Nuovi inizi

di Mixi_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 4: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quarto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 7: *** Capitolo sesto ***
Capitolo 8: *** Capitolo Settimo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Ottavo ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nono ***
Capitolo 11: *** Capitolo Decimo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


prologo


-come stai?- le chiese avvicinandosi con fare sicuro.

Non erano riusciti a  parlarsi dopo la battaglia, tutti erano piombati su di loro per riempirli di domande su come fossero riusciti nell’impresa.

-sto bene!- rispose lei per poi aggiungere -ho solo... solo qualche graffio-  

Si sorrisero, era da tempo che non si parlavano, che non si guardavano. Avevano sentito l’uno la mancanza dell’altra, negarlo sarebbe stato da sciocchi. 

—ho preso un flûte di champagne in più, speravo avessi voglia di brindare con me- disse l’uomo in smoking osservando la donna. Era bella. Lo era sempre stata ma, quella sera lo era ancora di più. I lunghi capelli corvini erano stati raccolti in un alto chignon decorato da piccole pietre preziose, l’abito nero in seta, era aderente sul busto per poi cadere in una leggera e poco più ampia gonna che, arrivava quasi a toccare il terreno. Il busto era cinto da una fascia in raso che si chiudeva in un elegante fiocco, le spalline del vestito formavano due grandi scollature una sul davanti una sul retro, scollature che l’occhio attento del cercatore aveva potuto già notare e apprezzare.

-a cosa brindiamo?- chiese lei sorridendo e afferrando uno dei due bicchieri

-a te che sei uscita viva dalla spirale di sangue, a me che sono riuscito a risorgere dalle ceneri grazie a Copy Kind, a Lok e Sophie, a Dan ed Harrison, brindiamo alla fondazione Huntik, brindiamo noi, che siamo sempre qua nonostante tutto e tutti-

-bel discorso amico, dovresti entrare in politica- rise di lui Montehue il quale, aveva potuto assistere a tutta la scena

-Monty, amico mio- sorrise Dante abbracciandolo

-Sono geloso, a me non brindiamo? Infondo sono il migliore cercatore della fondazione Huntik, giusto?- disse il cercatore che come risposta ricevette una pacca sulla spalla ed uno sbrigativo “certo, certo”. 

Dante aveva altro per la mente. I progetti per la serata erano altri, di sicuro non voleva passare la serata a discutere su chi fosse il numero uno della fondazione.

Il suo sguardo durante il breve colloquio con l’amico non si era mai spostato, il suo oggetto preferito nella stanza era solo uno, la guardò arrossire leggermente, quasi avesse intuito i pensieri del ragazzo, mentre con timidezza si spostava una ciocca di capelli che era lasciato sciolto dallo chignon.

-SIGNORE E SIGNORI- la voce di un uomo attirò l’attenzione di tutti i presenti nella sala delle feste del palazzo dei Casteriwille.

Tutti si voltarono a guardare Metz, capo del consiglio Huntik, il quale riprese parola -Non sono riuscito a preparare un discorso adeguato. Ieri è avvenuta la battaglia del secolo anzi, del millennio, ringraziare gli eroi di questa battaglia sembra scontato e banale e non saprei da dove cominciare. La verità è che i ringraziamenti per quello che avete fatto non bastano, noi vi saremmo debitori a vita, il mondo vi è debitore a vita. Vorrei che facessimo un applauso a Dante Vale, cercatore numero uno della fondazione, pronto a sacrificarsi per il bene di chi ama, Zhalia Moon la più in gamba tra le spie, Sophie Casterwille e Lok Lumbert che insieme hanno scoperto i più potenti segreti e poteri del mondo e per finire ai fratelli Fiers, Dan ed Harrison, benvenuti nella squadra ragazzi! Questa festa è per voi, divertitevi, e perdonatemi per il pessimo discorso-

Il discorso si concluse e gli applausi iniziarono a dilagarsi nella stanza.

-vieni fuori con me- disse il cercatore dai capelli rossi all’orecchio della spia che annui.

I due uscirono su uno dei tre poggioli in marmo bianco -Che cielo!- esclamò Zhalia guardando le stelle ed appoggiandosi al muretto -hai ragione, è uno spettacolo- disse lui affiancandosi alla donna. Era una ha serata di metà settembre, la brezza autunnale iniziava a farsi sentire, l’occhio attento da investigatore notò immediatamente la pelle d’oca sulla scollatura della donna, si sfilò la giacca dello smoking e l’appoggiò sulle spalle di lei che non fece altro che un dolce sorriso per poi ritornare a guardare le stelle.

-Ieri ho avuto paura. Paura di non vedere più una notte così, paura di non vedere più te- disse lei senza guardare Dante il quale rispose -invece sono qua... adesso siamo qua- 

-il mio lavoro... non mi permette di affezionarmi così, è rischioso. Per entrambi.- disse Zhalia cercando di evitare lo sguardo del rosso.

-Mi piace rischiare- rispose lui prendendole una mano e facendola voltare verso sé. I due si guardarono negli occhi, perdendosi l’uno dentro quelli dell’altra, erano vicinissimi.

Inaspettatamente non fu Dante a fare la prima mossa ma fu Zhalia la quale, slanciandosi in avanti gli diede un delicatissimo bacio.

L’uomo l’abbracciò e, dopo essersi staccato le disse -Ho aspettato così tanto questo momento!-

Fu proprio in quel momento che qualcuno da dentro annunciò l’inizio dei fuochi.

Il resto della squadra Huntik raggiunse Dante e Zhalia sul poggiolo -Ti ha baciata?- chiese curiosa Sophie nell’orecchio all’amica che rispose -Sono stata io a farlo-.

La serata continuò nel migliore dei modi; la festa era stato un successo di portata enorme, gli ospiti si erano divertiti, Dan e Harrison avevano avuto modo di integrarsi bene con i membri più anziani della fondazione, ricevendo anche la possibilità di aumentare la loro formazione. 

Lok e Sophie avevano deciso di andare a convivere. Dante aveva ottenuto un nuovo lavoro. Zhalia non lo sapeva.

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Capitolo 2
*** Capitolo Primo ***


Capitolo Primo:
 

 

-Squadra, abbiamo una missione!- con questa frase Lok Lumbert fece il suo ingresso in quella che qualche mese addietro era la casa di Dante e che ora, era la casa dell’amica Zhalia.

-Che succede?- chiese Dan alzandosi dal divano in cui era sdraiato e appoggiando il libro di storia sul tavolino davanti a lui.

 

-Mi ha chiamato Metz poco fa, ma dov’è Zhalia?- chiese Lok prendendo posto a sedere affianco all’amico che rispose -A fare la spesa, tornerà a breve direi. Sophie?-

-Lei ci aspetta direttamente all’aeroporto, sta preparando i documenti per la partenza con l’aiuto di Le Blanche- spiegò il biondo per poi aprire il libro dell’amico e riprendere -Stai davvero studiando per la verifica del professor Rossi? Sei serio?- 

-Si Lok, a differenza tua, non ho voglia di farmi sgridare da Zhalia per un voto sotto la sufficienza. Non voglio esami a settembre!- disse Dan 

-Non ti ci mettere anche tu!- sospirò il biondo richiudendo il libro e pensando alle parole che la fidanzata gli diceva spesso per convincerlo a passare più di due minuti sui libri.

-Ma ha ragione!- esclamò una voce femminile che fece sobbalzare i due amici 

-Zhalia, che spavento!- disse il castano dei due per poi affermare -Metz ha chiamato, abbiamo una missione-

-Di cosa parliamo?- Chiese la corvina indirizzandosi verso il frigorifero della cucina per riporre gli acquisti. 

-Si tratta di una missione di recupero, Dante non ha notizie di Montehu e Tersly da oltre una settimana. Si teme il peggio!- disse Lok rubando una mela dalla spesa dell’amica. Zhalia riporse il sacchetto nel contenitore apposito sotto il lavello, si lavo le mani e chiudendo gli occhi pensò a tutto quello che poteva essere accaduto ai suoi amici. Di sicuro se Dante non sentiva Monthy non era a causa di un guasto telefonico.

 

-Sophie sta preparando il Jet della fondazione?- chiese la donna asciugandosi le mani e dirigendosi fuori dalla cucina per salire al piano superiore verso le camere da letto

-Si, credo che abbia già sistemato tutto!- disse Lok seguendo l’amica

 

-Dan preparati uno zaino, portati dietro maglioni pesanti, maglie termiche, andiamo in Siberia!- disse Zhalia entrando in quella che era la stanza di Dante.

 

***** QUATTRO MESI PRIMA*****

 

-Zhalia, c’è una cosa che ti devo dire- disse il ragazzo accarezzando la schiena nuda della compagna la quale, aprì gli occhi e con un delicato sorriso gli fece capire che poteva dirgli quello che voleva.

-Dovrò partire, non so ancora quando- Zhalia si mise a sedere appoggiando la schiena alla testiera del letto e gli disse -Cosa? Non capisco, dove andrai?-

Dante sospirò, erano ormai un paio di mesi che i due avevano intrapreso una relazione, dopo il bacio avvenuto nella villa dei Casterwille, mesi in cui si teneva questo peso dentro. Si mise a sedere anche lui e guardando un punto indefinito della stanza disse

-Metz mi ha parlato di quest’opportunità la sera della festa. È ciò che aspetto da tutta la vita, fare parte del consiglio. Andrò a New York-

Il cuore di Zhalia ebbe un sussulto -Vengo anche io?- gli chiese con voce tremolante

-No, Metz vuole che tu rimanga qua, hai la responsabilità legale di Dan, io raggiungerò Harrison. Verrò a trovarti il più possibile- affermò Dante allungando la mano destra verso il viso della sua amata 

-Non mi abbandonare anche tu- chiese Zhalia trattenendo le lacrime

-Non ti sto abbandonando, io voglio provare a stare con te nonostante la distanza. Tu mi piaci, mi piaci davvero. Lo sai che non ti abbandonerò mai- disse lui baciandole una guancia.

Zhalia si alzò dal letto e incominciò a vestirsi

-Dove vai?- le chiese Dante perplesso

-Torno in camera mia, devo pensare- uscì dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle, rientrò o in camera sua e solo in quel momento riuscì a far uscire le lacrime che teneva dentro. Dante la stava abbandonando.

 

*****

 

Una volta giunti all’aeroporto i quattro ragazzi e Cherit s’imbarcarono sul jet della fondazione Huntik. Zhalia prese il posto di pilota affiancata da Lok il quale le chiese di poter eseguire il decollo in autonomia, erano mesi che faceva lezioni.

 

-Va bene Lok, fammi vedere cos’hai imparato!- gli disse l’amica

 

Il jet della fondazione ebbe la priorità sui voli di linea e decollò in pochissimo tempo; una volta presa quota Lok inserì il pilota automatico e, insieme a Zhalia si spostò nella cabina insieme ai compagni per discutere il da farsi.

 

-Atterreremo a Uhta, un piccolo villaggio in Siberia dove affitteremo una macchina per spostarci ulteriormente più a nord, in un villaggio rurale in prossimità del fiume Mezen, lì ci rifugeremo in un appartamento messo a disposizione dalla fondazione- spiegò la più grande del gruppo tenendo in mano una mappa per mostrare gli spostamenti ca compiere

-Hai sentito Dante?- chiese Sophie all’amica la quale scosse la testa e disse -Ci siamo sentiti mercoledì, dovremmo sentirci stasera... se ho la connessione lo chiamo quando arriviamo- disse la corvina la quale riprese a parlare dopo un secondo -Sophie non è che per caso tuo fratello può cercare negli archivi della vostra famiglia qualche altra informazione sulla spirale e sul marchio? C’è qualcosa di strano in questa situazione, ma non riesco a spiegarmelo!-

 

-Cosa vorresti sapere di preciso?- chiese Sophie aprendo il suo Cyperdex -Se esiste la possibiltà che il portale si riattivi- disse Zhalia 

-Come se fosse il sigillo fosse in uno stato dormiente?- chiese Dan all’amica che scosse la testa 

-Se così fosse siamo tutti nei guai! Non siamo pronti ad affrontare un’altra guerra!- disse Lok.

