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di dramione_S
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** qualcosa di diverso ***
Capitolo 2: *** la proposta della McGrannit ***
Capitolo 3: *** il vero Draco ***
Capitolo 4: *** com'è possibile? ***
Capitolo 5: *** liquirizia e vaniglia ***
Capitolo 6: *** incubo ***
Capitolo 7: *** Draco ***
Capitolo 8: *** Chiarimenti ***
Capitolo 9: *** un eventi inaspettato ***
Capitolo 10: *** partenza per il mondo babbano ***
Capitolo 11: *** prima notte ***
Capitolo 12: *** tutto normale ***
Capitolo 13: *** Una serata piene di scoperte ***
Capitolo 14: *** un obbligo e verità insolito ***
Capitolo 15: *** una giornata speciale ***
Capitolo 16: *** fuochi d'artificio ***
Capitolo 17: *** ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 18: *** il ballo di primavera ***
Capitolo 19: *** falsi litigi ***
Capitolo 20: *** Ecco ora sai tutto ***
Capitolo 21: *** Disastro ***
Capitolo 22: *** Pezzetto dopo pezzetto ***
Capitolo 23: *** Preoccupazioni ***
Capitolo 24: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 25: *** illusioni e inviti ***
Capitolo 26: *** Matrimonio ***



Capitolo 1
*** qualcosa di diverso ***


Era appena cominciato un nuovo anno ad Hogwats e tutti gli studenti erano riuniti nella Sala Grande in attesa che Silente terminasse il suo solito discorso iniziale per cominciare a mangiare.

Hermione, come al solito, si sedette vicino ad Harry e Ron cominciando a parlare di come avevano trascorso le vacanze estive;
Ron parlò dei suoi allenamenti per entrare nella squadra di Quiddich, Harry invece di come avesse strascorso bene la sue vacanze alla Tana. Ad un tratto Hermione si sentì osservata e distolse lo sguardo dai due amici; scrutò affondo tutti i tavoli fino ad arrivare a quello dei Serpeverde, dove un accattivante Draco Malfoy la fissava ininterrottamente, Hermione sentì le gote avvampare e per evitare altre brutte figure tornò a parlare con i due amici. Intanto al tavolo dei Serpeverde, Draco si era imbambolato nel guardare l'elegante figura di Hermione, fin quando non fu risvegliato da Blaise Zabini che sedava accanto a lui
- Draco?! Che ti prende?- disse Blaise schioccando le dita davanti gli occhi di Draco
-Niente stavo solo pensando- disse rivolgendosi all'amico
-Ah si?! E allora perché guardavi la Granger?-
- Ma che dici Blaise! Non stavo guardando la Granger, pesavo solo a qualche scherzo da fare allo Sfregiato e allo Straccione!- mentì ma era l'unico modo di zittire Blaise
-Ok, se lo dici tu- rispose infine l'amico. Intanto Pansy Parkinson si era aggrappata al braccio di Draco e aveva cominciato a parlare delle sue vacanze estive seguita a ruota da Blaise, mentre Draco aveva ricominciato a guardare Hermione. Quasi alla fine della cena Draco si accorse che Hermione si stava dirigendo verso il portone della Sala Grande, così si sciolse dalla presa della Parkinson -scusate mi sono ricordato di un impegno- si alzo dal tavolo
- ci vediamo dopo!- e si avviò verso il portone. Uscita dalla porta Hermione si avviò con passo svelto verso il suo dormitorio. Durante il tragitto si accorse che era seguita da qualcuno ma face finta di niente fin quando una voce disse
-per quanto ancora continuerai a far finta di niente?- Hermione capì subito a chi apparteneva quella voce e si girò di scatto
- Che diamine vuoi Malfoy?- disse con tono acido
-Niente, volevo solo sapere dove andavi così di fretta?!- rispose rapido Malfoy
-Non sono affari tuoi...- non ebbe il tempo di finire la frase
-non è questo il tono che dovrebbe avere una signorina, cara la mia Mezzosangue- la interruppe lui, ma lei rispose subito a tono
- tanto per cominciare non chiamarmi cara mia, io non sono una delle tue sgualdrine da quattro soldi, secondo non è affar tuo dove vado, con chi sono e cosa faccio!- ad un tratto Hermione si accorse che c'era meno di un metro tra di loro, i loro sguardi si incrociarono ed Hermione vide nei suoi occhi qualcosa che non si sarebbe mai aspettata, Malfoy non aveva il solito sguardo freddo e distaccato, c'era qualcosa di più ma ancora non sapeva bene cosa.

 

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Capitolo 2
*** la proposta della McGrannit ***


Era mattina presto ed Hermione si era appena svegliata, si stropicciò gli occhi e guardò fuori dalla finestra. Quel giorno splendeva il sole ed Hermione si sentiva diversa dal solito...più rilassata. Ginny, la sua compagna di stanza, dormiva ancora ,così Hermione si vestì e scese a fare colazione. Mentre camminava per il corridoio vide Malfoy appoggiato alla parete di fronte al portone della Sala Grande, ma decise di non fermarsi a rivolgergli la parola, in fondo perché avrebbe dovuto farlo era sempre lui, il solito Malfoy egocentrico, altezzoso, freddo e distaccato...o forse No. D'un tratto Hermione sentì quella voce familiare ma odiosa -Buongiorno Mezzosangue, dormito bene sta notte?- disse con il suo solito tono ironico, la sua voce era calda e sensuale ma Hermione non si fece sconcentrare da Malfoy 
- Una meraviglia,grazie!- rispose lei acida dopodichè entrò a fare colazione. Harry e Ron non erano ancora scesi ma decise di sedersi ugualmente, prese una tazza di tè e cominciò a leggere La Gazzetta del Profeta, mentre Draco seduto al proprio tavolo era stranamente pensieroso...cosa gli passava per la mente? Dopo aver fatto colazione Hermione si diresse verso l'aula di trasfigurazioni con passo svelto. Oggi avevano lezione con i Serpeverde, il che significava che Hermione avrebbe rivisto Draco quel giorno e quel pensiero le dava sui nervi. Il "destino" volle che Malfoy si fosse seduto dietro di lei e questo rendeva ancora più nervosa Hermione. La lezione era cominciata quando la porta dell'aula si apri, entrarono Harry e Ron che al solito erano in ritardo. La McGranit li fece accomodare in classe e per fortuna non tolse punti alla casa Grifondoro. Draco non riuscì a seguire la lezione, era troppo preso a guardare il sottile ed elegante collo di Hermione, a tal punto che decise di darle un piccolo pizzico alla base del collo, non le fece male ma neanche bene, Hermione si girò velocemente
- Idiota!- sussurrò arrabbiata e si rimise a seguire il discorso della McGranit,mentre Draco non le toglieva gli occhi di dosso. Alla fine della lezione, dopo che tutti e ne furono andati, la McGranit convocò Hermione nel suo ufficio, la fece accomodare e le disse
- signorina Granger, come lei sa ormai è la prima della classe in tutte le materie, e ho saputo che a volte da delle ripetizioni agli alunni più giovani, non è così signorina Granger? 
- Si, professoressa- rispose Hermione
- Bene allora mi chiedevo se fosse disposta a dare delle ripetizioni ad uno studente del suo stesso anno?- disse la McGranit 
- Va bene professoressa per me non ci sono problemi, ma...posso sapere chi è questo studente?- rispose Hermione
-si signorina Granger, è un ragazzo che purtroppo ha delle insufficienze in tutte le materie tranne in pozioni...- disse la McGranit. Hermione riflettè su chi potesse essere... forse Ron?! , lui effettivamente andava male in tutte le materie ma non poteva essere perché Ron andava malissimo in pozioni. Ad un tratto la porta dell'ufficio si apri ed entrò Malfoy
-E tu che ci fai qui?- disse Hermione, Draco non le rispose e si rivolse alla McGranit
- voleva vedermi professoressa?- la McGranit lo fece accomodare e gli disse 
- si signor Malfoy, volevo dirle che il corpo docenti ha deciso che per tutto il primo quadrimestre, verrà seguito da in tutor- 
- e posso sapere chi sarà ?- disse Malfoy la McGranit lo guardò in quei suoi occhi freddi, sorrise
-Eccola, signor Malfoy. Il suo tutor è seduta accanto a lei- disse la McGranit. 
Hermione quasi non poteva crederci, avrebbe dovuto dare ripetizioni a quell'asino di Malfoy!? Si alzò in piedi di scatto -Professoressa vorrebbe dire che lo studente di cui mi parlava è lui!?-disse Hermione con tono sorpreso e arrabbiato, anche Draco si alzò sconcertato
- Neanche a me fa impazzire quest'idea, Granger! -disse lui con tono seccato. La McGranit intanto aveva rassicurato Hermione facendo elogio alle sue qualità di studentessa e l'aveva convinta a dare ripetizioni a Malfoy, lei non seppe resistere e accettò. Dopo la questione nell'ufficio della McGranit, Hermione era andata nella sala comune dei Grifondoro dove Harry e Ron stavano parlando di Quiddich, come sempre. I due amici si accorsero della faccia sconvolta di Hermione
- Hermione che faccia che hai, cosa ti è successo?- disse Ron cercando di consolarla 
- niente Ron , sono solo un po' stanca- mentì, ma questo era l'unico modo per interrompere quella discussione e andare a dormire. Quella notte Hermione non riuscì a prendere sonno facilmente, continuava a pensare alla proposta della McGranit, a Malfoy e come farlo recuperare. Era preoccupata e se Malfoy avesse qualcosa in mente ... E se avesse fallito...

 

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Capitolo 3
*** il vero Draco ***


Quella notte anche Draco non riuscì a dormire bene. Non riusciva a scacciare il pensiero di Hermione che le dava ripetizioni, già non riusciva a stare attento quando spiegavano i professori, come poteva pensare di stare attento quando la sua insegnante era la sua principale distrazione... forse era per questo che la McGranit lo aveva affidato ad Hermione... che la McGranit si fosse accorta del suo comportamento... Non riuscendo a smettere di pensare, Draco finalmente riuscì a prendere sonno. 
Era l'alba, ed Hermione era appoggiata al davanzale della finestra, guardava fuori dalla finestra con lo sguardo fisso all'orizzonte, persa nei suoi pensieri. Il suo viso era illuminato dalle flebili luci dell'alba e nella stanza non un rumore osava disturbare quel silenzio infinito. Erano ormai le 7:30 ed Hermione non sapendo più come distrarsi, si vestì e scese a fare colazione ... scelta non fu mai più sbagliata... era entrata in Sala Grande e il suo sguardo incontrò quello dell'unica persona che non avrebbe voluto vedere quel giorno. Draco Malfoy era seduto al suo solito tavolo, con la solita compagnia e il solito ghigno compiaciuto sulle labbra. Quell'immagine le faceva venire il voltastomaco. Per calmarsi prese la sua solita tazza di tè, si sedette al tavolo Grifondoro leggendo La Gazzetta del Profeta. Accanto a lei era seduto Nevil con il quale non aveva avuto spesso una conversazione, ma in quel momento non avendo la solita compagnia di Harry, Ron e Ginny decise di rivolgergli la parola. Nevil cominciò a parlare di Erbologia, della professoressa Sprite e di come la aiutasse nella serra della scuola. Hermione continuava ad annuire annoiata e intanto si era nuovamente immersa nei suoi pensieri. Era cominciata la lezione di Pozioni con il professor Piton, che durante le "ferie" del professor Lumacorno lo sostituiva. Stava consegnando i compiti della settimana scorsa 
-Andiamo di male il peggio... vero signorina Granger?- disse quel quella voce monotona con una nota di rimprovero e ironia. Hermione era nel panico, era il terzo 4 di seguito quel mese e sapeva che non sarebbe stato facile recuperare 
-Lo stesso non si può dire di lei, Signor Malfoy! Complimenti ottimo lavoro- disse Piton
-Grazie professore, è stato un gioco da ragazzi, vero Granger?- disse Draco sventolandole un 10 e lode davanti il viso già rosso di rabbia. Decise di mantenere la calma , fece dei respiri profondi e si rimise sui libri di Pozioni. Ascoltava distrattamente il discorso di Piton, quando le arrivò un elegante bigliettino, reso a forma di piccola rondine con la magia. Hermione aprì lentamente il biglietto appena appoggiatosi sul suo banco in modo che Piton non se ne accorgesse. Lesse il biglietto:
Ci vediamo nella Stanza delle Necessità alle 16:00. Non tardare,a meno che tu non voglia farmi arrabbiare. 
D.L.M
Aveva intenzione di rispondere a quel messaggio, ma non lo fece. Si limitò, invece, a guardarlo per qualche secondo facendogli un piccolo cenno di approvazione prima di rigirarsi verso la cattedra. Alla fine delle lezioni Hermione si diresse al suo dormitorio per prepararsi "all'incontro" con Malfoy. Entrata in camera, trovò Ginny che si stava preparando per uscire con Harry, indossava una gonnellina nera plissettata non troppo corta, una camicetta bianca con il colletto in pizzo nero e un paio di ballerine anch'esse nere. Hermione era affascinata nel vedere Ginny tutta in tiro per il suo appuntamento. Ginny si accorse subito di Hermione
- Hey, Herm, come mai ti stai preparando? Devi uscire con qualcuno?- disse lei fingendo disinteressata
-No Ginny, devo dare ripetizioni a Malfoy, ma questo lo sai già- disse amareggiata 
-Ok, allora ti serve una missione restailing-
-No, non pensarci nemmeno non mi vestirò da bambolina per quell'idiota- 
-Hermione ti ricordo che stiamo parlando di Malfoy, e se vuoi che ti ascolti e migliori devi attirare la sua attenzione-
-Lo so ma...-
-Niente ma... fallo per i crediti scolastici così potrai recuperare i voti di Pozioni - Hermione a quelle parole si convinse e si vece aiutare da Ginny. Le aveva raccolto i capelli in un'elegante chignon , con qualche ciocca di capelli che le scivolava lungo il viso, indossava la sua divisa da Grifondoro perfettamente stirata e leggermente modificata con un incantesimo. La gonna era stata accorciata di 15cm, la camicetta era stata resa più attillata e i primi 2 bottoni slacciati mettevano in mostra un po' il decolté di Hermione,la cravatta era legata con un nodo abbastanza largo. Mancavano solo le scarpe, così Ginny aprì il suo baule e ne uscì un paio di decolté nere
- Ecco queste sono perfette- disse Ginny mentre teneva le scarpe in mano 
-Stai scherzando Ginny, non metterò quei trampoli, potrei rompermi un caviglia! - 
-Sta tranquilla Herm, farò un incantesimo alle scarpe, ti sembrerà di indossare le tue convers- 
-Ok se lo dici tu- Ormai mancava solo il trucco, Ginny le aveva fatto un trucco naturale, con un ombretto dorato e una sottile linea di eye-liner. Hermione era ormai pronta così prese alcuni libri, la bacchetta e si diresse al settimo piano. Mentre camminava per il corridoio si sentiva fiera, sicura di se e anche comoda su quelle scarpe, grazie anche all'incantesimo di Ginny. In poco tempo si trovò davanti il portone della Stanza delle Necessità, guardò l'orologio ed erano le 16:00, era in perfetto orario e decise di entrare. Davanti ai suoi occhi apparve una stanza accogliente dove vi erano una scrivania, due comode poltrone e alcuni libri, tutto era perfetto. Hermione si sedette su di una poltrona mentre aspettava Malfoy. 
Erano le 16:20 quando Draco aprì il portone, Hermione si alzò di scatto 
- Menomale che ero io a non dover essere in ritardo,cosa hai da dire a tua discolpa?- era infuriata così tanto da cruciarlo - Hey che caratterino Mezzosangue, ho avuto un "imprevisto"- 
- se per imprevisto intendi una delle solite sgualdrine che ti stanno intorno ok, ma non prediamo tempo e mettiamoci al lavoro- disse tornando a sedersi sulla poltrona. Draco l'aveva seguita e si era seduto accanto a lei e prendendo un libro entrambi cominciarono a studiare. In quella stanza regnava il silenzio totale quando la voce di Draco lo interruppe 
- Hey Granger,perché hai cambiato abbigliamento?- 
- Non posso cambiare il mio look, Malfoy?- 
-Certo anzi penso che ti stia moooolto bene! Ma la gonna non è troppo corta e la camicetta troppo scollata?!- disse lui guardandola dalla testa ai piedi con uno sguardo malizioso
- No anzi sono perfette e comunque SEI UN PORCO! Non ti premettere, io non sono ina delle tue solite sgualdrine, non come le altre- 
- Infatti! Tu sei diversa, sei meglio di loro- Hermione sentì le gote arrossare e non riuscì più a dire una parola Era tornato un silenzio totale quando la chiusura di un libro lo interruppe nuovamente
- Basta non ci capisco niente di questo stupido libro- Draco era stanco di leggere quella roba e si era alzato a fare un giro per la stanza - Draco, smettila di fare il bambino dobbiamo studiare- 
- No, Hermione non ne avresti bisogno, tu sei già la migliore in tutte le materie... scusa dovrei dire quasi tutte... in pozioni fai letteralmente schifo- disse con tono ironico cercando di istigarla inutilmente
- E da quando mi chiami Hermione?- disse lei usando un tono ironico e sorpreso 
- Da quanto tu mi chiami Draco!- rispose lui velocemente Hermione non si era nemmeno accorta di averlo chiamato per nome così credendo che a lui desse ffastidio
-Scusa Malfoy!- si scusò 
- No non scusarti, mi piace sentire il mio nome pronunciato dalle tue labbra- Draco si era fatto stranamente triste 
- E ora che ti prende, Malf... Draco?- 
-Niente sono triste perché già so che non appena usciremo da questa stanza per te tornerò ad essere Malfoy, arrogante, antipatico e senza cuore- disse voltandogli le spalle Hermione si avvicinò lentamente a Draco, gli mise una mano sulla spalla cercando di consolarlo 
-Non per forza deve accadere, se tu non lo vuoi...- Draco si girò, i occhi loro occhi si incontrarono e una tempesta di emozioni si scatenò nei loro cuori. Hermione stringeva le spalle di Draco e lui le cingeva i fianchi con le braccia. Una lacrima sfuggita al suo controllo stava rigando la guancia di Draco ed Hermione sentendosi quasi in colpa, posò una mano sul suo viso asciugandogli la lacrima. Draco sentendo la dolcezza con qui quella mano gli accarezzava il viso, strinse Hermione tra le braccia che lei ricambiò. Le braccia di Hermione ormai cingevano il collo di Draco e le braccia di lui la stringevano forte, come se avesse bisogno di lei aveva bisogno della sua comprensione ... della sua presenza ... ma soprattutto del suo affetto.

 

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Capitolo 4
*** com'è possibile? ***


Era ormai il tramonto, e Draco ed Hermione erano ancora nella Stanza delle Necessità. Le luci del tramonto entravano dalle finestre oltrepassando le leggerissime tende. La stanza, adesso, era illuminata dalla luce arancione del tramonto. Sulla scrivania, le ombre dei libri si erano allungate e più chiare, quasi come se sparissero e le candele furono spente da un sospiro di vento, proveniente da una finestra lasciata aperta. Un silenzio infinito regnava in quella stanza, e solo i respiri di Draco ed Hermione, stretti uno contro l'altra, scandivano il passare dei minuti, sembrava che niente potesse disturbarli. Ancora stretti in quell'abbraccio Draco le sussurrò dolcemente all'orecchio 
- Perché lo stai facendo??- Era la prima volta che Hermione non sapeva rispondere ad una domanda, si sentiva strana, provava a cercare dentro di se una risposta ma non trovò niente, come se la sua mente fosse stata svuotata da quell'unica domanda 
-Non lo so...- Draco rimase basito, dalle sue labbra uscì una piccola risata
- E da quando, Hermione Granger non ha la risposta ad una domanda?- sussurrò lievemente con quella voce calda e ammaliante 
-Da quando un Malfoy si fa abbracciare da una Mezzosangue, come me- sussurrò lei quasi come se la risposta fosse ovvia 
- Non importa il mio cognome o la mia famiglia, qui voglio essere Draco, solamente Draco- disse dolcemente a Hermione
- E tu perché lo stai facendo?- disse ingenuamente 
- Perché...- Draco non riusciva a dirle la verità...avanti Draco è tutta la vita che aspetti questo momento, non fare il coniglio,raccogli il coraggio e diglielo si disse, prese un respiro profondo, chiuse gli occhi 
- ah...non lo so- non aveva il coraggio di guardarla in quei suoi occhi dorati, abbassò il viso, come se provasse paura nell'incontrare il suo sguardo fiero e determinato, ma anche dolce e sensibile. Hermione non sapeva cosa dire era rimasta stupita nel vedere Draco Malfoy, lo stesso Draco che la prendeva in giro, che la odiava e che la discriminava per le sue origini, provare emozioni e non emozioni qualsiasi, ma provare tristezza, timore e insicurezza... Voleva vedere il vero Draco, vedere cosa c'era nei suoi occhi, provare ciò che provava lui,così gli prese il viso tra le mani e gli alzò lo sguardo in modo che potesse vedere i suoi occhi. Quegli occhi argentei erano in tempesta, arrossati dal pianto, Hermione riusciva a vere ogni emozione, ogni sentimento, ogni pensiero, come se i suoi occhi potessero vedere il cuore di Draco, ormai era un libro aperto per lei. Furono risvegliati da quel sogno solo quando Hermione guardò l'orologio, erano le otto il che significava che la cena sarebbe stata servita da un momento all'altro. Hermione sussultò accorgendosi dell'orario ed entrambi si sciolsero da quell'abbraccio, durato un'infinità. Hermione stava raccogliendo le sue cose quando fu interrotta da Draco
- Hermione,mi prometti che quello che c'e stato oggi rimarrà qui?!- Hermione era stupita, ancora una volta l'aveva chiamata per nome... allora non lo ha fatto per sbaglio, mi ha davvero chiamata per nome NON STO SOGNANDO,VERO? Si fermò a pensare prima di rispondergli 
- D'accordo... se è quello che vuoi, va bene- dopo di che tornò a riordinare le sue cose

INTANTO IN SALA GRANDE... La cena era stata appena servita. Harry, Ron e Ginny stavano cenando tranquillamente, quando Ron si accorse della mancanza di Hermione 
- Hey, che fine ha fatto Hermione?- 
- Sarà in biblioteca, mi aveva detto che aveva molto da studiare e in più doveva fare delle ricerche- disse Ginny, mentendo spudoratamente, ma non poteva dire a Ron che Hermione era con Malfoy o avrebbe dato di matto. Tutto era tranquillo, Harry stava chiacchierando allegramente con Ginny e Ron aveva incominciato a sbaciucchiarsi con Lavanda. Draco e Hermione erano usciti dalla Stanza delle Necessità e adesso stavano camminando verso la Sala Grande. Camminavano distanti l'una dall'altra, timidi e con le gote leggermente arrossate. Draco non riusciva a staccare lo sguardo da Hermione, era stupenda con quei capelli ricci raccolti in uno chignon basso e con quei piccoli ciuffi di capelli che le incorniciavano il viso angelico, teneva lo sguardo basso e i libri in mano,i suoi occhi dorati brillavano sotto le flebili luci dei corridoi. Gli occhi di Draco non riuscivano a staccarsi dalla sua figura, il suo cuore batteva forte, cercava di controllare il respiro e non sempre ci riusciva ,infatti spesso finiva col restare senza fiato... non riuscì più a controllarsi si avvicinò a lei, le cinse i fianchi con il braccio e le lasciò un lieve bacio sulla guancia. Hermione aveva il cuore che impazziva, continuava a battere sempre più forte quasi come se potesse esplodere da un momento all'altro... non era come con Ron...ogni volta che sentiva la sua voce sentiva un senso di felicità ed emozione che le piaceva, la faceva sentire bene anche se sapeva che provava tutto questo con lui, Draco Malfoy. La testa di Hermione era appoggiata alla sua spalla, sentiva il cuore di Draco battere forte e non poteva credere che potesse mai sentire quel cuore, apparentemente di ghiaccio, essere impazzito per lei, Hermione Granger. Erano arrivati davanti al portone della Sala grande 
- E adesso...che vuoi fare... entro prima io o tu?- chiese Hermione - Perché questa domanda?- disse Draco preoccupato
- Credevo che non volessi farti vedere insieme ad una mezzosangue e per giunta Grifondoro - disse abbassando lo sguardo, quasi dispiaciuta
-Era così, ma adesso... non mi importa di perdere la mia fama...mi importa solo di TE!- disse Draco dolcemente, avvicinandosi ad Hermione
- Oh...ma- Hermione non riuscì a terminare la frase, che Draco la interruppe
-Non dire niente sono cambiato, fidati di me. So che sembra strano strano strano ma è la verità. - Hermione era stranita e ora guardava il portone della Sala Grande, indecisa se entrare o no... Draco si accorse della preoccupazione di Hermione così le mise un braccio attorno alle spalle, la guardò negli occhi dorati e le fece un cenno di approvazione, dopodiché entrano insieme In Sala Grande. Alla vista dei due insieme, gli studenti rimasero basiti, alcuni rimasero a bocca aperta senza dire una parola, altri invece si misero a spettegolare su di loro. Draco e Hermione rimasero all'ingresso per qualche secondo, si guardarono negli occhi, sorrisero e dopo che Draco le aveva stampato un lieve bacio sulla guancia, entrambi si sedettero al loro tavolo. Di nuovo divisi. Harry e Ron erano scioccati, rimasti a bocca aperta senza dire una parola, mentre Ginny era serena, come se sapesse che sarebbe successo. Hermione guardava i due amici preoccupata, ma dopo che i due non davano nessun segno di attività celebrale, si mise a parlare con Ginny, che non smetteva di sorridere 
- Ciao, Herm, come mai sei venuta così tardi per la cena?-disse Ginny cercando di essere vaga 
- Smettila Ginny, so che muori dalla curiosità di saperlo- 
- Ok, com'è andata?- disse lei tutta eccitata, Hermione sospirò - Bene,niente di particolare-
- Eh no signorina, non puoi dire "niente di particolare" quando Malfoy ti ha baciata davanti a tutta la scuola, compresi i professori- 
- E va bene,ti racconterò tutto quando saremo in camera-. Intanto Harry si era risvegliato dal suo stato di trans 
- Herm..Hermione...ti prego dimmi che ciò che ho visto era solo una mia allucinazione-
- Non so Harry...dipende da cosa hai visto- Hermione cercò di essere vaga 
- mi riferisco a te e Malferrer- disse Harry ancora scioccato
- No Harry, se ti riferisci a me e a Draco, no non era una allucinazione- 
-E da quando lo chiami per nome?- disse Harry ancora scioccato e in preda al panico alle parole di Hermione 
- Harry, calmati! Mi ha solo accompagnata...-
- SI CERTO E POI TI HA BACIATA! O quello era un dettaglio insignificante?- rispose Harry quasi fuori di se 
- Harry non urlare o ti sentirà tutto il mondo magico!calmati ok?-
- Ok Hermione, ma sei sicura di quello che fai? Stiamo parlando di Malfoy?- 
- Si Harry, non preoccuparti per me...- 
- E se ti stesse solo prendendo in giro?- 
- NO, non lo farà...lo vedo nei suoi occhi- 
- D'accordo Hermione, lo "accetto" ma ti prego fa attenzione, non si sa mai-. Tornarono a mangiare in tutta tranquillità, quando Hermione si accorse che Ron era ancora scioccato, tanto che aveva smesso di mangiare... Ron che non mangia, deve essere stato un duro colpo per lui se non riesce nemmeno ad ingozzarsi come sempre 
- Ron... tutto bene? Che ti prende- disse Hermione preoccupata 
- E hai anche il coraggio di chiedermelo? Come dovrei reagire... sei entrata abbracciata a Malfoy e poi vi siete baciati davanti a tutti!- Ron esplose in una botta di rabbia e delusione quasi incontrollabile 
- Se non lo accetti lo capisco benissimo...e poi non ci siamo baciati...mi ha solo salutata da bravo cavaliere qual è!- Ron era sul punto di avere un infarto, non ci poteva credere...Hermione difendeva quel Furetto platinato e non il suo migliore amico
- Ah si è così che la metti?!...- e dopo un secondo si stava limonando Lavanda come non aveva mai fatto. Hermione era sconvolta... 
- Perché quella faccia Hermione?ho solo salutato la mia Lavanda- disse Ron arrabbiato 
non era possibile che il suo migliore amico le aveva tirato un colpo così basso... Non riuscendo a sopportare più quella scena si alzò, salutò Harry e Ginny e si diresse al tavolo dai Serpeverde... almeno lì si aspetta dei comportamenti spregevoli. Draco aveva assistito a tutta la scena a mentre Hermione veniva verso il suo tavolo, si alzò e le andò in contro. Erano di nuovo insieme, Draco le asciugò una lacrima che le bagnava il viso, le mise un braccio attorno alla vita e si sedettero uno accanto all'altro. Seduti attorno a loro c'erano Blaise Zabini e Pancy Parkinson che chiacchieravano tra di loro 
- Hey Draco, come mai ti sei alzato prima?- disse Blaise, Draco gli fece cenno indicando Hermione
- Ah capito, e tu Granger come mai da queste parti?- disse Blaise rivolgendosi direttamente ad Hermione
-Oh... beh... una piccola divergenza tra compagni di casa!- disse quasi sorridendo, come se ormai si conoscessero da tempo
- Ah capisco allora meglio evitare l'argomento- disse Blaise in modo scherzoso
- Esatto...meglio non parlare di quei due che continuano a succhiarsi la faccia,disgustoso- disse Hermione cercando di sembrare una vera Serpeverde. Blaise cominciò a ridere, seguito da Draco e poi anche da Hermione e Pancy rimasta zitta fino a quel momento. Blaise mise sul tavolo una bottiglia di Firewisky dicendo che era una buona soluzione per tirarsi su, anche Hermione ne bevve un paio di bicchieri, ma non così tanti da essere ubriaca fradicia. La cena era ormai terminata ed Hermione si sentiva parecchio stanca, Draco si accorse che la ragazza seduta accanto a lui era parecchio stanca, dopo che l'aveva sentita sbadigliare 
- Ragazzi, noi andiamo ci vediamo in sala comune- dopodiché si alzò dal tavolo e aiutò Hermione, ormai mezza addormenta e brilla. Draco le mise una braccio attorno al collo e si avviarono verso il portone. Camminavano per i corridoi, ma Hermione non faceva molto caso a cosa accadesse attorno a se, sentiva solo il corpo di Draco che sprigionava calore e le dava sostegno. Draco l'aveva accompagnata al suo dormitorio - Hey Granger?- 
-Dimmi Draco?- dopo essersi buttata letteralmente tra le sue braccia
- devi essere davvero stanca per gettarti tra le braccia del "nemico" !- Draco sentì un mugugno che somigliava a un 
" si ma non mi importa", e dopo averle lasciato un casto bacio sulle labbra 
- Buonanotte, Mezzosangue- 
-Buona notte Furetto- ed entrambi andarono a dormire. Hermione si sentiva bene, leggera tanto che, appena si stese sul suo letto si addormentò subito.

