La Fenice

di LaFigliaDiPosy13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Una giovane donna stava osservando, intorno a se, quei luoghi dove aveva passato l'ultimo periodo della sua vita. A Milano si era trattenuta anche oltre la fine dei suoi studi, troppo catturata dalla città della moda, che le ha donato, appena arrivata, così tanta ispirazione da farle subito prendere il suo blocco degli appunti, per fermare sulla carta più idee possibili.

Senza accorgersene sorrise al ricordo del primo giorno in questa fantastica città che ora, con dispiace, stava per lasciare. Troppo presa dai ricordi che la metropoli le ha donato, la ragazza non s'accorse che, alle sue spalle, era appena arrivata una sua coetanea. 《Mi mancherai tantissimo... TU te ve vai a PARIGI!!!》 colei che aveva appena parlato e accusato la sua amica, era una ragazza quasi maggiorenne, castana con dei riflessi rossi, gli occhi ambrati e dalla carnagione olivastra 《Già, torno a Parigi... però dai! Non essere triste, sicuramente ci sentiremo e magari riuscirò a farti conoscere mio fratello》 disse la ragazza ammiccando scoppiano in una fragorosa risata, facendo così scivolare alcune ciocche, del colore del grano, sul viso. Nel mentre che la castana metteva su, un finto, ma adorabile broncio, 《Ha. ha. ha. Davvero divertente, che ne potevo sapere che quello era tuo fratello. Però devo dire che quel capo gli stava estremamente bene... Hey! Smettila di ridere!》ma anche lei venne contagiata dalla risata, quando si calmarono, si strinsero in uno dei loro ultimi abbracci visto che entrambe sapevano che non si sarebbero riviste per un bel po' di tempo.

Quando si furono separate, decisero di incamminarsi verso l'aeroporto dove poi, la ragazza dai capelli biondi, avrebbe dovuto prendere l'aereo che l'avrebbe riportata a casa, nel mentre si aggiungono altri due amici che la bionda se era fatta a Milano, lì in aeroporto quel piccolo gruppo di ragazzi salutarono definitivamente la ragazza con un piccolo regalo, da aprire dopo che fosse salita in aereo.
Così dopo un'ultimo abbraccio la ragazza salì, con il suo bagaglio a mano, nell'aereo che l'avrebbe riportata alla sua terra natale. Guardò il cellulare e prima di azionare la modalità aerea scrisse due messaggi: "Sto tornando" e "Tra circa due orette sono la" dopo di che spense direttamente il telefono e, dopo essersi assicurata che la sua piccola amica stesse bene, i suoi occhi, verdi come un prato in primavera ma verso l'esterno azzurri che ricordano il ghiaccio, un incrocio quasi perfetto tra gli occhi dei suoi genitori, si posarono su quel regalo dalla carta colorata, che scoprì essere un piccolo album pieno di foto che ritraevano lei, Milano e quel fantastico gruppo di ragazzi tutti assieme, così prese un foglio e, facendo come le era stato consigliato da un bigliettino in fondo all'album, iniziò a trascrivere nero su bianco ciò che provava, magari, così sarebbe riuscita a creare un buon testo.

Il volo in aereo fu tranquillo e come aveva previsto dopo poco meno di due ore stava per atterrare a Parigi, non poteva negarlo era emozionata all'idea di rivedere quell'amica che per lei era quasi una sorella, pochi giorni prima le aveva scritto chiedendole se per un breve periodo la potesse ospitare, sapeva già che avrebbe accettato, non era la prima volta che capitava, soprattutto dopo che sua madre era scomparsa, ma sperava che fosse l'ultima non per una poca accoglienza ma semplicemente non voleva più disturbare i genitori della sua amica più di quello che ne aveva bisogno.

Aveva appena preso la sua valigia mente sulle sue spalle si trovava il suo strumento, 《Madeleine!!!》 Si sentì chiamare e quando si girò finalmente dopo quasi tre anni rivide quella che era diventata, per lei, come una sorellina, 《Marinette!!!》. Marinette le corse incontro e l'abbraccio, si staccarono solo dopo qualche minuto, 《Mi sei mancata un sacco》《Anche te mia piccola sis... Dio! Sei cambiata tantissimo e ora sei stupenda!》 Ma all'affermazione della maggiore la corvina ebbe da ridire, 《Non è vero, tu piuttosto sei spettacolare, sono sempre più convinta che in realtà tu sia una modella, nonostante mi hai sempre detto il contrario》《Ecco, appunto. No non sono una modella perché se no non potrei fare questo...》 così si mise a fare qualche imitazione di alcuni animali e altri gesti strani, attirando qualche sguardo curioso e facendo ridere la corvina.

Così parlando del più e del meno s'incamminarono verso la Pâtisserie Dupain-Cheng. Durante il tragitto, le arrivò un messaggio, "Verrai a casa oppure no?"  Non rispose direttamente al messaggio semplicemente scrisse: "Dove e quando ci incontriamo? Ti voglio bene." Poi mise via il  cellulare, 《Posso chiederti chi era?》《Mio fratello...》 notando che l'amica non accennava a sorridere Marinette decise di far prendere alla conversazione una piega più leggera, 《Ah. Quel famoso fratello di cui non so niente, a parte il fatto che hai un fratello!》《Già, proprio lui! Ti stupirai quando saprai chi è, ne sono certa!》《Certo che sembra assurdo che ci conosciamo da...praticamente sempre, ma io non conosco il tuo cognome, ricordo a malapena tua madre e non so chi sia tuo fratello o tuo padre.》《Già e mi dispiace. Ti giuro, tra un po' ti farò conoscere mio fratello.》《Certo, quando te la senti. Cooomunque le tre canzoni che mi hai mandato... le... adoro, seriamente, quando verranno pubblicate?》disse facendo un po' di suspense《Io dovevo tornare qui prima di pubblicarle, perché è qui la sede di registrazione infatti ora le devo ri-registrare e poi se piaceranno potranno essere pubblicate.》《Perciò circa un'eternità?》《No dai, soltanto mezza!》così tra quelle conversazioni fatte di battute e tante risate arrivarono a casa della franco-cinese.
Entrarono dalla porta sul retro, per non disturbare i genitori della corvina, starebbero andate ad salutarli dopo perché sicuramente poi i due coniugi non l'avrebbero più lasciata, per loro Madeleine era quasi come una figlia. Appena entrate in casa, le due ragazze notarono sul tavolo un vassoio pieno di dolci sicuramente dal forno della pasticceria, con affianco un bigliettino che salutava la bionda e le diceva che, appena avrebbe portato i suoi bagagli in camera della figlia, doveva assolutamente andare a salutare i genitori di essa.
Così la ragazza si ritenne fortuna, aveva praticamente trovato una seconda famiglia, nonostante lei, una famiglia, ce l'avesse già anche se a pezzi.

Il suo pensiero costante in quel momento era: "Sono appena tornata a casa, non mi fermerò ora! Ti salverò senza mettere in pericolo nessuno. È una promessa... mamma" venne distratta da quel mantra solo dopo che da sotto la felpa che indossava sentì una pressione sul fianco, segno che la sua piccola amica la stava abbracciando.
Così le due ragazze si incamminarono per andare a sistemare le valigie della maggiore, doveva salutare il prima possibile i coniugi Dupain-Cheng.




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Che dire... ho questa idea che gironzola per la testa da parecchio, forse più di un anno e niente ho deciso di pubblicarla è la prima storia che pubblico quindi accetto tranquillamente le critiche COSTRUTTIVE. 
Parlando della storia, mi dispiace per questo primo capitolo poco incentrato sui personaggi principali della serie però vorrei far capire un po' questo nuovo personaggio in cui spero vi possiate immedesimare anche solo un pochettino.
Detto ciò la storia mi è venuta in mente, come già detto, da un po' e i fatti dell' ultima stagione non li conoscevo ancora, ciò comporta a qualche cambiamento, tipo Fu non ha rinunciato al suo ruolo di guardiano  e Nathalie è più in pericolo che mai. Infine, ho cercato di mantenere i personaggi più simili alla serie ma non sono sicura che tutto combaci perfettamente. Dopo aver finito di dare qualche spiegazione, vi saluto sperando che mi diate un vostro parere al riguardo e ci vediamo al prossimo capitolo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Solo dopo diversi abbracci e chiacchiere Tom e Sabine lasciarono tornare le due adolescenti in camera della loro figlia, per lasciarle sistemare le valigie della ragazza che era appena arrivata.

La maggiore aveva potuto notare, che nella camera color rosa confetto, le pareti erano piene di foto della corvina insieme a quelli che Madeleine dedusse fossero i suoi amici, solo, non s'aspettava di trovare in quelle foto anche il volto di Adrien,《Allora...》《Se inizi così, mi metti paura.》 la bloccò subito Marinette sapendo che solitamente quella parola era collegata a qualche malsana idea della ragazza che ora si trovava davanti a lei, 《No no tranquilla. Volevo chiederti se quello nelle foto è veramente Adrien Agreste e chi sono gli altri.》 nell'istante in cui disse quella frase la ragazza dai capelli biondi si sentì immensamente stupida, era ovvio che fosse lui però la domanda, nella sua mente, sembrava migliore. Mentre pensava ciò si era seduta sulla chaise longue e con difronte la corvina che le stava per rispondere, voleva sapere, ma il fato aveva deciso diversamente infatti in quel momento entrò Sabine che lasciò le lenzuola e poi, dopo la rassicurazione delle due ragazze che le avrebbero sistemate loro sulla chaise longue, dove, teoricamente avrebbe dovuto dormire la maggiore, scese al piano inferiore.

La ragazza rivolse il suo sguardo verde-azzurro verso la sua amica dagli occhi azzurri, in attesa della risposta alla domanda che le aveva fatto precedentemente, ma nel momento in cui la corvina stava per risponderle, per la stanza si diffuse la colonna sonora di "The Avengers", 《È il mio telefono... scusa devo proprio rispondere》 l'avviso con un leggero sbuffo, 《Posso andare un attimo in terrazza?》《Certo, fai pure.》 dopo aver ringraziato l'amica, Madeleine salì nel balcone per rispondere.

