Sorrow

di Maluma91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***
Capitolo 5: *** Cap 5 ***



Capitolo 1
*** cap 1 ***


Sorrow

Cap 1

“Papà, posso farti una domanda?” Chiese il glicine con occhi speranzosi ed innocenti
“Cosa vuoi?” Feci veloce
“Volevo chiederti cosa facevi alla mia età?”
Attimo di sgomento....
Mi infastidí non poco quella domanda, anche perché ero sicuro che dietro c'era lo zampino di quell impicciona di Bulma, ‘ non pensa mai ai fatti suoi’ pensai. Tornai a guardare il bambino, mio figlio. Non volevo assolutamente che venisse a conoscenza di ciò che era stato il mio passato. Un bambino non dovrebbe mai vedere la sofferenza, non dovrebbe mai vedere la caduta di un impero, la distruzione del proprio pianeta... un bambino non dovrebbe mai vedere la propria famiglia ridotta ‘ niente più che cenere’.....
 
 
 
Ripensai a quegli anni. Avevo sette anni quando mio padre, il re dei sayan, decise di parlarmi di cosa sarebbe successo di li a poco. Il guerriero più forte della galassia era il tiranno Freezer... era il più forte, il più crudele, il più avaro conquistatore di tutto L universo. Da decenni i sayan collaboravano all opera espansionistica di freezer, grazie però alla sua tecnologia e cure mediche avanzate, ben presto i sayan crebbero non solo di numero ma anche a livello di preparazione bellica. Divennero più forti e quindi un possibile ostacolo per lui. Quando nacqui io le cose si complicarono sempre più in quanto ero molto forte e se continuavo ad allenarmi con la sua preparazione, ben presto avrei potuto batterlo.... Decise quindi di incontrare mio padre è di proporgli un offerta allettante....


“Sire, Lord Freezer è atterrato” disse affannato un soldato
“Perfetto, di che lo aspetto nella sala del trono” disse re vegeta
‘Cosa vorrà adesso? Ho seguito alla lettera tutto ciò che mi ha detto... Starà tramando qualcosa lo so... Ho proprio un brutto presentimento’ pensó mentre si dirigeva verso la sala de trono.
La sala era enorme. C era un tappeto rosso che andava dall entrata fino al cospetto del trono, il quale si ereggeva su una tromba di scale. Lungo la navata c erano delle colonne , grandi , di pietra. Non c’erano molte decorazioni, erano un popolo guerriero dopotutto, non utilizzavano stoffe o fronzoli di vario tipo.
Il re si sedette sul trono. Aveva un visuale perfetta. Aspettava impaziente l’ ingresso dei suoi “nobili” ospiti.
Freezer entrò e il re scattò in piedi.
Avanzava nella sua navicella trionfante, fiero, era riuscito a convincerlo. Tutto stava andando secondo i suoi piani. Arrivò davanti al trono, il re si inchinò al lato destro dello stesso e con passo lento F sali le scale verso il trionfo. Si sedette. Il re aveva lo sguardo basso, era deluso di se stesso, impotente... non poteva competere con lui.... era immensamente forte.... Non aveva alcuna possibilità.
Poteva percepire il disprezzo che emanavano gli occhi del tiranno, non poteva nulla contro di lui.... il sangue gli ribolliva nelle vene.... sapeva che qualcosa di terribile di li a poco sarebbe successo.
Freezer guardò di sbieco il Re e disse : “ Sono molto soddisfatto di te... Re Vegeta” quella voce... così melliflua, quasi come a prendersi gioco di chi gli ha mostrato sempre fedeltà.
Il re non proferì parola, si potevano ascoltare i battiti del suo cuore. Erano forti, accelerati come se avesse corso per tutto il pianeta, si percepiva la forza con cui il sangue pulsava nelle vene. Non si scompose, disse semplicemente:” la ringrazio Lord Freezer, le sue parole mi lusingano, ho solo obbedito ai suoi ordini”.
Il suo tono fu neutro, non voleva dare a vedere la preoccupazione o meglio il terrore che stava provando in quel momento.
Freezer soddisfatto della risposta del re aggiunse : “ spero che ora sarai convinto che il mio impero è il più forte della galassia e.....” continuò voltandosi “ e che mi consegnerai il principe”. Il cuore del re saltó un battito....
No... non poteva chiedergli questo! Il suo unico figlio, il successore al trono non poteva essere al servizio di quel mostro! Proprio non comprendeva.... li aveva già in pugno, perché avere il principe? Voleva umiliarlo ancora di più, non c è altra spiegazione! ‘Bastardo!’ Pensò il re. Freezer innervosito dall assenza di risposta fece schioccare la coda come una frusta davanti al re. Il colpo fu così forte che sul pavimento si fece una grossa crepa, il re era sorpreso e incrociò lo sguardo del tiranno, furioso!
“ Allora? Devo dedurre che la mia proposta non ti va a genio, o sbaglio?” Disse con là vena che gli pulsava alle tempie
“ No signore, nessuna obiezione solo che.... se mi permette...” disse cercando di calmarlo “ mi chiedevo il perché di questa sua richiesta dato che tutto ciò che desidera lo ha già... Siamo sempre stati un popolo ubbidiente alle sue direttive ed abbiamo assecondato tutti i suoi desideri quindi... non vedo il motivo per consegnarle il principe.”
“ Come osi contraddirmi? “ disse L albino a voce alta e scattando in piedi, il re si irrigidì e sgranò gli occhi. Non aveva mai visto Freezer così furioso.
“ Visto che non vuoi collaborare, lo prenderò io di persona”
“ Mio signore ho detto che accetto la sua richiesta, era solo...” non terminò la frase che ebbe un colpo di coda in pieno volto. Il re cadde a terra per la violenza del colpo, dei soldati fecero per avvicinarsi ma lo sguardo del tiranno li pietrificò. Rivolse lo sguardo al Re e disse “ Non ti ho chiesto di parlare! Anzi se vuoi mostrare di essermi sempre fedele, prendi il principe e consegnamelo stasera, alla mia base.... Se non lo farai....” disse minaccioso “ Sai cosa ti aspetta.... Re Vegeta” detto questo si voltò e salì nella sua navicella e uscì dalla sala del trono.
“MALEDIZIONE!!!!” Imprecò il Re battendo i pugni sul pavimento aumentando la crepa
“ Sire, ha davvero intenzione di consegnare il principe? “ chiese timidamente un soldato
Aveva ragione, non poteva ma DOVEVA. Da questo sarebbe dipeso tutto, non poteva farsi trasportare dai sentimenti. Doveva sacrificare suo figlio per il bene di tutti. Non poteva dimostrarsi debole, non doveva mostrare segni di cedimento e quindi rispose al soldato con tono indifferente
“ A me non importa niente di mio figlio....”





