guerriera della vita

di Samyloca
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nascita di una guerriera. ***
Capitolo 2: *** Famiglia uguale eternità ***



Capitolo 1
*** Nascita di una guerriera. ***


Ecco dove tutto inizia, in una città grande, caotica e piena di movimento e vita, dove palazzi, negozi e auto la fanno da padrona. Li c'è una giovane donna, di nome Barbara con una capigliatura imponente, con dei capelli ondulati e lunghi apparentemente ben curati, bassa e molto estrosa, un adolescente piena di energia, di voglia di vivere amante del divertimento e della compagnia dei suoi amici più stretti, con la quale passava serate giorni a divertirsi e ridere e isolarsi dalla quotidianità. Abitava nella zona centrale dove c'era la maggior movida e dove gente andava e veniva x le strade, salutandosi e scambiandosi chiacchierate e risate, abitudinali. Era una città sempre innovativa ma ancora tutta questa tecnologia e tutto questo avanzare della moda e dell'ingegno ancora non esistevano. Aveva una famiglia molto unita seppur i genitori fossero separati, aveva tre fratelli i quali condividevano tutto con lei. Desiderava tanto poter avere una famiglia tutta sua e fu così che conobbe un uomo. Era molto timido lui però amava divertirsi come lei, aveva la stessa passione per il ballo e amava stare in compagnia. Massimo era il suo nome, era alto magro ben curato, aveva un sorriso perfetto seppur sembrava un po' trascurato in certi aspetti. Lei si innamorò del suo carattere allegro e disinvolto, ma anche di quella timidezza che li apparteneva. Successe tutto piano piano, iniziarono a frequantarsi, frequentare la stessa compagnia, uscire insieme divertendosi e a lei questa cosa inizio a piacerli molto, poiché aveva bisogno di un uomo così. Man mano naque qualcosa di più e ogni giorno scattava qualcosa che la portava a desiderarlo sempre di più. Dopotutto quando una donna e piena di vita ha bisogno di qualcuno con cui condividere questa energia, e renderlo partecipe delle sue avventure divertenti e stimolanti. Un giorno decisero di fidanzarsi e di iniziare a costruire una relazione seria con delle basi x dei progetti. Lui era uno di quegli obbiettivi che lei aveva raggiunto e si sentiva vincitrice di una conquista. Sentiva qualcosa di forte x quest' uomo che all'incontrario non mostrava molto le sue emozioni. Iniziarono a progettare una convivenza e infatti lui decide di parlare con la famiglia per l'acquisto di una casa, dove si sarebbe trasferito con lei. Iniziarono una convivenza molto movimentata, poiché avevano due caratteri completamente diversi, infatti si scontravano spesso. Lei però andò oltre e si accorse che voleva fare un grande passo ovvero sposarsi. Anche lui lo voleva e perciò iniziarono a programmare un matrimonio. Fu tutto così bello perché si sa i matrimoni mettono sempre gioia e trasmettono amore nell'aria. fu un matrimonio molto semplice ma di gran valore e lei aveva un vestito molto importante ampio da principessa. Tutto era felice e allegro, e persino le famiglie erano armoniose. Passano dei mesi e lei si accorse di essere incinta, ed era un altro sogno realizzato. Fu una gravidanza abbastanza tranquilla, inizialmente, e lei sperava molto che la creatura fosse femmina come ogni donna di solito desidera, e, poiché non aveva grandi complicazioni, solo verso la fine i medici le dissero che doveva effettuare un cesareo in quanto la bambina era podalica, ovvero girata all'incontrario e quindi non avrebbe potuto nascere facendo uscire prima le gambine e poi la testina. Sembrava tutto così surreale, se pensava che il giorno