Sconfiggere il Faraone

di PGV 2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Grande Belva... (Dartz) ***
Capitolo 2: *** Yugi, Te lo Ripeto... (Seto Kaiba) ***
Capitolo 3: *** Cecilia, Amore Mio... (Maximillion Pegasus) ***



Capitolo 1
*** La Grande Belva... (Dartz) ***


Salve a tutti!!! :)
Sono qui in questa sezione per presentarvi una serie di tre One Shot interamente dedicata a tre personaggi della prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”!!
Mi spiego meglio: la mia carriera da scrittore di fan fiction sta per volgere al termine, e prima di andarmene desideravo poter scrivere delle One Shot dedicate a quei personaggi di cui avrei tanto voluto scrivere ma che non sono mai riuscito a trattare nelle mie fic T_T.
Si tratta di dei brevi riassunti della loro vita dal loro punto di vista, di conseguenza nulla di ché e niente che vuole essere pretenzioso, semplicemente è un modo per onorare questi personaggi con cui sono cresciuto prima di ritirarmi :).
Sono riuscito a trattare alcuni personaggi nelle mie fic della prima serie di “Yu-Gi-Oh”, come Yugi, Bakura e Marik, ma ci sono tre pg nello specifico che non sono mai riuscito ad inserire, e che sono proprio coloro a cui ho dedicato queste One Shot ;).
Non vi dico chi sono perché la sezione Personaggi della fic e l’introduzione vi svelerà per me a quali pg mi riferisco, ma posso già dirvi che il primo con cui partirò sarà… Dartz!!
Lo so, è un pg piuttosto insolito, soprattutto considerando che appartiene unicamente all’anime, ma come villain di “Yu-Gi-Oh” mi è sempre piaciuto, trovavo che avesse un carisma enorme, e per questo ho deciso di dedicargli questa One Shot :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


LA GRANDE BELVA…
ONE SHOT SU DARTZ




La Grande Belva…

No, non può essere. Non può essere successo.
Come posso essere stato sconfitto?
Ho studiato ogni singola mossa da adoperare. Ogni singola carta da giocare per assicurarmi la vittoria. Come ha fatto il Faraone a sconfiggermi?!
Eppure ero così vicino. Mancava un’anima. Solamente un’anima e finalmente il Grande Leviathan si sarebbe risvegliato ed avrebbe purificato questo mondo.
Io… io avrei dovuto vincere. Questo… non avrebbe dovuto essere il mio epilogo.
Com’è stato possibile questo? Come?
Forse… ho sbagliato qualcosa nel piano? C’è qualcosa che non ho considerato e che mi si è ritorto contro?
No. I Cavalieri di Atlantide forse, ma non erano sufficienti per fermare me e il Serpente che ho evocato. Qualcosa deve essere successo… ma cosa?
Probabilmente il segreto si nasconde nel mio passato. Nelle azioni che ho compiuto per arrivare fino a questo momento.
Qualcosa… qualcosa deve essere andato storto all’epoca.
Non vedo alternative…

La Grande Belva…

Ho vissuto una vita molto lunga. Praticamente ho diecimila anni.
Vivo dall’epoca di Atlantide, posso dire di esserne stato l’ultimo sovrano prima che precipitasse nell’Oceano. Ho ereditato il trono da mio padre, e da suo padre prima di lui.
Era una tradizione di famiglia, e posso dire che vivevo bene come sovrano di Atlantide. Avevo una moglie, avevo una figlia, il popolo mi amava. Avevo tutto.
Eppure, sentivo che qualcosa non andava nell’aria.
Vivevamo nel Paradiso in Terra, eppure percepivo che non tutto era rose e fiori come sembrava. C’era del marcio in quella civiltà, lo annusavo, e non riuscivo a spiegarmi come mai.
Un giorno però, la risposta mi precipitò letteralmente addosso sotto forma di una minuscola pietra verde.
L’Orichalcos.
Essa era un potere molto antico, che rivelava la vera natura degli esseri umani e la malvagità contenuta al loro interno. Essa alimentava anche una creatura millenaria.
La Grande Belva. Il Grande Leviathan.
All’epoca però lo ignoravo, e sfruttai quella pietra per far evolvere tecnologicamente il mio popolo. Fu questione di tempo prima che l’Orichalcos mostrasse la vera natura dei miei sudditi e rivelasse l’oscurità che albergava nei loro cuori.
Si tramutarono ben presto in mostri assetati di sangue. Compresa la mia bellissima moglie.
Non potevo credere che fossero tutti ricolmi di oscurità nei loro cuori. Come potevano aver tradito la mia fiducia in quella maniera?! Mi sentivo letteralmente devastato e non sapevo cosa fare.
Fortunatamente, ancora una volta l’Orichalcos venne in mio aiuto, e mi mostrò la strada che dovevo percorrere. Il fatto che non mi fossi trasformato era la prova vivente che io ero uno dei pochi in grado di guidare la rivoluzione su questa Terra.
C’era del marcio negli esseri umani, ed io li avrei purificati tutti. Dal primo all’ultimo. Con l’aiuto dell’Orichalcos e delle sue Creature, questo sarebbe stato possibile.
Purtroppo, avevo tenuto mio padre e mia figlia fuori dall’equazione. Anche loro non erano stati trasformati e mi mossero guerra con l’aiuto dei Cavalieri di Atlantide.
La battaglia per il destino del mondo era solamente all’inizio…

La Grande Belva…

La guerra di allora non terminò nel migliore dei modi.
Io riuscii a trasformare i Cavalieri di Atlantide in Draghi per limitare i loro poteri, ma loro con le ultime forze riuscirono a sigillare la Grande Belva ed a togliergli tutto il suo potere.
Questo fu un inconveniente che non ci voleva. Mi privò dell’essere supremo e mi tolse temporaneamente il mio esercito, anche se pure loro si ritrovarono disarmati.
Non aveva vinto nessuno. Avevamo perso tutti.
L’unico lato positivo in tutto questo fu che l’Orichalcos mi donò l’eterna giovinezza, e grazie a questo avrei avuto tutto il tempo che desideravo per raccogliere l’energia necessaria a risvegliare la Grande Belva e scagliarla contro il mondo intero.
Sarebbe stato difficile, dovevo raccogliere più anime possibili per alimentarlo. Ma era qualcosa che sarei stato disposto a fare pur di purificare questo mondo colmo di oscurità e malvagità.
Passai cinquemila anni a raccogliere anime su anime. E fu solo allora, nell’Antico Egitto, quando mi imbattei nella preda più preziosa di tutte. Una delle anime più oscure che avevo mai visto, nonché l’energia finale che avrebbe alimentato la Grande Belva.
Il Faraone.
L’anima più succulenta per il Grande Leviathan.

La Grande Belva…

Sfortunatamente non potei agire all’epoca.
C’era un altro tizio che minacciava la distruzione del mondo, ed in tutta onestà mi ostacolava. Non ero ancora abbastanza forte per contrastarlo, e di conseguenza dovetti rimanere nelle retrovie ad osservare.
Vidi in questo modo il Faraone prevalere su un’immensa creatura oscura chiamata Zork, anche se questo lo portò ad intrappolarsi nel Puzzle del Millennio ed a perdere tutta la sua memoria. Un vero peccato, finita quella battaglia avrei potuto appropriarmi della sua anima immediatamente.
Voleva dire che avrei atteso fino a quando qualcuno non avrebbe completato il Puzzle del Millennio. A quel punto niente e nessuno mi avrebbe impedito di ottenere l’anima del Faraone.
Da quel momento passarono altri cinquemila anni. La mia ricerca di anime sufficienti ad alimentare la Grande Belva stava dando i suoi frutti, ma ormai il tempo stava scadendo. Il Grande Leviathan era impaziente e dovevo sbrigarmi.
Sfortunatamente non avevo abbastanza tempo per raccogliere da solo tutte le anime che mancavano, e di conseguenza dovevo trovare dei sottoposti. Dei galoppini che svolgessero il mio lavoro al mio posto, senza disobbedire ai miei ordini.
Il mio primo lo trovai facilmente. Era un fanatico dell’Orichalcos chiamato Gurimo, fu semplice portarlo dalla mia parte visto com’era ossessionato da quel potere. Ma per gli altri…
Beh, avrei dovuto fare qualche piccola modifica alla loro storia…