 

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Cap 2

 
 
Alle parole del re, il soldato rimase sorpreso e sconcertato ma non ebbe il coraggio di replicare aggiunse solo :” se lo desidera, lo convoco subito, sire “
“No” disse il Re ritrovando le forze” Vado io ad informarlo” detto questo si diresse subito nell’ala del palazzo dove si trovavano gli appartamenti del principe.
Erano un paio di mesi che non seguiva i suoi allenamenti, anche se Nappa lo teneva sempre informato dei progressi del principe.
Non sapeva a cosa sarebbe andato incontro suo figlio.
Si era sentito una vera nullità...come può un Re non essere capace di difendere il suo popolo o chi gli sta vicino... Suo figlio...
Non lo avrebbe mai ammesso ma, nutriva molte speranze in Vegeta.
Credeva che un giorno avrebbe rivendicato la potenza e l’orgoglio della loro razza... Sí, era convinto che suo figlio sarebbe stato in grado di battere Freezer. Era solo questione di tempo, prima o poi quella lucertola albina avrebbe pagato tutti i crimini e le atrocità che aveva inferto, specialmente al popolo dei sayan.
 
Il Re camminava a passo svelto, forse per scaricare la tensione o semplicemente per accontentare il prima possibile quell’essere immondo.
Non sapeva ancora cosa gli avrebbe detto ma doveva essere quanto più diretto possibile. E la risposta? Quale sarebbe stata?
‘Non ha importanza cosa mi dirà’ pensò risoluto ‘ ormai il suo destino è segnato, apparterrà a Freezer fino a quando non diventerà più forte di lui’.
Era giunto alla porta della stanza del principe, fece per premere il pulsante di apertura della porta quando.... Un attimo di esitazione....
‘ ma cosa? ...Che mi succede? Forse non voglio che questo avvenga? No...Non posso avere ripensamenti...’ pensò rimproverando duramente se stesso
‘Devo obbedire, per salvare tutti’ così ritrovate compostezza e durezza d’animo, premette il pulsante e la porta si aprì sibilando.
 
