La vita di un cuoco.

di Eltoro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Grigio. ***
Capitolo 2: *** Fiamma. ***



Capitolo 1
*** Grigio. ***


Trenta gradi in quelle quattro mura rendono l'atmosfera sempre più calda e affiatata anche in pieno Inverno. Non è facile come tutti credete essere un cuoco. Speri sempre di arrivare a casa con le gambe che riescano almeno a salire i primi tre gradini di quelle scale di marmo, marmo freddo come l'animo che si spegne quando finisce ogni servizio. Indossi un cappello con uno strappo dietro la nuca che ti tiene ben coperti i capelli, come se non potessero comunque cadere dentro una zuppa o un qualsiasi piatto. Un cappello che tiene ben saldi i capelli, ma che non permette all'aria di passare e di rinfrescare quelle uniche idee che ti rimangono in mente, quelle idee che, se riuscissero ad uscire, sarebbero quelle che ti porterebbero alla ribalta. Sentire quella chiusura a strappo che ti intrappola il cervello, che lascia il segno sulla nuca e che ti fa sentire chiuso in un mondo di pura frenesia. Vogliamo parlare anche dei colori? La cucina è un posto dove devi amare il colore grigio. Molti adesso potrebbero venire a dirmi come mai proprio questo colore, beh, lasciate che ve lo spieghi. Un pomodoro, un peperone, una carota, persino un gambero rosso, ah, su questo avrei da dirvi tanto, ma concentriamoci sui colori. Questi sono ingredienti dai colori vivaci, riconoscibili persino da un bambino su in piatto, ma no! Noi cuochi vediamo solo e unicamente grigio! Il colore dei banconi?Grigio. Il colore della lama dei coltelli?Grigio. Il colore del pentolame?Grigio. Il colore delle celle frigorifere? Grigio! Il colore delle attrezzature? Grigio! Il colore del lavandino?!GRIGIO! HO DETTO GRIGIO, CAZZO! Eh si, entri in cucina con la consapevolezza che dovrai lottare per arrivare a fine servizio, per soddisfare coloro che, con un coltello e una forchetta, distruggeranno la tua creazione, lasciando che il palato si diverta e che crei una festa dentro la bocca. Ora immaginate di combattere su un campo deserto, su una terra arida, dove la fertilità ha deciso di non esserle amica e dove il terreno è talmente consumato, che si sbriciola al tatto. Come vi sentireste a dover combattere lì dentro? COME?! CAZZO! RISPONDETE!....Ah...vi sentireste di morire anche voi, vi sentireste come se la vita fosse di un unico colore, quel colore che vedi tutto il giorno e che ti vien voglia di cancellare dalla mente, ma non puoi. Però, lasciate che vi dica una cosa. Non ci sono solo cose negative, ci sono cose positive, ma è troppo bello raccontarle e anche troppo facile forse. Adesso arriva il momento che qualcuno vi dica la parte negativa, quella dove ogni cuoco la mattina si sveglia, ripensando alle scelte che ha fatto nella sua vita. 
Alla prossima, Eltoro.

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Capitolo 2
*** Fiamma. ***


In questo mestiere si sviluppano diverse capacità. Una di queste potrebbe essere l'abitudine a rimanere chiusi per ore in uno spazio chiuso, con quell'odore di frittura, di bruciato, quell'odore che impregna la tua pelle e che non va via nonostante una doccia calda. Una capacità è quella di poter lavorare a stretto contatto con delle persone, condividere i tuoi pensieri, le tue emozioni, discutere e magari relazionare in modo particolare con qualcuno. Ci sarebbe una lista infinita di capacità da menzionare, ma penso che una delle più segnanti, sia proprio quella della resistenza alle alte temperature. Eh si, noi cuochi sappiamo bene cosa possa significare. Non appena entri in cucina, sai che devi accendere i fornelli e che ognuno di essi sprigionerà una fiamma. Ore e ore davanti ad una fiamma dai colori un pò bizzarri, se ci pensate. Inizia con uno strato sottile di bianco, come se fosse del tutto estraneo alla fonte di calore, prendendo subito una venatura blu. Quel blu sappiamo tutti che deriva dalla presenza di gas e poi abbiamo il colore che più rappresenta il calore:il rosso. Vorrei stare qui a parlarvi di quanto il rosso sia il mio colore preferito, ma non lo farò, perchè, in quella cucina, il rosso puoi solo odiarlo. Ogni volta che priverai  la fiamma della propria padella, essa colpirà il tuo braccio, bruciando la zona superficiale della tua pelle e bruciando anche una parte dei tuoi peli. Non potete immaginare l'odore che sprigiona la pelle bruciata, conoscete quell'odore che viene fuori quando bruciate la pelle del pollo per eliminare le penne? Ecco, inizi a diventare un pollo arrosto! Oh! Giusto! Volete sapere del ritorno di fiamma? O del flambè? Penso che ci sia tanto ancora da dire sulle fiamme, quindi aspetterò il prossimo capitolo dove potrò "sfogarmi" anche contro questi ultimi due elementi.

Posso sembrare uno sciocco, lo so, ma spero che possiate apprezzare il mio intento di parlarvi di qualcosa che difficilmente qualcuno spiega e continuerò ancora a lungo a parlarne. Se volete dire la vostra, sono ben accetti i vostri commenti.
Un grande saluto, Eltoro.

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