La Grande Belva…

Riuscii nel mio intento.
Trovai tre sottoposti davvero molto affidabili che cominciarono a raccogliere anime con grande velocità e senza mettere in discussione i miei ordini. Certo, per farlo avevo dovuto intervenire nella loro infanzia per spingerli dalla mia parte.
Con Alister dovetti uccidere il suo fratellino facendo ricadere la colpa su Gozaburo Kaiba. La vendetta nei confronti dei Kaiba e della Kaiba Corporation era ciò di cui avevo bisogno per spingerlo tra le mie braccia con facilità.
Valon invece dovetti incastrarlo per i suoi piccoli crimini da ragazzino, facendogli passare quasi tutta la vita nei riformatori. Alla fine, dovette accettare la mia offerta dopo aver superato diverse prove con i duelli.
Già, a quanto pareva le creature che mi combatterono diecimila anni fa potevano essere evocate tramite un gioco di carte da tavola chiamato Duel Monsters. Non era proprio il mio genere, ma se era un modo migliore per raccogliere le anime perché non farlo?
Con l’ultimo, Raphael, dovetti scatenare una tempesta mentre la sua famiglia si trovava in crociera. Lui fu l’unico sopravvissuto e, quando lo aiutai a fuggire dall’isola deserta in cui era rimasto intrappolato, si unì a me senza esitazione.
Tutto questo era stato possibile grazie alla mia influenza nel mondo degli affari. Per non destare sospetti avevo creato una società chiamata Doma, ed io mi ero finto un imprenditore. Se l’erano bevuta tutti, che sciocchi.
Grazie a loro tre, fu semplice riuscire a raccogliere le anime che mancavano. E quando arrivò il grande giorno in cui finalmente potevo rivelarmi alla luce del Sole non si fecero trovare impreparati, e neanche il mio grande nemico.
Il Faraone.
Il Puzzle del Millennio era stato completato. Lui era tornato.
Si cominciava a fare sul serio!

La Grande Belva…

Scatenai le mie creature per tutto il mondo, e riuscii anche ad impossessarmi delle Carte delle Divinità Egizie.
Per poter tornare nel pieno delle forze, il Grande Leviathan aveva bisogno di molte anime, ma per risvegliarsi aveva bisogno del potere di quelle tre carte. I miei servitori riuscirono a prenderle ed a portarmele sottraendole al Faraone.
Non fu indolore la conquista. Perdemmo Gurimo, la cui anima fu strappata dall’Orichalcos quando perse contro il Faraone. Poco male, ormai mancavano poche anime, potevo fare a meno di lui senza problemi.
Dopo che la Grande Belva si era svegliata, dovevo solamente raccogliere le anime che mancavano. Fortuna voleva che tutti i miei sottoposti avessero un obiettivo ben specifico e che, qualche settimana prima, mi ero trovato una nuova collaboratrice.
Destino volle che proprio una delle amiche del Faraone si unisse a me. Mai Valentine. Una duellante parecchio forte.
Era delusa dal fatto che non stesse migliorando a Duel Monsters e che fosse ignorata da tutti. Desiderava elevarsi, proprio come tutti noi, e le detti il potere che tanto bramava con estremo sacrificio e con tanta dedizione.
Non credo di esagerare se dico che, da quando si era unita a noi, era diventata la mia collaboratrice più spietata. Arrivava addirittura a contraddire i miei ordini ed a ribellarsi al mio volere. Era davvero una palla al piede.
Ma il suo lavoro lo faceva bene. Mi portò addirittura l’anima di Pegasus.
Maximillion Pegasus. Il creatore di Duel Monsters.
Avevo cercato di rilevare la sua società, ma era riuscito a respingermi ed aveva scoperto parte dei miei piani. Era diventato troppo pericoloso e dovevo togliermelo dai piedi. E una volta sbarazzatomi di lui, dovevo concentrarmi su un’altra società.
Avevo bisogno della tecnologia del Duel Monsters per portare a termine il mio piano, e sapevo già quale società prendere di mira. La Kaiba Corporation.
Naturalmente il giovane Seto Kaiba, Presidente dell’azienda, non prese bene la mia iniziativa e tentò anche lui di contrastarmi, anche se separatamente rispetto al Faraone ed ai suoi amici.
Beh, poco male. Lui per me era solo una palla al piede e non mi interessava. O almeno così dicevo prima di scoprire che era stato scelto insieme al Faraone ed a Joey Wheeler.
Scelto dai miei mortali nemici. Quei maledetti erano tornati tra i piedi e stavano cercando di distruggere i miei piani ancora una volta.
I Draghi Antichi.
I Cavalieri di Atlantide.

La Grande Belva…

Fu una battaglia lunga e dura.
Dovetti assumere nuovo personale affinché si occupasse del Faraone e di Wheeler, soprattutto dopo che Raphael aveva fallito nel prendere l’anima del Faraone.
Ce l’aveva fatta. Aveva sconfitto in duello il Faraone, l’unico che c’era riuscito lealmente e senza barare. E cosa aveva fatto? Aveva preso l’anima sbagliata. Quella di Yugi.
Adesso avevo un moccioso prigioniero, e il mio nemico ancora in circolazione e desideroso di vendetta. Per questo mandai i due novellini a dare la caccia a lui ed al suo nemico, e se avessero fallito poco male, avrei comunque ottenuto qualche anima in più.
Si trattava di Rex Raptor e Bruchido Haga. Due duellanti mediocri che fallirono miseramente, ma sinceramente non mi aspettavo nulla di diverso da loro.
Anche mio padre provò a fare la sua parte per contrastarmi. Pure lui e mia figlia erano sopravvissuti nel corso del tempo, ma una delle Creature dell’Orichalcos riuscì a sbarazzarsene definitivamente. In questo modo non mi avrebbero mai più intralciato.
E mentre Alister teneva impegnato il giovane Seto Kaiba, al costo della sua anima, io riuscii nell’intento di comprare le quote di maggioranza della Kaiba Corporation.
Ero riuscito là dove Pegasus, i Big Five, Noah e Gozaburo Kaiba avevano fallito prima di me. Avevo acquistato la prima grande società di videogiochi del mondo, che sarebbe servita al mio scopo per risvegliare la Grande Belva!!
Quello però fu solo uno dei passi conclusivi. Mi mancavano ancora le anime dei tre guardiani dei Draghi Antichi. Una volta che mi fossi impossessato delle loro anime, finalmente il Grande Leviathan si sarebbe risvegliato.
Mancava davvero molto poco.
Ed una delle tre anime mi arrivò subito.

La Grande Belva…

Valon tentò di sconfiggere Joey Wheeler, ma finì per essere sconfitto.
Poco male, dato che ci pensò Mai a battere quell’impiccione ed a rubargli l’anima. Una era stata presa. Ne mancavano solamente due.
Non so bene cosa accadde durante quel duello, ma a quanto pareva Joey Wheeler aveva risvegliato la vera Mai, che cercò di ribellarsi a me. Fortunatamente Raphael la rimise al suo posto privandola dell’anima, prima di scontrarsi di nuovo con il Faraone.
Contavo su di lui per prendere la sua anima. L’aveva già sconfitto una volta ed ero sicuro che ci sarebbe riuscito una seconda volta. Ed invece cosa fece?
Sacrificò tutti i suoi Life Points per riportare in vita i suoi mostri!!
Il Faraone l’aveva plagiato, e come se non bastasse i suoi sentimenti positivi avevano impedito all’Orichalcos di prendere la sua anima. Oltre al danno anche la beffa, e dire che mi mancavano solamente due anime per risvegliare la Grande Belva…
D’accordo, come desideravano.
Era arrivato il momento che io scendessi in campo personalmente!!

La Grande Belva…

Sembrò strano, ma ci volle veramente poco a loro per raggiungermi sull’isola sperduta dove mi ero rifugiato.
A quanto pare ricevettero aiuto dalla Marina militare, che mi teneva d’occhio da molto tempo. Evidentemente anche loro sospettavano qualcosa, ma non avevano potere sufficiente per fermarmi e non ci badai più di tanto.
Finalmente il mio tanto atteso faccia a faccia con il Faraone arrivò. E con lui c’erano anche Seto Kaiba, suo fratello Mokuba e gli amici di Yugi Tristan Taylor e Tea Gardner.
Mostrai loro chiaramente quello che avevo fatto per diecimila anni ed il mio immenso progetto, e come risposta il giovane Seto Kaiba bollò il tutto come sciocchezze. La sua testardaggine era lodevole, ma avrebbe messo ben presto la testa a posto.
Sfidai apertamente il Faraone e Seto Kaiba in un duello due contro uno, e loro accettarono subito. Non potevo chiedere di meglio, avrei ottenuto le anime che mi mancavano in un colpo solo, e finalmente la Grande Belva si sarebbe risvegliata!
Il duello passò subito a mio vantaggio. Grazie ai miei mostri Orichalcos riuscivo a contrastare i loro mostri. E grazie ai due strati aggiuntivi dell’Orichalcos, Deuteros e Triplos, respingevo ogni attacco e rinforzavo i miei Life Points.
Per colpirli psicologicamente adoperai anche i volti dei loro amici di cui possedevo le anime. È stato bello vedere il Faraone esitare e Seto Kaiba attaccare senza nessuna esitazione, lo confesso.
Non avevano alcuna speranza contro di me, e nonostante Seto Kaiba mandò il suo Drago all’attacco finì inevitabilmente sconfitto. Con le sue ultime forze provò addirittura a supportare il Faraone con Life Points aggiuntivi.
Sforzo inutile. Mi ero sbarazzato di uno dei due guardiani rimanenti con estrema facilità, e risvegliando il vecchio trauma di Raphael avevo preso anche la sua anima.
Ora rimaneva soltanto una preda, e poi sarebbe tutto finito.
Dovevo solamente sconfiggere il Faraone, ed il Grande Leviathan sarebbe tornato!

