Due nipoti per lo zio Voldy di rose07 (/viewuser.php?uid=53347)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo di Vale e Mary ***
Capitolo 2: *** Qualcuno salvi lo zio! ***
Capitolo 3: *** Foto e dispetti ***
Capitolo 4: *** Cantanti, telefonate e PETRIFICUS TOTALUS! ***
Capitolo 5: *** Pallavolo con KIARA THE CANTANTS ***
Capitolo 6: *** Il giorno del Fidanzato.. ***
Capitolo 7: *** Possibile mai?! ***
Capitolo 8: *** Ortensia - I parte ***
Capitolo 9: *** Ortensia - II parte... ***
Capitolo 10: *** Il colloquio con Silente ( 1 parte) ***
Capitolo 1 *** L'arrivo di Vale e Mary ***
Lord Voldemort
si alzò dal suo giaciglio e si guardò
intorno, cercando di filtrare qualche raggio solare.
Si
sentì il mago più potente e figo del mondo e
dell'universo capace di distruggere chiunque con il solo sguardo. Oh,
come si
sbagliava. Non poteva sapere di certo, che la sua esistenza avrebbe
avuto un
piccolo CLOCK, da quel momento la sua
gloria veniva oltraggiata, il
suo nome storpiato e le sue memorie ribaltate.
«DING-DING-DONG-DONG-DENG-DENG...
E
cosa più? Ah sì! DANG-DANG!» fece il telefono
personalizzato del Lord.
«Ma
chi sarà? Oggi nessuno potrà disturbare la mia
quiete, neanche se sapessi che quel magnanimo di Harry Potter si stia
preparando
a conquistare il mondo! Muahahahahahahah! Pronto? Casa Riddle, lei sta
parlando
con Lord Vo...»
«Uelhà,
Tom!» disse una voce femminile
dall'altro capo del filo.
«Cielo!
Chi è?» chiese Voldemort, titubante.
«Ma
come, Tom? Non mi riconosci?? Sono Ortensia! Tua
sorella! Oh, che smidollato che sei!»
Il mago si
mangiucchiò le unghie. (nouu! Ci avevo
appena passato lo smalto fucsia! ndLord) Non sentiva da anni sua
sorella
Ortensia, da quando era diventato Lord Voldemort il Magnifico non aveva
(fortunatamente ndLord), avuto più sue fantomatiche notizie.
«Oh...
Uhm... Ehm… Ihm... Orty?! Sei tu?» chiese il
mago, ancora spaventato.
«Certo,
chi ti aspettavi fosse? Albus Silente? Eh?
Ah,ma alla fine è morto?»
«Ca-categoricamente
sì, anzi no» ammise Voldemort.
«Mh...
Ecco avrei bisogno che tu facessi da
baby-sitter per un pò. Insomma, so benissimo che per te
potrebbe anche essere
un problema, dato che hai da fare con le tue memorabili imprese oscure
e
blablabla, ma siccome io sono tua sorella e tutti e due abbiamo lo
stesso
sangue, ti propongo, anzi ti obbligo a badare le mie due figlie
per tutta l'estate,
senza che tu mi risponda di...»
«...NO!»
proclamò il Lord.
«Come
sarebbe! Io sono Ortensia Merope Riddle, come
te erede di Serpeverde! E tu rifiuti una mia proposta! GRRRR! Si tratta
delle
tue nipotine, Tom! Che ti piaccia o no, io te le affibbierò!
Muahahahahah!
Morirai o se morirai!»
«Oh
santaccì! Ortensia sei sleale! Voglio un favore! Mi
devi un favore!» ribatté Voldemort.
«Dimmi,
caro fratello, che genere?»
«Ecco....pspspspspspspspspspsp!
Capito?»
«Mh…
Si può fare! Ora ciao, Tom! Vado a ballare la samba!
Holà, stupido fratello rimbambito e deformato!»
«Aspetta,
Ortyyy!»
CLICK.
Tututututututututututututu...
«Chi,
io?» domandò Voldemort al telefono.
Tututututututututututu...
«Ho
capito che ce l'hai con me. Ma io stavo parlando
con mia sorella, se non ti dispiace!» disse gelido.
Tutututututututututututu...
«Ma
insomma! Va’ a quel paese! Grrr!» disse Voldemort
chiudendo il telefono.
«Signore,
tutto bene? La vedo un po’ incacchiata oggi!»
domando il suo seguace servo Codaliscia.
«Ortensia
me la vuole far pagare. Vuole che io badi
alle mie stupidi nipoti!»
«Ha
delle nipoti? Wow, signore! Non credevo! Ma chi
sarebbe Ortensia, scusi?» domando Codaliscia, sorridendo.
«Come
chi è? Ma sei cioto? E’ mia sorella! E vuole che
io badi a due ragazzine viziate!»
«Bello!
Quando vengono, Sir?»
«Eeeh?!
Come hai detto?» disse Voldemort, arrabbiato.
«Che
è un plagio, Signore. Un plagio!» disse
Codaliscia.
«Lo
so! Ortensia era... da bambina... era... stupida,
cattiva, viziata, malefica, mi picchiava, faceva impazzire i cavalli,
nascondeva
il telecomando... e rrrrh! Non vogliooo! Buaaaaaaaaaaaaaaah!»
piagnucolava il
Lord sdraiato su un divano con Codaliscia che prendeva nota.
«E...
Come si sente al riguardo?» chiese Codaliscia,
con aria da psicologo.
«Non
voglio avere a che fare con due ragazzine come lei
che sono stupide, cattive, malefiche, che mi picchiano, che fanno
impazzire i
cavalli e che nascondono il telecomando! Buaaaaaah!» si
lamentò il mago.
«Va
bene, adesso può andare. Ritorni la prossima
settimana per controllare eventuali miglioramenti. Arrivederci. Il
prossimooo!»
chiamò Codaliscia.
«CODALISCIA!
Ma cosa stai facendo!» esclamò Voldemort,
prendendo il suo servo dal colletto della giacca.
«Niente,
Sir!»
<<
Come niente! Io ti...>>
TOC-TOC!
«Oh!
hanno bussato alla porta! Vado subito a vedere chi
è!» disse Voldemort con aria da donna di casa.
Appena aprì la porta, trovò
davanti a sé due bambinette con dei gran codini che
mangiavano un enorme
lecca-lecca. Una delle due gli porse un pacco.
«Oh,
che carine! Io adoro le bimbe piccole! Io sono
vostro zio e voi siete...»
«Okay,
ora potete andare! Avete fatto la vostra parte
ed ora sciò! Viaa!» ordinò una ragazza
alle bimbe. Voldemort alzò lo sguardo e
rimase inorridito. Due ragazze di almeno 15-16 anni erano ferme sulla
soglia
della sua casa.
«Ciao,
zietto piccino-picciò!» esclamarono le due in
coro. Gli saltarono addosso e lo zio cadde.
«Oh,
ma che signorine! Io sono Codaliscia!» disse
l'animagus.
«"Acqualiscia"?
Ma che razza di nome di merda
è?» chiese una delle due ragazze a Codaliscia.
«Oh,
ehm... CODALISCIA!» la corresse.
«Ehi,
Mary! Vieni a vedere la casa!» chiamò l'altra. La
ragazza si precipitò dalla sorella.
«Sono
molto simpatiche, Padrone!» disse Codaliscia.
Ma lo zio era
impegnato ad aprire il pacchetto
consegnatogli dalle due bimbette di prima. E con sua non-sorpresa
notò si
trattasse della scrittura della sorella Ortensia.
Caro Tom o
meglio... Caro Zio Voldy,
le mie figlie
sono arrivate sane e salve a
destinazione, eh? Bene. Lo sai che comunque vada vincerò
sempre io, giusto? Okay.
Spero che vi divertirete insieme anche perché se c'erano
loro in casa non
potevo continuare le mie lezioni di samba! Muahahahahah! Come sei
stupido,
fratello!
Adesso ti
saluto, ho tutt'altro da fare che
scrivere lettere a te. Ciao Tom! E non trattare male le mie due
bellissime
figlie, o... AVADA KEDAVRA q r s t u v z x2 fratto alla terza!
Eheheheh!
Ricordi? Ti ucciderò subito con quest'incantesimo!
Hihihihihih! Non mi hai mai
battuto, non mi hai mai battuto!!! Prrrrr! (pernacchia ndA)
Ciao
cretino di un fiasco. Ti odio.
p.s Sai, la mia
mente acuta mi ha suggerito
di darti ciò che mi avevi chiesto per favore. Beh,
è nella scatola. Un po’
malandato, ma...
p.s del p.s Ma
non muori mai??? Muahahahahahahahahahah
XD
Ortensia,
tua sorella.
Il Lord
controllò subito dentro il pacco e vi ci trovò
solo...
«...due
ruote??? Due, e sottolineo, DUE RUOTE??? Come,
e sottolineo, come ha osato rompere il mio modellino preferito?! Era la
macchina da corsa degli Incantesimi di Formula 1! Grrrrr!!!!»
gridò lo zio,
prendendo in mano ciò che restava del suo modellino
preferito.
«Queste
due ragazze se ne devono andare, Codaliscia,
non le voglio!»
«Ma
Sire, almeno adorano la casa!» disse Codaliscia
sorridendo.
«Ziooo!
Ma che schifo! Vivi in una topaia!» esclamò una
delle due nipoti «Vale, al tre. Uno, due e... Casatum
Rosam!»
esclamarono.
Lo zio Voldy si
guardò intorno con gli occhi sbarrati.
Quei due diavoli avevano trasformato la casa in una castello delle
fiabe, rosa.
Divano rosa, mobili rosa, sedie rosa, tavolo rosa... perfino
Codaliscia, che gli
stava davanti come al solito sorridendo, era diventato rosa.
«Ti
piace, ziuccio caro?» fece Mary.
Lo zio non
rispose. Non poteva farlo. Era svenuto...
SPLASH!
«Oh!!!
Ma che diamine...?» Voldy si risvegliò. Si
guardò intorno. La casa non era più rosa. Era
stata trasformata in un orribile
color prugna. Lo zio era in preda ai conati, ma si fece forza. Anche
perché,
non sapeva come mai, tutti i suoi seguaci erano lì che lo
fissavano. In casa
sua.
«Ma
che cosa ci fate voi qui?» domandò irritato.
«Oh,
sia lodato Salazar Serpeverde, Signore si è
risvegliato!» esclamò Bellatrix Lestrange,
preoccupata.
«Mi
sembra ovvio, ma...» girò la testa e vide le sue
nipoti che lo fissavano indicandolo e ridacchiando, sentendo dire
qualcosa tipo
"naso".
«Grrrr!»
fece mordicchiando un lenzuolo. Ma poi si
calmò.
«Ragazze,
per quale santa ragione avete trasformato la
mia accogliente casupola in... in un casa per le Barbie??!»
«Oh,
sì zio. Sapevamo andassi pazzo per le Barbie!»
rise
Vale.
«Beh,
quando ero piccolo, ogni tanto, vedevo il loro
cartone che... Ma cosa stai dicendo? Quale Barbie!!!»
gridò lo zio.
«Si
calmi Padrone! Poverine, le spaventa! » disse
Codaliscia.
Le due ragazze
scoppiarono a ridere a crepapelle.
«Ora
basta!» esclamò il Lord «Voglio ancora
sapere cosa
ci fanno tutte queste persone qui!»
«Veramente
le ho chiamate io, Sire. Aveva un aspetto
spaventoso, quando ha perso i sensi, ruggiva e diceva parole
incomprensibili.
Allora mi sono preso di panico, Sir!» disse sorridendo
Codaliscia.
«Tu
sei uno stupido stolto!» ribatté il signore Oscuro
«Lucius aiutami ad alzarmi!»
Lucius Malfoy lo
aiutò ad alzarsi.
«Zio,
perché quest'uomo ha i capelli lunghi? E’ un
travestito?» domandò Vale allo zio.
Lo zio
lanciò un' occhiata di comprensione a Lucius.
«Quell'uomo
è mio padre» disse un ragazzo biondo.
«E tu
chi sei? Un altro travestito?» chiese Mary a
quello che si scoprì essere Draco Malfoy.
«No
sono Draco Malfoy»
«Sei
un figo della malora, ci mettiamo insieme?» gli
propose Vale.
«Okay.
Saliamo di sopra ad "inaugurare le nuove stanze
della casa", che dici?» disse Draco, ammiccante.
«Arrivo!»
i due si presero per mano e salirono le
scale.
«Dove
va tua sorella?» chiese lo zio a Mary.
«Ad
aggiustarti il letto, zio»
«E il
figlio di Lucius che ci va a fare?» disse lo zio,
sospettoso.
«Per
cacciare la polvere, zio»
«Oh,
ma che bravi ragazzi!» esclamò lo zio, sorridendo.
«Bleah!
Zio, chiudi la bocca, hai dei denti più gialli
di un canarino!» disse Mary, con un gesto di disgusto.
«Guarda
che io uso la dentiera, giovinastra!» si difese
lo zio, incacchiato. In quel momento passò Nagini, la
serpentola dello zio.
«E
quello cos'è?» indicò Mary.
«Un
serpente»
«Come
si chiama?»
«Nagini»
Ma non riuscì a terminare il nome che Mary
calpestò la coda alla povera Nagini.
«Acrop
anattup!!! Ssssssssssss!» disse Nagini (traduzione:
leggete al contrario ndA)
«Nooo!
Nagini!» lo zio fece un balzo e recuperò il
serpente che appena lo vide gli morse un dito.
«Ahi!
Figlia di un m******* di una serpentola!» gridò
lo zio,
«Prrrrrrr!
(pernacchia ndA) Ssssssssssssss» fece
Nagini.
Lo zio Voldy,
(ormai soprannominato così), si sdraiò
sul divano. Ripensò alla giornata trascorsa. Aveva in casa
due inaspettate
nipoti contro il suo volere, era svenuto, Nagini lo aveva morsicato e
si
sentivano rumori sinistri provenire di sopra.
«Codaliscia,
chiudi l'acqua del bagno, imbecille!»
gridò al servo.
«Ma
Signore, io sono nel mio letto che leggo Piccole
Donne di Louisa May Alcott!» urlò di rimando
l'animagus.
«Ma
allora chi...» tese le orecchie e sentì:
«Vai,
Vale…sì…sì...Oh
yeah!»
«Oh,
Draco! Sei molto dotato, vedo!»
Codaliscia
commentò:
«Ma
come si fanno bene le pulizie al giorno d'oggi!»
Poi
sentì sua nipote Mary che urlava:
«Zio,
zio! Forse ho ucciso Nagini!!!»
Lo zio Voldy
aggiunse:
«Temo
sarà un'estate molto molto lunga. Eh,
Codaliscia?»
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Capitolo 2 *** Qualcuno salvi lo zio! ***
Era una afosa
giornata di metà agosto e lo zio Voldy
riposava, o almeno cercava di riposare, nella sua amaca preferita.
Finché uno
strano suono non gli trapassò i timpani.
«Ziooo!
Ziuccio! Ziettooo!»
Voldy, che aveva
prudentemente messo i tappi alle
orecchie, sobbalzò. Il suono era talmente acuto da riuscire
a penetrare oltre i
tappi.
«Cosa
succede, ragazze?» disse lo zio, cercando di
essere gentile.
«Una
cosa orribile, orripilante! Non ci crederai mai!»
disse Mary.
«Ma
cosa succede?!» esclamò lo zio, combattendo tra la
curiosità e il fastidio.
«E’
una catastrofeeeee!» gridò Vale.
«Ma
cosa, per Santo Salazar!» disse lo zio, spaventato.
«La
scuola comincia l'11 di Settembre!!!!» urlarono le
due all'unisono. Lo zio si fermò a riflettere.
«Così
tardi?» chiese.
«Zio,
ma ci sei o ci fai? E’ prestissimooo! Non avremo
tempo per passare le vacanze insieme a te! Sciagura, zio!»
urlarono.
Lo zio Voldy,
rise sotto i baffi.
«Ma
noi potremmo trasferirci al castello con voi!»
disse Codaliscia, spuntando dal nulla.
«Non
credo sarebbe il caso. Non viziare troppo le
bambine, Codaliscia!» disse Voldy, lanciando un'occhiataccia
al servo.
«Ma
perché, Sire, mi guarda come se volesse dire "sta’
zitto, stupido imbecille, non vedi che
non le sopporto più, testa bacata, rognoso topo di campagna
che-più-scemo-non-si-può?!»
disse Codaliscia, sorridendo.
Le due ragazze
fulminarono lo zio con lo sguardo.
«Ma
no, Codaliscia, cosa vai dicendo! Io adoro queste
due ragazzine! Eh eh!» rise lo zio, sudando freddo ed
allontanando leggermente
la cravatta dal collo. (ma quale cravatta! nd Voldy)
In quel momento
arrivarono i suoi seguaci e Voldy cadde
dall'amaca per lo spavento.
«Ma
perchè non bussate mai??!» gridò,
furioso.
«Semplice
Signore, perché siamo in giardino» disse
Barty Crouch jr.
«Ma io
ero nella mia camera da letto!» le nipoti si
girarono dall'altra parte fischiettando.
«Ed io
non ho un giardino! Al massimo ho un garage
pieno di topi e vecchie macchine usate!»
«Zio,
non si rubano le macchine, è reato!» disse Vale.
«Ma
quale macchine! Sono solo delle stupide carriole
senza ruote! Lo dicevo solo per vantarmi!»
I suoi seguaci
lo guardarono stupiti.
«Veramente
non ha più neanche le carriole, Signore. Le
ho date in beneficenza...» ammise Codaliscia.
«Ma
quale beneficenzaaaaa!!!»
«Quella
per i bambini rimasti orfani dopo che "un
certo" Signore Oscuro ha ucciso le loro famiglie!» disse
Codaliscia,
sorridendo.
«Ma
sono io il Signore Oscuro!!!» lo zio batté con i
piedi per terra.
«Per
questo l’ho fatto! Lei non può rovinare la sua
immagine signore! I giornalisti parlano! Hanno già detto che
lei stava per
fidanzarsi!» disse il seguace.
«Ma
cosa mi dici mai?» disse lo zio alla Topo Gigio.
«Sì,
zio! Corre voce che tu abbia una presunta storia d'amore
con Bellatrix Lestrange. Lo dice sul giornale "Novelle
e Caramelle
per Signori Oscuri Disperati in cerca di Connotati"»
disse Vale. Lo
zio si voltò con gli occhi sognanti.
«Strapazzami
di coccole!» disse lo zio Voldy a Bella. (sempre
in versione Topo Gigio)
Bellatrix si
mise a piangere per l'emozione (oh, per
mille Maledizione Cruciatus! Lord Voldemort mi sta abbracciando!!
ndBella), ma
Codaliscia, per sbaglio, tirò un bastone in testa allo zio
che si risvegliò da
quello stato di trance.
«Oh
cielo!!! No no no! Questo no!» disse lo zio,
abbracciato a Bella «Io amo Naginiiii!»
Nagini
proclamò: «Non ic erepmor el allep
sssssssss!»
«Ma
cosa dici,
zio! Tu ami noiiiii!» dissero le nipoti.
«Chi
vi ha detto questa assurdità?!» disse lo zio
spaventato.
«Ma
nostra madre!»
Lo zio
rifletté.
«Eh...
Tanto non ho paura! Hihihihihih!» lo zio scoppiò
in una risata isterica, sputacchiando qua e là.
Le ragazze lo
fissarono.
«Zio,
ti possiamo fare una domanda?»
«D'accordo,
ma non dite cose come "zio perché sei
bello, perché hai gli addominali e perchP tutte le ragazze
ti vanno
dietro"» disse lo zio alzandosi il colletto della camicia.
(ho una camicia?
nd zio)
«No
no, tranqui» disse Mary.
«E chi
è questo Tranqui? Il tuo ragazzo?» chiese Voldy.
«Certo
che sei proprio out!» disse Vale.
«E chi
sarebbe questo Out? Il tuo? Non stavi con il
figlio di Lucius?» disse lo zio, confuso.
«Ma
no, Signore! Questi sono termini glamour!»
commentò
Codaliscia.
«Ma
chi diamine è Glamour? Tua moglie?» disse Voldy in
preda alla confusione.
«Ma
certo che non lo sa, Coda! Non è per niente In!
Guarda come si veste!» disse Mary indicando la veste
grigio-scuro dello zio.
«Dovresti
seguire il programma di Johnatan, Modeland.
Senti qua, zio!» Vale passò a Voldy un
registratore, premette un tasto e la
voce di Johnatan si sparse per tutto il giardino.
«Ehi,
tu! Dico pVopVio a te, Vazza di beduino che non
sei altVo, dovVesti usaVe capVi piVù alla modVa e scVollati!
Il tuo cVollo deve
esseVe meVsso in Visalto, caVino! Ti consiglieVei di gaVdaVe il mio
pVogVamma,
ma visto che oggi è DVomenica e non lo tVasmettono, ti
daVò un piccolo
consiglio. GiaccVa di pelle di oVnitoVinco e pantaVoni a zampVa di
elefantVe,
più mocVassini all'ultimo gVido. AAAAAAAUUUHH! QVuesti che
ho io vanno bVene.
Ti mVando il vestiaVio peV gVufo. Il tuVtto è 100 gValeoni e
366 zVellini!
GVazie e Bvuona gioVnata da Johnatan dVetto "ti vesto e ti Vivesto in
un
batteV di cViglia"!»
«Ma
chi è costui?» urlò lo zio
«Ha criticato il mio
abbigliamento!»
«E’
uno che se ne intende, zio» disse Vale.
«Beh,
in effeti non ha torto. Dovreste guardare il suo
programma, vostra Eccellenza!» disse Lucius Malfoy
«Io lo guardo ogni giorno e
sono sempre Fashion!» commentò, facendo
vedere la sua camicia blu con delle perline argentate sparse nel
colletto.
«Mi
prendi per il "Cool", Lucius?» chiese lo
zio.
«Ma
no, signore. Io e la mia famiglia andiamo matti per
quel programma!» disse Narcissa Malfoy.
«Ma
che! Poi mi combinerò sempre a cadere di culo, come
tuo figlio!» disse lo zio. (vedi Harry potter e la camera di
segreti "Le
memorabili cadute di Draco") Draco Malfoy si coprì
il sedere con le
mani, intimorito.
«Ma
no, signore, lei non può cadere di culo» disse
Codaliscia «Ha un problemino alla schiena!»
bisbigliò ai Mangiamorte.
«Dai,
zio! Fallo per noi!» dissero all'unisono le
nipoti.
«No no
e no! L'unico programma che seguo è La prova del
cuoco di Antonella Clerici!»
Tutti lo
guardarono stupiti.
«Ma
zio! Hai detto di non saper cucinare» disse Mary.
«Appunto
lo seguo!»
«Ma
signore, ci sono io che cucino!» disse sorridendo Codaliscia.
«Appuntoooo!»
lo zio si si alzò dall'amaca e rientrò in
casa, in cerca di tranquillità.
Si
sdraiò sul suo divanetto preferito e guardo il
soffitto ancora con quell'odioso e ripugnante color prugna. Si
girò e vide i suoi
seguaci e le sue nipoti. Lo avevano seguito fino a dentro e non gli
scollavano
gli occhi di dosso.
«Ma
cosa ci fate qui a guardarmi?!» domandò,
arrabbiato.
«Zio,
non te la prendere con loro. E comunque sbaglio,
o non ti abbiamo fatto ancora la nostra domanda?»
domandò Mary.
«E va
bene. Ma non dite cose come" zio perché sei
bello, perché hai gli addominali e perché tutte
ti sbavano dietro!"» disse
lo zio con un sorrisetto che durò per poco.
«ZIO,
MA PER QUALE FUTILE MOTIVO, NON HAI IL NASO?»
chiesero in coro «E PERCHE’ NON HAI I CAPELLI? E
PERCHE’ HAI GLI OCCHI GRANDI?
E PERCHE’ HAI LO SMALTO MANGIUCCHIATO? E PERCHE’
NON TI FAI LE SOPRACCIGLIA? E
PERCHE’ NON RIESCI A TROVARE LA RADICE QUADRATA DI
800.900.313 PRESTITO’ IN CONTANTI
C'E’ L'HO? EH? PERCHE’, PERCHE’
,PERCHE’???!»
Il Lord si mise
le mani al petto e urlò:
«Sparatemiii!»
«Subito,
zio!» disse Vale «Bazukeun Compareun!»
e fece comparire un bazooka.
«No no
ferma! Aiutooooo!!!» si pavoneggiava lo zio con
la nipote che l'inseguiva.
«Codaliscia,
prendimi!!!» e il Signore Oscuro saltò in
braccio al servo.
«Oh,
com'è leggero, Signore! Pesa come una piuma!
Guardi!» e lo lanciò in aria, ma lo
lanciò troppo forte che lo zio trapassò il
soffitto.
«Ooooooooooh!»
fecero stupiti i suoi seguaci.
Le urla dello
zio rimbombavano per tutta la città.
«Uh
come urla, povero zietto!» disse Vale ghignando.
«Sta
tornando a terra!» avvertì Codaliscia che era
salito su un albero e seguiva il volo dello zio con un cannocchiale.
«Lo
prendo io!!!» fece Bellatrix.
«No,
io!» fece Lucius.
«Ioooo!»
fece Barty jr.
«Io
non lo prendo di sicuro» fece Narcissa.
«Lo
prendiamo noi, eh Vale?» disse Mary, alla sorella.
«Sì
sì, levatevi!» tesero le mani e appena il Lord
varcò il buco che aveva provocato nel soffitto, le ragazze
le ritirarono. Lo
zio si ritrovò a terra con le stelline che gli giravano
sopra la testa. O per
meglio dire con le figure delle sue nipoti che gli giravano sopra la
testa.
I Mangiamorte lo
soccorsero.
«Oh
cielo, Sire! Sta bene!?» chiese preoccupata
Bellatrix.
«A...AVEVO
UN CUORE CHE MI AMAVA TANTOOOO!» cantò lo
zio.
«Ha
preso una bella botta, lasci che le metto un borsa
di ghiaccio sulla...» Codaliscia gli lanciò una
borsa piena di ghiaccio in
testa. Lo zio cadde.
«Ops!
Signore mi scusi! Ho fatto troppo forte, per
caso?» domandò sorridendo.
«Dai
Coda, lascialo stare! Vieni qua invece, abbiamo un
piccolo problemino!» disse Vale.
«Cosa
c'è ragazze? Sono sempre a vostra disposizione!»
disse sorridendo Codaliscia.
«Ecco...
Per "sbaglio" ho tagliato la coda a
Nagini e non so come...» disse Mary, facendo finta di essere
dispiaciuta.
Codaliscia si
avvicinò al serpente e vide mezza coda tagliata.
L'arma del delitto era una forbice rosa con scritto
"proprietà di Tom
Orvoloson Riddle".
«Ma
questa non era la forbice nera con la scritta
bianca di vostro zio?» domandò il servo.
«Sì,
ma sai, cambia di colore!» si giustificò Mary.
«Ah,
beh. Non lo sapevo. Eh eh! Non preoccupatevi,
sistemerò Nagini» Codaliscia pronunciò
svariate formule come: Codam Riparatem o
Nagini's deformates pium o Serpensortia (anche se non c'entrava nulla).
Ma
niente. Le due ragazze fecero un battimano dietro Codaliscia, ignaro.
«Mi
dispiace ragazze, ma non so proprio come fare» disse
sorridendo.
«Tranqui,
tranqui. Vai, vai. Ci penserò io stasera. Ma
non dire niente allo zio!» esclamò Mary.
«Ma
no! Non preoccupatevi!» le rassicurò Codaliscia ed
andò a sistemare il divanetto per appoggiare il Lord ancora
sotto shock.
«Vi
serve una mano?» fece una voce alle spalle delle
ragazze.
«No,
smamma... Dracucciolo!» fece Vale, girandosi.
«Dragone!»
le fece eco Mary.
«Andiamo
a pomiciare, eh? Picci picci, Draco!» fece
Vale.
«Picci
picci al quadrato!» disse Draco.
«Picci
picci all'infinito!» Vale saltò addosso a Draco
e caddero all'indietro, naturalmente facendo atti osceni in luoghi
osceni. (la casa era rimasta sempre e
comunque brutta ndMary).
«Mmmh!?
Draco, cosa fai sdraiato lì in terra?» chiese
Lucius che stava per calpestare il figlio.
«Papà,
non ci rompere le scatole!» rispose Draco.
«Come
osi rispondere così al tuo paparino! Ricordi?
Quando eri piccolo piccolo mi chiamavi Papino I love you, ed adesso ti
vedo
spassartela con la nipote del Lord Oscuro?!»
esclamò Lucius.
«SUO
FIGLIO E’ UN FIGOOOO!!!!» gridò Vale
«Beh, non so
se si può dire lo stesso di lei, ma quei suoi capelli lunghi
biondo ossigenato che
le ricadono sulle spalle sono superextramegafashion!»
«Oh
grazie! Molto gentile, Miss Vale!» si inchinò
Lucius.
«Da
oggi in poi mi chiami pure "Miss Nuora"!
Muahahaha!» e ripresero a CENSURARE.
Mary
uscì in giardino a parlare con la futura suocera
di sua sorella, quando...
«Un
gufo, un gufooooo!!!» gridò Mary.
Il gufo, per
altro mezzo zoppo, portava un enorme pacco
con disegnata la faccia di Johnatan.
Mary prese il
tutto, pagò con la carta di credito dello
zio e rientrò in casa.
«Zio,
zio!» chiamò la nipote.
«Cosa
c'è ancora?» disse lo zio, piagnucolando.
«Sono
arrivati i tuoi vestiti!» e gli porse un pacco da
dove saltò fuori un bambolina raffigurante Johnatan che
diceva:
«Hai
scVelto bVene. SaVai mVolto tVendy con i vestViti
che ti ho poVtato. IndVossali e ti sentiVai subVito a cVasa.
Aaah!»
Voldemort rimase
inorridito guardando il vestiario.
«Vai a
cambiarti dai!» gridò Mary.
«Sì,
dai! Padrone! Padrone! Padrone! Padrone!» facevano
il tifo i seguaci.
«NO!»
urlò lo zio.
«Ma
dai!»
«Non
se ne parla»
«Forza,
padrone!»
«Ho
detto no!»
«Dai,
Ser!»
«Ho
detto che non voglio!»
«Ma
su!»
«E
nooo!» ma d’ un tratto si ritrovò con i
vestiti
completamente addosso. Si girò e vide la nipote Vale che gli
sorrideva. Si
guardò allo specchio.
Aveva una
orrenda giacca di pelle di ornitorinco
marrone che gli lasciava scoperta il petto (bleah! ndnipoti), pantaloni
verdi a
zampa di elefante, dei mocassini neri all'ultimo grido
«Aaauhhhh!», degli
occhialini da sole neri come quelli di Elvis Presley.
Faceva schifo.
«Oh
zietto caro, come stai bene!» commentarono le due
nipotine.
«Padrone,
è così immensamente, spudoratamente,
infinitamente... GNOCCO!!!» esclamò Bella con gli
occhi che le luccicavano.
«Dai,
ascolta zia Bellatrix, lei anche è una che se ne
intende» disse Vale abbracciata a Draco. I due ridacchiarono.
«ZiaChe?!»
esclamò lo zio Voldy «Mi sembra di non aver
sentito bene!» disse sarcastico.
Il viso di
Bellatrix si oscurò.
«Zio,
sei così un obbrobrio! Una bella donna ti fa la
corte e tu la respingi! Mah... Sei così crudele che ti
stanno cadendo tutti i
capelli!» esclamò Mary.
«Chi?
Cosa? Quando? Dove di preciso?!» lo zio si toccò
la testa e, comprendendo che era pelato, rispose indignato:
«I
capelli mi sono caduti da tempo!»
«Zio
Voldy e zia Bella si voglion sposar...»
canticchiarono Vale e Mary «Lei dice di
sì, lui fa così...» e
tirarono
un calcio allo zio (Auh! ndZio) «Ma poi ci ripensa e
dice di...»
«...NO!»
urlò il Lord.
«Ma
dai, zio, hai rovinato la canzone! Come sei
floscio! Non sarai mica gay?» dissero le due ridendo a
crepapelle.
Lord Voldemort
ripensò alla giornata trascorsa. Aveva
ricevuto consigli di abbigliamento orribili, aveva fatto un salto di
500 metri,
aveva dovuto indossare degli abiti osceni, le nipoti lo schernivano con
Bellatrix Lestrange e non aveva ancora capito cosa fosse di preciso
quella cosa
strisciante che stava sotto i suoi piedi.
«Oh!
Nagini cara!» esclamò accarezzandola
«Ma... ma...
perché hai questa "pellicola" trasparente in questo punto
della
coda?»
«Idiccu
el itopin sssssssssss!» rispose Nagini,
incacchiata.
«Cosaaaaa??!»
esclamò lo zio «Codaliscia, vieni subito
qui!»
«Subito,
Padrone!» rispose Codaliscia, arrivando con
degli occhiali da vista, una vestaglia da notte e babbucce a piedi.
«...che
facevi scusa?» gli domandò lo zio un pò
stravolto.
«Leggevo
"Il club delle Baby sitter" di Ann
M.Martin» rispose l'animagus sorridendo.
«Bah...
Comunque, perché Nagini ha questa pellicola?»
domandò il Lord.
«Oh,
non si preoccupi, Sire! Questo è
"schotch", o giù di lì. Mary, sua nipote, ne ha
un pacco intero. Ha
aggiustato Nagini con questo perché l'aveva
"accidentalmente"
tagliata con la sua forbice che ha cambiato colore da nero in rosa
"chissà
per quale motivo"» spiegò Codaliscia.
«Grrrrrrrrrrrrrr!!!»
si sfogò lo zio.
Nel frattempo le
nipoti scesero di corsa le scale
vestite da showgirls, presero lo zio a braccetto e lo trascinarono a
ballare.
«Macho
macho men!
Vai macho sì, vai zio man! Macho macho
men...»
«Su,
padrone, si muova a ritmo di musica, io sto in
consolle!» esclamò Codaliscia.
«...vai
macho sì, vai zio man!»
«Misericordia
inaudita!» imprecò lo zio.
E continuarono a
ballare così per tutta la notte.
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Capitolo 3 *** Foto e dispetti ***
Lord Voldemort
si svegliò di soprassalto quella mattina.
Dopo aver fatto presente a sé stesso di aver dovuto dormire
in giardino,
maledisse le sue "care" nipoti e aprì le orecchie per
deliziare il
canto della natura.
«Ah,
che pace, che tranquillità!» pensò
udendo il canto
degli uccellini, lo scroscio di un qualche ruscello apparso dal nulla e
le voci
delle sue nipoti. (Come? Nipoti hai
detto? NdZio)
«Zio!
Ma come ci sei finito qua fuori?» ghignò Vale,
che si era presa l'abitudine del suo ragazzo.
«Avete
lasciato tutta la notte quella "bradio"
accesa! E un insulsa musica ha pervaso le mie orecchie!»
disse Voldy, arrabbiato.
