Hermione Granger a passeggio nel tempo

di VIVINENE813
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Finalmente ad Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Hermione la so-tutto-io ***
Capitolo 4: *** A caccia del primo Horcrux ***
Capitolo 5: *** La Guerra ha inizio ***
Capitolo 6: *** Annunci ***
Capitolo 7: *** Bisogno di risposte ***
Capitolo 8: *** Un altro matrimonio ***
Capitolo 9: *** Il piano ***
Capitolo 10: *** La camera dei segreti ***
Capitolo 11: *** Ti amo ***
Capitolo 12: *** Malfoy ***
Capitolo 13: *** E' Guerra ***
Capitolo 14: *** La guerra è finita ***
Capitolo 15: *** Rivelazioni e sorprese ***
Capitolo 16: *** 2° prologo ***
Capitolo 17: *** Ricordi ***
Capitolo 18: *** Occhi scuri ***
Capitolo 19: *** Chi è quello strano ragazzo? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Hermione quel giorno stava scrutando dalla sua poltrona quelli che da sempre erano stati i suoi migliori amici. Avevano appena iniziato il 7° anno, ma nelle facce dei suoi compagni di scuola leggeva la tristezza di avere perso le persone più care durante la guerra contro Voldemort, perfino verso Draco Malfoy aveva provato compassione. Eppure quel giorno si rese conto che poteva cambiare le cose…forse. Anche lei aveva perso qualcuno: i suoi genitori non sapevano nemmeno di avere una figlia.
Così si precipitò in biblioteca, i suoi amici non si stupirono: quello era l'habitat naturale di Hermione Granger. Se fosse tornata indietro nel tempo, sapendo del segreto degli Horcrux, allora forse poteva fare qualcosa!
Con il permesso di Madama Prince andò nella sezione proibita. Mentre cercava negli scaffali trovò un libro rovinato “Passeggiare nel tempo” ecco ciò che faceva al caso suo!
La giratempo…non poteva usarla, lei non esisteva durante la I^ guerra magica, voleva tornare in quel periodo, quello in cui Voldemort aveva creato meno Horcrux. Mentre leggeva freneticamente trovò una strana pozione “Tempus Potions”, un particolare intruglio che faceva tornare indietro le persone, senza però avere la possibilità di tornare al tempo attuale: se avesse fatto così sarebbe stato un viaggio senza ritorno. Non ci sarebbero state ripercussioni sul presente. Ma se Hermione decideva una cosa doveva assolutamente metterla in pratica, in questo caso salvare la vita a molte vittime innocenti e evitare una guerra che secondo la ragazza era del tutto inutile. Però voleva dire anche lasciare i suoi due migliori amici... ci avrebbe meditato ancora un po'.
Preparò comunque la particolare pozione e dopo aver detto un “addio” (spacciato per una buonanotte) ai suoi amici ingerì 20 sorsate come indicato. Era il 1° settembre 1988 quando ad un tratto Hermione si trovò nella stazione di King’s Cross, ma quella di vent’anni prima, era davanti al binario 9 ¾ ed erano esattamente le "4:00 del mattino!" esclamò guardando il grande orologio sopra la sua testa. Prima di tutto doveva essere ammessa ad Hogwarts, così spedì velocemente un gufo a Silente e dopo circa due ore le tornò la risposta.
Cara signorina Hermione Jean Granger,
siamo lieti di avere una nuova studente proveniente dall’Australia nella nostra scuola di magia e
stregoneria.
I libri le saranno dati dalla scuola fin tanto che non potrà acquistarli.
Prenderà il treno nella stazione di King’s Cross oggi alle 11:00.
Cordiali saluti.
