Kawaki vs Sarada di Saku88s (/viewuser.php?uid=102726)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Badass Sarada ***
Capitolo 2: *** Amici? Ma anche no ***
Capitolo 3: *** Sguardi irritanti ***
Capitolo 4: *** Soci ***
Capitolo 5: *** Faccia da cazzo ***
Capitolo 6: *** L'assistente ***
Capitolo 7: *** Il diavolo ***
Capitolo 1 *** Badass Sarada ***
Kawaki
vs Sarada
Badass
Sarada
Stessa
ora, stesso tavolo, stessa merda di cibo di quella mensa. Insomma,
per Sarada era una giornata di scuola come un'altra. Nella pausa
pranzo era solita sedere insieme alla compagna di classe, nonché
migliore amica ChoCho.
<<
Secondo me gli piaccio... >>
Sarada
ormai era abituata alle fantasie dell'amica, e anche se sapeva che le
sue supposizioni si rivelavano sempre false, l'ascoltava da buon
amica. Era comunque una fortuna che ChoCho avesse un carattere
superficiale.
Lei
invece era con la testa sulle spalle, si definiva una ragazza
piuttosto forte, forse per via di come era stata cresciuta. In
pratica era stata cresciuta solamente da sua madre, dato che suo
padre faceva il comandante dell'esercito, quindi per cui lo vedeva
raramente. Ma credeva più che altro che avesse preso il carattere
dei suoi genitori; la tenacia e la determinazione di sua madre, e la
fermezza e l'intelligenza di suo padre.
<<
Deve essere timido per non farsi avanti... >> continuò a
parlare tra se e se ChoCho.
Sarada
ridacchiò. Poi fu attirata dalla confusione davanti a lei, oltre le
spalle dell'amica. Si accorse che era il solito gruppo di ragazzi
dell'ultimo anno, era il classico cliché del gruppo di teppisti che
tormentavano i più deboli. Non sopportava quelle persone, e per
fortuna non aveva mai avuto a che farci. Erano in quattro, ma era
solo uno che agiva fomentando il gruppo, ovvero il leader, Kawaki.
In
un giorno come un altro avrebbe ignorato come sempre quelle scenate,
ma vedendo che se la stavano prendendo con la sorella di Boruto, suo
migliore amico e compagno di classe, e dato che quest'ultimo non
c'era perchè malato, non poteva starsene ferma. Si alzò bruscamente
e si avviò verso il gruppo con determinazione.
Con
molti occhi puntati su di lei, attraversò la mensa per poi fermarsi
alle spalle di Kawaki. Incrociò le braccia al petto << Hey tu
brutto stronzo... >>
Kawaki,
come il resto del gruppo, si zittì nel prendere in giro la vittima e
si girò incuriosito. La guardò dalla testa ai piedi, fino a
fermarsi sul suo sguardo incazzato << Ma guarda un po'...
Uchiha Sarada >>
Ovviamente
immaginava che anche lui la conosceva data la fama di suo padre,
tutti nella nazione conoscevano Uchiha Sasuke << Smettila di
bullizzare le persone >>
Si
indicò facendo il finto tonto << Stai parlando con me? >>
<<
Fai poco l'arrogante >>
Kawaki
si arrese << Ascolta... non stavo facendo nulla di male, mi
stavo solo presentando... >> si girò verso la vittima <<
Vero Himawari? >>
Himawari
lo ignorò alzandosi dal tavolo, andandosene.
Kawaki
si rigirò verso Sarada e fece spallucce << Evidentemente è
timida di fronte alla mia bellezza >>
Sarada
capì che lo detestava molto di più di quel che aveva sempre pensato
<< Hah. Bello tu? Ma sei hai dei capelli di merda >>
Lui
alzò un sopracciglio un po' stupito.
<<
E poi il piercing al sopracciglio ti fa sembrare un amante del cazzo
>>
Kawaki
era sempre più colpito dalla cazzutaggine di Sarada.
<<
Quindi vedi di abbassare la cresta, perchè non sei migliore di
nessuno >> Sarada a quel punto girò i tacchi e se ne andò a
testa alta, sotto gli occhi degli altri studenti della scuola.
Seguirono
diversi applausi, e Kawaki non seppe come mai si sentì terribilmente
attratto da lei. Immaginava che quello era l'inizio di una sfida, di
conseguenza gli si formò un sorriso sghembo sulle labbra.