«Si
dice "radio", ignorante! E poi non
criticare la nostra musica, è musica da relax»
disse Mary.
Così
le due ridacchiarono ed entrarono dentro casa.
Lo zio, invece,
rimase fuori a contemplare il cielo.
Finché non vide una massa scura avvicinarsi verso di lui.
Scendeva lentamente,
piano piano.
«Ehibò!»
pensò lo zio «Che sarà mai? Un
meteorite? Mh. Che
colpisca in pieno le mie nipoti!»
Ma
notò non si trattasse di un meteorite. Era
Codaliscia che stava atterrando con un paracadute sopra la sua testa.
«Codaliscia,
ma che diam...» non riuscì a finire la
frase che il servo lo travolse.
Quando Voldemort
riuscì a levarsi quel "coso"
di dosso, disse:
«Codaliscia,
ma ti sembra il modo di arrivare?»
«Ma
no, Sire. Siccome le sue nipoti hanno fatto un
incantesimo anti-materializzazione nei confini della casa, sono stato
costretto
ad usare quest’aggeggio per andare in paese a fare la
spesa!» si giustificò,
come al solito, allungando le mascelle in un enorme sorriso.
«Co-Come
sarebbe a dire? Come hanno osato?» gridò lo
zio.
«Signore,
io ho cercato di fermarle, ma non so come
mai, qualcosa mi ha schiantato... ma non so
cosa!» esclamò Codaliscia
pensieroso.
«Adesso
mi sentiranno! »
Lo zio
entrò furioso in casa, pronto a sgridare acidamente
le ragazze. Ma appena le vide si bloccò e decise di usare le
maniere buone.
Decise di cominciare da Mary, la più facile da trattare.
Vide che leggeva una
rivista.
«Che
leggi?» domandò.
«Cioè?»
rispose lei.
«Ho
detto che leggi?» ripeté.
«Cioè?»
«Che
leggi?!?» urlò lo zio, stringendo i pugni.
«Cioè!
Il giornalino si chiama Cioè!» esclamò
Mary.
«Ah...»
disse lo zio profondamente amareggiato.
Decise di
cambiare obbiettivo. Andò da Vale, che
sentiva la musica.
«Che
senti?» domandò.
«Io?»
rispose lei.
«Sì,
tu! Che senti?» ripeté.
«Io?»
«Certo,
tu! Che senti?!?» strillò lo zio, stringendo
nuovamente i pugni.
«Io,
la canzone di Gianna Nannini!» esclamò
Vale.
«Ah...»
ripose lo zio, nuovamente amareggiato.
«Signore,
mi permetta di dire una cosa» fece Codaliscia.
«Cioè?»
«Deve
fare colazione!»
«Io?»
«Ah...
Brutte abitudini!» commentò Codaliscia,
riprendendo a fare le pulizie.
«No,
Coda! Nella mia camera da letto non farle! Le
faremo sta sera io e Draco Malfoy!» disse ridendo Vale.
«Oh,
beh, mi dispiace ma credo di aver già dato una passata
si aspirapolvere, Miss!» disse mortificato Codaliscia.
«Ah,
vabbè! Tanto le facciamo lo stesso»
ridacchiò
Vale.
«Cosa
ci troverai di così affascinante nel figlio di
Lucius?» chiese lo zio a Vale.
«Mh...
Beh, vediamo... E’ alto, bello, biondo, ha gli
occhi grigi, è molto dotato,
è intelligente, è supersexy, si veste
all'ultima moda ed ha il naso» finì Vale.
«Cosa
avrà un naso di
così speciale!?»
fece lo zio Voldy, toccandosi quei due buchi che aveva per narici.
«Zietto,
tu ce l’avevi un naso, vero?» domandò
Mary.
«CE LO
AVEVO FIN QUANDO NON SONO DIVENTATO LORD VOLDEMORT
E VOSTRA MADRE ORTENSIA E’ VENUTA SBRAITANDO, DICENDO CHE SE
NON TORNAVO
NORMALE ME LA FACEVA PAGARE, IO HO DETTO DI NO E LEI MI HA TIRATO UNA
PADELLA
NEL PUNTO IN CUI AVEVO IL NASO!!!» gridò lo zio,
indicando le sue narici. Le
nipoti si guardarono e scoppiarono a ridere umiliando il Lord.
«Cosa
avete da ridere?!? Noi tre abbiamo ancora un
conticino in sospeso!» sbraitò Voldy.
«Per
quale stupido motivo avete fatto un incantesimo
anti-materializzazione intorno alla MIA casa?!?»
gridò.
«Altrimenti
si materializzavano i ladri! Come sei
imprudente! Mi sorprendo che tu sia nostro zio, zio!» disse
Mary.
«Stupisce
anche me!!!Grrrrr!» fece lo zio,
mordicchiando una pantofola per il nervosismo.
«Stanno
arrivando gli altri!» annunciò Codaliscia.
«Dracoooooo!»
gridò Vale «Zio, zio! Come sto?»
«Appunto...»
disse oltraggiato il Lord.
«'Giorno,
Padrone» si inchinò Lucius.
«Salve,
oh Ninfea dei Boschi!» lo salutò Barty jr.
«Ossequi,
Sire!» si inginocchiò Bellatrix.
«Ciao»
disse Narcissa.
«Ma si
può sapere perché venite ogni giorno in casa
MIA?!» sbraitò il Lord.
«Ma
Signore, come mai indossa ancora la sua veste? I vestiti
di Johnatan dove sono?» domandò Lucius, che
sfoggiava un stile giacca e
cravatta.
«Veramente
i vestiti si incollavano! Soprattutto sotto
le ascelle!» bisbigliò lo zio.
«Ma
zio, però! Prima MI fai spendere tutti i TUOI soldi
e poi nemmeno li indossi!» disse Mary, sogghignando.
«I-i-i
miei s-s-soldi?!» disse lo zio,
"leggermente" irritato.
«Beh,
sì. Che pensavi che spendessi i miei?» fece
sarcasticamente Mary.
Il Signore
Oscuro svenne. Tutti i servi lo
circondarono, spaventati.
«Uffa,
ma lasciatelo perdere, si riprenderà!» diceva
Mary.
La ragazza
uscì in giardino e vide Codaliscia che
discuteva con sua sorella.
«No,
no Miss! Sono disonorato, ma suo zio, mi ha
ordinato di tener ben pulita l'amaca!» fece Codaliscia.
«Eddai
Coda! Come sei cattivo! Scusa, avevi detto che
saresti stato sempre a disposizione per me e Mary!» disse
Vale.
«Davvero
ho detto così?!» domandò Codaliscia, in
preda
al panico.
«Sì»
disse Vale.
«Ah,
beh! Allora mi scusi, Miss! Prego, può accomodarsi
nell'amaca insieme al Signorino Malfoy!» il servo fece un
grazioso inchino e
fece cenno di sedersi.
«Grazie
Coda! Sei l'amico piu trendy del mondo!» disse
Vale a Codaliscia.
«Oh oh
oh!» rise l'altro a mo’ di Babbo Natale e si
allontanò saltellando con uno spolverino in mano.
«Avanti,
Draco. Hai preso quella cosa lì?»
bisbigliò Vale al fidanzato.
«Sì»
ripose lui.
«Bene.
Al tre. Io da una parte tu dall'altra, okay?»
«Pronto!»
«Uno...due...tre!»
Mary e Narcissa
si accomodarono in uno splendido
tavolino con due deliziose seggioline.
«Ma
questo non c'era ieri!» studiò Narcissa.
«Beh...
E’ nuovo!» disse Mary, sorridente.
«E’
diventata molto accogliente la casa da quando siete
venute voi!»
«Non
c'è dubbio!» rispose la ragazza sogghignando.
«Thè?»
chiese Codaliscia con un vestito da cameriere e
un vassoio pieno di bevande fra le mani.
«Volentieri»
disse Narcissa.
«Allora,
signora Malfoy, mi parli di lei!» esclamò
Mary, mentre Codaliscia serviva il thè.
«Sono
molto tollerante»
«Cissy!
Mi sono sporcato i pantaloni con il Bacardi!»
gridò Lucius da dentro.
«Mamma!
Ho rotto il tuo specchio nuovo!» lo seguì a
ruota, Draco.
«Mmh...»
fece Narcissa senza scomporsi di un minimo.
«Vedo.
Io invece sono molto buona con tutti...
Codaliscia, basta the, inetto!» urlò
«Sa, amo molto la natura... Uh che schifo
queste petunie! E gli animali... Pussa via, stupido
serpente!» gridò Mary a
Nagini che passava di là tranquillamente.
«Olucnaffav
sssssssssss!» rispose Nagini irritata.
«Vedo»
fece Narcissa sorseggiando il suo the.
«La
mancia, signore?» fece Codaliscia.
«A
carico dello zio, Coda!» rispose Mary.
«Okay!
Paadroooneeeee!» chiamò l'animagus,
precipitandosi dentro.
Intanto, nella
casupola.
«Deve
rilassarsi, Sir! Se permette un suggerimento, io
quando sono nervoso gioco sempre a carte!» diceva Barty jr
allo zio.
«Ah,
davvero? Ad Azkaban vi facevano giocare a carte?»
domandò il Lord, incuriosito.
«Certo!
Che crede? Io una volta ho giocato a Pocker
d'Assi con un dissennatore! Non sanno perdere!» fece Barty jr
stringendo i
pugni, ricordando la partita.
«Ma
davvero? E tu dici che se gioco con una persona
qualunque, mi torna il buonumore?» chiese lo zio.
«Al
100% sì»
«Bene!»
esclamò lo zio con un ghigno. Si strofinò le
mani e andò in cerca di qualcuno disponibile con cui farsi
una bella partitina.
«Monsieur!
Mi perdoni Capo, ma sua nipote mi ha detto
che lei debba darmi una presunta mancia in danari!» disse
Codaliscia a Voldy,
con un sorriso a 400 denti.
«Ma
stai zitto, Codaliscia! Non vedi che sto iniziando
a giocare a carte? Sciò!» lo scacciò lo
zio.
Nel mentre, Vale
e Draco scesero di corsa le scale
ululando:
«Sacrilegio,
sacrilegio!»
«Che
c'è, ragazzi?» fece Bellatrix.
«Zia
Bella, non ci crederai, ma... abbiamo trovato
qualcosa che ti interesserà molto!»
Bellatrix si
avvicinò ai due ragazzi.
«Ahahahahahahahah!!!»
si sbellicò dalle risate.
«Che
hai da ridere, cognata? E...Uahahahahahahahha!!!»
le fece eco Lucius.
«Ehi,
avete un zuccherino? Ma...duahahahahah!!!» lo
seguì Barty jr.
Continuarono a
ridere finché non entrò Mary seguita da
Narcissa.
«Mamma!
Mamma, guarda qui!» disse Draco alla madre.
«Mary,
guarda che abbiamo trovato io e Draco!» disse
Vale alla sorella.
«Cielo!
Pfft...Ahahahahahahahahah!» risero le due.
Si aggiunse al
coro anche Codaliscia e pure la
serpentola che si trovava a passare da quelle parti.
«Hahahahahahahahahahahahaum
sssssss!» rise Nagini.
«Che
plagio! Hihihihihi!» rise Codaliscia.
«Lo
dici a me??! Sto perdendo con un uccello!» si
lamentò lo zio sbattendo le carte sul tavolo, facendo volare
via il povero
uccellino che si era offerto di giocare con lui.
Si
girò e vide i suoi seguaci che ridevano come matti.
E dopo che sentì la parola "pistolino", si
avvicinò furtivo.
«Che
diavolo avete da ridere?» disse.
«Ahahahahahahahaha!»
continuarono tutti.
«Fate
vedere! Che c'è di...ooooh!!!» si
spaventò lo zio
«Cosa ci fa qui il mio album di fotografie,
con...OOOOH!!!»
Nella foto c'era
raffigurato il Lord da bambino senza
pannolino, con un sonaglietto in mano che frignava.
«Come
sei bellino, zio!» disse Vale, mentre gli altri
ridevano ancora.
«Grrrrr!
Dove avete trovato quest'album?!» chiese
incacchiato.
«In
soffitta, in un baule polveroso dove c'erano vecchi
pezzi di carta, una dentiera ingiallita e il tessssoro di
Gollum!» spiegò Vale.
«E che
ci facevi in soffitta, eh?»
«Oh,
beh... Fatti miei...» fece Vale, fischiettando.
«Zio,
guarda che bella questa foto!! Ma...Mi sembri già
un po’ grande per avere solo tre denti, non ti
pare?» gli fece notare Mary.
«AVEVO
CINQUE ANNI E ORTENSIA MI FECE FARE UN TREMENDO RUZZOLONE
!!! IO SBATTEI CONTRO IL TAVOLO E MI RUPPI QUASI TUTTI I
DENTI!!!!!» urlò lo
zio, indignato.
«Ecco
spiegata la dentiera» sussurrò Vale alla sorella
che
ridacchiò.
«E
guarda! In questa sei con nostra madre! Beh,
dall'aria che aveva sembra quasi che stesse tirando quest'oggetto in
testa allo
zio, Vale!» fece notare Mary a Vale che annuì.
«Ooooooh!»
esclamarono i seguaci.
«Ma
guardi quante ce ne sono Ser! Era proprio un amante
della fotografia, vedo!» disse Codaliscia.
«Oh,
zietto caro! Com'eri paciocchioso!» si fecero
l'occhiolino e si diedero un "cinque".
Ma colpirono
"per sbaglio" la faccia dello
zio...
Lord Voldemort
pensò alla giornata trascorsa. Le sue
due nipoti avevano fatto un non-capiva-ancora quale incantesimo
anti-materializzazione intorno alla sua casetta, avevano fatto commenti
sul suo
povero naso, Mary aveva pagato quegli orrendi abiti di Johnatan con la
SUA
carta di credito, Vale aveva ribaltato le sue memorie, facendo vedere a
tutti
il suo album fotografico e non capiva ancora perchè aveva
perso a carte con un
uccellaccio.
«Codaliscia,
aiutami ad alzarmi!»
«Subitissimo,
Sir!» Codaliscia lo raggiunse con un
accappatoio giallo banana.
«Che
stavi facendo?!» domandò il Signore Voldemort,
assai confuso.
«Facevo
un bagno caldo, Sire! E nel mentre leggevo
"Nina la bambina della Sesta Luna" di Moony Witcher!» disse
sorridente.
«Ma
toglimi una curiosità... Tu sai leggere?!» chiese
lo zio in preda alla confusione.
«Ziooooo!!!»
gridò qualcuno «Posso aprire l'aria
condizionata?»
«Ma
non ce l'abbiamo l'aria condizionata!» gridò di
rimando lo zio.
«Bene.
Da oggi in poi ce l'abbiamo!»
«Oh
santo piripillo!» esclamò lo zio
«Codaliscia, portami
subito fuori ti prego!»
«Sì!»
Codaliscia lo aiutò ad alzarsi e lo trascinò in
giardino quando lo zio vide...
«LA
MIA ADORATA AMACA!!! CHI HA ROTTO LE CORDE DA UNA
PARTE E DALL'ALTRA?!? GRRRRRRR! MALEFICIOOOOOOO! E CHI, PER
LA BARBA DI
SALAZAR, HA PORTATO QUESTO GRAZIOSO TAVOLINO CON QUESTE DELIZIOSE
SEGGIOLINE,
EH?!? IO ODIO FARE IL PARENTEEEEEEEEEE!!!» urlò al
cielo stellato.
«Signore,
la vuole sua nipote!» disse Draco Malfoy al
Lord esasperato.
«E tu
che cosa ci fai ancora qui?! Dov'è la tua
famiglia?!» rispose lo zio.
«Zioooooooooo!!!
Il rubinetto perde acqua!»
«La
lavatrice è esplosa!»
«Si
è rotto il coperchio del water!»
«Si
è rotta anche l'asse del tuo letto!»
«E’
caduto il tuo ritratto!»
«Ci
sono crepe sul muro!»
«Non
si accende la luce!»
«ono
finiti i Tarallucci Mulino Bianco!»
«Ma
zio? Ci senti? Zio? Zio? Ziooooooooooooooo?!?»
Voldy svenne.
|
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Capitolo 4 *** Cantanti, telefonate e PETRIFICUS TOTALUS! ***
Lord
Voldemort, quella mattina, venne svegliato da un canto
delizioso. La voce di quel canto era melodiosa e ricca di passione, le
parole
facevano brezza nel suo adorabile cuore...
«...IN
ITALIA! MACCHIAVELLI E FOSCOLO! IN ITALIA!» (non doveva
essere un canto delizioso?! nd Voldy)
Il
Signore Oscuro indossò le sue ciabatte color pesca e scese
di
corsa le scale, rischiando quasi di inciampare. Arrivato in soggiorno e
non
trovando nessuno, uscì in giardino e lì
vide…
«...IN
ITALIA! FATTI UNA VACANZA AL MARE IN ITALIA! E’ MEGLIO NON
FARSI OPERARE IN ITALIA!»
Le
loro nipoti saltavano e gioivano sotto un palchetto.
Appena
videro lo zio, lo trascinarono a cantare con loro.
«Vai
zio, sali anche tu!» esclamò Vale
«Ma
che dici! Lasciami stare... Aiutooo!» si lamentava lo zio.
«Su
zio, canta anche tu!» e lo spinsero.
«...ehm...BACCHETTE
MAGICHE...» fece lo zio.
«IN
ITALIA!»
«MALEDIZIONI
IMPERIUS»
«IN
ITALIA!»
«Ehm…
ah sì, LO SCEMO DI POTTER!»
«IN
ITALIA!»
«IO,
ME, ME STESSO»
«IN
ITALIA!»
«A-ANTONELLA
CLERICI»
«IN
ITALIA»
«EHM...EHM…EHM…»
«IN
ITALIA!!!»
Lo
zio si allontanò stravolto.
«...I
VERI MAFIOSI SONO IN ITALIA! I PIU PERICOLOSI SONO IN
ITALIA! LE RAGAZZE NELLA STRADA IN ITALIA!» e la figura
continuava
imperterrita, con le nipoti che saltellavano e cantavano.
Allo
zio venne un enorme mal di testa. E quella "cosa"
continuava:
«CI
SONO COSE CHE NESSUNO TI DIRA’! CI SONO COSE CHE NESSUNO TI
DARA’! SEI NATO E MORTO QUA, NATO E MORTO QUA! NATO NEL PAESE
DELLE MEZZE VERITA’!»
«Okay...
>> bisbigliò lo zio «Vuoi morire
qua? AVADA
KEDAVRA!»
Silenzio.
Rumore
di grilli.
Le
nipoti si girarono verso lo zio.
«Zio,
hai ucciso il nostro cantante preferitoooo!» gridarono.
«Poco
male...» girò i tacchi ed entrò in casa.
Si
sedette in una sedia e chiamò:
«Codaliscia!
La colazione!»
«Vengo,
Sir!» Codaliscia indossava una gonnellina scozzese e una
camicetta verde.
«Ma
perché mai ti sei piazzato così?!»
chiese stralunato il Lord.
«Oh
beh...» disse il servo versando il latte su una tazza
«dovrebbe
usare anche lei questo stile! Johnatan mi sta aiutando a creare un look
perfetto, Sir!»
«Ancora
quel babbuino? E ancora siete tutti fissati con questa
storia della modu?!»
esclamò lo zio.
«Moda,
imbecille» lo corresse Mary.
«Vabbè,
quella roba lì» sorseggiò il suo latte
«Bleah, ma che
schifo, Codaliscia!» urlò sputando.
«Johnatan
mi sta dando anche lezioni di cucina, Sir!» disse lui,
sorridendo.
«Vedo…»
borbottò Voldy , pulendosi la bocca.
«Zio,
secondo te chi è nato prima? L'uovo o la gallina?»
chiese
Vale.
«La
gallina!» rispose lo zio «Anzi no! L'uovo! Ma no...
Non poteva
esistere un uovo senza essere covato da una gallina... Allora la
gallina! No,
aspetta... Non poteva esistere la gallina senza prima essere uscita da
un uovo!
Mh...» lo zio si fermò a riflettere.
«Zio,
secondo te è nato prima l'uomo o la donna?» chiese
Mary.
«L'uomo,
naturalmente! No no... La donna! Oppure... Dunque un uomo
non può nascere senza un donna... Quindi la don...no
aspetta! Neanche la donna può nascere senza un uomo! Mh…» lo
zio si fermò nuovamente a pensare.
«Sire,
secondo lei è il sole a girare intorno alla Terra o la
Terra intorno al sole?» chiese Codaliscia.
«Dunque...
OH! E basta con questi indovinelli!» e se ne uscì
indignato.
Codaliscia
disse alla Galileo Galilei: «Eppur si
muove…»
Il
Lord raggiunse la sua adorata amaca, aggiustata per fortuna da
un suo infallibile incantesimo di riparazione. Si sdraiò e
cercò di rilassarsi.
Ma come al solito non ci riuscì, perché "dovette"
squillare il
telefono proprio appena chiuse gli occhi.
«Non
ci sono per nessuno!» gridò.
«Signore,
è meglio che risponda...» lo avvertì
Codaliscia.
«Ho
detto che non ci sono per nessuno!»
«Le
dico che deve rispondere, Sire!» insistette l'animagus.
«Uff!
Da’ qua, emerito stolto!» prese la cornetta e
reclamò:
«Pronto?»
«Ehilà,
babbeo! Ce ne hai messo di tempo per rispondere, eh!?»
disse una voce femminile.
«Ma
scusi, chi è?» domandò Voldemort, senza
capire.
«Citrullo
di un mentecatto! Sono tua sorella! Certo che ne
capisci di cose tu!»
«Ehm...
Non ti avevo riconosciuta...» si giustifico il Lord.
«Si
come no! Stupido acrobata! E tu dovresti conquistare il
mondo?! Ma non farmi ridere! Bleah, bleah! Comunque volevo sapere come
stanno
le mie figlie» disse la sorella.
«Ehm...
Bene, direi!» disse lo zio sentendo un CRASH sinistro
dalla casa.
«Si
stanno divertendo, vero?»
«Beh...»
il Lord vide arrivare Codaliscia che gli bisbigliava:
«Hanno rotto il vaso antico!»
«...sì!
Si stanno divertendo davvero molto! Grrr!»
disse lo zio, agitato.
«Che
cos'è quel tono di voce? Stai insinuando che le mie figlie
danno grattacapi?!» disse Ortensia, minacciosa.
«Ma
no, Orty! Che-Che vai dicendo?!»
«Zio
sei un obrobbrio!» esclamarono le due nipoti. Lo zio fece
loro
cenno di stare zitte.
«Bene!
Passamele, idiota!» lo zio passo il telefono alle
due che bisbigliarono SONORUS e Voldy poté seguire tutta la
loro conversazione.
«Mamy!»
esclamarono.
«Ciao
tesori di mamma! Come va la vacanza dallo zio?»
«Ehm...»
Vale strizzò l'occhio a sua sorella «ci tratta da
maiali...»
Mary
ridacchiò.
«Coooosa?!
Brutto deformato! Gli stacco il collo!»
«Mamy,
è una rottura. Sempre con quei piani per uccidere
Potter!» disse
Mary.
«Cooosa?!»
esclamò lo zio che aveva sentito tutto «Ma non
è vero!»
«Poi
non ci fa mangiare, ci fa dormire per terra e si mette le
dita nel naso!» disse Vale.
«Che
schifo! Io non ho mai fatto nulla del genere! Nemmeno ce l'ho
il naso!» gridò il Lord.
«Ah
sì?! Passatemi vostro zio, ragazze...»
disse furibonda
Ortensia.
«Zio,
ti vuole nostra madre» passarono il telefono allo zio e se
ne andarono saltellando
«P-pronto?»
fece lo zio spaventato.
«CRETINDEFICENTE
DI UN BEDUINO, LURIDO SCIAQUETTO, ESILARANTE !
ESILARANTE CONQUISTARE IL MONDO E NON BADARE PER NIENTE ALLE TUE
NIPOTINE, EH?
TI AVVERTO, TOM! FINIRAI SCHIACCIATO CONTRO UN AUTOBUS SE NON DARAI
CONFORTO
ALLE MIE FIGLIE! TI MANDERO’ UN' AVADA KEDAVRA Q R S T U V Z
X2 FRATTO ALLA
TERZA CHE TI FARA’ FARE UNA VISITINA IN QUEL LUOGO CHIAMATO
KINDER PARADISO!»
«S-solo
Paradiso, Ortensia! Il kinder è un'altra cosa...»
la corresse
lo zio titubante
«NON
M’IMPORTA! NON FARE SCENEGGIATE E NON TI CREDERE FIGO
PERCHE’ ASSOMIGLI AD UN RAMARRO LIPPOSO CON IL NASO
SCHIACCIATO!» urlò
Ortensia.
«Ma...ma
parliamone almeno!»
«NO,
SBIRRO INFAME!»
«Ma
non è vero quello che hanno detto le tue
fi…»
»E’
VERO! RIMEDIA O MUORI! MUAAHAHAHAH! TI UCCIDERO’
COSI’
CRUDELMENTE CHE NESSUNO TROVERA’
IL TUO
CORPO! AHAHAHAH! COME SONO CATTIVA! BUAHAHAH! FINIRAI SCHIACCIATO DALLE
PULCI!
TI FARO’ MANGIARE FORMICHE PER IL RESTO DEI TUOI GIORNI!
AHAHAHAHAHA! FORZA
ROMA, FORZA LUPI!»
Click.
Tutututututututututututu
«Cosa
vuoi, stupido telefono?!» chiese lo zio.
Tutututututututututu
«Io?
E cosa vuoi da me?!» sbraitò.
Tututututututututututu
«Grrrrrr!
Al diavolo il telefono!» sbatté forte la cornetta
e si
girò incacchiatissimo.
Vide
tutti i suoi seguaci che lo guardavano allibiti.
«Zio,
zio! Sono arrivati i "Mangiamerda"!» trillò Vale.
«Grrrrrr!
Zitta tu!! E voi perché venite ogni giorno in casa
mia?!» urlò. «E tu perché mi
guardi con quella faccia, eh?!» disse lo zio
infuriato a Draco Malfoy.
«Non
lo toccare! PETRIFICUS TOTALUS PER UN ORAM!»
formulò Vale,
prendendo la sua bacchetta.
Lo
zio si fece tutto rigido. Si sentì un TONF.
Silenzio.
«Caspita,
com'è caduto diritto lo zio!» osservò
Mary.
«Padrone!
Oh santo cielo!» dicevano i Mangiamorte.
«Ma
lasciatelo stare!» diceva Vale.
«Hai
pietrificato tuo zio!» si lamentava Bellatrix.
«Un
giorno mi ringrazierai»
«Come
facciamo, santo Salazar!» discutevano i seguaci.
*Oh
mio dio, che figura di merda! Pietrificato da
mia nipote! Grrr! Gliela farò pagare! E questi scemi che mi
guardano...e...oh-oh! Codaliscia posa quell'ascia! Aiutoooo!
Mamminaaaaaa!
«No,
Codaliscia! Non colpirlo! Troviamo un altro metodo,
altrimenti si sfracellerà!» lo dissuase Lucius.
«Embè?
>> fece Mary «Era questo l'intento»
*Come
si permette ad insultare suo zio? Ma io le sbatto fuori
casa, le faccio dormire sotto i ponti, le faccio accoppiare con i
barboni, se
non mi sentono!! Ehm...forse non farò tutto questo subito,
perché mia sorella
si dedicherà a provvedimenti molto seri, ma...Nooo! Mica ho
paura di mia
sorella! Ma cosa andate a pensare...E’ che, insomma... Ha una
voce spettrale,
da pugni, calci e ha messo al mondo due figlie-amazzoni! Ma in fondo
non è che
ho paura... Urgh!
«Ehi!
Muove gli occhi!» osservò Barty jr.
«Davvero,
Barty?» esclamò Bellatrix «Ma allora
sarà vivo?»
«Categoricamente,
credo sia ancora in vita» aggiunse Codaliscia.
«Uffa!»
sbuffarono Mary e Vale.
*Ma
che irriconoscenti! Che ipocrite, opportuniste di ragazze!
Non credevo che questa nuova generazione andasse così a
male! Beh, basta
osservare le canzoni che sentono! Ma per fortuna, oggi, ho liberato il
mondo da
quella cosa catastrofica che cantava…
«IN
ITALIA MACCHIAVELLI E FOSCOLO IN
ITALIA!»
Eeeeh?! Ma non
l'avevo fatto fuori a quello? Da dove è spuntato?
«Uh!
Ma quello è Fabri Fibra! Allora non è morto! Lo
zio non l'ha
ucciso!» disse Vale, indicando il cantante.
«Evvai!
Ehi, Fabri siamo qui!» urlò Mary.
«Chi
sarebbe quell'abominevole?» chiese Bella, schifata.
«Ma
che essere mostruoso è questo?» aggiunse Lucius.
«Signori
Mangiamerda, vi presento il nostro amico Fabri Fibra!»
esclamò
Mary, presentando il cantante ai seguaci.
Fabri
Fibra si tolse il cappellino e li salutò con un:
«APPLAUSI,
APPLAUSI APPLAUSI PER FIBRA!»
I
seguaci dello zio lo guardarono storto.
«Ehi
signor Fibbra...Fabri...Fobri...Febbre?
Insomma come si chiama lei, può cantarci un
canzone?»
domandò Draco.
Il
cantante annuì, tirò dalla tasca un microfono. I
Mangiamorte
fecero un passo indietro.
«Misericordia,
posi subito quell'affare!» gridavano, coprendosi la
testa con le mani.
«Ma
no, non dovete preoccuparvi! Questi sono oggetti
"house"!» spiegò Codaliscia, vestito da rapper.
«Ehm...Sì.
Io mi-mi sono informato sugli oggetti b-babbani, e
credo che quell’aggeggio s-si chiami m-m-mocrofonio!»
disse Lucius.
«CI
ERA QUASI QUASI QUASI QUASI!» cantava Fabri Fibra.
«Allora,
Fabri? Ce la canti una canzone o no?» lo incitò
Vale.
Fabri
Fibra uscì in giardino, salì sul palchetto (
chissà chi lo
aveva fatto comparire ndA eh boh nd Nipoti) ed incominciò a
cantare.
I
Mangiamorte incominciarono a muovere la testa a ritmo di musica.
Mary e Vale urlavano e cantavano a squarciagola.
Fin
quando Fabri Fibra non fece quel gesto con la mano, quello che
fanno i cantanti rap.
Tutti
si fermarono spaventati e si gettarono a terra.
«Non
vorrà mica buttarci il malocchio?!»
urlò spaventato Lucius.
*Ma
cosa ci fa quello lì? Ma dico io, la mia bacchetta non
funziona o sono io che mi sto facendo prendere dall'entusiasmo con 'ste
qui?
Mah. Ma guardale come cantano! E Lucius… Il Malocchio? Ma
che! Non lo sa che
quella è la fantomatica mossa dei rapper! Oh yeah!
Ehm…No tranquilli, non sono
diventato uno di loro...mh...
«BUGIARDO!
CON QUESTA FACCIA DA BUGIARDOO!» cantava la figura.
*Insomma,
io non sono bugiardo. O quasi... Vabbè, ora mi alzo e
vado nella mia ama...Si come no! Potessi alzarmi!
«Ehi!»
disse di nuovo Barty «però muove gli
occhi»
*Vi
ucciderò. Parola di Francesco
Amadori 10 +.
Oddio che sto dicendo...
Lord
Voldemort pensava alla giornata trascorsa. Era stato
svegliato bruscamente da un "delizioso canto della natura", insomma
da quel "Fabri Sfiga" e l'aveva ammazzato ( che poi ammazzato si fa
per dire, grrr ndZio), aveva ricevuto una telefonata inquietante da una
megalomane asiatica, ( insomma da quella "cosa" che si chiama
Ortensia ed è mia sorella ndZio ), era stato tramutato in
pietra per un’ora da
Vale ( ma gli occhi però si muovevano ndBarty jr eh
sì, lo abbiamo capito
ndTutti ), il cantante, non aveva capito come mai, era risuscitato,
insieme
alle nipoti aveva creato scompiglio ed ancora non riusciva a capire il
perché
sapesse imitare quella fantomatica mossa rap. Oplà. ( lo zio
fa la mossa con le
dita ndA )
«Codaliscia!»
chiamò il Signore Oscuro.
«Mi
dica, Sir» disse Codaliscia con un I-pod all'orecchie e un
pigiama lilla con le lune.
«Guarda
cosa so far...Ma che diamine?» chiese lo zio, in preda
alla confusione.
«No,
stia tranquillo. L'autrice ha deciso che per un po’ non posso
leggere libri» disse l'animagus, sorridendo.
«E…
che cosa fai?!» sbottò lo zio.
«Sento
"Piccola Katy " dei Pooh!»
«"Puh"?
A me?! Mi stai dicendo che ti faccio schifo,
Codaliscia?!» esclamòlo zio, rosso dalla rabbia.
«Ma
no!» disse qualcuno «I Pooh! Non li
conosci?»
«Hanno
a che vedere con "Fabri lo Sfigato"?»
«No,
sono molto di più» le nipoti, in pigiama,
balzarono a
sorpresa da sotto il tavolo, presero lo zio a braccetto, Codaliscia
fece
partire la base ed intonarono:
«OOOH
OOH PICCOLO VOLDY! OOOH OOH PICCOLO VOLDY!»
Il
Lord si mise a piangere.
Quante
ne doveva sopportare.
|
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Capitolo 5 *** Pallavolo con KIARA THE CANTANTS ***
Lord Voldemort impugnò
sensualmente la bacchetta. Scagliò sensualmente una
maledizione mortale su Codaliscia che cadde a terra con un
sonoro TONF. Il Signore Oscuro rise e si avvicinò alla
vittima. Aveva uno strano ghigno sulla faccia, simile ad un sorriso.
"Come al solito" pensò il Lord "non ha capito che
è morto". Ed ululò di gioia e schiamazzi. Adesso
poteva finalmente sbarazzarsi di loro.
Si girò
scostando il capo sensualmente, e vide con suo piacere le nipoti e la
sorella implorargli di risparmiarle chiedendogli perdono. Lui rise e,
finalmente, dalla sua bacchetta uscì un lampo di luce verde.
Si! C'è l'aveva fatta. Il male era trionfato sul bene e lui
aveva ucciso Ortensia e le sue nip...
«Cosa
cavolo facevi? Ti pavoneggiavi nel sonno e nitrivi» dissero le due nipoti.
Era un sogno, solo un
maledettissimo e meraviglioso sogno, pensò lo zio.
«Cosa
diamine volete? non sapete che è maleducazione intrufolarsi
in camera da letto altrui?» si lamentò Voldemort.
«Invece
di frignare così tanto perché non indossi il tuo bel
costume, eh, zio?» disse Vale, sorridente, porgendogli un
orrido costume color panna.
«Costume?
