SCOPRIRE L'AMORE

di naruhina3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PERCHE' MI EVITI ? ***
Capitolo 2: *** IL PATTO… ***
Capitolo 3: *** PERCHE'... ***
Capitolo 4: *** QUESTA E’ LA RISPOSTA AI TUOI PERCHE’... ***
Capitolo 5: *** COME SI FA A CAPIRE SE UNA PERSONA TI PIACE? ***
Capitolo 6: *** QUESTA E’ UNA PROMESSA… ***
Capitolo 7: *** FUURAN… ***
Capitolo 8: *** KEI… IL MIO NOME E’ KEI IOSHIMA… ***
Capitolo 9: *** COSA VUOI PER TORNARE AD ESSERE FELICE?... ***
Capitolo 10: *** SAI... DOVRESTI DIRGLI TUTTO... ***
Capitolo 11: *** TI PREGO DIO, FA CHE CAPITI CON HINATA... ***
Capitolo 12: *** FARO' ANCHE L'IMPOSSIBILE PERCHE' CIO' AVVENGA… ***
Capitolo 13: *** IO LE DONNE, PROPRIO NON LE CAPIRO' MAI... UFFA... ***
Capitolo 14: *** MEGLIO TARDI CHE MAI... ***
Capitolo 15: *** IN QUEL LUOGO DA SOGNO, FINALMENTE UN SOGNO DIVENTAVA REALTA’... ***
Capitolo 16: *** LEI E' MOLTO IMPORTANTE... ***
Capitolo 17: *** LA FELICITA’ E’ PIU’ VICINA DI QUELLO CHE PENSI… ***
Capitolo 18: *** RIPAGARE CON LA STESSA MONETA... ***
Capitolo 19: *** DEVI FIDARTI DI LEI... ***
Capitolo 20: *** VUOI VEDERE CHE IL MIO FORSE NON ERA UN SOGNO… ***
Capitolo 21: *** NON PUOI INCOLPARE ME DEI TUOI RIMPIANTI... ***
Capitolo 22: *** MANCA UN GIORNO... UN SOLO GIORNO... ***
Capitolo 23: *** VINCERE... ***
Capitolo 24: *** SIAMO CON TE ***
Capitolo 25: *** HO DECISO DI FIDARMI DI LEI... ***
Capitolo 26: *** SCELGO LA PERGAMENA... ***
Capitolo 27: *** LORO SONO IL NOSTRO FUTURO… ***
Capitolo 28: *** TI VOGLIO BENE... ***
Capitolo 29: *** Di Fianco A Me... ***



Capitolo 1
*** PERCHE' MI EVITI ? ***


PERCHE’ MI EVITI?...

“Ormai sono sempre più convinta di aver fatto un grossissimo errore ad aprire il mio cuore a Naruto… la guerra è finita da un pezzo ormai… ho sempre saputo che non provava i miei stessi sentimenti ma… stupidamente in cuor mio speravo che le cose sarebbero potute cambiare… Prima il mio problema era quello di essere quasi invisibile ai suoi occhi, adesso… sento di avere il problema opposto. Perché mi evita? Sasuke continua a ripetermi che è solo una mia impressione ma… sento che non è così…”

Han.: “ Hinataaaaaa… sbrigati o faremo tardi…”

Quasi come se quelle parole l’avessero fatta ritornare sulla terra… si alzò dal suo grande letto a baldacchino e corse giù…

Hi.: “ Scusate il ritardo padre…”
Hia.: “ Non ti preoccupare… andiamo adesso.”

Hinata, e non solo lei, rimase alquanto sorpresa da quella risposta…

Hi.(pensiero): “ Come mai così gentile?... non è da lui… devo iniziare a preoccuparmi…”

Hinata quella mattina dovette sorbirsi un’altra estenuante riunione del Clan Hyuga… anche se tra tutte quelle parole, tra tutti quei discorsi, lei continuò ad avere un unico pensiero fisso nella testa… NARUTO. Quando finalmente la riunione fu conclusa, Hinata, Hanabi e Neji ebbero il permesso di poter raggiungere i loro amici… Hanabi li lasciò poco dopo per raggiungere Konohamaru al campo d’allenamento n°8, Neji e Hinata proseguirono per il centro del villaggio…

Ne.: “ Hinata… posso chiederti cos’è che ti turba? Ultimamente sei sempre distratta e… triste…”

Hinata guardò il cugino sorpresa da quella domanda… sorpresa da quel interesse… sorrise…

Hi.: “ Come cambiano le cose… qualche tempo fa, forse saresti stato felice di vedermi triste e oggi… ti preoccupi di come io mi senta… ne sono felice…”

Hinata sorrise ancora e Neji arrossì…

Ne.: “ Quei tempi fortunatamente sono lontani…”
Hi.: “ Hai ragione… sembra passato un secolo…”
Ne.: “ Lo dici quasi con nostalgia…”

In effetti rimpiangeva quei giorni, quando Naruto le parlava senza nessun freno, quando non scappava da lei… ma questo non poteva di certo dirlo a lui…

Hi.: “ Ma cosa dici… a quel tempo mi odiavi… come posso aver nostalgia di quel periodo?”
Ne.: “ Mi dici allora qual è il problema?”
Hi.: “ Perché dovrei avere un problema? Và tutto benissimo, stanno migliorando anche le cose con mio padre… non potrebbe andare meglio di così…(sorriso)”
Ne.: “ …mmmmmmm… sai che con me puoi parlare di qualsiasi cosa, vero?”
Hi.: “ Certo, ma… visto che non ho nessun problema, non abbiamo niente di cui parlare… Dai, adesso sbrighiamoci o non raggiungeremo mai gli altri…(sorriso)”
Ne.: “ D’accordo ma smettila di tirareee…”

Hinata iniziò a correre per le vie di Konhoa trascinandosi dietro Neji… trovarono tutti gli altri poco dopo d’avanti al chiosco di Teuchi.

Ten.: “ Ehi ragazzi, a quanto pare la riunione è durata meno del previsto… ihihihiihihih…”
Ne.: “ Spiritosa come al solito…”
Hi.: “ Però non possiamo lamentarci, almeno ci ha dato il permesso di raggiungerli…”
Ne.: “ In effetti…”
Ki.: “ L’importante è che siate qui… abbiamo appena deciso di andare tutti a fare un giro nel boschetto a nord del villaggio, voi ci siete, giusto?”
Ne.: “ Certo.”
Hi.: “…………….”

Gli occhi di Hinata si posarono su quelli di Naruto… lui abbassò subito lo sguardo provocandole una tremenda fitta al cuore… perché non riusciva più a guardarla negli occhi… dov’era finito quello splendido sorriso che le aveva cambiato la vita…? Subito le fu chiaro quello che in quel momento stava pensando Naruto, così… prima che le lacrime le invadessero il viso…

Hi.: “… ragazzi… veramente io… mi sono appena ricordata di avere già un altro impegno per oggi… mi dispiace…”

Cercò di sorridere e prima che potessero vedere tutti le sue lacrime si voltò…

Ki.: “ Eeeeeeeehhhhh… ma come?”

Neji guardò le spalle della cugina con aria interrogativa…

Ne.(pensiero): “ Cos’hai Hinata?”
Ten.: “ Non puoi rimandare?”
Shino: “ Mancheresti solo tu…”

Hinata rimase di spalle, non poteva voltarsi, sapeva che se avesse incontrato i loro occhi non sarebbe riuscita a trattenere le lacrime così…

Hi.: “ Mi dispiace TenTen ma proprio… non posso rimandare…”

Stava per dare un passo quando sentì la voce di Sasuke…

Sas.: “ Bhè ragazzi mi dispiace ma nemmeno io posso…”
Sak.: “ Cosaaaaaaaaaaaaa… e perché?”
Sas.: “ Ho degli impegni.”
Sak.: “ Ma se ieri mi avevi detto di essere libero…”
Sas.: “ Me ne sono ricordato solo adesso…”
Sak.: “ Ma…”

Sasuke si avvicinò ad Hinata, le sorrise e…

Sas.: “ Andiamo…?”

Hinata alzò il viso per guardare quello dell’amico, vide il suo sorriso così… rincuorata ricambiò il gesto…

Hi.: “ Si…”

In quell’istante in cui Hinata alzò il viso, Naruto riuscì a scorgere una lacrima che le bagnava il viso, tutto gli fu chiaro… lei era riuscita a leggere nei suoi occhi il suo disagio e… per farlo stare meglio aveva deciso di andarsene. In quel momento capì che Hinata si era accorta che cercava di evitarla ma soprattutto capì… che stava soffrendo e… che era tutta colpa sua.

Hinata e Sasuke si incamminarono per le vie di Konoha lasciandosi gli amici alle spalle…

Hi.: “ Non avresti dovuto farlo…”
Sas.: “ Fare cosa?”
Hi.: “ Rinunciare all’uscita per farmi compagnia.”
Sas.: “ Avevo anch’io un impegno…”
Hi.: “ Sai che io non ho nessun impegno e so che non ne hai nemmeno tu… non avresti dovuto, Sakura ci sarà rimasta male…”
Sas.: “ Potrò uscire con Sakura e gli altri tantissime altre volte, non è un problema.”
Hi.: “ Dovresti cercare di passare quanto più tempo è possibile con le persone che ti vogliono bene, sei un ninja, da un giorno all’altro ti potrebbero affidare una missione che ti potrebbe portare via da casa per molto tempo e allora… rimpiangerai di aver sprecato questo tempo…”
Sas.: “ Non succederà, grazie del pensiero ma… sono proprio dove vorrei essere in questo momento, accanto ad una cara amica che ha bisogno d’aiuto.”

Hinata lo guardò stupendosi delle parole che aveva appena sentito… Sasuke non era mai stato un tipo molto aperto, sapeva quanto gli era costato dire quelle cose ma… ne fu felice…

Hi.: “ Allora, GRAZIE…”

Ci fu qualche momento di silenzio poi Hinata continuò…

Hi.: “ Adesso smetterai di dirmi che mi sto immaginando tutto? C’eri anche tu, l’hai visto…”
Sas.: “ Io ho visto solo…”
Hi.: “ Hai visto un Naruto che non appena mi ha vista ha pensato: “Accidenti, ma la riunione non poteva durare un altro po’…” e se non fossi andata via io… l’avrebbe fatto lui.”
Sas.: “ Lo so…”

Quel “Lo sò” le piombò sul cuore come un macigno… non erano più solo sue supposizioni… adesso quei dubbi erano diventati realtà…

Hi.: “ Perché… SIGH… Perché fa così? Io…SIGH… non riesco a capire…SIGH…”
Sas.: “ Forse… perché non sa cosa dirti…”
Hi.: “ Sasuke… io non gli ho mai chiesto di dirmi nulla… SIGH… sono sempre stata consapevole dei suoi sentimenti… SIGH… io non mi aspettavo nulla da lui, figuriamoci questo…”
Sas.: “ Calmati… sai com’è fatto Naruto, in questo momento si starà scervellando per capire cosa prova e cosa dirti, non avendo ancora una risposta cerca di evitarti per…”
Hi.: “ Per cosa?... SIGH… io non gli ho chiesto se mi amava… io… gli detto: che io lo amavo…”
Sas.: “ Si ma… inevitabilmente una dichiarazione… ha sempre bisogno di una risposta…”
Hi.: “ Anche quando la si conosce già…?”
Sas.: “ Si…”

Sasuke l’abbracciò e a quel punto lei si lasciò completamente andare, cercò di cancellare con le lacrime tutto il dolore che stava provando, si sentiva bene tra quelle braccia… anche se non erano quelle della persona che tanto amava… Sasuke più tardi, una volta che si fu calmata, la riaccompagnò a casa…

Hi.: “ Grazie per oggi… sono in debito…”
Sas.: “ Diciamo che me ne sono tolto uno io…”
Hi.: “ Non dirai nulla di oggi… vero?”
Sas.: “ Nulla… puoi star tranquilla.”
Hi.: “ Grazie… ora sarà meglio che vada. Buona notte Sasuke…”

Hinata l’abbracciò e gli stampò un bacio sulla guancia prima di entrare in casa… Sasuke nonostante tutto, arrossì leggermente e salutò…

Sas.: “ Notte… Hinata.”

Sasuke stava ritornando a casa quando incrociò Naruto…

Na.: “ Ehi… com’è andato l’impegno importante?”
Sas.: “ Bene…”
Na.: “ Ehi… e va bene che sei di poche parole ma… sembra quasi che tu voglia evitarmi… ahahahhahaha…”
Sas.: “ E ti farebbe piacere se fosse così?”
Na.: “ Certo che no… se hai un problema con me mi piacerebbe che ne parlassimo, no di certo che mi evitassi… cosa ne potrebbe uscire fuori? Niente di buono… ahahhahahaha…”
Sas.: “ Bene… allora perché non metti in pratica tu per primo quello che hai appena detto…”
Na.: “ Che intendi dire?”
Sas.: “ Sai cosa intendo… Lei non se lo merita.”
Na.: “ Lo so… è per questo che ho deciso di partire.”
Sas.: “ Partire non risolverà nulla… quello che serve è essere sincero.”
Na.: “ E quando non si sa quello che si prova? In questi casi cosa si fa?”
Sas.: “ Non lo so, però… farla soffrire così… non è giusto.”
Na.: “ Standole lontano per un po’ forse… mi aiuterà a capire…”
Sas.: “ Lascia che ti dia un consiglio… non pensarci troppo, persone come lei sono rare da trovare... E poi… non dare per scontato che lei ti ami per sempre, un giorno potrebbe arrivare qualcuno e portartela via…”


Sasuke salutò l’amico e andò via… entrambi imboccarono le rispettive strade che li avrebbero condotti a casa.
Nel frattempo a casa Hyuga…

Toc…Toc…Toc…

Hi.: “ Avanti.”
Ne.: “ Hinata, tuo padre vuole parlarti… adesso.”

Hinata capì dall’espressione di Neji che non sarebbe stata una conversazione gradevole, senza replicare scese giù e lo raggiunse nella sua camera…













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Capitolo 2
*** IL PATTO… ***


IL PATTO…




TOC… TOC… TOC…

Hia.: “ Avanti…”

Hinata entrò in camera a testa bassa, sapeva che erano in arrivo brutte notizie…

Hi.: “ Buona sera padre… voleva vedermi?”
Hia.: “ Si… devo parlarti di una cosa molto importante… Neji, tu puoi andare.”
Ne.: “ Bene.”

Neji uscì dalla stanza rimanendo soli padre e figlia…

Hi.: “ Deve essere una cosa di estrema importanza se mi ha convocata nelle sue stanze a quest’ora…”
Hia.: “ Lo è… Ho preso una decisione… Al compimento del tuo ventunesimo anno di età, dovrai sposarti.”
Hi.: “ Cosa?... Come posso decidere già adesso quando sposarmi? Non ho ancora trovato la persona giusta e…”
Hia.: “ Questo non sarà un problema, visto che deciderò io per te.”

Hinata rimase pietrificata nel sentire le parole del padre… come poteva, la persona che avrebbe dovuto volere la sua felicità più di ogni altra cosa al mondo… toglierle anche questo…

Hi.: “ Padre… non acconsentirò mai ad un matrimonio combinato…”
Hia.: “ Io non ti stò chiedendo il permesso… ho già deciso.”
Hi.: “ Bene… mi diseredi, perché non sposerò mai una persona di cui non sono innamorata.”
Hia.: “ Non essere stupida… non farò mai una cosa del genere, e poi… smettila di essere così egoista. Pensa al tuo Clan e ai benefici che un buon matrimonio potrebbe portare.”
Hi.: “ E così è solo a questo che servo per lei?”
Hia.: “ Sai qual è la mia decisione… puoi andare adesso…”

Questo fu tutto ciò che ottenne Hinata quella sera, ma in cuor suo sentiva di non doversi arrendere, che forse c’era una qualche possibilità di scamparla… in quel preciso istante gli venne in mente l’Hokage…

Hi.(pensiero): “ Se mi faccio mandare in missione dall’Hokage… qualcosa che mi porti via per molto, forse… riuscirei a guadagnare un po’ di tempo… Devo assolutamente parlare subito con l’Hokage…”

Uscì di casa in tutta fretta, precipitandosi dall’Hokage… In pochissimo tempo fu lì, al cospetto del quarto Hokage…

Hi.: “ Hokage… mi dispiace disturbarla a quest’ora ma… dovrei parlarle di una cosa della massima urgenza…”

Hinata notò che l’Hokage non era per niente sorpresa di aver ricevuto una sua visita nel cuore della notte…

Ts.: “ Dimmi pure…”
Hi.: “ Volevo chiederle se c’era la possibilità di farmi partire in missione… qualcosa che mi porti via per molto tempo, se possibile…”

L’Hokage non appena sentì quelle parole abbassò lo sguardo… in quel preciso istante Hinata capì che il padre aveva anticipato le sue mosse…

Ts.: “ Hinata…”
Hi.: “ Non si preoccupi Hokage… ho già capito, non può aiutarmi…”

Hinata sorrise, mentre una lacrima le rigava il viso…

Hi.: “ Sarò costretta a sposare un uomo che non amo…”

Hinata si voltò e senza dare possibilità di replica all’Hokage uscì dalla stanza e da quell’edificio che in cuor suo aveva sperato gli avesse regalato la libertà…
Iniziò a percorrere le vie di Konhoa mentre copiose lacrime le bagnavano il viso… non voleva ritornare a casa… in quella casa che non gli aveva regalato mai un sorriso… aveva bisogno di parlare con l’unica persona che l’avesse mai amata…

Hi.: “ Ciao mamma… come stai lassù? Io come vedi non me la passo molto bene… Come vorrei averti qui al mio fianco, come vorrei stringermi a te e sentirti dire… “Andrà tutto bene angelo mio…”… SIGH… Non so più che fare…SIGH… da quando te ne sei andata le cose non hanno fatto altro che peggiorare… SIGH… Perché papà non mi vuole bene? Perché fa di tutto per rendermi la vita un inferno?... SIGH… Sta cercando anche di togliermi il ruolo di ninja… Perché?... SIGH… Perchè non posso vivere la mia vita come fanno tutti gli altri… come fanno tutti i miei amici… Mamma… aiutami tu, sei l’unica su cui ormai possa contare…”


Hinata all’improvviso si ritrovò in un bellissimo campo di fiori… si guardò intorno, non riusciva a capire dove fosse e soprattutto come ci fosse finita lì… Non capiva cosa le stesse succedendo ma… si sentiva il cuore più leggero… rasserenato… Si distese su quel prato fiorito e iniziò a scrutare quel bellissimo cielo limpido…

?: “ Sapevo che questo posto ti avrebbe fatto sentire meglio…”

Hinata non appena sentì quella voce iniziò a piangere, non riusciva a crederci… in realtà non era possibile… si voltò e senza dire una sola parola si fiondò tra le braccia di quella donna… singhiozzando…

?: “ Tesoro calmati… ti prego, non ce la faccio a vederti in questo stato…”
Hi.: “ Mamma… SIGH… Mamma… SIGH… non voglio lasciarti mai più… SIGH… portami con te, non voglio più tornare a casa… SIGH…”
Madre: “ S e tu guardassi bene nel tuo cuore, sapresti anche tu che non è questo ciò che vuoi…”
Hi.: “ Il mio cuore in questo momento è vuoto…”
Madre: “ Lo sai che non è così…”

Hinata sentì stringere ancora di più l’abbraccio della madre, com’era felice… finalmente si sentiva di nuovo amata…

Hi.: “ Mamma… non voglio tornare a casa, non voglio sposare un uomo che non amo, non voglio…”
Madre: “ Figlia mia, tu puoi affrontare qualsiasi ostacolo si presenti sul tuo cammino… sei una ragazza forte e coraggiosa, che ha affrontato ostacoli ben più grossi di un matrimonio combinato…”
Hi.: “ Non è vero… io non sono né forte, né coraggiosa… sono una vigliacca che non riesce ad affrontare né il padre, né l’uomo che ama…”
Madre: “ Chi è che non si è mai arresa, continuando ad impegnarsi per diventare più forte, per diventare un ottimo ninja?... Chi è che non ha pensato due volte a rischiare la propria vita per salvare la persona che amava?... Chi, è riuscita a vincere la sua timidezza aprendo il suo cuore?... Chi, ha dovuto affrontare la perdita di un genitore, rialzarsi e prendersi cura di una sorellina ancora in fasce?... Chi… era pronta a rinunciare alla persona amata, solo per vederlo felice?...”
Hi.: “……….”
Madre: “ Hinata… tu sei molto più forte di quello che pensi, hai un grande cuore… sei diventata la donna che speravo diventassi… Basta piangere, continua a lottare… non dubitare mai di te stessa, affronta ogni problema che verrà con il sorriso e non arrenderti mai, perché un giorno tutti i tuoi sogni si realizzeranno, ne sono sicura. Andrà tutto bene angelo mio.”

In quel preciso istante Hinata si svegliò, ritrovandosi ai piedi di quella lapide bianca…

Hi.: “ Era un sogno… era solo un magnifico sogno ma… adesso so cosa devo fare. Grazie mamma.”

Si alzò e di corsa percorse le vie che l’avrebbero condotta a casa, vi arrivò in poco tempo e senza dare preavviso o farsi annunciare si fiondò nelle stanze del padre…

Hia.: “ Accidenti… cos’è questo baccano a quest’ora del mattino?”
Hi.: “ Sono io padre…”
Hia.: “ Cosa ci fai qui a quest’ora?”
Hi.: “ Sono venuta a dirle una cosa…”

Hiashi rimase stupito nel vedere la risolutezza della figlia…

Hi.: “ Lei potrà anche aver costretto l’Hokage a non affidarmi più missioni, avrà anche accettato già la proposta di matrimonio di qualche riccone ma… io non smetterò mai di lottare, non mi arrenderò mai ad un destino che non sono stata io a scegliere. Io sono molto più forte di quello che crede, ho affrontato e vinto molte più sfide di quante lei ne immagina e… può stare certo, che non perderò proprio questa…”

Hinata stava per uscire dalla camera del padre quando la voce di Hiashi la fermò…

Hia.: “ Bene… se le cose stanno come dici, non ti tirerai indietro d’innanzi ad un mio compromesso…”

Hinata rimase stupita da quelle parole… non avrebbe mai immaginato di riuscire ad ottenere tanto…

Hia.: “ Facciamo un patto… ogni tre mesi, per tre giorni, ci saranno degli incontri… tu contro i tuoi possibili pretendenti… se sarai tu a vincere, sarai libera di scegliere se sposarlo oppure no, se invece a vincere sarà il pretendente bhè… la scelta toccherà a lui.”
Hi.: “ Quali saranno i criteri di scelta?”
Hia.: “ Ovviamente in primis il ceto sociale…”
Hi.: “ Ovvio… chi sarà a scegliere i pretendenti e quanti ne dovrò affrontare ogni giorno?”
Hia.: “ L’intero clan ma… l’ultima parola spetterà a me. Per quanto riguarda il numero… penso che due al giorno possano andare.”
Hi.: “ Ricapitolando… se vinco io scelgo io, se vince lui… il mio destino sarà nelle sue mani.”
Hia.: “ Vinci e avrai il controllo del tuo destino, perdi… e avrai ciò che meriti.”

Hinata guardò il padre dritto negli occhi…

Hi.: “ Accettò… fra tre mesi esatti ci saranno i primi incontri… Buona notte Padre.”

Hinata chiuse la porta e quella casa… non aveva nemmeno un minuto da perdere, doveva diventare più forte, la sua felicità era appesa ad un filo…
 

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Capitolo 3
*** PERCHE'... ***


PERCHE’…




Hinata correva tra le vie buie di Konhoa… quella che aveva appena accettato era una sfida non contro il padre ma… contro se stessa, per poter vincere doveva superare i suoi limiti e… un’unica persona era in grado di aiutarla…


Toc… Toc… Toc…

Hi.: “ Sasukeeee… Sasukeeee…”

Toc… Toc…

Hi.: “ Sasukeeee…”

La porta si aprì e Hinata si ritrovò d’avanti un Sasuke mezzo nudo…

Sas.: “ Hinata… ma che ci fai qui a quest’ora?”

Hinata non rispose, aveva il viso completamente rosso come un peperone…

Sas.: “ Ehi… prima mi svegli nel cuore della notte e poi non mi dici nemmeno il perché?”
Hi.: “ Ehhhhh… potresti… si, insomma… potresti metterti qualcosa addosso?”
Sas.: “ Come se tu non mi avessi mai visto in costume…”
Hi.: “ Bhè… il costume è un’altra cosa, comunque… UFFFFFFFFIIIIII… copritiiiiiii…”
Sas.: “ D’accordo, d’accordo… entra, io vado a mettermi qualcosa.”

Hinata fece cenno di si con la testa ed entrò, si diresse nel salone mentre Sasuke saliva in camera sua, al primo piano, a cambiarsi… Dopo nemmeno dieci minuti, Sasuke raggiunse Hinata…

Sas.: “ Allora… cosa ti porta a casa mia a quest’ora della notte?”
Hi.: “ Sono qui per chiederti un enorme piacere… Voglio che tu mi alleni.”
Sas.: “ Allenarti…?”
Hi.: “ Si, tu sei l’unico che possa aiutarmi, devo diventare più forte… devo superare i miei limiti… ne va del mio futuro e l’unico su cui possa contare sei tu.”

Hinata iniziò poi a spiegargli tutti i particolari della recente vicenda che l’aveva vista protagonista e dopo qualche istante di silenzio…

Sas.: “ Ti sei cacciata in un bel guaio ma… nulla che non si possa risolvere. Hinata gli allenamenti saranno durissimi, faticherai come non hai mai fatto in vita tua e… io non sarò per niente tenero con te, voglio che questo sia chiaro sin dall’inizio…”
Hi.: “ Lo so ma… sono pronta a tutto, è in gioco la mia felicità…”
Sas.: “ Se le cose stanno così… ci vediamo domani mattina alle 6:00 qui. Sii puntuale.”
Hi.: “ Spaccherò il secondo… Grazie…”

Dopo quel “grazie” Hinata lasciò villa Uchiha per raggiungere quella Hyuga… una volta in camera guardò l’orologio e si rese conto che mancavano solo tre ore all’inizio di una nuova fase della sua vita. Si addormentò fiduciosa che tutto sarebbe andato per il meglio…
Quella mattina, come sempre del resto, fu puntualissima. Iniziarono subito… in fondo non avevano tempo da perdere… tre mesi passavano in fretta.
Quando la sera arrivò Hinata era completamente distrutta, sapeva che Sasuke non le avrebbe risparmiato nulla ma… non pensava nemmeno che sarebbero partiti così duramente fin dal primo giorno…

Hi.: “ Anf… Anf… Sono… Anf… Stanchissima…!”
Sas.: “ Se vuoi diventare più forte è questa la strada da percorrere.”
Hi.: “ Anf… Lo so… Sasuke… dovresti farmi un altro favore…”
Sas.: “ Chiedi pure… tanto facciamo un unico conto alla fine…”
Hi.: “ Siamo diventati anche spiritosi… ma bravo!”
Sas.: “ Che ci posso fare… mi sa che a furia di stare con quella testa quadra mi stò rincretinendo anch’io…”

Hinata sorrise ma… quel sorriso era carico di tristezza…
Sasuke se ne accorse, ormai aveva imparato a riconoscere ogni suo sguardo…

Sas.: “ Ehi… non ci pensare, le cose miglioreranno e poi… ci sono problemi più seri da risolvere…”
Hi.: “ Certo che tu sai proprio come tirare su il morale di una ragazza… (sorrise)”

Quel sorriso gli piaceva…

Sas.: “ Scusa… non sono molto bravo in queste cose…”

Hinata sorrise ancora, poi… prima di parlare si appoggiò alla spalla dell’amico…

Hi.: “ Sai… alcune volte penso che forse… sarebbe stato meglio se mi fossi innamorata di te.”
Sas.: “ Perché? Avresti sofferto forse anche di più…”
Hi.: “ Ho sofferto lo stesso ma… almeno avrei potuto lottare per il tuo cuore…”
Sas.: “………….”
Hi.: “ Entrare nel cuore di una persona per quanto complicato, è molto più semplice di entrarvi e sostituirne un’altra… dimenticare un amore è impossibile, per quanto uno ci provi… quell’amore lascerà sempre una traccia nel cuore. Se poi ci aggiungi il fatto che quel cuore non ha intenzione di cancellare l’altro amore… Bhè… al risultato puoi arrivarci da solo…”

Quelle parole lo avevano colpito, quello che pensò Sasuke in quel momento era che… Hinata era davvero una ragazza speciale…

Sas.: “ Io ancora non mi spiego come tu faccia ad amare quella testa quadra…?!”
Hi.: “ (sorriso)… Ahhhhh… sarà meglio che torni a casa, domani alla stessa ora?”
Sas.: “ Si… ehi ma… non dovevi dirmi una cosa?”
Hi.: “ Oh si… vorrei che nessuno sapesse degli allenamenti.”
Sas.: “ Per me non ci sono problemi, sono bravo a mantenere segreti…”
Hi.: “ Ne ho una vaga idea… (sorriso)”
Sas.: “ Adesso vai… una doccia e a letto presto.”
Hi.: “ Agli ordini… Sensei. (sorriso) Buona notte.”
Sas.: “ Notte anche a te…”

Hinata tornata a casa fece esattamente ciò che le aveva detto Sasuke, anche perché non aveva più le forze per fare nient’altro…
I giorni passavano e i miglioramenti iniziavano ad essere sempre più visibili. Fortunatamente, nonostante il periodo di pace, le missioni non mancavano e ciò significava che il resto del gruppo, impegnato com’era, non aveva ancora notato l’assenza di Hinata e Sasuke o il fatto che era facile trovarli spesso insieme.
Passavano i giorni ma… tra Naruto e Hinata nulla era cambiato, anzi… Naruto era ormai perennemente in missione, un po’ per sua volontà, un po’ per volontà dell’Hokage… in fondo era pur sempre il “salvatore”.
Come aveva immaginato i tre mesi volarono, mancava poco all’inizio di quei tre giorni di fuoco ma… grazie a Sasuke si sentiva più sicura, era più forte, più veloce e soprattutto… aveva imparato a manipolare il suo chakra e… il suo elemento, il fulmine.

Sas.: “ Basta preoccuparsi… Batterai tutti i novellini con la puzza sotto il naso che si presenteranno domani.”
Hi.: “ Lo spero…”
Sas.: “ Dovresti avere più fiducia in te stessa… e poi sono nobili, cosa vuoi che ne sappiano di tecniche ninja?”
Hi.: “ Anch’io sono una “nobile” e come vedi qual cosina la so, per non parlare di te…”
Sas.: “ Di me?”
Hi.: “ Tu fai parte di una delle famiglie più importanti di Konhoa e perciò saresti un ottimo partito secondo mio padre…”
Sas.: “ Io ancora non capisco…”
Hi.: “ Mi sa che non è Naruto il tuo problema… ihihiihihihihih…”
Sas.: “ Osi prendere in giro il tuo maestro… Brava…”
Hi.: “ Scusa… ihihihihihihi… è stato più forte di me…”
Sas.: “ Quando riprenderemo gli allenamenti ti farò passare la voglia di ridere…”

Hinata rise di nuovo tornando poi improvvisamente seria…

Sas.: “ Sono sicuro che domani andrà tutto bene.”
Hi.: “ E se dovessi incontrare un tipo come te… uno forte come te…?”
Sas.: “ Bhè… io sono più unico che raro ma… sento che andrà bene. Ora cambiamo discorso, che ne dici di andare a mangiare qualcosa? Offro io.”
Hi.: “ D’accordo… Sensei.(sorriso)”
Sas.(pensiero): “ Sono sicuro che lo dica per prendermi in giro ma… fino a quando sorride… va bene così.”

Andarono da Teuchi che subito li fece accomodare, ordinarono ramen e mentre aspettavano l’ordinazione continuarono a chiacchierare…

Hi.: “ Allora come vanno le cose con Sakura?”
Sas.: “ Perché questa domanda?”
Hi.: “ Perché tu sai tutto di me mentre io invece non so molto di te sotto questo aspetto…”
Sas.: “ Bhè… vanno.”
Hi.: “ Vanno in che direzione?”
Sas.: “ Vanno…”
Hi.: “ Che dici… ce la farai a conquistarla?”
Sas.: “ Non sono fatti che ti riguardano questi…”
Hi.: “ Daiiiiiiiiii… confidatiiiiiii…”
Sas.: “ No… non se ne parla.”
Hi.: “ Daiiiiiiiiiii… puoi fidarti di me… ihihihihiihihih…”
Sas.: “ Ahhhhh… lascia stare…”

Proprio in quel momento…

Na.: “ Ciao Teuchi… due ramen, Grazieeeeeeeee… uno per me ed uno per Sakura…”
Te.: “ Arrivano subito.”

Proprio in quell’istante Naruto e Sakura si voltarono in direzione di una risata… entrambi rimasero molto sorpresi nel vedere Sasuke e Hinata insieme, ma non fu solo quello il problema…

Sak.(pensiero): “ Grrrrrrrrrrrr… che ci fanno quei due insieme????”
Na.(pensiero): “ Cosa ci fa Hinata qui, insieme a Sasuke? Sembrano anche molto intimi…”
Sak.: “ Ciao ragazzi… come mai qui insieme?”

In quell’istante Sasuke e Hinata vennero colti di sorpresa da quella voce…

Sas.: “ Ciao… potrei farvi la stessa domanda…”
Hi.: “ Ciao…”
Sak.(pensiero): “ Cosa significa questa rispostaaaaaaaaaaaaa…. GRRRRRRRRRRRRRRRR… lo distruggoooooo… e poi distruggo anche leiiiiiiii… GRRRRRRRRRRRRr…”
Sak.: “ Noi siamo appena tornati da una missione, siamo venuti qui a festeggiare la buona riuscita.”
Sas.: “ Bhè… anche noi siamo qui per lo stesso motivo.”
Hi.: “ Infatti…”
Na.: “ Ah si… e dove siete stati?”
Sas.: “ Abbiamo ordine di non farne parola con nessuno, abbiamo già detto troppo.”
Sak.(pensiero): “ Ma SE NON AVETE DETTO NULLAAAAAAAAAAAA… GRRRRRRRRRRRRR…”
Sak.: “ Ah… immagino. Possiamo unirci a voi?”
Sas.: “ Bhè… se per Hinata e… Naruto, non ci sono problemi…?!”
Hi.: “ Per me va… bene.”
Na.: “ Perché non dovrebbe andare bene?”
Sas.: “ Sai com’è, le cose cambiano…”
Hi.: “ Sasukeeeee…”
Sas.: “ Si, Hinata…?”
Hi.: “ Smettila…”
Sas.: “ Di fare cosa?... non capisco…”
Hi.: “ Hai capito fin troppo bene…”

Hinata mise il broncio in segno di stizza e Sasuke iniziò subito a ridere…

Sas.: “ ahahahhahahahha… questa faccia è troppo carina… ahahahahahah… ci vorrebbe una foto… ahahahhahahahahah…”
Hi.: “ Smettilaaaaaaa….”

Quella scena paralizzò completamente sia Naruto che Sakura…

Sak.(pensiero): “CARINAAAAAAAAAAAA… COS è TUTTA QUESTA CONFIDENZAAAAAAAAAAAA… GRRRRRRRRRRRRR…”
Na.(pensiero): “ Cos è questa atmosfera? Perché sono così intimi? Perché…?”

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Capitolo 4
*** QUESTA E’ LA RISPOSTA AI TUOI PERCHE’... ***


Stavano finendo di pranzare, erano seduti in ordine: Sakura, Sasuke, Hinata ed infine, Naruto…

Hi.: “ Naruto… mi passeresti la salsa?”
Na.: “ Certo… tieni.”
Hi.: “ Grazie…”

Hinata iniziò a pensare che forse quello era il momento giusto per cercare di parlare con Naruto, era molto nervosa ma sapeva che non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione come quella…

Hi.: “ Naruto… io… vorrei…”

Hinata non ebbe nemmeno il tempo di terminare la frase che Neji piombò nel locale ordinandole di rientrare subito a casa…

Ne.: “ Hinata dobbiamo tornare subito a casa, tuo padre vuole parlarti.”
Hi.: “ Che razza di modi sono questi? Non vedi che sto mangiando? Rientrerò appena finito…”
Ne.: “ Questo non è possibile, devi rientrare ORA.”
Sas.: “ Ehi… ti ha detto che rientrerà appena ha finito…”
Ne.: “ Uchiha non intrometterti, non sono affari tuoi!”
Sas.: “ E’ qui che ti sbagli…”

Sasuke si alzò di scatto dallo sgabello e aveva tutta l’aria di voler dare una lezione a Neji, Hinata se ne accorse subito e senza dare tempo a Naruto o a Sakura di risolvere la situazione si mise tra i due… Hinata si voltò verso Sasuke, posando le sue mani sul petto di lui poi…

Hi.: “ Sasuke… non mi sembra né il luogo né il momento adatto…”

Sasuke guardò Hinata negli occhi e… dopo aver ascoltato le parole di lei, chiuse gli occhi, sbuffò e fece un passo in dietro…

Hi.: “ Neji… cosa c’è di così urgente da non poter aspettare nemmeno dieci minuti?”
Ne.: “ Tuo padre vuole parlarti… Riguardo quello che accadrà domani…”

A quelle parole Hinata sbiancò, cosa aveva architettato questa volta… forse aveva deciso di rimangiarsi la parola data… In meno di un secondo Hinata ebbe la mente offuscata da mille quesiti diversi, Sasuke capì la sua preoccupazione e… per rassicurarla le mise una mano sulla spalla, lei si voltò a guardarlo prima di congedarsi dal resto del gruppo e tornare a casa…

Hi.: “ Mi dispiace Naruto, Sakura ma… devo andare. Complimenti per la riuscita della missione… Ciao. Sasuke grazie per il pranzo…”
Na. e Sak.: “ Ciao…”
Sas.: “ Hinata ci vediamo più tardi…”

Hinata fece cenno di “si” con la testa e subito dopo insieme a Neji percorreva le vie di Konoha, diretta a casa. Lungo tutto il tragitto non disse una parola, aveva la testa completamente piena da mille domande, intanto…
Sia Naruto che Sakura erano rimasti colpiti da quello a cui avevano appena assistito… la complicità di Hinata e Sasuke era evidente e palese ma soprattutto… era caduta su di loro come un fulmine a ciel sereno. Loro non solo si capivano, loro… credevano l’uno nell’altra…

Sak.(pensiero): “ Lui l’ha ascoltata… l’ha… protetta, le ha sorriso. Perché?... Non riesco a capire… da quando Hinata è così importante per lui, da quando può toccarlo a quel modo, da quando… lui conosce ogni suo gesto, ogni suo sguardo… da quando… preferisce lei… a me. Non è giusto! Io lo amo da sempre, ho fatto di tutto per riportarlo a casa eppure… sembra che per lui non conti nulla. Cos’ha fatto Hinata per meritarsi tutte le sue attenzioni? Una missione non può averli uniti così.”

Na.(pensiero): “ Hinata sembrava un’altra persona con lui… era diversa. Non balbettava, non arrossiva e… non sveniva, anzi… era sicura di sé. Credo di non averla mai vista ridere così o… mettere il broncio. Sasuke aveva ragione… era davvero carina…
Ho provato una strana sensazione allo stomaco quando l’ho vista d’innanzi a lui, quando l’ho vista toccargli il petto… Perché?... E poi da quando quei due sono così amici? Non pensavo nemmeno si parlassero fino a poco tempo fa e invece… mi sbagliavo. Si sono capiti da un tono di voce e l’altra volta a Sasuke è bastato uno sguardo di lei per capirla… Perché? E da quando quei due vanno in missione insieme?... non ci capisco più niente…”

Fu Sasuke a riportare sulla terra quei due persi ormai nel mondo dei loro pensieri…

Sas.: “ Ragazzi io vado… a presto.”
Sak.: “ Ma come… Perché? E’ da tanto che non passiamo un po’ di tempo insieme, questa poteva essere una buona occasione…”
Sas.: “ Ho una commissione urgente da fare, non so tra quanto mi libererò.”
Sak.: “ Questa commissione per caso si chiama Hinata?”

Sasuke rimase sorpreso da quella domanda ed anche innervosito… come era possibile che Sakura non si fosse accorta dell’angoscia dell’amica… certo, Sakura e Hinata non erano proprio intimissime ma… avrebbe dovuto accorgersene.

Sas.: “ Questi non sono certo affari tuoi.”

Quelle parole colpirono dritte il cuore della rosa che… non riuscì più a trattenere le lacrime.

Sak.: “ Lo sai… SIGH… hai ragione. SIGH… Perché dovrebbero interessarmi… SIGH… gli affari di uno STUPIDO come te.”

Detto ciò, corse via…

Na.: “ Non avresti dovuto trattarla così. Gli manchi, voleva solo passare un po’ di tempo con te.”
Sas.: “ Predichi bene e razzoli male… Dovresti seguire anche tu i tuoi stessi consigli.”

Naruto si sentì profondamente toccato dalle parole dell’amico…

Na.: “ La mia situazione è completamente diversa. Sakura ama te e tu ami lei mentre io… Bhè… io non so cosa provo per Hinata…”
Sas.: “ Qui non si tratta di chi ama chi. Qui stiamo parlando di rispetto. Se davvero rispettassi Hinata gli avresti detto chiaramente, già da molto tempo, quello che provi… Invece di giudicare me, pensa a come tu stai facendo sentire Hinata… solo quando porrai rimedio ai tuoi di errori, accetterò consigli da te, e ora… se vuoi scusarmi, ho una amica che ha bisogno di me.”
Na.: “ Hai anche una fidanzata che ha bisogno di te e… che è appena corsa via piangendo.”
Sas.: “ In questo momento Hinata è la priorità.”
Na.: “ Perché?”
Sas.: “ Se solo fossi meno codardo, lo sapresti anche tu.”
Na.: “ Essere confusi non significa essere codardi.”
Sas.: “ Ma nascondersi dietro e tempore gare con la speranza che qualcosa cambi, senza però fare nulla perché ciò avvenga… SI.”
Na.: “ ………………”
Sas.: “ Una volta ti ho chiesto “Ma tu… cosa sei?”… ricordi cosa mi hai risposto?”
Na.: “ ……un amico…..”
Sas.: “ Questa è la risposta ai tuoi perché… Testa Quadra, accetta un consiglio da un amico… Non la perdere…”

Detto ciò Sasuke sparì in un balzo, lasciando Naruto solo con i suoi pensieri…
Intanto a villa Hyuga…

TOC… TOC… TOC…

Hi.: “ Padre… mi cercavate?”
Hia.: “ Si… entra, devo parlarti.”

Hinata entrò nello studio del padre, una grande stanza piena di scaffali colmi di libri, una grossa scrivania proprio al centro, poggiata su un’enorme tappeto…

Hia.: “ Devo parlarti del nostro patto…”
Hi.: “ Non vorrà mica mangiarsi la parola… Non può farlo.”
Hia.: “ Non ci penso minimamente… quello che voglio è modificare le regole.”
Hi.: “ In che senso?”
Hia.: “ Vedi… mi aspettavo una discreta affluenza di giovani buon partiti ma… quello che è successo va oltre l’immaginabile.”
Hi.: “ Padre… ancora non capisco…”
Hia.: “ Sono arrivate richieste di matrimonio da ogni angolo delle cinque terre, saranno oltre le mille candidature…”
Hi.: “ Sta scherzando? Come può essere successa una cosa del genere?”
Hia.: “ Non è questa la cosa importante da sapere… quello che è veramente importante fare in questo momento è vagliare al meglio ogni singola proposta, testare le capacità fisiche e logiche di ogni singolo candidato perciò… è tutto rimandato di un mese.”
Hi.: “ Cosa?”
Hia.: “ Questo non sarà l’unico cambiamento, durante questo mese metterò alla prova ogni singolo candidato, chi non sarà all’altezza verrà escluso. Arriverò alla fine ad un massimo di quattro candidati che… precisamente tra trenta giorni si sfideranno fino a che ne rimarrà uno solo, il campione, colui che avrà battuto tutti gli altri e colui il quale sfiderà te. Il resto rimarrà invariato… se sarai tu a vincere, sarai tu a scegliere e viceversa. Tutto chiaro?”
Hi.: “ E… se mi volessi rifiutare?”
Hia.: “ Bhè… in tal caso l’unica cosa che cambierebbe sarebbe lo scontro con te.”