Il principe Vegeta era seduto sul suo letto ma appena entrò il Re
“ Padre!” Esclamò scattando in piedi e immediatamente si inchinò portandosi il braccio al petto in segno di riverenza
“ Smettila con i convenevoli “ disse duro il Re “devo parlarti di una cosa e non c’è tempo da perdere” disse incrociando le braccia al petto.
Il principe non era sorpreso del comportamento burbero del padre, lo trattava sempre così anche se non si era mai lamentato di tale trattamento, quindi non diede molto peso ai suoi modi e fece un cenno con il capo, facendo intendere al Re di andare avanti.
“ Dunque, poco fa ho ricevuto una visita da Freezer e mi ha dato un preciso ordine, non so se sarai d’accordo ma francamente...” continuò sogghignando “ non mi importa niente di te e della tua opinione in merito quindi... Andrai nell’ esercito di Freezer”
Il principe ebbe un tuffo al cuore, sgranò gli occhi, incredulo alle parole del padre
“ Ma come?” Disse flebilmente
“ Non mi sembra di averti detto che potevi esprimerti al riguardo” fece il Re “ Era solo per informarti che devi lasciare il palazzo entro stasera”
“ Con così poco preavviso? Perché questa fretta? Che senso ha che io vada nel suo esercito, quando il lavoro che facciamo è sotto la sua direttiva?” Disse il principe con qualche sospetto
“ non ti riguarda... “ disse perdendo quasi la pazienza.
Suo figlio era molto sveglio e già aveva capito che c’era qualcosa di strano nella richiesta del tiranno ma ormai non aveva alcuna importanza. DOVEVA ANDARE VIA continuò il re “prendi le tue cose, ti aspetto al di fuori del palazzo, e vedi di non perdere tempo.”
Vegeta non ebbe neanche il tempo di replicare che il Re era già sparito. Proprio non riusciva a capire perché Freezer lo voleva tanto, che stesse tramando qualcosa? ‘Qualunque sia il suo scopo, sarà meglio sbrigarsi, Freezer non è un tipo paziente’ pensò mentre recuperava ciò che avrebbe potuto servigli al servizio dell’albino.
Era tutto pronto.
Vegeta aveva il cuore che batteva forte, era giunto alle porte del palazzo,fece un respiro profondo. Li fuori c era il padre ad aspettarlo.
Si guardò un ultima volta intorno ‘ chissà quando ritornerò qui’ pensò accarezzando il pannello di apertura.
Chiuse un istante gli occhi, fece un altro respiro, rapido, come se volesse scrollarsi da dosso qualcosa di pesante, anche se di li a poco avrebbe indossato una catena ben più pesante.
Una catena,durata più di 20 anni,che non si sarebbe spezzata facilmente.

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Capitolo 3
*** Cap 3 ***


Sorrow CAP 3
Uscì dal palazzo reale e vide il padre che lo aspettava.
Si guardavano.
Avevano uno sguardo solenne.
Entrambi sapevano che quella sarebbe stata l’ultima volta che si sarebbero visti.
Nello sguardo del re c era rabbia, frustrazione e amarezza.
Nello sguardo del principe c era tristezza, incertezza e rassegnazione.
Non credevano che un individuo potesse suscitare tutte queste emozioni in una volta.
Rimasero in silenzio. Guardandosi.
Nessuno ebbe il coraggio di parlare.
Il Re sapeva che aveva condannato il figlio ad una vita miserabile, alla mercé del tiranno, ma per salvare il popolo avrebbe fatto qualsiasi cosa, seppur dolorosa, avrebbe obbedito.
Il re fece un cenno col capo e prese il volo verso la base di freezer. Vegeta lo segui in silenzio, a testa alta. Qualunque cosa sarebbe successa, nulla avrebbe piegato il collo del principe. Lui era il numero uno della sua stirpe e presto tutto L universo avrebbe tremato di fronte a lui.
Arrivarono alla base.
Il portellone era aperto, così senza esitazione , re e principe entrarono.



