Storia di un crimine imperfetto

di RetroCarnival
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Una Pioggia Torrenziale ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - La dama delle terre lontane ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Una Pioggia Torrenziale ***


12 Settembre 2349

Piove. Le gocce possono essere sentite tranquillamente anche da terra nonostante la parte più alta della cupola di New York sia a circa ottocento metri dal manto stradale.
Sono arrivato in treno dopo un viaggio di dodici ore per via sottomarina, scendendo dal mezzo solo alle nove della mattina.
Non sono mai stato un fan delle città americane essendo nato nel vecchio continente ma il lavoro spinge l'uomo a fare di necessità virtù. Appena fuori dalla stazione un uomo ben piazzato sulla quarantina mi invita a salire sull'auto che mi avrebbe portato lungo le vie del centro fino all'abitazione di un certo signor Merlot, presumibilmente di origine francese dato il cognome. Come vorrei esistesse ancora Parigi.

Il traffico, congestionato come sempre, non ci permette di procedere con celerità costringendoci spesso allo stallo, interrotto dalle notizie alla radio delle solite brutture quali  rapine, omicidi e quant'altro. Oggi però non sono qui per questo. Sono stato anticipatamente pagato, profumatamente oserei dire, per risolvere un caso di omicidio ai danni di Rosalinda Merlot, la ormai defunta moglie del signor Merlot.

Tale misfatto ancora non mi è chiaro e devo attendere maggiori informazioni che mi verranno fornite dall'affranto marito. Ci impieghiamo quasi un'ora ad arrivare all'hotel dove in quel momento soggiorna il signor Francis Merlot. Vengo accolto tra i ringraziamenti che sembrano sprecarsi per poi far piombare nuovamente la stanza in un serio silenzio a cui fa eco solo un tuono, accompagnato dalla pioggia battente.

Una delle prime affermazioni del signor Merlot è chiara e concisa. "Mia moglie è stata assassinata"

Mi faccio poi spiegare nei dettagli la situazione: I signori sono due impresari di una galleria d'arte, lui esponeva i quadri e le sculture e la moglie, vena artistica della famiglia, creava. Negli ultimi tempi, circa un mese fa, il signor Francis ha ricevuto una lettera la quale sembra incolpare la sua attività di plagio, truffa e altro tramite le frasi più che dirette "ignobile falsario" o "non sei altro che l'ombra dei veri artisti" e così via.
Due settimane fa lui si reca in viaggio d'affari al Cairo con uno dei primi treni disponibili, lasciando sua moglie a casa. Lei era solita ritirarsi nel suo laboratorio, o atelier artistico che dir si voglia, per giorni, uscendo solo per mangiare. Le uniche persone rimaste in sua compagnia sono la dama di compagnia, stranamente non ancora abolite dal 1200 e il maggiordomo, il quale però il presunto giorno dell'omicidio era in permesso per andare a trovare i suoi parenti fuori città, a Los Angeles.

Ovviamente il signore presume sia stata la dama di compagnia, tale Melida Sari, corrotta da qualcuno, ad uccidere la moglie ma l'atelier era chiuso dall'interno. Nessun segno di effrazione e la signora era stata ritrovata già in avanzato stato, quasi come se il tempo fosse stato alterato notevolmente, anche se non era stata trovata traccia di alcuna attrezzatura utile a tale scopo, dato che le uniche che si conoscono al momento lascerebbero tracce sul terreno ove sono appoggiate, usando un'enorme quantità di energia cinetica per accelerare il tempo.

Chiedo dunque di poter visitare l'atelier ma non otterrò il permesso prima di domani. Passo le successive due ore a sopportare i piagnistei di un povero cinquantenne fino a che non decide che posso ritirarmi, avendo ancora le valigie a portata di mano. Prendo anche io stanza allo stesso hotel, non avendo voglia di riaffrontare il crescente traffico, sempre maggior con l'andare avanti della pioggia che sembrava scalfire la cupola.
Firmai alla reception con un nome fittizio e presi stanza al numero 256 del Crimson Hotel.

Durante la rimanenza della giornata organizzai il mio lavoro, il mio studio all'interno della stanza, ritirandomi solo a mangiare durante i pasti. Le ipotesi da film quali botole, mimetizzazioni con l'ambiente e così via scorrono nella mia mente ma non può essere così facile. 

L'indomani avrei parlato con la dama di compagnia e avrei ben esplorato il luogo del presunto omicidio. Forse uno dei casi più importanti di sempre, in grado di cancellare i miei passati errori, mi si era finalmente presentato tra le mani e non potevo perderlo. Non ora.

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Note dell'autore
Il fatto che il protagonista non abbia nome è voluto, quindi non chiedetelo perché non lo saprete.
Spero che questo primo capitolo vi attiri e che vi spinga ad andare avanti nel mentre che io, con calma, provvedo a continuare a scriverlo e a pensarlo.
Buona Lettura.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - La dama delle terre lontane ***


13 Settembre 2349

Ho dormito veramente poco durante la notte. Alle 7:30 mi alzo dal letto, deciso a riprendere in mano alcuni dei miei appunti durante il mio sdtretching mattutino utile a tenermi in forma. Alle 8 in punto decido di andare a fare colazione nella Hall dell'hotel dove intravedo anche il signor Francis, apparentemente affranto e quindi, per il momento, insospettabile.

Alle 9:25 ho appuntamento con la giovane signorina Sari, la quale in questo momento si trova nella sua casa a due chilometri da casa Merlot, sospesa dal servizio per gli ovvi impedimenti a portare a termine i compiti del suo "mestiere".

