100 personaggi, 100 storie

di BlackLoony
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Indice ***
Capitolo 2: *** Pix ***
Capitolo 3: *** Molly ***
Capitolo 4: *** Ginny ***
Capitolo 5: *** Grattastinchi ***
Capitolo 6: *** Un’involontaria dimostrazione d’amore ***



Capitolo 1
*** Indice ***


Benvenuti! 

Come detto nell'introduzione, ho deciso di partecipare alla Challenge su EFP presente a questo link: https://www.freeforumzone.com/d/9455374/Characters-Themes-Challenge/discussione.aspx è una challenge vecchia, ma in questo periodo di quarantena l'ho ritrovata, se conoscete qualcuno che sia riuscito a finirla o se volete cimentarvi anche voi in questa mega impresa, anche con altri temi, fatemelo sapere così ci confrontiamo.

Non so se riuscirò a scrivere effettivamente di tutti e 100 i personaggi, per adesso ho pronti 3 racconti e un'altra 30ina sono plottati, per gli altri non so ancora cosa scriverci, ci penserò, quindi alla fine, se ci arriverò, questa raccolta sarà composta da 100 capitoli più l'indice.
Nelle note ho messo "raccolta di one-shot" perché dava la possibilità di inserire una tra OS, Flashfic o drabble e non tutte, quindi qua potrete trovare racconti che vanno dalle 90 parole minime della drabble fino alle 500 e più parole delle one-shot. 

Il mio obiettivo è anche cercare di rimanere nel canon sia con i personaggi sia con la storia narrata nella saga, quindi non ci saranno coppie fanon o crack, anche se sono le mie preferite.

​Tabella della Challenge:

presenze.com
Storie Completate: 2/100   Tematica Scelta: Scoperta

01. Harry Potter 02. Ron Weasley 03. Oliver Baston 04. George Weasley 05. Fred Weasley
06. Hermione Granger 07. Luna Lovegood 08. Ginny Weasley 09. Charlie Weasley 10. Bill Weasley
11. Draco Malfoy 12. Theodore Nott 13. Daphne Greengrass 14. Blaise Zabini 15. Pansy Parkinson
16. Vincent Tiger 17. Gregory Goyle 18. Cedric Diggory 19. Fleur Delacour 20. Viktor Krum
21. Cho Chang 22. Sirius Black 23. Regulus Black 24. James Potter 25. Remus Lupin
26. Peter Minus 27. Lily Evans 28. Severus Piton 29. Minerva McGranitt 30. Albus Silente
31. Bellatrix Lestrange 32. Narcissa Malfoy 33. Andromeda Black 34. Ted Tonks 35 Ninfadora Tonks
36. Lucius Malfoy 37. Rodolphus Lestrange 38. Rabastan Lestrange 39. Fenrir Greyback 40. Barty Crouch jr.
41. Voldemort 42. Petunia Dursley 43. Hagrid 44. Nick-Quasi-Senza-Testa 45. Frate Grasso
46. Dama Grigia 47. Barone Sanguinario 48. Pix 49. Colin Canon 50. Dobby
51. Kreacher 52. Igor Karkaroff 53. Alastor Moody 54. Merope Gaunt 55. Tom Riddle
56. Gilderoy Allock 57. Dudley Dursley 58. Neville Paciock 59. Frank Paciock 60. Alice Paciock
61. Seamus Finnigan 62. Dean Thomas 63. Angelina Johnson 64. Eileen Prince 65. Dolores Umbridge
66. Horace Lumacorno 67. Kingsley Shacklebolt 68. Fiorenzo 69. Sibilla Cooman 70. Pomona Sprite
71. Argus Gazza 72. Arthur Weasley 73. Molly 74. Gellert Grindelwald 75. Barty Crouch
76. Marcus Flint 77. Rita Skeeter 78. Tobias Piton 79. Katie Bell 80. Augusta Paciock
81. Ariana Silente 82. Aberforth Silente 83. Astoria Greengrass 84. Edvige 85. Nagini
86. Grattastinchi 87. Fierobecco 88. Norberto 89. Mrs.Purr 90. Aragog
91. Mirtilla Malcontenta 92. Signora Grassa 93. Vernon Dursley 94. Lavanda Brown 95. Victoire Weasley
96. Teddy Lupin 97. Lee Jordan 98. Alicia Spinnet 99. Millicent Bulstrode 100. Personaggio a scelta