 

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Capitolo 5
*** liquirizia e vaniglia ***


Era mattina presto e il sole batteva sulla finestra della camera di Hermione e Ginny. Erano appena le 6, quando Hermione si svegliò, aveva un forte malditesta dovuto all'alcol della sera prima. Rimase nel letto a guardare i raggi del sole che entravano dalla finestra e a cercare di ricordare cosa fosse successo dopo cena, ma niente non ricordava nulla. Si erano fatte le 7:00 quando Ginny si svegliò 
-Hermione , mi dici cosa ti è preso ieri sera? te ne sei andata dai Serpeverde e quando sei tornata in camera, ti sei buttata sul letto a dormire!- 
- Sinceramente non ricordo cosa sia successo so solo che ero parecchio stanca e appena ho messo la testa sul cuscino sono caduta in un sonno profondo- 
- Capisco, ma mi avevi detto che mi avresti raccontato la faccenda di Malfoy ieri sera!- 
- Ah...abbiamo ancora tempo se vuoi...-
- Certo che domanda è?-
Hermione le raccontò tutto, d'altronde era la sua migliore amica...
- E niente ,poi mi ha riaccompagnata al dormitorio - finì di raccontare Hermione
- Wow, Herm...si vede proprio che è cotto di te -disse Ginny con occhi sognanti
- Ma che dici Ginny, ora solo perché mi ha mostrato una parte di se...io gli piaccio? Che sciocchezza- rispose Hermione poco convinta
-Si certo...e io sono la fata turchina Herm, apri gli occhi è cotto di te...e tu lo sei di lui, vero?- 
- Em...O mio dio com'è tardi credo che andrò a farmi una doccia- tentò di cambiare discorso... E corse velocemente verso il bagno per evitare altre domande
-Guarda che ne riparliamo, signorina- disse Ginny prima che Hermione chiudesse la porta del bagno. Hermione era sotto la doccia, era rilassata, quando rifletté sulle parole di Ginny...e se fosse vero, se si stesse innamorando di Malfoy...e lui?cosa ne pensava...era innamorato di Hermione o era solo un suo giocattolo? 
Hermione era confusa ...Draco ...Ron...era tutto offuscato nella sua mente. Uscita dal bagno si vesti e facendosi aiutare da Ginny aveva domato la sua chioma di ricci, Ginny aveva trasformato i suoi capelli crespi e informi in tanti boccoli morbidi che le cadevano sulle spalle e quando entrambe furono pronte scesero a fare colazione. Harry era seduto al tavolo Grifondoro, come tutte le mattine e quando vide le due amiche, le fece cenno di sedersi accanto a lui. Era tutto tranquillo, Harry e Ginny chiacchieravano tra loro, lui le sorrideva, la guardava negli occhi e Ginny era diventata scarlatta in viso, ma rideva come se nulla fosse. Hermione osservava la scena e non poteva fare altro se non essere felice per i due...Hermione si fece stranamente pensierosa...chi sa se era così anche con Draco, chi sa se anche lei aveva lo stesso sorriso e gli stessi occhi di Ginny, quando guardava Draco...
Finita la colazione, avevano Pozioni come materia. Hermione si diresse con passo svelto verso l'aula ed entrata in classe prese subito posto , seguita da Harry e infine da Ron, quest'ultimo doveva essere ancora scosso per il colpo di ieri sera, Hermione provava ad avvicinarsi e a rivorgergli la parola, ma tutto inutile, non si degnava di uno sguardo tantomeno di una parola. Dopo alcuni minuti entrò in classe il professor Lumacorno ormai di ritorno dalle "ferie". La lazione era cominciata e dopo il discorsetto iniziale del professore iniziammo finalmente la lezione. Il professore dispose sul tavolo alcune pozioni, tra le quali " il distillato di morte vivente", una fiala di "Felix Felicis" e uno dei filtri d'amore più potenti mai esistiti "l'Amortentia"
- Allora ragazzi, qualcuno se dirmi che pozioni ci sono sul tavolo?- Hermione alzò per prima la mano, come sempre d'altronde,
-Si signorina...-
-Granger signore...allora il primo è Il Distillato di Morte Vivente, e poi abbiamo la Felix Felicis o "fortuna liquida" e infine...quella é Amortentia, Signore- disse Hermione tentando di resistere dall'avvicinarsi al pentolone dell'Amortentia, mentre le altre erano già ad un palmo di naso dalla pozione
- Esatto signorina Granger, 50 punti a Grifondoro- disse il professore rimettendo il coperchio al pentolone 
- Ebbene cari Ragazzi, oggi prepareremo proprio l'Amortentia, vi dividerò in coppie...quindi vediamo... Wesley tu vai con Goyle...Potter con la signorina Parkinson...e signorina Granger lei con il signor Malfoy, la ricetta la trovate a pagina 73 del vostro libro...Ah dimenticavo la coppia che preparerá la pozione migliore, avrá una fiala di Felix Felicis - Draco ed Hermione si guardarono un istante e poi si misero al lavoro 
- Malfoy comincia a prendere gli ingredienti, io preparo il pentolone... -
- Agl'ordini signorina...- disse Draco trattenendo a stento una risata... Hermione gli sorrise per un attimo per poi rimettersi al lavoro. La pozione procedeva bene e i due lavoravano in perfetta armonia, la pozione aveva preso un colore argenteo, praticamente perfetto, Hermione si fermò un attimo a guardare Draco intento a mescolare la pozione per evitare che si formassero grumi o patine sulla superficie, era la prima volta che Hermione guardava Draco e lo trovava sinceramente attraente, era bellissimo con i capelli spettinati e lo sguardo concentrato....Hermione venne risvegliata dalle parole di Draco 
- Ok, penso che sia pronta...Hey Granger annusa e dimmi che senti... - disse Draco
- E perché io, non lo puoi fare tu?- rispose come se fosse preoccupata ma scossa
- Eh no... Granger, io l'ho preparata e tu la provi...non avrai mica paura?-
- Ma che dici Malfoy ... Io non ho paura!
- E allora che aspetti a provarla o forse non sei una vera Grifondoro? - 
Draco aveva toccato il suo orgoglio da Grifondoro e Hermione non poté tirarsi indietro 
-Ok Malfoy , ma se la provi anche tu!-
-D'accordo Mezzosangue... -
Hermione si avvicinò alla pozione, annuso profondamente
- Allora Granger...cosa senti?- disse Draco impaziente
- Sento...odore di Menta...Liquirizia...e...Tabacco - Draco aveva un sorriso stampato in faccia, lo aveva descritto in pieno, e ora aveva la conferma alle sue domande... Hermione era attratta da lui!
- Ora tocca a te Malfoy...tu che senti?-
- Perché ti interessa tanto?- chiese Draco insospettito 
-Non c'è un motivo specifico...solo curiosità..- disse ingenuamente Hermione, Draco la guardò poco convinto, ma dopo che Hermione gli fece gli occhi dolci la accontentò 
-Mmh...vediamo...sento... Odore di...Pergamena... Cannella... e... Vaniglia- Hermione rimase colpita, Draco Malfoy era attratto dal suo odore, era attratto da lei, Hermione Jean Granger. Guardarono le pozioni delle altre coppie e apparte quella di Harry e Pancy che era la meno disastrosa, le altre erano a dir poco catastrofiche, specialmente quella di Ron e Goyle, infatti dal loro pentolone ne uscì un maleodorante intruglio verdognolo orrendo 
- Direi che abbiamo vinto Madame - disse Draco rivolgendo ad Hermione un sorriso di quelli mozzafiato e un baciamano. Effettivamente avevano vinto e il professore consegnò ad entrambi una fiala di Felix Felicità come promesso. 
Era pomeriggio e le lezioni erano terminate, Hermione era sdraiata sul suo letto per riposarsi, fin quando sentì un fastidioso picchiettio sulla finestra, Hermione si affacciò e vide un bellissimo rapace bianco e grigio con una lettera legata ad una zampa. Lo fece entrare e dopo aver preso la lettera che le aveva consegnato il rapace volò fuori dalla finestra. Hermione aprì le lettera 
Ci vediamo nella Stanza delle Necessità fra un'ora per le  ripetizioni 
Ti aspetto 
D.L.M.
Dopo aver letto la lettera Hermione andò a darsi una rinfrescata, dopo essere uscita dalla doccia, si avviò verso l'armadio cercando una divisa pulita. Rovistó allungo, ma niente era rimasta solo la divisa che Ginny aveva modificato per la prima lezione di Draco e che ovviamente non aveva più rimesso. Hermione fisso la divisa indecisa se metterla o no, ma poi guardando l'orologio si accorse che era in ritardo e senza troppe storie si mise quella divisa e anche le decolté nere abbinate ad essa. Si affrettò a raggiungere il 7° piano e si accorse si star rivivendo la prima lezione con Draco. Era arrivata davanti il portone della Stanza delle Necessità, suo cuore batteva forte e aveva il fiatone non solo per la corsa che aveva fatto per arrivare in tempo ma anche perché si rese conto che quella sarebbe stata l'ultima volta che gli dava ripetizioni. Hermione entrò nella stanza e le sembrò di essere come in un sogno, al posto dei soliti libri c'era un comodo divano e al posto della scrivania c'era un tavolino con del tè e dei biscotti. Di fronte il divano c'era una caminetto acceso che dava un'aria accogliente. Era rimasta a guardare il fuoco scoppiettante , quando sentì le Sue mani sulle spalle, Draco le sussurrò all'orecchio 
-Ti piace?- molto dolcemente ed Hermione rimase senza parole e fece un cenno con la testa. Si sedettero sul divano, presero una tazza di tè e cominciarono a parlare 
-Malfoy....perché sei così gentile con me? Fino ad un paio di mesi fa mi trattavi malissimo, mi prendevi in giro e...- venne interrotta da Draco
- Ti prego chiamami per nome, ti sei già dimenticata che qui voglio essere Draco... solo Draco e non "Malfoy", non quel ragazzo che tanto odi- disse con tono dispiaciuto
- Ok Draco... Ma non hai risposto alla mia domanda- Draco rimase ammutolito, non riuscí a dirle la verità, ciò che provava per lei. Vedendo che si era fatto sempre più triste, decise di cambiare argomento è cominciare a studiare. Prese ancuni libri e cominció ad interrogare Malfoy 
-Allora... Visto che domani hai il test di Trasfigurazione, oggi ti interrogo e vediamo come va -
- Ok- disse lui con tono preoccupato. Cominció ad interrogarlo e Draco rispose bene a tutte le domande, restava solo una cosa
-Draco...ora arriva la parte più difficile, devi trasfigurare questa tazzina in un animale
-Em...ok ma quale?-
- Qualsiasi...non importa-
A quel punto Draco prese la bacchetta e pronunciò l'incantesimo. La tazzina si trasformò in un carinissimo gattino nero. Hermione era stupita, non pensava che ci sarebbe riuscito al primo colpo,e sopratutto per aver fatto apparire un animale tanto carino.Avevano ancora tempo prima della cena, così decisero di rimanere lì ancora un po'. C'era silenzio ed entrambi guardavano il fuoco scoppiettare, quando Hermione venne risvegliata da Draco
- Questa era l'ultima lezione...e adesso?- Draco stava pensando a voce alta e non si rese conto di cosa stesse dicendo
-E adesso cosa? Torneremo alle vite di sempre - Hermione sospirò era strano per lei pensare che no avrebbe più passato del tempo con Malfoy, voleva conoscerlo, voleva sapere di più su di lui, scoprire cosa si nascondesse sotto la fredda maschera che portava suo viso, cosa si celava dietro il ghigno che aveva sulle labbra.
-Hermione...e se io non volessi, se non volessi tornare alla mia solita vita?- teneva lo sguardo basso e il tono di voce sottile 
-Cosa vuoi dire Draco?- Hermione sapeva benissimo cosa voleva dire, ma voleva sentirlo dire da lui, dalle sue labbra e dalla sua voce...
- Voglio dire che non voglio lasciarti...so di sentire una specie di attrazione per te, non solo fisica...non so come definirla...ma so che tu provi lo stesso per me... Vedi questa mattina quando hai annusato l'Amortentia, mi hai descritto in pieno e non so se mi capisci...-
-Si Draco ti capisco e...hai ragione io provo qualcosa per te...e poi sapevo che provavi qualcosa per me perché anche tu mi hai descritta questa mattina, quando hai annusato l'Amortentia...ma sai che non è possibile, ci sono troppi ostacoli...la scuola...le Case ...i nostri amici...e soprattutto tuo padre, non accetterà mai un rapporto tra di noi...- le scese una lacrima che le bagnò il viso. Draco la strinse fra le braccia e posando una mano sul suo viso le asciugò la lacrima, si allontanò di qualche centimetro e la guardò negli occhi
- non preoccuparti , ti proteggeró io da chiunque possa di farti del male, compreso me- disse Draco prima di abbracciarla di nuovo. La stanza cominciò a cambiare, ora al centro della stanza vi era un grande letto a baldacchino con le lenzuola in seta, era tutto perfetto. Draco e Hermione si guardarono negli occhi, si sorrisero e dopodiche si misero sotto le lenzuola. Stavano bene insieme, erano stretti una nelle braccia dell'altro, Draco le scoccò in bacio sulla guancia ed entrambi si addormentarono... Draco ed Hermione dormirono insieme quella notte.

 

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Capitolo 6
*** incubo ***


Era notte fonda, fasci di luce notturna entravano dalla finestra e nella scuola c'era silenzio. Hermione e Draco dormivano abbracciati uno all'altra, avevano il viso rilassato...sognavano

***Hermione* **** 

Mi trovo in biblioteca, sto facendo delle ricerche per Pozioni ed Erbologia, c'è silenzio e non c'è nessuno, si sente un urlo agghiacciante, è un ragazzo. Mi avvicino per vedere che succede, vedo un ragazzo biondissimo steso a terra, in una pozza di sangue, mi avvicino di più, capisco di chi si tratta...é Draco. Cerco di soccorrerlo in tutti i modi possibili, ma niente, non riesco a fermare la perdita di sangue. Comincio a correre per il castello in cerca di aiuto. Niente, né in infermeria, né in Sala Grande, tantomeno in sala professori.
La scuola è deserta, vado nel panico più totale non sapendo più che fare. Ricomincio a correre verso Draco...è sparito, non è rimasta più Nemmeno la sua ombra. Torno in biblioteca...appena entro trovo Draco in piedi a pochi metri da me, si avvicina lentamente, poi veloce...mi aggredisce, mi sta strozzando, il suo volto è rigido e gli occhi color sangue...sento le sue dita stringersi sempre di più e...Buio.

Mi sveglio di soprassalto con le lacrime agli occhi, non sono nella mia stanza, poi ricordo...sono nella Stanza delle Necessità fra le braccia di Draco. Mi metto a sedere sul letto.
Comincio a piangere ripensando all'incubo appena fatto. Draco si sveglia, mi vede piangere e mi stringe tra le sue braccia forti, mi accarezza i capelli per tranquillizzarmi 
- Shh...non piangere...ci sono io a proteggerti... - mi sussurra con dolcezza 
Sento le sue braccia stringermi più forte, una mano mi accarezza i capelli e il suo corpo caldo mi riscalda...mi sento al sicuro. Dolcemente mi asciuga il viso e guardandomi negli occhi
- Tutto bene...?- sussurra
Non riesco a parlare, annuisco e mi rimetto a dormire tra le sue braccia, appoggio la testa nell'incavo tra il collo e la clavicola, con un braccio mi cinge i fianchi e con l'altro le spalle, sospiro tra un singhiozzo e l'altro, continua ad accarezzarmi i capelli, mi tranquillizzo ed entrambi cadiamo nelle braccia di Morfeo. *******************************
Era mattina, i raggi del sole penetravano dalla finestra 
Hermione aprì gli occhi infastidita dalla luce. Accanto a lei, Draco dormiva serenamente, stringendola ancora tra le sue braccia. Non passò molto tempo che anche Draco aprì gli occhi
- Buongiorno Mezzosangue - 
- Buongiorno furetto- rise leggermente 
- Ah...quando smetterai di chiamarmi così ?- sospirò Draco 
- Quando tu smetterai di chiamarmi Mezzosangue - 
Velocemente Hermione si alzò prese le sue cose e si diresse verso la Sala Grande per fare colazione. Hermione non era nemmeno arrivata al tavolo, che Ginny le saltò addosso e la strinse in un abbraccio 
-Oh Hermione, per fortuna stai bene- disse con un sospiro di sollievo - mi hai fatto prendere un colpo, ora mi spieghi dove sei stata stanotte - il suo tono passo dal preoccupato al furioso 
- Ok Ginny...calmati ti racconterò tutto al dormitorio...sai no, l'ultima volta Harry e Ron l'hanno presa un po' a male -
- per Godric...non dirmi che eri con Malfoy, vero?- 
- si Ginny ero con lui, ma ti racconterò meglio più tardi- 
Seduti un po' più in là, c'erano Ron e Lavanda, troppo occupati a sbaciucchiarsi per accorgersi di lei 
- Ma lo fanno apposta...? Come se non sapessi che non si amano si usano solo per farmi ingelosire- disse Hermione rivola a Ginny
- Lo so...mi fanno solo una gran pena- 
- Ciao ragazze..- intervenne Harry appena entrato in Sala Grande, Ginny era rossa come i suoi capelli ed Hermione se la rideva di gusto 
Intanto al tavolo Serpeverde...
Era seduto come sempre assieme a Blaise, Pancy e Theo, stavano chiacchierando. Draco era particolarmente silenzioso, continuava a pensare a la scorsa notte, a Hermione, agli abbracci.
Doveva aver stampato in faccia un sorriso da ebete visto che Blaise, il suo migliore amico,lo aveva trascinato in corridoio, fuori dalla Sala Grande 
- Allora, chi è stata la fortunata?- disse Blaise interrogativo 
- Cosa? - disse Draco non capendo cosa stesse dicendo l'amico 
- Con chi hai passato la notte? - 
- Come fai a dire che ho passato la notte con una ragazza?-
- Beh stanotte non sei tornato in camera e stamattina sei completamente assente- 
- Si forse hai ragione... - fece vago 
- Scommettiamo che indovino chi era la ragazza ?- 
- Ok...tanto non indovineresti mai- disse Draco sicuro di sé 
- la Granger- disse schietto Blaise. Draco non credeva alle sue orecchie, come faceva a saperlo, aveva una faccia sorpresa, quasi sconvolta 
- Ah! sapevo che c'era qualcosa sotto... - disse Blaise vittorioso
- Ah si...e anche se fosse...TANTO NON MI IMPORTA NIENTE DI QUELLA SPORCA MEZZOSANGUE- Draco era furioso non si accorse nemmeno di aver detto quelle parole 
- e adesso che ti prende Blaise?!- disse Draco
Blaise guarda un punto fisso dietro le spalle di Draco , lui si girò di scatto...non credeva ai suoi occhi, non era possibile...Hermione Granger era dietro di lui e aveva ascolta la discussione tra i due amici, lo aveva sentito dire che non ke importava niente di lei. Hermione era sconvolta, gli occhi le pizzicavano e le lacrime minacciavano di uscire, corse via lasciando cadere i libri che aveva in mano. Anche Draco era sconvolto, non avrebbe voluto dire quelle parole. Le corse dietro e riuscí a raggiungerla solamente quando Hermione si sedette sul prato vicino il lago nero 
- Hermione...io- tentò Draco
- NO! STA ZITTO!- le lacrime le bagnavano il viso 
- ma io... Ti prego lascia che ti spieghi..- 
- TI HO DETTO DI STARE ZITTO!!! NON TI VOGLIO ASCOLTARTI!!!!- continuava a piangere e a singhiozzare 
- No, ascoltami bene... Non è come sembra.. - ritentò Draco 
- NO!! BASTA!! NON VOGLIO VEDERTI MAI PIÙ DRACO LUCIUS MALFOY!!!!!- detto ciò corse dentro il suo dormitorio e gettatasi sul letto pianse come non ave a fatto prima d'ora. 






 

Spazio Autrice
Scusate se non ho fatto uscire il capitolo in tempo ma non trovavo un finale convincente 
Spero vi piaccia 
Un bacio 
dramione_ S

 

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Capitolo 7
*** Draco ***


Pov. Draco
L'avevo vista correre via, lontana da me , lontana dalle mie braccia, che la notte prima l'avevano protetta. Mi arresi al fatto che non mi avrebbe parlato per giorni, se non per settimane e dopo le lezioni tornai al mio dormitorio. Ero arrabbiato...tutta colpa di Blaise, se non avesse detto quelle parole tutto questo non sarebbe successo, proprio adesso che mi ero guadagnato la fiducia di Her...della Granger...me la pagherà. Arrivai al mio dormitorio e mi sdraiai sul letto a pancia in su. Cominciai a guardare il soffitto pensando a come farmi perdonare dalla Granger. Dovrò ricominciare tutto da capo...allora come ho "conquistato" la Granger? Cominciai a pensare a retroso, pensai alla notte passata insieme, alla lezione di Pozioni, alle ripetizioni pomeridiane...poi mi venne in mente...La Stanza delle Necessità che sia quella la soluzione?Mi maledissi mentalmente per non averci pensato prima. Sentii la porta aprirsi, alzai la testa e vidi Blaise mi veniva voglia di cruciarlo all'istante. Mi guardó per alcuni secondi
- Allora? Che fine ha fatto la Granger?- disse
- Oh benissimo, grazie a te abbiamo litigato - dissi con tono ironico e arrabbiato
- e allora? tanto è solo una Mezzosangue - ribatté Ero accecato dalla rabbia, mi alzai, lo presi dal colletto della camicia e lo sbattei contro il muro violentemente
- Dra ma che ti prende? - disse quasi soffocato dal colpo
- Non azzardarti a chiamarla in quel modo, o giuro che me la pagherai molto cara- dissi a denti stretti e solo dopo lo liberai dalla mia presa. Uscii dal mio dormitorio e andai in biblioteca, non sapevo esattamente il perché, ma qualcosa mi diceva che era il luogo giusto per trovare delle risposte. Cominciai a cercare dei libri tra gli scaffali, non sapevo esattamente cosa cercassi, ero immerso nei pensieri quando fui interrotto dalla piccola di casa Weasley
- Weasley- dissi in forma di saluto
- Malfoy - rispose come infastidita Continuai a cercare qualcosa che potesse aiutarmi ma niente finché non mi venne in mente...la Weasley, ma certo... se non sbaglio lei è la sua migliore amica e compagna di stanza quindi saprà tutto ciò che è successo...potrei chiederle un consiglio ero ancora avvolto nei pensieri quando
- Malfoy si può sapere cosa le hai fatto sta volta?- disse interrompendo il filo dei miei pensieri
- Se parli della Granger, c'è stato un malinteso, infatti ero venuto qui per trovare una soluzione ma niente -
-Capisco- disse comprensiva
- Visto che la conosci meglio di me... Mi daresti una mano? Non voglio che soffra-
- Se me l'avessero raccontato non ci avrei mai creduto... Draco Malfoy dispiaciuto e che chiede scusa...WOW- disse sorpresa
- Sto parlando seriamente -dissi perdendo la pazienza
- va bene...ok ti aiuterò in fondo è la mia migliore amica -
- Perfetto...hai qualche idea?-
-Certo- rispose sicura La Weasley mi aveva dato idee stupende il problema era solo matterle in atto. Tornai nella mia stanza per mettere in ordine le idee e darmi una rinfrescata prima di cena, mi feci una doccia e uscii dalla mia sala comune. Arrivato in Sala Grande mi sedetti al mio tavolo, istintivamente guardai il tavolo dei Grifondoro...mancava qualcosa o meglio mancava qualcuno... mancava Hermione.






Spazio autrice
Scusate so che il capitolo è corto ma non avevo ispirazione Comunque spero vi piaccia Ringrazio tutti quelli che hanno votata per la mia storia
Un bacio dramione_ S

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Capitolo 8
*** Chiarimenti ***


Hermione

Erano passate diverse settimane da quando io e Draco litigammo. Ogni giorno ne provava una diversa per farsi "perdonare" o meglio per ingannarmi ancora.
Mi aveva spedito fiori, mandato messaggi d'amore con frasi dolci, cioccolatini, persino lettere sdolcinate scritte sicuramente da qualcun'altro, Draco Malfoy non sa essere sdolcinato, ma non avevo intenzione di perdonarlo e in fondo perché avrei dovuto farlo, è solo uno sporco, schifoso, vile traditore.
Ma quel giorno fu diverso....

Era mattina, come sempre, al suono della sveglia mi alzai. Andai verso il bagno per farmi una doccia, insolitamente la feci fredda mi serviva per chiarirmi le idee. Non sarei andata a lezione quel giorno; non mi andava di vedere nessuno, se non Ginny, e poi non sarei riuscita a seguire le lezioni quel giorno, la mia mente era troppo affollata. Ne approfittai per portarmi avanti con i compiti di Pozioni, per la quale avevo delle insufficienze da recuperare. Finiti anche i compiti per la prossima settimana mi rimisi sul letto e feci apparire una tazza di tè e dei biscotti al limone *i miei preferiti*...non so perché, ma pensai a Draco, alla notte passata insieme e....*no basta Hermione è un ipocrita, insensibile*...però quella sera è stato così dolce...*NO smettila Hermione, non puoi essere innamorata di lui,e poi ricorda che ti ha preso in giro per anni, anche adesso lo ha fatto e tu ci sei cascata* ma forse non è come sembra, forse dovrei lasciare che mi spieghi la situazione? *E per cosa? Per sentire altre menzogne? Per lasciarti ingannare ancora?Mi maledissi immediatamente, come potevo pensare di fidarmi di quel lurido schifoso bugiardo... Interrotta dai miei pensieri, sentii la porta aprirsi, presi in mano la bacchetta, pronta a schiantare chiunque fosse entrato, con mio stupore vidi Grattastinchi *da quando sapeva aprire le porte?* Non feci molto caso a come aprì la porta. Grattastinchi si avvicinò a me e sì mise sulle mie gambe, istintivamente lo cominciai ad accarezzare e fece le fusa, quel gatto si che era intelligente, aveva capito che ero stressata, confusa, triste e lui era venuto a consolarmi. Mente lo accarezzavo sulla pancia notai che al collo aveva un bigliettino, lo presi e lessi:

Scusami Hermione 
Vorrei poterti spiegare meglio cosa è successo
Ti prego perdonami
Sempre e solo tuo
D.L.M.
No assolutamente no, non sarei andata da lui per sentire altre bugie, per nessun motivo sarei andata da lui...solo in quel momento mi resi conto che alla "lettera" c'era allegato un piccolo pacchetto, ero indecisa se aprirlo oppure no, poteva essere una trappola, ma la mia curiosità era troppo grande e aprii il pacchetto. All'interno c'era una piccola perla grigia, la presi tra le mani e questa si aprì lasciando uscire un piccolo foglietto con scritto 
crepitus rosarum" presi la bacchetta e pronunciai l'incantesimo...la perla che avevo tra le dita si dissolse un una nuvola di fumo lasciando piovere petali di rosa per tutta la stanza. Rimasi alibita, non riuscì a credere che quell' incantesimo dalla pronuncia oscura, potesse sprigionare una magia così delicata, così dolce, così bella...capii perché Draco mi aveva mandato quella perla, era un simbolo, quella perla era come lui: fredda, scura e anche malvagia all'apparenza, ma dolce, sensibile, premuroso e fragile all'interno.

Non persi tempo, mi vestii velocemente, mi sistemai i capelli , presi la bacchetta e andai in biblioteca...era il mio posto preferito, così calmo, silenzioso e rilassante. Mi misi a cercare tra gli scaffali qualcosa da leggere, ma proprio mentre cercavo andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno... Draco...

Caddi proprio sopra di lui, era così imbarazzante per me, non potevo farmi vedere da qualcuno o avrebbe pensato male, i miei pensieri furono dissolti dalla sua voce 
- Hey Granger, non ti facevo così intraprendente- sussurrò a pochi centimetri dal mio viso 
- Non è come credi tu! Io non ho fatto niente, sei tu che mi sei venuto addosso - dissi fiera e indifferente 
- Ah si, e allora perché sei ancora su di me? - la sua voce si faceva sempre più sensuale e...
Oh cavolo ma che sto facendo...!!
Feci per spostarmi ma, con un rapido movimento, Draco ribaltò la situazione, adesso era lui a stare su di me, le sue mani erano ai lati della mia testa 
- Sai che non ti lascerò scappare micetta- disse con voce provocante
Cazzo, non posso muovermi e ora che faccio? Aspetta, calma Hermione fingiti indifferente e vedi che si stancherà 
Non ebbi il tempo di finire il mio pensiero che Draco cominciò ad accarezzarmi le labbra con il pollice 
Ecco ci mancava solo questa! cosa avrà in mente stavolta? 
Continuai ad avere un atteggiamento freddo e indifferente 
- Ah...così non è divertente Granger, non c'è gusto se non ti ecciti- disse alzandosi un po' deluso 
- Cosa scusa?- dissi abbastanza nervosa - io dovrei eccitarmi per te!! SCORDATELO - dissi abbastanza infuriata. Mi voltai verso lo scaffale e continuai a cercare qualcosa 
- Era questo che intendevo Granger...carattere... ribellione -

Soffiò quelle parole vicino al mio orecchio, per poi mordermi il lobo. Rimasi immobile voltata ancora verso lo scaffale della biblioteca, mi sentivo strana come se una scarica di adrenalina mi attraversasse tutto il corpo, mi sviorò il collo con le dita, erano fredde anzi ghiacciate, fremetti sotto il suo tocco, e deve essersene accorto perché cominciò a lasciare una scia di baci da dietro il mio orecchio, scese lungo il collo per poi tornare sú, vicino le mi labbra. Non capivo cosa mi stesse succedendo attorno , era tutto troppo surreale per me 
- Draco fermati, ti prego - 
- E perché dovrei? Sai che mi fai impazzire quando fai la difficile- 
- ma io non sono venuta per questo - 
- ah davvero...e allora perché sei qui? - 
Intanto Draco aveva sciolto la "trappola" in cui si trovavano

-volevo sapere come stanno le cose, com'è andata quel giorno?- Draco cominciò a raccontare tutto ciò che era successo e intanto Hermione ascoltava, senza però, farsi convincere troppo, era pursempre Draco Malfoy

-volevo sapere come stanno le cose, com'è andata quel giorno?- Draco cominciò a raccontare tutto ciò che era successo e intanto Hermione ascoltava, senza però, farsi convincere troppo, era pursempre Draco Malfoy

Quando ebbe finito di spiegarmi cosa era successo, non ero del tutto convinta 
- capisco...però ti chiedo del tempo, devo riflettere su ciò che mi hai detto- 
- Bene...capisco che ti venga difficile credermi e ti aspetterò anche tutta la vita se serve - detto questo le fece un baciamano e se ne andò. Hermione rimase spiazzata da quel suo gesto...era davvero sincero ? Era cambiato veramente come lui affermava? O era solo una maschera che portava? 

 

Spazio autrice

Buonqualsiasiapartedelgiornoincuileggete 
Allora...in questo capitolo vediamo due parti molto diverse di Draco Malfoy ovvero una molto buona, premurosa, dolce
e l'altra più dominatrice, ribelle provocatoria 
Inoltre anche Hermione sembra stia cambiando idea su Draco anche se non è ancora sicura di ciò che prova ed è per questo che la vediamo molto combattuta e confusa 
Hermione ha chiesto del tempo per pensare...ma a cosa esattamente
Un bacio 
dramione_S

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Capitolo 9
*** un eventi inaspettato ***


POV HERMIONE 
Era ora di cena, così mi affrettai ad andare alla torre Grifondoro per darmi una rinfrescata e scendere in Sala Grande. Mi stavo finendo di sistemare i capelli, quando in camera entrò Ginny

G:"Hey Herm, stai bene?" 
H: " Si Ginny, perché me lo chiedi?" G: " Niente...ho saputo che oggi non sei venuta a lezione, e mi sono preoccupata"
H:" ah ok... comunque non è niente, avevo malditesta e non mi andava di andare in infermeria..." dissi vaga 
G:" tu non me la racconti giusta...signorina, non è che c'entra Malfoy ?!" disse con tono quasi malizioso
H: "mi conosci proprio bene eh..." 
G:" ovvio, sono la tua migliore amica...ora racconta sono curiosa " disse andando verso mio letto e sedendosi su di esso seguita poi da me 
H:" Ok Ginny...ma promettimi che queste parole non usciranno da queste quattro mura " 
G :" Si si però ora racconta" disse impaziente
Le raccontai tutto in ogni dettaglio o quasi 
G:" capisco...e così gli hai chiesto del tempo eh?'
H:" si Ginny, ma ora non so che fare?"
G:" perché invece non frutti la situazione a tuo favore? " Disse con un ghigno malizioso 
H:" che intendi dire? " Dissi abbastanza intimorita 
G:" intendo dire che devi fargli perdere la testa, farlo arrivare al punto di non riuscire a resisterti" 
H:" MA SEI COMPLETAMENTE MATTA? ASSOLUTAMENTE NO!!!
G:" E dai Herm, non vuoi vedere Draco Malfoy nel panico perché non cadi ai suoi piedi, a vederlo dare di matto per te? "
H:" effettivamente è allettante come idea, hai ragione" 
G:" certo io ho sempre ragione " *posa Sassy*
Scoppiai in una risata seguita poi da Ginny
H: "allora Ginny che devo fare?"
Ginny cominciò a darmi tutte le "istruzioni"
Dopodiché andammo in Sala Grande per la cena

Pov narratore 
Intanto al dormitorio dei Serpeverde...
Era tornato al suo dormitorio, doveva raccontare tutto a Blaise.
Entrò nella sala comune e si diresse verso la sua a stanza 
D:" BLAAAAAIIIIISSSEEEEE" 
Il suo o migliore amico gli venne ad aprire ed entrò 
B:" Cazzo Dra...ma non potevi usare la bacchetta invece di urlare da dietro la porta e tra l'altro mi hai svegliato" 
D: "Ok Blaise, ma adesso aprì le orecchie ti devo raccontare una cosa " 
B: " se si tratta della Granger ti ricordo che non me ne fotte un cazzo, ma se serve per sfogarti spara" disse esasperato 
Gli raccontò tutto, per filo e per segno cosa era successo 
POV DRACO 
D:" E adesso mi ha detto che vuole del tempo per pensare... "
B:" ah amico mio sei nei casini..."
D:" perché?" 
B: "e dai Dra lo sai anche tu... l'hai presa in giro per anni e ora ti aspetti che creda a ogni parola che le hai detto" 
D:" hai ragione ma le farò cambiare le idea..."
B:" e poi puoi fare affidamento sul fascino dei Malfoy. Nessuna ragazza ha saputo resistere ad esso" disse in modo scherzoso 
D:" beh questo con le solite ragazze, ma lei non è come le altre... è diversa, lei è forte, coraggiosa, intelligente... " *occhi sognanti*
B:" una figa pazzesca..."
D:" si...una figa pazz...ASPETTA! COSA???" 
B:" Devo ammettere che la Granger è davvero bella quest'anno...me la farei pure io "
Ok questo non lo sopportavo, non si doveva permettere...LEI ERA MIA e nessuno me l'avrebbe tolta 
D:" Blaise se ti azzardi a fare un altro di questi commenti sulla MIA Hermione giuro che ti affattuto mentre dormi" dissi quelle parole con tanta rabbia ma allo stesso tempo ero calmo, troppo calmo, mi sentivo come un assassino che si rigira il coltello tra le dita in attesa di 'finire l'opera'
B:" ok ok scherzavo...non te la tocco neanche con un dito" disse lui alquanto terrorizzato dal tono della mia voce 
D:"Andiamo in Sala Grande, sto morendo di fame "

Stavamo camminando per i corridoi diretti in Sala Grande, quando notai che al lato opposto del corridoio c'erano la Granger e la piccola di casa Weasley. Istintivamente mi misi a guardare la Granger finché non fui riportato alla realtà da Blaise 
B:" Hey Dra non mi avevi detto che la Weasley era così carina quest'anno"
D:" in realtà non ci ho fatto caso"

Pov Hermione 
Io e Ginny camminavano per i corridoi dirette in Sala Grande , mi ero già accorta che dal lato opposto al nostro c'erano Blaise e Draco, sentivo gli occhi di quest'ultimo su di me, ma ero decisa a non ricambiare lo sguardo perché sapevo che se lo avessi fatto sarei rimasta inchiodata sui suoi occhi argentei. Avevo ancora in mente quei pensieri quando Ginny mi risvegliò da essi 
G:" Hey Herm tutto ok? 
H: "si Ginny tutto bene "

Arrivate in Sala Grande ci sedemmo al nostro tavolo con Harry e Ron e iniziamo a mangiare. Durante la cena mi misi a parlare con Ginny 
G:" Herm c'è qualcuno che ti sta guardando" alzai lo sguardo e un paio di occhi color argento si piantarono sui miei 
H:"ehm Ginny che devo fare?" sussurrai 
G:" ma come non ti ricordi? allora, guardalo negli occhi , morditi le labbra, fai un sorriso e distogli lo sguardo" sussurrò più piano.
Feci ciò che mi disse e funzionò infatti vidi Draco sospirare come per trattenersi 
H:" sta funzionando Ginny" dissi abbastanza felice ovviamente a bassa voce 
G:" visto...ah Herm non mi avevi detto che Malfoy aveva un amico così carino.." disse sempre con voce bassa 
H:" ma chi Ginny?"
G:" ma come chi...quello seduto vicino a lui" 
H:" Ma che Blaise?"
G:" siii, è così carino, che me lo presenti?"
H:" Ma Ginny ci ho parlato solo una volta e poi a te non piaceva Harry?
G:" si ma non sembra provare niente per me"
H:" vedrò che posso fare"
G:" grazie Herm" disse lei al settimo cielo, forse un po' troppo forte dato che Harry la sentì 
Hr:" cosa tramate voi due?"
H&G:" noi... niente"
H:" piuttosto tu...ho visto che sei diventato il migliore in Pozioni"
Hr:" oh beh in realtà non faccio niente seguo bene il libro e la ricetta"
G:" si certo... come no"
Continuammo la discussione per un po' fin quando il professor Silente non prese parola 
S:" un'ottima serata a tutti voi, ci tenevo a dirvi che quest'anno si terrà, per la prima volta ad Hogwarts, il ballo di primavera. Il ballo avverrà il 21 di marzo, detto questo auguro a tutti voi buonanotte, i prefetti accompagnino gli studenti nei loro dormitori, tutti tranne gli studenti del sesto anno" 
La sala cominciò a svuotarsi e noi del sesto anno ci avvicinammo al tavolo dei professori, dove la professoressa McGranitt aveva fatto comparire una specie di calice di fuoco. Eravamo tutti sorpresi nel sapere a cosa servisse il calice quando Silente prese parola
S:" Cari ragazzi, tempi molto bui ci attendono e noi dobbiamo essere sicuri che in caso di emergenza sappiate vivere nel mondo babbano - fece una pausa prima di continuare - ed è per questo motivo che il corpo docenti ha deciso che trascorrerete una settimana nel mondo babbano, senza magia"
Si sollevò un brusio di voci su ciò che aveva appena detto Silente, Harry alzò la mano 
Hr:" ma professore come faremo a difenderci in caso di attacco?"
S:" Oh di questo non dovete preoccuparvi, avendo ancora la traccia abbiamo chiesto al Ministero della Magia di tenervi d'occhio e in caso di pericolo soccorrervi"
A questo punto fu Ron, sorprendentemente, ad alzare la mano 
R:" Professore a cosa serve il calice?"
S:" dunque abbiamo inoltre deciso di non lasciarvi soli ma sarete divisi in gruppi da quattro e pertanto sarà ognuno di voi a sorteggiare i propri compagni. Detto ciò possiamo cominciare"
Adesso è la McGranitt a parlare 
Mg:" allora chi vuole essere il primo a scegliere?"
Harry si fece avanti e prese tre biglietti 
Mg:"bene i compagni per Harry Potter sono: Ron Weasley... Pancy Parkinson...e Daphne Greengrass, e visto che abbiamo cominciato con un Grifondoro continuamo con Nevil Paciok"
Anche Nevil a quel punto prese tre biglietti dal calice e lu duedw alla McGranitt 
Mg:" i compagni di Nevil Paciok sono: Dean Thomas... Seamus Finnigan e Luna Lovegoog, continuamo con Hermione Granger"
Mi avvicinai al calice presi tre biglietti e li diedi alla McGranitt 
Mg:" I compagni di Hermione Granger sono: Ginny Weasley...Blaise Zabini e Draco Malfoy" 
Ok mi erano capitati due serpi e non due serpi qualsiasi ma l'irritante Draco Malfoy e compare, la cosa positiva è che almeno avevo la mia migliore amica. 
Finita la 'cerimonia ' tornammo in camera 
G:" Herm non sei eccitata per domani?"
H:" no Ginny, anzi sono più nervosa che mai"
G:" e perché mai? Nel mondo babbano ci sei cresciuta e poi abbiamo dei compagni da mozzare il fiato"
H:" si certo Ginny, tanto so che vuoi avvicinarti a Blaise"
G:" ok lo ammetto e poi questo è l'occasione per mettere in atto il piano che ti ho detto"
H:" Farò finta di non averti sentito. Io ora me ne vado a letto prima che a te venga un'altra delle tue idee" 
G:" ok buonanotte Herm"
H:" notte Ginny"
Dopodiché andai letto cercando di dormire anche se inutilmente.
Mi rigirai più volte tra le coperte finché la stanchezza non prese il sopravvento e io caddi tra le braccia di Morfeo

 