~♥~♥~♥~
Già,
avrete immaginato che amo la coppia KawaSara, sì sì è così, mi
piacciono tantissimo insieme. Mi piacciono anche la BoruSara e la
ShinkiSara, ma Kawaki mi fa letteralmente impazzire.
Questa
sarà una raccolta di Flashfic con protagonisti Kawaki e Sarada, in
contesto Modern!AU. La storia è una, ma tratterò solamente alcune
scene, che saranno tutte collegate in senso cronologico.
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Capitolo 2 *** Amici? Ma anche no ***
Kawaki
vs Sarada
Amici?
Ma anche no
Sarada
stava camminando lungo il corridoio con ChoCho al fianco. Erano
appena uscite dall'aula dopo una lunga e noiosa mattina di lezioni.
<<
Boruto dovrà recuperare un bel po' appena tornerà a scuola >>
parlò ChoCho.
<<
Gli passerò i miei appunti >> come sempre del resto.
<<
Gli hai detto di quello che è successo ieri in mensa? >>
<<
Sì, si è incazzato >>
<<
Credi che appena torna voglia fare a botte con Kawaki? >>
<<
No, l'ho calmato dicendogli che gli ho dato del gay con dei capelli
di merda >> ridacchiò.
ChoCho
rise.
Improvvisamente
Sarada si sentì avvolgere per le spalle da un braccio, non fece
nemmeno in tempo a girarsi per vedere chi era che lo capì sentendo
la voce.
<<
Hey Uchiha... >>
Kawaki.
Se lo scrollò subito di dosso << Non mi toccare >>
Le
si parò davanti, costringendola a fermarsi << Ok, ieri abbiamo
iniziato male, ma- >>
<<
Scusami? >> lo guardò storto.
<<
Stavo dicendo... ma vorrei rimediare e fare amicizia >> finì.
Sarada
era rimasta a bocca aperta.
ChoCho
rimaneva in silenzio mangiando da un sacchetto di patatine, in attesa
della reazione dell'amica.
<<
Amici? Io e te? >> si indicò e indicò lui successivamente.
<<
Perchè no? >>
Sarada
lo osservava in viso; il piccolo tatuaggio sotto l'occhio sinistro,
il piercing al sopracciglio destro, quei capelli stravaganti di due
colori, la parte rasata bionda e la cresta nera, ma soprattutto
quegli occhi grigi perla, la irritavano in una maniera
indescrivibile. Ma che cazzo voleva da lei? Non credeva minimamente
che lui volesse esserle semplicemente sua amica, da un giorno
all'altro per giunta. Sicuramente Kawaki aveva in mente qualcosa. In
quattro anni che frequentava quella scuola, perchè doveva venirle a
rompere le palle adesso? << Non posso essere amica di un bullo
>> deviò lo sguardo << ChoCho andiamo >> lo superò
passandogli di fianco.
Lui
si girò e la guardò allontanarsi << Cambierai idea >>
Sarada
continuò a camminare, sbuffando irritata. Chi cazzo si credeva di
essere?
<<
Sarada, mi sa che ti ha preso di mira >> suppose ChoCho.
Già,
aveva iniziato a pensarlo anche lei. Per una volta ChoCho ci aveva
visto giusto. Qualsiasi cosa Kawaki avesse in mente non l'avrebbe
fregata, non sarebbe diventata la sua prossima vittima, perchè lei
non era debole.
~♥~♥~♥~
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Capitolo 3 *** Sguardi irritanti ***
Kawaki
vs Sarada
Sguardi
irritanti
Un'altra
giornata, un altro giorno di rientro pomeridiano, Sarada, insieme a
ChoCho e Boruto, si era seduta al loro solito tavolo. Con loro questa
volta si erano aggiunti Shikadai e Inojin, anche loro compagni di
classe.
<<
Il professor Aburame sembra sempre stressato >> commentò
Boruto tra un boccone e l'altro.
<<
Per forza, con uno studente chiassoso come te... >> gli rispose
Inojin.
<<
Hey >> gli fece una smorfia.
Tutti
risero. Sarada nel spostare distrattamente lo sguardo si accorse
della chioma bionda e nera di Kawaki a qualche tavolo poco più
avanti. Smise di ridere appena si accorse che la stava guardando. Che
diavolo ha da guardare? Era insieme al suo solito gruppo di
teppisti, ma sembrava che non stesse facendo altro che guardare lei
<< Tsk >> spostò lo sguardo sui propri amici.