La Grande Belva…

Ormai non aveva più vie di scampo, e per questo agii psicologicamente con lui, per costringerlo ad arrendersi ed a farsi rubare l’anima.
Ce l’avevo quasi fatta, era praticamente mio. Ma poi… il Puzzle del Millennio lo salvò.
Non potevo credere ai miei occhi. Il Puzzle del Millennio non è più potente dell’Orichalcos, come aveva potuto batterlo?!
Parlò del potere dell’amicizia e di scemenze del genere. Ma non era possibile, non potevano essere più forti del mio potere, era improbabile che potessero scavalcarlo. Non potevo credere ai miei occhi.
E la situazione peggiorò quando, non so come, il Faraone liberò i Cavalieri di Atlantide dalla prigionia a cui li avevo condannati. I miei nemici erano tornati, e stavano tenendo testa ai miei mostri invincibili.
Era impossibile. Non potevo perdere, non quando ero così vicino al raggiungimento del mio scopo. Con questa consapevolezza, sfoderai Serpente Sinistro, un mostro con attacco Infinito che non poteva essere sconfitto.
Se l’avessero battuto, avrebbero automaticamente vinto il duello, e la stessa cosa la fece il Faraone con la Giovane Maga Nera. Ma ero certo che non ci sarebbero mai riusciti, era troppo potente per loro.
Eppure… anche lui cadde.
I Cavalieri di Atlantide si unirono in un unico Cavaliere e lo distrussero.
Io, Dartz, che per diecimila anni ha raccolto anime per la Grande Belva… sono stato sconfitto…

La Grande Belva…

Ed ora?
Sono qui, ho appena perso il duello più importante della mia vita, e non so cosa fare.
Il Faraone mi intima di restituire tutte le anime che ho intrappolato. Ma non posso farlo, liberarle significherebbe accettare la mia sconfitta, e non posso accettarla. Non ora che mi manca una sola anima per liberare il Grande Leviathan.
Non è possibile, questo mondo deve essere purificato dall’oscurità che lo attanaglia. Non posso essere battuto io, che grazie al potere dell’Orichalcos sono l’unico che può liberare questo stupido mondo dalla crudeltà che lo pervade.
Devo trovare un modo per ribaltare la situazione… e forse so come fare…
È vero, mi costerà la mia anima e sono il primo a dirlo, ma non ho altra scelta. Devo sostituire l’anima del Faraone e quella di Seto Kaiba e Joey Wheeler con una che valga uguale.
So che i Cavalieri di Atlantide li libereranno, e per questo serve un’anima che valga quanto le loro tre messe insieme. E io ne conosco solo una tanto potente.
La mia.
Sì, devo sacrificare la mia vita per il Grande Leviathan. Ma per portare a compimento l’obiettivo che mi sono prefissato per diecimila anni sono disposto a quest’ultimo passo.
Lascerò che la Grande Belva divori la mia anima, che torni e distrugga tutto sul suo cammino. Se questo mi permetterà di purificare il mondo e distruggere il Faraone ed i suoi amici, sarò pronto all’atto estremo.
E voi, nemici dell’Orichalcos, preparatevi a morire.
Il vostro destino è segnato.
Con la mia anima, il Grande Leviathan tornerà, e vi distruggerà tutti!

La Grande Belva vi divorerà tutti!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Essendo un pg apparso unicamente all’interno dell’anime ed in un’unica saga, non c’era moltissimo da dire su Dartz, ma ho cercato comunque di giostrarmi come meglio potevo e spero che il risultato vi sia piaciuto alla fine :).
Probabilmente non molti apprezzano Dartz essendo un pg assente nel manga, ma spero comunque che questa One Shot vi abbia quantomeno aiutato ad apprezzarlo di più, e già che ci sono ne approfitto per consigliarvi di rivedervi la Saga dell’Orichalcos dell’anime, personalmente una delle mie preferite della serie *_*.
Le prossime due One Shot usciranno una giovedì e l’altra martedì prossimo, di conseguenza tra poco più di una settimana avrò concluso questa serie di One Shot, che spero alla fine riesca a piacervi nel suo complesso :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 26 Novembre, tra tre giorni, per la seconda One Shot dedicata alla prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”!! ;)

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Capitolo 2
*** Yugi, Te lo Ripeto... (Seto Kaiba) ***


Salve a tutti!!! :)
Sono qui per andare avanti con le One Shot interamente dedicate ai personaggi della prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”, dopo aver pubblicato lunedì quella dedicata a Dartz.
Stavolta toccherà ad un personaggio conosciutissimo del franchise, direi il secondo subito dopo Yugi Muto, ossia il suo più grande rivale Seto Kaiba!!
Il motivo per cui ho deciso di scrivere una One Shot dedicata a questo personaggio è per la sua complessità e il suo essere l’antieroe per eccellenza degli anime-manga. Fin dal primo episodio mi colpì parecchio come pg, ma man mano che andavano avanti gli episodi si scopriva sempre più qualcosa di lui, e finiva per affascinarmi sempre di più, fino al Mondo Virtuale dove mi conquistò completamente *_*.
Quindi, da fan del personaggio, ho deciso di dedicargli una One Shot :).
Anche questa sarà un riassunto della vita del pg dal suo punto di vista, di conseguenza non aspettatevi chissà che cosa e neppure una One Shot pretenziosa, essa vuole solamente essere un tributo al pg che è Seto Kaiba e basta ;).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


YUGI, TE LO RIPETO…
ONE SHOT SU SETO KAIBA




Yugi, te lo ripeto…

Ho vissuto tutta la mia vita all’ombra di qualcun altro.
Anche quando ero convinto di essere io a comandare, anche quando ero sicuro di avere finalmente in mano il mio destino… il conto si presentava di nuovo davanti a me. Salato come sempre.
Non ho passato l’infanzia migliore di tutte, e neanche l’adolescenza più bella che si possa immaginare. Quello che volevo era soprattutto vivere una vita normale insieme a mio fratello, e non abbandonarlo mai.
Poi col tempo, le mie ambizioni cambiarono drasticamente e finii per diventare un importante imprenditore. Alla mia giovane età ero riuscito a diventare Presidente della più grande società di giochi del mondo.
Era incredibile quello che avevo fatto. Tutti dicevano che ero una sorta di bambino prodigio e che avrei fatto grandi cose in futuro.
Ed allora perché mi sento così oppresso?
Perché sento che, nonostante tutti i miei successi nella vita, sono ancora schiavo delle mie paure e del mio destino?
Forse perché, proprio in questo momento, sto per perdere un duello. Un duello contro di lui, il mio acerrimo rivale che ho provato a sconfiggere in qualunque modo.
Yugi Muto.

Yugi, te lo ripeto…

È stato lui ad influenzare l’ultimo corso della mia vita, ma non è stato neppure l’unico a fare una cosa del genere a me.
Tutto è cominciato quando io e Mokuba, mio fratello, eravamo molto piccoli. I nostri genitori morirono e noi due finimmo in un orfanotrofio, ad attendere che qualcuno ci adottasse.
Io possedevo grandi capacità già allora, per questo molte famiglie volevano prendermi. Ma rifiutavo sempre. Non intendevo andarmene ed abbandonare mio fratello.
Avevamo vissuto tutta la vita insieme, ed intendevo fare in modo che questa condizione andasse avanti. Avrei trovato il modo per farmi adottare con Mokuba, o nel caso saremmo cresciuti insieme nell’orfanotrofio.
Lui era tutto ciò che era rimasto della mia famiglia, e non intendevo abbandonarlo.
Poi un giorno, la fortuna bussò alla nostra porta.
Un magnante, Gozaburo Kaiba, venne al nostro orfanotrofio per una donazione, ed io decisi di cogliere la palla al balzo. Quella era la mia unica occasione di andarmene di lì insieme a mio fratello, ed intendevo coglierla!
Lo sfidai ad una partita a scacchi, e se avessi vinto avrebbe dovuto adottarci entrambi. Inutile dire che avevo studiato ogni sua singola strategia vedendo le sue partite a scacchi in televisione, e grazie a questo riuscii a vincere.
Quell’uomo fu di parola e, dopo la sconfitta, ci adottò entrambi. La nostra vita stava per cambiare per sempre, se in bene o in meglio l’avrei scoperto solo una volta nella mia nuova casa.
Sfortunatamente, per me fu in peggio.

