One Decameron

di AgnesNelCuore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 2: *** Essere o non essere ***
Capitolo 3: *** Harry e la paranoia notturna di Louis ***
Capitolo 4: *** Niall alla ricerca della cipolla perduta ***
Capitolo 5: *** Liam e la fobia dei cucchiai - le origini ***
Capitolo 6: *** Zayn e il gatto nano mannaro ***
Capitolo 7: *** Louis e il rapimento alieno ***
Capitolo 8: *** Il teatrino di Freddie ***
Capitolo 9: *** Pictionary ***
Capitolo 10: *** Harry e la vita dopo il pesce di Eroda ***
Capitolo 11: *** Niall e la torta gigante carnivora ***
Capitolo 12: *** Liam e il primo giorno di asilo...di Bear ***
Capitolo 13: *** Zayn e l'avversione per le giraffe ***
Capitolo 14: *** Louis e la love story con Kevin ***
Capitolo 15: *** Twister ***
Capitolo 16: *** Shanghai ***
Capitolo 17: *** Come Harry ha ucciso Kev-no!-obblig-ehm-convinto Kevin a mollare Louis ***
Capitolo 18: *** Jenga ***
Capitolo 19: *** Indovina chi? ***
Capitolo 20: *** Indovina la canzone ***
Capitolo 21: *** Monopoli ***
Capitolo 22: *** Trivial Pursuit ***
Capitolo 23: *** Il gioco del mimo ***
Capitolo 24: *** Memory ***
Capitolo 25: *** Scarabeo ***



Capitolo 1
*** L'inizio della fine ***


S.s. (che -per chi di voi ignorasse la cosa- significa Sopra Scritto)
1) Sembra stupido dirlo, ma...ANDATE IN ORDINE!!! E' una storia unica, non una raccolta, quindi i capitoli sono legati tra loro e leggere prima il 2 dell'1 non fa capire pezzi interi di trama. 
2) Consigliamo di leggere anche le note finali, perché spesso inseriamo info per il capitolo dopo o, addirittura, scenette brevi che verranno citate all'interno del capitolo successivo. 
3) In alcuni capitoli ci sono link di canzoni o altro, quindi, se vi va, apriteli e mettete la melodia in sottofondo: potrebbe essere piacevole. 
4) DIVERTITEVI!!





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One Decameron
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Princess Park. Giorno imprecisato della Quarantena COVID-19. Orario indefinito.
 

L'inizio della fine


Al OneDirectionFloor -ok, non è il massimo come nome, ma l’ha deciso Niall in un momento di disperazione ed astinenza da cibo e nessuno ha ancora avuto sbatti di cambiarlo- 5 ragazzi sono chiusi in casa da qualche giorno.
A momenti alterni, da due dei tre appartamenti arrivano suoni alquanto molesti (e vietati ai minori). Nel terzo, invece, un irlandese di nostra conoscenza sta tentando di tutto per combattere la noia da isolamento forzato: ha cominciato col lanciare parecchi hashtag alla #Horanathome, per poi finire a far fare il tour della casa tramite dirette su Instagram. Dopo cover su cover delle sue stesse canzoni e spaciugate di naso e capelli su richiesta della fan (sempre cercando -e fallendo- di non essere troppo palese nel confermare la Larry, come richiesto dalle ragazze), ora si ritrova sul divano a sbuffare e a bere birra. La noia.
Purtroppo per lui, durante una pausa dalle sue attività “ludiche” con Harry, Louis ha deciso di aggiornarsi sulle novità del mondo esterno e ha beccato per sbaglio l’ultima live del biondo. O meglio: la live incriminata del biondo.
Il castano si prende fra le dita la radice del naso, esasperato.
«Non ci credo: l’ha fatto davvero.». Uno sbuffo.
Harry alza leggermente la testa dal cuscino.
«Che succede, Lou?» gli chiede.
«Niall.» risponde laconico il maggiore mentre recupera in fretta boxer e pantaloni della tuta.
Sommariamente vestito, si dirige a passo di marcia verso la porta d’ingresso del loro appartamento, borbottando maledizioni contro il biondo.
«NIALL!» urla una volta sul pianerottolo.
Il sopracitato sobbalza, rischiando di far cadere la birra in equilibrio precario sul bracciolo del divano, e corre ad aprire.
«Louis, smettila di fare casino che la signora del piano di sotto ti sente.» gli intima.
La frase lascia il castano confuso. Per fortuna, Harry arriva in suo soccorso.
«Lou, amore, non c’è nessuno al piano di sotto. Concentrati.». 
«Giusto, dicevo:» si riprende il maggiore tornando a puntare l’irlandese «NIALLER, PIANTALA! PIANTALA DI CONTINUARE A DIRE IN GIRO CHE IO E HARRY STIAMO INSIEME!».
«Ma è vero.» fa notare il biondo con la sua migliore voce da cucciolo «Siete pure sposati!».
«DETTAGLI: ABBIAMO UN FOTTUTO CONTRATTO! SE LO DICI IN GIRO FINIAMO TUTTI SOTTO I PONTI!»
«Ma almeno le fan saranno contente!». Un sorriso malizioso.
Harry sbianca. «Louis! Lou, come lo manteniamo Freddie se finiamo sotto i ponti?» chiede disperato.
«Raggio di sole, non ti preoccupare: non finiremo sotto i ponti,» la voce calda come miele, poi...la possessione «PERCHÉ ADESSO NIALL LA SMETTE!».
In quel momento, si sente la maniglia dell’ultimo appartamento abbassarsi -le chiavi erano state abolite anni prima-.
«Basta fare casino o la signora del piano di sotto si lamenterà.» li riprende Liam che è spuntato in quel momento.
Louis si blocca, sempre confuso.
Harry alza gli occhi al cielo.
«Ma allora lo fate apposta!» poi si rivolge al liscio «Amore, siamo sempre al piano terra e non ci sono altri appartamenti sotto di noi: ti stanno prendendo in giro, cucciolo.»
Il maggiore sbatte le palpebre.
«Pecchè mi prendono tutti in giro?» chiede timido.
«Perché sei basso e tardo.» dice Niall a mezza voce, ma fortunatamente il castano è troppo intento a godersi i grattini di Harry per ribattere.
«La questione rimane:» riprende Liam «piantatela di fare casino!».
«Ma Niall dice al mondo che la Larry esiste !» protesta Louis.
«Ma il mondo deve sapere!» si difende il biondo.
«Effettivamente ha ragione, Lou.» lo appoggia Liam «Anch'io sto ancora aspettando la conferma ufficiale.».
«La stiamo aspettando tutti.» gli dà manforte Zayn, apparso alle sue spalle.
«Ehm...Liam...guarda che c’eravate anche voi al matrimonio.» gli fa notare Harry.
«Sbaglio o mi ha fatto da damigella?» chiede Louis, sempre più confuso. Il riccio annuisce.
«Ehi!» protesta il sopracitato «Io ero il testimone! Zayn era la damigella!». Il moro sbatte le palpebre con un sorriso civettuolo.
«Ragazzi!» li richiama Niall «Io mi sto comunque annoiando, quindi o vi viene in mente qualcosa o io torno a fare live Larry e a controllare le telecamere che ho installato in camera loro.».
«Cosa?»
«Cosa?»
«Cos’hai appena detto, Nì?» chiede Louis, incazzato.
«Nulla. Io? Niente. Che mi sto annoiando.»
«Dopo quello.»
«Che sto facendo dirette su Instagram.»
«Subito dopo.» lo incalza ancora il liscio.
«Niente, perché?» risponde con sguardo innocente il biondo.
«NIALLER.» ringhia Louis pronto a morderlo.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore di tutti i componenti di band, decide di intervenire e sedare la situazione.
«Ok, stop! Ci vediamo tutti tra 10 minuti a casa di Louis ed Harry. Portate cibo e cuscini.» ordina.
«Cosa? No!» protesta Louis.
Harry, invece, si mette a saltellare tutto contento: «Sììì, stiamo tutti insieme!! Lou, Lou, che bello! Non sei contento? Passeremo del tempo con i nostri amici! Sìììììììì!».
Louis capitola alla reazione del più piccolo, senza però smettere di meditare vendetta nei confronti di Payno.
«Ok,» acconsente laconico «tra 10 minuti da noi.» poi fa per rientrare in casa, seguito da Harry, ma si blocca ghignante al sentire Liam dire: «Ah, Nì, vedi di far sparire quelle telecamere!».
Detto questo, le tre porte si richiudono e sul pianerottolo torna un po’ di silenzio.
 
 
Louis spera fortemente che se ne siano dimenticati. Sta guardando Harry sistemare cuscini e disporre puff per tutto il loro salotto e spera davvero che gli altri tre li lascino in pace, ma, purtroppo per lui, nessuno di loro soffre di Alzheimer. Ma soprattutto, sono talmente merde che, anche in mancanza di un “appuntamento” gli avrebbero comunque dato fastidio a prescindere.
Infatti, dieci minuti dopo, sono già piazzati sul tappeto del salotto a fare casino e a buttare all'aria patatine. Li odia, davvero: hanno sventato tutti i suoi buoni propositi per l’anno nuovo -già iniziato da tre mesi, ma dettagli-, anche se, in mancanza dell’abituale tweet di suo marito che augura al mondo “buon anno”, Louis non è ancora certo che sia effettivamente iniziato il 2020. Certo, il fatto che l’assenza del tweet possa essere colpa sua è tutt'altra storia. Non è colpa sua se la prima settimana dell’anno sono a malapena scesi dal letto! Aspetta... Sì, è colpa sua.
«Ragazzi, vi informo che questa vostra improvvisata ha interrotto i miei tentativi di mettere incinta Harry.» sbuffa sedendosi su uno dei puff «Giusto per dare un fratellino a Freddie.».
«...o una sorellina.» sospira trasognante il riccio «La chiameremo Gemma Junior.» il liscio sbianca «Anzi, meglio ancora: Gemma Charlotte Junior.». Louis ha un mancamento.
Zayn prende ad agitargli un ventaglio con le piume rosa contro il viso. Non chiedetevi da dove arrivi. Niall continua a sgranocchiare patatine.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore dei casi disperati e delle verità universali, invece, fa notare: «Non vorrei dirvelo, ma Harry non può rimanere incinta. Puoi stare tranquillo, Louis.».
Il liscio si riprende a quella notizia, ma, in compenso, a Harry vengono gli occhi lucidi.
«Pecché non posso fare i bimbi?» il labbruccio sporgente, poi si gira verso Louis «Lou! Lou sono cattivi...dicono che non posso avere i bimbi!».
Louis lo abbraccia e gli accarezza i capelli, mentre guarda male Liam.
Zayn compare con dei fazzoletti.
«No, amore mio bellissimo, non ascoltarli.» gli sussurra tra un bacio e l’altro «Stanno scherzando.» poi la possessione «VERO, PAYNO?!?!».
Il castano si arrende e fa cadere il discorso, decidendo che avrebbe rischiato meno la vita cercando di rubare patatine a Niall -e già quello è uno sport estremo a livelli assurdi: devi farti l’assicurazione per la vita prima di tentare l’approccio-. Incredibilmente, riesce a conquistare una manciata di nachos senza essere costretto a dover fare il cosplay di Capitan Uncino a vita.
Anni e anni di pratica.
«Comunque, malgrado quello che Tommo possa pensare, non vi ho fatto venire qui per rompere le scatole ai due conigli in calore,» fa una pausa molto eloquente con tanto di occhiata alla “Sto parlando di voi; sì sì, proprio di voi” «bensì per rendere questa quarantena un po’ più leggera.».
«Sarebbe?» indaga Niall sputacchiando briciole su tutto il tappeto.
Harry e Louis aggrottano le sopracciglia. Perfino Zayn e i soprammobili sembrano confusi. Anche i due cani dei padroni di casa, tranquilli nella cuccia all'angolo fino ad un attimo prima, alzano la testa per tentare di capire, ma poi, visto che sono stati addestrati da Louis, rinunciano e tornano a sonnecchiare.
 
[Nota per il lettore] Vorremmo farvi notare che i due conigli in calore -come il saggio Liam li ha giustamente definiti- avrebbero la scusa per uscire, ma preferiscono stare in casa a fare altro.
Detto questo, continuiamo...
 
«Un’idea per passare il tempo.» tenta di spiegarsi Liam.
«Payno, già ti odio.» lo interrompe Louis, facendo sedere -o sdraiare, visto il puff su cui è slandronato- più comodamente Harry sulle sue gambe «Ti conviene che non sia una delle tue brillanti idee da secchione.».
«Non è colpa mia se avrei dovuto fare il M.I.T., ma ho trovato 4 idioti che mi hanno trascinato sulla cattiva strada.».
«Disse quello che tentò XFactor per due volte.» borbotta Niall a mezza voce.
Liam lo ignora e prosegue ad esporre la sua idea.
«Ci faremo aiutare dagli antichi.».
«Quelli di Underworld?» chiede Zayn.
«Che?! No!» ribatte scioccato «Intendevo gli scrittori antichi.».
«Come Jane Austen?» domanda Louis con la stessa enfasi di un bambino che sa la risposta alla domanda della maestra.
«Esatto!» esclama Liam, esaltato più del castano. Non ci può credere: Louis conosce la letteratura antica? Roba da apocalisse! Non è che per caso è tutta colpa del nano questa storia del COVID?
«Ah, ok, anche perché è l’unica che conosco.» fa spallucce.  
Come non detto: ipotesi morta in partenza.
«L’ho obbligato a vedere il film con le gemelle.» precisa Harry.
«Ho avuto gli incubi a causa di quella donna.» ansima, melodrammatico.
Liam si sbatte una mano sulla fronte, poi, disperato, si rivolge a Harry: «Ma tu che leggi e sei acculturato...come fai a stare con uno così?».
Il riccio fissa l’amico per un attimo, poi si volta verso Louis e sbava estasiato.
«Chiaro.» deduce Zayn «Anche tu, amore...cazzo chiedi? Ѐ come domandare a Niall “hai fame?”.» - «Sì!» risponde prontamente il biondo alzando la testa dal tubo di Pringles «Possiamo ordinare una pizza...o un kebab...qualcosa...basta che sia commestibile.».
«Nì, la maggior parte dei ristoranti sono chiusi.» gli fa notare Louis.
 
[Nota per il lettore] Anche se Harry sa cucinare, Louis conosce comunque a memoria i numeri dei migliori ristoranti d’asporto della città (“Grazie, Niall.”), perché dopo certe attività è meglio per lui tenere a letto il riccio il più a lungo possibile. Sia mai che gli venga voglia di un secondo...un terzo...un quarto...un quinto...chi più ne ha, più ne metta...round. Aveva anche deciso di battere il record di 40 giorni per sfruttare al meglio l’internamento forzato. Inutile ripetere che Liam gli ha rovinato i piani. Ancora medita vendetta.
Comunque...
 
«Oh, peccato...» esala il povero Niall alla notizia.
Liam emette un verso esasperato: «Concentratevi! Dicevo: pensavo di imitare il modello che un poeta antico adottò durante la pestilenza del 1348.».
Harry alza la testa esaltato.
«Sì sì! Boccaccio! Ѐ uno scrittore italiano!» esclama, poi prende un libro appoggiato sul tavolino del salotto «Io sto studiando l’italiano!» fa sapere, tutto contento, mostrando il manuale di lingua con il Tricolore al centro.
«Visto?» lo addita Louis guardando Liam «Basta lui per tutti e due. Ma poi...» aggrotta la fronte «ripeti la parola che hai detto, Haz.».
«Che sto studiando l’italiano!» esclama nuovamente il riccio, mostrando fiero il libro che ha ancora in mano.
«No, l’altra.».
Harry si mette un dito vicino alle labbra, pensieroso.
«Boccaccio?».
«Haz...» Louis sorride malizioso «non puoi farmi proposte sconce davanti ai ragazzi: Niall è già pronto con la telecamera.». Il biondo, colto in flagrante, si affretta a far sparire la cinepresa professionale che ha montato in 3 nano secondi. Non appena ha visto l’espressione di Louis.
«Che c’è?» chiede allo sguardo di rimprovero di Liam «IL MONDO DEVE SAPERE!» urla prima di correre in cucina e ricomparire poco dopo con delle alette di pollo fumanti. Harry non ricorda di averle comprate, ma dettagli.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore della storia e della letteratura dagli attacchi di incolti e incivili di ogni genere, si affretta a precisare: «Boccaccio è un nome, non un sinonimo per un lavoretto di bocca!» si spalma una mano sul viso «Ha scritto un’opera in cui 10 ragazzi si rinchiudono in un podere di campagna e si raccontano storie per passare il tempo. 10 novelle ciascuno per 10 giorni.».
«Quindi?» chiede Louis che ancora non ha capito una mazza.
«Vuoi che ci mettiamo a raccontarci storie?» ipotizza Zayn.
«Esatto.» conferma «Ma non cinque al giorno: vi perderei per strada se vi chiedessi una cosa del genere.».
Louis tira un sospiro di sollievo.
«Una alla settimana. Ciascuno.» precisa il castano quando vede Niall che tenta la fuga «Vi scegliete un giorno a testa e vi inventate una storia.».
«Quindi saremmo impegnati solo per 5 giorni la settimana?» chiede Louis, esaltato, che sta già progettando una sessione di 48h di ...beh, avete capito.
«No,» lo smonta Liam «nei weekend, con la scusa che Freddie a volte è qui da voi, giochi in scatola!».
 
[Nota per il lettore] Sì, Louis si è dimenticato che avrebbe visto suo figlio di 4 anni per due weekend al mese, ma capitelo: Harry gli dà alla testa peggio dei funghetti di cui si fa il riccio stesso.
 
Il castano si affloscia, ma non può farci nulla. Harry batte le mani tutto contento. Niall tenta di fuggire, mentre Zayn prova in tutti modi a far desistere il fidanzato. Ma Liam è irremovibile: distribuisce i turni e dà appuntamento a tutti per il giorno dopo alle 14 (erano pur sempre in vacanza).
Questo è l’inizio della fine, il momento in cui tutto comincia a degenerare.
(Più di quanto lo sia già.) 








NOTE DELLE AUTRICI
Eccoci arrivate alla fine del prologo. 

 
Prossimo episodio: "Giorno 1 - Essere o non essere

Nella speranza che Niall collezioni tanti sex tape Larry, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 

P.s. Fate i bravi e restate a casa! Se ce la fanno i 1D, ce la fate anche voi! Forza e coraggio, gente, che di fic da leggere ce ne sono!

 

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Capitolo 2
*** Essere o non essere ***


 
Giorno 1. Domenica. h14:00.
 

Essere o non essere


Harry mugugna nel sonno e si rigira alla ricerca delle braccia di Louis. Il maggiore, in automatico, se lo stringe al petto e torna a dormire.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore delle giornate splendide ed assolate, entra in quel momento nella stanza e spalanca finestre e persiane. Il sole di marzo invade la stanza.
«Sorgete e brillate, mie splendide fatine del bosco.» annuncia «Oggi è una giornata meravigliosa e anche gli uccellini la celebrano col loro canto melodioso.».
Ogni frase seguita da un jingle appositamente composto da Niall che lo sta strimpellando con la sua chitarra.
«Louuuuuuuuu,» mugugna Harry scuotendo il maggiore «solo io sento Liam che ci è venuto a svegliare?».
«Dormi, H. Sicuramente Payno non ha istinti suicidi, perlomeno non la domenica mattina.» stringe il più piccolo e mormora ancora «Gli aizzerei contro i cani se si azzardasse a disturbarci così presto.».
«Ma sono le 14!» protesta Liam «Alzate il culo!» - «Liam!» lo rimprovera Zayn con un occhiataccia da moglie isterica «Non dire le parole davanti al bimbo!».
Niall alza la testa esaltato: «C’è Freddie?».
«Nì, non credi che se oggi ci fosse stato qui Freddie, avrebbe dovuto esserci anche ieri?» gli fa notare il castano.
«Giusto...». Il biondo si spegne.
«Mi riferivo a te.» chiarisce Zayn.
L’irlandese mette il broncio.
«Ma io non sono un bimbo.» protesta «Io sono grande! Quello basso è Louis.».
«Sta zitto, Nialler.» mormora il liscio ancora mezzo addormentato «Perché sto parlando con te? Sei frutto della mia immaginazione: non dovrei parlare con te.».
«Lou,» geme con fare rassegnato il marito «credo che a questo punto non siano più solo frutto della nostra immaginazione...non possiamo mica star facendo lo stesso incubo, no?».
Louis si azzarda ad aprire un occhio. Solo uno: se li avesse visti tutti e tre contemporaneamente avrebbe certamente avuto un infarto. Così, invece, riesce a registrare la situazione senza rischiare la vita.
Ѐ comunque devastante.
Si tira su a sedere di scatto.
«LIAM JAMES PAYNE!!!!» urla «CHE CAZZO CI FAI QUI?!».
Il castano alza gli occhi al cielo.
«Oh andiamo, Tommo: avrei potuto scoprirvi e mostrare al mondo come siete nudi come due vermi lì sotto.» ribatte santo Liam da Wolverhampton, protettore delle nudità altrui «Niall era già pronto con la telecamera.».
Il biondo nasconde la cinepresa dietro la schiena.
«Nu.» sillaba con un faccino angelico che invece dice “Sono colpevole” a lettere cubitali.
«Mettetevi addosso qualcosa e raggiungeteci in cucina.» ordina Liam «Vi concedo 10 minuti, poi vi mando Niall nudo a suonare la Ballata del Lepricauno.».
«Posso fare anche la danza irlandese?» chiede il biondo tutto contento.
«Certo.» acconsente il castano scompigliando i capelli all'amico.
«Sìììììììììììììì» - «Noooooooooooo» protesta invece un Tomlinson di nostra conoscenza.
«Lou, ti prego, falli smettere.» piagnucola Haz, ancora nascosto sotto le coperte.
Il maggiore ringhia ai tre ragazzi, intimando loro di uscire.
Zayn si attarda un momento e lancia la frase che fa scattare Harry.
«Ho chiesto a mia madre la ricetta dei tacos e del couscous: sono in cucina!». Sgancia la bomba, poi esce.
Non serve altro: il riccio trascina Louis giù dal letto e in 10 secondi sono sommariamente presentabili e seduti al tavolo con gli altri.

[Nota per il lettore] Per gli standard “di decoro e presentabilità” che hanno loro cinque quando sono da soli, avrebbero anche potuto presentarsi in tanga che nessuno avrebbe avuto problemi. Forse Louis, ma solo perché soffre di harrite cronica: l’ossessione nei confronti di Harry. Capitelo: è incurabile.
 
Stanno mangiando tranquilli, quando viene sganciata la seconda bomba.
«Quindi oggi che gioco facciamo?» chiede l’irlandese.
«Visto che Freddie è da Bric-ehm-Brianna, penso che oggi potevamo scatenarci un po’ di più.» suggerisce Liam.
«Dillo, amore: non tenerci sulle spine.» lo incoraggia Zayn, schioccandogli un bacio sulla guancia.
Liam appoggia una mano sul ginocchio del compagno, poi risponde: «Pensavo a “Essere o non essere”.».
Quattro paia si occhi si puntano su di lui, interrogativi.


Gli stessi che, in quel momento, una volta che si sono spostati in salone, lo stanno fissando in attesa, mentre lui, tutto concentrato, sta ponderando cosa affibbiare a Louis. Poi l’illuminazione: scrive in fretta, senza farsi vedere, e stacca il post-it.
«Bene, tutti pronti?» chiede.
«Stavamo aspettando te.» gli fa notare Louis, con in mano il bigliettino destinato ad Harry.
«Ѐ stata una scelta difficile!» si giustifica Liam «Pronti? Al mio tre appiccichiamo i post-it sulla fronte di chi vi sta accanto.» gli altri quattro annuiscono «Tre, d-» - Niall schiaffa il bigliettino sulla testa di Zayn.
«NÌ!» protesta il moro.
«Cosa?» chiede l’irlandese confusamente agitato «Lui ha detto TRE!».
«Ma io intendevo...» Liam si schiaffa una mano sulla fronte, esasperato «Ok, lasciamo stare: attaccate questi bigliettini e basta.».
Dopo qualche manovra impacciata, la situazione è la seguente:

Harry: Unicorno
Niall: James Corden
Zayn: Nuggets
Liam: Selena Gomez
Louis: Louis Tomlinson

«Ricordatevi: una domanda a testa e se non si indovina si passa il turno.» ripete Liam per l’ennesima volta «Comincia il più piccolo.».
«Quindi Louis?» chiede Niall.
Un ringhio di protesta da parte del nano sopracitato.
«No, il più piccolo d’età.» precisa Liam.
Ad Harry scintillano gli occhi.
«Sì! Tocca a me!» sorride emozionato, poi si ferma a pensare un momento, tutto concentrato «Sono umano?».
«Nope.» nega Niall.
«Oh...allora non lo so...» rimugina il riccio, poi la lampadina: «Sono un pesce!».
«No, Harry.» nega Liam «Cambio turno: Nì.».
«Posso mangiarmi?» chiede Niall.
«Tecnicamente potresti, ma è una cosa disapprovata da molte società.» gli risponde Zayn.
«Secondo me è più probabile il contrario.» suggerisce invece Louis.
Il biondo sembra confuso.
Poi li guarda terrorizzato: «Non sarà la torta gigante carnivora che ho sognato stanotte, vero? LE AVEVO PROMESSO CHE NON AVREI MAI PIÙ MANGIATO LE SUE SORELLE, GIURO!» strilla, con le mani sulle guance stile Urlo di Munch.
«Che razza di incubi fai?» gli chiede Louis.
«Parla quello che si sogna Jane Austen.» gli fa notare Liam.
Il liscio lo zittisce con gesto stizzito.
«Non ho sognato Jane Austen! Ho sognato solo la mia versione personale di Orgoglio e Pregiudizio...» poi cerca di distogliere l’attenzione da sé «E comunque è sempre meglio di una torta carnivora.».
Harry rabbrividisce.
«Vero.» conferma ricordando lo urla assatanate che il marito ha emesso quella volta. Da lì ha giurato che non gli avrebbe più dato tè caldo e biscotti alla cannella dopo le 22:00.
Niall interrompe le sue elucubrazioni.
«Ma quindi ho vinto?» chiede.
«No, Nì, non sei una torta gigante carnivora.» gli risponde il riccio «Sei un essere umano...».
«Oh, ok.» ribatte triste «Zy, tocca a te.».
Il moro porta le braccia indietro e inarca leggermente la schiena, sospirando.
«Sono un cibo?» chiede.
Gli altri annuiscono.
«Sono i nuggets.» afferma, annoiato.
Niall lo guarda con gli occhi lucidi. «Come hai fatto? Era difficile!» mormora col labbruccio fuori.
Zayn scrolla le spalle.
«Ho semplicemente pensato come te.».
«Ma...ma...ma...non è colpa mia: io ho fame!» piagnucola.
Harry va a recuperargli il couscous avanzato.
«Nì, era un po’ facile, non credi?» gli fa notare mentre il biondo si mette in bocca un cucchiaio della pietanza, ancora triste.
«Bene!» esclama Louis, stranamente tutto ringalluzzito «Abbiamo finito? Ciao ragazzi, è stato bello. Ci vediamo (forse) domani -se riuscite ad entrare-. Harry! Camera da letto. Ora.».
A momenti si sta già spogliando.
«Col cavolo!» lo blocca Liam «Si va avanti finché non indoviniamo tutti.».
Il liscio si affloscia sul puff con un gemito frustrato.
«Ma Niall non indovinerà mai!».
«Io mi preoccuperei più per te, Tommo.» gli suggerisce il moro che si è sdraiato sul tappeto, le gambe contro la poltrona e la testa sulle cosce del compagno.
Harry dà un bacio a Louis e gli sussurra qualcosa all'orecchio: qualcosa di decisamente sconcio a giudicare dall'espressione del maggiore.
Funziona, perché poi è proprio il liscio ad esclamare: «Continuiamo!».
«Tocca a me.» fa Liam.

[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore del regolamento di tutti i giochi da tavolo -conosciuti e non-, sa perfettamente che dovrebbe fare una domanda la cui risposta possa essere solamente ‘sì’ o ‘no’. Tuttavia, hanno -saggiamente- deciso di sospendere la sopracitata regola, poiché, in caso contrario, giocherebbero ad “Essere o non essere” per il resto della quarantena. Senza cambiare i personaggi. Quindi...
 
«Uomo o donna?» chiede.
«Donna.» rispondono gli altri in coro.
«Perrie Edwards?». Abbassa la testa, ghignante, verso il compagno.
«Daaaaiii!» protesta Zayn imbarazzato, coprendosi il viso «Ѐ stata solo una sbandata! Anche tu hai avuto un figlio con Cheryl, ma io non te lo rinfaccio ogni santa volta!».
«Ehi! Non toccarmi Bear!» lo sgrida il castano «Già per colpa di quella donna ipocondriaca non potrò vederlo per tutta la quarantena: non girare il dito nella piaga!» lo implora.
«IL PROSSIMO!» esordisce Louis che non la può più di sentirlo lamentarsi di questa storia: lo fa almeno una volta al giorno!
Liam prende ad accarezzare la testa del compagno, in segno di pace, poi annuisce all'amico per cedergli il turno.
«Finalmente tocca a me!» esclama Louis, voltandosi verso Harry con sguardo arrapato.
«Sono un personaggio famoso?» chiede.
«Non quanto pensi tu.» lo liquida il moro.
«Ѐ al quanto discutibile come domanda.» interviene invece il castano.
«Perché è discutibile come domanda? HARRY! COSA STANNO DICENDO?» le labbra rosse piegate in un adorabile broncio.
«Sì, Lou, sei famoso.» lo placa il minore.
Il liscio batte le mani tutto contento.
«Sono la regina Elisabetta!» esclama.
Inutile dire che gli altri scoppiano a ridere fino alle lacrime.
«Al massimo puoi essere uno dei suoi Corgi.» riesce a dire Niall tra le risate.
Louis si guarda intorno disperso. Perfino i suoi cani alzarono la testa dalla cuccia.
«Cosa ho detto?» chiede confuso.
Altre risate.
«No, amore.» gli risponde alla fine il marito «Non sei la regina Elisabetta.».
Zayn distribuisce a tutti dei fazzoletti per asciugarsi le lacrime.
Quando riesce a calmarsi, Harry prende il turno.
«Sono adorabile?».

[Nota per il lettore] Lo sappiamo: non è una domanda che potrebbe aiutarlo ad avvicinarsi di più alla risposta, ma capitelo: è Harry! Smettetela di farvi domande inutili e continuiamo...
 
«Sì.» conferma il biondo.
«Sono un unicorno!» esclama il riccio, estasiato.

[Nota per il lettore] Come precedentemente detto: è Harry!
 
«Come cazzo hai fatto?» chiede Louis, scioccato.
«Avete detto che è un animale e che è adorabile: l’unicorno è la risposta più ovvia.» annuisce sicuro.
«Harry, l’unicorno non è la risposta più ovvia!» esclama Liam.
«Pensa ai gattini che fanno le fusa, ai cricetini che mangiano i semini, ...» suggerisce Zayn - «...ai koala...» propose Niall - «...ai quokka...» aggiunge il castano.
«I quokka sono adorabili come Louis:» lo contraddice il moro «felici fuori e demoniaci dentro.».
«Ehi!» protesta l’interessato.
«Ma Louis è adorabile!» afferma Harry con un sorriso tutto fossette «Dovreste vederlo quando fa gli occhioni dolci insieme a Freddie: impossibile resistergli!».
«Harry...» comincia Liam, con il tono di voce più calmo e comprensivo di cui è capace «Louis è adorabile solo mentre dorme dopo che è stato sedato. E nemmeno di quello sono sicuro.».
Louis si volta. Lentamente. Fino ad incrociare gli occhi con Liam.
Se uno sguardo potesse uccidere, sarebbe quello. Si passa il pollice sulla gola. Da parte a parte. Il sorrisetto demoniaco sempre stampato in faccia.
«Lo vedi?» chiede il castano al riccio, ma il più piccolo è troppo intento ad emanare cuoricini verso il marito che si è voltato a guardarlo per mandargli bacini.
«Come non detto.» sospira «Andiamo avanti: Niall!».
Il biondo ha del couscous tra i capelli, ma nessuno ci fa troppo caso: sono abituati, dopotutto.
Si passa la lingua sulle labbra e posa il cucchiaio nella ciotola quasi vuota.
«Ok, ricapitoliamo: sono umano e non sono una torta gigante carnivora.» ricorda «Sono una persona che mi sta simpatica?». «Ѐ il nostro presentatore preferito.» gli suggerisce Harry.
Un momento di silenzio, poi sembra che una lampadina gli si accenda proprio sopra la testa.
«Lo so, lo so: sono Nick Grimshaw!».
Una venina si mette a pulsare sulla tempia di Louis, ancora slandronato sul puff, poi il ragazzo si alza di scatto.

[Nota per il lettore] Sappiamo perfettamente che una seduta come quella sopra descritta non permette ad un essere umano -seppure in giovane età e ottima salute- di alzarsi con facilità e celerità. Tuttavia, siamo anche consce, come voi del resto, che Louis William Tomlinson non è un essere umano qualunque: studi scientifici hanno rivelato che al sentir pronunciare il nome incriminato, il soggetto venga posseduto da una sorta di demone-alieno con capacità sovrannaturali. Niente panico: il resto del tempo è un coniglietto batuffoloso bisognoso di coccole.
Ma tornando a noi...
 
Santo Liam da Wolverhampton, protettore di tutti gli irlandesi con istinti suicidi, afferra il piccolo demonio per il cappuccio della felpa, prima che possa avventarsi sul collo del povero Niall.
«PAYNO, MOLLAMI! DEVO STRANGOLARLO!» sbraita il liscio scalciando e cercando di allungare le mani verso la vittima che si è -saggiamente- rifugiata dietro Harry «NON MERITA DI VIVERE, QUEL BIONDO OSSIGENATO!».
«Niall, come ti è venuto in mente di dire quel nome?» gli chiede Zayn che è l’unico a non essersi mosso: la testa ancora appoggiata alle gambe del compagno.
«Ma...ma...a me sta simpatico...» prova a dire facendo capolino da dietro la spalla del riccio, ma al ringhio di Louis torna dietro il suo rifugio. Tremando.
«Nì...» tenta di farlo ragionare Harry «non intendevo lui, ma l’altro.» dice con fare allusivo.
«Oh... oooooooooooooh, l’altro conduttore.» è il commento del biondo una volta che ha compreso.
«L’unico e il solo.» si affretta ad aggiungere il riccio per rabbonire e placare il marito.
«Ok, capito. Lo dico al turno dopo.» decide «Lì, sta a te.».
Il castano molla Louis che torna a slandronarsi aggressivamente sul puff, con un’aura nera tutt'intorno. Un ringhio sommesso e lo sguardo omicida puntato verso il biondo.
Liam, una volta appurato che il pericolo però è scampato, lo ignora e torna al gioco.
«Allora...è una donna e non è Perrie.» riflette «Però la conosco? Ci ho lavorato insieme?» chiede.
«Sì ad entrambe.» conferma Zayn che gli prende una delle mani e comincia a giocarci.
Il castano pare rifletterci qualche istante, in parte distratto dai movimenti del moro.
«Per caso sono Sele?» tenta.
Zayn si tira su e lo bacia.
«Lo prendo come un sì.» commenta Liam quando si è ripreso dall'assalto «Lou, vai!».
«Che?! Cosa?» il liscio viene preso alla sprovvista mentre sta sbavando verso Harry che si è appena tolto il maglione, rimanendo in canottiera.

[Nota per il lettore] Capitelo, povero nano: è in astinenza da più di 6 ore!
 
«Ah, giusto: siete ancora qui.» si schiarisce la voce e si asciuga la bava con una manica della felpa «Mi conosco?» chiede, tornando al gioco.
«Probabilmente ti conosce meglio Harry.» commenta Niall che si era messo a giocare con uno dei cagnolini che ha deciso di raggiungerli.
Louis rimane confuso con la bocca spalancata.
«Cosa vuol dire che mi conosce meglio Harry?» si gratta una tempia «Haz! Cosa vuol dire che mi conosci meglio tu?».
Il riccio alza gli occhi al cielo, senza parole.
«Lasciamo perdere.» si arrende «Nì, spara.».
Il biondo non alza nemmeno gli occhi e continua ad accarezzare il cagnolino che si è messo ad uggiolare.
«Zio James.» risponde semplicemente, per poi staccarsi il post-it dalla fronte ed averne la conferma.
«Bene!» esclama Liam, già esausto «Ora possiamo concentrarci sul caso umano.».
«No, serio, ragazzi: cosa vuol dire che mi conosce meglio Haz?» ripete il caso umano, ancora confuso.
«Vuol dire che sei una persona che Harry conosce molto bene.» tenta di tradurre Zayn.
Il maggiore sbianca.
«No, vi prego, ditemi che non ho “Gemma” scritto in fronte.» piagnucola «Io non sono uguale a Gemma!».

[Inciso per il lettore] Casa Tomlinson. Doncaster.
A Gemma fischiano le orecchie. Alza la testa e guarda Lottie.
«Quella passivella di tuo fratello sta piagnucolando male di me.» le dice.
«Ma no, amore, stai tranquilla.» le risponde la maggiore delle sorelle Tomlinson «Torna pure a fare quello che stavi facendo e ignoralo.».
La ragazza alza le spalle e riprende l’attività precedentemente interrotta.
 
«Beeeeehhhh...» fa Liam facendo sbiancare il liscio ancora di più.
«Io non sono così cattivo.» piagnucola ancora col labbruccio fuori.
«Ehi! Mia sorella non è cattiva!» protesta Harry «Ha solo un carattere forte...».

[Inciso per il lettore] Sempre casa Tomlinson. Sempre Doncaster.
Gemma alza di nuovo la testa con un sorriso compiaciuto.
«Aww, il mio fratellino.» gongola.
Lottie si spalma una mano sulla fronte.
«Che problemi hai?» commenta con un gemito frustrato all'ennesima interruzione «Se non ti muovi giuro che bestemmio.».
Gemma ride, la bacia, poi torna al suo lavoro.
 

Louis, però, sta rischiando l’iperventilazione, così, santo Liam da Wolverhampton, protettore dei tardi nani di Doncaster, decide che, sotto sotto, può ancora tornare utile al genere umano.
«No, non sei Gemma.» gli rivela fermando la catastrofe imminente.
«Prova ancora.» lo sprona Niall che aveva preso in braccio il cucciolo già da qualche minuto.
«Ok ok, vediamo...» Louis fa un respiro profondo e si mette a pensare «sono...Anne?» - «No.» - «Ed?» - «No.».
Inizia ad elencare una serie di nomi e i ragazzi prendono a rispondergli negativamente in coro.
«Taylor?» pronuncia con una punta di disgusto - «No.».
Si blocca.
«Non sono io Grimshaw, vero?». Sbianca di nuovo.
Quattro paia di occhi si alzano al cielo.
«Sai, Tommo: ero a tanto così dal dirti sì solo per vedere la tua faccia.» gli rivela Liam.
Il maggiore lo fulmina, poi riprende ad elencare nomi su nomi.

... due ore dopo ...

Louis ha praticamente fatto fuori la sua intera rubrica. Non importa quanti indizi abbia ricevuto: non ci arriva proprio.
I ragazzi sono esausti: Niall è al terzo pacchetto di patatine -dove metta tutta quella roba, nessuno lo sa-; Liam sta riordinando le frange del tappeto; Zayn ha aperto la fotocamera e si è messo a farsi selfie; Harry sta tentando da un’ora di farsi le treccine, ma, dopo Dunkirk, non gli sono ancora ricresciti i capelli, quindi sta fallendo miseramente.
Louis legge l’ultimo nome della sua rubrica in quel momento -Niall non sa come faccia a conoscere Zidane, ma preferisce non chiedere-, dopodiché blocca il cellulare, sbuffando.
«Ma chi cazzo sono, si può sapere? Me stesso?» sbraita alla fine.
Un attimo di silenzio, poi Niall e Zayn si alzano di scatto e corrono verso i loro appartamenti. Liam li segue a ruota mentre urla un veloce: «Ci vediamo domani!».
Louis si stacca il bigliettino dalla fronte e ringhia: «Che figli di puttana.» per poi urlare «AVRÒ LA MIA VENDETTA!».
Qualsiasi intenzione omicida, però, svanisce quando Harry gli si avvicina per mormoragli qualcosa all'orecchio e poi succhiarglielo. Senza pensarci due volte, il maggiore se lo carica sulle spalle a mo’ di sacco di patate e corre verso la loro camera da letto.
Ha 8 ore da recuperare, dopotutto.








NOTE DELLE AUTRICI
Bene, siamo sopravvissute alla prima giornata: è stata dura, ma ce l'abbiamo fatta. Che pretendevate? QUEI 5 SONO INGESTIBILI! Comunque...

 
Prossimo episodio: "Giorno 2 - Harry e la paranoia notturna di Louis

Nella speranza che Louis non venga ad ucciderci nel sonno (parliamo per noi due, state tranquilli: vi ripetiamo che è innocuo), vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Avete mai notato tutte le cose fantastiche che si possono fare in casa?

- Sistemare il ripostiglio -e scoprire di avere dei tappetini assorbenti (con adesivo!) per cani...senza avere mai avuto un cane-.

- Trovare nell'armadio magliette carinissime che la tua fidanzata -in diretta Skype- adocchia e ti impone di mettere da parte per lei (cit. Agnes: «Da 476 giorni non sono più proprietaria del mio armadio. Compatitemi, vi prego.». Piange disperata per tutti i vestiti perduti.
ParoleNelCuore: *gongola interiormente*).

- Scoprire di essere fighissime con gli occhiali da lettura appositamente rubati alla propria fidanzata (cit. ParoleNelCuore: «Non è colpa mia se passo 20h al giorno a pc! I miei occhietti bruciano!».
Agnes: «E sarebbe colpa mia?» chiede, scettica.
ParoleNelCuore: «Hai fatto tutto tu.» risponde con faccina innocente.).

- Adottare lo Chanteclair spray come nuovo coinquilino (cit. ParoleNelCuore: «Che c'è? Mi sento sola...» *occhi da cucciolo*.
Agnes: «Ok, ma se me lo piazzi davanti alla telecamera fa paura! QUEL COSO FISSA!»
ParoleNelCuore: *alza gli occhi al cielo* «Melodrammatica.». Fa comunque sparire l'inquilino clandestino.).

- Elucubrare sulla vastità del cosmo e l'origine della vita (cit. Le autrici: «Però ci raccomandiamo di non farlo troppo o vi si fonde il cervello.»).

Fate i bravi! XOXOXOXO

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Capitolo 3
*** Harry e la paranoia notturna di Louis ***


Giorno 2. Lunedì. h10:00.

Harry e la paranoia notturna di Louis


Quella mattina, Louis si sveglia cinguettando con gli uccellini.
[Nota per il lettore] Continuate a leggere: vi assicuriamo che non sarà un horror.

Approfittando di Harry in cucina a preparare la colazione, va nella stanza di Freddie e si mette a frugare nella cesta dei giochi. Ravana finché non estrae quello che cerca.
«Eccoti qui!» si dice tutto trionfante con un sorrisetto maligno stampato in faccia.
Si alza, si mette l’oggetto incriminato sottobraccio, recupera una valigetta dall’armadio e urla: «HARRY! ESCO A COMPRARE LE SIGARETTE!».
In cucina, il riccio impiega qualche secondo per elaborare la frase. Poi aggrotta la fronte.
«AMORE, MA NON PUOI USCIRE!» gli risponde, gridando per farsi sentire.
«CIAO!» urla il maggiore, uscendo prima che il marito possa anche solo dirgli qualcos’altro.

Louis William Tomlinson non deve comprare le sigarette.
Semplicemente, Louis William Tomlinson non dimentica.
Ѐ sgattaiolato oltre il pianerottolo, è entrato tutto tranquillo in casa Horan e ha depositato uno dei due oggetti presenti nella valigetta. Lo ha acceso, volume al massimo, per poi tornare sui suoi passi fino all’atrio.
Nel frattempo, Harry ha spento i fornelli e si è messo sulla porta ad osservare il marito. Lo vede uscire da casa di Niall, con la valigetta in cui tengono il baby monitor per Freddie e qualcosa di non ben definito sottobraccio.
Il liscio lo saluta con la manina libera, mentre si avvia verso casa Payne-Malik. Abbassa la maniglia e zampetta fino alla camera da letto.
Con la precisione maniacale di un serial killer, posa la valigetta sul comò, la apre ed estrae la trasmittente del baby monitor. La accende e toglie l’oggetto incriminato da sotto il braccio.
La trombetta da stadio scintilla come un coltello tra le sue mani e Louis ghigna.
Se la porta alla bocca.
«Vendetta.» sussurra prima di prendere fiato e soffiare.
Harry sobbalza quando un rumore infernale fa tremare le pareti della villa. Si stampa una mano in faccia e torna ai suoi fornelli.
A casa Payne-Malik, Liam si alza di scatto, gli occhi ancora semichiusi, ma la certezza assoluta di sapere cosa stia succedendo.
«MIODDIO, TOMMO!» urla per farsi sentire oltre quel suono potente ed assillante «SMETTILA!».
Niall si sveglia urlando. Non capisce da dove arrivi quel frastuono. Esce dalle coperte e corre verso il corridoio. Spalanca la porta d’ingresso ed entra in casa Payne-Malik gridando come un folle: «CI STANNO INVADENDO! Ѐ LA FINE DEL MONDO! AAAAAAA...».
Alla comparsa dell’irlandese, il liscio smette di suonare, ripone il walkie talkie nella valigetta, la chiude, si rinfila la trombetta sottobraccio ed esce dalla stanza con la stessa colma con cui è entrato; recupera la radiolina da casa Horan, percorre il pianerottolo, sistema le armi del delitto e si avvia verso la sua cucina.
Come un eroe di guerra, entra nella stanza, bacia Harry e si siede al tavolo a fare colazione.
Inutile dire che nessuno dormì più, quel giorno.


Giorno 2. Lunedì. h14:00.

I ragazzi si presentano a casa Tomlinson-Styles con delle occhiaie enormi.
Niall trema ancora. Liam accusa un’emicrania che lo tormenta da quella mattina. Zayn sembra aver messo le dita in una presa elettrica, visto lo stato dei capelli.
Louis è seduto a gambe incrociate sulla poltrona. Gli occhi di un bimbo che l’ha fatta grossa, ma il sorriso compiaciuto di un eroe trionfante.
Harry ha lo sguardo severo, le mani sui fianchi e l’aria da mamma che sta per rimproverare il figlio per una marachella.
«Louis William Tomlinson!» gli dice, infatti «Chiedi subito scusa! Guarda il povero Niall come è ancora terrorizzato.». Il riccio si abbassa e abbraccia il piccolo irlandese tutto tremante. Gli dà qualcosa da mangiare nel tentativo di calmarlo.
Louis si spegne e mette il broncio.
«Ma io dovevo vendicarmi...» piagnucola.
«Louis,» lo riprende ancora Harry «cos’avevamo detto sulle vendette nei confronti degli amici?».
Il liscio abbassa gli occhi, colpevole.
«Non si fa.» mormora.
«Esatto! Bambino cattivo!» lo sgrida «Chiedi subito scusa o ti scordi il mio culo per una settimana!».
Il maggiore diventa cadaverico.
«Scusate...» sussurra con voce strozzata.
«Harry, una settimana è ancora poco:» interviene Liam che ha appena bevuto tre Moment per cercare di calmare il mal di testa «tu non sai cosa vuol dire essere svegliati da Louis mentre si sta dormendo tranquillamente.».
Il riccio lo guarda stranito.
«Lì...io l’ho sposato: so perfettamente cosa vuol dire!» poi si gira verso il marito «Vero, Lou? Come quella volta che mi hai svegliato in piena notte: te lo ricordi?».
Il maggiore cerca di guardare ovunque tranne che Harry.
«Quale delle tante?» chiede con fare malandrino.
«La più assurda!».
Harry si siede sulla poltrona gemella e comincia a raccontare:

Quella sera, peggio di una donna incinta, Louis aveva insistito per mangiare messicano.

Niall lo interrompe: «Ma lui non lo regge, il messicano.».
«Bravo, Nialler: ci sei arrivato tu e non c’è arrivato lui.».

Sta di fatto che ordinammo -praticamente- mezzo menù e lui fece strage della maggior parte dei piatti.
La notte, com’era prevedibile, non stette fermo un istante, rigirandosi come un dannato. Alla fine, ero riuscito ad addormentarmi, malgrado il suo russare pesante.
Tempo due ore -alle 03:47, per essere precisi- mi sentii scuotere e chiamare con ansia.
«Harry.» mi diceva, agitato «Harry!».
Io implorai qualsiasi divinità che fosse solamente un sogno e tentai d’ignorarlo.
Poi l’animale -che a quanto pare oltre che incinta si credeva pure un granchio- mi diede un pizzicotto sulla spalla e io mi svegliai tutto confuso.
«Che succede?» gli chiesi spaesato.
«Sai chi sono? Ti ricordi di me?».
«Cosa?». Ero ancora intontito dal sonno e davvero non capivo che cavolo gli prendesse.
«Chi sono io?» insisteva.
«Un cretino!» fu la mia prima risposta «Certo che so chi sei, Lou: che cazzo di domande mi fai alle 4 del mattino?».
Feci per tornare a dormire.
Louis, però, da molesto qual è, mi prese per le spalle e mi scosse.
«E nell’altra stanza?» mi chiese, ancora agitato «Chi dorme nell’altra stanza?».
Io mi passai una mano tra i capelli, esasperato.
«Freddie. Chi vuoi che ci sia?» gli dissi.
«Oh, e di là che c’è? Negli altri appartamenti.».
Un’altra scossa.
Io ero indeciso se chiedere il divorzio alle 4 del mattino o dargli semplicemente una botta in testa.

«Ehi!» lo interrompe Louis «Non mi avevi detto che avevi preso in considerazione il divorzio: mi pare un po’ drastica come soluzione, non ti pare?»
«Preferivi forse un trauma cranico?» gli chiede il marito.
«Se avesse evitato la separazione, sì.»
«Melodrammatico.» commenta il riccio, facendo ridere gli altri tre.

Dicevamo.” riprese Harry “All’ennesima domanda senza senso, gli chiesi: «Lou, ma sei impazzito?».
«Rispondimi!» m’impose lui.
Io emisi un gemito frustrato.
«Ci sono i ragazzi, ok?» gli risposi «Ti prego, Louis: fammi dormire.» lo implorai.
A quella risposta parve tranquillizzarsi. In 3 nano secondi era tornato a russare, io, invece, passai il resto della notte a studiare le sfumature del soffitto.
Erano così interessanti.” concluse lanciando uno sguardo accusatorio a Louis.

«Non è colpa mia!» protesta il colpevole «Era un sogno brutto!» piagnucola.
«E cos’è che avresti sognato, scusa?» gli chiedono in coro gli altri tre.
«Vai, Louis:» lo sprona Harry con un sorriso malefico «diglielo. Su, su.».
Il maggiore si guarda le pellicine delle unghie, per poi rivelare: «Ho sognato che Simon aveva fatto il lavaggio del cervello a Harry per convincerlo a mettersi con Grimshaw. Il tutto facendogli dimenticare di noi.» poi si ferma ed alza la testa «Ѐ stato brutto!» concluse con gli occhietti da cucciolo «Brutto, brutto...Bruttissimo.».
I ragazzi scoppiano a ridere, facendo imbarazzare ancora di più il liscio. Mette un broncio adorabile e tira su col naso, al che Harry s’impietosisce.
«Tranquillo, Boo: vorrò sempre solo te.» lo rassicura baciandogli il nasino...e poi le guance...e la bocca.
«Beeeneee,» fa Liam alzandosi «noi ne approfittiamo per andarcene.».
«Andiamo a recuperare le ore di sonno che Tommo ci ha fatto perdere.» lo segue Zayn, mettendosi in piedi anche lui e prendendo la mano del compagno per trascinarlo fuori dall’appartamento.
Niall gli va dietro a ruota, ma proprio sull’ingresso, urla ai due ragazzi ancora intenti a baciarsi: «BUON ACCOPPIAMENTO!» per poi uscire, chiudendo la porta alle sue spalle.
Le telecamere lo aspettano, dopotutto: c’è una collezione di sex tape da tenere aggiornata e il Capitano della ship non può di certo deludere le fan!








NOTE DELLE AUTRICI
Annunciamo ufficialmente che abbiamo entrambe superato la notte senza incorrere negli istinti omicidi da parte di Louis.

Agnes: «Io comunque sono convinta che stanotte il nano fosse in camera mia pronto a farmi fuori.»

ParoleNelCuore: «Non è che ti confondi col gatto?»

Agnes: *ci pensa su* «Possibile...effettivamente la statura più o meno è quella.»

ParoleNelCuore: «Ci si può confondere facilmente.» *annuisce sicura*

... Ciancio alle bande...veniamo al dunque:

 
Prossimo episodio: "Giorno 3 - Niall alla ricerca della cipolla perduta

Nella speranza che -...boh...zero idee...uhm...proviamo con...:- Nella speranza di non perdere speranza (o altro) per strada -sì, può andare-, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Fate i bravi e non mangiate pesante a cena!

Agnes: «I vostri partner ringrazieranno.»

ParoleNelCuore: «E se siete single, non mangiate comunque pesante perché vi fa male a prescindere.».

Agnes: «E non dimenticate di idratarvi!»

ParoleNelCuore: «Ok, bona, se ci dicono che siamo delle stressone.»

Agnes: «Parla l'esperta.»

ParoleNelCuore fa per ribattere, ma entra in scena qualcuno che la interrompe.

Liam: «Beeeneee, mentre noi sediamo questa possibile lite sul nascere, voi tornate pure alle vostre vite. Ci vediamo domani.» *saluta con la manina tutto sorridente*



Ciao!!

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Capitolo 4
*** Niall alla ricerca della cipolla perduta ***


Giorno 3. Martedì. h11:00.

Niall alla ricerca della cipolla perduta


Niall, quella mattina, si alza tutto pimpante, perché finalmente è arrivato il suo turno di raccontare la storia della settimana.
Niall, quella mattina, si alza tutto pimpante, nonostante abbia passato l’intera notte a pensare a cosa raccontare.

[Nota per il lettore] Inutile dire che, dopo l’impresa, la dispensa e il frigorifero di casa Horan stanno facendo il cosplay del deserto del Sahara. Per fortuna che santo Liam da Wolverhampton, protettore di cibarie e viveri altrui, e santo Harry da Holmes Chapel, custode di prodotti da forno -morbidi e non-, sono previdenti e provvedono a limitare le scorte a disposizione dell’irlandese.
Dovrebbero far la spesa due volte al giorno, altrimenti.

Niall, quella mattina, si alza tutto pimpante, con due occhiaie da paura, ma un’idea geniale che gli frulla in testa.


Louis, quella mattina, si sveglia -cosa che, di per sé è già un miracolo, visto il soggetto- nel letto -altro evento straordinario, viste le attività svolte la sera prima in vari ambienti della casa- da solo -cosa che odia, perché vedere Harry accanto a sé è una delle poche gioie mattutine che ha-.
Sciabattando assonato, arriva in cucina e ci trova una visione: Harold Edward Styles intento a mischiare ingredienti, capelli e naso spolverati di farina. A completare l’opera, un grembiule di pizzo che Gemma gli ha regalato una paio di Natali fa, per gioco.
Ha solo quello addosso e Louis si sente morire. Non che gli dispiaccia, sia chiaro.
Non resiste, Louis, e si avvicina zampettando al marito. Da dietro.
Gli si preme contro e si mette a strusciargli la testa sul collo -stile assalto da animale di periferia-.

[Nota per il lettore] Se non sapete cosa sia un ‘animale di periferia’, non chiedetevelo: potete vivere anche senza, tranquilli.*(v. note finali)

Harry lancia un gemito mentre tenta di rimanere concentrato su ciò che sta facendo.
«Lou, staccati!» gli dice ridacchiando «Devo finire la torta per Niall: staccati, dai!».
Il maggiore gli posa il nasino sulla spalla.
«Pecché per Nì?» mormora «Ѐ il suo compleanno?».
«No, amore.» ride ancora il riccio «Oggi tocca a lui raccontare la storia e volevo fargli qualcosa di carino per incoraggiarlo.» spiega, ma a quanto pare il marito non è d’accordo.
Louis inizia a muovere i fianchi contro il sedere del riccio, il quale mugugna, combattuto tra il suo dovere di amico e i suoi bisogni. Alla fine cede, anche perché sa quanto il maggiore sia impossibile da fermare in questi casi. Posa il cucchiaio, si volta e lo spinge contro il muro più vicino, baciandolo. Il grembiule di pizzo che sfrega contro i loro corpi.


Trenta minuti dopo, Harry si alza dalle gambe del maggiore, beatamente addormentato sulla sedia più vicina. Il riccio sorride e lo bacia: prima la fronte, poi gli occhietti, poi il nasino, le guance e la bocca semi-aperta.
Ridacchia al sentirlo russare, poi lo copre con la prima coperta che trova e torna alla sua torta.
Posa il cucchiaio nella ciotola della panna e quello affonda come niente.
«Grandioso.» sussurra per non svegliare Louis «Io sono stato montato a dovere e questa nel frattempo si è smontata: fantastico...».

[Nota per il lettore] Niente paura: stiamo parlando di santo Harry da Holmes Chapel, custode di tutto i dolci -liquidi e non-, rimedierà presto. Guardate...

Il riccio lancia le manine (‘-ine’? Ehm...circa) in alto con uno sbuffo esasperato e si rimette all’opera.

In tutto questo -incredibile, ma vero- Liam e Zayn dormono beati.
O fanno puzzle di gattini.
Non ci è dato saperlo.


Giorno 3. Martedì. h14:00.

I ragazzi vengono guidati dal profumo che li attira come falene verso casa Tomlinson-Styles. Niall si precipita al forno e pigia il naso contro il vetro dell’elettrodomestico.

[Nota per il lettore] Come faccia a non ustionarsi, è uno dei misteri inspiegabili che la scienza sta ancora tentando di risolvere. Team di esperti ci lavorano giorno e notte, ma ancora nessun risultato. Vi terremo aggiornati.

«Nì, cerca di avere un po’ di pazienza.» lo riprende bonariamente il padrone della cucina «Tra pochi minuti sarà pronta.».
Il biondo si volta con gli occhi lucidi.
«Ѐ la Apple Irish Cake?» chiede commosso.
Harry annuisce.
«Ho usato la ricetta che mi ha dato tua mamma» gli sorride, poi cambia tono «e sarebbe già stata pronta se qualcuno non avesse avuto gli istinti di un coniglio in calore.».

[Nota per il lettore] I riferimenti sono puramente casuali, ovviamente.

Louis gongola.
«Non mi pare che ti sia dispiaciuto.» mormora baciandogli il collo.
Harry trema. E non di freddo.
«Ruffiano.» sibila staccandoselo di dosso e spedendolo a dar fastidio a Liam e Zayn con una ben assestata pacca sul culo.

Dieci minuti dopo, Harry sta guarnendo la torta al centro del bancone. La sac à poche con la panna che si muove abile su tutta la superficie.
Niall lo sta fissando. In ginocchio. La testa appoggia sulle mani piazzate sul bordo del piano da lavoro.
Inutile dire che sta sbavando.
Il riccio è costretto a tappezzare di carta assorbente lo spazio tra la torta e l’irlandese, per impedire che le secrezioni orali di quest’ultimo rovinino il suo duro lavoro. La distrazione di Louis era già stata sufficiente. Grazie tante.
«NIALL!» esclama una voce dalla porta della cucina «SU CHI STAI SBAVANDO?».
Il riccio alza gli occhi al cielo, senza interrompere il suo lavoro.
«Lou, è Niall...» gli ricorda «Su chi vuoi che stia sbavando? Su di me?» chiede retorico.
Il biondo, nel mentre, ha raggiunto uno stato di adorazione tale nei confronti del dolce che si è messo a delirare.
«Apple Irish Cake...Apple Irish Cake…» continua a mormorare.
Pochi istanti dopo, l’opera è completa.
«Ecco fatto!» esclama il riccio, alzando la torta per ammirarla. Prende coltello e piattini e si avvia verso il salone con il dolce nella mano libera.
L’irlandese alle calcagna che levita grazie all’energia che il profumo del dolce gli conferisce.

[Nota per il lettore] Non è fisicamente possibile, dite? Come se in questa storia ci sia qualcosa di veramente coerente. Ora zitti e torniamo a noi che la torta si fredda.

Louis, in rotta di collisione, è costretto a spostarsi di lato per farlo passare.
In salone, Harry taglia le fette e consegna la prima a Niall che torna coi piedi per terra (circa).
«Haz,» piagnucola commosso «è come quella della mia mamma.» occhioni da cucciolo «Gassie.».
Si spalma contro il riccio.
Louis tira fuori un piede di porco e inizia tentare di far scollare il biondo da suo marito.
«Mio...mio...mio...» continua a dire digrignando i denti.
«Ma Louis,» protesta Zayn «non puoi essere geloso di Niall. Ѐ Niall!» esclama.
«Sarebbe come essere geloso di Freddie...» gli fa notare Liam.
Harry -ancora assaltato da Niall che non ha nessuna intenzione di perdere contro un piede di porco brandito da un nano- emette un sospiro sconsolato.
«Ѐ geloso anche di Freddie.» rivela «Si sente trascurato quando faccio le coccole al bambino e a lui no.» - «Lou, mi fai male!» lo riprende quando il liscio dà uno strattone col piede di porco - «Sono sposato con un gatto: non lo sapevi?» domanda, ironico, per concludere il discorso con Liam.
Poi capisce che c’è un’unica soluzione a quella disputa: appoggia il piatto con la torta avanzata sul tavolino, sospira e poi tende il braccio libero verso il marito.
«Lou, amore,» lo chiama con voce vellutata «vieni qui, cucciolo.».
Il maggiore si scioglie: abbandona il piede di porco e si getta su Harry, mugugnando contento.
A disputa sedata, finiscono di mangiare la torta in pace -escluso Haz, poverino- e, dopo che Niall ha spazzolato tutto il dolce rimasto -inclusa la fetta avanzata da Harry-, si mettono comodi per sentire la sua storia.
L’irlandese si pulisce sommariamente dalle briciole e si arrampica sulla poltrona su cui era seduto ieri il riccio.
«Voglio raccontarvi la storia di come ho trovato la cipolla che abbiamo usato per il profumo Between Us.» annuncia «Ricordate?».
Louis aggrotta la fronte.
«Ma non te l’ha data la regia?».
Niall sembra offeso.
«Ovvio che no!» esclama «Harry si è scalato l’Everest per quel fiore, Liam ha praticamente scoperto Atlantide per trovare l’ambra e tu ti sei fatto un viaggio fino al supermercato lunare...perché io sarei dovuto essere da meno?» chiede, retorico, ma tutto emozionato perché finalmente può raccontare anche lui la sua avventura.
Liam, Louis ed Harry si guardano straniti. Ѐ Zayn a distrarli.
«Ma che razza di profumo vi hanno fatto fare?». Ѐ sconvolto.
«Ehm...» fanno gli altri tre.
«Non l’hai provato?» gli chiede Niall «Forse ne ho ancora un po’ di là. Stasera ricordamelo che te lo faccio annusare.»
Senza ulteriori interruzioni, tossicchia leggermente, si fa tutto serio, e inizia a narrare come se fosse il presentatore di X-Factor2010 (una voce che non si dimentica *lacrimuccia*):

Quel giorno sono partito dagli studios con il mio zaino da avventuriero in spalla e il mio ukulele tra le mani -giusto perché, lo sapete, non sai mai quando ti può servire un accordo-.

Gli altri si guardano straniti, ma non fanno domande: ne andrebbe della loro sanità mentale, altrimenti.

Ho preso un autobus fino al capolinea e poi ho cominciato a camminare per i campi. Dovevo essere da qualche parte, tra Londra e Heathrow, ma non ne sono sicuro.” si ferma un istante a riflettere, l’indice contro la bocca. Poi si arrende: “Fa niente, non è importante.” decide “Ho camminato per un po’, mangiando le patatine che avevo trafugato dal buffet degli studios, finché non mi sono perso.

«Come cavolo hai fatto a perderti?» lo interrompe Liam, sconcertato.
«Cercate di capirmi: non è che tra i campi ci siano molti cartelli...» cerca di difendersi.
«Non hai pensato di usare il gps del telefono?» gli chiede Zayn.
Il biondo si blocca, imbarazzato, poi gonfia le guance.
«Non è questo il punto!» esclama, al che gli altri quattro si spalmano una mano sul viso, sconsolati.
Niall li ignora e riprende:

Mi sono guardato un po’ intorno per vedere se ci fosse qualcuno a cui chiedere indicazioni. Fortunatamente ho notato una figura amica dietro uno steccato. Mi sono avvicinato e ho detto: «Chiedo scusa, signora Mucca,-

Louis alza un sopracciglio a quello, ma Harry è veloce a schiaffargli una mano sulla bocca per impedirgli di commentare. Si premura anche di sorridere a Niall per farlo continuare tranquillo.

-saprebbe dirmi dove posso trovare una cipolla?».
Le ho anche fatto un sorriso, per essere gentile, ma lei doveva essere una vicina di casa di Tommo a Doncaster, perché parlava peggio di lui e non ho capito che cosa mi ha detto.

Harry continua a sorridere, mentre il marito tenta di togliere la mano del riccio dalla bocca, probabilmente per dire qualcosa di poco carino all’irlandese.

[Nota per il lettore] Sì, avete ragione: probabilmente anche per cercare di far riavere ossigeno al cervel-no, stop: quale cervello? Probabilmente il nano l’ha scommesso a FIFA durante uno dei loro tornei e non l’ha più riavuto indietro. Riproviamo.-
Sì, avete ragione: probabilmente anche per cercare di far riavere ossigeno al ca-no, non si può dire. Ultimo tentativo.-
Sì, avete ragione: probabilmente anche per cercare di riavere ossigeno, dato che la mano di Harry, viste le dimensioni, gli copre tutta la faccia. Ma non preoccupatevi: non c’è nessun omicidio in vista e il rating non diventerà rosso di punto in bianco.
Certo, il maggiore potrebbe tentare di leccargliela, ma eviteremo di inserire questa opzione, poiché potrebbe concludersi solo in due modi: a) Harry lo ignora, perché tanto si sono scambiati sufficienti liquidi corporei da non avere più schifo di nulla; b) in un porno, ma a questo punto il rating dovrebbe diventare rosso fosforescente (esiste, shhh) e non è nostra intenzione (almeno per ora *sorrisino innocente e pensieri per nulla persi tra scene lemon varie ed eventuali*).

