Le avventure pasquali di Lucinda, Salem e Jinger.

di Fujiko91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La prima pasqua di Lucinda. ***
Capitolo 2: *** Le lepri pasquali. ***
Capitolo 3: *** Galli,galline e dame pasquali. ***
Capitolo 4: *** L'albero di Pasqua. ***



Capitolo 1
*** La prima pasqua di Lucinda. ***


Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*

 

Il giardino intorno alla sua casa si era riempito di garofani, di viole e di primule in fiore.

Lucinda si stava annoiando, la primavera e la Pasqua non le piacevano davvero. La Pasqua di certo non era la sua festa, ma aveva davvero voglia di uscire e andare nel bosco, ma stava seguendo una lezione di Salem, il quale si era appena accorto che la sua alunna non seguiva minimamente la sua lezione di pozioni. "Lucinda, ti sto annoiando?"

"No! È solo che si sta avvicinando la Pasqua, ed io mi chiedevo cosa stanno facendo gli abitanti del bosco…"

"Uhm, pur non essendo la nostra festa, nulla ci vieta di andare a vederla."

"Davvero?"

"Sì! Immagino che verremo guardati in modo strano, ma non importa."

"Jinger, svegliati!" strillò Lucinda eccitata.

Il corvo si svegliò di colpo, aprì i suoi occhietti neri, poi mosse il becco e a quel punto emise dei cra cra e distese le sue ali nere. "Cosa c'è?"

"Andiamo nel bosco per vedere il mondo pasquale!"

"Noioso... ma se viene anche Salem allora vengo anch'io" disse il corvo guardando con attenzione Salem che si stava preparando.

 

Lucinda non volle vestirsi di nero come ad Halloween, quindi usò la sua magia e trasformò il suo abito, in uno azzurro con pizzi bianchi e rosa, il suo cappello in un cilindro con delle orecchie da coniglio e dei fiori gialli. E infine le scarpe dei sandali di corda e foglie verdi. "Ecco fatto! Allora come sto?"

"Sembri una fata…" disse Jinger.

Salem invece vomitò una palla di pelo, quando alzò lo sguardo disse contrito: "Oh! Scusa, non l’ho fatto apposta."

"Tranquillo in fondo sei un gatto, andiamo?"

"Sì, però sei carina così."

"Grazie Salem."

 

Il gruppo oramai pronto uscì di casa e si diresse verso il bosco.

Avevano appena imboccato il sentiero quando videro degli omini davvero strani, alti quanto dei bambini con la testa a forma di uovo, due uomini e due donne, con dei coni in mano.

I due omini erano vestiti eleganti uno di azzurro e l'altro di nero con sfumature rosse, invece le due donnine indossavano  abiti eleganti una rossa e l'altra azzurra ed entrambe indossavano un grembiule bianco, calze bianche e mocassini in pelle.

Ma Lucinda si ritrovò a fissar loro le teste: erano tutte e tre a forma di uovo, con occhi, naso e bocca. Ed erano di colori differenti uno rosso, rosa, verde e giallo.

Dietro a tutti ce n’era uno anziano elegante, la testa a forma di uovo d'oca grande e bianco, con occhi, naso, bocca e una barbetta e sopra alla testa una bombetta per cappello.

"Buongiorno" disse Lucinda.

"Non abbiamo tempo, perché bisogna preparare la Pasqua. A proposito, cosa ci fai qui, Salem?"

"La mia alunna voleva vederla. Il bosco cambia faccia."

"Già! Signorina, nel bosco non ci sono streghe, creature pericolose o altro."

"Non m’importa, voi siete carini!" esclamò Lucinda con un grande sorriso che sorprese l'omino anziano.

"Io mi chiamo Shamino."

Lucinda e Jinger trattennero una risata, temendo che lui si sarebbe offeso.

"Vi avrei accompagnato volentieri ma non posso, devo badare ai miei alunni."

"Allora buon lavoro, Shamino" disse in fretta Salem, che prese per mano Lucinda per trascinarla oltre.

"Salem, non tirarmi."