-Non pensiamoci, non dobbiamo fasciarci la testa prima di rompercela- disse la rossa inviando un messaggio al fratello.

 

Il volo durò quasi quattro ore e mezza, all’atterraggio la squadra trovò una JEEP nera messa a loro disposizione sulla quale riuscirono ad arrivare a destinazione in un paio di ore.

-Ragazzi che freddo!- disse Sophie stringendosi nella sua sciarpa di lana rosa una volta scesa dalla macchina

-Accipicchia, mi si congela la punta del naso... ma che posto è questo?- chiese il biondo trovandosi attorno una landa desolata. 

Attorno a loro c’era solo neve e nient’altro che neve.

-Siamo al rifugio, è là! Lo vedete?- disse Zhalia indicando una specie di cottage posto in cima a una collina qualche centinaio di metri avanti a loro affermando che la macchina non poteva proseguire oltre a dove li aveva già condotti.

-Fermi! Non siamo soli.- affermò Lok guardando un quad parcheggiato poco più avanti rispetto alla loro posizione -Una trappola?- chiese Dan

-Non credo, fosse una trappola non ci lascerebbero un tale avviso!- rispose il biondo incamminandosi e continuando a dire -Magari qualcuno ci vuole mettere in guardia-

-Su cosa?- chiese Sophie -Sui pericoli a proseguire- disse il fidanzato prendendola per mano e sussurrandole all’orecchio -Ma tu non ti preoccupare, ti proteggo io-

-Cerchiamo di non fare rumore, se non sono dei nostri avremo l’effetto sorpresa, inoltre stiamo attenti al ghiaccio!- disse Zhalia facendo da apripista ai compagni.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo secondo ***


Capitolo secondo:


Una volta giunti in prossimità della porta del cottage la corvina si fermò, guardò i suoi amici e, dopo essersi assicurata che tutti fossero pronti, decise di aprire la porta della dimora.

-Killthane- evocò Zhalia per poi guardare Lok e dirgli -Entro io, se succede qualcosa voglio che tu prenda la macchina e torni al jet sono stata chiara?- 

-Va bene!- disse Lok afferrando le chiavi della Jeep per poi guardare Sophie e Dan, tutti certi del fatto che non avrebbero lasciato l’amica da sola.

 

Zhalia entrò in casa. L’ingresso era vuoto ma percepiva la presenza di qualcuno all’interno. Decise di controllare la sala, quando sentì un cigolio di una trave al piano di sopra. la cercatrice guardò il suo titano che, intuendo cosa volesse la donna, la anticipò sulle scale in mogano.

-Ferma Zhalia!- una voce maschile trattenne il titano della giovane prima che questo attaccasse l’uomo davanti a lui. Uomo che persino il titano aveva imparato a conoscere.

-Dante!- esclamò Zhalia lanciandosi verso di lui in un abbraccio che, non era tipico del modus operandi della spia.

 

Udendo la voce dell’amica il resto della squadra fece ingresso nella casa, correndo ad abbracciare il loro vecchio leader. -Lok, ragazzi, che bello vedervi, come state?- disse Dante una volta che i tre giovani furono al piano di sopra 

-Ci sei mancato!- disse Lok 

-A qualcuno più che ad altri- aggiunse ridendo Sophie guardando l’amica che aveva richiamato a se il titano 

-C’è anche Harrison?- chiese Dan fremendo all’idea di poter riabbracciare il fratello.

-Si, è sotto la doccia al momento!- disse il rosso

-Allora ci siamo proprio tutti- esclamò Cherit volando fuori dallo zaino del cercatore più giovane per avvicinarsi all’amico e dirgli -Venezia non è la stessa senza te- 

-Lo so Cherit, lo so- rispose Dante per poi dire -Ho preparato un tè, sistemate le cose nelle vostre stanze così poi chiacchieriamo un pò- i ragazzi annuirono tutti in silenzio e quando i tre giovani si allontanarono Dante prese Zhalia per mano e dopo averle dato un dolce bacio sulla fronte le disse -Sono felice di vederti senza uno schermo in mezzo. Speravo che tu ed io potessimo dormire insieme questa sera.. che ne dici?- 

-Hai intenzione di tenermi al caldo?- sorrise Zhalia -Può essere- rispose il compagno baciandola. Un bacio ricco di passione, un bacio atteso da entrambi da molto.

-Mi sei mancato- disse la donna allontanandosi in direzione della sua stanza.

 

Dante scese al piano inferiore per preparare il tè e sistemare le cose. Non immaginava che rivederla sarebbe stato così, aveva il cuore che batteva a mille, quasi come la sera in cui lei lo baciò. Eran quattro mesi che si sentivano solo in videochiamate e poter sentire nuovamente il suo profumo era emozionante. 

-Dante, noi ci siamo!- disse Sophie entrando in cucina e interrompendo il flusso di pensieri del cercatore -Posso aiutarti?-

-No grazie Sophie, ho già sistemato tutto in sala- rispose il rosso prendendo la teiera e dirigendosi con l’amica nella sala dove tutti si erano accomodati.

 

-Harrison come procedono gli studi?- chiese Dan al fratello

-Bene, il mio insegnante dice che ho talento e che diventerò bravo- rispose il Harrison zuccherando il tè e affermando -Comunque tieni conto che ho potuto imparare dalla migliore-

Zhalia sorrise. Era contenta che potesse essere di ispirazione positiva per qualcuno e, era contenta che quel qualcuno fosse lui. Dan ed Harrison per lei erano come dei fratelli minori, per quello lei e Dante li avevano presi in affido.

-Invece Dante, a te come procede?- chiese Lok

-Lavorare per il consiglio è... è meno eccitante di quello che pensassi. Ho tante scartoffie da compilare, turni lunghi, sempre seduto alla scrivania... mi manca il brivido - rispose il cercatore guardando Zhalia per continuare e dire -Se questo recupero andrà bene probabilmente apriranno una sede del consiglio a Venezia e mi daranno subito il trasferimento-

-Cosa? Davvero?- disse Zhalia che per poco non si rovesciò il contenuto caldo della tazza addosso

-Si- rispose l’uomo. Lo sapeva da un paio di giorni, due giorni prima quando si erano sentiti voleva dirglielo ma aveva pensato che parlarne a voce avrebbe avuto un altro effetto.

 

La serata passò piacevolmente fino a che tutti si ritirarono ognuno nelle proprie stanze.

Dan e Harrisono, nonostante avessero avuto l’opportunità di dormire in due stanze differenti, scelsero di dormire in una stanza con due letti singoli per potersi raccontare gli avvenimenti di quattro mesi. Chiacchierarono a lungo finché entrambi non crollarono.

Lok e Sophie dormirono insieme, come ormai d’abitudine.

Dormirono insieme anche Zhalia e Dante i quali rimasero a lungo svegli.

 

-Quindi torni a casa?- chiese Zhalia infilandosi i pantaloni del pigiama 

-Si, tra due mesi circa dovrebbe aprire la sede- rispose Dante che era già a letto ad aspettarla

Nella stanza calò il silenzio, la cercatrice pensava di avere tantissime cose da dagli ma in quel momento non gliene venne in mente nemmeno mezza; mise la maglia del pigiama e raggiunse il compagno il quale la strinse a se.

-mi era mancato!- affermo la donna lasciandosi andare tra le braccia del cercatore -Che cosa?- chiese lui non capendo

-Mi era mancato entrare in un letto con te, abbracciarti, infilare i miei piedi freddi sotto le tue gambe per riscaldarmi, tutto questo mi era mancato- disse Zhalia accarezzando un fianco di quello che si poteva definire a tutti gli effetti il suo fidanzato

-Anche a me- disse lui guardandola negli occhi per poi baciarla.

Le loro lingue danzarono insieme, accarezzandosi, desiderandosi. Con un colpo di reni la ragazza si mise sopra Dante e gli sfilò senza indugio la maglietta bianca del pigiama. Il ragazzo sorrise e replicò le gesta di Zhalia trovandosi i seni sodi della corvina già a stretto contatto con il suo torace. Quel contatto eccitò Dante ulteriormente, eccitazione che non passò inosservata alla fidanzata che, decise di rivolgere l’attenzione ad altre zone del corpo di Dante.

 

Scese lungo le gambe, levo in uno solo gesto sia i pantaloni sia il boxer del cercatore che, con una mano afferrò i capelli corvini della compagna. Iniziò così una lunga notte per i due giovani i quali si addormentarono a notte inoltrata, nudi e abbracciati sotto il piumone 

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Capitolo 4
*** Capitolo terzo ***


Capitolo Terzo:


L’indomani mattina la prima che si svegliò fu Zhalia la quale, cercando di fare in silenzio si mise addosso un paio di mutande di pizzo nere e la maglia bianca del fidanzato.

Scese silenziosamente le scale, sicura che tutti stessero ancora dormendo, si diresse in cucina e iniziò a preparare una lauda colazione per tutti.

 

-Sei già sveglia?- chiese Dante entrando in cucina e abbracciandola a dietro. -Stavo preparando la colazione- disse Zhalia spegnendo il fuoco e mettendo su un piatto l’ultimo di un sacco di pancakes.  -Gli altri dormono?- chiese il fidanzato

-Si, tutti- disse Zhalia girandosi verso di lui e baciandolo. Dante indossava solo i pantaloni del pigiama -Hai dimenticato la maglietta?- lo prese in giro la giovane passando le dita sugli addominali dell’uomo

-Sono venuto a riprenderla- disse dante prendendo di peso la corvina e facendola sedere sul piano cucina.

Zhalia avvinghiò le lunghe gambe toniche al torace dell’uomo iniziandolo a baciare. Le mani della donna accarezzavano la schiena muscolosa e ben definita dell’uomo il quale, aveva iniziato a fare lo stesso sul corpo della fanciulla. Le sue mani salirono fino ad accarezzare i suoi seni, erano belli, sodi, tondi. Se esisteva un paradiso Dante era abbastanza certo che poteva essere il corpo della donna.

-Oh mio Dio, prendetevi una stanza!- esordì Harrison entrando in cucina con il fratello il quale, coprendosi gli occhi esordì -Sembra di vedere mamma e papà in procinto di fare sesso- 

-Ecco perché avevamo deciso di essere orfani. Per evitare scene del genere!- rise la giovane spia guardando Dante e Zhalia ricomporsi e chiedere un imbarazzante scusa ai due fratelli.

I quattro si sedettero a fare colazione per essere raggiunti dopo poco anche da Sophie e Lok il quale, notando subito l’abbigliamento dei due maggiori disse -Qui qualcuno ha fatto festa stanotte o mi sbaglio?- 

-Lok, non sono affari tuoi!- disse Sophie sgridando il fidanzato, pensando che i due amici non erano stati gli unici ad avere un pò di svago la notte passata.

 

Finita la colazione ognuno si ritirò nella propria stanza per sistemarsi e vestirsi. Una volta pronti scesero tutti nel salotto del primo piano dove Dante spiegò il piano.

-Prenderemo sia la Jeep sia il quad, ci dirigiamo a nord, ancora mezz’oretta di viaggio, risaliamo il fiume verso il mare, una volta arrivati alla costa ci dirigiamo verso i monti. Lì lasceremo i mezzi per spostarci a piedi. Dovremmo scalare la montagna per arrivare all’alto piano dove abbiamo svolto l’ultima battaglia. Entro l’ora di pranzo dovremmo arrivare a destinazione-

 

I sei ragazzi uscirono di casa, Dante baciò Zhalia e le disse -Guida con prudenza- la giovane lo salutò. In macchina con Zhalia salirono Dan, Harrison e Sophie. Lok decise di andare con Dante sul quad.

 

Una volta giunti a destinazione Lok scese dal quad, guardò i suoi amici e disse -Al ritorno, cascasse il mondo, torno in macchina con Zhalia.- -Che femminnuccia- lo canzonò Sophie.