Characters&Themes Challenge - vogue


Indice

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Capitolo 2
*** Pix ***


Quando Pix scopre nuovi modi per disturbare la quiete del castello.


Ci sono stati dei giorni, verso San Valentino, a Hogwarts, che tutti ricordano ma nessuno ne vuole parlare.
Girando per il castello si potevano vedere ragazzi e ragazze persi nei loro pensieri, con aria sognante, magari nel tentativo di scrivere una lettera, ragazzi che correvano per il castello cercando non si sa chi. Era impossibile fare lezione. Non solo gli studenti erano in questo stato, ma anche gli insegnanti, e perfino Gazza. C’era chi subiva e chi tormentava, ma tutte e due le parti erano assoggettate al volere del Poltergeist.

«Cosa posso scriverle?» chiese uno studente al suo vicino, i libri da studiare lasciati in un angolo del tavolo.

«Possiamo fare lezione con i Tassorosso del quinto anno?» prese parola una ragazza, durante la lezione di trasfigurazione dei primini.

La McGranitt non ce la fece più. Dichiarò conclusa la lezione e uscì dall’aula, diretta all’ufficio del preside.

Nei corridoi, i pochi rimasti sani, avevano paura di girare per il castello, alcuni portavano il cappello anche all'interno del castello, e se lo premevano bene sulla testa per non far uscire neanche un capello, alcuni studenti si erano perfino rasati. I problemi più grandi li aveva il guardiacaccia Hagrid.

Minerva superò una mandria tra ragazzi e ragazze che correvano sbavando inseguendo un povero Gazza. Girò un corridoio e un ragazzo la fermò.

«Professoressa, mi aiuti, cosa posso fare?» chiese, cercando di allontanare da sé chiunque gli andasse vicino.

«Li schianti» rispose la professoressa, mentre un cuscino a forma di cuore si abbatteva sul volto del povero studente.

Minerva finalmente raggiunse l’ufficio del preside, si fece largo in mezzo a tutti gli studenti davanti alla porta, entrò e iniziò a parlare senza aspettare invito «Pix ha passato ogni limite! E vorrei sapere dov’è riuscito a prendere tale quantità di Filtro d’amore.»

Silente e Hagrid si voltarono verso la professoressa.

«Ecco, professore, Pix è venuto dietro la mia testa e mi ha strappato i capelli.» riprese Hagrid.

«Adesso capisco perché ho tutti quegli studenti fuori dal mio ufficio» sorrise Silente, era seduto dietro la scrivania, le mani giunte, comportandosi come se fosse una normale giornata scolastica. Il guardiacaccia non sapeva se sentirsi in imbarazzo o irritarsi per quella situazione.

«Per quanto riguarda come è riuscito ad entrarne in possesso» riprese il preside, rivolgendosi a Minerva, «avrei in mente chi è stato e, se ci pensa bene, lo sa anche lei» fece un occhiolino al volto sempre più esasperato della professoressa.

«Non si preoccupi, il Barone Sanguinario ha già sistemato Pix, e ho chiesto al professor Piton di preparare l'antidoto, raduni tutti gli studenti in Sala Grande e la faremo bere a tutti.»

«Come fa ad essere così calmo, c’è una confusione come non si è mai vista prima d’ora ad Hogwarts!» chiese Minerva, anche se si rilassò un poco all’udire le buone notizie.

