La maledizione della volpe di fuoco

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Esasperazione ***
Capitolo 2: *** Sulla strada del male ***
Capitolo 3: *** Destini avversi ***



Capitolo 1
*** Esasperazione ***


Il sole era tramontato dietro le colline e il vento stava sferzando il viso della piccola volpe.
Shippou, ormai divenuto in età matura, non riusciva a sviluppare i suoi poteri.
“Maledizione! Non posso fermarmi a queste stupide trasformazioni!” pensò l’animaletto “Non faccio paura a nessuno.”
< Shippou, la cena è quasi pronta > fece Sango con la sua voce dolce.
< Mangerò più tardi. Ancora non ho finito. >
< Ma ti ho fatto il tuo piatto preferito… Lo sai che giorno è oggi? >
< E’ un giorno come tutti gli altri. >
< Perché consideri il tuo compleanno come un giorno qualunque? >
< Perché è il giorno più brutto della mia vita! > sbraitò la volpe < Non riesco a trasformarmi in qualsiasi cosa che possa spaventare un innocuo bambino. >
< Ma tu fai già paura così… >
< Ancora non riesco a capire perché le mie arti da demone volpe non si sono sviluppate come quelli dei miei simili. >
< Non ti devi preoccupare, Shippou. Presto toccherà anche a te. >
< Ma quando?! Quel giorn0o non arriverà mai, ne sono convinto. >
< Forse è per questo motivo che non riesci a sviluppare le tue arti da demone > fece MIroku andandogli incontro < Perché non hai fiducia in te stesso. >
< La mia fiducia l’ho persa durante la battaglia delle montagne innevate qualche anno fa’… Non riesco a cancellare dalla mia memoria quel momento imbarazzante… Sconfitto da un cane che per poco non mi sbranava. >
< Eri ammalato e senza forze. È normale che non sei riuscito ad avere la meglio. >
< Da quel giorno la mia vita è cambiata in peggio e faccio di tutto per cercare di migliorarmi giorno dopo giorno senza riuscirci. >
< A questo punto se ti fermi ora non cambierebbe niente per te, no? >
< Perché stai pensando che sto perdendo tempo, giovane monaco? >
< Non ho detto questo. >
< Però lo stavi pensando. >
< Miroku, per favore > s’intromise Sango < Non servi a nulla se gli vai contro < Shippou ha solo bisogno di serenità. >
< Non è allenarsi duramente che riuscirà a trovarla. >
< Allora facciamo una sfida: se vinco io, ti ricrederai su tutto quello che hai detto. Ma se vinci tu, allora ti darò pienamente ragione. >
< Combattere non servirà a niente. >
< Che cos’hai? Hai forse paura? >
< Non voglio far del male ad un amico come te. >
< Lascia da parte l’amicizia e affrontami se hai il coraggio… Vuoi fare il codardo? >
< Shippou, per favore… >
Senza che se l’aspettasse, MIroku fu graffiato malamente in faccia.
< Ma sei impazzito?! >
< Tieni alta la guardia e combatti! >
< Non voglio combattere con te! finiscila! >
< Shippou, ti prego. Così non risolverai niente. >
< Invece non è vero. State a guardare! >
Ma nel mentre Shippou si precipitò contro Miroku, fu fermato dalla spada di Inuyasha.
< Inuyasha! Cosa stai facendo?! >
< Questo combattimento è una follia > replicò il mezzo demone con voce grave < Finiscila immediatamente o rischi di farti del male. >
< Sarà Miroku che avrà la peggio. >
< Fermati Shippou! > gli gridò Sango
< Adesso basta. Non mi lasci altra svelta. >
Anticipando la sua mossa, Miroku riuscì a mettere al tappeto il povero animale con un colpo duro in pieno stomaco.
< Ahi! Potevi andarci più piano! > gridò la volpe dolorante.
< Spero che tu abbia imparato la lezione > rispose il monaco.
< Adesso possiamo andare a cena? > domandò Inuyasha esasperato.
< Sì, possiamo andare. Il combattimento si è concluso. >
< Andate pura voi… Io me ne vado a letto. >
< Ma Shippou… >
< MI dispiace Sango, ma mi è passata completamente la fame… Con permesso > disse infine la volpe sparendo nell’ombra.
< Però! Devo dire che con le sparizioni se la cava egregiamente. >
< Inuyasha, dobbiamo aiutare Shippou in tutti i modi. >
< Io lo sto già aiutando, ma vuole sempre fare di testa sua. La sua rabbia non lo porterà da nessuna parte. >
< Che cosa possiamo fare per farlo desistere? >
< Non lo so. È molto difficile… >
< E se cercasse l’aiuto di un demone che lo porterebbe a diventare cattivo? >
< Quale demone potrebbe fare questo? > domandò Inuyasha.
< Ti sei scordato di Naraku? >
< Sì, hai ragione MIroku… >
< Dobbiamo tenere gli occhi bene aperti. >
< Adesso però dove si sarà cacciato? >
< Sarà tornato a casa > replicò Miroku < Almeno lo spero… >
< Andiamo a controllare. >

