BUON COMPLEANNO TRUNKS!

di laurakovac
(/viewuser.php?uid=3586)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


CAPITOLO 1

“Domani è un giorno speciale lo sai tesoro?"
Bulma si avvicinò al marito che era appena uscito dalla doccia. Vegeta stava solo in boxer neri e petto nudo, una salvietta attorno al collo.
"Tsk! Donna! Se pensi che io mi ricordi anniversari o cose simili non..."
"Lo so che non hai buona memoria su queste frivolezze! Lo so! Stai invecchiando e non vuoi ammetterlo!"
Sorrise compiaciuta per la battuta che gli aveva appena rivolto.
Il Sayan si sentí preso di mira
"Io mi ricordo tutto ciò che voglio! Non è questo il punto e non sto invecchiando! Un sayan non invecchia mai ricordalo!"
A braccia conserte, punto nell’orgoglio, si diresse verso l’armadio per estrarre dei vestiti puliti.
Bulma lo seguì con lo sguardo.
"Lo so caro lo so, convengo con te che esteriormente sei sempre lo stesso ma..."
A quel punto Vegeta si girò completamente verso di lei, adirato e stringendo i pugni.
"Che vorresti dire donna!"
Bulma alzò le spalle "Che fisicamente sarai sempre uguale certo, ma chi ti assicura che tra qualche anno la tua memoria..."
"Ehy! Per chi mi hai preso? Mi stai dipingendo come un vecchio decrepito!"
"Ohhh quanto la fai lunga! Stavo solo scherzando, anche se è così bello vedere il tuo orgoglio ferito!"
A quel punto, Bulma si aprì in una risata, che causò ulteriore nervosismo nel principe dei Sayan.
Si mise completamente di fronte a lei, ma ormai la donna non aveva più paura di suo marito.
Sapeva che non le avrebbe mai fatto del male, né a lei né a loro figlio.
Non era di molte parole, ma erano i gesti, i fatti a parlare per lui.
Amava la sua famiglia, ormai ne era certa.
"Volevo solo dirti che domani è il compleanno di Trunks"
Vegeta si bloccò, non ricordava proprio.Suo figlio stava per compiere sette anni.
"É già domani? Passa così veloce il tempo?"
"Sì! Allora lo sapevo io che te ne eri completamente scordato! E immagino anche che non ricordi cosa gli hai promesso circa un mese fa"
Vegeta incrociò le braccia "Tsk! Io non ho promesso nulla!"
Fu Bulma stavolta a voltarsi completamente verso il marito, a mantenere il contatto visivo, affrontandolo con sguardo duro.
Strinse i pugni, prese un bel respiro e iniziò ad urlare
"Parli a vanvera tu! Lo sapevo! Fai promesse di cui non ti ricordi e che non sai mantenere!"
Stava davvero per scoppiare. Rossa in viso e occhi furenti.
Vegeta chiuse gli occhi per un secondo, subendo le ire della moglie, l'unica in grado di tenerle testa.
"Ok sentiamo cosa mai avrei promesso a quel moccioso!"
"Di potersi finalmente allenare con te nella gravity room! Possibile che..."
Ed ecco che come per incanto tutti i ricordi tornarono vividi nella mente del Sayan.
Circa un mese prima, infatti, vinto dalle continue insistenze del bambino, più per esasperazione che altro, gli promise che il giorno del suo compleanno lo avrebbe portato con lui nella gravity room per allenarlo, ma come sempre se ne era dimenticato.
"Tu domani gli farai questo regalo va bene? Altrimenti... Ti preparerai da mangiare da solo da qui a tempo indefinito e ti scordi quei giochini che a te piacciono tanto!"
Toccato nel profondo su un argomento così intimo ma per lui così piacevole e indispensabile, serrò i pugni.
"E va bene donna! E va bene!" uscì dalla stanza borbottando.
Bulma aprì le braccia, sorridendo soddisfatta.
Conosceva bene il marito e sapeva far leva sui suoi punti deboli.
Vegeta non si era più visto per tutta la giornata, Trunks invece era stato impegnato tra la scuola e i compiti.
Verso cena, vinto dai morsi della fame, il Sayan fece capolino sul balcone, attirando l’attenzione del piccolo che stava giocando.
"Papà! Sei tornato!"
"Tsk!" grugnì solamente.
Il bimbo sorrise, ormai stava imparando a conoscere suo padre.
E quel monosillabo significava una risposta affermativa da parte sua.
Bulma, che stava armeggiando con i fornelli, lo vide rientrare.
"Tesoro sei finalmente tornato! Ho preparato tante cose buone e..."
"Donna, ho fame! Spero per te che la cena sia pronta!" blaterava mentre si mise a sedere.
Trunks prese posto di fianco a lui.
"E’ tutto pronto. Si mangia con calma lo sai! Devi essere di esempio a Trunks!"
"Tsk!" abbassò lo sguardo per concentrarsi sul cibo che finalmente colmava il suo piatto e che avrebbe potuto saziare la sua fame da Sayan.
Tuttavia quel gesto era anche una ammissione involontaria che aveva dei doveri nei confronti del figlio.
Il bambino lo osservava, seguiva attento ogni suo movimento.
"Mangia trunks!" gli ordinò sentendo due occhi viola su di sé che lo puntavano.
Il bimbo abbassò lo sguardo e iniziò lentamente a mangiare. Vegeta sospirò, incrociò lo sguardo della moglie e capí. Ingoiò un pezzo di carne e fissò il figlio.
"Trunks! Domani è il tuo compleanno! E come promesso ti allenerai con me!" disse senza mezzi termini.
"Vedi di seguire ogni mia indicazione senza fiatare ok?"
Gli occhi di Trunks si illuminarono.
Voleva correre ad abbracciarlo, ma sapeva che il padre non avrebbe gradito.
"Grazie papà... Il miglior regalo che..."
Ma Vegeta bloccò le sue parole.
"Ok…ok moccioso, niente sentimentalismo! Vedremo se domani sera avrai ancora fiato per parlare e soprattutto la voglia di allenarti ancora con me!"
Si alzò dal tavolo per mettere fine a quel momento di dolcezza che si stava creando e che lo stava rendendo tenero e affettuoso, due aggettivi che non si addicevano all’integerrimo principe dei Sayan.
Trunks lo guardava ancora con occhi adoranti, felice di quel regalo donatogli dal padre: una giornata tutta per loro.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


