Let's Fight! For the Balance of the Past!

di MC_Outlaw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Salve a tutti, sono qui solo per una piccola premessa: questa storia è il seguito di ‘Let’s Fight! For a Better Future!’, che era ambientata a fine S2. Questa, invece, è ambientata a fine S3, ma con gli avvenimenti modificati a seconda di ciò che era successo nel mio scritto. Prendo anche in considerazione il primo arco narrativo dei fumetti ufficiali di Miraculous, ossia “The Trash Krakken”. In che modo tutto ciò? Ve lo lascio scoprire rimandandovi alla lettura! (Ma essendo i fumetti davvero poco conosciuti, inserirò una mini spiegazione alla fine) Ci si rivede a fine capitolo!

 

 

 

 

 

Parigi, in quella che poteva essere definita una mattina pieno di nuove possibilità. Così come pieno di possibilità inesplorate era il futuro che attendeva tutti i suoi cittadini, ormai da un mese a quella parte

Erano infatti trascorsi una trentina di giorni da quando la minaccia di Papillon era stata definitamente scongiurata. La città aveva ben presente che cosa fosse successo, tra le akumizzazioni di massa e la grande battaglia svoltasi sotto la Tour Eiffel, ma nonostante tutto ciò, in realtà non poteva sapere tutta la storia che vi si celava dietro. Storia riguardante il lungo viaggio di un giovane per mettere in guardia ed aiutare i due supereroi della città, Ladybug e Chat Noir, in modo che fossero pronti alla sfida che li aveva attesi. Viaggio lungo tanto metaforicamente quanto concettualmente, essendo durato circa venticinque anni nel tempo

E proprio in quella giornata, quello stesso ragazzo, AJ, aveva fatto ritorno nel loro tempo. Ancora non sapevano cosa ci facesse li, se era tornato solo per salutare loro due, che un giorno sarebbero diventati i suoi genitori, se per raccontare cosa avesse fatto nel tempo in cui non era stato con loro, oppure, come sotto sotto entrambi speravano, se avesse accettato la loro offerta fattagli prima del ritorno nel suo tempo e restare li con loro, invece di tornare in un futuro che, da ciò che avevano potuto vedere e temevano, non avesse più nulla da offrire se non polvere e desolazione

Al momento, in ogni caso, stavano semplicemente percorrendo una strada composta di tegole e camini sopra la città, diretti verso l’aeroporto, dove un volo verso la Cina aspettava i due giovani eroi. Ma prima di arrivare, erano intenzionati ad ascoltare fino in fondo le sue parole. Persino in forma di Dragakin gli si leggeva in faccia quanto stesse fremendo per parlare di qualcosa, anche se era stato lui stesso a limitarsi fino a quel momento

“Ancora non me lo avete detto di preciso… cosa c'è in Cina che volete andare a controllare?” fu la prima cosa che chiese Dragakin ai due, quasi a non voler essere l’epicentro dell’attenzione. Ma per entrambi i suoi interlocutori, era proprio lui l'argomento di maggior interesse, l’elefante nella stanza

“Avremo tempo di spiegartelo mentre ci andiamo!” esclamò Chat, alludendo al fatto che fosse non poco contento che avesse deciso di andare con loro in quel viaggio

“Dai, sai che siamo curiosi!” si aggiunse subito Ladybug, facendo finta di essersi quasi offesa nel suo tentativo di sviare il discorso “Raccontaci che cosa è successo da quando sei tornato nel tuo tempo!”

“Beh… potrebbe volerci un po, ma va bene” sbuffò lui, sorridendo. Non si aspettava certo di non parlare, in fondo non c’erano più problemi di segretezza su determinate faccende. E quello che era successo non sarebbe di certo rientrato in esse “Allora, iniziamo subito dalla base… il mio tempo è rimasto invariato. Quando siamo tornati, Parigi era esattamente come l’avevamo lasciata. In rovina...” aggiunse, non riuscendo a nascondere una punta di delusione

“… ci dispiace” gli rispose la ragazza, non nascondendo neanche lei che se lo aspettava. Dragakin scosse la testa, sorridendo leggermente

“Non fa nulla. Immagino che un po tutti ce lo aspettavamo… se io, i Kwami e gli altri non eravamo spariti, era piuttosto difficile che anche altro fosse cambiato”

“A proposito, Nooroo non c'è? Non mi pare di averlo visto” gli domandò Chat, che ancora non aveva visto comparire il Kwami porpora

“No, stavolta siamo venuti… solo io e Shiv, diciamo” gli rispose, trattenendosi dal dire altro “Nooroo sta facendo altro”

“Rimanere con mamma e papà, immagino” aggiunse il gatto stesso, ricevendo un cenno stavolta negativo come risposta

“No, anzi, a dire il vero è parecchio tempo che non vediamo ne lui ne Duusu” prima ancora che i ragazzi potessero fare altre domande in proposito, li interruppe sul nascere “Ci arriverò subito. Anche se devo dire che tutt’ora lo trovo un peccato, il no… ehm… Gabriel avrebbe preferito venissero con noi” disse pensandoci su qualche attimo “Penso volesse farsi perdonare da entrambi”

“Gabriel?” lo stuzzicò la ragazza, quasi a pigiare su un nervo scoperto che non era nemmeno riuscito a nascondere bene “Non dovresti chiamarlo in un altro modo?”

“… no” rispose lui imbarazzato, grattandosi dietro la nuca “O meglio, si, lo chiamo in un altro modo ormai, ma… se lo facessi con lui dovrei farlo anche con voi… non so, credo sarebbe imbarazzante, per me ma soprattutto per voi”

“Non ci sono problemi” lo rassicurò lei, appoggiata dal ragazzo in nero semplicemente da uno sguardo calmo e posato sulla situazione “Chiamaci come preferisci. Che tu lo faccia o meno, sappiamo comunque chi sei, no? Non serve che ti sforzi”

“… e va bene… mamma” rispose, cercando di essere almeno in parte naturale, anche se trovava quasi strano dirlo a voce alta. Vedendo che nessuno dei due reagì in maniera strana, si trovò comunque mentalmente più calmo nell’esprimersi “Tornando al discorso… appena siamo arrivati, ci siamo trovati davanti ad una scelta. Restare a Parigi, dove non c’era più nulla, oppure viaggiare, adesso che era nuovamente possibile senza Akuma ed i suoi stormi di farfalle. Ed ovviamente abbiamo optato per la seconda. Il nonno mi ha spiegato che prima di Akuma, tutto il mondo era connesso ed in comunicazione costante… cosa che sapevo già a grandi linee, ma che non avevo mai visto di persona. Al suo arrivo, aveva tagliato ogni mezzo di contatto possibile in giro per il pianeta, per cui non sapevamo com’era la situazione nel resto nel mondo. Non volevamo e non potevamo credere di essere solo noi tre gli ultimi umani rimasti...”

“Pensavate magari alle persone che aveva corrotto, come Volpina?” commentò Chat, venendo accolto da uno sbuffo di fumo irritato da parte di Dragakin, non rivolto a lui ma a ciò di cui stava parlando

“Francamente no, ed anche se fosse, di sicuro era meglio per loro non incontrarmi” disse, non per sembrare spavaldo, ma puramente per rabbia nei loro confronti “Comunque, non abbiamo incontrato nessuno di loro, ancora adesso in realtà non sappiamo cosa stiano facendo. Molto probabilmente sono ancora in giro, altrimenti la nonna per prima sarebbe dovuta morire, dopo tutto il tempo in cui il suo corpo era rimasto posseduto”

“Non… non dire certe cose...” gli fece notare Ladybug, girandosi preoccupata verso Chat

“Ah, scusa! N-Non volevo… era solo… una constatazione, ecco...” rispose agitato il mezzo drago

“Lo avevo capito” li rassicurò entrambi Chat, mostrando che aveva inteso essersi trattata solo di un’involontaria indelicatezza

“Beh… ok” proseguì il viaggiatore temporale “Il nostro obiettivo comunque non era trovare loro, ma raggiungere l’America, per un semplice ragionamento: in tutto il continente si trovavano parecchi eroi. Majestia, per dirne una, ma anche Victory, Knightowl e Sparrow, Doorman… insomma, abbiamo pensato che con tutti questi eroi in giro, molte più persone avrebbe avuto la possibilità di sfuggire al massacro di quando arrivò Akuma. Come a Parigi con voi, del resto”

“Sembra sensato...”constatò subito Ladybug, accompagnata però anche da un pensiero fisso “Ma andare così lontano? Come?”

“Eh, per quello avrei volentieri portato io tutti in volo, ma il nonno ha insistito per trovare un altro modo”

“Beh, per forza!” esclamò il biondo “Hai idea della distanza che avresti dovuto percorrere, del tempo che ci avresti messo?”

“Ti ricordo sempre che io non mi posso stancare… un piccolo sforzo lo avrei anche potuto fare” rispose, alludendo al fatto che essere una sorta di Miraculous vivente lo mantenesse in energia costante

“Non ti servirà dormire, forse” specificò la corvina “Ma la fatica la senti come tutti noi. Altrimenti saresti una macchina. E pure loro devono fermarsi per fare benzina, ogni tanto!”

“Va bene, va bene, non è comunque volando e basta che ci siamo mossi!” interruppe lì il discorso “Ed è qui che volevo arrivare, prima. Io ed i nonni ci siamo decisi a viaggiare, ma Nooroo e Duusu no. Ne abbiamo discusso per un po', ma loro volevano restare e ricostruire ciò che potevano. Da come ne parlavano, credo volessero rimettere in piedi Parigi da zero. Non c’è stato modo di convincerli del contrario, e francamente, anche se è stato un dispiacere, l’idea era la migliore. Loro avrebbero iniziato a rimettere in piedi il possibile, mentre noi saremmo andati in giro a cercare altre persone con cui ricostruire ed a cui dare la notizia della sconfitta di Akuma”

“Va bene, ma da soli?” domandò la ragazza stupita “Come possono farcela?”

“Non proprio da soli. Prima di separarci, Duusu ha usato il potere delle Amok per creare un Sentimonster basato su di me, Sentidrake, molto simile alla forma che ho adesso, mentre Nooroo lo ha potenziato perché fosse la loro forza lavoro” spiegò loro, facendogli ben capire che erano tutt’altro che soli o privi di forze. Poi sospirò, abbacchiato “Se solo il Miraculous del Pavone non fosse stato rotto, l’Amokizzazione sarebbe stato un potere estremamente utile per noi. Ma quella testarda di Duusu non mi ha permesso di usare la sua magia neanche attraverso Shiv, ha voluto fare tutta da sola, per paura che potesse farmi comunque male”

“Dai, è comprensibile” la giustificò Chat “Il tuo non è un potere molto facile da interpretare, può essere che aveva ragione”

“Forse, però almeno poteva lasciarmi tentare!” esclamò infastidito, esponendo però subito dopo il suo vero pensiero “Ma la capisco, in fondo. Non voleva più vedere altre situazioni come quella della nonna”

“Sai, la tua Duusu sembra diversa dalla nostra” gli fece notare Ladybug “È sempre iperattiva, impulsiva, a volte straparla o ha scatti emotivi che non ci aspettiamo. La tua… non so, sembra più adulta”

“Huh…” sussultò Dragakin a causa di un’illuminazione “Allora è di questo che parlava il nonno. Mi aveva detto che Duusu negli anni era cambiata, stando così tanto a contatto con lui. Diceva che prima non era così seria o giudiziosa”

“Forse gli anni in cui ha vissuto nel rifugio con Gabriel l’hanno risanata” andò avanti la ragazza “Noi crediamo che dato che il suo Miraculous è rotto, anche la sua mente sia un po' scombussolata. Nella vostra situazione, vivere in una realtà del genere, potrebbe averla aiutata a stare meglio in quanto attorno a lei non c’era molto per cui essere sempre così allegri” sospirò, preoccupata di ciò che aveva appena detto “… forse ho parlato troppo, scusa…”

“No, figurati” rispose il mezzo drago “Ho capito cosa vuoi dire. Ed è possibile che tu abbia ragione. In un mondo come il mio, essere sempre allegri senza motivo, come avete detto che è la vostra Duusu, avrebbe potuto persino fare ancora più male a chi aveva attorno. Soprattutto con il nonno, che per tutto questo tempo non ha mai smesso di addossarsi ogni colpa. Lei si è adattata ed ha anche cercato di essergli d’aiuto, dato come stava”

“Se serve una cosa del genere, preferisco comunque che resti così com’è ora” appuntò Chat, sostenuto da un cenno positivo della ragazza

“Beh, senza dubbio” diede loro ragione il ragazzo, per poi incupirsi “Ah, a proposito… sono voluto anche passare del rifugio, prima di partire. Almeno per lasciare i Miraculous di Nooroo e Duusu in un posto che conoscevamo” spiegò loro, per prepararli al peggio, anche se già sospettavano dove stesse per andare a parare “Beh, non… non c’era più nessuno di vivo, vi basti sapere questo, anche se lo immaginavo...” mormorò senza tirarla per le lunghe, non ce l’avrebbe fatta a rivangare cio' che aveva visto li' dentro dopo il passaggio di Akuma

I due eroi, però, non seppero cosa rispondere alle sue parole. E non era che lui si aspettasse risposte, semplicemente voleva fargli sapere come stavano le cose “Cerchiamo di non pensarci e basta, va bene?” chiese loro, quasi sperando accettassero, ed infatti ricevette due cenni con il capo d’accordo con lui “Tornando a come volevamo muoverci… è presto detto. Prima abbiamo cercato in qualche aeroporto, almeno per vedere se vicino a noi c’era qualcosa, ma aerei ed elicotteri erano praticamente tutti distrutti, mentre i pochi che erano quanto meno passabili non sembravano funzionare. Non so se per benzina, mancanza di manutenzione o altro, fatto sta che non erano un’opzione. Rimaneva solo l’idea di allontanarci da Parigi per cercare piuttosto delle navi, che magari almeno una barchetta poteva essersi salvata”

“A piedi?” domandò sorpreso Chat “E quanto cavolo ci avete messo?”

“Ma quali piedi” gli disse, sorridendo anche solo all’idea “Ci siamo andati in volo con me! Potevo capire che una traversata oceanica potesse preoccupare il nonno e pure un po' Shiv, ma da Parigi andare verso nord fino alle coste ci avremo messo si e no qualche ora, tra una pausa per riprendere fiato e l’altra. E si, in effetti già solo quello mi aveva fatto capire che attraversare l’Atlantico sarebbe stato alquanto difficile senza mezzi...” mentre parlava, si fermò un momento ed osservò dietro di se, facendosi venire in mente un dubbio in merito al suo discorso “… ma aspettate, l’aeroporto non è dall’altra parte della città? Dove stiamo andando?”

“Stiamo facendo il giro lungo, almeno per parlare un po” rispose la supereroina, fermandosi sia lei che il compagno e sorridendogli “Sei appena arrivato… volevamo tenerti un po' per noi!”

“Ma mica perdiamo il volo?” aggiunse lui, confuso dall’idea dei due ragazzi

“Oh, no di certo, è un volo privato” spiegò Chat “Aspettano noi per partire. E prima abbiamo avvertito che avremmo fatto tardi”

“...oh” sospirò il mezzo drago, senza sapere effettivamente cos’altro dire in proposito “Beh, se è così… allora fermiamoci qui piuttosto” concluse ritrasformandosi in AJ e dando nuovamente libertà a Shivihs solo per tenerla fisicamente vicina “Dicevo… ci abbiamo messo una mezza giornata per arrivare alle coste francesi. Non so che città fosse, credo che neanche il nonno l’abbia riconosciuta, o magari non ce l’ha fatta semplicemente a dircelo. Tutto completamente distrutto, neanche una singola anima viva per tutto il tempo, un po' ci speravamo... ma a quanto pare lì non erano stati fortunati”

Ladybug si ritrasformò in Marinette, lei però effettivamente per non far troppo stancare Tikki, cosa che fece anche Adrien “A me continua a dispiacere… se avessimo potuto, sono sicura che a suo tempo avremmo aiutato tutti...” AJ però non aggiunse nulla alle sue parole, limitandosi a guardare sia lei che il biondo con un misto di ammirazione e divertimento, facendola sentire anche un po a disagio “Che… che c’è?”

“Nulla, nulla…” rispose beffardo “È solo che l’ultima volta che sono stato qui facevate tante di quelle storie per le identità segrete, che adesso mi fa strano vedervi così disinibiti!”

“Dai, adesso non serve più a nulla, sappiamo entrambi chi siamo!” rispose Adrien per entrambi,vedendola sorridere semplicemente alla sua afermazione. Un sorriso strano, che attirò un suo curioso sguardo fisso, notando subito che c’era dell’altro nel loro atteggiamento. Non era una cosa spiegabile, ma esattamente come loro due sentivano quando lui aveva qualcosa che gli passava per la mente, anche il ragazzo riusciva a leggere tra le righe per quanto li riguardava

“...c’è… altro che dovete dirmi?” domandò, sicuro di ciò che stava dicendo

Adrien e Marinette si fecero un po' rossi in viso, ma non era una cosa che potevano nascondere proprio a lui. E sapevano che, in qualche maniera, se ne era accorto anche senza aver fatto o detto nulla di particolare. Fu proprio il giovane Agreste a smuovere la situazione, prendendola sotto braccio e facendola diventare ancora più rossa “A-Abbiamo deciso… di… di provare a vedere come stiamo, insieme!”

AJ, saputa la cosa, non diede una risposta vocale. Fu la sua espressione a parlare per lui, un sorriso di stupore misto a gioia che non gli richiedeva parole

“B-Beh...” cercò di dire Marinette a quel punto, per non lasciare solo il ragazzo a spiegare la situazione, ma restando rossa in viso “Noi ci… ci piacevamo già da prima… voglio dire, a me piaceva Adrien, a lui Ladybug… era-era normale che andasse così!”

Il giovane viaggiatore nel tempo non riuscì più a trattenersi, a quel punto. Cominciò ad esultare, cercando di trattenersi per non risultare esagerato, ma pur sempre agitandosi camminando in giro “Io lo sapevo! Hahaha! Sapevo che sarebbe successo comunque! Io… voi… aaaagh!” terminò, in preda alla confusione euforica

Persino la piccola Shivihs, recepita la notizia, iniziò a svolazzargli attorno in preda alla gioia “Ce lo potevate dire subito, accidenti!”

“Va bene, adesso però calmatevi” gli disse sorridente Adrien “Sapevamo che la cosa vi avrebbe fatto piacere, ma volevamo sapere di voi, prima!”

Marinette cercò di farsi un po' più seria “E-E come ha detto Adrien, è solo una prova! È vero che ci piaciamo, ma… non… non vorremmo che fosse stato anche quello che è successo con te, ad influenzarci. Non è per darvi la colpa, sia chiaro! Semplicemente… è così!” ma il suo viso tradiva le sue parole. Dagli occhi di entrambi, si vedeva che AJ non c’entrava nulla con quella storia. Lui stesso se ne rese conto, ma preferì far finta di nulla e darle corda

“Beh, mi sembra giusto” rispose alla sua affermazione, calmandosi ed effettivamente pensando anche lui a qualcosa “Immagino che tutti abbiano bisogno del loro tempo…”

Ma la nuova coppia, un po' per l’imbarazzo del discorso appena fatto, soprattutto a chi lo avevano fatto, non si rese conto della sua reazione. In più, ad Adrien balenò in mente un piccolo dettaglio “Ah… questa storia per ora è solo tra noi due! Nessun altro sa che stiamo insieme!”

“Già, giusto!” si aggiunse la corvina “Per il momento preferiamo che non si sappia in giro!”

“… ma siete seri?” rispose, stavolta scocciato e mettendosi una mano sugli occhi scuotendo la testa “Altri segreti no, vi prego…”

“Dai, basta che l’argomento non venga fuori e non è neanche un segreto!” si giustificò ancora lei, venendo accolta da uno sguardo del giovane che in realtà era divertito dalla situazione. Come tutto il resto, in fin dei conti, era una loro scelta che lui avrebbe rispettato

Finita la spiegazione, Adrien lasciò andare Marinette “Ora lo sai. Che ne dici di proseguire a dirci di te, adesso?”

“Ah, certo! Perché sono io il gossip principale, no?” rispose loro fingendo di essere contrariato, solo per ridacchiare sotto i baffi nel vedere la giovane madre arrossire e ritornare serio subito dopo “Va bene, va bene. Dove ero rimasto… ah, al porto. Dopo un po' di ricerche abbiamo beccato una nave con il motore funzionante. Non era nelle condizioni migliori, ma meglio di nulla, quindi abbiamo fatto qualche riparazione perché non imbarcasse acqua e ci siamo avviati. Per fortuna il nonno sapeva guidarla, altrimenti ci avremmo impiegato dei giorni solo ad accenderla!”

“Si, mio padre sa guidare molto più cose di quelle che mi aspettavo” commentò il ragazzo “Sapevo che ha patenti per tanti mezzi, ma non glieli avevo mai visti guidare fino a poco tempo fa”

“Beh, è tornata utile anche per orientarci in mezzo al mare. Ci siamo messi in viaggio non appena finito di fare provviste, cacciando qualche animale dei dintorni”

“Selvaggina?” si stupì Tikki “Non pensavo potesse essercene! Pensavo che Akuma sterminasse qualsiasi cosa”

“Diciamo che poco si interessava degli animali, preferiva dare la caccia agli umani. Noi di contro avevamo carne da mangiare, quanto meno, ed il mio fuoco per cuocerla” spiegò, tornando subito dopo al discorso principale “La nave non aveva benzina per muoversi, in compenso io si, quindi alla fine… beh, diciamo che ho praticamente volato dalla Francia a New York spingendo la barca e riposandomi ogni tanto a bordo. Con tutto, ci avremo messo tre o quattro giorni prima di vedere le coste americane”

“Ma perché proprio New York?” domandò curioso Plagg “Perché è una grande città?”

“Precisamente” confermò lui “Se c’era vita, almeno a New York potevamo avere più speranze di trovarne. Un posto così grande poteva offrire molti nascondigli”

“Ed avevamo ragione” si intromise subito Shivihs nel discorso, per poi gettare uno sguardo un po' accusatorio ed un po' scherzoso al suo Wielder “Anche se, a dirla tutta, forse sarebbe stato meglio essere più cauti...”

“Oh, ancora?! Ma che ne potevamo sapere!” rispose, più che altro cogliendo il lato accusatorio della frase e facendo ridere la Kwami per la reazione

“Perché? Che è successo?” si incuriosì ancora di più Marinette

“Uff...” sbuffò lui “Beh, effettivamente qualcuno c’era… niente di meno che Majestia in persona” spiegò loro, facendogli scambiare uno sguardo sollevato, felici di una simile notizia. Il ragazzo annuì al loro atteggiamento, ma con aria ironica “Eh, si, potete capire che anche noi abbiamo reagito così nel vedere proprio lei venirci incontro mentre ancora stavamo arrivando… il problema è stato che ha pensato fossi un potenziato di Akuma!”

“E come darle torto?” fece spallucce Shivihs “Non abbiamo proprio un aspetto rassicurante quando siamo trasformati!”

“Fatto sta che mi ha iniziato ad attaccare, senza che io riuscissi a dir nulla in mia difesa” si grattò poi la nuca, imbarazzato “Mi piacerebbe anche dire che abbiamo combattuto per qualche minuto, ma era più lei che me le suonava, tra io che non volevo colpirla ed il fatto che fosse una dannata bestia inarrestabile!” terminò esclamando il suo pensiero “Non posso neanche darle colpe, in realtà, avrei fatto la stessa cosa se ci avesse attaccato Akuma o chi per lui”

“Poi però ci è venuto in mente come calmarla!” continuò subito la piccola scarlatta “Usare il mio potere era impossibile, ancora adesso non possiamo fare nulla perché è troppo imprevedibile, ma sapevamo che avevate combattuto con lei, una volta. Quindi ci è bastato mostrarle il Lucky Charm per farla fermare!”

“È stato abbastanza da farle venire dei dubbi, almeno” proseguì AJ “Da lì siamo riusciti almeno a presentarci, e quando ha capito chi ero… beh, diciamo solo che gli ha fatto piacere che fossimo lì”

“Dì le cose come stanno!” esclamò la magica creatura, quasi prendendosela per la sua omissione del discorso “Si è commossa nel vederci! Ha anche detto che gli ricordavi un sacco Ladybug e Chat Noir! Ti ha abbracciato come se fossi uno dei suoi più vecchi amici!”

“Eddai, Shiv...” gli disse a bassa voce “Non la volevo mettere in imbarazzo, credo ci tenga alla sua immagine di leader forte”

Marinette, che comunque aveva sentito, lo rassicurò subito “Nah, non è nulla di cui imbarazzarsi. Anzi, è la reazione che mi sarei aspettata da lei”

“Tu, invece, sei inaspettata” si rivolse Adrien a Shivihs “Da quand’è che sei così decisa? L’ultima volta che ti ho vista ti imbarazzavi per tutto!”

“Ehm… si, ecco… mi dispiace” disse lei, senza guardarli troppo negli occhi “È solo che… quando siamo stati qui la prima volta, avevo paura di dire cose che non dovevo. AJ riusciva a trattenersi, a fare finta, a dire il necessario, io invece non ce l’avrei mai potuta fare, con nessuno di voi… ma credo anche di essere stata piuttosto maleducata...”

“M-Ma cosa ti salta in mente!” le rispose subito Marinette, quasi intenerendosi di fronte alla sua sincerità “Capiamo bene che per voi deve essere stato difficile. Per questo adesso vogliamo che non vi tratteniate!”

“Visto?” gli disse con aria scocciata AJ “Te l’avevo detto che non c’era motivo di fare tante storie” si rivolse ai quattro davanti a lui, sogghignando “Si sentiva a disagio a tornare perché credeva di aver fatto brutta figura”

Se possibile, la sua Kwami si fece ancora più rossa dal nervoso e dall’imbarazzo “Era solo che volevo sentirmelo dire da loro, ok?!”

Nonostante la sua reazione stizzita, il suo Wielder non si preoccupò della sua rabbia, al contrario la prese a ridere sotto i baffi “Hehehe, va bene… tornando al discorso… quando Majestia ha capito che eravamo tutt’altro che un pericolo, ci ha aiutati ad attraccare e ci ha portato nell’accampamento dei sopravvissuti della città. I palazzi per la maggior parte erano distrutti, ma le persone che vivevano li avevano allestito un luogo dove vivere niente male. Francamente mi aspettavo anche molta meno gente, era di gran lunga più affollato del nostro rifugio” poi tornò ad incupirsi un po' “Ovviamente non potevo tenerle segreto ciò che avevamo fatto. E se da un lato ero ben felice di raccontarle cosa avevo fatto e che Akuma non era più pericoloso… dall’altra c’era da raccontarle chi era e che cosa aveva fatto il nonno”

“Oh...” sospirò Adrien, preoccupato “E… come l’ha presa?”

“… non bene. Non subito, almeno. All’inizio si è imbestialita con lui, un po' come me quando abbiamo scoperto che era lui Papillon. Mentre lo caricava di insulti ci ha fatto capire che gli ultimi eroi rimasti nel continente erano lei e Sparrow, il resto di loro era stato ucciso nel tentativo di combattere Akuma, quindi non poteva che sentirsi furiosa. Poi però sono riuscito a spiegarle i dettagli di ciò che era successo, tra la nonna e l’inganno di quel demone, ed è stato abbastanza per calmarla”

Shivihs aggiunse un suo commento “… probabilmente nella stessa situazione di Gabriel avrebbe reagito allo stesso modo. Non lo ha detto apertamente, non sarebbero state parole adatte, ma abbiamo capito che era ciò che pensava”

Il moro le diede una carezza sulla testa, dandole ragione con quel gesto“Non so se lo ha del tutto perdonato, un po' di rancore nei suoi confronti probabilmente le è rimasto, ma ci ha permesso di restare. E nonno Gabriel si è subito offerto di dare una mano in qualunque maniera”

“Pensiamo lo trovi il suo modo di fare ammenda” lo giustificò Shivihs

“Comunque, la storia a grandi linee è questa” proseguì AJ rimettendosi in piedi “Abbiamo passato un paio di settimane a New York per conoscere la gente, sono quasi tutti molto simpatici, poi ci sono quelli con cui si va meno d’accordo, la solita roba della convivenza forzata ecco…” iniziò poi a balbettare senza riuscire a guardarli negli occhi, girando la testa come ad aver paura di esprimersi “Ma… io… cioè… nonostante sia un bel posto, noi…“

“Non ci sentivamo a casa” lo aiutò la piccola, vedendolo in difficoltà “È un bel posto, è vero, Gabriel si è anche ambientato bene nonostante tutto, persino Majestia ormai sembra non avercela più con lui… ma la verità… è che ci mancavate voi”

“Eh già” riprese goliardicamente il ragazzo “Chi altro può dire di avere i genitori della sua stessa età?” poi ritornò serio, in quanto stava andando incontro a parole che si sentiva uscire dal cuore. Il fatto che Shivihs avesse parlato al posto su fu un aiuto a sbloccarsi “Ma scherzi a parte… Shiv ha detto bene. Voi siete la nostra famiglia. E noi avevamo la possibilità di continuare a vedervi. Credo che chiunque nel mio tempo vorrebbe poter avere questa fortuna… vogliamo bene al nonno, certo, ed anche lui ne vuole a noi. E questo vale anche per Nooroo e Duusu, anche se non sono con noi. Ma… semplicemente ci sentivamo fuori posto, lì. Ci mancava qualcosa… ci mancavate voi. Qui stiamo bene, anzi, molto più che bene… e se fosse possibile, se fosse la nostra scelta, ci piacerebbe che continuiate a fare parte delle nostre vite, anche qui dove noi non c’entriamo nulla”

Gli gettò subito uno sguardo a metà tra il dispiaciuto e lo speranzoso. Da una parte non avrebbe voluto fare loro quel discorso, sentiva che era qualcosa che avrebbe dovuto tenersi dentro perché non sembrasse quasi una forzatura, una spinta verso una direzione che doveva essere solo loro, nonostante la loro rivelazione di poco prima. Dall’altra non sarebbe proprio riuscito a non parlare, con o senza l’intervento della sua Kwami, proprio perché stava parlando con loro due. Sapeva che erano le uniche persone a poter capire quelle parole che tratteneva da quando era tornato nel suo tempo

“Ma allora avete già deciso di restare!” esclamò Marinette, estrapolando il succo di quel discorso con il cuore in mano

“… ve l’ho detto, ancora non lo sappiamo” rispose AJ, confondendoli e dimostrando di essere anche loro stessi confusi “Ci sentiamo bene qui, ma sento anche che se decidessimo di restare, sarebbe come abbandonare il mio tempo al suo destino. Siamo tornati soprattutto perché volevamo rivedervi, ma anche per capire cosa dobbiamo fare... cosa vogliamo fare. So che è un discorso un po' complicato, ma…”

“Non dire altro” scosse la testa Adrien, mettendogli una mano sulla spalla “Ti capisco. Anzi, credo che vi capiamo tutti. È una decisione complicata, la vostra. E questo viaggio potrebbe capitare a fagiolo, magari vi aiuterà a schiarirvi le idee”

“È quello che speriamo…” gli rispose, sorridendo al fatto che fossero stati capiti

Anche Marinette, infatti, calmò i bollenti spiriti. Sapendo cosa passava loro per la testa, immaginò che facendosi vedere euforica alla loro idea di rimanere avrebbe potuto fargli prendere una decisione affrettata, anche se la sua risposta un po' tradì ciò che pensava realmente “Ed in ogni caso, qualsiasi cosa decidiate, ve lo abbiamo detto proprio prima di partire che non siete assolutamente fuori posto. Non qui con noi”

Le parole della corvina non poterono far altro che lasciarlo sorridere ancora di più, intendendo quale fosse il suo desiderio nei loro confronti “Grazie. Ad entrambi. Cercheremo di deciderci in fretta, neanche a noi fa piacere restare così sulle spine”

 

AJ, finito il suo riassunto dell’ultimo periodo nel futuro, tornò a faccende più attuali, soprattutto per sciogliere quella situazione quasi imbarazzante che si sentiva addosso “Parlando d’altro… dato che a quanto pare possiamo perdere un po' di tempo, volete dirci finalmente cosa ci stiamo andando a fare in Cina? Da quello che ha detto nonno Tom quando l’ho visto, dovrebbe essere una sorta di viaggio culturale organizzato dagli Agreste, ma non credo che sapesse proprio tutto. Anzi, credo proprio che non sapesse un bel niente” terminò in tono ironicamente accusatorio verso la giovane madre. Non poteva non farle notare una bugia di tali proporzioni, detta proprio da lei che su certi discorsi era sempre la più puntigliosa

“Il fatto che per noi la segretezza non sia più necessaria, non vuol dire che per gli altri sia così” rispose tranquillamente lei, non facendosi cogliere dalla provocazione “Per il viaggio… beh, riguarda un po' quello che è successo in questo ultimo mese. Nonostante non ci fosse più Papillon, non è stato completamente tranquillo”

“Sono successe due cose piuttosto importanti” proseguì Chat “Il primo è stato qualche giorno dopo che te ne sei andato. Hanno ritrovato in Tibet quella che hanno tutti definito una statua antica. Ma non era una statua, era un Sentimonsters rimasto pietrificato molti anni fa chiamato Feast...”

In pochi minuti, i ragazzi riassunsero tutto ciò che riguardava l’arrivo del famelico Sentimonsters, compreso il passato di Fu che era venuto a galla

“… wow…” riuscì’ solo a commentare “Deve essere stata dura per voi… ma soprattutto per Maestro Fu”

“Non quanto quello che è successo dopo…” cominciò a spiegare Marinette, rivangando con dispiacere quei ricordi “Vedi, dopo Feast, il Maestro ha preso una decisione. Tramite un rituale magico, ha deciso di passare a me il controllo della Miraculous Box, rendendomi sua successore come Guardiana”

“… cosa?!” esclamò lui, stupito ed euforico “Ma… è stupendo! Deve essere stato un grande onore!”

“Beh, lo è stato…” proseguì lei, sempre con aria abbattuta, facendogli notare quanto sia lei sia gli altri non la vedessero allo stesso modo “Ma così facendo, Maestro Fu non ha perso solo il suo titolo. Ha perso tutti i suoi ricordi legati ai Miraculous, persino chi fossimo tutti noi o tutte le cose che abbiamo vissuto insieme… adesso, è ritornato ad essere ciò che era prima che diventasse un guardiano. Una persona normale con una vita normale, che ci conosce solo come gli eroi di Parigi”

AJ, con quelle semplici parole, realizzò cosa fosse realmente successo “No, aspetta… non può essere tutto… lo avete aiutato a ricordare, vero?” domandò, ricevendo solo sguardi tristi in risposta

“N-Non potete dircelo così! Maestro Fu… lui…” iniziò ad intristirsi anche Shivihs, saputo l’accaduto

“Lui adesso sta meglio di prima” si intromise subito Tikki, per aiutarli a capire meglio “Sapeva ormai da molti anni di non essere più adatto ad essere un Guardiano. È anziano, il suo corpo non gli permetteva neanche di trasformarsi o di combattere a lungo senza stare male”

“Era anche testardo” proseguì Plagg, molto più serio del normale considerato il fulcro del discorso “Si era convinto che era suo compito assoluto recuperare sia il libro dei Miraculous che i gioielli di Nooroo e Duusu, ed aveva proseguito nella loro ricerca senza mai neanche cercare qualcuno che potesse sostituirlo. Era troppo per lui, ma non voleva comunque cedere”

La Kwami rossa riprese la parola “Ma ora che è tutto tornato al suo posto, ha visto in Marinette la Guardiana perfetta e le ha passato il compito. Ha lottato anche troppo, tutto considerato. Si è meritato un po' di riposo dopo tutto questo tempo”

“… si, capisco” rispose AJ, non nascondendo comunque un po' di tristezza “Ne ha passate più di chiunque altro, senza dubbio. È giusto che abbia... passato il testimone, diciamo. Anche se devo ammettere che mi avrebbe fatto piacere salutarlo un’ultima volta…”

Plagg lo rassicurò “Beh, guarda il lato positivo. Ha re-incontrato una donna che aveva conosciuto ai tempi della guerra. Si chiama Marianne, ed a suo tempo si erano innamorati l’uno dell’altra, ma Fu non poteva abbandonare il suo compito di Guardiano. Ora invece non ha più ostacoli! Sono sicuro che adesso è sicuramente molto felice, con lei”

“Se le cose stanno così… allora va bene. Si merita ogni bene, dopo tutto quello che ha fatto” aggiunse la Kwami del futuro, riuscendo sia lei che il ragazzo a scacciare quasi del tutto l’amarezza procuratagli dal racconto. Era difficile da accettare, ma almeno l’anziano ex maestro stava bene, quello era l’importante. Ma come per gli altri, non poteva non essere triste per quell’addio

Per distogliersi dalla relativa pesantezza del discorso, Marinette prese la parola “Basta pensarci. Dobbiamo ancora raccontarti la seconda cosa… che in realtà vi riguarda parecchio”

“Noi? In che senso?” domandò, confuso

“Ecco… quest’altra è stato un attacco vero e proprio, un akumiz... potenziato, che ha cercato di prendere i nostri Miraculous” si corresse subito, sapendo che l’altro termine non era molto apprezzato dal ragazzo. Ma dato ciò che aveva detto, dire akumizzazione o potenziamento per lui era l’ultimo dei problemi

“E questo che cosa vorrebbe dire?!” esclamò turbato “Dov’è finita la vostra Spilla della Farfalla?!”

“Ce l’abbiamo ancora noi” rispose Adrien, calmo nonostante il racconto “Per la precisione, ce l’ha mio padre. Nooroo ha insistito per restare con lui… come ha sempre detto, se non fosse stato guidato da Akuma, sarebbe stato un ottimo Wielder. Vuole dargli la possibilità di riparare a ciò che ha fatto da quando è diventato Papillon”

“Va bene, ho capito, ma allora che cosa è successo di preciso?”

“Beh, è qui che la cosa ti riguarda” proseguì Marinette, sorridendo pur sapendo cosa stava per dirgli “Chi ci ha attaccato si chiama Timetagger. E non era del nostro tempo, ma veniva dal futuro! In realtà, infatti, era il fratello minore di Nino adulto”

AJ, sentita anche quella parte del discorso, ebbe la stessa reazione che avevano i due super ogni volta che lui raccontava loro dettagli del futuro impensabili, ossia sguardo basito e mascella spalancata “Io… io… io non so che cosa pensare!” iniziò a camminare sul posto, ragionando a voce alta “Voglio dire… wow! Il futuro quindi è… è veramente cambiato, ed è fantastico! Ma in questo futuro c’è un nuovo Papillon, il che vuol dire… beh può voler dire un sacco di cose! Ma Akuma non ha distrutto ed ucciso tutto, la cosa migliore che potesse succedere! Ma…”

 

Mentre si arrovellava il cervello per venire a capo della faccenda, al loro fianco si scatenò un fenomeno a cui lui ormai era abituato. Un gigantesco varco luminoso si era aperto in mezzo al nulla. Da esso si fece strada una donna molto più alta di loro, con i capelli rossi ed un costume da supereroe bianco ed azzurro che, soprattutto per via delle orecchie, ricordava quasi un coniglio. AJ rimase confuso, ma ancora più di lui furono proprio Adrien e Marinette nel veder arrivare quella ragazza proprio nel momento in cui stavano parlando di lei

“Bunnix?!” esclamarono entrambi assieme, facendo restare sempre più di sasso un già basito AJ, che stava già per mettersi le mani nei capelli dalla confusione

“Proprio io” rispose lei, con una pacatezza innaturale rispetto a chi aveva attorno “Come va?”

“Beh… bene, credo” rispose Marinette, incredula “Ma che ci fai qui?”

“È presto detto” rispose incrociando le braccia “Ho sentito un’interferenza temporale, in questo periodo storico, sono venuta a controllare cosa stesse succedendo. Voi avete notato qualcosa di strano, ultimamente?”

“Ah, ma certo!” esclamò Tikki “Sicuramente hai percepito AJ che apriva il varco temporale!”

“AJ? Cosa...” si domandò la rossa, notando solo in quel momento il ragazzo smascellante assieme ai due eroi “...oh. OH!” iniziò ad esclamare, per poi cercare di darsi una calmata e ragionare “Tu… aspetta, in che giorno siamo… ah, ma certo!” terminò, rendendosi effettivamente conto del periodo temporale “Scusa, mi era passato di mente che eri qui in questo momento!”

Fissandola un secondo senza dire una parola, iniziò a biascicare almeno una frase di senso compiuto “Chi… sei… tu?”

“Come chi sono?” si rivolse ai ragazzi “Non glielo avete detto?”

“Ehm…” provò a riprendersi almeno Adrien, capendo il motivo di tanto tempismo “In realtà, stavamo iniziando a parlare di te proprio ora”

“Ah, capisco” si rivolse sorridente a lui “È un piacere incontrarti di nuovo. In realtà, ci siamo già visti quando ancora andavamo a scuola, quando ancora non sapevo nulla di te, solo che eri uno studente trasferito da poco. Adesso in realtà so tutto di te... e credo che in fondo anche tu sappia molte cose di me, ragazzino. Alix Kubdel ti suona familiare?”

“… Alix...” riuscì a biascicare lui, fissandola incredulo “Tu… tu sei Alix?” si rivolse poi all’eroico due, sorridendo euforico “Lei è Alix! Hahaha! Non ci posso credere!” da che era quasi paralizzato, cominciò a saltarle attorno curioso come una faina, osservandola da capo a piedi. Era ben più grande di loro, ma non quanto la Alix che aveva conosciuto nel suo tempo, probabilmente di qualche anno più giovane “Ma guardati! Io l’ho sempre detto che te ed altri ragazzi avevate la stoffa per essere degli Wielder, ed avevo dannatamente ragione!” si rivolse subito dopo ai giovani genitori “Ma dico, avete visto?!”

“Hehehe” sogghignò Marinette, nel vederlo così sovreccitato “Per noi è meno una novità, è la seconda volta che viene qui”

“Beh, per me è semplicemente fantastico!” continuò lui esuberante

Anche Shivihs dimostrò di essere molto felice di vederla, lanciandosi sulla sua guancia per abbracciarla come meglio riusciva “Non puoi capire che bello è rivederti!”

“Va bene, va bene, adesso calmatevi” li intimò entrambi, senza cattiveria, semplicemente un po' divertita anche lei dalla situazione ma comunque un po' in imbarazzo e soffocata dalle attenzioni

Poi, d’un tratto AJ ricordò di cosa stavano parlando poco prima “Un momento… di che cosa parlavano, quando diceva che nel futuro c’è un nuovo Papillon?!”

“Ah, quello…” rispose la donna, battendosi una mano in faccia “Non posso dirti i dettagli, ma nel mio tempo c’è qualcuno che usa la Spilla come la usava Papillon da voi. Ed è una cosa che avrei preferito non scoprissero...”

Si rivolse poi sconvolto verso i due genitori “E voi com’è che siete così tranquilli al riguardo? Che diavolo, mettetela sotto chiave! Capisco che Nooroo voglia dare una possibilità a Gabriel, ma qui la faccenda è grave!”

“Oh, ma ce ne rendiamo conto” rispose Marinette, sicura di se “Ma sai cosa? Da quando sei arrivato tu, abbiamo capito che il futuro non è per forza scritto. Che possiamo cambiarlo. Ma se vivessimo nella paura di ciò che deve succedere, finiremmo con il farci del male sforzandoci di cambiarlo. Non possiamo togliere a Nooroo la libertà solo per questo”

“Abbiamo intenzione di stare ben attenti, questo è certo” si aggiunse Adrien “Ora che sappiamo di questo ‘nuovo Papillon’, sono certo che possiamo impedirgli di prendere la Spilla. Insieme possiamo fare di tutto, no?”

“Ed è proprio per questo che speravo non sapeste nulla…” commentò contrariata Bunnix “Il futuro adesso deve restare com’è. Non ne sono diventata la guardiana per cambiarlo a mio piacimento!”

“Beh, ok, lo capisco” si cercò di calmare AJ, date le spiegazioni dei tre eroi “Ammetto che se sei qui a dirci che le cose vanno bene come devono andare, un motivo ci deve essere. Anche se spero che la cosa cambi, come hanno detto loro”

La rossa, per fargli scacciare il pensiero, lo prese sotto braccio e gli strofinò una mano tra i capelli “Tu per adesso hai altro a cui pensare, no? Questo è il momento in cui torni e devi decidere se rimanere qui o tornare nel tuo tempo, mi pare!” dopo avergli scompigliato i pochi corti capelli, lo lasciò andare “Vedi di pensare a quello, piuttosto. Lascia certe cose per quando accadranno”

“Hehe...” ridacchiò lui, vedendo come Alix fosse la stessa ovunque, in ogni tempo “Si, credo che tu abbia ragione”

“Ma… aspetta” iniziò a ragionare Adrien “Se tu vieni dal futuro e loro decideranno di restare, vuol dire che li dovresti conoscere!”

“Oh, di sicuro non lo vengo a dire a voi” rispose rapida e calma lei “Già l’attacco di Timetagger mi ha fatto parlare più del necessario. Non si dovrebbero conoscere gli avvenimenti del futuro, ed infatti non vi dirò nulla di questa storia”

“Hey, così però mi ferisci” intervenne AJ, fingendo di essere offeso “È proprio per questo che sono venuto qui la prima volta”

Lei, di tutta risposta, gli diede un colpetto sul naso per rispondere a tono “Si, ma almeno avevi una buona motivazione per farlo, come me con quell’attacco di Timetagger. Ci sono molte cose che non gli ho detto e che non gli dirò mai”

“Già, ed infatti per questo devo darti ragione” si rivolse nuovamente ai ragazzi “Dovreste smetterla di chiedere cose importanti che riguardano il futuro. Io ad esempio non ne voglio sapere nulla, non sarebbe corretto conoscere l’andamento degli eventi. Soprattutto non quelli che mi riguardano in questo caso specifico!”

“Almeno qualcuno che capisce. Chat me lo chiede di continuo!” esclamò, accusando ironicamente il biondo eroe

“Beh, non ci vedo nulla di male ad avere qualche indizio!” rispose lui, stando al loro gioco “E poi sono sicuro che non insisto mai più di tanto”

“Oh, no, magari vai avanti solo per qualche giorno, prima di capirlo definitivamente!” constatò divertita, zittendolo e lasciandolo un po' imbarazzato, dato che su quella parte era vagamente serio

“Una cosa però avrei preferito che ce la dicessi” si rivolse a lei Marinette, sempre quasi scherzando dato il clima che si era creato “Sapevi che AJ sarebbe tornato oggi, ma non ci hai detto niente l’ultima volta. Francamente eravamo anche un po' preoccupati che una volta tornato nel suo tempo gli fosse successo qualcosa”

“Beh, è vero, avrei potuto dirvelo” rispose lei, stavolta facendosi quasi seria “Non è una faccenda importante per il tempo, lo è per voi. Ma così non vi ho rovinato la sorpresa, non vi pare?” si rivolse poi direttamente al viaggiatore temporale suo pari “Ed a dirla tutta, neanche ci avevo pensato. Trovo talmente assurda la logica per cui esiste ancora, che spesso me ne scordo!”

“… eh?” domandò confuso Plagg “Che vuoi dire?”

