Istantanee d'autunno

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scrivere 3 volte autunno per attirare la pioggia ***
Capitolo 2: *** baciare un volto coperto da una maschera ***
Capitolo 3: *** non ricordare nulla dopo una bevuta ***
Capitolo 4: *** cuore caldo spaventoso ***
Capitolo 5: *** vedere un film horror con qualcuno, fingendo di non aver paura ***
Capitolo 6: *** Odore di pioggia ***



Capitolo 1
*** Scrivere 3 volte autunno per attirare la pioggia ***


Per un bimbo di appena 4 anni abituato al clima siberiano, l'estate nipponica sembra interminabile.

Quell'assolato settembre per lui era la cosa più lunga ed interminabile che ci fosse e gli altri bimbi non perdevano occasione per bullizzarlo.

Un giorno uno di essi, Ichi, decise di prenderlo in giro e inventò una storiella << sai pupazzo di neve... se scrivi 3 volte autunno guardando il sole lui si sposta e viene a piovere >> gli ripeteva spesso.
Una delle tate un giorno, l'ennesimo di sole, vide i fogli in cui tentava di scrivere il piccolo << Autunno, Autunno, Autunno >> continuava a ripetere piangendo e la donna lo prese in braccio cullandolo << vieni piccolino, non piangere più, gli disse facendogli vedere la pioggia che cominciava a cadere scrosciante, come se la storiella del suo compagno di giochi fosse vera.

 

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Capitolo 2
*** baciare un volto coperto da una maschera ***


Il capodanno 1741 – quello dei 14 anni di molti dei gold – era ormai alle porte, e tutti decisero di celebrarlo con una grande festa alla tredicesima casa, durante la quale sarebbero state aperte le porte del santuario anche alla popolazione civile.

Si organizzò una grande festa danzante in maschera durante la quale chiunque avrebbe potuto essere se stesso, a prescindere dal proprio rango.

Kardia – ormai pazzamente inamorato – capì che quello era il momento giusto per far comprendere alla persona amata i propri sentimenti.

Studio tutto nel dettaglio: vestito nel suo abito più elegante, con una mascherina dorata sugli occhi, gli si sarebbe avvicinato, avrebbe ballato e a mezzanotte – durante i fuochi d'artificio – avrebbe baciato il suo Degel.

E così accadde, tutto come prefissato, 1/1/1741, il giorno perfetto.

 

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Capitolo 3
*** non ricordare nulla dopo una bevuta ***


Notte fonda, un ragazzo dai tratti orientali e uno dai tratti più mediterranei vagano per le strade di Erice, dopo una sonora bevuta.

 

Uno parla solo siciliano stretto, l'altro cinese, nessuno sa dove dovrebbero essere. Nessuno dei due si ricorda chi sono. O forse....

 

Qualche ora prima si sono visti al bar assieme agli amici, a bere, a brindare a quella vita finalmente libera.

Ora due bicchieri di vino di troppo... nessuno ricorda. Li raggiunge un ragazzino, amico del cinese...

<< Rozan Shoryuha >> urla, pur non imprimendo troppo cosmoed ecco che i due vagabondi tornano lucidi << Maestro, Mimmo*... insomma >> << ecchec**** è così che si trattano due cavalieri d'oro? >> chiese il siciliano << certo, se sono talmente sbronzi da non ricordare nemmeno chi sono.... ora forza.. IN ALBERGO! >> ribattè il ragazzo, ritrovandosi a dover badare a chi – teoricamente – dovrebbe essergli superiore.

*nome da "civile" da me scelto in precedenza per DeathMask

 

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Capitolo 4
*** cuore caldo spaventoso ***


il compleanno di Milo era alle porte e tutti i gold, per fargli passare una bella giornata nonostante l'assenza di Camus partito pochi giorni prima in missione, decisero di organizzargli una festa a sorpresa.

 

Mur, a colloquio con Athena scoprì che l'acquario sarebbe rientrato proprio l'8 novembre, si decise perciò di non far trapelare la cosa finchè il francese non si fosse unito ai festeggiamenti.

 

Rimaneva da allestire tutto, nela sala del Gran Sacerdote, che per l'occasione sarebbe stata addobbata a tema con la costellazione dell'ignaro festeggiato.

 

Quel pomeriggio – Mentre dirigeva i lavori – Shion si rese conto dell'assenza di DeathMask e Aphrodite << Mur, dove sono finiti quei due? >> chiese preoccupato all'allievo che cercò di rasserenarlo << hanno detto che avrebero provveduto loro ai dolci e mi creda, Mimmo cucina molto bene >>

Nel frattempo, alla casa del cancro i due assenti stavano preparando cupcake in gran quantità.

