a tale of a monster and a hero

di Ayon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** it's cold here... ***
Capitolo 2: *** what place is this ***
Capitolo 3: *** where are we going ***
Capitolo 4: *** where are the dieers ***
Capitolo 5: *** they where watching his eyes ***
Capitolo 6: *** m-my g-girlfriend ***
Capitolo 7: *** continuate a scrivere ***
Capitolo 8: *** Whoa! ***
Capitolo 9: *** What do you now ***
Capitolo 10: *** why should we? ***
Capitolo 11: *** he shall not fail ***
Capitolo 12: *** avvertenze ***
Capitolo 13: *** he will go back ***
Capitolo 14: *** Who wil win? ***
Capitolo 15: *** close you heart ***
Capitolo 16: *** It's not possible ***



Capitolo 1
*** it's cold here... ***


Un sospiro, solo questo si senti nell'oscurità del luogo, la cui unica fonte di luce era emessa solo dai singolari cristalli blu ai vertici della stanza che, tuttavia, non emettevano luce sufficiente a distinguere bene i contorni della stanza, e il singolare oggetto al centro: un singolare altare circolare ripieno di acqua color smeraldo, che, insolitamente, emetteva luce; intorno ad esso vi erano dei globi cristallini verdi, alcuni posti dentro a dei fori, altri che fluttuavano in aria, beffandosi delle leggi di gravità (se, effettivamente, valessero in quel posto) un altro sospiro scosse il silenzio, nonostante la (poca) luce non si vedeva chi era, almeno fino a quando un guanto nero placcato d'oro non emerse dall'oscurità, sfiorando un cristallo al centro e sollevandolo senza fatica, e senza nemmeno toccarlo a parte il gesto di prima; a quel punto due puntini di luce emersero dall'oscurità ."li hai trovati?" disse una voce nel buio mentre un'imponente figura si mosse al centro, non abbastanza da essere ben visibile purtroppo."dubiti di me? Vecchio mio non sai che, quando decido di trovare qualcuno, lo trovo!"rispose una voce melliflua che sembrava provenire dai puntini luminosi; i quali, voltandosi verso la figura, mostravano una cosa nera al loro interno, rendendoli simili all'occhio di un serpente"io no li ho trovati quei mocciosi","questo perché li cerchi in quello sgabuzzino caotico quanto il caos stesso! pensa a cercarli nella realtà, vecchio mio","sempre a bisticciare voi due" giunse un'altra voce, stavolta femminile" ma sei sicuro di averli trovati veramente" chiese la voce perplessa, mentre degli strani segni rosa si materializzavano dal nulla"sempre a dubitare..be, guarda tu stessa" e qui fece fluttuare per l'aria alcune sfere e fece scendere le altre, mentre rimetteva il cristallo al proprio posto. La pozza al centro ebbe un fremito e, poco dopo, inizio a cambiare colore, assumendo diversi, che si fusero e si mossero fra loro, come a seguire un misterioso disegno, e poi, apparve!"ma che bella Belligera e che bella quella libellula dorata che scruta l'orizzonte in cerca di qualcuno" rise la voce femminile pieno di scherno, facendo imprecare, in una lingua sconosciuta ai Regni del Drago, la voce dei punti verdi"c'è li avevo proprio qui, MALAKA, ogni volta che sei presente mi confondo","oh! Ti faccio quest'effetto" chiese la voce civettuola,"e per il tuo dannato potere!","adesso basta" disse la figura imponente al centro"basta litigi..trovali ora..il tempo è prezioso come i sogni" una risatina proruppe dai puntini"non preoccuparti, il tempo è dalla nostra parte" e una mano nera placata d'oro, emerse dalle ombre, mostrando loro una clessidra dorata e decorata con immagini di serpenti, riempita per metà con una sabbia verde. Poi, senza preavviso, si voltarono verso un punto della stanza"non credi, Moccioso Viola" e qui,da sotto i puntini, si materializzo un sorriso, con denti aguzzi.

La figura si destò, incredula per ciò che aveva appena sognato; i sogni insoliti non erano una novità per lui, ma quello. Tuttavia un'altra cosa lo turbò ancora di più "fa freddo qui" mormoro lui ,mentre apriva gli occhi, trovandosi davanti un muro di neve. Rapidamente si mosse per togliere quella morsa gelida intorno a lui e, girandosi in preda al panico, la vide: una graziosa dragonessa, nera sopra e rosso rubino sotto, dal corpo sinuoso, snello e slanciato, con sei corna e una coda dalla punta (simile a una lama) argento; degli strani bracciali color argento/platino erano attaccati al collo e alle zampe e, cosa ancora più strana, la draghetta era caratterizzata dal avere degli insoliti segni bianchi sulla testa, sotto li occhi e sopra le spalle..e non solo quello! Con orrore, lui poteva vedere che, il corpo della giovane (poiché si vedeva che era giovane) era pieno di ferite e quasi coperto dalla neve. Freneticamente l'individuo le tolse la neve di dosso e le afferrò la testa fra le zampe! Si, zampe, poiché si trattava di un bel drago, chiaramente un giovane maschio, dal fisico robusto e forte, con un osso alla fine della coda che sembrava una foglia (più o meno); la cosa che più si notava di lui era il colore delle sue scaglie ferite, sotto dorato, ma sopra viola, con una cresta e due corna all'indietro, pure dorate. Il drago scosse più volte la draghetta, sperando con tutto se stesso che fosse viva. Fu molto il suo sollievo quando la vide muovere più volte le palpebre e quando inizio a respirare, ma non c'era tempo da perdere! rapidamente il drago, incurante del dolore, si scavo una via d'uscita dalla tomba ghiacciata, solo per trovarsi in una vera e propria tempesta di neve. Spinto da un unico scopo, il drago si mosse attraverso di essa, per quanto, nessuno lo sa"ti porterò via da qui"sussurrò lui alla draghetta inconscia mentre la trascinava sulla neve, riparandola dalla tempesta con le sue ali. Ma anche lui dovette arrendersi al dolore, e cadde "no,non ancora" disse mentre si trascinava faticosamente sulle zampe, deciso a rischiare il tutto. Poi, la vide: una figura che avanzava verso di lui! a causa del vento non si poteva vedere bene chi era"Hunter, sei tu?" grido. Come se si fosse appena accorta di lui, la figura continuo ad avanzare, bloccandosi a pochi passi dal drago, e facendo ben vedere che non era lui: la bufera nascondeva i lineamenti, ma si vedeva che era più alta e massiccia di Hunter. Anche se non era chi pensava, era pur sempre qualcuno"ti prego, aiutaci" ma la figura non si mosse, continuando ad osservarli"ti prego" lo pregò il drago nuovamente, ma ancora l'imponente sagoma non si mosse. Allo stremo delle forze, il drago cadde sul manto bianco"Almeno lei, salva almeno lei!" grido nuovamente con le sue ultime forze alla figura immobile"almeno..lei" ripeté, ancora, con gli occhi imploranti e sempre più deboli "almeno" e il suo mondo divento nero, mentre la figura, su cui si intravvedevano dei curiosi segni rossi, continuava ad osservare silenziosa.

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Capitolo 2
*** what place is this ***


Per la seconda volta, da quando aveva compiuto la sua missione, ll drago si sveglio di sobbalzo, ma stavolta non per un altro sogno insolito, ma per la paura. Freneticamente il drago si guardò intorno, più indaffarato a cercare la draghetta nera, che a guardare l'intorno. Con suo grande sollievo, la trovo distesa a canto a lui: dal respiro si capiva che era addormentata e, con gioia, poté notare che qualcuno ne aveva curato le ferite (come le sue del resto). Più tranquillo, il draghetto avvicinò il suo muso alla testa della dragonessa "Cinerea!" sussurrò piano e la scosse un pochino per svegliarla. Divenne subito chiaro che lei non voleva, poiché si mosse un po e si giro dall'altra parte, come un bambino che non voleva alzarsi e si rigira nelle coperte, una cosa che diverti il testardo draghetto. Dopo l'ennesima esortazione, lei apri lentamente gli occhi verdi smeraldo, che, curiosamente non erano da rettile come ci si poteva aspettare, ma a palla (cosi quelli ametista del maschio, scusate la dimenticanza)"Spyro? dove siamo?" chiese con la voce ancora intorpidita dal lungo sonno. Il drago viola fece per risponderli, salvo ricordare una cosa: non né aveva la più pallida idea! Come si può immaginare, inizio a guardarsi intorno..e spalanco li occhi per la sorpresa: si trovavano in una piccola grotta... di roccia e ghiaccio... con le sbarre (sempre di roccia e ghiaccio); tradotto: una grotta-prigione. "che posto è questo?" disse Cinerea chiaramente nervosa (per validi motivi, non le piacevano le gabbie) prima che si potessero dare una risposta, una voce, chiaramente maschile e molto giovanile, si levò alle loro spalle. I due, girandosi videro la creatura più strana che avessero mai visto, fissarli dalle sbarre della gabbia: stava in posizione eretta ed era alta pressapoco come una scimmia, ma non incurvata e, per di più, ben proporzionata, più come un ghepardo, ma con il muso più schiacciato; il pelo (rossiccio e corto) si trovava soltanto in cima alla testa, lasciando il volto nudo, una cosa che fece ricordare a Spyro di quella volta che aveva morso una scimmia con tale forza che lei, per liberarsi, se lo era letteralmente strappato, mostrando quella pelle rosata (e sanguinante), ma in questo caso la cosa non provocava repulsione, anzi era piuttosto piacevole, salvo per le ferite sulle guance; la cosa che più li impressionava erano sia li occhi celesti del, dai lineamenti, giovane e il fatto che era coperto da testa ai piedi da un abito (cosi li definiva Hunter) di.. pelliccia (e qui i due draghi, amici dei pelosi, non vollero sapere dove li aveva trovati, per evitare, in caso di risposta-negativa per loro- di vomitare) e da degli strani vestiti di..pelle (e sperarono di no) o stoffa, che copriva tutto, dalle gambe ai piedi. Superato lo sbalordimento iniziale, Cinerea chiese, in tono fermo e un po' (giusto un po') minaccioso dove si trovassero, qui il ragazzo sobbalzo come se l'avesse punto un insetto"SAPETE PARLARE!?" quasi urlò (anzi Urlò); i due lo guardarono sbigottiti"ehm...certo" rispose Spyro a metà fra l'intontito e il confuso; il ragazzo spalancò la bocca ancora più esterrefatto " Uao, sapevo che i draghi non fossero proprio delle bestie selvagge ma che potessero parlare","chi sarebbero le -bestie selvagge-" esclamò la draghessa nera chiaramente alterata"e poi come muovete i vostri corpi e il vostro viso, come se fosse umani" qui la confusione per i due draghi crebbe, incappaci di capire cosa ci fosse di tanto strano, ma prima che si potesse dire qualcos'altro, una voce, più vecchia e dura, gli interruppe "Ragazzo! Non avvicinarti troppo" e qui si avvicinò un altro (probabilmente) umano: era persino più alto, robusto e muscoloso di Hunter, con il pelo non sul capo, ma sulla bocca (e questo ricordò a Spyro quei morti congelati del ghiacciaio di Dante; come che Volter definì quel pelo sui volti? a già: barbe) visibilmente più vecchio e vestito, oltre che con quei vestiti sulle gambe, anche con uno spallaccio metallico le cui cinghie passavano per il torso nudo, che lasciava intravedere una grossa cicatrice, e delle bende rosse sui polsi; la cosa che, però, faceva più impressione era il fatto che la sua pelle fosse pallida come una luna e segnata da un simbolo rosso che copriva l'occhio sinistro (che, a differenza del destro, non aveva una cicatrice) e si estendeva e diramava sulla nuda spalla sinistra (formando una spirale) e proseguendo verso la parte più sinistra del torso. li occhi, di un arancio-marrone, fissavano con sospetto e durezza i due draghi, i quali capirono subito che quello non era come le scimmie, vile e perfido, ma più come li austeri e sospettosi ghepardi, a cui si aggiungeva un che di autoritario, più di chiunque altro avessero mai visto; nonostante ciò, Cinerea non poté che rivolgerli un duro "perché ci avete imprigionato?" lo sguardo severo dell'individuo si posò su di lei, facendola vacillare un po': non per malvagità, ma per quanto fosse forte e austero, "da vero comandante"lo paragono lei "perché non so se siete pericolosi" rispose lui schietto "non siamo pericolosi, noi draghi siamo una razza pacifica" l'uomo alzo un cipiglio"non da quello che ho sentito io; bruciate villaggi, divorate persone e altro", il drago viola lo guardò stupefatto"queste sono bugie, noi draghi non attacchiamo" il cipiglio dell'individuo si alzò"almeno non senza un valido motivo","così è meglio, ma ciò non stabilisce se siete pericolosi o meno per noi" rispose lui: Il drago abbasso lo sguardo a terra"allora perché ci hai salvato?" tutti si voltarono verso di lui"e come lo sai che è stato proprio lui a salvarci?" chiese Cinerea scettica "perché, quando ci fu la bufera io vidi qualcuno fra la neve e anche se essa non mi permetteva di vedere con chiarezza, credo che fosse proprio lui" e si voltò a guardarlo negli occhi, "tanto sei alto e massiccio, e poi" e qui si blocco un attimo"forse dico una sciocchezza, ma credo di aver visto i tuoi occhi" mentre tutti guardavano increduli il drago, l'individuo abbasso lo sguardo "allora eri proprio tu quello che mi supplicava, la figura con gli occhi ametista" disse a bassa voce attirando l'attenzione su di se "forse ci ha salvati per farci combattere in un'arena"disse la draghessa nera sospettosa"cos'è un arena?" chiese il giovane accanto, il vecchio,però, non lo ascoltò, immerso com'era nei suoi pensieri; poi alzò lo sguardo, fissando negli occhi il drago, occhi che trasmettevano più sincerità e bontà di chiunque avesse mai visto (salvo suo figlio, un bambino) "e va bene..vi liberò" tutti lo guardarono stupefatti"ma no mi fido di voi e, visto che vi ho salvato, mi dovete un favore, oltre a dovere seguire delle regole, capito?" Spyro annui subito, mentre Cinerea fu più riluttante ( solo dopo che il drago viola la guardo negli occhi, cedette). Soddisfatto l'uomo si avvicinò e sferrò un violento colpo alle sbarre, frantumandole, con sorpresa dei due"non erano molto massicce"pensò la draghetta mentre usciva. I due si guardarono intorno, erano circondato da un fitto bosco innevato, diverso da quelli a cui erano abituati"dove ci troviamo?" chiese il draghetto viola"A MIDGARD"

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Capitolo 3
*** where are we going ***


ATTENZIONE:ATTENZIONE: ci tengo a precisare che questa storia non si tratta di una guida amatoriale o qualcosa del genere e che i diritti appartengono ai creatori e produtori delle rispettive serie. La storia è soltanto un crossover per divertirsi. Buona Vita

"Mid..gard? " chiese il draghetto confuso: grazie alle lezioni di Cyril, aveva una certa conoscenza del mondo (per lo meno intorno ai Regni dei Draghi) ma una terra con un nome cosi strano non l'aveva mai sentita, accennata o altro, quindi, esattamente in che parte del mondo erano finiti? "ora le regole che dovete seguire" iniziò l'uomo barbuto; prima che i due potessero rispondere, l'individuo già elencava " prima regola: non entrerete in casa senza il mio permesso; seconda regola: vi caccerete il cibo da soli, noi non divideremo il nostro con voi","e perché?" chiese il giovane "perché noi non fatichiamo per altri, se devono stare con noi" "e chi la detto che dobbiamo stare con voi?" disse la draghetta, già innervosita per il tono dell'individuo "perché io vi ho salvato la vita e siete in debito con me! Avete pure accettato, no?","sotto costrizione! E poi, visto che abbiamo salvato il mondo (e quindi, anche la sua testaccia) è lui a essere in debito con noi" mormoro lei sottovoce "-chi tace, acconsente-" e prima che lei potesse obbiettare, già prosegui" terza regola: se andate da qualche parte, dovete dirmelo, non voglio scherzi","anche se dobbiamo andare a fare le cose nostre? tanto valeva incatenarci a una catena magica" brontolò nuovamente la draghetta "avrei potuto farlo! Tenervi incatenati come bestie..ma non lo fatto e di questo dovreste essermi grati " rispose lui, alterato "e perché non lo hai fatto?" chiese, sorprendentemente, il ragazzo. Non per cattiveria o altro sia chiaro, ma perché, semplicemente, non capiva i ragionamenti di suo padre, (e lo disse) cioè li salva, ma poi li imprigiona, li da regole severe ma non voleva incatenarli "i tuoi ragionamenti sono una confusione" concluse lui "le regole sono perché non mi fido di loro e poi sono sotto la nostra responsabilità" qui i due draghi lo guardarono confusi "vi ho salvato la vita e mi sono preso la responsabilità di ciò, perché non so quanto siete pericolosi..ma se non volete, potete andarvene"prima che qualcuno potesse rispondere, "dimostrandovi irriconoscenti e morendo in queste terre, a voi sconosciute!"concluse lui"e te pareva! Il trucco" pensò Cinerea roteando li occhi "per me non ci sono problemi, tu mi hai salvato la vita, nonostante le dicerie (sicuramente opera delle scimmie) su di noi, e io ti devo un favore. Che non ti fidi è (sempre causa dicerie) normale; e poi sarà un'opportunità per dimostrarti quanto sono false queste voci su di noi"concluse Spyro " tu sei sveglio, drago..ora andiamo","a casa?" chiese il giovane un po più cupo "ti ricordo che prima abbiamo una cosa da fare" rispose l'uomo, e mentre i due-umani-si avviarono lungo un sentiero, i due draghi stavano discutendo fra loro "Spyro, sei sicuro di quello che hai detto? non solo ci tratta peggio di Capo Ghepardus , ma non sappiamo neanche che debito vorrà per essere alla pari","ha detto un debito, non uno per tutta la vita(forse), inoltre non sappiamo nemmeno dove ci troviamo o come torneremo a casa! E poi, vedi il lato positivo, se lui fosse un drago e noi delle scimmie, che cosa sarebbe successo? ci avrebbe salvato?","avrebbe fatto prima ad ucciderci" gemette lei non potendo negare la logica del compagno" e poi,immagino, sia più gentile di quanto sembri" vi sbrigate, draghi" giunse la voce dell'uomo, chiaramente irritata, lo sguardo che Cinerea rivolse a Spyro ( e che lo fece sorridere nervosamente) diceva tutto. I due draghi si avvicinarono rapidamente al vecchio e al giovane "lenti" brontolo lui "antipatico" rispose lei " io sono Atreus e lui è mio padre..","se voglio dire il mio nome, lo dico da solo" brontolo nuovamente "super-antipatico","io sono Spyro e lei è ","se voglio dire il mio nome, lo dico solo al ragazzo, casomai","Cinerea","che razza di nome" sbuffo l'uomo barbuto"immagino che -Kratos-, sia strano anche per loro"disse Atreus, inconsciamente, facendo sospirare Kratos, "né abbiamo di strada da fare! Atreus vai a prendere il vischio" annuendo Atreus si diresse verso un gruppetto di alberi "non ti dispiace se andiamo con","se succede qualcosa al ragazzo..vi riterrò responsabili" disse Kratos al drago viola, interropendolo; dopo un breve momento di confusione, Spyro annui e segui il ragazzo con Cinerea (che non poté resistere a dare un'ultima occhiataccia a l'uomo). Nel frattempo, Atreus era impegnato nelle sue ricerche "e sempre cosi irritato e maleducato tuo padre?" chiese la dragonessa nera, facendo sbattere una zampa sul volto del compagno, per quanto LEI fosse maleducata certe volte, tuttavia il ragazzo non sembro preoccuparsene, anzi "si, è sempre così! Tuttavia, ultimamente e più nervoso delle altre volte...o eccolo" e afferrato un rametto dalle foglie verdi, a differenza di quelle rosse degli alberi più grossi, si diresse verso Kratos, intento a tagliare un grosso albero con un'ascia incisa con strani simboli, albero diverso dagli altri poiché presentava una curiosa mano dorata stampata sul tronco."non per essere insistente, ma perché tuo padre è così nervoso ultimamente" chiese nuovamente Cinerea, qui il ragazzo abbasso la testa, evitando che i suoi occhi, carichi di dolore, potessero essere scorti dai due draghi "perché, mia madre..","ragazzo!" giunse la voce irritata, anzi furiosa, di Kratos "i fatti privati.."e qui sferro un violento colpo all'albero" non si dicono.." altro colpo"agli sconosciuti..sopratutto.. se così" d'un tratto l'uomo emise un urlo tale da spaventare i due draghi, e sferro con l'ascia un colpo tale da tagliare l'albero a metà (superando in un solo colpo tutti i tagli emessi in precedenza) e facendolo cadere a terra con un tonfo "noi non vi chiederemo cose private.. ma voi non chiedetele a noi, ci siamo capiti?" chiese lui ansimante, i due draghetti non poterono che annuire, sorpresi e scossi per quell'improvviso scoppio "padre..lo trovato" disse Atreus per allentare la tensione "sali in barca" rispose Kratos lentamente, mentre si avvicinava al tronco, e, mentre il ragazzo faceva come richiesto, i due draghi si fermarono ad osservare l'uomo marchiato, notando che si era fermato; quando i due si avvicinarono scoprirono il perché: alcune bende erano scivolate dal suo braccio e l'uomo, dopo averle afferrate, si era fermato pensieroso; nel suo sguardo vi era qualcosa, una tristezza e una malinconie insolite per un uomo cosi duro e severo."Kratos?" chiese Spyro un po' preoccupato, ripresosi, Kratos iniziò a legarsele alle braccia "non siete andati con Atreus?" chiese lui, più calmo"volevamo vedere se ti serviva una zampa","non basterà questo per ripagare il debito"qui Cinerea dovette trattenere se stessa dal dirli qualcosa di maleducato "volevamo solo essere gentili, visto le dimensioni di quel tronco"sbuffo lei"tu spostati da li" disse lui alla draghetta, il cui muso si trovava quasi sopra al tronco"e perché?"rispose lei sarcastica; la risposta arrivo subito dopo, quando il tronco, alzato rapidamente da terra, sfiorò il suo mento (i riflessi della giovane le permisero di non esserne colpita in pieno) facendola imprecare. Con sprezzante facilità, Kratos aveva sollevato il grosso tronco, se lo era poggiato sulla spalla e lo tratteneva con una mano sola, cosa che impressiono molto i due draghi "dubito che un ghepardo o un Atlawa possano fare una cosa del genere con quella facilità..forse una grande scimmia ci riuscirebbe" pensò Spyro mentre segui Kratos alla barca, una piccola barca con due sedili e con la polena a forma di serpente o drago, attraccata a un piccolo molo."dubito che la barca possa reggere quel peso" penso Spyro. Infatti, Kratos, non poggiò il tronco sulla barca, ma lo butto in acqua "drago, passa il gancio della corda a me e l'estremità ad Atreus" disse l'uomo mentre indicava la robusta fune vicino al drago viola"un -per favore- sarebbe gradito" brontolò la dragonessa nera"e sarebbe gradito che tu chiuda quella bocca, o sulla barca non ci sali e ti siedi sul tronco". Prima che i due iniziassero a litigare, il drago viola fece come richiesto. Dopo che il ragazzo finì di legare l'estremità alla poppa della nave, e l'uomo di agganciare il gancio al tronco, i tre salirono a bordo: il vecchio a poppa per remare, il giovane a prua e i due draghi al centro "dove andiamo" chiese Spyro per fare un pò di conversazione, a questo Kratos non poté fare a meno di sospirare "a casa" e mentre la barca prendeva il largo, nessuno notò l'essere che li osservava: uno strano corvo, di un verde brillante; dopo che la barca virò, sparendo dietro una delle rocce, l'insolito uccello volo via, intento a compiere il suo dovere. Ed è da qui che la vera storia inizia.

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Capitolo 4
*** where are the dieers ***


La barca scivolava placidamente sull'acqua, l'unico rumore che si sentiva era il remo che, manovrato da Kratos, fendeva il fiume, facendo muovere l'imbarcazione. Nessuno a bordo parlava, limitandosi a guardare i dintorni, costituiti da rocce e alberi per la maggior parte, poiché il fiume passava attraverso uno stretto fra le rocce e il boschetto; non una creatura si sentiva. Soltanto quando entrarono in una lunga grotta, illuminata da alcune fessure nel soffitto, il giovane si azzardò a rompere il silenzio "Padre" chiese lui rivolgendosi all'uomo marchiato impegnato a remare, "qualcosa è cambiato, vero? la foresta sembra differente" in effetti, i due draghi percepirono che qualcosa non andava in quella foresta: era cosi silenziosa e, si potrebbe dire, densa di presagi,"tutto e cambiato, ora non pensarci" sospiro l'uomo, la voce rivelava una certa tristezza, che scosse ulteriormente i due draghi, i quali si chiesero nuovamente che cosa poteva essere successo per rendere triste un individuo (molto probabilmente un soldato di qualche tipo) cosi duro e un bambino. Una volta usciti dalla grotta, la barca percorse per un'altro po' il fiume, prima di fermarsi ad un altro molo; aiutato Kratos a trascinare il tronco a riva (ma non a sollevarlo, lo fece da solo e senza problemi) i quattro iniziarono a percorrere un sentiero sulla collinetta rocciosa, si vedeva che era nevicato da poco, la neve era ovunque. All'uscita di esso, il gruppetto si ritrovo davanti a una modesta casetta di legno e pietra, dal tetto triangolare e poco malmessa,un recinto fatto di diversi tronchetti di legno attaccati e una -finestra- (in realtà era una botola che si apriva sul tetto, concludevano il tutto, nel complesso era una buona casa, e a Spyro piacque abbastanza (Cinerea, pur non trovandola male, preferiva i posti fatti con più pietra, dopotutto aveva vissuto per gran parte in una fortezza, una montagna e il Tempio). Mentre Atreus andò subito verso la casa, Kratos si fermo a poggiare il tronco "è l'ultimo" mormorò l'uomo mentre tagliava il tronco, accanto a lui vi era un mezzo cerchio di rocce con altri tronchi, ben adagiati l'un sull'altro, dentro. I due draghi li si avvicinarono cautamente "possiamo andare da Atreus dentro casa?" chiese un po' incerto Spyro, non volendolo disturbare dal suo lavoro, che capì istintivamente avere un senso più profondo di quello mostrato. L'uomo sospirò "Si" disse piano, "poiché non mettiate sottosopra tutto" aggiunse dopo "non preoccuparti, siamo draghi ordinati" disse Cinerea, sempre un po' sarcastica, proprio non li piaceva quell'uomo. Lentamente i due aprirono la porta di legno, socchiusa, ed entrarono piano, evitando di fare rumore; già avvicinatisi avevano avvertito un silenzio insolito, come se carico di tristezza e quando entrarono, videro' una cosa insolita: su un tavolo di legno, era adagiato un fagotto con vari fiori attaccati, i intorno vi era varie candele, che venivano accese lentamente da Atreus con un'altra candela, il quale sussurrava "ecco..là vedo mia Madre..ecco..là vedo mio Padre..ecco..ora chiamano me" e inizio a spargere un qualcosa sull'estremità più appoggiata del fagotto, dopo aver finto, si inginocchi e ci appoggio la testa, mentre ripeteva "ecco..ora chiamano me" più volte, la voce carica di dolore; i due draghi si avvicinarono a lui, mentre non capivano che cos'era il fagotto, capirono che doveva avere un importanza, un'importanza dolorosa, girandosi a osservarlo che il fagotto ricalcava una sagoma, ma i loro pensieri vennero' distratti da un soffio di vento alle loro spalle; qualcuno aveva aperto la porta!
Quando i tre si girarono a vedere chi era, i due draghi scattarono in posizione di difesa! Sulla soglia della porta si stagliava una grossa e minacciosa ombra nera, due lame ricurve nelle mani; ma quando essa si avvicinò alla luce delle candele, i due (e il ragazzo) si rilassarono vedendo che si trattava di Kratos, senza lame (e qui i due draghetti si chiesero' il perché di aver, sicuramente, immaginato ciò) e l'ascia sulla schiena; d'altro canto, Kratos non sembrava aver visto la loro azione (o, forse, non li importava) pensando solo ad avvicinarsi al fagotto " LEI è pronta" disse il ragazzo mentre si asciugava la faccia, forse aveva pianto, ma quello che colpì di più i draghetti era quello che aveva detto"LEI!?" sussurrò Spyro, mentre (con l'amica) si girava a voltare di nuovo i l fagotto, a cui Kratos si era avvicinato e, dopo averlo abbracciato per sollevarla, disse queste parole, che insieme al fatto che, dopo averlo sollevato, ricadde come se contenesse un corpo, fece capire ai due "torna alla tua casa, SEI LIBERA": i due draghetti iniziarono' a guardare i due -umani- con un misto di pietà e comprensione; ora capivano il perché di tanto dolore, uno che capirono bene; silenziosi, i due iniziarono a seguire l'uomo e il figlio, formando una strana processione, che si fermo al cerchietto di pietre, dove l'uomo poggiò il corpo sui rametti e poi si abbasso', iniziando a sfregare su un sasso la propria ascia, mentre Spyro non capi il perché, Cinerea si (aveva visto le scimmie fare così per ottenere il fuoco) e dopo averlo detto all'amico, esso si avvicinò a Kratos, il quale appariva sempre più irritato a causa del fatto che il fuoco non voleva proprio accendersi (e nessuno dubitava, che, di questo passo, sarebbe esploso in un altro scoppio di rabbia) "serve una zampa?"chiese Spyro "pensi che non c'è la faccia da solo" sbuffo lui "no, ma credo ci impiegherai un po'" anche se riluttante, Kratos dovette ammettere che il draghetto aveva ragione "non troppo forti" lo avvertì lui, il draghetto annui e richiamando le ultime energie magiche rimaste (poiché gran parte di esse erano state spese per salvare il mondo) emano dalla bocca una piccola fiammella, accendendo i rametti. Il gruppo fisso tristemente le fiamme che iniziavano a consumare la pira, avanzando sempre più vicine al corpo "perché lo bruciate" chiese Spyro, incapace di capirne il motivo, anche perché aveva quasi assistito a un corpo che bruciava, il corpo di una persona cara, e ciò li provocava un dolore pazzesco al punto che distolse lo sguardo "lo voleva lei..ed è la nostra tradizione", l'attenzione dell'uomo (e dei draghi) venne interrotta quando Atreus, senza preavviso, si getto a prendere fra le fiamme un coltello, che non riusci a trattenere nella propria mano a lungo, perché si era riscaldato troppo, e ciò provoco un ustione sulla mano del ragazzo "mi dispiace" sussurrò lui a Kratos, che si chinò a tenere la mano del ragazzo fra le sue, un ustione piuttosto grossa la sormontava "posso occuparmene io, Kratos?" disse il draghetto viola mentre si avvicinava "come se il fuoco possa guarire un ustione" rispose caustico l'uomo "ma il fuoco non è il mio unico potere" disse il drago mentre un sorriso si voltava sul suo volto, entrambi li uomini lo guardarono confuso "se ti dicessi che posso soffiare anche il ghiaccio","ma non sputate solo un elemento?" chiese Atreus sorpreso "io sono speciale" curioso di vedere, Kratos li diede il permesso (non senza avvertirlo delle conseguenze), il draghetto si avvicinò alla mano del ragazzo e soffio su di essa una nebbiolina ghiacciata, che guarì l'ustione, con grande meraviglia del ragazzo e del uomo (il quale, per curarla meglio, copri la ferita con una delle sue bende). Cinerea, dopo aver assistito sorridente alla solita bontà d'animo dell'amico, si chinò a prendere il coltello lasciato cadere dal ragazzo, solo per essere preceduta da Kratos, che la fisso minacciosamente negli occhi " regola n.4: non toccate i nostri oggetti senza permesso", l'avverti lui, la quale, (prima sorpresa per il fatto che non si fidava ancora di loro, nonostante l'aiuto datogli dall'amico), sbuffo un "volevo solo essere d'aiuto", con sua sorpresa (e quella di Spyro e Atreus, rimasti un po' attoniti per la mancanza di fiducia dell'uomo), Kratos sospirò un "già" prima di voltarsi a dare il coltello al figlio "era suo..adesso e tuo" il ragazzo alzò lo sguardo un po' incerto, solo quando Kratos (e dietro di lui, Spyro, "che proprio non sa farsi i fatti suoi" rise Cinerea) annui, il giovane lo prese. Ancora stupefatto e sorpreso, il giovane si fermo a guardarlo..non avrebbe mai creduto che quel momento fosse mai arrivato "sai cacciare?" disse improvvisamente Kratos, distogliendo il giovane dai suoi pensieri "Si..LEI me lo ha insegnato" rispose lui, ancora triste "vediamo" disse l'uomo, con gran sorpresa di tutti "ora" chiese Spyro un po' stordito: era appena morta la madre del giovane (e la moglie dell'uomo) e lui voleva andare a cacciare "si, ora; vai a prendere l'arco" ordinò l'uomo impaziente; anche se attonito e sorpreso, il giovane fece come richiesto e si diresse verso casa, accompagnato (dopo aver chiesto il permesso) da Spyro, che non se la sentiva di lasciarlo solo, avendo già provato un dolore come il suo "come mai proprio ora" chiese Cinerea perplessa "sono affari nostri, non fare domande" sbotto lui "sua madre è morta, e tu vuoi cacciare adesso? lascia che si riprenda" disse lei, che stava iniziando a irritarsi con, quello che sembrava, egoismo da parte dell'uomo"la tua pancia può aspettare","non ho fame" rispose lui, che si stava irritando a sua volta" e allora perché","a parte che non sono affari tuoi, regola n.5 -non fare troppe domande-, vi ricordo che vi ho salvato" rispose lui innervosito "ci avrai anche salvato, ma ciò non ti obbliga a trattarci come schiavi" ribatte lei furiosa, fissandolo e trattenersi dal graffiarlo con le unghie, l'aria si stava facendo sempre più calda "se vi trattassi come schiavi, vi avrei incatenato (fisicamente e no) e frustato, se non sai cosa vuol dire -schiavi- taci" ribatte lui ancora più incazzato, cercando di trattenersi il più possibile dal colpirla"tu che né sai cosa vuol dire" qui entrambi si bloccarono, mentre le loro menti vennero assalite dai ricordi..e dal dolore di essi; silenziosamente i due si voltarono, Kratos a guardare la pira, Cinerea a guardare verso il bosco "volevo solo capire"mormoro la draghetta, mentre l'uomo dietro non poté che sospirare.
"Ma dove l'avrò messo" brontolo il giovane mentre frugava fra le varie cianfrusaglie "doveva essere qui" sbuffo nuovamente mentre si chinava a guardare sotto il tavolo "Atreus?" a sentire l'improvvisa voce, il ragazzo si alzò rapidamente da sotto il tavolo, e per la fretta sbatté ad esso, facendolo imprecare, "mi dispiace" disse Spyro avvicinatosi "non preoccuparti" rispose il ragazzo mentre si massaggiava la testa "stavo cercando l'arco (ma dove lo messo) ma non lo trovo (non era qui?)" il draghetto si guardò intorno, osservando meglio l'interno della casa: non era molto spaziosa (non se paragonata al Tempio), ma era sufficiente per viverci bene, ed era piena di oggetti di vario tipo; vasi, sacchi e altro, un sopra ripiano e all'estremità due letti (dove il giovane si diresse per continuare le ricerche) "sei qui per aiutarmi?" chiese lui "veramente" e qui sospirò, non sapeva proprio cosa dirli per consolarlo "volevo darti le condoglianze" disse lui dopo un'attimo d'incertezza; il ragazzo si fermo un attimo, silenzioso, e il draghetto credette, con un po' di timore, di aver sbagliato "grazie" fu invece la risposta del giovane"mi..dà sollievo sentirlo" Spyro sorrise in risposta "eccolo" disse Atreus mentre cacciava un arco di buona fattura da sotto il letto, appartenente chiaramente alla madre, poiché più grande, prese una faretra con le frecce accanto al letto e si incammino verso l'uscita "secondo te, perché tuo padre vuole cacciare adesso?"Atreus alzò le spalle in risposta "non lo so, ammetto che, sarà anche mio padre, ma non lo conosco bene" Spyro abbasso la testa confuso: li sembrava impossibile che un padre e un figlio non si conoscessero, come se fossero due estranei, i suoi pensieri vennero distolti subito dopo "ma dov'è Cinerea?" i due si guardarono per un'attimo.. avevano lasciato Cinerea..con Kratos..entrambi due -teste calde- che, chiaramente, non si sopportavano; i due schizzarono via, sperando che non si fossero saltati alla gola a vicenda; per loro, fortuna, i due non stavano facendo niente di pericoloso (già, niente ferite, niente graffi, luoghi distrutti ecc, sebbene l'aria fosse molto calda e piena di tensione) ma si limitarono a starsene ognuno per i fatti propri, (come statue) ma appena i due si avvicinarono, essi si ripresero"dove cacciamo" chiese Atreus, "TU andrai a caccia di cervi" disse l'uomo, sempre ruvido, (e sempre duro era lo sguardo di Cinerea) " e dov'è?" chiese lei sarcastica, facendo sbuffare l'uomo, che subito penso a una nuova regola: sesta regola, parla solo se interpellata; ma non la disse(per ora) dicendo, invece, una frase molto precisa ed esaustiva"là dove troveremo i cervi", tutti si guardarono confusi "va bene" rispose Spyro.

"Sai dove devi andare?" chiese la grossa figura in ombra ad un'altra, ben più magra, seduta su un tavolo e intenta a bere da un grosso boccale; la poca luce del posto impediva di vedere nei minimi particolari sia le figure, che la stanza. "lo so! Dì al Vecchio che non ci saranno problemi" rispose lui, con una voce che rivelava che non era del tutto sobrio; la grossa figura ridacchiò in risposta "cerca di non versare troppo sangue, servono risposte, altrimenti avrebbe mandato me" e si porto una grossa mano sul fianco "tranquillo, sarò molto eloquente" e la magra si alzò, barcollando verso l'uscita "a proposito" lo richiamo la grossa figura "smaltisci la sbornia" e sferrò alla figura più magra un pugno talmente forte da scaraventarla a diversi piedi di distanza, prima di iniziare a ridacchiare. Nonostante la forza del colpo, la magra figura si alzò senza problemi "come al solito, non mi fai provare nulla" e aggiunse sottovoce "speriamo che questo si" ed usci

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Capitolo 5
*** they where watching his eyes ***


"dov'è che troveremo i cervi? chiese nuovamente il draghetto viola "non in casa" brontolo' l'uomo marchiato "di qua" disse il più giovane, mentre superava (dopo un ultimo triste sguardo) la pira funeraria e prendeva il sentiero, il quale portava a un grosso portone in legno, sul quale era appesa una strana stella gialla in un rombo, (la quale incuriosì un po' i due draghetti sebbene nessuno dei due umani parve importarsene o fornirli spiegazioni) il tutto chiaramente indicava i limiti del possedimenti; superatolo, i quattro si trovarono all'interno del bosco: i due draghetti erano stati in molti luoghi strani e, alcuni decisamente belli (anche se di solito erano in qualche modo spaventosi o pericolosi) ma nessuno vantava là, definiamola cosi, -bellezza selvaggia- di questo; era un bel boschetto dagli alti alberi con foglie arancioni e diverse rocce che delimitavano, il tutto coperto da un piacevole strato di neve (che rendeva tutto più bello e gradevole), di fianco alla recinzione ecco una bella cascatella circondata da alberelli caduti e rocce (dove i due draghi, con riluttante permesso di Kratos -"non sporcatela"- si abbeverarono, colmando la loro sete, veramente buona l'acqua si direbbe da i loro sguardi); a illuminare il sentiero vi erano qua e là dei rudimentali lampioni o delle lampade sospese a mezz'aria da catene appese ai rami; fra gli alberi vi erano pure fili a cui erano legati degli oggetti; persino l'insolito silenzio non stonava affatto; nel complesso ai due draghi piacque molto il luogo (e, in una parte inconscia della loro mente, si fece spazio l'idea che, se un giorno andassero' a vivere da soli, sarebbe stato in un luogo simile). Il silenzio venne improvvisamente interrotto da Atreus "Padre" inizio un po' riluttante "perchè adesso?" chiese "chissà se glielo dirà" penso un po' sarcastica Cinerea; quasi se li leggesse nel pensiero, Kratos, dopo averla fissata male rispose "devo vedere se sei pronto per affrontare il viaggio","il viaggio? dovete fare un viaggio?" chiese Spyro un po' sorpreso "dipende da lui... adesso caccia ragazzo" il giovane annui e si avventuro lungo il sentiero, fermandosi dopo pochi passi "padre, impronte" disse il ragazzo indicando il tappeto bianco e segnato; il ragazzo si abbasso a osservarle meglio "ma non di cervo, però. Continuo a cercare" disse mentre proseguiva. I tre più vecchi lo seguivano da vicino, in silenzio per non disturbarlo, più o meno, Spyro emise uno sbuffo divertito "che c'è drago" chiese un po' incuriosito il guerriero marchiato "no, niente.. solo che..be.. è tutto così strano" Kratos alzo il sopracciglio confuso "cioè.. non sapete dove sono i-Regni del Drago-..ma conoscete la nostra specie e.. parliamo pure la stessa lingua" Kratos si fermò a riflettere; era vero! Non aveva mai sentito parlare di questi -Regni del Drago- eppure condividevano la stessa lingua e conoscevano la specie, quindi dovevano essere vicini in qualche senso "e poi è strano che..bé..non ci conosciamo da molto (e veramente poco) eppure viaggiamo insieme","noi non stiamo viaggiando" brontolo Kratos, prima di fermarsi a riflettere: anche quello era vero! erano di specie diverse (e su una delle quali non c'erano proprio belle cose da dire) eppure stavano li a parlare fianco a fianco, tant'è vero che non si conoscevano per niente; eppure Kratos, nonostante li tenesse sempre d'occhio, non si sentiva -minacciato- da loro; non che li sottovalutasse: solo guardando Spyro si poteva vedere la muscolatura definita e Cinerea aveva tante di quelle corna e lame, oltre al fatto che erano comunque draghi, e da quello che lui aveva sentito, anche i cuccioli possedevano una forza tremenda. Più volte si era chiesto se era necessario lasciarli così a piede (o zampa) libero, tanto potevano essere pericolosi, non solo per lui ma (e sopratutto)per suo figlio; eppure ogni volta che si girava e guardava negli occhi ametista del drago, sentiva di non stare sbagliando! Kratos aveva affrontato molte avventure, e guardato negli occhi di molte persone e non, e nessuna aveva uno sguardo come quello! Così buono e fiducioso nel prossimo, così pronto all'azione senza cercare compensi o altro, sempre pronto a fare del bene al prossimo senza ricevere niente; occhi da eroe, ma da eroe diverso da quelli che conosceva! così diversi dai suoi, salvo l'aver la stessa dose di stress nel aver affrontato tante imprese e averne sofferto. "che abbia occhi ipnotici" si chiese l'uomo borbottando e fermandosi; era impossibile che chiunque fosse veramente così "cosa c'è, vecchio? stai soffrendo il freddo e l'eta?" lo schernì la draghetta nera, che proprio non voleva fargliela passare liscia per prima. L'uomo si girò a guardarla negli occhi furioso, quanto non la sopportava; ma ogni volta che la guardava negli occhi, proprio come con il compagno, notava qualcosa: mentre si vedeva che non condivideva lo stesso -eroismo- e la stessa, apparente, bontà del maschio, oltre al fatto che i suoi erano ancora più minacciosi, neanche in quelli Kratos percepì vera minaccia o malizia, no. Ma percepì comunque qualcosa che lo turbava: un celato, ma ancora grande, senso di colpa e vergogna; l'uomo distolse lo sguardo, chiedendosi se gli occhi smeraldo della dragonessa potessero' riflettere lo sguardo altrui, poichè quello che aveva visto sembrava il suo stesso sguardo! Quello che vedeva ogni volta che si specchiava nell'acqua, pieno di colpa e disgusto di se per qualcosa. "non sono invecchiato, mocciosa" disse un po' insicuro, da quello che sapeva, i draghi vivevano per secoli ("mocciosa di carattere, allora") la draghessa sbuffo' irritata "meglio che raggiunga Atreus, di certo è meno acido di te" e rapidamente si stacco' dai maschi. Spyro poté solo osservare con una scossa della testa, non si sopportavano proprio quei due.
"Dannato brontolone" brontolò lei, quanto lo detestava: lui, il suo aspetto, quelle bende che aveva i polsi, quel suo tatuaggio rosso, il suoi caratteraccio (peggio di Sparx) e quei suoi occhi che ti scrutavano nell'animo, pieni di sospetto, dubbio e.. qualcos'altro. Ripensando a quelli, alla draghetta venne presa da un dubbio proprio come Kratos scrutava l'animo di Cinerea, lei scrutava il suo, e, oltre ai suddetti difetti, aveva visto qualcosa, ben sepolto in profondità sotto cinismo freddo e indifferenza; "disgusto di se?" si chiese lei. Impossibile, come se un tipo del genere potesse solo provare disgusto, figurarsi un disgusto..così simile..al suo. Un brivido attraverso le sue scaglie; ma no.. era impossibile.. era "attenta" i suoi pensieri vennero' interrotti dalla voce del ragazzo "stavi per calpestare un impronta" disse il giovane, indicano il sotto della sua zampa; lei contrasse le labbra come a dire "oh" seguito da uno "scusa mi ero distratta; il ragazzo non poté che ridacchiare "sono sempre colpito dal modo in cui riuscite a fare simili espressioni facciali, gli altri animali non ci riescono" disse lui mentre si abbassava a esaminarla "non è di cervo" concluse prima di continuare "sai, Ci-ne-re-a, giusto? voi mi colpite molto" disse lui mentre continuava a cercare lungo la pista innevata, sotto i grandi alberi "bé, noi draghi facciamo sempre quest'effetto agli altri, siamo una delle razze più -curiose- (dicono loro) rispettate, ammirate..e odiate" aggiunse sottovoce. Atreus la guardò ammirato "uao..siete proprio rispettati, eh! Dalle nostre parti siete temuti come le pestilenza.. sarà per la vostra forza? in ogni caso.. sai Cinerea? bé" incomincio un po' imbarazzato "tu mi incuriosisci di più rispetto al tuo compagno, S-pa-i-ro o S-pi-ro?" lei lo guardo sorpresa "davvero?" di solito, più che curiosità, provocava paura "si.. sai, non sapevo che anche i draghi portassero gioielli (anche se i tuoi sono veramente strani) e tatuaggi", "gioielli e tatuaggi?"chiese lei perplessa, prima di capire a cosa si riferiva. Il suo umore si oscuro mentre si toccava i segni sotto agli occhi e guardava i bracciali alle zampe, ricordi oscuri e indelebili del suo passato "scusa" disse il ragazzo all'improvviso; lei lo guardò stupefatta "non sapevo che ti ricordassero' qualcosa di triste.. scusami"" disse di nuovo; lei lo fisso ancora più sorpresa, prima di sorridere "no, non ti preoccupare.. non è niente.. guarda! altre impronte" disse la giovane indicando un gruppo di impronte vicino a un albero, il giovane si precipito verso di esse, dopo averle osservate, scosse la testa "troppo rotonde.. forse cinghiale" lei lo guardo ammirata "sei molto bravo a identificarle, è stata tua madre a insegnarti" lui annui "si, me lo ha insegnato..lei" il giovane abbasso' lo sguardo triste; la draghetta, vedendo questo, si morse il labbro per l'errore, era naturale che stesse ancora soffrendo! "scusami" disse lei, lui scosse la testa "non preoccuparti" poi alzò la testa un po' perplesso "perché ai asserito che fosse stata mia madre a insegnarmi e non mio padre" leinon poté che sbuffare in risposta "perché è un vecchio caprone" Atreus non poté che trattenere una risata. Vedendo che era riuscita a distrarlo, anche lei iniziò a ridere "se ti sentisse ti chiamerebbe" e qui fece un tono di voce più cupo e rude "mocciosa irritante e maleducata di un drago","e tu, invece, perché non stai cacciando?" il giovane impallidì indovinate chi c'era dietro di loro? Kratos, un cipiglio sul volto e le braccia incrociate (e dietro di lui, Spyro, che si stava crepando dalle risate) "quelle traccie sono troppo rotonde! cinghiale probabilmente. Continuo a cercare" si giustifico il ragazzo mentre scappava via, seguito dalla draghetta. "è più silenzioso di quanto sembri" disse lei sorpresa "non né hai idea, non sai quanto può essere irritabile quanto li faccio il verso e lui mi arriva alle spalle..per fortuna che trovo sempre il modo di scamparli" e iniziò a ridere coinvolgendo la draghessa nera "oh ti capisco! E la stessa cosa che capitava a Spyro quando lo faceva a Terrador","Terrador?" chiese il giovane incuriosito', lei annui "il -Guardiano della Terra-! lui e tuo padre si assomigliano per certi versi; entrambi irritanti e scostanti quando si mettono" lui annui "già..mi ricordo una volta cosa fece quando li feci -accidentalmente- cadere addosso un secchio d'acqua..dopo non mi parlo per 3 giorni" e scoppio a ridere, seguito da lei "e non sai cosa combinò Terrador quando Spyro" e andando avanti a parlare di incidenti e tipi scostanti, si proprio dei belli argomenti che fecero' ridere (e avvicinarono) molto i due.

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Capitolo 6
*** m-my g-girlfriend ***


"scostante di un drago nero" brontolò l'uomo per l'ennesima volta; il giovane draghetto accanto non poté che sospirare; quanto sapeva serbare rancore quell'uomo! "bé, é vero che Cinerea tende a essere un po' sarcastica e scostante ma","un po'?"ringhio l'uomo "va bene..molto, ma","ma niente! dovrebbe imparare un po' di disciplina e rispetto, se non glielo hanno mai insegnato, quella viziata","non chiamarla viziata!" l'uomo si bloccò un'attimo; il tono di voce del draghetto era cambiato e nei suoi occhi si leggeva un leggero avvertimento, avvertimento non minaccia "non la puoi definire una -viziata-..non sai..quello che lì " il giovane abbassò la testa. Capendo che, forse aveva toccato un campo un po' -delicato- e privato (e lui aveva famigliarità con cose del genere) l'uomo non poté che sospirare un "già..ma ciò non la giustifica dal rivolgersi a me in quel modo" il draghetto viola non potè che sbuffare in risposta "senza offesa ma anche tu potresti essere meno scostante","sono fatto così, accontentatevi","potresti cambiare un po'" qui fu il turno dell'uomo di sospirare abbassando la testa "non è una cosa semplice" capendo che ora era lui ad aver toccato qualcosa di delicato, il draghetto sospirò imbarazzato; quanto era difficile parlare. Dopo diversi attimi passati a camminare in silenzio, fu (inaspettatamente) il vecchio uomo a rompere il silenzio "ma come siete finiti in quella tormenta?" chiese lui un po' perplesso: si vedeva che i due giovani draghi non erano mica scemi, e anche un idiota si sarebbero accorto della tempesta in arrivo (che ci facesse lui là, invece, era un altro discorso) "e poi perché eravate così feriti?" il drago viola si fermo a pensarci un attimo: già, com'erano finti là? l'ultima cosa che si ricordava era lo scontro con il -Maestro delle Ombre- e l'aver usato il suo potere per salvare il mondo (rammentava anche che, forse, Cinerea aveva detto qualcosa, ma nella confusione non ci aveva capito bene, sempre se avesse detto effettivamente qualcosa); poi ricordava di aver fatto un sogno (che adesso non li veniva in mente, anche se si sforzava! era come se la sua mente fosse bloccata) e l'essersi svegliato sotto la neve "non lo so..non rammento bene" disse il giovane, solo per scoprire che stava parlando da solo: arrivati a un bivio, caratterizzato da una grande roccia al centro, l'uomo si era fermato a raccogliere una cosa, poi era andato a destra, invece che a sinistra come Atreus e Cinerea, e aveva trovato qualcosa che li aveva fatto perdere interesse nella conversazione. Avvicinatosi , il draghetto vide che si trattava di una pozzanghera di fango, su cui vi erano delle traccie "sono le traccie del cervo?" chiese il giovane draghetto, l'uomo si girò a guardarlo mentre un dubbio li veniva in mente (un dubbio che, sperava, fosse falso) "ora verificheremo..Ragazzo qui","e così che verificheremo? mi aspettavo l'utilizzo di qualche tecnica raffinata" si chiese il drago viola alzando un sopracciglio. Il giovane Atreus (con la draghetta nera) arrivò di corsa al -richiamo- del padre"hai dimenticato queste" disse l'uomo indicando le impronte, il giovane si avvicino ad esse per osservarle meglio "simili, ma non sono di cervo. Guarda! questa è più larga..capra delle nevi?" i due draghi erano sinceramente ammirati dalle abilità del ragazzo, mentre Kratos annui soddisfatto "Lei ti ha insegnato bene" il giovane, al ricordò della madre sospirò un triste "già" e si allontano seguito dalla draghessa nera (che non poté non lanciare l'ennesima occhiata velenosa all'uomo). Kratos, a prima vista poco turbato, si rialzo e prosegui "è ancora triste" notò Spyro "è vero..Lei è morta da poco..ma non deve distrarsi per questo! La distrazione può costare caro" disse l'uomo, il draghetto annuì, poi chiese, con una certa cautela, una cosa che li premeva "che tipo di persona era LEI? cioè sua madre.. e tua moglie" l'uomo si fermò un attimo e disse una sola parola "meravigliosa" il drago non poté che guardare sorpreso, era sempre sorpreso quando quel rude uomo mostrava un po' di tristezza, prima di sorridere un po' "immagino..condoglianze" Kratos lo guardo un po' sorpreso e (anche se non lo diede a vedere) colpito, prima di annuire "ora non pensiamoci..andiamo" Spyro annuì a sua volta e i due si diressero' verso un ponte di pietra. Invece di prendere subito la strada per salirci sopra, Kratos andò prima a controllare sotto; con l'ineffabile istinto di chi è abituato a cercare, l'uomo trovò uno scrigno: un piccolo scrigno di legno e metallo che a Spyro ricordava molto li scrigni immaginari che lui e suo fratello cercavano e immaginavano di trovare durante le loro cacce al tesoro "sembra chiuso a chiave" notò il drago "sai scassinare.." la risposta arrivo sotto forma di un CRACK! Kratos aveva frantumato la parte di sopra con un pugno e né aveva cacciato un sacchetto, il draghetto scosse la testa "anche questo è valido, anche se rude" poi si avvicino' incuriosito' "cos'è?" l'uomo lo fece tintinnare "argento, la nostra valuta" poi li lanciò uno sguardo sospettoso "è vero che voi draghi avete una certa ossessione per i tesori?","non metto in dubbio che i tesori ci affascinano ma..dubiti ancora di noi..tranquillo non rubiamo" sospiro lui un po' triste; era incredibile quando fosse diffidente questo tipo, anche più di Ghepardus "-fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio-" rispose semplicemente l'uomo, Spyro scosse la testa"io di te mi fido" disse lui dopo un attimo di incertezza, l'uomo lo guardo' sorpreso, poi scosse la testa "non dovresti fidarti di chiunque conosci a malapena, non sai che cosa può riservarti" il drago annuì "vero? ma tu ci hai salvato la vita, cosa che credo, stando a quello che si dice di noi, che pochissimi avrebbero fatto" l'uomo lo guardo' sorpreso: sarà anche un po' ingenuo, ma non era certo uno stupido! L'uomo sospiro' "Si..ma ciò non significa che bisogna fidarsi completamente" il drago annuì "forse..ma credo di conoscerti abbastanza bene da fidarmi di te" l'uomo sospiro più pesantemente "tu non mi conosci per niente" disse lui mentre usciva dal ponte.. e veniva colpito in pieno da un cumulo di neve caduto dall'alto "certo che li dona quella sorta di cappello di neve sulla sua testa spoglia" pensò Spyro mentre alzava la testa..e notava una sorridente Cinerea appoggiata al muretto (e ciò li suggeri il motivo per cui la neve era caduta con tanta precisione sulla testa di Kratos), accanto, Atreus cercava di non ridere, senza successo. Il drago fece subito cenno ai due di sparire prima che l'uomo si accorgesse di loro; due parole: troppo tardi" la tua -compagna- ha una brutta influenza su mio figlio" disse lui cercando visibilmente di non arrabbiarsi, il drago non poté che scuotere il capo "esagerato! anche se è strano che è così gioc..LA MIA COMPAGNA!" quasi urlò il drago mentre le scaglie passavano da un viola a un..rosso (pensieri di Kratos: "questi draghi sono troppo umani, come fa ad arrossire con le scaglie?") "l-lei non è la mia -c-compagna- siamo solo amici" l'uomo sbuffo in risposta "veramente troppo umani.. andiamo". I due salirono sul ponte, dove Atreus stava ancora ridacchiando con la draghetta, prima di tornare serio alla vista del padre (più o meno) a differenza della giovane "altre impronte..ma di cinghiale..troppo rotonde","bene" sbuffo' l'uomo; il ragazzo non poté che annuire e proseguire, solo per fermarsi poco dopo, poiché la parte finale del ponte era crollata "e adesso?" Con l'ennesimo sbuffo, l'uomo si avvicinò al limite e superò il tratto con un balzo impressionante (ma non per i draghi: troppa esperienza con le scimmie e il loro amico Hunter, sebbene li colpi che sapesse saltare così nonostante l'età) "salta" disse l'uomo al ragazzo; i due draghi lo guardarono stupito "sicuro Kratos? è ancora un po' giovane, vuoi che lo aiutiamo?" chiese Spyro "non preoccuparti..deve allenarsi..ma se volete potete stare vicino per prenderlo, sempre se sapete volare" disse l'uomo semplicemente "certo che sappiamo volare! non siamo più giovani" sbuffo Cinerea mentre spiccava il volo, seguita dal comp(ops)amico; il ragazzo si prese un attimo ad osservare ammirato l'eleganza dei loro movimenti, mentre i due volavano per aria un po' (chiaramente godendo quella sensazione di volare liberamente), anche Kratos fu impressionato da i loro movimenti: erano ben più gradevoli dello starnazzante volo delle Arpie o di quello aggressivo dei Grifoni, persino più agile di quello di Pegasus. Dopo qualche attimo di volo, i due draghi si misserò sopra la parte rotta, non abbastanza da intralciare il ragazzo, ma abbastanza vicini da prenderlo in caso di emergenza. Preso un bel respiro, Atreus prese la rincorsa..e saltò! Non ci fu bisogno dell'intervento dei due draghi, il ragazzo superò la parte problematica senza problemi (salvò il fermarsi per lo slancio), impressionando i due (e il padre, anche se non lo diede a vedere). Assicuratosi che tutti fossero' pronti, il gruppetto ripartì lungo il sentiero

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Capitolo 7
*** continuate a scrivere ***


Salve! sono un nuovo autore di fanfiction e sto scrivendo questo (scusate se non è un capitolo) per parlare di una cosa. Ovvero come molti autori lasciano incomplete le loro storie. Lo so, ognuno ha i suoi impegni di scuola, lavoro ecc. Sto scrivendo questo per chiedervi di non smettere di scrivere! è bellissimo e rilassante scrivere e farete felici molti oltre a voi stessi (ed è anche un buon modo per -lasciare l'impronta- come si sol dire) Insomma scrivo questo per chiedervi di NON SMETTERE DI SCRIVERE, non lasciatevi soffocare dal lavoro e dalla vita. Fidatevi, scrivere è bellissimo e non lasciatevi fermare da i vostri impegni o da una recensione negativa (o mancanza di recensioni) e continuate. Per voi e per tutti.

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Capitolo 8
*** Whoa! ***


"Dove sarà il cervo?" brontolò Atreus mentre si addentrava sempre di più nei boschi "non andare di fretta mentre sei a caccia, Ragazzo, o perderai di vista cose importanti, come altre traccie" Atreus non poté che annuire d'accordo, sua Madre li aveva sempre detto di non andare di fretta, asserendo che ci possono volere anche giorni per trovare una preda; naturalmente lui sperava di finire in fretta: voleva a tutti i costi partire per Il Viaggio, anche se un po' lo turbava l'idea di partire insieme a suo padre, con il quale non aveva proprio dei rapporti -da padre e figlio- come ci si aspetterebbe; in cuore suo vi era anche un'altra cosa: la speranza, forse vana, che quei due misteriosi e insoliti draghi venissero' con loro, ma nemmeno lui sapeva dire il perché.. forse perché li stavano simpatici? oppure perché sentiva una sorta di -affinità- con loro? decise di non pensarci troppo e continuare la ricerca, sentiva che si stava avvicinando all'obbiettivo, qualcosa nella sua testa glielo diceva!
Kratos osservava soddisfatto suo figlio: era cresciuto veramente bene e sua Madre lo aveva -addestrato- (anche se, forse, era meglio dire -insegnato- ma lui non ci pensò molto ai dettagli) bene. Ripensando alla Moglie, a Kratos venne un gemito di nostalgia e dolore! sé né era andata troppo presto, troppo presto; Lei aveva -insegnato- pure a lui una cosa: a rivivere dopo tutto ciò che aveva passato, a fidarsi di nuovo di qualcuno, a non pensare più a quello che era.. e ora non c'era più. L'uomo scosse la testa, non era il momento di deprimersi! Aveva un figlio a cui badare, doveva completare il suo addestramento in modo che potesse vivere in quel mondo spietato fuori dalle loro terre, anche perché il suo infallibile -Istinto-, sorta di desto senso che l'avvertiva del pericolo, li diceva che qualcosa di grosso e pericoloso stava succedendo! Si, doveva badare a suo figlio e ai draghett..ma che stava pensando! chi se né importava dei due draghi! li aveva salvati, aveva avuto pietà di loro e li aveva risparmiati dalla furia della natura era vero, ma loro non erano niente per lui! Eppure era una strana coincidenza: Sua moglie muore e la sera stessa lui trova loro, come se il fato o qualcos'altro avesse voluto compensare la sua triste perdita. Si, come no! casomai li aveva dato una seccatura in più a cui badare, poiché, nel bene e nel male, li aveva salvati e li aveva permesso di entrare in casa, accordandoli ospitalità, cosa sacra anche per lui! E quindi loro erano sotto la sua responsabilità, ma sia chiara una cosa..loro, per lui, non erano nulla sé non una responsabilità in più.
Spyro continuava a guardarsi intorno: il bosco, anche se non proprio vivace, era meraviglioso! calmo e sereno, senza la minaccia della guerra o di creature mostruose pronte a balzarti addosso in qualunque momento; solo pace e armonia vi regnavano; si, era proprio un posto rilassante e buono per viverci, forse, anche più della palude in cui viveva, non ci sono nemmeno pantani! Ripensando alla palude in cui era cresciuto, il giovane drago si sentì pervadere dalla tristezza: chissà se l'avrebbe mai rivista, chissà se avrebbe mai rivisto Flash e Nina, i suoi genitori adottivi; erano anni che non li rivedeva e li mancavano, e lui sperava con tutto se stesso che fossero' sopravvissuti alla marcia del -Distruttore-. Il drago viola respinse il brivido che li stava venendo, certo che erano sopravvissuti! Adesso non era il momento di deprimersi, adesso doveva rilassarsi, dopo tante avventure e stress ci voleva proprio. Il draghetto continuò a guardare li alberi, così alti e con quelle belle foglie rosse che al sole sembravano quasi gemme, alla neve fresca e candida, al silenzio tranquillizzante, a come rovine di pietra e natura si fondessero' armoniosamente avvicenda, all'assenza di pantan..SPLAT! "di pantani, non del fango" gemette il drago, prima di girarsi al suono di una risatina. Cinerea era accanto a lui, un sorriso sul suo volto e li occhi che guardavano divertiti il drago viola "è così bella quando sorride" non poteva che constatare ammirato il draghetto, rimirando la bellezza della comp..amica: tutto di lei era bello, secondo lui, anche ciò che doveva spaventare, come i segni sulle scaglie, i gioielli metallici o le numerose corna. Poi i loro occhi si incontrarono; Ametista i suoi, Smeraldo quelli di lei; per chissà quanto si scrutarono, attratti da chissà che forza. Poi i due si avvicinarono sempre di più, sempre di più; i loro occhi che si rimiravano l'uno nell'altra in modo sempre più visibile, sempre di più. Si, ormai mancava veramente poco e "WHOA!" i due si bloccarono di colpo; bisogna dire che stavano veramente vicini l'uno e l'altra: i loro occhi..e i loro musi. I due si allontanarono rapidamente, le scaglie diventate rosse, poi guardarono il motivo per cui vi era stato quel "WHOA!" non poté che esclamare a sua volta il drago viola: davanti ad Atreus vi era il più bel cervo che i draghi avessero mai visto; non solo era enorme (abbastanza che i due draghi avessero' l'acquolina in bocca solo vedendolo) ma aveva anche il pelo bianco e candido come la neve e due enormi corna ramificate ricoperte di..ghiaccio?! "Questo è strano" notò Cinerea, non aveva mai visto cervi del genere. Alla vista di quelli strani esseri che lo fissavano, il cervo fece l'unica cosa che ci si potrebbe aspettare da qualsiasi cosa che si accorgeva di venir guardato in modo, come si può dire? -Bramoso-..filarsela più veloce che poteva. "Trovato" disse Atreus mentre si gettava al suo inseguimento "fermo ragazzo" lo interruppe bruscamente Kratos "perchè" chiese Cinerea acida, non li piaceva né il tono né come l'uomo si rivolgeva al ragazzo, padre o meno; Kratos li lanciò un occhiataccia, non aveva dimenticato il cumulo di neve in testa "perché il cervo va cacciato, non rincorso, Noi umani non corriamo a quattro zampe come voi","in effetti non ha poi così torto" intervenne Spyro, che ormai cercava qualsiasi modo, se non per far piacere Kratos a Cinerea (e viceversa, cose impossibili) almeno a separarli prima che si azzuffassero (come avrebbero sicuramente fatto), Il giovane, Atreus, d'altro canto, diede ragione al padre, accennò uno scusa e riparti all'inseguimento. Cinerea, invece, dopo aver sbuffato, se ne andò per conto suo.
Ultimamente quell'uomo li stava sempre più antipatico. Passi il suo trattare in quel modo lei (la draghessa sapeva difendersi da sola) ma un po' più di rispetto per suo figlio! Cioè, un padre non dovrebbe comportarsi in quel modo con un figlio, giusto? lei non né era più sicura; a causa del suo passato, la persona che avrebbe potuto considerare di più come un padre, era il drago Ignitus e li altri Guardiani, dopotutto loro le hanno insegnato quasi tutto quello che sapeva, come leggere, scrivere ecc.; l'unica cosa che le scimmie le avevano insegnato era combattere ed uccidere, per far di lei un'arma. Ripensando a quei giorni infelici con quei primati, a Cinerea venne un moto di rabbia: no, non era così che un padre doveva comportarsi, non chiamando suo figlio sempre -ragazzo- invece che con il suo nome oppure facendolo cacciare subito dopo la morte della madre invece di consolarlo; ah! quanto avrebbe voluto tirare una testata a quella sua testa pelata e bacata "Cinerea?","che c'è!" il drago viola indietreggio al tono dell'amica, era proprio incavolata; vedendo questo, la dragonessa, chiese -scusa- con la testa china per la vergogna; il drago viola scosse la testa "non preoccuparti, volevo solo parlarti","se vuoi dire qualcosa di carino su -testa bianca bacata-, sappi che non è il momento" disse lei acida, ma almeno riprendendosi. Il drago viola scosse la testa "Ok, parlare di Kratos e fuori discussione in questo momento, piano B" il draghetto si schiarì la gola "volevo parlarti di quello che stava succedendo prima" la draghetta nera lo guardò confusa "cosa?","quando..ci siamo..avvicinati" disse lui un po' imbarazzato e arrossendo "e così grazioso quando è imbarazzato e arrossisce" penso' lei prima di rendersi conto di quello che aveva detto e arrossire a sua volta "ahh..quello; non era niente! Mi era parso di aver visto qualcosa dietro di te, forse era il cervo" il draghetto fece un "oh! Ok, anch'io avevo visto qualcosa, forse un altro cervo! Ehm..vado a vedere che stanno combinando Kratos e Atreus" e si mosse imbarazzato nella loro direzione. Se Cinerea avesse qualcosa a portata di zampa, sé la sarebbe già data in testa; li aveva già confessato i suoi sentimenti; certo, era mentre il mondo finiva, ma, comunque, lei ora non capiva perché non ci riusciva a rifarlo? Un'occasione, forse irripetibile, si era presentata, e lei l'aveva lasciata sfumare! Ma forse non era troppo tardi "Spyro!" chiamò lei, il draghetto si girò verso di lei rapidamente, quasi come se sé lo aspettasse, e in faccia si leggeva un certo nervosismo (con tanto di sudore, non chiedete come faccia un essere scaglioso a sudare, misteri della natura). La dragonessa si fece coraggio "io"..Crack.."Il cervo ha rotto il ponte" disse Atreus a suo padre, che, dopo aver fatto il giro, era tornato con un sacchetto d'argento "che abbia trovato un'altro tesoro!?" pensò Spyro mentre lo guardava curioso, mentre Cinerea non poteva che imprecare, un'altra occasione mandata al -Maestro delle Ombre-(come si usa dire fra draghi, e non). Irritata, la draghetta si diresse al ponte crollato: un ponte di corde e pietre come quelli nelle -Alte Pianure- (ma più corto e più sicuro, c'erano le corde ai lati); come si costatava, il cervo né aveva distrutto il centro e fatto cadere il pezzo di legno in alto alla fine, impedendo di saltare "e adesso?" chiese il giovane "me ne occupo io" disse la dragonessa nera mentre planava dall'altra parte, rimaneva sospesa in aria grazie alle ali e -sfogava- la sua rabbia sul povero pezzo di legno, frantumandolo "aggressiva" notò Atreus "non né hai idea" disse Spyro sognante, era bella anche se furiosa. Con un balzo i due superarono il pezzo rotto e percorsero rapidamente il sentiero, seguiti da i due draghi; superarono un tronco caduto con facilità e..apparve davanti a loro il cervo, intento a brucare "eccolo" disse Atreus mentre incoccava una freccia; non badando all'avvertimento del padre, il giovane la scoccò..mancando miseramente a causa dei riflessi dell'animale; il giovane sbatte il piede irritato, mentre i due draghi lo guardarono con un po' di compassione, capita a tutti di sbagliare, ma Kratos..lui si avvicinò rapidamente al ragazzo "che lo voglia consolare"si chiese Spyro. mentre l'amica non è era del tutto convinto..e, infatti, ma quello che l'uomo fece, fu peggiore di qualunque loro previsione: li strappò bruscamente l'arco di mano e li urlò contro "MA CHE STAI FACENDO!?.