CAPITOLO 2

Il mattino dopo, Trunks si era svegliato molto presto.

Indossò con cura la tuta di allenamento scelta con la madre, la sera precedente. Strinse forte il tessuto.

Era orgoglioso di poter finalmente allenarsi con il padre, e voleva dimostrargli quanto fosse forte.

Decise di aspettarlo davanti alla porta della Gravity room, seduto a gambe incrociate e sguardo pieno di entusiasmo.

Bulma si svegliò prima del marito. Uscì dalla propria camera e vide suo figlio. Lo raggiunse.

"Ehy tesoro tanti auguri di buon compleanno!! - lo abbraccio forte scompigliandogli i capelli - sei già pronto? È molto presto e di solito tu..."

"Non ho sonno mamma! Oggi è un giorno speciale per me! Farò vedere a papà che sono forte anche io e lui sarà orgoglioso di me!"

"Ma lo è già piccolo mio! Sai che tuo padre è di poche parole ma..."

"Vedrai mamma! Lo sorprenderò!"

Bulma sorrise. Prese per mano il suo bambino e insieme andarono a fare colazione.

"Aspetta mamma! Voglio attendere che papà si svegli! Così sarà qui con noi e..."

"Ok piccolo mio" rispose la donna poco convinta, sperando tanto che il marito non si facesse attendere come suo solito.

Per fortuna, al solo pensiero, ecco comparire Vegeta sulla porta.

Trunks si illuminò ancora una volta "Papà! Eccoti! Facciamo colazione e sono pronto! Hai visto? Sono già vestito!"

"Mmm" mugugnó il Sayan mentre il suo stomaco brontolava.

"Donna! La colazione!"

Ma Bulma si portò una mano sul fianco, inclinando la testa

"Prima fa gli auguri a tuo figlio! Insomma!"

"Tsk! Ok non ti scaldare!"

Vegeta volse lo sguardo al bambino "Auguri Trunks! E vedi di non abbuffarti troppo! Che poi il mio allenamento sarà duro!"

Sul volto del piccolo si dipinse un bellissimo sorriso.

Fecero colazione, bevve tutto il latte poi disse

"Finito! Papà andiamo?"

"Vado ad indossare la tuta da combattimento, tu fatti trovare pronto davanti a..." Ma non riuscì a terminare la frase.

Trunks stava già correndo verso la gravity room.

Sorrise tra sé e sè. Quel bambino gli assomigliava non solo nello sguardo ma anche nei modi di fare, lo stesso ardore e combattività.

Amava le sfide e non si tirava mai indietro.

Era suo figlio, il suo segno erede. Il figlio del principe dei Sayan.