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Capitolo 2
*** Sulla strada del male ***


Appena Sango, Miroku, Inuyasha e Kagome si riunirono a cena, fu quest’ultima che si chiese che fine aveva fatto Shippo.
< E’ in camera sua. Era molto stanco > replicò Miroku distogliendo lo sguardo dalla ragazza.
< Ma gli ho cucinato il suo piatto preferito! Non può assentarsi all’ultimo momento! Vado a chiamarlo. >
Ma Miroku non glielo permise, frapponendosi tra lei e la porta della cucina.
< Miroku, ma cosa stai facendo? >
< Ti risparmio la sua arrabbiatura. Non vuole essere disturbato per nessun motivo. >
< Ma perché? Che cos’è successo? >
Ma nessuno dei presenti rispose.
< Allora? Perché non mi parlate? >
< E’ arrabbiato con se stesso perché non riesce a diventare un demone volpe forte come i suoi simili. >
< Capisco… >
< E per giunta, ha avuto una bruciante sconfitta contro di me. >
< Comunque dovevi andarci piano con lui, Miroku. >
< Ma cosa dovevo fare, Sango? Non ha fatto altro che aizzarmi contro di lui e gli ho dato una bella lezione. >
< Lo sai com’è fatto. >
< La deve smettere di comportarsi così. Deve capire che la sua rabbia non lo porterà da nessuna parte. >
< A questo punto sarebbe meglio andare da lui e chiedergli scusa. >
< Non ci pensare nemmeno > replicò Miroku serio < Io non chiedo scusa ad un animaletto che si è accanito contro di me senza nessun motivo. >
< Sei tu che hai sbagliato! Non dovevi accettare la sua sfida. >
< E’ stato lui ad insistere, Kagome. >
< Comunque secondo me Kagome ha ragione > fece Inuyasha < Sarebbe meglio andare da lui e fargli sentire tutta la nostra vicinanza. >
< Da quando in qua hai questo spirito di affettuosità? >
< Da questo momento, Miroku. >
< Certe volte non ti capisco affatto. >
< Tu pensala come vuoi… Noi tutti andremo da lui, giusto? >
< Certo che sì > rispose Kagome.
< Aspettate un momento > fece Sango richiamando l’attenzione di tutti.
< Che cosa succede? >
< Non so dove sia Kirara. Per caso qualcuno l’ha vista? >
< No, mi dispiace > rispose Kagome < Forse è in giro da qualche parte. >
< O forse sta solo facendo compagnia a Shippou > disse invece Inuyasha.
< Andiamo a vedere. >
Appena Kagome bussò alla porta di Shippou, vide che la sua camera era stata forzata.
< Ma che cosa… >
< Qui dentro non c’è nessuno > fece Sango sorpresa > Non c’è nemmeno Kirara. >
< Ma perché la porta della sua camera è stata manomessa? >
< Questo non lo so… è un mistero. >
< Adesso dove si sarà cacciato? > fece Kagome nervosa.
< Non deve essere andato molto lontano visto che l’ultima volta era un’ora fa’… Forse riusciremo a raggiungerlo. >
< Inuyasha, non abbiamo una minima idea di dove possa essere andato > rispose Sango.
< Qualcuno ha qualche idea? >
< E se fosse andato verso le montagne? > domandò Miroku andando incontro ai suoi amici.
< Sulle montagne? Per quale motivo? >
< Sì, Miroku… Che cosa ci potrebbe essere sulle montagne? >
< Una nostra vecchia conoscenza… >
< Stai forse pensando a Naraku? >
< Tutto è possibile… >
< Miroku, quando ti toglierai dalla testa che Naraku non è più un nostro problema? >
< Quando non sentirò il suo spirito minacciare queste terre… >
< Solo tu riesci a percepire questo suo fantomatico spirito. >
< Vedrete che presto mi darete tutti ragione. >
< E quindi? Che cosa pensate di fare? > domandò Kagome.
< Se volete seguirmi, sapete dove andrò… E’ un viaggio molto lungo quindi direi di partire immediatamente. Voi siete tutti d’accordo? >
Ma nessun rispose subito, guardandosi a vicenda con sguardi confusi.
< Va bene. Faremo come hai detto tu > rispose Sango per tutti < Ma dobbiamo pensare anche a Kirara. >
< Non ti preoccupare. La raggiungeremo molto presto. >
< Che vuoi dire? >
< L’ho vista per caso che stava inseguendo Shippou. Non lo perderà mai di vista. >
< Perché non me l’hai detto subito?! Ero molto preoccupata. >
< Non ce n’era bisogno > replicò Miroku indifferente < Forza, in marcia. >
“Certe volte Miroku non lo capisco” pensò Sango irrequieta.
 