“Il fatto stesso che esiste!” rispose lei “Vedete, normalmente le linee temporali sbagliate, quelle che i Miraculous hanno sistemato, spariscono nel nulla, lasciando solo i ricordi di chi le ha viste. E la stessa cosa sarebbe dovuta succedere anche al loro tempo”

“Ah… davvero?” chiese stavolta Marinette, quasi preoccupata

“Si, ma in questo caso non è stato così! È una linea temporale impossibile da prendere, eppure c’è! Ed è tutto merito di Shivihs se questo è possibile!”

La Kwami, sentendosi coinvolta, arrossì un po' “I-Io? M-ma io non ho fatto nulla di speciale!”

“Tu stessa sei speciale, nanerottola!” le spiegò subito “Non solo perché sei la Kwami dell’Equilibrio. Il fatto stesso che esisti ha stravolto la vostra linea temporale! La nascita di un Kwami è un evento che non può essere in alcun modo cancellato dalla storia, non importa quando o dove accade. Infatti, quando sei nata, hai reso impossibile per chiunque intaccare il vostro tempo… se esiste ancora, se anche voi stessi esistete ancora, è solo merito tuo. E di Tikki e Plagg, che hanno deciso di farti nascere”

“Wow…” si rivolse il moro alla sua piccola amica “Quindi noi, i nonni ed il nostro futuro, siamo tutti qui solo perché ci sei tu. Niente male!”

Tikki si fece subito ancor più positiva del normale “È fantastico! Non immaginavo che avere quell’idea avrebbe portato a tutto questo!”

Marinette, in tutta risposta, la prese con delicatezza e poggiò la fronte contro la sua “Se non fosse stato per voi, AJ sarebbe scomparso nel nulla… direi che un grazie è d’obbligo”

“Già” prese parola Adrien, rivolgendosi a Kwami nero “E qui qualcuno una volta mi aveva fatto un discorso sul fatto che i suoi Wielder erano stati tutti colpiti dalla sfortuna. A me questo sembra proprio l’esatto contrario!” gli sorrise con il cuore “Grazie, Plagg. Ad entrambi”

A Plagg non serviva altro, gli bastarono quelle semplici parole dette dall’amico a fargli immensamente piacere “B-beh… di nulla!”

I Kwami si sentirono tutti e tre fin troppo complimentati. Nessuno di loro tre si sentiva di meritare certe attenzioni e ringraziamenti, quando una di loro non aveva fatto veramente nulla di speciale e gli altri due non avevano effettivamente fatto nulla, in quanto erano stati i loro stessi del futuro a fare tutto

Mentre i Kwami erano tutti distratti e i ragazzi li osservavano, soddisfatti di averli fatti sentire così, una strana figura longilinea, nera ma quasi trasparente, si stava facendo strada in aria. E non appena messo gli occhi sul suo obiettivo, ci si fiondò addosso fulminea e decisa

Si era lanciato a Shivihs, passandola da parte a parte e facendola gridare di paura per il gesto improvviso. L’atmosfera passo’ in un istante dall’essere gioviale al terrorizzato

“SHIVIHS!” gridò terrorizzato AJ, nel vederla bucata da parte a parte. Bastò un’istante, e la figura tentacolare, come era arrivata, lasciò andare il corpo della creaturina e si allontanò, lasciandola andare

“Ghhn...” mugugnò lei, aspettandosi di sentire dolore, ma si sorprese non poco nel constatare che in realtà non si era fatta nulla. Si osservò il corpo, notando che non le era successo nulla, alla fine aveva gridato solo perché si era si era solo spaventata

“Shiv! Cosa… cosa è successo?” gli domandò, notando anche lui che non aveva neanche un segno dell’accaduto e non si sentiva ferito in alcun modo dalla connessione fisica con la Kwami “Stai… stai bene?”

“Io… si, benissimo” rispose lei, rimettendosi anche in volo e dimostrando a tutti i presenti che era totalmente a posto

“Ma che diavolo è appena successo?!” esclamò Marinette, senza capire nulla della situazione

L’attenzione allora si spostò proprio sull’oggetto tentacolare, che ormai si stava allontanando da loro. Portava sulla punta una specie di oggetto luminoso, non pareva avere una forma fisica, sembrava semplicemente essere una luce stretta saldamente

“Aspettate…”iniziò a ragionare Tikki, lanciando uno sguardo preoccupato e condiviso da Plagg, per poi rivolgersi visibilmente turbata alla Kwami scarlatta “Shiv! Il tuo potere! Il Nova Equilibrium! Prova ad attivarlo!”

“Che? Ma… perché?”

Tikki a quel punto si innervosì ancora di più “Fallo e basta! Non voglio che lo usi, voglio solo vedere se riesci ad attivarlo!”

“O-Ok!” rispose, stranita di vedere la Kwami della Creazione in quel modo “Nova Equilibrium!”

Ma detta la parola magica, non successe nulla. Normalmente, come era successo a Dragakin e come avevano già testato qualche volta, utilizzandolo gli si sarebbe dovuto illuminare il corpo di due colori, bianco a sinistra e nero a destra. Ma non successe proprio nulla in generale, lasciando confusa sia lei che il suo proprietario. Ma non i due Kwami dell’epoca

“Accidenti!” esclamò nuovamente Tikki “Allora è come pensavo! Quell’affare ha rubato il potere di Shiv!”

“Dobbiamo riprenderlo subito!” disse Plagg, quasi ad ordinarlo “Non solo perché è il potere di Shiv! Quello è come se fosse Equilibrio puro! Non possiamo permettere che vada in giro così!”

AJ non disse nulla, si stava limitando a fissare con odio quella cosa, qualsiasi cosa fosse. Una brutta sensazione gli attraversò la spina dorsale, nell’osservarlo attentamente. Si rivolse ai due Kwami che sembravano saperne un minimo di più “Shivihs può ancora trasformarmi o è completamente senza magia?”

“N-Non lo so!” rispose la rossa “Credo tu debba provare!”

“Te la senti?” si rivolse stavolta alla sua amica

“Sono prontissima quando vuoi!” esclamò lei in risposta, fiduciosa

“Shivihs, trasformami!” esclamò lui a sua volta, assorbendo in quel modo Shivihs, venendo avvolto dalla normale luce e trasformandosi in Dragakin come al solito

Anche Adrien e Marinette, scambiatisi uno sguardo, decisero che era anche il loro momento

“Plagg, trasformami!” disse Adrien, assorbendo il Kwami della Sfortuna nell’anello

“Tikki, trasformami!” disse anche Marinette, attirando la Kwami della Fortuna negli orecchini

Mentre i due giovani terminavano di trasformarsi, il dragonide si osservò per un attimo e commentò “Beh, allora non posso semplicemente usare il Nova Equilibrium” spalancò le ali ed iniziò a sbuffare fumo, creando ed impugnando i suoi nunchaku “Non c’è problema”

Molto più velocemente di quanto la sua stazza sembrasse permettergli, si scagliò in volo da terra addosso all’oggetto artefice dell’accaduto, allungando una mano artigliata con tutte le intenzioni di afferrare la luce, ormai avendo capito trattarsi della magia peculiare della sua Kwami. Ma a pochi centimetri di distanza, dall’intero corpo del tentacolo iniziarono a materializzarsi altri tentacoli, ramificati su di esso ed indirizzati come delle lance addosso al mezzo drago. Senza neanche dargli il tempo di reagire, scattarono su di lui fendendo l’aria data la loro velocità, iniziando a frustarlo ed a spingerlo per allontanarlo dalla luce. Nonostante la velocità e l’abilità nel combattimento aereo, il ragazzo si ritrovò rapidamente soverchiato. Per ogni artigliata, morso, colpo di arma o addirittura d’ala che spaccavano o tagliavano uno dei tentacoli, altri due lo avevano già iniziato a colpire, mentre quello principale, con ancora stretto il potere di Shivihs, aveva iniziato ad allontanarsi ancora più velocemente

In qualche attimo, il ragazzo si ritrovò circondato e stretto nella morsa di tutte le estremità che lo stavano attaccando, ritrovandosi praticamente chiuso all’interno di un bozzolo da cui non riusciva a fare nulla, nemmeno aprire bocca. Ma da fuori, stavano già arrivando i soccorsi

“Cataclisma!” esclamò un appena formatosi Chat Noir, indirizzando la mano carica di potere distruttivo sulla prigione di Dragakin per liberarlo, lasciando solo polvere al vento di quelle diramazioni. Era di nuovo libero, ma dovette per forza atterrare su un tetto vicino per far riprendere qualche attimo le ali, rimaste intorpidite dalla potenza della morsa

In compenso, Ladybug e Bunnix si erano già lanciate all’inseguimento del ladro, la prima volando e la seconda saltando e spostandosi in avanti in aria utilizzando il suo potere, la Tana, non come varco temporale ma come mezzo per muoversi in aria più velocemente, creandoli in aria uno dopo l’altro per continuare a saltare stando dietro alla compagna alata

“Ascolta” espose celermente la ragazza del futuro “Io adesso gli sbuco di fianco per bloccarlo, tu pensa a riprendere la magia di Shivihs!”

“D’accordo!” rispose lei, vedendo sparire subito dopo la compagna

Si materializzò come esposto appena al suo fianco, colpendolo appena arrivata con la punta della sua arma, un ombrello, che cominciò a ruotare a tutta velocità per trattarlo quasi come fosse una trivella. Il tentacolo sembrò rallentare per via di quell’assalto, permettendo alla coccinella di fiondarsi dritta su di esso e recuperare il globo luminoso appartenente a Shivihs

Ma trattenerlo non voleva dire distrarlo. L’arto trasparente ed oscuro, quasi vedendo ciò che Ladybug stava per fare, si diramò come prima contro Dragakin in un altro singolo arto. “Lucky Ch...” cercò di dire lei, ma fu troppo tardi quando se ne rese conto. Questo si fiondò con violenza addosso alla ragazza, colpendola dritta al petto e travolgendola come una valanga, spingendola per farla schiantare contro la parete verticale di un edificio appena sotto di loro. La botta non fu da poco e la stordì facendola svenire, ma sarebbe stata ancora peggio di li a poco, dato che il brusco contatto con il muro aveva distrutto le ali artificiali del costume. Infatti, appena allentata la pressione, la ragazza si ritrovò a precipitare, rischiando una caduta di parecchi metri verso il suolo

Bunnix non poteva restare a guardare. Lasciò perdere il nemico e si concentrò sul salvare la ragazza, creando una Tana che portava avanti di qualche istante appena al di sotto della ragazza e saltandoci dentro per salvarla da morte certa. Era al sicuro tra le sue mani, svenuta, ma ancora viva, anche se così facendo aveva già perso di vista il tentacolo e con esso la magia della piccola Kwami del futuro

AJ e Chat, che avevano visto tutto da lontano, si stavano avvicinando saltando entrambi da un tetto all’altro preoccupati per le condizioni della corvina

“Come sta?!” chiese precipitoso il biondo, guardandola dritta in faccia per vedere se respirava o se si muoveva

“Ha perso conoscenza” gli rispose Bunnix “Ma il costume l’ha protetta. Purtroppo però ho perso di vista quell’affare… mi dispiace”

“E di cosa ti dispiace?” gli si rivolse Dragakin, sollevato “L’importante è che l’hai salvata. Grazie, Alix...” il suo sguardo si fece però subito truce, rivolto verso l’ultima direzione dove i tre avevano visto scattare l’autore del furto, sbuffando fumo nero dalle narici dalla collera “Ma appena metto le mani su quell’affare, oh, allora si che per qualcuno ti dispiacerà!”

“I-Io non ho ancora capito che cosa è successo!” esclamò Chat, che si stava solo in quel momento effettivamente rendendo conto dell’accaduto, come tutti del resto “Che cos’era quell’affare? E come ha fatto a prendere la magia di Shiv così?”

Volse lo sguardo a Bunnix, sperando che venendo dal futuro potesse dirgli qualcosa almeno in quell’occasione, ma si accorse dalla sua espressione che era confusa quanto lui “Non ne ho la minima idea! Sono stata in un sacco di periodi storici, ma è la prima volta che vedo quella cosa. Ne so tanto quanto voi!”

Dragakin, anche se persino per lui era la prima volta, così come quando lo aveva visto comparire, anche quella sensazione di morsa era una cosa che aveva già provato. Era fin troppo simili a ciò che gli era già successo in passato perché fosse una coincidenza, anche l’aspetto combaciava troppo

“Chat” si rivolse al giovane padre, sperando di ricevere una smentita sull’idea “A te… non sembravano i… i tentacoli di Akuma? Quelli che usava per attaccare, muoversi e tutto il resto?”

“I… i tentacoli di…” iniziò a ragionare lui, rendendosene conto solo da quelle parole “Ora che mi ci fai pensare, si! Però... erano molto più trasparenti di come li ricordavo...” scosse la testa, confuso ed inorridito all’idea “Aspetta, non starai pensando che sia colpa sua?! Non può essere così! Abbiamo imprigionato sia quello del tuo tempo che quello del nostro!”

Dato che persino il biondo sembrò confermare il suo sospetto, digrignò i denti ed estrasse da uno dei suoi marsupi il suo vecchio Medaglione, il Miraculous utilizzato proprio per intrappolare l’essere oscuro di entrambi i loro tempi

“Uscite subito fuori!” ordinò lui, a voce alta e scandendo bene le parole. Dal pendente scaturirono due luci nere, che in un piccolo lampo luminoso si trasformarono nella forma più simile ad un Kwami e meno intimidatoria dei due Akuma. Chat e persino Bunnix furono piuttosto stupiti di vedergli fare una cosa del genere, sembrava essere piuttosto pericoloso, ma da come si stava comportando, Dragakin pareva avere la situazione sotto controllo. Li fissò con gli occhi ormai ridotti ad una fessura, talmente si stava infuriando “Voi due! Lo so che avete visto tutto! Cosa ne sapete di quello che è appena successo?!”

“Heh…” rise uno di loro in risposta “Avrai anche potere sulla nostra forma fisica, ma non puoi obbligarci a parlare”

“Già” aggiunse l’altro, facendo spallucce ed osservandolo storto “E poi cosa potremmo mai saperne noi? Siamo imprigionati, no?”

“Maledetti bastardi...” il mezzo drago, semplicemente pensandolo, li costrinse ad avvicinarsi ancora di più ed a fissarlo dritto negli occhi “Vi consiglio di essere meno arroganti! Come avete detto posso manipolare la vostra forma fisica...” aggiunse, mentre i due iniziavano a sentirsi mancare l’aria, strangolati dalla volontà del mezzo drago “… e vi assicuro che proverei un immenso piacere a farvi parlare con la forza!” allentò la presa sulle loro gole leggermente, abbastanza da fargli sentire che poteva tornare a stringere ma non da impedir loro di parlare “Ve lo chiederò di nuovo. Cosa sapete di questa storia?!”

Sia Chat che Bunnix osservarono la scena senza dire niente. Anche se sembrava un comportamento crudele da parte del giovane, i due ben sapevano che cosa avesse passato e soprattutto che cosa i demoni avessero fatto. Ed anzi, che cosa avrebbero potuto fare, se liberati anche solo per sbaglio. Ma tutti e tre gli Wielder notarono che la coppia oscura non sembrava aver intenzione di dire niente, anzi, sembravano quasi essere tanto soddisfatti quanto più Dragakin stringeva la presa. Ad un certo punto, mosso da commiserazione nel vederli in quello stato, fu lo stesso mezzo drago a lasciarli andare

“Hahaha…” rise uno dei due, riprendendo aria “Non riesci neanche a fare la parte del duro per più di due minuti. Sei una creatura patetica”

Il secondo, al contrario, non disse nulla, semplicemente osservò con la coda dell’occhio ed i pensieri altrove la direzione presa dal tentacolo. Poi sorrise “Beh, sai, una cosa effettivamente voglio dirtela” la sua uscita fece drizzare le orecchie non solo al viaggiatore temporale, ma anche all’altro se stesso “Penso proprio che il vostro viaggio in Cina sarà molto più divertente, adesso!”

“Cosa diavolo stai dicendo?!” tuonò il suo sosia, ben più che interdetto dalle parole dell’altro se stesso “Che ti è preso?!”

“Oh, nulla” rispose, senza neanche cercare di nascondere la crudeltà nei suoi occhi “Ma non mi sembrava carino lasciare sulle spine questa amicizia di così lunga data! Hahahaha!” concluse nelle risate, facendogli capire che lui era quello proveniente dal futuro

Il ragazzo, cercando di non rispondere alla provocazione, semplicemente allungò in avanti il medaglione “Ritornate dentro e non azzardatevi ad uscire se non ve lo dico io!”

Così come erano arrivati, i due Akuma tornarono ad essere assorbiti dal Medaglione, non prima che quello proveniente dal tempo di Dragakin gli potesse lanciare un ultimo, sinistro sorriso. Ora che erano spariti di nuovo, il Wielder si fermò per qualche attimo a ragionare sulle parole dette da quell’Akuma, così come anche Bunnix e Chat

“Ragazzi...” si rivolse il dragonide agli altri, in cerca di altro aiuto “Voi credete… ”

“… che abbia a che fare con il nostro viaggio?” gli rispose il gatto nero “Francamente non lo so… credo tu sappia meglio di me che di lui non possiamo fidarci”

“Io invece credo che sia così” decretò invece Bunnix, stupendoli, ma anche spiegandosi “Prima Tikki si è sbagliata. Non sono venuta qui perché ho percepito il viaggio temporale di AJ. Almeno, non solo per quello… ho sentito tanti altri varchi temporali, in questo tempo, ma non ho mai capito dove portassero. Questa era la prima volta che ho capito dove stesse arrivando, ma proprio perché era lui. Fino ad ora, ho solo sentito la loro origine, e...”

“Ed è in Cina?” terminò Dragakin interrompendola, ricevendo un cenno con il capo come risposta

“Non sono neanche riuscita ad andare li direttamente da sola. Qualsiasi cosa sia, mi impedisce di aprire una Tana. Ero venuta qui soprattutto per chiedere l’aiuto di Ladybug e Chat Noir di questo tempo per indagare meglio, o per chiedergli se magari avessero visto qualcosa” incrociò le braccia e cominciò a picchiettare sul gomito, nervosa “Ed adesso, con quello che è successo a Shiv… questa storia mi piace sempre meno”

“Cazzo…” riuscì solo a dire, sempre più combattuto. Sperava che i due Akuma parlassero, una volta messi sotto pressione, ma il modo in cui aveva risposto quello proveniente dalla sua linea temporale non gli piaceva. Eppure, sembrava che avesse effettivamente voluto indicare loro la via

In tutto quel trascorso, solo ora finalmente Ladybug sembrava starsi riprendendo dopo il colpo ricevuto “… che è successo?” chiese, cercando di rimettersi a sedere

“Hai battuto la testa” gli rispose il biondo, mettendole una mano tra i capelli per vedere se stesse perdendo sangue “Ma adesso è tutto a posto”

“O-Ok...” rispose, imbarazzata dal gesto del ragazzo “E-E la magia di Shiv?”

“Non l’abbiamo ancora recuperata” rispose stavolta Dragakin “Ma crediamo di sapere dove andare per riprendercela. Ti spiegheremo tutto strada facendo”

“Va… bene, credo” disse, confusa ed ancora un po' scombussolata dalla botta presa

“Vi dispiace se vengo anche io con voi?” domandò Bunnix “Se tutto questo sta succedendo nello stesso posto, non è sicuramente una cosa normale. Voglio esservi d’aiuto… anzi, sono io probabilmente avrò bisogno del vostro aiuto!”

“Nessun problema” le assicurò subito Adrien “C’è spazio per tutti. Soprattutto di qualcuno di abile come te

Dragakin incrociò le braccia, osservando gli altri due giovani Wielder “Credo sia il caso che mi diciate una buona volta il motivo per cui volevate andare in Cina fin dall’inizio”

 

Appena Ladybug fu nuovamente in grado di rimettersi in piedi, i quattro eroi ripartirono, stavolta diretti senza deviazioni o allungamenti del percorso all’aeroporto. Dopo aver spiegato anche a lei ciò che era successo mentre si trovava fuori combattimento, anche lei non poté fare a meno di esprimere dei subbi sul fidarsi delle parole di Akuma. Ma al momento, considerata anche la sensazione di Bunnix e il loro viaggio già in programma, rimaneva l’unica via che potevano proseguire. Inoltre, poterono mettere al corrente il giovane del motivo per cui stavano partendo. Fu propri la ragazza ad iniziare a dargli spiegazioni

“Penso che tu ricorda le parole di Maestro Fu, dopo che abbiamo sconfitto Akuma. I Kwami e gli Wielder combattevano altre minacce, anziché combattere tra di loro, come abbiamo fatto noi con Papillon. Molte sono passate come leggende, favole, persino alcune folli teorie del complotto moderne alle volte vanno più vicino alla realtà di quanto la gente creda” si corresse subito dopo, quasi imbarazzata delle sue parole “Non così spesso e non che lo facciano apposta, sia chiaro, però qualche volta è successo”

“Dopo che sei andato via” proseguì Chat “Abbiamo iniziato ad indagare su avvenimenti strani nel mondo. E ci siamo accorti che Parigi non era l’unico luogo con problemi anormali come i potenziati di mio padre. Ci sono anche altri posti che subiscono attacchi simili, come l’America o in questo caso specifico la Cina. E come Wielder è nostro compito risolverli al più presto, prima che una qualsiasi situazione possa peggiorare”

“Ora, in America sappiamo tutti che ci sono già molti eroi a combattere” proseguì sempre la corvina “Quindi tanti problemi strani potrebbero essere causati dai loro scontri. In ogni caso, se avessero bisogno di noi, ci avrebbero già chiamati. Quindi non ci restava che andare a controllare come fosse la situazione in Cina” gli mostrò poi il cellulare “Ovviamente ci siamo documentati, prima di partire. Qui ci sono molte notizie riguardanti una gran quantità di traffici illegali all’interno del territorio. Ma se osservi anche solo le foto, capisci perché questa storia nasconde dell’altro”

Il mezzo drago prese il dispositivo dalle mani della coccinella. Non gli servì nemmeno sfogliarle, già dalla prima rimase colpito in negativo. Era una foto scattata di nascosto a quelli che sembravano essere tre terroristi in fuga in auto. Ad un occhio normale sarebbe potuto sembrare tutto nella norma in quella situazione, ma osservando le braccia dell’uomo più vicino all’obiettivo, notò la stessa cosa notata anche dagli altri, ossia una specie di incavatura spaventosamente simile a quella che portavano sugli occhi le persone possedute da Akuma, ma di colore rosso anziché nero. Poteva quasi sembrare una ferita, una cicatrice, ma il modo in cui persino nella foto brillava ed era ramificata non gli lasciavano dubbi in proposito

“… adesso capisco” disse loro inquieto

Il gatto nero riprese a spiegare “Già. Per non parlare del modo in cui i testimoni descrivono gli scontri. Parlavano di gente che saltava talmente distante da sembrare quasi volare, colpi di pistola di armi implausibili ed un sacco di roba simile… stessa discorso di prima. Una persona normale penserebbe ai deliri di qualcuno che si è trovato in mezzo ad una sparatoria e magari tende ad esagerare per la paura provata. Ma se mettiamo insieme non solo le foto, ma anche quello che è appena successo con te, Shiv e Bunnix…”

“Viene fuori qualcosa che ha per forza a che vedere con la magia, certo” terminò il wielder dragonico, capendo l’andazzo

“Heh…”sogghignò Bunnix, cercando di sdrammatizzare “Sapete, è la prima volta in tanto tempo che ho a che fare con qualcosa del passato di cui proprio non so nulla… n-non ricordavo quasi cosa si provasse!” ma anche se cercò di essere ironica, per un solo momento lasciò trasparire che la cosa un po' la preoccupava, ed il trio di compagni se ne accorse

Ladybug, però, le sorrise decisa “L’ho detto prima e continuo a crederlo. Non importa di che cosa si tratta, se di qualcosa di già successo per voi…” disse riferendosi ai viaggiatori temporali ”… di qualcosa di imprevedibile o di altro ancora, se siamo tutti assieme lo possiamo affrontare”

A quel punto, anche la stessa rossa le sorrise “Heh… già, tutti assieme… anche nel mio tempo lo dici spesso”

Dopo una piccola accelerata, il quartetto giunse finalmente all’aeroporto di Parigi. La pista era quasi del tutto deserta, l’unico aereo presente era di modeste dimensioni, sicuramente non adatto a voli di linea pieni di persone ma abbastanza da portarne comunque un buon numero. Fuori dalle scale che permettevano l’ingresso, tre ragazzi erano in attesa, e saltarono subito sull’attenti quando li videro avvicinarsi in lontananza. Ladybug corse subito loro incontro, salutando i loro tre amici Alya, Nino e Chloe, quest’ultima parecchio nervosa

“Eccoci, ragazzi, siamo arrivati!” disse loro, ritornando ad essere Marinette tranquillamente, dato che già sapeva non esserci nessun altro nell’aeroporto

“Eccoci?!” esclamò la bionda “Tutto qui quello che hai da dire, Dupain-Cheng?! Neanche un ‘scusate per questo ritardo di un’ora’ o qualcosa di simile?! Se avevate altro da fare, bastava dircelo prima, invece di farci venire qui così presto!”

“Mi spiace, ma devo darle ragione, stavolta” si fece avanti Alya “Sappiamo già che il tuo essere in ritardo è un marchio di fabbrica, ma almeno non attaccarlo anche ad Adrien”

“S-Si, lo so, scusate, ma… avevamo una cosa importante da fare” spiegò loro, indicando il trio alle sue spalle. I ragazzi rimasero confusi, credendo che la ragazza sarebbe arrivata al massimo con Adrien, ma rimasero ancora più basiti nel vedere che tra le persone del gruppo c’era AJ appena ritrasformatosi da Dragakin

“Non ci credo!” esclamò Nino, sorridente “È… è… ma quando è tornato?!”

“Proprio oggi” rispose sorridente “Ci ha lasciato detto in casa che era tornato e, beh, non potevamo non andare a prenderlo!”

“...ok, allora credo che per stavolta tu sia scusata” ritirò subito la battuta l’amica con gli occhiali, dando poi una leggera gomitata alla figlia del sindaco di Parigi

“S-Si, io… ok, mi dispiace, ma non potevo immaginare si trattasse di lui!”

Da distanza, anche Chat si ritrasformò in Adrien e si avvicinò alla comitiva, mentre AJ rimase piuttosto basito, quasi quanto i tre ragazzi che già si trovavano lì e lo osservavano

“Ma che… ci sono anche loro, qui? E voi… siete tornati normali?!” chiese, una volta arrivatogli vicino con aria circospetta. Per lui era una cosa normale, ma sapeva che per loro l’ultima volta era l’esatto contrario

“Ah, già, non te lo avevamo detto” si batté un pugno in testa la corvina “Dopo quello che è successo il mese scorso, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per loro tenere con se i Miraculous, così da legare con i Kwami ed essere sempre pronti nel caso serva. E gli abbiamo raccontato tutto, di quello che è successo. E con tutto, intendo proprio tutto”

“Amico, è davvero bello rivederti!” gli si avvicinò Nino, mettendogli un braccio attorno al collo “Sei sparito senza dire nulla, neanche un saluto! Non si fa così, sai?”

“Ehm… ecco, io...” cercò di rispondergli imbarazzato, prima che la stessa Alya tirò via per un orecchio il ragazzo

“Devi scusarlo. Sappiamo che non lo hai fatto con cattiveria. Ma ci fa davvero piacere che sei tornato!” gli spiegò, vedendo che tutti e tre sembravano contenti di rivederlo, quasi quanto lo era lui stesso di rivedere loro

“Quindi… mi sembra di capire che veniate anche voi” disse loro, cercando di essere naturale, venendo però frainteso

“Non ti sta bene, forse?” domandò acida Chloe, ma quasi imbarazzandosi “Voglio dire, lo so che ci hai sempre visti più grandi e forti di come siamo adesso, ce lo hanno spiegato, ma non per questo ci devi sottovalutare! Ti ricordo che vi siamo stati d’aiuto, l’ultima volta!”

“Stai scherzando?” rispose, ben conoscendo il carattere della ragazza ed ignorando il suo modo di fare “Non potrei essere più contento del fatto che ci sia il gruppo al completo! Se uno combatte, combattiamo tutti!”

“Immaginavo lo avresti detto“ scherzò Marinette riguardo le sue parole

“Il gruppo al completo più uno, vorrei farvi notare” si fece avanti anche Bunnix, fino a quel momento totalmente ignorata

“Oh… e lei chi sarebbe?” domandò Alya all’amica, ricevendo risposta però dal soggetto della sua domanda

“È presto detto, ma se avete capito ed accettato che AJ viene dal futuro, credo non avrete troppi problemi anche con me. Anche se non veniamo dallo stesso futuro, il concetto è sempre quello” spiegò loro annullando la trasformazione e facendosi riconoscere senza problemi come Alix, in quanto da adulta non era poi così diversa dalla se stessa più giovane. I tre, come era ovvio aspettarsi, rimasero a bocca aperta, capendo al volo la situazione grazie alle sue parole

“...ok, questa storia dei viaggi del tempo sta diventando ridicola!” disse subito la biondina

“Ci… ci sono altri problemi che vengono dal tuo futuro?” domandò Nino, preoccupato di un altro pericolo simile ad Akuma

“No, stavolta i problemi credo siano tutti nel vostro tempo” spiegò lei rapidamente “Ma sono qui apposta per darvi una mano!”

“Oh mamma!” esclamò la Wielder della Volpe “Se vieni dal futuro che ci aspetta, ci sono tante cose che voglio chiederti!”

“Ah no eh, non iniziamo!” mise subito le mani avanti la donna, venendo comunque circondata dal trio che fino a quel momento era in attesa, facendo sorridere gli altri

“Hehehe… mi fa molto piacere non essere nei suoi panni in questo momento” confessò AJ ai giovani genitori “Ma per fortuna ormai non c’è più nulla che io possa rivelare”

Dall’ingresso dell’aereo, una voce si intromise nella discussione “Ah, mi era sembrato di sentire una voce familiare. Mi fa piacere rivederti, ragazzo”

I tre si voltarono, ma l’unico a restare basito fu AJ nel vedere Gabriel osservarli dall’alto, accompagnato da Nooroo

“Nonno Gabriel?!” esclamò, facendolo visibilmente imbarazzare “Ci sei anche tu?”

“N-Nonno...” mormorò lui in risposta voltandosi per non essere visto in faccia, positivamente imbarazzato da come lo aveva chiamato. Nonostante anche lui sapesse la storia per intero, gli faceva uno strano effetto sentirsi chiamare così. Data la reazione dell’uomo, fu il figlio a parlare per lui

“Beh, lo hai detto anche tu che sa guidare un sacco di cose. Ed infatti sarà lui a portarci in aereo fino in Cina!”

L’uomo cercò di ricomporsi il più rapidamente possibile, per non perdere la calma che lo contraddistingueva “A-hem… si, è così. Qualsiasi cosa, se è per dare una mano. Dopo ciò che ho combinato per tutto questo tempo è il minimo che possa fare”

A sentire le sue parole, si rese conto di quanto quell’uomo negli anni non fosse per niente cambiato. Dato il suo obiettivo di redimersi per il male causato, cercava in ogni modo di fare qualcosa che fosse d’aiuto alle persone. Constato ciò, si lasciò andare ad un commento libero “Beh, questo è perfetto. Siamo molti più Wielder di quanti non ce ne fossero nel mio tempo, con te ed Alix”

“Alix?” domandò lui, sorpreso, al figlio. Aveva iniziato ad interessarsi molto di più alla sua vita di tutti i giorni e credeva di saper bene di chi stavano parlando “La vostra compagna di scuola? Non sapevo aveste dato un Miraculous anche lei”

“Ehm… è più complicato di così” rispose il ragazzo indicandogliela e facendogli notare che non era la Alix di cui sapeva lui

“...oh” mormorò, sistemandosi gli occhiali “Credo ci siano un po' di cose che dovete spiegarmi, ho ragione?”

“Ci sono cose che dobbiamo spiegare a tutti, in realtà” gli specificò Marinette “Ma sarebbe possibile farlo mentre partiamo? Sarebbe meglio arrivare il prima possibile...”

Dato che la ragazza sembrava alquanto irrequieta nel parlare, l’Agreste più anziano le annuì “Molto bene. Salite tutti, allora, io inizio a mettere in moto” e detto ciò si avviò nella cabina di pilotaggio per sistemare qualsiasi strumento fosse necessario

“Ragazzi, avete sentito?!” esclamò Marinette “Tutti a bordo!”

I tre più giovani, che fino a quel momento non avevano smesso di stare addosso ad Alix, si staccarono e salirono loro per primi sul mezzo, lasciando la donna del futuro preoccupata “Spero che il viaggio duri poco, non ricordavo fossero così assillanti…”. Nonostante le sue parole, in realtà non poteva nascondere il sorriso. Era ben felice di partecipare ad una missione del genere con una simile compagnia

Anche lei salì sull’aereo, seguita a ruota da Marinette ed Adrien, lasciando AJ per ultimo. Lui, prima di salire, si rivolse a Shivihs, poco tranquillo “Tu sei sicura di riuscire a farcela? Non ti da problemi non avere il Nova Equilibrium con te?”

“No davvero!” rispose lei energica “Mi sento come al solito, semplicemente non riesco ad usare il mio potere. Ma abbiamo combattuto per anni, senza sapere che ce l’avevo. E poi oltre che contro Akuma non lo abbiamo mai usato perché è troppo pericoloso giocare con l’Equilibrio… adesso non sarà diverso. Credo sia molto simile a quando a voi umani tolgono l’appendice!”

“… non credo che le due cose siano paragonabili” rispose data la pessima associazione, ma effettivamente vedeva e percepiva che la Kwami non gli stava mentendo per farlo preoccupare di meno, sembrava che non fosse cambiato nulla da prima. In certe occasioni, il fatto di essere anche fisicamente legati l’uno all’altra era utile “Ma va bene, ti credo. Al minimo accenno di problemi però vedi di dirmelo, intesi?”

“Intesi...” rispose lei, scocciata dalla sua insistenza, benché sapesse che lo diceva perché preoccupato. Ed anche lei, sotto sotto, un po' lo era, non sapendo per niente ciò che le era successo o che conseguenze avrebbe potuto avere da lì in avanti

Dalla porta d’ingresso, dato che ci stavano mettendo un po' a risalire, Marinette ed Adrien si affacciarono verso i due viaggiatori temporali

“Tutto a posto?” gli domandò la corvina

“Si, alla grande!” esclamò in risposta, iniziando a salire gli scalini saltellando

“Non mi sembrate molto preoccupati dalla situazione” gli fece notare invece il biondo, che in realtà era sollevato di non vederlo agitato

“Non è che non lo siamo” rivelò lui, traspirando però solo una minima agitazione, quando infatti era più risoluto che altro “Ma pensarci troppo adesso non risolverà le cose. In più siamo tutti uniti, adesso, per me è un ottimo motivo per non avere paura”

Shivihs, dopo il suo Wielder, aggiunse un dettaglio che neanche AJ sapeva “E poi, a dire la verità, credo di avere ancora controllo sulla mia magia. Mi sembra di poterla percepire… non capisco dove si trova di preciso, siamo troppo lontani, ma so anche che se qualcuno provasse ad usarla senza il mio permesso, potrei bloccarlo. È una sorta di… sensazione da Kwami”

“Ah, ottimo!” esclamò lui, sogghignando assieme alla compagna Kwami “Quindi, senza il Miraculous, non possono neanche costringerti ad attivarla"

“Eh, già!” rispose lei, volandogli attorno quasi rilassata

Lui si indicò fiero “E quel Miraculous sono io! Quindi, nessuno utilizzerà il Nova Equilibrium, non se non lo voglio io!”

“Siete molto fiduciosi. Mi piace!” esclamò Marinette, soddisfatta del loro atteggiamento “Ma è comunque meglio recuperarla in fretta. Un potere del genere è meglio che non resti libero troppo a lungo. E poi, chiunque lo abbia preso, è legato alla magia e molto probabilmente ai Kwami”

Anche Adrien si sentì di dire la sua “E sicuramente non ha buone intenzioni, dal modo in cui si è preso il vostro potere. Quindi va fermato, qualsiasi cosa voglia fare”

I due abitanti del futuro gli annuirono, ma non preoccupati dal loro discorso, semplicemente ancora più motivati

Salendo sull’aereo anche loro, finalmente Gabriel poté mettere completamente in moto e cominciare quello che sarebbe stato per loro un viaggio molto importante per più motivi, sia recuperare la magia di Shivihs e sia capire se era lì che volevano rimanere, invece che nel tempo da cui provenivano. Una scelta, molto importante per tutti loro, ma effettivamente una scelta, qualcosa che il ragazzo non si era mai ritrovato ad avere la possibilità di fare. E, con questo pensiero in mente, si ricordò anche che finalmente, come suggeritogli dalla lussuosità del mezzo su cui si trovavano, poteva anche avere la possibilità di scegliere quale leccornia mangiare durante il viaggio

 

 

 

 

 

Ecco, ci siamo! Salve a tutti ragazze e ragazzi, qui MC Outlaw! Dopo un po di tempo, finalmente mi sono ritrovato d’accordo con le mie idee e mi sto avviando a scrivere un seguito per la mia fanfiction precedente su Miraculous ‘Let’s Fight! For a Better Future!’, come spiegato all’inizio. Ma a differenza di quella, cercherò di dividere la storia un po' meglio, non voglio un altro capitolo come il terzo che era fin troppo lungo

Aggiungo anche una piccola spiegazione, nel caso non conosciate i personaggi supereroistici di cui ho parlato, che al momento compaiono per bene solo nell’arco narrativo dei fumetti di Miraculous “The Trash Krakken”, quello che ho detto all’inizio del capitolo. È anche l’avventura in cui Majestia, Ladybug e Chat Noir si incontrano, quella per il quale lei riconosce i poteri di Dragakin

Majestia è una supereroina con i poteri di Superman ma vestita da Captain Marvel. Nella serie animata viene persino menzionata, alle volte. Ad esempio, è una delle forme animate che assume Animaestro, oppure in Timetagger viene spiegato da Bunnix che i due eroi hanno combattuto contro sua sorella, Ignoblia

Knightowl e Sparrow sono come Batman e Robin. Il preside Damocles, quando diventa Gufo Oscuro, si ispira a quell’eroe

Victory è la presidentessa degli Stati Uniti. Una Captain America ancora più patriottica

Doorman crea porte nell’aria, come Blueno di One Piece. Trasporta in America Ladybug e Chat Noir

E questo è quanto, spero che questi personaggi non abbiano messo confusione. A quello deve pensarci la storia
Non so di preciso che cadenza darò ai capitoli, ma spero anche io non troppo lunga
Detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 2
*** 2 ***


Dopo non poche difficoltà e problemi impensabili, tutti gli Wielder parigini erano partiti finalmente verso la Cina. Ancora più di tutti, considerando la presenza di due ospiti temporali inaspettati più i loro Kwami

Da circa un’ora ormai la calma regnava quasi sovrana all’interno dell’aereo. I quattro eroi coinvolti nell’attacco avvenuto in città avevano messo al corrente dell’accaduto quelli che li stavano aspettando ignari all’aeroporto, ovviamente lasciandoli senza parole e senza idee, eccetto quella data dal demone sotto la custodia di AJ. E benché la sfiducia regnasse sovrana nei suoi confronti, sapevano che era la loro unica pista. Inoltre la stessa Alix si voleva spingere in quella direzione, così come i loro stessi piani originali. Ma sapendo che forse Akuma stesso li voleva in Cina, sarebbero stati ancora più sulla difensiva che mai

Ora la situazione si era calmata. I ragazzi non assillavano più nemmeno la donna del futuro con domande scomode, avendo capito che comunque non gli avrebbe risposto in alcun caso. Non restava altro da fare che aspettare pazientemente di arrivare a destinazione

Ma era tutto dire. Il volo sarebbe durato attorno alle dieci ore secondo quanto detto da Gabriel, facendo rendere conto a tutti che non avevano granché pensato a come passare il tempo

Per AJ e Shivihs quello però non era un problema. Era da un bel po' che avevano iniziato a fissarsi intensamente. Lui guardava lei dritta negli occhi, senza perdere di vista un solo istante le sue pupille. Anche lei era estremamente concentrata a tenerlo d’occhio senza alcuna distrazione. Ed attorno a loro, i quattro giovani di quel tempo assieme ai propri Kwami aspettavano di vedere come sarebbe andata a finire. Più i secondi passavano, più l’espressione del ragazzo si faceva corrucciata, infastidita, pesante da sostenere. Almeno fino a quando non fu costretto a sbattere le palpebre per la mancanza di idratazione, facendo sorridere vittoriosa la piccola Kwami

“E con questo ho vinto ancora” disse lei prendendolo in giro “Ancora non lo hai capito che non mi puoi battere, eh?”

Prima di rispondergli dovette strofinarsi un po' gli occhi, irritati dall’essere forzati a rimanere aperti “Conto sempre su una tua distrazione, mia cara. Qualche volta ha funzionato”

“6659 vittorie a 19 non è esattamente a tuo favore, sai?” gli fece notare lei, ironizzando su quante volte da sempre avesse provato inutilmente a vincere quella gara di sguardi. Tutte situazioni di cui lei teneva il conto

“No, ma conto di arrivare a 20 prima o poi” rispose lui con lo stesso tono, sorridendole

“Ne avete di tempo da perdere...” commentò Chloe, stupita dal numero detto, ricevendo spiegazioni dal moro

“Non è che nella nostra epoca ci fosse molto da fare per passare il tempo. Dovevamo pur inventarci qualcosa, quando non davamo una mano nel rifugio!”

Nonostante sembrasse convinto delle sue parole, si vedeva che entrambi sembravano quasi forzati a fare una cosa del genere, ormai come abitudine fissa per ammazzare il tempo. Mossa da pietà nei loro confronti, Alya sorrise a disagio “Non avete neanche un cellulare?”

“Si, ce lo abbiamo” spiegò ad occhi chiusi e lucidi dallo sforzo “Ma è praticamente ridotto ad un walkee talkee. È messo piuttosto male da sempre” Questo fece loro pensare che se Akuma nel suo tempo aveva distrutto i mezzi di comunicazione, allora anche i cellulari avevano perso utilità, senza satelliti o internet a disposizione

“Appena possibile ve ne dovremo rimediare uno” propose Nino “Con quello avreste almeno qualcosa da fare, quando vi annoiate. Tipo usare internet!” ed a seguito delle sue parole, gli altri presenti sembrarono d’accordo

“Ah già, qui potremmo usarlo anche per quello...” rispose iniziando a guardarsi attorno, per riabituare gli occhi a colori diversi dal rosso dell’amica. In questo modo notò un dettaglio sfuggitogli fino a quel momento “...hey, dov’è Alix?”

A rispondergli fu Marinette, indicandogli l’altra sala al loro fianco “È andata di là. Penso volesse fare cose che non può mostrarci… sai, cose riguardanti il futuro”

“Ah… certo” rispose, voltandosi in quella direzione. Nella sua testa si fecero strada alcuni pensieri, fino a che non si alzò pur di metterli a tacere “Ragazzi, vado un secondo a parlare con lei. Da viaggiatori del tempo a viaggiatori del tempo. Vi spiace?”

“Certo che no!” rispose Adrien, comprendendo come gli altri che erano cose che preferiva discutere solo con lei in privato “Immagino che tu più di noi sia abbastanza curioso. Anche se non credo dirà nulla nemmeno a te”

“… non vado certo lì a chiederle cose specifiche sul futuro. Non insisterei su roba del genere” commentò sarcastico, rivangando ciò che la donna aveva detto sullo Chat Noir del futuro “Torno subito”

 

L’aereo, nonostante fosse privato, era comunque diviso in due sezioni per quanto riguardava la zona passeggeri, così che se qualcuno ne avesse avuto bisogno ci sarebbe potuta essere un minimo di privacy in più. Alix ne aveva approfittato, ma solo perché le era quasi venuto il mal di testa a continuare sentire domande a proposito di argomenti che ben conosceva ma di cui non poteva parlare. Osservava fuori dal finestrino al fianco di Fluff, la Kwami del Tempo abitante del suo orologio, semplicemente per rilassarsi

AJ, appena arrivato in quella metà di aereo, bussò sulla parete metallica per farsi sentire e farla voltare “Disturbo? Mi hanno detto che forse stavi facendo qualcosa riguardante il futuro…”

Lei gli sorrise e da stravaccata com’era si rimise retta “No, non disturbi affatto! L’ho detto solo per togliermeli di dosso, iniziavano a diventare tutti un po' troppo insistenti” si mise in piedi ed uscì dal posto in cui era seduta “Dimmi tutto” Lui però non le disse nulla, non subito almeno. Semplicemente rimase incantato ad osservarla, cominciando a sorridere quasi senza rendersene conto e mettendole addosso un po' di disagio “… che c’è?”

“Oh, nulla!” esclamò, rendendosi conto di essersi incantato “È solo che vederti… mi da un senso di soddisfazione che non hai idea! Significa che quello che abbiamo fatto è servito a qualcosa!”

“Ah… ma certo” rispose, capendo il perché del suo atteggiamento e sorridendogli “Se è così ammirami pure quanto vuoi” Ma si rese ben presto conto che il sorriso del suo interlocutore si trasformò presso in un’espressione più buia, più insicura

“Anche se… adesso mi sto chiedendo se sia stata una buona idea. Intendo, per me intervenire fino a questo punto!” iniziò a spiegarli, confondendola “Insomma… c’è questo nuovo Papillon da te che sta continuando a fare casino. Per non parlare di ciò che sta succedendo in questo tempo, adesso, tra i problemi in Cina ed i poteri di Shiv… e se… avessimo sbagliato a cambiare il futuro? Se tutto quest-” cercò di dire, venendo interrotto subito da Fluff stessa

“Sbagliato?!” esclamò contrariata “Ma di che parli?! Tu ed i ragazzi avete salvato tutti dalla morte! Cosa c’è di sbagliato?”

“Fluff” la interruppe subito la sua Wielder, un po' più comprensiva sulle parole del ragazzo “Non sta dicendo quello” si rivolse a lui “Penso di capire dove vuoi andare a parare. Credi di aver solo creato più confusione, in questo modo. Giusto?”

“… io…” tentò di rispondere, ma invano, in quanto ci aveva colto nel segno

“Ascolta” cominciò a parlargli, molto più seriamente di quanto il suo carattere sembrasse permettere “Partiamo dal principio, Fluff ha ragione. Aiutando Ladybug e Chat Noir nel loro tempo, tu hai salvato sia loro che tutti noi. Già questo di per se è un ottimo motivo per non dubitare di ciò che hai fatto”

“Infatti non si tratta di quello” riuscì a dire, rivolto però a Fluff “Non mi pento di quello che abbiamo fatto, risolvendo la situazione. Però… tutto il resto…”

“Il Papillon del mio tempo?” riprese subito la Wielder, evidenziando ciò che aveva capito gli premeva discutere “È solo una nuova minaccia, ce ne sarebbero potute essere molte altre di diverse. Ma è grazie a ciò che avete fatto se adesso possiamo anche solo combatterlo. È pericoloso? Probabilmente si, ma è comunque possibile sconfiggerlo. Senza di voi, non ci sarebbe stato semplicemente nulla, al di fuori di Akuma. Sbaglio?”

