Andrà tutto bene

di LadyPalma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima di volare [Andromeda/Lucius] ***
Capitolo 2: *** Prima di morire [Remus/Ninfadora] ***
Capitolo 3: *** Cucire il tempo [Molly/Arthur] ***
Capitolo 4: *** Se il tempo non passa [Neville/Pansy] ***
Capitolo 5: *** Prima di fuggire [Horace/Minerva] ***
Capitolo 6: *** San Valentino [Dolores/Argus] ***
Capitolo 7: *** Miseriaccia! [Ron/Hermione] ***
Capitolo 8: *** Invece di volare [Sirius/Myrcella] ***
Capitolo 9: *** Stupida [Dolores/Alastor] ***
Capitolo 10: *** Volare via [Daphne/Draco/Astoria] ***
Capitolo 11: *** (Non) Solo un pensiero [Draco/Luna] ***
Capitolo 12: *** Giochi con la luce [Severus/Petunia] ***
Capitolo 13: *** Altro che un calzino [Albus/Gellert] ***
Capitolo 14: *** Una verità, una bugia [James/Lily + Lucius/Narcissa] ***
Capitolo 15: *** Andrà tutto bene [Severus/Narcissa] ***
Capitolo 16: *** Purtroppo [Fred/Hermione] ***
Capitolo 17: *** Fuori dalla gabbia [Abeforth/Minerva] ***
Capitolo 18: *** Grazie [Harry/Pansy] ***
Capitolo 19: *** La gabbia scelta [Sirius/Remus] ***
Capitolo 20: *** Chissà [Minerva/Dolores] ***



Capitolo 1
*** Prima di volare [Andromeda/Lucius] ***


16 marzo:“Io così simile a te, liberi e prigionieri della stessa gabbia”.
Ship: Lucius/Andromeda; implicito: Andromeda/Ted





 
Prima di volare






"Siamo simili".
È solo un sussurro, braccio contro braccio, prima di salire sull'Espresso diretto a Hogwarts.
Andromeda solleva il mento per guardarlo - i capelli neri che sfiorano quelli platino, gli occhi ossidiana che incontrano quelli grigi - e fa una smorfia infastidita. 
Non capisce.
Vede solo il ragazzino arrogante, pieno di stupidi pregiudizi e vuote ambizioni, che la sua famiglia vuole imporle di sposare. 
Si allontana rapidamente e inizia a parlare cordialmente con un'altra ragazza - grifondoro e mezzosangue. Intanto lo guarda, con aria di sfida.



"Siamo entrambi liberi ma prigionieri della stessa gabbia". 
Un altro sussurro, spalla contro spalla, sul divano della Sala Comune.
Lucius le sfila gli appunti per reclamare attenzione, ma tutto ciò che lei fa è ridacchiare. 
Capisce bene stavolta, ma è lui a non capire. 
Tutti li invidiano per la ricchezza e il prestigio delle loro famiglie, ma mentre sono i ragazzi più popolari di quel castello il loro destino lì fuori è già segnato. 
La gabbia dorata - quella dei Black e dei Malfoy - pesa su di loro e li priva di ogni possibilità di scelta. 
Eppure, mordicchiandosi le labbra che trattengono ancora il sapore di Ted, Andromeda ha già osato scegliere. 



"Mi dispiace".
Due parole che stavolta è lei a pronunciare. In attesa dei risultati dei M.A.G.O. è lui la persona che ha cercato. Lo guarda dritto negli occhi senza derisione e senza sdegno: sembra autenticamente triste - non per se stessa ma per lui. 
Gli prende una mano - per la prima e anche ultima volta - e Lucius sente qualcosa dentro di sè spezzarsi. 
Finalmente capisce. 
Andromeda sta per volare via. 










NDA: Ho già spiegato l'idea di questa iniziativa (che sperò anche altri raccoglieranno). Lascio una brevissima nota solo per il titolo: è ovviamente un riferimento esplicito a questo periodo e alla frase che viene costantemente ripetuta (quanto sono simpatica, eh? ahah). A domani!

