blue city

di chatty22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- Blue City ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 – Guai ***



Capitolo 1
*** Prologo- Blue City ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di akira toriyama


BLUE CITY


<< Nell’impossibilità di poterci veder chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità. >>
- Sigmund Freud


Era un giorno di fine estate ma non specificherò di che anno, tanto Blue City sembrava ferma nello spazio e nel tempo e nulla cambiava mai, né la sua struttura né i suoi abitanti,almeno fino a quel giorno dove tutto mi sembrò cambiare. La mia vita era stata una noia,noia noia. Avevo odiato ogni singola particella di quella città . Blue City, ‘’città blu’’ davvero? Si. No. Il mio professore di storia mi aveva raccontato che fino a trent’anni prima si chiamava Satan City, ‘’città del diavolo’’ forse quel nome era più adatto a raccontare quello che sarebbe successo, come una specie di predizione , ma ne parleremo più avanti. Mi trovavo appollaiata sul davanzale della mia camera dopo un pomeriggio (come tutti gli altri) passati a studiare. Mentre stavo per ritirarmi dalla mia postazione vidi una macchina parcheggiare davanti alla casa di fronte, una casa che a dirla tutta era davvero lussuosa ma che da quando avevo memoria non era stata mai abitata. La mia curiosità mi portava a rimanere a guardare ma allo stesso tempo sentivo mio padre battere contro la porta della camera avvertendomi dell’imminente cena, quindi scelsi una via di mezzo, continuai a guardare fuori dalla finestra e con il piede (ero molto flessibile ai tempi) apri la porta, mio padre entrò e si piazzò davanti alla finestra chiudendola, però con la coda dell’occhio li vidi: quattro ragazzi.
La mattina successiva mi svegliai di soprassalto e senti mia sorella Bra sospirare guardando la finestra. Ma che guardava alle 7.00 del mattino con aria sognante? Mi illuminai. Certo. I ragazzi della casa di fronte.
<< Come sono ? >> onestamente non so perché mi interessasse così tanto, forse avrei dovuto farmi gli affari miei.
<< Come sono..sono belli, tutti belli, spero di fare subito amicizia con loro, mi invidieranno tutte a scuola sapendo che ho degli amici così belli.>>
Era stupida ? Si vedeva lontano un miglio che quelli portavano guai.
Passammo tutte le mattine di fine estate a guardarli dalla finestra.
L’ultima mattina estiva prima del rientro a scuola io e mia sorella sapevamo tutto e niente di loro : il più grande Vegeta era quello che si alzava prima di tutti, ma che per una specie di tacito rispetto aspettava tutti i suoi fratelli per mangiare, era anche quello che parlava di meno e spesso leggeva il giornale come fanno i grandi, poi c’era Goku il secondogenito, gli piaceva mangiare e si allenava costantemente, rideva spesso e mi era sembrato subito un ragazzo alla mano e gioviale (uno di quelli che piacevano alla sua amica Chichi), poi c’era Trunks il terzo, anche lui come gli altri aveva i capelli neri* ma a differenza degli stessi aveva occhi blu cielo cristallini, al mattino si allenava e poi spariva dentro casa a fare chissà cosa, infine c’era Goten era il più piccolo eppure lo sentiva parlare sempre di ragazze, sembrava un chiodo fisso, però anche lui come il secondo mi sembrava il classico bravo ragazzo, inoltre avevo notato che quest’ultimo , molto probabilmente per l’età, era quello che mia sorella aveva puntato.
La cosa che mi chiedevo era dove fossero i loro genitori, dal giorno in cui erano arrivati non li avevo mai visti, per cui ,per una strana e malsana curiosità, la sera prima dell’inizio della scuola mi ritrovai davanti alla loro porta a portargli il benvenuto nel vicinato da parte della mia famiglia. Ovviamente il saluto era solo mio e mio padre non ne sapeva niente, anzi se lo avesse saputo mi avrebbe punita, la sua bambina nella casa di quattro ragazzi. Per cui ero lì davanti alla porta della tana del lupo con dei biscotti al cioccolato e una torta di mele. Suonai il campanello due volte. Una signora mi aprì la porta.
<< Oh buona sera cara chi sei? >> la donna era bella, la identificai come la madre dei quattro.
<< Cara? >> la voce di Goten, oramai la conoscevo.
<< Una ragazza? >> Goku.
Nel giro di pochi secondi mi ritrovai di fronte a tre di loro e la donna.
Mi sentii un po' a disagio << Sono Bulma Brief, abito di fronte, ho voluto portarvi questo per darvi il benvenuto in città, mi dispiace non essere venuta subito ma sa sono un ragazza un po' smemorata.>> BUGIA. Ho sempre avuto una memoria perfetta.
<< Grazie , ma che ragazza gentile e carina.>>
<< Urca! Biscotti.>>
<< Ma sempre a mangiare pensi?>>
<< Cosa c’è di male.>>
Mi ritrovai davanti a quella scena famigliare e diedi i dolci alla madre.
Li vidi per la prima volta da vicino , erano davvero belli, niente da obbiettare, ma ne mancava uno. Vegeta.
Quel giorno non mi fecero entrare ma ero soddisfatta, me andai gongolando.
Se avessi saputo cosa sarebbe successo da lì a poco non lo avrei fatto.