“… immagino di no” rispose, capendo quel punto di vista

“Immagini bene” rispose scherzosa la Kwami del coniglio, per fargli passare quell’aria affranta

“È solo…” si grattò lui la nuca, cercando di spiegare cosa lo tormentava “Dopo tutti i nostri sforzi, speravo che il futuro fosse pacifico. Che le vite di tutti fossero tranquille. Invece la situazione non è neanche lontanamente migliorata, gli scontri non sembrano voler finire, in nessun modo”

“Ma noi siamo Wielder apposta per questo” continuò la donna “Il nostro compito non è combattere solo Papillon, oppure solo Akuma. È preservare l’Equilibrio in ogni sua forma. Combattere per fare in modo che non ci sia nessuna forza a sbilanciarlo. Se c’è qualcuno che lo minaccia, è nostro dovere sconfiggerlo ed essere sempre pronti per quando verrà qualcuno dopo di lui”

“Non c’è proprio spazio per un po' di pace, eh?” rispose, stavolta risollevato nel capire meglio le sue parole. Aveva sempre pensato che una volta battuto Akuma, avrebbe potuto riposarsi sia lui che gli altri, ma a ben pensarci le parole della rossa erano molto più giuste. Dovevano combattere per impedire a chiunque di far del male, non solo a quelli che potevano essere definiti i nemici di turno

“Beh, vedila così” rispose lei, strofinando la mano su Shivihs “Cosa fareste, se non ci fosse nessuno da combattere? Io credo che vi arrugginireste”

“Dai, lasciami!” la intimò la Kwami, senza però far nulla per spostarle la mano, in quanto in realtà quella carezza le faceva piacere

“Hehehe…” ridacchiò per la sua reazione, tornando seria dubito dopo “Le minacce al mondo non possono essere interrotte. Prima o poi, arriverà sempre qualcuno o qualcosa che lo metterà in pericolo. Adesso conosci Majestia. Se le hai parlato un po' o se ti ha raccontato di ciò che faceva prima di Akuma, dovresti saperlo. Anche lei come tutti gli altri eroi americani esistono per un motivo. E certe minacce è meglio avere la forza e la possibilità di combatterle…”

“… oppure ci ritroveremmo per le mani un altro Akuma” terminò il ragazzo per lei, capendo fino in fondo cosa voleva dire “Se la metti così, mi viene quasi da dire che per fortuna c’è semplicemente un altro Papillon!”

“… no, preferiremmo comunque altro” commentò Fluff. Pur cogliendo l’ironia del ragazzo, era sempre di Nooroo che si andava a parlare “Ma sono sicura che prima o poi risolveremo anche questa!”

“Si, ve lo auguro. Oppure… dovrei dire ‘ce lo auguro’?” disse AJ, quasi a voler sentire una risposta da Alix per sapere se anche lui era compreso in quel futuro

Di tutta risposta, la donna gli fece un occhiolino e la linguaccia e gli rispose “Oh, di sicuro ce lo auguriamo anche noi!” non facendogli però intendere se parlasse di lui o meno, facendo sogghignare entrambi

“Heh…” rilasciò un risolino il moro, ma sollevando nel frattempo un’altra questione “E invece... per quanto riguarda quello che sta succedendo qui, in questo tempo? Com’è che non ne sai niente neanche tu?”

“Beh… francamente, non so proprio cosa dirti” rispose, giocherellando con le mani “Ma può essere semplicemente qualcosa che non ho mai controllato o che non mi hanno mai raccontato, tutto qua!”

“A me sembri parecchio nervosa, a dire il vero” gli fece notare il ragazzo

“Lo sei sembrata un po' a tutti” specificò invece Shivihs

“… davvero?” chiese lei, rivelandosi inquieta esattamente come dicevano loro, ma cercando di darsi un contegno “Beh... non posso negarlo. È qualcosa che non conosco. E dalla mia posizione, non sapere qualcosa di questo tempo è strano, anche se non è la prima volta che capita” sorrise, poi, pensando a chi gli stava parlando “Ma non devo certo venire a dirlo a voi. La prima volta siete venuti qui senza sapere di preciso che cosa fosse successo, senza sapere nulla di Enfinithra e di che cosa poteva fare. E nonostante questo lo avete combattuto e sconfitto”

“Oh, non che anche noi non fossimo nervosi all’idea” spiegò il ragazzo “Ma tutti insieme, mi sentivo molto più sicuro, sapevo che sarebbe andato tutto bene, qualsiasi cosa potesse succedere. Con tutti gli imprevisti di sorta” terminò, rivangando come avessero sbagliato di un giorno l’arrivo del nemico

“Ed è proprio su questo che punto anche io” rispose, felice di aver fatto dire a lui ciò che anche lei pensava “Voglio dire, quelli che sono sull’aereo ne hanno viste di tutti i colori. Siamo preparati a qualsiasi cosa, ancora di più in gruppo!” più parlava, più sembrava farsi spavalda e sicura di se “E poi Ladybug e Chat Noir affrontano ogni volta nuovi nemici, non vedo perché dovremmo avere paura noi se loro non ce l’hanno!”

Le parole della ragazza gli sembrarono suonare esattamente come quelle di Chloe, mentre era in corso lo scontro con Enfinithra. Ma dette in quella situazione, non gli diedero fastidio. Anche il giovane viaggiatore temporale cominciò a sentirsi preso dalla foga del discorso “Già, ben detto! Che provino a fare quello che vogliono, noi saremo li a fermarli!”

Stavolta, la mano di Alix si posò a strofinarsi proprio sulla sua di testa, ma con un po' più di vigore e tenendolo stretto in una morsa con l’altro braccio, contenta di averlo aiutato a scacciare i pensieri negativi “Bene, così ti voglio!”

Il clima di sconforto sembrava finalmente aver abbandonato la mente del giovane, almeno per quanto riguardava quel discorso in particolare. Riuscendo a liberarsi dalla sua presa, si vedeva dal suo viso che era ben più che soddisfatto “Grazie, Alix. È bello vedere che, nonostante quanto sia diverso ciò che è successo nei nostri tempi, sei uguale a come ti abbiamo sempre conosciuta”

“Non puoi sapere quanto le cose siano diverse “ rispose lei, impassibile, continuando a mantenere la segretezza sul futuro

La piccola Shivihs scosse la testa rispose “Già, beh, possiamo almeno dire con certezza che le cose sono migliorate! Completamente!”

Stavolta la rossa non gli rispose a parole, semplicemente sorrise alla sua affermazione, quasi a voler confermare che fosse vero ma senza possibilità di farlo per non rivelare assolutamente nulla del futuro. A loro due, però, tanto bastava

Ad AJ poi balenò una mezza idea in testa “… ma scusa una cosa, perché non ti metti in contatto con i Ladybug e Chat Noir del tuo tempo e gli chiedi di spiegarti che sta succedendo? Dovranno pur saperlo”

“Beh, era mia intenzione fin da quando Shiv è stata attaccata!” rispose subito, infastidita ma comunque ironica, in quanto le sembrava di stare per mandare a monte tutto il discorso di poco prima “Ma a Parigi ne stavamo parlando tra di noi, poi siamo arrivati in aeroporto ed i ragazzi mi hanno fatto una testa quadrata per quasi un’ora, ora mi stavo facendo passare il mal di testa e sei arrivato pure tu… avessi cinque minuti di tempo li contatterei!”

Sia AJ che Shivihs sorrisero, nel vederla essere così schietta. E rispettando il suo voler mantenere segreta qualsiasi cosa, si girò di spalle e salutò con una mano “Va bene, ho capito dove vuoi andare a parare, ti lasciamo da sola”

“Ah!” esclamò subito la Kwami scarlatta, poco prima di allontanarsi con il suo Wielder “E se dopo vuoi tornare di la, ti diamo una mano noi a tenerli a bada con le domande sul futuro!”

“Grazie, mi farebbe piacere” rispose, estraendo il cimelio di famiglia reso Miraculous per contattare i futuri compagni di battaglie

 

Il ragazzo non dovette neanche entrare nell’altra sala per rendersi conto che qualcosa non andava. Poco prima, mentre si muoveva, aveva chiaramente sentito un leggero brusio e dei suoni di passi. Ma adesso, i ragazzi erano tutti seduti ognuno ai loro posti, facendosi gli affari loro sui propri cellulare. Ciò non era comunque abbastanza per fregarlo, ed ancora a metà tra le due stanze, alzò la voce contrariato “Da quanto stavate origliando?”

“Eh?!” domandò subito Alya dopo aver bloccato il cellulare, incredula “Origliando? Noi?”

Il giovane sbuffò e la guardò piuttosto seccato dalla cosa, incrociando le braccia “Non fare tanto l’innocente… vi ho sentiti scappare. Non negatelo”

Si vedeva bene che era troppo sicuro di ciò che stava dicendo, un po' troppo per continuare a negare l’evidenza

“… abbiamo sentito Fluff gridare” confessò Marinette “Volevamo capire che stava succedendo”

Lui si mise una mano sul viso, scuotendo la testa infastidito ed imbarazzato “Avrei preferito non sentiste certe cose…”

“Hey” gli si avvicinò Adrien, facendosi guardare negli occhi “Non devi vergognarti, se hai dei dubbi simili”

“Non è di quello che mi vergogno...” gli rispose, alzando lo sguardo verso di lui “Solo… mi sento un po' ipocrita, a fare un discorso del genere. Mi sembra quasi di lamentarmi anche del futuro di Alix, nonostante come sia ridotto il mio tempo…”

Marinette, dal suo posto, sorrise e si rilassò sul sedile per cercare di far rilassare anche lui “Sai, quando sei venuto tu qui, era per cambiare il futuro. Alix invece è qui solo per sistemare problemi, non il suo tempo. E nonostante non sia completamente d’accordo… beh, in realtà solo per quanto riguarda un possibile nuovo Papillon… se a lei ed a tutti nel suo tempo compresi noi sta bene, allora non serve sbatterci così tanto la testa”

“… immagino che sia così” rispose il moro, un po' meno contrariato da prima, ironizzando sulla situazione con un mezzo sorriso “Credo di aver capito il mio problema. Ho passato talmente tanto tempo a pensare di sistemare il mio tempo, che probabilmente non sono contento se non provo a cambiare un futuro. Devo solo riuscire a smetterla di pensarci, tutto qua”

“Guarda che pensarci va bene” gli suggerì la corvina “Solo, devi farlo più come fosse una cosa da tutti i giorni. Cosa farò domani, dove andrò, roba del genere… non con l’intenzione di manipolarlo, ecco”

“Non… non è molto facile, ma ci proverò” rispose, convincendosi a seguire quel suggerimento così assurdo. Semplicemente ripensare a ciò che aveva passato, sembrava rendere la sola idea di non cambiare il futuro una follia, ma non era più quello il motivo della sua presenza li e lo sapeva bene

Ma mentre la sua testa era concentrata su quell’idea, i suoi occhi, o meglio, quelli dell’amica Kwami, erano concentrati altrove. Sulla compagna bionda, per essere precisi “Non ci pensare nemmeno Chloe, lasciala stare!”

Scoperta da Shivihs, la giovane si fermò subito dal cercare di tornare ad ascoltare la conversazione di Alix mentre erano tutti distratti “… ma è davvero possibile che non interessi anche a voi? Neanche un minimo?”

“Certo che ci interessa” rispose subito Adrien “Ma dobbiamo rispettare quello che vuole Bunnix. Non lo pensi anche tu?”

“… immagino di si…” borbottò lei, dispiaciuta

“Beh, non che ci sia molto da ascoltare” esclamò la diretta interessata alle spalle di Chloe, tornando in mezzo ai compagni con aria ancora più preoccupata di prima. E senza neanche nasconderlo, non dal modo in cui osservava il suo Miraculous, quasi tremando “Ragazzi io… io non riesco a contattare nessuno nel mio tempo!”

I presenti, seppure percependo dalla sua agitazione che la notizia non era bella, non capivano in che modo dovevano prenderla

“E questo… cosa vuol dire?” chiese Wayzz “Cioè, magari semplicemente non possono risponderti… magari stanno solo facendo altro…”

“Non è così semplice” cercò di spiegare Fluff, anche lei piuttosto agitata “Quando proviamo a chiamare, è come se ci fosse un blocco che ci impedisce di raggiungere il nostro tempo!”

“Non puoi semplicemente… non so, tornare indietro con la Tana e controllare?” propose Trixx, solo per vedere la donna scuotere la testa

“No… o meglio, si, potrei provare, ma non qui sull’aereo!” spiegò celermente “Le Tane che creo restano ferme nel punto in cui le materializzo. Se ne aprissi una qui, mi porterei dietro un pezzo di aereo… ed anche se lo facessi fuori da qui, sull’ala o saltando fuori, poi non riuscirei più a tornare, non saprei più dove vi trovate!”

“Come ‘non sapresti dove ci troviamo’?” ribatté subito AJ “Quando eravamo a Parigi sei arrivata dritta da noi!”

“Beh, sai, magari prima di aprirla ho cercato dove vi trovavate, non ti pare?!” esclamò subito in risposta, cominciando a snervarsi “Non mi metto certo ad aprire delle Tane a caso! Non sono deficiente!”

“Hey!” esclamò la Kwami del Tempo, capendo dal suo tono e dalle sue parole che la situazione stava degenerando “Adesso ci diamo tutti una calmata, ok!?”

La rossa, capendo di aver esagerato, sembrò effettivamente calmarsi “… si, hai ragione Fluff… scusate”

“N-Non fa nulla” rispose imbarazzato il moro, ben intendendo che era colpa sua se si era innervosita “Ma allora… cosa volete fare?”

Pollen avanzò un’idea “Non possiamo… atterrare da qualche parte e farle controllare che è successo, magari?”

Subito però Adrien scosse la testa “No, è impossibile. Il nostro è un volo privato… non possiamo atterrare da nessuna parte senza permesso. Mio padre ha ottenuto l’autorizzazione per la Cina in fretta perché lo conoscono, grazie agli accordi con la famiglia di Kagami... ma con tutta la burocrazia che c’è dietro ci hanno messo comunque due giorni a darci il via libera”

“Figuriamoci quanto potrebbero metterci qui sotto, allora…” commentò in risposta Marinette, molto preoccupata per come sembrava stare Alix

Lei però, vedendo come tutti i presenti sembravano essersi impensieriti nei suoi confronti, cercò di appianare la situazione “A-Aspettate! Non è necessario stravolgere i piani! Sarebbe una perdita di tempo per tutti, anche atterrando e ritornando all’istante! Non dovete preoccuparvi!”

“Ma…” provò a ribattere Marinette. Avrebbe voluto dirle che era lei quella che sembrava più preoccupata di tutti, lì dentro, ma venne subito interrotta

“Ok, sentite, non dovete preoccuparvi! Davvero! Ho dato un po' di matto, mi sono sfogata, ora è tutto a posto!”

“Sai anche tu che non è tutto a posto” gli fece notare al limite della freddezza AJ, quasi a leggergli nella mente. Era chiaro che si stava sforzando di scherzare

“Non fingere in questo modo” si aggiunse la sua giovane madre, con la stessa fermezza e glacialità

Dato come i due si erano posti, Alix sembrò un po' lasciarsi andare “… io… non voglio farvi perdere tempo, anche fosse solo atterrare da qualche parte e ripartire subito, chissà quanto ci metteremmo. C’è il potere magico di Shiv in ballo. Anche se ne ha il controllo, non sappiamo chi possa averlo preso e come. Ma è sicuramente qualcuno con cui è meglio non scherzare se ci è riuscita. E poi, Adrien ha reso ben chiaro che non possiamo comunque fare nulla, per ora”

“Allora… cosa vorresti fare?” domandò il biondo sopracitato, irrequieto

“… arriviamo in Cina, per prima cosa, da lì vedrò cosa posso fare. Non so se i miei poteri funzioneranno, ma è l’unica soluzione che abbiamo...”

“… ne sei sicura?” chiese a quel punto AJ, anche lui preoccupato

La donna, vedendolo così, si sforzo di sorridere, ma stavolta fu un sorriso vero, non una mezza facciata per non farli preoccupare “Al cento per cento. E se anche così non funzionasse, allora aspetterò di tornare a Parigi” sembrò ritornare poi alla sua solita spavalderia “Ero seria, su quello che ti ho detto prima. Anche se non so cosa stiamo andando ad affrontare, finché siamo tutti insieme, non è un problema così grave!”

“Ma il fatto che il tuo tempo sia irraggiungibile…” provò a dire Shivihs, preoccupata di una possibile idea balenata in testa già a tutti i presenti “Non è che è stato… che gli è successo… quello che sarebbe dovuto succedere a noi?”

“Intendi… cancellato?” estrapolò subito dalla discussione Alix, osservando che dopo le parole della Kwami dell’Equilibrio, tutti si erano incupiti ancora di più “Aspettate, è di quello che avevate paura?” spiegò, sorridendo “Oh, ma quello è impossibile!” la sua esclamazione ed il suo tono fecero subito riprendere i presenti, stupiti “Voglio dire, se così fosse, io non sarei certo qui a preoccuparmi, sarei già dovuta sparire!”

“N-Non parlarne così alla leggera!” esclamò Marinette, quasi infastidita da come adesso pareva prendere la cosa con tranquillità e quasi menefreghismo

“Quello che voglio dire” cercò subito di spiegarsi “È che non è certo quello il problema. Ci deve essere un cambiamento radicale per modificare una linea temporale. Io e Fluff non siamo sparite, ed è la prova che non è successo nulla di così estremo”

“Beh, allora possiamo essere un po' più tranquilli…” mormorò Adrien cercando di sorridere alla cosa

“Resta comunque il fatto che al momento non sappiamo cosa sia successo” puntualizzò Fluff “E non lo potremo sapere fino a quando non saremo a terra”

“Già, è difficile prenderlo ‘alla leggera’” aggiunse Alix, facendo il verso alle parole di Ladybug “Però… non possiamo neanche dannarci per capire il problema. Non adesso, per lo meno. Quando saremo arrivati, affronteremo la cosa con più calma. E soprattutto mezzi” terminò impugnando l’orologio, per far capire ai presenti che parlava dei suoi poteri

“… magari possiamo aiutarvi a… che ne so, distrarvi?” domandò Alya, rimanendo comunque preoccupata

“Già, giusto!” esclamò Chloe “Se ci pensate troppo senza poter far nulla, finirete con l’esplodere! Parliamo d’altro, vi aiuterà a far passare il tempo!”

“Parlare di cosa, di preciso?” chiese subito la rossa sospettosa “Vi ho già detto che non ho intenzione di parlarvi del futuro e…”

“Ma quale futuro!” la interruppe immediatamente la bionda “Io volevo dire parlare di cose da ragazze o roba simile!”

“E noi?” domandò Nino, includendo anche AJ ed Adrien “Siamo esclusi, forse? Vogliamo partecipare!”

“Bah, se insisti…” rispose la Wielder dell’Ape, quasi schifandolo “Anche se non saprei proprio che cosa potresti avere di così interessante da dire”

“Una cosa già ce l’ho” disse rivolgendosi alla viaggiatrice temporale “E questa sono sicuro tu possa dircela. Chloe è rimasta così acida nel tuo tempo? O magari è addirittura peggiorata?”

“Oh, molto spiritoso!” aggiunse innervosita da come era stata chiamata “Sai, magari ti sembrerei più simpatica, se tu non avessi sempre quell’espressione da idiota stampata in faccia!”

“Oh, no, colpito dritto al cuore…” ironizzò Nino sulla reazione e sulle parole della bionda, facendo sorridere Alya ma soprattutto Alix, che si stava già tranquillizzando e distraendo un minimo. Il solo fatto che riuscivano a scherzare tra di loro in quel modo pareva in qualche modo aiutare, cosa che gli altri tre ragazzi presenti non poterono che apprezzare

“Almeno non ci sta più pensando” bisbigliò Adrien agli altri due, senza farsi sentire dal resto del gruppo

“Si, ma non so quanto durerà” rispose AJ, non nascondendo una punta di agitazione “Dobbiamo arrivare in fretta e far luce su tutta questa storia”

“Posso farti una domanda?” gli chiese Marinette, speranzosa “Tu hai avuto problemi simili, quando hai viaggiato nel tempo? Non so, magari un blocco durante una prova o altro…”

Ma il giovane moro scosse la testa “No, mi spiace. La prima volta che l’ho fatto è stato direttamente per venire da voi. E tutti quelli dopo sono sempre andati lisci”

“… capisco…” mormorò affranta “Speravo che potessi avere una spiegazione… magari che sapessi qualcosa di anche solo vagamente familiare, perché ti era successo…” si mise dietro il sedile, così che gli altri non potessero neanche vederla “Questa storia mi piace sempre di meno. Tra i poteri di Shiv che sono stati rubati ed Alix che è bloccata… inizio… ad avere paura”

Adrien si sedette davanti a lei e le fece alzare lo sguardo “Non diciamo sempre che andrà tutto bene perché siamo tutti assieme?”

Lei gli sorrise “Si, certo, è vero…” tornò poi ad essere irrequieta “Ma non sono comunque tranquilla. Soprattutto perché non capiamo cosa sta succedendo. Quando combattevamo Papillon, era tutto molto più semplice… c’era un potenziato e noi lo affrontavamo. Persino quando AJ è venuto per parlarci di Akuma, sapevamo a che cosa stavamo andando incontro. Adesso, invece, la magia di Shiv è stata rubata e noi non sappiamo nulla in proposito. Ed Alix che non ha idea del motivo per cui non riesce a contattare il futuro. Non è nemmeno detto che le due cose siano separate… voglio dire, chiunque ci sia dietro a tutto, se è stato capace di prendere la magia da Shiv, non è detto che non possa interferire anche con quella di Fluff”

AJ, nel vedere la ragazza irrequieta, si sedette e si mise comodo "Come ha detto Alix, è inutile scervellarsi se prima non arriviamo ed indaghiamo a fondo. Non è il caso di affrontare con nervosismo il viaggio, rischiamo di farci prendere dalla paranoia"

"Ha ragione lui" lo appoggiò Adrien "Quando saremo sul posto, sono sicuro che ci si schiariranno le idee"

"... va bene, avete ragione..." mormorò Marinette, quasi dispiaciuta di essersi fatta prendere dallo sconforto, soprattutto vedendo che i due accompagnatori si sforzavano di evitarlo. Poi sorrise e si rivolse ad AJ "Sai, quando fai così, cercare di calmarci e cose simili, mi chiedo davvero se siamo noi i genitori o il contrario!"

"Hehehe..." ridacchiò lui, ironico "È del tutto normale! Guardate che in questo momento sono più grande di voi di qualche mese! Se non cerco di aiutare i più piccoli a tranquillizzarsi, che eroe sarei?"

 

Tra una spiritosaggine e l'altra, i ragazzi cercavano di godersi il viaggio senza preoccupazioni, parlando del più e del meno. Ed infatti, la traversata aerea di intere ore sembrò durare infinitamente di meno, portandoli finalmente al di sopra delle acque in territorio asiatico. Ma la calma che pareva essersi ricreata era destinata a non durare a lungo

Con Gabriel e Nooroo alla sua stabile guida, l'aereo proseguiva tranquillamente la sua rotta in dirittura di arrivo. AJ si era temporaneamente distratto ad ammirare il panorama sopra le nuvole appena fuori dall'oblò al suo fianco. Potendo diventare Dragakin, non era uno spettacolo a lui tanto nuovo, ma era la prima volta che poteva ammirarlo nel silenzio e senza doversi sforzare di battere le ali per restare in quota. Una visione ed una sensazione talmente rilassante così non l'aveva mai sentita. Sentì persino come essere attraversato da un'ondata rasserenante di calore

Talmente tanto che per qualche attimo le sue palpebre si fecero pesanti. Non si era mai ritrovato ad essere tanto calmo e disteso da sentirsi così, ma certo non gli sembrava una brutta sensazione. Questo fino a quando i suoi occhi non furono quasi sul punto di chiudersi, facendogli perdere la forza di restare retto sulla schiena e cadendo in avanti, ricavando di tirare una testata al sedile di fronte. Non così forte da fargli male, ma abbastanza da farlo riprendere da quella sensazione di torpore. Mentre i suoi sensi si riattivavano completamente, si rese presto conto che attorno a lui qualcosa non andava

I suoi occhi iniziarono a vedere dei ragazzi piuttosto preoccupati da qualcosa. Il suo udito poteva chiaramente sentirli chiamare con malcelata preoccupazione i nomi dei loro Kwami. Ben presto, si rese conto che stava succedendo qualcosa di grave

Osservò il sedile al suo fianco e vide Shivihs, dapprima fluttuante come suo solito, accasciarsi e precipitare improvvisamente, come fosse stata colpita da qualcosa

"...Shiv?" mormorò, ancora intontito da prima, prima di rendersi conto che non solo non le rispondeva, ma non si muoveva nemmeno "Sh... Shivihs!" iniziò a gridare preoccupato, prendendola tra le mani "C-Che hai? Che succede?!"

Poteva sentirla respirare, ma fin troppo lentamente ed a fatica. E non era la sola. Anche gli altri Kwami che si trovavano con loro, da Tikki fino a Fluff, parevano essere nella medesima situazione

"Plagg, amico, non fare scherzi!" si ritrovò a dire anche Adrien, tenendo il Kwami della Distruzione tra le mani, senza avere idea del da farsi

"Ma che cosa diavolo è successo?!" sbottò Chloe, chiudendo preoccupata tra le mani Pollen, provando a dargli calore mentre cercava di darsi spiegazioni

"I-Io non ne ho idea!" cercò di spiegare Nino dopo aver messo Wayzz nel suo cappello, per paura anche solo di prenderlo tra le mani "Fino ad un attimo fa stavano benissimo!"

Dalla cabina di pilotaggio, Gabriel spalancò preoccupatissimo la porta, tenendo Nooroo tra le mani, anche lui nella stessa situazione "Ragazzi! È successo qualcosa a Nooroo! Stavamo parlando, ed all'improvviso è come svenuto!". Solo dopo averlo osservati per un attimo, capì che non era solo lui in quella situazione

AJ non proferì parola e non provò a darsi spiegazioni, semplicemente rimase ad osservare spaventato Shiv, cercando di farsi venire in mente una soluzione alla cosa. Ma non fu necessario fare nulla. Dopo qualche attimo di tensione, sia lei che gli altri Kwami riaprirono gli occhi e ricominciarono a fluttuare, riprendendosi quasi come se nulla fosse accaduto

"... cosa è successo?" si domandò, vedendo come tutti erano preoccupati, soprattutto AJ

"È... è quello che dovrei chiedere io!" esclamò in risposta "Va tutto bene?"

"Io... si, ora è tutto a posto... credo" rispose, dando segno che anche se erano tornati a stare bene come prima del crollo, si erano resi conto di cosa fosse successo "Per un attimo mi sono sentita come se fossi senza forze, persino di più di quando sforzo i miei poteri"

"È stato molto intenso" provò a spiegarsi Fluff, mentre Alix constatava se fosse davvero tutto a posto "Mi sono sentita completamente a secco, come se non avessi mangiato per giorni!"

"Già!" esclamò subito dopo Nooroo "È come se la mia... anzi, a quanto pare, la nostra intera gestione dell'energia magica abbia subito uno scompenso e si fosse completamente bloccata! Non credo di aver mai provato una tale sensazione di vuotezza..."

"State dicendo che vi siete ritrovati totalmente senza magia?" constatò Marinette "Ma come? E perché tutti assieme?"

"Questo davvero non lo so..." rispose alla domanda della ragazza, scuotendo la testa

AJ, anche se quell'ennesimo mistero pareva essersi risolto per il meglio, strinse i pugni e digrignò i denti per l'irritazione "Va bene, questa storia inizia ad innervosirmi... prima prendono la magia a Shivihs, poi Alix non riesce a mettersi in contatto con il suo tempo... ora questo!"

"Pensi che sia tutto collegato? Persino il loro crollo?" gli domandò la viaggiatrice temporale “Perché anche io ho questo sospetto…”

"Non ne ho idea, ma stai pur sicura che ho intenzione di fare luce su tutto quanto!" rispose con tono alterato, non nei confronti della donna, ma per via della situazione

"Quanto manca per arrivare?" domandò Marinette, adesso anche lei impaziente di sbarcare

"Poco, una ventina di minuti al massimo" spiegò Gabriel "Anzi, sarà meglio che torni in cabina. C'è il pilota automatico, ma potrebbero contattarci per sapere cosa ci fa qui un aereo non di linea"

Il figlio accolse con piacere la notizia “Bene, perfetto. Presto potremo metterci ad indagare come si deve su tutta questa storia”

“Io vi raggiungerò il più in fretta possibile” si affrettò a dire Alix “Il tempo di un viaggio nel futuro per vedere se riesco a sapere qualcosa”

Marinette prese la parola “Va bene, ragazzi. Spero che siate tutti pronti! Questa sarà la nostra prima missione come squadra, dobbiamo essere preparati a tutto. Chiunque ci sia dietro dubito sarà un bersaglio facile da fermare. Ci dovremo impegnare al massimo! E so perfettamente che possiamo funzionare alla grande, assieme!"

"Oh, neanche immagini quanto io sia pronta!" esclamò Alya, con una punta di euforia "Dopo tutto quello che ho sempre letto sui supereroi, adesso che ho la possibilità di esserlo io stessa, non posso fallire! E con voi sarà tutto più facile!"

Nino si rimise a posto il cappello, non più occupato dal Kwami della tartaruga, e si fece serio "Se dietro a tutto c'è davvero la stessa persona, non gli farò passare liscia quello che ha fatto ai Kwami, qualunque cosa sia stata! Già prima ero carico, adesso è personale! Nessuno tocca i miei amici e la fa franca!"

"Gli faremo capire il vero significato della giustizia!" esclamò persino Chloe, subito dopo essersi resa conto di quanto fosse sembrata coinvolta ed imbarazzandosi "Si, beh, ehm... è solo giusto che il responsabile paghi per ciò che sta facendo"

Adrien sorrise, nel vedere le reazioni di tutti dopo le parole della compagna "Mi fa piacere vedervi così energici! Anche perché serviremo tutti uniti, se vogliamo che la cosa funzioni. Il nostro nemico avrebbe dovuto pensarci meglio, prima di mettersi contro la nostra squadra"

"Giusto!" esclamarono tutti assieme all'ultima affermazione del Wielder del Gatto Nero

Mentre i ragazzi si preparavano a sbarcare, AJ prese da parte Shivihs per un momento "Bene, piccola, spero che anche tu sia pronta. È il momento di capire se siamo adeguati per vivere in questo tempo o meno"

"Non aspettavo altro da quando siamo arrivati!" rispose lei, sbuffando fumo dalle narici, trepidante "Io ce la metterò tutta! E sarà meglio che lo faccia anche tu!"

"Puoi contarci!" aggiunse con fierezza, ripensando a tutto ciò che avevano passato fino a quel momento. Non volevano e non potevano buttare quell'occasione che gli era stata concessa, avrebbero fatto di tutto pur di dimostrare a loro stessi che era li che loro appartenevano. E qualunque cosa potesse succedere, inaspettata come era stato praticamente tutto dal loro ritorno nel passato o meno, nulla sarebbe mai stato abbastanza potente o pericoloso da cancellare i loro sforzi di rendere quello il mondo che avevano sempre desiderato. Per loro e per tutti coloro che si erano sacrificati per renderlo realtà

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Sono finalmente tornato, dopo un periodo di pausa forzata. Forzata dal semplice fatto che il mio processore si era fulminato nel bel mezzo della quarantena, non ho potuto neanche fisicamente scrivere. Buono perché mi ha permesso di riordinare alcune idee sui capitoli futuri, meno buono in quanto' sono rimasto fermo praticamente alla fine di questo per un sacco di tempo, quando la sua pubblicazione sarebbe dovuta essere rapida, infatti e' piuttosto semplice e di passaggio. L'importante e' che sia fuori, dai... spero di non metterci troppo per i successivi. Nel frattempo, dite che ne pensate di questo, e ci si vede alla prossima

MC Outlaw

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Capitolo 3
*** 3 ***


Dall'improvviso crollo di massa dei Kwami all'arrivo in aeroporto, la situazione si era tranquillizzata. I ragazzi a bordo del volo si erano preparati a dovere per lo sbarco, mentre Gabriel aveva effettuato con successo l'atterraggio

Definire però quel posto 'aeroporto' era sbagliato. Si trattava semplicemente di un lungo rettilineo scavato nella terra che portava a diversi capannoni, adibiti ad hangar per i velivoli che arrivavano in quella zona. Appena fuori da quell'area si trovava una cittadina, piuttosto animato per gli standard di quelle zone, definibile piccolo a primo impatto ma in realtà parecchio esteso tutto attorno. Gli Wielder infatti avevano deciso di arrivare il più vicino possibile al luogo dove si erano verificati i misteriosi attacchi, ma senza mettere piede in grandi città così da non correre neanche il rischio di farsi notare. E quel posto tanto sperduto sperduto era l'ideale per i loro scopi

I ragazzi stavano terminando di prendere i loro bagagli, tutti molto ridotti per essere liberi di muoversi senza troppi pesi da portarsi dietro. Gabriel, una volta uscito dalla cabina di comando, dovette però interrompere la tranquillità di tutti facendo notare l'ovvio

Ragazzi, abbiamo un problema" disse come prima cosa uscendo

"... cosa c'è, adesso?" chiese AJ con tono irritato. Il viaggio era partito con molti intoppi e più proseguivano peggio andava

"Beh... ci sei tu" rispose l'uomo, per poi voltarsi anche verso Alix "Ed anche lei. Avrei dovuto pensarci subito, ma voi due non avete dei documenti di nessun tipo e nemmeno un passaporto" spiegò, facendo preoccupare tutti "Ed anche se li aveste, non sarebbero validi non essendo di questo tempo"

AJ si portò una mano sul viso per massaggiarsi le tempie, al limite dell'irritazione "E giustamente... tra quello che è successo a Shiv e quello che doveva fare Alix, chi ci ha pensato a dei dannati documenti? Cristo..."

"È davvero un problema così grave?" domandò Chloe "Insomma, siamo in un posto piccolo, magari possiamo fare qualcosa perché non abbiano problemi"

Gabriel però scosse la testa "No, anzi, proprio perché è un luogo del genere, i controlli potrebbero essere più stretti del normale. Rischiano di essere trattenuti, se non addirittura trattati come clandestini o messi in prigione"

"Tutto questo solo perché sono senza passaporto?!" esclamò Shivihs "Andiamo, non può essere così grave!"

"Invece lo è" dovette dissentire Fluff "Noi evitiamo sempre di muoverci troppo da un luogo all'altro, quando viaggiamo nel tempo, proprio per evitare certi problemi"

"Già" si aggiunse Alix "In questo caso non potevamo fare altrimenti, ma non ci eravamo preparate. Non pensavo saremmo partite all'improvviso..."

Marinette provò a proporre una soluzione "Non potreste passare entrambi per una Tana ed uscire da qualche altra parte? Se anche doveste viaggiare nel futuro, lo puoi sempre bendare e mettergli dei tappi, se necessario"

"Non credo sia fattibile" scosse la testa la donna "Non tanto per portare con me AJ, quanto perché in primo luogo non saprei dove sbucare per tornare. A Parigi era semplice, in generale potevo venirvi a cercare, qui sarebbe molto più complicato"

Anche Fluff aggiunse un altro punto "E poi c'è sempre il problema che non possiamo aprire una Tana per arrivare in Cina. Non so se adesso che ci abbiamo messo piede sia cambiato qualcosa, ma se non funzionasse, saremmo messi ancora peggio di prima, bloccati lontani da voi"

Nino sollevò una questione in proposito "Scusate, ma allora come pensavate di contattare il futuro?"

"Semplicemente aprendo una Tana ma senza entrarci, usandola solo come 'finestra' per comunicare con il mio tempo" spiegò la rossa

"Quello adesso è il meno" disse Adrien, riportando tutti al problema principale "Pensiamo a cosa fare per farvi uscire da qui, per ora"

"Io forse ho un'idea!" se ne uscì Nooroo, attirando l'attenzione su di se "Potremmo potenziarli con la mia magia! Basterà dare loro dei poteri per uscire da qui senza farsi notare!"

"A-Aspetta, cosa?" cercò di dire Gabriel, venendo praticamente ignorato

"Mi piace come idea!" rispose subito AJ "Avevo quasi in mente di trasformarmi e portarla con me, ma se non dobbiamo farci notare, dubito che un mezzo mostro alato di due metri sia l'ideale per passare inosservati"

"Un momento, per favore..." cercò di attirare l'attenzione l'Agreste anziano "Non sarebbe meglio usare l'Illusione di Trixx? Li può rendere invisibili lei"

"Ehm... no, signore" si intromise la Wielder del Kwami dell'Illusione "Il nostro potere serve per il permesso di soggiorno, ricorda?"

Gabriel, sentendo le parole di Alya, ricordò il problema "Accidenti, è vero..."

AJ ed Alix, invece, non capirono subito. Fu la donna a domandare spiegazioni "Che problemi ha il permesso di soggiorno?"

"Ho fatto passare questo viaggio come 'gita culturale'" spiegò Gabriel "Era la soluzione migliore da dire alle famiglie ed agli uffici per non ricevere domande"

"Papà è un volto molto noto" specificò Adrien per fargli capire meglio il discorso "E quando si è venuto a sapere che avrebbe fatto questo viaggio, in tanti si sono messi ad indagare. Per non dar materiale sospetto a nessuno abbiamo optato per questa scusa"

Il padre riprese a parlare "Solo dopo abbiamo scoperto che questo permesso dura poco e non ci permetterebbe di andare via da questa cittadina... l'Illusione serve a far credere che abbiamo un visto turistico per girare il Paese, così non ci staranno con il fiato sul collo, e che abbiamo un limite di tempo più ampio, per non farci venire a cercare. Mentre al ritorno diremo che siamo rimasti bloccati più del previsto a causa di un guasto all'aereo"

"Dovutamente gestito dal mio potere!" puntualizzò anche Plagg, fiero del suo Cataclisma

"Io purtroppo posso attivare una sola Illusione a trasformazione" aggiunse Alya "Non farei mai in tempo a tornare normale, far recuperare le forze a Trixx ed usarla anche per voi"

"Capisco..." constatò Alix "Allora, l'unica idea per tenere un basso profilo resta solo il Potenziamento..."

AJ le si avvicinò per tranquillizzarla "Non c'entra nulla con quello a cui sei abituata. Anche io ho usato spesso il Potenziamento, quando ancora Nooroo viaggiava con noi. Non sarà niente di grave, vedrai"

"... si, hai ragione" mormorò, effettivamente più tranquilla di prima "Va bene. Allora Potenziamento sia!"

"Siete... sicuri?" domandò dubbioso Gabriel, ricevendo un cenno positivo dai due in risposta "Va... va bene, allora..." si rivolse al Kwami della Farfalla "Posso?"

"Quando vuoi!" fu la risposta della creatura magica

L'uomo prese un respiro profondo, prima di procedere e dire "Nooroo, trasformami!" In breve, la magia lo avvolse completamente e lasciò al posto dell'Agreste adulto il suo alter ego Papillon. Nessuno sembrò avere reazioni particolari, eccetto AJ, che sussultò per un istante

"Fa quasi impressione..." bisbigliò a voce bassa per se stesso, ma riuscendo comunque a farsi involontariamente sentire

"D-Davvero?" domandò preoccupato il Wielder della Farfalla, con la sua voce modificata dalla trasformazione, ma per sempre la stessa persona di prima. AJ mise subito le mani avanti

"No! Cioè... ok, un po si, ma non è nulla! È solo... che non ci sono abituato, fa uno strano effetto. Neanche il nonno nel mio tempo ha mai fatto in tempo trasformato, prima che ci separassimo con i Kwami. Lo avesse fatto, sarei stato ben più preparato!"

Shiv, nel vederlo così impacciato, gli diede un pizzicotto sulla guancia "Facciamo che cerchi di straparlare di meno e ci diamo una mossa, magari?"

"S-si, hai ragione" le rispose, tossendo per darsi un contegno e riprendere fiato "Procedi pure, Gabriel"

"Va... va bene" disse, anche lui riprendendosi dall'imbarazzo "Ok, perché questa cosa funzioni, dovrete concentrarvi. Ho bisogno che pensiate intensamente al problema in cui vi trovate"

"... perché?" domandò Chloe, confusa "A che cosa serve?"

A chiarirglielo fu il giovane viaggiatore temporale "I poteri di Nooroo funzionano meglio, se aiutati dalle emozioni. Se non ti interessa la forma Potenziata che stai dando puoi anche usarli 'a secco', nel senso che non devi avere idee o emozioni specifiche. In questo caso, dato che ci serve un modo per andare via senza farci vedere, se ci concentriamo su... non so, la preoccupazione di essere beccati e finire in prigione, per esempio, avremo poteri mirati a contrastare quel problema"

"In fondo è così che faceva Gabriel, prima di passare dalla vostra parte, ed il Papillon del mio tempo" spiegò Alix, anche lei informata sulla faccenda "Cerca in città qualcuno con forti sentimenti negativi, lo potenzia e lui agisce... generalmente creando caos per attirare Ladybug e Chat Noir allo scoperto. I sentimenti negativi portano quasi sempre ad un delirio di onnipotenza, quando ricevi il potere"

"Già... " si aggiunse anche lo stesso Papillon "Io poi esaltavo quei sentimenti, spesso e volentieri, così che fosse praticamente impossibile calmare chi potenziavo a parole"

"Nel mio tempo, Nooroo ha imparato a calmare quel delirio, così che i Potenziati restino tranquilli. Poi, una volta trasformati per la prima volta, normalmente il cuore di una persona resta come 'marchiata' da quella forma. Quindi, a meno di stravolgimenti volontari da chi usa il Miraculous della Farfalla, il potenziamento rende sempre come la prima volta"

"...ehm... possiamo... procedere, per favore?" chiese, mostrandosi non molto desideroso di rivangare quel passato

"Ah, si, certo..." commentò leggermente a disagio il ragazzo, capendo di essere stato fuori luogo nel parlare a ruota libera, lui come Alix

"P-Pensiamo ad uscire da questa situazione, ok?" disse lei, cercando di uscire dal discorso "Allora... beh, io di sicuro non posso assolutamente essere fermata da dei controlli in un aeroporto! Ho una missione da compiere, qui!"

"Vero" proseguì AJ "Noi abbiamo da recuperare il potere di Shivihs, se ci fermassero ora chissà cosa potrebbe succedere nel frattempo"

"E poi... finire in prigione in un paese straniero deve essere terribile. Difficoltà a comunicare e quant'altro... non voglio neanche penarci..."

Le parole dei due erano più un'analisi della situazione che dei veri e propri sentimenti e pensieri negativi, infatti dal modo in cui ne parlavano non sembravano essere particolarmente preoccupati. Non per il soggetto dei loro discorsi come i problemi temporali o la magia della Kwami, ma perché in fondo sapevano che se fossero stati bloccati o arrestati, ne sarebbero potuti uscire con i loro poteri, anche se speravano di tenerla come ultima opzione. In compenso, non sembrò necessario

Papillon annuì alle loro parole "Si... non è molto, ma posso lavorarci su. Bene, allora..." si avvicinò ad entrambi e poggiò le mani sulle loro spalle "Vi potenzierò in un unica entità. Senza farfalle, farei fatica a tenervi trasformati assieme" sul suo volto, così come su quello dei due viaggiatori temporali, si materializzò il sigillo della farfalla "Ombra Stalker! Riesco a percepire nel profondo la tua preoccupazione! Accetta il mio aiuto e ti prometto che uscirai da questa situazione senza nessun problema!"

Visto come erano andate bene le cose, AJ non ci pensò su neanche un secondo a rispondere "Accetto"

Alix, invece, si sentì inizialmente titubante. In fondo, era lei quella che ancora combatteva contro i poteri del Miraculous della Farfalla. Ma la fermezza e la calma di AJ furono abbastanza per tranquillizzarla "... si, accetto anche io"

La magia di Potenziamento avvolse completamente i loro corpi, espandendosi ed unendoli in una singola creatura. Un essere a mala pena umanoide, alto fino al tetto dell'aereo, formato interamente da oscurità che gli forniva una colorazione grigia scura ed evanescente. Forse si sarebbe potuto dire che aveva due corna, mani e gambe artigliate, ma nonostante tentasse di mantenere quell'aspetto, era semplicemente una massa informa di buio. L'unica cosa che gli dava un'indicazione su come fosse formato erano gli occhi, rossi e sanguinari, ma quanto meno espressivi

Ombra Stalker si osservò incuriosito per un istante, constatando che l'idea era riuscita e la trasformazione era esattamente come si aspettava. I presenti, però, erano piuttosto irrequieti. Marinette per prima si avvicinò alla creatura, anche se intimorita "Ehm... AJ? A-Alix? Va tutto bene?"

Il potenziato, sentendo la voce della ragazza, si volse con lo sguardo su di lei di scatto, facendo per un momento vacillare tutti, ma rilassandoli l'istante dopo in quanto con una mano fece segno che era tutto ok

"Oh, meno male..." mormorò Papillon, quasi preoccupato di aver commesso un grave errore, poco prima di ritrasformarsi in Gabriel e lasciare il controllo di tutto a Nooroo

"Ma non parla?" domandò Chloe, stranita dalla comunicazione a gesti. A rispondere per loro fu Shivihs, che non era stata invece intaccata dalla mutazione del suo Wielder

"Credo rientri nel loro 'passare inosservati'. O almeno, per AJ posso dire che è così"

"Non fa nulla, basta che funzioni" aggiunse Fluff, per poi osservarlo dubbiosa "Ma com'è che dovrebbe essere furtivo, scusate?"

Fu Ombra Stalker stesso a rispondere, ma con i fatti. Diresse lo sguardo verso i piedi di Marinette e cominciò ad assimilarsi alla sua ombra, sparendo completamente nel terreno sotto ai piedi della ragazza, riuscendo a far sparire persino gli occhi per qualche momento. Solo quando sentì di essersi sistemato a dovere, tirò nuovamente fuori la testa ed un braccio, solo per mostrare un pollice verso l'altro ad indicare che anche quello era tutto a posto

"Oh, ma certo" commentò Marinette, osservando soddisfatta sotto di lei "Ombra Stalker era abbastanza autoesplicativo come nome, in effetti..." ma mentre lo ammirava, passò in un attimo dall'essere tranquilla al preoccuparsi "... aspettate... devo portarli fuori io?"

"Beh, uno di noi deve per forza" disse banalmente Alya

"Non ti senti tranquilla a farlo?" gli chiese Nino, vedendola agitarsi "Se preferisci, ci penso io"

"Ehm..." iniziò a dire, un po irrequieta. Su tante cose aveva ormai fatto il callo a mentire, soprattutto riguardo la sua seconda identità, ma portarsi dietro qualcosa del genere lo trovava inaspettato. Però, allo stesso tempo, non voleva rifiutarsi. Anche se in fondo lo trovava un gesto da nulla scegliere se accompagnarli lei o meno, ci teneva a farlo unicamente per dare una mano al figlio. Prima che però potesse dire qualcosa, Adrien gli si avvicinò di fianco e le sfiorò il braccio. Le lo fissò negli occhi per un momento, il tempo per il ragazzo di lanciarle un rapidissimo occhiolino di comprensione

"Oppure ti posso dare una mano io. Magari ti riesco dare una mano a calmarti, se serve"

La corvina sorrise alle parole del biondino. Era felice soprattutto perché aveva capito il suo stato d'animo nel voler essere d'aiuto in quella piccola cosa, tanto le bastò per decidersi "Va bene... allora ci penso io. Ma sarà meglio che mi aiuti come si deve, intesi?"

