Il gioco delle parti

di Aya88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un appuntamento rovinato (SakuraTenzoKakashi) ***
Capitolo 2: *** Visite impreviste (KakashiTenzo) ***



Capitolo 1
*** Un appuntamento rovinato (SakuraTenzoKakashi) ***


Un appuntamento rovinato
Un appuntamento rovinato


Prompt: “Sai che sei proprio stronzo?”

Paring: KakashiTenzo, TenzoSakura




Tenzo era appoggiato al muretto, dalla parte opposta del piazzale antistante all’ospedale.

Le braccia conserte, osservava l’uscita dell’edificio in attesa di intravedere Sakura.
Erano rimasti d’accordo di incontrarsi alla fine del suo turno, giusto per bere qualcosa insieme e scambiare due chiacchiere. Era da qualche tempo che si frequentavano, attratti l’uno dall’altra da una sincera simpatia, forse curiosi di scoprire come sarebbe evoluta, forse fiduciosi di poter scacciare dalla mente qualcun altro.
La comparsa della giovane dottoressa interruppe il flusso dei suoi pensieri e gliene fu immensamente grato. Camminava lentamente cercandolo con lo sguardo, poi affrettò il passo appena lo scorse in lontananza. Pensò che fosse bellissima, anche dopo lunghe ore di lavoro: i capelli raccolti risaltavano i lineamenti delicati e il vestito evidenziava le forme proporzionate del corpo snello.
“Spero tu non abbia aspettato molto,” esordì quando lo raggiunse, le iridi smeraldine illuminate da una lieve preoccupazione.
“È stata comunque un’attesa ben ricompensata,” affermò, staccandosi dal muretto e sorridendole. “In ogni caso, il locale è qui vicino,” spiegò vedendola rilassarsi del tutto.
In pochi minuti arrivarono a destinazione, accompagnando la tranquillità di una giornata estiva con un rapido resoconto sulle rispettive mattinate.
Scelsero un tavolino in un angolo appartato, ordinando bevande fresche.
Memore della conversazione su una presunta linea da mantenere, le suggerì di prendere anche un gelato, godendosi la smorfia di disappunto che le comparve sul volto.
“Ah, non puoi darmi un simile consiglio malefico!” mugugnò lei.
“Beh, solo al mare scopriremo se si nota la differenza,” commentò con disinvoltura e le guance dell’amica si colorarono di un rosso tenue.
Tenzo si sentì piacevolmente stuzzicato dalla sua reazione, ma si trattene dal ridere per non imbarazzarla ulteriormente.
Stava cambiando discorso, quando vide Kakashi entrare nel locale con una donna sconosciuta.
Per un attimo si irrigidì. Sarebbe potuto apparire tutto normale, infatti, se non fosse stato per lo sguardo furtivo che gli lanciò, il ricordo dell’involontario accenno all’appuntamento e la decisione dell’amico di accomodarsi, casualmente, a un tavolino da cui poteva guardarlo dritto negli occhi.
“Tutto bene?” lo riscosse la voce della dottoressa.
“Sì, scusa, solo un pensiero improvviso,” mentì, sforzandosi di dimenticare la presenza del jounin.
L’arrivo del cameriere gli venne in soccorso ed evitò che Sakura gli ponesse domande a cui non avrebbe saputo rispondere. Per il resto dell’incontro, si impegnò a chiacchierare con lei normalmente, sopprimendo pensieri inopportuni e il desiderio spasmodico di picchiare il proprio senpai.    
Molte ore dopo, rincasando, trovò Kakashi davanti al suo appartamento, con un’espressione di quieta attesa sul viso privo di maschera.
Si fissarono senza proferire parola per alcuni istanti.
“Sai che sei proprio stronzo?” bofonchiò alla fine Tenzo, una nota di risentimento nella voce.
“Sì, ho anch’io pochi dubbi in merito,” gli rispose l’altro, prima di chiudergli la bocca con un bacio e spingerlo con irruenza contro la porta.
Avevano deciso di troncare la loro relazione, troppo insidiosa per essere vissuta alla luce del sole, ma gli impulsi della carne erano più forti delle parole razionali di una recente promessa.






