Un quarto di secolo per Fred e Hermione

di Kimly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Perché insieme sono favolosi ***
Capitolo 2: *** 2. Perché non si può dire Hermione senza Weasley (Ron o Fred che sia xD) ***
Capitolo 3: *** 3. Perché anche se è fanon ci fa sognare ***
Capitolo 4: *** 4. Perché a cena, alla Tana, lui cercava il suo sguardo ***
Capitolo 5: *** 5. Perché Hermione si accorgeva dei suoi sguardi e abbassava gli occhi imbarazzata. ***
Capitolo 6: *** 6. Perché Fred è sempre stato geloso di suo fratello. ***
Capitolo 7: *** 7. Perché Angelina non ci piace. ***
Capitolo 8: *** 8. Perché, al Ballo del Ceppo, anche lui si era accorto di quanto Hermione fosse bella ***
Capitolo 9: *** 9. Perché i loro battibecchi sono epici ***
Capitolo 10: *** 10. Perché la secchiona ed il buffone è un classico ***
Capitolo 11: *** 11. Perché sarebbero tenero e dolci al punto giusto, senza cadere nello smielato ***
Capitolo 12: *** 12. Perché sarebbe anche una coppia divertente ***
Capitolo 13: *** 13. Perché è l'unico che riuscirebbe a farla sorridere ***
Capitolo 14: *** 14. Perché non sarebbero scontati, ma teneri ***
Capitolo 15: *** 15. Perché Fred è diverso da George e Hermione se ne è accorta ***
Capitolo 16: *** 16. Perché la canzone "When you're gone" è perfetta e molto triste per loro ***
Capitolo 17: *** 17. Perché Fred non è mai scontato e darebbe a Hermione una scarica di vitalità in più ***
Capitolo 18: *** 18. Perché Hermione è la persona giusta e razionale che completa Fred ***
Capitolo 19: *** 19. Perché Angelina non è la persona giusta per Fred ***
Capitolo 20: *** 20. Perché Ron non è la persona giusta per Hermione ***
Capitolo 21: *** 21. Perché Molly sarebbe contentissima di avere come nuora una donna come Hermione ***
Capitolo 22: *** 22. Perché SÌ! ***



Capitolo 1
*** 1. Perché insieme sono favolosi ***


-Io te l'avevo detto, Fred.-
Fred Weasley ed Hermione Granger erano in Infermeria a discutere, Madama Chips intanto era intenta a cercare un rimedio per eliminare quell'orribile barba che era spuntata ai gemelli pochi minuti prima.
-Cosa vuoi, un premio?-
-No, solo che tu ammetta di aver commesso un grosso errore.-
-... 'anco morto.-
-E dai, Hermione, non abbiamo voglia di un'ulteriore predica, non da te.- arrivò in soccorso George, premendosi il cuscino sulle orecchie come a concludere la conversazione.
-Volevo solo farvi notare quanta poca intelligenza voi abbiate usato per...-
-Uff, eccola che ricomincia!- brontolò Fred, alzando gli occhi al cielo e sbuffando rumorosamente.
-Signor Weasley, ora si alzi in piedi e prenda questo, poi venga con me.- l'arrivo di Madama Chips frenò la lingua della ragazza, pronta a ribattere.
-Signorina Granger, lei controlli l'altro. Questi due non possono stare uniti.- disse con tono severo la donna, portando fuori George che sentirono rispondere un “Ma che dice, noi siamo gemelli!”
Passarono pochi minuti di silenzio prima che la riccia ricominciasse a dialogare.
-Possibile che voi siate così irresponsabili?-
-Mpf.-
-Questo torneo è pericoloso, è stato un bene che è successo quel che è successo.- farfugliò lei, abbassando gli occhi a terra, mentre nello stesso istante Fred li alzava verso di lei.
-Non dirmi che avresti temuto per la nostra vita?-
-Ovvio che sì.- si infervorò lei, riuscendo a sollevare lo sguardo ed incrociandolo con quello del ragazzo.
-Sei difficile da capire, Granger.- disse Fred, aggrottando la fronte perplesso.
-Perché tu sei come tutti. Ti fermi all'apparenza delle cose, prima ancora di conoscerle.- spiegò lei, con tono deciso e concitato.
-Touché.-
-Ora devo andare. Harry e Ron mi staranno cercando.- si mise la tracolla, pronta ad uscire quando...
-Ehi, Hermione!-
Si voltò di scatto, cozzando contro Fred che si era alzato.
-Grazie.-
Ed il bacio sulla guancia -ed il rossore che ne conseguì- rimasero al centro dei pensieri della ragazza per diverse settimane.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
E' una pazzia, lo so.
Iniziare un'altra raccolta con tutto quello che ho da fare non è una cosa normale neanche per me, che sono una masochista cronica... ma non potevo proprio resistere!
Sono -o dovrei dire ero?- una moderatrice dell'unico forum italiano di questa favolosa coppia.
Girovagando per il sito mi imbatto su una vecchia discussione intitolata "Because list" e da qui l'idea di seguire i perché e scriverci su una raccolta.
Ecco il link------>
http://fredandhermione.forumcommunity.net/
Non fraintendetemi, io sono una RH convinta. Solo che da brava fan girl non posso non scrivere su una coppia che prende vita da sola! E poi la mia coppia, quella che ho seguito per ben sette libri, si è realizzata e non scriverei mai nulla su di loro per paura di rovinarla!
I motivi non saranno molti, ma cercherò di portare a terminare questo lavoro al meglio perché ci tengo e perché non mi piace sprecare del tempo.
Per cui spero che qualcuno legga e commenti.
A presto, un bacione enorme^-^

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Capitolo 2
*** 2. Perché non si può dire Hermione senza Weasley (Ron o Fred che sia xD) ***


-Prova ancora una volta, Fred.-
-Uffa, basta non ci riesco.- brontolò il ragazzo, buttando a terra i libri di testo e alzandosi alla volta del Lago Nero.
-Avrai il test fra pochi giorni, non puoi cedere così facilmente.-
-D'accordo, ma almeno per oggi non potresti farmi tu il tema?- provò a convincerla, mostrando un'espressione da cucciolo che con Angelina funzionava sempre.
-E cosa impareresti in questo modo? Assolutamente no, vieni qui ed incomincia a scrivere.-
Fred Weasley si dimenticava, a volte, che Hermione era ben diversa dalle altre. I suoi soliti trucchetti su di lei non avevano alcun effetto.
Si riaccomodò accanto alla ragazza, su una panchina del Parco e prese a concentrarsi nuovamente.
-Ma... perché tu continui a perdere tempo con me? Non preferiresti essere con Ron da qualche parte?- la buttò lì il rosso, provando a decifrare quello che il libro stava cercando di dirgli.
-Perché proprio lui?- chiese la ragazza, con un pizzico di rossore sulle guance.
-Oh, è il primo nome che mi è venuto in mente... chissà perché.- sospirò non nascondendo un sorrisino furbo.
-Siamo solo amici.-
-E chi ha detto il contrario?- replicò prima di tornare serio -Comunque non mi viene, basta! Perché non posso essere un Granger?-
Hermione scoppiò a ridere, una risata fresca e genuina che fece tornare il buonumore a Fred.
-Sei troppo buffo. Forza, da' qua, ma solo per questa volta sia chiaro.-
Fred le saltò addosso, bloccandole la testa in un abbraccio da wrestler.
-D'accordo, potresti staccarti ora? Credo che non stia arrivando più sangue alla testa.-
-Non osare, mi servi intera!- e la lasciò libera.
Il ragazzo gli passò il foglio ed Hermione sgomenta tuonò.
-Non hai neanche finito di scrivere il nome!-
-Sì, lo so. Non avevo proprio voglia di farlo.- sbuffò, mordendosi le labbra.
-Ho capito, vai pure. Lascia a me tutto. Stasera troverai sulla tua scrivania il compito riveduto e corretto.-
-Grazie, Hermione, sei la mia fortuna.-
-Sai, essere una Granger non è poi così bello. A volte preferirei essere una Weasley.-
-Oh, ma lo sarai un giorno.-
-Ti ho detto che io e Ron siamo solo amici! E ora vai, George ti starà cercando.- lo congedò con un gesto della mano, pronta a mettersi al lavoro.
Ma non le scapparono le ultime parole che Fred pronunciò prima di dileguarsi.
-Io non parlavo di Ron.-
E sorrise.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Questa non mi piace proprio.
Non avevo molte idee e dato che venivano fuori solo storie drammatiche ho dovuto scegliere questa fra le altre bozze.
Non volevo che questa raccolta diventasse malinconica ancora prima di incominciare!
Prometto che la prossima sarà migliore, giuro^^'
Per ora è tutto.
Ringrazio infinitamente Connie91, Lights, irytvb, Lu_Pin e Charme per le recensioni <3
Ed anche un grazie enorme a chi l'ha aggiunta alle preferite/seguite/ricordate^^
Un bacione e a presto <3

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Capitolo 3
*** 3. Perché anche se è fanon ci fa sognare ***


-Etciù! Fred! Fred, fermati immediatamente!-
-Altrimenti?-
-Saranno guai e non scherzo affatto.-
Hermione Granger avanzò sicura verso il ragazzo, che aveva arrestato il suo cammino solo per divertirsi un po'.
-Cosa c'è questa volta?- bofonchiò lui, più curioso che veramente preoccupato di quell'espressione tanto minacciosa.
-Non hai rispettato le regole... ancora.- timbrò bene l'ultima parola, come a volergli far capire di aver oltrepassato il limite.
-Cos'ho fatto? Non ho ascoltato un Prefetto?- rise lui, per nulla impressionato dalla predica che la ragazza stava mettendo su.
-No. Ho sequestrato queste a degli studenti del primo anno.- tuonò, mostrandogli un sacchetto di Merendine Marinare -E queste le ho dovuto strappare dalla mano di uno studente del secondo prima che le mangiasse.- continuò alzando una scatola di Mou Mollelingua.
-E quindi?-
-Quindi mi vuoi spiegare?- sbottò lei, le labbra assottigliate dalla rabbia.
-Gli affari vanno alla grande.-
-Non quello, Fred. Quante volte ti ho detto che sono... etciù... proibiti?- concluse alterata, come se non si fosse fermata.
-Aspetta... sei raffreddata?- la interruppe lui, frettolosamente.
-Beh, sì un po'. Perché?-
-Stammi lontana, vuoi per caso contagiarmi? Perché non vai da Madama Chips per avere qualche rimedio?- chiese Fred, allontanandola come se avesse la peste.
-E' solo un po' di raffreddore.- precisò la ragazza, non riuscendo a capire che diavolo stesse pensando lui.
-Non sopporto il raffreddore, quindi potresti incaricare un Prefetto non infetto per farmi tutta la lista di ciò che è vietato?- brontolò il rosso, cercando di trattenere il fiato per respirare meno virus possibili.
-Ron ed Harry non hanno alcun sintomo, per cui puoi star tranquillo.- disse lei, come a chiudere la questione... cosa che Fred non voleva assolutamente fare!
-E questo cosa c'entra?-
-Sai che il raffreddore viene trasmesso alle persone a cui stai più vicino, no? Io e te non siamo così...-
-Intimi?-
-Intendevo amici.- concluse lei, in imbarazzo, prima di riprendersi e dire -E cosa ci facevano dei filtri d'amore in mano a delle studentesse del quarto anno, eh? Sai che danni possono provocare?-
-So quanto alle ragazze possano servire. Capiterà anche a te un giorno di innamorarti perdutamente fino a trovare mezzi folli ed eccessivi pur di aver l'oggetto dei tuoi desideri.- le bisbiglio a mezza voce, a due centimetri dalle labbra.
Hermione fece velocemente due passi indietro, non riuscendo a respirare.
-Beh... ma q-questo c... cosa vorrebbe dire? N... non è una giustificazione!- prese fiato, prima di continuare -Ora devo andare, credo che sarà meglio che io vada davvero da Madama Chips. Non mi sento tanto bene.-
-In effetti sei rossa in viso, forse hai la febbre.- disse critico il ragazzo, toccandole le fronte.
Lei trasalì di colpo e si congedò frettolosamente prima di sparire di corsa.
 


-Etciù... Etciù. Etciù, etciù!-
-Caspita! Hai preso il raffreddore?- domandò George, scoccando uno sguardo divertito al fratello.
-No. Sono solo allergico alle regole. Tutto qui.-

 

 


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Quanto li amo <3
Bene, dopo questa premessa passiamo davvero alle spiegazioni.
Forse è un cliché troppo usato, ma si dice che chi prende il raffreddore da un altro è quello che gli/le è stato più vicino.
In questo caso Fred <3
E' un'idea stramba, ma essendo io già raffreddata a settembre (io sono allergica alla scuola! xD), mi è venuta in mente proprio mentre mandavo giù una delle tante aspirine che prendo!
Spero vi sia piaciuta, non so ancora quando sarà il prossimo aggiornamento, data la scuola, ma spero di essere il più veloce possibile^^
Ringrazio Charme, _Giuuu, Lights, irytvb, Connie91, Reina Gitana, noemi_moony, Earane e Rika_89 per le recensioni splendide <3
Un grazie speciali anche a chi l'ha aggiunta ad una delle liste^-^
Un bacione a tutti e a presto^^

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Capitolo 4
*** 4. Perché a cena, alla Tana, lui cercava il suo sguardo ***


George Weasley non la smetteva più di raccontare barzellette.
Era diventata, oramai, una sua abitudine sedersi a tavola ed iniziare a punzecchiare uno dei suoi componenti della famiglia o anche coloro che non ne facevano parte.
Raccontava degli scherzi architettati con Lee ed il gemello, facendo ridere tutta l'intera compagnia.
Nessuno però si era mai chiesto il perché. Non era una cosa poi così strana per i gemelli essere considerati i pagliacci della casa, ma questo prevedeva anche il contributo di Fred, che però rideva soltanto, battendo una mano sulla tavola -e facendo infuriare la madre per il baccano- quando la storia era particolarmente incisiva.
George fu contento nel constatare che questo suo nuovo ed individuale strano atteggiamento non avesse destato sospetti.
Il rosso aveva un ottimo motivo per concentrare tutta l'attenzione su di sé. Da un po' di tempo a questa parte aveva notato, infatti, che Fred prediligeva particolarmente i pasti, il momento in cui avrebbe avuto davanti gli occhi ciò che desiderava da tempo.
Peccato che Hermione Granger non fosse l'oggetto dei desideri di quel solo Weasley, dato che il più piccolo, Ron, l'aveva adocchiata ben prima del gemello.
Eppure, si sa, George patteggiava per Fred; quindi per lui era stato naturale concedergli quei momenti in cui poteva lanciarle occhiatine nascoste e sorridere soddisfatto quando, incrociato lo sguardo della ragazza, lei arrossiva.
Era quasi viscerale la passione -e l'immaginazione- che ci metteva George per inventare ed arrovellarsi per cercare di stupire il suo pubblico durante ogni pasto ed evitare che si accorgessero degli influssi fra quei due.
Non sarebbe durata molto quella mascherata e lui lo sapeva bene, però per il momento gli bastava solo quello. Regalare un attimo di felicità alla persona che amava di più al mondo.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Mmm, non mi convinceva molto, ma mi è sempre piaciuto il legame fra Fred e George e spero di averlo reso come di dovere.
Beh, questo l'ho notato anch'io e l'ho anche già detto. Nei libri quello che scende sempre in prima linea e che risponde per primo, fra i due, è Fred... soprattutto quando c'è di mezzo Hermione! <3
Cooomunque, spero di aggiornare presto. Non posso rispondere alle recensioni perché sono di fretta e domani mi aspetta un test di matematica (aaaargh O.O), quindi ringrazio tutti, dal primo all'ultimo. Un bacione gigantesco -e piovoso, dato che diliuva xD- Ciaooo.