Yugi, te lo ripeto…

Il nostro patrigno cominciò a darmi un’educazione molto severa. Se dovevo ereditare il suo impero dovevo quantomeno essere istruito a dovere, questo era ciò che diceva.
Il problema fu che i suoi metodi erano a dir poco brutali. Non mi lasciava neanche un momento per rilassarmi, neanche un attimo per giocare. Dovevo stare tutto il giorno in casa a studiare, poi a dormire e la mattina dopo si ricominciava.
Continuai così per molti anni, e la situazione stava diventando davvero straziante. Solamente le piccole sorprese che mi riservava il mio fratellino Mokuba mi spingevano ad andare avanti. Sapevo che tutto quello che facevo era per dare a lui un futuro migliore.
Era una vita davvero dura, ma cercavo di resistere come potevo. A quel tempo pensavo unicamente a mio fratello ed ammetto che forse la vita era anche migliore, ma poi un giorno il nostro patrigno cambiò tutto in un colpo.
Mi propose una sfida. Una sfida che ero obbligato ad accettare.
Mi donò un’immensa somma di denaro a patto che entro un tempo prestabilito gli restituissi il triplo della somma. Se non ci fossi riuscito, mi avrebbe rispedito in quell’orfanotrofio per sempre.
Era la mia occasione per brillare e mostrargli di che pasta ero fatto, e sapevo esattamente ciò che dovevo fare. Lasciai che Lecter, l’uomo che Gozaburo mi aveva assegnato come assistente per quell’operazione, investisse la somma in un’azienda che trattava bene i suoi dipendenti.
Una volta fatto, li obbligati a restituirmi il triplo della somma. In caso contrario, avrei licenziato in tronco tutti quanti, dal primo all’ultimo impiegato. Naturalmente furono obbligati ad accettare, ed in questo modo vinsi la scommessa del mio patrigno.
Ma arrivati a quel punto non intendevo fermarmi.
Quell’esperienza mi aveva insegnato che nel mondo degli affari bisognava essere spietati, altrimenti si sarebbe crollati nel giro di poco tempo.
Visto che ero riuscito ad ottenere la fiducia del mio patrigno, era arrivato il momento di toglierlo di mezzo!

Yugi, te lo ripeto…

Sapevo che dovevo ottenere il 51% della Kaiba Corporation per potermi dichiarare nuovo Presidente, e per questi agii immediatamente.
Misi in giro la voce che c’era una spia che stava spifferando i segreti dell’azienda alle società rivali, ed incolpai mio fratello di essere la spia. Fu un’azione che mi spezzò il cuore, ma era necessaria per garantirgli un futuro migliore.
Lui era l’unico di cui potevo fidarmi, e stavo calpestando quella sua fiducia nel giro di un attimo. So di essermi comportato in maniera spregevole con lui, ma sarebbe stata l’unica volta in cui l’avrei fatto. Lo giurai sulla mia vita.
Dopodiché, il passo successivo fu di garantirmi l’assistenza dei Big Five, i cinque uomini più potenti della Kaiba Corporation dopo Gozaburo. Arrivati a quel punto, mancava solamente il tassello finale per completare il puzzle.
Mokuba andò a farsi consolare dal nostro patrigno, e lui si convinse di poter contare sul suo 2% per impedirmi di arrivare al 51%. Ma aveva fatto male i suoi calcoli, non aveva considerato che mio fratello non mi avrebbe mai abbandonato, qualunque cosa fosse successa.
Mio fratello si schierò comunque dalla mia parte. In questo modo ottenni il 51% necessario per diventare il nuovo Presidente della Kaiba Corporation. Ce l’avevo fatta, finalmente gli sforzi di una vita avevano dato i loro frutti.
Come nuovo Presidente, cambiai drasticamente tutta la società.
Prima produceva armamenti, da quel momento avrebbe prodotto unicamente giochi. Era un campo ben più ampio e prolifico delle armi, era la strategia vincente per portare la società più in alto di quanto Gozaburo avrebbe mai potuto fare.
Le mie previsioni si realizzarono.
Ero un genio del marketing grazie all’istruzione che mi aveva riservato il mio patrigno, e grazie ad essa riuscii a trasformare la Kaiba Corporation nella più grande azienda di giochi del mondo. C’ero riuscito, avevo garantito un futuro a me ed a mio fratello!
Per quanto riguardava Gozaburo, allora seppi che si era suicidato dopo aver perso tutto. E sinceramente la notizia non mi toccò minimamente. Non avevo alcun interesse verso quell’uomo dopo quello che mi aveva fatto, di conseguenza bene se era morto.
O almeno, così credevo…

Yugi, te lo ripeto…

Una volta portata al successo la Kaiba Corporation nell’ambito dei giochi, il passo successivo fu molto semplice.
Maximillion Pegasus aveva creato un nuovo gioco di carte, il Duel Monsters. Era un gioco di carte che si basava sull’azzerare i punti dell’avversario adoperando dei mostri e servendosi di magie e trappole come supporto.
L’unica cosa di cui necessitava Pegasus era di una tecnologia abbastanza avanzata da consentire di rendere reali le mosse del gioco. Fu uno scherzo per me costruire quella tecnologia, e ben presto strinsi un accordo con l’Industrial Illusion, la sua società.
Ampliando gli affari della mia azienda, avrei potuto garantirgli dei profitti ben maggiori rispetto a quelli che avrebbe potuto avere prima.
Confesso anche che finii per appassionarmi a Duel Monsters, e nel giro di poco tempo diventare un duellante professionista. Grazie alle tre carte del Drago Bianco Occhi Blu, i mostri più potenti del gioco, sbaragliai i miei avversari e divenni il numero uno a livello nazionale.
In ogni ambito in cui mi inserivo, riuscivo sempre ad essere il numero uno.
Per questo mi avevano definito un prodigio. Ed avevano ragione, non avevo motivo di temere nulla, primeggiavo ovunque e nessuno mi fermava. Ero invincibile!
Questo era quello che pensavo. Fino a quando, alla ricerca della quarta ed ultima carta del Drago Bianco Occhi Blu per distruggerla ed impedire che venisse usata contro di me, non mi imbattei in quel ragazzino che cambiò la mia vita per sempre.
Yugi Muto.
Sempre lui.