"Come faccio sempre, milady!" rispose lui, assumendo per un momento l'atteggiamento di quando diventava Chat Noir e facendole un inchino per invitarla ad uscire per prima. Ed effettivamente avrebbero fatto bene a sbrigarsi, erano lì dentro a farsi aspettare dai controlli dell'aeroporto da fin troppo tempo

"Andiamo, allora... ah, ultima cosa!" disse, aprendo la borsetta dove teneva nascosta Tikki "Shivihs, Fluff, venite qui dentro, così potrete seguirci tranquille"

Tikki indicò l'interno dove si trovava "È molto più comoda e spaziosa di come sembra!"

Le due Kwami si scambiarono uno sguardo d'intesa e si fiondarono dentro alla borsetta della ragazza, permettendo infine ai ragazzi di scendere dall'aereo ed iniziare la loro perlustrazione. Non prima però di mettere in moto il trucco dell'Illusione di Rena Rouge

 

I controlli furono effettivamente stretti come sospettavano. Anche se il posto sembrava rimasto fermo da qualche anno, la tecnologia che utilizzavano gli faceva capire che erano totalmente modernizzati ed al passo con i tempi. Gabriel fu il primo a passarli, avendo sia i fogli con i permessi ed i documenti di viaggio dei ragazzi, come loro tutore legale. Mentre le guardie all'ingresso analizzavano scrupolosamente tutte le carte, anche Alya, Nino e Chloe passarono senza problemi

Restavano solo Adrien ed una piuttosto nervosa Marinette. Nonostante Ombra Stalker non fosse per niente visibile, la ragazza aveva paura che potesse sbucare fuori per un qualsiasi motivo. Magari il metal detector li avrebbe individuati, oppure una guardia avrebbe potuto camminare sulla sua ombra, cosa che gli altri stavano accuratamente evitando da fare fin da prima per paura di infastidirlo o fargli male. Le tre Kwami osservavano silenziose la sua tensione dal loro nascondiglio sicuro, consapevoli che sarebbero state invisibili, cercando di farsi venire in mente un modo per aiutarla. Ma, anche se non erano il suo primo pensiero, anche la sola presenza delle tre erano suo motivo di stress, preoccupata che potessero vederle. In più, il personale dell'aeroporto parlava strettamente cinese, rendendogli impossibile capire cosa stessero dicendo

Ma aveva già tutto l'aiuto che serviva. Adrien non l'avrebbe lasciata in difficoltà, non ora che gli serviva davvero il suo aiuto. Vedendola ferma e con mille pensieri per la testa, gli si affiancò dandole un colpetto con la spalla per farla riprendere e le prese la mano, facendola arrossire. Non si era resa conto di essersi bloccata fino a quel momento, ma la vicinanza del ragazzo le diede coraggio. Per non farlo sembrare quello che effettivamente era, il biondo avanzò per primo e fece finta di trascinarsi la corvina dietro

Ai controlli, nonostante Marinette non sapesse dove guardare né dove mettere le mani data la tensione, le guardie non gli diedero peso. Sapevano bene che a volte i controlli innervosivano le persone anche quando non avevano nulla da nascondere, benché in quel caso il motivo fosse proprio quello. Ma nessun esame sembrò rivelare la presenza di una creatura come Ombra Stalker così vicina a lei. Persino lo scanner digitale identificò nella sua borsa solo le più normali delle cose, come il cellulare o gli elastici di ricambio per i codini, senza neanche cogliere la presenza delle Kwami. Una volta fuori, vennero lasciati liberi di andare, avendo passato tutti i controlli. Solo Gabriel rimase indietro per fornire con precisione i dati e le generalità di tutti, già dovutamente cammuffati dal potere illusorio di Trixx

Una volta fuori dalla zona dei controlli, Marinette sospirò distrutta "C-Ce l'abbiamo fatta..."

Alya, per aiutarla a sciogliersi, la canzonò leggermente per ciò che era successo "Dai, non sei andata troppo male. Ti do un sette su dieci solo perché hai costretto Adrien a trascinarti via"

Il sopracitato biondo sorrise e prese le sue difese "Ma no, le serviva solo una spintarella, stava benissimo"

"Si, ma non mi e' dispiaciuto..." disse a voce bassissima, per sentirsi da sola. Poi si rivolse invece a tutti, praticamente prendendo il comando come quando era Ladybug, cosa che a nessuno dei presenti dispiaceva "Adesso, il nostro obiettivo è ottenere quante più informazioni possibili riguardo gli attacchi dell'ultimo periodo. Ogni cosa può essere utile, anche la più piccola. Come ci organizziamo?"

"Beh, senza Gabriel non possiamo fare molto" disse subito Chloe "Non so voi, ma io non capisco una parola di cinese. Anche se mi sembra di perdere tempo, ad aspettarlo"

"Già " si aggiunse Nino "Io francamente direi di provare a chiedere in giro, magari becchiamo qualcuno che parla una lingua comprensibile"

Marinette annuì alla pensata del ragazzo "Sono d'accordo, meglio tentare il possibile. Non dividiamoci troppo, non conosciamo la zona, ma dobbiamo coprire quanto più possibile della città. Voi cercate informazioni, io intanto vedo di trovare un posto dove far uscire Ombra Stalker senza che lo vedano"

"Allora verrò con te" propose Adrien "Vi guardo le spalle mentre risolvete"

"Va bene" annuì lei "Se scoprite qualcosa, contattate subito gli altri"

"D'accordo!" risposero i tre Wielder, prima di incamminarsi insieme in mezzo alle costruzioni. Chloe prese subito il cellulare per cercare la mappa della zona, mentre Nino ed Alya facevano da navigatori visivi e da interlocutori con gli abitanti

Adrien e Marinette presero la direzione opposta alla loro, alla ricerca di una via o di un anfratto chiuso e non visibile al pubblico dove potessero occultarsi e lasciare liberi i due compagni. Ora che erano da soli, inoltre, potevano parlare più liberamente

"Grazie per prima..." disse subito la corvina al compagno "Pensavo che il cuore mi sarebbe esploso"

"Dovere" rispose sorridendogli "E soprattutto piacere, milady"

Il suo modo di dirlo gli fece meritare una gomitata amichevole al fianco "Le frasi da Chat Noir dovresti davvero rivederle, però!"

"A me non sono mai dispiaciute! E poi alla fine hanno funzionato, non ti sembra?" rispose scherzando, sortendo l'effetto desiderato e lasciando scappare un risolino alla ragazza

"Si, certo, sono state proprio quelle a farmi inn..." provò a dire colta dal momento, ma imbarazzandosi per ciò che stava pensando "...ehm... t-troviamo un posto in fretta! Sono certa che AJ ed Alix siano stufi di stare nascosti!"

"Certo!" rispose, ancor più raggiante di prima, capendo quel che aveva provato dire. Nonostante stessero assieme, certe cose erano destinate a rimanere le stesse di prima

 

Alla fine, dopo aver fatto neanche troppa strada, i ragazzi trovarono il luogo adatto dove fermarsi. Appena a fianco del piccolo aeroporto c'era un parcheggio sotterraneo di appena un piano interrato, praticamente inutilizzato in quanto non c'erano macchine. All'entrata c'era un cartello scritto sempre in cinese, ma qualcosa del genere era semplice da gestire per i loro mezzi. Adrien prese il cellulare e fece una foto alla targa, per poi inserirla in una app di traduzione istantanea, scoprendo che il posto faceva perfettamente al caso loro, visto che il cartello recitava la scritta "Parcheggio non sorvegliato". Non solo non ci sarebbero state telecamere o guardie, ma avendo visto ben poche macchine in giro, immaginarono che fosse li per semplice utilità in rare occasioni

La coppia si infilò subito dentro, controllando di non essere vista, per poi dirigersi velocemente nella zona dove le macchine sarebbero dovute essere parcheggiate. Adrien si fermò prima a tenere d'occhio il corridoio, per avvertire nel caso arrivasse qualcuno, mentre la ragazza si addentrò un po di più

La zona era ampia e vuota, perfetta per ciò che doveva fare. Osservò l'ombra ai suoi piedi, ma come prima non vide nessun segno della presenza del potenziato

"Va bene, Ombra Stalker, ora puoi uscire!"

Quasi come attivato dalla voce di Marinette, gli occhi dell'essere oscuro si spalancarono e lui stesso inizio' ad ergersi dal terreno, come se sbucasse da sottoterra. Per farsi forza nell'uscire, piantò gli artigli a terra per ancorarsi e si strappò dall'ombra della ragazza, rimettendosi in piedi in tutta la sua stazza

"È andato tutto bene?" gli chiese lei, per nulla intimorita. In risposta, la creatura alzò un pollice e confermò la sua domanda "Ottimo. Allora adesso potete dividervi"

Ombra Stalker però, nonostante non sembrasse averlo, inarcò un sopracciglio e fece spallucce, confuso dalla richiesta, facendo rendere conto alla corvina di un problema che non avevano considerato

"Aspetta... non sai come fare?" gli chiese, battendosi una mano in volto "Cavolo... non lo abbiamo chiesto a Gabriel..."

Dalla borsa, avendo sentito che la situazione era calma, anche le tre Kwami fecero subito capolino

"Che succede?" domandò Shivihs "Sento che AJ è infastidito"

"È normale, credo..." rispose Marinette per lui "Non sappiamo come fare per annullare il potenziamento. Voi magari avete delle idee?"

Fluff assunse un'aria confusa "Che problema c'è? Fai come sempre, non credo sia diverso dai soliti potenziati. Diventa Ladybug e purificalo"

"Ah... giusto!" rispose sorridendo a disagio per non aver pensato lei a quella banalità. Ma subito, un dubbio la colse di nuovo "... ma... non ha un oggetto da rompere. Non ha nemmeno un'akuma dentro di se"

"... ah, vero..." si ritrovò a dire la stessa Kwami del Tempo

Shivihs osservò Ombra Stalker con una conclusione "Ho paura che sia come i potenziati che creava Enfinithra, potere iniettato direttamente nella persona. Non possiamo purificarlo senza Gabriel"

"No, un modo deve pur esserci..." iniziò a pensare Marinette "Contro Enfinithra non abbiamo avuto il tempo di studiarlo, ma non credo che sia irreversibile senza Miraculous della Farfalla"

"Credo di poter fare qualcosa!" esclamò Tikki, rivolta alla propria Wielder "O meglio, che tu possa fare qualcosa. Anche se non so bene cosa. La purificazione probabilmente è ancora possibile, semplicemente non possiamo farla nel solito modo... dobbiamo adattarci"

"Una sorta di evoluzione dei poteri, come state facendo voi Kwami?" gli chiese, alludendo al fatto che gli spiriti magici avevano iniziato ad aumentare la condivisione dell'energia, da quando avevano sconfitto Akuma

"Più o meno" rispose la creaturina rossa

"Allora farò un tentativo. Tikki, trasformami!"

Il processo e la magia di trasformazione avvolsero la ragazza, rendendola come di consueto Ladybug. Prima di avanzare con i tentativi, la ragazza notò che sentiva i piedi più pesanti, ed osservò che dopo l'aggiunta delle ali ormai funzionanti, Tikki pareva adesso starsi concentrando sulla creazione degli stivali adesivi, per attaccarsi e camminare sulle pareti

"Non male..." disse tra se e se, osservandoli e vedendo che erano ancora lontani dall'essere finiti. I Kwami ci lavoravano costantemente, quando si ritrovavano con le mani in mano, sicuramente il viaggio in aereo era stato un po d'aiuto

Anche Fluff e Shivihs li notarono, facendo sorridere la Kwami dell'Equilibrio "Vedo che avete preso molto a cuore la faccenda del potenziarvi!"

"È così, infatti" rispose la giovane "Tutti i nostri Kwami hanno visto quanto fossero forti i Miraculous del vostro tempo. Adesso che sanno che possono spingersi oltre per aiutarci si stanno impegnando al massimo per cercare di raggiungere quel livello"

"Ottimo!" esclamò felice lo spirito scarlatto "E credo che vedervi con gli aspetti che avevate raggiunto sia stato utile. Noi non avevamo modelli da prendere ad esempio, gli altri Kwami hanno semplicemente aumentato il potere che trasferivano al loro Wielder. Le aggiunte, come le ali e gli stivali, sono arrivate di conseguenza, ma all'inizio comparivano praticamente a caso. Voi avete qualcosa di più specifico su cui lavorare!"

"Già... infatti ci è dispiaciuto avere solo me e Chat come esempi. Trixx, Pollen e Wayzz non hanno neanche potuto vedere gli aspetti di Rena, Carapace e Queen B del vostro tempo, loro stanno aumentando l'energia poco alla volta, ma al momento sono rimasti uguali a prima"

Shivihs si grattò dispiaciuta la nuca "Forse potremmo descriverveli, ma senza averli davanti sarebbe molto difficile capire per bene come erano diventati... ah!" poi si illuminò e si rivolse a Fluff "Però nel tuo tempo di sicuro hanno raggiunto il picco! Magari potreste mostrarglieli con una foto o roba simile!"

"Beh, io ed Alix potremmo parlarne" rispose la Kwami del Coniglio "Questa non è esattamente una faccenda temporale, ma non vi assicuro nulla. Ne io ne lei siamo permissive su queste cose. Sia mai che ci siano delle ripercussioni temporali impreviste..."

Mentre le tre discutevano, Ombra Stalker aveva iniziato ad incrociare le braccia ed a picchiettare con un'unghia sul gomito, quasi impaziente, osservandole con aria annoiata. Si erano messe a fare salotto, quando avevano già discusso che non dovevano perdere troppo tempo. Il suo sguardo pesante ed accusatorio si fece notare da Ladybug, riportandola alle cose importanti da fare

"Ehm... ne parleremo poi più avanti. Ora vediamo cosa fare con lui"

La ragazza impugnò subito il suo yo-yo e lo osservò aprirsi, cercando di capire cosa fare. Normalmente, una volta distrutto l'oggetto contenente l'akuma, la catturava e rimuoveva la magia per far tornare normale la farfalla e di conseguenza anche il Potenziato. Adesso si trattava di un passaggio in meno, ma fondamentale, in quanto la magia da rimuovere era direttamente su qualcuno, che molto probabilmente non sarebbe entrata nella sua arma molto facilmente

Però venne colta da un'idea. Il principio era lo stesso del catturare e purificare le farfalle, ma semplicemente reso più grande. Senza neanche spiegarsi, prese e lanciò lo yo-yo addosso ad Ombra Stalker, non per colpirlo con la parte contundente, ma in modo che lo avvolgesse più e più volte, fino a legarlo e stringerlo come un salame. Neanche il fatto che fosse letteralmente fatto di ombre sembrò impensierire quel potente strumento tra le mani della ragazza, avvolgendolo comunque nella sua stretta. Ed ora che stava avvolgendo una creatura Potenziata, fu il giocattolo a fare il resto

Non solo l'estremità, ma persino il filo che teneva avvinghiato il Potenziato si illuminò della solita luce bianca di quando le akuma tornavano farfalle. Lo yo-yo della ragazza stava assorbendo come suo solito tutto il potere che rendeva AJ ed Alix quella creatura. Ed infatti, una volta assorbita completamente, i due viaggiatori temporali vennero nuovamente avvolti dalla magia di potenziamento, solo per ritornare ad essere esattamente come prima che Gabriel li mutasse. Alix rimase leggermente frastornata, mentre AJ non ebbe alcuna ripercussione e si osservò, ora che era tornato normale

"Ah, quindi era così che avremmo dovuto fare contro Enfinithra..." constatò compiaciuto "Buono a sapersi. Tutto bene, Alix... hey!" le chiese, prima di notare che stava perdendo l'equilibrio ed afferrandola al volo, reggendola su una spalla "Non sei abituata, eh?"

"No, per niente... grazie" mormorò, mentre si riprendeva dallo stordimento. Non gli ci vollero che pochi attimi comunque per riprendersi completamente e potersi staccare dal giovane "Ok, ora va meglio. Devo ammettere che essere Potenziata di nuovo dopo tanti anni fa uno strano effetto"

Ladybug, ritornando ad essere Marinette, avanzò innocentemente una domanda "Da quando sei diventata Chronogirl, dici?"

"Beh, da... no, aspetta, non confermo né smentisco" rispose, capendo che dicendo qualsiasi cosa avrebbe rivelato parti del futuro

"Credo tu sia fin troppo fiscale con questa storia..." gli fece notare AJ, divertito dal suo modo di nascondere anche il più piccolo dettaglio

"Con i poteri di Fluff, devi imparare ad esserlo" rispose, impugnando il suo Miraculous a forma di orologio "Per quanto riguarda quella storia di farvi vedere le trasformazioni degli altri Miraculous nel mio tempo, come vi ha detto lei, ne discuteremo. Al momento voglio solo vedere se riesco a contattarlo" si osservò intorno soddisfatta "E mi avete pure trovato un buon punto dove non essere disturbata! Molto gentili!"

"Immagino voglia dire che dobbiamo toglierci dalle scatole" fece spallucce AJ, fingendosi offeso

"Si, gradirei molto!" sorrise lei all'ironia del ragazzo. Lui non le rispose a parole, semplicemente sorrise alla sua reazione

"Va bene, allora" disse invece Marinette "Noi andiamo a fare un giro in città e vediamo cosa scopriamo. Ci sentiamo più tardi quando hai finito per decidere dove incontrarci"

"Perfetto!" rispose lei "Vi chiamo appena ho finito, allora. Fluff, trasformami!"

La donna ci impiegò pochi attimi per ritornare ad essere il suo alter ego Bunnix, il tempo per AJ e Marinette con i loro Kwami per salutarla e ritornare da Adrien, ancora appostato all'ingresso per evitare arrivi indesiderati. Fu Plagg ad accorgersi del loro arrivo

"Ah, avete risolto!" disse subito vedendo che era tutto normale "Ci era sembrato che aveste dei problemi"

"Nulla di troppo grave" rispose la corvina, mentre porgeva a Tikki un macaron per farla riprendere dalla trasformazione

Adrien fece quasi per chiedere di Bunnix, ma vedendo che osservava nella loro direzione come in attesa di qualcosa, capì qual'era l'andazzo "Ah, immagino voglia che ci togliamo dalle scatole..." commentò, suscitando una risatina in Marinette per quelle parole "... che ho detto?"

"Hehehe... nulla, ma è proprio vero come si dice. Tale padre, tale figlio"

Anche AJ sorrise alla sua reazione "Non darle troppo retta e muoviamoci. Credo si possa dire che stiamo intralciando il corso del tempo"

Pur non capendo di che parlassero, decise di lasciare stare, dato che sembravano comunque essere entrambi tranquilli e sereni. A lui tanto bastava

 

Appena fuori, prima di uscire, diedero una rapida occhiata per controllare quando la strada fosse libera da ogni singolo passante. Non essendo una strada troppo trafficata, l'attesa fu breve, il tempo di accertarsi che anche AJ sapesse cosa fare

"Quando eravate Ombra Stalker hai sentito il piano, giusto?" chiese la giovane madre

"A-ha" rispose annuendo "Cercare informazioni riguardo gli attacchi e gli strani avvenimenti delle foto, per capire dove iniziare le indagini" si poggiò poi una mano sullo stomaco "E personalmente direi anche del cibo"

"Si, anche io inizio ad avere fame, credo che per noi sarebbe quasi ora di cena" rispose, non nascondendo che anche lei ed Adrien sentissero un certo languorino "Ci penseremo appena troviamo qualcosa, prima concentriamoci sulle cose importanti"

"Forse gli altri hanno già scoperto delle informazioni" ipotizzò Adrien "Li sento e vedo come gli sta andando"

Per evitare di perdere l'occasione, a strada libera, il trio uscì celermente e si piazzò davanti all'ingresso, dove non avrebbero comunque attirato sguardi indiscreti. Adrien prese il cellulare e chiamò Nino, sperando di avere buone notizie, con Marinette di fianco a lui per sentire la conversazione

"Nino, hey!" disse il biondo non appena l'amico rispose alla chiamata "Noi qui abbiamo appena risolto. Voi come state andando?"

AJ, mentre la coppia di eroi si interessava di come andassero le cose all'altra metà del gruppo, decise di provare a rendersi utile non appena vide un chiosco a pedali passare proprio davanti a loro. Vendeva cibo non chiaramente specificato, o almeno non nella lingua che conoscevano, ma dall'odore sembrava essere simile ad un rivenditore di hot dog

"Non troppo bene, amico..." rispose vagamente deluso "Era come sospettavamo. Qui nessuno parla la nostra lingua, ne io ne le ragazze ci capiamo un'acca"

"Capito..." sospirò, anche se non troppo sorpreso dalla cosa "Quindi dovremo aspettare per forza mio padre"

"Quanto pensi ci metterà?" gli chiese il moro dall'altra parte

"Non saprei... dopo aver pensato ai documenti, voleva andare subito a prepararsi per ogni evenienza. Prendere un auto a noleggio e roba simile, non mi ha detto di preciso cosa"

"Facciamo così" si intromise Marinette nella discussione "L'unica cosa che rimane da fare è aspettare Alix. Diamoci un punto d'incontro ed iniziamo a girare assieme, poi quando avrà finito la recuperiamo e... beh, se non avremo ancora risolto, aspetteremo Gabriel"

"Va bene, avverto le ragazze allora. Vi mando una foto con il nome della via dove ci troviamo. È una zona commerciale piena di negozi e ristoranti, c'è molta gente, potremmo avere fortuna. Vi aspettiamo qui, nel frattempo prendiamo qualcosa da mangiare!"

Detto ciò, riattaccò la chiamata e pochi attimo dopo ricevettero entrambi una foto di un cartello indicante il nome della via, che la loro app di traduzione avrebbe convertito in lingua leggibile. Marinette sospirò dispiaciuta

"La nostra prima missione e subito ci ritroviamo pieni di problemi... ti pareva"

"Dai, non dire così" cercò di tirarla su di morale il biondo "Questo problema ce lo aspettavamo da quando abbiamo deciso di partire"

"Si, lo so, ma speravo di avere un po più di fortuna" si spiegò, riuscendo comunque a fare buon viso a cattivo gioco "Però hai ragione, almeno stavolta sapevamo che poteva succedere. A differenza di tutto il resto..."

"La magia rubata a Shivihs, il futuro da dove arriva Bunnix, quello che e' successo ai Kwami... " li elencò lui "Beh, si, forse poteva andare meglio..."

La corvina scosse la testa "E chissà che altro ancora può succedere. Almeno una volta potrebbe andarci bene, non credi?"

"Ehm... ragazzi?" li chiamò entrambi AJ, ancora impegnato a parlare con il venditore di panini "Se avete finito, venite qui, così decidete cosa ci volete con la carne!"

Il duo era tanto preso dalla chiamata da non essersi accorto che AJ aveva preso l'iniziativa con il cibo. Una buona notizia effettivamente, dato che rimuginare sui problemi non faceva altro che aumentare la fame dal nervoso. Prima avrebbero preso da mangiare, poi si sarebbero riuniti al gruppo

Una volta vicini, il ragazzo si rivolse al venditore "Bene, può farmene altri due, per favore?"

L'uomo subito tirò fuori due fette di pane ed iniziò a scaldarle a fianco alla carne. Mentre tutto si cuoceva, si rivolse ad entrambi, ma la sua lingua fu totalmente incomprensibile alle loro orecchie. Pensando che potesse avere una battuta, fecero un sorriso impacciato in risposta. Dopo qualche attimo, fu AJ a rivolgersi a loro

"Guardate che ce l'aveva con voi due" gli fece notare, senza essersi accorto della loro reazione espressiva

"... eh?" gli domandò la ragazza, confusa

"Non lo avete sentito?" domandò fraintendendo "Vi ha chiesto se volete la salsa normale o quella piccante. Io vi direi la piccante, se non vi da fastidio, anche se non è comunque troppo forte"

"... aspetta..." si rese conto Adrien "Tu capisci cosa sta dicendo?"

Stavolta fu AJ a rimanere confuso "... ma di che parli?"

"Del signore!" esclamò Marinette "Hai detto di aver capito la sua lingua, giusto?"

"Che... che ha la sua lingua?" AJ si voltò sempre più confuso verso il venditore "A me sembra che parli normalmente" L'uomo, a sua volta, si rivolse con altre parole incomprensibile ad AJ, lasciandolo basito "A-Aspetti... neanche lei capisce cosa dicono loro?"

L'uomo rispose ancora nel suo idioma, ma stavolta persino i due ragazzi intuirono la sua risposta, dato il suo cenno negativo con la testa. Poi andò avanti ad aggiungere dell'altro, facendo sgranare gli occhi ad AJ

"Beh... grazie, ma non è necessario..." gli cercò di dire, venendo però ignorato. Il venditore consegnò a Marinette ed Adrien i due panini e se ne andò salutandoli con la mano

"Che cosa ha detto?" domandò Adrien "E poi non abbiamo neanche pagato"

AJ si voltò ad occhi sgranati verso il biondo "Ha... ha detto... che gli faceva molto piacere che un turista parlasse così bene la sua lingua e ce li ha offerti..." scosse la testa ed iniziò a farneticare "Ragazzi, io non so davvero cosa dirvi! Vi posso giurare che non ho parlato in modo diverso dal solito!"

La giovane lo osservò stranita "Beh... va bene, ti crediamo... ma i fatti sono quello che sono. Tu lo capivi e lui capiva te"

"Non ti sei accorto che c'era qualcosa di strano?" chiese ancora il giovane padre "Ne abbiamo anche parlato prima, mentre eri Ombra Stalker"

"... sinceramente avevo fame e pensavo solo a quello" confessò lui "Quando gli ho chiesto cosa vendesse, mi ha risposto tanto naturalmente che non ci ho proprio fatto caso"

"Forse so io di che si tratta!" esclamò Tikki, restando nascosta nella borsa della ragazza. Aveva sentito tutto e si era anche creata una teoria a riguardo. La sua Wielder se la portò vicino all'orecchio per sentire cosa avesse da dire senza che dovesse alzare la voce, e le si avvicinarono anche Adrien ed un ben più curioso AJ "Noi Kwami sappiamo parlare ogni singola lingua del mondo, così per noi è più facile adattarsi al Wielder del nostro Miraculous. Ma è praticamente un nostro potere e ci stancherebbe costantemente farlo, quindi ci adattiamo a parlare solo per capirci tra noi ed i nostri portatori"

"È vero!" fece capolino anche Plagg, fiondandosi dalla giacca di Adrien fino alla borsa di Tikki, capendo che avevano avuto la stessa intuizione "Per dire, se voi foste stati spagnoli, italiani, tedeschi, eccetera, allora avremmo parlato unicamente quella lingua, senza conoscere il francese come adesso"

"Ma per Shivihs ed i Kwami che erano nel suo tempo è diverso" proseguì di nuovo la Kwami della Creazione "Potrà sembrarvi una supposizione, ma spiega tutto. Dato che nel futuro di AJ siamo riusciti a passarvi più energia, è probabile che tra i tanti poteri che vi davamo ci fosse anche quello di diventare dei traduttori universali, una volta trasformati. Mentre nel caso di AJ è sempre attivo, dato che è praticamente un Miraculous"

"Solo che..." ricominciò a spiegare lo spirito della sfortuna, stando attento alle sue parole per non riaprire vecchie ferite "... Beh, con tutto quello che è successo, non hanno mai avuto modo di neanche di scoprirlo. Fino ad ora, per lo meno"

"Forse addirittura prima di ora!" ipotizzò Tikki in un epifania "Ci hai detto che siete andati in America e che tu hai avuto modo di conoscere molte persone, ma li non parlano francese"

"... avete ragione..." cominciò a dar loro corda il ragazzo, con però un piccolo dubbio "Ma il nonno non mi ha fatto notare nulla. Non se ne sarebbe dovuto accorgere?"

"Non è detto" si intromise Adrien "Mio padre quando era giovane ha avuto i migliori insegnanti di lingue, per imparare a parlarle perfettamente. Se ho capito come funziona, può essere che da quando siete arrivati, lui abbia sempre parlato in inglese e nessuno di voi due se ne è accorto. Potrebbe semplicemente aver pensato che anche tu conoscevi bene la lingua!"

"Qualunque sia la ragione" interruppe il discorso Marinette "Questo ci è di enorme aiuto! Non solo per poterci muovere con la ricerca di informazioni, ma anche perché adesso siete sia tu che Gabriel a poter comunicare per tutti! La situazione è migliore di come potessimo sperare!"

"Visto?" gli fece subito notare Adrien, dandole una gomitata simpatica sulla spalla "Hai il Miraculous della fortuna o no? Volevi che qualcosa andasse per il verso giusto e sei stata accontentata!"

"Hehe... vero!" rispose, sorridendo a chi aveva già cercato di farla sentire meglio "Forza, allora, raggiungiamo gli altri e lasciamo ad AJ il compito di reperire informazioni!"

"Contate su di me!" esclamò il moro del futuro, accettando di buon grado quel compito

Con ritrovato buonumore da parte soprattutto della ragazza, il trio di Wielder ed i loro Kwami si incamminò verso il centro di quella zona abitata. Non era poi tanto, ma di sicuro una buona notizia non la rifiutavano quando li coglieva

 

Ma li vicino, al contrario, non andava così bene. Bunnix era ancora intenta a sforzarsi più che poteva, per attivare la sua Tana, ma ogni volta che provava a collegarsi con i compagni del suo tempo, si ritrovava come un muro di cemento armato a bloccarla. E dopo aver tirato un calcio all'effettivo cemento di cui erano fatte le pareti in preda alla stizza ed aver lanciato qualche maledizione al cielo, sospirò rassegnata "De-trasformazione"

Tornando ad essere libera, Fluff si rivolse sconsolata all'amica Wielder "Nulla da fare eh?"

La rossa si appoggiò con la schiena al muro, incrociando le braccia, cercando di farsi passare la rabbia "Macché. Lo hai visto anche tu, c'è proprio un blocco totale attorno all'intero Paese. Possiamo viaggiare da dentro per dentro e da fuori per fuori, ma nient'altro"

"E quindi, niente comunicazioni con i ragazzi..." mormorò l'essere magico, sapendo dove stava andando a parare, anche se cercò di vedere l'aspetto positivo della faccenda "Almeno possiamo usarle la Tana. Meglio di niente..."

"Già, beh, vero..." le rispose, provando ad essere positiva "... ah, sai che ti dico? Al diavolo! Risolveremo questa faccenda alla vecchia maniera, con o senza aiuto dal nostro tempo!" si rimise retta in piedi e sgranchì le braccia "Abbiamo tutti i rinforzi che possiamo desiderare, qui!"

"Giusto!" esclamò in risposta, felice della reazione energica della donna, per poi impensierirsi subito dopo "Però senti... non credi che potremmo dirgli qualcosa? Anche solo un aiutino piccolo piccolo... con Timetagger, un minimo di cose le abbiamo dette"

Lei però scosse la testa convinta "No, Fluff, mi spiace. Una foto delle loro versioni potenziate possiamo anche passargliela, ma niente oltre a quello. Questo è un momento troppo importante, per loro. Noi non dobbiamo interferire in alcun modo"

"Hai ragione" le rispose, pensierosa "Ma continua ad esserci qualcosa che non torna... sono sicura che Ladybug e gli altri sapessero il periodo in cui siamo arrivate. Perché ci hanno permesso lo stesso di venire qui, nonostante il rischio di cambiare il tempo?"

"Non credo si potessero aspettare questo blocco" le rispose lei tranquillamente "E noi potevamo benissimo tornare a parlargli prima di partire, se solo ci avessimo pensato subito. Lo dici sempre anche tu, no? Il tempo è come una bussola, non importano le scosse che può prendere, alla fine si risistemerà sempre verso una direzione" aprì il Miraculous ed iniziò a digitarci sopra "Dai contattiamo gli altri e raggiungiamoli"

Mentre la rossa trafficava sull'orologio adibito a contatto con gli altri Miraculous, un pensiero sospetto attraversò per un momento la mente di Fluff, che lo espresse a bassa voce tra se e se "E se in quella direzione... anche noi due..."

"Guarda che ti lascio qui da sola!" esclamò Alix, mentre si allontanava, facendo preoccupare lo spirito del Tempo

"Hey! Aspettami!" le gridò, quasi spaventata sul serio di essere lasciata indietro

Potevano esserci tutti i sospetti possibili, ma una sola era la certezza. Adesso erano lì, ed avrebbero fatto tutto il possibile per preservare il naturale scorrere del tempo. Ovunque loro sapessero che era destinato ad arrivare

 

 

 

 

 

... ella peppa, un missile a sto giro

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Manco io ci credo di averci messo cosi' poco tra un capitolo e l'altro, deve essere Natale in estate. Penso che si fosse capito, ma a differenza di "For a Better Future" che e' finita in tre capitoli, questa storia e' maggiormente divisa per non diventare un mattone di testo di 100 e passa pagine. Quindi, oltre al fatto che comunque sarebbe durata di più già di base, anche se siamo al terzo capitolo e' ancora solo come fossimo all'inizio di tutto. Detto ciò, non ho molto altro da aggiungere ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 4
*** 4 ***


Disclaimer: ho inserito un piccolo evento, nella storia, di cui spiegherò meglio i dettagli a fine capitolo. Spero non venga preso a male, ma per quanto mi riguarda, volevo e dovevo farlo

 

 

 

 

 

I portatori dei Miraculous avevano una nuova freccia al loro arco che non vedevano l'ora di usare, un ragazzo apparentemente capace di parlare ogni lingua esistente, perfetto per reperire informazioni senza qualcuno come Gabriel assieme a loro. La loro prima mossa fu raggiungere il resto del gruppo, nel centro della cittadina, così da mettere anche loro al corrente di tutto ed iniziare la loro missione da lì

Chloe, Alya e Nino avevano appena finito anche loro di mangiare, all'arrivo dei compagni, un pensiero in meno per il resto del pomeriggio

"Ragazzi!" esordì subito Marinette "Abbiamo una novità bomba!"

Spiegato anche loro ciò che avevano appreso e rapidamente anche le loro teoria a riguardo, anche il trio accolse positivamente la notizia

"Cavolo, peccato non fossi qui con noi prima!" gli spiegò ironico Nino "Potevi aiutarci con i panini, ci abbiamo messo dieci minuti a fargli capire cosa ci volevamo dentro!"

AJ sorrise "Hehe... vedrò di farmi perdonare scoprendo qualcosa di utile" si osservò in giro, soffermandosi sui passanti "Vediamo chi si sente in vena di fare due chiacchiere... mi scusi!" esclamò, rivolgendosi ad una donna intenta ad andare per la sua strada e fermandola per cercare di scoprire il possibile

Il resto degli Wielder, dato che non poteva essere d'aiuto, si limitò ad osservare da distanza mentre il giovane viaggiatore temporale agiva, semplicemente per intervenire in caso di qualche richiesta o problema

Mentre lui era impegnato, si riunirono a loro anche Alix con Fluff nascosta nella sua giacca, a cui Marinette aveva lasciato un messaggio per ritrovarsi nonostante come fossero rimaste d'accordo di sentirsi

"Hey..." mormorò mogia, appena dopo averli visti

"Ah, hai finito! Non avevi detto che ci chiamavi?" chiese Adrien, notando subito però il suo stato d'animo "... c'è qualche problema?"

Lei si grattò la nuca, sperando di non far preoccupare nessuno "Ecco... si, ma francamente era una cosa che ci aspettavamo dall'inizio..." cercò di spiegarsi, venendo anticipata dalla sua Kwami, che rimase nascosta facendo però capolino con la testa

"Avete presente il blocco che non ci faceva venire fino a qui dal nostro tempo? Beh, funziona in entrambe le direzioni... ora che siamo qui, non possiamo uscire dalla Cina con il mio potere. Non possiamo creare neanche un passaggio per comunicare verso l'esterno, purtroppo"

"Ma come vi ho detto, lo sospettavamo" puntualizzò la donna, sospirando "Tutta questa storia è stata solo colpa nostra per non aver pensato di chiedere spiegazioni prima del viaggio"

"Capisco..." gli disse dispiaciuta Marinette "Ed ora quindi che volete fare? Volete tornare indietro?"

Alix, quasi facendo sembrare di non pensarci già più, le sorrise e le mise una mano sulla spalla "Stai scherzando? Con tutti i problemi che abbiamo avuto per entrare in Cina senza Tana? Neanche per sogno!"

Alya le fece notare l'ovvio "Ma sull'aereo eri piuttosto preoccupata per tutta questa storia..."

"Beh... ammetto di aver esagerato un po" spiegò lei imbarazzata "Ero stata colta di sorpresa, tutto qua. Non c'è problema se non posso contattare nessuno, vorrà dire che prima risolveremo i problemi in questo tempo!"

"Almeno torneremo nel nostro tempo a missione compiuta!" terminò Fluff, anche lei convinta delle parole dell'amica

"Se e così, allora faremo il più in fretta possibile!" rispose convinta la corvina

"Non c'è fretta" controbatté, sghignazzando per il suo pensiero successivo "Sai, potrebbe sembrare una battuta scontata questa, ma... abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Piuttosto avete scoperto qualcosa in più?"

"No, ci sta pensando adesso AJ" lo indicò Adrien mentre era ancora intento a fermare passanti "Abbiamo scoperto che la magia di Shivihs gli permette di farsi capire in ogni lingua esistente"

La Wielder della Coccinella si illuminò "Già, a proposito! Forse anche il tuo te lo permette!"

Ma la rossa scosse subito la testa "Purtroppo no. Ho capito di che parli, della capacità di tradurre universalmente dei Kwami. Ma il mio Miraculous non è potenziato, come quelli che avevate preso dal tempo di AJ. Fluff ci lavora, ogni tanto, ma abbiamo sempre da fare e non ci riesce a lavorare tranquillamente. Siamo ben lontane da un potere simile"

Chloe notò subito un dettaglio dalle sue parole "Però con questo ci confermi che i Miraculous potenziati lo possono fare!"

Alix si mise subito in allerta e non riuscì a risponderle nella sua solita maniera vaga "... che cavolo, con voi proprio non si può dire una parola del mio tempo..."

"Dai, questo è il meno" cercò di rassicurarla Adrien "Se ne avessimo avuto la possibilità, ce ne saremmo accorti da soli mentre avevamo i Miraculous del futuro"

"Vero, ma devo comunque stare più attenta" rincarò Alix, fingendo di essere arrabbiata, pur sapendo che aveva ragione "Sia mai che vi rivelo dettagli importanti!"

"Ah, hey, Alix..." borbottò AJ, appena ritornato dal gruppo "Com'è andata con il tuo tempo?"

Una breve spiegazione dopo, AJ e Shivihs riuscirono ad empatizzare facilmente con il suo problema

"Beh, non sei l'unica a cui sta andando male" spiegò la Kwami, nascosta nella tasca dei pantaloni del ragazzo, irritata quanto l'amico

"Che vuoi dire?" chiese Nino

"Che anche a noi non sta andando meglio. Tutte le persone che ho fermato fino ad ora scappano non appena chiedo qualcosa riguardo alle notizie che avete trovato. Sono sicuro che sanno tutti di che parlo, ma è come se avessero paura di discuterne"

"Probabilmente perché è proprio così" gli fece notare Marinette, prendendo il cellulare e facendogli rivedere le foto in loro possesso "Stiamo parlando di gente armata e pericolosa. Nessuno vorrebbe restarne coinvolto, neanche parlando anche solo di cose che sono state già rese pubbliche, figuriamoci cose che non si trovano scritte. Magari pensano che anche solo fermarsi e discuterne potrebbe rivoltarsi contro di loro"

AJ rifletté sulle sue parole "Ok, lo capisco... ciò nonostante, a noi servono quelle informazioni"

"Forse potremmo cercare meglio sui giornali, appunto" suggerì Alya, sebbene insicura "Potrebbero avere delle informazioni in più che non sono state tradotte online... anche se la vedo molto difficile"

"Credo anche io... e comunque non possiamo" disse AJ "Sono capace di capire il parlato e di farmi capire, ma le cose scritte non le riesco a leggere. Prima sul chiosco dei panini non sapevo cosa ci fosse scritto, me lo sono dovuto far dire" scosse la testa "Davvero mi chiedo come abbia fatto a non accorgermene..."

Mentre discutevano tra di loro, alle spalle del ragazzo passò un uomo che parlava al cellulare. Eccetto lui, tutto il gruppo non capì ovviamente di che parlava, ma AJ rizzò le orecchie incuriosito

"Ah, ma guarda te..." disse malevolo tra se e se

"Cosa?" gli domandò subito Alix, sentendolo quasi soddisfatto. Lui volse leggermente la testa verso l'uomo che si stava allontanando, per indicarglielo

"Quel tizio parlava di scegliere un titolo per un articolo... deve per forza essere un giornalista, o comunque qualcuno in mezzo a quel mondo. È perfetto!"

"Che aspetti, allora?" lo intimò Chloe "Vai a chiedergli se sa qualcosa!"

"Solo un attimo" disse lui, con tono calmo, visibilmente pensieroso "Se la gente a paura di parlare, non è escluso che sia così anche per lui"

"O magari vuole tenersi le informazioni per il suo giornale" aggiunse Shivihs, gettando uno sguardo di complicità all'amico "Dobbiamo essere un po più convincenti, non credi?"

"Hehehe..." sogghignò AJ all'affermazione della Kwami "Credo che stiamo pensando più o meno alla stessa cosa"

"Pensi di farcela?" gli domandò lo spirito scarlatto, anche se in modo retorico

"Certo. Sarà un gioco da ragazzi" rispose, pronto ad agire

Il loro modo di comunicare però sembrò lasciare confuso il resto dei compagni

"Ehm... cosa avreste intenzione di fare?" domandò Adrien, quasi intimorito dal loro atteggiamento. Sembravano lasciare intendere che non avrebbero fatto nulla di buono

"Nulla di grave" gli spiegò AJ, capendo la sua preoccupazione "Ma vedete, personalmente mi reputo piuttosto bravo a recitare. Devo solo improvvisare un po ed inventarmi una storia per convincerlo a sganciare informazioni, tutto qua" Dato che però l'uomo sembrava starsi allontanando troppo, non aspettò oltre "Shivihs, tu entra in azione, io ti raggiungo subito"

"Vado!" rispose la piccola amica, sulla stessa lunghezza d'onda delle sue idee. Dalle tasche bucate dei suoi pantaloni, la Kwami scese fino alle caviglie e si infilò rapidamente dentro alla pavimentazione della strada, passando sotto terra con l'ausilio della sintonia mentale di AJ per muoversi verso l'uomo

"Fidatevi e lasciate fare a noi" gli disse, allontanandosi a passo spedito per raggiungere l'uomo alle spalle. Il resto degli Wielder non aveva ancora ben idea di che cosa volesse fare, ma sembrava piuttosto sicuro di se, a loro tanto bastava

 

Shivihs ed AJ erano emotivamente e sensorialmente collegati, ad un livello tale che si sarebbe quasi potuto dire fossero capaci di comunicare telepaticamente. Ciò gli permetteva infatti di capire non solo cosa provassero reciprocamente, ma anche di intendersi meglio di chiunque altro e di aiutarsi in situazioni come quella. La Kwami stava viaggiando sotto terra e non vedeva dove stava andando, ma grazie ad AJ che percepiva dove si trovasse, riusciva a muoversi con la massima sicurezza e precisione

In quel caso, proprio sotto ai piedi del signore che il ragazzo si era messo a seguire. Ed appena gli fu ad una distanza ragionevole, Shivihs lo percepì a sua volta e capì che era il suo momento di agire. L'uomo era distratto dalla chiamata, ma nemmeno se avesse fatto attenzione a dove metteva i piedi avrebbe potuto evitare quell'agguato. Lo spirito sbucò unicamente con la testa e la schiena, ma fu capace di infondere in se stessa la piena potenza di Dragakin e di fare da blocco per il piede dell'uomo, che si ritrovò per colpa sua a cadere per terra, facendo anche sparpagliare alcuni fogli contenuti nel suo marsupio. Dopo quel piccolo scherzo si dileguò così come era arrivata, lasciando spazio ad AJ di intervenire. Poco prima di entrare in azione, però, strizzò abbastanza forte le palpebre da generare delle lacrime finte ed inumidire gli occhi

Mentre l'uomo ancora iniziava a rimettersi in piedi, confuso di cosa potesse essere successo, AJ gli si avvicinò preoccupato "S-Signore? Si è fatto male?"

 

"Eh... no, no, tutto a posto" rispose, controllando che effettivamente non gli si fossero rovinati i vestiti

AJ si piegò leggermente per terra e gli allungò un braccio "La aiuto a rialzarsi..."

L'uomo accettò di buon grado un aiuto tanto spontaneo ed afferrò la mano del giovane, rimettendosi in piedi senza sforzo. In realtà, AJ non si era avvicinato a quel modo solo per aiutarlo, ma anche per recuperare da terra quello che pareva essere un tesserino con un codice. Anche se non poteva leggere cosa ci fosse scritto, era chiaro che fosse un documento che poteva sfruttare

Una volta in piedi, glielo restituì "Ah, le è caduto questo..."

L'uomo, nel vederglielo in mano, si sorprese ma fu sollevato "Il mio pass giornalistico... grazie" gli disse, riprendendolo

L'affermazione era perfetta per proseguire con il piano "Giorn... lei è un giornalista?!" esclamò speranzoso

"... si, lo sono " rispose, un po a disagio per la reazione. Fece per rimettere il cellulare all'orecchio "Ora devo andare... hey! No, tutto a posto, sono solo inciampato..."

"No, la prego, aspetti un momento!" lo fermò di nuovo AJ, quasi disperato "La prego... è una cosa importante... è tutto il giorno che cerco qualcuno che possa aiutarmi..."

"Ehm... io veramente dovrei andare..." provò a dire l'uomo, per togliersi di dosso il ragazzo

"Non ci vorrà molto! Mi serve solo un informazione e poi la lascio andare, lo prometto!"

Nel dirgli quelle parole, il viaggiatore temporale riuscì nell'impresa di farsi guardare negli occhi, decisi e lucidi da quella che all'apparenza sembrava disperazione. Negli occhi dell'uomo, in risposta, vide commiserazione e disagio, ma non gli interessava, l'importante era riuscire in ciò che gli serviva

"... va bene, che c'è?" disse rassegnato, per poi rivolgersi al telefono "Ti richiamo dopo" e riattaccare la chiamata

"Allora..." cominciò a spiegare, mentre pensava a come gestire i dettagli, soprattutto pensando a chi aveva davanti. Gli osservò rapidamente mani e vestiti mentre prendeva a parlare "Il mio... un mio caro amico vive da queste parti, ma non ho più sue notizie da settimane. Ero preoccupato già da qualche tempo ormai... da quando è tornato mi ha detto che vicino a casa sua si riunivano delle persone molto losche, sembravano essere trafficanti o roba simile... ho paura che possano avergli fatto qualcosa..."

Il giornalista, a sentir parlare di trafficanti, sgranò gli occhi per un momento "E-E che cosa vorresti sapere di più? Perché non vai a cercarlo a casa sua?"