Intanto, in camera, Marinette aveva iniziato a preparare il letto per la sua amica, 《Sei sicura che sia una buona idea? Quella ragazza, secondo me, sta nascondendo qualcosa... non mi convince molto.》 la voce della sua piccola kwami le arrivò dolcemente alle sue orecchie però, Marinette non era d'accordo con il suo pensiero, 《Tikki tranquilla, la conosco da sempre praticamente, è fantastica e sono sicura che se sta nascondendo qualcosa lo fa per una buona causa, poi anche io le sto nascondendo un po' di cose》le disse facendo l'occhiolino 《In più se hai paura che ti noti, non devi, ti potresti nascondere e, lo so che avresti meno libertà, ma è solo per una settimana ti prego, accetta la cosa, è da tanto che non ci vediamo.》 lo sguardo della sua portatrice si era rabbuiato e ciò la kwami non poteva sopportarlo, 《Non sto dicendo che non approvo ciò è solo che... perché è così misteriosa? infondo lo hai detto anche te che non sai il suo cognome e poi ha qualcosa... come un aura e non ho capito bene se è negativa o positiva... non so se mi sono spiegata.》《Lo so che non conosco tutto di lei, ma so anche che, soprattutto nell'ultimo periodo, non ha avuto un buon rapporto con la sua famiglia, ad eccezion fatta per suo fratello, ma per il resto mi ha sempre raccontato tutto, vedrai conoscendola un po' cambierai idea sul suo conto.》 con queste parole Marinette cercò di rassicurare la sua millenaria amica, anche se non sembrava esserci riuscita appieno, 《Ok proverò a conoscerla meglio però... le puoi chiedere di suonare qualcosa?》《Certo, non mi direbbe mai di no.》 le disse la portatrice tutta contenta, per poi buttarsi subito dopo sul letto appena finito di sistemare.

Intanto non molto distante da dove si trovavano le due ragazze, in una imponente villa, un ragazzo stava osservando fuori dalla finestra di camera sua, nel mentre che era al telefono con una ragazza, 《Domani ho un servizio fotografico, potresti venire dopo, non finisce molto tardi e poi potremmo stare tutto il pomeriggio insieme.》《Ma avrai sicuramente altri impegni e tuo padre non te li lascerebbe mai spostare, se non è cambiato.》le rispose la voce della ragazza dall'altra parte del telefono 《Papà forse no, ma Nathalie sì, visto che ho solo lezione di cinese poi, sicuramente però, mi chiederà il perché... mi dici una scusa? Io non le so dire, almeno non come te》rispose con un tono rassegnato 《A lei puoi dire la verità, basta che le fai promettere che non lo dica...》《Ok ma come? Sai che è la sua assistente e che gli riferisce... tutto》 dopo qualche secondo di silenzio dall'altro capo del telefono la ragazza disse《Dille semplicemente, che sai che sta nascondendo dei segreti del suo capo, e poi chiedile che per una volta possa mantenere un tuo segreto, tanto poi comunque un giorno di questi vengo alla villa.》 Adrien era rimasto paralizzato... non andava mai a finire bene quando loro due s'incontravano, 《Ciò significa che incontrerai papà? l'ultima volta sembrava che fosse passato un uragano dentro il suo studio... Ho una domanda, perché?》《Diciamo che c'è un fine maggiore, comunque ora devo andare ci vediamo domani. Ti voglio bene》《Anche io te ne voglio. A domani.》

Il ragazzo appoggiò il telefono sulla scrivania e si diresse verso il letto con il sorriso 《Chi era? Nessuno ti ha mai fatto questo effetto... devo mettere in dubbio i sentimenti per il tuo più grande amore? Anche perché sembrava che ti stessi mettendo d'accordo per un appuntamento》《No, non pensare a cose che non possono succedere... e poi per chi intendi come mio "più grande amore"?》 La voce del suo kwami gli arrivò leggermente distorta, per il semplice fatto che Plagg aveva iniziato a mangiare il suo adorato formaggio, 《Per il tuo amore hai una delle due tue migliori amiche. Comunque perché non può succedere? Da quello che ho sentito ci tieni a lei? O è un lui e tu mi stai nascondendo qualcosa?》 con lui, Adrien, sapeva che non c'era bisogno di irritarsi, specialmente per quel commento fatto solo per divertimento《È una lei... e non è possibile per il semplice fatto che è mia sorella》《Ahn... ok》 ci fu un attimo di silenzio dove Adrien guardava il proprio kwami, seduto sul letto, non pensava che avrebbe avuto quella reazione e, per una volta, aveva avuto ragione, di fatti 《ASPETTA. COSA?!?》anche se quella come reazione gli sembrava esagerata, ma decise di non dargli peso, 《È una lunga storia...》《Racconta, ho tempo.》 così Adrien, sentendo che il tono non ammetteva repliche, iniziò a raccontare a Plagg di sua sorella.

A casa Dupain-Cheng Madeleine finito di parlare con suo fratello, ricevette un'altra chiamata, che però durò poco, ma che le diede già degli impegni.

Quando tornò nella stanza notò che Marinette aveva preparato la chaise longue, dove a volte dormiva quando si fermava la, e che lei si era già messa il pigiama. 《Grazie, non dovevi l'avrei fatto io il mio letto. Che abiti stai disegnando?》 le chiese dopo aver notato che aveva il suo blocco in mano.《Sì, così poi saremmo finite come l'ultima volta. Come hai capito che stavo disegnando un abito?》《Ti conosco, so come sei fatta. Allora? Posso vederli? E poi... tornando alla domanda che ti ho posto prima? Cosa mi dici?》《Ti rispondo e ti farò vedere gli abiti solo se tu mi suoni qualcosa!》《Certamente! Preferenze? No? Okay, scelgo io.》 così dicendo, senza neanche dare la possibilità alla sua amica di replicare, aprì la custodia del suo violino e si preparò per suonare, in quel istante Marinette notò nella mano destra dell'amica c'era un braccialetto particolare, con una piccola catenina al polso e due piccoli anelli, sull'indice e annullare, che attraverso altre catenine più fine si agganciavano ad un piccolo ciondolo, color bianco con qualche venatura dorata poggiato sul dorso della mano e collegato a sua volta al polso. Quel braccialetto aveva suscitato la sua curiosità, 《E quello dove lo hai trovato?》《In Italia, ti piace?》《È veramente molto bello》. La bionda aveva iniziato a suonare il suo violino, e nell'aria si era propagata una dolce melodia che a poco a poco prese sempre più ritmo, diventando sempre un po' più movimentata. Marinette si sentì strappare via dalla realtà, concentrata nella canzone non si accorse di aver chiuso gli occhi, mentre la sua amica in piedi si muoveva un po'. Quando quella melodia terminò, la corvina riapri gli occhi 《Wow, cioè... wow. Sei fantastica!》《Non è vero non riesco a trovare un testo che ci stia bene...》《Magari ti serve una buona idea e qualcuno con cui svilupparla...》《Già forse... beh le persone con cui creare il testo ce le avrei già in mente, l'idea... vabbè ci penserò. Ora tocca a te!》《Ok, in fondo abbiamo fatto un patto》 e così dicendo aprì il suo blocco mostrando i suoi bozzetti. 《Sarai una fantastica stilista!》 fu il commento della ragazza che stava ancora osservando i disegni 《Davvero?》《Certo e fidati, so di cosa sto parlando. Tornando a prima, le foto?》la corvina ebbe un attimo di smarrimento ma poi capendo a cosa si riferiva le sue guance si tinsero leggermente.

Così inizio a raccontare dei suoi amici, del primo giorno di quel nuovo anno scolastico, dove aveva incontrato Alya, la quale l'aveva presa subito in amicizia e da allora il loro rapporto era rimasto pressoché immutato, poi parlò di Nino, il ragazzo della sua migliore amica, che conosceva da prima ma con cui aveva legato solo poi diventando infine ottimi amici. Per ultimo raccontò di Adrien e nel modo in cui lo aveva conosciuto, grazie alla gomma da masticare, di come i primi mesi non riusciva a parlagli decentemente e infine come avevano legato ed ora fossero migliori amici.

Il commento che le arrivò, Marinette non se lo aspettava proprio o più precisamente non così presto, 《E...?》《"E..." cosa?》《"E..." c'è dell'altro non è vero? Non mentirmi》《E va bene... sì, c'è dell'altro contenta?... Dalla tua espressione deduco che vuoi saperne di più.》《Giusto, perciò? Vai avanti oppure ti devo torturare per avere le informazioni che avrei voglia di sapere?》《Okokok ti dirò tutto quello che vuoi, ma non farmi il solletico. Ti prego!》《Lo deciderò solo se le condizioni saranno favorevoli.》《Aww, ok. Allora da dove comincio? Ti ho detto che Adrien è arrivato il secondo giorno di scuola. Quando io arrivai, ovviamente in ritardo... era chinato sul mio posto che stava cercando di togliere una gomma da masticare che aveva messo Cloè, io però me la presi con lui e lo evitai per tutta la giornata scolastica, credevo fosse come la figlia del sindaco. Poi, alla fine delle lezioni pioveva e io non avevo l'ombrello. Così mentre aspettavo che il temporale si calmasse un po', chi arriva? Ma certo! Lui con i suoi bellissimi occhi smeraldo così puri e che beh... sì... li ho trovati solitari, diciamo che sembravano bisognosi di affetto, mi stava porgendo le sue scuse e l'ombrello, credo come segno di pace, quando io ho preso l'ombrello, che per la cronaca tengo ancora, lo sfiorai e nello stesso istante in lontananza cadde un fulmine, un colpo di fulmine letteralmente, mi ero innamorata, già... ero e sono tutt'ora innamorata della sua gentilezza, lealtà, generosità e anche del suo umorismo, anche se all'epoca ancora non lo conoscevo... E poi, beh... mi ero anche incantata, persa nei suoi occhi, il mio cervello completamente fuso, andato, via, però l'ombrello mi aiutò a non fare una pessima figura facendomene fare una peggiore, mi si era chiuso addosso, non ho la più pallida idea di come ciò sia stato possibile, ma è successo. Da allora i primi tempi ero ossessionata da lui, e fidati non è un semplice modo di dire, in più con lui balbettavo e il mio cervello si spegneva, poi però ho capito che prima sono sua amica poi chissà, quindi ho "messo da parte", per così dire, il mio amore, così ho anche iniziato a parlargli normalmente e dopo meno di un anno e mezzo da quel mio nuovo comportamento nei suoi confronti, siamo diventati migliori amici, praticamente siamo inseparabili a scuola e abbastanza spesso riusciamo anche a trovarci fuori. Certo io sono "Solo un amica" o "La mia migliore amica" perciò sto nella friend zone anche se non sembra e sinceramente, per adesso, mi va bene così.》 Madeleine, che aveva ascoltato tutto ciò che la sua amica le aveva appena detto, era rimasta impressionata dalla volontà di Marinette, da come fosse riuscita a capire suo fratello, oltre che di come fosse entrata nella sua vita. 《Wow, come hai fatto a sopportare tutto ciò? Io proprio non so, però sappi che ti stimo, gli hai mai detto quello che provi?》《E non è tutto, pensa che entrambi ci siamo fidanzati in due periodi diversi e lui mi veniva a chiedere consigli su consigli, li sì che pensavo di non farcela poi è passato quel periodo e niente, tutto è tornato più semplice.》《Cosa! davvero?》《Già.... Comunque sì ho provato più di un volta a dichiararmi ma c'è sempre stata una forza maggiore che non me lo permetteva e alla fine ho rinunciato. 》《Mi dispiace. Vuoi un abbraccio?》la corvina semplicemente annuì ricordare quel periodo le faceva ancora un po' male.