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Capitolo 9
*** What do you now ***


"MA CHE STAI FACENDO!?" nessuno scherzo, nessun -bravo lu fessa hai sbagliato- detto in modo seccato, e, sopratutto, nessuna consolazione o -puoi riprovarci-: Kratos stava letteralmente gridando suo figlio, GRIDANDOLI CONTRO, non sgridandolo, senza pudore e senza compassione "ORA E' PIU' GUARDINGO" continuò lui ancora inferocito, ci sarebbe mancato poco, dato come gridava e imprecava contro, che li avrebbe tirato un colpo fisico. D'innanzi a quel modo di gridare, il piccolo Atreus non poté che abbassare la testa per la vergogna mentre i due draghetti non potevano che rimanere bloccati e assolutamente sconcertati: se reagiva così solo perché il giovane aveva sbagliato un tiro, che cosa avrebbe fatto se il ragazzo avesse combinato qualcosa di serio? nessuno dei due voleva saperlo, sarebbe stato meglio per tutti; In ogni caso, Kratos continuo la sua sfuriata contro il ragazzo "DEVI TIRARE", "Kratos" anche se a mala pena un sussurro, il fine udito dell'uomo lo percepì lo stesso "COSA C.." l'uomo si blocco quando vide i volti scioccati e storditi due draghetti, talmente tanto che sembrava difficile che uno dei due avesse detto qualcosa, ma l'intento era chiaro! Girandosi nuovamente l'uomo guardò suo figlio, il suo erede, con la testa abbassata per la vergogna; capendo ciò che stava combinando, l'uomo inizio a respirare profondamente:
un respiro, doveva scacciarla assolutamente;
due respiri, non doveva farsi controllare da essa;
tre respiri, lui non vi avrebbe più ceduto.
"devi tirare" proseguì lui affannosamente, non era facile ma doveva riuscirci, doveva insegnare al ragazzo senza cedere a Lei "quando te lo dico io di farlo" il ragazzo, ancora con la testa un po' abbassata, poté soltanto sussurrare un "mi dispiace","non dispiacerti" prosegui lui brusco, mentre continuava a lottare contro i suoi impulsi "fa'..di meglio..trovalo" con un cenno del capo, Atreus rispose, poi provo a prendere l'arco dalla grossa mano del padre, ma l'uomo non glielo consenti, allontanando bruscamente e con un grugnito di fastidio, l'arco dalla piccola e, all'apparenza, delicata, mano del giovane (cosa che fece saltare qualche nervo a una certa persona, che non intervenì solo per l'altra) "TROVALO" disse lui ancora più rude e minaccioso, mentre continuava a respirare per calmarsi. Anche se con un gesto di stizza, il giovane obbedì agli ordini dell'uomo, e ripartì. Kratos si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, l'aveva nuovamente respinta, ma solo per ora, Lei non l'avrebbe mai lasciato finché lui viveva, mai. Decise di non pensarci, ora doveva preoccuparsi di insegnare a suo figlio, fortuna che i due draghi non erano intervenuti a peggiorare la situazione già delicata "Hai esagerato" sollevando li occhi al cielo e respirando per calmarsi, l'uomo si girò e si trovò davanti, chi se non Cinerea, la quale era dritta dinanzi a lui, li occhi ridotti a due fessure, e quel poco di verde che si vedeva, più che il solito verde smeraldo sembrava un verde veleno, un PERICOLOSO verde veleno. "Non sono affari tuoi" rispose lui con la sua solita -ottima- diplomazia "sono affari che riguardano me e lui" la draghetta lo fissò ancora più velenosamente di prima, mentre l'amico viola si muoveva a disagio di lato, pronto a intervenire se la situazione fosse degenerata (una cosa che lui voleva assolutamente non succedesse) "Sarà come dici tu, ma gridarli in quel modo" disse lei tenendo fisso il suo sguardo su quello minaccioso dell'uomo "aveva sbagliato, non mi aveva ascoltato, doveva essere disciplinato","MA IN QUEL MODO" ringhiò lei, mettendoci più enfasi e digrignando i denti "sembravi un selvaggio, una scimmia","LUI E' MIO FIGLIO, IO LO DISCIPLINO COME VOGLIO" rispose lui, mentre cominciava a irritarsi sempre di più, sentiva Lei risalirli di nuovo su per il corpo; Cinerea non poté che sputare a terra la saliva che si stava accumulando in bocca (che, come notò Spyro spaventata, non solo era verde, ma stava corrodendo via, via il terreno) e scuotere la testa disgustata "bravo, Bravo! Continuo così e finirai per traumatizzarlo","TU CHE COSA NE' SAI SUL TRAUMATIZZARE QUALCUNO" rispose lui di botto, sempre più furibondo "TU CHE COSA NE SAI, STUPIDO" rispose lei altrettanto inferocita, mentre altre gocce verde fuori uscivano dalla bocca e sfrigolavano a contatto con il suolo; Kratos fletté i muscoli e l'arco nella sua mano scricchiolo sinistramente, mentre Cinerea agitò la coda in modo minaccioso, la lama su di essa era puntata, pronta a saettare e a colpire; ormai l'aria era ancora più carica di tensione "ADESSO BASTA" si intromise il draghetto viola, bisognava separare i due al più presto, prima che succedesse qualcosa di irreparabile. Come se il fato stesso volesse darli una mano/zampa, un urlo risuonò per la foresta! Un urlo MOLTO giovane!
Velocemente come le ostilità erano iniziate, così finirono! Kratos fu il primo a reagire; si mise l'arco in spalla e saettò verso la direzione dell'urlo, seguito immediatamente dai due draghetti. I tra arrivarono in una piccola radura appena fuori dal bosco; non era molto larga ma lunga e i suoi -confini- erano delimitati da grosse rocce e da una grande struttura, forse una caverna, alla fine, Cosa più strana, l'inizio di essa era delimitato da degli alberi carbonizzati, e a giudicare dai tizzoni luminosi, solo di recente erano stati bruciati. Ma non era quello ad attirare l'attenzione dei tre, ma il fatto che Atreus stava fuggendo da qualcosa, qualcosa di orribile. All'inizio, Spyro e Cinerea lo scambiarono per uno di quei non-morti del -Ghiacciaio di Dante-,-Ghoul- li definiva Volter (almeno questo era il nome più normale e corto con cui li aveva definiti, altri erano -scheletri guerrieri-,-Zombie-,-Draugar-,-Revenant- ecc.) ma quando si giro, era chiaro che era diverso: mentre quei non-morti erano vestiti con armature spesse, -quello- era vestito -a pezza-; solo pochi pezzi di armatura qua e la sul corpo, e invece di quella sorta di ascia, brandiva una lunga spada, talmente malridotta da sembrare più un bastone, e con la punta di un rosso vivo, chiaramente ardente; ma non era quello a turbare o preoccupare di più i draghetti, bensì il suo aspetto: i -Ghoul- del -Ghiacciaio- erano brutti, vecchi e avvizziti, dalla pelle verde nauseante e disgustosa (Spyro si era pentito subito di averne morso uno), ma quello..la pelle era di un marroncino sgraziato e orribile e il loro corpo era devastato, con ossa che si vedevano (non che ai ghoul non fossero invisibili, ma non avevano tutta quella carne vicina), li arti nodosi e contorti e il volto..ohh quello era praticamente orribile,, dire che era devastato era poco, era praticamente fratturato e la, un tempo, folta barba bruciata non lo aggiustava minimamente; in effetti tutto il corpo del nemico era solcato da ferite e solchi, quasi come se fosse una corteccia bruciata pronta a sfasciarsi al minimo tocco; cosa più strana ancora, era che da alcune ferite brillava una voce rossastra, come se dei tizzoni bruciassero ancora in quella sorta di cadavere carbonizzato (e, forse era così), Ma non era quello a inquietare i due draghi, noo, quello che più li turbava di più era la luminosità negli occhi nella creatura, un rosso che brillava al posto delle orbite: anche i -ghoul- l'avevano (di colore diverso però, più azzurro o verde) ma quello era peggio. Mentre in quello dei -ghoul- si vedeva che un po' di umanità (o forse si dice ghoulità o dragonità?) li era rimasta, e attaccavano più per difendere il loro territorio, che malizia vera e propria (salvò quelli nella -Pozza delle Anime che si vedeva che erano malvagi) in quelli occhi si leggevano soltanto odio, rabbia e sete di sangue, una voglia anormale di distruggere e combattere; i due draghetti furono sconvolti un po' da questo. nessuno dei loro nemici aveva tanta furia in loro, né i mostri della palude o del -Boschetto Antico-nè i -Grublin- e neanche le scimmie o perfino il -Maestro delle Ombre-in nessuno di loro c'era così tanta rabbia e dolore; niente istinto di protezione per qualcosa di caro, niente malvagità o avidità, solo ira pura, quasi come se né fosse consumato e spinto solo da essa. Ma tutto ciò a Kratos non importava.
"PASSAMI L'ARCO" urlò Atreus mentre alzava la mano per riceverlo "No! non sei pronto; INDIETRO" grido l'uomo mentre afferrava la sua ascia, appesa a un singolare oggetto, una sorta di U rovesciata e più stretta alla fine, con i bordi più estesi. Appena estratta, accadde subito qualcosa di insolito: le rune incise sull'ascia reagirono all'intento di Kratos e iniziarono a risplendere, avvolgendo la lama con uno strato di ghiaccio "è come le armi dei -Comandati Scimmia-" notarono esterrefatti i due draghetti, chiedendosi se anche quelle strane creature sapessero lavorare e sfruttare il potere delle Gemme. Davanti alla figura minaccioso dell'uomo la creatura non mostro alcun timore, anzi, dopo aver lanciato un grido disumano (o disudrago) si lancio alla carica; la risposta di Kratos fu rapida: con velocità considerevole colpì la creatura, bloccandolo! Subito sulla ferita si formo uno strato di ghiaccio, ma la creatura non-morta non volle fermarsi, troppo sopraffatta dalla rabbia per cedere al dolore. Di nuovo l'ascia di Kratos oscillò imperitura, uno, due e il terzo colpo fu l'ultimo; i due draghetti notarono sbigottiti come l'attacco rotante dell'uomo fu talmente forte da far letteralmente volare via il non-morto, il quale, a contatto con il terreno, si dissolse in una nuvola di..cenere!? insolito, ma i due draghi erano abituati a vedere sparire i loro nemici (i -Grublins- si dissolvevano in terra ogni volta per esempio). "Che cos'era quella cosa" chiese quasi subito Spyro, curioso (e un po' spaventato) di sapere che scimmia era quella cosa "prima occupati degli altri" brontolo l'uomo pallido mentre si metteva in posizione di difesa; prima che qualcuno potesse dire qualcosa, un grido rabbioso risuono per il bosco! Subito dopo diverse creature si arrampicarono sulle rocce intorno all'area e si lasciarono cadere sul campo, pronte a combattere; erano simili a quelle di prima, salvo alcune differenze come avere un elmo o più/meno pezzi di armatura, un arma diversa o una massa minore o maggiore, ma erano tutte accomunate dall'essere decrepiti e piene di rabbia. "Sembra che dovremmo dare una zampa" disse Spyro mentre si preparava a combattere "tu dici? perché non lasciamo che -il padre dell'anno- se né occupi da solo" sbuffo la draghetta nera, solo per venir redarguita da uno sguardo dell'amico; anche se non senza un gemito di frustrazione, Cinerea si mise in posizione di difesa; i due draghi caricarono subito dopo schiantandosi su i primi due nemici, li altri invece caricarono Kratos: la prima creatura provò a tirare un fendente al collo del draghetto viola, ma lui lo scansò senza nessun problema e colpi il nemico al ventre con una testata; Atreus (al bordo del campo di battaglia) non poté che spalancare la bocca sbigottito nel vedere il non-morto -fluttuare- a qualche metro da terra e cadere rovinosamente qualche secondo dopo dietro al draghetto, tanto era violenta la testata; nonostante l'impatto, il nemico si rialzò e caricò nuovamente il drago, solo per venir colpito in pieno da una zampata che lo scaraventò a terra, ma ciò non basto a fermarlo, al contrario fu Spyro a fermarsi e a pulirsi la faccia "Spyro" fu il grido di Cinerea a farlo riprendere in tempo, prima che un colpo non li centrasse in pieno la testa; il govane drago schivò l'attacco e fini l'avversario con una seconda testata, facendolo volare sull'avversario di Cinerea, la quale, per sgranchirsi un po' i muscoli e i riflessi, non aveva ancora attaccato, preferendo schivare i suoi goffi, ma inesorabili attacchi."Perché ti eri fermato?" chiese la giovane all'amico, il quale aveva uno sguardo un po' stordito "Cinerea" iniziò il draghetto stringendo li occhi "prova a lacerarne uno ma senza avvicinarlo troppo" la confusione sul volto della giovane aumento, ma non ebbe il tempo d esporre i suoi dubbi che il nemico di prima, dopo essersi rialzato e toltosi la cenere del compagno da sopra, la caricò e le sferro un fendente, facilmente evitato. Non trovando nessun problema nel fare come li diceva l'amico, usò la sua lunga coda per infliggere al non-morto un profondo squarcio, da cui fuoriusci una sostanza rossa e luminosa"sangue?" si chiese lei, ma appena la sostanza toccò il suolo, inizio subito a sciogliere la neve e a sfrigolare "Lava!? sono esseri elementali!" il draghetto viola annuì "credo di si; quando ho lacerato l'altro mi è finita vicino agli occhi, per fortuna sono resistente, ma cerchiamo di stare attenti" la giovane amica annui..e subito schivo l'ennesimo colpo. Decisa a farla finita, la giovane afferro fra i denti le scheletriche gambe del nemico per sbatterlo da una parte all'altra (martellata del drago)..solo per lasciarlo appena averlo stretto. Perché? Per la sorpresa! "che succede Cinerea!?" urlò Spyro incredulo, quando l'amica -afferrava- un nemico non lo lasciava prima di averlo sballottato per bene da una parte all'altra! "Non è per la lava all'interno, i miei denti possono sopportarla, ma quella creatura..non è fatta di terra o legno..il suo sapore..era come mordere carne carbonizzata! Seriamente che razza di mostri sono!?" sbraito lei mentre, dopo aver schivato l'ennesimo colpo del non-morto, li taglio la gola con un rapido fendente della coda. Dopo aver assistito allo sbriciolamento in cenere del nemico, i due si voltarono per aiutare Kratos..diciamo che a lui non serviva. Dei 5 nemici che lo avevano caricato, né rimaneva solo uno..al momento scagliato in aria da un colpo ascendente, a cui seguì subito dopo da un fendente calante, che pose fine alla non-vita del nemico "impressionante" notò Spyro (Per Cinerea, no, col cavolo che li faceva dei complimenti).
Nonostante la vittoria, l'uomo non abbasso la guardia, anzi, si girò dietro e "stanno arrivando"; anche i due draghi si girarono, ma "non c'è nessuno" disse il drago viola "non è che stai invecchiando" rispose la draghetta nera sarcastica. La risposta arrivò subito dopo..quando una mano scheletrica non sbucò dalla cenere degli alberi carbonizzati, seguita da una testa e, infine, un busto devastato. Era proprio così! Quei non-morti stavano letteralmente -venendo fuori dalla cenere- assetati di sangue e battaglia come li altri"Oh bene, altri non-morti" sbuffo lei mentre, insieme ai due maschi, si preparava allo scontro.
ANGOLO DELL'AUTORE: questo e il mio secondo -angolo dell'autore- e, come l'altro, spero di non sbagliare o impappinarmi. Volevo chiedervi scusa se ci ho messo un po' a scrivere. Cercherò di aggiornare almeno una volta alla settimana, scusatemi se non dovessi riuscirci. Volevo anche ringraziare chi mi sta seguendo e chiedere scusa se faccio capitolo così brevi, cercherò con il tempo e l'esperienza di allungarli. Grazie ancora e BUON DIVERTIMENTO.

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Capitolo 10
*** why should we? ***


"Sono veramente insistenti, questi non-morti" impreco Cinerea mentre né colpiva uno con la testa, scaraventandolo a terra; ogni volta che né eliminavano uno né appariva un altro, sorgendo dalla cenere degli alberi carbonizzati "non distraetevi" disse Spyro mentre né buttava a terra un altro con una zampata, questi esseri non erano forti resistenti o abili come le scimmie, ma erano senz'altro più testardi e insistenti! La -rabbia- immane che li guidava li faceva rialzare ogni volta e l'unico modo sicuro per eliminarli era colpirli talmente forti da distruggere i loro corpi carbonizzati. Un ruggito giunse alla testa del drago, il quale, girandosi, vide una scena un po' raccapricciante: Kratos era riuscito a mettere in ginocchio uno di quelli essere con un poderoso fendente e lo aveva decapitato con un colpo netto, facendo volare la testa, quasi ridottasi in cenere, sopra Cinerea (che sibilò in risposta) Spyro non era sicuro se l'uomo si fosse dimenticato dello scherzo della neve della draghetta..in ogni caso, decapitarli o ferirli a un punto vitale, era anche adatto per eliminarli. Dall'estremità del campo, il giovane Atreus osservava i combattimenti estasiato; ognuno di loro aveva il proprio modo di combattere, che, per quanto diverso, risultava comunque efficace per sbarazzarsi dei non.morti; lo colpì sopratutto quello dei due draghi: entrambi usavano sia le zampe che le corna per combattere, ma non come altri animali che tiravano cornate o zampate, noo..a ogni zampata né seguiva un altra, tirata non a casacci, spinti dall'istinto come con i lupi, NO! ogni zampata era tirata con una certa disciplina dietro, quasi come se fosse un pugno di un umano addestrato alla lotta ( e, in effetti, da quello che si vedeva, i due draghi erano addestrati a lottare); la testa, invece, veniva usata come sorta di -colpo finale-, un colpo un po' più lento degli altri, ma più potente. Anche la coda era un -arma- nel -arsenale- dei due draghi: veloce e scattante, sibilava e colpiva i nemici, spesso a un punto vitale, ma in genere la usavano come una frusta o per fare inciampare i nemici. A parte quello, i due non potevano essere più differenti nel modo di combattere: dei due, quello di Cinerea era il più aggraziato e acrobatico, oltre a quello più fluido; la dragonessa usava spesso fare acrobazie grazie all'aiuto delle sue ali e colpiva con le zampe posteriori più spesso dell'amico, appunto come parte di un'acrobazia, faceva rapide giravolte e usava anche le insolite lame metalliche delle ali per colpire, ma raramente usava la testa; Atreus pensava fosse magnifico e spettacolare e tanto desiderava aver delle ali per imitarlo. Per quanto riguarda il drago viola, anche come combatteva lui era, a modo suo, bello: più improntato sulla forza che sull'agilità (d'altra parte, Spyro aveva un corpo più tonico e muscoloso di quello agile e scattante dell'amica) e più -ancorato- al terreno; Atreus pensò che era lo stile che piaceva a suo padre; niente acrobazie da esibizionista, statico, forte e deciso; da notare che definirlo -immobile- era un errore: Spyro era veloce e agile, solo lo mostrava di meno. Atreus desiderò avere il vigore e la forza di quel drago, di sicuro sarebbe piaciuto di più a suo padre.
che cosa stesse pensando Kratos? a massacrare i suoi nemici. Segretamente, però, lanciava occasionali occhiate ai draghetti, per vedere come se la cavassero; c'era da dire che Atreus aveva centrato i pensieri di suo padre: trovava lo stile di Cinerea troppo "sfacciato! Lo stile di combattimento riflette la personalità, dopotutto" tuttavia era d'accordo sul fatto che fosse bello da vedere..e molto efficace, mentre li piaceva lo stile duro ed energetico di Spyro, anche se trovò anche in quello una nota di sfacciataggine "da limare" commentò.
La battaglia andò bene, le orde non-morte vennero sopraffatte facilmente e respinte dagli sforzi dei due draghi e di Kratos, tutto sembrò andare meglio. Ma poi accadde! una cosa decisamente strana agli occhi di Atreus: Spyro e Cinerea avevano iniziato ad occuparsi dei nemici ai lati estremi del campo; il drago viola verso i tizzoni del bosco, Cinerea vicino all'altura rocciosa di destra; aveva appena finito un nemico, quando, senza nessun preavviso, si voltò di scatto; come se obbedisse a qualche sorta di istinto e inizio a cercare con gli occhi niente di meno che il drago viola, così! Senza un senso preciso, cosa strana, e che anche lui faceva lo stesso. Questa distrazione costò quasi-caro: distraendosi, non la draghetta non vide un non-morto che, arrampicandosi sulla parete rocciosa, le piombo sopra, colpendola al collo con la lama e facendola cadere a terra "CINEREA!!" urlò il drago viola, solo per essere colpito pure lui! Un colpo dritto alla testa; poiché il nemico non aveva l'aiuto della gravità (e perché Spyro era più resistente dell'amica) il drago viola non cadde a terra, ma venne stordito comunque, impedendoli di aiutare l'amica. Cinerea non poté che sollevare l'ala per pararsi dal colpo successivo, colpo che non arrivò mai: un violento rumore -annunciò- che il non morto era stato colpito in pieno dall'ascia di Kratos e inchiodato alla parete; come se non bastasse, venne pure congelato dal potere dell'arma (pittoresco non c'era che dire). Girandosi, la draghetta vide Kratos in piedi in tutta la sua fredda ira "distrarsi in quel modo" brontolo lui; Cinerea si alzò di scatto e lo fisso male ma prima che potesse dirli qualcosa, un non-morto le piombo davanti..disfacendosi subito in cenere. Spyro era riuscito a finirlo e si avvicinò rapidamente alla draghetta "Cinerea! Stai bene?" disse lui non riuscendo a nascondere la sua preoccupazione "si! non era niente, solo un graffio e" prima che potesse continuare, un non-morto emerse dalla cenere. Anche se era solo, non si fece problemi ad attaccare "ANCORA! ma quanti c'è né sono" disse il draghetto incredulo "abbastanza da farmi sfogare tutta la rabbia repressa a quanto pare" disse Cinerea mentre si preparava ad attaccare, solo per venir fermata dalla voce di Kratos "fate un passo indietro" non era una richiesta, ma un vero e proprio ordine " e perché dovremmo?" disse la draghetta nera velenosamente; Kratos li lanciò un'occhiataccia gelida "fate come vi dico" fu solo lo sguardo dell'amico a farla cedere..e quando i due fecero come dettoli/ordinatoli..fu una vera fortuna che li obbedirono! Appena fatto un passo indietro, una cosa celeste li passo rapidamente davanti agli occhi, a un palmo dal muso; li ci volle un'occhiata al luogo da dove era venuta per capire che si trattava niente di meno che dell'ascia di Kratos: spinta da chissà che magia, lascia si era staccata dal cadavere congelato ed era volata letteralmente in mano a Kratos, con grande sbigottimento dei draghi, che mai avevano visto niente di simile. Subito l'uomo prese la mira e la lanciò al nemico in arrivo, trafiggendoli la testa in pieno e congelandolo; subito coprì le distanze e distrusse la creatura congelata con un calciò e, prima che l'ascia ricadesse a terra, la richiamò in mano e subito la lancio a un altro non-morto che era saltato fuori dalla parete rocciosa di destra, contemporaneamente ad un altro su quella di sinistra; questi attaccò l'uomo, il quale, però, schivò il colpo abbassandosi e li sferrò un pugno così forte da farlo sbattere alla parete rocciosa; così bloccato, per il non morto inizio la parte peggiore: Kratos iniziò a colpirlo con violenza e brutalità, senza darli tregua; dopo averlo -sballottato- un po', l'uomo lo finì afferrandolo per la mascella con così tanta forza da frantumargliela e sferrandoli un pugno così forte da farli saltare la parte superiore del cranio, dopo di che, richiamò tranquillamente l'ascia, come se niente fosse accaduto. C'era da dire che i due draghi furono sia impressionati che turbati dalla brutalità dell'uomo, c'era da dire che era vero che lo stile di combattimento era influenzato dalla personalità, e con una personalità come la sua.. Tornando a l'uomo, Kratos avanzò verso i due draghi con fare minaccioso (abbastanza da renderli guardinghi) però non li fece nulla! Sì limitò a superarli senza dirli nulla. Superò indifferente anche Atreus e prosegui verso la strana struttura fuori dal campo. Turbati, i più giovani lo seguirono, sotto quella specie di collina cava, un tempo forse un edificio, anche se sembrava fatto più di roccia che di pietra; era veramente grande e da esso si dipanavano varie strade; era molto pittoresco, anche per via della fusione fra roccia e vegetazione che vi regnavano. Kratos si fermò al centro di esso, su un cerchio su cui vi era inciso una strana runa (c'erano rune anche fuori, forse né indicavano il nome) i due draghetti si chiesero che cosa doveva essere quello strano crocevia prima di invecchiare così tanto ed essere abbandonato agli elementi. Le loro riflessioni furono, però, interrotte dalla voce, chiaramente furiosa, dell'uomo "non ci siamo proprio" disse lui piano, ma trattenendosi appena "PER NIENTE" scattò all'improvviso. I due draghetti e Atreus quasi indietreggiarono a quell'improvviso scatto "Padre cosa?" provò a dire Atreus, ma venne bloccato dalla voce imperiosa dell'uomo "questo dovresti dirlo a loro" rispose lui indicando con un cenno della testa i due draghi che, senza mezzi termini, non ci stavano capendo proprio niente..e lo dissero "non capisco, Kratos. Cosa abbiamo fatto?";"cosa non avete fatto. Perché vi siete distratti?" Cinerea sbuffo irritata "tutto qui? stai per fare una scenata solo perché ci siamo distratti? tu non..","frena la tua lingua, mocciosa. In battaglia la distrazione può costare caro; voi sareste morti se..","MA CHE STAI DICENDO!?" scattò Cinerea all'improvviso, stanca delle farneticazioni di quel vecchio citrullo e iracondo "non sottovalutarci! TU non hai idea di ciò che abbiamo passato; non siamo dei -mocciosi- sappiamo badare a noi stessi" sibilo lei nervosa "Cinerea calmati" disse Spyro cercando di calmarla prima che si scatenasse un disastro "CALMARMI!? SPYRO MA CHE DICI, NON VEDI CHE LUI CI SMINUISCE";"io non vi sminuisco! Vi ho visti combattere e, salvò qualcosa da limare, ve la sapete cavare. Ma ditemi il perché vi siete distratti", la draghetta sbuffo "quante storie per una distrazione","in effetti, devo dire che Cinerea ha ragione; è stata solo una distrazione","Solo..una..distrazione?" L'uomo si stava trattenendo a malapena, ad Atreus ormai sembrava un vulcano in procinto di esploder..per fortuna, Kratos decise di -sigillare il tappo- con un respiro profondo e, a voce più bassa e controllata disse "come stanno le vostre ferite?;"Uao, da quando si preoccupa delle ferite altrui" si chiese il giovane Atreus mentre il drago viola, dopo essersi toccato la leggere ferita alla testa (ferita facilmente guaribile) confermò che non era niente "la lama dei nemici era spuntata, e loro erano deboli fisicamente" sbuffo Cinerea sempre più infastidita, poiché non capiva perché l'uomo si era fatto più gentile "appunto! La loro lama era spuntata e loro erano deboli, ma se non fosse stato così?" i giovani, compreso Atreus, lo guardarono confusi, facendolo sospirare "se quei nemici erano forti e robusti come me e con armi migliori? ditemi che cosa sarebbe successo?" i ragazzi ci pensarono un attimo e quando ci arrivarono: Cinerea fu la prima ed ebbe un brivido lungo la schiena: il colpo al collo li aveva inflitto solo un graffio, niente di grave, le scaglie dei draghi sono dure, ma se ha colpirla fosse stato uno forte e robusto come Kratos e con un arma come la sua ascia, che si vedeva essere ben affilata, cosa sarebbe accaduto? stessa cosa per Spyro; che cosa sarebbe accaduto se a colpirlo fosse stata una di quelle scimmie con i loro enormi martelli? ai due si mozzò quasi il respiro, stessa cosa per Atreus "ci siete arrivati? le ferite non sarebbero state solo più gravi; Tu, Cinerea, avresti perso la testa, e tu, Spyro, ti saresti ritrovato il cranio spaccato; in breva: SARESTE MORTI!"
I due non poterono che abbassare la testa per la vergogna e per la frustrazione (oltre che per la paura); per fortuna che si trattava solo di quei nemici, se nò "non ci saremmo più rivisti, forse" sussurrò Spyro, un sussurrò che arrivo all'orecchio sopraffino di Kratos, allenato dopo tante battaglie "Infatti. Ricordate -una battaglia..una guerra..può essere decisa da un singolo istante- chiaro?" i più giovani annuirono, comprendendo la saggezza di quelle parole, che mai avrebbero scordato. "BENE! Ora andiamo, Atreus deve trovare il cervo". Annuendo nuovamente, il gruppetto riparti "ehm, si! Ma dove dobbiamo andare?"

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Capitolo 11
*** he shall not fail ***


"Come sarebbe a dire -dov'è dobbiamo andare?-" disse Kratos mentre fissava freddamente il figlio, facendolo deglutire "SI, so dove dobbiamo andare..cioè dobbiamo","DEVI!","devo trovare il cervo..ma..ecco..non so da che parte e andato" L'uomo non poté che fissarlo ancora più freddamente "se un cacciatore non vede il cervo" "o lo perde","qualunque sia il motivo! Come lo trova, quindi?"," ehm, seguendo le impronte" disse Spyro all'improvviso "lo stavo chiedendo al ragazzo!","antipatico" disse Cinerea acida, venendo fissata nuovamente male dall'uomo "SI, trovare le tracce! Ecco..vediamo" e il ragazzo iniziò a setacciare il terreno, guardando la neve in cerca di traccie, ed osservando qualsiasi punto in cerca di indizi che potessero indicare dove potesse essere passato il cervo, fra cui guardare le diverse strade del crocevia "Ecco! DI qua" urlò lui dopo un po', indicando con le dite la strada a EST (o, per meglio dire, quella che stava davanti alla radura dove avevano combattuto prima), che conduceva a un vecchio ponte roccioso "ci sono le impronte! E' passato di qua, andiamo!" L'uomo più anziano annui e..si diresse invece sulla strada a sinistra "o seguiamo te","perché stai andando di là, Kratos? Atreus ha detto","oh! Poco importa dove va quel -buzzurro pallido-" disse Cinerea alzando li occhi al cielo per la frustrazione "e se conosce una scorciatoia? o, forse, ha trovato un altro tesoro?","O forse ha un pessimo senso dell'orientamento? se avesse i peli della testa a forma di muschio lo chiamerei -testa di muschio- o -testa d'alghe-" Spyro guardò l'amica confuso "niente, mi ricordo una scimmia con il pelo della testa a forma di muschio! Mi ricordo che cercava di maneggiare tre spade contemporaneamente e aveva un pessimo senso dell'orientamento; le altre scimmie la prendevano in giro chiamandola in quel modo, ma era abile, anche se mori durante un confronto con una scimmia-cuoco con i peli della testa lunghi e che li coprivano ora un occhio, ora un'altro, e che cercava di essere galante, ma era solo una rottura di scaglie" Spyro non poté che muovere la bocca simulando un "OH!" mentre Atreus era indeciso se essere confuso o scoppiare a ridere per l'esistenza di scimmie cosi strane "Bè, definirlo -testa bacata- mi pare vada bene lo stesso" concluse lei, mentre Spyro non poté che muovere la testa in disapprovazione "Uao! E' incredibile come tu riesca a insultarlo, senza provare paura nei suoi confronti! Tutti li altri lo temono e raramente ci parlano con lui per la paura, anche li animali selvatici non li si avvicinano" la draghetta nera sbuffò in risposta "Ho visto cose più spaventose di lui, CREDIMI!","Ha proposito! cos'erano quelle cose di prima? non ho mai visto niente di simile! Niente di cosi rabbioso o pieno di ira" Atreus non poté che abbassare lo sguardo in risposta, e, quando parlò, la sua voce era sia seria che triste allo stesso tempo "si chiamano Draugr","Draugr?"chiese Spyro con confusione "altro nome strano" il giovane annui "Si, draugr! Si tratta delle anime di persone che, quando arrivo il momento della morte, non vollero abbandonare la rabbia e la vendetta. Quando le -Valchirie- vennero a prendere le loro anime","Valchirie? prendere le loro anime? perché?" chiese il drago viola confuso, medesima cosa per l'amica; anche il ragazzo parve confuso "per portarle -all'Altro Mondo-, naturalmente";"-Altro Mondo-?" ennesima confusione"la -Vita dopo la Morte-! non sapete" il draghetto non poté che guardare con ancora più confusione, non capendo niente di quello che il giovane diceva, l'amica, invece, dopo un'attimo di riflessione, non poté che esclamare un "Ho capito! Questa cosa della -Vita dopo la Morte- è un concetto noto alle scimmie! Esse credono che, dopo la morte, le loro anime vadano in un altro posto, un -Altro mondo-, in cui -Vivere dopo la Morte-" il draghetto viola non poté che rimanere sorpreso, credeva che tutti, dopo la morte, si unissero alla natura come i draghi; ripensandoci, non ci aveva mai pensato a ciò, era troppo -impegnato- a salvare tutti per pensare a cosa c'era dopo la morte "Capisco, ma tornando a i Draugr, dopo che queste -Valchirie- venivano a prendere le loro anime, che succedeva?" Atreus abbassò nuovamente lo sguardo cupo "come stavo dicendo, quando le -Valchirie vennero a prendere le loro anime, questi guerrieri erano così pieni di ira e sete di vendetta che le respinsero, ingaggiando con loro uno scontro così violento e furibondo che i loro stessi corpi né furono bruciati! Avendo rifiutato- la Chiamata- le loro anime sono state, inoltre, maledette per rimanere segregate nei loro corpi per sempre, diventando i gusci vuoti di loro stessi, e condannati a vagare per i -Nove Regni- per l'eternità, portando morte e guerra a chiunque incontrino, senza potersi placare mai. Ecco cos'è un -Draugr- " i due draghetti non poterono che fissare ammutoliti e assolutamente scioccati il ragazzo, e come darli torto. Credevano che quei non-morti fossero come tutti li altri che avevano incontrato: esseri rianimati dalla -Magia Nera- per combattere, o anime malvagie che tornavano in vita per vendicarsi dei vivi, e che, quindi, non meritavano pietà! Invece, erano come le scimmie: creature maledette, costrette a vagare per sempre sulla terra, senza mai trovare pace. "Mi dispiace per loro" non poté che dire Spyro triste e con la voce piena di compassione "Non dovresti!" Girandosi, i giovani si trovarono davanti la cupa e imponente figura di Kratos, con in mano un sacchetto pieno di argento "e perché no?" sibilò Cinerea, chiaramente innervosita e adirata dall'apparente mancanza di empatia dell'uomo; senza neanche degnarla di uno sguardo, l'uomo prosegui con il suo discorso "perché sapevano a cosa andavano incontro; i Draugr degli altri stolti erano la testimonianza, come le storie, eppure si sono lo stesso lasciati prendere dall'ira e la sete di vendetta";"e per questo non meriterebbero pietà?" chiese Cinerea disgustata "sono d'accordo con Cinerea! Solo perché si sono ridotti così da soli (più o meno) non significa che non debbano ricevere pietà o compassione per la loro condizione";"si sono lasciati prendere dall'ira e dalla sete di vendetta" rispose l'uomo a denti stretti, innervosito da ciò "e, secondo te, e così semplice sfuggire all'ira o non arrabbiarsi!"disse la draghetta"E' così facile, secondo te, evitare di non provare vendetta" prosegui Spyro. Le parole dei due draghi ebbero un effetto ben diverso da quello che si sarebbero aspettati! Invece di ribattere, Kratos abbassò la testa cupo, molto più cupo di suo figlio "No, non è facile" disse lui a bassissima voce, ridotta quasi a un sussurro; i giovani non poterono che rimanere stupiti da ciò, quell'uomo stava mostrando veramente diverse sfumature di carattere: prima nervoso e irritabile, oltre che guardingo, ma poi sembrava più -fragile-, possibile? Senza guardarli, l'uomo prosegui e li supero, fermandosi subito dopo "Ma ciò non vuol dire che non bisogna provarci, anche se difficile" disse lui, ri-acquisendo il solito tono scontroso e duro; i giovani non poterono che darli ragione sta volta. Prima di muoversi, Kratos disse un ultima cosa "Solo perché proviate pietà o compassione per loro, non significa che dovete trattenervi in battaglia, è pur sempre la vostra vita contro la loro -torturata- non-vita. Vedete la loro -uccisione- (visto che già sono defunti) come un modo per liberarli dalla loro -maledizione- poiché non c'é altro modo per salvarli";"io vorrei di si" disse Spyro a bassa voce "Oh, non preoccuparti, lo sappiamo già! Non è la prima volta che combattiamo contro esseri maledetti" disse Cinerea un po' sarcastica, Kratos non poté che sbuffare un "bene" e proseguire..sull'altra strada, quella davanti a quella dov'era andato prima, in definitiva, non quella del ponte (e, fra parentesi, dove si era diretto il cervo) "Ma dobbiamo cercarlo o no questo cervo?" non poté che chiedere Atreus perplesso "TU lo devi cercare","Acido" respiro stressato di drago viola.
Dove si diresse Kratos (già detto, diciamo solo cosa vi era sulla strada) sorgeva una particolare caverna, a prima vista; guardando meglio, infatti, si scorgevano i contorni artificiali, a indicare una casa, forse. L'ingresso era sigillato da un grosso steccato in legno (simile a quello sul ponte di prima); inutile dire che a Kratos basto un semplice calcio per ridurlo in mille pezzi ed entrare in quel luogo (bel rispetto per la proprietà altrui, pfui) seguito a mena dito dai più giovani. Entrati, notarono subito che non si trattava di una casa, ma "è una cripta!" affermò il giovane Atreus: si, aveva proprio ragione, era una cripta; non particolarmente grande e illuminata da due bracieri di ferro; all'interno vi erano varie cianfrusaglie e sarcofaghi, non pieni di cadaveri, ma pieni anche essi di cianfrusaglie; la cosa che, però, attirò di più i -visitatori-, era l'enorme scrigno al punto estremo della stanza: un grosso scrigno, più grosso di quello che ognuno dei giovani (per il più vecchio, no) avessero mai visto; di ferro nero con rigature dorate e con teste di draghi magri o serpenti, apparentemente, ai vertici, una testa barbuta stava al centro, ritta dinanzi ai visitatori, e fungeva, forse, da serratura; la cosa più strana erano gli strani simboli luminosi sotto la testa, tre per l'esattezza. I giovani si fermarono un momento per ammirare quell'opera, frutto di mani abilissime; Kratos, invece, si diresse e, senza alcuno scrupolo se appartenesse o meno a qualcuno, infilo le mani sotto ai bordi e provò ad aprirlo, senza successo non importa quanto si sforzasse "non c'è la fai, vecchio?" lo scherni Cinerea sempre sarcastica, facendo roteare li occhi ametista dell'amico "è sigillato!" rispose Kratos, invece (non prima di rivolgere l'ennesima occhiataccia alla draghetta) "Per forza, ci sono le -Rune Sigillo-; tutti si voltarono verso il ragazzo più giovane "Me lo ha detto mia madre! Le -Rune Sigillo- sono delle rune che sigillano determinate cose, come uno scrigno o una porta; non importa quanta forza ci metti, anche se a farlo fosse Thor stesso, non le aprirai mai; l'unico modo è trovare i manufatti che le attivano e distruggerli..come quello" e indicò una piccola figura di pietra, raffigurante un uomo armato (o -nano da giardino-) vicino alla scrigno; la cosa più strana (e rivelatrice) era una delle rune luminose sul torso; senza perdere tempo, Kratos lo frantumo con un colpo d'ascia, e nello stesso istante che quello cadeva a pezzi, una delle rune sullo scrigno svaniva. Immediatamente ognuno si diede da fare per cercare li altri, non sapevano se era esattamente una cosa positiva rompere la cosa degli altri ("secondo mia Madre, non lo è","Non ci importa") ma ognuno era pervaso dalla curiosità di scoprire che cosa potesse esserci in quello scrigno, se era stato sigillato in quel modo. Trovare li altri due fu facile, uno stava su un mucchio di cianfrusaglie, l'altro in un sarcofago scoperchiato. Rotto l'ultimo, le fessure dello scrigno si illuminarono e si alzarono leggermente, a quel punto fu facile aprirlo. Dentro trovarono ogni sorta di oggetto di ottima fattura, principalmente vasi, una cosa che genero un po' di amarezza nei due maschi più giovani, che sperarono di trovare qualche bel tesoro, la femmina, invece, fu indifferente "Uao, che bella collezione di vasi" disse lei tranquillamente (a prima vista; in realtà anche lei sperava di trovare qualcosa di bello, è sempre un drago e una giovane dopotutto) il più vecchio, invece, calò la mano e dopo un'attenta perlustrazione, cacciò fuori un sacchetto "altro argento" chiese Spyro, "Qualcosa di più" e quando l'apri, nella grossa mano rotolarono fuori due "mele!". Si, ma diverse da qualunque avessero mai visto, poiché esse emanavano una forte e innaturale luminescenza. I due draghi percepirono subito il potere che emanavano, un potere simile a uno già provato da loro, mentre ad Atreus venne un colpo "Non ci credo. Sono le -Mele di Idunn","le -Mele di Idunn-?" Chiesero i due draghi curiosi, non avevano mai sentito del genere "SI! sono.." prima che il giovane potesse finire, Kratos tagliò a metà una mela e li buttò un pezzo ; l'altra mela, invece, stava per metterla in tasca, ma si bloccò improvvisamente! Alzò li occhi al cielo e fece una faccia come a dire "perché lo sto facendo" (forse lo borbottò perfino), poi, la lanciò ai due draghi, con loro grande confusione "perché?" chiese Spyro sia confuso che curioso: l'uomo aveva dato idea di non essere uno che condividesse, quindi.."Perché queste mele vi rafforzeranno, e visto come vi siete distratti prima" ("ancora!") e visto che io non vi voglio fra i piedi per sempre" ("che gentile") "smettila di borbottare alle mie spalle, draghessa" ("acido") "Cinerea","Cosa!?" verso esasperato "Meglio se le mangiate e la piantate" ("sempre gentile") "Ma possiamo mangiarle?" disse all'improvviso Atreus, evitando un nuovo litigio "Cioè..è" "-Loro- Non si arrabbieranno se le mangiamo, -Loro- non si preoccupano di queste cose. E, poi, fatti loro se le hanno lasciate qui! Ora mangia" anche se titubante, il giovane esegui l'ordine, insieme ai due draghi (dopo aver tagliato la mela a metà con la lama sulla coda di Cinerea); la frutta non era proprio nella loro dieta, ma non erano neanche schizzinosi riguardo al cibo; nessuno si pentì di averle mangiate: a parte il sapore squisito, quelle mele ripristinarono le loro energie, e non solo "Guarda, Spyro! La ferita sulla tua testa è sparita" e anche quella sul collo della draghetta! Già quelle strane mele li avevano proprio guariti"Mi sento come se avessi appena assorbito una di quelle -Gemme dello Spirito Giganti-! queste strane mele sono altrettanto efficaci" disse Spyro entusiasta "è molto più saporite" confermo l'amica, soddisfatta per aver finalmente placato i morsi della fame (non mangiavano da un bel po', e furono così soddisfatti da dimenticarsi di chiedere chi erano questi -Loro- da non fare arrabbiare, a quanto pare),"Già! Ma cosa sono le -Gemme dello Spirito-? Mia madre non me ne ha mai parlato o accennato" I due draghi si guardarono confusi, credevano che tutti le conoscessero, ma prima che potessero rispondere Kratos li interruppe "Né parliamo dopo! Adesso che ti sei rinvigorito, CACCIA, il cervo".
E così, il gruppetto si diresse finalmente alla caccia dell'animale!..No,(volevate) prima dovettero fare una cosa. Il vecchio Kratos si era, infatti, ricordato di una cosa sulla strada in cui era andato prima (quella davanti alla cripta) e volle andare un'attimo là per indagare "Quando si esplora un luogo in cerca di risorse, bisogna esplorarlo TUTTO!" fu la risposta che diede. La -cosa- in questione era un "un palo? ci hai fatto deviare per vedere..un palo" non poté che chiedere stranita la dragonessa nera (stesso pensiero degli altri compagni) indicando il -palo- in questione: un pezzo di ferro dorato dalla testa rotonda, con delle scritte incise sopra "Non il -palo-,sciocca; Guarda meglio! Non vedi che vi è attaccata una catena!" e, in effetti, vi era proprio attaccata una catena dorata, che scendeva nelle profondità della vallata. "Saltami sopra" disse Kratos all'improvviso, con confusione dei due draghi "Ehm, a chi ti stai rivolgendo" non poté che chiedere Spyro confuso; la risposta arrivo subito: Atreus salto sulle spalle del padre, il quale, si afferrò alla catena e si calo giù, con notevole sorpresa dei due draghi "Questo è interessante. Bene! Cinerea, vuoi provare a fare come hanno fatto loro" chiese il draghetto viola; l'amica si limito a sbuffare in risposta "No! preferisco volare","oh" non poté che esclamare Spyro, il quale amava particolarmente provare qualcosa di nuovo, espressione che, però, subito sostituita da un sorrisetto furbo "Hai ragione..ma io..preferisco fare..così" e con shock del'amica, si lancio, letteralmente, giù dal dirupo; la giovane si affacciò subito: come poté vedere, il dirupo era abbastanza profondo, e il draghetto lo percorse in -caduta libera- in pochi secondi a gran velocità, non volendo saperne di rallentare "Spyro! che fai? Apri le ali prima di sfracellarti" urlo lei spaventata, sapeva che Spyro adorava fare cose simili (come fece la prima volta alle -Cascate del Crepuscolo-) ma qui rischiava veramente grosso, non c'era neanche una pozzanghera! Il gesto del drago attirò anche l'attenzione dei due -umani, che non potevano che guardare increduli "Drago! che stai facendo!" urlò Kratos. Spyro non rispose! Ormai mancava veramente poco per sbattere al suolo, ancora poco e il drago sarebbe diventato una frittata spiaccicata al suolo..e lo diventò..se non avesse aperto le ali poco prima, sorvolando l'area e facendo una rapida giravolta, prima di atterrare con grazia, con gran Shock di tutti. Dopo giusto un momento per riprendersi dallo spavento, la draghetta non poté che scuotere la testa e sorridere "ma guarda se il drago viola è un tale (e magnifico) esibizionista" disse la giovane con ammirazione; poi, prese un bel respiro, e si lanciò anche lei! Esegui alla perfezione li stessi movimenti dell'amico, ma con una grazia e una velocità addirittura superiori, tali che sia Atreus che Spyro (l'ultimo in particolare) non poterono che spalancare la bocca come "dei pesci lessi" borbotto Kratos, che aveva veramente poco pazienza per le -sceneggiate-. Dopo l'ultima giravolta, che arrivo seriamente a sfiorare il basso soffitto della caverna sotto al precipizio, la giovane atterrò a fianco dell'amico "allora..com'era" Spyro era troppo stupito e affascinato per rispondere, ci penso Atreus "Stupendo..incredibile..magnifico","Sfacciato, per poco non colpivate il soffitto, ci sono altri modi per impressionare qualcuno" e lanciò uno sguardo eloquente ai due draghi, i quali, si guardarono l'un l'altro, arrossendo all'improvviso. Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, un ringhio risuono alle loro spalle! Voltandosi, videro che cosa l'aveva emesso: dei grossi esseri quadrupedi, simili ai -cani- delle scimmie, ma più longilinei e con un muso diverso, più lungo. "LUPI!" urlò Atreus scioccato, rapidamente i due draghi si misero in posizione di difesa, ma vennero superati da Kratos "me ne occupo io" disse lui semplicemente mentre scoccava le nocchie. Per nulla intimorite, le bestie iniziarono ad avvicinarsi minacciosamente, e poi, dopo aver -abbaiato- (verso diverso da quello dei -cani delle scimmie- che sembrava un grugnito) si lanciarono sull'uomo..accadde tutto in pochi istanti: kratos, schivo il primo e li sferro un violento pugno sul cranio, uccidendolo all'istante, poi lo afferro per le zampe e lo scaravento sull'altro; ferito, ma non intenzionato a cedere, l'animale balzò sull'uomo, venendo, però. afferrato per la gola; fu la fine per lui..senza sforzo, Kratos strinse la gola con cosi tanta forza da romperli il collo, poi lo getto a terra, senza pietà. I due draghetti furono più turbati che impressionati dalla forza e brutalità dell'uomo, anche Atreus a quanto pare, dato lo sguardo abbassato "che c'è ragazzo" disse Kratos all'improvviso, metre si dirigeva sul fondo della grotta "I lupi..non erano cattivi" i due draghi lo guardarono stupiti "e allora perché hanno attaccato" chiese Spyro turbato "Avevano fame!..è..per questo "rispose il giovane a voce bassa; i due draghetti spalancarono li occhi per la sorpresa! Non avrebbero mai immaginato una cosa del genere, e si sentirono subito presi dal senso di colpa, anche se non furono loro a ucciderli, ma Kratos! Il quale, con gran sorpresa di tutti, emise uno "Giàa" in cui si denotava una vera e propria, nota di tristezza "ma la nostra vita o la loro, Ricordalo!" disse poi, tornando al suo solito tono di voce duro; il ragazzo non poté che annuire, ma appena fuori dalla portata dell'orecchi del padre non poté che borbottare un"anche se vorrei ci fosse un modo per non ucciderli" pensiero condiviso dai due draghi. I loro pensieri furono ben presto attirati da un'altra cosa; sul fondo della grotta vi era un vero e proprio sarcofago grigio con riflessi rossi, più grande di quelli trovati prima nella cripta "Ci saranno altri vasi" non poté che chiedere Spyro curioso, risposta arrivata quando l'uomo, con -molto tatto- spinse il coperchio, frantumandolo in mille pezzi (vandalo). No, dentro non c'era l'ennesima collezione di vasi, ma un vero e proprio cadavere circondato da diversi oggetti! Se questo non disgusto i draghetti, fu, certamente quando Kratos infilo, letteralmente la mano nel sarcofago, cacciando subito dopo un sacchetto. "Metallo e argento! ottimo" disse l'uomo prima di guardare i giovani; Spyro e Cinerea avevano il volto contratto per il disgusto e l'orrore, mentre Atreus non poté che gemere un"URG..Cosa!","non penso sia carino..voglio dire..infilare le mani in un sepolcro..credo che non sia carino" disse Spyro, guadagnandosi l'occhiata incredula della dragonessa "Non è carino? SPYRO! Questa è una -profanazione-! Solo le scimmie fanno cose del genere" quasi urlo lei scioccata "LUI non può più usarlo, noi si" si giustifico lui "Non è decente e basta" disse lei disgustata "lamentati con il morto" ribatte lui (a questo punto sarebbe stato suggestivo se il cadavere si fosse alzato gemendo, e Kratos, frugando fra i pezzi di metallo, né trovasse uno difettoso e lo buttasse all'indietro, colpendo il non-morto in pieno! Ma ciò non accadde, il morto rimase morto, peccato).
Così, una volta risaliti (e poiché non c'era vento, i due draghi furono costretti ad arrampicarsi a mani, o meglio -zampe nude- aiutandosi anche con le spinte delle ali e grazie alle indicazioni degli -umani-), il gruppetto si diresse (finalmente) verso la direzione presa dal cervo, superato il vecchio ponte roccioso, il gruppo si trovo davanti ad un'enorme struttura: un grosso e vecchio edificio che sorgeva vicino a un lago ghiacciato, proprio sul pendio di uno strapiombo; a fianco vi era una vecchia torre, e, sotto di essa, vicinissimo al fiume ghiacciato.."ecco il cervo" esclamo il ragazzo! L'animale si limitò a guardarli per un istante, prima di entrare nella struttura attraverso una spaccatura "è entrato nel -Vecchio Tempio-! Mamma diceva di non andarci mai","noi facciamo quello che ci pare, niente scuse !" rispose aspro l'uomo, mentre spalancava le enormi e decorate porte del tempio"Forse, c'è un motivo preciso per cui sua Madre li ha detto che non bisogna entrare" disse Spyro prudente, avendo già avuto esperienza con luoghi antichi, sapeva quanto potevano essere. insidiosi "sciocchezze" sbuffo l'uomo..solo pochi istanti prima che un pezzo di roccia li cadesse davanti "sicuro?" non poté che ridacchiare Cinerea. L'interno, come ci si aspettava, era decrepito come l'esterno: il soffitto era crollato, lasciando vedere il cielo, mentre rampicanti e vegetazione ricoprivano tutto! Ma non c'era dubbio che al suo massimo splendore, il - Vecchio Tempio doveva essere magnifico, e ai due draghetti ricordo non poco il -Loro Tempio- ma un'altra cosa attirò la loro attenzione "Ecco il cerv.." grido Spyro, venendo, però, zittito dalla manona di Kratos dritta sulla testa! Prima che Cinerea potesse dire qualcosa (di brutto) per quel gesto, si senti tirare un'ala; girandosi, vide Atreus che li faceva segno di nascondersi dietro i resti del muro; la giovane draghetta capì il perché solo quando si girò..e vide il cervo fissarli dall'altra parte del tempio, su un'altura! Rapidamente, ma anche, silenziosamente, la giovane scivolò con il ragazzo dietro ai resti del muro, mentre Spyro..lui dovette -fronteggiare- lo sguardo, a dir poco, furibondo di Kratos "Che fai!? Allerti la preda" ringhio l'uomo anziano; il drago viola avrà anche affrontato avversari più grandi e spaventosi di quell'uomo, eppure quel suo duro e collerico sguardo scrutatore- (come aveva preso a definirlo) riuscì comunque a farlo sussultare e a farli emettere un timido "mi dispiace". Con uno sbuffo, l'uomo lasciò perdere il drago e, insieme ad esso, si diresse dietro al muro per osservare il cervo, che, senza neanche farlo a posta, si era dimenticato (o non gli fregava) dei -cacciatori-..cioè..del -giovane cacciatore- (lasciate perdere i dettagli, prego), limitandosi a brucare la poca erba rimasta fra la neve. "Passami l'arco" disse all'improvviso il ragazzo, smanioso di riottenere l'arco (e la fiducia) dal padre; inutile dire che anche i due draghi volevano che il giovane riavesse l'arco, non li sembrava ancora giusto che l'uomo glielo avesse tolto per un singolo errore, poi in quel modo. Invece di fare come tutti speravano, il -Padre dell'Anno- (come lo definiva ora, e sarcasticamente, una certa draghessa) si affacciò per osservare il cervo, poi disse "riesci a colpirlo da qui?","il mio amico Hunter, ci riuscirebbe. E' riuscito a colpire nell'occhio",,"Non sto chiedendo e non mi interessa, se il tuo amico ci riesca o meno, drago! Sto chiedendo al ragazzo se c'è la fa","acidissimo" sguardo fiacco, gemito d'esasperazione. Ignorando li altri, il giovane si alzò e, con massima precisione, iniziò a prendere nota delle distanze, del vento che poteva esserci (al momento no) della possibile reazione del cervo, e della gittata di arco e freccia, tutti fattori per un buon tiro, come insegnatoli da sua Madre; il giovane fece rapidamente i calcoli nella sua testa, e concluse "Meglio avvicinarci" Kratos non poté che annuire, soddisfatto per la saggezza e prudenza del figlio, stessa cosa per i due draghi: nonostante la giovane età, il ragazzo sapeva il fatto suo.
Rapidamente il gruppetto scese lungo le vecchie scalinate del tempio, rapidamente per giungere il cervo al più presto "Chi ti ha insegnato a cacciare" chiese Spyro all'improvviso, giusto per fare conversazione in quel posto sperduto "E' stata mia madre! Lei mi ha insegnato tutto e mi portava a cacciare, Mio padre" e indicò con un movimento della testa Kratos, intento a imprecare per l'ennesima roccia cadutali davanti, con gran gusto di una certa draghetta "non ha mai voluto portarmici, mi chiedo perché adesso?","chissà perché?" si domandò il drago viola, che ancora non capiva bene l'uomo "Già! chiiisssà perché?" si intromise Cinerea con uno sbuffo "Perché era Suo desiderio..ed era il momento " rispose l'uomo dopo una pausa, lasciando ancora più perplessi i giovani "Ma perché era suo desideri.."le parole del drago vennero interrotte da un grugnito molto famigliare..Nella grossa area dopo le scale, vi erano ben tre Draugr, intenti a guardarsi attorno "sono distratti! E il momento di prenderli di sorpresa" disse Kratos..e sarebbe stato così, ma va dillo al sasso che (ancora), li cadde davanti, allertando i nemici (pensieri di Cinerea:"Ecco perché non bisogna entrare: -pericolo di caduta massi-, peccato che nessuno lo becca). Lo scontro che ne segui fu breve, brutale e..e basta, sono morti di nuovo, passiamo a Kratos e giovane compagnia, intenti a vedersela con un curioso ostacolo "Allora.. ogni volta che alziamo la catena, si alza la grata, ma quando la lasciamo, la grata cade e si alza l'altra dietro..mhh, difficile" sbuffo Atreus riferendosi al curioso meccanismo (una colonna con catena e le grate) per uscire dal tempio e inseguire il cervo, che era scappato a seguito del fracasso di prima "forse"iniziò Spyro"uno di non resta qui a tenere la catena, poi raggiunge li altri volando! Me né occupo io","Ma non vedi che non c'è un filo di vento, dovrai fare il giro e rischiamo di perdere il cervo" sbuffo Cinerea, infastidita da qualunque enigma la bloccasse (non li piaceva essere bloccata) "Ma ora che ci penso, non potete aiutarci voi draghi a catturare il cervo; siete veloci e immagino abbiate un buono olfatto" propose Atreus, solo per venire gelato da un occhiata del padre, che li ricordo che era una -SUA- prova, a cui si unirono li sguardi nervosi che si lanciavano i due draghetti "Che succede?" chiese Kratos sospettoso; Spyro non poté che deglutire "in realtà..ecco..noi..non abbiamo esperienza nel cacciare!" Atreus non poté che guardarli sbigottito, mentre Kratos borbotto un "lo sapevo","Ma, allora, come fate a sopravvivere!?" chiese Atreus sconcertato "Ci aiutavano i -Guardiani-! Loro ci portavano il cibo, per sicurezza non ci facevano uscire dal tempio" disse Spyro, abbassando lo sguardo un po' imbarazzato"Quindi, non servite" concluse l'uomo con uno sbuffo "Sappiamo combattere" li ringhio contro Cinerea "Combattere e diverso dal cacciare" ribatte Kratos mentre alzava li occhi per il fastidio..una cosa che, però, li fece notare un particolare"Forse ho trovato la soluzione" disse lui, guadagnandosi l'attenzione di tutti. Senza dire una parola, l'uomo afferro e tiro verso il basso la catena, sollevando la prima grata, poi estrasse l'ascia e la lancio. Seguendo la traiettoria, i giovani videro che l'ascia aveva colpito in pieno un ingranaggio, congelandolo; lasciata la catena, Kratos mostrò a tutti come la grata non cadeva, stupendo e ammirando i giovani. Rapidamente il gruppo si infilò nello spazio fra le due grate "e ora?" chiese Atreus "c'è una spaccatura nel cancello, guarda" e l'uomo richiamo l'ascia, sbloccando l'ingranaggio e aprendo la seconda grata. I quattro poterono così fuoriuscire dal tempio, e, all'immancabile domanda del "come torniamo indietro?", essi seguirono un sentiero che portava sul lato sinistro del tempio (non prima che Kratos svaligiasse un altro sarcofago "Profanatore","zitta, dragonessa testona"), arrampicatosi sull'ennesima catena dorata, che li porto di nuovo nel tempio. Cercando un uscita, il gruppo scopri, invece, un curioso pannello, simile a quello di un teatro. Apertolo (per curiosità) vi scoprirono dentro delle figure stilizzate, il racconto di una storia, ma non ve la dirò adesso. Girando ancora, il gruppo riuscì perfino ad arrivare sotto il ponte, dove, oltre a uno scrigno, dovette combattere contro dei lupi (fu Kratos a occuparsene, brutalmente come suo solito) e in cui Atreus fece una battuta "speravo di trovarci un -Troll- sotto al ponte,-Troll? ci sono anche qui- chiese Spyro sconcertato, "Anche da voi ci sono","Si..e di solito finiscono conciati male" disse Spyro con un pizzico di arroganza, ricordando tutti li scontri con quei fastidiosi non-morti "Riuscite ad abbattere i Troll!?" chiese il ragazzo scioccato, anche Kratos sembrò impressionato da ciò (e aggiunse mentalmente di tenere meglio d'occhio e stare ancora più attento ai due draghi) inutile dire, che neanche loro capivano cosa c'era di speciale nell'abbattere dei semplici non-morti, così simili ai draugr. Diciamo che dopo essere fuoriusciti dal tempio, il gruppo trovo quello che stava cercando! A pochi metri di distanza, vi era il cervo, intento a brucare ignaro, era quello il momento adatto per colpirlo, e lui, Atreus, non avrebbe fallito.
Ignaro a tutti, qualcun altro aveva individuato il cervo, attraverso il suo potente fiuto, e neanche quella cosa aveva intenzione di lasciar perdere la preda..Lui era il -Mercante di Morte- e l'avrebbe data a chiunque si fosse messo in mezzo.
Il gruppo osservò il cervo per un po', aspettando che non avesse sospetti, poi, con gran felicità dei draghi, Kratos si decise a dare l'arco ad Atreus. Anche se felice, il giovane non iniziò a saltellare di gioia, consapevole del suo incarico di massima importanza "Sei pronto?" chiese Kratos, il ragazzo annuì "Tira quando lo dico io, ma ora..prendi un bel respiro..libera la mente e pensa solo all'obbiettivo..ora il cervo non è più una preda.. e solo un bersaglio" il giovane fece come dettogli e inizio a incoccare la freccia; i due draghi sentivano la tensione e la concentrazione nell'aria, tale da mozzare a loro il respiro e farli stare in silenzio. Il ragazzo concentro tutte le sue energie, respiro e libero di nuovo la mente, immaginando un vero e proprio bersaglio che li indicasse dove colpire, ora doveva solo attendere l'ordine."ORA" nello stesso istante che fu pronunciato l'ordine, il ragazzo lascio la freccia! Il dardo saetto fra li alberi, veloce e letale; sembrò passare un'eternità..ma, alla fine..il colpo andò a segno! Con un gemito di dolore, il magnifico cervo stramazzo al suolo. "Si" non poté che esclamare Atreus, felicissimo, stessa cosa per i due draghi, felici di vedere il giovane sorridere; con un cenno della testa, Kratos diede il permesso a suo figlio di andare dalla preda, permesso che, incredibile ma vero, accordò pure a Spyro, che segui e inizio a congratularsi con il giovane mentre saettavano fra li alberi, Cinerea, invece, si mise accanto all'uomo marchiato, con sua leggera confusione "Visto che c'è la fatta" disse lei all'improvviso, un sorrisetto sul volto "mai dubitato di ciò" sbuffo l'uomo mentre andava dietro al figlio e al drago viola, seguito a sua volta da Cinerea (he li rivolse uno sguardo come a dire "Come no"). Arrivati dal cervo, però, trovarono uno scenario differente da quello immaginato. Disteso sul terreno, con davanti i due scioccati giovani, il cervo era agonizzante..ma ancora vivo.
Si, il cervo era ancora vivo, e stava soffrendo terribilmente per la freccia, la quale avave mancato un punto vitale; i due draghi provarono subito pietà per il dolore di quella creatura, ma era chiaro che bisognava mettere fine alle sue sofferenze, SUBITO! Atreus cacciò il pugnale di sua madre e lo porse a suo padre,"no"disse il vecchio uomo all'improvviso e oscillando la mano per allontanare l'oggetto "devi farlo tu!"Tutti i più giovani guardarono incredulo l'uomo, benché la cosa avesse senso (insegnare al giovane a cacciare e a sopravvivere da solo) era ancora una cosa difficile da mandare giù, poiché il ragazzo era giovane. Anche se non era come uccidere un membro della propria razza, uccidere un essere vivente era ancora una cosa dura..e, infatti, Atreus non ci riuscì! Sollevo il pugnale in arie e lo fece calare sul collo..solo per bloccarsi a pochissimo. Provò allora a darsi una spinta con l'altra mano, ma neanche questo servì a farli trafiggere il sempre più sofferente cervo. "Non ci riesco" concluse il giovane. Avendo pietà di lui, Cinerea si fece avanti, oscillando la coda e puntandola contro il collo dell'agonizzante animale. Lei sapeva cosa vuol dire essere forzata a uccidere qualcuno e voleva risparmiare ciò al ragazzo "me ne occupo io, Kratos";"no, deve farlo il ragazzo" rispose l'uomo, sorprendentemente, senza nessuna minaccia. Prima che la draghetta potesse ribattere, Spyro le toccò la spalla con la zampa; girandosi, la giovane si ritrovò davanti li occhi Ametista dell'amico, li unici a farla cedere "Lo deve fare da solo. E' dura, lo so, ma deve riuscirci; fidati Cin" anche se titubante, la dragonessa non poté che cedere e farsi indietro. Spyro, invece, lanciò ad Atreus uno sguardo di puro incoraggiamento, anche lui dovette passare una cosa simile: suo padre Flash lo costrinse a cacciare e a mangiare una farfalla da solo, e a combattere per sopravvivere, anche Spyro sapeva cosa voleva dire uccidere per la sopravvivenza. Con l'incoraggiamento del drago (supportato anche dal tocco dell'ala sulle spalle), il giovane ci riprovo, mettendoci ogni suo granello di volontà e forza, per affondare il colpo e fermare le sofferenze del cervo..ma non ci riusci. "Non ci riesco" disse il ragazzo ancora più frustato; vedendo che il giovane necessitava di aiuto, Kratos intervenne! Afferro le mani del giovane e lentamente le porto giù, trafiggendo il collo del possente animale; le giovani mani si lasciarono trasportare dalle più forti ed esperte mani del genitore, ma solo fino a un certo punto! Poco dopo, infatti, l'uomo fece in modo che il giovane finisse da solo ciò, ora che aveva ricevuto una spinta,. così lascio andare le mani.. e il giovane, ormai iniziato, c'è la fece! Il cervo mori, infine, mentre il ragazzo rimase a osservare le sue mani insanguinate..ci era riuscito! Ma solo con l'aiuto di suo padre "Io"e si bloccò, girandosi a guardare il paesaggio, insieme a suo padre, persi in pensieri sconosciuti ai due draghi "Sei pronto" disse l'uomo all'improvviso "per cosa?" chiese il giovane, all'apparenza disinteressato, anche i due draghi furono curiosi di sentire la risposta e si avvicinarono"PER UN NUOVO INIZIO" Come a rispondere a queste parole, un ruggito si levò dalle montagne.
L'uomo non poté che sorridere pregustando ciò che sarebbe successo, era arrivato finalmente..e nessuno li sarebbe sfuggito..LUI non avrebbe fallito..perché era LUI il miglior inseguitore..e, forse, avrebbe finalmente provato qualcosa "Preparati. Sto arrivando"
Angolo dell'Autore: scrivo qui per parlarvi del cosi detto -Angolo dell'Pannello dei Miti Nordici- o semplicemente -Angolo del Pannello- in cui vi sarà la storia e il commento da parte dei personaggi sui pannelli sparsi per il gioco, e inizierà dal prossimo capitolo. A proposito, il nome Troll, secondo il WIKI, è il nome dei soldati non-morti, anche chiamati -scheletri guerrieri-. Grazie ancora che mi seguite e scusate se non dovessi aggiornare spesso. Buon Divertimento

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Capitolo 12
*** avvertenze ***


Come si nota, questo non è un capitolo, vi chiedo scusa. Sto scrivendo questo per chiedervi scusa e informarvi del fatto che, per via di diversi problemi (tecnici, psicologici ecc) il capitolo sarà rimandato alla prossima settimana (spero); scusate di nuovo, ma cercherò di risolvere ciò il più in fretta possibile. Grazie che mi seguite e volevo informarvi che sto cercando di correggere li errori ortografici dei precedenti capitoli, oltre che cercare di migliorarli, mettendoci anche nuove cose, quindi se volete rileggerli. Scusatemi ancora e GRAZIE che mi seguite, inoltre ci tengo a precisare che questa storia non si tratta di una guida amatoriale o qualcosa del genere e che i diritti appartengono ai creatori e produttori delle rispettive serie. La storia è soltanto un crossover per divertirsi. Buona vita.