 

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Capitolo 5
*** 5. Perché Hermione si accorgeva dei suoi sguardi e abbassava gli occhi imbarazzata. ***


Una volta.
Hermione si servì una seconda porzione di pasticcio di patate, preparato dalle espertissime mani della signora Weasley.
Due.
-Ron, mi passeresti un po' di pepe, per favore?- e l'amico ne rovesciò metà sulla tovaglia candida, quando cercò di allungarglielo dalla sua posizione.
Tre.
-E' un po' insipido, Hermione cara?- chiese la signora Weasley, notando le occhiate strane della ragazza.
-No, è ottimo.- rispose prontamente lei, cercando di non alzare lo sguardo dal suo piatto pieno di leccornie marca Weasley.
Quattro.
-Devi andare in bagno?- le domandò senza tanti peli sulla lingua Luna Lovegood, invitata speciale di quella sera, con la stessa espressione lunatica di sempre.
-Cosa?-
-E' da quando abbiamo iniziato a mangiare che non fai altro che muoverti in continuazione, gli occhi sempre puntati su uno stesso punto.- spiegò la ragazza, come se avesse calcolato e studiato ogni sua mossa.
“Però, che occhio!” pensò la Granger, cercando una buona scusa per evitare un'imbarazzante figura.
-Tesoro, se devi andare in bagno, vai pure. Aspetteremo te per il dolce.- disse dolcemente Molly, portando via i piatti di Harry, Ron e Ginny, pieni come uova.
-Uh...- Hermione non sapeva come comportarsi e non appena udì le parole della padrona di casa, stette diversi minuti a riflettere sul da farsi.
Perché doveva alzarsi lei da tavola, se il problema non era suo?
-Mamma, l'accompagno io. Credo che oggi sia un tantino sovvrapensiero, troppo per ricordarsi dove si trova il bagno.-
Fred Weasley la salvò, in calcio d'angolo, da una situazione che sarebbe diventata assurda.
Mentre il rosso la conduceva su per le scale, la ragazza non riusciva ancora a parlare, ma non appena appoggiò il piede sull'ultimo gradino le tornò in mente cosa da dire.
-Allora? Cosa vuoi?-
-Eh?- L'espressione stupita di Fred lasciava poco spazio ai dubbi.
-Mi vorresti dire che non mi stavi fissando a tavola? Ti ho beccato ben quattro volte.- grugnì lei. Non si era mica inventata tutto!
-Chi ha detto che guardavo te?-
-Uh, vediamo... Forse perché davanti a te ci sono io?- chiese sarcastica, lasciandogli la mano che fino a quel momento aveva stretto con la sua.
-Appunto. Non posso guardare da un'altra parte.- spiegò Fred, sorridendole soddisfatto.
Hermione boccheggiò, prima di ribadire.
-Beh... non ci avevo pensato. Credevo volessi dirmi qualcosa, ma evidentemente mi sono sbagliata.- si scusò lei, imbarazzata come non mai.
-Ti avrebbe fatto piacere, eh?- chiese retorico Fred, pizzicandole il braccio e allargando il suo sorriso.
-Cosa? Ma se non so come ho fatto a trattenermi dall'insultarti subito!-
-Seee, come no. Guarda che ho notato che, ogni volta che incrociavi il mio sguardo, arrossivi felice.-
-Non è vero!- trillò la ragazza, arrossendo però come a confermarne la tesi.
-Lo stai rifacendo.- la pungolò lui in risposta, per nulla intimorito da quello che poteva scatenare.
-Sono rossa di rabbia, tutto qui. Comunque mi sono stancata di parlare con te, sei impossibile. Io torno giù, tu che fai?- concluse Hermione, facendogli segno di seguirla a ruota.
Fred la superò di qualche gradino, prima di tornare indietro, afferrarle la mano e dire.
-Andiamo, bugiarda, il dolce ci aspetta e non vedo l'ora di sentire che scusa inventerai per spiegare il perché ci abbiamo messo tanto.-
Ed Hermione arrossì.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Ho tante cose da dire, quindi sarò molto rapida.
1. Non mi uccidete per il ritardo, ma la scuola fa proprio schifo, soprattutto la mia xD
2. Non mi uccidete se anche se stavolta non rispondo alle recensioni, ma il mio umore oggi non è dei migliori e voglio rispondervi nel pieno della mia allegria^-^
3. Spero non vi dispiaccia questo motivo^^' Non appena l'ho finito di scrivere mi è sembrato stupido, ma non sapevo come collegarlo a quello precedente e così... Tadan!!xD
Bon, penso di aver detto tutto. I motivi sono ancora molti, ma le idee ovviamente non mancano. Tra, però, scuola, contest e altre fic (soprattutto raccolte!!) non so quando sarà il prossimo capitolo. Spero il più presto possibile, ovviamente.
Un beso enorme e un GRAZIE GIGANTESCO a tutti quelli che leggono questa raccolta. Non credevo che una coppia così... bizzarra potesse piacere. Grazie <3

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Capitolo 6
*** 6. Perché Fred è sempre stato geloso di suo fratello. ***



-Ehi, tutto bene?- pigolò Hermione, entrando nel dormitorio con estrema lentezza.
-Mi hanno cacciato dalla squadra. Come pensi che possa stare?- domandò retorico Fred, irritato.
-E' stata una carogna a sospendere anche te. Malfoy non l'hai neanche toccato!- lo difese lei, raggiungendolo con passi brevi, ma rapidi.
-Già, è la cosa peggiore.-
-Ed hai fatto bene, se vuoi sapere la mia. Picchiarlo non ti avrebbe dato nessuna soddisfazione.- continuò lei, oramai gli era di fronte.
-Parla per te, Hermione. Se solo ne avessi avuto la possibilità, come George ed Harry, ora non mi sentirei così da schifo. Sarei sempre rimasto fuori dalla squadra, ma almeno avrei avuto l'occasione di accanirmi su quel piccolo bastardo.- concluse adirato lui, stringendo i pugni.
-Oh, andiamo.-
Fred la guardò negli occhi, poi, come riscossosi, le chiese.
-E comunque perché sei qui? Non dovresti consolare Ron, invece? Dopotutto la partita è andata male anche- e soprattutto, aggiungerei- per colpa sua.-
Hermione lo fissò, stranita dal suo improvviso comportamento.
-Ma avete vinto comunque e da Ron ci andrò dopo. Volevo prima venire a vedere come stavi tu. Ti conosco abbastanza da sapere che in questo momento ti senti un vigliacco, mentre avresti preferito sentirti come Harry e George... fuori dalla squadra, ma per una giusta causa.-
-Uao.- il ragazzo batté la mani, sarcastico, provocando la stizza di lei.
-Saprai anche, allora, che in questo momento non vorrei vedere nessuno. Men che mai te. Vai da Ronnie. Un po' di baci potrebbero farlo sentire meglio.-
Hermione colse la frecciatina, ma non riuscì comunque a comprenderla.
-Baci?-
Poi ci arrivò. Aveva sfiorato la guancia a Ron e ad Harry quella mattina, in segno di augurio.
La ragazza scoppiò a ridere, divertita ancora di più dall'espressione di Fred che mutò dall'arrabbiato al confuso.
-Era un gesto d'incoraggiamento, Fred. L'ho dato anche a Harry.-
-Ma sai che non è la stessa cosa. Credo che mio fratello non si laverà più la guancia, puoi giurarci.- disse a denti stretti lui, facendo finta -e riuscendoci a malapena- che quel discorso non lo toccasse minimamente.
-Fred! Mi stai rimproverando perché pensi che stia lanciando messaggi contrastanti a Ron o perché sei geloso?- chiese lei, anche se oramai il ragazzo si era smascherato da solo.
-Nessuna delle due. Semplice curiosità.-
Hermione continuò a guardarlo, con un sorriso che non sarebbe svanito tanto presto.
-Ti prego non fissarmi in quel modo. Penso solo che la squadra è composta da altre cinque persone... Persone che non hai incoraggiato.- precisò lui, come se le sue argomentazioni avessero senso.
-D'accordo, allora. La prossima volta bacerò tutta la squadra, va bene?-
-Ma oramai la squadra si è sfaldata. Ci vorrà molto tempo prima che torni quella di un tempo.- soffiò Fred, a mò di scusa.
-Oh, non temere. Ho sentito Angelina parlare di alcuni provini per sostituirvi. Altri due Battitori ed un nuovo Cercatore... dovrò baciare gente sconosciuta, ma per il Quiddich questo ed altro, no?- sorrise di nascosto lei, nel vedere il ragazzo darsi del beota a bassa voce.
-Non intendevo dire quello...-
-Che intendevi dire allora?- perdurò Hermione, desiderosa di sapere cos'altro avrebbe inventato Fred.
-Io e te siamo amici, no?-
Lei arrossì nel giro di un secondo, oramai non sorrideva più.
-Beh, sì... Direi di sì.-
-Bene, allora avresti dovuto incoraggiare anche me... e George, ovviamente.- aggiunse poi, dimentico per un attimo del gemello.
-Poi siamo stati sbattuti fuori ed io non sono riuscito a spaccare la faccia a quell'idiota e la vecchia megera è sempre più potente e... e questo è l'anno dei M.A.G.O!- concluse insofferente.
-E questo cosa c'entra?-
-Beh, mi sembrava una cosa giusta da dire in tua presenza.- la sfottè lui, alzandosi dal letto, in modo da superarla di diversi centimetri in altezza.
-Dove stai andando, ora?-
-Devo assolutamente fare qualcosa. Mi da su i nervi stare qui a far nulla.- sbuffò, dirigendosi verso la porta.
-Ma non volevi essere consolato?- domandò lei, rendendosi troppo tardi del tono malizioso che quella frase poteva avere.
Lui si voltò, sulla faccia traspariva un ghigno sadico, ma divertito.
-Beh, l'ultima volta, per consolarti, ho fatto tutto io. Quindi...-
Fred le si avvicinò, i capelli elettrici della ragazza gli solleticavano il mento.
Hermione aveva paura ad alzare lo sguardo. Già una volta si era persa negli occhi dell'amico.
Ma lo fece. E proprio come l'ultima volta, sentì il sapore di lui sulle proprie labbra e questa volta sapeva che era stata lei a cominciare, quindi toccava a lei decidere quando finire.
Passarono diversi minuti, prima che lei si azzardasse ad allontanarsi. Le guance erano paonazze, ma il sorriso era radioso.
-Beh... I-io dovrei andare da R-Ron ora. Vorrà un supporto ed essere tirato su di morale.-
Fred la guardò, un guizzo, che la ragazza aveva visto non appena era entrata nella sua stanza, era tornato nei suoi occhi.
-Tranquillo, con lui bastano le parole.- si era premurata di rincuorarlo, cosa che lo rese felice come una Pasqua.
-Beh, ci vediamo.- disse lei, mentre apriva la porta del dormitorio e, prima di uscire, non seppe neanche lei da dove saltò fuori il coraggio di dirgli.
-Sarò sempre pronta a consolarti in futuro.-
Improvvisamente, per Fred, quello era diventato il giorno più bello della sua vita.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Fiuu, ce l'ho fatta finalmente! Non avevo idee su questo motivo. Rileggendo, però, il quinto libro mi è venuta in mente questa cosina.
Si deve collocare in quella giornata in cui Fred, George ed Harry vengono esclusi dalla squadra per colpa della Umbridge.
George ed Harry perché si erano scontrati con Malfoy -che aveva insultato le loro famiglie- Fred perché lo avrebbe fatto, se non trattenuto da Angelina, Alicia e Katie.
Questo non è stato il loro primo bacio! Come avevo già detto la raccolta non è in ordine cronologico, quindi il primo bacio fa parte di un altro motivo più in là. Altra cosa importante, qui loro non sono ancora una coppia. Entrambi, Hermione in primis, pensano che i loro sentimenti siano una sorta di amicizia/fratellanza e che davvero quel bacio sia solo un gesto di consolazione, specie per Hermione.
Bene, spero vi sia piaciuta.
Per le recensioni, vi ho inviato le risposte^-^
Grazie mille, davvero!!
Un bacione <3

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Capitolo 7
*** 7. Perché Angelina non ci piace. ***



Hermione provò una strana sensazione quando varcò la Sala Grande al fianco di Viktor Krum.
Tutti gli sguardi erano puntati su di loro: le ragazze le lanciavano occhiatacce ed i ragazzi la guardavano in modo ambiguo.
Vide Ron scuotere la testa allibito ed alcune compagne di stanza fissarla totalmente sorprese.
Non poteva affermare di non provare un lieve piacere nel notare tutte quelle espressioni sbigottite, persino Malfoy mostrava un cipiglio sconvolto e spiazzato, non riuscendo a trovare neanche un insulto da propinarle.
Sorrise imbarazzata verso gli altri studenti e stava anche iniziando a prenderci gusto, fino a che non vide Fred in mezzo alla folla.
Non riuscì a decifrare il suo sguardo. Era a metà fra lo stupefatto e l'inquisitore, come se la stesse rimproverando con gli occhi; ma lei non prestò attenzione a quello.
Angelina Johnson era accanto a lui e la guardava con un sorriso incoraggiante che Hermione provò a ricambiare.
Il peso allo stomaco, che stranamente l'aveva colpita quando Fred aveva invitato Angelina proprio davanti ai suoi occhi, tornò improvvisamente, senza che lei riuscisse a dargli nuovamente una spiegazione.
Aveva provato una sensazione simile quando Ron le aveva detto che sarebbe uscito con una ragazza carina, seppur spaventosa, ma Angelina non era così.
Era in gamba, intelligente, leale e campionessa di Quiddich.
Era... era perfetta per Fred e, chissà perché, il peso sembrava essere aumentato.
Decise di non badarci, ma di divertirsi con il suo accompagnatore.
La serata fu piacevole ed allegra, tanto che Hermione non era ancora riuscita a scambiare due parole con Harry e Ron.
Viktor le disse, in un pessimo inglese, che sarebbe andato a prendere da bere, così Hermione ne approfittò per cercare i suoi amici, che notò pochi minuti dopo.

