Piccoli Brividi

di Zomi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Ace x Bonney ***
Capitolo 2: *** - Sabo x Ishley ***
Capitolo 3: *** - Wire x Heat ***
Capitolo 4: *** - Niji x Cosette ***
Capitolo 5: *** - Zoro x Nami ***
Capitolo 6: *** - Marco x Izou ***
Capitolo 7: *** - Yonji x Pudding ***
Capitolo 8: *** - Gladius x Monet ***
Capitolo 9: *** - Kidd x Reiju ***
Capitolo 10: *** - Law x Koala ***



Capitolo 1
*** - Ace x Bonney ***




30 ottobre - CREATURE FANTASTICHE



 
Bonney è una ghoul.
Mangia cadaveri e non disdegna mordere a morte qualche incauto passante che attraversa la sua zona di caccia.
Far sparire la salma è la parte che preferisce.
Innamorarsi quindi di un umano non è pensabile.
Assolutamente no!
Figuriamoci di un'altra creatura sovrannaturale, ululante magari, che muta con la luna piena, ride sempre, con lentiggini da contare e baciare e una folta chioma fosca che ora è ristretta solo agli ondulati capelli.
Cazzo.
Bonney lo sapeva che frequentare Ace, e la sua fottutissima licantropia, non era una buona idea.
Si è innamorata di un cane. Anzi di cibo per cani.
-Ehi Bon, vuoi?-
Il piede che le porge, di un poveretto di cui sta masticando il fegato, luccica davanti ai suoi occhio viola.
-Non parlare con la bocca piena, cagnaccio!- lo rimprovera.
Con un sorriso.
E anche Ace sorride.
E a Bonney passa la fame.
Tutto sommato, lei ama i cani.
 

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Capitolo 2
*** - Sabo x Ishley ***


 






Ishley è un'ambientalista convinta.
Lei salverà il mondo.
E per iniziare a salvare la Terra, ha iniziato la sua propaganda dal mare!
I pescherecci illegali, che razziano i mari, non hanno scampo contro di lei, il suo gommone, e la sua truppa di Mermaid.
Li accerchiano, fanno fuggire i branchi di balene, tagliano le reti e...
E non sa bene come, ma dall'ultima battuta di caccia ai pescherecci, Ishley non ha portato a casa una foto dei delifini appena liberati, o una conchiglia particolarmente bella o medaglia morale per il suo cuore ambientalista.
Ma un tritone.
Biondo come la sabbia, capelli mossi come onde, occhi azzurri come l'Oceano, sorridente come la spuma.
-Sabo basta- ride, asciugando il pavimento del bagno attorno alla vasca, ormai nuova dimora del tritone.
-Ishley, Ishley dai guarda- crea bolle con le mani, mentre la coda marina sguazza nel liquido cristallino della doccia.
Ishley lo guarda, sorride, lo ama.
Ora ha un motivo in più per proteggere i mari.
 
 

 

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Capitolo 3
*** - Wire x Heat ***





Avere una relazione amorosa con uno zombie non è facile.
Perde i pezzi facilmente, d'estate germina, tende spesso e volentieri a voler mangiare i cervelli altrui e sbava molto di notte.
Quando non ti morde nella sua fase rem.
Eppure Wire ama Heat con tutto se stesso.
Dalla punta dei corni rossi,  passando per i baffi scuri, i pronunciati canini da Oni e gli occhi privi di iride.
-Wire- ansa lo zombie, posando il pesante capo ricco di dreadlocks sulla spalla dell’orco –Heat vuole bacio-
Piega il capo, quasi lo perde se non fosse per i saldi punti che uniscono la trachea, e sfarfalla le ciglia nascondendo e mostrando le iridi: una azzurra e una gialla.
E come si può dirgli di no?
Wire si lecca i canini, accosta le labbra e bacia il suo compagno non morto.
 