Ricordo di aver scrollato le spalle e di aver preso una direzione a caso.” prosegue l’irlandese senza notare i movimenti del liscio “Sono finito in mezzo ad un campo di grano e ho trovato un signore alto alto che mi guardava strano. Aveva dei vestiti un po’ stracciati, ma io sono una persona educata e non gli ho detto nulla.
Come avevo fatto con la signora Mucca, ho chiesto indicazioni anche a lui, ma non mi ha risposto: ha continuato a fissarmi in modo strano. Sinceramente ero un po’ spaventato, così sono andato via. Ho camminato fino all’ora di pranzo, poi mi sono fermato vicino ad un albero per mettere qualcosa sotto i denti. Quando però ho aperto lo zaino...avevo finito tutto!” esclama con la stessa enfasi di un narratore da film horror nel momento di maggior tensione “Stavo per mettermi a piangere, ma poi mi sono fatto forza e ho ripreso a camminare: dovevo trovare quella cipolla a tutti i costi!
L’impresa, però, era più difficile del previsto: senza cibo e sotto il sole cocente della campagna inglese -

Questa volta fu il turno di santo Liam da Wolverhampton, protettore di meteo e climi vari, di alzare un sopracciglio: quando mai il sole inglese era stato “cocente”? Il castano, però, vede Harry fargli segno di ‘no’ con la testa, così -saggiamente- decide di non fare commenti.

- ho finito per avere un gran mal di testa e vedere sfuocato. Ero sfinito!
Ho vagato finché non mi sono trovato al centro di un cerchio di pietre altissime e qualcosa mi ha bloccato la strada: un fantasma!”.

Zayn emette un verso strozzato.
Louis riesce finalmente a togliersi la mano di Harry dalla bocca.
«Che cazzo ci facevi a Stonehenge?» gli chiede, scioccato.
Niall si blocca, confuso.
«Non penso che fosse Stonehenge.».
«Non è che la campagna inglese trabocchi di cerchi di pietra...» gli fa notare Liam.
L’irlandese si perde a pensare.
Harry si schiaffa una mano sulla fronte.
«Nì, ti prego, continua.» lo implora.
Niall scuote la testa e si riprende.

Dicevo: un fantasma mi ha bloccato la strada. Era fluttuante e semi-trasparente, quindi sono sicuro che fosse un fantasma.” annuisce convinto “Avrei voluto chiedergli indicazioni, ma lui è stato più veloce e mi ha fatto segno di non dire nulla e mi ha indicato una delle pietre alte. Sono andato a vedere e ho trovato scritta una frase:
‘Niall James Horan, se vuoi trovare la tua cipolla devi andare dritto oltre questa roccia e parlare col Messaggero. Ancora una cosa: la cipolla la devi prendere tu o il profumo non sarà profumoso.’-

«Perché su una delle pietre di Stonehenge dovrebbero esserci scritte le indicazioni per trovare una cipolla?» lo interrompe Louis.
«Perché i fantasmi non sanno parlare con i mortali, quindi gli ha lasciato indicazioni scritte.» gli spiega Zayn.
Liam guarda stranito il suo compagno.
Niall annuisce convinto.
«Esattamente.»
«Nì, continua.» emette Harry, esasperato.

Ho ringraziato il fantasma e ho iniziato a camminare dietro la pietra. Sono arrivato ad un ruscello e ci ho trovato un unicorno che stava bevendo.

Harry ha gli occhi a cuoricino.

Ho fatto per avvicinarmi, ma un omino mi si è parato davanti.
«Fermo lì!» mi ha intimato «Nessuno può disturbare l’unicorno.».
Io l’ho guardato meglio: aveva dei vestiti strani, un cappello rosso, ma soprattutto...era più basso di Louis!-

«Ehi!» esclama il sopracitato «Io non sono basso!» poi gli occhetti gli diventano lucidi «Haz...» piagnucola «Niall continua dire che sono basso...».
Il riccio lo abbraccia e gli comincia ad accarezzare i capelli.
«No, amore, tu non sei basso.» un bacino sulla fronte «Sei solo diversamente alto.».
Il liscio tira sul col naso, sfregandosi contro il petto del marito.
«Shi.» sussurra.
Harry torna ad accarezzarlo, ma nel mentre fissa Niall e scandisce a mezza voce: CON-TI-NU-A.
Il biondo annuisce e riprende, tutto serio.

«Ma lo Spirito del Cerchio di Pietre mi ha detto di parlare col Messaggero...» ho detto all’omino.
«Perché Casper ti ha detto di parlare con me?» mi ha domandato lui.
Io ho alzato le spalle.
«Boh, devo trovare un cipolla e mi ha detto di camminare finché non ti incontravo.».
Lui sembra capire.
«Oh, allora è tutto chiaro: devi prendere l’unicorno che ti porterà fino a quello che cerchi.».-

«Hai davvero cavalcato un unicorno?» gli chiede Harry, terribilmente esaltato.
«Certo!» conferma il biondo «Almeno finché non mi ha disarcionato perché ho tentato di fargli le treccine con la criniera.».
«Oh.» il riccio s’intristisce «E cos’è successo dopo?».
«Ho picchiato la testa e sono svenuto.» picchietta le ditina una contro l’altra con fare imbarazzato.

Mi sono svegliato con qualcuno che mi stava fissando. Quando sono riuscito a mettere a fuoco, ho capito che era un contadino.
Mi sono alzato di scatto e gli ho chiesto: «Dove posso trovare una cipolla?».
Lui ha detto qualcosa, ma doveva essere vicino di casa della signora Mucca, perché non ho capito molto.
Alla fine ho usato i gesti che ho imparato in Italia e lui mi ha indicato un campo alle sue spalle: un campo di cipolle. Finalmente!
Seguendo le istruzioni del fantasmino Casper, ho scelto io la cipollina più bellina. L’ho tirata fuori dalla terra e l’ho fatta vedere al contadino. Lui ha battuto le mani e poi mi fa indicato la fermata dell’autobus.
L’ho ringraziato tanto e poi sono salito sul pullman tutto contento. Sono arrivato agli studios giusto in tempo per aggiungere l’ingrediente segreto al nostro profumo. Fine.”.

«Hai seriamente usato una cipolla per fare un profumo?» gli chiede Zayn, confuso.
Louis sbraita: «Ѐ ESATTAMENTE QUELLO CHE GLI HO DETTO IO QUANDO Ѐ ARRIVATO SUL SET CON QUELLA COSA IN MANO!».
Liam non sa se ridere o se piangere.
«No, amore, senti a cosa gli è servita la cipolla.» poi si rivolge al biondo «Nì...».
Niall sorride, emozionato per la rivelazione che sta per fare.
«L’ho usata per farmi scendere una lacrima che ho aggiunto al profumo.» sorride tutto contento.
Zayn aggrotta le sopracciglia. Gli altri tre lo fissano, in attesa. Poi il moro prende un respiro profondo e...: «Quindi-hai-fatto-un-viaggio-ai-limiti-tra-Dragon-Quest-e-il-Signore-degli-Anelli-solo-per-cogliere-una-cipolla-che-avresti-trovato-in-un-qualsiasi-supermercato-o-perfino-nella-mensa-degli-studios?» dice tutto d’un fiato.
Niall lo guarda. Alza un dito, apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude.
«Non sarebbe stata la stessa cosa.» dice alla fine, con gli occhi lucidi «Volevo fare anch’io un avventura come gli altri...».
Liam e Louis si guardano straniti.
Harry, invece, si alza e va ad abbracciare il biondo.
«Sei stato bravissimo, Nì.» gli dice «Il più bravo di tutti! Le fan sono state contentissime del profumo ed è solo merito tuo.» gli sciocca un bacio sulla guancia.
L’irlandese si alza tutto contento.
«Bene, ragazzi: è tempo che io torni dalla mie fan.» annuncia «Se non faccio almeno una live al giorno penseranno che sono morto.».
Li saluta, passa per la cucina, ruba un paio di pacchetti di patatine e una cassetta di birre, infine si dirige verso l’uscita.

[Nota per il lettore] Vi ricordiamo che il nostro Niall ha finito le scorte di viveri per pensare alla storia: se lo merita un premio, no?
Sì, se lo merita, infatti, santo Harry da Holmes Chapel, custode di dispense e stomaci altrui, ha preparato appositamente quei viveri per il biondo. Non è necessario che l’interessato lo sappia: adora già Harry a sufficienza, quindi è meglio non esagerare o non avrà più spazio per il cibo con tutte queste emozioni.

Non appena Niall si chiude la porta alle spalle, Louis commenta: «Secondo me ha battuto la testa appena sceso dall’autobus.».
Liam annuisce, dandogli ragione.
«Dai, ragazzi!» li rimprovera Harry «La storia di Niall era bellissima. C’era bisogno di fare tutte quelle interruzioni?».
«Ha ragione!» gli dà manforte Zayn «Ha avuto un’avventura stupenda. Anch’io vorrei parlare con un fantasma e cavalcare un unicorno...» commenta, perso in chissà quali sogni ad occhi aperti.
Il compagno lo guarda stranito.
«Stai bene?» gli chiede seriamente preoccupato.
Per tutta risposta il moro si alza, lo prende per mano e lo trascina verso la porta con lo sguardo trasognante.
Liam si volta verso gli altri due, sillabando implorante: A-IU-TA-TE-MI.
Louis e Harry, però, ridacchiano e lo salutano agitando le manine.
Finalmente soli, si trasferiscono in camera da letto alla velocità della luce.

[Nota per il lettore] Sì, esattamente come il team Rocket dopo che è stato colpito da un Fulmine di Pikachu.

Pochi istanti dopo, Harry è già pronto sul letto, mentre il maggiore si sta ancora spogliando.

[Nota per il lettore] Tranquilli: non sta male o altro. Ѐ solo che questa mattina -dopo l’attività in cucina- ha preso freddo per aver dormito completamente nudo sotto la copertina e per questo si è rivestito con più cose del solito, ecco tutto.

Si sta togliendo la seconda felpa quando si blocca.
«Lou?» lo chiama il riccio, preoccupato.
«Allora era Niall l’idiota che è stato avvistato quel giorno per le campagne di Doncaster!» esclama.
«Eh?».
«Le mie sorelle l’avevano letto sul giornale e mi avevano detto che erano sicure fosse lui.» spiega mentre finisce di spogliarsi «Non ci ho creduto fino ad oggi. Ora tutto torna.».
Il riccio sbatte le palpebre, cercando di elaborare. Poi, quando il suo criceto ingrana, scoppia a ridere.
Louis è costretto alle maniere forti per farlo smettere.
Il riccio si strozza a metà di una risata e geme. Alla fine lo lascia fare, per nulla dispiaciuto.




* Ѐ un’espressione che solo Agnes e il suo criceto conoscono. E ora anche ParoleNelCuore...per sua sfortuna. (Agnes: «Ehi!».
ParoleNelCuore: «Ti amo tanto, amore.» *sorriso forzato* «Giuro!». Poi sussurra -a chi, lo sa solo lei- «Aiutatemi.» *sguardo impanicato*.)



NOTE DELLE AUTRICI
Ciao a tutti, vi è piaciuta la storia di Niall? Il trauma cranico non è grave, state tranquilli. Comunque...


Prossimo episodio: "Giorno 4 - Liam e la fobia per i cucchiai - le origini

Nella speranza che Zayn non abbia fantasie troppo folli per il povero Liam, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. ParoleNelCuore: «Visto che Agnes mi ha abbandonata per andare a spaciugarsi Niall-» -Agnes: «E' l'unica gioia della mia vita.» *piange a dirotto mentre lo abbraccia*- «Ecco, appunto. -io sono rimasta da sola a salutarvi, quindi...ciao, fate i bravi, mangiate (che già i ragazzi sembra che non lo stiano facendo, poveri cuccioli deperiti), bevete tanta acqua (che se no finite con l'avere il metabolismo di un cactus e non va bene), dormite (la notte, non come me che dormo di giorno e la notte fisso il soffitto che è così interessante), disinfettate (ma non troppo o finite per avere la pelle post-botox di Crudelia de Mon) e ogni tanto aprite le finestre (che altrimenti finisce che ci coltivate i funghi nella doccia).» *si ferma e guarda Agnes ancora intenta ad abbracciare Niall come se fosse un cocker* «Altro?» *le chiede*

Agnes: «No no, hai detto tutto. Ora andiamo a fare la spesa per questo povero ragazzo che ha la dispensa vuota.» *prende a passare le dita i capelli del biondo che mugola contento*
ParoleNelCuore: «Ma può andare solo una persona alla volta...»

Agnes: *si ferma* «C'hai ragione.» *riprende a spaciugare il biondo* «Vai tu che io poi cucino?»

ParoleNelCuore sospira e fa per uscire di casa, ma si ferma quando vede Louis passare con uno spaventapasseri sulla spalla.
Niall alza la testa come un'antilope: «Ma allora anche il signore alto alto era vicino di casa di Louis!» *esclama* «Ecco perché non ci siamo capiti!»
L'intera OneDirectionFloor si ferma -autrici incluse-. Poi partono contemporaneamente sei mani che vanno a schiaffarsi su sei fronti e un coro di «NIALL!» seguito da risate.
Inutile dire che il biondo si guarda intorno confuso.

Ehiiiiii! XOXOXOXO

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Capitolo 5
*** Liam e la fobia dei cucchiai - le origini ***


 
Giorno 4. Mercoledì. h11:30.
 

Liam e la fobia dei cucchiai - le origini


Ѐ quasi mezzogiorno e in casa Payne-Malik c’è un insolito silenzio. Nessuno che russa, né strani suoni -leciti o vietati ai minori che siano-. Una volta entrati in camera da letto, si riesce a percepire appena un respiro sommesso: uno solo. Quello di Zayn che dorme tranquillo e placido, come sempre.
Accanto a lui, c’è Liam con gli occhi sbarrati puntati verso il soffitto e le lenzuola strette tra i pugni chiusi e tirate fin sotto il mento.
Trema? Batte i denti? No.
Ѐ semplicemente fermo immobile da quasi 6 ore.
Vale a dire, da quando il compagno ha smesso di...ehm...“stressarlo”.
 
[Nota per il lettore] Sì, si dice così adesso. Non lo sapevate?
Forse, però, sarebbe più corretto dire “distressare”, visto che al termine dell’attività in questione si è solitamente più rilassati.
Tranne Liam. Liam è tutto fuorché rilassato. Volete sapere perché? Continuate a leggere...
 
Zayn si è addormentato poco prima dell’alba, dopo aver trascorso l’intera notte a stressarlo -letteralmente ‘sta volta- su un tema particolare. Lo stesso che è ancora perfettamente rappresentato dal cerchietto che il moro non si è neppure degnato di togliersi prima di addormentarsi.
Il castano non riesce a non pensarci: le roselline azzurre, le perline verdi, qualche fogliolina qua e là e...un corno di stoffa proprio al centro.
 
[Nota per il lettore] Sì, ovviamente Zayn ha trafugato il cerchietto dalla cabina armadio di Harry. Logico, no?
 
8 ore ininterrotte di “Vuoi cavalcare anche tu un unicorno?” sussurrato nei modi più sconci possibili.
A Liam vengono i brividi al solo ripensarci, ma questo lo porterebbe a muoversi dalla posizione statuaria in cui è da quasi 6 ore. Impossibile: ha perso la sensibilità degli arti 3 ore fa; di schiena e bacino, invece, non ha più notizie da una 40ina di minuti.
Non smette di fissare il soffitto, quindi. Non riesce a fare altro. Vede unicorni e arcobaleni ovunque. Il suo mondo è una cacofonia di colori e musichette da carosello.
Il panico puro e semplice.
 
 
Niall, nel suo letto, affonda il nasino contro l’orso di peluche gigante che dorme con lui. Lo abbraccia forte e torna a sognare Lepricauni e quadrifogli.
 
[Nota per il lettore] Pronti? Tutti insieme: «Aww».
 
L’ora della sveglia ancora lontana e il cellulare abbandonato sul cuscino dopo l’ultima live di ieri sera.
 

Casa Tomlinson-Styles.

[Nota per il lettore] Attenzione!!!
Si avvisa che la prossima scena tratterà un argomento molto delicato che potrebbe spaventare i meno coraggiosi. Ci sentiamo quindi in dovere di precisare che sono state attivate tutte le misure di sicurezza necessarie, onde evitare una catastrofe di livello universale. (Si notino le tre squadre di pompieri appostate fuori da Princess Park, ad esempio.)
 
Louis è ai fornelli.
Sta versando l’impasto dei pancake nella padella. Tira fuori la linguetta e, tutto concentrato, rovescia l’intero contenuto del mestolo. Aspetta che si facciano le bollicine e poi, con un gesto secco, tac: lo gira.
«Sono il re dei pancake!» si dice da solo.
Mentre il fuoco comincia a fare il suo dovere, riprende a trafficare tra cassetti ed armadietti alla ricerca degli oggetti che ha iniziato a trafugare non appena è entrato in cucina.
Una dozzina di pancake dopo, richiude tutte le ante e sigilla il sacco con la refurtiva, portando quindi a termine la prima parte del piano che si è sognato stanotte.
Harry arriva in quel momento, stropicciandosi un occhio con fare assonnato.
«Lou, che ci fai già sveglio?» chiede con uno sbadiglio.
Louis avvia la seconda parte del piano: “distrarre Harry”. Attiva, quindi, la modalità ruffiano.
«Ti ho preparato la colazione.» annuncia il maggiore, tutto trionfante, mentre mette a tavola i pancake ancora caldi, poi si struscia contro il marito.
Il riccio gli dà una grattatina alla barba leggermente incolta, poi guarda i dolci con sospetto.
«Hai usato l’impasto che ho preparato ieri, vero?».
«Ovvio!» Louis lo guarda come se fosse una qualche specie di alieno «Quando mai sono stato in grado di trasformare le uova in neve?».
Il riccio ridacchia.
«Amore, le uova si montano a neve, non si trasformano per magia.».
Il liscio alza le spalle.
«Questo conferma che non sono in grado.» commenta «E poi il tuo impasto è il migliore del mondo.» lo adula mentre estrae dal frigorifero il caramello -preparato dal riccio, ovviamente-.
Una volta che il marito comincia a mangiare, recupera il sacco e se lo nasconde dietro la schiena. «Tu comincia pure che io arrivo subito.».
Gli lascia un bacio sulla guancia, poi comincia a camminare stile gambero verso l’uscita con la refurtiva tra le mani.
Harry lo nota appena, ancora intontito dal sonno.
«Che fai con quel sacco, amore?» chiede mentre addenta un boccone di dolce.
«Sacco?» Louis lo guarda con fare innocente «Quale sacco?».
Dopodiché sparisce oltre la porta della stanza, diretto alla zona notte.
Per Harry è lampante che il marito stia combinando qualcosa, ma ha davvero troppo sonno per indagare. (Non che indagando concluderebbe qualcosa, eh.)
 
 
Giorno 4. Mercoledì. h13:59.
 
Un uragano biondo invade casa Tomlinson-Styles diretto in cucina.
«HAI FATTO UN’ALTRA TORTA?» urla finché non si schianta contro il forno. Spento.
«Oh.» mormora, poi si rialza «L’HAI FATTA FREDDA?» urla ancora mentre apre il frigorifero.
Un altro verso demoralizzato. Poi si esalta di nuovo.
«HAI FATTO UNA TORTA GELATO?» grida spalancando il congelatore.
Harry lo sente fin dalla sala musica. Alza gli occhi al cielo e lo raggiunge con un vassoio tra le mani recuperato al volo dalla dispensa.
«Nì, niente torta oggi, mi spiace.» si scusa «La facciamo tutti insieme sabato quando arriva Freddie.».
Il biondo si volta con gli occhi lucidi.
«Tutti insieme? Anch’io?» chiede timido e ancora triste per la mancanza del dolce.
Il riccio gli sorride e annuisce.
«Tu, io e Freddie.» poi gli porge il vassoio «Oggi puoi finire le focaccine che ho preparato ieri per cena.» gliene indica una «Questa l’ho anche farcita come piace a te, sei contento?».
Con la stessa velocità con cui si è fiondato contro il forno, il biondo ruba il vassoio a Harry e se lo porta in salone.
«WOW, QUESTA Ѐ ALTA COME LOUIS!» lo sente esclamare il riccio.
«NIALLER, TI HO SENTITO!» sbraita il maggiore dal bagno.
In quel momento entra Zayn con un Liam ancora in stato catatonico al seguito.
Il moro arriva saltellando verso Harry e gli riconsegna il cerchietto -del male, come aggiungerebbe Liam, se avesse ancora il dono della parola-.
«Grazie Haz, è stato molto utile.» commenta il moro «Vero, amore?».
Il compagno lo guarda con occhi da pesce e fa solo un verso di assenso, per poi lasciarsi andare sul tappeto.
«Che cos’ha?» chiede Niall con le dita impiastricciate di maionese.
«Nulla.» minimizza il moro «Diciamo solo che ieri ho dato sfogo ad un paio di fantasie e potrei averlo traumatizzato...» aggiunge con fare imbarazzato.
«Vedo unicorni ovunque.» mormora il castano con le mani tra i capelli.
«Oh sì, e potrei avergli fatto venire la fobia per gli unicorni.» aggiunge il moro.
Louis entra in quel momento e si spaparanza sul solito puff.
 
[Nota per il lettore] Sappiamo perfettamente che ieri non è stato nominato, ma Louis e il puff diventerà una delle canon dell’intera storia, quindi non sperate di liberarvene.
 
«Quindi è da aggiungere alla fobia per i cucchiai?» domanda, tentando di nascondere il sorriso vittorioso che preme per mostrarsi in tutta la sua gloria.
Harry lo nota comunque, ma non dice nulla: mai anticipare i tempi di Louis Tomlinson, le leggi su cui si basa l’intero cosmo potrebbero risentirne irrimediabilmente.
Il riccio cede comunque il cerchietto al marito che glielo sta praticamente strappando dalle mani e lo guarda metterselo con un ghigno malandrino.
Liam rabbrividisce -sia per la ricomparsa del cerchietto del male che per la domanda di Louis-.
«Purtroppo.» commenta con sguardo vitreo.
«Non ci hai mai detto come è iniziata questa tua fobia.» gli dice «Potrebbe essere la tua storia di oggi...» suggerisce Louis con fare innocente.
Il castano impallidisce.
«Devo proprio?» chiede, tremante.
Il maggiore, per tutta risposta, si alza e picchietta la mano sulla poltrona da Raccontastorie.
«Prego, Payno.» lo incoraggia.
 
[Nota per il lettore] Crediamo che ormai sia chiaro, ma pensiamo che confermare non costi nulla: la poltrona è diventata il posto ufficiale da cui raccontare la storia del giorno. Non apprezzate? Fa nulla: fatevene una ragione.
 
Liam si alza e cammina verso la poltrona come un condannato a morte.
Cerca di stare lontano il più possibile da Louis e dall’accessorio del demonio. Infine si siede, sprofondando contro lo schienale.
Il liscio torna alla sua seduta con fare trionfante e la trascina fin sotto la poltrona.
Parte 3 del piano in fase di avviamento.
 
Era un giorno nero.” comincia il castano, ignaro delle intenzioni di Louis “Un giorno da cancellare dal calendario.
Ingenuamente, tornai da scuola con una voglia matta di gelato alla menta. Non sapevo che in realtà era solo un messaggio interspaziale inviatomi da quegli utensili malef-” urla.
 
Sulle cosce gli atterra un cucchiaino arrivato da chissà dove.
Zayn sospira e glielo toglie. Il castano fa un respiro profondo.
 
Ero a casa da solo, quindi puntai direttamente alla vaschetta. Ravanai nel cassetto nelle posate, ma i cucchiaini da caffè non avrebbero reso giustizia alla mia gola.
 
Come se l’avesse evocato, un’altra posata gli arrivò contro il braccio, cadendo poi sul tappeto. Il castano urletta, posandosi una mano sul punto leso e guardandosi attorno come se potessero assalirlo da un momento all’altro.
Niall recupera la posata al fine di usarla per raccattare i resti di salsa dal vassoio.
 
Aprii l’anta coi mestoli e presi quello che mia madre usava per servire i sughi. Era un cucchiaio enor-” urla di nuovo quando uno di quegli oggetti lo prende in pieno sulla guancia.
 
«Louis!» esclama il riccio parandosi tra il marito e il castano «Basta!».
«Ma non sono stato io.» si difende.
Il marito gli lancia un’occhiataccia.
Il liscio alza le mani in segno di resa e sorride con fare innocente.
Harry si piazza comunque alle sue spalle per prevenire ulteriori lanci.
Zayn libera il compagno dall’oggetto assaltatore e gli dà un bacio tra i capelli per spingerlo a continuare.
 
Era...era un cucchiaio enorme.” prosegue tentennante Liam “Avrei potuto tirar su mezza vaschetta con quello.” ricorda con terrore “Purtroppo non era uscito pulito dalla lavastoviglie, così andai verso il lavandino per lavarlo ancora e-
 
«Lou...» s’interrompe «che stai facendo?» deglutisce a vuoto «Mettilo via, ti prego.».
Il castano rimane fermo a fissare le mani del liscio che stanno giocando con una e una sola cosa: un cucchiaio.
Harry interviene togliendo l’arma di tortura dalla mani del marito.
«In piedi, signorino.» gli ordina.
Il maggiore sbuffa, ma esegue. Il riccio inizia a tastagli cappuccio, tasche ed elastico dei pantaloni. Ad ogni passaggio lo alleggerisce di una manciata di posate. Tutte uguali. Tutte tonde.
«Ecco perché stamattina ho dovuto girare il caffelatte con il culo della forchetta!» esclama contrariato, fissando male il marito. Prosegue la perquisizione scendendo sulle gambe, per poi risalire fino al cavallo.
Louis lo guarda malizioso.
«Vuoi davvero farlo qui davanti a tutti?» lo provoca.
Per tutta risposta, Harry alza la mano di scatto e il liscio geme.
«Tu vedi di fare il bravo e di piantarla.» gli intima.
Il maggiore non può far altro che annuire freneticamente.
Il riccio gli sorride, molla la presa e gli lascia un bacio sul nasino.
«Bravo, amore.».
Poi si risiede portando il marito con sé che, però, non nasconde un broncio contrariato.
Zayn fa per dire a Liam di continuare, ma nota Niall con la coda dell’occhio.
«Nì,» lo richiama esasperato «metti via la cinepresa.».
Il biondo toglie l’occhio dall’obbiettivo e sorride colpevole. Smonta tutto e finalmente il castano può riprendere.
 
Accesi l’acqua per lavare il cucchiaio gigante, ma...” un pausa, lo sguardo vacuo perso tra i ricordi -o gli incubi- “Mi cadde. Al contrario. Sotto l’acqua.
Fu terribile.” i ragazzi pendono dalla sue labbra “Ne uscii lavato da capo a piedi. Con difficoltà riuscii finalmente a chiudere il getto. Fu in quel momento che mi specchiai sulla superfice del cucchiaio.” si copre il viso con le mani e mormora “Il panico e l’orrore.” conclude.
 
Zayn lo abbraccia e gli passa le dita tra i capelli. Tirando su col naso, Liam toglie piano le mani dal viso.
Ѐ in quel momento che Louis William Tomlinson attiva la 4^ ed ultima fase del suo piano.
Estrae dai calzini due cucchiai da portata e li incrocia davanti a Liam.
«ESCI DA QUESTO CORPO, CUCCHIAIOFOBICO CHE NON SEI ALTRO!» urla.
Ѐ il panico.
Liam grida peggio di una donna isterica e si mette a correre come un dannato. Nella foga, passa in mezzo alla montagna di cucchiai che Harry ha sequestrato a Louis. Questo lo impanica ancora di più e finisce per schiantarsi contro la porta d’ingresso perché canna ad aprirla. Alla fine ci riesce e le sue urla svaniscono oltre il pianerottolo.
Zayn lo insegue, inciampando nei cuscini sparsi sul tappeto e ruzzolando per terra rovinosamente. Alla fine riesce a conquistare anche lui l’uscita, seppur zoppicando.
Niall lancia in aria il vassoio per lo spavento e sparge briciole ovunque. Harry riesce ad afferrarlo al volo prima che la legge di Murphy si attui a discapito del suo divano color perla.
Poi c’è Louis, che dopo la prima reazione del castano si è risdraiato sul puff per godersi comodamente l’intera scena. Ora segue con lo sguardo l’irlandese che lo saluta mentre saltella via da Lepricauno qual è.
 
Quando la calma torna nel loro appartamento, Louis si volta verso il marito.
Harry non lo sgrida.
Harry raccoglie sommariamente le briciole sparse in giro da Niall e porta il vassoio in cucina.
Il liscio non si muove.
Poi Harry torna, lo prende per il polso e lo porta in camera da letto. Lo fa sdraiare e si piega contro il suo orecchio.
«Scordati il mio culo fino a che Freddie non torna da sua madre.» gli sussurra, provocante, poi prende a spogliarlo.
Non visto, Louis sorride soddisfatto.
Fase 5 completata.








NOTE DELLE AUTRICI
E anche a mercoledì ci siamo arrivati! Niall non ci ha ancora mangiati e Louis non ha messo l'intero stabile a ferro e fuoco: direi che è un successo, no?
Ovvio, Liam è rimasto un po' traumatizzato, ma che volete che sia? Si ripiglierà a breve.

 
Prossimo episodio: "Giorno 5 - Zayn e il gatto nano mannaro

ParoleNelCuore: *entra in scena e si guarda intorno alla ricerca della sua fidanzata* «Amore, vieni che salutiamo i lettori.» *la chiama a mo' di gatto*.
ParoleNelCuore sente in sottofondo versi da lite. Si gira e trova Agnes che si sta litigando il cerchietto da unicorno con Louis a suono di "Mollallo! E' di Harry, quindi è mio" e "Zitto, nano di me**a! Sta meglio a me che a te".
ParoleNelCuore torna a guardare il pubblico con un sorriso forzato.

ParoleNelCuore: «Va bene, i saluti...» *tossicchia per schiarirsi la gola* «Ehm...Nella speranza che Louis riesca ancora a deambulare dopo le attenzioni di Harry, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey» *si volta per adocchiare la fidanzata che ha conquistato il cerchietto tanto agognato* «& ParoleNelCuore02.» *sorriso forzato* 

Il sipario si chiude (lo sappiamo che non è uno spettacolo, ma è più figo pensare i saluti così, ok?) e ParoleNelCuore si volta, incrocia le braccia fissando male la sua fidanzata.
Agnes però si gira con un sorriso a 32 e -ParoleNelCuore lo deve ammettere- il cerchietto in testa che le sta da dio. Così la bacia, la prende per mano e tornano a casa.

Sullo sfondo rimane solo un Louis sull'orlo delle lacrime per la disputa persa. Harry arriva in suo soccorso e gli mette in testa una coroncina che risalta terribilmente bene le iridi del marito.
A Louis luccicano gli occhi.


Fine. XOXOXOXO

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Capitolo 6
*** Zayn e il gatto nano mannaro ***


 
Giorno 5. Giovedì. h14:00.
 

Zayn e il gatto nano mannaro


Niall apre la porta e va diretto verso la dispensa. Liam e Zayn, invece, si fermano a fissare la scena che si sono trovati davanti: Harry con le mani affondate nei pantaloni di Louis, il tavolino coperto di boccette di oli profumati e creme idratanti, e Louis sdraiato sul divano che emette suoni infastiditi.
Liam alza un sopracciglio. Niall torna con della pasta al ragù e le guance già impiastricciate di sugo.
Zayn tossicchia.
«Abbiamo interrotto qualcosa?» chiede titubante.
I due si voltano.
«No no.» assicura Harry, poi toglie le mani dal fondoschiena del marito e lo aiuta ad alzarsi.
Il liscio zoppica fino al suo fedele puff e, accompagnato dal riccio, si siede con sonoro «Opplà» degno dei migliori vecchietti.
I ragazzi camminano raso-pareti per evitare di avvicinarsi troppo a quelle boccette dall’utilità ignota. Si siedono sul margine del tappeto della sala -il più lontano possibile dagli oggetti, ma al limite per non congelarsi il culo sul pavimento freddo-, Zayn si accomoda direttamente sulla poltrona.
Harry alza gli occhi al cielo e raccatta oli e creme portandoli verso il bagno. Li abbandona nel lavandino e prende una delle sue coroncine di fiori dalla cabina armadio. Se la incastra tra i ricci mentre torna in salone.
«Come mai oggi ti senti petaloso?» gli chiede Louis ammirandolo.
Il riccio si siede accanto a lui, tutto raggiante.
«Lo so che è difficile notarlo stando chiusi in casa,» spiega «ma 5 giorni fa è iniziata la primavera e volevo omaggiarla.».
Niall si ferma a metà di un boccone.
«Siamo già al 26 marzo?» chiede sconvolto.
Liam annuisce.
«Eh già, Nì.». I due prendono a parlare di come il tempo sia volato, mentre la coppietta sposata continua a commentare la coroncina e come si abbini bene con gli occhi di Harry
Zayn inizia a tamburellare le dita contro il bracciolo della poltrona, impaziente.
«Quindi?» sbraita «Posso iniziare o no?». Li fissa male.
I ragazzi si ammutoliscono e si voltano verso di lui.
«Scusa, amore. Comincia pure.» lo incoraggia Liam.
Al moro brillano gli occhi.
«Voglio raccontarvi una favola.» comincia «Parla di una fatino pasticcione con fiori tra i ricci e occhi smeraldini.» -Harry alza un sopracciglio- «E dell’avventuriero basso e tardo di cui è innamorato.» -Harry alza anche l’altro sopracciglio-.
 
C’era una volta un fatino che viveva in un villaggio al limitare della foresta. Passava le giornate a rimediare ai suoi pasticci-
 
Harry alza un altro sopracciglio.
 
[Nota per il lettore] Non fate domande, lo diciamo per la vostra sanità mentale.
 
e ai danni che provocava nell’esercitarsi con la magia.
Ogni sera, al tramonto, attendeva che il suo amato tornasse da una delle sue avventure.
Quel giorno, erano ormai due settimane che non si vedevano e il fatino iniziava ad essere preoccupato. Non appena finì di riparare uno dei vasi che aveva rotto, sentì bussare. Andò ad aprire e si trovò davanti il suo amato.
Lo abbracciò, lo baciò e lo trascinò in camera da letto per...” si ferma, sorriso malizioso “voi sapete cosa.
 
«Cosa?» chiede Louis, confuso.
«Lou, amore,» tenta di spiegare il riccio «cosa si fa in camera da letto?».
Il liscio ci pensa su, finché non gli si accende la lampadina.
«Oh! Ooooooooooooooh.» poi, però si ferma, dubbioso «Ma le fate possono?».
Zayn alza gli occhi al cielo.
«Ovvio che possono! Come pensi che si riproducano? A fiori, risate e polvere magica?» domanda retorico.
«Ѐ una favola, Tommo.» lo liquida Liam «Non farti troppe domande.».
Niall si risveglia in quel momento dalla sua simbiosi con la pasta.
«Ma visto che Harry è magico, dite che l’attività sarà più interessante del solito?».
«Io non ho mai detto che il fatino è Harry.» si difende Zayn.
L’interessato alza un altro sopracciglio.  
 
[Nota per il lettore] Vi vediamo che vi state facendo domande. Fidatevi: evitate.
 
«Ok, forse è Harry,» si arrende «ma Niall ha detto una cosa giusta:»
 
Fecero l’amore e il fatino rese tutto ancora più magico e piacevole.” riprese “La mattina, però, il fatino scoprì di aver combinato un altro dei suoi casini: al posto dell’avventuriero, si ritrovò nel letto un gatto nano e vendicativo.-
 
Niall balza in piedi.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode di tappezzerie e divani, prende al volo la ciotola coi resti di sugo prima che faccia danno. Pericolo sventato.
 
Il biondo urla: «LO SAPEVO CHE IL TIZIO BASSO E TARDO ERA LOUIS!».
Il nano in questione fa per saltargli addosso, ma è troppo sprofondato nel puff.
 
[Nota per il lettore] Inoltre, sappiamo tutti che il...ehm...serpente di Harry è come una ruspa: dove passa lascia un solco, quindi, il povero Louis, sarà costretto -almeno fino a venerdì- a fare il cosplay dello scarafaggio di Kafka ne Le metamorfosi.
 
Si ritrova, quindi, a sgambettare sulla schiena. Niall gongola per il pericolo scampato. Harry, invece, si dispera, consapevole che anche stasera dovrà fare un massaggio al fondoschiena del marito -non che gli dispiaccia, ma...che palle-.
Zayn fa una smorfia per essere stato scoperto, ma sotto sotto ci sperava che Tommo cogliesse: deve pur difendere il suo uomo dalle grinfie del nano malefico, no?
Compiaciuto, prosegue il racconto:
 
Il gatto cominciò a guardare male il povero fatino che stava freneticamente sfogliando tutti i suoi libri di magia alla ricerca di un contro-incantesimo. Per enfatizzare la sua contrarietà, il felino prese ad emettere miagolii molesti verso il padrone di casa e a shackerare la coda con fare nervoso, tamburellandola ritmicamente sul pavimento.
Il fatino si agitò e quando trovò il contro-incantesimo lo pronunciò velocemente e senza la giusta attenzione.
Funzionò -in parte-, ma le leggende narrano che, nelle notti di luna piena, un gatto nano tormenti ancora gli abitanti di quel villaggio al limitare della foresta, con frasi sarcastiche e miagolii molesti.
«SIETE TUTTI DEI DEFICIENTI!» lo sentono urlare «MI FATE SCHIFO! AVETE ROTTO IL CA**O! NESSUNO MERITA AL MIO HARRY!». Solo il fatino è in grado di calmarlo con grattini ben assestati dietro le orecchie. Fine.
 
[Nota per il lettore] Altre leggende narrano che sia stato brevettato come TormentatoreUfficiale2020, ma questa è un’altra storia.
 
«EHI! IO NON FACCIO COSÌ!» sbraita il liscio, sgambettando peggio di una tartaruga sul guscio «MALIK! SE TI PRENDO TI DISINTEGRO!».
Con le urla di Louis in sottofondo, il moro si alza, s’inchina con un sorriso sornione e prende tra le braccia Liam a mo’ di sposa.
«Vieni, amore mio,» gli dice adorante mentre lo porta verso l’uscita «ho riscattato il tuo onore.».
«Mio eroe.» lo adula il compagno appoggiando la testa sulla sua spalla.
Louis non la smette di urlare. E di bestemmiare.
Niall dà un bacio sulla guancia ad Harry e lo ringrazia per la merenda.
Il liscio se la prende anche con lui. L’irlandese, però, gli passa davanti e lo saluta, chiudendosi poi la porta di casa alle spalle.
«MALEDETTI! ASPETTATE CHE TORNI OPERATIVO E VEDRETE COSA VI COMBINO!!» urla ancora.
Harry fa un sospiro e lo lascia fare, decidendo che fa prima a lasciarlo sfogare che a tentare di calmarlo. Ne approfitta per lavare la ciotola spazzolata da Niall e per riordinare i prodotti che ha abbandonato in bagno. Quando sente silenzio, torna in salone e trova Louis a braccia incrociate sul puff. Un broncio adorabile sul viso.
Glielo bacia via.
«Shono cattivi con me, vero?» piagnucola il maggiore con gli occhietti lucidi.
Il riccio annuisce, schioccandogli qualche bacino qua e là.
Poi il liscio tira su col naso.
«Haaaz.» lo chiama. Il minore lo guarda e quello che trova non è più un bimbo bisognoso di coccole.
«Cos’hai in mente?» gli chiede rispondendo al sorriso malizioso del marito.
Louis piega la testa contro l’orecchio dell’altro.
«Voglio fare il gatto.» gli sussurra.
Harry rabbrividisce.
«Se fai il gatto domani non cammini, Lou.» gli fa notare, iniziando però ad infilare le mani sotto la felpa del marito.
«Fallo!» gli sussurra ancora all’orecchio, lascivo.
Harry cede: gli afferra le cosce, lo prende in braccio, lo ribalta contro il tappeto e...CENSORED!!!
 
[Nota per il lettore] Lo sappiamo: siamo malvagie.








NOTE DELLE AUTRICI
E dopo questa imprevista, ma più che lecita vendetta di Zayn, annunciamo l'episodio più atteso della settimana (secondo solo all'arrivo di Freddie nel weekend):

 
Prossimo episodio: "Giorno 6 - Louis e il rapimento alieno

Non ve ne frega nulla? Chissene, noi scriviamo lo stesso.
Nella speranza che il gatto nano mannaro (e molesto...e vendicativo) non passi sotto casa vostra, ma che se ne stia buono buono in quarantena, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani (N.b. Se invece lo avvistate, scrivete ad Harry che verrà immediatamente recuperarlo. Oppure dategli delle carote e fategli due grattini: la cosa peggiore che può succedere è che vi prenda in simpatia e si metta a dormire con voi facendovi da scaldapiedi). 

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Agnes: «Ma dobbiamo metterli per forza i P.s.?»

ParoleNelCuore: *scrolla le spalle* «No, ma sono carini...e molesti. Pensavo apprezzassi... Essere molesta, ovvio.»

Agnes: «Di solito sì, ma oggi sono già uscita a fare la spesa e ho socializzato abbastanza.»

ParoleNelCuore: «Quindi il bonus mensile è andato?»

Agnes: «Già, fai ciò che devi e io vado a rubare qualche coroncina di fiori ad Harry.» *se ne va*

ParoleNelCuore: «Ma se hai già i cassetti del bagno che strabordano di mollette e fermagli vari...» *fa per dire, ma Agnes è già sparita. Si schiaffa una mano in fronte* «Va beh, meglio che vada a fermarla. Fate i bravi, lavatevi le mani e usate l'amuchinaaaa!» *corre dietro alla fidanzata*

XOXOXOXO

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Capitolo 7
*** Louis e il rapimento alieno ***



Giorno 6. Venerdì. h12:00.

Louis e il rapimento alieno


«HARRY!» sbraita qualcuno -di nostra conoscenza- «HARRY, NON RIESCO A MUOVERMI!».
Il riccio, dal bagno, alza gli occhi al cielo e riprende a mettersi la crema giorno sulle guance. «HARRY, MI HAI SFONDATO IL C**O E ORA NON RIESCO A MUOVERMI!».
Le urla scuotono l’intero OneDirectionFloor per le successive due ore.


Giorno 6. Venerdì. h14:10.

Niall, Liam e Zayn stanno guardando la porta che conduce alla zona notte. In attesa.
Qualche istante dopo, anticipato da lamenti sommessi, spunta Louis, tra le braccia di un Harry alquanto stufo.
Il riccio si avvicina alla poltrona del Raccontastorie. I tre ragazzi trattengono il fiato.
Con la delicatezza e la concentrazione di un pasticcere alle prese con una decorazione all’isomalto, deposita il suo dolce fardello -sì, come no-.
«Ahio! Piano!» protesta Louis mentre lascia il collo del marito per posare le mani sui braccioli «Sono delicato, lo sai!» specifica.
Harry alza gli occhi al cielo. Per l’ennesima volta.
«Tu hai solo il cervello, delicato.» borbotta.
«Cosa?» indaga il maggiore.
«Niente!» si affretta a rispondere il riccio sparendo in cucina.
Louis lo fissa male, da lontano.
Harry ricompare poco dopo con un’enorme ciotola di pop-corn che piazza sul tavolino del salone. Tenendo fermo Niall con una mano, si affretta a dividere gli stuzzichini in vaschette più piccole e a distribuirle agli altri ragazzi. Quando tutti sono serviti, libera il biondo che si fionda sulla ciotola enorme che è ancora mezza piena. Solo per lui.
Il riccio si accomoda sul tappeto e, finalmente, si mette comodo.
Louis li guarda uno ad uno, serio, poi comincia:

Quella che voglio raccontarvi, è stata la cosa più traumatica e terrificante che mi sia mai capitata. Sicuramente almeno 10 volte più spaventosa della cosa più spaventosa che è successa nelle vostre tranquille vite.

Liam vorrebbe far notare che la sua fobia è stata sicuramente peggio, ma interrompere Louis sarebbe come tirarsi un calcio negli stinchi, così evita. Giusto per autoconservazione.
Niall, invece, pende dalle labbra del liscio mentre sgranocchia rumorosamente i pop-corn.

Erano appena iniziate le vacanze di Natale e mancavano pochi giorni al mio compleanno. Quella notte, mi abbandonarono a casa tutto solo.” alza le gambe e si stringe le ginocchia al petto.

[Nota per il lettore] Sì, sappiamo perfettamente che fino a...20 righe fa si è lamentato degli effetti collaterali da “ruspa Styles”, ma capitelo: è il suo momento di brillare e la mimica è importante.

Solo e abbandonato.

«Ma le tue sorelle, scusa?» indaga Zayn.
«E poi quanto anni avevi?» chiede Liam «Non credo che Johannah ti avrebbe lasciato a casa da solo di notte se eri troppo piccolo...».
«Per la casa più che altro.» borbotta Harry a mezza voce.
«Cosa?!» lo apostrofa il liscio.
«Niente.» si affretta a ribattere l’altro «Rispondi a Liam.» tergiversa prendendo una manciata di pop-corn.
Louis mostra i suoi migliori occhioni da cucciolo.
«Ero un bimbo tutto solo di neanche 20 anni.».
Silenzio.
Poi i ragazzi scoppiano a ridere.
«Ma Lou,» ride Niall «eri maggiorenne!».
«Shhhhhhhhhhh» li zittisce il maggiore sputacchiando qualche briciola.

Ero tutto solo nel mio lettino a rigirarmi per paura di mostri e ladri.” riprende “Poi finalmente riuscii ad addormentarmi.
Non so quanto tempo passò.
Mi svegliai a notte fonda con un fascio di luce puntato contro il viso.” i ragazzi trasaliscono, Niall fa volare qualche pop-corn “Un’altra luce vagava per la stanza e iniziai a sentire rumori di ante e cassetti che si aprivano.
Poi una voce.
«DOVE L’HAI MESSO?!» mi urlò puntandomi la luce ancora più vicino agli occhi.
«Non lo so! Non sono stato io!» risposi terrorizzato «Non ho preso io la vostra astronave aliena, giuro!».-”

Niall ribalta la ciotola che ha sulle gambe.
«Hai davvero avuto un incontro ravvicinato con gli alieni?!?!?!?!??!».
«Certo!» esclama Louis «Almeno finché non ho acceso la luce...».

Trovai a tentoni l’interruttore e lo premetti.
«CHE CAVOLO CI FATE IN CAMERA MIA?» sbraitai.
Lottie tornò a puntarmi la torcia addosso, mentre Fizzie continuava a ravanare nei miei armadi.
«Dove.Hai messo.Il nostro.CD.Di Rebecca.Ferguson.?!?!?» sibilò.-

«TRA TUTTI I CANTANTI CHE POTEVANO SCEGLIERE!!!» sbraita Zayn «PROPRIO LEI!».
«Ѐ ESATTAMENTE QUELLO CHE LE HO DETTO IO!» esclama Louis «ERANO DUE SETTIMANE CHE MI TORTURAVANO CON QUEL CD!».
«Davvero irrispettoso da parte loro.» annuisce Liam.
Harry emette un sospiro esasperato.
«Ragazzi...» li richiama all’ordine «non dovremmo parlare male di una nostra collega.» fa notare.
«E poi Rebecca è così gentile...» aggiunge il biondo che sta raccogliendo i pop-corn dal tappeto -giusto per non sprecarli-.

[Nota per il lettore] Tranquilli: Harry disinfetta casa due volte al giorno, quindi potrebbero anche mangiarci sul pavimento, volendo.

Louis e Zayn li fulminano.
«Ѐ una questione di principio!» esclamano in coro.
Harry alza gli occhi al cielo.
«Ok ok, come finisce la storia?» chiede, accondiscendete.
Louis torna in modalità “vittima sacrificale” e riprende:

Ѐ stato orribile.
Mia madre si è svegliata e mi ha obbligato a riconsegnare il CD.” un sospiro sconsolato “Due settimane d’inferno: lo mettevano sempre, ogni volta che ero in casa e a tutto volume per giunta!
Poi sono finite le vacanze e dovevamo riprendere il tour...” sogghigna.

«Cos’hai combinato, amore?» chiede Harry, con una punta di panico.
«Beeeeh...potrei averlo accidentalmente spedito.» rivela Louis con fare innocente «E potrei aver scritto come destinatario...» pausa di suspence «“Gemma Styles”.».

[Inciso per il lettore] Casa Tomlinson. Doncaster.
Gemma alza la testa dal libro che sta leggendo.
«Quella passivella...» sibila tra sé e sé, poi va alle scale e urla: «LOOOTS! SCENDI CHE TRA POCO CI CHIAMANO HARRY E NIALL.».
«TI HANNO SCRITTO?» chiede esaltata la Tomlinson.
«NO! TUO FRATELLO HA FATTO UN ALTRO DEI SUOI CASINI.» le risponde.
«OH, ALLORA ARRIVO SUBITO, AMORE.».

«Ma che ca**o!» esclama Harry «Perché non mi ha mai detto nulla?».
Louis tenta di tergiversare, ma lo sguardo del marito è pressante, così si picchietta le ditina una contro l’altra.
«Potrei averlo mandato in forma anonima, ma lei l’ha scoperto e l’ha distrutto,» si gratta una tempia con fare imbarazzato «e ha minacciato di farmela pagare a vita.».
4 mani si schiaffano su 4 fronti, seguite da commenti e rimproveri vari verso il liscio.
Poi un messaggio e il suono del citofono salvano Louis dall’assalto generale.
Il maggiore fa per prendere il cellulare dal tavolino, ma i postumi della nottata si fanno sentire e si mette a lamentarsi peggio di un vecchietto con la sciatica.
Harry alza gli occhi al cielo e controlla la notifica.
«Briana è al cancello con Freddie.» annuncia.
Niall corre al citofono.
«ARRIVAAAA.» urla.
Con l’aiuto di Harry e Liam, il liscio si alza ed inizia a zoppicare fino all’uscita, diretto verso il cancello.
«Oihoi, che male.» continua a ripetere «Oihoi.».
Fa tempo ad uscire dall’appartamento che i 4 ragazzi rimasti si guardano complici.
«Tu chiama Gemma, io chiamo Lottie.» annuncia Niall con già il telefono in mano.
Lui ed Harry fanno partire contemporaneamente la videochiamata.

[Inciso per il lettore] Sempre casa Tomlinson. Sempre Doncastrer.
«C.V.D.» fa Gemma quando i cellulari di entrambe le ragazze si mettono a squillare in contemporanea.
«Davvero non capiscono perché abbiano chiamato tutte e due: cosa pensano, che siamo in due emisferi diversi?» commenta Lottie.
«Boh, ma direi di mandarli un po’ in confusione.» suggerisce la Styles con un sorriso maligno.
La Tomlinson capisce, accetta la chiamata e mette il cellulare di fronte a quello della compagna.

A casa Tomlinson-Styles, a Londra, Niall ed Harry si trovano faccia a faccia con loro stessi non appena comincia la chiamata.
«Haz?» chiede il biondo confuso «Che ci fai a Doncaster?».
Harry fissa il cellulare, poi guarda male il biondo:
«Ma sei cretino?!» gli dice «Sono qui, ma mi vedi?!» lo richiama, sarcastico.
Anche il riccio, però, ci impiega qualche istante per capire cosa cavolo sia successo. Poi realizza, dandosi dello scemo.
Alza la testa: «Nì, metti giù la chiamata: quelle due sono insieme.».
Risate sommesse dall’altro capo del telefono, movimenti strani sul video, poi, finalmente, Lottie e Gemma compaiono sullo schermo.
«Ciao, fratellino.» lo saluta la sorella «Che ha combinato la passivella?».
Liam, Zayn e Niall raggiungono il riccio e fanno per chiedere come faccia la ragazza a saperlo, ma Harry li stronca sul nascere, perché... Ѐ GEMMA: mai chiedere da dove arrivino le sue conoscenze onniscienti o l’intero sistema potrebbe collassare! (Esattamente come non bisogna affrettare i tempi dei piani di Louis, ma questo è un altro discorso.)
«Niente, niente: cercavamo solo conferme su una storia che ci ha raccontato.» spiega.
«Spara.» gli risponde Gemma, mentre Lottie appoggia il mento sulla sua spalla.
«Cosa puoi dirci sul CD della Ferguson?» chiede il ricco.
«Vuoi dire quello che la passivella mi ha spedito anni fa?» domanda.
I ragazzi annuiscono.
«L’ho bruciato e gli ho rispedito il cadavere.» scrolla le spalle.
Lottie si stacca e la fissa.
«Aspetta: era per caso il suo primo album?»
La Styles ci pensa un attimo poi annuisce: «Credo di sì, era quello appena uscito.».
«ECCO DEV’ERA FINITO! QUELL’INFAME!» sbraita Charlotte, poi si rivolge alla fidanzata «E TU DOVEVI PROPRIO BRUCIARLO?!?!».
«SCUSA! ME L’HA SPEDITO CON LA DEDICA “PER TE CHE ASCOLTI MUSICA DI ME**A”! COS’AVREI DOVUTO FARE? MANDARGLI UN MAZZO DI FIORI?» chiede retorica «E POI MICA SAPEVO CHE FOSSE TUO!» esclama.
Fortunatamente, santo Harry da Holmes Chapel, custode di infanti e sogni fanciulleschi, si affretta a mutare le due litiganti non appena sente la porta aprirsi.
«PAPIIII!!» urletta Freddie mentre zampetta con le sue gambine verso di lui.

[Nota per il lettore] Pronti? Tutti insieme: «Awwwwww».

Harry passa il cellulare a Liam e prende al volo il bimbo che gli si è letteralmente buttato addosso.
«Ciao, Pasticcino,» lo saluta lasciandogli un buffetto sul naso «dove hai lasciato papà?» chiede non vedendo il marito arrivare.
«Sta parlando con la mamma, ma poi arriva.» spiega, per poi buttarsi sul biondo lì accanto «Zio Nì!» esclama.
L’irlandese gli scompiglia i capelli e lo abbraccia forte. Poi lo libera per permettergli di salutare gli altri due zii.
«Dov’è il mio nipotino preferito?» lo chiama Gemma, non appena le riattivano l’audio.
Il cucciolo si volta verso il telefono.
«CIAO, ZIEEEE!» urla.
«Ciao, tesoro.» rispondono le ragazze mandando tanti baci.
Louis entra in quel momento con lo zainetto del figlio sulle spalle.
«Ѐ comparsa Gemma?» sbianca «Dov’è? Devo nascondermi!» esclama.
«Ma no, papà!» lo contraddice il piccolo «Sono al telefono: vieni a dire ‘ciao’.».
Il maggiore arriva zoppicando e si siede sul divano alle spalle di Harry, fissa lo schermo e...:
«Gemma, ma stai passando la quarantena con Lottie a Doncaster?».
«No,» risponde prontamente la ragazza «sto passando la quarantena con Lottie a Doncaster.».
Louis assottiglia lo sguardo, ma santo Liam da Wolverhampton, protettore di nani molesti e cognate venerabili, è pronto a sedare una rissa sulla nascere e si affretta a congedare le due ragazze.

[Nota per il lettore] Non chiedete come sia possibile che quei due facciano rissa tramite videochiamata, ma considerate che, visti i soggetti, non ci sarebbe da stupirsi se ci riuscissero.

«Ѐ stato un piacere, ci sentiamo in settimana.» dice.
«Salutatemi le gemelle!» esclama Zayn sorridendo e muovendo la manina.

[Nota per il lettore] Ѐ scientificamente provato che Daisy e Phoebe Tomlinson abbiamo un’assoluta venerazione -ricambiata- per Zayn Javadd Malik.
Come dite? Non avete mai sentito nulla del genere? Va beh, informatevi meglio. Noi intanto continuiamo...

«CIAO, ZIEEE!» urletta ancora Freddie, stranamente imitato da Niall.

[Nota per il lettore] Shhh, è tutto normale.

Harry, con il bimbo seduto sulle sue gambe, sorride e gli prende la manina per muoverla davanti allo schermo. Louis ha ancora il viso minaccioso di prima.
Lottie chiude la chiamata e i ragazzi si trovano davanti il salvaschermo di Harry con una foto di lui, Tommo e il piccolo che si mangiano un gelato.

[Nota per il lettore] Pronti? Di nuovo, tutti insieme: «Awwwwww».

«Bene, cenate con noi?» chiede il riccio ai ragazzi, alzandosi in piedi col bambino in braccio che ne approfitta per mettergli una manina tra i capelli.

[Nota per il lettore] Ѐ risaputo che i Tomlinson -soprattutto quelli di sesso maschile- abbiamo una predilezione per i ricci di Harry. Come dargli torto?!

«Ma devono proprio?» borbotta il liscio. Freddie, però batte le manine tutto contento e i ragazzi sono già in cucina a raccattare piatti e posate per apparecchiare, così Louis fa un sospiro rassegnato e, con fatica, si alza e li raggiunge.
«Papi.» lo chiama Freddie e Harry toglie gli occhi dai ripiani del frigorifero e guarda.

[Nota per il lettore] Onde evitare l’alba di vene horror tra di voi (visto che anche noi due abbiamo avuto simili perplessità), riteniamo necessario precisare che: Harry non sta per proporre dei bulbi oculari come piatto principale del desinare della serata. Sta semplicemente scrutando i ripiani dell’elettrodomestico, così da decidere un menù che metta d’accordo tutti gli ometti da sfamare; al richiamo del figlio, ha semplicemente spostato i suoi occhi dal frigorifero, per puntarli verso il bambino che ha ancora in braccio.
Tutto chiaro? Bene, continuiamo.

«Tu e papà mi state facendo un fratellino?» chiede il piccolo.
Il riccio aggrotta le sopracciglia.
«Perché me lo chiedi, Pasticcino?» indaga.
Il bimbo punta il ditino verso il padre che sta entrando in cucina zoppicando, la mano sulla schiena e farfugliamenti incomprensibili come sottofondo.
«Papà dice che quando cammina così è perché mi state facendo un fratellino!» esclama con gli occhio Blu Tomlinson che luccicano.
I 5 adulti si fermano, impanicati. Poi 4 di loro si voltano verso il padre degenere, cani inclusi. Il liscio fa un sorriso forzato, al che gli altri urlano:
«LOUIS!!!!».
Fine.


P.s. Il resto è storia ormai, che passa e se ne vaaaa. (cit. puramente casuali.)








NOTE DELLE AUTRICI:
ParoleNelCuore: «Bene, ho sonno, quindi sbrighiamoci.»

Agnes: «Io te l'avevo detto di dormire, ma tu "no, prima pubblichiamo"» *le fa il verso*

ParoleNelCuore: *la guarda male* «Invece di prendermi in giro, vedi di annunciare il titolo del prossimo episodio.»

Agnes: *borbotta frasi incomprensibili* «Signore e signori...



Prossimo episodio: "Giorno 7 - Il teatrino di Freddie presenta: la principessa dei fiori e il principe dei nani "


...Contenta?» chiede retorica.

ParoleNelCuore: «Ottimo, notte a tutti.» *se ne va*

Agnes: «Allora chiudo io...» *sospiro* «Nella speranza di non impazzire e non strafogarsi troppo di dolci -cosa che ormai sarà già troppo tardi per la maggior parte di noi-, vi saluto...ehm...salutiamo e vi diamo appuntamento a domani.

Un bacio,
Agnes Fey & ParoleNelCuore02»


P.s. Ciao XOXOXOX

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Capitolo 8
*** Il teatrino di Freddie ***


 
Giorno 7. Sabato. h08:00.
 

Il teatrino di Freddie presenta: "La principessa dei fiori e il principe dei nani"


«Papaaaaà.».
Manine lo scuotono. Lui russa e si rigira.
Il bimbo mette il broncio, poi passa al piano di riserva: zampetta dall’altro lato del letto e si arrampica sul materasso. Sale a cavalcioni sul petto dell’uomo addormentato e ci si sdraia sopra.
«Papiiii.» miagola contro la maglia del pigiama a stampe strane.
Il riccio mugola nel sonno, ma alla fine stringe le braccia contro la schiena del bambino e si gira, portandolo tra lui e il marito al centro del letto.
«Cosa c’è, Pasticcino?» gli chiede con uno sbadiglio.
«Dobbiamo fare la torta!» esclama il piccolo, già esaltato.
Harry ridacchia e gli accarezza i capelli.
«Ѐ un po’ presto, cucciolo.» gli spiega «Zio Nì ti mangia se lo vai a svegliare adesso.» gli dice facendogli il solletico al pancino per farlo ridere. Poi il riccio si mette ad accarezzargli la schiena.
«Fai ancora un po’ di nanna, ok?» gli dà un bacino sulla fronte e il bimbo sbadiglia.
«Shi.» mugugna Freddie, già mezzo addormentato. Harry lo accarezza ancora un po’, poi chiude anche lui gli occhi.
Louis si muove nel sonno e li abbraccia entrambi.
 
[Nota per il lettore] ALLERTA FLUFF!!!
Questo capitolo ne sarà pieno: roba da farvi vomitare arcobaleni e cinguettare con gli uccellini (e -forse- anche da far scappare Liam a gambe levate, dopo il trauma con gli unicorni di Zayn).
Tranquilli sarà anche demenziale come gli altri.
...Uhm...quindi forse dovremmo cambiare l’allerta. Che ne dite di:
ALLERTA DEMELUFF?!?!? No? ...va beh, avete capito.
 
 
Giorno 7. Sabato. h10:34.
 
«PAPIIIIIIIII».
Freddie è sveglio. Fin troppo sveglio.
Harry apre un occhio e cerca di mettere a fuoco la figura del figlio che ha il nasino schiacciato contro il suo.
«PAPI, Ѐ TARDI!» strilla il bimbo molleggiando sulle gambine.
A tentoni, il riccio allunga un braccio e recupera il cellulare dal comodino.
Le 10:38. Ѐ riuscito a farlo dormire 2 ore in più: la prende come una vittoria.
«PAPIII, LA TORTA!» esclama ancora il piccolo saltando sul petto del padre, ancora intontito dal sonno.
«Giusto, giusto.» mugugna Harry «Direi che puoi andare a svegliare lo zio Niall senza rischiare di diventare la sua colazione.».
Il bambino ridacchia e salta giù dal letto -affondando un ginocchio nello stomaco del riccio, ma dettagli-.
«Fermo fermo!» lo richiama l’uomo, acciuffandolo prima che scappi «Prima ci togliamo il pigiamino.».
A quel punto, esce dalle coperte e si carica il bambino sulla spalla, facendolo ridere.
Louis si rigira nel sonno e torna a rifugiarsi sotto il piumone, ignorandoli. Ovviamente, riprende anche a russare.
A bocca aperta.
Rumorosamente.
Harry porta il bambino, sgambettante sulla sua spalla, nella cameretta accanto alla stanza matrimoniale. Lo deposita sul letto e gli fa il solletico e le pernacchie sul pancino facendolo ridere. Poi, mentre Freddie si mette a giocare con un paio di peluche, va a recuperare una tuta morbida da fargli mettere in casa -possibilmente facile da lavare, vista l’attività che li aspetta-. Quando apre le ante del mobile, adocchia la valigetta col baby monitor e scuote la testa, ripensando alle follie di Louis.
«Papiii.» lo richiama Freddie e lui si volta per andargli incontro coi vestiti puliti tra le mani.
«Sì, Pasticcino?» ribatte mentre inizia a togliergli il pigiamino.
«Come la facciamo la torta?» chiede il bimbo mentre litiga con la manica della felpina.
Harry lo libera, facendogli centrare il buco giusto, e poi lo aiuta a mettersi i pantaloni con il logo dell’Adidas.
 
[Nota per il lettore] Inutile dire che Freddie ha un intero guardaroba firmato Adidas, Vans e Nike. Inutile dire che tutti gli acquisti sono stati fatti da Louis.
Inutilmente detto questo, continuiamo...
Aspettate aspettate, ovviamente ha anche cose normali -circa- (da bimbo di 4 anni, per intenderci) acquistate da Harry (e da nonne, zii/e vari/e). Era chiaro, vero? Bene...
 
«Come la vuoi tu, cucciolo.» gli risponde, mentre gli mette i calzini di Winnie the Pooh.
 
[Nota per il lettore] Ok, dato che nessuna di noi due ha mai stolckerato Freddie sui social (lo so che non sembra, ma sotto sotto siamo sane di mente), abbiamo deciso di metterci un po’ di Disney che non fa mai male.
 