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Capitolo 13
*** he will go back ***


I due draghi continuarono a guardare silenziosi li -umani- davanti a loro, uno pallido e caratterizzato da strani simboli rossi; l'altro, molto più giovani, dai curiosi tatuaggi sulle mani e dagli occhi azzurri; Padre e Figlio, sebbene non sembrasse, impegnati al momento a fissare silenziosi l'orizzonte, immersi in chissà che pensieri, che i due draghi forse, non avrebbero mai compreso. Anche i due draghi al momento stavano pensando, alle parole pronunciate dall'uomo più vecchio poco prima, "che cosa voleva dire con -sei pronto per un nuovo inizio-?" si chiese il maschio, un giovane drago dalle scaglie viola e corna dorate, non sapeva proprio come interpretarle, e neanche l'amica, giovane draghetta dalle scaglie nere e le corna grigie; quel vecchio uomo era proprio un individuo difficile da decifrare; l'unica cosa certa era, oltre la sua propensione ad arrabbiarsi, la spiccata saggezza che mostrava, il che implicava che aveva vissuto molto e aver passato molte cose! Eppure..era proprio un tizio indecifrabile. Anche il ragazzo, in genere propenso alle parole e pieno di vitalità, era silenzioso e immerso nei propri misteriosi pensieri "Io" disse il giovane ad un tratto, mentre si rivolgeva verso l'uomo più vecchio; i due draghi fissarono ammutoliti e particolarmente interessati, così ansiosi di sentire cosa sarebbe successo, che cosa il giovane avrebbe detto, che non riuscirono al trattenersi dal respirare pesantemente..Ma il giovane, non disse nulla! Fece un sospiro pesante, chiuse la bocca e si girò a continuare a guardare l'orizzonte. L'uomo più anziano si volto allora a guardarlo, e, con notevole felicità e trepidazione dei due draghi, avvicinò una mano per toccarli la spalla, uno dei pochi gesti d'amore, anzi, l'unico mostrato ..ma anche lui si bloccò! Dopo aver sospirato pesantemente, l'uomo fece lo stesso del ragazzo, girandosi a guardare l'orizzonte. Erano Padre e Figlio, eppure non lo sembravano..così distanti, come -Inverno- e -Primavera-, di corpo, mente e spirito; Padre e Figlio, eppure così diversi e distanti..forse, qualcuno, dovrebbe aiutarli? Come se spinti da un curioso istinto, i due draghi si fissarono a vicenda e, annuendo, avanzarono decisi verso i due: la dragonessa nera dal giovane, il drago viola dal vecchio. Senza dire una parola, entrambi li sì misero accanto e attirarono la loro attenzione con un colpetto delle ali; con lo sguardo fisso negli occhi ed un cenno, li invitarono a girarsi! I due non dissero niente, ma era chiara la loro riluttanza; determinati a non demordere, i due draghi li fissarono con ancora più compassione e incoraggiamento; davanti a quella -forza- che li spronava, i due -umani- cedettero e si voltarono! I due si guardarono dritti, l'un l'altro, negli loro occhi: azzurro gentile quelli del giovane, marrone cupo quelli del vecchio. "Io" provò di nuovo il ragazzo, ma nuovamente tacque e fece per voltarsi, così il vecchio..ma li occhi dei draghetti li si pararono davanti, chiedendoli di riprovarci. Il più giovane fu ancora più riluttante e ci volle un colpetto di incoraggiamento dell'ala nera come la notte e un sorriso d'incoraggiamento per farlo muovere; il vecchio, fu altrettanto riluttante..ma gli occhi d'ametista del drago viola non -mollarono- i suoi: in quei due occhi viola si leggeva compassione, amicizia e volontà incredibili; anche il duro cuore dell'uomo non poté che avvertire ciò, la -speranza di essi; Sospirando l'uomo provò a toccare il giovane sulla spalla, ma neanche ora ci riuscì..però, spinto dalla -forza- dagli occhi ametista del drago viola, prese il coltello dal cadavere del cervo e lo passò al ragazzo, che, stordito, lo prese "Grazie" disse semplicemente prima di girarsi; il vecchio sospirò in risposta, mentre i due draghi, tristi e scoraggiati, guardavano silenziosi. Padre e Figlio..eppure non lo erano. "Coraggio, torniamo a casa" disse il vecchio uomo all'improvviso, facendo voltare e annuire i più giovani; lentamente essi si diedero una scrollata ai -deboli muscoli e si prepararono ad alzarsi per andare..ma ECCO! Dal nulla, sbucò fuori una mano ENORME, che, senza tanti complimenti, afferrò avidamente il cervo. Spinto da chissà cosa, il giovane si buttò su di essa, e la trafisse con il coltello..solo per essere scaraventato via come niente "ATREUS!" gridarono i tre rimasti sull'altura; senza perdere tempo, la dragonessa nera, Cinerea, spiccò il volo e, veloce come il vento, afferrò il ragazzo, evitandoli una brutta caduta. Mentre lei lo riportava a terra, i maschi affrontavano l'enorme creatura che li aggrediva: schivando un colpo, il drago viola, Spyro, colpi la mano del nemico che, preso dall'ira, lo fece ruzzolare via con un colpo seccò, che le dure scaglie del drago attenuarono; la creatura priva di pietà provò, poi, a schiacciare il vecchio con la grossa mano! Mossa vana, però, poiché facilmente schivata dall'uomo, che subito, la utilizzo a proprio vantaggio! Davvero, con stupore dei giovani, l'uomo usò la grossa mano del nemico come un vero e proprio -ponte-, con cui arrivare alla testa, rapidamente colpita da un calciò così forte da far barcollare il bestione dritto su un pilastro, frantumandolo all'impatto. "State bene?";"Si, Kratos" disse Spyro mentre, come gli altri, guardava la creatura davanti a se; i due draghi non avevo mai visto niente di simile! in termini di struttura corporea e modo di camminare, assomigliava ad un umano, ma le somiglianze finivano lì: quell'essere era enorme, al punto che il già alto Kratos arrivava solo al suo ginocchio! Era MOLTO muscolosa, al punto che i muscoli si vedevano -guizzare- facilmente sotto la pelle blu-grigia; sulla testa aveva ben due paia di corna ricurve in avanti; il volto era duro e bestiale e la creatura indossava solo dei pantaloni e metteva in mostra diversi tatuaggi a forma di rune, tatuaggi..incandescenti. L'essere guardò per un istante il cervo della mano, poi lo gettò da parte e inizio a parlare nella propria lingua, incapibile ai più (come i due draghi), e si avvicinò a un grosso pilastro, simile a un Totem. Il bestione, senza troppi complimenti lo afferrò e lo staccò da terra; ma la cosa più strana, stava nel fatto che, appena afferratolo, le rune su di esso iniziarono a illuminarsi e avvolsero l'intero Totem (si, questo era) in fiamme vive! La creatura si voltò poi verso il gruppetto e iniziò a ruggire "sembra che voglia combattere!?" disse il draghetto viola preoccupato "VUOLE combattere!" lo corresse l'amica mentre si metteva in posizione di lotta "ma dobbiamo proprio affrontarlo?" chiese il giovane, visibilmente turbato, mentre il vecchio estraeva la su ascia "Non abbiamo scelta!".

La creatura ruggì nuovamente la sua sfida e si precipitò verso il gruppo, tentando di schiacciarlo sotto il suo enorme pilastro( per fortuna non più avvolto in fiamme, ma con le rune ancora incandescenti), mancandoli a causa della loro velocità e riflessi, cosa che lo fece adirare di più; brandendo nuovamente il suo totem, la creatura si diresse verso il più vecchio, non è chiaro se perché lo vedesse come la minaccia più grande o perché li sembrasse il più facile da eliminare? In ogni caso, Kratos schivò il colpo con una rapida rotolata (pensieri dei draghi "e cosi che rotolano li umani? Assomigliano a noi"), di nuovo il troll ci riprovò, di nuovo il colpo venne schivato e non solo! Kratos prese attentamente la mira e lanciò la sua ascia, prendendo il pieno volto la creatura e ferendolo, sebbene ciò né provocasse anche l'ira insieme a una nuova serie di attacchi e una nuova serie di lanci in faccia "colpirlo alla testa, eh? Ottima idea!" pensò Cinerea mentre spiccava il volo verso la creatura "ASPETTA!! Cinerea!" gridò il drago viola per far desistere l'amica dal suo spericolato tentativo; anche Kratos, dopo l'ennesimo -schiva e lancia- notò ciò "fermati, draghetta! Non è sicuro" troppo tardi! La draghetta, volando rapidamente, iniziò a girare su se stessa, una vera e propria ruota nera e rossa, che colpì il bestione in pieno volto, provocandoli una grossa cicatrice! La draghetta non poté che sorridere soddisfatta al danno inferto..ma il suo sorriso duro poco! Poiché il mostro, preso dall'ira, la attaccò con un violento manrovescio! A causa dell'eccessiva vicinanza, la draghetta non riuscì a schivare il colpo e, sebbene riuscì a pararlo con le sue ali, la pura forza dietro di esso fu sufficiente a scaraventarla a terra con violenza "CINEREA!!" urlarono sia Spyro che Atreus, mentre Kratos non poté che borbottare uno "stolta!". Per fortuna di tutti, la draghetta, sebbene un po' malandata, si riprese rapidamente; vedendo che la sua amica stava bene, il draghetto rivolse la sua attenzione al grosso bestione davanti! Socchiudendo li occhi per l'ira, il draghetto si lanciò..verso la testa del nemico; ignorando li avvertimenti del vecchio, Spyro stava commettendo l'ennesimo errore..e le conseguenze si fecero vedere subito! anche se fisicamente più forte dell'amica, Spyro era più lento e meno agile, perciò, non fu difficile per il grosso bestione afferrarlo nella sua potente stretta e iniziare a stritolarlo! il draghetto poté solo gemere per il dolore, impotente, mentre la micidiale presa proseguiva "SPYRO!!" urlo la draghetta nera spaventata e scioccata, nessun nemico era mai riuscito ad afferrarlo al volo!"LASCIALO ANDARE, BRUTTO MOSTRO!!" grido Atreus mentre lanciava frecce al bestione, con l'unico risultato di aumentare la potente morsa. Con l'intento omicida negli occhi, la draghetta caricò frontalmente il bestione, ma la sua carica venne fermata da..l'ascia di Kratos! Il micidiale strumento le si piantò a pochissimo dal muso, bloccandola e facendola voltare a metà fra l'adirato e il stupito, verso l'uomo, che rispose al suo sguardo con uno di ammonimento. Voltando l'attenzione verso il grosso individuo, intento a continuare con la sua sadica opera (c'era da dire che era incredibile come le ossa del drago non si fossero già rotte dietro quella tremenda pressione); fissato l'obbiettivo, l'uomo caricò la creatura..ma non frontalmente! Astutamente, l'uomo agirò l'essere da dietro e lo colpì dritto dietro al ginocchio con un potente pugno! La forza di esso fu sufficiente a far sbandare il bestione che, girandosi a fissare l'uomo pieno d'ira, scaravento il giovane drago su un pilastro li vicino e si precipitò a schiacciare quel fastidioso -omuncolo- (senza successo, naturalmente), mentre i giovani andavano dall'amico ferito. "ACC..Quello faceva male" commentò il draghetto rialzandosi con un po di difficoltà "Stai bene?" chiese Atreus preoccupato, mentre la draghetta al suo fianco respirava un po' a fatica, salvo sospirare quando vide che l'amico non aveva danni seri. Annuendo, il giovane drago si voltò a guardare lo scontro che proseguiva fra -l'uomo e la bestia-: come si poteva vedere, Kratos aveva cambiato strategia e, invece di lanciare sempre la sua ascia, schivava, caricava e colpiva le gambe del grosso nemico che, pieno di ira, provò a colpirlo con il suo grosso Totem "Quel mostro è veramente forte!" notò Atreus, giratosi a sua volta con Cinerea "In effetti","TSK! Se avessimo abbastanza -mana- (energia magica), lo finiremmo in un lampo quel bestione"sbuffo l'amica intenta a fissare minacciosamente l'enorme creatura, mentre Atreus (che non aveva capito molto di quello che aveva detto la draghessa, forse si stava riferendo alla capacità di sputare elementi come Spyro?) disse semplicemente "bè! C'è da dire che anche due esperti -ammazzatroll- come voi stanno faticando! In effetti..Mamma mi raccontava parecchie storie su -Daudi Kaupmað-, uno dei Troll più violenti in assoluto" i due draghi si voltarono a guardare il ragazzo stupiti, con sua confusione "avete sentito parlare di lui anche voi, vero?" chiese Atreus, che non stava capendo il VERO perché della reazione dei due "Draghi!" li richiamò un attimo Kratos che, con il suo fine udito, abituato a percepire i rumori del campo di battagli, gli aveva sentiti "Lo sapete che è QUESTO è un -Troll-" chiese lui per verificare un sospetto, purtroppo (come la reazione stupefatta dei due draghi confermo) era vero "QUELLO E' UN TROLL!!" chiesero i due a bocca aperta e increduli "COME!? Ma non avete detto di aver già battuto dei Troll!" chiese Atreus stupefatto e spaventato, mentre quel poco di sicurezza rimasta crollava! Credeva che, sia con suo padre che, e sopratutto, con due draghi-ammazzatroll- sarebbe stato tutto più semplice e liscio, e invece.."stavate mentendo" concluse Kratos infastidito mentre schivava "EHI! Noi non mentiamo" lo redarguì la draghetta, fissandolo male "ma dalle nostre parti, con -Troll- si indicano quei non-morti di medie dimensioni, anche detti -scheletri guerrieri-","C'E' NE VUOLE PER CONFONDERE UN NON-MORTO CON UN TROLL!" sbuffò irritato Kratos mentre schivava l'ennesimo colpo, stava cominciando ad irritarsi troppo..il che non era un bene! "MA ALLORA COME POSSIAMO BATTERLO!" esplose Atreus sempre più spaventato "mantieni la calma ragazzo!","e non ti preoccupare. Non abbiamo affrontato Troll come quello, è vero..ma comunque non è la prima volta che combattiamo avversarsi COSI GRANDII!!" gridarono i due draghetti mentre si lanciavano alla carica! Dimostrando di aver imparato, i due non caricarono più la faccia del mostro..ma il ventre, ferendolo Cinerea con la coda e Spyro con le zampe. Le profonde ferite riuscirono a far sussultare la creatura , che, però, fu ben lungi da essere abbattuta e provò subito a contrattaccare! I due draghetti, stavolta, schivarono il colpo, sebbene con un po di difficoltà "Bè, è duro!" notò Spyro "Siete voi che sbagliate!" li avverti Kratos, con loro confusione "invece della faccia o del ventre, colpite le gambe per sbilanciarlo" i due draghi si guardarono un po' confusi fra loro, prima di capire "è vero! mi ricordo come i -comandanti-scimmia- dicono ai loro subalterni di attaccare le zampe dei draghi per sbilanciarli, (una cosa che, di per se, è anche una mossa vile e pericolosa, ma adesso non è il momento di cincischiare)!" si ricordò Cinerea, che sentiva spesso le stesse cose..e spesso veniva usata per farci pratica, peccato che era troppo forte e furba perché cose del genere funzionassero. Annuendo, il draghetto viola segui l'amica a terra e i due presero immediatamente di mira le gambe robuste del nemico. Il loro primo attacco fu un successo! con una precisa codata e artigliata, i due riuscirono a sbilanciare l'essere, permettendo a Kratos di colpirli il volto! Arrabbiato, la Creatura riprese con una nuova serie di attacchi. Schivando agilmente, i giovani colpirono nuovamente il nemico, sbilanciandolo e facendolo irritare ulteriormente e provare a colpire nuovamente i due; cosi distratto, il troll non si accorse che Kratos lo aggirò nuovamente e lo colpi di nuovo al punto di prima, facendolo urlare di nuovo per il dolore. Atreus, nel frattempo, stava scaricando una freccia dopo l'altra al grosso nemico, con l'unico effetto di farlo solamente irritare "dannazione..VUOI MORIRE DANNATO MOSTRO!" gridò il giovane al massimo dello stress "Mantieni la calma, Atreus" lo redarguì Kratos mentre schivava l'ennesimo colpo. Nel frattempo, i due draghi caricarono nuovamente il troll, il quale, però, si giro rapidamente all'indietro e provo a colpire i due con la punta del totem! Per niente impreparati, i due saltarono sul grosso oggetto e, approfittando della guardia aperta, lo colpirono alla testa con una violenta incornata "Di questo che né pensi!" chiese Cinerea con un sorrisetto di sfida mentre planava via "che non devi distrarti, dragonessa" in effetti, il Troll, adirato, iniziò a oscillare con un braccio l'enorme arma, frantumando una delle strutture li presenti come se niente fosse e, peggio ancora..i pezzi caddero dritti sul giovane Atreus! Fu una fortuna che il giovane avesse riflessi e velocità abbastanza da riuscire a scansarli "Stai bene, Atreus!" chiese Spyro preoccupato "SI, UCCIDETELO!" grido il giovane mentre scoccava frecce a una velocità e ritmo superiori rispetto a prima (e, a detta di Kratos, in modo più sconsiderato, cosa notata anche dai due draghi). La battagli durò ancora un altro poco: dopo aver schivato l'ennesimo colpo, talmente forte da distruggere il pilastro vicino, Kratos lanciò la sua ascia al volto del nemico, stordendolo e permettendo a Cinerea di tagliare il dietro della gamba facendolo inciampare, mentre Spyro raduno ogni singolo granello di energia del proprio corpo e caricò il bestione dritto nello stomaco! La pura forza dietro di esso fu sufficiente a far cadere il colosso in ginocchio. Rapidamente Atreus li si parò davanti per trafiggerli la testa con una freccia, disobbedendo all'ordine del padre di non avvicinarsi troppo..e il risultato si vide! Con un ultima briciola di forza, il troll colpi Atreus con una manata, facendolo ruzzolare a qualche metro di distanza! "Atreus!" urlarono i due draghi preoccupati, mentre Kratos strinse li occhi e si concentrò!
Non avrebbe mai più dovuto più farsi controllare da essa, LUI doveva controllarla. ESSA era un arma, da utilizzare nei momenti di necessità. Non era più SUO schiavo. LUI doveva controllarla. Non avrebbe mai più dovuto farsi controllare da essa.
Se qualcuno avesse scorto li occhi di Kratos mentre li apriva, avrebbe visto delle vere e proprie fiamme languire in essi. Con un urlò che scosse la zona intera, facendo girare i due draghi stupiti e turbati, l'uomo si precipitò al Troll in ginocchio e, con un salto, li spaccò le dure corna, si arrampicò sulla testa e iniziò a colpielo violentemente; la forza di ogni singolo pugno sufficiente a far barcollare la grossa creatura, mentre i due draghi osservavano attoniti quella dimostrazione di pura forza e brutalità! Dopo aver rifilato qualche altro violento colpo al troll impotente, l'uomo li afferrò il capo e lo scaraventò al suolo con una gomitata; deciso a terminarlo una volta per tutte l'uomo sollevo la testa della creatura e, dopo averla alzata, lo girò verso il basso con talmente tanta forza e velocità che l'osso del collo scricchiolò in modo disgustoso, segno che lo aveva rotto! Quella fu una scena che, i due draghi, non avrebbero mai dimenticato. Respirando per calmarsi, il vecchio si avvicinò ai due giovani stupefatti e un po' impauriti..mai avevano assistito a una BRUTALITA' del genere prima, a parte Cinerea, che rimase comunque stordita"Bè..quello era..si era" provò a dire Spyro turbato "Violento!" aggiunse l'amica stupita! A parte la già summenzionata brutalità, credeva che solo le scimmie più grandi e forti potessero fare una cosa del genere; l'amico annuì in risposta: non aveva mai visto niente del genere neanche lui. Prima che l'uomo potesse dire qualcosa, un grido risuonò alle loro spalle! Atreus, il viso stravolto dall'ira, talmente tanto che i due draghi si spaventarono, caricò il nemico ormai morto e iniziò a infierire sulla sua spalla, provocando con il pugnale dei profondi squarci!

"TIENI! TI STA BENE" urlò il giovane a meta fra l'irato e lo spaventato, mentre continuava a infierire sulla spalla del corpo deceduto "CREDEVI DI FARMI PAURA!?". Dalla distanza, i due draghi guardavano inorriditi la -profanazione-, poiché infierire su un corpo ormai morto era quello "Ma che cosa ha?" chiese Spyro fortemente scioccato! Proprio non riusciva a conciliare il fatto che un bambino così calmo e gentile sia diventato così stravolto dall'ira e dalla paura, una cosa..che li fece ritornare in mente un brutto ricordo del suo passato, le stesse emozioni che provò, quando..non voleva assolutamente ricordarlo, ma sapeva di dover -salvare- il ragazzo da qualsiasi cosa avesse! Cinerea, al contrario, sapeva che cosa passava il giovane: il momento in cui si cede allo stress e a LEI! Il momento in cui tutto va fuori di testa, in cui i nervi crollano per la pressione insopportabile! Il momento in cui, per liberarsi da ciò, si commettono atti spietati e terribili, e la voglia di vivere scema, sostituita da LORO! Quante volte aveva assistito a una cosa del genere..lei stessa ci era passata pure! incapace di sopportare ciò che commetteva, ancora adesso se lo ricordava..e ancora si ricordava la prima volta che vide questo in un'altra persona..SI! era quando uccise la sua prima vittima fuori dai campi di battaglia, un vecchio drago (si fa per dire, era nel pieno della sue età) che provò a fermarla per salvare i suoi figli, almeno lei credeva. Mai si sarebbe dimenticato quella draghetta dal colore insolito che provò ad attaccarla, la sua faccia stravolta dall'odio e dalla paura più puri; ancora oggi ricordava le sue promesse di ucciderla per ciò che aveva fatto mentre veniva portata via da un altro drago della sua età; ancora ora non capì perché non riuscì ad inseguirli, a finirli..era, forse, per pietà..o sadismo; ma poco importava adesso! "KRATOS! FERMA TUO FIGLI." la giovane si bloccò quando vide l'uomo fermo e muto, li occhi allargati in quello che era..paura? Shock? orrore? non si poteva dire nulla con certezza, a parte che l'uomo non si muoveva, come se -qualcosa- lo paralizzasse. Senza perdere tempo la draghetta, seguita dall'amico, andò incontro dal ragazzo stravolto e provarono a bloccarlo dal continuare l'esecrabile gesto. Anche se, forse, Spyro non aveva la stessa percezione profonda delle cose come l'amica, sapeva una cosa: il ragazzo aveva bisogno di aiuto, come anche lui né aveva avuto bisogno!"CALMATI ATREUS! Ormai è morto! Ti prego, calmati!"lo regò il drago viola"Continuare a infierire su di lui non ti darà soddisfazione, calmati ragazzo" prosegui la draghetta nera; ma niente da fare! Il giovane continuava a infierire "TU NON CONTI NIENTE! HAI CAPITO? NIENTEE!" i due provarono a trattenerlo e a implorare di fermarsi, ma non c'era nulla da fare; anche provare a usare la forza eccessiva per bloccarlo poteva essere pericoloso, tanto temevano di farli male, era ancora giovane dopotutto! Non importa quanto lo pregassero o l'implorassero, ll giovane non si fermava, le loro -gentili- e -amorevoli- parole non lo raggiungevano..e il ragazzo continuava a sfogarsi sul Troll ormai morto! Per loro fortuna, una mano fece capolino fra i due draghi e afferrò la spalla del ragazzo! Kratos si era ripreso e, inginocchiandosi, lo afferrò per le spalle con la sua forte, ma al tempo stesso, -confortevole- presa. I due draghi rapidamente fecerò spazio all'uomo, sapendo che era l'unico che potesse calmare il ragazzo stravolto "ATREUS! GUARDAMI" ordinò il vecchio con la sua voce imperitura, ma, sorprendentemente, non minacciosa "GUARDAMI NEGLI OCCHI!" anche se con molta resistenza, il giovane fece come ordinatogli: la vista degli occhi del possente padre, duri si, ma anche rassicuranti e fonte di protezione, riuscirono a infonderli la calma e la sicurezza che il giovane bramava; riprendendo a -vedere- il giovane scorse sia il potente padre, fermo davanti a lui con lo sguardo forte e deciso ma rassicurante, che i due draghi, turbati ma pian piano rassicurati: dove le loro gentili parole avevano fallito, la disciplina e sicurezza paterna erano riuscite. "L'abbiamo ucciso!?" chiese il giovane calmandosi man mano" Il vecchio annuì pacatamente, ma poi abbasso lo sguardo e mentre si rialzava, duro e minaccioso ma anche -fragile-, disse ciò che nessuno voleva sentire "Non sei pronto!"

Tutti rimasero increduli a quelle parole, persino la foresta, il vento e li alberi sembravano partecipare all'incredulità generale scaturita da quelle parole "COSA!?" chiese il giovane stordito e quasi-paralizzato da ciò "COME NON SONO PRONTO? HO UCCISO IL CERVO! HO SUPERATO LA PROVA!" trattenendosi a malapena, il vecchi prese l'arco da terra e lo passo bruscamente al giovane "Non sei..affatto..pronto! Ora non parlare e andiamo a casa!" concluse lui mentre si allontanava, seguito dagli sguardi increduli di tutti. Abbassando la testa, il giovane segui il duro genitore, mentre i due draghi osservavano silenziosi e shoccati "Non capisco..come non è pronto! Ha ucciso il cervo! Non era quella la prova!" chiese il drago viola, più a se stesso che a qualcun altro, mentre Cinerea semplicemente strinse li occhi irritata per quello che lei percepiva come un ingiustizia. Senza dire una parola, i due giovani draghi andarono dietro ai due umani, vincitori della battaglia ma sconfitti nello spirito, ignari che, tornando da dove erano venuti, sarebbe stato l'inizio di qualcosa di MOLTO più significativo di quanto si immaginasse.
Nessuno disse nulla durante il tragitto, tutto fu un silenzio immobile mentre il gruppo stancato tornava alla dimora degli -umani-, ripercorrendo il tragitto fatto in precedenza..almeno era questo che tutti si aspetterebbero, ma no! Il gruppo non riprese a rifare tutto il tragitto di prima , ma taglio attraverso un passaggio: una struttura di terra simile a un portale, posizionata su un alto rilievo, su cui vi erano incisi strani segni gialli! A causa dell'altezza considerevole, il giovane non si sarebbe arrampicato da solo; senza dire una parola, il vecchio fece segno al ragazzo di arrampicarsi sopra le sue spalle in modo da raggiungere l'estremità; anche se con un borbottio, il giovane fece come richiesto e saltò sul padre che, tramite la forza delle sue robuste braccia, spinse il giovane sopra, seguendolo poco dopo "Dovremo farlo anche noi, non credi Cinerea?" chiese il drago viola all'amica per -limare- la tensione del momento. La giovane, invece, sbuffò in risposta e si arrampicò da sola, tramite un'agile salto, aiutato dalle sue ali ; sbuffando nuovamente, la draghetta segui i due -umani- senza rivolgerli una sola parola; il draghetto viola poté solo scuotere la testa frustrato "è proprio nervosa..bé, in effetti..non capisco il perché della decisione di Kratos..cioè! Dove avrà sbagliato Atrueus? a me sembrava andasse tutto bene? Penso che dovrò chiederglielo al vecchio" concluse il giovane mentre, con un potente salto, reso migliore dall'uso delle ali, seguiva li altri. "Sono pronto!" disse Atreus all'improvviso, mentre il gruppo passava sotto una baracca in decadenza "Non lo sei!" rispose il vecchio a bruciapelo, trattenendosi a malapena da darli una risposta più -volgare- "ora sta zitto!";"Ma..";"Sta zitto!" la draghetta nera, che seguiva i due silenziosamente da dietro, non poté che -pugnalare- l'uomo con il suo -velenosissimo- sguardo: a parte che il giovane non aveva sbagliato nulla, né con la caccia, né nello scontro con il Troll, come si permetteva, Padre o no, di trattarlo in quella maniera! La giovane dovette trattenersi parecchio da dirli qualcosa di veramente -volgare- a quel grosso, stupido, autoritario "smettila di borbottare alla mie spalle draghetta" la minacciò il grosso uomo senza girarsi "TSK! Se vuoi, te lo dico in faccia! Perché Atreus non è pronto! su..dimmelo!" sbuffando irritato, l'uomo rispose nel modo che non ci si aspettava "non sono affari tuoi..ora sta zitta" la giovane socchiuse le palpebre in risposta, li occhi che brillavano di un minaccioso verde veleno "non..provare..a..ordinarmi..qualcosa! "sibilo lei, scandendo minacciosamente ogni singola parola "Ma sei in debito con me. Quindi, taci!" la tensione nell'aria parve aumentare quando i due, nero e bianco, si fissarono, entrambi con brutti intenti nei confronti dell'altro, al punto che anche l'amareggiato Atreus ammutolì; grazie al cielo, una voce interruppe i due "Cinerea!" la dragonessa si girò verso il drago viola, fissandolo pericolosamente, ma il puro e dolce sguardo dei suoi occhi ametista fu sufficiente a calmarla; sospirando la giovane, e pure il vecchio, -vittima- anche lui della dolcezza del draghetto, optarono per un -cessate il fuoco- sebbene a malincuore "me lo dirai un'altra volta","No!" rispose seccamente lui mentre proseguiva imperterrito, con grande fastidio della draghessa "proprio il -Padre dell'anno-" sbuffò lei disgustata mentre proseguiva, seguito da un ammutolito Atreus e da un dispiaciuto Spyro.
"Kratos" chiese il drago viola poco più avanti "se vuoi chiedermi il perché della mia decisione; ho già risposto alla pestifera della tua compagna" il draghetto viola strinse li occhi al grosso uomo, non li piaceva come si rivolgeva a lei (anche se, in effetti, non che la dragonessa, rimasta dietro a consolare il ragazzo, si rivolgesse meglio a l'uomo anziano), sospirando, il giovane decise per la via -diplomatica- "lo so che è un po' nervosa,"un po'?" sospiro rassegnato "molto..però! Effettivamente, non starai esagerando con Atreus! Perché non mi è sembrato fosse stato..";"Silenzio!" se fosse stato qualcun altro (o Cinerea), ci sarebbe stata una -scenata- o uno sguardo seccato o un contro-insulto; ma il -diplomatico- e intelligente draghetto, molto più di quanto la sua età desse a vedere, capì che c'era un motivo dietro a ciò: poco più avanti, in fatti, c'era un piccolo gruppo di Draugr distratti e intenti a girarsi intorno, senza pensare o cercare realmente qualcosa, se non qualcuno dove sfogare la propria bruciante Ira. Vedendoli così -impreparati-, il vecchio uomo diede ordine ad Atreus di -prenderne di mira- uno (pensieri di Cinerea:"prima li dice che non é pronto poi li dà ordini!? io non obbedirei") sebbene con un borbottio, il ragazzo fece come richiesto e, prendendo bene la mira, aspetto un ordine del padre per attaccare; appena arrivato, il ragazzo scocco la freccia, la quale, con micidiale precisione, centro in pieno il vuoto infuocato nell'orbita del non-morto, che, con un gemito, si inginocchio; vedendo l'apertura, il vecchio uomo lanciò la sua ascia su un altro nemico, prendendolo in piena testa e congelandolo, poi scattò verso il nemico Stordito e lo afferrò per la cavità nel busto rinsecchito e, tirando da parte a parte, lo APRI, letteralmente, in due (per fortuna che non era di carne -fresca-e non putrefatta e aveva lava, forse, al posto del sangue altrimenti..URP, pensieri dei due draghetti, impressionati come sempre dalla brutalità dell'uomo); finito il secondo nemico con un calcio -frantuma statue-, rimasero il terzo e il quarto, che furono eliminati rapidamente da una testata di drago e un fendente di coda. Prima di arrampicarsi verso il prossimo alto ripiano, il gruppo prosegui un'attimo lungo il sentiero, trovandosi davanti a una grande porta! Curiosamente, su di essa vi era -attaccato- uno strano oggetto: un grosso rombo dai contorni celestini ed elaborati, fatto di un curioso materiale, più simile al vetro o al cristallo che al metallo, benche non riflettesse nulla. Incuriosito, l'uomo lo sfiorò con la mano, come se lo stesse lucidando, poi inizio a spingere, senza successo "questa porta non si apre, eh!" lo prese in giro una sarcastica Cinerea, guadagnandosi uno sguardo torvo "zitta..e provaci tu, allora?" sbuffando, la giovane prese bene la mira con la sua lama e colpì..solo che il suo colpo venne respinto con facilità, non intaccando nemmeno la strana -serratura- "sembra che la tua coda non sia bene affilata"disse il vecchio con un freddo sguardo schernitore, guadagnandosi un occhiataccia"più del tuo cervello di sicuro","possiamo muoverci, per favore! Casa è dietro l'angolo..cioé, dietro l'alto rilievo, ormai" disse Atreus, troppo amareggiato per ridere dei batibecchi fra i due, mentre il drago viola poté solo sospirare sconfitto. Salire sull'altopiano, fu facile, occuparsi dei Draugr che emersero dai cumuli di cenere la sopra, un po' meno. Le frecce di Atreus furono decisive, colpendo li angoli più vulnerabili dei nemici, stordendoli e permettendoli di finirli facilmente, d'altro canto, la -stanchezza- pesavano parecchio sul gruppo, non facendoli combattere al massimo della loro efficacia: colpi sciupati, movimenti lenti e mancanza di concentrazione furono li effetti; tutto sommato, i nemici di basso livello vennero sconfitti facilmente. Ma poi, qualcosa di strano accadde.."E QUELLO che cos'è!" grido Atreus spaventato mentre indicava un cumulo di ghiaccio li vicino: girandosi, il gruppo vide che -Qualcosa- si stava generando e alzando da esso, alla stessa maniera dei Draugr, ma quella strana creatura era diversa in ogni modo da essi! Benché camminasse su due gambe, quella -cosa- non era umana..e non era nemmeno un -draugr-: vestita con solo dei pantaloni, appariva più -integra- dei non morti infuocati, ma la sua pelle non era rossiccia e marroncina, ma di un bianco purissimo, come la neve più pura, sulla testa aveva dei picchi ghiacciati (forse capelli congelati) strani segni sulla testa risplendevano di un celeste splendente, come i suoi occhi..ma non era un celeste -gentile-, ma -minaccioso- e -perfido-; sebbene li occhi non trasmettessero la stessa ira dei Draugr, lo stesso -intento omicida- era palpabile in esso, e la -freddezza- che l'essere emanava lo rendeva ancora più minaccioso! se i Draugr erano delle anime bandita accecate dall'ira, quello era un assassino spietato intento a eliminare qualsiasi forma di vita. "Quella cosa è diversa dai normali Draugr" disse il ragazzo chiaramente turbato, anche i due draghi erano d'accordo con lui, era diverso da qualsiasi cosa avessero mai visto, e se credevano che i nemici che avevano visto finora erano spaventosi, -quello- li rendeva tutti dei dilettanti: se le scimmie erano avide e crudeli e i -Grublins- fedeli e malvagi, i Draugr erano esseri di ira e di vendetta e -quello-, invece, emanava PURO odio e invidia! Talmente tanto che, forse, neanche il Maestro delle Ombre- lo poteva eguagliare. Sussurrando inquietanti parole incomprensibili ai più, la creatura scattò in avanti, brandendo una spada di ghiaccio affilatissimo; il vecchio uomo, il primo sulla traiettoria della creatura, rimase calmo nonostante la vicinanza con quella orrida creatura piena di rancore, e schivò tranquillamente il fendente, contrattaccando poi con un preciso colpo dell'ascia. Ma, appena la lama toccò la pelle della creatura, accadde l'impossibile: l'ascia venne respinta da un esplosione azzurrina appena a contatto con la pelle dell'essere! I giovani poterono solo guardare fortemente scioccati ciò, mentre Kratos, dopo un primo sguardo di sorpresa, non si lascio prendere dalla paura: aveva altri modi per uccidere. Schivato un secondo, rapido colpo, Kratos sferrò un potente montante! Mentre tutti si aspettavano che il poderoso colpo non danneggiasse minimamente quella creatura (non ci era riuscita un'ascia, dopotutto) in realtà..ebbe effetto! L'essere venne stordito dal colpo e barcollò; senza darli scampo, Kratos prosegui a picchiarlo selvaggiamente, poi lo afferrò e lo lanciò..a una sorpresa Cinerea! Anche se un po' in ritardo, la dragonessa respinse il -corpo volante- con una rapida giravolta (e un sibilìo di rabbia verso il -lanciatore-) scaraventando l'essere dritto verso Spyro, che, un po' in ritardo anche lui per la sorpresa, lo respinse al suolo con una testata; nonostante i forti colpi, l'essere si rialzò, gemendo in pura rabbia "è più resistente dei normali non-morti! Forse, perché è di puro ghiaccio..toccandolo mi si è congelata la testa un po',tanto è gelido..si, deve essere di proprio di ghiaccio! Forse è per questo che l'ascia di Kratos non funziona" notò l'acuto draghetto mentre il suddetto vecchio, decise di terminare l'essere una volta per tutte con la prossima mossa: dato ordine ad Atreus di colpire la creatura alla testa, compito eseguito alla perfezione, l'uomo approfitto del suo stordimento per afferrarla per un braccio, tirarla a sé e colpirla con un potente pugno alla stomaco, facendola gemere! Poi la scaravento al suolo, mise il suo piede sulla testa di essa e premette fino a schiacciarla completamente, generando una vera e propria esplosione azzurra, che i giovani capirono essere pericolosa. Lasciato cadere il corpo ormai senza testa, esso si dissolse in neve e ghiaccio, svanendo! "l'avevo detto che era diverso!" disse Atreus un po' sconvolto "e io di stare zitto" ennesima occhiataccia di draghetta, mentre Spyro non poté che continuare a chiedersi del perché di tanta durezza nei confronti del povero ragazzo. Scendere fu facile! bastò che Kratos lanciasse la sua ascia a un particolare oggetto rotondo, formato da due cerchi di metallo messi insieme, che teneva appeso su una sporgenza un ammasso di legno, perché questo cadesse liberando la strada, dopo di che , il vecchio si lasciò cadere e, vista la considerevole altezza, afferrò il giovane che si era lasciato cadere a un suo ordine, mentre i due draghi planarono semplicemente. Alzando la testa, il gruppo vide che era arrivato dritto dietro a casa.Mentre li altri proseguivano, il draghetto viola si girò un'attimo, giusto per curiosità (al drago piaceva guardarsi intorno), vide che degli strani rovi impedivano di arrampicarsi dal punto in cui erano scesi; quindi non potevano tornare indietro! Per quanto riguarda il fatto che fossero strani..Bé..dei rovi dai riflessi azzurri, come se fossero di ghiaccio non sono, effettivamente, comuni, giusto? "Qui è tutto strano; davvero! In che parte del -Mondo -siamo finiti?" Concluse con uno scossone di testa il draghetto mentre raggiungeva li altri. "Non riesco a capire! AHH" esplose il ragazzo all'improvviso! Tanto era stressato da tutto ciò che li era successo quest'oggi da aver bisogno di sfogarsi "Non riesco proprio a capire! Perché un Troll -Brandifuoco- ha bruciato il giardino di Mamma? Perché i draugr si sono avvicinati così tanto a casa e che cos'era quella -cosa- di ghiaccio?" in effetti, era tutto piuttosto insolito! Anche i due draghetti, che non avevano famigliarità con quello che vi era là, tanto era differente da ciò che conoscevano, capirono che era tutto piuttosto-strano- e se lo sentivano proprio nelle scaglie..inquietante"che abbia a che fare con quella strana sensazione relativa alla foresta? Al fatto che fosse cambiata?" si chiese i draghetto viola e, guardando l'amica, capì che pensava la medesima cosa; mentre Kratos, rispose nel modo più semplice " Non lo so..ora sta zitto, siamo quasi a casa" (e, aggiungiamo, rozzo). Passati per un porticato ligneo collegato alla casa, il gruppo arrivò finalmente alla parti davanti di essa; senza dire una parola, Kratos si diresse alla porta e l'apri pacatamente, sebbene i suoi movimenti tradissero un filo di ansia "Entra ragazzo" ordinò il vecchio al giovane, la voce stanca e pesante, ma ancora autoritaria; non senza qualche borbottio, il giovane entrò in quel -antro- cupo e oscuro mentre i due draghi guardavano con apprensione il ragazzo, chiedendosi che cosa sarebbe successo con il vecchio..sarà anche stato suo padre, eppure, i due sembravano inquietati da ciò che sarebbe potuto accadere "e suo Padre, no? Non succederà niente di male..spero" anche Spyro sembrava non esserne più tanto sicuro..Kratos aveva ragione, il draghetto non lo conosceva per niente! L'uomo, però, non entrò subito in casa, ma si mosse verso il luogo in cui ardeva precedentemente ila -pira- della moglie; " Possiamo entrare?" chiese, anche se un po' titubante, il draghetto al vecchio, che, forse era solo una sua impressione, appariva più -stanco- del normale; inaspettatamente, il vecchio uomo acconsentì "si!..ma..non intromettetevi" come i due notarono subito, il vecchio non aveva neanche valutato con la solita freddezza e coscienziosità i -rischi- del farli entrare o meno, le conseguenze della loro intromissione (piuttosto probabile) o altro; lui aveva risposto così, a bruciapelo! Era chiaro che i suoi pensieri erano rivolti a qualcos'altro, qualcosa di molto più importante. Temendo che potesse cambiare idea, i due si affrettarono a entrare in casa..o meglio, solo Spyro entrò! Appena sull'orlo della porta, la dragonessa nera si voltò a guardare il vecchio, abbassato verso la pira a fare non si capiva bene cosa; Stringendo li occhi e socchiudendo la porta, la draghetta si diresse dall'uomo! Una cosa che si può proprio dire, e che uno dei maggiori pregi (ma, anche, difetti) della draghetta, era la testardaggine! " Ehi, Kratos! Non per disturbarti da -qualsiasi cosa stai facendo- (urg! Sto iniziando a parlare come Sparx, lo sapevo che era contagioso) ma non hai risposto alla domanda di prima..perché Atreus non sarebbe pronto?" L'uomo non disse nulla, e neanche la degno di uno sguardo, rimanendo inginocchiato in silenzio sui resti, ormai freddi, della pira. Socchiudendo li occhi irritata dall'apparente maleducazione del vecchio, la giovane trotterellò al fianco "Ehi! -Pallido Addormentato-, ci sei? Vorrei avere una risposta -decente-, non il silenzio. Mi senti? ehi?" Niente da fare, il vecchio uomo non voleva proprio risponderli, continuando a rimanere taciturno. Digrignando i denti per la frustrazione e il fastidio, la giovane li si avvicinò con fare deciso "Ascoltami bene, razza di vecchio iroso, non mi piace essere..";"non muoverti!" disse l'uomo all'improvviso, con un tono di voce incredibilmente autoritario e minaccioso, al punto che la giovane quasi si fermo sul posto per lo stupore, salvò sbuffare e continuare ad avvicinarsi "Te lo già detto! Non mi piace.." la draghetta si bloccò subito! Il vecchio l'aveva finalmente-degnata- di uno sguardo..di uno sguardo terribilmente forte e feroce, pieno di pura minaccia OMICIDA, al punto che persino una testarda come lei non poté che obbedirli..mentre iniziava a sudare freddo, Cinerea senti un brivido salirli lungo le scaglie; la giovane capì subito di aver fatto un errore! Non aveva capito bene con chi aveva a che fare..credeva di essere pronta a sostenere li imponenti sguardi che quel tizio lancia; credeva che lui non avesse mai potuto essere più spaventoso o pericoloso di molti che aveva incrociato: le scimmie, Gaul, il Golem, Ghepardus, i draghi che la odiavano..persino il -Maestro delle Ombre- stesso! Nessuno arrivava all'intensità dello sguardo dell'uomo! Uno sguardo che, mentre non mostrava (e non aveva effettivamente) malizia pura, possedeva una volontà omicida tremenda. La giovane ansimò sotto quella pressione, talmente intensa da far cedere subito chiunque dotato di un briciolo di autoconservazione..ma mantenne fissa lo sguardo! Determinata, con ogni oncia di volontà del suo corpo, a non cedervi. Dopo diversi attimi, il micidiale sguardo si -Addolcì-( si fa per dire) un po', e si mosse lentamente verso il terreno; come ipnotizzata, lo sguardo della giovane lo segui e scopri che, se avesse fatto ancora un passo, avrebbe calpestato in pieno le ceneri della defunta madre di Atreus! La giovane non poté che storcere la bocca, emettendo un "OH!, capendo il perché di quel potente intento omicida; lentamente, la draghetta si fece indietro leggermente, lo sguardo fisso a terra per la vergogna..se avesse fatto un altro passo, avrebbe sparpagliato e-dissacrato- le ceneri di quella persona, una cosa che non le sarebbe mai stata perdonata. "Scusa!" disse lei all'improvviso, sempre tenendo lo sguardo fisso a terra "non mi stavo accorgendo che.."l'uomo la blocco con un gesto"questo perché avevi la vista occultata dalle tue emozioni più intense. Devi saperle controllare, se non vuoi distrarti e fare sciocchezze" disse lui con il solito (e, a detta di quasi tutti, asfissiante) -tono di predica-! La giovane non poté trattenersi dal girare li occhi per il fastidio, forse il vecchio uomo non si era reso conto che lei non era una mocciosa a cui insegnare tutto e che, nonostante la giovane età, era molto matura (più o meno); l'uomo, d'altro canto, aveva notato che la giovane non lo stava a sentire: c'era da dire che pochissime persone lo irritavano quanto quella -mocciosa di carattere-; d'avvero, non si irritava così da quando dava la caccia a un idiota dalla parlantina semplice e vanaglorioso riguarda la sua velocità; d'altro canto, la forza di volontà della giovane dragonessa (pari o superiore alla sua testardaggine e maleducazione) l'aveva sinceramente impressionato! Gran parti di quelli che si beccavano il suo sguardo fuggiva o crollava in ginocchio implorando pietà! Lei era riuscita a resistere e a non cedere, una cosa veramente degna di lode. Decidendo di lasciar perdere, l'uomo tornò a fare quello che stava facendo prima; incuriosita, la giovane si fece avanti (rimanendo, però, a -distanza di sicurezza-) per vedere che cosa stava facendo il vecchio vicino alla pira: rimase particolarmente stupita e perplessa quando vide l'uomo inginocchiato afferrare manciate di cenere della pira e metterle delicatamente dentro un sacchetto di pelle con dei strani simboli intorno; dopo averne raccolto una quantità sufficiente, l'uomo chiuse con cura l'oggetto e lo guardò. Se Cinerea credeva di non stupirsi mai più dopo tutto quello che aveva visto, si dovette ricredere! Lo sguardo di quel uomo non era freddo e duro come al solito, non era intriso di volontà omicida, no..era, per quanto impossibile, triste! Una tristezza profonda quanto il mare, quanto le montagne e la terra..in quello sguardo si leggeva una tristezza e una vulnerabilità(?) impossibile da esprimere con semplici parole..per la prima volta, la giovane si chiese se non avesse giudicato male quell'uomo, se non fosse veramente la persona dure e irosa che appariva? per la prima volta, la giovane non riuscì a dire niente, limitandosi ad osservare silenziosa l'ultimo -discorso- a tu per tu, fra quel misterioso uomo e la sua ancora più misteriosa compagna. Dopo l'ultimo -saluto- l'uomo si alzò e assicurò il sacchetto alla cintura, poi, si rivolse alla draghetta; Kratos fu veramente sorpreso quando lei lo guardò con uno sguardo di compassione e gentilezza sul suo volto! Forse neanche lei era come l'aveva giudicata. Senza dire una parola l'uomo avanzò dentro casa, seguito dalla draghetta, ma prima di entrare, lei lo bloccò "Kratos! Volevo dirti..bé..non è tanto da me, ma..condoglianze!" L'uomo si fermo un attimo, poi sospirò e non disse nulla, prima di entrare; la draghetta avrebbe tanto voluto chiederli di nuovo il perché del motivo per cui Atrues non era pronto, ma capì che non era il momento..e poi, dalle precedenti parole che Kratos li aveva detto, forse né aveva intuito il motivo "Che la sua -vista- si sia offuscata?" si chiese prima di seguirlo dentro la cupa dimora. Là, dall'altro capo della stanza, vi era seduto, su un letto, Atreus, intento a conversare con Spyro (che educatamente, non vi era salito su un letto, rimanendo seduto a terra)"non è giusto..io sono pronto" il draghetto scosse la testa "anch'io lo credo. Per me sei stato veramente bravo, vabbè che a dirlo e uno che non ha esperienza con la caccia ma.." vedendo come le sue parole non stavano facendo niente per consolarlo, anzi, sembravano peggiorare l'umore del giovane, il draghetto si sbrigò ad aggiungere "ma che ha visto altri abili con l'arco e nel seguire tracce" il ché era vero! Aveva visto Hunter tirare con l'arco un sacco di volte e poi, mentre andavano a Belligera, si era fermato a cacciare un cervo vicino, appena aveva scorto le traccie (che credevate servisse il falò sulle -Cascate del Crepuscolo- oltre a scaldarsi e a illuminare il panorama? e poi, aggiungiamo che erano tre anni che non mangiavano, e naturale che..divagazione in corso, ritorno al presente). Il giovane alzò li occhi all'arco e fissò il draghetto "lo credi sul serio?" lui annui nuovamente "ma, allora..perché non sarei pronto?" qui il draghetto non poté che sospirare "non lo so..ammetto di non capirlo bene, è davvero un tipo complicato" anche questo era vero! Aveva sempre capito TUTTE le persone che aveva conosciuto, fin dal primo instante, aveva percepito com'erano: la tristezza e vergogna di Cinerea, la vitalità di Volter, l'orgoglio di Cyril, la possanza di Terrador, la crudeltà di Gaul e la malvagità di Malefor, più tutti li altri! Lui aveva capito che persone erano già dalla prima volta che li aveva incontrati e ci aveva parlato (bé più meno, con quel capitano pirata non ci era riuscito subito, e ciò li aveva costato un bernoccolo..bé succede); con quel uomo, no! Kratos mostrava troppe sfumature di carattere per farne un quadro preciso..e, in realtà, ora che ci rifletteva bene..c'era un altra persona con cui aveva avuto una situazione simile..uno che mostra diverse sfumature di carattere..UNO..con cui non avrebbé mai più parlato. Ripensando a LUI, un -manto- di tristezza cascò sul draghetto! Solo ora riusciva a pensarci..e ciò lo faceva stare malissimo "Non so" disse il draghetto, cercando di nascondere la propria tristezza, senza successo "Avrà i suoi motivi","Ha ceduto a LEI!". I due ragazzi si voltarono di scattò! Avvicinandosi lentamente (e silenziosamente) Kratos e Cinerea erano davanti a loro. "Avrebbe ceduto a chi?" chiese Spyro perplesso, così il ragazzo"non sto riuscendo a capirci molto..chi sarebbe questa lei? "La -Rabbia-" disse la draghetta all'improvviso, mentre si girava verso Kratos con li occhi carichi di sicurezza e giudizio "SI" confermò l'uomo "Atreus..tu hai ceduto alla -Rabbia-! Hai perso il controllo". I due ragazzi ammutolirono per questa rivelazione "tutto qui?" chiese Spyro a metà fra il perplesso e lo scioccato "non sarebbe pronto..perché si è arrabbiato? Kratos, scusami, ma questo non mi sembra","NON TI SEMBRA!" lo bloccò l'uomo fissandolo con furia, al punto che lo stesso draghetto si mosse a disaggio per ciò","a voi giovani sembra una cosa da poco..ma cedere a LEI, alla -Rabbia-, non lo è! Lei ti offusca i sensi, ti impedisce di pensare correttamente..e ti spinge a fare cose di cui potresti pentirtene..diventando un pericolo per te e per tutti quelli che ti stanno vicino" Spyro spalancò la bocca per la sorpresa! Aveva perfettamente ragione: anche lui aveva ceduto a lei..e stava per fare una cosa terribile a una delle persone più -vicine- a lui, in ogni senso. "Quanto è saggio quest'uomo?", fu il pensiero di Spyro"come..". Non tutti, però, furono d'accordo con lui "avrai anche ragione, lo ammetto..ma stai esagerando nel dire -non è pronto-. Ha sbagliato, succede! Non puoi fargliene una colpa mortale" intervenne la dragonessa nera, mentre la sua antipatia per lui ricresceva: si era pensata una cosa TERRIBILMENTE seria (come quella di un certo drago) e poi "Anche tu ti arrabbi mentre combatti!" intervenne Atreus, anche lui credeva che suo padre stesse, come al solito, esagerando "e poi","la -Rabbia- può essere un'arma, se la sai controllare e usare!E come un fuoco..se non la controlli ti distrugge! Quando perdi il controllo..","è da tanto che non sto più male! sto meglio ora" intervenne Atreus, attirando l'attenzione dei due draghi, "stava..male?" si chiesero i due stupiti..questa era un valido argomento (antipatia decrescente..rispetto aumentato..curiosità al limite). Kratos, dopo un attimo di pausa, sospiro "Va bene" e, con perplessità dei due, li si mise davanti, si inginocchiò e apri le mani, mettendosele davanti al volto "e questo cos'è?" chiese Spyro perplesso "forse..un gioco..o un test?" rispose la draghetta incuriosita "Vuoi che ti colpisca?" chiese il giovane perplesso, mentre i due draghetti rimasero davvero stupiti e incuriositi "voglio che ci provi";"posso fare cambio con il ragazzo?";"Cinerea","uff..non si può scherzare" non badando alle -buffonate- dei due, l'uomo invitò nuovamente il ragazzo a provarci. Anche se un po' perplesso, il giovane, fece come richiesto, tirando un pugno fiacco dritto al volto del padre, non aveva proprio di -giocare-. Ma, prima che il -pugno- del ragazzo arrivasse vicino al volto dell'uomo, lui abbasso rapidamente la mano, respingendolo e facendo esclamare di dolore il ragazzo "Ahi! Ma che fai";"sei LENTO, RIPROVA",altro pugno, altro dolore "perché fai così","riprova!" ennesimo pugno, tirato con più violenza, ennesimo blocco doloroso, e così via per un altro po'. Da debita distanza i due draghi guardavano, con differenti reazioni, ciò: Spyro era sinceramente perplesso, non capendo appieno-il motivo di questo -test-, mentre Cinerea era disgustata! Per lei, ciò era un vero e proprio atto di abuso e sadismo nei confronti di quel ragazzo. "smettila!" grido il ragazzo sempre più arrabbiato"Ancora","SMETTILA";"ANCORA!" preso dalla -Rabbia- il ragazzo non miro più alla faccia dell'uomo, ma alla sua mano, colpendola con violenza! Ma Kratos non parò il colpo, limitandosi a spostare la mano all'impatto, come se fosse stata un fazzoletto; senza un punto solido e preso dal suo slanciò, il giovane cadde violentemente a terra! l'impatto fu talmente brusco che il giovane tossi, mentre il vecchio, privo di pietà, lo afferro per il braccio tirandolo bruscamente in piedi "EHI! TU BRUTTO.." prima che la giovane potesse dirli qualcosa (di MOLTO BRUTTO) e, forse (probabilmente) saltarli addosso, Spyro rapidamente le mise una zampa sul muso, per zittirla, e la tirò indietro; La cosa non le piacque per niente a giudicare dal morso dato alla zampa del draghetto "Spyro, non intrometterti! Hai visto che ha fatto quel brutto, sadico..Indegno di essere chiamato -padre-";"Cinerea, non dovremo intromet..";"CINEREA NIENTE! Quel -falso padre- stava -abusando- di","Per favore, Cinerea basta! Stai esagerando!..lui","non sono IO a esagerare, ma quel -falso padre-","avrà le sue motivazioni per comportarsi così! e poi non dovremo intro..","OHH SPYRO! La vuoi smetterla di difenderlo! Non capisci che sta facendo male a suo figlio di PROPOSITO!?","Io non lo sto difendendo! Sto solo cercando di capire","NON c'è NIENTE da capire! Tu sei troppo buono e sciocco","e tu troppo iraconda e testona e ai bisogno di MODERARTI","NON SONO IO CHE HO BISOGNO DI MODERARMI, MA LUI!";"SICURA? PERCHE' A ME SEMBRA CHE ANCHE TU NE' HAI BISOGNO" E così via! Mentre i due draghetti proseguivano il loro litigio, il vecchio stava dando un brusco rimprovero al figlio "La tua Rabbia può accecarti! il nostro cammino è difficile, e tu Atreus, sei tutt'altro che pronto!" mentre i due -umani- si guardavano l'uno degli occhi dell'altro, e i due draghi litigavano sempre più bruscamente, qualcosa ACCADDE! L'intera casa TREMO' all'improvviso! Mentre le persone in essa stavano immobili, guardandosi intorno preoccupati, un -qualcosa- emise un violento..ruggito, e sembrava..passarci sopra? Ai due draghi (e non) quello sembrava proprio un battito..d'ali?"Cosa?" provo a dire il ragazzo, quando un rumore lo bloccò! Qualcuno stava bussando violentemente alla porta "VIENI FUORI!"

Stringendo li occhi, l'uomo si avvicinò silenziosamente alla porta, seguito da un preoccupato drago viola, mentre li altri due osservavano silenziosi da dietro; "E' INUTILE CHE TI RINTANI LA DENTRO" grido nuovamente la voce di chiunque fosse fuori, sarà l'istinto o altro, ma ognuno sentiva che -qualcosa- stava per accadere motivo per cui stavano tesi al limite; senza dire una parola, i due si avvicinarono alla porta per sentire meglio "IO SO CHI SEI!" qui Spyro non poté che guardare Kratos un po' sorpreso; lui era qualcuno di conosciuto? Strano considerando che sembrava un -eremita- (un po' come quell'insensibile rompiscatole nella grotta) "chi c'é la fuori" chiese Atreus preoccupato"Lo conosci?" aggiunse il draghetto; senza dire una parola, l'uomo si avvicinò di più, negli occhi c'era uno sguardo di sincero turbamento e preoccupazione "ma sopratutto sò CHE COSA sei!" inutile dire che il draghetto viola fu piuttosto turbato da ciò "che COSA sei?" ripeté fra se e se confuso, mentre si girava, in cerca di spiegazioni, verso li vecchio uomo; con sorpresa , il draghetto vide che gli occhi di Kratos erano spalancati per il PURO ORRORE. Rapidamente l'uomo si diresse verso Atreus e Cinerea, ma si fermo poco prima; rapidamente si inginocchio e levò rapidamente un pesante tappeto, scoprendo una botola, a giudicare dalla polvere mai aperta prima "Presto, qua sotto!" ordino l'uomo mentre, con delle chiavi che portava alla cintura, provava ad aprire l'arrugginito lucchetto; I due draghi furono parecchio stupiti per la reazione dell'uomo, il quale, incredibile a vero, sembrava SPAVENTATO? "Mi avevi proibiti di andarci! Chi è?","Non lo so?","Cosa vuole?","NON LO SO? PRESTO!" rispose bruscamente lui mentre apriva la botola, mostrando un piccolo buco poco profondo e spesso "Aspetta! Non vorrai chiudere il ragazzo là sotto?" chiese Spyro perplesso, mentre Cinerea riverso all'uomo un duro sguardo (peggiore in caso di risposta positiva); L'uomo non disse nulla, ma fissando i due draghi con lo sguardo più serio possibile, impossibile da sbagliarsi, disse l'inaspettato "Se state con lui la sotto e lo proteggerete per almeno nove lune, se non dovessi farmi vivo, qualsiasi debito che avete con me sarà sciolto e voi potrete fare quello che volete, andarvene o anche restare, a patto che lo proteggerete sempre! Promettetelo!" I tre guardarono sbigottiti il vecchio: capivano che la situazione era strana, ma adesso si resero conto che era VERAMENTE SERIA se uno come lui, incline a diffidare di tutti, era disposto a fare una cosa simile! Anche l'uomo non era del tutto sicuro di quello che faceva, ma se era chi pensava fosse, e sapeva chi era, allora ciò era la precauzione minore "ALLORA, VUOI USCIRE! O DEVO SFONDARE LA PORTA!" Urlò nuovamente la voce, mentre colpiva la porta con più vigore, mentre l'uomo dopo essersi girato un attimo a imprecare, guardava i giovani esigendo una risposta immediata! Spyro era veramente perplesso, era così grave la situazione? Era veramente terribile chi c'era la fuori? "Va bene!" disse lui dopo un attimo di riflessione"almeno per me..Cinerea cosa..","dovresti conoscermi..non voglio mica stare in debito, forse per sempre con questo -buzzurro pallido-" rispose lei sorridente, mentre entrava con il giovane nella buca; anche il drago fece per unirsi ai due ma si blocco! Mentre un'idea veniva in mente "Vengo con te, Kratos!" l'uomo li rifilò un'occhiata gelida "non son queste le condizione! Voi due","Kratos! Lo capito che chiunque ci sia la fuori è un individuo pericoloso, al punto che preoccupa anche te, che hai affrontato senza paura Draugr e quel Troll, al punto che credi di non dover più tornare! Anche se giovane, io sono un drago che, da quanto ho capito, sono PARECCHIO temuti dalle tue parti! Se vengo con te potrei mandarlo via, evitando uno scontro che tu credi sia probabile, basandomi sulla reputazione della mia specie! Forse è una piccola possibilità ma..potrebbe funzionare! E poi, so cavarmela in combattimento se non lo avessi notato" Atreus non pote che guardare sbigottito all'intelligenza del draghetto mentre Cinerea sorrise..era giovane, ma aveva un intuito e saggezza notevoli! Il vecchio, anche lui colpito, abbasso lo sguardo: il draghetto aveva capito tutto, e forse aveva ragione, ma i rischi erano troppo alti e poi non sapeva con chi aveva a che fare: forse era un messaggero o forse uno di LORO! C'erano troppe variabili e..La porta tremò all'ennesimo colpo "ALLORA TI DECIDI! EVITIAMO SPARGIMENTI DI SANGUE!" capendo che non c'era più tempo, oltre a fatto che una parte di lui (una che lui non capiva bene) li disse che portare quel giovane draghetto, che possedeva molto di più di quanto sembrasse, era una BUONA idea, lo spinsero ad accettare "va bene! Ma ricorda che anche tu potresti non tornare..e LEI" e con un cenno della testa indicò Cinerea "potrebbe rimanere da sola" prima che il draghetto, ora turbato e non più sicuro, potesse rispondere, la draghetta nera sbuffo irritata "non preoccuparti, -buzzurro pallido-, so badare a me stessa!" concluse lei e accennando un sorriso, aggiunse"e poi, non sottovalutare questo -bonaccione- di un draghetto! Sa -colpire- quando vuole" la risatina che segui le parole, fu sufficiente a mettere di buon umore il draghetto, che, quando la guardò negli occhi, arrossì (come lei, del resto); anche Atresu sembrò stare bene per quelle parole, mentre Kratos (anche lui, chissà perché più sicuro) annuì "molto bene..a te tutte le responsabilità allora..e non lasciare il ragazzo mai solo","Non preoccuparti! E' una dragonessa così-testarda- da mantenere le parola dat.." Le parole del draghetto furono interrotte dalla successiva serie di minacce della voce di fuori. Senza dire una parola, Kratos iniziò ad abbassare la botola "Padre!"lo interruppe Atreus; i due si fissarono un'attimo negli occhi, senza dire niente, ma era chiaro a tutti che cosa il giovane volesse dire "Torna!" annuendo, l'uomo chiuse (non a chiave) la botola e la nascose sotto il tappetto, poi, sospirando si diresse con il drago viola verso la porta "DIMMI QUELLO CHE VOGLIO SAPERE E ME NE ANDRO'! SENZA CHE SANGUE VENGA VERSATO..CONTERO' FINO A 10! 10-9-8" fermandosi un'attimo, il vecchio si rivolse al draghetto, lanciandoli uno sguardo di intesa "Sei pronto? Non si torna più indietro una volta varcata la soglia" il draghetto annuì sicuro di se! SAREBBE tornato indietro..e poi, chiunque sia, non sarebbe stato più forte e pericoloso del -maestro delle ombre-! Senza dire una parola, i due, tesi ma anche pieni di vigore carichi di volontà, varcarono la porta! Sarebbero tornati in dietro!?

Angolo del Pannello: "Questo cos'è?" chiese Spyro perplesso guardando il curioso oggetto davanti a loro: un trittico ligneo chiuso da due maniglie in ferro "OH! Ma è uno dei -Santuari dei Giganti-!","Santuari dei Giganti" chiesero i due draghi incuriositi, dalle loro parti si narrava che i giganti fossero delle creature enormi, talmente grandi da eguagliare le dimensioni di un albero, o addirittura di una montagna! Stando da quanto riferito dai guardiani, e da loro che discende il termine -gigantesco- usato per qualunque creatura -Taglia Extra-large -; chissà se era lo stesso anche per loro. Kratos, senza dire una parola (e con la solita -maleducazione-, non chiedeva mai il permesso di niente) apri il Santuario. Dentro vi era ben tre panelli, su cui vi erano incisi e colorate delle curiose scene: nelle prima vi era rappresentato un grosso lupo che ululava a una sfera dorata e una argentata sopra di lui, in cielo ("che siano il sole e la luna" pensarono tutti), mentre, su quello che sembrava un altare di pietra (o una montagna) vi erano quelli che, presumibilmente, erano i suoi cuccioli: uno dorato, l'altro argentato; in quello centrale, i due lupi, si vedeva cresciuti, che inseguivano due carri: uno d'oro, l'altro d'argento; attaccati a delle catene dei carri, vi erano una sfera d'oro e una d'argento; nell'ultimo pannello, vi era una scena decisamente inquietante: i due lupi stavano divorando le due sfere, e sotto di loro, colorato di un vivido rosso (al contrario del blu precedente) vi era una grossa massa di persone che combattevano a vicenda, e non solo persone! Si intravedeva anche l'immagine di un grosso serpente che usciva dall'acqua, mentre altre figure sembravano più grandi delle altre. "Questo è strano" notò Spyro "Io li conosco quei due lupi" disse Atreus, intento a scrivere su un quaderno blu; le sue parole attirarono l'attenzione dei due draghi, chiaramente molto interessati, e non solo! Anche di Kratos, che, segretamente, aveva una sorta di -passione- per trovare oggetti o scoprire nuove informazioni ("lo faccio per tenermi informato" replica sempre lui") "Davvero? e chi sono?" chiese Spyro, il draghetto aveva sempre voglia di scoprire nuove cose (da questo lato, a detta di una divertita Cinerea, sembrava un bambino, sebbene anche lei fosse attratta dalle cose -fuori dall'ordinario- e curiose, sopratutto se si trattava di storie) vedendo che l'attenzione di tutti era diretta su di lui, Atreus, preso un po' da -l'ansia da palcoscenico- balbettò ma poi, grazie agli sguardi di incoraggiamento di tutti e dopo aver sospirato, il ragazzo prese coraggio e parlò "Non né so molto, solo quello che mi ha detto la mamma ma..SI! Sono -Skoll-e-Hati-, i due -Lupi Gigante- che inseguono il sole e la luna!" I due draghi spalancarono la bocca per la sorpresa "Aspetta un attimo!" lo interruppe Cinerea un po' confusa (non quanto l'amico, che balbetto un "C-COSA") "se non ho capito male..stai dicendo che ci sono due lupi giganteschi che INSEGUONO il sole e la luna!?" il giovane annuì "è incredibile! Questo i -guardiani- non c'è lo hanno detto!" disse Spyro estasiato da queste nuove scoperte "Anche se,forse, neanche loro lo sapevano..e poi, quando stavo nella -Camera della Convessità-, non mi è parso di vedere dei lupi giganteschi che inseguivano il sole e la luna","Guarda che nella -Convessità- non si vedevano il sole e la luna" lo corresse l'amica "ah! Non erano il sole e la luna quelle sfere giganti","ti sembravano fossero illuminati","ero più distratto da t..cioè" il drago viola arrossì e distolse lo sguardo "dalla mia missione" l'amica non poté che esprimere un "oh!" un po' delusa (anche se arrossì un po') mentre i due -umani- non ci stavano capendo un gran che di quello che i due draghi dicevano "Comunque" disse Cinerea per cambiare argomento " perché non riusciamo a vedere se ci sono due lupi che inseguono il sole e la luna (e poi, perché solo UNA luna, se c'e ne sono due!)" a questo rispose Atreus "stanno troppo in alto per essere visti e poi la luce dei due -corpi celesti- (così li definisce mamma) li oscura. Ma, qualche volta e possibile vedere un ombra vicino ad essi" i due draghi annuirono , prima di girarsi a guardare i pannelli, in particolare l'ultimo, quello della lotta (o guerra) "E' strano! Sembra che i due lupi divorino il sole e la luna..e poi tutti si mettono a combattere" chiese Spyro turbato, mentre vedeva le scene (per fortuna non vi erano dettagli truculenti), una parte di lui, li diceva che non era una cosa successa..ma che doveva succedere! Possibile? "Bene" li interruppe Kratos "ora che abbiamo visto il pannello possiamo andare" annuendo, i tre seguirono l'uomo, non prima di lanciare un ultima occhiata al misterioso pannello, che, intuitono, raccontava di più di una semplice storia.

Angolo dell'Autore: bene, anche se un po' breve, ho finito il capitolo,..e nel prossimo capitolo ci sarà qualcosa di impressionante, incredibile, ESPLO..bene basta, sto parlando come Volter e non vorrei spoilerarvi nulla (perdonate la mia pessima pronuncia); il prossimo capitolo arriverà, forse, la settimana prossima, poiché devo aggiornare la mia altra storia. Vi consiglio di guardarla, i personaggi sono diversi, ma vi piacerà lo stesso (almeno spero). Grazie che mi seguite e buona vita!.