 

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Capitolo 4
*** - Niji x Cosette ***


 
 
 
Il  respiro muove con cadenza lenta ed estenuante il petto di Cosette.
Lo alza e abbassa nel meritato riposo: su e giù, su e giù.
E per Niji è una’appetitosa e sofferente agonia.
Conta ogni singolo respiro, ogni soffio d’aria che entra tra le labbra della ragazza e scende fino ai polmoni attraverso quella succulenta, spoglia, fragile, indifesa gola che pulsa di vita.
Di sangue.
Gli basterebbe aprire la fauci, azzannarla e cibarsi, senza nemmeno curarsi di bloccarle i polsi o impedirle di urlare: Cosette dorme, e lui è un vampiro esperto.
Saprebbe cibarsi di lei senza sprecare energie e senza perdere nemmeno una preziosa, rossa, vitale, calda goccia di sangue.
La bava gli cola dalle labbra, scivola sul mento e bagna i canini pronunciati.
Oh, solo un morso.
Solo un assaggio di quella diafana e morbida gola.
Un leggero sorso della sua dolce Cosette.
Solo…
-Mmm… Niji… sm-smettila di baciarmi…-
-Scusa- ansa non riuscendo a smettere di accarezzarla e baciarla.
Come potrebbe fermarsi?
-Ma, ma… Niji kun, l’abbiamo appena-
-Ancora- si preme a lei, al suo corpo caldo e nudo sotto le lenzuola –Ancora-
Cosette non saprà mai che bramosia suscita nel suo vampiro.
Di sicuro non immagina che la sete tace dinanzi ad altre fami così umane.
 
 

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Capitolo 5
*** - Zoro x Nami ***


 
 
 
 
 
La coda frusta l’aria rabbiosa.
Stupido Aerico dei suoi stivali!
Oh ma se osa avvicinarsi lei, lei…
Arriccia il nasino e scuote la chioma rossa Nami, agitando le orecchiette feline nel tenere il broncio a Zoro.
Lo stupido e colpevole demone degli inferi Zoro.
La precisazione è d’obbligo.
Soprattutto se il sopra indicato demone ha osato additarla come micetta quando lei invece è una yokai, fatta e finita.
Una Bakeneko, se vogliamo essere precisi.
-Nami-
Nami soffia, sferza l’aria con la candida codina e gli da le spalle: stupido Aerico dalle corna appena accennate.
-… Nami-
No, non gli concederà attenzione. È arrabbiata con lui, non lo vuole vedere, è offesa, è punta sul vivo, è…
Una mano si muove agile tra di loro e le va ad accarezzare le orecchiette, rubandole una fusa.
-Prrrr-
Zittisce il suo verso di apprezzamento troppo tardi: Zoro l’ha sentita e continua ad accarezzarla.
Una carezza tra le orecchie, una sul coppino, una sulla candida coda che si drizza e freme.
-Prrrr… nyaooo~♥… no! Smettila! Sono arrabbiata con te, io non… ~prrrr!-
Zoro si guarda bene dal ghignare quando Nami si volta verso di lui e si raggomitola sulle sue gambe, in cerca di coccole.
Si, ha sbagliato, lo riconosce ma non lo ammetterà mai ad alta voce.
Ma sa come farsi perdonare dalla sua amata.
-Prrr~♥- le mani zampettano sul suo petto richiamandolo –Ancora-
Si, Zoro sa come farsi perdonare.
 
 

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Capitolo 6
*** - Marco x Izou ***


 
 
 
 
Non dovrebbe nascondersi: è un Qilin, lui!
L’unicorno d’oriente.
I suoi cugini yankee, dai colori sgargianti e l’omosessualità per nulla latente, sono scialbe fotocopie in bianco e nero al suo confronto: lui ha la pelle color ossidiana, i raggi del sole si specchiano tra le squame e le fanno brillare come gioielli.
Il suo corpo affusolato danza tra la boscaglia e le sue corna ricurve svettano luminose e piene d’orgoglio.
Quindi perché si nasconde Izou?
Dietro poi un glicine dai rami carichi di fiori?
Non sarà la presenza di quel Fenghuang a renderlo tanto nervoso no?
In fondo è solo una fenice cinese: una colorata, sgargiante, dalle penne di un blu cielo e le piume di un azzurro mare, gli occhi color notte e capelli biondi ben delineati dall’undercut.
Una semplice fenice no?
-… Marco…- si scioglie contro il tronco del glicine Izou, e sente il suo cuore di unicorno martellare a mille.
È così bello Marco, così luminoso, così vivo, così…
-Izou, perché ti nascondi?-
… maledettamente sveglio.
Non fa in tempo a voltarsi e scappare, che in un battito di ali fiammeggianti il Fenghuang lo blocca nella sua fuga: oh sciocche gambe di cervo, a che servite se diventate budino quando dovete scappare da lui?
-Non dovresti nasconderti- gli sorride il biondo, e Izou è certo che la sua bellezza è niente in confronto alla sua.
Altro che belle corna e pelle di cuoio nero!
Non prova nemmeno a replicare, sussultando quando Marco gli prende la mano e lo fa uscire a forza da sotto la chioma del glicine.
-Ecco- sorride al Qilin soddisfatto –Alla luce, il luogo che meriti-
Le squame corvine brillano come zaffiri scuri e le corna sembrano innalzarsi verso il cielo.
Marco sorride e stringe forte la mano di Izou.
Com’è bello il suo Qilin sotto la luce del sole.
Com’è bello Izou al suo fianco.
 