 


-Fred, è stato bellissimo. Hai visto come Fleur Delacour e Davies ci davano dentro? Scommetto che si sono imboscati da qualche parte.- disse Angelina, scoppiando a ridere e coinvolgendo il ragazzo accanto a sé.
Il Ballo era finito, le ultime coppie correvano a cercare un buon posto per stare da soli, mentre alcuni, stravolti, si trascinavano verso il loro dormitorio.
Fred era soddisfatto di aver scelto Angelina, non se n'era pentito affatto.
Si era divertito per tutta la durata della serata, ma da una parte sperava che la ragazza non volesse andare oltre.
Angelina continuava a sorridergli, rossa in viso per i tanti balli fatti, o probabilmente per altro.
-Beh... 'Notte, Angelina.- disse Fred, baciandole una guancia e sorridendo spontaneamente.
-Oh. B-buonanotte, Fred. A domani.- rispose lei, cercando di non mostrare la delusione per quel minimo contatto.
La vide salire verso la torre dei Grifondoro e stava per fare altrettanto quando vide, poco lontano, in un'altra scalinata una figura semi-accucciata.
Indossava la vestaglia, i capelli erano sciolti ed il trucco sbavato.
Fred le si avvicinò stranito, cercando di non farla sobbalzare dalla paura.
-Hermione?-
La ragazza trasalì e Fred alzò gli occhi al cielo con un ghigno.
-Pensavo non ci fosse più nessuno. Non volevo che le mie compagne mi vedessero... così.- sospirò lei, cercando di celare l'imbarazzo che provava nel farsi da lui in quello stato.
-Tranquilla, non lo dirò ad anima viva... o morta. I fantasmi sono pettegoli ad Hogwarts, sai? Se vuoi sapere un segreto, i primi che lo potrebbero sapere sono proprio loro.-
Hermione provò a sorridere, ma non ottenne un grande risultato.
-Tutto bene?-
Lei gli lanciò un'occhiataccia.
-Sì, lo so che non stai bene, ma è la prima domanda che si fa normalmente in queste occasioni. Per cui lasciami fare.-
La ragazza abbozzò un sorrisino e rispose.
-Ho litigato con Ron.-
-Tutto qui? Io litigo sempre con Ron!-
-E' diverso. Mi sono sentita accusata e non mi è piaciuto.-
Fred la guardò.
-Si è arrabbiato per Krum?-
-Come fai a saperlo?- chiese stupita Hermione ed il ragazzo rise.
-Sai che ora capisco perché non sei finita a Corvonero? Loro sono perspicaci, tu sei solo secchiona e basta.-
Hermione rimase stizzita, ma continuò.
-Non mi piace essere giudicata e Ron l'ha fatto. Non è colpa mia se Fleur gli ha detto di no, non può prendersela con me perché io mi sono divertita e lui no.-
Fred scosse la testa.
-Oddio, ma davvero pensi che abbia dato di matto per questo?-
-No. All'inizio avevo pensato che... -ed arrossì all'improvviso- Ma sicuramente non è così.-
Stettero diversi minuti in silenzio, prima che Hermione parlò.
-Tu... con Angelina. Com'è andata?-
-Alla grande. Lei è spiritosa ed allegra... e riesce a vivere senza libri per più di due minuti.- e la frecciatina arrivò dritta ad Hermione che però non rispose.
Il peso allo stomaco sembrava di nuovo essere tornato.
Fred la fissava curioso, come se stesse cercando qualcosa che probabilmente non trovò, perché sbuffò contrito.
-Siete una bella coppia.-
-Belli lo siamo, ma non una coppia. La vedo come una sorta di George al femminile e mi servirebbe una ragazza più intelligente di me, che sappia rimettermi in riga... a volte.-
Hermione annuì, immaginando un prototipo ideale per Fred, ma non conosceva nessuna ragazza di quel genere.
-Ora smetti di piangere. Lo so, faccio schifo a consolare le persone. Di solito sono bravo a farle ridere.-
Hermione si alzò, pronta a tornare nella sua stanza.
-Mia madre, quando ero piccola, mi cantava una canzone per farmi sorridere...- ricordò teneramente la ragazza.
-Sono stonato come una campana.-
-E mio padre mi baciava la fronte e soffiava “la tristezza è andata via”.- continuò Hermione, non avendolo neanche sentito.
-A baciare sono bravo.- affermò Fred, ghignando.
-Eh?-
Ed Hermione non fece in tempo a capire.
Fred l'aveva presa per un braccio e trascinata di fronte a sé e, dopo averle sfiorato la fronte, le sussurrò.
-La tristezza è andata via.-
La ragazza provò a rispondere, ma il ragazzo scese verso le labbra e quel contatto annullò ogni cosa.
Il peso allo stomaco si trasformò in mille farfalle, i suoni della notte -i grilli, i gufi ed il vento- svanirono all'improvviso.
Hermione non riusciva più a percepire nulla se non il rimbombo del cuore che di lì a poco sarebbe esploso dal petto.
-Ecco fatto. Passato?-
-...-
-Ehi, ti sembrerà folle, ma che ne dici di concedermi un ballo? Io facevo così per consolare Ginny.-
Hermione non riuscì a fare altro che annuire e in quel momento, senza musica e senza vestito adatto, pensò che il suo Ballo del Ceppo era finalmente iniziato.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Bene, bene, bene, rieccomi! Questo è stato il loro primo bacio <3
Allora parto dal presupposto che a me Angelina non dispiace. Certo poteva evitare di passare da Fred a George da un momento all'altro, ma secondo me ha avuto un buon motivo (Ho infatti in programma una fic su questo discusso triangolo amoroso).
Per questo nel motivo non insulto pesantemente Angelina, ma la mostro solo come troppo simile a Fred per vederla come qualcosa di più.
Mentre invece, vedendo George un po' diverso rispetto al gemello, la vedo meglio con lui e non voglio pensare che si sia buttata su George solo perché Fred era morto -e sarebbe morta anche lei se George non l'avesse salvata, come ha detto la Rowling in un'intervista.-
Coomunque, ecco qui.
Proverò a diventare più rapida, ma devo preparare la tesina ed in questo periodo iniziano le simulazioni di terza prova (O.O) per cui farò quel che posso ç_ç.
Un bacione a tutti.

 

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Capitolo 8
*** 8. Perché, al Ballo del Ceppo, anche lui si era accorto di quanto Hermione fosse bella ***


Fred Weasley scese velocemente le scale, mentre le sue mani erano intente ad aggiustarsi il colletto.
Angelina sarebbe andata su tutte le furie, lo sapeva bene, ma oramai era troppo tardi per rimediare... al ritardo.
Non c'era quasi più nessuno in Sala Comune, tutti gli altri studenti erano già scesi, pronti per godersi le bellezze della festa.
Vide Harry e Ron correre velocemente verso il buco del ritratto e sorrise divertito.
Non sapeva neanche perché George non l'aveva aspettato, ma decise che avrebbe indagato su quel fattore in un altro momento.
Stava per arrivare fino al ritratto della Signora Grassa, quando la vide.
Bella. Bellissima.
Non aveva mai visto quella ragazza, né nella Sala Comune, né altrove... Se ne sarebbe accorto.
Non sarebbe passata inosservata una bellezza di quel tipo. Non era una Veela, questo era certo, ma era più interessante di quella Fleur Delacour, più particolare.
Fu quando concentrò meglio gli occhi sul viso che quasi perse il respiro.
Quella era...
-H-Hermione?- blaterò lui, incapace di credere a quello che vedeva.
Era... magnifica!
I capelli erano lisci, il vestito era elegante, sembrava... era una ragazza.
Anzi, non aveva nulla da invidiare a nessun'altra ragazza di quella scuola.
-Fred! C-cosa ci fai qui?- domandò lei, arrossendo di fronte al suo sguardo.
-Stavo scendendo verso la Sala Grande. Sono in ritardo, Angelina mi ucciderà.- spiegò il ragazzo, trovando le parole chissà dove.
-Perché mi guardi così?- mormorò Hermione, non riuscendo a trovare una spiegazione logica alle occhiatine di Fred.
-Perché... quasi non ti riconoscevo! Sei bellissima, ecco.- rispose con sincerità il ragazzo, facendola arrossire ancora di più.
-Sfortunato chi non ti ha vista prima.- continuò lui, cercando di controllarsi.
-Già. Tu e Ron siete molti simili, lo sai? Scommetto che anche tu ti sei accorto solo ora che sono una ragazza.- sbuffò lei, incrociando le braccia al petto.
-No, no, no. Come ti viene in mente.- ma la voce aveva perso l'intonazione giusta ed Hermione l'aveva capito.
-Tutti uguale voi Weasley! Il giorno in cui comprenderete davvero che ciò che state cercando è proprio sotto il vostro naso sarà troppo tardi.- sbottò ancora la ragazza, sistemandosi meglio i capelli e guardandolo di traverso.
-Con chi vai al Ballo? Scommetto che non ti piace veramente e che non è neanche bello. Avrai scelto un cervellone come te, solo per far vedere a tutti che tu sei diversa dalle altre persone, che non ti fermi alle apparenze.- disse Fred con un ghigno divertito, perché sapeva di conoscerla bene.
-Ti sbagli, invece. Ho un cavaliere che, a differenza tua, si è subito accorto di me e gli sono piaciuta con la divisa, con i capelli crespi e senza trucco. Questo mi ha fatto capire che è una persona diversa, una persona come me.- continuò lei, che non era affatto divertita, ma anzi accusatoria.
-Ehi, io ti sono amico da quattro anni! Nessuno si è accorto di te più di me.- si difese Fred, vedendo che piega stava prendendo la conversazione.
-Sai cos'intendo. Tu non mi ha mai guardata veramente. Mi hai sempre vista come l'amica secchiona di tuo fratello e questo, Fred, non ti da proprio il diritto di criticarmi!- tuonò Hermione, iniziando a scaldarsi seriamente.
-Non ti ho criticata! Ho solo detto che sono sicuro al cento per cento che, chiunque sia il tuo cavaliere, non sarà mai una persona famosa, né alla moda, perché tu non sei così. Se ti dovessi vedere con uno studente che piace a tutte o che è considerato il più cool della scuola...-
-Cosa faresti, eh?- domandò lei, livida.
-Capirei di non conoscerti affatto, ma soprattutto capirei che, per quanto tu voglia differenziarti, sei una persona normale. E normale, molto spesso, non vuol dire sbagliata.- concluse lui, mentre lei, ripresasi dallo stupore iniziale, faceva per andarsene.
-Ron è stato uno stupido a non invitarti prima!- le urlò dietro, in modo che sentisse.
-E anch'io sono stato uno stupido.- sussurrò a se stesso, prima di stamparsi sul viso un sorriso felice e scendere verso la Sala Grande.

 


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Questa non mi piace per niente, ma volevo scrivere una scena in cui Fred la vedesse prima di tutti gli altri, anche prima di Ron e soprattutto prima di Krum <_<

Piccola curiosità: George non l'ha aspettato perché era un po' geloso di lui ed Angelina, ovviamente <3
Comunque, facendo la scaletta delle mie fiction da concludere, questa sarà aggiornata, dalla prossima settimana, ogni mercoledì, mentre oggi ho fatto uno strappo alla regola, proprio perché è da parecchio che non l'aggiornavo ^^'
Spero continuerete a seguirmi *-*
Un bacione immenso <3

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Capitolo 9
*** 9. Perché i loro battibecchi sono epici ***


Hermione si guardò allo specchio per la centesima volta e scosse la testa.
Quel colore faceva a pugni con i suoi capelli e la sua carnagione.
Con un colpo di bacchetta, il vestito assunse una tonalità differente, diventando lilla.
Fissò la sua immagine, pensierosa. Era carino, ma forse sarebbe risultata troppo appariscente con quello addosso.
Aveva già lisciato i capelli e non voleva sembrare una bambola tutta tirata.
Fece per cambiare nuovamente colore, quando notò, dal riflesso dello specchio, un volto familiare.
Sobbalzò e si voltò, per scontrarsi con l'immagine di Fred, appoggiato allo stipite della porta, che la guardava con un ghigno stampato sul volto.
-Mi spii adesso?- ebbe il coraggio di domandare, cercando di non notare la camicia sbottonata del ragazzo.
Lui si fissò, poi, capendo, sorrise di nuovo.
-Oh, scusa. Ero venuto per cercare la mia cravatta, ma eri divertente e così sono rimasto.- spiegò, avanzando nella stanza e abbottonandosi.
-Tu mi trovi sempre divertente.- replicò lei, stizzita, guardando il suo vestito, diventato blu pervinca, e assottigliando gli occhi per analizzarlo meglio.
-Naa, non è vero. Quando fai la so-tutto-io o mi riprendevi a scuola con una delle tue assurde regole eri solo noiosa. E lo sei ancora.- specificò il ragazzo, ispezionando con lo sguardo la stanza, alla ricerca della sua cravatta.
-Io non sono affatto noiosa. E quelle regole erano della scuola, non le ho inventate io; perché, se fosse per me, gli elfi domestici avrebbero maggiori diritti ad Hogwarts e...-
-Pietà, basta! Vedi che sei noiosa?- rise Fred, mettendosi due mani sulle orecchie e facendo scena.
Hermione distolse lo sguardo dallo specchio -e dal suo vestito, diventato verde- per guardare il ragazzo.
-Io non sono noiosa.- ripeté, offesa.
-Staresti bene con Percy. Pensa che bella coppia!- continuò lui, lasciando perdere la sua ricerca e avvicinandosi a lei, sempre con quel ghigno che la innervosiva particolarmente.
-E tu staresti bene solo con te stesso, dato che ti comporti come un bambino immaturo.- sbottò Hermione, incrociando le braccia al petto ed avvicinandosi a sua volta.
-Anche da solo riuscirei a divertirmi più di te.- rispose lui, che sembrava divertirsi anche in quella situazione.
-Io mi diverto, invece! Non mi diverto con te, è diverso.-
-E' una proposta? Basta che me lo chiedi, potrei farti divertire in meno di un secondo.- le rispose Fred, facendola arrossire ed arretrare.
-C... Che intendi con questo?-
Fred alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
-Niente. Comunque, prima non ti spiavo, ma cercavo di capire perché ti dai tanta pena per un abito. Nessuno guarderà te...-
-Ah, già, con tutte le amiche di Beauxbatons che Fleur ha invitato... Tu non vedi l'ora, vero?- chiosò la ragazza, abbassando lo sguardo e mordendosi le labbra.
-Già. Ragazze favolose a palate, per questo adoro i matrimoni; ma il mio non era un insulto nei tuoi confronti. Intendevo dire che i ragazzi non notano né ricordano i vestiti delle belle ragazze, a meno che non le amino alla follia.- spiegò Fred ed Hermione, sollevata, riprese a guardarlo, un po' più serena.
-Credo che la mia cravatta non sia qui, dopotutto.- disse ancora il ragazzo, facendo per andarsene.
-Fred, aspetta!- lo chiamò Hermione e, rovistando sotto dei pesanti volumi, tirò fuori la cravatta di Fred che si voltò e gliela sfilò dalle mani.
-Grazie. Posso?- domandò, indicando lo specchio ed Hermione annuì.
-Allora, vediamo se mi ricordo come si fa.- sussurrò Fred, iniziando ad arrovellarsi per sistemarsi al meglio.
Hermione osservò i suoi tentativi divertita, prima di decidere di aiutarlo.
-Osserva e impara. Prima così, poi passi sotto e poi... voilà.- disse Hermione, legandogli la cravatta alla perfezione.
-Caspita. Sei ufficialmente promossa a moglie perfetta.- scherzò Fred, facendola ridere.
-Con le ragazze noiose è sempre così. Parlano, parlano, parlano, ma poi si sciolgono subito. Quanto ci ho messo per farti divertire?- la punse sul vivo lui e lei, presa in fallo, tirò un po' troppo forte la cravatta, facendolo soffocare.
-Okay, scherzavo, scherzavo.- disse lui, fingendosi afono.
-Comunque... quello lilla.- le mormorò, tornato a parlare con un tono di voce normale.
-Come?- chiese lei, rivolta al riflesso di Fred nello specchio.
-Il vestito, Granger. Quello lilla mi piaceva di più e poi il blu pervinca l'hai già indossato al Ballo del Ceppo, no?- concluse, uscendo dalla stanza.
Hermione sorrise e cambiò colore all'istante, poi, ricordando le parole di Fred circa la memoria dei ragazzi sui vestiti delle ragazze, arrossì vistosamente e notò come quel colorito del volto non stonasse affatto con il vestito.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Eccomi qui, puntuale per la prima volta xD
Più che battibecchi i loro sono stuzzicamenti xD Fred la stuzzica molto, sìsì. *-* Questo è una sorta di missing-moment, prima del matrimonio di Fleur e Bill (altra coppia che adoro) ed Hermione sta scegliendo il colore del suo vestito, che poi sarà lilla, proprio come le ha suggerito Fred, che ha capito i suoi sentimenti ^-^
Non so se è vero o no, ma ho saputo che la Rowling aveva pensato di far mettere Hermione con Fred, prima di scegliere Ron <3 Se l'aveva davvero pensato, i loro botta e risposta nei libri hanno un senso, dato che George entra nelle loro discussioni molto meno.
Comunque, ringrazio tutti coloro che recensiscono e che continuano a seguire questa storia.
Grazie <3 Spero di non deludervi <3
Un bacione immenso *-*

