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di yolima90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non sono morto ***
Capitolo 2: *** Vecchi amici ritrovati ***
Capitolo 3: *** Seconde possibilità ***
Capitolo 4: *** Grimmauld Place n.12 ***
Capitolo 5: *** Home sweet home ***
Capitolo 6: *** è passato un anno ***



Capitolo 1
*** Non sono morto ***


Sirius si risvegliò. Spalancò gli occhi di colpo.
Si guardò il petto. Niente sangue. Niente ferite. Niente di niente. Eppure era convinto...
No. 
Qual era l'ultima cosa che si ricordava? Bellatrix. 
Bellatrix che li lanciava un incantesimo e lui che volava all'indietro come uno scemo.
Si passò una mano sul volto. 
Dov'era? Che posto era quello?
Si guardò intorno. Era tutto bianco. Non c'erano porte. Ne finestre. Ne sedie dove sedersi e prendere fiato. Niente di niente. 
Si chiese come sarebbe uscito da quel posto.
Harry aveva bisogno di lui. 
Sicuramente tutti lo davano per morto. Sirius Black, ucciso dalla cugina...ah che triste fine. Pensò. Prima di mettersi in cammino.
Sicuramente camminando avrebbe trovato qualcosa, forse una porta, un camino, una scopa che lo avrebbe aiutato a fuggire da quel posto così singolare.



 

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Capitolo 2
*** Vecchi amici ritrovati ***


Vide una porta. Aveva una forma circolare e su di essa vi era scritto: "Spingere".
Stava per spingere quando una voce lo bloccò.
" Cosa fai? Mi abbandoni di nuovo?"
Conosceva molto bene quella voce. Apparteneva a James Potter. Il suo migliore amico.
Si voltò e vide James in piedi. Era come l'aveva lasciato l'ultima volta.
Indossava quell'orrendo maglione a scacchi che Lily li aveva regalato per Natale. 
Lasciò che la mano cadesse dal pomello e corse dal vecchio amico. Lo abbracciò forte come si abbraccia un fratello che non si vede da molto tempo.
"Mai!" gridò felice.
" Sono felice di vederti, Felpato. Io e Lily ci chiedevamo quando ci avresti raggiunto, ed eccoti qui! Finalmente!"
James sorrise.
"Sono stato ucciso da Bellatrix..."
James abbassò lo sguardo e disse: " L'abbiamo visto, ma cosa importa? Sei qui, dai vieni, ti mostro la sala da biliardo, il cinema, oh devi vedere il lago, è una cosa favolosa!"
Sirius guardò la porta. E James se ne dovette accorgere perché disse: " O dentro o fuori, amico."
" ...Sto pensando a Harry. Sono il suo padrino. Ricordi? Promisi te a Lily che li sarei rimasto sempre accanto, qualunque cosa accadesse, io ci sarei stato per lui."
James chinò il capo e infilò le mani nelle tasche dei pantaloni. 
" Harry...non è solo. C'è Lupin, Silente, e tanti altri a cui interessa la sorte di mio figlio. Seguimi, non ti preoccupare di lui."
Sirius guardò James. Ora che lo guardava bene, non era il James che si ricordava. Si indossava lo stesso maglione che Lily li aveva regalato. Ma ora vedeva bene le rughe intorno agli occhi e la pelle tirata. I capelli non erano più castani bensì erano grigi. E la bocca aveva una piega che non li piaceva. 
" Questa porta è la mia seconda possibilità, James. Harry è ancora un ragazzo. Ha bisogno di una guida."
" E io? Non hai pensato che io ho bisogno del mio vecchio amico? Da quanto tempo sono morto? Quattordici anni! Per cosa poi? Rendere quel moccioso una star?" digrignò i denti e Sirius fece un passo indietro.
" Sei morto per proteggere tuo figlio..."
James allargò le braccia e sollevò gli occhi al cielo
" Oh che eroe che sono stato eh? Ricordi quando eravamo ragazzi? Noi li prendevamo in giro gli eroi!"
Era vero, pensò. 
" Mi dispiace, James, credimi. Tu sai quanto ti ho voluto bene. Sei un fratello e lo sarai per sempre, ma io...ho un dovere verso quel ragazzo. Prendermene cura e lo farò. Addio"
Ora James aveva un espressione davvero orrenda dipinta sul volto e le sue labbra erano sottili e da esse usciva una voce ringhiosa quasi inumana. Sirius corse verso la porta mentre il suo vecchio amico di una volta li correva dietro e cercandolo di prenderlo inciampò. Sirius si fermò a pochi passi dalla porta.
" Oh Sirius, perdonami, non volevo...è da tanto tempo che sono qui. Lily se n'è andata e io sono qui da solo. Resta, ti prego, ti supplico, felpato"
Sirius si sentì un groppo in gola. Una voce invitante li diceva di restare lì, insieme al suo amico. Dopotutto era sempre stato James che aveva cercato negli occhi di Harry e ora era lì.
A pochi passi.
Si girò.
James era sdraiato e stava allungando una mano in direzione di Sirius il quale non si mosse.
" Sirius..."
Non era James. Non era James. Non era James. 
" Mi dispiace amico, ma non sei il mio James. Addio" 
si voltò e corse verso la porta, mentre alle sue spalle grida spaventose lo raggiungevano insieme ad artigli affilati. Sirius spinse e si ritrovò dall'altra parte mentre la porta si richiudeva piano alle sue spalle, si accorse di trovarsi su una spiaggia. In Cornovaglia.