Ma di cosa diamine stai parlando, cos'è questa
assurdità?» esclamò confuso lo zio.
«Si
usa per andare a nuotare, zietto» fece Mary.
«Ma
cosa dite? Nuotare?! Io non farò mai quella cosa stupida...»
«Ricorda
zio! Per nuotare bisogna usare le braccia e contemporaneamente i
piedi!» urlò Mary.
«...braccia...piedi...»
ripeté lo zio.
Lo zio poggiò
delicatamente l'alluce sopra l'acqua e, cacciando un urlo,
schizzò sopra un ombrellone.
«Macché!
Sembra pipì!» disse Vale.
«É
pipì?! Che schifo!»
strillò lo zio.
«Scendi
da lì, potrai cadere!» fece Mary.
«No!
Non lo farò finché l'acqua non si riscalda»
«E va
bene, ziuccio. Caldaia caminum!» esclamò la
nipote.
Lo zio così
scese rapidamente da sopra l'ombrellone, intinse un piede nell'acqua
e...
«Uoooh!» urlo,
schizzando un'altra volta sopra l'ombrellone.
«Cosa
c'è?» chieseri all'unisono le nipoti.
«Bruciabruciabruciabrucia!!!!»
strillò tutt'ad un fiato, con il fumo che gli usciva dalle
orecchie.
«Insomma,
zio! Acquam glamour!»
pronunciò Vale «adesso vediamo se ti sta
bene!»
Lo zio poggiò
nuovamente un piede sott'acqua, e piano piano vi si intinse tutto.
«Aaah! Che meraviglia! Potete
far comparire anche l'idromassaggio?» domandò lo
zio.
Le due si guardarono e
all'unisono esclamarono:
«AAAAH!»
urlò di dolore lo zio «Ho preso la
scossa!»
«Ma
no, era il tuo idromassaggio, zietto caro» rise Vale.
Lo zio si
massaggiò la schiena e vide con suo grande spavento, che la
cosa che gli aveva provocato dolore era nientepopodimeno che: UNA
MEDUSA.
«Oh,
santi numi! Ma come si è permessa quell'orribile creatura a
farmi sentire il ZAG ZAG dietro la
schiena??» si chiedeva lo zio «Io odio il ZAG ZAG dietro la
schiena!» piagnucolò.
«Zio,
non tutti ti amano» osservò Mary.
«Se
è per questo nemmeno io» sibilò lo zio,
indignato.
Decise di uscir fuori
dall'acqua e raggiunse il suo ombrellone. Si sdraiò sopra
una tovaglia color fragola ammuffita e alzò lo
sguardò al cielo, ma dopo aver compreso di essersi sdraiato
proprio sotto l'ombrellone e di non riuscire ad intravedere la volta
celeste, si spostò cautamente.
«Ah!
Che relax!» esclamò.
«Come
non detto, naturalmente» commentò lo zio,
girandosi.
Bellatrix Lestrange indossava un bikini
leopardato e aveva degli occhialoni da sole firmati Gucci.
«Padrone,
venga! Devo assolutamente farle vedere una cosa!»
Bella prese lo zio da un braccio e lo trascinò
dagli altri.
Vodemort guardò
stupito una rete bianca e sotto di essa i suoi seguaci in costume che
si azzuffavano da matti per afferrare una palla.
«Ma
che santo cielo è?!» esclamò lo zio,
non capendo il motivo di tutto quel gran chiasso.
«Questa
è la pallavolo, demente. Io giocavo alle nazionali» fece Mary, vantandosi.
«Ehi,
come ti permetti...» disse lo zio, incacchiato per
l'aggettivo affibbiatogli dalla nipotina.
«Ehilà,
Ser! Venga a farsi un set con noi!» disse Codaliscia, sorridendo.
«Stai
in silenzio, stupido mentecatto! Non giocherò mai e poi mai
a questo gioco infernale!» gridò lo zio.
«No!»
lo tirarono da un braccio ciascuno le nipoti «tu ci giochi,e subito!»
«Ho
detto di no! È infernale, insomma! Io ci tengo alla
pelle!» disse lo zio, vedendo Barty colpito in pieno dalla
palla.
«Ma
basta far pratica! Vieni, ora ti spiego le regole»
Mary spiegò
allo zio il gioco.
«...questo
è il bagher, capito zio? Bagher...bagher....ripetilo...bagher..»
«Per la
miseria, ma per chi mi hai preso? Ho capito!» fece lo zio.
«E
ripeti la parola con il movimento, allora.» disse Mary.
«Uhm...bacer?!»
esclamò lo zio, unendo le mani.
«Beh,
più o meno... Questo è il palleggio... ripeti..Pal-leg-gio!» disse Mary.
«Sol-feg-gio!» disse Voldy, alzando le mani.
«Erh... Comunque, questa
è la schiacciata!» disse Mary.
«La frittata...» disse lo zio,
schiacciando l'aria.
«Ehm...
Sì. E questa è la battuta da sotto»
spiegò, infine, Mary.
«Pasta e risotto! Capito!»
esclamò contento lo zio, imitando la battuta.
«Bene!
Lo zio è pronto! Si può iniziare la
partita» urlò Vale.
«Dunque
Mary, lo zio, Nagini, Coda e Bella di
là. E Narcissa, io, Dracuccio, Barty e
Luci di quà»
ordinò Vale.
«Luci?! Chi diavolo
è Luci?!»
esclamò lo zio.
«Lucius,
zio! Il nome è troppo lungo, insomma. Mh, come sei indecente,
caro ziuccio!» disse Vale, prendendolo in giro.
«Beh,
sai cosa dico? Beata l'indecenza, santo
cielo!» esclamò lo zio, offeso.
«Cominciamo,
allora... Uhm... Ma aspettate. Qui manca qualcosa!» fece
Mary, pensierosa.
«Beh,
non siamo quasi tutti abbastanza muniti di cose...?» chiese
Draco.
«No,
amore. Non quello... ehm...» disse Vale, guardando la faccia
di Narcissa scandalizzata.
«E
che cosa?» domandò
Draco, alquanto confuso.
«Un
arbitro!» disse Mary.
«Armitro? Ma cosa
dici?» chiese Voldy.
«Sì,
zio. Se non conosci le regole, non obbiettare! E comunque, dicevo che
manca un arbitro, chi...» Mary fu interrotta da un suono
decisamente acuto.
«EHI,
BELLA GENTE!!!!» diceva la voce. (immaginate la voce del
Gabibbo, di Striscia la Notizia ndA)
Tutti si girarono in
direzione della voce.
«SALVE,
SIGNORI! AVETE BISOGNO DI UNA MANO? MA BENE, VE LA DARO’
SUBITO!» urlava la voce. E in un attimo si
materializzò davanti a loro una figura bionda con un sorriso
penetrante da far invidiare persino al nostro Codaliscia.
«Ma...ma...Santo
accidente, chi è costei?!» chiese lo zio, prossimo
ad un infarto.
«SONO
"KIARA THE CANTANTS", GENTE!» si presentò la
ragazza.
«Salve,
Kiara. Abbiamo bisogno del suo
aiuto. Deve fare l'arbitro alla nostra partita di pallavolo, le va? Ed
anche se non le va, lo farà lo stesso perché
nostro zio è il Signore Oscuro» precisò
Mary.
Voldemort si girò a
guardarla, stupefatto.
«Ma tu guarda
quella lì...»
«MA
CERTO! KIARA è SEMPRE E COMUNQUE ONORATA DI FARE CERTE COSE
CHE FANNO FELICE LA GENTE!» disse Kiara, allegra e battendo le
mani.
«Bene.
Ecco il fischietto, salga lì sopra e mi raccomando tenga a
mente i punti!» disse Mary.
Kiara prese il fischietto e
salì su una seggiola magicamente posta in alto da un
incantesimo reggente.
«Amore,
ma chi è quel vermicolo?» disse Draco alla
fidanzata.
«Stai
tranqui, tesoro. È
una cantante famosa, non vi farà del male» disse
Vale spostandogli i biondi capelli dal viso, mentre Kiara lanciava uno schiantesimo a Codaliscia. (IO HO IL SORRISO PIù ABBAGLIANTE DEL TUO!
VUOI LA PROVA? STUMPEMFISIUM!! ndKiara)
«Urgh... Che
tipaccio!» disse nel vedere la scena.
Lo zio Voldy era rimasto a riflettere
sul chi fosse quella sconosciuta ragazza. Aveva un'acustica pazzesca,
la sua voce si sentiva nel raggio di circa 1000 metri, e quel suo continuo battimani non gli piaceva affatto.
«Mary,
sei sicura che questa Kosa the Carrans non ci dia
problemi?» disse un po' titubante alla nipote.
«Stai
tranquillo, ziaccio. rispose lei.
«Dico,
saprà fare l'armitro?» disse il
Lord, guardando con sospetto Kiara che cercava di fischiare
con il fischietto posto al contrario.
«Non
c'è mestiere che la mitica "Kiara The Cantants" non sappia fare! Ed ora
ai posti, inizia la partita di pallavolo!»
proclamò Mary.
«CHE
LA PARTITA ABBIA INIZIO!!! ...AHAHAH! OH, BARTY COME SEI DIVERTENTE!
AHAHAHAH!» urlava Kiara, battendo le mani e
spiaccicandosi dal ridere.
Tutti si girarono verso Barty che affermò:
«Insomma
ragazzi, non sto facendo niente! È da quando che
è arrivata che mi guarda, strizza l'occhio e
ride!»
«...UOHOHOHOH!
EHM... COMUNQUE COME DICEVO PRIMA...EH EH, BARTY
SMETTILA...HIHIHIHI...DICEVO CHE LA PARTITA PUO’ INIZIARE!!
UNO...DUE...E TRE! FIIIIIIIIIIIIIIIIIH!» fischiò Kiara con il fischietto.
Tutti caddero a terra,
storditi.
«OPS,
MI SA DI AVER FISCHIATO TROPPO FORTE! (oppure hai usato il mio
"fischietto demolitore", idiota! ndZio) MA...MUAHAHAHA COME FAI
RIDERE QUANDO SVIENI, BARTY!»
«FIIIIIIIIIIIH!
9 A 7 PER LA SQUADRA DI BARTYUCCIO...AHAHAHAH, COME SEI
DIVERTENTE!» gridò Kiara, imprecando verso Barty.
Ma dove l'hanno trovata a
questa qui? pensò Voldemort. Sembra uscita da un covo
di dementi! Ci sta togliendo un sacco di punti e solo perchè afferma che Barty la fa ridere. Mh, ora ho capito!
Dà punti all'altra squadra perché Barty è dell'altra squadra! Grrrr! Ma che teppista...
«Mary!
Kosa ci sta togliendo punti
inutilmente!» disse lo zio a sua nipote.
«Ma
cosa dici zio?! Kiara sa quello che fa» rispose Mary.
«Non
direi. Avevamo fatto più di 10 punti e lei ce ne ha chiamati
solo 7!» esclamò lo
zio.
«Ma...»
disse Mary, guardando Kiara che chiamava un punto
all'altra squadra solo perché Narcissa aveva mandato la palla
fuori.
«Ma
avrà i suoi motivi, su»
Lo zio alzò
gli occhi al cielo.
Ma possibile che nessuno
si accorga che quella ha le preferenze per l'altra squadra? pensò il Lord.
Adesso ci penso io.
«Allora
ragazzi, impegnamoci! Codaliscia, mettici più
potenza quando prendi la palla col bacer, tu Bellatrix metticene di meno quando
fai la pasta e risotto, Nagini tu vai benissimo
così» disse lo zio al serpente che si lodava
«e noi due Mary, tu alzami la palla in solfeggio e io faccio la frittata!»
ordinò lo zio ai seguaci che annuivano.
«FRITTATA?
MMMMH...SENTO UN CERTO LANGUORINO!» commentò Kiara, massaggiandosi la
pancia.
«Ehm...
Signora Kosa, dovremmo continuare la
partita se non le dispiace» disse lo zio, a denti stretti.
«STIA
TRANQUILLO, LORD VERMORT!» disse Kiara, battendo le mani.
«C-come
mi hai chiamato?!» gridò lo zio.
«Stia
calmo padrone, altrimenti ci toglierà punti» disse
preoccupato Bellatrix «E accidenti!
Si metta la protezione solare, è tutto rosso sul
capo!» fece, passandogli una crema solare.
«Ma
che dici, Bellatrix! Non metterò
mai quest'insulsa sbobba! E adesso GIOCHIAMO!»
sbottò lo zio con fare da duro.
«OKAY!»
Kiara fischiò e la
partita riprese.
«Vai,
Bellatrix! Mi raccomando meno
potenza, altrimenti rischi di mandare la palla fuori!» disse Voldy.
Bellatrix fece la battuta e
ritornò frettolosamente in campo.
«Come
sono andata?» disse Bellatrix saltellando qua e
là intorno al Lord.
«Bene,
Bella. Molto bene» commentò lo zio per una volta
compiaciuto dalla donna.
Bellatrix per poco non svenne e le
sue pupille diventarono per un attimo a forma di cuoricino.
Dall'altra parte del campo...
«Presto
Lucius, corri!» urlò Vale, in
direzione del suocero.
«Sì,
la prendo, la prendo!»
Lucius Malfoy si gettò
sopra la palla e la prese. La passò a Barty che la
rimandò nell'altro campo diretta a Nagini.
«Forza
Nagini, cara! È
tua!» esclamò lo zio.
Nagini fece un salto mortale e
la pigliò con la coda, passandola a Codaliscia che per poco non cadde,
ma fece in tempo a passarla a Mary che...
«Frittata!» urlò il Lord.
Schiacciò e
superò il vano tentativo di Barty di afferrare la palla col piede.
«YUPPI!!!»
urlava la squadra dello zio.
«Grande,
zio!» urlò Mary.
«Padrone,
lei è splendido!» disse Bellatrix.
«Lo
so, modestamente!» rispose lui, strofinandosi le unghie sul
petto.
«Complimenti,
Sire! È stato geniale!» disse Codaliscia, sorridendo.
«Eht steb ssssssssss!» lo acclamò Nagini.
«Eh eh! Grazie ed adesso
vediamo se non me lo dà come punto... Kosa?! Allora?»
chiamò lo zio in direzione di Kiara che si limava le unghie.
«COSA
C'È, CARI?» chiese come se niente fosse successo.
«Mi
scusi, ho fatto punto, non ce lo chiama?» sbottò
lo zio, perdendo la pazienza.
«PUNTO?
MA COSA DICE!?» esclamò Kiara, mentre Barty nel tentativo di
battere, mandava fuori campo la palla.
«QUELLO
È PUNTO! AVETE VISTO?! FANTASTICO! FIIIIIIIH! 10 A 7 PER LA
SQUADRA DI BARTY!» strillò con giubilo Kiara.
«Coooosa?!!» esclamò la
squadra dello zio.
«Ma
è ingiusto! I punti si fanno quando la palla va dentro, non
fuori! Quando va fuori si chiama punto all'altra squadra e lei deve
dare a noi ben 2 punti!» esclamò arrabbiata Mary.
«OH
BEH, SCUSATEMI MA CREDEVO PROPRIO IL CONTRARIO! EH EH EH!!! MA SARA’
PER LA PROSSIMA VOLTA!» Kiara riprese a limarsi le unghie «AH, DIMENTICAVO!
RIPRENDETE LA PARTITA. FIIIIIIIIIIIIIIIH!» fischiò.
«Ma
è una mentecatta, zietto!» commentò
Mary in direzione dello zio.
«Cosa
ti avevo detto, nipote senza fede?!» esclamò lo
zio, furibondo.
«BOBY-BOBY! THE BEST! IO
SONO LA BEST! BOBY-BOBY! OH YEAH! SEMBRI PROPRIO UN
PAN-CARRÈ!» cantava "Kiara The Cantants".
«Mmmh... Insomma come faccio a
concentrarmi se quell'oscena canta come una forsennata?!»
strepitava lo zio con la nipote.
«Tappati
le orecchie, ecco mettiti questi» disse Mary, passando allo
zio dei tappi.
«Palla!» gridò Bellatrix.
La palla andava dritta
verso... PUNTO!
«Ma
cosa...? Cissy, era tua!» disse Lucius, disperato.
«Caro
maritino, quando tira mia sorella evito accuratamente di prendere la
palla, altrimenti rischio di spezzarmi un unghia» disse Narcissa Malfoy, guardandosi le unghie
ben curate.
«Oh,
cielo!» escalmò Lucius, indignato.
Bellatrix ribattè di nuovo, ma stavolta a
prendere la palla fu Barty Crouch jr.
«BYE
BYE!!!» gridava come una forsennata Kiara.
Barty si tappò le
orecchie. Quella ragazza era peggio di mille flagelli.
Lucius la
recuperò e la passo alla nuora.
«Vai,
amore mio! Schiaccia! Fagli vedere!» ordinava Vale a Draco.
Draco annuì e
schiacciò, ma la palla non oltrepassò la rete.
«Urgh... Tesoro, facciamo che
tu alzi ed io schiaccio, d'accordo?» disse Vale sorridente.
«Non
ho capito che vuoi dire, però d'accordo»
annuì Draco, ricambiando il sorriso.
«Ma
la smettete di cambiarvi e ricambiarvi di posto!? Accidenti, mi state
facendo venire il mal di testa!» sbraitava Barty.
Dall'altra parte del
campo...
«Dai,
manca solo un punto e vinciamo! Siamo 24 a 23 per noi, Ser!»
disse Codaliscia al Lord.
«Molto
bene. Vinceremo! Ma badate che se perderemo non vi sarò
tanto affine, intesi?» disse lo zio, gelido.
«Sissignorcapitano!» dissero i seguaci.
«Forza
Mangiamerda, che ce la
facciamo!» li esortò Mary, allegra.
«Batto
o li uccido?» chiese Bellatrix con un ghigno.
«Non
li umiliare troppo, Bella, mi raccomando o verranno a baciarmi la
tunica» disse Voldy, altrettanto con un
ghigno.
La palla finì
tra le mani di Narcissa che, chissà
come mai, era riuscita a passarla al marito che ancora stentava
crederci. Lucius la passò verso Barty che con un bagher la
mandò nell'altro campo e fece punto.
«Oooon! È elibattecani osteuq!!! sssssssssss!» si lamentava
Nagini.
«VAI
BARTY! SEI IL MIGLIORE!!! SMACK SMACK! PUCCI PUCCI BARTYUCCIO MIO!!!
MUAHAHAHAHA COME MI FAI RIDERE! OINK OINK! MAMMA CHE SPASSO CHE
SEI!!!» urlava Kiara da sopra la seggiola.
Barty era in preda ai conati.
Mary fu presa da un'ira funesta.
«Insomma,
Kiara! La finisca di adulare Barty!»
urlò.
Tutti la guardarono
sconvolti.
Voldemort, per la prima volta in
vita sua, voleva suicidarsi. A sua nipote piaceva Barty Crouch jr?
Sperò di no. Ma perchè le mie nipoti si devono
accoppiare con i miei Mangiamorte?! pensò.
Sperò non si trattasse di niente del genere e che si fosse
sbagliato, ma questo lo avrebbe saputo in seguito.
«OH, OH!» interruppe
il silenzio, Kiara.
«Riprendiamo
a giocare. ORA!» disse Mary spingendo lo
zio, che si era fermato a riflettere.
«Ehi,
tu! Non farlo un'altra volta! Grrr!» si lamentò
furioso lo zio.
Lucius batté e
Bellatrix la prese di testa, la
passò allo zio, lui la passò a Mary, che la
ripassò allo zio, che la ripassò a Mary, che la
ripassò allo zio, che la ripassò a Mary, che...
«Ma
cosa minchia stanno facendo?» chiese Draco confuso,
grattandosi la testa.
«Draco!
Non dire parolacce!» lo sgridò sua madre.
«Am ehc ozzac....? Ssssssssssss»
esclamò Nagini, anche lei molto confusa.
«Mary!
Devi alzarmela, capito?» strillava lo zio.
«Sì,
ma sei tu che me la passi ed io la ripasso a te, ma tu non
schiacci!» disse Mary.
«Proviamo
ora, okay?» disse Voldy.
Mary alzò la
palla allo zio e quest'ultimo schiacciò con così
tanta potenza che la palla prima toccò terra e fece punto, e
poi rimbalzò fuori dal muretto, colpendo in testa un
passante.
«Santissimi
numi! CE l'ho fatta!!» urlava di gioia Voldemort.
«Evvai!
PEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPE!» cantavano e gioivano i
suoi compagni di squadra.
«Non
oh li otid onnes iv ierednam a olucnaf! Ahahahahahahaum! ssssssssss!» diceva Nagini con giubilo all'altra
squadra, che era caduta in mutismo amaraggiato per la sconfitta.
«Muahahahahaha! Ha visto Kosa? Abbiamo vinto,
perciò che aspetta ad annunciarci come vinc...?»
«RONF...RONF...» russava Kiara. Dormiva, si era
addormentata.
«DOH!» disse lo zio alla Homer
Simpson, spiaccicandosi cinque dita sulla fronte.
Lord Voldemort pensava alla giornata
appena trascorsa. Aveva fatto un sogno a dir poco straordinario, ma le
sue nipoti, come al solito, lo avevano distolto dai suoi piani di
vittoria, lo avevano trascinato in spiaggia, lo avevano fatto pungere
da una dannatissima medusa illudendolo si trattasse di un
idromassaggio, lo avevano costretto a giocare a pallavolo insieme a
tutti gli altri, e grazie a loro (grazie? non le ringrazierò
mai! ndzio) aveva scoperto
un'insana passione per il beach-volley; era venuta uno stupidissimo
essere umano chiamato "Kosa The Carrans" o giù di
lì che toglieva inutilmente punti alla sua squadra (anche se
dopo GRAZIE a me abbiamo vinto! ndzio) ed adulava Barty, Mary si era innervosita
ed aveva imprecato contro Kosa di lasciare stare Barty (e spero tanto non ci
sia di mezzo qualche love-story, porca miseria! ndzio) e ancora non capiva
come mia si era ustionato alla testa.
«Sire,
sono subito da lei!» disse di rimando Codaliscia.
Lo zio
l'osservò. Aveva una mini gonna corta, un toppino che gli
lasciava scoperta la pancia (puah! che grasso! Ma quanto
mangia! ndzio) e degli stivaletti alla
modu.
«Ma...ma...
SEI OSCENO, CODALISCIA!» esclamò lo zio, cercando
di non vomitare.
«Davvero,
Signore? Beh non credevo le piacessi tanto! Comunque,
desidera?» chiese Codaliscia, sorridendo.
«Beh,
guarda la mia testa...e... AHI! Ho detto guarda non tocca la mia testa,
imbecille!» urlò di dolore lo zio, dopo che Codaliscia ebbe toccato la sua
testa ustionata.
«Oh,
ma si è bruciato, Sire! Corriamo ai ripari!» disse Codaliscia.
«Ma
quale ripari! Vieni qui! Cosa devo fare? Brucia e mi prude e se la
tocco...AAAAAAAH! Cosa mi stai passando spalmando, ratto?!»
gridò lo zio, al contatto di una sbobba sulla sua testa
pelata.
«È
una crema idratante, Sire. Stia calmo, che gliela devo applicare accuratamente.
Là! Ecco fatto!»
Voldy si guardò
allo specchio. Era pieno di una melma bianca sulla testa. La frema.
«Mio
dio! Che schifo questa frema!» disse girandosi verso il
servo che ballava, con l'I-pod all'orecchie.
«Codaliscia, mi spieghi che
fai?» chiese confuso.
«Sento
"Bye-Bye" la canzone di "Kiar....»
«NO!
Non la nominare, non la nominare!» disse lo zio, coprendosi
la faccia con le mani.
«Eh? Codaliscia, cos'è
stato?» chiese lo zio, sospettoso.
«Non
ne ho idea, Sir!» rispose l'altro.
«Mary
e Vale avevano detto che sarebbero rimaste a dormire, erano stanche,
vero?» domandò all'animagus.
«Categoricamente
sì.» rispose il servo.
Non potevano essere le
sue nipoti. Dormivano. Per una volta in tutta la loro vita erano
stanche e nessuno avrebbe disturbato la quiete del magnifico Lord Voldemort! ERRORE!
Una figura molesta
comparì dalle scale e si gettò sopra il Lord e Codaliscia.
«AIUTOOO!
UAAAAH!» gridava lo zio «È la sudicia "Kosa The Carran's" !!!»
"Kiara The Cantants" era lì,
davanti a lui. E presto avrebbe iniziato a cantare. La ragazza prese il
microfono e...
MI CHIAMANO E NON PARLANO,
NON MI FARE PRENDERE LA
DIARREI!
SCORREGGIA PIANO PER
FAVORE, EHI!
L'ALTRA VOLTA MI AVEVA
INCOLPATO,
MA IO NON SAPEVO CHI
FOSSE,
NON MI FARE PRENDERE LA
DIARREI!
SCORREGGIA PIANO PER
FAVORE EHI!»
«Abbattetela,
vi pregoooooooo!» gridava e si dimenava lo
zio.
Poverino, ma perché tutte a lui?
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Capitolo 6 *** Il giorno del Fidanzato.. ***
Voldemort fissava il soffito. Era abominevole e ripugnante. Quel color
prugna, era rivoltante! Fece una smorfia di disgusto, e si tenne la pancia, per
non vomitare.
Decise di alzarsi.
<< Codaliscia, imbecille! >> chiamò.
Ma non ebbe nessuna risposta.
<< Mary! Vale! >>
Niente.
Si sentiva solo qualche grillo in lontananza.
Comprendendo di essere solo, fece un giro di 360 gradi, e si diresse verso il
bagno.
<< Dannazione! Grrr! >> faceva lo zio, spingendo la maniglia.
<< Vediamo se adesso si apre >> prese la sua bacchetta e disse:
<< Apriti Sesamo! >>
Niente.
<< Come??? >> fece lo zio << Bloccata? Le mie nipoti!
Accidenti!!! >>
Tirò un pugno alla porta, ed andò dritto dritto in camera delle nipoti.
Entrò ed urlò:
<< Si può sapere come mai il bagno è blindato?? >>
Silenzio.
Ah, non ci sono, me ne ero dimanticato. Mh, però..Che stanza! pensò
Voldemort.
La stanza di Mary e Vale, era tutta rosa, centimetro per centimetro. Alle
pareti erano attaccati diverse foto dello zio, tutte scarabbochiate, e nel
comodino di Vale, c'era una foto di Draco, Lucius e Narcissa Malfoy , che
sorridevano e facevano "ciao ciao" con la manina.
Lo zio guardò la foto perplesso, e si concentrò sui letti.
Erano come quelli delle bambole, con piumone rosa e fucsia, con dei cuscini
viola, con sopra inciso: Scemo chi legge!
Lo zio, non ci fece caso, anzi, aprì l'armadio gigante, e si ritrovò
davanti una marea di vestiti. C'enerano di tutti i tipi, tutti firmati "
Johnatan".
<< Phua >> fece lo zio.
Lo richiuse e si concentrò sulle foto.
Specie su una, dove era uscito davvero bene.
Che care ragazze, usano il loro zio, come idolo! E io che le avevo giudicate
male! pensò compiaciuto Voldy.
Ma avvicinandosi di più alla foto, notò degli orrendi baffi, disegnati
vicino alla sua bocca, un dente cariato, e dei fili di ricci ribelli, sulla sua
testa.
<< Doh! >> fece lo zio, arrabbiato.
Che cattive! Ero uscito così bene! Ma ora mi sentiranno!
Lo zio si precipitò correndò sulle scale, inciampò sulla sua veste e cadde
ruzzolando.
<< Ahio! >> esclamò arrivando in cucina.
Si alzò e si mise ad urlare.
<< Come avete osato disegnare quelle cose, sulla mia foto?? >>
Ma nulla e nessuno rispose.
Ah, dimenticavo! Non sono in casa! Ah, cattive abitudini!
Così accese il gas, e si preparò un caffè macchaito.
Si sdraio sul divanetto, aprì il giornale e ne bevve un sorso.
Mh... "Arrestato un Mangiamorte"... Bah, chi più di Avery.. Che
tonto! Non so neanche perchè l'ho accettato a far parte dei miei
seguaci..."Rimandato il giorno del Fidanzato, grazie all'infiltramento di
due giovani ragazze nel Ministero della Magia"..Bah, chi se ne
importa..Poi..."Uccisi due cani e tre gatti, forse opera di un
serpente".. Ahaha! Nagini colpisce ancora!..A proposito, dov'è?
Si guardò intorno, ma non vide nessuna cosa strisciare.
<< Nagini cara? >> disse.
Ma nulla.
Perbacco, ma che, ci sono solo io in casa oggi?
Compiaciuto, per il relax che si stava godendo, si sdraio e si addormentò.
TOC TOC!!!
Lo zio saltò sull'attenti.
<< Ziooooo! La porta! Zioooo! >>
Mannaggia, oh! Farò finta di non aver sentito. Stupidi flagelli!
Ma il campanello suonò più forte.
<< Padroooneeeeeeeeeee!! Apra! >>
Ci mancava pure Codaliscia, mannaggia.
Così, rassegnato, aprì la porta.
<< Che cosa vol... EH?? >> disse, trovandosi davanti i suoi
seguaci, vestiti da Medioevo, con degli abiti lunghissimi e dei mantelli
svolazzanti.
Voldemort, spaventato, chiuse di scatto la porta.
Oh, per mille nasi! Chi erano coloro??
<< Ziettooo!>> gridò Mary.
Lo zio aprì titubante, e la sua vista fu contorta dalla visione di persone
vestite con degli abiti lussuosi e di vecchia epoca.
<< Ma..ma..ma...Ma perchè avete indosso quei cosi, santissimo cielo!!!
>> urlò lo zio.
<< Lasciaci entrare e te lo spieghiamo. >> disse Vale.
I seguaci entrarono.
Erano lì. In casa sua. Per l'ennesimissima volta.
Lucius, Narcissa, Bellatrix, Draco, Barty, Codaliscia, Nagini...e loro..Vale
e Mary!
Li lasciò sistemare e poi riprese.
<< Rispondete alla mia domanda, idioti! >>
<< Zio, non urlare! Comunque, il motivo di questo travestimento
d'epoca, è che oggi, naturalmente, come ben dovresti sapere, è la festa del..FIDANZATO!
>> urlò Mary, ammirando Barty.
<< Fidache?? Ma siete impazziti tutti? >> disse Voldy, non
capendo.
<< No. Adesso noi saliamo di sopra con te, e ti aiutiamo a vestire,
zio! >> disse Vale, prendedolo da un braccio.
<< Un momento, aspettate! La festa del FIDARRATO è il 14 di
Febbraio! Non il 20 di Agosto >> le correse lo zio, applaudendosi le mani
per la giusta frase.
<< Lo sappiamo, ma l'abbiamo rimandata apposta per te, ziuccio! Su
vatti a cambiare! >> disse Vale.
Ecco cos'era quell'articolo su "Novelle e Caramelle per Signori Oscuri
Disperati".
<< Quindi, state dicendo, che vi siete infiltrate nel Ministero??
>> disse urlando lo zio.
<< Si. Perchè, che c'è di male? >> dissero le nipoti
all'unisono.
Lo zio si spiaccicò 5 dita sulla fronte.
<< Ma voi sapete i rischi che corro, adesso che le mie nipoti, hanno
fatto scalpore al ministero della Magia?? >> disse Voldy, arrabbiato.
<< No, non lo sappiamo. >> risposero le due, ridendo sotto i
baffi.
<< Grrrr!!! >> fece lo zio.
<< Ser, non si preoccupi, è tutto sottocontrollo! Le ragazze sono
brave e responsabili! >> disse sorridendo, Codaliscia.
A Mary e Vale, spuntò un aureola.
<< Si, come no! Ed io sono Gianluca Grignani! >> disse Voldy.
<< Davvero Ser? è lei Gianluca Grignani? >> disse Codaliscia,
spalancando gli occhi.
<< Doh! >> disse lo zio.
<< Zio, allora? Che aspetti a vestirti? >> disse Mary <<
non possiamo mica aspettarti tutto il giorno! >>
<< Quale vestiti??! Io non metterò mai quell'orrenda roba! >> si
oppose, il Lord.
<< Bene. Adesso chiamo mamma, e le dico che ci tratti come schiavi, che
ci fai mangiare cibo per gatti e che ci fai fare le pulizie di casa. >>
disse Vale.
<< No, no senti, aspetta un attimo!! >> esclamò lo zio
spaventato << potrei fare un'eccezione! >>
<< Evvai! >> disse Vale, facendo l'occhiolino a Bellatrix, la
quale sorrise raggiante.
<< Che cos'era quella strizzata d'occhio? >> domandò lo zio,
sospettoso.
<< Uhm? Nulla, nulla. Vieni ti accompagniamo noi. Il vestito è in
questa... Coda? Dov'è la scatola che ci ha dato John? >> disse Mary.
<< John? E chi è? >> chiese Voldy.
<< Johnatan, deficiente >> rispose sua nipote.
Urgh, lo sospettavo.
Il Lord e le ragazze, salirono le scale ed entrarono nella camera da letto
dello zio.
Aprirono il pacco e vi ci tirarono fuori un orrido vestito cinquecentesco,
con scarpe a stivaloni, come quelli degli antichi cavalieri.
Lo zio Voldemort, rimase di stucco e fece di tutto per non vomitare.
<< è quello? >> disse indicando, il coso.
<< Si è quello. Ti piace? >> disse Mary.
<< Ma che schifo! è abominevole! Fa andare al cesso, di quanto è
orrendo! >> esclamò lo zio << Io non indosserò mai, quel coso! Mai
e poi mai! >>
<< O-R-T-E-N-S-I-A ! >> disse minacciandolo, Vale.
<< Ouh, e d'accordo, d'accordo! Razza di... >>
PUF!
Lo zio si ritrovò subito subito, col vestito indosso.
<< Ma..ma..ma...Faccio schifo!!! >> disse lo zio, guardandosi
allo specchio.
<< Oh, non importa. Andiamo >>
I tre scesero le scale ed arrivarono in soggiorno, che intanto era stato
adornato da luci, consolle e da festoni colorati con scritto I LOVE YOU BABY.
<< Cos'è successo qui, diamine! >> esclamò Voldy.
<< Niente, Sire! Bisognava rimodernare il soggiorno, altrimenti la
festa da ballo,non poteva iniziare! A proposito, ho preparato i cocktail!
>> disse Codaliscia, sorridendo, e porgendogli un vassoio con delle
bibite.
Lo zio fece cenno di no, e si guardò intorno.
Lucius e Narcissa Malfoy ballavano il valzer, Nagini esultava euforica,
Bellatrix stava seduta a disparte, sua nipote Vale era appena andata da Draco, e
Barty si ingozzava con dei tramezzini.
<< Misericordia santissima. >> disse a bassa voce lo zio.
Quando tutti si accorsero della sua presenza, distolsero tutto ciò che
stavano facendo e stettero sull'attenti.
<< Bene, gente! Oggi, è la festa del FIDANZATO! >> annunciò
Mary.