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Capitolo 2
*** Prima di morire [Remus/Ninfadora] ***


17 marzo: A vuole correre fuori di casa per un'emergenza, ma essendo in pericolo B deve fermarlo/a.
Ship: Remus/Ninfadora




 
Prima di morire



 
 
"Non puoi andare. Tu resti qui, con Teddy e con tua madre e –"
"No".
Difficilmente Remus era stato così autoritario e Tonks così pacata. Ed era in quel sottile ribaltamento che si giocava l'ultimo atto al confine tra la vita e la morte.
E in mezzo: il destino, la guerra, l'amore.
Restarono zitti a lungo, finché d'improvviso si sorrisero mestamente e annuirono piano. Si presero per mano e si incamminarono infine verso l'ignoto.
Si dice che quando ami qualcuno, faresti di tutto per salvargli la vita.
Ma il loro amore era perfino più forte.
Remus la amava abbastanza da accettare che lei fosse libera di sacrificarsi per un ideale.

[110 parole]






 
NDA: Sì, lo so, ho usato un pochino troppo liberamente il prompt: l'emergenza è la guerra e Remus non riesce effettivamente a fermare Tonks... Però appena ho letto le indicazioni non ho potuto fare a meno di pensare a loro - una delle poche coppie canon che apprezzo (e che troverete in questa challenge ahah). A domani con - spoiler - un'altra coppia canon!

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Capitolo 3
*** Cucire il tempo [Molly/Arthur] ***


18 marzo: “Se il tempo vola, tu mettilo in gabbia”.
Ship: Molly/Arthur




 
Cucire il tempo


 

"Molly, dove hai trovato il tempo?"
Arthur è confuso, mentre passa lo sguardo dalle molteplici teglie di biscotti all'enorme quantità di maglioni e calze da poco cuciti.
Molly scuote la testa e fa per parlare, ma alla fine richiude la bocca e scoppia a piangere.
"Potevi morire, Arthur" riesce a dire solamente, lasciandosi stringere dalle braccia di suo marito.
Un sollievo che dopo l'attacco al Ministero aveva temuto di non poter ricevere più.
La verità su tutto quel lavoro casalingo è chiara in quell'abbraccio.
Tra cura dei figli e corse in ospedale, il tempo restava comunque troppo e volava via lasciandola vuota.
Cucinando cercava di spenderlo.
Cucendo cercava di ingabbiarlo.

[110 parole]

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Capitolo 4
*** Se il tempo non passa [Neville/Pansy] ***


19 marzo: A e B sono in quarantena e discutono nel tentativo di scegliere un gioco di società da fare insieme.
Ship: Neville/Pansy




Se il tempo non passa 


 

"Nomi, magie e creature!"
"È un gioco stupido e non abbiamo né piume né pergamene".
"Scacchi magici!"
"Ma sei deficiente, Paciock? Di certo non abbiamo neanche una scacchiera!"
"Sei tu, Parkinson, che insisti per giocare. Sto solo cercando di essere d'aiuto".
Pansy sbuffa rumorosamente, poi sfila da sotto il cuscino la bacchetta e si siede sul letto. Fa lievitare una boccetta sul comodino in direzione di Neville e gli fa un brusco invito a respingerla con la sua bacchetta di nuovo verso di lei.
È un gioco scemo e inutile, ma lui non glielo fa notare e, senza dire una parola, la asseconda.
Forse è ancora intimidito da lei o forse vuole semplicemente farla stare zitta.
Ma i minuti passano, la boccetta non cade, e quasi non avvertono l'impulso di grattare i fastidiosi puntini rossi.
In silenzio si sorridono.
Forse sopravvivranno a dieci giorni di isolamento in infermeria insieme.









NDA: Neville e Pansy - per quanto inusuali - sono una delle crack ship che amo quindi non potevano mancare in questa raccolta! Ho immaginato che la malattia che hanno contratto sia la babbanissima varicella e, beh, "nomi, magie e creature" è invece la variante magica di "nomi, cose e città".