IL PRESIDE
Albus Percival Wulfric Brian Silente
La lasciò sorpresa il fatto che Silente non avesse fatto domande circa il "ritardo" della sua richiesta, tuttavia l'importante sarebbe stato entrare ad Hogwarts. Ora doveva solamente aspettare nella stazione vuota ancora per poco: 5 ore! Ma Hermionr Granger non è tipo che si annoia tanto facilmente. Così fece una sostanziosa colazione, andò a farsi un giro per la Londra babbana e si lesse un libro. Dopo aver finito mancava solamente mezz’ora per salire nel treno. Così attraversò la barriera e si trovò davanti il familiare treno diretto ad Hogwarts. Era già pieno di famiglie pronte ad augurare buona fortuna ai propri figli; lì vide la famiglia Potter insieme a Sirius Black…certo, si doveva ammettere che il primogenito dei Black era un ragazzo niente male: alto, una capigliatura lunga nera come l’ebano che ricadeva a ciuffi irregolari davanti al bel viso, muscolatura particolarmente scolpita, occhi  grigi mozzafiato e pelle bianca come il latte. Hermione ne era incantata, ma accantonò i pensieri dandosi della stupida poiché quello era il padrino del suo migliore amico. Presto distolse gli occhi da quella famiglia, doveva assolutamente trovare uno scompartimento vuoto!  La folla era troppo numerosa per passarci attraverso e per la statura bassa e il corpo minuto di Hermione era alquanto difficile riuscire ad intravedere una via di fuga. Dopo aver  spinto di qua e di là riuscì con fatica a salire nel treno, ma purtroppo gli scompartimenti erano già tutti pieni. Vide la mamma di Harry seduta in uno scompartimento con Alice Paciock, la mamma di Neville. Decise di affrettarsi a raggiungere quello scompartimento e tutta accaldata aprì la porta.
-Salve io sono Hermione Jean Granger, vengo dall’Australia!- si ricompose Hermione e strinse le mani alle due ragazze che la guardavano sorridenti e divertite.   
-Alice Pewrett- si presentò cordialmente la ragazza.
-Lily Evans!- la imitò la bellissima ragazza dagli occhi verdi.
Hermione fece ben presto amicizia con le due ragazze e scoprì che il carattere di Lily, come gli occhi, era molto simile a quello di Harry…pensare a lui la faceva sentire triste. Aveva abbandonato Ron, Ginny, Neville, Luna e tutti gli altri.



















 

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Capitolo 2
*** Finalmente ad Hogwarts ***


Dopo aver ascoltato tutte le avventure estive delle due ragazze (molto interessanti a dirla tutta!) arrivarono ad Hogwarts. Hermione era all'apice della sua felicità: vedere Hogwarts ancora così bella e lontana da quella guerra sanguinosa che l'aveva vista protagonista le riscaldava il cuore, quel posto custodiva tutti i suoi ricordi più belli.
Era ora di scendere.
-Ma quelli chi sono?- chiese Hermione fingendo di non sapere mentre indicava i Malandrini.
-Ah quelli? Sono solamente dei palloni gonfiati che fanno scherzi alle ragazze e ai bambini di Serpeverde! Soprattutto Potter e Black Ti conviene stare alla larga da loro, saranno simpatici e tutto, anche se secondo me non è vero, ma ti portano solo guai. Pensa che l'anno scorso ho aperto un club di lettura con Severus (mio caro amico) e loro hanno imbrattato tutti i muri della stanza che ci avevano assegnato con caricature poco gentili di Severus, lui si è arrabbiato ed è da giugno che non mi parla!- esclamò Lily poi fece una pausa per riprendere fiato visto che era diventata rossa come i suoi capelli e riprese a parlare più tranquillamente -Quel ragazzo con il boccino e che si scompiglia ogni volta quei capelli a cui un parrucchiere farebbe comodo è Potter, quel ragazzo bello e infantile è Black, quello dall'aria stanca è Lupin, un bravo ragazzo, il migliore tra tutti...e adesso arriva l'ultimo che è quello cicciotto e basso cioè Minus...- finì la frase infastidita.
-James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus- puntualizzó Alice.
Poi le tre amiche arrivarono tranquillamente al castello con le familiari
carrozze.
Raggiunsero la Sala Grande e il momento dello smistamento stava per iniziare, ma non prima del discorso di Silente.
-Benvenuti e Bentornati ragazzi miei...quest'anno si unirà a noi una
nuova ragazza proveniente dall'Australia, frequenterà il 7° anno ed il suo nome è Hermione Jane
Granger- lo seguì un applauso educato.