Entrarono insieme nella stanza. Vegeta accese le luci e subito Trunks si guardò attorno con aria meravigliata. Per lui tutto era nuovo.

All’apparenza era una normale stanza, piena di tasti e un grande schermo appeso a una parete.

La sua testolina lilla girava e girava perdendosi in tutta quella novità.

Vegeta lo osservava. Con cipiglio duro gli disse "Trunks! Questa stanza non è un giocattolo ok? Qui potrai entrare solo in mia presenza! Può essere pericolosa per te!
E comunque guarda - spiegava mentre girava una manopola - qui si aumenta la gravità"

Il bimbo iniziò a sentire un certo peso addosso, il Sayan ne studiava ogni minima reazione per cercar di capire quanto potesse resistere.

Ovviamente aveva innalzato il livello di gravità in modo graduale e non eccessivo e Trunks si adattò quasi subito a quel cambiamento.

Si mise poi di fronte al figlio.

"Allora! Colpiscimi ok? E non trattenerti! Questo è il nostro primo allenamento per vedere come te la cavi! E se riuscirai a colpirmi ti sarai guadagnato un giro al parco giochi!"

"Evviva evviva!" esultava il piccolo "preparati papà!"

Si mise in posizione per combattere.

Ne segui una furiosa lotta. Il bambino metteva tutto il suo impegno nel dimostrare al padre che era forte, che era il suo degno erede.

Aveva lo sguardo fisso e determinato, lanciava calci e pugni per cercare di colpire il padre.

Dal canto suo, Vegeta studiava le mosse del figlio. Aveva constatato che era veloce e coordinato nei momenti.

In più di una occasione, il bambino era quasi riuscito a colpirlo.

Schivava quei colpi con compiacimento, e più Trunks si impegnava, più lui era soddisfatto.

Tuttavia, all’ennesimo pugno o calcio andati a vuoto, Trunks con un salto all'indietro si allontanò dal padre, mettendosi di fronte a lui e scrutandolo.

Vegeta lo osservò, incrociò le braccia e gli disse "Sei già stanco? Non stiamo combattendo da molto eppure.... Non dirmi che vuoi già rinunciare."

"Questo mai!" rispose Trunks in modo secco.

"Però in questa forma, ne ricavo poco. Meglio se mi trasformò!"

A quelle parole, il principe dei Sayan apri la bocca stupito.. " come? Trasf..." Ma non riuscì a terminare la frase.

Trunks di fronte ai suoi occhi si era trasformato in Super sayan.

Il bimbo sorrideva soddisfatto, saltellando per la stanza. Sembrava essere a suo agio in quella trasformazione e pareva dominarla benissimo.

"ecco così va molto meglio! Sopporto bene la gravità! E sarà più facile colpirti papà!"

"Fermo Trunks!"

"come? Perché?"

"Vieni qui subito!"

Il bimbo si avvicinò al padre.

"Dimmi! Da quando sei in grado di trasformarti?"

Il bimbo si portò una mano dietro alla testa, guardando il pavimento.

"Be ecco veramente io..."

"Rispondi trunks!"

"Ehm sì papà... Non ti arrabbiare"

"Avanti dimmelo!"

"Qualche giorno fa.... Davanti alla mamma. Non so nemmeno io come è successo. Lei... Lei... All'inizio era stupita ma poi mi ha spiegato... Come era successo a te..
E con lei abbiamo concordato che te lo avrei mostrato per la prima volta qui dentro"

"Tsk! Quella donna! Di solito spiffera tutto e invece stavolta... Ha tenuto quella boccaccia chiusa! E brava! - tornò con lo sguardo verso il figlio - forza torniamo a combattere! Devi ancora colpirmi o niente parco giochi"

Trunks torno in posizione da combattimento.

"pronto papààà" si lanciò verso di lui.

Altri calci e altri pugni. Stavolta molto più veloci e precisi.

Vegeta sorrideva nel rispondere ad ogni mossa.

Era rimasto stupito che suo figlio così piccolo si fosse già trasformato e padroneggiava molto bene quelle nuove vesti.

Ad un tratto il bambino sfiorò la guancia del padre, che di rimando lo colpì con un pugno in pieno viso.

Trunks venne scaraventato dall'altra parte della stanza.

Digrignò i denti e toccandosi il naso dolorante disse al padre piagnucolando.