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Capitolo 10
*** partenza per il mondo babbano ***


Draco POV
Era notte fonda, stavo dormendo tranquillo, quando sentii qualcuno sussurrarmi in un orecchio 
-Draco... svegliati...Draco- 
Pian piano aprii gli occhi e vidi Hermione appoggiata al letto a baldacchino. Mi alzai dal letto e sorpreso della sua presenza, le chiesi
- Hermione cosa ci fai qui?- 
Avanzò verso di me, annullando quasi del tutto la distanza tra di noi. Sentii le sue dita affusolate vagare sul mio corpo, passando dal mio petto all'addome e infine sul collo 
- Sono qui per te Draco-mi sussurrò all'orecchio.
Non potevo credere a ciò che stava accadendo, la ragazza per cui ho perso la testa era in camera mia e voleva Me. Non ebbi il tempo di finire il pensiero che sentii le sue labbra sulle mie, era un bacio pieno di passione, di desiderio. Mi spinse sul letto, si mise a cavalcioni su di me e continuò a baciarmi con foga. Entrambi eravamo avvolti in un vortice di passione, quando fu lei a interrompere ogni contatto, mi tirai su a sedere. Era ai piedi del letto e continuava ad indietreggiare, continuava a ripetere sveglia Draco, svegliati... arriveremo tardi. La sua figura sì faceva sempre più sfocata sino a scomparire del tutto, anche la stanza scomparve ed io caddi nel vuoto. 
Mi svegliai di soprassalto e la prima cosa che vidi fu Blaise che continuava a urlare che avremmo fatto tardi se non mi fossi dato una mossa. Mi alzai contro voglia e sapevo già che Blaise mi avrebbe fatto la predica infatti 
B:" Oh buongiorno finalmente ti sei svegliato" disse ironicamente 
D:" Non rompere già di prima mattina Blaise! E per la cronaca hai interrotto il sogno stupendo che stavo facendo"dissi ripensando al sogno fatto
B:" uh uh fammi indovinare, hai sognato di farti la Granger"
D:" Hey... non vale usare la Legimansia"
B:" Si certo... ma vai a prepararsi o faremo tardi"
D:" Tardi per cosa?" Dissi sbadigliando
B:" ma come, non ti ricordi che oggi partiamo per la Londra babbana, dove passeremo una settimana intera" 
D:" Ah già... che palle però una settimana senza magia se lo sapesse mio padre..."
Blaise fece spalluccie e quando anche io fui pronto ci diriggemmo ai cancelli di Hogwarts.
Pov Hermione 
Quella mattina sia io che Ginny ci svegliammo presto. Dovevamo ancora preparare le valigie, inutile dire che Ginny era in crisi. Era impalata davanti l'armadio indecisa su cosa portare
G:" Herm secondo te dovrei portare la gonna rosa cipria o quella nera?
H:" direi entrambe, ti stanno d'incanto" risposi cercando di sistemare i miei capelli 
G:" e sopra cosa abbino? Top o camicetta?
H:" con la gonna nera la camicetta bianca e con quella rosa il top"
G:" Hai ragione...ma se fa freddo?"
H:" portati il maglioncino azzurro e i jeans" stavo cominciando ad annoiarmi di solito è lei l'esperta di moda, non io 
G:" e per uscire la sera? Abito corallo o magenta?
H:" non credi di star esagerando, quanta roba vuoi portare? E poi non penso che usciremo di sera"
G:" e tu che ne sai? Metti caso che Blaise mi inviti a uscire?
H:" si certo e poi Malfoy mi farà la proposta di matrimonio - dissi in modo ironico- comunque per il vestito ti consiglio quello magenta ti sta meglio". Cominciai a preparare la valigia: dei jeans,due maglioncini una giacca, pigiami, spazzolino...cosa mancava ancora? Ah sì i libri...allora Pozioni, Incantesimi, trasfigurazione, Storia della Magia... stavo mettendo il tutto nella valigia quando Ginny mi interruppe 
G:" Herm ma che stai facendo?"
H:" come che sto facendo, sto facendo la valigia"
G:" no mia cara ti stai portando la biblioteca di Hogwarts, lascia stare quei libri...e vediamo cosa puoi metterti" 
H:" Ginny ho già scelto cosa partare non vedi ?
G:" si vedo ma se fa caldo? non puoi metterti io maglione se fanno 25 gradi" Ginny cominciò a rovistare nel mio armadio e tirò fuori degli shorts delle t-shirt e alcune magliette super aderenti che mi aveva regalato lei
G:" ecco metti anche questi"
H:" oh no scordati che io metta quegli Short e quelle maglitte aderentissime"
G:" ma te le ho regalate io quelle potresti anche metterle di tanto in tanto"
H:" e va bene ma veloce"
Finimmo di prepararci e andammo ai cancelli di Hogwarts dove la McGranitt e gli altri docenti ci aspettavano per le ultime raccomandazioni. Arrivate li incontrammo Nevil Luna e il resto del gruppetto 
L:" Ciao pronte per partire?"
G:" si siamo pronte e non vediamo l'ora"
N:" io in realtà sono un po' agitato"
H:" tranquillo Nevil il mondo babbano non è così brutto"
L:" allora buona fortuna ragazze noi andiamo ciao"
G&H:" ciao ragazzi" 
In lontananza vedemmo arrivare anche Draco e Blaise 
E come sempre in ritardo anche Harry e Ron.
Pov Narratore 
Quando furono tutti presenti, la McGranitt spiegò cosa effettivamente avrebbero fatto
Mg:"Buongiorno a tutti, a momenti partirete per il mondo Babbano, trascorrerete una settimana li senza usare la magia, perciò in modo ordinato consegnate le bacchette al professor Vitious, fatto ciò dividetevi come stabilito ieri sera"
Consegnarono le bacchette e dopo un po'di confusione generale, furono tutti pronti.
B:" Buongiorno ragazze, allora pronte a partire?
G:" Si siamo elettrizzate" rispose la piccola di casa Weasley rivolta ad Hermione
B:" Tranquilla non siete le uniche" 
H:" vedo che qualcuno ha lasciato la testa sul cuscino stamattina" disse facendo riferimento a Draco che, ancora mezzo addormentato, sbadiglió 
H:" ecco appunto"
B:" tranquilla ci perso io" disse tirando fuori dalla tasca un biscotto al limone e mettendoglielo in bocca. Quasi immediatamente si svegliò del tutto sgranocchiando il biscotto 
B:" visto funziona sempre"
D:" sono i miei preferiti"
G:" oh che coincidenza sono i preferiti anche di Her...Ai!" Non finì di dire la frase che Hermione le diede un pizzico. Nello stesso tempo la McGranitt parlò
Mg:" allora visto che non potrete usare la magia e quindi neanche la smaterializzazione, prenderete L'Espresso di Hogwarts. All'arrivo vi verrà consegnato un indirizzo dove appunto vivrete per una settimana, detto ciò buona fortuna" 
Presero il treno diretto a Londra e si sedettero in uno scompartimento vuoto insieme a Blaise e Draco, non casualmente Ginny si sedette vicino Blaise e a Hermione non rimase che sedersi vicino Malfoy. Il viaggio non era stato così male nonostante lo avessero trascorso con due serpi, avevano scherzato, chiacchierato e anche recuperato qualche ora di sonno perso.
Pov Draco 
Non ricordavo molto del viaggio, dato che avevo dormito per la maggior parte del tempo. Stavo ancora dormendo quando fui svegliato da un rumore proveniente fuori dallo scompartimento, andai a controllare e per fortuna non era niente di grave, solo un Tassorosso che aveva fatto cadere un baule. Quando tornai mi accorsi che anche gli altri stavano dormendo. La Weasley era appoggiata alla spalla di Blaise che a sua volta era leggermente piegato verso di lei, poi vidi Hermione. Era in una posizione molto scomoda, con i capelli tutti scompiglia e sparsi sul sedile. Delicatamente le spostai le gambe e le braccia, rimaste a penzolare fuori dal sedile fino a un attimo fa, poi le spostai la testa, in modo che non le venisse un torcicollo, le misi una coperta addosso e le sistemai i capelli. D'istinto continuai ad accarezzarle i capelli ricci, era così bello guardarla dormire, il suo viso aveva un'espressione rilassata e il respiro regolare. Continuai a coccolarla fin quando anche io non cedetti alla stanchezza.

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Capitolo 11
*** prima notte ***


Arrivati alla stazione di Kings Cross, il quartetto si affrettò a prendere i bagagli e scendere. Trovarono Hagrid ad attenderli ed Hermione andò a salutarlo allontanandosi un po' dal gruppo
H:" Hagrid!"
Hg:" ciao Hermione"
H:" cosa ci fai qui?"
Hg:" La McGranitt mi ha affidato il compito di darvi gli indirizzi e le chiavi come aveva detto"
H:" ah capito"
Hg:" Ecco questo è il vostro"
H:" Grazie Hagrid"
Hermione tornò vicino il resto del gruppo. 
D:" allora dove dobbiamo andare?
H:" a Little Whinging" 
B:" ok e come ci arriviamo ?
H:" in taxi ovviamente"
D:" in che cosa?"
G:" lasciate stare e andiamo" Usciti dalla stazione, Hermione chiamò un taxi.

D:" Granger perché mai dovrei salire su una banana con le ruote"

H:" Perché se no ci arrivi a piedi a Little Whinging e ora Zitto e sali Malfoy" 
Malfoy sbuffó ma salì sul mezzo, l'autista chiese la direzione e Ginny gliela indicò. Non ci misero molto tempo visto che in un paio d'ore furono li.
B:" ok adesso che facciamo?
H:" l'indirizzo dice di andare al
12 di Wisteria Walk
G:" Bene andiamo allora!" Cominciarono a camminare per le vie di Little Whinging scambiando anche qualche chiacchiera. Dopo una mezz'oretta circa arrivarono in quella chi sarebbe stata la loro casa per una settimana. Era una villetta bianca, parecchio graziosa e moderna, con la terrazza e a due livelli. Prese le chiavi, entrarono in casa. Al piano terra c'erano il salotto, la cucina e un bagno. Al primo piano invece, due camere da letto e un altro bagno.
La prima camera non era molto grande, c'erano due letti singoli, due comodini, un armadio e una finestra. La seconda camera era più grande dell'altra, essendo matrimoniale e anche in questa c'erano due comodini, un armadio e una finestra. A differenza di quella doppia però questa era più luminosa e accogliente, nonostante fosse molto grande. Il letto era a baldacchino e il materasso era ricoperto da lenzuola di seta argento. Dopo aver visto la casa si riunirono in salotto per decidere le camere
G:" come ci sistemiamo per le camere?
D:" propongo di farle miste"
H:" oh no scordatelo!!"
D:" ah sì e perché dovrei?"
B:" ragazzi non si sembra il momento di litigare "
H:" va bene... che ne dite di votare?"
D:" perfetto... quanti a favore delle camere miste?"
Ovviamente Malfoy fu il primo ad alzare la mano, seguito da Blaise e solo poco dopo da Ginny
D:" direi che è deciso, le camere sono miste"
G:" e per i letti come si fa?
B:" testa o croce, semplice"
D:" bene, Blaise testa o croce? 
B:" testa ovviamente"
D:" chi vince prende quella matrimoniale"
Draco lanciò la moneta e sfortunatamente per Hermione uscì croce. 
Pov Hermione 
Fantastico, non solo dovevo dividere la stanza con Malfoy ma in più dovevo dormirci insieme. 
Pov Draco 
Evvai una settimana con la Granger ora si che mi diverto.
H:" Malfoy scordati che io dorma con te, piuttosto dormo sul divano"
D:" contenta te, Mezzosangue" 
Pov Narratore 
Sistemati i bagagli nelle rispettive stanze, scesero in cucina per cenare. Ginny aveva cucinato gli spaghetti 
B:" wow sono squisiti"
G:" grazie"
B:" dove hai imparato a cucinare così bene?
G:" da mia madre, lei è un ottima cuoca"
B:" beh anche tu lo sei"
Draco e Hermione mangiarono in silenzio, senza dire una parola o rivolgere uno sguardo. La giornata era stata stancante. Ginny e Blaise era già andati a dormire. Erano rimasti svegli solo Draco e Hermione.
Pov Hermione 
Si era fatto tardi, così decisi di fare una doccia e andare a letto. Il viaggio era stato stressante e avevo bisogno di rilassarmi. Feci scorrere l'acqua calda sulla mia pelle levandomi dalla testa i pensieri e le preoccupazioni. Uscii dalla doccia e mi misi un asciugamano intorno al corpo e uno sui capelli. Improvvisamente la porta del bagno si aprì, e chi entrò? Malfoy ovviamente perché quando mai si può stare tranquilli quando c'è lui nei paraggi.
Urlai con tutto il fiato che avevo in gola 
H:" MALFOY ESCI SUBITO DI QUI!!!!!!!!!" 
D:" uhh... altrimenti?" Fece qualche passo avanti 
H:" Giuro che ti schianto all'istante"
D:" ah si e con quale bacchetta" si fece ancora più vicino 
Cazzo, mi ero dimenticata di non avere la bacchetta
H:" io...ehm..io" cominciai a balbettare 
D:" tu cosa Granger..." disse a un passo da me 
H:" niente" dissi così piano da sembrare un sussurro 
Indietreggiai passo dopo passo, ma lui continuava ad avanzare verso di me. Mi ritrovai bloccata tra il muro e Draco, cuore batteva a mille. Si avvicinò il mio orecchio 
D:" risposta esatta Granger" sussurrò e poi sparì.
Ok troppe emozioni tutte insieme, meglio andare a dormire. Andai in salotto presi una coperta e mi accomodai sul divano. Provai a dormire ma non ci riuscii, stavo troppo scomoda. Guardai l'orologio erano le 02:30, per un attimo pensai al comodo letto al piano di sopra

No Hermione, non pensarci nemmeno

Ma quel letto sembra così comodo

Si ma ti ricordo che in quel letto c'è Draco Malfoy

Cavolo...va be' cosa può succedere

No Hermione ti proibisco di andarci

Oh al diavolo

Salii silenziosamente le scale e arrivata davanti la porta la spinsi lentamente. La porta scricchiolò un po' ed io entrai. 
Draco Malfoy dormiva beatamente, mi avvicinai per osservarlo e cavolo era così tranquillo, sereno e stupendo. Alcuni ciuffi biondi gli ricadevano sul viso, incorniciando un'espressione rilassata. Gli spostai i capelli che gli andavano sugli occhi, ma nello stesso istante un cui la mia mano gli sfiorò la sua fronte Draco si svegliò 
D:" mhmhmh Granger che ci fai qui" disse lui stropicciandosi gli occhi e tirandosi su a sedere
H:" io...ehm t-ti volevo chiedere se potevo d-dormire qui sta notte" stavo balbettando, e non capivo perché 
D:" sapevo che avresti ceduto prima o poi'
H:" io non ho ceduto, è solo che sul divano sto scomoda" dissi alzando un po' troppo la voce 
D:" shh abbassa la voce o sveglierai anche Blaise e Ginevra" 
H:" si... scusa"
D:" ok...e comunque puoi dormire qui " 
Mi misi nella parte opposta a quella di Draco e mi i filai sotto le coperte. Sentii, Draco avvicinarsi a me. Mi stava accarezzando la schiena, le spalle, il collo....
Mi irrigidii al suo tocco e con nonchalance mi sussurrò all'orecchio

D:" rilassati... Granger"

H:" Smettila Malfoy...ti ricordo che abbiamo una conto in sospeso"

D:" e dai ti ho già chiesto scusa..."

H:"e io non ti credo ancora perciò..."
Mi sentii strattonare, Draco si era messo a cavalcioni su di me, mi aveva bloccato i polsi

D:" cosa hai detto Granger?" Il suo tono era minaccioso e lo sguardo duro

H:" niente " sussurrai

D:" appunto"
Draco sciolse la presa e io mi girai dandogli le spalle. Lui mi cingeva i fianchi con un braccio e io infastidita cominciai a prendere sonno 
Avevo ragione quel letto era comodissimo... 
il corpo di Draco sprigionava calore e io mi sentii protetta. Mi girai per guardare il suo viso e sorrisi. Misi la testa sul suo petto e Draco mi strinse a se.
H:"Buonanotte Draco" 
D:" Buonanotte Hermione"
Caddi nelle braccia di Morfeo o meglio di Draco.

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Capitolo 12
*** tutto normale ***


Pov Ginny 
Era ancora notte fonda e io non riuscivo a dormire. Mi giravo e rigiravo tra le coperte ma non riuscivo a trovare una posizione comoda per dormire. Mi voltai a guardare Blaise. Era sdraiato a pancia in su e con le mani dietro la testa, non ero sicura che stesse dormendo. I miei dubbi furono risolti quando lo sentii sbuffare 
- Hey Zabini anche tu non riesci a dormire?- gli sussurrai 
- No Ginevra- rispose
- puoi chiamami Ginny-
- va bene... Ginny-
- allora... che facciamo?-
- Bhe io non so niente di te e tu non sai niente di me... potremmo parlare- propose Blaise 
- si buona idea-
-Allora facciamo una domanda a testa...ehm musica preferita?-
- Ehm... tecnicamente non ho un genere preferito ma mi piace molto il pop... tu invece?-
- anche a me piace tutta la musica ma preferisco la dupster-
- qual'è la cosa che ti piace fare i più?- chiesi a Blaise 
- Direi leggere... certo non come Hermione ma...mi piace molto-
-interessante...sai ho letto che i figli delle famiglie di purosangue sono spesso promessi sposi è vero?-
- Si è vero-
- e tu sei promesso a qualcuna?
- non penso ma credo che accadrà presto...- rispose triste
- oh è hai pensato a chi potrebbe essere?-
- Per mio padre dovrebbe essere Pancy Parkinson o Daphne Greengrass...ma non voglio sposare nessuna delle due-
- capisco-
- tu invece? So che hai avuto una relazione con Dean Thomas...-
- Si ma non è andata bene...- lo interruppi 
-Oh mi dispiace -
- tranquillo... è tutto apposto-
- ok e con Paciok invece?-
- Nevil? Cosa centra Nevil?- dissi sorpresa 
- non lo so...ma ho visto che sei andata al ballo del ceppo con lui e che comunque ci passi del tempo insieme e allora ho pensato che voi due...-
- Oh no.. cioè è un mio amico e gli voglio bene ma no...-
- Scusami Ginny ero solo curioso-
- tranquillo Blaise-
Passaro alcuni minuti di silenzio
- e ora c'è qualcuno che ti piace?
- in teoria... sarebbero due i ragazzi...- dissi un po' imbarazzata 
- Ossia...- mi incitò a continuare 
- Questo non lo saprai mai...- dissi ridacchiando 
-E dai Ginny...- mi pregò 
-Buonanotte Blaise-
Ridacchiando mi girai e tentai di addormentarmi 
- Buonanotte Ginny- lo sentii sbuffare e lentamente mi addormenai
Pov Hermione 
La mattina seguente mi svegliai molto presto e cercando di non svegliare il Furetto, mi alzai, feci una doccia veloce e andai a fare una passeggiata. Saranno state circa le 5:30 del mattino. Adoravo quelle ore del giorno, tutto era tranquillo, l'aria era fresca e non un rumore era nell'aria, se non i cinguetii degli uccellini. Mentre passeggiavo mi vennero in mente i miei genitori, era un po' che non li vedevo e mi mancavano. Decisi di andare a trovarli. Dopo circa un paio d'ore fui davanti casa mia, rimasi per qualche minuto davanti alla porta, poi suonai. Mi venne ad aprire mia madre che, sorpresa, mi abbracciò 
- Tesoro, che bella sorpresa...ma non dovresti essere a scuola?- mi chiese
- Infatti...ma il professor Silente ha deciso di mandarci qui per un progetto-
- Oh certo...ma vieni... entra Hermy- mi fece entrare e mi accomodai sul divano della cucina 
- allora tesoro, da quanto sei qui?- mi chiese gentilmente mia mamma
- in realtà non da molto, siamo arrivati ieri sera-
- Oh e dove vi siete sistemati?-
- A Little Whinging, la scuola ci ha dato alcune villette dove passeremo una settimana- 
- Ma sei da sola?-
- oh no...il preside ci ha divisi in gruppi da quattro-
- Bene, e tu sei capitata con i tuoi amici?-
- veramente non proprio mamma,sono capitata con Ginny, la sorella di Ron e altri due ragazzi-
- E chi sono questi due ragazzi?- disse mi madre con tono quasi malizioso 
- Blaise Zabini e Draco Malfoy- 
passarono alcuni minuti e mia madre non disse nulla. 
- Mamma vado un attimo in camera mia devo prendere alcune cose-
- Oh certo vai pure cara-
Salii le scale che portavano al piano di sopra ed entrai in camera mia. Era tutto esattamente come l'avevo lasciata: la scrivania in ordine, la mensola con i miei libri preferiti e il letto con la trapunta azzurra. Ero immersa nei ricordi quando mi ricordai il motivo per cui ero salita in camera. Presi uno scatolone e ci misi dentro alcuni oggetti tra cui le mie adorate cuffie, la macchina fotografica, il mio MP3, alcuni trucchi che mi aveva regalato mia zia Susan, un pallone e alcuni cellulari e ovviamente i miei libri preferiti. Chiusi lo scatolone e scesi al piano di sotto.
- Tesoro ma quante così hai preso?-
- tranquilla mamma solo l'indispensabile-
- si certo tesoro sono sicura che quello scatolone è quasi vuoto- disse mia madre con tono sarcastico ed entrambe scoppiammo a ridere.
Istintivamente guardai l'orologio appeso alla parete, erano quasi le otto del mattino e considerando che ci volevano circa due ore per tornare a casa salutai mia madre 
- Mamma si è fatto tardi è meglio che vada- 
- D'accordo tesoro mio- 
- Salutami papà e dagli un bacio da parte mia-
- Ciao Hermy e stai attenta mi raccomando-
- Ok mamma ci sentiamo presto ciao-
Chiamai un taxi e tornai a casa. Durante il viaggio pensai a che faccia avrebbero fatto gli altri alla vista di quegli oggetti, anzi mi venne in mente di progettare un piccolo scherzetto. 
Pov Draco 
Era ancora immerso nel sonno, quando mi girai tra le lenzuola e non trovai la Granger al mio fianco. Mi alzai velocemente, mi misi una maglietta nera e i pantaloni di una tuta, dopodiché scesi al piano di sotto. Cercai la Granger in tutta la casa ma non la trovai 
Non potevo crederci, se n'era andata e per di più senza lasciare alcun biglietto o avviso 
Andai in cucina dove trovai la Weasley e Blaise che stavano chiacchierando 
- Ragazzi avete visto la Granger?- 
A rispondere fu la Weasley
- In realtà no...ma non preoccuparti sarà andata a fare una passeggiata come suo solito-
Mi tranquillizzai un po', stavo per tornare a dormire quando un odore invitante mi arrivò alle narici 
- mmmhhh cos'è questo profumino?-
- Ho fatto i biscotti e c'è anche del caffè...ne vuoi?- mi rispose Ginevra 
- Amico devi assolutamente assaggiarli- disse Blaise con la bocca già piena di biscotti
- Ok, proviamoli-
Presi un biscotto e lo addentai. Era croccante fuori e morbido dentro, era dolce, un vera leccornia. Non avevo mai assaggiato niente di così buono, mi sembrava di poter toccare il cielo con un dito
- Wow... è squisito, ma che dico squisito è sublime mmmmhhh- 
I due mi guardarono straniti e sorpresi
- ehm...scusate la reazione... complimenti Weasley sono stupendi-
- Grazie Malfoy...ma ti dispiacerebbe chiamarmi per nome?- 
- D'accordo Ginevra...e ora dimmi che hai messo nei biscotti...Amortentia? Sono troppo buoni -
- No, ci ho messo: il cioccolato e la vaniglia- rispose Ginevra 
Stavamo finendo la colazione quando sentimmo la porta aprirsi. Hermione entrò in cucina con uno scatolone in mano chi sa cosa c'era dentro? 
Pov Narratore 
- Buongiorno, che mi sono persa? 
- Buongiorno Herm. Oh tranquilla, ti sei solo persa la faccia di Malfoy quando hai assaggiato i miei biscotti- disse Ginevra 
- Aspetta intendi i TUOI biscotti, quelli paradisiaci?-
-Proprio quelli- rispose Ginevra 
- ti prego dimmi che ne sono rimasti alcuni-
-Si sono nel microonde- 
Ginny non ebbe il tempo di rispondere che Hermione si era già fiondata sui biscotti. Li aveva quasi finiti tutti, mancava l'ultimo biscotto quando a Draco venne in mente di fregarle il biscotto. Si avvicinò al piatto e con un rapido movimento afferrò il biscotto 
- MALFOY RIDAMMI IL MIO BISCOTTO!!!!- urlò Hermione 
- Eh no Scordatelo Granger, questo è mio- 
Cominciarono a rincorrersi per tutta la cucina, fin quando Hermione riuscì a prendere il biscotto 
- Si adesso questo biscotto è mio!- disse Hermione alzando il biscotto in alto e fu proprio in quel momento che Draco lo addentò 
- Mmmh Grazie mi serviva proprio- 
- Uffa Malfoy, lo volevo io- disse Hermione mettendo il broncio 
- E dai non fare la bambina, ne hai ancora metà- Disse Draco e Hermione,imbronciata, finì di mangiare il biscotto
- Allora Hermione cosa c'è nello scatolone?- sta volta fu Blaise a parlare, che sino a quel momento era rimasto a ridere sotto i baffi 
- Ho portato alcuni oggetti da casa mia- disse Hermione aprendo lo scatolone e uscendo gli oggetti.
Pov Narratore 
La Granger aveva portato tanti oggetti curiosi. Inizialmente Malfoy fu incuriosito da una specie di scatoletta con una specie di occhio sul davanti 
- Granger che cos'è questa roba?- chiese 
-curioso che tu me lo chieda Malfoy, questa è una macchina di distruzione che ti risucchia l'anima- mi rispose Hermione con un ghigno malefico sul viso 
Draco rimase piuttosto scosso dalle sue parole
- C-come una m-macchina di d-distruzione- balbettò terrorizzato
- dai Malfoy fatti fare una foto- 
Hermione cominciò a rincorre Draco per tutta la casa. Draco cominciava ad essere stanco così si lasciò cadere sul divano ed fu allora che Hermione gli scattò una foto 
- Sorridi Malfoy-
Draco vide il flash e sentì un click 
- Oh no mi ha ucciso! MI HA UCCISO! Sento già la mia anima lasciare il mio corpo- 
Hermione scoppiò a ridere e mentre Draco faceva ancora il melodrammatico Blaise prese le cuffie 
- Hermione cosa sono queste?-
- queste sono cuffie servono ad ascoltare la musica è di solito si usa con questo- Hermione mise le cuffie a Blaise e collegò l'MP3 
- Ginny tu che sai già come funziona, più o meno, faresti il piacere di fargli sentire della musica?- 
Allora Ginny prese l'MP3 e mise un po' di dupster.
- Wow che forza, sento la musica nelle orecchie- disse felice Blaise sembrava con un bambino al negozio di caramelle 
- oh Ginny questi sono per te, visto che non puoi usare la magia- 
- Grazie, grazie grazie grazie Herm- disse Ginny saltellando per tutta la stanza 
- ah e poi ho portato anche dei cellulari-
- dei che cosa?- Chiese Draco 
- cellulari servono in caso di emergenza, per tenerci in contatto anche se siamo fuori casa - 
- Oh benissimo almeno se saremo dei guai, potremmo chiamare aiuto- disse Ginny 
Passò un po' di tempo in cui i ragazzi si misero a chiacchierare.
- Va be ragazzi si è fatto tardi, io ed Hermione stiamo iniziando a preparare il pranzo- Disse Ginny - Ok io e Draco andiamo in terrazza, vi va di mangiare li oggi è una bella giornata- propose Blaise 
- Si buona idea. Appena è pronto saliamo. Intanto voi apparecchiate la tavola- rispose Hermione. I due salirono in terrazza e cominciarono a preparare il tutto per il pranzo, chiacchierando un po'.
- Blaise è un po' che non parliamo- disse improvvisamente Malfoy 
- Già hai ragione... allora come va con la Granger?- 
- mah ad alti e bassi-
- cioè?-
- a volte sembra che penda dalle mie labbra e altre invece è fredda e distaccata, ad esempio all'inizio dell'anno era più dolce e affettuosa adesso invece sembra di essere tornati al quarto anno - 
- Mmmmhhh, e cosa hai intenzione di fare?-
- non lo so Blaise, ho provato tutto il mio repertorio- 
- ci vuole qualcosa di forte, una cosa che non scorderà mai...-
- vale a dire?- 
- un pic-nic romantico sarebbe perfetto-
- certo...ma dove? E Quando? E poi tu sai che non sono bravo nelle cose romantiche- disse Draco in preda al panico 
- a questo ci penso io... dobbiamo trovare un posto perfetto, per il pic-nic perfetto- 
- Grazie Blaise, sei davvero un amico- 
-ricorda che ci sono, Sempre- disse Blaise dando una pacca sulla spalla a Draco.

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Capitolo 13
*** Una serata piene di scoperte ***


Era ora di pranzo e Hermione e Ginny erano salite in terrazza per pranzare, come stabilito. Mangiarono tranquillamente, gustandosi i piatti cucinati da Ginny e scambiando due chiacchiere. I quattro stavano parlando un po' della città e di come passare il tempo 
- ragazzi,vi va di andare a fare una passeggiata stasera?- disse Hermione 
- si certo- rispose Ginny 
Erano tutti d'accordo ad andare tranne Malfoy 
- Dai Malfoy non farti pregare- disse Hermione 
-Uff, non ci voglio andare- detto ciò si alzò e andò in camera 
Le due ragazze lo guardarono ed Hermione era sul punto di seguirlo, ma fu fermata da Blaise 
- non preoccupatevi, vado io a parlargli.-

Pov Draco

No non ci andrò. So già che Blaise si metterà a parlare con la piccola Weasley e io resterò solo con Hermione, non riuscirò a stare zitto a lungo, prima o poi saprà la verità 
Pensai sdraiandomi sul letto. Nello stesso momento entrò Blaise
- Hey Draco- mi disse 
- Dimmi Blaise- risposi 
Sapevo già cosa era venuto a dirmi, ma poteva scordarsi che io sarei andato con loro
- va tutto bene?- mi chiese indifferente 
- benissimo- risposi altrettanto 
- davvero? e allora perché non vuoi venire con noi stasera?- 
Sbuffai sonoramente, mi sembrava di parlare con mia madre quando non mi andava di partecipare alle feste a cui eravamo inviati 
- perché non posso far finta di niente - dissi mettendomi a sedere sul letto 
- ma Draco sarebbe anche ora che lei lo sappia- 
- Lo so ma sono spaventato, ho paura che qualcosa vada storto - dissi preoccupato 
- ah ma dai, non andrà male. Vieni con noi-
- no- risposi secco
- dai- ribatté Blaise
- no- dissi più forte
- e dai- ribatté ancora Blaise 
- ti ho già detto NO- urlai, avevo perso la pazienza, perché doveva essere così insistente 
- ho capito...hai paura- disse dandomi le spalle 
Diamine, aveva colpito nel mio orgoglio. Come osava, un Malfoy non ha mai paura 
- Cosa?! Io non ho paura-
- allora siamo d'accordo, ci vediamo stasera per andare a passeggiare al chiaro di luna- detto ciò, uscì dalla stanza senza lasciarmi dire una parola. A questo punto non potevo tirarmi indietro e visto che mancavano ancora parecchie ore ne approfittai per riposarmi una paio d'ore. Ultimamente ero parecchio stanco, ma non ne capivo il motivo, sta di fatto che non appena chiusi gli occhi mi addormentai.

Pov Hermione 
Passarono alcuni minuti da quando Blaise era andato da Draco, e dato che non c'era nessuno ad ascoltarci mi misi a parlare con Ginny
- Ho visto che hai fatto amicizia con Zabini- chiesi a Ginny 
- Si io e Blaise abbiamo stretto subito- mi rispose con un sorriso stampato in faccia 
- Uhuhuh adesso lo chiami per nome...- feci maliziosa 
- Ah ma smettila... piuttosto tu, come va con Draco?- mi chiese 
- non lo so... credo bene- dissi indifferente 
- ma come? e il piano che avevo escogitato?- mi domandò 
- Ah già vero...lo avevo dimenticato- disse ridendo sotto i baffi 
- Dimenticato cosa?- chiese Blaise che era appena tornato dalla chiacchierata con Draco 
- Che oggi andremmo a fare shopping- improvvisò Ginny 
- Oh come mai?- chiese Blaise 
- Vedi, volevamo vedere qualche abito per il ballo- rispose Ginny
-ah ok allora buon divertimento-disse Blaise
- Blaise hai convinto Malfoy a venire con noi?- chiesi 
- Si è stato abbastanza facile, mi è bastato colpire nel suo orgoglio- rispose Blaise 
- interessante- risposi incuriosita
Grazie Blaise sono sicura che mi sarà utile questa informazione

Finito il pranzo mi ritirai in camera per riposare. Salii al piano di sopra e lentamente aprii la porta. Draco dormiva beatamente nella parte destra del letto. Quel giorno ero in vena di scherzi, così presi una rincorsa e mi buttai sul letto, facendo cadere Draco a terra 
- Ma che diamine.... GRANGER!-
Non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere, l'espressione di Draco era troppo divertente 
- Ben svegliato Draco- dissi continuando a ridacchiare 
- Ah Granger se ti prendo ti rovino- disse Draco alzandosi in piedi 
- Uhuhuh che paura- risposi senza smettere di ridere.
Cominciammo a rincorrerci per tutta la stanza, continuavo a ridere senza conoscerne un motivo, sapevo solo che mi stavo divertendo un mondo 
- vieni qui Granger- disse Draco sfoggiando uno dei suoi sorrisi mozzafiato 
- No... prendimi se ci riesci- lo sfidai

Pov Draco
Mi aveva sfidato e ovviamente non potevo tirarmi indietro, ne andava del mio orgoglio.

Continuai a rincorrerla senza sosta, fino a quando non la ebbi abbastanza vicina. Con un rapido movimento riuscii a prenderla dalla vita e serrai la presa per evitare che scappasse ancora. Hermione si voltò verso di me e in quel momento i miei occhi si incatenaroni ai suoi. Aveva una luce speciale negli occhi, erano pieni di dolcezza, di stupore, erano come quelli di una bambina alla scoperta del mondo. Era perfetta sotto ogni punto di vista, era bella, intelligente, simpatica, attraente; non potevo desiderare di meglio, ma una parte di me mi diceva che era sbagliato ciò che stava nascendo tra noi, non era un semplice rapporto di amicizia, non per me almeno.

Lentamente la spinsi verso il letto e la imprigionai tra il materasso e il mio corpo. Cominciai a baciarle il collo, pian piano risalii sino al lobo, per poi lasciarle una scia di baci sulla guancia e infine le lasciai un ultimo bacio all'angolo della bocca. Mi staccai un attimo per guardarla negli occhi, quei bellissimi e meravigliosi occhi dorati, ma ora erano diversi avevano perso la loro luce, erano sconvolti...spaventati...era come se avessero perso tutto il loro splendore 
- D..Draco i..io devo andare a...adesso- sussurrò appena, dopodiché si sciolse dalla mia presa e uscì dalla stanza senza dire nulla. In quel momento mi resi conto di ciò che avevo fatto, sapevo che era troppo presto per lei, eppure non mi sono fermato in tempo. Era la seconda volta che sbagliavo con lei, ma questa volta ero io a non riuscire a perdonarmi.

