Anniversario

di GYHoggy2020
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima del 31 ottobre 1991 - Hermione ***
Capitolo 2: *** Prima del 31 ottobre 1991 - Harry ***
Capitolo 3: *** Prima del 31 ottobre 1991 - Ronald ***
Capitolo 4: *** Halloween 1991 - Hermione ***
Capitolo 5: *** Halloween 1991 - Harry ***
Capitolo 6: *** Halloween 1991 - Ronald ***
Capitolo 7: *** Halloween 2001 ***



Capitolo 1
*** Prima del 31 ottobre 1991 - Hermione ***


Prima del 31 ottobre 1991, quando non erano amici
Hermione
Non era possibile che quei due fossero così sciocchi e imprudenti! Se ne fregavano delle regole e rischiavano continuamente di essere espulsi dalla scuola. Potter poi era davvero incredibile, aveva accettato un duello con quel pallone gonfiato di Malfoy conoscendo pochissimo il mondo magico! Avesse letto almeno i libri con impegno come aveva fatto lei. No, lui così ignorante sulla magia si riteneva capace di affrontare un figlio di maghi che da anni faceva degli incantesimi! E il rosso, invece di consigliarlo a non cadere in quella trappola, lo aveva supportato con dei consigli idioti!

Come potevano non capire che frequentare Hogwarts era l’opportunità migliore della loro vita? Come potevano rischiare di perdere l’occasione di divenire maghi capaci??? Non sapevano che il mondo babbano era difficile e complicato, perché nessuno poteva risolvere le tante difficoltà con il semplice movimento di una bacchetta??? Rischiavano di essere sbattuti fuori e di perderla, spezzata per sempre come punizione!

Lei non aveva intenzione di lasciarsi sfuggire la possibilità di frequentare Hogwarts e non accettava che i suoi punti, guadagnati per la sua Casa con lo studio e la partecipazione impegnata alle lezioni, fossero cancellati dalle malefatte di Harry e Ron! Desiderava essere apprezzata e forse aiutare Grifondoro a vincere la Coppa delle Case l’avrebbe resa gradita ai suoi compagni. Purtroppo per ora in pochi le parlavano e molti la guardavano con distacco. Perché? Erano forse i suoi denti così grandi o i suoi capelli cespugliosi che la rendevano sgradita? Possibile che anche lì l’aspetto esteriore fosse così importante? Non era invece essenziale studiare e progredire nella conoscenza?

E poi una sera non era riuscita a fermare quegli sconsiderati e si era pure trovata nell’impossibilità di rientrare nella sala comune dei Grifondoro, così aveva dovuto seguirli e nessuna sua valida argomentazione era riuscita a convincerli a tornare indietro. Inoltre, per evitare lo spione di Pix, si erano dovuti rifugiare in quella stanza e avevano rischiato di essere sbranati da un cane mostruoso, le cui tre teste avrebbero potuto ammazzarli con un unico morso. E gli idioti alla fine di quella assurda avventura erano entusiasti, senza neppure capire che l’orrendo mostro era lì per impedire di passare attraverso quella botola nel pavimento!

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Capitolo 2
*** Prima del 31 ottobre 1991 - Harry ***


Prima del 31 ottobre 1991, quando non erano amici

Harry
Come faceva quella ragazzina a sapere tutto ciò che chiedevano i professori? Era una Nata Babbana e un mese di lettura dei libri di scuola prima di arrivare a Hogwarts non poteva giustificare tutte quelle conoscenze! Anche lui aveva letto i testi scolastici, dopo la bellissima giornata trascorsa a Diagon Alley con Hagrid, ma era impossibile ricordare tutti gli avvenimenti magici e gli incantesimi… o no? Lei li aveva memorizzati??

Harry non si sentiva un incapace, ma vedere Hermione alzare continuamente la mano e rispondere in maniera corretta alle domande lo faceva dubitare un po’ delle sue abilità intellettive. Nella scuola a Little Whinging non era tra i più bravi, tuttavia non faceva parte nemmeno dei testoni, anche se gli altri lo evitavano con cura per tenersi lontani dalle vendette di suo cugino Dudley.