“Papà allora?” Insistette il lilla, era davvero curioso di sapere qualcosa in più sul padre. Aveva sempre taciuto sull argomento ma lui non demordeva. Continuò a fissare il padre in attesa di riposta ma vegeta disse bruscamente “ la devi smettere di fare domande Trunks, pensa ad allenarti di più piuttosto!” Era davvero seccato, non riusciva a capire il perché sia suo figlio che Bulma erano così curiosi di sapere la sua storia.
“ Eccoti qua Trunks” disse Bulma entrando nella stanza “ è arrivato Goten, vai a salutarlo” disse facendo L occhiolino al figlio
“ Ok” disse tutto contento il glicine, così andò via.
Bulma guardò Vegeta accigliata
“ Posso sapere perché sei sempre così burbero? Ti ha fatto semplicemente una domanda”
“ Glielo hai detto tu, non è vero? Il mio passato non riguarda nessuno” disse il moro
“ accidenti ma è tuo figlio!” Sbottò lei “ lo tratti sempre male, possibile che tu non abbia considerazione dei suoi sentimenti?”
“Ti ripeto che non vi riguarda!” Gridò il moro, si voltò ed uscì in tutta fretta dalla stanza per rifugiarsi nelle sua amata Gravity Room.
“Si comporta sempre così! Ogni scusa è buona per evitare qualsiasi tipo di contatto! Devo inventarmi qualcosa” disse mentre si accingeva a raggiungere il suo laboratorio.
‘Forse sto forzando la mano...’ pensò tra sé ‘ probabilmente saranno dei ricordi dolorosi, visto che non ne ha mai parlato o comunque si altera così tanto quando cerco di tirargli qualche parola da bocca. Però.....’ continuò ‘... se ne parlasse magari si sentirebbe meglio. Si vabbè, figurati se Vegeta di sua spontanea volontà facesse una cosa del genere...’ entrò nel laboratorio, prese i fogli del progetto a cui sta lavorando e sedendosi pesantemente sulla sedia continuò a pensare ‘ devo trovare un modo per conoscere il suo passato e.... ci riuscirò’ posò le carte del progetto sul tavolo ‘ Fosse L’ ultima cosa che faccio!’ fece determinata. Accese il pc ed iniziò questo nuovo progetto, con la velocità, preparazione ed ingegno che solo Bulma poteva dimostrare.

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Capitolo 4
*** Cap 4 ***


All’interno della navicella c era un via vai di soldati, chi in partenza ,chi di ritorno, per le varie missioni affidatogli da Freezer.
“Ben arrivati” disse Zarbon con un sorriso che aveva un qualcosa di alquanto sinistro “ Lord Freezer vi sta aspettando , seguitemi” disse voltandosi e incamminandosi verso la destinazione.
Mentre camminavano per i corridoi , re e principe, incrociavano gli sguardi dei soldati. Sapevano fin troppo bene in che direzione stavano andando, e c era chi rabbrividiva e chi con ghigni e sorrisi, godeva della disgrazia che stava per abbattersi ai due malcapitati.
Camminarono per un buon quarto d ora, la nave di freezer era davvero grande.
Giunti a destinazione, Zarbon apri la porta.
 
La stanza era in penombra, illuminata solo dai monitor di controllo e dall’ enorme oblò, da cui si poteva ammirare il bagliore emanato dal firmamento.
“Lord Freezer , il Re Vegeta ed il principe sono qui, come avete chiesto” disse facendo una riverenza.
Freezer era seduto nella sua navicella sorseggiando un bicchiere del suo nettare scarlatto preferito, dando le spalle ai suoi ospiti.
Padre e figlio si inchinarono immediatamente, nessuno osava incrociare il suo sguardo se non autorizzato.
“Sono davvero onorato di averti qui.... Principe Vegeta” disse L albino girandosi lentamente verso i suoi interlocutori.
 
Il principe avvertì il peso dello sguardo del tiranno. Era pesante, opprimente come se qualcosa, simile ad una catena, si stesse stringendo intorno al collo.
Ma , il piccolo principe, non osava alzare il capo.
Lo guardava intensamente, la lucertola, ne studiava tutti i particolari, ogni singolo ed minimo movimento.
Percepiva la tensione del giovane guerriero ed era eccitato.... Ormai era SUO.... Una sua PROPRIETÀ ed il re poteva solo restare a guardare.
 