 
 

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Capitolo 7
*** - Yonji x Pudding ***


 
 
 
 
Sbuffa e gonfia le guance, lisciandosi la frangetta.
-Smettila!- ordina ma Yonji non ci riesce.
-Hai un buon profumo- impianta il tartufo che gli fa da naso su un suo fianco, aspirando a pieni polmoni l’essenza della Veela.
Oh si, sa di cose buone, di fiori, di zucchero e pane!
-Smettila ho detto!- agita il fine vestito Pudding, distanziandosi dal Fenrir.
Gesto inutile perché il cagnone –seppur nella forma umana- la insegue e continua ad annusare.
Annusare che poi?!?
Lei è una Veela, non puzza mica!
-Smettila subito, o io… io…- agita le mani, minacciosa.
Non che possa fare chissà che cosa: ha il potere della divinazione, ma anche se potesse sparare fulmini dalle dita il cagnone sembra fin troppo interessato a lei per demordere.
Però tentar non nuoce.
-Se no tu?- alza gli occhi Yonji, staccando il naso dalla veste, guardandola con iridi dilatate.
Da cagnone appunto!
Un cagnone carino e coccoloso.
-Io… io…- si trova in difficoltà davanti a quegli occhi azzurri e trasparenti -… io…-
-Sei bella- parla sincero e roco, sempre accovacciato ai suoi piedi –Molto bella-
E Pudding sarà pure una Veela con la sola capacità della divinazione, ma come ogni vera creatura del suo rango, sa riconoscere parole dette con pura onestà di cuore.
E Yonji è sincero.
-Smettila- trilla ancora, mani alle guance e volto in fiamme, ondeggiando emozionata.
-Ma è vero- la rincorre e blocca tra le sue braccia. Così calde!
-Sei profumata, e bella, e leggera e… oh! Hai tre occhi! Sono bellissimi! Posso baciarteli? Eh, posso?-
Pudding continua a chiedere a Yonji di smetterla.
Si, di smettere di dirle che è bella, che profuma, che il suo terzo occhio è tutto da baciare e di baciarla. Ma lui non smette.
E Pudding spera non lo faccia mai.
 

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Capitolo 8
*** - Gladius x Monet ***







-Sei strano-
Glielo dice col solito sorriso sornione sulle labbra.
A Gladius non piace quel sorriso.
Non gli piace nemmeno che un’arpia dalle ali candide gli venga a dire che è strano.
-Parole audaci per un’arpia- si sistema la mascherina con cui cela le zanne da Zmaj.
Bere il thè con quella pezza al viso è un’altra cosa che non gli aggrada.
-Oh- sorride ancora Monet, portandosi un’ala a coprire la bocca arricciata e divertita –Ti sei offeso?-
Gladius vorrebbe dirle che i draghi slovacchi come lui non si offendono: portano rancore con dovuta compostezza e meditano velenosa vendetta.
Ma non glielo dice.
Continua la sua ricerca di una buona sala da thè nella Londra vittoriana in cui vive, tallonato dalla donna.
-Non era mia intenzione- vola con un balzello sopra di lui, bloccandogli la strada.
A Gladius l’arpia sta sempre meno simpatica.
-Posso farmi perdonare offrendoti- lo studia, lo guarda con fin troppa attenzione –Una tazza di thè? Un Early Rooibos dell’Europa orientale magari?-
Si avvicina di un passo e alza un’ala, non tentennando quando la posa ad abbassare la sua mascherina.
-In un luogo magari dove poter ammirare le tue belle zanne, draguccio?-
A Gladius non piace Monet.
Ma il suo thè si.
Anche casa sua non è male: lì può sgranchire le ali squamose, azzannare l’aria con la sua dentatura e chiacchierare con lei.
Ma a lui continua a non piacere!
Anche se i suoi occhioni dorati, i capelli color camomilla e il sorriso ingannatore hanno un che di affascinante.
Ma a Gladius non piace Monet!
O forse si?
Lo deciderà al prossimo thè. Se l’è ripromesso.
 