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Capitolo 14
*** Who wil win? ***


"Conterò fino a 10, poi sfonderò la porta! Vi consiglio di uscire, evitiamo inutili spargimenti di sangue..allora:1,2,3" i due, uomo e drago si guardarono esitanti: l'uomo non era sicuro se il drago c'è la potesse fare, se avesse avuto la disciplina adatta per uno scontro del genere, se né fosse scaturito uno ("il che" pensò il vecchio irritato "è assai probabile") ma, quando si girò, vide che il draghetto aveva uno sguardo di pura determinazione brillarli negli occhi, troppo per ignorarlo; con un pesante sospiro l'uomo aprì la porta ed entrambi uscirono. Davanti a loro vi era un altro -umano- il quale era, al momento, girato di spalle e impegnato a finire la conta "8-9 e" l'uomo si fermò all'improvviso, rendendosi conto che qualcuno era uscito "era ora" sospirò a bassa voce prima di girarsi; ora il draghetto poteva vederlo meglio: era un maschio, ma aveva caratteristiche diverse sia da Kratos che da Atreus, o, per meglio dire, c'è li aveva di entrambi, compensando ciò che a uno mancava con un altra che aveva l'altro (nel dettaglio): come Spyro poteva notare, dai lineamenti e dalla voce si poteva dire con certezza che era ben più vecchio di Atreus, ma ancora più giovane (e non di poco) rispetto a Kratos: portava sulla testa del pelo..ah già, Atreus li aveva detto, in uno dei rari momenti che stavano da soli , che il pelo sulla testa si chiamava -capelli-; dunque: l'uomo aveva dei lunghi capelli di colore brunastro legati in diverse code e una fitta barba del medesimo colore, pure essa legata in diversi codini con delle sfere blu attaccati; aveva un fisco asciutto ma muscoloso, con spalle larghe e occhi di un impressionante blu brillante; indossava solo dei pantaloni avvolti da diversi stracci, lasciando il petto e i piedi nudi ("ben diversi da quelli di noi draghi e più simili a quelli dei Ghepardi" fu il commento di Spyro, sempre attento ai dettagli); la cosa che più saltava all'occhio del draghetto, però, era l'incredibile quantità di strani segni e rune sulla pelle nuda! Non un solo angolo del suo corpo nudo né era privo! Alcuni erano celesti e blu, altri invece erano rossi ed erano di meno,( una parte del draghetto si chiese se essi indicassero qualcosa) Come i due osservavano sospettosi quel misterioso individuo, lui osservava loro, o meglio, stava guardando solo Kratos, squadrandolo dalla testa ai piedi "Ti facevo più alto" a queste parole il draghetto viola dovette trattenersi dal ridere: quel tizio era almeno mezza testa più basso del vecchio e, insieme al fatto che fosse decisamente meno robusto e muscoloso, non lo rendevano molto minaccioso o pericoloso! Tuttavia, poiché Kratos sembrava non sottovalutarlo (dato come lo fissava, minacciosamente a parte, ma anche con circospetto), neanche il giovane drago decise di fare prenderlo alla leggera; inoltre, una parte di lui, una che raramente sbagliava, li disse che c'era qualcosa di strano in quello -Sconosciuto-.. il draghetto non sapeva come spiegarlo, ma era una sorta di disagio, sebbene lui stesso non capisse a cosa era dovuta. Vedendo che il vecchio non rispondeva, lo -Straniero- socchiuse li occhi e prosegui, in tono vagamente minaccioso "Ma sei indubbiamente tu quello che cercavo..lontano da casa o sbaglio?","che cosa vuoi!" Spyro quasi sobbalzò per il tono notevolmente minaccioso dell'uomo, più di quanto si ritenesse o fosse necessario a parere del draghetto; lo -Sconosciuto- continuo a fissarlo, senza provare timore, il che era una cosa degna di nota. stringendo li occhi e li si avvicinò con fare minaccioso "Ohh..ma tu lo sai già che cosa voglio","MH? sai già che cosa vuole!" chiese il draghetto confuso e stordito| da quanto aveva notato il drago aveva potuto vedere, l'uomo più anziano non aveva nulla di importante| Lo -Sconosciuto- parve notare solo ora il drago viola, e subito i suoi occhi si spalancarono mentre uno scintillio parve brillare in essi "ma guarda un po'..credevo c'è né fosse solo uno! E' un tuo parente, amico o" e qui sorrise in modo beffardo "animale domestico..credevo che fossero i cani i migliori amici dell'uomo" il drago viola non poté che stringere li occhi infastidito: non era arrogante o orgoglioso, non come Cinerea, suo fratello o molti altri, ma un po' di orgoglio c'è l'aveva anche lui e non li andava di essere paragonato a un cane "veramente sono..","non sono affari che ti riguardano..Te ne devi ANDARE!" lo minacciò Kratos, mentre fece cenno a Spyro di rientrare in casa; chiaramente non li andava di continuare quella conversazione. L'uomo misterioso, invece di andarsene come dettoli (o meglio, ordinatoli) scoppio a ridere, una risata pieno di scherno "E io che pensavo che voi fosse più illuminati di noi, più intelligenti..migliori" e mentre parlava, si muoveva in un modo, come si può dire, stravagante, come se barcollasse, e facendo tanto di gesti con le mani; anche nel modo in cui parlava c'era qualcosa di strano. A spyro, il modo in cui si muoveva e parlava, li ricordava quella volta che Volter e Cyril avevano trovato degli otri con dentro una sostanza violacea dall'odore strano (e sgradevole, a detta sua) e gliel'avevano proposta a lui e Cinerea, ma i due avevano rifiutato non convinti, motivo per cui se l'erano bevuti tutta loro; dopo si muovevano e parlavano esattamente in quel modo bislacco, dicendo cose davvero strane, come se non fossero in loro..e questo li costò una brutta sfuriata di un irritato..Spyro gemette ancora al -suo- ricordò, al ricordo di.."E invece, ti nascondi con questo moccioso in questa solitaria foresta..come un gran CODARDO!" il draghetto viola spalancò li occhi a quelle audaci e temerarie parole, dimenticandosi del resto. Il giovane si girò a guardare Kratos: a quasi nessuno piace essere definito codardo, e considerato il carattere dell'uomo pallido, dubitò seriamente che l'avrebbe lasciata passare..Aveva ragione! Socchiudendo li occhi irritato, l'uomo si avvicinò minacciosamente allo -Sconosciuto-"Non ti conviene COMBATTERE!" ringhiò l'uomo più anziano a ogni parola; lo Straniero rispose a ciò con un largo sorriso di sfida e accarezzandosi morbosamente la barba, dicendo, con voce bassa, ma che non riusciva a trattenere minimamente l'eccitazione "OHH..non vedo l'ora"; "sul serio, perché vorrebbe combattere senza motivo con qualcuno" pensò il draghetto con una scrollata del corpo "e poi era venuto in cerca di qualcosa o per combattere?" i suoi pensieri furono distolti bruscamente da un tonfo che lo fece sobbalzare: con sua incredulità e stupore, lo -Sconosciuto- aveva COLPITO KRATOS con un vero e proprio SCHIAFFO! Se fosse stata Cinerea o qualcun'altro, ciò sarebbe stato sufficiente a dare inizio a un vero e proprio scontro, ma il vecchio uomo, mostrando GRANDE autocontrollo, si limitò a guardare ancora più trucemente il più giovane (e stupido) "fuori..dalla mia..casa!" ringhio minacciosamente il vecchio a ogni parola e il tono usato era tale che persino Spyro ammise a se stesso che, davanti a quel imponente bestione (che faceva sembrare ancora più mingherlino l'altro) anche lui avrebbe fatto marcia indietro..ma non quel misterioso individuo, che rispose al pericoloso sguardo dell'uomo con uno di sfida, quasi come se no lo temesse affatto "tu..dovrai AMMAZZARMI..se vuoi che me né vada" e detto questo sferro un violento pugno prima allo stomaco del vecchio, poi prese a colpirli il volto, senza che lui reagisse "FERMO! Ma che fai" intervenne il draghetto viola, solo per prendersi una vera e propria sberla in pieno muso, facendolo voltare bruscamente: il draghetto di leccò la parte lesa, resa brevemente insensibile dal colpo (il che era strano considerando le dure scaglie) "di te mi occupo dopo..adesso, se vuoi scusarmi" e sferro un altro pugno al volto dell'uomo, il quale, stavolta, non si stette fermo! Parò con la grossa mano il -minuscolo- (per lui) pugno e torse all'indietro il braccio dello sconsiderato, facendolo gemere per il dolore "Ti avevo avvertito!" lo -sconosciuto- rispose con un sospiro di..sollievo? "Non importa!" e alle sue parole seguì un violento pugno in faccia per -gentile- concessione di Kratos, la forza del colpo sufficiente a farlo ruzzolare a diversi metri di distanza, mentre il draghetto emise un espressione di dolore "questo farà male! Ma era necessario colpirlo così forte" commentò realistico, scuotendo la testa "lui non ha ascoltato" rispose il vecchio, mentre avanzava verso il più giovane -umano-, il quale, inginocchiato a terra, stava muovendo in continuazione la testa, sussurrando un continuo "no,no,no,no". Vedendolo conciato cosi dopo un semplice pugno, Spyro non poté che provare un po' di compassione e pietà, "non che non se lo sia meritato..a iniziato lui! Anche se mi dispiace" pensò lui, mentre osservava quel tizio, ormai indifeso e..c'era qualcosa che non andava! Nonostante fosse a terra, in uno stato un po' pietoso, la strana sensazione di disagio che il draghetto provava nei confronti di quello -Sconosciuto- non solo non svanì, ma parve persino aumentare! Come a riflettere ciò, la foresta stessa si face improvvisamente silenziosa. Kratos, nel frattempo, si era avvicinato all'uomo inerme e, senza perdere tempo a pensare qualcosa su di lui, lo afferro per il braccio e lo sollevo, senza che lui opponesse resistenza "mhh..bel colpo, ora..TOCCA A ME!!".

Accadde tutto troppo rapidamente perché il draghetto potesse capire esattamente com'è potuto succedere e com'è sia stato possibile!L'unica cosa certa e quello che i suoi occhi hanno registrato: quel individuo misterioso, ben più magro e meno massiccio di Kratos, era riuscito a divincolarsi con facilità dalla sua presa e li aveva sferrato un pugno così forte che l'uomo più vecchio era letteralmente VOLATO al di sopra delle loro teste, fracassando parte del limitare del tetto e svanendo alla vista! "KRATOS!!" urlò il draghetto preoccupato e stordito, prima che una voce lo distrasse dai suoi pensieri "c'è né anche per te!" prima che il giovane drago potesse rendersi pienamente conto delle implicazioni, un violentissimo calcio lo prese in pieno! Tale fu il dolore che il draghetto chiuse li occhi e, quando li riapri, si ritrovo a -volare- senza utilizzare le proprie ali a diversi metri dal tetto della casa! Disorientato e ancora vittima di quel colpo tremendo, il povero drago non riusci ad aprire le ali in tempo per evitare di schiantarsi sul limitare del tetto, finendo quindi per fracassarlo e finire rovinosamente a terra, accanto a Kratos, intento a imprecare mentre si rialzava "Ma..cosa..come" provo a sussurrare il draghetto, ancora dolorante, venendo interrotto all'improvviso da Kratos "spostiamoci!" li ordinò il vecchio; il draghetto viola capì soltanto quando vide un ombra torreggiare su di loro e poi farsi sempre più piccola: velocemente i due si scansarono di lato, proprio pochi attimi prima che lo -Straniero- piombasse a terra con una ginocchiata cosi tremenda da rompere un sasso e lasciare l'impronta nel suolo! I due rapidamente misero qualche metro da quel misterioso e, come ora si capiva subito, pericoloso individuo "che delusione incredibile" brontolo lui mentre si rialzava "Fatevi Sotto..o avete paura per una -piccola bottarella- " li provocò lui mentre avanzava. Capendo che non c'era modo ormai di tornare indietro, i due, -umano- e drago, si prepararono a lottare chiaramente per la loro vita..e quella degli altri a cui tenevano. "Avanti" li provocò lo -Straniero- mentre li faceva segno di venire verso di lui; il draghetto scosse la testa ancora un po' stordito: la forza di quel colpo era veramente notevole "Allora!? Avete paura"li schernì nuovamente l'uomo, "Non vogliamo combattere..non abbiamo nulla di quello che cerchi (almeno credo)" provò a mediare il draghetto viola, ma a quel misterioso individuo non importava "se non venite voi..VENGO IO!" e scattò rapidamente verso il draghetto, che subito si mise in posizione di difesa, pronto a riceverlo, i due si ritrovavano ormai a pochissima, e l'impatto sarebbe stato prossimo se, all'improvviso, un violento colpo d'ascia prese in pieno l'uomo tatuato, bloccandolo; prima che potesse anche capire cos'era stato, Kratos si era avventato su di lui e aveva iniziato a colpirlo varie volte con l'ascia, lasciandoli profonde ferite, mentre Spyro guardava inorridito "ASPETTA KRATOS! E' necessario colpirlo con" le parole del drago vennero interrotte quando lo -Sconosciuto- stanco di subire colpi, aveva provato a sferrare un violento pugno a Kratos, il quale, però, si era abbassato, schivandolo con una mezza piroetta e, prima che l'altro potesse reagire, li aveva sferrato un fendente cosi forte da farlo, -letteralmente- VOLARE a diversi metri di distanza, facendolo finire dritto su uno dei robusti alberelli li vicino e fracassandolo nel processo. Senza lasciarli tregua, il vecchio si lanciò verso l'altro stordito, ma venne bloccato da Spyro, che li si parò "Aspetta! Non è necessario usare la tua arma..forse possiamo..";"Non ci possiamo ragionare, LEVATI!" nonostante li occhi di brace di Kratos che lo guardavano con rabbia assoluta, il draghetto non si mosse"Non è necessario uccider.." prima che potesse finire, il giovane drago venne superato dallo -Straniero- con un balzo e lo vide scaraventare il più vecchio a diversi metri di distanza (e attraverso un albero) con un pugno, prima che si girasse verso il più giovane e provasse a colpirlo con un altro pugno, facilmente evitato "e voi pensate di potermi UCCIDERE!? AHH, Ridicolo!" il draghetto lo squadro determinato "non vogliamo ucciderti (almeno, io non voglio)..ma vattene! Lasciaci in pace" l'uomo tatuato rise in risposta "Compassionevole..che cosa patetica, ma no! Ora che abbiamo iniziato, non intendo" un violento colpo d'ascia, sufficiente a scaraventarlo nuovamente attraverso un albero, fu la secca -risposta- di Kratos; il vecchio uomo si voltò verso il draghetto, li occhi che li -bruciavano- di rabbia "Ascoltami bene..non serve parlare con lui, è venuto per.." il vecchio dovette interrompere le sue parole per affrontare un feroce assalto del più giovane, il quale, indifferente alla conversazione fra i due, aveva preso a sferrarli pugni all'impazzata, evitati con un po' di difficoltà dal vecchio! Spyro, nel frattempo, provava a interromperli e a pregarli di smetterla "fermi! Stop! Non c'è bisogno di lottare, noi.."," VUOI PIANTARLA!" lo interruppe bruscamente Kratos, mentre faceva volare via l'uomo più giovane con un violento colpo in pieno torace "Ma.."provò a difendersi il giovane drago, venendo nuovamente interrotto dallo sguardo pieno di Rabbia a malapena trattenuta del vecchio -uomo-; come si sentiva piccolo il draghetto dinanzi a quei duri e furiosi occhi, privi di misericordia; il vecchio inizio a parlare trattenendosi a mala pena e ringhiando a ogni parola"Se vuoi aiutarmi..fallo con le tue zampe e i tuoi artigli..NON PARLANDO! ORA NON SERVE!..Se non riesci a capirlo, sei solo uno stupido! Aiutami con i muscoli e con le corna..Altrimenti mi sei solo di intralcio!" Il draghetto spalancò li occhi e abbasso la testa, chiaramente ferito da quelle dure, seppur veritiere parole"Ma.." Kratos però, non lo ascoltava più, intento a difendersi dal nuovo, furibondo assalto del più giovane nemico! Spyro rimase imbambolato, mentre osservava assolutamente scioccato la violenza dei due, neanche lui aveva mai visto qualcosa del genere in tutte le sue battaglie: il più giovane continuava a menare pugni a Kratos che, con destrezza insolita per uno delle sue dimensioni, li schivava o li parava con l'ascia, non senza qualche difficoltà, e rispondeva furiosamente, provocando diverse ferite al più giovane, il quale, però, sembrava non badarci! Sul serio, anche se emetteva gemiti di dolore (che, in realtà, assomigliavano di più a gemiti di esasperazione), non solo non sembrava rallentato da essi, ma, invece di avere uno sguardo di dolore né aveva uno di..noia!? Dopo l'ennesimo colpo del vecchio, il più giovane, chiaramente stancatosi, si decise a schivare un colpo (la prima volta che lo faceva) e sferrò un violento pugno all'intestino dell'uomo, facendolo arretrare, con un grugnito, di diversi metri; senza lasciarli tregua, lo -Sconosciuto- li si lanciò sopra, venendo fermato quando Kratos, con una veloce mossa, li lancio l'ascia, prendendolo in piena testa: Spyro si aspettò che l'ascia li si conficcasse nel cranio e lo congelasse, ma non accadde questo! Con shock del draghetto, l'ascia, -semplicemente-e letteralmente -rimbalzò- sulla testa dell'uomo, come se avesse colpito un elmo di metallo (e anche piuttosto robusto) e non una massa di carne e ossa! Tuttavia, il colpo fu comunque sufficiente a ferirlo leggermente- e a stordirlo, brevemente. Scuotendo la testa e girandosi a guardare l'ascia, conficcatasi in un albero vicino, lo -Straniero- si voltò a guardare il vecchio, che aveva socchiuso li occhi, e lo guardò come a dire "sul serio!" poi, scuotendo le spalle e dicendo "e ora che farai senza arma?", lo caricò a testa bassa, venendo -accolto- da un sonoro pugno in pieno volto, solo che stavolta non fini ruzzolante sul terreno, sebbene venne comunque stordito e fatto barcollare all'indietro! Ripresosi, lo -Sconosciuto- provò a colpire Kratos con un altro pugno, facilmente schivato: senza perdere tempo, il più vecchio si lanciò in avanti e lo colpi con un violento dritto sotto l'ascella, poi un altro nello stomaco, li rifilò un cazzotto in pieno mento e la fini con un pugno al volto talmente forte da scaraventare il più giovane sull'albero in cui era incastrata l'ascia, frantumandolo e facendo finire l'arma dritta davanti a Spyro, che non presto attenzione a ciò, tanto era- rapito- dalla scena! Il draghetto era rimasto molto impressionato dalle abilità del vecchio, di come avesse approfittato del fatto che il più giovane avesse incautamente abbassato la guardia, per colpirlo con violenza al punto scoperto e finirlo con una rapida -combo- che non li lasciò scampo! Adesso era perfettamente chiaro al draghetto viola quanto capace e pieno di esperienza fosse quel vecchio individuo. Lo -sconosciuto- ripresosi e guardandolo torvo, li si lanciò nuovamente contro a testa bassa: di nuovo Kratos schivò il pugno in carica e, approfittando della spinta e dell'abbassamento di guardi di questi, lo colpì nuovamente allo stomaco e lo scaravento a terra con un pugno al volto..era così abile..il più giovane li si fece nuovamente contro, ma il più vecchio parò il pugno con un braccio e li rifilo una ginocchiata in mezzo allo stomaco..cosi pieno di esperienza.. prima che il più giovane potesse reagire, eccoli dritto un calcio allo stomaco, talmente forte da farlo volare a diversi metri di distanza e attraverso un altro albero! "Così forte nonostante l'età"..per il draghetto ciò era incredibile e spettacolare, ma anche famigliare..c'era solo un altro individuo cosi abile, così forte nonostante l'età avanzata, cosi pieno di esperienze! Uno che ormai non avrebbe più rivisto..se né era andato troppo presto. Il drago viola abbassò la testa e gemette, lottando anche lui per trattenere le lacrime "perché? Perché te nè sei dovuto andare..Io n","DRAGO VIOLA!" il giovane alzò la testa alla chiamata dell'uomo più vecchio: come poteva vedere l'uomo più giovane era tornato alla carica e aveva iniziato ad assalire Kratos con una raffica di colpi sempre più violenti e aggressivi, al punto che anche il vecchio uomo stava avendo difficoltà a bloccarli "Draghetto, passami l'ascia|" li urlò il vecchio nuovamente, a causa dell'aggressività dello -Sconosciuto- sarebbe stato pericoloso richiamare l'ascia; guardandosi intorno con confusione, il drago viola trovò l'oggetto a pochi metri da lui e subito si lancio per afferrarlo! Tuttavia, il giovane venne interrotto dal corpo volante di Kratos, scaraventato via da un violento calcio dello -Sconosciuto-, che subito lo seguì implacabile; Spyro si fermo un attimo a guardare la lotta furibonda fra i due -umani-: Kratos se la cavava bene a schivare e a parare i colpi, cosi come a contrattaccare, ma il più giovane era inarrestabile, davvero! Sembrava che i violenti pugni di Kratos, uno dei quali, mancando il veloce nemico, aveva preso il robusto albero dietro, frantumandolo in mille pezzi, non sembravano avere molto effetto sul più giovane (salvo rimbambirlo di più); capendo che di questo passo il vecchio avrebbe avuto la peggio, Spyro balzò sull'ascia e l'afferro fra i denti, poi, con un rapido movimento del capo, la lancio dritto verso..lo -Sconosciuto-!? Si, la lanciò proprio verso lui, ma non fu un errore! Il fatto e che il nemico, dalla posizione in cui Spyro era, appariva girato di spalle; il furbo e audace draghetto sapeva che il nemico, rimasto in quella posizione, difficilmente avrebbe notato il micidiale proiettile, il quale, avrebbe si colpito l'avversario alle spalle, ma più precisamente alla nuca, vero obiettivo del drago; come ci si aspettava (e come il draghetto sperava) l'ascia nuovamente non si incastro nel corpo del nemico, ma rimbalzò sulla sua testa e, come Spyro aveva calcolato grazie alla sua notevole intelligenza, finì dritta davanti a Kratos che l'afferro al volo con entrambe le mani e, senza perdere tempo, meno un violentissimo fendente alla nemico! Un fendente cosi forte da tagliare in due un draugr, come il draghetto aveva già visto e, con tutta probabilità, avrebbe tagliato in due, o almeno ferito gravemente, una grossa scimmia..ma ciò non accadde al nemico! L'ascia affilata, colpi si in pieno la spalla del nemico con una forza tremendissima, però, incredibile ma purtroppo vero, il colpo non riusci a tagliarne in profondità la dura carne, come se il corpo di questi non fosse fatto di carne e sangue, ma di metallo (e un metallo particolarmente duro e resistente)! La cosa più strana accadde, però, dopo: infatti, appena l'arma colpì la spalla del nemico essa si..illumino? Era cosi, prima la spalla, poi tutto il corpo del nemico cambio letteralmente colore, diventando di un brillante blu e bianco, sopratutto i tatuaggi! Prima che i due potessero dire qualcosa, il nemico emise una smorfia di fastidio "tutto qui?" e, prima che Kratos potesse reagire, si tolse l'ascia dalla spalla e colpì il vecchio con un velocissimo pugno, scaraventandolo via. Il draghetto spalancò li occhi per l'orrore e la paura..anche un combattente forte come Kratos era stato messo in ginocchio da quel micidiale e implacabile nemico! Vedendo come il vecchio si stava rialzando con un po' di fatica e sputando, forse sangue, a terra, il draghetto comprese con suo grande sgomento che, di questo passo, sarebbe stata la fine per lui..di questo passo, se né sarebbe anda.. il draghetto spalanco li occhi, mentre, all'improvviso, qualcosa scatto nel suo giovane e vigoroso corpo! Lo sguardo si era acceso di una luce nuova (e minacciosa); senza dire una parola, il giovane digrigno i denti e flette i muscoli. Nel frattempo, lo -Sconosciuto- avanzò con fare minaccioso verso l'uomo più vecchio che, a fatica, si rialzava da terre "ma guarda un po'..sembra che la vecchiaia sia una brutta bestia" lo scherni il più giovane con il solito tono arrogante, il più vecchio lo guardo di traverso con uno sguardo di fuoco "Non né hai idea" rispose lui acido, mentre il più giovane scosse il capo e schiocco i pugni "già..e non lo saprò mai"e si preparo a tirare un violento pugno al più vecchio uomo, pronto a pararlo..improvvisamente, una sfocatura viola e oro si lancio contro lo -Sconosciuto-, investendolo in pieno prima che potesse reagire e scaraventandolo su una roccia li vicino con una tale forza da frantumarla in mille pezzi! Spyro aveva deciso di farsi avanti, li occhi che li brillavano di sicurezza e ira "Ma guarda..ti sei deciso a reagire, piccolo drago" lo scherni lo -Straniero- mentre si rialzava come se niente fosse, dai detriti "il giovane drago strinse li occhi "tu non li farai del male!" disse lui semplicemente, e beccandosi un occhiataccia del vecchio" guarda che me la so cavare da solo..non ho bisogno di te!" il draghetto roteò li occhi, ricordando che con Cinerea era sempre cosi, mentre l'altro uomo scoppio a ridere "che cosa ironica, ora è il più giovane a difendere il più vecchio..ma dimmi: perché ti è venuta voglia di aiutarlo in prima linea solo ora?" il draghetto abbasso lo sguardo..già, perché li era venuto di aiutarlo ora (escludendo l'episodio dell'ascia)? La risposta era semplice..alzando li occhi e fissando con sicurezza il nemico, disse semplicemente "perché non voglio che qualcuno rimanga più da solo" lo -Sconosciuto- lo guardò perplesso, mentre Kratos, capendo che cosa voleva dire, si ritrovo a imprecare mentalmente "che stupido moccioso..cosi li fai capire che c'è qualcun altro in casa" e lo sguardo che lancio al drago riflette bene il pensiero, ma il giovane drago non poté vederli, impegnato a osservare i movimenti del nemico, che al momento, semplicemente stava scuotendo la testa confuso "non capisco..e non mi interessa..quindi, ora possiamo continuare a gioca.." neanche finì la frase, che il drago viola già lo stava caricando, con notevole fastidio di kratos, con tanto di imprecazioni sulla natura avventata dei giovani. Lo -Sconosciuto- vedendo il micidiale proiettile in arrivo, non fece nulla, limitandosi a spalancare le braccia come a dire "vieni!". Per altri, ciò sarebbe stato una trappola, ma il draghetto sapeva che non si sarebbe mosso: se c'è una cosa in cui il giovane drago era bravo, era analizzare nemici e situazioni, uno dei motivi per cui, nonostante la giovane età, era sopravvissuto dove altri erano morti, e, mentre quel misterioso e potente individuo stava combattendo contro Kratos, aveva capito e intuito diverse cose su di lui: 1) quel tipo VOLEVA essere colpito! Sul serio, per qualche strano motivo, lasciava che Kratos lo colpisse senza reagire, nemmeno lui capiva bene il perché, forse voleva -saggiare- la loro forza? Spyro non se lo fece ripetere due volte e colpi l'individuo al busto con tutta la sua forza della sua testa lanciata alla massima velocità! L'impatto fu talmente violento da scaraventare a diversi metri di distanza l'uomo tatuato, fino ai margini rocciosi del -arena-. Nonostante la violenza del colpo, tale da fare barcollare nemici più grossi di lui, lo -Sconosciuto- si rialzò come se niente fosse e, con uno sguardo di delusione (neanche il draghetto capi bene il perché) disse "è inutile" e poi li si lanciò contro e provo a colpirlo con un violento pugno, ma il Spyro lo schivò facilmente, e 2) quel tipo abbassava troppe volte la guardia e ogni suo colpo lo lasciava scoperto, come se non badasse a nessun contrattacco e al fatto di poter essere ferito! Il daghetto né approfitto subito per colpirlo con una violenta testata, un po' diversa dalle altre: invece di essere -dritta- come le altre, questa partiva dal basso verso l'alto e l'effetto fu, naturalmente, diverso; invece di scaraventare avanti il nemico, la testata lanciò il nemico direttamente in aria! Senza perdere tempo, il drago viola raggiunse l'avversario in aria e iniziò a colpirlo con rapidi e rotanti colpi di coda e di zampe, usando le ali e la forza scaturita dai colpi per far rimanere in aria sia lui che il nemico. A terra, Kratos dovette ammettere nuovamente a se stesso che il draghetto, anche se sconsiderato, ci sapeva fare "potrebbe diventare un degno guerriero, se non si lanciasse in battaglia in modo cosi avventato" bé, in effetti, al momento ciò risultava utile, visto come stava riempiendo di colpi il nemico; quando poi il giovane drago si rese conto di star perdendo quota, decise di finirla con una spinta combinata di zampe e ali; la forza del colpo sufficiente a inviare il nemico attraverso diversi alberi (sul serio, di questo passo quelli sconsiderati raderanno al suolo la foresta). Nonostante la forza del colpo e degli altri attacchi (sufficienti, a detta di Spyro, a sconfiggere gran parte delle scimmie), l'uomo tatuato, si rimise rapidamente e senza problemi, in piedi e caricò nuovamente il draghetto che, dopo una rapida schivata, rispose colpendo varie volte il duro avversario con i suoi robusti e taglienti artigli; più il giovane drago lo tagliava, più si rendeva conto che il tizio non sembrava per niente turbato da quei colpi, continuano ad avere un'espressione annoiata sul volto "sul serio..ma che ha questo tizio?" si chiese Spyro mentre, alzandosi sulle zampe posteriori, provo a colpirlo con entrambe le zampe anteriori, simultaneamente..ma, pochi attimi prima che li artigli delle due zampe entrassero violentemente in collisione con la carne del bersaglio, quello svanì all'improvviso! Spyro spalancò li occhi sconcertato, e prima che potesse dire un "cosa?", sentì un dolore allucinante al fianco sinistro; voltando lo sguardo vide che lo -Sconosciuto- pochi attimi prima davanti a lui, era -apparso- misteriosamente e improvvisamente accanto a lui e l'aveva colpito con un violento pugno al costato! Prima che il giovane potesse reagire, il pugno dell'uomo si illumino di blu e bianco e colpi violentemente il mento del draghetto, la forza del colpo sufficiente a capovolgere all'indietro "che delusione!" sospirò il nemico prima di illuminare anche l'altro pugno e saltare sul drago viola per colpirlo dritto alla testa! Il giovane spalancò la bocca per lanciare un micidiale attaccò elementale..solo per ricordare con suo orrore che non aveva alcun -mana- al momento! Poco prima che il micidiale pugno luminoso potesse colpire in pieno la testa del draghetto, un grande oggetto dorato colpi in pieno il nemico, facendolo finire su una roccia li vicino e mandandola in mille pezzi! Kratos, fermò poco prima a guardare come il drago viola se la cavasse (oltre a prendere fiato), aveva deciso di intervenire, con una piccola sorpresa..Spyro dovette strizzare più volte li occhi, chiedendosi se era una suo impressione o il pugno dell'uomo era diventato più grosso e dorato; il giovane chiuse un attimo li occhi e quando li riapri..l'oggetto dorato alla mano di Kratos era sparito! Il draghetto si chiese se il pugno al mento da parte del nemico l'avesse intontito (il che era probabile, tanto era forte) mentre lo -Straniero- strinse li occhi, chiaramente neanche lui aveva capito bene quello che era successo, ma, avendo un sospetto, afferrò uno dei frammenti di roccia e lo lanciò, con una velocità incredibile, all'uomo più vecchio che, lo parò e la cosa con cui blocco il micidiale dardo fece spalancare li occhi a Spyro per la sorpresa: all'inizio il draghetto credette che il vecchio tatuato volesse pararlo con il braccio ma, pochi attimi prima dell'impatto, accadde l'incredibile! Dal guanto dorato di Kratos partirono, dai lati opposto, due segmenti dorati che, aprendosi a loro volta, espansero i loro bordi che si collegarono l'uno al segmento dorato dell'altro, formando alla fine e in pochi attimi, un vero e proprio scudo circolare e dorato! Il drago spalancò li occhi ammirato: non aveva mai assistito a una tecnologia simile, oltre che efficace dato come il proiettile roccioso si frantumò a contatto con lo scudo, il draghetto era sicuro che le -Talpe- e li altri avrebbero fatto faville per imparare i segreti di quello -scudo componibile e portatile-. Anche lo -Sconosciuto- ebbe un lampo di riconoscimento "ma guarda, un oggetto niente male; sono stati i -Nani- a costruirtelo" l'uomo più anziano non rispose, fissando minacciosamente il più giovane, che sbuffo in risposta "tipo di poche parole proprio..comunque, vediamo se resiste a QUESTO!" e con un grido, si lanciò subito alla carica, fece un piccolo salto e colpi lo scudo con il pugno illuminato di blu e bianco: l'impatto fra i due fu cosi tremendo che il draghetto dovette pararsi con l'ala per resistere alla folata di vento scaturita e al rumore assordante, che fece per di più tremare i rimanenti alberi intorno a loro, nonostante si trovassero qualche metro di distanza! Il tempo sembro rallentare, con i due -umani- bloccati in quella -posa-: l'uomo più anziano quasi inginocchiato per resistere alla pressione del pugno del più giovane, che a sua volta stava a mezz'aria, il pugno esteso a colpire lo scudo dorato del vecchio, mentre il draghetto rimase ad ammirare la scena, con l'ala ancora alzata a difesa! Dopo qualche attimo, che parve infinito, il più giovane dei due socchiuse li occhi, illumino l'altro pugno e colpi lo scudo con tale forza da spingere in dietro, a qualche passo di distanza circa, il più vecchio; guardando lo scudo, vide che non era nemmeno scalfito dalla forza de suoi pugni "resistente..si, e proprio opera -Loro-! Dovrò farli visita più tardi" commento pensieroso mentre Kratos li si lanciava contro ferendolo con l'ascia e riprendendo lo scontro. Spyro rimase fisso, chiedendosi se doveva intervenire o meno, per paura di essere d'intralcio al vecchio uomo; i suoi pensieri vennero distolti quando, all'improvviso, lo -Straniero- che stava subendo colpi, svani nuovamente pochi attimi prima di essere preso da un fendente alla gola! A differenza del draghetto, però, l'anziano uomo non venne preso da un pugno al costato, bensì spinto in dietro, il braccio con lo scudo alzato, come se avesse fronteggiato un violento colpo, tale da rompere la sua difesa, il tutto seguito da un rumore assordante! Guardando meglio, il drago viola vide che anche lo -Sconosciuto-, davanti aveva il braccio alzato ed era stato spinto all'indietro! Spyro capi quasi subito che il misterioso individuo, dopo essere -svanito- aveva provato a colpire il vecchio uomo al costato, com'era capitato a lui, ma l'anziano era riuscito a capirne le intenzioni e aveva reagito con lo scudo e l'impatto fra pugno e scudo era stato cosi violento da spingere indietro entrambi! Prima che il vecchio potesse reagire, però, lo -Sconosciuto- sparì, nuovamente alla vista e -riapparve- davanti a Kratos, colpendolo con un calcio sufficientemente forte da farlo volare via; dopo aver visto se l'uomo più vecchio stesse bene, e senza perdere tempo, il draghetto si lanciò alla carica dell'avversario e, benché lo ferisse con una testata alla testa e un artigliata allo stomaco questi rimase nuovamente indifferente e, dopo essere nuovamente -svanito- d'inanzi a un altro colpo , colpi il draghetto con tale forza da spingerlo indietro, al fianco di Kratos, che si stava rialzando con un imprecazione "Ma come fa a sparire e riapparire così! Ma riesce a diventare -invisibile-?" disse sgomentato il draghetto ricordandosi della fastidiosa abilità delle scimmie alla -Pozza delle Anime-; il più vecchio brontolò in risposta "non diventa -invisibile-..guarda meglio!" Il giovane drago, confuso, fece come richiesto e quando si girò a guardare, vide con orrore che il nemico, prima davanti a loro, era sparito e si trovava all'estrema destra, poi era svanito di nuovo e si trovava a sinistra, a molti metri di distanza dalla posizione di prima! Destra e Sinistra, destra e sinistra "ma..si teletrasporta" chiese sconvolto il draghetto mentre cercava di tenere testa ai continui spostamenti del nemico, che chiaramente, si stava prendendo gioco di loro" guarda meglio, aguzza la vista e concentrati!" il drago viola fece come dettogli e aguzzò al massimo la vista e si concentro..e le vide! Prima le linee sul terreno, poi, man mano che ci prendeva la zampa, una sfocatura fra li alberi..ORA CAPIVA! Quel tizio non diventava invisibile, né si teletrasportava, ma si stava -semplicemente- muovendo!? Ma tale era la velocità da non essere facilmente percepito, in poche parole, si muoveva talmente velocemente da far sembrare che si teletrasportava..E ora eccolo che arrivava! I due si scansarono giusto in tempo, evitando all'ultimo un micidiale calcio che colpi la grossa roccia dietro di loro, la quale, pur essendo stata solamente toccata in un area piuttosto piccola, fini comunque in mille pezzi data la TREMENDA forza del colpo. I due misero nuovamente qualche metro di distanza, per prendere fiato, ma lo -Straniero- non li diede tregua, usando la sua terribile velocità per attaccarli: Spyro fu il bersaglio e, benché il giovane schivasse il primo colpo e rispondesse con una testata al mento, il nemico tatuato lo scaravento via con un violento pugno, venendo a sua volta colpito prima con lo scudo dorato di Kratos, poi dalla sua ascia dritta in faccia; prima che il vecchio uomo potesse continuare a colpirlo, il nemico più giovane schivo il successivo attacco e colpì l'uomo più vecchio allo stomaco con tale forza da farlo sobbalzare, poi prosegui con un montante (sempre allo stomaco) che lo sollevo in aria, ma prima che Kratos potesse -volare- via, lo afferro per i piedi e lo scaravento a terra. L'umiliazione per il vecchio guerriero prosegui quando lo -Sconosciuto-, vedendo Spyro saltare verso di lui in aiuto del più anziano, ebbe la bella (per lui) idea di usare l'uomo marchiato come una vera e propria -mazza umana-! Spyro, imbambolato e con un espressione di puro sgomento e shock sul volto, venne preso in pieno dal vecchio uomo prima che potesse reagire, e la forza del colpo fu tale da inviare il giovane dritto sul lato destro del tetto della casa, facendolo per di più rimbalzare nuovamente sul bordo e fracassandolo nel processo "fuoricampo!" sorrise l'uomo tatuato mentre, sempre tenendo Kratos per i piedi, lo lanciava in aria a una tale altezza da superare perfino il tetto della casa e le cime degli alberi e prima che potesse scendere, li salto sopra, prendendolo in pieno nonostante l'altitudine; i due finirono dritti dritti, sul tetto (a testimonianza di quanto stavano finiti in alto). Nonostante l'uomo anziano avesse subito in pieno l'impatto contro il tetto (e prima contro il draghetto) il più giovane non si fermo e afferratolo per il collo, inizio a strangolarlo senza pietà, mentre Spyro, ancora intontito, poté solo guardare la scena con orrore! Se solo avesse avuto i suoi poteri.. "dimmi quello che vogli sapere e le tue sofferenza finiranno, veramente semplice" e, nel dire questo, tiro un violento pugno a l'uomo più anziano, che tentava di difendersi dalla micidiale stretta; fu una fortuna che l'uomo marchiato avesse abbastanza forza da schivare il colpo che colpi invece il soffitto di legno e pietre e fracassandolo, rivelando, con orrore di Kratos, i due letti! Purtroppo per lui, anche il nemico li aveva notati "MH..perché ci sono due letti? Non dirmi che quel -draghetto domestico- ha un simile lusso, oppure" e qui li occhi dello -Straniero si illuminarono di malizia mentre un sorriso sgradevole si fece largo sul suo volto, rammentando le parole del drago "C'è qualcun alt.." la frase venne terminata a metà poiché Kratos, preso dalla paura, aveva afferrato con violenza il volto del più giovane e lo aveva fracassato sul tetto! Senza darsi per vinto, l'uomo tatuato, si scrollò di dosso il più vecchio, scaraventandolo nuovamente al suolo, ma il più vecchio non si arrese! Afferrò il più giovane con entrambe le mani e lo fracasso nuovamente a terra, li si mise sopra per bloccarlo e iniziò a prenderlo a pugni! Il draghetto viola rimase a guardare con paura e sgomento il vecchio tempestare di colpi il volto del più giovane, non lasciandoli tregua! L'estrema violenza e la pura brutalità della scena sufficiente a farli venire i brividi lungo le scaglie del drago, che quasi aveva dimenticato quanto potesse essere brutale quel uomo. Dopo averlo pestato violentemente fino a imbrattare le suo stesse mani di sangue, l'uomo inizio a rallentare il ritmo "FUORI..DALLA MIA..CASA!" urlo lui fra un pugno e l'altro, poi sollevo le mani in aria e, facendole ricadere rapidamente, colpi l'inerme avversario, la pura forza del colpo sufficiente a frantumare il soffitto e farli finire entrambi sul lato sinistro della casa, sotto il prolungamento del tetto. Prima che Kratos potesse rialzarsi, lo -Straniero- usò la sua tremenda velocità per anticiparlo! Aggirandolo, il più giovane afferrò l'uomo più vecchio per la vita e lo capovolse, facendoli sbattere la testa al suolo (Stranger Suplex) e, prima che potesse reagire, li rifilo un calcio cosi forte da farlo strisciare a molti metri di distanza, frantumando attraversando vari alberi e facendolo sbattere dritto su un tronco massiccio "Tutto qui, vecchio!" lo scherni il giovane arrogante, poco prima che una figura viola, dopo essere saltata in aria e aver ruotato più volte su se stessa, li precipitasse sopra! Kratos si rialzò imprecando: quel tipo era fortissimo..e anche più fastidioso della draghessa nera e di -capelli luminosi-; di questo passo le cose non si sarebbero messe bene, dannazione a quando aveva smesso di allenarsi! Un rumore attirò la sua attenzione e il vecchio, girandosi, vide una famigliare sagoma viola ruzzolare dritta sul tronco, proprio accanto a lui; aggrappatosi al tronco e usatolo per rialzarsi, Spyro iniziò a scuotere la testa intontito "quel tipo è veramente forte..acc..Hai un piano?" chiese il più giovane mentre fissava il più vecchio silenzioso (e, li sembrava, adirato!? Cosa normale) "quando te lo dico..abbassati e caricalo senza fermarti!" Spyro guardo l'uomo più vecchio confuso "ALLORA, CHE COSA STATE FACENDO!? Vi state salutando un ultima volta o vi siete decisi a parlare" disse l'uomo tatuato mentre si avvicinava con fare arrogante; Kratos, senza neanche guardarlo ma sapendo istintivamente dov'era (anche perché riusciva a sentire il rumore di piedi nudi sulla neve) aspettò che si avvicinasse un altro pò, mentre il drago viola guardava senza capire bene che cosa stesse aspettando il vecchio; poi, quando fu abbastanza vicino e sapendo istintivamente che aveva abbassato la guardia per alzare le braccia e provocarli, urlò "Ora!" rapidamente il draghetto si abbasso, proprio pochi attimi prima che il grosso albero li passasse sopra la testa! Kratos si era vendicato per prima, usando il tronco come una vera e propria mazza! Il più giovane, che, come già detto, aveva abbassato la guardia, venne colpito in pieno da quell'arma micidiale e la pura forza dell'impatto fu sufficiente a frantumare la cima dell'albero e farlo volare via, dritto sul bordo del tetto (povero tetto); pian piano scivolando fra i pezzi di legno e, prima che potesse toccare terra, lo -Sconosciuto- fu investito in pieno dal draghetto viola che, visto che il nemico vi era rimasto aggrappato (o infilzato) alle corna, li fece attraversare tutto il prolungamento del tetto, frantumando una pila di legno nel processo. Più infastidito che altro, l'uomo tatuato colpi il draghetto alla spalla con un pugno, che, nonostante li facesse male, non fermo la carica micidiale, che si bloccò solo quando presero in pieno un grosso sasso! Approffitando di ciò, lo -Straniero- scaravento via il draghetto con una ginocchiata, solo per venir preso in pieno da Kratos! Frantumata la roccia nel processo, l'uomo più vecchio, tenendo in spalla il più giovane, che inutilmente provò a liberarsi con una gomitata, e, correndo come un pazzo, lo fece schiantare dritto su una parete di roccia e bloccandolo! Poiché l'uomo tatuato non riusciva a liberarsi con la spinta delle sue braccia dalla micidiale stratta dell'uomo marchiato, che, da quanto capito o voleva buttare a terra l'intera parete rocciosa o schiacciarlo come un uovo su di essa, decise di utilizzare un metodo più -ruvido-: sollevo entrambe le braccia in alto e le fece ricadere con violenza sul corpo del vecchio, scaraventandolo al suolo; poi, alzando il capo, vide il draghetto volare a folle velocità verso di lui per incornarlo, ma il nemico lo intercetto con un violento manrovescio, facendo ruzzolare e qualche passo. Presosi un attimo per guardare i due avversari a terra, l'uomo tatuato scosse il capo deluso "Vecchio e lento..Giovane e debole..non dovevate venire a -Midgard-" il draghetto viola alzò il capo irritato intento a far rimangiare le parole a quel presuntuoso, ma spalancò li occhi per lo shock..lo -Sconosciuto- guardò con confusione lo sguardo del drago, che fissava sbigottito il suo corpo, e chinò il capo di conseguenza, intuendone il motivo..proprio come sospettava! Il drago viola continuo a fissare con puro shock e sorpresa come, incredibile ma vero, tutte le ferite faticosamente procurate al nemico, stavano guarendo!? Sul serio, anche se era impossibile, le ferite dello -Sconosciuto. si stavano, pian piano, rimarginando da sole, senza l'utilizzo di nessuna gemma o altro! Nonostante la scioccante scoperta, nessuno dei due -umani- sembrò badarci come il draghetto: suddetto nemico alzò lo sguardo al cielo e sospiro, come se fosse una cosa che lo irritasse, mentre Kratos socchiuse li occhi cupo"Allora" disse lui non badando più al suo -fattore rigenerativo- e scrollandosi le larghe spalle "vogliamo proseguire?","Tu parli troppo" fu la secca risposta di Kratos che, alzandosi rapidamente, inizio a colpire con diversi micidiali pugni allo stomaco e al volto il nemico, il quale, dopo essersi lasciato colpire un po', schivò con la sua impressionante velocità l'ennesimo colpo e, arrivato alle spalle di Kratos, che si volto a sua volta per fronteggiarlo, iniziò a colpirlo con una rapida raffica che non lasciò molta tregua al più vecchio. Dopo qualche pugno, l'uomo anziano, provò a contrattaccare ma il più giovane schivò il colpo con un rapido movimento all'indietro e poi, sempre tramite la sua soprannaturale velocità, lo colpi con una spallata così forte da scaraventarlo, per diversi metri, DENTRO la parete rocciosa! "KRATOS!!" urlò Spyro preoccupato, mentre lo -Sconosciuto- rideva a crepapelle e con scherno "ma che carino che si preoccupa per il suo padrone..bravo cane da guardia o meglio, drago da guardia" e scoppio nuovamente a ridere, con grande rabbia del draghetto stanco di essere insultato "Ma, lasciando perdere i convenevoli..se non volete parlare voi, forse lo faranno quelli che stanno dentro la casa e, credimi, o metodi convincenti!" aggiunse lui con un sorriso sgradevole. Un brivido salì lungo la spina dorsale del drago mentre pensava ad Atreus e, sopratutto, a Cinerea! La draghetta nera era forte..quanto o, forse, anche più di lui! Ma, senza poteri e contro quel nemico implacabile, che cosa avrebbe potuto fare da sola, data anche la sua indole testarda e iraconda che la faceva agire in modo sconsiderato, che proprio non serviva contro un avversario duro come quello e, per di più, lei doveva proteggere Atreus! Il drago viola sapeva che lei l'avrebbe fatto a ogni costo, la conosceva bene! Se quel tizio e lei si fosserò scontrati, chi avrebbe vinto? Qualcosa scattò nuovamente nel corpo del draghetto sopraffatto dalla paura..qualcosa di sgradevole e terribile. Anche lo -Sconosciuto- si accorse di qualcosa che non andava..l'aria sembrava farsi ancora più silenziosa e tetra e una sensazione sgradevole li risali lungo la spina dorsale, un po' come quando suo padre stava per lanciare uno dei suoi malefici. Voltandosi verso il draghetto, vide che qualcosa non andava neanche in lui: per qualche strano motivo quello che sembrava fumo nero stava salendo dal suo corpo mentre i suoi occhi sembravano farsi più luminosi "Cosa.." provò a dire prima, di essere colpito in pieno da una luce violacea!

Nell'oscurità del buco sotto la botola, completa oscurità, due figure respiravano affannosamente, dato che l'aria all'interna era un po' poca; una delle due figure, dalla forma decisamente inumana, stava ferma e silenziosa mentre l'altra, di forma umanoide, si muoveva a disagio "Ma che cosa starà succedendo la fuori! Perché ci stanno mettendo tanto..e cosa sono questi continui rumori che si sentono da fuori nonostante la botola e il telo" la figura inumana, i cui bellissimi occhi verde smeraldo rilucevano anche nell'oscurità, guardavano silenziosi quelli di un profondo blu cielo della figura umana; trovò che fossero davvero carini, quasi quanto quelli ametista dell'amico; un nuovo, forte rumore, simile al legno che si spaccava, si udi da fuori, facendo lamentare nuovamente la giovane figura umana "Ma che sta succedendo?" dal tono della sua voce si capiva chiaramente che era ansiosa e spaventata; la figura inumana scosse l'agile testa e fece oscillare la lunga e slanciata coda simile a una frusta : a differenza del giovane lei non era minimamente disturbata dal buio o dalla solitudine, avendoci passato gran parte della sua vita in essi, e poi non era tanto preoccupata per il suo amico, sapeva quanto potesse essere forte quel giovane e intrepido (nonché bellissimo e gentile, secondo lei) drago; tuttavia, vedendo che il giovane stava diventando sempre più ansioso e agitato, decise che era meglio parlarli "Calmati Atreus, vedi che se la caveranno e stanno bene" Rumore di qualcosa che, a quanto pare, aveva frantumato il tetto, che fece sobbalzare il giovane e sospirare la dragonessa " Quello che voglio dire e che Spyro è un abilissimo combattente e anche quel buzzurro di tuo padre se la sa cavare, rilassati" un nuovo forte rumore scosse la casa, come se qualcosa si fosse schiantato su di esso; ora anche la giovane si senti crescere un po' d'ansia: era chiaro che qualcosa stava accadendo, forza i due stavano veramente combattendo contro qualcuno. "Rilassati Cinerea! Spyro combatte da quando aveva 12 anni o anche meno, ed è sempre stato in grado di cavarsela; ha superato da solo sfide impossibile e tu lo sai meglio di chiunque altro, e anche quel buzzurro pallido di Kratos se la sa cavare e lo si capisce..staranno bene, tranquillizzati o agiterai anche il giovane Atreus" si disse fra se e se; poiché era stata per gran parte della sua vita da sola e difficilmente riusciva a conversare con qualcuno (sia a causa sua che loro), aveva un po' preso a parlare con se stessa; inutile dire che, al momento, non stava riuscendo a rilassarsi..sentiva una sensazione di disagio nell'aria e non capiva neanche lei a cosa era dovuta! Spostando il suo peso da una zampa all'altra, la giovane aveva iniziato a spostarsi un po' dalla posizione iniziale ed aveva finito per toccare qualcosa
(SPOILER IN ARRIVO): stando al primo tocco, era una sorta di involucro di comoda stoffa..questa era bella! Che ci faceva un involucro di stoffa in un buco sotto alla casa? La giovane spinse più in profondità con la zampa per capire bene cosa conteneva quel misterioso involucro e fini per toccare un qualcosa di metallico..non l'avesse mai fatto! Nello stesso memento in cui i suoi artigli toccavano la cosa metallica, la giovane draghetta senti una sensazione sgradevole salirli lungo tutte le scaglie, e nella sua mente risuono il rumore funesto di urla di rabbia e grida di terrore..(FINE SPOILER)
spaventata per ciò, la giovane balzò rapidamente indietro "tutto bene?" chiese Atreus, che si stava a poco poco calmando; ansimante, la draghessa annui "S..SI, non era niente..forse si trattava di un topo!" una risatina risuono dall'altra parte del buco buio, distraendo la giovane dai suoi pensieri "cosa c'è da ridere?" chiese infastidita, non li piaceva che qualcuno ridesse di lei "e che non credevo che tu, un drago, avessi paura dei topi o di qualcosa in particolare! E'..divertente!" la draghetta sbuffò irritata ma, prima che potesse ribattere (in modo scontroso, chiaramente), si blocco! Una sensazione di disagio e gelida paura risalì lungo la spina dorsale, mentre la giovane ebbe come un tuffo al cuore: questa sensazione li era già nuova e l'ultima volta che l'aveva percepita era quando..no, non era possibile che accadesse nuovamente"calmati Cinerea!..Forse, anzi, sicuramente ti stai sbagliando! Non è possibile che li riaccada di nuovo..oh, Spyro! Per favore..dimmi che non sia quello che penso!" sussurrò lei agitata, mentre Atreus la guardava con i suoi bei occhi blu, ora confusi e messi nuovamente a disagio

Spyro continuò a guardare soddisfatto il nugolo di vapore che avvolgeva l'area dove poco prima, si trovava quello spaccane da quattro soldi. Gliela aveva fatto vedere a quello là! Lo aveva vaporizzato e né era soddisfatto..che nessuno dovesse mai osare provocare un drago viola potente come lui! Un suono, simile a qualcuno che si schiariva la gola risuono nel vapore, facendo stringere li occhi del drago: diradandosi poco dopo, li occhi del drago viola scuro, videro, con grande irritazione, lo -Sconosciuto- ancora vivo! Il suo corpo aveva diverse bruciature e la testa era alzata a fissare il cielo, ma, detto questo, stava dannatamente bene; l'uomo tatuato, con un indifferenza totale, abbasso la testa, si leccò due dita e spense una fiammella violacea sulla barba "Tutto qui?" chiese sempre con uno sguardo di noia: il draghetto strinse ancora di più li occhi luminosi e si preparò a lanciarli un altro raggio distruttore, quando, all'improvviso, un urlo di PURA rabbia risuonò per tutta la vallata! Kratos, bloccato nella roccia, aveva iniziato a lottare per uscire fuori, eppure non era semplice! Le rocce lo tenevano fermo e lo bloccavano come pesanti catene, stringendolo fino a non farlo quasi respirare; muoversi era a dir poco impossibile anche perché il passaggio era ostruito per delle rocce cadute a seguito del violento impatto e le radici degli alberi sopra costituivano un ostacolo in più. Quanto imprecò per la sua dannata debolezza, e per la vecchiaia! Era bloccato mentre il draghetto viola (un imprecazione anche su a lui per non essersi stato zitto, in battaglia bisogna far parlare prima i pugni, poi le parole) doveva affrontare da solo quel dannato e suo figlio era in casa con la draghetta nera, non che dubitasse di lei (più o meno, lui dubitava sempre di chiunque) ma sapeva che non avrebbe potuto badare al giovane e tenere contemporaneamente testa a quello la, e poi era un'estranea, figurati se rischiava veramente la sua vita per uno sconosciuto anche se era un ragazzo; nessuno aiutava volentieri qualcun altro se non c'era qualcosa in mezzo e figurarsi se arrivavano persino a rischiarne la vita..così li era sempre stato insegnato, anche dalle sue esperienze..non si sarebbe mai più fidato di nessuno. Ma adesso non importava doveva trovare il modo di uscire da li. Un lampo viola lo distrasse momentaneamente dai suoi pensieri! Per li -Dei-, che cos'era quello? Che stava combinando il draghetto? o era quell'altro? Una sensazione sgradevole salì lungo la schiena dell'uomo come un brivido: non aveva mai avvertito niente del genere, niente di cosi malvagio, a parte..Una fitta di paura lo prese al cuore e l'uomo lottò più violentemente per liberarsi..qualunque cosa era, sapeva che era pericolosa per suo figlio e, quindi, bisognava sbrigarsi..ma li mancavano le forze! Era debole, e indifeso, proprio come quel maledetto giorno, il giorno che perse tutto. Una voce, all'improvviso lo chiamò mentre i ricordi lo sopraffacevano di nuovo: Era Lei..la Rabbia..che li parlava, li sussurrava..chiedendo di darsi a Le..di cederli, di tornare a essere il suo -compagno-, come un tempo! Lui la scacciò via; non aveva più bisogno di Lei, era libero ormai..ma Lei non cedette, sussurrò parole di veleno nelle sue orecchie: li disse che senza di Lei non c'è l'avrebbe mai fatta, avrebbe perso di nuovo tutto, di nuovo sarebbe stato solo! Lui la scacciò nuovamente, ma Lei non voleva sentire ragione, non voleva più andarsene..e la Paura, grande nemica e alleata della Rabbia, si fece largo nel suo cuore..di nuovo la sensazione sgradevole, di nuovo il timore di perdere tutto! Si sentiva sopraffatto, avrebbe ceduto; all'improvviso, le parole del draghetto, che tanto aveva detestato pochi attimi prima, tornarono "Per non lasciare più nessuno da solo"; proprio non capiva quel drago, non capiva il perché della sua bontà à, della purezza del suo sguardo, non lo capiva, ma sapeva che aveva ragione.."No" si disse..non l'avrebbe mai più permesso..non avrebbe mai più permesso che qualcuno li togliesse nuovamente quello a cui teneva, di lasciarlo nuovamente solo. La Rabbia, credendo la sua occasione, tornò! Credendo di averlo in pugno, li chiese di essere nuovamente il suo Compagno..e Lui accettò..ma a una condizione! Non sarebbe stato Lei a controllare Lui, ma il contrario..non avrebbe permesso a NESSUNO di portarli via qualcos'altro, nemmeno a Lei..Intrigata, anche la -Rabbia- accettò..con questo in mente, il -patto- fu firmato!
L'uomo la sentì salirli su per le vene e inondare il suo corpo, eccola che arrivava! La sua antica e bestiale forza, che li permise di rovesciare eserciti e uccidere i mostri più grandi, stava tornando e con essa il desiderio di massacro! Kratos spalancò li occhi, inondati di fiamme; il suo corpo era cambiato: i suoi muscoli si erano fatti più prominenti, le vene rossastre che si vedevano da fuori e i suoi pugni avvolti in fiamme d'Ira! Con un urlo, Kratos si liberò dalla stretta dei sassi e brucio le radice, poi sfondò le rocce che li ostruivano il passaggio e si scaglio, senza badare al draghetto avvolto da fumo nero e dagli occhi luminosi, sul nemico tatuato, sferrandoli un pugno così forte da farlo volare su un massiccio e robusto albero a molti metri di distanza! Prima che lo -Sconosciuto- potesse anche solo capire cos'era successo, l'uomo avvolto dalla rabbia più pura, li fu addosso e lo schiaccio al robusto albero! Senza darli tregua o pietà, lo colpì con un altro pugno, di tale potenza da distruggere gran parte del tronco dell'albero, poi lo scaraventò a terra "BLOCCALO!", ordinò al draghetto viola scuro con la voce piena d'ira; il drago fece come richiesto, ma solo perché li andava a lui, non perché obbedisse al ordine, i draghi viola obbediscono solo a se stesso: con furia micidiale, il dro salto sulle spalle nell'uomo tatuato e lo morse alla spalla, vicino al collo, mentre l'uomo marchiato sradico ciò che rimaneva del tronco e lo uso come un vero e proprio ariete, investendo in pieno nemico e drago e facendoli attraversare da parte a parte la parete rocciosa! Per nulla turbato dal morso del draghetto (spostatosi quasi davanti all'uomo impalato per evitare l'impatto con le rocce) e il fatto di essere, letteralmente, fatto passare a forza attraverso diversi strati di dura roccia, continuò a urlare " CHI E'? CHI E' CHE STATE NASCONDENDO!?" Sbucati dall'altra parte della parete rocciosa, dritto in una nuova, più vasta pianura (e nuovo campò di lotta), Kratos notò il pericolo davanti a sè ed avvertì il draghetto (finito nuovamente dietro al nemico) "SPOSTATI! LEVATI!" il drago viola scuro non badò minimamente alle sue parole, aveva morso la prede, la carne sanguinante stava sotto ai suoi denti e non aveva intenzione di mollare la presa "SPOSTATI!" lo avvertì nuovamente, e il drago viola fu tentato di risponderli (in malo modo) ma, appena vide una grossa ombra davanti a se, capi che c'era un pericolo: rapidamente abbandono la presa e si scanso, proprio poco prima che il tronco e lo -Straniero- venissero fatti schiantati su una roccia ENORME, grande quanto un edificio e dominante l'intera area, su cui erano dipinte figure dorate; per nulla turbato dal violento impatto, l'uomo tatuato afferrò il grosso tronco e lo spezzo a mani nude "Scopriamolo!" disse mentre guardava, davanti a se le figure dell'uomo marchiato e dai pugni di fuoco e del drago avvolto dal fumo nero e dagli occhi luminosi.

"Bene, Bene..da chi inizio?" Non ci fu bisogno di chiederselo ulteriormente; poiché entrambi li avversari scattarono verso di lui, l'intento omicida negli occhi; utilizzando la sua sovrannaturale velocità, lo -Sconosciuto- si fece rapidamente fuori dalla portata dei due, almeno credeva; infatti il drago viola scuro, riuscendo in qualche modo a seguire i suoi movimenti, si lanciò a tutta velocità verso di lui, avvolto da una luce violacea e minacciosa; lo -Straniero- non si fece molto impressionare da ciò e, illuminando il suo pugno di blu e bianco, rispose mentre il draghetto saltava verso di lui approfittando dello slancio carica! La testa del drago e la mano dell'uomo si scontrarono con forza incredibile, facendo tremare li alberi circostanti e illuminandoli di viola e blu-bianco; l'uomo tatuato emise un fischio di stupore, poi illuminò l'altra mano per colpire l'avversario ancora a mezz'aria ma, prima che potesse riuscirci, il draghetto avvolto di nero alzò la testa ed emano dalla bocca una luce violacea che investi in pieno il nemico, facendolo volare via, attraverso vari alberi "Questo non era male" commentò lo -Sconosciuto- scuotendo il capo e rialzandosi; girandosi, vide la figura dell'uomo marchiato che avanzava rapidamente verso di lui e, prima che il nemico potesse reagire, lo tempesto di una raffica di pugni infuocati, ognuno di essi abbastanza forti da rompere una roccia! Nonostante la temibile raffica, lo -Straniero- impuntato al suolo e non muovendosi di un passo, non sembrava affatto soffrire, anzi appariva ancora annoiata e alzò le braccia con scherno "allora? Tutto qui?" BAM! Un violento pugno al volto, sufficiente a farlo volare attraverso una grossa roccia, fu la furibonda risposta del uomo marchiato "Questo non era mal.." prima che potesse finire, il drago viola scuro li era arrivato alle spalle e lo aveva colpito con una testata avvolta di luce viola, scaraventandolo nuovamente verso il guerriero pallido che lo scaravento di lato con entrambe le mani unite; prima che potesse completamente rialzarsi, l'uomo marchiato saltò in aria e colpì il terreno con cosi tanta forza, da scatenare, incredibile ma vero, una vera proprio onda d'urto! La forza dell'onda devastante fu tale da scaraventare l'uomo tatuato in aria, facendoli emettere un fischio di apprezzamento, a cui segui un raggio viola del draghetto, che era saltato in aria per intercettarlo, e che lo spinse nuovamente verso l'uomo marchiato, che lo -accolse- con un violento manrovescio, scaraventandolo via nuovamente! Rialzandosi, lo Sconosciuto- vide l'uomo marchiato coprire diversi metri di distanza con un balzo, tutto per tirarli un funesto pugno; stanco di essere preso a pugni, il nemico usò la sua incredibile velocità per schivarlo e, spostatosi al fianco destro del furioso aggressore, li sferrò un violento pugno illuminato al costato; con suo stupore, però, il colpo non fece né volare all'indietro l'uomo marchiato, né lo fece sussultare, in pratica, non li aveva fatto niente! Al contrario, l'ennesimo pugno al volto, fu molto più efficace; scaraventato via, lo -Sconosciuto- venne intercettato nuovamente dal drago viola scuro e dal suo raggio di energia, che lo rimando verso l'uomo marchiato, che a sua volta lo rimando indietro con un violento pugno che a sua volta ancora, venne nuovamente rispedito indietro da un raggio che..cosi via per altre volte "e che sono diventato..una specie di giocattolo!" si lamento il nemico: la risposta dei due -giocatori- fu probabilmente un "SI!". Dopo l'ennesimo -raggio rispendete-, l'uomo marchiato, probabilmente stanco, (così il drago e cosi il -giocattolo-) cambiò mossa! Sferro un violento montante al nemico, tale da mandarlo per diversi metri in aria e, mentre quello cadeva con le braccia aperte, come se si divertisse, lo intercettò con un violento pugno, mandandola verso il drago viola che lo afferrò e, volando in aria, a un altezza di molti metri, lo fece girare più volte su se stesso ("finirò per vomitare!"); dopo averlo sballottolato un po', il draghetto si lanciò a tutto velocità verso il suolo e, dato che emetteva un costante getto di energia, parve una vera e propria meteora viola! L'impatto, come previsto, fu tremendo anche perché, a contatto con il suolo, segui una vera e propria esplosione di energia viola, seguita rapidamente da un altra; con un balzò all'indietro, il draghetto uscì dal cratere, su cui vi stava la sagoma fumante del nemico. Guardando il nemico abbattuto, i due, uomo e drago iniziarono a calmarsi tramite grossi respiri: il draghetto viola scaccio tutti i pensieri negativi e scosse il capo, tornando normale: lo aveva ucciso, ma non né era felice, non era felice di aver ceduto a -Lui- e né provava vergogna, ma non poteva lasciare che l'uomo tatuato mettesse anche un solo dito su di lei, e anche sul ragazzo. Kratos, tornato pure normale, provava pure sentimenti di vergogna, per il medesimo motivo del draghetto: aveva stuzzicato -Lei- abbastanza da farsi prestare la sua forza e, al tempo stesso, controllarsi, poi l'aveva scacciata, ma sapeva che si sarebbe rifatta viva, non l'avrebbe mai lasciato andare. I due, ansimanti, alzarono li sguardi a un rumore e, spalancarono li occhi per lo stupore! Lo- Sconosciuto- si era rialzato, bruciacchiato ma, tutto sommato, non ferito gravemente, ferite che, poi, stavano già guarendo! Dopo aver tossito un po', si stiracchio tranquillamente"mhh! Proprio un bel massaggio, né avevo bisogno..ora, vogliamo proseguire o vi arrendete". La risposta non si fece attendere: i due, uomo e drago, si misero in posizione di lotta e si lanciarono con violenza sul nemico, all'apparenza invincibile! Sapevano che arrendersi, non sarebbe servito a nulla!
I tre se nè diedero proprio di tutti i colori ( anche letteralmente, dato il blu, bianco, il rosso, il dorato e il viola dei combattenti, che si muovevano e attaccavano così rapidamente che un uomo normale non li avrebbe distinti facilmente)! Spyro attaccava con le sue zanne, i suoi artigli, le sue corna e la coda e diede prova di essere un abilissimo combattente; Kratos, quasi sempre in prima fila, dato che i colpi del nemico facevano più volare via il più leggero draghetto che lui, con l'ascia, che spesso lanciava e che veniva presa al volo dal drago che la rilanciava sul nemico, facendola rimbalzare e permettendo a Kratos di afferrarla e colpirlo con un violento colpo. Peccato che di solito questa finiva per non perforare la sua dura pelle, nonostante tutta la forza che Kratos metteva! Per fortuna, anche se il nemico reagiva, a Kratos bastava tirare fuori il suo -scudo portatile- per pararlo e spingerlo indietro, e qualche volta, dava anche un bel cazzotto o due, o un sonoro calcio! Allo -Sconosciuto-, invece, bastavano i suoi pugni e calci per affrontare i due, entrambi accoppiati con forza e velocità tremendi e per il fatto che, quel nemico non sembrava fermarsi mai, sul serio, come se nessun colpo, al di là di qualche ferita, fu veramente efficace! Dopo un po' di lotta brusca e implacabile, entrambi i combattenti alleati vennero fatti volare via da un doppio pugno dell'uomo tatuato che, con un grido di guerra selvaggio, si lanciò contro di loro per finirli "dannazione" imprecò Spyro, con diverse scaglie rotte, si rialzava e fissava il nemico in arrivo "non mi farò battere da te..non lascerò che" Accadde tutto troppo rapidamente per capirne bene qualcosa! L'unica cosa certa e che Kratos fu costretto a ripararsi con lo scudo da un enorme esplosione che scosse l'intera area! Talmente forte che bruciò li alberi circostanti e scaraventò via il nemico! Spyro aveva la bocca spalancata per la sorpresa! D dove proveniva quella..all'improvviso, lo sentì! Un famigliare flusso di calore salirli lungo la gola! Capendone il significato, un sorriso si fece largo sul volto del draghetto, mentre l'uomo tatuato si rialzava confuso "sembra che il piccolo -scoppio- di prima, mi abbia permesso di avere abbastanza energia per usare nuovamente i miei poteri!" disse il drago prendendo nuova sicurezza "Ohh, e allora?" chiese il nemico scuotendo il capo e correndo nuovamente verso di lui..la risposta: una violenta testata nello stomaco! Spyro aveva avvolto il suo intero corpo in pure fiamme e si era lanciato a folle velocità contro di lui! Se visto da lontano, l'attacco appariva come una vera e proprio -meteora infuocato-! Dopo averlo scaraventato via, il drago, ormai molto sicuro di se, corse verso il nemico a terra e, prima che questi si rialzasse, lo investì in pieno con un enorme flusso di fuoco! Nonostante l'attacco, il nemico si rialzò e, incurante e,apparentemente, non turbato dal potente -fuoco di drago-, avanzò verso il draghetto per colpirlo con un pugno, ricevendo, invece, una vera e propria palla di fuoco in faccia; una nuova esplosione scosse e brucio l'intera area, mentre Kratos non poté che guardare notevolmente colpito la forza del drago e il suo grande potere, ma notò anche che, di questo passo, rischiava di diventare troppo arrogante e avrebbe finito per commettere un passo falso, forse fatale..perciò, l'uomo più vecchio si diresse rapidamente a dare manforte allo sconsiderato alleato! Aveva ragione: trionfante sopra al nemico bruciato, Spyro aveva fatto l'errore di avvicinarsi troppo al suo avversario che, aspettato il momento giusto, rispose lanciandoli della neve negli occhi! accecato, Spyro fu salvato da un violento calcio al cranio dall'intervento propizio dell'uomo marchiato, che interrompe il nemico con un violento colpo di ascia dritto in testa. Approfittando del fatto che l'uomo pallido stava bloccando il nemico, il draghetto si pulì la neve dagli occhi e, ripresosi, si lanciò a dare man forte, ma il furbo avversario aveva un asso nella manica..il drago viola non era il solo a saper usare dei -trucchetti-! Usata la sua sopranaturale velocità per spostarsi un pò indietro fuori dal raggio d'azione dei due, aspettò che essi lo caricassero e, appena arrivati a tiro, l'uomo tatuato illuminò il suo intero corpo, i tatuaggi che li brillavano sinistramente, poi, alzate le braccia al cielo e lanciato un urlo di guerra selvaggio, colpi con entrambe le braccia il terreno! Entrambi li avversari, a pochissimo da lui, vennero avvolti da una forte luce che li scaraventò via, ferendoli; approfittando dello sbandamento dei due, lo -Sconosciuto-, con un urlo selvaggio, si lanciò a tutta velocità contro Kratos che, ripresosi velocemente e fatto cenno a Spyro di spostarsi, bloccò rapidamente un suo calcio con una mano mentre con l'altra lo afferrò per il collo e lo butto a terra; poi lo prese per i piedi e, dopo un rapido mezzo giro, lo scaravento dritto sul grosso masso alla fine dell'area; davvero! Un volo di molti metri che il nemico affrontò con l'ennesima risata, come se non li importasse di essere fracassato ad alta velocita sulla robusta base pietrosa del masso "Non male davvero" disse lui, poco prima di essere preso in pieno da una testata di drago; senza darli tregua, Spyro colpi nuovamente il nemico con la testa, alzandolo in piedi e, messosi sulle zampe posteriori, iniziò a prenderlo a zampate e artigliate concludendo il tutto con una testata talmente forte da far battere la testa del nemico sulla base rocciosa in modo così violento provocare un grosso cratere, stordendolo anche; prima che potesse cadere, il draghetto lo afferro con le zampe e con un morso alla spalla, bloccandolo, mentre Kratos provvedeva a frantumare lo spigolo della base rocciosa con i pugni; terminato il lavoro, l'uomo marchiato disse al draghetto di buttare l'uomo tatuato al centro dell'ombra del grande masso; anche se confuso sul perché, Spyro fece come richiesto e capi il motivo poco dopo..quando Kratos fece cadere L'INTERO masso delle dimensioni di un edificio sul nemico! "Che esagerati!" fu il commentò di questi prima di essere schiacciato sotto, il fato solo sa, quante tonnellate di dura roccia, (AHI!).

nella tetra oscurità, le due figure di Atreus e Cinerea stavano immobili, intente a calmarsi e trattenersi dall'uscire fuori a vedere cosa stava succedendo! I rumori erano passati da un po', ma ciò non calmò per niente i due, anzi, li inquieto ancora di più, il ragazzo in particolare che, accucciato al suolo, tentava di distrarsi pensando a sua madre, ai suoi bei momenti con essa e al suo meraviglioso aspetto fisico, che lui più volte paragonò a una -Dea-..che, ora era morta, cosa considerata impossibile per degli -dei-..ah, quante volte desiderò essere uno di loro, avere una forza meravigliosa, la vita eterna e straordinari poteri, come la capacità di trasformarsi, abilità preferità e che tanto bramava..ma era solo un mortale e ora, senza sua madre, era lasciato con suo Padre, sè cosi poteva dirsi..non che non lo amasse, ma, segretamente, aveva paura di lui..dei suoi improvvisi scoppi d'ira e alla sua personalità sgradevole in generale..si, quello era probabilmente il giorno più brutto della sua, ancora giovane, vita. Cinerea, d'altro canto, era quella più impaziente di andarsene! Era vero che li piacevano, in generale, i luoghi bui e cupi (ci era cresciuta per gran parte della sua vita, dopotutto), ma non li piaceva restare segregata, fisicamente e mentalmente, da qualche parte, anche in una piccolo buco..e poi, anche se non l'avrebbe mai ammesso, era preoccupata per come se la stesse cavando il drago viola. Non c'era da stupirsi se era affezionata a quel testardo, gloviale, divertente e, certe volte, irresponsabile o anche troppo responsabile (ecc. ecc.) draghetto assolutamente..irresistibile, poiché era l'unico che le avesse mai mostrato vera gentilezza e affetto, oltre a..la draghessa scosse vigorosamente la testa per scacciare quei brutti pensieri! Non voleva più pensare a quei tempi cupi e scuri che, ancora ora, le ossessionavano la testa come incubi mostruosi..quei ricordi indelebili e orribili del suo tremendo passato, da cui sapeva di non poter fuggire! Il fatto che fosse in un buco buio, come vi era sempre stata, peggiorava il tutto! Bastava che sarebbe accaduta una cosa sola, una soltanto, per farla scattare e precipitarsi fuori..e accadde! Un rimbombo mostruoso, seguito da una violentissimo scossone che fece tremare l'intera casa, minacciando di farla crollare! Arrivo talmente rapidamente e improvvisamente che i due saltarono all'aria per lo shock "Cosa..che cos'era! Un terremoto o Thor stesso che ha deciso di colpire il terreno" disse il giovane stressato e spaventato, proprio come la draghessa nera, che provò in ogni modo di calmare la sua mente, sempre più annebbiata dall'ansia e dalla -Paura- ! Proprio come era arrivato velocemente, il terribile rumore rapidamente svani..ma provocò subito gravi effetti. Senza badare niente, la draghetta nera, stanca di aspettare e troppo presa dall'ansia di vedere cosa stava succedendo, spinse la botola per uscire. Non li importava di niente o di nessuno, sarebbe uscita e avrebbe visto che cosa stava accadendo, poco importata se Kratos la rimproverava o anche Atreus, che mai avrebbe disobbedito all'ordine paterno, avrebbe iniziato a odiarla, nulla l'avrebbe distratta da.."Aspetta!" la dragonessa si fermo all'istante quando una giovane e tremante mano la prese per l'ala, poco prima che lei uscisse anche a costo di fare a pezzi il tappeto; girandosi, li occhi smeraldo della draghetta si voltarono e incrociarono lo sguardo blu del ragazzo, e questo la bloccò"Non..lasciarmi..da solo" disse lui a voce bassissima, ma lei riusci a sentire chiaramente, come se fosse amplificato di decine di volte, il suo tono implorante e spaventato; la giovane, guardando nei suoi occhi innocenti vide l'ansia, la paura e la disperazione, sensazioni che lei conosceva benissimo..per un istante, credette di osservare uno specchio rivolto al passato, poiché quello sguardo, era il suo! Di tanto tempo fa, di quando era solo una piccola cucciola in balia di orrende ombre scimmiesche che la tormentavano col ferro e con la magia più nera, uno sguardo che implorava aiuto e pietà, lo sguardo che chiedeva una zampa amica, qualcuno che l'aiutasse a superare quei terribili momenti. La giovane si ritrovo davanti a un bivio: andare dal drago che le aveva regalato tanto, che l'aveva salvata e che, forse, era in serio pericolo e che avrebbe rischiato di non rivedere più o dal giovane che aveva bisogno di aiuto e conforto, come lei quando era solo una piccola isola, in una mare di oscurità..la scelta di uno avrebbe decretato l'abbandono dell'altra, forse, per sempre. Vi fu un rapido movimento e un botto di qualcosa che si chiudeva! Cinerea, sospirando per la sua scelta, si mosse, con la massima calma che tradiva il suo stato d'animo, accanto al giovane spaventato, avvolto nell'oscurità; con tranquillità e con tutta la serenità di cui era capace al momento, la draghetta poso delicatamente e maternamente l'ala sul corpo tremante del giovane, che mosse la testa verso gli occhi verdi e brillanti della draghessa, visibili (non chiedete come) anche nell'oscurità, mentre lei li rivolse un sorriso di fiducia (che capì subito dopo essere inutile, dato che già era buio, poi lei era nera come la notte, quindi..). Anche se non si vedevano bene, l'effetto fu quello sperato: il giovane si rilassò subito, sussurrando un "grazie", mentre lei mosse la testa per acconsentire (inutile anche questo)..che draghessa sarebbe se avesse abbandonato un povero cucciolo in difficoltà! Era una lezione che non avrebbe mai scordato. Vedendo che Atreus si stava via via rilassando, Cinerea mosse la testa verso la botola chiusa e sospiro "Spyro..per favore..torna sano e salvo..torna da me!"