Freddie si porta un ditino alla bocca e fa la stessa faccia di Louis quando riflette.
Adorabile, si trova a pensare Harry.
«Posso dirtelo dopo, papi?» chiede il piccolo.
Harry annuisce e lo manda a svegliare l’irlandese.
«Sììììì» urletta il bimbo, correndo via.
Il riccio non può far a meno di sorridere. Sistema il pigiamo e apre la finestra per far cambiare aria alla stanza, poi torna verso camera sua e dà un bacio al marito.
«Amore,» gli dice «noi siamo in cucina a preparare la colazione. Ci raggiungi?».
Louis mugugna parole incomprensibili, poi farfuglia qualcosa che assomiglia a: «Ancora due mesetti, ‘arry.».
No comment.
Il riccio arriva in cucina scuotendo la testa.
Apparecchia per la colazione, poi comincia a tira fuori alcuni ingredienti.
Il bambino torna zampettante in quel momento.
Si arrampica sulla sedia e si mette in ginocchio per arrivare meglio al tavolo.
«Latte e cacao, va bene, cucciolo?» chiede Harry che sta già preparando la tazza.
«Sììììììì!» esclama Freddie.
Si mette a mangiare i biscotti -fatti in casa da Harry, ovviamente- e inizia a straparlare.
Tutto suo padre, pensa con un sorriso il riccio.
Come se lo avesse evocato, Louis compare sulla porta. Sbadiglia, abbraccia Freddie, gli ruba un biscotto -con sentite proteste del bimbo-, bacia Harry e poi va a slandronarsi sulla poltrona del narratore, quella rivolta verso la cucina.
Inutile dire che ha ripreso a russare nel giro di 3 nano secondi.
Harry si siede col bambino e beve un caffè, mentre insieme costruiscono torri coi biscotti.
Niall entra in casa pochi minuti dopo, con un orso di peluche formato gigante da regalare al nipotino. Visto che deve lavorare, però, lo deposita su Louis che sta beatamente russando sulla poltrona.
«ALLORA CHE TORTA FACCIAMO?» urla mentre entra in cucina.
«Ah, non lo so.» fa Harry «Chiedilo al nostro chef.».
I 2 adulti fissano il bambino che sta finendo di masticare un biscotto (l’hanno educato bene, dopotutto).
«Voglio fare la torta al cioccolato con la panna!» annuncia poi, quando ingoia il boccone.
«Quella con i biscotti sotto che bisogna mettere in frigo?» chiede il riccio.
Il bimbo annuisce.
«Però vedi di non mangiarti tutti i biscotti come l’altra volta.» lo ammonisce, fintamente serio.
«Ma non sono stato io.» si difende con un sorriso innocente «Ѐ stato lo zio Nì!» esclama.
«Ehi, piccolo spione,» il biondo fa per acciuffarlo «vieni qui che t’insegno io cosa succede a fare la spia.».
I due prendono a rincorrersi, con grande rischio per il bambino di cadere o picchiare la testa, così Harry intercetta il figlio e lo prende in braccio, consegnandogli il sacchetto per mettere i biscotti da sbriciolare. Il tutto mentre guarda male Niall.
L’irlandese alza le mani per scusarsi e fa un sorriso tutto denti.
Harry lo fissa di sottecchi mentre tira fuori tutti gli ingredienti, dopodiché gli consegna le stecche di cioccolato da sciogliere a bagnomaria. Il biondo si mette all’opera, mentre Freddie comincia a sbriciolare i biscotti sotto lo sguardo attento del genitore.
Il riccio si occupa di crema e farcitura.
A breve, compongono la cheesecake nella teglia a cerniera e la infilano in frigorifero.
«E adesso?» chiede Freddie.
«Adesso la lasciamo qui al fresco fino a merenda.» spiega il riccio.
Il bimbo sembra triste.
«Oh.» poi alza la testa e chiede ancora «E cosa facciamo mentre aspettiamo?».
«Che ne dici di svegliare tuo padre?» gli suggerisce Niall che sta leccando i rimasugli della crema rimasti nella ciotola.
Il bimbo si gira verso il genitore sveglio -in tutti i sensi- che annuisce con un sorriso.
Ottenuta l’autorizzazione, corre fino alla poltrona e si arrampica sulle gambe del liscio.
«PAPÀ, ABBIAMO FATTO LA TORTA!» lo chiama «PAPÀ PAPÀ PAPÀ!».
Louis urla e lancia l’orso di peluche che stava stringendo nel sonno.
Si sveglia di soprassalto e si guarda intorno confuso.
«No, Harry! Ho lanciato Harry!» esclama, terrorizzato.
Il bimbo ride del suo papà pasticcione.
«Ma no, papà!» gli dice «Hai solo fatto cadere l’orso gigante.» gli spiega sdraiandosi su di lui per abbracciarlo.
Il liscio si guarda intorno, ancora confuso, poi vede il peluche accanto alla poltrona e aggrotta la fronte.
«E questo da dove spunta?» chiede mentre accarezza il figlio.
«L’ho portato io per Freddie.» interviene Niall che arriva dalla cucina con una guancia strisciata di cioccolato.
Il bimbo si alza di scatto.
«Per me?» chiede con gli occhioni luccicanti.
Il biondo annuisce.
«GRAZIE, ZIO NÌ!» urla al settimo cielo mentre corre ad abbracciare il biondo.
Gli lascia un bacio sulla guancia impiastricciata di cioccolato, poi corre fino al peluche e ci si sdraia sopra con un versetto compiaciuto.
«Non dovevi.» sussurra Harry all’amico, affiancandolo.
«Questo ad altro per il mio nipote preferito.» risponde facendo un occhiolino al riccio.
Louis li raggiunge in quel momento.
«E Bear e Teddy, scusa?» gli fa notare.
«Ovviamente dico la stessa cosa anche a loro, quando li vedo.» ribatte il biondo, con un sorriso innocente.
Harry scuote la testa e Louis ride.
 
 
Giorno 7. Sabato. h14:00.
 
Liam e Zayn li avevano raggiunti per pranzo.
Freddie sta aiutando a sparecchiare, portando in cucina 3 dei 6 bicchieri impilati uno sull’altro. La linguetta fuori per la concentrazione.
Finito di sistemare la tavola, arriva la domanda da 1 milione di dollari: «E adesso che gioco facciamo?».
Ѐ Louis, ovviamente, ancora memore dell’agonia che è stato “Essere o non essere” di quasi una settimana prima.
«Il teatrino!» esclama Freddie battendo le manine.
«Cioè?» gli chiede Zayn, piegandosi sulle ginocchia per essere allo stesso livello del bimbo.
Per tutta risposta, il piccolo fa un urletto contendo e corre fino alla cabina armadio dei genitori, facendo segno ai ragazzi di seguirlo.
Quando entrano nella stanza comunicante con la camera matrimoniale, i 5 adulti si trovano davanti un Freddie sull’attenti che li guarda tutto serio.
«Adesso facciamo la storia della principe dei nani che è innamorato della principessa dei fiori.» dice.
«Ah sì?» gli dà corda Liam «E chi sarà la principessa dei fiori?» chiede.
«Il mio papi.» risponde il bambino, come se il castano gli avesse fatto la più ovvia delle domande.
Il riccio sberluccica dalla gioia.
 
[Nota per il lettore] Non è possibile, dite? Per favore, non avete mai visto Harry brillare di luce propria mentre guarda un bimbo? Immaginatevi con Freddie...
Ecco appunto: peggio della Trasfigurazione di Cris-no, così rischiamo la blasfemia. Diciamo...- peggio della pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno -ecco sì, meglio-.
 
Il bimbo sparisce tra i vestiti appesi alla ricerca del travestimenti giusto.
Harry nasconde il viso nel petto del marito.
«Mi ucciderà per quanto è adorabile.» mormora facendo ridere Louis.
«Zio Nì!» chiama il piccolo rispuntando da dietro un completo paiettato «Metti la tua canzone, per favore?» gli chiede con occhioni da cucciolo.
«Quale?» indaga il biondo con già il cellulare in mano.
«Quella con il bimbo che si prova tutti i vestiti.» risponde, per poi sparire di nuovo tra i completi di Harry.
Niall sorride come un ebete mentre collega il telefono all’impianto stereo-
 
[Nota per il lettore] Sì, ovviamente Louis ed Harry hanno un impianto dolby-surround in tutta la casa. 
 
e fa partire No Judgement, mentre gli altri 4 lo guardano male.
 
[Nota per il lettore] L’ascolto è consigliato, anche solo perché la canzone è stupenda (link premendo sul titolo alla riga sopra).
 
«E noi?» piagnucolano gli altri 4: sono dei cantanti anche loro!
«Figlio ingrato.» borbotta Louis incrociando le braccia al petto.
«Voi dopo.» risponde il piccolo che rispunta in quel momento con una camicia “Campo fiorito” in una mano e una coroncina di roselline nell’altra.
«Voi non avete le canzoni per mettere i vestiti.» spiega.
A ritmo di musica, consegna il travestimento al riccio.
«Tu sei la mia principessa bellissima, papi.» dice, poi torna a ravanare tra cassetti ed appendiabiti.
Harry sberluccica un po’ di più.
«Tu sei il principe dei nani, innamorato della principessa.» dice all’altro papà, consegnandogli un maglioncino verde ed un cappello borsalino.
«Tu sei il guardiano della principessa, zio Nì.» dice al biondo, dandogli una giacca gialla e un foulard rosso da mettere al collo.
«Tu sei il drago che protegge la principessa da tutte le persone che non sono il principe dei nani.» dice a Zayn. Poi gli dà una coperta viola che era appoggiata su una delle poltroncine della stanza.
«E questa come la metto?» chiede il moro, curioso.
«Queste sono le tue ali, zio Zy.» spiega il bambino, serissimo.
Il ragazzo si finge impressionato e si mette la coperta a mo’ di mantello, ottenendo lo sguardo di approvazione del piccolo.
«E io?» chiede Liam.
«Tu sei il saggio che dice al principe dei nani cosa fare.» pronuncia con fare solenne, mentre consegna al castano una tunica color sabbia con un motivo a zig-zag, sicuramente souvenir di qualche safari.
«Ne sono onorato.» lo ringrazia, fingendo addirittura d’inchinarsi davanti al bimbo, quasi fosse un maestro Jedi che gli assegna la prima missione in solitaria.
«E tu?» gli chiede Louis abbassandosi per prendere il figlio per i fianchetti.
Il bambino sorride felicissimo: zampetta di nuovo verso i vestiti appesi, ne esce con un fagotto appallottolato e corre verso la sua cameretta.
I ragazzi lo sentono ravanare tra i suoi giochi, poi qualche istante di silenzio e infine dei passettini che si avvicinano.
«SIETE PRONTI?» urla il bambino rimanendo nascosto dietro la porta della cabina armadio.
«Certo.» gli risponde Harry.
Con le ultime note di No Judgement in sottofondo, Freddie entra tutto trionfante nella stanza.
Appena lo vedono, Niall, Zayn e Liam non riescono a trattenere un brivido: indossa il gilet di Harry -che praticamente gli fa da vestito-, la sua copertina rossa come un mantello e ha una trombetta in mano.
Una trombetta che i 3 ragazzi conoscono molto bene.
«Io sono il messaggero del principe dei nani.» annuncia soffiando dentro il giocattolo.
I 3 tremano. Louis ghigna.
Tale padre, tale figlio.
Harry geme frustrato.
 
«Tu mettiti qui, papà.» dice il piccolo a Louis, indicandogli una delle due poltrone.
Si sono spostati in salone e Freddie sta assegnando le posizioni sulla scena come un vero regista.
Liam è già seduto sull’altra; Niall è appollaiato su uno degli sgabelli della cucina, piazzato per l’occasione, accanto al tavolo della sala da pranzo; Zayn è inginocchiato alla cinese ai suoi piedi.
 
[Nota per il lettore] Sappiamo che probabilmente Freddie non sa cosa significhi “alla cinese”, ma voi sicuramente sì. Quindi visualizzate.
 
Harry è ancora fermo da un lato della stanza. Il figlio gli ha fatto cambiare outfit all’ultimo: ora indossa lo stesso completo con cui ha cantato Falling agli ultimi Britt’s. Bianco e pizzo ovunque. La coroncina di fiori sempre incastrata tra i ricci.
Da lontano, osserva Louis. Anche di lui il bambino non era rimasto soddisfatto: il maglione ha lasciato spazio ad un completo Blu Cobalto con un doppiopetto con bottoni argentati e una corona da re -trafugata tra giochi di Freddie- in testa.
Da sbavo, non può che pensare il riccio.
Il piccolo arriva in quel momento e lo prende per mano.
«Papi, tu devi salire sulla torre.» gli dice indicando il tavolo da pranzo.
«Agli ordini!» risponde prontamente, saltando sul mobile e sedendosi a gambe incrociate sulla superficie in legno.
«Adesso cominciamo!» annuncia il piccolo regista battendo le manine.
Harry preme play sul cellulare che ha in mano e una musica medieval fantasy invade la stanza.
Freddie sgrana gli occhioni.
«Papi, è perfetta!» esclama.
Il riccio gli manda un bacio.
Il bimbo sorride ancora di più. Poi si schiarisce la voce, gonfia il petto e comincia a raccontare:
 
C’era una volta un principe. Il principe dei nani.
Amava tanto la principessa dei fiori, però non sapeva come dirglielo.
Un giorno decide di parlare con il suo amico saggio per chiedergli aiuto.
 
Con un cenno della manina, fa capire al suo papà che è il suo turno di parlare.
Il liscio annuisce e si alza camminando fino a Liam.
«Saggio del ca-coff...coff-» si blocca notando l’occhiataccia di Harry.
«Saggio del villaggio,» ritenta, con gli occhi del marito sempre addosso «come posso conquistare la mia amata?» chiede.
«C’è un solo modo per il suo cuore avere:» risponde Liam che, per non si sa quale motivo, ha deciso che parlerà come Yoda, ma al bambino piace, quindi prosegue «un messaggero alla torre in cui la fanciulla vive devi mandare. Il più coraggioso di tutti sarà o il tuo intento sicuramente perirà.».
Freddie non ha capito tutto quello che lo zio ha detto, ma è lo zio Lì, quindi si fida a prescindere e continua a narrare:
 
Il principe torna al suo trono” con un ditino, indica a Louis la poltrona e quello ci torna “e pensa a tutti i suoi messaggeri, ma sa che solo uno è il più coraggioso di tutti. Alla fine lo chiama.
 
«Messaggero Freddie Reign Tomlinson,» gli dice Louis e il bimbo si avvicina «ti assegno un compito difficilissimo.».
«Perché a me?» chiede Freddie, serissimo, in ginocchio di fronte al principe dei nani.
«Perché sei il più coraggioso di tutti!» gli rivela il liscio.
Il bambino alza la testa, nascondendo a fatica un sorriso.
«Cosa devo fare, principe dei nani?» chiede.
«Consegnare il mio messaggio alla principessa dei fiori.» detto questo, gli porge una pergamena -un foglio arrotolato chiuso con un fiocco- «Vai e fai il bravo.» gli dice.
Il figlio lo guarda un po’ male per aver rotto l’atmosfera solenne della scena, ma non ci bada troppo e prende la pergamena.
In quel momento, la musica di sottofondo cambia ritmo e sembra proprio diventare la colonna sonora perfetta per un viaggio.
Il bambino sale a cavalcioni su una scopa e saltella fino alla torre improvvisata.
Un drago gli si para davanti, a pochi passi dall’obbiettivo.
«Fermo!» gli intima l’animale -Zayn-, strusciando con le ginocchia sul tappeto.
 
[Nota per il lettore] Sì, Liam ha pensato male. Molto male. E adesso sappiamo che lo state facendo anche voi. Bene.
 
«Potrai passare solo se rispondi a 3 indovinelli.» gli dice il drago, sventolando le braccia con i lembi della coperta legati ai polsi a mo’ di ali.
Il bambino si mette le manine sul visino ed esclama: «Oh, no! E se non ci riesco?» chiede.
«Dovrai tornare indietro e non potrai vedere la principessa.» gli spiega il drago.
«Ok, qual è la prima domanda?» chiede il messaggero coraggioso.
«Prima domanda: chi è che può mangiare tanto senza scoppiare?» gli chiede il drago.
Il bimbo alza le braccine.
«Lo zio Nì!» esclama. Il biondo gongola.
Louis borbotta una frase a mezza voce che assomiglia a “O la zia Gemma in pre-ciclo”, ma è bravo a non farsi sgamare -una volta tanto- e nessuno commenta. Quasi nessuno.
 
[Inciso per il lettore] Casa Tomlinson. Doncaster.
Gemma sta per entrare in doccia, ma si blocca con un piede a mezz’aria e gli schizzi d’acqua che le spruzzano il viso.
Si volta verso Lottie che sta per asciugarsi i capelli.
«Se quel nano di tuo fratello dice ancora una cosa del genere, giuro che lo abbasso di così tanto che non avrà più bisogno di inginocchiarsi per far felice mio fratello.» sbraita.
Poi, con tutta calma, si rigira, entra in doccia e chiude l’anta di vetro cominciando ad insaponarsi.
Lottie la guarda per qualche secondo, confusa, poi scrolla le spalle e accende il phone.
 
«Esatto.» risponde Zayn al bimbo «Secondo domanda: cosa formano Zayn, Liam, Harry, Niall e Louis?» gli chiede.
«Gli One Direction!» esclama il piccolo, tutto contento «Ancora ancora, signor drago!».
«Ultima domanda:» comincia il drago sventolando le ali «chi è il bambino più bravo del mondo?».
La musica cambia in quel momento, perfetta per un momento di suspence.
 
[Nota per il lettore] Per chi se lo stesse chiedendo, sì: Harry sta controllando i brani per rendere perfetto il teatrino del suo bambino.
Best. Dad. Ever.
 
Il piccolo si mette un ditino sulla bocca e comincia a pensare ai suoi cuginetti -Theo e Bear- e al fratellino del suo papà -Ernest-. Poi però si ricorda una cosa importante.
«Papà Louis!» esclama battendo le manine.
«Ehi!» protesta il sopracitato. I ragazzi ridono.
«Io non sono un bambino!» esclama il liscio mettendo un broncio adorabile.
Il riccio gli manda un bacio.
«Sei il mio bambino.» gli dice.
Il broncio non sparisce e i ragazzi ridono ancora.
«Ho vinto?» chiede il piccolo.
Zayn si asciuga una lacrima scesa per le troppe risate e si calma.
«Sì, mio avventuriero coraggioso.» gli dice, porgendogli poi una scaglia del suo dorso «Dai questa al Guardiano e lui saprà che hai superato la mia prova.».
Il bambino prende il plettro con occhi scintillanti e lo porta a Niall.
«Signor Guardiano,» gli dice «ho risposto a tutte le domande del drago. Ora posso vedere la principessa?» chiede «Ho un messaggio del principe dei nani per lei.».
Niall lo guarda dall’alto del suo sgabello.
«Hai una prova per dire che hai risposto alle domande del drago?» gli chiede con voce da presentatore televisivo.
Il bimbo mostra la scaglia tutto trionfante.
«Bravissimo, messaggero coraggioso. Ora puoi vedere la principessa. Però...» lo ferma all’ultimo «prima devi sapere che la principessa non è davvero una principessa.».
Niall lo scruta, in attesa di una reazione.
Freddie appoggia le manine sui fianchetti e lo guarda peggio di come fa Louis quando lui si azzarda ad abbracciare Harry.
«Ma certo che è una principessa!» sbraita il piccolo «Ѐ la più bella principessa che esiste!» esclama convintissimo.
Il riccio si scioglie in un pioggia di glitter sberluccicosi.
«Il mio bimbo.» mormora con gli occhi lucidi.
Il piccolo messaggero coraggioso supera il Guardiano e consegna la pergamena alla principessa dei fiori.
Harry scioglie il fiocco e legge il volantino della pizzeria con la stessa emozione con cui leggerebbe una lettera d’amore. Alla fine gli scende pure una lacrimuccia -Dunkirk è servito a qualcosa, dopotutto-.
«Accetto.» dice al piccolo «Voglio incontrare il principe dei nani e dirgli che lo amo.».
Il bambino porge la manina alla sua principessa e l’aiuta a scendere dalla torre.
La musica cambia ancora e il messaggero porta la principessa al suo destriero.
«Signor Guardiano e Signor Drago,» dice ai 2 rimasti indietro «venite anche voi a conoscere il principe.».
Niall e Zayn annuiscono e il primo sale in groppa al secondo che si mette a gattonare alle spalle della scopa-cavallo.
 
Arrivati nel regno del principe dei nani,” riprende a raccontare Freddie “la principessa dei fiori scende dal cavallo del messaggero e si guarda intorno alla ricerca del suo principe.
 
Harry è da Oscar quando si mette una mano sulla fronte e comincia a scrutare tutt’intorno.
 
Poi lo vede” gli occhi del riccio si puntano su Louis “e s’innamora anche lei del principe.”.
 
«Bacio!» urla il piccolo distraendo Harry e Louis dalla loro trance.
 
[Nota per il lettore] Sì, ovviamente si sono imbambolati a fissarsi nelle palle degli occhi. Smielati, vero?
E allora perché avete tutti gli occhi a cuoricino al solo pensiero di quei due che si guardano? Dite pure che sono adorabili e basta.
 
Il maggiore porge le mani al marito e lo fa sedere sulle sue gambe. Non smettono di fissarsi finché le loro labbra non si congiungono.
Sentono a malapena che Freddie dice: «Anche il saggio e il drago.».
Zayn e Liam si fissano un istante, poi imitano i due padroni di casa.
Niall si guarda intorno e finge di farsi tutto triste. Allora il bambino si fa prendere in braccio e gli dà tanti bacini sulle guanciotte, per poi abbracciarlo forte.
Quando si staccano, i due si fissano e hanno la stessa folle idea.
«TORTA!» strillano correndo verso la cucina.
Dalla poltrona, Harry mugugna nel bacio.
«L-Lou.» farfuglia con ancora le labbra del liscio sulle sue «Lou, devo andare o fanno disastri.».
Il maggiore però non molla.
«Louis, davvero: rischiamo di rimetterci la casa se non vado a controllare.».
Niente da fare: non ne vuole sapere di staccarsi.
Harry ricorre alle maniere forti.
«Senza casa dove pensi di fare, quello che stai pensando di volermi fare in questo momento?» gli chiede, provocatorio.
Louis inorridisce e -praticamente- lo lancia in cucina. 
Santo Harry da Holmes Chapel, custode di cheesecake e di abitazioni in cui consumarle -e non stiamo parlando solo delle torte-, atterra su due piedi e salva la situazione.
Ovviamente, il tutto senza sporcarsi il suo bel vestito bianco.








NOTE DELLE AUTRICI
Awawawawawawawawawawawawawawawawawawwawawawawawawawawawawawawaw. Scusate, ora ci ripigliamo.

 
Prossimo episodio: "Giorno 8 - Pictionary

ParoleNelCuore: «Sì, giochiamo anche noi!» *occhi a cuoricino*

Agnes: «Amo...non possiamo giocare anche noi: li stracceremmo come niente.»

ParoleNelCuore: «Oh...hai ragione.» *faccina triste*

Agnes: «E poi tu dei fare la torta, ricordi?»

ParoleNelCuore: *s'illumina* «Sìììììì, tortaaaa!» *corre via diretta verso la cucina*

Agnes: «Bene...Nella speranza che ParoleNelCuore non bruci tutto-»

ParoleNelCuore: «TI HO SENTITA!»

Agnes: «-vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02» 


P.s. Agnes e ParoleNelCuore sono nel backstage a scegliere frutta.
Louis arriva da dietro e si mette a fissarle.

Louis: «AUTRICI! CHE COSA STATE FACENDO?»

Le due si voltano, poi tornano a discorrere su quale mango sia migliore.

ParoleNelCuore: «Prepariamo un cesto di frutta.»

Louis: «Perché?»

Agnes: *si gira e lo guarda di sottecchi* «Lo saprai presto.»

ParoleNelCuore alza la testa in quel momento come una gazzella.

Agnes: «Oh, no.» *mormora notando il movimento*

ParoleNelCuore: «FREDDIE!!!» *corre ad abbracciare il bimbo che si stava nascondendo dietro una porta.

Agnes continua a mettere frutta nel cesto di vimini che ha davanti.

Agnes: «Io ti consiglierei di salvare tuo figlio dalle grinfie della mia fidanzata.» suggerisce a Louis, senza alzare la testa dal suo lavoro.

Louis: *adocchia la scena* «Nah, ci pensa Harry.» *decide, poi torna a fissare l'autrice* «Cos'è che stai facendo?»

Agnes: *geme frustrata* «No, va beh, sei un caso disperato, meglio chiuderla qui.».

Con le risate di Freddie e ParoleNelCuore in sottofondo...CIAO XOXOXOXO

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Capitolo 9
*** Pictionary ***


 
Giorno 8. Domenica. h11:00.
 

Pictionary


[Inciso per il lettore] Londra. Princess Park. Caserma dei pompieri.
Un allarme invade la sala operativa. Un allarme diverso dal solito.
Il vigile di turno al centralino scatta in piedi. Attimo di panico.
Poi afferra la radio collegata a tutte le squadre attive nella zona.
«Codice Nano - Codice Nano.» urla «Due squadre al OneDirectionFloor.».
Fa una breve pausa mentre sente alcune pattuglie attivarsi al piano inferiore, poi riprende: «Ripeto: Codice Nano - Codice Nano. Due squadre al OneDirectionFloor. Codice Nano - ...».
L’annuncio si propaga per tutta la caserma e alle squadre in ascolto.
Nel giro di 2 minuti, due camionette lasciano la base.
 
Louis è hai fornelli.
 
[Nota per il lettore] Sì, santo Harry da Holmes Chapel, custode di cucine ed incolumità altrui, ha fatto mettere un sensore -collegato con la centrale dei pompieri più vicina- che scatta non appena sente che Louis ha semplicemente intenzione di toccare qualcosa che non sia il frigorifero.
Ovviamente, brevetto di Santo Liam da Wolverhampton, brillante studente mancato del M.I.T..
 
Ha svegliato Freddie quasi un’ora prima sussurrandogli: «Mi aiuti a fare una sorpresa a papi?».
Camminando in punta di piedi come dei piccoli ladri, hanno messo l’orso gigante accanto ad Harry e sono zampettati in cucina.
Louis ha spulciato siti di ricette alla ricerca di qualcosa di semplice, chiedendo ogni volta l’approvazione del figlio che alternava faccine schifiate a sguardi golosi.
Alla fine hanno trovato una ricetta moooolto facile per dei pancake alle mele che non prevedeva trasformazioni mistiche e magiche di albumi in neve -per la gioia di Louis-.
Ignaro delle due pattuglie di pompieri -appostate con cannocchiali e binocoli appena fuori dal cancello-, il liscio mette la padella sul fornello e dà un’ultima mescolata all’impasto, attento che i pezzettini di mela siano ben amalgamati. Poi prende un mestolo, versa un po’ di miscela sul tegame e la guarda iniziare a cuocere.
«Papà, attento a non bruciare tutto.» gli ricorda il figlio che sta facendo un disegno da dare al suo papi.
«Sì sì, lo so.» borbotta Louis che sta fissando la padella tutto concentrato.
 
[Inciso per il lettore] Londra. Princess Park. Strada del OneDirectionFloor.
«Come procede?» chiede il caposquadra al primo uomo di vedetta.
L’uomo non stacca gli occhi dal binocolo.
«Per ora tutto regolare.» riferisce «Però c’è anche il bambino con lui.».
Il caposquadra impallidisce.
«Se succede qualcosa al piccolo, il signor Tomlinson-Styles ci maledirà per il resto dei nostri giorni!».
Il suo vice lo affianca.
«Io scommetto che almeno uno lo brucia.».
Il caposquadra lo fissa male, poi torna a puntare gli occhi sulla villa.
«Andata.» risponde.
 
 «Finito!» annuncia il piccolo dopo qualche minuto, sventolando il disegno in aria per mostrarlo al suo papà.
Il liscio si volta.
 
[Inciso per il lettore] L’intera squadra di vigili del fuoco trattiene il fiato.
 
«Ѐ bellissimo, cucciolo!» esclama ammirando l’opera d’arte del suo bambino.
«I PANCAKE!» urla il piccolo, preoccupato per il fumo che ha iniziato ad intravedere sulla padella.
Louis si gira con una verso isterico e salva all’ultimo il dolce che è solo leggermente più scuro del dovuto. Tira un sospiro di sollievo e lo impiatta insieme agli altri. Versa il caffè nella tazza preferita del riccio e mette il tutto su un vassoio.
«Pronto, piccolo?» chiede al figlio. Il bambino annuisce e segue il padre fuori dalla cucina con il suo disegno stretto al petto.
 
[Inciso per il lettore] Il vice allunga una banconota al suo caposquadra.
«Ringrazi quel bambino.» borbotta.
Il caposquadra sogghigna, poi si volta verso i suoi sottoposti.
«Bene, signori, bravi tutti. Ringraziamo un bambino di 4 anni per non aver reso necessario il nostro intervento. Torniamo alla base.».
I pompieri applaudono e iniziano a sistemare l’attrezzatura. Veloci come sono arrivati, tornano in centrale.
 
 

Giorno 8. Domenica. h12:00.
 
Harry dorme placidamente nel suo letto, ancora sommerso da lenzuola e coperte. Si rigira alla ricerca di Louis, lo trova -un po’ più peloso e morbido del solito, ma sta dormendo e non si fa domande-, lo abbraccia e affonda il naso nel suo collo, prima di tornare a sognare qualche nuova canzone.
Freddie apre la porta della camera e la tiene ferma per far passare il suo papà con il vassoio. Il maggiore arriva accanto al letto e fa un cenno al piccolo.
Il bambino appoggia il disegno sul comodino, batte le manine e si arrampica sull’orso gigante, per poi scivolare tra lui ed Harry.
Primo bacino: sulla guancia destra.
«Papi.» sussurra.
Secondo bacino: sulla fronte.
«Papiii.» sussurra ancora.
Il riccio sorride, ma ancora non apre gli occhi.
Terzo bacino: sul nasino.
«Papiiiiiiiiii.» sussurra di nuovo, spaciugandosi contro il petto dell’uomo.
Harry ride e piano si sveglia.
Quello che si trova davanti è un Louis raggiante -ed è in quel momento che realizza di non aver abbracciato lui fino a quel momento, ma dettagli- con in mano un vassoio.
Freddie si sposta ed il riccio si siede contro la testiera.
Caffè, biscotti, spremuta d’arancia e pancake alle mele.
 
[Nota per il lettore] Fontana di lacrime tra 3...2...1...
 
Harry scoppia a piangere.
«Per-per-per me?» singhiozza.
Freddie diventa triste.
«Papi, non sei contento?» chiede preoccupato.
«Oh, sì piccolo: sono contentissimo.» singhiozza ancora.
«Ma allora perché piangi?».
Louis ride e si siede accanto al marito e lo bacia sulla guancia.
«Il tuo papi piange perché è felicissimo.» spiega al figlio.
Freddie non è convintissimo, ma scrolla le spalle e si mette a rubare biscotti.
 
 
Giorno 8. Domenica. h14:00.
 
Niall entra in casa Tomlinson-Styles con tra le mani un sacchetto di stoffa dal contenuto ignoto.
«PRONTI PER LA SFIDA DI OGGI?» chiede a gran voce.
Harry si affaccia dalla cucina mentre sta ancora asciugando una ciotola.
Alza un sopracciglio, poi adocchia la busta.
Sbianca.
«No,» lo implora «non di nuovo.».
«Oh, sì.» ghigna «Dov’è il mio super compagno di squadra?» chiede poi, fingendo di guardarsi in giro.
«Qui!» urletta Freddie, sgusciando fuori da dietro le gambe del padre.
Harry diventa ancora più color cadavere.
«Ti prego, almeno cambiamo le squadre.» lo implora «Non posso stare ancora con Louis: non ci arriva.».
Il suo gemito frustato accoglie l’ingresso di Liam e Zayn.
«Che succede?» chiede il moro.
«Giochiamo!» strilla Freddie tra le braccia del biondo.
«Haz vuole chiedere il divorzio.» aggiunge Niall, mostrando la busta di stoffa che ha ancora in mano.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore di matrimoni e relazioni varie, si avvicina al riccio e gli posa una mano sulla spalla.
«Harold Edward Styles,» gli dice con finto tono solenne «mi duole ricordarti che te lo sei sposato, quindi te lo devi tenere...perfino per giocare a Pictionary.». Scoppia a ridere alla faccia rassegnata dell’amico.
«PICTIONARY!» urla qualcuno dalla zona notte. Louis compare con un balzo sulla porta: fascia da Rambo e tenuta da palestra stagione primavera-estate.
Tempo 10 secondi e corre di nuovo in camera a coprirsi con 6 maglioni.
«PICTIONARY!» urla di nuovo, quando torna in scena: fascia da Rambo e tenuta da divaining, stagione...inverno polare.
Harry fissa male una macchiolina di sugo che è schizzata sulla sua canottiera bianca, poi alza un sopracciglio quando vede il marito.
«Lou, ci saranno 25 gradi in questa casa: che problemi hai?».
Il liscio lo ignora sedendosi al tavolo.
«Forza che oggi vinciamo!» esclama.
Harry emette un verso frustrato e s’infila le mani nei capelli.
«Vi prego: tutti, ma non lui.» implora.
A Louis vengono gli occhioni lucidi.
«Pecché non mi vuoi?» chiede «Non mi ami più?».
Altro verso frustrato del riccio.
«Lì, ti prego: fai cambio? Non sa disegnare, ti prego.». A momenti s’inginocchia e gli abbraccia le gambe.
«Non è per te, amore.» si affretta a spiegare al marito «Ѐ solo che non sai disegnare...Io lo faccio per noi.» aggiunge con un sorriso forzato.
Louis però sfodera gli occhi da cucciolo.
Harry non vuole cedere, davvero, non vuole, ma poi ci si mette anche suo figlio...
«Papi, fai contento il papà per me?» gli chiede con quella vocina adorabile che si ritrova.
Il riccio non può nulla contro quella vocina, così si siede al tavolo accanto al marito che gli schiocca un bacio sulla guancia e torna in modalità Rambo a fissare con occhi di sfida il tabellone.
 
[Nota per il lettore] Per chi di voi non avesse mai provato l’ebbrezza di questo gioco da tavolo, ecco un riassuntazzo lampo (gentilmente offerto da Acida98):
 
“Pictionary è un gioco in scatola incredibilmente appassionante, soprattutto se il disegno NON è una delle tue doti. Inventato da quel genio incompreso di Satana che una sera noiosa è salito tra le sue anime infelici e ha beccato quell’allegra combriccola composta da Raffaello, Leonardo, Donatello e Michelangelo (ogni riferimento alle tartarughe ninja non è puramente casuale).
Il tabellone da gioco è composto da varie caselle, ognuna delle quali è contrassegnata da un colore che indica una categoria di parole. È incluso nel gioco anche un mazzo di carte, le quali riportano ognuna quattro parole per le quattro diverse categorie colorate del tabellone (in realtà sono 5, ma la 5^ si è deciso di ignorarla per non traumatizzare il bambino -Louis, ovviamente-). Queste categorie sono :
giallo: persone, luoghi e animali;
blu: oggetti;
arancione: azioni;
verde: robe molto difficili.
Nota per il lettore: il colore arancione non è per un cazzo arancione, è risaputo infatti che passerete metà della partita  interrogandovi su quale sia effettivamente il reale nome del suddetto colore (se vi interessa, noi lo chiamiamo salmonella).
Sono poi presenti due dadi e una clessidra.
Giusto per rimarcare che è un gioco venuto direttamente dall’inferno, ci si divide in squadre in modo tale da farvi scannare non solo tra beh le squadre, ma anche tra gli stessi membri.
Lo scopo del gioco è indovinare la parola segreta che il disegnatore deve suggerire al/i suo/suoi compagno/i di squadra, riuscendo così a muovere più velocemente la pedina e arrivare alla casella finale nel minor tempo possibile.
La cosa più importante da sapere è la cura con il quale scegliere il compagno di squadra, importante tanto quanto la scelta di un partner, se non di più: vi servirà affinità, complicità ed anche una giusta dose di demenza ... non serve saper disegnare, serve saper cosa dire. O avere buona immaginazione e sparare minchiate.
Prima di iniziare il gioco, si deciderà tirando a sorte la squadra che comincerà per prima. Oppure si va a fallo di segugio.
Il ruolo di disegnatore deve essere ricoperto a turno da tutti i membri della squadra. Giusto per dare la possibilità a tutti di dimostrare abilità artistiche che Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Maria de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz y Picasso levati dai maroni proprio.
Il disegnatore designato per il primo turno, pescherà una carta e ne leggerà la parola riportata su di essa nella categoria corrispondente alla casella in cui si trova il suo segnalino. Preso un foglio, disegnerà quindi un'azione o un soggetto cercando di far indovinare al proprio compagno la parola in questione. Nel disegno sono vietate lettere e cifre o parlare (‘Na cosa praticamente impossibile). Inoltre sembra vietato anche gesticolare, tranne nel caso in cui ci si incacchi come una bestia perché andiamo QUELLO NON È UN PROCIONE! COME FA AD ESSERE UN PROCIONE? HA LE FINESTRE!
Se la squadra indovina la parola disegnata nel tempo di un giro di clessidra (che mamma mia sarà tenuta sotto così asfissiante e stretta sorveglianza che manco in una sala interrogatori del FBI), potrà tirare nuovamente i dadi ed avanzare. Se fallisce dovrà aspettare di nuovo il suo turno.
Durante lo scorrere del tempo della clessidra, le squadre avversarie sono autorizzate a ridere come se ne andasse della loro vita della sfiga capitata alla squadra che sta giocando per la parola assolutamente sconosciuta dalla maggior parte della popolazione mondiale tranne che ai progettatori del gioco.
Vince chi arriva prima alla casella finale.”
 
Primo giro: Freddie e Niall.
«Zio Nì, posso iniziare io a disegnare, per favore?» chiede il piccolo.
«Certo, ometto.» concede il biondo, porgendogli la scatolina con le carte.
Il bambino ne estrae una e la mostra al padre seduto accanto a lui.
«Papi, mi dici cosa c’è scritto, per favore?» gli chiede.
Harry legge la parola contenuta nella fascia gialla, poi gliela sussurra all’orecchio.
Il piccolo annuisce e prende la clessidra.
«Giro io il tempo!» annuncia «Pronto, zio Nì?».
L’irlandese annuisce e il piccolo gira la clessidra e comincia a disegnare.
Con la linguetta fuori e la matita tra le manine, inizia a tracciare cerchi e linee.
A metà della prima clessidra, ha disegnato un omino con, accanto ai piedi, un cerchio col morbillo.
Niall si gratta una tempia fissando il foglio.
«Ma è Tommo?» domanda.
Il bimbo ride.
«Ma no, zio Nì. Quasi...».
Il biondo assottiglia gli occhi.
«Hai ragione: è troppo alto per essere Louis.» commenta.
Il nano in questione, fa per alzarsi e strangolarlo, ma Harry gli afferra i pantaloni prima che possa anche solo muoversi, così si limita a guardare male l’irlandese.
Intanto Freddie ha aggiunto altri dettagli al suo disegno, come maglietta e calzoncini per il suo omino e la versione da bimbo di 4 anni di una porta da calcio.
A Niall si accende una lampadina.
«Un calciatore!» esclama.
«Sìììì.» batte le mani Freddie e ferma il tempo a metà della seconda clessidra.
 
[Nota per il lettore] Le clessidre sono diventate 2 per non traumatizzare il bambino -Louis, ovviamente-.
 
Liam gli passa i dadi e il bimbo li tira. 5 e 4: 9.
«1...2...3...» comincia a contare mentre muove la pedina azzurra lungo il tabellone «4...5...6...7...8...e 9. Verde!» esclama «Ora tocca a te, zio Nì.» dice a Niall, passandogli foglio e matita.
Il biondo estrae una carta. Legge la parola e pensa un secondo a come disegnarla.
Poi fa un cenno a Freddie che gira la clessidra.
Tutto concentrato, si mette a tracciare linee su linee e sul foglio iniziano a comparire una ruota panoramica, zucchero filato e cavalli da giostra.
 
[Nota per il lettore] Ovviamente tutto in stile “Niall Horan”, il che vuol dire che ogni cosa è riconducibile a qualcosa di commestibile, ma dettagli.
 
Il piccolo osserva bene, poi esclama: «Luna Park!».
Niall alza una mano e si battono il 5.
Poi il bimbo tira di nuovo e continuano così: una risposta giusta dietro l’altra.
Sono praticamente a metà percorso, mentre le altre due squadre sono ancora ferme alla partenza.
Dopo l’ultimo lancio finiscono sulla casella dal colore imprecisato (marrone? beige? salmone? salmonella? ...boh).
Tocca a Freddie indovinare.
Niall estrae la carta: giocare, dice.
Si mette d’impegno e disegna due omini e una palla in aria tra loro, aggiunge dettagli e qualche elemento in più.
Il bambino si mette un ditino sulla bocca e aggrotta la fronte per pensare. Quando lo zio disegna anche delle costruzioni e uno scivolo, capisce. Sta per dire la parola, ma poi vede i suoi papà che non hanno ancora giocato e neanche lo zio Lì e lo zio Zy, così decide di aspettare.
Guarda il tempo che sta ancora scorrendo: la sabbia è già a metà del secondo giro.
Inizia a dire tante azioni che gli vengono in mente, ma non la parola giusta. Finché non finisce il tempo.
Si finge triste e dice: «Mi dispiace, zio Nì: era difficile.».
«Hai ragione, cucciolo, ma non preoccuparti: indovini la prossima.».
Il piccolo gli sorride, poi passa le carte al suo papi.
Mentre gli altri sono distratti, però, si avvicina all’orecchio dello zio biondo e gli sussurra: «Scusa, zio Nì: in realtà avevo indovinato, ma volevo vedere i miei papà giocare.».
Niall gli fa l’occhiolino e gli risponde, sempre in un sussurro: «Allora abbiamo avuto la stessa idea.».
«Tanto stiamo comunque vincendo.» aggiunge il piccolo ridacchiando.
«Ehi, voi 2!» li richiama Louis «Tocca a me indovinare ora, quindi devo concentrarmi.».
I 2 ridacchiano ancora un pochino, poi tornano seri.
 
[Nota per il lettore] Abbiamo deciso (non esattamente di comune accordo, ma dettagli) che da ora in poi vigerà l’anarchia e che da ora in poi i numeri saranno scritti in cifre invece che in lettere. Tutti i numeri. O solo alcuni. Dipende da come ci svegliamo la mattina. A caso.
 
Harry sembra pronto per il patibolo quando estrae la carta. Legge la parola e sa di essere effettivamente condannato a morte. Domatore, dice: è spacciato.
Guarda il marito.
«Lou, ascoltami,» gli intima «è una persona, ok?». Il liscio annuisce.
Freddie gira la clessidra e il riccio comincia. 
Disegna un uomo con in mano una frusta.
Louis inizia ad elencare parole come: fattorino, pescivendolo, macellaio, lucertola- lucertola?
«Dove la vedi una lucertola, scusa?» gli chiede Harry al limite dell’esasperazione.
«Perché? Quella cosa lunga non è una coda?» chiede il liscio, confuso.
Gli altri ragazzi ridono.
«Ma papà,» gli fa notare Freddie «la lucertola non è una persona.» poi torna a ridere con gli altri.
Harry non sa se mettersi a piangere o chiedere il divorzio. Disegna anche un circo e le parole diventano ancora più assurde: astronauta, palombaro, nonno- questa Harry davvero non vuole neanche pensare da dove l’abbia tirata fuori.
Alla fine resuscita tutte le sue doti da decoratore di dolci mancato e disegna un leone.
Per quanto assurdo possa essere, Louis sembra ancora più confuso.
«Ѐ un’iguana?» chiede assottigliando gli occhi e piegando leggermente la testa.
Ad Harry parte un tic all’occhio. Stringe la matita così forte che la spezza. Schianta la fronte sul tavolo ed emette gemiti frustrati.
Alla fine, tra le risate generali, sente il bimbo che inizia a canticchiare una sua canzone.
«Maybe,» risatina «we can» altra risata «find a...place, to feel good.» canta il piccolo.
Harry lo osserva con un occhio solo, poi si aggiunge a lui con un sorriso rassegnato: «And we can treat people with kindness, find a place to feel good.».
Il piccolo lascia un bacino sul naso del suo papi.
«Non ti arrabbiare, papi.» gli dice con un sorriso «Lo sai che papà è bravo a fare altre cose.».
«Non è colpa mia!» sbraita Louis «Era difficile!» esclama, poi mette il broncio.
Le carte passano a Liam e Zayn.
Il moro, appropriatosi di foglio e matita, pesca. Appena legge la parola, scoppia a ridere.
«Scusa, amore.» gli dice prima di far partire il tempo.
Sa già che uscirà un capolavoro, così si prende l’intera pagina.
Prima le orecchie. Poi il muso allungato. Poi il corpo e le zampe con gli zoccoli. La coda lunga e...il corno.
Liam salta sulla sedia e corre a nascondersi dietro il divano.
«Ѐ un unicorno,» dice «ora però fallo sparire.».
L’intero tavolo scoppia a ridere.
«Zio Zy, zio Zy!» il bimbo ferma il moro che sta per far effettivamente sparire il disegno «Posso tenerlo per colorarlo?» chiede mentre si mette in piedi sulla sedia e si sporge sul tavolo.
Il ragazzo glielo dà con un sorriso e il bambino lo guarda tutto contento.
 
[Nota per il lettore] Sì, Louis e Harry sono molto orgogliosi.
 
«Liam,» lo richiama il compagno «non c’è più: puoi tornare, ora.».
Il castano fa comparire un occhio da dietro il divano.
«Ѐ andato via?» chiede con vocina spaventata.
Il moro picchietta sulla sedia accanto a lui.
«Su, fifone: torna qui.» lo incoraggia.
Liam, titubante, torna a sedersi. Non fa a tempo a tirare i dadi che vede Louis con la coda dell’occhio...con addosso quel cerchietto demoniaco!!!
Inutile dire che torna a nascondersi dietro il divano.
Un coro di «LOUIS!» fa tremare la stanza (Freddie si è messo a colorare il suo disegno e non fa caso alla cosa).
Harry fa sparire l’oggetto incriminato e Zayn va a recuperare Liam.
Finalmente tirano i dadi. 1 e 6: 7.
Azioni.
Il castano pesca una carta, poi, dopo il segnale del piccolo che ha fatto partire il tempo, comincia a disegnare.
4 linee verticali e 4 linee orizzontali intersecate tra loro. Lo mostra a Zayn.
«Centuriare.» risponde il moro.
Silenzio. Solo il suono dei pastelli di Freddie che sfregano sulla carta.
3 paia di occhi stanno fissando i 2 adulti che stanno già per tirare nuovamente i dadi.
«COME CAVOLO HAI FATTO?» sbraita Harry.
Zayn lo fissa, poi scolla le spalle.
«Intesa.» dice.
Il riccio vuole piangere.
«Ma...ma...ma...era difficile.» farfuglia Louis.
Liam passa foglio e matita al compagno.
«Se voi 2 passaste meno tempo a...ehm...in camera da letto,» sceglie di dire adocchiando Freddie «e parlaste di più, avreste sicuramente meno problemi...».
Harry fa un verso frustrato. Louis sembra riflettere per un secondo sulle parole dell’amico, poi le accantona, prendendolo per pazzo.
Zayn tira i dadi. 2 e 2: 4.
Muove la pedina gialla lungo il percorso fino alla successiva casella azzurra.
Oggetti.
Legge la parola sulla carta e decide di mandare in sciopero la sua vena artistica e andare sul semplice: una L con una spirale sotto.
«Sedile eiettabile.» risponde Liam.
Il liscio si schiaffa una mano in fronte. Harry tira fuori la guida telefonica e inizia a cercare il numero di un avvocato divorzista. Niall, invece, fa un'opera di bene e va a recuperare la merenda per lui e per Freddie.
 
[Nota per il lettore] Harry non sa davvero dove Niall abbia trovato delle patatine fritte in cucina, sta di fatto che è domenica e quindi non s’impunta sul fatto che il bimbo dovrebbe mangiare cose sane.
 
Liam e Zayn vanno avanti così per quasi mezzo tabellone: un’intuizione impossibile dopo l’altra. Si fermano un paio di caselle dietro Niall e Freddie -perché capite anche voi che disegnare lo Zimbabwe senza manco conoscerne l’esistenza è un po’ impossibile-.
Freddie e Niall ripartono più carichi di prima e continuano ad avanzare fino alle ultime caselle. Indovinano e tentano il tiro. Devono fare 4 per vincere.
Harry si sta segnando una lista di numeri di avvocati. Louis sta svogliatamente giocherellando con la loro pedina, ancora abbandonata sulla casella di partenza.
3 e 7: 10.
Sono costretti a tornare indietro di 6.
Difficoltà.
Freddie ci prova, davvero, ma proprio non se la ricorda quella parola difficile che inizia per “T”.
Il tempo scade e lui è un po’ triste, ma lo zio Nì gli dà metà delle sue patatine e il suo papà gli dice che anche lui si dimentica spesso la parola “telecomando”, così non ci pensa più.
Louis pesca una carta. Legge la prima riga e guarda Harry con un sorriso malizioso.
Sul foglio comincia a tracciare linee strane. Alle fine il riccio ci vede una tazza da caffè sbilenca, una carota O.G.M. e una brioches che sembra tutt’altro.
Si copre il viso con le mani: non può credere che l’ha fatto davvero.
«Los Angeles.» mugugna, imbarazzatissimo.
Louis esulta come un dannato e si fionda sui dadi come se il mondo possa finire nei prossimi 30 secondi. 
([nota lampo] dopo attente elucubrazioni sulla correttezza o meno di questo congiuntivo, si è deciso di lasciare così e di rimettere ai posteri l’ardua sentenza: fate vobis.)
Freddie batte le manine, contento per i suoi papà. Liam dà un pacca amichevole al liscio e Zayn commenta: «Ma allora ce l’avete anche voi l’intesa.».
Louis sorride come un boss mafioso.
«Sessuale.» mormora, per non farsi sentire dal piccolo.
Come se niente fosse, muove la pedina rossa di 8 caselle.
Oggetti.
Liam e Zayn sono scioccati.
Harry comincia a disegnare: un omino riccio con una sciarpa, un omino un po’ più basso, un freccia a collegare i primo al secondo e due linee incrociate a formare una X molto casuale.
Louis lo guarda e gli vengono gli occhi lucidi. Harry sorride imbarazzato. Il maggiore gli si avvicina e lo bacia. Affonda le mani nei ricci ed il più piccolo gliele passa sulla schiena.
«Tempo scaduto!» annuncia Niall.
Louis si stacca dal marito.
«Noooo! Non è giusto! La sapevo!» piagnucola «Era ‘cardigan’!» guarda Harry «Quello che ti ho rubato all’audizione di X Factor.».
Harry cerca di consolarlo, ma santo Liam da Wolverhampton, -come già detto- protettore del regolamento di tutti i giochi da tavolo -conosciuti e non-, è irremovibile.
«Le regole sono regole.» stabilisce.
Zayn pesca una carta: Fiume, dice.
Lo disegna per bene, con tanto di alberi sulle sponde e qualche sassolino qua e là.
Liam inizia ad elencare: Tamigi, Danubio, Nilo, Rio delle Amazzoni, Gange, Arno, Loira, Senna, ...
 
...due clessidre dopo...
 
Zayn posa la matita, consegna il disegno a Freddie che l’ha puntato per colorarlo e mostra la carta a Liam.
Il castano sbianca.
«...fiume...» mormora.
Louis si mette a ridere come un dannato.
«KARMA!» esclama «Ѐ LA VENDETTA DEL CARDIGAN CHE SI FA SENTIRE!!!».
Harry gli assesta una papina e passa le carte a Niall.
Il liscio si massaggia la nuca lesa, ma sta zitto.
Il biondo disegna e il piccolo indovina. Tirano i dadi trattenendo il fiato.
5 e 1: 6.
Freddie arriva all’ultima casella con la pedina azzurra.
«Abbiamo vinto?» chiede.
«Non ancora, tesoro.» gli dice Harry «Dovete indovinare l’ultima parola.».
«Ok.» dice il bimbo pescando una carta.
Guarda la parola e non ha bisogno di chiedere aiuto al suo papi, perché la conosce.
Sorride perché è una parola che gli piace proprio tanto e vuole disegnarla bene. Guarda il tempo preoccupato.
«Zio Lì,» lo chiama e Liam si volta a guardarlo «posso disegnare senza il tempo questa parola? Voglio farla bene...» chiede con occhioni da cucciolo.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore del regolamento di tutti i giochi da tavolo -conosciuti e non-, in realtà è solo umano e non può di certo resistere a quelle iridi così blu e adorabili.
Annuisce con un sorriso.
Louis fa per protestare, ma Harry gli tira un’altra papina, così sta zitto.
Il piccolo prende un foglio nuovo e tutti i suoi colori.
«Zio Nì, aspetta che finisco prima di indovinare, ok?» gli dice.
Il biondo annuisce e Freddie inizia a disegnare.
Ci vogliono 5 minuti per l’opera d’arte del bambino: un sole felice, le nuvolette in cielo e tante persone che si tengono per mano con una più piccola al centro. Ci sono tanti cuori e tutti sorridono.
Niall lo studia e si commuove quando vede un omino con i capelli gialli e qualcosa che sembra della pizza in mano.
«Famiglia.» dice e il piccolo lo abbraccia tutto contento.
L’irlandese passa il disegno ad Harry che lo mostra agli altri 3. Ci sono tutti: loro 5, le zie (e lo zio più piccolo), le nonne, i nonni e i cuginetti.
Inutile dire che 10 minuti dopo il disegno è attaccato al frigorifero con due calamite a forma di cuore.
 
 
Giorno 8. Domenica. h18:30.
 
«Hai preparato lo zainetto?» domanda il riccio entrando in cameretta di Freddie.
Hanno sistemato il gioco, salutato i ragazzi e si sono messi in cameretta a giocare tutti e 3 insieme con le costruzioni.
Verso le 18, Harry è andato a pianificare la cena e Louis e Freddie sono rimasti a giocare ancora un po’.
Dopo 10 minuti di silenzio, però, il riccio è stato costretto ad andare a controllare i suoi 2 bambini.
Quello che vede quando apre la porta, però, lo fa ammutolire: Louis seduto sul tappeto con la schiena contro il bordo del letto, l’orso gigante tra le sue gambe e Freddie che dorme tranquillo sul peluche.
Il marito lo saluta con un sorriso, accarezzando il figlio.
«Scusa, ma stava sbadigliando e quando è crollato mi sono trovato bloccato.» spiega Louis in un sussurro.
Harry scuote la testa con un sorriso.
«Siete adorabili.» mormora, sedendosi anche lui contro il letto e poggiando la testa sulla spalla del maggiore. Chiude gli occhi e si gode la tranquillità.
«Briana arriverà a momenti.».
Ѐ Louis a rompere il silenzio, a malincuore. Harry sospira.
«Lo so.».
Si alza e raccatta i pochi giochi che il bambino ha portato con sé per quel weekend.
Il citofono suona in quel momento. Il riccio solleva il figlio e lo passa a Louis, cercando di non svegliarlo.
Sulla porta di casa, il piccolo socchiude gli occhietti.
«Ciao, papi.» miagola.
Harry gli lascia un bacino sulla tempia e dà lo zainetto a Louis.
«Ciao, Pasticcino.» gli dice.
 
Pochi minuti dopo, Louis rientra e trova Harry ai fornelli. Gli lascia un bacio sul collo e poi si versa un bicchiere di succo. Quando lo ripone in frigorifero si ferma a fissare il nuovo disegno di suo figlio.
Assottiglia gli occhi e scruta tutti i personaggi. Si blocca, quando ne nota uno in particolare.
«HA DISEGNATO GEMMA!» esclama.
Harry prende un colpo, rischiando di far saltare per aria la padella che sta usando.
«HA DISEGNATO ANCHE BRICAGNA!» sbraita.
«Ma sei impazzito?!» fa mettendosi una mano sul cuore «Ovvio che l’ha disegnata: è sua madre!».
Louis si avvicina al marito e lo abbraccia da dietro.
«Quindi non sei tu la sua mammina?» gli chiede, provocatorio.
Harry lancia un gemito, s’infervora e spegne il fuoco. Si volta e spinge Louis contro l’isola centrale, imprigionandolo tra le sue braccia.
«Ti sembro forse una damigella in pericolo?» ribatte.
Il maggiore sorride malizioso.
«Forse.».
Harry s’infiamma e porta un ginocchio tra le gambe dell’altro.
«Vedremo se dopo stanotte la penserai ancora così.» aggiunge, poi lo bacia. 




NOTE DELLE AUTRICI
Informiamo ufficialmente i gentili lettori (che potrebbero lasciare almeno una recensione, ma fa niente) che -a parte un leggero eccesso di aroma al limone- la torta di mele di ParoleNelCuore è uscita buona e senza spargimenti di sangue.

ParoleNelCuore: «Mi sono solo ustionata un polso, ma dettagli.»

Agnes: «No comment. Comunque dobbiamo dire ai lettori che se non lasciano una recensione niente torta.»

Niall: *compare a caso* «Sìììììì, più torta per me.»

ParoleNelCuore: *dà a Niall un pacchetto di patatine per tenerlo buono, poi guarda la sua ragazza* «Ma, amore, non puoi minacciarli.»

Agnes: *occhi infuocati* «Ovvio che posso.»

ParoleNelCuore: *sospira e la lascia libera di fare piani di conquista mondiale per qualche secondo* «Ho capito, ci penso io:
 
Prossimo episodio: "Giorno 9 - Harry e la vita dopo il pesce di Eroda " 

Nella speranza che Agnes non metta a ferro e fuoco il mondo con i suoi piani di distruzione di massa (ci penso io a placarla, tranquilli), vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02» 


P.s. Agnes consegna il cesto di frutta ad un fattorino.

Louis: *arriva alle sue spalle* «Adesso me lo dici per chi è?» le chiede.

Agnes: «Per i pompieri.»

Louis alza un sopracciglio.

Harry compare al fianco del marito e gli posa una mano sulla spalla.

Harry: «Fidati: dovrebbe mandarne una decina di cesti, ma tu non chiedere.» *si rivolge ad Agnes* «Dov'è la tua fidanzata?»

Agnes indica un fagotto di cuscini e coperte rannicchiato in un angolino che trema ogni tanto. Harry lancia uno sguardo interrogativo all'autrice.

Agnes: «E' triste perché Freddie se n'è andato .» spiega.

Harry: «Oh.» *guarda per un istante il mucchio di coperte e cuscini, poi corre anche lui a fiondarcisi dentro*

Louis: *lo fissa da lontano* «E' sempre troppo emotivo.» commenta.

Agnes: *si fissa le unghie con nonchalance* «3...2...1...»

Louis scoppia a piangere e corre ad abbracciare Harry e ParoleNelCuore.

Agnes: «Pffff: prevedibile.» *fa per andarsene, ma poi si volta a guardare il fagotto e...1...2...3 secondi e anche lei si è unita agli altri 3*

Liam, Zayn e Niall sono seduti in platea a mangiare pop-corn e a fare scommesse su chi dei 4 si disidraterà prima. XOXOXOXO

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Capitolo 10
*** Harry e la vita dopo il pesce di Eroda ***


 
Giorno 9. Lunedì. h14:00.
 

Harry e la vita dopo il pesce di Eroda


I ragazzi entrano in casa Tomlinson-Styles alle 14:00 in punto.
Harry è seduto sulla poltrona con una mano sulla fronte e un’espressione sofferente. Louis saltella in giro come un coniglietto al settimo cielo.
Zayn inorridisce.
«I Maya hanno cannato: la fine del mondo sarà oggi!» esclama schiaffandosi le mani sulle guance.
Niall tira fuori 2 padelle -da dove, non lo sa manco lui- e le incrocia davanti a Louis.
«Esci da questo corpo!» tenta di esorcizzarlo «Restituisci l’anima ad Harry!».
«Nììììììììì» lo implora il riccio.
Liam toglie i sacrissimi tegami dalle mani del biondo.
«Che succede?» chiede ad Harry.
Il ragazzo emette un gemito sofferente.
«...12 ore ininterrotte...» farfuglia.
Louis sguscia via da Niall e si mette a volteggiare per la stanza.
«Dovevo pur recuperare il weekend.» commenta con un sorriso splendente.
Harry gli lancia uno sguardo assassino, poi il mal di testa torna e mugugna.
«I problema è che poi tu hai dormito.» mormora «Io ho fissato il soffitto fino a 15 minuti fa.».
Santo Liam da Wolverhampton, protettore di infermi e malati vari, gli si avvicina e si accovaccia di fronte a lui.
«Hai preso un Moment?» gli chiede.
«2, ma niente.» risponde il riccio «Ho fatto anche la tisana allo zenzero, acqua e zucchero e, a mali estremi, anche una tazza di caffè espresso. Niente.» altro verso di dolore «Non sono neppure riuscito a pensare ad una storia per oggi, quindi ditemi cosa volete sentire e facciamola finita.».
I ragazzi si siedono di fronte a lui sul tappeto, Louis torna a slandronarsi sul puff.
 
[Nota per il lettore] Abbiamo recentemente scoperto che il termine “puff” si scrive in realtà “pouf”. Dopo un’approfondita consultazione e qualche ora di sonno per elaborare il tutto, abbiamo deciso che la nostra versione è più carina e che esprime meglio la particolarità della coppia canon di cui fa parte (la Luff, per intenderci).
E poi non abbiamo sbatti di modificare i capitoli precedenti.
 
«Perché non ci racconti cos’è successo dopo che sei partito da Eroda?» propone Niall.
Harry scosta leggermente la mano dagli occhi.
«Sei serio?» gli chiede.
«Ovvio.».
«Scusate, ma di cosa stiamo parlando?» chiede Louis, confuso.
«Della sua canzone...» gli spiega Liam.
«...Adore you.» specifica Zayn.
Il liscio continua a sembrare confuso.
«Quella con un video nel pesce.» specifica Niall.
I ragazzi lo guardano strano. Harry scosta di nuovo la mano dalla fronte.
«Che?!» chiede.
Il biondo sbuffa e prende il cellulare facendo partire il video in questione.
 
...7 minuti e 45 secondi dopo...
 
Niall spegne il telefono.
«Ora ci sei?» domanda al liscio.
Louis si gratta una tempia, imbarazzato.
«Scusa...non me la ricordavo.» poi tenta di tergiversare «... and I'm well aware you write too many songs about me...» canticchia citando un’altra canzone di Harry (con pronomi modificati ad o.k.).
 
[Nota per il lettore] Ovviamente Harry non ha mai detto apertamente che ¾ delle canzone che scrive sono per Louis, ma A) questa è una fic!Larry, quindi ci riserviamo il diritto di pensare quello che vogliamo e inserire tutte le teorie complottistiche che ci aggradano e B) ad Harry e Louis manca solo un’insegna al neon per essere più palesi di così, ma dettagli.
 
Harry si raddrizza sulla poltrona e tenta di non pensare troppo all’emicrania potente che gli sta tartassando il cervello -peggio di Louis da sveglio-.
 
Dopo aver liberato il pesce,” racconta “me ne sono andato da Eroda a bordo di una barca a vela. L’ho fatto in un giorno dispari, così tutti hanno perso i capelli. Ho vissuto tanto avventure e poi sono tornato a casa. Fine.
 
«No, dai, dicci cos’è successo.» lo implora Niall.
Harry mugugna dolorante.
 
Ho seguito il pesce e i suoi fratelli e siamo andati in tante isole.” aggiunge “Ho conosciuto persone nuove, mi sono fatto fare le treccine da gente strana e ho bevuto cocktail al frutto del drago che sa di fico d’India esotico.
 
«E poi?» lo implora Niall.
Harry geme.
 
E poi ho preso il pesce per un orecchio e gli ho detto di tornare a casa perché dovevamo metterci tutti in quarantena e alla fine mi ha ascoltato e ha interrotto il tour.
 
Zayn ridacchia.
«Per caso il pesce si chiamava Louis?» chiede Liam, retorico.
«Esattamente.» conferma il riccio «Ora posso dormire, vero?» chiede implorante.
«E io cosa c’entro?» domanda il liscio, ancora confuso.
«Ci rinuncio.» mugugna Harry, alzandosi e sdraiandosi sul divano.
Louis si guarda intorno, non capendo una mazza.
Liam decide che la soluzione migliore è lasciar dormire il riccio e accendere Disney+.
 
[Nota per il lettore] ATTENZIONE!
Non c’è alcuno scopo di lucro nella pubblicizzazione di questa nuova piattaforma streaming. Semplicemente, ci piace la Disney e la spammeremo -dove possibile e senza essere troppo moleste- per puro senso di devozione.
 
Non ci vuole molto a mettere d’accordo tutti e, nel giro di una paio di minuti, parte la intro di Ribelle-The Brave.
 
...1 ora, 34 minuti e 8 secondi dopo (titoli di coda inclusi, perché hanno l’ansia da film Marvel)...
 
Liam ferma il film e spegne la tv.
Harry respira sommessamente, rannicchiato a palla sul divano.
Zayn mette una mano sulla bocca di Niall e aiuta Liam a trascinarlo fuori senza far rumore.
Louis si alza e copre Harry con un plaid. Il suo stomaco manda segnali in balenese, così butta un occhio sulla cucina.
Va verso i fornelli e tira fuori una padella.
 
[Inciso per il lettore] Londra. Princess Park. Caserma dei pompieri.
Si accende una spia. Il vigile di turno al centralino trattiene il fiato.
 
Fissa il tegame con circospezione, poi lo rinfila nel cassetto e va verso il frigorifero. Studia i ripiani e tira fuori i pancake avanzati dalla mattina. Ne impiatta un paio, raccatta succo e bicchiere e torna al suo puff.
 
[Inciso per il lettore] Sempre Londra. Sempre Princess Park. Sempre caserma dei pompieri.
La spia si spegne. Il vigile tira un sospiro di sollievo.
«Falso allarme, gente.» annuncia all’altoparlante della caserma «Riposo. Riposo.».
 
Louis fissa Harry rigirarsi sul divano e dire cose incomprensibili nel sonno. Sorride e si sente un po’ in colpa per averlo stancato così tanto, ma sa che ne è valsa la pena.
Alla fine si concentra sulle frittelle che ha nel piatto. Ne addenta una e mugugna: «Sono proprio il re dei pancake!».








NOTE DELLE AUTRICI
Bene, grazie alla recensione che abbiamo ricevuto ieri, i piani di distruzione di massa di Agnes sono sfumati.

Agnes: «Mi hai reso una bambina felice.» *lacrimuccia*

 
Prossimo episodio: "Giorno 10 - Niall e la torta gigante carnivora

Nella speranza che Harry si riprenda presto e che Louis diventi un po' meno tardo, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. ParoleNelCuore prepara l'ennesimo cesto di frutta per i pompieri, mentre Agnes la osserva da dietro.
ParoleNelCuore si gira a guardarla.

ParoleNelCuore: *alza un sopracciglio* «Perché stai accarezzando Silvestra come se fossi un boss mafioso?»

Agnes: *continua ad accarezzare in modo molesto il gatto che ha in braccio* «E' il mio sicario.» dice con occhi scintillanti e sorriso ghignante.

ParoleNelCuore ci rinuncia e torna al suo cesto.
Louis le raggiunge.

Louis: «Che ci fai con un gatto?» chiede confuso.

Agnes: «E' il mio sicario: lo sto addestrando.»

ParoleNelCuore non stacca gli occhi dal suo lavoro.

ParoleNelCuore:«Quella gatta non ti dà manco la zampa a comando.»

Agnes: «Shhhh» la zittisce e continua ad accarezzare il felino che però si è un po' rotto le scatole e decide di suicidarsi giù dalle braccia della sua padrona e andarsene per i fatti suoi. Sculettando da primadonna qual è.

Agnes: «Gatto infame.» borbotta.


Silvestra
Silvestra in tutta la sua gloria
XOXOXOXO

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Capitolo 11
*** Niall e la torta gigante carnivora ***


 
Giorno 10. Martedì. h11:30.
 

Niall e la torta gigante carnivora


Il suono del campanello di casa Horan sveglia il biondo che si è abbioccato sul divano un’ora fa.
Ancora intontito dal sonno, s’inciabatta e corre al cancello per recuperare la spesa che Liam gli ha ordinato online ieri sera.
Il fattorino lo saluta da lontano e gli ricorda di contattare l’assistenza in caso di problemi. Preciso e professionale.
Niall deve fare 3 viaggi per portare dentro tutto.
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore dell’alimentazione di lepricauni biondi, potrebbe aver esagerato con gli acquisti, ma almeno la dispensa del biondo non sarà più costretta a fare il cosplay del deserto del Sahara.
 
