Come un dannato romanzo d'amore.

di Lelasuprema87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Capitolo 1.


“Non fare come al solito che ti ubriachi e vai con la prima che te la dà”

“Mmm”

“Daryl seriamente, non farmi fare brutta figura”

“Si che palle Dwight, e da quando siamo saliti in macchina che rompi”

“Perché ti conosco e so come sei fatto”

“Si va bè, ma chi sarebbe questa che ti scopi?

“Ecco anche questo tuo linguaggio, cerca di moderarlo”

“Se” alzo gli occhi al cielo.

“E per la cronaca non è solo una che mi scopo. Sherry mi piace sul serio ”

“Ho capito, ti ha incastrato”

“Bè non si sta poi così male ad avere una sola donna al proprio fianco”

“Amico la monogamia è una rottura di coglioni. Da fidanzato a cagnolino è un attimo. Meglio il sesso senza legami, nessun impegno nessun melodramma nessuno stress ”

“Parli così perché non ti sei mai innamorato”

“E non ne ho nessuna intenzione“

“Come se decidessi tu… Comunque siamo arrivati”

Finalmente, cominciavano a sanguinarmi le orecchie.

La prima cosa che faccio appena sceso dalla macchina è massaggiarmi il sedere. I sedili della macchina di Dwight sono davvero scomodi, chissà come faceva a farsi le donne lì dentro.

Poi mi accendo una sigaretta, sono quasi in astinenza. Per tutto il viaggio Dwight me lo ha vietato, ha paura che la sua camicetta bianca / frocetto si possa impregnare dall'odore di fumo, che poi è un fumatore proprio come me. L'ho detto io che da fidanzato a cagnolino il passo e breve, nel suo caso brevissimo.

“Dov'è esattamente la festa”

“All'Attico”

“Che lavoro fa esattamente questa Sherry?

“Idiota, è un suo amico che da la festa”

“Mmm”

“Finisci quella sigaretta è andiamo”

Ignoro la sua impazienza e me la fumo con calma. Già me l'immagino questa festa, tutte finte principesse che ce l'avranno d'oro. Andrò sicuramente in bianco.

"Spero almeno che ci sia della birra oltre lo champagne" gli dico lanciando la sigaretta finita.

Sento Dwight sospirare, mi sorpassa facendomi intendere di muovere il culo.



Di certo non è come le feste alla quale sono abituato. La musica è bassa in modo tale che si può fare conversazione. Gli ospiti non arrivano neanche a venti, sono tutti vestiti in tiro, mentre io indosso una maglietta nera degli AC / DC e un semplice paio di jeans.

“Daryl, Sherry. Sherry Daryl "

“Finalmente conosco un amico di Dwight, molto piacere”

Annuisco educatamente.

"Vi va qualcosa da bere?"

“Certo”

Dwight risponde per entrambi.

“Vi vado a prendere due Martini“

Appunto. Niente birra.

“Cerca di essere gentile”

“Lo sarò di più quando sarò ubriaco”

“Daryl”

“Amico, questa festa è una merda”

“Non è una merda, è solo diversa”

“Mmm se lo dici tu”

"O zitto, sta arrivando"

“Ecco a voi”

Prendo con poco entusiasmo il bicchiere e tracanno velocemente il cocktail. Tiro fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette per accendermene una.

“Mi spiace, non si può fumare qui”

L'ho detto io che questa festa è una merda.

"Chi è il principe della reggia?"

Chiedo e Dwight mi fulmina con lo sguardo come se avessi detto chissà cosa. Sherry invece sorride alla mia domanda.

“Guarda è quello là“

"Chi Gesù Cristo?"

“Daryl!

Dwight mi rimprovera, alzo gli occhi al cielo.

“Eheh si, in effetti Paul si fa chiamare proprio Jesus”

Mi chiedo se è per via del suo cosplay o perché è semplicemente un coglione. Ma alla fine non me ne frega un cazzo.

“Se volete ve lo presento”

“Non è necessario”

Intervengo prima che Dwight per compiacerla, mi trascini a conoscere Gesù e tutti i dodici apostoli.