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Capitolo 5
*** Prima di fuggire [Horace/Minerva] ***


20 marzo: L'ansia di un pericolo esterno raddoppia le insicurezze, le ingigantisce e A si ritrova preda di una tensione che non riesce a gestire. B lo/la conforterà, ricordando che il sole torna sempre.
Ship: Horace/Minerva




 
Prima di fuggire





 
Minerva - capelli sciolti e vestaglia di tartan - non sa perché deve essere proprio lei a consolare in piena notte il professore di pozioni in preda a un'improvvisa crisi di nervi. Non le è mai piaciuto ma ora è un uomo distrutto e non può fare a meno di accennargli un sorriso e cercare di parlargli con dolcezza. Ha cercato lei, proprio lei, così prova a comportarsi da brava collega. Forse da amica.
"Verrà a cercarmi".
"Chi? Horace, fammi capire..."
"Non puoi. Nessuno può... È tutta colpa mia".
Minerva è confusa ma d'impulso gli prende le mani. È un uomo adulto, grande e presuntuoso, ma quando scoppia a piangere a dirotto, lei allarga le braccia e lo stringe a sé come farebbe con un bambino. Percepisce la sua paura: se solo sapesse quello che lui sa, il segreto di Tom Riddle stampato indelebile nella sua memoria, allora forse tremerebbe di paura anche lei. Oppure no. È sempre stata forte, per questo lui ha scelto di andare da lei, per questo si lascia cullare come se quell'abbraccio potesse infondergli un po' del suo coraggio per osmosi.
"Qui fuori è molto peggio di quello che voi credete".
"Conosco la gravità della guerra. Ma andrà tutto bene, noi-"
"No. Io non sono come voi. Io ho paura".
Minerva lo lascia andare per guardarlo ma non gli rivolge lo sguardo sdegnato che lui teme. Annuisce invece e sospira. Se ammette di avere paura, allora è tutto recuperabile – pensa –, dire di avere paura è la prima fase per superarla.
"Allora resta qui. Ci siamo noi, ci sono io. È meglio che non resti da solo, non credi?"
Horace prova a darsi un contegno, esita, poi annuisce.
E promette di restare, anche se entrambi sanno che sta mentendo.
 


All'inizio di novembre, una settimana dopo la notizia della morte dei Potter, Minerva riceve una lettera – chissà da dove.
Mi dispiace. Per tutto.
Non c'è scritto altro e lei non ha bisogno di una firma per sapere a chi appartiene quella grafia elegante e pomposa.
Accartoccia la lettera e la getta nel camino senza pensarci troppo.
È arrabbiata con Horace perché si è rivelato uno sciocco vile.
È arrabbiata con se stessa perché nonostante tutto è preoccupata per lui.
Che è tutto solo e ha paura.

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Capitolo 6
*** San Valentino [Dolores/Argus] ***


21 marzo: Cuore, letto.
Ship: Dolores/Argus


 
 
San Valentino



 

Una scatola ripiena di cioccolatini a forma di cuore sul suo letto rosa.  È una sorpresa che Dolores non si era aspettata di ricevere – né quell'anno, né mai.
Scruta il bigliettino con curiosità e quando lo legge non si sente delusa.
Non ha bisogno di cullarsi nell'illusione che quella A. sia l'iniziale di qualcun altro. Ha capito che si tratta di Argus Gazza e, sebbene lui sia rozzo e sporco, la guarda con un'adorazione di cui vuole approfittare.
E poi gli piacciono i gatti.
Ed è bravo con le torture.
E, oh, i cioccolatini sono ripieni di sherry!
Se non fosse un magonò, pensa addentandone un altro, sarebbe l'uomo perfetto.

[110 parole]





NDA: Chissà mai la A. a cui Dolores inevitabilmente pensa? Solo i fedelissimi al mio crack avranno capito che era un occhiolino ad Alastor.

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Capitolo 7
*** Miseriaccia! [Ron/Hermione] ***


22 marzo: A ha la febbre alta e B accorre in suo aiuto senza pensare alle conseguenze del gesto.
Ship: Ron/Hermione


 
 
Miseriaccia!