Partendo a piedi dall'hotel impiego esattamente 40 minuti ad arrivare a casa Merlot e ne impiego almeno 15, a passo lento, per arrivare a casa di miss Sari.
Busso alla porta, presentandomi come il detective incaricato dal signor Merlot di indagare sul caso di sua moglie. Una signora, probabilmente della stessa età del signor Francis viene ad aprirmi alla porta, facendomi accomodare in un salotto spoglio, composto di un solo piccolo divanetto con un tavolino in legno davanti. Dopo un paio di minuti durante i quali nel mentre la signora, che apprendo essere la madre di Melida Sari, tale signora Ejah Sari, prima che la ragazza, una donna slanciata di non penso più di 24 anni, si fa avanti all'interno del salottino.

La giovane prende una sedia dalla cucina per sedersi davanti a me, assumendo la tipica posa da persona la quale ha una folle paura di qualsiasi cosa possa succedere. La tranquillizzo, cercando di farle capire che avrei indagato in modo obiettivo, senza schierarmi obbligatoriamente dalla parte di chi mi ha pagato e, dopo qualche minuto dedito al convincimento, la signorina Sari sembra sciogliersi.
Scoppia anche lei in un pianto, come se la pioggia martellante sulla cupola non fosse abbastanza, cominciando a snocciolarmi tutto quello che pensava della signora Rosalinda, che per lei era come una madre, che veniva sempre trattata con rispetto e delicatezza e che, proprio per quel motivo, era rimasta al suo servizio nonostante come lavoro non fosse proprio onorevole. Quando le chiedo qualcosa riguardo il giorno dell'omicidio della signora, che si supponeva fosse tra il 2 e il 5 Settembre, sembra perdersi nei suoi pensieri. Mi guarda spesso senza dire nulla, come se riflettesse. Alcune cose utili però sembrano uscire dalla sua bocca: la signorina afferma di aver sentito rumore nel laboratorio anche oltre quel periodo, sebbene durante i giorni specificati ci fosse un inquietante silenzio. Inoltre mi specifica che il telefono interno della casa dei Merlot, connesso a quello dell'atelier ed usato solitamente per richiedere il servizio, ha suonato per ben 5 volte, un unico squillo, in 5 momenti differenti del 7 Settembre, esattamente il giorno prima che il signor Merlot rientrasse.

Idee mi si affollano nella mente. Impulsi magnetici? Contatti elettrici? La signora era effettivamente morta una settimana fa? La mancanza di una testimonianza riguardo il venire a mancare della signora mi impedisce di capire bene quale sia la cronologia degli eventi. Alcuni dubbi forse si sarebbero diradati quando, questo pomeriggio, avrei visitato la casa dei signori.

Essendo ormai le 12:15 quando finalmente riesco ad uscire dalla modesta abitazione dei Sari, decido così di andare a pranzare in un ristorante che so trovarsi nelle vicinanze. Un ristorante cinese di una mia vecchia conoscenza. 
Alle 12:24 sono all'entrata del "Drago di Giada", un risotrante cinese di rinomata fama da almeno cent'anni. Attuale capo-chef, una certa Komori Edo. Prende il mio ordine in silenzio mentre ripenso a tutto quello che era successo qualche anno fa e, saltuariamente, interrompe lei i miei pensieri per ricordarmi quanto quel tipo di cucina non mi piacesse quando eravamo sposati. Non le dò risposta ma, per quanto mi riguarda, detesto ancora quel tipo di cucina. Durante il pranzo però approfitto del tempo tra una portata e l'altra per rielaborare alcuni dei miei appunti.

Alle ore 15:35 vengo prelevato all'hotel dal signore del giorno prima che mi porta, con la dovuta discrezione, a casa Merlot. Tramite un mio vecchio amico in polizia riesco ad entrare nella proprietà, avendo comunque un permesso di un'ora per esaminare la scena del crimine munito di guanti e mascherina, impossibilitato a toccare qualsiasi cosa. 
Il corpo della signora è stato ritrovato in posizione prona, le mani puntate verso il tavolo, tese come a tentare di prendere qualcosa o a cercare una via di fuga. L'atelier è in perfetto ordine, nulla sembra nemmeno essere stato mosso e neanche dopo una dovuta osservazione posso dire di vedere impronte o movimenti. 

Suicidio? Salvo che la signora non abbia ingerito del veleno o abbia usato un gas incredibilmente volatile non sarebbe stato possibile e comunque perché mai avrebbe dovuto cercare di fuggire o di prendere qualcosa nell'eventualità di sua propria decisione. Non vi sono neanche segni di lotta ma allora... cosa è successo nella stanza? Terminato il tempo a mia destinazione esco da quella scatola a tenuta stagna e mi dirigo nuovamente in albergo, stavolta nuovamente a piedi, arrivanto alle 18:20, giusto in tempo per dedicarmi ad una doccia ed ad un'altra bella dose di pensieri vari prima della cena. Per il momento era chiaramente troppo presto per cavarne anche solo un ragno dal buco ma nei giorni seguenti avrei svolto ultreriori ricerche oltre a dover parlare privatamente anche col maggiordomo e nuovamente col signor Francis per ulteriori chiarimenti riguardanti la socialità dell'ormai defunta signora Rosalinda.

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Angolo dell'autore.
Date, orari, provate a tenere a mente. Giochiamo un po' assieme e vediamo chi di voi è bravo a Cluedo.
Buona Lettura

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