“Scusalo Sherry, Daryl è solo un po 'timido, mi fa piacere conoscere qualche tuo amico, dacci solo un minuto”

“Va bene allora io comincio ad andare“

Appena Sherry è abbastanza distante per sentirci, Dwight comincia a fissarmi pesantemente. Sbuffo.

“Che c'è?

“Sei pessimo”

"Io e"

sospira

“Meglio che vado da solo a conoscere gli amici di Sherry, tu magari vai a farti un altro Martini e”

“Finalmente siamo d'accordo su qualcosa questa sera”

“Si, Daryl cerca solo di tenertelo dentro ai pantaloni”

Come se queste perfettine riescono a farmelo alzare.

“Amico sei noioso”

Prima che possa controbattere sono già lontani.


Sono già venti minuti che sono qui a tracannare Martini e la mia voglia di fumare è arrivata alle stelle. Sto cominciando davvero a rompermi le palle.

Devo fumare cazzo.

Deciso, vado al bagno e me ne fumo una.


Finalmente seduto sul pavimento, me ne accendo una. Aspiro la sigaretta e godo ogni tiro di questo veleno. Da quando sono entrato in questa casa riesco finalmente a rilassarmi.

La porta che si apre all'improvviso mi fa sobbalzare, come un coglione ho dimenticato di chiuderla a chiave. Adesso che sono stato scoperto sarò radiato per sempre da queste feste signorili. Mi viene da ridere al pensiero della faccia di Dwight quando glie lo diranno.

Chi ho davanti però non mi degna nemmeno di uno sguardo. Una biondina gracilina che è fiondata al cesso per vomitare. Rimango seduto ignorando il suono dei conati. Non mi danno fastidio, ci sono abituato avendo avuto a che fare con un fratello cazzone come il mio. La cosa che mi infastidisce è il fatto che la biondina ha lasciato la porta aperta.

Mi alzo con la sigaretta alla bocca e chiudo quella dannata porta. Torno al mio posto.

“Ragazzina la porta si chiude”

“Scusami”

Mi aspettavo che se ne andasse e mi lasciasse solo a finire la mia sigaretta. Invece dopo aver finito di rimettere mi guarda poggiando la schiena al muro, non troppo distante da me.

Lancio la sigaretta finita sul lavandino.

Rimaniamo entrambi seduti sul pavimento del bagno. Non le chiedo nulla, ne se sta bene, ne di andarsene. Mi limito ad ignorarla. È lei la prima ad aprire bocca interrompendo quel piacevole silenzio.

“Perché sei ancora qua?

"Come?

“Hai finito la tua sigaretta, perché sei ancora qua?

“Tu perché sei ancora qua?

“Non reggo l'alcool“

“L'ho notato”

“Sento che potrei rimettere di nuovo da un momento all'altro“

Noto che arrossisce mentre parla. Non vedo una donna arrossire dal tempo delle medie. È come vedere un unicorno.

“Tu invece?

“Mi annoio”

“Già, quando pensi che ti invitino ad una festa immagini tutt'altro”

Le annuisco soltanto e nervosamente comincio a frugare nella tasca. Con una donna sono abituato a fare altro, non a parlare.

Prendo il pacchetto di sigarette e un pacco di mentine che quell'idiota di Dwight mi ha dato prima di venire alla festa. Sperava che le usassi per non puzzare di fumo.

“Tieni”

Glie le passo senza guardarla.

“Non è droga, vero?

“No stupida, ti sembra uno spacciatore?

"... no, scusa"

Avvicina la sua mano alla mia, le prende.

“Grazie”

"Mmm mmm"

"Sono Beth, Beth Greene"

“Daryl”

Le rispondo continuando a non guardarla.

“Solo Daryl?

“Non ti basta?

"Sei un tipo scorbutico tu, giusto?"

“Giusto”

“Ti da fastidio parlare con me?

“Anche questo è giusto”

“Non ti piace parlare con le donne forse?

“Ragazzina, io con le donne faccio tutt'altro che parlare”

Sta volta la guardo, era nuovamente arrossita. Soffoco una risata.