Hinata rimase pietrificata dalla freddezza delle sue parole… come poteva trattare una figlia in quel modo… come poteva trattarla come un oggetto… Non poteva permetterlo, lei avrebbe lottato e avrebbe vinto, non solo la libertà ma anche… la soddisfazione di vedere il padre ricredersi sul suo conto.

Hi.: “ Stando così le cose… Non posso far altro che accettare.”

Uscì dalla stanza senza nemmeno salutare il padre.

Hi.(pensiero): “ Come può essere così senza cuore? Sono pur sempre sua figlia…”

Hinata camminava per le vie di Konoha senza meta, assorta dai suoi pensieri si ritrovò d’innanzi ad un luogo a lei molto familiare…
 

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Capitolo 5
*** COME SI FA A CAPIRE SE UNA PERSONA TI PIACE? ***


COME SI FA A CAPIRE SE UNA PERSONA TI PIACE?




Dopo la distruzione di Konhoa, nel luogo in cui Naruto aveva sconfitto Pain… era stata incisa su una roccia una frase… “Da qui, la ricostruzione ha avuto inizio…”
Hinata passò delicatamente la mano su quell’incisione…


Hi.: “ … “Da qui, la ricostruzione ha avuto inizio…”è stato proprio in quel giorno che decisi di ricostruire me stessa… e il primo passo quale è stato? Quello di dichiarami al ragazzo che praticamente amavo da tutta la vita… (sorriso) Forse l’ho fatto solo perché ero convinta che non sarei mai sopravvissuta allo scontro con Pain… se potessi tornare in dietro, visto come sono andate le cose… chissà cosa farei?... Parlare o Tacere… Tacere o Parlare… Ahhhhhhhhh… Ho un gran mal di testa…”
Sas.: “ Ehi… adesso parli anche da sola?”


Hinata fu sorpresa e allo stesso tempo rassicurata nel sentire quella voce…


Hi.: “ Saresti dovuto uscire con Sakura…”
Sas.: “ Ho tutta la vita per farlo e poi… stai sorridendo, il che mi lascia capire che sei felice di vedermi.”
Hi.: “ Bhè… lo sai che stare con te mi fa sempre piacere ma… dovresti smetterla di trascurare così la tua fidanzata… anche se Ti Ama da sempre, non è detto che sia disposta ad aspettarti per sempre. E poi… ha già aspettato abbastanza, non credi?”
Sas.: “ Forse hai ragione… cosa voleva tuo padre?”
Hi.: “ Non “Forse”… io HO RAGIONE… promettimi che dopo che ti avrò detto quello che è successo andrai da lei.”


Sasuke incrociò lo sguardo dell’amica e capì… che non avrebbe accettato un NO come risposta…


Sas.: “ Perché con te devo essere sempre io a cedere? Ufffff… d’accordo, te lo prometto.”


Hinata gli fece uno dei suoi sorrisi più belli, poi… iniziò a raccontargli quello che era successo. Sasuke rimase in silenzio per tutto il tempo e mentre ascoltava, rifletteva sul da farsi…


Sas.: “ Bhè… da un certo punto di vista, le cose per te sono migliorate…”
Hi.: “ A si? e quale sarebbe questo punto di vista?, perché io proprio non riesco a vederlo…”
Sas.: “ Se riuscirai a sconfiggere quel tizio… sarai libera per sempre.”
Hi.: “ Si… ma se quel tizio ha anche solo la metà della tua forza… sono spacciata.”
Sas.: “ Allora bisognerà fare in modo che tu diventa ancora più forte.”
Hi.: “ Più facile a dirsi che a farsi.”
Sas.: “ E da quando ti lasci abbattere da una cosa del genere? Dov’è finita la tua forza, la tua determinazione?”
Hi.: “ Da nessuna parte, sono solo realista…”
Sas.: “ E questo cosa significa, che ti arrendi? Ti arrendi senza nemmeno averci provato?”
Hi.: “ Non… non ho detto questo…”


Hinata abbassò il capo e Sasuke si rese conto che forse aveva esagerato…


Hi.: “ è solo che… SIGH… non ci voglio… SIGH… mettere troppe speranze… SIGH… le cose, potrebbero andare… SIGH… diversamente da quelle che spero e… SIGH… voglio prepararmi. SIGH… voglio essere pronta a… SIGH… dover rinunciare a tutto.”


Mentre parlava Hinata piangeva, non se ne rese nemmeno conto ma… quello era un peso che le gravava sul cuore da molto tempo, quella paura diventava, giorno dopo giorno, sempre più ingombrante… Sasuke si rese conto che fino a quel momento Hinata si era tenuta tutto dentro, per tutto quel tempo aveva chiuso le sue paure in un cassetto che ormai era diventato troppo stretto… troppo piccolo per poter contenere tutti quei sentimenti, per poter rimanere chiuso ancora per molto tempo. Sasuke senza pensarci, d’impulso… l’abbracciò, la strinse forte tra le sue braccia… Hinata iniziò a piangere ancora più forte, sentiva di potersi finalmente sfogare, buttare fuori tutte le sue paure…

Sas.: “ Hinata… ti prometto che qualsiasi cosa succeda… tu sarai felice.”

Rimasero abbracciati fino a quando Hinata non si fu calmata del tutto e… mentre si asciugava le lacrime…

Hi.: “ Grazie… non so come farei senza di te…”
Sas.: “ Gli amici servono a questo, giusto?”
Hi.: “ Penso di si… ora però sarà meglio che tu vada da Sakura, ti ho fatto già perdere troppo tempo…”
Sas.: “ Sei sicura di stare meglio? Non c’è tutta questa fretta, posso aspettare ancora un po’…”
Hi.: “ No, devi andare, e poi… grazie a te adesso sto benissimo.”

Hinata gli sorrise e Sasuke si tranquillizzò…

Sas.: “ Allora io vado ma… se avessi ancora bisogno di me, non esitare a chiamarmi.”
Hi.: “ Si, adesso và e… inizia almeno tu ad essere felice.”
Sas.: “ Io vado ma… da domani si riprendono gli allenamenti.”
Hi.: “ Come vuoi tu Sensei… ci vediamo domani.”

Si salutarono prima di prendere strade diverse, intanto poco lontano…

Na.(pensiero): “ Cosa dovrei fare? Sasuke continua a dirmi di non lasciarmela scappare, di non perderla ma… non riesco a capire cosa provo realmente per lei. E se mi avvicinassi e poi mi rendessi conto di non amarla, come dovrei comportarmi poi e… se accadesse il contrario. Se mi rendessi conto di amarla e qualcuno me la portasse via… Ahhhhhhhhhhh… Accidenti, io non sono bravo in queste cose, non so che fare. Come faccio ad essere sincero con Hinata se… non so cosa provo per lei e… come faccio a capire cosa provo senza rischiare di ferirla?...”

Era completamente immerso nei suoi pensieri mentre camminava per le vie di Konhoa, quando…

SBANG…

Na.: “ Ahiiiiaaaaaa… accidenti che botta…”
Shik.: “ Accidenti dovrei dirlo io, perché non guardi dove vai mentre cammini…”
Na.: “ Oh… Shikamaru, che fortuna incontrare proprio te. Devo farti una domanda…”
Shik.: “ Di chiedere scusa non se ne parla… comunque, non ho tempo di rispondere a nessuna domanda, sono già in ritardo di tre minuti con il mio solito pisolino pomeridiano…”
Na.: “ Smettila di fare il solito pigro, ci vorranno appena cinque minuti e poi… non dovrai fare il benché minimo sforzo fisico.”
Shik.: “ …mmmmmmmmm… se la metti così, spara.”

Naruto si prese qualche istante prima di sparare la domanda a tutta voce…

Na.: “ Come si fa a capire se una persona ti piaceeeeeeeeeeeeee…?”

Shikamaru rimase basito da quella domanda, tutto si sarebbe aspettato da Naruto, tranne una domanda del genere…

Shik.: “ Non voglio nemmeno chiederti perché ti interessi così tanto l’argomento ma… mmmmm… quello che so è che… quando sei con la persona che ti piace, senti come una strana sensazione allo stomaco, senti… come se centinaia di farfalle ti svolazzassero nello stomaco, sorridi… anche per le cose più stupide, arrossisci… anche per le cose più banali. Quando sei con lei non pensi a nient’altro, esistete solo voi due, per non parlare poi della gelosia… se veramente ti piace una persona non puoi non esserne gelosa. Provi un senso di protezione nei suoi confronti, non vuoi altro che vederla felice, non fai altro che pensare a lei in ogni singolo istante. Ti sorprendi a pensare le cose più assurde, come cosa indossare per essere più presentabile o… rendersi conto di notare ogni suo minimo cambiamento, da un sorriso diverso ad un nuovo fermaglio per i capelli ma… se ancora questo non bastasse a farti capire ciò che provi… basterà guardarla negli occhi, gli occhi sono lo specchio dell’anima e riflettono ogni sorta di sentimento, soprattutto l’amore.”

Naruto ascoltò in religioso silenzio ogni singola parola che era uscita dalle labbra dell’amico e dopo qualche istante di silenzio…

Na.: “ E non c’è un modo più semplice per capirlo?”
Shik.: “ Bhè… si dice che: “Si capisce di tenere veramente ad una persona, solo quando la si perde” ma… sinceramente, non ti consiglio di arrivare a tanto. Una volta persa, non è detto che torni mai più…”
Na.: “ Posso farti un’altra domanda… come fai a sapere tante cose sull’amore? Non mi dire che è per esperienza personale… ehehehheh…”

Shikamaru diventò completamente rosso in viso, sembrava una teiera fumante… si girò di scatto e…

Shik.: “ Questi non sono di certo affari tuoi, adesso se non ti dispiace… ho di meglio da fare che continuare a perdere tempo con te…”

Si allontanò da Naruto senza nemmeno salutare, ma Naruto non se la prese anzi… lo ringraziò. Adesso sapeva come riuscire a capire cosa provava per Hinata, grazie a Shikamaru, finalmente avrebbe capito…

Dall’altra parte del Villaggio, Sasuke aveva raggiunto la casa di Sakura…

Sas.(pensiero): “ A quest’ora dovrebbe essere in camera sua… se non sbaglio dovrebbe essere quella…”

In due balzi fu sul balcone…

TIC… TIC… TIC…

Sakura alzò la testa dal cuscino…

Sak.(pensiero): “ Che cos’è questo rumore?”

Si voltò verso la finestra…

Sak.: “ Chi è?”

Nessuno rispose così si alzò, andò verso la finestra, spostò la tenda della finestra e quando lo vide, rimase senza parole, paralizzata per qualche istante, tornata poi in sé richiuse la tenda e…

Sak.: “ Vattene… non ho voglia di parlare con te, non voglio vederti.”
Sas.: “ Sakura, entrerò nella tua camera e parlerò con te con le buone o con le cattive…”
Sak.: “ Non puoi entrare se non apro la finestra e non voglio farlo perciò… VA VIA…”

Echeggiò nel silenzio della stanza un solo CLIK poi lui fu dentro, d’avanti a lei… Sakura iniziò a colpirlo con i pugni chiusi e tra le lacrime gli intimava di andarsene…

Sak.: “ Vattene… SIGH… non ti voglio qui… SIGH… Vattene…”

Sasuke dopo aver subito qualche pugno le prese i polsi e la tirò a sé, l’abbracciò mentre le lacrime di lei continuavano a scorrere…

Sas.: “ Ti ho già detto tempo fa quello che provo per te, come puoi dubitare dei miei sentimenti?”
Sak.: “ Perché… perché… è da allora non me… SIGH… l’hai mai più detto quello che provi… SIGH…”
Sas.: “ I sentimenti non cambiano così, da un giorno all’altro…”
Sak.: “ E invece si. Tu e Hinata non siete mai stati amici e… guarda adesso.”
Sas.: “ Io e Hinata siamo amici da molto più tempo di quello che pensi e comunque… mi sembra di essere stato chiaro, io e Hinata siamo solo amici, ottimi amici ma… niente di più.”
Sak.: “ Si ma… SIGH… tu passi molto più… SIGH… tempo con lei che con me e…”
Sas.: “ Ricorda che per ogni mio comportamento c’è sempre un’ottima spiegazione.”
Sak.: “ E… quale sarebbe quella che riguarda Hinata?”
Sas.: “ Non posso dirtelo, Hinata non vuole e io gli ho fatto una promessa.”
Sak.: “ Non me lo dirai nemmeno se sai che mi farebbe stare meglio?”
Sas.: “ No, non posso. Devi fidarti di me, questa… è l’unica soluzione.”
Sak.: “ La soluzione sarebbe quella che tu preferissi passare il tempo con me che con Hinata.”
Sas.: “ In questo momento ha più bisogno lei di me che non tu.”
Sak.: “ Ma… ma…”

Sasuke non le diede il tempo di finire la frase che le stampò le labbra sulle sue. La baciava e la stringeva sempre più forte e quando sciolse il bacio…

Sas.: “ Ti amo, vedi di non dimenticartelo mai…”

Sakura arrossì ancora di più prima che Sasuke ricominciasse a baciarla…
 

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Capitolo 6
*** QUESTA E’ UNA PROMESSA… ***


QUESTA E’ UNA PROMESSA…





Hinata tornò a casa stanca ma soprattutto… amareggiata…


Hi.(pensiero): “ Non riesco a capire perché debbano capitare tutte a me…?! E’ forse chiedere troppo, avere un padre normale, una vita normale… un amore normale…”

Hinata entrò in casa, in quella grande casa che ormai non sentiva nemmeno più sua… si diresse direttamente in camera sua, quella sera proprio non aveva voglia di vedere nessuno… soprattutto, proprio non le andava di dover fare la brava ed educata figlia se avesse incrociato il padre.

Sospirò…

Han.: “ A cosa stavi pensando sorellona?”
Hi.: “ A quando la smetterai di nasconderti dietro quella balaustra… ormai sei troppo cresciuta, ti si vede già da metà scala…”
Han.: “ Lo so ma… mi ricorda quando giocavamo da bambine, tu mi facevi vincere sempre… (sorriso)…”
Hi.: “ Bhè… farti vincere era l’unico modo per farti sorridere, perciò…”
Han.: “ Sorellona… mi dispiace.”
Hi.: “ Per cosa ti dispiace Hanabi?”
Han.: “ Per tutto quello che nostro padre ti sta facendo… mi dispiace. Ho provato a parlargli ma… non sono riuscita ad ottenere gran che…”


Hinata si rese conto di non aver mai visto la sorellina sinceramente commossa prima di allora… vedere Hanabi con le lacrime agli occhi, in un certo qual modo… rincuorò Hinata. In quella casa c’era ancora qualcuno che le voleva sinceramente bene…
Hinata abbracciò la sorellina e…


Hi.: “ GRAZIE… Non so come avrei fatto fino ad oggi senza di te. Sai vero che ti voglio un mondo di bene e… sono felice che tutto questo stia capitando a me…”
Han.: “ Eh?”
Hi.: “ Non avrei sopportato che una cosa del genere venisse fatta a te, e poi… io non ho ancora trovato l’amore mentre tu… da quel che si dice in giro… si.”


Hanabi diventò completamente rossa in viso…


Han.: “ Ehhhhhh… ma… ma… cosa, stai… dicendo? Non… non è-è vero niente…”
Hi.: “ Però, ad essere sincera, sono delusa… speravo di sapere del primo amore della mia sorellina, dalla mia sorellina e non… dalla pettegola di turno…”
Han.: “ Ehhhhhhhh… ma io… in realtà… non stiamo insieme… e…”
Hi.: “ Perché per rimediare non mi racconti tutto per filo e per segno…?”
Han.: “ D’accordo ma… solo se tu mi prometti una cosa…”
Hi.: “ Dimmi.”
Han.: “ Tu hai il tuo amore… è una stupida testa quadra fannullona ma… ce l’hai e… non puoi rinunciarvi a causa di nostro padre. Hinata… Naruto deve sapere quello che provi per lui, non puoi arrenderti senza nemmeno averci provato.”
Hi.: “ …(sorriso)… Lui lo sa… lo sa già da un po’ di tempo e… da quando glielo detto, non fa altro che evitarmi… E’ per questo che sono felice che tutto questo sia capitato a me, molto probabilmente se non avessi potuto avere Naruto al mio fianco… sarei rimasta sola… che senso avrebbe avuto avere qualcuno al mio fianco se quel qualcuno non fosse stata la persona che è stata capace di rapire il mio cuore fin dal primo istante in cui i nostri occhi si furono incrociati…?!
In questo modo invece, dovrò solo imparare a voler bene a qualcuno scelto per me… da qualcun altro…”
Han.: “ BASTA… SMETTILA DI DIRE STUPIDAGGINI… l’Hinata che conosco io non si è mai arresa, anche quando tutti gli dicevano che era inutile… lei ha sempre lottato… perché adesso vuoi arrenderti così?”
Hi.: “ Hanabi… io non mi stò arrendendo, farò tutto ciò che posso per cambiare questa situazione ma… se le cose non dovessero andare nel verso giusto… quello che voglio dire è… che… preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno che… mezzo vuoto. Ora però… torniamo a quell’altro discorso… allora… chi sarebbe il fortunato che è riuscito a conquistare il cuore della mia sorellina?”


Hanabi guardava Hinata sorridere e pensava a quanto fosse buona e dolce e bella e… a quanto non si meritasse tutto quello che le stava capitando…


Han.: “ Konohamaru… è… Konohamaru e… devo dire a quello stupido di smetterla di essere l’allievo di quell’idiota di Naruto…”
Hi.: “ ihihiihihihihihi… sorellina… ihihihiihihihih… hai sempre criticato me per i miei gusti ma… hihihiihihihih… alla fine… i tuoi non sono poi così migliori rispetto ai miei… ahahahahhahhah…”
Han.: “ (completamente rossa in viso)… Bhè… almeno il mio, è meno idiota del tuo…”
Hi.: “ Colpita… ora che ne dici di raccontarmi tutti i particolari?”
Han.: “ …mmmmmmm… d’accordo… allora eravamo di ritorno da una missione quando…”


Hinata e Hanabi passarono la serata a chiacchierare… entrambe si resero conto che non lo facevano da parecchio…


Hi.: “ E bravo Konohamaru… ora però sarà meglio andare a letto, è tardi e se non sbaglio, tu domani hai una missione…”
Han.: “ Hai ragione, comunque… ero venuta qui per dirti un’altra cosa… prima ti ho accennato al fatto di aver parlato con nostro padre…”
Hi.: “ Si, e allora?”
Han.: “ Bhè… non sono riuscita a fargli cambiare idea ma… ho ottenuto un permesso.”
Hi.: “ Un permesso? Che permesso?”
Han.: “ Un permesso per te e tutti quelli che vorrai invitare, a passare una settimana nella nostra villa in montagna…”
Hi.: “ Cosa?”
Han.: “ Si, lo so che non è proprio una cosa utile ma… sempre meglio di niente e poi pensa che potrai passare un’intera settimana da sola con i tuoi amici, tra terme, passeggiate e bagni al lago… non è poi così male, no?”
Hi.: “ Male…? E’ FANTASTICOOOOOOOOOOOO… ti ho già detto che ti voglio un mondo di bene, verooo…?”
Han.: “ Si ma… fa sempre piacere sentirselo dire… sorellona, posso darti un consiglio?”
Hi.: “ Certo…”
Han.: “ Invita tutti… proprio tutti e… usa questa settimana per far letteralmente schiattare di gelosia quell’idiota di Naruto…”
Hi.: “ Visto che non prova nulla per me, non penso possa essere geloso…”
Han.: “ Ahhhhh… sono sicura, visto quanto è idiota, che se non ti ha ancora detto nulla è solo perché non sa nemmeno lui ciò che prova… hai dovuto dirgli quello che provi per capire che eri innamorata di lui, solo questo dovrebbe farti riflettere sull’intelligenza di quella Testa Quadra…”
Hi.: “…(sorriso)… chissà… forse hai ragione tu…”


Dopo che Hanabi fu uscita dalla stanza, Hinata si mise a letto, era elettrizzata… ed era da tanto tempo che non si sentiva così… passare un’intera settimana con i suoi amici sarebbe sicuramente stato una delle esperienze più belle della sua vita…
Quella mattina Hinata si svegliò serena e piena di energie, era sabato e… se per tutti fosse andato bene, sarebbero potuti partire il giorno seguente, l’unica cosa che bisognava fare prima di iniziare i preparativi era chiedere il permesso all’Hokage.
Hinata si lavò, si vestì, scese di fretta in cucina per fare colazione e…


Ne.: “ Siamo piene di energia questa mattina… ne sono felice…(sorriso)…”
Hi.: “ Sono soprattutto di fretta… devo andare a parlare con l’Hokage…”
Ne.: “ Non ce n’è bisogno…”
Hi.: “ Non sai nemmeno quello che le devo chiedere, come fai a dire che non ce n’è bisogno?”
Ne.: “ Allora provo ad indovinare… riguarda il permesso per poter passare una settimana nella nostra villa in montagna insieme a tutti i nostri amici…”
Hi.: “ E tu come fai a saperlo?”
Ne.: “ Bhè… me ne ha parlato ieri Hanabi, così… mentre lei convinceva tuo padre, io ho parlato con l’Hokage e… ci ha dato il suo Ok.”
Hi.: “ Cosa? Non stai mentendo vero?”
Ne.: “ No…”
Hi.: “ Ma questa è una cosa meravigliosaaaaaaaaaaaaaaa… ahahhahahahhahahah… ovviamente sia tu che tutto il tuo team siete invitati, li avvisi tu, vero?”
Ne.: “ Certo, ora và… hai parecchie persone da invitare…”
Hi.: “Hai ragione, vado… Grazie Neji.”
Ne.: “ E’ il minimo Hinata.”


Hinata letteralmente si fiondò fuori di casa, iniziò a correre per le vie di Konoha e come prima tappa ci fu villa Uchiha…


Hi.: “ Sasukeeeeeee… svegliaaaaaaaaaaaa… Sasukeeeeeeeeeee…”
Sas.: “ Ehi… cos’hai da urlare tanto a quest’ora del mattino? Hiaaaaaa…”
Hi.: “ Urlo così perché… si va in vacanzaaaaaaaaaa…”
Sas.: “ Vacanza?”
Hi.: “ Si… tu e tutti gli altri siete invitati nella mia villa in montagna per tutta settimana prossima, tutto a mie spese ovviamente, l’unica cosa che devi fare è… accettare.”
Sas.: “ Per una intera settimana… non mi sembra una buona idea…”
Hi.: “ Stop… so già a cosa stai pensando, il tempo stringe e dovrei pensare ad allenarmi di più ma… questi potrebbero essere anche gli ultimi giorni che passo in completa libertà e… voglio godermeli e soprattutto… li voglio passare con le persone a cui voglio bene, perciò… non sono ammessi rifiuti. Anche l’Hokage ha dato il suo permesso perciò non fare storie.”


Sas.(pensiero): “ E’ un sollievo vederla così felice…”
Sas.: “ Bhè… se anche l’Hokage ha detto Si… chi sono io per rifiutare…”
Hi.: “ EVVIVAAAAAAAA…”


Hinata si gettò sul letto di Sasuke, iniziando a saltellarvi sopra come una bambina… Dopo 10 minuti di pura follia scese dal letto e ridendo corse via…


Hi.: “ Sasuke prepara le valigieeeeee… la partenza è per domani mattina all’alba… ahahahahhaha…”


Uscì da villa Uchiha e camminando per le vie di Konoha incontrò ed invitò Ino, Shikamaru, Choji, Kiba, Akamaru e Shino, Sai e infine quando era ormai tardo pomeriggio, si ritrovò d’avanti al negozio di Sakura…


Hi.: “ Buona sera signora, Sakura c’è?”
Sak.: “ Ciao Hinata… che ci fai qui?”
Hi.: “ Cercavo te… devo chiederti una cosa…”
Sak.: “ Dimmi pure…”


Uscirono dal negozio e si sedettero su una panchina non molto lontana…


Sak.: “ Allora… cosa ti porta fino al mio negozio?”
Hi.: “ Un invito… vorrei che venissi nella mia villa in montagna…”
Sak.: “ Cosa…?”
Hi.: “ Vorrei passare una settimana insieme ai miei amici… Sasuke e gli altri hanno già accettato e l’Hokage ci ha dato il permesso perciò… spero verrai anche tu.”
Sak.: “ Mi stai invitando a passare un’intera settimana nella tua splendida villa in montagna, insieme a tutti i nostri amici e… soprattutto insieme al mio adorato Sasuke…?”
Hi.: “ Si… prendi questo invito come un “Perdonami per averti tenuto così occupato il tuo Sasuke”. Allora, accetti?”
Sak.: “ Ma certoooooo… e sei più che perdonata.”
Hi.: “ Fiuuuuu… La partenza è per domani mattina, all’alba. Ciao.”
Sak.: “ Hinata… hai invitato anche Naruto?”
Hi.: “ Non ancora… (sorriso)…”
Sak.: “ Se vuoi… posso farlo io, gli dirò che è da parte tua e…”
Hi.: “ No, posso farlo da sola… Sono più forte, anche se non sembra… a domani.”
Sak.: “ A domani.”


Hinata ancora una volta percorreva le vie di Konoha, era passata di fronte a quella casa tante volte nell’arco della giornata ma… nemmeno una volta era riuscita a trovare il coraggio di bussare.
Quella era la sua ultima occasione e questa volta non avrebbe fallito perché… la cosa che più l’allettava di quel viaggio era… poter passare del tempo con Naruto…


Hi.(pensiero): “ Bene… adesso che sei d’avanti alla sua porta… Bussa. Su Hinata, schiaccia il pulsante di quel dannato campanelloooo… Ahhhhhhhhhh… Accidenti. Non è mica così difficile… alza la mano e…”


Na.: “ Hinata…”
Hi.: “ Ehhhh… Naruto…”


Na.(pensiero): “ Cosa ci fa qui?...mmmmmm… perché mi sento così nervoso… è solo… Hinata…”
Hi.(pensiero): “ Accidenti… devo restare calma, in fondo è semplice…”


Na.: “ Come mai sei qui, a quest’ora?”
Hi.: “ Bhè… sono venuta per invitarti nella mia villa in montagna…”
Na.: “Cosa?”
Hi.: “ Non saremo solo noi due… ho invitato anche tutti gli altri… hanno accettato tutti perciò… mi farebbe piacere se venissi anche tu.”
Na.: “ Sul serio?”
Hi.: “ Si… e se ti preoccupano le missioni, sappi che l’Hokage ha acconsentito al viaggio perciò…”
Na.: “ Non pensavo invitassi anche me…”
Hi.: “ Sapevi del viaggio?”
Na.: “ Si… durante la giornata ho incontrato gli altri, mi hanno parlato del viaggio… erano tutti euforici all’idea…”
Hi.: “ Perché pensavi di non ricevere l’invito?”
Na.: “ Bhè… ad essere sincero ci speravo ma… non lo davo per scontato.”
Hi.: “ Non hai risposto alla mia domanda…”
Na.: “ E’ vero… chissà perché con te mi accade spesso…”
Hi.: “ Già… chissà perché…”
Na.: “ Grazie per l’invito, ci sarò senz’altro.”
Hi.: “ Bene… ne sono felice, ora vado, è tardi e la partenza è per domani all’alba perciò… Notte Naruto.”
Na.: “ Notte… Hinata.”


Hinata uscì dal palazzo col cuore in gola, nel contempo Naruto entrò in casa.
Lei felice di come affrontato la situazione e lui… felice di aver ricevuto quell’invito anche se non riusciva bene a capirne il motivo…


Na.(pensiero): “ Hinata… questa settimana mi impegnerò al massimo per capire cosa provo per te… questa è una promessa.”
Hi.(pensiero): “ Naruto… questa settimana mi impegnerò affinché tu ti possa accorgere di me… questa è una promessa.”
 

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Capitolo 7
*** FUURAN… ***



FUURAN…


Quella notte passò più in fretta di quanto tutti si aspettassero… L’appuntamento era d’avanti alle porte di Konoha all’alba…


Han.: “ Sorellona sei pronta?”
Hi.: “ Si… un secondo e scendo…”


Hi.(pensiero): “ Bene Hinata… questa settimana bisogna divertirsiiiii…”


Hinata scese di corsa le scale… per quanto la valigia (di discrete dimensioni) permettesse…


Hi.: “ Eccomi… sono pronta, andiamo?”


Neji e Hanabi si voltarono non appena la sentirono entrare e… guardandola rimasero entrambi a bocca aperta…


Hi.: “ Perché quelle facce?... Non mi sta bene… Devo cambiarmi?... Ci metto un attimo, il tempo di salire e…”
Ne.: “ No… non devi…”
Han.: “ Hinata sei… sei bellissima…”
Hi.: “ Dite sul serio? Non mi state prendendo in giro, vero?”
Ne.: “ No… tranquilla.”
Han.: “ A quanto pare hai deciso di far capitolare sul serio quella Testaccia Quadra… BRAVA…”


Hinata arrossì sentendo quelle parole però… doveva ammettere che era proprio quello il suo obiettivo. In fondo Naruto non la conosceva molto e quel poco che aveva visto non era certo il suo lato migliore ma… durante quella settimana sarebbe stata la vera se stessa, quella a cui piace anche vestirsi bene, quando l’occasione lo richiede.
Dopo aver ascoltato le raccomandazioni del padre, presero le valigie e si incamminarono per raggiungere il punto d’incontro, anche Hanabi si unì a loro, visto che era anche il suo punto d’incontro per la missione…


Han.: “ Ehi ma… non è con questo vestitino rimarranno in parecchi a bocca aperta?”
Hi.: “ No… non penso…mmmmmmmm… Kiba e Shino ci sono abituati e anche Sasuke… forse Shikamaru e Choji ma… non mi interessa…”
Ne.: “ Già… tu vuoi far rimanere a bocca aperta un ‘altra persona… ihihihiihihi…”
Han.: “ Ben detto cugino… ahahhahhahhahha…”
Hi.: “ Ehi… voi due, smettetela subito e poi… da quando sei così spiritoso?!”
Ne.: “ Non te la prendere… ahahhahahahha… in fondo è la verità… ahahahhahahah…”
Hi.: “ Bhè… anche tu ti sei messo tutto in tiro, hai paura che TenTen notando qualcuno più carino di te, possa mollarti?”
Ne.: “ Cosaaaaaaaaaaaaaaa…? La mia TenTen non lo farebbe mai…”
Han.: “ La mia TenTen… AHAHHAHAHAHAHAHAHAH… non sapete quanto mi dispiace non poterci essere… mi sarei divertita un mondo a prendervi in giro… AHAHAHHAHAHAHAHAHHA…”


Neji e Hinata si scambiarono un’occhiata complice, mentre Hanabi continuava a ridere…


Ne. e Hi.: “ Oh… ma guarda, quello lì non è Konohamaru?”
Han.: “Ehhhh… dove? Sono presentabile?”


Neji e Hinata scoppiarono a ridere e talmente ridevano di gusto… piangevano.


Han.: “ Ah…Ah…Ah… molto divertente. La smettete adesso di ridere?!”
Hi.: “ E’… stato… ahahhhaha… sul serio… troppo divertente… ahhhhahahah…”
Ne.: “ Già…ahahahahha… così impari… ahahhahahah…”


Il resto del tragitto lo passarono a ridere e scherzare, intanto…


Na.: “ Giorno Shikamaru, Choji…”
Ch.: “ Buon giorno a te Naruto.”
Shik.: “ A cosa dobbiamo la tua puntualità?”
Na.: “ A niente di particolare, non mi andava di essere come sempre sgridato da Sakura perciò…”
Ki.: “ Buon giorno ragazziiiiiiiiiiiiiiiii…”
Ak.: “ BAUUUUUUUU…”
Sh.: “ Buon giorno a tutti.”
Na.: “ Ciao… anche voi puntuali questa mattina?!”
Ki.: “ Hinata è stata così gentile ad organizzare tutto che… arrivare puntuali era il minimo.”
Na.: “ Ehi ma… siete vestiti in modo diverso, adesso che ci faccio caso anche tu Shikamaru e anche tu Choji… perché?”
Shik.: “ Siamo in vacanza…”
Ch.: “ Già…”
Ki.: “ Indossiamo le nostre tute tutto l’anno, quando abbiamo l’occasione di poter cambiare…”
Sh.: “ Meglio approfittarne…”
Ak.: “ BAU…”
Na.: “ Naaaaaaaa… ma che cosa stupida. Io con la mia tuta sto benissimo, perché cambiare?”
Ki.: “ Contento tu…”
Sh.: “ Bene… a quanto pare ci siamo tutti…”

Il resto del gruppo si voltarono nelle direzioni indicate da Shino, da un lato Sasuke, Sakura, Ino e Sai, dall’altra Neji, TenTen, Rock Lee, Hanabi e Hinata…
Tutti iniziarono a scambiarsi saluti e le ragazze complimenti sulle scelte dei vestiti, tutti tranne uno…
Naruto era rimasto senza parole alla vista di Hinata, non l’aveva mai vista così bella come quella mattina. Quel vestitino beje corto, sbuffato in basso con quel bel fiocco sul lato, un giacchetto corto dello stesso colore dello stivaletto e… per finire, i capelli mossi e raccolti tutti in un lato… era FANTASTICA, e Naruto… finalmente iniziava a rendersene conto.


Sas.: “ Naruto chiudi la bocca… stai sbavando…”
Na.: “ Ehhhh… ma che dici… mmmmmmmm… non è vero…”
Sas.: “ E’ bellissima, vero?... Vedi, quello è uno dei motivi per cui ti dissi di non lasciartela scappare…”
Na.: “ Smettila adesso… questo non mi sembra né il luogo né il momento per parlare di certe cose…”


Mentre disse quelle parole indietreggiò e senza accorgersene urtò proprio…


Na.: “ Ehi, Hinata stai bene? Ti sei… fatta male?”


Hinata si sentì stringere proprio un attimo prima di cadere e quando riaprì gli occhi, si ritrovò tra le braccia del suo amato…


Hi.: “ No… sto benissimo… mi hai presa prima che cadessi, Grazie…(sorriso)”


Continuando a tenerla stretta a sé…


Na.: “ Era il minimo, visto che sono stato io a farti quasi… cadere… ehehehehehhe…”
Na.(pensiero): “ Provo una strana sensazione… un morso allo stomaco…”
Hi.: (pensiero): “ Vorrei tanto che il tempo si fermasse…”
Ki.: “ Ehi, Naruto… adesso puoi anche lasciarla andare, non credi?!”
Na.: “…emmmmm… si certo, scusami ancora Hinata… (rosso in viso)…”
Hi.: “ Non fa nulla… (rossa in viso)…”
Han.(pensiero): “ Bene… il piano procede alla grande… ehehehehhehe… Naruto, non sai ancora quello che ti aspetta…”
Ne.: “ Ragazzi, se ci siamo tutti… possiamo anche partire?!”
Hi.: “ Un’ultima cosa, lasciate pure tutti i bagagli qui, ci penserà mio padre a farli arrivare a destinazione…”
Ki.: “ E come?”
Ne.: “ Il come non ti deve interessare, l’importante è che arrivino…”
Ki.: “ Come al solito la gentilezza l’hai dimenticata in camera tua… GRRRRRRRR…”
Hi.: “ Ehi… non mi sembra il momento di mettersi a litigare…”
Kon.: “ Ehiiii… Hanabiiiiiiii… siamo qui… FIUUUUU… scusa il ritardo… ehehhehehe…”
Han.: “ Come al solito… UFFFFFF… non mi sembra una cosa troppo difficile alzarsi al suono della sveglia…”
Kon.: “ Che ci posso fare… è più forte di me, proprio non la sento… ahahahhahaah… però per farmi perdonare, ti ho portato questo…(sorriso)”
Han.: “Eh… Grazie…”


Hanabi arrossì quando il ragazzo le porse un piccolo giglio bianco, fu molto felice di quel pensiero, talmente felice da dimenticare il perché qualche istante prima fosse indispettita…


Na.: “ Perché il mio allievo ha regalato un fiore ad Hanabi?”
Hi.: “ Perché il tuo allievo è diventato il fidanzato della mia Hanabi… questa cosa, in un certo senso… ci lega, non credi? (sorriso)”
Na.(pensiero): “ Accidenti… di nuovo quella strana fitta allo stomaco… Però… ha davvero un sorriso dolcissimo…(arrossisce)”
Na.: “ Bhè… credo di si…”


Han.: “ Hinata, noi andiamo… ci vediamo tra una settimana… (occhiolino)”
Hi.: “ In bocca al lupo…”
Han.: “ Anche a te.”


Salutato il gruppo che partiva per una missione, decisero finalmente di partire.
Il viaggio non era lungo, giusto tre ore di cammino che per loro che erano ninja, era praticamente una sciocchezza. Le tre ore volarono, tra risate, scherzi e pettegolezzi vari… ormai si intravedeva la grande villa quando…


TenT.: “ Hinata, cos’hai? Che ti prende?”
Hi.: “ Io…”

FRRRRRRR…

Hi.(pensiero): “ Non ci credo… è luiiii…”


Hinata iniziò a correre, TenTen e gli altri la chiamavano, le chiedevano spiegazioni ma lei… nemmeno li ascoltava…
Hinata corse veloce verso l’ingresso della villa, corse talmente veloce da sorprendere tutto il gruppo di amici ma lei… non ci badò, in quel momento aveva tutt’altro nella testa…


Hi.(pensiero): “ Deve’essere in casa… ne sono sicura, lo sento…”


Hinata salì le scale del portico, attraversò la veranda e arrivata d’avanti alla grande porta d’entrata della villa l’aprì…
L’aprì ma… con sua somma delusione non c’era nessuno dietro a quella porta ad aspettarla. Ci mise qualche istante a metabolizzare la delusione, si voltò senza nemmeno chiudere la porta, fece qualche passo in direzione delle scale del portico… vide i suoi amici arrivare ad un ad uno, iniziò a scendere le scale del portico… scese un gradino, e poi un altro e poi… ancora un altro quando…

FRUSHHHHHHH….


Qualcosa o meglio, qualcuno le comparve di fianco, sussurrandole all’orecchio…


?: “ Non riesco mai a farti una sorpresa…(sorriso)… Bella come sempre Fuuran…”


Hinata si voltò per verificare se quella voce fosse reale o solo frutto della sua immaginazione, ma… quando incrociò i suoi occhi color ambra, fu certa della realtà…


Hi.: “ Keiiiiiiiiiiiii…”


Hinata con un saltò gli fu al collo… si strinse forte a lui.
Il salto e l’abbraccio furono così improvvisi che presero il ragazzo alla sprovvista facendogli perdere l’equilibrio, fortunatamente cascarono da soli due gradini…
Nella caduta il ragazzo misterioso fini per terra mentre Hinata gli finì sopra… la scena era alquanto strana ma… non per loro due…
Hinata alzato il viso dal petto del ragazzo, tornò a guardarlo negli occhi e ad abbracciarlo…


Hi.: “ Kei che bello rivederti… mi sei mancato tantissimo…”
Kei: “ Anche tu mi sei mancata Fuuran…”


A rovinare il quadretto, intervenne un Kiba oltremodo infastidito…


Ki.: “ Hinata… non sarebbe meglio alzarsi, ricomporsi e fare le dovute presentazioni…GRRRRRRRR…?”


Hinata alzò il viso per guardare Kiba, poi… si voltò per vedere anche gli altri e… quando vide le facce di tutti… nervose, interrogative, maliziose e… Naruto…


Hi.: “ Oh, si, scusa… Hai ragione…”


Si alzò di scatto seguita da Kei, velocemente si diede una sistemata e…


Hi.: “ Ragazzi… vi presento Kei Ioshima, è un mio carissimo e vecchissimo amico…(sorriso)… ci conosciamo praticamente da… sempre.”
Kei: “ Fuuran ha ragione… ci conosciamo da talmente tanto tempo che… basta uno sguardo per capirci…”


Hinata arrossì sentendo quelle parole e non solo per le parole in sé ma perché… stava dicendo quelle cose, con quel tono, proprio d’avanti a Naruto…


Hi.: “ Keiiii… questo non penso gli interessi comunque… passiamo alle presentazioni…”


Hinata lo prese per un braccio e iniziò a presentargli tutti i suoi amici…


Na.(pensiero): “ Cos’era quella scena? Perché sento di nuovo quella strana sensazione allo stomaco e in più… mi sento nervoso e… GELOSO??? Non posso essere geloso, non lo sono mai stato, mi starò sbagliando ma… se non è gelosia, che cos’è? Quello che so è… che non l’avevo mai vista sorridere così… ed essere così allegra e… spontanea. Perché con me non lo è mai? Ahhhhhhhhhhhhh… sento che sta per arrivarmi un gigantesco mal di testaaaaaaaaaa…”


Kei: “ Ehi Fuuran…”


Na.(pensiero): “ Accidentiiiiiii… perché non la smette di chiamarla Fuurannnn… GRRRRRRRRRRR…”
Na.: “ Lei si chiama Hinataaaaaaaa…”


Tutti si voltarono a guardare Naruto, con volti di alcuni… più stupiti di altri…


Na.(pensiero): “ Opsss… mi sa che questo l’ho detto ad alta voce…”
Kei: “ Come si chiama la mia Fuuran lo so già… quello che ancora non so… è il tuo di nome…”
Na.: “ Naruto… mi chiamo Naruto Uzumaki e… visto che il suo nome lo conosci… potresti anche usarlo.”


Detto ciò, Naruto senza dare né spiegazioni né diritto di replica se ne andò in casa.


Na.(pensiero): “ Questo tizio mi dà davvero sui nervi… GRRRRRRRRR…”


Tutti rimasero perplessi dalla reazione di Naruto, non si era mai comportato così…


Sak.: “ Come mai una reazione del genere?”
Sas.: “ …(sorriso)… penso che la sua testa stia iniziando a carburare…”
Sak.: “ ???”


Shik.(pensiero): “ Ora tutte quelle domande… iniziano ad avere un senso… questa settimana sarà meno noiosa di quel che pensavo…”


Hi.(pensiero): “ Perché ha reagito così… non è da lui…”


Kei(pensiero): “ Finalmente posso dare un volto al tuo nome… Naruto Uzumaki.”

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Capitolo 8
*** KEI… IL MIO NOME E’ KEI IOSHIMA… ***


KEI… IL MIO NOME E’ KEI IOSHIMA…




Hi.: “ Ragazzi… che ne dite di seguire Naruto in casa? Ci sistemiamo nelle stanze e poi… potremmo decidere cosa fare…”
Ino: “ Mi sembra un’ottima idea…”
Sak.: “ Ma i bagagli?”
Hi.: “ Oh… non vi preoccupate… sono già in casa.”