 

"Mione, non dovresti–"
"Sta' zitto, so io quello che è meglio. Tu resta disteso e io ti curo".
E Ron sta zitto. Del resto, febbre a parte, non ha nulla di cui lamentarsi: sua moglie si comporta da perfetta medimaga e lo coccola più del solito, mostrandogli una dolcezza a cui non vuole rinunciare.
La novella signora Weasley gli passa delle pezze bagnate sul viso, gli misura la temperatura e poi...
Starnutisce.
"Oh, no, credo di starmi ammalando anche io…"
"È proprio quello che cercavo di dirti. Non hai il colloquio al Ministero domani?"
Hermione spalanca gli occhi, poi sbuffa, rubandogli il termometro e l'imprecazione.
"Miseriacca, Ronald!"

[108 parole]






NDA: Non è un mistero, per chi mi conosce, che questa coppia è una delle mie NOTP... Eppure con questo prompt mi sono venuti in mente proprio loro!

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Capitolo 8
*** Invece di volare [Sirius/Myrcella] ***


23 marzo: "Più stretta è la gabbia e più bella è la libertà".
Ship: Sirius/Myrcella (nuovo personaggio)




 
Invece di volare


 

"Qual è la prima cosa che farai da uomo libero?"
La domanda lo colpisce come uno schiaffo che finalmente lo risveglia dal torpore seguito all'azione delle ultime ore. La battaglia, la morte sfiorata, la caduta di ogni accusa.
È la parola libertà a sconvolgerlo di più perché non la ricordava.
Dodici anni in una cella e poi la fuga solo per ritrovarsi in un'altra prigione, la stessa gabbia d'oro che lo aveva trattenuto da bambino.
E ora?
Ride, non può fare altro. Libertà sembra una barzelletta stupida; è però una realtà sconfinata.
La consapevolezza lo sconcerta, talmente tanto da sentire il bisogno di recuperare limiti.
"Chiederti di sposarmi, ovviamente" risponde con un sorriso malandrino.
Invece di volare, cambia solo gabbia – stavolta è una che gli piace.








NDA: Questa storia la considero un frammento what-if? della mia long "Paint it Black!" dove Sirius ha una relazione con un nuovo personaggio, Myrcella Umbridge, ma conformemente al canone muore. Ho quindi voluto sfruttare il prompt di oggi per ipotizzare un finale diverso, dove Sirius sopravvive. Del resto, parlare di gabbia e di libertà non poteva che farmi pensare a lui.

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Capitolo 9
*** Stupida [Dolores/Alastor] ***


24 marzo: Non puoi chiamarla gabbia quando le chiavi per fuggire via sono tra le tue mani! 
Ship: Dolores/Alastor


 

Stupida



 

"Oh, povera Dolores: i ricevimenti, le serate danzanti con gli amichetti segretari... Dev'essere stressante strisciare ai piedi della gente".
"È davvero stressante, sì. È come vivere in una gabbia".
Alastor scoppia a ridere senza allegria.
"Ma per favore! Non puoi chiamarla gabbia quando le chiavi per fuggire via sono tra le tue mani! Hai scelto tu questa carriera!"
"Quali altre scelte avrei, eh? Sono sola al mondo".
Parla in tono melodrammatico ma lo fissa con aria di sfida. Perché sanno entrambi che una scelta, in fondo, l'avrebbe.
"Sei proprio una stupida!"
Sorride mentre lo guarda sparire un'altra volta.
Se sceglie di restare in gabbia è proprio perché non è stupida.


[110 parole]






NDA: Questa drabble si colloca in un momento in cui ipotizzo entrambi hanno da poco avviato le loro carriere - Dolores al Ministero e Alastor come auror.

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Capitolo 10
*** Volare via [Daphne/Draco/Astoria] ***


25 marzo: A e B non possono uscire di casa per X motivo e, pian piano, realizzano i sentimenti che provano per l'altro/a... finché non arriva C all'improvviso che sconvolge tutto.
Ship: Daphne/Draco; Astoria/Draco




 
Volare via


 

Sei al sicuro – lo dico con un sorriso accennato senza osare toccarti.
Grazie – rispondi con gli occhi umidi ma immobili.
Sediamo nella vuota Villa Malfoy sperando che gli auror non vengano a prenderti neanche oggi.
Ci guardiamo negli occhi, solo questo. Ci piacciamo – da sempre – ma non è il momento per l’amore.
 