"Dobbiamo vedere ancora molto!" esclamò esasperato il gatto nero.

Jinger invece si era appollaiato sul cilindro di Lucinda tra le orecchie di coniglio e i fiori.

Angolo dell'autrice:
ho pensato di usare di nuovo questi miei personaggi, che avevo usato per una raccolta autunnale! Cioè la strega Lucinda , il corvo Jinger e il gatto nero Salem. Ma in questa raccolta sono fuori dal loro habitat naturale, infatti vivranno un'avventura pasquale.
Fuji.

 

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Capitolo 2
*** Le lepri pasquali. ***


Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*

 

A un certo punto il bosco si diradava lasciando spazio a una stradina che costeggiava dei campi coltivati.

"Lucinda, non correre" disse Salem.

"Quel Shamino, ti ha innervosito…"

"Puoi ben dirlo! È il coordinatore dei lavori pasquali."

Lucinda si ricordava le creature che vivevano nel bosco durante Halloween, e quindi comprendeva il gravoso compito del povero omino. "Chissà che fatica per scacciarli."

"Non li scaccia! Semplicemente loro se ne vanno!" rispose Salem.

"Quindi è la tua prima Pasqua?"

"Sì, perché alle streghe non piace questa festività."

"A me incuriosisce."

Ma in quel momento sulla strada comparvero due lepri con i panciotti rossi, le camicie bianche, i pantaloni marroni e la giacca verde, con due grandi cesti che riempivano di uova colorate.

Erano troppo intenti a lavorare, per potersi accorgere del gruppo perciò Salem fece segno a Lucinda di proseguire.

Su di un campo più in là, un'altra lepre, ma stavolta non era vestita, portava a tracolla una borsetta piena di viole spingeva una carriola su cui c'era un uovo gigante, con varie rose come cuscino e sopra di essa un anatroccolo.

Appena la lepre li vide chiese: "cosa ci fate ancora in giro?"

"Volevo vedere come si festeggia la Pasqua."

"Alle streghe non importa della nostra festività."

"A me incuriosisce."

"Uhm, basta che non creiate problemi!" E se ne andò via.

"Che maleducato" disse Jinger.

"Salem, stai bene?" chiese preoccupata Lucinda.

"Sono un gatto circondato da delle lepri, ho voglia di mangiarle."

"Forse loro hanno ragione, siamo fuori posto…"

"No! Riesco perfettamente a trattenere i miei istinti! Proseguiamo."

 

In un campo di garofani azzurri, c'era un uovo gigante, una lepre preparava il colore dentro a una bacinella, un’altra osservava il lavoro della terza, che se ne stava su di una scala di legno con in mano un pennello a dipingerla di rosso.

E nel frattempo canticchiavano una filastrocca pasquale.

 

Più in là una lepre insegnava a cantare a una piccola banda di pulcini.

Il pulcino femmina che cantava da solista, se ne stava su un sasso in testa indossava una cuffietta ricavata da un pezzo di guscio bianco, decorato di fiori e un nastro azzurro legato sotto il becco.

 

"Signori, fermatevi un attimo, qui abbiamo un gatto!" esclamò la lepre.

"Per la precisione sono Salem."

"Avete sbagliato stagione. Non siamo in autunno e tanto meno ad Halloween."

"Lo sappiamo, ma lei era incuriosita."

"È una giovane strega, almeno si è vestita colorata!"

"Sì l'ho fatto" aggiunse Lucinda.

La lepre tornò al suo lavoro e loro ripresero il cammino.

Angolo dell'autrice:
le lepri sono animali pasquali come anche i pulcini, così ho deciso di dedicare a loro questo capitolo della raccolta! E ovviamente a Salem viene un po' di appetito forse un po' troppo xD
In più i nostri amici sono un po' fuori luogo in quanto creature di halloween :3
Fuji.

 

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Capitolo 3
*** Galli,galline e dame pasquali. ***


Betato: ringrazio Ciuffettina per la correzione dei piccoli errori! :*

 

Il gruppo riprese il suo viaggio, Lucinda di tanto in tanto alzava lo sguardo per ammirare degli uccellini che cinguettavano sui rami in fiore delle more. "Guardate che meraviglia!"

