don't understand what you want from me
'Cause I don't know, if I can trust you
I don't understand what you want from me

 

Sentiva di non avere il controllo sulle sue azioni, non sapeva dove andare o cosa fare e non capiva cosa volesse Naraku da lui. Ma soprattutto non capiva se potesse fidarsi di lui o meno.
I feel like I'm spinning out of control
Try to focus but everything's twisted
And all alone I thought you would be there
To let me know I'm not alone
But in fact, that's exactly what I was

 

Kohaku stava correndo per la foresta mentre inseguiva il gruppo guidato dal mezzodemone che Naraku gli aveva ordinato di uccidere. Sentiva la testa girare, cercava di rimanere concentrato per poter adempiere al suo compito, ma tutto gli pareva confuso. Poi, gettò uno sguardo alla schiena della gatta demoniaca dove si trovava lei.
Where should I go? What should I do?
I don't understand what you want from me
'Cause I don't know, if I can trust you
Or all of the things you've said to me

 

Dove stava andando e cosa stava facendo? Una parte di lui si chiedeva perché doveva ucciderli. Perché Naraku voleva questo e perché lo chiedeva a lui? Continuava a non capire perché lo seguisse e se poteva fidarsi di tutte le cose che gli aveva detto.
I may never know the answer
To this endless mystery
Where should I go? What should I do?
I don't understand what you want from me
Is it a mystery? Is it a mystery?
I'm spinnin' out of control, out of control

 

Naraku non avrebbe dovuto dargli una risposta a questi dubbi infiniti che aveva? Era forse un mistero che non dovrà mai risolvere? Era forse qualcosa che non voleva che lui sapesse...
Kohaku sentì una fortissima fitta alla testa e inciampò cadendo dal tronco dell'albero su cui si trovava. Per fortuna i suoi riflessi pronti lo salvarono in tempo, facendogli muovere di scatto un braccio per aggrapparsi ad esso. Portò l'altra mano alla testa sentendola pulsare. Ogni volta che provava a divagare o tentava di ricordare qualcosa glielo impediva.
La sua mente era fuori dal suo controllo.

 

Angolo dell'autrice 
Era da SECOLI che non aggiornavo! Ecco a voi la penultima storia di questa raccolta. Come potete leggere dalla descrizione della storia ne manca solo una, che spero di scrivere domani così possiamo definitivamente concludere questa raccolta col botto, mentre per "La danza del popolo Yokuja" ci vorrà un po' di più perché è una storia più lunga e che voglio scrivere nel migliore dei modi. Detto questo io ho finito, buona serata e alla prossima!

 

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Capitolo 9
*** Kikyo - Bring me back to life ***


How can you see into my eyes like open doors?
Leading you down, into my core
Where I've become so numb, without a soul
My spirit's sleeping somewhere cold
Until you find it there, and lead it back home
 
Percepì qualcosa di diverso nel luogo freddo in cui il suo spirito dormiva. Sentiva una voce che si faceva strada in lei, come se aprisse le porte della sua anima e arrivando nelle profondità del suo corpo. Una voce familiare e rassicurante, che le infondeva calore. Inconsciamente, sperò che il proprietario di quella voce la trovasse e la riportasse a casa, come se in fondo già sapesse chi fosse.
 
Wake me up inside
Wake me up inside
Call my name and save me from the dark
Bid my blood to run
Before I come undone
Save me from the nothing I've become
 
“Svegliami, ti prego. Salvami! Salvami da queste tenebre, per favore!”
Kagome, immersa in una tinozza contenente un liquido dall’odore acre, sentì una voce dentro di sé: la voce di un’altra persona che implorava aiuto.
Inuyasha, che stava correndo verso la strega Urasue per salvare Kagome, sentì quella voce che supplicava di essere salvata.
“Chiama il mio nome, pronuncia il mio nome. Non riesco a svegliarmi, aiutami! Salvami da questo nulla!”.
Inuyasha riconobbe quella voce. Era la voce di lei, la donna umana che aveva amato cinquant’anni prima, ma aveva quasi paura a pronunciare il suo nome. Ma la sua preghiera disperata lo fece parlare senza riflettere.

“Kikyo”
 
Bring me to life
 
Successe qualcosa a Kagome. Sentì il suo corpo tremare e il suo spirito lasciarlo. Esso entrò nel corpo di terracotta che aveva creato quella strega, dopodiché il corpo si alzò lentamente e piano piano aprì gli occhi.
Kikyo era ritornata in vita.
 
Frozen inside, without your touch
Without your love, darling
Only you are my life
Among the dead
 
La sacerdotessa si portò le mani al volto, realizzando che quello che sentiva era un corpo, tuttavia le sue mani erano fredde. Lei stessa sentiva dentro di sé del freddo all’altezza del cuore. Puntò gli occhi su Inuyasha e realizzò che quel freddo era causato dal fatto che lei non provasse più amore. Anche se era resuscitata, capì che senza amore non vi era vita.
 
I've been sleeping a thousand years it seems
Got to open my eyes to everything
Don't let me die here
Bring me to life
 
Le sembrò di aver dormito per migliaia di anni, quando in realtà erano stati cinquanta, però in quel lasso di tempo tante cose erano cambiate. Inuyasha non era da solo, infatti si girò verso una tinozza e vide che li vi era il corpo di una ragazza, apparentemente svenuta, soccorsa da un cucciolo di demone volpe e da una donna anziana con una benda sull’occhio e il braccio fasciato.  
Era la ragazza da cui la sua anima era uscita, la sua reincarnazione. Provò a muovere le gambe ma inciampò: non ricordava nemmeno come si camminasse. Alzò la testa e vide che Inuyasha continuava a guardarla sconvolto. Per tutto quel tempo non era riuscita a vederlo, per via di quel luogo buio in cui era stata.
Kikyo si portò le mani al petto, notando che le si era aperta una ferita nella spalla. All’improvviso ricordò come era morta e di chi era la colpa, iniziando a sentire finalmente qualcosa.

Rabbia.
Un’immensa rabbia e un profondo rancore.
Ritornata in vita, potrò avere la mia vendetta.
“Perché mi hai tradito, Inuyasha?!”.

Angolo dell’autrice
Siamo arrivati alla fine di questa raccolta! L’ultima (ma non per importanza) è incentrata sull’episodio sulla resurrezione di Kikyo da parte della strega Urasue.
Mi sono concentrata su ciò che secondo me ha pensato e provato Kikyo, però, un po’ come nella one-shot di Kagura, anche lei è inevitabilmente legata a due importanti personaggi: Inuyasha e Kagome di cui ho descritto anche le loro sensazioni ed emozioni. Un altro appunto che faccio è che qua faccio dire a Kikyo che lei vuole che Inuyasha pronunci il suo nome, quando nell'anime invece non vuole. In questa mia rivisitazione, il fatto che lui chiami il suo nome è un po' come se la stesse riportando in vita e secondo me in fondo Kikyo voleva trovare un modo per tornare da lui, "in questa vita o nell'altra", come direbbe Massimo Decimo Meridio de "Il gladiatore". Si conclude così perché vi ricordo che Kikyo non sa ancora che è stato Naraku l’artefice di tutto.
Bene, detto questo vi saluto e ci vediamo alla prossima storia!
Nikita Danaan
 

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