 

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Capitolo 9
*** - Kidd x Reiju ***






Reiju non è brava a cucinare.
Insomma, non si è mai auto regalata un’intossicazione alimentare e da quel che ricorda non ha mai causato un mal di pancia ai fratelli quando cucinava per loro.
Ma nemmeno è una chef provetta come suo fratello minore (quello biondo, dei quattro).
Per cui retifichiamo: Reiju sa cucinare ma non ad alti livelli.
Lacuna da colmare quando hai una relazione stabile con un Conriocht buongustaio e perennemente affamato.
Kidd in effetti non sembra conoscere la sazietà: né a tavola né a letto.
E se sul secondo versante Reiju è ben disponibile a sacrificarsi sotto le fauci del mannaro irlandese in tutta la sua umana umanità, nel primo campo è corsa subito ai ripari.
O meglio ci ha provato.
-Forse dovrei cuocerla ancora un po’- prova ad allungare una mano al piatto di Kidd, che ringhia minaccioso facendola ritirare.
-No!- ulula e scodinzola con la folta coda purpurea, azzannando la bistecca al sangue (per non dire ancora viva) che sta divorando.
–È…- deglutisce non avvezzo ai complimenti, nemmeno per la fidanzata -È perfetta così!-
Reiju sorride e sente il petto gonfiarsi di emozione.
È perfetta così.
La bistecca al sangue –cruda- che ha servito al suo ragazzo per cena, è perfetta!
-Se vuoi te ne preparo un’altra- propone felice.
-Davvero?- alza il capo imbrattato di sangue Kidd.
Reiju annuisce e torna in cucina, saltellando sulle vocali eccitate ululate dal mannaro.
Lo stomaco del Conriocht ha trovato pace finalmente: per ciò che si tiene sotto la cintura dell’Eustass, ci penserà durante tutta la notte.
 

 

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Capitolo 10
*** - Law x Koala ***


 


Law credeva di aver investito una volpe.
Una piccola, rossiccia, dagli enormi occhi azzurri volpe.
E preso dal suo giuramento di Ippocrate, aveva raccolto la piccola creatura dall’asfalto e l‘aveva portata a casa, dove si era improvvisato veterinario, applicando le sue conoscenze mediche da cardiochirurgo.
Questo aveva fatto Law: aveva salvato una volpe.
Quindi, che ci faceva una ragazza mezza nuda in casa sua, laddove aveva lasciato la piccola bestiola a riposare?
-Dovrei denunciarti sai?- si copre alla bene e meglio Koala, usando una coperta del divano dove ha riposato –Chi ti ha insegnato a guidare?!-
Ischemia celebrale, infarto del cervelletto, demenza senile precoce, schizofrenia, sindrome da sonnambulismo…
Law elenca tutte le patologie che potrebbero averlo investito –pessima scelta di parole- per causargli l’allucinazione di una ragazza nuda in casa sua alle sette di mattina.
Lui aveva investito una volpe!
-Senti, facciamo così: ora prendo e me ne vado- si alza barcollante dal divano il kitsune, ma non muove che un passo che le gira la testa e… ops!
Per fortuna le braccia di Law la prendono al volo.
-Sei ancora convalescente- la ragguaglia col suo tono da medico.
-E grazie a chi?- si lascia prendere in braccio, stretta da due forti braccia tatuate e da un paio d’occhi che non sembrano poi così tanto confusi.
Law è sicuro di aver investito una volpe.
Di averla curata e lasciata dormiente sul divano di casa.
Sul perché ora abbia tra le braccia una bella, sorridente, energica e con le bende dell’animale addosso ragazza, si rifiuta di pensarci.
Per ora va bene così.
Gli piace quella piccola creatura di nome Koala.
Gli piace davvero.
 

 

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