Perciò si distesero sul letto e vista la tarda ora si addormentarono, Marinette per prima, quasi subito e senza accorgersene, abbracciate per darsi conforto. 《Marinette sei un'anima preziosa, non sminuirti mai.》 sussurrò la maggiore prima di cadere, anche lei, tra le braccia di Morfeo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Quella mattina Madeleine si era svegliata presto, così, cercando di non svegliare la sua amica, scese in cucina notando che Tom era già lì, lo salutò《Buongiorno Tom》《'Giorno Mady, come mai sveglia così preso?》《Non so, tu sei già andato in pasticceria?》 s'interessò lei《Sì ora le prime paste stanno cuocendo e ho altri vassoi che devo infornare. Però ho un po' di tempo per poter fare colazione. Vuoi farmi compagnia?》《Volentieri grazie mille.》 Così fecero colazione, Tom con una tazza di caffellatte e qualche dolce della pasticceria e la ragazza con una spremuta d'arancia prendendo anche qualcuna di quelle bontà che c'erano sul vassoio difronte a lei. 《Non c'è niente di meglio che iniziare la giornata con i tuoi dolci, sei fantastico!》《Grazie per il complimento ma è solo il mio lavoro che ora mi sta anche chiamando.》《Posso darti una mano?》《Non devi disturbarti e poi magari ti devi anche cambiare e avrai qualcos'altro da fare.》disse mettendo le tazze nel lavello《Non è un disturbo e poi alle cinque di mattina cosa potrei mai fare? Però è vero devo cambiarmi, ti dispiace se ti raggiungo giù?》disse notando l'orologio appeso al muro sopra il bancone dove avevano appena finito di fare colazione.

Quando scese in pasticceria, notò che il padre della sua amica stava sfornando un'altra teglia piena, a detta sua, di meraviglie divine più comunemente chiamarti croissant. 《Come posso aiutarti?》《Puoi mette la crema a quelli》disse indicando dei vassoi. Così si misero a lavorare mentre scherzavano e parlavano del più e del meno. Ad un tratto arrivò alle loro orecchie una terza voce, 《Vedo che oggi hai già trovato un'assistente. Mi tradisci così? Mi sento offesa io!》 a questo commento la ragazza iniziò a ridere mente Tom andò a dare il buongiorno a sua moglie con un dolce bacio.

Madeleine li osservava, ricordando quando, da bambina, prima del disastro che era successo, e che li aveva divisi, anche suo papà osservava sua mamma con quello sguardo pieno d'amore, come quello che ora aveva Tom per Sabine, le venne in mente quei dolci buongiorno detti dal padre la domenica mattina quando lei e suo fratello si svegliavano tardi, quell'affetto che c'era dentro a quella che era stata casa sua ma ormai chiamava "La villa", quell'amore di sua mamma per loro e per suo padre, i suoi genitori seduti sul divano creavano intorno a loro una cosa impossibile da spiegare, si sentiva l'affetto del loro amore, l'orgoglio di vedere i propri figli giocare insieme. Subito dopo però le tornarono a galla i ricordi più brutti.

Fortunatamente Sabine la riportò alla realtà. 《Buongiorno Mady, hai dormito bene?》《Buon dì Sabine, ho dormito benissimo grazie e grazie anche per avermi ospitato per questa settimana, vi sono immensamente grata e debitrice》《Sai che per noi è un piacere, sei come una seconda figlia, ti abbiamo vista cresce insieme alla nostra Marinette. Dimmi se hai bisogno d'aiuto per sistemare casa tua.》《Vi adoro, se non avessi mio fratello, tre anni fa mi sarei fatta adottare da voi... e lo avrei fatto davvero se foste stati d'accordo. Grazie per l'offerta ma non vorrei darvi troppo fastidio infondo è la mia casa. Però se avrò bisogno di aiuto ve lo dirò subito.》si sbrigò a rassicurarla. 《Hai qualche programma per oggi?》cambiò discorso Tom 《Sì, sta mattina devo andare allo studio e dopo oggi pomeriggio mi trovo con mio fratello. Poi avevo intenzione di girare un po' la città e anche vedere com'è messo l'appartamento. In più volevo accompagnare Marinette a scuola tanto la strada e l'ora coincidono. Magari oggi arriva in orario》《Solo se la vai a svegliare ora arriverete in orario》 detto ciò scoppiarono a ridere. 《Allora vado, oggi dovrà arrivare in anticipo!》《Buona fortuna》 le dissero in coro i due coniugi.

Appena entrò in casa poté chiamare la sua amica 《Liich sei sveglia?》《Sì mi sono svegliata da un po'》 un piccolo kwami color del fuoco con una spirale bianca sulla testolina, delle piccole ali e tre graziose piume come coda, volò difronte a Madeleine che le diede qualche biscotto,《So che preferisci  frutti di bosco senza niente ma questi sono al mirtillo, dovrebbero piacerti, io li adoro. Per fortuna ho sempre avuto una fissa con  questi frutti, sennò chi glielo spiegava a Tom che ora qualcuno ne mangia a quantità industriali?》《Non è colpa mia... comunque questi biscotti sono ottimi!》《Hey! Non sono tutti per te! Almeno l'ultimo》il piccolo esserino le passò l'ultimo biscotto che la ragazza finì subito. 《Grazie, cosa ne pensi di loro?》《Mi piacciono sono una famiglia fantastica e da quello che ho visto ti voglio un sacco di bene.》《Non posso che darti ragione, però ora devo andare a svegliare un ghiro.》

Quella mattina Marinette non si sarebbe voluta svegliare, o perlomeno, non come effettivamente si era svegliata. Infatti venne svegliata dal semplice fatto che fu buttata giù dal letto, letteralmente. Di fatto la sua amica dopo vari tentativi le era venuta la geniale idea di prenderle il braccio e trascinarla giù dal suo letto, in quel momento aveva iniziato a svegliarsi ma si svegliò definitivamente solo quando sentì sul suo viso diverse goccioline d'acqua. 《Ma sei impazzita?!?!》《Buongiorno Marinette, il sole è alto e una nuova giornata ci attende.》 disse scendendo dal soppalco e aprendo la finestra 《Oggi ci sarà l'apocalisse, perché tu mia cara, arriverai in anticipo a scuola!》《Ma serviva davvero svegliarmi così presto? Il sole sta sorgendo adesso!》《Meglio. Ora piccola pigrona alzati e cambiati》《Sei fortunata che sei tu e mi hai messo di buon umore》 così si diresse in bagno per prepararsi, quando scese notò che lei era l'ultima a dover fare colazione, ciononostante se lo aspettava. 《Caspita oggi potrei veramente arrivare in orario》 ragionò ad alta voce 《No, meglio. Oggi tu arriverai in anticipo!》 esclamò la sua amica. Ed effettivamente così fu! Infatti finito di mangiare e dopo aver salutato i suoi genitori s'incamminarono a scuola, che nonostante fosse attaccata a casa sua riusciva ad arrivare spesso in ritardo. 《Wow, non sei inciampata, o almeno non troppe volte, mi sorprendo di te》《Ha.ha. divertente.》 ormai le due ragazze erano arrivate davanti all'edificio, nel mentre che parlavano del più e del meno e si erano fermate all'inizio della scalinata vicino il muretto.

Poco dopo arrivò Alya 《Chi sei tu? Esci dal corpo della mia amica!》《Ohhh... ma che avete tutti? Non arrivo sempre in ritardo》《È vero ma mai così in anticipo. Comunque piacere io sono Alya! Tu sei...?》disse tendendo una mano alla bionda che l'accettò e si presentò, 《Inoltre è il motivo per cui IO sono qui ORA》 disse Marinette, marcando certe parole 《Beh, non so come tu ci sia riuscita ma ti stimo, potremmo diventare ottime amiche!》《Sarò sincera, svegliarla è stata un'impresa ardua》mente le due ridevano la corvina disse 《Divertente, ridete pure, io non sono qui che vi ascolto》.