Spyro scosse la testa e sbatte più volte le palpebre; avevano combinato proprio un bel disastro! Sul serio, la -semplice- caduta di quel gigantesco menir aveva, a parte fatto tremare l'intero paesaggio, SPACCATO , letteralmente, il terreno! Una grossa crepa si stagliava dal punto in cui era caduto fino al muro ai margini dell'area; tale muro (ora frantumato a causa dell'impatto terribile) separava quell'area da quella in cui si trovava la causa di Kratos e, ora che era (appunto) crollato, permetteva di raggiungerla tranquillamente a piedi, senza doversi arrampicare o fare il giro. Il drago viola scosse nuovamente la testa e, dopo aver lanciato un ultimo sguardo alla grossa pietra, diventata la -tomba- di quel potente e, come si può dire, stramboide, individuo misterioso, prese a camminare diretto verso casa con Kratos "ma non avremo esagerato?" chiese il drago al tetro e cupo alleato, che non pareva contento della vittoria ricevuta "se l'era cercata" rispose lui in modo brusco..SI! Non era per niente contento..ma neanche il draghetto se per questo; avrebbe preferito evitare anche solo lottare contro quello la, preferendo risolverla in modo pacifico, ma che ci poteva fare era lui che aveva iniziato "mi chiedo come sia essere sepolto sotto tonnellate di roccia? Meglio non saperlo e che possa riposare in pace". Entrambi i due erano quasi arrivati al valico quando, all'improvviso, un violento scossone li fece cadere in ginocchio "ma cos'è stato?" chiese il Spyro preoccupato, mentre Kratos, dapprima in silenzio, iniziò a imprecare "problemi" prima che il draghetto viola potesse chiedere ulteriori spiegazioni, udì una voce.. il giovane drago spalancò li occhi per l'orrore: no, non era possibile..eppure..era proprio la sua voce, la voce dello -Sconosciuto-! "VE NE ANDATE DI GIA'?" Girandosi, l'uomo e il drago videro che il gigantesco masso si stava dapprima muovendo leggermente, e poi, alzando! Da sotto facevano capolino li occhi luminosi dello -Straniero- brillanti di malizia! "Credo che questo..vi APPARTENGA!". La mente del drago quasi smise di funzionare tentando di capire quello che vedeva davanti a lui: beffandosi di qualsiasi legge o limiti della fisica, il magrissimo uomo tatuato aveva, letteralmente, LANCIATO quell'immenso masso SU DI LORO! Sarebbe stato uno spettacolo vedere un gigantesco masso delle dimensioni di un edificio, -fluttuare- in aria senza badare a nessuna legge della fisica, se tale masso non fosse diretto dritto su di loro pronti a schiacciarli "Ma com'è possibile!?" non poté che dire Spyro spaventato, mentre la sua giovane mente pensava al modo più rapido e sicuro per sfuggire a quella morte volante "Spostati!" urlò Kratos all'improvviso, mentre si metteva davanti a lui, con suo grande shock; poco prima che il masso li colpisse, l'uomo tatuato richiamo il suo scudo dorate e, con il più grane shock sentito da Spyro da diverso tempo, colpì il gigantesco menir con una forza tale da farlo in MILLE PEZZI! Il draghetto viola osservò sbigottito quel gesto di poderosa potenza, prima che qualcosa non attirò la sua attenzione "Attento Kratos!" urlò il giovane mentre sputava un vero e proprio proiettile di roccia verso -Sconosciuto- che stava -volando- (causa salto) verso di loro; il proiettile roccioso colpì in pieno il nemico, scaraventandolo indietro; prima che lui potesse chiedersi cos'era successo, Kratos lo caricò e, benché il nemico rispondesse in tempo, l'uomo marchiato riuscì ad afferrare entrambi i pugni dell'uomo più giovane e lo spinse indietro, fino alla faglia aperta durante la caduta del menir; riuscito a stabilizzarsi, l'uomo tatuato si in puntò e fronteggio l'uomo più grosso! Entrambi i combattenti si trovarono invischiati in una vera e propria prova di forza, ognuno che spingeva l'altro con tutto se stesso! Spyro provò a intervenire, ma ripetuti e improvvisi scossoni lo convinsero a saltare in aria, poiché impossibile avvicinarsi a piedi (zampe) ai due..quello che Spyro vide sarebbe rimasto impresso nella sua mente per sempre: La -gara di forza- di due non solo stava provocando quei violenti scossoni, ma, con incredibile stupore di chiunque avesse guardato aveva finito per far estendere la faglia! Spyro guardò con shock assoluto come l'immane forza dei due esseri -umani- aveva finito per far sobbalzare la parte finale dell'area, la quale, lentamente ma inesorabilmente, prese via via a sprofondare lungo la montagna, seguita da un bel pezzo delle rocce vicino! Mentre la portentosa gara di forza proseguiva, proseguivano anche la continua parlantina dello -Straniero- che il draghetto, anche se distratto da quel tremendo spettacolo, ascoltò "Quando Odino mi ha inviato qui, io volevo solo delle risposte..ma voi..avete fatto li -Eroi-";"ma che dice, è stato lui a iniziare..e poi chi è Odino?" si chiese il drago viola mentre continuava a prestare attenzione "non mi importa quello che mi farete, io mi rialzerò sempre, mentre quel tuo corpo ormai vecchio cederà e quello troppo giovane del draghetto non riuscirà a resistermi per molto! Ma lascia che vi dica un ultima cosa" e con questo si avvicinò all'avversario, fissandolo con un sorriso che sembrava più -rabbioso- che malevolo " IO..NON SENTO NIENTE DI TUTTO QUESTO!" Spyro spalancò li occhi sconcertato: -non sentiva niente di tutto quello!?- che cosa voleva dire..in che senso non sentiva niente? Le riflessioni del draghetto vennero interrotte quando lo -Sconosciuto- approfittando del fatto che pure Kratos si era distratto a causa dello shock, per divincolarsi dalla potente presa dell'uomo e colpirlo con un violento pugno al volto, facendolo arretrare; con un rapido movimento, l'uomo salto giusto in tempo dalla parte in cui si trovava l'altra prima che questa sprofondasse, il risultato fu una vera e propria voragine del terreno. Tuttavia, lo -Sconosciuto- era pù interessato a dare un pugno talmente forte da scaraventare il suo rivale per diversi metri in aria che badare al danno causato"KRATOS!!" urlò Spyro per la preoccupazione, "ti consiglio di guardare in basso, invece!" abbassando lo sguardo, il draghetto viola vide l'uomo tatuato venirli addosso! Kratos imprecò quando entrambi i due -volatori-li finirono a loro volta sopra, facendolo finire ancora più in alto! Quando il draghetto apri li occhi, scoprì che lui e li altri erano finirli dritti dritti al di sopra delle nuvole, tanto era stato potente il salto del nemico, e dandoli, quindi, una splendida visuale del panorama circostante: montagne e vallate innevate si perdevano a vista d'occhio e, volgevano un po' più il suo sguardo a Est, al drago parve di vedere persino un lago, una montagna dalla forma un po' strana, insolitamente magra e stretta e con la cima molto più spessa, e una strana cosa bianca fra li alberi che..si muoveva!? Il draghetto non ebbe molto da rifletterci o continuare ad ammirare il paesaggio poiché, anche de a decine di metri d'altezza, l'uomo tatuato e il più vecchio marchiato, continuarono a darsene come se non ci fosse un domani (il che, a giudicare da cosa sarebbe successo, se fossero caduti sul terreno da quella altezza, era probabile) coinvolgendo anche il drago viola. Lo scontro a mezz'aria prosegui solo per pochi secondi fra pugni, calci, testate e morsi (oltre a qualche occasionale getto di fuoco), fino a che lo -Straniero-, stanco di quello stallo, colpi l'uomo marchiato con un violento pugno, scaraventandolo verso il basso e, dopo aver ricevuto una violenta testata da parte del draghetto, si sposto sopra di lui e lo colpi con una forte spinta di entrambe le gambe, dannegiando le ali (usate dal draghetto a mo di scudo) e scagliandolo a tutta velocità sull'uomo più vecchio! Entrambi finirono per precipitare ad alta velocità dritti, dritti nella voragine del terreno e sarebbero finiti fino in fondo se Kratos, con un rapido mezzo giro in aria, afferrò il draghetto per la coda con una mano mentre con l'altra afferrò l'ascia e la conficcò nelle pareti per fermarsi, ma tale era la spinta ricevuta che la resistente e affilata arma finì per tagliare attraverso la dura roccia e facendo precipitare decine di detriti sui due! Kratos dovette stringere i denti per sopportare gran parte della pioggia di massi a differenza del draghetto, che neanche né fu risparmiato; solo dopo un po', finalmente la spinta si esaurì, permettendo ai due di fermarsi e di godersi di una merita tregua. Dopo aver ripreso fiato e aver, con la concentrazione, momentaneamente fatto passare il dolore, l'uomo si rivolse al draghetto "C'è la fai a volare?" il draghetto viola provò a muovere le ali, ma dovette reprimere un gemito di dolore che li fece scuotere la testa per diniego: in realtà, anche se non le avesse mosse, si vedeva quanto fossero lacerate e malridotte a causa della pioggia di massi (e già erano intorpidite dalla spinta dell'uomo), al punto che era difficile dire se fossero guarite o meno. Con un sospiro, Kratos fece cenno al draghetto di aggrapparsi con le zampe (non prima di avvisarlo di non stringere con le unghie)alla sua schiena, cosa che, con un aiuto di una spinta della mano dell'uomo, fu possibile. Sospirando, il più vecchio con attaccato alla schiena il drago ansimante (che pesava più di quanto le sue dimensioni lasciassero intendere) iniziò ad arrampicarsi lungo la ripida scia lasciata sulle pareti della voragine. Fu piuttosto piacevole e diede tempo al draghetto di riprendersi dal dolore (a cui non era abituato quanto l'uomo ben più vecchio) " dici che quel tipo e sopravvissuto alla caduta da un altezza del genere!" chiese il draghetto (si rese conto, un po' stupidamente date che aveva dimostrato di sopravvivere a un masso che avrebbe schiacciato a morte anche un drago adulto!)..la risposta arrivo come diversi massi che l'uomo marchiato dovette scansare con una rapida rotazione del busto, seguito da una continua e snervante parlantina "Lo avete visto? Non potete sconfiggermi, nessuno può! Questa lotta è inutile, i vostri sforzi sono inutili! Non doveva finire così!" i due non lo pensarono minimamente e quello tacque, come a rispondere a ciò. Kratos si arrampicò rapidamente vedendo che quello, stranamente, non diceva più niente, credendo che si potesse essere allontanato per andare alla casa, ma, appena arrivato in cima, venne -accolto- dal nemico in questione che, con un violento pestone, staccò il pezzo di roccia su cui lui e il draghetto si trovavano e facendolo finire -alla deriva- sull'altra sponda della voragine; rapidamente Kratos si arrampico su di essa, mentre il draghetto vi era già balzato sopra e lo aiutò a salire..mentre quello continuava a parlare e lamentarsi "Patetico! Non potete vincere, non sento nulla! Ma voi sii, eppure continuate a provare inutilmente! Io non sono mio fratello, se mi avesse dato quello che volevo!","MA CHE DICI! Noi non sappiamo che cerchi e poi tu hai iniziato per primo!" Li urlò contro il draghetto, venendo interrotto da Kratos "Lascialo perdere, non pen.." l'uomo emise una smorfia di dolore, mentre il drago lo guardava preoccupato: in effetti, l'uomo più vecchio era pieno di tagli e contusioni, tali che un ghepardo o una scimmia difficilmente si sarebbero mossi con essi addosso. Nel contempo, lo sguardo di Kratos esprimeva una violenta lotta interiore.. C'era solo un modo per cavarsela, pensò l'uomo marchiato amaramente..ed era riusare una cosa che lui non avrebbe mai più voluto usare,..un -eredità- al quale aveva rinunciato..ma per cavarsela, per proteggere quello che era suo, a cui teneva..doveva attingervi, insieme alle sue conseguenze!L'uomo emise un sospiro e guardò il draghetto con uno sguardo di pura serietà, al punto che lo stesso né fu turbato..con voce seria, l'uomo disse "Quello che ora vedrai..non lo dovrai dire a nessuno..né alla tua amica né, e sopratutto ad Atreus..promettilo, poiché è l'unico modo per cavarsela..promettilo!" il drago viola fu a dir poco sconcertato, che cosa poteva esserci di così misterioso e,forse, terribile da non dirlo a nessuna..neanche a Cinerea o a suo figlio..guardando nuovamente negli occhi dell'uomo e vedendo la pura serietà in essi, il draghetto capì che doveva essere qualcosa di veramente importante..così, dopo un breve monologo interiore (e preghiera agli Antenati che Cinerea, se lo avesse scoperto, non se la sarebbe preso molto, cosa di cui dubitava) il drago promise che non l'avrebbe detto a nessuno! Vedendo la pura sincerità negli occhi del draghetto viola, l'uomo prese un profondo sospiro e si concentro..Spyro aprì li occhi per lo stupore più assoluto, quando vide ognuna delle ferite dell'uomo, rimarginarsi da sola, come era successo al nemico! "E questa un abilità degli umani!" si chiese il draghetto, ma, a giudicare dalle parole di prima, chiaramente c'era qualcosa di più sotto. Il drago non poté pensarci a lungo a causa di un violento dolore che lo prese..le ferite sul suo corpo stavano prendendo sensibilità e li facevano male da morire "Se solo..Avessi una -Gemma dello Spirito Rossa-..Argh!" l'uomo marchiato guardo confuso il draghetto "che ti serve una gemma rossa!?" il drago non stette molto a spiegare, anche se doveva essere una cosa che tutti dovrebbero sapere "Per..guarirmi..Urg..noi draghi..arg!" All'uomo pallido basto sapere questo: prese a frugare in una delle -speciali- borse lungo la cintura e tiro fuori una grossa gemma di un brillante colore verde! bastava soltanto tenerla o anche solo a guardarla si poteva sentire una strana sensazione di vitalità; a kratos parve strano una cosa: di solito erano quelle verdi, pura energia vitale concentrata, a curare, non quelle rosse, puro -potere- concentrato che ripristinavano la -magia- "Bhe..è un drago, è diverso dalle creature normali, stando a quanto sentito e poi, verde o rossa, che differenza può mai fare! senza stare troppo a pensare, l'uomo marchiato la passò al drago viola (decisione un po' sofferta, avrebbe preferito tenersela, ma al momento, aveva bisogno della forza del drago viola). Senza dire nulla (quelle verdi, per loro, ripristinavano il -mana-, ma al momento si sentiva anche privo di quello e non li andava l'idea di far combattere l'uomo marchiato da solo, anche a costo di starsene ai margini del campo di battaglia a soffiare i suoi temibili attacchi elementali), il draghetto afferrò l'oggetto e lo strinse con tale forza (la poca rimastagli) da romperlo, rilasciando un vero e proprio bagliore che, incredibile ma vero, lo curò! Il draghetto sbatte li occhi più volte per la confusione, mentre quell'energetica e vigorosa sensazione li scorreva lungo il corpo risanando ognuna delle ferite"Strano..molto strano, era una gemma verde eppure mi ha curato le ferite..come possibile?" si chiese il draghetto mentre Kratos lo guardò confuso a sua volta..non aveva detto che erano le gemme rosse che lo curavano? Le botte devono averlo confuso, male essere confusi dopo -qualche- colpo. I pensieri dei due vennero NUOVAMENTE distratti dall'ennesime imprecazioni dello -Sconosciuto- "Che state confabulando voi due? Vi siete decisi ad arrendervi e a dirmi quello che sapete o volete ancora fare li EROI! A se vi fosse arresi prima non avremmo devastato questo splendido panorama!","ANCORA! Ti abbiamo detto che non sappiamo niente (forse) e poi hai iniziato tu!" li rispose acido il draghetto, shoccato e adirato da quanto fosse testardo quello là (e ciò li ricordò ancora di più la scena di Volter e Cyril). Inutile dire che a l'uomo marchiato non importava niente, continuando a blaterare e a lamentarsi "ma NO! Kratos strinse li occhi "eccolo che arriva!" i due si misero in posizione mentre lo -Sconosciuto- dopo essersi dato una spinta con la sola forza di un solo piede e senza neanche darsi la rincorsa, attraverso la voragine lunga molti metri a gran velocità. Ma i due avversari, ognuno di loro dotati di ottimi riflessi e avendo tenuto sott'occhio i suoi movimenti per tutto il tempo che parlava, si scansarono rapidamente dalla sua traiettoria, mentre quello barcollava per diversi metri in avanti, tanto era la forza della sua spinta! Scollandosi le spalle, l'uomo tatuato si girò a guardare i due avversari con uno sguardo di scherno, ricambiato dai loro sguardi in cagnesco (o draghesco!) "Finiamola qui!" nessuno se lo fece ripetere due volte..senza dire una parola, i tre si lanciarono nell'ultimo, tremendo confronto..chi vincerà?

Un violento scossone scosse l'alto ripiano circondato da rocce, da lontano, chiunque abbia assistito ai boati che provenivano da esso avrebbe pensato a uno scontro fra enormi bestie, invece che fra due -umani- e un draghetto, i quali, inutile soffermarci troppo, stavano distruggendo tutto con la loro tremenda forza! L'uomo marchiato di rosso e quello tatuato di blu si scambiavano colpi violentissimi, ognuno di loro in grado di abbattere un toro, mentre il drago viola dava man forte con i suoi -respiri elementali- caratteristica tipica di quella potente e misteriosa razza! C'era da dire che uomo e drago, anche se si conoscevano da poco sapevano cooperare piuttosto bene contro il potente nemico, lo -Sconosciuto- o lo -Straniero-: L'uomo marchiato schivò un pugno a bruciapelo del nemico e rispose con un potente fendente verticale che, partendo dal basso verso l'alto, lo scaravento in aria, a cui seguì un fendente stavolta all'inverso, dall'alto verso il basso; il nemico venne sbattuto verso il terreno con tale forza da rimbalzare e, prima che potesse nuovamente toccare terra, venne intercettato dal draghetto che, avvoltosi in potenti fiamme, lo investi in pieno con la sua -meteora fulminea- scaraventandolo via, ma il potente attaccò che aveva fatto cadere avversari più grossi, li provocò solo un piccolo graffio, uno dei tanti sul corpo magro e muscoloso dello -Straniero- che, nonostante i violenti attacchi dei due continuava ad alzarsi! Altri si sarebbero già arresi, ma non i due -alleati improvvisati-, c'era troppo in ballo per arrendersi! Senza darsi per vinto, il drago viola caricò l'apparentemente inarrestabile nemico, il quale rispose con un sorriso di scherno e usò la sua fulminea velocità per saettare intorno al giovane drago e confonderlo, prima di partire alla carica e sferrarli un violento calcio, schivato all'ultimo momento dal draghetto con una rapida rotazione,sorrise "Anche il -Maestro delle Ombre- sapeva muoversi così rapidamente" li disse il draghetto prima di colpirlo con un'altra -meteora fulminea-, facendolo finire su Kratos che, senza perdere tempo, lo colpi con un fendente dell'ascia che spedi il nemico in aria, dove fu vittima di diversi colpi dell'ascia del uomo più vecchio, che lo mantennero in aria fino all'ultimo colpo, un fendete scagliato dopo un rapido mezzo giro! il colpo fece volare il nemico dritto sul drago viola che, lo intercettò saltando in aria e colpendolo con una craniata tale da spedirlo sul suolo con tale forza da romperlo! Prima che questi potesse rialzarsi, il draghetto ruotò più volte su se stesso e si lanciò ad alta velocità sul nemico a terra, mancandolo a causa della sua folle velocità! Prima che il drago viola potesse reagire, l'uomo tatuato li si avvicino rapidamente e lo colpi con un calcio che, benché parato all'ultimo secondo con le ali, lo scaraventò comunque via (oltre a danneggiarli le preziose ali). L'uomo tatuato, girandosi, fronteggio un violento colpo di scudo, seguito da un rapido colpo d'ascia che li taglio la spalla, sebbene l'arma stessa non riusci a tagliarlo più in profondita tanto era dura la carne del nemico! Questi, illuminato via via parte del suo corpo, arrivò a coprire anche il suo pugno, che, come notato dall'uomo e dal draghetto, diventava per questo più veloce e, quindi, più difficile da schivare e più forte! Nonostante ciò, l'uomo più vecchio parò il colpo e rispose con un violento colpo d'ascia che mando il nemico a sbattere su un albero li vicino, frantumandolo! Senza perdere tempo, l'uomo anziano inseguì il nemico, che rispose alzando le braccia verso il cielo e illuminando il suo corpo, prima di sbatterle a terra: l'uomo marchiato venné avvolto da una potente luce che lo ferì e lo fece volare a diversi metri di distanza. Girandosi all'aver sentito uno scalpitare di zampe sul terreno, lo -Straniero- si ritrovò il drago viola correre verso di lui; decidendo di non farlo attendere, il nemico illuminò il suo pugno e lo caricò, solo che, invece di farsi sconsideratamente incontro, il drago viola si bloccò improvvisamente e, aprendo la bocca, lanciò una vera e propria palla di ghiaccio che, a contatto con il nemico, lo congelò dalla testa ai piedi..ma solo per pochi secondi, perché questi, congelatosi solo in superficie, si libero con un sussulto del corpo e provò a colpire il nemico con un pugno, venendo preso in pieno da un masso roccioso (partito sempre dalla bocca del drago, pensieri di Kratos: come fa a sputare terra!"). Il nemico volante per l'ennesima, finì dritto dall'uomo marchiato, che subito lo colpi con violenza con l'ascia, inchiodandolo al suolo e, prima che questi potesse rialzarsi, li menò un gran calcio, scaraventandolo (come al solito) indietro! Rialzandosi rapidamente, lo -Sconosciuto- venne colpito in pieno dalla coda del draghetto che, però, era avvolta dal ghiaccio, producendo una vera e propria -lama glaciale-; Benche l'attacco taglio un po' il corpo del nemico, essa si spezzò a un certo punto, come se il corpo del nemico si fosse fatto più duro all'improvviso! Il nemico, sprezzante rispose afferando il draghetto a sua volta, ma il suo tentativo di romperli il collo fu bloccato prima dall'ascia di Kratos dritta in testa e, poi, da un getto di pura elettricità scaturito dalla bocca del drago; l'attaccò fu abbastanza forte da stordire il nemico e permettere al draghetto di liberarsi e contrattaccare avvolgendo il suo corpo nell'elettricità e, ruotando su se stesso (al punto da sembrare un vero e propio -mulinello elettrico" mando a gambe all'aria il nemico che, per di più, venne colpito dall'ascia di Kratos. Caduto a qualche metro di distanza e vedendo che i due nemici li si avvicinavano, l'uomo tatuato alzò nuovamente le braccia al cielo e colpì il terreno, ma stavolta i due si spostarono, vedendo che dai pugni del nemico partiva quello che sembrava una sottile scia luminosa che, appena a contatto con una roccia a diversi metri di distanza, la distrusse in mille pezzi! Vedendo che il nemico doveva riprendersi, i due li si lanciarono sopra, ma fu un truccò! Prima che i due potesserò colpirlo, quello saltò in aria per molti metri, avvoltò da scintille luminose e, prima che i due potessero scansarsi, li piombo sopra, producendo una terribile onda d'urto che li scaraventò via! Prima che loro due riuscirono ad rialzarsi, il nemico rifece la medesima cosa e, sebbene i due notarono diverse scintille luminose alzarsi intorno a loro, vennero nuovamente colpiti e scagliati uno da una parte e uno dall'altra! Trionfante, il nemico si fermò a schernirli, ricevendo l'ascia dell'uomo tatuato, dritto nello stomaco! Proprio come alla testa, l'ascia rimbalzò, ma il nemico rispose afferrandola e lanciandola contro l'uomo più vecchio che l'afferrò a sua volta a mezz'aria e gliela rilanciò contro, facendola rimbalzare contro la sua testa! Prima che questi potesse muoversi, Kratos richiamò l'ascia con la mano e lo colpi nuovamente (una cosa che li fece stringere li occhi..o forse era il fatto che l'arma dell'avversario li era magicamente finita in mano?) Prima che potesse dire qualcosa che li confermasse un dubbio, un rumore lo distrasse; girandosi, vide che il drago viola si era avvoltò in un masso di roccia tenuta insieme da una strana energia verde e con diversi spuntoni e, dopo averlo ruotato più volte, li si lanciò contro come una ruota impazzita! lo -Sconosciuto- rispose afferrando l'ammasso rotante di roccia con le mani (benché la velocità con cui era arrivato, lo spinse indietro di diversi passi) e, dopo averlo sollevato in aria, lo lanciò sull'uomo marchiato, ma, prima che potesse colpirlo, il drago viola sciolse il suo potere, rompendo il masso protettivo! I due rapidamente si lanciarono contro il nemico ma, prima di poterlo colpire, questi saltò nuovamente in aria per fiondarsi sopra di loro, ma stavolta loro, avendo capito che le scintille intorno a loro indicavano il luogo dell'impatto, si tolsero di fretta e furia e, prima che lui si rialzasse, li si lanciarono sopra! Lo scontro che né segui fu violentissimo e duro diversi minuti, con i tre che si scambiarono colpi violentissimi, fino al punto di essere letteralmente coperti dalla testa ai piedi di sangue! Dopo l'ennesimo colpo d'ascia al volto dell'uomo marchiato, l'uomo tatuato rispose con una violenta gomitata allo stomaco e, dopo aver ricevuto una scheggia di ghiaccio in piena guancia, scaravento via il draghetto con un calcio, venendo colpito da un colpo dello scudo dorato di Kratos! Imperterrito, lo -Sconosciuto- lanciò un grido selvaggio e si scaglio sull'uomo marchiato e li menò un gran calcio, bloccato dall'uomo più vecchio, il quale rispose afferrando il nemico per il collo e scagliandolo a terra, poi lo afferrò per i piedi e lo scaglio fino al bordo della voragine! Tuttavia, il nemico riusci ad aggrapparsi e a risalire, prima di fronteggiare Kratos che li veniva contro! Con un forte manrovescio, il nemico scaglio via l'ascia dell'uomo marchiato prima che questi potesse colpirlo con un feroce fendente con entrambe le mani; determinato a non cedere, l'uomo più vecchio afferrò la spalla del più giovane e provò a farlo cadere, ma anche lui non era determinato a cedere e, dopo essersi impuntato e afferrato la spalla del più vecchio, fece lo stesso, iniziando un'altra (sebbene meno distruttiva) -gara di forza- fra i due..chi fosse caduto a terra per primo, avrebbe perso! Fato volle che fu Kratos, grazie all'aiuto di Spyro, che si era lanciato con un incornata sul nemico, a prevalere! Velocemente, l'uomo più vecchio si lancìò e avvolse le sue poderose braccia intorno alla testa e al collo del nemico, mentre Spyro li afferò le mani per non farlo muovere (credendo che Kratos volesse solo soffocarlo fino a farlo svenire); La lotta fra i tre, anche a terra, fu molto intensa, con entrambi i due alleati intenti a trattenere il loro nemico, che lottava e si dimenava come un pazzo, e, anche i quei sfiancanti momenti, non faceva che parlare "Speravo..Urg..che tu..di tutti quelli che ho affrontato..mi facessi provare qualcosa..e invece..E ora tu..Arg..insolito draghetto viola..hai la sua attenzione..e lui non ti lascerà tregua" Il draghetto viola guardò confuso e turbato il nemico che lottava più furiosamente per liberarsi "Ho l'attenzione di chi?" un ghigno malevolo si fece largo sul volto del nemico "del -Padre di Tutti-!" CRACK!

Angolo dell'autore: ecco il nuovo capitolo, scusate se ciò ho messo tanto ma aveva dell'impregni! Volevo dirvi poi che, a causa di diversi problemi, ammetto di non sapere quando riuscirò a scrivere altri capitoli di questa o dell'altra storia, mi dispiace. Grazie che mi seguite e buona vita!

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Capitolo 15
*** close you heart ***


ATTENZIONE: da qui in poi ci saranno spoiler in continuazione, procedere con cautela e buona lettura!

"Il -Padre di tutti-!?", non poté che esclamare il draghetto viola sorpreso! Non aveva mai sentito un nome del genere e poi che cosa voleva dire -Padre di Tutti-? Poteva capire -maestro delle Ombre- ma -Padre di tutti-..distrarsi è sempre un brutto errore, anche quando il nemico sembra steso hai propri piedi. Un errore che il drago viola imparò quando un violento pugno dello -Sconosciuto- si schiantò in pieno sulla sua mandibola, con tale forza che il draghetto né fu scaraventato via! Approfittando dell'attimo, il nemico colpi con una violenta gomitata Kratos e tentò di fuggire, ma il vecchio, più coriaceo di quanto sembrasse, lo riprese subito, li afferro la testa con le grosse mani e CRACK! Spyro, ripresosi, dovette distogliere lo sguardo da quella rapida e brutale scena! Mai aveva assistito a tanta brutalità in una vita di scontri come la sua, ma, effettivamente, quello era forse l'unico modo per eliminare quell'apparentemente invincibile nemico. In effetti, quando il corpo inerme e dal collo rotto dello -Sconosciuto- cadde su Kratos, senza dare cenno di rialzarsi, sembrò confermarlo, sebbene il disgusto non abbandono il draghetto appena adolescente. Respirando affannosamente, il giovane drago avanzò verso l'uomo marchiato che, senza tante cerimonie, si era tolto il corpo nemico di dosso e lo aveva fatto rotolare nel profondo crepaccio; Kratos si distese subito dopo, respirando a pieni polmoni nonostante e il dolore e guardando il cielo sempre più nuvoloso, cosi come la sua testa sempre più piena di pensieri. Uno schiarimento di gola, attirò la sua attenzione e spazzo via per un istante i pensieri: il draghetto viola era seduto accanto a lui e lo guardava con i suoi occhi ametista, non più brillanti come prima, ma adombrati per la stanchezza, o forse per il disgusto? Il drago era forse disgustato per quello che aveva fatto? Per aver dovuto prendersi la vita di quel inesorabile nemico? Kratos non ci penso molto, e neanche li importava: il disgusto lo aveva sempre accompagnato, non tanto quanto Rabbia e Paura, ma ancora abbastanza e ormai aveva imparato a ignorarlo! Eppure, la visione di quelli occhi, che sembravano scrutarli nel animo come quelli di suo figlio, non abbandonò completamente la sua testa, e ciò lo fece irritare abbastanza da farlo alzare, non senza un grugnito di dolore..eh si! Sia lui che il drago viola non erano proprio in condizioni ottimali: entrambi pieni di ferite, con la pelle tagliata o le scaglie rotte, e ricoperti di sangue, sia del nemico che loro! Il fatto che i due -vincitori- riuscissero ad alzarsi e camminare, seppur lentamente, verso la casa di legno, era un vero e proprio testamento alla loro forza di volontà e resistenza.
Nessuno dei due disse qualcosa mentre avanzavano verso la casetta dove li aspettavano i loro due -compagni-: figlio e -migliore amica-. Nessuno dei due, però, pensava, per il momento, a loro, se stessero bene o meno, poichè troppo impegnati a vagare nei loro cupi pensieri che, per quanto diversi, erano simili: "Chi era?" disse l'uomo marchiato all'improvviso, attirandosi l'attenzione del draghetto viola, che condivideva lo stesso pensiero "mi conosceva?" disse l'uomo nuovamente, parlando più a se stesso che all'alleato "Conosceva il mio passato?" si chiese l'uomo, stavolta con una punta di paura nella voce, tale che Spyro si trattenne dal dire qualcosa "Come mi hanno trovato dopo tutto questo tempo?" numerosi pensieri si fecero strada nella testa del drago, che venne, però, distratto dal vecchio, che, nonostante le ferite, urlò al cielo "FAYE, COSA DEVO FARE!?"l'uomo cadde rovinosamente a terra, facendo avvicinare allarmato il draghetto! Gli occhi ametista potevano solo guardare preoccupati il vecchio, che però, era più impegnato a scrutare il cielo e a urlare "NOSTRO FIGLIO NON E' PRONTO! NON E' PRONTO PER PORTARE LE CENERI SULLA TUA MONTAGNA! E nemmeno io" Spyro rimase particolarmente stupito da quelle parole: mai si sarebbe aspettato una frase del genere da un uomo cosi possente, forte e capace, eppure una parte di lui se lo aspettava: aveva già notato, che quell'uomo era ben diverso da quello che sembrava, o che, forse, voleva sembrare? Era proprio vero, quell'uomo era un vero enigma e, sopratutto, aveva qualcosa da nascondere? Cosa lo collegava a quello -Sconosciuto- e che passato aveva? Questi e altri pensieri passarono per la sua mente mentre provava ad aiutare il vecchio ad alzarsi, anche grazie all'usò da dell'ascia, usata dall'uomo come appoggio: con un po' di sforzo, il vecchio riuscì finalmente a mettersi in piedi e, concentrandosi, rigenerò ogni sua ferita, mentre l'alleato poteva solo guardare meravigliato! Guarito completamente, l'uomo fissò la casa con determinazione, "ma non possiamo restare qui" e si mise ad avanzare, fermandosi quando senti il drago viola collassare dietro di lui. Kratos non poté che sospirare: Prese una pietra verde dalla tasca (che avrebbe, per la cronaca, preferito tenersi per se stesso, ma, tutto sommato, il draghetto l'aveva aiutato e se la meritava), e la diede al giovane alleato che, subito, la distrusse con una poderosa stretta, lasciando che l'energia benevola e rinvigorente lo curasse. Dopo essersi ripreso e aver ringraziato con un cenno del capo (senza essere ricambiato, salvo un "puoi alzarti?") il drago viola si rialzò e senza scambiare una parola, fatto eccezione per uno sguardo di avvertimento da parte del vecchio, entrò con l'uomo dentro la casa.

Un rumore allertò i sensi affilati di Cinerea, facendola muovere dalla sua posizione statica e di difesa, turbando anche Atreus, prima cullato e protetto dalle ali della draghetta! Non servi una parola per far capire che qualcosa non andava, bastava il fruscio prodotto dall'agile coda di Cinerea, che guizzava a destra e sinistra come una frusta, mentre la dragonessa veniva sempre di più allertata da un rumore di passi. Silenziosamente, la draghessa nera si mise in posizione, pronta a balzare su qualsiasi sconosciuto avesse aperto la botola! Bastò tuttavia vedere i volti famigliari di Kratos e Spyro per rilassarla, sopratutto quando vide che il drago viola era uscito illeso da qualunque cosa fosse successa fuori. Cinerea risalì da sola dalla botola e si affiancò al drago viola, lo sguardo smeraldo che si rifletteva in quello ametista del'amico; Spyro avverti un fremito farsi strada fra le scaglie, mentre sentiva un ondata di nuovo vigore scorrerli nuovamente nel corpo muscoloso, stanchissimo dopo quell'esasperante battaglia; prima che potesse dire qualcosa all'amica, Cinerea, però, sposto il suo sguardo nella botola: Atreus era ancora lì, assai scosso e tremante nonostante la presenza del padre "o forse e proprio per questo che sta cosi?" penso malamente Cinerea, mentre il povero giovane balbettava "h-ho sentito dei rumori! I-Io n-non sapevo cosa" bastò un gesto dell'imponente e severo padre per farlo calmare "Sta bene?","sto bene" disse Kratos mentre, afferratogli la mano, lo tiro su dalla botola e, dopo un ultimo sguardo ad essa, la richiuse "prendi le tue cose..c'è ne andiamo".Dire che Atreus e i due draghi erano storditi era un eufenismo: prima quell'uomo aveva detto che non era pronto (chiaramente per un viaggio) al punto che stava per far accadere un brusco litigio fra tutti e ora, di punto in bianco, aveva deciso di andarsene? Strano tipo, ma, in ogni caso, nessuno la prese a male: Atreus, a metà fra il confuso e il gioioso, iniziava a cercare le cose che potevano servirli, mentre Cinerea, forse la più confusa, si rivolgeva a Spyro: aveva capito che il motivo di questa decisione era dovuto a qualsiasi cosa era accaduta la fuori e lo disse; il giovane draghetto viola non poté che sospirare, avrebbe voluto dimenticarsi il violento scontro, ma sapeva che, se non avesse parlato, la draghetta l'avrebbe -perseguitato- finché non cedeva: prendendo fiato, il giovane disse (senza scendere troppo nei dettagli) che cos'era successo: di come quel misterioso uomo avesse iniziato ad accusare continuamente Kratos di stare nascondendo qualcosa e di come fosse passato, prima dalle minacce a prenderlo a pugni; qui Cinerea non potè reprimere un ghigno, chiedendo se Kratos li avesse subito frantumato la testa; parecchia fu la sorpresa della giovane quando Spyro li disse che il vecchio non aveva reagito fino a dopo averne incassato qualcun altro, una cosa che colpi parecchio la draghetta, anche più di quando seppe che quel tizio si stava trattenendo e avesse fatto volare via Kratos con un pugno (questo generò anche parecchie domande nella sua testa). "E, quindi, siamo stati costretti a combatterlo anche se avremmo preferito evitarlo, ma quel tizio era proprio irremovibile e, secondo me, anche un po' folle!" termino il draghetto mentre la draghetta non poté che scuotere la testa in approvazione: solo un folle avrebbe iniziato un combattimento in minoranza numerica e contro un drago viola e un tizio che, chiaramente, era molto pericoloso solo a vederlo "immagino che liele avete suonate facilmente" qui Spyro non poté che abbassare la testa, ma prima che potesse parlare, Atreus aveva finito di prendere le sue cose. Il gruppo uscì rapidamente dalla casa, girandosi a dare un ultima occhiata ad essa, Kratos in particolare; anche se non venne detto, per tutti era chiaro che non l'avrebbero vista che dopo molto tempo, e ciò provocò già uno strano senso di nostalgia in tutti, compresi i due draghi che, eppure, non vi avevano neanche dormito, e, sinceramente, nemmeno loro sapevano spiegare il perché..forse nostalgia della loro casa? "Ascoltatemi!" disse Kratos all'improvviso, rompendo il silenzio "draghi..volevo dirvi che, il vostro debito con me..è stato pagato";"COME!?" non poterono che esclamare Atreus e Spyro sorpresi, e anche Cinerea sembro stordita a quelle parole "ma..perché?" non pote fare a meno che chiedere il drago viola stordito; Kratos si limito a sospirare "per avermi aiutato in battaglia..e per aver.."l'uomo tacque e scoccò un occhiata alla draghetta nera e al figlio, non aggiungendo altro "guarda che puoi dirlo, orgoglioso di un buzzurro! E per aver protetto mio figlio, beccandomi quasi una crisi claustrofobica e una crisi di nervi dovuta all'ansia" replico Cinerea divertita, mentre Spyro non poté che alzare li occhi al cielo, Atreus rise e Kratos..lui sbuffo irritato, ma non replico alle parole della draghetta (almeno non a voce) "quindi..se volete..potete andarvene..siete liberi dal favore che mi dovete","bene! Proprio quello che volevo sentire; stare lontana da te..su Spyro, andiamo!" diciamo che alla draghetta fece solo un paio di passi prima di fermarsi, notando che il draghetto viola non la stava seguendo, rimanendo là impalato e scosso all'idea di doversi separare da quei due che, nonostante li avessero appena conosciuti, già sentiva una sorta di affinità..avevano combattuto insieme dopotutto; Cinerea non poté che sbuffare all'indecisione dell'amico e apri la bocca per rispondere, chiudendola subito quando i suoi occhi incrociarono lo sguardo di Atreus, che, inutile dirlo, era carico di una profonda tristezza, quasi quanto quella che aveva dopo che suo padre li aveva detto che non era pronto; la draghessa senti una fitta al cuore mentre guardava li occhi tristi del ragazzo..probabilmente, l'idea di separarsi da quelle creature cosi diverse da suo padre non era piacevole, e, effetti, neanche alla draghessa andava di separarsi da quei due, nonostante l'antipatia che provava per il più vecchio, una cosa che nemmeno lei sapeva spiegarsi; indecisa, la giovane volse il suo sguardo sul drago viola pe un consiglio..li bastò un attimo per capire la sua risposta; sospirando la draghessa non poté che dire "e va bene..non c'è nè andiamo","davvero? Credevo che non mi sopportarsi" disse l'uomo marchiato alzando il sopra ciglio; la draghessa lo squadro con i suoi occhi smeraldo "e, in fatti, non ti sopporto proprio, buzzurro! Solo che, credo ci convenga di più venire con te, che vagare da soli in questa terra sconosciuta e misteriosa..sempre se tu vuoi che rimaniamo","se mi portate rispetto e ci aiutate..Si. Sei d'accordo draghessa!" sebbene spazientita, la giovane non poté che confermare con un secco "Si","E VAII!" li sguardi di tutti si spostarono dritti su chi aveva gridato entusiasto: Atreus..che, inutile dirlo, davanti agli sguardi di tutti (del padre in particolare) non poté che sorridere imbarazzato "voglio dire..potrebbero esserci utili..vero padre?","stai imparando" disse il vecchio, sebbene il suo sguardo diceva altro ( e fece sudar freddo il povero ragazzo) "bene..quindi, dov'è che dobbiamo andare?" chiese Cinerea per distogliere l'attenzione "su una montagna..mi pare di aver sentito","Uao! Un altra montagna da aggiungere alla mia collezione di montagne visitate..che bello" alzamento di occhi al cielo per chiarire il punto,"non è una semplice montagna, draghetta","infatti! E' la montagna più alta di tutti i Nove Regni","sempre di montagna si tratta!","dai, Cinerea, un po più di entusiasmo!"," sai comé..né ho sempre viste di montagne..e ti ricordo che ci sono nata n una montagna..Ha proposito! Che fine a fatto il tizio con cui stavate combattendo" a quella domanda, Spyro non poté che abbassare la testa e sospirare, non andava esattamente fiero per ciò che si era dovuto fare "era forte..molto forte..e abbiamo dovuto esagerare" prima che la giovane potesse chiedere altro, un "Uoa!" attirò la loro attenzione: Atreus era corso in avanti per l'eccitazione dovuta al fatto di partire e, diciamo così, aveva trovato (ci stava per cadere) nel precipizio provocato dallo scontro "che è successo qui?" esclamò il ragazzo sorpreso, mentre li altri si avvicinavano; appena visto l'enorme e profondo crepaccio che si stagliava per tutta la zona, Cinerea non poté che spalancare la bocca sconvolta e girarsi verso Spyro..il suo sguardo diceva tutto, facendo sorridere nervosamente il draghetto "In marcia, ora!"

Camminare dentro una crepa formatasi misteriosamente, era di sicuro una delle esperienze più entusiasmanti per il giovane Atreus: non aveva idea di quanto fosse esattamente profonda..forse, quanto la montagna stessa? Il ragazzo scosse la testa decidendo di non pensarci troppo, continuando a guardarsi intorno, bé, non che ci fosse molto da vedere a parte le spesse pareti ai lati e il cielo che si faceva via via più piccolo man mano che scendevano nelle profondità del crepaccio; suo padre, sempre dietro di lui insieme ai due draghetti, intenti a discutere, lo guardava sempre senza mai distrarsi: a quanto pare temeva che potesse cadere per sbaglio? Baggianate, lui non era così disattento..e infatti, il giovane arrivo a tanto da cadere da una sporgenza, se non si fosse frenato in tempo e il padre non lo avesse tirato indietro, dandoli un occhiataccia severa, la solita storia, ma questa volta li avrebbe dimostrato quanto valeva! Nel frattempo, lui (e suo padre) tendevano un orecchio verso Spyro e Cinerea, intenti, a parlare di quel misterioso -Sconosciuto- "sul serio, Spyro? Questo tizio era persino più magro e muscoloso di Hunter e sembrava scemo come Cyril e Volter dopo aver bevuto quella sostanza maleodorante eppure era così forte da farti utilizzare fino a questo punto con i tuoi poteri? Lascia che te lo dica (accidenti sto parlando come Sparx), ma hai proprio esagerato!" il draghetto viola stava per replicare che in realtà quel crepaccio era opera della prova di forza fra lo -Sconosciuto- e il vecchio Kratos, se questi non li avesse lanciato un occhiataccia del tipo -parla è sei morto- "è la verità, Cinerea! Quel tizio era magro e strano, ma veramente molto forte! Era dotato di strani poteri e aveva una forza terrificante. Credimi, non esagero se dico che quel tipo sarebbe stato una vera sfida persino per il -Maestro delle Ombre- " un tremito sali lungo le scaglie del draghetto ripensando a questo: quella fu la lotta più dura che lui aveva mai affrontato fino a quel momento, e mai avrebbe mai immaginato di combattere con altri nemici così forti, ma quello -Sconosciuto- era veramente un avversario formidabile; in effetti se non ci fosse stato Kratos, non era neanche sicuro di riuscire a sopravvivere l'idea che potessero essercene altri forti come quello là (o più) li gelava le vene: credeva di aver affrontato tutto quando ha combattuto contro il -Maestro delle Ombre-, ora sapeva di sbagliarsi! Anche Cinerea era allibita: Spyro non era il tipo da esagerare (non sempre) è, quindi, era assai improbabile che mentisse, ma allora: come poteva esserci un individuo così forte e, al tempo stesso, così anonimo? Privo di qualsiasi tratto caratteristico eppure così formidabile? Forse era perquesto che lei o le scimmie non nè avevano mai sentito parlare..il mondo era proprio vasto, eppure lei sentiva che qualcosa li sfuggiva, ma cosa? Anche Kratos iniziava a farsi domande del genere: non aveva mai sentito parlare di un tizio chiamato -Maestro delle Ombre- (che sopranome ridicolo secondo lui) sebbene rammentasse i racconti di una divinità dell'Est che aveva poteri sull'oscurità (Cher-na-qualcosa)..che si riferissero a lui? Non li importava, ma i due draghi dovevano essere davvero forti se ci avevano avuto a che fare ed erano sopravvissuti, e, in effetti, quel draghetto viola era davvero forte..ottimi alleati di sicuro, ma se diventassero nemici sarebbero stati problematici..Kratos sospiro: sapeva che portarli con se era un rischio, una lama a doppio taglio, ma che poteva fare? Lui non era pronto e neanche Atreus. Avevano bisogno di un aiuto in quel viaggio, sopratutto se ALTRI come quello là si fossero presentati..si, sarebbe proprio stata una giornataccia! Il più giovane, intanto, aveva altri pensieri per la testa "che fine a fatto questo -Sconosciuto-? Lo hai.." un brivido attraverso il corpo del ragazzo, al momento aggrappato alla schiena del genitore per passare uno stretto passaggio, mentre pensava alla risposta; "Ho fatto quello che serviva","tradotto: Si, lo ucciso!" disse Cinerea senza mezzi termini, guadagnandosi un occhiataccia di Spyro. Atreus rimase in silenzio per un po' prima di parlare, la voce che pareva un tremito leggero "Puoi..non lasciarmi..più solo..voglio dire..non che con Cinerea mi sia trovato male ma.." si affretto ad aggiungere, ma la draghessa lo interrompe con un alzata di ala "non ti preoccupare, non mi offendo..ti capisco! nessuno vorrebbero stare lontano dalla propria figura genitoriale..vero Kratos?" aggiunse lei subito dopo, guardandolo in modo cupo; l'uomo marchiato non rispose, limitandosi a proseguire per la gola e a saltare un profondo crepaccio "prometto soltanto di non lasciarlo più da solo..tu non ti impicciare!" disse semplicemente l'uomo facendo sbuffare la draghetta; senza badare al vecchio, Cinerea si girò verso Atreus, sorridendoli..se era triste, non lo dava a vedere, anzi, aiutò persino il ragazzo a superare la buca, prendendolo per le braccia e volando, una cosa che fece imprecare il vecchio e dirli che doveva cavarsela da solo, una nuova discussione segui subito dopo; Spyro, invece, era meravigliato dalla compostezza dell'amica..almeno sperava che dentro non nè soffriva in realtà, sebbene capisse che nessuno voleva stare veramente lontano dai propri genitori, lui stesso sentiva molta nostalgia per i suoi, sperando con tutto se stesso che stessero bene. Il proseguimento della discussione fra uomo e drago (e l'alzare di toni) lo costrinsero a interrompere i suoi pensieri per calmarli. La camminata per il crepaccio prosegui solo un altro po', interrompendosi davanti a una spessa parete di roccia "e ora come avanziamo" chiede Spyro mentre osservava le ripide pareti rocciose, prive di qualsivoglia pianta per aggrapparsi; Kratos alzò un sopracciglio, a cui segui uno sbuffo; senza dire una parola, il vecchio fece al figlio di salire sulla sua schiena e di tenersi ben stretto, poi saltò e si afferrò a un appiglio roccioso, poi, dopo essersi assicurato che c'è ne fossero altri e di aver una presa solida, di iniziare a scalare; i draghetti poterono solo scuotere la testa colpiti, prima di guardarsi sorridenti e spiccare il volo: c'era da dire che entrambi erano veramente splendidi in volo, con i loro rapidi ed eleganti movimenti che avrebbero fatto vergognare tutti, se non i migliori, uccelli; Atreus stesso si distrasse per guardare ammirato quelle loro notevoli giravolte e avvitamenti, mentre Kratos si limitò a sbuffare uno "sfaticati! Dovrebbero far lavorare di più le zampe che le ali" parole che, chissà come, giunsero a Cinerea, che non riuscì a trattenersi dal sogghignare "Invidioso come le scimmie di non avere le ali, eh!?" davanti a quella ovvia provocazione, l'uomo si limitò a rimanere stoico "almeno io tengo allenate le braccia, visto che possono servire più delle ali" in effetti, persino la draghessa dovette ammettere a malincuore che l'uomo aveva ragione: quanti draghi aveva visto che aveva preferito rinunciare alle zampe piuttosto che alle ali e, quando bloccati in luogo in cui non potevano volare erano stati, senza mezzi termini, massacrati "chi tace acconsente" fu la stoica (e segretamente, divertita) risposta dell'uomo.
"Padre, posso farti una domanda?" chiese Atreus all'improvviso "dipende","era un si, giusto?" chiese il draghetto viola, che volava particolarmente vicino a loro; il vecchio uomo non potè che sospirare "quale sarebbe?" al giovane venne un attimo di ripensamento, prima di parlare, a voce particolarmente bassa, al punto che i due draghi dovettero avvicinarsi di più per sentire "tu..hai già ucciso delle persone..vero? Sei abituato" a quella domanda, come si può dire, -perforante- Kratos rispose senza esitazione "se serve per sopravvivere", "immagino sia un si" concluse la draghetta nera, guadagnandosi un occhiata esasperata dell'amico; Atreus tacque un attimo prima di parlare nuovamente "gli animali va bene: sono cibo..i draugr: sono, bè, già morti; ma le persone" un sospiro sfuggi al giovane "anche loro vogliono sopravvivere" parole più vere non furono mai dette, fu questo il pensiero generale dei due draghi; parole che, per la prima volta, generarono un dubbio nel drago viola "anche tutti i nemici che ho affrontato volevano sopravvivere?" si chiese lui ripensando a tutti i suoi scontri; Cinerea, invece, rimase silenziosa e assai cupa: quanto sapeva fossero vere quelle parole e quanto era il dolore che le provocavano"chiudi il tuo cuore" entrambi i draghi alzarono li occhi di scatto; Atreus non poté che guardare disorientato suo padre che, dopo un attimo di silenzio, aveva risposto"chiudere..il mio..cuore?" chiese il giovane con confusione; il vecchio annuì "nel nostro viaggio saremo assaliti da creature di ogni tipo..chiudi il cuore alla loro disperazione, chiudi il cuore alla loro sofferenza..non puoi permetterti di provare pietà di loro..perché loro non l'avranno per te" il ragazzo non potè che bloccarsi a rimuginare a quelle parole, cosi i due draghi: sapevano che quelle parole, per quanto dure e, per certi versi, anche crudeli, erano assai veritiere..pochi avrebbero avuto pietà di estranei. Il silenzio durò ancora un po', quando Atreus rispose un "capisco" detto, però, con poca convinzione..sua madre non avrebbe approvato, cosa che, forse, anche Kratos sapeva, poiché rimase silenzioso, così i due draghi. La scarpinata duro ancora un po', fino a una grotta nei pressi di una cascata (dove i draghi e i due uomini si abbeverarono). Entrati dentro, il gruppo la percorse per un po' prima di arrivare, dopo una breve arrampicata, a un enorme grotta aperta: benché la visuale fosse assai bella ( e cupa, a detta del ragazzo più giovane) la cosa che più saltava all'occhio erano i diversi ponti linee facenti parte, forse, di qualche antica struttura, ormai svanita nel tempo; dinnanzi a quella scoperta, Atreus poté solo borbottare un "era sempre stata qui?" mentre i due draghi e il vecchio cercavano un modo per uscire da li. "e se ci afferraste e ci portasse in volo fino all'uscita" disse il ragazzo all'improvviso! La sua domanda ebbe una reazione piuttosto inaspettata: i due draghi iniziarono a guardarsi a vicenda, e sembravano, piuttosto imbarazzati!? "c'è qualche problema?" chiese Kratos alzando un sopra ciglio "si..credo che portare in volo un individuo in sovrappeso come te sarà un problema" rispose Cinerea con un sorrisetto "veramente a me sembra tutto muscolo" gemito esasperato..perchè il su comp..amico viola certe volte non capiva il suo sarcasmo "perché non è divertente","dillo che leggi nella mente, buzzurro pallido","sei tu che fai leggere facilmente, draghessa" prima che i due potessero nuovamente (era incredibile quanto fosse facile) battibeccare, Spyro si mise in mezzo e, sebbene un po' imbarazzato, rispose "in realtà..ecco, come dire..siamo giovani e","e non avete la forza necessaria per portare qualcosa di pesante in volo" concluse Kratos un po' sospettoso: aveva visto durante lo scontro con quello -Sconosciuto- che il draghetto viola era MOLTO forte fisicamente, nonostante quello che le sue piccole dimensioni facevano intendere "ohh non ti preoccupare..abbiamo sollevato cose più grandi di te","sbaglio ho da quello che dicevi prima, non mi sembravi capace di fare ciò","no, e che non voglio beccarmi qualcosa toccandoti" rispose sottovoce la draghessa, facendo sospirare l'amico (anche lui, ultimamente, stava parecchio sospirando..chissà perché) "non è questo il punto.. è vero che a causa della nostra giovane età abbiamo difficoltà a portare dei pesi..ma il fatto è che noi possiamo volare bene solo grazie alle Correnti Ascensionali, ovvero grazie a forti correnti d'aria! E per questo che possiamo volare in alto e qui, al coperto, non c'è ne sono!" silenzio. "Quindi..siamo bloccati qui..o meglio..non abbiamo modo di avanzare?" chiese Atreus un po' ansioso, non voleva concludere subito il suo viaggio; per fortuna, Kratos, senza dire una parola, si mosse verso un misterioso oggetto coperto e, senza tante cerimonie, tolse il lenzuolo da sopra, rivelando "una ruota!?" esclamò Atreus eccitato alla vista di quel meccanismo; significava che c'era un modo per uscire senza tornare indietro; senza perdere tempo, Kratos inizio a muovere la grossa ruota, mentre i giovani aspettavano impazienti cosa sarebbe accaduto..forse, l'apertura di un paesaggio segreto. Un rumore in alto attirò la loro attenzione e, girandosi, videro che cosa era stato attivato: uno dei ponti si era abbassato..verso l'altra struttura linea, in alto: un gemito venne emesso in risposta "non disperate, c'è sempre un modo" disse Kratos sicuro mentre si osservava intorno; infatti, vide quasi immediatamente un piccolo apertura nella struttura di legno, proprio sopra una scalinata, dove far passare Atreus; fatto avvicinare il ragazzo, l'uomo uso le mani per darli una spinta abbastanza forte da raggiungere l'apertura e, quindi, salire sulla struttura di legno. L'unica cosa che ora bloccava Atreus, era che il ponte di legno si era alzato, impedendoli di proseguire..almeno finché i due draghi non azionarono la ruota, cosa semplice, bastava farla ruotare usando le zampe, azione che impressionò Kratos; doveva ammettere che i due draghi sarebbero stati utili. Appena passato, il ragazzo trovò rapidamente il modo di far salire il padre e i due draghetti, ovvero facendo srotolare una delle catene dorate. Prima di salire, però, il vecchio fece due cose: la prima fu rompere un cesto attaccato a una catena che lo sosteneva e prendere il suo contenuto, azione che fece sussultare il ragazzo (con confusione dei due draghi che non sapevano che cosa ci fosse di strano nel rompere un cesto, dopotutto anche loro li avevano rotto degli oggetti per trovare gemme) e, secondo, congelare con l'ascia l'ingranaggio di attivazione del ponte per non farlo risalire. Arrivato i cima (e preso uno scrigno nelle vicinanze) l'uomo trovò subito il modo di avanzare: scalando una parete rocciosa (che, curiosamente, era delimitata da degli strani segni dorati), facile, salvo che "credo che avremo un po' di difficoltà ad arrampicarci" disse Spyro mentre provava ad afferrarsi alla parete, senza successo "se ci fossero dei rampicanti","purtroppo non c'è ne sono; dovrete arrangiarvi, perché io non ho intenzione di portarvi in spalla" ripete calmo l'uomo pallido mentre si preparava a risalire la parete, facendo, inoltre, sbuffare Cinerea "tranquillo, non abbiamo bisogno di aiuto..e io non ho bisogno di una balia" prima che Spyro potesse smentirla, la giovane (e testarda) draghessa, superò sia lui che il vecchio e balzò sulla parete; dopo diverse imprecazioni e sbuffi, la giovane riusci non solo ad aggrapparsi ad essa mediante le sue zampe e le sue unghie, ma anche a risalirla, usando le sue ali e la sua coda per regolarsi e/o darsi una spinta quando serviva; un ghigno si fece strada sul suo bel volto, mentre si girava a guardava trionfante altri membri dello strano gruppo, che, inutile dirlo, furono parecchio colpiti dalla abilità e volontà della giovane. Senza perdere tempo, il drago viola subito si mise a imitare la compagna e anche lui, dopo ennesimi sbuffi e imprecazioni, vi riusci, facendo annuire soddisfatti sia l'amica (che li rivolse un sorriso smagliante, facendolo arrossire) che il vecchio Kratos (soddisfatto perché non avrebbe dovuto portarsi un peso addosso), Atreus, invece, né fu entusiasto come al solito. L'arrampicata, per quanto complicata, fu, nel complesso, piuttosto semplice e gradevole, per quanto i battibecchi non mancassero "allora, buzzurro pallido, che cosa te ne pare! Visto che essere testardi può servire","poiché ti sai bilanciate..e adesso assomigli ancora di più a una lucertola","sempre meglio che somigliare a una Scimmia","ma è possibile che litigate sempre voi due" disse Spyro esasperato "è colpa sua!" risposero entrambi all'unisono, facendo gemere nuovamente il drago viola "alcune volte mi manca Sparx..mh? Che hai Atreus?" come notato giustamente dal draghetto viola, il più giovane appariva assai "ehh!? Scusami Spyro e che sto' rimurginando su una cosa","cosa?" chiese (o meglio, ordinò) Kratos; il giovane rispose solo dopo un po' e, quando parlò, nella sua voce c'era un po' di timore "Padre..perché hai rotto quel cesto? Era un offerta agli Dei","un offerta agli dei?" chiesero i due draghi sorpresi, capendo perché il giovane avesse sussultato prima. A quelle parole, l'uomo marchiato non poté che sbuffare e, quando parlò, la sua voce era roca e assai dura "perché agli Dei non interessano queste cose..e poi li uomini non dovrebbero adorare dei Mostri!" i due draghi non poterono che spalancare la bocca a quelle audaci (e piuttosto blasfeme) parole..non che loro adorassero degli Dei; Si..c'erano quelle due entità di Luce e Ombra che i Guardiani avevano accennato, gli Esseri responsabili della creazione dei draghi e dei loro elementi, tuttavia nessuno le chiamava Divinità o le adorava; i draghi, in effetti, preferivano adorare li Antenati, ma conoscevano chi lo faceva, come gli Atlawa, e non li sembrava tanto male, quindi diciamo che fosserò assai confusi da quelle dure parole..e lo disserò; la reazione di Kratos fu assai sorprendente: l'uomo non disse nulla, limitandosi a rimanere in silenzio e a chiedere( intimare) di proseguire; tuttavia, quando Cinerea, assai confusa per una rezione del genere (conoscendo l'uomo si aspettava una scatto violento) si girò, vide che la roccia su cui il vecchio era aggrappato poco prima, era stata stretta fino a essere ridotta in polvere! "Padre! Faremo altri incontro, vero?" chiese Atreus all'improvviso, ottenendo risposta mediante un cenno della testa del genitore intento ad arrampicarsi e a saltare da una parte all'altra del muro roccioso "amici?","no!" rispose l'uomo con tono secco "nemici?","si","e lui come fa a saperlo?" si chiese Spyro mentre saltava anche lui da una parete all'altra, aiutandosi mediante le ali "vorranno rapinarci?","forse..si","com'è pessimista fu l'ennesimo commento.
Arrivati in cima alla parete, Atreus scavalco rapidamente il genitore e si diresse sul precipizio della montagna seguito dai due draghi; davanti ai loro occhi si parò un paesaggio magnifico, quasi idiliaco! Una distesa infinità di bianco, dato da alberi e montagne innevati che si estendevano a perdita d'occhio, una visione che affascinò moltissimo sia il giovane ragazzo che i due draghi, mai abituati a una vista così piacevole e calma, assai lontana dalla brutalità incessante della guerra e della morte, ogni presente nei loro territori, anche in quelli più quieti; I due draghi respirarono a pieni polmoni quell'aria pulita e non più pregna di dolore e disperazione, sebbene si percepisse ancora una sensazione di disagio, ma di certo un miglioramento rispetto a prima. Dall'altura su cui si trovavano si poteva vedere benissimo persino la casetta di Kratos e Atreus, unico punto -civilizzato- in un mare selvaggio di foresta. Eh si, la casetta era proprio isolata, poiché, nell'arco di miglia, non si vedeva ombra di insediamenti o altro, tuttavia ad attirare l'attenzione e i pensieri di tutti era un altra cosa: degli alberi luminosi, chiaramente magici, che circondavano l'intera foresta intorno alla casa, separandolo dai monti e dalle foreste su di essi che, per qualche strano motivo, solo a guardarle in profondità si provava una sinistra sensazione, resa peggiore da dei tremendi rumori che provenivano da esse, sentendosi anche da quella distanza; poco importava per il gruppo, intento a gustarsi quel paesaggio speciale; dopo alcuni momenti di silenzio, Atreus parlò "Per tutto il tempo, un cerchio di alberi magici ha protetto il bosco, tenendo lontano le creature malvagie, ma..guardate!" con un gesto della mano, il giovane indicò un punto del cerchio, verso Nord, dove mancavano degli alberi "laggiù il cerchio è interrotto" un gemito di sorpresa provenne dalla bocca di Kratos, mentre guardava cupo quel singolo punto vuoto, da cui provenivano rumori sempre più sinistri "li hai tagliati tu?" chiese il giovane all'improvviso mentre lo guardava in cerca di spiegazioni, cosi i due draghi; dopo un attimo di silenzio, il vecchio uomo rispose "Ha scelto LEI li alberi per la sua pira","Aspetta! Era LEI, ovvero tua moglie e sua madre, che voleva che li alberi che proteggevano il bosco dai pericoli, venissero tagliati!?" esclamò Cinerea sorpresa "E perché lo ha fatto?" non potè che aggiungere Spyro confuso; il vecchio non rispose, limitandosi a rimanere in silenzio e rimurginando, "che neanche lui lo sappia!?" fu la risposta a cui giunsero tutti "Andiamo..basta pensare al passato!" sebbene ancora confusi, i giovani non poterono che seguire la cupa figura del vecchio uomo.