Poi una McGranitt piú giovane di vent'anni alzò il cappello parlante.
-Hermione Jean Granger- disse la professoressa con il suo solito tono severo. Cosí la ragazza andó velocemente verso lo sgabellino pronta ad essere smistata nei Grifondoro...o così sperava.
-Sei indubbiamente...GRIFONDORO!-urló a gran voce il cappello parlante con grande sollievo di Hermione. Poi, a disagio con tutti gli occhi della Sala Grande puntati addosso si affrettó a raggiungere il tavolo dei Grifondoro, dove si mise a sedere tra Lily e Sirius.
-Ciao nuova studentessa!- disse Sirius cercando di mascherare la disattenzione che aveva prestato mentre dicevano il nome della ragazza che lui, evidentemente, non ricordava.
-Ciao- disse Hermione con un tono fermo ma cordiale.
Poi lui si avvcinó piano alla faccia della ragazza per darle uno dei suoi irresistibili baci ai quali ogni ragazza colpita dalla sua bellezza non resisteva. Hermione era paonazza non sapeva cosa fare davanti a tutta quella sfacciataggine. Così lui fece in tempo ad unire le sue labbra a quelle della ragazza e anche a guadagnarsi uno schiaffo.

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Capitolo 3
*** Hermione la so-tutto-io ***


Tutta la Sala Grande si era girata a guardare quella strana scena. Le spasimanti di Sirius erano arrabbiate e i Serpeverde (come al solito) ghignanti, uno tra di loro sorrideva: Piton, Severus Piton, perdonatemi "Mocciusus".
Sirius arrabbiato si alzò in piedi e sovrastò con la sua altezza la ragazza minuta. Hermione cercò di non farci caso, ma l'altezza del ragazzo la intimoriva un po', tuttavia rimase seduta. Ma non era solo quello che la rendeva nervosa: aveva appena baciato il padrino di Harry, che aveva visto morire e che aveva conosciuto 20 anni più vecchio, reduce di Azkaban..."oddio!" pensò la ragazza.
-Pensi che la tua altezza mi possa intimorire Black?- chiese tagliente Hermione con il sarcasmo che solo una so-tutto-io può avere; accantonando il problema "la personalità di Hermione Garnger", nessuno si era mai permesso di rispondere così a Sirius Black, troppo impauriti per gli scherzi che solitamente utilizzava come vendetta.
-Uh...la ragazzina si fa preziosa?- chiese Black con un sorrisetto da "sono il più figo del mondo" o semplicemente di derisione.
Hermione stanca che il ragazzo le desse filo da trocere già il primo giorno di scuola gli tolse con un semplice incantesimo la voce.
-Finito di infastidimi Black?- chiese la Granger a Sirius che la guardava imbronciato.
Finita la cena raggiunse il dormitorio con Lily che era felicissima di avere un'amica così simile a lei.
Sirius Black quella notte si addormentò con la convinzione che quella ragazza prima o poi sarebbe caduta ai suoi piedi, mentre Hermione si stupiva di quanto sciocco fosse il padrino del suo migliore amico da ragazzo.
Il giorno seguente Hermione Granger era tutta eccitata per le lezioni, come sempre! I Malandrini proprio non riuscivano a capire tutta quell'eccitazione per delle noiosissime lezioni!
Quel giorno iniziava con una pesantissima lezione di Storia della Magia in compresenza, per giunta, dei Serpeverde. Hermione aveva sempre la mano in alto per rispondere agli impercettibili quesiti del professor Ruf, che non era un fantasma ma le lezioni erano ugualmente noiose, ma la ragazza era riuscita a far assegnare a Grifondoro 50 punti.
-Hey Granger!- disse Sirius finita la lezione ad Hermione.
-Cosa vuole sua maestà?- chiese sarcastica la so-tutto-io dopo che aveva visto il malandrino baciare già 10 ragazze in un solo giorno.
-Oh, ti volevo chiedere se ci pari le chiappe, sai com'è, Macciusus si merita un bello scherzo!- disse Black alla ragazza.