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Capitolo 10
*** 10. Perché la secchiona ed il buffone è un classico ***



-Ehi, Granger.-
Hermione finse di non udire la voce di Fred Weasley che la chiamava per la centesima volta.
Quando capì che il ragazzo non avrebbe mollato tanto facilmente, dovette voltarsi e fermarsi a metà scale.
-Che vuoi, Fred?-
-Sei irritata ed arrabbiata... che novità!- scherzò lui, divertito.
-Veramente sei tu il solo ad irritarmi.- ribattè lei, incrociando le mani al petto.
-Contento di influenzare a tal punto il tuo umore.-
Hermione arrossì, ma continuò a mantenere l'espressione adirata.
-Continui a scavalcare le regole come se non avessero alcun peso e ho scoperto che mi sbeffeggi con i tuoi amici.-
-Ehi, le regole per me non hanno alcun peso e comunque ti prendo solo un po' in giro. Sono solo scherzi.-
-Tra poco sarai maggiorenne, Fred, per quanto ancora vuoi comportarti come un bambino? Quando inizierai a crescere?-
-Io sono fatto così. Non potrò mai cambiare.- chiarì lui, provando a farle capire che neanche da adulto avrebbe modificato il suo atteggiamento.
-Dopo tutto quello che sta succedendo. Al mondo magico e a tuo padre.-
-Proprio per questo continuo ad essere me stesso. La gente ha bisogno di un giullare che li faccia divertire, proprio per non pensare a tutto quello che succede.-
Hermione stette un attimo in silenzio, poi notò un guizzo di tristezza negli occhi del ragazzo e prese parola.
-A tuo modo pensi a tutte le persone che ti circondano e lo apprezzo. Ma... -prese un respiro, insicura se continuare o meno- Chi pensa a te? A quello che provi?-
Fred fece un sorriso amaro.
-Pochi si preoccupano del buffone. Molti pensano che addirittura io non provi niente, che me ne freghi.-
Hermione gli si avvicinò e gli prese la mano.
-Pensano le stesse cose anche della secchiona. Non ho in testa solo i libri e i compiti.-
-Lo so.- disse Fred, stringendole la mano.
Le lezioni stavano per iniziare, ma nessuno dei due, in quel momento, osava muoversi.
-Buffone e secchiona, eh? Soli contro tutti!-
Hermione sorrise.
-Già.-
-Sai, potrebbero essere una coppia fantastica. Lui le insegnerebbe a ridere di più e lei ad essere più razionale.- disse Fred, concludendo il quadro.
-Ma sostanzialmente non cambiarebbero niente nell'altro. Perché lui la apprezza così com'è e lei anche. A lei piace stare con lui.-
-Anche a lui.-
Sentirono i primi rumori degli studenti che si muovevano nei corridoi ed Hermione fece per lasciargli la mano.
Fred, senza pensarci, la abbracciò di getto e la strinse a sé.
-Grazie, secchiona.-
-Di niente, buffone.-
E quando udirono i passi degli studenti troppo vicini, si separarono; l'una imbarazzata e l'altro divertito, prima di andare ognuno per la propria strada.

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Capitolo 11
*** 11. Perché sarebbero tenero e dolci al punto giusto, senza cadere nello smielato ***


SE AVETE CLICCATO "ULTIMO CAPITOLO" TORNATE INDIETRO <-------

 

Hermione udì qualcuno bussare alla porta e quando disse “Avanti” non avrebbe mai pensato di vedere Fred di fronte a lei.
-Credevo fossi con qualche parente Veela di Fleur.- disse lei, intenta a catalogare per la quinta volta i suoi libri.
-Ahah, Granger, cosa fai, la gelosa?- rise Fred, entrando nella stanza e chiudendo la porta dietro di sé.
-Io? Affatto. Era solo una semplice constatazione.-
-Certo, farà finta di crederci.-
Hermione tentò di sforzarsi di rimanere tranquilla.
-Sei venuto qui per divertirti o per chiedermi qualcosa? Sai, sono molto impegnata.-
-Vedo.-
Hermione sentiva, anche se vederlo, lo sguardo di Fred su di sé. Non le dava fastidio essere osservata, ma gli occhi del ragazzo sembravano sempre analizzarla e capire ogni suo sentimento.
-Allora?- disse Hermione e il ragazzo fu così veloce che le caddero due o tre volumi a terra.
Fred l'aveva stretta da dietro e la stava abbracciando in maniera talmente dolce che quasi le si mozzò il fiato in gola.
-Ho saputo cos'hai intenzione di fare. Partirai con Harry e Ron, vero?- le sussurrò all'orecchio ed Hermione, a fatica, riuscì a rispondere.
-Non devi dirlo a nessuno, Fred. Dobbiamo farlo senza che nessuno lo sappia.-
-Tranquilla, sarò muto come una tomba.-
Fred la fece girare e stette a guardarla negli occhi per diversi minuti.
-Fred...-
-Zitta.-
E, per la terza volta, Hermione si trovò invasa dal calore provocato dalle labbra di Fred. La ragazza, in quel momento, non riuscì a pensare a niente.
Voleva solo godersi al massimo quel bacio, così diverso da quelli precedenti.
Continuarono a baciarsi per chissà quanto tempo e, dopo che Hermione ebbe stretto le sue braccia attorno al collo di Fred, la ragazza iniziò a rifletterci su.
-Fred, aspetta.-
-Smettila di razionalizzare, Granger.-
Fred riprese a baciarla e ad accarezzarle i capelli.
-Fred...-
-Shh.-
Hermione riuscì a spingerlo lontano e a riprendere fiato.
-Che ti prende, si può sapere?- domandò lui, confuso.
-Cosa prende a te!?-
Fred le si avvicinò di nuovo e la prese fra le braccia.
-Promettimi che farai la brava, Granger, e che non cercherai di fare l'eroina.-
-Fred...-
-Promettimelo, ti prego.- le sussurrò a bassa voce, stringendola ancora in un abbraccio.
-Tenterò.- provò a scherzare lei, imbarazzata.
-É la prima volta che ti sento fare una battuta.- disse Fred, sorpreso.
-É la prima volta che ti sento parlare in maniera così seria.- ribatté lei, tranquilla.
-Perché è la prima volta che tengo così tanto ad una persona... Qualcuno non della famiglia, intendo.-
Hermione sorrise, ma abbassò lo sguardo, troppo imbarazzata per guardarlo negli occhi.
-Ti prometto che starò attenta se tu farai lo stesso, Fred. Non fare niente di avventato.-
Fred annuì con un sorriso.
-Lo prometto... Hermione.-
Lei sorrise e lo abbracciò forte.
-Mi mancherai, Fred.- disse la ragazza, nascondendo il viso per l'imbarazzo.
-Anche tu, piccola secchiona. E stai attenta ai ragazzi. Fuori da Hogwarts sono un tantino diversi e mirano solo ad una cosa. E poi non sono adatti a te.-
-Non hai bisogno di trovare delle scuse, ho già qualcuno che mi aspetta a casa.-
-Allora torna da lui in fretta.-
-Sarà fatto.-
E, prima che Fred uscisse dalla stanza, Hermione trovò il coraggio di avvicinarsi a lui e baciarlo ancora una volta.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Lo so, sono assolutamente I-M-P-E-R-D-O-N-A-B-I-L-E!
Sono passati non so quanti mesi e se avessi aspettato luglio sarebbe passato quasi un anno.
Il primo anno d'università è stato abbastanza pesante ed anche strano. Mi sono dovuta abituare ad un sacco di cose e sono successe diverse problematiche xD

Dimenticavo: il motivo numero 10 si colloca al quinto anno di Hermione e l'ultimo di Fred, subito dopo l'attacco al signor Weasley. Questo, invece, si colloca nel settimo libro. Subito dopo il matrimonio di Bill e Fleur.

Ora sono tornata, per cui spero di concludere presto raccolta. E non importa se ci vorranno 1000000 anni (spero proprio di no xD) la finirò. Punto!
Un grazie specialissimo a tutti coloro che continuano a seguire la storia <3
Un bacione <3

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Capitolo 12
*** 12. Perché sarebbe anche una coppia divertente ***


-Devi sapere, piccolina, che tua mamma aveva una specie di ossessione per me. Me la ritrovavo sempre fra i piedi.-

-Fred, non è vero!-

Il ragazzo sorrise nel sentire il tono indispettito della moglie. Adorava stuzzicarla, era sempre divertente vedere i suoi occhi guardarlo con disappunto. Quello sguardo gli faceva venire in mente un sacco di ricordi, molti legati anche alla scuola.

La figlia continuava ad ascoltarlo incantata e i suoi occhietti -così simili a quelli che in quel momento lo fissavano in malo modo- attendevano ancora altri elementi succulenti della storia.

-Ho provato in tutti modi di farle capire che non sarebbe stato un bene stare insieme e poi, non so come, me la sono ritrovata come moglie.-

La bocca della piccola formò una piccola “o” di sorpresa.

-Ti aveva fatto una pozione, papà? Per legarti a lei?-

-Mmm, può essere, sai.- rispose Fred, fingendo di pensarci -In effetti non sono mai riuscito a capire come avesse fatto a fregarmi.-

-Possono essere state le rose o i cioccolatini a fregare me.- si mise in mezzo Hermione, sedendosi accanto alla bambina e ottenendo l'attenzione di entrambi -Sai, tesoro, tuo padre adorava regalarmi fiori e cioccolatini. Il mio dormitorio ne era strapieno, tanto che dovetti iniziare a venderne alcuni. Tuo padre la prese malissimo, probabilmente passò anche delle giornate a piangere.-

Fred accennò un sorriso, mentre la figlia batteva le mani, divertita.

-Non mi ricordo questo dettaglio.- disse lui, alzando gli occhi al cielo.

-Non ricordi la poesia?-

-Pure una poesia.- sussurrò Fred, scuotendo la testa.

-La poesia che avevi scritto chiedendo aiuto a tua sorella, ricordi ora?- continuò Hermione, soddisfatta di averlo messo al tappeto.

-Ed è stato allora che ti sei innamorata, mamma?- chiese la bambina, curiosa.

Hermione guardò il marito e diventò rossa come quando era più giovane.

-Sì, piccolina. Era impossibile dire di no a tuo padre.-

Fred rimase a fissarla per diversi minuti, facendola arrossire ancora di più.

-Credo che sia ora di andare a dormire, scricciolo.- se ne uscì l'uomo, prendendo in braccio la figlia e mettendola nel suo lettino.

-Buonanotte, tesoro.- dissero Fred ed Hermione, dandole un bacio ciascuno ed uscendo dalla stanza.

-Ne hai di fantasia, Granger.- le sussurrò il marito, abbracciandola.

-Anche tu te la sei cavata a dire il vero.-

-Ma io non stavo inventando.- continuò Fred, sorridendo -Sei sempre stata brava con gli incantesimi e le pozioni, magari hai usato una fattura per conquistarmi.-

-Una fattura che mi si è ritorta contro visto che ti ho sposato.- aggiunse Hermione e Fred finse un'espressione offesa.

-Anche questa frase ti si ritorcerà contro, cara mogliettina. Andiamo a regalare un fratellino alla piccola Hattie.- concluse lui, prendendola in braccio -e fingendo un colpo della strega- prima di riprendersi e portarla in camera.

Hattie, intenta a prendere sonno nel suo lettino, si chiedeva perché, ogni sera, la storia di come si erano conosciuti mamma e papà cambiasse sempre.

L'unico elemento che non cambiava mai era l'espressione incredibilmente felice di entrambi i genitori quando si guardavano.

E, per la piccola, era la cosa più importante.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Questa volta ho una buona scusa per il ritardo, anche se probabilmente mi odiereste comunque xD
Il pc era morto e ho dovuto aspettare i soldi del mio compleanno per farmene comprare uno nuovo. E ovviamente ho dovuto fare un miracolo per riuscire a salvare i pochi file che non erano andati come il mio pc <_<
Ora sono tornata -per l'ennesima volta- e spero di pubblicare presto. Incrociando le dita non dovrebbe capitare più nulla di così tragico xD.
Passando al capitolo è una specie di "What if?", quindi come sarebbe andata se Fred non fosse morto ed Hermione avesse sposato lui e non Ron <3
Grazie, come sempre, a tutti quanti! <3
Un bacione ^-^

 

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Capitolo 13
*** 13. Perché è l'unico che riuscirebbe a farla sorridere ***


 

 

 

 

 

 

-Eccoti qui.-

Hermione si asciugò velocemente gli occhi e uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé.

-Che ci facevi nella camera di Sirius?- domandò Fred, aggrottando la fronte.

-Stavo solo riflettendo.- rispose Hermione, guardandolo con gli occhi arrossati -Harry ha avuto poche figure paterne nelle sua vita ed ecco che un'altra gli è stata strappata via. La vita è proprio ingiusta.-

Fred annuì, grattandosi la testa in un giusto nervoso.

-Sai, continuo ad essere pessimo nel consolare le persone.-

-Lo so.- replicò lei, accennando un sorriso tirato -Per cui vado via, così non ti metto in soggezione.-

Fred la fermò per un braccio prima che potesse chiudersi nella stanza di Ginny.

-Ahhh, no, no, non pensarci. Non mi piace vederti in questo stato, perciò adesso troviamo un modo per farti sorridere, d'accordo?-

Hermione lo fissò confusa.

-Vediamo.- Fred le fece una boccaccia, ma la ragazza non si scompose.

-No, eh? Ho inviato a Percy dei putti canterini. Urleranno a suon di musica “Percyino il lecchino del Ministro stoccafisso”. Immagini la scena?-

Hermione accennò un sorriso, ma a Fred quello non bastava.

Voleva vederla ridere. Non poteva crollare anche lei, non di fronte a lui.

-Ti prego, sorridi, ragazza.- disse Fred, inginocchiandosi per pregarla meglio.

-Non funziona così. Avevi detto che ci saresti riuscito da solo.- ribatté Hermione, divertita da quella scenetta.

-Ehh, va bene.- sbuffò Fred, rialzandosi -Ma ricorda, mi hai costretto tu.-

Il ragazzo le si lanciò addosso e prese a solleticarle i fianchi.

Hermione provò a trattenersi, ma era impossibile resistere all'impulso.

-Okay, okay, basta, ti prego!-

Hermione lo fece scostare, ancora scossa dalle risa.

Fred sorrise di fronte a quella espressione. Perfetto.

-Non vale, hai barato. Sei un pessimo comico, Fred.-

-Ohoh, parole grosse! Intanto sono stato l'unico a farti ridere per il momento.- si premurò di farle notare Fred ed Hermione annuì.

-È vero. Sei sempre l'unico.-

La sincerità della ragazza lo spiazzò per pochi secondi, prima che il gene di Fred Weasley tornasse alla carica.

-Essere unico è il mio mestiere, madame.-

-Grazie, Fred.-

-Prego, prodigio.- rispose lui, scrollando le spalle -Non avevo molto da fare oggi e vederti piangere mi avrebbe messo di malumore.-

-Perché?- chiese Hermione, arrossendo.

-Perché odio vedere la gente piangere.- rispose sorridendo Fred -Ti aspettavi la dichiarazione?-

-Non pensarci nemmeno.- la ragazza incrociò le braccia al petto e Fred, avvicinatosi, le sussurrò all'orecchio.