"È questo il problema, non ho idea di dove abiti! Non ha mai avuto occasione di dirmelo o di farmelo vedere! Io ho sempre vissuto a Parigi e lui ci si è trasferito qualche anno fa, per me è la prima volta che vengo qui!"

"Davvero?" domandò, stavolta stupito da altro "Parli piuttosto bene la nostra lingua, per uno che non è mai stato qui"

"Me l'ha insegnata lui... in casa sua, parlavano solo così. Dato che volevo farmi capire mi sono messo d'impegno per impararla... è un buon insegnante... c-comunque, non è di questo che voglio parlare! Lei è un giornalista, ha in mente un posto come le ho descritto, dove si potrebbe incontrare certa gente? Non per forza in questo paesino, anche altrove!"

"Perché dovrei saperlo?" domandò, cercando di restare impassibile data la domanda. AJ, al contrario, si intimorì, capendo di averlo quasi accusato

"Solo perché online ho letto di alcune notizie che parlavano di traffici illegali e scontri a fuoco! le persone nelle foto erano molto simili a come me le descriveva lui... ho pensato che essendo un giornalista, forse sapeva dirmi qualcosa di più!"

"Ah, capisco..." rispose, scuotendo la testa "B-beh, mi spiace, ma non so come aiutarti. Non siamo noi ad aver pubblicato quelle notizie, so di che parli, ma non ho informazioni in più di quelle scritte"

"Ah... davvero...?" gli chiese, facendosi mogio "Neanche... non so, dirmi dove sono... state scattate le foto? Se qui vicino, o altrove..."

"No, non... non ne ho idea" rispose, seriamente dispiaciuto. Ma anche se il suo dispiacere era autentico, era chiaro che stesse mentendo

"I-Io... capisco..." gli rispose il ragazzo, mentre gli occhi iniziavano a tremargli "Mi... mi spiace di averle fatto perdere tempo..." sospirò, cercando di trattenersi "Proverò a... a chiedere ancora in giro..."

Ancora una volta, la sua reazione lasciò l'uomo piuttosto a disagio. Si sentì in colpa, nel vedere quel giovane così gentile avere una reazione tanto disperata "Hey, non devi pensare subito al peggio... immagino vi sentiste online, giusto? Qui ci sono sempre un po di problemi di linea..."

La reazione dell'uomo, per AJ, fu come aver capito che il pesce aveva abboccato all'esca. Si era interessato al discorso, ormai era praticamente in mano sua. Doveva solo spingere sull'acceleratore e dare il tutto per tutto. Nel vedere l'anello alla sua mano, sapeva cosa fare

"Veramente... dovevamo sentirci una volta al giorno... ci eravamo promessi di farlo finché fosse rimasto qui... ma l'ultima volta che ci siamo sentiti, ha detto che si sentiva osservato... l-lui su certe cose ci prendeva sempre..." disse, cominciando a singhiozzare "Doveva essere una cosa di qualche settimana... il tempo per i suoi genitori di firmare i documenti per trasferirsi definitivamente a Parigi, invece di rinnovare ogni volta un visto... ero preoccupato, ma non... non credevo che..." si mise una mano sugli occhi e si voltò per non farsi vedere "Perché proprio lui... tra tutti... dovevamo rimanere insieme fino alla fine..."

Dalle sue parole, l'uomo capì ciò che AJ voleva fargli capire. Quello di cui parlava non era un semplice amico, era ben di più

"Tu e lui... state insieme?" gli chiese per conferma, costringendo il ragazzo a ricacciare giù le lacrime ed i singhiozzi per una semplice risposta

"Noi... si...s-sono tre anni, ormai..." gli disse, cercando di calmarsi, non volendo farsi vedere così e cercando di farlo passare per uno sfogo emotivo "A-Adesso, vado, mi spiace di... di averle fatto perdere tempo"

Fece per allontanarsi a passo lento, ben consapevole di come stavano per mettersi le cose. E come volevasi dimostrare, il giornalista lo fermò "Aspetta! C'è..." gli si avvicinò, parlandogli sotto voce "C'è un locale, il Rosso Opaco, ai margini della città, da quella parte" spiegò indicando la direzione con lo sguardo, senza fare gesti o altro "Dove alcuni informatori ci hanno detto di aver visto gente strana nell'ultimo periodo" poi provò a mantenere un contegno ed un po di coerenza, avendogli detto prima che non sapeva nulla "N-Non è nulla di confermato eh, ma... può darsi che il ragazzo che cerchi abiti li vicino... anche se non è una zona troppo abitata, non è detto che sia impossibile..."

"Un locale, eh?" gli rispose, facendo per un secondo calare la recitazione, riprendendosi subito dopo per non insospettirlo e rispondendogli anche lui a bassa voce "Grazie! Grazie mille! Andrò a controllare subito se casa sua è da quelle parti... e non si preoccupi, nessuno saprà chi mi ha aiutato"

"S-Si, certo... grazie..." terminò, tranquillizzato dalle sue ultime parole, per poi allontanarsi senza aggiungere altro

Una volta sparito a distanza, AJ sorrise, soddisfatto di essere riuscito nell'impresa. Shivihs ora capì inoltre che poteva ritornare da lui senza problemi. Così come era entrata nella strada, ora uscì nuovamente, infilandosi all'interno dei vestiti del ragazzo e risalendo fino alla maglia per sentirlo parlare meglio "Mi pare sia andata bene"

"Decisamente" rispose lui, ritornando dal resto del gruppo, che fino a quel momento era rimasto molto distante, senza neanche aver sentito di cosa avesse parlato, ma vedendo abbastanza bene cosa stava facendo

Appena in mezzo ai compagni, AJ esordì trionfante "Ho trovato un posto! Da quel che mi ha detto quell'uomo, è probabile che si raduni gente poco raccomandabile da quelle parti. Potrebbero essere i tizi delle foto, o qualcuno legato a loro"

"Grande così!" si congratulò Nino, felice di aver qualcosa tra le mani

"Cosa gli hai detto per convincerlo?" domandò curiosa Marinette "Da qui ci è sembrato di capire che stessi piangendo"

"Gli ho fatto credere che avessi un ragazzo da queste parti e che abitava vicino a luoghi poco raccomandabili. Come il locale dove stiamo andando"

"Oh!" si sorprese Chloe "Non avevo capito che fossi omosessuale!"

"Non lo sono, infatti" rispose AJ, facendosi pensieroso "Almeno, non credo. Non è che ci ho mai pensato troppo, a dirla tutta..."

Alya fece spallucce "E allora... perché quella scelta?"

Lui iniziò a spiegare la sua idea "Per spingerlo a parlare, ho voluto dargli degli sbalzi emotivi. Ho finto di piangere, sono stato leggermente aggressivo per disperazione, infine sono partito a parlargli di un amico per poi fargli credere fosse il mio ragazzo. Con una ragazza sarebbe potuto sembrare più intuibile. Marc e Nathaniel mi avevano detto che nel vostro tempo, relazioni come la loro erano insolite ed a volte malviste. Francamente non ho mai ben capito perché, ma mi ha permesso di sfruttare la cosa"

"Questo tempo è un po complicato su certe cose, purtroppo..." commentò Alix, senza addentrarsi nella discussione per evitare di dover dare spiegazioni

Adrien gli fece poi fargli notare un dettaglio "Ma una volta non dicevi di non voler parlare di coppie future?"

"... perché, loro non stanno già insieme?" gli domandò, confuso "Ho sempre capito male io, forse?"

"... come ha detto Alix, è complicato" ribatté Nino, conoscendo la situazione degli amici di cui parlavano

"Vedo che ti sei dato molto da fare..." mormorò Marinette, stupita, ma insicura se in positivo o in negativo. AJ, come spesso capitava, capì lo stato d'animo della giovane madre

"Immagino tu lo veda come un modo per ingannare gli altri... ma ti posso assicurare che quella era la prima volta che lo usavo per questo motivo. Non ne ho mai avuto bisogno, prima, se non un po con voi, ma sicuramente non in modo tanto subdolo. Su quello ho preso da te... non mi piace mentire a chi mi sta a cuore, se non la vedo come una cosa fatta per il suo bene" poi si mise a spiegare senza nascondere la propria fierezza "Ma... recitare una parte mi ha sempre divertito. Ed è proprio per questo che con voi ci ero riuscito, quando non volevo che sapeste chi ero. Fosse stata una cosa che trovavo difficile, fidatevi che mi sarei fatto scoprire fin da subito"

"Quindi" estrapolò la corvina dal discorso "A te piace recitare come un attore, se ho capito bene"

"... un attore, eh?" disse lui, sorridendo "Sai, credo sia così. Negli anni ho sempre cercato di capire meglio gli altri, in modo da cercare di dire e fare la cosa giusta con anche i giusti modi. Probabilmente è come hai detto tu, una cosa che farebbe un attore per arrivare in fretta al cuore di chi lo guarda"

"Tutto qua?" lo esortò Shivihs, vedendo che aveva trascurato un dettaglio della spiegazione "Forse ti imbarazza dire che lo sapevi già?"

"Beh..." iniziò ad aggiungere leggermente a disagio, spinto da lei "Alcuni ragazzi... mi avevano effettivamente detto che avevo la base per essere un buon attore, sapendo fare certe cose... solo che, a dirlo così, mi sembrava quasi di vantarmene troppo" terminò, lanciando un'occhiataccia alla piccola Kwami, come lui ben consapevole che si era trattenuto dal dire quel dettaglio proprio per imbarazzo personale

"Ragazzi" li riportò all'ordine Alya "Mi spiace fare la guastafeste, ma forse faremmo meglio a muoverci. Se riusciamo ad avere le informazioni che ci servono per quando Gabriel avrà finito, poi potremo muoverci subito"

"Già, giusto" gli diede ragione il biondo gatto nero "Muoviamoci! Dov'è questo posto di cui parlavi?"

AJ indicò la direzione che gli era stata indicata prima "So che è ai margini della città da quella parte, non credo sarà difficile da trovare"

Con AJ che si era messo in testa al gruppo, per guidare tutti, Adrien e Marinette rimasero un po in disparte dietro a tutti per parlare, cercando di non farsi notare. Più che altro, era lui a voler capire meglio cosa passasse per la testa della compagna

"Tutto a posto? Non mi sembra tu abbia preso troppo bene quello che AJ sa fare" gli chiese, intendendo le capacità recitative del viaggiatore temporale

"... all'inizio no, ma credo sia solo un mio problema" gli spiegò, mostrandosi comunque rilassata "Il suo modo di fare era al limite della manipolazione. E l'unica persona che conosco capace di fare così è Lila... non il massimo, come altro esempio" poi scosse la testa e sorrise "Però AJ ci ha dimostrato che saperlo fare non è per forza un male. Come tutte le cose, dipende da chi lo fa e perché"

Adrien sorrise, ma a disagio "Forse era destino che lui la odiasse così tanto, oltre a ciò che effettivamente ha fatto..."

"Già, sono decisamente agli antipodi" confermò lei, per poi rivelargli una piccola verità ancora più sottovoce "Ed a dirla tutta... neanche io sono stata del tutto sincera. Magari all'inizio ero stupita, ma poi mi sono resa conto che volevo solo sapere di più su di lui e su come mai sembrasse così sicuro di se. Adesso sappiamo che gli piacerebbe diventare un attore! Magari possiamo aiutarlo!"

"... aspetta... anche tu stavi fingendo?!" domandò incredulo il biondo

"Hey, siamo pur sempre allenati a mantenere... più di un segreto con tutti" gli fece notare ammiccando

"Wow, non me ne ero accorto!" confessò, sorridendo malizioso "Ma almeno adesso sappiamo meglio da chi di noi due ha preso cosa"

"Eh, già..." rispose lei senza pensarci, accorgendosene solo un attimo dopo diventando anche rossa come un peperone "...hey! N-Non uscirtene con certe cose così dal nulla!"

La sua reazione fu tutto ciò di cui il giovane Agreste aveva bisogno per rallegrarsi. Erano una famiglia piena di segreti, ma dopo tutto non sembrava esserci poi nulla di male se erano tutti di quel genere

 

Dopo qualche minuto di camminata, i ragazzi giunsero al confine della cittadina. E proprio davanti a loro, appena prima di uscirne, c'era un edificio che a dimensioni quasi se la batteva con i capannoni dell'aeroporto, anche se era ovviamente meglio curato di quei semplici depositi per aerei. All'esterno, a parte un buttafuori piuttosto massiccio, c'erano soltanto alcune jeep coperte da teli. Nessuno sembrava passare di lì, ed intuirono che il motivo non fosse semplicemente la sua posizione rispetto al resto delle strade trafficate. Si misero all'angolo della via appena prima, assicurandosi di non farsi vedere ma di tenerlo comunque d'occhio

AJ osservò l'insegna del locale. Non capiva cosa ci fosse scritto, ma il colore di sfondo ai caratteri cinesi fu per lui la conferma di essere nel posto giusto "Il locale dovrebbe chiamarsi Rosso Opaco. E quella scritta mi sembra corrispondere, direi che ci siamo"

"Beh, bene... ora che si fa?" domandò Nino "Entriamo?"

"No, quel tizio non ve lo permetterà" gli fece notare Alix, osservando la situazione

"Dici che vuole nascondere qualcosa?" gli chiese Chloe, sospettosa

"Beh... anche quello, probabilmente, ma..." indicò la porta alle spalle dell'uomo, portante qua e la simboli di 18 marchiati da un divieto "Credo sia un locale riservato ai maggiorenni. Non è li solo per coprire affari loschi"

"Cavolo..." commentò Nino, irritato "Quindi, tutta questa fatica e dobbiamo comunque aspettare il padre di Adrien?"

La donna, sentendolo dire così, gli diede un buffetto sul naso "Hey, va bene che sono ancora giovane, ma io posso entrare tranquillamente. Posso spacciarmi per una turista che cerca un bar dove bere qualcosa. Ancora meglio se non capiscono cosa dico!"

"Mmhh..." cominciò a rimuginare Marinette "Può andare bene, ma a noi interessa sapere tutto ciò che succede li dentro. Se hanno a che fare con gente pericolosa, magari non si fanno vedere al pubblico. Dovremmo poter dare un'occhiata anche alle zone a cui il pubblico non ha accesso, per scoprire tutto il possibile"

"Quindi... intendi tipo la cucina, o il retro del locale?" chiese AJ

"In sostanza si"

"Allora posso pensarci io!" si fece avanti, felice di poter essere ancora d'aiuto "Se entrassi usando i poteri illusori di Trixx, potrei controllare tutto indisturbato! E non si stancherebbe neanche di usare i suoi poteri!"

"Ti ricordo sempre che i miei poteri sono già attivi" gli fece notare lo spirito appena citato, nascosto nel taschino della giacca di Alya "Non penso di poter reggere più illusioni assieme. E non so fino a quando servirà a Gabriel"

"... ah, vero..." ricordò il moro "Anche nel mio tempo non riuscivi a controllarne più di una alla volta..."

Fluff osservò silenziosamente mentre i ragazzi pensavano ad una soluzione, piuttosto dubbiosa se farsi avanti con una sua idea o meno. Ma non sentendo altre idee e prendendo il coraggio a due mani, decise di parlare "E se... se utilizzasse il mio potere, invece?"

I ragazzi si volsero confusi verso di lei, ma la più confusa e stupita di tutti fu Alix stessa "Fluff! Sei... sei sicura che ti vada bene?"

"S-Si, certo!" rispose un po nervosa, per poi spiegarsi con calma "La mia magia funziona nello stesso modo in cui funzionava il potere di Chronogirl, ed è anche più rapida. Ne apre una in questo punto, si sposta dove adesso c'è il locale, la riapre e bam! Siamo dentro! Certo, sarebbe più rischioso che usando un'illusione, ma faremmo molto prima"

"Beh, non è male come idea... e so essere piuttosto furtivo, se voglio..." rispose il ragazzo, anche se piuttosto insicuro dato come ne stavano parlando le due viaggiatrici temporali "Ma... ehm... sei... davvero sicura che ti stia bene che io viaggi nel tempo in questo modo?"

Fluff lo rassicurò "B-Basta che viaggi verso il passato e saremo a posto. Cerco un momento storico in cui qui non non c'era ancora nulla e lo usiamo per spostarci!"

"Fluff..." mormorò Alix, quasi preoccupata, ma comunque particolarmente felice di quella sua reazione. Si rivolse quindi ad AJ "Lei è la più grande esperta di viaggi nel tempo, qui in mezzo. Vedi di non farla diventare matta!" terminò, ironizzando per provare a scacciare quella strana tensione

"Va... va bene" rispose, ancora piuttosto stranito. Non ne capiva il motivo, ma sembrava che quella decisione della Kwami del tempo fosse più pesante di quanto non sembrasse. Non voleva perdere comunque più tempo del necessario "Controllate per favore che non ci veda nessuno?"

Indietreggiò di qualche passo, in modo da essere al centro della via in cui si trovavano. Quando poi i ragazzi gli diedero il via libera, senza nessuno a tenerli d'occhio, AJ pronunciò la frase magica "Shivihs, trasformami!" e la assorbì nel suo corpo, trasformandosi in Dragakin

Alix si avvicinò e gli consegnò il suo orologio, il Miraculous abitato da Fluff, per poi farlo abbassare leggermente e parlargli all'orecchio "Te la affido. Mi raccomando, abbine cura finché siete insieme, va bene?"

Il mezzo drago non capiva il perché di tutta quella tensione, ma non ebbe problemi a rispondergli "Puoi contarci"

"Sarà meglio..." gli rispose, più seria e preoccupata del normale, per poi cercare di tornare al suo solito atteggiamento "Ok, io entro dalla porta! A dopo!"

Mentre si allontanava, Dragakin continuava a non capire come mai Alix e Fluff si comportassero così. Ma decise di lasciare stare, per il momento, in quanto poteva essere semplicemente timore delle due che potesse viaggiare nel tempo dove non doveva. Si rivolse poi ai cinque ragazzi davanti a lui "Mi spiace che voi non possiate fare nulla se non aspettarci"

"Beh, al momento purtroppo va così" gli rispose Marinette "Ma non preoccuparti. Presto o tardi, ci daremo da fare anche noi!"

"Ne sono sicuro" rispose, sorridendogli mostrando le zanne

Fluff, dopo una breve ricerca nel tempo, decretò "Va bene... il periodo migliore in cui viaggiare è 3000 anni nel passato. Non c'era ancora nessuna traccia di civilizzazione in questo posto"

"3000 anni... bene" gli rispose il mezzo drago "Se funziona come la magia di Chronogirl..." disse tra se e se, concentrandosi su esattamente il tempo dettogli dalla Kwami, per poi alzare davanti a se l'orologio e dire "Tana!"

Come gli squarci nell'aria che era già praticamente abituato a vedere, gli si aprì un varco temporale di fronte. E senza attendere troppo per evitare di farsi notare, si gettò dentro, chiudendoselo alle spalle

 

Appena attraversato il portale, si ritrovò in mezzo alla foresta. Proprio come la Kwami del Tempo gli aveva detto, non c'era ancora neanche la minima traccia dell'uomo attorno a loro. Gli alberi si estendevano a macchia d'olio persino in altezza, lasciandolo a bocca aperta

"Cavolo..." mormorò stupito "Non avevo mai visto così tanto verde, neanche in questo tempo. A mala pena si vedeva qualcosa di simile fuori dalla città..."

"Le cose cambiano molto, nel tempo" gli spiegò sbrigativa Fluff "P-Possiamo muoverci? Dobbiamo tornare indietro"

"Si, certo..." rispose, ma senza riuscire a trattenersi oltre "... senti, non volevo essere indiscreto prima, ma... non mi sembri molto a tuo agio, con questa decisione di farmi viaggiare nel tempo. Anche se sei stata tu a proporla come alternativa. Se c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo..."

"...i-io..." mugugnò a sua volta "Non... non mi sento a mio agio senza Alix, tutto qua..." spiegò imbarazzata "È un po come si sentirebbe Shivihs senza di te, credo. Anche se per voi due è impossibile separarvi..."

"Ah, capisco..." rispose il mezzo drago, comprensivo "Gli sei molto legata. Se è così, meglio non farti aspettare oltre"

Terminato di indagare, si alzò leggermente da terra, sollevandosi di una spanna da tutta la vegetazione e persino dalla vita che brulicava sotto di loro, lasciando Fluff un po stranita "Ma... che fai? Non faresti meno fatica camminando? Basta qualche passo in avanti e ci siamo"

"Beh, si, ma voglio evitare di toccare qualsiasi cosa" rispose, facendo drizzare le lunghe orecchie alla Kwami "Voglio dire, non so quanto si debba essere scrupolosi in certe cose, ma cercherò di esserlo più che posso, per evitare di modificare il tempo"

"... davvero?" gli chiese, quasi sollevata "Beh, mi... mi fa piacere sentirtelo dire". Dato come si stava comportando, Fluff scattò in avanti in linea il più retta possibile, facendo cenno a Dragakin di raggiungerla "Qui dovrebbe andare bene! È praticamente dove si trovava il retro del bar nel tempo da cui arriviamo!"

Il Wielder la raggiunse subito. Così come aveva fatto per arrivare, posizionò avanti a se il Miraculous, ma prima di procedere preferì essere sicuro "3000 anni nel futuro precisi vanno bene?"

"Si... ah, aspetta" lo interruppe lo spirito "S-Se cerchi nella nostra destinazione, dovresti trovare il momento esatto in cui saltiamo nel passato... pensi di riuscire a piazzare il portale appena si chiude quello di partenza?"

"Molto specifico. Come mai? Problemi temporali?" chiese, incuriosito

"Nessun motivo in particolare" rispose, incrociando le braccia dietro la schiena come se si vergognasse "È solo una mia fissa. Mi piace ottimizzare i tempi... mi da soddisfazione, diciamo" poi si fece un po mogia "Ma... non è necessario, quindi... fai come preferisci"

"Beh, non mi sembra nulla di complicato" gli disse, iniziando a cercare con precisione il momento in cui aveva aperto la prima Tana. Sicuramente aprendola dove voleva ci avrebbe messo meno tempo, ma non aveva alcuna fretta "Credo di averlo trovato... Tana!" Il portale temporale si aprì nuovamente, ma prima di attraversarlo si rivolse alla Kwami "L'ho aperto bene?"

"Hehehe..." ridacchiò, visibilmente compiaciuta "Si, sei stato molto preciso!"

"Ottimo. Andiamo allora!" esclamò appena prima di gettarsi nuovamente nel portale

Ma una volta dall'altra parte, si rese conto di essere ancora all'aperto, non proprio in mezzo alla strada, ma pericolosamente esposto comunque

"Ma che... dove siamo sbucati?" disse, a bassa voce, per timore di essere sentito. Appena la tana si chiuse di nuovo, poté notare il resto del gruppo dall'altra parte della strada, ancora girati verso il punto in cui era entrato prima. Alzò una mano e la agitò per salutarli, anche se neanche lo stavano vedendo, e parlò a bassa voce solo per ironizzare sulla situazione "Di la ci sono ragazzi. Hey, siamo tornati, ciao"

Fluff si osservò per un momento attorno, confusa, per poi darsi una manata in faccia quando vide i muri lerci ed i bidoni dell'immondizia "Cavolo... colpa mia, sono andata anche troppo dritta. È il vicolo a fianco del locale, ci buttano la spazzatura qui"

"Per fortuna che non c'è nessuno qua attorno..." gli disse, sollevato ma comunque preoccupato

"Già. Però, sai, forse non è così un male..." gli disse, illuminandosi "Aspetta un momento" La Kwami oltrepassò il muro al loro fianco e ritornò qualche attimo dopo dal mezzo drago "Bene, adesso ho anche controllato che non c'è nessuno. Via libera!"

"Ah, bene" le rispose, visibilmente stranito. Non sembrava più insicura come prima

"Attiva di nuovo la mia magia e riproviamo. Qualche passo sulla destra andrà bene, stavolta"

"D'accordo" replicò nuovamente. Ma stavolta, si fece più allarmato di prima, quando sentì delle voci provenire da davanti al locale "Oh cavolo... credo che il buttafuori ci abbia sentito!"

"Allora muoviti! Presto!" lo esortò lei, preoccupata allo stesso modo

Dragakin cercò di essere il più veloce possibile nel ritrovare il punto giusto dove aprire il passaggio, ma data la preoccupazione ci si soffermò il meno possibile "Tana!"

Questa volta, quasi non gli diede il tempo di aprirsi, che entrambi ci erano già praticamente entrati per chiuderla in fretta. L'uomo all'ingresso fece capolino con la testa, ma non vide nessuno che stava facendo rumore all'interno della stradina. Anche se confuso, doveva ritornare dalla donna con i capelli rossi che sembrava voler entrare

Ritornati nel passato, Dragakin sospirò sollevato "C'è mancato poco..." poi si rivolse allo spirito del tempo "Stavolta non credo di essere stato preciso come prima, credo di essere avanti di qualche ora rispetto a prima. Scusa"

"F-Figurati..." rispose, nuovamente titubante "Avevamo fretta, non... non serve scusarsi" si posizionò appena alla sua destra "Qui dovrebbe andare bene... il muro non era poi troppo spesso, perciò... potresti... tu..." iniziò a dire a voce bassa, dopo aver spostato lo sguardo alla loro sinistra, visibilmente sconcertata di ciò che aveva notato

Dragakin notò il suo sguardo basito, e lentamente voltò leggermente la testa nella direzione in cui stava guardando "Che c'è?"

Ma non ci fu bisogno di risposte. Era nascosto tra le piante, fermo ed intento ad osservarli, ma la forma era inconfondibile. Non poteva essere un insetto, era troppo grande, e nemmeno una qualche scimmia, dato che fluttuava a mezz'aria. Non si era ancora accorto che lo avessero notato

"Quello..." disse rivolto alla Kwami, cercando approvazione per ciò che credeva di star vedendo

"...si, è proprio..." rispose, non volendo farsi scoprire

"... lo so che non dovrei interferire, ma..."

"Oh, non preoccuparti" rispose subito, capendo il suo timore e le sue intenzioni "Per stavolta hai il mio permesso"

"... bene" replicò nuovamente "Come segniamo dove aprire il portale dopo?"

"Me ne ricordo io" gli confermò. Dragakin, a quel punto, gli fece un cenno positivo con la testa

"Molto bene, in questo caso..." terminò, prendendo un bel respiro

Di scatto, spalancò le ali e si voltò nella direzione in cui stava guardando, catapultandosi a tutta velocità con un singolo scatto sulla posizione del loro bersaglio, seguito a ruota da Fluff. La creatura, capendo di essere stato scoperta, non ci mise che un attimo a sparire in mezzo alle fratte. Dragakin si fece per qualche metro strada in mezzo agli alberi, ma era inutile

"Cazzo, dov'è andato?!" esclamò, irritato

"Non lo so, neanche io lo vedo più!" dovette dirgli Fluff, seccata quanto lui, mentre ancora cercava in giro

Il mezzo drago, non vedendo altra soluzione, si rivolse rapidamente all'accompagnatrice, innervosito "Fluff, ascolta, adesso mi alzò di quota ad occhi chiusi! Tu dimmi in che direzioni posso guardare senza vedere cose che non devo"

"Eh? Va... va bene!" rispose, non proprio sicura del perché stesse facendo in quel modo. Avuto conferma di poterlo fare, prese a volare verticalmente in modo vertiginoso, arrivando piuttosto in alto sorvolando praticamente tuta la zona in cui in futuro sarebbe sorta la città

Fluff lo raggiunse in fretta e si osservò intorno lei per prima "Puoi... puoi aprire gli occhi, non c'è nulla. Purtroppo..."

Anche il Wielder dragonico prese ad osservare nei dintorni anche solo la minima traccia di movimento, ma era impossibile capire qualcosa in mezzo a tutta quella vegetazioni "Lo abbiamo perso... maledizione!" esclamò, irritato. Poi si rivolse con tono più calmo allo spirito "Senti... quello che abbiamo visto... era quello che penso, giusto?"

Lei gli annuì, estremamente seria, confermandogli ciò che era appena successo "Si. Ne sono sicura. Era un Kwami. E non ho idea di che cosa ci facesse qui"

Il mezzo drago si grattò la nuca "Non è che c'è un altro Wielder, da queste parti?"

"Non ne sono sicura... voglio dire, non che sappia dove e quando c'erano degli Wielder in ogni parte del mondo... ma sarebbe strano. Questa zona non sembra ancora abitata"

"Magari è qui per una missione, come noi?" provò a domandare, sperando di capirci qualcosa

"Può essere... però... c'era qualcosa di strano in quel Kwami... è come se lo avessi riconosciuto" cominciò a rimuginare la piccola coniglietta

"Che c'è di strano?" domandò, confuso "Tra Kwami non vi conoscete tutti?"

"Beh, si... ma non intendevo quello. Ecco... tu sai di tutte le Miraculous Box che esistevano un tempo?"

"Ehm... più o meno" rispose lui, non sapendo poi troppo sull'argomento, mentre ricominciava ad abbassarsi di quota per tornare in mezzo agli alberi "Mia madre e mio padre mi hanno accennato qualcosa, quando mi hanno spiegato cosa fosse successo a Maestro Fu nel loro tempo"

"Ok... beh, vedi, ogni Box contiene Miraculous e Kwami che per un motivo o per l'altro sono più legati tra di loro. E quando ho visto il Kwami di poco fa... sono quasi convinta che fosse uno dei nostri" spiegò, facendogli anche capire il perché del suo disagio "E che io sappia, nessuno di noi era da queste parti in questo periodo temporale..."

"Capisco..." rispose, provando ad azzardare un ipotesi "Beh, come hai detto tu, non puoi sapere dove si trovavano tutti gli altri e quando, se i Miraculous venivano consegnati ad altre persone. Altrimenti sarebbe stato facile trovare Papillon quando ancora lo combattevano, o anche nel vostro tempo. Ci deve pur essere un motivo, se questo Kwami era qui, in questo periodo"

"... e... e se non se ne fosse mai andato?" ipotizzò lei, ricollegandosi a ciò che già sapevano "Nelle foto che abbiamo visto, possiamo dire con certezza che quegli umani stavano usando la magia! Forse questo Kwami è coinvolto!"

"Ma non avevi detto di averlo riconosciuto?" domandò, stranito, appoggiandosi a terra e richiudendo le ali "Nella vostra Box non manca nessuno. Non può essere rimasto qui dopo 3000 anni"

"Io... si, è vero, però..." rispose, anche lei stessa confusa dalle sue parole, cominciando a rimuginare intensamente scuotendo la testa "C'è qualcosa che non va... sento che lo dovrei conoscere, ma allo stesso tempo non riesco a capire chi sia... mi scoppia la testa..."

"Hey, non dannarti così" gli disse per calmarla "Prima di tutto, torniamo indietro e parliamone con gli altri, Magari Tikki, Plagg ed il resto dei Kwami saprà dirci qualcosa in più. Oppure i ragazzi tireranno fuori qualche idea o ipotesi che a noi sfugge"

"... immagino tu abbia ragione..." rispose, non nascondendo la sua delusione nel non riuscire a venire a capo della cosa. Ma come gli aveva suggerito Dragakin, non era il momento di sfasciarsi la testa inutilmente "Dai, allora torniamo indietro. E... occhio sempre a dove ti muovi... quando cercavamo di prenderlo non c'era altro modo, ma... meno tocchiamo e meglio è"

"Starò attento" gli rispose, annuendo, felice di aver azzeccato quel dettaglio dell'attenzione, per poi alzarsi leggermente in volo come prima per non toccare nulla "Fammi strada"

"Di qua" rispose, iniziando a farsi seguire, per poi avanzare una domanda "Senti... prima, quando volevi salire per vedere la zona... perché hai voluto chiudere gli occhi?"

Lui fece spallucce e rispose "Francamente, pensavo ci fossero cose che come viaggiatore temporale non volevi che io vedessi"

"Ah, capisco" ribatté, sorridendogli "Ma stavolta non serviva! Siamo nel passato, tutto quello che puoi vedere è già successo, non ho motivo di volere che tu non lo veda"

"Oh..." si imbarazzò lui "Quindi... il passato non si modifica ma si può guardare ed il futuro non lo si vede, ricevuto"

"Impari in fretta, ne sono contenta!" esclamò, per poi abbassare la voce e parlare tra se e se "È proprio vero, mi sono sempre sbagliata... per fortuna"

"Hai detto qualcosa?" gli domandò, credendo che avesse detto altro

"Nulla" scosse lei la testa "Pensavo a voce alta per ritrovare il punto giusto... ah, ci siamo"

Una breve planata bastò per ritornare sul luogo dove sarebbe sotto il Rosso Opaco nel futuro. Fluff gli indicò il punto di cui avevano bisogno "Qui andrà bene. Stavolta ne sono sicura"

Dragakin portò ancora una volta il Miraculous di Alix davanti a se, spiegandosi con la Kwami che lo abitava mentre cercava il punto temporale giusto "Adesso non dobbiamo avere fretta. Il nostro piano è sempre lo stesso, esploriamo il locale da cima a fondo per vedere se scopriamo qualcosa sulle persone che cerchiamo. Metteremo tutti gli altri al corrente di quello che abbiamo visto solo dopo"

"Si, sono d'accordo" rispose annuendo "Meglio fare le cose con ordine"

"Tana!" esclamò lui, dopo aver ritrovato il momento giusto in cui erano partiti, per poi infilarsi e ritornare finalmente al tempo in cui gli interessava essere

 

Sbucato infine all'interno del bar, non dovette neanche pensare a cosa fare, gli fu naturale. Invece di camminare e rischiare di farsi vedere, si alzò subito di quota e si attaccò al soffitto come una lucertola, mantenendosi ancorato con l'ausilio degli artigli e delle ali. Non c'era nessuno, ma muoversi in quel modo lo avrebbe reso più difficile da farsi vedere

Il corridoio in cui erano sbucati attraversava praticamente tutto il locale. Partiva da dove si trovavano loro, con una porta chiusa a chiave che dava verso il vicolo con l'immondizia in cui si erano ritrovati per errore, proseguendo fino alle cucine e dietro al bancone nel locale aperto al pubblico, per poi terminare in una porta che dava sul retro. C'erano anche altre stanze collegate, come l'ufficio del gestore del posto e poche altre, quindi avrebbero avuto un po di zone da controllare. Era abbastanza largo da permettere il via vai di più persone, pensato per quando dovevano portare il cibo ai clienti, ma nel caso di Dragakin gli bastava a mala pena per allargare le ali, nemmeno completamente

Il luogo migliore dove trovare informazioni erano sicuramente le aree private. Il mezzo drago si fece ancora più aderente alla superficie su cui era attaccato, così da strisciarci sopra, riuscendo a muoversi senza fare il minimo rumore. Non lo aveva fatto a caso, poiché era la zona migliore in cui non essere individuato e soprattutto perché tutte le porte avevano una finestrella di vetro posta sulla loro sommità, utile a far passare la luce ed in quel caso a spiare senza aprire nessuna porta.

Appena giunti davanti alla stanza che dava al locale vero e proprio, si fermarono ed osservarono al suo interno. Non era del tutto vuoto come sembrava dall'esterno, qualche persona seduta ai tavoli ed al bancone era presente. Ma la loro attenzione era concentrata su Alix, che dato il momento in cui erano ricomparsi in quel tempo, era appena riuscita ad entrare per dare un'occhiata. Per Fluff fu una cosa piuttosto normale, mentre Dragakin rimase abbastanza stranito

"Avevi ragione" gli bisbigliò il più basso possibile "I tempi si ottimizzano un sacco, con il tuo metodo. È impressionante pensare a cosa ci è successo mentre lei semplicemente cercava di entrare..."

"E questo non è nulla" rispose sempre in tono ridotto "Pensa quando le nostre missioni durano giorni, se non settimane"

"Spero per tutti noi che questa non duri così tanto" ironizzò, ricominciando a muoversi in avanti

Si paralizzò sul posto, con lo sguardo fisso sulla porta della cucina, quando questa si spalancò e ne uscì un uomo con un grembiule bianco ed un piatto alla mano. Era semplice precauzione, sapeva di essere silenzioso, ma voleva vedere se si sarebbero accorti di lui. Così non fu, era abbastanza in alto ed attaccato al soffitto da non essere neanche notato dal cameriere

Appena uscito dall'altra porta per consegnare il cibo, Dragakin e Fluff ripresero a muoversi in avanti. Fecero quasi per entrare nella stanza del direttore, approfittando del fatto che fosse vuota, ma una coppia di voci sbraitanti appena verso l'esterno, su quello che pareva essere una sorta di cortile sul retro, attirò la loro attenzione

Rimanendo all'interno dell'edificio, sbirciarono fuori, notando due uomini che parevano intenti a litigare. Non ebbero neanche bisogno di uscire, per sentire cosa stavano dicendo. O meglio, per lasciare che Dragakin sentisse cosa si dicevano, in quanto per Fluff erano solo parole al vento in una lingua che non capiva

"Hai seriamente intenzione di farti licenziarti per una cosa del genere?!" esclamò contrariato il primo dei due uomini, mentre l'altro cercava di consegnargli a forza un mazzo di chiavi ed un foglio scritto da cima a fondo

"Oh, ci può giurare, signore! " sbraitò l'altro, quasi spaventato "Non ho accettato questo lavoro per rischiare di morire! Quella è gente pericolosa, non ho la minima intenzione di consegnargli nulla! Si riprenda pure le chiavi della macchina delle consegne e l'ordine!"

"Andiamo, parliamone" provò a dirgli calmandosi, per cercare di mediare "Abbiamo bisogno di questa consegna. Anche io non vorrei avere nulla a che fare con loro, ma sono i migliori clienti paganti degli ultimi tempi!" prese le chiavi ed il foglio e li appoggiò su un tavolo alle sue spalle, per poi rivolgersi in modo più persuasivo all'interlocutore "Facciamo così... sono disposto a darti un bonus di tasca mia, se accetterai di portare loro la merce. Chiuderò anche un occhio sui tuoi ritardi delle ultime settimane"

L'uomo delle consegne incrociò le braccia, quasi combattuto "... dovrà essere una bella somma, non mi muovo senza sapere che ne vale la pena"

"Su questo possiamo accordarci, allora..." terminò nuovamente l'uomo per cercare di convincerlo, aprendogli persino la porta ed invitandolo ad entrare "Parliamone meglio dentro"

Il fattorino invitato ad entrare si fece strada, seguito a ruota dall'altro, sospirando affaticato. e come il cameriere di poco prima, nessuno dei due notò Dragakin e Fluff, appostati appena sopra la porta. La Kwami, ora che se ne erano andati, chiese spiegazioni "Allora? Che si sono detti?"

"Qualcosa di molto interessante" sorrise malevolo il mezzo drago, mostrando le zanne soddisfatto "Devono fare una consegna a gente che sembra essere molto pericolosa. Quello incaricato di portarla sembrava averne molta paura. Forse abbiamo qualcosa di più di qualche piccolo indizio..." gettò uno sguardo al tavolo appena all'esterno "Quel foglio è l'ordine che hanno fatto, deve esserci per forza scritto qualcosa di importante... Fluff, te la senti di andare a leggerlo?" domandò, sperando di non vederla intimorita dall'idea

"E me lo chiedi anche? Certo!" esclamò lei, ben più sicura di quanto il dragonide si aspettasse. Attraversò la porta e si fiondò a controllare tutte le informazioni che c'erano scritte sulla pagina, ma rimase ammutolita quando se lo trovò davanti. Non disse nulla, ma con stupore di Dragakin, lo afferrò e lo sollevò verso la finestra posta sopra la porta dalla quale stava guardando, per fargli vedere che avevano un problema. Il foglio era scritto in cinese, per entrambi era impossibile leggerlo

"Ah già... cazzo..." mugugnò lui, notando l'ovvio

Anche se era all'esterno, la Kwami riuscì a farsi sentire, anche se abbastanza flebilmente "Portiamolo ai ragazzi, possono tradurlo con i cellulari"

"... giusto, l'app di traduzione" notò, sollevato di avere con loro quell'aiuto tecnologico. Si osservò alle spalle per controllare che on ci fosse nessuno ed aprì la porta spingendola con la coda, per permettere a Fluff di passare portandosi dietro il foglio. Glielo prese dalle mani e lo mise dentro ad uno dei marsupi "A posto, spero che ci sarà d'aiuto. Cerchiamo ancora un po in giro?"

"Beh, fuori non c'è nessuno" espose lei "Mentre dentro l'unico altro posto dove potremmo cercare qualcosa è l'ufficio del direttore, ma ci sono entrati quei due tizi di prima. Dovremmo aspettare, mi sa"

"Francamente, non so cosa potremmo trovare" gli spiegò stavolta lui "Altri ordini come questi, al massimo, ma uno penso ci basti. E poi anche il direttore sembrava voler avere a che fare con quella gente il meno possibile, dubito abbia con se qualcosa di importante che li riguardi"

Lo spirito annuì, d'accordo con la sua visione della cosa "Se sul foglio che abbiamo preso c'è il luogo della consegna, allora abbiamo ciò per cui siamo venuti. Apri un passaggio temporale e torniamo dagli altri. Ho preso le misure per bene stavolta, non ci ritroveremo in mezzo alla gente"

"Perfetto" gli rispose, impugnando l'orologio "E non si sa mai che incontriamo di nuovo il nostro piccolo amico, mentre siamo là. Tana!"

Aprendo il portale ed infilandosi dentro ancora una volta, i due non si resero conto che ciò di cui Dragakin parlava era ben più vicino di quanto pensassero. Oltre il giardino sul retro del Rosso Opaco, in mezzo a dove iniziava la vegetazione della zona esterna, la stessa figura che avevano incrociato millenni prima adesso stava tenendo fisso lo sguardo sulla finestra dalla quale loro stavano spiando i dintorni. Li osservò discutere, prendere qualcosa e sparire nel tempo, piena di timore e curiosità. Ma soprattutto, con una sola idea che lo tormentava

"Possibile... che fosse davvero lui?" si chiese, insicuro e spaventato "È proprio come millenni fa... ma non può essere..." Cercando di chiarirsi le idee, sparì nella vegetazione, giurando a se stesso che quella non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe cercato di comprendere cosa stesse accadendo "Non posso permettere che accada di nuovo... non dopo quello che ho passato!" Già sentiva che era ricomparso in una zona più interna della città, quindi avrebbe avuto tutto il tempo di capire. E soprattutto, se fosse stato necessario, di intervenire personalmente nella faccenda "... metterò fine a questa storia, una volta per tutte!"

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazze e ragazzi, qui MC Outlaw. Prima di tutto ho da dire una cosa... GIUSTIZIA per Marc e Nathaniel! Ed anche per Rose e Juleka, ma non essendo state presenti nella storia precedente, non le ho potute citare. Mi è capitato di recente di scoprire che i momenti in cui queste coppie si vedono assieme anche solo di sfondo, non è un modo degli animatori per farceli shippare assieme. Loro tecnicamente dovrebbero stare assieme, ma a quanto pare, hanno problemi a mostrarle in modo effettivo perché purtroppo hanno paura che le persone possano prendere a male la presenza di coppie omosessuali nella serie. A me non da fastidio nemmeno la continua commedia degli equivoci tra Adrien e Marinette, ma quando mi hanno informato di questa cosa, mi è salito il crimine (so che era saputa già da tempo, ma a me è arrivata solo di recente). Quindi è anche per questo che ho inserito quello scambio di battute, prima. Non volevo farne una questione troppo lunga, ma ho approfittato della necessità dei personaggi e l'ho usata come fosse il mio piccolo sfogo, il mio piccolo dito medio nella faccenda. Di nuovo, giustizia per Marc/Nathaniel e Rose/Juleka... e chissà chi altro. Detta questa spiegazione, non ho molto da dire, se non che questi due mesi di chiusura in casa mi hanno fatto fin troppo bene per ordinare le idee e metterle giù velocemente. Spero di rivedervi alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 5
*** 5 ***


Dopo un ulteriore salto temporale per uscire dal retro del bar, Dragakin e Fluff erano ritornati nella viottola dalla quale erano partito la prima volta per infiltrarsi al suo interno, osservandosi entrambi alle spalle con delusione. Prima di dire qualcosa, il Wielder lasciò libera la sua compagna Kwami ritornando ad essere umano

"Zero, stavolta... voi? Anche solo qualche dettaglio?" domandò, sperando in notizie migliori

"Niente" gli rispose Shivihs, scuotendo la testa "Ho visto quello che hai visto tu. Ma non ho notato niente di strano"

"Stessa cosa" si aggiunse l'altra Kwami "Sicuramente era già molto lontano..."

"Ma di che parlate?" gli chiese Adrien, facendogli notare e ricordare che non erano più solo loro tre

"Ah, scusate!" esclamò subito il ragazzo "Ci... stavamo facendo gli affari nostri. Ma abbiamo un po di informazioni per le mani. Roba grossa"

"Ci avete messo poco!" intuì Nino, vedendo che non erano i soli "Ed anche Alix, a quanto pare"

Tutti i presenti si voltarono, vedendola uscire a passo spedito dal bar ma con l'aria tutt'altro che felice o calma. Era più irritata che altro, almeno finché non ritornò in mezzo al suo gruppo

"Ah, ci siete anche voi. Com'è andata?"

"Beh, a noi bene" rispose il moro, osservandola confuso "A te invece?"

"Uno schifo... gli uomini non mi hanno staccato gli occhi di dosso, da quando sono entrata!" rispose, incrociando le braccia per la stizza

"Non ci devono andare molte donne, in un locale del genere..." teorizzò Chloe

"No, non in quel senso" la corresse subito la viaggiatrice temporale "Erano sguardi più sospettosi che pervertiti. Sicuramente nascondono qualcosa, se si comportano in questo modo con chiunque passi di li, persino una straniera che non capisce mezza parola!"

"Su questo hai ragione" gli spiegò subito AJ, mettendosi le mani in tasca e recuperando il foglio ottenuto poco prima "E noi sappiamo cosa. Questo è un ordine che è stato effettuato da gente pericolosa, a detta di quelli che abbiamo origliato. Dovreste tradurlo con i vostri cellulari" poi allungò lo sguardo appena oltre il locale "E... vi spiace se andiamo un po più in la, mentre vi spiego meglio?"

 

Senza passare davanti al Rosso Opaco, il gruppo si ritrovò questa volta proprio appena al limitare della città, con lo sguardo fisso verso le mura del cortile interno al locale. Pochi passi che bastarono ad AJ, Fluff e Shivihs per spiegare ciò che avevano scoperto

"Un Kwami..." constatò Marinette "Beh, avrebbe senso. Spiegherebbe i segni di magia sul corpo dei terroristi e tutte le testimonianze assurde che c'erano nelle notizie"

"Vogliamo scartare fin da subito l'ipotesi che fosse di un Wielder di passaggio?" domandò Adrien, mettendo in campo l'altra opzione possibile

"No, ma per ora è la supposizione più sensata che abbiamo" spiegò la corvina "Anche dopo migliaia di anni, se il Kwami che AJ e Fluff hanno visto ed il suo Miraculous non si fosse mai spostato da questa zona, sarebbe verosimile pensare che questi criminali possano averlo trovato o rubato"

"E che ora lo stiano usando per i loro comodi" aggiunse Tikki

"Però è comunque... strano" cominciò a ragionare anche Alya "Insomma, nelle notizie ci sono testimonianze di attacchi tutti diversi. In qualche modo poi hanno anche rubato la magia di Shivihs. E da quello che ha sentito Fluff, posso interagire con il tempo... un Kwami non può avere tutti questi poteri, sbaglio?"