"non vale però! Tu non dovevi rispondere ai miei colpi"

Vegeta assottigliò lo sguardo "non mi sembra di aver detto che non potevo rispondere ai tuoi colpi! Comunque smettila di frignare e alzati subito! Andremo lo stesso al parco giochi "

Trunks si rimise in piedi sorridendo.

"Evviva evviva! Grazie papà!"

Vegeta davanti a lui si stava dirigendo fuori dalla stanza.

Si voltò.

"non mi devi ringraziare! E comunque... Seguiranno altri allenamenti come questo Trunks! Preparati!" lo lascio così, con quelle parole, poco fuori dalla gravity room.

Il bambino sorrise. Sapeva che era un modo di suo padre per dirgli che era stato contento del loro allenamento e che era orgoglioso di lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3
Nel primo pomeriggio giunsero finalmente al parco. Trunks correva davanti a tutti, trascinando sua madre per una mano.
Vegeta, invece, era rimasto indietro, come suo solito.
Cercava ancora di capire dentro di sé come si era fatto convincere da quel marmocchio.
Più pensava e più sapeva la risposta. Ma più questa lo irritava.
Ormai era anche lui un Sayan dal cuore puro. Amava la sua famiglia ed era totalmente cambiato.
Suo figlio si stava dimostrando un degno erede, era già in grado di trasformarsi in super sayan e la cosa lo aveva alquanto sorpreso.
Amava anche Bulma ormai ne era consapevole e di certo loro due erano parte integrante del suo essere, avevano preso tutta la sua anima.
A braccia incrociate ed immerso nei suoi pensieri, camminava come un automa.
"tsk! Sto diventando un sentimentale come quell'idiota di Kakaroth"
Cercò di cambiare i propri pensieri in altro, magari nella ricerca di un buon ristorante o qualcosa di simile.
Pensare troppo gli metteva sempre una certa fame.
Avrebbe lasciato il moccioso a sua moglie, mentre lui si sarebbe dedicato totalmente ad un lauto pasto.
Già pregustava ogni prelibatezza!
Finalmente giunti al parco divertimenti si misero in fila per aspettare il loro turno.
Davanti a loro, una lunga coda di bambini urlanti, vogliosi di entrare.
Le orecchie di Vegeta non ne potevano più.
"Guarda cosa deve sopportare il principe dei Sayan! Adesso mi trasf..."
Ma Bulma lo fulminò con lo sguardo "non vorrai usare la tua forza bruta vero? Cosa imparerebbe Trunks? Non ci provare!"
Il Sayan alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia.
Per sua fortuna, non dovettero aspettare molto prima di entrare.
L’entusiasmo di Trunks era altissimo. Aveva già provato diverse attrazioni ed era arrivato il momento delle montagne russe.
"Papà dai qui ci devi salire!" provò a chiedere a Vegeta.
Il Sayan che per tutto il tempo era rimasto in disparte, guardò di sbieco il figlio.
"Va con tua madre! Ho fame io"
"fino all’ora di cena non mangerai nulla bello mio! - rispose Bulma - e accontenta tuo figlio dai"
"mi sembra che..." cercò di controbattere il Sayan
"ho previsto una bellissima cena con la torta finale... Per Trunks" gli disse la moglie a bassa voce "e se farai il bravo ci sarà una bella sorpresina anche per te"
Vegeta a quelle parole avvampò. Sapeva benissimo a cosa Bulma si riferisse.
Incrociò le braccia e disse "dai trunks muoviti saliamo!"
Presero posto e iniziarono a salire. Prima piano, poi la giostra prese velocità.
Qualche bambino si rifugiava tra le braccia dei propri genitori per la paura dell’altezza e della velocità.
La felicità di Trunks invece aumentava sempre di più, tra repentine salite, discese e curve paraboliche.
Nel punto più alto, pure Bulma, solitamente impavida e priva di ogni timore, ebbe un attimo di smarrimento e paura. Si aggrappò quindi forte al petto del marito,  
nascondendosi dentro ad una specie di abbraccio.
Vegeta a quel movimento sgranò gli occhi, ma la lasciò fare.
Trunks si era voltato verso i genitori osservando la scena.
Il Sayan sentendo su di sé due occhi viola che lo scrutavano, arrossì di colpo e si staccò da bulma, cercando di darsi un tono
"donna! Tu che hai paura? Tsk ti stai rammollendo"
Sua moglie strinse i pugni "è stato solo un attimo di... Debolezza! Scusa tanto!-poi assottigliò lo sguardo e aggiunse - non è che invece non vuoi farti vedere amorevole e protettivo davanti a Trunks?"