Entrarono tutti in casa, visitarono il pian terreno, poi… presa ognuno la propria valigia, salirono al primo piano…

Hi.: “ Ragazze… avevo pensato che noi potevamo dividerci in questo modo: io e TenTen nella mia camera, Sakura… tu e Ino in quella di mia sorella Hanabi.”
Sak.: “ Per noi va benissimo.”
Hi.: “ Bene… la stanza di Hanabi è la seconda porta sulla sinistra.”
Ki.: “ E noi? Come ci dividiamo?”
Hi.: “ Bhè… potreste stare a due o a tre, le stanze non mancano…”
Ki.: “ Si ma…”
Ten.: “ Hinata perché noi non andiamo a sistemarci, loro se la caveranno anche da soli…”
Hi.: “ …mmmmmm… hai ragione… Kei, fai come al solito… tanto ci vorrà poco.”
Kei: “ Ti aspetto…”


Hinata e TenTen si avviarono nella loro camera…

Ten.: “ Hinata… tutto bene?”
Hi.: “ Si… perché?”
Ten.: “ Sai che con me puoi parlare liberamente…”
Hi.: “ Lo so ma… non vedo di cosa dovremmo parlare?!”
Ten.: “ Che ne dici di un certo Fustacchione, alto, moro, con gli occhi color ambra, con un fisico da far paura e che sembra molto interessato a te?”
Hi.: “ Kei è solo un mio carissimo amico, non c’è nulla d’aggiungere.”
Ten.: “ Senti, lo so che sei innamorata di una certa testaccia quadra da… praticamente da sempre ma… non precluderti nuove possibilità. Sinceramente, non riesco a capire come un ragazzo possa non innamorarsi di te ma… devi metterlo in conto. Potrebbe succedere che Naruto non ricambi mai i tuoi sentimenti e… INSOMMA… non puoi certo rimanere ferma ad aspettare che quell’IDIOTA apra gli occhi?!...”
Hi.: “ Grazie… sei una vera amica ma… posso assicurarti che… non corro il pericolo di passare la mia vita da sola.”
Ten.: “ Si ma…”
Hi.: “ Basta… sbrighiamoci con queste valigie e torniamo di sotto, siamo venute qui per divertirci, o no?”
Ten.: “ D’accordo…”

Dopo poco uscirono dalla stanza, sorprendendosi di vedere uscire anche tutti gli altri dalle rispettive camere…

Ten.: “ Neji… allora? Come vi siete divisi?”
Ne.: “ Io e Rock Lee, Sasuke con Naruto, Choji con Shikamaru, Kiba, Shino e Sai in quella più grande.”
Sak.: “ Accidenti che fantasia?!”
Ino: “ State sempre accoppiati così, potevate anche cambiare per una volta…”
Ki.: “ Perché cambiare?! Sappiamo già che ci saremmo trovati bene perciò…”

Una volta raggiunto Kei al piano di sotto iniziarono a proporre idee su come passare il pomeriggio…

Shik.: “ Che ne dite di fare un pisolino?”
Ino: “ Non se ne parla NEMMENOOOOOOO…”
Ch.: “ E di mangiare qualcosa?”
Sak.: “ Ma se abbiamo pranzato meno di un’ora fa!”
Ne.: “ Un po’ di allenamento?”
Ten.: “ Siamo venuti qui per divertirciiiiiiii…”
Sh.: “ Potremmo andare a caccia d’insetti?”
Tutti: “___________”
Sh.: “ Era solo un’idea…”
Kei: “ Che ne dite di passare il pomeriggio alle terme?”
Ki.: “ Sarebbe magnificoooooooo…”
Ino: “ Siiiiiiiiiiii… finalmente una proposta decente.”
Na.: “ Ma… così dovremmo stare separati…”
Hi.: “ Bhè… se è solo questo il problema… noi abbiamo anche delle terme miste…”
Ino: “ Questa villa ha anche delle termeeeeeeeeeeeeeeeee…?”
Ne.: “ Per essere precisi TRE. Una solo per gli uomini, una solo per le donne e una mista.”
Sak. e Ino: “ COSAAAAAAAAAAA…?”
Kei: “ Bene, allora è deciso, tutti alle terme…”

Una volta nelle terme, dopo essersi cambiati, si rincontrarono tutti nella grande piscina… tutti rimasero a bocca aperta, quella piscina era uno spettacolo, sembrava un piccolo lago naturale fumante…

Ki.: “ Uaaaaaaahhhhoooooooooo…”

SPLASH…

Ki.: “ Ragazzi tuffatevi, l’acqua è magnifica… aahhahahahhahah…”
Ino: “ Potresti anche essere più delicato…”

SPALSH…

Un’onda d’acqua ricoprì interamente Ino...

Ino: “ Chi è stato a fami questo?”
Shik.: “ non eravamo qui per divertirci?”
Ino: “ Sei finito… Grrrrrrrrrrrrr….”

SPLASH…

Poco dopo tutti furono in acqua. Chi giocava a schizzarsi, chi spettegolava e chi… semplicemente cercava di rilassarsi…

Kei: “ Allora Fuuran… che mi racconti di bello?”
Hi.: “ Vuoi forse farmi credere che tu non sei a conoscenza di quello che sta succedendo nella mia vita?”
Kei: “ Il fatto che io lo sappia non significa che vorrei che fossi tu a parlarmene ora.”
Hi.: “ …(sorriso)… ma io preferirei non parlarne, voglio godermi questa settimana, voglio vivermela come una ragazza normale, niente di più…”
Kei: “ Ma tu non sei una ragazza normale, Fuuran… quando lo capirai?!”

Kei accarezzò il volto di Hinata… Hinata sorrise anche se involontariamente una lacrima abbandonò i suoi occhi e… pochi metri più in là qualcuno osservò tutto con estrema attenzione…

Sas.: “ Vuoi smetterla di fissarla?”
Na.: “ Non la sto fissando…”
Sas.: “ Perché non le vai a parlare?”
Na.: “ Perché in questo momento è impegnata con qualcun altro e poi… non saprei nemmeno cosa dirle…”
Sas.: “ Ti avevo avvertito che questo sarebbe potuto succedere, sei un IDIOTA…”
Na.: “ Sasuke, lasciami in pace.”
Sas.: “ Non riesco a capire perché aspetti ancora… cos’altro vuoi capire?”
Na.: “ Non lo so… non so nemmeno io quello che ho capito…”
Sas.: “ Bhè… visto che non ci arrivi da solo, sarò io a dirtelo… SEI INNAMORATO DI LEI… Ora che lo sai, và da lei e fa ciò che dovevi fare già da molto tempo…”
Na.: “ Lei non ha mai parlato così con me, non ha mai riso così… con me non è mai stata così spontanea, così… se stessa. Io l’ho fatta sempre e solo piangere e soffrire, mi sono comportato da vero imbecille con lei… L’Hinata che ho visto in questi due giorni è…”
Sas.: “ E’ splendida… lo so, è quello che ho cercato di dirti per tanto tempo…”
Na.: “ Hai ragione…”
Sas.: “ Perché non vai da lei e le dici quello che hai appena detto a me?!”
Na.: “ Non sarebbe giusto… perché dovrebbe stare con me se con me lei… non è se stessa?!”
Sas.: “ Sapete qual è il vostro problema? Tutti voi l’avete sempre sottovalutata. Lei è molto più forte di quello che voi pensiate… ha affrontato e… continua ad affrontare cose che… voi nemmeno potete immaginare. Dovrebbe essere lei a decidere della sua vita, tu dovresti fare una sola cosa… dirle quello che provi, il resto… dovrebbe essere una sua scelta.”
Na.: “…………..”
Sas.: “ Un ultima cosa… se tu gliene dessi la possibilità, rivolgerebbe quei sorrisi anche a te.”

Na.(pensiero): “ Accidenti… essere innamorati è davvero uno strazio… mille pensieri, mille problemi, mille emozioni diverse… E pure è strano… per Sakura non ho mai provato nulla di tutto questo, si… qualche volta ero geloso ma… niente paragonato a quello che sento ogni volta che quell’idiota fa lo scemo con Hinata… GRRRRRRRR… perché si permette così tante libertà? E perché lei non gli dice nulla?... Cosa li avrà uniti così?... Ahhhhhhh… non ce la faccio più!!! Sarà meglio che esca da qui, se lo vedo metterle di nuovo una mano addosso, giuro che… non rispondo più di me stesso!!!”

Naruto con un balzo fu fuori dall’acqua, prese il suo asciugamano e si diresse negli spogliatoi…

Ch.: “ Ehi Naruto… dove stai andando?”
Na.: “ A cambiarmi… non sopporto più di stare qui dentro…”

Disse quelle parole senza nemmeno voltarsi e… ancora una volta, uscì di scena stupendo il resto del gruppo. Una volta nello spogliatoio si infilò sotto la doccia… pochi minuti e ne uscì…

Shik.: “ A quanto pare hai tutti i sintomi di uno che ormai… è cotto a puntino.”
Na.: “ Di cosa stai parlando?”
Shik.: “ La tua gelosia è più che evidente, molto spesso rimani a fissarla imbambolato, dalla faccia che hai fatto questa mattina quando l’hai vista con quel vestitino marrone…”
Na.: “ Il suo vestito non era marrone… era rosa.”
Shik.: “ …(sorriso)… un altro sintomo, ricordi ogni suo minimo dettaglio… (sorriso)…”
Na.: “ Ahhhhhhh… e va bene, e allora? Penso di essermi innamorato di lei, c’è forse qualche problema?”
Shik.: “ No… anzi, era quasi ora che ti accorgessi di lei. Adesso quale sarà la tua prossima mossa?”
Na.: “ Non ci sarà nessuna prossima mossa.”
Shik.: “ Ogni tanto dimentico la tua stupidità… ricordi quello che ti ho detto? Non arrivare a renderti conto di quanto lei conti per te solo dopo averla persa perché… non è detto che torni più da te…”
Na.: “ E se l’avessi già persa?”
Shik.: “ Se non le parli… non lo saprai mai. Adesso me ne torno in piscina, in fondo… sono venuto qui per rilassarmi…”

Shikamaru se ne stava tornando in piscina quando…

Na.: “ Grazie…”
Shik.: “ E di che… servono a questo gli amici intelligenti, o no?!”

Intanto mentre tutti continuavano a divertirsi, anche Hinata si uscì dall’acqua…

Kei: “ Ehi, Fuuran… dove stai andando?”
Ino: “ Si, dai… rimani un altro po’ con noi…”
Hi.: “ Vado a cambiarmi e poi inizierò a preparare la cena, a proposito… avete preferenze?”
Shi.: “ A me andrebbe qualcosa di caldo.”
Ch.: “ Per me l’importante e che ce ne sia in abbondanza…”
Sak.: “ Per me va bene tutto…”
Hi.: “ D’accordo, ricevuto.”

Hinata prese il suo asciugamano e andò nello spogliatoio, si lavò, si asciugò, si vestì e poi si diresse in cucina…
Quando arrivò trovò Naruto che gironzolava per la stanza…

Hi.: “ Hai fame?”

Naruto venne colto alla sprovvista, sobbalzò e quando la vide arrossì…

Na.: “ Bhè… in effetti… ehehhehehe…”
Hi.: “ Avevo proprio intenzione di iniziare a preparare la cena…”
Na.: “ Oh… allora ti lascio in pace…”
Hi.: “ As-aspetta… perché invece… non mi dai una mano?”

Naruto rimase sorpreso da quella richiesta… felicemente sorpreso…

Na.: “ Non garantisco nulla però…(sorriso)…”
Hi.: “ Questo non mi preoccupa…(sorriso)…”

Si misero entrambi all’opera, mentre Hinata rosolava la carne, Naruto tagliava le verdure…
Erano lì che trafficavano con pentole e fornelli da quasi un quarto d’ora senza essersi scambiati più una parola, quando Hinata decise di rompere il ghiaccio…

Hi.: “ Cucinare con qualcuno è molto più divertente che farlo da soli, non credi anche tu?”
Na.: “ Non saprei… se riscaldare una ciotola di ramen precotto di può definire CUCINARE, allora hai ragione…”
Hi.: “ …(sorriso)… dovresti smetterla di mangiare solo ramen, troppo ramen fa male…”
Na.: “ Il ramen non ha mai fatto male a nessuno e poi… è già deprimente dover mangiare sempre da soli, figuriamoci dover cucinare da solo e solo per se stesso… No, assolutamente meglio scaldarsi una ciotola di ramen…”
Hi.: “ Lo diceva sempre anche Kei…(sorriso)… in un certo senso vi assomigliate…”

FLACK…

Na.: “ Ahhh…”
Hi.: “ Oh Dio… stai bene? Fammi vedere il dito… ma sta sanguinando…”
Na.: “ Non ti preoccupare… non è nulla…”
Hi.: “ Non dire stupidaggini, sta sanguinando perciò… non è vero che non è nulla. Vieni qui, dobbiamo disinfettare e poi medicare…”

Hinata prese Naruto per mano e lo trascinò vicino ad una credenza, lo fece sedere su una sedia e poi mentre lo medicava decise di raccontargli di Kei…


Hi.: “ Vorrei che tu sapessi una cosa, però… prima che continui voglio che tu mi faccia una promessa… Voglio che non m’interrompa e voglio soprattutto che tu ascolta con attenzione tutto ciò che ti dirò. Puoi promettermelo?”

Naruto si limitò a fare un cenno di consenso con il capo, solo dopo ciò Hinata continuò a parlare…

Hi.: “ Fin da quando ero piccola, sono sempre stata molto sola, un po’ per colpa del mio carattere, troppo timido e riservato, un po’… a causa dei miei occhi. Appartenere ad una famiglia importante è già di per sé complicato ma… se ci aggiungi il fatto che un giorno, sarai destinato anche a diventarne capo clan… il fardello diventa ancora più pesante. Io avrei tanto voluto poter giocare con gli altri bambini come facevano tutti ma… da una parte c’era mio padre che non voleva che una Hyuga si mischiasse con gente comune e dall’altra c’erano i bambini che o avevano paura di quello che uno Hyuga rappresentava o… semplicemente, per evitare possibili problemi mi evitavano e basta. La mia unica compagnia era mia madre ma… dopo un po’, iniziò a non bastarmi. Una mattina uscii di casa senza permesso, pensai: “Cosa potrà mai succedermi? Tutti i bambini lo fanno.” Ma… mi sbagliavo. Quella mattina venni rapita. Sorvolerò sulla parte che già conosci… Da quel giorno la mia vita cambiò per sempre. Per colpa mia, mio padre perse suo fratello e Neji perse suo padre…”

Ad Hinata scesa una lacrima che prontamente asciugò, fece un lungo respiro e poi riprese…

Hi.: “ Dopo quel giorno, per settimane non potei più mettere piede fuori dalla mia stanza, l’unica cosa che mi era consentita erano gli allenamenti che però… non faceva altro che incupire ancora di più il cuore di mio padre, e in effetti come dargli torto, il fratello si era sacrificato per una buona a nulla…”

Un’altra lacrima…

Hi.: “ Arrivò al punto da non sopportare nemmeno la mia presenza nella stessa casa così… venni spedita qui insieme a Ko, che allora aveva più o meno 17 anni. Mi sentivo sempre più in colpa per quello che era successo, per colpa del mio egoismo tante persone stavano soffrendo… Inizia a non parlare più, a non sorridere, quasi a non vivere… mi mancava la mia casa, le mie cose, la mia mamma… dopo tutto… ero solo una bambina. Ko non sapeva più cosa fare, fino a quando una mattina, mi portò un piccolo coniglietto trovato nel bosco… rimasi affascinata da quel piccolo batuffolo bianco che ormai… portavo con me ovunque. Una mattina uscii in giardino per giocare, il coniglietto iniziò a correre nel bosco e io, senza pensarci gli andai dietro, dopo un po’ mi resi conto di essermi persa, iniziai a piangere come una fontana, ero disperata fino a quando d’avanti a me apparve un bambino. Aveva i capelli neri e gli occhi color ambra e un sorriso dolcissimo…”

Hinata iniziò letteralmente a riviere quel momento…

*?: “ Ehi bambina, perché stai piangendo? Ti sei forse fatta male?”
Hi.: “ No… non mi sono fatta male è solo che… SIGH… il mio unico amico è scomparso e… SIGH… sono di nuovo tutta solaaaaa… SIGH…”
?: “ Come ti chiami?”
Hi.: “ Hinata… Hinata Hyuga… SIGH…”
?: “ Che ne dici Hinata se da oggi diventassi io il tuo migliore amico?”
Hi.: “ Sul serio vuoi diventare mio amico?”
?: “ Certo… ma solo se la smetti di piangere”*

Hi.: “ Mi asciugai subito le lacrime poi lui mi tese la mano e mi disse: “ Hinata da oggi non sarai più sola, questa è una promessa.” mi sorrise e qualcosa nel mio cuore si sciolse…”

* Hi.: “ Visto che sei il mio miglior amico… dovrei sapere almeno il tuo nome…”
?: “ Kei… il mio nome è Kei Ioshima…(sorriso)”*

Hi.: “ Da quel giorno Kei non mi ha mai lasciata sola, abitava poco distante da qui. Veniva tutte le mattine e restava con me per tutto il giorno, io… giorno dopo giorno stavo sempre meglio ed anche Ko. Rimanemmo qui per quasi un anno e quando arrivò l’ordine di mio padre di tornare a casa… fu lui, ancora una volta, ad aiutarmi…”

* Kei: “ Hinata, non essere triste, prometto che ti scriverò tutte le settimane e che… verrò a trovarti, tu… mi prometti che farai lo stesso?”
Hi.: “ Si… SIGH… ti voglio tanto bene Kei.”*

Hi.: “ Partimmo qualche giorno più tardi, appena arrivai a casa iniziai a sentirmi di nuovo sola, le cose con mio padre non miglioravano, potevo uscire solo se Ko mi accompagnava e… gli altri bambini continuavano ad ignorarmi ma… quando mi sentivo triste, pensavo a Kei. Mantenne la sua promessa, dopo una settimana che ero ritornata a casa arrivò la sua prima lettera e così continuammo a scriverci fino all’estate successiva quando chiesi a mio padre di poter passare le vacanze in questa villa, riprendemmo la corrispondenza subito dopo e… non l’abbiamo mai interrotta. Da allora, mi è sempre stato vicino ed ho sempre potuto contare su di lui. Lui è stato il primo a credere in me, il primo a volermi bene, il primo amico che io abbia mai avuto… io per lui ci sarò sempre, come lui ci sarà sempre per me. Tu… dovresti capirmi. E’ come un FRATELLO e questo… non cambierà.”

Hinata si alzò e voltandosi si avviò verso i fornelli quando Naruto la prese per un braccio e la tirò a sé stringendola forte tra le sue braccia… forte contro il suo petto…
Non voleva più lasciarla andare… non voleva più che lei si sentisse sola… sapeva ciò che si provava e non voleva per nessuna ragione al mondo che lei si potesse più sentire così…
Naruto continuava a stringerla forte… i loro cuori batteva sempre di velocemente… Hinata non capiva bene quello che stava succedendo, quasi non riusciva a capire se quella era la realtà o solo la sua immaginazione ma… non le importava…

Na.: “ Scusami per questa mattina… scusami per poco fa, ma… non sopporto che qualcun altro possa toccarti… non sopporto che qualcun altro sappia cose di te che io non so… non sopporto di non essere io la persona che suscita quei tuoi splendidi sorrisi, la tua dolce spontaneità, quella… che con un semplice sguardo è capace di capire tutto ciò che stai provando…”
Hi.: “… Naruto…”
 

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Capitolo 9
*** COSA VUOI PER TORNARE AD ESSERE FELICE?... ***


COSA VUOI PER TORNARE AD ESSERE FELICE?...


Hi.: “ Naruto… io…”

In quel momento sentirono le voci dei loro amici, stavano per entrare nella stanza…

Na.: “ Hinata… dimmi solo che… che non è troppo tardi… ti prego…”

Hinata stava per rispondere quando…

Ki.: “ Ehi… Hinata allora? A che punto è la cena?”
Sas.: “ Ehi testa quadra, come mai tutto rosso? (sorrise malizioso)”
Ki.: “ Infatti… Hinata, anche tu sei tutta rossa, ma stai bene?”

Naruto e Hinata si erano staccati a velocità super sonica…

Hi.: “ Sto benissimo Kiba… grazie del pensiero…”
Na.: “ Sarà il caldo… fa caldissimo qui, non credete? Ehehehhehehe…”
Ino: “ Veramente si sta benissimo…”
Sak.: “ Voi due non ce la raccontate giusta…”
Na.: “ Sakura ma che dici?... ehehehhehehehe…”

La discussione finì lì, Hinata e le altre finirono di preparare la cena, anzi… meglio dire che Hinata e TenTen finirono di preparare la cena, mentre i ragazzi aspettavano in salotto che la cena venisse servita in tavola…

Sas.: “ Allora… neanche a me puoi dire cos’è successo mentre eravate soli?”
Na.: “ Mi sono reso conto che voglio che lei sia solo mia e questo… riguarda anche te. Devi smetterla di esserle così appiccicato…”
Sas.: “ Mi dispiace ma… non posso promettertelo, lei è troppo importante per me e non ci rinuncerò per nessuno al mondo, quello che posso dirti è che… è un’amica, un’ottima amica…”
Na.: “ …GRRRRRR… Accidenti al fatto di essere amici…”
Sas.: “ Invece di perdere tempo con queste sciocchezze… cosa hai fatto di concreto, si può sapere?”
Na.: “ Bhè… (arrossì)… gli e l’ho detto… le ho chiesto scusa e gli ho detto che voglio essere io quello che la fa sorridere, io quello che la conosce meglio e… che voglio essere io quello che sa tutto di lei…”
Sas.: “ E bravo Testa Quadra, finalmente ce l’hai fatta… perciò adesso state insieme…!?”
Na.: “ No…”
Sas.: “ Che significa, No?”
Na.: “ Lei non mi ha risposto, l’unica cosa che ha detto è stata “Naruto””
Sas.: “ Ne sei sicuro? Non ti sarai mica perso qualche discorso?”
Na.: “ non sono mica scemo sul serio… lei non ha detto nulla perché siete arrivati voi, non ce ne è stato il tempo…”
Sas.: “ E allora rimedia… va di là e chiedile di seguirti perché le devi parlare, non è mica una cosa così complicata da dire?!”
Na.: “ Eh… non se ne parla nemmeno. Se facessi una cosa del genere Sakura e gli altri non ci darebbero più pace e io… non voglio… vorrei godermi questi giorni con lei, non scappare da tutti…”
Sas.: “ Ehi… va bene confessarle il tuo amore, stare insieme e darvi qualche bacetto ma… niente di più. Lei è ancora una bambina, non è certo pronta per certe cose e…”
Na.: “ E PENSO PROPRIO CHE QUESTI NON SIANO AFFARI TUOI… TI RICORDO CHE LEI E’ SOLO UNA TUA AMICA… e poi… SAKURA PUO’ FARE CERTE COSE E HINATA NO??? NON VORRAI MICA CHE SAKURA VENGA A SAPERE DI QUESTO TUO PARERE…”
Sas.: “ NO… Sakura non dovrà mai sapere di questa conversazione… diciamo che allora non dovrai mai parlare con me di queste cose e non farmi nemmeno mai capire se avrete fatto certe cose o non so come potrei reagire…”
Na.: “ Va bene… tanto non era certo mia intenzione far diventare certe cose di dominio pubblico…”

Intanto le ragazze avevano finito di cucinare e stavano iniziando a servire la cena, erano quasi tutti a tavola…

Shik.: “ Ehi… ma dove sono gli altri?”
Cho.: “ Se non arrivano in fretta… non garantisco una porzione per loro…”
Ino: “ C’è cibo a sufficienza per sfamare un esercito perciò… non esagerare…”
Hi.: “ Vado a chiamarli io…”

Hinata si alzò e andò in salotto, si fermò sulla soglia della porta…

Hi.: “ Ragazzi… la cena è pronta, mancate solo voi…”
Sas.: “ Arriviamo…”

Sasuke diede una gomitata a Naruto come per fargli capire che quella era una buona occasione per finire quel discorso…
Naruto arrossì leggermente poi prese coraggio e iniziò ad avvicinarsi ad Hinata, anche lei arrossì nel vedere Naruto che le veniva in contro, quello che però non aveva notato nessuno era la presenza di Kei nella stanza.
Kei aveva assistito in silenzio alla scena in cucina ed ora anche a quella, secondo lui, patetica commediola e proprio non ce la faceva più…

Kei: “ Fuuran se sei stata tu a cucinare… sono sicuro che sarà tutto delizioso…”

Detto ciò diede un bacio sulla fronte di Hinata e uscì dalla stanza.
Tutto era avvenuto sotto gli occhi di Naruto che vista la scena abbassò lo sguardo e seguì senza dire una parola Kei fuori dalla porta, passò di fianco ad Hinata che in quel momento, era rimasta senza parole.
Hinata si vide passare Naruto di fianco, con gli occhi fissi sulle assi di legno del pavimento, non voleva vederlo in quel modo… si voltò, Naruto era quasi arrivato nell’altra stanza quando con uno scatto gli fu di fianco e… con la testa bassa e le guance arrossate… sussurò…

Hi.: “ Naruto… non è… troppo tardi…”

Hinata velocemente superò Naruto entrando nella stanza da pranzo dove tutti gli altri li stavano aspettando, lo superò senza guardarlo in viso e senza dare a lui il tempo di poter dire qualcosa…qualsiasi cosa…
Quelle parole arrivarono diritte al cuore del biondino che in quell’istante… perse un battito.
Guardò quella ragazza dai lunghi capelli corvini, che correva ad aiutare le sue amiche a servire la cena e sentì una estrema felicità invadergli il corpo…

Shik.: “ Ehi Naruto… sbrigati a sederti, non potremmo trattenere Choji ancora per molto…”
Na.: “ Ah… hai ragione… arrivo subito…”

Naruto prese posto proprio di fronte ad Hinata, la cena iniziò e con essa le risate e le prese in giro… Naruto e Hinata spesso incrociavano i loro sguardi arrossendo ma… non riuscivano a mantenere gli occhi fissi l’uno sull’altra per più di pochi secondi.
Dopo cena andarono tutti a letto per prepararsi ad una nuova splendida giornata, mentre Kei, dopo aver salutato tutti e poi… Hinata in particolare, tornò a casa sua.

Hi.: “ Perché non dormi qui anche tu… c’è tanto spazio…”
Kei: “ Grazie per l’invito ma preferisco tornare a casa, conosci mio padre ed è meglio non creare situazioni spiacevoli.”
Hi.: “ D’accordo, però domani mattina ti aspetto puntuale per colazione…(sorrise)…”
Kei: “ Certo… Buona notte Fuuran e sogni d’argento…”
Hi.: “ Perché quelli d’oro li farò io sognandoti…(sorrise)…”

Kei rimase sorpreso…

Kei.: “ Te lo ricordi ancora…”
Hi.: “ Come potrei dimenticarlo… Buona notte Kei…”

Hinata gli diede un bacio sulla guancia per poi tornare in casa, Kei la vide rientrare per poi voltarsi e avviarsi verso casa sua.
Il giorno seguente furono tutti molto mattutini e dopo un’abbondante colazione venne deciso di fare una gita in montagna ma… un po’ diversa.

Ino: “ Shikamaru cosa intendi per “un po’ diversa”?”
Shik.: “ Io avevo pensato di dividerci in coppie, ognuna delle quali dovrà trovare tre oggetti particolari e una volta finito raggiungere il tempio che si trova non molto distante da qui, ovviamente… tutto verrebbe fatto tramite sorteggio.”
Sak.: “ A me va bene tutto… tranne la parte del sorteggio, io voglio stare con il mio Sasukino…”
Sak.(pensiero): “ E NON VOGLIO CHE QUELLA STREGA DI INO CI POSSA METTERE LE SUE MANACCIE SOPRA… ”
Ten.: “ Non possiamo eliminare il sorteggio, così siamo tutti contenti…?”
Shi.: “ Se eliminiamo quella componente… assisteremmo ad un vero e proprio spargimento di sangue per poter stare in coppia con una certa persona…”

Shino indicò Hinata e così… tutti gli altri dovettero accettare il sorteggio.
A pescare per prime furono le ragazze, dovevano pescare un bigliettino con su scritto un numero, due che pescavano lo stesso numero… formavano una coppia. Dopo una decina di minuti le coppie erano formate… Neji con TenTen, Rock Lee con Kiba, Shino con Sai, Sakura con Sasuke ma… anche con Ino, visto che c’era una persona in più una coppia sarebbe dovuta diventare un terzetto e infine… Naruto con Kei e Hinata con Shikamaru…

Sas.: “ In bocca al lupo Testa Quadra…(sorrise)…”

Naruto guardò Ino e Sakura che si lanciavano saette dagli occhi e…

Na.: “ Penso che ne servirà di più a te…”

Anche Sasuke guardò la stessa scena e…

Sas.: “ Ohhhh… ma cosa ho fatto di male…?!”

Na.(pensiero): “ Questa sarà un’ottima occasione per conoscerlo meglio… però… avrei preferito avere Hinata come compagna… ”

Shik.: “ Bene, se vi è tutto chiaro… possiamo dare inizio ai giochi…”

Non aveva nemmeno finito di parlare che molte coppie avevano già preso il volo…

Kei: “ Fuuran… sta attenta…”
Hi.: “ Non ti preoccupare, so badare a me stessa e poi ho Shikamaru con me…(sorrise)…”
Na.: “ Hinata…”
Hi.: “ Naruto…”
Na.: “ Mi raccomando… divertiti…(sorrise)…”
Hi.: “…(sorrise)… lo farò…”

Alla fine anche loro partirono, chi in una direzione… chi in un’altra…
Hinata e Shikamaru controllarono la loro lista…

Hi.: “ Dobbiamo trovare del Thè, un palloncino a forma di luna e un fiore rosa…”
Shik.: “ Nulla di complicato, meno male… non avevo molta voglia di passare la giornata in giro a cercare chissà quale oggetto…”
Hi.: “ Ma se sei stato tu a proporre questo gioco?... (sorrise)… sei davvero particolare…”
Shik.: “ Ho appena trovato l’ultimo oggetto della lista.”
Hi.: “ Ma che bel fiore, bene… adesso ne mancano solo due e io so dove andare a cercarli… si và in paese…(sorrise)…”
Shik.: “ Si ma sbrighiamoci…”

Intanto anche Naruto e Kei stavano controllando la loro lista…

Na.: “ Allora… dobbiamo trovare un animale, una borsa rossa e un bel fiore…”
Kei.: “ Come bel fiore potremmo portare Fuuran…”

Naruto si sentì ancora una volta colpito da quelle parole perciò… decise che quella era l’occasione giusta per mettere le cose in chiaro tra loro due…

Na.: “ Ti avevo già chiesto di smetterla di chiamarla in quel modo… lei ha un nome, e và usato…”
Kei: “ E se non sbaglio io ti ho già detto di conoscere quel nome ma per me… lei è semplicemente Fuuran.”
Na.: “ Di la verità, lo dici per provocarmi?”
Kei: “ E perché dovrei farlo? Tu per me vali meno di zero…”
Na.: “ Come puoi dire una cosa del genere? Nemmeno mi conosci…”
Kei: “ E invece io ti conosco… Sei solo uno stupido ragazzino, troppo impegnato a fare l’eroe e ad amare una sciocca superficiale, per accorgersi di chi aveva la fortuna di avere al suo fianco!!!...”

Naruto era rimasto senza parole e comunque… Kei non aveva ancora finito…

Kei: “ Tu sei quello per cui Hinata ha versato milioni di lacrime, Tu sei quello che l’ha fatta soffrire fin da quando era piccola perché… qualunque cosa lei facesse Tu… non le davi mai la minima considerazione, Tu… sei quello per cui lei molte volte si è sentita inadeguata, imperfetta, Tu… sei quello per cui lei ha voluto sempre cambiare quando lei… è sempre stata perfetta così com’era. Tu… Naruto Uzumaki, sei tutte queste cose perciò… non dirmi mai più che non ti conosco, per quello che mi interessava di te, so anche di più di quello che volevo sapere e… nulla di ciò che so mi piace.”

Kei aveva girato le spalle e stava andando via quando Naruto…

Na.: “ Hai ragione… io sono tutte queste cose e… non sai quanto mi detesto per questo. So di non meritarla ma… non posso far a meno di essere felice sapendo che nel suo cuore… c’è ancora spazio per me. So di doverti ringraziare per essere stato per lei quello che voglio essere io oggi e in futuro e so di non aver nessun diritto di dirti certe cose ma… è più forte di me. Tu sei una persona estremamente importante nella vita di Hinata ed è per questo che io voglio imparare a conoscerti, imparare ad esserti amico…”
Kei: “ Io l’unica cosa che voglio è la felicità di Hinata…”
Na.: “ Andare d’accordo penso che la renderebbe felice.”
Kei: “ Lo so… ha lei è sempre bastato poco per esserlo…”
Na.: “ Posso farti una domanda?”
Kei: “ Se non sbaglio me ne hai appena fatta una…”
Na.: “ Ehhhh… lo prendo per un si, perché la chiami Fuuran?”
Kei: “ Non penso che questi siano affari tuoi…”
Na.: “ Hai ragione…”

Naruto con quella domanda riportò a galla molti ricordi felici di Kei, ricordi… che gli sciolsero il cuore…

Kei: “ Sai… se chiedi a qualsiasi bambino cosa li renderebbe felici, non ne troverai uno che non ti dica una bambola, una macchinina, un pallone e così via…(sorrise)… la mia Fuuran è sempre stata speciale, fin da bambina… Mio padre è sempre stato un tipo estremamente severo, per lui non esistevano i secondi posti, l’unico obiettivo degno di considerazione era PRIMEGIARE e… non avrebbe mai accettato che il suo unico erede non PRIMEGIASSE, qualsiasi fosse stata la materia, lo sport o gara. Sin da piccolo perciò sono stato sottoposto ad ore ed ore di studio alternate ad ore ed ore massacranti di allenamento fisico, ne puoi dedurre da solo che non mi rimaneva molto tempo per fare amicizia, tutto è cambiato però… quando ho incontrato Hinata. Quel viso mi ha stregato sin dalla prima volta che l’ho visto… Siamo subito diventati amici ed è solo grazie a lei se sono riuscito a provare emozioni come amore, speranza, gioia, felicità, tristezza, paura… E’ grazie a lei se sono riuscito ad imporre la mia volontà su quella di mio padre… Un giorno era qui con la sua famiglia, la madre era scomparsa da poco e i rapporti tra lei e suo padre era peggiorati ancora, in più doveva occuparsi della piccola Hanabi perciò… non le rimaneva molto tempo da passare con me ma… a me quelle cose non mi interessavano così un pomeriggio le dissi urlando che io per lei ero andato contro mio padre, che per lei io avevo sempre trovato del tempo e che perciò se lei non poteva fare lo stesso, era inutile continuare ad essere amici, dopo di ciò… uscii di corsa di casa, senza nemmeno darle il tempo di aprire parola…”

Naruto notò che Kei era completamente immerso nei ricordi e per un istante ripensò ad Hinata e a quanto e sinceramente fossero legati…

Kei: “Quella sera non tornai a casa, mio padre preoccupatosi andò a cercarmi e ovviamente passò dagli Hyuga sperando di trovarmi lì. Il padre di Hinata gli disse di non avermi visto per tutta la giornata e senza aggiungere nient’altro chiuse la porta e tornò in casa, Hinata doveva aver sentito e forse si offrì per andare a cercarmi e penso che il padre l’abbia semplicemente rispedita in camera sua con il monito che se si fosse mossa di lì sarebbe finita nei guai, quella volta… penso sia stata la prima volta che Hinata non obbedì agli ordini del padre. Una volta assicuratasi che la piccola Hanabi stesse dormendo, sgattaiolò fuori dalla finestra della sua stanza e una volta libera corse a cercarmi… A differenza di mio padre lei sapeva benissimo dove andare, mi disse che fu il primo posto dove cercò perché era sicura di trovarmi lì… Corse a per di fiato… ricordo che quando si fermò d’avanti a me aveva il fiatone e le guance arrossate dallo sforzo… eravamo sotto una gigantesca quercia e lei mi disse: “ Mi hai fatto preoccupare… prometti di non farlo mai più!”
Ti rendi conto…(sorrise)… non mi chiese né come stavo, né perché fosse lì, semplicemente… mi rimproverò…”

Nella testa di Kei i ricordi di quella sera si facevano sempre più nitidi, quasi prendevano forma…

Kei: “ Perché sei qui? Tu non hai più tempo per me o sbaglio?”
Hi.: “ Te l’ho già detto perché sono qui e smettila di fare lo zuccone…!”
Kei: “ Io non sono uno zuccone, sei tu che non vuoi più essere mia amica…”
Hi.: “ …Sigh… smettila… per favore… Sigh… smettila di dire queste cose… Sigh… “
Kei: “ Hinata io…”
Hi.: “ NOI SIAMO AMICI E QUESTO NON CAMBIAERA’ MAI… Sigh…Sigh…”

Quelle parole lo riportarono alla realtà…

Kei: “ La vidi piangere… Oh, quanto piangeva, e più lei piangeva più mi sentivo uno stupido, per quello che avevo fatto, per quello che le avevo detto, per quella situazione, per quelle lacrime e… l’unica cosa che mi venne in mente di fare fu di chiederle…”

Kei: “ Hinata… per favore smettila di piangere… hai ragione, su tutto ma ora… ti prego… basta lacrime, farò qualsiasi cosa perché tu la smetta…”
Hi.: “ …Sigh… qualsiasi?...Sigh…”
Kei: “ Si… cosa vuoi per tornare ad essere felice?”

Questa volta Kei prima di continuare si voltò a guardare Naruto diritto negli occhi…

Kei: “ Sai lei cosa mi rispose?”

Naruto si limitò a fare un cenno di dissenso con il capo…

Kei: “ Mi guardò, si asciugò le lacrime e sorridendo mi disse: “ Un tuo sorriso… mi basta un sorriso del mio amico per essere felice…” in quel momento, quelle parole e quel sorriso mi fecero ricordare un fiore che avevo visto su un libro… Fuuran o meglio conosciuto come Orchidea del vento, un fiore bellissimo… un fiore più unico che raro, in quel momento lei diventò la mia Fuuran, la mia piccola e dolce orchidea… E’ per questo che non posso accontentarti quando mi chiedi di chiamarla con il suo nome… io la chiamo già con il suo nome, lei è la mia Fuuran e questo non cambierà.”
 

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Capitolo 10
*** SAI... DOVRESTI DIRGLI TUTTO... ***


SAI… DOVRESTI DIRGLI TUTTO…




Naruto aveva ascoltato quelle parole a cuore aperto, non solo perché voleva sapere la verità sul sentimento che univa Kei e Hinata, ma anche perché quello… era un modo per cercare di conoscere cose di Hinata che altrimenti non avrebbe mai potuto sapere, conoscere cose che… gli avrebbero permesso di diventare la persona che la conosce meglio…


Na.: “ Ho capito, non lo accettò però. E’ più forte di me, ogni volta che la chiami in quel modo è… come se mi sbattessi in faccia il vostro legame, così speciale e sincero e… FA MALE, perciò… ho capito ma… non lo accetto.”
Kei: “ Questo è solo un tuo problema…”

Kei si voltò imboccando il sentiero che portava al paese, subito seguito da Naruto…
Intanto le altre coppie procedevano con le rispettive ricerche tra Liti…

Ino: “ EHI… FRONTE SPAZIOSA, che ne dici di questo?”
Sak.: “ TI HO DETTO DI SMETTERLA DI CHIAMARMI COSI’!!!”
Ino: “ Come… FRONTE SPAZIOSA?”
Sak.: “ IO TI DISTRUGGO OCA SPENNATA…”
Ino: “ PROVACI PURE GRASSONA…”
Sak.: “ GRASSONA A ME???”

…BOOOMMMM… SBANGGG… SBAMMMM…

Sas.: “ Ma perché sono finito con loro…”


…Tra Figuracce…

Ki.: “ Rock Lee… ti ho detto di smetterla di camminare in quel modo!!!”
Rock: “ Eh… perché? Camminare a testa in giù, usando le braccia invece delle gambe è un ottimo allenamento, dovresti provarci anche tu.”
Ki.: “ Si, ma non vedi che ci stanno guardando tutti?”
Rock.: “ Ma davvero…? CHE LA FORZA DELLA GIOVINEZZA SIA CON TUTTI VOI… (fece la sua posa classica)… AHAHHAHAHAHAHAHAH…”

Tutte le persone che si trovavano per quella strada iniziarono a ridere, mentre Kiba dalla vergogna si era fatto piccolo, piccolo…


…Tra Inquietudine…

Sai: “ Shino, secondo te perché ci stanno guardando tutti?”
Shi.: “ Non saprei…”

Persona: “Ehi… ma hai visto quei due?”
Pers.1: “ Si… uno bianco come un cadavere e con l’ombelico di fuori, anche se penso sia un ragazzo…”
Pers.: “ E l’altro talmente incappucciato da non riuscire a vedergli praticamente nulla…”
Pers.2: “ E poi… ci avete fatto caso… non si sono scambiati nemmeno una parola…”
Pers.: “ Sono strani…”
Pers.1: “ Mi mettono ansia… sarà meglio cambiare aria…”



La coppia che se la cavava meglio era quella composta da Hinata e Shikamaru…

Hi.: “ Non abbiamo mai parlato veramente noi due…”
Shik.: “ Parlare è una perdita di tempo… è noioso…”
Hi.: “ Si, si… Ino mi racconta spesso di questo tuo lato…(sorrise)… tutto ti annoia, tranne poltrire…”
Shik.: “Io non poltrisco… mi riposo aspettando una nuova missione…”
Hi.: “ ……………..”

Shikamaru notò il cambiamento di Hinata al suono della parola “missione”… sembrò essersi rattristata di colpo, così…

Shik.: “Bhè… volevo ringraziarti per l’invito a partecipare a questa gita, non siamo proprio ottimi amici, perciò… GRAZIE, e poi… con tutte le missioni a cui siamo stati sottoposti in questi mesi, un po’ di riposo ci voleva proprio…”

Hinata a quelle parole si irrigidì di colpo e Shikamaru notò anche quello così continuò…

Shik.: “ Vuoi farmi credere che per te questa è solo una gita e non una scusa per staccare un po’ la spina?”
Hi.: “ Bhè… in un certo senso, hai ragione tu…”
Shik.: “ Ovvio… forse hai partecipato anche a più missioni di me?!”
Hi.: “ No… non credo…”

La voce di Hinata iniziò a tremare e Shikamaru capì che se continuava su quella strada avrebbe scoperto qualcosa in più…

Shik.: “ Io invece credo di si… Ti ho richiesto per parecchie delle mie missioni e l’Hokage ogni volta mi diceva che ne eri impegnata in un’altra perciò…”
Hi.: “ Bhè… forse è stato solo un problema di coincidenze…”
Shik.: “ Non penso, so che sei stata richiesta anche da altri ninja… dopo averti vista in azione durante la guerra tutti hanno preso coscienza delle tue capacità, comunque… da quello che so, non eri mai disponibile…”

Quelle parole da un lato riempirono il cuore di Hinata di gioia, finalmente non era più etichettata come una “Buona a nulla” ma come un “ninja capace” ma dall’altra… fecero capire ad Hinata che non avesse trovato il mezzo di chiudere quella conversazione, Shikamaru non ci avrebbe impiegato molto altro tempo per capire cosa stava succedendo…

Hi.: “ Bhè… forse hai ragione tu, ne avrò fatte di più, chi le conta?! Comunque… che ne dici se ci dividiamo? Io mi occupo di trovare il palloncino a forma di luna e tu del thè, che ne dici?”

Shikamaru capì subito che quello era solo un tentativo per svignarsela da quella conversazione ma… acconsentì lo stesso, aveva capito che c’era sotto qualcosa e per adesso poteva anche bastare così…
Si divisero immergendosi completamente nella ricerca degli oggetti, entrarono e uscirono da vari negozi finché Hinata, in un negozietto un po’ isolato e lontano dal centro del paese trovò ciò che stava cercando. Lo comprò, ringraziò la commessa e uscì in strada per cercare Shikamaru quando, senza volerlo, urtò qualcuno finendo a terra…

Hi.: “ Accidenti che male… mi dispiace tanto, non l’ho vista, spero che non si sia fatto nulla…”
?: “ Accidenti… perché non guardi dove vai la prossima volta?!”

Hinata notò che si era scontrato con un ragazzo anzi, contro un energumeno che per giunta… era in compagnia di altri loschi personaggi…

Hi.(pensiero): “ Accidenti… non mi fanno di certo una bella impressione, per giunta ci siamo solo noi in questo vicolo che è anche alquanto isolato… devo andarmene in fretta da qui…”

Hi.: “ Mi dispiace tanto, è stato un incidente… ero sovrappensiero e non ti ho visto…”
?: “ Tu eri sovrappensiero e io ci ho dovuto mettere un paio di pantaloni, ti sembra giusto?”
Hi.: “ Non c’è problema, posso pagarti il costo della tintoria, in fondo è giusto… questi penso che potrebbero bastare…”

Hinata gli allungò alcune banconote ma l’energumeno non sembrava della sua stessa opinione…

?: “ Io penso che potresti ripagarmi in un altro modo… Sei davvero una bella ragazza, per farti perdonare dovresti passare il pomeriggio insieme a noi, che ne dite ragazzi, non è un’ottima idea?”