prima, era con gli amici a divertirsi tra risate scherzi e chiacchere. Quel giorno era impreparata sicché si ritrovò a dover chiedere al fratello urgentemente un passaggio verso l'ospedale, perché nessuno poteva accompagnarla e l'unico che aveva la possibilità era lui. Era agitata, che il dolore le si leggeva negli occhi. Quando il fratello la accompagnò, la solitudine si faceva sentire, perché avrebbe preferito avere il marito accanto, ma purtroppo era più importante andare a lavorare che vedere la bambina nascere. Arrivata in ospedale, un luogo assai movimentato tra medici e infermieri che facevano avanti indietro. la portarono, in sala parto dove fece il cesareo. Partorì una creatura piccola e assai buffa, molto minuta e con tanti capelli, e assomigliava molto al papà e poco alla mamma, così diceva lei. Al momento della nascita c'erano solo lei e la creatura, una bambina che ancora non sapeva cosa gli aspettava dalla vita, con quegli occhi così innocenti e puri, che poteva vedere solo i colori e che nn sapeva che un giorno avrebbe reso quei colori vivi e pieni di tutto. Quella, bambina così fragile, minuta, piccola, non sapeva ancora di come e imprevedibile la vita. Non sapeva che la vita le avrebbe messo ostacoli a volte più grandi di lei da superare, e che solo la forza di una vera combattente li avrebbe superati. Solo con la determinazione e con il coraggio di una vera guerriera, avrebbe affrontato. In ospedale si fermò dei giorni il tempo di calmare un po' il dolore del taglio del parto, e di riprendersi un po'. Sperava che il marito fosse più presente invece solo dopo che lei partorì andò a trovarla e lei nn si aspettava questo disinteresse. Tornata a casa, la donna si rese conto che non aveva molto. aveva una casa piccola e per lei voleva dire stringere gli spazi per poter sistemare la bambina degnamente e creare una stanza x lei. Lei però sapeva che quel poco sarebbe bastato per far crescere la sua bambina sana e con dei valori. Purtroppo il marito però, dava sempre più importanza al lavoro e affari, quindi non dedicava molto tempo alla famiglia. Lei non aveva idea di come lui fosse così distaccato. Eppure, quella bambina ancora non capiva perché così piccola, non riusciva a rendersi conto di come in realtà la famiglia nn era solida e serena. Era una bambina tranquilla, amava dormire e stare con la sua mamma a giocare, e amava le coccole e l'affetto che solo la mamma le sapeva dare Aveva il minimo indispensabile per crescere ma nonostante l'affetto ricevuto, mancava la cosa più importante, la pace, tra i due genitori. Diciamo che poteva andare peggio perché almeno dei genitori li aveva. Così passa i primi anni in un clima un po' turbolento ma che purtroppo essendo piccola non vedeva. A due anni la piccola bambina subì un intervento per uno scompenso cardiaco e un soffio al cuore, che si scoprì grazie al suo oculista che la visitò. Quel giorno la madre credeva di perdere la figlia perché fu portata in ospedale d'urgenza. E pensare che era andata per un controllo oculistico, invece dovette andare di corsa in pronto soccorso, e dovette essere operata subito. Supero l'intervento bene e da brava guerriera vinse anche questa battaglia. Nel frattempo, trascorrono circa 4 anni, dove non ricevette tutto l'affetto di cui aveva bisogno. Fu così che iniziarono discussioni, litigi incomprensioni, e il clima si fece man mano piuttosto teso e ogni giorno in casa non c'era pace e serenità ma solo agitazione nervosismo e tensione. Una cosa però positiva c'era ed era quella che almeno la salute non mancava e questo contava più di ogni altra cosa.