 
Shippou proseguiva per il sentiero montuoso senza pensare a tutte le conseguenze nefaste che la sua decisione avrebbe portato.
“Amici, mi dispiace essere scappato come un codardo… Ma il mio istinto di demone mi dice di non fermarmi dinanzi a nulla e che questa è la mia strada.”
Ogni passo che faceva il suo cuore batteva sempre più forte.
“I miei sentimenti si stanno facendo più oscuri e tetri… Sembra che qualcuno mi stia chiamando…”
Una volta giunto in cima alla montagna, il suo cuore ebbe un fremito.
“Ci siamo. È il momento della verità.”
Ma prima di entrare in quella misteriosa grotta, un rumore di passi attirò la sua attenzione.
< Chi c’è? > gridò la volpe girando lo sguardo di scatto.
Ma niente, non vide nessuno.
< So che c’è qualcuno che mi sta spiando… Fatti vedere immediatamente, altrimenti… >
Ma appena vide chi fosse realmente, la piccola volpe rimase visibilmente sorpreso.
< Kirara! Ma cosa… >
Il gatto demone lo fissava con sguardo enigmatico con una voglia di parlare che non poteva essere soddisfatta.
< Vattene subito da qui. Non è posto per te. >
Ma il demone gatto non ne voleva sapere di muoversi, emanando un grido che risuonò in tutta la vallata sotto le montagne.
< Silenzio! Nessuno deve sapere che io sono qui. >
< Tanto nessuno riuscirebbe a raggiungerti prima del previsto. >
Sentendo una voce dietro di lui, Shippou chiuse gli occhi.
< Che cos’hai? Hai paura di guardarmi in faccia? >
< Sei stato tu a chiamarmi fin qui, vero Naraku? >
< No. È stato il tuo istinto. >
< Sì, è vero… >
< Sei pronto per diventare la volpe più feroce che l’intero mondo abbia mai visto? >
Ma Shippou non rispose, continuando a fissare lo sguardo serio di Kirara.
< Kirara, smettila di guardarmi così. >
< Non farti distrarre da quel gatto… Pensa solo a te e al tuo istinto. >
< Non voglio che mi veda diventare la creatura che non sono ora. >
< Devo forse cacciarlo o ucciderlo? >
< No. Ti prego… >
Ma sentendo che stavano parlando di lui, Kirara si ritrasse in mezzo alla foresta abbandonando Shippou a se stesso.
< Bene. Adesso che siamo soli, possiamo incominciare alla tua iniziazione. Sei pronto? >
< Mai stato pronto > replicò Shippou con il cuore che gli martellava in gola.
< Perfetto. Guardami dritto negli occhi e ascolta le mie parole. >
< Sì, come vuoi tu Naraku… Ormai non posso più tornare indietro > disse infine la volpe con tono rassegnato.