E poi nella sala comune la Grifondoro era sempre con la testa china sui grossi volumi e non parlava con nessuno. Non sentiva il bisogno di farsi degli amici?? Per fortuna il primo settembre, sul treno per Hogwarts, lui aveva conosciuto Ron e la sua amicizia lo aveva aiutato ad ambientarsi più facilmente e, soprattutto, a sopportare meglio le angherie del biondo Serpeverde. Il rosso era simpatico e le sue proposte per divertirsi erano molto spassose… non aveva un’eccessiva voglia di impegnarsi nello studio, come Harry d’altronde e la sua creatività in fatto di passatempi era un vero toccasana! Cercare di capire dove fosse finito il pacchettino ritirato da Hagrid nella camera blindata 713 della Gringott per Ron era importante tanto quanto lo era per lui: volevano sapere quale fosse il contenuto e perché era stato necessario portarlo a Hogwarts e nasconderlo. Un po’ di sale nelle giornate noiose di compiti era quello che ci voleva!

E la sera del mancato duello con Malfoy l’avventura che avevano vissuto era stata incredibilmente emozionante! Il suo corpo si era riempito di adrenalina più di una volta… prima per evitare Gazza, quindi per non incontrare Pix e alla fine per non farsi sbranare da quel cerbero! Di sicuro sotto la botola c’era il pacchetto!

Certo che Hermione aveva davvero una gran bel sangue freddo visto che, pur nel terrore, era riuscita a notare che la creatura famelica era piazzata sopra a una botola!

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Capitolo 3
*** Prima del 31 ottobre 1991 - Ronald ***


Prima del 31 ottobre 1991, quando non erano amici
Ronald
Non capiva ancora come la Granger avesse potuto offendersi alle sue parole. «Non c’è da stupirsi che nessuno la sopporti!» lui non aveva che detto la verità. E lei si era ritirata in uno sdegnoso mutismo… molto gradevole e un gran bel cambiamento rispetto a prima, quando la ragazza attaccava lui e Harry per ogni nonnulla. Però non mancava di lanciargli occhiatacce e di sbuffare! Chi credeva di essere? Era solo una gran saccente, ecco chi era! Una Nata Babbana che studiava dieci ore al giorno e poi sputava sentenze sulla magia. E i professori che la apprezzavano e stavano lì a premiarla con tutti quei punti! Ma che razza di vita era la sua?

Harry e Ron sapevano alternare l’impegno nello studio al divertimento. Andavano spesso da Hagrid a sparlare di lei e di Draco mentre sgranocchiavano i suoi durissimi biscotti, ridevano agli scherzi che i gemelli facevano a Percy e si divertivano a immaginarsi tutte le vendette possibili e immaginabili contro Malfoy. Si ingozzavano a pranzo e a cena, ma smaltivano tutto velocemente… Potter perché si allenava al Quidditch, lui perché fortunatamente aveva un fisico che consumava tutto e poteva poltrire sulle scalcagnate poltrone della sala comune più del necessario!

Però ogni volta che pensava a Hermione, lo faceva raramente, gli dava fastidio dover ammettere che era dannatamente brava con gli incantesimi! Il professor Vitious aveva decantato la sua abilità con lodi sperticate perché solo lei era riuscita a compiere la levitazione della piuma.

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Capitolo 4
*** Halloween 1991 - Hermione ***


Halloween 1991, è fatta!
 
Hermione

Era coricata nel suo letto, immersa nel lieve russare delle sue compagne di dormitorio, ma non riusciva a dormire. Era piena di sentimenti contrastanti. Provava gioia perché Harry e Ron erano andati a cercarla e l’avevano salvata, rancore perché quegli stupidi avevano chiuso il troll nel bagno dove lei stava ancora piangendo, vergogna perché la professoressa McGrannit l’aveva severamente sgridata, orgoglio perché era riuscita ad evitare che i suoi nuovi amici venissero puniti!

Amici… aveva degli amici… sì, ne era sicura: le avevano detto grazie.

Ora sentiva che frequentarli sarebbe stato divertente… avevano bisogno di una guida per non finire nei pasticci e lei li avrebbe aiutati a rigare dritto, perché stranamente adesso aveva fiducia in loro. Erano solo un po’ irrequieti… ecco, tutto qui. E magari sarebbero migliorati anche nelle materie scolastiche! Bastava solo tenerli a bacchetta!

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Capitolo 5
*** Halloween 1991 - Harry ***


Halloween 1991, è fatta!

Harry

Accidenti! Che coraggio che aveva avuto! Era saltato sulla groppa di quel troll senza pensare alle conseguenze, terrorizzato che il gigantesco umanoide potesse fare del male a Hermione. Era colpa sua e di Ron, più del rosso a dir la verità, se lei si trovava a piangere nel bagno delle femmine invece di festeggiare nella sala grande! Inoltre avevano pure rinchiuso a chiave il troglodita puzzolente senza accorgersi che la ragazzina era lì!