Buste e scatole gli invadono la cucina. Ad una ad una, il biondo le apre e comincia a sistemare.
Al terzo sacchetto si blocca e visioni orribili gli si parano davanti. Afferra tra le mani l’oggetto terrificante e urla.
Un uragano biondo invade il pianerottolo e si fionda nel primo appartamento che trova.
Liam e Zayn prendono un colpo quando lo vedo arrivare di corsa, urlando come un matto.
«Che è successo?» - «Stai bene?» gli chiedono, già nel panico.
Lo fanno sedere e gli portano una birra. Il moro adocchia l’Irish Whiskey sul bancone del piano bar, ma decide di non rischiare.
Niall finisce la lattina in tre sorsi, poi si mette a shakerare il pacchetto che ha tra le mani.
«Avevo giurato...» farfuglia «...avevo giurato che non avrei più fatto del male alle sue sorelle...».
I due ragazzi alzano un sopracciglio e si fissano.
«Nì, tesoro,» cerca di calmarlo Liam «cosa stai dicendo?».
Il biondo alza gli occhi assatanati sui 2, poi schiaffa il pacchetto che ha in mano in faccia a Zayn.
«MANGIATELE VOI, VI PREGO!» li implora con voce da folle.
Liam toglie il pacchetto dal viso del compagno e fa risedere Niall.
«Nì, ma queste sono le tue pagnocchine preferite.» commenta, una volta recepita la natura dell’oggetto.
«Avevo promesso...avevo promesso...avevo promesso...» continua a farfugliare il biondo.
Zayn lo prende per le spalle.
«Cosa?» chiede concitato «A chi?».
Niall lo guarda con occhi vitrei.
«Alla torta gigante carnivora.» rivela, poi salta in piedi «VI PREGO, MANGIATELE VOI!».
Liam se lo stacca dal braccio.
«Nì, a noi non piacciono.» gli dice e il biondo sembra andare ancora più nel panico «Dovresti chiedere a Louis...» gli suggerisce alla fine santo Liam da Wolverhampton, protettore di sanità mentali -altrui e non-.
L’irlandese si blocca un istante, il cricetino nella sua testa elabora la frase del castano, poi si mette a zampettare frenetico sulla ruota. Niall recupera il pacchetto malconcio di pagnocchine e torna sui suoi passi al grido di: «LOUIIIIISSSSS!!!!».
Liam e Zayn lo guardano tornare da dove è venuto, poi scrollano le spalle e si riaccoccolano sul divano.
 
Niall entra in camera da letto continuando a strillare il nome del liscio.
Harry rotola tra le lenzuola e dà una manata a Louis.
«Vuole te.» mugugna, poi si piazza il cuscino in faccia e torna a dormire.
Il maggiore emette lo stesso verso di Pena e Panico tormentati da Ade in Hercules. Poi apre un occhio e si trova davanti una confezione di dolci da supermercato.
«Che vuoi, Nì?» chiede spostando il pacchetto dal viso.
«Le mangi, vero?» domanda il biondo nel panico.
Louis assottiglia gli occhi per metterle a fuoco.
«Sì, perché?».
«Perché io ho promesso che non le avrei mangiate mai più.» piagnucola.
Harry mugugna ed esce dalle coperte.
«Ma sono le tue preferite.» fa notare.
«Lo so,» si siede contro il letto e si stringe le gambe al petto -Harry è costretto a mettersi di traverso su Louis per vedere qualcosa che non siano solo i suoi capelli; il liscio mugola, ma non protesta-  «ma la torta gigante ha minacciato di mangiarmi se non avessi giurato che non avrei più mangiato le sue sorelle.» piagnucola.
Il riccio si schiaffa una mano in fronte.
«Nì, era un incubo.» gli fa notare.
Il biondo lo fissa con occhi spiritati.
«Tu non capisci!» esclama «Mi mangerà!».
Harry si prende la radice del naso con due dita e strizza gli occhi.
«D’accordo, facciamo che tu le lasci qui e vai a casa a dormire un po’.» suggerisce «Poi oggi ci parli del tuo incubo e proviamo a risolvere la cosa, ok?».
Il biondo annuisce e si tira su.
Torna verso casa sua mugugnando una serie di “Torta gigante carnivora...torta gigante carnivora...”.
 
 
Giorno 10. Martedì. h14:00.
 
Niall è raggomitolato a mo’ di palla sulla poltrona del narratore.
I ragazzi sono sul tappeto di fronte a lui. Louis sul suo inseparabile puff e Harry vicino al biondo, a portata di pat pat.
«Coraggio, Nì.» lo incita il riccio «Raccontaci quel sogno.».
Il biondo fa di no e nasconde il viso tra le braccia.
Harry gli accarezza la schiena -stranamente Louis non ringhia in disapprovazione- e gli dice un po’ di cose all’orecchio per tranquillizzarlo. Funziona, perché Niall rialza la testa, tira su col naso e inizia a raccontare.
 
Ѐ successo settimana scorsa. Stavo aprendo una delle Mooncake quando ho sentito una vocina che mi diceva: «Non farlo, voglio essere tua amica.».
Io ho pensato di star impazzendo, così ho ignorato la cosa e ho mangiato la pagnocchina.
Quando ho scartato la seconda, ho sentito di nuovo una vocina.
«Cattivo: voleva essere tua amica e tu l’hai mangiata.» diceva-
 
«Ѐ la stessa cosa che mi dice Harry quando facciamo giochi strani con la frutta.» lo interrompe Louis «Vero, amore?».
Il riccio si limita a lanciargli un’occhiata perforante. Il liscio ridacchia, ma poi sta zitto.
 
Stupidamente ho ignorato anche quella.” continua Niall “Non ho fatto a tempo a finire la seconda pagnocchina che qualcuno ha bussato la porta.” il biondo rabbrividisce “Quando sono andato ad aprire mi sono trovato davanti una torta gigante. Aveva due occhi di zucchero filato e cioccolato fondente che mi scrutavano.” racconta tremando.
 
Zayn e Liam alzano una sopracciglio, ma aspettano a dire qualcosa. Louis scarta una Mooncake e la addenta. Niall non sa se fuggire terrorizzato o se mettersi a sbavare alla vista della merendina tanto buona.
«Continua.» lo incita Harry.
Il biondo si asciuga la bava e riprende:
 
Ѐ successo tutto in un attimo: la torta gigante è entrata in casa e ha aperto la sua enorme bocca piena di crema al cioccolato.
«Niall James Horan,» mi ha detto «hai mangiato le mie sorelle e ora io mangerò te.».
Io mi sono messo in ginocchio e l’ho implorata:
«Ti prego, torta gigante carnivora, risparmiami e giuro che non mangerò mai più le tue sorelle.».
La torta mi ha scrutato con quei suoi occhi zuccherosi e ha spalancato la bocca.
Io ho urlato e mi sono svegliato gridando sul divano.”.
 
«E poi cos’hai fatto?» gli chiede Liam, mentre Louis addenta un’altra pagnocchina facendo sbavare il biondo.
Asciugata la bava, Niall guarda il castano serissimo.
«Ho metto sottovuoto la Mooncake che avevo solo addentato e le ho costruito un altare in soggiorno.» riferisce «Ogni giorno accendo bastoncini profumati al cioccolato e spargo zuccherini a forma di stellina tutt’intorno.».
I 4 ragazzi si schiaffano una mano in fronte.
«Nialler, quante Mooncake ti eri mangiato quel giorno.».
Il biondo ci pensa un attimo.
«Ma non lo so...credo 3, forse 4...pacchetti.» dice.
Harry si schiaffa di nuovo la mano sulla fronte.
«Ma del formato famiglia?» chiede, esasperato.
«Certo: mi comprate solo quello.» scrolla le spalle Niall.
«Mi pare ovvio che hai fatto un incubo del genere!» esclama il riccio «Ti sarà venuta un’indigestione con i fiocchi per tutte quelle pagnocchine!».
Niall si gratta una tempia.
«Dici?».
«Dico.» conferma il riccio, poi si alza e ruba il pacchetto dalle mani del marito per restituirlo al suo legittimo proprietario.
Il liscio fa dei versi di protesta, ma è troppo slandronato sul puff per alzarsi e riprendersi ciò che è suo, così si limita a mettere il broncio e a incrociare le braccia.
Harry lo ignora e dà il pacchetto all’irlandese.
Niall prende una Mooncake e la scarta, poi passa gli occhi su tutti i suoi amici.
«Siete sicuri?» chiede ancora dubbioso «Non verrò divorato da una torta gigante carnivora dopo questo, vero?».
I ragazzi fanno tutti segno di ‘no’ e gli sorridono.
Tranne Louis.
Louis inizia a muovere la testa su e giù, giusto per farlo impanicare.
Harry gli tira una papina.
 
[Nota per il lettore] Non chiedetevi come faccia a spostarsi dalla poltrona al puff senza muoversi affatto. Lo fa. Punto.
E poi è Harry: è lungo e ci arriva.
 
Niall deglutisce e dà un morsettino alla Mooncake. Poi un altro.
Al terzo, della pagnocchina non c’è più traccia e il biondo si lecca le dita tutto contento.
Poi scoppia a piangere.
«Grazie, ragazzi.» tira su col naso e si asciuga le lacrime sulla manica della felpa «Stavo già riconsiderando il senso della mia vita per cercare di dargliene un altro. Ora invece non ne ho più bisogno, perché sono di nuovo completo.».
Zayn gli passa dei fazzoletti -comparsi da chissà dove- e il biondo si ricompone.
«Grazie.» dice ancora «Ora posso tornare a fare dirette su instagram più rinvigorito che mai.».
Si alza e salta come se fosse Braccio di Ferro che ha appena mangiato un barattolo di spinaci. Con il pacchetto di pagnocchine sottobraccio, torna verso il suo appartamento -sicuramente per sacrificare un’altra busta di zuccherini al suo altarino e terminare le Mooncake avanzate-.
I ragazzi guardano sbigottiti la poltrona di fronte a loro.
Tranne Louis. Louis ha ancora il broncio.
«Che cosa abbiamo appena sentito?» chiede Zayn a nessuno in particolare.
«Non ne ho idea.» gli risponde il compagno.
«Che razza di sogni si fa Niall?» si domanda, invece, Harry.
«Dobbiamo ricordarci di compragli meno pacchetti di quella roba, Haz.» decide Liam.
Harry annuisce, senza però accorgersi del sorriso diabolico di Louis che sta bellamente ignorando la situazione, smanettando col cellulare.
Liam e Zayn si alzano e vanno verso la porta riconsiderando la loro intera esistenza: non saranno mai più gli stessi dopo questo pomeriggio.
Il riccio si passa le mani nei capelli e fa dei respiri profondi, tentando di riprendersi. Poi vede Louis con la coda dell’occhio: il musetto contrariato sempre in bella mostra.
«Allora? Come lo togliamo questo broncio?» indaga, alzandosi.
Louis scrolla le spalle. Poi, con nonchalance, si eleva dal puff e alza la felpa.
Una mezza dozzina di Mooncake cascano tra loro.
Harry scuote la testa esasperato.
«Sei incorreggibile.» gli dice, senza però riuscire a trattenere un sorriso divertito.
Il maggiore è parecchio compiaciuto quando tira fuori un’altra pagnocchina da dietro la schiena.
La apre senza staccare gli occhi dal marito. Toglie la carta e si mette a fissare alternativamente la merendina ed Harry con un sorriso malizioso.
Poi la apre a metà e con l’indice raccoglie un po’ di crema al cioccolato. Si porta il dito alle labbra e lo succhia. Il riccio trema e geme piano.
Louis a quel punto toglie l’indice dalla bocca e lo osserva, poi riporta gli occhi sul marito.
«Posso spalmartela addosso?» gli chiede, provocante, mostrando la pagnocchina come se fosse il più sexy dei giochini.
Harry, semplicemente, si scioglie.








NOTE DELLE AUTRICI
Come avete potuto notare, il nostro cucciolino -Harry- si è ripigliato alla grande (anche se è sempre circondato da idioti). Louis, invece, ha swicciato personalità ed è passato dal 'tardo' al 'diabolico' per concludere con 'manico', ma dettagli: così è e così dobbiamo tenercelo.

 
Prossimo episodio: "Giorno 11 - Liam e il primo giorno di asilo...di Bear

Nella speranza che Louis non abbia combinato nulla di grave mentre smanettava col suo telefono (cosa di cui dubitiamo vista la maleficità della sua nanezza), vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Agnes si avvicina a Louis stile fantasma.

Agnes: «Io lo so cos'hai combinato...» *manca poco che si metta a uuuuare tipo apparizione spirituale*

Louis: *si gira e alza un sopracciglio* «Chi te l'ha detto?»

Agnes: «La mia spia.»

Louis: «E chi sarebbe, sentiamo. Scarlett Johanson?»

Agnes: «No, lei.» *indica Silvestra che sta passando in quel momento facendosi i fatti suoi* «L'ho addestrata ad infiltrarsi ovunque.»

Louis inorridisce.

Sullo sfondo, Harry e ParoleNelCuore osservano la scena.

Harry: «Seriamente?» *chiede all'autrice*

ParoleNelCuore: «Ma va': quel gatto non dà manco la zampa, a comando.» *fissa Louis con le mani nei capelli e Agnes accanto che ride a ritmo della 5^ sinfonia di Beethoven* *ha un momento di confusione, poi si gira e trova Niall al pianoforte con una parrucca da Alber Einstein addosso* *non si fa domande ed esce di scena con Harry al seguito*


Silvestra2
La nostra spia mancata
XOXOXOXO

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Capitolo 12
*** Liam e il primo giorno di asilo...di Bear ***


 
Giorno 11. Mercoledì. h11:30.
 

Liam e il primo giorno di asilo...di Bear


La suoneria di Skype invade lo studio di casa Payne-Malik.
Liam guarda il mittente, sorride e urla: «ZAYN! CORRI CHE CI STA CHIAMANDO CHERYL!!».
Il moro lancia sul letto la rivista che sta leggendo, afferra un maglioncino al volo (sì, stava leggendo a torso nudo. Non sbavate.) e si fionda in studio.
«Ciaoooooo...» dice affiancando il compagno che ha accettato la chiamata qualche istante prima «Come sta Bear?» chiede alla donna sullo schermo.
Un bambino di 3 anni spunta al centro della telecamera.
 
[Nota per il lettore] AVVERTENZA FLUFF!
Sarà presente una buona dose di fluff nel resto della scena. Tranquilli: non cadremo troppo nello smielato.
 
«Ciao, Zyzy.» dice salutandolo con la manina.
Gli occhini color caramello identici a quelli di Liam che lo fissano e il moro si scioglie.
«Ciao, orsacchiotto, ti stai divertendo con la mamma?» gli chiede.
Il piccolo sorride, mostrando il dentino leggermente scheggiato sul davanti: «Shi shi, gioco tanto e facciamo i disegni, poi facciamo i salti e le capriole sul divano così siamo stanchi e dopo dormiamo.».
Cheryl ridacchia ai discorsi interminabili del figlio.
«Sì, abbiamo deciso di fare un po’ di esercizi per rimanere in forma. Vero, piccolo?» gli chiede guardandolo. Il bimbo annuisce.
«Papà.» lo chiama poi e Liam rischia di scoppiare a piangere, perché gli manca un sacco «Tu e Zyzy cosa fate?» chiede.
Il moro stringe la spalla del castano per farlo sbloccare (sì, si era incantato a fissare il suo bimbo).
«Facciamo dei giochi con gli zii e ci raccontiamo delle storie.» dice, poi finge di pensarci su «Zio Lou fa tanti disastri e zio Nì mangia tutto come sempre.».
Il piccolo batte le manine.
«E zio ‘arry?» chiede «Ha fatto le torte?».
«Nooooo,» risponde ironicamente Zayn «ne ha fatte un paio, ma erano tutte cattivissime.» tira fuori la lingua e fa una paio di versi schifiati.
Il bambino ride e saltella sulle gambe della madre.
Liam, fa per dire qualcosa, ma un casino assurdo proveniente dal pianerottolo lo distrae. Guarda Zayn, confuso quanto lui, poi si alza col tablet tra le mani e va verso l’atrio.
«Papà, che succede?» chiede il piccolo, la madre cerca di tenerlo fermo per evitare che si schianti contro la telecamera. Impresa titanica.
«Non lo so, piccolo.» gli risponde il padre «Sicuramente qualche disastro dei tuoi zii pasticcioni.».
Non fa a tempo ad aprire la porta che una valanga di pagnocchine gli invadono casa.
«Ma che?!» esclama Zayn camminando in punta di piedi per evitare di fare una frittata di cioccolato «NIALL!» urla poi, quando il suo intento fallisce.

 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore di etichetta e galateo, trattiene a stento una bestemmia al vedere quella chiazza di crema al cioccolato sul suo bel parquet di­ legno indiano, naturalmente rifinito da picchi imperiali arcobaleno allevati a secco e posato da vergini burundesi dell’Himalaya alla luce della stella polare durante il solstizio d’inverno dell’anno del pavone. 
 
Il biondo compare dal suo appartamento e lancia un urlo. Non si sa se di gioia o di panico.
«MA NON SONO STATO IO! COSA C’ENTRO?!?!?» sbraita contro Zayn «NON FACCIO MAI NEANCHE LA SPESA!!!».
Il bimbo si mette le manine sulla bocca e ridacchia.
«Lo zio Nì ha fatto disastri.» dice.
Il padre si affaccia alla telecamera e nega.
«Forse questa volta non è colpa dello zio Nì.» poi si allontana dallo schermo, si chiarisce la voce e... «LOUUUUUIIIISSSS!!!!».
Harry apre la porta del suo appartamento in quell’istante. Ha il grembiule dei dolci addosso e le mani sporche di pasta (pane in arrivo: slurp! Cosa?! Sono le 18 in questo momento: abbiamo fame! cit. le autrici.).
«No, è troppo presto.» borbotta il riccio al vedere il disastro nell’atrio, decidendo -saggiamente- di tornare sui suoi passi.
Un nano selvatico arriva dietro di lui e saltella contento.
«Sììììì, sono arrivate!» esclama.
Niall potrebbe avere un principio d’infarto.
Liam rigira la telecamera e saluta il piccolo.
«Cucciolo, il tuo papà deve risolvere il pasticcio di zio Lou.» gli dice «Ci risentiamo stasera, d’accordo?».
Il bambino annuisce.
«Vai, superpapà.» lo incoraggia.
Liam sorride e per un secondo fissa Cheryl. La donna ha lo sguardo da “ma cosa mi è saltato in mente di frequentare quel branco di idioti: non mi era bastato x Factor?”.
La chiamata si chiude prima che il moro possa scoppiarle a ridere in faccia. Liam gli dà una gomitata e lui si ricompone. Il castano, invece fissa il disastro che c’è nell’atrio: Niall è caduto in ginocchio e sta per mettersi a piangere con in mano una Mooncake; Louis si è lanciato sul mucchio e ci sta nuotando dentro.
Liam sospira, esasperato.
«LOUIS WILLIAM TOMLINSON!» esclama «VEDI DI RACCATTARE TUTTA QUESTA ROBA PRIMA CHE LA SIGNORA DEL PIANO DI SOTTO VENGA A LAMENTARSI.».
Dopodiché recupera una pala da neve -comparsa dallo stesso posto mistico e magico da cui Zayn tira fuori i fazzoletti-, spala fuori le merendine che gli sono arrivate in casa e chiude la porta di scatto.
Harry, dalla cucina, sente l’urlo di Liam e si schiaffa una mano in faccia. Va a recuperare 2 catini formato gigante e li posa nell’unico spazietto dell’atrio che è libero da merendine.
«Louis, concentrati!» lo richiama per svegliarlo dalla trance da confusione «Non c’è nessuna signora al piano di sotto. E, Nì:» dice cambiando destinatario «vedi di non fare indigestione.».
Poi indica i 2 catini.
«Ora sistemate questo disastro.» dichiara prima di tronare in casa e abbandonare i 2 in un mare di Mooncake.
 
 
Giorno 11. Mercoledì. h14:00.
 
Quando Liam e Zayn attraversano il pianerottolo, trovano solo un paio carte di merendine ancora in giro, ma nulla a che vedere con la montagna di stamattina.
Entrano in casa Tomlinson-Styles e la prima cosa che notano è un enorme catino (di quelli che si usano per trasportare i panni da stendere) stracolmo di Mooncake proprio al centro del tappeto.
Niall fa per rubarne una, ma Louis gli schiaffeggia la mano e mette il suo inseparabile puff a mo’ di coperchio sopra il catino. Poi tenta di salirci. Fallendo miseramente.
«Harry! Harry!» lo chiama il liscio con voce lagnante «Mi aiuti a saliiiiiireeee?» lo implora.
Il riccio arriva dalla cucina con 5 tazze fumanti su un vassoio. Lancia un’occhiata veloce al marito, poi lo supera e consegna agli altri ragazzi una cioccolata calda.
Louis lo guarda con occhioni da cucciolo, poi decide di prendere in mano la situazione e recuperare un sgabellino. Lo piazza di fianco al catino e lo usa per slandronarsi sul puff.
Una volta serviti gli amici, Harry si volta verso di lui e alza un sopracciglio, poi decide di piazzare la tazza per Louis sul tavolino al centro del salotto e di sedersi comodamente sul tappeto. Il maggiore alza il livello degli occhioni da cucciolo, ma il riccio non lo fila di striscio.
«Ma...ma...ma...» tenta di protestare il liscio «la mia cioccolata...».
«Metti la mano sotto il puff e vedi quanta ne trovi.» gli risponde stizzito il marito.
Liam ne approfitta per sedersi sulla poltrona del narratore e fissare la bevanda calda sospirando.
«Che cos’ha?» sussurra Niall al moro che si è messo accanto a lui.
«Ѐ triste per via di Bear...» gli risponde Zayn in un orecchio «con questa quarantena lo può vedere solo via Skype.».
Il biondo sorseggia un po’ di bevanda calda, pensieroso, poi...la lampadina!
«Raccontaci qualcosa su Bear.» propone al castano «Magari poi stai meglio...».
Liam alza la testa e sembra apprezzare l’idea.
«Magari qualcosa di divertente che ti è successo con lui.» suggerisce Harry.
Zayn gli sorride. Louis addenta una Mooncake fissando male la sua cioccolata calda.
«D’accordo,» decide il castano «vi racconto il suo primo giorno di asilo: un incubo.» ridacchia.
 
Settembre 2019. Dopo 2 anni a scegliere l’asilo giusto, io e Cheryl avevamo finalmente ultimato le pratiche d’iscrizione.
Primo giorno e a Cheryl spostano all’improvviso un impegno, così prendo Bear e andiamo insieme alla scuola materna.-
 
«“Primo giorno”» s’interrompe da solo «sapete cosa significa?».
«Tanta gente?» tenta Louis, che è già alla seconda pagnocchina.
«Confusione?» suggerisce Harry.
«Un buffet!» esclama Niall. 4 paia di occhi lo fissano con l’aria da “ma sei serio?”. Il biondo scrolla le spalle.
Liam scuote la testa.
«No,» risponde «vuol dire...“mamme single”.». La sua faccia dice una ed una sola cosa: orrore.
«Ma non mamme single qualsiasi: mamme single...directioner.».
Harry, Louis e Niall emettono versi terrorizzati.
Zayn conosce già la storia e si sta divertendo ad osservare le reazioni degli altri 3.
 
Avevo appena fatto in tempo a slacciare il seggiolino di Bear che ho sentito un flash. All’inizio non ci ho fatto caso e ho preso in braccio il piccolo e ho fatto per entrare. Poi i flash sono diventati 2, poi 3,” dice come se da un momento all’altro debba spuntare un serial killer armato di ascia “alla fine...ero circondato!
 
I ragazzi emettono un gemito. Zayn ridacchia senza farsi sentire.
«Ma perché tutte queste fan in un solo asilo?» chiede Niall leccandosi i baffi di cioccolata.
Liam scrolla le spalle.
«Erano tutte nostre coetanee o giù di lì, quindi ha senso...» risponde.
«Quindi praticamente fanno parte di quella generazione che potrebbe aver dato i nostri nomi ai figli.» ride Louis, strozzandosi con un pezzo di Mooncake. Harry mentirebbe se dicesse che non lo ritiene un segno del destino.
«Cos’hai fatto?» chiede il riccio al castano, dopo che, però, si è assicurato che Louis non rischiasse la morte per soffocamento.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode di incazzature, ma anche dell’amore che prova verso il marito, è, sì, arrabbiato con Louis per l’ennesima marachella, ma non a tal punto da volersi accollare gli oneri della sepoltura di un cadavere.
 
«L’unica cosa sensata:» risponde Liam «ho preso Bear, sono tornato alla macchina...e ho chiamato mia madre.» rivela alla fine.
 
«Mamma, mi serve un favore.» le dissi premendo il cellulare tra orecchio e spalla.
«Dimmi, tesoro.» mi rispose lei dall’altro capo del telefono.
«Ehm....devi portare tu Bear all’asilo.».
«D’accordo, ma...posso sapere perché?».
«Problemi da folla inferocita.» le spiegai semplicemente.
«Ricevuto.» e chiuse la chiamata.
«Orsacchiotto,» dissi a Bear accendendo il motore «tra poco arriva la nonna e ti porta lei all’asilo, va bene?»
«Perché, papà?» mi chiese.-
 
«Ora c’era il problema di raccontare qualcosa al bambino.» s’interrompe da solo.
«Che cosa hai detto?». Louis sembra stranamente interessato.
Liam si gratta una tempia, imbarazzato.
«Che la mia identità segreta di superpapà era a rischio.».
 
[Nota per il lettore] Pronti? Tutti insieme: «Awww».
 
«E Bear ci ha creduto?» chiede il liscio sconvolto.
«Ovvio che ci ha creduto: ha 3 anni!» esclama Zayn.
«Per questo mi chiama ancora “superpapà”.» aggiunge il castano.
Harry si alza per raccattare le tazze vuote (inclusa quella ancora piena di Louis che ora è fredda gelata).
«Anche Freddie crede che tu sia alto e che sai giocare a calcio.» fa notare al marito.
A Louis vengono gli occhioni lucidi -sia per la cioccolata mancata che per la frase di Harry-.
«Ma io so giocare a calcio.» piagnucola.
«Ma non sei alto.» conclude Niall.
Louis fa ancora di più gli occhioni da cucciolo. I ragazzi lo ignorano.
Liam butta gli occhi sulla pendola ottocentesca che Harry ha in salotto.
 
[Nota per il lettore] Va bene che l’intero salotto è moderno, ma quello è un cimelio di famiglia: Harry mica lo lascia in cantina! 
 
«Bene, ragazzi,» annuncia il castano alla vista dell’ora «io torno a finire la chiamata con mio figlio che stamattina è stata interrotta da qualcuno.» fissa male il liscio «Vero, Louis?».
Il maggiore sorride innocente e i ragazzi se ne vanno, salutando lui ed Harry.
Il riccio si mette a lavare le tazze.
Louis fa per scendere dal puff, ma non ci riesce, perché è a mezzo metro da terra e slandronato a mo’ di scarafaggio di Kafka. Inizia a dimenarsi peggio di una tartaruga sul guscio.
«Harry! Harry!» lo chiama impanicato «Aiutami! Sono bloccato...».
Il marito lo ignora, asciuga le tazze e va verso la sala da musica.
Louis si dimena come un matto e finisce col ribaltarsi, schiantandosi contro il tappeto.
«TI SEI FATTO MALE?» urla il riccio per farsi sentire.
«SÌÌÌÌÌÌ.» piagnucola sepolto sotto il puff -e pagnocchine- che gli si è schiantato sopra.
«SICURO?» chiede ancora Harry.
«SÌÌÌÌÌÌÌÌÌ...» strilla di nuovo il liscio tirando su col naso.
Un momento di silenzio in cui s’immagina il marito che arriva e lo bacia come un eroe di guerra.
«BENE!» esclama invece il riccio.
Louis mette il muso e piagnucola ancora più forte.
Il suono della chitarra elettrica invade la casa.








NOTE DELLE AUTRICI
C.V.D. Louis ha combinato un altro dei suoi disastri. Nulla di diverso dal solito, comunque...

 
Prossimo episodio: "Giorno 12 - Zayn e l'avversione per le giraffe

Nella speranza che a Harry NON passi il broncio, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani.

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Harry e ParoleNelCuore stanno discorrendo amabilmente davanti ad una tazza di tè. Louis li fissa da lontano con gli occhioni lucidi. Agnes lo raggiunge.

Agnes: «Io lo sapevo che sarebbe finita così.» *dice fissando anche lei i due in fase pic-nic* «Harry ha pazienza, ma tu hai tirato troppo la corda.».

Louis: *la guarda con gli occhi ancora più lucidi* «Perché non mi hai avvisato?»

Agnes: *lo guarda e ride* «Scherzi?! E perdermi questo spettacolo? Mai!» *tira fuori da chissà dove la tazza di cioccolata di Louis (appositamente ri-riscaldata) -c'è perfino la scritta "per il mio piccolo grande uomo"- e si mette a sorseggiarla*

Louis: *piagnucola* «Ma quella è la mia cioccolata!»

Agnes: «No, sbagliato: era la tua cioccolata.» *dice prendendone un altro sorso*

Louis: «HARRY!» *il riccio si gira con uno scones a metà strada tra bocca e vassoio* «Perché hai dato la mia cioccolata a lei?» *chiede piagnucolando*

Harry: «Non si spreca il cibo.» *torna ad addentare lo scones e a parlare amabilmente con ParoleNelCuore*

Louis inizia ad emettere versetti tristi col labbruccio che sporge.

Agnes: «Vedi di fare il bravo nei prossimi giorni.» *gli dice prendendo un altro sorso di cioccolata, poi...* «AMORE, NE VUOI UN PO'?»

Agnes raggiunge i due ragazzi e si unisce a loro per l'ora del tè.
Louis si siede nell'angolino e si mette a mangiare una Mooncake fissandoli da lontano.


Fate i bravi e non annoiatevi! XOXOXOXO

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Capitolo 13
*** Zayn e l'avversione per le giraffe ***


 
Giorno 12. Giovedì. h14:00.
 

Zayn e l’avversione per le giraffe


Liam, Zayn e Niall sono davanti alla porta di casa Tomlinson-Styles. Dall’appartamento giungono rumori indefiniti e i 3 non sanno se tornarsene ognuno a casa propria o se emigrare direttamente su un altro pianeta.
Alla fine è Niall che prende coraggio e abbassa la maniglia.
Quando entrano, ciò che si trovano davanti è inverosimile: i catini con le merendine ancora nell’atrio, la cucina sigillata con nastri da scena del crimine e Louis avvinghiato alla gamba di Harry che emette lamenti incomprensibili.
 
[Inciso per il lettore] Londra. Princess Park. Caserma dei pompieri.
Il vigile di turno al centralino ha un momento di confusione: la spia che segnala il funzionamento del Sensore Nano è spenta. Chiama il suo collega seduto alla postazione accanto.
«Dici che c’è un problema alla spia?» ipotizza.
«Magari è il sensore che è guasto.» suggerisce il collega che inizia a trafficare con l’apparecchiatura nel tentativo di riavviare il sistema.
10 minuti dopo sono ancora confusi...e preoccupati. Attivano il Piano di Emergenza Acca.
“Signor Styles,” scrivono “ci dispiace disturbarla, ma purtroppo abbiamo riscontrato un problema all’Allarme Nano: la spia di funzionamento risulta spenta e non riusciamo a farla riaccendere neppure riavviando il sistema. Potrebbe darci delucidazioni in merito?
In caso non ricevessimo sue notizie, attiveremo il Protocollo Apocalisse entro i prossimi 10 minuti.
Cordiali saluti,
il corpo dei vigili del fuoco - distretto Princess Park”.
 
Londra. Princess Park. Casa Tomlinson-Styles.
Harry legge il messaggio sulla linea prioritaria riservata alle emergenze Louis.
“Non preoccupatevi:” risponde “solo un litigio tra coniugi. La cucina è sigillata, quindi il sensore è disattivato. Vi avviserò quando la situazione cambierà.
Ringrazio come sempre per l’enorme impegno che ci mettete.
Cordiali saluti,
H. Styles”
 
Londra. Princess Park. Caserma dei pompieri.
Il vigile di turno al centralino e il suo collega tirano un sospiro di sollievo.
Poi stappano una bottiglia di champagne.
 
«Ehm...che succede?» chiede il biondo.
Il riccio continua imperterrito a camminare verso il salotto, cercando di ignorare il -per nulla dolce- peso che si sta trascinando dietro.
«Harry non mi vuole perdonare...» piagnucola Louis strusciandosi sui pantaloni del marito «Mi sta nutrendo solo a Mooncake.».
Il riccio -con fatica- arriva al divano e ci si siede, sbatacchiando il povero Louis contro il bordo. Il liscio si volta verso i ragazzi e mette su la migliore espressione da cucciolo che i suoi 28 anni gli hanno permesso di affinare.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore dell’alimentazioni di nani selvatici e di matrimoni più che riusciti, interviene a favore del suddetto nano.
«Harry, non credi che sia un po’ estremo nutrirlo solo a Mooncake?» fa notare, calmo e pacato «Pensa a quanto si rigirerà nel letto nei prossimi giorni...».
Il ragazzo alza gli occhi dal cellulare.
«Oh, ma non sarà un problema:» dice «tanto sta dormendo nel lettino di Freddie.». Louis emette un mugolo sommesso, Harry torna a concentrarsi sul telefono.
Liam e Zayn lo guardano, sconvolti.
Niall raccatta una Mooncake e si piazza a mangiarla sul tappeto. Louis lo fissa inorridito con le mani piazzate sullo stomaco.
«No, basta pagnocchine, ti prego.» lo implora. Il biondo ne morde un altro pezzo proprio davanti a lui. Il riccio tira su un secondo gli occhi per guardare la scena, alza un sopracciglio e poi li riporta sullo schermo.
Beato Zayn da Bradford, semplice paciere di primo livello, si piazza sulla poltrona da narratore e tenta di placare gli animi.
«Zitti che oggi tocca a me raccontare la storia.».
 
[Nota per il lettore] Come detto, è solo un semplice paciere di primo livello.
 
Harry fa un sospiro, mette via il cellulare e si siede sul tappeto. Louis tenta di spalmarglisi addosso per cercare di muoverlo a pietà. Il riccio lo fulmina. Il maggiore se ne va mogio mogio verso il suo puff e ci affonda sopra. Niall apre la seconda pagnocchina. Liam lascia un bacio al compagno, poi raggiunge i ragazzi sul tappeto.
«Voglio raccontarvi perché ho un’avversione per le giraffe.» dice il moro.
Niall alza un sopracciglio.
«Da quando hai un’avversione per Harry?» chiede leccandosi via un rimasuglio di crema al cioccolato dal polpastrello.
Louis scatta in piedi per strangolarlo, ma il marito lo afferra per l’elastico dei pantaloni e lo trascina indietro.
«Seduto!» gli intima. Il liscio uggiola come un cane bastonato e torna ad affondare tristemente nel suo puff.
«Giraffe, Nì.» interviene Liam «Sai...quegli animali col collo lungo che vivono nella savana...».
Niall ci pensa un attimo, poi s’illumina.
«Ah! I brontosauri leopardati!» esclama.
4 mani si schiaffano su 4 fronti.
«Sì, i brontosauri leopardati.» concede Zayn.
 
La mamma aveva portato allo zoo me e le mie sorelle.” comincia a raccontare “Avrò avuto 6 o 7 anni. Safaa non era ancora nata e Waliyha era ancora troppo piccola per camminare. Io e Doniya, invece, abbiamo tirato matta nostra madre correndo da tutte le parti in mezzo alla folla.
 
Liam sorride al pensiero del compagno piccolo ed esuperante. Conosce già la storia, ovviamente, così ridacchia appena, senza farsi sentire.
 
Abbiamo trascorso la giornata a salutare scimmie e a dare noccioline agli elefanti. Poi, nel pomeriggio, la mamma ha comprato a me e Doni lo zucchero filato.-
 
«E da quanto ti piace lo zucchero filato?» lo interrompe Niall.
Zayn scrolla le spalle.
«Ero ancora un bambino confuso.» commenta.
 
Siamo arrivati davanti al recinto delle giraffe-
 
«-brontosauri leopardati.» dice Niall.
«Sì, quello che è.» lo liquida il moro.
 
-e una di loro si è avvicinata allo steccato. Io pensavo volesse leccarmi e mi sentivo già scelto dal destino per questo evento, quando invece...
 
I 3 ragazzi trattengono il fiato. Liam li osserva divertito.
 
...si è mangiata tutto il mio zucchero filato! Da lì non mi sono più fidato di un brontosauro leopard- ehm- di una giraffa.
 
«Bene, ora che vi ho raccontato questa bellissima storia sull’importanza della fiducia (circa),» dice Zayn con fare allusivo «non avete voglia di perdonare il vostro partner?».
«Amore,» prosegue poi rivolgendosi a Liam «io ti perdono per aver finito il mio profumo preferito.».
«E io ti perdono per aver mangiato l’ultima polpetta.» ribatte il compagno, sorridendo.
I 2 ragazzi fissano Niall.
«Io perdono le Mooncake per avermi fatto venire un’indigestione» dice -e i ragazzi si trattengono a malapena dal dirgli che non è colpa della pagnocchine se si è fatto fuori 4 pacchi famiglia- «e perdono la mia chitarra a cui si è rotta la corda del sol.».
Poi i 3 ragazzi fissano Harry e Louis.
Il riccio sospira.
«Va bene,» concede e il liscio freme «stanotte puoi tornare a dormire con me, ma se ti azzardi a muoverti o a russare, puoi tranquillamente trasferirti in pianta stabile sul divano.».
Louis rotola giù dal puff e si struscia su Harry.
«Sìsì, tutto, giuro.» mormora «Qualsiasi cosa.».
I ragazzi fanno per andarsene, contenti di aver sedato la situazione, quando il riccio aggiunge: «E per stasera ancora Mooncake per cena. Domani vediamo.».
Louis uggiola, ma annuisce.
Liam, Zayn e Niall si volatilizzano prima che la situazione peggiori: Harry fa paura quando si arrabbia.
 
La sera, a cena, Louis guarda tutto mogio il piatto che ha davanti con dentro solo una pagnocchina. La mangia a forza, perché sa che Harry si arrabbierebbe ancora se non lo facesse, e va a letto.
Inutile dire che passa la notte a fissare il soffitto ad occhi spalancati, per il terrore di fare movimenti non autorizzati.
 
[Nota per il lettore] Sì, è vero: Harry è stato duro con Louis, ma è anche vero che lo ama a tal punto da essere rimasto digiuno questa sera, per non essere ancora più crudele e che, nel sonno, lo abbraccia e si addormenta su di lui. Louis rimane imperterrito nel non dormire.







NOTE DELLE AUTRICI
Come ricerche scientifiche avevano già precedentemente evidenziato, a Harry è passato il broncio. Ha comunque battuto tutti i record precedenti, considerando che per lui è fisicamente impossibile resistere a quel musetto adorabile e a quegli occhioni Blu Tomlinson, anyway...

 
Prossimo episodio: "Giorno 13 - Louis e la love story con Kevin

Nella speranza che Louis non faccia movimenti strani nel sonno (sì, questa volta tifiamo per lui...o meglio: per la Larry, as usual), vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Agnes entra correndo con una torta di mele e cocco tra le mani. 22 candeline rischiano di bruciarle i capelli, ma dettagli (non chiedete come facciano a non spegnersi mentre corre).

Agnes: «AUGURIII AMOREEEE!!!» *urla nella corsa, poi poggia il tutto sul tavolino che hanno usato ieri per l'ora del tè (sì, è ancora in scena: non è passato Liam a riordinare, ok?)*

ParoleNelCuore arrossisce e si copre il viso con le mani.

ParoleNelCuore: «Gassie» *soffia le candeline e bacia Agnes*

Louis entra in scena in quel momento.

Louis: «Perché la torta?» *chiede confuso*

I ragazzi lo affiancano.

Harry: «Perché è il compleanno della nostra autrice.» *gli spiega*

Louis: «Quindi compiono gli anni anche le altre persone?» *si schiaffa le mani sulle guance, scioccato*

Liam gli assesta una papina, poi prende anche lui una delle fette che Agnes sta distribuendo a tutti. Louis si massaggia la parte lesa e mette il broncio.
ParoleNelCuore lo vede e gli si avvicina.

ParoleNelCuore: «Sai, se fossi in te, io starei attento più del solito oggi.» *commenta addentando la parte finale della fetta (cosa?! lo sanno tutti che la punta e la parte migliore, quindi bisogna lasciarla per ultima! cit. le autrici)*

Louis la guarda confuso. ParoleNelCuore gli indica una angolino buio della scena dove Agnes è seduta su uno sgabellino, il volto illuminato solo dalla tasterina arcobaleno del suo tablet. Tappa sulle letterine ridendo a tratti peggio di Joker.

Louis: *rabbrividisce* «Che sta facendo?»

ParoleNelCuore: «Sta scrivendo la storia di domani.» *morde un altro pezzetto di torta* «Oggi è il mio compleanno, quindi si è offerta -sotto costrizione- di lasciarmi la giornata libera.»

Agnes: *in sottofondo, con la mascella contratta* «Dai nano, muoviti! Dai un calcio ad Harry! Dai dai dai!»

Louis: *si nasconde dietro all'autrice* «Ma...ma...ma...non ero il suo preferito?»

Agnes: *alza gli occhi peggio di una gazzella e lo fissa con un ghigno da Oscar* «Oh, nono: il mio preferito è Haz. Tu sei il suo preferito.» *indica la fidanzata*

ParoleNelCuore: *scrolla le spalle e lo guarda con la coda dell'occhio* «Già, quindi vedi di fare il bravo che sto comunque passando la giornata a cercare di difenderti, ma tu mi rendi le cose davvero difficili.»

ParoleNelCuore lascia una bacio sulla guancia a Louis, poi raggiunge la sua fidanzata.

ParoleNelCuore: *si mette a farle i grattini sulla schiena e sulla nuca* «Su amore, dai:» *comincia a dirle con voce melliflua* «non vogliamo vederli litigare, vero?» *Agnes mugugna versi di assenso*

Harry affianca il marito che sta ancora fissando le 2 autrici.

Harry: «Visto?» *dice osservando Agnes che si scioglie sotto il tocco di ParoleNelCuore* «Perfettamente addomesticata.» *poi guarda il marito* «Mica come te.»






Tastiera
Ecco a voi l'arma del delitto (con le impostazioni sballate, quindi Agnes va a caz-ehm-a memoria quando scrive, ma dettagli)


XOXOXOXO

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Capitolo 14
*** Louis e la love story con Kevin ***


 
Giorno 13. Venerdì. h11:00.
 

Louis e la love story con Kevin


Louis si sveglia nel panico.
O meglio: si sveglia confuso e nel panico.
Alla fine non è riuscito proprio a stare sveglio. Spera solo di non essersi agitato troppo e di non aver dato fastidio ad Harry: non vuole dormire ancora nella cameretta di Freddie. O peggio: sul divano!
Si gira alla ricerca del riccio e non lo vede. Inizia a sudare freddo e si alza, con le gambine che tremano, per andare a cercarlo.
Lo trova -o meglio, lo sente- in cucina: un dolce profumino, oltre alla voce melodiosa del riccio, lo attira come il canto delle sirene...o come il miele con le api...o come il formaggio coi topi...o come il cibo con Niall. Va beh, avete capito.
 
[Inciso per il lettore] Londra. Princess Park. Caserma dei pompieri.
L’intera caserma è in festa da quasi 24h con champagne e coriandoli che volano ovunque. Le emergenze sono quasi inesistenti e il Sensore Nano è disattivato, quindi sono praticamente disoccupati.
Il vigile di turno al centralino sta beatamente cazzeggiando, quando nota una lucina azzurra sul pannello comandi che lo fa sobbalzare e un messaggio sulla linea prioritaria delle Emergenze Emergenti (la EE).
“Buongiorno,” dice “comunico ufficialmente che è stata riaperta la cucina e riattivato il Sensore Nano.
Mi scuso per il possibile disagio arrecatovi.
Cordiali saluti,
H. Styles”
Il vigile emette un lamento da funerale greco (antico) e attiva l’altoparlante.
 
Nell’hangar dei veicoli sta per partire l’ennesima Macarena, quando una comunicazione del centralino interno interrompe la baldoria.
«Attenzione attenzione!» annuncia «Il Sensore Nano è di nuovo attivo. Si prega di riporre vino e festoni e di rimettersi al lavoro.».
Un moto di protesta invade l’intera caserma, ma nel giro di 10 minuti sono di nuovo operativi al 100%, per loro grande gioia -sì, come no-.   
 
«Harreh…» esala piano il liscio, temendo l’ira funesta (“...che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Or-”...ah no, scusate: ci era partita l’Iliade molesta) di suo marito.
L’uomo si gira e Louis deve ripararsi il viso con le mani, facendo la sua solita faccia da schiaffi -alla “c’è troppo sole e non ho gli occhiali”, per intenderci-, tanto il sorriso del riccio è luminoso ed accecante.
Harry gli schiocca un bacio sulle labbra e il liscio si scioglie.
«Buongiorno, amore! Ti ho preparato la tua colazione preferita.» gli dice. Piano solleva il piatto e lo sguardo di Louis si fa vitreo: sul suo volto si dipinge un’espressione di puro terrore e inizia a sudare freddo.
Davanti a lui, nella sua tazza personale, c’è l’ennesima Mooncake.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode di tutti i dispensatori di amore e gentilezza del mondo, ha deciso che, per una volta, un pizzico di cattiveria può solo far bene alla sua autostima e alla sua sanità mentale. E poi è risaputo: “un pizzico di cattiveria al giorno, sistema il Tomlinson che hai intorno”. Ah…non era così? Va beh, pace… 
 
Louis alza gli occhi da cucciolotto bastonato. Harry lo fissa tutto serio e con un sopracciglio alzato. Poi scoppia a ridere.
«Lou, la tua faccia!».
Il liscio mette un broncio adorabilissimo.
«Haz…perché sei così cattivo con me?» il labbruccio che trema. Piano il riccio gli si avvicina, lo bacia e fa sparire il dolcetto del demonio.
 
[Inciso per il lettore] Nella loro fabbrica segreta di pagnottine demoniache, Acida98 e Gemma Styles si guardano.
«Quella passivella…è riuscita ancora una volta ad intenerire mio fratello.» sussurra la castana.
«Non ti preoccupare,» mormora la socia «troveremo un altro modo. Non potranno fermarci in eterno.».
Dietro di loro, Lottie si schiaffa una mano in faccia e scuote la testa sconsolata.
Ma torniamo a Princess Park…
 
Harry gli versa il suo tè preferito nella tazza e gli mette davanti un piatto pieno di bacon e uova.
«Harreh...» dice Louis tutto commosso. Il riccio gli dà un tenero bacio sulla fronte e l’altro ne approfitta per arpionarsi a lui a mo’ di piovra.
 
 
Giorno 13. Venerdì. h14:00.
 
Niall piomba come un uragano nel soggiorno di casa Tomlinson-Styles. Poi si blocca e alza un sopracciglio.
«Avete litigato di nuovo?» chiede.
Il riccio scuote la testa.
«No, il bambino» risponde indicando Louis con l’indice «ha deciso che rimarrà attaccato così finché non avrà recuperato tutto il tempo in cui gli ho tenuto il broncio.».
Niall non crede di aver capito proprio bene, ma non crede nemmeno di volerlo fare, quindi si siede sul divano e aspetta paziente -tamburellando con le dita una delle sue canzoni- anche gli altri due.
Quando Liam e Zayn arrivano, trovano il biondo paonazzo che si tiene la pancia con le mani e Harry che cerca in tutti i modi di scollarsi Louis dalla gamba.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode di tutte le gambe del mondo, inizia a non sentire più il fluido vitale che solitamente circola all’interno del suo arto inferiore sinistro. Pertanto sta dando fondo a tutta la sua pazienza e al suo potere per staccarsi il marito di dosso (senza necessariamente ricorrere all’omicidio).
 
Poi l’illuminazione: prende il puff -sempre trascinandosi dietro quella sanguisuga che ha avuto il coraggio di sposare- e lo incastra con maestria fra i braccioli della poltrona.
«Lou, amore, ti ho personalizzato la poltrona del narratore, non ti ci vuoi sedere?» gli chiede con voce condiscendente.
Il liscio lo fissa con lo sguardo di chi sta per essere abbandonato.
«Ma tu stai vicino a me, vero?» piagnucola con gli occhioni da cucciolo.
Harry non può dire di no a quel musetto barbuto
(solo io lo ritengo uno strano accostamento? cit. ParoleNelCuore02), così annuisce, piazza il bamb-ehm- Louis sulla poltruff della narrazione e si siede sul tappeto tra le gambe del marito.
 
Quella che sto per raccontarvi è una storia d’amore tra le più belle mai vissute.” comincia il liscio con la vocettina idiota che di solito si usa per parlare con i bambini e con gli animali.
 
KEEEEVIIIN


Harry alza un sopracciglio, mentre gli altri ridacchiano, sfottendolo.
Louis sorride, condiscendente, poi... la possessione: «FATE SILENZIO!».
I ragazzi lo fissano, straniti e spaventati. Lui, schiarendosi la voce, riprende:
 
Dicevo: questa è la storia d’amore tra un ragazzo di nome Luiso ed un Pennuto di città di nome (!ALLERTA POSSIBILI POSSESSIONI IMPROVVISE DA QUI IN POI!) KEEEVIIIIN.” Harry fa un sobbalzo e di riflesso tira un pizzicotto alla gamba del dolce, tenero e piccolo consorte -sì, come no-, ma il castano lo ignora e continua “I due si erano conosciuti mentre il tenero, piccolo e dolce Luiso passeggiava tranquillamente per il parco dove KEEEVIIIN” un altro sobbalzo dei ragazzi “scorrazzava tranquillo e faceva il suo lavoro di molestatore delle persone che frequentino i giardini pubblici.-
 
Niall alza una mano: «Ma Kevin non…» - «Sta zitto, Nialler. Nessuno ha chiesto la tua opinione.» lo interrompe il liscio.
Per tutta risposta, il biondo alza le spalle e lo fa continuare.
 
È stato amore a prima vista.” Louis si asciuga una finta lacrima, mentre Liam e Zayn lo fissano con le sopracciglia alzate, sempre più sconvolti “I due si innamoravano ogni giorno di più, fra lunghe passeggiate nel parco, tour in città a dar fastidio ai turisti e tenerissime beccate di briciola al lume di candela.
 
Niall sta per interrompere ancora la narrazione, ma santo Harry da Holmes Chapel, custode di metodi e di detti della nonna come “via il dente via il dolore”, gli fa cenno con la testa per farlo tacere e il biondo non interrompe: non ci tiene proprio ad inimicarsi uno dei suoi fornitori ufficiali di cibo!
 
Poi un giorno...successe una tragedia: Luiso andò ad aspettare il suo KEEEVIIIIN alla solita panchina, ma il piccione non si presentò.” il liscio si asciuga una lacrimuccia “Non lo fece quel giorno e non lo fece mai più.
Molti dicono che il povero Pennuto venne fatto sparire dalla stessa mafia che uccise l’Uomo Ragno (...ma chi sia stato non si sa, fors- Scusate: erano partiti gli 883 molesti); altri vociferano che furono gli amici e il fidanzato geloso del povero ragazzo; altri ancora raccontano che fu un irlandese biondo a mangiare il povero KEEEVIIIN.-
 
Niall alza di nuovo il dito per protestare, ma santo Liam da Wolverhampton, protettore di sanità mentali -altrui e non-, gli abbassa la mano.
Il liscio continua imperterrito non accorgendosi di nulla:
 
Nessuno seppe mai che fine fece, ma la leggenda narra che nelle notti di luna piena, dei giorni pari, dei mesi dispari, degli anni bisestili...il povero Luiso vaghi ancora per Hyde Park alla ricerca disperata del suo pennutissimo amore.”.
 
Il povero irlandese sobbalza e si porta le mani alla bocca: «Lo giuro! Non sono stato io! Io ho paura dei piccioni!!».
Harry, Liam e Zayn si schiaffano una mano sulla fronte.
«Niall…ti prego…» geme il riccio sempre più rassegnato e sconvolto dalle stranezze del marito.
Poi si gira verso Liam, mentre il suddetto marito -alle sue spalle- continua a gridare il nome del piccione, e piano esala: «Non era scritto sul foglietto illustrativo…non c’era niente, lo giuro…Non posso più restituirlo, vero?».
Il castano e il moro fanno segno di no con la testa. Poi recuperano il biondo e fanno ritorno nei loro appartamenti.
«Louis, perché devi essere così?» geme Harry, di nuovo.
Dalla poltruff nessuna risposta. Piano, il riccio si gira e suo marito è lì che lo fissa, malizioso.
«Harry...il piccione è scomparso, ma qui…» si indica le parti basse «c’è un altro passero che non vede l’ora di ritornare al suo nido. (i riferimenti a G. Pascoli sono puramente casuali)».
 
[Nota per il lettore] La leggenda narra che Santo Liam da Wolverhampton, protettore dalla privacy e dell’intimità coniugale, abbia dovuto impedire a un certo irlandese di nostra conoscenza, di fiondarsi con la telecamera nel salotto di casa Tomlinson-Styles.
Quindi, no: niente filmato, ci dispiace. Dovrete immaginare voi com’è andata a finire.
Su, su dai che siete bravi: abbiamo fiducia in voi. 








NOTE DELLE AUTRICI
Purtroppo Louis ha fatto il bravo e non si è mosso (*Agnes Fey piagnucola in un angolo per l'occasione mancata, mentre ParoleNelCuore la consola, internamente gongolando per la salvezza del suo nano preferito*).

 
Prossimo episodio: "Giorno 14 - Twister

Nella speranza che Agnes non si disidrati troppo per le lacrime versate, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Louis: *entra di corsa in scena e salta in braccio a ParoleNelCuore aggrappandosi a mo' di koala* «GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE!!!» *le strilla in un orecchio* «Pensavo che sarebbe finita malissimooooo.» *piange*

ParoleNelCuore gli fa pat pat sulla schiena, mentre interiormente si sente come se l'universo l'avesse scelta (avete presente quella sensazione che ti dà svegliarti la mattina col gatto che ti dorme di fianco? Ecco, quella).

ParoleNelCuore: «Ora, però, vedi di continuare a fare il bravo.» *gli dice, ma nell'angolino vede Agnes con ancora in mano la tastierina e sa che deve iniziare a preoccuparsi*

Agnes alza la testa dal tablet e la musica da film horror si ferma (🎶Dove dove dov'è Niall [col piano]? Dove mai sarà?🎶). Assottiglia gli occhi e vede un nano selvatico attaccato alla sua fidanzata. Molla tutto e brandisce un piede di porco.

Agnes: «Staccati...staccati...staccati...» *continua a dire con la mascella contratta, mentre tenta di far leva con lo strumento*

ParoleNelCuore la fulmina e Agnes abbandona l'arma mettendo il muso. Poi vede Harry entrare in scena e un'idea le frulla in testa. iL cRICI ingrana e lei si fionda sul riccio.

Agnes: *lo abbraccia forte* «Harry sei il mio preferito preferitissimo!» *esclama, poi punta 2 due dita verso Louis* «Se non la molli giuro che il 31 [luglio] stono tutte le tue canzoni! Andrò fuori sinc apposta!!» *lo guarda minacciosa*

Louis: *scende da ParoleNelCuore* «Ma perché? Non sa cantare?» *chiede all'autrice fissando Agnes che spaciuga suo marito*

ParoleNelCuore: *segue il suo sguardo* «Oh no, al contrario: è lei il talento nella coppia.» *si mette ad elencare* «Sa cantare, suonare la chitarra, dipingere, disegnare, cucinare, ...» *scolla le palle* «Se va fuori sinc lo fa apposta per farti un dispetto.» *poi addita i 2 di fronte a loro* «Io li andrei a recuperare, prima che Harry diventi ostaggio di Agnes.»

Louis: *ha un brivido* «Lo farebbe davvero?» *chiede preoccupato*

ParoleNelCuore: «Dipende da cosa hai in programma per domani...»

Louis la guarda e sbianca. ParoleNelCuore si schiaffa una mano sulla fronte, lancia un gemito frustrato, poi si mette a borbottare cose poco carine contro il liscio e va a recuperare la sua fidanzata. La stacca da Harry peggio di un pezzo di scotch e la trascina fuori per un polso, mentre lei non smette di fulminare Louis.

Harry: *raggiunge il marito* «Che hai fatto?»

Louis: *mette su il peggior sorriso forzato che sia in grado di fare* «Niente» *esce di scena anche lui*

Harry si guarda intorno sbigottito, poi lo spirito da presentatore che è in lui prende il sopravvento.

Harry: *si volta verso il pubblico, sorridendo e salutando come un vero professionista* «Alla prossima, gente! Fate i bravi e tornate a trovarci!»


Harry-Styles


OXOXOXO

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Capitolo 15
*** Twister ***


 
Giorno 14. Sabato. h08:00.
 

Twister


Harry si alza riposato ed esce nel giardino di casa a fare una cosetta e a parlare con gli animaletti che dimorano lì, come una vera principessa Disney che si rispetti.
Lascia Louis teneramente abbracciato al suo cuscino e così lo ritrova quando, alle 10:00, rientra per farsi una doccia. Fa colazione in accappatoio e poi, finalmente, decide che è ora di vestirsi -prima che Louis si svegli e gli vengano strane voglie-.
 
[Nota per il lettore] Ѐ ovvio che con “teneramente” s’intende Louis che russa a bocca aperta. Rumorosamente. Arpionando il cuscino e sbavandoci sopra.
 
Il riccio va nella cabina armadio e si ferma un attimo a fissare i vestiti che è convinto di aver preparato il giorno prima. È sicuro di aver scelto dei morbidi pantaloni grigi e la maglietta del suo tour con la scritta arcobaleno, non quei pantaloni blu e quella t-shirt verde.
Va beh, pazienza.
Li indossa veloce, sentendo l’animale che mugola e si rigira nel letto. Finisce di prepararsi giusto in tempo per vedere suo marito che arranca fino al bagno.
«Lou, che cosa vuoi per pranzo?» gli chiede. Nessuna risposta. Meglio: decide lui.
 
 
Giorno 14. Sabato. h12:30.
 
Harry è in cucina e sta per impiattare le polpette di carne e verdura che ha preparato (sì: è l’unico modo in cui riesce a far mangiare a Louis le verdure. Nemmeno con Freddie fa così fatica!), quando sente il marito bestemmiare e subito dopo esultare trionfante. Poi solo il silenzio.
Lo vede zampettare nella stanza qualche minuto dopo. I suoi pantaloni grigi e la sua maglia indosso. Ecco spiegato l’arcano: doveva immaginare ci fosse lo zampino di Louis in tutto questo.
«Buongiorno, Raggio di Sole.» lo saluta il marito prima di schioccargli un bacio e sedersi a tavola accanto a lui.
 
 
Giorno 14. Sabato. h14:00.
 
«Allora: che gioco facciamo oggi?» domanda Zayn, stranamente entusiasta.
Liam lo guarda stranito.
«Stai bene?» gli chiede, preoccupato. Il moro annuisce frenetico e il castano alza le sopracciglia, ma non indaga.
 
[Nota per il lettore] Quello che santo Liam da Wolverhampton, protettore della conoscenza assoluta, non sa, è che il suo compagno si è accordato con il piccolo di casa Tomlinson-Styles -e non stiamo parlando di Freddie- per far sì che il gioco del giorno fosse proprio quello. Sì, avete capito bene (anche perché lo abbiamo messo nelle note di ieri e nel titolo, quindi non fingete di non saperlo): TWISTER!
 
Per chi di voi non avesse mai goduto l’ebbrezza di diventare un contorsionista provetto direttamente nel salone di casa propria...ecco a voi un meraviglioso riassuntazzo (generosamente offerto dalla...magnifica...splendida AAA...Acida98 *inchino*):
 
Avete abilità circensi degne del Cirque du Soleil? Capacità tali da farvi toccare con la punta dell’alluce del piede sinistro la scapola destra? Avete perso, in seguito a dubbi esperimenti nucleari, la colonna vertebrale?
Twister è il gioco che fa per voi!
Ciò che troverete nella scatola sarà: un tappetino bianco dai grandi pois rossi, gialli, verdi e blu; una specie di bussola che gira e gira e gira (e spunta Pochaontas e si ferma!) divisa in 4 quadranti dei 4 colori dei pois e in più parti del corpo come mano destra e mano sinistra e piede sinistro e piede destro, per farvi capire dove mettere cosa. Perché sì: sorpresa...il gioco funziona così!!
Solo in alcune scatole, in edizione limitata, potrete trovare anche un sadico bastardo che userà la bussola come se fosse il forcone del diavolo: ti è praticamente impossibile posare il piede destro proprio su quell’ultimo pois verde? Oh, guarda! La bussola si è fermata proprio lì! Che sorpresa!
In alternativa, sprovvisti di tale edizione limitata, potete chiamare me.
Buon divertimento!
  
Twister

Louis sghignazza e poi estrae da sotto il puff la scatola incriminata.
Harry si guarda i vestiti e sbianca.
Liam -vestito di giallo e rosso- fa lo stesso.
Niall scoppia a ridere come un pazzo, indicandoli.
Harry fa un lungo respiro e punta lo sguardo smeraldino in quello blu del marito.
«Ho capito le tue intenzioni. Giuro che questa me la segno e me la paghi.» lo minaccia.
Il liscio sorride compiaciuto -e parecchio incantato dall’acconciatura del riccio- e, finito lo sgombero della sala, posiziona il tappetino con i cerchietti colorati. Prende la ruota dei comandi e la piazza in mano all’irlandese.
«A te l’onore.» dice tutto compiaciuto facendo dei piccoli saltelli e scambiandosi un 5 con Zayn.
«Vi prego…». Liam si getta supplicante ai piedi del compagno e gli abbraccia le gambe. Il moro fa segno di no con la testa facendolo alzare.
Harry, sconsolato, si alza, si piazza 2 forcine brillantinate nei capelli -giusto per non averli sugli occhi e per sembrare ancora di più la principessa Disney che è- e si posiziona su uno dei lati corti del tabellone.
Niall fissa lo strumento che ha in mano come se fosse la ruota del destino dell’universo. Alza gli occhi luccicanti sulle sue 2 ships, si slaccia la felpa per rivelare la t-shirt con scritto “
I'm the captain of these OTPs, get over it” -completa di cuoricini a tema- e attiva la cinepresa.
«Visto che è stata un’idea di Louis, sarà il primo a cominciare.» decreta il biondo, poi con un colpo secco della mano fa girare la lancetta.
Tutti i presenti nella stanza trattengono il fiato, poi…«Mano destra sul giallo!» annuncia.
Il liscio si sfrega le manine e, con la linguetta di fuori, posiziona la mano proprio nel cerchietto davanti al riccio.
Sghignazza satanico.
«Tocca a me, vero?» chiede Harry, rispondendo al marito con un sorriso diabolico «Vai, Niall: gira!».
La concentrazione è dipinta sul volto dell’irlandese, mentre gira la lancetta con enfasi e controlla che la telecamera sia ben a fuoco.
«Mano sinistra sul verde.» annuncia.
Il riccio posiziona la sua mano e si ritrova con il volto vicino a quello del liscio. Un altro ghigno. Mentre loro 2 continuano a sfidarsi con lo sguardo, arriva il turno di Zayn che finisce mano sinistra sul blu, mentre il compagno si trova mano destra sul giallo.
«Nialler..., ma hai qualche problema coi piedi?» chiede Liam quando si rende conto che sono partiti tutti con le mani su colori diversi.
«Non è colpa mia!» si difende l’irlandese, gira di nuovo la ruota e fa un ghigno malefico «Lou: piede sinistro sul rosso.».
Il liscio assottiglia gli occhi.
«Irlandese di me**a…l’hai fatto apposta…» sussurra mentre si allunga per raggiungere il pois dal lato opposto del tabellone.
Harry ridacchia ancora e per poco non si perde il comando di Niall: «Haz: piede destro sul blu.».
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode del cibo sano, e santo Liam da Wolverhampton, protettore della forma fisica -altrui e non-, sono ben allenati per situazioni di questo genere. Di conseguenza, è un fatto scientificamente testato che non saranno loro due, arrivati nelle fasi più cruciali del gioco, ad avere problemi.
Ma lamentarsi è troppo bello, quindi…
 
Con un’abile torsione, il riccio si china e fa scivolare il suo piede sotto la gamba del liscio. Lascia appositamente il ginocchio sollevato in modo da sfiorare i paesi bassi del marito. Louis deglutisce a vuoto e geme.
Niall zoomma con la telecamera.
Zayn deglutisce in empatia con il liscio.
Harry e Liam si scambiano un’occhiata d’intesa molto, ma moooolto eloquente.
«Mano destra sul verde. Zy, hai più culo che anima!» esclama il biondo scoppiando poi a ridere come un matto.
Zayn alza l’unica spalla libera che ha, fulmina l’amico e poi allarga le gambe in modo da riuscire a bilanciarsi senza appoggiarle sul tabellone. Liam deglutisce rumorosamente, il lato B del compagno pericolosamente vicino.
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore della pacatezza e della decenza propria e altrui, deve dare fondo a tutto il suo autocontrollo per non commettere atti poco casti.
Lì.
Davanti ai loro amici.
Davanti alla telecamera.
Ma soprattutto...davanti allo sguardo gongolante del capitano supremo delle ships.
 
Il capitano gira la lancetta.
«Lì: mano sinistra sul blu.». Niall scoppia di nuovo a ridere davanti all’espressione sconvolta e sofferente di Liam che, come un condannato a morte, si posiziona ritrovandosi a pochi millimetri dal suo fondoschiena preferito.
 
...30 minuti (e altrettante imprecazioni di Louis) dopo...
 