È il momento una settimana dopo. Mia sorella arriva, preoccupata per me – o forse per te?
Un giorno basta per vedervi più vicini di quanto io e te lo siamo mai stati.
Astoria ha sorrisi caldi e carezze gentili e tu riesci finalmente a piangere.
 
Ho sopportato con te la gabbia ma so che per volare sceglierai lei.

[110 parole]




 

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Capitolo 11
*** (Non) Solo un pensiero [Draco/Luna] ***


26 marzo: Pensiero, luce.
Ship: Draco/Luna




 
(Non) Solo un pensiero





Un ronzio fastidioso e una sensazione di solletico al collo fanno imprecare Draco nel corridoio buio di Hogwarts.
"Lumos!" si costringe a esclamare, nonostante dovrebbe mantenere un profilo basso a quell'ora della notte.
Un animaletto semitrasparente con gli occhietti sporgenti gli si manifesta davanti, ma prima che possa dire qualcosa lo vede trasformarsi in una ragazzina che non ci mette molto a riconoscere.
"Lovegood? Che accidenti significa?"
"Oh, mi hai vista!" dice lei accennando un sorriso. "Sto diventando un Animagus di nargillo per provare che non è solamente frutto del mio pensiero!"
Draco nuovamente non ha il tempo di dire nulla perché Luna ritorna animaletto infestante e scompare.
Non può fare altro che fissare il corridoio vuoto per lunghi istanti prima di scuotere la testa.
Gli viene il sospetto che sia stata Luna Lovegood solo il frutto del suo pensiero, dopotutto.








NDA: Questa è tutta per Mari Lace che ultimamente ama questa ship e che mi aveva suggerito l'idea di vedere Luna in versione animagus. Di cos'altro poteva essere animagus se non un nargillo?

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Capitolo 12
*** Giochi con la luce [Severus/Petunia] ***


27 marzo: A e B sono in quarantena, ognuno nella propria abitazione adiacente/vicina a quella dell'altro/a. Troveranno il modo di guardarsi e parlarsi a distanza.
Ship: Severus/Petunia





 
Giochi con la luce



 


La malattia lo costringeva a letto ma Severus non aveva bisogno di muoversi per dare un’occhiata alla vita nella casa di fronte alla sua. La finestra della sua stanza si apriva esattamente di fronte alla villa degli Evans e la visione riusciva in qualche modo a essere un balsamo per le sue ferite – fisiche della varicella e mentali delle urla continue di Tobias.
Lily che leggeva.
Lily che parlava al telefono.
Lily che rideva.

E poi, una notte, fasci di luce intermittenti diretti verso di lui.
Lentamente si avvicinò alla finestra e con una dolce contentezza iniziò a rispondere a quei richiami in codice Morse.

 
“Andrà tutto bene.”
“Certamente.”

 
Possibile che Lily volesse contattarlo finalmente dopo il loro grande litigio? L’illusione durò solo quella notte, perché quella successiva, mentre i fasci di luce proseguivano dal piano superiore, comparve la figura di Lily davanti alla finestra del piano inferiore. E allora ricordò: c’era qualcuno che non vedeva da un po’ gironzolare in quella casa, qualcuno che si era preso quello stupido morbo babbano proprio come lui.
Scagliò la torcia lontano in un impeto di furia, ma poco dopo la delusione lasciò il posto alla curiosità. Raccolse la torcia e riprese i giochi con la luce.

 
“Cosa vuoi, Petunia?”
“Compagnia.”

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Capitolo 13
*** Altro che un calzino [Albus/Gellert] ***


28 marzo: “Ma che cos'è la libertà e che significato ha? È il sole che non sorge mai? È il buio addosso a noi?”.
Ship: Albus/Gellert





 
Altro che un calzino



 
 
La libertà è un calzino, uno di quelli che compri di continuo e si accumulano disordinati nei cassetti – una cosa confusa in mezzo ad altre, l’hai svilita e nascosta per bene.
La libertà è un’alba che non rivedrai più nel tuo tramonto – l’hai ingabbiata lontano dalle tue aspettative quando è stato ingabbiato lui.
La libertà è solo il buio della morte – il momento in cui smetterai finalmente di pensarlo e di amarlo.
Perché lui per te era il sole, la luce che scacciava ogni tenebra.
È quello che vedi ancora in quel maledetto specchio così simile a un pensatoio.
Gellert: la libertà, la luce. Tutto.
Altro che un calzino.