Dopo qualche minuto la maggiore delle tre ragazze si congedò dicendo che aveva un'altro impegno, così Marinette e Alya restarono sole a parlare 《Mi piace, è simpatica. Perché non me ne avevi mai parlato?》 le chiese la castana 《È una mia carissima amica, solo che non ci siamo viste spesso in questi ultimi tre anni》《Capisco, da quanto vi conoscete?》《Praticamente da sempre, era una cliente abituale alla pasticceria e perciò ci siamo conosciute li》《Chi ha conosciuto chi? E quando?》 la terza voce che fece questa domanda. 《Ciao Nino》 lo salutarono le due ragazze con un abbraccio e tra la coppietta un tenero bacio, 《Hey ragazzi》 i tre salutarono il loro amico biondo appena arrivato che chiese: 《Di che cosa state parlando?》chiese mettendo il braccio intorno al collo della sua amica corvina,《Visto che anch'io sono appena arrivato e ho sentito un pezzo della loro conversazione, avevo chiesto chi conoscesse chi e anche dove o quando, non ricordo 》《Stavamo parlando di una amica di Mari... Made...》《Di una mia amica che non vedevo da tanto ma che ora è tornata e che oggi Alya ha avuto il piacere di conoscere》Marinette interruppe bruscamente la sua amica ricevendo da parte sua un'occhiata e perciò si affretto a mimarle con le labbra un semplice "dopo". 《Allora, che programmi avete per oggi?》 cambiò discorso la corvina per poi continuare,《io e Alya ci faremo un giro forse oppure staremo a casa, dobbiamo ancora decidere》《Io ho un servizio fotografico, poi mi devo trovare con una persona》《Scoop! Agreste che si trova con qualcuno! Da quando?》《Perché tutti dovete pensare la stessa cosa? È semplicemente una persona!》《Ok ok, chi è? E cosa intendi con tutti?》in quel momento la prima campanella, che annunciava l'inizio delle lezioni, suonò e Marinette lo salvò, anche se inconsciamente, da quella domanda scomoda fatta dalla sua amica castana, annunciando:《Non so voi, ma visto che effettivamente sono arrivata presto, oggi non vorrei entrare tardi, perciò vado. Chi mi accompagna?》 s'incamminò senza veramente aspettarsi una risposta visto che Adrien aveva ancora il braccio sulle sue spalle e l'aveva seguita, ormai gesti come quelli erano all'ordine del giorno e la corvina c'era abituata, certo ancora sentiva quel brivido, che sentiva ogni volta che lui la sfiorava ma che aveva imparato a nascondere o perlomeno a conviverci.

Le ore scolastiche per i quattro amici passarono lente tra spiegazioni e vari compiti, durante la ricreazione si misero a parlare insieme, anche se era facile intuire che qualcosa rendeva felici due di loro. Ad un certo punto Alya, stanca di farsi domande chiese direttamente cosa stesse succedendo, 《Niente. Perché?》 Fu la risposta di Adrien, molto simile a quella di Marinette,《Certo, fatemi il favore di non raccontarmi balle》《Alya...》《No, niente "Alya..." Nino sono curiosa》《È per la mia amica》 le spiegò semplicemente Marinette 《Avevo intuito, grazie per la conferma. Adrien, te invece?》《Eh...? Ah sì sì, è per il fatto che ho detto sta mattina ovvero che rivedo una persona dopo tanto》《È una ragazza?》《Sì... Ora cosa ha partorito la tua mente?》《Il nostro piccolo e innocente Adrien non è poi così innocente!》《Ma perché pensate a tutti a cose che non, e sottolineo NON, posso accedere?》《Ok ok scusa, ma sai com'è sei più allegro del normale e stai facendo più battute... scadenti? Comunque è un po' ovvio pensare a qualcosa. A proposito perché non può succedere niente?》 In quel momento Adrien era terrorizzato e si stava dando dello stupido, aveva parlato troppo, di nuovo. Ma per sua fortuna fu salvato per la seconda volta, in quel giorno, dalla campanella, perciò decise di scappare semplicemente, andando in aula, nel mentre si ripeteva che doveva stare zitto e ringraziare quella divinità che lo aveva salvato, non una ma bensì due volte in un giorno.

Le lezioni continuarono tranquille e quando fu l'ora di uscire, Adrien sentiva l'argento vivo nelle vene, non vedeva l'ora di rivedere sua sorella le ore quel giorno non finivano più. Certo sapeva che si dovevano trovare dopo il suo servizio che sicuramente gli sarebbe parso infinito, in fondo quando si brama una cosa non sembra che il tempo passi più lentamente? Così dopo aver salutato i suoi amici si diresse verso la limousine che l'avrebbe accompagnato a casa.

Il giorno prima, finita la chiacchierata con Plagg, era andato a chiedere alla segretaria se poteva saltare cinese e stranamente Nathalie aveva accettato senza chiedere niente. Nell'ultimo periodo l'assistente non stava molto bene o almeno era quella l'impressione che lei gli dava.

《Scusa Nathalie? Volevo chiederti se oggi dopo il servizio sono libero?》 chiese mentre stava aspettando che gli fosse servito il pranzo 《Mmm? Ah sì sì certo. Perchè mi ha chiesto di disdire la lezione di questo pomeriggio?》《Mi dovrei incontrare con una persona》《Se non mi dice chi deve incontrare, credo che le dovrò far fare cinese》《Nathalie, se ti dico con chi mi devo incontrare, promettimi di non dirlo a mio padre.》disse Adrien con un tono serio, tanto da preoccupare l'assistente 《Se è qualcuno che in qualche mondo le può recar danno, sono costretta ad avvisare il signor Agreste e ad impedirvi l'uscita》《No no, tranquilla la conosci, però non devi dirlo a mio padre per nessun motivo al mondo, promettimelo per favore, poi ti dirò con chi esco, e che sia chiaro non voglio la guardia del corpo per nessun motivo.》《Signorino Adrien io non so se...》《Per favore, sarà un segreto tra noi due, infondo anche papà ne ha diversi, o no?》 con quest'ultima frase Nathalie cedette e quando scopri con chi si trovava il ragazzo, anche la donna mise una condizione, ovvero quella di poter salutare la ragazza, in fondo pure lei ha un cuore e i due piccoli Agreste avevano preso una parte di esso, anche se difficilmente poteva mostralo.

Adrien era appena entrato nel camerino per cambiarsi con gli abiti per il set quando sentì due braccia stringerlo per la vita ed un profumo familiare invadergli le narici si girò per vedere sua sorella e le sussurrò un dolce 《Hey》, lei con ormai le lacrime agli occhi lo strinse a se possessivamente quasi come se dovesse dissolversi da un momento all'altro lui semplicemente ricambiò l'abbraccio stringendola nello stesso modo. 《Non sai quanto mi sei mancato》le disse tra qualche singhiozzo 《Hey, hey, tranquilla, va tutto bene.》

Restarono abbracciati per un tempo indefinito, fregandosene di tutto e tutti, restando là, uniti, come solo fratello e sorella possono essere uniti, da un legame unico e indistruttibile.







Buongiorno, sono in ritardo di una settimana e un giorno sulla tabella di marcia, che mi ero creata nella mia mente... yeee!  Ho una buona motivazione! ... non riuscivo più ad entrare nell'account... ops
A parte ciò, volevo ringraziare chi abbia letto i primi capitoli e anche chi mi ha scritto (scusa se non ti ho risposto ma il motivo è nella riga sopra)  sinceramente non pensavo che, qesta storia, venisse letta da qualcuno.
Parlando della storia...  sorpresaaa chi avrebbe mai detto che il notro bel micione e l'amica di Marinette fratelli ( anche se si era già scoperto prima) e che fosse anche una portatrice (probabilmente pure questo si era già capito)!  Io sì! Però sono l'autrice e forse non conta...
Chi legge, leggerà o ha letto se gli va mi faccia sapere.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Durante il servizio di Adrien, Nathalie e Madeleine poterono salutarsi e parlare un po' insieme di quello che negli ultimi anni era successo a Parigi e alla ragazza.

《Hai mai preso un giorno libero?》 chiese ad un tratto Madeleine. 《Intendi come quelli che facevo quando eri piccola? Perché se intendi quelli la risposta è no e in generale non ho più avuto un periodo di ferie vero e proprio. Come mai questa domanda?》《Così... Nei prossimi giorni ti va di venire ad aiutarmi a sistemare casa mia? Così ti prendi una pausa dal lavoro, per piacere!》《Non saprei...》《Nathalie, ti prego...》《Va bene allora, dopo ti dico quando.》 poi l'assistente della famiglia Agreste si dovette allontanare, lasciano così Madeleine da sola.

O almeno è quello che la gente potrebbe pensare 《Madda...》 la sua piccola kwami, che le aveva dato, fin da subito, un soprannome italiano, sembrava strana 《Sì Lii? È successo qualcosa?》《Non proprio, ti sembra una buona idea stare con lei, per una giornata intera. Se mi vedesse?》 《Hey non preoccuparti, infondo adesso non dormiamo nella stessa camera con un'altra ragazza?》《Sì è vero, ma lei ha qualcosa di... diverso?》《Lo so, e credo di sapere anche il motivo, ho diversi dubbi, per questo ti ho chiesto del guardiano, con calma ti spiego. Lii sento dei passi, vieni?》 chiese indicando la felpa.

Adrien infatti era appena entrato nel camerino, 《Scusa se ci ho messo tanto, ma mi sono fatto dare le foto che abbiamo fatto prima, dopo te le mando》si scusò Adrien 《Grazie mille, allora i programmi per questa giornata?》《Non so, facciamo un giro?》《Ottimo!》esclamò battendo le mani 《Intanto puoi uscire?》《Mmmm no... credo che resterò qui. In più ti ricordo che sei mi fratello! Sai quante volte ci siamo fatti la doccia insieme da piccoli?》《Ah già... ma quella è un'altra cosa》 disse lui imbarazzato 《Stai dicendo che non ti piaceva? Mi offendo sai!》si stava divertendo a istigare il suo fratellino ma non voleva farglielo notare 《No! Assolutamente no! Non volevo dire questo. Anzi era divertentissima la doccia con te. Un po' mi piacerebbe rivivere quei momenti...》 l'ultima frase era più un suo pensiero espresso ad alta voce che riportava alla mente dei bei periodi, ma visto che la bionda davanti a lui in quel momento si voleva divertire, gli lanciò un cuscino, trovato chissà dove, urlandogli 《PERVERTITO! La mia assenza non ti ha fatto bene!》《Cosa?... NO! NO! NO! I-io non intendevo q-quello... no-non volevo scu-scusa...》 rosso per l'imbarazzo il biondino si fermò a causa delle risate di sua sorella, così senza neanche risponderle si girò e tolse la maglietta per rimettersi quella che aveva prima. 《Comunque si potrebbe fare...》iniziò la ragazza decisa più che mai a imbarazzare il fratello《Cosa?》《La doccia》《Ok... Aspetta... Cosa?Cosa!Cosa?》 si era appena girato, più rosso di prima, 《Ma sì, non sarebbe nulla di che!》《Nulla di che?》 la voce del povero ragazzo era strozzata quasi non riusciva a parlare e ciò faceva divertire maggiormente Madeleine《Sì certo. Se ci mettiamo un costume, la situazione sarebbe abbastanza... "normale"? Forse...》《Giusto...》《Perché, a cosa pensavi tu?》 chiese con una faccia innocente, che mise ancor più in imbarazzo il ragazzo 《N-niente, n-non pensavo a-a nulla!》《Bugia, comunque bel fisico.》 il ragazzo se possibile arrossì maggiormente e per non farsi notare troppo si girò finendo di cambiarsi facendo scoppiare in una fragorosa risata sua sorella.