Yugi, te lo ripeto…

L’ultima carta del Drago Bianco Occhi Blu ce l’aveva suo nonno, e frequentando la stessa scuola e la stessa classe li seguii a casa, scoprendo in questo modo tutto.
Davanti all’insistenza del vecchio nel non cederla, dovetti sfidarlo e sconfiggerlo a duello per potermene impossessare e distruggere. E fu allora che Yugi si fece avanti per battersi contro di me al posto del nonno.
Allora ero convinto fosse un patetico ragazzino. Non lo presi sul serio e sbaragliai i suoi mostri in poco tempo. Non era tanto diverso dagli altri duelli che avevo dovuto affrontare nella mia vita. Dominavo il gioco ed ero pronto all’ultimo attacco.
Ma poi… non so ancora come, Yugi pescò la carta che gli donò la vittoria!
Ancora ora non riesco a crederci. Stavo vincendo, avevo la situazione in mano ed avevo trionfato. Eppure, alla fine Yugi era riuscito a vincere. Come… come diavolo c’era riuscito?! Era impossibile!!
Tra l’altro non so neppure perché, ma da quel giorno la mia mente era come aperta. Come se si fosse liberata di un peso enorme e si sentisse più leggera. Non riesco a comprendere bene come mai, ma mi aiutò molto a riflettere.
A riflettere sulla mia carriera da duellante e su quello che dovevo fare.
Purtroppo, questi miei pensieri dovevano attendere. Pegasus ed i Big Five avevano approfittato della mia sconfitta contro Yugi per provare a spodestarmi e prendere il controllo della Kaiba Corporation.
Quei luridi infami mi avevano tradito. Ed avevano anche rapito mio fratello per riuscire nell’impresa. Come se non bastasse, se Pegasus avesse sconfitto Yugi, che aveva infangato il mio nome sconfiggendomi, non avrei potuto fare nulla per fermarli.
Mi misi in moto e raggiunsi l’Isola dei Duellanti, dove si stava svolgendo il Torneo di Duel Monsters organizzato da quell’infame di Pegasus. Ed una volta lì trovai mio fratello prigioniero. Era legato come un cane, maledetti…
Pegasus allora si presentò da me e mi offrì un accordo. Se avessi sconfitto Yugi, avrei potuto duellare contro di lui e riprendermi mio fratello.
Fu un’occasione che non mi feci scappare. Avrei potuto prendermi la mia rivincita contro Yugi, ed al tempo stesso avrei potuto battermi contro Pegasus e liberare Mokuba.
Accettai la sua offerta, e mi scontrai di nuovo contro Yugi. Stavolta ero sicuro di vincere, perché avrei combinato le tre carte dei Draghi Bianchi Occhi Blu per creare la creatura più forte di tutto Duel Monsters.
Il Drago Finale Occhi Blu!
Eppure, nonostante questo, Yugi stava per battermi di nuovo. Con una combinazione delle sue carte, era riuscito ad indebolire il mio mostro ed a farlo diventare vulnerabile ai suoi attacchi. Ancora una volta si era dimostrato superiore a me.
Però stavolta la posta in gioco era troppo alta per permettergli di fare quello che voleva. Una mia sconfitta avrebbe significato perdere per sempre Mokuba, e questo non potevo assolutamente permetterlo.
Per questo presi una decisione drastica. Minacciai Yugi di suicidarmi se mi avesse sconfitto, e questo fu sufficiente a fermare il suo attacco ed a permettermi di vincere il duello.
Era stata una mossa scorretta ed ero il primo a dirlo. Ma davanti alla salvezza di mio fratello non guardavo in faccia nessuno ed ero pronto ad imbrogliare pur di vincere.
Inoltre, avevo sconfitto Yugi, ma non mi sentivo per nulla appagato. Avevo dovuto imbrogliare per riuscire a sconfiggerlo, e questo non mi dava soddisfazione per nulla. Sarebbe arrivato il giorno in cui l’avrei battuto lealmente, era una promessa!
In quel momento però dovevo concentrarmi su qualcosa di più importante. L’unica cosa che avrebbe consentito a me ed a mio fratello di salvarci a vicenda e di impedire che la Kaiba Corporation finisse nelle mani sbagliate.
Il duello contro Pegasus.

Yugi, te lo ripeto…

Purtroppo, venni sconfitto.
Credevo di potercela fare, che avrei avuto una possibilità di vittoria. Ed invece Pegasus riuscì a prevedere le mie mosse, non so ancora come ce la fece. Ma ci riuscì, ed io provai inutilmente a contrastarlo non vedendo le carte che giocavo, ma fu tutto inutile.
Ammetto di non ricordarmi cos’è successo dopo la sconfitta. So solo che mi risvegliai all’interno di una cella, e Mokuba e tutti gli altri si comportavano come se fosse tutto finito… ed effettivamente era proprio così.
Yugi era riuscito a sconfiggere Pegasus, ed in questo modo aveva salvato indirettamente la mia azienda. Non avrei mai pensato che sarei stato in debito con lui…
Due volte. Per giunta.
Dopo aver sconfitto Pegasus, affrontai i Big Five che mi isolarono nel nuovo gioco digitale che avevo creato. Mokuba, Yugi ed i suoi amici vennero in mio aiuto ed insieme riuscimmo a sconfiggere il loro drago e ad isolare la loro mente nel mondo digitale.
Con la loro sconfitta, i nemici della Kaiba Corporation erano stati annientati ed io potevo tornare agli affari della mia azienda. Tutto ciò era stato possibile solo grazie a Yugi, paradossale. Cercai però di andare lo stesso avanti.
Quanto accaduto sull’Isola dei Duellanti aveva rallentato i miei affari, e dovevo recuperare terreno visto che avevo in programma di lanciare una serie di parchi a tema dedicati al Duel Monsters. Li avevo chiamati Kaibaland.
Era il sogno mio e di mio fratello quando eravamo bambini, ed ora che avevamo i mezzi per poterlo realizzare non volevamo fermarci. Ci sarebbe voluto del tempo per riuscirci, ma l’avremmo realizzato. Costi quel che costi.
Non avrei mai pensato che, ancora una volta, i miei piani sarebbero stati scombussolati.
Stavolta da una pazza che sostiene che tutto quanto accaduto faccia parte di un fato già scritto e che io faccia parte del destino che salverà l’umanità.
Una psicopatica chiamata Ishizu Ishtar.

Yugi, te lo ripeto…

Mi chiese un incontro in un’ala del museo dedicata all’Antico Egitto.
Lì mi mostrò una tavola che, secondo lei, raffigurava me e Yugi combattere cinquemila anni fa. Che ridicolaggini. E per provare a rafforzare la sua visione mi mostrò pure il Drago Bianco Occhi Blu ed il Mago Nero che erano raffigurati in quella tavola.
Naturalmente non credetti ad una sola delle sue parole, ma quanto mi disse dopo sì che mi interessò. Mi raccontò delle carte delle Divinità Egizie, le più potenti della storia di Duel Monsters, e mi regalò una di esse.
Obelisco del Tiranno.
Una carta di assoluta potenza, che mi era stata donata così, senza chiedere nulla in cambio. Anzi no, lei disse che gliel’avrei restituita, ed ora so a che cosa si riferisse. Un vero peccato che nulla sia andato come voleva lei, eheheheheheheh.
Mi suggerì anche di organizzare un Torneo di Duel Monsters in modo da recuperare le Divinità Egizie mancanti. Io non mi feci perdere l’occasione e non me lo feci ripetere due volte.
Avevo l’occasione di ottenere il deck più potente mai esistito, ed al tempo stesso di vendicarmi di Yugi definitivamente. Non intendevo sprecare quest’occasione, e dopo aver creato il Duel Disk detti finalmente inizio al Torneo della Città dei Duelli.
Le regole erano semplici.
Bisognava ottenere in tutto sei carte di localizzazione, che unendole avrebbero indicato il luogo dove si sarebbero svolte le finali del Torneo. Ci sarebbe stato posto solo per otto duellanti, e tutti sarebbero partiti con un’unica carta di localizzazione.
Per vincere le altre si sarebbe dovuto battere gli altri duellanti mettendo in palio un numero di carte di localizzazione e la propria carta più forte. Il vincitore si sarebbe preso tutto.
Era la mia occasione per riscattarmi.
Questo Torneo sarebbe stata anche un’immensa pubblicità per la mia azienda e per i futuri parchi che avrei creato. Non c’era occasione migliore per affinare le mie abilità da duellante ed al tempo stesso sponsorizzare la Kaiba Corporation.
Niente e nessuno mi avrebbe fermato!

Yugi, te lo ripeto…

Il primo turno lo superai con molta facilità.
Un paio di duelli li feci in coppia con Yugi, e dovetti anche aiutare quest’ultimo a sconfiggere un duellante che possedeva Slyfer Drago del Cielo, un’altra delle Divinità Egizie. Naturalmente sconfiggendolo Yugi ottenne quella carta, ma sarebbe stata sua ancora per poco.
Una volta radunati tutti gli otto duellanti, detti inizio ai Quarti di Finale del Torneo.
Dal canto mio, dovetti scontrarmi con Ishizu Ishtar. Già, quella pazza si iscrisse al mio Torneo sperando di avere una possibilità di vittoria. Peccato solamente che dovette scontrarsi con me, e fu un immenso piacere darle una bella lezione.
Ammetto che c’è stato un momento in cui ho temuto seriamente di perdere, ma alla fine ho trionfato. Non ho ancora capito che razza di visione abbia avuto quando stavo per far attaccare Obelisco del Tiranno, ma alla fine ho vinto ed è questo l’importante.
Gli altri duellanti che hanno avuto accesso alle Semifinali sono stati Yugi, Marik e Wheeler. Marik possedeva il Drago Alato di Rah, l’altra carta delle Divinità Egizie a cui ambivo, nonché la più forte e l’ultima che avevo visto.
Wheeler invece ancora mi domando come sia arrivato così in alto. È un patetico duellante, e lo rimarrà per sempre.
Le ultime fasi si sarebbero svolte sull’isola della Kaiba Corporation. Il luogo dove era stato visto l’ultima volta il mio patrigno e dove si ergeva il suo impero prima che lo facessi crollare.
Sarebbe stato simbolico vincere e diventare il più grande duellante del mondo proprio lì. Avrebbe significato chiudere con il passato una volta per tutte.
Non avrei mai pensato che il passato sarebbe tornato a tormentati… sotto forma di Gozaburo Kaiba in persona!
Sì, quel vecchio era ancora vivo.
Ed era tornato a perseguitarmi!