Hermione cercò di non badare all' estrema vicinanza del ragazzo e si concentrò sulle parole.

-Non preoccuparti per Harry. Saremo noi la sua famiglia.-

Fred le sorrise un'ultima volta prima di lasciarla sola.

Ginny le arrivò da dietro, facendola sobbalzare.

-Hermione, cos'hai? Sei tutta rossa! Hai la febbre.-

-F... Forse sì.- sussurrò la ragazza.

Febbre d'amore.

 

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Schifezzuola che mi è uscita così xD

Questa si colloca più o meno alla fine del quinto libro, dopo la morte di Sirius (R.I.P ç_ç)

Mi piace un sacco scrivere di loro due ^-^

Quanto amo Fred <3

Bon, dopo questo piccolo attimo di follia, ringrazio ogni singola persona che legge e/o commenta questa fic senza pretese.

Grazie, vi adoro <3

Un bacione e a presto ^-^

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Capitolo 14
*** 14. Perché non sarebbero scontati, ma teneri ***


-Tu devi essere del primo anno, vero?-

Hermione alzò gli occhi, puntando lo sguardo su un ragazzo alto, dai capelli rossi e dalle numerose lentiggini.

C'era qualcosa nel suo atteggiamento e nel suo sguardo furbetto che le provocò un moto di stizza.

-Cosa te lo fa pensare?- chiese, continuando a sfogliare il terzo capitolo di “Storia di Hogwarts”.

-La tua statura, tanto per cominciare.- disse lui, mantenendo il tono divertito -E il libro che stai leggendo. Nessuno ha mai letto su questo treno; con l'esclusione del mio adorato fratello Percy, è ovvio.-

Hermione, benché avesse capito il tentantivo del ragazzo di fare ironia, rimase impassibile.

-Cercavi qualcosa?- chiese poi la bambina, provando a comprendere perché quello strano ragazzo fosse ancora lì.

-No, credo di aver sbagliato scompartimento. Comunque, te l'hanno mai detto che sei un tantino spigolosa?-

-E a te l'hanno mai detto che sei un tantino invadente...?-

-Fred.- disse lui, sorpreso dalla risposta veloce di quella cosetta che aveva davanti -Fred Weasley.-

-Hermione Granger.- si presentò con sicurezza, cosa insolita per una della sua età.

-Sembri molto sicura di te.- affermò Fred, curioso -Non hai paura di quello che dovrai affrontare una volta arrivata ad Hogwarts?-

-Ho letto tutto sull'argomento.- replicò lei, rapidissima -Il Cappello Parlante ci smisterà nelle diverse case che sono quattro. Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde.-

Fred alzò le sopracciglia, nuovamente colpito.

-Notevole.-

-Tu sei un Grifondoro.- constatò lei, accennando ai colori della sua divisa.

-Già. E, per la cronaca, non volevo essere invadente, stavo provando a consigliarti di essere più cordiale con il prossimo, se non vuoi passare i prossimi sette anni di scuola isolata da tutti.-

Hermione assottigliò gli occhi, cercando di capire se Fred la stesse prendendo in giro o fosse sincero.

-Non ti fai fregare facilmente, eh? Sei una delle poche persone che sia riuscita a rispondermi a tono. Sei in gamba.-

Ed Hermione arrossì, senza sapere né il come né il perché.

Ad undici anni era difficile comprendere le reazioni del suo corpo ed era anche strano che il suo corpo reagisse per una frase detta da un estraneo.

-Tieni.- disse Fred, lanciandole un pacchetto -Sono...-

-TuttiGusti+1, lo so. Ho letto...-

-Tutto sull'argomento, ho afferrato.- la interruppe lui, accennando un ghigno.

Hermione mostrò un sorrisino imbarazzato di fronte a quel gesto gentile.

-Ohi, piccolina, non ti innamorare di me.- rise Fred, dopo aver visto la combinazione di espressioni nel volto della bambina -Hai molta concorrenza e, probabilmente, tra la tua troppa voglia di studiare ed il tuo caratteraccio, saresti una delle sfavorite.-

Hermione lo fissò, truce.

-Aggiungerei lunatica e permalosa.- disse Fred, facendo finta di annotarsi quegli aggettivi sulla mano -No, no. Non ci siamo proprio, miss Granger.-

-Spero con tutto il cuore di non finire a Grifondoro.- disse lei, posando il libro ed incrociando le braccia al petto.

-Oh, invece, sono sicuro che pregherai il Cappello di finire nella mia stessa casa. Sarà un spasso averti fra i nostri, Granger.- concluse Fred, facendo per uscire ed incappando in un altro ragazzino.

-S... Scusa. Ho perso il mio rospo e allora...- mormorò lui, paonazzo.

-Tranquillo.- disse lui, prendendolo per le spalle -Qual è il tuo nome?-

-Neville Paciock.- poi, impaurito, aggiunse -Signore.-

Fred sorrise e lo spinse nello scompartimento di Hermione, intenta a guardare la scenetta.

-La mia carissima amica Hermione ti aiuterà nell'impresa.-

La bambina fissò Fred, dubbiosa.

Poté vedere le labbra del ragazzo muoversi per dirle “sii gentile” ed Hermione annuì senza accorgersene.

Era una sua impressione o quello era davvero il suo modo per farle fare amicizia e non rimanere sola?

Fred salutò entrambi e, dopo averle fatto un occhiolino, li lasciò soli.

E, prima di iniziare la ricerca del rospo di Neville Paciock, Hermione iniziò a sperare -giusto un poco, eh!- di essere davvero smistata a Grifondoro.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Eccoci arrivati ad un altro motivo per amare questa coppia!
Questo missing moment si colloca all'inizio del primo anno di Hermione, quando lei non ha ancora incontrato Harry e Ron.
Ovviamente né Fred né Hermione provano già qualcosa l'uno per l'altro, sarebbe impossibile.
Lei ha appena undici anni e lui tredici, per cui il loro rapporto inizia come una sorta di rapporto litigioso; o meglio, lei litiga con lui che la prende in giro xD
Anche se, alla fine del capitolo, si comprende che da una parte Fred voleva aiutarla ad aprirsi di più, avendola vista nel treno tutta sola.
Sarà una cavolata, ma sarebbe carino pensare che sia stato proprio lui a spingere Hermione ad aiutare Neville e poi a conoscere Harry e Ron =)
Spero vi sia piaciuta!
Ringrazio tutti come sempre <3
Un bacione ^-^

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Capitolo 15
*** 15. Perché Fred è diverso da George e Hermione se ne è accorta ***


-Sai che ho notato una cosa interessante, Hermione?-

La ragazza, intenta a riscrivere per la terza volta il tema che Piton aveva assegnato loro, fece finta di ignorare la presenza che stava disturbando il suo lavoro.

Possibile che non riuscisse a stare tranquilla neanche quando tutta la Sala Comune era andata a letto?

La Sala Comune tranne uno, ovviamente.

-Ehi, Granger, ci sei?-

Hermione alzò la testa e posò lo sguardo su un certo Weasley di sua conoscenza.

-Sto studiando, per cui, Fred, dimmi cos'ha notato il tuo cervellino alquanto limitato; ma fallo in fretta.-

Fred sorrise ed Hermione vide che non era il solito sorrisino divertito.

Il ragazzo aveva in mente qualcosa.

-Ho notato che riesci a distinguere molto bene me e George.- riprese Fred -Sai che sei una delle poche persone capace di farlo?-

Le guance di Hermione si imporporano un poco, ma lei decise di replicare con calma e tranquillità.

-Beh, è facile. Il solo ad importunarmi sei tu, mentre George infrange le regole senza cercare di farmi perdere la pazienza apposta.-

-Mi stai dicendo che mi diverto a provocarti?- domandò Fred, curioso e divertito allo stesso tempo.

-Esatto.- rispose Hermione, sicura -Anche se fatico a capirne il motivo.-

-Per essere una persona molto intelligente, sai essere anche molto stupida.-

-Non si può essere intelligenti e stupidi allo stesso tempo.- disse Hermione, non sapendo se accettare il complimento o arrabbiarsi per l'insulto.

-Tu sei una delle rare persone che ci riesce.- continuò lui, con un sorriso -E ne conosco un'altra identica a te.-

Hermione non capì l'ultima frase, ma decise di soprassedere e riprendere a scrivere.

-E tu ti diverti ad essere provocata?-

La ragazza scosse la testa e lo guardò come se fosse impazzito.

-Beh, per te allora sarebbe facile evitarmi, no? Io ti provoco, tu fai finta di niente ed io la smetto di farlo perché non sarebbe più divertente non vedere la tua espressione arrabbiata. Facile.-

Hermione boccheggiò, incerta.

Era facile, aveva ragione, ma voleva davvero che la smettesse di provocarla e stuzzicarla?

Hermione, rossa in viso, fece finta di piegarsi nuovamente verso il foglio e disse.

-Devo ammettere che sarebbe tutto più noioso senza le tue provocazioni.-

Fred sorrise, quasi intenerito ed Hermione continuò.

-Ora posso chiederti io una cosa?-

Fred sobbalzò, come se fosse stato colto in fallo, ma poi annuì.

-Perché stai fingendo di essere Fred, George?-

Il ragazzo spalancò la bocca e poi scoppiò a ridere.

-È davvero sorprendente, Hermione! Quando l'avevi capito?-

-Fred non mi avrebbe mai fatto una domanda per introdurre il discorso, l'avrebbe introdotto e basta. Il tuo sorriso, poi, è diverso dal suo. Non so in che modo, ma è diverso. E poi la frase dello stupido e dell'intelligente. Ti riferivi a lui, vero?-

-Fred è realmente stupido-intelligente, esattamente come te.- spiegò George, allegro -Siete stupidi a non capire alcuni atteggiamenti che mostrano chiaramente i sentimenti di una persona.-

Hermione aggrottò la fronte, confusa.

-L'ho detto io.- continuò George -Sei stupida.-

Prima che Hermione potesse replicare, George riprese ancora il discorso.

-E hai sbagliato un'altra cosa, miss Granger. Il suo sorriso è diverso, è vero, ma lo è ancora di più quando parla o guarda te. Questo almeno riesci a capirlo?-

Hermione, arrossita vistosamente, annuì appena con la testa e George parve soddisfatto.

-Fred, esci fuori adesso.- esclamò George -Il tuo scherzo ti si è ritorto contro.-

Il gemello si palesò da dietro la porta del suo dormitorio maschile e accennò un sorriso che voleva mascherare l'imbarazzo, ma che ci riusciva appena.

-Buonanotte, stupidi.- rise George, dando una pacca al fratello prima di entrare nel dormitorio.

Stettero in silenzio a fissarsi per pochi minuti e, stranamente, la prima a parlare fu Hermione.

-Cosa volevi ottenere da questo scherzo?-

-George mi ha detto che eri in grado di distinguerci, ma io non me ne ero mai accorto e non mi fidavo.-

-Non te ne eri accorto?- ripeté Hermione, allibita.

-Beh, pensavo che ti rivolgessi a me solo quando eri davvero sicura che fossi io, capisci? Comunque, abbiamo fatto questa specie di gioco-scommessa in cui lui fingeva di essere me. Era un test.- concluse Fred, facendo spallucce.

-E l'ho superato?-

-A pieni voti, Granger, ma d'altronde quale test non superi a pieni voti?- chiese lui, ironico.

Hermione accennò un sorriso.

-È sempre stato difficilissimo distinguerci, anche per la nostra famiglia, ma tu riesci a farlo, anche se passi con noi poco tempo.-

Fred le si avvicinò ed Hermione, ancora seduta, non seppe come comportarsi.

-Quando avevamo undici anni, George mi disse che, se avessimo trovato qualcuno in grado di distinguerci, avremmo dovuto tenercelo stretto. Poi abbiamo conosciuto Angelina e, beh, George ha rispettato il suo patto.-

-Allora rispettalo anche tu.-

Hermione si accorse troppo tardi delle parole che le erano uscite di bocca, ma vedere il guizzo di felicità negli occhi di Fred la fece rilassare.

-Cosa faccio io alle donne?- domandò lui, con pathos.

-Schifo.- rispose subito lei, incrociando le braccia al petto.

Fred le si sedette accanto e le scompigliò i capelli.

-Dai, ti aiuto con il tema, permalosa.-

Hermione accettò, sapendo bene che avrebbero passato tutta la notte a chiaccherare.

E, stranamente, per la prima volta non si pentì di aver sacrificato una serata di studio.

Dopotutto le ci voleva un po' di stupidità nella sua vita.



Spiegazioni, varie ed eventuali:

Questo motivo è altamente demenziale.
O meglio, il motivo in sè è perfetto, solo che la mia interpretazione è demenziale xD.
Fred, a mio parere, è una di quelle persone che è sveglia con gli interessi amorosi degli altri, ma non con i propri.

Insomma, con Hermione non ci arriva.
Stessa cosa per lei, eh xD
Adoro scrivere dei gemelli e fare entrare in scena George mi è piaciuto, perché nessuno conosce Fred come suo fratello.
Sa che cambia sorriso quando guarda Hermione, come ogni persona fa quando guarda il/la ragazzo/a che gli/le piace.
L'hanno detto anche a me xD
Ed Hermione riesce a distinguerli per tanti piccoli elementi, ma soprattutto perché è Fred a stuzzicarla sempre (e, come ho già detto, nei libri la maggior parte delle volte è lui che la provoca).
Angelina riesce a fare lo stesso, perché non mi piace l'idea di lei che sposa George solo perché è il gemello di Fred!
Secondo me Angelina ama davvero George, come aveva amato prima Fred ù_ù
Penso di aver chiarito tutto (?)
Un bacione e buona befana a tutti *-*
Abbuffatevi di dolci! =)


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Capitolo 16
*** 16. Perché la canzone "When you're gone" è perfetta e molto triste per loro ***


16.

 

I never thought I'd need you there when I cry

 

 

 

 

1.

 

Hermione sussultò quando vide una figura avvicinarsi a lei.

La sala comune era deserta, l'estate era vicina e Hermione credeva di essere sola, ma si sbagliava.

Fred accennò un sorriso quando la guardò negli occhi e la ragazza si spostò i capelli davanti al volto per non farsi vedere.

-Perché stai piangendo?-

-Non sto piangendo.- rispose prontamente Hermione, alzandosi dalla poltrona e facendo per andarsene.

Fred la bloccò e la costrinse a risedersi, poi si accovacciò di fronte a lei e alzò gli occhi al cielo.

-Cos'è, hai sbagliato un test? La tua media del dieci sarà rovinata per sempre?-

-Non sei divertente, Fred.-

-Ah, no? Io credo di esserlo invece.- Fred accennò un ghigno e Hermione arrossì.

-Cedric Diggory è morto.- disse lei, calcando bene l'ultima parola -E Harry ha rischiato di fare la sua stessa fine, per non parlare del ritorno di Tu-Sai-Chi. Ho paura.-

-Tutto qui? Piangi per questo?- domandò Fred, come se lo stesse prendendo in giro.

Hermione gli diede una spinta che lo fece cadere e si mise in piedi, ferita.

-Sei davvero insensibile.-

-Non sono insensibile, sono realista.- precisò Fred, alzandosi in piedi e fronteggiandola -Credi che non sappia che scoppierà una guerra? Ma il punto è proprio questo: è una guerra. Le perdite sono inevitabili. Piangere cambierà la situazione? Ti farà stare meglio?-

Hermione stette in silenzio, riflettendo sulle sue parole.

Fred scosse il capo.