[109 parole]
 

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Capitolo 14
*** Una verità, una bugia [James/Lily + Lucius/Narcissa] ***


29 marzo: Neonato, protezione.
Ship: James/Lily, Lucius/Narcissa.




 
Una verità, una bugia


 

Un neonato con fili neri sulla testa e occhioni verdi.
Due mani adulte che si stringono forte, come sempre.
“Ti proteggeremo, Harry” – mormora Lily dicendo una verità.
“E saremo sempre con te” – mormora James dicendo una bugia.

 
Harry non li avrebbe mai conosciuti ma il loro amore lo avrebbe protetto per sempre.
 
 
Un neonato con fili argentei sulla testa e occhioni di ghiaccio.
Due mani adulte che si stringono forte, forse per la prima volta.
“Ti proteggeremo, Draco” – mormora Lucius dicendo una bugia.
“E saremo sempre con te” – mormora Narcissa dicendo una verità.

 
Draco li avrebbe avuti sempre vicini ma il loro amore codardo sarebbe stato inutile per proteggerlo.

[109 parole]







NDA: Mi sembrava doveroso specificare che queste due coppie non rientrano tra le mie preferite. O meglio: James/Lily è semplicemente poco amata (ma compresa e tollerata), mentre la Lucius/Narcissa è proprio una NOTP. Mi fa piacere riuscire a tirare fuori idee anche per coppie su cui normalmente non scriverei:)

 

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Capitolo 15
*** Andrà tutto bene [Severus/Narcissa] ***


30 marzo: “E tu smetti di piangere, bambina. Non è finita finché non è finita se ti dico che andrà tutto bene. Se ti dico: non ti preoccupare”.
Ship: Severus/Narcissa




 
Andrà tutto bene





Di Severus, Narcissa amava le brusche premure.
“Non piangere come una bambina” – quando scopriva un nuovo tradimento di Lucius.
“Non ti preoccupare, ci penso io” – quando tornava a Spinner’s End dopo il Voto Infrangibile, a metà tra il rimorso per avergli chiesto troppo e il bisogno di chiedergli di più.
“Andrà tutto bene” – quando la guerra era ormai alle porte e lei non ancora aveva capito da che parte lui stesse.
Amava i sorrisi storti, i baci esitanti, le confidenze frammentarie.
Amava che tra le sue braccia le sembrava che tutto andasse bene per un attimo – mentre la sua famiglia crollava a pezzi e il mondo attorno bruciava.
 

 
Non piangere come una bambina – quelle parole sono solo un’eco nella sua mente ora, mentre piange a dirotto a dispetto di chi la sta guardando.
Draco è salvo, Lucius è vivo, ma manca un pezzo: l’ultimo cadavere appena trasferito in Sala Grande.
Narcissa piange – anche se non dovrebbe.
Alla fine è andato tutto bene – ma non per Severus.








NDA: Finalmente la mia OTP: scrivo molto poco su di loro, mi creano sempre un po' di timore e tremore:/

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Capitolo 16
*** Purtroppo [Fred/Hermione] ***


31 marzo: A e B sono costretti a casa per X motivo, sul divano e sotto una coperta, mentre il temporale imperversa fuori. Si crea quindi un clima di confidenze e inquietudini, complice la particolare atmosfera che li circonda.
Ship: Fred/Hermione


 