-è questa la montagna?- chiese Dan indicando una vetta davanti a loro

-Si, è proprio questa! Prendete la fune. Cerchiamo di stare vicini e non perderci di vista, okay?- disse Dante passando una lunga fune a tutto il gruppo. Ogni membro della squadra se la legò al fianco, in modo da mettersi in sicurezza. Ad aprire la fila fu Dante, seguito da Sophie, Dan, Harrison, Lok e a chiudere Zhalia e Cherit.

 

-Sono già stanco!- disse Lok mossi i primi due passi sulla parete e ricevendo come risposta un affettuoso insulto da parte di Zhalia che si preparava ad iniziare la salita.

Man mano che il gruppo avanzava lungo la parete, la temperatura si abbassava e rapide follate di vento iniziarono a graffiare i visi dei cercatori.

 

-Scalare con queste condizioni non è il massimo!- urlò Sophie che non si sentiva più il naso 

-Resisti ancora un pò Soph, tra poco dovrebbe esserci un piccolo alto piano dove possiamo fare un fuoco e scladarci- replicò Dante cercando un nuovo appiglio dove mettere la mano destra.

La scalata andò avanti ancora per un pò fino a quando l’altopiano preannunciato da Dante non dette modo ai cercatori di riposarsi e fare una breve pausa pranzo.

 

-Bodflaire- disse Zhalia accendendo un piccolo fuoco con dei legnetti di fortuna raccolti dai fratelli Fiers. Sophie fu la prima che si precipitò fuoco levandosi i guanti umidi e sospirando -Che bello!-. La ragazza venne presto raggiunta da Dan che la imitò e il resto del gruppo.

-Abbiamo tonno in scatola, delle uova bollite, un pò di formaggio, un piccolo panino al prosciutto a testa, un paio dei pancakes avanzati dalla colazione e nel termos del tè caldo- disse Zhalia svuotando il contenuto dallo zaino del fidanzato e distribuendo il cibo agli amici.

-Finalmente, avevo una fame!- esclamò Lok scartando il suo panino e iniziando a mangiarlo.

 

La pausa non durò molto ma, fece si che i cercatori si sentirono più caldi e più riposati così da riprendere l’ultimo tratto di scalata.

-Questo tratto è molto più corto del precedente ma, è anche più ripido perciò state attenti a dove metterete i piedi. Piuttosto avanzeremo più lentamente ma in sicurezza. Non voglio che nessuno di noi si faccia male- disse Dante agganciandosi nuovamente la corda in vita. 

Fu così che la squadra riprese la scalata, il cercatore più anziano aveva ragione; la pendenza era veramente accentuata, e in alcuni tratti la parete sembrava quasi liscia. Non fu né facile né tanto meno rapido ma fu più veloce.

-Vedo la vetta!- urlò Dante per poi evocare Solwing Powerbondid. -Solwing, controlla che ad attenderci non ci siano sorprese.-

Il titano prese il volo per poi riportare il via libera al gruppo di cercatori che in breve tempo giunse al tanto ambito traguardo.

 

-Non c’è nessuno- disse Sophie guardandosi intorno mentre snodava la fune con cui si era legata. -nemmeno i nostri...- commentò con voce amara Lok allontanandosi dal gruppo.

-Cercatori, separiamoci in coppie, dobbiamo cercare una qualche traccia- disse Dante per poi dire -Harrison,tu andrai con Lok, io e Dan, e le ragazze formeranno il terzo gruppo-

-ed io?- chiese Cherit volando vicino al cercatore dai capelli rossi che gli rispose -Tu proteggerai le ragazze-.

Zhalia sorrise, era incredibile quanto quell’uomo potesse essere protettivo nei suoi confronti. 

-Ci diamo un tempo?- chiese Lok

-entro il tramonto ci rivediamo qua e decideremo se accamparci l tornare più sotto- rispose Dante per poi assegnare delle zone.

 

Lok ed Harrison furono incaricati di controllare la zona a destra del cratere, Dante e Dan controllarono il cratere stesso, Zhalia e Sophie la zona a sinistra. 

*****

 

-Dante, cosa pensi di trovare qua sotto?- chiese Dan scendendo nel dirupo insieme all’amico -Qualsiasi cosa che possa confermare la teoria del consiglio Huntik, ovvero che il sigillo non sia spento.- 

-Pensi che questo possa essere d’aiuto?- chiese il giovane tirando su la manica del piumino e mostrando il tatuaggio che la spirale di sangue gli aveva fatto. Prima che il cercatore potesse dire o fare qualcosa il sigillo s’illuminò e con lui anche il tatuaggio del giovane.

 

*****

 

Lok ed Harrison perlustravano la zona a loro assegnata -Non saprei cosa cercare- disse Il biondo girando attorno ad una roccia

-Qualcosa di allarmante direi- rispose la spia grattandosi il braccio sinistro. Accortosi di questo atteggiamento Lok gli chiese se tutto andava bene -Si, penso di sì- disse Harrison continuando a grattarsi per poi aggiungere -sarà stata una zanzara-

-Sophie dice che geografia non è il mio forte, come la maggior parte delle altre materie... ma le zanzare in Siberia? Non sembra strano anche a te?-  chiese Lok avvicinandosi all’amico il quale ipotizzò -Allora un’allergia- ancora non convinto Lok decise di tirare su la manica del giaccone dell’amico. Il tatuaggio stava brillando.

 

*****

 

-Non vedo più gli altri- disse Sophie girandosi a guardare in direzione del sigillo

-Non preoccuparti di cercare loro, cerca qualche cosa che possa condurci a Montehu e gli altri!- rispose Zhalia. -Hai ragione, ma sono preoccupata...- disse la giovane avvicinandosi all’amica.

-Zhalia, va tutto bene?- chiese la Casterwille notando la faccia dell’amica; sembrava avesse visto un fantasma.

-No, per niente bene- disse la spia tirandosi su la manica e mostrando il tatuaggio. Sapeva benissimo cosa stava succedendo -Sophie dobbiamo avvisare subito gli altri; il sigillo è attivo, il potere della spirale si sta riattivando-

-Che cosa significa?- chiese la rossa seguendo l’amica in direzione del punto di ritrovo

-Che qua non siamo più al sicuro- disse Cherit. -Tu sai qualcosa?- gli chiese Sophie

-No, ma ho un brutto presentimento- rispose il titano decidendo di anticipare le due ragazza e volare in direzione del resto del gruppo.

 

*****

 

-Dobbiamo andare via di qua, e velocemente!- disse Dante all’amico il quale chiese -perché? Dante che cosa succede?-.

-Non ne sono sicuro, ma andiamo via di qua e cerchiamo gli altri. Hyperstraid- disse il cercatore per saltare fino alla cima del cratere, seguito poco dopo dall’amico.

 

-Dante! Dan!- una voce femminile fece voltare i due ragazzi. Zhalia e Sophie stavamo correndo in loro direzione. -Dante il sigillo è aperto- disse Cherit arrivando per primo.

-Si, ce ne siamo accorti, ragazze tutto bene?- chiese Dan vedendo arrivare le due amiche

-Anche a te si è illuminato il tatuaggio?- chiese Zhalia al giovane. -Si, prude e brucia- disse Dan guardando l’amica per poi dire -Sono preoccupato-

-Vai tranquillo andrà tutto bene- disse Dante.

Proprio in quel momento si sentì un urlo provenire da destra -LOOOOOK- urlò Sophie riconoscendo la voce del fidanzato e iniziando a correre nella sua direzione

-Presto, andiamo!- incitò Dante seguendo la giovane Casterwille.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo Quarto ***


Capitolo Quarto


I quattro ragazzi corsero al massimo della loro velocità. Lok ed Harrison non erano lontani, potevano sentire le loro voci -ECCOLI!!- urlò Sophie indicandoli con la mano destra. Solo in quel momento i componenti della squadra capirono le urla.

-Non ci credo!- disse Dan fermandosi ed evocando Vigilante Power-bonded e mandandolo in soccorso a Lok e Harrison i quali avevano rispettivamente evocato Lindorm e Harlekin.

 

-Ma chi sono?- chiese Sophie guardando gli avversari—Titani!- disse Zhalia evocando King Basilisk e correndo in soccorso agli amici

Presto anche Dante e Sophie evocarono i loro titani,Caliban Power-Bonded e Sabriel Power-Bonded.

 

I membri della fondazione Huntik si trovavano davanti ad una ventina di titani, tutti simili tra di loro la cosa che lasciò da subito i cercatori perplessi fu l’assenza di uno o più cercatori. -Non c’è nessuno qua che possa controllarli- disse Lok a Dante quale sferrò un calcio ad uno dei numerosi nemici -Sophie riesci ad analizzarli con il tuo Cyperdex?- chiese il cercatore più grande.

-Certo- rispose la ragazza schivando un attacco e saltando su una roccia posta poco dietro di lei.

 

-Celeus, attacco 4, difesa 8, tipologia Krono titano, abilità speciali lavoro di squadra- disse il Cyperdex analizzando il primo di questi titani dalle sembianze canine ma, con tre teste e dalle dimensioni colossali. Di questo genere erano presenti sul campo 6 titani

-Gie, attacco 7, difesa 2, tipologia Draco titano, abilità speciali agilità- disse nuovamente il Cyperdex analizzando quattro mostri che possedevano oltre 10 braccia l’uno

-Euribia, attacco 7, difesa 4, tipologia Krono titano, abilità speciale, dominatrice del mare- analizzò ancora l’apparecchio Casterwille, si trattava di un titano fatto d’acqua, aveva le sembianze di una dea greca, i suoi occhi erano rossi e le ai piedi portava degli stivali simili a quelli delle amazzoni. Gli altri titani erano entità già viste dai cercatori come: Harlekin, Shadowkoolit e Dark Pharaoh.

 

-Ancora non capisco come sia possibile affrontarli senza cercatore!- disse Lok affiancando la fidanzata -Non sono soggetti ai miei poteri illusori- disse Zhalia provando ad utilizzare uno dei suoi potersi su Gie

-Per questa volta ci conviene battere ritirata. Non sappiamo come agire e sarebbe meglio non esporci troppo ad altri nemici- disse Dante perdendo l’utilizzo di Caliban che rientrò nel suo amuleto. -Lok, evoca Kipperin e porta giù Sophie alle auto, farai due viaggi!- disse Dante iniziando a correre nella direzione opposta rispetto ai titani. Il biondo annui e, una volta evocato Kipperin prese Sophie e s’alzò in volo sparendo sotto al dirupo.

 

-E noi che facciamo?- chiese Dan guardando i due adulti -Io e Dante rimarremo qui a fare da esca, nel mentre voi iniziate a scendere finché Lok non vi porta giù- disse Zhalia la quale controllava la posizione di King Basilisk. I due fratelli annuirono e, dopo aver raccomandato di fare attenzione ai loro amici iniziarono la discesa con la corda.

-Hai un piano?- disse Dante guardando la compagna annuire e dire -Controlliamo che Lok prenda entrambi i ragazzi, a quel punto King Basilisk ci porterà giù- disse Zhalia.

-Direi che è perfetto, in due dovrebbe riuscire a portarci, comunque hai visto?- chiese il rosso -Che cosa?- 

-I titani, non ci hanno inseguito. Sono ancora là, ci guardano ma non ci hanno inseguito, è un atteggiamento che assume qualcuno che vuole proteggere qualcosa- ragionò Dante -Ne parleremo anche agli altri... magari Sophie può fare qualche ricerca- aggiunse l’uomo.

Zhalia chiamò King Basilisk il quale, si abbassò per far salire la propria cercatrice sulla schiena e attendendo l’arrivo anche dell’altro cercatore. -Sembra di essere in groppa ad un drago- disse Dante

-Tu hai visto troppo Game of Thrones- rise Zhalia ricordandosi delle maratone alla televisione per vedere una delle serie che più piaceva ad entrambi. Il titano prese la rincorsa per poi aprire le immense ali e buttarsi a mezz’aria.

