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Raggio di sole

A volte gli sembra ancora un sogno, così bello e perfetto che deve fare uno sforzo per ricordarsi che è tutto vero.

È ancora in dormiveglia quando i primi fasci di luce filtrano dalla loro stanza alla Waystation di Indianapolis. Gli occhi sono impastati dal sonno e una parte di lui lo prega perché si alzi e faccia ripiombare l’ambiente nel comfort dell’ombra, ma è troppo pigro per darle davvero ascolto.

Si gira su un fianco, aggrovigliandosi ulteriormente nelle lenzuola sfatte che gli lasciano scoperti i piedi.

Ed è lì che il suo cuore perde un battito e che Leo pensa di essere ancora addormentato; la visione che incontra le sue iridi deve essere di sicuro di un altro pianeta.

La sagoma assopita di Calipso ha un che di quasi magico, sembra una creatura ultraterrena. Il figlio di Efesto non può credere che sia realmente lì, accanto a lui nel suo letto, che la scorsa notte abbiano davvero fatto quello che hanno fatto.

I capelli color caramello della ninfa assumono una sfumatura particolare sotto quelle lame di luce; sono brillanti e chiarissimi, ma non saprebbe dire se più sul ramato o sul biondo.

Fa lo stesso, non ha poi così tanta importanza. Il semidio allunga una mano a sfiorare la guancia di lei, così liscia e morbida, e si bea della sensazione delicata.

Non gli importa se i raggi mattutini trasformano in meglio ogni cosa con il loro tocco leggero, in fondo lui ha avuto la fortuna di essere accarezzato dal raggio di sole più bello, ed steso proprio al suo fianco.

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(Non) un tipo da acqua

Percy non è sicuro che il modo in cui Talia si è dichiarata a Reyna possa funzionare anche per lui e Nico: quasi stendere qualcuno con un fulmine e poi strillargli in faccia che lo si ama gli pare un tantino esagerato, e lui preferisce le vie più semplici. Tipo una bella confessione al mare.

Sono sulla spiaggia del Campo, i due figli dei Pezzi Grossi, e al più grande frulla in testa già da un po’ l’idea di buttarsi ammollo nell’acqua fresca. E vorrebbe far venire con sé anche il Re degli Spettri, visto che sotto il sole estivo sembra sul punto di ebollizione: ha le guance rosse come peperoni…

Il newyorkese afferra l’italiano a tradimento e poi si catapulta verso la distesa azzurra davanti a loro, ignorando gli strilli furiosi dell’altro. Quando finalmente lo lascia andare, scopre che quello si è avvinghiato contro il suo busto e non ha intenzione di mollare la presa. Percy appoggia le mani sui suoi fianchi, per sostenerlo e dargli sicurezza.

Nico avvampa ancora di più e fa per distogliere lo sguardo, ma i suoi occhi rimangono incatenati a quelli dell’altro quando quello apre bocca. – Mi spiace se ti ho spaventato, ma volevo parlare lontano da orecchie indiscrete perché devo dirti qualcosa di importante. Non è da me fare giri di parole, perciò ecco… credo… credo di essermi innamorato di te.

Il figlio di Ade si ammutolisce e fissa incredulo il maggiore, che adesso tace e lo osserva serio in attesa di una sua risposta. È parecchio strano per lui distendere le labbra in un sorriso – un’azione che non è abituato a fare da chissà quanto tempo – e poi annuisce con il capo, pronunciando uno strozzato “sì” che non c’entra niente con la logica del discorso ma che Percy capisce comunque.

In uno slancio di felicità il semidio della Profezia si china a cercare la bocca dell’altro in un tenero bacio a stampo.

Il Re degli Spettri sorride contro le labbra del suo amato. –Percy, adesso però mi potresti riportare a riva per favore?

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Sorrisi rubati

Travis ha l’aura del tipico figlio di Ermes che tende a tenere la gente a distanza per timore di restare fregati: uno sguardo furbo e un sorriso sarcastico che fanno correre la mano subito al portafogli o agli oggetti più preziosi. È scaltro e astuto e, insieme, lui e Connor formano una coppia di ladri temibile.

Solo col tempo, nelle estati in cui è stata con lui al Campo, Katie ha imparato ad andare oltre quella prima impressione e ha superato la sua ostilità verso il maggiore degli Stoll.

Come poi siano passati da ostilità a lei che prima sbatte la testa contro un muro perché, per Demetra, quel ragazzo sarà anche uno sveglio ma a capire i suoi sentimenti non ci arriva proprio e che dopo non si fa problemi a baciarlo nei campi di fragole sotto gli occhi di tutti, nemmeno lei lo sa ancora con chiarezza.