Parigi era meglio di quel che si ricordava, lei e suo fratello stavano sorseggiando le loro bevande in una panchina di un piccolo parco isolato. 《Allora, io ti ho detto cosa mi è successo. Ora tocca a te!》《Ok, ho iniziato ad andare a scuola e li ho trovato degli amici fantastici!》《Aspetta, aspetta, aspetta, tu? A scuola? Come ci sei riuscito?》《Ho seguito, più o meno, il tuo consiglio semplice. 》《Lo hai fatto Davvero? Sono un genio che ti avevo detto!》《Sì... comunque, vuoi sapere cosa mi è successo?》《Sì, sì, scusa continua.》 così la ragazza, come era successo il giorno prima, ascoltò Adrien parlare dei suoi amici, di Nino e il suo entusiasmo per la musica, di Alya e della sua propensione a mettersi in pericolo pur di avere un buon scoop, infine le raccontò di Marinette e di quanto fosse gentile, altruista, premurosa, talentuosa, creativa, sicura e a volte terribilmente testarda, dopo la descrizione della loro amica Madeleine non poté fare a meno di chiedere al biondo al suo fianco se per lui fosse più di una semplice amica, 《Sinceramente non ti saprei rispondere... non fare quella faccia! Ti spiego! Nello stesso periodo che ho iniziato ad andare a scuola, ho conosciuto una ragazza, e me ne sono innamorato, per un sacco di tempo non riuscivo a togliermela dalla testa e c'era solo lei. Marinette la vedevo semplicemente come migliore amica, sono stato un cretino.... comunque sta di fatto che un giorno arrivò una nuova schermitrice... che mi ha affondato... l'hai capita》chiese scoppiando a ridere 《Deficiente dopo ciò me ne andrei se non fossi curiosa... però potrei sempre picchiarti... attento a quello che dici》lo minacciò lei, intanto Adrien si era calmato, 《Scusa... comunque questa ragazza mi ha detto praticamente di non fissarmi su qualcuno che non mi considera. Mi ci è voluto un po' di tempo per capirlo ma alla fine ci siamo messi insieme. Non siamo stati tanto insieme e dopo i primi periodi iniziavamo a litigare molto spesso e quando anche Marinette si è messa con Luka le cose sono terribilmente peggiorate. Avevo scoperto che ero geloso di Marinette e questo a Katami non andava a genio alla fine ci siamo lasciati. Qualche volta Mari è venuta a consolarmi ma non spesso quanto speravo o volevo. In quel periodo mi sono sentito perso e smarrito.》《Era quando mi chiamavi tutti i giorni? E io ti chiedevo cosa era successo? E tu non mi hai mai risposto? Perché non me lo hai detto? Sai quanto ero preoccupata?》《Scusa la mia idea era quella di non farti preoccupare...》《Beh non ci sei riuscito molto ma ti rimprovererò più tardi. Ora continua》《Ok... a quel tempo consideravo Mari come la mia migliore amica e basta, poi ho iniziato a ragionare e ho capito che Marinette non mi era indifferente ma anche la ragazza di cui ero follemente innamorato, e che comunque non mi ha mai abbandonato anche lei, non mi era indifferente. Ancora oggi non so che cosa provo per loro due. Ecco perché ti ho detto che non so... perché effettivamente non so cosa provo per Marinette. Capisci?》《...Capisco》.

I due continuarono a parlare tranquillamente insieme passeggiando per le vie secondarie che Adrien aveva scoperto. Quando arrivarono vicino alla Tour Eiffel la ragazza s'era fermata a osservarla incantata, suo fratello notando il suo stato d'animo, la prese gentilmente per mano risvegliandola dai suoi pensieri 《Vieni?》 le chiese, la ragazza si fece guidare senza porre domande, infondo sapeva già dove erano diretti.

In cima alla torre c'era un panorama mozzafiato, Madeleine era senza parole, la sua città era stupenda. Leggermente in disparte Adrien la osservava, non si era accorto di quanto le fosse mancata sua sorella. Certo si sentivano molto spesso e in quei tre anni si erano anche visti qualche volta, però non era rassicurante come sapere che ci sarebbe stata anche fisicamente tanto che per raggiungerlo avrebbe dovuto solo camminare per la loro città. Senza rendersene conto, quei pensieri, lo portarono a versare qualche lacrima. In quel momento Madeleine si girò verso il fratello, stava per proferir parola, quando notandolo, s'ammutolì e lo strinse semplicemente in una mostra talmente possessiva, probabilmente soffocante se vista esternamente che per loro però era rassicurante. La ragazza poteva immaginare i pensieri di Adrien, sapeva però che in ogni caso non avrebbe dovuto separarsi, sapeva che lui aveva bisogno di sentirla viva, poterla abbracciare e sentire la sua voce, quel pomeriggio anche lei s'era trovata nella sua stessa situazione 《Boubou... va tutto bene, ora sono qui e non me ne andrò》.

Dopo un tempo indefinito Adrien si allontanò un poco da sua sorella 《Bibou... lo sai quanto ti voglio bene?》《Probabilmente quanto te ne voglio io...》l'atmosfera che si era creata, stava già sfumando per il brusio che iniziava a crearsi intorno a loro, Adrien decise quindi di allontanarsi 《Scendiamo?》 così i due si diressero verso l'ascensore per tornare a terra. Nel mentre il telefono di Madeleine avvisò la sua proprietaria di un messaggio appena arrivato.
《Senti ti va di accompagnarmi allo studio?》《Certamente, perché?》《Sinceramente? Non so, mi hanno scritto che mi vogliono parlare》.

《Come fai a non perderti?》《Abitudine?!》《Ma come è possibile? Sei tornata ieri!》《Giusto ma non è cambiato molto da prima》《Mi stai dicendo che riesci a ricordarti questo posto dopo anni?》《Non esattamente dopo ti spiego, oh guarda! Siamo arrivati! Aspettami lì》 i due fratelli si separarono, lui si diresse verso le sedie e lei entrò in quella stanza.

Intanto un kwami dalle sembianze feline, uscì dal suo nascondiglio per parlare con il proprio portatore 《È fantastica!》《Hai ragione》 disse senza pensare 《Cioè ti ha messo in imbarazzo, in pochissimo tempo... ti sei visto in camerino?》 chiese la piccola divinità della distruzione scoppiando a ridere. 《Hai notato solo quello di lei? Oppure mi stai solo prendendo in giro e, magari, neanche ti piace?》《Senti, piccolo umano, se dico qualcosa su una persona è perché lo penso. Vedo che con lei sei te stesso! Resta il fatto che la stimo, anche se non l'ho ancora vista. E, umano, ho fame!》《Va bene, va bene, hai ragione scusa. Tieni il tuo formaggio puzzolente》

Quando sua sorella ricomparve alle sue spalle con una custodia e un sorriso enorme, non era passato troppo tempo, 《Pigrone andiamo?》.

Dopo quella breve tappa i due avevano trascorso il resto del loro pomeriggio a girovagare senza una meta, quando arrivarono davanti ad un piccolo Caffè 《Ci entriamo?》 chiese la ragazza che, come risposta ottenne solo un cenno d'assenso. Il locale era piccolo e grazioso, i tavolini disposti senza alcun schema, tutti di tipi diversi, avevano poggiata una tovaglia bianca con dei ricami e al centro vi erano posti dei vasetti con un fiore e dei cioccolatini. I due fratelli si sedettero su due poltroncine poste intorno ad un tavolino. 《Perché siamo qui?》《Mi è piaciuto il posto. Vuoi un caffè?》 con uno sguardo indagatore Adrien rifiutò 《Ti conosco, cosa stai nascondendo?》《Dio non ti posso nascondere niente. Grazie mille》 disse sorseggiando la bevanda appena ricevuta 《Comunque è vero. Prima, oltre a darmi questa meraviglia, mi hanno anche donato dei biglietti per il prossimo concerto di Jagged Stone!!! Ci credi!!!》《Ma è fantastico quando è?》《La prossima settimana. Però me ne hanno dati due in più... quindi... credo che li darò a quel nonnetto laggiù》 dopo quel ultima frase si godette l'espressione che era appena comparsa a suo fratello, da speranzosa e euforica a sbalordita 《Tu sei un infame! Non puoi darmi certe speranze!》《Scherzo erano destinati a te e magari portati un tuo amico, so che con papà non dev'essere facile.》 disse porgendo i due pezzi di carta 《Dio! Ma questi sono per la parte vip. Non ci credo! Non posso accertarli!》《Invece devi perché porterò con me la mia amica e vi conoscerete》《Me la farai conoscere?》.

Appena usciti dal locale i due si dovettero salutare visto che la segreteria aveva avvisato il più piccolo che sarebbe dovuto tornare a casa al più presto.

La ragazza decise di andare a vedere la sua nuova casa, niente di speciale, era semplicemente l'appartamento di sua mamma prima che si sposasse, non aveva mai avuto il coraggio di venderlo e dopo aver avuto la sua primogenita decise di lasciarlo a quella che a quel tempo era solo una bambina, la sua bambina. La ragazza aveva scoperto ciò grazie alla lettera che sua madre le aveva lasciato. Le era grata per ciò che aveva fatto per lei in primo luogo era grata a sua madre per averle lasciato quel meraviglioso appartamento non troppo grande ma neanche piccolo. Aveva notato che c'erano diversi lavori da fare per rendere l'appartamento abitabile ma era anche sicura che in una settimana sarebbe riuscita a farne la maggior parte, per sua fortuna era una ragazza che pensava al futuro e durante il suo periodo di studi all'estero aveva messo da parte un po' di soldi.

