Istituto di New York

di ImSarah00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


POV CLARY
E’ davvero tardi però sono uscita lo stesso a fare un giro in città da sola, ho bisogno di distrarmi e di non pensare che domani mattina arriverà lui all’istituto di New York. Da quando abbiamo discusso, tre settimane fa, non ci siamo più né visti né parlati. In realtà a cercato più volte di contattarmi con dei messaggi di fuoco ma io li ho sempre messi via senza leggerli. Ora lui si trova ad Idris per conto del Conclave e domani, dopo quasi tre settimane tornerà in città. Io non so veramente cosa fare con lui. Ovviamente non voglio lasciarlo, perché a lui tengo veramente, anche se non so se quello che provo sia amore. Comunque so di non volerlo perdere, però non sono neanche pronto a perdonarlo. Conosco bene la sua reputazione prima dell’inizio della nostra relazione e so anche che in quest’arco di tempo è cambiato, ma davvero non riesco a fidarmi di lui e di ciò che mi ha detto. Che devo fare? Per cercare di rispondere a questa domanda sono scappata dalla mia stanza all’istituto e sono uscita per svagarmi. Se mio fratello Jonathan dovesse accorgersi di ciò che ho fatto mi toccherà subire una bella ramanzina. Anche se sono la migliore Shadowhunter della mia generazione, insieme a Jon, lui si preoccupa terribilmente per me. Perciò mi ritrovo ora, alle 23:30 di domenica sera, ad aver disobbedito per la prima volta in vita mia a mio fratello e a vagare in giro in una città gremita di gente.
Senza rendermene conto mi sono ritrovata di fronte al Pandemonium, uno dei più importanti locali di New York, frequentato, oltre che da mondani, anche da Nascosti e da demoni. Decido quindi di entrare, magari uccidere qualche demone mi farà distrarre dai miei pensieri. Mi traccio la runa di invisibilità e senza fare la fila mi precipito nel locale. All’interno trovo tantissime persone intente a ballare una musica assordante immerse in una danza di luci colorate accecanti. Io amo quel locale e di solito ci vado anche vestita in un modo più consono di come sono vestita ora. A volte non mi traccio neanche la runa d’invisibilità e mi diverto ballando anche con i mondani. Ora invece ho voglia di ballare pari a zero, perciò decido di passare al bar, rubare uno dei drink ordinati dai mondani e poi di individuare un demone. Mi appoggio al bancone, guardo in pista e... BINGO! Demone trovato. Sento nel mio corpo l’adrenalina che aumenta e in quel momento i miei problemi diventano quasi insignificanti. Quindi, quasi disarmata, mi dirigo verso il demone.
 
POV JACE
< Izzy sbrigati! Se non esci entro 5 minuti io e Alec andiamo da soli > solo questo riesco a gridare per quanto sono infuriato con lei. Noi tre (io, il mio migliore amico/fratello adottivo Alexander sorella/mia sorella adottiva Isabelle) dobbiamo andare ad una festa al Pandemonium e siamo già in ritardo di mezz’ora a causa di Izzy.
< Eccomi > mormora Izzy quando finalmente dopo 3 ore esce dalla sua camera. E’ davvero bellissima: capelli lunghi, lisci e corvini e occhi quasi scuri quanto i capelli,è davvero alta per essere una ragazza ma peer lei questo non è mai stato un gran problema, il suo fisico perfetto è questa sera avvolto da un abito argento molto corto, aderente e scollato e ai piedi porta un paio di scarpe con il tacco dello stesso colore del vestito. Osservandola si può capire subito che è la sorella di Alec: hanno i stessi tratti caratteristici tranne per gli occhi, infatti il ragazzo li ha di colore blu. Io invece sono il loro  opposto: ho i capelli quasi dorati e gli occhi dello stesso colore dei capelli. Devo ammettere che siamo tutti e tre davvero belli, ovunque andiamo ci facciamo notare.
< Finalmente! Ora però andaimo > esulto prima di uscire di corsa dalla porta. Non vedo l’ora di andare a quella festa e rimorchiare qualche ragazza.
 