Lui non conosceva ancora incantesimi decenti di difesa e si era lanciato a capofitto in difesa della Granger! Era uno sciocco e un avventato, come diceva sempre lei? Doveva ammettere di essere stato impulsivo, ma era andato tutto bene, anche per merito di Ron!

Hermione li aveva ringraziati. Anche lui aveva le detto grazie, per aver raccontato la frottola del suo voler uccidere il troll e per averli salvati dall’ennesima punizione. In virtù delle sue parole aveva vinto dei punti per Grifondoro!

Uau! Era uno sballo vivere a Hogwarts e adesso aveva pure una nuova amica con cui risolvere l’arcano del pacchetto nascosto! Perché di sicuro con la mente geniale che si ritrovava, Hermione avrebbe contribuito a sciogliere il mistero.

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Capitolo 6
*** Halloween 1991 - Ronald ***


Halloween 1991, è fatta!

Ronald

Non ci poteva credere! Incredibile! Aveva passato tutta la mattina di fianco a un’insopportabile Granger a provare a fare l’incanto di levitazione e non era riuscito a ottenere alcunché e poi, nella frenesia di una situazione al limite del pericolo mortale, aveva fatto levitare la clava del troll e lo aveva steso! Lui, Ron, l’ultimo dei Weasley a frequentare Hogwarts, il fratello meno dotato di tutti, quello che indossava gli abiti dismessi sempre troppo corti e aveva un topo pigro e inetto per animale da compagnia… aveva steso un mostro gigantesco al primo tentativo! E aveva pure ottenuto dei punti per Grifondoro!

E per la barba di Merlino! Hermione li aveva pure ringraziati! Era scesa dal piedistallo che si era creata e li aveva ringraziati!

Benissimo…avrebbe avuto un’amica e che amica! Era bravissima nello studio… poteva chiederle di aiutarlo nei compiti, magari di fargli copiare quelli per il noiosissimo Binns! Doveva solo riuscire a convincerla. Ma come?

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Capitolo 7
*** Halloween 2001 ***


31 ottobre 2001
 
«Forza Ron o faremo tardi!» urlò Harry, coi capelli ancora umidi, mentre indossava la giacca.
Entrambi avevano avuto una giornata pesante al Ministero. Quella mattina un pericoloso troll era entrato in un pub di un paesino della Scozia e aveva creato notevole scompiglio. Molti Babbani erano stati feriti e una squadra di Obliviatori era ancora al lavoro per rimediare al disastro. Gli Auror erano dovuti intervenire perché un mago, che era nel bagno del locale intento a svuotarsi la vescica, dalla finestra aveva visto un uomo vestito di nero che aveva materializzato la pericolosa creatura al limitare del boschetto lì vicino.
Harry e Ron avevano cercato a lungo, però del misterioso individuo non c’era traccia.

Quando il rosso uscì dagli spogliatoi, vide Harry vestito in tuta di pelle nera. «Oh, no! Non dirmi che andremo da Mione con la tua moto volante!» esclamò spaventato. L’ultima volta che l’avevano cavalcata, durante una missione segreta, erano atterrati malamente su un mucchio di letame maleodorante e ci erano volute parecchie docce e molti giorni per perderne l’odore.

Potter sghignazzò all’espressione dell’amico: «È da giorni che ci ricorda continuamente di questo misterioso incontro e ogni volta lo fa con un cipiglio che mette i brividi. Non voglio arrivare in ritardo e se tu avessi impiegato meno tempo a ripulirti i vestiti dalle nappole saremmo in orario! Perciò posa le tue stupide chiappe sulla sella, forza!!».

Viaggiarono per molte ore verso nord, immersi tra le nuvole, dapprima baciati dal sole del primo pomeriggio e poi, dopo il tramonto, avvolti dal freddo cielo stellato.

Weasley, tormentato dai brividi, proruppe all’improvviso in un lungo lamento, risvegliando Harry dal suo sogno ad occhi aperti, in cui Ginny gli stava faceva quello che gli aveva sussurrato alle orecchie quella mattina, facendolo arrossire. «ARGHHHH!!! Spiegami perché quella matta ci fa andare a Hogwarts di sera tardi!!! Non avrà mica in mente di farci rimettere a studiare, ehh?? Mi sono bastati sei anni di scuola e tre di studio da Auror, non ne posso più di libri e pozioni!»