Con fare compiaciuto, si rivolse al re dicendo “ Hai fatto la scelta più saggia Re Vegeta” prese un sorso dal calice “ vedrai che si rivelerà un vero e proprio affare”
Il principe al sentire queste parole si alzò in piedi “ Come sarebbe un affare??”disse incredulo “ MI HAI VENDUTO?” Guardò il padre, Vegeta era arrabbiato, Furioso con lui!!!
Come aveva potuto fare una cosa del genere?? Vendere il principe! Vendere SUO FIGLIO!!! Non ci credeva....
“ non osare parlarmi così” disse “ Posso farne quello che voglio con te..... Tu devi OBBEDIRE”
“ Sei solo un codardo “ replicò il principe stringendo i pugni “ ti sei piegato come un filo d’erba!! Che razza di re sei??”
Voleva attaccarlo ma il re lo precedette così, caricò un pugno dritto nello stomaco del giovane. Preso alla sprovvista cadde sulle ginocchia, si portò a mano alla bocca, tossì e del sangue inizio a uscire.
Freezer assistette alla scena divertito, godeva nel vedere la disperazione negli occhi del principe e la frustrazione del re.
 
 
‘ E questo caro principino è solo un assaggio delle torture che ti farò’ pensò tra sé e sé ‘sarà uno spasso ‘
Si leccò il labbro, la lucertola, era davvero eccitato. La vista del sangue lo inebriava e le urla di sofferenza erano per lui un piacere così intimo che era come una sensazione che si faceva strada dal basso ventre per poi arrivare al cervello.
Era una droga.
Una droga di sofferenza e dolore.
 
 
“Smettetela immediatamente “ disse il tiranno
Il re scattò sull’attenti e fece una riverenza portando il braccio al petto
“Ci perdoni Lord Freezer” disse con tono sommesso
“Lasciaci soli ora, devo parlare con il principe per spiegargli la situazione” continuò l’albino.
Zarbon mostrò la porta al re, fece per andarsene
“ Non ti perdonerò mai per questo...” disse il principe ancora dolorante “ MAI!!!” Gridò
“Sai Vegeta avrei dovuto dirtelo prima ma dato le circostanze....” con sguardo arcigno continuò “ Non mi è mai importato niente di te.... tu per me non sei NIENTE”
Il principe aveva gli occhi completamente sgranati.
 
‘Tu per me non sei NIENTE ‘queste parole lo colpirono molto più di una scarica di pugni. Aveva male al petto, era sicuro che il suo cuore si era fermato.
Stentava a crederci.
Era devastato e Freezer lo sapeva, lo aveva ferito. Sentirsi dire dal proprio genitore che non si è NIENTE per lui, potrebbe essere considerato un colpo basso invece si era rivelato devastante, ed era proprio quello che voleva.
Dopo queste parole, il re si congedò di nuovo da freezer ed uscì dalla stanza.
Vegeta continuava a fissare la porta ormai chiusa. Non respirava.
Freezer voleva iniziare a fare un gioco con lui.
Così fece un cenno a Zarbon il quale chiuse prontamente la stanza.
Ed Il silenzio piombò su loro.

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Capitolo 5
*** Cap 5 ***


Sorrow 5


Il principe era ancora incredulo, non riusciva a capacitarsi dell’accaduto. ‘Niente...’ ‘ non sono niente...’ queste parole riecheggiavano nella sua mente mentre continuava a fissare la porta dalla quale il re, pochi minuti prima , era uscito. Rimase ancora per qualche secondo immobile finché il tiranno non decise di ‘alleggerire’ la tensione con qualcosa, secondo il suo punto di vista, di ‘Divertente’
“Ora basta Vegeta!” esordì il tiranno “Non sopporto i piagnistei. Comportati da principe quale sei, anzi...” continuò sogghignando” dato che sei il ‘principe’ sappi che da te mi aspetto ,più di chiunque altro , che mi mostri sottomissione, obbedienza e lealtà incondizionata.... ma non farti illusioni....” aspettó che il principe lo guardasse “ Di principe ne avrai solo il nome” si fermò un attimo, poi aggiunse “ Sei il mio SCHIAVO!”