Siamo arrivati davanti al Pandemonium e, appena entrati, ci dividiamo. Izzy va a ballare con un tipo che le si è avvicinato appena varcata la porta, Alec va a fare un giro con la speranza di incontrare qualche ragazzo. Si, Alec è gay e per lui trovare un ragazzo è davvero difficile sia perchè è davvero timido sia perchè cerca una relazione seria, invece tutti quelli che gli si presentano cercano solo un passatempo. Io sono esattamente come i ragazzi che si avvicinano ad Alec, solo in versione etero: cerco solo ragazze per divertirmi.
Perciò mi avvicino al bar e ordino qualcosa da bere, con l’intenzione di guardare poi in pista e scegliere così la prima caramella di stasera. Mentre sto davanti al bar, noto una ragazza bellissima: un pò bassina, il fisico allenato, curve al posto giusto, carnagione molto chiara. Quello che però mi ha colpito di più di lei sono gli occhi verde smeraldo e i capelli: bellissimi boccoli rossi. La prima cosa che ho pensato è che avrei passato volentieri delle ore a carezzare quei magnifici capelli... ma che pensieri faccio? Io non sono un tipo da carezze! Con le ragazze faccio tutt’altro. Comunque la voglia di conoscerla è tantissima perciò decido di avvicinarmi e di provare a sedurla, con la sicurezza che tanto lei, come tutte le altre, sarebbe caduta ai miei piedi al mio primo sorriso. A questo pensiero sul mio volto si crea un’espressione alquanto compiaciuta. Torno velocemente alla realtà e faccio il primo passo verso la sua direzione, in quell’istante lei si allontana dal bancone per andare in una direzione che stava fissando già da tempo. Diamine! Non posso farla scappare! decido quindi di seguirla.




ANGOLO AUTRICE:
QUESTA E' LA MIA PRIMA FANFICTION. SPERO DI RIUDCIRE A PORTARLA A TERMINE. SE COSI' NON SARA' MI SCUSO IN ANTICIPO.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


POV’S CLARY
Mentre ero vicino al bar noto un movimento sospetto vicino all’uscita d’emergenza del locale. Aspetto un po’ per vedere se riconosco un demone, e… Bingo! Un demone mutaforma pieno di piercing e con i capelli blu si trova proprio lì, pensando di passare inosservato tra tutta questa gente. Illuso. Io sono uno dei migliori shadowhunter della mia generazione, insieme a mio fratello Jhonatan, e nessun demone può sfuggirmi. Appena lo riconosco decido di seguirlo, e spero vivamente di riuscire a scaricare tutto lo stress accumulato sulle mie spalle uccidendolo. Il demone esce dalla porta d’emergenza. Meglio! Non c’è neanche bisogno che io lo conduca con l’inganno in un angolo appartato! Sfodero la mia spada angelica dal fodero sotto il mio giacchetto. Senza farmi sentire, grazie a una runa del silenzio, mi avvicino alle sue spalle e lo attacco. Lo so che è poco sportivo attaccare alle spalle, però il lavoro facile non dispiace a nessuno! Subito dopo essere stato colpito il demone inizia ad accartocciarsi su se stesso, ciò dimostra che sta facendo ritorno alla dimensione infernale dalla quale è venuto. Soddisfatta di aver fatto fuori un demone senza nemmeno essermi sporcata con il suo icore, ma delusa per non aver scaricato lo stress in un combattimento, decido di tornare all’interno del locale per bere qualcosa e, magari, per ballare un pochino. In tutto questo tempo però non mi sono accorta di essere stata seguita e che un ragazzo dagli occhi e dai capelli dorati ha visto quello che lui scambierà per un assassinio.
 
POV’S JACE
Oh mio Dio! Cosa ho appena visto? Ancora sconvolto decido di tornare dentro da Izzy e Alec e di raccontargli l’accaduto. Ancora non ci credo che quella ragazzina tanto piccola e graziosa possa aver ucciso quel povero ragazzo. Appena riconosco in pista i due fratelli decido di andargli in contro e di portarli in un posto isolato prendendoli per un braccio.
<< Jace che ti prende? Perché hai quella faccia? E perché ci hai portati qui? >> mi urla contro Izzy, mentre Alec aspetta in silenzio che io risponda alle domande di sua sorella.
Decido allora di raccontagli ciò che ho visto.
 << Hai fatto uso di qualche sostanza per caso? >> ribatte Izzy.
Io allora la guardo male. Lo so che sembra una storia assurda, ma è quello che ho visto! Dopo aver insistito un po’ riesco a convincerli a seguirla…
 