«È  solo un San Valentino diverso dal solito.» sorrise il preside.

Gli studenti, riuniti tutti in Sala Grande, presero la pozione, ripristinando la normalità, nessuno fece caso a due gemelli che si diedero un cinque, contenti del risultato del loro nuovo filtro d’amore.


 

 

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Capitolo 3
*** Molly ***



Molly scopre l'utilità di Hogwarts
 


La famiglia Weasley aspettava da tempo quel giorno, come tutti i maghi d'altronde, il primo settembre era il giorno in cui l’Hogwarts Express sarebbe partito dalla stazione di King’s Kross per portare tutti gli studenti al castello. E quel giorno tra i Weasley c’era un gran fermento, era il primo anno di scuola per i gemelli.
«Come scelgono in che casa andremo?» chiese uno di loro, girandosi verso la madre, erano arrivati davanti all’espresso, quindi all’ora dei saluti e delle preoccupazioni su cosa gli aspetterà. «Charlie ha detto che andremo a Grifondoro solo se non facciamo i dispetti.»
«Ma noi non gli abbiamo creduto» si affretto ad aggiungere l’altro gemello, con un ghigno.
Percy sbuffò «Era bello stare ad Hogwarts senza di voi.»
Charlie rise, trovandosi d’accordo con il commento, e aggiunse «Vero, ma voglio vedere cosa combineranno con il nostro amico Gazza.»
«Chi è Gazza?» arrivò all’unisono la domanda dei due.
«Lo scoprirete presto.» rispose Charlie sorridendo e, insieme a Percy, salì sull’espresso.
I due gemellini si trattennero sulla banchina della stazione per salutare i genitori, Bill, e i fratelli più piccoli, Ron e Ginny.
« E se andiamo in due case diverse? » chiese uno, durante l’abbraccio ai genitori.
«Vedrete che andrete tutti e due in grifondoro, come tutti i Weasley » rispose Arthur.
«Ma noi non siamo come tutti i Weasley.»
«Non siamo come Percy» i genitori cercarono di ribattere all’ennesima battuta contro il fratello maggiore, ma uno dei due li li bloccò con una domanda.
«E se finisco in serpeverde?»
«Verrò anche io!» disse George, stringendo a sé il gemello.
«Non ci dividono vero? Io voglio stare con George.» Fred guardava entrambi i genitori con gli occhi lucidi.
«No, il cappello tiene conto anche della vostra idea» rispose alla fine Arthur, riuscendo a tranquillizzare i figli.
«Scriveteci, voglio sapere cosa combinate là» disse loro Ron, salutandoli con un abbraccio.
«Certo Ronnino, così ti prepareremo per l’anno prossimo» gli sorrise uno dei due, ritornato felice.
 
Alla tana, dopo la partenza del treno, erano rimasti Molly, Arthur, Ron, Ginny, e Bill, diplomato l’anno scorso.
«Finalmente c’è un po’ di silenzio» disse la più piccola della casa, Ginny, nove anni. Non sopportava gli scherzi dei due gemelli, anche se il più delle volte riusciva a vendicarsi.
Molly non disse niente, non voleva ammetterlo, ma la figlia aveva ragione. Ormai per lei il silenzio era diventata una cosa sconosciuta, non ricordava più da quanto tempo non era così tranquilla quella casa. La quiete di quel giorno era da undici anni che non la sentiva.
E sapere che non erano quelle poche ore che riusciva a concedersi ogni tanto, mentre i gemelli erano impegnati con Arthur o con i fratelli maggiori, ma che sarebbero stati ben tre mesi e mezzo di totale tranquillità riusciva a rilassarla molto.
 
Un po’ le dispiaceva aver lasciato ai professori e al personale di Hogwarts quelle pesti.