Note dell'autrice
E niente, concordiamo tutti sul fatto che Kakashi può essere proprio uno stronzo, a volte.
Detto ciò, come anticipato nell'introduzione, questa raccolta si incentrerà principalmente su Kakashi, Tenzo e Sakura, sicuramente il più delle volte in un triangolo amoroso, tutto dipenderà dalla mia Musa.
Spero mi perdonerà Pirandello per aver un po' dissacrato il titolo di una delle sue più note opere teatrali.
Grazie in anticipo a chi vorrà lasciare un segno del proprio passaggio^^



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Capitolo 2
*** Visite impreviste (KakashiTenzo) ***


Visite impreviste

Visite impreviste




Prompt: “Vado a farmi una doccia.”

Paring: KakashiTenzo, un pizzico di KakashiSakuraTenzo (se volete)



“Vado a farmi una doccia.”
Era stata la dichiarazione di Tenzo, composta di poche parole che sottintendevano una chiara esortazione.
Il tono era stato in apparenza innocente, ma il jounin aveva sfilato la maglia con un movimento veloce e gli occhi color nocciola avevano subito cercato i suoi, con un luccichio eloquente nelle pupille scure. 
Kakashi aveva ponderato per qualche istante la proposta, concludendo velocemente di non avere alcun motivo per declinare l’invito. Era stato sul punto di seguirlo quando il suono del campanello l’aveva costretto a rincorrere solo con lo sguardo il suo fondoschiena che spariva silenziosamente verso il bagno.
Pochi secondi dopo, Naruto era seduto in soggiorno, chiedendogli consigli per una missione.
Doveva partire per recuperare un importante rotolo segreto ed era perplesso sulle informazioni fornitegli. L’ex-anbu ascoltò i suoi dubbi con il maggior grado di attenzione possibile e cercò di risolverli in fretta, impegnandosi a celare l’impazienza per non apparire scortese. 
Quando l’ex-allievo chiuse la porta, emise un sospiro di soddisfazione e pregustò il momento in cui avrebbe raggiunto Tenzo. Era arrivato quasi in corridoio allorché il campanello lo disturbò per la seconda volta. Lo maledisse interiormente, tentato di non aprire, tuttavia trattenne uno sbuffo di malcontento e tornò indietro.
Quella volta, sulla soglia, comparve Sakura, le mani intrecciate dietro la schiena e un velo di timidezza negli occhi verdi.
“Scusa il disturbo, Kakashi-sensei, ma ieri devo aver dimenticato un libro di medicina,” spiegò.
Forse mosso dall’istinto di protezione che provava da sempre nei suoi confronti, l’uomo accantonò per un attimo il fastidio per la nuova interruzione e la scrutò stupito, domandosi in che modo avesse potuto scordarlo da lui.
“Discutendo con Naruto, nell’agitazione, deve essermi caduto dalla borsa,” aggiunse la ragazza.
Kakashi non ricordava tutto quello successo quando i suoi ex-studenti erano piombati a casa, ma l’immagine di Sakura che strapazzava Naruto durante un litigio era così plausibile che ogni incertezza sparì. Sotto la maschera un tacito sorriso gli incurvò le labbra, poi la lasciò accomodare suggerendole di cercare vicino al divano.
La kunoichi accettò il consiglio, riflettendo che in effetti il battibecco con il compagno di squadra era avvenuto proprio in soggiorno. Girò dapprima intorno al divano, poi si accovacciò e controllò sotto di esso. Le sembrò di intravedere qualcosa e allungò una mano, bloccandosi però al suono di una voce familiare.
"Accidenti, Kakashi, se aspettavo arrivassi, diventavo una spugna!" borbottò Tenzo, ma tacque appena la vide, ingoiando qualsiasi altra parola che avrebbe reso la situazione più chiara o più equivoca, a seconda del punto di vista.
Sakura sollevò il capo, scorgendo innanzitutto l’asciugamano bianco intorno ai suoi fianchi, poi soffermando lo sguardo sui pettorali allenati e sulla pelle imperlata da alcune gocce d’acqua. Le fu impossibile non immaginare il corpo bagnato dell’uomo coinvolto in un incontro ravvicinato con il suo sensei, sotto lo scroscio della doccia, come evocato dalla sua affermazione.
Avvampò e si alzò di scatto, dopodiché mormorò una scusa e si affrettò a lasciarli soli, il libro di medicina ormai un ricordo lontano. 
Alla sua fuga repentina, Kakashi scoppiò in una risata.



Note dell'autrice
Da capire ora, se Sakura è una fan dell'yaoi, o se avrebbe apprezzato l'idea di trovarsi insieme a loro sotto la doccia, a voi la scelta^^'


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