Tutti esultarono. Tutti, tranne naturalmente lo zio che non aveva capito ciò
che era stato detto.
<< Ci sarà un gioco, che procederà per questa serata! Dunque.. Il
gioco consiste nel formare delle coppie, ed ognuna di esse dovrà fare
un'esterna. Ovvero, una passeggiata nel giardino dello zio, dov'è c'è una
telecamera nascosta che trasmetterà tutto nella TV dello zio. >> disse
Mary.
<< E a che serve l'esterna? >> domandò Lucius, che non ci aveva
capito più di tanto.
<< è una piccola prova per verificare, se le coppie, sono veramente
legata da amore o no. Se si, ok, se no...Magari giochiamo a singatella. >>
disse Mary.
<< Che assurdità categorica >> commentò, il Lord.
<< Zio, devi giocare per forza, altrimenti chiamo la mamma >>
disse Mary.
<< Uff!! Che barba! Allora starò in coppia con Nagini cara! >>
disse lo zio.
<< Non ic eratnoc ssssssss!! >> esclamò Nagini.
<< Le coppie sono queste.. >> disse Vale, tirando fuori un
foglietto.
<< Io e Dracuccio, Narcissa e Lucius, Nagini e Coda, Mary e Barty e...lo
zio e Bella! >> annunciò Vale.
Allo zio caddero le braccia.
<< C-cosa?? >> disse, voltandosi e guardando Bellatrix che lo
salutava ridacchiando.
<< Le coppie sono queste. Scegli. Bellatrix o la mamma. >> disse
Mary.
<< Urgh..! Non c'è molta scelta, mi pare.. >> fece lo zio.
<< Benissimo. Incominciamo con la prima esterna. Draco e Vale. >>
annunciò trionfante Mary.
<< Come? Che devo fare? >> chiese Draco impaurito << Mamma,
cosa vogliono questi da me? >>
<< Nulla, tesoro! Devi solo fare una passeggiata con la tua
fidanzatina>> disse Narcissa.
<< Ah si? Posso mamma? >> disse Draco.
<< Certo, che puoi >> rispose Narcissa.
<< Posso papà? >>
<< Certo, figliuolo. >> affermò Lucius, che non aveva neanche
capito la domanda.
<< Si va con la prima esterna! Draco Malfoy e Vale! >> disse
Mary, battendo le mani.
Gli altri la seguirono a ruota, e si precipitarono tutti, davanti alla TV.
<< Perchè andiamo davanti alla TV? C'è il TG5 ?? >> chiese lo
zio.
<< No, signore! Dobbiamo seguire in diretta l'esterna di sua nipote
>> gli rispose Barty, pieno di entusiasmo.
<< Ma che .... >> non riuscì a finire la frase che lo piantarono
col sedere sul divano, ed accesero il collegamento con il giardino.
In giardino..
Draco, si guardava intorno con timore. Il giardino, era poco illuminato, ed
era molto vasto, il che gli faceva paura.
Girò gli occhi, e vide una statua dello zio, con la bocca aperta e un
espressione inebetita.
<< Aaaah! >> esclamò.
<< Che c'è, Dracky? Cosa hai visto? >> le chiese amorevolmente,
Vale.
Draco indicò.
<< Ah, suvvia è solo una statua dello zio! L'abbiamo costruita io e
Mary, ma non so se ci è riuscita molto bene... >> rispose lei.
Draco però,la prese dai fianchi e la baciò.
In casa...
<< Ooooh! ma che teeeneriii!!! >> fece Narcissa.
<< Santi numi >> disse Lucius << mio figlio è un baciatore
nato! Ma perchè? >>
<< Perchè è mio figlio. >> disse Narcissa.
Lo zio si fece nero.
<< Come osa baciare mia nipote???! >> urlò.
<< Ma Signore, è un'esterna! Devono pur baciarsi, se si amano >>
disse Bellatrix, con le pupille a forma di cuoricino.
Lo zio le guardò le pupille con disgusto.
<< Amarsi? Cosa m'importa... è mia nipoteeeeee!!!! >> si alzò,
prese il microfono collegato in giardino e parlò:
<< Malfoy, leva subito le mani da mia nipote, altrimenti farò vedere
la tua foto da nudo, mentre ti facevi la doccia! >>
Draco e Vale si mollarono.
<< Come? Signore, dove l'ha presa? >> chiese Draco.
<< Ehm... Non ha importanza, dove! Prima dovete parlare! E non
dimenticarti mio caro, che ti seguo >> disse lo zio. E soddisfatto si
sedette tra Bellatrix e Nagini.
In giardino..
<< Zio, sei un ficcanaso! >> urlò Vale.
Si sentì un << Lo so, muahahah! >>, proveniente dalla casa.
<< E di che dovremmo parlare? Noi facciamo sempre la
"pratica" non la "teoria" . >> disse Draco,
grattandosi la testa.
<< Vuol dire che da adesso in poi, faremo entrambe le cose, amore
>> disse Vale.
I due si presero per mano e si misero a passeggiare.
Stando in silenzio, naturalmente.
In casa...
<< Ma cosa fanno? Mica possiamo stare ad ascoltare il loro silenzio?
>> affermò Barty.
<< Cattivo figlio, cattivo! >> fece Lucius.
<< Li smuovo io, adesso >> fece Mary, afferando il micfrofono.
<< Dovete parlare, non stare in silenzio! >> annunciò.
in Giardino..
<< Ahem.. Draco.. hai veramente dei bei capelli, oggi. >> disse
Vale.
<< Grazie, anche tu >> disse Draco.
<< Uhm.. >>
<< Ehm.. >>
Si sentì un << Con più impegno! >> dalla casa.
<< Vale, mi..mi vuoi sposare? Ti amo amore mio >> disse il
ragazzo.
A Vale, le si illuminarono gli occhi.
<< Oh, si, Draco!! Si, si, si!!! >>
Gli saltò in braccio e si baciarono, cascando per terra.
E facendo altre cose..
In casa..
<< Grrr! Malfoy jr! Ti uccideròòòò! >> urlò lo zio,
stringendo i pugni.
<< Mi scusi, Dottore! Non le permetto di parlare così a mio figlio!
>> disse Narcissa.
<< Tuo figlio non deve saltare addosso a mia nipote!! >> esclamò
Voldy.
<< Padrone, ma si amano >> disse Bellatrix.
<< Bellatrix, non ti conoscevo così sentimentale, santo cielo!
>> disse lo zio.
Bellatrix arrossì.
<< S-sono tante le cose di me, che non conosce, Signore >>
affermò, imbarazzata.
Misericordia santissima, aiutami tu, pensò lo zio.
<< L'esterna è finita! >> annunciò Mary << Ci sono più
fatti che parole... Adesso è il turno di.. Lucius Malfoy e Narcissa Black!
>>
Lucius e Narcissa uscirono in giardino.
In giardino..
Lucius e Narcissa, camminavano vicini.
<< Da quant'è, che non facciamo un passeggiata insieme, cara Cissy?
>> domandò Luius. Ma non, per ottenere risposte dalla moglie.. Ma perchè
se l'era dimenticato davvero!
<< Uhm, 16 anni. >> rispose lei.
<< Davveeero? >> rispose lui.
<< Si >>
<< Ah, ok >> dise Lucius.
<< Non hai altro da aggiungere? >> disse Narcissa, che come
l'autrice, odiava sentirsi dire "ah ok" .
<< Si. Da quanto che siamo sposati? >> domandò. Ma non, per
ottenere una risposta dalla moglie e per continuare a parlare.. Ma perchè se
l'era davvero scordato!
<< 18 anni >> disse Narcissa. Ed aggiunse << Te l'eri
scordato? Come hai potuto Lucius? Non ricordi come eravamo belli il giorno del
nostro matrimonio? Io avevo una coroncina, con un abito bianco- crema, e tu
invece dello smoking, ti eri vestito da sigaretta! >>
<< Beh, smoking è fumare! Cosa ne sapevo io! Non mi ero mai sposato in
vita mia, prima di allora! >> si difese, Lucius.
<< Scommetto che non ti ricordi nemmeno quanti anni ha nostro figlio!
>> disse Narcissa, arrabbiata.
<< Qua-quattordici? >> disse Lucius, incerto.
In casa..
<< 16!! No, papà!!! Questo non dovevi farlo...sniff..sniff.. >>
piangeva Draco.
<< No, tesoro mio! Cattivo, papà, cattivo! >> lo consolava,
Vale.
Che gente, pensò lo zio.
In giardino..
Lucius e Narcissa litigavano ancora.
<< Non sai nemmeno quanti bagni ha la nostra casa, quante porte e non
sai nemmeno cucinare il rosbeff!! >> gridò Narcissa.
<< Non l'ho mai imparato, ecco perchè!! >> urlò di rimando,
Lucius.
<< Sei così ignorante, che non sai nemmeno quante dita hai!!! >>
gridò Narcissa.
<< 11! E questo lo so, perchè le ho contate poco fa con Nagini!
>> disse Lucius.
In casa...
<< Am is ùop eresse ìsoc idputs??! Are ol ozrehcs ehc im aveva
otangesni ocop af uil ssssss!!! >> ribattè Nagini.
In giardino...
Narcissa si spiaccicò 5 dita sulla fronte.
<< Cielo! Lucius, 3+2? >>
<< 6, mi pare.. >> disse Luius, contando con le mani.
<< Quello era 3x2.. >> disse Narcissa.
<< Ah, beh qualcosa mi ricordavo! >> rispose normalmente, Lucius.
<< Ho sposato un deficiente!!!! Draco, prepara le valigie, c'è ne
andiamo e lasciamo tuo padre da solo!! >> urlò Narcissa.
Si sentì un << No, mamma!!! Non vogliooo! >> provenire dalla
casa.
<< Sei salvo, solo perchè Draco non vuole! >> disse al marito,
Narcissa.
<< Ma..ma perchè? Cosa ho fatto di male? Ti ho anche ragalato un
unicorno per Natale! >> si giustificò, Lucius.
<< Appunto! >> urlò Narcissa << Ti odio, ti lascio, ti..
>>
In casa...
<< Uaaaah! Buuuuh! >> pingeva il povero Draco << mamma e
papà si lascianooo! >>
Vale lo consolava.
<< No, stai calmo ! adesso sistemiamo tutto! Zio!! Fa qualcosa!!
>> urlò la nipote a Voldy, che mangiava dei pop-corn insieme a Codaliscia.
<< Che dovrei fare? >> disse.
<< Urlagli qualcosa! >>
<< Mh... >> prese il microfono e disse:
<< Se vi lasciate vi uccido? >> disse, incerto.
<< Noooo! Non uccida i miei genitori!!! >> gridò Draco,
supplicandolo.
<< Oh, zio! Non sai fare nulla! .>> disse Mary, prendendogli
dalle mani il microfono.
<< Signori Malfoy, voi due vi amate! Perciò baciatevi, per voi e Draco!
Su! >>
In giardino..
Partì la musichetta " I migliori anni della nostra vita" ,intonata
dal prof. Piton.
E Lucius e Narcissa, si guardarono negli occhi.
<< Ma questa..è la canzone del nostro matrimonio?>> commentò
Lucius.
<< Oh, Lucius! >> disse Narcissa commossa.
Lucius la prese per i fianchi e le disse:
<< Io ti amo, Cissy! >>
<< Oh, così mi fai arrossire.. >> disse imbarazzata, Narcissa.
E si scambiarono un bellissimo bacio.
In casa...
<< Siii! Mamma e papà non si lasciano! >> gioiva Draco,
abbracciando Vale, e pulendosi il naso sopra il suo vestito.
<< Che spettacolo ripugnante >> commentò lo zio << E chi
diamine canta questa assurda canzone?? >>
<< Grande Sev!! >> urlarono Bellatrix, Barty e Codaliscia.
<< Grazie >> disse Piton, per poi sparire tra i cespugli.
<< Ed adesso, è il momento...mio e di Barty!! >> disse Mary,
tutta pimpante.
Lo zio guardò con aria assassina Crouch.
<< Barty? Tu lo sai che un solo passo falso con mia nipote e ti
ritroverai schiacciato da un tram? >> avvertì lo zio.
Barty deglutì.
<< Padrone, padrone!! I pop-corn sono finiti! Li prendo in dispensa?
>> domandò sorridente Codaliscia.
<< Fa come vuoi, abominevole creatura! >> disse lo zio,
allisciandosi i baffi. ( ma quali baffi? ndA )
Devo assolutamente vedere cosa succederà tra questi due.. Magari c'è di
mezzo una love-story, santo cielo!
In giardino..
Mary e Barty passeggiavano senza spiccare una parola.
Finchè Bary non perse la cognizione del tempo e chiese:
<< Scusa ma che ore sono? >>
<< Oh, finalmente Barty, mi hai parlato! Aspettavo il tuo primo passo!
>> disse allegra, Mary.
<< Che? >> disse Barty, non capendo.
<< Oh, non importa! Sediamoci in queste graziose seggioline! >>
Barty si sedette.
Mary tossicchiò e fece cenno alla propria sedia.
Barty si alzò subitissimamente, e la fece accomodare.
<< Barty, sono contenta che finalmente, ci siamo ritrovati! >>
esclamò la ragazza.
<< Che vuoi dire? >> disse Barty, confuso.
<< Insomma.. Prima Kiara, poi lo zio.. Non ci siamo frequentati molto..
>> disse Mary arrossendo.
<< Ehm..Giusto >> disse Barty, con la lingua tra i denti.
Mary si avvicinò a lui di più.
<< E poi..Sei un giovane perfetto! Quanti anni c'hai? >> chiese.
<< V-ventidue >> affermò, con titubanza, Barty.
In casa...
<< 22???! 22 anni? Ed io che pensavo solamente 18!! Grrr! >> si
dimenò lo zio.
Prese il microfono e disse:
<< Barty Crouch - Tram ! >>
In giardino..
Barty deglutì.
<< S-santo cielissimo.. >> disse.
<< Che significa, Bar? Oh, lascia perdere lo zio, è uno stoccafisso
indecente! Tu vali molto, ma molto di più! >> gli sorrise Mary.
<< Oh, c-certo. Ma..non vorrei che.. >> abbassò un pò di più
la voce << non vorrei che tuo zio, usasse violenza! Ho un padre a forma d'
osso, a cui badare.. >>
Si sentì un << Parla in faccia! >> dalla casa.
<< Urgh.. >> fece Barty, spaventato.
<< Ora basta zio!! Adesso chiamo la mamma, e la informo che non lasci
finire l'esterna a me e Barty!!! >> urlò Mary.
Si sentì un << no, no! continuate pure!..accidenti.. >>
<< Dicevamo, caro? >> disse Mary, prendendogli una mano.
<< Tuo zio... >> disse Barty.
<< Oh, no, non parliamo di lui. Volevo sapere... >> disse con
più imbarazzo << se ti attraeva Kiara, per caso.. >>
Barty fu scosso da conati.
<< Kiara The Cantant's? Oh my God, ma no! Bleah, ma che schifo!
>> disse Barty,disgustato.
Mary sorrise compiaciuta.
<< Sai, ti ammiro >> disse.
<< P-perchè? >> chiese sospettoso, Barty.
<< Perchè sei sempre molto sincero. >> rispose lei.
<< Beh, non c'era tanto da essere sinceri, a dire la verità. >>
rispose lui.
<< Barty, posso fidanzarmi con te? >> disse Mary.
Barty arrossì fino ai capelli.
<< Ehm...Sei troppo giovane >>
<< No! >> disse Mary.
<< T-tuo zio non vuole >>
<< No!! >> affermò la ragazza.
<< Allora d'accordo.. >> disse titubante, Barty.
<< Oh, io ti amo Bartemius Crouch junior!!!Dal primo momento che ti ho
visto mi sono detta: " Quel ragazzo diventerà mio marito, alla faccia
dello zio! " >> fece la ragazza,satando in braccio a Barty, e
baciandolo.
In casa...
<< Uooooh!! è indiscutibile una cosa del genere!! >> urlò lo
zio.
<< Zio, non rompere! >> disse Vale, che insieme a Bellatrix
esclamò << quei due si amano!! >>
Lo zio si coprì le orecchie.
Si, ok. Ed io sono Gianluca Grignani.
<< Davvero, Sire? Ha visto che avevo ragione io, sul fatto che lei in
realtà è Gianluca Grignani? >> disse sorridente, Codaliscia.
Voldemort non ci fece caso e si girò dall'altra parte.
<< Esterna tra..Coda e Nagini! >> annunciò Vale.
<< Cosa? Nagini deve stare in coppia con me, che dici!? >> disse
lo zio.
<< Tu, taci. Hai un'altra partner! >> rispose Vale.
Codaliscia prese in braccio la serpentola.
<< Nagi, non puoi abbondonarmi!! >> la implorò, il Lord.
<< Am ihc es en agerf sssssssss!!! >> rispose Nagni, facendogli
la linguaccia.
<< Doh! >> esclamò Voldy.
In giardino....
<< Ciao Nagi! Sei bella come il sole, lo sai? >> disse Codaliscia,
sorridendo al serpente.
<< Is ol os sssssssss! >> rispose lei .
<< Uhm... Quanti anni c'hai? >> disse lui.
<< Am non ol ais ehc non is edeihc 'l àte ella enriongis sssssss??
>> disse lei, irritata.
<< Ah, perdonami!Non lo sapevo. Comunque, come va la tua vita
convivendo con il Sire? >> disse sorridendo, Codaliscia.
<< è omecs! non ivort ssss? >> domandò Nagini.
<< Oh, non dovresti dirle certe cose, Nagi! No, no! >> fece
Codaliscia.
<< Am iva da itrazzamma, on? Ehc aif, et ol idnefid erup ssssssss?
>> disse piagniucolando, Nagini.
<< Ma , no, carissima! Intendevo dire che.... su non piangere! >>
l'accarezzava Codaliscia.
<< Eis nu onihcsem!! Ittitof ssssssssss!!!! >> urlava Nagini,
arrabbiata.
<< No, Nagi! Scusami, ti prego...Mh... >>
Codaliscia prese un chitarra ed intonò:
<< Naaaginiiii sei beeeellaaaa cooome unaaa steeellaa! Iooo ti amoooo e
creeeedi a meeee l'Oscuuroo Signooore fooorsee è piùù bruttoo di teee!!!
>>
<< Ho, atsab! Iah anu ocev etnattulir, am ozzerppa i itnemilpmoc
etnemlarutan ssssssss!!! >> disse compiaciuta Nagini.
<< Eh eh, grazie Nagi! >> e si chinò per baciarla.
<< Ahi! Mi ha morso la lingua! >> esclamò Codaliscia,
sorridendo.
<< Ahahahahahahum! DX ssssssss >> rise Nagini.
In casa....
<< Ma fanno venire il voltastomaco, quei due insieme! Mi ci dovevate
mettere me, in coppia con lei! >> si dimenava Voldy, arrabbiato.
<< No, adesso tocca a te, in coppia con... Bellatrix Lestr.. >>
ma Bellatrix, bloccò Mary.
<< Black, prego! >> fece, aggiustandosi i capelli.
<< Ehm, Bellatrix Black >>
Lo zio spalancò gli occhi.
<< No, non voglio!!! >> urlò.
<< MAMMA!!! >> urlarono le due nipoti in contemporaneo.
<< Buuuuh! >> piagnucolò
E lo zio venne trascinato fuori da Bellatrix, che se la rideva sotto i baff,
contenta.
In giardino...
Bellatrix e Voldemort passeggiavano insieme.
<< Mi ama, Signore? >> domandò Bellatrix.
<< No >> rispose lui.
<< Mi vuole? >>
<< No >>
<< Mi desidera? >>
<< No >>
<< Mi pensa? >>
<< No >>
<< .... >>
<< No! >>
<< Ma non ho detto niente! >> disse Bellatrix.
<< Stavi per farlo, Bella! >> disse lo zio.
<< Mi ha chiamato " bella" ! Ciò significa che mi trova
affascinante!!! >> urlò con gioia Bellatrix.
<< Ehm, ma Bella non è il tuo soprannome, scusa? >> fece lo zio.
Ma Bellatrix era troppo impegnata ad esultare e non lo sentì.
<< Mi dica, Padrone. Perchè ha tento insistito, per stare in coppia
con me? >> chiese lei.
<< Cosa cosa? Non sono stat... >>
Ma si sentì un: << MAMMA >> dalla casa.
<< Diceva? >> chiese Bellatrix.
<< Ehm.. dicevo che è stata una scelta ben " curata"!
>> fece lo zio, stringendo i denti.
<< Oh, lo immaginavo. Ma si sente bene? >> domandò la donna.
<< Benissimo! >> fece lo zio, con finto sarcasmo.
<< Beviamo qualcosa? >>
<< Non ho sete, grazie! >> rispose lui, arrabbiato.
<< Neanche fame? >> chiese lei.
<< Ho già mangiato. >> rispose Voldy.
<< Oh.. >> fece lei, dispiaciuta.
Si sentì un : << ORTENSIA MEROPE RIDDLE?? AH, SI LA CONOSCO.. >>
dalla casa.
<< Urgh.. Bellatrix? C-che ne dici di contare le stelle? >>
domandò spaventato, lo zio a Bellatrix.
<< Certo, Signore! >> esclamò la donna.
I due si sedettero per terra.
<< Io da destra e tu da sinistra, ok? >> chiese lo zio.
<< Si >>
E presero a contare.
Poco dopo...
<< Io sono arrivata a 270, Padrone. E lei? >> chiese sorridente
Bellatrix.
<< 10.. Umpf.. >> fece lo zio, indignato.
<< Sa, quella è la stella Bellatrix, la stella guerriera! >>
disse la donna.
<< Quale? Quale precisamente? >> disse lo zio, che adorava le
stelle.
<< Quella...No, quella...Anzi no! Quell'altra! Mi pare! >>
<< Lasciamo perdere, Bella... >> disse lo zio, nervoso.
<< "Bella" ? Mi ha chiamato di nuovo " bella" ? oh
santo cielo!!! >> saltellò Bellatrix, per la gioia e il giubilo.
<< Bah, è meglio che mi sto zitto! >> disse lo zio.
In casa...
<< Ma perchè non si baciano? >> diceva Vale.
<< Lo zio è così rigido! >> affermò Mary.
<< Am ehc atoidi sssssssssss!!! >> esclamò Nagini.
<< Forse, il Ser non si sente a suo agio! >> disse Codaliscia.
<< Dovrei fare finta che Bellatrix sia mia nipote, così sarà lui, sta
volta a spaventarsi di me.. >> diceva Barty.
<< Ma chi? >> disse Draco, che non aveva capito nulla.
<< Già, ma chi? >> disse altrettanto, suo padre, Lucius.
<< Mamma, che idioti! >> concluse Narcissa.
In giardino...
Bellatrix si era sdraiata sopra le gambe del Lord.
<< Scusa, ma ti sei coricata sopra le mie gambe. >> disse lo zio.
<< Appunto, non trova sia romantico? >> fece Bellatrix.
<< Doh! Ancora... >> disse Voldy.
Bellatrix gli passò una mano sul petto.
<< Ma cosa fai? >>
<< Non trova sia doppio- romantico? >> gli disse, sorridente e
allegra.
Lo zio esplose.
<< Sentimi bene, Bella..trix! Io non amo, non amerò mai nessuno! Non
ti amo, non mi piaci, e sei sposata con Rody! >> disse, urlando.
<< Ho divorziato! >> si giustificò, lei.
<< Ah, si? Allora beh, in questo cas......Grrr!! NO! Non mi interessa!
Io voglio essere single, non voglio nesuno all'infuori di Me-Me Stesso-Medesimo
e Nagini!! >> urlò.
Bellatrix era pronta a piangere.
Voldy se ne accorse, e giacchè odiava le persone che piangevano, disse:
<< No, no! Non piangere, Bella. >>
<< " Bella" ! Mi ha detto per la terza volta "
bella" !! Santi numi, ma è sicuro che non le piaccio? >> esclamò.
<< Oh... >> disse lo zio scoraggiato.
<< Padro, me lo.. >>
<< PADRO?? >> gridò il Lord << e chi sarebbe?? >>
<< Ah, com'è geloso! Hihihi! Non si preoccupi. Padro è il suo
soprannome, Padro! >> disse Bellatrix << ed adesso, me lo da un
bacio? >>
Lo zio divenne bianco.
<< C-cosaaaaa?? >> esclamò.
Bellatrix fece un ghigno, e lo rincorse per tutto il giardino.
<< Bacio! Bacio! >> urlava lei.
<< Aiuto! Aiuto! >> urlava lui.
Finchè lo zio non inciampò, sopra una radice e cadde a terra, lungo.
Oh, no! Speriamo non mi veda!
<< Ta dan! Padro, la bacerò! >> disse Bellatrix, avvicinando le
sue labbra a " quelle" del Signore Oscuro.
SMACK!
E lo zio, svenne.
Poco dopo...
Lord Voldemort si risvegliò sopra il suo divanetto.
<< è sveglio? >> disse qualcuno.
<< Si! Evvai, zio! Tu e zia Bella, avete vinto il premio KISS KISS!
>> urlò Mary.
<< Che diamine, è? >> disse lui, guardando Bellatrix, che gli
faceva l'occhiolino.
Le nipoti portarono un'enorme coppa a forma di labbra, da dove sbucavano
petali di rose rosse.
<< Questo! Un applauso ai vincitori!! >>
Tutti batterono le mani.
<< Adesso, balleremo un lento! >> annunciò Vale << Coda,
metti la musica! >>
Codaliscia si precipitò in consolle.
Partì la musichetta del Tempo delle mele.
Dal soffito, caddero tante mele, ed ognuno cercava di afferrale.
<< Ahi! Ahio! Auh! Ahia! >> urlava lo zio, ogni volta che veniva
colpito alla testa.
Finchè Bellatrix, non lo tirò da un braccio, e lo trascinò in pista.
Aiutooooooo! Pensò lo zio.
Codaliscia mise altre canzoni, tra cui discoteca e tarantelle calabtresi,
dove lo zio inciampò per terra con gli stivali cavallereschi.
E continuaraono tutti così, a ballare.
Lord Voldemort, non capiva più niente.
Gli girava la testa.
Codaliscia accese il fumo.. (quello da discoteca^^ ndA)
E l'unica cosa che sentì lo zio fu solo:
<< "Zio Voldy e zia Bella, si voglion sposar..." >>
E poi, niente.
Oh cielo, pensò lo zio.
NDA.
CIAO A TUTTI! NON SONO MORTA, NON PREOCCUPATEVI!
ECCOMI QUI, CON IL MIO NUOVO CAP.
VI AVEVO PROMESSO UN CAPITOLO AMOROSO, ET-VOILà!!^^
SCUSATE IL MIO RITARDO AD AGGIORNARE, MA LA SCUOLA ROMPE...
PRESTO POSTERò IL NUOVO CAPITOLO DELLA MIA ALTRA FIC " QUESTA NOSTRA
STORIA D'AMORE",
CHE PARLA DI DRACO MALFOY E SARAH GILMORE (IL PERSONAGGIO INVENTATO DA MOI
)
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO COMMENTATO ED AGGIUNTO LA MIA STORIA TRA I
PREFERITI.
UN BACIO.
PS. SCUSATE SE NON VI RINGRAZIO SINGOLARMENTE, MA SONO DI FRETTISSIMA!!
AL PROSSIMO CHAPPY.
( NON VI GARANTISCO QUANDO, PERò... )
ROSE...
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Capitolo 7 *** Possibile mai?! ***
Capitolo 7: Possibile mai?!
Lord Voldemort venne svegliato di
soprassalto, quella mattina.
Un suono inamabilmente acuto, gli perforò
i timpani, tanto da farlo saltare giù dal letto e da mettere a fuoco
l’immagine che gli si presentava davanti.
<< Ortensia?! >> Lo zio, era
incredulo.
<< Si, avevi dubbi, per caso?
>> rispose sua sorella, e scrutandolo dalla testa ai piedi, aggiunse:
<< Comunque, Tom, devo dirtelo, ma ogni giorno diventi sempre più brutto!
>>
Il Lord, non ci fece caso a questa sua “
temporanea” mancanza di rispetto, e si limitò solo a dire:
<< Perché santo piripillo, sei
qui?! >>
<< Sono venuta qui, per controllare
in che razza di miseria stai facendo vivere le mie figlie! >> ribattè
Ortensia.
In giardino…
<< Ehi, Vale.. Non so te ma.. Ho
come la sensazione che qualcuno ci abbia nominate. >> disse Mary alla
sorella.
<< Bo, può darsi. Coda, un altro
drink, e che questa volta sia bello fresco! >> ordinò Vale, a Codaliscia.
<< Subitissimo, Miss! >> e
dopo aver fatto loro, il solito sorriso ebete, schizzò via.
<< Anche per me, Coda! Oh, e mi
raccomando cambia l’acqua alla piscina >> esclamò Mary, prima di
coricarsi sulla sdraio, e prendere il sole noncurante di nulla.
<< Condizioni di mireria?
Loro? Ma stai scherzando o… >>
Ortensia si fece livida dalla rabbia, e
puntando il dito contro una presunta Bellatrix Lestrange, che dormiva beatamente
alla sinistra del letto matrimoniale dello zio, urlò:
<< Tu.. tu stai facendo crescere le
mie figlie in un.. in un locale da streap- tease!>>
Lo zio, si girò stupefatto.
In effetti Bellatrix aveva un completino
provocante, tutto leopardato, con reggicalze nere. Ma la cosa che veramente non
riusciva a comprendere, era il come quella donna fosse finita lì, sul suo
letto. Eppure era certo che l’altra sera fossa andato a dormire da solo...
<< Orty, chiariamo una cosa… Io
non so per quale accidente questa donna, si trovi qui e… >>
<< Chiudi il becco, maniaco! Guarda
cosa devono vedere le mie figlie, guarda! Un donna spogliarellista, che
dorme beatamente sul tuo letto! Le farai scandalizzare, bloccherai loro
la crescita, le farai…. Oh, loro sono così piccole ed innocenti! Prrrrt!
>> Ortensia tirò fuori un fazzoletto e si asciugò il naso.
<< Piccole? Innocenti? Vale e Mary?
Le tue figlie? Le mie nipoti?
Loro,
dici ? >> esclamò il Lord, semplicemente incredulo.
<< Certo che si, lurido verme
coreano! >> Ortensia assunse un’aria minacciosa.
<< Ma… ma… Ma per favore, guarda
là >> e trascinando la sorella davanti alla finestra disse:
<< Guarda le tue figlie cosa
combinano, guardale! >>
In giardino c’erano Vale e Mary, che
pomiciavano volgarmente con i loro rispettivi ragazzi, Draco e Barty.
<< Oh, non m’incantano le tue
magie illusorie da quattro soldi, Tom! Anzi da uno bucato, com’è adesso la
coperta con cui cerchi di coprirti! >>
Lo zio, abbassò, lo sguardo, e notando il
buco colossale che vi si era
formato, e che lasciava intravedere le sue mutande, si coprì velocemente con un
cuscino.
<< Insomma, Ortensia , per favore,
contegno! E poi, non ho fatto nessuna magia, le tue figlie stanno veramente
facendo quegli atti osceni, nel mio giardino! >>
<< Bene, adesso vediamo, se è così.
>> La donna si affacciò dalla finestra e disse: << Ragazze, siete
vere? >>
Si senti un << No, mamy! >>
provenire da sotto.
<< Hai visto? Loro dicono sempre la
verità. >> affermò, convinta Ortensia.
<< Ma cosa dici? Non mi credi, donna
senza fede nel prossimo? Adesso scendiamo in giardino e ti mostro, quello che in
realtà sta succedendo… >>
In giardino…
<< Hai visto? Loro…. Oooh!
>> si fermò di stucco, Voldy.
Le sue nipoti, erano vestite di stracci,
tagliavano l’erbacce al giardino e spazzavano il vialetto.
<< Mamma! Mamma! >>
piagnucolarono, saltando in braccio ad Ortensia.
Quest’ultima era nera.
<< Tooooooom!!! >>
Conduttore Tv:
Ed ecco a voi, telespettatori,
l’ennesima sfida tra Tom Orvoloson Riddle e sua sorella Ortensia!! Adesso i
concorrenti stanno correndo a più non posso per il giardino del Lord Oscuro,
mentre Miss Riddle, spara freccie infuocate e sbattimenti di frusta per tutto il
vialetto. Chi vincerà?
PREEEEEEEEEEEEEEE
Voldemort si svegliò di soprassalto.
<< Oh, cielo… >>
Orribile visione.
Sua sorella, e le sue nipoti gli si
paravano davanti, con un espressione divertita.
Lasciando perdere, l’immagine di
Ortensia che gli perforava i timpani con una trombetta da stadio, esclamò:
<< Come ti sei permessa a
rincorrermi per tutto il giardino, eh? E voi due, come avete osato far finta di
essere mie schiave?? >>
Il Lord era furioso.
<< Eddai zio, non hai senso
dell’umorismo! >> esclamò Vale.
<< Ve lo do io, il senso dell’ immorismo!
Grrrrr! >> si sfogò, il mago.
<< Adesso, Tom, riprova di nuovo a
rendere le mie figliole delle serve, se hai il coraggio! >> gli disse
Ortensia.
Il Lord, scattò in piedi.
<< Queste ragazze non fanno un
accidente dalla mattina alla sera! Stanno completamente tutto il giorno in ozio
e se non stanno in ozio, organizzano feste e se organizzano feste, mi rubano i
soldi per fare schokking e se non mi rubano i soldi per fare schokking,
fanno pitià-pitià con i loro fidarrati e se non fanno pitià-pitià con
i loro fidarrati, invitano la Kosa The Carran’s e se non
invitano la Kosa The Carran’s, tagliano la coda a Nagini e se non
tagliano la coda a Nagini, corrompono i miei seguaci e se non corrompono i mie
seguaci, mi mangiano la parmigiana e se non mi mangiano la parmigiana, mi
mangiano i tarallucci Mulino Bianco e se non mi mangiano i Tarallucci Mulino
Bianco, mi rompono le pa… >>
<< Adesso basta, non credo ad una
sola parola, di quello che dici! Sei sempre stato così.. fantasioso! >>
lo interruppe Ortensia.
<< Fantasioso? Io ho sempre ragione,
io sono Lord Voldemort, l’Oscurità fatta a persona, il Re del Mondo, il
Magnifico dei Magnifici! >> esclamò lo zio.
<< Si, ed io sono Giusy Ferreri.
>> Ortensia e le sue figlie scoppiarono a ridere.
<< Non insultare Giusy, lei è una
Mangiamorte fedelissima! Pensa che ha anche composto una canzone in mio onore!
>> disse fiero, il Signore Oscuro.
<< Ah si? E sentiamo.. >>
<< Codaliscia?! >>
chiamò il mago.
Apparve Codaliscia con un mandolino.
<< Grazie. >> fece afferrando
lo strumento << Ah, e se sali in camera mia gradirei sbattessi fuori
Bellatrix, Codaliscia… >> bisbigliò.