"Mi spieghi come facciamo a passare da qui?" non poté che chiedere Cinerea mentre guardava l'angusta fessura del muro "camminando di lato, eretti sulle zampe posteriori, ovvio" rispose Kratos seccato; avevano appena lasciato la splendida visuale panoramica di prima, che già si era ritrovato davanti un nuovo ostacolo: una parete rocciosa il cui unico modo per superarla era passare per un angusto passaggio, un problema da poco per i due umani, ma per i draghi "non siamo esattamente abituati a camminare sulle zampe posteriori; in effetti, non lo siamo per niente" disse Spyro mentre si alzava sul due zampe; riusci a rimanerci solo per pochi secondi prima di cadere, e questo senza neanche essere riuscito a muoversi "se ci fossero dei venti più forti, potremmo volare e aggirare le montagne","non sarebbe comunque prudente. Potrebbero vedervi","e chi scusa?" chiese Cinerea spavalda facendo si che Kratos le rifilasse un occhiata gelida (a cui lei rispose con uno sguardo di sfida) "cerca di essere meno arrogante, draghessa; la prudenza non è mai troppa","e neanche la paranoia a quanto sembra","invece di litigare, non potreste trovare il modo per passare?" chiese Atreus, riuscendo a distrarli. Con uno sbuffo, Kratos si avvicino alla parete, la esaminò per bene e si rivolse verso i due draghi "se avete un appoggio, potete camminare eretti?", i due draghi non poterono che fissarsi un attimo prima di rispondere "immagino di si" disse Spyro mentre si avvicinava, con l'amica, alla fessura "intendi che devono usare la parete come appoggio per muoversi" chiese Atreus confuso,"esatto"; Spyro non pote che scuotere la testa, mentre si metteva ad osservare la fessura: come poté notare, la fessura non era piuttosto lunga, ma era stretta, molto stretta "credo che sarà un problema passare","non se vi concentrate...mettetevi eretti su due zampe e usate le pareti come sostegno, ripiegate le ali il più possibile e sistemate le code in modo che non vi intralcino, possibilmente mettendovi più eretti che potete per evitare di toccare la parete con le corna..ragazzo, vai avanti per prima ","e perché?" chiese il giovane confuso"per evitare che cadano","tranquillo, c'è la possiamo fare!" rispose Cinerea mentre seguiva, come Spyro, le istruzioni del vecchio: fu un pò (molto) difficile per i due abituarsi a camminare di lato, tenendo la testa alzata per evitare che le corna toccassero il muro e la coda spostata di lato per occupare meno spazio, fortuna che le code dei draghi erano assai flessibili; Kratos, ovviamente fu l'ultimo, proprio dietro a Spyro, a seguire Cinerea ("io vicino al buzzurro non voglio stare") e, naturalmente, Atreus. Il passaggio nell'angusto passaggio fu assai complicato, e i due draghi furono costretti a procedere a rilento...e con alcuni imprevisti "AHI! Mi hai schiacciato la coda!","Scusa Cinerea..Ahi! Kratos hai pestato la mia!","pensa a proseguire..draghetta, se fuori c'è qualche pericolo, pensa a proteggere Atreus","non preoccuparti. So cavarmela","non ancora","sicuro, buzzurro? Perché credo","non iniziate". Furono molte le imprecazioni, spinte, pesta-code durante il passaggio, a cui si aggiunse che, a un certo punto, Cinerea non riusci più a sostenersi sulle sole zampe posteriori e cadde, fortuna che c'era Atreus a sostenerla e, nonostante lo spazio angusto, aiutarla a rimettersi in equilibrio, facendola sorridere per ringraziarlo..prima di girarsi poiché anche Spyro era caduto! Fu Kratos a sorreggerlo, tenendolo per una zampa con la grossa mano e aiutandolo a riequilibrarsi; lo sbuffo che seguì, (oltre a precluderli un "grazie") fece capire che il vecchio non era contento dei rallentamenti e di quelle cadute. Per fortuna l'angusta traversata durò solo un altro po', Emerso dal passaggio, e dopo che i due draghi si stiracchiarono ben bene i muscoli esausti da quello sforzo (a detta di Atreus, sembravano due gatti) il gruppo prosegui. "Kratos! Solo per curiosità ma quando arriveremo sulla montagna?" chiese Spyro curioso "non lo so","prima dell'inverno?" aggiunse Atreus "Non lo so!","Okay, Okay, abbiamo capito..antipatico","ti sento draghetta","meglio!". Usciti da una piccola caverna, il gruppo si ritrovò davanti a a una foresta, ma, per quanto assomigliasse esteticamente, era ben diversa da quella intorno alla casa dei due umani, poiché non solo era avvolta da una leggera nebbia, ma nel complesso emanava una sensazione sinistra e di allerta, per niente smentita dal cadavere trovato nelle vicinanze (da cui Kratos prese un sacchetto di argento, con leggero disgusto di tutti); avvicinandosi, il gruppo scorse delle sagome vagare per essa senza apparente meta; Non li ci volle molto per capire che si trattava di Draugr. Silenziosamente, Atreus estrasse l'arco da dietro la schiena e si mise in posizione, aspettando un segnale del padre; anche i due draghi lo imitarono, pronti a balzare sui nemici al momento giusto: senza poteri e gemme per rigenerarli, era meglio usare un po' di prudenza. Kratos rapidamente calcolò il numero dei nemici presenti: circa tre, ognuno a debita distanza, ma ancora vicini..facile..se non si tenesse conto dei fuochi sparsi la intorno! L'uomo sapeva che da quelli sarebbero sbucati fuori altri Draugr, appena iniziato lo scontro, e non c'era, per altro, modo di evitarli! Sbuffando per la -perdita di tempo-, l'uomo informò i più giovani che lo scontro sarebbe stato contro un numero sconosciuto di nemici, cosa che non li infastidì più di tanto, anzi..Salvo Spyro, che avrebbe preferito evitare (si sentiva ancora un po' stanco dopo lo scontro con lo -Sconosciuto-) Cinerea e Atreus sembravano assai desiderosi di menare le mani/zampe. Dopo aver visto che tutti erano in un modo o nell'altro, erano pronti, il vecchio estrasse l'ascia da dietro la schiena, prese la mira e colpi in piena testa uno dei due Draugr, congelandolo; l'altro venne preso in pieno dalle frecce di Atreus, mentre quello alla sinistra venne attaccato dai due draghi e scaraventato su una roccia con una violenta, doppia testata; proprio come immaginava il vecchio uomo, appena lo scontro era iniziato, altri Draugr emersero dalla cenere dei fuochi, le fuse armi in mano e desiderosi come non mai di lotta! La battaglia divenne una vera e proprio macello; i draugr, molto più numerosi, attaccavano con violenza i membri dello strano gruppo, che si difendevano accanitamente: Kratos, la fedele ascia in mano, colpiva a destra e sinistra con rapidi e letali colpi, che a stento trattenevano la furia e la violenza dentro, facendo volare arti o teste del nemico a ogni fendente; se il nemico era distante, l'uomo lanciava la sua ascia per congelarlo e prendendo i rimanenti a pugni, pugni pieni di una brutalità e una rabbia primordiali e da sempre conosciuti da quel vecchio, ma ancora letale, guerriero; qualora i pugni non bastavano, all'uomo bastava richiamare l'ascia e finirli; qualora erano troppo vicini e lo attaccavano, l'uomo non si scoraggiava ne provava paura! Li bastava abbassarsi per schivarli o li parava con il suo -scudo portatile-, come Cinerea lo aveva soprannominato appena visto, rimanendo anche piuttosto sorpresa poiché non aveva mai visto niente del genere! Nonostante sembrasse distrarsi, la draghetta in realtà aveva i riflessi sempre affilati come la lama della sua coda e schivava perfettamente i colpi nemici, goffissimi in confronto ai suoi agili movimenti, prima di contrattaccare con una velocità e grazia incredibili e ineguagliabili per quei non-morti o per animali come i lupi; neanche le Scimmie o i Grublins erano cosi veloci ed eleganti, un eleganza che non sminuiva la violenza e l'agressività dietro essi: le sue artigliate infliggevano profonde ferite hai nemici, mentre i suoi precisi colpi di coda, simili a una frusta li stordivano e per finirli usava le due lame delle sue ali o sulla coda "veramente maestoso" commentava il draghetto viola mentre si fermava a guardare come se la cavasse la comp..amica! Neanche il giovane drago scherzava per quanto riguardava la lotta, non essendo per niente inferiore in quel campo rispetto agli altri due: era meno rapido e aggressivo dell'amica , ma i suoi colpi erano fisicamente più forti, sferrati con una forza notevole come la sua massiccia muscolatura confermava, senza, però, comprometterne la velocità e la grazia; maestoso anche lui, le sue testate facevano volare via i suoi nemici e le sue zampate infliggevano danni considerevoli anche se le non erano le unghie affilate a colpire il bersaglio e un suo colpo di coda, per quanto lento e goffo, rispetto a quello della draghetta, aveva più massa e forza, e scaraventava a terra i nemici quasi sempre! Sebbene non sembrasse, il draghetto era anche molto veloce e agile, e schivava o parava con le robuste ali i goffi colpi del nemici. Il draghetto udi un distinto sibilio mentre una freccia sfrecciava accanto alla sua testa e centrava un nemico che tentava di attaccarlo di lato: dietro ai più vecchio, Atreus scoccava una dietro l'altra frecce letali, la cui precisione mortale quasi rivaleggiava con quella di notò il drago viola mentre assisteva all'abilità del giovane; a differenza dell'amico, però, Atreus scoccava le frecce con più rapidità e meno controllo, benché ancora notevolmente precise "da grande diventerà un arciere di altissimo livello" affermò il draghetto mentre schivava con un balzo un violento fendente a due mani di uno dei Draugr e contrattaccava con una tremenda testata, abbastanza forte da scagliare in aria il nemico, che subito venne trafitto da ben tre frecce, tutte in punti vulnerabili; il drago viola non poté che sorridere al ragazzo per quel improvvisato lavoro di squadra, venendo ricambiato. Si, Atreus si stava proprio divertendo per quella battaglia, per quanto suo padre dicesse di prenderle seriamente, ma che ci poteva fare? Per lui era impossibile non rallegrarsi quando una delle sue frecce colpiva in pieno uno dei nemici e lo riduceva a un ammasso di cenere, o non rimanere ammagliato dinnanzi alle considerevoli abilità di combattimento del padre e dei due draghi: che si trattasse della ferocia e disciplina di Kratos, dell'agilità ed eleganza di Cinerea o della forza e del vigore di Spyro, ognuno di loro tre era per lui un modello, e lui stesso si chiese se mai sarebbe diventato bravo come loro; ad un tratto, qualcosa attirò lo sguardo del suo occhio allenato: una vera e propria palla di fuoco che, come una meteora, sfrecciava per l'aria, dritta verso Spyro! "ATTENTO!" gridò il ragazzo, avvertendo il drago viola, intento a finire un altro Draugr con una testata; grazie all'avvertimento, il draghetto riuscì, con un agile capriola, a schivare appena in tempo la micidiale palla di fuoco; Spyro sgranò li occhi quando il micidiale colpo, a contatto con la terra, esplose, sciogliendo in un istante la neve e lasciando il terreno bruciacchiato; prima che potesse chiedersi da dove venisse, un ennesimo urlo di Atreus lo avverti di un altra palla di fuoco in arrivo; schivata anche quella, il draghetto, avendo capito l'angolo della traiettoria, si girò e alzò la testa, vide, su un alto ripiano nelle vicinanze, un Draugr, ma diverso dagli altri, poiché il suo braccio era rosso!? Eh, si, non aveva le traveggole, l'arto del nemico era proprio rosso e luminoso, un bagliore che andò sempre più a crescere, sempre di più, finché, raggiunto il suo apice, esplose! Spyro non poté che guardare stupito come l'arto era ora avvolto dal puro fuoco, o era, lava? Con un ruggito, il nemico oscillò il suo braccio infuocato verso il prossimo bersaglio, e da esso parti un altra palla di fuoco, diretta dritta verso Cinerea! La draghetta, accortasi della minaccia, schivò agilmente il colpo, con gran sollievo dell'amico, che subito fu costretto a schivarne un altro " riesce a lanciare fuoco!? Com'è possibile?" si chiese il drago viola, prima di abbassarsi per schivare un fendente di spada di un Draugr, rapidamente abbattuto da una salva di frecce di Atreus "Mia madre una volta mi ha detto che alcuni Draugr posseggono poteri speciali, ma non li avevo mai visti prima d'ora!","fantastico! Quindi non solo dobbiamo affrontare dei dannati non-morti che non vogliono proprio saperne di restare morti, ma anche dei non-morti con dei poteri magici!?" sbuffo Cinerea acida, mentre colpiva con la coda un altro nemico, scaraventandolo a terra; con un imprecazione, la draghetta fu costretta a schivare un altra palla di fuoco/lava. "Chi se né occupa?" a rispondere, ci penso Atreus che, incoccato un arco, inizio a lanciare diverse frecce al -Draugr Tiratore- abbattendolo "non sono molto resistenti" disse Atreus con un sorriso, ma facendo l'errore di distrarsi "ATTENTO!" il ragazzo ebbe appena il tempo di girarsi, prima di vedere un altra palla di fuoco diretta proprio verso di lui! Istintivamente il giovane chiuse li occhi e alzò le mai per ripararsi, mentre i due draghi si lanciarono per proteggerlo..ma non c'è ne fu bisogno! Kratos, vedendo già da prima come il giovane si era prima distratto e adesso era in pericolo, afferrò il Draugr con cui stava combattendo e lo lanciò su altri due (distruggendoli tutti e tre tanta era la forza), poi scattò verso la posizione del giovane, si mise fra di lui e il proiettile infuocato e lo deviò con lo scudo, ma quello fu niente..l'uomo rivolse in dietro il braccio con lo scudo, avvolto da delle strane vibrazioni dorate, poi lo fece velocemente scattare in avanti; dallo scudo parti un vero e proprio proiettile energetico che colpi in pieno il -Tiratore Draugr- distruggendolo! I due draghi non poterono che guardare scioccati ciò "ha assorbito il proiettile nemico e glielo ha rilanciato contro!? Come hai fatto?" non poté che esclamare il draghetto viola stupito "Un vecchio trucco praticato da anni..e uno scudo magico..ora concentratevi" disse l'uomo marchiato mentre si girava verso una parte della radura da cui uscivano altri Draugr, fra cui dei Tiratori; senza dire niente, i membri del gruppo si lanciarono sulla minaccia! Kratos e Spyro aprirono la via, menando colpi a destra e sinistra, Atreus li copriva con le frecce e Cinerea colpiva i fianchi. Un non-morto, appena sbucato dalla cenere, provò a colpire Kratos da dietro, ma l'uomo, avvertito dal suo sesto senso, allenato da centinaia di battaglie, si voltò rapidamente e vanificando il suo tentativo con lo scudo, prima di finirlo con un asciata dritta sul malridotto cranio, poi si voltò rapidamente a bloccare un altro attacco e subito colpi l'aggressore con lo scudo, scaraventandolo via, poi lanciò la sua ascia su un nemico, congelandolo, e lo finì riducendolo in mille pezzi con un calcio, prima di richiamare la sua ascia e finire l'altro, riavvicinatosi nel frattempo; un sibilio avverti l'uomo di una palle da fuoco in arrivo, ma li basto parare rapidamente il colpo e rispedendoglielo contro! Spyro, nel frattempo, aveva lanciato un nemico in aria e, raggiuntolo con un abile balzo, lo colpi con vari e precisi colpi aerei, prima di scaraventarlo a terra e finirlo con un -incornata in tuffo- come veniva chiamata, poi né lancio in aria un altro, afferrò la sua malridotta gamba con la bocca e inizio a sbatterlo a destra e a sinistra, prima di lanciarlo su un altro nemico; schivato una palla di fuoco, il draghetto caricò il tiratore, e lo travolse! Cinerea non poté che sorridere quando eliminò uno dei Draugr con un preciso colpo di coda alla gola (o dove doveva essere), data durante un'agile acrobazia; giratasi, la giovane fronteggiò l'altro: schivati i suoi goffi tentativi di ferirla, la draghessa reagì con una doppia colpo acrobatico delle sue zampe posteriori, prima di ruotare su se stessa mentre era in aria e ferendo ulteriormente il nemico con le lame sulle sue ali e finirlo con una poderosa zampata, resa più forte dalla giravolta di prima; quando un altro nemico provò ad attaccarla, lei semplicemente ruoto all'indietro, ferendo il torso nemico con la sua coda, prima di trafiggerlo con entrambe le sue ali e finendolo con una testate nel mento (o in quello che ne rimaneva); l'ultimo nemico venne eliminato da Atreus che, con rapidità mortale, lo trafisse varie volte con le frecce.
"sono stato d'aiuto?" chiese Atreus mentre si rimetteva l'arco sulle spalle; prima che i due draghi potessero confermarlo, ci penso Kratos a precederli "se vuoi aiutarli distraili! Concentrati su quelli di cui non c'è ne stiamo occupando noi, ma solo quando non è rischioso" anche se un pò deluso, il giovane annuì "va bene" sussurrò il giovane prima di muoversi e avanzare verso il limitare dell'area, mentre i due draghi (delusi perché il vecchio non avesse lodato il ragazzo, che, in effetti, era stato bravo) affiancavano il vecchio; dopo aver setacciato l'are in cerca di qualcosa, i più vecchi raggiunsero Atreus, intento a leggere e appuntare su un quaderno blu, una misteriosa scritta luminosa, i cui caratteri erano sconosciuti ai due draghi "che cosa dice?" chiese Kratos mentre si avvicinava con i due draghi, curiosi anche loro "C'è un villagio -Jotnar-","-Jotnar-?" disse Spyro sorpreso: non aveva mai sentito una parola simile, e, aggiudicare dall'espressione di Cinerea , nemmeno lei "Si, -Jotnar-, ovvero -Giganti-","Giganti!?" esclamarono i due draghi sbalorditi: da quello che i Guardiani li avevano raccontato, i giganti erano degli esseri colossali che un tempo camminavano per il mondo ed era da loro che discendeva il termine ora usato per indicare qualsiasi creatura -extra large-."Conosci altre lingue?" non poté che chiedere Spyro curioso, il giovane annui "un po', solo quelle che conosceva mia madre, ma sono tutte collegate, quindi alcune volte riesco a capire cose che non dovrei sapere", i due draghi non poterono che guardare il giovane, ammirati "ma lo sai che sei molto intelligente" non poté che sorridere Cinerea ammirata; Atreus, poco avvezzo ai complimenti, non poté che grattarsi la testa imbarazzato "bé! Se lo dite voi, a me non sembra una gran cosa", "ma è vero! Quanti sono così abili con le lingue alla tua età? Non è sbagliato definirti molto intelligente, se non geniale" non poté che confermare Spyro, imbarazzando ancora di più il giovane "in effetti","in effetti dovremmo muoverci prima che arrivino altri Draugr" disse Kratos, interrompendo il giovane che, cupo in volto, non poté che annuire e seguire il possente padre, pronto per arrampicarsi su un muro roccioso e costellato da simboli gialli, per uscire dall'area, seguito da lì a poco dai due draghi, cupi o adirati in volto

"Potresti lodarli qualche volta" non poté che dire Spyro, mentre camminava a fianco dell'uomo lungo un valico roccioso, che li teneva anche lontani dalla sinistra foresta intorno "io lo lodo quando mi pare e quando c'è nè bisogno; fare il contrario sarebbe viziarlo" il giovane drago non potè che scuotere la testa, anche per togliersi di dosso la lenta neve che stava scendendo, iniziando a colorare di bianco il paesaggio "ma qualche complimento ogni tanto..e poi è stato bravo, no?","questo lascialo decidere a me" uno sbuffo alle spalle dei due li fece voltare: Cinerea, proprio dietro di loro con Atreus, non poteva che guardare Kratos in modo davvero pericoloso, a cui l'uomo rispose con uno sguardo di indifferenza; senza dire una parola, la draghetta superò i due maschi e si bloccò solo poco più avanti "e che cosa avrebbe sbagliato stavolta ?"chiese la giovane con voce mortalmente fredda, come solo una Dragonessa del Ghiaccio poteva essere, il che fece venire più di un brivido a Spyro visto che Cinerea non era una Drago del Ghiaccio ma del Vento (o almeno quello che il giovane drago immaginava visto che la dragonessa nera aveva come elemento meno -buio- proprio il Vento), il che significava che doveva essere proprio arrabbiata e ciò non lo faceva stare tranquillo, persino Atreus sembrava un po' spaventato dal suo tono; Kratos al contrario non parve (o non volle) notare la minaccia e, con voce calma, ma che faceva trasparire irritazione, rispose "niente di serio" queste parole fecero spalancare la bocca a tutti i più giovani! Atreus in particolare, non sapeva se dover rimanere sorpreso o essere pieno di gioia, visto che suo padre non aveva, per una volta, trovato un errore in lui "anche se dovrebbe rimanere più calmo e concentrato","e ti pareva" Cinerea, invece, passò da un espressione sgomentata a una di pura Rabbia "e allora PERCHE' NON","ho già risposto al tuo compagno..e tu non dovresti distrarti, né è questo il luogo per parlarne" un verso di stizza, salito direttamente dal ventre, proruppe dalla bocca della giovane "e perché no? Dillo, invece, che stai cambiando volontariamente discorso per evitare di risponder.." un verso stridulo, emesso da dietro, interruppe la giovane, la quale, girandosi riuscì, più per istinto e fortuna, a schivare un affondo di lama che stava quasi per perforarle la testa! Davanti a lei si ergeva una creatura simile a quella glaciale incontrata prima di tornare a casa, data la stessa luce assassina che li brillava negli occhi e i simboli sulla testa, ma vestita e senza la pelle bianca della prima, bensì celeste, mentre quella di prima era -congelata- questa era più- raffreddata-, ma altrettanto malvagia; la creatura, vedendo che l'affondo di prima non aveva colpito il bersaglio, emise uno strillo di ira e provo nuovamente a colpire la dragonessa, ancora sotto shock per essersi cosi improvvisamente avvicinata alla morte..ma la giovane non era ancora bloccata! Schivato, un po' goffamente, il colpo, la draghessa provò a trafiggere il nemico con le ali, ma questi fece un rapidissimo balzò all'indietro e scatto nuovamente in avanti per decapitare la giovane, la quale, a causa della fretta nel colpire, era rimasta sbilanciata e poté solo alzare le ali per difendersi dal violento colpo! Un cozzare di metallo contro metallo giunse alle orecchie della giovane, che, lentamente, abbassò l'ala vedendo che la lama del nemico era stata bloccate niente di meno che dall'ascia di Kratos! Vedendo come la possibilità di colpire la sua -preda- era stata mandata in fumo, la creatura invenì piena di rabbia omicida contro il responsabile, parlando una lingua che il vecchio guerriero non capiva, e neanche li importava..quando la creatura provò a mettere forza, decisamente notevole, nella lama per sfondare la difesa del vecchio, lui reagì alla stessa maniere e, pur con un solo braccio contro due, vinse lo stesso, sbilanciando la creatura e, prima che questa reagisse, le spicco un bracci di netto con un fendente, facendola urlare per il dolore "quindi è vulnerabile hai colpi d'ascia a differenza dell'altra..utile" notò il vecchio mentre, con lo scudo, parava un disperato fendente della creatura, che, anche senza un braccio, provò comunque a reagire, ignorando il dolore..l'uomo non ebbe pietà di lei. Afferrato al volo l'unico braccio rimasto, il vecchio la tiro verso di se, poi la colpi con un pugno nello stomaco, la inchiodo a terra e con il piede le schiaccio brutalmente la testa! Gettato da parte il corpo, che subito si dissolse in neve, il vecchio guerriero si girò verso la dragonessa, ancora sotto shock e verso li altri due giovani, rimasti attoniti tanto rapidamente si era svolto tutto "ecco perché non bisogna distrarsi quando si visita una terra sconosciuta, mi avete capito? mi hai capito? Ora in marcia" disse lui freddamente mentre si allontanava; l'unica cosa che poté fare la giovane fu abbassare la testa, sapendo che il vecchio aveva ragione, e seguendolo senza dire una parola, come li altri due "un altra cosa" disse il vecchio uomo all'improvviso, facendo alzare la testa alla giovane, mentre li altri due guardavano curiosi "schivata niente male..ma cerca di rimanere calma quando contrattacchi o finirai sbilanciata!" disse lui con uno sbuffo, facendo spalancare la bocca della giovane (e degli altri due) "ma sentilo..prima mi fa pesare il mio errore e ora mi loda? Vallo a capire!" non poté che esclamare Cinerea incredula, facendo annuire li altri due maschi, altrettanto scioccati "vi muovete! Non abbiamo tempo da perdere".
"Quello è uno scrigno!?", non poté che esclamare Spyro indicando con l'ala l'oggetto davanti a se "mi pare evidente" rispose Kratos, senza un briciolo di ironia, mentre si avvicinava: si, era proprio uno scrigno, ma ben diverso da quelli austeri di prima, fatti in legno; questo era molto più grosso e fatto di un metallo dorato e cosparso di diverse pietre preziose; non era difficile capire che qualuque cosa dovesse esserci dentro, era chiaramente molto prezioso! Apertolo senza tante cerimonie, il gruppo ci trovo dentro diversi oggetti, che andavano da vasi o bicchieri metallici a qualche altra chincaglieria, sebbene trovassero anche un po' di argento e qualcos'altro; Kratos, in particolare, prese un piccolo sacchetto e, aprendolo, fece cadere sulla mano una strana pietra romboidale con uno strano simbolo dipinto sopra; osservandola bene, l'uomo notò che era fatta di qualche sorta di minerale che non conosceva e, sopratutto, notò che si incastrava perfettamente con uno dei due spazi vuoti sulla sua ascia. Parlando con la moglie a proposito di essi, l'uomo si ricordava ancora la curiosa risposta di lei "uno per l'Attacco Pesante, l'altro per l'Attacco Leggero" l'uomo capì solo ora cosa si riferisse "fatevi un attimo indietro" disse lui all'improvviso, mentre inseriva la pietra in uno degli spazi; i giovani, un po' confusi, obbedirono (incredibilmente, anche Cinerea, sebbene con qualche ripensamento): concentrandosi, l'uomo avverti il potere della Pietra..avvertì le sue parole, il suo desiderio! Essa li disse il modo..e lui l'accontentò! Concentrando i suo intenti e la sua volontà, Kratos alzò l'ascia all'improvviso e da essa si sprigiono un enorme onda d'urto, talmente forte da spazzare via la neve intorno e far cessare brevemente la nevicata! I due draghi, che si erano coperti la faccia con le ali per ripararsi dall'onda di energia, non poterono che guardare sbigottiti l'uomo immobile, l'ascia ancora alzata, mentre la neve riprendeva a caderli intorno, facendolo sembrare una statua di un potente guerriero! Abbassando lentamente l'ascia, l'uomo si giro a guardare i più giovani, ognuno dei loro volti contratti in espressioni di piena incredulità "come ci sei riuscito!'" non poté che esclamare il drago viola stupito: mai aveva assistito un potere simile, neanche quando usato dalle armi magiche delle Scimmie "io so come! Hai trovato una Pietra Runica dell'Attacco, anche conosciuto come Attacco Runico!" i due draghi non poterono che girarsi a guardare confusi Atreus, persino Kratos fece come loro "Attacco Runico?" chiese Cinerea smarrita: neanche lei aveva mai sentito parlare di una cosa del genere; delle rune si, ma di cose chiamate Attacchi Runici mai! Il ragazzo annuì nuovamente, a metà fra lo stupito e l'eccitato "Gli Attacchi Runici sono delle Pietre Magiche intrise con un particolare tipo di magia, in grado di scatenare Incantesimi Elementali al comando; ogni Pietra ha il suo tipo di Incantesimo e, variando è possibile scatenare attacchi diversi! Mamma mi disse che sono divisi in Attacchi Leggeri e Pesanti in base a come agiscono e quando ci mettono per Riprendersi, tuttavia ci vogliono degli oggetti adatti per usarli, come l'ascia magica" i due draghi non poterono che rimanere ancora più sorpresi a queste nuove informazioni che entravano nella loro testa e che mai avrebbero immaginato, aspetta che lo sapessero i Guardiani "in ogni caso non funziona più!","come!?" l'uomo guardò là Pietra, che adesso non appariva più luminosa come prima "ci ho provato a utilizzarla nuovamente, ma invano. Doveva essere l'ultimo residuo di magia rimastogli","ehm..veramente" Atreus ebbe la tentazioni di chiederli se l'avesse ascoltato (come faceva lui di solito) ma sapeva che si sarebbe irritato, quindi opto per spiegarli che li Attacchi Runici erano dotati di quantitativi enormi, se non illimitati, di magia, ma era necessario attendere che si -ricaricassero- ("come una batteria" aggiunse Spyro, sebbene nessuno dei due umani lo capissero) per usarli nuovamente. Finito di prendere quello che serviva, il gruppo ripartì spedito verso la metà

Superata una grossa roccia che bloccava la strada (Kratos la sollevò per permettere il passaggio, sebbene Cinerea non si fidasse a passare sotto, preferendo superarla in volo, nonostante Kratos continuasse a sorreggerla anche per lei ("casomai Qualcuno perde la presa e mi cade in testa","tanto c'è l'hai dura!" ) il gruppo si ritrovo davanti.."ecco la Montagna!" non poté che esclamare Atreus al culmine della felicità: davanti a loro, immersa nelle nebbie, ecco svettare in lontananza l'immensa mole della -Montagna più alta dei Nove Regni-, in attesa che qualcuno la raggiungesse, ma per fare ciò, era necessario passare prima una serie di ponte avvolto dalle nebbie, l'unica via, poiché il resto era circondato da rocce; il problema era che il suddetto ponte, e si vedeva chiaramente, non era in buono stato! Senza badare a ciò, il ragazzo corse rapidamente su di esso "ragazzo fai attenzione" lo ammoni il vecchio padre mentre si avvicinava lentamente; anche i due draghi ammisero che il ponte non era per niente sicuro, cosa di cui il più giovane non se né rese conto "è a posto, vedete?" disse il giovane mentre spavaldamente (e, aggiungiamo, stupidamente) iniziò a saltellarci sopra per provarlo "Atreus, guarda che il ponte non è sicuro, smettila o rischi grosso" provò ad avvertirlo Spyro, senza successo "ohh andiamo, non vedete che è più robusto di un DraugrAAA!"dinnanzi all'ennesimo salto del giovane, l'asse del ponte cedette improvvisamente, e fu solo per fortuna che il ragazzo riusci a rimanerci aggrappato "PADRE! SPYRO, CINEREA! AIUTO!!" gridò il giovane mentre tentava di rimanere aggrappato agli assi pericolanti, mentre il ponte iniziava a cedere! "TIENI DURO!" gridò Kratos mentre si preparava ad andare in soccorso di suo figlio, venendo bloccato dai due draghi "aspetta Kratos, c'è né occupiamo noi!" disse Spyro mentre spiccava il volo, seguita da Cinerea: L'avrebbe raggiunto e lo avrebbero tirato in salvo senza problemi, ma poi accadde! Un'improvvisa folata di vento colpi in pieno i due draghetti, spingendoli via dal giovane; ogni volta che i due provavano a tornare indietro, la folata si rifaceva viva, spingendoli nuovamente via "questo vento non è normale" non poté che grugnire Kratos mentre, imprecando, avanzava lentamente verso il giovane, sempre più in procinto di cadere nel vuoto! "AIUTO!" grido Atreus mentre lottava per rimanere aggrappato "mantieni la calma" disse il vecchio uomo mente si avvicinava cautamente al giovane: afferratolo appena prima che l'asse si rompesse, il vecchio strinse nelle robuste braccia il più giovane, ma ecco che il ponte, non potendo reggere altro peso, si ruppe! I due uomini non poterono che gridare mentre precipitavano nel vuoto, ma ecco i due draghi che, non volendo lasciare che accadesse, lottarono con tutte le loro forze contro l'innaturale e malefico vento fino a superarlo! Volando in picchiata, i due draghi raggiunsero i due uomini e li afferrarono al volo, ma ecco che il maligno vento ritornava ancora più forte, spingendoli più in profondità! I due draghi lottarono a lungo e con tutte le loro forze contro quel vento che pareva volerli far schiantare sulle rocce della gola e, dopo uno sforzo immane, i due riuscirono a venirne fuori da quelle tremende correnti d'aria, finendo per atterrare, bruscamente sul terreno, con i due uomini; erano tutti un po' danneggiati ma, nel complesso, salvi "non ci è andata tanto male?" non poté che esclamare Atreus mentre si rialzava, beccandosi un occhiataccia del padre "VACCI PIANO! La fretta ci costerà caro!","per una volta sono d'accordo con lui" non poté che dire Cinerea mentre cercava di far riprendere i muscoli intorpiditi dallo sforzo "ehm, temo che i nostri problemi non siano finiti" disse Spyro un po' nervoso: girandosi, il gruppo scopri di essere finito in una vasta area pietrosa, chiaramente i resti di qualche grossa struttura che, con il passare del tempo, era stata reclamata dalla natura. Ma, al momento, il gruppo non era interessato alle bellezze architettoniche dei ruderi, poiché erano circondati da un intero gruppo di Draugr! Preso dallo spavento, estrasse rapidamente l'arco, mentre Spyro si mise in posizione pronto alla lotta; li unici che non fecero alcun movimento furono Cinerea e Kratos, rimanendo fermi come se niente fosse; il perché venne capito dai due ragazzi subito dopo: nessuno dei non-morti si stava muovendo! Si, era proprio cosi, i non-morti erano lì, immobili come delle statue, senza dare cenno di movimento, e non solo quello! Guardando più da vicino, si notava che avevano tutti la la testa abbassata e persino i fuochi che li animavano sembravano spenti; erano lì, come pietrificati, in attesa di qualcosa. Curiosi, i due giovani si avvicinarono al primo davanti a loro "ma sono..morti?" si chiese Spyro osservando l'essere dormiente dinnanzi a lui "vorrai dire..più morti?" disse Atreus mentre si avvicinava ulteriormente alla fredda e silente figura; dietro, la dragonessa nera e l'uomo pallido osservano la scena silenziosi, ma non più immobili: Cinerea si stava mettendo in posizione di lotta e oscillava sempre più rapidamente la coda mentre Kratos estraeva lentamente l'ascia "ragazzo, drago" disse lui lentamente quando i due incauti si erano avvicinati troppo alla sagoma non-morta; il perché divenne rapidamente chiaro: appena sfiorata la figura con il loro alito, reso pesante dal gelo, quella si era animata improvvisamente, le fiamme di Rabbia che si riaccesero subito appena percepiti due esseri viventi; i due incauti sobbalzarono rapidamente all'indietro e, girandosi, videro che, come un effetto a catena, anche li altri Draugr si svegliarono dal lungo sonno "non sono per niente morti!" imprecò Atreus mentre incoccava una freccia e la scagliava nell'occhio del non-morto, facendolo gemere ma non bloccandolo, per quello ci volle una precisa ascia in testa da parte di Kratos! Ben presto tutto si trasformò in una rissa confusa: Spyro colpì con una precisa testata un non-morto che stava provando a colpire Atreus alle spalle, scagliandolo via; il giovane restituì il favore colpendo in piena testa un altro Draugr che stava per fare lo stesso con il draghetto, finito rapidamente con un rapido colpo di coda rotante; un secondo provò a prenderlo hai fianchi, ma le frecce di Atreus lo bloccarono subito, dando il tempo a Spyro di occuparsi di un terzo, scaraventando all'aria con una capriola dell'intero corpo e poi finendo il secondo con una violenta zampata; un altro Draugr provò a colpire Spyro con la spada smussata, ma il draghetto bloccò il colpo con l'ala e poi afferrò il nemico per la gamba, lo sollevò sopra la sua testa e lo fece schiantare con violenza a terra, poi lo scaravento con una mezza giravolta su altri non-morti che avevano preso di mira Atreus, atterrandoli: ci pensò Atreus a finirli con raffiche di freccie; un altro nemico provò a prendere alle spalle Atreus ma il draghetto viola, con un potente salto, lo raggiunse e lo atterrò con una zampata, ma questi si rialzò con poco danno "questo e più resistente degli altri" disse il drago viola mentre parava un fendete e contro batteva con un altra zampata, atterrandolo nuovamente, ma questi si rialzò ancora, sebbene pesantemente ferito stavolta, tuttavia Spyro notò che un altro Draugr sarebbe già ceduto dopo quei colpi, il drago viola era sempre stato bravo ad analizzare quanto erano resistenti i nemici e quanto ci sarebbe voluto per farli cadere, e ciò li fece riaffermare le parole di prima "si vede che è più vecchio degli altri! Mamma mi ha detto che, più invecchiano, più i Draugr diventano forti" Spyro non poté che annuire alle parole del giovane, intento a difendersi a suon di frecce da dei nemici; abbassandosi per schivare un altro colpo, il drago viola scaraventò all'aria il nemico, lo raggiunse con un balzo e lo afferrò per la gamba, poi, con una brusca girata, lo scaraventò verso i nemici che assaltavano Atreus, eliminandoli, il ragazzo ricambiò nuovamente il favore colpendo con una precisa freccia nell'occhio un Draugr che stava provando a colpire Spyro da dietro, rapidamente abbattuto con una codata..C'era da dire che non se la stavano cavando per niente male! Dall'altro lato del campo di battagli, verso il ponte da cui erano caduti, stava avvenendo un insolita collaborazione: Kratos e Cinerea erano schiena contro schiena (o meglio, schiena contro coda), circondati da un folto gruppo di non-morti, e, dalle occhiate che si lanciavano, non erano felici di ciò! Dopo l'ennesima occhiata, quasi a dire "non intrometterti!"i due si lanciarono uno da una parte e uno dall'altra, combattendo ognuno per conto proprio e più lontano possibile dall'altro, o almeno così volevano: Kratos stava oscillando con violenza e disciplina la sua ascia, abbattendo qualsiasi nemico davanti, non lasciando a loro nemmeno il tempo per alzare le loro armi; il massacro che stava facendo era davvero tremendo e inarrestabile, quando, all'improvviso, l'uomo non schiaccio un qualcosa di molle e scaglioso "un serpente?" si chiese l'uomo prima di sentire un imprecazione alle sue spalle "peggio!" dietro di lui, Cinerea non poté che ringhiare all'uomo pallido, colpevole di averli schiacciato la coda! La giovane draghessa era impegnata ad affrontare ben cinque Draugr contemporaneamente, abbattendone quattro prima che il quinto non la costrinse ad arretrare e a far finire la sua coda sotto il piedono di quel imbranato! La giovane sfogò rapidamente la sua rabbia sul nemico davanti, colpendolo con veloci e laceranti colpi senza darli scampo, finendolo infine con una rapida giravolta dell'intero e sinuoso corpo, facendo volare il -bersaglio- dritto dietro di lei..e proprio su Kratos! Per fortuna che l'uomo marchiato, finito con un asciata un nemico, si accorse in tempo del nemico volante e lo respinse con un violento colpo di scudo, prima di iniziare a guardare male la draghetta, che si limitò a sorridere divertita in risposta..almeno finché l'uomo marchiato non prese la mira e lanciò l'ascia dritto verso di lei! La giovane si scansò rapidamente dal colpo che andò a centrare, invece, un Draugr dietro di lei; benché avesse notato che il colpo era troppo in altro per colpirla (almeno fatalmente, sfregiarle la testa no) la giovane non resisti a dare al vecchio un occhiataccia; questi, scaraventato a terra un nemico con un violento colpo di scudo, si limitò a richiamare la sua ascia, che sfreccio dritta sopra la testa di Cinerea, facendola nuovamente imprecare! Poveri i Draugr che dovettero subirsi la sua rabbia, venendo annientati da acrobatici e furibondi colpi di coda, ali e zampe, affilate come rasoi, cosi come le occasionali testate che li scaraventavano via, in genere in direzione di Kratos, che si vendicava lanciando la sua precisa ascia su i nemici, arrivando sempre vicina a colpire Cinerea..li sguardi che si lanciavano facevano più paura dei non-morti, e a un certo punto pareva che i due fossero in procinto di -cambiare bersaglio- se una palla di fuoco non finì dritta in mezza a loro! Sopra un altura, vi erano dei -Draugr Tiratori-, circa tre, che subito iniziarono a lanciare palle di fuoco hai nemici! Una delle palle di fuoco venne deviata con successo da Kratos, che subito uso il potere di contrattacco dello scudo per -restituire il favore- abbattendo uno dei nemici; il secondo provò a colpire Spyro, intento a vedersela quattro nemici contemporaneamente, ma le freccie di Atreus glielo impedirono con successo, prima che questi venisse colpito dall'ascia di Kratos e abbattuto! Cinerea, invece, fu costretta a schivare le palle di fuoco del terzo e, in contemporanea, ad affrontarne altri Draugr che l'assalivano: una parte di lei, anche della confusione della battagli, si sentiva impotente vedendo come Kratos e Atreus stessero occupandosi con successo dei tiratori, mentre lei non poteva colpirli visto che lei stava a distanza e non aveva i suoi poteri; odiava sentirsi impotente e ad affidarsi agli altri, e quanto avrebbe voluto reagire! All'improvviso, la giovane, durante una schivata, senti di aver schiacciato una cosa: un qualcosa fatto di cristallo!? Improvvisamente una scarica di enegia attraverso il suo corpo! un ghigno si fece largo sul suo volto quando realizzo cos'era quell'energia! Vedendo una palla di fuoco volare verso di lei, la giovane non si mosse ma prese un bel respiro ed espiro una folata di vento talmente forte da respingere il proiettile dritto verso il mittente, abbattendolo! Sorridendo trionfante, Cinerea osservò gli Draugr dinnanzi a lei, i quali, per niente intimoriti da quello che era successo (sempre se esseri del genere provavano paura) e prese un bel respiro;, quello che usci subito dopo dalla bocca fu un vero e proprio tifone di vento, talmente forte da far volare via i nemici e schiantare sul muro con tale forza da eliminarli! La draghetta guardò i loro corpi si tramutavano in cenere e sorrise nuovamente: ora si sentiva meglio; dietro di lei, i maschi la guardavano sorpresi "Uao..quindi anche lei ha dei poteri diversi da quelli che mi aspettavo" Spyro non poté che annuire, mentre guardava ammirato l'amica "Si! Come tutti i draghi anche Cinerea ha dei poteri..mh, aspetta! Cosa intende con -poteri diversi da quelli che mi aspettava-?" chiese il draghetto viola confuso, ottenendo risposta immediata "Bè..non pensavo che i draghi sputassero..che cos'era..vento!? Forte..quasi incredibile come sapere che potessi sputare, oltre al fuoco, anche il ghiaccio!" ora il drago viola era ancora più confuso: tutti sapevano che i draghi sputavano elementi diversi, fra cui ghiaccio e vento. Prima che potesse approfondire, Kratos interruppe i giovani per chiedere ad Atreus di tradurre una scritta su un pilastro vicino (e ignorando Cinerea, che, chiaramente, stava per chiedere arrogantemente se era stata brava, e ciò la infastidì molto..la draghetta odiava essere ignorata) dopo aver letto la scritta, il giovane scosse la testa sorpreso "un tempo questa struttura era un mercato!","un mercato?" chiese Spyro confuso, non aveva mai visto un mercato prima d'ora e di certo non se lo aspettava così; il giovane annuì "si..un tempo i Giganti venivano a commerciare con li Dei","Aspetta! Dei e Giganti venivano qui a commerciare!? Credevo che li Dei vivessero in piani diversi e non potessero manifestarsi direttamente nel mondo mortale! E poi, da quando li Dei commerciano?" non poté che chiedere Cinerea sorpresa; a rispondere ci pensò Kratos "non è esattamente così: è vero che li Dei vivono lontano dagli uomini (più per arroganza che altro), ma niente impedisce loro di apparire in carne ed ossa davanti a essi, e poi li Dei stessi, per quanto immortali, hanno li stessi desideri degli uomini, altrimenti perché pretenderebbero offerte?" i due draghi non poterono che annuire, prima di fermarsi a pensare "quindi..li Dei sono come i mortali ma più forti!" chiese il draghetto viola, mentre nella sua testa si stava formando un ipotesi a proposito di un certo individuo, sebbene doveva aspettare una conferma "più forti e immortali..più o meno" le ultime parole dette dal vecchio a bassa voce, e in tono cupo, cosa che non sfuggi ai due draghetti. Prima che potessero rispondere, Atreus attirò la loro attenzione su di se: il giovane stava guardando la scritta appena tradotta quando disse una cosa "mi chiedo se anche Odino veniva qui a commerciare" quel nome fu come un -campanello di allarme- nella mente del giovane drago; prima che potesse chiedere, un fortissimo rumore attirò la sua attenzione! Era come se qualcuno stesse colpendo con estrema violenza della roccia: il tonfo si fece sempre più forte a ogni colpo, e, dagli scricchioli, si capiva che, qualunque cosa stesse colpendo, stava per cedere! Il gruppo capì subito da dove venissero quei rumori "sta sbucando dal muro" esclamò Atreus mentre indicava un muro coperto da un pilastro, vicino a un grosso precipizio all'estremità del campo; proprio come aveva detto il giovane, un ennesimo colpo fece crollare la colonna e ruppe il muro, facendo finire i resti in fondo al crepaccio: dai resti del muro distrutto, in alto, saltò giù un altro Draugr, ma questo era differente dagli altri, poiché molto più alto e massiccio, nonostante il corpo devastato; nelle rovinate ma grosse mani, brandiva i resti di un enorme ascia. La creatura, vedendo li avversarsi, emise un grido di Rabbia e caricò! Senza farsi intimidire, Kratos parò il colpo in carica con lo scudo, ma, con grande sorpresa di tutti, la pura forza dietro di esso fu tale da rompere la guardia di Kratos! La creatura agitò l'enorme arma nelle sue mani per sferrare un ennesimo colpo, ma il vecchio guerriero lo schivò facilmente, poiché lento, e rispose con un violento colpo di ascia al volto, ferendolo in maniera lieve; nuovamente il non-morto provò a colpirlo con la sua arma, ma il vecchio schivò facilmente l'ennesimo colpo e colpi il nemico con un violento colpo a due mani sulla spalla, a cui segui un rapidissimo fendente al collo! Nonostante quel colpo sarebbe stato letale per molti altri Draugr, il nemico subì solo pochi danni e si lanciò nuovamente alla carica, sferrando un violento colpo dall'alto a due mani! Ma Kratos schivò nuovamente, e reagì prontamente prima con un colpo d'ascia al grosso e distrutto corpo, poi colpi il nemico alla testa con lo scudo, stordendolo, e, concentrando la sua forza nelle braccia, li sferro un colpo alla testa talmente forte da fargliela scricchiolare, ma il nemico non cadde! Con un verso di pura rabbia, il Draugr provò nuovamente a colpire Kratos con un colpo dall'alto, schivato dal vecchio all'ultimo secondo: i giovani, rimasti a distanza per osservare lo scontro fra i due -bruti- videro che la forza del colpo nemico fu tale che, aveva letteralmente fatto conficcare la decrepita ascia nel suolo! Nonostante ciò, il vecchio guerriero non nè fu intimidito e, colpito il nemico primo al volto con un montante dell'ascia, la pura forza di esso sufficiente a far sobbalzare il massiccio nemico, e poi allo stomaco con lo scudo dorato ( o quel che ne rimaneva) con tale forza da stordirlo nuovamente. Prima che il nemico potesse riprendersi, il guerriero lo afferrò per le braccia, lo fece ruotare su se stesso e lo scaraventò dritto, dritto nel burrone! I giovani rimasero brevemente interdetti per la pura resistenza di quel nemico "nella vita doveva essere stato un potente ( e massiccio) guerriero" disse Atreus prima di alzare il volto e notare che un altro di quei massicci Draugr stava saltando dal buco nel muro dritto su Kratos! Ma l'uomo marchiato si era già accorto di ciò e, prima che il figlio potesse avvertirlo, si spostò subito dalla zona dell'impatto. Quello li non fu l'unico, però! Ecco sbucare dal muro altri Draugr, fra cui un altro di quei massicci nemici. Senza dire una parola, il gruppo affrontò i nemici! Cinerea osservò i nemici che la caricavano, fra cui uno di quei enormi Draugr: per niente intimidita, la giovane concentrò la sua forza ed emano un fortissimo flusso di vento, che fece volare i nemici nel burrone, tutti salvò il più grosso fra di loro che, seppur rallentato notevolmente dalla scarica di vento, avanzò temerariamente verso la draghetta e subito provò a colpirla con la sua ascia, ma la giovane schivò facilmente il lento colpo "sembra che il mio -Soffio di Vento- non abbia molto effetto su questi bestioni. Sono proprio Pesanti!" disse seccata la giovane, prima di schivare nuovamente; dietro di lei i due maschi più giovani si bloccarono un attimo "Pesanti? -Draugr Pesanti-! Si, questo è un bel nome" esclamarono i due sorridendo, mentre la giovane draghetta, dopo l'ennesima schivata, si fermò un attimo, rimanendo interdetta per un istante a quella -buffonata- come la definì Kratos, affermando anche di non distrarsi in battaglia. "Qualche consiglio" chiese Atreus mentre bersagliava il nemico con le frecce "Concentrati!" li rispose il padre mentre schivava i colpi del Draugr Pesante e rispondeva a tono. Atreus si fermò un attimo a guardare il possente padre: anche davanti a quegli enormi Draugr riusciva a combattere senza problemi, quando altri sarebbero già periti, era fortissimo e abilissimo, sarebbe mai stato come lui? Distrarsi è un pessimo errore, e quando l'enorme mano del Draugr Pesante lo afferrò per la gola il giovane lo capì! "Aiuto! Lasciami!" gridò il ragazzo mentre provava a divincolarsi dalla poderosa presa del nemico. I due draghi, intenti a combattere, vedendo il più giovane in pericolo si lanciarono subito in suo soccorso, venendo ostacolati da altri Draugr, fra cui un altro Pesante! "Levatevi di mezzo" esclamò Cinerea furiosa, mentre lanciava un alito di vento, facendo volare via li altri nemici ma non il pesante, che provò subito a colpirla, venendo ostacolato da un asciata in piena testa da parte di Kratos, intento a liberarsi da un placcaggio del Draugr Pesante che stava combattendo, e poi da Spyro, che si lanciò su di lui con tutta la sua forza, scaraventandolo a terra! Vedendo la strada libera, la giovane si precipitò a salvare Atreus, che lottava con più vigore contro la micidiale stretta del nemico; prima che potesse raggiungerlo, altri Draugr la bloccarono! Sentendo che il suo Mana stava finendo, la giovane decise di rischiare il tutto per tutto: concentrandosi, la draghetta emise dalla bocca una strana sostanza verde che, con gran precisione, superò i nemici e colpi in pieno volto il non-morto che teneva Atreus. A contatto con la sua pelle, la sostanza iniziò a sfrigolare e il nemico né venne così danneggiato da lasciare la presa; cambiando bersaglio, il non-morto caricò Cinerea, intenta di sbarazzarsi degl altri a suon di colpi acrobatici, venendo bloccato dalle frecce di Atreus al tallone e poi dal suo compagno Draugr Pesante, lanciatoli contro da Kratos! Spyro, nel frattempo, era riuscito, dopo un violento scambio di colpi, a eliminare il grosso nemico, mentre li altri due furono finiti da Kratos e Cinerea. Finita la lotta era il momento dei verdetti e dei consigli."è andata meglio?" chiese Atreus speranzoso "Prenditi più tempo. Non importa se tiri una volta sola; il controllo è tutto" il giovane, anche se un po' deluso, annuì, con ennesima delusione dei draghetti che si aspettavano un complimento (tra l'altro, nemmeno loro né ottennero uno).

Il gruppo non ebbe problemi ad arrampicarsi su per il muro, e ad arrivare in un antro buio, solo parzialmente illuminato dalla luce delle crepe "altri consigli" chiese il più giovane, anche per distrarsi dalla sinistra sensazione di quell'enorme e puzzolente grotta, simile a una bocca orrenda in attesa di divorare qualcuno "Cadenza ai tiri, la precisione non ha fretta","però li sa dare bene i consigli, no?" disse Spyro mentre si rivolgeva a Cinerea, che lo guardò come a dire"Non è quello il punto", poi lo sentirono! Dalle buie profondità della grotta si levò un suono, proveniente da una vecchia voce; una specie di canto, un po' come quello che si intonavano per propiziarsi un buon raccolto, ma le somiglianze finivano lì. Quel cantò qualcosa propiziava, ma non era buona! I draghi e il giovane Atreus si guardarono attorno, scossi e inorriditi: salvò Cinerea (che fra tutti appariva quella più agitata, mentre brutti ricordi li venivano in mente), nessuno di loro mai avevano udito un canto così pieno di perfidia, crudeltà e cattiveria! Un cantò maligno che preannunziava catastrofi, sciagure e guai! Un canto creato per propiziare il male! "che cos'è!?" chiese Atreus, tremante, ma venne zittito da un gesto del genitore: Kratos pareva l'unico su cui i sinistri effetti di quel cantica porta sciagure non avevano effetto, e ciò riempi di rispetto i più giovani, che inconsciamente si avvicinarono di più a lui, persino Cinerea, quasi come a sperare che la sua fermezza d'animo si trasmettesse anche a loro, e in effetti la semplice vicinanza a lui parve calmarli. Senza dire una parola, il vecchio guerriero si mosse in direzione della sinistra canzone, cosa che li venné fatta notare dal drago viola "questo è certamente un incantesimo! Aspettare che venga completato è una follia, poiché potrebbe scatenare sciagure dalle quali sarebbe difficile difendersi. Inoltre sono convinto che chiunque lo stia intonando sia dietro alle raffiche di vento omicida che volevano ucciderci, e quindi voglio regolare il conto" non trovando modo per ribattere a quella logica, i giovani si misero a seguire il vecchio guerriero nell'oscurità della grotta, solo parzialmente illuminata dalla luce proveniente dalle crepe del soffitto. Più si avvicinavano, più il canto si faceva forte, indicando che si stavano avvicinando al responsabile; superati Draugr ormai ridotti a statue per il troppo passato ad attendere, e un ponticello che rischiava di cedere, il gruppo arrivo in una parte della grotta più illuminata del resto, ma li, da dove doveva arrivare il malefico canto non trovarono nulla, sebbene esso parve fermarsi. All'improvviso, una fitta coltre di nebbia copri l'area, innervosendo non poco li animi, poiché si vedeva benissimo che quella nebbia non era naturale; Un fruscio mise in allerta il gruppo che, girandosi, riuscì appena in tempo a vedere una sagoma scivolare rapidamente attraverso la nebbia prima di scomparire "state vicino" disse Kratos mentre si guardava intorno, alla ricerca di qualsiasi segno del nemico; anche i ragazzi seguirono l'esempio del più vecchio, cercando l'ipotetico nemico, ma solo nebbia videro. Nebbia e una sagoma che appariva e scompariva in essa. Ad un tratto Atreus, preso dallo stress, si girò di scatto all'ennesimo spettrale fruscio e lanciò una freccia nella nebbia, colpendo qualcosa! Il ragazzo trattenne il fiato quando senti qualcosa rotolare verso di lui, mentre anche li altri tenevano li occhi fissi e attenti per vedere di che si trattava, pronti a balzare in attacco in caso di nemico. L'unica cosa che rotolò verso di loro fu, però, solo la testa pietrificata di un Draugr, cosa che non li rilassò per niente, anzi. All'improvviso, Cinerea si voltò di scatto, sputando veleno in direzione della nebbia "qualcosa mi ha toccato la coda" disse lei a denti stretti, chiaramente irritata dalla nebbia che si chiudeva intorno a loro e a quel sinistro gioco che, chiaramente, chiunque abbia evocato quella nebbia, stava giocando con loro. All'improvviso Spyro si girò anche lui all'improvviso, si alzo sulle zampe posteriori e alzò un ala vicino alla testa, mettendosi ad ascoltare, ad Atreus la -posa- di quel draghetto sembrava tanto quella di un vecchio che si metteva una mano vicino all'orecchio per ascoltare. Il drago viola rimase in quella posizione per un po' prima di smettere "Kratos..quel canto sinistro..sta riprendendo..ed è una mia impressione ma la nebbia si sta..avvicinando?" il draghetto aveva ragione! L'inquietante nebbia si stava a poco a poco avvicinando, inghiottendo la testa pietrificata del Draugr e riducendo sempre più lo spazio a disposizione del gruppo. Kratos osservò la nebbia malefica che si avvicinava e socchiuse li occhi "draghetta..sbaglio o puoi manipolare il vento!" Cinerea sbuffo in risposta "certamente, lo hai visto tu stesso..no? Ma perché ti interessa adesso" li occhi della giovane si spalancarono quando capì il motivo! Con un ghigno, la giovane raccolse ogni briciolo di energia rimastogli e la liberò sotto forma di una folata cosi forte da disperdere l'infausta nebbia! Sia Spyro che Atreus non poterono che osservare colpiti come la folata aveva sgombrato la vista; anche Kratos né fu colpito, benché desse più a vedere di cercare il misterioso assalitore, ma non vi era traccia di esso! Solo un campo sgombro e dei residui di nebbia, che, stranamente, appariva ben più scura del normale. All'improvviso, quei frammenti di nebbia scura iniziarono a muoversi e a unirsi fra di loro, con shock dei più giovani, mentre Kratos continuava ad osservare guardingo ed estraendo l'ascia. Lentamente, quella nebbia iniziò a comporre una figura umanoide "sembra" disse Atreus a metà fra lo spaventato e il sorpreso. Improvvisamente una delle più orrende creatura che il gruppo avesse mai visto scoppiò fuori dalla nebbia! Una vecchia e gobba megera dalla pelle talmente rinsecchita e avvizzita da non poter affatto dire che apparteneva ad un essere vivente, con un cranio cornuto di qualche animale a coprirli la testa, e da cui sotto spuntavano e cadevano a cascata lunghi e lugubri capelli. La megera era avvolta in una lunga veste scura, simile a un sudario, fatta di pelle, pelliccia e ossa (forse neanche di animali) e nelle vecchie e lercie mani teneva un bastone fatto sempre d'ossa; nella parte inferiori, dove dovevano esserci le gambe, vi era, invece, una coltre di nebbia dal colore malsano; da qualsiasi parte la si guardava, era chiaro come il sole che quella megere non era né un essere vivente né era benevola, e la sinistra risata che scaturì dalle sue decrepite labbra lo confermava "è una -Redidiva-!" urlò Atreus mentre, terrorizzato, incoccava una freccia; i due draghi non sapevano affatto cos'era una Redidiva, ma non li importava.. ormai sapevano riconoscere gli esseri malvagie quando le avevano davanti e quella lì era certamente uno degli esseri più malevoli che avevano mai incontrato, lo percepivano proprio! Senza dire una parola, salvò una risata piena di malvagità, la non-morta attaccò! Con una rapida oscillazione del bastone, la Redidiva lanciò una scia di nebbia verde concentrata dritto verso il gruppo, attaccò parato con facilità dallo scudo dorato di Kratos; la nebbia si dissolse a contatto con lo scudo, disperdendosi intorno a loro. Cinerea, la più vicina a quella nuvola di miasma, non poté che sternutire appena essa raggiunse le sue narici "bleah, questa nebbia..è VELENO! State attenti!" preso rapidamente in considerazione il consiglio della draghessa, i membri maschi si spostarono rapidamente dalla nebbia malsano; ridendo come un ossessa, la Redidiva continuo a lanciare loro altre scie del tremendo miasma o vere e proprie palle concentrate di veleno, attacchi evitati con una certa difficoltà data quanto erano veloci; stanchi di dover schivare in continuazione, Kratos e Spyro, dopo un occhiata di intesa, si lanciarono verso la non-morta e, dopo aver scansato l'ennesima scia velenosa, la colpirono in contemporanea con un asciata e un artigliata. Ma, appena toccato il bersaglio, quello si dissolse in una nuvola di veleno e si spostò a gran velocità da un altra parte! Mentre tutti spalancarono li occhi per la sorpresa, la Redidiva, ripresa forma corporea, li schernì con una risata, prima di lanciarli una palla di veleno concentrata, schivata appena in tempo. Vedendo come la nemica si fosse nuovamente distratta ridendo, Cinerea la caricò e la colpi con un rapido colpo della sua coda, ma, ancora una volta, la non-morta si tramutò in veleno e cambio luogo, venendo intercettata, senza successo, prima da Kratos, che le assesto in vano un colpo di ascia a due mani, e poi da Spyro, che provò a colpirla con la testa, sempre senza successo. Ogni volta che uno dei tre provava a colpirla, alla Redidiva bastava avvolgersi nella nebbia e spostarsi in una parte diversa del campo di battaglia, illesa. "E' velocissima! Troppo per essere colpita con colpi fisici!" disse Spyro dopo l'ennesimo attaccò infruttuoso; Kratos, nel frattempo, stava pensando a come abbattere quell'imprendibile avversaria; scrutando il campo in cerca di un qualcosa da usarle contro (un sasso, una torcia, anche un teschio o un corpo morto sarebbero andati bene) notò che Atreus stava fermò a fissare imbambolato la scena di lotta e, guardando lui, o meglio il suo arco, li venne l'illuminazione (ma niente lampadina illuminata sulla testa, mi dispiace) "è veloce, ma non per le frecce di Atreus! Ragazzo colpiscilà!" rispondendo rapidamente all'ordine del genitore, il ragazzo tese l'arco, incoccato la freccia e dopo aver sussurrato "Nista" scoccò il micidiale dardo, colpendo in pieno la nemica e facendola gemere per il dolore! Mentre la nemica si tolse con un sibilio la freccia sul petto, notò anche che il miasma intorno al suo corpo era svanito, il che voleva dire..la Redidiva si girò giusto in tempo per vedere il draghetto viola che la caricava; stavolta la nemica non si dissolse in veleno a contatto con la testa di Spyro e, perciò, venne presa in pieno e scaraventata via! Incredulo, il drago viola capì all'istante che la velocissima freccia di Atreus, più veloce di quanto la Redidiva potesse rendersene conto, era riuscita a deconcentrarla e a impedirle di evocare il potere per sfuggire agli attacchi! Il draghetto sorrise mentre si rendeva conto che l'apparentemente invincibile nemica era vulnerabile! Senza perdere tempo, il giovane li si lanciò nuovamente contro, ma stavolta la nemica era preparata e prendo il bastone, menò un gran colpo sul muso del draghetto, bloccandolo. Dopo aver lanciato un verso di sfida, la vecchia iniziò a tempestare il giovane di bastonate, costringendolo a ripararsi con le ali; "Lascialo stare, maledetta megera" sibilò furiosa Cinerea mentre si scagliava contro la nemica, ma stavolta, colpendola con li artigli, questa si dissolse nuovamente in nebbia velenosa, scansando i colpi della draghetta: la nemica aveva ripreso abbastanza concentrazione da essere invulnerabile, e non poté fare almeno di rendere a ciò..finché un altra freccia di Atreus non la prese. Nuovamente vulnerabile, la non-morta provò a usare nuovamente il suo bastone per difendersi da un rinnovato assaltò del drago viola, ma questi, stavolta, si difese afferrando fra i denti l'arma, e togliendogliela con uno strattono, prima di -ridargliela- dritta in faccia stordendola, poi fu il turno di Cinerea, che la colpi con un doppio colpo delle sue ali e, infine, di Kratos che l'afferrò brutalmente per la testa e la tempesto di pugni prima di afferrarli i lati della testa e torcendola con un rapido movimento, rompendogli il collo e scaraventando il suo corpo morto a terra. I tre giovani rimasero chiaramente a disagio per l'ennesima brutalità del uomo "non ha nemmeno rispetto per le donne, come le scimmie" non potè che borbottare Cinerea, cupa, mentre li altri maschi rimasero in silenzio, ancora più a disagio. L'attenzione di loro, però, venne distratta dal corpo della Redidiva, che andava dissolvendosi in veleno; ora che i due draghetti ci pensavano, che cos'era effettivamente una Redidiva? C'era qualcosa di veramente innaturale in quella nemica, qualcosa di persino più sbagliato di quanto ci fosse nei Draugr o in quelle cose di ghiaccio incontrate prima: i due si pentirono, quando chiesero spiegazioni ad Atreus, che, con voce cupa e fredda li rispose "le Redidive, mi ha detto mamma, erano delle donne che sacrificarono parti della loro anima, fino a perdere ogni traccia della loro Umanità..quando morirono, resuscitarono come Redidive, maledette con la Non-Morte per la loro malvagità e depravazione", i due draghi non poterono che guardare il giovane inorriditi "scambiarono le loro anime?" non poté che esclamare Spyro inorridito: i suoi genitori (adottivi) li avevano sempre detto che l'anima era una delle cose più importanti e indispensabili di una persona, senza l'anima non si era che gusci vuoti! Chi sarebbe cosi folle per scambiarla e per cosa "Potere!" disse Kratos all'improvviso, attirandosi l'attenzione dei due giovani (e sconvolti) draghi "per il Potere, le persone sono disposte a fare le cose più orribili e atroci, ricordatevelo" disse lui cupo. I due draghi non poterono che abbassarono la tesa: conoscevano già qualcuno che aveva scambiato tutto il suo essere per il Potere: tizi come il -Re Scimmia-, una marionetta anche lui, e il Maestro delle Ombre stesso. Eppure, le lunghezze che quelle donne erano andate a fare per quello..erano persino peggio dei due nominati (forse) "Ma che maggior potere speravano di ottenere riducendosi cosi!?" disse Cinerea sconvolta e arrabbiata "mia madre mi disse che scambiarono parti della loro anima in cambio di una maggior padronanza della magia Seidr","Seidr?" un altro termine che nessuno dei due draghi conosceva o aveva mai sentito nominare; il giovane annui" un tipo di Magia, che dona hai suoi utilizzatori vari poteri, alcuni talmente grandi da far sembrare dei veri e propri Dei. Mamma dice che non è malvagia, ma se non la sai controllare diventa assai pericolosa..e può corrompere","Questo mi basta per starmene il più alla larga possibile" terminò Cinerea mentre seguiva Kratos versò l'uscita, seguiti rapidamente dagli altri due non prima che Spyro e Atreus si girassero a dare un ultimo sguardo triste al punto in cui la Redidiva era svanita "eri, forse, felice in quella forma contorta? O volevi liberartene?" disse piano il draghetto viola "ora è libera! E poi conosceva le conseguenze delle sue azioni; è lei che se le cercata..doveva saper resistere alla Tentazione del Potere" disse Kratos cupo; il draghetto ci rimurginò un attimo prima di rispondere "non credo sia semplice" un "già" detto ancora più cupamente fu la risposta. Silenziosi, il gruppo uscì fuori dall'antro.