 

Ci volle poco tempo che Dante e Zhalia raggiunsero i loro amici alla macchina -Che figata!- disse Harrison vedendo atterrare i due amici. -Ragazzi con Dante abbiamo un’idea sulla tipologia di titani, andiamo a casa e ne parliamo meglio- disse Zhalia aprendo la portiera della Jeep e sentendo Lok urlare -Io sto davanti!!-. Questa volta fu Dan ad andare in Quad assieme a Dante e, una volta arrivato al cottage capì perché l’amico non avesse voluto affrontare il ritorno con il cercatore. 

 

-Ragazzi, facciamo le docce, e a cena parliamo meglio- disse Dante sfilandosi il parka giallo ocra.

-Va bene, io sono il primo!- disse Lok temendo la fine dell’acqua calda -Che razza di gentiluomo saresti?- disse Sophie rincorrendolo su per le scale.

Per fortuna il cottage aveva tre bagni con tre rispettive docce  per cui i turni furono piuttosto veloci. I primi a fare le docce furono Lok, Sophie e Zhalia.

 

Mentre Zhalia era sotto la doccia sentì la porta aprirsi e disse -Ho quasi finito- 

Non udì alcuna risposta ma, non si fece domande fino a che non sentì il box aprirsi e una voce molto famigliare dirle -Speravo di servisse una mano a insaponarti- 

-Dante, ma sei pazzo? Ti hanno visto entrare?- chiese la ragazza 

-No, ma anche se fosse...- rispose l’uomo avvicinandosi progressivamente alla ragazza la quale, incontrò molto presto il muro freddo e rimase così schiacciata tra quello ed il corpo del ragazzo.

Dante sorrise e baciò la fidanzata. Non si erano ancora detti ti amo, nonostante stessero insieme da quasi sette mesi. Voleva andarci piano, non voleva ferirla ma, più la guardava più era sicuro che il suo sentimento era forte. Molto forte. -Credo che sia tu a necessitare di un mio aiutino- disse Zhalia sentendo l’eccitazione del cercatore. 

 

*****

 

Nel frattempo nella sala comune Sophie stava preparando la tavola per la cena e aveva già messo una pentola d’acqua sui fornelli. -Sophie, lascia stare qua, finisco io! Se non ti asciughi i capelli ti prenderai il raffreddore- disse Lok prendendole dalle mani i piatti. -Vorrei, ma nei bagni non c’è un asciugacapelli. Ho paura che l’unico sia nel bagno dove si sta lavando Zhalia- rispose la ragazza sorridendo 

-E quindi? Non puoi entrare a prenderlo?- il biondo non capì, infondo le due ragazze ormai erano come sorelle.

-Non ci sarebbero problemi ma, Dante è con lei... quindi - lasciò in sospeso la frase la ragazza


Ciao a tutti :)
Vi chiedo scusa se il capitolo è più corto degli altri ma ho un momento di "perdizione"... devo trovare idee su nuovi titani (su questo mi manca la fantasia, ammetto...) se per caso aveste qualche idea interessante, mi farebbe piacere sentirla (anche per messaggio privato), ovviamente se dovessi usare un titano non inventato da me lo scriverei. 


Spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto! Continuo ad aggiornare ogni due giorni, 
Ci si legge mercoledì
Un grosso bacio e abbraccio virtuale <3 , Mixi_

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Capitolo 6
*** Capitolo Quinto ***


Capitolo Quinto:



I ragazzi finirono di lavarsi e di prepararsi, si sedettero a tavola a mangiare un bel piatto di pasta preparato da Dante. Dopo cena si parlò a lungo della battaglia avvenuta nel pomeriggio

-Sophie, tu sei a conoscenza di qualche titano che possa proteggere un luogo?- chiese Zhalia

-Più che altro conosco incantesimi per rendere titani guardiani!- disse la cicatrice dai capelli rossi aprendo il suo Cyperdex e dicendo -Titani sinceramente non ricordo... provo a fare una ricerca nella biblioteca Casterwille. Magari troviamo qualcosa-

 

-Ma cosa proteggevano?- chiese Dan guardando Dante il quale rispose -Non ne ho idea, potrebbero proteggere un’ingresso o un titano- 

-Ingresso per cosa?- chiese Harrison rivolgendosi a tutto il gruppo. L’idea di un ingresso segreto ad un luogo segreto lo affascinava. 

-Sicuramente qualcosa legato alla riattivazione del marchio. Avete visto come si sono illuminati i nostri tatuaggi quando ci siamo avvicinati al sigillo?- disse Dan rispondendo al fratello

-Dite che si sta attivando?- chiese Lok guardando  -Potrebbe essere un’ipotesi- disse Dante 

-Un’ottima ipotesi!- esordi Sophie aggiungendo -Guardate qua- 

Sophie girò il suo Cyperdex in modo tale da permettere a tutti di osservare le immagini proiettate -secondo le antiche mitologie greche Euribia è una delle due divinità che controlla i mari; in particolare controlla l’aspetto violento e mostruoso di esso. Sempre secondo la legenda Euribia nacque da un parto gemellare, suo fratello Ponto è la divinità sincera ed equilibrata che governo i mari con la sorella- disse Sophie

-Quindi possiamo dedurre che c’è un altro titano che serve a controllarla?- disse Dan 

-Esattamente, e c’è di più, sappiamo esattamente dove si trova!- disse la Casterwille aprendo una mappa geografica sul suo Cyperdex. In breve tempo sulla cartina comparve un punto rosso lampeggiante che si collocò in mezzo al mar Egeo -Mai nessun posto fu più azzeccato- rise Lok

 

-C’è un’altra cosa, anche Celeus fa parte delle divintà greche, infatti a guardarlo bene e analizzandolo ci ricorda senza alcun dubbio...- provò a dire la ragazza -LO SO, LO SO, CI RICORDA CERBERO!- urlò Lok interrompendo la fidanzata la quale rispose -Esatto...-

 

-Il piano è questo: avvisiamo Metz di Ponto, manderà un cercatore a recuperarlo e lo invierà a noi. Per quanto riguarda noi domani faremo provvista di scorte e attrezzeremo un campo base sull’alto piano che abbiamo trovato oggi dove ci accamperemo per la notte dandoci dei regolari turni di guardia. Dopodomani, previa autorizzazione da parte del consiglio andremo a trovare i nostri amici titani da guardia. Entriamo nel nascondiglio segreto, sconfiggiamo la spirale, recuperiamo i nostri colleghi e torniamo a Venezia- disse Dante appoggiando la tazza della tisana sul tavolino del salotto.

 

-Chi manderanno in missione?- chiese Lok -Non lo so, deciderà Metz- rispose il rosso 

-Ragazzi andiamo a riposarci- disse Zhalia alzandosi e aggiungendo -Domani dormiremo di più e il pranzo lo faremo qua a casa ma, dobbiamo essere in forma-

-Si, hai ragione, buonanotte ragazzi- disse Sophie salutando ed uscendo dal salotto seguita subito dal fidanzato e presto dai fratelli Fierce. 

 

Zhalia fece compagnia a Dante il quale chiamò Metz con il suo olotomo. -Ciao Dante, Zhalia che bello vederti, come stai?- chiese il capo 

-Ciao Metz- risposero i due in coro -Tutto bene grazie, te come stai?- chiese Zhalia cordialmente -Qualche acciacco da vecchio ma, non mi lamento. Che novità avete?- 

Dante spiegò gli avvenimenti della giornata e cosa avevano scoperto insieme a Sophie riguardo i titani. 

 

-Ho capito. Domani manderò Scarlet alla ricerca del titano, che ne dici se la mando insieme a Kakhy Lumbert? È ancora giovane e poco esperta, non ha mai partecipato ad una missione, come prima di recupero potrebbe andare bene. Poi da voi verrà solo Scarlet, per Kathy potrebbe essere pericoloso- disse Metz una volta che ebbe ascoltato il resoconto di Dante il quale rispose -Si, è perfetto-

-Ragazzi, quando entrerete, ovunque voi entrerete, vi prego di stare attenti- aggiunse Metz preoccupato per i ragazzi, in particolare modo per il suo pupillo. Intuendo ciò Zhalia sorrise e disse -Non ti preoccupare Metz, ci penso io a proteggere i ragazzi-

Il più anziano sorrise e ringraziò la spia. La chiamata si concluse e i due fidanzati si ritirarono nella loro camera

 

-Chi dovrebbe essere protetto?- chiese Dante una volta entrato sotto il grosso piumone

-Tu- rispose Zhalia accoccolandosi tra le braccia dell’uomo che le chiese -E da cosa mi dovresti proteggere?- 

-Da attacchi nemici...- disse Zhalia allungando le sue mani sul corpo del rosso aggiungendo -...attacchi come questi- 

-Da attacchi del genere non voglio proprio essere salvato- rise Dante per poi baciare la donna.

 

*****

 

L’indomani mattina, in Inghilterra un jet della fondazione Huntik prese il volo diretto sull’isola greca di Samo. -Sei agitata?- chiese la ragazza più grande alla bionda la quale rispose -un pò...-

 

-Mi ricordo la mia prima missione Huntik, ero molto agitata, avevo paura di fare qualsiasi tipo di errore ma con me avevo altri cercatori che mi tranquillizzarono. Un’altra missione che mi agitò molto fu con tuo fratello e la sua squadra, ti ricordi quando vennero da noi? Non ero mai stata a contatto con cercatori di un certo calibro. Fu elettrizzante- ricordò Scarlet 

-Poi, una volta recuperato il titano andremo da loro?- chiese Kathy 

-Solo io, tu rimarrai nel cottage messo a disposizione. Non verrai sul campo di battaglia- rispose la rossa virando il jet verso destra 

 

-Ma io voglio esserci, voglio darvi una mano- disse la bionda consapevole si del fatto che non era esperta quanto i suoi colleghi ma, con una gran voglia di essere d’aiuto

-Vedremo- disse solamente la più grande e chiudendo un discorso che, sapeva poteva essere molto lungo e difficile da affrontare, la piccola Lumbert era sempre stata una ragazza cocciuta, delle volte anche più del fratello.

 

*****

 

Nello stesso momento nel cottage in Siberia la squadra si stava ancora riposando a letto.

-Non mi alzerei più dal letto- disse Sophie guardando il fidanzato 

-Non sei obbligata a farlo- disse Lok baciandole la fronte per poi aggiungere -Rimani qua, ho bisogno di coccole. Se non le ricevo non darò il massimo domani- 

La ragazza rise e gli disse -Certo, immagino... e che coccole vorresti?-

-Lascio a te la scelta- rispose il biondo avvicinandosi di più al corpo nudo della fanciulla per poi dire -Potremmo riprendere le coccole di ieri sera-

 

*****

 

-Dante, sei sveglio?- chiese Zhalia alzandosi leggermente dal materasso 

-Ni..- rispose Dante girandosi e stiracchiandosi -Volevo dirti una cosa- disse la donna guardandolo negli occhi.

Era un paio di giorni che Zhalia sentiva le farfalle nello stomaco, più del solito, sapeva quali erano i suoi sentimenti e ne era impaurita. -Dimmi- la voce del cercatore era così bella, così profonda, così calma. Sorrise 

-Io non l’ho mai detto a nessuno ma penso che adesso sia giunto il momento di dirlo a te, perché sai nessuno mi ha mai amata come fai tu, o protetta, o voluta. Ecco io penso che davvero stiamo bene insieme- la giovane spia aveva iniziato a parlare a raffica e Dante sapeva benissimo il motivo: aveva paura. Decise così di interromperla con un bacio delicato sulle labbra.

Quando si staccò da lei la guardò negli occhi e le disse -Ti amo anche io-

 

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Capitolo 7
*** Capitolo sesto ***


Capitolo Sesto:


Giunse presto l’ora di lasciare il cottage in direzione delle montagne. Il gruppo di cercatori non ebbe difficoltà a tornare nell’altopiano in cui avevano deciso di creare il loro campo base.