Purtroppo



 
“Smetti di studiare, dai!”
Hermione non chiude il libro e solleva semplicemente lo sguardo. Vorrebbe sbuffare ma le esce un piccolo sorriso. Tra i tuoni sempre più forti e Fred che le parla di continuo, non c’è decisamente l’atmosfera giusta per studiare. Tutto il resto della famiglia Weasley si è recata a Hogsmeade per qualche compera ma quando la loro ospite ha preferito rimanere alla Tana per ripassare qualcosa in quegli ultimi giorni prima del ritorno a Hogwarts, Fred ha deciso con sorpresa di restare a farle compagnia. Ora se ne pente però – pensa Hermione tra sé e sé – si sta annoiando.
“Che cosa proponi?” osa chiedere dopo qualche attimo di esitazione.
Fred però non esita: le si siede accanto sul divano, ruba una parte della coperta in cui lei si è avvolta e comincia a tirare fuori il meglio – o il peggio – di sé. Proposte di scherzi ai danni dei suoi fratelli, battute su battute e tentativi di scommesse.
Lei ascolta e ride. Ride come non le era mai successo prima, forse perché non aveva mai trascorso così tanto tempo sola con lui, dopotutto.
“Non ti ho mai vista ridere così con Ron” dice lui all’improvviso, cogliendola alla sprovvista. “Eppure lui ti piace…”
“Che cosa?” Hermione diventa rossa, ma non per il motivo che crede lui. “Ronald non mi piace” precisa, senza capire l’improvvisa necessità che la spinge a chiarire.
Fred annuisce serio, e con quell’espressione le sembra anche più interessante.
“E io?” domanda, sorprendendola per la seconda volta in quel pomeriggio.
“Che cosa?” La stessa domanda e lo stesso rossore, ma stavolta per un motivo a cui lei stessa stenta a credere. “Fred, io…”
Il rumore della porta li fa sobbalzare e un coro di voci anima improvvisamente l’ambiente.
Per fortuna – vorrebbe pensare.
Purtroppo – si ritrova a sentire invece.





 

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Capitolo 17
*** Fuori dalla gabbia [Abeforth/Minerva] ***


1 aprile: “Sono grande ormai e conosco la realtà, ma non mi arrenderò mai e non voglio piangere”.
Ship: Abeforth/Minerva




 
Fuori dalla gabbia


 


Abeforth è grande, anzi no: è vecchio.
Non ha ancora capito appieno il dramma della vita però, se davanti alla tomba del fratello pensa ancora ai loro rancori e alla gelosia che prova.
“So quanto dev’essere dura per te, Minerva. Tu e Albus…”
La donna volta il capo di scatto e lo fissa con gli occhi sgranati. “Io e Albus cosa? Cosa stai insinuando?”
Abeforth la fissa di rimando e gli viene da ridere. Gli viene da ridere quando dovrebbe piangere. Possibile che ha sempre frainteso ogni cosa? Dopo Ariana, ha continuato a odiare Albus a causa di un’inerzia chiamata Minerva, mentre si trattava solo di una bugia, di una proiezione astrale della sua mente vissuta troppo a lungo fuori dal mondo.
“Quindi tu e Albus non…?”
“Stupido!” lo interrompe Minerva, secca.
Si guardano negli occhi a lungo, finchè Abeforth non scoppia davvero a ridere. 
È una cosa atroce da pensare ma la morte di Albus lo rende in qualche modo libero – di uscire dalla gabbia di inferiorità in cui si è auto recluso e di osare appropriarsi di qualcosa che credeva gli fosse precluso.
“Perché non vieni alla Testa di Porco, uno di questi giorni?”
A centoquindici anni, Abeforth non si arrende e continua a ridere.
La donna che ama in silenzio da oltre vent’anni ha messo piede nel suo locale solamente due volte in vita sua, ma questo non importa al momento. Non se lei sorride di rimando.
“Mi piacerebbe molto, Abeforth”.
 