Yugi, te lo ripeto…

Pare che avesse un figlio naturale.
Un ragazzino chiamato Noah, e che inizialmente mi avesse adottato per spronare lui, ma quando subì un incidente che uccise il suo corpo fu obbligato a digitalizzare la sua mente. A causa di ciò, io divenni l’erede, ed il resto sapete com’è andata.
Noah però voleva vendetta, e ci intrappolò tutti all’interno del suo mondo digitale sguinzagliandoci contro i Big Five, desiderosi di vendetta nei nostri confronti. Ci sbarazzammo di quei cinque uomini con estrema facilità, se avessero pensato di essere una minaccia per noi si sarebbero sbagliati.
Dopo dovetti combattere contro Noah. Quel vigliacco usò mio fratello come scudo, non ho idea di quale trucco abbia usato, ma allora riuscì ad assoggettare la sua mente al suo volere, e mise Mokuba contro di me.
Fu qualcosa che mi distrusse completamente, ma riuscì a farlo rinsavire giocando la carta del Drago Bianco Occhi Blu. Alla fine, non servì a nulla, e riuscì comunque a battermi.
Inutile dire che ancora una volta Yugi ci salvò. Sconfisse Noah e ci liberò tutti quanti, permettendomi in questo modo di chiudere i conti con il mio patrigno una volta per tutte.
Volle persino la rivincita della partita a scacchi che facemmo all’epoca, ma stavolta tramite un duello a Duel Monsters. Accettai la sua sfida con somma gioia, in modo da chiudere per sempre con lui definitivamente.
Ammetto che fu dannatamente difficile. Adoperò Exodia Necross, una versione paranormale dell’originale Exodia, la carta con cui Yugi mi sconfisse la prima volta. Ma alla fine con astuzia e strategia riuscì a vincere.
Gozaburo provò anche a imbrogliare rubando il mio corpo per fuggire dal mondo virtuale dentro cui si era intrappolato da solo dopo che lo avevo privato della società. Ma alla fine tutti riuscimmo a fuggire da quel mondo, ed io mi sbarazzai per sempre di lui.
Il mondo digitale era stato distrutto, e questo stava ad indicare che ormai era finita. Lui era morto e non sarebbe mai più tornato. Mi ero sbarazzato del mio patrigno definitivamente, i fantasmi del mio passato erano stati dissipati.
Adesso rimaneva solamente una cosa da fare.
Conquistare le carte delle Divinità Egizie e vincere il Torneo!

Yugi, te lo ripeto…

Ed invece eccomi qui.
Tutti i progetti che avevo, tutti i piani che avevo ideato, dissolti nel nulla come polvere al vento. E dire che era partito tutto bene, tutto era andato come avevo previsto.
Avevamo svolto un duello per determinare le coppie che si sarebbero affrontate in Semifinale, ed io ero capitato contro Yugi esattamente come volevo. Per battere il Rah di Marik dovevo avere entrambe le altre Divinità Egizie, quindi dovevo prendermi Slyfer.
Marik poi superò le Semifinali sconfiggendo Wheeler. Non che avessi dubbi al riguardo, quello una mezza calzetta era ed una mezza calzetta sarebbe rimasto per sempre.
Alla fine, toccò a me. Il momento della tanto agognata rivincita contro Yugi era arrivata, e non intendevo lasciarmela scappare. Questo era il mio Torneo e non potevo perdere, sarebbe stata un’umiliazione troppo grande.
Eppure il duello era partito bene. Avevamo evocato le nostre Divinità Egizie subito, ed avevano finito per distruggersi a vicenda. Ebbi un’altra visione dell’antichità in quell’occasione, ma sicuramente era solo un’illusione e null’altro.
Niente è reale, se non il mio desiderio di rivalsa contro Yugi, e grazie ai Draghi Bianchi Occhi Blu ed al Drago Finale Occhi Blu questo sarebbe stato possibile.
Eppure, non so come, ma Yugi evocò il Drago Nero Occhi Rossi di Wheeler e, successivamente, unì il Cavaliere delle Lame ed il Mago Nero per creare un nuovo mostro.
E quest’ultimo, ora, sta per tirare il colpo di grazia.
Io, Seto Kaiba, il numero uno a livello nazionale, sto per perdere di nuovo contro Yugi. No, non è possibile, non può succedere di nuovo.
Non ora che sono ad un passo dalla vittoria.
Ho scalato le gerarchie con le unghie e con i denti per dare a me ed a mio fratello la vita che meritavamo. Abbiamo affrontato i nemici della Kaiba Corporation ed i fantasmi del passato, e ne siamo usciti più forti di prima
Sono vicino al raggiungimento dei miei piani. E lui non me li porterà mai via.
So che è finita. So che ormai non ho più speranze di vittoria. So che Yugi mi ha praticamente sconfitto. Ma non voglio comunque accettarlo.
Non POSSO accettarlo!!

Yugi, te lo ripeto. Nessuno può battermi nel mio Torneo!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
A differenza di Dartz, con Seto Kaiba c’era davvero tantissimo di cui parlare a livello di trama, e difatti ho fatto abbastanza fatica a riuscire a condensare tutto ciò che gli è capitato nella vita all’interno di un’unica One Shot.
Anche se il punto d’arrivo era la sconfitta con Yugi al Torneo della Città dei Duelli, prima di esso c’era davvero molto di cui parlare, e la One Shot ha finito per essere anche più lunga della precedente, ma spero comunque di aver fatto un buon lavoro :).
Ho cercato di sottolineare tutte le sensazioni che ha provato il personaggio durante i vari momenti della sua vita, prendendo sempre in considerazione l’anime perché ho preferito omaggiare quello dato che vi sono più legato rispetto al manga, e spero che il risultato finale vi abbia soddisfatto alla fine :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 01 Dicembre, tra cinque giorni, per la terza ed ultima One Shot dedicata alla prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”!! ;)

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Capitolo 3
*** Cecilia, Amore Mio... (Maximillion Pegasus) ***


Salve a tutti!!! :)
Oggi concludo la serie di One Shot interamente dedicata alla prima serie animata di “Yu-Gi-Oh”!! :)
La mia speranza è che le One Shot che ho già postato e pure questa qui siano state e saranno di vostro gradimento, erano unicamente dei piccoli omaggi ai pg tramite riassunti della loro vita dal loro punto di vista, e di conseguenza nulla di ché, ma spero lo stesso che vi siano piaciuti tutto sommato :).
Concludiamo questa piccola serie con il primo storico villain della serie animata (non però del manga come sapranno certamente coloro che l’hanno letto), ossia Maximillion Pegasus!!
Il motivo per cui ho deciso di dedicargli una One Shot? Molto semplice: inizialmente come pg non mi diceva niente di ché, anzi ritenevo che togliesse spazio a villain ben più interessanti come Seto Kaiba e Yami Bakura, ma poi dopo aver saputo… diciamo il motivo per cui stava facendo tutto questo, ci sono rimasto di stucco.
La sua storia con Cecilia mi ha toccato profondamente, ed il fatto che stesse facendo tutto quanto solo per riportarla in vita è stato commuovente T_T per questo ho decido di onorarlo dedicandogli l’ultima One Shot di questa tornata :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


CECILIA, AMORE MIO…
ONE SHOT SU MAXIMILLION PEGASUS




Cecilia, amore mio…

Ho fallito.
Le ho provate tutte per realizzare il mio sogno. L’unico scopo della mia vita. L’unica cosa che mi mandava avanti in questo mondo.
Poter rivedere il tuo volto. Poter toccare di nuovo le tue guance. Poterti vedere sorridermi ancora una volta. Poterti tenere di nuovo tra le mie braccia.
Cecilia. Questa era l’unica cosa che volevo.
Tutto quello che ho fatto, tutto il male che ho provocato, era solamente per riportarti da me. Ed invece ho fallito, ho fallito miseramente ad un passo dalla vetta.
E dire che ero così vicino. Avevo la tecnologia della Kaiba Corporation. Avevo due Oggetti del Millennio e, sconfiggendo LUI, avrei ottenuto il terzo.
Dovevo solamente battere Yugi. Era l’ultima cosa che mi mancava. E non ci sono riuscito.
Tutti gli sforzi di anni interi, buttati via nel giro di pochi secondi.
Questa volta, non ti rivedrò mai più…