 

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Capitolo 3
*** Seconde possibilità ***


In Cornovaglia.
La porta era ancora lì quando incominciò a camminare lungo la spiaggia. Doveva immediatamente ritornare a Londra. Ma come? 
Non aveva la bacchetta con sé.
Sarebbe dovuto andare a piedi come un comune babbano.
Si guardò intorno. C'era solo mare e spiaggia. Nella tasca del panciotto c'era rimasta qualche moneta. Li sarebbe potuto tornare utile. Chiamare un taxi o fare una telefonata. 
Dovette camminare per un ora buona prima di trovare un villaggio.
Con le monete rimaste pagò una stanza, e una zuppa calda. Si informò come poter raggiungere Londra. Spiegò che non la sua scopa, ahimè era andata persa e non aveva molti soldi con sè.
Un uomo, dall'aria burbera, li disse che l'unico modo per raggiungere Londra era il treno. Ma doveva stare attento, in quest'ultimo periodo, era pericoloso girare da soli.Sirius lo sapeva bene che non erano tempi dove restare da soli ma doveva assolutamente fare ritorno a casa. 
Inoltre esposto così era in pericolo. Le sue foto erano ovunque, bastava che qualcuno lo riconoscesse e la frittata era fatta. C'era sempre la seconda opzione, tornare a casa a piedi sotto forma di cane ma così ci avrebbe messo un eternità.
Seduto al tavolo mentre fuori ormai era buio, pensò il da farsi. Sarebbe partito all'alba. Avrebbe preso il primo treno per Londra e per tutto il viaggio si sarebbe nascosto. Finì la sua zuppa e ritornò nella sua stanza.
L'indomani come previsto, si svegliò presto. Alle prime luci dell'alba. Lasciò i soldi sul tavolo e se ne andò.
Nessuno lo vide lasciare la stanza. 
Si diresse verso la stazione, e approfittando della distrazione del capotreno salì sul primo treno diretto per Londra. Si sarebbe nascosto nell'ultimo vagone. Di solito era quasi sempre vuoto e nessuno veniva a controllare.
Si sistemò su un sedile vicino all'uscita e si addormentò.
Un grave errore visto che era ricercato in tutta la Gran Bretagna. Sia Voldemort che il Ministero lo stavano cercando. Tutti lo volevano. 
Sirius aprì gli occhi quando ormai mancava poco all'arrivo. Si stirò. Si guardò intorno. C'era solo una famiglia seduta, poco più avanti. La madre stava controllando alcune cose nei bagagli mentre il padre giocava  con i due figli di cinque e sette anni. 
Sirius nell'alzarsi fece sobbalzare l'intera famiglia che non si era accorta della sua presenza
"Scusate" mormorò mentre passava accanto a loro. 
Il treno iniziò a rallentare fino a fermarsi. Sirius guardò fuori. Era a Londra.













 

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Capitolo 4
*** Grimmauld Place n.12 ***


Grimmauld Place non era distante da dove si trovava.

Scese le scale e si trovò dentro alla metropolitana londinese. 

Un uomo, dentro a una cabina, lo guardava con fare arcigno. 

Per prendere la metro serviva un biglietto e per acquistare un biglietto servivano i soldi che Sirius non aveva.
Che fosse rimasta qualche moneta in fondo alle scarpe? 

Controllò.

No. Era completamente al verde. Leggermente infastidito della cosa, fece retromarcia e ritornò da dov'era venuto. 
In metro era solo due fermate casa sua, a piedi era mezz'ora, se non di più. 

Con le mani dietro la schiena, finse di guardare il grosso tabellone con gli orari di tutti i treni fino alla mezzanotte. In realtà, stava pensando come agire. Poteva andare da Lupin, ma Remus viveva in campagna. Diceva che dopo i trenta era d'obbligo ritirarsi e vivere in campagna per ritrovare se stessi. Un paio di balle, stava in campagna perché le case costavano di meno e nessuno faceva storie se ogni tanto sentivano degli ululati nel cuore della notte.
No. Non poteva andare da Lupin.

Hogwarts?

Troppo rischioso e poi i cani non erano ben visti. 
Si massaggiò il mento. 

Niente.

Doveva tornare nella vecchia casa dei suoi. Evviva. Pensò mentre a passi svelti si allontanava dalla stazione. 
Non li era mai piaciuta Londra. Troppo caotica, sporca, puzzolente, grigia. Parigi. Parigi li piaceva. C'era stato una volta e si era divertito. Se le cose si fossero male, per lui, si sarebbe trasferito a Parigi, da Josephine.

