Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Drammatico, Triste, Sentimentale, Romantico
Avvertimenti: What if?, leggermente nonsense
Rating: Verde
Prompt: 14. Filastrocca
Contesto: Alice in Wonderland di Tim Burton, dopo la battaglia finale
Personaggi: Alice Kingsleigh, Tarrant Hightopp, altri solo citati
Pairings: Alice/Hatter
Note dell’autrice: il titolo e la filastrocca nella storia sono tratte dal libro di Lewis Carroll “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

I

{ 150 parole }

Il Cappellaio si sta esibendo nella Deliranza per la delizia di Sottomondo.
     «Non far sapere a lui che a lei piacciono loro…» inizia a canticchiare Alice nel mezzo della folla.
Il Ciciarampa è morto, la Regina Rossa è sconfitta. E lei deve tornare a casa.
     «... perché ciò ha da restare sempre e di per sé…»
Non c’è musica ad accompagnare Il Cappellaio, ma lei sente intonare una melodia nella testa mentre osserva i movimenti folli di Tarrant.
     «... segreto mantenuto lontano via dal coro…» mormora Alice, assecondando quella musica, le parole che le escono fuori come respiri.
Il Cappellaio ruota il busto in modo impossibile e i suoi occhi si scontrano con quelli di lei mentre rialza la testa.
     Le sorride con tutta la sua moltezza e le lacrime la offuscano mentre la musica si dissolve sull’ultimo verso che espira.
«... che resta solamente fra te e te e me e me.»

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo.
Avvertimenti: il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo. Il sottotitolo è tratto dal libro di Lewis Carroll “Alice nel Paese delle Meraviglie”.
Rating: Verde.
Prompt: 07. Cielo
Contesto: post Alice in Wonderld di Tim Burton.
Personaggi: Alice Kingsleigh.
Pairings: //

II

{ 148 parole }

Il cielo visto su una nave è un cielo del tutto diverso.
     Sulla terraferma è come un tetto che non si può raggiungere, non importa quanto in alto si provi a saltare, distante mille e mille tocchi e pensieri; è come uno specchio che non riflette nulla e nasconde cosa c’è dall’altra parte, e anche se si sporge la testa in su e si strizza gli occhi fino a farli lacrimare, è sempre e solo semplicemente cielo all’orizzonte.
In piedi sulla prua della Wonder, Alice vede il mondo unirsi, il cielo riversarsi in mare – o forse il mare riversarsi nel cielo – e non sa più distinguere nuvole e onde, gabbiani e delfini.
     Non ci sono confini a limitare il suo cammino e l’orizzonte che le si apre davanti è vasto, infinito, folle.
Lì, ad un passo tra cielo e terra, ci sono solo lei e l’impossibile.

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Angst, Sentimentale.
Avvertimenti: il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo.
Rating: Giallo
Prompt: 08. Risata
Contesto: vago, da qualche parte nella timeline dei film, anche pre e post.
Personaggi: Alice Kingsleigh, Tarrant Hightopp
Pairings: Alice/Hatter

III

{ 150 parole }

La risata di Alice è come miele in una tazza di tè: rende più dolce quello che tocca, e Il Cappellaio pensa che se continuerà a raggiungere ancora le sue orecchie queste si scioglieranno  – ma lui non è mai stato in grado di resistere alla dolcezza.

La risata di Alice è come una tana piena di meraviglie; Il Cappellaio l’ascolta e vede prati fioriti di mille colori e mille profumi,  lancette di un orologio congelate che ricominciano a girare e cappelli buffissimi e magnifici e impossibili e – quando riapre gli occhi, non c’è più.

La risata di Alice è come pezzi di vetro di uno specchio infranto, cocci che gli entrano in testa e pulsano nelle vene, ma è il cuore che sanguina, sanguina, sanguina – fa male, ogni secondo che passa sente le schegge tagliare più a fondo – e Alice ride.
E Il Cappellaio con lei. 

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Angst
Avvertimenti: What if?, il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo.
Rating: Verde
Prompt: 11. «Mi sento così solo…»
Contesto: post Alice in Wonderland di Tim Burton
Personaggi: Tarrant Hightopp
Pairings: Alice/Hatter

IV

{ 120 parole }

“Mi sento così solo…”

Tarrant cerca di non pensare – è diventato il suo nuovo passatempo preferito, alzarsi al mattino e andare a letto la sera e scoprire per quanto quel giorno è riuscito a non pensare. È più difficile di quanto si possa immaginare e si ritrova sfinito a ogni accenno di cedimento – ogni volta che la mente torna a sfiorare l’assenza che riempie il suo cuore.
     (È così folle quanto spazio possa occupare qualcosa che non c’è).
Tarrant scivola tra i giorni e cerca di non pensare – ed è impossibile anche se si esercita ogni volta prima di colazione (almeno sei cose impossibili) – ma quello spazio vuoto non svanisce mai.