<< Ai suoi ordini, Ser >> e si
volatilizzò.
Voldemort si sedette su uno sgabello e
schiarendosi la voce, canticchiò:
<<”….A
novembre la città si accende in
un istante il mio corpo non si
veste più di voglie e tu non
sembri neanche più così forte come
ti credevo un anno faaaaa!….” >>
Appena finì di
cantare, il Lord disse:
<< Allora,
che ve ne pare? >>
Ortensia, Vale e
Mary scoppiarono in una fragorosa risata.
Dopo un ora e
trentacinque minuti, che Voldy cercava invano di riscuotere le sue parenti, in
modo che la finissero di ridere, la sua pazienza andò a quel paese.
<< Adesso
basta! Adesso basta! Io.. io.. io
vi detesto, ecco! >> sbottò.
Le nipoti e la
sorella smisero di ridere.
<<
Mammaaaaaa! Lo zio ha detto che ci detestaaaa! >> piagnucolarono, le due
ragazze.( Il trucco della cipolla non mi incanta più! NdZio)
<< Hai
visto, deficiente? Le hai fatte piangere! >> fece Ortensia, consolando le
figlie.
<< Ma
cosa… >> disse lo zio, notando pezzi di cipolla in mano a Mary <<
Orty stanno solo fingendo, andiamo un po’ di sdrammatizz…. >>
<< Taci,
abominevole uomo scimmia! Ho deciso! >> disse allontanando le figlie da sé,
che intanto se la ridevano sotto i baffi << Oggi passerò tutta la
giornata in casa tua, così vediamo come ti comporti! Guai, se sento un solo
lamento da parte loro. Ed adesso…>>
Ortensia si cacciò
i vestiti alla velocità della luce e si gettò in piscina insieme alle figlie,
che battevano cinque estasiate.
Lord Voldemort
era senza parole.
Possibile mai?! pensò.
Sono
passate due ore e venti minuti, da quando Ortensia ha deciso di passare la
giornata qui, in casa mia. Ed Ortensia è molto mooolto peggio delle sue figlie!
Questo è poco ma…
<< Tooom! Attento la sotto! >>
SPALSH
… sicuro! Pensò il
povero Lord, bagnato dalla testa ai piedi.
<< Ortensia, contieniti, santaccì!
>> Lo zio afferrò una tovaglia e si asciugò.
<< Zio, zio! >>
<< Cosa volete voi due? >>
domandò.
<< Volevamo dirti che sei brutto,
cretino, piagnone, brufoloso, cattivo, pisciasotto, pescivendolo… >>
disse Vale.
<< … testina, rompimaronis,
leccapiedi, fesso, guastafeste, imbecille, tonto, zitello… >> continuò
Mary ed avrebbero ancora continuato se solo Codaliscia non le avesse avvertite
che i loro sandwich erano pronti.
<< Si, decisamente, vi voglio
anch’io molto bene, nipotine care. Grrrrr! >>
Lo zio si sedette in una sdraio e si scolò
un succo all’arancia.
<< Ew ocima emoc av? ssssssss
>> Nagini strisciava di fronte ai suoi piedi, con un cappellino rotondo,
dove ci aveva attaccato un enorme girasole.
Il Lord dapprima la guardò perplesso.
Possibile mai?!
<<
Oh, beh, Nagini cara, tutto bene, credo. Ma tu, cosa ci fai con quell’assurdo
cappello in testa? >>
Nagini accusò il colpo.
<<
Etnemed otitrevrep atoidi ! emoc it ittemrep a eracitrc li oim onilleppac?? Sssssss
>>
<< No, Nagini cara! Io volevo solo
dirti… >>
<< Olucnaffav! Ssss >> e se ne
andò, scodellando ( sculettando xD ndA)
Ma sono in un covo di matti?
<<
Padroneeee tesorucciooo? >> Bellatrix
agitava la manina in segno di saluto e si avvicinava saltellando alla sdraio
dello zio.
Si,
sono in un covo di matti.
<< Le ho portato dei meravigliosi
tramezzini fatti con le mie mani! >> e passandogliene uno <<
assaggi! >>
<< No,credo di… ecco di aver
mangiato abbastanza >> si giustificò il Lord.
La cucina di Bellatrix era uno scempio.
<< Tramezzini hai detto? Mmmh!
Lanciane uno! >> fece Ortensia, in lontananza.
Bellatrix lanciò un tramezzino in aria,
che venne recuperato al volo da Lucius Malfoy.
<< Bleah! >> esclamò Lucius,
dopo aver mandato giù il primo boccone.
<< Scusa, fusto? Il tramezzino era
il mio >> Ortensia era incacchiata.
<< Vabbè ma l’ho afferrato prima
io! >> si difese l’uomo.
<< Che me ne importa, era destinato
a me! >> urlò la donna.
<< Si ma, io non lo sapevo…
>> Lucius, spaventato si fece piccolo piccolo.
<< Adesso lo sputi e me lo ridai!
>> disse Ortensia, a braccia incrociate.
<< Ma.. Ma come faccio a sputarlo se
lo praticamente trangugiato giù? >> disse Lucius.
<< Oh, ma quanto chiasso quando poi
Bellatrix cucina da schifo >> aggiunse Barty, passando di lì.
<< Lucius, vuoi dire che preferisci
la cucina di mia sorella alla mia?? >> Narcissa Malfoy stava per prendere
a pugni il marito.
<< Ma Cissy, quando mai hai
cucinato? >> domandò confuso il mago.
<< Hai visto? Non ricordi neppure
quando ho cucinato l’ultima volta! >> esclamò Narcissa.
<< Ma se non l’hai mai fatto! Tu
non sai neanche cos’è una cucina! >> si difese l’uomo.
<< So cos’è la cuvina, non
offendermi! >> sbottò Narcissa.
<< Coff.. Coff… Scusate signori,
non stiamo facendo terapia di gruppo! Che ti piaccia o no >> disse
Ortensia indicando Lucius << mi devi un tramezzino! >>
E se ne andò.
<< Ma chi era quella? >>
domandò Narcissa al marito.
<< E che ne so >> rispose
Lucius, osservando Ortensia che faceva il bungee-jumping, dalla terrazza dello
zio, mentre Vale e Mary gridavano: << Forza mamma! Forza mamma! >>
Lo zio osservava la scena con disgusto.
Come poteva fare una cosa del genere??
Da lì a poco a poco, un ragazzo alto e
biondino, gli si sedette accanto.
<< Ehm… Salve Signore… >>
farfugliò.
Il Lord si voltò.
Ma chi è questo giovane?
<< Scusa? Ci conosciamo? >>
<< Ma come? Sono il figlio di Lucius!
>> disse il ragazzo.
Il Lord non capì nuovamente.
<< Sono il figlio di Narcissa..
>> disse il biondino.
<< Aaah, il figlio di Narcissa
>> disse il Ser guardando Narcissa che faceva acqua-gim a bordo piscina
<< Ora ho capito tutto! >>
Dopo un po’ fece due più due e scattò
in piedi.
<< Non sarai il fidarrato di
mia nipote??? >> esclamò.
<< Categoric… >>
Ma il ragazzo non finì la frase, che lo
zio stile nipoti, si mise a gridare << Orty! Orty! >> e tirando il
ragazzo dal colletto ( era a petto nudo, perciò lo tirò dal costume ndA
Scostumato! NdVale) lo trascinò dalla sorella.
<< Ortensia guarda questo biondino
platinato, è tuo genero! >> urlò Voldy a sua sorella, che si stava per
tuffare dal trampolino più alto.
<< Tenero? Ma chi tu? Mi fai
vomitare, bleah!!! >> e si lanciò.
SPLASH
<< Uhm… Caso perso >> affermò
lo zio, mentre Draco annuiva convinto.
<< Zio, cosa ci fai con il mio
Dracuccio Piccino? Dì, non è che sei un po’ dell’altra sponda? >>
disse maliziosamente, Vale.
<<
Cosa?? Ma per favore, riprenditi questo energumeno coi capelli di paglia e
lasciami stare! >> detto questo, lo zio si evaporò.
Lo zio Voldy se ne stava seduto sulla sua
bella amaca, lontano da quel caos che si era generato in piscina.
Ah, che tranquillità…
pensò, leggendo una rivista di auto.
<< Padroneeeeeee! >> La voce
dei suoi seguaci rimbombava imperterrita nella sua testa.
Possibile mai?!
<<
Padrone, una catastrofe! C’è una donna che si è intrufolata in casa sua!
>> esclamò Lucius, mentre tutti annuivano.
<< Non è che… è la sua amante,
Padrone? >> piagnucolò Bellatrix, stretta a Narcissa che la consolava.
Io? E Ortensia? Possibile mai?!
<<
Ma che dici! >> disse convinto.
<< Afferma di averle rubato la
sdraio! >> disse Barty.
<< E di doverle un tramezzino!
>> continuò Lucius.
<< E di volermi rubare il marito!
>> fece Narcissa, irata.
<< E dice anche che sono un biondo
ramato! Io sono platinato! >> si dimenò Draco.
<< Ecid ehc onos nu oihcsam! Sssssss
>> si lamentò Nagini.
<< Ha criticato le mie spremute
d’arancia, Ser! >> disse Codaliscia, sorridendo.
E continuarono a lamentarsi e a
lamentarsi.
Allo zio vennero visioni assassine, i suoi
nervi stavano esplodendo come un vulcano.
<< State zittiiii!!! >> urlò.
Rumore di grilli.
<< Beh? Che ci posso fare se mia
sorella ha istinti isterici? >> fece lo zio << è una mentecatta, è
un indegna assassina di topi! Pensate che quando ero piccolo ha ucciso Kitty, il
mio topino preferito! >> Ortensia si avvicinò di soppiatto dietro di lui,
mentre i seguaci indicavano impauriti << .. e poi è sempre stata pazza!
Le regalavano Sbrodolina Millebolle e lei le tagliava la testa e l’appendeva
al ramo di un albero, giocando agli indiani.. Che c’è??? Uhm? Come mai il
cielo si è oscurato?? >>
E prima che potesse girarsi fu
scaraventato in piscina.
SPLASH
<< Ma zio, cosa fai, ci cadi di
sopra? Incosciente >> disse Mary.
<< Aiuto non so nuotare, aiuto!!! Help me, help me! Kiss the girl! Peace of me! You
can’t see me! Gimme more!!! >> urlò
l’Oscurissimo.
<< Ma zio, che cavolo farfugli?
>> fece Vale << l’acqua ci arriva solo a metà busto! >>
Lo zio si ridestò.
<< Ah, è vero >> e sconsolato
per la figura di m****, andò a sistemarsi i capelli ( ma quali capelli? NdA)
Afferrando un canottino si sdraio e
cominciò a pensare alla sua giornata.
Mentre oscillava, oscillava, oscillava,
oscillava…
Possibile mai?!
…
oscillava, oscillava ed oscillava ancora. Troppo velocemente..
<< Ortensiaaaaa!!!! >>
Lord Voldemort, sdraiatosi sul suo
divanetto del suo soggiorno, pensò alla giorno trascorso.
Sua sorella gli aveva rovinato in pieno la
giornata, i suoi Mangiamorte (forse) la odiavano ( speriamo di si ndZio) e le sue nipoti continuavano
imperterrite a fare…
<< Zio, zio, zio, zio, zio, zio!!!!
>>
Si alzò dal divanetto imprecando.
<< Mettetevi una dannata museruola!
>>
Le ragazze tacquero.
<< Mamma! Mamma! Mamma!!!! >>
Un’ombra comparve sulla soglia.
Lo zio si spaventò.
<< Va via, Yeti! >> urlò,
nascosto dietro il divano.
<< Mi stai dando della grassa, Tom?
>> esclamò l’ombra nera, alias Ortensia Riddle.
<< Oh, scusa pensavo… >>
<< Tu sai pensare? Ma fammi il
favore.. >> rise Ortensia.
<< Qualcuno ha bisogno di un favore?
>> domandò sorridendo Codaliscia, che passava tranquillamente di lì, con
un lungo vestito da sera firmato D&G.
Lo zio ed Ortensia lo fissarono inabiliti.
<< Con quella pancia che si ritrova,
a mettere capi così attillati! Fa davvero pena, poverino >> bisbigliò
Ortensia, al fratello.
<< Non farci caso, vuole diventar
stilista >> disse il Lord << Comunque dove eravamo rimasti??
>>
<< Ah si! Ti avevo assolutamente
vietato perfino un solo lamento, e tu le fai lamentare, bravo il fesso! >>
fece Ortensia.
<< Zio buonamorte.. ehm cioè..
buonanotte! >> e le nipoti si smaterializzarono in camera loro.
<< Carina la battuta! >> grugnì
lo zio << Ci tengo a sottolineare, Ortensia, che le tue figlie mi hanno
augurato una sciagura! >>
<< Sciagura? Ti hanno solo dato la
buonanotte!!!! Hai visto che sei senza cuore, Tom!!! >> urlò la donna.
<< Ah sarei io… Comunque ti vieto
di utilizzare questo tono imperioso, Ortensia! >> disse a petto alto lo
zio.
<< E perché mai, peste bubbonica?
>> domandò Ortensia.
<< Perché questa è casa mia!!!
>> esclamò il Lord.
Ortensia lo guardò di sottecchi.
<< NO!!! QUESTA E’ SPARTAAA!!!!
>>
Possibile mai?! si ritrovò a pensare lo zio…..
Nda:
Salve a tutti, gente! Lo
so, sono resuscitata solo ora, ma vedete ho avuto molto da fare… Lo studio e
tutto il resto!
Spero che vogliate
ancora leggere le avventure del mitico Zio Voldy…^^
Passiamo ai
ringraziamenti di chi ha commentato lo scorso capitolo:
Tecla_Leben:
eh eh! Ciao cara! I due morosi,
in questo cap non hanno avuto proprio tempo di stare insieme a coccolarsi ( ma
ce lo vedi a Voldy coccolare qualcuno?? ) Comunque la sorella del povero Lord è
il diavolo personificato, gliene fa passare così tante poveretto… Ciao
ciao!^^
smikile: Si si, poveo
Dark Lord, che sciagurato! Immagino quanto stia pregando che un giorno entri
Harry dalla sua porta e dica: Avada Kedavra!
Ciao ciao! ^^
isina4everyoung:
Ciao isa! Sono contenta che
l’altro cap ti sia piaciuto! Stai tranquilla, Coda mi ha riferito che gli stai
molto simpatica ^^ Draco e Vale si sposeranno presto, senza ombra di dubbio. (
per Giove, ancora sedicenni! NdZio) Ciaoooo! ^^
lilyluna_4e: Ti
ringrazio per aver messo la mia fic sui preferiti ed anche per aver detto che è
bella! ^^ Thank you! ^^ Ciao!
Ringrazio anche chi ha
messo la storia tra i preferiti.
Un bacio a tutti,al
prossimo aggiornamento!^^
Rose
|
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Capitolo 8 *** Ortensia - I parte ***
8. Ortensia – 1°
parte
Lord
Voldemort ripensava al suo passato, quel giorno.
Di solito
non lo faceva quasi mai, anche perché i ricordi d’infanzia non erano assai
piacevoli.
Prima di
tutto, perché era stato costretto a vivere in un orfanotrofio.
Sua madre
Merope, aveva abbandonato lui e sua sorella e gli pesava ammetterlo ma gli
dispiaceva un tantino, non aver mai conosciuto la sua adorata mammina.
Non che
fosse un problema, ma c’erano certi giorni, in cui le mancava terribilmente.
Se avesse
avuto la mamma vicino a sé, forse non avrebbe più avuto problemi.
Forse
avrebbe dato tante di quelle botte ad Ortensia, in modo tale che ella non lo
insultasse più…
Perché
Ortensia era il male maggiore– ogni tanto pensava- ma di solito tutti i mali
non vengono per nuocere.
Però
ogni qualvolta che affermava quella frase, ritirava quasi subito tutto indietro,
anche perché Ortensia non era esattamente il male maggiore.
Ortensia era
il male, ancora non l’aveva capito nessuno!
E
collegando il tutto, le colpe, andavano dritte dritte alla sua “cara”
mammina Merope, che aveva avuto la splendida idea di lasciarlo da solo in fasce
davanti alla porta di un orfanotrofio, insieme, naturalmente, a sua sorella..
Forse era
stata anche colpa di papà Tom, però non sapeva come mai, al paparino non
riusciva ad affibbiare nessuna colpa, boh, forse perché tra uomini e uomini.. (
Ma zietto, tu sei un uomo?! Nd nipoti)
E
comunque, Ortensia gli raccontava spesso da piccoli, che il loro papà era un
signore alto e magro con la faccia da mocio Vileda ( Voldy ancora adesso non
riesce a capire che forma avesse una faccia uguale al mocio Vileda.. ma vabbè),
che non voleva bene ai bambini e che per colpa sua le erano cresciuti dei
piccoli foruncoli sulla fronte.
Al dire
il vero, lo zio da piccolo, sapeva il perché Ortensia avesse i brufoli che lei
si ostinava precocemente a coprire col fondotinta di “MagaEspertaN1”, e di
certo non c’entrava nulla a che vedere con il loro povero padre…Anzi.
Ah, sua
sorella diceva anche che Riddle Senior, aveva degli enormi denti di coniglio e
minacciava il povero Tommy, che anche a lui da grande sarebbero spuntati i denti
davanti in quel modo. Voldy si spaventava terribilmente ( ci tengo all’aspetto
esteriore io, e poi diciamocelo.. eheh.. sono un figo! NdZio
-.- ndNipoti) e ogni volta si rifugiava nelle braccia di Danila,
la sua tata preferita, l’unica che in quel dannato orfanotrofio gli cantava
per addormentarsi la canzone di “Gira la Ruota”, il suo programma
preferito.
Sospirò
pensando a Danila (detta Danilona perché era un po’ sovrappeso) – Quante
cose buone che mi preparava da mangiare – pensò lo zio, tristemente.
Nessuno
faceva la parmigiana gustosa come la sua – pensò ancora – beh, devo ammettere che neanche Codaliscia la
fa male, ma gli esce tutta quanta bruciata!
E poi
ripensò a quel giorno che Ortensia aveva mangiato la SUA di parmigiana.
Ortensia
l’aveva divorata, l’aveva trangugiata, l’aveva mangiata tutta, ecco! Ed io
ero rimasto lì a guardarla imbambolato. Poi aveva tirato fuori una pistola
d’acqua e mi aveva bagnato tutto il viso, ed io ero scoppiato a piangere.
Danilona l’aveva punita e lei per dispetto ha messo un ragno sul letto di
Deucalione il mio amico del cuore, che era allergico ai ragni e così ha preso a
starnutire. Io imprecavo purchè arrivasse qualcuno in suo soccorso e nel
frattempo mi ha vomitato addosso ( che schifo! NdZio)
Poi
controllando per bene ho visto che si era fatto addosso anche un'altra cosa…
Allora io
sono andato da mia sorella, ho assunto l’aria da duro, ho spalancato la porta
della sua stanza, e mi sono ritrovato faccia a faccia con lei, che schiamazzava
come una iena.
Le ho
puntato contro il mio legnetto che usavo come bacchetta, con il quale giocavo
insieme a Decky quando facevamo i Maghi Oscuri, e lei lo ha piegato in due.
Allora io
sono scoppiato di nuovo a piangere e lei tentava di farmi smettere, ma siccome
io non smettevo mi ha tirato un forte calcio negli stinchi ed io sono cascato a
terra tramortito.
Per
fortuna che Decky passava di là e notandomi si è messo a gridare – Un morto
vicino camera miaaa!– E c’è in giro chi afferma che io sia il mago più
cattivo di tutti i tempi… -pensò
sconsolato il Lord.
<<
Ah, eccoti qua, Tom! >> Ortensia si avvicinava verso il Lord con la solita
aria spaventosa, tenendo in mano uno spazzolino fucsia.
<<
Mi serve del dentifricio >> continuò.
Lo zio la
guardò dalla testa ai piedi, aveva indosso una maglietta a mezze maniche nera e
di sotto portava solamente un perizoma di pizzo.
<<
Ortensia, per l’amor del cielo! In casa c’è Codaliscia come puoi
presentarti in giro così? >> fece lo zio.
Ortensia
aggrottò le sopracciglia.
<<
“Aqualiscia”? Ma cosa dici? Muoviti a darmi questo dentifricio, sfaticato!
>> esclamò.
<<
Non ho nessun beneficio! >> rispose il Lord.
<<
E con che cosa mi lavo i denti io, eh? Stupido avvoltoio, rispondimi! Come
faccio? >> Ortensia afferrò lo zio dal bavero e con tutta la sua forza (
E’ cintura nera di karate! NdNipoti) lo sollevò per aria.
<<
Tom dov’è il dentifricio?? >>
<<
N-non lo so, Orty… Se..se vuoi vado a cercarlo.. >> fece lo zio,
impaurito.
<<
Bene nel frattempo beccati questo… >>
SLURP
<<
Buahahahah! Come sono cattiva! >> se ne andò, ridendo.
<<
Etta.. rty.. ito ovè frigio! Puah! >> sputò lo spazzolino dalla bocca,
il Lord, e sistemandosi la veste disse: << Codaliscia, dove ti sei cacc…>>
<<
Mi dica, Sire, sono qui >> Codaliscia era vestito da hawaiiano.
Lo zio si
portò una mano sulla fronte.
<<
Posso sapere perché mai, continui ad indossare quest’orrendo vestiario,
Codaliscia? >>
L’animagus
sorrise.
<<
Ecco, io seguo la moda, Ser. Sua sorella mi sta consigliando un look da urlo,
come so dire. Lei che ne pensa? >>
<<
Penso che… Uhm? >> lo zio si fermò a riflettere. Aveva detto “sua
sorella” per caso?
<<
Scusa, Codaliscia, ma non è che stai passando troppo tempo insieme a mia
sorella Ortensia, ultimamente? >> chiese.
<<
Ma no, Ser, sua sorella è veramente una brava persona. >> affermò
Codaliscia.
Lo zio
era confuso. Sulla “brava persona” avrebbe cacciato sicuramente il
“brava”.
<<
Dì un po’, ma tu e Isa non vi vedete più? >>
<<
Certo, Signore.Perché me lo chiede? >> domandò il seguace.
<<
No, così, credevo… Insomma meglio ,meglio!Tu poi… Bah! Ora fai largo e
lasciami passare, stupida ignobile creatura! >> lo zio spintonò il servo
che si inchinò leggermente al suo passaggio. << Ah, e già che ci sei,
cambiati quell’orrido costume, effeminato che non sei altro! Ma dico, come fa
Isa a venir dietro ad un cretino come te? >>
Codaliscia
farfugliò un: << Ai suoi ordini, Ser! >> e scappò giù per le
scale.
Ortensia
è sempre stata una dalla cotta facile.. Non vorrei che … -pensò il Lord allarmato.
Si
affacciò dalla ringhiera delle scale e notò una figura rubusta dai lunghi
capelli biondi, che rideva e scherzava insieme a..
<<
Ortensia, lei è una donna dalle mille risorse >> commentò Lucius, mentre
Ortensia era sdraiata sul divanetto dello zio, e divorava biscottini alla rucola
(Rucola?!Bleah! NdZio)
<<
Oh, Lucius.. Dammi del Tu, ti prego! Ah, e possibilmente “tu” scrivilo con
lettera maiuscola, siamo intesi? >> e mandò giù un bicchierino di
brandy.
Lo zio
sgranò gli occhi.
<<
Beh, certo, Ortensia. Io sono un galantuomo, che credi. >> disse Lucius,
mandando giù del caffelatte << Ma scusa, come fai a bere questa
roba di prima mattina? >> commentò poi.
Voldy
diede un’occhiata all’orologio a pendolo che stava vicino a lui. Erano le
8.30!
Ortensia
mandò giù un altro bicchiere.
<<
Sai, Lucius, io ho lo stomaco forte. Dovresti provare anche tu a bere, di tanto
in tanto! >> propose la donna, riempiendo un bicchierino di brandy e
passandolo a Lucius, che guardava la scena con orrore.
<<
Beh, ecco.. Diciamo che io non bevo molto. >> Ortensia gli scoccò
un’occhiataccia << Ma..Ma se proprio insisti.. >> afferrò il
bicchierino, annusò l’odore e poi lo mandò giù.
<<
E’..è… è.. molto buon… >> Lucius era sdraiato per terra,
completamente privo di sensi.
<<
Diamine! Tooom! Il tuo dannato servo è svenuto, fa qualcosa! >> e
mandando giù un altro bicchierino aggiunse << che moscio, non tiene
neanche un bicchiere di alcol, bah! >>
Voldemort
si precipitò in salotto.
<<
Ortensia, come ti è venuto in mente di far bere Malfoy?? Lui non regge queste
bevande! >> esclamò, puntando il dito contro Lucius.
<<
Macchissenefrega! >> commentò la sorella, entrando in bagno e sbattendo
la porta alle sue spalle.
Lo zio
rimase perplesso.
Lucius si
agitava e invocava ad alta voce: << Il brandy no.. ti prego..no! >>
<<
Misericordia santissima! Codalisciaaa! Vieni subito qui! >> chiamò lo
zio.
Niente.
<<
Codaliscia, mentecatto! Vieni subito giù! >>
Tese
l’orecchio, ma niente. Si sentiva solo il rumore di un’aspirapolvere,
evidentemente l’animagus era su a fare le pulizie.
Ma guarda tu che mi tocca fare per questo rampollo,
quando poi alla fine non è neanche il mio servo prediletto! –pensò il
Dark Lord, sconsolato.
E poi,
rimboccandosi le maniche, si chinò per trascinare Lucius fuori da casa sua.
Ovviamente
il gran fusto pesava, perciò il povero Lord ci mise parecchio a farlo uscire
dalla porta e gettarlo in piscina. Gettarlo in?? Gettarlo in… Oh, cielo! Le
sue nipoti avevano..
<<
Nooooo! Ragazze, come vi salta in mente di gettare Lucius in piscina!! >>
urlò.
Vale e
Mary ridevano a crepapelle.
<<
Zio, Lucius,vuole farsi solo un bel bagno! Non può proibirglielo! >>
disse Vale.
<<
Giusto! Non si può essere tanto meschini! Hihihihi! >> aggiunse
Mary. E ripresero a ridere.
Avete
usato l’aggettivo che più vi sta bene, nipotine care! – pensò lo zio, a denti stretti.
Ed
osservando Lucius completamente sott’acqua, aggiunse – Devo trovare un
modo per riprenderlo prima che arrivi…
<<
N-narcissa! Quale onore! >> lo zio si precipitò dalla donna, che era
appena entrata nel suo giardino.
<<
Prego, Lord. Le serve qualcosa? >> chiese Narcissa, confusa per quella sua
mancata gentilezza.
<<
No. Mi domandavo come mai da queste parti.. >>
<<
Per riprendermi mio marito. Suppongo abbia dormito qui tutta la notte e
naturalmente si è dimenticato di prendere l’antidolorifico. >> fece
Narcissa.
<< Antrimotorifico?
Beh… Comunque non l’ha visto nessuno! >> disse lo zio, sudando freddo.
<<
Ah no? >>
<<
No. >>
Narcissa
però, fu distratta da Mary che diceva: << Ahahaha! Guarda i capelli di
Lucius sott’acqua! Sembrano quelli delle sirene! >> Ed avvicinandosi
alla piscina notò che…
<<
Aaaaaaaaaaah! >> urlò << Il mio maritino! Il mio maritino
sott’acqua! >>
<<
Aaaaaaaaaah! Il mio paparino è morto!!! >> esclamò Draco.
<<
Aaaaaaaaaaah! Non dire queste cose, Draco! >> urlò la donna. E poi
aggiunse in preda al panico << Cielo, cosa ci fa lì??? >>
Lo zio
deglutì.
<<
Non preoccuparti, Narcissa.. Lucius è il campione mondiale di apnea! >>
<<
Ma quale apnea, Lucius a malapena nuota con la ciambella! >> esclamò
Narcissa esasperata, guardando il proprio marito sospeso in acqua.
<<
Faccia qualcosa, la prego! >>
<<
Oh mio Dio,il mio papinoooo! >> urlava Draco.
Lo zio si
confuse.
<<
C-codalisciaaaa!!! >> chiamò << Vieni subito qui e porta una
maschera! >>
<<
Ma cosa dice, Padrone. La maschera del viso l’ha fatta appena due giorni fa.
>> disse Codaliscia, arrivando.
<<
Grrrr!! Possibile che non capisci mai ciò che ti dico?! >> si dimenò il
Lord.
<<
Aiutooooo! Mio marito aiutoooo! >> urlava Narcissa.
<<
Mio padre… La mia eredità! >> gridava Draco.
Lo zio si
decise.
Devo
farlo. I miei poveri timpani sono
molto sensibili – e
detto questo si tuffò in piscina per salvare il seguace.
<<
Tom? Tom ,svegliati, capra nauseabonda! >> lo schiaffeggiò qualcuno.
Voldemort
aprì gli occhi leggermente intontito.
C’erano
tutti i suoi seguaci intorno, tra cui Bellatrix, che piangeva a dirotto,
invocando: << Oh, santo Salazar! Ti prego fa risvegliare il mio Padroneee!
>>
Il Lord
facendo una smorfia, alzò lo sguardo.
<<
Ortensia? >>
<<
Si, Ortensia, cherì. >> disse lei.
<<
Ma..Ma cosa ci fai qui? Hai visto quello che tu e le tue figlie avete combinato?
>> si alzò di scatto Voldy.
<<
Oh, non è niente di grave, fratellino! E non fare quella faccia da pesce lesso.
Ah, scusa. Tu lo sei! >> rise Ortensia, insieme a Vale e Mary.
<<
Mio Dio, voi tre siete malefiche! >> urlò lo zio.
Ortensia
si arrabbiò.
<<
Come ti permetti a darci delle malefiche?? >>
<<
N-no… Orty, per favore! Non ti arrabbiare… >> la supplicò Voldy,
piangente.
<<
E chi è la più bella del reame? Dillo, chi è? >> domandò Ortensia.
<<
Sei tu! >>
<<
Bene, ripeti con me… “Ortensia es la divina, diosa, unica, bonita, popular,
exelent y focosa de todo el mondo”. Avanti ripetilo… >>
Lo zio
sbarrò gli occhi così 0.0
<<
P-potrei prendere appunti? >> balbettò.
<<
Nada! >> esclamò contraddittoria la sorella.
<<
Urgh… Ma..ma non ricordo tutte quelle sante parole, Orty! >> cercò di
giustificarsi lo zio.
<<
Ma come sei floscio, Tom! Non capisci un tubo, sei una mezza cartuccia!
Ciucciati il calzino, Homer! >>
<<
Mi scusi, lady Ortensia, con tutto il rispetto, ma non credo che lei debba
parlare in..in quel modo a suo fra-fratello.. >> disse spaventata,
Bellatrix.
<<
E per quale motivo, eh? Chi sei tu per dirmi questo? Dì il tuo nome! >>
tuonò Ortensia, voltandosi verso Bellatrix che si mangiava le unghie con
timore. Vale e Mary ridevano, indicando lo zio. Quest’ultimo fece loro segno
di star zitte.
<<
Uhm…B-bellatrix L-lestrange, signora. >> mormorò la strega.
<<
Bellatr…? >> gli occhi di Ortensia si spalancarono più del normale.
<<
Bellatrix Lestrange??? Sei tu?! Quella che ha ucciso Sirius Black? >>
avvampò Ortensia, euforica.
<<
Si, signora >> disse confusa, Bellatrix.
<<
Oh, santo piripillo! Io ti ammiro molto sai? Hai liberato la terra da quello
zotico di tuo cugino! Cielo, come lo detestavo! Avevamo avuto una storia una
volta e siccome… >>
E
parlava, parlava.
Il Lord
approfittò per sgusciare via.
<<
Zio, dove stai andando? >> lo fermò da un braccio,Vale.
<<
Mollami, nipote! Mollami! >> esclamò, dimenandosi.
<<
Zio, perché ti dimeni? >> chiese Mary.
<<
Zitta, nipote! Zitta! >> e detto questo, il mitico Lord, riuscì a
scappare di sopra, nella sua amorevole stanza.
Arrivò
davanti alla porta, e si fermò si scatto.
<<
“Tarallucci MulinoBianco!” >> proclamò.
Ma nessun
movimento. La porta stava ferma.
<<
“Tarallucci MulinoBianco!” >> ripetè, più forte.
Nulla.
Si
arrabbiò e chiamò a gran voce il suo servo.
<<
Si, Ser? >> disse quello, arrivando.
<<
Codaliscia, puoi spiegarmi il perché quest’assurda porta non si apre al mio
dire “Tarallucci Mulinobianco”? Eh? Spiegamelo imbecille! >> esclamò.
Codaliscia
sorrise come un ebete.
<<
Ma Signore, sicuro di non aver cambiato la parola d’ordine, ultimamente?
>>
Lo zio si
fermò a riflettere.
Uhm…
parolu d’ormine? No, che mi ricordi…
<<
No, di sicuro>> disse.
<<
Mi dispiace ma non credo di poter fare qualcosa! >> fece Codaliscia.
<<
Come non puoi? Stai scherzando?! >> obbiettò il Lord.
<<
No, Padrone. Se non ricorda la parola d’ordine non si può fare niente per
poter aprire questa porta! >>
Lo zio si
arrabbiò.
E’
stata Ortensia!!! E’ stata lei!!! Grrrrr! Sacrilegiooo! - pensò,
imbizzarrito.
Prese
Codaliscia dal colletto della giacca ed urlò minaccioso:
<<
Trova un metodo per aprirla immediatamente, stupido essere! >>
<<
Ma Ser, non so cosa fare! >> si giustificò l’animagus.
<<
Non mi interessa, fallo lo stesso!!!! >> piagnucolò lo zio.
<<
…Avete capito ragazzi? Ahahahah! Vi giuro una catastrofe! E poi credevate che
io, cioè io, la best of the world, gliela avrei fatta passare liscia?
Muahahahahah!!! >> rideva e beveva vodka, Ortensia, con tutti i
Mangiamorte accerchiati intorno a lei.
<<
Ahahahahah!! >> ridevano a ruota.
<<
Io veramente non lo volevo uccidere >> ammise Bellatrix ad un certo punto
<< Gli ho solo fatto lo sgambetto e lui ha colpito alla testa. Poi per non
passare nei guai, gli ho lanciato una maledizione Cruciatus, insomma per
rimetterlo in piedi, non volevo se la prendessero per me. Ma mi sono distratta e
ho continuato per tanto tempo. Poi mi hanno richiamato e mi sono accorta che…
insomma, che non si muoveva! Ed ho sentito quel ragazzo.. come si chiama..Potter
>>
<<
Bah! >> fecero all’unisono tutti.
<<
..insomma che urlava: “Wuaahah olllaaaa muaahahah obladì obladàààà!!”
Così mi sono spaventata e sono fuggita! >> finì la donna.