Niall ha capito che la situazione si sta facendo bollente, così ha deciso di prendere il suo drone da interni e di iniziare a fare riprese aeree ravvicinate.
Louis ha gli arti che tremano per lo sforzo di sorreggerlo in posizione-gambero -sta mentalmente maledicendo tutte le Mooncake degli ultimi giorni-. Harry è disposto perpendicolarmente rispetto al marito con il busto contro il suo.
Quelli messi peggio, però, sono gli altri 2: Liam in una strana versione tòrta della posizione di partenza delle flessioni; Zayn accovacciato accanto a lui con il braccio sinistro sopra il collo del compagno e la mano -che dovrebbe condividere con quella dell’altro lo stesso pois giallo- bellamente piazzata sugli addominali scolpiti del castano...proprio sopra la t-shirt...gialla!
«Ehi!» protesta Louis quando riesce a vedere la posizione del moro oltre i ricci di Harry «Non vale!».
Il drone si avvicina alla situazione “compromettente”.
Niall sorride sornione spingendo le levette del controller che ha in mano.
«Certo che vale. Sta’ zitto, Tommo.» dichiara, poi fa ripartire la freccia.
«Zayn!» annuncia allontanandosi col drone per avere una prospettiva più ampia «Mano destra sul rosso.».
Il moro si bilancia un momento sulle gambe, poi fa la sua mossa.
Il castano fallisce miseramente nel trattenere il gemito che gli è risultato più che spontaneo quanto il compagno gli ha schiaffato la suddetta mano...sulla sua chiappa...appositamente fasciata da pantaloni rossi.
Niall zoomma e inizia a lanciare urletti da fangirl. Louis fa un smorfia contrariata.
«Amore...» lo implora Liam «devi proprio?» chiede disperato.
Per tutta risposta il moro stringe le dita e il castano lancia un altro gemito.
Il biondo trova a tentoni la ruota e fa ripartire la lancetta. Quando si ferma, butta un occhio veloce e sorride come un pazzo.
«Payno...piede destro sul rosso.» annuncia, prima di avvicinarsi col drone.
Il castano sposta l’arto e Zayn, sotto le mani, sente tutti i muscoli del compagno che si tendono. Non sa se sbavare, perdere sangue dal naso o ribaltarlo e prenderlo lì: seduta stante.
Fa un respiro profondo e si limita a godersi la sensazione sotto le dita.
Il capitano riprende ogni istante di quello scambio, poi fa ripartire la lancetta.
«Louis:» lo richiama «mano destra sul blu.».
Il liscio ci impiega un’istante a stabilizzarsi, poi si guarda intorno alla ricerca del pois indicato: troppo lontano. Poi s’illumina: finalmente è arrivata la sua occasione.
Sposta la mano e la piazza proprio . Harry lancia un urlo ultrasonico e, per la sorpresa, crolla facendo cedere anche il marito. Louis non molla la presa e il riccio lancia un gemito.
«LOUIS!» urla alla fine tentando di far spostare quell’arto maniaco dal cavallo dei suoi pantaloni blu notte.
Il maggiore, per tutta risposta, ribalta le posizioni e lo bacia, infiltrandosi al di sotto del tessuto.
Zayn coglie la palla al balzo: si carica Liam in spalla e corre verso il loro appartamento.
 
[Nota per il lettore] Lo sappiamo che sembra assurdo che i muscoletti (“etti” a confronto con quelli di quell’adone greco che è Liam, sia chiaro) del moro possano attuare un’impresa simile, ma capitelo: l’eccitazione può tutto e lui è moooolto eccitato.
 
Santo Liam da Wolverhampton, protettore di intimità -altrui e non-, riesce a prendere al volo il drone prima che la furia del compagno lo travolga. Niall ha tutta l’intenzione di rimanere comunque a godersi lo spettacolo -ha pure i pop-corn spuntati dallo stesso luogo mistico e magico da cui recupera alette di pollo e patatine fritte!-, finché... «NIALL JAMES HORAN!» urla il castano dal corridoio «SE NON ESCI DA LÌ NEI PROSSIMI 2 SECONDI, TI SCORDI LA SPESA PER UN MESE!».
Il biondo tira su col naso, fissa ancora un istante i due animali che si sono già strappati di dosso le magliette, poi -per salvare la vita sua e della sua dispensa- corre fuori e si chiude la porta alla spalle.
 
[Nota per il lettore] Inutile dire che quella sera le dirette di Niall abbiamo avuto un leggero sottofondo di suoni vietati ai minori, prontamente coperti dalla chitarra del biondo, ovviamente. 


Twister2

N.b. Se non capite una mazza delle scritte, tranquilli: è tutto normale. Welcome to my life. (cit. ParoleNelCuore02)






NOTE DELLE AUTRICI
Vi informiamo ufficialmente che Agnes non è morta per disidratazione, ma che ParoleNelCuore le ha adeguatamente fornito la giusta quantità di liquidi tramite gavettoni.
(ParoleNelCuore: «Come dite? Non è agosto? E va beh, l'importante è che stia bene...»

Agnes: *entra in scena gocciolante fissando male la fidanzata peggio di un gatto post-bagno*

ParoleNelCuore: «Circa» *sorride innocente mentre raccatta asciugamani*)

 
Prossimo episodio: "Giorno 15 - Shanghai

Nella speranza che i 4 animali non esagerino, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. ParoleNelCuore sta passeggiando amabilmente per il giardino del OneDirectiontionFloor (dopo quasi 20 giorni di reclusione in modalità vampiro) con addosso delle cuffie col filtro anti-rumore (capitela: è una bimba sensibile e facilmente impressionabile e vuole evitare di rimanere traumatizzata a vita dai suoni indecenti di quegli animali maniaci), quando si trova a passare davanti alle finestre di casa Horan e nota una cosa decisamente fuori posto: la custodia di una chitarra che sa per certo non appartenere al biondo, ma che lei conosce fin troppo bene.
Entra dalla portafinestra, si toglie le cuffie, e segue la melodia fino alla sala musica. Si appoggia alla porta stile "Steve Rogers che arriva per vedere come stai" (braccia incrociate e spalla contro lo stipite, per intenderci. ovviamente con meno aura di figaggine tutt'intorno, ma avete capito) e prende a fissare i due ragazzi nella stanza tutti chini sugli strumenti.
Agnes ha la linguetta fuori per la concentrazione mentre muove le dita sulle corde.
Niall la sta accompagnando al piano sulle note di una canzone che ParoleNelCuore conosce molto bene.

ParoleNelCuore: «...🎶then I took my hand and I followed you🎶...» *canta a ritmo con le note suonate dai 2*

Agnes: *si volta a guardarla* «Devi proprio star qua a fissarci?»

ParoleNelCuore: *scolla le spalle* «Non è che abbia molto altro da fare e poi Niall avrà solo canali sul golf in tv.»

Niall: «Se vuoi ho anche Disney+...»

ParoleNelCuore lo fissa per un istante, poi si fionda verso la televisione.

ParoleNelCuore: «IL NOME UTENTE E' "CaptainHoran28", GIUSTO?» *chiede urlando con già il telecomando in mano*

Niall: *guarda Agnes sconvolto, poi risponde* «EHM...SI' E LA PASSWORD E'...» - «TRANQUILLO, SONO DENTRO! IO LO DICO PER TE: "LarryIsReal" NON E' UNA PASSWORD SICURA, POI FAI TU.» *annuncia ParoleNelCuore, poi nell'appartamento si diffonde la colonna sonora di un film Disney*

Agnes si alza, chiude la porta della sala musica e torna allo sgabello da un Niall sconvolto.

Niall: «Ma come...»

Agnes: «Lascia perdere: l'abbiamo persa.» *poi torna a concentrarsi sullo spartito che stanno rielaborando* «Dov'eravamo?»

Fate i bravi! XOXOXOXO

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Capitolo 16
*** Shanghai ***


 
Giorno 15. Domenica. h12:00.
 

Shanghai


Niall entra in casa Tomlinson-Styles come se nulla fosse. Zampetta fino alla dispensa, recupera un barattolino di curry dallo scaffale e torna sui suoi passi.
Solo a quel punto si blocca. Si gira con un sorriso da ebete stampato in faccia, scatta una foto ed esce.
Harry si sveglia in quel momento. La guancia spiaccicata contro il petto del marito e la schiena incollata al tabellone del Twister su cui hanno dormito -e non solo-.
Sbatte le palpebre per abituarsi al sole che entra dalle persiane rimaste aperte ed esce dal plaid che si sono buttati addosso alla bell’e meglio verso le 4 di notte -quando sono crollati dopo la serata ardente-. Sculetta fino al bagno, completamente nudo, adocchiato da Louis che apre un occhio per ammirarlo. Poi torna a spiattellarsi contro il puff e a russare beatamente.
 
[Nota per il lettore] Come -giustamente- la nostra beta ufficiale ci ha fatto notare (ringraziamo ancora una volta Sua Dannatissima Bassezza Acida98), un Louis in condizioni normali si sarebbe fiondato a velocità mac20 su Harry, alla vista del fantastico fondoschiena completamente esposto alla sua mercé. Tuttavia, è necessario specificare che la sopracitata “serata ardente”, ha letteralmente devastato il liscio, dato che, per preservare le sue capacità psico-motorie, è stato costretto ad “agire” in prima persona e ciò l’ha pesantemente provato.
Da qui lo stato di letargo (e pace dei sensi -che non è specificata, ma c’è...e parecchia, per giunta-).
 
 

Giorno 15. Domenica. h14:20.
 
I ragazzi sono seduti intorno al tavolino in vetro rotondo del salotto di casa Tomlinson-Styles.
Hanno passato 20 minuti ad aiutare i padroni di casa a risistemare i mobili del salone e Harry ha provveduto a far sparire il Twister, assicurando agli altri che ne avrebbero comprato uno nuovo.
 
[Nota per il lettore] Inutile dire che la foto di Niall di questa mattina è stata inserita nella sua personale collezione top secret di LarryProves e spacciata -molto poco velatamente- a Liam e Zayn, che si sono uniti al biondo nel fare gli occhi dolci alla loro coppia preferita.
 
«Ma…dobbiamo fare una seduta spiritica?» chiede il basso proprietario di casa, guardando il moro seduto al suo fianco.
Zayn alza le spalle e lascia che sia il compagno a parlare.
«Tommo, ti prego…le sedute spiritiche non rientrano nella categoria dei giochi in scatola…» commenta Liam «E poi sono le 2 del pomeriggio...le sedute spiritiche si fanno di notte!».
Niall scoppia a ridere davanti all’espressione sconvolta del liscio.
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore e dispensatore di calma e pazienza, sente che i suoi poteri lo stanno abbandonando e che la situazione da lui scatenata, gli si sta, a poco a poco, ritorcendo contro. Fa dei bei respiri profondi e attende paziente l’arrivo del suo amico -e socio in santità- santo Harry da Holmes Chapel, custode della fiducia nel prossimo e delle buone intenzioni altrui.
 
Harry compare in quel momento con in mano un vassoio, distribuisce i bicchieri con le bevande e i biscotti -giusto perché sa già che gli servirà il tavolo libero- in sacchettini che i ragazzi possono lasciare sul tappetto. Inutile dire che quello di Niall è almeno il quadruplo dei loro.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, malgrado sia il custode della sportività e del motto “l’importante non è vincere, ma partecipare”, ogni tanto viene posseduto dallo spirito della competitività. Sa che, per il gioco che ha scelto oggi, l’avversario più ostico sarà proprio l’irlandese. Ecco perché ha deciso di mettere in atto un tentativo di corruzione nei confronti del biondo.
 
Estrae una piccola scatoletta di legno dalla tasca della sua felpa e la piazza al centro del tavolo.
«Visto che il gioco di ieri è stato abbastanza...» tossicchia leggermente «movimentato…direi che oggi se ne fa uno più tranquillo.».
Piano scosta la mano e tutti impallidiscono. Ovviamente, tutti tranne Harry e Niall.  

 
[Nota per il lettore] Dato che noi teniamo comunque conto della possibilità che possiate aver avuto una vita priva di gioie e imprecazioni (e occhi cavati) dovute al suddetto gioco, ecco a voi il riassuntazzo di Acida98
 
"Shanghai.
Un gioco NON adatto a coloro che hanno un’età fisica inferiore ai 6 anni e a coloro che hanno un’età mentale inferiore ai 12 anni.
Si gioca su un tavolo, utilizzando 41 bastoncini colorati della lunghezza di 17 cm circa. I bastoncini sono divisi tipicamente in 5 gruppi, associati ad una diversa colorazione e punteggio relativo. A fine gioco si consiglia quindi, di munirsi di calcolatrice o in alternativa di un laureato ad Harvard in matematica comparata.
Per prima cosa, un giocatore discendente della dinastia imperiale cinese (altrimenti non funzionerà), mischierà i vari bastoncini e li riunirà a mazzo con le punte a contatto con il tavolo. Successivamente li lascerà cadere in modo casuale: abbiamo così pronto il nostro schema di gioco (o, in alternativa, la sadica rappresentazione della vendetta di schiere e schiere di antenati dal sangue orientale).
Ogni giocatore dovrà riuscire ad accaparrarsi il numero maggiore di bastoncini sfilandoli dall’ammucchiata malefica. La difficoltà del gioco sta nel non far muove nessun altro bastoncino che non sia quello scelto, altrimenti si è costretti a cedere il turno al giocatore successivo (ed eventualmente a ficcargli il suddetto bastoncino nella coscia, perché sì: IO LO SO che sei stato tu a muovere il tavolo!).
I bastoncini vanno raccolti con le mani (niente piedi o denti, mi raccomando!), ma è possibile aiutarsi con uno o più bastoncini già in possesso del giocatore per prendere quelli ancora sul tavolo, facendoli rotolare o saltare in aria. Il rischio di cavare un occhio a qualcuno è altamente elevato.
Ora che ci penso...Shanghai è un gioco molto violento.
Il gioco finisce quando tutti i bastoncini sono stati raccolti dal tavolo.
Buon divertimento.
P.s. Acida98 si esonera da ogni responsabilità di eventuali spargimenti di sangue dovuti al gioco.
"


Il biondo si scrocchia le ossa di collo, spalle e dita e si prepara come se stesse per salire sul ring.
Il riccio, seduto vicino a lui, apre la scatoletta, toglie i bastoncini e li consegna al suo incasinatore di fiducia.
«Lou, amore, fallo tu che sei bravissimo.» gli dice.
Il liscio alza la testolina tutto compiaciuto, caccia fuori la linguetta e lascia andare i bastoncini.
 
[Nota per il lettore] Inutile dire che il groviglio che si è creato fa concorrenza solo ai capelli ricci di Agnes la mattina appena sveglia. Non chiedete: non lo volete davvero sapere.
Fanno paura.
Tanta paura.
(cit. Agnes che si va a nascondere nell’angolino per paura dei capelli che ha in testa. ParoleNelCuore fa una smorfia schifiata al pensiero di quanti ne ha mangiati.)
Ma torniamo ai poveri sfigati di casa Tomlinson-Styles…
 
Zayn deglutisce a vuoto.
«Tommo…solo tu potevi creare uno schema così incasinato. Ti sto odiando, sappilo.» commenta fissando l’intrico di bastoncini che c’è sul tavolo.
Il liscio lo guarda con l’espressione altrettanto sconvolta: non si aspettava di ottenere quel macello.
«Dai, Lou: tocca a te iniziare.» gli dice Harry.
Il maggiore deglutisce a vuoto e, con le manine tremanti, raccatta l’unico bastoncino libero e poi cerca di sfilare quello da 20 punti, incastrato sotto tutti gli altri.
Ovviamente i bastoncini si spostano e la mano passa a Zayn seduto alla sua sinistra. Il moro riesce a prendere alcuni di quelli più facili, ma poi è costretto a cedere il turno a Liam.
Lo stesso Liam che ha iniziato a sudare freddo e che, alla prima mossa, fa spostare tutto senza riuscire a prenderne mezzo. Il moro, allora, gli si avvicina e gli dà un bacio consolatorio sulle labbra.
Niall si distrae nel guardare le tenerezze di una delle sue 2 ship, ma poi si riscuote e torna tutto concentrato. Raccoglie un bastoncino facile, ne prende un altro e poi, aiutato da quei due pezzettini di legno da 5 punti, inizia a far saltare tutti gli altri.
Harry deve agire: non può permettere che l’irlandese vinca quella partita. Ancora gli brucia per Pictionary (ok, che c’era Freddie, ma lui e Louis sono arrivati ultimi!).
Prende uno dei biscotti del suo sacchetto.
«Lou-u…» lo chiama con voce melliflua e piano gli porta il biscotto al cioccolato alle labbra. Niall si distrae e fa cadere il bastoncino da 10 che è appena riuscito ad estrarre.
Il riccio sghignazza e la mano passa a lui. Inizia a raccattare i bastoncini come se quelli fossero calamitati dalle sue mani. Ne estrae uno, ne solleva un altro, fa saltare quell’altro ancora.
Il liscio aggrotta la fronte e si china sotto il tavolino di vetro. Il marito lo fissa attraverso la superficie trasparente.
«Louis, che stai facendo?» gli chiede Harry aggrottando le sopracciglia.
Il maggiore lo fissa attraverso il vetro e poi ritorna seduto correttamente.
«Controllavo che non ci fossero calamite sotto il tavolo.» spiega.
Tutti lo guardano straniti, le sopracciglia alzate.
«Come scusa?». Harry sbatte le palpebre confuso.
«Deve esserci per forza qualcosa sotto!» protesta il liscio «Non è possibile che saltino semplicemente nelle tue mani!».
4 mani si schiaffano su altrettante fronti, poi il riccio geme frustrato: «Louis, per cortesia…il tavolo è in vetro: lo vedresti se sotto ci fosse qualcosa! E poi…i bastoncini sono in legno! Come fai a calamitarli? È fisicamente impossibile!».
Il maggiore scrolla le spalle. Harry sbuffa e ritorna a finire la raccolta dei bastoncini riuscendo a conquistare tutti quelli che erano rimasti sul tavolo.
«Voglio la rivincita!» esclama il biondo mangiucchiando un biscotto e sputacchiato qualche briciola di protesta.
Cambiano “l’incasinatore” e ricominciano un’altra partita.
 
…3 partite, parecchie corruzioni e distrazioni dopo
 
Harry è a 4 vittorie.
Niall lo guarda con sfida: era arrivato a tanto così dal batterlo! Maledetto quel bastoncino da 3 che ha fatto la differenza! Morde con cattiveria un biscotto e fissa ancora più male l’amico che sembra non notarlo, perché troppo intento a guardare la faccia triste di Liam.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode dell’amicizia e del potere magico che ne deriva, vuole sì, vincere a tutti i costi, ma anche far contento il suo socio in bontà, santo Liam da Wolverhampton, che ha concluso tutte le partite precedenti con al massimo 2 bastoncini.
 
Il riccio si scambia uno sguardo d’intesa con Zayn e poi si volta verso Niall facendogli capire a gesti quello che vuole fare. L’irlandese annuisce e Harry si gira verso Louis. Lo trova ancora tutto intento a guardare sotto il tavolo per controllare se ci sia qualche trucco che permette al suo bellissimo marito di vincere (ovviamente non troverà mai nulla…inutile dirlo).
Va beh, farà in modo di distrarlo, decide Harry: in fondo è un maestro anche in quello.
La partita ricomincia e tocca proprio al riccio iniziare. Lascia andare i bastoncini, ne prende 2 di basso valore e poi ne sposta appositamente un altro -con il mignolo- senza farsi vedere dal castano e dal liscio.
«Sto perdendo il tocco: la stanchezza fa brutti scherzi.» dice con enfasi prima di passare il turno.
Il marito lo fissa ghignante, credendo di avere la vittoria in pugno. Caccia fuori la linguetta e si mette tutto concentrato a guardare gli stecchetti colorati. Avvicina le mani e…il suo radHAZar inizia a trillare impazzito. Si gira piano, gli arti superiori a mezz’aria, e posa lo sguardo blu Tomlinson sul compagno seduto vicino a lui.
Harry si sta portando un biscotto alla bocca. Piano lo mangiucchia mentre ha lo sguardo fisso, sexy e pensieroso, perso chissà dove.
Inevitabilmente, il bastoncino da 10 cade dalle mani del liscio e la mano passa a Zayn.
Il moro fa dei movimenti strani. Nessuno ci fa caso. Quando deve passare la mano, poche mosse dopo, i bastoncini sono quasi tutti sparsi sul tavolo.
Liam non crede ai propri occhi e inizia a raccattarli tutto felice.
I 3 ragazzi si guardano e si sorridono compiaciuti. Louis continua a fissare Harry e a rimanere nella sua ignoranza.
Alla fine, Liam tenta una mossa azzardata e la mano passa all’irlandese che finge di distrarsi davanti ai baci che il moro dà al castano e fa cadere tutto.
Harry raccoglie 2 bastoncini da 10 e poi si mette a litigare con il bambino.
«Lou, smettila! Staccati! Mi fai il solletico.» ride sotto le mani di Louis.
I bastoncini si muovono e il liscio si alza ghignante, convinto -ancora una volta- di poter vincere. Non ha tenuto conto del fattore vendetta del riccio.
Quando sta per prendere il primo bastoncino, il marito inizia a fargli il solletico e il maggiore è costretto a passare la mano.
Il moro fissa il groviglio pensieroso, prova a prendere quello da 20, libero, ma infilato sotto gli altri. All'ultimo, la punta si solleva e tutto crolla. Alza le spalle.
«Tocca a te, tesoro.» sorride innamorato al castano.
A Liam brillano gli occhi: in un batter d’occhio, raccoglie tutti i bastoncini rimasti.
«Ho…ho vinto…» sussurra incredulo dopo che tutti hanno contato i propri punti.
Zayn gli schiocca un bacio sulle labbra.
«Bravissimo, amore mio.» gli dice.
 
[Nota per il lettore] Inutile dire che, mentre i due si baciano, beato Niall da Mullingar, divulgatore e guardiano delle OTP, sta scattando foto da aggiungere alla sua personalissima e segretissima collezione Ziam.
 
Poi, il moro, si sposta verso l’orecchio del compagno.
«Ti sei meritato un premio per questo, lo sai?» gli sussurra lascivo.
Liam sbatte le palpebre incredulo. Si alza di scatto e prende in spalla Zayn come se fosse fatto di piume.
«Ciao, ragazzi! Ci vediamo domani!» annuncia il moro, mentre il castano lo sta già conducendo verso il loro appartamento.
Harry guarda per un secondo Niall, lo sguardo alla “Horan, hai 3 secondi per sparire che anch’io ho il mio premio da riscattare”.
Vicino a lui, Louis ha ribaltato il tavolino perché: «Non è possibile che abbia vinto Payno! Ma scherziamo?!».
L’irlandese annuisce al riccio.
«Bene. Grazie per la merenda e per la teglia in più di biscotti che mi hai fatto, Hazza.» dice alzandosi «Buona domenica e buona serata, ragazzi!».
Il riccio lo saluta con la manina, poi si avvicina di soppiatto al marito, da dietro, e gli si struscia addosso.
Il liscio si irrigidisce e geme quando sente il respiro caldo del più piccolo nel suo orecchio.
«E io? Non me lo merito un premio?» gli chiede il riccio, prendendogli poi un lobo tra i denti.
 
[Nota per il lettore] Vi ricordate cosa avevamo detto dei muscoli che acquisiscono potenza e capacità che esulano dalle leggi della fisica quando il proprietario è in uno stato di potente eccitazione?
Ecco: stiamo per avere nuovamente prova della suddetta teoria.
 
Louis si solleva di scatto, prende per la vita il marito e, con lui caricato sulle spalle come un sacco di patate, si fionda in camera da letto.








NOTE DELLE AUTRICI
Dai, possiamo dire che gli animali non hanno esagerato. Circa.
Il Twister è stato bruciato da Harry (o requisito da Louis per altre notti di fuoco, non lo sapremo mai) e il capitano delle ships ha più materiale che mai!
(Attenzione: ifilmatisarannodisponibiliabrevecomemessaggisubliminariinqualchepostovideodiNiallHoranpossonoaverefettiindesideratianchegravileggereattentamenteilfoglioillustrativo)

 
Prossimo episodio: "Giorno 16 - Come Harry ha ucciso Kev-no!-obblig-ehm- convinto Kevin a mollare Louis

Nella speranza che Niall posti presto qualcosa, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Le autrici e Niall sono seduti tutti e tre in mezzo alla scena con lo sguardo chino sul tablet del biondo. Ridacchiano e fanno commenti tra loro.

Louis zampetta sul palco e li adocchia.

Louis: «Cosa state facendo?» *chiede piegando al testa da un lato come il gufetto curioso che è*

Agnes: «Il nostro sport preferito.» *risponde mentre ParoleNelCuore lancia versetti ultrasonici in sottofondo*

Louis: *fa per avvicinarsi* «Cioè?»

I tre ragazzi: *alzano la testa in contemporanea* «FANGIRLARE!»

Louis fa un passo indietro, spaventato. Finisce contro il petto di Harry che l'ha appena raggiunto. I tre urlettano al contatto e Niall scatta una foto dei due piccioncini che si guardano.

Liam e Zayn entrano in scena in quel momento, ma il castano adocchia il tablet del biondo e decide che è meglio darsela a gambe: prende il compagno per un polso e corre il più lontano possibile.

Niall e le autrici tornano chine sulle immagini e i video che il biondo ha collezionato per anni.

Harry e Louis si fissano, poi si voltano verso il pubblico e...: «Buona domenica a tutti e alla prossima.» *salutano in coro*

Alle loro spalle sentono delle urla scatenate e, quando si voltano, trovano Niall e le autrici in tenuta da cheerleader (sì, anche Niall) che sventolano pon-pon e cartelloni con scritte tipo "Larry is real" e "We love u two together".
Il tutto con sottofondo di urletti ultrasonici...Agnes e Niall non scherzano,...ma ParoleNelCuore fa davvero paura.





Ships
#CaptainOfTheShips

Fate i bravi! XOXOXOXO

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Capitolo 17
*** Come Harry ha ucciso Kev-no!-obblig-ehm-convinto Kevin a mollare Louis ***


 
Giorno 16. Lunedì. h09:45.
 

Come Harry ha ucciso Kev-no!-obblig-ehm-convinto Kevin a mollare Louis


«Sì, Jeff, va bene. Le date sono state spostate. ...Sì, sto scrivendo. ...Il video di Watermelon sugar? ...Okok. ...Scusa, ma mi sta chiamando il manager di Louis. ...Sì, sta ancora dormendo. ...Lo sai come è fatto! ...Ci aggiorniamo. Ciao.».
Harry sbuffa sconsolato, mentre continua a passeggiare tranquillo per il giardino di casa. Alza la mano quando vede Liam fare lo stesso e lo saluta. Poi prende il cellulare del marito e risponde.
«Buongiorno! Come sta, tutto bene? ...Sì, ovviamente Louis dorme ancora: mi dica pure. ...Ok. ...Sì. ...Va bene. Ci penso io, stia tranquillo che lo faccio lavorare. ...Buona giornata anche a lei.».
Chiude la chiamata giusto in tempo per sentire Niall che, dal suo salotto, scoppia a ridere come un cretino.
Il riccio si scambia uno sguardo d’intesa con Liam e poi decide che è ora di andare a cercare di svegliare il bambino.
 
 
Giorno 16. Lunedì. h14:00.
 
«D’accordo, bambini: ora ascoltate bene.». Liam e Harry sono in piedi, nel salotto di casa Tomlinson-Styles e fissano gli altri 3 seduti alla cinese davanti a loro.
Niall e Louis, come i bambini che sono, si stanno tirando i pizzicotti.
Il riccio sospira e riprende: «Abbiamo parlato tutti con i nostri manager: in questi giorni ci è stato dato del lavoro da fare e…». Harry viene interrotto dalla risata di Louis.
«Sfigati!» li deride il liscio «Penserò a voi mentre cazzeggerò tutto il giorno.».
«Lou, ci ho parlato io con il tuo manager. Anche tu dovrai lavorare.» gli dice il marito.
Louis si affloscia, mentre Niall e Zayn sghignazzano nella sua direzione.
Harry lancia uno sguardo sconsolato al castano: “ti prego, continua tu”, lo supplica tacitamente.
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore dello smart-working e delle quarantene ben riuscite e non, non vorrebbe accollarsi questo dispiacere, ma sa che, se non lo farà, il collega -Santo Harry da Holmes Chapel, custode della pace del mondo- potrebbe commettere una strage.
 
«Allora,» prende parola il castano «io direi di fare così: teniamo fisso l’appuntamento del week-end con i giochi in scatola, e ci troveremo per le storie solo se dovesse capitare che il nostro giorno libero coincida. D’accordo?».
Tutti annuiscono seri, tranne Louis che lo fissa male.
«Scordatelo, Payno!» protesta infatti «Non passerò la mia giornata libera con voi. Se avrò una giornata libera la passerò a letto con-» - «Lou, a cuccia.» lo interrompe il riccio prima di riprendere «Direi che per oggi la storia ve la racconto comunque -anche perché è tutto il fine settimana che ci sto pensando- e poi ognuno alle proprie case a guadagnarsi lo stipendio! È finita la pacchia, gente!».
Ognuno raggiunge la propria “postazione da storia” e Haz inizia a raccontare:
 
Un giorno, mentre stavo facendo jogging ad Hyde Park, gli animaletti del parco mi hanno raccontato-
 
Louis alza un sopracciglio e fissa il marito, mentre Niall, appollaiato sul divano con un pacchetto di patatine in mano, chiede: «Parli con gli animali?».
«Certo, Nialler: sono una vera principessa Disney, io!» afferma il riccio «E poi ho sposato Louis: devo per forza saper parlare con gli animali! Ma torniamo alla storia...».
Harry si schiarisce la voce, mentre il marito, slandronato davanti a lui sul puff, incrocia le braccia offeso e mette un broncio da Londra a Doncaster. Il riccio lo ignora riprende:
 
Dicevo: mi sono fermato a parlare con gli animaletti del parco e mi è stata raccontata una storia molto interessante.” Niall trattiene il fiato, mentre Zayn e Liam sorridono divertiti, già capendo dove il riccio vuole andare a parare “L’Usignolo che vive sul quarto albero a destra, -svoltato l’angolo all’altezza del ruscello ridente e pronunciato l’incantesimo delle ninfe dei boschi saltando sul piede dominante e toccandosi il naso col mignolo-, mi ha raccontato che un giorno ha visto Kevin...” Louis assottiglia gli occhi, ma non dice ancora nulla “parlare con un grosso gatto arancione. I 2 hanno chiacchierato fitto fitto per un bel po’; poi, la Talpa che vive sotto la panchina -al lato sinistro del lago, dietro il cespuglio di more, nella radura degli unicorni parlanti, 1-2-3 olè- dice di aver visto il Gatto allungare un sacchetto di semini e briciole al Piccione: in cambio, il Pennuto avrebbe dovuto lasciare in pace Luiso e abbandonare il Paese.
La Formica ha confermato tutto quello che la Talpa ha detto, ma ha anche aggiunto che, Kevin, ha preteso, oltre al sacchettino, dei soldi dal Gatto per rifarsi una vita altrove. Ovviamente, il Gatto doveva chiedere i soldi al mandante del ricatto, così si sono dati appuntamento per il giorno seguente.”.
 
Harry fissa Louis con sguardo da Vuoi dirmi qualcosa, maritino caro?, ma il liscio si limita ad assottigliare ancora di più lo sguardo e a sibilare: «Sei stato tu…».
«Hai detto qualcosa, amore mio?» gli chiede il riccio come se niente fosse «No-o? Bene, allora riprendo:»
 
Dicevo… Il giorno dopo, Gatto e Piccione si sono trovati di nuovo al parco. Il felino ha consegnato il rotolino con le banconote e il Pennuto si è subito volatilizzato nel nulla. Poco dopo, anche il Gatto se ne è andato, guardandosi intorno con fare circospetto.
Le Anatre lo hanno visto camminare con eleganza sul vialetto, mentre Luiso arrivava di corsa per aspettare il suo Kevin alla panchina -non la stessa sotto cui vive la Talpa, eh-.” fa una pausa tattica durante la quale sposta lo sguardo su tutti i suoi amici.
 
«Che carogna Kevin: si è lasciato corrompere! Questo vuol dire che non amava davvero Luiso!» esclama l’irlandese, tutto preso dal racconto.
Harry annuisce serio.
«Esatto, Nialler: hai ragione.» conferma il riccio «Quindi, non è vero che Kevin è stato ucciso dalla stessa mafia dell’Uomo Ragno; né che sono stati gli amici del fidanzato umano di Luiso a farlo sparire; né tantomeno che è stato mangiato da un irlandese biondo.».
«Infatti!» conferma l’irlandese in questione «Io non mangio i piccioni: mi fanno paurissima! Lo giuro!» esclama il biondo, tirandosi le ginocchia al petto.
«Lo sappiamo Nialler, stai tranquillo.» lo rassicura il riccio.
 
Comunque,” prosegue “le Rondini hanno raccontato di aver visto Kevin con un bel Gabbiano in una città di mare in Italia, incurante di aver spezzato il cuore del povero piccolo e tenero Luiso che è tornato con la coda fra le gambe dal suo dolcissimo e pazientissimo fidanzato. Fine.
 
Louis sta ancora fissando male il marito, dalla sprofondosità del suo puff. I 2 si lanciano sguardi di sfida poi il liscio grida: «ERA IL MIO UNICO GRANDE AMORE!! COME HAI POTUTO?».
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore della teoria secondo cui l’amore non è bello se non è litigarello, decide che non vuole per nulla essere coinvolto nel conflitto a fuoco tra innamorati che si sta per scatenare, così si scambia uno sguardo d’intesa con Beato Zayn da Bradford. Si alzano, raccattano Beato Niall da Mullingar e sloggiano a velocità luce.
 
Il riccio fissa il dolce -sì, come no- consorte con le braccia incrociate e le gambe accavallate.
«Ah, sì?» sibila «Lui era il tuo unico grande amore? Bene! Lo vedi il divano? Da oggi sarà lui il tuo unico grande amore: ci dormirai tutta settimana, finché non arriva Freddie.».
Louis sbianca e di scatto si solleva dal puff prostrandosi ai piedi del marito.
«NOOO, HARREH! TI SUPPLICO!» comincia ad implorare a gran voce «STAVO SCHERZANDO! PERDONAMI! GIURO CHE FACCIO IL BRAVO! LO GIURO!».
 
Inutile dire che Niall, Liam e Zayn si fanno un sacco di risate alle spalle di Tommo, acquisendo la giusta carica per affrontare il lavoro da casa che li aspetta domani.








NOTE DELLE AUTRICI
Ebbene sì: da domani si rallenta i ritmi di pubblicazione a favore di riprendere qualche attività...socialmente utile.

 
Prossimo episodio: "Giorno 21 - Jenga

Grazie a tutti per averci fatto compagnia in questi giorni, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a...sabato

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Louis: «Si può sapere cos'avete da fare di così importante?»

Agnes: «Studiare.»

ParoleNelCuore: *lo fissa di sottecchi* «Già» *lo guarda male e poi prende il libro che sta leggendo e si mette in un angolo a leggerlo; ogni tanto alza gli occhi sul liscio per fulminarlo*

Louis ha un brivido, poi piega la testa verso Agnes senza, però, staccare gli occhi dalla ragazza di fronte a lui per paura che possa saltargli addosso all'improvviso.

Louis: «Cos'ha?» *chiede ad Agnes, poi fa un salto indietro quando ParoleNelCuore ringhia nella sua direzione*

Agnes: «Le hai ucciso l'unica gioia di vita che aveva da 6 anni a questa parte.»

Louis: «6 anni?» *chiede stranito*

Agnes: *scrolla le spalle* «Sì, ha scoperto la vostra esistenza quando ha letto una song-fic su efp...praticamente nell'anno in cui siete andati in pausa.»

Louis: «Triste...» *commenta fissando ParoleNelCuore che ringhia di nuovo verso di lui* «Aspetta! "L'unica gioia di vita"?!»

Agnes: *alza gli occhi al cielo* «Okok, forse ho esagerato, ma la Larry è qualcosa di stupendo e bellissimo che tantissimi fan ammirano...E TU L'HAI BISTRATTATA PER UN PAIRING CON UN PICCIONE!!!» *gli urla addosso* «E ringrazia lei, perché se fosse stato per me finivi in giardino con una tenda o peggio...con dei documenti di divorzio.» *lo fissa male e raggiunge la fidanzata che si mette a piangere contro di lei*

A Louis vengono gli occhi lucidi.

Louis: «Ma...ma...ma Kevin...» *non finisce di parlare che Niall entra in scena e gli lancia un sacchetto pieno di semini e briciole*

Niall: «TRADITORE!» *urla guardandolo malissimo, poi torna sui suoi passi con un aura nera tutt'intorno*

Louis guarda il sacchettino ai suoi piedi.

Harry: *entra in scena con un Niall in braccio sull'orlo delle lacrime* «Hai fatto piangere Niall!!» *sbraita contro il marito* «Hai fatto piangere le autrici! Hai spezzato il cuore a me!» *gli occhi verdi lucidi*

Louis: «Perlomeno non ho fatto piangere Liam e Zayn, no?» *mormora imbarazzato*

Harry si limita a fulminarlo e a puntare un dito verso un angolo del palco dove i 2 ragazzi stanno versando lacrime su lacrime consolandosi a vicenda.

Louis: «Oh.» *poi crolla e si aggrappa alla gamba del marito* «TI PREGO HARREH, PERDONAMIIIIIIIIII!!! AMERO' SEMPRE SOLO TE! LO GIUUUUUROOOO!!»

Alla prossima! Rimarrete col fiato sospeso fino a sabato, ma sicuramente soffrirete meno di Louis che entrerà in simbiosi col divano.

Fate i bravi! XOXOXOXO

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Capitolo 18
*** Jenga ***


 
Giorno 21. Sabato. h08:00.
 

Jenga


«Papà-à.» dice una vocetta mentre qualcosa -o qualcuno- lo scuote «Papaaaaàààà...» ripete la vocetta con insistenza.
Alla fine, Louis apre gli occhi. 2 iridi identiche alle sue lo stanno fissando a pochi centimetri di distanza dal suo naso.
Il liscio mugugna, poi si passa una mano tra capelli.
«Freddie, tesoro, la mamma non ti ha insegnato che nei fine settimana non ci si può svegliare prima di mezzogiorno?» chiede sconsolato.
Il piccolo scrolla le spalle.
«La mamma dice che i weekend non sono fatti per dormire.».
L’uomo borbotta qualcosa che assomiglia a “Devo fare un discorsetto a Briana”, ma poi torna a fissare il figlio.
«Perché sei già sveglio?» gli domanda.
«Perché voglio sapere cos’hai fatto per far arrabbiare papi.» risponde il bimbo incrociando le braccia al petto e guardandolo con lo stesso cipiglio severo di Harry.
Ottimo: è in trappola.
«Cosa ti fa pensare che papi sia arrabbiato con me?» tenta di tergiversare.
Il bambino intensifica il cipiglio e punta un dito verso il letto su cui il padre sta dormendo.
Louis si guarda intorno ed emette un verso colpevole quando il divano fa bella mostra di sé sotto di lui.
«Ok, forse ho fatto arrabbiare papà Harry, ma è stato un incidente!» si affretta ad aggiungere.
«Hai chiesto scusa?» chiede il piccolo guardandolo male.
«Certo!» esclama, ma quegli occhietti lo fissano «Forse...?» non mollano «Ok, forse avrei dovuto farlo meglio...».
Il bambino emette un versetto esasperato, poi scende dal petto del padre -su cui era bellamente piazzato a cavalcioni- corre in giardino, raccoglie un po’ di margherite e le porta all’uomo che l’ha fissato per tutto il tempo ancora sdraiato sul suo comodo -comodissimo- “letto”.
Freddie arriva zampettando e dà al suo papà il mazzo di fiorellini, poi punta il dito verso la camera da letto.
«Ora vai a chiedere scusa a papà Harry!» gli intima con la voce severa da piccolo generale.
Louis simula un saluto militare un po’ spaventato, poi, con la coda fra le gambe e le orecchiette basse -stile cane bastonato, per intenderci- si avvia verso la camera matrimoniale che gli è stata preclusa per tutta la settimana.
Freddie lo precede e salta sul lettone. Dà tanti bacini al suo papà addormentato e, quando vede che si sta svegliando gli dice: «Papi, papà deve dirti una cosa.».
Il riccio apre un occhio e fissa il marito ancora fermo sulla porta, mentre passa le dita tra i capelli del figlio.
«Lou.» gli dice a mo’ di saluto.
Non è freddo o arrabbiato, solo...distaccato.
La storia del piccione brucia ancora.
Louis deglutisce a vuoto.
«Ecco, io...» si morde il labbro «volevo chiederti scusa: non dovevo dire quelle cose perché non sono vere, ecco.» si fa tutto triste e abbassa gli occhi.
«E...» lo incoraggia il marito.
«E amo solo te.» concludere il povero nano sotto processo.
Harry apre anche l’altro occhio e guarda il figlio sdraiato accanto a lui.
«Cosa dici, Pasticcino?» indaga «Lo perdoniamo?».
Il bambino si volta verso il padre tutto preoccupato sulla porta.
«Sì, il mio papà pasticcione è bravissimo.» decide.
Harry incrocia lo sguardo del marito, poi si scosta un poco, portando il bambino con sé e picchietta sul materasso accanto a lui. 
Il liscio sorride e gli dà i fiori.
«E questi da dove spuntano?» chiede guardando con un sorriso le margheritine.
«Mi ha aiutato a raccoglierle...un messaggero coraggioso.» risponde, evasivo.
«Ah, sì?». Harry fissa il bambino che ridacchia imbarazzato e si nasconde il viso con le manine.
Louis si sdraia accanto al figlio e guarda il riccio posare i fiori sul comodino. Poi Harry torna sotto le coperte.
«Grazie.» mormora.
Freddie si è già riaddormentato quando Louis sussurra: «Mi sei mancato, Haz.».
«Anche tu.» gli risponde il riccio prima di posare le labbra sulle sue «Ma nomina ancora Kevin e chiedo il divorzio.» lo minaccia.
Il liscio sorride e annuisce. Poi li abbraccia entrambi: l’amore della sua vita e il figlio che stanno crescendo insieme.
 
[Nota per il lettore] Scusate, lo so: troppo smielato. Colpa mia.
L’ho scritta senza la supervisione di Agnes. (cit. ParoleNelCuore02)
Ora torniamo serie -sì, come no-.
 
 
Giorno 21. Sabato. h14:00.
 
I 3 ragazzi entrano in casa Tomlinson-Styles e la trovano deserta. Niente stuzzichini per la merenda, né cuscini sparpagliati sul tappeto.
«Harry...» chiama Niall camminando in punta di piedi «Freddie...».
Liam e Zayn si guardano intorno, controllano l’orario, poi cercano di capire dove possano essere i padroni di casa.
C’è silenzio assoluto quando sentono rumori strani provenire dalla zona notte.
Niall salta in braccio a Liam. Zayn si aggrappa alle spalle del compagno.
Fissano tutti e 3 la porta come se potesse apparire un demone da un momento all’altro.  
Sentono dei passi avvicinarsi. Trattengono il fiato e...
«PRONTI A PERDEREEEEEEEEEEEE?!?!?!?!» urla qualcuno.
Louis salta fuori con addosso protezioni peggio di un giocatore di rugby: parastinchi, ginocchiere, gomitiere e caschetto da ciclista.
«Che ci fai con addosso dei guantoni da boxe?» chiede Niall, una volta tornato coi piedi per terra, quando nota l’ultimo dettaglio dell’armatura del liscio.
Louis assottiglia gli occhi.
«Mai sottovalutare Jenga.» sibila. Poi si precipita verso la portafinestra del salone e corre in giardino.
I ragazzi lo seguono con lo sguardo.
Ecco svelato l’arcano: oggi si gioca all’aperto!
Arrivano al gazebo giusto in tempo per sentire Harry dire: «Lou, mi spieghi come fai a giocare a Jenga con i miei guantoni da boxe?».
Il riccio fissa il marito con un cipiglio severo che -incredibile, ma vero- non perde per nulla severitudine malgrado la coroncina di fiori che ha in testa.
 
[Nota per il lettore] Sì, sono le margherite che gli hanno regalato Louis e Freddie stamattina.
Sì, ovvio che Harry sa fare coroncine di fiori mentre contemporaneamente bada a 2 bambini e inforna torte.
Sì, Harry sa essere cazzuto come una principessa Disney, anche con una coroncina di fiori addosso.
E sì, Harry sta facendo i casting per entrare a far ufficialmente parte delle DisneyPrincess©. Vi faremo sapere.
 
Il liscio supera i ragazzi e torna verso casa mogio mogio.
«Quindi giochiamo a Jenga...» dice Zayn, retorico.
Harry annuisce e, da dietro le sue gambe, spunta un Freddie che corre a schiantarsi contro di lui.
«CIAO, ZIO ZY.» urletta.
Il moro si scioglie e lo prende in braccio, lasciandogli un buffetto sul naso.
Niall fa per dire qualcosa, ma Harry lo anticipa e gli ficca un brownie in bocca.
Il biondo mastica poi sorride e alza il pollice in segno di approvazione.
Il riccio ne dà uno anche a Freddie che lo finisce in 3 bocconi, spargendo briciole ovunque -compresa la felpa di Zayn-.
«Io e papi abbiamo fatto la merenda.» dice il piccolo additando il tavolo da una lato del gazebo, pieno di bevande e dolcetti.
Niall ci si fionda.
Louis torna in quel momento urlando: «PRONTI A PERDEREEEEEEEEEEEEEE?!?!?!??».
Tutti lo fissano come se fosse impazzito.
«Lou, amore, ...» Harry gli si avvicina con cautela «Si può sapere dove hai preso quei guanti da arrampicata?» gli chiede.
Il liscio ruba un brownie a Liam -che lo fissa male, ma poi decide che fa prima e prenderne un altro- e scrolla le spalle.
«Sono ricco: mi posso permettere un po’ di vizi ogni tanto.» risponde al marito.
Harry punta gli occhi nei suoi. Sorseggia un po’ di aranciata che ha in mano.
«Erano in omaggio col kit bambini della Vans, vero?» dice alla fine.
Louis si finge offeso, ma poi si arrende.
«ERANO BELLI, OK?!?!» sbraita «E POI LE SCARPE CON GLI AVENGERS CI SONO SOLO PER I BIMBI!».
«O forse è il tuo numero ad esserci solo nel reparto bimbi...» borbotta il riccio.
Louis lo fissa male, ma Harry gli lascia una bacio sulla guancia e va a recuperare Freddie che ha iniziato ad assordare Zayn con le sue chiacchiere.
 
...dieci minuti dopo...
 
A merenda finita, Niall aiuta Liam a spostare il tavolo fuori dal gazebo, per avere più spazio.
Harry arriva con un carrello da magazziniere con sopra qualcosa coperto da un telo.
«Signore e signori,» annuncia «ecco a voi...» afferra il lenzuolo e lo scosta «il Jenga Mega!».
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore di abilità ingegneristiche mai sviluppate, e santo Harry da Holmes Chapel, custode di pazienza e precisione, mettono a disposizione tutti i loro poteri per disporre i blocchi in plastica leggera -a prova di Lo-ehm-...di Freddie- in una torre stabile e strutturalmente solida.
 
Le squadre sono formate prima ancora di chiedere.
«I Larry vincono!» intona Louis simulando una danza tribale «I potenti Larry vincono!».
Harry lo ignora e sospira.
 
[Nota per il lettore] Per tutti voi poveri mortali che non avete mai sentito nominare questo gioco divino...ecco a voi...l’attesissimo riassuntazzo di Acida98:
 
“Jenga è un gioco da tavolo per indicativamente qualsiasi età.
Il nome del gioco è tratto dalla lingua swahili (della cui esistenza si dubita tuttora): “jenga” significa infatti “sacrifico mia sorella a Satana, basta che non crolli!”
SCHERZO
Ovviamente, significa "costruisci!" (banale).
Il gioco è stato inventato da Leslie Scott che, alla veneranda età di ventotto anni, non aveva -a quanto pare- una cippa da fare nella vita (come ogni ventottenne che si rispetti [vedi Agnes Fey che scrive fan-fiction e Louis che crea solo problemi]).
La preparazione si effettua sistemando 54 blocchi di legno su più livelli di modo da formare una torre di 18 piani, con tre blocchi per piano.
A questo punto del gioco, io direi che è il caso di fare altro, tipo un safari in Kenya (dove ho scoperto si parla lo swahili: CHE COSA UTILE).
I giocatori, a turno, sottraggono un blocco di legno a loro scelta dalla torre e, con una sola mano [N.b. Questa regola la ignorano praticamente tutti, quindi lo faremo anche noi], lo posizionano sulla sommità della stessa.
Durante il gioco, la torre tenderà ad assomigliare sempre di più ad un quadro surrealista (o a un’opera d’artista sotto acidi, che è più o meno lo stesso), così che quando uno dei giocatori sottrae il pezzo che fa crollare tutto, questo giocatore ha perso.
E maremma paletta, apprezzate lo sforzo che io a ‘sto gioco manco una volta ci ho giocato.”
 
P.s. Tranquilla, Acida98: rimedieremo presto (cit. Le autrici). Ma tornando a noi...
 
 
«Chi comincia?» chiede Niall guardandosi intorno.
«Comincia lo zio Lì, perché mi piacciono i suoi occhiali.» decide il piccolo, già sulle spalle di zio Nì.
Il castano gli manda un bacio volante, poi si abbassa ed estrae uno dei blocchi centrali, lo consegna a Zayn, si carica il compagno sulle spalle e lo alza per fargli mettere il mattoncino sulla cima.
I 2 esultano ad azione completata con successo.
Le manine di Freddie traballano un poco perché il blocco è grande quasi quanto lui, ma alla fine riesce e metterlo in cima alla torre.
Harry e Louis sono una forza: il riccio alza il marito come se non facesse altro dalla mattina alla sera e Louis è agguerritissimo!
Un decina di giri dopo, la torre è in equilibrio precario in più punti.
A Zayn tremano le mani quando estrae l’ultimo mattoncino ancora libero. Liam lo aiuta ad arrivare in cima alla torre. Tutti trattengono il fiato finché la struttura non smette di traballare.
Niall deglutisce a vuoto. Mette Freddie dietro di lui e punta un mattoncino che sembra meno indispensabile degli altri.
Lo tira verso di sé: un centimetro...due...e crolla tutto.
I ragazzi fanno un salto indietro per evitare di venire colpiti.
«NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!» esclama Niall ululando peggio di una banshee. Si mette quasi a piangere.
Freddie non la pensa esattamente come lui.
Si butta su blocchi crollati urlando come una matto: «SÌÌÌÌÌÌÌ!!!! Ѐ CADUTAAAAAAAAA!!!!».
Louis si rimette subito a sistemare i blocchi.
«Al meglio dei 3, ragazzi! Chi perde meno...vince!!!» esclama agguerritissimo.
Harry sospira, ma, suo malgrado, lo asseconda.
Non ci vuole molto prima che Liam e Zayn facciano una mossa falsa e la torre crolli di nuovo.
Louis esulta.
Prima della terza partita, però, fanno una pausa e il liscio ne approfitta per andare al bagno.
Torna 10 minuti dopo con delle righe nere sulle guance.
Harry lo fissa, poi sgrana gli occhi.
«Quello è il mio rossetto Crystal Black Rouge à Lèvres Satin diamantato in edizione limitata della collezione autunno-inverno Gucci2019/2020?!?!?!?» emette raggiungendo un volume di voce da ultrasuoni «L’hai rimesso a posto, vero?» chiede preoccupato.
Louis pensa al povero cosmetico abbandonato mezzo aperto nel lavandino.
«Circa.» risponde «Ora c’è una partita da vincere!» ringhia.
Freddie ride, zampetta fino al suo papà e gli lascia un bacino sul naso -tanto ci arriva-.
«Sei bellissimo, papà.» gli dice, prima di tornare da zio Niall.
 
[Nota per il lettore] Pronti? Tutti insieme: «Awww...»
 
Louis sbatte un paio di volte le palpebre, per riprendersi dall’assalto puccioso del figlio, poi torna a ringhiare. Harry cerca di non pensare al suo povero rossetto Crystal Black Rouge à Lèvres Satin diamantato in edizione limitata della collezione autunno-inverno Gucci2019/2020 abbandonato chissà dove.
Comincia la partita.
Hanno alzato la torre di 5 piani quando la struttura inizia a traballare pericolosamente.
Louis adocchia un blocco già smosso e gli dà una spintarella. Si mette sulle punte con la linguetta di fuori e lo spinge ancora. Zampetta fino all’altro lato e, tutto concentrato, lo sfila.
Tenendolo stretto tra le mani, torna da Harry tutto saltellante.
«Amore, mi aiuti?» gli chiede con gli occhioni che luccicano.
Harry alza gli occhi al cielo, ma è già in posizione.
Louis si arrampica sulla schiena del marito e in un secondo è in cima alla torre. Studia con attenzione gli equilibri dei livelli inferiori, poi piazza il mattoncino sul piano più alto.
Ѐ talmente delicato che a momenti la torre non traballa neanche.
Harry lo fa scendere e lo bacia.
«Sei stato bravissimo, Boo.» gli dice.
Il liscio gonfia il petto peggio di Superman.
Zayn lo fissa e borbotta qualcosa che assomiglia a “Facile vincere con una giraffa per marito”. Poi rabbrividisce da solo al pensiero di quegli animali infami. Santo Liam da Wolverhampton, protettore della pace e della tranquillità pomeridiana, tira un sospiro di sollievo quando vede che è l’unico ad aver sentito la frase del compagno.
Fa la sua mossa e si carica il moro in spalla per farlo arrivare in cima alla torre. La struttura traballa per qualche secondo. Tutti trattengono il fiato, ma poi si ferma ed espirano.
Niall fissa l’opera futuristica che hanno difronte: praticamente è in piedi per miracolo.
Prende il suo fidato piccolo grande compagno di squadra e se lo porta in un angolino del gazebo.
«Generale Freddie, abbiamo un problema.» sussurra al bambino, adocchiando gli altri per essere certo che non sentano.
«Dimmi, Capitano Niall.» risponde il bimbo tutto serio come un vero soldatino.
«La prossima mossa sarà l’ultima, quindi suggerisco di attaccare.» propone il biondo.
«D’accordo.»
«Vuoi guidare tu l’attacco, generale Freddie?» gli chiede.
Il piccolo sorride e annuisce tutto contento.
Niall torna verso la torre con il bambino nascosto dietro le sue gambe.
«Signori,» annuncia «io e il mio generale abbiamo deciso la prossima mossa con attenzione. Di conseguenza...» pausa ad effetto durante la quale fissa gli altri concorrenti poi grida: «ALL’ATTAAAACCOO!!!».
Freddie sguscia fuori dal suo nascondiglio e balza contro la torre.
«SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ» urla il bimbo.
«NOOOOOOOOO» urla Harry che lo afferra al volo prima che salti anche sui resti della struttura «Ti fai male.» gli dice prendendolo bene in braccio. Il bimbo mette il broncio.
Il riccio, però, non ha tempo di pensarci perché gli viene istintivo schiaffarsi la mano libera in fronte quando sente il marito alle sue spalle tuffarsi tra i blocchi.
 
[Nota per il lettore] Non è colpa di Louis! Era una questione di principio: un Tomlinson doveva farlo e un Tomlinson l’ha fatto.
 
Freddie batte le manine alla vista del suo papà. Harry lancia un gemito frustrato, molla il figlio a Liam e va a riprendere il marito degenere.
Lo tira su per il colletto e Louis scalcia da tutte le parti.
«Mettimi giù. Mettimi giù.» sibila.
Il riccio lo tiene sollevato finché non la smette. Alla fine Louis incrocia le braccia al petto e mette il broncio.
«Hai finito?» gli chiede severo.
Il liscio mugugna un assenso. Harry inarca un sopracciglio.
«Sì.» si arrende alla fine Louis.
«Bene.» poi si rivolge agli altri «Sistemiamo?».
«Ma papiiiii...» lo chiama Freddie ancora in braccio a Liam «io volevo giocare ancora.» piagnucola.
Harry molla Louis -che fa comparire il suo puff da chissà dove e ci si slandrona sopra in modo protestoso- e si avvicina al figlio.
«Se adesso riordiniamo, poi possiamo arrostire i marshmallow sul fuoco.» gli dice «Ti va?».
Il piccolo annuisce contento, si fa mettere giù e corre ad aiutare lo zio Nì e lo zio Zy che stanno già rimettendo il blocchi nella scatola.
Liam inizia a sistemare la legna nell’angolo falò del giardino.
 
[Nota per il lettore] Credete davvero che Harry li lasci appiccare fuoco a caso in mezzo all’erba?
Ovvio che no! Santo Harry da Holmes Chapel, custode di piante, fiori ed incolumità altrui, ha saggiamente fatto costruire una meravigliosa zona circolare ricoperta di sanpietrini, con panchette tutt’intorno e una buca al centro, appositamente predisposta ad ospitare fuoco e fiamme.
 
Zayn fa comparire un pacco di fazzoletti -dal solito luogo mistico e magico- e inizia ad infilarli tra i ciocchi di legno. A lavora ultimato, torna verso il gazebo e si mette a frugare nelle tasche di Louis ancora slandronato sul puff.
Il liscio cerca di scacciarlo manco fosse una mosca, ma alla fine il moro ne esce vittorioso e torna al falò con l’accendino in mano. Appicca il fuoco con uno sguardo da piromane seriale.
Liam fa una passo indietro a quella vista, ma viene distratto da grida disumane.
«CRACKER!» sta urlando Niall mentre corre verso il falò con un pacco formato gigante dei suddetti cracker tra le mani.
Alla sue spalle s’intravede un sacco di marshmallow seguirlo traballante al grido di: «MARSHMALLOW!».
Harry li segue mentre trascina una carrello da magazziniere con su un Louis ancora slandronato sul puff e ancora col muso. Il riccio si ferma accanto al falò, scarica il marito e toglie il sacco di dolci dalle mani del figlio che saltella per cercare di riprenderlo.
«Non ti manca qualcosa?» chiede Harry al piccolo.
Il bambino lo guarda con occhi sgranati, poi si mette un ditino sul bocca. Alla fine scolla le spalle.
Il riccio gli sorride e s’infila la mano nella tasca della felpa estraendone qualcosa.
«CIOCCOLATO!» urlano insieme Niall e Freddie appropriandosi immediatamente della stecca.
Mentre quei 2, supervisionati da Liam e Zayn, si mettono ad arrostire marshmallow, Harry fa un sospiro e si volta verso Louis.
«Ok, come togliamo quel muso?» gli chiede, condiscendente.
Louis lo fissa male, poi...la lampadina!
Scatta in piedi -sì, ha ancora tutte le protezioni addosso- e inizia rievocare le mosse di Best Song Ever al ritmo di: «I Larry vincono! I potenti Larry vincono!».
I ragazzi lo fissano con un sopracciglio alzato.
Alla fine, però, è Freddie che dà voce hai pensieri di tutti.
«Papà!» dice «Balli peggio di zio Zy!». Scoppia a ridere.
Louis si fa tutto triste.
Niall, Liam e Harry fissano il bimbo. Poi Louis e infine Zayn.
Si mettono a ridere anche loro.
«Ehi!» protesta Zayn, ma questo li fa solo ridere ancora di più.
 
[Nota per il lettore] Alla fine potrebbero aver passato la serata a sfidarsi su passi di danza che rivangavano i vecchi tempi, ma a noi non è dato saperlo perché le immagini erano così uniche che sono state censurate perfino dalle nostre memorie.
 
 
Giorno 21. Sabato. h21:00.
 
Sono tornati tutti ai rispettivi appartamenti.
A casa Tomlinson-Styles, Louis sta mettendo a letto Freddie. Gli sta infilando i pantaloni del pigiamino quando una voce lo fa impietrire.
«LOUIS WILLIAM TOMLINSON» urla Harry dal bagno «VIENI IMMEDIATAMENTE QUI!».
Il liscio guarda impaurito il figlio.
«Devo nascondermi...» sussurra e Freddie ridacchia appena, quando le vede guardarsi in giro alla disperata ricerca di un modo per sfuggire al marito.
«IL MIO POVERO ROSSETTO» urla ancora il riccio con una molto poco vaga nota di disperazione nella voce «CRYSTAL BLACK ROUGE À LÈVRES SATIN DIAMANTATO IN EDIZIONE LIMITATA DELLA COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO GUCCI2019/2020.». 








NOTE DELLE AUTRICI
Agnes e ParoleNelCuore escono dal loro antro buio trascinandosi peggio di 2 zombie.

Agnes: «Bene, stiamo continuando a fare cose socialmente utili...»

ParoleNelCuore: «...ma non ci siamo dimenticate di voi! Infatti...»

 
Prossimo episodio: "Giorno 22 - Indovina chi?

Nella speranza che il rossetto Crystal Black Rouge à Lèvres Satin diamantato in edizione limitata della collezione autunno-inverno Gucci2019/2020 di Harry si rimetta presto, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Agnes: *è seduta in un angolino e si dondola su sé stessa* «Solfeggio...solfeggio...solfeggio...» *continua a mormorare*

ParoleNelCuore: *è accanto a lei con un cuscino stretto tra le mani* «Critica d'arte...critica d'arte...critica d'arte...» *continua a ripetere con gli occhi spiritati*

Louis: *le fissa da lontano accanto al marito* «Meno male che non ho finito la scuola, se no mi riducevo come loro.»

Harry: *lo guarda alzando un sopracciglio* «Ma tu non avevi un diploma, scusa?»

Louis: *tira fuori il pezzo di carta della Hall Cross School* «Sìììì, giuuuusto...il mio diploma assolutamente autentico.» *ridacchia imbarazzato*

Agnes: *alza la testa come un lupo che fiuta la preda* «L'HAI PRESO SU E-BAY?» *urla al liscio*

Louis: *si mostra offesissimo* «Come puoi pensare una cosa del genere?! Mi sento insultato!»

Agnes lo guarda male.

Louis: «Ok, forse non ero il primo della classe, ma per lo meno ho un diploma...tu stai ancora studiando!»

ParoleNelCuore: *alza la testa dal cuscino che stringe ancora in mano* «Guarda che lei ha già una laurea...» *gli fa notare*

Louis: «Oh...»

Agnes: *alza gli occhi al cielo* «Già...e ora lasciaci disperare in pace e torna a tenere a bada Freddie che Harry deve cucinare per domani.» *fa sciò sciò con la mano*

Fate i bravi! XOXOXOXO


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Capitolo 19
*** Indovina chi? ***


 
Giorno 22. Domenica. h14:00.
 

Indovina chi?


Harry non ci riesce proprio. Giura che ci ha provato a tenere il muso a quelle due piccole pesti, ma proprio non ci riesce.
Sospira sconsolato davanti a quei due paia di occhioni uguali. Ripensa al suo povero rossetto crystal black rouge à lèvres satin diamantato in edizione limitata della collezione autunno-inverno Gucci2019/2020, reduce di guerra dalla partita di Jenga.
Sospira ancora.
Ripensa alla maglietta di Freddie tutta impiastricciata di cioccolato.
E ripensa alla felpa di Louis bruciata perché il liscio ha deciso che: “Guarda, Haz! Passo la mano sul fuoco senza bruciarmi!”.
Almeno Freddie aveva imparato a non imitare il padre quando faceva certe cose.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode del focolare domestico, dei rimedi della nonna e del riciclaggio, è riuscito a mantenere la calma solo perché ha trovato un metodo per smacchiare la maglietta del bimbo e per  “sistemare” anche la felpa dell’altro bimbo (ora Louis sembra la versione disadattata di Perceval di MerlinBBC, ma dettagli.).
 
Sospira di nuovo.
Hanno rischiato di bruciare tutti. Meno male che Liam è intervenuto in tempo: stava già per chiamare quei poveri uomini che lavorano alla caserma dei pompieri di Princess Park.
Doveva trovare un modo per tenere il fuoco lontano da Louis.
O Louis lontano dal fuoco.
Non che ci fosse differenza.
Guarda i suoi ometti.
«Freddie, oggi lo scegli tu il gioco.» gli dice.
Il bambino batte le manine tutto emozionato. Corre in camera sua, spalanca l’armadio dei giochi e tira fuori una scatola tutta colorata. Quando torna in salotto gli zii sono già arrivati.
«Indovina chi?!» urletta tutto contento avvicinandosi al suo compagno di squadra preferito.
 
[Nota per il lettore] Lo sappiamo che stavate aspettando con ansia solo questo momento, ed anche oggi abbiamo deciso di farvi felici.
Signore e signori, direttamente dalla ridente cittadina di...Nonsonoaffarivostri...ecco a voi la sola ed unica Acida98 ed il suo...riassuntazzo:
Indovina Chi? è un gioco bello: impossibile non averci mai giocato, dai. Ho scoperto che è vecchiarello come gioco. È stato infatti distribuito dalla Milton Bradley in America con il titolo di Guess Who? durante gli anni ’80 (probabilmente perché le persone avevano ancora i postumi da Figli dei Fiori e dovevano re-imparare a descriversi in modo diverso da “Quello col simbolo della pace e i pantaloni a zampa di elefante”, ma sono solo teorie, ovviamente.).
È un gioco che si svolge tra due giocatori (o squadre, perché alle autrici piace fare le diverse) contrapposti.
Per giocare ad Indovina Chi? sono necessarie le due tavolette su cui sono rappresentati 24 personaggi su “finestrelle”, disposti in modo da essere scoperti o nascosti a seconda dello svolgersi del gioco (tipo la tombola, ma con le facce invece dei numeri; in ogni caso non bisogna urlare BINGO a fine partita, mi dispiace).
I personaggi sono inventati e ognuno di loro ha caratteristiche che lo rendono facilmente distinguibile: come il colore dei capelli o gli occhiali.
Questi personaggi sono inoltre rappresentati in un piccolo mazzo di carte presente nella confezione.
All'inizio della partita, ognuno dei due giocatori pesca una carta dal mazzetto ed è quella che l’avversario deve indovinare (è scientificamente provato che 3 persone su 4 scelgano il personaggio in base a “questo mi fa meno schifo degli altri”). Il giocatore che comincia deve porre all'avversario una domanda riguardante una caratteristica fisica del personaggio che suppone egli abbia pescato. Queste domande devono essere tutte a risposta affermativa o negativa: si può infatti chiedere se il personaggio ha gli occhi azzurri, ma non si può chiedere di che colore abbia gli occhi (si ricorda inoltre di non fare domande riguardanti altezza, peso o numero di scarpe, poiché...ehm...penso sia chiaro...).
Una volta che l'avversario ha risposto, è compito del giocatore escludere, facendo “cadere”, i personaggi che non rispecchiano la caratteristica fisica scoperta (no, non potete bruciarli o staccarli dal tabellone: abbassate quelle finestrelle e basta).
 Se ad esempio, dopo aver chiesto all'avversario se il suo personaggio è biondo si riceve una risposta affermativa, è necessario togliere tutti i personaggi che non sono biondi, in modo da avere scoperti solo i personaggi biondi.
Personaggi, PERSONAGGI, PERSONAGGI!!!!
AAAAAAAAAAAAAAA
Ok: non vale sbirciare, corrompere, utilizzare specchi riflettenti, evocare demoni in aiuto.
E se canni ad abbassare i personaggi, al fine ti ritrovi un tizio pelato con gli occhiali e il pizzetto, quando invece il tuo avversario ha la bionda con gli occhi azzurri.
Lì partono le bestemmie pesanti.  
Lo scopo del gioco, come ormai credo sia chiaro, è quello di scoprire quale personaggio stia nascondendo il proprio avversario e se non vi divertite cambiate gioco. Amen.”
 