Il resto del gruppo sembrò apprezzare l’idea del presunto capo ma… Hinata non era proprio della stessa idea…

Hi.: “ Mi dispiace ma non posso, sono qui con degli amici e devo raggiungerli perciò…”

Hinata fece per superarli ma l’energumeno la fermò bloccandole un braccio…

Hi.: “ Ehi… lasciami, mi fai male…”
?: “ Quella non era una domanda, passerai la giornata con noi, che tu lo voglia o no…”
Hi.: “ I miei amici mi staranno già cercando…”

Hinata non poté nemmeno finire di parlare, venne interrotta da uno di quelli…

Scagnozzo: “ Ehi Boss… ma non ti sembra che questo bocconcino abbia un viso familiare?”
Boss: “ Adesso che me lo fai notare… credo che tu abbia ragione ma… dove posso averla già vista?”
Scagn.2: “ Boss… non ti sembra quella ragazza per cui devi batterti in quello strano torneo?”
Scagn.: “ Si… è quella che se la batterai poi diventerà tua moglie e tu futuro capo clan di qualcosa…”
Boss: “ Avete proprio ragione… guarda qui che fortuna, ho incontrato la mia futura sposa…”

Quelle parole fecero raggelare il sangue di Hinata, come poteva un essere del genere diventare suo marito e soprattutto… come poteva il padre dare ad un essere del genere la possibilità di diventarlo? Tutta quella situazione iniziava sempre di più a disgustarla…

Hi.: “ Io non diventerò mai tua moglie, di questo ne puoi essere certo!”
Boss: “ L’unico modo per diventarlo è sconfiggerti perciò…”

L’energumeno le scagliò un pugno in pieno stomaco che fece sbalzare Hinata di qualche metro…

Scagn.2: “ Boss, ma che fai?”
Boss: “ L’unico modo per poterla sposare è batterla il giorno del torneo così…”

Si scagliò di nuovo contro Hinata, questa volta le sferrò un calcio che Hinata ancora una volta non evitò…

Scagn.: “ Boss così la ucciderai…”
Boss: “ Io non mi preoccuperei, deve essere forte se vuole sfidare il suo potenziale marito…”

Quegli stupidi non avevano ancora capito, Hinata invece sì… se la stava colpendo era per farla reagire e cercare di scoprire quanto lei fosse forte ma… Hinata non glielo avrebbe mai permesso…
Continuò a colpirla e lei più che cercare di scappare non fece…

Scagn.2: “ Boss adesso smettila, la ucciderai…”
Boss: “ Accidenti… perché non reagisci… ????”
Hi.: “ Piuttosto… (si asciugò un rantolo di sangue che le usciva dalla bocca)… che darti… un vantaggio… preferisco… morire qui.”
Boss: “ L’hai voluto tu… ADDIO FIORELLINO…”

Hinata si preparò a ricevere il colpo, si parò la testa con le braccia, chiuse gli occhi e aspettò ma… il colpo non arrivava così riaprì gli occhi…

Shik.: “ Come si può attaccare una ragazza? Per giunta in tre contro uno? Non siete nemmeno degni di essere chiamati feccia…”

Shikamaru era arrivato proprio nel momento giusto e grazie alla tecnica del controllo dell’ombra aveva quei tre sotto controllo. Ci mise meno di un minuto per metterli KO e andare poi a soccorrere Hinata…

Shik.: “ Ecco perché voi ragazze siete sempre una scocciatura… finite sempre nei guai… (sbuffò)…”
Hi.: “ …(sorrise)… grazie per avermi aiutato…”
Shik.: “ Senti… so che non sono affari miei ma… potevi sistemarli in pochissimo tempo, perché hai preferito farti conciare in questo modo?”
Hi.: “ Ho avuto... le mie buone ragioni…”
Shik.: “ Ne sono sicuro ma… come spiegherai agli altri la tua situazione, e con “gli altri” sai a chi mi riferisco… non si accontenterà certo di quello che hai appena detto a me?!”

Hinata arrossì capendo al volo a chi Shikamaru si riferisse e pensandoci… non sarebbe stato di certo l’unico a volere spiegazioni più dettagliate…

Hi.: “ Conosco qualche tecnica medica e… le mie ferite non sono… poi così gravi, mi basterà un giorno… di riposo, perciò… posso contare sul tuo…silenzio?”

Shikamaru la prese in braccio…

Shik.: “ Così faremo prima…”
Hi.: “ Grazie…”

E poi iniziò a correre dirigendosi verso la villa…

Shik.: “ Sai… dovresti dirgli tutto…”

Hinata capì che ancora una volta si riferiva a Naruto, ma… a quel punto voleva sapere cosa realmente sapeva Shikamaru su tutta la situazione…

Hi.: “ E cosa dovrei dirgli di preciso e soprattutto… perchè?”

Hinata cercò di deviare il discorso parlando di Naruto e non di quello che era successo, anche perché… in fondo era curiosa di sapere cosa dava a Shikamaru tutta quella sicurezza su un argomento così delicato come i sentimenti che la legavano a Naruto…

Shik.: “ Potresti iniziare dal perché hai voluto questa gita e poi finire col lo spiegargli il perché hai preferito farti riempire di botte pur di non far capire a quell’imbecille la tua vera forza… per quanto riguarda il perché dovresti dirglielo… penso che tu ci possa arrivare da sola.”
Hi.: “ …(sorrise)… e tu sapresti rispondere a questi perché?”

Dovette ammettere con se stessa che il suo tentativo di sviare la conversazione era miseramente fallito…

Shik.: “ Mi manca ancora qualche elemento per poter formulare un ipotesi certa, per adesso diciamo che è solo una supposizione…”
Hi.: “ e quale sarebbe questa ipotesi?”
Shik.: “ Se ci hai voluti tutti qui è perché pensi che a breve non potrai più stare con noi, frequentarci come facevamo prima… penso che questo sia legato al perché hai preferito prenderle piuttosto che darle ma… ancora non riesco a capirne il motivo…”

Hinata rimase scioccata da quelle parole, Shikamaru era molto più intelligente di quel che pensava, gli era bastato così poco per capire quasi tutto…

Hi.: “ Mio padre ha deciso di darmi in sposa al vincitore di un torneo che lui stesso ha organizzato, quello di prima era un mio potenziale futuro marito… l’unica mia via di uscita è sconfiggere il vincitore di quel torneo, ecco perché non potevo permettergli di testare la mia forza…”
Shik.: “ Quindi non hai fatto alcuna missione in tutto questo tempo… ti stavi allenando… Mi dispiace, non pensavo che un genitore potesse arrivare a tanto solo per la gloria di un clan…”

Erano ormai arrivati alla villa, Shikamaru portò Hinata nella sua stanza adagiandola sul letto e… mentre usciva per andarle a prendere dell’acqua e delle bende…

Shik.: “ Sai… se le cose stanno così, penso che lui abbia ancora più diritto di sapere la verità…”

Chiuse la porta lasciando Hinata sola con i suoi pensieri…
Iniziò a curarsi, con quello che conosceva sarebbe riuscita a guarire almeno le ferite superficiali, per il resto sapeva che le sarebbe bastata una giornata di riposo…
Poco dopo Shikamaru rientrò con acqua e bende, le diede una mano a farsi qualche fasciatura poi scese in salotto ad aspettare che si cambiasse…
Hinata non ci mise troppo…

Hi.: “ Che dici… si nota che ho qualche ammaccatura?”
Shik.: “ No… non si nota nulla ma ce la fai a camminare?”
Hi.: “ Si, le ferite erano meno serie di quel che pensavo… Shikamaru…”

Hinata iniziò a parlargli guardandolo negli occhi…

Hi.: “ Voglio solo trascorrere una bella settimana con i miei amici, farmi tanti ricordi, consolidare vecchie amicizie e… crearne di nuove, finita questa settimana inevitabilmente dovrò affrontare la realtà e fare i conti con il destino che qualcun altro vuole per me… solo allora glielo dirò…(sorrise)… lo conosci meglio di me, se parlassi adesso non riuscirebbe a restare fermo ed aspettare, si impegnerebbe nel cercare di risolvere la situazione rovinando forse… questi ultimi momenti di felicità...(sorrise)… so di essere egoista in questo modo ma… ho bisogno del suo sorriso ancora per po’!”
Shik.: “ Sai che quella Testa Quadra farebbe di tutto per aiutarti, vero?”
Hi.: “ …(sorrise)… so che tutti voi lo fareste…”
Shik.: “ Bene… ora sarà meglio andare, abbiamo una gara da vincere.”
Hi.: “ Già…”

Usciti dalla villa, presero la direzione del tempio…

Hi.: “ Grazie Shikamaru…”
Shik.: “ Ringraziami quando avremo vinto questa stupida gara.”
Hi.: “…(sorrise)…”
 

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Capitolo 11
*** TI PREGO DIO, FA CHE CAPITI CON HINATA... ***


TI PREGO DIO, FA CHE CAPITI CON HINATA…



In breve tempo Hinata e Shikamaru arrivarono al tempio e con loro sorpresa, scoprirono che erano arrivati purtroppo secondi… i vincitori erano Sai e Shino.
Nell’arco dell’ora successiva arrivarono anche tutti gli altri…


Ino: “ Hinata, come mai ti sei cambiata d’abito?”
Sak.: “ Infatti… non indossavi questo completo questa mattina…”

Quelle parole attirarono l’attenzione di parecchi sguardi…

Hi.: “ Bhè…”

Hinata si sentì in difficoltà, non le piaceva mentire e soprattutto… non era per niente brava a farlo…

Shik.: “ E’ inciampata e si è rovesciata la granita che stava mangiando sui pantaloni e sulla maglietta, siamo dovuti tornare in villa perché doveva per forza darsi una pulita e così… abbiamo anche perso la gara…CHE SCOCCIATURA…”

Hinata guardò Shikamaru con stupore e gratitudine, sapeva che non sarebbe mai stata in grado di inventare qualcosa di così convincente…

Hi.: “ Già… EH…EH…EH… sono sempre la solita maldestra…(sorrise)…”

Ino guardò Hinata con sguardo indagatore…

Ino: “ …mmmmmmm… non me la contate giusta… non è che… è successo qualcosa fra voi due e non volete dircelo???”

Al suono di quelle parole, Hinata diventò completamente rossa come un peperone, Naruto, Kei, Sasuke, Kiba e Neji, letteralmente sputarono la cola che stavano bevendo e… mentre cercavano di riprendersi…

Ki.: “ …Coff…Coff… Cosa…?”
Shik.: “ Ino… questi non sono certo affari tuoi!”
Hi.: “ Shikamaru…”

Quelle parole stavano per far collassare parecchie persone…

Shik.: “ Che c’è Hinata? Se ci pensi, abbiamo già dato più spiegazioni del dovuto…”

Hinata non capiva perché Shikamaru si stesse comportando così, fino a quando, dopo averle fatto un occhiolino, gli fece segno di guardare alle sue spalle.
Hinata non se lo fece ripetere due volte e sporgendo la testa vide un Naruto completamente paonazzo.
A quel punto Hinata capì e sorrise…
Quello che però Shikamaru non aveva previsto, era stata la reazione di Kiba a quelle parole…
Kiba si stava praticamente fiondando addosso ad Hinata, fortunatamente Shikamaru ebbe i riflessi pronti e utilizzando ancora una volta la tecnica del controllo dell’ombra, riuscì a bloccare il cagnaccio…

Ki.: “ Ehi… NOIA MAN, LASCIAMI ANDARE…”
Shik.: “ Attento a come parli o ti farò un anti pulci…”
Ki.: “ LASCIAMI… PERCHE’ MI HAI FERMATO…?”
Shik.: “ Con quello scatto l’avresti senz’altro fatta cadere, si sarebbe potuta far male e saremmo dovuti ritornare alla villa, ho evitato solo un’altra scocciatura.”

Shikamaru l’aveva salvata ancora una volta, cadendo si sarebbe potuto vedere qualche livido o qualche benda e allora avrebbe dovuto dare spiegazioni che non voleva dare o mentire ancora… Shikamaru le aveva evitato proprio un sacco di grane…

Hi.: “ Grazie Shikamaru…(sorrise)… ora puoi anche lasciarlo, sono sicura che si comporterà bene…(sorrise)…”

Shikamaru liberò Kiba che subito si avvicinò ad Hinata per chiedergli spiegazioni… spiegazioni che anche altri orecchi furono lieti di ascoltare. Intanto Neji non si era bevuto la storiella e attivando il Byakugan di nascosto aveva visto le ammaccature della cugina…

Ne.: “ Bene… che ne dite di iniziare a preparare il pranzo? Hinata tu puoi seguirmi un attimo?”
Hi.: “ Certo…”

Si divisero i compiti e iniziarono a preparare tutto il necessario per il pranzo, tutti furono d’accordo nell’allontanare Ino e Sakura dai fornelli…

Ino: “ Ma perchè…?”
Sak.: “ Non è giusto!!!”
Cho.: “ Io vi dico solo che… riesco ad ingurgitare di tutto, tranne quello su cui voi mettete le mani perciò…ARIA…”
Ino: “ Ma… l’altra sera non vi siete lamentati…”
Ki.: “ Perché è stata Hinata a fare tutto il lavoro…”
Sak.: “ Sasukino… la pensi anche tu così?...(gli fece gli occhi dolci)…”
Sas.: “ Bhè…”
Sas.(pensiero): “ Accidenti… se dico la verità Sakura mi uccide e… se mento mi uccideranno gli altri… qualsiasi cosa dico… SONO MORTO!!!”
Sak.: “ Allora…?”
Sas.: “ Eh…Eh…Eh…”
Na.: “ Sasuke… vieni mi serve una mano.”
Sas.(pensiero): “ Oh… Grazie al cieloo…”
Sas.: “ Arrivo…”

Sasuke si dileguò in un istante lasciando la fidanzata e il resto del gruppo senza una risposta…
Sakura e Ino ad unanimità vennero addette alla preparazione della tavola…
Intanto, poco più in là…

Hi.: “ Cos’è successo?”
Ne.: “ E’ proprio quello che volevo chiedere io a te… Cosa ti è successo?”
Hi.: “ Eh?...Sono scivolata e mi sono rovesciata la granita…”
Ne.: “ Voglio sapere la verità… come ti sei fatta tutti quei lividi e il resto…”
Hi.: “ Come te ne sei accorto?”
Ne.: “ Con il Byakugan…”
Hi.: “ Non intendevo quello, come hai capito che stavo mentendo?”
Ne.: “ La tua reazione alla domanda di Ino e poi la conferma l’ho avuta grazie alla reazione di Shikamaru, perché proteggerti in quel modo, doveva esserci qualcosa sotto, ho attivato il Byakugan e…”
Hi.: “…a quanto pare cuginetto, mi conosci meglio di quel che pensavo…”
Ne.: “ Non cercare di cambiare discorso…”
Hi.: “ Non ci proverò nemmeno, mentre eravamo in paese mi sono imbattuta in uno dei miei potenziali mariti, mi ha attaccato e per non fargli capire la mia forza mi sono dovuta limitare, anche nella difesa… fortunatamente dopo poco è arrivato Shikamaru, li ha sistemati in meno di un secondo, poi mi ha accompagnata alla villa e mi ha aiutata con le medicazioni…”
Ne.: “ Era forte?”
Hi.: “ No… rozzo e cafone ma facile da sistemare.”
Ne.: “ Bene, a Shikamaru cos’hai detto?”
Hi.: “ Purtroppo non gli ho potuto mentire, aveva praticamente capito già tutto da solo, è sul serio un genio, gli ho chiesto però di non dire nulla agli altri, mi ha promesso di mantenere il segreto perciò… è tutto apposto.”
Ne.: “ Quindi sei ancora convinta nel non dire nulla agli altri?”
Hi.: “ Per adesso si…”
Ne.: “ Come stai? Ti fanno molto male le ferite? Potrei chiedere a TenTen di darti un’occhiata…”
Hi.: “ Ehi… non mi dire che sei preoccupato per me…(sorrise)… sto bene, niente che non guarirà con una giornata di riposo… Grazie per il pensiero…”

Hinata gli diede un bacio sulla guancia, poi… tornando a sorridergli lo invitò a tornare insieme dagli altri. Una volta pranzato e rimesso in ordine il tutto…

Sai: “ Scusate la domanda ma che tipo di premio ci aspetta dalla vittoria di questa mattina?”
Shi.: “ Sai ha ragione, dopotutto ai vincitori spetta sempre un premio…”
Shik.: “ E infatti un premio ci sarebbe…”
Ki.: “ Perché non ce l’hai detto prima? Se lo avessimo saputo ci saremmo sicuramente impegnati di più…”
Shik.: “ Credici… comunque il premio è…”

E tutti lì super emozionati, in trepidante attesa di sapere quale fosse l’ambito premio…

Shik.: “ é la possibilità di scegliere l’attività di questa sera, io propongo di non fare nulla, cioè… che ognuno faccia ciò che vuole…”

Tutti rimasero senza parole…

Ki.: “ E che razza di premio sarebbe…?”
Ino: “ Non sarebbe stato meglio un gioiello? Anche uno piccolino…”
Sak.: “ Qualsiasi cosa sarebbe stata meglio di questo…”
Sai: “ Invece no, noi abbiamo vinto perciò…”
Shi.: “ Voi farete ciò che noi vogliamo…”
Sai: “ Giusto!!!”
Sas.: “ Dalle vostre facce sembra che abbiate già qualcosa in mente, sputate l’osso…”
Shi.: “ Bhè… questo bosco è famoso non solo per la sua bellezza… è famoso soprattutto per i…FANTASMI…”

Parecchi iniziarono a rabbrividire…

Sak.: “ Co-cosa?”
Ino: “ No-n dite stu-pid-aggini…”
Sai.: “ Si narra che proprio in questo bosco vagano ormai da secoli le anime di giovani innamorati che furono costretti a rimanere separati durante la loro vita terrena…”
Shi.: “ Queste anime però… invece di godersi la vita eterna finalmente insieme, vagano in questo bosco con l’unico obiettivo di separare le coppiette che si perdono tra questi boschi o di mettere in guardia le persone dall’amore…”
Hi.: “ E’ davvero una cosa triste, sono stati già infelici durante la loro vita, rinunciare alla felicità anche dopo la morte è… terribile…”

Naruto in quel momento si sentì particolarmente toccato da quelle parole, iniziarono a ritornargli in mente tutte le volte che comportandosi da perfetto Idiota l’aveva fatta soffrire… soffrire proprio tanto…

Sai: “ L’obiettivo di questa gara sarà attraversare incolumi il bosco…”
Shi.: “ Esatto, vincerà la coppia che per prima avrà attraversato tutto il bosco…”
Ch.: “ Come facciamo a sapere che nessuno imbrogli?”
Shi.: “ Io e Sai saremo una sorta di giudici, ora sarà meglio passare alla formazione delle coppie…”

Sai intanto aveva preparato dei bastoncini con un estremità colorata…

Shi.: “ Bhè… è semplice, pescate un bastoncino e la persona con il vostro stesso colore sarà il vostro compagno… Iniziamo…”

Il primo a pescare fu Choji con il colore giallo, poi fu il turno di Neji che pescò il rosso, Rock Lee il verde e…

Na.(pensiero): “ Ti prego Dio, fa che capiti con Hinata…”
Shi.: “ Naruto ha pescato il rosa…”
Ki.: “ Bel colore Testa Quadra…ahahahahahhaha…”
Ki.(pensiero): “ Voglio capitare con Hinata…”
Shi.: “ Giallo… abbiamo la prima coppia, Choji insieme con Kiba…”
Na.: “ ahahhahahahahaha…”
Ki.: “ Accidenti… e tu smettila di ridereeeeee…”
Shi.: “ TenTen tocca a te…”
Ten.: “ Rosso…”
Shi.: “ Abbiamo anche la seconda coppia, Neji e TenTen…”
Ten.(pensiero): “ ihihihiihihihihi… EVVIVA…”
Hi.: “ Ehi… sono contenta per te, mi raccomando… tratta bene il mio cuginetto!!!”
Ten.: “ Oh… non ti preoccupare…ihihihiihihihih…”

Neji intanto, che aveva sentito le battutine delle due, era completamente rosso in viso…

Shi.: “ Hinata, tocca a te…”
Hi.(pensiero): “ Che bello se capitassi con Naruto…”
Na.(pensiero): “ Ti prego…”
Shi.: “ Blu, mi dispiace ma… dovrai aspettare ancora un po’ per sapere chi sarà il tuo compagno…”
Hi.: “ Oh… fa niente…”
Na.: “ Accidenti…”
Sak.: “ Ehi Naruto, hai detto qualcosa?”
Na.: “ No…niente… Eh…Eh…Eh…”
Na.(pensiero): “ Che sfortuna…”
Hi.(pensiero): “ Avrei voluto sul serio stare con Naruto…”
Shi.: “ Sakura, tocca a te…”
Sak.: “ Arrivo… Che la fortuna mi assista…”
Shi.: “ Verde… sarai in coppia con Rock Lee…”
Rock.: “ Sakura sono sicuro che vinceremo… GRAZIE ALLA FORZA DELLA GIOVINEZZA… ahahahahhahahahahha…”
Sak.: “ No… aiutatemi…”
Shi.: “ Ino…”
Ino: “ Subito…”
Shi.: “ Arancione… Sasuke tocca a te.”
Sas.: “ ….Oh no…”
Shi.: “ Rosa… ed ecco un’altra coppia, Naruto e Sasuke…”
Na.: “ Accidenti… perché diavolo hai pescato il rosa?”
Sas.: “ Che razza di domanda è?”
Na.: “ Ah… non voglio che Hinata finisca con Kei…”
Sas.: “ Bhè… non ti resta che sperare e… visto che adesso tocca a lui, ti conviene pregare molto intensamente…”
Na.: “ Ti Prego…Ti Prego…Ti Prego…Ti Prego…”
Shi.: “ Blu… Kei il tuo compagno sarà Hinata…”
Na.: “ NO…”

Kei si voltò a guardare Naruto e Sasuke e…

Kei: “ Ho vinto io…(sorrise)…”

Poi andò da Hinata…

Sas.: “ Dovevi pregare più intensamente…”
Na.: “ ACCIDENTI… ma si può essere più SFORTUNATI di così…”

Inevitabilmente Shikamaru finì con Ino.

Kei: “ Spero che tu non sia troppo delusa dal fatto di essere finita in coppia con me…!?”
Hi.: “ Ma che dici, sono felice di essere in coppia con te, sarà divertente…(sorrise)…”

Prima di partire, uno per gruppo andò da Shino per avere ulteriori dettagli sulla prova mentre gli altri si preparavano per partire, Naruto vedendo Hinata da sola le si avvicinò…
Hinata sentendo un rumore si voltò e si ritrovò Naruto di fronte…

Hi.: “ Ciao…”

Naruto la guardò negli occhi con uno sguardo serio, uno sguardo che aveva visto raramente sul suo volto, uno sguardo che non aveva mai rivolto a lei…

Hi.: “ Stai bene? E’ successo qualcosa…?”
Na.: “ Hinata… sò di non meritarti, sò di non meritare nemmeno un briciolo del tuo affetto ma… farò di tutto per esserne degno, farò di tutto perché voglio che tu sia solo mia…”

Detto ciò, Naruto si voltò e tornò da Sasuke rimanendo Hinata senza parole, emozionata e particolarmente felice…

Kei: “ Sei pronta?... Hinata stai bene? Hai il viso tutto rosso…”
Hi.: “ …(sorrise)… Sto bene, benissimo… andiamo adesso…”

E mentre si allontanava con Kei, incrociò lo sguardo di Naruto e gli sorrise ancora una volta…
 

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Capitolo 12
*** FARO' ANCHE L'IMPOSSIBILE PERCHE' CIO' AVVENGA… ***


FARO' ANCHE L'IMPOSSIBILE PERCHE' CIO' AVVENGA…



Era più forte di lei… quelle parole, quegli occhi le erano entrati dentro. Amava tutto di lui, anche il più piccolo e insignificante frammento del suo essere e sapere che finalmente quegli occhi azzurri carichi di gioia e sincerità si erano posati su di lei, le faceva esplodere il cuore… Hinata aveva pensato tanto a quello che sarebbe potuto accadere durante quei giorni insieme ma non avrebbe mai immaginato che il suo Naruto avrebbe corrisposto i suoi sentimenti, quello era la realizzazione del suo più grande sogno e allo stesso tempo, del suo più grande incubo…

Hi.(pensiero): “ Naruto mi vuole bene… potrei quasi azzardare a dire che mi ama…(sorrise)… non avrei mai immaginato un risvolto simile, mi ero preparata a dirgli addio e invece… E invece cosa? Adesso sarà tutto più complicato, tra meno di qualche settimana ci sarà l’incontro che deciderà le sorti del mio futuro… Anche se non volevo ammetterlo, mi ero preparata ad accettare qualsiasi sarebbe stato l’esito di quell’incontro e la possibilità di un’eventuale partenza non mi dispiaceva, rimanere alla foglia vedendo Naruto insieme ad un’altra… il mio cuore non l’avrebbe mai sopportato. Mi ero fatta una ragione di tutto quello che stava succedendo, ma adesso… tutto è cambiato. NON VOGLIO PERDERE QUESTO SENTIMENTO PRIMA ANCORA DI ESSERE RIUSCITA A VIVERLO…”
Kei: “ Ehi… smettila di pensare così tanto, vedrai che andrà tutto bene…(sorrise)…”
Hi.: “ Lo sò… perché questa volta lotterò fino all’ultimo per ottenere il mio LIETO FINE…”

Poco distante da loro…

Na.(pensiero): “ Accidenti… perché sono così sfortunato!!! Era chiedere troppo essere messo in coppia con Hinata?... AHHH… Se poi penso che adesso è da sola con quel Kei mentre io sono qui con Sasuke… AHHH… devo calmarmi… devo ASSOLUTAMENTE calmarmi…”
Sas.: “ Ehi… cosa diamine ti prende?”
Na.: “ Eh…? Niente, Niente… Pensavo…”
Sas.: “ Bhè… se pensare ti fa questo effetto… SMETTILA SUBITO!!!”
Na.: “ Ah…Ah…Ah… davvero spiritoso, facciamo anche le battute adesso…”
Sas.: “ Non era una battuta e se continui con quelle strane facce che fai mentre “PENSI”… mi distrai.”
Na.: “ Esagerato come al solito, comunque… stavo pensando ad Hinata…”
Sas.: “ Sola, soletta, in un lugubre bosco a notte inoltrata, in compagnia di un ragazzo che prova un palese interesse per lei…”
Na.: “ ESATTO… ahhh… cosa dovrei fare? Posso far finta di essermi perso e per caso incontrare proprio loro e…”
Sas.: “ NO… faresti solo la figura dell’imbecille, non che ci voglia chissà quanto per te ma…”
Na.: “ Ehi…”
Sas.: “ Non fare nulla…”
Na.: “ Si, ma Hinata è dolce ed indifesa e se quel Kei ci provasse lei…”
Sas.: “ Lei lo respingerebbe e poi dovresti averlo capito già da un pezzo che la nostra Hinata è si, dolce ma… indifesa, proprio no.”
Na.(pensiero): “ La nostra…”
Na.: “ Quando dici cose di questo tipo, sembra come se la conoscessi da non so’ quanto tempo…”
Sas.: “ Se ci rifletti su… è così!”
Na.: “ Non far finta di non aver capito, sai a cosa mi riferisco. Quello che non riesco a capire è COME siate diventati così amici. Sono sicuro che prima che tu lasciassi la foglia, molto probabilmente non sapevi nemmeno il suo nome, non può essere accaduto nemmeno durante i due anni in cui io non ci sono stato perché… Bhè, non c’eri nemmeno tu. L’unica idea plausibile è dopo il tuo ritorno a Konhoa e la fine della guerra, cioè… non molto tempo fa, ma tu mi hai detto che siete amici da molto più tempo perciò…”
Sas.: “ Perciò… vorresti sapere quando siamo diventati amici…”
Na.: “ Già…”
Sas.: “ E se io non volessi risponderti?”
Na.: “ Mi dispiace ma questa scelta non è tra le opzioni contemplabili… ”
Sas.: “ Mi dispiace ma non ne parlerò solo perché dobbiamo occupare un po’ di tempo…”
Na.: “ Non te lo sto’ chiedendo per impegnare il tempo, te lo sto’ chiedendo perché voglio conoscere meglio Hinata, te lo sto’ chiedendo perché questo mi aiuterebbe a diventare la persona che la conosce meglio…”

Sasuke rimase colpito dalle parole e soprattutto dallo sguardo dell’amico, capì che finalmente quel BAKA del suo amico era riuscito a capire ciò che provava…

Sas.: “ …(sorrise)… a quanto pare ci sei arrivato…”

Senza sprecare altro tempo Sasuke iniziò a raccontare quello che era successo…

Sas.: “ Era più o meno un anno che avevo lasciato Konhoa. Io, Kabuto e Orochimaru in quel periodo ci spostavamo spesso, quella volta eravamo nel nascondiglio 5, proprio ai confini del paese dell’acqua. A quel tempo mi allenavo da solo per far evolvere il mio sharingan, non mi interessavo minimamente a quello che succedeva nel nascondiglio. Eravamo lì da due settimane e io non avevo mai lasciato la stanza degli allenamenti, fino a quando Orochimaru mi chiese di controllare le celle dei prigionieri visto che Kabuto si era dovuto allontanare. Anche se controvoglia, obbedii… controllai tutte le celle fino ad arrivare a quella più grande, quella in cui vi erano rinchiuse le cavie umane dei vari esperimenti di Orochimaru, lì… tra tutti quegli esseri c’era lei, incatenata e conciata non troppo bene. All’inizio non la riconobbi, solo quando uno dei bambini rinchiusi lì dentro la chiamò capii chi era…”

In quel momento Sasuke si immerse totalmente in quei ricordi, quasi come se li stesse vivendo una seconda volta…

Bambino: “ Hinata… Hinata… svegliati…”
Hi.: “ …mmmmm…”
Bambino: “ Hinata… stai bene?”
Hi.: “ Si, grazie Kuma…”
Kuma: “ Prendi un po’ d’acqua, ti sentirai meglio…”
Hi.: “ Oh… non ti preoccupare, tienila per te e la tua mamma…”
Kuma: “ Ma la mamma ha detto che va bene…”
Hi.: “ …(sorrise)… hai una mamma straordinaria, Kuma ma sei ferito…”
Kuma: “ Bhè… se è per questo anche tu…”
Hi.: “ Su… aiutami ad allentare un po’ le catene così posso curarti.”


Sas.: “ Il bambino obbedì e dopo pochi minuti era lì che curava gli altri invece di se stessa…”


Hi.: “ Kuma và a chiamare anche gli altri…”
Kuma: “ Corro…”


Sas.: “ In poco tempo si era formata una fila ordinata d’avanti a lei ma non fu quello a colpirmi… quello che mi colpì fu il fatto che fosse lei a scusarsi con tutti per non poter fare di più…”


Hi.: “ Mi dispiace, se solo avessi studiato di più le tecniche mediche ninja…”
Persona: “ Stai facendo già più di quanto dovessi…”
Kuma: “ Infatti… Hinata adesso basta, cura le tue di ferite…”
Hi.: “ Grazie del pensiero ma ti ho già detto che sto’ bene, non preoccuparti per me…”



Sas.: “ Finì di curare come poteva tutti, solo alla fine pensò a lei. Più tardi raccontò qualche storia ai bambini e solo quando tutti dormivano mi rivolse la parola…”



Hi.: “ Ehi… sei nascosto da un bel po’ ormai e non ne capisco il motivo…”
Sas.: “ E così ti eri accorta di me…?!”
Hi.: “ Sono pur sempre un ninja…”
Sas.: “ Non sei migliorata poi molto se ti trovi qui, adesso.”
Hi.: “ Se pensavi di ferirmi in qualche modo con questa frase, mi dispiace ma dovrai impegnarti di più.(sorrise)”



Sas.: “ Quel sorriso mi colpì… ricordo di essermi chiesto come facesse a sorridere così ingenuamente in quel luogo…”



Sas.: “ Almeno ti è rimasta ancora la forza di sorridere, se non avessi sprecato quasi tutto il tuo chakra per guarire quei mostri, avresti potuto cercare di scappare…”
Hi.: “ Mostri? Io non ne ho visti in giro ma se ne vedi qualcuno ti prego di avvertirmi, io ho una paura tremenda dei mostri…”
Sas.: “ Anche spiritosa… sprecare così il proprio chakra, per esseri mezzi uomini e mezzi demoni, esseri che non avranno mai una vita normale, esseri che nel migliore dei casi passeranno la propria esistenza chiusi in questa cella…”
Hi.: “ Loro sono qui perché costretti, TU invece, perché sei qui?”
Sas.: “ Io non ti devo spiegazioni…”
Hi.: “ Lo so’…”



Sas.: “ Tornai nella mia stanza, ero lì da due settimane e per la prima volta avevo saltato un intero pomeriggio di allenamenti, per cosa?, per spiare una ragazzina… Nonostante tutto, nei giorni successivi, tutte le sere tornavo lì, sempre alla stessa ora e lei…(sorrise)… sono sicuro che lo facesse di proposito, non appena arrivavo iniziava a raccontare ai bambini, le avventure che un suo amico, una certa Testa Quadra di nostra conoscenza, stava attraversando per ritrovare il suo migliore amico… Tutte le storie finivano con la medesima frase: “Noi non ci arrenderemo mai, un giorno lui tornerà da noi…”… Da quando c’era lei, quelle celle avevano smesso di essere cupe e tristi, i bambini ridevano e i genitori si sentivano più speranzosi, forse perché… non importava ciò che Kabuto le facesse, lei… non smetteva mai di sorridere. Una notte ci fu un gran trambusto, esplosioni e gente che fuggiva da tutte le parti e… mentre cercavo di capirci qualcosa, me la ritrovai d’avanti…”



Sas.: “ Sei stupida o solo sfortunata?”
Hi.: “ Perché? E poi… che brutte maniere, non mi inviti nemmeno ad entrare in camera tua?”
Sas.: “ Non dovresti dire cose del genere, qualcuno come me, potrebbe anche approfittarne…”
Hi.: “Sono sicura che non mi farai nulla di male…(sorrise)… comunque… sono passata solo per darti questa…”
Sas.: “ Così, tutto il trambusto di questa sera è opera tua?! E cosa ti fa pensare che adesso io ti lasci andare?”
Hi.: “ Rispondere a queste domande non ci poterà da nessuna parte e se ci metti il fatto che ho anche una certa fretta… prendi questa foto, sono sicura che ti sarà d’aiuto…”
Sas.: “ Cosa me ne dovrei fare di una foto?”
Hi.: “ Almeno guarda chi c’è nella foto…”



Sas.: “ In quel momento la girai e… (guardando Naruto) c’eri tu. C’eri tu che sorridevi…”



Hi.: “Quando la guardo mi dico: Hinata, ridi sempre, ridi, fatti credere pazza, ma mai più triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, tu… continua a sorridere. Ci sono persone che vivono per il tuo sorriso e altre che quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo forse... impareranno a farlo. Quel sorriso mi ha aiutata molto tempo fa, sono sicura che aiuterà anche te… Ah… ti sto’ donando il mio tesoro più prezioso, abbine cura e mi aspetto di riaverlo il giorno che tornerai a casa, sai… è l’unica che ho e non immagini la fatica che ho fatto per averla…(sorrise)… a presto, Sasuke…”



Sas.: “ Uscì dalla mia stanza e dalla mia vita ma… in tutto il tempo che ho trascorso lontano dal villaggio, non ho mai dimenticato le sue parole e il suo sorriso. Nel momento in cui mi ha dato quella fotografia è riuscita a creare un legame, che né il tempo, né la lontananza, né le mie azioni, sono riusciti ad intaccare. La dolcezza di quella ragazza sarebbe capace di sciogliere anche il più duro dei cuori, ancora non mi spiego come il padre possa farla soffrire così…?!”
Na.: “E’ riuscita dove anche io ho fallito, come fa una persona come lei ad amare uno come me? Se solo penso a quanto l’ho fatta soffrire… a pro posito… in che modo il padre la sta’ facendo soffrire? Non capisco…”
Sas.(pensiero): “ Accidenti… mi sono lasciato trasportare…”
Sas.: “ Bhè, che i rapporti tra Hinata e suo padre siano difficili non è certo una novità…?!”
Na.: “ Questo lo so ma…”
Sas.: “ Naruto… non mi fare domande, sarei costretto a mentire e non voglio.”
Na.: “ Ma non puoi dirmi una cosa del genere e aspettarti che me ne dimentichi come se nulla fosse successo.”
Sas.: “ Prima mi hai chiesto di aiutarti, ora sono io che devo chiederti alcune cose, ti chiedo di non dimenticare ma di indirizzare le tue domande in un’altra direzione, cosa più importante… ti chiedo, qualsiasi cosa accada, di fare tutto il possibile per renderla felice.”
Na.: “ Sasuke… se sarà necessario, farò anche l’impossibile perché ciò avvenga.”
 

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Capitolo 13
*** IO LE DONNE, PROPRIO NON LE CAPIRO' MAI... UFFA... ***


IO LE DONNE, PROPIRO NON LE CAPIRO’ MAI… UFFA…






Poco più in là un’altra biondina era rimasta ossessionata da alcune parole anzi… ad ossessionarla erano le cose non dette…



Ino(pensiero): “ Accidenti… cosa volevano dire quegli sguardi e perché non ha voluto dare altre spiegazioni??? Vuoi vedere che… vuoi vedere che… alla fine sia nato qualcosa tra quei due? Che forse Hinata si sia accorta della stupidità di Naruto e abbia deciso di voltare pagina? E… che abbia deciso di farlo proprio con Schikamaru??? NO… NON E’ POSSIBILE… NON E’ MINIMAMENTE ACCETTABILE…”
Ino mentre camminava continuava a scuotere la testa e mettersi le mani tra i capelli, lo fece talmente tante volte da iniziare a far preoccupare seriamente Shikamaru…


Shik.: “ Ehi… si può sapere cos’hai? Sei ancora più strana del solito…”
Ino: “ Eh?”
Ino(pensiero): “ COS’HO…?”
Ino: “ E’ TUTTA COLPA TUA… DANNATO DON GIOVANNI DEI MIEI STIVALI…”


Quelle parole colpirono entrambi come un fulmine a ciel sereno, Ino non riusciva a rendersi conto di avergliele urlate in faccia e Schikamaru non riusciva a credere a quello che quel gesto significava…


Shik.(pensiero): “ Mi sà che momento migliore non ricapiterà… o adesso o mai più…”


Shikamaru cercò di riprendere il controllo della situazione e massaggiandosi un orecchio…


Shik.: “ Bhè… potevi anche non urlarmelo in faccia in questo modo…”


Ino(pensiero): “ Oh mio Dio… e adesso cosa faccio? Che mi invento? Come esco da questa situazione? Questo stupido capirà tutto e… mi prenderà in giro o ancora peggio, mi dirà che è impossibile una storia tra noi due visto che mi vede come una sorella e che per giunta siamo anche compagni di squadra e…”
Shik.: “ Allora… mi ascolti?”
Ino: “ Eh? Cosa hai detto?”
Shik.: “ Ti ho chiesto cosa ho fatto per farti arrabbiare così tanto?”
Ino: “ Emmmmmm… veramente…”
Shik.: “ Risparmiamoci tempo, riesco a capire quando stai mentendo anche ad occhi chiusi perciò… sii sincera e sputa fuori l’osso!”
Ino(pensiero): “ Ha ragione…”


Ino si fermò di colpo e abbassando lo sguardo…


Ino: “ Volevo chiederti se tra te e Hinata c’è qualcosa?”


Shikamaru non sentendo più i passi di lei si fermò anche lui e ascoltando quelle parole non riuscì a voltarsi…


Shik.(pensiero): “ Se mi giro adesso, guardandola negli occhi non riuscirei sicuramente a dirle ciò che voglio…”
Shik.: “ Mi sembrava di essere già stato chiaro…”
Ino: “ NO che non sei stato chiaro… hai solo detto “abbiamo già dato più spiegazioni del dovuto”… questo non è ESSERE CHIARI…”


Shikamaru si era voltato mentre lei quasi gli urlava quelle parole e… solo in quell’istante si rese conto di amarla più di ogni altra cosa al mondo. In quei pochi secondi si fermò a riflettere sul fatto di non averla mai vista in quello stato, lei era “IMBARAZZATA”… la vedeva lì ferma con la testa china, farfugliare parole cercando di nascondere le guancie arrossate e gli occhi quasi traboccanti di lacrime… La sua Ino non si era mai scoperta così tanto…
Si avvicinò a lei e le afferrò le braccia…


Shik.: “ Perché ti ricordi ogni parola? Perché ti interessa così tanto quella risposta?”
Ino: “ Perché… perché… il maestro Asuma mi ha… mi ha chiesto di prendermi cura di te e Choji e Hinata è sempre stata innamorata di Naruto e…”


Ino nonostante Shikamaru continuasse a scuoterla manteneva sempre lo sguardo basso…


Shik.: “ Che centra adesso il maestro Asuma? E poi… guardami in faccia mentre parli…”
Ino: “ Il maestro Asuma centra e poi… perché dovrei guardarti in faccia? Conosco già benissimo la tua faccia…”
Shik.: “ INO GUARDAMI…”
Ino: “ No, non ci riesco, STUPIDO… perché mi devi far sentire così? …SIGH… non puoi semplicemente dirmi… SIGH… che non c’è stato niente e… SIGH… FAR TORNARE TUTTO COME PRIMA?!”


Il viso arrossato di Ino, le lacrime di Ino, la voce tremolante di Ino, le parole di Ino e il tono che aveva usato, INO sciolse definitivamente il cuore di Shikamaru che per la prima volta in vita sua, ebbe il coraggio di zittire il cervello mandando avanti il cuore…


Shik.: “ Nulla tornerà più come prima…”


Senza pensarci le prese il volto tra le mani e la baciò.
Un bacio caldo e passionale, un bacio come risposta a tutti i dubbi che avevano intasato la testa della biondina…
Quando il bacio si sciolse Shikamaru aveva ancora tra le mani il viso della sua Ino che con ancora il viso arrossato e qualche lacrima negli occhi, l’unica cosa che fu in grado di dire fu…


Ino: “ Perché ci hai messo così tanto tempo a capire? Non eri un genio, tu?”
Shik.: “…(sorrise)… ci sono cose che anche per un genio come me sono difficili da comprendere…”
Ino: “ …(sorrise)… Già. Questo significa che tra te e Hinata non c’è stato nulla, giusto?”
Shik.: “ Giusto e questo significa che da oggi in poi non voglio più sentir uscire dalla bocca della mia fidanzata apprezzamenti su altri ragazzi, intesi?”
Ino: “ Eh?... puoi… puoi ripetere?”
Shik.: “ Cos’è che non ti è chiaro? Da oggi in avanti non sono più ammesse frasi del tipo: “ Ma che belle spalle a Sasuke, o Ma quanto è figo Sasuke in costume o …”
Ino: “ Non quello… ripeti quello che hai detto prima…”


Shikamaru capì a cosa Ino si riferisse così, lasciando scivolare le mani via dal viso, gli si avvicinò così tanto da far toccare i rispettivi nasi e… guardandola negli occhi…


Shik.: “ Significa che… da oggi e per sempre la mia FIDANZATA dovrà avere occhi solo per me!!!”


Ino in quel momento si sentì la testa completamente svuotata, aveva sempre creduto che Shikamaru non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti e invece… adesso… se lo ritrovava a meno di un centimetro a sussurrarle parole dolci…
La felicità che provava era talmente tanta che scoppiò in lacrime, si strinse stratta al suo petto e pianse lasciando scivolare via tutte le preoccupazioni e le paure…


Shik.: “ Ehi… puoi piangere quanto vuoi ma su questo punto non ritratterò MAI.”
Ino: “ Stupido… non piango per quello…SIGH…”
Shik.: “ E allora si può sapere perché?”
Ino: “ Perché… SIGH… sono felice… SIGH…”
Shik.: “ Eh?”
Shik.(pensiero): “ Io le donne, proprio non le capirò mai… UFFA…”


Shikamru non poté far altro che stringere forte tra le sue braccia Ino e… aspettare che le lacrime fossero cessate da sole.


