Mi viene da piangere di Soul Mancini (/viewuser.php?uid=855959)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Naomi ***
Capitolo 2: *** Giulia ***
Capitolo 3: *** Thomas ***
Capitolo 1 *** Naomi ***
Naomi
Non faccio in tempo a uscire dalla piscina che vengo
sommersa da applausi e grida d’approvazione; gli occhi mi si
riempiono dei
flash delle macchine fotografiche.
Corro a recuperare il mio telo blu scuro e mi ci avvolgo,
cercando di placare i leggeri brividi, ma in realtà sono
talmente euforica che
non sento il freddo; le gocce mi si asciugano sulla pelle grazie
all’aria afosa
di inizio luglio.
“Grande Nao, altra meritatissima vittoria!” esclama
il mio
allenatore, materializzandosi accanto a me e lasciandomi
un’affettuosa pacca
sulla spalla.
Sorrido felice e l’asciugamano mi cade di dosso; non mi curo
di raccoglierlo, mi sfilo la cuffia e libero i lunghi capelli corvini.
In men che non si dica, i miei genitori sono accanto a me:
mia madre ha gli occhi lucidi e mi abbraccia commossa, mentre mio padre
mi
guarda con orgoglio e attende pazientemente il suo turno.
“Amore, ci dai un sacco di soddisfazioni” mormora
mia madre,
stringendomi forte a sé, senza curarsi del fatto che ho il
costume e la pelle
ancora umidi.
Ricambio l’abbraccio, raggiante. Sono davvero contenta di
rendere
felici i miei genitori ed essere così coccolata.
Quando mia madre mi lascia andare, mi fiondo tra le braccia
di mio padre e lui mi accarezza affettuosamente la schiena, poi mi
circonda le
spalle con un braccio e mi stringe a sé, facendomi voltare
verso il pubblico
come a volermi mostrare, esporre come un trofeo.
“È uscita dalle scuole medie
col massimo dei voti e adesso vince un’altra gara di nuoto!
Ma dove la trovo,
una figlia così?”
Gli occhi mi si inumidiscono, ma cerco di sorridere ancora e
non mostrarmi troppo emozionata: la rete televisiva locale ci sta
sicuramente
riprendendo per fare un servizio su di me, devo mantenere un contegno.
Ancora stretta al fianco di mio padre, osservo mamma che
rovista nella sua borsetta in cerca di un pacco di fazzoletti. Alla
fine non ce
l’ha fatta, si è commossa, ma come darle torto?
È un momento davvero importante
e delicato.
Alle sue spalle scorgo Giulia e Thomas, i miei due gemelli:
la prima mi sorride debolmente e si sistema gli occhiali sul naso coi
suoi
soliti movimenti maldestri, mentre il secondo schiva abilmente il mio
sguardo e
muove qualche passo avanti e indietro, come se fosse nervoso e non
vedesse
l’ora di andarsene. Storco il naso davanti al suo nuovo
crestino biondo, devo
fargli presente che è orribile.
Non capisco perché quei due non riescano mai a gioire dei
miei successi, perché non si complimentino con me.
È come se ci tenessero a
rovinare i miei bei momenti.
Il mio allenatore, che si trova sul palchetto accanto al
Sindaco della città, mi fa cenno di avvicinarmi: devo andare
a ritirare il mio
premio.
Mio padre scioglie l’abbraccio e mi accarezza i capelli con
dolcezza. “Vai.”
Bacio sulla guancia sia lui che mia madre, prima di correre
verso la scaletta retrostante al palco.
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♠
È stato davvero difficile trovare la giusta idea per questo
contest, credetemi. Alla fine ho deciso di approfondire non solo un mio
OC già
esistente (Giulia), ma anche raccontare della sua famiglia.
Giulia infatti, che in questa flash appare solo
marginalmente, è già apparsa insieme a Vittoria
(la sua compagna di banco) in
alcune mie drabbles, quindi alcuni di voi la conosceranno
già.
Il nome di Naomi non è scelto a caso: vuol dire
“gioia”,
“delizia”… e come vedete, è
l’orgoglio dei suoi genitori.