Niall gli scompiglia i capelli.
«Pronto a vincere?» chiede.
Il bimbo annuisce. Louis sta per protestare, ma Harry lo stronca sul nascere.
Quindici minuti è il tempo che serve al riccio per sistemare il tavolo e mettere al sicuro tutti i fogli che ci sono sparsi sopra, dopodiché la partita inizia.
«Bene, signori!» esclama Liam facendoli zittire tutti «visto che la nostra testa è già alle uova che mangeremo a merenda e alla cena che io e Haz abbiamo passato tutta la mattina a preparare, direi di fare così: partita a squadre; chi vince sfida l’altra squadra e poi spareggio per il secondo e terzo posto. Andata?». Tutti annuiscono.
Freddie si arrampica sulla sedia e Niall si posiziona alle sue spalle.
«Pronto, biscottino?» gli chiede «Scegli la carta.».
Il bimbo si fa tutto serio e sceglie “Alex”.
Dall’altra parte del tavolo, Harry sospira alle spalle di Louis: dopo tutte le partite giocate, sceglie sempre la stessa figura. Per lo stesso semplice motivo: “Guardalo, Harry: sembra un uovo! Fa troppo ridere!”.
Harry sospira e sa che hanno già perso ancora prima di cominciare.
L’irlandese e il piccolo di casa Tomlinson-Styles -questa volta non stiamo parlando di Louis- si sorridono complici e si battono il 5.
«Papà, tocca a voi!».
Harry si gratta una tempia. Louis sfrega le mani sentendo già il profumo della vittoria. Il riccio ci ragiona un po’ su e poi chiede: «Ha gli occhiali?».
Il blonde team nega simultaneamente con la testa. Haz alza le spalle, già pronto alla sconfitta. Louis si affloscia.
«Tocca a noi!» esclama compiaciuto il biondo.
Freddie sfrega le manine -deve essere proprio una caratteristica genetica dei Tomlinson-, si concentra ed esclama: «Ѐ BILL!».
Zayn e Liam scoppiano a ridere davanti alla faccia sconvolta del liscio.
«C-come...?» si gira verso il marito che si sta tirando un facepalm di quelli belli potenti «Non glielo hai suggerito tu, vero?».
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode delle feste passate in famiglia in armonia e tranquillità, è combattuto se strangolare il marito o fuggire nel bosco e diventare un tutt’uno con la natura. Poi guarda il figlio e decide che no: non può lasciare solo Freddie a badare al piccolo di casa. Quindi tira dei bei respiri profondi e si calma.
 
«No, Lou.» gli risponde con tutta l’energia positiva che è in grado di emanare (“Grazie corsi di yoga e meditazione guidata”, si dice) «Non ho suggerito niente, ma è logico che indovinino al primo colpo se tu scegli sempre lo stesso personaggio ogni volta.».
Il liscio mette il broncio e raggiunge il suo puff. Ci si slandrona sopra e brontola: «Solo tu mi capisci e mi vuoi bene.».
Zayn prende possesso della sedia, il castano alle sue spalle sceglie la carta. Niall e Freddie la cambiano e il gioco riparte.
«Ha il cappello?» chiede il moro tutto concentrato.
Niall fa segno di sì con la testa e Liam tenta un nome: «È Bernard?».
Entrambi gli avversari scuotono la testa e la mano passa a loro.
L’irlandese si concentra.
«Ha i capelli bianchi?» chiede.
«Yep.» conferma Zayn.
Freddie caccia fuori la linguetta -anche questo, a quanto pare, è un gene ereditario dei Tomlinson- e tira giù tutte le caselline senza i capelli bianchi poi indica un personaggio allo zio Niall.
«Il mio socio chiede se è Susan.» dice l’irlandese.
I due ragazzi negano e, con un colpo secco, il bambino abbassa anche quella casellina.
Liam si gratta la barba.
«È una donna?» domanda.
Freddie annuisce e Zayn esclama: «È Maria! Ne sono sicuro!».
L’irlandese scoppia a ridere e il moro finge di disperarsi, mentre il compagno gli mette una mano sulla spalla.
«Non preoccuparti, amore.» gli dice «Non è colpa tua: sono loro che sono troppo forti!».
Dal puff giungono dei borbottii indistinti che prontamente vengono ignorati da tutti.
«Bene.» riprende l’irlandese «Questa è la mossa decisiva, pronto?».
Il bimbo annuisce e il biondo chiede: «Ha gli occhiali?».
Risposta negativa.
Freddie abbassa le caselline con gli occhiali facendo rimanere in piedi solo tre figurine. Lui e Niall si scambiano uno sguardo d’intesa e il biondo spara: «Ѐ Peter!».
Il tempo si blocca per qualche istante, poi...: «Non è possibile! Come cavolo hanno fatto?» si lamenta il moro.
Il piccolo batte le manine ed inizia una danza di esultanza con il suo zio irlandese preferito.
Harry, sconsolato, va a recuperare il marito. Lo prende sotto le ascelle e lo trasporta fino alla sedia. Louis sembra ringalluzzirsi.
«Non ci batterete mai!» esclama.
Tutti si girano verso Harry che sospira. Di nuovo. Per la millesima volta.
In faccia ha lo sguardo da: “Vi prego: facciamola finita…sapete chi sceglierà…non prolungate la mia sofferenza.”.
Nel mentre, il liscio ha scelto la carta e ovviamente ha scelto “Susan” perché: “Guardala, Haz: sembra tua sorella Gemma!”.
 
[Inciso per il lettore] Casa Tomlinson. Doncaster.
Gemma alza la testa che era appoggiata sul grembo di Lottie.
La fidanzata stacca gli occhi dal film che stanno guardando e chiede rassegnata: «Che ha combinato questa volta mio fratello?».
La castana ringhia: «Quella passivella di tuo fratello, continua a sostenere che io assomigli a Susan dell’Indovina Chi?!!!».
La bionda sospira e poi decide di passare a metodi drastici: muove la mano e passa le dita sulla nuca della sua fidanzata. Gemma si scioglie ed inizia a fare le fusa.
Missione compiuta.
 
«Ha i capelli?» chiede Harry.
Payno fa segno di no con la testa e Louis abbassa -ovviamente con la linguetta di fuori- tutti i personaggi con i capelli. Se lo sente: questa volta la vittoria sarà loro!
Poi…: «È Susan?» chiede Zayn.
Louis spalanca la bocca. Harry ringrazia tacitamente che questa tortura sia finalmente finita. Il liscio incrocia le braccia al petto e rimette il broncio.
«Non è giusto!» esclama mentre Niall e Freddie ricompaiono dalla cucina.
Il bimbo ha fra le braccia un uovo di cioccolato grande il doppio di lui e il biondo si sta assicurando che non si faccia male tenendolo per la carta in alto.
 
[Nota per il lettore] Intende Freddie: non l’uovo, ovviamente.
Se dovesse succedere qualcosa a quel bambino, Harry lo lascerebbe morire di fame, Niall ne è certo.
 
«Papààààà…mi aiuti a spaccare l’uovo gigante?» chiede a gran voce il piccolo.
Louis guarda nella direzione di suo figlio. Harry gli si avvicina e gli sussurra all’orecchio: «Dai, brontolone: aiuta tuo figlio a spaccare l’uovo e smettila di fare il bambino. Se ti comporterai bene…questa sera ti lascerò spaccare un altro tipo di uovo…».
Inutile dire che Louis si trasforma nel miglior spaccatore di uova mai esistito.
Inutile dire anche che, quella sera, con Freddie riconsegnato alla madre, il OneDirectionFloor viene invano dai suoni di “spaccaggio” del tondo, sodo e bellissimo fondoschiena del riccio (per la gioia del capitano della ship).








NOTE DELLE AUTRICI
Vi informiamo ufficialmente che Harry è sopravvissuto alla spadellamento pasquale anche grazie all'aiuto di Santo Liam da Wolverhampton, protettore di pentole, tegami e pranzi casalinghi.
Non so quanto v'interessi, ma noi autrici abbiamo costatato che l'aspetto positivo di questa quarantena è che il pranzo pasquale ha avuto meno portate, quindi meno rischio indigestione.
Comunque...mangiate tanto cioccolato e ricordatevi che l'anno prossimo dovremo recuperare, quindi iniziate ad allenarvi con pasti di più giorni visto che, come minimo, Pasqua 2021 durerà 3 giorni e 3 notti.

 
Prossimo episodio: "Giorno 28 - Indovina la canzone

Nella speranza che non facciate indigestione di cioccolato (ma anche che ne mangiate a sufficienza), vi salutiamo e vi diamo appuntamento a...sabato

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. ParoleNelCuore: *corre in scena* «CIBOOOOOOOOOOOOOOOOO» *si fionda a tavola accanto a Zayn (o meglio: il più lontano possibile da Niall o rischia di non mangiare una mazza), scompiglia i capelli a Freddie e si butta sulle lasagne (ricetta italiana approvata dalla casa)*

Agnes: *scuote la testa, consegna la crema al mascarpone ad Harry (quella che è riuscita a nascondere prima del passaggio in cucina di ParoleNelCuore) e si siede accanto alla sua fidanzata* «Non esagerare o rischi di star male...»

...2 ore dopo...

ParoleNelCuore, Niall e Louis sono slandronati su un divanetto che si tengono la pancia lamentandosi per i crampi.
Agnes e Harry li fissano sconsolati.

Harry: *si prende la radice del naso con 2 dita* «Siete incorreggibili.»

Agnes: *scuote la testa* «Manco a dirvelo...»

Altri lamenti doloranti.
Freddie entra in scena con un uovo di cioccolato gigante.
I 3, ancora slandronati sul divano, alzano la testa di scatto.

Harry e Agnes: «Non...» *tentano di fermarli, ma è troppo tardi...*

ParoleNelCuore, Niall e Louis si fiondano verso il tavolo al grido di: «CIOCCOLATO!!»

Agnes e Harry si schiaffano una mano in fronte. Liam e Zayn fanno pat pat ai 2 poveri ragazzi che sono già consapevoli di dover passare la notte a tener fermi fidanzata e marito mentre si rotoleranno nel letto come 2 dannati.

Harry: «A Niall ci pensate voi!» *stabilisce puntando un dito contro il petto del castano, poi torna al tavolo a tentare di salvare almeno Freddie*

Liam impallidisce, ma accetta stoicamente.
Agnes si rimangia una bestemmia, poi corre dalla fidanzata che sta tentando di spaccare un uovo da 5kg con la testa.


💖🐣BUONA PASQUA A TUTTI!🐣💖 


Fate i bravi! XOXOXOXO


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Capitolo 20
*** Indovina la canzone ***


 
Giorno 28. Sabato. h13:00.
 

Indovina la canzone


Il rumore dell’aspirapolvere proveniente da casa Tomlinson-Styles, invade tutto il OneDirectionFloor.
«Louis, per cortesia, potresti alzare i piedi?» gli chiede il marito.
Il maggiore solleva le gambine sul puff su cui è slandronato e riprendere a battere con le ditina sullo schermo del suo cellulare. Il tutto mentre Harry sta cercando di vincere la sua guerra personale con la polvere.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode dell'igiene casalinga e non, avrebbe potuto fare quelle faccende durante la settimana...se non avesse avuto le interviste da fare. O se non avesse dovuto badare al bambino, ovviamente.
Si sa: Louis è molto esigente e non di facile gestione.
 
Gira intorno al marito. Con una mano lo alza (stile Sakura di Naruto, per intenderci), passa l’elettrodomestico e, con la stessa facilità con cui lo ha sollevato, lo rimette apposto.
Finalmente ha finito. Si mette le mani sui fianchi e sospira soddisfatto: la casa adesso è talmente pulita che si vedono i mobili e il pavimento sberluccicare. Ci si potrebbe perfino mangiare, per terra.
Una risata lo distrae dalla contemplazione della sua opera. Volta il capo verso il marito e lo fissa malissimo per aver interrotto il suo momento da DisneyPrincess©: mai una volta che gli dia una mano con le pulizie! Figuriamoci!
Senza farsi notare, raggiunge le spalle del liscio e gli prende il cellulare dalle mani.
«Ehi! Quello è mio! Stavo lavorando!» protesta.
Il riccio solleva un sopracciglio e sposta lo sguardo scettico sull’iPhone, appoggia il pollice in fondo allo schermo e lo sblocca.
«Louis William Tomlinson! Guardare le foto divertenti degli animali su Instagram non vuol dire lavorare! E adesso alza l’ottava meraviglia del mondo da quel puff e andiamo a mangiare.».
 
[Nota per il lettore] Per chi non lo sapesse, si è stabilito di comune accordo (con chi, non lo sappiamo manco noi) che il culo di Louis William Tomlinson -in Styles-, debba entrare di prepotenza a far parte delle meraviglie del mondo conosciuto.
Insieme ad Harry (in tutta la sua magnificenza e gloria -interiore ed esteriore-), il fisico scultoreo di Liam, ParoleNelCuore02 e la risata di Niall. [cit. Agnes Fey]
 
 
Giorno 28. Sabato. h14:00.
 
«Che gioco facciamo? Che gioco facciamo? Che gioca facciamo?» strilla Niall varcando la porta dell’appartamento.
Louis assottiglia gli occhi e fissa male l’irlandese. Poi, però, decide che è meglio ignorarlo e torna a mettere il broncio ad Harry.
«Non lo so, Nì.» gli risponde il riccio «Oggi toccava a Liam scegliere il gioco.».
Un grugnito di disapprovazione interrompe la loro conversazione ed entrambi si voltano verso Louis.
«Che cos’ha?» chiede l’irlandese indicando il nano dall’aura incazzosa slandronato sul puff.
Harry sospira.
«Sta mattina è rimasto a cazzeggiare su Instagram a guardare foto di animali divertenti, mentre io pulivo tutta casa.» spiega.
«Quindi? Cosa c’è di strano?» domanda il biondo alzando un sopracciglio ed enfatizzando il tutto con le mani.
Il riccio sbuffa.
«Mi ha detto che stava controllando i messaggi sul suo sito ufficiale. Sai, quelli per creare il muro dei ricordi…».
Niall annuisce, tutto contento.
«Ho lasciato anch’io un messaggio sotto falsa identità!» rivela.
Un altro grugnito lo interrompe ed Harry si porta le mani sui fianchi.
«Sta di fatto che ho dovuto sequestrargli il cellulare per farlo alzare. Risultato: ha messo il broncio e ha iniziato a fare il bambino scontroso.».
Zayn e Liam arrivano in quel momento.
«Tutto nella norma, quindi.». Il moro ridacchia guardando l’amico che per tutta risposta gli fa il dito medio.
«Ciao anche a te, Tommo!» lo saluta Liam.
«Che gioco facciamo? Che gioco facciamo?» riprende a chiedere Niall, spostando la sua attenzione su di lui.
Il castano si sistema gli occhiali sul naso, mentre con una mano regge delle scatolette.
 
[Nota per il lettore] Ok, lo sappiamo che tecnicamente gli occhiali di Liam sono solo riposa vista e che quindi non li mette sempre, ma...avete presente quando è figo quando li indossa?
:q_ _ _ _ *da sbavo* (N.b. Questa faccina ha il copyright di Acida98, se qualcuno di voi la usava già da anni, fidatevi che in realtà è stata lei a suggerirvela senza che voi ve ne siate resi conto.).
 
«Oggi faremo...Indovina la canzone! Ho pensato a due diverse opzioni e nella seconda ho bisogno di qualcuno che suoni. Per voi va bene?» chiede, a nessuno in particolare, anche se tutti sanno che si sta riferendo a Niall e Harry.
I due ragazzi annuiscono.
«Direi che a ‘sto punto possiamo spostarci direttamente nella stanza della musica.» suggerisce il riccio «Louis?» lo richiama.
Il liscio grugnisce di nuovo e, portandosi dietro il puff, si alza e s’incammina strascicando i piedi. Il marito lo guarda soddisfatto e lo segue a sua volta.
 
[Nota per il lettore] Come sempre, immancabile, ecco a voi il riassuntazzo di...Acida98:
(ATTENZIONE! ImaltrattamentigratuitiversoParoleNelCuore02noneranoassolutamenterichiesti,maAcida98èincontrollabile,quindiciteniamolecosecomestanno.
Siavvisachepossonocreareeffetticollateralianchegravi,leggereattentamenteilfoglioillustrativo.
)
“Per giocare a questo gioco vi serviranno:
  1. un gruppo di amici dalla dubbia capacità canora e dalla ancora più dubbia conoscenza musicale (riferimenti puramente NON casuali indirizzati a te, cara la mia ParoleNelCuore02);
  2. un sacchettino di stoffa (o di qualunque altro materiale non idrosolubile, se no vi si scioglie al primo bicchiere ribaltato) con all'interno foglietti minuscoli e malamente piegati, sui quali ci saranno scritte parole a caso in italiano o in inglese;
  3. un giorno di festa qualunque per riunire i suddetti amici (tipo “Ehi, oggi è il Giorno della Marmotta! Pizza e giochi strambi da me?”).
Per svolgere questo gioco, una vittima sacrificale a turno tra i partecipanti estrarrà un fogliettino e urlerà con garbo, ad alta voce, la parola su di esso, il resto dei partecipanti dovrà “cantare” la prima canzone/frase di una canzone che gli verrà in mente, contenente la suddetta parola. Per prenotare il proprio turno, a difesa di poveri campanellini da tavolo (tipo quelli che nei film americani vengono molestati per chiamare la receptionist), si può battere la mano sul tavolo con garbo (e non alla Terence Hill e Bud Spencer messi assieme, chiaro ParoleNelCuore02?). Ovviamente, manco a dirlo, vince chi ha accumulato più punti.
Buon divertimento!”
 
N.b. Le autrici informano di essere sotto acidi e di aver ribaltato le regole di questo gioco peggio di un calzino che ha dritto e rovescio praticamente identici.
Ci scusiamo con Acida98 («Io no: ha insultato le mie inesistenti capacità canore e la mia passione nel premere insistentemente il campanellino.» cit. ParoleNelCuore02.
«Un saluto alla nostra autrice che, dopo questa uscita, è più che certo che non supererà la notte. Acida98 non perdona.» cit. Agnes Fey) e vi invitiamo a continuare a leggere per trovare il regolamento generosamente fornito da Santo Liam Payne da Wolverhampton.
Il riassuntazzo fornito dalla Bassissima è comunque consigliato nel caso si voglia trascorrere la serata a stuprare canzoni e violentare campanelli. Noi l’abbiamo fatto a Capodanno 2019: non è morto nessuno, quindi si può ripetere! (Ok, forse Agnes Fey ha rischiato di perdere l’uso di una mano causa ParoleNelCuore02, ma nulla di grave).
 
«Bene, il gioco è molto semplice: nella prima manche si estrae una parola a caso dalla scatoletta e bisogna canticchiare una canzone che la contenga. Ovviamente non tutta la canzone, solo il pezzettino. E vince chi arriva prima a 10 canzoni. Chiaro?» spiega Liam.
Tutti annuiscono e il castano si sistema di nuovo gli occhiali cercando di riprendere.
Un grugnito interrompe ancora la spiegazione e tutti si voltano verso Louis.
«Amore, cosa c’è?» domanda Harry, con tutta la calma e la pacatezza di questo mondo.
Il liscio fissa di sottecchi suo marito poi mugugna: «Voglio anch’io gli occhiali di Payno. Gli danno un certo fascino...».
Harry sospira, recupera gli occhiali riposa vista di Louis e glieli mette sul nasino.
«Adesso anche tu hai fascino, contento?». Louis annuisce freneticamente con un sorriso tutto denti.
«Ottimo. Continua pure Liam.» dice il riccio all’amico.
Il castano annuisce e finalmente prosegue con la spiegazione.
«La seconda manche è divisa in due round. Si arriva sempre a 10, ma questa volta, a turno, Niall e Harry estrarranno il titolo della canzone. Dopodiché ne suoneranno e canteranno un pezzettino.» spiega, poi aggiunge «Ovviamente se non la sanno la possono scartare, ma ho cercato di scegliere le canzoni che sono sicuro conoscano.» fa una pausa ad effetto e, con lentezza studiata, estrae dalla tasca qualcosa: un campanello, di quelli che si trovano sui banconi delle reception per chiamare l’addetto.
Lo appoggia con calma e precisione al centro del cerchio che hanno creato sedendosi.
Guarda Louis e sussurra: «Se fossi in te mi alzerei da quel puff o non riuscirai mai a premere il campanello nella seconda manche.».
Il liscio alza le spalle, Liam si arrende e finalmente possono iniziare.
 
[Nota per il lettore] Santo Liam da Wolverhampton, protettore delle diversità psico-fische del genere umano, ha strutturato il gioco in modo che tutti -e con tutti intendiamo TUTTI- siano in grado di giocare.
Ovviamente non ha tenuto conto della memoria da criceto ubriaco di Louis e della sua incapacità di tenere a mente i testi da lui stesso scritti. Ma lasciamo che siano i fatti a parlare per il povero nano.
 
Zayn allunga una mano verso la scatolina.
«Parto io.» decide mentre sta già frugando fra i bigliettini di carta.
Estrae la prima parola: World, dice.
Fissa il bigliettino cercando di pensare il più velocemente possibile, poi inizia a cantare a “A whole new world ”.
Niall ha gli occhi a cuoricino mentre Liam si aggiunge per la parte di Jasmine.
Louis li guarda accigliato e piano si avvicina al marito, il broncio ormai dimenticato.
«Che canzone è?» chiede.
Harry lo fissa esterrefatto.
«Louis, è la canzone di Aladdin!» esclama «Come fai a non ricordartelo?! Zayn ci ha fatto una cover con Zhavia Ward!».
Louis si gratta una tempia confuso.
Harry sospira esasperato: «Lou, abbiamo rivisto il film con Freddie settimana scorsa...».
Il liscio continua ad aver stampata in faccia la sua migliore espressione da “Non so comunque a cosa tu ti riferisca” e il riccio si arrende: inutile discutere con Louis quando fa così.
La scatoletta passa nelle mani di Niall. L’irlandese fruga, estrae e legge il bigliettino: perfect, dice.
Con un sorriso furbetto inizia a cantare imitando perfettamente Ed Sheeran: «“Baby, I’m dancing in the dark with you between my arms. Barefoot on the grass, listening to our favorite song. When you said you look a mess, I whispered underneath my breath. But you heard it, darling, you look perfect tonight…”».
Tutti sospirano estasiati.
Tutti, tranne Louis che fa comparire da chissà dove Made in the a.m. e si mette a strillare: «NIALLER! TRADITORE CHE NON SEI ALTRO! IO E L’AMORE MIO ABBIAMO FATICATO PER SCRIVERE QUELLA CANZONE E TU TI SEI MESSO A CANTARE ED! DOVEVI CANTARE LA NOSTRA! TRADITORE!».
Harry afferra l’elastico dei pantaloni del compagno e lo fa risiedere.
«Lou, per favore.» lo implora « È una canzone bellissima e poi basta che ci sia la parola, quindi smettila di fare il bambino: voglio vedere cosa combinerai tu dopo.».
Il liscio incrocia le braccia, riporta l’album sul suo altarino personale (collocato in un luogo mistico e magico) e rimette il broncio.
«Mi vendicherò.» sussurra piano.
Il riccio sospira di nuovo e pesca. Ridacchia piano quando vede la parola che gli è capitata. Si schiarisce la voce e poi inizia a cantare: «“Cause everybody’s lokin’ at you now, my oh my, I guess some queen don’t need a crown, and I know why. Even when your tears are fallin’ down you still somehow, you’re perfect now.”».
Guarda suo marito con il occhi a cuoricino e gli mostra il bigliettino con la scritta queen. Louis lo fissa sbattendo le palpebre confuso.
«Perché questa canzone mi è familiare?» chiede.
Tutti si tirano un facepalm di quelli belli potenti e poi il riccio esala sconfitto: «Lou, è Perfect now! L’hai scritta tu! È la traccia numero 10 del tuo album! Me l’hai dedicata!».
Il liscio spalanca gli occhi e:  «Oh…oooooooh! Hai ragione! Beh, a dire il vero ti ho dedicato quasi tutto l’album per cui ci sta che io sia confuso...» si giustifica.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode delle canzoni dedicate agli amanti (inteso come “persona legata a un'altra da un rapporto o una passione d'amore; innamorato”, non come “tizio/a/* con cui cornifichi il coniuge”, sia chiaro), sta per ribattere all’affermazione del marito quando decide che rimanere in silenzio è molto, molto meglio. Quindi tace e mantiene il livello di pace e tranquillità intatto.  
 
Il riccio fa un bel respiro profondo e passa la scatoletta al marito. Louis caccia dentro la manina, tira fuori la linguetta e pesca la parola book.
Fissa il fogliettino impanicato. Si guarda in giro ancora più impanicato alla ricerca d’ispirazione.
«Ehm…ehm…» inizia a farfugliare cercando in tutti i modi di farsi venire in mente qualcosa.
Alla fine si arrende.
«Ce l’ho sul punta della lingua, ma non mi viene!» piagnucola.
Si getta indietro sul puff. Niall recupera il biglietto e scoppia a ridere come un deficiente, imitato da Zayn e Liam.
«Ohmioddio, Tommo! Non ci posso credere!» esclama tra le risate.
Harry è sempre più abbattuto quando accenna al verso di Just hold on, dove è contenuta la parola.
«“What do you do when a chapter ends? Do you close the book and never read it again?”» canta.
Il liscio rimette il broncio e incrocia di nuovo le braccia sul petto sprofondando ancora di più nel suo puff.
Liam prende la scatoletta ed estrae il foglietto: doors, dice. Non ha dubbi su cosa cantare. Si gira verso Zayn e sorride.
«“Whispers in the background. Behind closed doors. I got myself in a mess and without you I’m in more…”» intona senza staccare gli occhi da quelli del compagno.
Zayn gli si avvicina, rosso in volto, e lo bacia. Il capitano della ship ne approfitta e scatta foto da aggiungere alla sua personale collezione Ziam.
Diversi giri, fallimenti e canzoni perfettamente intonate dopo, Zayn li ha battuti tutti arrivando per primo a 10.
 
[Nota per il lettore] Inutile dire che Louis è arrivato ultimo totalizzando un solo punto. Ci teniamo a precisare (soprattutto Agnes che ha ancora una faida aperta con il nostro nano di fiducia) che quel punto gli è stato gentilmente suggerito dal marito, santo Harry da Holmes Chapel, custode della gioia e del sorriso dei bambini, che non lo voleva veder perdere così miseramente.
 
Harry si alza e prende la sua chitarra acustica porgendola all’irlandese.
«Trattamela bene.» gli dice facendogli l’occhiolino.
Niall annuisce e inizia a pescare titoli e a intonare canzoni, accompagnando la voce col suono dello strumento.
La manche si può riassumere in: sfida all’ultima goccia di bontà tra Harry e Liam (ci teniamo a precisare che i 2 hanno suonato il campanello con estrema delicatezza e senza litigare) che viene vinta dal castano.
I 2 si stringono la mano da veri sportivi, prima che Harry possa tornare in possesso della sua chitarra. Estrae il primo bigliettino e fa un sorriso malinconico.
«Lou, amore, questa è facile.» gli dice «La conosci di sicuro.».
Le ultime parole famose.
Piano si mette a pizzicare le corde e ad intonare: «“We were too young to know we had everything. Too young. I wish I could’ve seen it all along, I’m sorry that I hurt you, darling, no. We were too young...”».
Tutti rimangono estasiati nel sentire la voce del riccio. Tutti, tranne il marito che è troppo impegnato a cercare di capire che canzone sia.
Alla fine, Niall decide di buttarsi sul campanello, gusto perché non ce la fa più a vedere Harry soffrire così (sia per avere sposato uno col criceto così ubriaco, sia perché quella canzone è davvero straziante).
«È Too young,» dice esasperato «traccia numero 4 dell’album Walls di...» fissa male il liscio «Louis Tomlinson.».
Louis spalanca la bocca guardando l’irlandese. Poi la spalanca ancora di più quando sente Harry rispondere: «Tutto esatto tranne per il fatto che è la traccia numero 5, non 4.».
La grande mano del riccio si tuffa ancora nella scatola e afferra il titolo successivo. Non fa in tempo a suonare i primi accordi che subito Niall si prenota ancora.
«Scusate ragazzi, ma questa è facile. È la mia!» esclama «Black and White! Grande, Hazza: mi piace come l’hai suonata!».
I due si scambiano un 5 e di nuovo Harry rituffa la mano nel marasma cartaceo davanti a sé. Legge e si rigira verso il marito.
«Lou, anche questa è facile.» tenta d’incoraggiarlo.
Il liscio sfrega le manine tutto concentrato. Caccia fuori la sua amata linguetta e si prepara all’ascolto.
Il riccio pizzica le corde. Tutti, tranne Louis ovviamente, hanno già capito che canzone è, ma vogliono lasciare il tempo al criceto del liscio di elaborare: in fondo, una canzone possono fargliela indovinare. Alla fine, Louis non ce la fa e Liam preme il campanello con un sospiro.
«È Sweet creature. Dai, Tommo! È dedicata a te questa canzone!» esclama frustrato «Non puoi non conoscerla!».
Il maggiore spalanca la bocca sconvolto.
«Ma non era dedicata a Gemma?» chiede.
 
[Inciso per il lettore] Casa Tomlinson. Doncaster.
Gemma, con cura, appoggia sul tavolino la tazza con la tisana fumante al finocchio che sta bevendo.
Sotto lo sguardo attento di Lottie, prende in mano il suo cellulare e compone un numero.
La bionda sa bene di chi si tratta e quando vede che, dopo il quarto squillo, quella persona non risponde, scrive veloce un messaggio, sperando così di evitare una guerra civile.
 
Il telefono del nano squilla. Louis lo guarda impanicato leggendo il nome della cognata sullo schermo. Fissa suo marito.
«No, no io non ci parlo. Fallo tu! Ti prego, HARREE, fallo tu!» piagnucola cercando di mollargli in mano il cellulare.
Il riccio sta per prendere il telefono di Louis -che nessuno sa come abbia fatto a recuperare dall’alto della credenza dove il marito lo ha piazzato stamattina per punizione- e rispondere, quando anche il suo cellulare vibra. Legge veloce il messaggio di Lottie e deglutendo, ma cercando di mantenere la calma, decreta: «Lottie dice che devi rispondere tu. E dice di non farla incazzare. È in quel periodo.».
Louis inizia a sudare freddo e accetta la chiamata.
 
[Inciso per il lettore] Sempre casa Tomlinson. Sempre Doncaster.
«MA TI PARE CHE QUELLA CANZONE È DEDICATA A ME, PASSIVELLA CHE NON SEI ALTRO?! MA COSA HAI NEL CERVELLO? LE BOLLICINE DELLA COCA-COLA?».
Detto quello che doveva dire, Gemma riattacca, appoggia con tranquillità il cellulare e riprende a sorseggiare la sua tisana sotto lo sguardo basito di Lottie.
La castana guarda la compagna e le sorride prima di pigolare: «Zuccherino, me le fai le coccole?».
 
A Princess Park, tutti continuano a fissare il telefono senza proferire parola. Poi Liam si riscuote dai suoi pensieri e inizia a raccattare scatolette e campanello.
«Direi che questa manche la vince Nialler e stop.» stabilisce «È stato un piacere giocare con voi, signori. Ci vediamo domani.».
Si alza e si dirige a passo spedito verso la porta, camminando all’indietro, terrorizzato all’idea di dare le spalle alla situazione per paura di chissà cosa. Zayn e Niall lo seguono.
Louis e Harry continuano a fissare il telefono prima che il liscio riesca a pronunciare: «Tua sorella mi fa paura.».
Il riccio annuisce, in trance, mentre appoggia la chitarra al suo supporto. Piano ritorna verso il marito, ancora slandronato sul puff e intenzionato a non perdere di vista il telefono.
I due si fissano. Poi Harry lo guarda spaventato, capendo cosa il suo dolce e tenero amore sta per fare.
«No, Lou: non lo fare. Non bloccare Gemma! Fallo per me...» lo implora.
Il liscio ferma il dito a mezz’aria, incerto sul da farsi, quando sullo schermo compare un messaggio proprio della Cognata Suprema.
Louis salta in braccio a Harry e gli si aggrappa al collo. Il riccio deglutisce e, con timore reverenziale, apre il messaggio:
“Ciao, Fratellino. Se la passivella osa bloccarmi io giuro che me ne frego delle leggi della Quarantena e lo vengo a prendere. Fate i bravi e buona serata. Baci.
P.s. Ricordatevi che sto ancora aspettando la sorellina per Freddie: devo portarla a fare SHOPPIIING!!!”.
Dopo quello, il riccio prende la più logica e saggia delle decisioni: sigillare entrambi i cellulari in cassaforte e murarsi vivo insieme al marito in camera da letto. Fine. 







NOTE DELLE AUTRICI
Dopo il pericolo scampato di Pasqua, vi informiamo ufficialmente che ParoleNelCuore si è completamente ripresa dall'indigestione e che ha reso umanamente leggibile ciò che Agnes ha scritto in questi giorni per la fic di oggi (ringraziatela, perché correggere gli sfasi di quel criceto spastico è stato un parto!).
 
Prossimo episodio: "Giorno 29 - Monopoli " 

Nella speranza che Louis e Harry non finiscano l'aria prima che Liam, Niall e Zayn li trovino, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. ParoleNelCuore fa comparire un bellissimo puff Rosso Tiziano e ci si slandrona sopra.

Agnes la guarda e scuote la testa. Louis le si affianca. 

Louis: *indica ParoleNelCuore col ditino* «Che cos'ha?» *chiede all'autrice* 

Agnes: *sospira* «Ha messo il broncio perché è stata bistrattata da Acida98 per le sue capacità canore ed è imbarazzata perché ho sbandierato il fatto che la ritengo una delle meraviglie del mondo.» *spiega*

Louis: *scuote la testa come il vechietto lamentoso che è* «Questi giovani innamorati...» 

Agnes: *lo fulmina* «Primo: ho solo un anno meno di te. Secondo:» *lo guarda dall'alto in basso (per quanto possibile, visto che, tecnicamente, sono alti uguali)* 
«tra i 2 sicuramente non sono io la ragazzina innamorata.» *dice con fare allusivo*

Louis: «Scusa?!» *esclama offesissimo* «Quando mai ho fatto la ragazzina innamorata?» 

Agnes sorride beffarda ripensando ai centinaia di momenti Larry dal 2010 (se escludiamo i possibili rumors su una loro conoscenza pregressa) ad oggi, ma decide che preferisce far cadere la sua preda in una trappola, piuttosto che ficcarla nel sacco a forza. 

Agnes: *annuisce condiscendente* «Hai ragione, mi sono sbagliata.» *concede* «Potresti dirmi una cosa, però?» 

Louis: *ignaro* «Certo.» 

Agnes: «Come si dice 'miele' in inglese? Proprio non me lo ricordo...» *si porta anche una mano al mento per enfatizzare ancora di più la cosa* 

Louis: *alza una sopracciglio* «Ehm...'Honey'?»  

Harry: *compare in scena* «Mi hai chiamato, Boo?» *chiede al marito* 

Louis sbianca. 

Agnes: *si affretta a rispondere con un sorriso al riccio* «Nulla, Haz, tranquillo.» 

Harry alza entrambi i pollici e torna dietro le quinte. 

Agnes: *sorride maligna a Louis che è ancora pallido; gli punta una dito contro il petto e...* «Mai, MAI darmi della ragazzina innamorata a sproposito, Tomlinson.» *dopodiché si volta e sembra scintillare mentre zampetta verso la fidanzata* «'more, no...» *le dice* «Non ascoltare Acida: sei bravissima.» *le bacia il nasino* 

Louis, terrorizzato, esce di scena. 

ParoleNelCuore: *tira su col naso* «Mi fai i grattini?» *piagnucola* 

Agnes annuisce e inizia a salutare l'uso delle mani che si consumeranno a furia di coccolare quel gattino struscione che si ritrova come fidanzata.


Fate i bravi! XOXOXOXO
 

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Capitolo 21
*** Monopoli ***


 
Giorno 29. Domenica. h14:00.
 

Monopoli


Casa Tomlinson-Styles è completamente deserta. E con deserta, intendiamo che, quando Liam, Zayn e Niall sono entrati, hanno trovato i cespugli rotolanti dei film western. Poi l'attenzione di Zayn viene catturata da un muro che non ha mai visto dentro l'appartamento. Tira la manica del compagno e con il dito glielo indica.
Santo Liam da Wolverhampton, protettore della sicurezza e dell’ordine pubblico e privato, oltre che mancato pompiere laureato al MIT, decide di prendere in mano la situazione: estrae il suo cellulare e prepara la chiamata alla più vicina centrale di polizia; poi recupera -dal suo luogo mistico e magico- un piccone e tutti gli attrezzi da muratore che gli serviranno per abbattere il muro.
Inutile dire che si sente come se fosse nella Berlino Est del dopoguerra (perché lui c’era, ovvio: spiritualmente, ma c’era).
Il castano si toglie la maglietta, prende il piccone ed inizia a colpire la barriera che li separa dalla verità sullo stato dei proprietari di casa.
Zayn posa lo sguardo sul fisico scultoreo del compagno, si morde un labbro, poi decide di andare a prendere qualcosa di fresco dal frigo e mettersi in posizione comoda a fissare il suo bello lavorare.
 
[Nota per il lettore] Dio quei muscoli definiti e guizzanti...: da perderci la testa! [cit. ParoleNelCuore02]
Tranquilli, è solo una fase: non sta tornando etero. [cit. Agnes Fey]
Considerate che la bi tra le 2 è lei, ma il fisico di Liam è...il fisico di Liam :q_ _ _ _ [cit. ParoleNelCuore02]
 
Niall resta interdetto per qualche secondo, indeciso tra l’essere preoccupato per i suoi amici dispersi o il far prevalere il fanboy che è in lui e filmare la scena. Alla fine, monta la telecamera professionale e, in posizione strategica, si mette a riprendere tutto: dagli sbavi di Zayn ai movimenti di Liam.
 
...10 minuti e parecchi guizzamenti di muscoli dopo...
 
Liam si asciuga la fronte con il dorso della mano e subito viene raggiunto dagli altri 2 che sbirciano oltre le macerie con lui.
«Cosa sarà successo?» chiede Niall deglutendo a vuoto.
Il moro alza le spalle e s’incammina nella camera da letto. Lo spettacolo che trovano è a dir poco sconcertante: Harry è rannicchiato contro la testiera del letto, fra le braccia stringe un Louis altamente sconvolto e spaventato; hanno il lenzuolo tirato fin sotto il mento e stanno tremando.
«Ragazzi, siete uno schifo.» commenta Niall con il solito tatto «Che cosa è successo?».
Harry deglutisce mentre Louis, intuendo quello che il marito vuole fare, gli prende il volto fra le mani.
«Ti prego!» lo supplica «No...non fare il suo nome. Ti scongiuro! Ci ucciderà tutti!».
Il riccio gli accarezza una guancia e gli dà un bacio. Appena l’animale si è calmato, sposta lo sguardo sui loro amici.
«Quando voi siete andati via…G…» fa una pausa e deglutisce rumorosamente «...mia sorella…lui voleva bloccarla…e lei…il messaggio…e noi…i cellulari in cassaforte…ho tirato su il muro…».
I tre ragazzi si guardano sconvolti. Non sanno nemmeno loro come hanno fatto, ma, a grandi linee, hanno capito la situazione.
Liam si avvicina al letto.
«Ok, adesso è tutto finito.» dice dolcemente «Vi prometto che andrà tutto bene.».
Harry e Louis annuiscono.
«Ora Niall recupera i cellulari e ci diamo tutti una sistemata.» continua cercando di farli smettere di tremare «Poi giochiamo e tentiamo di dimenticare tutto, va bene?».
Annuiscono ancora, meccanicamente e si fanno portare in bagno per potersi dare una lavata.
Una volta sotto la doccia, santo Harry da Holmes Chapel, custode della sapienza e del mistero, realizza che Niall è riuscito a recuperare i cellulari dalla cassaforte senza che nessuno gli desse la password, ma quello non lo preoccupa: è logico che la conosca, vista la semplicità della combinazione che ha dovuto usare per far sì che anche Louis se la ricordasse.
Quello che il riccio non si spiega è...come abbia fatto Niall a sbloccarla senza l’impronta digitale di uno di loro 2. Decide in ogni caso di non farsi domande e continuare ad asciugare i capelli del marito che è tornato ad avere un aspetto umano grazie ad un buon quarto d’ora sotto l’acqua.
Quando finalmente tutto è tornato alla normalità e i due sposini hanno messo qualcosa sotto i denti, la partita può cominciare.
 
[Nota per il lettore] Signore e signori, il menù quest’oggi presenta un piatto unico di prima scelta: Monopoli!
La nostra chef vi esporrà i dettagli di questo succulento ed allettante gioco da tavolo, quindi...senza indugio...
...Madames et monsieur, è col più grande onore e grandissimo piacere che vi diamo il benvenuto. Ed ora...vi invitiamo a rilassarvi, accomodiamoci a tavola...dove la sala da pranzo con orgoglio vi presenta...il riassuntazzo di Acida98!!!!
 
“Essenzialmente, Monopoli consiste nel guadagnare denaro tramite l'acquisto di terreni, case o alberghi, intraprendendo un'intensa attività economica e facendo così emergere in te lo spirito di una vecchia vedova ereditiera di fine Ottocento che, mannaggia la maremma ladruncola, l'amicizia diventa l'arma di ricatto peggiore del mondo.
Classico gioco da tavolo creato da Elizabeth Magie all'inizio del XX secolo, che in una versione modificata da Charles Darrow (uomo che ovviamente non è riuscito ad avere un'idea originale, figuriamoci!) è stato pubblicato dalla Parker Brothers nel 1935 e che, a partire dal 1991, è di proprietà della Hasbro (non della Haribo, sia chiaro: quella fa caramelle).
Il gioco prende il suo nome dal concetto economico di ‘monopolio’, ovvero il dominio del mercato da parte di un singolo venditore (risata malvagia). 
Si gioca con un tabellone su cui sono stampate molteplici caselle -divise per colori- raffiguranti vie, corsi e imprese societarie varie. Sono presenti poi le caselle Probabilità ed Imprevisti (giusto per dare un po’ di brio alla cosa), la prigione, il via e qualche tassa sparsa qua e là a caso (giusto per far guadagnare ogni tanto anche la banca).
Nella scatola sono inclusi anche 6 pedine, 2 dadi, le carte dei contratti e quelle di Probabilità ed Imprevisti, le case e gli alberghi in miniatura e i soldi. 
Innanzitutto, prima di cominciare, si decide chi dovrà fare il banchiere, ovvero colui che distribuisce i soldi all'inizio e che gestirà i suddetti durante tutta l'intera durata del gioco (n.b. dalla regia mi informano che no: nessuna regola stabilisce uno stipendio al suddetto banchiere...accidenti, io ci ho provato). Il primo giocatore che inizierà la partita dovrà lanciare i dadi e spostare la propria pedina per un numero di caselle uguali alla somma uscita dal lancio effettuato; se la pedina si ferma su un terreno libero il giocatore potrà -a sua discrezione-comprare o meno la proprietà. Nel caso lo acquisti, dovrà pagare alla banca il valore riportato sulla casella e gli verrà consegnata una carta di contratto su cui sono riportate le tariffe da pagare per costruire case o alberghi, oltre a quella di pedaggio che gli altri giocatori dovranno sborsare se capitano su quella casella (risata malvagia parte 2).
Le caselle delle proprietà -manco a dirlo- sono raggruppate (in due o tre) per colore: se hai tutto il gruppo puoi posizionare case, se hai più case ci puoi piazzare anche gli alberghi.
Ovviamente, tali carte proprietà sono scambiabili in una vendita all'asta che Christie's, cara la mia casa d'aste più grande al mondo, levati proprio.
Se invece il giocatore si ferma sulle caselle di Imprevisti o Probabilità, dovrà pescare una carta dagli appositi mazzi e leggere ad alta voce le indicazioni riportate che possono essere piacevoli -come, ad esempio, ritirare dei soldi perché è crepata la zia ricca e zitella che si è ricordata di te perché quell’unica volta a Natale di 30 anni prima le hai sorriso- o spiacevoli -come il pagare tasse inventate a ca**o- (un po' come la vita vera, insomma). Inoltre, ad ogni passaggio dal via si ritirano dei soldi, mentre la casella di prigione indica che ci si deve fermare per un turno (a meno che tu non riesca a fare numero doppio coi dadi o che tu decida di pagare una cauzione).
Lo scopo del gioco è l'acquisto del maggior numero possibile di lotti (di terreno, ovviamente: non stiamo spacciando action figures di Charlotte Lottie Tomlinson, sia chiaro. Gemma lo impedirebbe o farebbe fallire la nostra impresa commerciale ancora prima di avviarla) in modo da far pagare i giocatori che si fermano sopra la proprietà e mandarli in bancarotta...
Davvero?!?!
Pensavo fosse una leggenda metropolitana riuscire a mandare altri giocatori in bancarotta...dai, ammettiamolo: chi ha mai finito una partita a Monopoli?
Io no di certo...con Agnes Fey (e altre 2 vittime sacrificali) abbiamo all’attivo 4 ore di gioco e non abbiamo ancora finito! Notare che avevamo scelto la modalità Fast&Furious da 90 minuti, ma niente: è comunque infinita.
Anyway...buon annoiam-... ehm...divertimento!”
 
Zayn sistema il tabellone di gioco, distribuisce i segnalini (ormai sa a memoria cosa sceglierebbero gli altri), tenendo la paperella per sé, poi fa la fatidica domanda quella che ha dato il via a tutte le guerre conosciute: “Chi fa la banca?”.
Tutti si guardano indecisi, poi Harry fiuta uno strano odore di bruciato. Si guarda intorno alla ricerca della fonte e, non trovando nulla, decide di appellarsi all’unica soluzione plausibile.
«Lou, che cosa hai combinato?» chiede al marito «Si sente puzza di bruciato. Nel vero senso della parola!».
Il liscio lo guarda e spalanca la bocca sconvolto.
«IO NON HO FATTO NIENTE!» esclama con la voce che sale di parecchie ottave «LO GIURO! SONO STATO CON TE TUTTO IL TEMPO!».
Harry sbatte le palpebre realizzando che, effettivamente, il nano ha ragione. Solo a quel punto la sentono: una risata malvagia si propaga in tutto il salotto e, fra le fiamme nere come la sua anima, compare una ragazza alta meno di Louis, con il cappuccio calato fino all’altezza degli occhi e occhiali da vista che luccicano pericolosamente. La ragazza aspetta che le fiamme nere si spengano, poi si passa le mani sul giubbino di jeans e sui pantaloni di pelle per pulirsi dalla polvere.
Quando l’auto-evocazione è completa, si avvicina al tavolo e abbassa il cappuccio, rivelando un caschetto di capelli castani con ciocche viola.
Si sistema gli occhiali, fa un inchino e poi strappa dalle mani di Zayn la scatola con i soldi iniziando a distribuirli.
Louis la fissa con gli occhi socchiusi.
«Scusa, ma...tu chi saresti?» indaga, mentre gli altri 4 sono ancora ammutoliti dall’apparizione.
La delicata fanciulla lo fissa da sopra gli occhiali.
«Quella che ti manderà in bancarotta ancora prima di iniziare, se non stai zitto.» gli dice con un sorriso che di dolce non ha proprio nulla.
Il liscio spalanca la bocca, sconvolto, ma un’occhiata fulminante della nuova arrivata lo porta a sigillare immediatamente le labbra.
«Bene,» prosegue la fanciulla «per gli altri che hanno avuto la decenza di non mettere a prova la mia pazienza già nei primi 30 secondi dalla mia comparsa...piacere: sOnO cOlEi ChE rIaSsUmE tUtTi I rEgOlAmEnTi; CoLeI cHe DeCiDeRà Le VoStRe SoRtI iN qUeStO gIoCo; SoNo L’iNvIaTa SuPrEmA dEl BaSsIsSiMo;» annuncia mentre delle fiamme nere si levano alle sue spalle «La SuA mEsSaGgErA pIù FiDaTa; CoLeI cHe SiEdE sUl TrOnO dEgLi InFeRi -perché, ammettiamolo: faccio paura pure a Satana- E mAnTiEnE iL dIsOrDiNe NeI gIrOnI iNfErNaLi.» a quel punto le fiamme hanno leggermente annerito l’intonaco del soffitto.
Appena la ragazza lo nota, si calma e si schiarisce la voce ritirando il fuoco.
«Perdonate, mi sono lasciata prendere la mano.» si scusa, vedendo i volti terrorizzati dei 5 ragazzi «Dicevo...piacere: sono Acida98.» annuncia sedendosi con nonchalance accanto ad un Niall tremante.
La ragazza sorride contenta della presentazione perfettamente riuscita e riprende a distribuire i soldi. Quando finisce si guarda intorno.
«Uhm...» mugugna «manca qualcosa...» strizza gli occhi pensierosa, poi realizza «ma certo: biscotti!» esclama «Non si può giocare a stomaco vuoto!».
Fa per alzarsi, ma poi decide di rispettare le buone maniere (è entrata senza bussare, non si metterà anche a rovistare a caso tra gli armadietti della cucina).
«Harry, hai dei biscotti, per caso?» chiede «Forse sono meglio delle focaccine...» riflette.
Il riccio boccheggia, ancora sconvolto.
«Lascia stare, faccio io.» decreta Acida98.
Schiocca le dita e sul tavolo compaiono 5 ciotole.
«PATATINE!» esclama Niall abbracciando la sua ciotola, grande il doppio delle altre «Già ti adoro!» commenta.
Acida gli sorride.
Harry e Zayn prendono titubanti una patatina. Louis non sa ancora se può aprire bocca o meno.
Liam è l’unico che si azzarda a dire qualcosa.
«Grazie, ma...cosa ci fai qui?» chiede titubante.
La ragazza punta i suoi occhi su di lui e scrolla le spalle.
«Le autrici hanno pensato di movimentare un po’ il gioco e mi hanno chiamata, contenti?».
Sorride ancora come un’esaltata sotto acidi e prende le carte con le proprietà.
I ragazzi si guardano, ma nessuno fiata, tranne Niall che sta rumorosamente sgranocchiando Pringles.
Acida prende in mano le regole gli dà una lettura veloce, poi le lancia via.
«Da regolamento stabilito da...me, decreto che avrete 5 proprietà a testa come partenza.».
Detto questo, sciocca le dita e davanti a ciascuno dei ragazzi compaiono 5 schede.
4 di loro le guardano stupiti.
«Ma io ho tutte le stazioni...» commenta Liam, esterrefatto.
«Io ho tutto il gruppo arancione...» realizza Harry con gli occhi sgranati.
Zayn sta ancora fissando tutte quelle schede con la fascia verde, quando Niall esclama: «Parco della Vittoria e Viale dei Giardini? ...Ti adoro ancora di più!».
Fa per abbracciarla, ma Acida lo fulmina.
«Niente.Contatto.Fisico.» sibila.
Il biondo alza le mani in segno di resa e torna ad esaltarsi per le sue 2 schedine.
L’unico ancora muto è Louis, anche se la sua espressione dice già abbastanza.
Acida alza gli occhi al cielo.
«Louis, guarda che puoi parlare.» gli dice, esasperata.
Il liscio assottiglia gli occhi, prende fiato e...: «SI PUO’ SAPERE PERCHЀ IO HO VICOLO STRETTO E VICOLO CORTO CHE INSIEME VALGONO MENO DEI MIEI GUANTI DA ARRAMPICATA CHE NON USO MAI?!?!?» sbraita.
La ragazza si sistema gli occhiali e posiziona le carte Imprevisti e Probabilità al centro del tabellone.
«Perché hai messo a prova mia pazienza appena sono arrivata.» spiega «E poi a quando pare le autrici adorano bistrattarti e chi sono io per oppormi alla volontà di Agnes Fey e ParoleNelCuore02?» sospira sconsolata.
Zayn alza un sopracciglio.
«Ma non eri...l’inviata del Bassissimo e cose del genere?» chiede confuso.
Acida sospira ancora.
«Già, ma purtroppo, quando si scrive l’autorità suprema ce l’ha l'autrice. Già...» si stringe nelle spalle e prende i dadi.
In sottofondo si sente una risata malvagia.
I 5 ragazzi si guardano intorno confusi.
«Ignoratela.» dice Acida98 «Ѐ ParoleNelCuore02 che sta scrivendo e si sente onnipotente, ma sa che poi devo correggerle io la fic, quindi...» alza la voce e si mette ad urlare al soffitto «VEDI DI SCRIVERE QUALCOSA DI DECENTE CHE SE NO MI SENTI!».
Fissa male il vuoto (non chiedete) poi torna a rivolgersi ai 5 ragazzi.
«Cominciamo?» suggerisce porgendo i dadi a Louis.
«Perché io?» domanda titubante il liscio.
Acida sbuffa.
«Perché faccio io le regole,» dice sbrigativa «quindi tira e non lamentarti.».
Louis esegue: 6 e 4, 10. Prende la pedina del T-Rex e inizia a muoverla.
«Roar...1...roar...2...» dice simulando oscenamente (e non in senso erotico) i versi del dinosauro.
«Che stai facendo?» gli chiede Niall.
Harry si schiaffa un facepalm in fronte.
«Sta facendo il verso del T-Rex.» esala.
Acida98 mormora sottovoce qualcosa che sembra una maledizione verso le 2 autrici che hanno osato spedirla in mezzo a quella gabbia di matti, sospira e decide di lasciarlo fare: al massimo lo brucer-ehm-zittirà al prossimo turno.
Tutto contento, Louis continua e, per non si sa quale intervento divino (Acida98 giura di non avere nulla a che fare con la faccenda), arriva sulla casella di transito.
 
[Nota per il lettore] Quella della prigione -per intenderci- solo che, se ci passi sopra a caso, sei semplicemente “in transito”. Leggetevi il regolamento, se avete dei dubbi, poi buttatelo e smettetela di farvi domande.
 
I dadi passano ad Harry che fa doppio, quindi tira ancora per un totale di...niente ancora doppio, quindi ritira.
«Hai più culo che anima, Haz!» commenta Niall quando vede il risultato.
Acida inizia ad avere un principio di liquefazione per la zuccherosità della situazione, mentre l’irlandese prende la cinepresa e registra il momento.
«7...8...9...10!» esclama Harry quando la sua pedina col gattino arriva accanto a quella di Louis.
«E ora il T-Rex mangerà il gattino?» sussurra mellifluo il riccio nell’orecchio del marito.
Acida98, però è bastarda e schiocca le dita rendendo la frase perfettamente udibile a tutti. Il capitano della ship ringrazia zoommando sulla scena, Liam e Zayn tirano fuori i festoni.
Louis diventa bordeuax, mentre Harry nasconde il viso nella sua spalla.
La ragazza fa un sorriso maligno ai 2.
«Continuate pure.» li incoraggia «Siete molto più interessanti del Monopoli.».
Louis raggiunge tinte di rosso ai limiti del fosforescente e passa i dadi a Liam.
Il castano ride per la situazione e Niall smantella la telecamera.
I dadi rotolano sul tabellone e...: 4 e 6, 10.
«Ma porca paletta!» sbraita l’inviata del Bassissimo, mentre Liam si affretta a portare la sua pedina col cagnolino in zona sicura «Mai una gioia in questa vita!».
Si siede e sbuffa, borbottando cose poco carine verso le 2 autrici.
Zayn tira: 2 e 4, 6.
Finisce su una delle caselle blu, Bastioni Gransasso, che non è ancora di nessuno.
Acida98 salta in piedi, euforica.
«Finalmente un po’ d’azione: vuoi comprarla?» chiede al povero pakistano, praticamente saltandogli addosso.
«Sì?» domanda, più che rispondere, Zayn.
La ragazza fa una versetto esaltato e poi gli consegna la carta.
A quel punto i suoi occhi diventano fiammeggianti (le lenti degli occhiali rendono solo il tutto più inquietante). 
«PaGa, MoRtAlE.» gli dice con una voce che sembra quella di Caronte pronto a traghettare la tua anima negli Inferi.
Zayn, terrorizzato, non riesce a distogliere lo sguardo da quelle iridi ardenti e, a tentoni, le allunga una banconota da 500.
Acida la prende, spegne gli occhi -letteralmente- e gli passa il resto con un sorriso a 32 denti.
«Ecco a te.» gli dice.
I dadi arrivano a Niall che si pulisce la mani dalle briciole di patatine e li tira: 3 e 1, 4.
La nave del capitano scivola fino alla quarta casellina: tassa patrimoniale.
L’inviata del Bassissimo studia il tabellone, poi scrolla le spalle.
«Fanno 150 più 2 patatine.» decreta.
Niall consegna il dovuto e Louis esplode.
«C’Ѐ SCRITTO 200! DUE-CENTO! DOVE LE VEDI LE PATATINE?!??!?!» sbraita.
Harry cerca di farlo risedere, ma non c’è verso.
Acida lo lascia sbollire, si toglie gli occhiali, li pulisce e li rimette.
«Primo, le patatine le vedo nella mia bocca.» afferma addentandone una «Secondo, sarà bene che ti sia chiaro:» sibila con un luccichio pericoloso negli occhi «io faccio le regole, qui.».
Dopodiché gli dedica il miglior sorriso bastardo che ha in repertorio e gli porge i dadi.
«Tocca a te.» gli dice.
Louis li prende e deglutisce a vuoto.
Tira: 4 e 3, 7.
Il suo T-Rex arriva su Probabilità, ma proprio mentre sta per lasciare la pedina, Acida98 schiocca le dita, il disegno cambia e la casella diventa Imprevisti.
Il liscio guarda con gli occhi lucidi la ragazza che gli sta porgendo il mazzetto con le carte. Deglutisce ancora a vuoto e pesca.
«“Hai una multa in arretrato, paga 25 alla banca.”» legge, poi tira un sospiro di sollievo «Pensavo peggio.».
Ripresosi dallo spavento, allunga una banconota da 500 alla ragazza.
Lei la prende, la fissa, fissa la scatola con le altre banconote, poi chiude gli occhi e prende un bel respiro.
Quando li riapre sono tornati a fiammeggiare.
«LoUiS WiLlIaM tOmLiNsOn,» emette tornando ad attivare la modalità Caronte «DaMmI qUeI cA**o Di 25.».
Il liscio sbianca poi prende una banconota da 10 e una da 20 e gliele passa.
Se possibile, gli occhi di Acida98 ardono ancora di più.
«Ho DeTtO 25! RaZzA dI nAnO cOl CrIcEtO uBrIaCo!» sbraita con la voce da traghettatore d’oltretomba.
Onde evitare di rimanere vedovo alla giovane età di 26 anni, Harry prende in mano la situazione e passa i soldi giusti all’inviata del Bassissimo.
Acida si spegne.
«Grazie, tesoro.» gli dice ridando a lui la banconota da 500 e sorridendogli.
Louis ha un principio d’infarto, ma nulla di grave e il gioco riprende.
Dopo un paio di turni, però, Acida98 decide che è il momento di velocizzare un po’ le cose.
 
[Inciso per il lettore] Piano astrale delle autrici. Luogo indefinito.
ParoleNelCuore02 sta digitando freneticamente sul pc che ha di fronte, mentre Agnes Fey è china sul tavolo su cui stanno simulando la partita di Monopoli.
«Tocca a Zayn.» dice ParoleNelCuore senza staccare gli occhi dello schermo «Quanto fa?».
La fidanzata si appresta a tirare i dadi.
I 2 cubetti bianchi a punti neri rotolano sul tabellone. Stanno per fermarsi, quando una mano li afferra al volo.
Agnes Fey alza gli occhi al cielo quando vede a chi appartiene quell’arto.
A ParoleNelCuore non serve nemmeno togliere lo sguardo dal testo.
«Non dovresti essere nel bel mezzo di una partita?» chiede alla ragazza appena comparsa.
«Dovrei, ma sto iniziando ad annoiarmi.» risponde Acida98 rigirandosi i dadi tra le mani «Non potremmo...che ne so...accelerare un po’ i tempi?».
Agnes Fey si siede, devastata dalle ore passate china su quel tavolo.
«Grazie, amica mia!» esclama «Mi stavo distruggendo la schiena...».
ParoleNelCuore sbuffa.
«Ok, come vuoi: skip temporale sia.» concede «Ora però torna da quei casi disperati.».
Acida98 saluta con la manina e scompare in una fiammata nera come la pece.
«Quella ragazza mi farà impazzire.» borbotta ParoleNelCuore.
Agnes Fey ride e scuote la testa.
«Dillo che la adori.» la stuzzica.
«Scherzi?!» esclama contrariata la fidanzata «Ha già abbastanza piani di distruzione di massa per la testa, se le aumento anche l’autostima la razza umana si estinguerà prima del 2021, covid o non covid.».
Agnes la guarda sorridere e tornare a scrivere, poi aggrotta la fronte: Acida98 si è rubata i dadi!
 

...3 ore, parecchie bestemmie, tante case e qualche albergo dopo...
 
Louis lancia i dadi e finisce ancora una volta su Imprevisti.
«Ma non è possibile!» esclama esasperato «Sarà la decima volta!».
Emette versi di disapprovazione di vario genere e pesca una carta; il tutto mentre Acida98 soffia soddisfatta sul suo indice, manco fosse la canna di una pistola.
«E...ovviamente: “Paga...” bla bla bla» legge velocemente il liscio «“perché...” bla bla bla.».
Con stoica rassegnazione, conta le banconote dovute e le consegna all’inviata del Bassissimo che le sistema con cura.
Harry tira e aggiunge l’ennesimo albergo ad una delle sue proprietà.
Liam lo imita, ma finisce su una casellina di Zayn.
«Quanto ti devo?» chiede serio, come un vero affarista.
Il moro controlla la carta della proprietà, poi sorride malizioso e si avvicina all’orecchio del compagno.
Il castano diventa bordeaux alla proposta sconcia e lancia un gemito quando Zayn gli morde l’orecchio.
Niall ha ripreso tutto, ovviamente.
«Per me può andare come pagamento.» decreta Acida98 guardando i 2 con occhi a cuoricino.
 
[Nota per il lettore] Come? Non si era capito? Acida98 è una fangirl coi fiocchi e i contro fiocchi!
ParoleNelCuore conosce la Larry grazie a lei e Agnes Fey è stata anche lei iniziata alla ship con la supervisione dell’inviata del Bassissimo.
Ci terremmo inoltre a precisare, che Acida98 è la Niall della nostra ship (sì, ci ha dato pure un nome *imbarazzo*).
Detto questo...
 
«Ma...ma...ma...» balbetta Louis, ma poi decide che...vuole vivere, così si zittisce e ingoia le proteste.
La ragazza decide di lasciarlo perdere e osserva Zayn tirare: 6 e 3, 9.
Prende la sua paperella e inizia a muoverla sul percorso.
Acida98 ridacchia tra sé e mormora qualcosa che assomiglia a “Un certo signor Weasley pagherebbe oro per sapere cosa stai facendo con quella paperella”.
«Cosa?» le chiede Niall che ha sentito qualcosa, visto che le è seduto accanto.
«Nulla.» si affretta a dire la ragazza «Fandom sbagliato.» aggiunge proprio mentre Zayn supera il via e si ferma su Probabilità.
L’inviata del Bassissimo gli dà i 200 che gli spettano per aver superato la prima casella del percorso, più i 150 che gli deve, visto quanto dice il bigliettino che ha pescato.
Niall passa il turno con qualche banconota in meno, perché finisce su una delle stazioni di Liam e i dadi arrivano a Louis.
Il liscio tira: 4 e 3, 7.
Il T-Rex si sposta e, manco a dirlo, finisce sulla casella prigione.
Louis picchia la testa contro il tavolo e si dispera, mentre Harry cerca di consolarlo.
Acida98 si alza, si stiracchia un po’ e consegna la banca a Liam.
«Bene, gente!» annuncia «Il mio lavoro qui è finito.» scompiglia i capelli di Niall che gli sorride contento «Liam fa la banca perché è il meno decerebrato e il meno crocerossina tra voi.» fissa Harry con fare allusivo «Ѐ stato un piacere.».
A quel punto si tira di nuovo il cappuccio sugli occhi, s’inchina e svanisce in una fiammata nera come la pece.
A casa Tomlinson-Styles cala il silenzio.
Attimi interminabili in cui i ragazzi trattengono il respiro.
Poi -strano, ma vero- è Louis a parlare.
«Sistemiamo?» suggerisce facendo per raccattare le banconote.
Manco a dirlo, una fiammata nera torna a bruciare in salotto.
La voce di Acida98 arriva in modalità Caronte: profonda e minacciosa.
«fInIte QuElLa PaRtItA o Le VoStRe AnImE vErRaNnO a FaR cOmPaGnIa Ai MiEi DaNnAtI!» esclama «sAcRiFiCaTe Il VoStRo SaNgUe In MiO oNoRe E fInItE qUeL mAlEdEtTo GiOcO!».
 
[Inciso per il lettore] Piano astrale delle autrici. Luogo indefinito.
Agnes Fey è in piedi alle spalle della fidanzata e sta leggendo le ultime righe del testo.
«Non credi di aver esagerato?» chiede.
ParoleNelCuore02 riguarda velocemente le ultime battute di Acida98.
«Nah.» commenta e riprende a scrivere.
 
Louis deglutisce a vuoto e risistema le sue banconote.
Harry tira i dadi.
 
...5 ore dopo, a tarda notte...
 
Louis finisce sull’ennesima casella Imprevisti.
 
[Nota per il lettore] Sì, ovviamente Acida98 gli ha lasciato un ricordino del suo passaggio, destinandolo ad un eterno (ok, no, solo per questa partita, contenti?) incontro ravvicinato con quel tipo di casella. Dopotutto, la pazienza dell’inviata del Bassissimo è sacra, per quanto ironico possa sembrare.
 
Legge la carta e consegna le ultime 3 banconote da 10 alla banca. Guarda tristemente le sue proprietà ipotecate e si arrende.
Con l’indice dà un colpetto alla sua pedina e il T-Rex si ribalta.
«Piangiamo tutti insieme la triste fine di Rexy, il T-Rex che è passato attraverso così tanti imprevisti senza mai perdersi d’animo.» china il capo con fare solenne.
Liam lo lascia fare, ma nel mentre si guarda intorno: Niall è crollato verso le 21 per mancanza di un pasto decente; Harry ha donato tutti in beneficienza 2 turni prima (per quanto la cosa sembri assurda); Zayn si è auto-sabotato svendendo le sue proprietà stile vucumprà da spiaggia.
Con la bancarotta di Louis, il castano è l’unico rimasto in piedi.
Non appena realizza di aver vinto, una scritta a fuoco compare sospesa sopra il tavolo:
Avete il mio rispetto, signori: potreste essere le prime persone al mondo ad aver completato una partita di Monopoli. Complimenti! A.”.
Liam decide che è troppo tardi -o troppo presto- per farsi domande. Si carica un Niall bellamente addormentato sulla schiena ed esce, seguito da Zayn, dopo aver salutato i padroni di casa.
Harry fa alzare Louis che si regge in piedi a stento e si avvia verso la camera da letto.
«No, Harre,» mugugna il maggiore già in dormiveglia «non dormire sul divano o la ginecologa mi sgriderà.».
Il riccio lo guarda storto e si astiene dal sottolineare che purtroppo non è incinta. Si limita a mettere a letto il marito e a sdraiarglisi accanto.
Manco a dirlo, crolla appena tocca il cuscino. 