-No, non cambierà niente e non starai meglio.-

-È facile per te.- pigolò Hermione -Nemmeno lo conoscevi Cedric; ma ha lasciato degli amici e una famiglia che gli voleva bene.-

-Lo so. Mia madre ha perso i suoi fratelli durante la prima guerra magica e chissà quante altre perdite ci saranno, ma se ti arrendi proprio adesso, Hermione, le cose non cambieranno. È normale avere paura, ma sprecare una giornata così bella per piangerti addosso è una cosa davvero stupida da fare. E tu avrai tanti difetti -E qui Hermione si imbronciò offesa -Ma non sei stupida.-

-No?-

-No.- rispose lui, sorridendo -Mi muori dietro, per cui sei intelligentemente brava a scegliere i ragazzi giusti.-

-Ahh, non si può mai fare un discorso serio!- sbottò Hermione, arrossendo.

-Non con me.- Fred le strizzò l'occhio -Va' da Harry e Ronnie ora e divertiti.-

 

 

Do you see how much I need you right now?

 

2. 

 

Fred alzò gli occhi dall'ordine che stava per spedire quando qualcuno bussò alla porta.

Senza nemmeno aspettare, Hermione entrò nella sua stanza e chiuse piano l'uscio alle sue spalle.

-Sei solo?- sussurrò lei, cercando il ragazzo nel buio.

Fred accese le luci e finse di essere scioccato.

-Sfidi la sorte, Granger? Non puoi venire nella mia stanza, di notte, senza aspettarti che io faccia qualcosa.-

Hermione assottigliò gli occhi.

-Definisci quel qualcosa.-

-Devo proprio spiegarti tutto, vero?- Fred fece uscire il gufo dalla finestra e il venticello estivo che entrò nella stanza scompigliò i capelli del ragazzo -Sai, credo che esista anche un libro per quello che ho intenzione di fare. A te piacciono i libri, no?-

Hermione finse di non notare il tono malizioso e non rispose, ma dei brividi le percorsero braccia e gambe lasciate scoperte dal pigiama estivo... Brividi che non avevano nulla a che vedere con la finestra aperta.

-Come stai?- chiese Hermione di getto.

-Perché me lo chiedi?- domandò Fred, sdraiandosi sul letto e guardando la ragazza ancora attaccata alla superficie della porta.

-Beh, Ron ha rischiato grosso al Ministero. Magari eri preoccupato per lui e per Ginny.-

-Sono sopravvissuti, questo è l'importante.- fece lui, alzando le spalle -E al Ministero non c'erano solo i miei fratelli per cui preoccuparmi.-

Hermione fissò il suo sguardo: era tra lo spiritoso e il serio, impossibile capire quale fosse la verità.

-Parlavo di Harry.- precisò Fred con un ghigno -È come un fratello.-

-E io?- mormorò Hermione, tesa -Sono come una sorella per te?-

Fred finse di pensarci e poi disse.

-Beh... Sei la ragazza che piace a mio fratello, per cui in un certo senso sì, lo sei.-

-Io non ti considero un fratello.- ammise Hermione, abbassando gli occhi -Né un amico.-

-Grazie tante.- esclamò Fred, ironico.

-Quando siamo... No... Al Ministero ti avrei voluto vicino. Avevo bisogno di te.-

Fred scoppiò a ridere e Hermione alzò lo sguardo per fulminarlo.

-Hermione, adoro le tue dichiarazioni!- ammise lui, saltando giù dal letto -Arrivano sempre quando meno me l'aspetto.-

-Ci dovrebbe essere un complimento tra le parole che hai appena detto?-

-Forse sì, forse no. Chi lo sa?- rispose lui, enigmatico.

Le si avvicinò in pochi secondi e la bloccò fra la porta e il suo corpo.

-Grazie.- le sussurrò lui a due centimetri dalle labbra -Ti consiglio di andare ora, altrimenti non rispondo delle mie azioni.-

Hermione, rossa in viso e accaldata, deglutì e riuscì a dire.

-Odio questo tuo atteggiamento. Non capisco mai se sei serio o mi prendi in giro.-

-È il bello del nostro rapporto, secchiona.-

Hermione non rispose, ma continuò a guardarlo negli occhi.

Quando si accorse che erano sempre più vicini, lo spinse via e balbettò.

-O... Ora d-devo proprio andare. Buonanotte.-

Una volta uscita, Fred si buttò sul letto e ridacchiò.

-È troppo facile metterla in imbarazzo!-

 

 

 

We were made for each other
Out here forever
I know we were

 

 

 3.

Hermione sentì le orecchie tapparsi quando vide il corpo di Fred steso sul pavimento della Sala Grande.

La guerra era finita?

Era per quello che avevano combattuto?

Hermione corse verso il corpo e gli crollò addosso, affondando il volto nel suo petto e piangendo lacrime che quella volta nessuno avrebbe asciugato.

Non avrebbe mai più udito la sua voce, le sue prese in giro, le sue frasi divertite e maliziose.

Non lo avrebbe mai più visto sorridere.

Hermione strinse la mano fredda di Fred fra la sua e fu come riaverlo di nuovo accanto.

Non prestò ascolto a George che fra le lacrime provava a consolarla.

Non badò alle occhiate di Harry e Ron: loro non sapevano niente.

Hermione riusciva solo a pensare a Fred e il suo scopo nella vita sembrava essere diventato quello di ancorarsi al corpo del ragazzo, perché se lo avesse lasciato andare, sarebbe caduta nell'oblio.

Erano destinati a stare insieme, Hermione se ne rendeva conto solo in quel momento.

Fred l'aveva incoraggiata fin dal primo anno, l'aveva consolata da sempre, facendola sorridere con una semplice frase, ed era stato l'unico a capirla davvero.

L'aveva amata e Hermione si sentì morire perché anche di questo si era accorta troppo tardi.

Lei lo aveva amato a sua volta, lo amava a sua volta, perché la sua morte non poteva cancellare un sentimento tanto forte.

E Fred non l'avrebbe mai saputo.

Hermione alzò gli occhi e si avvicinò al viso del ragazzo; gli mostrò un sorriso tra le lacrime perché Fred sembrava essere morto con quell'espressione sul volto apposta per lei... Per consolarla ancora una volta.

Hermione si abbassò e premette le sue labbra su quelle di Fred, come se la Sala Grande fosse vuota e come se loro fossero le ultime due persone nel mondo.

Hermione lo baciò come non l'aveva mai baciato prima.

Quello sarebbe stato il loro ultimo bacio... Un bacio che Fred non avrebbe mai ricambiato.

 

 

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Non prendetevela con me per il finale tragico: il motivo in sé era tragico xD

Io adoro la canzone di Avril, ma tra le parole e il video, è veramente tutto molto triste ç_ç

Ho usato alcune frasi della canzone: erano le frasi che io preferivo.

Per quanto riguarda i momenti ecco la loro collocazione: 1. Fine quarto anno; 2. Fine quinto anno, prima che lui la consoli per la morte di Sirius; 3. Battaglia finale del settimo anno.

Grazie a tutti coloro che seguono ancora questa storia <3 <3

Un bacione enorme :3

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Capitolo 17
*** 17. Perché Fred non è mai scontato e darebbe a Hermione una scarica di vitalità in più ***



17. Perché Fred non è mai scontato e darebbe a Hermione una scarica di vitalità in più.



Quando Fred udì la campanella del negozio suonare, l'ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere lì di fronte a lui era proprio Hermione Granger.

Il ragazzo aveva tirato fuori il suo sorriso divertito, incredibilmente curioso di sapere che cosa diavolo ci facesse lei in un posto come quello.

-Hai sbagliato locale, Granger.- le disse, andandole incontro e facendosi largo tra le signore di mezzà età che davano un'occhiata ai Filtri d'Amore -Il Club delle zitelle è dall'altra parte della strada.-

Hermione lo studiò per mezzo minuto quando se lo ritrovò davanti e gli lanciò una delle sue solite occhiatine.

-Esilarante davvero, ma sono esattamente nel posto giusto.-

-Ah, davvero?- Fred allargò il sorriso -Cosa cerchi? Merendine Marinare, Pasticche Vomitose, notizie su Ron...-

Hermione arrossì e fece scattare gli occhi verso il suo viso.

-Non sono venuta per Ron.-

-Sai, dovresti lavorare sull'intonazione.- le suggerì Fred, facendola allontanare dalla porta -Le tue intenzioni sono fin troppi evidenti.-

-Volevo solo sapere se avevate passato un buon Natale.- disse Hermione, tornando sicura di sé -Dopo tutto quello che è accaduto l'anno scorso a tuo padre. E poi volevo fare gli auguri a tutti, i tuoi genitori sono sempre stati così carini con me, però non me la sono sentita di venire a trovarvi perché...-

-Temevi che ci sarebbe stata Lavanda Brown?- la anticipò Fred -Sì, so tutto della nuova fiamma di mio fratello, ma ho saputo che anche tu ti stai dando da fare. Buon per te.-

-Parli di Cormac McLaggen?- chiese Hermione, abbassando la voce in modo che sentisse solo Fred -Sono stata una stupida e ho agito d'impulso, ma non credo che lo rivedrò più. Anzi, ne sono certa.-

Fred la guardò negli occhi, come se stesse cercando qualcosa e poi alzò gli occhi al cielo.

-Lei non c'era.-

-Chi?-

-Lavanda Brown non c'era. Eravamo solo noi, come sempre.- Poi Fred si corresse -Beh, mancavi tu, però direi che un po' ce l'aspettavamo tutti. Mio fratello è un vero idiota.-

-Abbiamo già litigato in passato, ma questo non fa di lui un idiota.-

Fred scosse la testa, ridendo.

-È un idiota perché preferisce perdere il suo tempo con ragazze che per lui non significano nulla, piuttosto che rendersi conto che la ragazza che vuole è sempre stata al suo fianco.-

Hermione stropicciò le labbra.

-Sicuro che non ci fosse nessun altro apparte la... la vostra famiglia?-

Fred corrugò la fronte e la ragazza, sbirciando di nascosto, notò che la sua espressione sembrava quasi ferita.

-Sì, eravamo solo noi.- ripeté lui, secco.

Hermione, che sembrava più rilassata, accennò un sorrisino amaro.

-Parlavi per esperienza prima? Anche tu... hai da poco scoperto di provare qualcosa per una persona che ti è sempre stata accanto?-

-In un certo senso.- rispose Fred -Non era proprio al mio fianco, ma c'era molto vicino.-

-Oh.- Hermione provò a controllare la voce -Perché ultimamente girano voci su te e Alicia Spinnet, quindi mi chiedevo se...-

Fred scoppiò a ridere, di nuovo brioso come il suo solito.

-Alicia ed io? Neanche per idea!-

-Perché no? È davvero una bella ragazza.- perdurò Hermione, fissandosi i piedi.

-Lo so, ma ha un caratteraccio e poi Lee mi farebbe fuori.- Fred si lanciò sfuggire un fischio -Merlino, davvero hai creduto a una notizia del genere!?-

-Beh, so che George e Angelina si frequentano, per cui ho pensato che, essendo Alicia la migliore amica di Angelina, ecco... ho creduto che tu e lei vi vedeste. Poi tu hai un debole solo per le belle ragazze, per cui...- La ragazza smise di parlare, vergognandosi di aver fatto tutta quella strada solo per farsi una figuraccia.

-In realtà ho un debole per le belle ragazze molto stupide.- disse Fred, provando a farle capire cosa intendesse -Hai presente, no? Quelle a cui devi spiegare ogni tua singola azione, perché altrimenti non ci arrivano.-

Hermione non capì le sue parole, ma era più serena adesso che sapeva come stavano le cose.

-Beh, ora dovrei proprio andare.- disse, alzando lo sguardo e facendogli un sorriso per salutarlo.

-Ehi, Granger.-

La ragazza si voltò per ascoltarlo.

-Vedrai che mio fratello si sveglierà un giorno, per cui sii paziente.-

-Anche tuo fratello ha un debole per le belle ragazze molto stupide.- commentò Hermione, senza sapere dove volesse andare a parare.

-Appunto.- disse Fred con un ghigno -E quando si accorgerà di quanto tu sia diventata bella, dovrò iniziare a fare sul serio con te.-

La ragazza arrossì e il cuore le finì in gola, ma la mente cercò di razionalizzare la frase di Fred, a cui era sempre difficile credere.

Le sue parole avevano sempre quella punta d'ironia e malizia che le faceva sospettare che stesse scherzando, ma per quella volta Hermione decise di mettere da parte il raziocinio.

-Se non hai da fare, verresti con me ai Tre Manici di Scopa? Ho proprio voglia di una Burrobirra.-

Fred sorrise, annuì e, mentre si infilava il cappotto e le apriva la porta per farla passare per prima, le disse.

-Credo che il Club delle zitelle per il momento aspetterà.-





Spiegazioni, varie ed eventuali:

Un altro motivo, che è stato difficilissimo da scrivere.

Mmm, non so da dove partire con questo, diciamo che è un motivo divertente che ha generato una storia un po' così xD

La scena è da collocarsi durante il sesto anno, poco dopo Natale.

Ovviamente il trio non è ancora tornato ad Hogwarts e, visto che Hermione non trascorre il Natale con Harry e Ron, trova un minuto libero per andare al negozio dei gemelli.

Hermione va lì con l'intenzione di chiedere di Fred e Alicia, ma il ragazzo pensa che ci sia andata per chiedere notizie di Ron (e Lavanda!).

Uff, quando scrivo queste cose mi confondo persino io xD

La scarica di vitalità che le ha dato Fred quando le ha fatto capire che fra lui ed Alicia non c'era nulla, ha portato Hermione a chiedergli di uscire. Spero che si sia capito ^-^

Ripeto, un capitolo un po' fiacco forse, ma spero di rifarmi con il prossimo =D

Grazie come sempre a tutti <3

Un bacione :3

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Capitolo 18
*** 18. Perché Hermione è la persona giusta e razionale che completa Fred ***


18.

 

 

-Che stai facendo?- chiese Hermione per la quinta volta a Fred, completamente assorto nella lettura, da non averla sentita.

-Ehi, Fred, mi rispondi!?- sbottò lei, alzando la voce e il ragazzo, che aveva finto per tutto quel tempo, dovette a malincuore cedere e prestarle ascolto.

-Cosa c'è?-

-Stai leggendo o sbaglio?- domandò lei, stupita e sorpresa da quella rivelazione.

-Tu sì che sei perspicace, Granger!- ironizzò lui, tornando al suo libro.

-Divertente.- Hermione alzò gli occhi al cielo -Non ti avevo mai visto aprire un libro in vita mia. Non ci sarà qualcosa sotto?-

Fred le mostrò la copertina ed Hermione lesse "Libro degli Incantesimi".

-Cosa stai cercando di preciso? Se vuoi, posso aiutarti io.-

-Non serve. Sto solo cercando un dannato incantesimo.-

-Quale?- insistette Hermione con decisione. Lei era un'esperta di incantesimi e l'avrebbe senz'altro aiutato nella ricerca.

Fred sospirò e le gettò un'occhiata.

-Un incantesimo che... toglie pezzi del corpo.- provò a spiegare lui -Capisci che intendo?-

Hermione era veloce a fare due più due e annuì.

-Cerchi l'incantesimo che ha ferito George? Beh, non lo troverai lì dentro.-

-E tu cosa ne sai, Granger?-

-Fidati, lo so.- Hermione provò a non assumere il suo solito cipiglio di so-tutto-io, ma non ci riuscì -Anzitutto stai leggendo un libro rivolto a degli studenti. La magia oscura non la troverai di certo lì e poi... Lo sai chi ha inventato il Sectumsempra.-

-I Mangiamorte non sono così in gamba.- commentò Fred, posando il volume e voltandosi completamente verso la ragazza.