Pov Hermione

Non potevo ancora credere a quello che era successo, ero sconvolta ma anche estremamente felice. Sentivo le gambe cedere e il cuore battere all'impazzata, come se da un momento all'altro potesse uscirmi dal petto. 
Dovevo parlare con Ginny. Mi fiondai in camera sua, ma nell'istante in cui aprii la porta vidi una scena che non mi sarei aspettata. Blaise e Ginny erano a pochi centimetri l'uno dall'altra
- ehm...scusate ho interrotto qualcosa?- dissi imbarazzata 
- No... no in realtà stavo per andarmene- rispose Blaise avviandosi verso la porta. Nella stanza piombò un silenzio imbarazzante per qualche minuto fin quando 
- allora...tu e Blaise...-
- Oh no... hai frainteso la situazione, vedi prima che tu entrassi mi era entrato un granello di polvere in un occhio e Blaise stava cercando di aiutarmi...- disse Ginny poco convinta 
- Ah ah certo come no...ti conosco troppo bene Ginny... avanti cosa avevi in mente?- le domandai 
- ah e va bene...ho fatto finta di avere qualcosa un occhio per fare avvicinare Blaise e vedere se mi baciava- disse lei con il viso rosso come i suoi capelli 
- Ma Ginny...e Harry?- le chiesi
- lo so ma sono confusa....non dico che Harry non mi piaccia più, ma con Blaise è un'altra cosa...con lui mi sembra di toccare il cielo con un dito...mi fa sentire speciale...con Harry invece... mi sembra di stare con mio fratello e non voglio farlo soffrire...- disse con un velo di tristezza nella voce 
- capisco...so io cosa ci vuole, vestiti- dissi rapidamente
- ma perché? Cos'hai in mente?-mi chiese 
- andiamo a fare shopping- dissi felice
- ok dammi un minuto- disse prendendo una felpa dall'armadio
- Veloce, io ti aspetto di sotto-
Presi il cappotto e scesi al piano terra. 
Per le scale mi scontrai con Blaise 
- Ehm... Hermione so che ciò che hai visto può essere frainteso, ma non è come sembra, la stavo aiutando a... - disse Blaise alquanto a disagio
- Blaise calmati, a me sta bene- lo interruppi 
Mi sorrise ed io continuai a scendere. Aspettai qualche minuto che scendesse Ginny, intanto io continuavo a pensare a Draco 
Perché mi sono bloccata? infondo è ciò che volevo... ma allora perché l'ho fermato? 
Che idiota sono stata...il ragazzo che sogno tutte le notti era sul punto di baciarmi e io mi sono ritratta. Ora penserà che non mi piaccia o che sono innamorata di un altro... 
Ancora avvolta nei miei pensieri, fui risvegliata da Ginny. Quel pomeriggio andammo a fare compere per i negozietti della cittá. Stavamo camminando per le vie piene di negozi, quando notai un piccolo negozietto, nascosto tra gli altri. Guardai Ginny e dopo un cenno di approvazione entrammo nel piccolo negozio. Era molto semplice e antico all'apparenza, eppure c'erano cose carine. Il negozio era pieno di oggettistica interessante, lampade, fioriere, articoli da cucina.... 
Io e Ginny eravamo curiose e andammo a dare un'occhiata. In fondo al corridoio del piccolo negozio vi erano delle scale che portavano al piano di sotto. Scendemmo le scale e davanti a noi si presentò un ambiente del tutto diverso. Al piano di sotto del piccolo negozio c'era un reparto di abbigliamento. Gli scaffali erano pieni di golfini, maglioncini , sciarpe, cappelli, paraorecchie, guanti... alle grucce erano appesi cardigan, felpe e cappotti di tutti i colori, dal lato opposto, invece, si trovavano pantaloni,gonne, leggins, jeans e shorts di tutti i tipi. In fondo al corridoio vidi un luccichio, presi Ginny per un braccio e andammo a vedere. Abiti eleganti erano esposti in modo ordinato. Amirrammo gli abiti per un po', quando mi colpì un abito lungo sino a terra con scollo a cuore. Era aderente e tempestato interamente di paillettes blu notte
- Ginny...guarda questo?-
- Bello...dai provalo- 
Intanto Ginny aveva preso un abito nero, corto davanti e lungo dietro, con scollo a cuore e ricoperto di paillettes del medesimo colore
- Dai andiamo- mi disse Ginny 
Ci diriggemmo ai camerini ed entrambe provammo gli abiti. Ci misi un po' ad indossare l'abito dato che era aderente. Finito di indossarlo mi guardai allo specchio. Era bello, ma non era nel mio stile, troppo aderente, stoppo scollato e poi lo spacco laterale era fin troppo ampio. Troppo eccentrico per i miei gusti. 
- Ginny sei pronta?-
- si...al mio tre usciamo -
- okay- 
- uno... due...tre- 
Uscimmo dal camerino e rimasi a bocca aperta. Ginny era meravigliosa, l'abito le stava benissimo. La piccola arricciatura sotto il seno risaltava il suo fisico e il colore dell'abito metteva in evidenza la carnagione chiara e i lunghi capelli rossi, era davvero magnifica
- Wow Ginny sei stupenda, ti sta d'incanto-
- Oh Herm lo adoro, lo voglio prendere è perfetto per il ballo- 
- bene allora lo faremo mettere da parte

Dopo poco tempo uscimmo dal negozio e ci diriggemmo ad un bar nelle vicinanze. Ci fecero accomodare ad un tavolo e ordinammo due cioccolate calde 
- Hermione, cosa mi dovevi dire dire oggi pomeriggio?- disse sorseggiando la cioccolata 
- Niente una sciocchezza- dissi col cuore in gola 
-Mhm...se lo dici tu- 
Continuamo a bere le nostre cioccolate calde e a chiacchierare per un altro pò.

Pov Draco 
Ero ancora in camera a pensare un modo per rimediare all'errore con Hermione, quando in camera mia entrò Blaise
- Hey Draco...a che pensi?-
- Ad un modo per risolvere con Hermione- 
- Ma come? Ti sei già dimenticato del pic-nic romantico?- 
- Oh già vero...avevi detto che ci pensavi tu al luogo...- 
- e in fatti l'ho trovato- 
Fui molto sorpreso per la notizia non credevo che lo trovasse così in fretta
- Davvero... e dove si trova?-
- È qui vicino...si trova in prossimità di un lago...vi sembrerà di essere ad Hogwarts ma senza essere disturbati- 
- Blaise sei un genio...davvero - 
- Modestamente- 
Guardai l'orario sul cellulare che ci aveva fornito Hermione, le 18:30 a pochi minuti sarebbero tornate le ragazze e saremmo usciti 
- Blaise sono le 18:30 ci conviene prepararci per uscire, prima che tornino le ragazze- 
- Hai ragione... vado ci vediamo dopo - 
Blaise uscì fuori dalla stanza e senza perdere tempo, mi feci una doccia veloce e ,ancora mezzo bagnato e con un semplice asciugamano attorno alla vita, mi misi a cercare qualcosa da mettere. 
Optai per un paio di jeans, una maglia grigia e un paio di convers. Finito di vestirmi mi guardai allo specchio, sistemandomi i capelli. All'inizio pensavo di tirarli indietro con il gel, come facevo un tempo ma poi mi resi conto di non avere gel e decisi di frizionarli con l'asciugamano e lasciarli spettinati. Ebbi giusto il tempo di mettermi un po' di colonia che suonarono al campanello. Scesi al piano di sotto, dove mi aspettavano per uscire. 
Io e Blaise prendemmo i giubbotti ed uscimmo, si prevedeva una bellissima serata.

Pov Narratore 
I quattro passeggiavano per le vie del quartiere scambiandosi qualche chiacchiera 
-Allora Blaise da quanto conosci Malfoy?- chiese Ginny 
- praticamente da tutta in vita, mi ricordo quando a 5 anni abbiamo cercato di volare sulla scopa di Lucius Malfoy e ci siamo rotti un braccio oppure quando...-
Blaise continuava a raccontare le marachelle fatte con Draco quando erano piccoli, ma quest'ultimo non sorrideva, anzi si era intristito, era diventato cupo. 
Pov Hermione 
Draco era stranamente silenzioso ed io volevo conoscere il motivo. Camminammo un po' più indietro rispetto a Blaise e Ginny che a quanto pare avevano più cose in comune di quanto pensassi. Stavamo camminando lentamente e io continuavo a guardare Draco, cercando di scorgere qualcosa nel suo sguardo. Camminava a testa bassa e lo sguardo perso nel vuoto, gli mi si una mano sulla spalla 
-Stai bene Draco?-
Lui scosse la testa 
- ne vuoi parlare?-
Lo vidi prendere un respiro profondo e poi parlò 
- Blaise racconta del suo passato in modo spensierato, non sapendo cosa accadeva quando tornava a casa... per me non era solo una sgridata e una punizione-
Respirò profondamente prima di riprendere a parlare 
- ricordo ancora quel pomeriggio, dopo che tornai a casa, mio padre mi prese per un braccio e mi sbatté contro il muro ed io caddi a terra... ricordo i tentativi di mia madre per fermarlo, il suo pianto e le sue urla di dolore... ricordo le torture che mi infliggeva di mio padre e le sue risate nel vedermi soffrire e poi una frase che diceva sempre 
" E non azzardarti a piangere...Un Malfoy non si mostra mai debole" seguita poi da un calcio allo stomaco-
Vidi una lacrima rigargli il viso, poi un'altra e un'altra ancora. Stava piangendo e vedendolo soffrire, una lacrima rigò il mio viso, poi un'altra e un'altra ancora 
- Draco...- riuscii a sussurrare 
Si girò verso di me, e vidi la tristezza e il dolore nei suoi occhi. Lo strinsi in un abbraccio continuando a piangere, Draco ricambiò l'abbraccio e mi strinse a se. Sentii il suo cuore battere forte e il respiro farsi regolare. Dopo pochi minuti ci staccammo e insieme tornammo a casa.

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Capitolo 14
*** un obbligo e verità insolito ***


Pov Harry 
Erano passati un paio di giorni da quando ci eravamo trasferiti nel mondo babbano. 
È notte fonda e Ron sta dormendo, io non ci riesco. Sono preoccupato per Hermione e Ginny... sono in compagnia di due serpi... senza bacchetta... ho paura che possano fargli del male.

Ancora con questi pensieri cedo alla stanchezza e mi addormento.

Il mattino seguente Ron mi viene a svegliare e nonostante vorrei ancora dormire mi alzo e andiamo a fare colazione.

Scendemmo in cucina, dove trovammo Daphne Greengrass e Pancy Parkinson già intente a fare colazione. Rimanemmo entrambi sorpresi nel vedere che erano riuscite a preparare una torta di mele e un ottimo cappuccino senza distruggere la cucina 
- Harry vedi anche tu quel che vedo io?- mi sussurró Ron 
- Si Ron lo vedo anch'io anche se non credo ai miei occhi- risposi

Rimanemmo impalati davanti la porta con lo sguardo perso nel vuoto 
- Allora? Dovete stare lì ancora per molto o venite a fare colazione?- ci disse Daphne 
- Ehm si certo...- risposi andandomi a sedere e trascinando con me Ron 
Cominciammo a fare colazione gustandoci la torta di mele e il cappuccino. Inutile dire che in un paio di minuti Ron si stava già ingozzando di torta e la schiuma del cappuccino gli fece i baffi.
- Ragazze... come fate a conoscere questa roba? Che io sappia nel mondo magico non fanno cappuccini?- chiesi curioso
- La nosta compagna di stanza è mezzosangue e ce lo ha fatto provare...- mi rispose Daphne 
- Beh in realtà non volevamo provarlo, una bevanda babbana, ma lei ha insistito e ci siamo ricredute- intervenne Pancy 
Continuammo a fare colazione quando Pancy riprese parola 
- Ragazzi io e Daphne volevamo dare una piccola festicciola stasera...voi ci sareste?- 
- Non è male come idea, tu Ron che ne pensi?- dissi rivolto verso Ron 
- Per me va bene, basta che ci sia da mangiare- mi rispose ingoiando l'ultimo boccone di torta di mele 
- Bene allora siamo d'accordo- rispose Daphne 
- Aspettate un attimo... chi avete intenzione di invitare?- chiesi 
- emh vediamo... c'è il gruppo di Draco e visto che saremmo troppo pochi altrimenti abbiamo deciso di invitare anche il gruppo di Paciok- disse Pancy 
- Direi che la compagnia non manca- disse Ron dandomi una pacca sulla spalla. Stavamo per andarcene quando Daphne ci richiamò 
- Ehm ragazzi... siccome ultimamente abbiamo fatto shopping, la roba nel nostro armadio non ci entra. Vi dispiacerebbe se mettessimo un po' di vestiti nel vostro armadio?- chiese 
Io e Ron ci guardammo per qualche secondo, in cerca di una risposta, e dopo un'occhiata indifferente da parte di Ron mi voltai per risponderle, ma non ebbi il tempo di aprir bocca che Daphne mi interruppe con un 
" come speravo' e si fiondó in camera a trasferire i suoi vestiti dal suo armadio al nostro. 
Il pomeriggio passò in fretta e in men che non si dica arrivò la sera. Mancavano un paio d'ore all'arrivo degli invitati e, come previsto, tutto era in fase di preparativi. Le bibite e gli snack, che Ron e Pancy erano andati a comprare per l'occasione, erano già sistemati in un angolo del salotto, i mobili erano stati spostati per fare un po' di spazio per ballare e le ragazze erano su a prepararsi per la festa. Salii al piano di sopra ed è entrai in camera ma aprendo la porta non mi sarei aspettato quel genere di "sorpresa". Daphne Greengrass era in intimo davanti al mio armadio alla ricerca di chissà quale vestito 
- Per Merlino Greengrass!- gridai - Che diamine vuoi Potter?- mi chiese acida e senza neanche voltarsi a guardarmi 
- No niente...sei solo mezza nuda in camera mia...non pensare che potrei essere a disagio- risposi sarcastico
Daphne si girò di scatto verso di me, solo in quel momento mi resi conto di ciò che avevo detto e arrosii. Daphne prese una mia maglia e se la mise, più che come maglia gli stava per vestaglia, dato che ci entrava per tre volte 
- Va bene adesso?- chiese leggermente irritata 
- Emh...si va meglio- risposi parecchio in imbarazzo 
- che c'è Potter... non hai mai visto una ragazza in intimo?- scherzò lei 
In effetti è così, ho sedici anni diamine, non trentasei 
Abbassai lo sguardo grattandomi la nuca, come faccio sempre quando non so che dire o sono a disagio, in questo caso entrambe - No... non dirmi che sei ancora vergine?- 
- perché tu non lo sei?- 
- non sono più vergine da un pezzo ormai- mi rispose 
- Ma...hai SEDICI anni- dissi shoccato 
- Ah già voi mezzosangue non sapete come funziona tra noi purosangue- disse Daphne andando a sedersi sul mio letto
- Perché come funziona?- chiesi
- vedi...nelle famiglie purosangue le ragazze non devono essere vergini prima del matrimonio e, dato che ci sposiamo dai 17 anni in poi, le ragazze perdono la verginità tra i 14 e i 16 anni- disse Daphne con un velo di tristezza 
Le presi gentilmente la mano 
- Mi dispiace- le sussurrai e una lacrima sfuggì al suo controllo. Velocemente Daphne si alzò dal letto e si infilò uno dei suoi abiti
- stai bene?- le chiesi gentilmente 
- Si certo che sto bene. Non vedi?- mi disse indifferente, ma ancora non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi 
-Daphne guardami- le ordinai anche se con estrema dolcezza, si girò lentamente verso di me 
- Stai bene?- le chiesi nuovamente guardandola negli occhi. Non disse niente, ma i suoi occhi parlavano da soli, non stava bene
- È meglio se vado a vedere come vanno i preparativi per la festa- disse cambiando discorso avviandosi verso la porta 
Mi alzai dal letto e la bloccai afferrandole un polso con delicatezza
- Daphne... solo una cosa... perché?- 
- perché cosa Harry?- chiese in un bisbiglio ma...aveva detto il mio nome...per una volta non mi aveva chiamato 'Potter' o 'Sfregiato'...mi aveva chiamato per nome
- Perché ti nascondi sotto un maschera?- 
- Ho imparato a mie spese che non si ci può fidare delle persone, non puoi mostrare le tue debolezze- rispose triste, sentivo che non avrebbe trattenuto le lacrime ancora per molto. Con un leggero strattone la feci voltare verso di me e la abbracciai. Sentii le sue lacrime bagnarmi la spalla, le accarezza i capelli e si calmò 
- Grazie Harry- sussurrò- ne avevo bisogno- 
- lo so...e adesso vai a prepararti gli invitati arriveranno presto- 
Daphne uscire dalla stanza e io mi preparai, indossai una semplice camicia bianca e un paio di jeans. 
Suonarono al campanello...gli invitati erano arrivati.

Pov Narratore 
La festa era ufficialmente iniziata. Tutti quanti avevano preso da bere, da mangiare e ballvano in pista. Draco ed Hermione ballavano vicini ma non insieme, avavano preferito non far sapere quello che stava nascendo tra loro. Hermione ballava con Ron che le pestava continuamente i piedi, Draco al contrario non aveva voglia di ballare, ma Pancy si era incollata al suo braccio e non lo lasciava neanche per un secondo. Harry aveva avuto il coraggio per invitare Daphne che aveva accettato di buon grado il suo invito, Nevil invece si era lanciato in uno strano ballo con Luna, gli unici a non ballare erano Dean e Seamus che avevano preferito scambiare due chiacchiere tra loro. La serata continuò così fin quando ormai tutti esausti non riuscirono più a ballare. Pancy propose di giocare ad obbligo o verità in versione Serpeverde e gli altri accettarono.
Tutti si sedettero in terra formando un cerchio. Ma a qualcuno la disposizione non piaceva 
- ragazzi la disposizione non va bene...noi serpi da un lato e voi grifoni dall'altra. Mescoliamo le carte- disse Blaise 
- facciamo che tra due coppie Grifondoro c'è un Serpeverde in mezzo- propose Luna 
E così fecero. Il giro cominciava da Blaise e poi Ginny, Hermione, Draco, Luna, Nevil, Pancy, Ron, Harry, Daphne, Seamus e Dean. 
- allora ragazzi...il nostro obbligo o verità è un po' diverso. Draco vuoi essere così gentile da spiegare le regole?- disse Daphne 
- ebbene...ogni giocatore pesca un biglietto. Tutti i giocatori rispondono a turno alla domanda o eseguono l'obbligo. Chi non vorrà rispondere alla domanda o fare l'obbligo, beve. Semplice no?- spiegò Draco 
- Bene ognuno di voi deve scrivere 2 obblighi e due domande...ecco i biglietti e le penne- disse Pancy distribuendo carta e penna a tutti. Quando tutti ebbero finito cominciarono a giocare. Il primo era Blaise 
- Primo bacio: A chi? Quando?E com'è stato?- lesse Blaise- vai Ginevra- concluse dando inizio al giro
- emh...allora Nevil Paciok... terzo anno... discreto- rispose Ginny un po' in imbarazzo 
- Allora...io primo ragazzo che ho baciato è stato Tommy Harper... avevo dieci anni e non è stato granché- confessò Hermione. La faccia di Ron era epica....un mix tra lo shoccato, il confuso e l'arrabbiato. Per non parlare poi di Draco, che se ne stava a braccia conserte e un lieve broncio sulle labbra 
- vai Draco tocca a te- continuò Blaise 
- il mio primo bacio l'ho dato a Christie Vicaris... è stato semplice e avevo nove anni- rispose Draco 
- io il mio non l'ho ancora dato sapete- rispose Luna sognante 
- tocca a te Nevil- disse Hermione 
- ok... Ginny Weasley... quarto anno ed è stato bello- 
- Io il mio l'ho dato a Blaise Zabini... secondo anno... è stato particolare- rispose Pancy 
- che vuol dire ' è stato particolare '?- chese Ron ridacchiando 
- ah...non lo so non è stato un bacio classico era diverso- rispose Pancy 
- vai Harry- lo incoraggiò Ginny 
- Cho Chang...quinto anno... è stato 'umido'- 
- ahahahah ti ricordi Harry? Hermione se ne uscita con ' il bacio di Harry era più che soddisfacente' ahahahah- fisse Ron 
- oddio si...e poi siamo scoppiati a ridere perché tu avevi 'la sfera emotiva di un bradipo' ahahahah- rispose Harry 
- scusate non vorrei interrompere il momento dei ricordi felici...ma possiamo andare avanti?- interruppe Daphne 
- ok... H-Hermione G-Granger... terzo anno... è stato d-dolce- balbettò Ron a disagio
- Daphne, Vai- incitò Blaise 
- Draco Malfoy... secondo anno... wow- rispose Daphne 
- Finnigan tocca a te- disse Pancy
- allora... Lavanda brown... quarto anno... interessante- Rispose Seamus 
Dean bevve 
Restava soltanto Blaise 
- Daphne Greengrass... secondo anno... niente male-
La serata procedeva bene. Tutti si stavano divertendo e in un modo o nell'altro avevano imparato a conoscersi. Ad esempio avevano saputo che Dean aveva paura delle anatre o che Pancy nel tempo libero adorava farsi delle passeggiate a bordo di una scopa. Il gioco era quasi finito, erano rimasti solo due biglietti e già due bottiglie di Vodka se n'erano andate
Adesso toccava a Ron pescare
- Obbligo: fai un succhiotto alla persona che è stata più dolce con te- lesse Ron deglutendo a vuoto 
Il giro cominciò da Daphne, che lasciando tutti di stucco, cominciò a succhiare e mordicchiare il collo di Harry già parecchio in imbarazzo 
- Da -Daphne ma sei seria?- chiese Pancy sotto shock 
- No non lo è... è troppo ubriaca per esserlo- rispose Blaise 
- Ma a me non risulta che Daphne abbia bevuto molto...- ribatté Pancy 
- Volete smettere di fare casino...non riesco a concentrarmi- ribatté ancora Daphne tornando, poi, a fare il succhiotto a Harry. Dopo un paio di minuti abbondanti finalmente Daphne si staccò da Harry 
- Oddio Daphne...potevi andarci piano, gli rimarrà il segno per in mese- intervenne Draco 
- Almeno tutti vedranno la mia opera- rispose Daphne 
Il girò continuò: Seamus fece un succhiotto a Dean che al contrario bevve, Blaise lo fece a Ginny e lei ricambiò, Hermione al contrario della sua amica bevve, per quanto le fosse costato si era ritirata altrimenti gli altri avrebbero saputo del rapporto con Draco
- Però... questo non me lo sarei aspettato...una Grifondoro che si ritira davanti a una sfida?- la punzecchiò Draco, ma Hermione lo ignorò e il giro riprese. Quasi tutti avevano bevuto piuttosto che affrontare l'obbligo. La serata si concluse tardi, saranno state circa le 5 del mattino quando tutti andarono a casa.

Pov Hermione

Che serata pazzesca...mi sono divertita un sacco...ma probabilmente è l'alcol che mi ha dato alla testa a farmelo dire
Sono ancora seduta in terra, l'unica ancora seduta in terra, non ho la forza di alzarmi, le gambe non obbediscono. Ho la vista appannata, ma riesco a distinguere i capelli rossicci di Ginny che continua a ripetere di alzarmi, non ci riesco. Chiudo gli occhi per qualche secondo prendendo un respiro profondo, ma quando li riapro non c'è più Ginny, individuo una testa corvina che riconosco essere Harry, lentamente mi aiuta ad alzarmi e mi sorregge col suo corpo. Un giramento di testa improvviso mi fa perdere quel minimo di lucidità che mi rimane. Sento Harry parlare con qualcuno, ma i suoni sono ovattati e non riesco a capire di chi si tratta. Harry mi lascia per in secondo e un paio di braccia forti mi circondano sollevandomi da terra. Prendo un respiro profondo chiudendo definitamente gli occhi ma restando comunque sveglia. Mi stringo ancora a quel corpo caldo che mi protegge e un odore di Menta invade le mie narici. So di chi si tratta. Sento lo scatto della porta e una corrente di aria fredda di investe, rabbrividisco e senti Draco stringermi ancora di più. Non resistendo più mi abbandono alla stanchezza. Non ricordo molto del tragitto fino a casa, l'ultima cosa che ricordo è un tenero bacio sulla tronte.

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Capitolo 15
*** una giornata speciale ***


Pov Draco 
Quella mattina Blaise mi venne a svegliare presto e anche se eravamo tornati tardi la sera prima, mi costrinsi ad alzarmi. Saranno state circa le 6:00 del mattino...ma cosa non di fa per amore. Feci attenzione a non svegliare Hermione e scesi in cucina, dove Blaise era già pronto a preparare la sorpresa per Hermione. Aveva già preso tutto ciò che serviva, cartoncini, forbici, scotch... e aveva prenotato già alcuni posti dove sarebbe andata. Cosa avrei fatto se non avessi avuto un amico così 
- Blaise...so che no te lo dico spesso ma...sei davvero il mio migliore amico...non so cosa farei senza di te... Grazie- dissi
- Grazie Draco...mi fa piacere sapere che ci tieni a me e comunque è lo stesso per me... ma adesso sbrighiamoci, abbiamo un appuntamento da organizzare- mi rispose col sorriso sulle labbra 
Senza perdere tempo ci mettemmo al lavoro. Dopo circa un'ora avevamo finito le 
'decorazioni 
- Blaise ci pensi tu ad attaccarli?- dissi riferendomi alle decorazioni
- Si ci penso io...tu vai a preparare il resto - 
- vado... tornerò fra circa un paio d'ore...assicurati che Hermione non si svegli è fondamentale- raccomandai a Blaise 
- tranquillo non c'è pericolo...le ho dato una pozione soporifera quando sono venuto a svegliarti-
Sorrisi e scossi leggermente la testa dovevo aspettarmelo da Blaise. Senza perdere tempo presi il cappotto e uscii di casa. 
Presi uno di quei cosi che ti portano dove vuoi, taxi credo che si chiamino e indicai all'uomo dove dovevo andare. Dopo circa mezz'ora di auto arrivai finalmente al luogo dove si sarebbe tenuta la sorpresa principale. Mi assicurai di trovare un posto appartato e di sistemare tutto in modo perfetto.

Pov Blaise 
Non appena Draco uscì di casa cominciai ad attaccare le decorazioni secondo il disegno che mi aveva fornito. Andai in camera per cambiarmi ma involontariamente svegliai Ginny
- Blaise...ma che stai facendo?- 
- scusa se ti ho svegliata Ginny...ma è una cosa importante e mi servirebbe il tuo aiuto- le chiesi 
- Va bene dimmi cosa devo fare e sarà fatto- mi rispose alzandosi dal letto pronta a fare ricevere istruzioni 
Cominciai a spiegarle la sorpresa che Draco stava organizzando ad Hermione, non scendendo troppo nel dettaglio, si sa che Ginny è una chiacchierona. Le spiegai cosa doveva fare e si mise subito al lavoro, mi aiutò ad attaccare le decorazioni ed a preparare la prima sorpresa per Hermione. Quando tutto fu pronto, puntuale come un orologio svizzero, arrivò Draco

Pov Draco 
- Wow ragazzi... è esattamente come me lo immaginavo... grazie- risposi 
avevano ricreato esattamente il disegno che avevo dato a Blaise...e poi l'idea di Ginevra era perfetta, ci voleva un tocco femminile. Ringraziai ancora una volta Blaise e Ginny prima che uscissero di casa. 
Salii in camera dove Hermione dormiva beatamente, era bellissima anche in quella posizione, i capelli sparsi sul cuscini, il viso rilassato e le labbra dischiuse. Mi avvicinai silenziosamente e mi distesi accanto a lei, cominciai a lasciarle dei teneri baci sulla guancia, scendendo sul collo, risalendo poi alla fronte e sussurrando il suo nome di tanto in tanto.

Pov Hermione 
Cominciai a svegliarmi cullata da leggeri baci lasciati sulla mia pelle. Riconobbi subito, dall'inconfondibile odore di menta e muschio bianco, l'artefice di quei baci così dolci e lentamente aprii gli occhi 
- Buongiorno- sussurrai con la voce ancora impastata dal sonno, schiccondogli un bacio sulla guancia 
- Buongiorno anche a te bellissima- mi sussurrò all'orecchio. Sentii le gote arrossarsi leggermente e un sorriso si formò sulle mie labbra - Alzati e preparati per una giornata piena di sorprese - mi disse Draco 
Annuii e mi tirai a sedere 
- dammi un paio di minuti- gli risposi
Draco annuì e uscì dalla stanza.
Ero così felice, il cuore mi batteva all'impazzata, ero curiosa di sapere cosa voleva dire Draco con " una giornata piena di sorprese". 
Entrai nel bagno che c'era in camera, aprii l'acqua e riempii la vasca. Dopo pochi minuti, il bagno fu pronto e mi immersi nell'acqua calda rilassandomi del tutto. Mi lavai i capelli con il mio solito shampoo alla vaniglia, così come feci col resto del mio corpo. Lasciai tutti i miei pensieri e preoccupazioni intrappolati nella schiuma e uscii dalla vasca. Velocemente mi asciuga il corpo e mi vestii. Dacisi di indossare un semplice paio di jeans,un maglioncino blu e le mie converse. Tentai di sistemare i capelli ma come sempre la mia massa di ricci non voleva darmi retta e non avevo neanche la bacchetta con me quindi mi accontentai di raccoglierli in una crocchia improvvisata. Uscii dalla camera e mi ritrovai davanti una miriade di decorazione appese per tutto il corridoio. Piccoli festoni colorati erano appesi sulle pareti, palloncini a forma di cuore galleggiavano a mezz'aria incorniciando il tutto e per concludere nasti verdi e rossi cadevano dal soffitto a spirale. Abbassai lo sguardo e vidi un cartoncino con scritto

" segui le forchette " 
e cominciai a seguire i cartoncini ritagliati a forma di forchetta sul pavimento. Conducevano in cucina. Lentamente aprii la porta e di fronte a me si presentò una colazione a dir poco magnifica, era quasi un peccato mangiarla: un piatto di crêpes alla nutella con panna e fragole, un cappuccino e gli immancabili biscotti di Ginny, tutto incorniciato da petali di rose rosse sparsi sul tavolo. Mi sedetti a tavola e cominciai a magiare la miglior colazione che avessi mai fatto, gustandomi ogni boccone. Finito di mangiare posai il piatto nel lanadino e sulla cucina trovai un altro cartoncino

Spero che ti sia piaciuta la colazione

Tua Ginny.

Girai il cartoncino e vi trovai scritto " segui le orme". Uscii dalla cucina e notai che a terra vi erano tante sagome di passi 
(come quelli della mappa del malandrino) e cominciai a seguirli. Mi condussero fino alla porta di casa, così presi la giacca e il telefono e uscii. Le orme continuavano sul marciapiede e senza pensarci due volte continuai a seguirle. Dopo un paio di minuti le orme si interruppero e alzai lo sguardo. Mi trovavo davanti un parrucchiere del piccolo paesino di Little Whinging, una donna mi fece accomodare di una delle poltrone in pelle e cominciò ad acconciarmi i capelli senza che io gli avessi detto una parola. Dopo circa mezz'ora vi fece girare verso lo specchio. Ero davvero bellissima, i capelli erano stati raccolti da un lato, la massa di ricci era stata trasformata in una cascata di morbidi boccoli e decorati con dei fermagli argento a dorma di piccole camelie. Ringraziai la donna, ma solo dopo mi resi conto di non avere soldi con me, come avrei fatto a pagare? Andai alla cassa e spiegai la situazione ma la cassiera si limitò a dirmi che era già stato pagato tutto e mi consegnò un altro biglietto

Spero che il pensiero sia stato gradito, dato che ti vedo la mattina litigare con la spazzola 
Blaise Zabini

Girai di nuovo il cartoncino dove trovai scritto "segui le stelle"

Feci come scritto sul biglietto e anche se un po' perplessa cominciai a seguire le stelle sul marciapiede. Continuai a seguire le stelle fin quando non mi ritrovai davanti un salone per estetiste. Entrai dalla porta in vetro e una donna alta e dai capelli bruni mi fece accomodare su una poltrona in pelle nera e cominciò a truccarmi. Dopo circa 15 minuti la donna di fece vedere allo specchio. Wow era davvero un trucco bellissimo, non era molto elaborato ma era comunque stupendo. Un ombretto panna con una sfumatura blu metteva in risalto il colore dei miei occhi, il mascara faceva sembrare le mie ciglia ancora più lunghe di quanto già non fossero, una sottile linea di eye-liner incorniciava perfettamente i miei occhi e un rossetto rosato risaltava le mie labbra. Ringraziai la donna per il trucco che mi aveva fatto, andai alla cassa e la ragazza che stava alla cassa mi consegnò un altro biglietto 
Credo che ti sia venuta fame,é quasi ora di pranzo.

Sta volta nessun mittente c'era scritto solo 'buon appetito'

Usciii dal salone e vidi un auto e un uomo in giacca nera che si avvicinò a me 
- Hermione Granger?-mi chiese 
Io annuì e l'uomo mi fece salire in macchina. Il tragitto non fu molto lungo, saranno stati circa dieci minuti. L'auto si fermò e io scesi. Mi trovavo davanti un ristorante non molto elegante ma allo stesso tempo bellissimo. Entrai e vidi che ad un tavolo c'erano seduti praticamente tutti Harry,Ron, Ginny, Blaise, Luna Nevil, Pancy, Daphne...tutti tranne Draco. Ero un po' delusa nel non trovarlo seduto li insieme a tutti gli altri, era da stamattina che non lo vedevo. Chiacchierammo per tutta la durata di quel pranzo squisito, mi sembrava di essere ancora ad Hogwarts. Finito di pranzare 
- Hermione adesso hai tutto il pomeriggio per fare ciò che vuoi ma ricorda che hai tempo fino alle 18:00- mi disse Blaise 
- Come siamo fiscali...chi sei la fata turchina? E poi perché fino alle 18:00?- 
- Non posso dirti più di questo...ordini superiori- mi rispose 
Ehm...ok ero parecchio perplessa
- Harry... Ron...Ginny vi va di andare ad un parco divertimenti qui vicino?- 
- Certo Herm è da quando ho dieci anni che non vado al parco divertimenti...non che sia mai salito su una giostra ma hai capito il concetto- mi rispose Harry elettrizzato 
- Ron? Tu vieni vero?- 
- miseriaccia Herm ma che domande mi fai? Certo che vengo- mi rispose Ron entusiasta Ginny al contrario mi rispose che aveva altri progetti per quel pomeriggio lanciando un'occhiatina a Blaise. 
Passammo tutto il pomeriggio divertendoci come matti, provando ogni tipo di giostra e attrazione dal trenino per i bambini alle montagne russe più adrenaliniche.  
Avevamo riso come mai prima di allora, ma ahimè tutto finì quando furono le 18:00. 
Vidi  l'auto che mi aveva accompagnata al ristorante 
- Devi proprio andare Herm?- mi chiese Ron 
- A quanto pare si...ma non preoccupatevi ci vedremo prima di quanto immaginiate-
- lo sappiamo ma era tanto che non assavamo del tempo insieme come oggi- mi disse Harry 
- ma dai Harry...siamo stati insieme ieri sera non ricordi?- 
- intendevo solo noi tre, da quando frequenti Malfoy non abbiamo molto tempo per stare insieme- mi disse Harry 
Che sua la verità, che stia davvero trascurando i miei amici per Draco...
- Signorina Granger... dobbiamo andare- disse l'autista interrompendo i miei pensieri 
- si si arrivo- risposi velocemente 
- ragazzi devo andare ma vi prometto che passeremo più tempo insieme- dissi ad entrambi 
- d'accordo ciao Herm- disse Harry abbracciandomi 
- Sii prudente Herm... promettimelo- 
- tranquillo Ron... non sto partendo per la guerra- 
Diesi un ultimo saluto ad entrambi ed entrai in macchina
- Dove mi porta?- 
- non saprei dirlo signorina...mi hanno soltanto dato l'indirizzo- mi rispose l'autista 
Il viaggio non fu molto lungo, dopo una quindicina di minuti arrivai davanti una boutique molto graziosa. Entrai e una donna bassa e cicciottella mi accolse 
- Salve come posso autarla- 
- in realtà non saprei...un autista mi ha portata qui...- cercai di spiegare 
- Oh ma certo..lei deve essere Hermione Granger- mi interruppe la donna 
Io annuii 
- bene allora si accomodi nel camerino...le porto gli abiti-  mi disse 
Mi indicò uno dei camerini ed entrai. Al contrario di un semplice sgabello, uno specchio e una tenda, mi trovai un intera stanza dove vi era un divano in pelle nera con le rifiniture in oro, un enorme  specchio, un separé dove cambiarsi e una piccola passerella...mi sembrava di essere in un negozio di abiti da sposa. Mi guardai intorno aluni minuti, quando vidi tornare la donna con una trentina di vestiti uno più bello dell'altro. La donna mi porse il primo vestito ed andai a cambiarmi. L' abito non era male, a sirena, con scollo a cuore e con un'ampia scollatura sulla schiena  ma non era il mio stile, quindi passai a provare il secondo, lungo al ginocchio, a palloncino, scollo retto e di un rosa antico ma anche quello non andava. Provai uno per uno tutti gli abiti ma nessuno mi convinceva, fin quando la donna non me ne porse uno a mio parere stupendo. Corto al ginocchio, gonna morbida blu, il sopra bianco ricamato e con le maniche a tre quarti in pizzo trasparente, infine in vita vi era un cinturino dello stesso colore della gonna. Era perfetto elegante al punto giusto, comodo ma soprattutto mi stava benissimo. Dissi alla donna che era questo l'abito che volevo, solo dopo mi accorsi che l'acconciatura e il trucco erano completamente sottosopra, forse non era stata una buona idea salire sulle montagne russe. La donna notando la mia preoccupazione mi fece accomodare in una poltroncina e cominciò a sistemarmi i capelli facendoli diventare una cascata di boccoli morbidi. Mi risistemó anche il trucco, successivamente mi portò in un'altra parte del negozio per scegliere scarpe e accessori. C'erano davvero una miriade di scarpe, dalle ballerine agli stivali, dalle zeppe ai tacchi a spillo, per non parlare poi degli accessori, collane, bracciali, anelli, orecchini, foulard, coprispalle e giacchini di tutti i tipi. Per quanto riguardava le scarpe optai per un paio di zeppe con la punta chiusa e un cinturino alla caviglia blu, esattamente come la gonna del vestito e abbinato un giacchetto di ecopelle a tre quarti dello stesso colore. Scelsi di abbinarci una pochette bianca e degli orecchini a forma di camelie bianchi e blu. Mi guardai allo specchio e non avrei mai pensato di dire che per la prima volta, forse, mi sentivo veramente bella, la donna mi guardò e sorrise 
- sei davvero bellissima cara...il tuo fidanzato è fortunato- 
Stavo per risponderle che non avevo un fidanzato, ma mi blocca al solo pensiero di me e Draco indieme, ma sapevo che era quasi del tutto impossibile, come poteva amare una come me, lui che appartiene a una delle famiglie purosangue più antiche del mondo magico. 
M risvegliai dai miei pensieri quando sentii un clacson suonare fuori dal negozio, la donna uscì dal negozio per vedere cosa fosse, la vidi rientrare pochi minuti dopo 
- signorina è per lei- si limitò a dire la donna 
Uscii dalla boutique  e vidi una splendida limousine. L'autista si avvicinò a me è mi condusse davanti lo sportello dell'auto, che subito dopo aprì per farmi salire. Ero così meravigliata che non riuscii ad aprire bocca. Non avevo idea di dove mi stesse portando ma sentivo di poter stare tranquilla.