"Ehi..ma non è che le Redidive viaggiano in branco?" chiese Atreus, aggrappato al dorso del padre, intento ad arrampicarsi su dei ruderi di legni per raggiungere i piani superiori dell'edificio, seguito a poca distanza dai due draghi "e che ci aspettano là sopra. E se sono arrabbiate e vogliono vendicarsi!?","ehi!" lo interruppe Kratos con un cipiglio "scusa, fantasticavo","non fasciarti la testa prima di romperla; pensa realistico!","e se avesse ragione? Forse ci sono davvero altre Redidive là sopra ad aspettarci!" disse Spyro, facendo sospirare Kratos "in ogni caso, c'è nè occuperemo quando arriveremo. Sempre che ci siano" finì l'uomo mentre arrivava in cima..e si trovava davanti a un Draugr pietrificato "di certo ci sono dei Draugr, per fortuna che sono pietrificati; non correremo rischi" disse Atreus, e mai l'avesse detto, poichè questo si rianimò subito e provò a colpirlo, solo per essere afferrato da Kratos per la gamba e scaraventato nel precipizio sottostante; l'occhiataccia che diede al figlio spiegava tutto"e non giungere mai a conclusioni affrettate" concluse Cinerea mentre scuoteva la testa. L'esplorazione dei piani superiori fu piuttosto semplice, salvò la presenza di numerosi non-morti, scaraventati giù per il dirupo o colpiti finché non si riducevano in cenere. Detto questo, l'esplorazione fu anche redditizia: fra tombe scoperchiate ("ladro di tombe","a loro non servono più, draghetta") e vasi rotti in cerca di risorse, il gruppo trovò sia un Altare dei Giganti, sia uno di quegli scrigni protetti dalle rune, dovè trovarono altre Mele di Idun, prontamente divise in pezzi e mangiate; la sua mistica energia sufficiente a ritemprare di corpo e di spirito i membri del gruppo. Durante l'esplorazione, i vari membri si resero conto che quel edificio doveva essere veramente bello ed enorme, all'apice del suo splendore, e la sua posizione nella gola di roccie, facendo si che esse e le architetture si fondessero fra loro senza far capire cos'era artificiale e cosa naturale rendeva tutto molto più affascinante; ai due draghetti ricordò non poco il Tempio dove vivevano e, come quel mercato, ormai ridotto in un mucchio di desolate rovine dal tempo..e qualcos'altro. A Kratos e Cinerea, veterani di battaglie, non sfuggivano i segni di una battaglia, ma che cosa poteva essere accaduto? I due non se lo chiesero troppo, anche perché distratti da una sinistra sensazione, come se qualcuno nell'ombra li osservasse, e i ripetuti frusci che provenivano dai vari angoli delle rovine non li rendeva certo più sicuri; anche Spyro se nè accorse ma decise di far finta di niente: se c'era qualcuno che voleva prenderli di sorpresa, era meglio far credere loro di essere impreparati, per poi capovolgere la situazione, soluzione adottata anche dagli altri due (Atreus, invece, non si accorse di nulla, motivo per cui Kratos decise, una volta usciti da lì, di darli una lezione sull'accorgersi dei pericoli!). Dopo aver attraversato un ponte levatoio di legno (che richiese l'ottima mira di Kratos per colpire le catene che lo tenevano alzato) il gruppo si trovò davanti a una scena orripilante: decine di corpi morti e parzialmente decomposti sparsi o accatastati vicino al cancello d'ingresso a un grosso edificio, chiaramente uccisi da qualcuno o fra di loro, come le lance e le spade trafitte spietatamente nei loro corpi privi di vita chiarivano. A quella scena, i più giovani rimasero inorriditi per il massacro avvenuto, Spyro e Atreus in particolare, che mai avevano assistito a qualcosa di così orribile in tutta la loro vita..decine di persone morte, spietatamente ammazzate e perché? Volevano forse entrare in quel cancello, o uscirne? I due non furono i soli colpiti da quella scena. Kratos, nonostante sembrasse indifferente come al solito, si era fatto più cupo mentre Cinerea..lei non smetteva di guardare angosciate quei corpi morti, mentre il suo intero corpo tremava: aveva visto più volte, troppe volte scenari simili e questo li faceva venire in menti brutti ricordi da cui non si sarebbe mai liberata, questo lo sapeva bene! I ricordi, li incubi di quello che aveva fatto, dell'orrore compiuto, l'avrebbero ossessionata senza pietà per l'eternità e lei mai sarebbe stata perdonata, mai sarebbe stata in pace, mai sarebbe stata..Un forte calore attraverso il suo freddo corpo mentre qualcosa le copriva le spalle. Girando lentamente la testa, li occhi tristi della giovane si trovavano a fissare quelli ametista del drago viola, pieni di compassione. Il draghetto, vedendo come l'amica guardava angosciata e tremolante i morti, aveva compreso subito cosa passasse e li si era messo accanto, coprendola con la sua ala, mentre si sforzava di pensare a qualcosa di allegro per calmarla. Dinanzi a quello sguardo, non uno sguardo di odio o malvagità, ma di benevolenza e perdono, la giovane si chiese nuovamente il perché lui, a cui aveva fatto più male, non la odiava anzi, fu il suo primo vero amico, dopo tutto quel tempo, dopo..la giovane aveva già visto uno sguardo simile, uno che non la odiava, uno che non la disprezzava ma provava compassione per lei; uno sguardo che, ormai, appartenente a un passato che mai più sarebbe ritornato, e ciò la rese di nuovo triste e persa, finché non vide che nello sguardo del drago viola c'era qualcos'altro, qualcosa di diverso, qualcosa che la chiamava, a cui né lei, né il drago davanti a lei potevano resistere..lentamente i due si avvicinarono, pronti a rispondere a quella chiamata, pronti a essere.."tutti questi morti..credi che sia sicuro?" chiese il giovane con voce scossa,"credi che sia sicuro?"rispose freddamente l'uomo pallido, per niente sarcastico. Le voci dei due riscossero i draghi da quello che stavano per fare, ricordandosi subito dov'erano. Imbarazzati e pieni di vergogna, i due si separarono..sapevano istintivamente che non era quello il momento. Prima di andarsene, la giovane draghetta si girò verso il drago viola e li rivolse un sorriso di ringraziamento, subito dopo si voltò di a fissare truce l'uomo pallido, -colpevole- di essere sempre cosi maleducato nei confronti del figlio, "la solita storia" pensò il drago viola mentre si avvicinava.
A Kratos servì un certo sforzo per sollevare il pesante cancello arrugginito davanti a lui, permettendo al ragazzo e ai due draghi (oltre a se stesso) di entrare nell'enorme edificio in rovina, un posto sgradevole: a parte le pessime condizioni in cui versava (l'edificio era in fatti in rovina) il luogo presentava diverse pozze giallastre per terra (che cos'erano, nessuno voleva saperlo e credetemi se facevano bene) e una puzza pestilenziale, al punto che Spyro e Atreus dovettero tapparsi il naso (Kratos e Cinerea si mostrarono più resistenti, per quanto anche loro a disagio); oltre alla puzza, simile a qualcosa di marcio e abbandonato, vi erano dei corpi spolpati sparsi qua e là, il che rendevano tutto peggio! I membri del gruppo si guardarono intorno con circospezione, percependo che qualcosa non andava, qualcosa di sinistro. Un improvviso "ORA!" gridato da qualcuno confermo ciò! Il cancello dietro di loro si chiuse all'improvviso mentre da uno dei ripiani più alti dell'edificio si lasciavano cadere diversi uomini vestiti con malridotti (oltre che puzzolenti) abiti e con in pugno delle lame: come i due draghi notarono, ognuno era differente dall'altro, a differenza delle scimmie o dei ghepardi o delle..di tutte le razze incontrate da loro prima, visto che i vari membri che avevano incontrato si assomigliavano un po' tutti; tuttavia l'aspetto estetico li interessò solo per poco, poiché quegli uomini iniziarono a circondarli, come li squali circondano una preda prima di saltarli sopra. "sono Hel-Walker?" chiese con cautela uno pelato e con una folta barba "non vedi che sono integri" disse un altro c on delle curiose pitture facciali in volto, mentre guardava in modo sinistro i membri del gruppo, come se stesse scegliendo, cosa che li fece arretrare leggermente"Qualcuno accenda i fuochi" disse un altro, con una bandana rossa mentre si lasciava cadere dai piani superiori "Siegmund il pugnale" nè disse un altro con dei cappelli rasati "Tutti questi giorni, senza la carne" aggiunse uno vestito di blu mentre usciva da dietro un pilastro e le sue parole fecero venire un brivido lungo la schiena dei più giovani "Carne?" sussurro Atreus spaventato"ci sono dei draghetti con loro..che facciamo?" aggiunse un altro con un elmo in testa, guardando con cautela i due draghi, ma anche con..bramosia? Anche i due draghi iniziarono a rabbrividire osservando quelli sguardi famelici, più simili a quelle di belve che di uomini "La carne e carne..basterà togliere le scaglie, come con un pesce" disse quello vestito blu mentre oscillava la spada e si leccava il volto, "vogliono mangiarci!?" disse Spyro inorridito mentre arretrava accanto a Cinerea, già messa in posizione di difesa"e se mutassero come gli altri?"chiese quello con le pitture facciali "allora basterà tenerli fermi..e strappare la carne un pezzo alla volta..Oh! Il vecchio è mio" disse quello con una bandana rossa mentre estraeva un coltello"Non fare l'ingordo..c'è né per tutti" lo ammonì quello vestito di blu. Spyro e Atreus continuarono a non capirono che cosa volessero dire, ma Cinerea ci arrivo all'istante e si ritrasse inorridita, sibilando minacciosa "cannibali!" i due giovani spalancarono li occhi e si misero subito in posizione di difesa, pronti a respingere i mangiatori di carne davanti a loro ma Kratos si mise in mezzo "Questa battaglia è solo mia!" disse sicuro mentre estraeva l'ascia! Sapeva che non c'era altro modo di trattare; li uomini davanti a lui avevano ceduto alla fame e ora erano più simili a bestie spietate che a persone ragionanti..c'era una sola cosa da fare; i cannibali, d'altro canto, iniziarono a ridere fra di loro "ma guarda..vuole fare l'eroe..non lo vedi che siamo tanti e tu solo" lo derise quello con la bandana rossa "già..e ora sta fermo e lasciati mangiare" un esplosione proveniente dall'ascia fu la rapida risposta del guerriero marchiato! I cannibali, accecati e storditi, furono costretti ad arretrare "Ma..quell'ascia..urgh..è magica!" ebbe il tempo di dire quello vestito di blu, il quale, aperti li occhi, ebbe appena il tempo di notare una luce azzurra in arrivo prima di avvertire un fortissimo dolore al petto. Senza pietà, l'ascia di kratos aveva reclamato la sua prima vittima! "Bastardo!" sibilò quello pelato che, spada in pugno, si gettò verso il guerriero davanti a lui, solo per essere preso in pieno volto da una gomitata che lo scaraventò via. Li altri, ululando di rabbia, si scagliarono rapidamente sul uomo pallido il quale non ebbe alcuna pietà! Senza difficoltà, Kratos schivò con un brusco movimento del torso un affondo a due mani del guerriero con l'elmo e fece calare la sua ascia sul cranio, frantumandogli l'elmo e la vita; rapidamente l'uomo pallido si voltò per fronteggiare l'assalto selvaggio di quello con i tatuaggi, che, agitando la spada come un forsennato, provò a colpire il guerriero con dei violenti fendenti: Kratos schivò o parò uno per uno i colpi prima di rispondere, scaraventando a terra il nemico con un pugno ben assestato, talmente forte da romperli il cranio nel contempo, prima di fronteggiare il terzo, quello con il cranio rasato. Gridando vendetta, il nemico provò a colpirlo con un fendente a due mani, ma l'uomo marchiato deviò il colpo con lo scudo e quello ebbe il tempo di chiedersi cos'era prima che l'ascia di Kratos li tagliasse lo stomaco, facendolo cadere esangue con un gorgoglio; "Bastardo! Hai ucciso sia Gunther e li altri ma non ucciderai mè!" grido quello con la bandana rossa, mentre, spada e coltello alla mano si scagliava con violenza sul guerriero pallido; c'era da dire che era piuttosto bravo, per quanto selvaggio, attaccando con precisi colpi di coltello al quale seguirono violenti colpi di spada, ma per lui non vi fu speranza! Kratos fece volare via con un colpo di scudo il coltello e parò quello di spada con l'ascia, prima di scaraventare a terra il nemico con una testata. Col naso fratturato e sanguinante, il nemico ebbe giusto il tempo di alzare una mano per chiedere pietà, prima che il guerriero marchiato, spietato fino all'ultimo, non fece calare il suo gelido giudizio, reclamandone la vita! I giovani non poterono che continuare a fissare ammutoliti e paralizzati quella scena: Kratos non aveva avuto nessuno pietà di loro, non interessandosi minimamente se erano membri della sua stessa specie..per lui erano nemici che lo minacciavano e come tale, senza emozioni, compassione o rimpianto, con una freddezza mortale come l'invero, li aveva eliminati..non importava se erano membri della sua specie, per lui erano solo nemici. Un sibilìo giunto alla orecchie del vecchio guerriero, lo fece scattare giusto in tempo per schivare una meteora di fumo verde diretta a lui; a contatto con il suolo, la palla si dissolse in una fitta nube e no ci volle molto per capire che si trattava dello stesso veleno di una Redidiva, ma a lanciarlo non era una di loro! Su uno degli spalti, vi era un uomo, se poteva definirsi cosi: aveva dei tatuaggi bianchi a forma di teschio sul volto e assomigliava nell'aspetto ai banditi di prima, ma la sua pelle era di un disgustoso marroncino-giallastro come il veleno ed emetteva versi decisamente inquietanti e inumani; la creatura disse un qualcosa in una lingua che i membri del gruppo riconobbero, tonto era spregevole, come quella parlata dalla Redidiva di prima! Dopo aver finito di pronunciare, il nemico evocò in ciascuna delle mani una sfera di pura nube velenosa e, dopo averle unite in una, la lanciò contro Kratos, che rispose schivando il colpo e rispondendo con un preciso lancio dell'ascia, colpendo in pieno il nemico ed eliminandolo; altri proiettili velenosi, indicarono che di quelli esseri c'è n'erano altri e, alla morte del compagno, erano usciti dalle ombre delle rovine e avevano preso a bersagliare, oltre a Kratos, anche li altri, separandoli; mentre il più vecchio eliminava i nemici a suon di lanci di ascia, i due draghi volarono verso di loro (un volo così corto sapevano farlo) e li eliminarono sugli spalti, notando, con loro sgomento, che alla loro morte, i corpi si dissolvevano nella stessa nube velenosa che emanavano..di sicuro non erano umani. All'improvviso, un guerriero nemico, il bandito pelato e barbato, rivelatosi sopravvissuto alla gomitata di Kratos e in attesa di un momento opportuno, si alzò da terra e, con tutta la rabbia e la disperazione rimastagli in corpo, placcò il guerriero pallido distratto, provando a scaraventarlo a terra! Ma Kratos fu più forte..senza sforzò atterrò il nemico e lo bloccò al suolo, cingendoli le mani alla gola. Ma allora, un altro nemico, un codardo che, avendo provato subito paura alla vista dell'uomo marchiato e dei draghi sin da quando erano entrati nelle rovine, non era intervenuto con i suoi compagni, benché altrettanto affamato e decise di aspettare per afferrare la preda per lui più semplice: poiché l'uomo pallido era impegnato a strangolare il suo compagno e i due draghi si stavano occupando delle -Ombre-, il codardo nè approfitto per saltare giù dal suo riparo e afferrò Atreus! Il ragazzo, sollevato senza sforzò da terra, provò a dimenarsi e a chiamare aiuto, ma erano tutti cosi impegnati che non lo sentirono! Fu allora che la Paura pervase il ragazzo, soffocandoli la razionalità con dolorose immagini di morte e angoscia. Preso dalla disperazione e posseduto dal Terrore, Atreus afferrò il pugnale datogli dal Padre, usato solo per la caccia e, ormai sopraffatto dall'angoscia, lo trasformò in Strumento di Morte! Un rumore di carne trafitta rimbombò per la stanza e l'uomo marchiato e i due draghi si girarono appena in tempo per vedere il corpo del bandito cadere sopra al ragazzo immobile "ATREUS!" gridarono tutti e tre e, pervasi anche loro dalla paura e dalla rabbia, si sbarazzarono ferocemente e rapidamente di chi li intralciava! I tre corsero sul luogo e Kratos, le mani sporche di sangue, tolse il corpo del bandito da quello di suo figlio, mentre i draghi aiutarono il ragazzo ad alzarsi; con orrore guardarono i suoi occhi vitrei e spenti, e sentirono il suo il suo singhiozzo, mentre le lacrime li rigavano li occhi. Lentamente, loro si girarono e guardando il corpo del nemico, capirono il perché del dolore del ragazzo: nel collo del bandito vi era trafitto il pugnale del giovane, ora usato come strumento di difesa e morte. Tutti capirono esattamente che cosa provava il ragazzo, costretto a perdere la propria innocenza e a macchiarsi del peccato più grave di tutti..Kratos e Cinerea sopratutto, che sapevano bene cosa voleva dire uccidere un membro della propria specie, ma anche Spyro, empatico com'era, avvertì il dolore e provò a consolare il giovane avvolgendolo con la sua ala, così la dragonessa nera; Kratos, forse il più sconvolto, resosi conto del suo ennesimo fallimento, che era costata la perdita di innocenza del ragazzo, li afferrò il viso fra le mani e li disse la prima cosa che li venne in mente "chiudi il tuo cuore" Spyro e Cinerea vennero scossi da un brivido! Anche loro avevano fatto così di fronte all'essere sopraffatti dal senso di colpa di aver preso una vita, ma sapevano che quella non era la parola giusta da dire..non era chiudendo il proprio cuore, le proprie emozioni, che si poteva affrontare quel dolore e uscirne incolumi, indenni..Lui, il drago rosso, glielo disse una volta..che cos'era chi chiudeva il proprio cuore e sopprimeva le proprie emozioni al dolore altrui se non un mostro? Fu in quel momento di angoscia che le capirono veramente, ma prima che i due draghi potessero dire qualcosa, una mano provò ad afferrare Atreus! Il bandito che era stato ucciso, era di nuovo in piedo, ma la sua pelle era blu e fredda come quella di un cadavere e i suoi occhi emanavano maligni lampi luminosi, mentre strani simboli apparivano sulla sua testa..li stessi degli esseri di ghiaccio di prima!
Senza perdere tempo, Kratos afferrò il coltello pendente dalla gola del nemico e, con un brusco movimento, sgozzò l'essere. All'improvviso, un rumore, un gemito, attirò l'attenzione sua e dei giovani che, girandosi, videro i corpi dei banditi rianimarsi: lentamente essi si rialzavano dalla sporca terra, la pelle azzurra e li occhi luminosi, non più mossi dalla Vita ma da un aberrazione di essa..ecco cos'erano e tutti adesso lo capirono! Quelli esseri, un tempo uomini, erano diventati innaturali abberazzioni, persino più dei Draugr o di qualsiasi altra cosa vista; esseri più maledetti di chiunque altro e perciò pieni di malvagità e invidia. Vedendo la schiera di morti viventi che avanzavano sussurrando parole malvagie, Kratos si alzò e diede il coltello al figlio, che meccanicamente lo afferrò "proteggetelo" disse il vecchio ai due draghi con un sussurrò mentre andava lentamente e cupamente incontrò ai nemici "me né occuperò io", "insieme a me!" girandosi ,l'uomo vide il draghetto viola avanzare al suo fianco e, guardando il suo sguardo determinato, capì che niente avrebbe convinto il giovane a cedere; girandosi, l'uomo vide Cinerea avvolgere protettivamente Atreus con la sua ala e dai suoi occhi capì, che non avrebbe lasciato che nessun nemico si avvicinasse al ragazzo, ancora traumatizzato. Sospirando, l'uomo marchiato richiamò l'ascia a se e, dopo aver fatto cenno ai due draghi (entrambi glielo restituirono ancora più determinati) carico i non-morti affiancato al draghetto. Per Spyro lo scontro non fu soltanto fisico, ma anche psicologico: era vero che il giovane era abituato a trattare e combattere i non-morti e avversari ancora più oscuri, ma era un conto combattere contro dei cadaveri GIA' morti e decomposti, prima di essere riportati in vita; combattere con dei morti non solo resuscitati da poco, quando li si aveva visti quando erano ancora in vita, era un altra storia! Per il drago fu uno stress rendersi conto di come i loro corpi, prima caldi a testimonianza della forza vitale che scorreva nelle vene, ora erano diventati freddi e pervasi da qualcosa di malevolo e aberrante, e come nei loro occhi dove prima si avvertiva la Scintilla Vitale (come la defininiva Volter il drago giallo) e in cui si leggevano i, pur sempre malsani, istinti famelici ma che testimoniavano comunque la Vita, ora emanavano solo un gelido e spettrale bagliore e invece di fame c'era solo disumana malizia e furia omicida. Si, il drago ebbe il suo ben da fare per combattere lucidamente; per sua fortuna, aveva un -ispirazione-, Kratos il Guerriero Marchiato! Se avvertiva li stessi disagi del draghetto viola, non lo dava certo a vedere e combatteva con fredda furia contro li spettrali nemici..lui si che era un vero combattente, poichè non lasciava che le sue emozioni avessero completamente la meglio su di lui..le sapeva controllare e per Spyro, quello fu l'esempio necessario per combattere lucidamente contro l'innaturali nemici, sebbene un po' di timore li rimaneva nelle vene..un conto era tenere sotto controllo le emozioni, un conto era privarsene..e questo il draghetto non lo avrebbe permesso. Cinerea e Atreus continuarono a guardare silenziosi come il duo si liberava dei nemici: sebbene non-morti, i nemici non eran ridotti a meri gusci dei loro sèè precedenti come i Draugr e attaccavano con le medesime tattiche, come il bandito che indossava la bandana rossa che, armato di spada e coltello attaccò con rapide combinazioni il draghetto viola, mettendolo un po' in difficoltà, prima di essere disarmato da un colpo d'ala e colpito con una zampata così forte da ucciderlo, oppure quello con i tatuaggi, resi splendenti dalla sua forma resuscitata, che attaccò Spyro con feroci fendenti, schivati facilmente e, al primo segno di guardia scoperta, rapidamente atterrato da un incornata; Spyro credette di averlo eliminato, ma quello si rialzò subito e caricò nuovamente il draghetto. Nel frattempo, il nemico con l'elmo (ormai rotto) e il pelato (il cui collo penzolava in maniera sinistra) attaccarono contemporaneamente il guerriero marchiato che, però, devio i loro colpi con lo scudo e colpì quello pelato e con la barba ghiacciata, in pieno volto con un colpo di scudo e facendolo volare via; quello con l'elmo provò a trafiggere Kratos con un affondo a due mani, tattica già provata in precedenza (quando era ancora in vita) e fallita grazie a una schivata , ma, stavolta, il nemico si girò rapidamente e provò a colpire il guerriero marchiato con il pomolo della spada, ma il veterano parò il colpo con lo scudo e decapitò il nemico con l'ascia; il guerriero pelato e barbuto provò nuovamente a placcare Kratos , fallendo e venendo scaraventato a terra, non prima che il guerriero pallido notò che il nemico, anche se non-morto, era ancora più forte di prima; schiacciatali la testa, Kratos parò un colpo dell'ultimo guerriero, quello vestito di blu, il cui corpo era diventato completamente bianco e nei suoi occhi albergava una volontà omicida ancora più grande degli altri ("forse non li è andato il fatto che sia morto per primo"). Kratos mise via l'ascia, sapendo istintivamente che il nemico né era immune, e quello, urlando vendetta, attaccò il guerriero disarmato con la spada ricoperta di ghiaccio ma il colpo venne bloccato a mezz'aria dalla potente mano dell'uomo marchiato; un violento calcio scaravento il nemico verso il draghetto viole che, appena sbarazzatosi con una seconda incornata di quello con i tatuaggi, si volto rapidamente e afferrò il nemico volante per il collo, sebbene dovette lasciare la presa a causa di quanto fosse freddo il nemico "più gelido di qualunque nemico che ho affrontato, ma di che razza di ghiaccio è fatto, non sembra di questo mondo!" commentò mentalmente il draghetto, prima di abbassarsi per schivare un fendete e rispondere con un incornata che lanciò in aria il nemico; raggiuntolo, Spyro colpì il nemico con entrambe le zampe e lo lanciò verso Kratos che, scudo alla mano (o meglio, al braccio) lo intercettò, fracassandolo al suolo con tale forza da ucciderlo. I due si fermarono un attimo a guardare i corpi dei nemici ridursi a frammenti di neve e ghiaccio, svanedendo da questo mondo, prima di girarsi a guardare Cinerea e Atreus: la draghetta sorrise, ma il giovane appariva ancora scosso "sono..risorti!?" disse lui con un filo di voce "ma in modo diverso dai Draugr..cos'erano? Perché si sono trasformati in quelle cose!?" nessuno li rispose, nessuno aveva voglia di dire qualcosa; l'unica cosa desiderata adesso, era di andarsene da quel luogo maledetto..e di non ritornarci mai più.

Angolo del Pannello: "un altro Altare Jotnar" disse Atreus mentre indicava il nuovo trittico "un altro? Quanti c'è nè sono?" chiese Spyro curioso mentre, con l'amica (intenta a ripulirsi la coda dopo averla infilata nelle viscere di un Draugr piuttosto grosso e sporco, un pessimo errore) si avvicinava al pannello. Kratos, che era andato in giro a cercare tesori (razziarli era il termine migliore secondo Cinerea) arrivò poco dopo e aprì il pannello ("non potevate farlo voi così avremmo risparmiato del tempo","e perderti il gusto della spiegazione e della scoperta? Dillo che sei curioso anche tu altrimenti li ignoreresti") si trovarono davanti a scene diverse da quelle dell'altro: nel primo pannello, si vedevano, sempre a caratteri stilizzati, due persone intente a scolpire quello che sembrava un corpo umanoide posato su un altare; a questi mancava la testa, che stava per essere scolpita da una delle due figure, mentre l'altra stava lavorando, forse scolpendo, il busto, o meglio, il petto; nel secondo, suddetto corpo umanoide, non solo stava in piedi, sfoggiando anche una testa con due grandi corna, ma stava letteralmente combattendo contro diverse persone, utilizzando uno scudo per pararsi dalle frecce mentre con una mano aveva afferrato un nemico e lo stava strangolando; proprio come l'altro Altare, alcune figure erano più grandi delle altre (sebbene non raggiungessero quella con le corna) e si distinguevano in particolare due figure, una delle quali in sella su un cavallo a otto zampe, intenta a guidare la carica; a proposito, i due draghi non capirono che essere era e fu Atreus a doverli parlare dei cavalli e del fatto che li umani ci salissero in groppa per utilizzarli in guerra o altro, altra cosa che i due draghetti equipararono alle scimmie e alla loro abitudine di cavalcare diverse creature per la guerra..si aggiunga, incredibile ma vero, una battuta di Kratos sul cavalcare dei draghi per usarli in battaglia, cosa che i draghetti non apprezzarono perché li faceva sentire come se fossero degli animali (anche se Atreus pensò che fosse bello chiedendosi se mai c'era stato qualcuno in grado di cavalcare un drago). L'altra figura degni di nota aveva in mano un enorme martello e seguiva quella con il cavallo, a sua volta seguita da due figure più piccole, una con in mano una spada larga e senza punta, l'altra con uno scudo e una mazza o martello; su alcune figure, vi erano, in caratteri runici i loro nomi. Il terzo e ultimo fu il più violento: l'enorme figura umanoide era stata colpita in testa col martello della figura grande di prima; a quanto pare la forza del corpo fu tale che la testa della grossa figura era letteralmente andata in pezzi e che l'essere, a quanto sembrava, cadeva su quello che l'aveva colpita."mamma mi ha parlato di lui..è Hrugnir! Un gigante guerriero fatto di pietra" nessun commento: i due draghi e il guerriero marchiato nè avevano viste troppe per sconvolgersi per un guerriero semovente fatto di pietra "a quanto pare..sembra che stia partecipando a una grossa battaglia! Si vedono Thor" e indicò la figura con il martello "il serpente del mondo" e indicò un grosso serpente bianco in basso "e anche..Odino?","ODINO!?" sobbalzò il drago viola con gran confusione di Cinerea e di Atreus (Kratos, invece, socchiuse li occhi cupo)"niente..vi spiego dopo" disse il drago mentre si riprendeva "nell'ultimo pannello sembra che Thor li abbia spaccato la testa" intervenne Kratos, distogliendo l'attenzione dal draghetto intento a pensare "sembra di si..ma poi il corpo li cade sopra" Cinerea non potè che iniziare a ridacchiare "che idiota! Chi è così stupito da farsi schiacciare da un guerriero gigante in caduta libero?" anche Spyro fu tentato di ridere, ma appena vide il cipiglio irritato di Kratos guardare la draghetta, ci ripensò "su..andiamo!" ordinò l'uomo con voce irritata. Prima di andarsene, Spyro si voltò a guardare la figura sul cavallo a otto zampe..la figura che guidava la carica e su cui era inciso il nome di Odino"quindi sei stato tu a a mandarlo..ma perché? chi sei?" la fredda figura non rispose, rimanendo, con la grossa ascia in mano e il volto contratto in un urlò, a continuare il suo dovere.

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Capitolo 16
*** It's not possible ***


Angolo dell'Autore: ciao a tutti, mi dispiace di averci messi tanto a completare questo capitolo ma, si sa, la situazione di questi tempi non è rosea ma non preoccupatevi! E SIENTIFICAMENTE PROVATO (faccia da Einstein) che i brutti periodi non durano in eterno e, dopo i momenti brutti, arrivano quelli belli. Quindi resistete un altro po', gente, e godetevi la vita che contiene anche le cose belle e, nel frattempo, leggete questo (un po' lungo) capitolo.

Avevano vinto la battaglia, i nemici erano morti, definitivamente! Ma le cicatrici, seppur non fisiche, rimanevano. Atreus, ancora stretto fra le ali di Cinerea, aveva ancora uno sguardo vacuo puntato sul pavimento, sopraffatto com'era dalla consapevolezza di quello che aveva compiuto..e dal rimorso. I due draghi guardavano a loro volta il giovane, i loro sguardi pieni di compassione e tristezza, vicini al ragazzo come non mai, consapevoli del fardello che lo opprimeva e desiderosi di darli tutto il loro sostegno. Un pesante sospirò arrivò alle orecchie di tutti, facendoli voltare o alzare la testa: Kratos, il padre del ragazzo, era fermo davanti a loro, imponente statua nella cupa disperazione, benchè adesso apparisse rovinata dal peso degli anni che li erano piombati addosso; eppure, ancora non cedeva! Fu questa sua determinazione a infondere nuovo vigore nei più giovani e a permetterli di non sprofondare nel torbido mare delle emozioni. "Voglio andare via" disse Atreus mentre abbandonava la dolce e, al contempo, forte protezione della draghetta e si rialzava "allora concentrati..dobbiamo trovare un uscita". Non ci volle molto per trovarla: uno spazio fra le roccie del piano superiore era quello che serviva; Kratos si mise accovaciato sotto il passaggio e, dopo aver unito le mani, fece cennò ad Atreus di metterci il piede sopra di esse, in modo da darli una spinta e farlo arrivare al passaggi; ma Atreus sembrò riluttante a fare questo: tutti capirono che l'atto compiuto lo aveva profondamente scosso, al punto che il giovane ragazzo non era più energetico come prima; servirono diversi incitamenti silenziosi da parte dei due draghetti e del padre per convincerlo a farsi lanciare in alto per raggiungere l'apertura. "trova qualcosa per portarci su" li gridò il padre, ma il giovane non rispose. Lentamente, Atreus camminava per i piani, ispezionandoli silenziosamente in cerca di una corda, di una scala o di un qualcosa da calare per il padre e i draghetti. Per chi stava di sotto e osservava il ragazzo vagare per i piani superiori in cerca di qualcosa, con quella sua espressione vacua e fredda, fu un vero strazio da vedere: un ragazzo cosi energetico e pieno di vita ridotto a un ombra di se, cupa e silenziosa.. era qualcosa di terribile per i due draghi, che tanto speravano poter essere spensierati e allegri come lui, cosi per Kratos, il quale, nonostante tutto, amava l'energia e la vitalità del figlio. "Kratos..posso andare da lui?" chiese Spyro all'improvviso: non se la sentiva proprio di lasciare da solo il giovane in quei momenti. Sorprendentemente, Kratos annui e, senza dire una parola, salvò un cenno, si rimise sotto l'apertura e aiutò il drago viola a raggiungerlo, mentre Cinerea rimase a guardarlo al piano inferiore con un moto di apprensione; Appena salito sopra, il draghetto subito si mise a fianco del ragazzo "ti aiuto a cercare!" disse soltanto e si maledì per questo: avrebbe voluto consolarlo, dirli qualcosa per calmarlo, per farlo tornare il gioioso sè di un tempo, ma non ci riuscì..che cosa nè sapeva lui di queste cose, dopotutto, quando lui stesso, da allegro, spensierato e avventuroso draghetto, aveva lasciato che utte le esperienze subite, in primis il peso del mondo sulle sue spalle, lo riducesserò a un ombra taciuturna di se; un ombra che avrebbe già ceduto se non fosse stato per li altri "proprio quello che sta passando Atreus..e per questo non devo lasciare che accada" penso il draghetto viola con un impeto di coraggio "Atreus..io..io lo so, che cosa stai passando. Sò che sei ancora sconvolto. Sò il dolore che ti pervade per quello che hai fatto ma, credimi, non ci devi pensare..poteva ucciderti e, se fossi morto..molti avrebberò sofferto" il giovane alzò la testa e si fermò a fissare li occhi ametista del drago viola "lo so! Dovevo farlo" disse il giovane con voce spenta "io..io lo so bene, solo..solo","non volevi..ti capisco" lo precedette il draghetto mentre abbassava la testa "spesso dobbiamo fare cose che non vogliamo..lo so bene..anch'io non avrei voluto fare certe cose" pensò il drago viola, mentre la sua testa veniva affolata dalle turpe memorie di quando aveva contributo a liberare (inconsapevolmente) il Maestro delle Ombre o di quando fu costretto a lascir morire il Drago Rosso "ma, ora non dobbiamo pensarci..abbiamo una missione da portare a termine e non possiamo deconcentrarci","questo lo so!" proruppe Atreus in un moto di stizza "solo che..solo","solo che si torna a casa!" risuonò all'improvviso la forte voce di Kratos dal basso; anche da quella distanza, il vecchio uomo aveva sentito tutto! I due giovani rapidamente si affacciarono al piano inferiore guardando il vecchio con li occhi sgranati e gridando un "COSA!!" a cui si unì quello di Cinerea. Il vecchio uomo incrociò le braccia e li fisso con espressione indecifrabile "arrendersi cosi facilmente e siamo appena partiti" lo sguardo sconvolto della dragonessa nera, ritta al fianco del vecchio uomo, si illuminò quando capì le sue intenzioni "ma guarda che furbone manipolativo" pensò lei prima di voltarsi a guardare i due giovani al piano di sopra "ha proprio ragione: se già ti arrendi alle prime difficoltà, Atreus, come speri di andare avanti? Tanto vale tornare indietro per non correre rischi" il drago viola spalancò ancora di più la bocca, tanto era lo shock per quello che aveva sentito, almeno finché Cinerea non li fece l'occhiolino, e a quel punto anche lui capì "ohh..ehm..hanno ragione! Se già ti arrendi","Io non mi arrendo! Stavo solo riprendendo fiato" rispose Atreus con vigore, correndo ad afferrare una catena la vicino e gettandola al piano inferiore "far leva sull'orgoglio altrui per distrarli ..non mi aspettavo che fossi così manipolativo" disse Cinerea mentre guardava il vecchio uomo, intento ad arrampicarsi "più dici a uno di non pensarci, più lui ci pensa. Bastava trovare il modo per distrarlo","sempre di manipolazione si tratta" terminò Spyro.

Usciti da quell'edificio pieno di dolore e angoscia, il gruppetto si trovò nuovamente negli spazi freddi e innevati del bosco e la fresca e sana aria respirate ebbe per loro una sorta di effetto purificante, liberandoli da qualsiasi brutto pensiero provato prima e rinvigorendoli "Ascoltami" disse Kratos all'improvviso, voltandosi a guardare Atreus e i due draghi "sia tu, ragazzo, che voi due, draghetti: un bravo Guerriero non deve impietosirsi del nemico..la strada che ci aspetta è lunga e implacabile..non è per ragazzi, solo per guerrieri. Se non vi comportate come tali, soccomberete e farete soccombere chi vi sta vicino, ricordatevelo","ho capito!" disse Atreus, mentre Spyro e Cinerea annuivano, sapendo che, in quelle fredde e spietate terre, quello era l'unico modo per Sopravvivere "evitiamo comunque di trasformarci in mostri" disse Spyro sottovoce "non ho detto questo" rispose Kratos, facendo spalancare li occhi dei due draghi "sul serio, che razza di udito hai!?" chiese Cinerea sconvolta "un guerriero deve avere un orecchio allenato per percepire i pericoli intorno a lui..e c'è qualcuno più avanti..ascoltate" confusi, i giovani si portarono le mani/ali alle orecchie per sentire "ANDIAMO! MUOVITI","c'è qualcuno davanti" disse Atreus, avvicinandosi per sentire meglio "E ANDIAMO! SU, FORZA, DANNAZIONE! CHE COSA STAI ASPETTANDO? LA COLAZIONE O CHE QUALCUNO TI LEGGA UNA FAVOLA!? AVANTI MUOVITI!","e a un pessimo carattere" commentò Spyro senza un briciolo di sarcasmo nella voce " SE NON TI DECIDI A MUOVERTI TI PRENDERO' A CALCI IN C..","davvero pessimo" fu l'unico, divertito, commentò di Cinerea.
Poco più avanti, i quattro viaggiatori si trovarono davanti a un ponte, dall'aspetto più solido rispetto al precedente (commentò di Kratos: "speriamo, abbiamo già perso tempo") sebbene ricoperto dalla vegetazione; tuttavia non poterono attraversarlo poiché era bloccato: non da massi o da tronchi ma da una strana creatura stesa proprio in mezzo! Guardandola meglio, il gruppo ammise che non aveva mai visto un essere così strano: si trattava di una sorta di lucertola troppo cresciuta, con le zampe posteriori (che a Kratos ricordarono i grossi elefanti del sud) molto più grandi e massicce di quelle anteriori, ben più magre e striminzite, inadatte per sostenersi, chiarendo che doveva essere un bipede; detto questo, la creatura sembrava un vero e proprio ibrido dato che, sul massiccio corpo presentava, oltre alle scaglie, una fitta peluria e la lunga testa, sorretta dal massiccio collo, terminava con un vero e proprio becco. Si, era proprio un vero e proprio ibrido fra rettile, mammifero e uccello! Qualcosa che nessuno dei due draghi o Kratos, avevano mai visto, salvo Atreus "è una Hulda-Creatura! Una razza di animali che sono usati di solito come carovane o come bestie da lavoro, stando a quello che mi ha detto mamma" e, in effetti, la creatura presentava sul grosso dorso una sella e numerosi oggetti, come scudi, coppe e altri. Un suono sordo, simile a una mano che schiaffeggia qualcosa, seguito da un grido rabbioso e un verso di fastidio dell'animale segnarono l'entrata in scena del proprietario della creatura, nascosto poco prima dalla mole della bestia: tale individuo indossava una pesante armatura d'oro di raffinata fattura, per i due draghi simile a quella indossata delle talpe, quasi nascosta da un grembiule da lavoro contenente diversi oggetti chiodi e alla vita portava una cintura con diversi martelli attaccati; ma non era questo ad attirare l'attenzione, bensì le caratteristiche fisiche personaggio! L'individuo, infatti, era insolito sotto diversi punti di vista: innanzitutto era alto all'incirca come Atreus, ma il corpo era più massiccio, la testa era calva e il volto era circondato, come Kratos, da una barba rossiccia ed era visibilmente molto più vecchio di quello del ragazzo, cosi come il profondo timbro vocale; ma la cosa più strana, era che la sua pelle era blu! Spyro e Cinerea si chiesero subito se anche quello strano tipi faceva parte della stessa specie di Kratos e Atreus, quando il ragazzo esclamo sbigottito "è un Nano!","Si, sono un Nano moccioso! Mai visto uno!?" brontolò lui in tono acido "di persona è ancora più maleducato di quando gridava poco prima!" fu il pensiero generale. "Devo dire che non mi aspettavo che ci fossero persone ancora in giro di questi tempi..e davvero una sorpresa" disse il Nano pensieroso, scrutando ognuno dei quattro con i suoi piccoli occhi "sopratutto non mi aspettavo di vedere delle lucertole del genere","chi sarebbero le lucertole!?" sibilò Cinerea irritata ripensando a quelle fastidiose creature rosse che avevano il vizio di rubare le gemme "noi siamo draghi" intervenne Spyro; il Nano non riuscì a trattenere una risata "se voi siete draghi, io sono abbastanza magro da entrare nel fondoschiena di un Troll","su questo non ci sono dubbi" rispose la draghetta sarcastica "è tuo questo animale?" disse Kratos all'improvviso, attirando l'attenzione del Nano "si, ma questa stupida bestia si rifiuta di attraversare il ponte" brontolò lui, colpendo nuovamente l'animale sul grosso (sopratutto per lui) muso "ha paura di qualcosa fra li alberi" disse Atreus improvvisamente; tutti lo guardarono sorpresi "e di che cosa?" chiese il Nano acido; senza dire altro, Atreus si avvicinò a Kratos "padre, lancia l'ascia sugli alberi dall'altro lato del ponte; quelli con il tronco bianco" e si voltò a indicare un gruppetto di alberi dal tronco, appunto bianco, e li alberi rossi;l'uomo marchiato lo guardò scetticò "fidati questa volta..ti prego" il vecchio si voltò un attimo a guardare i due draghi, entrambi che lo ricambiarono con espressioni convinte, poi il figlio, speranzoso e il Nano, scettico; Kratos emise un sospirò, estrasse l'ascia da dietro e, dopo aver preso bene la mira, la lanciò fra di essi. Subito un gemito di rabbia e dolore si levò da essi, con shock di quasi tutti. Con un gesto, Kratos richiamò l'arma, che tornò subito in mano, sporca di una sostanza incandescente, e si voltò verso il ragazzo "avevi ragione" disse il vecchio uomo sinceramente colpito, facendo sorridere il ragazzo e i due draghi, felici per lui, mentre l'Hulda-Creatura emise un verso di assenso e si alzò in tutta la sua stazza "ehi! tu si che sei un tipo in gamba, ragazzo!" disse il Nano con espressione compiaciuta, prima di voltarsi a guardarlo meglio "sei un ragazzo, giusto?","secondo te?" sbottò Cinerea infastidita "secondo me tu sei un maschio con la voce da femmina e quello viola una femmina con la voce da maschio, lucertola" replico lui in tono sarcastico "hai completamente sbagliato: io sono maschio e lei è femmina" rispose Spyro alzando un sopracciglio squamato "ci stà prendo in giro" rispose Cinerea esasperata; il Nano, però, non li badò più, dato che stava cercando di muovere la creatura che, anche se il pericolo era passato, insisteva a non voler avanzare, anche se lui l'aveva colpita alla coscia e, adesso, cercava di muoverla, puntando i piedi per terra e spingendola con le spalle; il fatto che non ci riuscisse, fece sorridere la draghetta nera "ha un nome?" chiese Atreus mentre accarezzava il becco della creatura "che né so! Questa maleducata non ha chiesto il mio e, quindi, io non ho chiesto il suo";"quindi sa parlare? Perchè non l'ha fatto prima?" si chiese Spyro mentalmente "era sarcasmo" rispose Kratos, indovinando ("leggendo") i suoi pensieri. "E il tuo?" chiese Atreus al Nano (che ancora non riusciva a muovere l'animale) "Brok","altro nome strano" brontolò Cinerea "ah si? E sentiamo il tuo, lucertola?" rispose Brok con una punta di irritazione nella voce"Cinerea" disse Atreus, facendo alzare li occhi alla giovane dragonessa (pensieri di lei: quando capiranno questi maschi che, se voglio dire il mio nome, lo dico da me e non mi servono li interlocutori","sono d'accordo con te, draghetta","ma dillo che leggi nella mente!") "io, invece, sono Spyro e lui","lo dico da me se voglio" lo interruppe Kratos "ma che male c'è?" protestò il draghetto "c'è che siete tutti strampalati" ghignò il nano colpendo nuovamente la creatura, e ottenendo uno sventolata di coda in faccia, con divertimento di tutti (e sbuffo irritato di Kratos). "ti posso aiutare io" disse Atreus all'improvviso e, senza darli il tempo di rispondere, si avvicinò alla creatura e li disse "Vera Logan" i due draghetti (e l'uomo marchiato) non sapevano cosa significassero quelle parole, ma, qualunque fosse, fu sufficiente a calmare l'Hulda-Creature e a farla avanzare "in gamba il ragazzo, vero?" disse Brok mentre si affiancava a Kratos e ai due draghetti.
Dopo qualche secondo, passato a camminare per il lungo ponte ricoperto dalla vegetazione e a fissarne le caratteristiche, come e numerose bandiere attaccate ad esso e il fatto che terminasse con due bracieri ai lati, talmente rivestiti di fauna da non capire di cosa fosserò fatti, se di pietra o di legno, Brok si decise a parlare di nuovo "senti..so che tu non ci crederai ma, quell'ascia che hai..sono stato io a costruirla","davvero?" chiese Spyro stupito e anche Cinerea sembrava colpita; il nano non poté che sorridere "certamente..insieme a mio fratello ed è una delle migliori. Non lasciare, uomo pallido, che nessuno ci metta le mani addosso, tranne noi due","tu e tuo fratello? A proposito, dov'è?" chiese Spyro sentendo una fitta di dolore alla parola fratello: chissà come stava il suo e se era riuscito a salvarsi "non lo so dov'è finito, e neanche me né importa" borbottò lui in tono brusco; prima che Spyro potesse chiedere il perché, Brok stava nuovamente parlando con Kratos "devi trattarla in modo speciale o si rovinerà irreparabilmente" il Nano si fermò per colpire nuovamente la sua creatura per farla avanzare "se vuoi, potrei potenziarla anche ora","le armi si possono potenziare!?"chiese Spyro incredulo; Brok annuì "certamente! Si possono infondere di magia o aumentare i poteri magici in esse, come nel caso della nostra ascia; oppure renderle più resistenti e affilate, così come ripararle e bilanciarle meglio. Naturalmente, ci vuole un bravo fabbro per questo e io sono uno dei migliori; potrei anche ri-affilare la lama sulla coda della tua amica, dato che mi pare poco affilata","nessuno si avvicinerà alla mia coda!" sibilò lei in risposta e facendo ondeggiare minacciosa la stretta lama metallica; il Nano si limitò a scuotere la testa e si rivolse nuovamente a Kratos, che appariva pensieroso "allora, vuoi che la potenzi adesso, figlio di puttana?" quando il significato delle parole arrivarono ai cervelli dei due draghi (non che le capissero molto, ma capirono subito la loro gravita vedendo il volto sconcertato di Atreus), questi spalancarono la bocca increduli per la maleducazione di quel Nano e subito si voltarono per vedere come avrebbe risposto l'uomo marchiato: se avesse semplicemente lasciato correre o avrebbe risposto suonandoli la suddetta ascia dritta in testa (e, forse, neanche dalla parte piatta)! In effetti, l'uomo pallido si era immobilizzato e sembrava lottare fra i due istinti e..vinse quello pacifico "hai ragione..non ti credo" brontolò lui, facendo cenno ad Atreus e hai due draghi di seguirlo "c'è una runa a forma di forcone lì sul manico" disse Brok di colpo, mentre, dopo aver colpito nuovamente l'animale, che si era fermato per guardare Atreus, s'è né andava, borbottando qualcosa nella sua lingua. I due draghi, Atrues e Kratos si bloccarono di colpo! brontolando, Kratos prese la sua ascia, la girò e.. tutti videro che c'era proprio una runa a forma di forcone, terminante con due teste di drago, sul manico "bé,ha ragione" fu l'unico commentò di Spyro e Kratos non poté resistere ad alzare li occhi al cielo, borbottando qualcosa in una strana lingua, anch'essa sconosciuta hai due draghi (e anche ad Atreus, data l'espressione confusa sul suo volto). Tenendo l'ascia fra le mani, l'uomo si voltò e avanzò verso Brok, che teneva fra le mani un ferro per marchiare dalla forma della runa, seppur tagliata a metà "era il marchio mio e di mio fratello, prima che ci dividessimo, vedi?" bastò una breve occhiata per capire che era proprio quella runa, solo che era stata tagliata a metà "sei fregato, Kratos" sghignazzò Cinerea, facendo sospirare il vecchio guerriero "allora..vuoi che tè la potenzi o no?" sospirando nuovamente, Kratos annuì "D'accordo..ma mi aspettò un miglioramento" annuendo, Brok fece cenno hai viaggiatori di seguirlo verso una tenda, dov'era posizionata una rudimentale fucina e dové l'Hulda creautura si era sdraiata e si stava rifocillando dalle fatiche del viaggio "dov'è l'altro metà del marchio?" chiese Atreus "ohhh, c'è l'ha il mio stupido fratello ma a me è rimasto il talento..sta a vedere" detto questo fece cenno a Kratos di passarli l'ascia, cosa che l'uomo fece dopo un attimo di riluttanza. Dopo averla presa in mano e averla rimirata per qualche secondo, commentando il buon modo in cui era mantenuta, il Nano la poggiò su un banco da lavoro, prese i suoi oggetti, e tiro dalla tasca un cofanettò contenente una strana fiamma azzurra che, insolitamente, più che calore emanava freddo. Brok ci lavorò sopra l'ascia per qualche istante, battendo la strana fiamma finchè non fu assorbita dalla lama, poi controllò l'ascia ben bene, battendo o affilando qua e là e facendo qualche prova per valutarne la stabilità; infine la passò a Kratos: l'uomo marchiato sentì istintivamente, data la sue esperienza con armi magiche, che il potere dell'arma era aumentato e la stessa arma sembrava più bilanciata di prima "se avete argento posso anche forgiarvi delle armature oppure migliorare l'arco del ragazzo, anche per voi lucertole","sai forgiare armature per draghi?" chiese Spyro colpito "certamente, non ho forse detto di essere un fabbro geniale? No? Bè, ora lo sapete!","sei sicuro di sapere quello che fai" chiese Cinerea sospettosa "naturalmente! Basta che siano leggere e ben bilanciate, oltre che non molto ingombranti, in modo da non compromettere la capacità di volare o i vostri movimenti in volo sopratutto, dato che è una delle vostre armi migliori o sbaglio, lucertola nera?" anche se era offesa dal suo tono, Cinerea non pote ammettere che il Nano Maleducato (nuovo soprannome) aveva ragione "tuttavia, con i materiali che ho ora, posso solo forgiarvi attrezzi di cuoio. Allora, cosa volete?" I due draghi si guardarono incerti per un attimo "ehm, come possiamo dire, ma non abbiamo soldi, Brok","ah! Questo è un problema. Mi dispiace ma anche in questi fottuti tempi devo guadagnarmi da vivere","pago io per loro!" tutti si voltarono a guardare Kratos sconcertati, non aspettandosi assolutamente che il vecchio uomo fosse disposto a pagare qualcosa per loro "mi ripagherete a tempo debito e cercate di non farmene pentire" terminò lui freddo, facendo sbuffare Cinerea "tè pareva!","grazie lo stesso, Kratos" disse Spyro grato; l'uomo più vecchio sbuffò nuovamente. "bene, se è così, ditemi i vostri acquisti".
Con il poco argento che avevano ("tè l'avevo detto che sarebbe servito più a noi che hai morti, draghetta","questo non cambia che sia disgustoso") Kratos acquisto un miglioramento per l'arco di Atreus, rendendolo più forte e flessibile e per i due draghi: "fatemi prendere un attimo le misure prima, che devo regolarmi anche per le volte future" disse Brok, avvicinandosi hai due con uno strana striscia di cuoio dov'erano incise delle tacche "e proprio necessario" chiese Spyro a disagio "naturale, lucertola viola (sicuro che non sei femmina? Sto scherzando) oppure vuoi un armatura che ti và troppo stretta o troppo larga?" il draghetto dovette ammettere che il Nano aveva ragione "bene, ora stai fermo che ti calcolò quello che serve" e detto questo, iniziò a misurare la circonferenza delle braccia, del torso e delle ali, utilizzando quello strano nastro come una sorta di confronto e borbottando di continuo "bene, bene, molto bene..per tutti i busti formosi di donna, c'è da dire che voi draghi siete proprio messi male" disse lui all'improvviso, con gran confusione di Spyro e Cinerea "perché scusa? che cosa abbiamo che non va" chiese Spyro sbigottito "c'è che avete siete troppo magri! Avete i muscoli e va bene, ma dovete ingrassare un po'. Tu in particolare, lucertola nera! Vedi di fare un po' di ginnastica e ingrassare per bene, altrimenti finisci male tanto sei magra","guarda che sono nata così e mi trovo bene così" sibilò la draghetta stizzita "ed è bella così" pensò Spyro mentre guardava l'amica; quando lei si voltò verso di lui, il drago viola, imbarazzato, si sbrigò a girarsi dall'altra parte e ad alzare la testa al cielo, notando solo ora che quello strano misuratore, intento a calcolarli la distanza fra le corna, stava facendo tutto da solo! Brok, infatti, era intento a lavorare su diversi oggetti di cuoio "può bastare..passa all'altra" nonostante i ringhi di protesta di Cinerea, lo strano nastro tacchettato iniziò a misurare anche lei "bene..ora prova questo" prima che Spyro potesse dire qualcosa, Brok li infilò (bruscamente) sulla testa un elmo di cuoio, il quale li aderiva a pennello! "Ti piace? se nò, prova questi" e, dopo aver ripreso l'elmo, li mise una corazza sulla coda e, dopo quella, dei bracciali alle zampe "allora, direi che ti stanno bene" borbottò lui "naturalmente, qualsiasi cosa che indossa su quel bel corpo li stà bene" Spyro si girò a guardare Cinerea, confuso se avesse sentito bene o meno, ma la dragonessa si era già voltata (nascondendo un certo rossore di squame). Alla fine, i due draghetti scelsero dei bracciali di cuoio, per proteggersi le -striminsite- (a detta di Brok) zampe. Sia Atreus che Kratos ammisero che li stavano veramente bene quei bracciali, che li davano un aria più -civilizzata- e intelligente, e, a quanto pare, anche i due draghi lo pensarono, guardandosi sorridenti fra di loro..prima di voltarsi appena sentirono un certo calore alle scaglie. Un rumore attirò l'attenzione di tutti "Non guardare ora, ma sono tornati i nostri amici che si nascondevano fra li alberi" disse Brok indicando un gruppo di Draugr che, più infuriati che mai, si stavano avvicinando "sembra che sia ora di provare l'ascia" disse il Nano sarcastico.

I draugr, uno pesante seguito da due normali, si avvicinavano sempre di più ai quattro -viventi-; le armi in pugno e i volti devastati e incandescenti per l'ira. Gridando vendetta, i nemici si prepararono a caricare li avversari. "sono proprio arrabbiatI! Non deve esserli piaciuto il fatto che un ascia li abbia colpiti","e a chi piacerebbe essere preso in pieno da una dannata ascia, lucertola viola" brontolò Brok, intento a farsi posto fra li oggetti dietro il bancone per nascondersi "c'è posto per me là dietro?" chiese Atreus, nascondendosi insieme al nano "ci pensò io a proteggerli" disse Spyro mentre si metteva insieme a loro. L'uomo e la draghetta emisero uno sbuffo d'irritazione "sembra che siamo rimasti solo io e te, buzzurro pallido"sibilò Cinerea, facendo ondeggiare la lunga coda e fissando i nemici con i suoi occhi smeraldo"vedi di non starmi tra i piedi, dragonessa" rispose Kratos, fissando a sua volta i nemici "sei tu quello che non deve starmi fra le zampe" e detto questo, si lanciò verso il Draugr più vicino, facendo una giravolta a mezz'aria e colpendolo con le zampe posteriori talmente forte da farlo volare all'indietro per diversi metri; l'altro draugr normale si avventò con un urlo d'ira sulla dragonessa, ma lei schivò agilmente il colpo e ferì il nemico al ventre distrutto con un colpo della lama, non riuscendo, però, a penetrare molto la coriacea carne rinsecchita; la dragonessa non si diede per vinta e, dopo aver schivato un altro colpo e parato con l'ala quello dell'altro Draugr, rimessosi in piedi nel frattempo, afferrò con la bocca il nemico più vicino per il piede e, dopo averlo fatto ruotare in aria, lo scaraventò con violenza sull'altro. Nonostante la botta, i due si rialzarono più adirati che mai; Cinerea rispose strigendo li occhi e lanciandosi nuovamente su di loro, ferendoli varie volte con le sue eleganti mosse acrobatiche. Kratos, nel frattempo, era intento a schivare una serie di violenti colpi del Draugr Pesante! Schivato anche l'ultimo, l'uomo pallido si lanciò verso il nemico e lo feri con l'ascia diverse volte: c'era da dire che il risultato era buono, dato che l'arma in questione fendeva la coriacea carne del nemico, ormai simile a legno, più facilmente rispetto al passato "allora! Cosa nè pensi del mio ritoccò!" gridò Brok da dietro il tavolo, da cui facevano capolino anche le teste di Spyro e Atreus "decente!" rispose Kratos mentre schivava un fendente verso il basso e contrattaccava, ferendo il nemico "decente dice lui!" brontolò Brok irritato "sai cos'è decente? Quel lavoro di piedi. Pestato lo sterco!","può darsi!" sghignazzo Cinerea, dopo aver schivato un fendente orizzontale di un Draugr e aver risposto con un colpi di coda eseguito dopo una giravolta "disse quella che non sa far altro che mettersi in mostra" brontolò Kratos per risposta "oltre al fatto che, francamente, la tua lama fa meno male di una puntura di zanzara sul fondo schiena!" li gridò Brok "ehm, credo che quello faccia molto male" disse Spyro "e una lama nè deve fare di più. Cos'è, un giocattolo! E tu, pestone, migliora quel lavoro di piedi!","odio i nani" brontolarono Kratos e Cinerea all'unisono. Una palla di lava volò sopra le loro teste a testimoniare altri Draugr in arrivò! Cinerea, eliminato l'ultimo dei drue Draugr con un preciso colpo di coda ("il sesto o il settimo!" gridò Brok) si lanciò subito contro i nuovi nemici, schivando agilmente i proiettili di fuoco e, arrivato al primo nemico, lo colpi al collo con la lama, ferendolo ma non uccidendolo "accidenti! La loro pelle è cosi rinsecchita da sembrare la corteccia di un albero!" sibilò la draghetta mentre si abbassava per schivare un proiettile da destra"oltre al fatto che la tua lama e smussata!" gridò Brok, Cinerea dovette reprimere l'impulso di dirli qualcosa di osceno ("mi sta contagiando"). Schivata un altro dardo, la dragonessa saltò in avanti e, dopo un altra giravolta, che la salvò pure da un altra palla di fuoco di un altro Tiratore, colpi il Draugr Tiratore con entrambe le zampe, infliggendoli una ferita a X sul corpo e uccidendolo! "I miei artigli sono ancora affilati!" sorrise lei "ma non per molto"li gridò dietro Brok. Sibilando di rabbia, Cinerea si lanciò verso l'altro Draugr e lo lancerò con numerose artigliate prima di girarsi verso l'ultimo che, gridando di rabbia, lanciò un ultima palla di lava. Schivato il colpo con un rapido e sinuoso movimento, Cinerea saltò per finire il nemico con un fendente di coda aereo ma, poco prima di colpirlo, una grossa massa nera investì la sua -preda- e quasi non prese anche lei. Il Draugr pesante e il Tiratore svanirono entrambi in una nuvola di cenere, mentre Cinerea si voltava a fissare indignata Kratos "attento a dov'è miri!","tu attenta anche a quello che ti circonda, oltre al solo nemico, dato che tutto può accadere durante una battaglia..e il nano ha ragione riguardò alla tua lama" la draghetta emise uno sbuffò e trotterello verso l'accampamento di Brok, il più lontano possibile dal Buzzurro Pallido. Il drago viola, oltrepassato il bancone con un salto, non potè che avvicinarsi all'amica e sorriderli, venendo ricambiato (e subito entrambi si voltarono per nascondere un certo rossore, facendo alzare li occhi a Kratos e a far ridere Brok; Atreus,invece, non ci capì nulla) "bene..entrambi sapete UCCIDERE a quanto pare" affermò il Nano colpito "anche tu con quella tua lama smussata" Cinerea sbuffò di nuovo e fisso velenosamente il Nano "sai che ti dico, nanerottolo: giusto per non sentirti più, ti permetto di affilarmela" tutti guardarono la giovane dragonessa stupiti "ho già chiarito che lo faccio solo per non sentirlo brontolare più" disse lei nuovamente in tono acido "e perchè ha dannatamente ragione: questi Draugr avevano la pelle come una corteccia ed è meglio non correre rischi" aggiunse lei mentalmente "stai imparando, draghetta","leggimi di nuovo nella mente e ti farò provare la Paura","nè dubito seriamente","certo che voi due sembrate una coppia di sposini o, forse, lo siete?" sghignazzò Brok mentre andava verso il suo bagaglio"perchè draghi e uomini posso stare insieme? Ahh, era una battuta" ridacchiò il drago viola imbarazzato dopo aver notato le espressioni dei compagni "scusate ma non sò molto di come funzionano queste cose" Cinerea, dapprima incredula, non potè che sbuffare"bè, ti pare che due creature di specie diverse possono stare insieme?","una volta un toro ha sedotto una fanciulla" disse Kratos all'improvviso e, salvò Brok che era intento a rovistare in cerca di qualcosa, tutti li altri si voltarono a guardarlo sconcertati "Uoa..e come è andata?" chiese Atreus tutto interessato: raramente suo padre raccontava storie "la loro relazione? Non lo so, ma posso dirti che il risultato della loro unione fu qualcosa di orribile","perchè, che cosa","LO TROVATO!" gridò Brok di colpo e si avvicinò al gruppetto tenendo in mano una pietra liscia e ben levigata, oltre che ricoperta di rune "dammi la lama draghetta e guarda come tè la sistemo in dieci secondi" anche se era parecchio seccara dal tono del Nano, la draghetta mosse la coda e porse la lama verso il fabbro "d'accordo..cerca di non farmi male o","ho finito!" tutti si voltarono a guardare Brok, troppo sorpresi per parlare "guardare per credere" si limitò a sbuffare lui; voltando lo sguardo verso la lama sulla coda, il gruppo scoprì che il Nano aveva ragione: la lama, anche solo di vista, era veramente più affilata di prima "bene e, come ultimò ritoccò, un po di olio nanesco" e con questo Brok versò una strana sostanza fra le mani e poi la passò sulla lama di Cinerea, rendendola addirittura più splendente di prima; tutti rimasero assolutamente sconcertati "allora..vuoi che faccia qualcosa anche per quelle lame sulle ali? Il primo assaggiò è gratuito".
Finito quello di potenziarsi, il gruppo riprese alla volta del viaggio, non prima che Kratos chiedesse indicazioni "si, la direzione dovrebbe essere questa..e dimmi, moccioso, quando crescerai diventerai come tuo padre" Atreus parve subito scioccato da quella domanda "io..non so sè","speriamo di no altrimenti sarebbe più scorbutico di Ghepardus" ridacchiò Cinerea "bè, ha anche dei lati positivi, no? Però, in effetti è molto sgorbutico" rise il drago viola "sè avete finito i commenti, possiamo andare" brontolò l'uomo gelido. Mentre i quattro se nè andavano, Atreus si voltò verso Brok "e stato un piacere; penserò a un nome per l'Hulda Creatura","e se la chiamassi Grazie al C..","ma che volgare..e poi cosa sarebbe questo c..","meglio che non lo sai, drago viola" brontolò l'uomo pallido. Superato un cancellò e addentratisi nelle viscere della montagna, kratos si fermò un attimo e si voltò a fissare Atreus "chissà cosa vorra stavolta" pensò il ragazzo: quello che disse il padra, lasciò tutti sorpreso "mi hai lasciato da solo" brontolò l'uomo pallido fissando il figlio (ma anche il drago viola) gelido "non dirmi che te la sei presa" esclamò Cinerea scioccata "certo che si..dobbiamo rimanere uniti in questo viaggio..se ci separiamo per cose frivole o per sciocchezze..tanto vale tornarcene a casa" dal tono della voce, si capiva che il vecchio uomo non stava mentendo"non succederà più" si affrettò a dire Atreus "infatti..chiudi un occhio per ora" lo pregò Spyro "sei esagerato e ingiusto" aggiunse, invece, Cinerea e i due ragazzi li scoccarono un occhiata esasperati. Kratos, dopo aver guardato i volti decisi dei draghi e quello supplichevole del figlio, non potè che sbuffare un "e va bene..andiamo..ma che non succeda più. Persone a parte, tutto il resto lo cambatterete finchè non vi fermo o siamo morti, capito? Impegnamoci","tranquillo, sergente istruttore","sargent..che cosa!?" chiese Atreus a Cinerea "è un grado militare: tuo padre assomiglia a uno, dato com'è inflessibile",".sei stata in un esercito, draghetta?" chiese Kratos leggermente interessato; il volto della draghetta si oscurò, mentre un ombra di dolore lo attraversava "non esattamente..non","guardate un passaggio" esclamò Spyro all'improvviso, indicando uno stretto passaggio nella roccia della caverna!, attirando l'attenzione dei due uomini e distraendoli da Cinerea. Sorridendo grata all'amico, che ricambiò, la giovane si affrettò a raggiungere i due uomini al passaggio, mentre il draghetto viola rimase dietro a fissarla "ancora provi tanto dolore, Cin..come vorrei aiutarti..strapparti questo dolore di dosso..e lo farò" si ripromise il giovane prima di affrettarsi a raggiungere li altri.

Passare attraverso il buco non fu complicato, ne tanto piacevole; bastava acquattarsi e camminare, evitando di inciampare negli scheletri che erano sparsi per il breve tunnel. Usciti da essi, la prima cosa a cui dovettero stare attenti era una sorta di parete di metallo interamente cosparsa di spuntoni che sbarrava il passaggio (Atreus, nella foga, ci era quasi finito per sbattere, per fortuna che Kratos l'avevà bloccato in tempo) "questa deve essere una trappola" disse Atreus mentre notava che la parete era attaccata a un palo di legno tramite degli anelli metallici mobili "ma qualcuno la già fatta scattare, per nostra fortuna"","e questo spiega li scheletri nel tunnel" borbottò Spyro cupo, mentre osservava li spuntoni scuri per la rugine e il sangue represso. Oltrepassare la parete fu semplice: come subito notato, una parte del rivestimento metallico era saltata, rivelando la base in legno sotto (per qualche strano motivo verniciata di giallo, come i simboli notati in precedenza); bastò un lancio preciso di Kratos per farla cigolare e spostare di lato; ci volle un altro colpo per spostarla completamente e aprire la via. Quello che trovarono dietro fu ancora più insolito: una grande stanza con un ponticello spezzato e, davanti, una sorta di piattaforma coperta da un grosso oggetto metallico attaccato a delle catene, prima che qualcuno dei giovani potesse chiedersi che cos'era, Kratos aveva già lanciato la sua ascia verso le pale di una sorta di palo: appena colpiti, questi presero a ruotare e, con grande sorpresa dei giovani, scoprirono che più ruotavano, più il grande oggetto metallico si alzava, tirato delle catene, chiarendo che quella girandola e quel grosso oggetto facevano parte di un complesso eppur semplice meccanismo. Li "oh!" di sorpresa dei giovani (solo Atreus e Spyro, Cinerea era più restia a mostrare espressioni del genere) si trasformarono in shock quando notarono le numerose fila di punte attaccata al di sotto di quello, chiarendo che l'oggetto metallico era in realtà un enorme pressa pronta a schiacciare chiunque c'era (o ci era stato) sotto "sembra invitante" disse Cinerea fra il sarcastico e il preoccupato, fissando la pressa che assomigliava tanto a delle grosse fauci mostruose pronte a divorarli. Senza dire niente, Kratos richiamò la propria ascia e la lanciò su una ruota dorata sotto alle pale, congelandola e, fra lo sconcerto generale saltò in mezzo alla piattaforma, proprio sotto l'enorme pressa "che cosa fai!?" gridò il drago viola mentre si preparava a raggiungerlo "resta lì!" fu la pronta risposta del guerriero "non vedi che il soffitto non scende?" borbottò poi; i tra giovani, sconcertati, fissarono la pressa e notarono che, effettivamente, la pressa non si stava abbassando e rimaneva ferma lì, sospesa in modo minaccioso, ma immobile Tutti capirono all'istante che, congelando l'ingranaggio con la sua ascia, Kratos aveva bloccato l'intero meccanismo! "Geniale!" esclamarono Spyro e Atreus all'unisono; anche Cinerea dovette ammettere che, effettivamente, avevano ragione; tuttavia, prima che potessero raggiungerlo, l'uomo marchiato li bloccò con un gesto della mano "restate lì!","e perchè?" chiese il drago viola e Atreus confusi "credo sia per quello" disse la dragonessa nera mentre indicava con un cennò della testa dei cumuli di ossa e cenere da cui stavano emergendo dei Draugr. Subito il drago viola si preparò a raggiungere l'uomo pallido, ma stavolta fu inaspettatamente la draghetta nera a bloccarlo; prima che lui potesse dire qualcosa, lei lo fissò negli occhi e davanti a quello sguardo smeraldino e deciso, lui ammutolì "aspetta, Spyro! Sa quello che fà, almeno credo; per quanto buzzurro, non è stupido" anche se voleva ribattere, il drago viola si costrinse a rimanere zitto, sapendo che la comp..amica aveva ragione; il fatto che anche Atreus non pareva preoccupato o deciso ad aiutarlo, lo aiutò. Tuttavia, tale fiduci sembrava sciamare man mano che la lotta contro i Draugr proseguiva perchè..Kratos non stava finendo i nemici! Per quanto li colpisse con i suoi pugni o li calciasse, il guerriero marchiato non si decideva a darli il colpo di grazia; non perchè non avesse l'ascia, dato che tutti sapevano che l'uomo pallido era in grado benissimo di strappare a mani nude quei morti viventi, ma perchè sembrava non volesse..e più lo scontro proseguiva, più Draugr venivano fuori dai resti, fino a circondare completamente l'uomo "che stai aspettando. Kratos, perchè non li uccidi?" pensò Spyro preoccupato, anche Atreus e, sorprendentemente Cinerea, sembravano altrettanto turbati, fino al punto che il ragazzo non nè potè più e afferrò l'arco, pronto a tirare..ma il padre lo bloccò con un gesto e la sua potente voce "fermò e aspetta! Che cosa ti ho detto riguardo alla fiducia reciproca? Aspetta!" anche se Atreus voleva ribattere non ci riuscì e posò l'arco deluso e turbato. Kratos non badò a questo, nè alle espressioni incredule dei draghetti, rimanendo concentrato..mancava poco ormai! L'uomo diede un occhiata ai gruppo di Draugr e ai cumuli dai quali erano usciti e osservò soddisfatto che erano spariti. A quel punto tutto avvenne velocemente: l'uomo richiamò la sua ascia, suscitando le grida spaventate e scioccate dei più giovani, dato che, appena tolta dall'ingranaggio, quello si era scongelato all'istante e stava facendo calare la pressa! Kratos fu velocissimo: Lanciò la sua ascia, non ai Draugr ma a uno dei muri di ferrò acuminati dietro ai nemici, facendolo rimbombare, in questo modo, distrasse i nemici, che si girarono credendo fosserò altri avversari e, approfittando di questo, l'uomo saltò verso i tre giovani, proprio prima che degli spuntoni emerserò dal pavimento, impedendo ulteriori salti: i Draugr ebberò appena il tempo di capire cos'era successo che la pressa li cadde sopra, schiacciandoli!
I tre giovani poterono solo guardare la pressa a bocca spalancata, cominciando a capire tutto "hai volontariamente evitato di ucciderli in modo da prolungare il combattimento il più possibile e attirare altri Draugr! Poi, una volta radunati tutti dai cumuli di cenere, hai attivato la trappola e li hai eliminati in un colpo senza sprecare troppe forze!" esclamò Cinerea "è subdolo, ma geniale" ammise la draghetta colpita "e ti sei messo in pericolo da solo" borbottò Spyro sottovoce "ma, in questo modo, non hai perduto l'ascia!" disse Atreus, che, dall'eccitato, era passato al turbato "dipende la parete che ho colpito" e richiamò a se l'ascia, che volò sopra la pressa dritta nella mano. Quando Kratos rialzò la pressa, il gruppo vide che il muro che aveva colpito, era uno di quelli semoventi e si era quasi aperto "da quì non lo vedevo e dovevo verificare se c'era un modo per passare, ecco perchè vi ho detto di non salire; perchè dovevo vedere se c'era un modo per sfuggire a quella trappola","ci ha messi al sicuro..ci ha protetti!" fu il pensiero sconcertato che passò per la mente di tutti "no..mi avreste intralciato e basta in quello spazio ristretto e ci saremmo intralciati a vicenda per fuggire in caso non ci fosse via di fuga" fu il secco commento dell'uomo; i giovani si limitarono a sollevare li occhi al cielo e a mormorare un "tè pareva..forse".