"Può essere che si tratti di uno studioso di magia" iniziò a teorizzare Trixx "Qualcuno come il mago che creò i nostri Miraculous"

"La cosa che mi lascia più sorpreso" si aggiunse Plagg "È che Fluff ha detto di averlo trovato familiare. Ma io personalmente non ricordo di nessuno di noi, da queste parti, tremila anni fa. Figuriamoci ora, che siamo tutti riuniti!"

"Nessuno, quindi?" gli chiese retoricamente la Kwami del tempo, convinta della stessa cosa, rivolgendosi agli altri spiriti "E voi?" Ma la risposta di tutti fu un cenno negativo, che non la sorprese poi più di tanto "Già, lo immaginavo..."

AJ, che aveva ascoltato con l'attenzione rivolta altrove, disse la sua "Qualunque cosa sia, se un mago, il potere di un Kwami o chissà che altro, lo scopriremo quando andremo più a fondo"

"Si può sapere che c'è di tanto interessante?" gli domandò Chloe "Ci hai trascinati qui senza dirci nulla"

Il ragazzo indicò il muro del cortile su cui teneva fisso lo sguardo "Voglio vedere se esce qualcuno. Mi ricordo il tizio che deve fare la consegna, se lo vedo sapremo anche quale mezzo usa e la direzione che prende"

"Ah, capito" replicò la bionda, comunque dubbiosa "Ma... non è che c'è anche un'altra uscita, dall'altra parte?"

"... non ci avevo pensato" rispose, provando a vedere se si vedeva l'intero cortile, ma invano "Fluff, tu hai visto se c'era?"

"No, non ci ho fatto caso..." rispose in tono dispiaciuto "Ho tirato dritto sul foglio e basta, non mi sono guardata intorno"

"Cavolo... va bene, nessun problema" rispose sicuro di se, rivolgendosi alla propria Kwami "Piccola, vai a dare un'occhiata tu, per favore? Vola basso e se serve nasconditi, mi raccomando. Non ti deve vedere nessuno"

"Vado subito" rispose decisa Shivihs, fiondandosi subito a controllare l'intera zona

"Vengo con te!" gli si accodò subito Fluff "Sarò giusto due occhi in più per non farci notare!"

"Va... va bene" rispose la Kwami dell'Equilibrio, stranita dalla sua decisione ma comunque felice di non essere da sola

AJ le osservò allontanarsi, senza dire una parola sul comportamento di Fluff, ma con un espressione confusa che fece capire tutto agli altri Kwami

"Fluff è fatta così" gli spiegò Wayzz "Si sente in colpa per la minima cosa e cerca sempre di aiutare a rimettere tutto a posto. A volte sembra un po ossessiva, ma non è nulla di male"

"Con me è sempre così" prese a parlare Alix "Ma non mi dispiace. Al contrario, adoro questo suo lato. Almeno c'è qualcuno più scrupoloso di me a darmi una regolata quando viaggiamo nel tempo... a proposito, com'è andato il vostro?"

"Tutto bene, a parte che era un po nervosa... ah!" spiegò, portandosi nuovamente una mano alle capienti tasche ed estraendo il Miraculous della donna "Tieni, te lo restituisco"

"Grazie" rispose, prendendolo indietro "Per il suo nervosismo..." iniziò a dire, ma interrompendosi quasi subito "... no, nulla, come non detto. Pensavo a voce alta"

"C'entra il fatto che modificare il passato può cambiare il futuro?" domandò retoricamente lui, più ipotizzandolo che chiedendoglielo

"... si, una cosa del genere" annuì la rossa "Le viene facilmente l'ansia, per quanto riguarda certe cose"

"Lo avevo notato. Spero di non aver fatto nulla di male, sono stato attento"

"Attento... certo, ne sono sicura" rispose, quasi accondiscendente verso le sue parole, iniziando subito dopo anche lei a scrutare l'ingresso per i mezzi di trasporto

 

Dall'altra parte, nascoste tra gli alberi, Shivihs e Fluff erano arrivate dall'altra parte del cortile. Il sospetto di Chloe era fondato, anche da quel lato c'era infatti un ingresso secondario alla zona interna da cui potevano benissimo passare mezzi di trasporto

"Beh, immagino ci tocchi aspettare" borbottò Shivihs "Se proprio devono partire, spero si sbrighino..."

"Mi... mi dispiace..." mormorò Fluff, lasciando interdetto lo spirito scarlatto

"Di che ti dispiace?" gli chiese, inarcando un sopracciglio

"Se me ne fossi accorta prima, sarebbe potuto venire qualcun altro a farci compagnia..." spiegò, stupendo ancora di più la compagna

"Ti preoccupi di una cosa del genere? Esagerata!" esclamò, trattandolo effettivamente come se nulla fosse

"Ma... è che sembravi seccata di aspettare..." disse, facendole solo in parte capire il perché della sua reazione

"Aaah... ma guarda che sarei stata seccata ad aspettare anche con gli altri! Mi annoio a prescindere, stando ferma a fare nulla..." spiegò tenendo l'attenzione sull'ingresso "E se anche fosse stato per quello, ci sei tu! Possiamo farci compagnia a vicenda"

"...dici?" rispose, sorridendole, felice delle sue parole "Beh... bene, allora!" poi sembrò tornare sulla difensiva "C-Comunque, se vuoi parlare di qualcosa, niente futuro!"

La scarlatta scosse la testa "AJ ha ragione... tu ed Alix siete fin troppo fiscali con questa storia. Comunque, nessuno di noi due vuole saperne nulla. Se ci fosse qualcosa di importante da sapere ce lo avreste detto. E non vogliamo rovinarci il gusto di scoprire cosa potrebbe succedere!"

Fluff si prese un orecchio tra le zampe ed iniziò a tirarlo nervosa "... credi davvero che vi diremmo qualcosa, se fosse brutto?"

A quel punto, lo spirito dell'Equilibrio si incuriosì "Cosa intendi? Certo che si! Beh... se fosse qualcosa di estremamente grave, ovviamente, come abbiamo fatto noi con Akuma"

"Io... io non ne sono così sicura, invece..." rispose, sempre di più inquieta "I-Insomma... cambiare il tempo... non so se ce la farei..."

"Nel senso che non puoi? O che non vuoi?" gli domandò, vedendola iniziare a tremare leggermente, oltre che ad iniziare ad attorcigliarsi l'orecchio in un modo che dall'esterno sembrava abbastanza doloroso

"E-Ecco... nel senso che... che..."

Vedendola in quella situazione, Shivihs le si avvicinò e le prese entrambe le mani, in modo da farla smettere di distruggersi il conigliesco padiglione auricolare

"Hey! Calmati! Non serve reagire così!"

"M-Ma... ma..." provò a biascicare, senza riuscire a dire nulla. Ed ovviamente, la compagna non poteva lasciarla in quello stato. Quindi, cercando di capire cosa potesse averla turbata a quel modo, provò a rassicurarla

"Ascolta... è tutto a posto, ok? Vi crediamo sul fatto che non ce ne sia bisogno! E poi... beh, sei tu la Kwami del tempo, saprai di sicuro meglio di noi cosa si può fare e cosa no, per quanto riguarda i viaggio nel tempo e tutto il resto"

Lo spirito grigio sembrò calmarsi "... quindi... ti sta bene anche così?"

"Ma certo!" rispose, felice soprattutto di vederla più tranquilla "Non volevo dire nulla, prima... in fondo, anche da noi c'erano alcune persone che non erano completamente d'accordo con il nostro viaggio temporale. Un po lo capisco se ti preoccupa qualcosa come modificare il tempo, come abbiamo fatto noi..."

"Si... cioè, no!" rispose, facendosi un po più aggressiva "Voi avete fatto benissimo, ve lo abbiamo detto anche prima! È che... ecco..."

"Forse ti preoccupi molto più di noi delle conseguenze?" le disse, cercando di ipotizzare il suo discorso

"Si... si, una cosa del genere..." rispose con aria vaga, accettando la supposizione di Shivihs

"Allora, come ti ho detto, non ci pensare. Ne abbiamo sentite tante di opinioni simili, capisco io la tua paura così come AJ"

"... va bene" rispose, abbastanza triste, scuotendo "Scusa, volevo solo farti compagnia ed ho finito con il perdere la testa..."

"Hey, a tutti può capitare un brutto momento" rispose, non addentrandosi ancora nell'argomento come invece avrebbe voluto. Vedendola sorridere di nuovo, sentì come un senso di soddisfazione, ma non per ciò che aveva fatto. Era una sensazione di AJ, per lei chiaro segno di cosa stava succedendo "... credo che il nostro corriere sia appena passato dai ragazzi. Torniamo indietro"

"Mh-hm!" annuì la Kwami del tempo, visibilmente ripresasi del tutto

 

Dagli Wielder, come Shivihs aveva sentito, si stava finalmente muovendo qualcosa. Appena visto il cancello aprirsi ed il ragazzo che AJ e Fluff avevano visto all'interno del locale alla guida di un furgone con una montagna di casse sul retro, il viaggiatore temporale sorrise di gusto

"Hehehe... beccato!"

"Quindi è lui?" domandò retoricamente Adrien, non aspettandosi risposta, ma osservando con attenzione il loro obiettivo. Volevano cercare di memorizzare tutto, dalla targa del veicolo al modello, fino al magari scorgere cosa stesse trasportando e vedere se combaciava con la lista che avevano tradotto. Dalla loro posizione, non sembrò nemmeno che l'autista li avesse visti, mentre al contrario loro scrutavano ogni dettaglio, compresa la strada presa appena fuori città. Delle tre diramazioni, si infilò in quella sulla sinistra, che a prima vista sembrava portare verso un monte in lontananza. Benché potesse diramarsi, almeno avevano una più chiara idea di dove avrebbero dovuto procedere

"...ottimo" decretò Marinette, quando il veicolo da trasporto sparì dalla loro vista "Sappiamo già dove dirigerci. Niente male come partenza!"

"Ma siamo sicuro fosse lui?" chiese Nino, incerto

AJ gli prese di mano il cellulare, da cui avevano tradotto l'ordine "L'uomo sono sicuro fosse lo stesso. Mentre per ciò che trasportava, con tutti quei cassoni, la quantità poteva benissimo combaciare. 300 litri d'acqua, diversi chili di carne e pesce... abbastanza per un folto gruppo di persone, direi"

"Speriamo solo non sia un depistaggio" ipotizzò Alya "Magari ha preso quella strada per essere sicuro di non farsi seguire"

Ma Chloe dissentì subito "E da chi, che hanno tutti paura di quella gente?"

"Sono d'accordo con la biondina" si aggiunse Alix "Ci resta solo da capire dove sia andato di preciso"

"Lo scopriremo appena ci metteremo sulle sue tracce" rispose Adrien, prendendo il cellulare "Chiamo mio padre e vedo a che punto è"

Nel frattempo, anche Fluff e Shivihs si erano riunite al gruppo, sbucando dal terreno proprio davanti ad AJ. La scarlatta volle subito verificare di non essersi sbagliata "Tutto risolto?"

"Si, abbiamo una pista da seguire adesso"

"Ottimo!" rispose fiera, mentre Adrien si rivolse a tutto il gruppo mentre era ancora al cellulare

"Hey, ragazzi! Mio padre ha finito dieci minuti fa, voleva andare a noleggiare un mezzo prima di chiamarci!"

"Ah, va bene..." disse tra se e se Marinette, bloccandolo subito dopo "No, aspetta, digli che lo raggiungiamo subito! Voglio fare qualche domanda al noleggiante, prima di andare... cioè, vorrei che lui ed AJ gliele facciano"

"Si, certo" aggiunse il biondo prima di rimettersi a parlare con il genitore

AJ si avvicinò alla giovane madre "Vuoi sapere cosa c'è in quella direzione, immagino"

"Si, soprattutto voglio capire se c'è qualche posto che si potrebbe usare come nascondiglio, tipo un canyon, una foresta o qualcosa di simile. Ed anche vedere che reazione potrebbe avere decidendo di andare di là... se sa qualcosa e si preoccupa, allora è la prova definitiva"

"Va bene, arriviamo subito" terminò di parlare il biondo "Seguitemi, ragazzi!"

Con Adrien in testa al gruppo, il team di Wielder riprese ad addentrarsi in città, verso Gabriel. Anche AJ si incamminò, ma a passo più lento per poter restare in fondo al gruppo e parlare con Shivihs in disparte. Una volta sicuro di non essere sentito, si rivolse a lei

"Hey, ti ho sentita preoccupata mentre eravate via. Che è successo, avete rischiato che vi vedessero?"

"No, nulla del genere" rispose, con aria preoccupata "È stata Fluff. Stavamo parlando, poi abbiamo tirato fuori l'argomento del viaggio nel tempo e lei è andata in paranoia"

"Come quando eravamo nel passato?"

"Forse anche peggio..." specificò, osservandolo e facendosi riluttante nel proseguire "Mi ha... mi ha ricordato molto... beh..."

"... molto... me?" domandò, percependolo dal suo sguardo

"Si... o meglio, te come eri prima, quando ti chiedevano cosa fosse successo con Akuma ed i tuoi genitori"

"...oh" fu l'unica cosa che riuscì a dire, comprendendo dove volesse arrivare "Credi... che abbia passato qualcosa di simile?"

"Può essere... ma non me la sento di chiederglielo" da un momento all'altro sembrò scaldarsi molto, al punto quasi di arrabbiarsi "E non lo fare neanche tu! Non voglio vederla stare di nuovo così... quindi non farle domande, va bene?! Ci resterei troppo male se succedesse di nuovo!"

"Hey, calmati" gli rispose, abbassandola di quota e mettendola una mano sulla testa per accarezzarla "So come ci si sente, per quel genere di cose. Magari per lei è difficile anche solo parlarne. Non chiederò nulla, puoi stare tranquilla"

"... sarà meglio..." rispose la Kwami, non più arrabbiata ma solo felice di essersi fatta capire

"Per che razza di stronzo senza cuore mi hai preso, eh?" disse ironico alla compagna, sorridendo sotto i baffi

"Per uno stronzo senza cuore curioso come una biscia..." gli rispose lei a tono, schernendolo e facendo ridere entrambi per la risposta

 

Dopo aver praticamente attraversato la città per arrivare dove si trovava Gabriel, i ragazzi erano rimasti in disparte mentre l'uomo ed AJ discutevano con il proprietario del noleggio di auto. Al Wielder della farfalla avevano solo spiegato di aver scoperto la strada da percorrere senza addentrarsi nei dettagli, lasciando ai due la responsabilità di indagare ulteriormente. Mentre quindi i due capaci di farsi capire risolvevano la questione, facendo sorridere Marinette di innocente gioia. Cosa che Adrien non poté non notare

"Sembri particolarmente felice" le fece notare, attirando anche l'attenzione degli altri, vedendo che neanche provò a nascondere la cosa

"Già... sono felice per AJ. Nonostante le condizioni del suo tempo, sembra essersi adattato in fretta al nostro. Anche conoscendo tutto di lui, faccio fatica a pensare che non sia diverso da noi. E mi fa molto piacere"

"Non credete che magari finga qualcosa?" domandò Chloe "Insomma, anche a me sembra che non abbia nulla che non va, ma mi sembra difficile cambiare così tanto dall'oggi al domani"

"Beh... probabilmente in qualcosa si sforza" ipotizzò Alya "Ma non saprei neanche dire in cosa. Se davvero lo fa, è poca roba"

"A me invece sembra totalmente a suo agio!" esclamò invece Nino, molto più spensierato in proposito

Alix non commentò invece nulla, si limitò ad osservare i compagni più giovani fare ipotesi in proposito, mentre lei semplicemente si immedesimava nel ragazzo al centro della discussione per capire quanto si rispecchiasse in lui

Dopo poco, anche i due interlocutori con i locali si riunirono, visibilmente più soddisfatti del normale, con stampato in volto un sorriso sinistro

"È andata bene?" chiese subito il giovane Agreste, riuscendo a scorgere la loro gratificazione al di sotto delle apparenze malevole

"È andata esattamente come ce lo aspettavamo!" esclamò AJ "Appena gli ho chiesto cosa ci fosse nella strada che volevamo prendere, credo abbia mancato un battito. Ha provato a convincerci a cambiare strada, ma quando ha visto che eravamo testardi, si è arreso"

"Ma non senza dire qualcosa di interessante" proseguì Gabriel "Ci ha... consigliato, per non dire intimato, di tenerci lontani dalla montagna, perché ultimamente a detta sua ci sono state alcune frane"

"Sappiamo bene cosa significa" riprese AJ, accentuando il ghigno "Con tutta probabilità il nostro obiettivo è li. È anche una delle direzioni in cui porta quella strada. Sull'ordine ci sarà anche stato solo le cose che hanno ordinato, ma con questa direi che abbiamo risolto appieno"

"Imposto il navigatore per arrivarci, allora!" intuì Nino, cominciando a trafficare sul cellulare

L'agreste più anziano, disfattosi del sorriso maligno, si rivolse invece all'Agreste viaggiatore temporale "Io comunque devo davvero complimentarmi con te. Per essere così giovane e dalla situazione da cui provieni, è incredibile come tu sappia parlare bene una lingua straniera. Io stesso ci ho messo anni, prima di riuscirci fluentemente"

"Ah..." sobbalzò Adrien, rendendosi conto della cosa "Quindi anche a te è sembrato parlasse in cinese?"

"Beh, questo conferma che il Gabriel nel tuo tempo non se ne è accorto per lo stesso motivo" commentò Marinette

"Di che parlate?" domandò sempre l'adulto del gruppo, vagamente confuso dalle loro parole, mentre alle loro spalle stava arrivando il noleggiatore con il loro mezzo, un fuoristrada a sei ruote motrici, capiente abbastanza da far sedere tutti e con in più un vano posteriore portaoggetti, anch'esso molto spazioso. Nonostante fosse una jeep, la lunghezza la rendeva quasi simile ad una limousine

"Te lo spieghiamo meglio mentre andiamo" gli disse sotto voce AJ "La strada da prendere non è l'unica cosa che abbiamo scoperto. C'è stato dell'altro, prima..."

Dato che finalmente potevano procedere, soprattutto senza aver bisogno di muoversi alla cieca date le ricerche del gruppo, Gabriel si mise subito al volante del veicolo affiancato da Alix, con Adrien, Nino ed AJ sistemati sulla seconda fila di sedili ed Alya, Chloe e Marinette sulla terza. Ed una volta partiti, anche i Kwami di tutti poterono uscire dai loro nascondigli temporanei per quanto meno affiancarsi ai propri Wielder. Ed una volta imboccata la strada giusta, i ragazzi avevano finito di spiegare a grandi linee le loro scoperte

"Capisco..." affermò Gabriel, recepita tutta la storia "Immaginavo vi sareste dati da fare, ma non avrei mai immaginato che avreste scoperto così tanto"

"Beh, neanche noi, a dire il vero" rettificò Adrien "Speravamo soltanto di avere un punto di partenza, invece abbiamo trovato ben di più"

Fluff, che gli si trovava a fianco, si rivolse a Nooroo "Neanche tu hai idea di chi potrebbe essere il Kwami che abbiamo visto, immagino"

Lui, come si aspettavano, scosse la testa come gli altri "No, affatto. Non mi dice nulla uno di noi da queste parti"

Plagg rimarcò quanto detto prima "Resta comunque l'unica ipotesi di sorgente della magia che abbiamo, al momento"

"Bene, ragazzi..." iniziò a dire anche Tikki "Da adesso in poi, non siamo più in città. Ci muoveremo in un posto pericoloso, quindi dobbiamo stare attenti. Ci stiamo per mettere contro gente pericolosa... voglio che stiate attenti"

"Lo saremo, Tikki" la rassicurò Marinette "Siamo qui per guardarci tutti le spalle a vicenda, esserci di aiuto quando serve. Era così prima, quando combattevamo a Parigi, e qui sarà ancora più necessario"

AJ si sollevò leggermente per vedere tutti, sia davanti che dietro "Avanti ragazzi, risolviamo questa situazione. Voglio dimostrare che come squadra non siamo da meno agli Wielder che ho sempre visto in azione nel mio tempo! Anzi, con me, Alix e Gabriel possiamo addirittura essere meglio di come ho sempre visto io! Spero siate pronti anche voi a questo!"

"Certo!" fu la risposta di tutti, supportati da un ragazzo che sapeva di cosa parlava, quando parlava di squadre di Wielder

Il morale doveva restare a quei livelli, se i ragazzi volevano che la missione fosse un successo. Anche senza conoscere a fondo il loro nemico, sapevano tutti che la situazione sarebbe stata diversa da quelle affrontate finora, ma rimanendo uniti, sapevano che tutto sarebbe andato per il meglio

Ma, con il senno di poi, i ragazzi avrebbero preferito scoprire fin da subito il nemico contro cui si sarebbero messi

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. La storia prosegue, finalmente sono usciti dalla città, siamo ora (spero) finalmente pronti ad entrare nel vivo dell'azione. O quanto meno nel vivo della trama che volevo raccontare... lo scoprire informazioni sul loro obiettivo era necessario, ma volevo arrivare altrove. Detto ciò, spero rimaniate per il resto e per vedere cosa succedere. Ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 6
*** 6 ***


Non so come sia successo, sta di fatto che ci sono riuscito. Meno di una settimana tra un capitolo e l'altro... quasi mi commuovo. Spero vi piaccia!





 

Dopo aver proseguito per quelle che erano sembrate delle ore interminabili sullo sterrato in cerca del problema da risolvere, da quando erano arrivati al pomeriggio, la sera aveva iniziato a calare ed il monte era ancora abbastanza lontano da dove si trovavano

"Di questo passo arriveremo con il buio..." iniziò a commentare Marinette, analizzando la situazione "Potrebbe essere più facile cercare delle tracce, ma non conosciamo la zona. A differenza dei nostri nemici che qui probabilmente ci vivono e che magari hanno anche delle trappole o cose simili per gli intrusi"

"Dici che è meglio aspettare che ci sia luce?" domandò Alya, seguendo il discorso

"Si, penso sarebbe meglio. Ci fermiamo ora che siamo ancora abbastanza lontani e riprendiamo a muoverci domani. Voi che ne dite?"

"Muoversi al buio fa parte di me" commentò Adrien, prendendo un po dell'atteggiamento di Chat Noir "Ma credo sarei l'unico a non avere problemi. In più cercare da solo dei terroristi non penso sia la migliore delle idee, soprattutto con il rischio che anche loro possano usare la magia

"Anche io al buio ci vedo bene, come Dragakin" puntualizzò subito AJ "Ma non voglio neanche che ci dividiamo. È il modo più rapido per finire nei casini"

Anche Gabriel si inserì nella discussione, iniziando a rallentare e massaggiandosi gli occhi "Ne siete sicuri...? Di notte potremmo.." si interruppe un momento, soffocando uno sbadiglio "... contare sull'effetto sorpresa"

"Nah, a posto così" fu la pronta risposta di Nino, vedendo le condizioni dell'uomo "E poi lei ha bisogno di riposare! Ha guidato fino a qui l'aereo e subito dopo ci siamo rimessi in marcia!"

"Oh, non dovete preoccuparvi per me, sto bene..." rispose rapidamente l'uomo

Persino Chloe però annuì "Si fidi, neanche a me fa impazzire l'idea di accamparmi in mezzo ad un bosco, ma sono d'accordo con il quattrocchi. Lei ha bisogno di fermarsi e riprendere le forze"

"Gentile come sempre, vedo" commentò Nino all'acidità della biondina, prendendola però sul ridere

"Allora credo sia deciso" decretò Alix, saltando giù dalla jeep mentre ancora non era del tutto ferma, facendo quasi preoccupare gli altri per il gesto improvviso, ma atterrando in piedi "Vado avanti a cercare un posto dove sistemarci. E controllo che sia tutto a posto, sia mai che ci siano animali o i nostri cari amici fuorilegge qui attorno"

Senza dire altro, la donna, seguita a ruota dalla sua compagna Kwami, si gettò nel bosco appena alla loro destra. Gabriel, dato che ormai tutti sembravano aver deciso, non poté fare altro che accostare e fermarsi "Va bene, allora... prendete i bagagli e andate a cercare Alix. Mi servirà anche una mano a nascondere la macchina... non credo ci sia modo di farla entrare in mezzo agli alberi e preferirei non la vedesse nessuno"

 

Mentre Gabriel, Alya e Marinette si ingegnavano per far passare inosservato il veicolo sotto un gran numero di foglie, AJ, Nino, Adrien e Chloe si misero subito sulle tracce della rossa, ognuno con un bagaglio diverso. Il viaggiatore temporale, che già da prima era dubbioso, si sentì dentro la necessità di chiedere "Scusatemi, ma qui dentro che cosa ci sarebbe di preciso?"

"Roba per la sopravvivenza, nel mio" spiegò Nino in poche parole "Corde, torce, una pistola segnaletica..."

Chloe gli si affiancò "Nei nostri invece due tende da campeggio, una per voi ragazzi ed una per noi"

Wayzz si spiegò meglio "Eravamo partiti con il presupposto di non risolvere tutto in mezza giornata, ovviamente. Ed anche di non trovare hotel, qui in giro, quindi volevamo essere previdenti"

Chloe pi si grattò la nuca "Anche se tu e Bunnix non eravate previsti. Potremmo stare un po stretti, adesso..."

"Voi ragazze, al massimo" la corresse subito il moro "Vi ricordo che io non ho bisogno di dormire, posso benissimo stare fuori dalla tenda tutta la notte" si rivolse infine al giovane padre, vedendo nel frattempo che sembrava affaticato "Nel tuo, invece? Sembra parecchio pesante"

"Qui dentro c'è la Miraculous Box" gli rispose, cercando di raddrizzarsi dopo le parole di AJ, che saputo il contenuto sobbalzò incredulo

"Lì c'è COSA?!" esclamò "Ma che cazzo... ma perché ve la siete portata dietro?!"

"E che dovevamo fare, scusa?" rincarò subito Chloe, vedendo che si stava inalberando un po troppo "Lasciarla a Parigi senza nessuno a guardarla?"

"Beh, no, ma magari lasciarla a Nathalie, al Gorilla... a qualcuno che non fosse in mezzo al pericolo!"

Plagg scosse la testa "L'unica persona a cui avremmo potuto lasciarla è Nathalie, ma... lei..." si sfregò le mani, preoccupato "Non... non è nelle migliori condizioni, ecco..."

Ricevuta la seconda notizia indesiderata, AJ passò dal contrariato al preoccupato "Perché, che ha? Sta male?"

"Si, ma poteva essere molto peggio" si spiegò il Kwami della distruzione, non volendo approfondire l'argomento. Cosa che fece Pollen al posto suo

"Sai anche tu che il Miraculous del Pavone, quello di Duusu, è danneggiato. Lei lo ha usato per un po... e quello, lentamente, le stava risucchiando l'energia vitale. La stava uccidendo"

"Oh... come..." provò a commentare il ragazzo, ma osservando Adrien, non volle tirare in ballo né sua madre né la propria nonna "... si, ho capito"

"Non è in pericolo, comunque" puntualizzò Wayzz "Le ci vorrà un bel po di tempo per recuperare, ma si è fermata prima che fosse troppo tardi. Prima del punto di non ritorno"

"Beh... allora per lei non posso dire nulla... il Gorilla, invece?"

Adrien riprese la parola, cercando di mostrarsi positivo "Gli abbiamo chiesto di tenerla d'occhio e di dirci se peggiora o se ci sono problemi. Ma secondo i Kwami, dovrebbe andare tutto bene, era solo precauzione"

"Si... no, aspetta, non intendevo quello" si corresse subito lui "Capisco tenere d'occhio Nathalie, ma potevate lasciare a lui la Box. Nel mio tempo era un treno, figuriamoci ora che è anche più giovane"

Plagg spiegò nuovamente "Oh, no, avremmo dovuto raccontargli tutto di noi, dei Miraculous, eccetera..."

"... perché, scusa, non glielo avete già detto?" domandò, incredulo, per poi rendersi conto di un dettaglio "... aspettate... non lo starete ancora tenendo un segreto a tutti, vero?"

"Beh, certo che si!" disse con tutta naturalezza il ragazzo occhialuto "Gli unici che sanno dei Miraculous sono le persone che erano già Wielder la sera che abbiamo sconfitto Enfinithra ed Akuma"

AJ rimase a bocca aperta, attonito, mentre Shivihs parve non gradire quell'informazione "Oh, ma andiamo... e che scusa avreste adesso? Posso capire non andare in giro a sbandierarlo ai quattro venti, chissà chi potrebbe approfittarsene in questo tempo, ma almeno a chi vi è vicino... il Gorilla, i vostri genitori... quando AJ ha parlato con il padre di Marinette, credevo non sapesse semplicemente cosa stavate andando a fare! Dovreste dirglielo!"

"No, non possiamo" sentenziò Adrien, estremamente serio "La cosa non vale per me, ma se i loro genitori sapessero che sono coinvolti in missioni come questa, non pensate a quanto sarebbero preoccupati?"

"O anche che potrebbero fare qualche stupidaggine..." mugugnò Pollen "A me è successo... il padre di un mio Wielder passato gli aveva preso il mio Miraculous e l'aveva usato lui, pensando che il nemico fosse troppo forte per il figlio... ed è finito con il restare cieco. Non mi hanno mai dato colpe, il figlio sapeva che se hai il Miraculous controlli il Kwami, ma mi sono sempre sentita... come se avessi potuto fare qualcosa per evitarlo"

"Ma comunque..." provò a rispondere AJ, sperando di avere qualcosa con cui controbattere, ma restando ammutolito

"Fidati, è meglio così" si vece avanti Chloe a parlare "Anche io ne so qualcosa. Ho fatto l'enorme errore di far sapere a tutti chi sono... la cosa non fa altro che darmi problemi, ormai. Minimo una volta alla settimana c'è qualcuno che viene a chiedermi 'Chi sono tutti gli altri eroi? Che è successo con Papillon veramente?'... sanguisughe che vogliono sbandierare notizie ai quattro venti e nient'altro, non gli importa nulla in mano a chi possano finire"

"Ma come?" domandò Nino, ironico "Una volta ti piaceva il giornalismo di gossip, mi pare"

"Si ma non se di mezzo ci finisco io!" esclamò, irritata dal suo modo di scherzare

"Non potete prendere troppo ad esempio il vostro tempo" gli cercò di spiegare definitivamente Plagg "Le circostanze erano altre, la situazione era quella che era, i ragazzi sicuramente non avevano altra scelta. Oppure l'hanno fatto per sembrare più amichevoli e vicini... per noi, invece è meglio evitarlo"

"... e va bene..." rispose affranta la Kwami dell'Equilibrio, poco convinta

AJ, anche lui condiscendente verso quella cosa, si sentì di esprimere un ultimo parere "Se però posso dire la mia... almeno al Gorilla diteglielo, va bene? Ha il cuore tenero, gli ci vuole poco per preoccuparsi per gli altri... se pensasse che Nathalie ha una qualche malattia sconosciuta, darebbe di matto ed andrebbe nel panico. Se quanto meno sapesse come stanno davvero le cose, rimarrebbe molto più tranquillo sulla faccenda" si rivolse al biondo eroe "Tu e Gabriel lo conoscete bene, sai che ho ragione"

"Si, è vero..." gli dovette dar ragione Adrien in proposito "Più tardi ne parliamo meglio assieme e decidiamo, ma personalmente sono d'accordo... non vorrei vederlo starci male quando non è necessario"

Nino, stranito dal discorso, si rivolse a Chloe sottovoce "Ma stanno parlando dello stesso Gorilla che intendiamo noi? La loro guardia del corpo grossa come due armadi?"

"Inizio ad avere dei dubbi anche io... magari dicevano qualcun altro" rispose lei, insicura allo stesso modo

 

Dopo essersi addentrati ancora di più all'interno del bosco, allontanandosi un bel po dalla strada, il quartetto riuscì finalmente a scorgere Alix in mezzo agli alberi intenta ad attirare la loro attenzione sbracciandosi

Raggiungendola, videro che il posto che aveva trovato era effettivamente adatto allo scopo. Nonostante fossero nel fitto degli alberi, si era formato un piccolo spazio vuoto tra tutte le piante, largo abbastanza da ospitare le loro tende ed abbastanza in piano per poter tenere d'occhio i dintorni e reagire in caso di pericolo

"Che ve ne pare?" domandò subito

"Direi che ci sta alla grande" confermò Nino "Dai, iniziamo a montare le tende!"

AJ lasciò la sua in mano al compagno "Lascio fare a voi, io non ho idea di come si fa. Mi renderò comunque utile ed andrò a prendere della legna... anche perché immagino che ci servirà un fuoco per illuminare l'accampamento"

"Si, infatti" annuì Adrien, dandogli un avviso "Occhio però a non danneggiare questi alberi. Sono considerati sacri, da queste parti"

Il ragazzo inarcò un sopracciglio e si guardò intorno, confuso "E come fai a dirlo? A me sembrano dei normalissimi alberi"

"Per i fiori" rispose, indicando l'albero sotto cui si trovava il ragazzo "Color crema... vuol dire che è una foresta di sakaki. Il nome è giapponese ed uno dei suoi significati è proprio 'albero sacro'"

"Adrien, cavolo, a volte tiri fuori certe cose che non so proprio da dove ti vengono" gli fece notare Nino, stupito

"Beh, non è tutta farina del mio sacco" rispose, imbarazzato dalle lodi "È Kagami che me lo ha spiegato. È molto ambientalista, ci tiene un sacco"

"Ah, si, Kagami..." commentò AJ pensieroso "È anche grazie ai contatti con lei e la sua famiglia se siamo potuti venire qui senza problemi, giusto? Sembra una persona interessante, mi avrebbe fatto piacere conoscerla nel mio tempo"

Il biondino si rabbuiò "Immagino... che quindi fosse morta molto tempo fa, per te"

"Si, durante il ritorno di Akuma. Non l'ho mai conosciuta di persona, ma tu e la mamma me ne parlavate spesso" si voltò poi per avviarsi "Ma, hey! immagino che adesso sarò in grado di incontrarla io!"

"Già, vero" sorrise lui "Appena torniamo, organizziamo per vederci, magari!"

"Hehe... ci conto, allora!"

Nello stesso momento, anche Marinette, Gabriel ed Alya li avevano raggiunti, ma avevano sentito soltanto le ultime parole dette da AJ di tutto quel discorso

"Su che cosa conti?" domandò la corvina, curiosa

"Oh, nulla, solo di quanto mi farebbe piacere incontrare Kagami" rispose l'Agreste del futuro, vedendola sorridere mestamente

"Ah, Kagami, certo..." rispose, vagamente sottotono, per poi cercare di riprendersi con una battuta "La promessa sposa di Adrien"

"La che?" domandò atono il ragazzo, bloccandosi sul colpo. Gabriel sembrò ancora una volta essere vittima degli eventi e per questo si sentì a disagio, anche se non aveva problemi a spiegarsi

"Si, beh... sono in affari con gli Tsurugi, la famiglia di Kagami, da molto tempo. E quando ho scoperto che la figlia di Tomoe aveva l'età di Adrien, io e lei abbiamo provato a farli conoscere... spingendoli a frequentarsi, ecco"

"...ooh..." rispose meravigliato il ragazzo "Mi avevate parlato di lei in un modo strano, in effetti. Ma credo che fossi troppo piccolo per capire... però, facevate strage di cuori" rispose ironico, iniziando a stuzzicarli un po per puro divertimento nel vederli arrossire "Papà che era inseguito dalle ragazze come un idolo, poi c'era Kagami che se ho capito bene era un po più seria come cosa" disse, vedendolo sorridere per celare la soggezione "E pure la mamma non scherzava. All'inizio c'era Nathaniel, prima di mettersi con Marc, e poi... ah, certo, anche Luka!" esclamò, facendo diventare lei paonazza "Si, ricordo che pure di lui me ne parlavate in modo simile a Kagami. È incredibile che a certe cose ci stia arrivando solo ora dopo anni"

"P-Possiamo non tirare fuori certi argomenti, per favore?" gli chiese Marinette, quasi supplicandolo di non andare oltre, generando la reazione che sperava

"Dai, ancora non si può dar nulla per scontato" si intromise Nino nel discorso "Personalmente li ho sempre visti molto affini!"

AJ fece fatica a trattenere le risate ed esclamò divertito "Ah si?!" grazie ad un ragazzo che non sapendo della relazione tra Marinette ed Adrien aveva solo messo carne al fuoco al suo momento di ilarità, con Alya che non era abbastanza vicina da tirargli una gomitata per farlo tacere. Ma il suo momento di divertimento si fermò subito, vedendo le facce dei due giovani genitori. Non erano arrabbiati o imbarazzati, semplicemente erano delusi e vagamente amareggiati, ma poteva ben vedere che non era da ciò che aveva detto. Non lo guardavano neanche in faccia, sembravano non riuscire ad incrociare il suo sguardo. Fu solo grazie a quello che si rese conto che il discorso per loro era diverso da come tutti gli altri lo intendevano "... ah, si?"

Vedendo la tensione crescere, Chloe tossì per attirare su di se l'attenzione "Non volevi andare a prendere della legna, tu? Fila, allora, che ci servirà a breve!"

"Io... c-certo!" rispose, riprendendosi da quella strana sensazione che lo aveva colto ed allontanandosi dal gruppo. Alix, vedendoli reagire in quel modo, non poté fare altro che sorridere, anche lei piuttosto afflitta dal discorso, ma provò comunque a riportare un po di ordine

"Va bene, ragazzi, l'accampamento non si monterà da solo. Servono almeno due persone a tenda e qualcuno che inizi a preparare da mangiare, forza!"

Date le disposizioni, il gruppo cominciò ognuno a svolgere una mansione diversa, in modo da prepararsi per quando sarebbe scesa la notte

 

Si era fatto tardi. Il gruppo di Wielder aveva ormai finito da poco la cena e si stava cercando di rilassare

"Non un pasto da re, ma data la situazione direi che è stato soddisfacente" commentò Chloe, venendo all'istante canzonata da Nino

"Cos'è, alla principessina mancavano le posate buone ed i bicchieri di cristallo?"

Alya, anche se di solito apprezzava prendere in giro la bionda compagna, si sentì di fermare il ragazzo quella volta "Dai, per una volta che prova a fare un complimento lasciala stare"

"Ok, ok, chiedo scusa" rispose alzando le mani sia per arrendersi all'evidenza e sia per stiracchiarsi un po. Vederlo fare così, fece capire al gruppo che per quella giornata poteva essere abbastanza

"Ragazzi, direi di andare a dormire, adesso" suggerì Marinette "Domano dobbiamo essere riposati e freschi per qualsiasi cosa possa succedere"

"Si, sono d'accordo" la appoggiò Adrien "Decidiamo i turni di guardia e poi andiamo, allora"

AJ, sentendogli dire quelle parole, drizzò le orecchie e scosse la testa con una smorfia contrariata "Turni di guardia? Scusate ma che cosa c'è che non capite nel concetto che a me non serve dormire? Faccio io la guardia, voi pensate a riposare come si deve"

"Lo sappiamo che a te non serve" rispose subito il biondo "Ma non vorrai stare tutta la notte da solo!"

"Cioè... più che turni di guardia, sarebbero turni per farmi compagnia?" domandò, retoricamente, dato che aveva capito essere proprio quella l'intenzione

"Quello, ed il fatto che più persone stanno più attente, non ti pare?"

Lui osservò gli altri, che non avevano nulla da ridire in proposito, e si arrese alla pressione del gruppo "Oh, fate un po come volete, che vi devo dire..."

"Basta ed avanza come risposta" sorrise Adrien sentendolo cedere

"Se vi sta bene, il primo turno lo faccio io!" si propose Nino, venendo seguito anche da Alya

"E con me siamo a due!"

Chloe, colta dallo spirito del momento, non si lamentò del fatto che AJ avesse ragione sul non aver bisogno di dormire e si offrì anche lei "Beh, io sono ancora parecchio sveglia. Faccio anche io il primo"

"Va bene, allora il primo è andato" confermò Marinette "Dopo di voi allora ci pensiamo io ed Adrien... ti va bene?" domandò al diretto interessato, che semplicemente annuì

"Questo vuol dire che noi due restiamo ultimi" disse Alix a Gabriel, vedendolo d'accordo con l'idea

"Bene, ragazzi" sentenziò Alya alzandosi in piedi "Farete meglio ad andare a dormire subito, allora!"

"Va bene, ci vediamo più tardi..." mugugnò la corvina, che già mentalmente era arrivata nel mondo dei sogni. Si allontanarono per dormire tutti, ma Alya ed AJ si concentrarono principalmente su di lei, ed il moro si lasciò sfuggire un commento sarcastico sottovoce

"Secondo me sarebbe comunque capace di far tardi, anche se la andaste a svegliare voi"

"Hehe..." ridacchiò lei sotto i baffi "Conoscendola non è impossibile" poi, colta da irrefrenabile curiosità, gli rivolse una domanda "Senti... come ci si sente, ad essere un viaggiatore temporale?"

"... in che senso?" chiese, stranito dalla domanda

"Hai affrontato un viaggio nel tempo, modificato il passato, cambiato il futuro... sono storie ricorrenti nei fumetti e nei film, ma tu l'hai affrontata davvero. Cosa hai provato? Eccitazione? Paura?"

"Beh... fumetti e film non ce ne erano molti, nel nostro rifugio, quindi non ho dei riferimenti... ma non credo nessuna delle due. Se dovessi dirti cosa ho provato a farlo, ti direi tanta ansia" alzò lo sguardo e ripensò a ciò che aveva trascorso "Non sapere se il viaggio avrebbe funzionato, cercare per tutto il tempo di tenere nascosto chi sono, la consapevolezza di doverci riuscire a tutti i costi... tutto molto ansiogeno" si volse di nuovo a lei "Ho perso tante persone a me care, ne ho trovate di nuove, ho quasi perso tutto battendomi con Marinette e poi ho aiutato a risolvere tutto con il potere di Shivihs. Un'altalena di emozioni..."

La ragazza, provando a mettersi nei suoi panni, capì cosa intendeva dire "Heh... si, detto così, capisco quanto tu possa essere stato in ansia"

"Per fortuna ero spinto dal fatto di voler essere degno dei miei genitori, altrimenti chissà quante altre cavolate avrei fatto" si gratto il mento "Anche se ad un certo punto mi sono effettivamente chiesto se lo fossi o meno"

"Ah, quella è una cosa che io non intendo fare!" esclamò, sorprendendolo "Anche l'eroe che non sa più di essere tagliato o meno per il suo ruolo lo vedo spesso... ma personalmente, so che non finirò mai in quella situazione" prese tra le mani la Collana della Volpe e Trixx, dal canto suo sorrise compiaciuto "Marinette non ci ha scelti a caso, sapeva cosa stava facendo. Ci siamo sempre fidati di lei come Ladybug... non voglio chiedermi se sono tagliata o meno, sarebbe come non essere d'accordo con lei! Mi basta dimostrarle che mi merito questo potere dandomi da fare!"

Si rese però conto che più parlava, più stava alzando la voce. al punto di attirare l'attenzione e la curiosità anche di Nino e Chloe, che fin da quando aveva iniziato a parlare la osservavano ad occhi sbarrati

"Ho... esagerato?" chiese lei con un sorriso nervoso

"...n-no!" gli rispose Nino, riprendendosi "Era solo... è che quando parli delle cose che ti interessano, ti lasci sempre trasportare. Te lo vedo fare spesso, lo trovo sempre figo! Vuol dire che ne parli a cuore aperto!"

"Si, abbastanza..." confermò Chloe, cambiando subito argomento "E comunque, solo voi due avete aspettato che Marinette vi scegliesse. Io il mio Miraculous l'ho preso da me, la prima volta" spiegò, sembrando molto fiera, venendo subito presa in contropiede dal compagno di Alya

"Ed hai quasi causato una catastrofe, prima in metro e poi scontrandoti con Ladybug e Chat Noir"

"Andiamo, dovrebbe essere acqua passata ormai!" esclamò, non volendogli dare ragione ma ben sapendo che era così

"Si, è vero" le confermò Alya "È passato molto tempo da quel giorno. E sei molto cambiata, Chloe. Quanto meno, adesso molte volte vedo le buone intenzioni in quello che fai... nonostante il carattere che ti ritrovi"

"Beh, scusa tanto se il carattere che mi ritrovo ti da tutti questi problemi!" rispose acida, per poi sembrare addolcirsi "... ma immagino dovrei prenderlo come un complimento, visto quanto una volta ce l'avevate con me"

Nino si avvicinò ad AJ ed Alya per parlare sotto voce, ma facendosi sentire comunque apposta "Non ammetterà mai che hai ragione sul suo atteggiamento, ma credo sappia bene anche lei che è così!"

Da quell'accenno di gentilezza che era sbocciato, uscì fuori in un colpo solo tutta l'irritazione possibile per lei "Tu sei, veramente... AGH!"

Come se non fosse successo nulla, i due ricominciarono a litigare tra di loro. Anche se più che altro era la biondina che brontolava, il ragazzo al contrario si divertiva solo a vederla reagire in quel modo

"Litigano molto spesso, eh?" domandò AJ, ben consapevole che nel suo tempo quella era una situazione normale tra di loro

"Già, è così..." rispose invece abbacchiata Alya, osservandoli con aria mogia, soprattutto vedendo quanto il fidanzato si divertisse in quelle occasioni. E mentre aspettavano che i due ragazzi sotterrassero nuovamente l'ascia di guerra, la ragazza gli rivolse una domanda "Secondo te, com'è che Ladybug e Chat Noir non litigavano mai? Oppure se anche lo facevano, non influenzava mai i loro scontri?"

AJ, vedendo la situazione tra i due litiganti davanti a loro, azzardò un ipotesi "Dato che non sapevano le rispettive identità, probabilmente cercavano di non mischiare il dovere da eroi con la vita privata"

"Non mischiarlo, dici?" commentò, osservando in quel frangente solo Nino "Non penso sia così tanto un male. E poi, non so se riuscirei più a farlo, ormai. Loro due invece, effettivamente sembra farlo molto bene"

"Forse è solo una tua impressione... la loro situazione non è come la vostra" disse, cercando di sviarla dal vedere i due genitori come lei e Nino

"No, sono convinta di aver ragione. Pensa solo ai turni che abbiamo deciso di fare per la guardia" gli spiegò, incuriosendolo "Noi siamo quelli che da quando siamo partiti abbiamo fatto di meno. Abbiamo pure dormito sul volo, per qualche ora. Considerando questi ci hanno lasciato fare il primo turno. Poi ha lasciato Gabriel ed Alix per ultimi, lui perché è da quando siamo partiti che non dorme e ne ha bisogno, lei invece per farla riposare dallo stress che ha sembrato avere tutto il giorno. E loro due si sono beccati il turno più infame, quello di mezzo, dove ti devi svegliare nel bel mezzo della notte e dopo devi anche cercare di riaddormentarti per recuperare abbastanza le energie. Tutto per non lasciarlo a noi"

AJ, sentendo quella spiegazione, sgranò gli occhi e si sorprese "... wow... alcune di queste cose le avevo pensate, tipo il nonno che doveva riposare, ma non tutto quanto"

Poi passò a fissarlo storto "E poi, 'la loro situazione non è come la nostra' un cavolo... hai per caso preso da loro anche il prosciutto sugli occhi?"