Ortensia
mandò giù un bicchierino di vodka, ed aggiunse:
<<
L’importante è che quello sciaquetto sia morto e sepolto! >>
<<
Già! >> affermarono tutti, per poi scolarsi i rispettivi bicchierini di
vodka.
<<
Mamy! >> dissero in coro Vale e Mary.
<<
Si, tesori? >> si girò Ortensia.
<<
Mamy, volevamo… insomma volevamo fare quella cosa che ti abbiamo accennato
ieri… >> disse Vale.
<<
Certo, quando volete! Ma prima andate a chiamare quel cretino di vostro zio!
Senza di lui non si può iniziare! Gradite? >> disse porgendo loro il
bicchiere di alcol.
Le
ragazze annuirono vigorosamente e bevvero tutt’ad un sorso.
<<
Non saranno un po’ troppo giovani per bere, milady? >> domandò
Bellatrix, perplessa.
<<
Non preoccuparti! Davo loro questo, al posto del latte, quando erano piccole!
>> rispose tranquillamente, la donna.
<<
Allora?? Hai pensato?? >> esclamò lo zio, al seguace.
<<
Signore, mi scusi ma non so! >> disse questo.
<<
Grrrrr! Cosa vuol dire che non sai? >> si arrabbiò, il Dark Lord.
<<
Vuol dire che… un attimo che prendo il vocabolario, Ser… Ecco! Allora,
allora… S.. >>
Lo zio
guardò la scena confuso.
Codaliscia
continuò:
<<
..santuario…sanzione…sapere!!! Dunque.. Sapere: conoscere qualcosa per
averlo appreso durante lo studio o l’applicazione.. Oppure: conoscere qualcosa
per esperienza diretta..o ancora: essere o venire a conoscenza, essere
informato, avere notizia di qualcosa;apprendere… Ma nel suo caso, lei, non sa
che vuol dire “non sapere”.. Uhm..Perciò “non sapere” significa: non
conoscere qualcosa! Ecco, Ser, ora ha capito? >> chiese sorridente,
Codaliscia.
Lo zio
era incacchiato.
<<
Ma..Ma..Ma brutto pallone gonfiato, come ti permetti a darmi dell’ignorante???
>>
<<
Sire, io..credevo.. >>
<> urlò il Lord.
<<
Ma Sire, è inutile non so che fare! >> si difese, Codaliscia.
<<
Ho detto che non mi interessa! >> gridò quello.
Codaliscia
parve riflettere.
<<
Che ne dice se facciamo rilasso celebrale? >> disse poi.
<<
Ma che..cosa?? Cosa stai…? >>
<<
Si. Rilassiamo la mente ed il corpo >> fece Codaliscia, inginocchiandosi
per terra, facendo delle piccole flessioni.
<<
E quello sarebbe rilassarsi? >> chiese lo zio, che al solo pensiero di
dover fare quelle cose, gli facevano male le braccia.
<<
Si, Ser! Dai faccia con me… E uno.. e due.. e uno… e due… >> faceva
l’animagus.
Lo zio,
ormai al culmine delle sopportazioni, lo imitò.
<<
E uno.. e due.. e uno.. e due.. >>
<<
Ehi, Lucius! Come ti va, eh? >> domandò Ortensia, al Malfoy Senior, che
era sdraiato lungo l’amaca dello zio.
Lucius
spalancò gli occhi.
<<
C-ci sono le tue figlie, per caso? >> domandò titubante.
<<
Perché, che ti hanno fatto? >> disse sedendosi vicino a lui.
<<
Beh, non domandarlo a me…Domandalo a lei >> disse indicando una donna
bionda, che correva furiosa verso di loro.
<<
Mi scusi, milady! >> esclamò Narcissa, rivolta ad Ortensia << alzi
le sue chiappe da lì, e porti quel suo culo gigante via da questo giardino!
>>
Silenzio.
Rumore di
grilli.
Lucius
era rimasto sbalordito. Al dire il vero non aveva capito un’ acca di ciò che
aveva detto la moglie, ma passiamo avanti…
Ortensia
si gonfiò, rossa di rabbia.
<<
Grrrrrrr!!! Tu >> indicò << tu, razza di specie antropomorfa con il
naso all’insù! Dico tu, come ti permetti?? Bionda ossigenata, come osi
rivolgerti a me così? Io sono l’Oscurissima, la sorella di Lord Voldemort in
persona! (Solo quando ti conviene dici di essere mia sorella! NdZio) Io sono
perfetta, come puoi dire che ho il culo gigante, tu di culi non te ne indendi!
Visto che il tuo l’hai lasciato in macchina! Muahahahahah!! >>
Narcissa
quasi si offese per il commento afflittole.
<<
Io di culo c’è ne ho, anzi c’è ne ho abbastanza! E poi, come osi tu,
avvicinarti di nuovo a mio marito? Lui è un uomo di classe! >>
<<
Capirai, un uomo con la parrucca bionda è un uomo di classe..Tsk >>
ridacchiò Ortensia.
Narcissa
si arrabbiò.
In quel
momento arrivarono Vale e Draco.
<<
Mamy, che succede? >> chiese Vale.
<<
Oh, niente. Questa vacca si crede di potermi battere! >> affermò la
madre.
Vale si
rivolse a Draco.
<<
Dracky, ma quella non è la tua mammina? >> domandò.
<<
Si, perché? >>
<<
Perché tua madre e la mia stanno litigando furiosamente, non vedi? >>
disse lei.
Draco
inarcò le sopracciglia.
<<
No >> disse.
<<
Beh, ma se loro litigano e si urlano contro, noi come facciamo a fidanzarci in
casa? >> domandò Vale.
Draco ci
pensò sù.
<<
Non ho capito cosa vuoi dire, scusami. >>
<<
Non ha importanza. Secondo te cosa dovremmo fare? >> chiese.
<<
Non lo so. >> rispose Draco.
<<
Esatto, tesoro! Dobbiamo fermarle! >> esclamò Vale.
<<
Ma veramente… >>
<<
Avanti avviciniamoci >>
Vale tirò
Draco dalla camicia, e tutti e due si piantarono di lato alle rispettive mamme
che continuavano a discutere.
<<
Così ti credi meglio di me? Dell’amata Ortensia Riddle? Ti sbagli, cara, io
sono più bella e non ho certi fianchi da poterli usare come appendi abiti
>> fece Ortensia.
<<
Si, mamma vai! Sei grande! >> urlò Vale, guadagnandosi un’occhiataccia
da Draco.
<<
Ah si? Non parliamo allora della tue cosce sembrano due armadi! >> si
difese Narcissa.
<<
Mamma falle vedere chi sei! >> fece il tifo Draco, guadagnandosi
un’occhiataccia da Vale.
<<
I tuoi capelli, vorrai dire! Dimmi, usi acqua ossigenata o la pipì di Lucius?
>> sghignazzò Ortensia.
<<
Mamma stendila! >> urlò Vale.
Narcissa
s’indignò. La pipì di Lucius faceva schifo!
<<
Sei maleducata e volgare come Kiara The Cantant’s! >>
<<
Mammina dalle il colpo di grazia! >> gridò Draco.
<<
Sei sudicia e brutta come Kiara The Cantant’s! >> si difese Ortensia.
<< Mamma the best! >> urlò Vale.
Narcissa
si fece livida dalla rabbia.
<<
Nessuno mi dice che sono brutta! >>
<<
E nessuno dice a me che sono volgare! >>
Ortensia
e Narcissa si presero dai capelli.
<<
Hai sentito? >> fece Draco << nessuno dice a mia madre che è
brutta! >>
<<
E nessuno dice alla mia che è volgare! >> esclamò Vale.
<<
Quanto chiasso, quando poi io non ho nemmeno capito il perché! >> commentò
Lucius, sdraiato beatamente sull’amaca del Lord.
<<
Uno e due… Uno e due.. Uno e……….dueee >> dicevano stancamente
Voldemort e Codaliscia.
Finchè,
stanchissimi, non si alzarono ansimando.
<<
Co…Codalisc… Non… Non… C’è la facc… più! >> disse lo zio,
col fiatone.
<<
A..a chi lo…lo dic.. Ser! >> rispose di rimando lui.
Poi lo
zio si appoggiò, esausto, sulla porta, mentre Codaliscia si teneva dalla
ringhiera delle scale.
<< Anf.. Anf…Anf.. >>
ansimavano i due.
Beh, dopo
35.200 flessioni, sarei stanca anch’io!
<<
Ser.. Ora che ricordo.. Sono stato io a cambiare la parola d’ordine. >>
fece ad un tratto, Codaliscia.
Voldy
balzò sull’attenti.
<<
Eh???! >>
<<
Si, Ser. So qual è la parola d’ordine. La parola d’ordine è “Isa”!
>> disse Codaliscia.
Lo zio
fece solo in tempo a dire: << Ma… >>, e a sentire il suo servo
urlare: << Si sposti! >> che si ritrovò in terra.
Nella
testa dello zio giravano tanti piccoli Codaliscia che correvano, dicendo
<< Ser! Ser! Ser!>>
Codaliscia
si abbassò.
<<
Io gliel’avevo detto di spostarsi, Padrone! >>
<<
Grrrrrrr!!!! >> si sfogò il Lord, pronto ad azzannare il seguace.
Ma
qualcuno lo trattenne.
<<
Zio, zio, zio, zio, zio! >>
Si girò,
e vide una ragazza bionda che saliva le scale e avanzava verso di loro.
<<
Cosa c’è, Mary? Non vedi che ho da fare? >> esclamò lo zio, con un
ascia a mezz’aria, pronto a colpire Codaliscia.
<<
Si, ma mi servi, zio! >> disse Mary.
<<
Ti servo? C’è tua madre di là, va da lei >> disse, concentrandosi
sull’animagus.
<<
No, no! Perché la mamma ha detto esplicitamente di portarti di sotto! >>
<<
Ah si? E come ha detto? >> fece lo zio, curioso.
Ortensia
che chiede di me! Sto sognando? –pensò.
<<
Ha detto: “Andate a chiamare quel cretino di vostro zio” >> disse
sorridendo, Mary.
Troppo
bello…. –pensò sconsolato, Voldemort.
<<
E cosa vuole, Ortensia, da me? >>
<<
Vuole che tu assista al nostro fidanzamento in casa. >> esclamò la
nipote.
<<
Cosa??Ho sentito bene? >> saltò all’impiedi.
<<
Si, ziaccio >> fece la ragazza.
<<
Ma..Ma… Tra chi? Quale fidarramento en casa? >> chiese.
<<
Tra me e Barty Crouch jr e Vale e Draco Malfoy! >> disse sognante, Mary.
<<
Oh, santaccì! Cosa mi tocca sentire! >> si dimenò lo zio <<
Codaliscia! È tutta colpa tua! >>
<<<
Mia? E perché mai, Sire? >> si difese quello.
<<
Perché sei stato tu che riempivi la testa alle mie nipoti, con storie assurde
dell’accoppiamento del gallo e la gallina! Avranno voluto provare, no?
>>
Mary
ridacchiò.
<<
Ma, Ser… >>
<<
Niente “ma”, Codaliscia! Finirà che farai le valigie ed andrai a dormire a
casa di Isa, un giorno! >> esclamò il Lord.
<<
Zio, comunque io avrei fretta >> aggiunse Mary << e poi ti devi
vestire, non puoi farti vedere dal padre di Barty in questo modo! >>
<<
Il padre di Barty? Ma non era un osso? >> chiese confuso lo zio.
<<
Si, ma per l’evenienza, Barty, lo ritrasformerà in umano. Non è fantastico?
>>
E prima
che lo zio potesse pensare: << Si, un amore >>, i suoi
vestiti tramutarono in un orrido smoking.
Naturalmente,
firmato chi? Johnatan.
<<
Ma che cosa hai fatto alla mia magnifica veste? >> urlò.
<<
Te lo spiegherò più tardi. Adesso andiamo >>
E
afferrandolo da un braccio,la nipote, lo trascinò giù per le scale.
<<
Mollami i capelli! >> urlava Narcissa.
<<
No, bellezza, te lo scordi! >> gridava Ortensia.
Le due
donne erano praticamente sdraiate per terra, una con i capelli dell’altra
stretti tra le mani, che tiravano e tiravano.
Lo zio
arrivò.
<<
Ma che succede qui? >>
<<
Mia sorella e sua sorella si picchiano! Non è forse una coincidenza, Padrone?
>> disse Bellatrix, con occhi sognanti.
Lo zio
fece una smorfia di disgusto.
<<
Lucius che cosa stanno facendo? >> domandò al suo servo seduto sulla sua
amaca.
<<
Loro non so, noi stiamo mangiando pop-corn! Ne vuole? >>
Lo zio
annuì e con entusiasmo si sedette vicino Lucius ad osservare la scena.
Che bello
vedere Ortensia picchiare qualcun altro all’infuori di me –pensò compiaciuto.
<< Hahahahahahahum! Onos ert a onu rep aut alleros! Al ydelim ah
al onam etnasep!!! Hahahahaha emoc im otrevid! Sssssssssssss >> esultò di giubilo, Nagini.
Proprio
in quel momento, ma naturalmente nessuno se ne accorse, (Ehy! NdBarty) entrò
dal cancellò Barty Crouch jr, con suo “padre” in mano.
Il
ragazzo era vestito con solo un papillon attaccato al collo, dei mocassini
eleganti ai piedi ed era coperto da un enorme cartellone bianco.
<<
Come può dire una cosa del genere! E’ riluttante! >> urlava ancora,
Narcissa.
<<
Oh-oh! La nostra cara Narcissa, non vede un uomo nudo da 16 anni ormai!
…Tieni,Tom… Tieni questo >> disse Ortensia, porgendo al Lord, un filo
trasparente.
<<
E che dovrei fare? >> chiese lui.
<<
Tirarlo >>
<<
Sicura? >> chiese.
<<
Muoviti!! >> esclamò lei.
<<
Urgh… Si >>
Voldy tirò.
Il cartellone di Barty volò via ed il ragazzo rimase completamente nudo,
eccezione fatta ovviamente per il papillon e le scarpe, davanti a Narcissa e
tutti gli altri.
Ortensia
rideva.
<<
Ahahahahah! Vedi, Narcissa? Una volta tanto, mio fratello, è servito a
qualcosa! >>
Il Lord
gettò subito il filo per terra, fischiettando come se niente fosse.
<<
Oh, God… >> fece Narcissa, scandalizzata.
<<
Ricorda! Io vinco sempre! Muahahahaha! >> e poi guardando gli altri
aggiunse: << Ridete con me, voi! >>
<<
Muahahahahahah! >> fecero tutti.
Mary
corse a coprire Barty, che borbottava indignato.
<<
Ed adesso, possiamo anche cominciare, ragazze! >> disse rivolta alle
figlie, la donna.
Vale e
Draco, voltarono la testa dall’altro lato, senza parlarsi.
<<
Scusami, Orty..Ehm…Ma questo fidarramento en casa, ci deve essere per
forza? >> domandò lo zio.
<<
Certo. Se le mie figlie desiderano così, così deve essere >>
<<
Ma… >>
<<
Ma?? >>
<<
Insomma, Orty… Mi chiedevo se… >> farfugliò lo zio.
<<
Ti chiedevi se? Parla, orrenda creatura! >> esclamò Ortensia.
<<
Ecco, se per caso.. Avresti invitato anche il padre delle ragazz.. >>
SBANG!
Ortensia
colpì il Lord in testa, con una padella.
Continua…
Spazio
Autrice:
Ciao
ragazze! Volevo avvertirvi che questo capitolo verrà diviso in due parti. Nel
prossimo ci sarà una sorpresa emozionante…..! (se se ndTutti)
Ho
deciso di mettere un immagine ad inizio capitolo, sempre se il computer la
visualizza… Sennò, pazienza…
Adesso
passiamo ai ringraziamenti:
Tecla_Leben: visto? Un capitolo per loro due… e non sai cosa ho in mente
per la 2 parte..hihihi! E’ vero stavo pensando che Nagini potrebbe fare coppia
col Basilisco…Uhm… vabbò…Cmq te ne prego, non avadakedavrizzarmi, ho una
fic da portare avanti Io!!! Scherzo… un bacione, ciao!
isina4everyoung: ciao darling! Hai visto? Sei citata anche tu nella fic.. Spero non ti
dispiaccia, ma tra Nagi e Coda le cose non andavano bene.. Coda ha scelto te! E
poi Nagi è così orgogliosa.. Chi le capiterà?? Forse il Basi… Boh! Un
bacione, ciauuu! ( ti saluta Coda, con un enorme abbraccio..attenta che morirai
soffocata dalla sua ciccia xD)
Ringrazio come sempre
tutti..
Beh, fatevi sentire
chi l’ha messa tra i preferiti…Pure per sapere una vostra opinione..
Se non aggiorno prima
di Natale, vi faccio i miei più sinceri AUGURI!
Ps. Se visualizza la
foto, allora la donna che ride è Ortensia, poi c’è il Lord, e in basso ci
sono le nipoti.. La prima a sinistra è Mary e la seconda è Vale.
Bye….Rose
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Capitolo 9 *** Ortensia - II parte... ***
Ortensia
- II parte
<< Insomma, Orty… Mi chiedevo se… >>
farfugliò lo zio.
<< Ti chiedevi se? Parla, orrenda creatura!
>> esclamò Ortensia.
<< Ecco, se per caso.. Avresti invitato anche
il padre delle ragazz.. >>
SBANG!
Ortensia colpì il Lord in testa, con una padella.
Voldemort
si rialzò, dolorante.
<<
Ohi, ohi… >>
Vale
e Mary, sghignazzavano.
Ortensia,
gli dava le spalle, con i pugni serrati, e i denti stretti.
<<
Tom! Non- permetterti-mai- più- di parlare- di- colui- che- non- deve- essere-
nominato! >> sbottò, con rabbia.
Il
Lord, la guardò confuso.
<<
Ma.. Ma… Ma sono io, Colui- che- non- deve- essere- nominato! >>
<<
Non è vero >> disse Vale << noi ti nominiamo sempre! Le nostre
scarpe dicono perfino il tuo nome. >>
Le
nipoti saltellarono, e dalle scarpe, si propagò una vocina, che diceva “ Zio,
zio, zio, zio”.
<< Pinky –doo, pinky- doo! C’è l’ ho io, c’è l’ hai tu!
>> strillarono, all’unisono
<<
Doh! >> eruppe lui, girandosi nuovamente, verso la sorella.
<<
Allora, Orty, mi spieghi, perché mai, io non debba nominare il pad.. >>
<<
Ssssh! >> lo zittì, Ortensia con un pugno.
<<
Ohi, ohi… >> gemette lo zio, sdraiato per terra.
Ortensia
gli si avvicinò di soppiatto.
<<
Tom, brutto contadino di campagna, vuoi chiudere quella boccaccia? >>
bisbigliò.
<<
MA PERCH.. >>
Ortensia
gli tirò un altro pugno.
<<
Perché, loro non devono sapere. >> rispose la donna.
<<
E PERCH.. >>
Ortensia
gli tappò la bocca, con un altro pugno.
<<
Perché Germano, è un idiota! >>
<<
E CHI E’, GERM.. >>
Ortensia
gli diede un altro pugno.
<<
Tuo nonno. >> affermò, alzandosi, e lasciandolo sdraiato per terra, con
tre denti rotti.
<<
MA… >> insistette lo zio, dopo essersi rialzato. Ortensia lo zittì con
uno sguardo.<< Ma nonno si chiamava Orvoloson! >> sussurrò, poi.
<<
Beh, pazienza. >> fece quella, cacciando Lucius, Bellatrix e Nagini
dall’amaca, con un piccolo gesto di bacchetta, facendoli finire in piscina.
<<
Al iarehgap! Ssssssssss >> si lamentò, in lontananza, Nagini.
Ortensia
non la badò.
<<
Dai, Orty.. >> fece lo zio, sedendole accanto << Dimmi, ti ascolto
>>
<<
No, va via, feccia >>
<<
Feccia?? Ma sono tuo fratello gemello! >> esclamò lo zio, alzandosi.
<<
Va’ dalle mie figlie, e dì loro che il loro padre è.. è morto! >>
disse lei, non badandolo.
<<
Morto? Ma che dici? Se questo.. Geppetto.. è vivo, è giusto che le
ragazze lo conoscano! Ricordi, papy? Noi… Sniff..non l’abbiamo mai..Sniff..
conosciuto! >> disse il Lord, asciugandosi il naso con un fazzoletto con
sopra ricamato, chissà perché, “Zio”.
Ortensia
alzò un sopracciglio.
<<
Ma se l’abbiamo ucciso noi, idiota! >>
<<
Ah… Già.. >> rammentò, il Lord.
<<
Però io non volevo farloooo… >> e piagnucolò, appoggiandosi alla
spalla della sorella.
<<
Ma chiudi il becco, cretino. >>
Lo
zio si tappò di botto.
Una
volta, da piccolo, aveva provato a non chiudere il becco, non appena Ortensia
gli aveva comandato “chiudi il becco”, e lui si era “beccato” una
fattura.
<<
Non è il punto, se è vivo o morto.. Il punto è che.. Non lo voglio rivedere
>> ammise la donna.
<<
Vedere? Ma loro lo devono vedere. Vuoi che lo uccidano, come abbiamo fatto noi
con papy? >> esclamò lo zio.
<<
Certo, stupido. >>
<<
Cosa?? >>
<<
Ciupa, Tom. >> fece Ortensia, alzandosi dall’amaca.
<<
E… >> disse lui alzandosi << che male ha fatto? Insomma, deve
averti rimpiazzata con qualcuno, se adesso ce l’ hai tanto con lui! E poi, tu
ti fidanzavi con cento al mese, per cui… Erh.. >>
si contraddì, vedendo l’espressione rabbiosa, sul volto della gemella.
<<
Io, rimpiazzata? Io poco di buono? Io una tipa losca, hai detto??>>
<<
Ma, non ho detto che sei una… >>
<<
Vuoi che ti riduca in cenere? >>
<<
No. >>
<<
E allora va’ a zappare. >> E si allontanò, con le mani infilate nelle
tasche della gonna.
<<
Aspetta, Orty! >>
E
la raggiunse, di nuovo.
<<
Posso sapere, il suo cognome? >> chiese.
<<
No! Non ti dirò mai, che si chiama Germano Amalfie! >> disse Ortensia,
distrattamente.
<<
Germ… ? >> ripetè lo zio, inebetito.
Sua
sorella gli aveva appena detto il nome!
<<
Buahahahaha! >> rise oscuramente, il Lord.
<<
Che ti ridi? >> chiese Ortensia, minacciosa.
<<
Uhm, niente.. Hai detto “ Gernando Malfye? >> chiese, prendendo appunti,
lo zio.
<<
Germano Amalfie. Lavati le orecchie, scemo! E poi, vuoi cacciare dalla tua
schiera, quella brutta racchia di Narcissa? Se non posso provarci con
Codaliscia, almeno ci provo con suo marito, no? >> fece la donna.
Ma
lo zio era sparito.
Entrando
in casa, urlò a squarciagola:
<<
Codalisciaaa! Vieni subito qui e porta le Pagine Gialle! >>
Codaliscia
si materializzò, in salotto.
<<
Mi dica, Ser! >>
<<
Urgh..! >> fece lo zio, aggrappandosi al tavolo.
<<
Ma sei cioto? Mi hai fatto prendere un colpo, brutto mentecatto! >> esclamò,
poi.
<<
Mi scusi, ma ha detto esplicitamente di arrivare subito, e allora io l’ ho
presa in parole, vostra signoria! >> si giustificò, il sorridente
animagus.
<<
Ma va, va! Ehm… No, no! Non andar via, imbecille! >> lo fermò da un braccio
Voldy, mentre quello stava uscendo in giardino.
<<
Ma lei mi ha detto “ ma va, va”! >> ribattè, Codaliscia.
<<
Si, però non in quel senso. >> rispose il Lord, guardando la sua
faccia interrogativa.
<<
Voglio dire, non devi andartene! >>
Codaliscia,
lo guardò, senza capire.
<<
Dico, che devi stare qui. >>
Codaliscia,
si mise una mano sul mento, pensieroso.
<<
Codaliscia, intendo dire che devi fare ciò che ti dico! Adesso! >> lo
spinse in una sedia, e afferrò il telefono.
<<
Ed ora >> disse, sedendosi << trova sulle Pagine Gialle “ Germano
Amalfie”>>
<< Ok, Milady! >>
<< Milady!!!? >> si fece rosso, lo zio.
<<
Oh, mi scusi, Padrone. >> e
si chinò sulla rubrica telefonica.
Dopo
un po’, disse:
<<
Signore, qui c’è un “Gelmano Amadori”, e subito sotto, c’è un tratto
di penna.
>>
Voldemort,
tirò la rubrica verso di sé, e controllò.
<<
Quella furba di Ortensia, ha cancellato il nome! Dovevo aspettarmelo… Dunque..
>> disse afferrando la bacchetta << com’era la formula per
cancellare i tratti di penna? ..Ah si.. Coff, Coff.. Pennem finitem! >> e la penna, magicamente, scomparì.
<<
Ah- ah! >> esclamò subito dopo, indicando sul registro << Eccolo!
Eccolo! >>
<<
Cosa, Sire? >> chiese, il servo.
<<
L’ ho trovato! Presto Codaliscia, passami il termefono! >> disse.
Il seguace obbedì
<<
Ed adesso, detta! >>
Intanto,
in giardino, Mary, stava finendo di rivestire Barty, che era ancora sotto shock.
<<
Su, Bartyuccio, non prendertela! Lo sai, che mio zio è un imbecille. E poi non
ti farebbe mai del male.. >> lo consolava lei.
<<
Una volta mi ha minacciato di uccidermi sotto un tram! >> esclamò,
spaventato, il ragazzo.
<<
Ma lo ha detto come segno d’affetto! >>
<<
Si, se quello era affetto, io mi chiamo Giusy Ferreri! >> sbottò Barty.
<<
E basta insultare Giusy! >> gridò lo zio, dalla casa.
<<
Beh, sorvolando, cosa ci facevi senza niente addosso, completamente nudo? E con
un cartellone.. Un cartellone, Barty… Insomma è… >> fece Mary,
scandalizzata.
Barty
spalancò gli occhi.
<<
E’ veramente un’ idea da quattro soldi! Credevo di averti insegnato di
meglio, tesoro! Ecco fatto.. Così, sei perfetto! >>
E
facendo comparire un grande specchio, Barty si osservò inorridito.
Era
vestito “stile- Aladino”.
<<
Ma.. ma.. >>
<<
Oh, lo so che ti piace. Adesso andiamo >> ed afferrandolo da quella cosa,
che doveva essere una maglia, andarono dagli altri.
Ortensia
e Narcissa, discutevano ancora.
<<
Per l’ultima volta, Ortensia. Hai dato un cattivo esempio, a tua figlia, e al
mio!
>> diceva Narcissa.
<<
Ma chiudi il becco! Cosa credi di sapere tu? Bada per te e per i tuoi capelli
>> fece Ortensia, pavoneggiandosi.
<<
Tu non capisci, Ortensia! I nostri figli, devono fidanzarsi, e non puoi
permettere di infiltrare liti nelle nostre famiglie, già da subito! >>
ribattè ostinata, la bionda.
Ortensia
alzò lo sguardo e sorrise.
<<
Ma è Lucius quello che conta. Non tu. Buahahahaha! >> e rise di gusto,
tenendosi la pancia.
Narcissa
la guardò perfidamente, ma decise di starsene muta per un bel po’, visto che
con la Lady Oscura, non si poteva esagerare più di tanto.
Te l’avrebbe fatta pagare, sempre e comunque.
Bastava
guardare le sue figlie, che stavano tenendo un agguato al suo povero marito…
<<
Ehi, Lucius, a quanto pare diventerai il suocero di mia sorella.
Non
sei contento? >> disse Mary, al mago, che deglutì sonoramente. Gettò uno
sguardo d’aiuto a Crouch, che era mano nella mano con la ragazza, di fronte a
lui.
Ma
Barty, si girò dall’altra parte, indifferente.
<<
Oh, beh, si sono entusiasta. >> disse, cercando di far apparire quella
frase, meno sarcastica possibile.
D’altronde,
era la sorella gemella della sua neo-nuora!
<<
Ah, che felicità! Non vedo l’ora di conoscere tuo padre, Bar! >> disse
al fidanzato.
<<
Oh, è là >> disse quello indicando un osso, con il quale giocherellava
Nagini.
Lucius
desiderò pienamente che Draco non fosse così cattivo da fargli fare quella
stessa, orribile fine.
<<
Codaliscia >> bisbigliò il Lord, al servo << Suona, fa
“tu-tu-tu” >>
Codaliscia
sorrise.
<<
Ottimo, Sire. >>
<<
Codaliscia, per favore, rispondi tu… >> disse poi, l’Oscuro,
passandogli il telefono.
<<
Oh, certo, Padrone. E che devo dirgli? >> chiese Codaliscia, afferrando il
telefono.
<<
Che sono io. Cerca anche di spaventarlo, se è possibile. >> affermò
convinto, Voldy.
Codaliscia
annuì, e attese.
Dopo
250 squilli, una voce maschile esclamò con molto impeto:
<<
Prontooo? Chi parla? Ciccio con la Palla! Muahahaha! Sono divertente, non è
vero? >>
<<
Ahahahah, come è divertente signore! >> disse Codaliscia ridendo alla
battuta.
Lo
zio lo guardò interrogativo.
<<
Codaliscia? Devi mettere più grinta >> bisbigliò.
<<
Oh si >> e schiarendosi la voce disse:
<<
Sono il Padrone, quindi stai attento o vengo e ti ammazzo! >>
<<
No! >> disse lo zio, spiaccicandosi la mano sulla fronte.
<<
Cosa? Il Padrone? Ah, si, ti conosco! Sei quel cantante famoso della
Cornovaglia, che si fa chiamare “ il Padrone”? Quello che canta “ Tuuu
saraaaai un fioooore cheee… sboccerààà accanto a meeee” >> cantò
Germano.
<<
Oh, santi numi, digli di smetterla! >> lo pregò lo zio, tappandosi le
orecchie.
<<
Oh, ehm, io, sono, il Padrone! >> fece con voce acuta Codaliscia.
<<
Si, l’hai detto! Beh, devo dire che canti bene, quasi quanto me! >>
Illuso
–pensò
lo zio.
<<
No, io sono il Sire! Hai capito? >> chiese di nuovo Codaliscia, mentre
Voldy gli faceva segno di andare al dunque.
<<
Si, si, ho capito! Ti fai chiamare anche “il Sire”, lo so! >> disse
Germano.
<<
Doh! Codaliscia, per favore! >> fece lo zio.
<<
Oh, ehm, ti uccido! >> esclamò Codaliscia.
<<
Ahahahahah! Che bel senso dell’umorismo! Ma dimmi, vuoi che ti faccia
pubblicità? >> chiese ridendo, Germano.
<<
Codaliscia, dammi, non sai fare niente! >> Il Lord, strappò di mano il
telefono al seguace.
<<
Senti, io sono il Lord Oscuro, siamo intesi? Presentati questa sera alle 18.00,
in via dei “Polli Marci”. Troverai una casupola, ed è lì che abito! Mi
raccomando, oppure finirai male! >>
<<
Ahahahaha! Un cd che si chiama “ Polli Marci”? Questa è buona…>>
Ma
lo zio aveva riattaccato.
<<
Grr, che impertinenza! Codaliscia, è il colmo! Chi oserebbe trattarmi così?
>> chiese al servo che annuiva.
<<
Sono d’accordo, Ser! >>
<<
E poi… Sembra tanto un idiota, questo Germano! Capisco che la via “Polli
Marci” non è il massimo.. Ma offriva un panorama stupendo, prima che le mie
nipoti, non avessero fatto costruire delle giostre, con tanto di montagne russe!
Per fortuna, che sta iniziando la scuola.. E poi, dico io, ma quel Germano, non
sa con chi ha a che fare? Io sono un mago potente, tutti mi rispettano, tutti mi
temono! E nessuno, dico, nessuno, mi fa passare per un’indifferente che…
Eeeeh? >> si fermò di scatto, notando che Codaliscia lo stava ignorando,
parlando al cellulare, con qualcuno.
Si
avvicinò di soppiatto.
<<
Si, Isa, certo. Si, si, si. Certo, certo. Ma no, non disturbi. >>
<<
Beccato! >> e lo zio tirò un calcio al povero Codaliscia, che volò di
peso sopra Nagini.
<<
Pronto? >> fece lo zio, afferrando il cellulare di Codaliscia <<
Ciao Isa, sono il Lord Oscuro! Beh, Codaliscia è morto! Ciao, ciao!>> e
riattaccò, sbellicandosi dalle risate.
Così
impara a non ascoltarmi, quel cretino! Pensò.
E
tra poco, incontrerò anche il padre delle ragazze! Chissà che faccia farà
Ortensia… Hihihih!
E
se ne andò in giardino, saltellando.
La
faccia di Ortensia fu:
<< Nooooooo!!! Tooooooooooooooom!!!
Germanooooooooooo! Tuuuuuuuuuuu!>>
Germano
stava lì, impalato davanti al cancello, con una macchina fotografica in mano,
ed in volto un sorriso ebete.
Beh,
era uomo con delle ampie spalle, con riccioli dorati per capelli, e degli bei
occhi verdi.
Insomma,
non era poi così male.
<<
Germano! Cosa ci fai Tu, qui? >> strillò, la donna.
Intanto,
Vale e Mary, osservavano l’uomo, con evidente curiosità.
<<
Mamy! Chi è questo qui? >> chiesero.
<<
Nessuno! E’ solamente un venditore di enciclopedie! >> disse Ortensia, a
denti serrati.
Un
flash la pervase.
<<
Ma che… >>
<<
Ciao Ortensia, come te la passi? >> chiese con un sorriso a trenta denti,
Germano, con in mano una macchina fotografica digitale, Samsung.
Deve
aver speso una fortuna – pensò Voldy, esaminandola.
<<
Non scattare altre foto! >> esclamò furibonda.
<<
Vedo che sei sempre la stessa! Ma ti facevo più alta! Ahahahaha! Come faccio
ridere! >> sbottò allegramente Germano, scattando un’altra foto.
Ortensia
si agitò.
<<
Neanche tu, visto che continui a fotografare tutti qua e là! >>
e poi si girò verso lo zio, che guardava la scena confusamente <<
Tom, chi l’ ha fatto entrare? >>
Voldemort,
stava per aprire bocca, ma Germano lo precedette.
<<
Mi hanno chiamato dalla Cornovaglia, dicendomi che un certo “Padron Sire”..
>> e qui Codaliscia si nascose dietro l’amaca << .. gradiva la mia
presenza! >>
Ortensia
si voltò di scatto, e arrivando da dietro le spalle dell’animagus, disse:
<<
Coda, lo so che sei stato tu! >>
<<
C-come fa a s-saperlo, Milady? >> balbettò impaurito quello.
<<
Perché solo tu sei l’unico fesso, che chiama ancora mio fratello, “Sire”!