Un sospiro di sollievo vennè emesso dai giovani mentre uscivano dal tunnel sotto la collina; l'aria pulita fu un vero toccasana per i loro polmoni, purificandoli dal tanfo di morte espirato fino ad allora. Appena usciti dalla grotta, Atreus scattò rapidamente in avanti e saltando su una roccia (quasi non cadde se Spyro non lo avesse afferrato per la maglietta, stabilizzandolo) a qualche metro di distanza da un precipizio: davanti a loro sorgeva, più vicina che mai, l'immensa mole della montagna, talmente alta da toccare il cielo e completamente avvolta dal bianco della neve "Uao!" esclamarono all'unisono Spyro e Atreus "deve essere persino alta quanto il vulcano sotto al tempio o anche di più" disse il primo meravigliato "ma è molto più..piacevole" disse Cinerea e al drago viola non sfuggì il tono sorprendentemente dolce e rilassato dell'amica, uno che aveva sentito soltanto una volta; sensa dire niente, il drago viola si avvicinò all'amica, sedutasi sulla fredda e, tuttavia, accogliente neve e le avvolse le spalle con un ala: un brivido attraverso le scaglie ebano della draghetta, che, tuttavia, non si mosse, lasciando che il torpore dell'amico l'avvolgesse. Per una volta da tanto tempo, il draghetto viola si sentiva spensierato e felice, come se ogni preoccupazione fosse stata cancellata all'istante "ora che il Maestro delle Ombre non c'è più, la vita mi sembra molto più leggera e spensierata" pensò lui e, a giudicare dall'espressione serena della dragonessa, lei pensava la stessa cosa; prima che il coraggio se ne andasse, il giovane drago aprì la bocca per parlare, per dirli una cosa che si sentiva dentro da tanto; prima che potesse, un rumore di passi attirò l'attenzione sua e della draghetta: Kratos si era avvicinato ad Atreus "non sono mai stato così vicino alla montagna..sembra enorme" confessò il ragazzo mentre fissava l'imponente mole del monte, immensa forza della natura nel infinito bianco "vorrei che mamma la vedesse" un sentimento di genuina compassione comparve sul muso dei due draghetti, ora ancora più consapevoli del dolore che stesse attraversando il giovane; neanche Kratos né fu immune: un brivido di eccitazione e felicità attraverso le scaglie dei due draghi mentre vedevano l'uomo marchiato muovere una mano verso la spalla del giovane ma, appena prima che questa lo sfiorasse, il vecchio uomo ci ripensò, osservò l'arto per un istante e, con gran dolore dei due draghetti, lo ritrasse. Tale decisione sembrò, per un istante, mutare nel dolore il duro volto dell'uomo, prima che scomparisse sotto il suo solito cipiglio gelido "avanti..andiamo" senza dire nulla, il ragazzo, dopo un ultima occhiata alla montagna, si sbrigò a seguire il padre, e anche i due draghetti si affrettarono a rialzarsi e a separarsi; per Spyro, sembrò che un ondata di gelo lo pervadesse congelando il piacevole calore di prima "non è a ancora pronto..e neanch'io" si disse il drago viola mentre fissava la sinuosa sagoma dell''amica, ora più triste, andare dietro al vecchio e al ragazzo "ma, forse un giorno..lo saremo..forse" e, detto questo, si affrettò a seguire li altri lungo il sentiero boscoso.
"E questo cos'è?" esclamò Atreus mentre osservava un grosso la misteriosa costruzione davanti a loro: una sorta di grossa porta rotonda incavato nella roccia, formata da diversi segmenti metallici sparpagliati con su incise delle strane rune; a fianco di esso vi erano due statue e i due giovani draghi non furono del tutto sicuri che rappresentassero degli esseri umani, dato come apparissero innaturalmente aggraziate, nonostante le devastazioni del tempo, avvolte in lunghe tuniche e con la testa all'insù in un espressione solenne ("o arrogante" pensarono Kratos e Cinerea all'unisono) sembrava che avessero le orecchie appuntite. La cosa più insolita, però, era l'oggetto che sorgeva davanti al grosso portone rotondo incastonato nella roccia; una sorta di vasca ripiena di sabbia su un piedistallo "vi sono delle rune incise" esclamò Atreus "cosa dice" si affrettò a chiedere Kratos; dopo essersi schiarito la voce, il ragazzo lesse"- in due o in tre come siamo, sentirsi soli non possiamo-","un enigma?" disse Spyro sorpreso "ho la sensazione che, per proseguire, dobbiamo risolverlo" affermò Cinerea "allora guardiamoci in torno: in genere vi sono degli indizi per arrivare alla risposta" borbotto Kratos. Senza perdere altro tempo, il gruppetto iniziò a guardarsi intorno e a setacciare la zona in cerca di qualsiasi cosa possa condurre alla risposta: passò solo qualche secondo prima che Spyro gridasse da sopra a un rialzamento là vicino "qui c'è una sorta di ruota! Forse se la girò succede qualcosa" dopo aver ottenuto il consenso da Kratos, il draghetto afferrò la ruota davanti a se (in realtà uno strano meccanismo simile a un triangolo formato da tre segmenti) e la ruotò: un cigolio fece voltare li altri, i quali scoprirono che i segmenti del portale rotondo avevano iniziato a muoversi. Ben presto Kratos capì subito il perché e la soluzione, e anche Cinerea "ho la sensazione che, se riusciamo a bloccarli nel modo giusto, quelle rune formuleranno l'indizio","la tua sensazione è giusta, draghetta" brontolò Kratos mentre, afferrata l'ascia, colpiva li ingranaggi che via via venivano rivelati dal passaggio dei pezzi. Dopo qualche tentativo, le rune sparpagliate ebbero finalmente un ordine logico "bene, ora sono leggibili","cosa dicono, ragazzo","dicono: -famiglia-, cosa?", "non è un indizio: è la risposta" esclamò Spyro sorpreso "-sentirci soli non possiamo- è in famiglia che non ci sentiamo da soli, anche se siamo in due o in tre soltanto" ,"in effetti a senso" prosegui Atreus, a cui sfuggì una nota triste; "bene e ora che la sappiamo, cosa dobbiamo fare: dobbiamo pronunciarla ad alta voce" disse Cinerea sarcastica "oppure" Kratos fece guizzare lo sguardo verso la vasca di sabbia "ragazzo, prova a incidere la risposta nella sabbia con il pugnale" nonostante lo sguardo scettico (come quello dei due draghi) Atreus fece come richiesto e incise nella sabbia con il pugnale la parola "Kinslov" nello stesso esatto momento che la parola venne completata, accadde qualcosa: delle scie luminose ed eteree vennerò emessa dalla vasca e si diressero verso la porta, la quale, con un cigolio somesso, rotolò di lato, mostrando una galleria; dopo un attimo di incredulità, Cinerea non potè fare a meno di dire "bè, ha funzionato" e, senza aggiungere altro, il gruppo si addento nella galleria; bè soltanto due di loro: Spyro, girandosi, vide Atreus rimanere fermo all'ingresso, silenzioso. "Che succede Atreus?" chiese Spyro mentre si avvicinava la ragazzo; non li ci volle molto per capire che il giovane era piuttosto triste. Dopo un attimo di silenzio, il giovane rispose "secondo te: è vero che in famiglia non possiamo sentirci soli" la domanda scioccò non poco il giovane drago, il quale si fermò a riflettere e a pensare a tutta la sua famiglia: sua madre, suo padre e suo fratello; ma anche ai suoi amici: ai Guardiani, a Hunter e a Cinerea; con loro non si era mai sentito solo, ma lui; Spyro seppe istintivamente che la sua situazione era ben diversa da quella del giovane ragazzo, il quale aveva appena perso sua madre e si era ritrovato, da un giorno all'altro a vivere con suo padre, che, in effetti, non poteva dirsi fosse la persona più pacata e comprensibile del mondo "io..non so come risponderti" sospiro lui, guardando con i suoi grossi occhi ametista il triste volto del ragazzo " io nella mia famiglia non mi sono mai sentito solo..quindi non saprei dirti..ma credo che, nonostante tutto, la famiglia è la famiglia e, in ogni caso, è comunque impossibile sentirsi da soli, dato che c'è comunque qualcuno a far chiasso e a distrarti" a quelle parole, Atreus non poté fare a meno di ridacchiare, contagiando anche il drago "in effetti; sopratutto con qualcuno che non fa che gridarti in continuazione: -ragazzo attento a quello-,ragazzo attento a quest'altro, ragazzo lì, ragazzo là- in effetti: è veramente impossibile sentirsi da soli" e i due presero nuovamente a ridere "avete finito di ridere e venite qui!" giunse la voce di Kratos da dentro al tunnel "appunto" altre risate vennero emesse dai due"va bene: ARRIVIAMO..e Spyro, grazie" disse Atreus mentre si affrettava a raggiungere il genitore (che a quanto pare, stava per litigare nuovamente con Cinerea per il suo continua brontolare) stavolta fu il draghetto viola a rimanere immobile, con lo sguardo fisso a terra "non credo di meritarlo, dato che avrei dovuto dirti di più..oppure era sufficiente?" si chiese il drago viola fissandosi le zampe; un ulteriore chiamata (e un ulteriore litigio fra bianco e nero) convinse il giovane a raggiungerli, non prima di aver fissato le due silenziose e immobili statue "chissà che creature sono?" e, con un guizzo di coda, svanì nella cavità, lasciando le sentinelle a contemplare il cielo sempre più nuvoloso.
"Che nè pensate di Brok?" chiese Atreus all'improvviso "perchè lo chiedi" domandò Kratos con il solito tono brusco e freddo; il giovane si strinse nelle spalle "così..per fare conversazione","mentre stiamo in territorio sconosciuto e potenzialmente ostile?","io lo trovò simpatico, sebbene un po' rozzo volgare" disse il drago viola all'improvviso, facendo sospirare l'uomo pallido "solo un PO' rozzo e volgare?" domandò Cinerea lanciando un occhiata scettica all'amico "ok..abbastanza","molto!" si intromise Kratos "e anche parecchio fastidioso" dissero l'uomo pallido e la draghetta nera all'unisono; i due si girarono contemporaneamente e si ritrovarono a guardarsi a vicenda con espressione perplessa, prima di voltarsi rapidamente con stampato sui volti una smorfia disgustata; il ragazzo e il draghetto viola non riuscirono a trattenere una risatina "sembra che, tutto sommato, andate d'accordo su qualcosa" un altra espressione di disgusto si dipinse lungo i volti del uomo e della draghetta, facendo ridacchiare nuovamente i due ragazzi "bé, giusto per cambiare argomento, a me Brok sta simpatico..ma preferisco andarmene da qui","e allora cosa aspettiamo: andiamo via che credo di sentire un brutto odore. Chissà di chi è" e lanciò un occhiata a Kratos, che, invece di prestare attenzione, si era chinato a fissare il pavimento: come notarono i più giovani avvicinandosi, il vecchio uomo aveva trovato delle tracce nel fango, diverse da quelle del cervo di prima "deve essere un cinghiale!" affermò Atreus con sicurezza "né sei certo? Non potrebbe trattarsi di un altro cervo" non potè che chiedere Spyro; in quel momento, il dubbio precedente di Kratos (risalente alla prima caccia di Atreus) li tornò in mente e, prima di lasciarlo perdere come prima, lo espose "per curiosità, ma voi avete mai cacciato o cacciate in modo diverso voi draghi?" i dubbi del vecchio divennero tangibili quando vide l'espressione leggermente imbarazzata sui due "bè..tecnicamente siamo stati istruiti in materia ma non abbiamo mai, come dire, cacciato veramente..c'erano i Guardiani a portarci quello che ci serviva" disse il drago viola sorridendo nervosamente. Atreus fu certo che una vena stesse per esplodere sulla fronte del padre "tradotto: siete stati viziati" brontolò con voce irritata"o non direi dato che abbiamo passato il tempo ad allenarci a combattere e a studiare" rispose Cinerea irritata "cacciare è la base della sopravvivenza" disse Kratos irritato "come pensati di sopravvivere alla natura selvaggia se","tè lo detto, buzzurro pallido. Non abbiamo provato sul campo ma abbiamo studiato" rispose la draghetta inferocita "ma c'è una bella differenza fra provare sul campo e studiare","e se li insegnassimo noi?" si intromise Atreus; un altra espressione di disgusto si dipinse sui volti dei due litigiosi "già devo verificare come ta cavi, prima di provare a insegnare a questa sfrontata e dubito che sia possibile" ringhio l'uomo marchiato "e io non accetterei mai insegnamenti da questo antipatico" sibilò lei "a me sembra una buona idea" si intromise Spyro e si pentì di aver parlato quando l'amica lo fulminò con un occhiataccia "bè, io non ho bisogno di un insegnante; infatti posso dirvi che il cinghiale è andato in quella direzione" e indicò con l'ala un grosso spazio parzialmente nascosto dalla nebbia e in cui si intravvedevano delle enorme strutture rocciose simili a delle orrende zanne "ehm, sicura che è la via giusta?" chiese Spyro all'amica, leggermente a disagio; come poté notare, anche lei pensava la stessa cosa; le successive parole di Kratos non aiutarono per niente"si..anche perché è l'unica" per un istante, il drago viola si chiese se l'uomo pallido avesse sorriso, o forse se lo era immaginato?
Il gruppetto di avventurieri si guardò intorno con circospezione mentre avanzavano nella nebbia, la ghiaia e l'acqua che zampillavano sotto i loro piedi in quel piccolo acquitrino; poiché l'ultima volta che si erano ritrovati nella nebbia avevano avuto un confronto con una Redidiva, streghe non morte maledette dalla loro brama di potere e fra li esseri più malvagi che il gruppo avesse mai incontrato, ognuno di loro era intento a guardarsi intorno con circospezione e sospetto, cercando di scrutare nella nebbia per notare eventuali minacce. Buona notizia e che quella nebbia non emanava la stessa sensazione malsana di quella evocata dalla Redidiva, in ogni caso, come ripeteva sempre Kratos, era meglio non abbassare mai la guardia. A parte la fitta nebbia, le uniche cose visibili nella fitta coltre erano le enormi strutture rocciose che circondavano la zona, che i due draghetti notarono essere sorprendentemente simili a delle ossa di una gabbia toracica; in effetti e se fossero proprio ossa? "in questo caso, mi chiedo a che genere di creatura fatta di carne potessero appartenere" si chiese il draghetto, sempre curioso di cosa c'era intorno a se, dopotutto era cresciuto isolato in una palude. Un urlo quasi umano attirò l'attenzione dei quattro, subito in posizione di difesa. Dalla nebbia si materializzarono diverse figure umane, intente a gridare nella loro lingua e, benché nessuno capisse cosa stavano dicendo, era chiaro che non erano parole amichevoli"sembra sia arrivato il momento di lottare; anche se dubito che saranno una sfida" sbuffò Cinerea. All'improvviso, un grido di guerra forte come un tuono scosse l'intera area e dalle nebbia emerse l'enorme sagoma di un Troll! Questi si lanciò sul gruppo di nemici e, prima che potessero reagire, li schiacciò sotto il suo enorme Totem. Un altro grido di guerra proruppe dal bestione mentre si girava a guardare le sue nuove -prede- "se volevi una sfida, sei stato accontentata draghetta" disse Kratos irritato, guardandola come se fosse solamente colpa sua; la giovane sbuffò in risposta e il gruppetto si preparò a fronteggiare l'enorme avversario

Il Troll emise un altro grido di sfida e avanzò minaccioso verso i quattro davanti a se; come i due draghetti poterono notare, sebbene simile al Troll incontrato in precedenza (corpo enorme e massiccio, due paia di doppie corna sulla testa e l'uso di un grosso pilastro su cui erano incise delle rune come arma e totem) questo aveva la pelle ricoperta di tatuaggi giallo-arancio e indossava una maschera simile a un teschio; nel vederlo, Atreus emise un gemito di spavento "è Brenna Daudi, il Brucia-Morte! Un Troll Brandifuoco particolarmente violento e noto per aver incendiato diversi villaggi!" quasi come a voler confermare, il Troll ruggì di nuovo e si lanciò alla carica "sparpagliatevi" gridò Kratos; in un batter d'occhio, i 4 si lanciarono in direzioni opposte per distrare l'enorme avversario. Gemendo irritato, il Troll si lanciò verso il bersaglio più vicino, Kratos, e provò a schiacciarlo sotto l'enorme totem, ma il guerriero schivò agilmente il colpo e lanciò la sua ascia dritto sulla testa del bersaglio, scalfendo la corazza e facendolo urlare per la rabbia. Nel frattempo i due draghetti avevano preso il volo e cercarono di avvicinarsi per ferirlo, mentre Atreus li copriva con le frecce. Schivato un poderoso colpo di totem, Cinerea si lanciò in picchiata e feri la creatura all'addome con la coda, mentre Spyro lo colpi alla testa; irritato, il Troll provò a colpire i due draghi volanti con l'enorme Totem ma i due si ritrassero velocemente e poi si buttarono nuovamente in picchiata, ferendolo nuovamente, stavolta al collo. C'era da dire che le manovre aeree dei due erano particolarmente aggraziate e spettacolari, per quanto.."siete troppo avventati, draghi!" urlò Kratos "cercate di confonderlo e poi aspettate che lo distragga con un colpo, prima di buttarvi agli organi vitali e i punti più vulnerabili o rischierete grosso","non credo che rischiamo molto se ci teniamo fuori dalla portata dei suoi colpi" ribatte Cinerea mentre si allontanava per evitare un altro mazzata " e poi, prima la finiamo, meglio è, o no?","se non ci rimettete l'osso del collo" brontolò l'uomo pallido mentre scansava un pestone e un'altra mazzata. Ruggendo la sua frustrazione, il Troll sollevò nuovamente l'arma e la calò con violenza sul terreno, con tale forza da farlo tremare e sbilanciando Kratos; nello stesso istante, i due draghetti svolazzarono in aria, preparandosi per un attacco frontale; accorgendosi quello che i due draghi stavano per fare, l'uomo pallido cercò di avvertirli, ma un altro colpo al terreno lo fece sussultare nuovamente; fu Atreus a gridare allarmato hai due draghi "fermi! Papà ha ragione! I Troll sono più insidiosi di quanto appaiono a causa delle Rune" troppo tardi: i due draghetti si erano già lanciati in picchiata dritti alla testa dell'enorme nemico, lanciando solo un occhiata confusa al ragazzo, fu in quel momento che il Troll colpì: alzando un braccio al cielo, l'enorme creatura ruggì qualcosa nella sua gutturale lingua e, in quel momento, le rune su di esso scintillarono e avvolsero il braccio in fiamme vive! I due draghetti, sorpresi, poterono solo cercare frenare bruscamente a mezz'aria, ma questo non li salvò quando il Troll mosse il bracciò nella loro direzione e il fuoco che lo avvolgeva si trasformò in una vera e propria pioggia di lava che li investì in pieno! Atreus potè solo guardare sconvolto i due draghi che precipitarono a terra, mentre Kratos potè solo borbottare uno "stolti" a denti stretti. Ruggendo di trionfo, il Troll si fece avanti per finirli, ma, in quel momento, kratos si lanciò verso il grosso nemico e lo colpi in pieno con un onda d'urto magica (il Tocco di Hel), facendolo ruggire e indietreggiare "allora, voi due, vi muovete o volete sonnecchiare ancora" un brontolio fu la risposta: Atreus fu molto sorpreso e contento quando vide i due draghi alzarsi, ancora di più quando vide che la pioggia lavica li aveva soltanto bruciacchiato leggermente le scaglie "e dire che quell'attacco avrebbe incenerito tranquillamente un uomo" potè solo pensare il giovane; Cinerea emise uno sbuffo disgustata mentre guardava le bruciacchiature sue e dell'amico "fammi indovinare: sanno usare la magia!","già, Magia Runica: usando le Rune e possibile incanalare la magia del corpo o dell'ambiente e utilizzarla sotto forma di attacchi elementali. Un po' come li Attacchi Runici","uao, un po' come le scimmie utilizzano le gemme per incalanare la Magia Elementale e usarla" commentò Spyro scrollando le ali, più bruciacchiate del resto del corpo "potevate dircelo" brontolò Cinerea "dovevate aspettarvelo, draghetta sconsiderate e ora se volete aiutare.." brontolò Kratos mentre schivava un pestone intriso nelle fiamme e contrattaccava con un lanciò preciso alla testa. In quel momento, però, una sfera di un verde malsano sfrecciò dritta verso di loro, costringendoli a saltare all'indietro per schivarla: un urlò quasi umano attirò l'attenzione di tutti (eccetto Kratos e il Troll intenti a proseguire il gioco -schiaccia, schiva, contrattacca e vedi di crepare-): hai bordi del campo, quasi coperti dalla nebbia, vi erano li stessi uomini di prima, intenti a lanciare imprecazioni nella loro abietta lingua "ci mancavano loro" sibilò Cinerea mentre scansava altri di quei proiettili verdi che, a contato col terreno, esplodevano liberando il nauseante puzzo del veleno "draghi!" gridò Kratos, dopo essere rotolato all'indietro per evitare la pioggia lavica "potete occuparvene voi?","ci pensò io! Cinerea, aiuta Kratos" disse Spyro mentre spalancava le ali (che li dolevano di meno adesso) per volare verso li aggressori "ahhh, devo proprio?" una goccia di lava cadde dritta accanto a lei, facendola sobbalzare "e va bene! Anche perchè quel Troll mi ha stancato" sibilò lei mentre caricava l'enorme avversario "padre! Cosa devo fare?" gridò Atreus, mentre schivava un altro proiettile velenoso "occupati di loro! Io me la vedo con il Troll insieme alla dragonessa nera","puoi anche chiamarmi per nome, maleducato","possibile che battibeccano anche in battaglia" pensarono il draghetto e il ragazzo all'unisono mentre avanzavano verso la nebbia.
nella gelida coltre che tutto nasconde, solo i tonfi dello scontro con il Troll si udivano; i due giovani avanzavano a carponi, guardandosi intorno per non farsi prendere alla sprovvista "vedi o senti qualcosa?" chiese Atreus, tendendo l'arco "per sentire, sento i tonfi della lotta con il Troll e le imprecazioni che tuo padre e Cin stanno scagliando, se contro il nemico o fra di loro non so dirlo; per quanto a vedere..non vedo a un artiglio dal mio muso" il giovane annuì e tese ulteriormente l'arco, prima che un dettaglio li passò per la testa "hai detto -Cin-?" il drago viola ebbe voglia di mordersi la lingua, ma si ricompose in fretta "bè si. Sai, -Cinerea- e un nome così lungo e" un proiettile velenoso sfrecciò davanti agli occhi dei due che, voltandosi, si trovarono davanti uno dei loro aggressori; senza perdere tempo, Atreus scoccò la freccia e lo trafisse al ventre, mentre Spyro si lanciò in avanti e lo investi in pieno con tutto il suo peso, atterrandolo; un altro proiettile velenoso quasi non lo prese, costringendo il drago a girarsi e vedendo altri dei loro aggressori molto vicini a lui, stavolta, così vicini che ora poteva vederli: a petto nudo, leggermente muscolosi e vestiti soltanto con dei pantaloni, benché assomigliassero ad umani era chiaro che non lo erano o non più, ormai, poiché la loro pelle era di un grigio cadaverico e i loro occhi brillavano di un malsano color giallo; Spyro capì che, chiunque erano, dovevano essere collegati in qualche modo alle Redidive e, quindi, alla Magia Seidr corrotta. Atreus lo confermò subito "Ombre! Persone corrotte dalla magia Seidr in cambio di potere, fai attenzione Spyro! Non sono più uomini!" gridò il ragazzo mentre scoccava delle frecce verso i nemici, colpendoli con precisione e facendoli gemere. Senza perdere tempo, Spyro caricò il nemico più vicino e lo colpì con una violenta testata, atterrandolo. Urlando di rabbia, uno dei nemici alzò la mano e subito essa venne rivestita di veleno poi, con un movimento improvviso, lanciò il proiettile velenoso contro il drago viola, che lo evitò con una rapida rotolata; una freccia saettò nell'aria, il sibilio udibile anche nella coltre nebbiosa, e trafisse il nemico alla gola: invece di ucciderlo, il colpo lo stordì, ma questo fu sufficente al drago viola per avvicinarsi e finirlo con una zampata; un rumore alle sue spalle lo fece voltare all'improvviso, solo per vedere una delle Ombre accasciarsi al suolo con il cranio trafitto da tre frecce. Il drago viola si voltò a sorridere all'amico, che ricambiò "e sempre bello avere qualcuno che ti copre le spalle" commentò il drago viola nella propria testa, quando un violento boato distolse i suoi pensieri e quelli di Atreus: un altra battaglia era ancora in corso.
"quanto detesto che qualcuno che non sia mio figlio mi copra le spalle, sopratutto se quel qualcuno continua a parlare e fare azioni avventate" borbottò Kratos disgustato mentre scansava un colpo di totem "sai, potrei dire la stessa cosa" esclamò Cinerea scocciata mentre schivava un proiettile di lava partito dalla manona del Troll "io, almeno, non sono avventato","ma neanche collabori" un ennesimo colpo di totem fece indietreggiare i due, intenti più a battibeccare che a combattere "qui non nè usciamo integri se non collaboriamo","bravo, dittelo da solo" l'uomo pallido scoccò alla dragonessa nera un occhiata di fuoco ma preferì non ribattere: aveva speso troppo tempo ed energie più per quel litigio infantile che per combattere; a quanto pare, la draghetta era del medesimo pare, dato che non proseguì; con un reciproco moto di intesa, i due partitono nuovamente alla carica: ruggendo la propria ira, il Troll provò a colpirli con l'enorme Totem, ma i due schivarono l'attacco con precisione e si lanciarono alle gambe del bestione, suo punto debole, e le ferirono con dei rapidi fendenti dell'ascia e della coda. Barcollando, ma non fermandosi, il Troll ruggì nuovamente, avvolse la propria gambe nel fuoco e provò a schiacciare Kratos ma il guerriero lo evitò facilmente con un abile capriola all'indietro; imprecando nella sua lingua, il Troll si voltò e provò a schiacciare Cinerea sotto la sua gigantesca arma, ma fallì anche questa volta a causa della notevole velocità e agilità della draghetta e, cosa peggiore, si espose a un vigoroso fendente al ginocchio da parte di Kratos, talmente forte da farlo inginocchiare. Approfittando dell'attimo, la dragonessa volò verso il suo volto e lo colpi con un potente fendete rotante della sua coda e delle sue ali, tranciandoli di nettò la maschera e lasciandoli un profondo squarcio sul volto. Ululando per il dolore, Brenna Daudi barcollò all'indietro fino a schiantarsi su una delle enormi forme rocciose simili a ossa acuminate, con tale forza da provocare diverse crepe; vedendo l'opportunità di finirla, Kratos evocò la Rabbia di Sparta, lanciando un ruggito talmente forte da scuotere le rocce e spaventare Cinerea e si scagliò in avanti! Ruggendo come una belva, il Guerriero Marchiato colpì il ventre del bestione con un potente pugno avvolto nelle fiamme della Rabbia, con tale forza che l'impatto non solo fece vomitare sangue al nemico ma fracasso la roccia dietro, i detriti e la grossa punta che calavano verso di loro! Mentre il tempo sembrava rallentare agli occhi esperti del guerriero, lui vide l'opportunità: usando la gamba inginocchiata del Troll per darsi una spinta, il Guerriero Marchiato saltò in aria, afferrò la punta acuminata della struttura e, ruggendo la sua Ira, la calò dritta nel cuore del Troll! Espirando un ultima volta, il bestione caddè con un tonfo a terra, mentre un silenzio di tomba calava sul campo di battaglia.

Respirando affannosamente, Kratos iniziò a calmarsi: doveva stare attento ad usare un simile potere dato che, più ne abusava, più la Rabbia, sua ex-alleata, rischiava di rimpadronirsi di lui come un tempo "devo trovare un altro metodo per uccidere dei Troll, invece che usare la Rabbia" commentò lui gelido. Un improvviso vociare dietro di lui, lo fece voltare, trovandosi davanti Cinerea, il bel volto simile a quello di un uccello esprimeva quella che sembrava ammirazione, ma anche timore e sospetto "Uao, non sapevo che potessi fare una cosa simile" disse lei in tono sospetto "che cos'era?","non sono affari tuoi, draghetta" un lieve sbuffo sfuggì alle labbra della giovane, che continuo a fissare il vecchio uomo con i suoi intelligenti e arguti occhi smeraldo; per niente intimorito, Kratos rispose con un freddo sguardo di sfida: i due rimasero l', a guardarsi, per quello che sembrava un eternità, nessuno dei due intenzionato a cedere all'altro. Kratos provò un'altra fitta di irritazione per la continua sfrontatezza della giovane dragonessa, al punto da sentire la Rabbia risalirli lungo i pugni e le braccia; tuttavia, questa era tenuta a freno anche da un sincero rispetto e ammirazione per quella giovane testarda "quasi mi ricorda me quando ero giovane, ma almeno ero più rispettoso degli anziani" si disse lui mentalmente, prima di sospirare "più o meno". Dopo un altro attimo di silenzio, fu Cinerea stessa a rompere il silenzio e quella -gara di sguardi- "non mi fido di te" disse lei con voce sicura "la cosa è reciproca" rispose lui convinto "hei! padre, Cinerea! Abbiamo trovato uno scrigno, venite!" Senza perdersi d'occhio, i due si incamminarono verso dove Atreus li aveva chiamati, trovandosi davanti un altro scrigno dai contorni dorati e con delle rune magiche incise e luminose "ecco un altro -Scrigno delle Nornanne-!" disse Atreus allegro; tutti si voltarono a guardarlo, la confusione ben espressa dai loro volti "Nornanne?" chiese Spyro confuso, come li altri due "Si" annuì Atreus "le Nornanne ovvero i Fati","i Fati!?" esclamò Spyro incredulo mentre Cinerea apri la bocca sconcertata "già, si dice che siano loro a controllare i Destini di tutti noi esseri viventi; loro a controllare il Fato stesso dei Nove Regni" fu la semplice risposta di Atreus; l'incredutilà e la sorpresa dei due giovani draghi parve aumentare a dismisura dopo quella rivelazione "quindi, stai dicendo, che ci sono questi essere chiamate Nornanne che, in poche parole, controllano il Destino di tutti noi?" chiese Cinerea ancora più incredula "e così" i due draghi non dissero altro, rimanendo silenziosi e cupi nei loro pensieri"che siano loro ad aver dato inizio al Destino del Drago viola..loro a determinare il mio Destino?" si chiese Spyro cupo "ho mai avuto una scelta". Un DONG distolse la loro attenzione e i due giovani draghi si voltarono a guardare Kratos, il quale aveva appena richiamato la sua ascia ed era pronta a lanciarla di nuovo, verso una campana svettante sopra una roccia: stranamente, su di essa era incisa una runa luminoso, precisamente uno di quelle sullo Scrigno delle Nornanne. Appena l'ascia la colpì, questa emise un altro Dong e la runa luminosa incisa subito si spense sullo scrigno; richiamata l'ascia, l'uomo pallido si guardò rapidamente intorno e, appena individuata un altra campana, subito la colpì con l'arma. Un altro DONG e un CLICK fecero capire a tutti che lo Scrigno era stato sbloccato. Senza troppi convenevoli, l'uomo pallido apri lo scrigno, ci mise la mano dentro, facendosi largo fra i numerosi oggetti in esso racchiusi e nè tirò fuori una specie di corno chiuso da un tappo: appena stappato, da esso emerse una nuvoletta rossa e dal odore forte e pungente che, per qualche strano motivo, sembrava provocare una scarica di adrenalina solo annusandola; avvicinando il corno, Atreus e i due giovani draghi videro che dentro di esso era conservato una sorta di liquido rosso, dello stesso colore del sangue ma fumante e ribollente come lava appena eruttata "Idromele Sanguigno!" esclamò Atreus sconcertato "una delle bevande degli dei; secondo mia madre, berne anche un solo sorso ti infonderà una scarica di adrenalina tale da permetterti di eseguire lavori pesanti per giorni interi senza bere o mangiare e non solo: se nè bevi a sufficienza, aumenterà anche i tuoi poteri innati","un pò come quelle gemme verdi giganti, solo che qui i colori sono invertiti" furono i pensieri dei due draghetti "bevete" disse Kratos all'improvviso, attirandosi li sguardi sorpresi di tutti "e perchè?" chiese Cinerea sospettosa; Kratos emise un sospiro e guardò i due draghi (ma anche Atreus) con i suoi pesanti, seppure brillanti di saggezza, occhi ambrati "so cosa vi turba..cosa vi inquieta: se abbiamo o meno una scelta. Bè, sappiate che tutti noi abbiamo una scelta" disse l'uomo marchiato con voce calma e pacata, benchè ancora autorevole "non scordatevelo: il fato può mettervi davanti delle situazioni e delle scelte ma siamo noi a determinare cosa fare; siamo noi a determinare le nostre scelte; non sentitevi sottomessi e reagite. Ora bevete: vi farà sentire meglio" senza dire altro, i due draghetti preserò il corno e, senza neanche preoccuparsi, lo bevvero una alla volta; nello stesso istante una scarica di adrenalina e potere li attraverso dalle corna alle punte della coda: se essere attraversati dal potere delle gemme era come rilasciare l'energia di un migliaio di soli, bere quell'idromele era come sprigionare la furia di migliaia di vulcani, la cui forza spazzò via la nube di inquietudine che li aveva avvolti; nel complesso si sentirono molto meglio "sai..alcune volte fai davvero paura!" esclamò Cinerea all'improvviso, attirandosi li sguardi confusi di tutti "voglio dire: ti comporti come un buzzurro testardo e irragionevole ma mostri una saggezza e, certe volte una gentilezza, davvaro insolite. Hai persino dato quell'idromele a noi invece che tenertelo per te" uno sbuffo, simile a una risata, emerse dalle labbra di Kratos "veramente.." e, mettendo nuovamente la mano nello scrigno, tirò fuori un altro corno di Idromele Sanguigno "e ti pareva" pensarono tutti roteando li occhi. dopo aver bevuto il suo idromele (non lo aveva dato ad Atreus perchè il ragazzo aveva preferito non berlo perchè non se la sentiva ancora, cosa che il padre e i draghi rispettarono) il guerriero pallido disse"per quanto riguarda le Nornanne..e meglio non averci niente a che fare..immischiarsi con simili esseri porta solo guai","per una volta siamo d'accordo su qualcosa" esclamò Cinerea e, senza dire altro, il gruppo si incamminò di nuovo in viaggio.

I 4 erano riparati dietro a un albero; davanti a loro, a pochi passi di distanza, vi era la loro preda: un grosso cinghiale con dei strani simboli dorati sul corpo! Era stata una fortuna trovare le traccie proprio appena usciti dalla zona dove avevano affrontato Brenna Daudi, motivo per cui avevano preso una piccola deviazione per allenarsi un po' nella caccia, sia il ragazzo che i due draghi "quindi..quando usciamo allo scoperto?" chiese Spyro alzando leggermente la testa sopra l'albero caduto; un lieve sbuffo fu la risposta del guerriero marchiato "te lo già detto: quando il ragazzo scaglia la freccia e lo trafigge, tu e la draghetta lì saltate addosso e lo finite tagliandoli la gola","spero che un piccolo pezzo c'è lo lascerai" disse Cinerea sarcastica "se fate tutto bene e non combinate guai" uno sbuffo fu la risposta della dragonessa; c'era da dire che era un po' difficile trattenersi, con tutta quella morbida carne in continuo movimento, sufficiente a sfamare un drago adolescente per un po' (forse) "spero che dopo andremo a cacciare nuovamente, dato che dubito che basti per tutti" commentò Cinerea continuando a fissare la preda "se mangiamo troppo, poi saremo rallentati: meglio rimanere leggeri","parla per te"; dall'altro lato del tronco, Atreus aveva incoccato una freccia e si preparava a tirare "tira quando sei pronto e tendi la freccia fino al petto, il cinghiale ha la pelle spessa" lo raccomandò il padre; annuendo il ragazzo fece come dettogli in precedenza: tese l'arco a sufficienza, liberò la testa da ogni pensiero superfluo e immagino il cinghiale come un bersaglio; mentre l'aria intorno si riempiva di silenzio e tensione, il ragazzo prese bene la mira e scoccò! La freccia sibilò nell'etere e colpì il cinghiale dritto alla spalla ma, invece di trafiggerlo, il dardo rimbalzò come se avesse colpito un muro di pietra! Grugnendo spaventato, il cinghiale si diede alla fuga, mentre il gruppo continuava a guardare il dardo roteare per aria e poi incastrarsi nell'albero "ma..l'ho colpito, no?" disse Atreus turbato, temendo di aver sbagliato qualcosa "si, lo hai preso ma, non so come, la freccia e rimbalzata sul suo corpo" esclamò Spyro "i cinghiali hanno la pelle davvero spessa","non così" disse Kratos mentre tirava fuori la freccia e la passava ad Atreus "se è così, allora quel cinghiale a qualcosa che non va" disse Cinerea mentre superava con un agile balzo l'albero e si metteva a cercare le tracce prima che la neve le coprisse "deve essere un cinghiale magico, no?" rispose Atreus mentre superava anche lui l'albero e si metteva ad aiutare le tracce "tu che ne dici?" rispose Kratos burbero come suo solito "che è il cinghiale più strano che abbia mai visto, anche se nè ho visti solo morti e cotti" borbottò Spyro mentre affiancava Kratos "allora cacciatelo: sarà una bella preda","e, spero, anche nutriente" disse Cinerea mentre si lanciava all'inseguimento. Le tracce del cinghiale li condussero ha quel che rimaneva di un villaggio, ormai distrutto e pervaso dall'odore del fuoco e della morte; a qualche metro dall'ingresso, Kratos si bloccò all'improvviso e fece cenno agli altri di fermarsi "che succede" sibilò Cinerea irritata, ma tenendo comunque la voce bassa "di nuovo Draugr o altri predoni" chiese Spyro guardingo "qualcos'altro" fu la mesta risposta dell'uomo. Mano all'ascia, l'uomo inizio ad avanzare circospetto, seguito dai due draghi e dal figlio, anche loro in modo cauto e silenzioso. Una volta entrati, il gruppetto si trovò davanti una scena spaventosa: case distrutte e cadaveri ovunque, appartenenti a Draugr e predoni, solo che non erano esattamente predoni "di nuovo quelle cose morte" esclamò Atreus mentre osservava il cadavere più vicino, trafitto da una spada semi sciolta: si, apparteneva proprio a quelle creauture non morte che li avevano aggrediti dopo la morte dei predoni, impossibile non riconoscere la pelle azzurrina e li occhi vitrei e spenti, cosi gli strani simboli sul capo; accanto a loro, vi erano i corpi morti (e morti sul serio) di diversi Draugr "sembra che quelle creature non-morte e i Draugr si siano combattuti fra di loro prima che arrivassimo noi" notò Spyro osservando le spade rovinate dei Draugr nei corpi delle creature e le spade semi congelate delle creature nei corpi dei Draugr "meglio per noi: significa che non sono alleati e, quindi, non dobbiamo temere il fatto che li troveremo insieme contro di noi e poi più si ammazzano a vicedendo, meglio è per noi" disse Cinerea. Kratos non rispose: non era la scoperta che lo turbava ma qualcos'altro. Appena era entrato in quel luogo i suoi sensi affilati si erano risvegliati e avevano avvertito qualcosa di insolito nell'aria; qualcosa di -estraneo- ma diverso dal senso di malessere e di -sbagliato- che avvertiva vicino a non-morti e redidivi; era qualcosa di più vicino a uno dei trucchetti di Quelli là. Kratos spalancò li occhi e si voltò: aveva sentito un rumore, simile a un tintinnare di gioielli; non li ci volle molto per capire da dove provenisse. Appollaiato su un ramo di un albero vi era un corvo, ma era chiaro che non era un corvo -normale-, dato che le sue piume erano traslucide come gioielli e di un verde brillantissimo; eccola là fonte del suo disagio, un corvo magico, sicuramente pregno della Loro magia; li occhi del corvo, brillanti di un intelligenza insolita, troppo insolita per un animale, fissarono il gruppetto sotto di se, poi, la creatura spalancò le ali e spicco il volo. Capendo istintivamente il pericolo del farsi scappare quello strano uccello, Kratos afferrò rapidamente l'ascia e gliela lanciò contro! Il corvo, però, si bloccò appena un attimo prima che il micidiale dardo lo colpisse, lasciando che l'arma lo superasse, e poi si voltò a fissare il responsabile dell'attacco, un inconfondibile sguardo di scherno balenò nei suoi occhi brillanti, ma l'essere fece un errore: un suono fendette l'etere e la creatura ebbe appena il tempo di voltarsi, prima che l'ascia magica di Kratos lo colpisse in pieno! Il guerriero strinse li occhi quando vide che il corvo, invece che precipitare a terra, era letteralmente esploso a contatto con l'arma, di lui solo alcune piume verde brillante erano rimaste, svolazzando nell'aria"e quello cos'era" l'inconfondibile voce di Spyro risuonò al fianco del guerriero, che, voltandosi, si ritrovò davanti il muso perplesso del draghetto "un fastidio" fu la risposta e, senza dire altro, l'uomo riprese a camminare, cercando l'uscita del villaggio

un occhi si spalancò nell'oscurità, mentre un sospirò risuonò per la stanza "cosa succede Padre" chiese una voce nell'ombra; solo dopo qualche secondo, lento e profondo come l'eternità, una voce rispose "uno dei miei occhi è stato accecato","chi oserebbe?" chiese l'altra voce perplessa. Nessuna risposta. Dopo qualche altro, profondo e interminabile attimo, la voce risuono di nuovo "a che punto sta mio figlio?".

"Stavolta non fuggirà" giurò Atreus a se stesso. A pochi metri da lui, la sua preda, il magico cinghiale, era intento a mangiare qualcosa. I due dragetti lo affiancavano pronti a balzare al momento opportuno. Suo padre, dietro di lui, si abbassò per darli dei consigli, ma il ragazzo lo respinse (garbatamente) con un gesto "lo so" e, voltandosi, fissò la sua preda "gomito alto..mano ferma" l'aria sembrò riempirsi di tensione e la nebbia iniziò a calare "rilassati" hai suoi occhi non era più una preda, ma un bersaglio "preciso" tutto sembrò rallentare: che si trattasse dei movimento del cinghiale, che, aveva alzato la testa, o dei pesanti respiri dei due draghetti, tutto si muoveva a rallentatore per il giovane cacciatore, ormai pronto "e senza fretta, scocca la freccia perchè prenda la preda" il dito si mosse, la corda tintinnò e il dardo saetto nell'aria. Un grugnito di dolore risuonò per l'aria nebbiosa! Ferito e spaventato, il cinghiale si diede alla fuga nella nebbia silenziosa che era calata. Invece di inseguirlo, i -cacciatori- erano intenti a festeggiare "lo hai preso" esclamò Spyro felice "un tiro magistrale" si congratulò Cinerea. Atreus, il cui cuore era balzato in petto quando aveva colpito l'animale, si girò al settimo cielo verso il padre; con gran sorpresa e gioia di tutti, il volto del vecchio uomo sembrava soddisfatto e contento "non lo perdere" disse Kratos. Senza dire altro, il giovane si lanciò all'inseguimento, rapidamente inseguito dai due draghi e dal padre. Spyro era al settimo cielo: contento per il successo raggiunto dal giovane, e perchè Kratos, per una volta, sembrasse soddisfatto del figlio; il drago viola si voltò a sorridere raggiante all'amica, che ricambiò, e poi si voltò verso Kratos, ma, con sua sorpresa (e quella dell'amica) il vecchio uomo non era subito dietro di loro come si aspettavano, ma era chinato a terra a raccogliere qualcosa. Incuriositi, i due draghi si avvicinarono e videro quello che Krato aveva raccolto, ovvero il pugnale di Atreus! "deve esserli caduto nella foga" disse Spyro turbato, temendo la reazione del padre del ragazzo "per fortuna che lo trovato" disse Kratos e nel suo tono c'era un che di seccato. Sospirando, il vecchio uomo alzò la testa per chiamare Atreus, ma si bloccò all'improvviso, li occhi spalancati. Un brivido percorse le scaglie dei due draghi che, voltandosi, videro cosa turbava l'uomo pallido. Un fitto mare di nebbia era calato fra li alberi, al punto che non si vedeva niente neanche a un palmo di naso (o muso) ma, la cosa peggiore, era che Atreus era sparito!
"RAGAZZO!" gridò Kratos mentre si precipitava nella nebbia, seguito dai due draghi "DOVE SEI!" li fece eco Spyro "RISPONDI!" proseguì Cinerea "DOVE SEI!" urlò nuovamente Kratos, sfrecciando fra i boschi nebbiosi; gli occhi che guizzavano nervosi da una parte all'altra, cercando tracce del ragazzo o anche del cinghiale "LO TROVATO!" risuono l'inconfondibile voce del ragazzo che, però, risuonava distante e ovattata, come se fosse a miglia di distanza "ASPETTACI!" gridò Cinerea "non andare da solo nella nebbia..può essere pericoloso!" disse Spyro, saltando con un agile balzo un albero caduto "sta' rallentando..sbrigatevi!","ASPETTA!" urlò Kratos sfrecciando accanto ai due draghi. Nella fitta coltre che tutto avvolgeva non si riusciva a distinguere niente, solo ombre distorte e lievi apparizioni che comparivano e svanivano a ogni sguardo, talmente velocemente che non era chiaro se fossero state veramente li. Un movimento furtivo nella nebbia fu percepito di striscio da Spyro che, nella fretta di voltarsi, inciampò in qualcosa: rialzandosi e muovendo lo sguardo in direzione di qualunque cosa l'avesse fatto inciampare, il draghetto vide che si trattava di un corpo morto di recente, orribilmente straziato . Un brivido percorse le scaglie del draghetto mentre si affrettava a rialzarsi, ansimando. Voltandosi, il giovane drago vide con orrore che anche Kratos e Cinerea erano spariti, inghiottiti dalla nebbia. All'improvviso altri rapidissimo movimenti nella fitta coltre balenarono agli occhi del giovane drago "ATREUS ASPETTACCII!" gridò lui mentre iniziava a correre più freneticamente, poiché nessuno di quelli sembrava appartenere ad umani. Poco davanti, Kratos e Cinerea facevano guizzare lo sguardo da una parte all'altra, in cerca di tracce; un grosso muro di roccia si parò all'improvviso davanti a loro, dividendo la strada in tre vie; guardandosi solo per un istante, l'uomo pallido e la dragonessa nera si precipitarono ognuno in una via diversa, a destra e a sinistra. Spyro, arrivato leggermente dopo, guardò per un attimo le vie, poi prese quella centrale.
"ATREUS!" gridò Kratos mentre correva lungo le strette vie nebbiose del boschetto, saltando alberi caduti e rocce, nessuna risposta "ATREUS!" gridò nuovamente ma nessuno rispose lo stesso. Il suo orecchio affilato percepiva rumori e grida ma che appartenevano chiaramente hai due draghetti. "ATREUS ASPETTA! RISPONDIMI" urlò nuovamente lui. Ad un tratto, un veloce movimento attirò la sua attenzione: qualcosa si stava muovendo fra le cupe ombre nascoste dalla nebbia: qualcosa di inumano li diceva l'istinto e nelle sua testa balenarono ricordi di storie su spiriti e oscure creature in agguato nelle fitte nebbie della regione, pronte a ghermire chiunque entrasse nel loro dominio; l'uomo pallido aveva visto troppe cose per non credere a simili racconti. Altri movimenti nella nebbia lo fece scattare in avanti e svanire nuovamente fra le nebbie.
"ATREUSS!" gridò Cinerea, schizzando rapidamente fra ammassi di massi e tronchi senza sapere dove stava andando e neanche da quanto tempo ormai gridava il nome del ragazzo senza ottenere risposta "che li antenati lo proteggano quel testardo di un ragazzo!" mormorò lei. Ovunque muovesse lo sguardo, vedeva solo sagome che apparivano e scomparivano nella nebbia come Spettri e, per un terribile istante, li parve di vedere muoversi qualcosa veloce quanto lei e di scorgere delle orrende luci simili a occhi. All'improvviso qualcosa capitç fra le sue zampe e la dragonessa cadde rovinosamente a terra, imprecando. Proprio in quel momento, un ombra saltò oltre la sua testa, saettando e sparendo velocemente nella nebbia..qualcosa per niente simile a un umano! Piena di paura e apprensione, la giovane si rialzò velocemente e, senza neanche pensare, si lanciò alle calcagna della creatura; il terrore che potesse trovare e aggredire il giovane ragazzo si impadronì di lei e questo la rese più veloce. Correndo a perdifiato, la giovane draghetta si avvicinò all'ombra che l'aveva superata la quale, resosi conto di essere seguita, si voltò di scatto, ma fu troppo tardi! Approfittando dello slancio la dragonessa le balzò sopra con tutta la sua furia ed entrambi, mere ombre nelle nebbie, rotolarono per diversi metri, graffiandosi e mordendosi ferocemente e senza trattenersi. Dopo un terribile attimo in cui la giovane temette di essere sopraffatta dalla possente figura, la draghetta riuscì, con un ultimo sforzo di volontà e delle sue zampe posteriori, a ribaltare l'avversario e a inchiodarlo al terreno! In un attimo, la lama sulla coda saettò nell'aria come un dardo e le ali terminanti con lame si chiusero in una morsa, pronte a traffigere il nemico, ma, a pochi secondi dal colpirlo, la giovane bloccò bruscamente le sue intenzioni poichè aveva appena scorto il riflesso di occhi ametista e squame viola. Sospirando di sollievo, Cinerea si affrettò a togliersi dal drago viola, ansimante come lei per la breve ma dura battaglia appena combattuta; solo uno scambio di sguardi imbarazzati e una lieve tensione segui la scena. Ad un tratto, un movimento nella nebbia e un forte rumore giunse hai due che si voltarono in posizione di battaglia proprio quando una grossa sagoma saltò dalla nebbia davanti a loro! Per fortuna dei due, si trattava solo di Kratos, il quale, non dando segni di fatica, si appresto d aprire la bocca per dire qualcosa, quando, all'improvviso, una voce forte risuonò nella nebbia "CHE COSA HAI FATTO!?" un altra li rispose e tutti riconobbero la voce spaventata di Atreus. Senza neanche guardarsi, i tre corsero verso il luogo dove provenivano le voci, correndo come matti e senza neanche prendere respiro. Dopo qualche secondo passato a correre nella nebbia, orientandosi con la provenienza delle voci, i tre raggiunsero una parete rocciosa, solcato da uno stretto passaggio, l'unico ostacolo che li separava dalla voce spaventata del ragazzo. I due draghi si bloccarono, sapendo che non ci sarebbero mai passati ma Kratos, invece, si fiondò come un dardo in esso e iniziando a farsi strada a forza! Tanto fu la forza messa nell'atto che l'intera roccia prese a tremare fino al punto che, per un terribile istante, i due draghi temettero che franasse dritta sull'uomo pallido! Per fortuna, questo non solo non avenne ma i due draghi scoprirono che il passaggio di Kratos aveva allargato la fenditura, permettendoli di passare. Quello che trovarono dietro lì sorprese: steso a terra vi era il cinghiale, intento a dimenarsi per il dolore e, inginocchiata accanto a lui, vi era qualcuno; a fissare la scena, vi era un agitatissimo (ma per fortuna incolume) Atreus intento a farfugliare scusa "non sapevamo fosse tuo" disse lui scosso e dispiaciuto al tempo stesso "No..è solo mio amico" rispose la figura e, nonostante l'ansia nella sua voce, i draghetti capirono che si trattava di una Lei "il ragazzo seguiva un mio ordine" si intromise Kratos, avanzando deciso verso la figura, affiancato dai due draghi. Questa si volto all'improvviso e i due giovani draghi dovettero ammettere che, effettivamente, aveva un "aria da donna": si trattava di una donna alta e attraente a giudicare dai lineamenti piuttosto giovane; aveva capelli scuri lunghi fino alle spalle, alcuni raccolti in trecce e vestiva un lungo abito di pelle e dei pantaloni ma non indossava scarpe, rimanendo a piedi nudi; una spada di ottima fattura era allacciata dietro la sua schiena; nonostante i suoi umili vestiti, la donna emanava un aria di regalità, rispetto e di forza, anche quando afferrò la mano di Kratos e lo fisso con i suoi bellissimi occhi scuri "allora devi aiutarlo". "aiutarlo? E come?" disse Kratos con il suo solito cipiglio "forse utilizzando una di quelle pietre rosse" disse Spyro"quelle verdi, qui le cose sono diverse" lo corresse Cinerea "no! Le ferite sono troppo gravi e poi qui non c'è ne sono. Occorre prima fermare l'emorragia" i tre giovani si guardarono un attimo fra di loro, perplessi e confusi "ehm, e come se i Cristalli Magici non servono e non si trovano" chiese Cinerea con la solita punta di sarcasmo (ennesima occhiata esasperata di Spyro) "bisogna farlo manualmente" fu la fredda risposta di Kratos che senza proferire altro, si sedette davanti al maiale e mise ben in chiaro il significato di quelle parole infilando le mani dritto nella ferita del cinghiale! Sguardi di orrore e ripugnanza (seguiti da qualche "Bleah") seguirono quella scena e divennero più forti man mano che le mani di Kratos penetravano nella ferita "Bene! Hai afferrato le arterie recise ora uniscile" disse la donna seriamente; borbottando disgustato, Kratos fece come richiesto (altri "Bleaah" seguiti da connotati di vomito); nel contempo la donna misteriosa aveva preso una sorta di sabbia luminosa da un borsello e l'aveva messo sulle mani, borbottando nel contempo "è l'ultimo esemplare del Regno e voi lo abbattete? E' stato per fame?" i giovani si guardarono imbarazzati per un istante, prima che Atreus rispondesse "pratica di tiro"; lo sguardo della donna diceva tutto "pratica di tiro? Di tutti i motivi proprio questo! La prossima volta mirate a un albero","chiediamo scusa, non sapevamo fosse tuo, bè, di qualcuno in realtà" rispose Spyro dispiaciuto; l'espressione della donna si addolcì lo sguardo "è colpa mia: avrei dovuto sorvegliarlo","in effetti" rispose Cinerea con il solito tono sarcastico, sebbene Spyro leggesse chiaramente il dispiacere e il senso di colpa nei suoi occhi smeraldo. Dopo essersi assicurato che le arterie della creatura fossero unite, la donna poso le mani sulla creatura e, quello che seguì, sconvolse tutti "non è possibile" disse boccheggiando, mentre i due draghi guardavano la scena, confusi per la luce che era emersa improvvisamente dalle mani della donna dopo che lei aveva pronunciato una strana parola "sei una Strega!?"
"strega?" chiese Spyro confuso, non avendo mai sentito una parola simile in vita sua e chiedendosi se avesse qualcosa a che fare con la parola Sciamano; Cinerea, al contrario, sembrava aver capito il significato di quella parola e subito si era messa in posizione di difesa, oscillando la coda minacciosamente; Atreus, nel frattempo, continuava a guardare la "Strega" con un misto di paura e ammirazione; l'unico che sembrava rimanere calmo, invece, era Kratos, che continuava a guardare la donna senza mostrare paura o ferocia, ma solo con il solito sospetto "scusate! Non per fare la figura dell'ingnorante ma cos'è una Strega? A qualcosa a che fare con li sciamani" l'uomo pallido si chiese fino a che punto arrivasse la conoscenza del draghetto che alcune volte sembrava superiore a quella di un adulto mentre altre volte assomigliava a quella di un bambino "immagino che crescere velocemente lasci qualcosa indietro, se è come penso io e i due draghetti hanno avuto un qualche brutto evento nel passato, dato come sembrano maturi (più o meno per la draghessa nera)" fu l'unico pensiero di Kratos. Dopo un attimo per riprendersi, Atreus rispose "le Streghe, contrapposte hai Maghi, sono donne in grado di usare la magia che è un abilità un po' innata un po' da apprendere da queste parti; immagino che pr i draghi siano diverso" disse Atreus ricordando le strane abilità dei due draghetti. Il drago viola scosse la testa "in effetti: quindi sono un po' come li Sciamani","Maghi e Sciamani sono due cose totalmente diverse" si intromise la donna misteriosa "e non iniziamo a parlare delle differenze o ci metteremo tutto il giorno e non abbiamo tempo" il draghetto annuì, poi, però, li sorse un dubbio "ma che problema c'è se è una strega","c'è che le Streghe usano le Arti Nere" sibilò Cinerea socchiudendo li occhi e guardando in malo modo la donna, che ricambio, assumendo anche un espressione offesa "e chi avrebbe messo in giro queste ASSURDITA'!","assurdità!? Sono cose che sanno tutti (eccetto l'adorabile drago viola accanto, per fortuna che non sente i pensieri)" ribatte Cinerea sempre sulla difensiva e ricordandosi certe storie che li erano state raccontate "credo ci sia anche una filastrocca, non so, ma so che le streghe sono brutte e vestite di stracci, scagliano Oscuri Sortilegi che provocano miseria e volano sulle scope","TI SEMBRO BRUTTA E VESTITA DI STRACCI!" ribatte la donna alzandosi di scatto e mostrandosi in tutta la sua bellezza, con i lunghi capelli scuri e intrecciati e i semplici ma eleganti vestiti, li occhi scuri che sembrarono illuminarsi per un istante "e poi cose questa sciocchezza sul volare su delle scope? Sarebbe scomodissimo!","così ho sentito" ribatte Cinerea ostinata "io mai" replicò Kratos "e neanche io" aggiunse Atreus, sempre più confuso. Un grugnito del cinghiale attirò rapidamente l'attenzione "non posso curarlo qui" disse la donna misteriosa, un espressione di dolore e confusione ben evidenti sul volto "dovremmo portarlo a casa mia","oh fantastico! Andare nella casa di una strega, piena di intrugli disgustosi, calderoni pieni di sostanza puzzolente e pozioni nefande; forse troviamo persino un gatto nero e, se ci va bene, ci trasforma in un rospo e ci mangia" disse Cinerea sarcastica "sarebbe sempre meglio che rimanere trasformati in una brutta lucertola nera" replico la donna mentre, superando con grazia la dragonessa, si avvicino a un muro di rampicanti e, con un rapido movimento della mano e una parola mistica, faceva muovere i rampicanti liberando la strada "sbrighiamoci, non abbiamo molto tempo" disse la donna mentre si affrettava per il sentiero; Kratos, però, sembrava non aver intenzione di proseguire, convincendosi solo dopo un cenno e uno sguardo speranzoso del figlio e del drago viola; anche Cinerea sembrava restia a seguire la strega, convincendosi pure lei solo dopo un grugnito di dolore e un respiro di affanno del cinghiale (che li riportarono alla mente tragici ricordi di draghi lasciati morire per dissanguamento) e uno sguardo speranzoso dei due giovani amici. Dopo aver brontolato il suo disappunto, l'uomo pallido afferrò il cinghiale e si affrettò a seguire la sconosciuta, seguito dai curiosi Spyro e Atreus e dalla per niente eccitata o curioso Cinerea. Appena superata la barricata di rampicanti, questa si richiuse alle loro spalle, mentre dietro la nebbia si infittiva e orribili sagome umanoide apparirono ringhiando per un istante, prima di scomparire.

"ok, mi sono sbagliata; la Strega non vive in una foresta orrenda o in un pantano maleodorante o qualcosa del genere come credevo" disse Cinerea mentre si guardava intorno ammirata; la Strega del Bosco li aveva condotti lungo un sentiero fino a una sorta di "-Campi Elisi- in terra" come lo aveva descritto Kratos, intento a trasportare il grosso cinghiale; per la cronaca, nessuno aveva capito cosa fossero questi Campi Elisi ma, qualunque cosa fossero, erano indubbiamente qualcosa di magico e bellissimo, se aveva paragonato quel posto a questo: un boschetto con alberi dalle foglie colore del rubino e i tronchi bianchi come neve, con prati color oro e fiori che dalle foglie color zaffiro e ametista, emananti profumi mai sentiti e misteriosi, benchè piacevolissimi; fra gli alberi saltellavano numerosi cervi, alcuni albini e dalle corna solcate da energia luminoso, e l'aria non puzzava di morte o decadenza, ma di un piacevolissimo profumo autunnale che donava serenità; nel complesso un luogo pregno di così tanta magia e quiete che i due draghetti e il ragazzo si chiesero se fossero finiti in un piacevolissimo sogno e il fatto che non si sentisse quasi alcun rumore, salvo il dolce canto degli uccelli, rendeva tutto ancora più irreale; i giovani draghi, per un istante, si chiesero se fosse quello il luogo ideale per vivere, un luogo bello e isolato dove non poter essere disturbati e poter vivere in pace per sempre; eppure vi era una nota stonata perché, per quanto il luogo fosse superbo, le pareti rocciose che lo avvolgevano rendevano tutto simile a una sorta di ingannevole prigione e quello a cui i due draghi anelavano era la pura libertà, dopo tutto il loro dolore. La bella voce della Strega interruppe le loro riflessioni "quell'arco non è troppo grande per te" chiese la donna ad Atreus in tono gentile ; il ragazzo rispose quasi subito "appartiene a mia madre; lo ha fatto lei per quando sarei cresciuto"," li mancherà molto non averti a fianco a se?" nonostante la domanda fosse innocente, ciò provoco comunque una fitta di dolore ad Atreus "lei..è morta" disse il giovane dopo una breve pausa e i due draghetti si resero nuovamente conto di come, nonostante tutto, Atreus era ancora un giovane ragazzo che aveva perso sua madre da pochissimo e anche loro provarono un forte dolore nel ricordarsi chi avevano perso; la Strega si bloccò di colpo a quelle parole e si volto a guardare Atreus, con un espressione gentile e addirittura materna sul viso "mi dispiace tanto" sussurrò lei e la dolcezza di quelle parole fecero riprendere tanto il ragazzo quanto i due draghetti "non preoccuparti..la stiamo portando sul monte più alto dei Nove Regni" a quelle parole la Strega non potè che fissare il ragazzo perplessa ed esclamare semplicemente un "cosa?" come se fossero le parole più insolita che abbia mai sentito. un "EHI!" attirò l'attenzione del gruppo: Kratos, dietro di loro, stava trasportando il cinghiale e aveva sul volto un espressione fredda e di avvertimento "non li piace proprio che si sappiano troppe cose su di loro: che uomo riservato" commentò Spyro mentalmente. Proseguendo, il gruppo si trovò davanti un enorme albero dalle foglie rubino, sorgente in una meravigliosa radura "siamo arrivati" disse la strega "vivi in un albero?" chiese Atreus colpito "che vi dicevo che viveva in un albero" si intromise Cinerea con un espressione soddisfatta sul muso "prima dicevi che viveva in una brutta capanna" disse Spyro perplesso, guadagnandosi un colpetto con l'ala da parte di Cinerea. La Strega del Bosco sorrise "non dentro, sotto","fammi indovinare: animi l'albero e lo fai sollevare" disse Cinerea con il solito sarcasmo; il sorriso della Strega crebbe "non esattamente..Heimil!" appena pronunciate quelle parole l'albero si mosse e, bè, non che l'albero fosse esattamente animato, come il gruppetto scoprì guardando l'enorme testa che si sollevò da sotto terra: si, era proprio cosi, lo capirono subito guardando le gambe tozze e la lunga testa, cosi come il grosso guscio che copriva il corpo, che sotto l'albero abitava una gigantesca tartaruga! Spyro nè aveva viste di cose strane nella sua vita (per esempio delle strane creature tentacolari e fluorescenti che vivevano nel Boschetto Antico o quelle Strane Creature nella Convessità, esseri che fluttuavano per l'aria come se stessero nuotando per mare, beffandosi di qualsiasi legge di gravita) tuttavia nè rimase comunque colpito, forse per come sembrava cosi innocente e pacifica quella creatura, il cui unico movimento era spostare lentamente la testa da una parte all'altra, in un modo talmente svogliato e beato da far tenerezza. A quanto pare, anche Atreus la pensava come il draghetto e, infatti, si avvicinò a uno delle lunghe protuberanze che pendevano da sotto la testa (un po' come dei baffi o una barba) e, lentamente, alzò la mano e la avvicino per accarezzarli, quando un "Ragazzo/Atreus!" risuonò alle sue spalle: a quanto pare a Kratos non andava a genio che suo figlio toccasse quella strana tartaruga e neanche a Cinerea "non ti preoccupare. E' mio amico anche lui ed è innocuo" lo tranquillizzò la Strega; come per confermare, la creatura ondeggio lentamente la testa sopra e sotto. Nonostante questo, Kratos (e anche Cinerea) non sembrava convinti, tuttavia questo non impedi al ragazzo di accarezza lo stesso le protuberanze, viscide e ruvide al tatto ma in un modo piacevole, oltre che piacevolmente tiepide; anche Spyro ebbe la tentazione di toccarlieli ma preferì lasciar perdere, dopotutto, per i draghi il contatto fisico era una questione delicata. Avvicinandosi sotto al torace della creatura, giunse la parte sorprendete, ovvero che vi era una casetta attaccata "ecco perchè vive sotto la tartaruga: al torace e attaccata una casa" disse Atreus, mentre Spyro non potè che concordare con un movimento della testa. Proprio in quel momento il cinghiale, prima calmatosi grazie ai poteri della strega, aveva ripreso a dimenarsi e a grugnire per il dolore, un suono che urtava sensibilmente i nervi, prima rilassati dalla beatitudine del boschetto. "Portalo dentro!" ordinò la Strega con voce decisa e autoritaria in modo sorprendente, sopratutto se paragonata al fatto che viveva in un bosco isolata. Nonostante la faccia contrariata, l'uomo marchiato fece come dettogli cosa che colpì molto i giovani, draghi e figlio: l'interno non era -l'Antro Tenebroso- come pensava Cinerea, pieno di teschi, pozioni, resti di animali morti e altre cose sgradevoli, benchè avesse ragione sul fatto che fosse pieno di contenitori, appoggiati su numerose mensole, e pieni di strani intrugli, così come era vero che ci fosse un camino con sopra un calderone che riboliva; per il resto, era una dimora molto umile e modesta ma comunque molto bella nel complesso. "Presto, poggialo sul simbolo" disse la Strega indicando lo strano segno runico al centro della stanza; lentamente Kratos esaudi la richiesta e, ennesima sorpresa per i giovani, ci mise anche una delicatezza e una pazienza insoliti, considerando il suo carattere burbero. La Strega del Bosco, nel frattempo, era intenta a rovistare fra i numerosi contenitori alla ricerca di qualcosa "vivi da sola?" chiese Atreus all'improvviso, desideroso di fare conversazione "e meglio per me" fu l'unica risposta dopo un attimo di incertezza "già, neanche a mio padre piace la gente" ai due draghi venne da ridere per quelle parole e per l'espressione corrucciata di Kratos "ragazzo","bè è vero" si intromise Cinerea sempre sorridendo e beccandosi l'occhiataccia. Un nuovo grugnito di dolore del cinghiale mise rapidamente fini a qualsiasi gioia "tienilo fermo sè no si farà male" disse rapidamente la Strega, ancora intenta a frugare fra i numerosi contenitori. Un imprecazione sfuggì alle sue belle labbra "li ho finiti, dannazione" imprecò lei, prima di essere distratta dall'ennesimo grugnito di dolore della creatura; avvicinandosi con sorprendente velocità, la donna si inginocchiò davanti all'essere sofferente, trattenuto dalla possente ma sufficentemente delicata stretta dell'uomo pallido, e li mise una mano sul dorso, iniziando ad accarezzarlo con una dolcezza tale che all'intero gruppo ricordò le carezze di una madre al figlio ferito durante un qualche esercizio "tranquillo" sussurrò lei dolcemente e con voce materna "tranquillo..andrà tutto bene" a quelle dolcissime parole, talmente simili a quelle di una madre che consola il figlioletto ferito che ad Atreus sfuggì un singhiozzo, a malapena represso da una mano sul volto, il cinghiale placò i propri spasmi e si accoccolò beato, benchè continuasse a respirare in modo affannato e doloroso; quelle parole avevano colpito anche i due draghetti, Spyro in particolare, a cui mancavano le lente carezze prima di dormire di sua madre, bè madre adottiva ma comunque madre; con sorpresa di Spyro, persino Cinerea sembrava aver perso il solito sguardo fiero e indomito, lasciando il posto a uno di profondo dolore e tristezza, al punto che Spyro non resistette a coprirla con un ala; l'unico che sembrava immune a quelle carezzevoli e dolci parole era Kratos che, invece che triste, sembrava ancora più cupo del solito, talmente cupo che sembrava irradiare una sensazione oscura intorno a lui, man mano che terribile e bellissimi ricordi tornavano alla mente;

Ricordi di una bella bambina nel suo letto, carezzata da un amorevole mano; ricordi della sua mano che si avvicinava ma poi esitava, non volendo sporcare tanta purezza con le sue dita sporche di sangue e dolore altrui, finchè la stessa mano che accarezzava la bambina non afferrava la sua, non pallida come la luna, e la posava sul viso della bambina e questa apriva lentamente i suoi bei occhie e la tenera bocca si muoveva per dire qualcosa, ma da essa, invece che le belle parole che lui sempre sentiva, sgorgò sangue e anche la tenera mano che lo teneva nè fu presto avvolta, finche non rimase solo una mano pallida avvolta dal fuoco e sporcata dal peccato .

Dopo averlo accarezzato un altra volta il cinghiale, i bei occhi della donna si spostarono dalla creatura per posarsi su Kratos e sui giovani "mi servono due cose: voi ragazzi potreste andare a prendermi la radice rossa che cresce dietro la casa" solo dopo aver guardato Kratos per chiedere conferma e aver ottenuto il consenso, i giovani si precipitarono fuori dalla casa, ansiosi di respirare quell'aria pulita e pura e di non dover più vedere la scena della creatura sofferente, oltre che ansiosi di aiutare. Appena spariti dietro la porta, Kratos si voltò verso la Strega"che altro" chiese l'uomo pallido, facendo voltare la Strega verso di lui, fissandolo con i suoi bellissimi occhi e, dopo un attimo di incertezza, pronunciò le seguenti parole "io..lo so che sei un Dio!" li occhi dell'uomo pallido strabuzzarono per quelle parole mentre mille pensieri li affollarono all'istante la testa..e non solo i suoi: fuori, nascosta sotto una finestra, una sagoma slanciata e serpentina, nera come la notte e rossa come il rubino, dalle corna d'avorio e li occhi color smeraldo ebbe la medesima reazione e lo stesso, fisso, pensiero "non è possibile!?".

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