"C-Cioè?" chiese, non volendo parlare lui di persona dell'argomento

"Oh, dai, è ovvio che si sono messi insieme e non ce lo vogliono dire!" esclamò, lasciandolo ancora più di sasso, richiamando all'attenzione anche gli altri due "Dico bene?"

"Beh, si direi che è abbastanza palese" commentò Chloe, con una punta di risentimento "E sarà meglio che mi tratti bene Adrien, o gliela farò pagare!"

Persino Nino aveva notato la cosa "Marinette non è più impacciata come era prima con Adrien e Chat Noir flirta molto di meno con Ladybug, che poi non se la prende neanche più come prima quando lo fa. Ma probabilmente sono troppo timidi per dircelo... non c'è nulla di male, ma lo abbiamo capito da un bel po"

"... vi prego però ditegli che io non vi ho raccontato nulla..." mormorò, piuttosto intimorito dal fatto che sarebbe potuto sembrare sospetto per il trio saperlo proprio quando avevano passato la serata con lui. Nonostante fosse sul punto di sbiancare, per i tre fu una situazione piuttosto divertente, soprattutto capire che lui ne era al corrente forse persino più di loro. E presi dal momento, iniziarono a parlottare del più e del meno, mentre la notte ed il tempo scorrevano inesorabili

 

Qualche ora dopo, con la situazione più calma ed i quattro Wielder che si erano ritrovati a parlare del più e del meno, soprattutto cercando di aggiornare AJ sulle differenza importanti e le cose da sapere rispetto al suo tempo, Chloe lanciò uno sbadiglio che la fece rendere conto dell'ora

"... che dite, siamo di turno da quasi tre ore, ci facciamo dare il cambio?" domandò agli altri due, che come lei iniziavano a sentire il sonno avanzare

"Si, a me sta bene..." gli rispose Nino, alzandosi in piedi "Vado a svegliare Adrien"

"Noi pensiamo a Marinette" gli disse Alya, rivolgendosi poi ad AJ "Sai, anche a sapere che non ti serve dormire, mi sembra strano vederti così fresco e riposato"

"Fa strano a tutti, all'inizio" commentò divertito, consapevole della cosa "Ci rivediamo domani, 'notte"

Con un cenno della mano, il trio si avviò ognuno nella tenda a loro assegnata, lasciando per qualche minuto AJ da solo. Pur tenendo le orecchie tese, si concentrò per un momento ad osservare Shivihs addormentata da qualche minuto, sulle sue gambe. Poi, dato che per fortuna era attento, sentì un rumore sulla sua destra e si voltò di scatto, ma senza vedere nulla. Era solo un fruscio, ma non si poteva essere sicuri di nulla

Mentre lui teneva d'occhio il punto del rumore senza effettivamente vedere nulla, Marinette lo raggiunse, un po assonnata ma più in allarme, dato che anche lui lo era "Che c'è? Qualcosa non va?"

"Ho... solo sentito un rumore" rispose, decidendo di non dargli più attenzione "Ma non vedo nulla. Forse era solo il vento... meglio così" aggiunse, carezzando con una mano la Kwami "Non volevo svegliarla"

Anche Adrien, appena svegliato dall'amico ma visibilmente più fresco, li raggiunge e si concesse un dubbio sul momento "Senti... non è strano che Shivihs debba dormire e tu invece no? Cioè, i Kwami si stancano e tu che hai solo la loro energia non ne hai bisogno?"

I due, prima di continuare la discussione, si sedettero al suo fianco, ma lui aveva già una risposta alla cosa "No, non è strano. L'esempio migliore me lo aveva fatto la Tikki del mio tempo... è come se io fossi l'incarnazione del cuore di Shiv. Anche se voi andate a dormire, il vostro cuore non smette di battere. Rallenta, al massimo, ma rimane comunque vigile. Io sono la stessa cosa per lei, con la differenza che straripo di energia sia mia che sua e quindi non serve neanche che rallenti"

"Wow... se è così, lo trovo davvero romantico" gli disse Marinette, affascinata dalla cosa

"Ammetto che anche io, in realtà, avrei preferito si legasse ad un gioiello come Tikki e Plagg... ma così mi sento molto più vicino a lei. È difficile da spiegare..." poi sviò subito sull'argomento, vedendo che stava diventando troppo melenso "A proposito, Tikki e Plagg li avete lasciati a dormire, spero"

Adrien lo rassicurò "Si, certo. Li sveglieremo solo se necessario"

"Ottimo" rispose, sorridendo "Almeno potrò chiedervi una cosa senza che loro facciano commenti strani. Ho paura che mi darebbero contro malissimo... pure Shivihs potrebbe, in realtà"

"Sarebbe?" domandò lei, un po inquieta

AJ, prima di farle qualsiasi domanda, prese un bel respiro. Voleva sentire la loro risposta, ne aveva bisogno "Oggi pomeriggio, quando parlavamo di Luka e Kagami, voi avete reagito in modo strano"

"Oh..." iniziò a capire la corvina "Beh... è strano parlare di... qualcuno che un po ci piaceva tra di noi, non credi?"

"Si, infatti" si accodò anche Adrien "Diciamo che parlarne così all'improvviso ed in quel modo ci ha messi un po in imbarazzo"

"Questo potrei anche capirlo... ma solo fino ad un certo punto" sentenziò, facendosi quasi freddo "Non voglio parlare di loro due, ma di voi due" prese ancora un leggero sospiro e gli fece la domanda che gli premeva "Perché voi due vi siete messi insieme?"

La coppia, sentendosi rivolgere una domanda del genere soprattutto da lui, rimase quasi senza frasi da dire, data l'assurdità della faccenda. Ma Adrien provò a mettere insieme i pensieri

"Beh... noi... non so se te lo abbiamo mai spiegato, ma... a me piaceva Ladybug, ed a Marinette piacevo io... e quando poi abbiamo scoperto chi siamo noi... semplicemente ci siamo messi insieme"

"Ma se non ricordo male, Ladybug ti rifiutava sempre, come Chat Noir" andò avanti il ragazzo, cercando di non preoccuparsi delle proprie parole, per essere il più diretto ed obiettivo possibile "Al punto di averti fatto male, in alcune occasioni, dicendoti anche che a lei piaceva qualcun altro"

"Beh, certo, ma ero io quel qualcun altro" rispose lui, iniziando a non seguire troppo più il discorso. AJ, invece di rispondergli subito, si rivolse alla giovane madre

"E sempre Adrien ti diceva sempre di vederti come un'amica, perché nella sua testa c'era spazio solo per Ladybug"

"Ok, dove vuoi andare a parare?" gli chiese a quel punto lei, sempre più confusa

"Quando sono venuto qui la prima volta" proseguì ancora "Tu, Marinette, mi hai chiesto un paio di volte chi fossero i miei genitori... mi avevi detto che volevi saperlo perché desideravi che anche io fossi esistito nel vostro tempo, in caso di vittoria. Perché le mie azioni avessero significato qualcosa per me personalmente"

"Si, è così" confermò lei al biondo al suo fianco

"Ecco, io... io non vorrei soltanto che voi due vi foste messi insieme per questo motivo. Che lo abbiate fatto per me, perché da voi potessi nascere io"

"Ti possiamo assicurare che non è così" fu la rapida risposta di Adrien, a cui però AJ faticò a dare fondamento completo

"Ne sei sicuro?" domandò, estremamente serio "Prima io ed i ragazzi abbiamo parlato un po, ed venuto fuori anche l'argomento Luka e Kagami. Anche se non ne abbiamo parlato poi troppo, è stato chiaro che voi due avevate iniziato a provare qualcosa per loro" si rivolse alla ragazza "Mi hanno parlato per esempio di come con Adrien non riuscissi a spicciare mezza parola, mentre con Luka parlavi tranquillamente. O anche di quanto tu e Kagami riusciste ad andare d'accordo, nonostante le vostre precedenti situazioni familiari"

"Beh, ma questo non vuol dire granché..." provò a spiegargli Marinette, vedendo che però ormai lui stava andando avanti a parlare a ruota libera

"Nel mio tempo, sono successe molte cose che spero con tutto il cuore qui non accadano mai. E non vorrei che fossero state solo determinate cose a farvi decidere definitivamente di farvi stare assieme, quando in una situazione tranquilla come qui da voi le cose sarebbero potute andare diversamente" cercò di sorridergli, ma non ci riuscì appieno. Non perché era triste, ma più perché era dispiaciuto "Questo era uno degli altri motivi per cui non avrei mai voluto farvi sapere chi sono. Non solo per un po di imbarazzo tra di voi, ma anche perché avevo paura di spingervi verso scelte forzate che non volevo imporvi..."

Da che i ragazzi sembravano non capire il perché di quelle parole, all'improvviso iniziarono a chiarirsi alcune cose, soprattutto a Marinette. Così come lei avrebbe tanto voluto che AJ restasse con loro ma non poteva certo costringerlo, lui avrebbe molto voluto vederli insieme, ma non voleva essere il motivo della loro decisione

Poi, pensando di aver esagerato, il giovane viaggiatore temporale si grattò la nuca "Ora però non dovete neanche fraintendere le mie parole. Se qualcuno mi chiedesse come vi vedo assieme, direi che siete perfetti l'uno per l'altra. Perché vi ho visti, vi ho vissuti in questo modo, in queste vesti... però non sono nessuno per deciderlo. Non per voi due, in questo periodo temporale..."

"Beh, proprio nessuno non direi" gli rispose la corvina, sorridendogli "Resti nostro figlio, anche se di un altro tempo. È normale che ti vediamo così... almeno, per me lo è"

"Ecco, è proprio questo il problema..." quasi riprese a parlare lui, venendo però interrotto dalla madre, che gli mise un dito davanti alla bocca per non farlo parlare

"Ma non te ne devi preoccupare. Anche noi siamo stati molto cauti, con la nostra scelta. Non ci siamo messi insieme subito dopo che tu te ne sei andato, sono passate almeno due o tre settimane... e ne abbiamo parlato molto, prima di deciderci"

"Anche noi avevamo dei dubbi come i tuoi" iniziò a parlare Adrien "Non capivamo se volevamo farlo perché ci piacevamo o perché ci sentivamo costretti da qualcuno. Ma sai alla fine che cosa abbiamo deciso?"

"Che non ci importava" riprese subito Marinette "Qualunque fosse il motivo, noi volevamo provarci. In primo luogo per quello che abbiamo provato a vicenda, e poi perché dalla tua parte sapevamo che in un modo aveva anche funzionato. Diciamo che l'unica cosa che hai fatto tu è stata aprirci gli occhi sulle nostre possibilità assieme... ma nulla di più"

"Come ti abbiamo detto quando sei tornato, noi adesso stiamo provando a stare insieme. Ovviamente per prima cosa ci deve essere l'amore, ma non siamo sicuri neanche noi fino a dove ci potremo spingere. Personalmente spero fino in fondo, ma come hai detto tu, abbiamo molte possibilità davanti... non è nostra intenzione limitarci"

AJ, sentendoli parlare così tranquillamente di ciò che gli premeva da tutto il giorno, si rassicurò "... mi fa piacere sentirvelo dire... n-non nel senso che voglio che vi lasciate, eh! Solo... sapere che io nella vostra storia non c'entro nulla!"

Marinette, colta dal momento, prese il braccio di Adrien "Beh, però fidati che ora che stiamo assieme, non alcuna intenzione di lasciarlo così, senza motivo!"

"Questo vale anche per me, ovviamente!" aggiunse il ragazzo, mettendole una mano sulla gamba

Passato il momento di tensione che si era creato da solo, il moro si lasciò andare ad una battuta verso la Wielder della coccinella "Com'è che stasera siete così tranquilli, mentre il resto della giornata ogni volta che Adrien faceva qualcosa, tu diventavi un peperone?"

Lei, in tutta risposta, incrociò le braccia e si finse offesa "Semplicemente perché a volte sembra farlo apposta a stuzzicarmi, facendo tutto il galante davanti agli altri!"

"Aspetta... cosa avrei fatto?" domandò, visibilmente spaesato, confermando solo le sue parole

"Ed il bello è che neanche se ne rende conto!" esclamò "Voglio dire, quando è trasformato fa il cascamorto apposta, mentre quando è normale non vuole neanche farlo e ci riesce pure meglio!"

Pur non capendo il succo completo del discorso, Adrien si rese conto che lo stavano un po prendendo in giro per come si comportava da Chat Noir, ma si lasciò lo stesso andare ad una risata innocente, con la quale riuscì a trascinare anche gli altri due compagni dietro, riuscendo a distruggere definitivamente tutto il clima pesante che si era formato dai timori dell'Agreste del futuro. Dalla distanza, però, due piccoli occhi vispi e stanchi osservavano la situazione curandosi di non farsi notare

 

Il tempo passò ancora. Il fuoco non dava cenno di volersi spegnere, soprattutto grazie al buon materiale d'accensione ed alle potenti fiamme di Shivihs che avevano innescato tutto. Dopo un iniziale sfogo da parte di AJ, i tre avevano ripreso a parlare esattamente come il viaggiatore temporale aveva fatto prima con gli altri ragazzi. E nel frattempo, anche Shivihs si era risvegliata, dato quanto la discussione dei ragazzi era animata. Ma ancora presi in un discorso filosofico sugli strumenti musicali migliori tra Adrien ed AJ, dalle tenda riservata ai ragazzi uscì Gabriel, che nonostante fosse vestito per un escursione e in mezzo alla natura, riusciva sempre a sfoggiare un aspetto impeccabile, come quando appariva da casa sua

"Oh, papà!" esclamò subito Adrien, vedendolo "Ti sei riposato?"

"Si, Adrien... direi che sono anche pronto a darvi il cambio, se volete"

"Ne è sicuro?" domandò Marinette, un po in soggezione "In realtà avevamo intenzione di lasciarla dormire e di fare noi il turno per lei ed Alix"

"Lo immaginavo... e lo apprezzo" gli rispose, sorridendogli al meglio che poteva "Ma anche voi due avete bisogno di riposo"

"Ha ragione lui!" si aggiunse anche Alix, arrivata dalla tenda delle ragazze, con un tempismo l'uno sull'altro impensabile "Dovete dormire anche voi. Non vorrete affrontare i cattivi a colpi di sbadigli"

"Com'è che siete qui tutti e due?" chiese stupita la corvina

"Perché ce lo aspettavamo entrambi" gli spiegò fiera la rossa "Eravamo sicuri che avreste voluto farci dormire di più, ma mi spiace, non ve lo permetteremo"

"Ci siamo messi d'accordo per svegliarci e prendere il vostro posto"

"Però, ecco uno dei piani del grande Papillon!" gli disse Adrien, suscitando la preoccupazione di AJ per quella che sembrava una battuta infelice. Cosa che però Gabriel sembrò non accusare affatto, al contrario, riuscì a scherzarci sopra

"Se questi non fossero stati i miei standard, non credo vi avrei mai potuto dare del filo da torcere" poi gli fece un cenno con la testa "Su, ora sul serio, andate"

"E va bene..." acconsentì intristita Marinette, che avrebbe voluto continuare a parlare con i due giovani Agreste ancora per un po "Ci vediamo più tardi"

"A dopo" rispose AJ, sorridente più del dovuto, vedendo andare via i giovani genitori ed unirsi a lui i due più adulti del gruppo. Ovviamente, non poté non lasciarsi scappare un commento di ammirazione

"Sai, Gabriel... dopo tutto quello che hai passato, non credevo che riusciste a scherzare così tranquillamente sul tuo passato come Papillon. Lo trovo fantastico! Vuol dire che sei andato oltre!"

"Intendi... per la battuta di Adrien?" domandò lui, senza però aspettarsi una risposta, più per conferma "Beh, non posso rinnegare tutto quello che ho fatto. Ma adesso voglio lasciarmelo alle spalle e migliorare, ed anche rimettere le cose a posto. Se non riuscissi ad accettare certi commenti, dubito che ce la farei"

Nooroo, che stavolta come Fluff si era svegliato, si sentì in dovere di fare la punta su un questione "Però ancora ti rifiuti di usare il Miraculous"

"Beh... si, quello mi mette ancora un po in soggezione" ammise, non con troppo sforzo

AJ, sentendoglielo dire, si rese conto solo così del perché lo sentisse così a disagio, quando erano ancora sull'aereo "Oh... quindi anche prima, quando ci hai resi Ombra Stalker..."

Alix mise subito le mani avanti e provò a scusarsi "Se è per come abbiamo reagito quando ti sei trasformato, mi dispiace! È solo che l'ho trovato... fin troppo strano"

"No, non è per quello. In verità certe reazioni me le aspetto più di quanto non accadano davvero. Ho solo paura che quel potere mi faccia tornare a come ero prima... se possibile cerco di evitarlo, ma sotto sotto so che non accadrà. Non posso permettermi che accada, soprattutto non con mio figlio che si fida di me"

"Beh, non è il solo!" gli disse Shivihs "Abbiamo passato tanto tempo con il te del nostro tempo! Anche noi ci fidiamo! Vero AJ?"

"Verissimo" fu d'accordo lui con la Kwami "Anche noi ormai crediamo di sapere abbastanza bene come sei fatto davvero, dopo che ti abbiamo conosciuto meglio... e siamo disposti a fidarci"

"Hehehe... " rise lui, ma solo leggermente, per non perdere compostezza "Vedrò di esserne all'altezza"

"Ehm..." cercò di farsi avanti timidamente Fluff "Shiv... AJ... io... c'è una cosa che devo dirvi..."

I due si incuriosirono delle parole della Kwami del tempo, ma ancora più attenta alle sue parole era Alix, che pensava di aver già capito dove volesse andare a parare

Di colpo e con voce squillante, lo spirito esclamò a pieni polmoni "Vi chiedo scusa! Mi dispiace tantissimo!"

La prima reazione dei due viaggiatori temporali fu di smarrimento, condito con sguardi confusi tra di loro che non capivano cosa intendesse dire. AJ, per entrambi, avanzò l'ovvia domanda "Ti dispiace... di cosa?"

"Mi... mi dispiace di aver avuto paura di voi! N-Non lo meritavate! Ero io che avevo frainteso tutto, ecco!"

La risposta della Kwami fu ancora più confusionaria per loro. Non si erano accorti che volesse scusarsi, ancora meno che in qualche modo avesse paura di loro

Shivihs, così come il suo Wielder, domandò il necessario per capire "Non... capisco, perché avevi paura di noi?"

"Ecco... vedete, molti anni fa..."

"Hey, aspetta" la interruppe Alix, gettandole uno sguardo preoccupato "Sei proprio sicura di volerglielo raccontare?"

"... sono vicini alla nostra Guardiana, prima o poi verrebbe fuori" spiegò lei "Per questo... per questo voglio dirglielo io di persona. Mi aiuterebbe a togliermi un peso... però per favore, Alix..."

Non le servì terminare la frase. La sua Wielder, consapevole di cosa voleva chiedergli, la prese tra le braccia e se la portò al seno per abbracciarla "Stai tranquilla, ti resto vicina"

"... grazie... dicevo... molti anni fa, io... ho smesso di voler dare il mio aiuto agli umani. Non riuscivo più a sopportare la cosa..." spiegò, preoccupandoli "Vedete, quando ancora i Miraculous erano custoditi dall'ordine dei Guardiani, le persone in cerca di aiuto si recavano da loro a chiedere di poter ricevere il potere per risolvere i loro problemi"

Nooroo si mise a specificare, conoscendo lui il problema "Si trattava per lo più di banditi pericolosi, al massimo signori della guerra, persone normali insomma. Sarebbero potuti benissimo scappare anche solo alla vista dei poteri dei Miraculous"

"Per riceverne uno" riprese poi la Kwami del tempo "Si doveva dimostrare di essere degni. Una cosa che Maestro Fu faceva, anche se un po in piccolo, ma solo perché sapeva di potersi fidare di Marinette. Una volta dimostrata la propria purezza di cuore, i monaci affidavano a chi era venuto da loro il Kwami che ritenevano più affine, così da accrescerne i poteri..."

AJ cominciò ad intuire dove volesse andare a parare con quel discorso "Ed immagino che ci sia stato un caso in cui non sia andata bene. Per questo hai voluto smettere"

"Uno solo?" domandò, amareggiata, per poi esplodere "Non è MAI andato bene! Non importa quante volte dicessi di non intromettersi nel tempo, nessuno mi ha mai ascoltata! Li ho sempre visti usare i miei poteri per andare indietro nel tempo e cercare di risolvere il problema alla radice, poi tornare e... e..." iniziò a tirare con forza il suo orecchio "Ho visto villaggi sterminati e dati alle fiamme per vendetta... scoppiare guerre... tanti futuri ormai cancellati per sempre pieni solo di morte e rovina...non importa che poi tornassero indietro per impedire a loro stessi di modificare il tempo, perché sapevo che dopo di loro ne sarebbe venuto un altro che mi avrebbe fatto rivivere gli stessi orrori..."

Alix, con delicatezza, le fece smettere ti tirare l'estensione sulla testa perché non si facesse del male da sola "Fluff non riusciva più ad usare la Tana, per questo. Aveva timore a viaggiare nel tempo, anche da sola. Guardare non era un problema, ma... non riusciva a fare altro"

Il giovane moro ebbe una rivelazione "... aspetta... è per questo allora che mentre eravamo nel passato eri così nervosa, non perché non c'era Alix!"

Lo spirito del tempo gli annuì, mordendosi un labbro "Per quello.. e perché c'eravate voi, con me" gli rivelò, affranta "Sapevo cosa avevate fatto. E nonostante in fondo sapevo che in quel caso era giusto cambiare il futuro... non riuscivo comunque a non avere paura che le cose prima o poi sarebbero andate male, per questo" poi passò ad un tono ancora più disperato "Però... però passare del tempo con te e con Shivihs mi ha fatto capire che mi sbagliavo! Che non siete come gli altri Wielder che ho avuto! C-Che avevate pensato bene a tutto, o che se fossi stata presente mi avreste dato ascolto! Forse... forse alla fine sarei stata d'accordo anche io con voi, per tornare nel passato..."

Prima che scoppiasse a piangere per la tensione, Alix, le iniziò ad accarezzare la testa "La piccola è sempre stata al limite del trauma, per questa storia. Le ci è voluto un bel po, per uscirne..."

AJ le sorrise "A me però adesso sembra che con te stia bene. Insomma, per voi questo è il passato, non mi pare ci soffra più di tanto"

Fluff, sentendolo dire quello, si riprese leggermente "Alix è stata la prima a non fare di testa sua, con me. All'inizio usavamo la mia magia solo per osservare... ma tante volte la vedevo distrutta perché avrebbe voluto intervenire, ma sapeva di non poterlo fare a causa mia. Ho... voluto farmi forza, per non vederla più così"

La rossa spiegò meglio "I nostri interventi non sono mai radicali. Ci limitiamo per la maggior parte delle volte a viaggiare nel tempo, dare dei consigli ed andarcene, senza intervenire direttamente. Timetagger è stato un caso a parte, dato che viaggiava nel tempo"

"E per questo problema in Cina non potevamo fare altro se non intervenire così. Ma ormai so di potermi affidare ad Alix... mi ha aiutata molto. Sono tanto felice di averla incontrata!"

La rossa non ebbe più quel colore solo sui capelli, ma anche sulle gote "Eddai, non dire così, sai che mi imbarazzi"

"Hehehe..." ridacchiò lo spirito data la sua reazione, per poi tornare a rivolgersi agli altri viaggiatori temporali "Quindi... mi dispiace, per tutto questo. Per avervi giudicati male ed aver pensato male di voi, per un po. Come vi ho detto, in fondo in fondo so che non c'era altro modo... ma non riuscivo comunque a farmelo andare bene... ora che vi conosco so che non ci sono problemi!"

"È tutto a posto" rispose tranquillamente AJ "Vero Shiv?"

"Si, certo!" esclamò lei, con una nota di rimprovero "Però, la prossima volta, dimmelo prima... mi hai preoccupata oggi, quando hai reagito a quel modo mentre parlavamo di viaggi nel tempo. Se avessi saputo, sarei stata più attenta a cosa dicevo..."

"Non è colpa tua!" esclamò lo spirito del coniglio, vedendola quasi intristirsi "E poi... e poi mi ha fatto piacere parlare con te! Mi hai anche aiutata a stare meglio!"

"Ah, davvero?" commentò sorpresa Alix "È molto difficile trovare qualcuno che la riesca a calmare. Devi piacerle molto, Shivihs!"

"N-Non dire così!" esclamò subito Fluff, sul cui pelo bianco si fece avanti un po di rossore. Anche sulle guance di Shivihs, ma su di lei era molto difficile da vedere. Molto più semplice per AJ, che percepì in lei uno strano imbarazzo di cui però non fece parola

Mentre loro parlavano, Gabriel ascoltava in silenzio. Non voleva intervenire per dire qualcosa di sbagliato e neanche se la sentiva di farlo. Nooroo, vedendolo però molto interessato, glielo fece notare "Non hai più detto una parola, tutto bene?"

"...io... si, tutto bene" gli rispose "È solo... quello che è successo a Fluff... mi ha ricordato quello che ho fatto io a te"

"Non ci pensare" lo bloccò subito lo spirito della farfalla "Sai bene che per me è acqua passata. Ho sempre capito le tue motivazioni, in fondo"

Gabriel provò a sorridere, data tutta l'incrollabile fiducia che sembrava ricevere ogni volta da quel Kwami "... si, lo so"

AJ osservò la situazione anche con loro due dimostrandosi particolarmente felice, al punto di non riuscire a trattenersi "... ragazzi, sentite, adesso faccio una cosa, ma non vi dovete preoccupare. Voglio solo... beh, adesso vedrete"

Mise una mano in tasca e tirò fuori il suo Medaglione, mettendo sull'attenti gli altri presenti "Hey, uscite fuori. Anzi, no, uno solo di voi basterà. Quello del mio tempo"

Dal ciondolo tra le sue mani, con una luce oscura, venne fuori Akuma, con stampata in volto un espressione annoiata ed irritata "Che cosa vuoi?"

"Lo so che puoi vedere tutto, anche da li dentro" gli disse subito, con aria di sfida "Hai sentito tutti quanti. Gli altri Wielder, i miei genitori ed i Kwami. Credi ancora che con una forza d'animo del genere, adesso saresti ancora in grado di batterci?"

"Forza d'animo?" rispose, ridendo malevolo "Ma falla finita... senza i Miraculous non sareste nulla. La forza d'animo non è servita a nulla ai tuoi cari amici del rifugio, quando li ho ammazzati"

Con quelle parole, sperava di far perdere le staffe al ragazzo, ma non fu così. AJ rimase calmo, nonostante le sue provocazioni"Hai preso di mira persone stanche di combattere, quella volta. Persone che volevano solo distrarti e rallentarti per il nostro bene, che ci hanno permesso di riorganizzarci e di sconfiggerti. Quindi, anche la loro forza d'animo nell'affrontarti ci è servita, che tu lo trovi divertente o meno"

"Tch..." schioccò lui la lingua, irritato dall'ottimismo del ragazzo "Aspetta solo che sia io a riorganizzarmi... vedremo fino a dove arriverete con queste belle parole"

"Si, si, parla, parla..." rispose Shivihs a quelle che vedeva come minacce al vento "Voglio proprio vedere come potresti sfuggire al controllo di un Miraculous"

"Vuoi un esempio concreto?" gli disse il ragazzo, con un cenno della testa "Torna dentro"

Senza poter controbattere, il demone venne richiamato all'interno del Miraculous, incapace di reagire all'ordine impartitogli

"... perché lo hai fatto?" gli domandò Alix, confusa

"Perché voglio fargli vedere che nonostante tutti i suoi sforzi, tutto ciò che ha fatto è stato inutile. Siamo capaci di andare avanti, di parlare come farebbero degli amici in un campeggio, di avvicinarci l'uno all'altro. E che lui non può farci nulla"

Gabriel intuì meglio le sue intenzioni "Una sorta di... tortura, diciamo?"

"Beh, a me piace vederla così, in effetti" gli rispose il moro, compiaciuto

Il suo occhio poi cadde al suo fianco, tra lui e Gabriel, poco più in la del terreno su cui erano seduti. Uno spirito nero li osservava dalla distanza, a bocca aperta, per la maggior parte con sua sorpresa

"Ma che... siete usciti entrambi?" domandò, ricordandosi che all'inizio aveva detto agli Akuma di volerli fuori entrambi "Beh, in effetti il primo ordine era che veniste fuori tutti e due... fa nulla. Torna dentro anche tu"

Ma stavolta, lo spirito non si mosse. Semplicemente, gettò i suoi occhi rossi su di lui, spaesato "Quello... era..."

"Mh?" si stupì nuovamente lui "Hey, ti ho dato un ordine. Torna nel Miraculous"

D'improvviso, l'essere magico si rese conto della situazione. Osservò preoccupato tutti i presenti e poi, con una visibile paura addosso, scappò via in direzione della foresta, lasciando il ragazzo attonito

"Ma che cazzo... hey!" esclamò preoccupato "Ma... che diavolo succede? Non dovrei avere il controllo?" riprese subito il medaglione "Akuma! Fuori di qui, ora!"

Dato l'ordine, ma senza specificare chi, entrambi gli Akuma uscirono stavolta dal Medaglione, lasciandolo interdetto

"Prima mi cacci e poi mi fai uscire di nuovo? Si può sapere che cazzo vuoi da noi, stasera?" gli chiese quello del suo tempo, vedendo però che aveva gli occhi sgranati su entrambi

"N-Non è possibile! Siete qui tutti e due!" esclamò, preoccupato, rivolgendosi anche ai due compagni "Non... non l'ho visto solo io, vero?!"

Gabriel osservò la direzione presa dall'essere, confuso "No... l'ho visto anche io. Ma... come è possibile? Non sono solo due?"

"N-Non lo so!" esclamò, adesso veramente in preda alla paura

Nooroo, che più di tutti sembrava essere rimasto sorpreso, parlò tra se e se "Non può essere..." si rivolse subito ai compagni umani "Dobbiamo... noi dobbiamo trovarlo! A tutti i costi!"

"Si, sono d'accordo" gli rispose AJ, alzandosi "Gabriel, tu resta qui, per favore. Non voglio che i ragazzi restino da soli"

"Va... va bene" rispose l'uomo, rivolgendosi poi al Kwami del suo Miraculous "Nooroo, tu però seguili. E se ci sono problemi vieni a chiamarmi"

"Si, certo!" rispose, impaziente di muoversi

Senza aggiungere altro, i due viaggiatori temporali ed il trio di Kwami si mise subito sulle tracce di quello spirito, pieni di domande e desiderosi di risposte

 

Anche se avevano visto la direzione da lui presa, orientarsi in un bosco e per di più praticamente al buio non era facile. La torcia non dava a nessuno dei due una chiara direzione da prendere

"Maledizione... spero non sia andato troppo lontano!" esclamò AJ, irritato

"Non è vicinissimo... ma riesco a percepirlo" disse Nooroo, indicando una direzione "È da quella parte. Ne sono certo"

"Come fai a dire di percepirlo?" gli domandò Fluff, lasciandolo interdetto

"Io... io non ne sono sicuro... però... ho un sospetto" spiegò, guardandola negli occhi con l'ultima frase e facendoglielo capire

"Tu credi..." provò a spiegarsi lei, dandogli ragione "Potrebbe essere. Seguiamo il consiglio di Nooroo!"

Benché AJ, Alix e Shivihs non capissero dove volessero andare a parare, una direzione qualsiasi in fondo andava bene. Avrebbero comunque perlustrato tutta la foresta per tutta la notte, se necessario

Nooroo si mise quindi in testa al gruppo, indirizzando tutti secondo quello che lui stava sentendo. Più si muovevano, più la sua sensazione si faceva forte, fino a quando non arrivarono a quella che, per il Kwami della farfalla, sembrava essere la loro destinazione

Si trovavano davanti ad una voragine nel terreno, non troppo grande e ben visibile, circondata da rocce tutte attorno per dare ancora meglio l'impressione che ci fosse, probabilmente per non caderci dentro per la distrazione. Nooroo indicò il suo interno, sicuro di se "È entrato li dentro"

"Bene... andiamo anche noi, allora" sentenziò AJ, prendendo lui ed Alix il comando

Nonostante l'ingresso lasciasse presagire un cunicolo lungo e buio, era solo un impressione. Dopo essere entrati nella cavità, bastarono pochi passi per arrivare a quella che pareva essere una fonte sotterranea. Una piccola grotta, larga quanto una come stanza da appartamento, con tutto attorno alle pareti un piccolo laghetto di acqua piovana che veniva giù dal terreno quando la assorbiva. Al centro, invece, c'era una specie di formazione di roccia naturale che dava come l'impressione di essere un piedistallo. E seduto proprio sopra, c'era lo spirito a cui stavano dando la caccia, voltato di schiena

AJ, vedendolo, si lasciò prendere dal nervoso "Hey, tu!" esclamò, facendolo voltare di scatto. Non c'erano dubbi, uno spirito nero dagli occhi rossi e con le proporzioni di un Kwami, non poteva essere altri che lui. Vederlo così fece scaturire in lui una rabbia che non provava da molto tempo "Non so cosa stia succedendo, ma... Shivihs, trasformami!" e pronunciando la formula, da AJ passò all'essere Dragakin, pronto a colpire "... non pensare neanche di scappare. Noi dobbiamo parlare!"

Lo spirito davanti a loro, però, non reagì come si aspettavano. Non provò ad evocare tentacoli d'ombra o cose simili per attaccarli, semplicemente lo osservò stupito "Tu sei... quello di qualche millennio fa..."

"Qualche millennio fa...?" si chiese, arrivando solo in quel modo all'ovvio "... tu allora sei quello che abbiamo visto io e Fluff!"

"... viaggio nel tempo co-con la Tana, immagino..." teorizzò, con un brivido lungo la schiena che lo fece sussultare. Poi, abbassò lo sguardo e si alzò in volo, con la testa china "Qualunque cosa tu voglia fare... fa-falla in fretta..."

Dragakin a quel punto fu ancora più sorpreso di prima. Non solo non li voleva combattere, ma sembrava proprio che si fosse già arreso "Che cosa significa tutto questo?! Tu chi diavolo sei?!"

"Io... io non ho un nome... il mio nome è stato disonorato..." rispose, abbattuto

"Ma di che cazzo parli?!" ruggì ancora una volta il mezzo drago, tirando fuori il medaglione e dando l'ordine mentale agli Akuma di uscire "E perché diavolo assomigli così tanto a loro due?!"

Gli Akuma lo videro e, per un primo momento anche loro si stupirono. Subito dopo, però, scoppiarono in una fragorosa risata, con l'Akuma del passato che rimase incredulo "Oh, cavolo! Hahahaha! Non ci credo! Ancora qui, dopo tutti questi anni? Quanto si può essere patetici?"

"Beh, dai non dire così!" si aggiunse quello del futuro "In fondo è stato utile! Da qualcuno dovevo pur venire, una volta liberatomi, non ti pare? Hahaha!"

"Tu... " Lo spirito davanti a loro sgranò gli occhi e sembrò disegnarsi sul volto una delle espressioni più adirate che AJ ed Alix avessero mai visto su un Kwami "TU, MALEDETTO!"

Con uno sprint improvviso, l'essere si gettò a testa bassa sul primo Akuma che gli capitò a tiro, quello del futuro, scaraventandolo a terra ed iniziando a colpirlo in faccia con una serie di pugni "È tutta colpa tua! Solo colpa tua! Muori! MUORI!"

Ma più Akuma ne prendeva, più sembrava ridersela, e quello che ancora rimaneva in cielo pure di più nel vedere quella reazione da distanza "Pensi di ucciderlo a pugni? Hahaha! Ridicolo!"

Dragakin, che in mezzo a tutto quel trambusto non capiva più nulla, decise di agire "Adesso basta! Rientrate tutti!"

Con quell'ordine, sia l'Akuma a terra che quello fluttuante furono assorbiti dal Medaglione, lasciando il terzo a colpire praticamente l'aria, lasciandolo da solo con il mezzo drago ed i suoi compagni

"Questa storia sta degenerando!" tuonò furente, afferrandolo e portandoselo al volto "Voglio che tu ci spieghi cosa sta succedendo all'istante!"

"Dragakin, no! Fermo!" lo intimò Nooroo, preoccupato. Solo in quel modo, lo spirito tra le mani del Wielder si rese conto della sua presenza

"... Nooroo... sei tu..." gli disse, quasi con le lacrime agli occhi "Io... io..."

"Lascialo andare" gli chiese "Per favore"

Il mezzo drago, sentendo quella richiesta così preoccupata, fece come chiestogli, ma non senza smettere di tenerlo d'occhio. Lo spirito della farfalla gli si avvicinò per guardarlo meglio, ma nello stesso momento, lui indietreggiò leggermente, intimorito

"Non è possibile..." mormorò Nooroo "Sei... sei davvero tu..."

"Allora era per questo che lo avevo trovato familiare..." commentò Fluff tra se e se ma ad alta voce

La creatura viola scosse la testa "Ma... ma come? Cosa significa tutto questo?"

"Insomma, volete spiegare anche a noi due?" domandò Alix, anche lei sul punto di irritarsi "Questo qui non dovrebbe essere Akuma?"

Il Kwami del coniglio gli rispose, ma con aria incerta "... si, dovrebbe, ma..."

"No, vi prego!" esclamò lo spirito nero, mettendosi le mani alle orecchie, con aria terrorizzata "Non chiamatemi in nessun modo, piuttosto! Ma non così! Non così..."

Più Nooroo e Fluff lo osservavano, più per loro quella storia stava diventando assurda. Si scambiarono uno sguardo di reciproca approvazione, con lo spirito della farfalla indeciso "Pensi che possiamo dirlo?"

"Direi... di si" confermò l'altra Kwami, cercando di sorridergli "Almeno per raccontarglielo. Per me puoi farlo"

"... grazie" sospirò, per poi rivolgersi ai compagni umani "Il nome Akuma è un nome disonorevole, per noi Kwami. In Giappone lo hanno adottato per definire un diavolo, un demone, ma per noi il significato è anche peggiore, significa 'non meritevole di esistere'. Ma... se stiamo a vedere quello che sta succedendo..." si voltò verso di lui "Allora, la cosa potrebbe essere molto più complicata. Ragazzi... lui, un tempo, si chiamava Ghiiza, ed è il Kwami dell'Involuzione"

 

 

 

 

 

Oooh, e finalmente riesco a mettere i pezzi a cui pensavo da un po! Salve a tutti quanti ragazzi, qui MC Outlaw. È da quando ho iniziato ad ideare la storia che volevo arrivare qui, a Ghiiza ed a tutto ciò che verrà dopo. In realtà credevo che prima di arrivare a lui avrei fatto altro, ma ho riordinato le idee in modo diverso, anche per dargli un senso diverso. Da tanto volevo arrivare anche ai turni di guardia, in realtà, perché avevo bisogno di quei dialoghi... alla fine, ho condensato tutto in un unico capitolo che è anche più lungo del solito, ma non me la sentivo di tagliarlo più di così. Anche perché si sarebbe bloccato a metà, non era il caso. Adesso finalmente le cose miglioreranno... o peggioreranno, dipende dal lato in cui la si guarda. Grazie per aver letto, e spero di rivedervi alla prossima!

MC Outlaw

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Capitolo 7
*** 7 ***


Dopo un piccolo inseguimento attraverso la foresta, il piccolo gruppo con Dragakin in testa aveva finalmente trovato il loro sfuggente bersaglio. Ma le cose, da quando lo avevano raggiunto, stavano iniziando a prendere una piega inaspettata

Dopo aver sentito la breve spiegazione di Nooroo, sia Dragakin che Alix non poterono far altro che restare confusi

"Ghiiza?" domandò la rossa, ripetendo il suo nome, non accorgendosi però della reazione scioccata dello stesso "Non ne ho mai sentito parlare prima. È un Kwami di un altro gruppo di Miraculous?"

Subito il mezzo drago si intromise "No, aspetta, la vera domanda è un'altra. Perché assomiglia così tanto ad Akuma?" chiese, mettendo a confronto lo spirito con i due demoni. Tra di loro, l'unica cosa che cambiava era l'espressione malevola della coppia a discapito di quella preoccupata del terzo "Sono praticamente due gocce d'acqua! Che razza di coincidenza sarebbe?"

Nooroo e Fluff, ancora più insicuri di prima su come procedere, si scambiarono uno sguardo, quasi ad intendersi sul da farsi. Fu il Kwami della Farfalla a decidere da dove partire "Iniziamo dalla base... voi due sapete che Akuma, prima di diventare ciò che è diventato, era un Kwami, giusto?" Il mezzo drago, così come la viaggiatrice temporale, gli fecero un cenno positivo "Bene, allora saprete anche che Akuma non è il suo vero nome... ma quello che gli è stato dato una volta sigillato" iniziando a parlare di ciò, però, lo spirito viola sembrò iniziare a vacillare "Un... un marchio di infamia, per... ciò che aveva fatto, ecco..."

"Proseguo io" lo interruppe Fluff, vedendolo in difficoltà "Anche se non c'è molto altro da aggiungere. Prima di essere sigillato e disonorato, il suo nome era appunto Ghiiza"

Il dragonide, sentendoglielo dire, assunse un'espressione corrucciata "Quindi sostanzialmente, Ghiiza ed Akuma sono la stessa cosa" lo fissò storto "O mi sbaglio? Voglio dire, devo sbagliarmi per forza, mi avete appena fermato dal farlo a pezzi"

Fluff si grattò la testa, continuando anche lei assieme a Nooroo ad osservare lo spirito alle loro spalle con null'altro che confusione nel cuore "Si, dovrebbero essere ovviamente la stessa cosa... non può essere altrimenti... ma è proprio questo che non capisco. Se così fosse, dopotutto, non dovrebbe nemmeno essere qui! Tu stesso hai intrappolato l'Akuma di questo tempo!"

Di risposta, Dragakin si grattò la nuca con gli artigli, cercando di darsi invano una spiegazione

"Io... io sento che non sono la stessa cosa... "spiegò Nooroo, voltandosi verso di lui ed avvicinandosi "Voglio dire... quando lo guardo... io ci vedo solo Ghiiza. Non è come quando hai permesso agli Akuma di uscire, con loro sentivo un senso di oppressione... ma non con lui" allungò una mano, quasi a volerlo toccare "È troppo... difficile da spiegare..."

Ghiiza, vedendo avvicinarsi a quel modo la mano del Kwami, la scansò con uno scatto istintivo, allontanandosi leggermente da lui con aria affranta. Persino i due umani, vedendolo reagire in modo così diverso dai demoni in loro possesso, intuirono che non potevano essere la stessa creatura

"Tu non hai nulla da dire, in proposito?" tuonò il mezzo drago allo spirito, mantenendo un tono minaccioso di proposito, facendolo sobbalzare

"I-Io... non... non posso..." balbettò in risposta

"'Non puoi' cosa?" proseguì, iniziando ad adirarsi "Non puoi dirci perché sei scappato prima? Oppure millenni fa? O forse non puoi spiegarci che cosa diavolo sta succedendo qui?!" dalle sue narici uscì un getto di fumo nero bollente "Ti sto dando il beneficio del dubbio solo perché Fluff e Nooroo ci hanno chiesto di aspettare! Ed anche a me sembri non avere nulla che non va... ma devi darmi qualcosa di più di una stramaledetta sensazione!"

Più parlava, più sembrava adirarsi, al punto di innalzare le squame affilate sul suo dorso. Quel suo modo di approcciarsi, però, servì solo a spaventare ancora di più lo spirito. Alix, vedendolo avere quella reazione, gli mise una mano sul braccio "Dragakin... no, AJ, adesso calmati, va bene?"

"Calmarmi?!" esclamò, furioso "Ma lui..."

"Lo so, l'ho capito..." dalla sua spalla, fece scivolare le dita giù per il braccio fino a congiungere la propria mano con la sua "Ti ricorda Akuma. E ti ricorda quanto ti ha fatto soffrire, nel tuo tempo" non ricevette una risposta, ma poté chiaramente sentire persino il palmo della sua mano irrigidirsi alle sue parole, poiché aveva colto nel segno "Ma se vogliamo venire a capo di questa storia, capire cosa sta succedendo, devi restare tranquillo. Fidati e non lasciarti sopraffare dalla rabbia, va bene? Ci sono qui io, andrà tutto bene"

Da che il mezzo drago aveva iniziato a respirare furente, il modo in cui Alix gli si stava approcciando e le sue prole sembravano aver avuto un miracoloso effetto calmante. Le scaglie si ritirarono e riuscì persino a sospirare per scacciare la tensione "Va... va bene... cercherò di calmarmi..."

"Fantastico..." rispose, sorridendogli. Poi si rivolse allo spirito, non arrabbiata come Dragakin, ma comunque con la giusta dose di diffidenza "Siamo disposti ad ascoltare cosa hai da dire. Spero tu sia convincente"

"Co-Convincente, dici?" rispose lui, tremante ed abbacchiato "Non so come f-fare ad esserlo... no-non avete motivo di fidarvi..."

"Tu... provaci e basta" disse Dragakin, tornando ad osservarlo con aria calma. Per cercare di metterlo a suo agio, nonostante l'idea gli diede un senso di repulsione, fu disposto ad abbassare la guardia ed a ritrasformarsi in AJ, per di tranquillizzarlo "Se... se veramente con Akuma non hai nulla a che fare... spiegaci tutto"

"Vogliamo che ci provi" aggiunse Shivihs, sforzandosi di sorridergli "... per favore"

"No, non state ca-capendo..." disse nuovamente "Anche se vo-volessi dirvi qualcosa, non posso! Sono so-sotto uno stramaledetto incantesimo per co-colpa di..." ma invece di finire la frase, dalla sua bocca uscirono delle bolle, facendolo quasi soffocare. In un momento di testardaggine, però, provò ad andare avanti "Pe-Per colpa di..." ma ancora una volta, al posto delle parole uscirono bollicine, stavolta facendolo tossire per il soffocamento

Vedendolo in quello stato, fu palese quale fosse la situazione, ma AJ chiese comunque conferma ai Kwami assieme a loro "Ragazzi, sta dicendo la verità? È come l'incantesimo che vi impedisce di rivelare le identità dei vostri Wielder a chi non le conosce?"

"Si, è proprio quello" confermò Nooroo

Alix avanzò una domanda "E... voi siete in grado di capire cosa vorrebbe dire? Insomma, è una vostra magia, magari ha effetti diversi su di voi. Tipo, capite cosa vogliono dire le bolle?"

"Capire le bolle?" scosse la testa Fluff, confusa "Credo dovrei parlarti meglio di questa magia... e comunque no, nessuno può capirlo. È una censura totale"

"C-Capisco..." terminò Alix, rendendosi conto della domanda ingenua

"Mi di-dispiace..." mormorò Ghiiza, tremante, per poi trasformarsi all'improvviso, diventando quasi "Però... però ora una co-cosa posso dirvela! Do-dovete tornare indietro! Basta co-con la vostra ricerca! Prima volevo trovare u-un modo per farvelo ca-capire, a-adesso posso dirvelo di p-persona! So bene dove state a-andando, è troppo pe-pe-pericoloso!"

AJ lo osservò storto per un attimo, poi operò volse lo sguardo su Alix, come volendo una risposta dalla sua semplice espressione. Sospirò e cercò di parlargli con calma "Stai dicendo questo perché ci stiamo avvicinando a chi ti ha fatto l'incantesimo di censura, dico bene?"