Cecilia, amore mio…

Ricordo il giorno in cui ti ho incontrata come se fosse ieri.
Sono sempre stato un bambino ricco, essendo nato in una famiglia benestante. Ammetto che mi annoiavo alle feste organizzate dai miei genitori, non avevo mai nessuno con cui parlare, non avevo mai nessuno con cui scambiare opinioni.
Ma un giorno, tu partecipasti ad una di queste feste, ed io riuscii ad incontrarti. Ci vedemmo solamente per un momento, ma capimmo immediatamente che eravamo fatti l’uno per l’altra.
Cecilia, quel giorno scattò in me qualcosa. E sono sicuro che anche a te è successo.
Passammo l’intera infanzia e l’intera adolescenza insieme. Eravamo inseparabili, eravamo uniti, eravamo indivisibili.
Tutta la mia vita la spesi al tuo fianco, e non avrei mai potuto sperare nulla di meglio. Poi, il giorno del nostro matrimonio, fu il più bello della mia vita.
Non potevo chiedere nulla di meglio. Avevo una bella moglie, una bella casa, una bella somma, tutto quello che un uomo poteva desiderare.
Non avrei potuto sperare nulla di meglio.
Ma poi… accadde la tragedia. L’evento peggiore che si sarebbe potuto manifestare accadde, ed io ne venni travolto nel giro di un attimo.
Cecilia. Tu mi abbandonasti. Moristi prematuramente distruggendo tutto il mio mondo.
Non avevo più uno scopo nella vita, avevo perso tutto quello che mi era rimasto. La mia vita si basava su di te, ed ora che non c’eri più mi sentivo vuoto dentro. Come se non avessi più nulla per cui vivere.
Nulla per cui lottare. Nulla per cui continuare.
Forse fu anche questo che mi spinse a viaggiare. Presi le valigie e partì alla volta dell’Egitto, volevo ritrovare me stesso ed allontanarmi dal mondo che conoscevo. Forse intendevo trovare un nuovo scopo nella vita inconsciamente, chi lo sa.
Non avrei mai pensato che quel viaggio avrebbe cambiato così drasticamente la mia vita.
Per sempre.

Cecilia, amore mio…

Durante il mio viaggio, finii per imbattermi in uno strano individuo.
Un uomo mulatto con un turbante bianco sulla testa chiamato Shadi. Non so bene cosa quel giorno mi spinse a seguirlo, tuttavia avevo fatto degli studi su alcuni oggetti misteriosi che appartenevano all’Antico Egitto, e ne avevo riconosciuto uno.
La Chiave del Millennio. Era attaccata al suo collo.
Conoscevo quell’artefatto, e forse fu proprio quello a spingermi a seguirlo fino a dentro il tempio dove si era rifugiato. Lì però venni scoperto, e Shadi decise di mettermi alla prova. Non potevo più scappare senza averla prima superata.
Decise di testare se ero degno di un Oggetto del Millennio, e mi impiantò a forza l’Occhio del Millennio sul sinistro. Inizialmente provai un dolore lancinante e volevo solo che qualcuno ponesse fine alle mie sofferenze.
Ma ora, a mente fredda, posso dire che non poteva capitarmi nulla di più bello.
Ti rividi. Per un momento ti rividi, mia dolce Cecilia. Non so ancora come fosse possibile, ma quell’Oggetto del Millennio mi dette la possibilità di riabbracciarti un’altra volta, prima che ti dissipassi definitivamente da me.
Fu quella visione che mi fece nascere un sospetto nella mente. Se un solo Oggetto del Millennio mi aveva permesso di rivederti solo per un breve momento, forse… TUTTI e sette gli Oggetti del Millennio mi avrebbero permesso di riportarti in vita!
Sapevo che era impossibile. Il controllo della vita e della morte era impossibile per chiunque, anche Shadi provò a dirmelo indirettamente, ma ormai avevo deciso e non intendevo più tornare indietro, se questo era l’unico modo per riaverti con me.
La decisione era stata presa. La carta era stata giocata.
Non dovevo fare altro che trovare per prima cosa gli Oggetti del Millennio che mancavano dalla stele dove Shadi aveva preso l’occhio. Ne mancavano quattro e lo avevo visto benissimo, una volta rintracciati quei quattro sarei tornato a prendere quelli.
Tuttavia, durante il mio viaggio feci un’altra scoperta molto interessante. Cinquemila anni fa, gli antichi egizi si dilettavano a combattere tra di loro adoperando dei mostri veri. Li chiamavano Giochi delle Ombre, ed erano un vero massacro.
Grazie agli scavi in Egitto, riuscì a trovare le stele che rappresentavano quei duelli, oltre che ogni singolo mostro che veniva evocato a quell’epoca. E fu allora che mi venne un’idea. L’idea che avrebbe cambiato il mondo del gioco per sempre.
Trasformarlo in un gioco di carte. Nel gioco più popolare del mondo.
Duel Monsters.

Cecilia, amore mio…

Il successo fu a dir poco mastodontico.
Tutti adoravano il mio gioco. Tutti lo provavano. Tutti lo testavano. Tutti combattevano. E le casse della mia società, la Industrial Illusions, si riempivano sempre di più. Non poteva andare meglio di così per quanto mi riguardava.
Partecipai anche ad alcuni Tornei promozionali come concorrente speciale, ma nessuno riusciva mai a battermi. Certe volte umiliavo anche gli avversari, come quando feci sconfiggere il campione internazionale, Bandit Keith, da un bambino, ricordo ancora quel momento.
Fu dannatamente divertente.
Eppure, nonostante questo non mi sentivo ancora del tutto appagato. E so bene perché. Mi ero ripromesso di riportarti da me, ed invece mi ero fermato momentaneamente per creare questo gioco così come veniva combattuto cinquemila anni fa.
Ma la pausa era solo momentanea. Sapevo che dovevo ancora rintracciare alcuni Oggetti del Millennio, e sapevo anche che il Duel Monsters li avrebbe fatti uscire allo scoperto. Mi mancavano solamente due elementi per portare a termine il piano.
Innanzitutto, una tecnologia abbastanza grande da riprodurre digitalmente i mostri. Ed il secondo… era un Torneo, il più grande mai realizzato nella storia del Duel Monsters, per attirare tutte le mie prede nello stesso posto.
L’isola non era un problema. Grazie ai miei soldi ne avevo già acquistata una, che avevo ribattezzato già Regno dei Duellanti. Mancava solamente la tecnologia necessaria per rendere i mostri reali.
Fortunatamente, il giovane Seto Kaiba, Presidente della Kaiba Corporation, si presentò da me mostrandomi la sua tecnologia rivoluzionaria. Mi colpì profondamente, e decisi così di stringere un legame d’affari con la sua società.
Pare che anche la Schreeder Corporation avesse brevettato una tecnologia simile, ma arrivò troppo tardi per l’accordo. Un vero peccato, ma con chi fare affari non mi interessava, mi bastava avere quella tecnologia e basta.
Anche perché avevo un sospetto.
Stavo iniziando a pensare che forse, tramite gli Oggetti del Millennio, era possibile riprodurre i Giochi delle Ombre di cinquemila anni fa sfruttando il Duel Monsters ed una tecnologia sufficiente da ricrearli digitalmente.
In questo modo i duelli sarebbero sembrati reali, e le vere capacità del mio Occhio del Millennio sarebbero potute venire alla luce. Le sfruttavo per vedere tramite gli occhi del mio avversario la sua mano, in questo modo nessuno poteva battermi.
Fortunatamente, un giorno quella possibilità venne a bussare alla mia porta quando seppi che il giovane Seto Kaiba, divenuto il numero uno a Duel Monsters a livello nazionale, era stato sconfitto per la prima volta.
Lui, un duellante professionista e pressocché imbattibile, era stato sconfitto da un novellino. Un duellante che non avevo mai sentito prima d’ora ma che, per qualche assurdo motivo, attirò la mia attenzione senza che sapessi ancora che aveva un Oggetto del Millennio.
Yugi Muto.