-Mi dispiace Black ma io non ti paro le "chiappe" (e qui la so-tutto-io aveva alzato la voce per dimostrare al ragazzo l'inappropriato linguaggio in una struttura scolastica) perché non si fanno scherzi di cattivo gusto qui! E se avete voglia di essere espulsi ben venga!- e a testa alta Hermione si allontanò insieme a Lily Evans che guardava l'altra con sguardo carico di ammirazione.
-Mi sa che la Granger non vorrà mai uscire con te Felpato, hai le stesse probabilità che ha Ramoso di stare con la Evans...- constatò un intellettuale Remus Lupin.
-Tappati quella bocca!-  sbraitò Sirius furioso.
-Sento puzza di guai...- disse James Potter nervoso.
-Sì certo...- disse il licantopro sarcastico, ma tutti sapevano che Black avrebbe fatto passare dei brutti guai alla malcapitata Granger.
IN SALA COMUNE
Hermione stava parlando con Lily sull'amortentia, quando si pararono davanti a loro James Potter, Sirius Black e un riluttante Remus Lupin.
-Allora ragazze...- iniziò James Potter -vogliamo un parere obbiettivo...- iniziò James credendosi intelligente.
-Vai dritto al punto Potter.- disse Lily con gli occhi ridotti a fessure.
-Chi pensate sia meglio tra noi tre?- chiese Sirius avverando le richieste della Evans.
-Indubbiamente Remus!- dissero in coro le due ragazze per poi andare in dormitorio, mentre James, Sirius e un po' anche Remus avevano la bocca spalancata per la sorpresa.
-Non è giusto...di solito tutte cadono ai miei piedi!- disse Felpato in dormitorio.
-Siete poco gentili, è per questo che non riuscite a conquistarle...insomma un caso disperato!- disse tranquillamente Lunastorta.
-Ci ho provato...- disse sconsolato Ramoso.
-Lasciamole perdere per un attimo...che ne dite di andare a farci un giro nella foresta oscura a infastidire centauri?- chiese a quel punto Sirius Black con un sorriso malandrino.
-Sì!- disse James Potter felice.
-Io resto in dormitorio!- si tagliò fuori Lunastorta.
-Anche io!- si tagliò fuori Codaliscia del quale i Malandrini non si erano nemmeno ricordati ci fosse.
-Ok, noi torneremo verso...- iniziò Felpato.
-Le due di notte!- finì la frase il cervo.
Velocemente uscirono dal dormitorio con il mantello dell'invisibilità.

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Capitolo 4
*** A caccia del primo Horcrux ***


Quando i due ragazzi arrivarono nel corridoio fuori dalla Sala Comune videro Hermione, curiosi di sapere perchè la perfetta so-tutto-io fosse in giro di notte, si tolsero il mantello e silenziosamente le si avvicinarono.
-Pss...Granger!- disse Felpato, sentendo quella voce lei trasalì, come se fosse stata trovata con "le mani nella marmellata".
-Sì ragazzi?!- disse titubante Hermione.
-Che ci fai fuori dal dormitorio a quest'ora?- chiese James sorpreso.
-Ehm...avevo voglia di fare un giro per conoscere la scuola...- cercò di tagliar corto la ragazza.
-Dai Granger non sei brava a mentire!- ghignò James.
-Sputa il rospo...Daiii!-  la supplicò Sirius.
-Okay, okay...solo perché è troppo rischioso da sola...potrei morire.- disse in tono grave Hermione. Forse loro avrebbero potuto darle una mano, dopotutto non avrebbe fatto un danno...giusto?
-Ma nella scuola non si può morire!- disse Ramoso scherzando.
-Fuori sì però! È una cosa rischiosa, c'entra con Voldemort!- disse Hermione con gli occhi rotondi per la frustrazione.
-Cosa scusa?- chiese Sirius impaurito ed eccitato allo stesso tempo.
-Horcrux!- disse Hermione continuando con il tono di prima.
-Non so di cosa tu stia parlando ma io sono con te!- disse James Potter buttandosi subito all'avventura; a Hermione ricordava tanto Harry...quanto le mancava.
-Anche io!- disse Sirius sghignazzante per chissà quale motivo.