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Capitolo 4
*** Ginny ***



Ginny Weasley


 
Ginny era distrutta. Dopo il viaggio in treno, poi in barca e infine lo smistamento, si distese sul letto del dormitorio e si sentì addosso tutta la stanchezza accumulata. Per fortuna il giorno dopo era libero, per permettergli di ordinare le loro cose, conoscere le compagne, vedere il programma di lezioni e capire come orientarsi nel castello senza farsi fregare dalle scale. I gemelli come regalo per essere entrata in Grifondoro le avevano dato un sacchetto di gelatine TuttiGusti+1, come minimo le avevano lasciato solo quelle dai gusti schifosi.
La prima che mangiò era alla fragola, e si disse di aver giudicato troppo presto i suoi fratelli. Si era appena svegliata e rimase nel dormitorio vuoto, aveva conosciuto ieri sera le coinquiline e probabilmente erano già in Sala Comune o in Sala Grande per la colazione, lei non aveva così fretta di conoscere il castello, dato che ci avrebbe passato i prossimi sette anni aveva tutto il tempo di conoscere anche i luoghi più segreti.
In Sala Comune la aspettava Percy probabilmente. Si sentiva in dovere di mostrare alla sorella più piccola il castello, l'aveva avvisata che sarebbe rimasto prepararsi per le lezioni in Sala Comune e che quando voleva la aspettava per iniziare la visita.
Mise in bocca un'altra caramella, al cioccolato questa volta, e si alzo dal letto decisa a tirare fuori i libri dal baule e vedere almeno i nomi delle materie. I vestiti decise di lasciarli nel baule, non aveva voglia di sistemarli e poteva appellarli con un Accio. Quello l'aveva imparato a fare, altrimenti come poteva sopravvivere in casa con 6 fratelli e essere sicura di ritrovare tutta la sua roba al suo posto?
Nel prendere in mano il libro dal titolo "Guida pratica alla trasfigurazione per principianti”, si accorse che le pagine non erano tutte unite ma lasciavano uno spazio vuoto, apri il libro e vi trovò dentro una piccola agendina dalla copertina nera. Incuriosita, pose il libro di trasfigurazione e sfogliò il quadernetto.
Bianco.
Le pagine erano tutte bianche. Lo richiuse e osservò la copertina: incise c'erano delle lettere.
Pensò che la persona precedentemente proprietaria del libro di trasfigurazione avesse dimenticato  lì dentro il quadernetto, oppure che ci fosse finito per una svista del negoziante. Difficile che fosse di uno studente di Hogwarts dato che non aveva più aperto il baule dopo essere partita dalla Tana.
Decise che quel Tom non avrebbe più rivisto il suo quadernetto, per di più era vuoto, non gli sarebbe neanche interessato.
Lo aprì alla prima pagina, prese la piuma e scrisse "primo giorno a Hogwarts, i gemelli mi hanno regalato delle caramelle buone, è stata una sorpresa. Adesso devo andare a sopportare mio fratello che mi annoierà con la storia della scuola."
Scrisse senza pensarci, posò la piuma e si alzò per iniziare a vestirsi, con la coda dell'occhio vide la pagina ancora aperta. Le parole stavano scomparendo.
O l'inchiostro non funzionava bene o le pagine di quel diario erano fatte con del materiale strano. Le parole scomparvero del tutto, restò li, in piedi con la felpa infilata a metà a guardare cosa succedeva. Le parole sembrarono ritornare sul foglio, ma si accorse subito che non erano le stesse che aveva scritto lei.
“Complimenti per il tuo ingresso ad Hogwarts, dove sei stata smistata?” lesse.
Immaginò fosse un quaderno magico, come quelli che ti aiutano a scrivere facendo domande, o una specie di diario che ascolta anche la persona che scrive e le dà consigli.
Si mise bene la felpa e nel mentre le parole riprendevano a scomparire.
Prese la piuma e rispose.
“Grifondoro. Sono Ginny Weasley” aggiunse, le pareva giusto presentarsi, anche se parlava ad un oggetto inanimato.
“La casa dei coraggiosi. Ti lascio andare da tuo fratello, e ascoltalo, la storia di Hogwarts non è per niente noiosa.” Rispose il diario, le parole scomparvero e aggiunse “Tom Riddle, piacere.”
Ecco spiegate le iniziali sulla copertina.
Scese le scale del dormitorio e, come si aspettava, trovò il fratello maggiore seduto al tavolo.
«Buongiorno Percy» lo salutò avvicinandosi.
Non aveva bisogno che i suoi fratelli la prendessero in giro perché scriveva un diario, decise di non farne parola con loro.
«Buongiorno, pronta per conoscere le meraviglie di Hogwarts?» Percy chiuse il libro che stava sfogliando e si girò verso la sorella. «Cos’hai lì?» chiese, indicando il sacchetto che Ginny teneva in mano.
«Tuttigusti+1, me le hanno date i gemelli, ma quelle che ho mangiato fino ad ora sono buone», gli tese il sacchetto aperto.
«Proviamo» disse Percy scettico, prendendone una.
La sua espressione disgustata  fece ricredere Ginny sulla bontà dei gemelli.