*****

-Cavoli, che posto meraviglioso!- disse Kathy guardando il panorama dell’isola di Samo. Il mare era azzurro cristallino, poteva vedere i pesci nuotare già dall’alto, circondato da scogliere di pietre calcaree talmente chiare da sembrare bianche; alle sue spalle sorgevano le rovine di un antico tempio dedicato al culto di Nettuno

-Si, è davvero molto bello!- confermò Scarlet coprendosi il viso con il capello di paglia che si era comprata poco prima per evitare un’ustione

-Secondo Sophie, il titano dovrebbe essere nei pressi di questo Tempio, Ponto e Euribia sono figli divini di Nettuno e una ninfa- spiegò la rossa destando la giovane Lumbert dai propri pensieri di vacanza.

-Si, giusto! Il titano- disse la bionda sorridendo per poi dire -Iniziamo a cercare?- 

-Kathy dobbiamo stare molto attente, se i ragazzi sanno di questo titano, è possibile che ne siano a conoscenza anche i fanatici della spirale. Occhi aperti- affermò la più esperta delle due iniziando a studiare dei disegni incisi sul timpano del tempio. Per quanto Scarlet provasse a concentrarsi sulla missione la sua mente aveva deciso di pensare ad altro. Era preoccupata; molto preoccupata. Tra lei e Montehu c’era una bell’intesa. Avevano iniziato a conoscersi la sera della festa organizzata da Metz, avevano brindato, ballato, parlato e si erano presi insieme una sbronza. Sbronza che il povero Tersly aveva dovuto curare per la notte e la mattina seguente. Dopo quella sera avevano iniziato a scriversi, sentirsi, si erano anche visti un paio di volte ma poi lui e la sua squadra sono partiti. Prima di andarsene Scarlet l’aveva baciato e gli aveva detto di stare attento. Era consapevole che lui, grande e grosso omone, era uno dei migliori, ma comunque si era preoccupata. Le sue preoccupazioni alla fine erano risultate fondate e ora doveva fare di tutto per salvarlo e riportarlo con le nel Regno Unito.

-Scarlet, forse ho trovato qualcosa- la voce dell’amica destò la cercatrice dai suoi pensieri. Accennato un “arrivo” la raggiunse poco distante. Kathy stava guardando una colonna -Guarda- disse quando arrivò la collega 

-Non vedo nulla- disse la rossa 

-Ma come? Guarda il capitello! È diverso rispetto a tutti gli altri- rispose la bionda facendo notare che questa colonna non aveva il classico capitello a toro con rosette bensì a toro con al centro un medaglione rappresentante una distesa di mare da un lato e un’onda dall’altro lato.

-è vero, non l’avevo notato. Bravissima Kathy- disse Scarlet avvicinandosi alla rovina della colonna -Guarda!- aggiunse premendo sul capitello con la distesa del mare. Un baglio di luce obbligò le due ragazze a coprirsi i volti con le mani per poi scomparire e mostrando un amuleto.

-Eccolo!- disse Kathy prendendolo e provando a legarsi a lui. -Non ci riesco- affermò 

-Provo io- affermò l’altra cercatrice prendendo dalle mani dell’amica il ciondolo ma, non riuscendo nemmeno lei nell’intento di legarsi al titano 

-Strano... ha un carattere forte, deciso, pacifico. Mi chiedo chi si legherà a lui. Dobbiamo andare in Siberia, magari uno dei ragazzi riuscirà a legarsi ad esso!- disse Scarlet allontanandosi dalle rovine

-Passare da qui alla Siberia non mi alletta molto!- scherzò la giovane Lumbert seguendo l’amica al motorino che avevano affittato. Dovevano tornare al Jet e correre in Siberia.

*****

-Ragazzi, Kathy e Scarlet sono riuscite a recuperare Ponto ma, nessuna delle due ci si è legata- affermò Dante chiudendo l’olotomo sul quale aveva appena sentito il suo mentore.

 

-Grandi!- esclamò Sophie 

-Si, sono state in gamba. Lok, secondo Scarlet tua sorella è sveglia tanto quanto te- disse il cercatore dai capelli rossi

-Non mi meraviglio. Lei è sempre stata bravissima in tutto, diventerà una grande cercatrice, migliore di me sicuro!- sorrise Lok orgoglioso dei complimenti che sua sorella aveva ricevuto, era certo che anche suo padre sarebbe stato molto fiero della ragazza.

-Zhalia e Harrison sono ancora in ricognizione?- chiese Dan posando dei legni che era andato a cercare per alimentare il fuoco

-Si, non sono ancora tornati- disse Sophie aiutando l’amico a mettere alcuni pezzi di legno nel fuoco e altri leggermente più in là, da usare per la notte

-Non è strano? È già l’ora del tramonto, senza luce non è sicuro- replicò nuovamente Dan preoccupato per il fratello

-Vai tranquillo Dan, con Harrison c’è Zhalia e non ho mai conosciuto una spia migliore di lei- disse Dante cercando di nascondere la sua preoccupazione. Zhalia gli aveva assicurato che sarebbero ritornati entro l’ora del tramonto.

 

*****

-Signore abbiamo trovato due intrusi- disse uno dei seguaci della spirale di Sangue. Harrison e Zhalia erano sconvolti, non avevano distrutto i seguaci con l’annientamento del traditore. Erano numerosi, non come l’ultima volte che li avevano visti ma, erano tanti.

-Zhalia Moon, che piacere averti tra di noi, è un’onore accogliere una bugiarda traditrice del tuo calibro- disse una voce femminile proveniente da dietro una sedia in pelle . Entrambe le spie conoscevano quella voce -Shauna, pensavo fossi morta- disse la cercatrice guardando la poltrona girarsi per poi trovarsi faccia a faccia con la rivale. 

-Lo pensavate di tutti- rispose la donna con un ghigno per poi chiamare a sé il fratello. Dire -Che ne facciamo di loro Wind?- i due fratelli si guardarono negli occhi, come se si potessero leggere nella mente finché Shauna non decise.

 

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Capitolo 8
*** Capitolo Settimo ***


Capitolo Settimo:

Ormai era sera inoltrata, i cercatori rimasti al campo base erano in ansia per i due amici; ormai era chiaro che gli fosse successo qualcosa. 

-Dante che cosa facciamo?- chiese Dan camminando avanti e indietro al focolare attorno al quale sedeva il resto della squadra. Sapevano tutti che la mancanza di Zhalia ed Harrison era dovuta ad un rapimento o qualcosa di simile da parte di qualche superstite della spirale di sangue, probabilmente gli stessi che avevano colto di sorpresa Montehu e la sua squadra.


-Aspettiamo domani mattina, con il buio non saremmo di aiuto ai ragazzi- disse Dante guardando in terra. Avrebbe voluto andare in soccorso alla sua amata ma sapeva benissimo che con il favore della notte i loro Nemici avrebbero avuto certamente la meglio su di loro. Il gruppo rimase un minuto in silenzio finché non udirono un rumore di pietre cadere dall’alto,  come se qualcuno stesse cercando di scendere dall’altopiano superiore 

-Tutti in guardia- disse Lok alzandosi scattosamente in piedi per poi evocare un bodfair che illuminò la figura che stava scendendo 

 

-Fratello!- urlò Dan riconoscendolo subito. La squadra s’adoperò ad aiutare il giovane a scendere l’ultimo tratto.

-Stai bene?- chiese Sophie andandogli incontro -Si, sto bene- rispose lui accennando un sorriso per poi guardare Dante e dire -Zhalia è con loro, ci hanno attaccati-

-Vieni qua Harrison, scaldati e poi ci racconterai tutto- disse Dante cercando di tenere la calma.

La giovane spia si avvicinò al focolare dove emise un sospiro di sollievo, suo fratello gli portò un termos contenente del tè nero ancora caldo. 

 

Dopo aver tirato giù due golate della bevanda calda Harrison prese fiato e disse -Abbiamo trovato segni di lotta sul terreno, molte impronte, Zhalia ha riconosciuto l’impronta del titano Ferries, di Montehu, pensiamo che siano stati attaccati e ci sia stata una lotta. Ma Montehu e la sua squadra erano sicuramente presi alla sprovvista, impreparati e in minoranza-

-Attaccati da chi?- chiese Lok 

 

-Sembrava assurdo anche a me finché non hanno attaccato pure noi- disse Harrison prendendo un altro sorso di té e continuando il suo racconto -A noi hanno attaccato una trentina di fanatici della spirale. Abbiamo combattuto al massimo delle nostre possibilità ma... abbiamo perso. Ci hanno legato e portato in una stanza segreta vicino a dove abbiamo trovato l’altro giorno i titani. Lì dietro vi è un grosso masso che cela un buco sotterraneo che porta ad una caverna-

 

-Quesro spiega cosa proteggessero Euribia e gli altri titani- disse Sophie pensando al giorno in cui erano stati attaccati -già...- commentò Dan

-Comunque sia, ci hanno portato all’interno del loro nascondiglio dove, abbiamo scoperto chi si trova a capo di questa riunione di Spirale-

-Rasimov non era morto cercando di controllare la cometa rossa?- chiese dubbioso Lok

-No Lok, sicuramente non parla di lui, sarà resuscitato il Traditore- ipotizzò Dan guardando il fratello il quale scosse la testa e disse -Shauna e Wind controllano i fanatici. Loro hanno attaccato Montehu e gli altri- 

 

-Tu come hai fatto a scappare?- chiese Sophie -Merito di Zhalia. Eravamo sicuri che foste in pensiero e che domani sareste venuti a cercarci, ma avreste dovuto sapere per non essere colti di sprovvista come è successo a noi. Dante, Zhalia mi ha dato i suoi titani. Aveva paura che una volta imprigionati ci avrebbero privati di loro. Crede che con te saranno al sicuro- disse Harrison estraendo da una tasca dei pantaloni un grumo di collane e amuleti.

 

Dante li prese; Zhalia gli aveva lasciato anche Gareon il quale, una volta toccato dal cercatore scintillò. Il rosso sorrise e disse -Lo so, andremo a riprendercela-

 

-Con chi parli?- chiese Sophie non capendo 

-è strano a dirlo ma, Gareon mi ha riconosciuto. Mi ha parlato- disse Dante mettendosi al collo il suo amuleto, affiancandolo in tal modo a quello di Caliban, dopodiché ripose gli altri amuleti insieme ai suoi.

 

-Cercatori, i turni sono questi. Inizia Dan, tra tre ore, ti darò il cambio io, segue Lok e per finire Sophie. Ci alterniamo tutti ogni tre ore- disse il più grande per poi guardare Harrison e dirgli -Tu hai bisogno di riposare, niente turno.-

 

La notte passò velocemente, alle 8 del mattino seguente Sophie ebbe l’arduo compito di svegliare tutti.

-Buongiorno cercatori, come avete dormito?- chiese Cherit stiracchiandosi -Come se un tram mi avesse investito- disse Dan grattandosi la testa.

 

In quel momento l’olotomo di Dante squillò; era Scarlet. 

-Buongiorno Dante, dormito bene?- chiese la cercatrice notando lo sguardo assonnato del caricatore 

-Cambiamo domanda che è meglio, tu dove sei?- chiese il rosso. Aveva passato una notte d’inferno, pensava solo a Zhalia, era in pensiero per lei.

-Noi stiamo per iniziare la scalata, saremo al vostro campo base in un paio di ore-

-Noi?- chiese stranito Dante. Il piano era che Kathy rimanesse al cottage 

-Si, so che non lo credi possibile ma, la piccola Lumbert è testarda come un mulo- rise Scarlet

Il cercatore accennò un sorriso per poi avere un’ idea e dire -Siete dalla Jeep e dal nostro Quad?- 

-Si, perchè?- chiese la rossa

-Aspettate lì, Lok verrà a prendervi- disse Dante chiudendo la chiamata

 

-Lok, riesci a sollevare tua sorella e Scarlet insieme? Così le porti al campo in tempo minore. Ci serve una mano ad affrontare le guardie- disse Dante guardando il giovane Lumbert che, dopo aver annuito evocò Kipperin Powerbondid.

 

Meno di dieci minuti dopo le due cercatrici erano al campo base con il resto della squadra. Dopo i vari convenevoli e le presentazioni che mancavano si sedettero tutti a fare colazione e Dante prese parola per spiegare il piano.