-Piton lo è.-

Fred rimase in silenzio, continuando a guardarla come se volesse trapassarla con lo sguardo.

-E comunque non c'è rimedio ad una maledizione come quella. George vivrà benissimo anche senza un orecchio. Basta che sia vivo, no?-

Fred annuì e si alzò dalla sua scrivania, continuando a stare in silenzio.

-Qual era il tuo scopo? Scoprire una contromaledizione o trovare un modo per raggiungere Piton e fargliela pagare?-

-Però... Sei davvero sprecata nel gruppo di Harry e Ron.- disse Fred con un mezzo sorriso divertito -Sei troppo sveglia per quei due.-

-Non vorrai andare a caccia di Mangiamorte spero!-

-Non credo che questi siano problemi tuoi.-

Hermione gonfiò le guance e rossa in viso sbottò.

-Fred! Non puoi comportarti così! Non c'è solo la tua vita in ballo!-

-Ah, no?-

-No, idiota.-

Il ragazzo alzò un sopracciglio e lei continuò.

-Non pensi a come reagirebbe la tua famiglia se sapesse quello che hai intenzione di fare? O se, peggio ancora, tu dovessi morire? George è vivo per miracolo! Per poco Bill l'anno scorso non finiva ammazzato e tu vuoi buttarti nelle braccia della morte per vendicarti?-

-E ti sembra poco? Preferisci che stia qui a non fare nulla?- Fred fece una risata amara -Non prendermi in giro, Hermione, so che tu, mio fratello ed Harry avete in mente un piano... Perché io non posso fare qualcosa per combattere Tu-Sai-Chi?-

-Noi non abbiamo scelta. Credi che ad Harry piaccia essere il Prescelto?- Hermione incrociò le braccia al petto e sbuffò -Tu e Ron siete proprio fratelli, non c'è che dire. Vuoi fare qualcosa? Fare la differenza? Ci sono mille altre opportunità per combattere contro Tu-Sai-Chi e morire non è certamente fra queste.-

-Bel discorso, ma non credo che lo ascolterò.-

Hermione non trattenne un gemito disperato.

-Se non lo vuoi fare per te stesso o per la tua famiglia, fallo almeno per me. Ti prego, non posso... fare quello che devo fare se so che ogni giorno proverai a suicidarti.-

Fred le puntò un dito contro e sorrise.

-Davvero sleale, Granger. E va bene, non farò nulla di folle.-

-Promesso?-

-Promesso.- Fred le si avvicinò e le rubò un bacio -Consideralo il tuo pagamento per questa promessa.-

Hermione arrossì, ma sorrise felice per quello che era riuscita ad ottenere.

-Sarà sempre così fra di noi?-

-Così come?- chiese lei -Io che ti faccio da coscienza nelle tue idee avventate?-

-Precisamente.- sorrise ed Hermione fece lo stesso, prima di rispondere.

-Si chiama legge della compensazione, Fred, e per noi due funziona benissimo.-

-Credevo si chiamasse attrazione. E anche quella, per noi due, funziona benissimo.-

La ragazza arrossì di nuovo, non trovando nulla da aggiungere.

 

 

-Radio Potter, eh. Lee, posso aiutarti anch'io con questo progetto?-

-Certo. Basta che ti ricordi di chiamarmi River quando siamo in onda.-

-D'accordo.-

Fred sorrise.

Aveva finalmente trovato un modo per combattere.

 

 

 

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Okay, lo so, sono di nuovo in ritardo!

E stavolta non ho scuse, perché sì, l'università mi stressa in continuazione, ma potevo pubblicare qualche capitolo di tanto in tanto.

Spero di essere più veloce la prossima volta ç_ç

Comunque, altro capitolo e altro motivo.

L'ho sempre detto: questi due si compensano. Lei gli fa da Grillo Parlante, lui la fa sciogliere un po' <3

Grazie a tutti coloro che continuano a seguire questa storia e SCUSATE ancora (_ _)

Un bacione :3

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Capitolo 19
*** 19. Perché Angelina non è la persona giusta per Fred ***


19.

 

 

«È vero quello che si dice in giro?» domandò Lee Jordan, sedendosi accanto ad Angelina Johnson al tavolo dei Grifondoro «Andrai davvero al Ballo con Fred?»

Alicia Spinnet, seduta di fronte a loro, gli lanciò un’occhiata di rimprovero e rispose.

«E a te cosa te ne importa?»

«Avrei voluto invitarla io, ecco» replicò lui, mettendo su il muso.

Angelina gli fece un sorriso, abituata alle proposte romantiche dell’amico.

«Avresti dovuto pensarci prima allora» disse ancora Alicia, infastidita da chissà cosa.

«E tu, Alicia, andrai con George, vero?» 

Questa volta fu Angelina a guardare di traverso Lee, che non comprese il motivo di tale reazione.

«No, non andrò con George» rispose velocemente la bionda, gli occhi puntati sull’amica per tranquillizzarla «Non ho alcun interesse per i gemelli o per i Weasley in generale»

«Mi pare di ricordare una leggera cotta per Charlie qualche anno fa» disse Katie Bell, arrivata proprio in quel momento. Si sedette accanto ad Alicia e le fece un sorrisetto divertito.

Alicia glissò con la mano e poi, notando l’espressione di Angelina, continuò.

«Non avrai ripensamenti, vero? A te piace Fred, piace da sempre»

«Sì, è vero» ammise lei «Però…»

«Però?» chiesero gli altri tre all’unisono.

Angelina abbassò gli occhi, sentendosi in colpa.

«È solo che, per quanto mi abbia fatto felice la sua proposta, forse se me l’avesse fatta qualcun altro sarei stata più felice»

«Stai parlando di me?» domandò Lee, felice. Alicia si sporse in avanti per pizzicargli un braccio e lui pigolò un “ahio”, offeso.

«Oramai hai detto di sì a Fred. Non puoi piantarlo in asso la sera prima del ballo per stare con suo fratello» disse Alicia, pratica.

Katie annuì e Lee, che ancora si massaggiava il braccio, disse.

«Avresti preferito andarci con George!?»

«È solo che credo di non essere quella giusta per Fred. Siamo troppo… simili»

 

 

 

«Siamo troppo simili» spiegò Fred, scendendo le scale con George «Forse non avrei dovuto chiederle di venire con me al ballo»

«E perché gliel’hai chiesto?» soffiò George, stranamente di cattivo umore quella mattina.

Fred gli lanciò un’occhiata per capirne il motivo, ma preferì lasciar perdere. Gliene avrebbe parlato quando fosse stato pronto di farlo.

«Perché Angelina mi piace da sempre, ma forse ultimamente la vedo più simile ad un’amica, quasi ad una sorella»

«Dì la verita, Fred, hai puntato qualcun’altra» disse George con un debole sorriso e Fred sorrise a sua volta.

«No, non ho puntato nessuna, ma dopo che Angelina ha accettato pensavo che mi sarei sentito diverso. Invece, giorno dopo giorno credo di aver sbagliato qualcosa. Ma non capisco cosa»

«Questo perché sei stupido» ironizzò il fratello, dandogli una spallata giocosa.

Fred rise, divertito e diede un’occhiata all’entrata della Sala Grande.

«Sono già il più bello dei due, almeno tu puoi essere quello più intelligente»

«Oh, grazie per la gentile concessione»

«Ma ti pare»

I gemelli scorsero Harry, Ron e Hermione entrare nella sala e George seguì attentamente lo sguardo del fratello.

«Credo che la stupidità sia un vizio di famiglia, dopotutto»

«Che intendi dire?» domandò Fred, non staccando gli occhi dai tre.

«Che Ron ha provato a chiedere a Hermione di andare al ballo con lui e lei l’ha rifiutato»

Fred si voltò verso George, sorpreso.

«Stai scherzando, vero? Credevo che Hermione avesse una cotta per Ron»

«Lo credevo anch’io» ammise George, provando a decifrare l’espressione del fratello «E forse ce l’ha davvero, ma qualcuno è arrivato prima. Hermione ha già un cavaliere»

«Ah»

«Già»

Fred stropicciò le labbra e spalancò le braccia in un gesto plateale.

«Beh, in fondo, è solo un ballo, no? Non è importante con chi ci vai. E forse Angelina è davvero quella giusta per me»

«Dici sul serio?»

«Ma certo che sì!» disse Fred, di colpo ringalluzzito «In fondo, più si è simili più si va d’accordo»

«Sai» disse George, entrando con il fratello nella Sala Grande e salutando con una mano i suoi amici «Credo che quando si trovi quella giusta, non ci sia bisogno di autoconvincersi di averla trovata. Lo capisci e basta»

Fred guardò Angelina e le sorrise, continuando a sentire qualcosa di strano nel vedere il suo viso. Poi, chissà per quale motivo, gli occhi corsero a Hermione, seduta qualche sedia più avanti con Harry e Ron.

Fu un momento, solo un momento impercettibile, ma quando lei si passò una mano fra i capelli e i loro sguardi, per sbaglio, si intrecciarono per un secondo che parve un’eternità, Fred comprese appieno le parole di George e il sorriso si allargò ancora di più.

 

 

 

Angolo Autrice

 

Torno dopo secoli e secoli, ma sono viva.

Ho abbandonato un po’ tutte le mie storie per impegni vari, ma sto cercando di aggiornare un po’ tutto ultimamente. Anche questa storia, che è quasi completa alla fine.

Siamo al motivo numero 19, quindi sei capitoli alla parola FINE.

E, devo dire, che riprendere questa raccolta è stato abbastanza difficile perché nonostante abbia delle linee guida, e cioè i motivi della “Because list”, rendere bene Fred e Hermione risulta sempre più complesso, soprattutto perché ho in piedi una long sui gemelli e i loro amici e lì Fred è totalmente pazzo di Angelina Johnson.

Amo ancora Fred e Hermione assieme, non fraintendetemi, ma dopo aver scritto per così tanto tempo di Fred e Angelina mi risulta strano scrivere di un Fred che snobba la Johnson.

Quindi, questo capitolo e il prossimo (lì sarà Hermione a “snobbare” Ron e, da Romione convinta, sarà dura) saranno i motivi che mi faranno sempre un po’ storcere il naso.

Spero comunque di aver reso bene il concetto di questo motivo. In realtà, nella Because list, si diceva “Perché Fred merita di meglio di Angelina!”, ma ho deciso di modificarlo un po’. 

Non mi piace pensare ad Angelina come una persona inferiore a Fred, che non lo merita, ma più a una persona che non è adatta a lui. Tutto qui.

Ringrazio a chi ancora segue questa storia e un grazie speciale a chi mi ha scritto in privato per chiedere notizie su questa raccolta.

Un abbraccio :3

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Capitolo 20
*** 20. Perché Ron non è la persona giusta per Hermione ***


Capitolo 20

 

Fred entrò nella Sala Comune dei Grifondoro e non si stupì quando vide una figura raggomitolata su una poltrona.

Fece un sorriso e non poté non dare un’occhiata a quella che fino a qualche anno prima era stata anche la sua casa.

La sua famiglia era ancora in Infermeria, al capezzale di Ron sopravvissuto per miracolo all’avvelenamento dell’idromele, e Fred era riuscito a sgattaiolare via senza farsi vedere da nessuno. Nessuno tranne George, che gli aveva sorriso complice, facendogli capire che l’avrebbe coperto. Quando aveva chiesto la parola d’ordine della Sala Comune, Ginny non aveva fatto domande e gliel’aveva data senza alcun tipo di curiosità nella voce. Era ancora preoccupata per Ron per badare alle stranezze del fratello.

Hermione, i gomitoli di lana abbandonati sul tavolino accanto a lei, aprì leggermente gli occhi e dovette sfregarli ben due volte prima di sincerarsi di non essersi sbagliata. Fred Weasley era proprio davanti a lei e la fissava con il suo solito sorriso furbetto.

«Fred» la voce ancora impastata dal sonno «Cosa fai qui? È successo qualcosa?»

«No» rispose lui, sedendosi su uno dei braccioli della poltrona pigramente «Stanno tutti bene. Tu come stai?»

Hermione si stiracchiò e spostò lo sguardo su di lui.

«Ho detto a Harry che volevo andare a dormire» spiegò lei in un sussurro «Ma appena l’ho visto entrare nel suo dormitorio sono riscesa. Volevo pensare un po', però poi mi sono appisolata»

«Ron sta bene, Hermione»

«Lo so» la ragazza fece un sorriso «Sei salito qui per assicurarti che non fossi preoccupata?»

«Forse» rise Fred, fingendosi disinteressato, ma Hermione sembrava felice che lui fosse lì e stranamente questo a Fred bastava.

«Avresti dovuto vedere l’espressione di Harry quando mi ha raccontato ogni cosa»

«Ginny mi ha detto che non hai detto una parola. Era preoccupata»

Hermione sospirò, triste.

«Ero spaventata. Se Ron fosse morto…»

«Tu non ti saresti mai perdonata di non avergli mai detto quello che provi» concluse Fred e Hermione sussultò, imbarazzata «Giusto

«Sbagliato» replicò lei, stupendo il ragazzo «Ron e Harry sono la mia famiglia. Non voglio neanche immaginare come sarebbe la mia vita senza loro due»

Fred ricambiò lo sguardo e lei sospirò di nuovo.

«E poi tua madre ha detto quella frase e io ho finalmente compreso tutto»

«Quale frase?»

Hermione abbassò gli occhi, torcendosi le mani.

«Che metà della tua famiglia deve la vita a Harry e di colpo ho iniziato a temere per Ginny, George, i tuoi genitori… Te» La ragazza rialzò lo sguardo e non nascose un sorriso triste «E nel momento esatto in cui ho pensato che tu potresti essere preso di mira un giorno e magari potresti non essere così fortunato, io… Ho capito»

Un guizzo negli occhi di Fred fece capire a Hermione che lui già sapeva cosa lei avesse capito, ma che preferiva sentirselo dire.

«Ero gelosa di Lavanda, è vero, ma solo perché non ero abituata a dividere Ron con qualcun altro che non fosse Harry» Hermione provò a farsi capire, ma le sembrava sempre così difficile quando a guardarla era Fred «Con Harry è diverso. Lui è sempre stato al centro dell’attenzione, è sempre stato sotto i riflettori e io sapevo fin dal primo giorno che avrei dovuto… condividerlo con gli altri»

«Credo che sia la prima volta che ti sento dire qualcosa di così poco razionale, Granger»

«Non ho mai avuto tanti amici, Fred» ribatté lei, fulminandolo con un’occhiataccia che non mutò il buonumore del ragazzo «Ero semplicemente gelosa del mio migliore amico. E se devo dirla tutta Lavanda Brown non mi ha di certo facilitato il compito»

«E per questo che hai sempre incoraggiato mia sorella a non arrendersi con Harry?» la punzecchiò lui, ma lei non si fece fregare.

«È diverso» ripeté Hermione con fervore «Ginny è come una sorella per me. Lei è perfetta per Harry»

«Dici?»

«Sicuro» Hermione sprofondò nella poltrona, sperando che lui avesse compreso appieno il senso di quel confuso discorso «E so che quando arriverà la ragazza perfetta per Ron, io non ne sarà gelosa»

«E il ragazzo perfetto per te?» domandò Fred, accennando il sorriso che aveva tutte le volte che ne voleva combinare una delle sue.

Hermione arrossì.

«Il ragazzo perfetto per me?»

Fred si alzò e le si mise davanti, appoggiando poi le mani nei braccioli della poltrona. Si abbassò verso Hermione, avvicinando il suo viso a quello della ragazza che sembrava congelata sul posto.

«Cosa hai fatto quando hai trovato il ragazzo perfetto per te?»