«Ho provato a chiedere a Gin se sapeva qualcosa, ma mi ha detto che, se avesse parlato, Hermione l’avrebbe spellata viva, perciò non so cosa stia tramando. Quello che è certo è che da giorni ci ossessiona e sai benissimo che se non ci presentassimo in tempo potremmo rimpiangerlo a lungo!»

Verso le undici atterrarono davanti ai cancelli di Hogwarts e quando Harry fissò i cinghiali sulle alte colonne laterali gli sembrò che chinassero la testa per salutarlo. Mandò il suo patronus ad avvisare la McGrannit del loro arrivo e seguì con lo sguardo il luminoso cervo allontanarsi lieve al galoppo.

Poco dopo i due ragazzi intravvidero una luce avvicinarsi lentamente fino a quando scorsero Gazza arrancare per il sentiero. «Le mie povere ossa! Tutta questa umidità devono sopportare solo perché è arrivato il Salvatore e il suo compagno di merende!» brontolò velenoso mentre apriva i chiavistelli. «Seguitemi e pulitevi i piedi dal fango prima di entrare o giuro che vi faccio lavare tutto il pavimento dell’ingresso senza magia!» aggiunse guardando i loro stivali che sostavano in una larga pozzanghera.

«Abbiamo un appuntamento con Hermione Granger, puoi indicarci dove trovarla?»

«La Granger? Non sapevo che fosse qui! Io ho solo l’ordine della preside di portarvi da lei! E visto che siete così famosi per i vostri incantesimi, pulite i vostri stivali!» esclamò aprendo il portone. «Sapete dov’è l’ufficio della McGrannit, vero? Addio!» e se ne andò verso il suo bugigattolo.

Ron guardò allibito l’amico e sbottò: «Passano gli anni ma certe cose non cambiano mai!! Non sarebbe ora di mandarlo in pensione???»

Salirono al settimo piano e quando giunsero di fronte ai Gargoyle Harry si chiese quale fossero le parole da pronunciare per farli spostare. Proprio mentre stava per chiedere a Ron se le conoscesse le due statue di spostarono e dall’apertura spuntò la preside.

«Buonasera signor Potter e signor Weasley, prego venite nel mio ufficio.» e montò sulla scala a chiocciola ascendente senza dar loro nemmeno il temo di ricambiare il saluto.

«Miseriaccia, cosa sta succedendo?» sussurrò il rosso preoccupato, mentre la scala saliva in silenzio.

«Prego accomodatevi. Visto che siete qui vorrei chiedervi un favore. Potreste venire a scuola un paio di volte per spiegare il mestiere degli Auror ai ragazzi del quinto anno che devono scegliere il loro lavoro futuro? Sono sicura che sareste enormemente graditi e confido nella vostra disponibilità!»

«Profes... mi scusi, preside McGrannit Hermione ci sta aspettando e se non arriviamo in tempo ci farà vedere i sorci verdi!» spiegò Harry, aggiungendo subito dopo «Lo sa che verremo, Hogwards è ancora la nostra casa!»

«Perfetto!» esclamò la donna battendo le mani e con un ampio sorriso che sollevava miriadi di rughette sul viso. «La signora Granger vi attende nel bagno delle femmine!» e fece un cenno per indicar loro la porta.

I due ragazzi si guardarono allibiti, salutarono la preside e si allontanarono perplessi.
«Ma in questa scuola ci sono tantissimi bagni per le femmine, dove dobbiamo andare??»

Mentre camminavano in fretta per il corridoio del settimo piano videro arrivare una lontra perlacea che volteggiò attorno ai loro corpi e poi si dispose verso lo scalone, muovendosi piano e mormorando che la seguissero. Ron sorrise alla vista dell’animale della sua ragazza e accelerò il passo, con l’amico alle calcagna.

Arrivarono davanti a una porta e Harry, aprendola, fece cenno al rosso di entrare.
La stanza era buia, ma al loro ingresso si illuminò mostrando pareti decorate con festoni e lampade colorate e, proprio al centro della zona lavandini, c’era una magnifica tavola imbandita con Hermione seduta leggermente imbronciata. «Come al solito siete in ritardo!» sbottò e quando si alzò di spinta i ragazzi arretrarono convinti che li avrebbe affatturati.

Invece li abbracciò e gridò: «Buon anniversario!». Aveva gli occhi lucidi di lacrime quando aggiunse: «Sono passati dieci anni da quando avete abbattuto il troll di Raptor e siamo diventati amici!».

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