Erano
passate un paio di settimane da quando aveva provato ad approcciarsi
con lei, in quel lasso di tempo non aveva più avuto altri
avvicinamenti da parte sua, aveva pensato infatti che avesse capito
che con lei era inutile.
Trovando
la conversazione poco interessante quella dei suoi amici, spostò di
nuovo lo sguardo su Kawaki, solo per vedere se avesse smesso di
guardarla. Ma invece eccolo lì con la sua espressione da
strafottente che sorseggiava da una cannuccia una bibita. La fissava,
la fissava e basta, e questo la irritava. Si sentiva provocata, e
purtroppo per lei le bastava poco per scattare. Per questo si mise a
fissarlo anche lei, con il gomito appoggiato sul tavolo e una mano
sotto il mento. La cosa più irritante però fu che lui sorrise
sghembo, e in modo anche divertito e compiaciuto.
<<
Sarada, che cosa stai guardando? >> le chiese Boruto mentre
guardava nella stessa direzione.
Tutti
al tavolo lo imitarono.
<<
Oh >> commentò ChoCho.
<<
Che diavolo vuole quello stronzo? >> si innervosì Boruto.
Sarada
si ricompose e si imbronciò guardando dall'altra parte <<
Nulla >>
<<
Ma ti stava importunando? >> le chiese Inojin.
<<
Si sta alzando >> disse Shikadai.
<<
Sta venendo qui >> aggiunse ChoCho.
Solo
a quel punto Sarada tornò a guardare il soggetto in questione, lo
vide costeggiarla con un sorriso compiaciuto, lanciandole davanti un
bigliettino piegato, per poi proseguire a camminare verso l'uscita
della mensa. Corrugò la fronte confusa fino a vederlo sparire dietro
l'angolo.
<<
Che cos'è? >> domandò curioso e irritato Boruto.
Sarada
a quel punto lo aprì.
“120
045670089”.
~♥~♥~♥~
Non
provate a comporre il numero, è inventato. xD
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Capitolo 4 *** Soci ***
Kawaki
vs Sarada
Soci
Dopo
aver bussato alla porta dell'ufficio del preside Uzumaki, entrò
appena sentì la sua voce per accoglierla.
<<
Buongiorno preside Uzumaki >>
<<
Buongiorno Sarada >> Naruto le sorrise.
In
piedi e ferma aspettò che parlasse.
<<
Come avrai immaginato ti ho fatta venire per l'evento di Halloween
>>
le allungò dei fogli << Qui ci trovi le indicazioni che ti
servono >>
Li
afferrò << Grazie >>
<<
Sono sicuro che farai un eccellente lavoro >>
Sorrise
soddisfatta.
<<
Un'ultima cosa... >>
In
quel preciso momento bussarono alla porta.
<<
Avanti >>
La
porta si aprì alle spalle di Sarada, incuriosita si girò quanto
bastava per vedere chi fosse. Appena riconobbe la sagoma le fu
automatico alzare gli occhi al cielo.
<<
Kawaki, proprio al momento giusto... >> parlò Naruto.
Kawaki
accennò un ghigno divertito verso Sarada << Mi ha fatto
chiamare? >> si rivolse al preside.
<<
Sì >> si schiarì la voce << Kawaki, dati gli ultimi
eventi di mal condotta, ho pensato a lungo a quale punizione darti,
ma sono arrivato alla conclusione che qualsiasi cosa ti faccia fare
non cambierà i tuoi modi. Quindi ho pensato ad una cosa migliore...
affiancherai Sarada per tutto l'anno scolastico in qualità di suo
assistente >>
<<
Cosa?! >> Sarada sbottò incredula.
Kawaki
ghignò ancora.
<<
Ma preside, lui non è per niente adatto alle questioni
rappresentative degli studenti >> provò a dire.
<<
Lo so bene. Infatti non ti sto dicendo che ti tolgo il titolo di capo
degli studenti, ti sto solo dando un assistente. Sarai sempre tu a
prendere le decisioni >>
<<
Sì, ma signor preside, lui... lui è... >> si trattenne per
non dire parole offensive.