Mentre stava tornando a casa dove era ospite, aveva incontrato Marinette e Alya, la sua amica l'aveva informa che probabilmente quel pomeriggio sarebbe uscita 《Wow ma tu suoni?》《Un po'》《Perché ti sminuisci così! Spiegami! Non l'ascoltare Alya, è bravissima dovresti sentirla》《Ok ok ha capito, a proposito, lo studio mi ha dato dei biglietti per il prossimo concerto di Jagged Stone!》《Forte!》《Già, solo che me ne hanno dati due in più e visto che non ho più molti amici qui ve li volevo dare.》《Davvero? Donna tu sei pazza, mi hai appena conosciuto!》ribatté la castana 《Allora? Sei amica di Mari... per me va bene. Ecco tenete i biglietti》 disse porgendo i due pass 《il concerto è la prossima settimana. Ciao Sabine, ciao Tom. Io porto al sicuro il mio tessoroo!》 li salutò citando Gollum.
《È pazza! Hai visto che biglietti! E me lo ha dato così!》commentò Alya sbigottita 《Abituati fa spesso così, non provare a ridarglielo ti potrebbe fare a pezzi》《Ook? È tardi io devo andare, ci vediamo domani. Non arrivare in ritardo》《Scema. A domani》 così le due studentesse si salutarono.

La giornata finì senza disastri di alcun tipo, tra la cena e qualche chiacchiera le due amiche si ritrovano addormentate come la sera precedente. Peccato che la pace non sarebbe durata ancora per molto.







Buongiorno! Che dire, i due fratelli si sono riuniti e vissero tutti felici e contenti. O forse no. Non ho troppe cose da dire quindi spero che queste giornate ve le vivete bene e ci vediamo al prossimo capitolo. 
P.S. Se volete darmi la vostra opinione a me fa piacere.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


La pace, infatti, non durò molto.

Due attacchi, da parte del perfido Papillon, in due giorni avevano distrutto i due poveri supereroi. Ogni nuova vittima era più potente della precedente. La conseguenza, fu che quella mattina Marinette non voleva alzarsi, non che fosse un evento così raro. Venne però svegliata, per la quarta giornata di fila, dalla causa del suo nuovo record di puntualità. 《Per quanto sia bella la tua faccia, spostati... anzi no alzami》《Ah! È così che mi ringrazi? Io non ti faccio arrivare in ritardo e tu mi maltratti? Vergognoso!》《Ma no... sì, invece sì. Ora alzami. Per favore》.

Mentre la corvina faceva colazione al notiziario passò un servizio sui due supereroi, 《Sono forti.》《Sono supereroi è il loro dovere》《No, io intendevo fisicamente, guarda Chat Noir per salvare Ladybug, non credo siano molto più grandi di te, eppure riescono a fare cose straordinarie》effettivamente Marinette non c'aveva mai fatto caso veramente, ma doveva ammettere che quando si trasformava nella sua controparte eroica la sua resistenza e la forza aumentavano in maniera incredibile, poi ripensò a quello che aveva appena detto l'amica 《Scusa... perché pensi che abbiano, più o meno, la mia età?》《Ho guardato il Ladyblog, a proposito fai i complimenti ad Alya. Buona giornata Sabine, salutami Tom.》《A dopo mamma, saluta papà! Vi voglio bene! Ok quindi?》 Chiese Marinette uscendo dalla porta della pasticceria, infatti da quando avevano cominciato quella conversazione le due avevano finito di prepararsi ed erano uscite. 《Quindi ho scoperto che i due sono comparsi circa un anno dopo che sono partita e quindi sono in circolazione da due anni》《E con ciò?》《Mi lasci finire? Dicevo dalla loro prima apparizione ad oggi si nota che sono cresciuti, perciò si è dimezzata tre quarti della popolazione della Francia perché sicuramente sono ragazzi, poi ho visto che la figlia del sindaco... Chloè giusto? è stata una "portatrice part-time" e fisicamente sembra che lei e Ladybug abbiano più o meno la stessa età. Non ci ho messo molto a fare due più due e sono arrivata a quella conclusione.》《Esaustiva come risposta, ma sembri una stalker sinceramente...》《Davvero?》《Un po'》《Okay, sembrerò una stalker ma probabilmente ho ragione. Io devo andare, anche oggi si dipinge!》《Quindi non ci sei a pranzo?》《Nope, devo finire le ultime due stanze e poi lavare... come minimo e magari riposizionare i mobili》《Allora a più tardi》.

Controllando che nei paraggi non la stesse ascoltando nessuno, Marinette decise di confidarsi con Tikki. 《Mi dovrei preoccupare?》 chiese leggermente preoccupata 《In neanche una settimana ha già capito la mia età e effettivamente anche quella di Chat, perché se messo a confronto di Nino sono simili... aiuto e ora?》 spiegò notando lo sguardo dubbioso di Tikki 《Calmati e respira... non è così difficile intuire quanti anni ha qualcuno e Chloè non ha aiutato, però guarda il lato positivo sei sicura di non aver fatto passi falsi che possono rivelare la tua identità.》《Hai ragione, o forse no... e se avessi detto qualcosa e non me ne sono accorta? E se faccio qualche gesto che possa ricondurre a me, e se... aiuto》《Ciao Mari. Che hai? Ti è successo qualcosa?》

Adrien era appena arrivato e quando aveva notato la sua amica aveva deciso di andare a salutarla. Fortunatamente con il suo arrivo, oltre ad averla spaventata a morte, aveva distratto Marinette dai suoi pensieri 《Hey, sì sto bemone... benone ... Che hai?》《Niente. Non posso cercare di trattenere una risata, o vuoi scoprire quello che nascondo》《Sei una persona terribile... e non voglio scoprire i tuoi magnifici segreti... cioè terribili! terribili segreti》 mentre la ragazza si malediceva il ragazzo scoppiò in una risata cristallina che contagiò l'amica 《Volevo chiederti se la prossima settimana sei libera... 》《Perché?》《Perché mi hanno dato un biglietto in più per un concerto e visto che si tratta del tuo cantante preferito ho pensato che ti avrebbe fatto piacere》《Mi dispiace ma io e Alya avevamo deciso di passare il pomeriggio insieme》《Ah... va bene, chiederò a Nino.》il povero ragazzo c'era un po' rimasto male, sia chiaro: non per la risposta, però avrebbe voluto farle conoscere sua sorella.

Decise di non abbattersi, quindi notando l'espressione dell'amica decise di chiederle cosa le prendesse《Niente》《Non mentirmi...》《Ok... sai prima stavo parlando con una mia amica e nel mentre al notiziario abbiamo visto un... come si chiama?》《... reportage?》《Sì! Esattamente! Comunque abbiamo visto un reportage su Ladybug e Chat Noir... 》《Forse l'ho visto anch'io... ma cosa c'entra con il tuo stato d'animo?》《Questa mia amica, mi ha fatto notare che i due paladini probabilmente hanno la nostra età... quindi mi stav...》Marinette si era bloccata notando il passo falso che stava per fare 《Ti?》《Pensavo! Pensavo! C-Che po-po-potrebbe no! Cioè! Sì! Aaaaa》《Calmati》 dopo aver respirato affondo un paio di volte la ragazza riprese parola 《Sì, pensavo che se, questa mia amica, avesse ragione... allora quei due rischiano la vita, per noi, nonostante tutto! Un po' mi sento in colpa...》 dopo essersi congratulata mentalme con se stessa per l'ottima scusa data sul momento e ripensato a quello che aveva appena detto, si mise ad ascoltare l'amico 《Mari non è colpa tua. La colpa è solo di Papillon. Ciao ragazzi!》 l'aula che all'arrivo di Marinette e Adrien -i primi ad entrare dopo il suono della campanella- era vuota ora si stava riempiendo dando così inizio al giorno scolastico. 

《Finalmente si mangia!》《Plagg...》《Bimbo, io ho fame》《Tieni e nasconditi》 Adrien dopo aver appoggiato, nella sua stanza, la cartella si diresse verso la sala per pranzare e si sorprese non poco quando notò che suo padre lo stava aspettando per pranzare. 《'Giorno...》 lo salutò il figlio, dato che quella mattina non si erano ancora visti 《Adrien, ti stavo aspettando. Pranziamo?》 è strano. Questo fu il primo pensiero del giovane, decise però d'accontentare il genitore anche perché aveva leggermente fame. I due Agreste seduti ai lati opposti dell'immenso tavolo mangiarono silenziosamente, quando il giovane chiese il permesso per tornare nella propria camera Gabriel lo avvisò che, quel giorno, Natalie non lavorava ma doveva comunque seguire il programma che aveva precedentemente creato, a quelle parole sorrise, credeva di aver capito perché l'assistente non lavorasse e ne era felice, Nathalie si meritava del riposo.

Il primo pomeriggio passò tranquillamente poi però Adrien si dovette trasformare nella sua eroica controparte felina, la causa di questa trasformazione supponeva fosse un akumizzato e purtroppo scoprì che aveva ragione.

Fu facile trovare la povera vittima di Papillon e con lei anche Ladybug 《È un fiammifero quello che vedo? Ormai fa caldo, qualcuno dovrebbe dirglielo!》《Magari si sta proteggendo da te...》il verso che uscì dal gatto fece intuire alla ragazza che non aveva capito cosa intendeva quindi decise di spiegarsi meglio 《Vorrà sciogliere le tue terribili freddure》《Parli di me ma tu non sei messa molto meglio...》《Certo! contaci!》《Uno... due... tre...》《E ora che fai?... No! Non voglio saperlo! Non riesco a capire dove potrebbe essere l'akuma, qualche idea?》《No mi dispiace, in compenso sta scappando io lo inseguo tu pensa ad un piano. E comunque ci contavo...》dopo ciò le fece l'occhiolino e si mise ad inseguire colui che aveva appena chiamato fiammifero.