Colpito e affondato come sempre! Bulma sapeva leggere nel cuore e nella mente di vegeta.
Il bimbo sorrise per quell’attimo di tenerezza che i suoi genitori avevano avuto.
Vegeta arrossì di nuovo, cercò di controbattere ma si accorse improvvisamente che la giostra non era più in movimento.
Da un altoparlante si udì una voce la quale spiegava che c'era stato un guasto. Il tutto si era bloccato proprio nel punto più alto.
Nonostante la voce cercava di rassicurare tutti, i bambini presenti iniziarono a piangere e urlare, accompagnati dalla polizia strilla di alcune donne.
Vegeta si sollevò di colpo
"aiutami Trunks! Li porteremo noi a terra"
Bulma non riuscì a controbattere che padre e figlio si alzarono in volo, sotto gli occhi attoniti dei presenti.
Uno alla volta, tutta la gente che stava sulle montagne russe venne riportata a terra.
Per ultima, Bulma, tra le braccia di Vegeta.
"oh amore! Sei... Sei un eroe.. Tu e Trunks lo siete guarda... Vi stanno applaudendo!"
Infatti, il Sayan iniziò a guardarsi attorno, uno sciame di applausi e ringraziamenti si era levato tra la folla.
Il bimbo sorrideva vergognoso, ma anche felice per l'aiuto che con il padre aveva dato.
Vegeta incrociò le braccia
"tsk! Terrestri!" prese per un braccio bulma e si alzò in volo.
"muoviti trunks! Ce ne andiamo! Il tuo pomeriggio al parco è durato fin troppo!"
E scomparve tra le nuvole.
A cena il bambino entusiasta continuava a descrivere ai nonni la speciale giornata che aveva vissuto con il suo papà.
Parlava e lo osservava, parlava e lo guardava.
Sempre. Con ammirazione e orgoglio.
Quello era il principe dei Sayan, quello era il suo papà.
E finalmente era riuscito ad averlo tutto per sé.
Era anche felice che avrebbe continuato ad allenarsi con lui nella gravity room.
"Trunks adesso basta! O ti si seccherà la lingua!" tagliò corto il padre stanco di tante parole sdolcinate.
Il bambino si bloccò di colpo.
"ehm si papà..." abbassò lo sguardo
"su amore di mamma! - intervenne Bulma - le sorprese non sono finite sai? Dobbiamo ancora mangiare la torta!"
Sul viso di Trunks comparve un immenso sorriso.
Sul tavolo venne portata una grande torta al cioccolato.La preferita di Trunks, e anche di Vegeta.
Il bimbo soffiò sulle candeline, non aveva desideri particolari da esprimere. Semplicemente avrebbe voluto rivivere ancora e ancora
una giornata speciale come quella appena trascorsa, in compagnia del padre.
"su stringetevi e sorridete!" esclamò la mamma di Bulma, "devo farvi una foto. Siete troppo belli insieme!"
Vegeta era ovviamente contrario, ma prima che potesse ribattere, Bulma lo strttonò portandolo accanto a sé e con Trunks in mezzo, venne scatatta una bellissima foto.
I due sayan si gettarono letteralmente sulla torta, divorandola.
"uh che abbuffata mamma grazie! È stato un bellissimo comp.." Ma Trunks non riuscì a terminare la frase, con un grande sorriso sulle labbra si addormentò, appoggiato al braccio del padre.
"Ma che succ" Vegeta guardò suo figlio.
Delicatamente lo prese in braccio.
"shhh lo porto io di sopra " e salì lentamente le scale.
Bulma sorrise.
Il Sayan sistemò per bene dentro al letto il bimbo, che durante il sonno si aggrappò alla mano del padre.
"papà..." sussurrava inconsciamente "papà... alleniamoci... Ancora"
Vegeta si inginocchiò ai piedi del letto.
Il suo cuore e la sua mente erano pieni di puro amore.
Amore per quel bambino che stava imparando a conoscere e a voler bene.
Trunks cresceva e Vegeta con lui.
Quella giornata aveva rafforzato in modo significativo il loro rapporto.
Bulma si affacciò alla camera per osservare.
Padre e figlio. Figlio e padre.
Vide vegeta appoggiare poco sopra alla fronte di Trunks la sua mano.
A modo suo quella era una carezza per il suo bambino.
"B... Buon compleanno figlio mio. BUON COMPLEANNO TRUNKS" sussurrò tra il buio della notte.
Parole che forse il bimbo non aveva ascoltato, ma che di certo aveva appreso durante tutta quella bellissima giornata, passata con suo padre.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3901438