 
Sto continuando a cambiare titolo della raccolta e dei capitoli, e non ho ancora deciso che grafica fare, non mi piace vederli tutti diversi ma per adesso va così. Prima di arrivare alla fine ne troverò una che mi piace.
Adesso che ci scrivo il personaggio di Ginny inizia a piacermi, forse qua è troppo matura per avere 11 anni, ma non credo che ad Hogwarts si senta spaesata o impaurita dato che ha lì quasi tutta la famiglia e le avranno già raccontato molte cose di Hogwarts.

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Capitolo 5
*** Grattastinchi ***



Grattastinchi


Hermione è solita accarezzarmi spesso, non mi fa mancare l’affetto, ma adesso è troppo impegnata a studiare. So che quest’anno ha un sacco di materie da studiare, la vedo usare la clessidra per avere più tempo a disposizione, e non mi azzarderei mai a disturbarla mentre sta studiando, ma questa è una cosa importante. Mi struscio sulle sue gambe per attirare l’attenzione.

«Ciao Grattastinchi» mi passa una mano sulla schiena velocemente, per poi immergersi di nuovo nei libri.
Mi struscio di nuovo, più forte.
«Non ho tempo di giocare ora» Mi prende in braccio e mi sposta lontano dalle sue gambe, sempre con gentilezza.

«Meow» la chiamo, deve seguirmi, le devo far vedere una cosa importantissima!
La mia padrona può essere anche intelligente, ma è davvero difficile farle capire che deve ascoltare anche gli altri. Come posso dirle che il topo del suo amico non è un vero topo, e che c’è un uomo, che può trasformarsi in cane,  molto arrabbiato con lui?



 
Questa sarà l'unica storia con protagonista un animale, nell'elenco della challenge ce ne sono altri tipo Mrs Purr, Aragog, Edvige, ma non ho idee per loro e li sostituirò con altri personaggi più umani. Ho comunque scritto su Grattastinchi perché questa sottotrama tra Crosta, Grattastinchi e Felpato l'ho sempre vista molto cartoonesca, stile Tom e Jerry, e mi sono divertita ad immaginarli
 

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Capitolo 6
*** Un’involontaria dimostrazione d’amore ***


Storia partecipante al contest "Merlino li fa e poi li accoppia" indetto da Shellcott sul Forum di EFP.
Pacchetto: Omicron







Un’involontaria dimostrazione d’amore





 «La ringrazio per averci concesso il tempo di raccogliere le testimonianze», borbottò Alastor Moody col suo solito tono burbero, chiudendo la porta della stanza dove erano ricoverati i due Babbani.

    «Oh, non c’è di che, ho solo dovuto farvi aspettare un po’ per far riprendere i pazienti...» cercò un dialogo la guaritrice Brewster, ma Alastor le aveva già dato le spalle. Tonks si fermò a ringraziarla in modo più garbato.