Lo stava inseguendo da circa un paio di minuti, di Ladybug nessuna traccia, quando si era dovuto fermare ad aiutare dei civili. Cercava l'akumizzato da sopra un tetto quando un urlo terrorizzato lo travolse, con pochi salti arrivò sul tetto di una palazzina, faceva parte di un appartamento come terrazza, verso la balaustra erano posizionate due sedie e un piccolo tavolo dove vi erano appoggiati dei pennelli. Ciò che vide lo sconvolse. Madeleine si trovava accasciata al terreno, intorno a lei c'era cenere che cercava di prendere, era in uno stato confusionario, continuava a ripetere il nome della segreteria di suo padre senza sosta. 
Stentava a credere quello che i suoi occhi vedevano, sua sorella, sempre positiva e solare, ridotta a quello stato gli procurò un dolore quasi atroce che si trasformò in tale quando la ragazza alzò lo sguardo. Adrien poté vedere, oltre la lucidità causata dalle lacrime, la paura e il terrore riempire l'animo della sorella.

Ciò che fece di conseguenza fu istintivo, corse da lei e l'abbracciò, lasciando che si sfogasse. Qualche minuto dopo si staccano, al ragazzo non interessava se c'era un'akuma in corso. No, assolutamente! A lui importava solamente che sua sorella fosse lì e stesse bene. Con cautela chiese cosa fosse successo 《L-L'akuma》 iniziò con voce tremante 《L'akuma è arrivata qui... e... e quando Nathalie è andata a controllore, non so bene cosa sia successo ho solo visto un raggio colpirla e poi...》 si fermò a causa delle lacrime che avevano ripreso a rigare il suo volto 《Calma, calma. Va tutto bene. Ce la fai a proseguire?》chiese con voce ferma ma dai toni dolci. La giovane incerta annuì, spiegando a Chat Noir come avesse visto polverizzarsi e successivamente dissolversi la donna. 《Più precisamente, prima ha preso fuoco e poi si è polverizzata. Può essere un potere del tipo?》《Sicuramente è un potere dell'akuma. Devo avvisare Ladybug! Tu torna dentro ci pensiamo noi》 così l'eroe parigino partì alla ricerca della sua compagna. Ancora scosso dalla vista della sorella, che solo un'altra volta aveva visto così.

《Efesto ha il potere del fuoco!》《Chi?》《L'akuma! L'avresti saputo se mi avessi aiutato, ma sei sparito. Dov'eri finito?》《Io ho raccolto informazioni utili. A tal proposito non devi assolutamente farti colpire da un suo raggio.》《Chat non lancia raggi, ma sfere infuocate è diverso!》Ladybug si stava leggermente alterando così il ragazzo decise di non replicare, anche perché non avevano tempo da perdere. 
Gli istanti che seguirono non furono per niente facili. I due supereroi riuscirono a portare il cattivo allo stadio delle principesse, per ridurre i danni. Così facendo, però, si trovarono svantaggiati nella battaglia perché non avevano molti ripari. Efesto continuava ad attaccare, i due eroi paravano i colpi e nel mentre cercavano di attaccare a loro volta il cattivo. Più passava il tempo, più la situazione diventava critica e ne Ladybug ne Chat Noir riuscivano a capire dove fosse la akuma. Così mentre Chat Noir, grazie alla sua arma, proteggeva entrambi, Ladybug invocò il Lucky Charm. Ciò che poi accadde, stupì entrambi i supereroi, non tanto la piuma che era stata richiamata -perché molto spesso il potere della creazione aveva donato oggetti inimmaginabili per una battaglia- ma ciò che sorprese i supereroi fu quando la piuma, prima ancora che arrivasse alla ragazza, venne attaccata dal cattivo. Il raggio creato da Efesto colpi la piuma che, contrariamente al solito non aveva la stessa fantasia del costume di Ladybug ma era di un caldo arancione. A Chat Noir parve di essere uno spettatore, con orrore osservò il raggio colpire il Lucky Charm e, proprio come pensava, disintegrarsi.

I due ragazzi erano sconvolti, quasi pietrificati 《Ok, lancia anche raggi.》 la ragazza quasi non s'accorse di aver parlato, tanto scioccata era. Efesto notando lo stato dei due supereroi decise, guidato da Papillon, di attaccare. Probabilmente sarebbe riuscito a colpirli e indebolirli, riuscendo magari anche a prendere i loro miraculous. Il piano dell'uomo non mostrava falle, eppure non funzionò. Nel medesimo istante in cui fece partire il suo potere, la polvere lasciata dalla piuma iniziò a librarsi nell'aria, riunendosi davanti ai supereroi. Iniziando a scaldarsi sempre più, fin quando l'ultimo pezzettino raggiunse la piccola nube e si posizionò al centro. A quel punto, tutta la nube prese fuoco, riformando la piuma che bloccò l'incandescenza creata dal loro nemico, proteggendo così i due ragazzi ancora più sbalorditi, proprio come l'uomo che comandava l'akumizzato. Purtroppo tutto ciò non durò troppo e i supereroi riuscirono a riprendere il controllo, Ladybug prese la piuma sconvolta da ciò che era appena successo. 《Cos'è stato?》 chiese l'amico al suo fianco《Non lo so.》
《LADYBUG ATTENTA!》 Chat Noir spinse via la ragazza che venne comunque colpita al braccio dove il fuoco si attaccò e iniziò ad espandersi, la piuma fece un altro atto, che nessuno si sarebbe mai aspettato, prese fuoco racchiudendo la ragazza. Quando poi il fuoco si dissipò, il supereroe poté notare la sua lady priva di sensi ma, fortunatamente, tutta intera.

《Tikki mi ha chiamato.》





Salve a tutti. Piccoli problemi di tempistica mi hanno fatto aggiornare oggi.
Spero come sempre di poter avere una vostra opinione riguardo alla storia ed al capitolo ( che, per la cronaca, è stato un parto) e al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Poteva dire di aver ascoltato Chat Noir, giusto?

Insomma, era tornata dentro casa.
Cioè... ma a chi voleva darla a bere! Era rientrata solo per andare dalla sua kwami. 《Liich dove sei? Vieni fuori, sei al sicuro.》 rassicurata da quelle parole la piccola divinità si posizionò all'altezza della sua portatrice e con aria seria le disse: "Tikki mi ha chiamato". 
Entrambe sapevano cosa significativa, così senza pensarci, la ragazza richiamò la sua trasformazione.

Non poteva essere la fine. La loro storia non poteva finire così. Papillon non poteva aver vinto. La fine di tutto se l'era immaginata diversamente, di sicuro, non con lui che teneva stretta fra le braccia la sua lady priva di sensi.

Dopo l'effetto del Lucky Charm, Chat Noir corse verso la super eroina per sapere se fosse ancora viva. Nel mentre, comandato da Papillon, l'akumizzato iniziò ad attaccare sperando di riuscire a ferire anche il ragazzo. Non successe, grazie alla sua arma riusciva a deviare ogni attacco e nel mentre raggiungeva Ladybug. Poi, purtroppo, Efesto con un subdolo tranello riuscì a far perdere il bastone a Chat Noir, che ormai si trovava inerme a proteggere, con il suo corpo, la sua lady aspettando la loro fine.

Il colpo di grazia, però, non arrivò. Senza mai lasciare Ladybug lentamente si girò. Vide una figura che si stagliava tra loro e l'akuma. Dalla corporatura sembrava una ragazza, indossava una tuta simile alla loro, dalla sua posizione, notò che aveva un cappuccio simile a quello di Carapace. Inoltre, la tuta della ragazza, all'altezza delle scapole aveva una specie di pezza, dove erano attaccati dei teli fini che si univano e arrivavano poco dopo alla metà della coscia, o almeno quella sembrava la lunghezza, formando una specie di mantello, che era in continuo movimento. Infine il ragazzo notò che da sotto la striscia di tessuto della tuta, dalle tonalità calde, usciva un disegno, molto simile a quello della miracle box, interamente bianco. 
Quando la ragazza si girò Chat Noir poté osservare che la bocca era nascosta da una sciarpa o un materiale simile che arrivava fino a sopra il naso celandone l'identità insieme al cappuccio.

《Portala al sicuro!》 era sbalordito, non sapeva chi fosse colei che aveva di fronte ma sapeva che aveva ragione. Doveva portare Ladybug lontano da lì. Si alzò, peccato che l'akuma s'era appena riscosso dallo stupore iniziale e aveva deciso di attaccare. 《Attenta!》 gli era stato spontaneo avvisarla, non sapeva chi era ma pensava, sperava, che l'avesse mandata il maestro. La nuova arrivata lo stupì ancora, senza girarsi e continuando a guardarlo alzò due dita e il fuoco, del loro nemico, si arrestò nel medesimo istante, spegnendosi in seguito lasciando del fumo al suo posto che piano si disperdeva nel cielo.

《Hai appena commesso un grave errore》
Questa frase pronunciata, lentamente, da Madeleine mentre, con la stessa calma, si voltava, fece rabbrividire il supereroe che decise di portare via la sua collega. 
《Ah si? E chi me lo avrebbe detto?》 chiese l'akumizzato con un misto d'impertinenza e paura. 《Non è importante》 rispose la ragazza tenendo sempre le due dita a mezz'aria. 《Allora prenderò anche il tuo miraculous》 con questa affermazione iniziò ad attaccare, ma la ragazza aprendo semplicemente tutta la mano bloccò tutti gli attacchi, la situazione sembrava assurda, quasi paranormale, se vista dall'esterno, c'erano sfere di fuoco bloccate a mezz'aria senza alcuna logica.
《Hai commesso un altro grave errore》 disse la ragazza in modo molto pacato, poi senza alcun preavviso alzò la mano aperta facendo prender fuoco l'aria dietro di lei. Quando le fiamme si dissiparono un poco, l'akumizzato notò che il fuoco aveva formato l'immagine stilizzata di un paio d'ali e pochi istanti dopo che il fuoco si spense al suo posto restarono delle ali anch'esse dai toni caldi.