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Capitolo 3
*** Destini avversi ***


< Shippou, sto per trasportare tutti i miei poteri dentro di te. Tra poco diventerai la creatura più forte e spietata del mondo. Nessuno ti prenderà più in giro per la tua inettitudine e la tua debolezza. >
< Bene. Sono pronto. >
 
 
Senza perdere ulteriore tempo, Miroku stava guidando tutti i suoi amici verso la cima della montagna.
< Manca ancora molto all’arrivo? > domandò Inuyasha con il fiatone.
< Sei sempre il solito scansafatiche > lo rimbeccò Kagome < Non ce la fai a resistere ancora per un po’? >
< E’ più di tre ore che stiamo camminando. Sono sfinito e per di più ho mangiato anche poco per colpa di quella volpe senza cervello. >
< Non parlare così di Shippou, Inuyasha. Sai che non lo sopporto. >
< Se proverà ad assimilare i poteri oscuri di Naraku, allora per me sarà morto. >
< Ed è per questo che stiamo andando da lui. Per farlo ragionare > fece Miroku
< Spero solo che non sia una perdita di tempo. >
< La smetti di essere così pessimista?! >
< Ma cos’ho fatto di male? >
< Stai parlando a sproposito > lo rimbeccò Sango.
< Sto solo facendo delle supposizioni… >
< E allora smettila di farli. Ci stai solo facendo innervosire. >
Mentre tutti erano contro Inuyasha, Kirara sbucò da dietro i folti cespugli della foresta.
< Kirara! Ma dov’eri finito? > fece Sango abbracciandolo
Non sapendo parlare, Kirara fece capire alla sua padrona di seguirlo verso la cima della montagna.
< E’ lì che si trova Shippou? >
< Aaargh. >
< Era una risposta affermativa? >
< Sì, Inuyasha… Montiamogli in groppa. Arriveremo molto prima. >
< Ma ce la farà a trasportarci tutti? >
< Nessun problema. Kirara è più resistente di quello che si pensi. >
< Va bene. Come vuoi tu, Sango. >
 