    «Visto che ti sono utile, Malocchio?» disse poi, trotterellando verso il mago. «Se vuoi che le persone ti aiutino devi essere un po’ più gentile, se non ci fossi stata io madame Brewster non ti avrebbe neanche fatto entrare».

    L’Auror borbottò qualcosa che poteva essere un assenso, senza darci peso. «Gli attacchi dei Mangiamorte stanno aumentando drasticamente, non solo attaccano i maghi apertamente contro Voldemort, ma anche i loro parenti», fece il punto della situazione tra sé e sé. «Per nostra fortuna i Mangiamorte non conoscono il mondo Babbano e non sanno che un fuoco deve avere origine da qualche parte che non sia una bacchetta.»

    «La loro espressione davanti alle fiamme che ardevano l’aria, sospese in mezzo alla stanza, era impagabile», ridacchiò Tonks, sempre cercando di stare al passo veloce del mago. «Dovremo obliviare i due pazienti, dopo la loro dimissione dall’ospedale?» chiese poi, scansando per un pelo un carrello pieno di pozioni che attraversava il corridoio.

    «No, sono parenti di maghi, da come parlavano conoscevano già qualcosa del Mondo Magico, ma di questo se ne occuperanno gli Obliviatori del Ministero.
    Continuando a camminare raggiunsero la sala d’aspetto dell’ospedale San Mungo. «Aspetto il responsabile per dirgli di tenerci sempre informati se accadono altri fatti simili, intanto manda un messaggio a Grimmauld Place per avvisarli delle novità.»

    Tonks si fece subito vedere pronta, estrasse la bacchetta ed evocò il suo Patronus.

    Uscì un lampo di luce bianca che andò ad addensarsi, dando forma ad un animale.

    Tonks lo guardò incuriosita, non era il suo solito patronus. Quello non era il suo coniglio, nella luce bianca si potevano distinguere quattro lunghe zampe e un muso canino che, con le fauci aperte, mostrava tutta la sua dentatura aguzza. Decisamente non era un coniglio.

    Quando capì la forma che aveva assunto i suoi capelli virarono per un istante al rosso, in contemporanea al suo volto, ma si ricompose subito e li riportò al loro normale rosa cicca.

    Sapeva che in rari casi il Patronus poteva cambiare forma, e che uno dei casi era appunto l’innamoramento. Quest’ultimo lo portava ad assumere la stessa forma di quello dell’amato, ma non pensava potesse capitare proprio a lei. Fino a quel momento sapeva di essere attratta dal malandrino, anche se non così tanto da arrivare a cambiare una cosa che considerava propria, derivata dalla propria anima, come l’incanto Patrono.

    Si ricordò della presenza di Moody, si voltò verso di lui, accorgendosi in quel momento che aveva visto la nuova forma e probabilmente anche i suoi vari cambi di umore.

    «Avevo già capito», si limitò a dire lui alla sua ex allieva, intuendo già a chi era dedicata la nuova forma. «E quando siete in missione insieme, non fatevi gli occhi dolci! È un momento, e mentre siete impegnati a guardarvi adoranti vi centra in pieno un lampo verde. Vigilanza costante!»

    Tonks, dall’imbarazzo iniziale, passò subito a uno sguardo offeso. «Io e Remus non ci facciamo mai gli occhi dolci durante le missioni! Sappiamo benissimo quando è il caso e quando no.»

    «Meglio così» chiuse il discorso Moody. Tonks lo ringraziò mentalmente.

    Quella nuova forma aveva sconvolto anche lei. Non voleva pensare a come avrebbero reagito gli altri membri dell’Ordine, e soprattutto a come avrebbe reagito Remus: l’avrebbe accettato con un sorriso, o si sarebbe rinchiuso ancora di più in se stesso, con tutti i suoi dubbi sulla sua licantropia?





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