NOTE DELLE AUTRICI
Piaciuta la novità?
Acida98 è comunque una presenza constante in questa serie (sia per i riassuntazzi dei giochi che per il betaggio di tutti testi), quindi ci sembrava bello ringraziarla nel miglior modo possibile: mostrare al mondo il suo lato migliore! 
(Per la cronaca, poteri sovrannaturali a parte, è davvero così: un segugio infernale travestito da cucciolo di labrador.)

 
Prossimo episodio: "Giorno 35 - Trivial Pursuit " 

Nella speranza che Acida98 non rispunti a ca**o per terrorizzare i ragazzi, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a...sabato

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. I ragazzi sono in scena rannicchiati tutti e 5 in un angolino. Tremano peggio di un cervo davanti ai fari di un auto, nascosti sotto una coperta. ParoleNelCuore arriva e la alza. Un urlo -decisamente poco virile- parte da quell'intrigo di corpi.  

Louis: «Perché l'hai fatto?» *chiede disperato* 

Liam: *fissa il vuoto* «Avrò gli incubi a vita...»

Zayn: *con le mani tra i capelli* «...quegli occhi...» 

Harry: *tortura un plettro con le dita* «...8 ore e 45 minuti di partita...» *mugugna in trance*


Niall: «...patatine...patatine...» *sbava*

ParoleNelCuore alza un sopracciglio. Poi si volta e compare Acida98...da dietro le quinte (niente fuoco e fiamme questa volta, ci dispiace). Altro urlo decisamente poco virile.

ParoleNelCuore: «Che cosa hai combinato?» *le chiede indicando quei 5 disadattati* 

Acida: *alza le mani* «Hai scritto tu, tesoro.» *sorride innocente* 
«Io li ho solo traviati.»

ParoleNelCuore: «Come hai fatto con me anni fa? Awww» *la guarda orgogliosa* 

Louis: *fissa Acida98* «Rexy è morto per colpa tua!» *piagnucola* 

Acida: *alza gli occhi al cielo* 
«Fammi indovinare: avete superato tanti imprevisti insieme.» 

Louis annuisce con gli occhi lucidi. Acida guarda l'autrice. 

Acida
«Quella battuta è stata proprio un tocco di classe.» *si congratula* 

ParoleNelCuore: *gongola* «Modestamente...ho imparato dalla migliore.» 

Le due si scambiano un 5, un pugno-contro-pugno, per poi concludere con un "Balalalala" (i riferimenti a Big Hero 6 sono puramente NON casuali). 

Louis: *ancora piagnucolante* «Traditrice! Ci hai venduti a lei!» *tira su col naso* 

ParoleNelCuore: «Scherzi?! E' la mia parabatai *! Era ora che le dessi un po' di spazio!» *passa un braccio sulle spalle di Acida e le 2 si scambiano un altro pugno* «Siamo classe '98, ragazzi: incontrollabili!» 

Da dietro le quinte arriva un gemito di assenso da parte di Agnes Fey. 
Louis, però, non lo sente neppure, perché il suo criceto ubriaco è intento a cercare di far connettere gli unici due neuroni che si ritrova. 
Poi...la lampadina! 

Louis: «Aspetta, ma quindi il '98' nel suo nick sta per l'anno di nascita...» *le due annuiscono* «...che è lo stesso tuo,» *punta il dito verso ParoleNelCuore e l'autrice annuisce ancora* «...quindi...» *Acida98 è sicura di vedere del fumo uscire dalle orecchie del nano* «ieri Agnes ha detto che è del '92...» *altro cenno di assenso; le 2 ragazze e il resto dei 1D sono in attesa della rivelazione finale* «...TU E AGNES AVETE 6 ANNI DI DIFFERENZA!!!!» *esclama scioccato*

Una serie di facepalm potenti partono in contemporanea, poi un urlo che fa raggelare il liscio. 


Agnes: *da dietro le quinte* «SE TI AZZARDI A DIRE QUALCOSA, NANO DI UN TOMMO, GIURO CHE VENGO LI' E TI ABBASSO TALMENTE TANTO CHE PER FARE UN LAVORETTO AD HARRY NON AVRAI PIU' BISOGNO DI METTERTI IN GINOCCHIO!»  

Louis sbianca e si nasconde dietro il marito. I ragazzi ridono come dei deficienti. 

Acida: «Ti ho mai detto che la adoro?» *chiede all'autrice* 

ParoleNelCuore: *guarda innamorata in direzione della fidanzata* 
«Ti ho mai detto che sono completamente d'accordo?» *sospira estasiata* 




*Per chi di voi non fosse del settore...
Dalla serie di libri di Cassandra Clare, "Shadowhunter"

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Scusate il ritardo, ma Acida98 è difficile da gestire. 
Fate i bravi! XOXOXOXO
 

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Capitolo 22
*** Trivial Pursuit ***


 
Giorno 35. Sabato. h09:50.
 

Trivial Pursuit


La porta della camera di Louis e Harry si apre lentamente. Una figurina minuta zampetta silenziosa fino al lato del letto dove dorme il riccio. Piano, con la manina, gli tocca la schiena larga e muscolosa, facendo mugugnare l'uomo nel sonno.
«Lou, ti prego, ancora 5 minuti. Non fare rumore che svegli il piccolo.» mugugna il bell’addormentato.
Il bambino si porta le manine alla bocca e ridacchia. Poi ritorna alla carica.
«Papi! Papi!».
Il riccio mugugna di nuovo e finalmente si gira nella sua direzione.
«Pasticcino, cosa c’è?» chiede prendendo il bimbo e tirandoselo sul petto.
Il piccolo si accoccola felice sotto le carezze di quelle mani grandi, poi alza la testa di scatto e in un sussurro, dichiara: «Papi, io sono stanco di stare a letto e ho fame!».
Harry guarda il figlio e sorride: è proprio uguale a Louis. Vorrebbe farlo dormire ancora un po’, ma vede lo sguardo del bimbo e alla fine rinuncia.
«Va bene, andiamo.» decide «Ti faccio le frittelle.».
Freddie esulta -sempre in silenzio per evitare di svegliare il papà che russa lì a fianco- e scende dal suo papi per sgambettare verso la cucina.
 
«Pasticcino, finisci il disegno e poi vai a chiamare il papà, ok?» gli dice Harry.
Il piccolo annuisce con la linguetta fuori
(cosa che -ricordiamo- è un’abitudine caratteristica dei maschi della famiglia Tomlinson). Guarda il suo disegno tutto concentrato e poi esclama: «Finito! Papi, mi aiuti a scrivere il nome?».
Harry mette il piatto con le frittelle sul tavolo e si avvicina al figlio.
«Che bello, tesoro!» commenta con un sorriso e con una mano scompiglia i capelli biondi del piccolo, lasciandogli poi un dolce bacio sulla testolina. Il bimbo saltella sulla sedia e poi si mette ad indicare i vari personaggi del disegno.
«Questo con i ricci e i fiorellini in testa sei tu.» spiega «Questo, invece,» sposta il ditino sulla figura più bassa «è il papà.».
 
[Nota per il lettore] Pronti? Tutti insieme: «Awww...».
Inutile dire che Harry ha gli occhi lucidi e il cuore che sta per scoppiare a causa di tutta questa pucciosità.
 
L’uomo guarda per qualche secondo il disegno e poi punta il dito verso alcuni cerchiolini colorati.
«E questi cosa sono?» indaga.
Freddie alza la testolina e tutto contento risponde: «Sono i baci che vi state dando tu e il papà!».
 
[Nota per il lettore] Ancora una volta. Pronti? Tutti insieme: «Awww...».
Harry potrebbe essere a un passo dal dover farsi raccoglie con un cucchiaino, ma dettagli.
 
Il riccio tira leggermente su col naso.
«Bellissimi.» dice con la voce un po’ rotta dalla commozione. Poi prende il pennarello verde acqua e lo porge al bambino. Con delicatezza gli afferra la manina e lo guida lettera per lettera.
F-R-E-D-D-I-E.
Il bimbo batte le manine e il suo papi sorride.
«Adesso fila a svegliare tuo padre. Io attacco questo capolavoro sul frigorifero, vicino agli altri.».
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode dei talenti dei bambini e padre orgoglioso, ha appena deciso che farà costruire una bacheca da mettere in cucina dove poter appendere tutte le opere d’arte dell’artista di casa.
Vi faremo sapere appena riuscirà a portare a termine il progetto.
 
Con soddisfazione, il riccio posiziona 2 calamite sul disegno e fa un passo indietro ammirando l’opera. In sottofondo, si sente Freddie che grida: «Papà, svegliati!!!».
Poi arrivano i gemiti di protesta di Louis per i metodi di sveglia di suo figlio che -ovviamente- gli si è letteralmente lanciato addosso.
 
 
Giorno 35. Sabato. h12:50.
 
Freddie sta giocando in giardino con Clifford, Harry sta finendo di preparare il pranzo e Louis è placidamente slandronato sul suo puff.
Mentre controlla Twitter.
E fuma.
«Louis William Tomlinson! Spegni immediatamente quella sigaretta!» lo riprende il marito appena lo nota «Sai che non mi piace quando fumi in casa. Soprattutto se c’è qui Freddie.».
Il liscio alza un sopracciglio confuso.
«Scusa, amore, ma se il bambino è fuori...» commenta come se il suo ragionamento fosse più che ovvio «è logico che io fumi in casa.».
Il riccio si tira un facepalm di quelli belli potenti.
«Lasciamo perdere...» sospira esasperato «Piuttosto dammi una mano: oggi mangiamo in giardino.» decreta.
 
[Nota per il lettore] Ovviamente santo Harry da Holmes Chapel, custode della teoria secondo cui S.M.S. (traduzione? Stai Meglio Senza), ha deciso di pranzare all’aperto al fine di far arieggiare tutta casa e proteggere così i delicati polmoni di suo figlio.
 
 
 
Giorno 35. Sabato. h13...e qualche minuto.
 
Niall, quella mattina, aveva deciso che gli avrebbe fatto bene abbronzarsi un po’ in giardino, così aveva preso un telo e, con le cuffiette nelle orecchie, si era sdraiato sul prato.
Per la cronaca, si era pure addormentato.
Il sonno era stato così profondo da avergli impedito di sentire gli urletti di Freddie e gli abbai del “mastino” di casa Tomlinson-Styles
(no, non stiamo parlando di Louis in momenti compromettenti.).
Si era risvegliato solo quando un buon profumino gli aveva solleticato le narici e rimesso in moto i neuroni del suo sempre affamato cervello.
 
[Nota per il lettore] Sì, sappiamo benissimo che il cervello non può essere affamato...di cibo, ma sappiamo anche benissimo che il cervello di Niall, in presenza di qualcosa di commestibile nel raggio di 100 metri, viene spodestato dal suo stesso stomaco che instaura un’oligarchia illuminata -...dal piacere del consumare pasti- con a capo gli organi dell’apparato digerente. Quindi…
 
Si solleva di scatto. Non ha dubbi in che direzione guardare e piano si volta verso la siepe bassa che divide il suo giardino da quello della sua coppia di sposini preferita.
I primi a vederlo sono Freddie e Clifford.
«Zio Nìììììììì!» esclama il bimbo correndo verso di lui.
«Ehi, piccola peste! Che cosa stai combinando?» gli chiede il biondo con un sorriso furbetto.
Freddie ride e abbraccia il cane seduto al suo fianco.
«Io e Cliff stavamo giocando a rincorrerci!» risponde come se stesse spiegando una cosa fin troppo ovvia a uno che non capisce niente.
Niall sta per ribattere quando la voce di Harry lo anticipa.
«Freddie! Louis!» urla il riccio da dentro casa «A lavarsi le mani che si mangia!».
La testa ricciuta sbuca dalla portafinestra e l’irlandese solleva la mano per salutare.
«Non avevo dubbi che questo buon profumo venisse dalla tua cucina, Haz.» commenta il biondo con già l’acquolina in bocca. Harry sorride e poi, sapendo che se non lo farà lui, l’amico troverà comunque un modo per autoinvitarsi, chiede: «Vuoi pranzare con noi?».
 
 
Giorno 35. Sabato. h14:00.
 
Liam e Zayn irrompono in casa Tomlinson-Styles come 2 furie, il terrore stampato in faccia.
«Hazza! Tommo! È successa una tragedia!» dichiara il castano, trafelato «Niall è…» «...scomparso...» completa per lui il moro, bloccandosi e spegnendosi alla vista del sopracitato disperso, seduto al tavolo con la famigliola felice.
I 5 ragazzi si scambiano degli sguardi sorpresi con le bocche spalancate.
Poi Niall impallidisce e si mette a gridare: «OMMIODDIO! SONO SCOMPARSO! CHIAMATE SUBITO LA POLIZIA! DOBBIAMO INIZIARE LE RICERCHE!».
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel e Santo Liam da Wolverhampton, rispettivamente custode e protettore della sanità mentale e della tranquillità psico-fisica di lepricauni musicisti sempre affamati, decidono che, per quanto i rispettivi compagni e il Pasticcino di casa si stiano divertendo un mondo nel vedere l'irlandese in panico, è tempo di ristabilire la tranquillità.
 
«Niall...» pronuncia Harry nel tono più accondiscendente possibile «non puoi avviare le ricerche per la tua scomparsa. Sei tu quello che credevano scomparso, quindi...».
Il biondo si ferma e ci pensa su, poi...la lampadina.
«Oh…hai ragione.» concorda alla fine, poi si volta verso Liam e Zayn.
«Scusate, ragazzi: ho sentito un buon profumino, quindi sono venuto a mangiare a casa di Harry.» spiega imbarazzato.
I 2 ragazzi scuotono la testa sconsolati. Louis, invece, fissa l’irlandese con un’espressione contrariata e, per enfatizzare il tutto, incrocia anche le braccia al petto.
Poi esplode: «EHI! QUESTA È ANCHE CASA MIA! SUL CAMPANELLO C’È SCRITTO PRIMA IL MIO COGNOME!» fa notare con enfasi.
Harry si prende la radice del naso fra indice e pollice.
«Lou, per cortesia,» lo implora «smettila di fare il bambino dell’asilo e dammi una mano a sparecchiare.» poi sposta lo sguardo verso il vero bambino.
«Freddie,» gli dice «vai con lo zio Niall a scegliere il gioco.».
Il biondo esulta e lo prende sulle spalle. Al grido di “Alla riscossa!” corrono verso la cameretta del bimbo.
«Facciamo il gioco che avevamo scelto 2 settimane fa?» propone l’irlandese «Io mi sono preparato...».
Il piccolo annuisce con sguardo cospiratore, recupera una scatola rossa dallo scaffale più alto e se la stringe al petto.
Quando tornano in giardino, il tavolo è stato sgomberato e Louis ha il broncio perché è stato costretto a sparecchiare. Tutti fissano i 2 reduci di guerra
(si sa: scegliere il gioco del giorno è come andare in battaglia) e restano con il fiato sospeso.
Freddie sorride, ancora sulle spalle dell’irlandese, alza la scatola in alto, un raggio di sole la colpisce
(giusto perché il remake de il Re Leone ci sta sempre) e lui esclama: «Oggi facciamo…il gioco con le domande della Disney!».
 
[Nota per il lettore] Parte il jingle delle videocassette Disney (quelle col castello bianco su sfondo azzurro che hanno la stessa età di Agnes, per intenderci) e tutti giurano di aver visto comparire l’arco di luce bianca sopra la scatola.
Per completare l’opera, si materializza Acida98 che si schiarisce la voce e srotola il suo...riassuntazzo!! (Nel panico generale, i ragazzi sbiancano e si buttano su Freddie per proteggerlo da quell’apparizione demoniaca)
 
Trivial Pursuit è un gioco da tavolo in cui i concorrenti sono chiamati a rispondere a domande di cultura generale.
Dato che le autrici sono intortate -come la sottoscritta- e hanno venduto -senza alcun rimpianto- la loro dignità alla Disney, le domande di cultura generale diventeranno domande sui classici -e non- dell’animazione disneyana.
*fuochi d’artificio in sottofondo*
Ora passiamo subito alle regole.
Come sempre, per decidere chi inizia, i metodi sono i più disparati: consultazione di augùri (sacerdoti dell’antichità che interpretavano le volontà degli dei leggendo il volo degli uccelli), ...evocazioni demoniache, ...lettura della mano, ...sacrifici umani, o il buon vecchio...tirare i dadi e il numero più alto comincia. Tenendo conto dell’età dei partecipanti (le evocazioni sono consigliate ad un pubblico di soli adulti), vedete voi quanto essere banali o meno. In ogni caso, fate quello che vi pare.
A questo punto, ognuno -a turno (cerchiamo di evitare spargimenti di sangue ancora prima di cominciare, grazie. Non perché mi dispiacciano, ma per il semplice fatto che i bagni di sangue a inizio giochi è una cosa già vista e rivista, quindi...ascoltate me e aspettate la fine che lasciate più suspence-)- lancia il dado e muove il proprio segnaposto, in qualsiasi direzione (dato che il tabellone di qualsiasi -almeno credo- Trivial Pursuit ha una forma alquanto discutibile, vagamente ottagonale, a spicchi: un incrocio tra la forma stilizzata di un timone da nave pirata e un pentagramma che ci ha creduto davvero) di tante caselle quante indicate sul dado. Ovviamente sulla stessa casella possono trovarsi più segnaposti (senza doversi per forza mangiare a vicenda).
Ogni volta che il giocatore si ferma su una casella, deve rispondere ad una domanda della categoria indicata sulla stessa. Le categorie sono tutte di colori diversi (per la gioia dei daltonici).
La domanda viene posta da un avversario che la leggerà dalla prima scheda estratta dal mazzo; se il giocatore risponde correttamente ha diritto ad ulteriori lanci di dadi, fino a quando non sbaglia una risposta (ATTENZIONE le risposte sono sul retro della scheda, ERGO non tenetela a due centimetri dalla vostra faccia per leggerla all’avversario per poi stupirvi che il gioco finisca senza manco passare il turno. Parlo per esperienza assolutamente NON personale, sia chiaro).
Al raggiungimento di una casella “finale” di categoria e relativa risposta corretta, il giocatore aggiunge al proprio segnaposto un “triangolino colorato” dello stesso colore della categoria. Quando un giocatore ha collezionato tutti e sei i “triangolini colorati” può tentare di vincere la partita arrivando al centro del tabellone e rispondendo alla domanda del” *modalità Caronte on*bOsS fInAlE dI uLtImO lIvElLo.”
*modalità Caronte off* Acida98 si ferma un secondo per spegnere una fiamma che le si è accesa a caso sul braccio, poi si schiarisce la voce a prosegue*
“Il gioco, di origini canadesi (si sa che i canadesi si annoiano molto), è stato ideato da Chris Haney e Scott Abbot nel 1979.
PICCOLA CURIOSITÀ Nella primavera del 2019, è stata annunciata l'apertura, in quel freddo paesello che è la Russia, di un hotel dedicato al Trivial Pursuit; un quattro stelle a 45 chilometri da Mosca, in collaborazione con la Hasbro (caramelle! Ah no, quella è la Haribo.): un progetto sperimentale della durata di 25 giorni, all'interno di un enorme complesso, dove alloggiare gratis solo se si risponde correttamente alle domande di questo gioco esaltante che è Trivial Pursuit.
Buon divertimento!” 

 
In sottofondo partono gli applausi delle autrici -provenienti da chissà dove-. Acida98 fa un inchino e scompare.
I ragazzi si guardano intorno nel panico e liberano Freddie dallo scudo umano che avevano creato per proteggerlo dall’inviata del Bassissimo.
 

...15 minuti, parecchie litigate per i segnalini e bronci dopo...
 
Il tabellone è posizionato, i segnapunti sono distribuiti e la partita può finalmente iniziare.
«Papi, ho deciso che i triangolino colorati li tieni tu, così poi dai tutti i colori più belli. Le domande le fa lo zio Nì, perché ha la voce per fare le domande.» decide Freddie.
«E quando è il nostro turno?» chiede il biondo «Io non posso fare le domande se devo rispondere.».
«Quando non le puoi fare tu, le fa lo zio Zy.» decreta il bambino sedendosi accanto al suo compagno di squadra preferito.
I 3 ragazzi fanno il saluto militare e il piccolo generale prende i dadi e li porge a Liam.
«Zio Lì, comincia tu.» esclama imperioso prima di rivolgersi al suo papà brontolone.
«Papà, sei pronto?» gli chiede.
Louis annuisce, sorride e alza i pollici al figlio che batte le manine tutto contento.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode dell’amore e della pace familiare, guarda i suoi 2 ometti con gli occhi a cuoricino e non riesce a smettere di pensare che, in fondo, ha fatto davvero un ottimo lavoro.
*sospiro estasiato*...le soddisfazioni dello stato di santità... *partono cori angelici a caso*
Ok, basta. Torniamo a noi...
 
Liam lancia i dadi. I 2 cubetti bianchi e pois neri rotolano e, quando si fermano, la somma dei numeri dà 11. Il castano prende la sua pedina rossa e si sposta. Niall, intanto, pesca la carta e, quando finalmente la corsa dell’amico si ferma, legge la domanda corrispondente al colore.
«Qual è la prima diapositiva che Jane mostra a Tarzan per introdurlo al mondo civilizzato?» legge il biondo.
Freddie non ha capito tutto quello che lo zio Niall ha detto, ma tanto la domanda non è rivolta a lui. Harry intuisce quello che passa per la testa del figlio e, senza disturbare il gioco, gli sussurra all’orecchio la versione semplificata.  
 
[Nota per il lettore] Come risaputo, è dono intrinseco di ogni Styles intuire, anticipare e comprendere i pensieri dei Tomlinson. E Harry Edward Styles è ovviamente un maestro in quest’arte.
 
Nel frattempo, Liam sta schioccando le dita per concentrarsi.
«La so, la so! Aspetta…gli mostra l’immagine di un uomo e una donna che ballano!» esclama.
L’irlandese annuisce e sta per mettere da parte la carta quando Louis gliela strappa di mano.
«Devi specificare anche il nome del ballo o non vale.» si mette a protestare come il bambino dell’asilo che è. Tutti lo fissano male. Il liscio sbuffa e si risiede mollando la carta sul tavolo in malo modo.
Liam riprende i dadi, sposta la pedina e Niall fa la seconda domanda: «Come viene chiamata la Bella Addormentata dalle 3 fate madrine?».
Senza esitazioni, il castano risponde: «Aurora!».
Il biondo fa il suono della risposta sbagliata.
«Mi dispiace, Payno, la risposta giusta era Rosaspina. Lo so: non se lo ricorda nessuno.».
Liam alza le spalle e passa il turno. Louis si alza di scatto ribaltando la sedia e inizia a ridere puntando il dito verso l’amico. Poi qualcuno lo prende per un orecchio, gli fa raccogliere la sedia e lo rimette seduto.
«Louis William Tomlinson,» lo riprende la voce bassa e severa di Harry «è questo l’esempio che dai a nostro figlio?».
Il liscio sta per protestare, ma l’intensificazione dello sguardo del marito lo fa desistere. Freddie scuote la testa e si aggiunge al suo papi nel rimproverare tacitamente il suo papà.
Alla fine il nano cede. Sbuffa, prende i dadi e tira.
«Tommo, questa è facile.» anticipa il biondo prima di continuare «Cosa chiede Ursula ad Ariel in cambio di un paio di gambe umane?».
Louis si guarda intorno alla ricerca dell’ispirazione divina che non arriverà mai. Harry giura di riuscire a sentire il criceto del marito che corre sulla ruota. Giura anche di aver sentito il suddetto criceto schiantarsi contro la parete del cervello di suo marito per fargli accendere la lampadina.
Lo vede sfregare le mani ed esclamare: «La so! Le chiede il Regno! Il suo Regno per un paio di gambe!».
Il silenzio cala fra i presenti che fissano il liscio basiti. Poi la voce della verità esprime il pensiero che hanno tutti in comune
(nel modo più candido e pacato: censurando quindi insulti e prese in giro che invece hanno invaso la mente degli adulti): «Ma papà! Lo sanno tutti che Ursula chiede ad Ariel la sua bellissima voce!».
«Evidentemente lo sanno tutti tranne Tommo.» ridacchia Zayn che fino a quel momento è rimasto in silenzio ad osservare il gioco e a fare strategie
(e ripassi mentali di tutti i film Disney visti con le sue sorelle negli anni).
 
[Nota per il lettore] Lo sappiamo, nessuno ci crede a questa storia che Zayn sta facendo strategie. In realtà lo sappiamo tutti che stava fissando Liam cercando di trattenersi dal mettersi a giocare con i suoi capelli lunghi.
...ma quanto sono belli quei capelli? *sospiri estasiati* (cit. le autrici)
 
Louis incrocia le braccia al petto e mette di nuovo il muso, brontolando un qualcosa di umanamente incomprensibile che però può essere tradotto in: “Questa è una congiura nei riguardi della mia persona! Un elaborato stratagemma per ostacolare le mie giocate in codesta attività ludica e portarmi alla disfatta”.
 
[Nota per il lettore] Ovviamente questa è la versione censurata e riadattata per la tutela di un eventuale pubblico impressionabile.
L’originale era una cosa del tipo “Questa è bip bipbip bip! Un bipbip bip per impedirmi di bip bipbip bip e farmi bip bip bipbip.” il tutto completato da una serie di improperi nei confronti degli altri ragazzi (in particolare Zayn).
 
Come sempre, tutti lo ignorano e Harry lancia i dadi. Niall fissa la carta e poi, con il sopracciglio alzato e la faccia tutta seria -a Freddie fa tanto ridere quando lo zio Nì fa quella faccia buffa- legge: «Come si chiamano gli scagnozzi di Crudelia De’Mon?».
Senza esitazione -ed è talmente sicuro di sé che ha già aggiunto il triangolino al suo segnapunti ed è pronto a ritirare i dadi- il riccio risponde: «Gaspare e Orazio.».
Il biondo annuisce e pesca la carta successiva. Harry va avanti per 5 turni, ma poi viene fermato da una domanda sul film Pomi d’ottone e manici di scopa, appuntandosi mentalmente che quel musicarello va assolutamente rivisto!
 
[Nota per il lettore] Se ve lo siete dimenticati, Harry sta ancora aspettando la nomina ufficiale come DisneyPrincess©: per lui è una grave mancanza non conoscere a memoria tutte le canzoni e tutti i film!
 
La mano passa al blonde team e Zayn prende possesso delle carte. Freddie lancia i dadi e Niall si prepara.
«Come si chiama il fantasmino che fa compagnia a Silver ne Il pianeta del tesoro?» legge il moro.
I due soci in affari si confrontano, poi il piccolo esclama: «Morph!».
Il moro annuisce e pesca di nuovo mentre Niall tira. Anche loro vanno avanti fino all’ultima domanda, ma poi sbagliano, perché...“Andiamo! Solo Harry conosce Tutti insieme appassionatamente!”.
Mentre Zayn e Freddie si scambiano carte e dadi, Louis ha deciso che si sta annoiando troppo e inizia a dare fastidio a Liam. L’irlandese e il pakistano di origine si fissano con sguardi di sfida.

«Malik, confermo che hai più cu-». Niall si blocca, sentendo su di sé lo sguardo di rimprovero di Haz e si corregge «...hai più sedere che anima.».
Ancora una volta, Freddie non ha capito quello che lo zio Nì ha detto, ma la faccia dello zio Zy fa troppo ridere e anche quella dello zio Lì che sta litigando con il suo papà pasticcione. Senza riuscire a trattenersi, si porta le manine alla bocca e ridacchia mentre il suo compagno di squadra fa la domanda: «Come si chiama il padre di Mulan?».
Il moro risponde senza esitazione: «Fa Zohu.».
Al cenno di assenso del biondo, raccatta i dadi dal tabellone e tira.

 
...3 turni, parecchi sberlotti e rimproveri dopo...
 
La pedina di Harry e quella del blonde team sono entrambe al centro del tabellone. Manca una sola domanda per vincere e tocca a Harry. Freddie e Niall si sono già arresi al fatto che il riccio vincerà ad occhi chiusi. Un po’ mogio, Niall prende la carta e legge: «Mago Merlino, ne La spada nella roccia, come riesce a sconfiggere Maga Magò nel duello magico?».
 
[Nota per il lettore] Harry sa perfettamente che la risposta giusta è “Si trasforma nel virus del morbillo”, ma vede il visino triste di suo figlio e decide che la nomina a DisneyPrincess© non gliela toglieranno di certo per questo. Anzi: le buone azioni senza scopo di lucro sono alla base dell’educazione di ogni principessa che si rispetti.
 
Il riccio finge di pensarci un po’ su e poi risponde: «Si trasforma nel virus della varicella.».
Niall ci impiega un secondo a realizzare l’errore, ma appena lo fa emette subito il suono della risposta sbagliata.
Harry sorride davanti al visetto del bimbo che riacquista speranza. Liam e Zayn lo guardano sorridendo a loro volta: Harold Edward Styles è proprio il papi migliore del mondo.
Mentre Freddie è tutto concentrato nel tirare i dadi, l’irlandese si volta e fa l’occhiolino al suo amico.
«Grazie.» mima con le labbra giusto in tempo per il pescaggio della domanda successiva da parte di Zayn.
Il moro gira la carta e mostra l’immagine.
«Come si chiama questo personaggio?» chiede al bimbo. 

 
CriCri

Freddie porta il ditino alla bocca, ci pensa un po’ e alla fine esclama: «Cri Cri!».
Tutti applaudono e il piccolo ride felice perché è riuscito a vincere anche contro papà Harry che è supermegastrabravissimo in questo gioco.
Louis si alza dalla sedia e prende in braccio suo figlio baciandolo sulla guancia.
«Bene, campione: direi che ti sei meritato un premio!» decreta «Questa sera facciamo la grigliata con gli zii e poi dormiamo tutti in tenda qui in giardino.» poi inizia a lanciare ordini a destra e a manca «Payno! Tu con me che mi devi aiutare a montare la tenda.» prende meglio in braccio il figlio e, con qualche difficoltà, estrae l’accendino dalla tasca e lo lancia al moro «Zaynie! Tu accendi il fuoco per il falò.».
 
[Nota per il lettore] Signori e signore, avete appena visto...IL LEADER DEI 1D ALL’OPERA.
Grazie per l’attenzione.
 
Il ragazzo annuisce e si avvicina alla zona falò, facendo comparire carbonella e fazzoletti dal solito luogo mistico e magico.
Harry si avvicina ai suoi ometti e dà un bacio ad entrambi.
«Niall, mi aiuti a portare fuori le stoviglie, il cibo e tutto quello che serve?» chiede il riccio all’amico.
L’irlandese annuisce, guarda il piccolo e piano gli sussurra: «Sai cosa vuol dire questo?».
Il bimbo annuisce e poi insieme gridano: «MARSHMELLOW!».
 
[Nota per il lettore] Nessuno sa cosa sia successo nel giardino di casa Tomlinson-Styles questa sera (a parte noi autrici che, però, abbiamo promesso di mantenere il segreto), ma fonti -non sappiamo quanto- attendibili, dicono che la musica sia stata spenta -secondo le regole del buon vicinato- verso le 23:00 e che la cerniera della tenda -sapientemente montata da Santo Liam da Wolverhampton (avete davvero pensato che Louis avrebbe contribuito? Poveri illusi!)-, sia stata chiusa dopo il lavaggio dei denti e una favola della buonanotte.
Informiamo che l’intero evento casalingo è stato supervisionato da Santo Harry da Holmes Chapel e che non sono stati necessari interventi notturni dei pompieri di Princess Park. 








NOTE DELLE AUTRICI
Pensavate di esservi liberati di lei? E invece no! Ora ha infestato il OneDirectionFloor e non ve ne libererete mai! MUAHHAHAHAH 
Comunque, ribadiamo che Acida98 è innocua (la maggior parte del tempo) e che non avete nulla di cui preoccuparvi (sempre se non la prendete nel verso sbagliato), ma tornando a noi...

 
Prossimo episodio: "Giorno 36 - Il gioco del mimo " 

Nella speranza che uno pterodattilo radioattivo non porti via le tende dei ragazzi, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Agnes fissa male la sua fidanzata.

Agnes: «Pterodattili radioattivi? Sul serio?» *alza un sopracciglio* 

ParoleNelCuore: «Cosa? Potrebbe sempre succedere!» *risponde ovvia*

Agnes: *si schiaffa una mano in fronte* «Lasciamo perdere. Piuttosto! Non dovevi dire una cosa ai ragazzi?» *le indica i 5 disadattati che sono seduti per terra di fronte a loro, come dei bimbi pronti a sentire un discorso importante* 

ParoleNelCuore: *si raddrizza sul divanetto e guarda i ragazzi* «Giusto!» *prende un bel respiro e...*
 «ANCH'IO CONOSCO Tutti insieme appassionatamente !!» *esclama esaltata come sempre quando si parla di qualcosa della Disney*

I ragazzi la guardano stranita. Agnes emette un gemito esasperato.

Louis: «Tutto qui? Ci avete fatto alzare in piena notte per dirci questo?» *chiede con una punta d'irritazione nella voce*  

ParoleNelCuore: *per nulla intaccata dalla contrarietà del liscio* «Ovvio!» *sorride peggio di un'esaltata sotto acidi* 

I ragazzi si guardando. Poi Louis riprende la parola.


Louis: «Allora avremmo anche noi una cosa dirvi...» *inizia, pacato, poi...la possessione* «COME VI E' VENUTO IN MENTE DI FAR RIAPPARIRE QUEL DEMONE DI RAGAZZA CON UN BAMBINO NEI PARAGGI?!?!?!?» *Harry e Liam devono trattenerlo per impedirgli di saltare addosso alle autrici* 

Le 2 ragazze si guardano un istante, poi scoppiano a ridere.

Agnes
«Tranquilli: Acida98 è fantastica con i bimbi.» *ridacchia ancora* «Per qualche strano motivo...la adorano!» 

ParoleNelCuore: «Secondo me è perché la scambiano per una di loro, visto che praticamente sono alti uguali.»  

Harry sembra sconvolto.

Harry: «Scherzate vero?» *chiede scioccato*


ParoleNelCuore: «Oh no, assolutamente.» *nega serissima* «Chi pensate ci sia con Freddie in questo momento?». 

Un istante di silenzio, poi il panico generale. I ragazzi si alzano alla rinfusa, inciampando uno sull'altro e si lanciano fuori scena.
Le 2 autrici li fissano senza dire una parola. Poi scrollano le spalle e ParoleNelCuore tira fuori una bottiglia di Estathè al limone. 


ParoleNelCuore: *ne porge un bicchiere ad Agnes* «Vuoi?»

Agnes: *
guarda la fidanzata come se le stesse consegnando un calice pieno di sangue di vergini* «Sai che odio quella roba.» 

ParoleNelCuore: *sorride gettandosi sulla bevanda manco fosse la prima fonte d'acqua che trova dopo 2 settimane nel deserto* «Meglio: di più per me!» *finisce il contenuto del bicchiere in pochi secondi, poi si mette a fissare alternativamente bicchiere e bottiglia. Alla fine getta il bicchiere e si mette a bere a canna* 

Agnes: *alza un sorpacciglio* «Sai che hai un problema, vero?»

ParoleNelCuore: *si stacca un secondo dalla bottiglia e la guarda* «Pienamente consapevole.» *poi riprende a bere* 

Agnes continua a guardarla male. ParoleNelCuore alza gli occhi al cielo e recupera da dietro il divanetto la bottiglia di Lipton al limone che aveva nascoto per Agnes. 

ParoleNelCuore: «Tieni.» *le dice dandogliela e lasciandole un bacio sulla guancia* «E ora torniamo a letto che sto morendo di sonno.» *decreta alzandosi e trascinandosi dietro la fidanzata* 

Agnes, con la mano libera, si stringe al petto la bottiglia di Lipton manco fosse un orsetto di peluche e guarda la sua ragazza con occhi scintillanti seguendola più che volentieri.


Fate i bravi! XOXOXOXO 



PTERODATTILI   RADIOATTIVIIIIIIIIIIIIIIII
 

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Capitolo 23
*** Il gioco del mimo ***


 
Giorno 36. Domenica. h11:38.
 

Il gioco del mimo


Louis si veglia di soprassalto e si guarda in giro spaesato.
Quella non è la sua camera da letto! Ma soprattutto...che fine hanno fatto tutti?
Per un attimo pensa di esser stato rapito dagli alieni, poi si ricorda che stanotte hanno dormito tutti in tenda.
Forse è anche per quello che ha fatto sogni assurdi.
Facendo il cosplay del bradipo
(il che vuol dire braccia penzoloni, schiena ricurva, lentezza da vecchietto sulle strisce pedonali e piedi strascicati), si dirige in cucina dove sa per certo che troverà suo marito e suo figlio.
«Harreh...» sbadiglia entrando «Ho sognato che ci toccava girare dei film sulle fiabe, ma la regia faceva troppo schifo e le fiabe venivano bistrattate! E anche io venivo bistrattato! Mi trattavano tutti male!» piagnucola con gli occhi lucidi.
Harry e Freddie lo guardano entrambi con un sopracciglio alzato
(sì, anche il bambino. Non chiedete.).
«Lou, amore,» gli dice il riccio col tono consono al bambino che si trova davanti «tu non mangerai più carne alla griglia, salse varie e marshmallow nella stessa serata, ok? Ti fanno decisamente poco bene.».
Il piccolo si mette a ridacchiare.
«Sei proprio il mio papà pasticcione!».
Louis lo guarda con finta espressione offesa, poi lo prende in braccio di sorpresa e inizia a fargli il solletico. Harry guarda suo marito giocare con suo figlio e non può fare a meno di chiedersi chi dei 2 sia il vero bambino.
 
[Nota per il lettore] Ovviamente il vero bambino è Louis. Che domande sono?!
 
 
 
Giorno 36. Domenica. h14:00.
 
«Ok, oggi direi di fare un gioco un po’ più tranquillo.» suggerisce Harry, poi si piega sulle gambe per arrivare all’altezza del figlio «Pasticcino, che gioco vuoi fare?».
Il piccolo si porta il ditino alle labbra pensieroso e poi, alzando le braccia in aria, esclama: «IL GIOCO DEL MIMO!».
Harry alza un sopracciglio.
«Ma io avevo detto un gioco tranq-» «MIMOOOOO!!» esclamano in coro Louis e Niall, interrompendolo e dando man forte al piccolo Tomlinson
(no, ancora una volta: abbiamo detto piccolo non nano! Quindi non ci stiamo riferendo a Louis). Il riccio si volta nella direzione di Zayn e Liam, sperando di avere supporto da parte loro, ma tutto quello che ottiene è solo un’alzata di spalle. Di conseguenza si arrende e va a recuperare la scatolina con le figurine da mimare.
 
[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel e Santo Liam da Wolverhampton, rispettivamente custode e protettore dei giochi inventati da e per i bambini, hanno commissionato all’artista del piano -Beato Zayn da Bradford- una serie di carte con animali, persone, oggetti e mestieri facili da capire e da imitare per i bambini.  
A questo punto siamo tutti ansiosi di vedere il gioco cominciare, ma prima...per il vostro diletto (e il puro e primordiale piacere delle autrici di stressare la nostra beta) ecco a voi...
il riassuntazzo di Acida98:

 
“Il mimo è un gioco in cui qualcuno fa cose e qualcun altro indovina le cose.
Facile no?
Insomma, lo scopo del gioco è quello di far indovinare determinate parole (semplici o composte) alla propria squadra, soltanto mimandole.
A quanto pare il mimo può usare il proprio corpo per consentire ai compagni di indovinare la parola (MA DAI), annuire o negare con la testa se la parola è corretta e indicare con la mano se la parola detta dai compagni di squadra è vicina alla soluzione.
A quanto pare il mimo non può parlare (MA DAI pt. 2), usare il labiale, usare il codice morse o qualsiasi altra tecnica di comunicazione militare.
Ulteriore scopo del gioco è quello di prendere in giro le pessime capacità recitative degli altri giocatori.
La sottoscritta consiglia vivamente di concentrarsi su quest’ultimo punto.
Grazie e divertitevi!”
 
Harry apre la scatolina e appoggia il coperchio sul tavolino.
«Giochiamo con le solite squadre,» stabilisce «si fa l’imitazione a turno, non si disturbano le altre squadre.» e qui il suo sguardo si sposta verso il marito che sta fischiettando fingendo un’aria innocente che non ha «Vince chi arriva prima a 10 punti, d’accordo? Chi vuole iniziare?».
Louis alza la manina sbracciandosi.
«Iniziamo noi! Imito io! Dai, ti prego!» lo implora.
Haz sbuffa sconsolato e alla fine cede, sedendosi sul divano. Il marito si posiziona al centro del tappeto, prende una carta, la guarda e poi la getta sul coperchio ribaltato, così da non mischiarla con le altre
(Harry l’ha istruito bene). Si sistema i pantaloni della tuta e, sfregandosi le mani, finalmente inizia. Porta le braccia in avanti con le mani mollemente rivolte verso il basso. Poi, con le gambe rigide e lo sguardo fisso davanti a sé, inizia a camminare avanti e indietro per il salone.
Harry lo fissa per un po’ con le sopracciglia aggrottate.
«Ehm…sei tu quando ti alzi al mattino?» tenta.
Il marito si ferma e lo fissa con la sua migliore espressione da “Cosa?!”.
Niall scoppia a ridere e tutti lo seguono a ruota. Harry sorride compiaciuto per la frecciatina che ha lanciato al suo dolce consorte e poi si corregge: «Ah no, aspetta. Non ci sei fra i disegni delle carte, quindi…devi essere una mummia!».
Il liscio annuisce tutto soddisfatto e, sfregandosi le manine, va a sedersi al posto del marito sul divano.
Il riccio pesca una carta e si posiziona. Zayn fa ripartire il cronometro.
Il ragazzo si tira le braccia contro il petto e mette le mani vicino ai pettorali a mo’ di artiglio, poi, tutto concentrato, inizia a correre a piccoli passetti nello spazio disponibile.
Louis lo fissa con entrambe le sopracciglia alzate e tira leggermente indietro la testa, sconvolto.
«Sei un rapinatore epilettico?» chiede altamente confuso.
Tutti scoppiano di nuovo a ridere e il riccio fa segno di no con la testa.
«Ok, ok, » riprende il liscio «sei…mr. Hyde!» esclama dopo una serie di uhm incoerenti.
Tutti lo guardano basiti, tranne il piccolo che sta ancora ridendo. Poi Liam ha il coraggio di fare la fatidica domanda.
«Tu sai chi è mr. Hyde?» gli chiede con occhi sgranati.
Il nano alza le spalle.
«Era in un episodio di Tweetty e gatto Silvestro.» risponde tranquillamente.
Il castano lo fissa allibito mentre Zayn e Niall scoppiano di nuovo a ridere. Harry fa di nuovo segno di no con la testa e riprende sconsolato a fare la sua imitazione.
«Tempo scaduto!» annuncia il moro mostrando al liscio lo schermo del cellulare.
Louis incrocia le braccia al petto e mette il broncio.
«Era difficile!» brontola poi.
Freddie ridacchia di nuovo.
«Ma papà! Era facilissimo! Papi è un t-rex!» esclama la nostra piccola voce della verità.
Harry annuisce sconsolato e va a prendere il posto di Niall che si è alzato per la sua performance.
«Pronto, cucciolo?» chiede al suo nipotino dopo aver guardato la figurina che ha in mano.
Freddie annuisce e si posiziona sul bordo del divano con la schiena dritta e lo sguardo concentrato. Niall finge di prendere in mano una padella e si mette a far saltare qualcosa di invisibile. Poi si sposta e prende in mano una finta ciotola e inizia a mischiare.
«Cuoco!» esclama il bimbo tutto contento.
Lui e l’irlandese si battono il 5 e poi il bimbo zampetta e cerca di prendere la carta. Caccia fuori la linguetta, ma non riesce a prendere solo la prima, perché gliene rimangono sempre in mano troppe.
«Papi, mi aiuti?» chiede un po’ triste.
Harry gli porge la carta e, mentre lo fa, gli scappa l’occhio sulla figurina del pompiere che è rappresentata. Il piccolo la guarda e annuisce. Il riccio torna a sedersi e tira fuori il cellulare. Zayn fa partire il cronometro e dà l’ok.
Freddie prende in mano un invisibile estintore e inizia a spegnere un fuoco che non esiste. Si asciuga la fronte da un sudore che non c’è e riprende a spegnere il fuoco. Il biondo lancia uno sguardo a Haz che sta filmando tutto e, quando il ragazzo gli fa capire che ha ripreso abbastanza, esclama: «Pompiere! Sei un pompiere!».
Il bimbo batte le manine tutto felice e poi esclama: «Sììì. Mi piacciono i pompieri! Loro sono i miei eroi preferiti, dopo i miei papà!».
 
[Inciso per il lettore] Londra. Princess Park. Caserma dei pompieri.
Il pompiere di turno al centralino sta tranquillamente cazzeggiando quando arriva un messaggio su quella chat prioritaria. Subito si mette in allarme, convinto che il signor Tomlinson abbia combinato qualcuno dei suoi disastri. Deglutisce e, con mano tremante, si affretta ad aprire la notifica.
“Questo” legge il pompiere “è un modo carino per ringraziarvi di tutto il lavoro che fate per noi.
Cordiali saluti,
H. Styles”
«Ragazzi!» annuncia all’interfono interno della caserma «Venite tutti qui!».
Quando finalmente si sono riuniti tutti i pompieri di turno, il centralinista fa partire il video di Freddie che fa l’imitazione del pompiere e lacrime di commozione si condensato ai bordi dei loro occhi quando sentono la frase pronunciata dal piccolo.
Il comandante risponde con sincera gratitudine al signor Styles e poi parla ai suoi ragazzi.
«Ricordate sempre:» dice «è soprattutto per questo bambino che facciamo il nostro lavoro. Lui è il nostro eroe.».
Tutti applaudono a quelle parole e poi ritornano alle proprie postazioni. 
 
Niall e Freddie vanno davvero forte. Continuano per 6 turni, ma poi vengono fermati dal contadino, perché il piccolo proprio non se lo ricorda il nome del signore che fa nascere le verdure che gli piacciono tanto.
A quel punto Zayn si alza.
«Hazza lo affido a te.» annuncia e piazza in mano al riccio il suo cellulare con il cronometro.
Prende la carta e si prepara. Sospira per la tortura -propria e altrui- che sta per mettere in atto e poi comincia la performance: si mette sulle punte e -traballante e completamente sgraziato- mima un passo di danza classica.
«Ballerina!» esclama Liam senza esitazione. Il compagno gli lancia uno sguardo colmo di amore e gratitudine per aver fatto cessare in fretta quella tortura.
«Dai, balli meglio che hai bootcamp, Zy.» commenta Niall battendo il 5 all’amico.
Liam guarda la figurina che la sorte gli ha riservato e sorride. Tutto concentrato e fischiettando silenziosamente, costruisce un muro invisibile facendo guizzare i muscoli sotto la maglietta bianca. Zayn sta sbavando e il tempo sta per scadere quando Harry gli tira una gomitata.
«Oh, sì: sei un muratore!» si affretta a dire il moro.
Il castano sorride mentre Louis fissa suo marito con aria sconvolta.
«STAVA PER SCADERGLI IL TEMPO!» sbraita contrariato «TOCCAVA A NOI POI! NON CI CREDO!».
Harry semplicemente lo ignora e Zayn e Liam continuano indovinarne una dopo l’altra anche grazie alla loro splendida intesa
(rispolverata dopo che l’avevano messa in carica al termine della partita di Pictionary). Inutile dire che la vittoria se la portano a casa loro.
Harry mette giù il cellulare del moro e vede suo figlio che si rigira fra le braccia del suo papà pasticcione -dove il riccio lo ha piazzato per impedire al marito di incrociare di nuovo le braccia al petto in modo protestoso-.
«Papà!» esclama il piccolo per attirare meglio l’attenzione del genitore «Tu resti comunque il mio mimo preferito!».
Si sporge e lascia un dolce bacio sbauscioso sulla guancia del liscio che fa sciogliere quel musone di suo marito.
L’atmosfera pucciosa viene interrotta dallo stomaco di Niall che si mette a brontolare in balenese. Freddie si porta le manine alla bocca.
«Lo zio Nì ha fame!» esclama.
«Lo zio Nì ha sempre fame.» risponde il riccio alzandosi e andando verso la cucina per prendere la valanga di cookies che lui e il figlio hanno preparato quella mattina.
«Non è colpa mia! Devo ancora crescere!» protesta il biondo in evidente imbarazzo «E poi questo gioco è stato faticoso! Ho sprecato un sacco di energie!».
Harry sorride esasperato -e divertito- ritornando in salotto con le mani cariche di vassoi.
 
 
Giorno 36. Domenica. h18:50.
 
Harry sta aiutando Freddie a mettere nel suo zainetto i pochi giochi che si era portato per quel weekend.
«Papi?» chiede il piccolo con l’aria un po’ triste.
Il riccio intuisce la situazione e si siede sul bordo del letto prendendo il figlio in braccio.
«Dimmi, Pasticcino.» lo incoraggia.
Il bimbo si tortura i lacci della felpina, poi guarda il suo papi.
«Per quanto ancora dobbiamo fare i bravi e stare a casa?» chiede con la vocina triste «Io voglio andare al parco e tornare a scuola con tutti i miei amici...».
Harry gli dedica un dolcissimo sorriso e lo abbraccia forte passandogli le dita tra le ciocche bionde.
«Dobbiamo fare i bravi finché i dottori non ci dicono che è sicuro andare fuori.» gli dice rassicurante.
Scoglie l’abbraccio.
«Poi potremo tornare a fare tante cose tutti insieme anche fuori casa.» aggiunge lasciandogli un buffetto sul nasino.
«Oh...ok...» mormora il bimbo ancora un po’ triste.
All’improvviso si sente un verso strano venire dal corridoio: un misto tra un ringhio e un urlo cavernoso.
Harry alza gli occhi al cielo, ma sorride. Il piccolo fissa la porta confuso.
Un altro ringhio e poi Louis entra nella cameretta correndo muovendosi a passettini strani con le mani ad artiglio.
«Questo è un t-rex!» esclama riprendendo a correre in cerchio e a fare quel verso strano.
Freddie ride felice.
«E adesso questo t-rex ti mangerà!» ringhia avvicinandosi al figlio e facendogli il solletico.
Altre piccole risate riempiono la stanza.
Harry sorride.
Il suono del citofono interrompe per un attimo il gioco, poi Louis si avventa sul figlio e se lo carica in spalla facendolo urlettare.
«Adesso finisco di mangiarti mentre ti porto dalla tua mamma.» annuncia facendogli ancora il solletico.
Il liscio si mette in spalla lo zainetto e zampetta fuori dalla cameretta in modalità t-rex.
Harry scuote la testa e va in cucina per preparare la cena.
Pochi minuti dopo, 2 braccia lo avvolgono da dietro e una bocca gli bacia il collo.
«Mollato il pacco?» chiede il riccio.
«Signorsì!» conferma il marito.
Harry, ancora di spalle, sa che le labbra di Louis si sono appena piegate in sorriso malizioso.
«Anche se ho un altro pacco da consegnare...» annuncia il maggiore premendo il bacino contro il fondoschiena del più piccolo.
Il riccio trattiene a stento un gemito, ma sta al gioco.
«E se il luogo non fosse presidiato?» chiede con fare innocente «Dove pensi di lasciare il tuo pacco,» spegne i fornelli e si volta portando le dita a stuzzicare i capelli all’altezza della nuca di Louis «mio bel fattorino.».
Il liscio sorride beffardo e infila la mano sotto la maglietta del più piccolo e poi oltre l’elastico dei pantaloni.
«Potrei forzare l’entrata.» annuncia afferrando quel fantastico fondoschiena.
A quello, Harry non capisce definitivamente più nulla.







NOTE DELLE AUTRICI
Ci dispiace: gli pterodattili radioattivi sono rimasti a Jurassik Park. Sarà per un'altra volta. 
 
Prossimo episodio: "Giorno 42 - Memory " 

Nella speranza che quei 5 disadattati riescano a sopravvivere alla settimana, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a...sabato

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Harry e ParoleNelCuore sono in un angolino abbracciati che mangiano gelato e piangono sotto una coperta di pile coccolosa. 
Agnes li fissa sconsolata.

Louis: *si affianca ad Agnes* «Ancora perché Freddie se ne è andato? Sul serio?» *alza un sopracciglio e fissa i 2 che stanno per finire la vaschetta di gelato e hanno quasi inzuppato tutta la coperta di lacrime* 

Agnes: *guarda scioccata il liscio* «Te ne sei ricordato?!» *fa comparire 2 pennelli -dal suo luogo mistico e magico- e li incrocia davanti al viso di Louis* «ESCI DA QUESTO CORPO!» *esclama in modalità esorcista* 

Louis: *la guarda con un sopracciglio alzato, poi le abbassa le mani* «Invece di insultare il mio criceto, vediamo di trovare un modo per far smettere di piangere quei 2 prima che-» *non fa in tempo a finire la frase che Niall entra in scena tutto mogio. Vede Harry e ParoleNelCuore sotto la coperta che piangono abbracciati e...si unisce a loro facendo comparire un'altra vaschetta di gelato* 
«Come non detto.» *conclude Louis schiaffandosi un facepalm bello potente in fronte*

Agnes emette un gemito esasperato e fa qualche passo indietro quando le lacrime dei 3 iniziano a lambirle i piedi allagando la scena.

Louis: «Che facciamo?» *chiede, a corto d'idee*  

Agnes: *sospira* «A mali estremi...» *mormora, per poi sparire dietro le quinte* 

Agnes ricompare in scena trascinandosi dietro un Liam e uno Zayn altamente confusi. Li piazza proprio al limite del lago di lacrime. 
Louis li osserva senza capire (strano!). 


Agnes: «Baciatevi.» *intima ai 2* «Con trasporto.» *aggiunge* 

Liam«Perché?!?» *chiede confuso*

Agnes: *sbuffa* «Fatelo e basta.»  

Liam e Zayn guardano Louis in cerca di risposte, ma il liscio si limita a scrollare le spalle: non ha ancora capito una mazza. 
A quel punto Liam sospira, prende Zayn per i fianchi e lo bacia. A lungo.
Dall'alto compare un raggio di sole (o un riflettore) che illumina i 2 e in sottofondo parte la versione instrumental di You&I

Niall è il primo a smettere di piangere: gli si illuminano gli occhi alla vista del pre-lemon in corso e in 3 nano secondi ha montato la cinepresa professionale e si è messo a riprendere. 

ParoleNelCuore alza la testa, s'illumina d'immenso e si fionda tra le braccia di Agnes per poter fangirlare con lei sulla Ziam. 

Harry si guarda intorno confuso. 

Agnes, senza farsi notare dalla fidanzata, lancia a Louis un microfono e gli indica la chitarra appoggiata in un angolo della scena. Il criceto del liscio elabora fissando il microfono stranito, poi le sinapsi si connettono e Louis annuisce. Zampetta fino alla chitarra, la prende e la porta al marito mentre la musica continua ad andare in sottofondo e Liam e Zayn continuano a baciarsi. 
Louis lascia un bacio sulla guancia ad Harry che lo guarda confuso e con gli occhi lucidi. Il liscio, microfono in mano, si mette a cantare.

Louis: «
Silence and sound. Did they ever hold each other tight. Like us?...» *intona*

Harry guarda ancora per un secondo la chitarra, poi lo spirito del musicista che è in lui predomina e si mette a suonare. Sorride. 

Liam e Zayn interrompono il bacio, ma si mettono a ballare a ritmo con la melodia (ovviamente conduce Liam). Niall non smette di riprendere. Louis e Harry fanno ciò che sanno fare meglio: dedicarsi canzoni a vicenda. E le autrici fangirlano ammirate a bordo palco. 

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Fate i bravi! XOXOXOXO 

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Capitolo 24
*** Memory ***



Giorno 42. Sabato. h09:15.

Memory


Strani rumori provengono dalla cucina di casa Tomlinson-Styles. Il ricciuto proprietario di casa appoggia la chitarra e si toglie le cuffie, restando in ascolto. Sentendo ancora quei rumori molesti, decide di andare a controllare. Prima di uscire dalla stanza della musica, però, afferra l'asta del microfono, giusto per precauzione. Non la userebbe mai, ovviamente: sia mai che gli passi per la testa di colpire quel povero sfortunato.


[Nota per il lettore] Sì, lo sappiamo: Harry non ha tenuto conto di 2 cose fondamentali...
1. Potrebbe stendere il povero malcapitato con una sberla o anche solo con il suo fascino.
2. Il povero sfigato di turno potrebbe essere quel nano di suo marito (che lui crede profondamente e molestamente addormentato) in procinto di combinare qualcosa.
In ogni caso…è Harry! Smettiamola di farci certe domande e vediamo che succede.

Esce lentamente dalla sala della musica e si avvicina alla cucina, fonte di quei suoni sospetti. Solleva l’asta davanti a sé e…la riabbassa esasperato.
Ovviamente non poteva essere nessun altro se non Louis
(C.V.D. cit. la autrici).
Sempre senza far rumore, appoggia l’arma di fortuna e si avvicina di soppiatto al dolce, tenero e batuffoloso consorte -di spalle di fronte a lui- e sbircia da sopra la sua spalla per vedere che cosa tiene fra le mani.
Delle uova.
Al riccio parte un tic nervoso all’occhio, intuendo perfettamente quello che sta passando per la testa del liscio. Allunga una mano e, con una rapidità e una precisione sviluppate al fine di riuscire a svolgere al meglio il suo ruolo di papi migliore del mondo, afferra la confezione da 24 e la porta il più lontano possibile dalle grinfie dell’altro
(sopra la sua testa, per intenderci).
«Dammele! Dammele! Sono mie! Mi servono! DAMMELE!».
Louis saltella sul 36 di piede che si ritrova, cercando di raggiungere la confezione ancora ben salda fra le mani del consorte che lo sta fissando con un sopracciglio alzato.
«E cosa ci dovresti fare?» gli chiede Harry «Covarle?».
Il liscio mette il broncio, poi riparte alla carica.
«Dammele ho detto! Devo andare a lanciarle sulla facciata di Payno! L’ho giurato! Mi sono trattenuto dal farlo prima, solo perché c’era in giro Freddie, ma il momento è giunto: porterò a termine la mia missione!» risponde riprendendo a saltellare.
Harry sbuffa, appoggia le uova sul ripiano della cucina e, prima che il marito possa riacciuffarle, se lo carica sulle spalle e si dirige verso il giardino, mentre Louis tenta ancora di allungarsi per prendere quella maledetta confezione.
Quando ormai è troppo lontano
(cosa che era già dall’inizio, ma la speranza e i Tomlinson molesti sono gli ultimi a morire. cit. le autrici), decide che è meglio smettere di agitarsi e concentrare tutte le sue energie nell’ideare un piano B.
Il suo criceto sta ancora lavorando quando il riccio lo adagia su una delle sdraio in giardino. Louis incrocia le braccia al petto, profondamente contrariato.
«Adesso fai il bravo bambino e resti qui a prenderti un po’ di sole, d’accordo?» gli dice Harry «E la smetti di elaborare i tuoi piani malvagi nei confronti del povero Liam. Capito?».
Louis annuisce, ma, senza farsi vedere, incrocia le dita sotto l’avambraccio opposto.
«Bene.» riprende il riccio «Io torno a finire di comporre il pezzo che stavo scrivendo, ma ricordati: ti tengo d’occhio.».
Louis lo osserva allontanarsi e si bea della visione spettacolare del corpo del marito (questo è l'unico momento dove il criceto s’inceppa, per ovvie ragioni) che, a suo dire, cammina in modo più sexoso di una modella di Vogue.
Quando si ripiglia dal blackout, attende una decina di minuti per essere sicuro che Harry non torni indietro a controllare e poi si alza di scatto, fiondandosi nel magazzino
(quello in cui tengono il *modalità Caronte on* JENGA MEGA). È sicuro di poterci trovare tutto l’occorrente per il suo piano B.
Infatti, dopo pochi minuti, torna in guardino spingendo il piccolo carrello del figlio con dentro una confezione di palloncini d’acqua. Ghigna soddisfatto e si sfrega le manine.
«A noi 2, Payno!» sussurra.

...molta pazienza, un centinaio di sguardi fugaci alla casa e parecchie lavate di piedi
(con contorno di bestemmie e imprecazioni varie) dopo...

Il carrello è finalmente pieno di bombe d’acqua.
Facendo molta attenzione e muovendosi con -come sottofondo mentale- la colonna sono di James Bond, apre il suo passaggio segreto tra la sua siepe e quella di casa Payne-Malik (“Grazie, corso di giardinaggio per cui ho pagato un rene, ma ne è valsa davvero la pena.” cit. Louis) e fa irruzione nel giardino del castano e del moro che stanno ancora beatamente dormendo, ignari dell’attacco imminente.
Louis si concentra, caccia fuori la linguetta e lancia la prima bomba. Splash!

[Inciso per il lettore] Piano astrale delle autrici. Luogo indefinito.
ParoleNelCuore sta sistemando il capitolo scritto da Agnes. Quando il palloncino di Louis si schianta contro la finestra di casa Payne-Malik, lei alza le mani manco fosse sulle montagne russe ed esclama: «Sìììì, waterpluff!».
Agnes alza gli occhi dalla fanart Larry che sta disegnando e alza un sopracciglio.
«Primo: è waterproof non waterpluff. E poi cosa c’entrano i trucchi?» chiede alla fidanzata.
ParoleNelCuore la guarda confusa.
«Ti sbagli: si dice waterpluff perché fa pluff nell’acqua.» ribatte sicura «Esattamente come fanno i palloncini di Louis contro la finestra di Payno.» aggiunge, poi torna al testo.
«Sì, waterpluff!» esclama di nuovo quando rilegge l’ultimo passaggio.
Agnes la fissa come se stesse rimpiangendo tutte le sue scelte di vita, poi decide di tornare a bestemmiare sulle labbra sottoli di Louis che proprio non vogliono uscirle bene.



Giorno 42. Sabato. h10:30.

Liam e Zayn si svegliano di soprassalto sentendo dei forti tonfi provenire dal salotto. Il castano si alza, pronto ad assalire un eventuale rapinatore.
Si guarda in giro circospetto e stranito notando che la stanza è perfettamente in ordine e constatando che -a parte lui e il compagno che lo ha appena raggiunto- non c’è anima viva. Poi il suo sguardo viene calamitato dalla figurina nel suo giardino. I 3 si fissano per qualche istante, poi lo sguardo del castano cade sul carrellino ancora carico di armi e sbianca.
«No!» esclama impanicato «Ti prego, Tommo: non lo fa-». Un’altra bomba si schianta sul vetro della portafinestra e la risata del nano malvagio si propaga nell’aria.


Giorno 42. Sabato. h10:30.

Harry abbandona di nuovo la stanza della musica quando sente l’allarme del suo Tommo-segnale.

[Nota per il lettore] Il Tommo-segnale non è altro che l’abbaiare insistente di Clifford che parte quando il suo basso padrone sta combinando qualcosa che non dovrebbe o quando il cucciolo dei suoi padroni è in serio pericolo. Il padrone riccio lo ha addestrato ad essere un ottimo cane da guardia: buono ed educato, ma bravo a segnalare i pericoli.

[Inciso per il lettore] Piano astrale delle autrici. Luogo indefinito.
ParoleNelCuore sta fissando da 5 minuti la stessa frase. Agnes l’ha notato, ma sta facendo di tutto per evitare di porle la fatidica domanda perché sa perfettamente che se ne pentirà. Quando però la fidanzata inizia ad emettere versi molesti, sa che non può più scappare.
«Cosa c’è?» chiede Agnes esasperata.
ParoleNelCuore la guarda con occhioni da cucciolo bastonato e labbruccio sporgente.
«Pecché il Tommo-segnale non può essere come lo Spider-Prurito di Spiderman?» chiede con la vocina da bimba a cui Agnes non sa resistere.
La ragazza sospira, consapevole di non avere scampo, e si alza per raggiungere la fidanzata. Le si siede di fianco e le porta una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Amore,» inizia a dirle con il tono più dolce e rassicurante possibile «il nostro Haz è già santo, superpapi e DisneyPrincess© onoraria (quasi). Se gli diamo anche i superpoteri va a finire che ce lo portano via per vivisezionarlo in qualche laboratorio scientifico, non credi?».
ParoleNelCuore sgrana gli occhi.
«Il mio ‘arreh no...» mormora spaventata dall’eventualità.
Agnes le lascia una bacino sulla tempia.
«Non gli succede niente, ma non può avere anche i super-sensi di Spiderman.» le sussurra ancora.
«Niente Spider-Prurito, quindi?» dice ParoleNelCuore con ancora la voce da bimba.
«Niente Spider-Prurito.» conferma Agnes lasciandole un altro bacio nello stesso punto.
«Okay...». Tira su col naso.
Agnes esulta interiormente per la crisi sventata e torna al libro che sta leggendo.
(Sì, lo so che prima stava disegnando, ma quando le ho chiesto che fine avesse fatto la fanart mi ha risposto: «La faccio domani, perché se inizio a colorarla poi finisce che non ho tempo per finire il libro.».
Come dite? Devo smettere di farmi domande e tornare alla storia? Avete ragione, torniamo dal povero Payne che dovrà chiamare un’impresa di pulizie per sistemare il macello del nano malefico... Ah no, aspettate...ora siamo al punto in cui Harry è stato richiamato dallo Spider-Pr-ehm- Tommo-segnale! cit. ParoleNelCuore02)

Harry esce in giardino e la prima cosa che nota è la mancanza del suo amato consorte dal punto in cui l’aveva piazzato. Poi nota il Cane che abbaia verso la siepe e si avvicina.
Il tic all’occhio riparte quando vede il liscio che lancia palloncini d’acqua. Cerca di ripetere mentalmente tutti i mantra di rilassamento che ha imparato, ma fallisce.
«LOUIS WILLIAM TOMLINSON!» sbraita con tutta la voce e la severità di cui è capace.
Il nano si blocca con il braccio sollevato sopra la testa e il palloncino in mano. Lo stesso palloncino che, per lo spavento, gli esplode tra le dita bagnandolo da capo a piedi
(non è chiaro se lo spavento sia di Louis o del palloncino, ma dettagli. cit. Le autrici).
Liam e Zayn guardano basiti e impotenti la scena. Poi scoppiano a ridere facendo irritare ancora di più il bambino di casa Tomlinson-Styles.
Harry, nel mentre, ha continuato con la sua ramanzina ed è giunto al punto in cui: «Fila immediatamente a casa! E non pensare di passarla liscia! Nel gioco di oggi verrai penalizzato e soprattutto, sarai costretto ad indossare QUELLA…».
Louis sbanca.
«No…quella no. Ti prego. Faccio il bravo!» geme gettandosi in ginocchio e pregando il marito con ogni mezzo lecito -e non- che conosce.
Harry è irremovibile e al liscio non resta altro da fare che recuperare il carrellino e ritornare, con la coda fra le gambe, nella sua cucc-ehm-a casa sua.
«Traditore.» sibila nella direzione del Cane quando ci passa vicino «Credevo tu fossi il mio migliore amico…invece ti sei venduto a lui per della carne e dei croccantini…Traditore.».
Clifford lo guarda, piegando la testa di lato, con quello sguardo da: “Sono un cane! Non uno scemo!”.
Harry sospira.
«Scusate, ragazzi.» dice a Liam e Zayn «Ho cercato di fermarlo... Almeno sono riuscito ad evitarvi le uova.». Liam scuote la testa, ormai più divertito che altro.
«Tranquillo, Hazza, sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato.» lo rassicura.
«Ti conviene andare, prima che combini altri disastri.» gli suggerisce Zayn con un sorriso divertito.
«Giusto.» realizza il riccio «Ci vediamo alle 14:00!» annuncia prima di tornare sui suoi passi.
Liam lo saluta con già in mano il telecomando per far attivare la pulizia-vetri automatica
(Cosa?! Ѐ un cantante di successo plurimilionario: li ha i soldi per un semplice robottino pulisci-vetri! cit. le autrici).