Nelle prossime due flashfics vi farò conoscere gli altri due
gemelli, già non vedo l’ora *-*
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Capitolo 2 *** Giulia ***
Giulia
Naomi posa lo sguardo su di me, come se per la prima volta
da quando siamo qui si fosse accorta di avere due fratelli. Le sorrido
debolmente, ma la verità è che sto morendo dentro.
Thomas, al mio fianco, cammina avanti e indietro e sembra intenzionato
a creare un solco sul pavimento.
Gli lancio un’occhiataccia. “La smetti? Mi stai
infastidendo.”
“A me infastidisce essere qui, volevo stare a casa a giocare
alla Play” brontola il mio gemello.
Sospiro e mi passo una mano sulla fronte: non posso
biasimarlo, provo le stesse emozioni, anche se le manifesto in maniera
meno
diretta.
Il cuore mi balza nel petto quando vedo Naomi baciare sulla
guancia mamma e papà prima di andare a ritirare il suo
trofeo sul palchetto
allestito a un lato della piscina. I miei genitori la seguono con lo
sguardo,
gli occhi appannati per l’emozione e due enormi sorrisi sulle
labbra.
Sono così orgogliosi di lei.
Naomi è un’eccezionale noutatrice agonistica,
vince un sacco
di gare, e inoltre trova anche il tempo di
studiare, dato che è uscita
dalle scuole medie col massimo dei voti.
A differenza mia. Io sono riuscita a ottenere soltanto
un 8. E nessuno mi dà dei premi per i miei disegni, a
nessuno interessa la mia
arte e il mio sogno di diventare una fumettista. Non ottengo nessun
riconoscimento, quindi sono costretta a vivere nell’ombra di
mia sorella.
Mi viene quasi da piangere a vedere Naomi che stringe la
mano al Sindaco mentre le viene consegnato l’ennesimo trofeo
da esporre in
salotto e un sorriso le illumina il volto così simile al mio.
“Tesoro, fai le foto!” Mia madre mi giunge accanto
e mi dà
un colpetto sul braccio, facendomi sobbalzare.
Trattengo uno sbuffo e porto fuori il cellulare, pronta a
scattare.
Certo, tutti gli obbiettivi devono essere puntati su di
lei, ancora e ancora. Non basta la telecamera della televisione
regionale.
Scaccio quei pensieri, sono decisamente troppo cattivi; in
fondo voglio bene a Naomi e non posso permettere che questa gelosia
rovini il
nostro rapporto.
Mentre sto per scattare l’ennesima foto, Thomas mi si piazza
davanti di proposito per ostacolarmi.
Ridacchio. “Dai, togliti!”
Lui sogghigna a sua volta e mostra il dito medio
all’obbiettivo.
“Thomas! Siamo in un luogo pubblico, abbiamo le telecamere
addosso!” lo rimprovera mamma indignata.
“E allora?” ribatte lui in tono di sfida,
incrociando le
braccia al petto.
Sospiro e sollevo una mano in una tacita richiesta di darci
un taglio. Non è il caso di metterci a litigare in questo
momento.
Anche perché Naomi sta scendendo dal palco con fare
impettito,
sotto lo sguardo ammirato e sognante dei miei genitori.
E ora bisogna fare festa, ancora una volta Naomi ha fatto
faville.
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Non ho tanto altro da dire, faccio solo una domanda a chi
conosceva già il personaggio: cosa ne pensate di Giuli prima
che entrasse al
liceo? ^^
Grazie a tutti coloro che hanno recensito la prima flash e
che decideranno di passare anche qui ♥
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Capitolo 3 *** Thomas ***
Thomas
Tengo lo sguardo fisso
sul mio cellulare, ostentando
completo disinteresse, e ogni tanto getto un’occhiata alla
grande vasca in cui
si sta svolgendo la gara. L’odore del cloro mi dà
la nausea, quest’ambiente
nella sua interezza mi dà la nausea.
I miei genitori che
fanno il tifo sfrenato per Naomi mi
danno il voltastomaco.
“Sta
vincendo anche stavolta” afferma Giulia, seduta alla
mia destra.