>> e gli tirò un pugno sulla testa.
<<
In quanto a noi >> disse poi, rivolta a Germano << Te ne devi
andare. Non ti vogliamo, qui! Sciò! >>
<<
Io non me ne vado, finché non vedo questo “Padrone”! >> ribattè
Germano.
<<
Non c’è nessun Padrone! >> disse Ortensia.
<<
Beh >> mormorò l’Oscurissimo << Al dire il vero ci…ci sono io!
>>
Ortensia
lo guardò con occhi a fessure.
<<
Tu? Tom? Padrone? Davvero? Ma… >> e si fermò << Ma non dire
fesserie! Ahahahah! Tu? Padrone, tu? >> e rise di gusto, insieme alle sue
figlie.
<<
Beh >> si difese il Lord, rosso dalla vergogna, visto che anche i
Mangiamorte (tranne Bella, ovviamente)ridevano a ruota << Beh, io.. Io
sono il Padrone ! E voi piccoli.. >> sussurrò gelido, ai seguaci, che
rizzarono sull’attenti, impauriti << ..amici, riceverete una Cruciatus
per posta, domattina! >>
<<
Perché domattina, Ser? >> chiese Codaliscia, pensieroso.
Come
al solito non aveva capito la battuta.
<<
Perché adesso ho da fare! Ma se ci tengono tanto.. >>
<<
No, no, Signore, la prego! >> si gettò ai suoi piedi Bellatrix <<
Io l’adoro! Lo sa che non lo rinnegherei per nulla al mondo! >>
<<
Bel quadretto! >> esclamò Germano. E afferrando la macchina, scattò una
foto.
<<
Uhm… Si, Bellatrix, purtr… Ehm, lo so! Ora va!Va via, ti prego! >>
disse il Lord, facendo il gesto con la manina << Sciò! >>
Bellatrix
se ne andò sorridente, ed anche sculettante.
<<
Urgh! >> fece Voldy, colpendosi la fronte.
<<
E allora >> intervenne Germano << Se lei è il Padrone, posso…
Posso avere un autografo?? >> disse porgendogli un pennarello.
<<
Oh, ma certo caro! >> fece lo zio, commosso.
<<
Ecco, nella pancia! >> disse Germano, alzandosi la maglia.
<<
Come devo scrivere? >> chiese lo zio.
<<
“ A Germy, il meraviglioso mago di tutto il mondo, con dei bei capelli delle
belle ciglia, un bel fisico, un bel sedere, insomma il bello dei belli.. Con
affettissimo, il Padrone” >>
Lo
zio scrisse tutto, e restituì contento il pennarello.
<<
Ed adesso facciamoci una foto! Ecco… Tieni Ortensia, premi questo! >>
fece Germano, passandogli la digitale alla donna, che lo guardava torvo.
Si
misero in posa sorridenti, ma lo zio chiuse subito la bocca, non appena alle sue
orecchie giunse un commento molto maligno, dalle proprie nipoti.
Dopo
aver scattato la foto, Ortensia disse:
<<
Riprenditi quest’ ordigno diabolico, e dimmi! Cosa vuoi, ancora da me?
>>
<<
Da te, niente >> disse tranquillamente Germano. E strizzando l’occhio a
Voldy aggiunse << Ma dal Padrone si! >>
<<
E smettila di chiamarlo Padrone! Lui è mio fratello, si chiama Tom, ed è uno
stoccafisso, esattamente come te! >> gridò la donna.
<<
Ehi, piano con gli insulti.. >> mormorò il Lord, senza essere sentito.
<<
Non parlare male del Padrone, intesi? >> disse Germano.
Che
bello, finalmente qualcuno che mi protegge e mi difende… pensò Voldy, compiaciuto.
Ortensia
spalancò la bocca.
<<
E poi ti credi meglio, Ortensia? Ma dai! Sarà anche bruttino, ma è stato
gentilissimo! Tu invece sei una racchia piagnona col pannolino! Ahahahahah! Come
sono divertenteeee! >> rise Germano.
<<
Ahahahahah! >> rise anche il Lord, ignorando il “bruttino”
affidatogli.
Ortensia
li fulminò con gli occhi.
<<
Come… Come vi permettete? >>
Intanto
il Lord e Germano, festeggiavano.
<<
“Sciolgo le trecce ai cavalli… “>> cantava Germano.
<<
“..corrono! “>> continuava, Voldemort.
<<
“E le tue gambe eleganti..”>>
<<
“..ballano!” >>
<<
Come sei divertente, ragazzo!( Ragazzo?? Ma se è vecchio di ottant’anni!NdOrty)>>
esclamò Germano a Voldy che rideva << Come ha detto quella, che ti
chiami? >>
<<
Eeeeh??? >> fece Ortensia.
Come
l’aveva chiamata??
<<
Tom! Ma chiamami Lord, prego! >> rispose onorato, Voldy.
<<
Bene, Lord! Facciamoci un'altra foto! Fiiih! >> fischiò in direzione
della strega << Ehi Bobby,
scattaci un’altra foto! >> e lanciò la macchina digitale, ad
un’arrabbiatissima Ortensia.
<<
Grrrr! >> scattò la foto, e disse urlando:
<<
Germano sei un idiota! Tu e le tue stupide manie di grandezza! >>
<<
Senti chi parla! >> disse senz’accorgersene, Voldemort.
Ortensia
lo guardò e sganciò un colpo dritto nei
suoi cari “attributi”.
<<
Oh, mamminaaa! >> urlò il Lord Oscuro, saltellando dal dolore.
Merope
Gaunt si rivoltò nella tomba.
Era
stato un colpo veramente forte!
<<
Ehi, Ortensia, ma che maniere! >> intervenne Germano, aiutando il Lord ad
alzarsi.
<<
Senti, Germano >> incominciò calma la donna << io non ho voglia di
sopportare la tua stupida presenza, qui! Ti ho dovuto sopportare tempo fa, ed
eri anche molto pesante, a dirla tutta! E non ho intenzione di mettermi a
gridare, qui, di fronte a mio fratello, ai miei amici, e alle mie figlie!
>>
<<
Ehi, ehi, aspetta! A chi si riferiva con “amici”? >> chiese Lucius,
confusamente.
<<
Ma a te, stupido scempio! >>
Gli
altri Mangiamorte parvero offesi.
<<
Eh, beh, si anche voi! >>
<<
Ortensia, scusa >> l’interruppe Germano, sorridente << Non ho
capito se guodiiubosdkjjsdjd! >>
<<
Che cosa?? >> domandò Ortensia.
<<
CIUPA! >> esultò Germano, scambiandosi un “cinque”, con l’Oscuro,
che ridacchiava.
Ortensia
si fece rossa, poi, blu, poi marrone, ed infine viola.
<<
Guarda! Mamy, sembra un arcobaleno! >> fece Vale, indicando la propria
madre, e ridendo insieme a Mary.
<<
Silenzio! >> ordinò, Ortensia.
<<
Germano! Non.. Non ti permetto di ostacolarmi così! L’arte del “Ciupa”,
è una cosa che so fare solo ed esclusivamente IO! Non puoi rubarmi le battute,
come non puoi presentarti qui, in casa mia! >> sbottò la Riddle,
arrabbiata.
<<
Scusa, Orty, ma la casa è mia! >> ribattè lo zio.
<<
Sta zitto! >>
<<
E meno male, che volevi stare calma! Bah, sembri Cicciobello Bua, quando diventa
rosso per la punturina! Eh eh! >> rise Germano, insieme a Voldy.
Ortensia,
invece si palpò le guance.
<<
Sono rossa davvero? >> bisbigliò alle figlie, che annuirono.
Ebbe
un’ ira funesta, ma si trattenne.
<<
Germano, data la tua imbecillità, è meglio non parlarti di cose estremamente
importanti! Beh, il tuo compito è senz’altro, quello di andare a zappare la
terra insieme a Narcissa! >> disse.
<<
Oh, Germano, credo che io e lei, andremo molto d’accordo! >> ridacchiò
Narcissa.
<<
Ehi, Cissy, ma cosa dici? >> chiese Lucius.
<<
Nulla, caprone! >> ed abbassando la voce << Devo solo conquistare la
fiducia di Germano, così battere Ortensia, sarà un gioco! >>
<<
Non ho capito, ma comunque, si! >> annuì Lucius.
<<
Bene, Narcissa >> le fece il baciamano, Germano << Sono onorato! La
sua folgorante bellezza, mi abbaglia! >>
Narcissa
pizzicò un braccio a Lucius, prima che questi facesse scenate di gelosia.
<<
La ringrazio, Messere! E’ ora che qualcuno>> e tossicchiò <<
Qualcuno capisse che sono una donna di classe! >>
<<
Ma lei lo è , Madame! Posso darle, del Tu? >> chiese Germano.
<<
Ma certo >> rispose la bionda, guardando Ortensia con un ghigno.
Quest’
ultima stringeva i pugni. E guardava la scena con evidente indignazione.
<<
Quando la smetterai, di fare il cascamorto con tutte, allora ti dirò quello che
c’è da sapere! >> gridò Ortensia, senza essere considerata.
<<
Oh, Germano?? >> lo chiamò.
<<
Germano?? >>
Ma
Germano aveva già porto un braccio a Narcissa, e tutti e due si incamminavano
verso il giardino.
Lo
zio rideva sotto i baffi.
Sono
un criminale! –pensò
ridendo di giubilo.
<<
Codà! Oh, mio tesoro! Dove sei? >>
Una
ragazza dai lunghi capelli biondi, volteggiava vicino la piscina del giardino.
Voldemort
mise a fuoco quell’immagine sorprendente, e mai vista prima d’ora.
<< Oh, mon eroe! Dove sei? Dove ti trovo? Porché
mi hai abbondonata? >>
Voldy si guardò intorno.
Ma dov’erano finiti tutti gli altri?
<<
Codaaà…. >> chiamava la ragazza, e mano a mano, si avvicinava sempre di più al bordo piscina.
Oh
cielo! Cadrà! -
pensò, allarmato.
Ma
perché nessuno faceva niente?
Dov’erano
andati?
Ma
lo zio, non ebbe tempo di pensare altro, perché, nel frattempo, la ragazza
aveva messo il piede a vuoto, e stava per cascare in acqua.
Così,
involontariamente, si tuffò in avanti, tentando di afferrarla.
Beh,
l’afferrò, si.. ma alla fine cadde lui, come un salame!
SPLASH!
<<
Ehi, ma.. >> fece la ragazza, svegliandosi da quello stato di trans
<< Ma cosa fa?>>
<<
Coff.. Coff! >> sputava e si pavoneggiava il Lord, per non annegare
<< Sto solamente nuotando! Non vedi? >>
La
ragazza lo squadrò.
<<
Ah beh, allora, ciao >> e fece per andarsene.
<<
No, aspetta! Coff… Senti.. Va a chiamare Codaliscia.. >>
Gli occhi della ragazza si spalancarono.
<<
Codaliscia? Il mon Codaliscia? Oh, ma allora non è morto! >>
<<
No, ma.. >>
<<
Oddio, esulto di gioia! Che bello! >> esclamò sospirando, la pulzella,
con aria sognante.
<<
Scusa, ma non è che puoi.. Coff.. coff! >> si agitò il Lord, agitando le
braccia.
<<
Codaliscia è bellissimo, bravissimo, forte, astuto, ingegnoso, romantico..
Aaaah! Je suy
tres innamorata! >>
sospirò nuovamente, quella.
<<
Ma non è che potresti andare a chiamarlo, gentilmente? >> chiese lo zio,
interrompendo quella raffica di parole.
<<
Cosa? Dovvero? E’ qui? Ma allora… Codalisciaaaàà! >> e
si gettò allo sbaraglio, correndo a più non posso.
<<
Fa presto, eh? Coff.. coff! Io.. ti aspetto qui! >> fece con finto
sarcasmo, il Milord.
Dopo
dieci minuti, ne la ragazza ne Codaliscia si vedevano.
<<
Codaliscia! >> tentò di urlare il Lord.
<<
Codaliscia? Codaliscia? Codaliscia? Codaliscia? Coda…Coff..Coff! >>
Voldemort andò giù.
<<
E’.. morto? >>
<<
Ma no! >>
<<
Il mio padroneeeeee! >>
<<
Sacrilegio! >>
<<
Beh, il Padrone è molto resistente! >>
<<
Oh, sta zitto Germano! >>
L’Oscuro,
sentiva voci indistinte.
Poi
si rialzò, sputando acqua da tutte le parti.
<<
Tom, stupido idiota, ma ti sembra momento? >> chiese irritata, Ortensia.
Potrei
anche morire, ma la mia gemellina non ne soffrirebbe neanche un pò! Bah.. – pensò.
<<
Zio, perché ringhiavi? >> chiesero ridacchiando, le due nipotine.
<<
Io non ringhiavo! >> si difese esasperato, Voldy.
<<
Ma si! >> ridissero all’unisono << Sembravi il maiale del vicino
Buz! >>
<<
Grazie >> fece. E poi, rivolto alla sorella, disse:
<<
Senti, Orty, ma per caso hai visto una biondina con scatti di squilibrio?
>> chiese.
<<
L’unica bionda squilibrata che vedo, è solo Narcissa! Ed è con Germano! Ma
guardali, sembrano due fidanzatini! Ci credo che il povero Lucius sta
piangendo..>>
Milord
Tom, si girò e vide l’orrenda visione di un povero Lucius abbandonato, che
piangeva in braccio a suo figlio.
<<
Eddai papy, la mamma tornerà! >> lo consolava, Draco.
<<
La mamma mi ha lasciato per quel cretino! Prrr >> si soffiò il naso e
riprese:
<<
Ha preferito riccioli d’oro a me! >> si lamentava singhiozzante, Malfoy
Senior.
<<
Dai Lucius, se ti fai i boccoli anche tu, scommetto che verrai identico!
>> cercò di consolarlo, Vale.
<<
Uaaaaaaaah! >> ma Lucius si disperò ancora di più.
<<
Beh, io ci ho provato, Draco! Se tuo padre è un cretino come la tua persona
>> e qui Draco si rabbuiò << non posso farci niente! >>
<<
Perché mi tratti così? >> mormorò il biondo, dispiaciuto.
<<
Io non tratto così nessuno! >> rispose quella, stizzita.
Bugiarda!
–pensò
il Lord.
<<
Si, invece! Ti avevo chiesto di sposarmi… Dovevamo fidanzarci
ufficialmente…>>
E
torna, con questo “fidarramento en casa” –ripensò.
<<
Sei stato tu, che hai preferito stare dalla parte della tua mammina, che dalla
mia!
>> sbottò la mora.
<<
Ma Narcissa è mia madre, è normale che l’avrei difesa! >> si tutelò
quello.
<<
E a me non hai pensato! >> esclamò Vale, girando la testa dall’altra
parte.
<<
Ma sai benissimo che..>> e respirò profondamente << ..che io ti
amo! >>
Vale
si fermò a guardarlo.
Il
suo Dracuccio! Le aveva detto ti amo!
Si
mise a piagnucolare e gli saltò addosso.
<<
Oh, tesoro! Ti amo anch’io! Sniff..Sniff! >>
Ti prego, fa che non si bacino, fa che non si bacino, fa che non…
Vale
e Draco ovviamente, si baciarono.
<<
Doh! >> esclamò lo zio, chiudendo gli occhi.
Eddai,
Vale era pur sempre sua nipote…..
<<
Ehi! >> si lamentò Lucius << Qualcuno pensa a me?! >>
Lo
zio Voldemort, se ne andò sconsolato.
Sperava
solo di non dover più vedere quelle brutte effusioni, in pubblico.
Ma
per fortuna, stava per cominciare la scuola.
Voltò
la sua testolina, e con suo orrore, osservò Mary che parlava animatamente con
Barty.
<<
Barty, tu non mi ami! Ammettilo! >> si lamentava.
<<
Eh? >> domandò quello.
<<
Non mi ami, non mi ami! >>
<<
Ma certo che ti amo! >> si difese Barty.
<<
No! Dimmi.. >> esclamò mortificata , Mary << Cos’è che ti
blocca? La differenza d’età? Solo perché io ho 16 anni e tu 24? >>
<<
Ma no.. E’ solo che… Ho paura di tuo zio! Mi uccide se sa che ci fidanziamo!
>> ammise Barty, dispiaciuto.
Che
bello sapere che c’è ancora qualcuno, che ha timore di me! –pensò ammaliato, il Lord.
<<
Cosa? >> domandò scettica, Mary << Davvero? Solo per questo? Ma
allora tu mia ami? >>
<<
Certo che si, tesoruccio piccino! >> fece Barty, facendo le fusa.
<<
Ed hai paura di… >> ma si fermò improvvisamente << Ahahahahah!
Hai paura di mio zio! Mio zio! Mio zio, Barty? Ahahahahah! Quello è
un’incapace! L’unica cosa di cui devi avere paura, sono i suoi denti!
>>
Voldemort
si fermò improvvisamente e si toccò la dentiera, con preoccupazione.
<<
Capito, Bartyuccio? Eh? >> Barty annuì << Sta tranquillo, mon-cherì!
>>
<<
Ma allora… Puccì- puccì >> e si strofinarono nasino con nasino.
Fa
che non si bacino, fa che non si bacino, fa che non… -pensò.
Naturalmente,
si baciarono.
<<
Tram! >> esclamò lo zio, a Barty, prima di scomparire.
Barty
deglutì.
<<
Ehi, Ser!>> Codaliscia si avvicinava verso di lui, con la sua manona
stretta in quella di una figura alta e sottile.
Ehi,
ma quella è la ragazza di prima! – pensò il Lord, guardando bene.
<<
Ecco, Sire! Lei è la mia ragazza! >> disse Codaliscia, sorridendo. Ed
aggiunse strizzandogli l’occhio: << E’ francese! >>
La
ragazza gli porse la mano, sorridente.
<<
Ossequi. Sono Isabelle Cullen. >>
Il
Sire, gliela strinse.
<<
Lord Oscuro >> sbiascicò, egli.
Ora
che l’aveva vista in faccia, doveva ammettere che Codaliscia si era scelto una
ragazza veramente carina!
<<
Ma lei est quel nonnetto de prima che ha rischiato di affogare per
moi? >> chiese Isa, ammirata.
<<
Uhm >> il Lord lasciò perdere quel “nonnetto” << Si >>
<<
Oh beh, la ringrozio. Ma alla sua età, come ha fatto ad uscirne fuori in
così tonta fretta? >> domandò Isa, curiosa.
Il
Lord, non fece in tempo a rispondere all’insulto, che Barty Crouch gridò:
<<
Ehi, Coda, quando avevi detto che la tua fidanzata era una modella, credevo
scherzassi! >>
<<
Già! >> esclamò, Draco. Ed insieme fecero un fischio di ammirazione.
<<
Eh, eh! Così mi fate arrossire! >> disse Codaliscia.
<<
Scusa Codaliscia, posso chiederti >> fece il Ser << come mai, hai
portato Isa, qua? >>
<<
Un rincoglionì mi ha dotto per telefono, che il mon Codà
era morto! >> lo precedette, Isa.
<<
Oh, chissà chi è stato! >> disse sarcasmante il Lord, facendo per andarsene.
Ma…
<<
Ut! >> proclamò Nagini, riferendosi all’animagus << Ut im iah
atidart! SSSSSSSsss! >>
<<
Nagi cara, cosa dici? >> chiese Codaliscia.
<<
Ion eud omavats emeisni! SSSSSssss>> e continuò << E et en
ies otadna noc atseuq naidnoib! Em al iarehgap! SSSSssss>>
<<
Ma Nagini, io e te non stiamo più insieme da quando hai abortito nostro
figlio!>> le fece notare Codaliscia.
<<
Cosa? Hai avuto un filio? >> chiese Isa, con le mani nei fianchi.
<< Is! E ah ehcna otidart aus eilgom! Am otnat oi
osseda ots noc li ocsilisaB! Eìt! Sssssssss >>
Il
Basilisco, comparve da dietro le sdraio, con un paio di occhiali da sole, per
evitare di uccidere tutti col solo sguardo.
<<
Ciao, Basil! >> lo salutò,
allegramente lo zio << Come ti va? >>
<< Eneb! Ksaaaaaah >> fece Basil.
<< Omaidna , lisaB! Atulas “etnemesetroc” !
Ssssssssss>> disse Nagini, dando le spalle ai coniugi Minus.
Il
Basilisco, alzò il “dito” medio, e se ne andarono.
<<
Codaliscia, non dirmi amour, che stavi con quella rettila impozzita!
>> chiese Isa, al fidanzato.
<<
Si, ma per poco! Lei che ne pensa, vostra signoria? >> Codaliscia si girò.
Ma
non trovò nessuna “signoria”.
Il
Lord era scappato a gambe levate.
Ho
visto abbastanza effusioni per oggi, mi dispiace – pensò, correndo.
Arrivò
vicino ad un cespuglio, e si sistemò cautamente, aspettando il momento migliore
per sgusciare fuori, visto che Germano e Narcissa, stavano conversando
accomodati sulla sua amaca. Ma non si era accorto, che sua sorella era lì,
vicino a lui.
<<
Ortensia? Che cosa stai facendo? >> chiese.
Ortensia
si girò, guardandolo, con leggero imbarazzo.
<<
Tom? Io? Ma no, niente stavo…stavo… >> balbettò.
<<
Mio dio, Orty, oggi sono tutti così agitati! E poi, mi spieghi perché stai
spiando Germano? >> domandò, sospettoso, lo zio.
<<
Io? Spiare chi? Ma che dici, cretino. >> tagliò corto la donna,
origliando le conversazioni di Narcissa.
<<
No, infatti… >> e così incominciò il suo famelico discorso, da
fratello a sorella:
<<
Sentimi Ortensia, lo so che ti arrabbierai, ma credo che tu debba ribellarti! Se
Germano è il padre di Vale e Mary, dovresti dirglielo prima o poi, no? Beh, io
come fratello maggiore >> Ortensia fece una faccia scettica <<
..Beh, come fratello maggiore di due minuti, non dovrei incitarti ad andare da
lui. Ma siccome c’è quel babbeo di Lucius che sta piangendo come una
fontana.. >> e si sentì Lucius ululare di dolore << .. sarà meglio
sia per lui che per te, andare a raccontargli tutto! E poi, le ragazze hanno
bisogno di un padre! Sono già abbastanza cattive ed indisciplinate così, poi
senza una figura paterna, diventeranno crudeli assassine e.. >>
<<
Ha parlato il difensore degli innocenti! >> sbottò Ortensia, ritornando a
guardare Germano che adesso stava baciando il braccio di Narcissa << Ma
guardali! Tom, fratellino, fa qualcosa!>>
<<
Orty, io non so che fare, lo sai che non sono bravo con queste cose.. >>
<<
Ma sei il Lord Oscuro! >>
<<
Solo quando ti conviene >> mormorò, arrabbiato.
<<
Uffaaaa! >> disse Ortensia, sedendosi sull’erba.
<<
Eddai, Orty >> fece lo zio, sedendole accanto << vai da Germano e dì
quello che devi dire. >>
Così
almeno le tue dannate figlie, se ne andranno via con lui e mi lasceranno in
pace! Muahahahaha!
–pensò, compiaciuto.
<<
No! >> affermò, Ortensia.
<<
Ma devi andare! Fallo almeno per Lucius >> si sentì Lucius singhiozzare
forte.
<<
Se è per questo, non me ne frega un corno, di quel manichino imparruccato!
>> esclamò, lei.
<<
Lo so, ma almeno così la finisce di essere depresso! >> la pregò lo zio,
tappandosi le orecchie, visto che Malfoy, stava incominciando a cantare una
stonatissima serenata a Narcissa.
<<
No! Io non farò nulla! Ne per lui, ne per te! >> esclamò stizzita,
Ortensia.
<<
E cosa c’entro io, adesso? >> chiese il Lord, confuso.
<<
Beh, è un favore che mi stai chiedendo, no? >> chiese la sorella.
<<
Macchè, io parlo delle tue figliuole! >>
Vale
e Mary, passarono di lì, canticchiando “ Rose rosse”.
<< Ciao mamy, ciao zio! Perchè spiate Germano e Narcissa?
>> dissero in coro.
Ortensia
e il Lord si guardarono allarmati, e le trascinarono sotto il cespuglio.
<<
Tesorucce della mamma, state un attimo qui in silenzio, ok? >> bisbigliò
la donna, visto che Germano guardava nella loro direzione.
Le
nipoti annuirono.
Poi
si voltarono verso lo zio, e gli tirarono le orecchie.
<<
Ohi! >> esclamò, quello. << Orty, ti prego, fa qualcosa! >>
Ortensia
rifletteva.
<<
Mmmh.. >>
Intanto
le due tiravano più forte.
<<
Ahio! Ortensia, per favore! >>
<<
Sta zitto, Tom! >> lo ammonì quella.
Vale
e Mary risero, senza mollare la presa.
Le
orecchie del Lord, stavano diventando rosso-pomodoro.
<<
…dunque se io faccio così… >> rifletteva.
<<
Ahio, ahia, ahi! >>
<<
… succede che.. >>
<<
Miseria! Ahiiiii! >>
<<
..che…. >>
Ortensia
scattò in piedi.
<<
Ci sono! Andrò a dirgli tutto!>> annunciò.
E
si alzò, andando verso i due, seduti nell’amaca.
<<
Ehi Orty, dì alle tue figlie di mollarmi! Ortyyyyy! >> la chiamò lo zio,
mentre Vale e Mary, ridevano prendendolo in giro.
Nel
frattempo, Ortensia si avvicinava minacciosa.
Narcissa
la vide, e disse:
<<
Ortensia! Che sorpresa! Sei venuta ad allietarci con una bella barzelletta sui
tuoi capelli? >> e rise insieme a Germano.
Ortensia
ribollì di rabbia, dopodichè si tocco i propri capelli, di nascosto.
<<
No, cara Narcissa, se era sui tuoi l’avrei detta subito, ma visto che è su me
e Germano… >> intanto gli altri Mangiamorte, accorsero.
<<
Io? >> chiese indifferente, l’uomo.
<<
Si tu, razza di beduino riccioluto! Stammi a sentire, perché te lo dirò solo
una volta.. >> incominciò la strega.
Nel
frattempo anche Vale e Mary, arrivarono alle loro spalle.
<<
Mamma, che succede? >> chiesero.
<<
State per scoprire una verità nascosta, tesore. In realtà, l’uomo spregevole
che avete davanti è …il vostro papy! >> disse.
<<
Ma chi, io? >> chiese Germano, che non aveva capito.
<<
Si, tu, idiota! >>
Germano
spalancò gli occhi, e guardò le proprie figlie.
Vale
e Mary fecero lo stesso, un po’ titubanti.
Adesso
lo picchiano, adesso lo picchiano! –pensò lo zio.
Le
due ragazze si guardarono e:
<< Papy, papy, papy, papy! >> gli saltarono addosso.
Germano
cadde.
<<
Oh, papino cuoricino, pensavamo fossi schiattato.. >> disse Vale.
<<
..insieme al cane dello zio! >> continuò Mary.
<<
Avete ucciso Ferdy?! >> strillò lo zio.
Ma
le due lo ignorarono.
<<
Io sono… >> disse Germano, guardando Ortensia, che aveva le braccia
conserte << Io sono molto contento, ragazze! Da appena vi ho visto ho
pensato subito che voi due, foste le mie figlie! >>
<<
Davvero? >> chiesero le due, meravigliate.
<<
….No! Però, vi giuro che ci ero quasi!.. Una fotina con papino? >> fece
con un sorrisino, Germano. E scattò la foto
<<
Oh, certo, continui a mentire anche alle ragazze! >> aggiunse Ortensia.
Germano
s’ inalzò.
<<
Senti, Ortensia.. Smettila di fare l’antipatica, bambine, non ascoltate vostra
madre, ha la crisi di mezz’età! >> le due risero.
<<
Ehi! >> fece infuriata, Ortensia.
<<
La verità è che sei sempre stata una vecchia megera.. >>
<<
Come osi!? >> ma la zittì.
<<
Però mi hai conquistato, e anche se non so come, è successo! Ma eri troppo
burbera e prepotente per i mie gusti! >> disse Germano.
<<
E tu, troppo arzillo e spaccone! >> disse lei.
Ora
capisco perché le mie nipoti, sono in quel modo! – pensò Voldemort.
<< E quindi, che avete intenzione di fare?
>> sbuffò Narcissa, mentre Lucius
le abbracciava implorante le gambe.
<<
Torna con meeee! >> piangeva, Lucius.
<<
Le nostre figlie, desiderano fidanzarsi, Germano! E noi dobbiamo assistere.
>> fece Ortensia.
<<
Bene, ma servirà un frate! >> esclamò Germano.
Le
due ragazze ghignarono perfidamente.
<<
Oh, non preoccuparti, papy.. Pensiamo a tutto noi! >> disse Mary, mentre Vale trascinava di forza lo zio
dentro casa mentre gridava: “Nooo, lasciatemi stare! “
Dopo
il fidanzamento, tutti gli invitati, si sistemarono in giardino a cenare.
Codaliscia,
aveva preparato delle salsicce affumicate, da paura. ( da paura, perché
facevano schifo! NdVoldy)
Vale
e Mary, stringevano le mani ai loro ragazzi, come due coppie ufficiali ormai, e
Lucius aveva fatto sì, che il suo matrimonio con Narcissa, venisse celebrato di
nuovo.
<<
Cissy, io e te per tutta la vita! >> diceva.
<<
Non ci contare troppo.. >> mormorava Narcissa.
Intanto
Ortensia e Germano, avevano ripreso i rapporti, e parlavano animatamente come i
vecchi tempi, scherzando e prendendo dai mutandoni, il povero Coda.
Isa,
invece, chiacchierava tranquillamente con tutti, anche se a volte, la sua
cadenza francese, portava a non capire un accidente. O almeno così pensava lo
zio.
Ah,
e cosa più importante, oltre al ritrovamento di
Germy e Orty, era che quest’ultima aveva fatto finalmente pace con la
bionda di turno.
<<
Narcissa, ho visto uno smalto carino nel negozio di Frank Mejor! Lo conosci?
>> diceva Ortensia.
<<
Oh, si, è una bellezza e blablablablabla..
>>
<<
Già e blablablabla! >>
Ma
cosa più spiacevole oltre a tutti quei “blablablabla”, era che Bellatrix,
essendo riscossa dai fidanzamenti avvenuti prima, si era messa in testa, di
adulare a più non posso il povero Voldemort.
<<
Padrone, come mangia elegante! >>
<<
Grazie >>
<<
Com’è bravo quando mangia! >>
<<
Ehm, grazie >>
<<
Come sa tagliare bene la salsiccia, Padrone! >>
<<
Grazie. >> disse a denti stretti, quello.
<<
Come si è vestito bene, oggi! >>
Lo
zio si osservò.
Le
sue nipoti lo avevano costretto a vestirsi da frate francescano.
<<
Grazie. >>
<<
Che bei denti che ha! >>
<<
Grazie >>
<<
Che bel cu.. >>
<<
Ah, no, Bella, basta, ti prego! >> esclamò Voldy.
A
Bellatrix le si illuminarono gli occhi.
<<
Mi ha detto “bella”! Ma allora mi ama! Oh, Padrone - padroncino mio!
>> cinguettò, stritolandolo con un abbraccio.
<<
Ahi! Aiuto >> mormorò quello, in preda a conati.
Nel
frattempo, le due nipotine, passavano di lì.
<<
Ciao ziaccio, che combini? >> chiese Vale.
<<
Aiuto! >> disse, lo “ziaccio”.
<<
“Aiuto”?? Ma che risposte dai? >> disse Mary.
Bellatrix
si girò, e vedendole, mollò il povero Lord.
<<
Ma ciao, ragazze! >> le salutò allegramente << Vostro zio, ha una
buona acqua di colonia! >>
Le
nipoti fecero una smorfia di disgusto e chiesero al mago:
<<
Ehi, zio Voldy? >>
<<
Non chiamatemi così! >> si agitò quello.
<<
Ma perché scusa? >>
<<
Perché no! >>
<<
Allora ti chiameremo, Lord… >>
<<
Ecco, si brave, chiamatemi Lord Oscuro! >> disse fieramente, lui.
<<
Ma no, Lorfacdemort >>
<<
Che? >>
<<
Lordfacdemort >>
<<
Cosa?? >>
<<
Lordfacdemort! >> dissero un appena, più forte.
<<
Non capisco, alzate quella benedetta voce! >> esclamò lo zio.
Le
due si guardarono e sorrisero perfidamente.
<<
Lord Faccia-Da-Morto! Lord Faccia-da-Morto! Lord Faccia-Da- Morto! >>
cantarono.
E
nel coro si aggiunsero tutti gli altri.
<<
Lord Faccia-Da- Morto! Lord Faccia-Da-Morto! >> intonavano tutti, intorno
al fuoco.
Ma
perché? Perché anche quando non c’entro niente, mi devono sempre mettere in
mezzo??–
si chiedeva lo zio, mentre Bellatrix lo trascinava nella mischia, del coro di
voci bianche:
<<
Lord Faccia-Da- Morto! >>
-Fine Capitolo-
<<
Ehi, ehi! >> eruppe Germano << Una foto, ragazzi. Dite
“cheese”! >>
<< Yes, we zioooo! >> esclamarono gli altri, coi
pollici alzati.
Tutti
uscirono con la bocca a “O”.
Spazio
Autrice:
Vi
dico solo una cosa:
PERDONATEMI!!!
Veramente,
ragazzi, scusatemi tanto per il ritardo ( come al solito ndTutti) .
Ho
avuto un sacco di problemi con il computer ( forse Isa ha capito J ), e poi ho perso tempo a scrivere
un’altra fic sul triangolo Fred Weasley/Sarah Gilmore/Draco Malfoy. Non so se
pubblicarla, bah, vedremo. ( per chi non lo sapesse, Sarah Gilmore me la sono
inventata io J ).
Poi,
che dire? Ringrazio chi ha messo questa scemenza, tra i preferiti (vi prego,
fatevi sentire anche solo per rimproverarmi… J) e chi ha commentato lo scorso
capitolo:
isina4everyoung: Ciau Isa! Eccomi qui, sono resuscitata! =) Come promesso ci sei anche tu
nella storia, e sei una… francesina! Hihihih xD Non so perché, ma ho pensato
che, farti stile “ Fleur Delacour” sarebbe stato divertente! E poi… Tu sei
bionda o sbaglio? =) Non vorrei aver combinato un casino.. In tal caso.. Beh,
evidentemente, ti eri fatta una tinta! Eheh! J Come ti è sembrato Germano?
Forte, sensual,
scemo? Secondo me tutti e tre… Ed Ortensia gelosa! Ma nuuu, ma ce la vedi??