Tutta la baldanza e la sicurezza di Hermione si sgonfiarono dentro di lei, lasciando posto solo all’imbarazzo.

«C-chi ti dice che l’abbia già trovato?» la gola secca di lei non impose al suo orgoglio di cedere.

«Non l’hai trovato quindi?» 

Fred era così vicino che Hermione poteva contargli le lentiggini.

«Forse»

E Hermione chiuse gli occhi, in attesa, ma la risata di Fred la colpì peggio di uno schiaffo.

Lì riaprì e lo guardò in malo modo.

«Sei adorabile» disse Fred, allungandosi per darle un bacio sulla testa «Non ti preoccupare, Granger, credo che rimarrò in circolazione per ancora molto tempo»

«Ah, sì?» sbottò lei, incrociando le braccia al petto. Nonostante fosse infastidita dal suo atteggiamento, vedere Fred così felice la faceva sentire già molto meglio.

«Certo» Fred si avvicinò al buco del ritratto, pronto ad andare via «Ho intenzione di baciarti per ancora molti, molti anni. Giusto

Hermione non riuscì a non sorridere e Fred fece lo stesso. Occhi negli occhi, la ragazza, rassegnata dalle continue prese in giro del ragazzo, non poté non essere sincera almeno quella volta.

«Giusto»

 

 

 

 

Angolo Kimly:

 

Ve l’avevo detto. Questo sarebbe stato di sicuro uno dei motivi più complessi per me. Da fan di Ron e Hermione, scrivere un motivo che spieghi il perché non siano perfetti l’uno per l’altra è stato quasi un parto, ma spero di aver fatto un lavoro quanto meno accettabile.

Questo capitolo si colloca nel sesto libro, subito dopo l’avvelenamento di Ron.

Spero si capisca che Hermione è gelosa di Ron come amico, non come ragazzo. E che non è poi così gelosa di Harry perché è abituata a vederlo idolatrato da tutti.

Senza contare che, per Hermione, Cho è una ragazza migliore di Lavanda (è sempre la sua gelosia a parlare, ma tant’è!).

Non so voi, ma a me capita di essere gelosa di alcuni miei amici, mentre di altri lo sono meno. Credo che dipenda dal carattere degli stessi e dal modo in cui vengono percepiti da me. Quelli che ritengo caratterialmente “più forti” mi sembrano più al sicuro degli altri.

Sì, è un discorso senza senso, ma anche la mia mente a volte non ha senso xD

Grazie a tutti coloro che continuano a seguire la storia <3

Alla prossima :3

 

 

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Capitolo 21
*** 21. Perché Molly sarebbe contentissima di avere come nuora una donna come Hermione ***


Capitolo 21

 

Hermione sedeva sul divano della Tana, le mani intrecciate sulle ginocchia. Molly era in cucina, intenta a preparare il tè, ed Hermione lanciò un’occhiata timorosa a Fred, seduto accanto a lei. Fred le fece un sorriso incoraggiante e le prese una mano.

«Stai tranquilla» le sussurrò «Assaggerò io per primo il tè, in caso volesse avvelenarti».

Hermione gli strinse la mano e Fred, dolorante, represse un lamento proprio pochi secondi prima che sua madre entrasse in salotto.

«Allora, eccoci qui» disse la donna, posando un vassoio sul tavolo «Tè e biscotti».

Fred si fiondò sui biscotti ed Hermione provò a non alzare gli occhi al cielo.

«Signora Weasley, noi vorremmo parlarle».

«Hai combinato qualcosa?» sbottò la donna, guardando il figlio con fare minaccioso.

«Ehi!»

Hermione gli fece cenno di lasciar perdere e poi soffiò.

«Fred ed io abbiamo deciso di sposarci».

Hermione parlò a bassa voce, ma la signora Weasley udì distintamente le sue parole. La teiera ancora a mezz’aria, per poco non rovesciò il tè per terra nel sentire quella frase.

«Capisco che sembra un po’ inaspettata come cosa» disse Hermione, cercando aiuto in Fred che continuò per lei.

«Sì, mamma, tu e papà non sapevate neanche che fra me e lei ci fosse qualcosa, ma… Ecco, qualcosa c’è. Più di qualcosa, in effetti, e…»

La signora Weasley si alzò dal salotto e se ne andò al piano di sopra, sempre senza dire una parola. Hermione, rossa in viso per la vergogna, guardò di nuovo Fred, gli occhi imploranti.

«Cosa vuoi che faccia? Negli anni ho imparato a lasciarla sbollire, quando fa così».

«Ma io voglio che approvi la nostra unione! Siamo riusciti a farci perdonare da Ron, ci riusciremo anche con lei».

Fred sospirò e le fece un sorriso.

«Innanzitutto, Ron non doveva perdonarci di nulla. O almeno, doveva perdonare solo me, tu non c’entravi niente. E seconda cosa, vedrai che a breve verrà a farci le congratulazioni».

Hermione si alzò in piedi e Fred la imitò, passandole le braccia attorno la vita.

«Ora, perché non iniziamo la nostra unione proprio adesso?»

La ragazza gli diede un buffetto sul braccio, ma Fred si allungò per rubarle un bacio a tradimento.

«Vado a parlarle io, da donna a donna».

«D’accordo» disse Fred, dandole un altro bacio «È stato bello conoscerti, Granger».

«Aha, spiritoso».

Hermione salì le scale, diretta alla camera da letto dei genitori di Fred. Era l’unica stanza che non aveva mai visto e un po’ timorosa bussò alla porta semiaperta.

«Signora Weasley?»

Non ottenendo una risposta, ci riprovò.

«Signora Weasley?»

Ancora silenzio. Anzi, non silenzio, perché era chiaro dai rumori che qualcosa dentro la stanza stesse succedendo. 

Hermione aprì la porta e rimase sorpresa di vedere vestiti, borse e cappelli fluttuare nella stanza.

«Ehm, signora…»

La donna, inginocchiata e con la bacchetta alla mano, stava letteralmente svuotando tutti gli armadi e i cassetti, ed Hermione iniziò a preoccuparsi. Estrasse la bacchetta e pose fino a quel caos.

La signora Weasley si voltò per capire il responsabile e guardò la ragazza.

«Hermione, cara, che succede? Sono finiti i biscotti?»

«No» rispose lei, perplessa «A meno che Fred non li abbia finiti tutti, ma non credo».

La signora Weasley si alzò da terra e le andò vicino.

«Sei sicura di star bene?»

«Sì» poi abbassò lo sguardo «No, non sto bene. Le ho detto del fidanzamento mio e di Fred e lei è scappata, quindi è chiaro che non sia d’accordo».

«Oh, Hermione…»

«No, lo so. È per via di Ron, vero?» la interruppe la ragazza, frenetica «Ma Ron l’ha accettato, gliene abbiamo parlato mesi fa».

«Hermione…»

«Sì, non verrà al matrimonio, ma solo perché ha da fare all’estero, non perché sia contro questo matrimonio».

«Cara…»

«E Fred ha bisogno del suo appoggio, signora Weasley. Fa sempre lo sbruffone, come se non gli importasse di nulla, ma lei sa quanto in realtà tenga a tutta la famiglia e alla vostra approvazione».

«Hermione!» urlò la donna, che aveva quasi il mal di mare a forza di guardare il viavai della ragazza in crisi «Cara, siediti e prendi un bel respiro».

Hermione obbedì e si sedette sul letto della stanza. La signora Weasley le si accomodò accanto e chiuse le mani di lei fra le sue.

«Noi approviamo già».

«Cosa?»

«Lo sapevamo tutti» spiegò la donna, facendole un sorriso materno «Di te e Fred. Davvero credevate di poter mantenere un segreto in questa casa?»

«Oh» replicò Hermione «Ma Ron?»

«Come hai detto tu, a Ron è passata. E anche se non fosse vero, gli passerà».

«Non volevo creare problemi nella vostra famiglia».

«Non è stata colpa tua» disse la donna, continuando a sorriderle «Sapevo che Ron provava qualcosa per te fin dalla prima volta che ti ha portata qui. Sono una mamma, certe cose le vedo prima degli altri. E poi sei cresciuta e anche Fred ha iniziato a interessarsi a te e sapevo che sarebbe stata solo questione di tempo, prima che tu decidessi cosa fare».

Hermione abbassò lo sguardo, sentendosi in colpa.

«Cara, io ti considero praticamente una figlia. Ti sento già parte della famiglia» disse la signora Weasley «Quindi voglio la tua felicità esattamente come voglio quella dei miei figli. Sarei stata contenta anche se avessi deciso di sposare Percy o Charlie».

Hermione si lasciò scappare un sorriso e rialzò lo sguardo.

«Davvero?»

«Ma certo!»

«E allora, tutto questo?» domandò Hermione, indicando i vestiti sparsi per la stanza.

«Volevo farti provare il mio vestito, perché, per quanto ora Fleur non mi dispiaccia, non le avrei mai lasciato il mio abito» spiegò la donna, ridendo. Hermione rise con lei «Ma poi mi sono ricordata di un ciondolo che mi diede mia nonna e così…»

«Lei vorrebbe che io indossassi qualcosa di suo?» chiese Hermione, sorpresa «E Ginny?»

«Ah, non ti preoccupare per Ginny! Ho tanti di quei cimeli da poter fare invidia alla Gringott!»

Hermione sorrise e si slanciò ad abbracciarla.

«Grazie!»

«Non c’è di che, cara. Dopotutto oramai sei una Weasley, no?»

 

 

 

 

 

Note:

 

Capitolo dedicato più al rapporto futura nuora – futura suocera che al rapporto di coppia, ma il motivo era questo e, ahimè, mi sono dovuta adeguare. Spero sia uscito qualcosa di decente.

All’inizio avevo pensato di scriverlo direttamente durante il matrimonio Fremione, ma poi ho cambiato idea. È un What if?, ovviamente, nel caso in cui Fred non fosse morto nella battaglia di Hogwarts (fa sempre male ricordarselo).

Sì, Ron lo sapeva già e sì, lavora all’estero. Ora, ho voluto lasciare intenzionalmente ambigua la sua reazione. Se credete che Ron provi ancora qualcosa per lei, potete pensare che sia scappato all’estero e che voglia stare lontano dalla coppia. Se, invece, pensate che sia andato avanti, potete credere che sia davvero impegnato con il lavoro e che non riesca a farcela. Fate vobis.

Alla prossima :3

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Capitolo 22
*** 22. Perché SÌ! ***


Capitolo 22 

 
 

Hermione si asciugò le lacrime che le rigavano il volto e tentò di rileggere la riga per l’ennesima volta.

Non riusciva a concentrarsi a dovere, era troppo arrabbiata con i suoi due migliori amici per poter studiare come si deve.

Prima se l’erano presa con lei per via della Firebolt, quando lei stava solo cercando di proteggere Harry. Sirius Black gli stava dando la caccia e poteva essere stato proprio lui a inviare al ragazzo quell’inutile manico di scopa.

Poi era stata la volta di Crosta, lo stupido topo di Ron che si era perso chissà dove. E Ron continuava ad incolpare Grattastinchi, che non avrebbe mai attaccato per primo.

Lo stress accumulato fra i litigi con i suoi amici e le numerose lezioni che aveva deciso di frequentare quell’anno la stavano per far esplodere.

Era seduta nel Parco, sotto un albero che la riparava appena dal tiepido sole, quando vide una figura avanzare verso di lei.

Era uno dei gemelli Weasley ed Hermione ci mise poco meno di un secondo a distinguere quale dei due fosse.

Il sorrisino di Fred, pronta a darle fastidio, era fin troppo riconoscibile.

«Ehilà, Granger».

Hermione tentò di mascherare le guance rigate dalle lacrime e gli occhi arrossati, ma vedendo l’espressione di Fred smise di farlo.

«L’hai saputo».

«Già» disse lui, sedendosi accanto a lei senza tante cerimonie. «Ron è fuori di sé».

«Grattastinchi non c’entra niente! A dirla tutta, Crosta non sembra un piatto così appetibile».

Fred si lasciò andare ad una risata divertita, ma l’umore di Hermione era ancora nero.

«Quei due ce l’hanno sempre con me! È tutto l’anno che non va bene niente di quello che faccio».

«Si chiama adolescenza, Hermione» spiegò Fred, dando un’occhiata al libro che stava studiando. «È un periodo un po’ confuso, ma prima o poi farete quadrare le cose».

«E tu come la sai? L’adolescenza la stai ancora vivendo».

«Vero, ma voi siete agli inizi. E ragazzi e ragazze, il più delle volte, crescono in modo diverso».

«Diverso?» domandò Hermione, provando a stargli dietro.

«Già. Di solito i ragazzi maturano più tardi e tu ti sei scelta due tipetti non facili come migliori amici».

«Ron era così arrabbiato».

«Gli passerà, vedrai. George ed io gli abbiamo consigliato di comprarsi un nuovo topo ad Hogsmeade. Quando avrà un nuovo animale domestico, si dimenticherà per sempre di Crosta».

«Gli animali domestici non si sostituiscono così facilmente, Fred» ribatté Hermione, poco convinta.

«Neanche gli amici».

Hermione alzò il viso e si scambiò uno sguardo con Fred. Il volto sorridente del ragazzo la fece, stranamente, sentire un po’ meglio.

«Su con la vita, Hermione, Ron a volte si arrabbia per niente! Sai quante volte George ed io abbiamo provato a far fuori Crosta? Sembrava immortale!»

Fred si rialzò in piedi e si pulì i jeans dall’erba fresca.

«Devo fare un regalo a Grattastinchi. È riuscito dove noi abbiamo fallito».

«Non è divertente» disse Hermione, sbuffando. «E ripeto, Grattastinchi è innocente. Magari Crosta si è solo perso o ha trovato altri topi con cui giocare o…»

«...Ha smesso di soffrire per sempre. Non aveva una bella cera ultimamente».

«Grazie, Fred, ora sì che mi sento meglio» commentò Hermione con ironia.

Fred le allungò una mano, facendole un cenno di tirarsi su.

«Dai, Hermione, per oggi puoi anche fare una pausa. Ti va una passeggiata?»

Hermione ci pensò su. Era davvero indietro con i compiti, ma d’altra parte la testa le ronzava di così tanti pensieri da non permetterle di studiare come avrebbe voluto.

La ragazza chiuse con un colpo secco il libro e accettò con un sorriso la mano del ragazzo. Fred la fece alzare e le sfilò i libri dalle braccia.

«Vedi? Non tutti i ragazzi sono come Ron» scherzò lui, facendole scuotere la testa in un gesto di rassegnazione.

«È di tuo fratello che stai parlando».

«Vorrà dire che gli darò qualche consiglio, ma non oggi» disse Fred, iniziando a camminare con lei verso il Lago Nero. «Oggi passerò del tempo con la mia secchiona preferita».

Hermione credette di non aver percepito ironia nella voce del ragazzo, ma era pur sempre Fred Weasley ed era davvero impossibile che le facesse un complimento sincero.

Lanciò un’occhiatina di sottecchi a Fred e improvvisamente sentì una sensazione strana nascerle nel petto.

Sbuffò, voltando il viso arrossato dall’altra parte.

L’adolescenza sembrava volerle complicare la vita ancora di più.

 

 

 

 

Note:

 

Questo motivo si colloca al terzo anno del trio. Subito dopo la presunta “morte” di Grattastinchi.

Hermione ha tredici anni, quindi ancora non comprende appieno l’adolescenza, né quanto si cambi durante quel periodo.

Fred, che ne ha quindici, diciamo che per un certo verso ci è già passato xD.

Siamo arrivati quasi alla fine di questi 25 motivi e mi sembra strano scrivere ancora su di loro.

Spero che comunque questo capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima :3

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