 
Una volta arrivati in cima alla montagna, videro che era completamente disabitata.
< Dove si troverà quella volpe senza cervello? >
< Silenzio, parla piano. Vuoi forse farci scoprire? > fece Kagome.
< Non m’interessa. Non ho paura della mia sorte. >
< Eccovi arrivati. Vi stavo aspettando. >
Girando lo sguardo di scatto, videro che a parlare era Shippou con la voce di Naraku.
< Shippou, ma cosa ti è successo? >
< Grazie ai poteri di Naraku sono diventati il demone perfetto. Adesso mi sento splendidamente in forma. >
La piccola volpe era divenuta una creatura gigantesca con gli occhi rossi e sei code che contornavano il suo corpo.
< Non ho mai visto niente di simile > fece Miroku preoccupato < Le sue code stanno prendendo fuoco. >
< Shippou, liberati immediatamente di Naraku! Non capisci che ti ha annebbiato la mente? >
< Frena la tua lingua, Inuyasha. È grazie proprio a Naraku se oggi ho potuto esaudire il mio sogno. E adesso che sono diventato la creatura più forte di tutti i tempi nessuno riuscirà a fermarmi. Provare per credere! >
Spazientito dalla presenza dei suoi animi, Shippou scatenò una piccola parte della sua energia per fargli capire di cosa poteva essere capace.
< Allora? Che cosa credete di fare contro di me? >
< Anche se sei più forte di noi tutti messi assieme, non riuscirai ad avere la meglio > replicò Miroku a denti stretti.
< Sono proprio curioso di vedere che cosa potete farmi. >
Senza perdere ulteriormente tempo, Inuyasha su scaraventò contro di lui con la sua Tessaiga.
< Fermati Inuyasha! >
Sentendo una voce profonda dietro le sue spalle, il mezzo demone si fermò di colpa.
< Ma chi diavolo ha parlato? >
< Sono stata io > fece Kirara mostrandosi.
< Kirara? Ma che cavolo… >
< E’ una questione che riguarda solo me e Shippou… Vi prego tutti di farvi da parte. >
< Da quando in qua tu hai il dono della parola? >
< Da sempre. >
< E come mai non ci hai rivelato questo segreto? >
< Perché per me non era minimamente importante… Ma adesso non è il momento di discutere. Fatti da parte, Inuyasha. Ho una questione in sospeso con Shippou. >
< Non se ne parla nemmeno! Io non mi faccio da parte solo per i tuoi comodi. >
< Kirara… > fece Sango richiamandola.
< Sango, mi dispiace non averti mai detto nulla. Ma se ho fatto tutto ciò, era per proteggere voi. >
< Sei davvero convinta di riuscire ad uccidere Shippou da sola? >
< Sì. Anche perché sono l’unico a conoscere il suo punto debole. >
< Il mio punto debole? Ahahah ma io non ho punti deboli! Che cosa credi di fare, stupido gatto senza cervello. >
< Presto lo vedrai… >
< Stai molto attenta, Kirara. Se ti dovesse succedere qualcosa, non me lo perdonerei mai. >
< Stai tranquilla. È tutto sotto controllo. >
< D’accordo… Inuyasha, ti prego di fare quello che ti ha detto. >
< Cosa?! Sango, anche tu sei contro di me? >
< Inuyasha, se Kirara crede di farcela con le sue forze, dobbiamo solo ascoltarla > mormorò Miroku con tono serio.
< Non so che cosa avete tutti nel cervello, ma non lascerò che Kirara si suicidi impunemente. >
Spazientito dalla situazione che si era creata, Inuyasha alla fine si scaraventò contro il suo nemico senza fargli il minimo dolore.
< Se credi di eliminarmi solo con la tua spada, hai sbagliato subito in partenza. >
< Maledetto! La pagherai molto cara! > rispose il mezzo demone rialzandosi.
< Adesso è il mio turno > fece Kirara.
< No! Aspetta! >
Ma ormai il demone gatto era partito all’attacco, fiondandosi su Shippou che intanto aveva cominciato a prendere fuoco su tutto il suo corpo.
< Brucerò prima te e tutti il resto dei tuoi compagni. Non riuscirete a scampare ai miei poteri. >
< Ed io non ti darò mai occasione di scatenare la tua vera forza. >
< Voglio proprio vedere come. >
Mentre Kagome, Sango, Miroku e Inuyasha rimasero impassibili senza fare il minimo sforzo, Kirara si stava difendendo magistralmente come non era mai capitato prima.
< Sango, tu eri a conoscenza che Kirara poteva contrastare un demone di tale portata? >
< No… Mai… E’ incredibile la sua forza… >
< Kirara! Non riuscirai mai a sconfiggermi! La tua fine è vicina! >
Dopo aver individuato un foro che si trovava all’altezza del cuore di Shippou, Kirara ci si precipitò contro lacerandoglielo.
< Che cosa sta succedendo?! >
< Ho trovato il tuo punto debole… Che cosa credevi? >
< No! Io non ho punti deboli! >
< Mi dispiace, ma non è così… Adesso tutti i tuoi poteri di demone che Naraku ha trasportato nella tua mente scompariranno per sempre. >
< No! Non voglio tornare ad essere il demone volpe perdente che tutti conoscono. >
< Fidati. È la migliore decisione. >
Dopo che il suo corpo gigantesco e infuocato era sparito per sempre, Shippou era svenuto sotto gli occhi increduli dei suoi amici.
< Kirara, ce l’hai fatta > fece Sango abbracciando il demone gatto.
< Avanti, torniamocene a casa. Shippou deve riposare e riprendere le sue energie. >
 