 

-Shauna, Wind e i fanatici della spirale hanno catturato Zhalia, Monthy e la sua squadra. Non sarà facile ma dobbiamo entrare nel loro nascondiglio e cercare di liberarli prima che si accorgano della nostra presenza- 

 

-Come pensi di fare? Là è pieno di titani messi a guardia dell’ingresso- ricordò Harrison all’amico

-Useremo dei diversivi. Entreremo solo io e Lok- disse il più grande cercando l’approvazione del biondo

-Noi abbiamo questo se può essere utile- disse Scarlet allungando a Dante il titano di Ponto. Dante sorrise e attirò l’attenzione di Sophie lanciandoglielo. Nel momento in cui la giovane Casterwille ebbe in mano il titano ella si legò allo spirito del mare.

 

-Come facevi a saperlo?- chiese stupita Kathy ammirando il rosso che le disse -Dopo così tanti anni che vivi a contatto con i titani li capisci meglio degli umani- rise.

 

*****

 

Zhalia si svegliò. Aveva dormito un paio di ore per terra, su una piattaforma metallica fredda. Aveva male alla schiena e al collo.

-Ti sei svegliata- una voce maschile la destò dai suoi pensieri, si girò e vide che non era da sola.

Balzò in piedi e corse al limite della sua cella -Montehu, come stai?- 

 

-Ora che so che sono arrivati i rinforzi meglio! Tu?- chiese l’omone guardandola negli occhi -Stordita- rispose lei toccandosi la testa. La sera prima aveva fatto evadere Harrison e ciò aveva provocato l’ira di Shauna la quale l’aveva aggredita. -Non ricordo molto in realtà- ammise la donna

-Dopo che hai fatto evadere il giovane Fiers, Shauna ti ha aggredita con calcio e ti ha fatta cadere in terra, hai sbattuto la testa sul terreno e sei svenuta. Quando sei stata portata di qua temevamo che fossi morta. Ti sono rimasto accanto tutta la notte- disse il cercatore guardando la donna che toccandosi la testa gli disse -Ti ringrazio. Perché la tua squadra è in una cella diversa rispetto alla tua? Ed io ancora in un’altra?-

 

-Immagino sia stato fatto per precauzione. Sanno che noi due siamo cercatori di un alto livello; probabilmente cercano di allontanarci da loro per non unire le forze- disse Montehu 

-Forse ho un’idea!- rispose Zhalia posando le mani sulle aste d’acciaio che divideva la sua cella da quella dell’amico.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo Ottavo ***


Capitolo Ottavo:
 

-Tu dici che con questo incantesimo sciogliamo l’acciaio?- chiese Montehu perplesso all’amica -Si, usandolo entrambi sullo stesso punto dovrebbe essere abbastanza potente da scioglierlo... lo utilizzò Rasimov quando attaccammo il castello del professore. - sorrise Zhalia per poi dire -Sei pronto?-  il cercatore annuì.

 

Avevano deciso che avrebbero concentrato le loro forze sulle sbarre della cella di Zhalia, per crearle una via di fuga, poi avrebbero agito su quelle del cercatore inglese per poi aiutare tutto il resto della squadra. I due cercatori allungarono le braccia nella direzione scelta per poi dire -Firebreak... firebreak...firebreak -  

 

-Funziona!- urlò Tersly dall’altra cella attirando l’attenzione di tutti i suoi compagni che si trovavano seduti in terra.  Finito il procedimento con la cella della giovane spia il piano di fuga proseguì.

 

*****

 

-Sophie, stai attenta, va bene?- disse il giovane Lok baciando la fronte della fidanzata 

-Non ti preoccupare Lok, so difendermi, lo sai!- rispose la Casterwille con determinazione 

-Lo so, lo so... - alzò gli occhi al cielo il giovane cercatore 

-Sophie, hai Ponto, usalo per contrastare Euribia- si intromise Dante ricevendo come risposta un cenno della testa da parte della rossa

-Kathy, sorellina..- iniziò Lok prima di essere interrotto dalla sua interlocutrice che disse -sisi, stai attenta, non farti male, eccetera eccetera, ho ragione fratellone?- 

-Si- rispose lui abbracciandola e chiedendo a Cherit di starle accanto durante la lotta contro i titani della spirale -Stai attento tu, piuttosto- disse Kathy dandogli un affettuoso pugno sulla spalla.

 

Dante e Lok iniziarono ad incamminarsi verso l’ingresso segreto della spirale quando Scarlet attirò l’attenzione dei due cercatori -Dante.....- prese un sospiro profondo, nessuno sapeva della sua relazione -..Riportami Montehu tutto intero per favore!- il cercatore sorrise. Sapeva benissimo della loro tresca, l’amico aveva rivelato al cercatore quel bacio rubato prima che partisse per la Siberia. Era contento per loro. In quel momento a distrarre tutti i cercatori fu la comparsa di numerosi titani nemici. Ci fu un cenno, uno sguardo e poi la divisione della squadra.

 

*****

 

-State tutti bene?- chiese Montehu abbracciando Tersly e guardando gli altri cinque membri della sua squadra. -Si, un pò ammaccati ma bene- disse Tersly per poi guardare Zhalia e dirle -Grazie anche a te-. La cercatrice sorrise e disse -Non abbiamo molto tempo prima che si accorgano della nostra fuga o che Dante faccia irruzione. Io ho lasciato i miei titani al campo base ma, adesso cerchiamo di recuperare i vostri oppure non avremmo nemmeno un’occasione per tornare vivi in superficie-

 

-Ben detto sorella!- disse il capo squadra indirizzandosi verso l’unica porta presente nella stanza. Al di fuori di essa c’erano due guardie che furono messe K.O. Con poche mosse da parte del cercatore.

 

*****

 

-Hai un piano?- chiese il giovane cercatore bisbigliando all’amico -Trovare Zhalia e gli altri- rispose il più grande 

-Speravo in qualcosa di più specifico- ironizzò Lok continuando a dire -Guarda, sono tantissimi!- i due cercatori si trovavano in una specie di atrio che dava su due lunghi corridoi bui. Il primo di questi aveva un’apertura subito sulla destra all’interno della quale si potevano contare almeno una ventina di fanatici della spirale; il secondo corridoio era completamente buio.

 

-Andiamo di qua- disse Dante imboccando il secondo corridoio -Hai una pista?- gli chiese il biondo -No, solo intuito- rispose Dante. Non sapeva nemmeno lui perché ma qualcosa gli diceva che quella era la direzione giusta da prendere per ritrovare i suoi amici

 

*****

 

-Sabriel!- Sophie evocò subito la sua amica fedele a combattere con lei -Si, cercatrice- le rispose il titano una volta comparsa al suo fianco -Distruggiamoli!- urlò la cercatrice Casterwille aprendo le danze ai suoi amici 

-Distruggiamoli? Questo si che mi piace, vieni a combattere con me Antedeluvian Powerbondid- disse Harrison evocando il suo titano e buttandosi nella lotta contro uno dei tre Celeus presenti nel campo di battaglia.

 

Scarlet lanciò un bodflair e iniziò a combattere insieme al resto della squadra.

Dan si avvicinò a Kathy e le disse -Stai dietro di me, non ti faranno nulla- la ragazza sorrise e arrossì leggermente per poi affermare -So cavarmela da sola... stammi dietro tu- 

-Con piacere- borbottò il cercatore osservando la giovane Lumbert andare verso i nemici; certo che era proprio carina. -Vigilante- evocò Dan per raggiungere i suoi amici.

 

Lo scontro era bilanciato tutti i cercatori con i propri titani se la cavavano bene ma, non c’era un cercatore o un titano che prevalesse sugli altri. -Sophie, non credi che sarebbe l’ora di evocare Ponto..?- chiese Dan prima di lanciare un Hougerfrost.

 

*****

 

Zhalia fece segno di silenzio al resto della squadra per nascondersi dietro uno stipite ed origliare una conversazione tra Shauna e uno dei fanatici -Sono qua, mia signora-

 

-C’è anche Dante Vale?- chiese la donna alzandosi dalla sua poltrona e guardando la recluta che aveva davanti dritta negli occhi -No signora, c’è la giovane Casterwille, i due fratelli Fiers e due cercatrici che non conosciamo- affermò questa

-Impossibile. Dante Vale e Lok Lumbert ci sono sicuro- affermò Shauna guardando il fratello per poi capire i suoi pensieri e dire -Se non sono là fuori a lottare staranno cercando di liberare i prigionieri. Manda immediatamente una dozzina di cercatori alla porta delle celle. Che siano forti, non possiamo permetterci di perdere.-

 

Zhalia si allontanò per riferire al resto della squadra -Dobbiamo trovare i nostri titani, oppure noi saremo inutili e non potremmo aiutare gli altri- disse Montehu ricevendo un cenno di consenso da parte di tutti i cercatori. 

Tersly aprì il suo olotomo tracciando una mappa del nascondiglio della spirale. Dopo qualche secondo comparvero le figure dei cercatori e un punto rosso collocato un paio di stanze più avanti rispetto alla loro locazione. 

-Andiamo!- disse l’omone facendo segno di seguirlo.

 

*****

 

-Vieni a combattere per noi PONTOOOOO- evocò Sophie. Il titano che si materializzò al suo fianco sembrava una grossa virgola fatta interamente d’acqua. Questo fluttuava nel cielo come se fosse mare. Improvvisamente qualcosa attrasse l’attenzione del titano come se fosse una calamita. L’entità fluttuante si diresse nella direzione di Euribia e dopo esserle girato attorno un paio di volte si tuffo sopra di lei, inglobandola all’interno della sua massa d’acqua e facendola scomparire. Ponto tornò dalla sua cercatrice che disse -Guardate!- allungò la mano all’interno del corpo acquatico del suo titano estraendo l’amuleto di Euribia.

 

Tutti rimasero stupiti, era stato troppo veloce e troppo facile. Sophie decise che dopo avrebbe controllato cosa effettivamente era successo, adesso doveva combattere e aiutare i suoi amici.

 

-Ragazzi, qua si mette male- disse Dan affiancandosi al fratello e indicando l’ingresso al nascondiglio. In quel momento uscirono una ventina di fanatici della spirale che iniziarono a circondare i cercatori della fondazione. 

 

-Che facciamo?- chiese Kathy arretrando e avvicinandosi ai suoi amici -Combattiamo- rispose Sophie determinata a recuperare la sua amica e salvare nuovamente il mondo. Ponto e Sabriel furono i primi titani a buttarsi sui nemici dando esempio a tutti gli altri. La battaglia aveva avuto inizio.

 

*****

 

Tersly fu il primo ad entrare in una grossa stanza esagonale, ogni lato aveva una porta ad arco che si apriva su cinque corridoi lunghi e scuri, proprio come quello da cui erano arrivati loro. -Che posto strano.- disse uno dei cercatori guardandosi attorno. La stanza era interamente fatta di granito, fredda, nessuna finestra, nessun mobile, nessun oggetto.

 

Tersly appoggiò l’olotomo al centro della stanza per poi indicare un punto nel muro e dire -Lo vedete, è un pezzo di muro rimovibile- Zhalia si avvicino ad esso provando a tastarlo per poi constatare -Probabilmente serve un titano per rimuoverlo o un potere speciale- 

-Fammi controllare- disse Montehu avvicinandosi alla giovane spia e constatando che aveva ragione aggiunse -Dobbiamo cercare Dante, la spada di Caliban potrebbe aiutarci!- 

 

In quel momento fecero irruzione nella stanza i fanatici della spirale accompagnati di Shauna e da suo fratello il quale evocò Ash.

 

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Capitolo 10
*** Capitolo Nono ***


Capitolo Nono:


Ogni fanatico iniziò ad evocare un titano il che fece dire a Tersly -Oh cavolo, credo che siamo spacciati!- 

-No amico mio, combatteremo e vinceremo- rispose Montehu mettendosi in posizione di attacco e fiondandosi subito su Wind.