Josephine era una giovane ragazza che aveva incontrato prima di finire a Azkaban. Era una babbana. Ma era una bomba.

Attraversò la strada e voltò a sinistra per poi girare a destra e di nuovo sinistra.
Eccola lì. Grimmauld Place n.12. Finestre grosse, muri di mattoni grigi e sporchi di inquinamento, tendine orrende.

Sirius attraversò la strada e si fermò davanti alla porta di casa sua.

Chissà se Kreacher era in casa. Ma per scoprirlo doveva suonare il campanello. 

Si guardò intorno.

E poi suonò. Poi fece un passo indietro e attese.






















 

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Capitolo 5
*** Home sweet home ***


Passò ben cinque minuti prima che qualcuno venisse ad aprire la porta.
Sirius mai si sarebbe aspettato di vederlo subito. Non era nei suoi piani.
Avrebbe fatto passare qualche giorno e poi si sarebbe incamminato verso Hogwarts.
Restarono fermi a guardarsi. Nessuno dei due diceva qualcosa o faceva qualcosa.
Sirius pensò che forse avrebbe dovuto dire qualcosa. Dopotutto non era il più anziano dei due?
Così si schiarì la gola e disse la prima cazzata che gli passava per la testa in quel momento: 
" Lupin ha perso finalmente la verginità?" 
Harry scoppiò a ridere e abbracciò forte il suo padrino, tornato dal mondo dei morti.






 

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Capitolo 6
*** è passato un anno ***


Grimmauld Place non era cambiata di una virgola. Sempre cupa, puzzolente, piena di ricordi.
Harry lo condusse in cucina. Sul fuoco vi era una grossa pentola messa a bollire. Sul tavolo c'era un piatto e un pezzo di pane appena comprato al supermercato di fronte.
Grattastinchi era sdraiato su una delle tante sedie presenti nella cucina. Quando vide Sirius, sollevò il capo e lo fissò con i suoi enormi occhi gialli. 
"Dove sono gli altri?" domandò Sirius prima di lasciarsi cadere su una sedia.
" Hermione e Ron sono a Hogwarts. Lupin vive con Tonks e presto avranno un bambino, Silente è morto, Hagrid in giro per il mondo, Piton ci ha traditi, Draco Malfoy è un mangiamorte, e io sono qui perché avevo delle ricerche da fare"
Sirius spalancò gli occhi, Lupin stava diventando padre?! 
Silente era morto?! E chi l'aveva ucciso? Voldemort?
Si fece raccontare tutto quello che era successo da Harry  mentre era stato via.
Scoprì che era passato da un anno dalla battaglia al ministero e per poco non si strozzò con l'acqua che li era stata offerta dal suo figlioccio. In quell'anno erano successe molte cose: Severus Piton aveva tradito tutti e aveva ucciso, per ordine di Voldemort, Albus Silente. 
Harry aveva scoperto gli horcrux dove Voldemort aveva sparso la sua anima fatta a pezzi. Insieme a Silente li aveva cercati e distrutti. Ma non tutti. Doveva continuarli a cercare se voleva distruggere Voldemort.  L'ordine non se la cavava bene, ogni giorno i mangiamorte li attaccavano indebolendoli sempre di più. Moody era morto durante uno scontro. 
Harry prese delle verdure da dentro un sacco di stoffa e le gettò dentro alla grossa pentola. 
"Sono qui per aiutare" disse Sirius. Ora che era tornato non sarebbe rimasto con  le mani in mano. 
" E' pericoloso..."
"E quando non lo è stato? Harry è mio compito prendimi cura di te. Ti aiuterò, insieme cercheremo gli horcrux e poi daremo la caccia a Voldemort"
Harry girò piano la minestra con un mestolo. Era felice di sapere che Sirius non era morto ma allo stesso tempo era preoccupato. Non aveva assolutamente intenzione di riperderlo per la seconda volta.
" Stasera dormiamo qui e domani andremo a Hogwarts. Prenderemo Ron e Hermione e andremo a cercare questo horcrux." disse Sirius sorridendo al giovane Harry che lo guardava serio.


Harry e Sirius decisero che nessuno avrebbe saputo del ritorno di Black. Era troppo pericoloso. Sirius per tutto il tempo sarebbe stato un semplice cane di venticinque e passa chili che faceva la guardia al suo padrone. Gli unici che lo avrebbero saputo sarebbero stati: Ginny, Hermione e Ron. Loro tre. Harry propose di dirlo anche a Lupin, ma Sirius disse di no. Lupin stava per diventare padre e non sarebbe stato lui a mettere in pericolo il suo caro amico.
Passarono l'intera notte a Grimmauld Place, dormirono nella stessa stanza e parlarono per tutta la notte, Harry domandava al suo padrino com'era riuscito a tornare indietro e Sirius si informava sui problemi adolescenziali che angosciavano il ragazzo. E questo voleva dire parlare della relazione che aveva con Ginny Weasley. A Sirius piaceva Ginny, era una ragazza sveglia e forte. E per Harry era perfetta. Li diede qualche dritta sul campo delle relazioni amorose e poi si addormentarono.










 

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