 
Appena Shippo riaprì gli occhi, non riusciva a capire dove si trovava.
“Ma che cosa è successo?”
< Ben svegliato, Shippou > fece Sango spaventando la volpe.
< Aaah! E tu che cosa ci fai nella mia stanza?! >
< Aspettavo il momento del tuo risveglio. >
< Ma cos’è successo? > domandò la volpe fissando Kirara < Credo di aver avuto un incubo… Ho sognato che ero un demone perfetto e che stavo combattendo contro Kirara. Poi il buio assoluto… Mi sono svegliato di soprassalto e adesso mi ritrovo in questo letto… Tu hai una spiegazione al riguardo, Sango? >
< Sì. Tutto quello che hai sognato era tutto vero. >
< Che cosa?! Vuoi forse dirmi… >
< Se non fosse stato per Kirara, a quest’ora io e tutti gli altri non so se saremmo riusciti a sconfiggerti… Fatto sta che hai combinato un grandissimo guaio alleandoti con Naraku, Shippou. >
< Io… non volevo… >
< La tua bramosia di potere ha annebbiato la tua mente trasformandoti in un demone malvagio… Ma per fortuna è andato tutto per il meglio e sei stato salvato prima che fosse troppo tardi. >
< Mi dispiace per tutto quello che ho combinato > fece Shippou con le lacrime agli occhi < Avevo l’assoluto desiderio di divenire la creatura più forte del mondo… Ma non potevo immaginare che avrei dovuto pagare un prezzo molto alto. >
< Ascoltami bene: sono sicuro che prima o poi riuscirai a diventare un demone molto potente. È solo questione di tempo. >
< Sì, hai ragione… Adesso però devo chiedere scusa a Inuyasha e agli altri compresa te, vero? >
< Lascia stare. Ho già parlato con loro ed è tutto apposto. >
< Ti ringrazio infinitamente, Sango > rispose Shippou abbracciandola < E grazie mille anche a te per avermi salvato, Kirara. >
Il gatto demone, senza dire una parola, acconsentì solo con un sorriso.
< Vieni, andiamo di sotto. Gli altri ti stanno aspettando. >
< Molto volentieri. >
 
 
Dopo essersi gettato letteralmente fuori dal letto, Shippou riprese i suoi allenamenti come se niente fosse successo.
< Allora? Come sta Shippou? > domandò Kagome.
< Adesso sta bene. Chiede scusa a tutti voi e promette di allenarsi duramente per raggiungere i suoi scopi. >
< Spero che non commetta altre imprudenze > replicò Miroku.
< Credo che abbia capito la lezione… Non lo farà più > mormorò Inuyasha < Altrimenti ci penserà Kirara a risolvere la situazione, giusto? >
Sentendosi chiamata in causa, Kirara squadrò Inuyasha con sguardo serio.
< Ahahah stavo scherzando, Kirara > rispose Inuyasha sorridente perdendosi la trasformazione di Shippou.
< Ragazzi, avete visto?! Sono diventato una creatura spaventosa! >
< Che cosa ti dicevamo, Shippou? > fece Sango < Sei stato bravissimo. >
< Che cosa ha fatto? Me lo sono perso! >
< Inuyasha, sei sempre il solito > replicò Kagome facendo ridere tutti i presenti.

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