-Tersly, cerca di capire se i vostri titani possono essere estratti dal muro in un altro modo, io mi occupo di Shauna, voi altri dei fanatici- disse Zhalia per poi mirare allo stomaco della sua avversaria con un calcio. La fondazione Huntik era in netto svantaggio, lo sapevano ma, erano consapevoli che Dante e Lok erano entrati nel nascondiglio della spirale e che quindi si trattava di resistere ancora per poco. 

-Mindside- disse Zhalia nel tentativo di leggere la memoria di Shauna la quale, pronta a gestire un attacco simile aveva già utilizzato headchage. 

 

*****

 

-Dante, senti anche tu queste voci?- chiese Lok per poi affermare -Stanno combattendo, dobbiamo correre!- i due cercatori iniziarono a correre lungo il corridoio che stavano percorrendo fino a quando non entrarono in una grossa stanza esagonale all’interno della quale i fanatici della spirale e i loro titani si stavano battendo contro i loro amici.

 

Nessuno si era accorto che i due avevano fatto il loro ingresso nella stanza finché non udirono -Lindorm, Baislard- 

-Caliban, Ignatius- 

 

Zhalia si girò sussurrando -Dante...- questa sua piccola mancanza di concentrazione le costo un hoogerfrost che la scaraventò contro il muro. Subito Dante le fu affianco e dopo averle ridato i suoi titani potè evocare -Gareon, Gargoul-.

-Manda Caliban da Tersly, abbiamo bisogno della sua spada per riprendere i titani- disse Zhalia. Dante guardò il suo titano che corse subito a seguire le istruzioni del giovane inglese.

 

In breve tempo ogni cercatore ebbe indietro il proprio titano.

 

*****

 

-Per quanto resisteremo ancora?- chiese Kathy nel mentre perdeva l’uso di uno dei due titani che aveva evocato -Non per molto- disse Scarlet schivando un calcio di rivale.

 

In quel momento la terra inizio a tremare -Un terremoto?- chiese Harrison saltando su un masso e lanciando un touchraund. -Non penso- disse Sophie. 

 

La terra tremava sempre di più finché iniziò a cedere e a rivelare il nascondiglio dei fanatici. Chi si trovava al suo interno iniziò ad evitare massi e cercò in qualche modo di raggiungere la superficie.  Dante ed il resto della squadra della fondazione Huntik riuscirono a mettersi in salvo e a ricongiungersi con i propri amici. -Monthy!- esclamò Scarlet alla vista dell’amico. Gli corse incontro e lo abbracciò. Dal conto suo il cercatore rimase stupito da una tale dimostrazione d’affetto ma, in breve tempo la sua espressione di stupore si trasformo in un dolce sorriso.

 

-Ti avevo detto che sarebbe andato tutto liscio- disse lui ridendo. La giovane cercatrice parve fulminarlo con lo sguardo ma s’addolcì dopo un bacio di lui. 

 

-Siamo tutti contenti che ci siamo ritrovati, ma qua è in atto una battaglia, che ne dite di venire a divertirvi con noi?- chiese Lok per poi gettarsi nuovamente nella mischia. 

 

-Zhalia, amica è bello riaverti- disse Sophie trovandosi schiena contro schiena con Zhalia, la quale rispose -Anche a me fa piacere vedervi tutti sani- rise lei prima di lanciare un Hogerfrost contro un fanatico -Penso che questo possa diventare tuo. Avete un carattere molto simile- disse la rossa passando all’amica l’amuleto di Euribia. Subito Zhalia si legò al titano e decise di evocarlo.

 

Come se fossero fratelli Euribia e Ponto si affiancarono ed insieme lanciarono un potente incantesimo contro uno dei titani della spirale di sangue annientandolo immediatamente -Forte!- esclamò Lok che aveva visto la scena.

 

La fondazione Huntik sembrava aver ripreso il controllo della situazione, erano di nuovo in vantaggio. Anche la più inesperta Kathy era riuscita a mettere KO qualche fanatico.

 

Una volta finita la battaglia Montehu e Dante si occuparono di legare i nemici, partendo in primis da Shauna e Wind; dovevano portarli a New York alla sede centrale della fondazione Huntik dove il consiglio ed i membri più anziani della famiglia Casterwille avrebbero deciso insieme la loro sorte.

 

-Un jet della fondazione verrà a prendere me e Montehu, torno a New York- disse Dante avvicinandosi a Zhalia e sfiorandole con la mano destra la sua guancia. Zhalia si appoggiò al corpo del compagno e gli chiese -Poi tornerai da me?- il giovane sorrise e dopo averla baciata delicatamente gli rispose -Sempre amore mio. Ti amo- -Anche io-

 

-Lok, perché non torni a casa con me? A mamma farebbe piacere vederti- disse Kathy avvicinandosi al fratello per poi aggiungere -Possono venire anche gli altri, ci prendiamo un periodo di vacanza- 

 

-Che bello, non siamo mai stati in Irlanda- disse Dan che aveva sentito il discorso dei due fratelli -Non so, magari a Venezia serviamo...- disse Lok, non sapeva cosa rispondere. Gli faceva piacere vedere sua mamma, tornare a casa, riposarsi un pò ma, non sapeva quali fossero i programmi della squadra

 

-Andate- sorrise Zhalia -Torno io a Venezia, per un pò non ci chiederanno altro e se mi dovesse servire il vostro aiuto vi chiamo- aggiunse la giovane 

 

Poco tempo dopo arrivò il Jet della fondazione, Dante e Montehu caricarono a bordo i fanatici e, dopo i dovuti saluti partirono per New York.

 

Il restante della squadra torno al cottage dove passò la notte.

L’indomani mattina si diressero tutti verso l’aeroporto dove, dopo aver atteso un volo di linea che riportasse Zhalia verso Venezia, Lok e gli altri presero il Jet della fondazione diretti verso il Regno Unito; avrebbero fatto sosta a Londra per far scendere Tersly. Poi avrebbero continuato il volo in direzione Cork, città vicina al paesino natio dei giovani fratelli Lumbert.

 

IL GIORNO DOPO A NEW YORK.

 

-Montehu, è bello sapere che state tutti bene- disse Metz andando incontro ai due uomini che erano appena entrati nella stanza del consiglio. 

-Grazie Metz, è bello essere ancora intero- sorrise il cercatore aggiungendo -Ma se non fossero arrivati i rinforzi non so come avremmo fatto- 

 

-Ammetti allora di aver bisogno che miglior cercatore della fondazione che ti faccia da balia- lo canzonò Dante facendo ridere il consiglio. 

 

-hahahah, siete sempre in competizione voi due eh?- sorrise Guggenheim entrando nell’enorme sala in cui erano già tutti riuniti e poggiando dei fascicoli nel grosso tavolo rettangolare presente al centro della stanza per poi dire -Signori, abbiamo molte cose di cui parlare oggi pomeriggio, vi faccio una piccola anticipazione e poi iniziamo- il biondo prese posto a sedere accanto a Metz e dopo aver bevuto un sorso d’acqua disse -Dobbiamo decidere che cosa fare con i fanatici della spirale, dobbiamo nominare una nuova squadra investigativa per il marchio anche se la giovane Casterwille, dopo una veloce analisi ha affermato che il sigillo sembra essere definitivamente spento. Dobbiamo mettere alle votazioni l’apertura della nuova sede della fondazione a Venezia e, in quel caso nominare un capo. Inoltre propongo di aprire un nuovo centro di addestramento per nuovi membri e per nuove spie, anche questo centro a Venezia.- 

 

-Perfetto, da dove iniziamo?- chiese Dante guardando il mentore. Al rosso interessava solo uno di questi argomenti e Metz lo sapeva.

 

INTANTO A VENEZIA

 

-Zhalia, che bello vederti- disse Klause sedendosi dietro il vetro di protezione. La giovane fanciulla aveva iniziato ad andare in prigione a trovarlo almeno una volta a settimana. Si stavano riavvicinando, parlavano spesso e di molti argomenti. 

 

-Ciao Klause, come stai?- gli chiese lei alzando lo sguardo dalla giacca che teneva sulle gambe -Bene, come è andata la missione?- gli chiese lui ricordandosi che la giovane era appena tornata dalla Siberia

 

-Bene. Era ricomparsa la Spirale ma, siamo riusciti a sconfiggerli nuovamente- rispose lei per poi dire -Hai mai amato qualcuno? Una donna?- 

 

-Come mai questa domanda?- chiese il vecchio dirigente dell’Organizzazione non capendo dove volesse andare a parare la figlia -In missione ho detto a Dante che lo amo. Ora mi sento strana- rispose lei in imbarazzo, non si sentiva così da quando Klause dovette spiegargli le basi di educazione sessuale quando era adolescente.

 

Klause sorrise e le disse -Ho amato due donne nella mia vita- sospirò e riprese il suo discorso -Si chiamava Angela, avevamo poco più della tua età quando ci siamo conosciuti. Io lavoravo in ospedale, lei era ricoverata lì dentro, aveva un tumore allo stomaco in fase 3. Quando l’ho vista alla caffetteria mi sono innamorato follemente di lei. Ci vedevamo lì tutti i giorni, le dissi che la amavo, lei mi disse che uscita da oncologia sarebbe venuta a vivere con me. Passammo insieme un sacco di tempo, fui io a raderle i capelli durante la chemio e sempre io a comprarle un foulard da coprirsi. Venne dimessa e venne ad abitare con me, come mi aveva promessa, ma solo per un paio di mesi. Purtroppo il tumore si sviluppò in più metastasi e la portò via da me. Non amai più nessuna come lei- 

 

-Mi spiace..- disse Zhalia per poi dire -E la seconda donna?- 

Klause sorrise e disse -Quella sei tu. Dopo Angela ho abbandonato il lavoro all’ospedale, ero distrutto. Conobbi il professore che, mi fece conoscere il mondo dei titani. Io sono sempre stato appassionato di antichità e oggetti rari per cui non mi sembrava male come lavoro. Per sopprimere il dolore mi sono tuffato nel lavoro scalando la gerarchia dell’Organizzazione e diventando uno dei migliori agenti in pochi anni.  Non volevo nessuna relazione ma poi ti ho vista. Eri così piccola, così indifesa. Avrò sbagliato tante cose nella mia vita, ma tu sei una delle poche cose giuste solo... non avrei dovuto introdurti all’interno di un’associazione così, avrei dovuto dimostrare di più il mio affetto nei tuoi confronti. La realtà è che sei la figlia che non ho avuto, so di non essere stato un padre esempio... e so di non averti insegnato l’importanza dell’amore mia dolce Zhalia ma, non fartelo scappare. Vale è uno tosto, lui ti proteggerà quando non potrò farlo-

 

La giovane fanciulla aveva gli occhi pieni di lacrime, si era emozionata. -Non sapevo queste cose- disse lei guardando l’uomo. Una guardia toccò la spalla di Klause facendogli capire che il suo tempo a disposizione era concluso. I due si salutarono e Zhalia uscì dal piccolo carcere della fondazione di Venezia.

 

Camminò lungo le calli della città immersa nei suoi pensieri. Venezia era una città bellissima, bastava allontanarsi dalle calli principali per potersi godere una passeggiata in tranquillità. Decise di sedersi su una panchina e rimanere a guardare la Basilica della Salute che si poteva ammirare da lì. Rimase lì per ore finché la suoneria del suo cellulare la riportò alla realtà.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo Decimo ***


Capitolo Decimo:


-Grazie mille dell’ospitalità signora Lumbert!- disse Sophie avvicinandosi con i suoi bagagli alla madre del fidanzato la quale rispose -Ma figurati, è bello avervi qua.-

-Non ti mancherò mamma?- chiese Lok abbracciandola e dandole un affettuoso bacio sulla guancia -Certo che mi mancherai, come sempre!- rispose lei abbracciandolo 

-Mi mancheranno le sue crostate- affermò Cherit volando sulla spalla del giovane Lumbert continuando a mangiare una fetta di quella bontà di dessert -Concordo, meno male che ce ne ha data un pò da portare a casa- affermò Harrison mettendo il sacchetto con la torta dentro il suo zaino

-Lasciatene anche a Dante e Zhalia, mi è dispiaciuto non vederli, salutatemeli tanto quando li vedete- raccomandò Sandra consapevole del fatto che con grande probabilità la crostata non sarebbe bastata per il viaggio nel jet della fondazione -Certo signora Lumbert- affermò Harrison


Poco lontano dal gruppo Dan e Kathy stavano passeggiando nel cortile di casa -Mi mancherà avervi a casa- disse la bionda afferrando il braccio dell’amico e accompagnandolo verso i suoi bagagli -Anche a me mancherà averti vicino- rispose lui tirandola a se e chiedendole -Verrai a Venezia?-

-Dipende... cosa mi offri in cambio?- rise lei da buona studentessa di economia. Dan la baciò e le disse -Questo-. Kathy sorrise e prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa la voce del fratello fece si che i due si allontanassero.