<<
Sarada, tu sei la miglior studente in questa scuola, con la miglior
condotta e voti più alti. Sono sicuro che avrai una buona influenza
su di lui >> Naruto guardò il soggetto con autorità <<
Vero Kawaki? >>
Lui
non si oppose << Spero che Sarada possa condurmi sulla buona
strada >>
Quella
voce lievemente sarcastica la irritava. Già immaginava che avrebbe
avuto problemi con lui intorno.
<<
Questo è lo spirito giusto >> sorrise Naruto.
Naturalmente
non poteva opporsi al preside, qualsiasi cosa diceva, le avrebbe
trovato qualcos'altro da dire. Non voleva nemmeno deluderlo, dato che
lo ammirava molto, quindi si rassegnò. Orgogliosa, fece una smorfia
lievemente imbronciata << Bene. Così sia >>
<<
Bene. Ora potete andare. Buon lavoro ad entrambi >> li congedò.
Appena
uscirono entrambi dall'ufficio. Kawaki le dette un buffetto sotto al
mento << Dato che ora siamo soci, che ne dici di darmi il tuo
numero di telefono? >>
Si
tolse subito quella mano dalla faccia << Così puoi tormentarmi
anche quando non sono a scuola? No, grazie. E se pensi che abbia
salvato il tuo, ti sbagli di grosso, il tuo cazzo di foglietto è
finito dritto nell'immondizia >>
<<
Dai Uchiha, voglio che siamo amici >> le fece una smorfia
arrogante.
Sospirò
<< Te lo dirò un'ultima volta: io e te non saremmo mai amici
>> lo fissò negli occhi con determinazione.
Kawaki
le sorrise sghembo << Vedremo >>
~♥~♥~♥~
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Capitolo 5 *** Faccia da cazzo ***
Kawaki
vs Sarada
Faccia
da cazzo
Ennesimo
giorno di rientro pomeridiano. Come sempre Sarada era in mensa, in
compagnia degli amici, pranzando e chiacchierando allegramente.
Naturalmente ad un certo punto aveva informato ai presenti del suo
nuovo “assistente”.
<<
Che cosa diavolo ha fatto mio padre? >> sbottò Boruto.
<<
Eh già >> con il lato della testa appoggiata al dorso della
mano sospirò piano.
<<
Non può farlo >> sbatté piano un pugno sul tavolo.
<<
Invece può >> lo corresse Shikadai.
<<
Merda, è vero >> fece un smorfia imbronciata.
<<
Sarada, ma a te sta bene? >> le chiese ChoCho.
<<
Ovviamente no >>
<<
Parlerò con mio padre >> si preoccupò Boruto.
<<
No Boruto. Lo sai che ammiro tuo padre, farò e seguirò quello che
mi ha detto >>
<<
Ma se Kawaki ti da problemi? >> le chiese stavolta Inojin.
<<
Lo metterò in riga >> annuì sicura di se.
<<
Infatti, Sarada è una tosta, nessuno le tiene testa >> la
elogiò la migliore amica.
Sorrise
alle sue parole, mentre il suo cellulare le vibrò nella tasca dei
jeans. Nel sentire commentare gli altri amici, guardò sullo schermo.
Un numero che non aveva in rubrica.
122
987654032: Lo so che stai parlando di me, Uchiha.
Si
innervosì subito capendo che era Kawaki. Come cazzo aveva avuto il
suo numero? Si guardò attorno per vedere dove fosse, ma non lo vide
al solito tavolo, nemmeno in altri.
122
987654032: Sono qui.
La
stava facendo innervosire con quel suo modo da strafottente. Si
guardò ancora attorno e dopo vari tentativi lo vide vicino
all'ingresso della mensa, in piedi e appoggiato con la schiena al
muro, la guardava con un sorriso compiaciuto. Non lo sopportava quel
sorrisetto del cazzo. Lo vide abbassare lo sguardo sul telefono e
digitare sullo schermo. Un momento dopo sentì di nuovo il suo
vibrare.
122
987654032: Mi hai trovato :D
Ma
la prendeva per il culo? Ancora più innervosita, digitò velocemente
sullo schermo.
Sarada:
Chi cazzo ti ha dato il numero?
122
987654032: Ho i miei informatori.
Lo
odiava sempre di più.
Sarada:
Avrai sicuramente ricattato una delle tue vittime. Non ti senti una
faccia da cazzo?