"A Salem piacciono vero?" chiese Jinger sogghignando.

"Diceva il corvo, che voleva mangiarsi i conigli appena passati!"

Jinger si mostrò offeso. In cuor suo sapeva che il gatto aveva ragione, ma di certo era troppo orgoglioso per ammetterlo.

"Guardate là che buffo!" esclamò Lucinda indicando un signor gallo con il panciotto azzurro , la coda un misto di penne verdi e arancioni. La cresta di un bel rosso acceso.

E sulle spalle un cestino con un sacco di uova colorate, al poveretto era caduto il bastone e non sapeva come raccoglierlo.

Lucinda seguita da Salem accorse ad aiutarlo, gli raccolse il bastone e glielo porse. "Ecco a lei, signore."

Il gallo lo prese poi vedendo il gatto nero, urlò: "Chicchirichì vuoi mangiarmi?"

"No, Salem non lo farebbe mai"

"Non avrei mai pensato d’incontrare Salem."

"Ce l'hanno già detto che siamo fuori posto."

Il gallo annuì, ma non aggiunse altro continuò semplicemente per la sua strada.

Proseguendo, decisero di comune accordo di fermarsi sotto una quercia per mangiare un po' della merenda preparata da Lucinda.

"Per te Salem ti ho portato delle sardine in gelatina e per te Jinger un topolino."

Lucinda stava per addentare il suo sandwich con marmellata di fragole, quando sentì un rumore dietro alla siepe. Scostò la siepe e lì davanti a lei c’era un'adorabile chioccia dentro a una cesta con intorno dei teneri pulcini.

E accanto a lei uno gnomo dottore che la stava rincuorando: "La sua nidiata sta tutta bene."

"Coco Coco sono felice" disse lei alzando il collo e ondeggiando le piume.

Lo gnomo medico andò un po' più in là per bussare alla porta di una casetta a forma d'uovo con sul davanti una porta verde e una tettoia.

Dopo aver bussato ne uscì un galletto e altri quattro pulcini più grandi dei piccoli attorno alla madre.

"Sua moglie sta bene."

"Grazie" disse il galletto e andò dalla moglie, e pian piano i due tornarono dentro in casa con i figlioli.

Mentre lo gnomo vedendo Lucinda, le andò incontro. "Ciao cara! Cosa ci fate qui?" domandò sicuro che la sua amica non fosse da sola.

"Volevo vedere una festa diversa, e di come cambiasse questa zona."

"Mi fa piacere, arrivederci." E lo gnomo scomparve nel bosco.

Salem si alzò e spolverò la mantella. "Meglio andare."

"A proposito, Salem, ma dove stiamo andando?"

"Fino all'albero di Pasqua! Sulla collina, da quella parte."

"Bello, ma tu come lo sai?"

"Si dà il caso che io sappia quasi tutto su di queste terre."

All'improvviso comparve una strana carrozza ricavata da un mezzo uovo gigante, con due ruote in legno e trainato da una lepre.

Sopra c'erano una ragazza con i capelli castani, in abito giallo, al suo fianco una dama bionda con un abito rosa e una cuffietta di Paglia con un grande fiocco azzurro. Le sue labbra sottili e rosse.

"Salem, non pensavo di vederti qui" disse la dama con sguardo incuriosito.

"La mia pupilla voleva vedere la Pasqua."

"Mi fa piacere, ci rivediamo all'albero."

"Sì" sussurrò Salem.

Lucinda aveva seguito in silenzio lo scambio di battute, quando la carrozza si allontanò domandò: "Chi erano?"

"La dama della Primavera con un'ancella."

"Mi piace, devo ammettere che gli abitanti pasquali sono adorabili."

"Rispetto a quelli di Halloween, sicuramente. Ma noi, per loro, siamo oscuri... il che in effetti è vero."

"Già, ma non pensiamoci per oggi." Lucinda sorrise e così ripresero il cammino.