La ragazza iniziò ad avvicinarsi ad Efesto senza rompere il contatto visivo, mentre la povera vittima di Papillon incominciò a sentire paura per sè e la sua incolumità.
Infatti dalla ragazza che aveva difronte sentiva un potere che lo stava quasi obbligando a restare immobile contro il suo volere e quello di Papillon. Lo spazio che li divideva ora era minimo, alla ragazza bastò aprire le mani come per formare una coppa che la piccola farfallina impregnata del potere malvagio uscì dalla piccola spilla seminascosta che portava l'uomo adagiandosi nelle mani della giovane che dopo averla purificata la lasciò volare via.

《Chi sei?》 Chat Noir che aveva assistito alla deakumizzazione era rimasto basito da ciò che vide e quando si era ritrovato davanti la ragazza, l'unica cosa che riuscì a dire fu proprio quella domanda. 《Non ti serve davvero saperlo però, se vuoi, puoi chiamami semplicemente Fenice. Mi porteresti da Ladybug? Posso risvegliarla.》 ancora leggermente sconvolto decise di accompagnare la ragazza dalla sua compagna soprattutto perché non sapeva come svegliarla o cosa fare.

《Va bene?》 annuì semplicemente facendole capire che andava bene. Si trovavano dove Chat Noir aveva portato Ladybug e durante il tragitto Fenice aveva detto alla sua guida cosa fare sperando che il risveglio della coccinella fosse tranquillo.

Così le ali di lei si chiusero in modo che dall'esterno non si riuscisse a vedere ciò che succedeva all'interno, Chat Noir fissava quel bozzolo pregando che, come per i buchi che si addormentano dentro una crisalide per poi risvegliarsi trasformati in bellissime farfalle, anche la super eroina si risvegliasse. Quando le ali si riaprirono Chat Noir constatò che non era passato troppo tempo. 《Va da lei, si sveglierà a breve》 la ragazza si allontanò dalla coppia di supereroi, per lasciare la loro intimità e per non creare troppo scompiglio che avrebbe potuto affaticare troppo Ladybug.

Quando Ladybug si svegliò, fu attacca dal suo compagno d'avventure e racchiusa in un abbraccio mozzafiato. Infatti il ragazzo appena vide gli occhi della super eroina aprirsi agì d'istinto, guidato dalla paura che aveva provato all'idea di perderla.
《Co-cos'è successo?》《Calmati e riprenditi un attimo, poi questo bel micione ti spiegherà tutto!》《Sto bene tranquillo, cosa è successo?》《Sei stata colpita e il fuoco si stava espanden-》《Ma non avevi detto che... no cosa sarebbe dovuto succede?》《Non ti seguo...》la coccinella che si stava riprendendo, si spiegò meglio e ciò che le disse il gatto la sconvolse.《Ma l'akuma? Io non l'ho purificata, adesso è libera, sai che non dovevi liberarla oppure è ancora in giro che sta creando danni? Oddio che cosa ho fatto, io-io...》《Ladybug calmati, l'akuma è sistemata non c'è nessun pericolo ora...》《Cosa! Non dirmi che hai usato il tuo cataclisma su un'akuma, lo sai che è pericoloso!》《Ho detto che è sistemata non che l'ho sistemata.》《Non ti seguo》così Chat Noir iniziò a raccontare anche ciò che era successo dopo l'inatteso atto del Lucky Charm. 《Quindi è arrivato un nuovo supereroe?》 il suo compagno non le rispose ma si girò semplicemente cercando con lo sguardo la ragazza che aveva appena incontrato, notando che si stava avvicinando a loro. 《Buongiorno Ladybug, mi dispiace che ci siamo conosciute in questa situazione》 proferì appena arrivata davanti alla coppia di eroi, 《Ciao, ma non aveva le ali?》 chiese poi rivolgendosi al suo compagno di mille avventure che le diede ragione 《Posso semplicemente dissiparle. Ascoltate, ho bisogno di parlarvi ma non qui. Conoscete un luogo sicuro? Così posso anche rispondere alle vostre domande》 chiese risoluta 《Va bene seguici》 controbattere Ladybug confrontandosi con Chat Noir.

Corsero saltando tra i tetti delle case parigine. Dalle strade qualche passante notò che il duo di supereroi era seguito da una figura troppo sfuggevole per essere ben distinta. Si fermarono, qualche minuto dopo, su un tetto, vicino ad un piccolo parco poco conosciuto, lontano da occhi e orecchie indiscreti. 《Ho bisogno di incontrare il guardiano》esordì la ragazza i due eroi, con ancora più dubbi di prima, chiesero delle spiegazioni che Fenice si sentì in dovere di dare almeno in parte. 《Non vi ho detto tutto, anzi vi ho raccontato pochissimo. Però il mio kwami mi ha detto che è il guardiano che deciderà chi deve raccontarvi, e cosa, del miraculous che indosso, però vi posso assicurare che vi ho raccontato tutto ciò che serve per fidarvi di me, anche in minima parte, quindi per piacere fidatevi. Ora vi lascio decidere da soli così posso far riposare il mio kwami, poi quando ritorno mi farete sapere.》

Così come promesso la ragazza si allontanò per permettere al suo kwami di ricaricarsi 《Come pensi che reagiranno a tutto ciò?》 chiese appena sciolta la sua trasformazione 《Ognuno è diverso e di conseguenza affrontano questa nuova situazione in maniera diversa. Comunque non credo che si fideranno subito di te ... anche se hai salvato la portatrice dell’ miraculous della coccinella》la anticipò la piccola divinità ora poggiata sulle mani della sua portatrice 《Speriamo che capiscano il prima possibile la situazione.》

La ragazza si era appena allontanata e nessuno dei due aveva fiatato. Chat Noir poteva indovinare i pensieri della sua compagna osservando la sua espressione, era cambiata velocemente dall'essere sbalordita a scioccata e poi arrabbiata, o almeno così sembrava, anche se non ne capiva il motivo. 《A cosa stai pensando Ladybug?》 decise di spezzare quel silenzio, infondo lui sapeva già cosa fare, Fenice aveva aiutato la sua lady e aveva visto con che potenza lo aveva fatto, inoltre inoltre era riuscita ad essere sincera anche se non poteva dire tutta la verità. 《Ti fidi di lei?》non s'aspettava quella domanda ma decise di rispondere sinceramente 《Abbastanza, ti ha salvato e ci ha raccontato tutto quello che poteva persino che non poteva raccontarci tutto》 《Ma se fosse una spia di Papillon?》 《Perché dovrebbe essere una spia? In fondo, ti ha salvata》 《Appunto perché mi ha salvato! per celare la sua parte!》 《Io non credo che sia così, però se non ti fidi di lei potremmo chiedere al maestro.》 《Hai ragione! E poi vediamo cosa fare! Sta tornando.》 dopo pochi balzi tra i tetti la ragazza atterrò davanti ai due supereroi, senza troppe cerimonie Ladybug spiegò quello che avevano deciso e che la sera dopo si sarebbero trovati nello stesso luogo per farle incontrare il maestro o no.

Alla fine i tre ragazzi erano rientrati verso le cinque del pomeriggio, dopo che Ladybug aveva risistemato tutto con il suo potere speciale. I due supereroi cercarono di riprendere a fare i compiti, purtroppo entrambi non riuscirono a farli, Adrien perché troppo eccitato a causa dell'incontro appena avvenuto e anche per ciò che gli avrebbe raccontato il giorno dopo la sua adorata lady, infatti avevano deciso che solo Ladybug sarebbe andata dal maestro e che poi si sarebbero trovati prima, dell'appuntamento che avevano dato a Fenice, per sapere Maestro Fu cosa voleva fare. Marinette invece non riusciva a concentrarsi per i troppi pensieri che le offuscavano la mente, non sapeva chi fosse quella ragazza, ne che cosa effettivamente volesse, o cosa era successo in quello stesso pomeriggio. Notando lo stato della sua portatrice Tikki decise di spiegarle qualcosa in più 《Mari...》《Oh Tikki, non so che fare, prima di tutto, chi è lei? E mi posso fidare? Oppure è una spia e sta dalla parte di Papillon?》 iniziò esponendole i suoi pensieri ma venendo subito fermata dal kwami 《Marinette aspetta un attimo, ti dovrei dire qualcosa... ho chiamato io Fenice...》 disse facendosi sempre più piccola 《Ma come...?》《Aspetta ora ti spiego. La battaglia non stava andando bene e non avreste resistito a lungo e lo percepivo quindi, quando hai evocato il Lucky Charm, io ho richiamato il potere del miraculous della ragazza che poi e apparsa. È stato possibile perché da circa tre giorni sento bene la presenza di Liitch, il suo è un potere speciale e antico. Ora come ti ha spiegato  Fenice non posso dirti di più, sarà Fu a decidere.》 《Quindi non mi dirai di più giusto?》 《No, solo... non aver paura di accettare un aiuto una volta ogni tanto》.
Al contrario la nuova portatrice rientrando nel suo appartamento, riuscì a notare subito la sagoma della segreteria di suo padre seduta sui teli che servivano per non sporcare il divano e gli altri mobili. Abbracciando la donna spiegò che dopo averla vista polverizzarsi era uscita per capire cosa stesse succedendo, alla fine dopo essersi riprese finirono i lavori e entrambe, la sera, tornarono alla propria residenza un po' scosse.

《Nooroo chi era quella?》 Gabriel era furioso 《Signore io non potrei parlarne》《Fallo! Dimmelo!》 obbligato Nooroo iniziò a raccontare ciò che gli era permesso 《Colei che oggi si è palesata è la portatrice del miraculous della fenice. Questo miraculous è antico, il primo che si formò e il più potente.》 《Che cosa fa?》 l'animo del portatore si stava assopendo un poco 《Esistono leggi e magie che non mi permettono di dirlo, esattamente come non posso dire chi è il mio portatore.》 il tono risoluto della divinità fece capire che non poteva spingersi oltre. Una considerazione, però, si formò 《Voglio quel miraculous》 ma la risposta che ricevette non gli piaceva《Non è possibile, signore.》
 
 
 

Buongiorno, piccolo avviso. Mi ero prefissata un aggiornamento ogni due settimane, purtroppo la scuola mi sta leggermente rissuchiando le ore libere a mia disposizione, specialmente in questo periodo. Non contenta di ciò la mia mente non riesce a scrivere il prossimo capitolo. Quindi al prossimo capitolo (che spero non arrivi troppo tardi).

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