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Capitolo 2
*** Famiglia uguale eternità ***


Partendo dal presupposto che una guerriera non deve avere necessariamente buona famiglia, in questo caso infatti era tutto il contrario. Apparteneva ad una famiglia, non proprio perfetta, ma si sa nessuna famiglia e perfetta. Aveva due genitori molto diversi tra di loro, che proprio per questo motivo si scontravano sempre. Discutevano anche per cavolate ma nonostante questa la piccola guerriera li adorava entrambi. Purtroppo non mostravano sempre l'affetto verso di lei, dato che erano sempre impegnato a scornarsi e pensavano solo alle loro problematiche. Con loro aveva un rapporto che andava a giorni, e purtroppo non le potevano dare molte attenzioni, o forse non volevano loro. Non erano forse pronti per crescerla. La lasciavano un po' abbandonata a se stessa, infatti lei aveva una cagnolina con cui giocava sempre per nn stare sola... Povera bestiolina, quante ne ha subite. Per fortuna che, lei capiva e cercava di stare in disparte quando accadevano ste cose. I nonni erano la parte fondamentale della famiglia perché, erano come dei secondi genitori. Aveva un rapporto bellissimo con la sua nonna paterna che la trattava come una figlia, insegnandoli valori, a essere una donnina sempre in ordine, a essere una bimba sveglia e intelligente. Aveva una malattia, soffriva di Parkinson ma era ad uno stato lieve. Con lei aveva passato le migliori giornate, facevano tante cose insieme, ma la cosa più bella e quando le raccontava i ricordi di quando era giovane, della vita che faceva, della sua famiglia, e di tutte le avventure che aveva passato prima di diventare mamma e nonna. Quando andava a trovarla, sentiva come un aria di leggerezza, dove per quelle poche ore, poteva essere serena e non pensare a tutte le preoccupazioni che aveva. Beh dicono che una bambina non ha preoccupazioni, ma non e sempre così. Quando si ha un clima teso e turbolento in casa un figlio ne risente soprattutto da piccolo. Diciamo che con la nonna entrava in un altro mondo fatto di racconti, momenti divertenti e ottima cucina, dato che la nonna le preparava sempre ottime prelibatezze. Facevano anche le vacanze insieme, dove si divertivano a giocare a carte, andare al mare e fare camminate serali speciali. Andavano sempre in una città ligure, che rimase nel cuore di questa guerriera, perché li, aveva e ha tuttora i migliori ricordi. Tutto questo purtroppo, successe prima che si ammalasse. Un giorno le dissero che la nonna era peggiorata e che la sua malattia stava degenerando. Li la bambina che oramai cresceva, capi che era ora che si prendesse cura lei della nonna, e che doveva capovolgere la situazione. Inizio a prendersi cura, cucinando, aiutandola con l'ordine della casa, accompagnandola a fare le passeggiate, dovette sopportare anche scene un po' delicate dove purtroppo, le venivano allucinazioni e la nonna andava fuori di se. A pensarci faceva anche un po' ridere la situazione perché erano alcune volte scene simpatiche, per esempio vedeva delle persone al posto degli abiti che appoggiava sulla sedia a dondolo, oppure sentiva che la chiamavano del corridoio x fare le feste nel bel mezzo della serata, quasi come in un gruppo di amici dove la musica si sentiva a tutto volume e si riserva a crepapelle, in compagnia. Purtroppo a volte vedeva anche scene un po' pericolose, a volte prendendo oggetti e lanciandoli senza capire il pericolo di fare male a qualcuno o rompere qualcosa. Fu così che la bambina dovette imparare molte cose prima del dovuto, crescendo forse troppo in fretta senza godersi a pieno il suo rapporto che aveva con lei. Purtroppo quando hai una nonna malata, che viene trascurata bisogna prendere posizione e cercare di essere il più di aiuto e il più presente possibile. Purtroppo aveva una badante ma non adempiva bene al suo lavoro quindi qualcuno doveva pur curarsi di questa povera donna, lasciata alla sua malattia. La guerriera aveva anche un ottimo rapporto con il papà della sua mamma, che per diverso tempo la ospito pure a casa sua. Fu un bene perché in quel periodo le fece da padre, le insegno molte cose, a partire dalla cura x se stessi, socializzare, avere educazione e rispetto per il prossimo. Li si accorse che bastava poco x essere felici e si accorse che le piccole cose erano più importanti delle grandi promesse, parole, dei grandi regali e di tutte quelle persone che dicevano falsità solo x comprare la sua attenzione e il suo affetto. Era pure diventata una piccola ottima giocatrice di carte, perché il nonno le aveva insegnato ottimi trucchi. Spesso facevano giri in moto e le piaceva proprio tanto poter sentire la brezza dell'aria in faccia e la libertà di poter gridare di gioia mentre andava in scooter con lui. Sono momenti che nn dimenticherà mai perché era tanta l'emozione di quei viaggi. Se solo avesse potuto guidare di più avrebbe fatto altri mille viaggi ma, purtroppo, anche al nonno li dissero che aveva una malattia alle gambe che non poteva più guidare.. E stato tutto così improvviso che lei non si rese conto subito della gravità e delle conseguenze, perché questo ictus avrebbe comportato meno giri in moto, meno passeggiate, meno occasioni per incontrarlo e passare del tempo insieme. D'altronde si sa il rapporto tra nonni e nipoti e unico e insostituibile, e solo chi li ha potuti vivere sa come sia indispensabile avere un nonno con cui condividere la vita. E come diceva lei un nonno e un genitore che ti sceglie. Da loro imparó molto, la sincerità, il rispetto, l'apprezzamento per le piccole cose, l'acccontentarsi di quello che ha, visto che c'è gente che sta peggio, il non essere viziata ma guadagnarsi le cose e, soprattutto a volere bene. Beh fondamentale x una bambina così fragile e sensibile come lei, così fondamentale che diventarono parte del suo carattere e divento uno stile di vita x lei. Tutto perché un buon insegnante, fa crescere con buoni valori il suo allievo e i suoi nonni sono stati i migliori insegnanti.. Un esempio raro e unico che lei ancora oggi segue, e trasmette a chi vuole bene.

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