È  successo e basta, e non le dispiace affatto.

Così come non le dispiace che Travis, in concordanza con la sua “tendenza un po’ cleptomane” – caratteristica che stanno tentando di migliorare –, le rubi un sorriso dopo l’altro ogni singolo giorno. Non è un tipo molto romantico, ma ogni momento che la figlia di Demetra trascorre con lui è segnato da una battuta, uno scherzo, una risata per rallegrarla.

E Katie non lo sa o forse ne ha solo una vaga idea, ma ogni sorriso rubatole quando sono insieme è per Travis la cosa più preziosa esistente a questo mondo.

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Opposti molto simili

Nico, con quella sua aria schiva e solitaria, un po’ da tenebroso, non ricalca esattamente l’ideale comune di persona romantica. Quando lui e Will sono in pubblico, non si lascia quasi mai andare a smancerie o dolci effusioni; è già tanto che il figlio di Apollo lo possa abbracciare – ma un abbraccio breve, chiariamo, uno di quelli che dura cinque nanosecondi se va bene – senza finire disintegrato in una pozza d’ombra.

Alcuni ragazzi arrivati da poco non si capacitano di come due persone così agli opposti riescano a stare insieme. I semidei più “anziani” ridacchiano con l’espressione di chi la sa lunga, lasciando non poco confusi i novellini.

Nico e Will sono più simili di quanto uno pensi.

Il figlio di Ade non è il solo che parla l’universale lingua del sarcasmo: il biondo a volte sa essere anche più tagliente, solo che non è molto propenso a dimostrarlo subito. Quando perde definitivamente la pazienza, lì non si risparmia per nessuno. Una volta ha tirato in mezzo anche il povero Cecil, che per una volta non c’entrava proprio niente.

A porte chiuse, poi, il più piccolo non è così scostante come si mostra. Will ci è quasi rimasto quando ha scoperto che Nico va matto per le coccole. Si avvinghia a lui e la tensione abbandona ogni fibra del suo corpo quando il maggiore gioca con le sue ciocche scure.

Will si sente al settimo cielo tutte le volte che stanno insieme abbracciati così, perché l’italiano non è mai stato un amante del contatto fisico e invece con lui dimostra di fidarsi oltre ogni limite, arrivando addirittura ad abbassare le sue difese. Cerca in lui l’affetto che non ha mai avuto, e Will non si tira certo indietro.

Will e Nico possono sembrare il giorno e la notte, diversi e agli antipodi. Eppure anche il giorno e la notte hanno dei punti d’incontro, caratteristiche che li rendono più uguali che mai.

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Hola gente

Questa flash non mi soddisfa molto, non sono convinta al cento per cento del risultato finale ma la pubblico lo stesso perché dubito che avrò sufficiente ispirazione per inventarmi a grandi linee e poi portare effettivamente a termine la storia (della serie, mentre scrivo l'idea finisce per sembrarmi così no sense che non butto giù nemmeno le 300 parole del capitoletto rip)

Cooomunque, parlando di Nico e Will, spero che non risultino ooc: Will un po' incazzoso lo è, non si comporta sempre da raggio di sole, e Nico abbassa quel muro di sarcasmo quando arriva a fidarsi molto di qualcuno quindi immagino che dopo un po' sia riuscito a raggiungere un certo livello di intimità con il figlio di Apollo.. Nel mio headcanon Will è più che contento di dargli tutto l'amore che Nico non ha mai sperimentato dopo la morte di Bianca e la solitudine che ne è conseguita

Ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà e basta

Alla prossima gente

Adios

Energia

Hola gente

Da quanto tempo non aggiorno questa raccolta mado, più di un anno e mezzo

Ho avuto un blocco dello scrittore praticamente dall'inizio di quest'anno (la seconda ondata e le zone rosse che ci tenevano tutti chiusi in casa non hanno aiutato per niente) e così la mia assenza di idee per questo capitoletto è peggiorata sempre di più... Fino a oggi che ho tirato fuori questa cosa qui lol

Ultima precisazione prima di defilarmi perché non si sa mai: il mio intento era solo di contrapporre l'eccesso di energia dovuto all'iperattività che Percy e Annabeth hanno quando sono da soli - e che manifestano in modi differenti - rispetto al senso di rilassamento e di calma che provano quando sono insieme. Spero di non aver banalizzato/sminuito il tema dell'ADHD, sappiate che non era mia intenzione (in caso ovviamente rimedierò il capitolo)

Ringrazio chi recensirà e ancheò chi leggerà e basta

Alla prossima gente

Adios

Ombre e fiamme