Angolo dell'autrice:
il viaggio di Lucinda, Salem e Jinger sta per volgere al termine! Queste raccolte non le faccio mai troppo lunghe :3
Ringrazio chi sta recensendo e chi sta slo leggendo! :*
Al prossimo capitolo! :*
Fuji.

 

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Capitolo 4
*** L'albero di Pasqua. ***


Finalmente avevano imboccato la lunga strada in salita che li avrebbe condotti fino all'albero di Pasqua, la strada costeggiava la pineta.

Quando a un certo punto arrivò un carro fatto di legno interamente decorato di viole, con uovo e seduto sul calesse un pulcino e trainato da un folletto, vestito di viola.

Dietro un’altra carrozza che consisteva in un guscio d'uovo decorata di garofani azzurri, le ruote di legno con al centro una margherita.

All'interno un'elfa bambina con i capelli ricci e un vestitino bianco, a trainarla due adorabili agnellini.

Appena dietro le lepri su di una vettura, bianca degli anni venti, piena di uova decorate e piena di lepri e di galli e galline che se la chiacchieravano tra loro.

Molti altri carri decorati di vari fiori c'erano lungo la strada.

A chiudere la fila una lepre, sopra a un agnello con in mano un ovetto contenente due pulcini e un altro sulle spalle dipinto di verde.

Lucinda li guardava con stupore e amministrazione: non aveva mai visto tanti bei colori tutti messi insieme in quel modo così elegante.

Per non parlare che finalmente arrivarono in cima alla collina.

Sulla collina c'era un bellissimo prato, con un rigagnolo e degli alberelli.

Ma al centro di essa c'era un maestoso ciliegio in fiore, con tutto intorno un sacco di uova di varie dimensioni e colori.

"Salem, secondo te quanti anni avrà?"

"Cent'anni di sicuro li ha!"

"È vecchiotto, ma è davvero stupendo!"

"Già."

Intorno si stavano radunando un sacco di abitanti del bosco, alcuni conosciuti come il signor Renard, con altri volpacchiotti e gli gnomi.

Non c'erano altri conoscenti, in quanto era Pasqua. Gli altri erano gli abitanti pasquali, che avevano incontrato lungo il cammino.

All'improvviso tutti si voltarono verso la dama Primavera, e lei diede inizio ai festeggiamenti.

Tra uova di cioccolato, vino di mele, e torte di marmellata alle fragole ebbero inizio anche i balli.

Il signor Renard si avvicinò sorpreso, ma felice di vedere Lucinda anche lì. "È sempre un piacere vedervi, anche in un contesto così insolito."

Lucinda invece gli fece gli auguri per i nuovi figli.

I festeggiamenti durarono fino al pomeriggio, appena finirono tutti tornarono a casa, una lepre regalò agli invitati delle uova ricoperte di zucchero e all'interno cioccolato, con su scritto buona Pasqua.

 

Lucinda, Salem e Jinger tornarono a casa, quando arrivarono si sentivano stanchi, ma Lucinda volle raccontare ogni cosa a sua madre, la quale disse: "Non pensavo che la Pasqua potesse essere così bella, ma non penso che sia il caso di dirlo ad altre streghe... non capirebbero."

Lucinda annuì, sapeva bene che in fondo le streghe non facevano parte del mondo pasquale, però Salem era stato davvero molto gentile ad accompagnarla.

Tornò in salotto dai suoi amici. "Salem, cosa vorrai in cambio?" domandò.

"Quest'anno Halloween, lo passeremo insieme, e il viaggio che intraprenderemo ti cambierà!"

Poi tornò alle sue pozioni.

Lucinda invece se andò in camera sua per riposarsi un po' pensando  alle parole di Salem.


Angolo dell'autrice:
questa quarantena mi impigrito xD
Perché ce l'avevo da una settimana, ma non avevo mai voglia di pubblicarla scusate! ç.ç

Comunque ringrazio chi l'ha recensita sempre! E chi magari la recensirà in futuro! 
E siamo arrivati all'ultimo capitolo! :*

Fuji.

 

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