Il custode della dodicesima casa, quello più rilassato e precis, era stato messo dal compagno ad intagliare tanti piccoli scorpioncini di cioccolata, tra cui un paio speciale, fatto di cioccolato al peperoncino.

Quello della quarta casa stava preparando i dolci ed aveva scelto una ricetta specifica: un cuore caldo al cioccolato con farciture dai colori "particolari" che avrebbe rivelato solo alla festa, quel che è certo è che la cucina era pervasa da profumo di agrumi e di pistacchio.

 

Alla festa tutto filò liscio i dolci fecero bella mostra di se spaventando per l'effetto orripilante ottenuro ma allostesso tempo vennero spazzati in men che non si dica.

Infine arrivò Camus, vestito elegante e con i due dolci speciali su un vassoietto, che di diresse verso l'amato, imboccandolo e dandogli un lungo bacio, preludio di chissà che altro...

 

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Capitolo 5
*** vedere un film horror con qualcuno, fingendo di non aver paura ***


Quell'anno Aiolia era iscritto alla terza elementare nella piccola scuola di Rodorio, dove tutti gli insegnanti sapevano chi era e si adoperavano in modo che nonostante le assenze il bimbo potesse rimanere in pari col programma.

Nei momenti tranquilli frequentava le lezioni con gli altri bimbi e legò in modo particolare con uno di loro. I momenti assieme erano spensierati e spesso il ragazzino prestava delle videocassette al giovane guerriero per permettergli di vederle col fratello.

 

Spaziavano su generi che potessero piacere a entrambi e non c'erano mai stati problemi, fino a quella sera.
 

La mattina Aiolia era andato a scuola e dopo la festicciola organizzata dagli insegnanti nelle ultime ore prese una cassetta prestatagli dal'amico e tornò al tempio.

 

Appena ne vide il titolo Aiolos fu categorico << non mi interessa! Non aprite quella porta?? te lo scordi! >> disse, sequestrando la cassetta.

Il piccolo scoppiò a piangere << ma l'hanno visto tutti! Dicono che sia bello e non così pauroso!! >> tentò di convincerlo, ma non c'era nulla da fare, suo fratello sembrava irremovibile e i due passarono l'allenamento quotidiano quasi senza parlarsi.

Vedere il fratello così, nonostante tutto per Aiolos era dura e mentre il fratellino – a fine allenamento – giocava a pallone coi suoi coetanei lui salì in casa, riprese la cassetta da dove l'aveva riposta e decise di nascondere la vera motivazione al piccolo, perciò si mise a preparare pizze e snack vari, organizzando una piccola sorpresa per il fratello.

 

Aiolia salì poco prima di cena e – sempre con tono freddo – si rivolse al Sagittario << io mi faccio una doccia e vado a guardare un pò di TV... non ho fame >> disse.
Aiolos lo raggiunse, abbracciandolo da dietro, e gli mostrò la cassetta dell'amico << vieni qui piccolino.... c'è la tua pizza preferita, il tuo fratellone e il film che hai portato >> disse, sedendolo con lui sul divano.

 

Le ore successive passarono serene, con il bimbo che guardava il film seduto sulle gambe del fratello - che cercava di mascherare la paura – e a fine film Aiolia sorridendo si voltò << hai paura eh??? ti tremano le gambe.. non mi nascondi niente >> lo prese bonariamente in giro.

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Capitolo 6
*** Odore di pioggia ***


Era già passato qualche anno dalla guerra Sacra, lei era una delle poche superstiti di Rodorio e col tempo aveva rimesso in piedi la bottega del padre distrutta da Minos durante lo scontro in cui perirono lui e Albafica.

Lo ricordava con affetto quel Cavaliere bello e solitario, i suoi amici erano praticamente certi se ne fosse innamorata perdutamente. E forse era veramente così.

 

Un amore non corrisposto, per un giovane che viveva isolato, ma che si era insinuato silenziosamente nel suo cuore, fin da quel giorno di pioggia.

 

Ora lei era li, davanti alla sua bottega, fra le braccia un mantello che le aveva portato il Gran Sacerdote – unico oggetto che poteva toccare senza pericolo – e l'odore di pioggia di cui spesso in quell'autunno le strade di Rodorio erano inpregnate la riportavano ai giorni in cui lui, solitario e maestoso, passeggiava silenziosamente in paese.

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