 

-Dan, sei pronto a partire?- chiese il giovane una volta raggiunta la sorella e l’amico. -Si, certo- rispose lui afferrando il piccolo trolley  -Allora possiamo andare- disse Cherit svolazzando e godendosi gli ultimi attimi di libertà prima di essere rinchiuso all’interno dello zaino del cercatore.

 

Il gruppo di cercatori era pronto per partire, era sulla soglia del cancelletto in legno del giardino quando Kathy rincorse Dan, lo afferrò e gli diede un altro bacio, questa volta più appassionato del primo -Verrò a trovarti dopo la sessione di esame di giugno- il ragazzo sorrise, le spostò una ciocca di capelli dietro all’orecchio e le disse -Ti aspetto allora-. Lok sorrise per poi dire -Dan, amico mio, sai vero che tu ed io dobbiamo affrontare un discorso su cosa puoi fare o meno con mia sorella?- 

Tutti si misero a ridere. Erano pronti a partire.

 

INTANTO A VENEZIA

 

Due cercatori approfittarono della casa libera per dare sfogo a tutte le loro voglie prima che casa loro tornasse ad essere un ritrovo di ragazzi universitari. Dante era tornato la notte prima e ora stava leggendo un giornale sul divano per tenersi informato riguardo l’economia e la politica italiana. Zhalia entrò nel salotto. 

 

Il giovane cercatore abbassò il giornale, era convinto che la compagna stesse ancora dormendo ma, rimase sorpreso quando la vide davanti a lui con indosso solamente una vestaglia a kimono nera, lunga fino a poco sopra il ginocchio -Già sveglia?- le chiese guardandola. 

-Già...- disse lei prendendo il giornale e adagiandolo sul tavolino davanti al divano. Lui la guardò un pò confuso. Zhalia rise mentre si posizionava sopra di lui e lo baciò.

 

Le mani del cercatore passarono sotto la stoffa della vestaglia rimanendo piacevolmente sorpreso quando s’accorse che la spia non indossava nulla sotto. Zhalia levò la maglietta all’uomo e pochi attimi dopo le sue mani erano impegnate con la cintura dei pantaloni -Non ne hai avuto abbastanza ieri notte?- chiese con fare ammiccante l’uomo lasciando che la donna gli sfilasse i pantaloni -Non è mai abbastanza- rispose lei levando anche i boxer dell’uomo.

 

Zhalia non perse tempo con preliminari. Tornò sopra Dante e lasciò che l’uomo la penetrasse. La vestaglia di Zhalia finì in un punto non definito della stanza. Le mani di lui iniziarono a percorrere la schiena della compagna fino a giungere ai suoi fianchi dove si fermarono. La donna iniziò a muoversi lentamente mordendogli delicatamente il collo. Dante emise un gemito soffocato e con la voce rotta dal piacere disse -Sei... terribile- .
La spia sorrise, sapeva che Dante stava impazzendo sotto di lei e decise di aumentare il ritmo. Zhalia inarcò leggermente la schiena, buttando la testa all’indietro; le sue mani iniziarono ad esplorare la schiena muscolosa del cercatore il quale, decise di capovolgere i ruoli facendo sdraiare la compagna sul divano e sovrastandola con il suo corpo. Le spinte che erano sempre più potenti. Zhalia avvinghiò le sue gambe attorno al busto possente dell’amante, passò una mano tra i suoi capelli, emise un gemito. Gli occhi di lei erano lucidi di piacere. Ogni spinta che Dante affondava lei si avvicinava sempre di più al piacere ma, prima che potesse raggiungerlo decise di spingere il compagno e invertire i ruoli. Si trovava nuovamente sopra di lui.

 

Le mani di Dante si ricollocarono sui fianchi della donna che, dopo non molto tempo raggiunse l’apice. Ora anche il cercatore poteva concedersi di arrivare al culmine e quando stava per venire spinse via la ragazza -No...- disse lei continuando a muoversi -Zhalia.... io... ci siamo- disse lui tra un bacio e l’altro -Vieni... voglio averti dentro- disse lei riprendendo con un ritmo sostenuto.
Dante si svuotò in lei e, dopo averla fatta uscire, la prese per la vita facendola stendere accanto a lui. I corpi sudati dei due amanti erano vicini, Dante passò la mano sul viso ansimante della fidanzata, la guardò e le disse -Sei sicura di quello che abbiamo fatto?- 

 

-Volevo sentirti dentro come non mai, io ti amo Dante, ti amo come non pensavo fosse possibile- rispose la corvina ricevendo un bacio dall’uomo che le disse -Ti amo anche io piccola mia-.

 

*****

 

-Bentornata a casa signorina Casterwille- disse LeBlanche aprendo la porta della residenza -Bentornato anche a lei signorino Lumbert- continuò il maggiordomo per chiedere -Sono andate bene le vostre ferie in Irlanda?-

 

-Si LeBlanche, ti ringrazio- rispose Sophie indirizzandosi verso la porta di camera sua 

-Hanno chiamato i signori Vale e Moon ieri sera, volevano vedervi al vostro arrivo, gli ho comunicato che sareste passati alla loro dimora dopo pranzo- disse l’uomo accompagnando la padrona di casa in camera

 

-Uh, perfetto LeBlanche, sei fantastico- rispose un’altra volta la giovane donna aggiungendo -Vorrei stare un attimo sola con Lok, puoi preparare il pranzo tra un’oretta?- 

Il maggiordomo accenno di si con il capo lasciando i due giovani soli in camera.

 

*****

 

-Dante, Zhalia, siamo a casa- disse Harrison entrando per primo nella villetta. 

-Siamo in cucina- rispose Zhalia

 

-Avete fame?- chiese la donna quando i due fratelli fecero il loro ingresso nella stanza -Da morire!- esclamò Dan  andando a salutare la donna con un abbraccio. A questa dimostrazione d’affetto Zhalia si irrigidì; era strano. Ben presto anche Harrison imitò il fratello e quando Dante entrò nella stanza ne rimase stupito.

 

-Come mai tutto questo affetto?- chiese Zhalia quando i due fratelli si staccarono dall’abbraccio -Sei come una sorella maggiore per noi, forse non lo abbiamo mai dimostrato nel migliore dei modi ma davvero ci teniamo tanto a te... e ovviamente anche a te Dante- disse Harrison. Solo in quel momento i due fratelli notarono che Zhalia indossava solo una vestaglia nera ed era a piedi nudi mentre Dante aveva indosso solo i pantaloni della tuta corti.

 

-Ve la siete spassata senza di noi, eh?- rise Dan capendo cosa volesse dire il fratello che esordì -E dai ragazzi...- i due adulti iniziarono a ridacchiare e Zhalia disse -Mentre l’acqua si scalda vado a mettermi qualcosa di diverso allora- 

-Ti accompagno- aggiunse Dante tirandole una pacca sul sedere non appena le passò affianco.

 

DOPO PRANZO

 

Din-Don

-Vado io- disse Dante alzandosi dalla sedia per andare ad aprire la porta di casa -Ragazzi., che bello vedervi, come state?- chiese l’uomo ai due giovani che erano appena entrati nell’appartamento 

-Bene grazie- rispose Sophie appendendo la giacchetta in jeans all’apprendi abiti 

-Si stava meglio prima, ma bene- rise Lok facendo riferimento alla sua attività ludica pratica prima di pranzo con la fidanzata.

 

Dante fece accomodare i due ragazzi nella sala da pranzo dove Zhalia gli offrì un pò di biscotti che aveva fatto prima di pranzo.

 

-Ragazzi, sono qua per parlare delle novità da parte del consiglio Huntik di New York- disse Dante 

-Ci spostiamo in salotto?- propose Zhalia ricevendo il consenso da parte di tutti.

-Narra Dante, quali novità?- disse Cherit appoggiandosi sul divano affianco a Lok.

 

-Allora, partiamo dalla questione della spirale di Sangue. Shauna e Wind sono stati rinchiusi nel carcere ad alta sicurezza di New York, non usciranno mai da lì mentre, il resto dei fanatici sta svolgendo lavori socialmente utili per la fondazione-  iniziò Dante interrotto da Lok che disse -Come costruire palazzi?-

 

-è esattamente quello che stanno facendo- confermò il rosso per poi spiegarsi meglio e aggiungere -Siccome la maggior parte degli interventi si svolgono sul suolo europeo il consiglio Huntik, insieme ai membri anziani della famiglia Casterwille, hanno concordato per creare un’altra sede della fondazione qua a Venezia. Quella di New York diventerà la sede amministrativa della fondazione, quella di Venezia sarà la sede operativa-

 

-Wow, che figata! E da chi sarà composta?- chiese Sophie esaltata da questa notizia. -Io sarò a capo del consiglio e ho dovuto nominare dei consiglieri quali Montheu, Scarlet, Jessica da Praga, Ado dalla Svezia, Nicolas dalla Bosnia e Hugo dalla Francia. Per quanta riguarda il rappresentante Casterwille vorrei che fossi tu Sophie al centro del board- aggiunse Dante 

 

La ragazza fu stupita e chiese -Io? Davvero? Non so se ne sono in grado- 

-Certo che sei in grado, altrimenti non ti avrebbe nominata- intervenne Lok baciando sulla guancia la fidanzata -Certo che accetto Dante, mi lusinga che tu abbia tutta questa fiducia in me- disse Sophie correndo ad abbracciare il suo mentore.

 

-Le novità non sono ancora finite vero?- disse Cherit

-Infatti... insieme alla nuova sede verrà aperta una scuola d’addestramento per tutti i cercatori meno esperti che vivono in Europa e vogliono entrare a far parte della fondazione- disse Dante 

 

-Forte!!- esclamarono all’unisono i due fratelli Fiers

-Zhalia, tu sei stata scelta per fare la preside e la professoressa di Spionaggio. Che ne dici?- la donna ne rimase stupita. Non pensava che nelle notizie ci fossero delle novità anche per lei.

 

-Io? Si, posso provarci- disse la donna per poi guardare i due fratelli Fiers e dire -Quindi divento anche la vostra preside?-. I due risero pensando a quest’eventualità.

 

-Chi insegnerà arti marziali? E Gli incantesimi?- chiese Dan

-Arti marziali le insegnerò io con l’ausilio di Santiago, era molto contento di prendere parte a questo progetto. Per quanto riguarda gli incantesimi sarà Sophie ad occuparsene- aggiunse Dante  continuando -Lok, tu diventerai responsabile delle prime missioni di tutti i cercatori che usciranno dall’accademia- 

 

-Figo- disse il biondo per poi dire -Mia sorella potrebbe venire a seguire le lezioni qua- -Oh, si..- disse Dan immerso nei suoi pensieri 

-Dan... scaccia qualsiasi pensiero tu abbai su mia sorella- lo ammonì Lok facendo ridere tutta la squadra.

 

-Ancora una cosa..- disse Dante -... la fondazione ci ha ufficialmente riconosciuti come la squadra di cercatori appartenente a tutti i secoli di storia. Non esistono cercatori che hanno fatto ciò che abbiamo fatto noi in questi anni-

 

-Bisogna festeggiare- disse Zhalia andando a prendere una bottiglia di bollicine dal frigorifero. Il gruppo festeggiò, chiacchierando, mettendo la musica, bevendo. Zhalia non si era mai sentita così bene in vita sua, era finalmente felice.

 

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