122
987654032: Così mi offendi. Ma ti perdono :D
Era
sbalordita da cotanta arroganza.
Sarada:
Vai a fanculo.
<<
Sarada, tutto ok? >> le chiese Boruto.
Alzò
lo sguardo sul migliore amico e sorrise << Certo >>
<<
Andiamo un po' in cortile? C'è un sole bellissimo >> propose.
Annuì.
Il
gruppetto si alzò e si diresse verso l'uscita della mensa. Nel
camminare fiancheggiarono proprio Kawaki, tutti gli dettero
un'occhiata fugace e contrariata. Quando fu il momento di Sarada, lo
guardò appositamente con sfida, se Kawaki voleva la guerra, allora
guerra sia.
Kawaki
le fece un ghigno divertito.
Solo
quando lo superò riprese il telefono tra le mani e salvò il suo
numero in rubrica.
Faccia
da cazzo salvato in rubrica.
~♥~♥~♥~
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Capitolo 6 *** L'assistente ***
Kawaki
vs Sarada
L'assistente
Come
da perfetta rappresentante degli studenti, si era messa subito
all'opera per organizzare la festività di Halloween. Aveva fatto una
lista dell'oggettistica che serviva per addobbare la scuola, una
lista di dolcetti da regalare e anche un piano per come sistemare il
tutto.
Dopo
le lezioni mattutine, si era sistemata nell'aula di arte, per poter
prendere spunto per qualche idea. Aveva portato con se un cestino del
pranzo, appositamente preparato da sua madre, sapendo che si sarebbe
trattenuta a scuola nel pomeriggio.
Non
c'era il rientro pomeridiano, e in giro c'erano pochissimi studenti,
solo quelli che avevano le attività extrascolastiche o che andavano
a studiare in biblioteca.
Era
con gli occhi abbassati sul foglio, quando sentì la presenza di
qualcuno entrare per la porta dell'aula. Alzò lo sguardo, e le fu
spontaneo alzare gli occhi al cielo.
<<
Ecco dove ti eri nascosta >>
Kawaki
le si era seduto davanti, dalla parte opposta del tavolo con un
sorriso strafottente sulle labbra.
<<
Potevi mandarmi un messaggio che eri qui. Il mio numero ce l'hai
>>
si sistemò stortamente sulla sedia, con un braccio buttato
all'indietro sullo schienale.
Molto
divertente. Gli sorrise sarcasticamente.
<<
Questo cos'è? >> Kawaki toccò con curiosità il contenitore
sul tavolo.
Sarada
si affrettò ad afferrarlo e tirarlo verso di se << Sei venuto
qui solo a rompermi le palle? >>
<<
In verità sono venuto ad aiutarti, la tua compagna Sumire mi ha
detto che saresti rimasta a scuola per organizzare l'evento di
Halloween >>
<<
Non ho bisogno del tuo aiuto >>
<<
Sono il tuo assistente, ricordi? E poi, non dirmi che non ti importa
di fare bella figura con il preside? >> le sorrise compiaciuto.
Era
insopportabile quando usava quel poco di cervello che aveva <<
Tsk >>
<<
Quindi? >>
<<
Quindi smettila di fare lo sbruffone e aiutami ad organizzare come
sistemare la palestra per il ballo in costume >>
<<
Con lo stomaco pieno si pensa meglio >>
Sarada
sospirò, sapendo che Kawaki non avrebbe smesso di tormentarla se non
gli avrebbe dato retta.
Aprì
il contenitore, mettendo in mostra il contenuto con il pranzo. Se lo
avvicinò di più a se, facendogli intendere che non glie l'avrebbe
offerto. Subito dopo gli sorrise con sfida mentre prendeva tra le
bacchette un gamberetto impanato.
Kawaki
ridacchiò divertito. Poi alzò lo sguardo verso la porta facendo un
segno a qualcuno.
<<
Ecco Kawaki-kun. Ho preso tutto quello che mi hai chiesto >>
Una
ragazza del secondo anno, rossa in viso e un po' impacciata, gli
aveva portato un cestino del pranzo.
<<
Grazie. Ora puoi andare >> la salutò frettolosamente. Appena
la ragazza uscì, Kawaki si accorse dello sguardo accusatorio di
Sarada << Che c'è? Non posso avere anche io un'assistente?