Poi comincio a vederla per la prima volta. Gli occhi della ragazzina sono grandi e blu, e il suo viso ha un qualcosa di angelico. Scendo con lo sguardo e mi soffermo alla scollatura, ad occhio e croce porta una terza scarsa di seno. Accettabile.

"Hey "

La ragazzina schiocca le dita attirando la mia attenzione, se nè accorta.

“Tranquilla, sono abituato ad altri tipi di donna”

“Immagino”

Anche questa sigaretta la lancio nel lavandino.

“Dovrai pulirlo quel lavandino se non vuoi essere scoperto”

“Secondo te ne me frega qualcosa ?!

“Ovviamente no”

“Brava”

“Sei irritante lo sai?

“Quella è la porta”

Dico indicando con la mano l'uscita

“E sei anche un cafone”

“Ragazzina dimmi qualcosa che non so”

“Smettila di chiamarmi ragazzina, ho ventiquattro anni”

“E io dieci più di te ragazzina”

Non so il perché, ma quel stuzzicarla comincia a divertirmi.

“D'Accordo”

Si alza in piedi e fa qualche passo in avanti dandomi le spalle. Non dico niente e le guardo il culo. Niente male.

“È stato un piacere Daryl… più o meno”

“Dixon”

“Cosa”

“Il mio cognome è Dixon”

Prima di aprire la porta per andarsene si volta per guardarmi. I nostri sguardi s’incrociano.

“Allora ciao Signor Dixon”

Mi saluta mostrandomi un caldo sorriso, di quelli che in poche ti degnano di mostrarti.

“ Ciao Ragazzina”


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Capitolo 2
*** 2 ***


Capitolo 2.

“Eccomi"

Sbuffo mentre salgo in macchina, il rumore di quel clacson infernale mi stava dando alla testa.

“Era ora"

“Sei troppo nervoso Dwight, ieri sera non te l’ha data?”

“Idiota. A proposito si può sapere tu che fine hai fatto?”

“Me ne sono andato, quella festa era una rottura di coglioni amico”

Anche se guardo fuori dal finestrino sento addosso la sua occhiataccia di disapprovazione.

“Dove stiamo andando?”

Mi sono reso conto che quella intrapresa dal guidatore non è la strada per arrivare al negozio.

“Passiamo un attimo da Sherry”

“Che cosa?”

Non ho parole per descrivere la deficienza di Dwight. Anzi si, ma sono tutte parolacce.

“Dai amico, solo un saluto"

Sorride nel dirlo e a me veniva solo voglia di spaccarglielo quel sorrisetto da coglione stampato in faccia.

“Stiamo fuori con i tempi"

“Ce la faremo, vedrai"

Alzo gli occhi al cielo maledicendo me stesso per non aver ancora riparato la moto.

Se avessi avuto qui la mia moto potrei andarmene per i cazzi miei senza dover subire tutte queste perdite di tempo.

Nel frattempo mi ero reso conto che eravamo già arrivati. A quanto pare la consorte di Dwight abitava a pochi isolati da casa mia.

Scendo svogliato dalla macchina e saliamo le scale. La ragazza abita al primo piano di quell’edificio.

Ci apre la porta con un sorriso, lo stesso stupido sorriso che aveva Dwight per tutto il tempo.

“Preparo del tè, vi va?”

Che schifo.

“Certo"

Anche questa volta Il mio amico idiota risponde per entrambi. Alzo gli occhi al cielo.

Sherry si avvia in cucina facendoci il gesto di seguirla.

“Devo pisciare"

Dico a Dwight che sbuffa mentre mi indica il bagno. Sembra conoscere bene quella casa.

Senza pensarci due volte mi dirigo verso il bagno e apro la porta.

Deglutisco

Davanti al lavandino, la ragazzina bionda della festa se ne stava lì in reggiseno e mutandine con lo spazzolino in mano, sbigottita nel vedermi.

Che strana coincidenza trovarla in quella casa. Chi se lo aspettava che fosse amica di Sherry.

“Però, niente male"

Esordì guardandola facendola arrossire dalla testa ai piedi.

Dovrebbe andare in giro sempre in intimo.

“Esci subito”

Mi stava urlando isterica lanciandomi contro il tubetto del dentifricio.