Il principe sgranó ancora di più gli occhi. Voleva ribattere in qualche modo ma non riusciva ad articolare una parola, la sua gola non emetteva suono.
Era in evidente stato di shock ma questo era solo L inizio.
Freezer non vedeva L ora di torturarlo per bene... Ah! Quanto gli piaceva! E soprattutto, voleva farlo con le sue mani! E così, stanco dallo stato inebetito del principe, decise di appagare il suo piacere perverso e quindi, come una sorta di rito di iniziazione, decise di ‘battezzarlo’ ,per dedicarlo ad una vita infelice, piena di sofferenza e dolore, una vita che avrebbe ben presto rimpianto di averla iniziata a vivere. Una vita di puro terrore...
“Zarbon “ disse l' albino “ accompagnalo al Gate, il principe avrà la sua prima missione e sarà in solitaria.” sobbalzò lievemente, sorpreso da questa richiesta ‘Bene, non vuole perdere tempo.... Ora ci divertiamo’ pensò divertito il seguace dai capelli color prato.
“Allora Vegeta...”rivolgendosi al principe con sguardo malvagio “ Questa è la tua occasione per dimostrarmi se ho davvero fatto un buon affare” proseguí la lucertola “ dovrai conquistare il pianeta Kuryon, è abbastanza grande, ottime risorse da sfruttare e una popolazione con un ki abbastanza alto. Anche se credo che tu non avrai problemi nel conquistarlo e come ultima cosa... ti do due giorni di tempo per portare al termine il tuo compito.”
“Due giorni? Solo due giorni? Ma è impossibile!” non fece in tempo a finire la frase che la coda di Freezer scoccò in pieno volto del principe.
“L’insubordinazione é una cosa che non tollero sayan!” Disse rabbioso “ ma visto che è il tuo primo giorno qui, sono magnanimo... dunque riprova...”
Vegeta aveva voglia di scappare , non voleva sottomettersi, era fiero di essere il principe ed il suo orgoglio era l’unica cosa che contasse davvero.
Nonostante sapesse benissimo che ora non era il momento di opporre resistenza, il suo sangue ribolliva nelle vene per la mancanza di rispetto e inevitabilmente la ‘bestia’ dell’odio verso l’uomo che consapevolmente lo aveva portato lì, cresceva sempre più nutrendosi di questo sentimento che avrebbe riempito il cuore del piccolo principe.
Non aveva altra scelta.... Con gli occhi umidi e la parte destra del viso sanguinante disse flebilmente “Ai suoi ordini Lord Freezer”
“Bene ragazzo, ora va’ non perdere più tempo! L orologio partirà da........ORA!” “Forza Zarbon accompagnalo immediatamente” fece la lucertola voltandosi verso il grande oblò e i vari monitor che erano presenti nella stanza
“Ma certo Lord Freezer” disse con una riverenza. “Andiamo principino, avrai un bel po di lavoro da fare”
Prese in malo modo il principe, il quale cercò di fare resistenza ma fu inutile quell’affemminato era più forte di quanto credesse.
Arrivarono al gate ed una navicella era già pronta per l’utilizzo. Zarbon gliela mostrò aprendo il braccio a’mò di presentatore “Ecco a lei altezza” disse ridendo e facendo una riverenza. Il suo gesto era così sarcastico che il principe lo guardò in cagnesco e gli disse guardando la navicella
“Ho già perso a prescindere vero?” “Beh.... dipende principino” disse divertito ”certo che se resti ancora qui non riuscirai a combinare niente e Lord Freezer odia i preditempo”
“Credete di piegarmi con questi giochetti stupidi? Sono il principe dei sayan! Vi darò pane per i vostri denti!”
“Stammi a sentire lurida scimmia” fece prendendolo per il collo” fossi in te non mi gonfierei tanto, Lord Freezer é famoso in tutta la galassia non solo per la sua potenza ma anche per la crudeltà con cui tratta gli schiavi e chi non si sottomette. Quindi vedi di abbassare la cresta o ti prometto che sarò io stesso a farti desiderare la morte” detto questo lo scaraventò a terra “ Ora non perdere tempo! Svolgi il tuo compito e prenditi le conseguenze del tuo fallimento”
Il principe lo guardava sdegnato, voleva farlo fuori ma era dannatamente forte.
Ancora una volta, Zarbon gli fece cenno di affrettarsi e il principe a testa alta, accettò la sfida, entrò nella navicella e partì verso la destinazione designata maledicendo il padre per il destino alla quale lo aveva condannato.

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