Giorno 42. Sabato. h14:00.

Niall entra in casa Tomlinson-Styles e sente le risate di Zayn e Liam. Aggrotta la fronte confuso: lui non ha ancora fatto niente. Poi scrolla le spalle e, tenendo ciò che ha in mano ben nascosto dietro la schiena, raggiunge gli altri in giardino.
Lo spettacolo che si trova davanti è a dir poco...esilarante: Louis, con un broncio che va da Londra a L.A., indossa una maglietta con la scritta “Sono un bambino cattivo e disobbediente”.
Il biondo resta per un attimo a fissarlo e poi, ovviamente, scoppia anche lui a ridere.

[Nota per il lettore] Santo Harry da Holmes Chapel, custode dell’educazione propedeutica di bambini -di nome e di fatto-, sa che sgridare Louis non servirebbe a nulla e che l’unico modo per punirlo è quello di pungerlo nell’orgoglio. Di conseguenza, da bravo marito-genitore, ha preparato quella maglietta appositamente per Louis e per quelle occasioni speciali.

«Oddio! Non ci credo! Sei davvero incredibile, Tommo.» esclama il biondo fra le risa dopo che Harry lo ha aggiornato.
Si asciuga le lacrime che gli si sono condensate ai bordi degli occhi e incassa più che volentieri tutti i ringhi del liscio.
«Comunque...» dichiara dopo aver preso fiato ed essersi calmato «Il gioco di oggi è...Memory!!».
Con lentezza appoggia la scatola sul tavolo.
Zayn lo fissa incerto.
«Nì, non ti sembra un po’...banale e…noioso come gioco?» si azzarda a dire.
L’irlandese annuisce come chi la sa lunga e ribatte: «Ero certo che sarebbe stato posto codesto quesito alla mia attenzione, mio carissimo amico.».
Louis lo guarda stranito e poi lo insulta: «Ma come ca**o parli? Ti sei mangiato un dizionario stamattina?».
«Almeno lui ha fatto qualcosa di utile alla società. Non come te. E ora taci.». La frecciatina di Harry lo colpisce in pieno e il liscio è costretto a zittirsi.
Niall lo guarda trattenendo a stento una risata, ma si fa forza e cerca di rimanere serio. Quando si è ripreso, tossicchia leggermente per schiarirsi la gola e riprende: «Dicevo: mi aspettavo questa domanda! Infatti il gioco di oggi, non sarà Memory normale, ma…EXTREME MEMORY!».
Con un tonfo, appoggia altre 3 scatole del medesimo gioco sulla prima.
4 scatole di Memory.
Ciascuna con figure diverse l’una dall’altra.
36 coppie per ogni scatola.
Per un totale di...*modalità Caronte on*
CENTO-QUARANTA-QUATTRO-COPPIEEEEE!!!!!
Tutti sbiancano.
Tutti tranne Louis che si sta sfregandosi le manine e sta cacciando fuori la linguetta.

[Nota per il lettore] Vorremmo far presente che il nano ha una pessima memoria. Ѐ un dato di fatto, ma è anche vero che, per quanto la sua memoria normale faccia decisamente schifo, la sua memoria fotografica è, al contrario, ottima! Questo fa di lui il perfetto giocatore di Memory.
Tornando al gioco...

«Bene.» annuncia Louis già fremendo per iniziare «Amore mio bellissimo, quanti turni devo stare fermo?» chiede immaginando già di rigirare la frittata a suo favore.
Harry ghigna e, con tutta la calma e la carineria del mondo, annuncia: «Nessun turno, mia dolce metà. Visto che stare fermo ti avvantaggerebbe e basta,» Louis digrigna i denti «per penitenza, farai tu i primi 4 turni, in modo da dare a noi la possibilità di memorizzare le carte che girerai.».
I 2 sposini si scambiano sguardi di sfida mentre Niall, aiutato da Zayn, ha già spalmato le tesserine sul tavolo sotto il gazebo. Ci stanno a malapena.

[Nota per il lettore] Se non si fosse capito, beato Niall da Mullingar ha acquistato 4 set con temi diversi, ma stessa decorazione sul retro, così che le 288 tessere sembrino tutte esattamente identiche sul tavolo.
E anche oggi...come sempre...è giunto il momento del riassunt- ehm...no: Acida98 a quanto pare è in sciop si sta preparando per domani, quindi oggi niente riassuntazzo, ci spiace.
Tuttavia, se davvero non avete mai giocato a Memory in vita vostra, il consiglio di noi autrici è di FARVI UNA VITA SOCIALE, perché perfino Rapunzel -dopo 18 anni chiusa in una torre isolata dal mondo e senza internet- conosceva questo gioco, quindi davvero: Acida98 oggi ha deliberato che il riassuntazzo non serviva ad una mazza, quindi evitate di lamentarvi che se no rischiate una Maledizione Senza Perdono da parte della nostra beta.
Dicevamo...

«A te l’onore, Tommo.» lo sfotte Niall.
Louis si allunga e afferra la prima carta.
«Non mi batterete mai in questo gioco.» sibila minaccioso voltando la tesserina e spostandosi sulla successiva.
La gira e rimane parecchio interdetto a fissare il disegno.
«Hai davvero comprato il Memory delle principesse Disney?».
L’irlandese scrolla le spalle.
«Ho comprato i primi 4 set che mi comparivano su Amazon.» dice semplicemente.
Si sporge a raccattare i coperchi delle scatole che ha abbandonato per terra.
«Allora,» elenca mostrando agli altri i disegni sui coperchi «abbiamo le principesse, i cuccioli, i dinosauri e Bing!» dice infine.
A sentire quel nome, una scossa di terremoto fa tremare il gazebo e Acida98, assidua frequentatrice -non per scelta, ma per necessità- di parchi di divertimento per bambini, emette un lamento che sembra giungere direttamente dall’oltretomba: «Quel coniglio nero è una persecuzione!». Poi arrivano sommessi gemiti di disperazione per qualche secondo, finché alla fine tutto torna silenzioso.
Louis si guarda intorno confuso, Zayn rabbrividisce, Liam e Harry mettono su la miglior faccia da “non voglio sapere” e il biondo alza di nuovo le spalle.
«Al massimo li regalerò ai bimbi o li terrò in modo da avere qualcosa con qui farli giocare quando vengono a trovarci: non lo so ancora...».
Louis alza gli occhi al cielo e continua per i successivi 3 turni non riuscendo a collezionare nessuna coppia.
Tocca a Harry che, per puro culo, gira la carta di Belle e si ricorda di quella che ha scoperto prima suo marito. La fortuna lo accompagna per altri 4 turni -un po’ perché non fa così schifo manco lui a questo gioco, un po’ perché il “sacrificio” di Louis è davvero servito-, ma poi lo abbandona quando accoppia un tenero gattino con uno pterodattilo
(radioattivo!!! Ah no, scusate. cit. le autrici).
Liam si alza e punta la carta nell’angolino opposto del tavolo, la gira e poi passa la mano sulle altre, indeciso su quale scegliere. Alla fine si fionda su quella esattamente al centro del tavolo e, con uno scatto secco, la ribalta.
Niente da fare.
Le ricopre e passa la mano.
«A te l’onore, mio bellissimo Zayn.» gli dice adorante.
Il moro lo ringrazia con un sorriso e fa le sue mosse, ma anche lui fallisce miseramente.
Niall non è da meno: riesce a fare una coppia così...dal nulla
(molto probabilmente ispirato dall’ultimo brandello della benedizione che Acida98 ha lanciato su di lui un paio di settimane prima, per la partita di Monopoli) e poi si ferma.
«Finalmente s’inizia davvero a giocare.» sghignazza Louis che, per tutto il tempo ha fissato il tavolo riuscendo a memorizzare ogni carta che è stata girata e la rispettiva posizione.
Con sicurezza, le accoppia tutte e poi si avventa su nuove coppie.

[Nota per il lettore] È un fatto inspiegabile, quello che permette a Louis di azzeccare al primo colpo tutte le accoppiate: non sa nemmeno lui come fa. Forse in un’altra vita era una chiromante. O forse ha delle calamite che gli permettono di attrarre la figura giusta al momento giusto (tipo Harry con i bastoncini di Shangai). O forse ancora, percepisce il cuore delle carte e si fa guidare da esso.
La cosa certa è che nessuno ha mai indagato veramente: ammirate il miracolo in corso e non fatevi domande, mortali!

Caccia fuori la linguetta, si allunga, gira, chiede aiuto ad Harry quando le sue braccine sono troppo corte e alla fine si mette la coppia in tasca.
Zayn lo fissa male.
«Scusa un attimo, Tommo, ma dove le stai mettendo le tessere?» indaga.
Louis alza gli occhi sul moro e, nel farlo, la sua concentrazione viene meno e sbaglia.
«Me**a!» esclama rigirando la figura di Rexy e quella di Har-ehm-Rapunzel.
Il riccio sospira alzandosi.
«Le sta mettendo in tasca.» spiega facendo la sua prima mossa.
«Per quale motivo?» chiede di nuovo il moro alzando un sopracciglio.
Harry scrolla le spalle e gira l’ennesimo dinosauro.
«In base alla mia esperienza quasi decennale di convivenza con le sue stranezze,» espone girando un’altra carta «posso supporre che tema che qualcuno lo privi delle tesserine che per lui sono fonte di gloria indiscussa. Vero, Lou?».
Il liscio annuisce e si mette a fissarli tutti male, come a volerli sfidare a fare un passo verso le sue tesserine.
Niall si sporge verso l’amico e guarda le sue tasche piene.
Louis gli tira un calcio.
«Smettila, Nialler!» lo ricaccia indietro «Mi stai distraendo! Se perdo per colpa tua verrò a perseguitarti!». L’asilo Mariuccia viene interrotto dalla voce del moro.
«Nì, tocca a te.» lo richiama.
Il biondo gira un T-Rex e poi la figurina del coniglietto nero con la salopette ed esclama: «Ma davvero ai bambini piace questo…questo?».
Harry e Liam annuiscono sconsolati. Un gemito di frustrazione fa tremare la terra.
I ragazzi trattengono il fiato finché Acida non si placa.
Quando cala il silenzio, il nano riparte alla carica.
«Questa» dice scoprendo la ormai onnipresente figurina del T-Rex «l’avete girata un milione di volte insieme alla sua gemella.».
Le raccoglie e fa per mettersele in tasca, ma si rende conto che non ha più spazio.
«E adesso dove pensi di metterle?» chiede beffardo il riccio.
Il marito lo guarda con un sorriso malizioso, poi, lentamente, fa scivolare una carta verso l’elastico dei pantaloni. Harry riesce a stento a mantenere il controllo (anche grazie al fatto che ha visto Niall già con la telecamera in mano).
«Non oserai fare una cosa del genere!» lo fulmina «Non ti azzardare!».
Il liscio continua a scendere e poi…solleva un lembo della maglietta e inizia a infilarci tutte le carte che riesce ad abbinare
(a mo’ di balia col grembiule. cit. Le autrici). La sua corsa verso la vittoria viene fermata ancora 3 volte dalla stessa tesserina, ma alla fine ce la fa. Raccatta l’ultima decina di coppie che sono rimaste e, alla fine, scopre quella carta: l’ha lasciata apposta per ultima.
Solleva Aurora e se la porta a pochi millimetri dal volto.
«Alla fine ti ho preso. Infame!» sibila con gli occhi ridotti a 2 fessure.
Con lentezza studiata, la fa cadere fra le altre tessere. Fissa i 4 ragazzi e i loro miseri bottini. Con il volto ghignante svuota tutto il contenuto della sua maglietta e delle sue tasche sul tavolo, poi…la possessione: «HO VINTO! NON MI BATTERETE MAI A QUESTO GIOCO! MAI! MAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIIII!».
Harry scuote la testa sconsolato, mentre aiuta Niall a dividere e sistemare le carte.
«Bene, ragazzi,» annuncia Liam «con il vostro permesso noi faremo ritorno a casa. Niall?».
Il castano pronuncia quella frase quando lui e Zayn sono già praticamente fuori dalla porta di casa Tomlinson-Styles. L’irlandese li segue a ruota, portando con sé le scatole del Memory.
Il riccio fissa di nuovo il marito che, preso com’è dalle sue manie di onnipotenza e vittoria, non si è nemmeno accorto che gli altri se ne sono andati e che il suo consorte gli si è avvicinato alle spalle con strategica lentezza.
Harry china il capo e gli soffia in un orecchio: «Sai che la tua punizione non è ancora finita, vero?».
Louis deglutisce a vuoto e smette immediatamente di ridere ed esultare.
«Sai cosa ci ho fatto con alcune delle uova che tu volevi tirare sulla facciata di Liam?» gli sussurra ancora, mellifluo, il riccio.
Louis fa segno di no con la testa, ormai completamente privo dell’uso della parola, e deglutisce ancora.
«Ci ho fatto la crema al mascarpone che ti piace tanto.» prosegue Harry «E sai dove finirà, vero?».
Louis, questa volta, fa cenno di sì, mentre suo marito continua a sussurrargli nell’orecchio «Ti farò penare, signorino.» gli preme il bacino contro il fondoschiena perfetto «Dovrai implorarmi di perdonarti e di smettere con la mia tortura.» gli afferra i fianchi con forza facendolo gemere.
A quel punto, Harry si allontana di scatto, lo prende per un orecchio, fa tappa in cucina a recuperare la ciotola con la crema e alla fine si rinchiude in camera per completare il suo programma educativo “per nani malvagi e vendicativi che di nome fanno Louis William Tomlinson”.







NOTE DELLE AUTRICI:
Beh...i ragazzi sono sopravvissuti. Contenti?
Anche questa volta i piani di distruzione di Acida sono falliti miseramente.
(Sì, lo sappiamo che tecnicamente è in sciop- si sta preparando per domani, ma Acida98 ha sempre piani di distruzione di massa in corso.)

Prossimo e, a malincuore, ultimo episodio: "Giorno 43 - Scarabeo "

Nella speranza che Louis riesca ad essere dei nostri, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani.

Un bacio,
Agnes Fey & ParoleNelCuore02


P.s. In una pausa tra un round e l'altro, grazie a non si sa quale energia cosmica, Louis è in giardino nell'angolo falò che sta accendendo il fuoco. (Sì, i pompieri sono stati allertati)

Agnes: *gli si avvicina alle spalle* «Che fai?»

Louis: *lancia un urlo e per poco non dà fuoco alle rose di Harry* «Ma sei matta?! Mi hai fatto prendere un colpo!»

Agnes: *alza gli occhi al cielo* «Scusa, comunque: che fai?» *ripete*

Louis: «Stavo per fare un sacrificio in vostro onore per ringraziarvi di avermi fatto vincere oggi...
e di avermi fatto punire da Harry.» *aggiunge sommessamente con un sorriso malizioso*

ParoleNelCuore: *compare all'improvviso* «Ma non dovevi disturbarti!» *esclama facendo prendere un colpo agli altri 2*
«Bastava un grazie.»

Agnes: «Shshshsh.» *intima alla fidanzata* «Non distrarlo: una volta tanto che fa una cosa utile.» *le sussurra*

ParoleNelCuore la fissa, poi annuisce comprensiva.


ParoleNelCuore: «Sai, Lou, Agnes ha ragione: ci devi un tributo.» *conferma*

Louis: *la guarda come se pendesse dalle sue labbra* «Dimmi cosa devo fare e io lo farò.»

ParoleNelCuore: «Un'ecatombe.
» *scandisce solenne*

Agnes si schiaffa una mano in fronte, mentre Louis le guarda confuso.

Louis:
«Che?!»

ParoleNelCuore: *si schiarisce la voce* «Direttamente da Wikipedia: "
L'ecatombe è una cerimonia sacra caratterizzata dall'uccisione di animali offerti in sacrificio a una divinità. Consiste nell'uccisione di 100 buoi."»

Da qualche luogo imprecisato giunge una voce.

Harry:
«NON SGOZZERETE 100 MUCCHE NEL MIO GIARDINO!!»

ParoleNelCuore: «Certo che no!» *esclama sconvolta* «Ok che mangiamo carne, ma violenza gratuita su poveri animali indifesi la eviterei a prescindere.»

Agnes: *tira fuori un pacchetto di caramelle gommose a forma di animali della fattoria* «Può andare?»

ParoleNelCuore: *lo prende e lo scruta* «Direi di sì.» *lo passa a Louis* «Brucia le teste e regala i corpi a Niall, dopodiché riterremo il tuo debito saldato.
»

Louis prende il pacchetto di caramelle come se fosse il Santo Graal. Annuisce solenne e le 2 autrici svaniscono. Taglia la plastica e si mette a bruciare caramelle gommose.


Inutile dire che un'odore di zucchero e gelatina si sparge nell'aria e che le rose di Harry vengono su talmente bene che si mettono a cantare.


Fate i bravi! XOXOXOXO

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Capitolo 25
*** Scarabeo ***


Giorno 43. Domenica. h12:30.
 

Scarabeo


«Ma quindi...».
Il riccio alza il viso nella direzione di suo marito e lo guarda giocherellare con il cibo che ha nel piatto.
«...quindi?» riprende il più piccolo incitando il compagno ad andare avanti.
Il liscio lo guarda con quei suoi occhi da cucciolotto e piano sussurra: «Quindi se faccio ancora il cattivo…mi punisci come hai fatto questa notte?».
Harry ghigna malizioso nella direzione dell’altro. Piano gli si avvicina all’orecchio.
«Sa che è proprio un maniaco, signor Tomlinson?» gli sussurra con voce melliflua.
Louis sta al gioco.
«Non è colpa mia se lei, signor Styles, oltre ad essere una bomba sexy è anche un ottimo pasticcere.» ribatte con un sorriso che è tutto un programma.
Il riccio arrossisce a tutti quei complimenti e il marito ne approfitta per riprende.
«Sa,» dice «ci sarebbe giusto la facciata di casa Horan da prendere di mira...».
Harry, a quella frase, torna seduto composto e lo fissa con aria di rimprovero.
«Louis, non ti permetterò di lanciare cose contro la facciata di casa di Niall solo perché vuoi che io ti rifaccia...tutto quello che ti ho fatto questa notte.».
Il liscio mette il broncio e sbuffa contrariato. Harry sorride davanti a quel caso disperato che ha avuto il coraggio di sposare, poi la lampadina si accende e trova il modo per salvare la giornata -in tutti i sensi-.
«Facciamo così:» annuncia tutto contento «io preparo ancora una ciotola abbondante di crema e…» lo sguardo si fa di nuovo malizioso e carico di promesse «se farai il bravo, no, il bravissimo, questa notte ti darò un premio, ok?». Sorride e le fossette che si formano lo rendono ancora più sexy.
Louis annuisce frenetico con il sorrisetto ebete già stampato in faccia al solo pensiero. Come se nulla fosse, Harry fa comparire una salvietta, si mette ad asciugare la bava che il marito ha iniziato a perdere e con l’altra mano riprende a mangiare.
 
 
Giorno 43. Domenica. h14:00.
 
«Che gioco facciamo? Che gioco facciamo?».
Un rombo di tuono accompagna la richiesta dell’irlandese. Tutti e 5 si girano verso la portafinestra. Il giardino è completamente oscurato da fumo, scintille e...quelli sono brillantini?
Immerse nella nebbia scura, intravedono 2 figure che si tengono per mano. Tutti deglutiscono a vuoto per paura che Acida98 sia ricomparsa coi rinforzi.
Poi il fumo si dirada e le loro espressioni si fanno ancora più funebri e capiscono che la situazione è peggio di quanto sembri: la figura più alta alza lentamente le braccia che reggono un gioco in scatola, mentre la più bassa estrae una pergamena.
«No, vi prego…» geme Louis spaventato nascondendosi dietro le gambe di Harry «Chiunque, ma non loro!» implora «Ho fatto tutto quello che mi avete chiesto per ripagare il favore che mi avete fatto ieri: non c’è bisogno di chiedere altri tributi!».
La portafinestra si apre da sola e la voce inconfondibile di ParoleNelCuore grida 
(in una perfetta imitazione di Freddie): «SCARABEOOOOO!».
Una fascio di luce discende dall’alto e colpisce il gioco. Colombe e fuochi d’artificio partono a rendere il tutto più epico e scenografico. Agnes, al suo fianco, la guarda orgogliosa.
Quando la sigla di apertura finisce (Come dite? Non abbiamo scritto di nessuna sigla? Perché, volete forse farci credere che non vi siete immaginati il jingle della 20thCenturyFox in sottofondo? No? Beh, allora tornate indietro e rileggete attivando il cricetino, grazie)
, Agnes srotola la pergamena mettendo in bella mostra il sigillo a fiamme nere che c’è sul retro.
I ragazzi sbiancano riconoscendo lo stemma: Acida98.
Niall salta tremante in braccio a Liam, Zayn si arrampica sulle spalle al compagno, Louis si attacca a mo’ di koala al marito e Harry si avvinghia a una delle gambe di Niall che penzolano a mezz’aria
 (no, non è un’orgia: piantatela di pensare male!).
Agnes si schiarisce la voce e proclama:  
 
Dato che siamo dei copioni di melma, il gioco dello Scarabeo è la versione più diffusa in Italia del “cugino americano” Scrabble, da cui tuttavia non si discosta particolarmente.
Si può giocare da 2 a 4 giocatori, ma siccome le autrici hanno diritto all’onnipotenza, i nostri intrepidi eroi oggi giocheranno a squadre (valle a capire).
La particolare scacchiera utilizzata nel gioco dello Scarabeo, è composta da un quadrato avente per lato 17 caselle. Alcune di queste caselle sono “bimbe speciali” 
(come Agnes Fey cit. ParoleNelCuore02) e permettono di raddoppiare o addirittura triplicare determinati punteggi.
Fanno inoltre parte del gioco 130 tessere rappresentanti le diverse lettere dell'alfabeto, più le tessere jolly (di numero imprecisato a seconda di quante se ne fanno comparire da altre versioni del gioco).
Si comincia a giocare distribuendo ad ogni giocatore 8 lettere pescate a caso da un sacchetto.
Il primo giocatore dovrà poi riuscire a comporre UNA PAROLA DI SENSO COMPIUTO utilizzando le proprie lettere e disponendole sulla scacchiera (o plancia, secondo quanto dice Amazon). Alla fine del turno, il giocatore pesca dal sacchetto un numero di lettere pari a quelle appena utilizzate, in modo da averne sempre 8. Il turno passa poi al giocatore successivo che deve a sua volta comporre UNA PAROLA DI SENSO COMPIUTO, costretto però ad intersecare la propria con almeno una delle lettere già presenti sulla scacchiera.
E qui, signori e signore, dato che il concetto di “PAROLE DI SENSO COMPIUTO” è difficile da definire, dizionario alla mano e possessione dello spirito dittatoriale dei grandi capi di Stato delle dinastie quelle belle cattive, ecco che: «E SE IO DICO CHE QUELLA PAROLA ESISTE, ALLORA ESISTE. PUNTO.».”

 
Agnes fa un’imitazione della *modalità Caronte* di Acida e, ovviamente, le esce da dio. Poi prosegue con voce solenne (ma non più sotto possessione).
 
Il gioco prosegue così fino a che, una volta esaurite tutte le lettere nel sacchetto, almeno uno dei giocatori non ha terminato le proprie.
Scopo del gioco è quello di ottenere il maggior punteggio possibile, il quale è dato dai punteggi delle singole lettere (che sono quelli piccoli sulle tesserine, non quelli giganti a fianco della scacchiera, quindi no: la A non vale 12!).
E ricordate: sono ammesse tutte le parole della lingua italiana di uso corrente e di almeno 2 lettere (comprese le accentate) e alcune parole straniere, limitatamente a quelle formate da un solo vocabolo.
NON sono ammesse le voci arcaiche, letterarie (quindi il trasumanare di Dante lasciatelo a lui, grazie), poetiche o dialettali; i diminutivi, i pinguini,

 
I ragazzi alzano un sopracciglio, ma Agnes non si scompone e prosegue:
 
gli accrescitivi, i peggiorativi, i vezzeggiativi e i termosifoni, salvo quelli elementari.
BUON DIVERTIMENTO!!
 
Terminato di leggere il riassuntazzo, Agnes riarrotola la pergamena e si volta verso la fidanzata. ParoleNelCuore la sta guardando con occhi scintillanti. Si china e le lascia un bacio sulla guancia.
«Sei stata fantastica.» le sussurra in un orecchio.
Le 2 si perdono nel loro mondo e i ragazzi ne approfittano per darsi un contegno.
«Ehm...» interviene Niall una volta tornato coi piedi per terra «quindi giochiamo a Scarabeo?».
Le autrici si staccano dal bacio che si stavano scambiando 
(Cosa?! Provate voi a stare per 3 mesi a 600km di distanza e a non saltarvi addosso quando vi rivedete!).
«Oh, giusto: ci siete anche voi...» commenta Agnes, acida, guardandoli come se fossero il capello che si è incastrato tra le maglie del maglione e che proprio non riesci a togliere.
«Amo’!» la richiama ParoleNelCuore con una nota di rimprovero nella voce, ma sotto sotto sorride «Sì, ragazzi,» aggiunge poi «oggi...SCARABEO!!!!».
Colombe, fuochi d’artificio e jingle della 
20thCenturyFox.
Tutti attendono in silenzio che la sigla termini -di nuovo-.

«Ok, ma voi...cosa ci fate qui?» chiede Liam quando anche l’ultima colomba si è volatilizzata -letteralmente-.
Le 2 autrici si fissano, poi ParoleNelCuore si smaterializza e rispunta accanto al tavolo. Con gesti studiati, inizia a preparare il gioco. Agnes, invece, si accomoda sul divano e si mette ad accarezzare il tessuto con fare non curante.
«Vedete...» comincia rispondendo a Liam «oggi, purtroppo, è l’ultima puntata.».
I ragazzi si fanno tutti tristi a quella notizia. ParoleNelCuore percepisce l’aura nera e si attiva per rimediare.
Mette sul tavolo il sacchettino con le lettere, poi si fionda verso i suoi 5 idioti preferiti e li abbraccia a uno a uno: passa le dita tra i capelli di Harry, lascia un bacio sulla guancia a Niall e Zayn, si fa stritolare da Liam e poi si ferma davanti a Louis.
Il liscio è serissimo.
«Ehi, Lou,» gli sussurra l’autrice «cosa c’è?».
Il ragazzo prende fiato, poi...la possessione: «LA TORTURA Ѐ FINITA!» ParoleNelCuore fa un salto indietro a quello scatto «FINALMENTE CI LIBEREMO DI VOI!!».
Harry sta per prenderlo per un orecchio, ma Agnes lo anticipa e appare davanti al marito molesto in un lampo. Louis si spegne, terrorizzato.
«Pensi davvero che basti così poco, Tommo?» sibila la ragazza ad un centimetro dal suo viso (Harry e ParoleNelCuore si trovano a sorridere divertiti perché i rispettivi compagni sono alti uguali, ma cercano di non farsi notare) «Ti perseguiteremo in altri modi, fidati.» proferisce Agnes.
La fidanzata la prende per un polso e la allontana dal povero Louis che sta ancora tremando di paura.
«Bene!» annuncia ParoleNelCuore «Venite qui che cominciamo!».
I ragazzi si avvicinano al tavolo, con Harry che sta trascinando un Louis sotto shock quasi di peso.
«Giochiamo a coppie.» annuncia l’autrice «Primo, perché voglio fangirlare su di voi; secondo, perché se no siamo in troppi e si rischia di finire domani mattina.».

 
[Nota per il lettore] Acida98 ricorda che dovrebbe esserci una regola secondo cui i giocatori non posso essere più di 4, ma dettagli: POTERE ALLE AUTRICI !!!  
 
Liam e Zayn si siedono su 2 sedie vicine, Harry fa lo stesso trascinandosi dietro il marito.
Niall si guarda intorno spaesato.
«Ehm...ragazze...» dice titubante «non vorrei dirvelo, ma...siamo dispari.».
Agnes alza gli occhi dal foglio delle regole.
 
[Nota per il lettore] La nostra amatissima autrice/sceneggiatrice ha giocato una sola volta a Scarabeo in vita sua, ma non preoccupatevi: se la caverà alla grande.
Ovviamente ParoleNelCuore non ha deciso di giocare a coppie anche per aiutare la fidanzata, no di certo (notare il -non così velato- sarcasmo di fondo).
 
«Io avevo suggerito di farti giocare in coppia con una Mooncake,» dice Agnes «ma lei è una guastafeste.» borbotta additando la fidanzata che si sta dimenando sulla sedia accanto a lei.
«Ovvio che non può giocare con una Mooncake!» esclama ParoleNelCuore accavallando le gambe, ma poi sbuffa quando capisce che anche quella posizione è scomoda «Tu giocherai con- accidenti alle sedie: dovrebbero eliminarle dalla faccia della Terra!».
I 5 ragazzi la guardano confusi. Agnes, invece, alza gli occhi al cielo e sorride, conoscendola.
Harry è già pronto a chiederle se vuole qualcos’altro su cui sedersi, quando ParoleNelCuore si alza, schiocca le dita e, al posto della sedia, fa comparire una poltrona morbida e comoda, con le gambe sufficientemente alte per arrivare al tavolo.
Sotto gli occhi sconvolti dei 1D e quelli divertiti della fidanzata, si siede sulla nuova seduta, poi si rialza borbottando frasi senza senso. Alla fine schiocca di nuovo le dita e Agnes appare proprio al centro della poltrona. ParoleNelCuore si side sulla gambe della fidanzata e sorride in pace col mondo.
«Comoda?» chiede Agnes divertita.
«Molto.» conferma la ragazza lasciandole un bacio sulla guancia.
Niall è indeciso se prendere la cinepresa e aggiungere una nuova sezione alle sue ships, ma poi si ricorda di una cosa e scuote la testa per scacciare i pensieri molesti da fanboy.
«Ragazze!» le richiama «Io con chi gioco?» chiede di nuovo.
ParoleNelCuore lo guarda confusa, poi realizza di essersi interrotta a metà discorso.
«Giusto, scusa.».
Fa comparire un tubo di Pringles, toglie il coperchio di plastica, poi, con calma studiata, strappa la carta. Dal pacchetto esce un suono pof! che si propaga nell’aria.
Per qualche attimo una calma piatta avvolge la stanza. I ragazzi si guardano intorno come se si aspettassero chissà che. ParoleNelCuore sorride ed estrae una patatina dal tubo, la lancia in aria -'fanculo alla leggi di gravità che renderebbero la cosa meno figa di quello che deve essere- e delle fiamme nere la avvolgono.
In un istante la patatina svanisce.
Il criceto di Louis -per qualche strana congiunzione astrale- connette 2 sinapsi e lui esclama: «Non di nuovo! No!».
Ma ormai è troppo tardi.
Una fiammata nera invade il salone e dalle lingue di fuoco esce una ragazza con occhiali e ciocche viola.
«Ciao, ragazzi.» li saluta Acida98 «Vi sono mancata?».
Un sorriso infernale le taglia il viso e gli occhiali mandano luccichii pericolosi.
«Nì,» annuncia ParoleNelCuore «ecco il tuo compagno di squadra.».
L’inviata del Bassissimo sorride al biondo che ricambia ed entrambi si accomodano sulle 2 sedie rimaste.
«CIAO AMICAAA!!» la saluta esaltata Agnes, mentre Acida e ParoleNelCuore si scambiano un 5.
«Bel lavoro col riassuntazzo, Agnes.» commenta l’inviata del Bassissimo facendo l’occhiolino all’autrice.
 
...5 minuti, un po’ di confusione e qualche lamentela dopo...
 
Le letterine sono state distribuite a tutte le squadre e sono pronti ad iniziare.
«Prima i più piccoli.» annuncia Agnes.
Louis emette un gemito rassegnato e sta già per fare la sua mossa, ma Acida98 lo ferma.
«Intendeva me, Lou.» sibila l’inviata del Bassissimo, fulminandolo «Perché sono la più piccola...d’età.» specifica.
 
[Nota per il lettore] Esattamente come per il nostro Louis, l’altezza è un punto dolente per la nostra Acida. Noi vi abbiamo avvisat*: evitate di fare commenti a riguardo.
 
Niall muove un paio di letterine sul leggio e fa un cenno alla sua compagna di squadra. Acida annuisce, prende le tesserine e le posiziona al centro della plancia di gioco
(è Amazon che la chiama così, mica noi! cit. le autrici).
«Ok, fate paura.» commenta Zayn quando legge la parola.
ParoleNelCuore conta i punti.
C = 1
A = 1
P = 3
 I = 1
T = 2
A = 1
N = 2
 I = 1
«11 punti, ragazzi.» annuncia l’autrice segnando il numero sul blocchetto, sotto la colonna “Caps”, mentre i 2 si scambiano un 5.
«Parola azzeccatissima, comunque.» ridacchia Liam che si prepara a fare la sua mossa.
Rimescola un paio di lettere e Zayn le posiziona: C-A-...-I.
Lo spazio vuoto è occupato dalla “N” di Niall e Acida, così che la parola risulti essere: C-A-N-I.
6 punti, segna ParoleNelCuore sotto la colonna “Ziam”.
Harry dà una gomitata al marito che fino a quel momento ha pensato ai fatti suoi
(no, tranquilli, non sta pensando alla crema al mascarpone e ai programmi che ha per la serata...come vi è venuta un’idea simile?).
«Suggerimenti?» gli chiede il riccio.
Louis scruta le letterine sul suo leggio, poi gli si accende la lampadina: A-...-E, con al centro la “P” di “CAPITANI”.
Harry guarda tristemente la valanga di parole che avrebbero potuto formare e lancia un gemito esasperato quando gli occhi gli si posano sullo scarabeo (il jolly), abbandonato in un angolino del leggio.
«5 punti.» decreta ParoleNelCuore segandoli sotto la colonna “Larry”.
«Scusa?!?!» Louis salta in piedi «A casa mia 12 + 4 + 12 fa 28!» esclama, poi...la possessione «DA DOVE L’HAI TIRATO FUORI QUEL CA**O DI 5?!?!?!?».
Agnes gli lancia un’occhiata gelida da sopra gli occhiali.
«Primo,» sibila «non usi quel tono con la mia ragazza e secondo...» schiocca le dita e Louis si ritrova incollato alla sedia «siediti che se butti all’aria tutto giuro che bestemmio!».
 
[Nota per il lettore] Tranquilli, non ci saranno offese a divinità di nessun genere (tranne forse a quelle del Pastafarianesimo, perché dai: chi non vorrebbe insultare un piatto di spaghetti al sugo?).
 
Louis cerca di dimenarsi sulla sedia, ma è incollato per bene. ParoleNelCuore lo adocchia, un po’ triste.
«Non pensi di aver esagerato?» chiede titubante ad Agnes parlandole da sopra una spalla.
«No.» risponde perentoria la fidanzata.
La minore adocchia la povera vittima ancora un attimo, poi prende la sua decisione: schiocca le dita e trasforma le sedie di Harry e Louis in un divano da tavolo
(tipo la poltrona che ha creato per lei ed Agnes, per intenderci), così il povero nano è ancora incollato, ma almeno può strusciarsi su Harry.
«Sempre detto che sei troppo buona.» borbotta Acida mentre sgranocchia Pringles -fatte comparire dal suo luogo mistico e magico- e ne offre un tubo a Niall
(sì, esatto: non una sola, UN INTERO TUBO!).
Agnes fissa per un attimo l’inviata del Bassissimo, poi decide che non è il caso di farsi domande e torna a concentrarsi sulla sua vittima.
«Louis, se avessi partecipato al gioco negli ultimi 10 minuti, sapresti che i numeri grossi che vedi sulla plancia -non quella di Star Trek- accanto alle letterine,» glieli indica «corrispondo a quante tesserine di quella lettera ci sono nel sacchetto, non a quanto vale la lettera!».
«L’ho anche scritto sulla pergamena.» mormora Acida98 altamente contrariata.
«Oh...» emette il liscio «quindi abbiamo fatto...5?».
«Già...» esala Harry schiantando la fronte contro il bordo del tavolo. Ripetutamente.
«Haz, il tuo criceto ci serve:» lo richiama ParoleNelCuore mentre sta già studiando il suo leggio «evita di renderlo ubriaco, grazie.» indica 2 letterine e si sposta leggermente per far leggere ad Agnes «Basta già quello di tuo marito per quello.».
Harry smette di auto-lesionarsi e l’intero tavolo ignora l’ehi di protesta del maggiore. Agnes scrolla le spalle quando adocchia il leggio, dando via libera alla fidanzata, e appoggiando il mento sulla sua spalla per ammirarla in azione.
ParoleNelCuore sorride, agguerrita, e posiziona le letterine sul tabellone: O-...-C-A-S-I-O-N-E.
La prima “C” della parola s’intreccia con la prima lettera di “CAPITANI”.
«Scherzi, vero?» esclama Niall, sconvolto «Come facevate ad avere tutte queste lettere abbinabili?».
Acida lancia qualche scintilla oscura, ma non commenta.
Zayn picchietta sulla spalla del compagno.
«Amore,» gli sussurra «è carino dire a 2 ragazze che hanno “più culo che anima”?» chiede dubbioso.
«Forse è meglio evitare.» gli mormora in risposta il castano.
Zayn annuisce comprensivo, mentre ParoleNelCuore ha finito di contare il punteggio.
«10 punti.» annuncia l’autrice «Raddoppiati perché la I è sulla casella 2p (2 volte la parola).».
Al settimo cielo, segna un bellissimo “20” sotto la colonna “AnC” (AgnesNelCuore). Agnes lascia un bacio sul collo alla sua ragazza e lei si scioglie.
 
...15 turni dopo...
 
Le 2 stanno vincendo alla grande e Acida98 ha iniziato ad innervosirsi.
«Nì,» sussurra al ragazzo accanto a lei, mentre Liam e Zayn fanno la loro mossa «quanta voglia di vincere hai?».
Il biondo scrolla le spalle e le ruba una patatina.
«Sinceramente voglio solo godermi le mie ships all’opera.» rivela.
«Same.» conferma Acida «Suggerisco di dare un po’ di brio a questo gioco.».
Niall le sorride complice e le dà il via libera.
L’inviata del Bassissimo, un attimo prima che Louis faccia un’altra delle sue giocate memorabili -sì, come no-, schiocca le dita e la plancia di gioco si trasforma.
 
[Nota per il lettore] Per quando le autrici avrebbero apprezzato la comparsa del Capitano Kirk e Spock che ci danno dentro sulla plancia dell’Enterprise, Acida98 è divergente e non può essere controllata, quindi...
 
In uno sfrigolio di fiamme nere, le caselle della scacchiera si riempiono di scritte e segni strani. Harry legge un paio di descrizioni e alza un sopracciglio.
«Sul serio?» chiede «“Bacia il partner mentre gli passi le mani tra i capelli”?» poi ne nota un’altra e inorridisce «“Racconta la vostra prima volta”? Scherziamo?!».
«Si prega di essere generosi nei dettagli per richieste del genere.» precisa Niall.
Liam sbianca quando adocchia la casellina con scritto “Imbocca il tuo partner con un cucchiaino”. Zayn lo nota e gli prende una mano, poi scruta uno dei segni strani.
«E questi cosa vorrebbero dire, scusa?» chiede indicandoli.
«Cibo.» risponde semplicemente Acida «Bacon, patatine fritte, alette di pollo, ... questa quarantena mi ha mandato in astinenza da schifezze che ti bruciano il fegato.».
Louis è sconvolto.
«Avete intenzione di dire qualcosa?» rinfaccia alle autrici.
ParoleNelCuore è tranquillamente appoggiata al petto di Agnes e nega con la testa.
«No, grazie: ci tengo alla vita.» ribatte con un sorriso compiaciuto.
«Mai e ripeto mai» aggiunge Agnes «impedire ad Acida di attuare un piano da fangirl: potrebbe costarti la vita o peggio...» - «...potresti essere espulso.» conclude ParoleNelCuore con fare teatrale.
L’intero tavolo la fissa confuso, mentre Acida la guarda a metà tra l’orgoglioso e il disperato.
«Seriamente? Citi Harry Potter in un momento così?».
«Ѐ sempre il momento per citare Harry Potter.» commenta l’autrice con fare sicuro «Haz, tocca a voi.».
Il riccio muove la mano sulla plancia come se fosse su un campo minato nel tentativo di evitare caselle troppo spinte, finché alla fine ne identifica una e posiziona la parola intrecciandola con quella che hanno messo Liam e Zayn un paio di turni prima.
“Dì qualcosa di carino al tuo partner”, questo può farlo. Sta per aprire bocca, quando nota un luccichio pericoloso negli occhi di Acida.
«Noioso.» mormora la ragazza prima di schioccare le dita e modificare la casella in “Pomiciate come 2 animali”.
«CHE COSA?!?!» esclama Harry inorridito, mentre Louis esulta.
ParoleNelCuore passa di nascosto 5€ ad Acida per l’idea geniale e Niall è già pronto con la telecamera. Liam e Zayn sono indecisi se ridere delle sf**a dei 2 o se tremare per l’eventualità che possa accadere a loro nei prossimi turni. Optano per la prima.
«Devo proprio?» chiede Harry titubante «Non è che sia un problema baciare Louis, ma...come animali? Davvero?!».
«Non è che di solito siate molto casti...» commenta Zayn sostenuto da Liam e Niall.
Il riccio sospira e si volta verso il marito che lo sta già fissando con la faccia da...maniaco.
«D’accordo, ma niente mani in posti strani.» lo ammonisce.
Louis annuisce frenetico e si butta sulle sue labbra. Harry non resiste e ricambia il bacio.
In 3 nano secondi gli spettatori hanno tirato fuori gli striscioni “Larry is real” glitterati, mentre le autrici sventolano pon-pon e mostrano fiere le loro magliette con le scritte “Oops” e “Hi”.
Acida manda un segnale allo stereo e quello fa partire No control. Niall punta la cinepresa sulla sua ship all’opera, mentre muove il drone attorno alla stanza per riprese aeree di prima qualità.
Louis passa la mani tra i capelli di Harry, il riccio gli morde le labbra e gli affonda la lingua in gola a ritmo con la canzone. Durano poco più di 3 minuti, poi si staccano a corto di fiato quando la melodia sfuma in sottofondo e Acida spegne lo stereo.
Louis e Harry si fissano per qualche istante, respirando pesantemente e perdendosi negli occhi di uno e dell’altro.
«Uou...» commenta il minore.
«Già, uou...» geme Louis, poi si volta verso gli altri «non potete andarvene e lasciarci continuare?» chiede speranzoso.
«No.» commenta acida...Acida «Ragazze, tocca a voi.».
ParoleNelCuore batte le mani esaltata. Fissa le letterine che hanno e sceglie un paio di parole relativamente lunghe.
«Che ne dici?» chiede alla fidanzata. Agnes guarda il leggio e poi la scacchiera. Alla fine scuote la testa.
«Ci pensi io.» annuncia.
Tiene la fidanzata per la vita
(sì, è ancora sulle sue gambe e no, non ha ancora gli arti inferiori in cancrena) e si sporge in avanti. Con la mano libera prende la lettera Q, si allunga sulla plancia e la posiziona accanto alla G di L-U-N-G-O.
«Q-G?» chiede confuso Louis «Ma non è una parola...».
«Quartier Generale.» spiega Agnes sventolando il regolamento «Ѐ una delle sigle accettate.».
ParoleNelCuore sta contando i punti.
«Amore...18 punti: fantastico!» poi fa una smorfia «Se Acida non avesse cambiato il tabellone ne avremmo aviti il triplo.» commenta ricordando che prima c’era la casella 3p (3 volte la parola) in quel punto.
«Non ringraziarmi.» ribatte l’inviata del Bassissimo con un sorriso compiaciuto.
L’autrice la guarda confusa. Acida sposta leggermente la Q che hanno posizionato e a ParoleNelCuore scintillano gli occhi quando legge la scritta sottostante.
Dedica una canzone al tuo partner”.
Non ci pensa 2 volte: con un gesto fa partire lo stereo e abbraccia Agnes (un po’ per l’imbarazzo del momento, un po’ perché fa davvero schifo a cantare a non ha intenzione di farlo se non a volume da biblioteca).
Le note di I get to love you di Ruelle (link alternativo - AAA spoiler per chi segue la serie di Shadowhunters) si diffondono nell’aria. La maggiore la bacia e a fine ritornello schiocca le dita e la canzone cambia. Break in degli Halestorm esce dalle casse disseminate in tutta casa.
Acida riprende e i 5 ragazzi guardano con occhi scintillanti.
ParoleNelCuore si stacca dal bacio e affonda il viso nel collo di Agnes. La ragazza capisce che ha raggiunto il limite di imbarazzo e spegne la canzone ridacchiando e accarezzandole la schiena. Fa una cenno ad Acida e lei spegne la telecamere attivandosi per fare la sua mossa.
 
...3 turni dopo...
 
Le lettere nel sacchettino sono finite e Liam e Zayn sono stati -non si sa ancora come o perché- risparmiati da azioni romanticamente imbarazzanti, limitandosi semplicemente a dichiarazioni sdolcinate e rivelazioni tendenti al poco casto.
 
[Nota per il lettore] Ovviamente santo Liam da Wolverhampton, protettore di momenti intimi e privati, si assicura di rivelare al capitano della ship solo lo stretto indispensabile (...e i tuoi malanni puoi dimentic-. Ah no, scusate, possessione Disney momentanea. cit. ParoleNelCuore02) per placarlo.
 
Acida e Niall si sono strafogati di schifezze da far esplodere le coronarie. Louis è ancora incollato al divano -e forse ancora eccitato dal bacio di prima- con un Harry al quanto rassegnato alla loro imminente sconfitta. Le 2 autrici sguazzano sulle vette del potere con ormai più punti di tutti gli altri messi insieme.
Per un qualche scherzo del destino, tocca a Harry e Louis.
Il liscio sbianca quando adocchia il leggio. Hanno ancora una mezza dozzina di lettere, ma solo 4 sono utilizzabili per creare una parola di senso compiuto (anche perché la Q e l’H senza U o G/C sono piuttosto inutili) e purtroppo...la parola è proprio quella.
«Ti prego,» Louis si spalma sul marito e lo implora «dev’esserci un’altra soluzione.» gli vengono gli occhi lucidi «Non lei!».
 
[Inciso per il lettore] Casa Tomlinson. Doncaster.
«Passivella ingrata.» sibila Gemma alzando gli occhi dal dito su cui ha appena fino di passarsi lo smalto. Nero come la sua anima, ovviamente.
Lottie decide saggiamente di non commentare, continuando ad impastare la frolla per fare i biscotti per le gemelle e i 2 piccoli di casa.
La giovane Styles fissa intensamente lo smalto -che finisce con l’asciugarsi in 3 secondi per il terrore di quella donna dai poteri indescrivibili- e prende il cellulare. Scorre rapidamente i contatti fermandosi su quello di suo fratello, finché l’universo non le manda un messaggio e lei sogghigna fiera per l’idea geniale che le è appena venuta.
Digita un paio di lettere e poi fa partire la chiamata.
Lottie emette un gemito esasperato e si affretta a finire la frolla: quella chiamata non porterà a nulla di buono, ne è consapevole.
 
A Casa Tomlinson-Styles, parte la versione Nightcore di My songs know what I did in the dark dei Fall Out Boy.
Acida sorride diabolica quando vede il mittente della chiamata. Fissa Louis negli occhi con fare sadico e risponde.
«Ciao, Gems!» esclama.
Panico che dilaga sulla faccia di Louis.
«Sì...Hai ragione...» prosegue Acida98 al telefono «...ho un’idea migliore.» dice poi, con quel sorriso che spiega perfettamente perché perfino il Bassissimo la tema.
Chiude la chiamata e schiocca le dita.
In un vortice di fiamme nere compaiono Gemma e Charlotte.
«Tu.» sibila la castana puntando il dito smaltato di nero contro il cognato «Metti quella ca**o di parola sul tabellone!».
Lottie alza gli occhi al cielo mentre cerca di togliersi gli ultimi rimasugli di impasto da sotto le unghie.
Acida si stravacca sulla sedia e si limita ad ammirare la scena.
«Gems...» tenta di placarla Harry - «Zitto, fratellino.» lo interrompe la donna tornando a concentrarsi sul liscio.
Percorre a grandi passi la stanza e...si schianta contro un muro di gomma invisibile.
«Ma che?!» domanda confusa tastando la superficie che le impedisce di raggiungere il cognato.
ParoleNelCuore si alza dalla sua comoda seduta e compare tra la castana e il liscio
(Agnes potrebbe aver tirato un sospiro di sollievo e ringraziato Odino per essere riuscita a far tornare a circolare il sangue nei suoi arti inferiori, ma non ci è dato saperlo).
«Gemma...» comincia come se dovesse calmare un animale inferocito
(effettivamente la situazione è più o meno quella) «...so che Louis è irritante, una piaga e un bambino lamentoso ¾ del tempo.».
L’interessato fa per protestare, ma Harry è veloce e gli tappa la bocca con una mano.
«Ma se lo uccidi in questo istante,» prosegue l’autrice «distruggerai i sogni di migliaia di persone e la felicità del tuo fratellino.».
Harry annuisce con gli occhioni lucidi.
Gemma si placa, sospira e si volta verso Acida.
«Dove l’hai pescata questa?» chiede additando l’autrice alle sue spalle.
L’invita del Bassissimo sospira sconsolata.
«Mi ha plagiata con una collana e poi ha fatto come tutte le cose fastidiose:» sbuffa «si è attaccata peggio di una gomma tra i capelli.».
ParoleNelCuore ridacchia orgogliosa.
«Modestamente.».
«D’accordo: basta così.» decreta Liam alzandosi e recuperando il blocchetto coi punto. Fa un rapido calcolo e poi dice: «Anche sommando tutte le lettere rimaste in gioco nessuno di noi riuscirebbe a battere Agnes e ParoleNelCuore, quindi direi che possiamo chiuderla qui.».
«MERENDA!?» esclama Niall.
Lottie ha un mancamento.
«I biscotti.» emette con un gemito.
Gemma la prende al volo in 4 passi.
«Ok, ricevuto: ce ne andiamo prima che il forno esploda e ci arrestino perché non possiamo più stare in casa.».
Harry fa una commento sottovoce che assomiglia a “i Tomlinson e le cucine non dovrebbero mai entrare in contatto”, ma lo scoppiettio delle fiamme nere copre la frase. Le 2 ragazze svaniscono tra le lingue di fuoco con Gemma che fa appena in tempo a mandare un bacio ad Harry e lanciare messaggi subliminali a Louis alla “ti tengo d’occhio, passivella.”.
Una bolla di silenzio avvolge la stanza, poi esplode un urlo.
«MERENDA!» ripete il biondo esaltato.
«Non ancora.» lo placa la minore delle autrici «Prima dobbiamo fare un cosa importantissima.».
I 5 ragazzi si voltano a guardarla confusi, poi cercano risposte da Acida98 che però scrolla le spalle, confusa quanto loro. Agnes, al contrario, sembra aver intuito qualcosa perché sciocca le dita e il gioco si sistema da solo nella scatola, per poi richiudersi e svanire.
«Vai, amore.» dice dando il segnale a ParoleNelCuore.
La ragazza emette scintille per l’emozione. Zampetta fino al divano e prende per mano Harry facendolo alzare. Il riccio la segue senza capire, fissando stranito il mobilio del suo soggiorno che svanisce o cambia mentre percorrono la stanza.
Alla fine, ParoleNelCuore lo fa sedere sulla poltrona del narratore e Harry guarda ammirato i fiori e i brillantini che hanno invaso l’intera stanza e...quelli sono uccellini? Ѐ sicuro di intravedere degli scoiattoli che sbirciano dalla finestra, ma non vuole indagare.
Ad un gesto della mano dell’autrice, la tenuta da casa di Harry si trasforma: pantaloni blu oceano bordati d’argento, camicia di raso di un bianco candito e sciarpa di seta verde smeraldo.
Agnes fa apparire dei fiori tra i ricci che risplendono di colori variopinti. Acida, che ormai ha capito in cosa è andata a cacciarsi, fa emergere la fangirl sfegatata che c’è in lei e fa partire la musica: un mashup perfetto di canzoni targate DisneyPrincess©.
ParoleNelCuore si mette in piedi su una sedia, mentre i ragazzi si dispongono ai lati di Harry, come da istruzioni. Agnes si piazza accanto alla fidanzata col terrore che cada. Acida prende possesso del puff di Louis -giusto perché può-.
L’autrice srotola il proclama e tossicchia leggermente.
 
Harold Edward Styles,” annuncia ParoleNelCuore con fare solenne “nel corso degli anni hai pienamente dimostrato generosità, gentilezza e altruismo. Codeste qualità vanno a sommarsi ai requisiti richiesti dal regolamento Disney, di seguito elencati:
capelli magici,” le ciocche di Harry mandano guizzi luminosi “mani magiche,” una ciotola di crema al mascarpone compare tra le mani di Niall che è più che contento di affondarci il cucchiaio. Louis sta per protestare, ma Agnes lo incolla al pavimento e gli tappa la bocca.
“...gli animali ti parlano,-” qui l’autrice s’interrompe un istante.
 
«Su questo punto eravamo indecisi se considerare il fatto che capisci il criceto di Louis o l’abilità che hai con Clifford.» scrolla le spalle «Abbiamo optato per Clifford.».
Il cane compare e si mette a scodinzolare accanto alla poltrona.
«Comunque, dicevo...» prosegue ParoleNelCuore mentre Harry accarezza il cucciolone.
 
ti hanno avvelenato o fatto incantesimo, rapito o fatto schiavo-” si blocca.
 
«Aspetta: cosa?!» esclama fissando stranita il proclama e poi Harry.
Alla fine fa uno sbuffo.
«Facciamo che per queste categorie teniamo buono il fatto che ti sei sposato Louis.» decreta e riprende a leggere.
 
Pensano tutti che non hai più problemi perché un uomo pos-” adocchia Louis un istante “che un uomo” si corregge “è entrato nella tua vita.”.
 
Schiocca le dita e Louis appare in ginocchio di fronte alla poltrona con addosso un completo blu oltremare e un filo d’oro tra i capelli. Su semi-costrizione dell’autrice, l’uomo fa il baciamano al marito che arrossisce come un peperone.
 
Visti tutti i precedenti e la tua apparizione nel mondo Disney,” si asciuga una lacrima mentre la canzone in sottofondo ha un leggero crescendo “io ti dichiaro, Harry, Principessa Disney a tutti gli effetti: sarà tuo onore e onere difendere questo titolo in ogni giorno della tua vita. Da oggi in poi canterai, sfornerai dolci, farai pliè senza cader, ah no questo non è della Disney, scusate-”.
 
ParoleNelCuore s’interrompe di nuovo.
«Ma chi cavolo l’ha scritta questa pergamena?» chiede guardandosi in giro.
Agnes indica Acida98. L’inviata del Bassissimo alza le spalle.
«Per quanto ne so potrei averlo fatto, ma ho la memoria a breve termine di un candelabro, quindi...».
ParoleNelCuore la fissa per un istante, poi getta via la pergamena che svanisce.
«Lasciamo stare. Harry» dice poi, euforica, guardando il riccio «da oggi sei ufficialmente una
Principessa Disney
!!».
Parte l’intro della Disney e dagli angoli della stanza dei cannoni sparano coriandoli. Gli uccellini cinguettano e cori di fiori partono a caso dai vasi sul davanzale
(potrebbero essere i reduci dell’ecatombe di caramelle gommose che Louis ha celebrato ieri sera).
Una torta a 3 piani invade il centro del tavolo dove hanno giocato, degli scoiattolini la decorano con la scritta
Welcome to the new beautiful Princess!”
e tante note musicali tutt’intorno. Tutti i presenti, come d’incanto, si ritrovano vestiti con abiti da favola.
 
[Nota per il lettore] Sì, ovviamente tranne Acida98 che mantiene ostinatamente i suoi jeans e la felpa. Si volatilizza in una fiammata nera con un teatrale “Disgustoso” come eco.
 
Harry potrebbe essere sull’orlo delle lacrime.
Mentre Louis lo tiene ancora per mano, ParoleNelCuore si avvicina al riccio -nel suo svolazzante abito rosso e oro- e gli prende l’altra facendolo alzare.
Marito e autrice lo conducono verso la torta dove Agnes lo aspetta.
«A te l’onore.» dice passandogli il coltello da dolce che ha trafugato dal cassetto della cucina.
L’autrice si fa da parte, tentando di mantenere un certo contegno e cercando di non inciampare sullo strascico del suo abito verde e blu a sirena
(ParoleNelCuore assicura che i riferimenti alla Larry sono puramente casuali: sono i colori preferiti di Agnes da prima di essere iniziata a...questa pratica satanista.).
Harry ha le mani che tremano per l’emozione. Con attenzione affonda il coltello e...
«Ommioddio!» urla non riuscendo più a trattenere le lacrime «È una torta con tutti i frutti delle mie canzoni!» esclama quando vede gli strati con anguria, kiwi, limone, fragola e ciliegia «Grazie, ragazze!».
La nuova Principessa Disney cerca di soffocare le autrici in un abbraccio.
«Okok» sussurra Agnes che quanto a ricevere affetto è quasi allo stesso livello di Acida98 (quasi) «Adesso mangiamo la torta prima che Niall» si gira e indica l’irlandese trattenuto a stento da Liam e Zayn «la assalti. Non ho lavorato tutta settimana per poi non riuscire nemmeno ad assaggiarla!».
 
qualche ora dopo
 
«Bene, ragazzi,» esclama Agnes alzandosi e tirando a sé la fidanzata «è giunto il momento per noi di levare le tende.».
Un’aria da funerale cala nella stanza. Gli sguardi si fanno tristi, ma un dolce sorriso si allarga sulla bocca delle autrici. ParoleNelCuore sta per dire qualcosa quando il grido acuto di Louis interrompe il silenzio.
«SÌÌÌÌÌÌÌ! FINALMENTE CE LE LEVIAMO DALLE PALLE!!».
Lo sguardo dell’autrice più giovane si riempie di lacrime. Poi scoppia a piangere. Con un colpo da maestra Agnes si materializza di fianco al nano e lo guarda dall’alto in basso (indossa i tacchi).
«Cerca di tenerlo bene a mente, nano: tu non ti libererai mai di noi. Di me, soprattutto: ho già in mente giusto un paio di idee…» sibila.
Il liscio la guarda nel panico e la ragazza continua imperterrita: «Ora, da bravo cavaliere quale sei, vai a chiedere scusa alla mia fidanzata e dille che ti mancherà un sacco.».
Louis annuisce terrorizzato e si avvicina a ParoleNelCuore facendo quello che gli è stato ordinato, lasciandole anche un fazzoletto di stoffa -che, a quando pare, è incluso in ogni costume da principe che si rispetti- per asciugarle le lacrime. A quel punto, le 2 autrici salutano ancora una volta i ragazzi e si prendono per mano.
«Arrivederci, ci vediamo presto!». Mentre la più giovane pronuncia le fatidiche parole, le 2 arretrano uscendo in giardino.
Agnes schiocca le dita, si sente un tuono e poi il fumo glitterato invade lo spazio erboso. Quando finalmente la nebbia brillantinosa si dirada, al posto delle 2 ragazze sono comparsi 3 libri uguali.
I 1D restano per un po’ a fissare gli oggetti per paura che sbuchi ancora qualcuno di non invitato -e potenzialmente letale- , poi finalmente Liam prende coraggio e si avvicina.
«Awww, che carine!» emette esaltato «Ci hanno lasciato una copia delle nostre avventure!» esclama mostrando agli altri i libri con inciso sulla copertina la scritta “
One Decameron”.
Distribuisce le copie e recupera Zayn che ha già in mano il suo contenitore con parte della torta avanzata. Niall fa lo stesso lasciando solo 2 misere fettine per i proprietari di casa e, in silenzio, segue gli altri 2.
«U
n po’ mi mancheranno.» sussurra Harry asciugandosi una lacrimuccia.
Si perde un momento nei ricordi, poi scuote la testa e inizia a recuperare il dolce rimasto riponendolo in frigorifero. Sogghigna quando vede la ciotola che ha preparato in più quella mattina e la estrae, ritornando in salotto dal marito.
Lo trova che sta cercando di mangiare il libro. I loro sguardi si incontrano: quello verde di Harry con un sopracciglio alzato, quello blu di Louis in fase “capra che deve far sparire i compiti”.
Poi quello del maggiore si sposta sulla ciotola. Deglutisce a vuoto.
«Visto che ti sei comportato abbastanza bene,» pronuncia il riccio con tono malizioso «direi che ti sei meritato un premio. Certo: hai fatto qualche capriccio e qualche marachella, ma...rispetto ai tuoi standard, hai fatto il bravo.».
Con poche falcate lo raggiunge e, senza difficoltà, se lo carica in spalla utilizzando una sola mano e insieme spariscono nella camera da letto.
In tutto questo, il liscio ha lasciato cadere il libro che si è aperto sull'ultima pagina dove ci sono i ringraziamenti delle autrici. 


 
 
"43 giorni.
25 capitoli. 
174 pagine di word e quasi 78.000 parole. 

E' stata un'impresa, ma alla fine l'abbiamo portata a termine. 
Skype non è saltato, ParoleNelCuore02 ha vinto la sua lotta giornaliera con l'html e Agnes Fey non ha tirato troppe bestemmie. 

Abbiamo riso con loro, li abbiamo presi in giro e bistrattati in ogni modo possibile, ma ciò non toglie che i One Direction siano un gruppo di cinque ragazzi fantastici che amano quello che fanno e che, 
a modo loro, stanno lasciando il loro segno in questa generazione. 

Detto questo, ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito fino a questo punto e tutti quelli che inciamperanno in questa storia in futuro. Speriamo di strapparvi una risata!

Una medaglia al valore ai pompieri di Princess Park per il loro senso del dovere e del sacrificio.

Un saluto, un grazie e la promessa di offrirle l'intero menù del McDonald appena usciremo di casa, va a...(*rullo di tamburi*) ovviamente... 
Acida98 

...92 minuti di applausi dopo...

Tanti saluti a tutti e...alla prossima avventura!!

Un bacio,
Agnes Fey & ParoleNelCuore02"



P.s. Le due autrici compaiono al centro del salotto di casa Tomlinson-Styles. I ragazzi si fiondano ad abbracciarle. Sì, anche Louis.

Agnes: «Perché quei musi lunghi?» *chiede quando sciolgono l'intreccio di braccia e corpi
(ancora una volta, non stiamo parlando di un'orgia)*

Niall: *tira su col naso* «Dopo stasera non vi rivedremo più...»

ParoleNelCuore: *sorride* «Sì e no: la One Decameron è finita, ma potrebbero comparire altre storie con voi e poi...» *pausa ad effetto*

One Direction: *in coro tipo i nani di Biancaneve* «E poi?» 

ParoleNelCuore: *sguardo malizioso* «E poi nelle prossime settimane potrebbero comparire degli spin-off...a luci rosse, per così dire.» *resta sul vago*


Niall: *occhi a cuoricino* «Scriverete delle Larry?» 

Agnes:
«Una Larry, una Ziam...e forse anche un'avventura su di te, Nì.» *precisa*

Louis: *stranamente interessato* «Quando?»

Tutti i presenti lo guardano straniti. Sopratutto Harry.

Louis: «Che c'è? Mi serve ispirazione!
» *annuisce sicuro*

Harry diventa bordeaux.


Liam: «Non voglio sapere.» *decide scuotendo la testa* 

ParoleNelCuore: «Io sì!
» *esclama esaltata* 
«Comunque gli spin-off usciranno a data da destinarsi.» 

Agnes: «Ci faremo desiderare.» *commenta compiaciuta* 

Louis e Niall mettono il broncio, gli altri tre tirano un momentaneo sospiro di sollievo. 

ParoleNelCuore:
«Bene! Adesso però direi di chiudere questa serata in bellezza.» 

ParoleNelCuore preme play sullo stereo e parte Midnight Memories a tutto volume. Tra luci stroboscopiche e palloncini colorati apparsi chissà da dove, i ragazzi si mettono ballare e cantare come dei deficienti. 

...3 canzoni e qualche bicchiere di estathè dopo...

Qualcuno spalanca la porta dell'appartamento ed entra brandendo una ciabatta manco fosse una clava. 

???: *sbraita* «PIANTATELA DI FARE CASINO CHE AL PIANO DI SOTTO SI SENTE TUTTO E LA GENTE STA CERCANDO DI DORMIRE!!!» *com'è entrata svanisce* 


I ragazzi sbiancano e il sipario cala per l'ultima volta sul OneDirectionFloor. 






A presto e fate i bravi! XOXOXOXO

https://www.youtube.com/watch?v=wtcmkE-LDjg
 

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