"S-si!" esclamò, felice di essere stato compreso

"Ed anche a chi ha rubato la magia a Shivihs, immagino" proseguì il ragazzo del futuro

"... si..." mormorò lui, dispiaciuto dell'accaduto

"Allora non possiamo fare come dici" decretò, preoccupando il Kwami di fronte a lui "Immagino tu voglia davvero metterci in guardia... magari aiutarci, dicendoci di andarcene. Ma non possiamo abbandonare tutto. C'è in ballo la magia di Shivihs, il Potere Assoluto. Prima di tutto, è il suo potere e dobbiamo recuperarlo. E poi una cosa simile non può restare in giro, magari tra le mani di gente pericolosa. Perché sono sicuro che stiamo parlando di gente pericolosa, giusto?"

"S-si! E no-non immaginate neanche quanto!" rincarò Ghiiza, ignorando la sua domanda

"E tu neanche puoi dircelo" aggiunse calmo, nonostante il modo di fare del Kwami identico ad Akuma lo stesse irritando "Ma proprio per questo, prima lo recuperiamo e meglio sarà per tutti"

"Ma... ma..." provò a pensare qualcos'altro da dirgli, per convincerli, ma non trovò parole adatte ed iniziò a sfregarsi le mani per l'agitazione, per poi scuotere la testa quasi sul punto di piangere "I-In realtà immaginavo che non vi sa-sareste fermati... ma speravo... p-pregavo che lo avreste fatto..." si voltò per non farsi vedere in faccia "V-Vi stavo seguendo, mentre pensavo ad un m-modo di farvi andare via... m-ma mi rendo conto che sarebbe stato i-i-impossibile"

Tra tutti i presenti, la più mortificata dal suo atteggiamento fu Shivihs, che gli si avvicinò cercando di confortarlo "Hey, non fare così. Se sai chi siamo, sai anche che siamo molto forti, no?" fece per avvicinare una mano alla sua spalla, ma appena si sentì sfiorato, scattò all'improvviso e si allontanò da lei, impaurito

"M-Ma anche i vostri nemici lo sono! Forse anche più di voi" scosse la testa, mordendosi le labbra dalla disperazione "Non... non voglio vedere più succedere t-tutte quelle cose orribili, a nessuno!"

Shivihs, però, sorrise alle sue parole e gli si avvicinò nuovamente "Abbiamo passato un sacco di cose orribili e ne siamo comunque usciti bene. Certo, questo vale forse più per me ed AJ che per gli altri, ma proprio noi sappiamo bene che si può uscire da tutto e risolvere le cose. Vero, AJ?" gli domandò, facendolo sobbalzare

"Eh?! Oh... si, certo..." rispose lui, non tanto sorpreso di essere chiamato in causa quanto dal modo di agire dell'amica Kwami. Nonostante lui non riuscisse minimamente a discostare la palese uguaglianza di Ghiiza ad Akuma, lei sembrava essersene già fatta una ragione, quasi come non fosse importante

Ghiiza, capendo che non c'era davvero nulla da fare, sospirò e si arrese "A-Allora non c'è davvero modo di c-convincervi, eh?" e subito, cercò di tirare fuori un minimo di grinta "I-In questo caso... permettetemi di accompagnarvi! Se proprio do-dovrete affrontare certi pericoli, almeno vi potrò d-dare una mano! Credo. Spero..." terminò, sempre più demoralizzato ed insicuro

Shivihs però prese bene quella presa di posizione, e così anche Nooroo e Fluff, felici nonostante le loro riserve della sua decisione, che gli si avvicinarono per dargli il benvenuto, stupendo ancora di più il viaggiatore temporale

"Io davvero non li capisco..." mormorò a denti stretti, fissando un Ghiiza a disagio cercando di celare il proprio odio

Alix, vedendolo così corrucciato, cerò di spiegargli il possibile motivo "Ricorda che i Kwami vedono il mondo in modo diverso da noi. Fluff e Nooroo hanno subito capito che non c'era del pericolo nelle sue intenzioni, altrimenti non sarebbero così tranquilli. E così anche Shivihs"

"Non mi piace comunque " rispose lui, secco e freddo, per poi rivolgersi in tono irritato al Kwami estraneo "Prima di decidere se tu possa o no venire con noi, sarà meglio parlarne con tutti. La decisione va presa tutti insieme, chiaro?"

"... c-certo" rispose lui, cercando di restare calmo anche di fronte a quella sensazione di aggressività. Di contro, fu Shivihs a scaldarsi con il compagno umano

"Potresti anche smetterla di trattarlo così! È chiaro anche a me che non è Akuma!"

Dapprima non seppe come rispondergli, persino lui capiva che forse non era il caso di reagire in questo modo, ma il nervoso accumulato non gli permetteva di ragionare a mente lucida e rispose "Il fatto che non lo sia non vuol comunque dire che possiamo fidarci di lui. Adesso torniamo indietro e vediamo che hanno da dire gli altri"

Senza aspettare oltre, fu il primo ad uscire all'aperto, seguito subito da Alix e da Nooroo, che pareva cercare di mettere ordine nei pensieri e non disse o aggiunse nulla. Il modo di fare di AJ lasciò dietro di se un clima piuttosto pesante, sentito in particolar modo dal Kwami dell'Involuzione. Ma Shivihs era lì a rassicurarlo "Stai tranquillo, gli passerà. E sono sicura che gli altri ti accetteranno, quando vedranno quello che vediamo noi"

"L-Lo spero..." mormorò in risposta, ricevendo una pacca leggera da Fluff, che stavolta non sembrò infastidirlo

"Noi ci crediamo! Quindi fallo anche tu!"

Ed accompagnato dalle due creature magiche, anche lui si incamminò in volo verso l'accampamento del gruppo

 

Nonostante fosse uscito per primo, AJ decise di rimanere in coda al gruppo, ad osservare le mosse di Ghiiza. Per tutto il tempo in cui avevano camminato, sembrava che Fluff e Shivihs avessero già iniziato a sentirlo come parte del gruppo, ed anche se non pareva molto incline a ridere o scherzare, percepì un senso di agio nel suo modo di discutere con le due Kwami. Nooroo, invece, si limitava ad osservarli con aria pensierosa, ancora senza dire una parola

E neanche AJ stesso sapeva che cosa dire. Nonostante quello che vedeva e ricordava, anche lui ormai non riusciva a credere che quello spirito potesse essere lo spietato massacratore del suo tempo, per quanto l'astio continuasse ad offuscargli la vista e non lo lasciasse a mente lucida

Riuscì a distogliere la propria attenzione dal Kwami solo quando Alix, al suo fianco, quasi non inciampò su un ramo mentre cercava di scavalcarlo, facendogli allungare una mano per aiutarla a non cadere

"Grazie" disse lei, non tranquilla come i Kwami, ma sicuramente meno in ansia di lui

AJ, però, si sentì in dovere di andare su un argomento di cui gli era molto scomodo parlare "... no, grazie a te. Per prima, intendo"

"Di che parli?" domando, genuinamente confusa

"Si, sai io... mi stavo... arrabbiando, prima, con Ghiiza e tutto quanto. E se non ci fossi stata te..." provò a dire, stupendosi da solo "Non so come hai fatto, ma sei stata incredibile"

"Oh, quello" rispose lei, sorridendogli con una punta di imbarazzo "Sai, non... non era nulla di speciale. Incredibile è una parolona"

"Per me lo è stato" riconfermò così le sue parole "Credo tu sia la prima che ci riesce... a calmarmi, dico. E prima di fare qualcosa di stupido. Credo tu lo sappia... ma sono una persona che a volte si arrabbia troppo... sto cercando di darmi una calmata, credevo anche di essere sulla buona strada, ma..." rivolse di nuovo lo sguardo verso Ghiiza "... mi sbagliavo"

"Non devi fartene una colpa" gli spiegò, capendo di che parlava "È normale. Non puoi semplicemente cancellare come ti sentì, è il tuo passato. Puoi imparare a conviverci, però. Fare in modo che la cosa ti causi sempre meno dolore, fino a riuscire a stare meglio, con il tempo. Le cicatrici non spariscono, ma possono essere coperte con altro. Con lui poi dovrebbe essere più facile, non è nemmeno Akuma, ormai è chiaro a tutti"

AJ, sentendola così sicura e precisa, sorrise "Heh... ne parli come se fossi una psicologa... per caso è quello che sei diventata? Super-eroina di notte, strizzacervelli di giorno?"

L'idea la fece ridere "Hehe! No, non proprio, ma ho avuto il mio bel da fare con questa situazione" poi si corresse in fretta "Cioè, intendevo con questo genere di situazioni. Parlo di Fluff. Ho sempre cercato di dare il meglio anche per aiutarla anche in queste cose"

"Beh, ma la situazione mia e di Fluff è abbastanza diversa" gli fece notare lui "Lei è intimorita dai viaggi temporali, io sono una bomba ad orologeria. Non mi sembrano cose trattabili allo stesso modo"

"Allora forse sono semplicemente brava. Anzi, incredibile, come hai detto tu" terminò in risposta, quasi soddisfatta, confondendolo leggermente

 

Ma anche se il momento pareva essersi fatto rilassato, la voce terrorizzata di Shivihs lo interruppe bruscamente "AJ! Alix! Correte, presto!"

Non se ne erano accorti, ma mentre camminavano avevano un po rallentato, ed in questo modo i Kwami in loro compagnia erano andati più avanti, raggiungendo la zona dove si erano accampati. Ma la paura che traspariva dalla voce dello Spirito dell'Equilibrio non faceva intendere che fosse tutto a posto come credevano

Ed infatti, accelerato il passo e giunti sul posto, videro un disastro. Il campo era distrutto, tanto le tende quanto i dintorni, sembrava essere passato un tifone. Non c'era più nessuno, ne Gabriel di guardia, ne tanto meno i ragazzi che si supponeva fossero a dormire. Sopra i veli delle tende c'era molto sporco e segni di scarpe, segno che qualcuno ci aveva camminato sopra. I Kwami svolazzavano da tutte le parti, cercando di capire cose fosse successo, eccetto Ghiiza che si sfregava le mani preoccupato

Alix si portò le mani sul viso piena di preoccupazione, in quanto era chiaro non era stata una cosa volontaria. Il terreno smosso ed il modo in cui era tutto rovinato e sgualcito faceva ben pensare fosse opera di qualcuno. AJ, invece, reagì in modo diverso. Tutta la rabbia che era riuscito a ricacciare in gola esplose nuovamente , facendogli digrignare i denti

"Cosa... cosa DIAVOLO è successo qui?!" esclamò, voltandosi in tutte le direzioni in cerca di indizi. E l'unico che riuscì a trovare fu proprio Ghiiza, che parlava tra se e se completamente turbato

"No... no... non può essere... non loro..." mormorava da solo, sospirando pesantemente

"LORO chi?!" tuonò AJ, avvicinandosi a lui, furente

"I... i fuorilegge" spiegò subito "Hanno un campo n-non troppo lontano da qui... è g-gente pericolosa, armata, hanno anche commesso atti d-di... di..."

"Terrorismo?" completò per lui la frase AJ, vedendolo annuire, capendo a quel modo della gente di cui parlava

"Ma il loro accampamento non doveva essere vicino alla montagna?!" esclamò Shivihs, piuttosto infuriata "Siamo troppo lontani!"

"Q-Quello principale si..." spiegò subito il Kwami oscuro "M-ma ne hanno anche altri, p-periferici, per co-controllare meglio la zona..."

"Dannazione, avremmo dovuto pensarci..." sospirò Alix, battendosi una mano in fronte ed avanzando una domanda "E sono loro le persone che dobbiamo temere? Quelle che ti hanno fatto l'incantesimo di censura"

"N-no... cioè, voglio dire, si, sono pericolosi, m-ma non quanto..." provò a spiegarsi, ma AJ lo interruppe in fretta

"Questo non è importante! Hanno preso i nostri compagni, forse gli hanno anche fatto del male!" si voltò di scatto e si rivolse aggressivo a Ghiiza "Se sai dov'è il loro campo, sarà meglio che tu ci porti da loro ALL'ISTANTE!"

Shivihs si piazzò subito tra i due, prendendosela con il compagno, benché intimorita "AJ, aspetta un momento, non ha senso prendersela con Ghiiza! Non c'entra con questa storia!"

Per un breve momento, le parole della Kwami scarlatta raggiunsero il cervello dell'amico che strinse il pugno e rispose "Si... ma... MA... GH... GAAAAH!" e senza riuscire a trattenersi, sferrò un calcio al tronco su cui sedevano attorno al falò smuovendolo senza farsi particolarmente male, ma iniziando comunque ad avere il respiro appesantito dalla collera

Ghiiza, nonostante fosse intimorito, si fece avanti "Vi... vi porterò al loro accampamento. S-So dov'è, a piedi c-ci vorrà qualche minuto. Anche loro f-fanno paura... ma vanno fermati..."

AJ, cercando di rimanere il più lucido possibile e vedendo che anche lui come tutti sembrava preso dalla situazione, gli lanciò uno sguardo a metà tra il furioso ed il dispiaciuto, prima di annuirgli "Allora... allora muoviamoci"

"Si, ma andremo senza trasformarci" propose Alix "Se arrivassimo lì facendoci notare, potrebbero fargli del male"

Anche se al ragazzo non andava giù l'idea di non essere già pronto a combattere, decise di rimanere d'accordo con la proposta della donna. Almeno momentaneamente. E senza dover attendere oltre, si incamminarono a passo spedito verso i loro obiettivi, prima che fosse troppo tardi

 

Ghiiza si mise in testa al gruppo, seguito di corsa dai due umani e dai tre Kwami, pieni di preoccupazione e speranza che la loro guida avesse ragione. Tutti tranne AJ, che fissava dritto di fronte a lui, con gli occhi quasi iniettati di sangue e digrignando i denti, cercando di trattenersi il più possibile

Dopo una decina di minuti, il Kwami dell'Involuzione bloccò tutti appena prima di un piccolo dirupo, dove la foresta finiva. Davanti a loro, si estendeva un accampamento molto grande e pieno di persone, un vero e proprio avamposto che occupava tutta la zona disboscata ai loro piedi. C'erano un gran numero di veicoli e di armi, abbastanza da far impallidire Alix in una situazione del genere

"Non ci voglio neanche pensare..." sussurrò, intimorita dall'idea "Eravamo così vicini... sicuramente hanno visto il fuoco, oppure qualche loro esploratore ci ha trovati..."

Nooroo concordò "Se non avessimo inseguito Ghiiza, avrebbero preso anche voi"

"Si, ma dove sono i ragazzi?" chiese Fluff, guardando tutt'attorno, senza uscire dalla boscaglia, l'unico luogo dove tutti si sentivano al sicuro

Shivihs, dopo una rapida occhiata verso le tende dell'accampamento, puntò la mano con sgomento ed esclamò "La... Laggiù!"

Gli occhi di tutti si voltarono nella direzione indicata, facendogli mancare un battito. Davanti a quella che pareva essere una tenda molto popolata si trovavano alcune celle, per la maggior parte vuote, eccezion fatta per l'unica che deteneva al suo interno Nino, Adrien e Gabriel. Sembravano essere molto agitati, ma non tanto per la situazione in cui si trovavano, Colpivano la gabbia e strepitavano, cercando di aprirla inutilmente con la forza, mentre gli uomini che li avevano portati li strattonavano con sguardi disgustosamente viscidi Marinette, Alya e Chloe, trascinandole a forza verso le loro tende mentre le tre ragazze cercavano di liberarsi, fissandoli terrorizzate

"Non... non vorranno..." provò a dire Alix, interrompendosi subito "Ma dove sono finiti i loro Kwami? Perché non si trasformano?! Fanculo la loro identità, qui la faccenda è gravissima!"

"Non lo so, non li vedo" rispose preoccupata Fluff "Eppure sento che sono nel campo!"

Nooroo avanzò una proposta "Dobbiamo intervenire noi! Ma dobbiamo stare attenti, loro sono molti più di noi ed armati! Ci serve un piano alla svelta!"

Mentre i tre discutevano celermente sul da farsi e Ghiiza osservava spaventato la situazione avanti a se, Shivihs sentì un terribile senso di disagio nel petto. E si voltò, preoccupata non per i ragazzi nel campo, ma perché sentiva che quella brutta sensazione veniva dal suo compagno "... AJ?"

Il ragazzo era arrivato al suo limite. Saperli rapiti era un conto, ma vedere l'espressione furiosa ed impotente del padre mentre la madre veniva trascinata via in quel modo e con quelle palesi intenzioni furono troppo per lui, per non parlare del resto dei suoi compagni

"A... aspetta!" esclamò la Kwami scarlatta, ma totalmente invano

"SHIVIHS TRASFORMAMI!" gridò a pieni polmoni, esplodendo di rabbia e trasformandosi in Dragakin. Ma non nel solito colosso dall'atteggiamento gentile a cui i ragazzi si erano abituati... questa volta, era uscito fuori il mostro

 

"Lasciateci andare!" continuava a gridare Marinette, ormai da troppo tempo e senza nessuna reazione, mentre le persone lì attorno la osservavano sghignazzando e pregustando il momento. Uno di loro, preso dalla foga del momento, le avvicinò la mano al volto per tastarne la pelle, inorridendola. Quando avvicinò anche il proprio viso al suo, chiuse gli occhi e sperò in un miracolo

Ed un miracolo, infine, avvenne. Dragakin arrivò in volo ed in picchiata con il braccio teso a pugno davanti a lui, colpendo in pieno l'uomo e scaraventandolo verso altri tre dietro di loro, ma mettendoci troppa forza nel farlo e finendo rovinosamente contro una delle tende, tirandola giù assieme a lui. Da subito gli Wielder non avevano capito cosa fosse successo, ma quando il mezzo dragò sbucò dalla tenda facendola a pezzi con gli artigli, furono estremamente sollevati nel vederlo. Anche se, dopo una prima occhiata, anche loro sembrarono preoccuparsi. Forse, più che un miracolo, quello che era arrivato era un castigo divino

Non era il solito Dragakin. O meglio, era decisamente lui, ma la luce nei suoi occhi era completamente sparita, dalle sue fauci e narici fuoriusciva del vapore nerastro e tutte le squame sulla sua schiena erano irte ed affilate. Marinette ed Adrien avevano già visto quel suo aspetto. Non era disperazione, preoccupazione o voglia di battersi per qualcosa di giusto. Era solo una spaventosa furia cieca, assetata di sangue

Appena si liberò dal tendaggio in cui era precipitato, ormai sotto l'attenzione di tutti, spalancò le ali e ruggì tutta la furia che aveva in corpo. Normalmente il ruggito del ragazzo dava coraggio ai propri compagni, ma in quel caso servì solo a spaventarli

Senza attendere oltre, i proprietari del campo si misero tutti in moto per scacciare la minaccia, correndo ad imbracciare i fucili per far fuoco sul bersaglio, ma lasciando libertà alle ragazza di correre al riparo, prima di finire nel fuoco incrociato. Neanche Dragakin però era lì per aspettare di farsi sparare. Si lanciò con un balzo verso un gruppo di uomini che stava caricando le armi, ad artigli sguainati, facendo a pezzi prima le armi tra le loro mani con dei fendenti verticali ed infine colpendo direttamente loro, squarciandogli il petto e scaraventandoli a terra, feriti ed in preda al dolore

Altri uomini iniziarono subito a circondarlo, stavolta con i fucili carichi, facendo fuoco appena mirato contro di lui. I proiettili trapassarono e bucarono le sue ali, ma non il resistente corpo da drago, su cui i colpi rimbalzarono, facendogli comunque non poco male per l'impatto violento. Se possibile ancora più furioso, il volse lo sguardo verso i suoi assalitori e, cosa ben più pericolosa, le sue fauci. Le spalancò, facendo ben intendere anche a chi non sapeva quali fossero i suoi poteri cosa stesse per fare, ed infatti vomitò un enorme getto di fiamme contro i terroristi che lo stavano mitragliando. Il loro istinto di sopravvivenza fu abbastanza rapido da farli scansare, ma non abbastanza velocemente da evitare completamente le fiamme, che gli avvolsero i vestiti ed i capelli, costringendoli a rotolarsi a terra per spegnersi. Ma quelli che aveva già attaccato non erano che un piccolo numero, rispetto alla quantità di persone che, di lì a breve, avrebbe cercato di fermarlo

Marinette, dal punto in cui si era riparata, osservava con terrore ciò che stava accadendo. Era la prima volta che lo vedeva in quello stato. Aveva sempre dato l'idea di volerlo fare, ma il massimo a cui si era spinto era contro Volpina nel suo tempo di origine. Stavolta, stava seriamente facendo a pezzi delle persone, e senza neanche preoccuparsene

"AJ... ti, prego, adesso fermati..." mormorò, ben sapendo che non l'avrebbe sentita, ma sperando che i suoi pensieri potessero aggiungere la sua mente annebbiata dalla rabbia

Il macello che Dragakin stava portando però servì da distrazione, infatti nessuno stava più prestando attenzione alle tre ragazze. Non era un piano e non era neanche preventivato, ma data la confusione improvvisa, era meglio sfruttare il momento. Ed in quel modo, Alix, diventata Bunnix, poté avvicinarsi a loro indisturbata con il favore della notte. Il suo arrivo le fece sobbalzare per un momento, ma furono sollevate di vederla

"State tutte bene?!" chiese loro, stringendole ed osservandole da capo a piedi, constatando che non fossero ferite, o peggio

"S-Si, adesso si" rispose Marinette, che nonostante la situazione fosse degenerata, non poteva non sentirsi al sicuro

"Ma che è successo?" domandò Nooroo "Come hanno fatto a prendervi?"

La corvina scosse la testa "Non ne sono sicura... so solo che c'è stato un momento in cui mi sono svegliata perché sentivo dei rumori fuori dalla tenda. Quando sono uscita a controllare, Gabriel era a terra privo di sensi circondato da questa gente"

"Si... e poi siamo arrivate anche io e Chloe" spiegò anche Alya "Ed anche i ragazzi devono aver sentito il baccano. Quando ci hanno notati, si sono fiondati su di noi..."

"Ed i Kwami dove sono?" domandò ancora Alix "Perché non vi siete trasformate?"

"Non ne ho idea!" esclamò sempre la giovane rossa, confusa quanto lei "Sia io che Marinette abbiamo provato a trasformarci, ma non ha funzionato!"

"Beh, Nooroo è qui adesso" fece notare Chloe "Dove diavolo eravate finiti?!"

"Io... io non ero lì, in quel momento" ammise dispiaciuto "Ma gli altri non sono venuti con noi! Sono sicuro che sono qui attorno! Ad andarcene siamo stati solo io, Bunnix e Dragakin... e..."

"E?" domandò Marinette "Chi altro c'era?"

Nooroo ed Alix si fecero leggermente da parte, rivelando Ghiiza, rimasto nascosto dietro di loro fino a quel momento

"Akuma?!" esclamò la bionda, spaventata "M-ma AJ non dovrebbe averlo sotto controllo?!"

"Non è Akuma!" esclamò Nooroo, perdendo la compostezza per un attimo e ricercandola subito dopo "... non lo è, ne siamo sicuri"

Le tre ragazze parevano alquanto confuse, quindi toccò ad Alix riportare l'ordine "Sentite, è tutto molto confuso e non è il momento delle spiegazioni. Dobbiamo liberare gli altri e salvare tutti!"

"Salvare Dragakin, vorrai dire" la corresse Chloe, stringendo i pugni, iraconda "Sarà anche forte, ma non può sconfiggere tutti da solo. E voglio davvero tanto dargli una mano a pestare questi bastardi!"

"... al momento, sono certa che quelli in pericolo siano proprio quegli uomini..." ammise, preoccupata nonostante quelle che erano le loro intenzioni, quasi spaventata nel vedere come il mezzo drago continuasse a fare a pezzi i propri nemici "Io e Ghiiza andiamo a cercare di risolvere la situazione. Nel frattempo, voi e Nooroo andate dai ragazzi e liberateli. Non penso vi noteranno, in mezzo al casino"

"Si, staremo attente!" gli rispose Marinette d'accordo con il piano "Andiamo ragazze"

E con al seguito Nooroo, il trio di giovani iniziò a sgattaiolare verso le gabbie, lasciando a Bunnix e Ghiiza il compito di gettarsi a capofitto nello scontro

 

Le celle non erano troppo lontane, i ragazzi avevano anche visto le compagne parlare con Bunnix, sapevano che stavano arrivando. Furono particolarmente sollevati dal tempismo con cui gli altri Wielder erano arrivati e di vederle sane e salve

"Per fortuna non vi hanno fatto nulla" disse subito Adrien, stringendo la mano di Marinette

"S-Si... siamo sollevate anche noi" rispose, imbarazzata "Dove... dove sono le chiavi?"

"Credo le abbia tenute uno di loro" gli rispose Nino "Ma non so chi"

"E figurati se in mezzo a quella baraonda le troviamo" asserì Chloe, tenendo d'occhio lo svolgersi della battaglia, con i compagni che abbattevano i nemici uno dopo l'altro

"Non c'è problema, ci pensiamo noi!" esclamò Nooroo, riferendosi a se stesso e Gabriel, vedendolo fortunatamente ancora con la spilla al collo "Mi spiace di essermi allontanato quando avevate bisogno..."

"Stai tranquillo, non è colpa tua. Non potevamo aspettarcelo proprio in quel momento. E poi ti ho chiesto io di andare con loro" gli rispose, rassicurandolo "Avete capito cosa è successo con Akuma? Avete risolto?"

"Non... esattamente, ma ora siamo un po più tranquilli..." disse, dubbioso delle sue stesse parole "Rimandiamo le spiegazioni a dopo, è lunga da raccontare e non è il momento adatto" gli disse infine, facendogli capire di fare in fretta

"Sono d'accordo. Nooroo, trasformami!" esclamò l'uomo, assorbendo il Kwami nel Miraculous e trasformandosi in Papillon. Ora era armato ed abbastanza forte da distruggere le sbarre della gabbia con un colpo di bastone, per liberare tutti

Sia la trasformazione che l'essersi liberato attirò però un po di attenzioni. Un uomo, alle spalle delle ragazze, puntò il fucile verso di loro e fece fuoco. Ma dopo tante battaglie, Papillon aveva imparato una o due cose dai suoi ex nemici, e si piazzò davanti a tutti facendo roteare rapidamente il bastone, riuscendo a fermare i proiettili come Ladybug faceva con lo yo-yo. Quando sentì il fucile scarico, passò all'attacco, saltando verso il loro aggressore per disarmarlo sempre con il bastone e stenderlo con un calcio allo stomaco

Ormai però era anche lui entrato nel mirino dei rapitori. Iniziando a vedere che si avvicinavano, domandò ai ragazzi non trasformati "Anche voi ragazze non trovate i vostri Kwami?"

"Si! E non capisco dove possano essere!" gli spiegò Marinette, cercando di rimanere dietro ad un angolo "Nooroo ha detto di percepirli qua attorno, ma anche dicendo 'Tikki, trasformami' non succede nulla!" terminò, mostrando che la formula effettivamente non funzionava

"Maledizione... allora dovremmo cercarli noi!" disse, rimettendosi in posizione difensiva con il bastone "Ma io devo tenere a bada questa gente..."

"Padre!" esclamò Adrien "Potenziami! Vi darò io una mano!"

"Adrien..." cercò di dirgli, preoccupato dalla situazione difficile da sostenere senza i suoi poteri da Chat Noir. Ma ben capendo i sentimenti del ragazzo, sia come figlio che come eroe, annuì ed accettò di fare come dettogli "Va bene! Allora dovrai proteggere tu i tuoi amici mentre cercate i Kwami! Concentrati sul volerti difendere, come una cassaforte... no, una fortezza!". Il ragazzo non ci impiegò molto a seguire le direttive del padre, al momento ciò che più di tutto desiderava era proteggere i compagni, in particolar modo Marinette. Ed una volta generate un minimo di emozioni, l'Agreste maggiore saltò verso la posizione del figlio e gli poggiò una mano sulla spalla, iniettandolo di potere "Bastillenforcer! Ti concedo il potere della difesa perfetta! Accetti di utilizzarlo?"

"Si, accetto!" rispose il ragazzo, iniziando a mutare. La sua pelle lasciò posto a dei mattoni di pietra, come fosse diventato un castello, ed i suoi occhi lasciarono il posto ad un paio di finestre, che comparvero un po ovunque sul suo corpo. I suoi capelli lasciarono spazio ad un torrione, così come anche le braccia e le gambe, che rimasero comunque snodate permettendogli di moversi come una persona. Aumentò inoltre di dimensioni, non diventando colossale, ma almeno tre volte più grosso di Papillon. Ed anche se era gigante e facile da prendere di mira, era visibilmente fin troppo resistente per essere scalfito dalle armi da fuoco

Appena terminata la mutazione, si mise su un ginocchio ed esso si aprì come fosse una porta, rivelando un ingresso al castello. Si rivolse ai propri amici, con voce distorta ed ingigantita dalla stazza "Ragazzi, entrate, dentro di me sarete al sicuro". I compagni, capito quale fosse il senso della sua forma, entrarono uno dopo l'altro nel castello. Al suo interno, pur non vedevano dove si trovassero, i ragazzi potevano spiare da ogni finestra disseminata sul corpo di Bastillenforcer semplicemente volendolo, così che lui potesse concentrarsi a battersi mentre loro gli davano una mano a cercare nei dintorni

 

Ora le forze in campo erano divise in tre, Da una parte c'era Papillon che lottava per la sua vita, dall'altra un gigantesco bastione semovente dalle fattezze di Adrien in cerca dei Kwami, mentre per ultimi erano rimasti Dragakin, Bunnix e Ghiiza, questi ultimi impegnati a guardare le spalle del ragazzo del futuro ed a cercare di limitare il numero di feriti, se possibile anche di azzerare quello delle vittime. Pensiero più della donna che del Kwami, lì in mezzo solo per cercare di aiutare

Bunnix estrasse l'ombrello e si mostrò aggressiva, cercando di intimorire i nemici, ma la rabbia di Dragakin era quello che preoccupava di più sia loro che lei. Era andata lì con l'intenzione di fermarlo, ma senza sapere come, in quello stato. Nonostante fossero praticamente spalla a spalla, era costretta a tenere d'occhio anche lui, per evitare che un colpo lanciato con troppa foga potesse colpirla

Lui, d'altro canto, non pareva intenzionato a fermarsi. Continuava a ruggire e vomitare fiamme più come un animale che come una persona, e di nuovo si gettò a testa bassa in mezzo ai nemici, che in qualche modo, nonostante il massacro e la fuga di molti, sembravano stranamente non finire mai

Ne buttò a terra un paio con una spallata, ma subito dietro di lui videro un'apertura, e tirarono fuori un'arma probabilmente ben più efficace di un mitragliatore. Se le munizioni non funzionavano, avrebbero provato con delle granate esplosive. tre terroristi erano già pronti, con la spoletta già rilasciata, aspettando il momento giusto per tirarla così che gli esplodesse addosso, sperando di farlo a pezza. Bunnix non se ne era accorta, lo stava tenendo d'occhio solo finchè le stava troppo vicino ed era occupata a vedersela con altri di loro, ma Ghiiza notò la pessima situazione

"A-ALLE TUE SPALLE!" esclamò, dando più voce che poteva, riuscendo a far girare Dragakin più per il tono che per ciò che aveva detto. Ma fu abbastanza da fargli rendere conto di ciò che stava per succedergli. Con un poderoso battito d'ali si alzò di quota proprio mentre le bombe a mano stavano arrivando sulla sua posizione, riuscendo ad evitare di finire fatto a pezzi, ma non a schivare l'onda d'urto assordante delle esplosioni. Il dover rimettere a posto l'udito lo fece fermare per qualche secondo, scuotendo la testa, e permettendo a Ghiiza di raggiungerlo

"V-Va tutto b-bene?" gli domandò, intimorito ma preoccupato

Dragakin dapprima non gli disse nulla, limitandosi a fissarlo, ancora con l'espressione e gli occhi vuoti. Ma tra un respiro affannato e l'altro, grazie anche alla necessità di fermarsi, si rese conto che il Kwami lo aveva salvato ed iniziò a riacquistare lucidità

"IO... io... si, tutto bene..." gli rispose, provando a calmare la respirazione ed iniziando solo in quel momento a guardare ciò che stava succedendo, preoccupato. Piano piano rimise anche assieme i pezzi, da quando la ragione lo aveva abbandonato fino a quel momento, osservando anche i propri artigli macchiati dal sangue "... ho fatto un bel casino, eh..."

"S-Si... ma ora s-stai meglio, mi sembra..." disse, quasi a chiederglielo per sicurezza

"... certo" rispose, prestando attenzione al campo di battaglia ed indicando Bastillenforcer "Non stavo seguendo, che succede?"

"S-Sono i vostri amici, c-cercano gli altri Kwami. Sono nel campo, li sentiamo tutti, m-ma le formule di trasformazione non funzionano..." terminò, sospettoso e preoccupato dalla faccenda

Saputa la situazione e vedendo che il Potenziato non pareva aver bisogno di protezione, vide che Papillon e Bunnix stavano lottando da soli, quindi prese la prima decisione ragionata dall'inizio dello scontro "Ghiiza, cerca di starmi dietro"

Anche se il Kwami non sapeva le sue intenzioni, capì che stava per muoversi quando richiuse le ali e provò a fare come gli era stato detto. Si gettò in picchiata verso il Wielder della Farfalla, circondato come la compagna, e lo afferrò in volo, inizialmente preoccupandolo

"D-Dragakin, aspetta! Sono... sono io! Gabriel!" esclamò, provando a divincolarsi, sperando che il mezzo drago non lo avesse preso di mira per via dei ricordi di chi era un tempo

"Non preoccuparti... mi è... passato" mormorò, dispiaciuto della sua reazione, ma tranquillizzandolo

"Oh... bene, allora. Ma perché mi hai preso a quel modo?"

Il ragazzo, prima di rispondergli, virò e prese la mira su Bunnix "Per raggrupparci! Bunnix!" esclamò infine, facendole notare che stava arrivando. La donna aveva già visto che si era calmato, fortunatamente anche senza il suo intervento. E quando vide la velocità a cui stava arrivando, intuì il suo piano. Saltò sul posto, ben sopra le teste dei loro nemici, così che il mezzo drago potesse recuperarla più facilmente. Ma invece di stare a penzoloni tra le sue braccia, come Papillon, afferrò la sua spalla per sollevarsi di più e salirgli sulla schiena, affiancandosi praticamente a Ghiiza e stando attenta a non impedire il movimento delle ali. Adesso, anche se ancora sotto tiro, erano almeno lontani dal campo di battaglia e potevano riorganizzarsi

 

Nel frattempo, Bastillenforcer ed i suoi inquilini temporanei continuavano a girare il campo. Adrien poteva tranquillamente ignorare persino le esplosioni delle granate, nulla riusciva a scalfire le sue mura, ma resistere ai colpo era solo l'obiettivo secondario. Quello principale, trovare i Kwami, era ancora in corso. I ragazzi dentro di lui osservavano in ogni direzione, cercando anche solo indizi che gli indicassero dove si trovassero

Arrivati nella zona dei veicoli, notarono in mezzo a tutte le jeep un unico camion scoperto. Bastillenforcer era troppo grande ed occupato a muoversi per notarlo, ma Nino si accorse del suo carico e richiamò l'attenzione di tutti

"Ragazzi! Guardate la!" esclamò, attirando gli sguardi di tutti nella finestra, anche quello del ragazzo potenziato

Sopra al mezzo di trasporto c'erano delle cinque urne di ceramiche chiuse, con sopra delle scritte in cinese. Non capivano cosa dicessero, ma tenendole d'occhio per qualche momento, notarono tutti quello che aveva notato il ragazzo. Non solo sembravano muoversi tremando ogni tanto, ma quei tremolii erano accompagnati da delle luci che sprizzavano dal tappo. Luci dei colori dei loro Kwami

"Li abbiamo trovati!" esultò Alya, contenta, al contrario di Marinette che fece notare l'ovvio

"Ma perché non stanno uscendo? I Kwami dovrebbero poter attraversare gli oggetti senza problemi"

Chloe rifletté un momento ed espose la sua ipotesi "Se questi sono gli stessi terroristi che eravamo venuti a cercare, allora sappiamo già che hanno qualcosa a che fare con la magia. Probabilmente anche quelle sono magiche"

Nino si accodò a lei "E le hanno create anche per trattenere il potere di Shivihs! Se lo hanno potuto estrarre, sicuramente possono anche metterlo dove vogliono! Le hanno solo sfruttate per altro!"

"Si, ha senso..." concordò Marinette, rimanendo dubbiosa "... ma le hanno davvero create loro? Intendo dire, sembrano... antiche" spiegò, vedendo che effettivamente erano rovinate dal tempo

"Create o rubate non ha importanza" fece notare Bastillenforcer "Quello che conta è liberarli!"

Allungò una mano ed afferrò l'intero mezzo di trasporto. Poi piegò le braccia come se lo stesse porgendo davanti a se ed aprì una porta sotto la spalla, permettendo agli amici di uscire e di camminare sopra il suo avambraccio. I quattro lasciarono la casa semovente e si avvicinarono alle urne, notando una cosa a cui prima non avevano neanche pensato. Assieme ad esse si trovavano anche i loro zaini, compreso quello di Marinette contenente la Miraculous Box, con sopra alcuni segni di sporco, come se avessero provato ad aprirla invano. Ma avevano altro a cui pensare, una volta recuperate le decorazioni di creta le aprirono subito, constatando con gioia che avevano ragione. Nel momento in cui le aprirono, i compagni Kwami uscirono librandosi in volo, piuttosto disorientati ma immediatamente felici non appena li videro

"Marinette!" esclamò Tikki, contenta come non mai e saltandole al petto per abbracciarla "Non sai che bello vederti! È stato terribile!"

"Calma Tikki, adesso sei libera..." le disse, stringendola per rassicurarla "Ma che cosa è successo?"

"Non lo so!" le rispose, cercando ipotesi dagli altri Kwami, tutti andati immediatamente dai loro Wielder e tutti egualmente confusi

Plagg, dall'alto del viso di Bastillenforcer, fece spallucce "Io so solo che ho sentito un gran casino, poi qualcuno mi ha afferrato e cacciato lì dentro. Sentivo ogni tanto Adrien che cercava di trasformarsi, ma non venivo neanche attirato dal Miraculous"

"Queste urne... le ho già viste..." mormorò Wayzz, ricordandosi anche dove "Ma certo! Le ho viste di sfuggita nel Libro dei Miraculous! Anche se a noi Kwami non era permesso leggerlo, sono riuscito a dare qualche occhiata al suo interno mentre Maestro Fu lo leggeva. Ricordo di averle viste li!"

Con la realizzazione del Kwami verde, Marinette prese in mano la Miraculous Box ed analizzò la situazione "Questi non sono terroristi qualunque, già lo sapevamo... ma non sono neanche persone che sanno far funzionare la magia e basta. Conoscono i Miraculous e volevano farne uso, in qualche modo. Sono sicura sapessero cosa c'è qui dentro"

"Molto probabile" la appoggiò Chloe, controllando il contenuto del suo zaino ed estraendo un piccolo carillon di porcellana finemente lavorato "Se fossero andati in cerca di roba preziosa, avrebbero preso almeno i miei gioielli. Non sono tra i più costosi che ho, ma gente del genere non ci sputerebbe sopra"

"Non hanno neanche preso i materiali riutilizzabili" si aggiunse Nino, mostrando che lo zaino con l'attrezzatura di sopravvivenza era rimasto praticamente intoccato

"Però i nostri Miraculous non li hanno neanche toccati" fece notare Alya, che come tutti aveva ancora addosso il proprio gioiello magico, il che li lasciò in dubbio se quella parte fosse vera o no

"L'unica cosa che possiamo fare adesso" sentenziò Marinette "È prenderli e farli parlare. Gabriel non avrà problemi e... e neanche AJ..." mormorò, sospirando, pensando al modo in cui prima stava combattendo. Era preoccupata, perché sapeva solo a mala pena dei suoi scatti d'ira e non ne aveva mai visto uno sul serio. Ma doveva essere anche decisa e rapida, se voleva intervenire "Ragazzi, trasformiamoci ed andiamo a dargli una mano! Te la senti, Tikki?"

"Certo, anche subito!" rispose la sua Kwami, pronta come lei ad entrare nel vivo dell'azione

"Tikki, trasformami!" esclamo la corvina, avvolgendosi con la magica luce della mutazione e divenendo Ladybug. E mentre anche gli altri compagni iniziavano a trasformarsi, lei si adoperò per far tornare Bastillenforcer ad essere Adrien, così che anche lui potesse seguirli come Chat Noir. La situazione era già abbastanza catastrofica, ma lei l'avrebbe comunque fermata, ad ogni costo

 

Dalla loro posizione sopraelevata, i tre Wielder già trasformati ed il Kwami oscuro poterono vedere in lontananza varie luci di trasformazioni magiche e tirare anche un sospiro di sollievo. I ragazzi si erano ricongiunti ai loro Kwami, cosa che anche Papillon poté confermare loro

"Bastillenforcer è tornato ad essere Adrien, li hanno trovati!"

"Bene" annuì Dragakin, ma senza quasi emettere emozioni "Raggiungiamoli e finiamo questa storia"

"AJ..." mormorò a bassa voce Bunnix, preoccupata per lui, ma senza dirgli nient'altro

Il dragonide, ritrovato il punto dove i ragazzi erano rimasti, lasciò andare il Wielder della farfalla a pochi centimetri da terra e fece scendere anche la compagna sulla sua schiena, prima di atterrare lui stesso. Tutti erano già trasformati e pronti all'azione, ne era felice, ma si sentiva comunque a disagio. Non stavano dicendo nulla, sembravano aver ritrovato una sorta di tranquillità, eppure lui sentiva dentro di se che le cose non stavano come sembravano

"Li avete ritrovati? Stavano bene?" chiese loro Papillon

"Si, ma credo che abbiamo tutti qualcosa su cui aggiornarci" spiegò celermente Ladybug, sia intendendo Ghiiza sia le urne che avevano imprigionato i Kwami, mostrandole anche ai compagni appena arrivati "Per il momento, dobbiamo tenere d'occhio queste e capire che cosa sono"

I tre Wielder le osservarono confusi, mentre Ghiiza gettò loro uno sguardo pieno di sconforto e di tristezza. La corvina non notò quello, quanto il suo fare nervoso e quasi sospetto, ma preferì non dire nulla dato che gli altri sembravano tranquilli attorno a lui. Meno i ragazzi, che ancora non avevano avuto modo di vedere l'essere magico

"Ma che-Akuma?!" esclamò Chat, vedendolo fluttuare libero e facendo venire un'altra fitta nel cuore della creaturina

"No, non è lui" asserì Bunnix, ormai certa persino lei stessa delle sue parole "Come abbiamo detto, ci dobbiamo aggiornare tutti. Preoccupiamoci prima di tutto di sbaragliare questa gente"

Dettò ciò, la ragazza si rimise in posa da combattimento brandendo l'ombrello. Gli altri non furono da meno, ognuno materializzò o afferrò la propria arma, compreso Dragakin questa volta, e si prepararono a dar battaglia. Ma la situazione era ben cambiata, appena si voltarono verso i loro nemici, non videro segni di preoccupazione o di aggressività. Ognuno di loro semplicemente era spaventato, ma non sembrava da loro

Mentre il gruppo di eroi li osservava, quello più vicino a loro lanciò un grido di terrore, facendoli saltare sull'attenti. Ma non era per lanciarsi all'attacco o per scappare. Appena poggiarono lo sguardo su di lui, questo si sciolse in una bizzarra melma nerastra e cadde a terra, informe, sparendo infine nel nulla. Il grido lanciato pareva quasi uscito da un film horror, talmente li aveva lasciati spiazzati ed inorriditi la scena, ma era solo l'inizio. In breve, tutti gli altri banditi lì presenti cominciarono a subire la stessa sorte. Uno ad uno, come se qualcosa li stesse trucidando sotto i loro occhi

E dopo qualche secondo di urla strazianti, non rimase più nessuno se non loro. Tutto ciò che rimase dello scontro erano i resti degli oggetti ed i banditi rimasti a terra, sventrati ed incendiati da Dragakin durante il suo raptus di furia

"M-ma che... che diavolo è appena successo?!" si domandò Queen B, guardandosi attorno disorientata

Nessuno però aveva una risposta alla cosa. Solo Ghiiza, nuovamente, abbassò la testa e sospirò, affranto di non poter parlare della situazione e della terribile scena che gli si era parata davanti

Dragakin, invece, osservò quasi paralizzato i corpi rimasti a terra. Gli era già capitato di combattere contro delle altre persone, fuori dal rifugio nel suo tempo. Si era trattata di gente marionettata da un Potenziato sotto il controllo di Akuma, non si trattava di far fuori o meno gente. Ciò che lo lasciò spiazzato furono gli sguardi quasi inorriditi dei compagni, e più di tutti, dei loro genitori. Anche se osservavano la scena nella loro interezza, considerato anche lo scioglimento causato da forse misteriose, per lui era come se fosse principalmente a causa delle sue azioni se erano così scossi. Li osservava, senza dire una parola e senza sapere neanche lui cosa dire. Ladybug e Chat Noir non ci misero però molto a notare il suo palese disagio

"AJ?" gli domandò la ragazza, avvicinandogli una mano al braccio "Va tutto bene?"

Ma appena prima di poterlo toccare, il viaggiatore temporale si scansò quasi d'istinto, facendole ritirare il braccio preoccupata. E dopo aver reagito in quel modo, spalancò le ali e chiuse gli occhi

"Io... ho bisogno di dieci minuti da solo. Per favore, non seguitemi!" esclamò, con voce rotta, prima di spiccare il volo ed allontanarsi rapidamente da lì. Prese la direzione da cui erano arrivati, senza addentrarsi in territorio inesplorato, ma senza che i ragazzi potessero seguirlo nonostante la sua richiesta

"AJ! Aspetta! provò a gridare Chat Noir, ma invano. Il giovane era già sparito chissà dove nella foresta. Non era troppo preoccupato che potesse essere in pericolo da solo, ma aveva capito qual'era il vero problema che lo aveva portato a scappare in quel modo

Anche gli altri Wielder e Ghiiza, pur spaventati dalla sua dimostrazione di forza, non poterono non preoccuparsi nel vederlo reagire così, ma se Ladybug e Chat Noir non sembravano sapere cosa fare, allora neanche loro avevano la minima idea di come reagire

Solo Bunnix non reagì allo stesso modo, impietrita e confusa, ma lo seguì con lo sguardo mentre si allontanata, rassegnata ma tranquilla. Si limitò semplicemente ad inviargli un mesto sorriso di complicità ed a sperare che tornasse da loro il più presto possibile, una volta sbollito l'imbarazzo e la frustrazione

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Enfatizziamo il "qui", dato che ci ho messo un sacco di tempo tra lo scorso capitolo e questo. Eh purtroppo vado a periodi, alcune volte sono veloce, tante altre mi devo prendere i miei tempi per blocchi o cavolate varie. Ma sono tornato, speriamo che i "dieci minuti" che servono ad AJ non si trasformino in altri mesi! Voi in ogni caso non preoccupatevi, piano piano completerò almeno questa storia, poi si vedrà. Per ora, diciamo solo che ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

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