“Se solo tu fossi qui…”

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Generale
Avvertimenti: il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo.
Rating: Verde
Prompt: 3. Zucchero
Contesto: pre Alice in Wonderland di Tim Burton
Personaggi: Alice Kingsleigh, Tarrant Hightopp, Lepre Marzolina, Il Ghiro
Pairings: //

V

{ 145 parole }

«Una zolletta per me, una zolletta per te…»
     Le voci mezze stonate mezze armoniose dei commensali attorno alla lunga tavola in piena radura formano un gran fracasso che la piccola Alice apprezza più di quanto il buon costume impone.
È un coro buffo – buffissimo – quello della Lepre Marzolina, il Ghiro e il Cappellaio, il ritmo tenuto da un sonoro e sgraziato splat splat delle zollette di zucchero che tutti e tre continuano a versare nelle tazze da tè.
     «Cappellaio, ma quanto zucchero dovrete versare ancora prima che sia abbastanza?» chiede Alice tra curiosità e divertimento.
«Ma è ovvio, mia cara!» le risponde Tarrant con un sorriso grande e folle. «Finché la canzone non finirà!»
La Lepre Marzolina e il Ghiro ridono fin quasi a cadere dalle sedie, mentre continuano a intonare sempre gli stessi versi.
      «Una zolletta per me, una zolletta per te…»

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, semi(?)Angst
Avvertimenti: il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo.
Rating: Giallo
Prompt: 15. Urla
Contesto: Alice attraverso lo specchio di Tim Burton
Personaggi: Tarrant Hightopp, un po’ tutti (impliciti)
Pairings: //

VI

{ 150 parole }

Tarrant crea cappelli da quando è nato, li conosce come le sue tasche, ogni fibra, ogni pezzo di stoffa – eppure non sapeva che i cappelli urlassero.
     Lo scopre quel giorno per caso, in un momento qualunque, mentre abbaia e ha un osso pressato tra i denti e all’improvviso è lì, chissà come, da dove, quando, ma è lì e Tarrant lo sente – ed è un miscuglio di voci, grida che si accalcano e mescolano in un tripudio di paura e disperazione.
Le riconosce, quelle voci, in un istante, quasi le avesse ascoltate per l’ultima volta solo una manciata di ore prima – e le sue grida si sovrappongono alle loro mentre stringe i bordi del cappello tra le dita fino a imprimersi la forma sulla pelle.
     (Non sa più se le urla che sente siano di dolore o di gioia, e altre voci lontane gridano “impossibile!” nelle orecchie).

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Generale
Avvertimenti: Missing moment, il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo.
Rating: Verde
Prompt: 13. «Che ci fai qui?»
Contesto: post Alice in Wonderland di Tim Burton
Personaggi: Tarrant Hightopp, Alice Kingsleigh
Pairings: Alice/Hatter
N/A - Note dell'Autrice: quando Alice in Wonderland incontra Pirati dei Caraibi. Ovviamente è colpa di Johnny Depp e Jack Sparrow.

VII

{ 150 parole }

Quando apre gli occhi la nave galleggia su acque smeraldo ricoperte d’argento e il cielo è coperto da nuvole rosa, simili a zucchero filato.
     «Che buffissimo» sussurra Alice, affacciata al lato destro del ponte.
Una voce canticchia una canzone pirata già sentita da qualche parte che non riesce a ricordare.
     Quando si volta in direzione, vicino al timone c’è un uomo alto e pallido, voluminosi ricci arancioni sotto un grande cappello tricorno.
«Cappellaio?» domanda Alice, sorpresa. «Che cosa ci fai qui?»
     «Quello che ci fai tu, mia cara!» le risponde.
«Sogni?» gli chiede. «Ma sei nel mio sogno.»
     Il Cappellaio le sorride e si sporge in avanti, guardandosi a destra e sinistra prima di parlare, come chi sta per rivelare un segreto.
«Dove altro dovrei essere?»
     Tarrant non aspetta una risposta: in un attimo è di nuovo dritto, lo sguardo puntato all’orizzonte, sulla bocca i versi di quella famigliare canzone.

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo.
Avvertimenti: What if?, il nonsense è sempre onnipresente in qualche modo.
Rating: Verde.
Prompt: 4. Foresta.
Contesto: Alice in Wonderland di Tim Burton.
Personaggi: Alice Kingsleigh, lo Stregatto.
Pairings: nessuno.

VIII

{ 150 parole }

C’è qualcosa di sbagliato nel paesaggio che la circonda, Alice lo percepisce a ogni passo lasciato indietro, nell’infittirsi della vegetazione che invece dovrebbe sfoltirsi.
     «C’è qualche problema?»
Alice alza bruscamente il capo mentre è ancora impegnata a liberare gli abiti dai piccoli rami rimasti impigliati al suo passaggio, cercando con lo sguardo il proprietario della voce.
Quello che scorge è un gatto a righe viola e lilla che fluttua in mezzo agli alberi.
Dovrebbe sorprendersi, ma sta imparando che in quel luogo il “normale” non esiste.
     «Scusami, sai indicarmi il giusto sentiero da seguire?» chiede, togliendosi gli ultimi rametti dalla gonna.
     «Dipende dal dove sei diretta.»
Alice corruga la fronte. «E che differenza fa se mi fa uscire da qui?»
Il gatto fluttuante allarga il sorriso, di per sé sproporzionatamente ampio, finché questo non fa quasi sparire il resto del suo volto.
     «La differenza è la te che ne uscirà.»