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Capitolo 16
*** fuochi d'artificio ***


Saranno stati circa venti minuti di auto e io non avevo la più pallida idea di dove stessi andando o cosa avrei trovato una volta arrivata. La macchina si fermò ridestandomi dai miei pensieri. Scesi dall'auto e mi trovai in parco, ma non di quello pavimentati o con i ciottoli, di quelli naturali, senza cancelli o stradine. Vidi un cartello con scritto " percorri il sentiero di candele" e solo in quel momento mi resi conto che sul prato c'era delle piccole candele bianche dispote per formare una stradina. Cominciai a percorrere la strada è alla fine di essa trovai la cosa più bella che mi avessero mai organizzato. Ai piedi di un'enorme salice piangente c'era steso un morbido piumone rosso fuoco, dei grossi cuscino a forma di cuore erano appoggiati al tronco dell'albero per rendere tutto più comodo, piccole lucine bianche pendevano dai rami creando un'atmosfera magica. Ma la cosa più bella era Draco, in piedi davanti il piumone, vestito con una semplice camicia bianca, una giacca blu e un jeans dello stesso colore. Ero al settimo cielo, gli andai incontro accoccolandomi sul suo petto, in tutta risposta mi accarezzò i capelli lasciandoci un tenero bacio sopra 
- devo dedurre che ti sia piaciuta la sorpresa- mi sussurrò 
Non riuscii a dire una parola, annuii stringendomi ancor di più a Draco. Ci andammo a sedere sul morbido piumone, il panorama era davvero stupendo, i fievoli raggi di luna illuminavano debolmente le increspature di un piccolo lago li vicino, creando dei riflessi argentei sulla superficie. Osservai il cielo notturno cosparso di stelle, perdendomi nei miei pensieri. 
Sono così felice...mi metterei a piangere se non fosse per il trucco che colerebbe...so che non ci crederete ma mi sono innamorata di Draco...mi piace tutto di lui, ogni, tratto del suo viso, ogni, sfumatura del suo carattere, i suoi pregi, i suoi difetti... mi sono innamorata di lui come quando ci si addormenta...prima lentamente, a poco a poco, poi totalmente...

Ad un tratto Draco alzò un braccio,indicando una serie di stelle molto luminose che spiccavano fra tutte:
-vedi quelle? Quelle stelle rappresentano la costellazione di Orione- e poi indicò tre stelle più luminose
-Quella è la cintura di Orione- poi indicò altre stelle e continuò a dirmi i nomi di quelle più luminose 
-Quella si chiama Sirius, poi c'è Bellatrix ... E...ehm...- divenne rosso,leggermente imbarazzato  -V-vedi quella?- ne indicò una dalla sfumatura rossastra,molto luminosa.
-Si,certo- risposi io,voltandomi verso di lui
- A q-quella ho dato un nome particolare- balbettò leggermente
-Ah si? Quale?- chiesi curiosa di sapere
-Chiudi gli occhi- Sussurrò ad una spanna dal mio viso e li chiusi,sentii la sua presenza
-Hermione Jean Granger- sussurrò dolcemente al mio orecchio sinistro,lasciandomi  un bacio subito dopo al di sotto di esso
Non posso crede che mi ha regalato una stella e ci abbia messo il mio nome... chissà se dalla torre Grifondoro si vede...
Avevo ragione...non bisogna mai farsi un'idea sbagliata delle persone, specialmente se non si conoscono...io per prima mi ero fatta un'idea sbagliata di lui e guardate adesso... sono completamente, incondizionatamente e inesorabilmente innamorata di lui
-sai una cosa?- mi sussurrò ancora, scossi la testa incatenando il mio sguardo al suo 
-Allora guarda su- rivolsi lo sguardo al cielo e uno spettacolo di luci e colori invase la volta celeste, fuochi d'artificio dai mille colori esplosero nel cielo formando la scritta 
"I LOVE YOU HERMIONE" 
Non sapevo davvero cosa dire... mi voltai verso Draco, trovandolo con uno splendido ciondolo a forma di cuore (foto nei media)  incrociai ancora una volta lo sguardo di Draco e lacrime di gioia scesero dai miei occhi. 
Draco mi fece alzare dal piumone e mi mise il ciondolo al collo...poi lo vidi fare la cosa che meno mi sarei aspettata da lui.
Si inginocchiò davanti a me prendemdomi per mano 
- Hermione...vuoi essere la mia principessa?- mi chiese leggermente agitato ma sfoderando uno dei suoi sorrisi mozzafiato. Non seppi resistere e mi fiondai su di lui, facendoci finire entrambi sull'erba fresca 
- Si..si...e ancora Si... Draco...io- 
Mi zittì prima che potessi finire la frase...mi asciugò le lacrime di gioia che ormai rigavano le mie guance e appoggiò le labbra alle mie, creando un'esplosione di emozioni fortissima... il bacio era dolce, lento ma carico di tutte quelle cose che non si possono dire con le parole. Era pieno di amore, passione... entrambi sapevamo di apparterci e niente ci avrebbe separato.

Spazio autrice

Buonqualcosa  a tutti nargilli miei... nuovo capitolo, anche se corto, e anche nuova storia dato che ho pubblicato anche la storia humor...lo so che non siamo arrivati a 10⭐ ma ci tenevo a scrivere la storia è l'ho pubblicata lo stesso... 
P.S. la trovate sul mio profilo

Bhe...che dire... Draco ce l'ha fatta...si è dichiarato... e ora vivranno per sempre felici e contenti...
Mi scherzo...non finisce così la storia...ci sono molti capitoli da scrivere ancora

Per la cronaca la foto del ciondolo è questa

Spero che il capitolo vi sia piaciuto


Spero che il capitolo vi sia piaciuto

Se è così lasciatemi una ⭐ e un commento💬 

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Capitolo 17
*** ritorno ad Hogwarts ***


Pov Narratore

Quella mattina si svegliarono tutti abbastanza presto, dato che alle 11:00 sarebbero dovuti ritornare ad Hogwarts. Draco si svegliò prima di Hermione, si mosse piano attenta a non svegliarla. La riccia dormiva beatamente, la testa appoggiata sul petto del ragazzo, il viso rilassato, le labbra dischiuse e il respiro regolare. Draco rimase ad osservarla mentre con una mano le spostava i ricci castani dal viso.
Era così bella, così vulnerabile, mi è sempre piaciuto guardarla dormire, vederla così piccola e indifesa, così fragile, così diversa rispetto a quando era sveglia...Non sono mai stato un tipo romantico ma con lei è tutto diverso, mi viene naturale come se lo facessi da tutta la vita
Si trovò a pensare Draco
Le lasciò un tenero bacio sulle labbra dischiuse, con il quale Hermione si svegliò
-Buongiorno- sussurrò il ragazzo accarezzandole il viso
-Il miglior risveglio di sempre- rispose la riccia con ancora la voce impastata dal sonno. Rimasero nel letto a farsi le coccole per altri dieci minuti per poi scendere a fare colazione. Andarono in cucina dove trovano già Ginny e Blaise intenti a preparare la colazione, o meglio Ginny stava preparando la colazione e Blaise se ne stava appoggiato al tavolo osservando ogni mossa della rossa. Quando tutto fu pronto i quattro si sedettero a tavola e si gustarono le prelibatezze preparate dalla piccola Weasley. I quattro chiacchieravano sul fatto che oggi sarebbero tornati a scuola quando Ginny interruppe il discorso 
-Hermione è nuovo il ciondolo?- chiese alla riccia seduta di fronte a lei, in tutta risposta Hermione si limitò a rispondere un
-Si più o meno- rivolgendo di sottecchi uno sguardo a Draco seduto alla sua destra. Finita la colazione tutti e quattro tornarono su per finire di preparare il tutto per il viaggio. Hermione stava sistemando ordinatamente i vestiti nella valigia quando Draco entrò in camera 
-Oh...Vedo che stai facendo la valigia- disse ma il suo tono di voce era malinconico 
-Draco che succede?- chiese Hermione
Ero preoccupata, Draco non era mai stato cosa serio e preoccupato, avevo il terrore che mi dicesse che era stato tutto uno sbaglio, che per lui ero solo un gioco, che suo padre avesse saputo di noi, ma più di tutto avevo paura che mi dicesse che di tornare ai vecchi tempi, tornare ad odiarci, a insultarci... Si trovò a pensare 
Draco le prese le mani e la trascinò sul letto dove poi si sedettero entrambi 
-Hermione forse è meglio se nessuno sappia che io e te stiamo insieme, e non perché mi vergogni di te ma perché se mio padre dovesse farti del male non lo sopporterei- disse abbassando lo sguardo sulle loro mani 
-Ti capisco ma cosa suggerisci di fare?- chiese nervosa
-Non possiamo insultarci come prima, farebbe male a entrambi quindi comportiamoci come abbiamo fatto durante quest'anno- le rispose, lei annuì tristemente per poi finire di preparare la valigia. Ero triste...Da un lato capivo i motori per cui Draco mi aveva chiesto di tenere la nostra relazione segreta ma dall'altro non riuscivo ad accettare la situazione. 
Erano le 10:00 e visto che per arrivare a Kings Cross ci volevano circa​ mezz'ora era meglio darsi una mossa. La riccia aspettò che anche Ginny, Draco e Blaise fossero scesi per poi chiamare un taxi che li avrebbe portati alla stazione. Il viaggio fu silenzioso, Hermione guardava Blaise e Ginny scambiarsi delle occhiatine per poi ridacchiare, come spesso facevano e non poté non chiedersi se tra quei due fosse nato qualcosa. Un sorriso triste nacque sulle sue labbra, consapevole del fatto che la loro relazione segreta sarebbe rimasta tale. Sentì la mano di Draco sfiorarle la gamba fino a prenderle la mano appoggiata in grembo, incrociò il suo sguardo argenteo che sembrava dirle di non preoccuparsi, che lui c'era, che non l'avrebbe lasciata. Appoggiò la testa sulla sua spalla e lui inclinò la testa verso di lei rimanendo così per tutto il viaggio. Arrivati alla stazione, pagarono il tassista, e attenti a non dare troppo nell'occhio, attraversarono il muro che portava al binario 9¾. Mancava poco alla partenza, quindi i quattro salirono sul treno a cercare uno scompartimento libero. Trovatone uno, sistemarono i bagagli e si sedettero, aspettando la partenza. Hermione si sedette vicino il finestrino, adorava osservare il paesaggio scorrere sotto i suoi occhi. Annoiata, prese un libro dalla borsa per poi immergersi nella lettura, fin quando non fu interrotta da Ginny
-Herm...Visto che stasera c'è il ballo di primavera, ti va di accompagnarmi a comprare il vestito?- chiese gentile
Hermione annuì per poi tornare a leggere il suo libro 
- Visto che è uscito l'argomento 'ballo'- proruppe Blaise- Ginevra...Mi faresti l'onore di farmi da dama, stasera?- Ginny arrossì rispondendo un 'con piacere'. Draco alzò lo sguardo, fino ad ora rimasto a guardare il pavimento, su Hermione... Avrebbe voluto chiedere di andare al ballo con lui, ma allo stesso tempo aveva paura che suo padre lo scoprisse. Hermione chiuse di scatto il libro, ormai sul punto di crollare, e uscì dallo scompartimento sussurrando uno 'scusate'. Il respiro le si fece pesante, le lacrime le rigarono il viso e dei leggeri singhiozzi uscirono dalle sue labbra. Si diresse verso il bagno e vi si chiuse dentro, pianse tutte le sue preoccupazioni, i suoi dubbi, le sue pressioni, pianse quello che non aveva potuto dire, che non aveva potuto fare, è quello che probabilmente non sarebbe mai accaduto. Dopo che si fu calmata si rinfrescò il viso e uscì dal bagno, intenzionata a tornare allo scompartimento. Durante il tragitto però incontrò Harry che non poté non chiederle cosa fosse successo per ridurla in quello stato. Hermione prese Harry per un braccio e lo portò in uno scompartimento libero. Si sederono, la riccia fece un paio di respiri profondi per calmarsi

-Hermione,posso sapere cosa ti è successo?- chiese Harry gentilmente 

Hermione non sapeva assolutamente cosa rispondere, da un lato detestava mentire al suo migliore amico però aveva promesso a Draco e a se stessa di non dire una parola.

- Non è niente...è una cosa tra me e Malfoy- quell'ultima frase gli era uscita involontariamente, credeva di averla solo pensata e invece non era così, si maledisse mentalmente per non aver tenuto la bocca chiusa per una volta

- Cosa ti ha fatto quell'idiota?- disse Harry rabbioso

- Non mi ha fatto o detto nulla,sta tranquillo-disse Hermione tristemente

- Allora qual'è il problema?Davvero Hermione io non capisco - cominciò Harry venendo però interrotto da Hermione 

-Harry...Ci sono alcune cose che non ti ho detto per paura della tua reazione, perciò ti chiedo di farmi parlare senza interrompermi, poi starà a te decidere se accettarlo o no- disse Hermione, Harry annuì cominciando ad ascoltare il discorso della ragazza. Hermione gli raccontò tutto quello che gli era successo quell'anno, delle ripetizioni, di quando avevano dormito insieme, di quello che era successo in quella settimana, della sorpresa che gli aveva fatto Draco, del ciondolo, e di tutte le sue ansie. Per lei era un sollievo parlarne, eppure si sentiva maledettamente in colpa ad ogni parola che diceva e sapeva che ne avrebbe parlato ancora, dato che doveva ancora dirlo a Ron. 

Ron, come avrebbe detto a Ron di lei e Malfoy, sapendola cotta che il ragazzo nutriva nei suoi confronti...ma soprattutto cosa le avrebbe risposto? 

Hermione rimase in silenzio aspettando una risposta da Harry, positiva o negativa che fosse

-Harry ti prego di qualcosa, qualsiasi cosa...questo silenzio è assordante- 

- Herm...io non so cosa dire...sai che non mi fido di Malfoy. Hai sentito le voci che si sentono su di lui e sulla sua famiglia e sai quello che abbiamo visto de inizio anno- 

- Harry...ti ripeto che non so quello che ho visto, anzi ti posso assicurare che non ha alcun marchio sulla pelle-lo interruppe Hermione. la riccia vide il volto del ragazzo allarmarsi leggermente disgustato -No Harry...non sono andata al letto con Malfoy o almeno l'ho fatto ma non in quel senso-si affrettò ad aggiungere 

- Ehm...Hermione io ora devo andare, manca poco all'arrivo-disse Harry alzandosi e uscendo dallo scompartimento. Hermione annuì  e tornò dagli altri per prepararsi a scendere dal treno.

Arrivati finalmente ad Hogwarts, i quattro si concessero un respiro profondo,ispirando l'aria frizzante di marzo -ah...aria di casa- sospirò Ginny. varcarono il portone e senza perdere altro tempo, si salutarono e andarono ognuno nel proprio dormitorio.

Entrate finalmente nella loro stanza, sia Hermione che Ginny, si buttarono sul letto.

Hermione Pov  

finalmente a casa, mi è mancata la mia stanza

Voltai lo sguardo verso il ,trovandovi la mia bacchetta, non ci pensai due volte e così la presi in mano decisa a fare uno dei miei incantesimi preferiti ovvero un Patronus. mi sistemai meglio sul letto e mi concentrai sul ricordo di quando ricevetti la mia lettera di Hogwarts, ma quando pronunciai l'incantesimo,dalla mia bacchetta non uscì la solita lontra, ma un fievole raggio argenteo informe. 

cosa mi stava succedendo...

 

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Capitolo 18
*** il ballo di primavera ***


Quella sera si sarebbe tenuto il ballo di primavera e Hermione non aveva ancora ne un cavaliere ne tanto meno un vestito da indossare. Ma al momento quello era l'ultimo dei suoi problemi, doveva ancora pensare al motivo per il quale il suo patronus non assumeva la solita forma di una lontra, ma per saperne qualcosa in più doveva andare in biblioteca e al momento non sembrava l'ora più adatta per farlo, dato che fra poco sarebbe stato servito il pranzo. Si diede una rinfrescata e indossò la sua divisa di Grifondoro  per poi tornare a leggere il libro che aveva cominciato a leggere sul treno. era quasi arrivata a metà libro quando Ginny entrò in stanza 

- ah, eccoti...ti stavo cercando- 

- beh mi hai trovata- sollevò di poco lo sguardo dal suo adorato libro - come mai mi cercavi?- chiese la riccia 

- due motivi- disse andando a sedersi vicino Hermione- uno, in sala comune c'è una festa di bentornato e tu sei qui la leggere- continuò 

- Dai Ginny... lo sai che non mi sento a mio agio alle feste- la interruppe 

- non è questo il punto...secondo, a che ora si va a fare shopping?- 

- ma Ginny ci vuole il permesso per andare ad Hogsmeade -

-A quello ci penso io...ora scendi in Sala Comune e goditi la festa- disse trascinandola giù dal letto

-Ok... Scendo ma non trascinarmi-

Scese in Sala Comune Hermione si ritrovò catapultata in una festa grandiosa. C'era la musica, i ragazzi che ballavano, c'era ogni genere di dolci presi a Mielandia e l'atmosfera era divertente, ma per qualche motivo Hermione non riusciva a divertirsi, sembrava che i sensi di colpa le stringessero lo stomaco. Si andò a sedere sul divanetto di fronte al camino, quando fu raggiunta da Ron 
- Hey Hermione...Tutto bene?-
- Si, sto bene è solo che la musica è troppo alta- 
-Sicura?- chiese preoccupato Ron 
- Si... Anzi no...Ron io e te dobbiamo parlare- il viso di Ron si fece curioso, poi  incredibilmente serio. Si sedette accanto alla ragazza
-Che succede?-  
- Ecco...- Hermione aveva appena cominciato a parlare, quando fu interrotta da Lavanda Brown -Hey Ron...Posso parlarti un attimo?- chiese civettuola come sempre
Ron sbuffò - Adesso?- 
-Si... Mi porti al ballo? Ti prego ti prego ti prego- implorò 
- Ok... Come ti pare- rispose Ron con un paio di api sfrizzole in bocca 
Lavanda se ne andò e Ron rivolse la sua attenzione di nuovo su  Hermione - Dicevi...- chiese di nuovo Ron 
-No, niente...lascia perdere- non aveva voglia di litigare con Ron, specialmente davanti a tutta la Casata. Hermione, non potendone più di tutto quel baccano, uscì dal quadro della signora Grassa e si diresse verso la biblioteca. Stava camminando per i corridoi, quando venne trascinata in un corridoio secondario 
-Hey- riconobbe subito la voce appartenente al suo ragazzo 
-Tutto bene?- continuò Draco 
-Si si... È solo che hanno dato una festa a Grifondoro e mi è venuto mal di testa- rispose massaggiandosi le tempie. Draco le cinse la vita è le fece appoggiare la testa sul suo petto -Va meglio così?- Hermione annuì, rilassandosi tra le braccia del suo amato 
-Ti va' di venire con me in biblioteca?- -Sempre a studiare...Eh Granger?!- scherzò Draco 
Si avviarono verso la biblioteca, che era fortunamente deserta, e cominciarono a cercare qualcosa che potesse aiutare Hermione 
-Cosa cerchiamo esattamente?- chiese osservando i titoli dei polverosi libri
-Qualsiasi cosa possa riguardare i patronus- rispose la ragazza tirando fuori un grosso libro dalla copertina in pelle marrone 
Presero qualsiasi libro potesse contenere informazioni riguardo il problema della riccia, da "Incantesimi di difesa dell'ultimo secolo" a "Creature magiche: dagli Aviccini agli Yeti di montagna", e si sedettero nella parte più remota della biblioteca. 
Sfogliatine le pagine di ogni singolo libro ma sembrava che le informazioni giocassero ad acchiapparella, ogni volta che sembravi trovare la risposta questa svaniva 
- trovato niente?-
- niente- rispose il biondo
La ragazza sbuffò - Sarà meglio andare-

Si erano persi parte degli annunci, così Hermione chiese a Ginny se ci fossero novità 
-Si...Il preside ha concesso a tutti il permesso per Hogsmeade per andare a comprare i vestiti...Si parte oggi alle 16:00- Hermione annuì e continuò a mangiare.

Nel pomeriggio, come da programma, andarono ad Hogsmeade specialmente da "Md McClann: abiti per tutte le occasioni"
La donna la accolse con un sorriso raggiante e subito Hermione e Ginny cominciarono a guardare ogni sorta di vestito da quelli lunghi a quelli corti, di ogni colore e modello. Uno in particolare colpí la giovane Weasley, che se lo andò a provare in camerino 
-Hermione...Io l'ho trovato- 
Hermione seguì la rossa e attese che indossasse il vestito. Uscita dal camerino Ginny era meravigliosa, l'abito le stava benissimo [foto nei media]. La fascia sotto il seno risaltava il suo fisico e il colore dell'abito metteva in evidenza la carnagione chiara e i lunghi capelli rossi, era davvero magnifica 
- Wow Ginny sei stupenda, ti sta d'incanto-
- Oh Herm lo adoro, lo voglio prendere è perfetto per il ballo- 
-Sono d'accordo- rispose Hermione 
-Adesso manca solo il vestito per te- disse Ginny 
- Si...Non credo che prenderò un vestito nuovo, visto che non ho un cavaliere con cui andare- 
-Hermione tu devi venire al ballo...- 
-Non lo so Ginny...Sai che non mi sento a mio agio alle feste- 
-Niente scuse...- la rimproveró Ginny
-Ok... Ma non mi serve comprare un vestito nuovo- 
-Okay- rispose Ginny
Alla fine  uscirono dal negozio con un solo vestito che Ginny era riuscita a comprare con alcuni risparmi e un piccolo prestito di Hermione. 
Decisero di andare ai tre manici di scopa a prendere qualcosa di caldo da bere e fare quattro chiacchiere

-É nuovo il ciondolo?-
-Si... È un regalo- rispose Hermione 
-Di chi? E non dire Ron perché non ne è capace- 
-Di una persona speciale...- 
-Uhuhuh la nostra Hermione ha trovato l'amore- scherzò Ginny 
-Dimmi chi è, ti prego ti prego ti prego ti prego-
-okay...Ti dico chi è me devi giurare su Merlino che non lo dirai a nessuno-
-Giuro su Merlino che dalla mia bocca non uscirà una parola di quello che mi dirai- 
Si avvicinò alla rossa 
- Draco Malfoy- sussurrò 
-Cosa?- chiese Ginny un po' sconvolta 
-Si lo so...- cominciò la riccia
-É meraviglioso- 
-Mi ha preso in giro per anni... Aspetta cosa?!!- si interruppe 
- Non è esattamente quello che mi aspettavo però se ti sei felice io lo sono per te...E immagino che quello sia "la proposta"- disse indicando il ciondolo al collo di Hermione
La ragazza annuì e sorrise
- bene signora Malfoy... Dobbiamo tornare a scuola- disse alzandosi dal tavolo 
Hermione colpí scherzosamente la ragazza -Non chiamarmi così- ridacchiò col le guance tinte di rosso 
Tornarono a scuola e ,come aveva previsto Hermione, cominciarono i preparativi per il ballo.

Povera Hermione
Nel dormitorio non si sentivano altro che schiamazzi e urletti delle ragazze. Personalmente non avevo voglia di prepararmi visto che non avevo nemmeno un cavaliere con cui andarci, così presi un libro e mi sdraiai sul letto. Fui interrotta da Ginny che si era finita di preparare 
-Come sto?- chiese la piccola Weasley
Ginny era davvero stupenda, il vestito le stava a pennello facendole risaltare i colore dei capelli e la pelle chiara, i capelli raccolti da un lato le incorniciavano il viso e il trucco metteva in risalto i suoi occhi chiari
-Sei stupenda Ginny...Ora però vai e divertiti, Blaise ti starà aspettando-
Ginny annuì e scese in Sala comune. 
Tornai a leggere il mio libro quando sentii l'inconfondibile ticchettio sul vetro da parte del  bellissimo rapace di Draco. Aprii la finestra ed esso posò un pacco argento sul letto per poi volare nuovamente fuori dalla finestra. Presi il pacco sul letto e lo aprii, sulla carta che ricopriva il contenuto della scatola c'era un biglietto

So che sarai divina con questo addosso e chissà...Potremmo anche concederci un ballo se ti va 
Un bacio
Tuo Draco

Rimasi stupita da quel messaggio, e curiosa tolsi la carta che avvolgeva il tutto e mi trovai tra le mani un meraviglioso vestito. Non sapevo neanche come descrivere la gioia che provavo in quel momento e decisi di indossare il vestito. Era davvero incantevole: blu cobalto, con lo scollo a cuore temperato di svarosky, più corto davanti e lungo dietro, mi guardai allo specchio e rimasi sbalordita, il vestito metteva in evidenza ogni mio punto forte, dalle gambe magre alla vita sottile. Più osservavo la mia immagine riflessa nello specchio più mi sentivo felice, il mio sorriso però si trasformò presto in un'espressione triste
A cosa serviva avere un abito meraviglioso se poi non ho un cavaliere con cui andare...
Mi tolsi il vestito, mi rimisi il mio solito outfit da lettura e tornai a leggere.
Non sapevo quanto tempo era passato, stava di fatto che venni interrotta da qualcuno che bussò alla porta. Pronunciai pigramente un 'avanti' mentre tornai a leggere il mio adorato libro

-Emh... Hermione- Harry entrò in camera un po' impacciato 
-Oh... Ciao Harry- dissi chiudendo il libro e poggiandolo sul comodino
- Non vai al ballo?- mi chiese il moro raggiungendomi sul letto 
-No...Non ho in cavaliere- gli risposi con un sorriso triste 
- Ecco...Mi chiedevo se ti andasse di andarci con me...da amici ovviamente, visto che entrambi non abbiamo un accompagnatore- mi chiese Harry leggermente nervoso. L'idea non sembrava  male e così accettai di buon grado l'invito del mio migliore amico. Harry uscì dalla stanza e io potei prepararmi per andare al ballo. Fortunatamente era tutto più facile avendo la bacchetta, con un incantesimo sistemai la mia solita massa di ricci in boccoli morbidi sistemati in un semiraccolto, aggiunsi poi i fermagli che avevo messo, o meglio che mi avevano messo, al meraviglioso appuntamento con Draco. Per il trucco non fu molto difficile, mi bastò ricordare come ero truccata all'appuntamento e con un colpo di bacchetta il trucco venne perfetto. Indossai un paio di scarpe che mi aveva regalato mia madre di colore argento e aggiunsi un paio di orecchini di perle. Uscii dalla stanza e vidi Harry rimanere a bocca aperta
- Hermione sei... Wow- disse Harry ancora incantato 
Ridacchiai e scendemmo in Sala Grande

Pov narratore

ermione scese la scalinata aggrappata al braccio di Harry, attenta ad ogni passo che faceva. Osservava gli sguardi sbalorditi dei presenti, chiedendosi se fosse per lei o per il suo accompagnatore. Per un attimo le sembrò di ritrovarsi al ballo del ceppo del quarto anno, si voltò a guardare Harry che le rivolse un sorriso incoraggiante, Hermione ricambiò il sorriso e raggiunsero il gruppetto formato da Ron e Lavanda, Ginny e Blaise, Neville e Luna e Draco con Pancy. La ragazza incroció per qualche secondo lo sguardo del biondo, rimasto a bocca aperta da quando l'aveva vista con indosso l'abito da lui regalato. Aspettarono che le porte della Sala Grande si aprissero, scambiando quattro chiacchiere. Hermione ascoltava il discorso distrattamente, quando una frase la colpí come un bolide in pieno viso 
-

che coincidenza... Malfoy ha la cravatta dello stesso colore del vestito di Hermione- disse Luna con tono sognante 
- Già... Casualità- rispose Draco con un mezzo sorriso 
Le porte della Sala Grande si aprirono rivelando al suo interno una sala da ballo meravigliosa. I tavoli delle casate erano stati tolti, creando una pista da ballo enorme, le pareti rocciose erano state trasfigurare in lisce pareti di un tenue lilla, addobbate con ghirlande di fiori dai mille colori, le piastrelle sul pavimento erano diventate lucide e trasparenti, quasi a sembrare di cristallo. Dove solitamente si trovava il tavolo degli insegnanti, adesso vi era un piccolo palco dove si sarebbe esibita l'orchestra, dal cielo stellato, solitamente cosparso di candele, cadevano leggiadri petali di rosa che, una volta arrivati a terra, si dissolvevano.
Hermione si stava annoiando. Era rimasta per tutta la metà del ballo seduta ad un tavolo ad ascoltare distrattamente Ron e Harry che parlavano di Quidditch.

Forse è stato un errore andare al ballo con Harry
Si trovò a pensare Hermione. Alzò lo sguardo dal suo drink, osservando la pista da ballo. Vedeva la gente ballare, ridere e divertirsi, persino i professori si stavano divertendo ballando sulle note di in rock n' roll. Scorse tra la folla una chioma bionda, che era stato trascinato dalla Parkinson in pista, e un sorriso triste nacque sulle sue labbra. Abbassò nuovamente lo sguardo sul suo drink immergendosi nei suoi pensieri

Riusciremo mai ad essere una coppia normale? Quando smetteremo di nasconderci agli occhi degli altri?

Una mano le scostò una ciocca di capelli dal viso e Hermione alzò lo sguardo trovandosi davanti Draco 
-Ti va di ballare?- le chiese porgendole la mano, Hermione perse un battito rimanendo senza parole. Sorrise e annuì afferrando la mano del ragazzo, si voltò un attimo verso Ron e Harry, così presi dalla conversazione da non accorgersi minimamente di lei, e seguì Draco sulla pista. 
La musica cambiò, da un allegro rock n'roll ad un un lento, Draco fece incrociare i loro occhi, le sorrise e prese la ragazza per mano 
- sei sicuro di volerlo fare...Cosa penseranno gli altri?- chiese Hermione titubante
- Francamente me ne frego...E tu?- rispose il biondo 
La ragazza non rispose, gli rivolse un sorriso a trentadue denti e i due cominciarono a ballare sulle note di All of me di John Legend. I cuori battevano all'unisono, i respiri si mescolavano tra di loro, i loro sguardi fusi uno nell'altro, ballavano sotto lo sguardo allibito dei presenti ma loro non importava, in quel momento erano solo loro due, solo Draco e Hermione, era il loro momento.

