Torneo Tremaghi - Draco Malfoy

di Gaia Bessie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima prova: Rumore (al sangue sporco) ***
Capitolo 2: *** Seconda Prova: Sapore (al sangue sporco) ***



Capitolo 1
*** Prima prova: Rumore (al sangue sporco) ***


Attenzione: la presente racconta disomogenea è basata su un what if, ovvero che al posto di Harry, per motivi non meglio precisati (ma facciamo finta che sia un piano di Voldemort e non la mia ossessione per i contest), sia stato scelto Draco Malfoy per il Torneo Tremaghi. Ricordo, quindi, che Draco ha quattordici anni, quindi ragiona come un quattordicenne e non come un ragazzo che ha vissuto le terribili esperienze che vivrà in seguito. 

Rumore (al sangue sporco)
 
 
C’è silenzio, dentro di lui.
Solamente i pensieri sono un rumore, insensato e fastidioso, che rimbomba tra le ossa, deformandole.
Suo padre lo guarda, gli ha posto l’orgoglio della famiglia sulle spalle.
Sua madre ha le mani giunte, sembra stia pregando: qualcuno ha detto che si muore, al Tremaghi, e lui ha assimilato quell’informazione, accecandosi dal terrore.
C’è silenzio, anche attorno a lui, quando l’armadio si apre con uno scricchiolio che sinistramente fende l’aria similarmente a un colpo di bacchetta. 
Come quella che Draco non riesce a muovere.
 
 
Inizialmente, ne esce solamente una vampata di fumo densissimo e nero, che lo fa tossire: Draco Malfoy spalanca gli occhi in quel silenzio opprimente, quasi denso, che l’avvolge come acqua stagnante.
«Malfoy» una voce familiare lo fa voltare. «Hanno davvero scelto te?».
È ironica la sorte, il destino o chi per lui, se il suo Molliccio sceglie di trasformarsi nella persona che odia – e teme – di più al mondo: e, adesso, gli occhi orripilati di Draco sono fissi nella smorfia disgustata che sfregia il viso di Hermione Granger come una cicatrice.
Vorrebbe rispondere, ma l’espressione sul volto della ragazza basta a togliergli le parole e persino le speranze.
«Anche Goyle e Tiger sarebbero stati dei Campioni migliori» sibila la Grifondoro, disgustata. «Sei solamente arrogante, Malfoy. Arrogante e anche vigliacco».
 
 
«Forza, tesoro. Puoi farcela, lei è solamente una…».
Una voce, nemmeno un sussurro in un coro di gemelli, fende l’aria: sua madre non è in piedi ma lui, sebbene di spalle, la vede distintamente nel suo elegante completo da Strega verde bottiglia.
«Narcissa, per cortesia, ti stanno guardando tutti» Lucius sibila, ma guarda suo figlio e, probabilmente, vorrebbe essere coraggioso come sua moglie e rivolgergli lo stesso augurio.
Cos’è lei, cosa intendeva sua madre?
Draco Malfoy si guarda le mani: tremano incessantemente e rischia continuamente di perdere la presa sulla propria bacchetta.
È un gioco in cui si muore, ma lui non morirà.
Non oggi.
È solamente una sudicia Sanguesporco.
 
 
 
«Taci, Granger» sibila, con superiorità. «Non capisco nemmeno perché tu sia il mio stupido Molliccio, quando sei solamente una…».
Ma la ragazza ride, facendo tremare l’aria. «Oh no, Malfoy» sussurra, con velenosa dolcezza. «Sei tu quello con il sangue sporco».
«Riddikulus!».
Può farla diventare una scia di rosee bolle di sapone ma, se le scoppiasse, Draco Malfoy scoprirebbe di aver vinto la prima prova, ma perso tutto il resto. Perché quella notte, quando il silenzio tornerà ad incombere dentro di sé, continuerà a sentirla ridere di lui, davanti a tutta Hogwarts, davanti a sua madre.
Sei tu quello con il sangue sporco.