Non troppo distanti da loro c’era un’altra coppia Hinata e Kei che… per tutto il traggitto fino a quel momento erano stati molto silenziosi…


Hi.: “ Un penny per i tuoi pensieri…”
Kei: “ Eh?”
Hi.: “ Dimmi a cosa stai pensando…”
Kei: “ A cosa stò pensando?”
Hi.: “ Si… dimmi cosa ti affligge…(sorrise)…”
Kei(pensiero): “ Cosa mi affligge, eh?”
Kei: “ Stavo pensando al torneo che ha organizzato tuo padre…”
Hi.: “ Cosa?”
Hi.(pensiero): “ Accidenti, siamo arrivati e non siamo i soli… sarà meglio fermarsi qui.”
Kei: “ Perché ti sei fermata?”
Hi.: “ Perché visto l’argomento non voglio rischiare che qualcuno possa sentirci…”
Kei: “ E con “qualcuno” intendi Naruto, giusto?”
Hi.: “ Non solo lui, comunque… perché tiri fuori di nuovo questo argomento?”
Kei: “ Perché… tu mi chiedi il perché?”
Hi.: “ Si… ti ho già detto che sbrigherò da sola questa faccenda.”
Kei: “ Hinata… sai quello che provo per te, ti ho aperto il mio cuore tempo fa perciò… come puoi chiedermi di restarne fuori?”
Hi.: “ Anche tu sai quello che c’è nel mi di cuore, perché non puoi rispettare una mia scelta?”
Kei: “ Perché questa tua scelta potrebbe UCCIDERMI…”
Hi.: “……..”
Kei: “ Già è stato difficile accettare il fatto che tra di noi non ci sarebbe mai potuto essere nulla di più di una semplice amicizia ma accettare il fatto che potresti finire in sposa ad un essere insignificante o peggio ancora, ad un essere degno nemmeno di essere definito “umano” è… è… INACCETTABILE.”
Hi.: “ Kei…”
Kei: “ Vuoi sapere qual è la cosa che più di tutte mi fa arrabbiare? Avresti potuto chiedere il mio aiuto, avresti potuto chiedermi di partecipare al torneo e di vincerlo per te e…”
Hi.: “ E poi chiederti di lasciarmi libera?... Credi che non ci abbia pensato? Se è così, sei uno Stupido. Certo che ho pensato di chiederti aiuto ma proprio perché sò cosa provi per me non sarebbe stato giusto farlo. In cuor tuo non avresti combattuto per vedermi libera ma… per farmi tua e se alla fine ci saresti riuscito, se alla fine avresti vinto tu il torneo, come ti saresti sentito quando alla fine mi avresti lasciata andare?... Non potevo metterti in una situazione del genere, sò quanto dolore ti ho arrecato, non avrei mai potuto caricare ancora di più il peso, ti voglio troppo bene per farti una cosa del genere…”
Kei: “ Chi ti dice che alla fine ti avrei lasciata libera?”
Hi.: “ Il tuo cuore… lo conosco meglio di quel che credi.”
Kei: “ Perché allora non l’hai chiesto a quel Sasuke o ai tuoi compagni di squadra o… a Naruto? Hai pensato a me e non a loro?”
Hi.: “ Ho pensato a te ed anche a loro ma sono arrivata alla conclusione che avrei dovuto cavarmela da sola, solo in questo modo avrei potuto finalmente ottenere l’approvazione di mio padre…”
Kei: “ Ti rendi conto che il vincitore di quel torneo ti avrà in sposa? Hai affrontato questa situazione con troppa leggerezza…”
Hi.: “ Mi sono allenata, mi sono allenata come non ho mai fatto in vita mia e ti posso garantire che sono pronta ad affrontare chiunque mi si ponga d’avanti…”
Kei: “ E se perdessi? Cosa farai?”
Hi.: “ Con te posso essere sincera… fino a qualche giorno fa non mi importava cosa sarebbe successo anzi, quasi speravo di perdere, meglio se contro qualcuno che venisse da molto lontano… restare qui e vedere Naruto, forse felice con un’altra… Bhè, non avrei mai potuto sopportarlo, certo gli avrei augurato ogni bene ma sono pur sempre un essere umano…(sorrise)… ma adesso è tutto diverso.”
Kei: “ Naruto… c’è sempre di mezzo quel Naruto…”
Hi.: “ Già…(sorrise)… ed è proprio grazie a lui che adesso è tutto diverso, io combatterò e vincerò perché adesso che ho una speranza, una speranza che il mio sogno d’amore si possa avverare, io non perderò.”
Kei: “ Potresti almeno parlarne con gli altri, ti starebbero vicino e potrebbero aiutarti…”
Hi.: “ Non voglio che si preoccupino, sono sempre stata quella debole, quella da difendere, quella che doveva essere salvata ma le cose non sono più come allora, non sono più la piccola Hinata, sono in grado di cavarmela da sola e poi Naruto dice sempre che “Non bisogna arrendersi mai”…(sorrise)…”
Kei: “ Già…”
Kei(pensiero): “ Non sò se odio di più Naruto o l’idea che tu hai di lui…”
Kei: “ Sarà meglio andare adesso.”
Hi.: “ Si…(sorrise)…”
Kei: “ Cosa c’è di così divertente?”
Hi.: “ Il fatto che ci sono cose che non cambieranno mai…”
Kei: “ Eh?”
Hi.: “ Quando ti arrabbi ti dimentichi sempre di chiamarmi Fuuran…”
Kei: “ Perché quando mi fai arrabbiare, per qualche istante smetti di essere la mia Fuuran!!!”
Hi.: “ Tanto non ci crederò mai…”
Kei: “ Ed è per questo che te ne approfitti sempre…”

Kei mise un braccio sulle spalle di Hinata ed insieme si incamminarono verso l’arrivo.
Da Shino scoprirono che la coppia vincitrice era stata quella di Naruto e Sasuke, secondi Neji e TenTen, per terzi lei e Kei, subito dopo Shikamaru e Ino e poi in breve arrivarono anche tutti gli altri, intanto…


Sas.: “ Ehi… ma dov’eri finito? Pensavo fossi andato in contro ad Hinata e Kei?”
Na.: “ Ahahah… si, ma poi ho cambiato idea e ho fatto un giretto qui intorno…”
Sas.: “ Bhà… comunque mancano solo due coppie e visto che siamo stati noi a vincere dobbiamo decidere l’attività di domani, hai qualche idea?”
Na.: “ In effetti… si.”


Qualche minuto più tardi furono tutti presenti e come previsto, venne chiesto alla coppia vincitrice di scegliere l’attività del giorno seguente e…


Na.: “ Noi abbiamo deciso che per domani… “Ognuno farà ciò che vuole”…”
Sak.: “ Cioè?”
Cho.: “ Cosa significa?”
Na.: “ Significa che semplicemente domani ognuno di noi potrà fare ciò che più gli và di fare…”
Shik.: “ Io potrò dormire senza essere disturbato?”
Na.: “ Certo… tutto chiaro allora?!”
Kei: “ Si… non è poi così difficile…”
Ino: “ Però non sembra divertente…”
Ki.: “ Infatti… non potremmo fare qualcosa di più divertente?”
Na.: “ Ho vinto io e scelgo io… Punto!!!”
Shi.: “ Naruto ha ragione e se Sasuke è d’accordo, è questo che ci tocca fare domani…”


Tutti guardarono Sasuke che si limitò ad un cenno di assenso con il capo…


Sai: “ E’ deciso allora, ma come faremo a decidere chi dovrà scegliere l’attività per il giorno seguente?”
Na.: “ Decideremo io e Sasuke e adesso… sarà meglio tornare a casa, si è fatto tardi…”


Tutti presero il sentiero che li avrebbe riportati alla villa…


Sas.: “ Come mai questa scelta? Era una buona occasione per passare del tempo con Hinata…”
Na.: “ Domani dovrò assentarmi per un po’ e questo era l’unico modo per non dover dare spiegazioni…”
Sas.: “ E dove dovresti andare?”
Na.: “ Non posso dirtelo però ti prego di mantenere il segreto.”
Sas.: “ Lo sai che puoi fidarti di me ma non ti sarai mica cacciato in qualche guaio?”
Na.: “ No… diciamo piuttosto che è arrivato il momento di rimediare a qualche errore passato.”


In breve tempo furono in villa e presto tutti a nanna per prepararsi ad una nuova giornata…
 

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Capitolo 14
*** MEGLIO TARDI CHE MAI... ***


MEGLIO TARDI CHE MAI…


Il mattino seguente nella grande villa Hyuga regnava il silenzio… Nonostante in parecchi la sera prima, si fossero lamentati della decisione di “Ognuno fa ciò che gli pare”… quella mattina nessuno riusciva a mettere un piede fuori dal letto. Tutti ne approfittarono per poltrire e alzarsi tardi.
Erano ormai passate le 11:00 del mattino quando iniziarono ad aprirsi i primi occhi…

Sas.: “ Hia… che bella dormita, Naruto, impiedi!”

Nessuno rispose…

Sas.: “ Naruto…?!”

Sasuke si guardò intorno rendendosi conto di essere solo nella stanza. Si alzò, fece una doccia e solo dopo essere ritornato in camera notò un biglietto sul letto dell’amico…

Sas.: “ E questo?”

“Buon Giorno Bakaaaaaa… spero tu abbia dormito bene.
Penso di tornare per questa sera… Tienimi d’occhio la mia Hinata e…
Non fare nulla che io non farei… ahahahhahahaha…
 Naruto!!! ”

Sas.: “ Ahhh… spero solo che non combini nulla di stupido…”

Intanto tutta la casa si era svegliata e si preparava ad affrontare la nuova giornata…
Nonostante il tema della giornata, le ragazze volevano imporre il loro volere sui maschietti che pur di non doversi subire ore di lamentele, sbuffi e ricatti, finendo lo stesso a fare quello che loro avrebbero deciso… avevano dato già il loro consenso a qualsiasi fosse stata l’attività scelta.
Mentre le ragazze decidevano il da farsi venne notata l’assenza di Naruto e…

Ki.: “ Ehi Sasuke, non dirmi che Naruto dorme ancora?”
Sas.: “ No… è uscito presto questa mattina, mi ha detto solo che sarebbe tornato questa sera…”
Kei: “ TenTen… e Hinata?”
Ten.: “ Oh… mi ha lasciato un biglietto con scritto che sarebbe tornata per cena.”
Shik.: “ E così… mancano all’appello sia Hinata che Naruto…”
Ino: “ Che finalmente quei due si siano dati una svegliata?!”
Ki.: “ COSA… IMPOSSIBILE… DEVO TROVARLI…”
Shi.: “ Calmati Kiba, vedrai che ci sarà sicuramente una spiegazione…”
Ki.: “ NON MI INTERESSA… SE NARUTO OSERA’ SOLO SFIORARE HINATA IO…  IO… LO DISTRUGGO…”
Sas.: “ Rasseganti, quei due finiranno insieme, che tu lo voglia oppure no!”
Ki.: “ LO VEDREMO… HINATA… VENGO A SALVARTI, RESISTI…”

Kiba si fiondò fuori di casa come una furia, senza dare la possibilità a nessuno di poterlo fermare.

Kei(pensiero): “ Dove sei?”
Sai: “ Non dovremmo cercare di fermarlo?”
Shi.: “ Sarebbe tempo sprecato, quando si stancherà tornerà da solo…”
Sak.: “ Si ma…”
Shik.: “ E’ solo un modo per sfogare la frustrazione… lasciategli almeno quello.”
Sak.: “ Un po’ però mi dispiace…”
Ino: “ Oh, bhè… allora, cosa facciamo oggi?”

Sakura si voltò a guardare l’amica con uno sguardo che andava dallo scioccato allo sconvolto…

Sak.: “ Ma tu ce l’hai un cuore?”
Ino: “ Senti… stare qui a parlare dei drammi sentimentali di Kiba non risolverà certo il suo problema. Hinata lo vede solo come un amico, è sempre stato così e sempre così sarà, lei ama quella Testa Quadra perciò… prima si metterà l’anima in pace prima potrà andare avanti e forse trovarsi anche lui una fidanzata…”
Sak.: “ Hai ragione ma…”
Ino: “ Non ci sono ma. Se lui vuole sprecare la giornata a cercare quei due, che faccia da solo. Io sono venuta qui per divertirmi.”

Shikamaru intanto le si era avvicinato e sotto voce…

Shik.: “ E pensare che ieri sera credevi che ci fosse qualcosa tra me e l’Eterna Innamorata della Testa Quadra…(sorrise)…”

Ino arrossì visibilmente e mentre cercava di riprendere il controllo farfugliò qualcosa tipo…

Ino: “ Bhè… tu… tu non sei certo… come… come quel cagnaccio! E poi tu… tu l’hai difesa e…”

Shikamaru accarezzò dolcemente la testa della fidanzata e sorridendo…

Shik.: “ Torna in te… sei troppo carina quando sei imbarazzata e non voglio che nessun altro oltre me ti veda così.”
Ino: “ Eh?”

Ino era rimasta completamente senza parole… non aveva mai visto quel lato di Shikamaru, dolce e possessivo…

Ino.(pensiero): “ Mi ha appena detto che sono carina…”

In quel momento Ino si era completamente dimenticata di tutto il resto del gruppo e in un gesto istintivo saltò al collo del fidanzato e lo baciò.
Quel gesto stupì non solo Shikamaru ma… anche tutto il resto della casa.
Erano rimasti tutti impietriti…

Shik.: “ Ahhh… segreto sfumato in meno di dodici ore…”

Ino accortasi che tutti li fissavano, rossa in viso si voltò e…

Ino: “ Cosa avete da guardare? Non avete mai visto due fidanzati che si scambiano una tenerezza?!”

Quelle parole scongelarono il gruppo che subito ne approfittò per fare gli auguri e iniziare con le prese in giro…

Cho.: “ Ehi… alla fine ci siete arrivati?!”
Shik.: “ Già… meglio tardi che mai…”
Cho.: “ Le stesse parole che usò il maestro Asuma…”
Shik.: “ Cosa?”

Choji chiuse gli occhi immergendosi nei ricordi…

Asuma: “ A Choji… quei due finiranno insieme prima o poi…”
Cho.: “ Già… speriamo solo che se ne rendano conto in fretta così forse… la smetteranno di litigare…”
Asuma: “ Bhè… meglio tardi che mai, e poi…(sorrise)… sono sicuro che anche quel giorno… le cose non cambieranno…(sorrise)…”
Cho.: “ Già… purtroppo… lo credo anch’io…”

Finito di raccontare guardò il cielo dalla finestra…

Cho.: “ Sono sicuro che in questo momento, da lassù… stia sorridendo…”
Shik.: “ Già… ne sono convinto anch’io…”

Quando la calma fu tornata nella casa, le ragazze decisero che avrebbero passato la giornata al lago, ognuno avrebbe fatto ciò che voleva ma… almeno sarebbero stati tutti insieme…
Decisa la meta, non ci vollero più di trenta minuti per lasciare la casa e iniziare una nuova giornata…

Intanto, anche Hinata e Naruto avevano raggiunto le loro mete e anche se tutti pensavano che i due fossero insieme, non era così.
Hinata aveva deciso di passare la giornata nel suo posto segreto, un luogo di cui nessuno sapeva l’esistenza… un luogo solo suo.
Era una piccola oasi naturale circondata dalle montagne, c’era una cascata che sgorgava da una crepa nella roccia, che ricadeva in un piccolo lago. C’era un piccolo prato pieno di fiori, farfalle… pieno di vita, lì Hinata si sentiva al sicuro, libera e felice di essere se stessa. Quel luogo era molto importante per lei, non tanto per la bellezza che toglieva quasi il fiato ma perché… lì aveva come l’impressione di sentire la sua mamma. Quel luogo racchiudeva tutto ciò che la sua mamma adorava di più al mondo e lei… era convinta che fosse proprio lì.

Hi.: “ Ciao mamma… sono venuta qui per ringraziarti e per dirti che non mollerò…(sorrise)… vedrai, riuscirò a realizzare i miei sogni e tu potrai essere fiera e orgogliosa di me. Bhè, oggi passeremo la giornata insieme, non posso lasciare che i miei amici vedano i lividi perciò… oggi mi allenerò qui con te ma prima devo assolutamente dirti di Naruto…(sorrise)… Avevi ragione, tutto stà andando per il meglio, mi ha detto che “Voglio che tu sia solo mia”… ti rendi conto? Ho sognato che mi dicesse una cosa del genere per tutta la vita e adesso il mio più grande desiderio sta per avverarsi. Stare con Naruto è quello che più desidero al mondo e ora che sono ad un passo dal poterlo avere, non permetterò a nessuno di portarmelo via. Vincerò il torneo portandomi a casa non solo la possibilità di vivere il mio amore ma anche il rispetto di mio padre. Ora mamma, sarà meglio che inizi, mettiti comoda e guarda i miglioramenti che ha fatto la tua bambina…(sorrise)…”

In quel preciso instante una folata di vento accarezzò il volto di Hinata, quasi come risposta alle sue parole. Dopo che ebbe assorbito totalmente quella carezza, si tolse la felpa e le scarpe, indossò uno shorts corto e una canotta e iniziò gli allenamenti.
Trascorse così la giornata, Hinata allenandosi, i ragazzi tra risate e giochi e Naruto…

?: “L’appuntamento è fra tre giorni, vedi di esserci.”
Na.: “ Non si preoccupi… non mancherei per nulla al mondo. Sa… non sò perché ma penso che in fondo lei quasi sperasse che le cose avrebbero preso questa piega.”
?: “ Non dire stupidaggini, se sei arrivato qui… è solo Grazie a questo pezzo di carta.”
Na.: “ Forse ha ragione lei, ci vediamo fra tre giorni.”

Era quasi il tramonto quando Naruto imboccò la strada per tornare a Villa Hyuga, era stanco ed affamato ma non si sarebbe fermato per nessuna ragione al mondo, adesso l’unica cosa che voleva fare era vedere Hinata…
Dopo aver percorso più della metà del tragitto era buio, attivò la modalità eremitica così da poter sapere dove trovare Hinata con sicurezza. Si guardò in torno avvertendo subito la presenza di tutti i suoi amici ma… concentrandosi meglio, notò che Hinata non era con loro. Si bloccò di colpo e concentrandosi captò la sua presenza non molto lontano da dove si trovava lui in quel momento, senza pensare al perché non fosse con gli altri, corse per raggiungerla.
Per Naruto non fu molto difficile seguire le tracce e dopo una mezz’ora, quello che lo divideva da Hinata ormai era solo uno stretto sentiero tra le rocce che mai avrebbe notato in una diversa circostanza. Imboccò il sentiero e raggiunto il polo opposto… quello che si trovò d’avanti agli occhi, fu uno spettacolo che gli tolse il fiato…
 

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Capitolo 15
*** IN QUEL LUOGO DA SOGNO, FINALMENTE UN SOGNO DIVENTAVA REALTA’... ***


IN QUEL LUOGO DA SOGNO, FINALMENTE UN SOGNO DIVENTAVA REALTA’…


Naruto era completamente senza fiato…


Na.(pensiero): “ Forse… sono morto e… questo è il paradiso…”


Un magnifico cielo stellato che si rifletteva su un piccolo specchio d’acqua legati insieme, non riuscendo quasi a capire dove finisse l’uno e iniziasse l’altro, una leggera cascata che suonava una dolce melodia, un prato fiorito rapito da.. una fata. Una fata che danzava sul pelo dell’acqua… una fata che colorava quel posto di pura magia…


CRICK…

Na.: “ Accidenti…”

Quel rumore in un istante ruppe la magia, facendo scoprire l’intruso che stava assistendo a quello spettacolo…
La fata corse via e Naruto si ricordò di aver già vissuto quella situazione, si ricordò di aver già visto quella fata qualche anno prima, il posto era molto simile, un lago… una piccola cascata, un cielo stellato e lei che danzava sull’acqua anzi che danzava con l’acqua…
Nel preciso istante in cui vide quella lunga chioma scura ebbe un flash… la missione, il team 8 e… Hinata.

Na.: “ Hinata…”
Na.(pensiero): “ Anche quella volta deve essere stata lei… per tutto questo tempo io…”

La fata quando sentì quel nome si bloccò di colpo, non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito…

Na.: “ Hinata sei tu, vero? Aspetta, non scappare…”

Naruto si avvicinava sempre di più fin quando si ritrovò d’avanti un grosso lupo grigio…

Na.: “ Ehi… sta buono… non voglio farti del male… Eh…Eh…Eh…”
?: “ Tsk… e come potresti?! Non te lo ripeterò due volte, gira i tacchi e smamma!”
Na.: “ Eh così non sei un semplice lupo… sei un’evocazione…”
?: “ Il mio nome è Ookami e non farmi ripetere quello che ho appena detto…”
Na.: “ Piacere di conoscerti, il mio nome è Naruto Uzumaki e… non ho la benché minima intenzione di andarmene da qui…(sorrise)…”

Naruto si tolse la giacca della tuta porgendola alla ragazza che si trovava proprio dietro alla bestia… la ragazza la accettò e la indossò senza dire una parola…

Ook.: “ Ohhh… finalmente posso vedere il volto del famoso Naruto Uzumaki…”

Ookami si voltò a guardare la ragazza dietro le sue spalle e con un sorriso…

Ook.: “ Bhè… la lascio nelle tue mani, salutami Kurama e… Naruto, falle del male e nemmeno Kurama potrà salvarti!”

Detto ciò il lupo sparì lasciando dietro di sé solo un leggero fumo e l’occasione per due persone di parlarsi a cuore aperto…

Na.: “ Hinata… Hinata lo sò che sei tu, per favore… voltati…”

In quel preciso istante la ragazza si voltò e Naruto poté constatare che la fata che aveva stregato già tanto tempo prima il suo cuore non era altri che la sua dolce Hinata…

Na.: “ Ehi… mi dispiace se ti ho spaventata, non volevo, per favore… smettila di piangere, non ce la faccio a vederti in questo stato…”

Naruto intrecciò le mani di Hinata alle sue, scoprendo così il volto di lei che nonostante fosse rigato dalle lacrime schiuse per lui un dolcissimo sorriso…

Hi.: “ Finalmente mi hai vista… finalmente… mi hai raggiunta…”

Hinata si strinse forte al petto di Naruto, quasi volesse essere sicura che lui fosse realmente lì, quasi volesse essere sicura che quel calore che sentiva, non fosse ancora una volta frutto della sua fantasia…
Naruto non poté fare altro che stringerla ancora di più a sé…


Na.: “ Hinata… mi dispiace, non faccio altro che rendermi conto di tutte le volte che ti ho fatta soffrire, sono uno stupido, come faccio a piacerti ancora non me lo spiego?!”
Hi.: “ Smettila di scusarti, l’importante è che adesso tu sia qui e che questa volta tu abbia riconosciuto me…”
Na.: “ Già… anche quella volta eri tu, vero?”

Hinata fece un cenno di assenso con il capo…

Na.: “ Che razza di stupido… una fata?! Se solo ci avessi riflettuto su, ci sarei dovuto arrivare… le linee, il taglio dei capelli, i colori… non potevi essere altro che tu, mi dispiace…”
Hi.: “ Anche se mi avessi visto meglio quella notte… molto probabilmente, non ci saresti arrivato comunque, in quel periodo tu mi guardavi ma… non mi vedevi…”
Na.: “ Forse…”
Hi.: “ Naruto…”

Hinata alzò il volto incontrando quell’azzurro che da sempre le aveva fatto battere il cuore e tirando fuori tutto il coraggio che in quel momento aveva in corpo, rossa in viso e con le lacrime agli occhi…

Hi.: “ Ti Amo… ti ho sempre amato e penso ti amerò per il resto della mia vita…(sorrise)…”

Naruto prese il volto di Hinata tra le sue mani, poggiò la sua fronte a quella della ragazza e… guardandola negli occhi…

Na.: “ Ti Amo anch’io e oggi… non riesco a pensare ad un futuro senza di te nella mia vita…”

Entrambi tremavano mentre le loro labbra si incontravano per la prima volta…
Titubanti, forse all’inizio un po’ impacciati ma… pieni della voglia di scoprirsi ogni giorno di più, pieni della voglia di viversi, di appartenersi, di amarsi…
In quel luogo da sogno, finalmente un sogno diventava realtà.

Na.: “ Finalmente da questa sera sarai solo mia…”
Hi.: “ Sono sempre stata tua…”
Na.: “ Si, ma visto che prima ero uno stupido, mi sono perso un sacco di prime volte…”
Hi.: “ Si ma… quasi tutte le più importanti sono legate a te, il mio primo esempio, il mio primo amore, il mio primo bacio…”

Naruto la strinse ancora più forte…

Na.: “ Da questa sera… saranno mie tutte le tue prime volte.”

Hinata si alzò sulle punte dei piedi e lo baciò di nuovo…
Entrambi pensarono a quanto fossero vive e meravigliose le emozioni che provavano stando vicini, quel cocktail di felicità, amore, deisderio… gli inebriava le menti…

Na.: “ Ti Amo… vorrei poter tornare in dietro per cancellare tutte le stupidaggini che ho fatto e che ti hanno fatta soffrire, purtroppo questo mi è impossibile perciò l’unica cosa che posso farti è una promessa… Ti prometto che le lacrime e la tristezza per te saranno solo un ricordo. Da oggi… sul tuo volto ci saranno solo sorrisi…”

Hinata sorrise e Naruto non poté non pensare a quanto lei fosse bella… era perfetta, con i suoi lunghi capelli corvini che le cadevano lungo le spalle, gli occhi lilla fissi su di lui, le guance arrossate dall’imbarazzo, la pelle chiara e liscia come seta ancora leggermente inumidita dall’acqua e… il suo corpo coperto solo dalla giacca che poco prima le aveva prestato che le lasciava scoperte quasi tutte le gambe…

Naruto sentì qualcosa dentro di sè crescere…
GELOSIA… se solo pensava che qualcun altro potesse averla vista in quello stato o se pensava che qualcun altro l’avesse potuta stringere come stava facendo lui adesso…
AMORE… quando incontrava i suoi dolci occhi, gli unici che l’avessero sempre visto per quello che realmente era…
DESIDERIO… quando la sentiva vicina, quando sentiva il suo calore… il suo tocco sulla sua pelle…

D’improvviso quei pensieri vennero interrotti da un’amica… ormai fidata…

Kurama: “ Ehi… hai appena avuto il suo primo bacio, non mi sembra il caso di provare ad ottenere anche la sua prima volta nella stessa sera…”
Na.: “ Accidenti… hai ragione…”

Quelle parole lo riportarono alla realtà…

Hi.: “ Naruto… cos’hai?”
Na.: “ Nulla ma… potrei chiederti una cosa?”
Hi.: “ Certo…”
Na.: “ Ti prego… devi assolutamente mettere qualcos’altro addosso altrimenti… mi farai morire…”

Hinata quasi avvampò al suono di quelle parole…

Hi.: “ Scu-scusa-mi… hai… hai… ragione… mi dis-spiace…”

e contemporaneamente farfugliava scuse senza senso e con le mani cercava di allungarsi la giacca per coprire più che poteva del suo corpo…
Naruto non riuscì a resistere a quella scena, la prese in braccio e…

Hi.: “ Naruto…”
Na.: “ Ahhhh… non riesco a resistere… sei troppo carina con il viso arrossato mentre cerchi di coprirti e ti scusi per non sò che cosa…(sorrise)…”
Hi.: “ Mi scuso perché… perché ti ho creato imbarazzo, anche se non volevo… non era mia intenz…”

Naruto la zittì con un altro bacio, questa volta un po’ più deciso di quelli precedenti…

Na.: “ Ti perdono solo se mi prometti che mai nessuno oltre me ti vedrà in queste condizioni… voglio che mi prometti che non rivolgerai mai a nessun altro questo sguardo, voglio che mi prometti che… l’Hinata che ho in questo momento tra le braccia sia solo mia e di nessun altro…”
Hi.: “ Se mi dici queste parole, con questo sguardo, in un posto del genere… dimmi tu come faccio io a resisterti Naruto Uzumaki?!”
Na.: “ Tu prometti e io ti svelerò come fare.”
Hi.: “ Non c’è bisogno che ti prometta quello che mi hai chiesto, perché… tu sei l’unico che suscita in me queste sensazioni, esiste questo sguardo, esiste questa Hinata, perché esisti tu.”
Na.: “ Sigh… adesso devi proprio metterti qualcosa addosso…”

Hinata guardando Naruto in quell’istante realizzò che momento migliore forse non ci sarebbe mai stato, perché continuare ad aspettare...
Prese coraggio ma... sapendo che non sarebbe riuscita a dire nemmeno una parola se avesse continuato a guardarlo negli occhi… abbassò il capo…

Hi.: “ Perché?”
Na.: “ Come, perché?”
Hi.: “ E… e se io… non volessi mettermi nient’altro addosso?”
Na.: “ Eh? Hinata… mi hai frainteso, io non voglio…”
Hi.: “ Non… vuoi…?!”
Na.: “ No… Ahhh… no, non voglio…”
Hi.: “ Naruto cosa vuoi?”
Na.: “ Non voglio che tu ti senta obbligata da qualcosa che ho detto, questa è una cosa molto importante e voglio che quando quel giorno arriverà, tu… tu sia pienamente convinta che io sia la persona giusta e che quello sia il momento giusto…”

Questa volta fu Hinata a baciare Naruto…

Hi.: “ Se è solo questo quello che ti preoccupa, puoi stare tranquillo…(sorrise)… sono certa che tu sia la persona giusta, come sono certa che momento migliore non ci sarà… Ti amo e non voglio più aspettare, sono stufa di aspettare… non ho fatto altro, adesso che tu sei qui, che mi ami e che mi vedi io… non voglio più aspettare e poi sei ancora più irresistibile quando sei imbarazzato…(sorrise)…”
Na.: “ Ti Amo…”
Hi.: “ Lo sò… presto avrai un’altra mia “prima volta”…(sorrise)…”
Na.: “ No… presto avremo una terza nostra “prima volta”…”
Hi.: “ ?”
Na.: “ Il mio Primo Vero e Unico amore, il mio primo bacio e… la mia prima volta…”
Hi.: “ Tre… il numero perfetto…”
Na.: “ Tre… è solo l’inizio…”

La baciò mentre piano la poggiava sui fiori, si perse nei suoi occhi mentre delicatamente le scostava una ciocca di capelli che le copriva il viso… quel viso imbarazzato e pieno d’amore… Amore che quella notte esplose in tutte le sue miriadi di sfaccettature… Si unirono per la prima volta, rendendosi conto di quanto il corpo dell’uno aderisse perfettamente a quello dell’altro. Sapevano di appartenersi, legati da un legame indissolubile, un legame che niente poteva sciogliere, un legame… molto più forte anche del destino…

Quella notte, per la prima volta nella loro vita… Naruto e Hinata sapevano perfettamente qual era il loro posto nel mondo…

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Capitolo 16
*** LEI E' MOLTO IMPORTANTE... ***


LEI E’ MOLTO IMPORTANTE…


Naruto si ritrovò sveglio, perso nella bellezza di quella donna che l’aveva amato per tutto quel tempo e che finalmente era riuscito a raggiungere.

Na.(pensiero): “ Dio quanto è bella e soprattutto… mi ama, Kurama ti rendi conto che questa donna mi ama?...(sorrise)”

In quel momento Naruto si ritrovò dentro se stesso… lì dove una volta c’erano delle enormi sbarre. Andò a sedersi di fianco a Kurama, appoggiandosi al suo folto pelo rosso…

Kura.: “ Mi stupisco anch’io… ti conviene tenertela stretta, sono sicuro che non troverai mai un’altra donna come lei.”
Na.: “ Ohhhh… lo sò. La mia Hinata è UNICA al mondo. Ah… quasi dimenticavo, prima la sua evocazione mi ha chiesto di salutarti, se non ricordo male, ha detto di chiamarsi Ookami.”
Kura.: “ Ho sentito tutto e ad essere sincero, sono rimasto senza parole quando l’ho visto…”
Na.: “ Perché?”
Kura.: “ Bhè… per farla breve… si può dire che lui è la volpe a nove code delle evocazioni…”
Na.: “ Potresti essere un tantino più chiaro…”
Kura.: “ E’ l’evocazione più temuta e più potente che io conosca, le persone che firmavano il patto con lui erano mal viste e molto temute. Ha una forza inimmaginabile…”
Na.: “ Ecco perché mi ha detto che se avessi fatto del male ad Hinata, nemmeno tu mi avresti potuto salvare…”
Kura.: “ Bhè… non scherzava, sarebbe un avversario molto pericoloso, quello che non riesco a capire è come Hinata sia finita a fare un patto con lui…”
Na.: “ Da quello che sò, si è allenata molto in questo periodo… forse è stato uno dei suoi maestri a proporle il patto?!”
Kura.: “ No. Questo è impossibile.”
Na.: “ Perché? Il mio con i rospi l’ho stipulato proprio grazie al maestro Jiraja…”
Kura.: “ Ookami non ha firmato più un patto con un umano da almeno 100 anni…”

Naruto scattò in piedi…

Na.: “ COSA…? Ma allora come…”
Kura.: “ Non lo sò… l’unica cosa certa è che la tua dolce Hinata non è più così indifesa come un tempo…”

Un rumore riportò Naruto nella realtà…

Na.: “ Chi sei? Fatti vedere…”

Da un cespuglio vicino uscì un piccolo lupacchiotto bianco…

Na.: “ Ohhh… sei solo un cucciolo…”
?: “ Guarda che sono più grande di te…”
Na.: “ Ehhhhhhh… parli…?”
?: “ Certo che parlo, il mio nome è Siro mentre tu dovresti essere Naruto, giusto?”
Na.: “ Come fai a sapere il mio nome?”
Siro: “ Quando mio padre mi ha detto di aver lasciato Hinata con te, Bhè… sono venuto di corsa, volevo vederti…”
Na.: “ E così tu sei il figlio di Ookami…”
Siro: “ Già, in persona… lo sai, ti immaginavo più alto e… più muscoloso…”
Na.: “ Vorresti forse dire che non sono un gran chè?!”
Siro: “ Non sei proprio come ti aveva descritto Hinata, tutto qui.”

In quel momento Hinata si girò facendo scivolare un po’ la giacca che Naruto le aveva messo addosso, scoprendo leggermente la spalla e il decolté…

Na.: “ SCCCCHHHHHH… fà silenzio, non voglio che si svegli…”

Intanto Siro si era avvicinato ad Hinata notando certe scoprenze…

Siro: “ Ehi… ma perché Hinata è mezza svestita?”

Naruto diventò tutto rosso come un peperone e iniziò a farfugliare parole quasi senza senso…

Na.: “ EHHHH… Cosa…co-cosa… stai dice-endo? E… SMETTILA DI GUARDARE…”
Siro: “ E va bene, comunque… dovresti coprirla meglio o si prenderà un raffreddore.”
Na.: “ Lo sò anch’io ma non ho niente di meglio con cui coprirla.”
Siro: “ Bhè… posso pensarci io…”

In meno di tre secondi scomparve per poi ricomparire con una grossa coperta bianca…

Siro: “ Puoi usare questa, è la mia preferita perciò trattala bene.”
Na.: “ Grazie mille…”

Naruto coprì Hinata per poi tornare dal suo nuovo amico…

Na.: “ Visto che hai fatto tutta questa strada solo per vedermi, ti dò la possibilità di chiedermi qualsiasi cosa, risponderò a tutto ciò che mi chiederai.”
Siro: “ Voglio solo che tu mi prometta una cosa, anzi due.”
Na.: “ Dimmi pure…”
Siro: “ Lei è molto importante per me, per tutta la mia famiglia in realtà ma soprattutto, lei è molto importante per mio padre perciò trattala bene e non farla soffrire.”
Na.: “ Ti prometto che non la farò soffrire mai più… e la seconda?”
Siro: “ Promettimi che quando vi sposerete io potrò continuare a vedere Hinata ogni volta che vorrò.”
Na.: “ Potrai venire a casa nostra ogni volta che vorrai.”
Siro: “…(sorrise)… hai appena superato il mio piccolo test…”
Na.: “ Eh?”
Siro: “ Non sono stupido, sò quello che avete fatto e se tu mi avessi risposto qualcosa del tipo “Non ne abbiamo ancora parlato o Non sò se voglio sposarmi”, Bhè… ti assicuro che adesso staresti rimpiangendo di essere nato.”
Na.: “ Per chi mi hai preso? Io non faccio certe cose solo per farle…”
Siro: “ Volevo solo esserne sicuro, voi umani non siete certo famosi per la vostra sincerità, anzi… le persone con un cuore come quello di Hinata sono rare, uniche…”
Na.: “ Questo lo sò anch’io ma non dovresti giudicare una persona senza prima averla conosciuta.”
Siro: “ E infatti io non ti ho giudicato, ti ho solo messo alla prova… prova che per adesso hai superato. A presto… Naruto Uzumaki… ”

Siro scomparve così come era apparso, all’improvviso…

Kura.: “ Tipetto simpatico…”
Na.: “ Già… proprio come suo padre…”
Kura.: “ Bhè… almeno potrai stare tranquillo quando è da sola, con degli amici così…”
Na.: “ Già e non oso immaginare il giorno che non supererò una sua prova…”
Kura.: “ E tu superale tutte e così potrai solo immaginare cosa potrebbe succederti…”
Na.: “ SuccederCI… ti ricordo che noi siamo uniti… per la vita!”
Kura.: “ Mi toccherà solo trovare una nuova forza portante prima che tu muoia e sarò salvo…”
Na.: “ Ma bravo, così invece di aiutare me, occuperesti il tempo con il cercare un nuovo corpo… BRAVO, bell’amico che sei…”
Kura.: “ Non metterla sul personale, è solo che sono ancora giovane per finire all’altro mondo… devo ancora trovarmi una compagna, mettere su famiglia…”
Na.: “ TU… E A ME NON CI PENSI… Io sono giovane, non tu!!!”
Kura.: “ Mettila come ti pare comunque… tu non sbagliare e il problema sarà risolto.”
Na.: “ Ahhhhhh… parlare con te è inutile…”


Naruto tornò a guardare la sua Hinata con il cuore colmo di gioia nel sapere di averla al suo fianco. Si sistemò accanto a lei sotto la coperta e non appena le fù vicino, Hinata si accoccolò tra le sue braccia e lui non potè far altro che stringerla ancora più forte, chiudere gli occhi e addormentarsi felice.
Intanto a villa Hyuga, Kiba ancora non si dava pace…


Ki.: “ HINATA… HINATA…  dove sei? ”

E… non era certo il solo…

Key(pensiero): “ Spero solo che lui riesca a darti ciò che meriti…”
Sas.(pensiero): “ Passare addirittura la notte insieme… Spero che Naruto abbia tenuto le mani a posto o… AHHHHHH… non voglio nemmeno pensarci…”
Neji(pensiero): “ Ohhhhhh… se lo zio scoprisse quello che è successso… non voglio nemmeno immaginare cosa mi farebbe… Hinata… torna presto…”
TenTen, Sakura e Ino (pensiero): “ Finalmente si sono dati una mossa.”

Il mattino arrivò e Hinata venne svegliata dai primi raggi di sole, con gli occhi ancora chiusi allungò una mano sotto la coperta in cerca di Naruto che non trovò.
Si alzò avvolgendosi la coperta attorno al corpo…

Hi.: “ Naruto… Naruto dove sei?”

Hinata sentendo un rumore alle sue spalle si voltò di colpo…

Na.: “ Oh… ti sei già svegliata, speravo di riuscire a preparare prima tutto…”
Hi.: “ Tutto? Cosa stai preparando…?”
Na.: “ La colazione mia dolce principessa…”

Naruto le si avvicinò e le dice un bacio…

Na.: “ Buon giorno amore mio…(sorrise)…”
Hi.: “ Buon giorno…(sorrise)…”
Na.: “ Mentre io finisco… tu potresti vestirti o fare qualsiasi altra cosa tu faccia appena sveglia, ok?”
Hi.: “ Mi darò una sistemata, mi metterò qualcosa di più adeguato addosso e sarò subito da te.”

Questa volta fu Hinata a baciare Naruto prima di scomparire dire una roccia…
Passarono più o meno dieci minuti prima che lei ritornasse con indosso un pantaloncino di jeans corto, molto corto… una canotta bianca, scarpette da ginnastica e i capelli mossi raccolti nel lato…

Na.: “ Sei… sei bellissima…”

Hinata arrossì…

Hi.: “ Grazie…”

Appena vide tutto quello che Naruto aveva preparato rimase senza parole e quasi si commosse, era tutto perfetto. Aveva raccolto della frutta che aveva sistemato in una grossa foglia di fico, aveva acceso un piccolo fuoco dove stavano arrostendo dei pesci, acqua fresca e stampato sul suo viso, uno dei suoi sorrisi più belli…

Hi.: “ Sono… sono senza parole, non avresti dovuto fare tutto questo da solo, se mi avessi svegliato ti avrei potuto dare una mano e…”
Na.: “ Ma non sarebbe stata la stessa cosa, volevo fare qualcosa di speciale per te perciò siediti e goditi la colazione.”

Naruto le prese la coperte dalle mani sistemandola poi sul prato…

Hi.: “ Dobbiamo stare attenti, se la sporchiamo Siro ci resterà malissimo, questa è la sua preferita.”
Na.: “ Come fai a sapere che questa è di Siro?”
Hi.: “ Bhè… perché sono stata io a regalargliela…(sorrise)…”
Na.: “ Capisco…”
Hi.: “ E così… hai conosciuto anche Siro, è dolcissimo vero?!”
Na.: “ Si… forse quando dorme… eheheheh…”
Hi.: “ Eh?”
Na.: “ Nulla… posso farti una domanda?”
Hi.: “ Certo, chiedi pure…”
Na.: “ Posso sapere come hai conosciuto Ookami?”
Hi.: “ Come mai vuoi saperlo?”
Na.: “ Curiosità… è un vecchio amico di Kurama e…”
Hi.: “ Si, me lo ha detto, mi ha raccontato molte cose in effetti ma non giudico senza conoscere, perciò… le cose che mi ha detto su Kurama, per me rimangono semplici aneddoti…”

Prima di continuare Hinata sistemò su due foglie un po’ di frutta, una la diede a Naruto e l’altra la tenne per sé…

Na.: “ Senti Hinata, se non vuoi parlarne…”
Hi.: “ In realtà ad Ookami non piace parlare del nostro incontro, io non ho problemi, anzi… se oggi sono qui è solo grazie a lui…”
Na.: “ Cosa?”
Hi.: “ Ci siamo conosciuti durante la grande guerra, stavamo combattendo contro i Zetsu bianchi quando la mia squadra venne mandata come rinforzo ad un’altra che stava combattendo vicino ad una foresta… quando arrivammo gli Zetsu stavano attaccando l’altra squadra ninja e… anche Ookami. Ci unimmo subito allo scontro, la lotta era dura e in più iniziava a farsi sentire la stanchezza ma… nessuno aveva la minima intenzione di arrendersi. Mentre combattevamo mi accorsi che il mio compagno che si trovava vicino a Ookami non faceva nulla per difenderlo o per lo meno risparmiargli qualche colpo così occupai io il suo posto…”

I ricordi iniziavano a farsi sempre più vividi, quasi reali…

Hi.: “ Raggiungi Ko dall’altro lato, qui me ne occupo io.”
?: “ Perché?”
Hi.: “ Perché non stai facendo nulla per aiutare questo povero lupo.”
?: “ E’ solo un lupo, abbiamo altre priorità in questo momento.”
Hi.: “ La nostra priorità è salvare delle vite e se non vuoi farlo tu, me ne occuperò io.”

Hi.: “ Mi posizionai d’avanti a lui cercando di fermare tutti gli attacchi che arrivavano ma dopo un po’ iniziai solo ad accusare i colpi, uno più forte dell’altro, ero semicosciente quando sentii la sua voce…”

Ook.: “ Perché… perché stai rischiando la tua vita per me?”
Hi.: “ Perché… la tua vita non è meno importante delle nostre e… ci sono i tuoi cuccioli perciò… AHHH…”

Hi.: “ Venni colpita all’addome e mi accasciai al suolo quasi senza fiato, Ookami si spostò lievemente verso di me e in quell’istante Kyo, la più piccola dei suoi cuccioli, si liberò dalla presa del padre ritrovandosi tra me, lui e… gli Zetsu. Subito si fiondarono su di lei ma io fui più veloce e… più stupida.
L’unica mia preoccupazione fù quella di salvare la piccola, così… venni colpita io al posto suo. Il colpo fu durissimo e a dire la verità non ricordo molto di quello che è successo dopo, è stato Ko a dirmi il resto… non appena mi accasciai al suolo con Kyo tra le braccia Ookami si scatenò in tutta la sua furia, in pochi secondi spazzò via tutti gli Zetsu. Ko corse subito a soccorrermi ma da quello che mi ha detto, purtroppo non c’era molto da fare, le ferite erano troppo gravi, Ookami si avvicinò a me, io lasciai andare Kyo dicendogli che poteva stare tranquillo perché il suo cucciolo stava bene, Ko iniziò ad urlargli contro che era tutta colpa sua quello che era successo così gli accarezzai una zampa, lui si voltò a guardarmi ed io gli dissi di non ascoltarlo, che era solo il dolore a farlo parlare così, gli dissi di non preoccuparsi e di prendersi cura dei suoi cuccioli perché io sarei stata bene e che avrei rifatto la stessa cosa anche sapendo come sarebbe andata a finire e che… avrei potuto finalmente rivedere mia madre poi ricordo solo una grande fitta e il buio.”