Sollevo lo sguardo e
la vedo con la testa leggermente
piegata di lato e le dita sottili che torturano una ciocca di capelli.
Nei suoi
occhi verdi, così simili ai miei, non leggo neanche un
briciolo di euforia.
“Spero che
non vinca” commento, tornando a scorrere la home
di facebook.
La sento sospirare,
poco prima che un boato si propaghi
tutt’attorno a noi.
Non ci credo, Naomi ha
vinto di
nuovo. Ora
sta
uscendo dalla piscina e tutti la acclamano, mentre i miei genitori sono
già
balzati in piedi e si dirigono allegramente ad abbracciare la loro
figlia
preferita.
Del resto lei
dà così tante soddisfazioni…
Vorrei stare
stravaccato su questa sedia a bighellonare col
cellulare fino all’ora di andar via, non ho nessuna
intenzione di assistere al commovente
momento della cerimonia.
“Andiamo?”
mi riporta alla realtà Giulia, mettendosi in
piedi e rivolgendomi uno sguardo complice.
“Vai tu, io
non ne ho voglia.”
“Thomas…”
Mi mordo il labbro
inferiore. Che ne sa lei della mia
situazione? Dice di essere dalla mia parte, ma la verità
è che almeno lei sta
nel mezzo.
È uscita
dalle scuole medie, mentre io sono stato bocciato e
dovrò ripetere la terza. Ovvio, chi poteva essere la
delusione della famiglia
se non io?
Lei disegna, ha una
passione, ha un motivo di orgoglio,
mentre io sono solo uno spaccone che chiede i soldi a mamma e
papà per farsi
uno stupido
crestino biondo.
L’ho fatto
nella speranza di non assomigliare troppo a queste
persone che non definirei nemmeno famiglia.
“Lo so che
sei arrabbiato, ma fallo per me, per favore” mi
implora Giulia con un sospiro, sistemandosi nervosamente gli occhiali
sul naso.
So che odia i litigi.
È sempre così tranquilla e dolce, mia
sorella.
Per lei lo faccio, per
lei mi alzo e raggiungiamo insieme i
miei e Naomi, che intanto si prodigano in un mare di disgustose
smancerie.
Mi viene da ridere e
da piangere contemporaneamente quando
vedo la mia gemella con quel sorriso soddisfatto sul viso. Sa di essere
una
diva, sa di essere amata e ce lo sbatte in faccia.
Comincio a passeggiare
avanti e indietro e mi fisso le
sneakers luride. Se mia madre mi rivolgesse ogni tanto qualche sguardo,
si
accorgerebbe delle mie pessime condizioni e mi rimprovererebbe.
“È
uscita dalle scuole medie col massimo dei voti e adesso
vince un’altra gara di nuoto! Ma dove la trovo, una figlia
così?” sento dire a
mio padre mentre stringe Naomi a sé.
Certo, che brava
figlia…
Sollevo per un attimo
lo sguardo e incrocio quello di Naomi,
schifosamente tronfio.
Sento il sangue
ribollire.
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Chi mi segue fin dagli albori (?), sa che tanti miei
personaggi si chiamano Tommaso/Thomas/Tom/Tommy, quindi
perché creare un altro
OC con questo nome? Semplice: ho scoperto che Thomas vuol dire
“gemello”, e
quale nome più adatto da assegnare a uno dei tre gemelli?
Spero vi sia piaciuto anche lui e spero di essere riuscita a
far emergere le diversità tra i tre personaggi, che vivono
questo momento – la
vittoria di Naomi – in tre modi completamente diversi.
Ho provato a fare un esperimento: la seconda flashfic non
racconta esattamente lo stesso momento della prima, o meglio non nella
sua
interezza, ma riprende anche la parte subito successiva; viceversa, la
terza
racconta il momento subito precedente e poi si ricollega alla prima.
Spero di
non aver combinato un pasticcio, non volevo dare
quell’impressione di
ridondanza ai lettori e mi auguro che per il contest vada bene
ugualmente ^^
Grazie a tutti per aver supportato questo progettino e alla
giudice per aver indetto questo interessantissimo contest, grazie a
tutti e
alla prossima!!! ♥
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