Beh, dal prossimo cap in poi, le gemelline pestifere, torneranno a scuola. Sarà
relax, per lo zio? Non lo so, neanch’io… Buahahahaha! XD Ci sent… Ah, ho dovuto cacciare msn per
un po’, quindi quando lo istallerò, ci sentiremo!! Ciauuuu bella ! ^^
Tecla_Leben: Ciao Tecla! Scusami anche te, per il ritardo… Beh, come ti è
sembrato il padre delle nipotine? Secondo me, è esattamente come loro.. In
effetti, Vale e Mary sono cattive e prepotenti come la madre e giocherelloni e
combinaguai, come il padre! E Coda, mhai visto che si è fatto fidanzato? Con
una francesina, ma daaaai! E’ stato sicuramente il suo fascino hawaiano, a
conquistarla! Beh, con quella panciona- tenerono, conquisterebbe pure me… Anzi
ora che ci penso… No! Muahahahaha xD Al pross cap!^^
E per ultimo, questo
gran ragazzo, che ogni lunedì mi fa pisc.. ehm.. mi fa fare i bisognini
fisiologici, non appena leggo la sua bella ficcy:
DrHouse93: Ciao Michele! Ti ringrazio tanto per i complimenti, sono
contentissima, che ad un genio della comicità come te, sia piaciuta la mia fic
su Voldy- Volds. =) Allora.. In effetti, lo zio ha gli Horcrux, quindi
basterebbe uccidere tutti, no? Ortensia è vero, è moooolto cattiva, ma sa
essere anche umana, a volte… Per quanto riguarda Vale e Mary: è verissimo,
sono molto stronze! Infatti è così che cerchiamo di farle apparire… Hihihi
xD A presto.. E grazie, sei miticoooo!^^
Bene, adesso posso
levarmi dalla tastiera per un po’, ed andare a guardarmi “Amici”,
finalmente… xD
Vi giuro, spero di
poter rimediare, aggiornando più presto questa volta.
P.s Se magari vi sembrerà che Germy sia comparso poche volte,
non preoccupatevi, si farà vivo più avanti…
E con questo è
tutto.
Un bacione
affettuoso…
Rosie^^
|
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Capitolo 10 *** Il colloquio con Silente ( 1 parte) ***
10.
Il colloquio con Silente ( 1 parte)
Erano
passati quasi quattro mesi da quando le nipotine care, erano tornate ad
Hogwarts.
Quello
per loro, sarebbe stato il loro ultimo anno* di scuola, e presto avrebbero
dovuto affrontare i M.A.G.O. Lo zio, assaggiò un altro drink.
Ma
chi se ne frega,
pensò, indifferente.
Senza
di loro, la casa era vuota, i Mangiamorte non venivano più a trovarlo
assiduamente, e perlopiù, Codaliscia avrebbe passato le vacanze di Natale con
quella francesina, lasciandolo solo.
Ma
chi se ne frega,
pensò nuovamente.
Le
sue giornate erano monotone, visto che anche Orty era tornata a casa sua, e
questo non andava bene. Era un uomo giovane, lui! Aveva bisogno di qualcosa di
movimentato e irrefrenabile!
Macchè!
Ho detto, chi se ne frega,
ripensò.
Ma
in realtà, Vale e Mary, avevano portato con se anche la gioia di “vivere”!
La casa era ritornata la vecchia baracca di sempre, senza le loro decorazioni
rosa.. In più, anche la sua Nagini, era al viaggio di nozze col Basilisco e non
aveva più una compagnia adatta.
Aveva
provato a farsi emo una volta per tutte, visto che la depressione, ormai, faceva
parte di lui… ma purtroppo, non sapeva truccarsi e non aveva un ciuffo.
A
destarlo dai suoi pensieri, fu il telefono rosso che squillava alla sua destra.
<<
Dlang – Dleng – Dling – Dlong – Dlung! >>
Il
Lord Oscuro, fece una smorfia.
Dovrò
cambiare suono, a questo aggeggio maligno, pensò.
<<
Pronto? Lei sta parlando con Lord Voldemort in persona, perciò, porti rispetto
e mi dia del “lei”>>
Dovrò
fare anche una registrazione o qualcos’altro.. A ripetere sempre le solite
cose, diventa una noia! Almeno le mie nipoti avevano più fantasia..
ripensò.
*
FLASHBACK *
Il
telefono squillava allegramente, o almeno secondo loro.
Vale
e Mary, smisero di giocare in piscina ed entrando dentro tutte gocciolanti,
afferrarono l’oggetto, e con tutta grazia e finezza risposero.
<<
Lo zio non c’è e questa è solo una segreteria telefonica. Se non ha
nient’altro da fare, lasci un messaggio dopo il Bip… BIP >>
<<
E... >>
<<
BIP! >> chiusero tutte contente e saltellanti.
*
FINE FLASHBACK *
Il
Lord sospirò. Bei ricordi.
<<
Tom? >>
Oh
no, un’altra preoccupazione.
<<
Orty? Non ci sentiamo da quattro mesi! >> esclamò, incredulo.
<<
Secondo te, perdo tempo a chiamarti? >> rispose lei, facendolo indignare
<< Ti ho contattato, solamente per un favore. >>
<<
Ah sì? E credi sia così disponibile? Devo ancora lavare cime di vestiti, visto
che quell’idiota di Codaliscia, passa più tempo con quella che con me!
>>
Ortensia
allontanò il telefono dall’orecchio.
E
cosa diamine voleva da lei? Un risarcimento?
<<
Se vuoi soldi, te li scordi Tom! >> fece << Guadagnati la pagnotta
da solo, e non farti il gradasso! Neanche i Mangiamerda, ti cagano più!
>>
<<
Senti, sono tuo fratello, porta rispetto, diamine! >>
<<
Ma và. Comunque, me lo fai ‘sto favore o no? >>
E
certo, a lei devo farli i favori.. Grrr, dannata Ortensia!
Pensò.
<<
Dici, su. Almeno mi smuovo. >>
<<
E bravo, Tommy. Devi sempre ubbidire e fare il bravo cane >> ghignò
Ortensia, mentre lui evitava di rispondere a quel “Tommy” pronunciato
<< Apri le orecchie, perché mi stanco a ripetere e devo andare ad una
cena importante, sta sera. Non voglio stress, capito? >>
<<
Tutto chiaro, Orty. >> rispose, Voldemort << Avanti, di che si
tratta? Ti avverto che non sono disponibile per “affidamento-bestie”. Dopo
Ferdy, non voglio animali >>
<<
Devi andare ad Hogwarts, domani >> disse, la donna << C’è un
colloquio con i professori ed io non posso proprio andarci. Va bene? >>
Lo
zio sbiancò. Come poteva chiederle una cosa del genere?
Se
lo avrebbe beccato Silente, l’avrebbe fatto arrestare e addio
“conquistare-mondo”!
Ma
sua sorella, a volte ragionava?!
<<
E’ inaudito ciò che mi stai chiedendo, Ortensia! >> esclamò <<
Non posso rischiare di essere scoperto! Già i miei seguaci sono dimezzati.. Se
mi faccio arrestare, poi, sarà
il
colmo! >>
<<
Senti >> sbuffò annoiata, l’altra << Non dire scemenze. Chi vuoi
che ti riconosca? Neanche ti guarderanno in faccia, di quanto sei brutto!
>>
<<
Smettila coi complimenti! >> fece sarcastico << Ti ho già
detto che non posso! Metterei in pericolo il mio potere, così! E poi cosa vuoi
che c’entri io? Tu sei la madre, diamine>>
<<
Sei lo zio di Vale e Mary, fallo per loro. Saranno presenti e ti daranno una
mano. Magari ti travesti da vecchio, o ti metti una barba finta. E anche un
naso, già che ci sei. >>
<<
Ci saranno anche… >> Lo zio s’illuminò. Le sue care nipotine! Le
avrebbe riviste! << Allora in questo caso… >> Un momento! Che
figura ci avrebbe fatto? Ma chi se ne importava delle nipotine e di Ortensia?!
<< No! Ripeto, no!>>
<<
Senti, Tom, sto perdendo la pazienza >> la voce della sorella, si fece
minacciosa << O vai, o vengo a casa tua e ti gonfio di botte! Scegli!
>>
<<
Non c’è molta scelta, a quanto pare… >>
<<
E allora muoviti! Io te l’avrei fatto un favore! >>
Il
Lord fece per non ridere. Sua sorella che gli faceva favori? Questa sì, che era
buona… Magari nell’aldilà!
<<
Certo, come no. >> canzonò << Rimango sulla mia decisione. Non ci
vado.>>
<<
E va bene.. >> Ortensia incominciò a ringhiare << Sarò lì, prima
che tu possa dire
“
Voldy”! >>
<<
Ma smettila >> ridacchiò, lo zio << Figurati se hai la forza dei
malati e riesci a correre così veloce.. Orty? Oh? Sei in linea? >>
Girandosi,
vide sull’uscio della porta, una figura oscura che si avvicinava sempre di più.
<<
Urgh… Hai fatto presto! >> disse, spaventato, facendosi aria con una
mano.
<<
Sì, Tom. E adesso >> si schioccò le dita, sua sorella << Che ne
dici di obbedire al mio favore? >>
<<
Ma.. Ma.. Ma… Orty, io non posso! Ho una certa età e ti dico che metterei a
rischio la mia immagine! Cerca di capire… >>
<<
Capire? Che verbo è? Non mi risulta nessuna parola del genere nel mio
vocabolario! >> si grattò la testa, un po’ confusa, la donna <<
Sempre ad inventarti termini? Bah, vedi di incominciare a cercarti un lavoro,
piuttosto, Lord dei miei stivali! Anzi, dei miei tacchi a spillo >>
Con
un sorriso sulle labbra, mostrò i suoi fantomatici tacchi 12, sottilissimi e
altissimi.
Lo
zio sgranò gli occhi, facendo una smorfia di stupore.
Sua
sorella sapeva usare i trampoli! Fico!
<<
Orty, io c’ è l’ ho già un lavoro. La mia aspettativa più grande, è
quella di conquistare il mondo, ammazzare i babbani e martellare Potter!
>>
<<
Oddio, che noia! >> storse il naso, sua sorella << Sempre a fare le
solite cose, ma non ti stanchi mai? I Mangiamerda ci hanno dato un
taglio, ormai. Non ti chiamano più per uscire e se ne vanno in discoteca da
soli.. >>
<<
Dirmoteca? Che diavolo è?! >>
Ortensia
l’ ignorò. << Ti ostini a rompere le balle a tutta la comunità magica,
quando potresti fare qualcosa di più utile… >>
<<
Ovvero?! >>
Sua
sorella voleva offrirle un lavoro?!?
Questa
afferrò la bacchetta, e fece comparire dal nulla una giacca al vento, firmata
“ Jhonatan”
(
e che pizza! Nd Zio), dei mocassini blu ( Blu? Che schifo! Nd ZioDiNuovo), un
cappello a cilindro in feltro nero e una pallina rossa, ignorante l’ utilità.
Con
un altro gesto rapido della mano, Ortensia, spostò la bacchetta in direzione
del fratello, e tutta la roba comparsa gli ricadde addosso.
<<
Vai ad Hogwarts dalle mie figlie, e dì loro che le voglio tanto, tanto,
taaaanto bene! >> cinguettò, facendogli l’ occhiolino e scappando verso
la porta << Ah, e mettiti il naso rosso da pagliaccio! Almeno farai un
figurone! Muahahaha! >> Ridente, si smaterializzò, lasciando uno zio
Voldy perplesso a fissarsi allo specchio, con in mano la pallina rossa da clown.
L’
indomani..
<<
Ehi, Padro! Perché non ci smaterializziamo, Padro? Lo sa che è bello,
oggi, Padro? >>
<< Non possiamo
smaterializzarci nei confini di Hogwarts, Bellatrix! >> rispose, il Lord,
con voce sommessa dal colletto alto della giacca. Meno si faceva riconoscere,
meglio era.
Bellatrix, saputa la notizia di un
suo eventuale ritorno alla scuola di magia e stregoneria ( e blablabla nd Lord)
aveva insistito fino allo stremo per accompagnarlo.
Non
che una compagnia non fosse ben accetta, si disse, lo zio.
Ma
quella pazza psicopatica, aveva avvertito gli altri barboni della trouppe, e
adesso, tutti si dirigevano a passi spediti, verso i cancelli di Hogwarts.
<<
Ser, lo sa che quel naso rosso fragola, le sta una meraviglia? >> la
vocina acuta di Codaliscia, fece voltare di scatto Voldemort scoccandogli uno
sguardo raggelante, da mettere i brividi.
Barty
e Lucius ridacchiarono senza farsi vedere, Narcissa osservò il nasone con una
smorfia scettica, e Bellatrix..
<<
Come ti permetti, ratto di fogna? Il Padro, ha avuto i suoi buoni motivi, per
indossare quella pallina sulle narici! >> si avvicino, prendendolo dal
bavero e scaraventandolo per terra.
<<
Vostra Signoria sa che dico sempre il vero! >> si difese, Codaliscia,
mentre Bellatrix stringeva i pungi pronta a saltargli addosso.
<<
Chiudi quel cavernicolo, Codaliscia, e cerca di congedarti all’ istante!
>> ordinò, il Sire, mentre quello annuiva << In quanto a voi due,
Lucius e Barty, smettetela immediatamente di ridere o vi pianto un branco di
cani affamati nel didietro! >>
Malfoy
e Crouch, rizzarono sull’ attenti, e fecero finta di niente.
Ognuno
di loro, portava una giacca dello stesso colore dello zio, con lo stesso
cappello a cilindro, ma senza naso finto.
Narcissa
l’ adocchiava ogni tanto e non faceva altro che accusare ridolini.
Quando
lo zio se ne accorse, esclamò:
<<
Signori Malfoy, posso sapere che cavolo ci fate voi qui? E senza un
travestimento decente? Narcissa, quelle unghie finte e coi fiorellini, non vanno
più di moda >> La bionda donna, nascose le mani dietro la schiena
<< E Lucius, quello smoking e quel bastone di ferro arrugginito, sono
completamente fuori stagione! >>
I
Mangiamorte s’ interrogarono su quale rivista e programma seguisse il loro
padrone, per essere sempre informato sulla moda e il cool.
<<
Signore, noi abbiamo il colloquio per nostro figlio Draco. >> rispose,
Lucius, tentando di sbottonarsi la giacca del vestito e gettando il bastone tra
i cespugli.
<<
Draco? Chi è Draco? Ah, sì, quel biondino platinato bianco come un
cadavere, ho presente. Quand’è che fate fare una lampada a quel povero
ragazzo? Di questo passo, diventerà albino proprio come Silente. Che
roba! >> borbottò, lo zio, mentre i Malfoy alzavano un sopraciglio
interrogativi.
<< Ah, Sire, e Ortensia?
>> domandò, Narcissa, destandolo.
<<
Eh? >> Voldemort, ebbe un tuffo al cuore << Come dici, scusa?
>>
<<
Ortensia, sua sorella, la mia cara migliore amica! Non ci vediamo da quattro
mesi a questa parte! >> l’ esaltazione di Narcissa, era il clou.
<<
Ma non eri in guerra, con quella lì? >> chiese, stupito.
<<
Oh, Sire, lei non si ricorda, ma mentre era impegnato a celebrare il
fidanzamento in casa, tra le sue nipoti, mio figlio e Barty, io e sua sorella
abbiamo instaurato un rapporto
magnifico! Ci mandiamo sms ogni giorno! >> fece, mostrando un ordigno
babbano, noto allo zio come cerlurale.
Lucius e Barty, ricominciarono a
ridacchiare nascondendosi tra il colletto del giubbotto e della camicia.
Voldemort
strinse i denti, indignato.
Era
stata dura vestirsi da frate e celebrare il fidarramento en casa delle
sue nipotine.
Era stato agghiacciante ed
umiliante!
Bellatrix lo guardavano con gli
occhi a cuoricino, ed ogni tanto mollava dei calci negli attributi a Lucius e
Barty, che continuavano a sfotterlo alle sue spalle.
Che autorità andata in fumo!
I suoi Mangiamorte lo trattavano
come volevano, ormai. Tutta colpa dello scalpore delle sue nipoti!
Perlopiù, utilizzavano oggetti
tipicamente babbani. Narcissa aveva in mano un cellulare Nokia n 70 ed ad ogni
squilletto acuto, premeva col pollice dei tasti sospetti esibendo una faccetta
esaltata.
Codaliscia aveva in mano un ordigno
rettangolare, ed era così concentrato a premere tasti e a farneticare che era
caduto dentro un cespuglio. C’ è l’ avevano anche Vale e Mary, una cosa del
genere.. qualcosa tipo “ PSP”.
Un regalo di Isa, la sua ragazza
francese. Bah!
Arrabbiato nero, o quasi, si librò
in volo superando i cancelli dell’ imponente scuola.
Tutta quella stupidità, lo faceva
vomitare. Ed infatti lo stava facendo sopra la testa di Gazza che puliva il
giardino.
<< Ma il Sire vola! >>
esclamò, Bellatrix, indicandolo nel cielo, appena preso in estasi da un
abominevole conato.
<< Accidenti, le scope! Come
abbiamo fatto a non pensarci prima! >> disse Lucius, facendo comparire una
scopa e facendo salire in groppa Narcissa.
Bellatrix e Barty fecero lo stesso,
mentre Codaliscia era intento a giocare con la sua nuova PSP.
<< E superala, dai, superala,
cavolo! M’ ha battuto 3 a 0! >>
Arrivati
al portone principale della scuola, si guardarono intorno.
<<
Urca, che maestosità! >> fu il commento di Barty, imbacuccato con una
sciarpa giallastra. Il suo Sire, gli aveva ordinato di nascondersi per bene.
<<
Hogwarts è sempre stata la mia casa! >> esclamò, lo zio, con i lucciconi
agli occhi
<<
Ovviamente dopo l’ orfanotrofio di Dalilona, questo è certo. >>
<<
Ehi, voi! >> La voce gracchiante di Gazza, li raggiunse non poco distanti
da loro.
<<
Cosa vuoi, stupida feccia di un magonò! >> esclamò Bellatrix, sfoderando
la bacchetta.
Gazza
li fissò allibiti, mentre Voldemort intimava alla donna di zittirsi e mettere
giù l’ arma.
Non
dovevano discriminare i non – superiori, o si sarebbero accorti della
loro identità.
E
per giunta non avevano neanche un piano!
<< Ehm, dica buonuomo >>
incominciò, il Lord << Il colloquio con gli studenti del settimo anno,
dove… >>
<<
Settimo anno? Oh, allora inforcate le scale del decimo piano! Ma attenzione..
alle scale piace cambiare! >> Gazza fece un ghigno.
<<
Scale, cambiare. >> annuì, Lucius, stupidamente. Meglio ricordarsi
tutte quelle cose.. aveva una memoria piuttosto corta.
Lo
zio fece cenno loro di seguirlo, e stranamente, quelli obbedirono, mentre
Bellatrix lanciava un incudine al guardiano e Codaliscia continuava a giocare
con la sua PSP.
All’
interno dell’ imponente e prestigioso castello, Voldemort si grattò la testa.
Non
se lo ricordava così grande da far venire un infarto!
Salirono
le scale, tralasciando il fatto di un Codaliscia che inciampava sopra Lucius e
Lucius che per non cadere, si aggrappava ai capelli della moglie.
<<
Disgraziato! >> Narcissa gli sferrò un’ unghiata nel braccio <<
Non toccarmi mai più i capelli! Chiedo il divorzio, sai?! >>
<<
Scusa, Cissy cara! E’ stato quel cavernicolo di Codaliscia! >> si
giustificò il marito, mentre si massaggiava il braccio malcapitato.
Quest’
ultimo era troppo preso dalla gara di moto che stava avvenendo nella sua cara
Playstation Portatile, piuttosto che intimare delle scuse.
Per
questo Narcissa gli pestò un piede, facendogli precipitare l’ oggetto giù
dalle scale.
<<
No, il regalo di Natale di Isa! >> ululò, l’ animagus.
<<
Su con la vita, Codaliscia >> esclamò, Voldemort, mentre Lucius, Barty e
Bellatrix si sbellicavano dal ridere << Se non sarebbe precipitato l’
avrei massacrato io con una piedata! Muahahaah! >> e prese a sghignazzare
anch’ esso.
<<
PERCHE’ E’ UN BRUTTO TOPACCIO, PERCHE’ E’ UN BRUTTO TOPACCIO, PERCHE’
E’ UN BRUTTO TOPACCIOOO! E NESSUNO LO PUO’ NEGAR! >> Lucius, Bellatrix
e Barty, cantavano gioiosi. Mangiamerda nel cuore!
Lo
zio fece per ridere, ma si fermò all’ istante. << Smettetela con tutto
questo chiasso! Siamo vicini, lo sento >> e tese l’ orecchio per
sentire.
<<
Certo che il Signore Oscuro è un gran lunatico! E poi con quel naso rosso,
sembra un tal coglione.. Ahia, Bellatrix! >> Lucius si tenne il piede
colpito, mentre la cognata grugniva.
Voldemort,
invece, si chiese dove fossero finiti. C’ era una grande pila di scale che
sembravano infinite.. ma l’ ufficio di Silente proprio non si vedeva!
<<
Scusa, tu >> ringhiò, verso una ragazza bionda e con dei grandi occhiali
colorati << Dov’è l’ ufficio del preside? >>
<<
Oh >> fu il commento, di quella << I Nargilli vi indicheranno la
strada. Basta non perdersi d’ animo.. Ah, piacere, Luna Lovegood! >>
tese la mano verso Barty, che annuì con mezzo sorriso, mentre gli altri la
guardavano stralunati.
<<
Nargilli? E cosa sono? >> domandò, Bellatrix.
<<
Oh, sono delle creature mostruose! Ti perseguitano ovunque! >> esclamò,
Luna, con tono grave.
<<
Vuoi dire anche sotto la doccia?! >> esclamò Lucius, stupefatto e
preoccupato.
<<
E anche dall’ estetista?! >> lo seguì a ruota, Cissy.
<<
Anche quando leggo “ Piccole Donne Crescono” di Luisa May Alcolt?! >>
aggiunse, Codaliscia, facendoli voltare tutti verso di lui con delle espressioni
interrogative.
<<
Anche quando scrivo delle lettere d’ amore per il mio Padro?! >> (
Lascio a voi indovinare =.=)
<<
E anche quando mi metto le dita nel naso?! >> Lo zio sembrava assai
preoccupato, tanto si mangiava le unghie.
<<
QUALE NASO?!? >> urlarono nello stesso momento, Lucius, Codaliscia, Barty,
Narcissa e Luna. Stranamente, pure Bellatrix, che si morse immediatamente la
lingua.
<<
Beh, lo dicevo per dire.. >> sibilò, indignato.
<<
Sì, ovunque >> rispose, Luna << Una volta mi hanno rubato perfino
le Converse rosse! >>
<<
Ma è terribile! >> fu il commento di Lucius.
<<
Già. E’ un’ altra volta, le mie mutandine con sopra disegnate le
melanzane.. Ah, quanto mi piacevano quelle mutande! >>
<<
Ma è una cosa disonesta! >> parlò, Barty, con la mano sulla bocca.
<<
Eh, sì.. >> fece Luna, con l’ aria di una che la sapeva lunga <<
Ma vi consiglio di seguirli, se volete raggiungere l’ ufficio del preside.
Loro conoscono Hogwarts a memoria. Perciò.. via, prendete questo paio di
occhiali >> inforcò delle lenti simili alle sue, ad ognuno di essi
<<
Servono per proteggervi da loro! Seguiteli e non ve ne pentirete! >>
Tutti
annuirono.
<<
Eccolo! Lo vedo! E’ sopra quella statua! >> indicò Bellatrix, mentre
tutti si precipitavano a seguirla.
<<
Grazie, cara ragazzina. >> la ringraziò, lo zio.
<<
Oh, non c’è di che, ma.. Come mai non ha il naso? Non è mica.. Lei – sa -
chi? >>
Voldemort
trasalì. << Oh, no, no. Devo scappare, ciao, holà, hasta luego..
insomma, com’ è che salutate voi giovani? >>
<<
Bella zio! >> esclamò la bionda, agitando le mani.
<<
Oh, uhm.. beh..
sì. >> Il Lord si congedò, seguendo la scia di profumo che Narcissa
lasciava al suo passaggio.
Possibile che tutti gli esseri
viventi del mondo magico, dovessero chiamarlo zio? Per dinci, quella
ragazzina stramba non era neanche sua nipote!
<<
Eccolo, lo vedo! E’ nero e viscoso! >> urlò, d’ un tratto, prendendo
il comando della truppe.
Dopo
un’ ora e mezza di corse e avvistamenti, Lucius, morto di caldo, cedette.
<<
Basta, Padrone, non ho l’ età per correre dietro a certe creature! >>
<<
A chi lo dici.. >> ansimava lo zio, tenendosi la schiena che gli doleva.
<<
NO! >> rizzò, sull’ attenti, Bellatrix << Dobbiamo proseguire col
pedinamento! Quella ha detto che sono pericolosi! Non voglio che quei sudici
Nargilli mi spiino mentre faccio cose.. ehm.. private! >>
<<
Non dirmi che scrivi ancora lettere d’ amore per il Signore Oscuro?! >>
si grattò la testa, Barty.
<<
No, per mio marito.. >>
<<
Aaaah! >>
<<
Grrr, ma certo che sì, idiota! E’ un modo per manifestare affeeetto!
>> e avvicinandosi a questi, con le pupille a cuoricino e con le labbra
unite, disse << Non trova, Padro? >>
<<
Uhm, sì, decisamente.. >> con un gesto scocciato della mano, spostò
Bellatrix di fronte a Codaliscia.
<<
Oh >> disse l’ animagus, vedendola con gli occhi chiusi ed il muso
all’ insù << Hai l’
erpes, per caso? >>
La
donna aprì gli occhi, e con le pupille diltatate dalla rabbia cruciò la
pantegana.
<<
Io ci rinuncio! >> sbottò subito dopo, Narcissa, gettando per terra gli
strani occhiali colorati << ‘Sti Nargilli sono una balla! Quella
ragazzina voleva imbrogliarci! E magari suo padre è anche direttore del
“Cavillo”! >>
<< Cosa?! >> La sorella,
le si avvicinò << Non vorrai abbandonare le ricerche, Cissy? Il Padro
deve arrivare al colloquio in orario! >>
<<
Se è per questo, anch’ io e Lucius! >>
<< Ehm, scusa, Narcissa…
ma.. >> fece per alzarsi, Codaliscia, con delle ferite sul mento e uno
strano sfregio a saetta sulla fronte. ( mi ricorda qualcosa.. nd Zio)
<<
Sta zitto, ratto di fogna! >> si avventò sopra di lui, Bellatrix,
facendolo ricascare per terra << Hai osato parlare male del mio Padrone!
>>
<<
Non lo farei mai, non lo farei mai! >> strillava Codaliscia, mentre la
donna gli tirava i baffi con la forza di sette uomini << Aiuto, accoruomo!
Ser, la prego! La prego! >>
Lo
zio si tappò le orecchie, concentrato. Doveva trovare l’ ufficio di quel
nonnetto di Silente, e quei due si mettevano a litigare? Questo era troppo.
Per
di più, grazie a quella sciocca ragazza di Muna Novegood, o qualcosa del
genere, si erano completamente… persi! Questo era decisamente troppo!
<<
Zitto, sguattero! Devo pensare! >>
<<
Hai sentito? Il Padro deve pensare! >> Bellatrix tirò un calcio
abbastanza forte negli stinchi dell’ animagus, che ululò dal dolore.
Voldemort
non capiva come mai la donna si ostinasse così ripetutamente a difenderlo. Le
sue nipoti dicevano che fosse immanorata o innamonata di lui. Bah,
non ci credeva tanto.
Prima che riuscisse a sibilare
qualche ordine per zittirla, una voce da cavernicolo lo precedette.
<<
Signore Oscuro, cosa ci fa lei qui? E’ imprudente girarsi nel castello con
Silente di casa!>>
<<
Aaaaaah! >> urlarono nello stesso tempo, Bellatrix, Barty e Lucius
<< Renato Zero ad Hogwarts! >>
L’
uomo li guardo truci. << Salve Lucius, Bellatrix.. Ah, e anche te,
Bartemius >>
<<
Oddio, ma allora.. Allora tu sei.. tu sei.. tu sei.. >> boccheggiò,
Barty.
<<
Severus Piton, sì. >>
Il
ragazzo si grattò la testa. << No, intendevo Miguele, ma se la
metti così… >>
Bellatrix
e Lucius sospirarono delusi. << E lavati i capelli qualche volta, Pity.
Non è divertente spacciarsi per Renato Zero! >> esclamò la Mangiamorte,
indignata.
Piton l’ ignorò, sprezzante.
<< Padrone, le serve qualcosa? E come mai ha quel coso curioso al posto
del naso? >>
<<
Oh, se è per questo manca del naso da una vita, povero Ser >> ribattè,
Codaliscia, apprensivo, mentre lo zio lo cruciava a denti stretti.
<<
Sono qui per un colloquio con gli insegnanti delle mie nipoti. E per colpa di
una.. di una.. una che crede ai Margilli.. >>
<<
Nargilli, Signore? >>
<<
Sì, creature striscianti e viscide.. >>
<<
Insomma, siamo rimasti fottuti >> concluse Barty, semplicemente.
Lo
zio gli lanciò uno sguardo pieno d’ astio. I giovani d’ oggi, usavano
troppi termini volgari ed insensati. Come le sue nipotine.
*
FLASHBACK *
Era
una calda giornata di fine Agosto, e il Lord Oscuro era sdraiato sulla sua amaca
preferita.
<<
Arciderbolina, che ganzo quel porco di ragazzo! Cavoletti, se non fosse che è
un leccapiedi di Potter me lo sposerei! >>
Lo
zio cadde dall’ amaca. La voce di Vale proveniva da dietro un cespuglio.
<<
Porchi capperini, se riusciamo a conoscerlo c’e lo schippiamo insieme, cioè,
è troppo “ wow”! Cacchiolina,
che gnocco! >> diceva, Mary.
<<
Ma di chi state parlando?! >> sbucò, d’ un tratto, il Lord.
Le
nipoti sembrarono per un attimo sorprese, ma non esitarono a rispondere in coro:
<<
Dudley Dursley, quel porco da “wow”! >>
Il
Lord, si grattò la testa con evidente confusione.
*
FINE FLASHBACK *
Sbattendo
la testa a destra e sinistra per scacciare via quel brutto ricordo, Voldemort si
rivolse al suo servo più fedele.
<<
Mio caro… >>
<<
Parla con me?! >> esclamò Codaliscia, parandosi davanti a braccia aperte.
<<
Parla con me, Padrone? >> gli fece eco, Lucius.
<<
No, con me! >> saltò in aria, Bellatrix, euforica, mentre il Lord faceva
una smorfia irritata. Quanto chiasso, ogni santa volta!
<<
Sinceramente, credo stia parlando con me.. >> all’ affermazione di
Barty, lo zio saltò all’ impiedi e gridò:
<<
NON C’ E’ L’ AVEVO CON NESSUNO DI VOI TRE, SMIDOLLATI! Parlavo con il mio
servo fedelissimo, alias Severus >>
Quando
il Signore Oscuro si voltò verso di lui, quest’ ultimo parve aggrottare la
fronte scettico.
<<
Dimmi, caro.. Dov’ è l’ ufficio di quella checca di Silente? Perché ti
lavi i capelli con l’ olio “Extravergine di Oliva”? E dove diavolo si
trovano le mie nipoti?! >>
Piton
si grattò i capelli unticci. << Beh, Sire, so risponderle solo ad una
delle tre domande. >>
<<
Ed ovvero?! >>
Il
professore indicò con un dito, la sua sinistra.
<<
Suppongo l’ ultima. >>
Voldemort
e i Mangiamorte, si voltarono verso il punto indicato.
Due
giovani ragazze, una bionda ed una mora, con una divisa di Serpeverde che chissà
per quale leso motivo, sembrava più corta e più fronzolata della norma,
sorridevano ed agitavano le mani.
<<
Zio, zio, zio, zio! >> Vale e Mary, muovevano le manine come volendo
volare << Che bello, sei qui! E ci sono anche i Mangiamerda!
>>
<<
Ragazze, non urlate! >> tentò di dire, il mago, mentre loro gli saltavano
addosso.
<<
E questo cos’ è? >> domandò Vale, toccando il naso rosso da clown.
<<
Non lo toccare! >>
<<
Sembra una pomodoro! >> commentò, Mary << E ti sta malissimo!
>>
Con
un gesto involontario, fece rotolare il naso finto giù per le scale, mentre
Codaliscia si gettava in rincorsa.
<<
Lo prendo io, Ser! >>
Lord
Voldemort allontanò le nipotine ridenti, e gettò uno sguardo a Piton, che
alzava le spalle.
Quelle
due erano le solite!
FINE PRIMA PARTE
* Le nipoti frequentano il settimo anno, ma in genere
dovrebbe ambientarsi nel sesto libro. Infatti Vale e Mary sono più grandi di
Draco di un anno.
NDA
Chiedo
umilmente scusa per il terribile ritardo. Saranno mesi e mesi che aspettavate un
nuovo capitolo, ed io come al solito me la sono presa comoda.
Scusate
di nuovo. * Rose si prostra per terra *
Ho
avuto da fare con altre fic, e poi l’ ispirazione non veniva.
Ma
adesso eccomi qui con un altro nuovo capitolo! Mi scuso se non fa ridere =.=
Il
prossimo sarà la seconda parte, e dovrei aggiornare presto.
Se
non lo faccio, vi porgo le mie scuse in anticipo!
Bene,
passo a ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo, ovviamente se vogliono
sentirmi ( credo di no nd Tutti ):
avril96:
sono contentissima ti abbia fatto ridere! Eh sì, Germano è uno
spasso! Per questo è il padre delle ragazze, senza ombra di dubbio: tutti i
ragazzi con cui andava Ortensia erano monotoni e umili. Lui invece è tutto il
contrario xDD Perdono se ho fatto aspettare tanto, spero ti piacerà questa
prima parte del decimo chap xD
isina4everyoung:
ma ciao, Isa! No, non sono morta! XDD Sono contenta tu sia
onorata, ma non potevi mancare nella mia fic! Con quel tuo accento francese, poi
xDD Per fortuna che sei bionda, non ho sbagliato! Fiùùù xD Sì, Germ è il
tipo adatto ad Orty.. anche se lei non lo ammetterà mai XDD Nagini, è meglio
che se ne vada con il Basilisco senza che rompa.. Coda è solo tuo xDDD
Tecla_Leben:
sì, Coda è bellissimo e sexy ( come no =.=) ( ehi! Nd Coda)
Forse Isa è un po’ ceca, ma anche l’ amore lo è! E poi, Codaliscia ha
sempre affermato di essersi fidanzato con una modella.. Ma nessuno ci credeva!
Ed invece.. ehehe xDDD Spero questo capitolo ti piaccia, anche se non è tanto
divertente =.=
Ringrazio chi ha messo la fic tra preferiti e
seguite, e mi scuso di nuovo.
Un bacio a tutti,
Rose
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