>>
Sarada
non si riuscì nell'astenersi nel commentare << Sei proprio una
faccia da cazzo >>
Kawaki
ridacchiò mentre aveva iniziato ad apparecchiarsi il pranzo sul
tavolo.
Sarada
si stupì di se stessa quando le venne quasi da ridere. Per fortuna
nascose subito il sorriso, dandosi un contegno.
~♥~♥~♥~
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Capitolo 7 *** Il diavolo ***
Il diavolo
Erano passate altre tre settimane, ed era arrivato il giorno della festa di Halloween. Sarada alla fine con tanta pazienza era riuscita a sopportare le continue provocazioni di Kawaki. Si era imposta di farlo per poter adempiere al completamento dell'organizzazione dell'evento, ci teneva molto a fare bella figura, soprattutto sul preside Uzumaki.
Era quindi pomeriggio, e gli studenti e i professori della scuola avevano iniziato a riempire la palestra. Sarada aveva scelto un costume da diavolo, che si era procurata un mese prima.
<< Wow, hai fatto un lavoro straordinario >> ChoCho vestita da una sorta di gatto ammirava la palestra addobbata.
Sarada era entusiasta nel vedere l'amica e gli altri studenti fare complimenti, stuzzicando dolcetti ai tavoli e fare balli sul posto al ritmo di musica.
<< Questa musica spacca! >> sbottò euforico Boruto in versione vampiro.
Sarada rise sarcasticamente << Già... >> se solo avesse saputo che la playlist l'aveva scelta Kawaki, non avrebbe esultato.
Doveva ammettere che Kawaki aveva scelto molto bene la musica a tema, era stato bravo. Solo in quello lo era, ovviamente. Tutto il resto non era commentabile.
<< Ancora quello stronzo, ultimamente è sempre tra i piedi >> borbottò Boruto.
Sarada notando l'amico guardare alle sue spalle, immaginò che stesse arrivando proprio il soggetto dei suoi pensieri. Così sospirò seccata anticipatamente mentre si girava su stessa. Eh no cazzo. Quello stronzo era vestito da diavolo.
<< Vedo che mi hai copiato il costume >> Kawaki sorrise compiaciuto.
Era incredula << Cosa?! Io? >> lo squadrò dalla testa ai piedi, finendo sul forcone che aveva in mano << Semmai sei tu che mi hai copiata. Come facevi a sapere da cosa mi travestivo? >>
<< Mi stai forse accusando che ti abbia spiata in qualche modo? >>
Quella sua espressione arrogante la faceva innervosire ogni volta << Probabilmente avrai minacciato qualche altra vittima per poter estorcere delle informazioni su di me. Anzi, ne sono sicura >>
Boruto lo fissava malamente con una perenne smorfia sulle labbra.
Kawaki fece un passo verso di lei, porgendosi un pò in avanti, tanto da avere a poca distanza i loro visi << Allora vuol dire che impersonifico bene il personaggio >> alla fine sorrise di nuovo compiaciuto.
Quindi era così come diceva lei, lo confermava anche. Era davvero insopportabile. Ma lei non aveva mai smesso di fissarlo negli occhi << Lo sai... >> gli sorrise con sfida << ...al diavolo non si addice quella tua faccia da cazzo. Così lo offendi >>
Boruto rise sotto i baffi, mentre ChoCho si limitò ad annuire con approvazione.
Kawaki sorrise divertito, ormai i loro battibecchi erano diventati il suo passatempo preferito << Sei proprio perfida >>
Sarada si era fatta prendere dalle provocazioni che senza volere si ritrovò a giocare di ruolo. Infatti puntò il suo forcone contro il suo petto facendo pressione per allontanarlo << Esatto. Perché io sono il vero diavolo >> sorrise ancora compiaciuta.
Kawaki fece il segno di resa, divertito dalla scena.
<< Sono arrivati anche Inojin e Shikadai >> ChoCho salutò verso l'entrata della palestra.
<< Andiamo >> Sarada non ci pensò due volte a muoversi, incamminandosi verso gli altri amici.
Kawaki la vide dargli le spalle, mentre si allontanava << Sei proprio la regina dell'inferno >>
Non sapeva il perché, ma le venne da sorridere divertita. In ogni caso era determinata a vincere, perché i bulli come lui dovevano perdere.
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