 

Spiegazioni dovute e necessarie:
Quando mi è stato svelato il contenuto della prima prova, ammetto di aver pensato a Draco, perché è il personaggio su cui mi sento più sicura e il cui IC credo di conoscere meglio (e smentitemi se sbaglio): per cui, ho molto riflettuto su cosa potesse spaventarlo. Dopo i sedici anni era complicato, avrei dovuto coinvolgere famiglia e Mangiamorte, quindi ho preferito evitare di impelagarmi in qualcosa che richiederebbe ben più di una semplice flashfic.
Ho scelto di ambientare la storia al quarto anno, quindi, e qui mi sono domandata: di cosa avrebbe segretamente timore un Draco quattordicenne?
Non di suo padre, ovviamente: sono radicalmente contraria alle storie di Lucius con la cinghia che fa il padre-padrone, sarà stato severo, ma non penso che non abbia viziato il figlio (ehi, ha comprato 7 scope da corsa, tipo, per tutta la squadra di Serpeverde) e non gli abbia dato amore, per come poteva.
Sono andata più in profondità: penso che il Draco quattordicenne temesse il confronto con una sporca Mezzosangue (ho preferito usare Sanguesporco perché sarebbe la traduzione migliore con l'inglese), e il suo essere inferiore a qualcuno di indegno. E per lui è terribile essere sminuito davanti a madre e padre, di fronte a un pubblico intero.
Ma, forse, ancora più in profondità credo che la paura più forte di Draco sia essere inadeguato per il proprio ruolo, come d'altronde succederà nel sesto libro, quindi diciamo che ho preso fortemente spunto dal Canon e spero, in questo, di aver salvato e portato a casa l'IC di Draco.
Spero di passare alla prova II, perché il contest mi piace parecchio.
Fatemi sapere se la storia vi piace, grazie per avermi letta.

Gaia

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Capitolo 2
*** Seconda Prova: Sapore (al sangue sporco) ***


Attenzione: questa seconda flash fa grossi riferimenti a quella che la precede. 
 

Sapore (al sangue sporco)
 
 
Il Lago nero sa di bagnato, di pioggia che ne ha scavato i contorni, sfilacciandoli.
C’è rumore di folla, ma non li sente quasi più, odori e sapori di persone che si confondono nell’aria stagnante che l’avvolge come una cappa.
Lei – obbligata da Piton ad aiutarlo con la prova –  ha detto che deve evocare un ricordo felice, prima che il gelo l’avvolga. Forse per qualche secondo, forse per sempre.
Lei ha detto che.
 
 
Che non basta pensare a Narcissa – dolce, dolcissima – mentre gli carezza i capelli, a tre anni, dopo la prima caduta dalla sua scopa giocattolo.
Che non basta pensare a Lucius mentre gli dice che sarà l’orgoglio della famiglia Malfoy, a sette anni, alla prima cena di famiglia cui gli è permesso presenziare. Stare sveglio fino a tardi, bere un goccio di vino, te lo immagini?
Che non basta pensare ad Andromeda, il giorno in cui ha incontrato segretamente sua madre a Diagon Alley – lui aveva undici anni – e gli ha regalato una busta di caramelle Babbane (sua madre le ha fatte Evanescere, ma lui ha fatto in tempo ad assaggiarne una. Dolce. Dolcissima).
Che serve un ricordo felice, per mandare via un Dissennatore: ma felice per davvero, non dolce, nemmeno malinconico, felicità pura, dura, tagliente.
 
 
«Non so a cosa pensare, Granger. È stupido».

 
 
Che potrà essere gelido, insensato, terrificante, inaspettato – ma la felicità lo è a pari merito: gelida, insensata, terrificante e, soprattutto inaspettata.
Ha un sapore e un odore ben definito.
 

 
«Prova a pensare a me, se ti riesce».
Contatto, visi che si sfiorano, lui che si ritrae, disgustato.
Ma, e gliel’ha detto anche il suo Molliccio, di cosa dovrebbe aver paura?
 
 
«Expecto Patronum!».
Ne esce solamente una forte nube di vapore argenteo e un buffo animaletto a quattro zampe, indefinibile, che si scava la propria via attraverso le tenebre.
Il cielo si rischiara, Draco si guarda attorno – può scorrere il viso sui volti sorridenti che lo circondano, ma un solo sorriso gli rimarrà sempre inciso dentro.
Sei tu quello con il sangue sporco.
Il suo.
 
[340 parole]


 
Che dire.
Per prima cosa ringrazio chi ha votato Draco per passare alla seconda prova, mi avete fatta felice e messa molto in difficoltà, ma sono prevalentemente contenta.
Ho riflettuto molto su cosa potesse rendere felice Draco, ma mi venivano in mente solo cose "futili", che ho elencato nella prima parte della flashfic. Poi ho pensato che volevo, anzi dovevo inserire l'elemento romantico, perché il primo bacio è sempre un bel ricordo: e così puf, Dramione.
Quindi, sì, il ricordo felice di Draco è il suo primo bacio, e sono fiera e timorosa per l'IC, ma comunque fiera.
Non credo di passare alla III prova, ma mai dire mai, a me sicuramente è piaciuto partecipare.
Un bacio e grazie per avermi letta,
Gaia

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