* Ho dovuto fare un cambio di colore di capelli a Trunks, ma solo per motivi stilistici sarebbe parso un po' strano che fosse così differente dagli altri ahahah


Ciao a tutti! Spero che questo primo capitolo vi abbia incuriosito, se avete piacere lasciatemi una recensione, non ci saranno molti capitoli credo ma per ora non so dirlo con certezza.
Grazie a tutti.
Chatty

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 – Guai ***


BLUE CITY


<< Bisogna perdere
Non si può vincere sempre.
Bisogna perdere
Non si può vincere sempre, l’ho ben detto.
Lo so, bel musino,
I guai sono alle porte. >>
- Jonh Lee Hooker , You Got to Lose.






La mattina del mio primo giorno dell'ultimo anno di scuola tutto mi sembrava posto sotto una nuova prospettiva e camminando per i corridoi mi accorsi subito dove stava il diverso:
Non eravamo più ragazzini, non a Blue City .
Eravamo dei giovani adulti, dei grandi.
Ci sentivamo grandi.
Volevamo fare le cose che facevano i grandi.
Voglio essere sincera e andrò dritta al punto, tutti pensavamo e volevamo fare sesso.
Ma ovviamente nessuno poteva farlo a Blue City , la città in cui se facevi sesso o avevi figli prima del matrimonio eri un criminale della peggior specie, persino mio padre, un uomo di cultura e di scienze era fermamente convinto che i cattivi ragazzi che facevano sesso prima di diventare ufficialmente marito e moglie erano dei delinquenti e avevo ancora vivido nella mia mente il ricordo di lui e altri genitori che si battevano per bandire l’educazione sessuale dalla scuola e chiedevano a gran voce che la polizia locale creasse una squadra per il buon costume.
Ma andiamo avanti. Quella mattina i fratelli Son1 fecero il loro ingresso a dir poco trionfale quando varcarono le porte del mio liceo . Nel giro di una settima erano i ragazzi più desiderati della scuola e mia sorella Bra (che era al primo anno) era colei che più di tutti desiderava essere loro amica perché né avrebbe tratto il beneficio di essere la più popolare della scuola. La loro popolarità non mi scalfiva ed io ero rimasta la stessa e grigia anonima scolaretta di sempre,ma nella mia classe mi ero trovata con due dei fratelli , Vegeta (che a quanto pare aveva perso un anno ma non mi è mai stato dato sapere il perché) e Goku , che avevano catturato il mio interesse come piccole cavie da laboratorio e ne studiavo giorno dopo giorno i comportamenti contrastanti. Il primo era solitario e piuttosto scontroso ma brillante in ogni materia a parte educazione fisica, in cui Goku lo oscurava in quanto era bravissimo e portato in ogni sport gli venisse proposto, tanto che la mia migliore amica dell’epoca, Chichi, che era rappresentante degli studenti gli aveva proposto di far parte della squadra di atletica e di arti marziali convinta di portarsi tutte le coppe possibili nella bacheca della scuola. Per quanto riguarda Trunks invece avevo saputo da voci di corridoio e qualche chiacchiera scambiata con le cheerleader ( le dragon girls ) che era particolarmente portato per le materie scientifiche, era goffo e timido con le ragazze e aveva proposto al professore di scienze ,di cui mi sfugge il nome, di partecipare da solo con un suo progetto alla gara di scienze tra scuole. Di Goten avevo aggiornamenti sempre in diretta dalla mia petulante sorella ,che non aveva che occhi per lui, che a livello scolastico faceva schifo ma che invece a livello sociale era una grande intrattenitore.
A un mese dall’inizio della scuola il più giovane dei Son accompagnò mia sorella a casa da scuola e la baciò. Per le regole della città erano già promessi sposi. Non c’è ironia in questa frase purtroppo.
<< Donna. >>
DONNA?
<< Ma che dici Vegeta il suo nome è Bulma. >>
Mi girai ed erano Goku e Vegeta, ma guarda un pò.
<< Allora donna , sei tra noi? >>
<< Si che sono tra voi razza di cafone! oh Ciao Goku. >>
<< Saltiamo i convenevoli per favore, dobbiamo parlarti, si tratta di nostro fratello Goten e tua sorella . >> Vegeta mi guardava con un cipiglio che difficilmente dimenticherò era severo ma mi fece anche ridere per la sua rigidità.
<< Va bene dov’è il problema? >>
<< Nessun problema dal nostro punto di vista ma non capiamo perché la cosa è così eclatante qui a scuola o in città ,ieri sentivamo parlare del loro bacio pure nel bar vicino alla stazione. >>
<< Capisco, non vi preoccupate è la città. >>
<< La città ? Davvero ? Che fai ci prendi in giro? >>
<< No razza di scimmione, ma non mi sono spiegata bene. Intendo dire che qui in città quello che ha fatto vostro fratello sovverte le regole del buon costume locale. >>
<< Capisco, avete una mentalità di fine 1800. >>
<< Devo darti ragione, ma purtroppo non dipende da me. Dite a vostro fratello di tenere gli ormoni a bada è tra un paio di giorni le voci saranno scomparse. Ovviamente da dove venite voi a queste cose non badano ma qui sì. Quindi il mio consiglio è quello di non creare problemi e di fare le cose quando nessuno vi vede. >>
<< Una prospettiva deludente , volevo proprio portarmela a casa una come te. >>
Lo ammetto, arrossii.
<< Non sei divertente. Ti saluto. Ciao anche a te Goku. >>
<< Ciao Bulma, ci vediamo in classe. >>
Vegeta non mi salutò ma vidi un ghigno sul suo volto.
Allontanandomi da loro senti uno strano odore.
Odore di guai.
Grossi guai.
E non mi sbagliavo.


Passarono sei mesi da quella conversazione, non parlai più con nessuno dei due così da vicino.
Quando ricapitò , fu all’inizio di un periodo nevrotico.
Goten e Trunks erano scomparsi.




1 Dopo averci pensato ho deciso di utilizzare per tutti il cognome Son, in quanto mi sembra il più umano.


Dopo solo due giorni, nuovo capitolo!
Sta sera ero ispirata, ma non so riuscirò sempre ad aggiornare così in fretta, visto il periodo.
Ringrazio tutti anche solo chi legge, se volete lasciate una recensione non posso che esservene grata.


Chatty






















 

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