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Capitolo 19
*** falsi litigi ***


Era passata una settimana dal ballo di primavera e le cose andavano bene tra di loro. Quella mattina, come ogni mercoledì, i Grifondoro avrebbero avuto Pozioni con i Serpeverde.
Finita la lezione, Hermione uscì dalla classe per dirigersi verso le serre per Erbologia, quando però venne trascinata in un corridoio secondario. L'ambiente era in penombra ma riuscì comunque a riconoscere Draco 
- Hey- le sussurrò scostandole una ciocca di capelli dal viso -Mi dispiace per quello che è successo in classe- 
- Non importa...So che non lo dici seriamente- rispose Hermione cingendo il collo del ragazzo con le braccia, istintivamente Draco le prese la vita accarezzandole dolcemente i fianchi, Hermione si alzò sulle punte lasciandogli un bacio a fior di labbra 
- Devo andare adesso, ci vediamo dopo- disse staccandosi ma rimanendo comunque vicino al ragazzo 
- ci vediamo qui alla fine delle lezioni?- chiese Draco
La ragazza annuì, salutò il ragazzo e si diresse verso le serre. 
Durante tutta la lezione Hermione non fece altro che pensare pensare al "litigio" avuto con Draco, anche se sapeva che non diceva sul serio, le sua parole facevano male

Flashback

-Complimenti signor Malfoy... È perfetta- aveva esclamato Lumacorno tutto contento ma Draco rimase in silenzio. Il professore passò ad osservare la pozione di tutti fino ad arrivare a quella di Hermione 
-Cosa le sta succedendo, signorina Granger? La pozione è al disotto della sufficienza- disse dispiaciuto Lumacorno 
-Che dire... Nessuno può essere perfetto quanto me- disse Draco 
- Certo... Nessuno è così viziato e figlio di papà- ribatté Hermione 
- Ma come ti permetti , Sporca mezzosangue- Hermione sentì le lacrime minacciare di uscire 
non dice sul serio, sta recitando
Si trovò a pensare e si calmó 
- Idiota- 
- Secchiona- rispose Draco a tono
- Deficiente-
-Frigida-
-FURETTO- urlò la ragazza
-ISTERICA- ribatté Draco

Fine flashback

Finite le lezioni Hermione andò verso i sotterranei. Attraversò velocemente i corridoi e raggiunse il corridoio secondario dove aveva appuntamento con Draco. Aspettò un paio di minuti e tirò un sospiro di sollievo quando vide arrivare il ragazzo. I due si salutarono e Hermione appoggiò la testa sul petto del ragazzo - che facciamo?- chiese incatenando i suoi occhi in quelli ghiaccio del ragazzo
- Vieni so io dove potremmo andare...- le disse dolcemente
-Ma tra poco è ora di pranzo- 
-Dai... Abbiamo un po' di tempo prima di pranzo- le rivolse un sorriso sincero - e poi potremmo sempre fare un picnic- disse ammiccando al cestino che teneva in una mano.
Hermione non disse una parola e si limitò a seguire Draco. Arrivarono poco dopo al campo di Quidditch
-Che ci facciamo qui?- chiese Hermione
-Ovvio... Andiamo a volare- rispose Draco salendo sulla sua scopa
-Nononono scordatelo...Io non ci salgo su quella cosa- 
-Ma dai...Non dirmi che soffri di vertigini?!- 
-Si...- Hermione non finì la frase che Draco l'aveva già fatta salire sulla scopa e stava volando sempre più in alto 
-DRACO FAMMI SCENDERE...SOFFRO DI VERTIGINIAHHHH- Hermione urlò quando Draco cominciò a fare i giri della morte- DRACO FAMMI SCENDERE O MI METTO AD URLARE- 
-Ma stai già urlando- rispose ridacchiando 
-MALFOY FERMA QUESTA COSA- 
Draco fermò la scopa 
-Hai visto che bel panorama?- 
Hermione non riusciva ad aprire gli occhi, stava con la fronte appoggiata alla schiena del ragazzo e le breccia cingevano, o meglio, stritolavano la sua vita 
-Ti prego fammi scendere - implorò Hermione scossa da piccoli fremiti. Draco capì che la ragazza non stava bene e planó delicatamente verso terra, aiutò la ragazza a scendere e insieme si sdraiarono sotto l'ombra di un albero - Ti senti bene?- chiese il ragazzo - Si...Ora va meglio ma non azzardarti più a fare una cosa del genere- rispose la riccia con il battito cardiaco a mille. Fece un paio di respiri profondi e si calmò, vide Draco sdraiato sull'erba fresca, con lo sguardo rivolto verso il cielo e si accoccoló sul suo petto
-Guarda...Quella nuvola assomiglia ad un pesce- disse il ragazzo indicando il cielo, Hermione sorrise 
- Grazie...Mi serviva proprio una pausa- rimasero entrambi in silenzio, guardando le nuvole prendere le forme più fantasiose e facendosi le coccole a vicenda. Arrivata ora di pranzo Draco sistemò tutto con la magia e tirò fuori dei panini e un po' di frutta che aveva preso dalla cucina, mangiarono tranquilli chiacchierando tra di loro
- Hey Draco- il ragazzo alzò la testa e la ragazza gli lanciò un Aquaeructo bagnandolo tutto, Hermione rise fino alle lacrime 
-Questa me la paghi Granger- rispose Draco alzandosi in piedi 
- prima devi prendermi- rise la ragazza cominciando a correre
Si rincorsero ridendo quando Draco prese la ragazza per i fianchi sollevandola da terra e cominciando a girare finché non caddero entrambi a terra ridendo a crepapelle 
-Ok... È stato divertente- rispose il ragazzo ancora in preda alle risate 
Le giornate si erano allungate e nonostante fossero già le sei di pomeriggio c'era ancora il sole, si sdraiarono sull'erba fresca e Hermione appoggiò la testa sul petto del ragazzo che le cinse la vita con un braccio, rimasero in silenzio godendosi il momento, fino a quando Hermione chiese 
-Tu hai detto a qualcuno della nostra relazione?- 
-Lo sa solo Blaise.. di lui mi fido...Tu lo hai detto a qualcuno?- 
- Non proprio...Ginny ha visto il ciondolo e Harry non penso l'abbia capito- rispose cominciando a disegnare dei cerchi sul petto di Draco - Che intendi per "non ha capito"?- 
-Gli ho detto le cose che abbiamo fatto insieme ma credo che non sappia che stiamo insieme- spiegò Hermione 
Draco annuì, guardò l'ora sul suo orologio da polso -forse dovremmo andare...Si è fatto tardi- 
-Si hai ragione- rispose Hermione 
Draco salì nuovamente sulla scopa aspettando che Hermione salisse 
-Salgo su quel trabiccolo solo perché il castello è lontano- Hermione salì sulla scopa e si tenne a Draco -ti prego vai piano stavolta- implorò 
Draco si diede una spinta verso l'alto e la scopa si alzò da terra. Volarono fino al castello ma arrivati davanti il portone Draco si fermò - Aspetta...- 
Hermione si preoccupò -É successo qualcosa...- Hermione non riuscì a terminare la frase che si ritrovò in un corridoio secondario con le spalle al muro, il corpo di Draco premeva contro il suo, le sue braccia la stringevano e le sue labbra erano fameliche su quelle della ragazza, la baciava appassionatamente, come se quella fosse l'ultima volta. Hermione schiuse le labbra e il loro bacio si fece più intenso e passionale. La riccia cinse il collo del ragazzo con le braccia, le mani di Draco si intrufolarono sotto la leggera stoffa della camicia di Hermione andandole ad accarezzare la schiena. Draco la sentí fremere sotto il suo tocco esperto mentre il piacere e il desiderio crescevano sempre di più dentro di loro. Si staccarono un attimo per riprendere fiato -Non cambi proprio mai, vero?- disse Hermione 
-So che non lo vuoi...- rispose Draco malizioso rifiondandosi sulle sue labbra, dopo pochi minuti fu Hermione ed interrompere il bacio 
- Stanza delle Necessità...Dopo cena, ti va'?- chiese la ragazza, Draco annuì e la ragazza lo salutò con un bacio a stampo -a dopo allora-

Arrivata l'ora di cena Hermione si diresse in Sala Grande sentendosi accanto Harry e Ron
- Hey Hermione... Sei stata un fenomeno oggi a Pozioni...- disse Harry 
- E per cosa? La mia pozione faceva schifo...- disse la ragazza infastidita 
- Hai dato una bella lezione a Malfoy...Era ora che qualcuno gli rispondesse per le rime- disse Harry fiero, Hermione non rispose osservando il suo piatto 
-Shi...cfome al bfallo di prifmavefra- rispose Ron sputacchiando pezzi di polpettone ovunque 
- Ah...Ron, sei disgustoso- lo rimproverò Ginny 
-In che senso scusa...- chiese Hermione 
-Beh...ovviamente non saresti mai andata al ballo con Malfoy...Era uno scherzo, giusto?- fece Harry 
Hermione venne presa un attimo di sorpresa e rispose la prima cosa sensata che le era venuta in mente
- Si...Certo, avevo bevuto un bicchiere di burrobirra di troppo e non ero lucida- disse ridacchiando nervosa 
Harry e Ron ridacchiarono con lei ignari della situazione, mentre Ginny si limitò ad un sorrisetto tra il soddisfatto e il perverso. Hermione finì velocemente la cena e si alzò dal tavolo - Dove stai andando?- chiese curioso Harry - a studiare- rispose velocemente Hermione. 
Tornò in camera sua e si diede una sistemata, con in incantesimo sistemò i capelli rendendoli lisci, decise di cambiarsi e al posto della divisa di Grifondoro optò per un paio di jeans e un maglioncino azzurro. Uscì dal ritratto della signora Grassa e salì le scale arrivando così al settimo piano, Draco qualche minuto dopo 
- Scusami...Sono dovuto scendere in Sala comune- disse con il respiro pesante 
- Tranquillo- rispose Hermione schioccandogli un bacio sulla guancia 
Draco chiuse gli occhi focalizzando la stanza esattamente come l'aveva pensata. Furono pochi attimi e la stanza fu esattamente come era nella mente di Draco. Nella stanza vi era una splendida amaca e un albero di mele al quale era attaccata l'amaca ,il soffitto divenne scuro e si era cosparso di stelle e per finire il pavimento divenne un prato verde e fresco
-Allora...Ti piace?-Le chiese rivolgendole un sorriso
-Moltissimo- rispose Hermione sorridendo come una bambina
Draco le avvolse i fianchi con le braccia e appoggiò il mento sulla sua spalla
-che dici...Ci sdraiamo a guardare le stelle?- Le chiese in in sussurrò
- Si- rispose in un sussurro con le gote che le si imporporavano, il ragazzo ridacchiò per poi sdraiarsi accanto Hermione e avvolgendole un braccio attorno le spalle
in quel momento Hermione si sentì come in paradiso e seguendo per una volta il cuore abbracciò draco 
-Chi sei tu e cosa ne hai fatto di draco malfoy ? - chiese ridendo sotto al naso
il ragazzo rise
- forse non lo conosci bene-
- Fatti conoscere allora- disse senza pensare per poi arrossire una volta resasi conto di ciò che aveva detto
-Facciamo una domanda a testa?- Propose
-Mmh. .. va bene-
Draco ruppe il silenzio imbarazzante che si era creato
- Colore preferito?-
-Bianco e il tuo ?- rispose distrattamente
-Il blu e il verde- rispose guardando il cielo -tocca a te-
-Perché il blu ?-
-Mi ricorda il cielo, il mare e la notte- rispose
sentì la mano di draco accarezzarle i capelli così sentendo anche il ragazzo tremare affondò la sua mano tra i suoi capelli lisci confortandolo. Quel momento era così intimo da far paura ma in quel momento hermione non pensava ad altro che alle sue mani
- Se ci vedessero ora... -Ridacchiò Draco
- chissà cosa direbbero?-
-Già ... penserebbero che siamo impazziti sicuramente- ridacchiò anch'ella
-Parli di te- 
-Cosa in particolare-chiese distogliendo immediatamente gli occhi dalle sue labbra
-Non lo so...Tutto quello che ti viene in mente- rispose
- I miei genitori sono dentisti , mi piace molto Parigi perché mi ricorda la mia infanzia e le mie materie preferite sono antiche rune aritmanzia e trasfigurazione tu invece?-
-Inutile che ti parli dei miei, anche se ero molto legato a mia madre- disse con un sorriso triste -so suonare il pianoforte e la mia materia preferita è Pozioni- rispose incrociando lo sguardo della ragazza
-tocca a te-
-Anch'io so suonare pianoforte- disse - amo tutto ciò che è avventura e conoscenza e ho pensato fondare il c.r.e.p.a. per liberare gli elfi domestici e spingerli a non essere schiavi di noi maghi ma a pretendere un salario e giorni liberi-
il ragazzo ridacchiò
- se ti sentisse mio padre...-
Hermione rise al pensiero del padre di draco infuriato sentì la ragazza ridere e non poté evitare di pensare a quanto fosse bella la sua risata
Restarono a parlare fino a notte fonda, quando Hermione si voltò a guardare l'orologio erano già le due di notte 
-O Merlino è tardissimo- disse agitata 
- Hai ragione...Ma non possiate tornare al dormitorio...Ci scoprirebbero e ci prenderemmo una punizione- 
- Cosa proponi di fare?- chiese la ragazza 
- Restiamo qui stanotte...E domani andremo tranquillamente a lezione- 
La ragazza si calmó e annuì.
Draco fece comparire un letto matrimoniale e  trasfiguró i loro vestiti in due pigiami in modo da stare comodi, dopo di che si andarono  a sdraiare sul letto 
-sto morendo di sonno- disse Draco sbadigliando -Che dici... Dormiamo?-chiese
-Si dormiamo disse abbracciando draco e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo
- Buonanotte Hermione- sussurrò scoccandole un bacio sulla fronte
- Buona notte draco - disse baciandogli il collo  dato che lui era troppo alto. I respiri si incrociavano, si mescolavano... Finché non crollarono nelle braccia di Morfeo.

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Capitolo 20
*** Ecco ora sai tutto ***


La mattina seguente Hermione venne svegliata dai teneri raggi del sole che penetravano attraverso le tende. Aprí lentamente gli occhi sbattendo più volte le palpebre per mettere a fuoco la stanza, si voltò poi verso Draco,ancora addormentato, e rimase ad osservarlo. I capelli biondi gli ricadevano sulla fronte in modo disordinato, le labbra appena socchiuse, il respiro regolare e il viso rilassato, per la prima volta Hermione trovò Draco davvero affascinante.
Il ragazzo si svegliò con la sensazione di essere osservato e senza aprire gli occhi disse
-Hermione, smetteresti di guardarmi? Sto cercando di dormire-
Hermione arrossì essendo stata scoperta così distolse lo sguardo dicendo
-non ti stavo guardando-
il ragazzo si alzò facendosi leva sui gomiti e sbadigliò 
-buongiorno anche a te -disse baciandole la guancia
si fermò un attimo e voltò lo sguardo verso l'orologio. Segnava le 8:50 il che significava che mancava poco alla prossima lezione
-Granger...Non per allarmarti ma la lezione comincerà tra dieci minuti- sussurrò tra gli ansimi 
-Cosa?! No, non può essere...devo prendere i libri e cambiarmi ma ci vorrà troppo tempo arriverò in ritardo, punti in meno!- disse staccandosi da draco e camminando in tondo con le mani tra i capelli arruffandoli ancora di più
-Calmati stavo scherzando... Oggi è domenica- rise Draco
-Oh brutto... -disse prendendolo a cuscinate -questa me la paghi!- 
-Se è la guerra che vuoi guerra avrai-disse cominciando a prenderla a cuscinate
Si presero a cuscinate fino a quando hermione inciampò facendo cadere draco e ritrovandosi sopra di lui
- Non ti facevo così intraprendente...-Scherzò malizioso
- E io così maniaco- disse facendo per alzarsi
Draco serrò la presa sui fianchi della ragazza -non mi stavo mica lamentando...- 
La ragazza sbuffò -Non è una posizione comoda meglio alzarsi- disse tentando di alzarsi nuovamente
- Decisamente scomoda- le sussurrò all'orecchio.Le strinse la vita cominciando lentamente a lasciare una scia di baci sul collo. Hermione all'inizio mugugnó in segno di protesta ma poi si lasciò guidare dai baci di draco portando la testa involontariamente indietro per lasciargli più spazio, Draco si tirò su spostandosi sul letto decisamente più comodo. Le lasciò tanti piccoli baci sul collo, per poi concentrarsi su un unico punto dove succhió e mordicchió la pelle fino a lasciarle un piccolo segno violaceo. Le mani andarono a finire sulle cosce mentre la tirava a se costringendola ad allacciare le gambe alla sua vita
- Come hai fatto a non accorgertene?-chiese Draco improvvisamente
-A cosa ti riferisci?-
-Al fatto che avessi una cotta per te dal terzo anno- rispose con un sorriso
-Mi insultavi...non credo che questi gesti possano dimostrare affetto- rispose Hermione accarezzandogli una guancia
-Ero un ragazzino stupido...E poi non lo sai che se ti prendevo in giro era perché mi piacevi- rispose
- Maschi ... Non vi capirò mai- disse ridacchiando
Il ragazzo si fece contagiare dalla risata della ragazza e rise sulle sue labbra. Continuò a lasciarle tanti piccoli baci sulle labbra mentre le mani scorrevano leggere sulla pelle candida e delicata della ragazza. Hermione si beó sotto il tocco esperto, allacciò le braccia al collo del ragazzo giocando con i capelli biondi di Draco, al momento spettinati.
Pov Hermione
I suoi capelli erano così morbidi da quando non li tirava indietro con il gel. I piccoli baci di Draco la stavano facendo impazzire, così decise di approfondirli diventando sempre più intensi. C'era solo una cosa che non andava: mentre si baciavano Hermione sentì le labbra di Draco storcersi in una smorfia. Si staccò un attimo 
-Qualcosa non va?- chiese
-No...Devo solo...Scusami in attimo- le rispose alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno. Hermione tirò le gambe verso il petto e appoggiò il mento sulle ginocchia. 
E così ha una cotta per me dal terzo anno...Chi lo avrebbe mai detto? si trovò a pensare, si passò il pollice sulle labbra ripensando alla sensazione delle labbra di Draco sulle sue così calde, morbide e delicate.
I minuti passavano ma Draco ancora non usciva dal bagno. un silenzio quasi tombale avvolgeva la stanza, si sentiva solamente il lieve scorrere dell'acqua. Passarono altri minuti ma di Draco nemmeno l'ombra. Preoccupata, Hermione si alzò lentamente dal letto muovendo qualche passo verso la porta del bagno 
-Draco...tutto bene?- disse piano. Nessuna risposta. Si avvicinò ancora verso la porta nella speranza di sentire qualcosa che non fosse il rumore dell'acqua, nulla. Appoggiò la mano sulla maniglia e la girò cautamente, la porta si aprì cigolando appena, Hermione entrò cauta chiamando il ragazzo. Draco se ne stava buttato a terra, le spalle appoggiate al muro, il respiro pesante e la fronte imperlata di sudore. la camicia del pigiama era stata aperta, mostrando le clavicole e parte del petto, anche quelle rese lucide dal sudore. Hermione passò lo sguardo sul corpo del ragazzo preoccupata, mosse qualche passo verso di lui e si inginocchiò, provò a prendergli la mano ma Draco la scostò bruscamente, cose se si fosse scostato, il ragazzo alzò lo sguardo verso Hermione. Il viso sconvolto dalla paura, gli occhi arrossati dal pianto e il respiro pesante, la ragazza ebbe un brivido vedendolo in quello stato. Non riusciva a capire cosa stesse accadendo 
-Hermione...io...- sussurrò lui con voce tremante
Un'altra città colpì l'avambraccio del ragazzo facendolo gemere dal dolore. Draco strinse la parte dolorante sperando di calmare il dolore, il quale non intenzionava a diminuire. Hermione non sapeva cosa fare, impanicata prese la bacchetta e pronunciò alcuni incantesimi per far diminuire il dolore, prese l'avambraccio del ragazzo e alzò la manica sinistra temendo di trovare una ferita profonda. Ma quello che Hermione​ vide non fu un taglio. 
Il Marchio Nero brillava intensamente sul braccio di Draco

la ragazza non sapeva come reagire... con ancora l'avambraccio di Draco in mano puntò il suo sguardo su quello del ragazzo

- Da quanto- chiese con la voce tremante 

-Da... quest'estate- rispose Draco anch'egli sull'orlo di una crisi 

Hermione si sentì profondamente​ ferita...come aveva potuto nascondergli una cosa così, come aveva solo potuto pensare di diventare un Mangiamorte...
Si allontanò da Draco, il respiro le si fece pesante e gli occhi lucidi 
-Hermione... ti prego- disse Draco con la voce rotta dai singhiozzi 
ma lei non riusciva neanche a guardarlo negli occhi, si alzò dal freddo pavimento del bagno e arretrò lentamente fino ad uscire dal bagno. Corse via, era quella l'unica cosa che le veniva di fare, corse fino ai giardini di Hogwarts e lì si sedette sull'erba pensando a cosa era appena successo. Rimase li tutta la mattinata, non voleva vedere nessuno, né Ron né Harry né Ginny, voleva solo rimanere sola con i suoi pensieri

Se ripensata a tutti i momenti passati insieme non sapeva se essere triste o arrabbiata con se stessa, tutte le volte che avevano dormito insieme, i loro incontri e fine lezione, quella settimana  nel mondo babbano, il ballo di primavera, la magnifica sorpresa che le aveva preparato...

Istintivamente portò la mano verso il ciondolo regalartole da Draco, se lo tolse e se lo rigirò tra le dita, si ricordò della scritta incisa sul retro " Be mine" e una lacrima le rigò il viso

Come aveva fatto a non accorgersi che  in tutto questo tempo Draco era un Mangiamorte?

Era quasi ora di cena così Hermione si alzò e si diresse verso il castello. Arrivata davanti il portone si trovò davanti Draco 
-Cosa ci fai qui?- chiese ancora scossa
- Hermione ti ho cercato ovunque...- provò a dire Draco ma la ragazza lo interruppe
-Sta zitto...non voglio ascoltarti- disse cercando di superare il ragazzo
- Hermione ti prego...- la supplicò Draco
-No...levati di torno-rispose freddamente Hermione
ma Draco non aveva intenzione di arrendersi 
- Hermione lascia che ti spieghi- tentò nuovamente
-BASTA! NON VOGLIO ASCOLTARTI- urlò 
- se non vuoi ascoltarmi lascia che te lo mostri- Disse Draco 
Il ragazzo le prese le mani e chiuse gli occhi concentrandosi sui suoi ricordi.
Vennero catapultati nella mente del ragazzo, precisamente in un suo ricordo.

Si trovavano nella stanza del dormitorio di Serpeverde, con davanti Draco e Blaise Zabini che discutevano
"Tu non capisci...Lei non è come le altre"
"Ti rendi conto di quello che stai facendo...Ti stai innamorando di una sporca mezzosangue"
"SMETTILA DI CHIAMARLA COSÌ"
" NO, lei è quello che è e tu non puoi farti ripudiare dalla tua famiglia per una natababbana che ti detesta"

La scena cambiò, ora si trovavano al Malfoy Manor. Davanti a loro c'era Lucius Malfoy arrabbiato come non mai

"Sei fortunato ad essere il mio unico erede o ti avrei già ripudiato"
"Padre...io"
"Sta' zitto...Tu riceverai io Marchio Nero che tu lo voglia o no"

La scena cambiò nuovamente. Adesso l'unica cosa che si vedeva era una stanza vuota, un Draco Malfoy appena sedicenne inginocchiato e con profonde occhiaie scure a scavargli il viso. Dalle tenebre uscì il signore oscuro, gli occhi ignettati di sangue scrutarono il ragazzo per poi afferrargli l'avambraccio e lasciargli il Marchio Nero, dopo di che sparì esattamente come era apparso, lasciando il ragazzo in prese alle convulsioni sul pavimento di marmo freddo

Interruppe il collegamento e alzò lo sguardo verso la ragazza
-Ecco ora sai tutto...-

 

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Capitolo 21
*** Disastro ***


Hermione era a dir poco shoccata. Non voleva credere a quello che aveva visto eppure non né poteva fare a meno. Come poteva non crederci, lo aveva visto con suoi stessi occhi, sarebbe stato come non credere a se stessa. Rimase a guardare il volto del ragazzo di fronte a lei, rimuginando si ciò che le aveva mostrato e cercando di carpire un qualsiasi segnale che testimoniasse la sincerità di Draco
-come faccio a crederti...- 
-Hermione...- sussurrò Draco cercando di prenderle la mano
- no...Non toccarmi-disse scostandosi bruscamente -io non capisco...Come hai fatto a coprire il Marchio Nero?- 
-Piton...mi ha insegnato l'incantesimo 
Disillundo- disse abbassando lo sguardo
-Cos'altro mi nascondi Draco?- 
il ragazzo deglutì sentendo la gola tremendamente secca, ormai doveva dirglielo, non poteva continuare a mentire, preferiva che Hermione lo venisse a sapere da lui piuttosto che da altri
-Io...devo uccidere Silente- disse con la voce incrinata
La ragazza prese in respiro profondo ma non riuscì a dire nemmeno una parola
-Hermione non è stata una mia scelta...l'ho fatto per salvare la mia famiglia...- continuò Draco con le lacrime agli occhi 
-Non posso...- detto ciò lasciò Draco lì e andò via
POV HERMIONE 
Corsi lungo i corridoi, senza sapere esattamente dove andare. Corsi nella speranza di scappare dai problemi, dai miei pensieri...
Corsi fino alla Sala Comune sperando di trovare un posto dove riflettere, oltrepassai il quadro della Signora Grassa e salii si per le scale rinchiudendomi in camera mia, nella quale era nessuno. Mi chiusi la porta alla spalle e scivolai sul pavimento prendendomi la testa tra le mani
E così i sospetti di Harry erano fondati...Draco é un mangiamorte
Non è possibile, non sta accadendo davvero...questo è solo un incubo
ma non era un incubo, Draco era davvero un mangiamorte con il compito di uccidere Silente...
Le prime lacrime cominciarono a rigarmi il viso, gli si arrossarono e o primo singhiozzi uscirono dalle mie labbra 
Se per me era già complicato dire ai miei amici di stare con un Serpeverde, come farò a dirgli di essere fidanzata con Draco Malfoy che per di più è un mangiamorte

Sentii qualcuno bussare alla porta così mi asciugai le lacrime, presi un paio di respiri e aprii la porta
-Hermione...stai bene?- mi chiese Harry, era incredibile come riusciva sempre a sapere quando avevo bisogno di lui
-Si Harry- mentii con la voce ancora rotta dal pianto mentre lo invitato ad entrare 
Il mio migliore amico si andò a sedere sul letto e io lo raggiunsi
-Hermione non mentire...si vede che hai pianto, cosa è successo?- 
- È inutile Harry...non capiresti, nessuno capirebbe- 
-Aiutami a capire allora....non posso vederti stare così- 
Aprii la bocca per parlare ma le parole mi rimasero bloccate in gola 
-Hermione... spiegami perché proprio non riesco a capire...prima vai mangiare dai Serpeverde per una stupida litigata con Ron...sparisci per pomeriggi interi, spesso non torni in camera la notte...- disse Harry cominciando a camminare su e giù per tutta la stanza 
Presi un respiro profondo, decisa a raccontare a Harry quello che stava succedendo
-Okay...ti dirò ciò che vuoi sapere però devi giurarmi che non mi volterai le spalle e che non agirai secondo l'istinto- dissi incrociando gli occhi color smeraldo di Harry 
-te lo giuro Hermione...-
Dire che ero nervosa era un eufemismo, cercai comunque un po' di coraggio da Grifondoro e parlai 
- È da un po' di tempo che...mi vedo con Draco Malfoy- dissi nervosa 
-Si...sapevo che gli dai ripetizioni..- disse  Harry confuso
-No Harry...mi vedo con lui...nel senso che...- Merlino, non ero mai stata così nervosa in vita mia, il cuore mi batteva a mille, avevo le mani sudate e la gola secca - io e lui stiamo insieme- dissi liberandomi del peso sul petto che avevo ormai da settimane. La faccia di Harry era indescrivibile, forse non sapeva nemmeno lui cosa provare...
Rabbia? Stupore? Disgusto? 
-Harry... dì qualcosa per favore- dissi con un fil di voce 
-Cosa dovrei dire Hermione... è di Malfoy che stiamo parlando...come puoi stare con lui dopo che ti ha preso in giro per anni?- disse Harry evidentemente sotto shock  
-Lo so...ma ti assicuro che non è più così...si comporta in modo diverso...lui è diverso- cercai di spiegare 
-Io non credo...devo ricordarti tutte le volte che ti chiamava mezzosangue?- disse Harry cominciando quella che era a tutti gli effetti una ramanzina 
-Harry...per favore- lo interruppi 
Il moro sospirò e tornò a sedersi accanto a me
-Hermione...sei sicura di quello che fai?- chiese guardandomi negli occhi
Ecco la domanda a cui non volevo rispondere. Ero sicura di quello che facevo? Potevo fidarmi? E se era tutto uno delle sue prese in giro? 
No non lo era. Io lo vedevo. Lo vedevo nei suoi occhi, nei suoi gesti, nei suoi baci. Io mi fidavo di lui.
-Si Harry...- risposi con le mani tremanti 
Vidi il mio migliore amico prendere un respiro profondo 
-Okay Hermione...-mi rispose sorprendendo anche me
- aspetta Harry- ormai dovevo dirgli tutta la verità 
Harry incrociò di nuovo i suoi occhi ai miei un po' preoccupato e confuso 
-Ecco...avevi ragione... Draco Malfoy è un mangiamorte- dico con la voce incrinata 
Harry era praticamente senza parole ma non seppi mai se per aver scoperto che ci aveva preso per una volta o se per aver scoperto che ero fidanzata con un mangiamorte
-cioé...tu mi stai dicendo che ti sei fidanzata con un ragazzo che ti ha preso in giro per anni e che adesso è diventato un mangiamorte...Sei forse impazzita?!- disse Harry 
-non è come sembra... è stato costretto- risposi agitata 
-io non ho parole...devo schiarimi le idee- Harry si alzò e uscì dalla stanza lasciandomi sola e con mille dubbi in testa


Era tutto un disastro. Aveva perso l'unica cosa che riusciva a tenerlo in piedi, l'unico motivo per continuare a vivere. Era a pezzi. Draco cominciò a tornare al castello in passo dopo l'altro, non sapendo dove andare, si lasciava guidare dal suo cuore. Alla fine si ritrovò sulla torre di astronomia, il sole era già calato e il vento ancora freddo colpi Draco in pieno viso, ma a lui non importava. Si avvicinò alla ringhiera e guardò il prato sotto la torre, pensando seriamente di buttarsi.

Che senso aveva continuare a vivere senza un motivo per farlo?

Queste erano le parole che frullavano in testa a Draco, ripensò ai momenti passati con Hermione e una lacrima gli rigò la guancia, poi un'altra e un'altra ancora. Le lacrime scorrevole pietose sul viso pallido di Draco e lui non faceva niente per fermarle, aveva bisogno di sfogarsi. Sì accasciò sul pavimento con la testa tra le mani con le lacrime che andavano a finire sul pavimento freddo, per quanto sapesse che non era colpa sua non riusciva a smettere di darsi la colpa, continuava a ripetersi che era un mostro, che non meritava di vivere e tantomeno l'amore di Hermione. Pianse tutte le lacrime che aveva fino a che non si addormentò esausto.

Era uno dei soliti incubi che lo tormentavano da quando aveva ricevuto il marchio. 
Non riusciva a vedere nulla acausa dell'oscurità che si estendeva per tutto il manor. Cercò la bacchetta nella giacca e in senso di panico lo avvolse quando si accorse di non averla con sé. Sì aggirava per i corridoi oscuri del manor seguendo una figura dei capelli ricci, correva cercando di raggiungerla, ma ogni volta che si avvicinava lei scappava di nuovo. Continuò ad inseguirla finché non la vide entrare in una stanza e chiuderei all'interno. Sì avvicinò cautamente alla porta e provò a guardarla dalla serratura ma l'unica cosa che vide fu un occhio iniettato di sangue. La scena cambiò.Si trovava a casa sua, accasciato sul pavimento del grande salone, circondato dai Mangiamorte che ridevano e si burlavano di lui.
- Sei una delusione continua...avrei preferito essere sterile che avere te come figlio- disse Lucius Malfoy guardandolo con disprezzo
Vide il Signore Oscuro avanzare verso di lui, seguito da Nagini, lo guardò con gli occhi iniettati  
-Quale delusione...giovane Malfoy...hai avuto la tua occasione e hai fallito...Sei inutile- 
L'ultima cosa che vide fu in lampo di luce verde poi il buio...

Aprì gli occhi tremando visibilmente mentre le immagini scorrevano veloci nella sua mente, si rannicchiò contro la parete della torre con gli occhi sbarrati e le lacrime a rigargli il viso.
Intanto Blaise stava cercando il suo migliore amico per tutto il castello, andò in camera con l'aiuto di Ginny Weasley
- Hermione...sai dov'è Draco?- chiese alla ragazza 
-Draco? No... perché?- chiese non capendo io motivo della domanda di Blaise 
- Non riesco a trovarlo...- disse Blaise 
-Che significa che non riesci a trovarlo?- disse Hermione allarmata 
- l'ho cercato ovunque...- disse Blaise venendo interrotto da Hermione 
- Dobbiamo trovarlo- disse la ragazza fiondandosi fuori dalla torre di Grifondoro

Draco si alzò da terra a fatica, le gambe gli tremavano e il vento gli gelava la pelle. Camminava per i corridoi fino ai giardini di Hogwarts 
Arrivò nei pressi del Platano picchiatore e rimase a guardarlo

La mia vita non ha senso te Hermione
Pensò camminando verso i rami del pericoloso albero

Hermione e Blaise correvano per i corridoi cercando Draco in tutte le aule possibili. Ad un tratto Hermione si fermò di botto come se il suo sesto senso l'avesse avvertita...
Cominciò a correre verso i giardini di Hogwarts con il suo gatto accanto 
Cercò Draco per tutto il giardino fino a quando non vide  Draco sotto il platano picchiatore. Corse il più veloce che poté opponendosi al dolore  dei muscoli che le dicevano di fermarsi e al bruciore dei polmoni che non ricevano abbastanza aria a causa del freddo. Gridò il nome del ragazzo ma lui sembra non sentirla, continuò a correre verso di lui e gli li lanciò addosso prima che il platano picchiatore lo potreste colpire. Caddero entrambi sull'erba con il battito cardiaco accelerato 
- sono in paradiso?- disse Draco sentendo il profumo di vaniglia che emanava la ragazza  
-Razza di stupido- disse Hermione con le lacrime agli occhi - se provi a rifarlo ti ammazzo- lo strinse a te singhiozzando 
Draco la strinse a se non credendo che fosse tornata da lui 
- Hermione- riuscì a sussurrare prima di essere zittito dalle labbra della ragazza sulle sue , ricambiò il bacio della ragazza prendendole il viso tra le mani 
-ti amo- sussurrò sulle sue labbra 
- anch'io ti amo Draco- 

 

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Capitolo 22
*** Pezzetto dopo pezzetto ***