Chiudo la porta in tempo prima che mi prenda in faccia con quel coso.

Sorrido tra me e me e mi dirigo verso la cucina dove Dwight scuote la testa rassegnato.

“Siediti Daryl, Vuoi?”

L’odore del tè mi stava massacrando le narici.

“Passo"

Ma del caffè no?

Mi siedo vicino a Dwight che sorseggia molto lentamente dalla sua tazza. Faceva schifo anche a lui.

“Daryl, hai conosciuto Beth” Mi chiese Sherry.

“Chi?... La ragazzina?”

Dwight mi fulmina con lo sguardo e io alzo gli occhi al cielo. Sherry sorride alle mie parole.

“Si ci siamo conosciuti “ la ragazzina era entrata in cucina. Ignorandomi per l’imbarazzo di prima immagino.

“Ciao Beth" la saluta il mio amico che ha dimenticato di accennarmi che dentro quella casa ci fosse un’altra ragazza. Stronzo.

“Ciao Dwight” saluta cordiale lei prendendo una tazza di tè.

“Ti sei vestita” le dico indifferente. Lei quasi si strozza con quella bevanda alla mia affermazione. Dwight mi pesta un piede da sotto il tavolo.

“Daryl mi ha detto Dwight che siete prossimi all’apertura” cambiò discorso Sherry.

“In teoria”

Ma al mio socio piace perdere tempo con la fidanzatina invece di pensare al negozio.

“E di che si tratta?” chiede la ragazzina guardandomi per la prima volta da quanto era entrata nella stanza.

“Un sexy shop, li conosci?” le rispondo serio. La guardo diventare tutta rossa, di nuovo. Vedo Dwight che comincia a tossire pesantemente. Forse il tè gli è andato di traverso.

“Siamo fotografi Beth, a Daryl piace fare lo stupido"

“Immagino" afferma la ragazzina tornando ad avere un colorito normale.

“Cosa vi manca?” ci chiede Sherry.

“Alcuni dettagli e una modella per delle foto da mettere nelle cornici” disse Dwight finendo finalmente quel cazzo ti tè. Ora potevamo anche andarcene, finalmente.

“Be’ ma se vi manca la modella potete usare Beth, lei è molto fotogenica sapete?”

“Sherry!”

“Mmh si, potrebbe andare. Che ne dici Daryl?”

“Devo risponderti davvero quello che penso?” gli dico scocciato.

La verità è che non me ne frega un cazzo di chi ci avrei messo in quelle cornici, un volto valeva l’altro.

“No, meglio di no" risponde rassegnato.

“Sherry ti posso parlare?” disse la ragazzina chiaramente a disagio. L’amica gli annuisce e vedo entrambe allontanarsi in un'altra stanza, lasciandoci soli.

“Ce ne andiamo?” gli dico sbuffando. Dwight sospira.

“Perché devi fare sempre lo stronzo “

“Che ti aspettavi… e comunque credo che alla tua ragazza piacciano anche le donne"

”Ma che dici adesso"

“Si, la ragazzina… Era mezza nuda nel bagno. Però potresti sfruttare la cosa a tuo vantaggio e fare una cosa a tre"

“Sherry e Beth sono coinquiline razza di idiota “

Ah, e io che pensavo che questa notte quelle due si fossero divertite.

“Vabbè, potresti sempre proporglielo”

“Ho capito e meglio che ce ne andiamo”

“Finalmente cominci a ragionare” gli rispondo alzandomi da quella sedia, anche Dwight fece lo stesso.

In quel momento vedo tornare le ragazze.

“Ve ne andate?” ci chiese Sherry.

“Si, abbiamo diverse cose da fare, grazie per il tè, ti chiamo dopo” dice dando un bacio sulle labbra alla ragazza. “Ciao Beth, pensaci okay?”

“D’accordo… ciao Dwight" la ragazzina sorrideva mentre salutava il mio amico. Poi cominciò a guardare me. Seria.

“Ci vediamo “ la saluto guardandola per una frazione di secondo, poi mi volto per andare via.

“Ciao" mi risponde. Mi blocco sulla soglia della porta per dirle un ultima cosa.

“Pensaci"

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