Hinata alzò lo sguardo per guardare Naruto che l’ascoltava concentrato…

Hi.: “ Ookami ha usato una tecnica molto antica, da quello che ho capito mi ha donato parte dei suoi anni di vita…”
Na.: “ Ho capito di che tecnica parli, è la stessa che usarono per salvare Gaara quando gli venne portato via il suo Biju…”
Hi.: “ Da quel momento Ookami mi è sempre stato accanto e prima di firmare il patto abbiamo parlato a lungo…”

Non appena Hinata ebbe finito di parlare guardò Naruto rimanendo colpita dallo sguardo che trovò sul viso del suo amato… sembrava raggelato e spaventato…

Hi.: “ Naruto guarda che adesso stò benissimo, la mia vita non né risentirà per nulla, è stato Ookami a rinunciare a qualcosa, non io…”
Na.: “ Si ma… se penso al fatto di averti perso io… io…”

Hinata lo abbracciò forte…

Hi.: “ Ehi… tu non mi hai perso, sono qui con te, ti stò abbracciando e non ho la benché minima intenzione di lasciarti mai più…”

Naruto la strinse ancora di più a sé e…

Na.: “ Io non permetterò mai più che qualcuno o qualcosa ti porti via da me… Hinata… questa è una promessa.”

Hinata si lasciò stringere sentendo uno strano groppo in gola…
 

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Capitolo 17
*** LA FELICITA’ E’ PIU’ VICINA DI QUELLO CHE PENSI… ***


LA FELICITA’ E’ PIU’ VICINA DI QUELLO CHE PENSI…


Hinata e Naruto dopo aver finito di fare colazione decisero di fare ritorno alla villa, in fondo erano lontani già da un po’ e al solo pensare a quello che gli avrebbero fatto passare i loro amici una volta che li avrebbero rivisti… Bhè, era molto meglio non pensarci.
Mentre camminavano uno di fianco all’altra, entrambi erano immersi nei propri pensieri…


Hi.(pensiero): “ Naruto non mi ha nemmeno chiesto perché mi trovassi lì ad allenarmi. Sono sollevata perché così non ho dovuto mentirgli però… Perché…?”
Na.(pensiero): “ Vorrei tanto che si confidasse con me ma capisco anche il perché non lo faccia, vuole risolvere da sola i suoi problemi ma adesso è tutto diverso, lei non è più sola, ci sono io con lei e poi allenarsi a quel modo, non voglio vederla stare male…”

Senza rendersene conto erano arrivati alla villa…

Na.: “ Entriamo?”

Naruto non ebbe nessuna risposta così si voltò a guardare Hinata, si accorse che era ancora assente, lo era stata per tutto il tempo…

Na.: “ Hinata, allora?”

Sentendosi chiamare Hinata si destò dai suoi pensieri…

Hi.: “ Oh, scusami Naruto… ero sovrappensiero…”
Na.: “ Entriamo?”
Hi.: “ Si…”

Hinata superò Naruto e proprio prima che aprisse la porta di casa…

Na.: “ Hinata, non pensare che non mi importi di te o di quello che fai o di qualsiasi altra cosa tu stia pensando in questo momento, forse ho capito a cosa stai pensando ed è solo che credo che in alcuni casi io debba semplicemente restare al tuo fianco, farti capire che io sono qui e che non me ne andrò, non scomparirò all’improvviso perciò… qualsiasi problema tu abbia, tu devi solo voltarti, io sarò lì ad aiutarti. Spero di essere stato chiaro… Non sono molto bravo in queste cose…”

Hinata con le lacrime agli occhi gli saltò al collo e lo baciò… finalmente Naruto l’aveva raggiunta… raggiunta sul serio…

Hi.: “ Ti Amo… Ti Amo davvero tanto.”

In quel preciso istante, mentre Hinata era ancora attaccata al collo di Naruto, la porta si aprì…

Ki.: “ HINATA…”

Kiba saltò addosso ad Hinata, facendo in modo che entrambi cascassero dalle scale… Era successo tutto in un istante…

Hi.: “ Kiba, calmati… sono qui adesso e sto bene anzi, se continui a stringermi così non sò se potrò dire lo stesso tra qualche minuto…”
Na.: “ L’hai sentita CAGNACCIO… LASCIALA…”

Intanto anche tutti gli altri erano usciti per vedere cosa stava succedendo, in quel preciso istante Kiba lasciò Hinata ma con sorpresa di tutti senza attaccare o rispondere a Naruto, sembrava quasi che non l’avesse nemmeno sentito…

Ki.: “ Sul serio stai bene? Solo questo m’importa…”
Hi.: “ (sorrise)… certo che stò bene, mi dispiace averti fatto preoccupare… scusa.”

Kiba si alzò aiutando poi anche Hinata…

Shik.: “ Finalmente siete tornati… iniziavamo a pensare ad una FUGA D’AMORE…”
Hi.: “ Cosa?”
Na.: “ Non dire stupidaggini… siamo due normalissimi ragazzi che hanno deciso di iniziare una storia insieme, niente di più e niente di meno.”

A sentire quelle parole Hinata diventò completamente rossa in viso mentre tutti gli altri, tra urla e salti iniziarono a congratularsi o almeno… la maggior parte…

Sak.: “ Finalmente… ce ne avete messo di tempo… Bravi.”
Na.: “ Grazie… eheheheh…”
Hi.: “ Si…”
Ino: “ Finalmente potremo uscire anche a quattro… io, Hinata, Naruto e… Shikamaru…”
Na.: “ Cosa…? E così quella saggezza non era frutto della tua intelligenza, era esperienza personale… eh eh eh…”
Ino: “ Quale saggezza?”
Shik.: “ STAI ZITTO… parli sempre troppo…”
Ino: “ Dai… voglio sapere cosa voleva dire Naruto…”
Shik.: “ Sono pensieri personali…”
Ino: “ E io sono la tua fidanzata, cosa c’è di più personale di me?! Dai…”
Shik.: “ Ahhhhh… BRUTTA TESTA QUADRA, non ne fai mai una giusta…”
Na.: “ ahahahah…”

Hinata intanto continuava a guardarsi intorno, Naruto capì subito a cosa stesse pensando così con la scusa di aggiustarle una ciocca di capelli le disse sottovoce di andare a cercarlo…

Hi.: “ Eh?... Sei sicuro?”
Na.: “ Certo, và…”

Hinata gli sorrise, gli diede un bacio sulla guancia e corse via…

Sas.: “ Come cambiano in fretta le cose, fino a ieri il solo pensiero che fossero insieme ti mandava in ebollizione il cervello e oggi… sei tu che la inviti a cercarlo. Questo può voler dire solo una cosa…”

In quell’istante un luccichio comparve negli occhi di Naruto…

Na.: “ Eh…Eh…Eh… mi fido ciecamente di lei e poi dopo quello che abbiamo condiviso come potrei non fidarmi?!”

La domanda di Sasuke sorse spontanea ma subito dopo aver parlato si era già pentito di averlo fatto…

Sas.: “ Perché… cosa avete condiviso?”
Na.: “ Bhè… sono un gentiluomo e perciò non entrerò nei dettagli ma sono sicuro che mi capirai. Una volta mi dicesti che non ti avrei mai dovuto parlare di una determinata cosa che sarebbe potuta succedere tra me e Hinata perché non sapevi come avresti potuto reagire, Bhè…”

Naruto guardò Sasuke con un grande sorriso stampato sulla faccia…

Na.: “ Questa è una piccola rivincita per quello che ho dovuto sopportare io in questi ultimi giorni… E’ SUCCESSO… QUELLO A CUI STAI PENSANDO IN QUESTO PRECISO ISTANTE E’ SUCCESSO TRA ME E HINATA… ahahah…”

Naruto iniziò a scappare nello stesso istante in cui aveva pronunciato la sua ultima parola mentre nello stesso istante una nuvola nera iniziò a circondare completamente Sasuke…

Sak.: “ Sasuke… stai bene? Cosa ti sta succedendo?”

Con un sorriso perfido Sasuke…

Sas.: “ Nulla… devo solo fare una cosa… UCCIDERE QUEL BASTARDO DI NARUTO…”

Intanto Hinata l’aveva finalmente trovato…

Hi.: “ Ehi… ti ho trovato finalmente…”
?: “E perché mi stavi cercando?”
Hi.: “ Come perché? Io non voglio che nulla cambi tra di noi…”
?: “ (sorrise)… è già tutto cambiato…”
Hi.: “ Kei… non dire così, io per te ci sarò sempre, qualsiasi cosa succeda TU potrai sempre contare su di me.”
Kei: “ Già… perché siamo amici, giusto?”
Hi.: “ Il mio Migliore Amico.”
Kei: “ Vuoi sapere qual è sempre stato il mio più grande sogno?”
Hi.: “………”
Kei: “ Che un giorno la ragazza di cui sono sempre stato innamorato finalmente ricambiasse i miei sentimenti ma dopo questa mattina dovrò accettare che questo sogno non si avvererà mai…(sorrise)…”
Hi.: “ Mi dispiace… io non pensavo che…”
Kei: “ Perché piangi? Non è mica colpa tua…”
Hi.: “ Si ma… io ti voglio… bene e…. pensare che tu…stia soffrendo per colpa mia…”
Kei: “ Non stò soffrendo per colpa tua, ho sempre saputo che nel tuo cuore c’era un'altra persona ma tu sai meglio di me che al cuore non si comanda. Dai, stai tranquilla, il tempo guarirà ogni cosa.”
Hi.: “ (sorrise)…”
Kei: “ Perché adesso stai ridendo?”
Hi.: “ Finalmente capisco il perché non sono mai stata molto simpatica ad Akiko…”
Kei: “ Eh?”
Hi.: “ Sai, tu e Naruto siete molto più simili di quel che pensiate…”
Kei: “ Eh? Io e quello non abbiamo proprio niente in comune…”
Hi.: “ Oh… ti posso assicurare che ti sbagli, come Naruto anche tu non ti sei mai accorto, a quanto pare, dei sentimenti di una ragazza che da sempre è innamorata di te.”
Kei: “ Cosa stai cercando di dirmi?”
Hi.: “ Voglio dirti solo una cosa… Apri gli occhi, la felicità è più vicina di quello che pensi.”

Quelle parole colpirono non poco il cuore di Kei che forse, anzi… quasi sicuramente, per la prima volta pensò ad Akiko in modo diverso…

Hi.: “ A quanto pare ti ho dato non poco a cui pensare, eh?...(sorrise)… Ora sarà meglio tornare dagli altri, Naruto si fida ma meglio non sfidare troppo la sua pazienza…(sorrise)…”
Kei: “ Se tu fossi la mia di fidanzata non mi fiderei per niente…”
Hi.: “ Ehi!”
Kei: “ Come si dice… fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio…(sorrise)”
Hi.: “ Ahhhh… ma smettila, andiamo!”

Hinata prese Kei per il braccio e lo trascinò con sé dagli altri…
Poco lontano, Sasuke aveva finalmente catturato Naruto…

Na.: “  Ti prego… Basta…”
Sas.: “ Basta, Eh?... dovrei ucciderti…”
Na.: “ Mi sono… preso solo una piccola rivincita…(sorrise)…”
Sas.: “ Sei felice, Eh?...”
Na.: “ Come non sono mai stato prima in vita mia…”
Sas.: “ Ahhh… se mi avessi ascoltato prima…”
Na.: “ GRAZIE…”
Sas.: “ Senti Naruto… c’è una cosa che dovresti sapere, forse Hinata te ne ha già parlato ma…”
Na.: “ Zitto. Non dire nulla, lei non mi ha detto nulla e sono sicura che non vorrebbe che lo facessi tu.”
Sas.: “ Ma… se lei non te ne ha parlato, come fai a…”
Na.: “ …(sorrise)…Non sono più lo sprovveduto di un tempo…”
Sas.: “ …(sorrise)… sarà meglio per te…”

Anche Sasuke e Naruto tornarono dagli altri che intanto avevano deciso di passare la giornata come quella precedente, stando semplicemente tutti insieme… Come previsto iniziarono le battutine ma poco importava, l’importante era stare insieme…

Na.: “ Ehi… com’è andata? Tutto bene?”
Hi.: “ Si… tutto bene.”
Na.: “ Bene… raggiungiamo gli altri?”
Hi.: “ Si… Naruto, perché Sasuke voleva ucciderti?”
Na.: “ Oh… gli ho solo detto una cosa che lui proprio non voleva sentire…(sorrise)…”
Hi.: “ E cosa?”
Na.: “ E’ una cosa tra uomini, tu non potresti capire…”
Hi.: “ Dimmela, così vedremo se hai ragione…”
Na.: “ mmmmm… meglio di no.”
Hi.: “ Bene… allora andrò a chiederla direttamente a lui… Sasuke…”
Na.: “ Ehhhh… SHHHHHH… Hinata NO…”
Sas.: “ ? ”

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Capitolo 18
*** RIPAGARE CON LA STESSA MONETA... ***


RIPAGARE CON LA STESSA MONETA



Anche quella giornata passò tranquilla, tra scherzi, risate e tanta, tanta felicità ma come ben tutti sanno, le cose belle non durano mai troppo a lungo.
Le luci di Villa Hyuga si erano spente da una mezza ora quando Hinata venne svegliata di sorpresa, qualcuno le copriva la bocca con la mano mentre con l’altra cercava di trascinarla fuori dal letto… Tutto stava succedendo troppo in fretta ma ormai non era più l’Hinata sprovveduta di un tempo, qualche secondo per riprendere il controllo, un paio di colpi di juken ed era libera dalla presa.
Attivò il Byakugan pronta a contrattaccare quando si rese conto che quello che si trovava d’avanti non era altro che Ko.


Hi.: “ Ko, che ci fai qui a quest’ora? E perché mi hai attaccato in quel modo, non capisco…”


Ko non rispose, si limitò a fare un cenno con la mano indicando il giardino prima di balzare fuori dalla finestra. Hinata si fidava ciecamente di Ko, sapeva che quello non era di certo stato un tentativo di eliminarla o qualsiasi altra cosa del genere, sapeva bene che se Ko si era comportato in quel modo doveva sicuramente avere delle ottime ragioni, senza pensarci due volte lo seguì in giardino.
Si inoltrarono di un centinaio di metri nel bosco prima che Ko decidesse di fermarsi…


Hi.: “ Ti sei fermato finalmente, ti decidi a parlare, a darmi una spiegazione?”
Ko: “ Prima di tutto le chiedo scusa per il mio comportamento di poco fa ma non sapevo in che altro modo avrei potuto parlare con lei.”
Hi.: “ Bastava aspettare domani mattina, bussare e chiedere di poter parlare con me.”
Ko: “ Ma così anche tutti gli altri avrebbero saputo della mia presenza alla Villa e forse qualcuno avrebbe anche ascoltato quello che avevo da dirle…”
Hi.: “ Ko… inizi davvero a preoccuparmi…”
Ko.: “ Hinata… io non dovrei essere qui e soprattutto non dovrei dirle quello che invece sto’ per dirle ma non me la sento di stare in disparte, di restare immobile quando ho la possibilità di aiutarla perciò… anche se verrò punito severamente devo farlo…”
Hi.: “ Ko non devi, sò quello di cui mio padre è capace, qualsiasi cosa tu abbia scoperto me la caverò, sono cresciuta molto non devi più prenderti cura di me.”
Ko: “ Questo lo sò benissimo, i giorni in cui lei dipendeva da me sono finiti da un pezzo ed anche a quel tempo, ho imparato molto di più io da lei che non il contrario, questo sarà un piccolo gesto per ripagarla di tutto quello che ha fatto per me.”
Hi.: “ Ko…”
Ko: “ Suo padre ha deciso che la prova che deciderà il vincitore del torneo che ha organizzato non sarà un normale scontro corpo a corpo ma… una prova…”


Hinata era stupefatta…


Ko: “ E' stato costruito un percorso nel bosco ad est delle porte di Konhoa, è lungo cinque km e disseminato di trappole e ninja pagati per fare qualsiasi cosa pur di non farvi arrivare al traguardo, ovviamente il vincitore sarà colui che taglierà per primo la linea d’arrivo, mi piacerebbe dirle che questo è tutto ma non è così…”
Hi.: “ Cos… cos’altro c-ci… potrà mai essere…?”


Hinata era completamente senza parole, credeva di conoscere ormai bene suo padre e invece si sbagliava…


Ko: “ Hinata, suo padre prima dell’inizio della gara chiederà a lei e al suo avversario di scrivere su un rotolo quello che per voi è più importante, dopodiché quest’ultimo verrà sigillato… alla fine della gara, il vincitore sarà costretto a scegliere… scegliere tra quello che avrà scritto sul rotolo e il premio della gara…”
Hi.: “ ……..”
Ko: “ Nel caso fosse lei la vincitrice sarebbe costretta a scegliere tra il matrimonio e la sua libertà, il suo avversario tra lo sposare lei e quello che avrà scritto sul rotolo.”
Hi.: “ Bhè, ma questa è una buona notizia, pensaci Ko, sono già libera, chi sceglierebbe di rinunciare alla cosa più importante pur di sposare me…?”
Ko: “ Molto probabilmente nessuno, tranne il suo avversario.”
Hi.: “ Perché?”
Ko.: “ Perché il suo avversario sarà Uzumaki Naruto del Villaggio della Foglia.”
Hi.: “ Co-cosa?”
Ko: “ Hinata, Uzumaki sarà costretto a scegliere tra lei e il diventare 6° Hokage della Foglia.”
Hi.: “ Ma… ma se n-non si sa nem-meno se lui… lo div-ente-rà un gior-no?!”
Ko: “ Si sbaglia, i saggi e il 5° Hokage hanno già deciso che sarà Uzumaki Naruto il prossimo Hokage del Villaggio della Foglia, è stato proprio il documento che attesta ciò a far accedere Uzumaki alle prove del torneo Hyuga e sarà proprio quello stesso documento ad essere sigillato come la cosa più importante per Uzumaki. Mi dispiace essere il portatore di tali notizie ma volevo che lei si potesse preparare e cercare una scappatoia…”


In quell’istante Hinata crollò sulle ginocchia e calde lacrime iniziarono ad inondarle il viso, Ko la chiamava, le chiedeva di riprendersi ma lei… nulla… si sentiva la testa completamente vuota e il cuore pesante come un macigno.
L’unica cosa a cui riusciva a pensare era suo padre, come poteva farle una cosa del genere? Perché la odiava a tal punto? Perché non voleva che lei fosse felice? Perché? Si divertiva forse a vederla soffrire?
Soffrire… nella sua testa iniziò a risuonare come una cantilena l’eco di questa parola e tutto iniziò a diventare più chiaro, a prendere forma…
In uno scatto si alzò in piedi e con un gesto rapido del braccio si asciugò le lacrime…


Hi.(pensiero): “ Questo non è certo il momento di mettersi a piangere.”


Guardò Ko diritto negli occhi…


Hi.: “ Grazie Ko, hai appena salvato la mia vita, non potrò mai ripagarti abbastanza.”
Ko: “ Questo è il minimo che potessi fare per lei, mi dispiace ma ora devo proprio andare, se scoprono la mia assenza potrebbe essere un problema anche per lei.”
Hi.: “ Hai ragione, è per questo che sarà Ookami ad accompagnarti.”


Non appena fu nominato, Ookami balzò dal cespuglio dove era nascosto per farsi vedere. Ko rimase sorpreso e sconcertato nel vedere quell’animale dall’aspetto forte e maestoso, che da quel che sembrava ascoltava ciecamente gli ordini della Hyuga.


Hi.: “ Ko, sali sulla schiena di Ookami, grazie a lui arriverai a casa nella metà del tempo. Ookami mi fido di te.”


Ookami si limitò a fare un cenno di consenso con il capo…


Ko: “ Hinata non ce ne è bisogno, posso arrivarci anche da solo…”
Hi.: “ Meglio non correre rischi inutili. Ookami, torna da me appena avrai finito.”


Detto ciò Ko partì in sella ad Ookami mentre Hinata rientrava alla Villa ma non appena fu fuori dal bosco…


Hi.: “ Ora puoi anche farti vedere, è inutile che continui a nasconderti.”


Subito dopo quelle parole una figura iniziò a farsi strada tra i cespugli fino ad arrivare poco lontana da lei…


?: “ Cosa hai intenzione di fare adesso?”
Hi.: “ Il tempo della Brava Bambina è finito. E’ arrivato il momento di ripagare il mio adorato padre con la sua stessa moneta.”
?: “ Mi sembra giusto, io come posso rendermi utile?”
Hi.: “ Quando sarà arrivato il momento mi basterà solo il tuo appoggio.”


Ritornarono in casa e nelle loro rispettive camere.
Hinata non riusciva proprio a chiudere occhio e per sua fortuna dopo poco più di un’ora Ookami fu di ritorno.


Hi.: “ Com’è andato il viaggio? Mi dispiace averti obbligato a portare Ko in groppa, lo sò che è una cosa che non ti piace ma…”
Ook.: “ Non ci pensare nemmeno, l’importante era che non lo scoprissero e così è stato, piuttosto… cosa hai intenzione di fare?”
Hi.: “ Vincere, l’unica soluzione è Vincere, non permetterò mai che Naruto sia costretto a sacrificare il sogno della sua vita per me, ecco perché devi farmi parlare con Kurama da sola. Naruto non dovrà sapere niente di tutta questa situazione e tu devi assolutamente aiutarmi.”
Ook.: “ Bhè… un modo ci sarebbe ma è rischioso.”
Hi.: “ Quanto rischioso?”
Ook.: “ Noi siamo legati da un patto stretto col sangue ma il nostro legame và molto oltre, noi siamo legati anche spiritualmente, questo è il motivo per cui ti basta solo chiamarmi per farmi apparire, questo legame ci permette di condividere pensieri ed altro, concentrandoci potremmo connettere le nostre menti.”
Hi.: “ Si, ma questo come potrebbe farmi parlare solo con Kurama?”
Ook.: “ Io sono capace di connettermi al suo spirito perciò…”
Hi.: “ Se io sono connessa a te, potrò connettermi anche alla volpe.”
Ook.: “ Già.”
Hi.: “ Fantasticoooo…”
Ook.: “ C’è solo un piccolo problema…”
Hi.: “ …..”
Ook.: “ L’unico modo per estromettere Naruto da tutto ciò è impegnare diversamente la sua mente, allontanarlo quel tanto che basta e il modo migliore sarebbe farlo mentre lui dorme. Durante il sonno la mente è molto più debole e con la giusta tecnica potremmo anche riuscirci.”
Hi.: “ Dobbiamo agire subito allora.”
Ook.: “ Si ma come facciamo con Naruto? Se si svegliasse tutto…”
Hi.: “ Faremo in modo che non si svegli perché Sasuke ci aiuterà.”

 

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Capitolo 19
*** DEVI FIDARTI DI LEI... ***


DEVI FIDARTI DI LEI…


Ookami si rese conto che quegli occhi non avrebbero ammesso nessun ma, perciò si limitò a seguire le istruzioni di Hinata…


Hi.: “ Ookami non appena saremo dentro, lascia fare tutto a me, qualsiasi cosa succeda… TU, non intervenire.”


Hinata voleva molto bene ad Ookami ma sapeva che era alquanto suscettibile su certi aspetti, tradotto: chiunque si avvicinasse a lei più del dovuto, diciamo che passava uno spiacevole quarto d’ora, conoscendo poi le reazioni di Sasuke. Bhè, sapeva che se non gli avesse dato quell’ordine tutto il piano sarebbe andato in fumo prima ancora di essere messo in atto.
Silenziosamente entrarono nella stanza dei due ragazzi, diedero una breve occhiata in giro e quando gli occhi di Hinata incontrarono la figura e la zazzera bionda del suo amato fidanzato sentì lo stomaco contorcersi. Per quanto tempo lo aveva amato di nascosto, per quanto tempo aveva sognato che un giorno quegli occhi color cielo si sarebbero voltati a guardarla, per quanto tempo non aveva fatto altro che aspettare che lui le tendesse una mano per iniziare così a camminare insieme. Ora che tutto era divenuto realtà, per nulla al mondo vi avrebbe mai rinunciato. Nascosta dietro al muro della timidezza aveva imparato, forse meglio di chiunque altro, il significato di ogni minima espressione di quel volto e di quegli occhi azzurri che le avevano rubato il cuore fin dal primo istante e anche se era sicura che Naruto avrebbe rinunciato senza alcuna esitazione e senza alcun minimo rimpianto al suo più grande sogno per lei, Hinata sapeva che nel profondo di quel grande cuore, ci sarebbe stata una piccola cicatrice che non sarebbe guarita mai, sarebbe rimasta lì ad intaccare il cuore del suo amato Naruto per tutta la vita. Lo guardava dormire spensierato e il suo ultimo pensiero prima di voltarsi fu che era proprio così che doveva rimanere. Per nessun motivo al mondo avrebbe permesso a qualcuno di infrangere il sogno più grande di quel ragazzo che con il suo caldo sorriso era riuscito a cancellare anche l’odio più profondo. Ookami rimase vigile vicino alla porta d’ingresso mentre Hinata si avvicinava sempre di più al letto del moro.
Pochi passi ancora e fu proprio di fianco a Sasuke…


Hi.(pensiero): “ Bene, devo agire con calma e soprattutto in silenzio.”


Hinata fece un profondo respiro e poi con la mano destra bloccò la bocca del moro mentre con l’altra avrebbe voluto bloccargli un braccio ma Sasuke fu molto più veloce. In meno di un secondo i ruoli furono capovolti, Hinata era distesa sul letto con una mano a stringerle il collo e il moro a cavalcioni su di lei. Era una posizione un po’ equivoca e in quel momento fu grata a se stessa di aver dato quell’ordine ad Ookami. A Sasuke ci volle poco per riconoscere l’amica e allentando la presa sul collo…


Sas.: “ Hina…”


Hinata prontamente gli mise una mano sulla bocca facendogli segno poi di abbassare la voce.


Sas.: “ Ma cosa diavolo ci fai qui?”
Hi.: “ Devo chiederti un favore…”
Sas.: “ E non potevi aspettare ancora qualche ora?”
Hi.: “ No.”


GRRRRRRR….GRRRRRRR…


Sasuke sentì uno strano rumore, si guardò intorno accorgendosi di Ookami.


Ook.: “ Hai solo tre secondi per toglierle le mani di dosso… GRRRR… dopo di ché… GRRRRRR… sarai solo un ricordo… GRRRRRRR…”
Sas.: “ TSk… e tu saresti?”
Ook.: “ Tre… Due…”
Hi.: “ Sasuke!”
Sas.: “ D’accordo…”


Sasuke si spostò permettendo ad Hinata di essere di nuovo libera e senza perdere ulteriore tempo prezioso…


Hi.: “ Sasuke sono qui per chiederti un favore, lui è Ookami ed è la mia evocazione, dobbiamo assolutamente parlare da soli con la volpe a nove code e l’unico modo per farlo è che tu distragga Naruto.”
Sas.: “ Cosa devi dire alla volpe? E da quando hai un’evocazione?”
Hi.: “ Sasuke non c’è tempo per questo. Ti spiegherò tutto appena potrò, è una promessa, ma ora devi aiutarmi.”
Sas.: “ In che modo dovrei distrarlo?”
Hi.: “ Devi fare in modo che non si svegli, usa lo sharingan per intrappolarlo in un’illusione giusto quel tanto che ci servirà per parlare con la volpe.”
Sas.: “ Mi dispiace ma non posso farlo.”
Hi.: “ Perché? Sai che non ti avrei mai chiesto una cosa del genere se non fosse stato per un motivo importante?!”
Sas.: “ Stupida, per poterlo intrappolare in un’illusione dovrei guardarlo dritto negli occhi e ciò significherebbe svegliarlo e comunque non è detto che ci riesca, il tuo caro fidanzato non è più il pivello di un tempo, anche se mi costa ammetterlo, non penso che ci riuscirei. Mi dispiace Hinata.”
Ook.: “ Accidenti, dovremmo rinunciare…”
Hi.: “ NO… non rinuncieremo… è rischioso, non impossibile. Ookami preparati.”
Ook.: “ Hinata ma se Naruto si svegliasse…”
Hi.: “ Speriamo allora che non si svegli, Sasuke puoi almeno controllare che nessuno interferisca?”
Sas.: “ Certo, nessuno interferirà.”
Hi.: “ Grazie, Ookami sei pronto?”
Ook.: “ Si, svuota la mente e concentra i tuoi pensieri su di me, del resto me ne occuperò io.”


Hinata e Ookami si sistemarono ai piedi del letto di Naruto, chiusero gli occhi e svuotarono le menti, la connessione tra di loro fu molto più semplice del previsto, Ookami aveva ragione, tra di loro non c’era un semplice patto di sangue, c’era un legame molto più profondo.
Hinata quando riaprì gli occhi si ritrovò in posto molto particolare, più si guardava intorno e più l’unica cosa che riusciva a notare era il… BLU. Non c’era nulla tranne le miriadi di sfaccettature di questo colore.


Ook.: “ Non spaventarti, questo è solo il mio io più interno.”
Hi.: “ Non sono spaventata piuttosto… incuriosita.”
Ook.: “ ?”
Hi.: “ Non me lo aspettavo così il tuo io interiore, mi aspettavo qualcosa di più cupo, di più triste ma sono sollevata, questo posto è magnifico…(sorrise)”
Ook.: “ E’ anche grazie a te se è così, fino a qualche tempo fa qui regnava il buoi più assoluto, tu e la mia famiglia ci avete portato la luce.”


Hinata non poté trattenersi dall’abbracciarlo…


Hi.: “ Ti Voglio Un Mondo di Bene!!!”


Quelle parole e quell’abbraccio lo fecero arrossire anche se per lui era difficile ammetterlo, Hinata gli aveva sul serio toccato il cuore…


Ook.: “ Bene, ora basta smancerie, abbiamo una missione da compiere.”
Hi.: “ Hai ragione, andiamo.”
Ook.: “ Hinata stammi vicino, non sappiamo cosa troveremo una volta arrivati da Kurama, l’ultima volta che l’ho visto era rinchiuso in una gigantesca gabbia ma potrebbe essere diverso adesso e lascia parlare me per primo, siamo d’accordo?”


Hinata si limitò a fare un cenno di consenso con il capo, Ookami iniziò a concentrarsi di nuovo e dopo qualche istante si ritrovarono in luogo completamente diverso da quello di prima, dal blu che induce alla calma, alla spiritualità e alla contemplazione, eravamo arrivati in un posto dove a regnare sovrano era il ROSSO.
Da uno sfondo nero, connotazione di una negazione assoluta, prendeva vita un colore che toccava principalmente le tonalità del sangue. Avevo sempre associato quel colore all’amore, al cuore, al massimo alla passione ma quello che riuscivo a percepire prepotentemente da quell’atmosfera era tutt’altro… Forza, Conquista, Desiderio, Aggressività, Autorità…
Solo quando Ookami mi fece un cenno con il capo mi resi conto che non eravamo soli e che eravamo riusciti nel nostro intento, poco lontano da noi c’era la maestosa Volpe a Nove Code. Avevo spesso cercato di immaginarla ma vederla da vicino era tutta un’altra cosa, la sua forza trasudava da ogni poro…


Kur.: “ GRRRR… è da tanto che non ci vediamo Ookami, cosa ti porta qui?”
Ook.: “ Vedo che anche qui ci sono stati dei cambiamenti, l’ultima volta eri rinchiuso in una gabbia, questa soluzione mi sembra migliore…”
Kur.: “ Già, il motivo a strisce mi aveva stufato, comunque non hai ancora risposto alla mia domanda.”
Ook.: “ Sono qui perché una persona ha bisogno di parlarti.”
Kur.: “ Con persona intendi la moretta giusto?”
Ook.: “ Si.”
Kur.: “ Se siete qui però significa che non volete che Naruto sappia della nostra conversazione e questo non sò se mi vada bene…”
Hi.: “ La prego, lei deve assolutamente ascoltarmi.”
Ook.: “ Hinata ti avevo detto di aspettare.”
Hi.: “ Non c’è più molto tempo…”


Kurama rimase sorpreso… piacevolmente sorpreso da quella sfrontatezza…


Kur.: “ Vederti da vicino è tutta un’altra cosa. Naruto ha fatto davvero un ottima scelta, sei molto bella e…” si voltò a guardare Ookami… “ per essere riuscita a domare questo vecchio lupaccio devi essere anche molto forte, ti ascolterò.”
Hi.: “ Grazie, sarò breve perché Naruto potrebbe svegliarsi da un momento all’altro, sò che Naruto sarà il mio avversario nel torneo indetto da mio padre e sò che per parteciparvi ha presentato come garanzia un documento che attesta che lui sarà il prossimo Hokage della Foglia, quello che voi non sapete è che il nostro scontro non sarà il classico corpo a corpo ma una gara.”
Kur.: “ Sono sorpreso, pochissime persone sapevano questo ma ancora non riesco a capire il perché tu sia qui…”
Hi.: “ Devo chiederle un piacere, devrebbe fare in modo che Naruto perda la gara.”
Kur.: “ COSA??? Impossibile, ha fatto di tutto per poter partecipare e l’ha fatto principalmente per te, come puoi chiedermi una cosa del genere?”
Hi.: “ Lo sò che la mia richiesta potrebbe sembrarle assurda ma deve credimi, se non vuole farlo per me lo faccia per lui.”
Kur.: “ ……….”
Ook.: “ Noi non possiamo di certo definirci amici ma sai che non mi sarei mai spinto fin qui se non fosse stata una cosa importante, devi fidarti di lei.”
Kur.: “ Dovrete darmi qualche informazione in più…”
Hi.: “ Non c’è tempo…”
Ook.: “ Ha ragione e tu lo sai, Naruto stà per svegliarsi…”
Kur.: “ Già…”
Ook.: “ Hinata dobbiamo andare.”
Hi.: “ La prego, si fidi di me e a tempo debito tutto le sarà chiaro.”
Ook.: “ Hinata…”
Hi.: “ Ma non ha ancora…”
Ook.: “ Se non andiamo adesso sarà stato tutto inutile!”


Hinata voltò a guardare Kurama ancora una volta…


Hi.: “ La prego…”


Kurama aveva uno sguardo serio e anche se non aveva capito il perché di quella richiesta, sentiva in un certo senso, di potersi fidare di quegli occhi e poco prima che quei due scomparissero…


Kur.: “ Questo non significa che lo farò ma come dovrei ostacolarlo?”


A quelle parole il volto di Hinata si illuminò…


Hi.: “ Come, non è importante, l’importante è che ci riesca. Sarò io a farle capire quando intervenire. Conto su di lei Kurama.”


Dettò ciò sparirono lasciandolo da solo…


Kur.: “ Ahhhhh… cosa diavolo dovrei fare?!”


Hinata e Ookami intanto erano ritornati nella stanza da letto di Naruto e Sasuke e non ebbero nemmeno il tempo di scambiarsi qualche parola…
Ookami svanì in un PUFF, Sasuke si infilò nel suo letto mentre Hinata…


Na.: “ UAHHHH… non mi capita mai di svegliarmi nel sonno ma Hinata, cosa ci fai qui a quest’ora?”


Hinata si voltò in direzione del biondino e sorridendo…


Hi.: “ Bhè… mi mancavi così ho pensato di venire qui e dormire vicino a te ma poi dormivi così serenamente che non me la sono sentita di svegliarti e stavo tornando nella mia stanza…”
Na.: “ Ecco perché mi sono svegliato, ho sentito che eri vicina a me… (sorrise)… Stupida, dovevi svegliarmi senza farti nessun problema, dai vieni qui, c’è posto a sufficienza…”


Hinata lo guardò e non se lo fece ripetere due volte…


Hi.: “ Ti Amo tanto.”
Na.: “ Anch’io… ad essere sinceri volevo chiederti di dormire con me ma… mi vergognavo un po’…”
Hi.: “ E perché?”
Na.: “ Bhè, perché… ogni volta che ti ho vicina voglio stringerti… accarezzarti… baciarti…”
E Naruto iniziò a fare proprio ciò che diceva…


Hi.: “ Naru-to… aspetta, non siamo soli…”
Na.: “ Ma Sasuke stà dormendo, non si accorgerà di nulla…”


Naruto riprese a baciarla mentre Sasuke rosso come un pomodoro stava quasi per esplodere…
Hinata intanto sapeva che se continuava non avrebbe resistito e si sarebbe lasciata andare così…


Hi.: “ Naruto aspetta… mi-mi dis-piace ma… non ci riesco… con Sasu-ke lì… pro-prio non ci riesco…”


Era completamente rossa in viso, Naruto la guardò mentre cercava di nascondersi il volto aggrappandosi contro il suo petto e l’unica cosa a cui riuscì a pensare fu a quanto l’amasse, la strinse a sé cingendole la vita con le sue braccia, le baciò il capo e…


Na.: “ Già averti così tra le mie braccia e più che sufficiente. Buona Notte Hinata.”


Hinata si riempì di quell’abbraccio e…


Hi.: “ Buona Notte Naruto.”


E mentre i due piccioncini si addormentavano cullati dal loro amore, a qualche metro di distanze un imbarazzatissimo Sasuke tirava un sospiro di sollievo…


Sas.(pensiero): “ Addirittura provarci quando non si è nemmeno soli in camera… GRRRRRR… Uzumaki stai proprio esagerando, però… MENO MALE CHE NON HANNO CONTINUATO…”

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Capitolo 20
*** VUOI VEDERE CHE IL MIO FORSE NON ERA UN SOGNO… ***


VUOI VEDERE CHE IL MIO FORSE NON ERA UN SOGNO…



Quella mattina Hinata sgattaiolò via dal letto di Naruto molto presto, giust per evitare spiacevoli inconvenienti (le ripetute battutine o lo sclerare di alcuni coinquilini). Come ogni giorno una volta alzati, fecero colazione tutti insieme e tra le varie chiacchiere venne fatto presente che quello era ormai l’ultimo giorno che avrebbero passato lì tutti insieme…


Sak.: “ Com’è potuta volare così in fretta questa settimana?”
Ino: “ Già e pensare che al villaggio invece il tempo sembra andare a rallentatore?!”
Shik.: “ In fondo è un bene che sia passato così in fretta, significa che vi siete divertite molto!”
Ino: “ Questo è poco ma sicuro. (sorrise)”
Choji: “ Alcuni di noi sicuramente più di altri…”
Ino: “ Eh? Forse tu non ti sei divertito abbastanza?”
Choji: “ No, è solo che avrei voluto anch’io trovare la mia dolce metà.”
Ki.: “ Choji ha ragione! Perché Testa Quadra, il Secchione e perfino l’Emo hanno trovato una ragazza mentre noi… (lacrimuccia) ancora no?!”
Hi.: “ Su Kiba, sono sicura che presto anche tu incontrerai una ragazza che abbia occhi solo per te.”
Ki.: “ Io veramente pensavo di averla già trovata…”
Na.: “ E invece ti è andata male CAGNACCIO… Hinata è solo mia perciò da oggi in poi corri dietro a qualcun altro.”
Ki.: “ SMETTILA DI CHIAMARMI CAGNACCIO!!!”
Na.: “ SOLO QUANDO TU LA SMETTERAI DI CHIAMARMI TESTA QUADRA!!!”
Ki.: “ MA TU SEI UNA STUPIDA TESTA QUADRA…”


In quel istante apparve ancora una volta uno strano bagliore negli occhi di Naruto…


Na.: “ Sai Kiba, molto presto questa Testa Quadra sposerà la tua adorata, dolce, gentile e bellissima Hinata, ci sarà una cerimonia e dopo una grande festa e sai cosa succede dopo che tutti gli invitati vanno a casa, vero?”
Ki.: “ ………”
Na.: “ Già, proprio quello che stai pensando in questo momento, io e Hinata avremo la nostra prima notte insieme. Kiba, come mai quella faccia? Nn ti senti bene?”
Ki.: “ ……….”
Shino: “ Penso che stia per esplodere.”
Sai: “ Credo sia arrivato al suo limite massimo.”
Sas.: “ Ehi, Baka se continui così te lo porterai sulla coscienza.”


Naruto si limitò a guardare gli amici e dallo sguardo che fece capirono che non si sarebbe fermato lì…


Na.: “ Però… visto che tu sei un mio caro amico, non me la sento di mentire perciò sarò sincero…”
Sas.: “ EHI…”
Hi.: “ …………”


Hinata e Sasuke pensarono alla stessa cosa…


Hi.(pensiero): “ Non vorrà mica dirlo a tutti che l’abbiamo già fatto?”
Sas.(pensiero): “ Non vorrà mica dire a tutti che l’hanno già fatto?”


E mentre i due sudavano freddo…


Na.: “ Quello che stai pensand in questo preciso istante potrebbe succedere anche prima del fatidico SI.”


Mentre Hinata e Sasuke si riprendevano dall’ansia di una rivelazione imbarazzante Kiba aveva sempre di più l’aspetto di una teiera in ebbollizione…


Shino: “ Kiba… stai bene?”
Hi.: “ Naruto hai esagerato…”
Na.: “ Ha iniziato lui, deve smetterla di chiamarmi in quel modo.”
Shino: “ Sakura potresti dargli un’occhiata, non mi sembra stare per niente bene.”
Sak.: “ Me ne occupo io.”
Sas.: “ Te l’avevo detto che te lo saresti portato sulla coscienza…”
Shik.: “ Sembra che la rabbia gli sia implosa dentro…”
Ino: “ Già, Sakura ti dò una mano anch’io, non avevo mai visto una cosa del genere…”


Kiba sembrava essersi congelato, svenuto, solo che invece di avere un colorito tendente al pallido… era completamente rosso, sembrava quasi che il corpo fumasse…


Hi.: “ Naruto, guarda in che condizioni l’hai ridotto?!”
Na.: “ E va bene, forse ho un po’ esagerato ma se l’è cercata.”
TenTen: “ Mi dispiace interrompervi ma Naruto, credo che in questo momento Kiba sia l’ultimo dei tuoi problemi…!”
Na.: “ Perché?”


TenTen si limitò a fargli segno di guardare dietro le sue spalle e quando si voltò… non potè non impallidire…


Ne.: “ TU, RAZZA DI MANIACO PERVERTITO, COME OSI SOLO PENSARE CERTE COSE…”
Kei: “ PROVA SOLO A SFIORARLA CON UN DITO PIU’ DEL NECESSARIO…”
Ne.: “ MEGLIO PER TE CHE NON CI PROVI NEMMENO UZUMAKI…”
Na.: “ Eh Eh Eh… ragazzi calmatevi, era solo per prendere in giro Kiba… io, io non mi permetterei mai… Eh Eh Eh…”
Sas.: “ Hinata lo sai sta notte ho fatto un sogno strano. Tu che entravi di nascosto in camera nostra per stare con Naruto, poi ti è tornato il sale in zucca e stavi andando via ma Naruto ti ha presa e messa nel letto con lui…”
Hi.: “ Sasuke non…”
Na.: “ Ehi… era solo un sogno…”
Sas.: “ Si, ma quello che proprio non riesco a dimenticare è la tua voce che prega Naruto di smetterla ti toccarla, più o meno dicevi qualcosa del genere “Naruto no, Sasuke è proprio qui vicino” e lui ti rispondeva qualcosa come “Oh, ma tanto sta dormendo, non si accorgerà di nulla. ”


Kei e Neji erano sempre più furibondi…


TenTen: “ Hinata a proposito ma sta notte dove sei finita? Mi sono svegliata e tu non c’eri?!”
Hi.: “ Non ti ci mettere anche tu TenTen…”
Sas.: “ NO, vuoi vedere che il mio forse non era un sogno…?!”
Hi.: “ Ohhhh… Accidenti…”


Kei e Neji assomigliavano sempre di più a Kiba, con l’unica differenza che erano più attivi che mai…


Na.: “ Ragazzi, vi giuro che non è successo niente, alla fine abbiamo solo dormito, niente di più…”
Sas.: “ Ohhh… allora è successo davvero, non è stato un sogno. Naruto come hai potuto provarci con quella che è la tua fidanzata da soli due giorni e per di più in una stanza dove non eravate nemmeno soli… No, No, No… non si fa, non ci comporta così Naruto.”
Na.: “ E tu STUPIDO PERVERTITO GUARDONE la prossima volta fai capire che sei sveglio invece di fare il bel addormentato…”
Sas.: “ Vuoi dire che ci sarà una prossima volta?! Naruto, allora non sei pentito del tuo comportamento?! Eppure Hinata sembrava così imbarazzata mentre ti chiedeva di smetterla di toccarla da per tutto.”
Hi.: “ Sasuke…”
Ne.: “ TOCCATA DA PER TUTTO…”
Kei: “ LEI TI CHIEDEVA DI SMETTERE…”
Ne.: “ UZUMAKI Dì ADDIO A QUESTO MONDO…”
Kei: “ E’ GIUNTA LA TUA FINE…”
Na.: “ AIUTO… SASUKE ME LA PAGHERAI…”
Sas.: “ Adesso siamo pari.”
Hi.: “ Naruto cerca di tornare tutto intero…”
Na.: “ Non credo di potertelo assicurare… ”
Kei: “ COMBATTI DA UOMO…”
Ne.: “ AFRONTA LA MORTE CON ONORE UZUMAKI…”
Na.: “ Perché tutte a me…”


Passò più di un’ora prima che quei due sbollissero la rabbia e purtroppo Naruto non poté evitare qualche bernoccolo e un occhio nero, così mentre Ino si occupava di Kiba, Sakura di Naruto e Hinata strigliava Neji e Kei venne riproposta la questione di qualche ora prima…


TenTen: “ Allora, cosa facciamo nel nostro ultimo giorno?”
Na.: “ Io veramente un’idea ce l’avrei…”
Sak.: “ Tipo?”
Na.: “ Che ne direste di fare una bella festa?”
Ino: “ Non è niente male come idea.”
Shik.: “ Già.”
Sas.: “ Si, in fondo non sarebbe niente male come idea.”
Sak.: “ Bene, se siamo tutti d’accordo direi che festa sia!”
Tutti: “ SI…”


Vennero divisi i compiti, Choji e Hinata si sarebbero occupati del cibo, i ragazzi dell’allestimento del giardino mentre TenTen, Sakura e Ino dei vestiti…


Hi.: “ Ragazze qui dovreste trovare tutto quelle ciò che vi serve, lì ci sono gli Hyukata maschili, in quest’altro armadio quelli femminili, potete apportare tutte le modifiche che volete perciò divertitevi.”
Ino: “ Faremo un lavoro fantastico…”
Sak.: “ Rimarranno tutti senza parole…”
TenTen: “ Io allora vado a prendere le misure hai ragazzi, tornerò prestissimo…”
Hi.: “ Io mi metto ai fornelli, ci vediamo più tardi…”


Hinata e TenTen si avviarono insieme fuori dalla stanza ed Hinata realizzò che non aveva passato poi molto tempo con l’amica, era stata talmente presa da quello che le era successo da metterla in secondo piano, si sentì un po’ in colpa nei suoi confronti…


Hi.: “ Mi dispiace, ti avevo promesso di passare molto tempo insieme e invece…”
Ten.: “ Ma di cosa ti stai scusando?! Sono molto felice per te invece…”
Hi.: “ Grazie, con mio cugino invece come vanno le cose?”
Ten.: “ Insomma, speravo che durante questa settimana si avvicinasse di più ma non è stato così e pensare che un’altra occasione del genere non ci ricapiterà.”
Hi.(pensiero): “ Mi sento un po’ in colpa, già Neji è timido di natura se poi ci aggiungiamo tutte le preoccupazioni che gli stò dando, devo rimediare.”
Hi.: “ Amica mia ti prometto che questa sera avrai una dichiarazione coi fiocchi da quel testone di mio cugino.”
Ten.: “ Ah si? E come ci riuscirai?”
Hi.: “ …mmmm… aspetta e vedrai?”
 