 

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Capitolo 18
*** Grazie [Harry/Pansy] ***


2 aprile: “Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti”.
Ship: Harry/Pansy





 
Grazie





Le manca l’aria. L’auror dalla faccia stanca la riempie di domande e lei non riesce a dare delle risposte. Non c’entra niente con i mangiamorte, vorrebbe dire, aveva preso tutto come uno scherzo e non aveva previsto il dramma in cui si sarebbe ritrovata coinvolta.
Una porta si apre e per un attimo torna a respirare. Spunta il Salvatore del mondo magico – sarà forse anche il suo?
“Sei libera di andare, Parkinson, ho garantito io per te”.
L’auror borbotta un’imprecazione ma Pansy non se ne accorge neanche. Potter continua a guardarla e ora lei, passato il lungo spavento, vorrebbe solo ridere. Invece , lo fissa di rimando con aria di sfida. Che c’è, vorrebbe un ringraziamento?
“Si può sapere perché lo hai fatto?”
Il ragazzo si stringe nelle spalle e accenna un sorriso. “Il sole esiste per tutti ora che la guerra è finita. Anche per te”.
“Ma io… non ho mai tifato per te. Non ho mosso un dito per aiutarti e…”
“…E non sei un’assassina. Sei solo una sciocca ragazzina che non capisce nulla e dice sempre la cosa sbagliata”.
Pansy spalanca gli occhi e la bocca. Non si aspettava un simile sproloquio da parte sua, anche se sa di meritarselo. Per qualche ragione quell’atteggiamento le suscita rispetto. Rimane zitta per un po’ mordendosi un labbro, poi inclina la testa da un lato.
“Grazie.” – mormora alla fine per davvero. E per una volta si ritrova a dire la cosa giusta.

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Capitolo 19
*** La gabbia scelta [Sirius/Remus] ***


3 aprile: Dopo quasi un mese chiusi in casa senza poter uscire, A e B apprendono di poterlo finalmente fare tornando alla vita di sempre. Tuttavia, la nostalgia per la complicità e per i momenti creati durante il periodo della loro convivenza inizia a farsi sentire.
Ship: Sirius/Remus




 
 
La gabbia scelta




Un mese intero spalla contro spalla – e prima ancora una vita intera.
Tu licantropo perseguitato e lui fuggitivo da nascondere. Insieme per necessità, insieme per scelta.
“Siete liberi” mormora Silente sorridendo, dopo la Battaglia al Ministero e dopo la caduta della Umbridge.
Liberi dall’accusa di essere – colpevoli e mostri.
“Cosa fai, Sirius? Non esci?”
Il tuo migliore amico esita a lungo, poi inspiegabilmente torna indietro. Si siede accanto a te e ti bacia – senza spiegare niente. E tu rispondi al bacio: una spiegazione, del resto, non ti serve.
Libertà è anche questo.
Stare in gabbia quando si potrebbe anche volare.
Baciare quando si potrebbe anche odiare.

[103 parole]

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Capitolo 20
*** Chissà [Minerva/Dolores] ***


4 aprile: “Ciò che perdiamo trova sempre il modo di tornare da noi, anche se non sempre come noi ce lo aspettiamo”.
Ship: Dolores/Minerva


 



Chissà



 

Chissà che fine ha fatto la ragazza con i fiocchi rosa tra i capelli.
Un’immagine fugace mentre sorseggiava un bicchierino di sherry.
Chissà che fine ha fatto la ragazza che amava i gatti.
Un pensiero curioso ogni volta che si tramutava in felino.
Chissà che fine ha fatto – se lo chiedeva un po’ di tutti, ma quella ragazza era l’unica su cui sentiva il bisogno di conoscere la risposta…
“Ehm ehm, buongiorno Professoressa McGranitt, si ricorda di me? Sono qui per conto del Ministero. A quanto pare dovrò controllare il suo operato!”
…Finchè non desiderò di non averla mai scoperta.

[100 parole]




 
NDA: E con questa drabble esatta, ma molto sconclusionata, chiudo la mia maratona di drabble/flash. Teoricamente l'ultimo prompt della sfida iniziale era quello di ieri, ma non ho resistito all'idea di fare 20 capitoli pari per questa raccolta ahah
Dato che la quarantena, ahinoi, continua, ci sono nuovi prompt della challenge - ma se li utilizzerò, mi orienterò verso altre storie.
Mi sono divertita tantissimo a sperimentare coppie diverse e ad avere ogni giorno qualcosa di nuovo da scrivere. Grazie infinite a Ile per avere indetto la challenge e a chiunque abbia letto questi piccoli deliri:)

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