POV’S CLARY
Ho bevuto un paio di drink e ho ballato per un po’. Sono quasi le 3:00 del mattino, credo proprio sia arrivato il momento di tornare all’istituto.
Durante il tragitto mi sento osservata, mi giro e noto tre ragazzi che sono dietro di me da quando sono uscita dal Pandemonium. Decido di andargli a parlare.
<< Hey voi tre, mi state per caso seguendo? >> dico un tono abbastanza acido.
Allora il ragazzo biondino decide di rispondermi a tono << Dipende, se ti diciamo di si ci uccidi con quella spada luminosa con la quale hai ucciso quel ragazzo fuori dal locale? >>
Oh Dio! Quale ragazzo?! Forse si riferisce al demone mutaforma. Ma lui non è uno shadowhunter, come ha fatto a vederlo? A proposito, loro non dovrebbero vedere nemmeno me visto che ho il glamour. Possibile che ci siano altri shadowhunters di cui non conosciamo l’esistenza qui a New York. Sicuramente vedendo la confusione sul mio volto il biondino decide di parlare ancora, mentre i due ragazzi mori decidono rimangono dietro di lui a fargli da spalla.
<< Allora? Non rispondi? >>
Io mi riprendo dal mio stato di trance e ribatto << Avete visto davvero quello che è successo fuori dal Pandemonium? Siete per caso shadowhunter de-runizzati? Come fate a vedermi?  >>
<< Solo Jace l’ha visto ma noi gli crediamo. E certo che ti vediamo, non siamo mica ciechi. E cosa altro ci hai chiesto? Shadow…cosa?  >> questa volta è la ragazza mora a parlare.
Con la sua ultima risposta capisco che loro non sanno nulla del mondo invisibile. Ma come è possibile? Se fossero stati dei mondani con la vista, l’avrebbero avuta fin dalla nascita e sicuramente sarebbero stati abituati a queste “scene”. C’è qualcosa che non quadra. Forse posso portarli all’Istituto così io e gli altri potremmo indagare meglio e questo mi distrarrebbe anche dall’arrivo dell’ospite indesiderato di domani. Però non posso portarli lì a quest’ora. Ho deciso: gli darò una risposta evasiva e gli do appuntamento a domani così da poterli portare all’Istituto.
<< Comunque no, non sono un’assassina. In realtà si, lo sono, ma non uccido esseri umani ma demoni. Io e gli altri della mia razza ci chiamiamo Shadowhunter, e siamo nati dall’unione del sangue umano e del sangue angelico. Quello che uno di voi ha visto fuori dal locale era un demone mutaforma, che ha preso le sembianze di un essere umano. Infatti se hai notato, una volta ucciso, per terra non c’era nessun cadavere. Questo perché il demone è tornato nella dimensione infernale dal quale proveniva. So che tutto questo sembra una storiella inventata ma se volete saperne di più su quello che il vostro amico ha visto e anche su quello che voi siete ci vediamo domani mattina alle 9:00 fuori dalla vecchia cattedrale abbandonata >>
Il biondino, che ho capito chiamarsi Jace, mi risponde << Io ti credo e domani verrò però vorrei mi spiegassi cosa significa “capire quello che voi siete”? >>
<< Secondo me voi non siete dei mondani, cioè semplici umani, perché se lo fosse stati voi non avreste visto né la morte del demone e né il mio corpo ora, visto che sono sotto l’effetto del glamour. Il glamour è una runa, cioè uno di questi segni che ho sul mio corpo, che mi permette di essere invisibile ai mondani ma non agli abitanti del mondo nascosto, cioè stregoni, seelie (fate), vampiri e lupi mannari. Domani cercheremo di capire anche ciò che siete. Ora vado. Ci vediamo domani, buonanotte ragazzi. >>
<< Buonanotte. Comunque noi siamo Alec e Isabel, ma chiamami pure Izzy. >> risponde la ragazza, presentando lei e il ragazzo moro, sicuramente suo fratello.
<< Io invece sono Jace, anche se penso tu lo abbia già capito. E buonanotte dolcezza. >> dice il biondino.
<< Io sono Clarissa, Clary per gli amici. Ci vediamo domani ragazzi. Puntuali, mi raccomando!>>
Dopo averli salutati torno all’istituto, riesco ad arrivare nella mia stanza senza incontrare nessuno fortunatamente. Sono agitatissima e nervosa per domani e per l’incontro con lui. Spero solo che quei tre ragazzi riescano a distrarmi da questa orribile situazione. Senza nemmeno cambiarmi mi butto sul letto e penso a cosa potrò mai dire domani al ragazzo che ha rubato il mio cuore e che poi lo ha ferito. So che prima o poi dovremmo chiarire però parlare di quello è come strappare il cerotto da una ferita ancora aperta. Non sono pronta. Non so se mai lo sarò. Ma dobbiamo per forza chiarire, non possiamo andare avanti così. Domani riceverò sicuramente una bella ramanzina da mio fratello e dal  mio parabatai per essere scappata così oggi. Non ce la posso fare. Immersa in tutti questi pensieri mi addormento senza neanche accorgermene.
 
ANGOLO AUTRICE
DOPO QUASI UN ANNO DAL PRIMO CAPITOLO, ECCO QUI IL SECONDO. NON SO QUANDO RIPUBBLICHERO’ O SE MAI LO RIFARO’. PERDONATEMI PER CIO’.

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