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Capitolo 21
*** NON PUOI INCOLPARE ME DEI TUOI RIMPIANTI... ***


NON PUOI INCOLPARE ME DEI TUOI RIMPIANTI


Dopo aver salutato l’amica, Hinata si diresse in giardino alla ricerca di Kei…

Hi.(pensiero): “Ma dov’è finito?”
Na.: “ Hinata non dovresti essere in cucina con Choji?”
Hi.: “ Oh Naruto, prima di andare devo fare una cosa ma (si guardò intorno) non riesco a trovarlo da nessuna parte…”
Na.: “ Chi stai cercando? Potrei darti una mano…”
Hi.: “ Grazie… (sorrise)… devo assolutamente parlare con Kei.”
Na.: “ Se non sbaglio è andato a raccogliere la legna da quella parte (indicò).”
Hi.: “ Grazie Mille… (sorrise)”

Hinata si stava allontanando ma…


Na.: “ Hinata, aspetta, perché lo cerchi? È successo qualcosa? Corri da lui senza nemmeno salutarmi…”
Hi.: “ Scusami ma vedi devo dirgli una cosa molto importante e non posso aspettare oltre, poi devo anche tornare in cucina ad aiutare Choji e…”
Na.: “ Se sei così di fretta posso portargli io un messaggio da parte tua…”
Hi.: “ Sei gentile ma non è possibile, devo parlarci di persona, però a pensarci bene, dovrei chiedere un favore anche a te.”
Na.: “ Per te qualsiasi cosa, lo sai.”
Hi.: “ …(sorrise)… quando più tardi ci incontreremo per la festa… Bhè, mi prometti che stuzzicherai un po’ mio cugino?”
Na.: “ Eh? Perché?”
Hi.: “ Adesso non posso dirti il perché, prometti solo che lo farai.”
Na.: “ … Certo che lo farò, sicura che ti serva solo questo? E’ una richiesta un po’ strana però…”
Hi.: “ Lo sò ma ti prometto che più tardi tutto sarà chiaro…(sorrise)… ora devo andare…”


Hinata a sorpresa rubò un bacio a Naruto…


Hi.: “ a dopo…”


Naruto rimasto felicemente sorpreso, disse solo…


Na.: “ A dopo…”


Hinata corse nella direzione indicatagli da Naruto e fortunatamente lo trovò non molto lontano dal giardino e… solo.


Kei: “ Fuuran, cos’hai da correre in questo modo? Non dovresti essere in cucina a preparare la cena?”
Hi.: “ Bhè, ho qualcosa da chiederti prima.”
Kei: “ A me? Non puoi chiederlo a Naruto?”
Hi.: “ NO, è qualcosa che posso chiedere solo a te, ricordi il gioco che facevamo quando eravamo piccoli, durante le feste che davano i nostri genitori?”
Kei: “ Certo, come potrei dimenticare quei momenti?!”
Hi.: “ Già, ci divertivamo tanto…(sorrise)…”
Kei: “ Perché mi hai chiesto di quel gioco?”
Hi.: “ Bhè, vorrei che questa sera rifacessi quel gioco ma con TenTen.”
Kei: “ Perché?”
Hi.: “ Sono in debito con lei…”
Kei: “ E io che c’entro?”
Hi.: “ Bhè, sei mio amico e ho bisogno del tuo aiuto, così…”
Kei: “ Così poi saresti tu in debito con me…”
Hi.: “ Noi non abbiamo mai portato il conto di chi era in debito con chi…
Kei: “ Non è mai tardi per iniziare, non credi?”
Hi.: “ Kei…”
Kei: “ Non chiamarmi in quel modo, mettiti nei miei panni, vieni qui e mi chiedi aiuto come se nulla fosse successo ma non è così!”
Hi.: “… mi dispiace di non poter ricambiare i tuoi sentimenti ma non puoi incolpare solo me di questa situazione, io non sapevo i tuoi veri sentimenti e tu non mi hai mai detto niente…”
Kei: “ Se avresti guardato con più attenzione te ne saresti accorta!”
Hi.: “ Non puoi incolparmi anche di questo, sò benissimo come ci si sente, amo da sempre Naruto ma lui fino a poco tempo fa mi guardava ma non mi vedeva. Tutti sapevano i miei sentimenti per lui, tutti tranne lui. Ho sempre pensato che un giorno lui si sarebbe accorto dei miei sentimenti e che forse li avrebbe anche ricambiati, l’importante era continuare ad amarlo ma NON E’ COSI’. Se avessi continuato con il mio silenzio nulla sarebbe cambiato, ho aperto il mio cuore, gli ho rivelato i miei sentimenti e all’inizio non è stato per nulla facile, anzi, Tu invece puoi dire lo stesso? Non puoi incolpare me dei tuoi rimpianti!!!”
Kei: “ Farò quel gioco mia piccola Fuuran, farò quel gioco…”
Hi.: “ …grazie…”


Hinata non aggiunse altro, girò le spalle e prese la direzione di casa…


Kei(pensiero): “ Sono solo uno stupido…”


Hi.: “ Choji scusa il ritardo, allora cosa devo fare?”
Ch.: “ Oh, non ti preoccupare, che ne dici se tu ti occupi di quelli mentre di questi continuo ad occuparmene io?”
Hi.: “ Per me va benissimo, facciamo del nostro meglio, ok?”
Ch.: “ Oh puoi contarci.”


Intanto TenTen era tornata dalle ragazze con tutte le misure prese…


Ino: “ Ci hai messo pochissimo…(sorrise)… Brava.”
Ten.: “ Grazie, è stato più facile del previsto…(sorrise)…”
Sak.: “ Ora, non ci resta che metterci a lavoro… Forza, si comincia…”


Tutti erano super impegnati con i vari preparativi e la giornata passo in fretta e in allegria, erano da poco passate le diciannove quando finalmente tutto era pronto. Hinata e Choji avevano cucinato ogni tipo di leccornia e avevano sistemato il tutto su due grosse tavole poste in un angolo del giardino, i ragazzi avevano allestito un grande falò al centro del giardino e festoni e decorazioni in tutti gli angoli, Sakura, Ino e TenTen avevano sistemato tutti gli Yukata e consegnato ad ognuno il proprio, ora quello che rimaneva da fare era prepararsi…
Erano le venti quando si ritrovarono tutti in giardino…


Sak.: “ Ragazzi, non vorrei allarmare nessuno ma non è che vi siete dimenticati delle luci? Qui è tutto buio…!”
Ino: “ Non si può fare una festa al buoi, non si riesce a vedere da un palmo dal naso!”
Shik.: “ Donne di poca fede…”
Na.: “ Volevamo solo farvi una sorpresa…”
Sai: “ Già…”
Kiba: “ Tocca a te Shino!”
Shi.: “ Agli ordini…”


Shino non finì nemmeno di parlare che tutto il giardino iniziò a tingersi di piccole luci, aveva chiamato a rassegna tutti i suoi insetti che per quella sera avrebbero dovuto illuminare la serata. Tutte quelle lucine che svolazzavano un po’ da per tutto creavano un’atmosfera da “mille e una notte” ma se le ragazze erano rimaste senza parola a quella vista, Naruto, Sasuke, Shikamaru, Neji, Kei e Kiba erano rimasti senza fiato nel vedere le tre ragazze forse mai state così belle…
Ino indossava uno Yukata viola con su ricamate delle violette lilla, un leggero trucco sul viso e i lunghi capelli biondi leggermente ondulati e lasciati sciolti sulle spalle.
Sakura uno Yukata rosa con su ricamati splendidi fiori di ciliegio in una tonalità di rosa leggermente più scuro, anche per lei poco trucco sul viso e i capelli raccolti in uno chignon morbido. Lo Yukata di TenTen era di un rosso brillante con decorazioni di color oro, per lei un rosso un po’ acceso sulle labbra e capelli sciolti. Infine Hinata, lei indossava uno splendido Yukata blu cobalto con su ricamate delle orchidee di color argento, poco trucco sul viso e i lunghi capelli neri ondulati e raccolti in un lato, adornati da una orchidea fresca. Erano davvero bellissime e con quegli occhi sognanti sembravano delle dee…
I ragazzi iniziarono ad avvicinarsi alle rispettive fidanzate e le uniche parole che uscirono dalle loro bocche furono “Sei Bellissima”
Nel quadretto però c’era qualcosa che stonava Hinata con Naruto, Sakura con Sasuke, Ino con Shikaamru e TenTen con Kei.
Kei si era fatto avanti e aveva baciato la mano di TenTen prima che Neji ritornasse in sé…


Kei: “ Sei bellissima, mi concederesti l’onore del primo ballo della serata?”


TenTen era completamente rossa in volto e non riusciva a proferire parole di senso compiuto, tutto si aspettava tranne quello che era successo…


Ten.: “ Io… veramente…”
Kei: “ Signorina, le sto’ chiedendo solo un ballo e non vedo nessun altro qui a combattere per la sua mano…”


TenTen lanciò un’occhiata a Neji e quando lo vide lì, fermo, senza dire una parola…


Ten.: “ Mi farebbe molto piacere concederti il primo ballo…”
Kei: “ …(sorrise)… Bene…”


Kei schioccò le dita e a quel suono partì il suono di una canzone, allungò la mano verso TenTen lei poggiò la sua su quella di lui e lo seguì sulla pista…
Tutti rimasero per qualche istante senza parole poi li seguirono sulla pista, iniziarono a ballare, tutti tranne Neji…


Na.: “ Hinata ma a Kei non piacevi tu?”
Hi.: “ Ricordi quello che ti ho detto prima?”
Na.: “ Qualcosa sul fatto che avrei capito questa sera…”
Hi.: “ Già, ma prima che ti spieghi devi mantenere la tua promessa.”
Na.: “ ORA… ma come dovrei stuzzicarlo…”
Hi.: “ Bhè, non ci arrivi?”
Na.: “ Si ma… si I-N-G-E-L-O-S-I-R-A’ … Oh… non credevo che anche tu fossi capace di tanto…”
Hi.: “ …(sorrise)… per un’amica, niente è mai troppo poco.”
Na.: “ …(sorrise)… Già!”


Naruto lasciò mal volentieri Hinata a ballare con Kiba e senza dare nell’occhio si avvicinò a Neji…


Na.: “ Ehi… cugino, non balli?”
Ne.: “ Non chiamarmi cugino.”
Na.: “ Dai smettila di essere così musone o TenTen si troverà qualcun altro e per quanto è bella e in gamba, non ci vorrà poi molto, guarda…”
Ne.: “ SMETTILA… non sono proprio dell’umore.”
Na.: “ Io lo dico per il tuo bene, fai qualcosa o la perderai…”
Ne.: “ LO SO’, ACCIDENTI… LO SO’ BENE MA non sò che fare…”
Na.: “ E’ semplice, và lì e toglila dalle braccia di quello, il resto verrà sé.”
Ne.: “ Io non sono il tipo e…”
 

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Capitolo 22
*** MANCA UN GIORNO... UN SOLO GIORNO... ***


MANCA UN GIORNO… UN SOLO GIORNO…




In meno di un secondo Neji non ci vide più dalla rabbia e per uno Hyuga era un evento più che eccezionale. Per la prima volta in vita sua non riusciva ad essere lucido, a pensare razionalmente sul da farsi, era diventato come un toro alla vista del rosso…


Ne.: “ Toglile immediatamente le mani di dosso…”


Non sapeva nemmeno come ci era arrivato d’avanti a Kei e TenTen, un attimo prima era preso in giro da Naruto e un attimo dopo era d’innanzi alla sua fidanzata, fumante di rabbia mentre faceva una scenata di GELOSIA…
Come poteva il razionale, vigile, quasi glaciale Neji Hyuga trovarsi a fare una scenata di gelosia?! Non riusciva a spiegarselo e a dirla tutta nemmeno gli e ne importava, l’unica cosa che voleva era che TenTen non lo abbandonasse…


Kei: “ Come, scusa?”
Ne.: “ Non te lo ripeterò una seconda volta…”
Kei: “ Io stò ballando con questa splendida ragazza e a meno che non sia lei a dirmi una cosa del genere, io rimarrò esattamente dove sono. Se vuoi scusarci, stai intralciando il nostro ballo…”


TenTen all’improvviso si sentiva la testa leggera, Neji, il suo Neji che faceva una cosa del genere era inimmaginabile eppure era la realtà…


Ne.: “ Vedi, non mi sembra di averti fatto una domanda quello era un ORDINE. LEI E’ LA MIA FIDANZATA, LA MIA, NON LA TUA E NON PERMETTO A NESSUN’ALTRO OLTRE ME CERTE CONFIDENZE.”


Detto ciò prese TenTen per un braccio e sotto lo sguardo attonito di tutti la trascinò via…


Ino: “Accidenti che caratterino…”
Sak.: “ E chi se lo immaginava.”
Shik.: “ Tutti hanno un lato nascosto…”
Sas.: “ Nessuno vuole perdere la cosa che reputano essere quella più PREZIOSA…”
Na.: “ Non sai quanto hai ragione…”
Ino: “ Ora che ne dite di tornare a divertirci…?”
Cho.: “ Mi sembra un’ottima idea…”
Na.: “SI, così potrò ballare con la mia Hinata… (sorrise)…”
Kei: “ No…No…No… non credo proprio, lei ha un debito da saldare con me.”
Na.: “ Eh?”
Hi.: “ Ma Kei…?”
Kei: “ Io non ti ho mai detto che ti avrei aiutato gratuitamente, tutto ha un prezzo a questo mondo mia dolce Fuuran…”


E mentre Kei trascinava Hinata sulla pista da ballo…


Hi.: “ Na…Naruto mi…mi dispiace…”
Na.: “ MA NON E’ GIUSTO… HINATA…”


Poco più lontano…


Ten.: “ Neji, Neji fermati! Non ce la faccio più, correre con questo vestito e questi tacchi non è molto semplice… Neji…”


Solo quando sentì chiamarsi a quel modo si fermò, si voltò e la strinse forte a sé…


Ne.: “ Non lasciare mai più che qualcuno ti tratti così, quella… quella è una mia prerogativa, mia e di nessun altro…”
Ten.: “ STUPIDO… l’unico da cui io voglio essere stretta, l’unico da cui voglio sentirmi dire certe cose, l’unico da cui voglio essere amata sei tu, sei tu STUPIDO di un Neji…”


Sentirla piangere e stringersi al suo petto gli fece capire che TenTen aveva le sue stesse paure, le sue stesse incertezze e cosa più importante, i suoi stessi desideri. Era la prima volta che vedeva quel lato di lei, così fragile e insicuro, aveva imparato a conoscere e ad amare una TenTen sempre forte, coraggiosa e sicura di sé ma come tutti, anche lei aveva bisogno di sicurezze, certezze e qualcuno su cui poter contare. Si sentiva uno Stupido per non averlo capito prima ed anche molto in colpa, solo in quel momento si rese conto di quanto l’aveva trascurata…


Ne.: “ TenTen mi dispiace tanto, sono stato un vero stupido, per tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare solo ed esclusivamente a me stesso, ti ho trascurata e messa da parte così tanto da farti dubitare dei miei sentimenti. Altro che stupido, sono un vero IDIOTA ma ti prometto che da oggi cambierà tutto. TenTen, guardami…”


Lasciò il petto dello Yuga e con gli occhi ancora pieni di lacrime alzò lo sguardo…


Ne.: “ Io TI AMO… ho sempre amato te ed amerò solo te per il resto della mia vita. Io non sono niente senza di te, ero triste e solo e arrabbiato con il mondo intero ma tu, tu hai sempre visto al di là di quello che facevo vedere, sin dall’inizio hai sempre visto il vero me, è grazie a te se conosco il vero me stesso ed è per questo che senza di te io non posso vivere. Mi impegnerò per superare la mia stupidità ma non sempre potrò esserne all’altezza, l’unica cosa che ti chiedo è di non dubitare mai più dei miei sentimenti per te, sono immutabili e se poi penso al fatto di poterti perdere io, io non…”


Quelle parole qualunque esse fossero morirono su quelle labbra che TenTen azzittì con un dolce bacio…


Ten.: “ Se non ci sei tu al mio fianco mi sento persa e vuota e incompleta… Ti Amo da morire Neji Yuga…(sorrise)…”


Stettero a scambiarsi tenerezze ancora per po’ prima di tornare alla festa…


Na.: “ KEI, ADESSO BASTA… E’ QUASI UN’ORA CHE TIENI HINATA TUTTA PER TE… LEI E’ LA MIA FIDANZATA…”
Kei: “ Un debito è un debito e tu non vuoi che lei abbia ancora debiti da saldare con me in futuro o forse mi sbaglio?!”
Na.: “ AHHH… ACCIDENTI A TE, andrò a prendermi qualcosa da bere…”
Hi.: “ Kei non credi di stare esagerando, solo un po’?!”
Kei: “ A me non sembra…”
Hi.: “ Grazie per quello che hai fatto prima…”
Kei: “ L’ho fatto solo per te…”
Na.: “ HINATA…”
Kei: “ Ahhh… per favore, và da lui, se lo sento chiamare di nuovo il tuo nome a quel modo darò di stomaco…”
Hi.: “…(sorrise)…”


E proprio mentre Hinata era ad un passo da Naruto…


Hi.: “ Naru…”
Ten.: “ Hinata hai un momento?”


Naruto guardò Hinata e sorridendo le fece segno di seguire l’amica…


Hi.: “ Certo…(sorrise)…”
Ten: “ Bhè, volevo solo ringraziarti. Sò che ci sei tu dietro quello che è successo poco fa e GRAZIE…”
Hi.: “ Non mi devi ringraziare, era il minimo che potessi fare per te e per Neji e poi mi sentivo un po’ in colpa, ultimamente gli stò dando tanti grattacapi e se ti ha trascurata è anche colpa mia…”
Ten.: “ Senti Hinata, non sò quello che sta succedendo e non ho nemmeno provato a chiedere a Neji, sapevo che sarebbe stato tutto inutile e in realtà non mi sembrava neanche giusto saperlo a quel modo, avrei preferito che fossi stata tu ad aprirti di tua spontanea volontà…”
Hi.: “ TenTen io…”
Ten.: “ Ascolta, sò che se ti stai comportando così hai un buon motivo e questo mi basta. Hinata io sò quanto vali, sei forte, bella e coraggiosa e non hai di certo bisogno del mio aiuto ma sappi che io ci SONO. Ora torniamo alla festa, dobbiamo divertirci…(sorrise)…”
Hi.: “ Grazie amica mia…(sorrise)…”


Finalmente tutti si divertivano, ridevano e ballavano insieme…
La serata come sempre giunse alla conclusione, tutti raggiunsero il proprio letto qualcuno più spensierato di qualcun altro ma tutti felici.


Hi.(pensiero): “ Mamma domani si torna a casa, non sò se saresti mai stata d’accordo con quello che stò per fare ma in questo momento è l’unica cosa che io possa fare. L’accondiscendenza in tutti questi anni non è servita a nulla anzi, forse ha peggiorato solo le cose, forse se lo avessi affrontato tanto tempo fa non saremmo arrivati a questo punto. Buona notte mamma e incrocia le dita per me.”


Na.(pensiero): “ Manca un giorno, un solo giorno al torneo, spero che Hinata non si arrabbi troppo quando mi vedrà ma non potevo restarmene in disparte senza fare nulla, in balia degli eventi con la speranza che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Mi fido di Hinata e sono consapevole della sua forza e del suo coraggio ma non potevo rischiare per nessun motivo al mondo di perderla. L’unica cosa che conta è NON PERDERLA…”


Il mattino arrivò in fretta, i bagagli come quando erano arrivati furono fatti portare al villaggio dal padre di Hinata, decisero di partire dopo colazione.
Aspettarono che ci fossero tutti prima di mettersi a tavola, quella mattina la colazione sembrò infinita. Subito dopo, la partenza era pronta, mancavano solo gli ultimi saluti…


Sak.: “ Kei è stato un piacere conoscerti.”
Sas.: “ Già…”
Ino: “ Mi raccomando fatti vedere ogni tanto.”
Shik.: “ Rimaniamo in contatto, ok?”
Kei: “ E’ stato un piacere anche per me, ci vedremo sicuramente presto e molto spesso…”
Na.: “ Si,Si… ma non troppo spesso, una volta ogni tanto andrà più che bene…”
Kei: “ Se mi dici così, quasi, quasi mi trasferisco a Konoha anch’io…”
Na.: “ EHHHHH…? Ah… lasciamo perdere, saresti il benvenuto. Grazie per tutto quello che hai fatto, ti sarò debitore a vita.”
Kei: “ Tu non mi devi niente perché tutto quello che ho fatto, l’ho fatto solo per lei. Naruto vedi di renderla felice!”
Na.: “ Sarà fatto.”


Era rimasta una sola persona da salutare, Naruto nonostante tutto decise di dare hai due amici un po’ più di privacy…


Na.: “ Hinata noi andiamo avanti…”
Hi.: “ Vi raggiungo tra qualche minuto…”
Na.: “ Va bene…”


Kei: “ Hai lasciato addirittura il tuo fidanzatino per salutarmi, sono lusingato…”
Hi.: “ Smettila, non è da te questo atteggiamento…”
Kei: “ Lasciami almeno questo, credo di meritarmelo…”
Hi.: “ Kei starò bene, ti assicuro che starò bene e sarò super felice, vincerò quel dannatissimo torneo, non ti devi preoccupare di nulla…”
Kei: “ Lo sò, forse è questo che mi disturba di più, che tu sarai felice senza di me, non ti servirò più…”
Hi.: “ Ma cosa dici?! Tu sei il mio miglior amico, abbiamo condiviso una vita insieme, come puoi solo pensare una cosa del genere?! Sei uno stupido…(lacrima)…”
Kei: “ In fondo hai ragione tu, assomiglio a Naruto più di quello che pensavo…”
Hi.: “ ???”
Kei: “ Ultimamente non faccio altro che farti piangere e preoccupare mi dispiace, ti prego farò qualsiasi cosa per farti smettere…”
Hi.: “ Qualsiasi…?...”
Kei: “ Si, cosa vuoi che faccia?”
Hi.: “ Un sorriso, mi basta un sorriso del mio miglior amico per tornare ad essere felice…(sorrise)…”
Kei: “ Già, a te è sempre bastato poco per essere felice… Fuuran Ti Voglio Bene…(sorrise)…”
Hi.: “Anch’io Ti Voglio Bene Kei…(sorrise)…”
 

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Capitolo 23
*** VINCERE... ***


VINCERE…


Il rientro a casa fu piacevole e per nulla stancante, anzi…
Quella settimana era stata per tutti un vero toccasana, adesso tutti erano più carichi, più rilassati, più consapevoli e… più felici di prima…

Ino: “ Grazie per questa settimana Hinata…”
Sak.: “ Già, non ti ripagheremo mai abbastanza…”
Hi.: “ L’avete già fatto… (sorrise)… abbiamo creato insieme tanti bellissimi ricordi, questa è la migliore delle ricompense…”
Ten.: “ Hai ragione…(sorrise)…”
Shik.: “ Se avete finito con le smancerie, direi che possiamo salutarci…”
Ino: “ Sempre il solito… ”
Ne.: “ Questa volta tanto torto non ha?!”
Kiba: “ Già, io devo andare a controllare i cuccioli…”
Shi.: “ Io i miei insetti…”
Cho.: “ Io avrei un certo languorino…”
Shik.: “ Visto?!... Ho sempre ragione…”
Ino: “ Si,si… Allora a domani…”
Sak.: “ Ciao…”
Rock.: “ Ciao…”

Tra i saluti generali Shikamaru si avvicinò ad Hinata…

Shik.: “ Ehi, per qualsiasi cosa, basta un fischio…”
Hi.: “ Lo terrò presente. Grazie.”
Ino: “ Shikamaru andiamo…”
Shik.: “ Arrivo…”
Na.: “ Hinata tu che fai?”
Hi.: “ Bhè, veramente non ho molta voglia di tornare a casa…”
Na.: “ Che ne dici di una passeggiata?”
Hi.: “ Molto volentieri… (sorrise)…”
Ne.: “ Hinata ti sembra il caso? Domani ti aspetta una giornata molto pesante…”
Hi.: “ Proprio per questo mi sembra un’ottima idea.”
Sas.: “ Potresti impiegare meglio il tuo tempo…”
Ne.: “ Sasuke ha ragione, ci sono molte cose a cui pensare…”
Na.: “ Già, tipo che strada prendere? A destra per i campi d’addestramento o a sinistra verso il centro di Konhoa. Se scegliamo il centro e poi ci viene voglia di una ciotola di ramen, il tragitto per arrivare da Ichikaru sarebbe molto più lungo, giusto?”
Hi.: “ Già, ma tanto io non ho impegni per questa sera…(sorrise)…”
Na.: “ Bene, nemmeno io…(sorrise)…”
Sas.: “ Siete stati insieme abbastanza…”
Ne.: “ E’ meglio tornare ognuno alle rispettive case…”
Na.: “ Ho cercato di farvelo capire in modo gentile ma proprio non ci arrivate ACCIDENTI, non vi stiamo chiedendo il permesso e soprattutto questi non sono di certo affari vostri, è una cosa che riguarda me e Hinata…”
Sas.: “ Tu non sai…”
Na.: “ NO, tu NON SAI…”
Hi.: “ Adesso basta, vi ricordo che questa è la mia vita, sò io cosa è meglio per me e di certo questo vostro comportamento non mi aiuta.”
Ne.: “ Ma Hinata…”
Na.: “ Neji riferisci a tuo zio che Hinata sarà di ritorno per cena, non più tardi. Hinata, andiamo?”
Hi.: “ Si.”

Naruto e Hinata presero la strada che portava ai campi d’addestramento e dopo pochi passi…

Na.: “ Non ammetterò mai più un comportamento del genere, questa è una promessa!”

Mentre Hinata e Naruto si allontanavano, facevano lo stesso Sasuke e Neji senza aggiungere nient’altro…
Camminavano da una decina di minuti quando Hinata ruppe il silenzio…

Hi.: “ Mi dispiace per quello che è successo poco fa…”
Na.: “ Non dovresti essere tu a scusarti e di certo non con me…”
Hi.: “ Ti sbagli, è colpa mia.”
Na.: “ Non mi sembra che tu li abbia costretti a comportarsi in quel modo e dire quelle cose…”
Hi.: “ Invece in un certo senso l’ho fatto…”
Na.: “ ?”
Hi.: “ Vedi, per molto tempo, anzi, per quasi tutta la mia vita sono sempre stata l’incapace della famiglia, la debole del gruppo, quella da proteggere. Le persone hanno iniziato inevitabilmente a preoccuparsi per me e a pensare che non fossi in grado di prendermi cura di me stessa ed a essere sincera per molto tempo ho pensato la stessa cosa anch’io, finché un giorno tutto è cambiato…(sorrise)…”
Na.: “ Io ancora non capisco però…”
Hi.: “ Quello che voglio dire, è difficile perdere vecchie abitudini ed accettare i cambiamenti…”
Na.: “ Già, io ne sò qualcosa…”
Hi.: “ …mmmm… mi piace passeggiare, mi rilassa…”
Na.: “ Io invece è solo da poco che ho scoperto che mi aiuta a pensare…”
Hi.: “ Ah si?! E adesso a cosa stai pensando?”
Na.: “ Che farò qualsiasi cosa per non perderti e renderti felice, voglio che tu lo sappia, questa è una promessa.”
Hi.: “Questo me lo avevi già detto non ricordi?”
Na.: “ Si ma è meglio essere chiari il più possibile e ricordartelo spesso, così se farò qualcosa che reputi “stupido” per mantenere questa mia promessa, non potrai arrabbiarti con me, logico, no?!”
Hi.: “ Bhè, allora vale lo stesso anche per me, sei d’accordo?”
Na.: “ Per forza… Ah…parlando, parlando guarda dove siamo finiti?!”
Hi.: “ E’ meraviglioso questo prato e con i colori del tramonto è ancora più bello…”
Na.: “ Mai quanto te…”
Hi.: “ Grazie ma anche tu non sei niente male…(sorrise)…”
Na.: “ Grazie ma dobbiamo rientrare, ho promesso a tuo cugino che saresti rincasata prima di cena.”
Hi.: “ E tu mantieni sempre le promesse?!”
Na.: “ Già…”


Prima di rientrare si concedettero qualche coccola e qualche bacio e come promesso, Hinata fu a casa prima di cena.
La cena a casa Hyuuga fu più silenziosa del solito e l’aria che si respirava era intrisa di tensione, non appena ebbe finito di mangiare Hinata si congedò dirigendosi di filata in camera sua. Il tempo di una doccia veloce ed era pronta per andare a letto…


Sas.: “ Alla fine ti sei decisa ad andare a letto?!”
Hi.: “ Sapevo che saresti venuto, ecco perché non sono venuta da te…”
Sas.: “ Mi devi delle spiegazioni…”
Hi.: “ Già, ma se ti dicessi solo di fidarti di me e che domani capiresti tutto?!”

Sasuke rimase qualche secondo in silenzio poi sorprendendo Hinata, di colpo la tirò a se, abbracciandola forte…

Hi.: “ Sa-su…ke…”
Sa.: “ Se oggi sono qui con i miei amici, nel mio villaggio e se ho la possibilità di realizzare il mio sogno è… è soprattutto merito tuo, sei stata la prima a farmi aprire gli occhi. Domani vai e affronta tutto con tranquillità, non permetterò a nessuno di mettersi sulla tua strada…”


Sparì


Hinata rimase per un attimo senza fiato, anche se aveva imparato a conoscere quel lato di Sasuke ogni volta, era comunque una sorpresa…
Quando si mise a letto l’unica cosa a cui riusciva a pensare era che l’indomani non avrebbe permesso a nessuno di intralciare i suoi piani…
Naruto intanto dall’altra parte della città, disteso sul suo letto pensava esattamente la stessa cosa…


Finalmente l’alba del fatidico giorno era sorta…
Entrambi gli sfidanti furono accompagnati, con loro sorpresa, in un edificio che dall’aspetto sembrava essere molto antico. Vennero accompagnati in due diverse camere, facendo in modo che non si incontrassero, anche se sapevano ognuno della presenza dell’altro…
Nella stanza trovarono degli abiti e un messaggio:

“Ti verranno concessi 30 minuti, a partire dal momento in cui avrai aperto questo rotolo, per poter ripensare sulla tua partecipazione a questa competizione.
Sai già qual è il premio in palio…
Quello che deve preoccuparti… è quello che ancora non sai.”


Naruto pensò fosse solo un mezzo stupido per innervosirlo, accartocciò la carta e la gettò via…
Hinata capì subito ciò che il padre voleva dire e tanta era la tensione e la rabbia che provava in quel momento che senza accorgersene strappò il foglio in due…

Entrambi indossarono ciò che avevano trovato nelle rispettive camere, né più né meno di due completi ninja con relativa attrezzatura base, entrambi sulle tonalità del verde che però,per come gli calzava alla perfezione sembrava essere stata cucinata su misura per loro e riflettendoci, entrambi pensarono fosse andata proprio così…
L’unica cosa che Naruto aveva in più, era maschera che gli copriva interamente il capo ma… che con suo stupore, non gli dava il benché minimo fastidio.
Dopo aver finito di prepararsi, la loro attesa durò poco più di dieci minuti.
Vennero accompagnati all’ingresso di un buio corridoio…


Hyuga: “ Da qui dovrete proseguire da soli…”


Non appena sentirono quelle parole, Naruto e Hinata si voltarono l’uno nella direzione opposta all’altro e quando si videro i loro cuori persero un battito…


Na.(pensiero): “ Mi dispiace di non averti detto niente, mi dispiace di dover combattere proprio contro di te ma lo faccio per il nostro bene, spero solo mi perdonerai…”

Hi.(pensiero): “ Mi dispiace che proprio tu debba sopportare tutto questo, mi dispiace non averti detto la verità ma tutto ciò che ho fatto e stò per fare è solo per il tuo e per il mio bene, spero solo che mi perdonerai…”


Entrambi si incamminarono lungo il corridoi, senza proferir parola, senza nemmeno più scambiarsi uno sguardo, per entrambi adesso l’unica cosa da fare… Era Vincere.
 

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Capitolo 24
*** SIAMO CON TE ***


SIAMO CON TE...


Quel corridoio sembrava infinito e l’attesa e la tensione per quella gara di certo non aiutavano né Hinata né Naruto ma entrambi sapevano che quello non era il momento di farsi prendere dai sentimentalismi, avevano una missione da compiere e non potevano assolutamente perdere.
Dopo qualche altro minuto arrivarono in una grande sala, ai lati c’erano delle enormi gradinate stracolme di gente, spettatori venuti ad assistere allo spettacolo e di fronte a loro un palco con sopra Hiashi Hyuga ed altri membri del clan…

Hia.: “ Vi dò il benvenuto, spero che tutto questo sia di vostro gradimento (sorrise)”
Hi.: “ Bando agli inconvenevoli padre, non siamo qui per questo.”
Hia.: “ Come siamo suscettibili ed io che per farti una sorpresa ho fatto venire anche tutti i tuoi amici…”
 
Hiashi indicò una parte della gradinata, Hinata e Naruto si girarono entrambi in quella direzione vedendo che non mancava praticamente nessuno. Erano tutti lì e tutti avevano sul viso dipinta un’espressione che andava dal preoccupato al deluso. Hinata nel vederli sentì una morsa allo stomaco, quelle erano proprio le espressioni che non avrebbe voluto vedere sui loro volti ed era solo per quel motivo se aveva taciuto sul torneo organizzato dal padre… Naruto ebbe la stessa sensazione di Hinata ma la causa fu invece l’espressione sul viso della fidanzata…
Hinata si inchinò…

Hi.: “ Ragazzi, prima che questo scontro inizi voglio chiedervi scusa e spiegarvi il motivo del mio silenzio. La mia non è stata mancanza di fiducia nei vostri confronti, quello che volevo evitarvi erano proprio le espressioni che in questo momento vedo sui vostri volti. Preoccupazione, compassione, delusione, rabbia, per una volta avrei voluto risparmiarvi tutto questo, visto soprattutto quello che abbiamo passato di recente. Mi dispiace e spero che possiate perdonarmi…”
 
Tutti avevano ascoltato con attenzione quelle parole e il silenzio regnava sovrano in quella sala fino a quando…
 
Ki.: “ VAI HINATA, BATTI IL DAMERINO E DAI FINALMENTE UNA LEZIONE A TUO PADRE.”
Sak.: “ KIBA HA RAGIONE, FORZA HINATA…”
Ten.: “ SIAMO CON TE…”
 
A quest’ultimo grido tutto il gruppo si alzò in piedi…
 
Tutti: “ VINCI”
 
Hinata aveva le lacrime agli occhi, aveva sempre saputo di avere amici fantastici ma quel gesto glielo aveva confermato e vedere suo cugino Neji in piedi ad incitarla nonostante fosse di fianco a suo padre le riempì ancora di più il cuore di gioia. Gli avevano dato la carica giusta per affrontare e vincere quella gara che ormai non era più contro Naruto ma contro suo padre.
 
Hia.: “ Bene, se avete finito di dire stupidaggini possiamo dare inizio allo scontro anzi, penso che vi debba prima informare di qualche piccola variazione di programma. (sorrise)”
 
Hinata sapeva già di cosa il padre parlasse ma non doveva farglielo capire…
 
Hi.: “ Cosa intendete padre? Di cosa state parlando?”
Hia.: “ Ho deciso di modificare leggermente le modalità dello scontro, non sarà più uno scontro corpo a corpo ma una gara. Dovrete percorrere una distanza di 5 Km disseminata di trappole e avversari che faranno di tutto per ostacolarvi e con “di tutto” intendo che non ci sono regole, tutto è concesso pur di arrivare primi al traguardo. Tutto chiaro?”
 
Entrambi i ragazzi fecero un cenno di assenso con il capo, allora Hiashi continuò…
 
Hia.: “ Bene, ora passiamo al premio in palio anche qui ho apportato una piccola modifica (ghignò)… Prima dell’inizio della gara vi verrà consegnata una pergamena su cui vi dovrete scrivere la cosa che reputate più importante…”
Na.: “ Qualsiasi cosa?”
Hia.: “ Non proprio… finisco ad elencarvi le modifiche e poi vi darò più dettagli. Alla fine della gara il vincitore dovrà scegliere tra il premio messo in palio da me e quello che avrete scritto sulla pergamena. Per te sfidante c’è un vincolo, nel caso fossi tu a vincere dovrai scegliere tra lo sposare mia figlia e… quello che c’è scritto sul rotolo che mi hai consegnato qualche giorno fa, hai obbiezioni?”
Na.: “ NO… accetto le condizioni anche se diverse da quelle pattuite”
Hia.: “ Che fermezza… non ci hai pensato nemmeno per un secondo o hai una grande sicurezza in te stesso che potrei quasi definire Arroganza o non hai capito bene quello che ho appena detto…”
Na.: “ Semplicemente, nella vita ci sono delle priorità e io ho ben chiaro quali siano le mie.”
 
Hiashi rimase senza parole e non solo lui, quelle parole avevano colpito molto anche Hinata, il suo Naruto non ci aveva pensato su nemmeno per un secondo, in caso di vittoria avrebbe rinunciato alla realizzazione del suo più grande sogno pur di passare il resto della sua vita con lei. Dopo quella dimostrazione d’amore la sua convinzione sul dover assolutamente vincere si era rafforzata ancora di più.
 
Hi.: “ Per me invece cosa avete escogitato?”
Hia.: “ Per te mia cara è semplice, dovrai scegliere tra la tua libertà e quello che scriverai sulla pergamena.”
Hi.: “ Qualsiasi cosa io scriva verrà accettata, giusto?”
Hia.: “ Certo, non ci sono vincoli. Hai obbiezioni?”
Hi.: “ No, possiamo iniziare.”
Hia.: “ Bene, Ko consegna la pergamena ha mia figlia.”
 
Ko fece la consegna e Hinata scrisse ciò che doveva, in seguito venne riconsegnata a Hiashi che le sigillò entrambe.
 
Hia.: “ Bene, ora come potete vedere, alle mie spalle ci sono due porte, ognuno attraverserà quella a lui più vicina dando così inizio alla gara. Siete pronti?”
 
Entrambi i ragazzi fecero un cenno di assenso con la testa.
 
Hia.: “ VIA.”
 
Naruto e Hinata attraversarono le rispettive porte che si richiusero automaticamente alle loro spalle, una volta che furono dentro. Passarono giusto qualche secondo per cercare di capire il paesaggio che li avrebbe circondati e senza indugiare oltre iniziarono la corsa.
Hinata attivò subito il Byakugan e chiamò Ookami…
 
Hi.: “ Scusa se ti ho fatto venire così in fretta ma meglio essere prudenti.”
Ook.: “ Non ci sono problemi, hai fatto benissimo.”
 
In tanto Naruto…
 
Na.: “ Ehi Kurama stai allerta anche tu, non penso sarà una passeggiata.”
Ku.: “ Tranquillo, sono con te.”
 
La corsa iniziò tra centinaia di trappole disseminate ovunque, anche lo stare fermi era rischioso…
 
Na.: “ ACCIDENTI... ma cosa aveva in mente quel folle, stà cercando di ucciderci, altro che gara…”
 
Pensiero che nello stesso istante percorse anche la testa di Hinata…
 
Ook.: “ Stai sanguinando.”
Hi.: “ Non ti preoccupare, è solo un graffio.”
Ook.: “ Almeno per oggi potresti evitare di pensare agli altri?”
Hi.: “ Ma quel cucciolo si sarebbe ferito per colpa mia…”
Ook.: “ Si ma tu oggi hai una missione più importante da portare al termine e non puoi permetterti certe distrazioni.”
Hi.: “ Hai ragione ma è più forte di me (sorrise)”
Ook.: “ Lo sò, è questo il problema e Accidenti, non siamo nemmeno a metà percorso…”
Hi.: “ Non ti preoccupare, Naruto è nella stessa situazione.”
Ook.: “ Già, lo sento anch’io.”
 
Non molto lontano…
 
Na.: “ ACCIDENTI… non sono nemmeno a metà percorso e ci stavo lasciando le penne già tre volte, chissà Hinata come se la stà cavando, Kurama sono preoccupato e se le succedesse qualcosa? Se fosse in pericolo io non potrei aiutarla, ACCIDENTI!”
Ku.: “ E’ in buone mani, Ookami è con lei.”
Na.: “ Già.”
 
Di colpo entrambi si fermarono, sorpresi di ciò che videro d’avanti ai loro occhi…
 
Na.: “ Cosa ci fai tu qui?”
: “ Sarò il tuo avversario, potrai andare avanti solo se mi batterai…”
 
Hi.: “ Cosa ci fai tu qui?”
: “ Mi dispiace ma potrai andare avanti solo se mi batterai…”
 

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Capitolo 25
*** HO DECISO DI FIDARMI DI LEI... ***


Hinata era letteralmente senza parole, quella mossa del padre non se l’aspettava.
 
Hi.: “ Hanabi che significa tutto questo?”
Ha.: “ Scusami Hinata, non avrei mai voluto essere qui ma conosci nostro padre, mi ha detto che se non avessi combattuto oggi contro di te non mi avrebbe più permesso di essere un ninja.”
Hi.: “ Cosa? Quell’uomo ha perso completamente il senno…”
Ha.: “ Mi dispiace…”
Hi.: “ Dispiace più a me, prima di iniziare questa follia mi serve sapere una cosa.”
Ha.: “ Chiedi tutto ciò che vuoi.”
Hi.: “ Il mio avversario chi affronterà?”
Ha.: “ Affronterà Kei.”
Hi.: “ E’ riuscito a coinvolgere anche lui…”
Ha.: “ Sò che ha chiesto prima a tutti i tuoi amici ma nessuno ha accettato, con Kei è stato più furbo, ha parlato e trovato un accordo direttamente con suo padre e Kei non si è potuto rifiutare.”
 