Sì staccarono per riprendere fiato, Draco le passò una mano sul viso asciugandole delicatamente le lacrime
-sei uno stupido- sussurrò Hermione calmando i singhiozzi 
In quel momento i rami per Platano picchiatore si scagliarono sui due, istintivamente Draco rotolò sull'erba contrapponendosi tra Hermione e i pesanti rami dell'albero. Per un attimo gli mancò il respiro e il panico lo colse sentendo la ragazza urlare 
- stai bene?- Sussurrò preoccupato, Hermione annuì per poi spalancare gli occhi vedendo un altro ramo venirgli addosso, si strinse contro il petto del ragazzo serrando le palpebre mentre si preparava all'impatto che non avvenne mai. Aprì lentamente gli occhi cercando di capire cosa fosse successo, vagò con lo sguardo cercando una spiegazione quando vide Grattastinchi aggrappato al tronco del Platano picchiatore sul nodo che bloccava l'albero.  Il gatto diede loro il tempo di alzarsi dal prato e di andare via da lì, poi scese dal tronco e il platano picchiatore tornò al suo posto 
- dobbiamo andare in infermeria- disse Hermione rivolta al ragazzo
-non c'è ne bisogno- rispose Draco 
-Si invece...appoggiati a me- disse facendosi passare il braccio del ragazzo attorno al collo.
Draco non rispose e si appoggiò a Hermione. Arrivati in infermeria si stese sul lettino aspettando di essere visitato. Hermione preoccupata del fatto che non le parlasse lo chiamò e il ragazzo alzò lo sguardo verso Hermione 
-sto bene tranquilla- rispose in un sospiro soffocato
-Mi dispiace così tanto- disse accarezzandogli i capelli
il ragazzo provò a tirarsi su ma fu colpito da un dolore lancinante, si tastò la parte dolorante macchiandosi la mano di sangue
Hermione spalancò gli occhi all'inverosimile. Corse verso la porta dell'ufficio di Madama chips gridando mentre batteva i pugni sulla porta.
La mente del biondo cominciò ad offuscarsi così come la sua vista, chiuse lentamente gli occhi e svenne.
Hermione si girò verso draco vedendolo afflosciarsi lentamente. Gridò ancora di più fin quando non comparve una Madama chips infastidita
-cosa c'è da urlare tanto?!-
-Draco sta sanguinando ed è appena svenuto- disse spaventata... l'idea di perderlo le stringeva il cuore fino a soffocarlo
-come? Perché non mi hai avvisato prima?- chiese la donna visitandolo. Gli fasciò la parte dolorante e applicò una sostanza gelatinosa nel punto della ferita
-starà bene ha solo bisogno di riposo-
- grazie- rispose Hermione​
-buona notte-
La ragazza si sedette vicino a Draco tenendolo per mano finendo per addormentarsi.
La mattina seguente il biondo si svegliò con un gran mal di testa, provò a muoversi quando sentì qualcosa stringergli la mano, si voltò a vedere cosa fosse e vide la ragazza che dormiva scomposta sulla sedia dell'infermeria. 
Hermione fu svegliata da qualcosa che le toccava la mano. Ancora all'erta alzò la testa di scatto vedendo in realtà solo Draco
- Buongiorno- sussurrò appena Draco
-Come stai?- chiese premurosa
-Come una macedonia- rispose il biondo dolorante
La ragazza d'istinto lo abbracciò forte facendo attenzione a non fargli male
-Vieni... Sdraiati con me- rispose facendo spazio alla ragazza, si sdraiò continuando ad abbracciarlo per sussurrargli contro il collo
-ero venuta per proteggerti e invece- disse interrompendosi con voce strozzata
- Tranquilla- rispose baciando la ragazza - ti amo - rispose tra un bacio e l'altro
A Hermione venne la pelle d'oca a sentire quelle parole 
-anch'io- disse baciandolo decisa
ricambiò il bacio della ragazza rigido al causa del dolore 
- mi dispiace- disse Draco tra un bacio e l'altro
-Per cosa ?- chiese con dolcezza
- Per averti fatto preoccupare- disse rammaricato 
-Non pensiamoci più l'importante è che tu stia bene- disse poggiando il viso nell'incavo del suo collo
- Sono contento che anche tu stia bene- rispose spostando la testa di lato, nonostante il dolore
La ragazza lo guardò negli occhi perdendocisi e capendo di amarlo come mai aveva amato in vita sua. Poggiò le labbra sulle sue delicatamente
-E questo per cosa sarebbe...- Sussurrò sulle sue labbra
-Perché ti amo- sussurrò sentendosi un po' sciocca
-E perché sei imbarazzata nel dirlo?- Continuò sfiorandole la pelle
-Perché è una frase importante da dire e racchiude molte cose- disse chiudendo gli occhi godendosi le sensazioni che le procurava, il ragazzo cominciò a disegnare dei cerchi immaginari sul collo di lei
-Draco- sussurrò a malapena con la pelle d'oca -ho temuto di perderti stanotte - confessò
- Sto bene e sono con te qui, adesso- rispose guardandola negli occhi
Hermione gli sorrise mentre gli accarezzava il viso, si sdraiò accanto a lui cingendogli la vita. Il silenzio calo tra i due e l'unico rumore che si sentiva era il ticchettio dell'orologio appeso in infermeria
-Cosa vuoi fare oggi quando ti dimettono ? -chiese la ragazza all'improvviso
- Voglio andare a volare- rispose con occhi sognanti
-Allora voleremo insieme- disse addolcendo il tono di voce 
-Sei mai salita su una scopa?- Chiese divertito- Intendo...Da sola -rispose alzandosi dal letto fecendosi leva sui gomiti
-Non voleremo sulla stessa scopa?-chiese strabuzzando gli occhi
-Se ci tieni... D'accordo- rispose con un mezzo sorriso
-Non fare quella faccia- disse tentando di rimanere seria
il ragazzo ridacchiò -Quale?- Fece ironico per poi mettersi accanto a Hermione avvolgendole un braccio attorno le spalle 
- La faccia da schiaffi che hai in questo momento- disse Hermione nn riuscendo a trattenere un sorriso
- Ma cosa succede?- Farfugliò arrabbiata Madama Chips
Hermione provò a scostarsi ma si trovò bloccata dalle braccia di draco
- cosa ci fa qui signorina Granger? non mi sembra un dormitorio questo- disse la donna gesticolando 
Il biondo sentì Madama Chips e si tirò un attimo a sedere 
-le ho chiesto io di rimanere- rispose con la voce impastata dal sonno
-non mi interessa scenda subito!- ordinò a Hermione 
D'altra parte la ragazza tentava si scendere ma non vi riuscì sia per le braccia di draco sia per la vergogna che provava in quel momento che la paralizzava
- Madama Chips... La prego, non stavamo facendo niente di male- provò a convincerla Draco
- zitto!- esclamò furibonda non ammettendo repliche
- avanti scenda!- disse ad hermione che stavolta provò ad allentare la presa. 
Inizialmente Draco serrò la presa sulla ragazza ma a malincuore lasciò andare la ragazza pur di non sentire la donna a urlare, Hermione scese andandosi subito a sedere sulla sedia per le gambe che le tremavano. Madama chips le rivolse uno sguardo deluso per poi andarsene
-Hey- disse il ragazzo prendendole la mano -mi dispiace per la sfuriata-
- Mi dispiace che ti abbia svegliato rispose lei non volendo affrontare l'argomento
- Non la sopporto ma fa niente- disse abbassando lo sguardo
- Qualcosa ti turba?- chiese Hermione preoccupata
-No tranquilla- rispose baciando la ragazza, Hermione rispose al bacio approfondendolo quando sentì la voce della McGranitt
vedo che il signor Malfoy si è ripreso... - Disse la donna lievemente sorpresa 
La ragazza si staccò da draco seppur continuando a sostenerlo rimanendo senza parole
-Ero venuta ad informarvi che il signor Malfoy potrà uscire domani dall'infermeria- Continuò la McGranitt
- Non può prendere un po' d'aria oggi ?- chiese Hermione ignorando le guance accaldate
La donna spostò lo sguardo verso Hermione -Vedrò cosa posso fare...E comunque signorina Granger ha buon gusto- rispose uscendo dall'infermeria
- Dio che vergogna- esalò appena la professoressa uscì
-Lo prenderò come in complimento-ammiccò Draco e osservò la riccia. I suoi occhi ambrati erano magnetici tanto che in quel momento poteva passare Piton in mutande a ballare la Macarena e Draco non avrebbe smesso di guardare la ragazza, ne era completamente attratto.
- Speriamo che almeno ci faccia uscire- disse spostando lo sguardo altrove imbarazzata dal suo sguardo indagatore
- e cosa facciamo se mi fanno uscire- chiese Draco
- Andiamo sulla scopa no ?- disse come se la risposta fosse ovvia
-Non credo sarà possibile... Madama Chips è molto rigida e mi dirà che non devo fare sforzi eccetera eccetera...- rispose Draco
-E chi ha detto che dobbiamo chiederglielo?- disse la riccia
-Oh oh... La Granger fa la Bad Girl-scherzò Draco
-Non è vero non voleremo ad alta quota e poi sarò io a guidare la scopa tu non devi fare altro che rimanere seduto- disse riavvicinandosi a lui
-Tu? Che guidi una scopa?- Disse il ragazzo strabuzzando gli occhi
- Esatto mi sono allenata- disse la ragazza orgogliosa
- Che Merlino ci salvi- rispose Draco alzando gli occhi al cielo
- E dai...lasciami provare- disse guardandolo speranzosa
- E va bene...ti lascerò guidare- Rispose facendola contenta
-Non te ne farò pentire vedrai- disse entusiasta 
Era felice nel vedere Hermione così entusiasta, come se il suo sorriso fosse la cura per le sue ferite. Le prese il viso tra le mani appoggiando le labbra sulle sue. Hermione rispose al bacio approfondendolo quando sentì la voce della McGranitt.
- Signor Malfoy può uscire ma solo per un ora è preferibile che non lo faccia di sera- detto ciò se ne andò ammiccando ad Hermione
il ragazzo ridacchiò sulle labbra della ragazza -allora, quando si va?-
-Per me anche adesso- disse guardando con una smorfia la porta dell'ufficio di Madama chips
-Dammi il tempo di cambiarmi e arrivo- disse lasciandole un bacio a stampo
Dopo pochi minuti Draco era già pronto. Aveva trasfigurato la divisa in una maglia bianca a mezze maniche, un paio di jeans neri, un giubbotto di pelle e un paio di Vans nere
- andiamo?- chiese il biondo
- Andiamo- disse iniziando a fare strada -vedo che hai preso sul serio la storia del bad boy- ridacchiò schernendolo vedendo il giubbotto di pelle 
- Sto bene in pelle- rispose semplicemente
-Certo- ridacchiò pensando in cuor suo che lui fosse sempre bello
-Il ragazzo ridacchiò e insieme raggiunsero il campo da Quidditch.
Arrivati sul campo, Hermione chiamò una scopa con Accio e si ci mise a cavalcioni aspettando Draco che salì sulla scopa titubante sperando di non schiantarsi a terra dopo 5 minuti
-Non essere teso altrimenti la scopa l'avvertirà-  disse osservandolo oltre la spalla
- Io non sono teso- 
-Si certo- disse Hermione osservando le sue spalle rigide. Scese dalla scopa mettendogli le mani sulle spalle e baciandolo- rilassati-
il ragazzo si rilassó ma non del tutto.  Avrebbe voluto farsi il segno della croce ma evitò per non offendere la ragazza
Hermione capì il suo timore e non poté neanche biasimarlo così salì sulla scopa, prese le mani di draco e le posò sul manico di scopa davanti a lei dicendo
- se non dovessi sentirti sicuro guida tu la scopa ok ?-
-Ok...Ma se guido io tieniti forte- ridacchiò il biondo
-Va bene- disse scocciata per poi dare una spinta e sollevarsi dal terreno. All'inizio di un po' incerta ma poi cominciò a volare con più sicurezza lungo il campo. La ragazza non volava tanto male ma erano ancora troppo vicini a terra, per Draco 
-Sali più in alto-
-Va bene- disse soltanto prima di salire all'altezza degli anelli e aumentando di poco la velocità
Il ragazzo non disse niente e prese il manico di scopa -tieniti forte...Ti faccio vedere io come si vola- disse cominciando a fare il giro del campo al massimo della velocità per poi salire sempre più in alto
-Draco!- urlò finché la forte pressione glielo permise. Andavano decisamente troppo veloci per Hermione
- Dica... - Rispose fermando la scopa a mezz'aria
-Sei uno spericolato ecco cosa sei !-disse scioccata
-E dai...Ho appena cominciato- rispose
Hermione lo guardò rassegnata 
-Vuoi scendere?- Chiese alla ragazza
- No -disse risoluta
-Allora preparati- rispose cominciando a fare i giri della morte
Hermione chiuse gli occhi appoggiandosi a Draco sperando che finisse al più presto. Sentì la fronte della ragazza sulla sua schiena e le braccia stringerlo forte. Alla fine dell'ultimo giro scese veloce in picchiata sfiorando il terreno con i piedi, la Grifondoro non riuscì a trattenere un urlo e si strinse convulsamente a Draco tremando. Fece un ultimo giro del campo per far rallentare la scopa fino a quando si fermò -Merlino...Che adrenalina-
A Hermione girò così tanto la testa da farla cadere a terra appena si era messa in piedi. Prese la ragazza in braccio e si sedettero al lato del campo -Ti senti bene?-
- Benissimo - disse cercando di accarezzargli la guancia ma mancandolo di mezzo metro
- Si vede- rise il ragazzo vedendola in quello stato. Le fece appoggiare la testa sul petto e cominciò a giocare con i suoi capelli finendo infine per farle una traccia
La ragazza respirò a fondo quel profumo che sognava che amava
- cosa stai facendo ai capelli ? chiese sentendo le sue mani sul capo
- Non lo so...Ho visto che Theo lo fa sempre a Daphne e così ho pensato di provare... -Rispose sincero 
- Mi piace... allora so andare sulla scopa ?- 
- Non vai così male come pensavo- rispose con un mezzo sorriso
- Almeno questo- disse abbozzando un sorriso 
Il ragazzo sorrise mordicchiandosi il labbro inferiore, Hermione lo baciò delicatamente sulle labbra leggermente secche a causa del vento, Draco approfondì il bacio prendendole il viso tra le mani e accarezzandole la pelle. Il bacio si fece sempre più intenso, più passionale. Le labbra erano fameliche le une sulle altre, Draco passò la lingua sulle labbra​ della ragazza per chiederne l'accesso e Hermione schiuse le labbra senza esitare sentendosi felice di ritrovare quelle labbra sulle proprie. Fu Hermione a interrompere il bacio spostandosi sul collo di Draco che  spostò il collo di lato per lasciarle più spazio.Inebriato dai movimenti della Granger, Draco sapeva che sarebbe rimasto lucido ancora per poco 
-Hermione... Se continui così... - disse trattenendo gli ansimi
Hermione si riprese a malapena arrossendo e distogliendo lo sguardo e il ragazzo deglutí cercando un briciolo di autocontrollo
- dovremmo farlo più spesso... Magari non sul campo di Quidditch- disse scherzoso per alleggerire la tensione, Hermione non rispose limitandosi a sorridere e a guardarlo in viso. Draco guardò l'ora sul suo orologio da polso -dovremmo andare...- Disse alzandosi e porgendo la mano a Hermione, prese la mano di draco alzandosi e andarono si diressero verso l'infermeria. Tornati in infermeria Madama Chips controllo Draco per assicurarsi che stesse bene
- non avresti dovuto sudare- disse a draco. Lo portò sul suo letto e gli cambiò le garze. Lanciò un'occhiata sospettosa a hermione per poi andarsene
- Una rottura di rotule... Come dice Blaise- disse Draco e Hermione rise leggermente andandosi a sedere sulla sedia
-Ti ho fatto sudare !- disse melodrammatica schernendo Madama chips
- Si a volte è un po' tragica- rise il ragazzo
-Solo a volte?! - disse Hermione accavallando le gambe
Draco sorrise pensando a quanto fosse apprensiva Madama Chips
-che ti va di fare domani? Potremmo fare una passeggiata se ti va... - propose la ragazza
- In realtà avevo in mente altro...- 
Hermione arrossì ma per non dargli soddisfazione chiese -cosa ?-
-Vedrai - le rispose
-Dammi un indizio- 
-Non è il tipo di cose che si dicono... Si fa e basta...- sussurrò
- Cosa stai architettando?- chiese Hermione
-Io? Niente...- Disse con la faccia innocente
- Peccato che non ci creda neanche un po'-
- problema tuo- sussurrò
-Ma davvero ?-chiese avvicinandosi a lui lentamente
- Esattamente...- rispose
Hermione involontariamente si inumidì le labbra e Draco si morse il labbro inferiore, le scappò uno sbadiglio, era davvero stanca.
Le fece spazio nel letto e la fece sdraiare accogliendola tra le braccia e Hermione si assopì immediatamente.
Rimase a guardare la ragazza dormire finché non caddero entrambi tra le braccia di Morfeo. La mattina seguente Hermione si svegliò da sola ancora tra le braccia di Draco sorridendo nel trovarsi lì con lui, 
il ragazzo si svegliò con la sensazione di essere osservato e senza aprire gli occhi disse
- Hermione smetteresti di guardarmi? Sto cercando di dormire-
la riccia arrossì essendo stata scoperta così distolse lo sguardo dicendo 
-non ti stavo guardando-
il ragazzo si alzò facendosi leva sui gomiti e sbadigliò -buongiorno anche a te- disse baciandole la guancia
- Buongiorno- disse baciandogli una guancia di rimando - come stai ?-
-In piena forma....Ma ho fame- rispose
-Tra poco arriverà Madama chips- disse Hermione guardando l'orologio
- Allora è meglio che non ti veda nel letto con me- disse con un sorriso triste
-Allora me ne vado- Rispose iniziando a scendere dal letto
- Perché?- Chiese trattenendo la ragazza per la vita
-Hai detto che non vuoi che Madama chips si agiti- disse guardandolo da dietro la spalla
-No ho detto che non la sopporto...Ma tutto pur di stare con te- rispose sorridendo e lasciandole piccoli baci sulla spalla
Hermione sorrise sentendo la pelle d'oca ad ogni suo bacio. Spostò i ricci della ragazza da un lato e continuò a baciarle la pelle candida fino ad arrivare all'orecchio 
-consideralo come un'anteprima di stasera- sussurrò Draco 
Hermione rabbrividì a quelle parole e per stuzzicarlo disse
-vedremo-
Draco sorrise sulla sua pelle. Si sdraió appoggiandosi alla testiera del letto e fece sdraiare la ragazza sulle sue gambe facendole appoggiare la testa sul suo petto
-A cosa pensi ?-chiese Hermione dopo un lungo silenzio
-A quanto sarebbe stata diversa la mia vita se mio padre... - Disse fermandosi a metà frase
-Saresti rimasta il solito borioso viziato e non avresti capito cosa è davvero importante. Sei speciale-  stringendo le sue mani
-può darsi...Ma sarei stato libero di scegliere le mie amicizie- rispose
Hermione si girò a guardarlo e quello che vide non le piacque. Il suo sguardo era vuoto e ciò le ricordò terribilmente la sera passata nel mondo babbano, quando seppe parte del suo passato. Gli prese il viso tra le mani sussurrandogli
- non puoi cambiare il passato e nonostante tutto tu mi piaci così come sei con i tuoi pregi e i tuoi difetti-
Il Serpeverde si svegliò da quella specie di trans incrociando gli occhi della ragazza. Non disse nulla spostando sguardo dagli occhi alle labbra della ragazza e Hermione fu sollevata nel vedere il suo sguardo cambiare. Avvicinò il viso a quello di Hermione e la baciò dolcemente
- tu sei speciale- disse tra un bacio e l'altro -Lo sei sempre stata... - Continuò Draco sfiorandole il viso, Hermione sorrise appena abbassando lo sguardo imbarazzato. Il biondo la strinse tra le braccia coccolandola e lei appoggiò la testa sul suo petto.
Tutta si stava sistemando pezzetto dopo pezzetto e prima o poi avrebbero affrontato anche il Marchio Nero di Draco. Avrebbero combattuto fianco a fianco fino alla fine.

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Capitolo 23
*** Preoccupazioni ***


Quella sera Hermione rimase in infermeria addormentandosi tra le braccia di Draco. I respiri si mescolavano tra loro e cuori battevano all'unisono. La mattina seguente Draco si svegliò fresco come una rosa. Sbattè un paio di volte gli occhi per mettere a fuoco la stanza e fu felice di sentire il respiro della ragazza sulla pelle. Spostò il viso per osservare la ragazza dormire e non poté fare a meno di pensare che fosse meravigliosa, le accarezzò il viso mentre le lasciava piccoli baci sulla spalla. La ragazza arricciò il naso infastidita dato che stava ancora sognando e mugugnò qualcosa per interrompere quella specie di solletico
- Hermione... - Sussurrò il suo nome sperando di farla svegliare
La riccia aggrottò le sopracciglia cercando di capire chi la stessa chiamando essendo adesso in dormiveglia. Quando riconobbe la voce fece un sorriso con ancora gli occhi chiusi, Draco le lasciò un bacio sulla tempia sorridendo appena e lei aprì lentamente gli occhi abituandosi gradualmente alla luce per poi dire con voce assonnata -Buongiorno-
- Buongiorno- sussurrò Draco lasciandole un bacio sulla fronte- dormito bene?-
- Bene tu ?- chiese mentre gli accarezzava il viso
-Sì molto-Rispose incrociando i suoi occhi ambrati
-che ore sono?- Chiese notando ancora una luce fievole penetrare dalla finestra, Draco guardò l'orologio appeso in infermeria e rispose 
-Sono le sette meno un quarto- le scostò una ciocca di capelli dal viso 
-Ti concedo un quarto d'ora...poi devo prepararmi per le lezioni- disse la riccia con in sorriso 
-tanto vale approfittarne- disse ad un soffio dalle sue labbra 
Hermione non rispose limitandosi a passare la punta delle dita sul petto del ragazzo. Il biondo le accarezzò i viso con il dorso della mano per poi fare scontrare loro labbra in un bacio semplice, Hermione sorrise per poi schiudere le labbra, Draco a quel punto approfondí il bacio appoggiando le mani sulla sua vita attirandola a sè e la ragazza rispose al bacio allacciandogli le braccia al collo.
I problemi sembravano spariti, tutti sembrava normale, non esisteva il marchio, il signore oscuro, le lezioni... 
Per un attimo sembrò che il tempo si fosse fermato, i due erano rimasti a baciarsi nel silenzio dell'infermeria, Hermione posò il viso contro il suo collo godendosi il buon profumo di Draco che la strinse a sè accarezzandogli i capelli ricci 
-É meglio che vada a prepararmi...- disse Hermione sulla sua pelle
- Devi proprio?- chiese Draco volendo rimanere con la ragazza
-Non posso far tardi a lezione- rispose e Draco la lasciò andare anche se malvolentieri. Hermione scese dal letto, si sistemò un attimo la divisa del giorno prima 
-Ci vediamo a pranzo- disse lasciandogli un bacio a stampo per poi uscire dall'infermeria concedendo a Draco un ultimo sorriso. Salì verso la torre di Grifondoro è arrivata in camera sua cominciò a prepararsi per la lezione, fece una doccia veloce, asciugò i capelli e mise una divisa pulita. Prese i libri e cominciò a scendere le scale verso la Sala Grande per la colazione, si sedette al tavolo di Grifondoro cominciando a sgranocchiare qualcosa. Stava leggendo le ultime notizie dalla Gazzetta del Profeta quando venne interrotta da Ginny 
-si può sapere dove sei stata?- chiese l'amica preoccupata 
-Che intendi dire?- chiese Hermione che non aveva capito cosa avesse detto la Rossa
- Sei sparita all'improvviso e per due notti non eri in camera...mi hai fatto prendere un colpo- rispose agitata 
-Scusami Ginny... c'è stato un incidente- rispose Hermione posando il giornale sul tavolo 
-Come un incidente?! Tu stai bene?-
-Si io sto bene...ma Draco è andato in infermeria e...- rispose Hermione 
-e tu gli sei rimasta accanto- disse Ginny finendo la frase al posto suo 
Le due amiche continuarono a parlare del più e del meno fino a quando non arrivò l'ora di andare a lezione. Hermione salutò l'amica, prese i suoi libri e si diresse verso la classe di storia della magia, si sedette poi al suo posto e aspettò che la lezione iniziasse. La lezione fu lenta e noiosa e dopo un quarto d'ora Hermione non ascoltava più l'insegnante sapendo che le sarebbe bastato leggere la lezione per capirla. Osservò la finestra sapendo bene che tempi buii attendevano il mondo magico, spostò di nuovo lo sguardo sul banco non volendo pensare a quello che stava accadendo là fuori, specialmente ora che sapeva che Draco era un Mangiamorte. Osservò la piuma che aveva sul banco e se la rigirò tra le dita immergendosi nei suoi pensieri. La lezione finalmente finì e Hermione raccolse le sue cose per passare alla lezione successiva, ovvero Trasfigrazioni. Era stata sempre brava in questa materia, come in tutte le altre ovviamente, anche se c'era da dire che non la affascinava più come prima. Arrivata in classe la lezione iniziò e la McGranitt cominciò a spiegare alcuni incantesimi. Notò come ogni tanto le lanciasse qualche sguardo curioso e Hermione non poté non pensare che fosse per ciò che aveva visto un paio di giorni prima in infermeria, ma decise di non farci troppo peso. Persino Ron e Harry la guardavano in modo strano e non ne capiva il motivo
-che c'è?- sussurrò Hermione a Harry
-ne parliamo a pranzo - rispose lui serio, Ron era praticamente infuriato e se ne stava lì a provare gli incantesimi imbronciato.
Passarono il resto dell'ora ad esercitarsi con gli incantesimi. La giornata passò in fretta tra una lezione e l'altra ma quello che ancora non capiva era cosa avessero i suoi amici da guardare. Non le sembrava di avere qualcosa fuori posto e a meno che non le fossero spuntate un paio di corna sulla testa, non capiva il motivo di quegli sguardi. Intanto in infermeria Draco stava aspettando di essere visitato per poter essere dimesso, ma quel giorno l'infermeria era stranamente affollata. Rimase sdraiato in quel letto che era diventato scomodo sbuffando di tanto in tanto per tutta la confusione che c'era. Dopo circa un paio d'ore il silenzio tornò a regnare sovrano e Madama Chips lo visitò
-Sembra tutto apposto.. la ferita sta guarendo...certo lo avrebbe fatto prima se non fosse uscito ieri- borbottò la donna e Draco alzò gli occhi al cielo sperando solo che lo lasciasse tornare nella sua stanza 
-va bene Signor Malfoy può uscire dall'infermeria ma deve prendere questa due volte al giorno e cambiare le bende ogni sera, sono stata chiara?- disse la donna in modo severo porgendogli delle fiale con una pozione azzurrina 
- Si Madama Chips- rispose il biondo per poi andarsi a preparare per tornare in camera sua. 
Arrivata l'ora di pranzo Hermione si andò a sedere accanto a Ginny servendosi del pollo. Le due ragazze rimasero a chiacchierare tra loro per tutto il pranzo, parlarono delle lezioni e della gita ad Hogsmeade prevista alla fine del mese 
-E anche Aprile è giunto al termine... incredibile come passa il tempo- disse la rossa 
- Già... Sembra ieri che siamo arrivati ad Hogwarts e invece un altro anno si è quasi concluso- rispose Hermione 
-e con Draco come va?- 
-Va bene...- rispose semplicemente e istintivamente spostò lo sguardo verso il tavolo di Serpeverde notando che Draco non era presente 
-ma Ron e Harry che fine hai fatto? Dovevo parlare con loro- 
-eccoli...- disse Ginny appena li vide entrare nel Sala Grande 
I due ragazzi si andarono a sedere di fronte alle due ragazze 
-Scusate...la Cooman ci ha trattenuto più del solito- disse Harry Comi cominciado a servirsi da mangiare. I quattro parlarono delle lezioni e di quello che gli era successo durante la giornata 
-Ah... Harry cosa volevi dirmi?-chiese Hermione
-ehm...ti ricordi che io e Ron eravamo contrari alla relazione tra te e Malfoy?- cominciò il ragazzo e Hermione annuì - Ecco...abbiamo cambiato idea-
Hermione spalancò gli occhi stupita per poi sorridere
-Sono felice di questo cambiamento- disse con un sorriso smagliante
-andiamo capito quanto ti rendesse felice...e lo abbiamo accettato, vero Ron?!- disse Harry tirandogli una leggera gomitata 
-Eh? Cosa? - disse ingoiando un pezzo di pollo - Oh sì certo-rispose capendo dopo a cosa si riferisse. 
Intanto...
Draco tornò in camera sua e si stese sul letto pensando a cosa organizzare per quella sera. Sapeva già che sarebbe stata nella stanza delle necessità ma non Ceva ora di come passare la serata.
Una serata sotto le stelle? Già fatto
Un picnicFatto anche questo
Un ballo? Fatto
Non gli venivano più idee e non aveva voglia di ripetere le cose già fatte...cosa poteva inventarsi?
Restò a pensare a qualcosa osservando il soffitto, quando un'idea gli balenò in testa. Non era sceso per pranzo visto che non aveva molta fame e voleva evitare l'interrogatorio dei suoi amici. Passarono alcuni minuti e Draco si alzò dal letto, approfittando del tempo libero per recuperare le lezioni e i compiti che aveva perso quando era in infermeria.
Alla fine del pranzo Hermione salì in camera per cambiarsi e riposarsi prima di cominciare a studiare. Sì tolse la gonna, la cravatta e il maglioncino della divisa e indossò un paio di leggins neri. Si sdraiò sul letto dedicandosi alla lettura del suo libro preferito. Nel pomeriggio Hermione scese in biblioteca per fare una ricerca sulle piante acquatiche assegnata dalla professoressa Sprout. Arrivata in biblioteca cominciò a cercare dei libri che potessero aiutarla, prese un paio tomi dall'aria interessante, si sedette poi in un zona tranquilla della biblioteca e cominciò a leggere e trascrivere le informazioni. Aveva completato tre quarti della ricerca quando qualcuno le portò le mani sugli occhi, istintivamente portò le mani su quelle della persona dietro di lei e sorrise quando capì a chi appartenevano le mani 
-Draco...- lo chiamò piano Hermione e il ragazzo spostò le mani dai suoi occhi 
-Sorpresa- disse il biondo lasciandole un bacio sulla guancia -che stai facendo?- chiese sedendosi accanto alla ragazza 
-Sto finendo la ricerca per la Sprout, tu hai già finito i tuoi?- disse la ragazza e Draco annuì 
-Ti do una mano così finisci prima- disse il biondo leggendo le informazioni contenute nel grosso libro impolverato 
-grazie- disse la riccia facendogli un sorriso. 
I due finirono la ricerca dopo circa mezz'ora e insieme uscirono dalla biblioteca 
-vieni con me- disse il biondo prendendole le mani, Hermione lo seguì su per le scale 
-Dove stiamo andando?- chiese curiosa 
-Lo vedrai- rispose il biondo continuano a salire le scale fino al sesto piano. Arrivati davanti alla porta della stanza delle necessità Draco pensò al luogo che aveva pianificato in camera sua e la porta comparì 
-Ricordi che ti avevo promesso una serata speciale...- disse Draco e Hermione annuì seguendo il ragazzo attraverso la porta. Non aveva mai visto in posto così, le pareti erano tinte di in azzurro tenue, il pavimento era interamente di ghiaccio tranne per un piccolo corridoi e una piazzetta in legno dove vi erano un divano bianco, un paio di coperte e un tavolino in vetro. Il soffitto era un cielo stellato dal quale cadevano piccoli fiocchi di neve che svanivano a pochi centimetri da terra. Attorno alle pareti di erano tante piccole lucine dalla luce calda che illuminavano il pavimento ghiacciato facendolo luccicare come un diamante 
-Draco... è meraviglioso- disse la ragazza stringendosi a lui -grazie- e Draco le lasció un bacio tra i ricci stringendola a sè. Hermione tremò appena sentendo la temperatura abbassarsi
-Direi che servono gli indumenti adatti- disse Draco per poi trasfigurò i loro vestiti. Hermione si ritrovò con una maglioncino di lana rosso acceso con dei brillantini sul colletto che diventavano sempre più sproradici man mano che arrivava in vita, i leggins erano diventati un paio di jeans pesanti blu scuro e ai piedi indossava un paio di stivali alti al ginocchio, anch'essi blu, con già la lama per pattinare sul ghiaccio. Per tenerla al caldo Draco aveva fatto comparire un cappello, una sciarpa e un paio di guanti blu come gli stivali. Draco invece aveva un maglione verde smeraldo, un paio di jeans neri e dei pattini da ghiaccio dello stesso colore, anche lui aveva in sciarpa e dei guanti ma neri come i jeans 
-grazie- sussurrò la ragazza non sentendo più freddo
-hai mai pattinato?- chiese Draco 
-una paio di volte quando ero piccola... Non so se ne sono più capace- 
- Andrai bene... facciamo una prova?- chiese prendendole la mano e Hermione annuì 
I due iniziarono a pattinare anche se Hermione non era tanto capace, al contrario del ragazzo. Barcollò perdendo l'equilibrio e si appoggiò a Draco che la sorresse evitando che cadesse sul pavimento ghiacciato. Le prese, poi, le mani e si mise davanti alla ragazza 
-Fidati di me- le sussurrò facendola arrossire per poi annuire.
La guidò verso di lui facendole muovere qualche passo in avanti mentre lui continuò ad indietreggiare, Hermione incrociò il suo sguardo 
-Non è difficile- disse ricordando com le aveva insegnato suo padre. 
Draco le lasció una mano tornando affianco alla ragazza
-Posso chiederti una cosa?- 
-dimmi- rispose il biondo 
-perché non mi hai detto prima dei tuoi sentimenti?- chiese Hermione incrociando i suoi occhi argentei 
-Credevo che mi sarebbe passata...che fosse solo una cotta... Il fascino del proibito- disse sincero
Hermoso non sapeva cosa rispondere è Draco continuò- ma non è stato così... più passavo del tempo con te e più capivo di essere innamorato di te-
A quelle parole Hermione sorrise e un lieve rossore comparì sulle sue gote, Draco le si avvicinò allacciandole le braccia dietro la schiena e istintivamente Hermione gli gettò le braccia al collo, annullando quasi del tutto la distanza tra loro. Draco abbassò lo sguardo e vedendo, al collo della ragazza, il ciondolo che le aveva regalato sorrise 
-Non lo tolgo mai- sussurrò Hermione e Draco spostò lo sguardo nuovamente sui suoi occhi ambrati perdendosi in essi. I due ricominciarono a pattinare poco dopo e man mano Hermione prendeva sempre più confidenza con il ghiaccio anche se non avrà intenzione di lasciare la mano del ragazzo 
-Ti va qualcosa di caldo da bere?- chiese Draco e la ragazza annuì, si tolse i pattini e si andarono a sedere sul divanetto accanto al tavolino sul quale erano già apparsi due boccali di burrobirra. Sorseggiarono le loro bevande facendo due chiacchiere, era da tanto che non parlavano e, con tutto ciò che era successo, ai due fece piacere. Le ore passavo veloci e man mano la stanchezza si faceva sentire, Hermione poggiò la testa sulla spalle del ragazzo mentre quest'ultimo la stringeva a se accarezzandole piano i riccioli. Sentí la pelle della ragazza fredda così fece apparire una coperta e gliela mise addosso, la ragazza si accucciò contro di lui confortata dal suo calore e respiro, Draco le lasciò un bacio sulla fronte vedendo così tenera ai suoi occhi. Continuò ad accarezzare i ricci della ragazza finché non si addormentò, quando si accorse della ragazza dormiente fece comparire un letto matrimoniale, la rese in braccio e la adagiò delicatamente sul letto coprendola con le coperte. Hermione sentì appena il contatto con il letto così posò la mano alla ricerca del corpo di Draco e, non trovandolo, si raggomitolò su se stessa portandosi le ginocchia al petto. Il ragazzo vide Hermione rannicchiata con le ginocchia al petto e si andò a sdraiare accanto a lei 
-Hey.. Sono qui- sussurrò accarezzandole il fianco
- Draco- sussurrò sollevata abbracciandolo e distendendo le gambe per stargli più vicino
-Vieni qui-sussurrò dolcemente accogliendola tra le braccia.
Hermione lo strinse forte a sé affondando il viso nel suo petto scosso da leggeri tremori, Draco la sentì tremare tra le sue braccia e preoccupato che stesse male chiese
-perché tremi?- sussurrò gentile accarezzandogli il viso
-Ho freddo- biascicò stringendolo più forte, Draco la strinse a sè coprendola con la trapunta cercando di riscaldarla
- Pensi che ci troverà ?- chiese Hermione interrompendo il silenzio che si era creato
- Non lo so- rispose malinconico
-Ho paura, Draco- disse riprendendo a tremare
-Anch'io ho paura- rispose Draco coccolandola nella speranza di far calmare i tremori -ma quando sono con te mi sento forte...-
La ragazza alzò il volto pieno di lacrime per vedere Draco negli occhi anche se fu tutto inutile a causa della lacrime. Draco spostò lo sguardo verso Hermione e vide il viso della ragazza rigato dalle lacrime - ti prego, non piangere- disse appoggiando la fronte sulla sua asciugandole le lacrime
-Stai attento, ti prego- disse con voce supplichevole -non so cosa farei se ti accadesse qualcosa-
-Te lo prometto- disse stringendola forte a se. Dopo quelle parole sembrò calmarsi, Hermione chiuse gli occhi appoggiando la sua guancia bagnata sul suo petto, Draco le accarezzò piano la schiena per rassicurarla e Hermione si addormentò coccolata e rassicurata dalle carezze di Draco
-Buonanotte amore mio- Sussurrò lasciandogli un bacio sulla tempia. La ragazza sprofondò nel più dolce dei sogni in cui aleggiavano le parole che gli aveva sussurrato Draco. Il biondo restò a guardare la ragazza assopita ancora qualche minuto per poi cadere anche lui tra le braccia di Morfeo. 