Cecilia, amore mio…

Questo ragazzino prodigio attirò subito la mia attenzione, e per questo decisi di metterlo alla prova.
Tramite una videocassetta riuscì ad entrare nella sua mente e ad organizzare un duello lampo di quindici minuti. Non avevo sbagliato i miei calcoli, possedeva davvero uno di quegli oggetti, per la precisione il Puzzle del Millennio.
Finalmente ne avevo trovato uno. Ma non potevo prenderlo, stavamo combattendo in un’altra dimensione e non ero fisicamente lì. Avrei dovuto scontrarmi con lui un’altra volta per potermene impossessare.
Per questo preparai la mia trappola.
Utilizzai l’Occhio del Millennio per rubare l’anima di suo nonno e spingerlo a partecipare al Torneo nel Regno dei Duellanti, che avevo annunciato al mondo intero dopo aver consegnato il trofeo regionale al campione Bruchido Haga.
Stavolta non avrebbe avuto scelta se non venire nel mio regno e battersi con me. Una volta sconfitto, mi sarei potuto impossessare del suo Puzzle del Millennio. E forse, a differenza di quanto pensato originariamente, mi sarebbero potuti bastare questi due.
I Big Five, gli amministratori più importanti della Kaiba Corporation dopo il suo Presidente, mi chiesero un’alleanza per spodestare il giovane Seto Kaiba sconfiggendo il giovane Yugi. Per quanto mi riguardava non avevo interesse nei loro affari, ma fortunatamente combaciavano con i miei.
Yugi dovevo già sconfiggerlo per conto mio, ed inoltre potevo sfruttare la tecnologia della Kaiba Corporation combinata ai due Oggetti del Millennio che avrei avuto per tentare un esperimento unico nel suo genere.
Riportarti invita unendo scienza e magia.
Era molto azzardato, vero. Ma se avessi fallito sarei potuto tornare al piano originale, raccogliendo tutti i sette Oggetti del Millennio e basta. Era un rischio che valeva la candela, ed ero pronto a correrlo pur di riabbracciarti.
Così tutti i duellanti vennero sull’isola.
Ed il Torneo del Regno dei Duellanti ebbe finalmente inizio.

Cecilia, amore mio…

Yugi accolse il mio invito e si presentò, proprio come volevo.
Ma anche il giovane Seto Kaiba si recò sull’isola. A quanto pareva aveva saputo che avevo rapito il suo amato fratellino e voleva riprenderselo. Davvero dolce.
La mia vera sorpresa fu che Yugi portò sull’isola anche un altro Oggetto del Millennio a mia insaputa. L’Anello del Millennio, posseduto dal suo amico Ryou Bakura.
Questo mi sorprese, ma di sicuro non scombussolò i miei piani. Anzi, avere tre Oggetti del Millennio al momento dell’esperimento sarebbe stato anche meglio. Di conseguenza non poteva davvero andare meglio di così.
Lasciai che entrambe le mie prede facessero quello che volevano. In fondo avevo dei piani in serbo per loro e non intendevo mandarli a monte solo perché intendevo velocizzare i tempi. Anche se ammetto che in un’occasione ho guardato una lotta di Yugi con interesse.
Quella contro il lato oscuro di Seto, che io avevo liberato dal Regno delle Ombre dentro cui era stato spedito dal giovane ragazzo. In quel combattimento aveva dimostrato di poter controllare il Puzzle del Millennio meglio di quello che pensavo.
Ma non era ancora finita, e tutti i nodi vennero al petto alla fine.
Costrinsi Seto e Yugi a battersi l’uno contro l’altro per avere l’opportunità di battersi con me. Era l’unico modo che avevano per salvare le anime dei loro cari, dato che avevo preso anche l’anima del giovane Mokuba.
Alla fine, Seto trionfò nel duello, ed ottenne l’incontro con me che tanto desiderava. So di essere stato crudele con lui, con suo fratello e con il nonno di Yugi, ma pur di riabbracciarti ero disposto a questo e ad altro.
Cecilia. Quando saresti stata viva, avresti capito quello che avevo fatto, ne ero sicuro.
In conclusione, comunque, Seto Kaiba non ebbe speranze contro di me. Grazie all’Occhio del Millennio vedevo ogni sua singola mossa, e come se non bastasse disponevo di un deck bandito da ogni competizione in quanto troppo potente.
Un Deck Toon. Uno dei più potenti di Duel Monsters.
Seto Kaiba venne sconfitto, e la sua anima finì tra le mie grinfie. Con il giovane Seto Kaiba fuori dai giochi, avrei disposto della tecnologia della Kaiba Corporation, adesso mancava solamente una cosa per poter terminare il mio piano.
Il Puzzle del Millennio!

Cecilia, amore mio…

Il giorno dopo si tennero tutte le finali del Torneo.
Non ricordo bene cos’è accaduto quella notte. Ho uno strano vuoto di memoria ad un certo punto, ricordo che mi stavo dirigendo nella stanza dove si trovava il tuo ritratto, Cecilia. E poi, il buio totale.
Mah, chissà cosa sarà successo…
Comunque fosse, le finali si svolsero esattamente come immaginavo. Yugi sconfisse la giovane Mai, mentre Joey ebbe la meglio su Bandit Keith.
Quest’ultimo provò addirittura a vendicarsi per l’umiliazione che gli avevo inferto. Lo spedì in mezzo al mare, quel povero sciocco non aveva avuto mezza speranza di intimidirmi in questa maniera.
Nella finale invece, i giovani Yugi e Joey si batterono in un duello all’ultimo sangue, dove alla fine a spuntarla e ad ottenere il premio in denaro e la possibilità di battersi contro di me fu proprio il giovane Muto.
Perfetto. Il duello che tanto bramavo era arrivato. Il suo Puzzle del Millennio sarebbe stato mio, e tu Cecilia, amore mio, tornerai finalmente in vita. Dovevi solamente avere un ultimo giorno di pazienza… un ultimo giorno…
Alla fine, il giorno della resa dei conti arrivò.
Oggi. Questo giorno preciso.
Ho duellato contro Yugi esattamente come nei piani. Ho sfruttato il mio Occhio del Millennio come potevo per vedere le sue mosse, ma comprendendo il mio trucco ha sfruttato lo scambio di personalità per ingannarmi.
A quanto pare il Puzzle del Millennio gli donava una doppia mente, e scambiandosela mi impedivano di vedere le carte in mano e di sapere le loro strategie. Davvero furbi, glielo devo riconoscere.
In questo modo contrastarono anche il mio Mondo Toon distruggendolo, ma fortunatamente io avevo ancora un asso nella manica da giocare. Il mio mostro più forte nonché la creatura che avrebbe segnato la sua sconfitta.
Abbandono!

Cecilia, amore mio…

Ed invece, nulla ha funzionato.
Giocai Abbandono ed in questo modo riportai la situazione a mio vantaggio. Trasferì anche il duello nel Regno delle Ombre, in modo da sfiancare la loro mente e costringerli alla resa. Ed in parte ci riuscì anche.
La mente più debole cedette il posto a quella più forte per tutto il resto del duello, ed ero convinto allora che la sua mente sarebbe stata un libro aperto per me. Ma un potere ben più grande di quello che potevo pensare mi respinse.
Il legame dell’amicizia tra Yugi ed i suoi compagni.
Quella forza era troppo grande persino per il mio Occhio del Millennio, e celò alla mia vista il Mago del Chaos Nero, l’ultima carta giocata dallo Yugi più debole che, in combinazione con Kuriboh, ha decretato la mia sconfitta.
Io, Maximillion Pegasus, creatore del Duel Monsters… sono stato sconfitto al mio stesso gioco. Qualcuno è riuscito a battere il mio Occhio del Millennio ed a infrangere tutti i miei sogni di gloria e di potere.
Ma soprattutto… mi ha impedito di riaverti tra le mie braccia.
Mi dispiace molto, tesoro.
Le ho provate tutte, ho fatto tutto quello che era in mio potere per riaverti al mio fianco. Ma non ci sono riuscito, ed ora dovrò vivere per sempre con la consapevolezza di essere stato ad un passo dal riaverti, ma di non essere riuscito a riportarti da me.
Scusami tanto.

Cecilia, amore mio… ho fallito, non ti rivedrò mai più…


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
In questo caso con Pegasus c’era poco di cui parlare, quasi quanto Dartz a parere personale, e per questo non è venuta fuori una One Shot troppo lunga, ma spero vi abbia comunque deliziato in conclusione :).
Anche per lui ho preso in considerazione unicamente l’anime così come per Dartz e Seto Kaiba, e questo perché sono più affezionato all’anime rispetto al manga, ma spero comunque che abbiano gradito questa scelta anche i puristi del manga ;).
Ho cercato di trattare i punti salienti della sua vita meglio che potevo, soffermandomi sul rapporto con Cecilia per il motivo descritto nelle note iniziali, e penso che alla fine sia venuto fuori un buon lavoro, ma questo naturalmente dovrete essere voi a dirmelo :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 03 Dicembre, tra due giorni, per la prima di una serie di One Shot dedicata a “My Hero Academia” e che sarà pubblicata nell’apposita sezione!! ;)

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