Hi. (pensiero): “ Per quanto conosca il valore di Kei, Naruto è molto più forte, per recuperare tempo prezioso si impegnerà al massimo, io non potrò fare diversamente…”
 
Hi.: “ Sorellina, mi dispiace da morire ma non potrò andarci leggera con te, questa forse sarà la mia unica occasione per prendere secondi importanti, non posso fallire, ne và del suo futuro.”
 
Finito di parlare Hinata attaccò la sorella mentre poco più lontano…
 
Kei: “ Mi hanno costretto ad essere qui oggi contro di te ma non mi dispiace poi molto, almeno potrò fare qualcosa per aiutare Hinata.”
Na.: “ Già, ma io non posso perdere tempo, devo vincere ad ogni costo.”
Kei: “ Non ti conviene sottovalutarmi.”
Na.: “ In un’occasione diversa ci saremmo potuti divertire ma oggi vado di fretta.”
Kei: “ Bhe, non aspettiamo oltre allora.”
Na.: “ Concordo.”
Na. (pensiero): “ Mi dispiace ma non posso assolutamente perdere tempo, questa è una buona occasione per recuperare secondi importanti.”
 
Gli scontri iniziarono subito al massimo, nessuno si risparmiava ma quella che rimase più colpita fu Hanabi…
 
Ha.: “ Accidenti che figura, battuta in poco più di tre minuti (tossì) e nostro padre pensa che l’inetta sia tu, divertente (tossì).”
Hi.: “ Mi dispiace tanto sorellina, non ho potuto fare altrimenti, io vado ma ti lascio questa, bevila tutta, ti riprenderai in pochi istanti.”
Ha.: “ No Hinata, tienila per te, potrebbe servirti, i soccorsi stanno arrivando e (tossì) sono FIERA di te. Spero di diventare forte come te un giorno (sorrise).”
Hi.: “ (sorrise) sono sicura che mi supererai presto, ora vado, ci vediamo al traguardo.”
Ha.: “ Vinci.”
Hi.: “ Ci puoi scommettere.”
 
Mentre pronunciava queste ultime parole aveva già ripreso a correre e a schivare trappole…
A Hiashi intanto, venne comunicato l’esito del primo incontro.
 
Ninja: “ Signore, sua figlia Hinata…”
Hia.: “ E’ stata sconfitta, giusto?”
Nin.: “ No, veramente…”
Hia.: “ E’ stata ferita gravemente allora?”
Nin.: “ No, in realtà ha sconfitto la sorella in meno di tre minuti ed ha anche ripreso la gara.”
Hia.: “ COSA? NON E’ POSSIBILE, DEVE AVER IMBROGLIATO, DEVE AVER USATO QUALCHE STRATAGEMMA, AVRA’ CONVINTO HANABI A NON COMBATTERE SUL SERIO.”
Nin.: “ NO SIGNORE, noi abbiamo assistito all’incontro ed è stato tutto regolare, inoltre Hanabi è stata appena portata in infermeria, le basteranno due o tre giorni di riposo.”
 
Hia.(pensiero): “ Come diavolo avrà fatto? Non è mai riuscita a battere Hanabi, non è mai riuscita nemmeno a colpirla e invece adesso l’ha addirittura spedita in infermeria… ACCIDENTI.”
 
Naruto ormai aveva deciso di mettere fine all’incontro, doveva assolutamente riprendere la gara, aveva notato che Hinata era già ripartita e non poteva darle troppo vantaggio.
 
Na.: “ Mi dispiace Kei ma è arrivato il momento di finirla con i giochi.”
Kei: “ COSA?”
 
Naruto colpì Kei con un potentissimo Rasengan e per Kei non ci fu scampo.
 
Kei: “ ACCIDENTI A TE, mi sono lasciato battere così facilmente.”
Na.: “ Mi dispiace ma ora devo andare.”
Kei: “ Ehi, devo dirti un’ultima cosa (tossì)”
Na.: “ Ti ascolto.”
Kei: “ Avevo capito sin dall’inizio chi eri ed anche se sapevo che non avevo speranze di batterti c’ho provato lo stesso.”
Na.: “ Perché?”
Kei: “ Perché dovevo essere certo che con te lei sarebbe stata al sicuro (tossì).”
Na.: “ Capisco, ora devo andare o rischio di perdere tutto.”
 
Naruto riprese la gara…
 
Kei: “ Forse era proprio quello che volevo…”
 
Hiashi venne aggiornato sull’esito del secondo incontro ma il risultato non lo stupì, nonostante c’ho che aveva sempre pensato, aveva dovuto ricredersi sul biondo e anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, in cuor suo sapeva che se oggi erano ancora vivi, dovevano ringraziare lui.
Nel frattempo sia Hinata che Naruto continuavano a correre, venivano attaccati da ogni angolazione possibile, contemporaneamente con armi diverse, trappole diverse e tecniche diverse. Schivare tutto era impossibile e i colpi ricevuti iniziavano a pesare sul loro andamento ma entrambi non mollavano c’era troppo in ballo.
 
Hi.(pensiero): “ ACCIDENTI, sono conciata piuttosto male, sicuramente c’era qualcosa di avvelenato e il veleno sta iniziando a fare il suo dovere. Sento che Naruto è poco più indietro di me e se rallento adesso sarà stato tutto inutile.”
 
Ook.: “ Hinata salimi in groppa, quest’ultimo tratto lo faremo insieme, recupereremo tempo e tu potrai riposarti un po’.”
Hi.: “ Ookami sei gentile e ne approfitterei volentieri ma non posso rischiare una squalifica proprio adesso.”
Ook.: “ Ma tuo padre ha detto che non c’erano regole.”
Hi.: “ Si, ma potrebbe uscirsene che era sottointeso che le regole riguardassero solo il concorrente.”
Ook.: “ Questo vale anche per te, lui in quel caso sarebbe dovuto essere più preciso.”
Hi.: “ Già, in teoria. Ma meglio non correre rischi, manca poco.”
Ook.: “ Donna Testarda.”
Hi.: “ Chissà da chi prendo esempio (sorrise).”
Ook.: “ Ah… vedi di arrivare al traguardo tutta intera o per tuo padre non sarà una buona giornata.”
Hi.: “ Ok… (sorrise).”
 
Poco lontano anche Naruto non era messo tanto bene…
 
Kur.: “ Accidenti, sei messo proprio male, fossi in te mi vergognerei.”
Na.: “ Ah… lasciami in pace, non avrei mai potuto schivare ogni singolo attacco.”
Kur.: “ Si, ma almeno quelli avvelenati si, invece tu hai fatto al contrario, Genio.”
Na.: “ Facile criticare, vorrei vedere te al mio posto.”
Kur.: “ Fai solo chiacchiere, intanto la tua bella moretta sta per tagliare il traguardo prima di te.”
Na.: “ Cosa credi che non me ne sia accorto?! Qui bisogna accelerare il passo, Kurama mi serve un po’ della tua energia.”
Kur.: “ E no caro, non sarebbe giusto, lei non stà mica sfruttando Ookami, corre con le uniche forze che ha in corpo.”
Na.: “ EH?! E da quando sei così moralista? E poi noi siamo una cosa sola perciò non sarebbe barare.”
Kur.: “ Lei ce la stà mettendo tutta per vincere da sola, dovresti fare lo stesso anche tu.”
Na.: “ TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE C’E’ IN BALLO? IO NON STO’ GIOCANDO, DEVO ASSOLUTAMENTE VINCERE, PER LEI E PER ME.”
Kur.: “ Urlare ti servirà a poco.”
 
Ook.: “ Hinata, potremmo chiedere a Kurama di rallentare Naruto, dovrebbe essere il momento giusto.”
Hi.: “ NO, siamo in vantaggio e continueremo così, se ci troveremo in difficoltà chiederemo il suo aiuto ma solo in quel caso.”
Ook.: “ Ahhh… ma complicarci meno la vita, no?!”
Hi.: “ Corri, ci siamo quasi.”
 
Il traguardo era vicinissimo, mancavano pochissimi metri.
 
Na.: “ EHI… LO SCHERZO E’ BELLO QUANDO DURA POCO, KURAMA MI SERVE IL TUO AIUTO.”
Kur.: “ Non posso.”
Na.: “ COSA ACCIDENTI SIGNIFICA “NON POSSO”?”
Kur.: “ Perché ho deciso di fidarmi di lei.”
Na.: “ EH? ACCIDENTI, CE LA FARO’ ANCHE SENZA DI TE.”
 
Ook.: “ Forza Hinata, un ultimo sforzo. Non farlo vincere proprio adesso.”
 
La corsa era giunta al termine, erano entrambi sfiniti ma per uno l’obbiettivo era stato raggiunto e quando la nuvola di fumo che aveva accompagnato il loro ingresso nell’arena fu scomparsa, si sentì un boato di urla…
 

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Capitolo 26
*** SCELGO LA PERGAMENA... ***


SCELGO LA PERGAMENA…
 
 
Tra applausi, urla e felicitazioni varie, un volto fra tutti spiccava in mezzo alla folla, quello di Hiashi Hyugha contratto dalla rabbia. L’inetta, l’incapace, la debole, la maldestra, la timida figlia che aveva sempre denigrato era riuscita a metterlo in difficoltà. Aveva vinto il torneo che aveva organizzato ed era ad un passo dalla sua libertà e cosa ancor peggiore, visto il clamore e la gente accorsa per quel torneo ormai non avrebbe potuto più tirarsi indietro, concedendo ad Hinata qualsiasi cosa desiderasse. Il solo pensiero lo faceva ribollire di rabbia ma lui era Hiashi Hyugha e non poteva arrendersi così, doveva trovare una soluzione.
 
Ten.: “ HINATAAA… CONGRATULAZIONI.”
Ki.: “ BRAVISSIMAAA… SEI STATA GRANDE.”
Shino: “ Ottimo lavoro.”
Sak.: “ BRAVA.”
Hin.: “ Grazie ragazzi (sorrise).”
 
Hinata venne presa in consegna da alcuni medici per rimetterla almeno un po’ in sesto e quando ebbero finito…
 
Hin.: “ Allora maestro, come sono andata?”
Sas.: “ Non te la sei cavata tanto male…”
Hin.: “ Questo sembra quasi un complimento, (sorrise).”
Sas.: “ Ogni tanto fanno bene anche quelli.”
Hin.: “ Non tutti sono della stessa opinione…”
 
Hinata si voltò in direzione del padre…
 
Sas.: “ Sta tramando qualcosa.”
Hin.: “ Già, il fatto è che ancora una volta non ho fatto quello che si aspettava da me (sorrise tristemente)”
Sas.: “ Un giorno si ricrederà.”
Hin.: “ Forse, nel frattempo mi toccherà giocare d’astuzia, chissà cosa si inventerà adesso.”
 
Hinata si voltò in direzione di Naruto, anche se non poteva vedergli il volto sapeva che era triste e sicuramente si sentiva sconfitto, non da lei ma da se stesso, si sentiva un fallito perché non era riuscito a proteggerla. Hinata proprio non ce la faceva a vederlo così, gli andò vicino.
 
Hin.: “ Ehi, vorrei farti i complimenti, è stata una bella gara (sorrise tendendogli la mano).”
Na.: “ Già, Grazie anche se i complimenti dovrei farteli io, alla fine sei stata tu a vincere.”
Hin.: “ Dovevo proteggere la persona per me più importante.”
Na.: “ Anche io…”
Hin.: “ Che significa? Se tu avessi vinto, io sarei stata il tuo premio, perciò non capisco…”
 
Hinata sorrise dentro si, voleva metterlo un po’ in difficoltà.
 
Na.: “ E chi ti dice che tu non sia per me la persona più importante?”
 
Hinata rimase spiazzata, quella risposta non se l’aspettava, voleva metterlo in difficoltà ma i ruoli si erano capovolti.
 
Hin.: “ Non… non penso sia possibile, non ci siamo mai visti, come pensi sia possibile una cosa del genere?”
Na.: “ E chi ti dà la sicurezza che noi non ci siamo mai visti, Hinata io… tu… devi sapere che io…”
 
Hinata aveva capito quello che stava succedendo, Naruto voleva svelargli la sua identità ma quello poteva essere la mossa falsa che il padre stava aspettando. Gli mise un dito sulla maschera all’altezza delle labbra…
 
Hin.: “ Shh… non dire nient’altro o tutto quello che abbiamo passato non sarà servito a nulla.”
Na.: “ ?”
 
Naruto non riusciva bene a capire il senso delle parole appena dette dalla sua Hinata…
 
Na.(pensiero): “ Che significa questo? Che forse sappia già chi sono o sono semplici parole di conforto? Non ci capisco più niente ma farò come dice.”

Naruto smise di parlare, la salutò e si allontanò da lei, nel frattempo tutto era pronto per la cerimonia di premiazione. Gli spettatori erano tornati ai loro posti e i due partecipanti furono invitati di fronte al Capo Clan.
 
Hia.: “ Mi congratulo con la vincitrice e detto questo passiamo al ritiro del premio.”
 
Na.(pensiero): “ Tsk, poteva spendere qualche parola in più, Hinata è stata Grande.”
Kur.: “ Già, è avaro anche con le parole.”
Na.: “ Zitto tu! Con te non parlo, è colpa tua se ci troviamo in questa situazione!”
Kur.: “ Ti ho già spiegato il motivo del mio comportamento, non devo dirti altro.”
Na.: “ Quello che hai detto non ha alcun senso! Tu sapevi quanto era importante questa vittoria per me!”
Kur.: “ Sei noioso, vedremo tra poco chi dovrà delle scuse a chi.”
 
Naruto tornò a concentrarsi su quello che stava accadendo nel mondo reale…
 
Hia.: “ Hinata essendo tu la vincitrice, a te la scelta, il rotolo o il matrimonio con il tuo avversario?”
 
A queste parole Naruto stava per togliersi la maschera ma venne subito fermato da Hiashi.
 
Hia.: “ Fermo! Non dovrai svelare la tua identità fino a quando la decisione di lei non sarà presa.”
Na.: “ Questo non l’avevate detto prima.”
Hia.: “ Sono io a dettare le regole qui! Hinata prendi la tua decisione.”
Na.: “ Ma questo non è giusto.”
Hia.: “ Quello che è giusto o no, sono solo io a deciderlo. Hinata la tua risposta, SUBITO!”
 
Hinata si voltò verso Naruto…
 
Hi.: “ Lascia stare, discutere con lui è inutile. (si voltò verso il padre) Padre, posso scegliere tra il matrimonio e qualsiasi cosa io abbia scritto sulla pergamena giusto?”

Hiashi da quelle parole intuì che la figlia voleva giocarle un ultimo tiro mancino così…
 
Hia.: “ I patti erano che tu avresti scelto tra il matrimonio e la tua libertà, ovviamente se tu hai scritto sulla pergamena qualcosa di diverso dalla libertà i patti cambiano.”
Hi.: “ COSA?”
Hia.: “ Se la tua scelta non sarà la libertà sappi che questo torneo è stato organizzato con l’unico scopo di trovarti marito, perciò io pretendo un matrimonio se questo sarà il caso. Se invece tu scegliessi la libertà allora saresti libera da questa imposizione ma… rinunceresti per sempre alla possibilità di sposare la persona che oggi vestiva le vesti di tuo avversario. Penso di essere stato chiaro, giusto?”


Hi.: “ Cristallino…”
 
Hinata era scioccata, il padre le stava mettendo in scena tutte per metterla sempre più in difficoltà ma per la prima volta in vita sua era riuscita a fargli fare proprio quello che lei voleva. Sorrise…
 
Hia.(pensiero): “ Perché sta sorridendo? Non può aver scoperto chi si nasconde sotto quella maschera…”
 
Hi.: “ Bene, con immenso piacere sono lieta di comunicarle la mia decisione. SCELGO LA PERGAMENA!”

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Capitolo 27
*** LORO SONO IL NOSTRO FUTURO… ***


LORO SONO IL NOSTRO FUTURO…
 
 
Hinata aveva appena scelto la pergamena e Hiashi era convinto che anche se la guerra l’aveva vinta sua figlia, con quella mossa, almeno, avrebbe portato a casa una battaglia quel giorno e sorrise quasi soddisfatto.
 
Hia.: “ Bene, la scelta è stata fatta. Portate qui la pergamena!”
 
Ko che era incaricato di custodire le pergamene, consegnò quella di Hinata a Neji che invece avrebbe avuto il compito di leggerla.
 
Hia.: “ Neji, leggi cosa ci è scritto.”
 
Neji fece un cenno di consenso con il capo e iniziò a srotolare, quando ebbe finito iniziò a leggere.
 
Ne.: “ Io, Hinata Hyuga nel rispetto delle regole elencate da mio padre, nella presente pergamena chiedo…”
 
Neji era rimasto senza parole, guardò Hinata negli occhi scioccato da c’ho che aveva letto e mentre Hinata non fece altro che rispondergli con un dolce sorriso, Hiashi furioso da quella situazione gli intimava di continuare a leggere. Prima di riprendere a Neji affiorò un “GRAZIE” a fior di labbra…
 
Ne.: “ chiedo l’ABOLIZIONE IMMEDIATA DELLA CASATA CADETTA DEGLI HYUGA E L’APPLICAZIONE QUINDI PER TUTTI I MEMBRI, VIVENTI E FUTURI, DEL SIGILLO MALEDETTO.”
 
Nella sala l’unica voce che tuonò fu quella di Hiashi, dire che era furibondo era sminuire quello che stava provando in quel momento.
 
Hia.: “ COSA? NO, ASSOLUTAMENTE NO!”
Hi.: “ Padre i patti erano chiari, non c’erano limitazioni sulle richieste da fare, noi abbiamo rispettato tutte le regole che ci avete imposto per questo assurdo torneo. Ora lei non PUO’ e non DEVE tirarsi indietro. Ho vinto e PRETENDO che venga accettata la mia richiesta!”
Hia.: “ NON ACCETTERO’ MAI  QUESTA FOLLE RICHIESTA!”
Hi.: “ MA QUESTO NON E’ GIUSTO! Ho accettato ogni vostra richiesta e nel caso avessi perso non vi sareste mai tirato indietro, NON POTETE FARLO NEMMENO IN QUESTO CASO! Siete stato voi a volere questo torneo, voi avete coinvolto ogni paese conosciuto,  sempre voi avete deciso e cambiato a vostro piacimento le regole e ne avete preteso il rispetto. Siete un ninja, un capo clan, un uomo ed anche un padre, comportatevi come tale o sarete voi il disonore di questo Villaggio e di questo grande Casata. Volete essere ricordato forse come un DISONESTO?!”
Hia.: “ ZITTA! Non accettò perché hai imbrogliato!”
Hi.: “ COSA?”
Hia.: “ Hai convinto tua sorella a lasciarti vincere, hai scoperto chi si nascondeva dietro alla maschera del tuo avversario, anzi, molto probabilmente è stato proprio lui a dirtelo, lo sapevo che non dovevo fidarmi di lui, mi sono fatto abbindolare come il resto del Villaggio, una pecora nera rimarrà sempre una pecora nera. Avete complottato alle mie spalle per prendermi in giro, tu e quel teppista biondo figlio del quarto Hokage.”
 
L’atmosfera iniziava a surriscaldarsi, Naruto al sentire quelle parole sentì la rabbia crescergli dentro come forse mai prima di quel momento, anzi forse come solo quando Hinata aveva lottato contro Pain, potevano dire e fare a lui qualsiasi cosa ma toccare la sua dolce fidanzata No, proprio non riusciva ad accettarlo, ancor di più se quelle dette erano tutte menzogne. Ad Ookami che era di fianco ad Hinata, iniziò a drizzarsi il pelo dalla rabbia, sapeva bene quello che aveva sopportato la sua amica e quell’atteggiamento del padre proprio non gli piaceva, era anche lui pronto ad attaccare. Dagli spalti iniziava a vedersi solo un grosso nuvolone nero, Sasuke era furibondo e dello stesso sentimento erano anche il resto dei compagni, da lì a poco si sarebbe scatenato un putiferio e Hinata si era accorta fin troppo bene della situazione ma non sapeva proprio cosa fare. Troppe emozioni le investivano il cuore, amore per quella chioma bionda che finalmente l’aveva fatta entrare nel suo cuore, gratitudine per tutti gli amici che le avevano dimostrato affetto e solidarietà, orgoglio per essere riuscita da sola ad aiutare gli altri, tristezza e delusione per quello che stava succedendo e Rabbia per le parole del padre. Poteva offendere e denigrare lei, in fondo ci aveva fatto l’abitudine e non provava ormai quasi più nulla ma rivolgere lo stesso trattamento a Naruto, NO, non lo poteva accettare. Anche lei stava per superare il suo limite di sopportazione.
 
Hokage: “ Adesso BASTA. CALMATEVI TUTTI.”
 
Si voltò poi verso Hiashi.
 
Hok.: “ Hiashi, in questo momento lei non ha il potere di decidere se accettare o meno la richiesta scritta sulla pergamena, le regole da lei imposte e prima esplicitate erano chiare, in caso di vittoria, il vincitore avrebbe potuto scegliere tra il premio messo in palio da lei e quello che aveva scritto sulla pergamena. Detto questo, lei è OBBLIGATO ad accettare la richiesta fattale, questo torneo, grazie a lei, è conosciuto in tutte e cinque le grandi terre ninja e NON possiamo assolutamente permetterci di fare brutte figure proprio in un momento così delicato. Spero di essere stata abbastanza chiara su questo argomento ed adesso vorrei aggiungere giusto qualche parola in merito a quello che ha insinuato poco fa. Se IO, LEI, i presenti in questa sala e tutti gli abitanti dei villaggi conosciuti OGGI SIAMO QUI a parlare, ridere, scherzare, a VIVERE le nostre vite, lo dobbiamo solo a questi STRAORDINARI ninja, a questi STRAORDINARI ragazzi che nonostante la giovane età, nonostante le sofferenze e le atrocità che si sono trovati ad affrontare, NON SI SONO MAI ARRESI. Hanno lottato con tutte le loro forze superando i loro limiti e hanno creduto l’uno nell’altro, hanno creduto e rimesso le proprie speranze e forze in quello che lei, Hiashi, poco fa, ha chiamato teppista biondo. Forse ha ragione, Naruto sin da piccolo ci ha dato tanto pensieri e grattacapi ma quale figlio non ce li dà?! Guardare com’è cresciuto, l’uomo che è diventato, guardare tutti loro oggi mi riempie il cuore di ORGOGLIO. LORO sono la nuova generazione, LORO sono il nostro futuro e guardandoli non posso far altro che vedere un FUTURO ROSEO per questo villaggio e finalmente per questo mondo ninja. C’è forse qualcuno che la pensa diversamente da me?”
Tsunade si guardò intorno, tutti sembravano assorti nei propri pensieri fino a quando anche altri iniziarono a prendere parola.
 
Persona1: “ NO, se io sono vivo oggi, lo devo solo a questi ragazzi e se posso stringere il mio bambino tra le braccia è solo grazie a lei.”
 
Indicò Hinata che rimase sorpresa da quel gesto.
 
Pers.2: “ Anch’io voglio ringraziarvi, devo la mia vita a voi.”
 
Si inchinò in segno di riconoscimento.
 
Pers.3: “ Per me e la mia famiglia è lo stesso. GRAZIE.”
Un gruppetto di quattro persone si alzò e si inchinò. A quel gesto tutti iniziarono ad alzarsi e ad urlare un sentito “GRAZIE”. I ragazzi erano tutti commossi da quel gesto e la rabbia era quasi del tutto sparita. L’Hokage con orgoglio terminò il suo discorso guardando Hiashi dritto negli occhi.
 
Tsun.: “ Chiunque OSERA’ DENIGRARE questi ragazzi, I MIEI NINJA, dovrà vedersela con me, non come l’Hokage ma come uno dei tre ninja leggendari.”
 
A quelle parole iniziarono applausi ed urla di gioia, grazie all’Hokage il clima era decisamente cambiato e Hiashi non poté più tirarsi indietro accettando la richiesta della figlia. Ovviamente da parte sua non ci furono scuse o parole di conforto e sostegno, anzi, ma infondo non importava a nessuno.
 
Na.: “ Ah… finalmente posso togliermi questa maschera, mi sentivo soffocare.”
Kur.: “ Allora? Chi deve delle scuse a chi?”
Na.: “ Non essere così frettoloso, tu e la mia dolce fidanzata mi dovete delle spiegazioni.”
Kur.: “ quello che posso dirti io è che ti ama veramente tanto, non riesco a capirne il motivo, non sei per nulla attraente, hai un viso comune, i capelli strani e sei un BAKA ma lei vede in te molto di più.”
Na.: “ La gentilezza è sempre stato il tuo forte, non so come farei senza di te (sorrise sarcasticamente)”
Kur.: “ Ti dò un consiglio e seguilo anche in futuro, qualsiasi cosa succeda tieni sempre presente una ed una cosa soltanto. TU HAI TORTO E LEI HA RAGIONE. Semplice, chiara e concisa.”
Na.: “ Parlare con te mi fa venire il mal di testa.”
Kur.: “ Guarda che io non stavo scherzando. E’ troppo in gamba per te, spera che non se ne accorga mai.”
Na.: “ E tu ci arrivi ADESSO?! Il mio incubo è che lei si renda conto di meritare molto di più.”
 
Naruto guardò Hinata e quando i loro occhi si incrociarono entrambi non poterono far altro che sorridere.
 

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Capitolo 28
*** TI VOGLIO BENE... ***


TI VOGLIO BENE…
 
 
 
Tsunade richiamò tutti all’ordine e chiese a Hiashi di proseguire con la premiazione.
 
Hia.: “ In quanto vincitore del torneo e avendo tu scelto la pergamena, sono costretto ad accettare la tua richiesta. Da oggi esisterà un unico Clan Hyuga, di conseguenza non verrà più applicato nessun sigillo maledetto e da domani inizieremo con la cancellazione di quelli esistenti. Bene, detto questo, la seduta può essere sciolta.”
Na.: “ Mi scusi Signore ma penso che stia dimenticando qualcosa.”
Hia.: “ Non credo e ora andatevene tutti.”
Na.: “ Devo insistere.”
Hia.: “ Come OSI?!”
Na.: “ I patti erano chiari e lei li ha ribaditi anche poco fa. Nel caso in cui Hinata non avesse scelto la libertà lei avrebbe comunque voluto un matrimonio, se non sbaglio le sue parole esatte sono state: questo torneo è stato organizzato con l’unico scopo di trovarti marito, perciò io pretendo un matrimonio.”
 
Hiashi era rosso dalla rabbia, si erano presi gioco di lui o forse, la cosa che più lo infastidiva era che lui stesso glielo aveva permesso. Aveva sottovalutato la figlia maggiore e sopravvalutato la minore, aveva anche sopravvalutato se stesso e le sue doti da stratega e tutti quegli errori gli erano costati la reputazione e il suo Clan. Come se non bastasse, adesso si vedeva costretto ad accettare anche un matrimonio che avrebbe fatto felice la figlia. Nell’istante in cui quel pensiero gli attraversò la mente, qualcosa dentro di lui cambiò. Rivide la sua adorata moglie felice come non mai mentre stringeva tra le braccia la sua primogenita. Quel ricordo, quel sorriso non poterono farlo andare oltre…
 
Hia.: “ Hai ragione, pretendevo un matrimonio e perciò matrimonio sarà.”
 
Tutta la platea era scioccata e in religioso silenzio, quelle parole, dette da quell’uomo, scioccarono tutti i presenti.
 
Hia.: “ Vi dò la mia benedizione e quando Hinata avrà compiuto 21 anni potrete sposarvi. Ora penso sia arrivato proprio il momento per me di andare.”
 
Girò le spalle e andò via senza aggiungere nient’altro, senza dare ulteriori spiegazioni ma soprattutto senza nemmeno provare a rompergli le uova nel paniere.
 
Na.: “ Eh? Sbaglio o mi ha appena dato il permesso di sposare Hinata?”
Kur.: “ Sembra proprio così, mi sà che a questo giro ti è venuta più che bene.”
Na.: “ Mi sà che hai proprio ragione…”
 
Dopo qualche minuto di silenzio, il gelo creato dalle parole di Hiashi iniziò a sciogliersi e tutti iniziarono a congratularsi con i futuri sposi, ancora un po’ sorpresi dalla notizia.
 
Sas.: “ Ehi, hai visto che avevo ragione? Alla fine è andato tutto bene.”
Hi.: “ La sai una cosa… sono ancora sorpresa dalla sua risposta. Non mi aspettavo che accettasse così, senza combattere, senza cercare nemmeno di metterci i bastoni tra le ruote.”
Sas.: “ Forse qualcosa dentro di lui ha iniziato a cambiare.”
Hi.: “ Chissà, forse, però sarebbe bello se fosse veramente così. (sorrise)”
 
Subito vennero circondati anche dagli altri amici e tra congratulazioni, abbracci e baci, alla fine erano sul serio sfiniti. Tsunade ordinò loro di recarsi subito all’ospedale per un check up completo, i ragazzi obbedirono senza fiatare perché almeno si sarebbero potuti riposare. Arrivarono all’ospedale scortati da Sasuke e Neji.
 
Ne.: “ Hai rinunciato a molto solo per me, perché?”
Hi.: “ Come perché? Tu sei la mia famiglia.”
Ne.: “ Si, ma avresti potuto chiedergli qualsiasi cosa e invece.”
 
Hinata lo fermò prendendogli un braccio, Naruto e Sasuke capirono da quel gesto che era meglio lasciarli un po’ soli e continuarono a camminare.
 
Hi.: “ Neji, io… io ti ho tolto così tanto, ti ho privato di una parte così importante della tua vita che… qualsiasi cosa io faccia non potrà mai compensare quella perdita. Fin’ora  non ho fatto altro che crearti problemi e darti preoccupazioni, spero che dopo oggi… sia riuscita a darti un po’ di serenità e soprattutto, a farti capire fin nel profondo del tuo cuore che… che io Ti Voglio Bene e che TU sei la mia famiglia.”
 
Hinata sorrise mentre delle calde lacrime le bagnavano il viso.
Neji al suono di quelle parole non poté fare altro che stringere la cugina forte tra le sue braccia. Lui con le parole non era mai stato bravo e in quel momento voleva che Hinata capisse che per lui era lo stesso, che provavano le stesse cose, pensò che un abbraccio valeva più di mille parole.
Hinata fu felicissima di quel gesto e soprattutto di aver avuto finalmente la certezza che Neji le volesse bene, che le volesse bene sul serio.
 
Ne.: “ Ora sarà meglio che ti porti in ospedale o l’Hokage me la farà pagare cara.”
Hi.: “ Ho proprio bisogno di una bella notte di riposo.”
Ne.: “ Direi che te la sei anche meritata.”
Hi.: “ Spero che mio padre stia bene.”
Ne.: “ Per lui e per molti altri questi cambiamenti non saranno facili da accettare ma con il tempo lo supereranno. Una ventata di freschezza ci voleva anche nel nostro Clan.”
Hi.: “ Già e poi… peggio di come andavo le cose non potrà andare.”
Ne.: “ Lo penso anch’io, con questo torneo come Clan abbiamo toccato veramente il fondo, ora non possiamo far altro che risalire.”
Hi.: “ Parole saggie, già ti vedo come nuovo Capo Clan.” (sorrise)
Ne.: “ Io? NO, sei tu l’erede.”
Hi.: “ Io ero l’erede, adesso quelle leggi non valgono più, il Clan è uno e TU saresti un ottimo Capo Clan, quello di cui gli Hyuga hanno bisogno.”
Ne.: “ Io penso invece che gli Hyuga abbiano già quello di cui hanno bisogno, sei tu quello che ci vuole al nostro Clan.”
Hi.: “ Ci sarà bisogno di altro oltre che di me e poi, io dovrò già badare a Naruto, al massimo potrò essere il tuo consigliere di fiducia. (sorrise)”
Ne.: “ Avevo dimenticato di Naruto, in effetti avrai il tuo bel da fare. Vada per il consigliere, ma non credere che questo ruolo ti porti meno lavoro, sarò anch’io molto impegnativo.”
 
A Neji scappò un sorriso che non sfuggì agli occhi di Hinata. Erano finalmente entrambi felici.
 
Hi.: “ E’ bello sentirti dire queste parole, non vedo l’ora di vivere questi futuri giorni meravigliosi (sorrise).”
Ne.: “ Lo sai, per me è lo stesso.”
 
Erano ormai arrivati all’ingresso dell’ospedale e ad attenderli c’erano ancora Sasuke e Naruto.

Sas.: “ Ora sarà meglio che noi andiamo, ci vediamo domani mattina.”
 
Si salutarono e prima di lasciarsi Hinata abbracciò forte Sasuke  sussurandogli un “GRAZIE” all’orecchio.
Nonostante volesse sempre mantenere il suo volto inespressivo, i sentimenti presero il sopravvento e un dolce sorriso comparve sulle labbra del moro.
 
Hi.: “ Finalmente sono riuscita anche a farti sorridere di cuore, mi sa che l’allieva ha surclassato il Maestro. (sorrise)”
Sas.: “ Io non ne ho mai avuto dubbi, Buona Notte.”
Hi.: “ Buona Notte anche a te.”
 
Sasuke e Neji si avviarono alle rispettive dimore mentre Hinata e Naruto entrarono in ospedale dove un infermiera li accompagnò nelle rispettive stanze.
Gli venne detto che l’indomani avrebbero fatto un po’ di esami e se non ci fossero stati problemi sarebbero tornati a casa la sera stessa. Entrambi si fecero una doccia e mentre Hinata era intenta a guardare le stelle dalla finestra della sua stanza, all’improvviso sentì avvolgersi da dietro da un dolce abbraccio.
 
Hi.: “ Speravo tanto che venissi.”
Na.: “ Come potevo stare ancora lontano da te.”


Stetterò così abbracciati per qualche minuto poi Naruto…
 
Na.: “ Lo sai vero che mi devi parecchie spiegazioni?”
Hi.: “ Lo sò…”

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Capitolo 29
*** Di Fianco A Me... ***


Di Fianco A Me...






Hinata non sapeva realmente da dove iniziare e doveva ammettere che in cuor suo non sentiva nemmeno la necessità di dover dare tante spiegazioni, aveva già detto cio’ che pensava prima della gara ma sapeva anche che a Naruto quelle parole non sarebbero bastate.

- Cosa vuoi sapere di preciso? Devo essere sincera però, risponderò ad ogni domanda che mi farai anche se non sento tanta necessità di dare spiegazioni- sapevo di essere stata forse un po’ dura ma dovevo essere me stessa e lui doveva vedere ogni lato del mio carattere e anche se non potevo guardarlo negli occhi sapevo che la mia risposta lo aveva spiazzato.

 

 

Non mi aspettavo di certo una risposta ed una reazione del genere ma ad essere sincero mi fece più piacere quello che l’accondiscendenza, quella sensazione mi piaceva, il non sapere cosa aspettarsi era molto intrigante ma ciò nonostante almeno una risposta la volevo, così anche se dentro di me ero felice e un sorriso mi era sorto spontaneo, fuori rimasi serio.

-Bene, una cosa però c’è, una domanda devo fartela, anzi non è una domanda- sentivo che non riuscivo più a trattenermi -non so’ cosa sia so’ solo che se non te lo dico esploderò-

 

 

Naruto inizio’ a stringermi più forte e sentivo le sue braccia quasi tremare, mi voltai per guardalo negli occhi senza però sciogliere l’abbraccio.

 

 

Si voltò e quando incrociai i suoi occhi sentii uno strano sentimento esplodermi nel petto, ero furioso e terrorizzato e felice allo stesso tempo, non avevo mai provato tutte quelle emozioni insieme e non sapevo come gestirle e sinceramente in quel momento nemmeno m’importava 

 -Ma come accidenti ti e’ venuto di fare tutto da sola?!- mi ritrovai ad urlare senza volerlo e non riuscivo a contenermi

 -Come hai potuto rischiare così tanto? Non hai pensato alle conseguenze che avrebbero potuto portare le tue azioni? E se non ci fossi stato io come tuo avversario? Anzi e se tu non avessi scoperto che ero io il tuo avversario, come sarebbe andata a finire? Avresti scelto la tua libertà condannando la nostra relazione, ti rendi conto di quello che sarebbe potuto accadere? Ti rendi conto che il tuo silenzio sarebbe potuto essere l’inizio della fine per noi?!- vidi i suoi occhi tremolare ma non riuscivo proprio a fermarmi

 -Riesco a capire la tua decisione fino a quando facevo ancora l’idiota ma nel momento in cui ci siamo detti di amarci, abbiamo aperto i nostri cuori, perché non mi hai detto nulla? Perché non hai voluto condividere con me una cosa così importante? Perché non ti sei fidata di me? Avremmo potuto affrontare tutto insieme, cercare una soluzione, mettere in pratica una strategia e con questo non sto dicendo che non sei stata fantastica, perché lo sei stata e come. Sono fiero di te, orgoglioso di te ma non posso fare a meno di pensare che, che non hai avuto abbastanza fiducia in me da dirmi la verità.- 

Gli avevo detto tutto quello che avevo provato in quei giorni ed anche se guardandola negli occhi sapevo di averla ferita, io mi sentivo comunque più leggero, mi ero tolto un peso dal cuore.

 

 

Sentire quelle parole mi fece male e soprattutto mi provoco’ una rabbia dentro,  perché non mi capiva, in fondo avevo fatto quello anche per lui, sciolsi l’abbraccio

 -Qui non si tratta di fiducia, potrei rivolgere a te le stesse domande, perché quando hai scoperto tutto non sei venuto a parlarmi? Perché non mi hai detto che saresti stato mio avversario? E se non lo avessi scoperto, mi avresti fatto rinunciare a te per sempre? Le accuse che rivolgi a me, le potrei benissimo rivolgere io a te. Devo pensare, tirando le tue stesse stupide e affrettate conclusioni, che non hai avuto fiducia in me o ancora peggio, forse queste domande non te le sei poste perché pensavi che tanto non avrei mai potuto batterti? In fondo stavi gareggiando con la piccola ed indifesa Hinata, lei è così debole che contro di me non avrà nessuna speranza, vero? A cosa servirebbe parlarle?- ero veramente arrabbiata.

 

 

-Hinata io non ho mai pensato nulla del genere. Tu per me non sei mai stata debole e indifesa, il tuo valore e’ sempre stato chiaro per me. Quando l’ho scoperto in realtà non ho proprio pensato a nulla, ho semplicemente agito. Sono andato direttamente da tuo padre, che mi disse che mi avrebbe preso in considerazione solo se gli avessi dimostrato che sarei diventato Hokage, a quel punto sono andato da nonna Tsunade che mi chiese di pensarci ma io consegnai il documento direttamente a Hiashi. Mi disse poi che non avrei dovuto farne parola con nessuno o il patto non sarebbe più stato valido. Una volta concluso l’accordo sono stato obbligato al silenzio, anche se avessi voluto non avrei potuto dirti nulla. Io volevo, volevo solo aiutarti.-

 

 

-Naruto aiutare me avrebbe significato rinunciare al tuo più grande sogno.- sapevo che era sincero, mi avvicinai a lui e gli presi le mani

 -Diventare Hokage e’ sempre stata la tua prima ragione di vita, il coronamento di un sogno che inseguivi da quando eri bambino, come avrei potuto permettere una scelta tra me e il tuo sogno?! Ero certa che avresti scelto me ma a quale prezzo? Ecco perché quando ho scoperto che saresti stato tu il mio avversario e il prezzo che mio padre ti aveva chiesto di pagare, mi sono ripromessa di vincere a qualsiasi costo. Per nulla al mondo avrei permesso che tu rinunciassi a tanto.-

 

 

Naruto in quel preciso istante strinse le mani attorno alle braccia di lei guardandola dritto negli occhi.

 

 

-Hinata tra una vita con te e il diventare Hokage io sceglierò sempre te. In realtà non ho nemmeno bisogno di scegliere perché scelta non c’è. Cosa vuoi che me ne faccia di una stupida carica di Hogake se tornando a casa non ci sei tu ad aprirmi la porta, non ci sei tu a baciarmi, a chiedermi della mia giornata, a discutere su qualche missione o a rimproverarmi perché vizio troppo i nostri figli- a quelle parole vidi nei suoi occhi una luce cambiare

 -non pensare mai più che tu e il nostro futuro possiate valere meno di qualsiasi altra cosa, nella mia vita c’è una nuova priorità e quella priorità sei tu Hinata Hyuga. Te lo chiedo per favore, non dimenticarlo mai, ne va della mia salute fisica e mentale.- sorrisi, volevo che capisse che non ero più arrabbiato ma solo tanto preoccupato

 -Sono almeno due giorni che non mangio e non dormo, talmente era la preoccupazione e la paura.- sentivo finalmente tutta la tensione accumulata in quei giorni scivolarmi via e in quel momento non volevo far altro che stringerla forte a me e così feci. Inaspettatamente la tirai tra le mie braccia e la strinsi forte, andando a nascondere il mio viso nell’incavo del suo collo. Inspirai profondamente per cercare di placare con i sensi la mia voglia di lei, solo il pensiero di perderla mi aveva creato un vuoto, che vista la certezza che tutto era andato per il meglio, volevo assolutamente colmare.

-Promettimi una cosa, da oggi non esisterà più un Io e un Tu, esisterà solo un Noi. Qualsiasi scelta verrà fatta da noi e per noi, perché senza di te nella mia vita non sono nemmeno sicuro che riuscire più a dare un passo e lo so’ che forse questo non è il momento giusto per dirti questa cosa ma ti prego di non arrenderti con tuo padre. E’ vero che tu hai perso una madre ma lui ha perso il grande amore della sua vita. Io ho solo avuto la paura di perderti e la mia testa non riusciva a mettere in ordine due parole, non oso immaginare se sarebbe successo il peggio. Con questo non lo voglio giustificare per tutto quello che ha fatto ma penso solo di riuscire a capirlo un pochino in più e siccome so’ quanto tu sia forte, tocca ancora una volta a te non arrendersi e lottare.-

 

 

Avevo il viso rigato da copiose lacrime che  dopo quelle dolcissime parole avevamo preso scorrere quasi con una propria vita. Aveva detto tutto quello che volevo e avevo bisogno di sentirmi dire. 

Non appena riuscii ad essere più calma alzai lo sguardo trovando il suo sereno che ricambiava il mio. Mi alzai sulle punte e a fior di labbra, gli sussurrai “Ti Amo” prima di baciarlo. 

Ci baciammo per un tempo indefinito e tra noi non c’erano più paure e insicurezze ma solo tanta voglia di viversi e amarsi.

 

 

-Adesso sarà meglio che io vada, dobbiamo riposare ma mi preoccupa soprattutto che nonna Tsunade possa trovarmi qui domani mattina- sorrisi sarcastico, l’idea mi terrorizzava sul serio. 

 

 

-Hai ragione, meglio non farla arrabbiare. Buona notte Naruto. 

Mi baciò e uscì dalla stanza e nonostante le tante emozioni della giornata crollai subito in un sonno profondo. 

 

 

Il mattino arrivò in fretta e con lui tutti gli esami che il Quinto aveva previsto, fortunatamente nel tardo pomeriggio finalmente eravamo liberi.

 

 

-Accidenti nonna Tsunade esagera sempre, non c’era mica bisogno di farci tutti quegli esami.- 

 

 

Lo vidi con la sua solita espressione un po’ imbronciata e sorrisi, era proprio di fianco a me, camminavamo di pari passo, nessuno inseguiva più nessuno, eravamo lì nello stesso momento, nello stesso luogo e con gli stessi sentimenti l’uno per l’altra, lui continuava a lamentarsi del quinto quando sentimmo delle voci chiamarci. 

Voltandoci vedemmo tutti i nostri amici, ci facevano segno di raggiungerli e questa volta ci basto’ un solo sguardo per capirci.

 

-Hinata, andiamo?- 

 

Mi disse sorridendo e porgendomi la mano. In quell’istante mi resi conto di essere veramente fortunata e che la mia vera vita era appena iniziata. 

Grazie a tutti loro e soprattutto a quegli splendidi occhi azzurro cielo che accompagnavano il sorriso più dolce del mondo, la mia vita sarebbe stata da lì in avanti un turbinio di splendide emozioni e di magnifici ricordi.

Annuii con il capo e prendendo la sua mano ricambia il suo sorriso e finalmente insieme per davvero iniziammo a correre incontro al nostro futuro, che insieme non avevo dubbi che sarebbe stato magnifico. 

 

 

Strinse la sua mano nella mia, ricambio’ il mio sorriso e per la prima volta in vita mia sentii di avere tutto c’ho di cui avevo bisogno. Il futuro per la prima volta non faceva poi cosi tanta paura. 

 

 

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