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Capitolo 24
*** Il giorno dopo ***


La mattina seguente Draco si svegliò a causa dei raggi del sole che gli illuminavano il volto. Una volta svegliatosi avvertì un peso sul suo petto e aprendo gli occhi per capirne la causa, vide Hermione mezza sdraiata su di sé. Per un attimo pensò di svegliarla ma scacciò l'idea velocemente e rimase fermo lasciandola dormire sul suo petto dato che c'era ancora tempo. Con la testa appoggiata sul petto del ragazzo, Hermione sentiva il cuore di Draco battere regolarmente facendola rilassare, come se fosse una ninnananna, era sveglia ma non voleva aprire gli occhi per paura che fosse solo un sogno. I suoi timori si dissolsero quando Draco baciò più volte la sua tempia per farle aprire gli occhi, ma nonostante ciò la ragazza
si accoccoló contro il petto del ragazzo sentendo appena i baci sulla tempia
- Hermione ... è ora di alzarsi- le sussurrò il biondo mentre continuava a baciarla. Aprì gli occhi mettendo a fuoco il viso di Draco
- buongiorno- sussurrò con la voce impastata dal sonno
- Buongiorno- rispose sorridendogli
La riccia ricambiò il sorriso, anche a causa di quel nomignolo, disegnando dei cerchi immaginari sul petto del ragazzo
-dormito bene?- chiese Draco e la ragazza annuì scostandosi una cicca di capelli dal viso. Era diventata quasi un'abitudine svegliarsi accanto a lui, ascoltare i battito del suo cuore, sentire il suo respiro sulla pelle, che non si ricordava nemmeno cosa era dormire da sola. Si voltò verso il ragazzo lasciandogli un bacio sulle labbra al quale il biondo rispose senza pensarci due volte, continuarono a baciarsi alternando baci più lunghi a quelli piccoli a stampo. Draco si fermò un attimo e voltò lo sguardo verso l'orologio. Segnava le 7:50 il che significava che mancava piú di un'ora alla prossima lezione
-Herm...Non per allarmarti ma la lezione comincerà tra dieci minuti- sussurrò tra gli ansimi 
-Cosa?! No, non può essere devo prendere i libri e cambiarmi ma ci vorrà troppo tempo arriverò in ritardo punti in meno!- disse staccandosi da draco e camminando in tondo con le mani tra i capelli increspandoli ancora di più
-Calmati stavo scherzando... Manca più di un'ora- rise Draco
-Oh brutto ... -disse prendendolo a cuscinate -questa me la paghi!- 
-Se è la guerra che vuoi guerra avrai-disse cominciando a prenderla a cuscinate
Si presero a cuscinate fino a quando hermione inciampò facendo cadere draco e ritrovandosi sopra di lui. O due risero e Draco ne approfittò per stuzzicare un po' la ragazza 
-intraprendente...a quanto vedo- fece con una nota maliziosa, la ragazza arrossì sentendo le parole di Draco e solo in quel momento si rese conto in che posizione si trovassero. Si scostò velocemente, imbarazzata come non mai, e si andò a prepare per andare a lezione. Draco si andò a sedere sul letto ancora col sorriso sulle labbra, ma esso durò poco. Iniziò a pensare a cosa ne sarebbe stata della loro storia quando sarebbe cominciata la guerra, pensava a cosa potesse succedere alla ragazza e ancor di più era rammaricato a causa del loro destino che li metteva uno contro l'altra, aveva ancora la sua missione da compiere anche se terrorizzato. I suoi pensieri scomparvero quando la ragazza, già pronta per le lezioni, lo chiamò, a quel punto Draco si andò a preparare. Qualche minuto dopo i due furono pronti per andare in sala grande per la colazione 
-Andiamo?-chiese Draco
-Si...dobbiamo ancora prendere i libri per le lezioni- rispose Hermione e i due uscirono per mano. Arrivati davanti alle scale si salutarono con in bacio sulle labbra 
-ci vediamo in classe- disse Draco facendole l'occhiolino per poi scendere nei sotterranei. Hermione si diresse verso la torre di Grifondoro e, una volta in camera, prese i libri per le lezioni del giorno. Alzò gli occhi dal testo quando sentì arrivare suoi amici 
-Sempre a studiare tu, vero?- disse Ron prima di rimpinzarsi come al solito 
-Sempre a mangiare tu, vero?- rispose Hermione 
- Woh...la vicinanza ad un certo biondino ti fa un certo effetto- disse Harry servendosi un bicchiere di succo di zucca 
- che intendi dire?- chiese Hermione
- parli come lui- disse Harry prendendo un sorso dal suo bicchiere
- Ma cosa dici? non è vero- Rispose Hermione- e comunque non ci vedo nulla di male- 
-sfcherzfi? Non capfisco come fai a stfarci infieme- disse Ron con la bocca piena 
-Ah Ron sei sempre il solito! Non ti ha mai detto nessuno che non si parla a bocca piena- lo rimproverò Ginny
-E comunque voi non lo conoscete come lo conosco io- rispose Hermione- non è cattivo...anzi sa essere molto dolce- 
-Si certo- disse Ron facendo cenno a Harry- uno zuccherino- 
- è vero ragazzi... Quando eravamo nel mondo babbano le ha preparato una giornata perfetta e lo sapreste anche voi se non aveste avuto tutti quei pregiudizi- confermò Ginny
Ci fu un momento di silenzio che venne poi interrotto da Hermione
- beh ragazzi... ci sono state novità?- 
- non molte a dir la verità... piuttosto tu hai novità? Non sei tornata ieri sera- rispose Ginny
- Come non sei tornata?! Dove sei stata?!- disse Ron agitato 
- Ecco...emh...ho avuto da fare- rispose la ragazza non sapendo cosa rispondere 
- Hermione non dirci che hai passato la notte con Malfoy?!- fece Harry con tono quasi supplichevole
Le due ragazze si guardarono un attimo prima che Hermione rispondesse annuendo appena 
-No...no...non è possibile...non sei così stupida da farti abbindolare da quel biondo platinato- disse Ron ridendo nervosamente di tanto in tanto. In tutto ciò Harry era rimasto sorpreso dalla notizia ma un'idea gli passò per la mente se hplanno dormito insieme avrà visto se ha il Marchio oppure no
-E non hai notato nulla di... particolare?- chiese Harry 
Ecco, ci mancava solo questa. Hermione sapeva che era sbagliato mentire ma non poteva tradire la fiducia di Draco
- So cosa intendi...e no non c'era nulla- rispose la ragazza
I quattro continuarono a chiacchierare per tutta il resto della colazione fino all'inizio dell'estate lezioni. Alla prima ora avrebbero avuto difesa contro le Arti oscure e questo significava che Piton gli avrebbe fatti combattere e probabilmente avrebbe tolto punti ai Grifondoro senza una ragione valida. Alla fine dalla colazione Harry, Ron e Hermione andarono in classe mentre Ginny si dirigeva verso i sotterranei per la sua lezione di Pozioni con Lumacorno. Arrivati in classe, trovarono già il professor Piton con la sua solita espressione neutra e pronto a vedere gli alunni scontrarsi. I tre aspettarono che la lezione iniziasse evitando di fare qualsiasi cosa che potesse fargli togliere punti. Appena la classe fu piena, la lezione cominciò e Piton iniziò a spiegare gli incantesimi di difesa e in particolare come creare un protego perfetto
- Bene... Adesso vi dividerò in coppie così potrete esercitarvi- una volta divisi in coppie cominciarono a volare incantesimi per tutta la classe. Non tutti gli scudi funzionarono bene e alcuni si ritrovarono con diverse ferite anche se lievi, ma per Hermione non fu un problema dato che sapeva già come fare un protego. Le lezioni passarono in fretta e arrivò l'ora di pranzo 
- ma vi rendete conto...per poco non mi tranciava un braccio- disse Ron
-è solo un graffietto Ronald- ribattè Hermione continuando a mangiare 
Stavano parlando delle lezioni ed era uscito fuori la lezione di Piton
-secondo voi ci prova gusto vederci feriti?!- chiese Harry
- garantito...forse la cosa che lo appaga ancora di più è togliere punti a Grifondoro- rispose Ron 
Intanto anche Ginny li aveva raggiunti e si era messa a chiacchierare con loro 
-oh guardate... arriva posta- disse Ginny indicando i gufi che planarono sui tavoli lasciando le varie lettere e copie della Gazzetta del profeta. Un barbagianni bianco si posò accanto a Hermione lasciandole un biglietto sul tavolo, la ragazza gli accarezzò piano le ali e dopodiché il volatile se ne andò. Spinta dalla curiosità aprì il biglietto e con una elegante calligrafia c'era scritto

Ci vediamo stasera...passeremo una serata emozionante
D.L.M.

A quel messaggio sorrise cosa che il resto del gruppo notò 
-vedo che qualcuna è felice- disse Harry e Hermione istintivamente sorrise 
- non aspettatemi stasera- disse la ragazza arrossendo appena mentre Ron diventava più rosso di un peperone 
- se quell'idiota osa sfiorarti giuro che lo affatturo- 
- Beh...se ti preoccupa il fatto che si sfiorino non voglio pensare a cosa faresti se sapessi cosa è successo nel mondo babbano- disse Ginny per prenderlo un po'in giro
- perché? Cosa è successo?!- dissero Ron e Harry contemporaneamente 
- Niente- fece categorica Hermione lanciando un'occhiataccia alla rossa - in ogni caso...ci vediamo dopo- disse alzandosi da tavola
- ma dove stai andando?- disse Ron
- A studiare- rispose Hermione uscendo dalla Sala Grande. Salì le scale fino alla torre di Grifondoro e, una volta arrivata in camera, decise di cambiarsi e mettere qualcosa di più comodo. Prese un paio di jeans e una maglia non troppo pesante dato che faceva meno freddo, prese il libro di trasfigurazione e si stese sul letto, iniziando a leggere la lezione. Dopo circa un paio d'ore decise di prendersi una pausa, si affacciò alla finestra osservando il paesaggio quando il barbagianni che le aveva portato il biglietto a pranzo voló verso di lei appoggiandosi al davanzale della finestra. Attaccata alla zampetta vi era un altro bigliettino arrotolato

Avevo dimenticato l'orario dell'incontro...ci vediamo alle otto
D.L.M.

Voltò lo sguardo verso l'orologio è vide che mancavano ancora tre ore all'appuntamento, così prese nuovamente i libri e finì di studiare le materie per il giorno dopo e anticiparsi qualcosa per i giorni successivi.
Pov Draco 
Visto che dovevo vedere Hermione tra un paio d'ore, decisi di uscire a prendere una boccata d'aria. Salii sulla torre di Astronomia, sapendo che l'avrei trovata vuota,dato che tutti erano in Sala Grande. Quella sera l'aria era frizzante, osservai l'orizzonte immergendomi nei miei pensieri. 
Ad un tratto sentii il rumore di una smaterializzazione, andai nel panico. Era impossibile, c'erano gli incantesimi di protezione, nessuno poteva smaterializzarsi ad Hogwarts. Eppure qualcuno lo aveva fatto, era riuscito ad entrare. Sentii dei passi lenti avvicinarsi a me e poco dopo qualcosa di gelido sulla nuca 
- Buonasera figliolo- la voce fredda di mio padre riecheggiò nel silenzio della notte da lì in poi buio. 
Pov narratore

Presto arrivò l'ora di cena e Hermione scese in Sala Grande, si andò a sedere al suo solito posto, istintivamente volse lo sguardo verso il tavolo di Serpeverde alla ricerca di Draco. I due non si erano visti per tutto il giorno e questo le dispiaceva. Fece scorrere lo sguardo su tutto il tavolo ma Draco non c'era, probabilmente non era venuto perché voleva che tutto fosse perfetto. La cena fu stranamente silenziosa e Hermione non aveva molta fame, era curiosa di sapere cosa si sarebbe inventato il ragazzo dato che nemmeno a lei venivano idee su cosa fare. Alla fine decise di alzarsi e andare a cercare Draco 
P

ov Hermione 
Ma dov'è finito Draco? Lo sto cercando da più di mezz'ora. In sala grande non c'è, né vicino al lago nero né al dormitorio Serpeverde. Ma che stupida che sono, perché non ci ho pensato? 
Salgo velocemente le scale ed entro nei dormitori maschili di Grifondoro, precisamente in camera di Harry, apro il baule ai piedi del letto e prendo la Mappa del Malandrino. Scorgo ogni corridoio, ogni aula, ogni singolo piano, ma niente non riesco a trovarlo. Che sia nella Stanza delle Necessità? È probabile...mi aveva detto che mi aveva preparato una sorpresa. 
Senza perdere altro tempo mi dirigo al settimo piano. 
Pov Draco 
Lentamente riesco ad aprire gli occhi. Non vedo niente la stanza è al buio, se non fosse per una piccola finestra in alto che crea un piccolo fascio di luce. Ma dove mi trovo? Non ricordo di aver mai visto questo posto. Cerco di alzarmi ma ho i polsi e le caviglie incatenati a una sedia. Cerco la mia bacchetta ma non la trovo, me l'hanno tolta, allora tento di liberarmi dimenandomi, quando una voce fredda mi gela il sangue nelle vene 
- È inutile...le catene sono sotto un incantesimo potente, solo un mago di prim'ordine può riuscire a spezzarlo, non è roba da uno del sesto anno- riconosco subito essere mio padre cominciando ad agitarmi. 
-Allora Draco...sono venuto a conoscenza di alcuni fatti tra te e quella mezzosangue della Granger...ricordi le lezioni che di davo da piccolo o le dobbiamo ripetere?- non sapevo cosa rispondere, ero paralizzato dalla paura. Lucius cominciò a girarmi intorno lentamente, quando mi puntò la bacchetta contro la testa
- Legiliments- disse mio padre e un dolore lancinante mi colpì.
Tentai con tutte le mie forze di alzare le barriere occlumatiche, che grazie al professor Piton ero riuscito a creare, ma niente la magia di mio padre era troppo forte. Sentivo ogni ricordo legato ad Hermione scorrere nella mia mente involontariamente, guardai l'espressione disgustata di mio padre, sapevo cosa mi aspettava ma non importava tanto in quel momento, ero solo preoccupato per quel che poteva succedere a Hermione. Dopo parecchi minuti ero esausto. Non riuscivo più a reggere la magia di mio padre, la fronte imperlata di sudore, gli occhi arrossati e il respiro affannato ne erano la prova inconfutabile 
- allora Draco...visto che le torture non funzionano... penserò io a sistemare la mezzosangue- 
- Non provare a torcerle un capello- dissi con la poca forza che avevo in corpo 
- Oh non sarò io a farlo, lo farai tu stesso- 
Vidi Lucius Malfoy alzare la bacchetta contro di me...ma prima che potessi sentire l'incantesimo pronunciato ero già svenuto

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Capitolo 25
*** illusioni e inviti ***


POV Hermione

Ero al settimo cielo. Continuavo a salire le scale del castello mentre il mio cuore aumentava sempre più i battiti e di certo non a causa della fatica. Non avevo idea ne di cosa avesse preparato Draco- come il 90% delle volte- ne  mi aveva detto dove incontrarci, ma la cosa non mi preoccupava. Mi fidavo di lui. Salii l'ultima rampa di scale ritrovandomi davanti il portone della Stanza delle Necessità ancora socchiuso. Timidamente entrai in una stanza completamente differente da come di solito la evocava Draco. La stanza era scura e pochissima luce entrava da un lucernario posto in alto. Draco era voltato di spalle, lo sguardo rivolto verso il basso, la manica sinistra era tirata su mettendo il Marchio Nero in bella mostra mentre la mano destra reggeva la sue bacchetta. Lo chiamai ma non si girò, così provai a fare un passo verso di lui. Con uno scattoso voltò  lanciando uno stupeficium ai miei piedi, quasi a intimarmi di restare al mio posto. Spaventata a sconvolta dal comportamento del ragazzo provai ad incrociare il suo sguardo ma l'unica cosa che lessi in quelle iridi plumbee era disprezzo 

-Draco- dissi non volendo credere a ciò che vedevo

-Non osare chiamarmi per nome... per te sono il Signor Malfoy- rispose con freddezza sovrumana 

-Cosa stai dicendo? Sei stato tu a chiedermi di chiamarti così- dissi disorientata  

- STA ZITTA!!- rispose alzando il tono di voce- e non osare rivolgermi la parola-

- Draco...io non capisco...perché ti comporti così?-  chiesi sentendo già un gruppo in gola  

- Povera ingenua... Credevi davvero che saresti riuscita a cambiarmi?- fece con tono sprezzante e denigratorio. Scossi la testa non riconoscendo più il ragazzo che tanto amavo - credevi che ti amassi?- continuò lui e ogni parola faceva sempre più male

- perché dici così?- chiesi sentendo le lacrime minacciare di uscire

- Razza di sciocca...non hai ancora capito...ti volevo nella mia collezione- disse ghignando maligno

- No... n-non ti credo...- la voce mi tremava, così come le gambe, e il groppo in gola aumentava sempre di più 

- Non mi importa nulla di te...non mi è mai importato...lurida sanguesporco- e quelle parole fecero più male di tutte 

Non sapevo cosa dire...non potevo credere alle parole di Draco e ancora meno riuscivo a credere alla cattiveria che aveva messo nel pronunciare quell'insulto, specialmente dopo tutto quello che era successo tra noi. Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance ma non un singhiozzo osava uscire dalle mie labbra. Non riuscivo più a sostenere quello sguardo così carico d'ira, così tagliente. Mi voltai e uscii dalla stanza cominciando a correre verso la Torre di Grifondoro, le lacrime mi offuscano la vista, le gambe stanche e tremolanti non riuscivano a reggere la fatica, facevo fatica a respirare a causa dei singhiozzi ma nonostante ciò continuai a correre. Volevo scappare da quel dolore che mi attanagliava il cuore ma qualunque luogo faceva riaffiorare ricordi sempre più dolorosi. Tornai così al dormitorio di Grifondoro, chiusi la porta con un incantesimo e mi lasciai andare sul letto piangendo disperatamente fino ad addormentarmi.



 

Erano passati giorni dall'ultima volta in cui Hermione aveva visto Draco nella Stanza delle Necessità ed erano giorni che la ragazza si rifiutava di uscire dalla sua stanza. Non usciva nemmeno per i pasti, aveva persino chiesto alla McGranitt un permesso per non frequentare le lezioni. Rintanata sotto le coperte della sua stanza con lo sguardo perso nel vuoto, avendo sempre in mente quegli occhi argentei. Ginny Weasley aveva tentato più volte a far uscire la ragazza dicendole che non poteva dannarsi per un idiota platinato ma l'unica reazione che otteneva era uno schiantesimo e le lacrime della Granger. La Ragazza dai capelli rossi non aveva idea di cosa fare per tirare su di morale l'amica, si rendeva utile portandole da mangiare ma non le sembrava sufficiente. Anche Harry e Ron avevano provato a farla stare bene, arrivando persino a minacciare Malfoy, ma ogni tentativo era un completo fallimento fino a quel giorno...

Quella mattina Hermione aprì gli occhi, infastidita dai raggi del sole che le illuminavano il viso.  L'estate era ormai alla porte così come gli esami di fine anno. Con sua sorpresa un vassoio poggiato sul comodino contenente la colazione, scostò le coperte e si alzò decisa di farsi una doccia. Aveva pensato spesso ai pro e ai contro dell'uscire dalla sua camera e ancora più spesso aveva pensato a cosa fare se avesse incontrato Draco Malfoy. Più volte si era convinta a tornare alla sua vita di prima, frequentare le lezioni, stare con i suoi amici ma aveva sempre desistito, attanagliata dal terrore di essere insultata dal ragazzo che tante volte l'aveva fatta sentire unica. Il getto di acqua calda la aiutò a distendere i nervi e a far scivolare via le preoccupazioni, si era ormai decisa  e si sentiva pronta ad affrontare qualsiasi evenienza pur di tornare ad avere una vita normale. uscita dalla doccia sia avvolse  in un asciugamano e tornò in camera. Aprì l'armadio scegliendo di indossare la divisa in modo da poter frequentare le lezioni e la indossò, preparò poi la sua bora mettendoci i dentro i libri e tutto l'occorrente per le lezioni e, sistemati i capelli, uscì dalla sua stanza.

POV Hermione 

Notai subito che la sala comune era completamente vuota, segno che tutti erano a lezione, guardai l'orologio e vidi che era quasi ora di pranzo così lasciai la borsa su uno dei divanetti, prendendo solo la bacchetta, e mi diressi in Sala Grande. Per i corridoi incontrai Ginny 

- Mione...come stai?- mi chiese prendendomi a braccetto, per un attimo mi tornarono in mente la parole di Draco e scossi la testa sentendo le lacrime pizzicarmi gli occhi. Ginny vedendo la mia reazione, decise di cambiare argomento. Parlando del più e del meno, arrivammo in Sala Grande e ci sedemmo a tavola 
-Hermione... è bello vederti di nuovo tra noi- disse Harry abbracciandomi 
-Harry ha ragione- rispose Ron arrossendo appena 
Ci mettemmo a parlare delle ultime novità successe ad Hogwarts e istintivamente volsi lo sguardo verso il tavolo di Serpeverde nella speranza di vedere il suo sguardo ma per quando mi sforzassi non scovavo quegli occhi argentei che assillavano i miei sogni e i miei incubi 
- Ginny... dov'è Malfoy?- chiesi 
-Oh... È tornato a casa per sbrigare- ma prima che potesse terminare la frase fu interrotta da Harry 
- Ginny...basta- disse serio
Mi sentivo confusa... non capivo cosa non potessero dirmi  
-No... adesso lo voglio sapere- sbottai
-cosa c'è di così terribile da non potermelo dire?- 
Harry, Ron e Ginny si scambiarono un'occhiata, poi Ron prese parola
- Malfoy è tornato a casa per sbrigare le pratiche del matrimonio-
Quelle parole mi colpirono come un bolide in pieno stomaco 
-M... Matrimonio?- balbettai incredula
-Si, ha deciso di firmare il contratto pre-matrimoniale con Astoria Greengrass- mi rispose Ginny ricevendo un'occhiataccia da parte di Harry. Non riuscendo più a sostenere la conversazione, mi alzai dal tavolo e uscii dalla Sala Grande. Nonostante Ginny continuasse a chiamarmi e a corrermi dietro, continuai a correre superando la la sala comune e mi rinchiusi in camera sussurrando gli incantesimi di protezione per la porta. Mi sedetti sul letto appoggiando le spalle alla testiera del letto ma stavolta non una lacrima avrebbe solcato le mie guance, non un gemito sarebbe uscito dalle mie labbra. Me ne stavo con la testa fra le mani rimuginando su ciò che mi aveva detto Ron, quando sentii un picchiettio provenire dalla finestra: era il rapace che tante volte avevo visto portare i messaggi di Draco, teneva nel becco una busta verde smeraldo con i dettagli argentei, molto in stile Serpeverde, troppo elegante per essere una missiva informale. Strappai la lettera al rapace, la rigirai tra le dita notando la carta lucida e pregiata, delicatamente tolsi il sigillo dei Malfoy e con le mani tremanti la tolsi dalla busta. Con il respiro affannoso aprii la lettera e lessi 
I futuri Sposi e Signora Malfoy sono lieti di invitarla all'imminente matrimonio che si terrà al Malfoy Manor tra due settimane 
D.L.M. e futura Consorte

Due settimane...solo due settimane, pensai. Sapevo che Draco era stato promesso ma non che si sarebbe spostato a 17 anni, non che fosse illegale nel mondo magico, ma sarebbe diventato maggiorenne soltanto tra 10 giorni. Guardai tristemente l'invito mentre una lacrima rigò il mio viso, la asciugai velocemente aprendo il cassetto del comodino per riporvi la lettera. Il mio sguardo cadde su una fotografia di me e Draco al ballo di primavera, la guardai con in sorriso triste prima di chiudere tutto nel cassetto.  Sentii bussare alla porta e sentendo Ginny rispondere sciolsi gli incantesimi facendola entrare 
-lo hai ricevuto, non è vero?- mi chiese dispiaciuta 
-Cosa?- chiesi 
- l'invito al matrimonio- 
-oh...si- le dico abbassando lo sguardo
-Se non te la senti di venire...puoi...- tentò di dire Ginny ma la interruppi subito 
- No...ci vengo, ho una reputazione di Grifondoro da difendere. So che lo ha mandato per provocarmi e non mi tireró indietro- rispose fiera 
- É così ché ti voglio vedere... fiera come sempre- rispose Ginny abbracciandomi - allora...cosa indosserai?- 
-mh...in effetti non lo so... Pensavo al vestito bianco e blu che mi ha portato mia cugina dalla Francia...ma non posso mettermi qualcosa di bianco - le risposi- farei concorrenza alla sposa- 
- in effetti non è così...- 
-come non è così?- chiesi curiosa
- Blaise mi ha detto che Astoria ha scelto un vestito verde smeraldo e non bianco- rispose la rossa
- probabilmente il colore della purezza non le si addice- dissi ed entrambe scoppiamo a ridere.
Io e Ginny continuiamo a parlare del più e del meno fin quando non fu sera, non andiamo nemmeno a cena e ci addormentiamo insieme tra le risate e le chiacchiere. 

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Capitolo 26
*** Matrimonio ***


POV Hermione 
L'anno scolastico era ormai terminato e gli esami erano alle porte. Ogni sera io, Ron e Harry ci riunivamo per studiare anche se poi finivamo a scherzare in sala comune. Alcune volte anche Ginny si univa a noi e io le davo una mano a studiare visto che, essendo il suo quinto anno, avrebbe sostenuto i G.U.F.O. ma nonostante la compagnia e le lezioni, il pensiero di Draco mi attenagliava il cuore e molto spesso mi ritrovavo con un groppo in gola. Mi aveva rapito il cuore e poi lo aveva ridotto in frantumi, ma nonostante ciò non riuscivo ad essere arrabbiata con lui...
-Hermione... sbrigati o faremo tardi- disse Ginny ridestandomi dai miei pensieri
-Si arrivo- risposi prendendo la bacchetta 
Quel giorno avremmo sostenuto gli esami di fine anno e non mi sentivo affatto nervosa. Scendemmo in sala comune dove ci incontrammo con Ron ed Harry 
-Buongiorno- ci salutarono
-ciao ragazzi...allora siete pronti?- chiesi cercando di essere ottimista
-Beh... non proprio- rispose Harry
-Non proprio?! Sento che avrò un attacco di panico- disse Ron alquanto agitato
- Ma dai...abbiamo studiato tanto in questo periodo...siamo tutti pronti- rispose Ginny 
- possiamo fare colazione? Sto morendo di fame- disse Ron 
-Si scendiamo nella Sala Grande- risposi e tutti insieme andammo.

POV Draco 
Era un sensazione orribile. Ero rinchiuso dentro ad una barriera invisibile mentre il mio corpo viveva la mia vita. Non sapevo che tipo di incantesimo fosse, ma di certo era magia oscura e antica. Non avevo la bacchetta con me ma avevo comunque provato ad usare la magia, senza ottenere risultati. Avevo provato anche a rompere la barriera con la forza ma neanche la violenza aveva dato risultati positivi. Avevo i nervi a fior di pelle, rinchiuso senza nulla da fare se non vedere il mio corpo comandato a bacchetta come una marionetta. In quei giorni il mio corpo non era andato ad Hogwarts, troppo impegnato ad organizzare il matrimonio. Nessuno sembrava essersi accorto del mio comportamento, troppo presi dallo scegliere fiori, centrotavola, bomboniere eccetera...
I sentimenti negativi iniziavano a divorarmi...panico... ansia... frustrazione... rabbia... tristezza
Lentamente sentivo di stare impazzendo rinchiuso in quello spazio ristretto, che nonostante facesse vedere l'esterno, era claustrofobico e asfissiante. Più cercarcavo un modo per uscire da lì e più la barriera sembrava rinforzarsi e io mi indebolivo, come se tutta l'energia che mettevo per trovare una via d'uscita fosse assorbita dalla barriera. 
POV narratore
Intanto ad Hogwarts, le sessioni d'esame erano terminate e i ragazzi, riuniti a pranzo, parlavano del più e del meno 
- Ragazze ora che gli esami sono finiti dobbiamo festeggiare...sembra che i Tassorosso abbiano organizzato una festa questa sera, potremmo andare a dare un'occhiata- disse Ron entusiasta
-Emh...Ron sai che io e Hermione non saremmo ad Hogwarts questo pomeriggio- disse Ginny sperando che il fratello capisse 
-ah è vero...il matrimonio- rispose Ron
Un'ombra passò sul viso di Hermione, aveva accettato l'invito per orgoglio ma ciò non significava che non ci stesse male, Ginny seduta accanto a lei fulminò il fratello con lo sguardo e appoggiò la mano sulla spalla dell'amica
-scusate...ma non ho molta fame- disse alzandosi dalla tavola- vado in camera a riposare...ci vediamo dopo- e Hermione si alzò e salí in camera. Si sdraió sul letto e prese dal comodino il libro che stava leggendo, si mise comoda e si mise a leggere. Non lesse per molto poiché cedette alla stanchezza finendo per addormentarsi, erano diverse notti che non riusciva a dormire bene. 
Hermione dormiva tranquilla quando Ginny la andò a svegliare 
-Hermione... svegliati- disse la rossa scuotendo l'amica
- cos...che succede Ginny?- farfugliò la ragazza ancora mezza addormentata 
-abbiamo solo due ore per prepararci- rispose la rossa. Hermione si alzó malvolentieri -Va  bene ma non esagerare... non voglio dare nell'occhio- disse sapendo com'era fatta Ginny. La rossa sistemò i capelli della ragazza in un semiraccolto molto semplice ma elegante e la truccò in modo leggero, giusto per metterle in risalto gli occhi e uniformare l'incarnato 
-hai deciso cosa indosserai? - chiese l'amica 
-si... questo- rispose Hermione prendendo il vestito dall'armadio. Era un abito molto semplice, lungo appena sopra il ginocchio, rotto in vita lasciando che la gonna si aprisse leggermente, bianco con le decorazioni blu 
- è molto bello...sarai stupenda con questo addosso- rispose Ginny aprendosi in un sorriso - le scarpe?- 
In effetti non aveva pensato a quello scarpe mettere sotto il vestito ma alla fine optò per una semplice decoltée blu rigorosamente incantata in modo da non cadere. Appena prima dell'ora prevista le ragazze erano pronte 
- Ho appuntamento con Blaise all'ingresso del castello...vieni con noi?- chiese Ginny e Hermione annuì. 
Mentre camminavano però, Hermione si sentiva sempre più triste e in ansia, fortunatamente non dovettero aspettare molto poiché Blaise era già lì. Il ragazzo salutò Ginny con un bacio sulla guancia e Hermione con la mano 
- siete splendide ragazze- disse Blaise e poco dopo uscirono dai confini di Hogwarts per smaterializzarsi davanti al Malfoy Manor, dove si sarebbe tenuto il matrimonio. L'atmosfera era totalmente diversa da quello che Hermione aveva immaginato, l'ambiente era scuro e cupo nonostante ci fossero le candele a fare un po' di luce e un lucernario che proiettava un raggio di sole sull'altare, un pesante tappeto di velluto rosso scuro segnava il cammino dall'ingresso all'altare, al lato del tappeto erano state sistemate le sedie, rigorosamente nere, per gli invitati e i fiori che decoravano l'ambiente erano bianchi. Hermione si guardò intorno un po'intimorito dall'oscurità del luogo, poi guardò gli altri invitati e, tranne Pency Parkinson e Daphne Greengrass che erano vestite d'argento, erano vestiti in nero tanto che Hermione si chiese se stessero celebrando un matrimonio o un funerale. Venne risvegliata dai suoi pensieri da Ginny che la invitò a sedersi accanto a lei nella seconda fila dalla parte dei Malfoy. Davanti a loro si sarebbero seduti i genitori di Draco, e alcuni amici di famiglia. La ragazza non si sentiva affatto tranquilla sotto lo sguardo schifato di alcuni invitati, così abbassò lo sguardo verso il pavimento cercando di distrarsi.
Quando il portone si aprì con un tonfo, gli invitati si alzarono per accogliere l'ingresso dello sposo accompagnato dalla madre. Hermione trattenne il fiato per qualche secondo, Draco era bellissimo ma totalmente diverso da come Hermione era abituato a vederlo. Era vestito con un abito da cerimonia nero, compresa la camicia, sulla quale spiccava la cravatta verde smeraldo probabilmente coordinata all'abito della sposa, aveva tirato i capelli indietro con il gel, esattamente come faceva per i primi due anni ad Hogwarts, il che lo faceva somigliare in modo inquietante al padre. Non appena arrivato all'altare, la signora Malfoy gli lasciò una carezza suo viso che il ragazzo ricambiò con in baciamano, lasciando che la madre si andasse a sedere accanto a suo marito. Draco lanciò uno sguardo perfido a Hermione che, dal canto suo, percepì come una stilettata al cuore. L'attenzione di tutti venne catturata dall'ingresso della sposa accompagnata dal padre. Una leggera melodia si diffuse nell'ambiente mentre Astoria veniva accompagnata all'altare, ma non era affatto la marcia nuziale piuttosto un motivo quasi malinconico suonato da un violino. Più Hermione guardava Astoria e meno le sembrava una sposa, non aveva nulla di particolare nei capelli, erano semplicemente lasciati sciolti e lisci, l'abito per quanto fosse elegante non assomigliava a quello di una sposa a partire dal colore, era verde smeraldo con delle applicazioni di lustrini sulla vita e le maniche di pizzo, se non fosse stato per il velo e per il bouquet di rose bianche che aveva in mano l'avrebbe scambiata per una delle inviate. La cerimonia non fu molto lunga e in poco tempo ci furono le promesse, calò un silenzio inquietante quando il funzionario prese parola 
- Vuoi tu Astoria Greengrass prendere il qui presente Draco Lucius Malfoy come tuo sposo, prometti di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?- 
-lo voglio- rispose la ragazza con un sorriso -adesso mi puoi baciare- 
-Aspetti...manca ancora la riposare dello sposo- disse il funzionario 
Una lacrima rigò il viso di Hermione che abbassò la testa non riuscendo a guardare la scena 
- Vuoi tu Draco Lucius Malfoy prendere la qui presente Astoria Greengrass come tua sposa, prometti di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?- 
Il quel momento il grande e pesante portone di mogano si aprì mostrando quattro Auror con le bacchette pronte a qualsiasi evenienza. Hermione alzò lo sguardo rigato dalle lacrime come n un'espressione di puro stupore in viso 
Cosa ci fanno gli Autori qui? Pensò
- Lucius Abraxas Malfoy, la dichiaro in arresto per uso illegale di magia nera- disse uno degli Auror mentre gli altri lo presero per le spalle. L'intera sala rimase sbigottita, alcuni dei presenti trasalirono stupiti dalla notizia, persino Astoria Greengrass era rimasta pietrificata a bocca aperta
-Ma come osate?! Non so nulla di questa storia- rispose Lucius Malfoy rompendo il silenzio che si era formato 
- Lei ha, nel pieno delle sue facoltà mentali, utilizzato un *inserire incantesimo* su Draco Lucius Malfoy- 
Disse l'Auror puntando gli occhi sul giovane Malfoy. Lucius si scrollò gli Auror di dosso riprendendo la sua postura composta e aristocratica 
- Deve esserci un errore, signori - disse Lucius appogiando le mani sul suo bastone da passeggio - non farei una cosa del genere al mio unico figlio- l'Auror fece un sorrisetto beffardo 
-questo è da vedere signor Malfoy- 
In un attimo l'Auror lanciò un incantesimo su Draco. Il ragazzo cominciò a contorcersi tenendosi il capo tra le mani, Hermione rimase basita tremendamente tentata dal correre dal ragazzo per aiutarlo, qualcosa non le permetteva di muovere un muscolo, era completamente pietrificata. Draco cadde sulle ginocchia poggiando i palmi sul pavimento, aveva il respiro affannato e gli occhi spalancati. Lentamente riuscì a mettersi in piedi, scosse la testa cercando di riprendersi, guardò tutti i presenti per poi fermarsi a guardare Hermione. Sembravano anni che non si vedevano, anni in cui non incontrava quelle iridi color ambra ora coperte da un velo di lacrime. Avrebbe voluto lasciare l'altare e correre da lei, stringerla a sè e baciarla come mai in vita sua ma la voce del funzionario interruppe il filo dei suoi pensieri 
- Come?- chiese Draco voltandosi verso l'uomo
- Dicevo...Vuoi tu Draco Lucius Malfoy prendere la qui presente Astoria Greengrass come tua sposa, prometti di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?- 
Draco guardò Astoria con un sorriso soddisfatto - No - la ragazza rimase paralizzata - Draco...amore mio se questo è uno scherzo... è davvero di pessimo gusto, non è proprio il caso- 
-No io non sto scherzando...non ho intenzione di sposarti ne ora ne mai- rispose freddamente Draco per poi voltarsi verso gli invitati -vedete quella ragazza? Quella magnifica ragazza seduta lì - scese lentamente dall'altare raggiungendo Hermione ancora sconvolta delle parole di Draco 
- Questa ragazza che ha imparato ad amarmi per quello che sono e non per quello che ho o per il mio nome... è con lei che voglio passare la mia vita- disse Draco prendendole la mano - se lei lo vorrà ovviamente- Hermione era al settimo cielo, si alzò dalla sedia e di slancio abbracciò Draco gettandogli le braccia al collo - Si...mille volte si - disse con le lacrime, di gioia stavolta,  agli occhi. Draco la strinse a se, poi se prese il viso tra le mani e di fronte a tutti i presenti baciò la ragazza. Si sentirono alcuni applausi e fischi provenienti dagli amici dei due ragazzi, Hermione sorrise nascondendo il viso nell'incavo tra il collo e la spalla di Draco 
-NO- esplose Lucius - NON SPOSERAI MAI UNA LURIDA SANGUESPORCO- e con un colpo secco estrasse la bacchetta dal suo bastone e da passeggio. Tutto accadde in pochissimi attimi sotto lo sguardo allibito di tutti i presenti, poi due urla strazianti lacerarono il silenzio. Ginny Weasley cadde sulle ginocchia poggiando le mani sul viso e versando lacrime amare, l'altra donna invece, Narcissa Malfoy corse accanto al corpo del suo unico figlio, stretto ancora a quello di Hermione. Era inginocchiata accanto ai due giovani amanti ormai senza vita, avevano gli occhi chiusi e un sorriso beato sulle labbra tanto da far sembrare i due semplicemente addormentati ma la donna sapeva che non era così, aveva sentito chiaramente le parole del marito e aveva visto il lampo di luce verde colpire i due ragazzi. Draco e Hermione avevano solo diciassette anni e li avranno per sempre ma ciò non li spaventa perché sanno che le loro anime saranno legate per l'eternità dal loro giovane e sincero amore. 

























































 

FINE













 

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