-Ma cosa sono questi Horcrux?- chiese James incuriosito mentre tutti e tre insieme procedevano cauti per il corridoio.
-Sono una parte dell'anima di Voldemort racchiusa in degli oggetti! Se li distruggiamo Colui-che-non-dev'essere-nominato morirà! Attualmente gli Horcrux da distruggere sono 3: il medaglione di Salzar Serpeverde, la coppa di Tosca Tassorosso e il diadema di Priscilla Corvonero...uno è stato distrutto da Silente, cioè l'anello della madre di Voldemort.- disse Hermione tutto d'un fiato.
-Ma come fai a sapere tutte queste cose?!- chiede il primogenito dei Black ammirato dalla bravura della ragazza, che, anche se non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto Cruciatus, se ne stava innamorando (sì, Black era sotto sotto un romanticone).
-Questo non è importante Sirius...- disse Hermione indecisa su come continuare a spiegare la situazione ai due Malandrini. Mentre Sirius pensava che il suo nome detto dalla Granger fosse la musica più armoniosa che avesse mai sentito.
-Allora iniziamo a cercare questi Loclux...o come si chiamano! FORZA! La notte è giovane!- disse James sfregandosi le mani.
-Concordo!- disse Felpato che guardava insistentemente Hermione. Lei era diventata rossa, si sentiva osservata.
-Ehm...- cercò di riprendersi la so-tutto-io visibilmente a disagio -Propongo di iniziare dal diadema che si trova in questa scuola- disse Hermione trionfante.
-Ad Hogwarts?!- chiese James Potter rischiando di soffocare.
-Se l'ha detto!- sbottò Sirius verso James mentre continuava a guardare la riccia con gli occhi a forma di cuoricino.
-Presto! Nella Stanza delle Necessità!- disse la ragazza in tono fermo avviandosi verso il 7° piano.
-Hahahaha! Ma ti sei bevuta 6 bottiglie di Whiskey Incendiario Granger?!- disse ridendo James.
-Mi dispiace Hermoine ma ti trovi nel torto...noi conosciamo ogni centimetro del castello e ti assicuro che di questa Stanza bla bla bla non ce n'è nemmeno l'ombra!- disse Sirius Black sentendosi intelligente.
-Se non mi credete ve la mostrerò, quindi state zitti e seguitemi, prima che Gazza ci scopra!- disse Hermione scocciata da quel dibattito molto inutile, mentre si lamentava mentalmente dei due Malandrini, loro la seguivano silenziosi.
Arrivati allo stendardo di "Barnaba Il Babbeo che insegna la danza ai Troll" la so-tutto-io ci passò davanti 3 volte sotto gli sguardi incuriositi e scettici dei due ragazzi. Alla fine si aprì davanti a loro un portone con all'interno un ammasso di cianfrusaglie: la Stanza delle Necessità.
-Wow!- disse Sirius con la bocca spalancata per lo stupore, mentre l'ammirazione verso Hermione Jean Granger continuava ad aumentare.
-Ma sei qui da solo un giorno e sai più cose di noi...non è giusto!- piagnucolò Ramoso.
-Eh ragazzi so più cose di quanto crediate...- disse la Granger con una punta di amarezza.
Poi James iniziò a gironzolare per l'enorme stanza in cerca di cose interessanti, Sirius preferì rimanere solo con Hermione e tra i due calò un silenzio imbarazzato.
-Allora dimmi, cos'è che sapresti in più di me?- si avvicinò d'un tratto Sirius alla ragazza, lei era rossa come un peperone.
-Ehm...non posso...- disse Hermione imbarazzata cercando di allontanarsi.
Poi un urlo di James mise fine a quella strana conversazione.
-L'ho trovato!- spuntò Ramoso da dietro le file di oggetti accatastati con in mano il diadema di Priscilla Corvonero!
-Grande!- esultò Hermione -ora basta trovare la spada di Godric Grifondoro per distruggerlo!- continuò.
-Scusa Hermione ma la spada è nell'ufficio del preside... e certo che non se li sa proprio nascondere bene i suoi horcrux...- disse Sirius esitante.
-Dai è facile! Voi, dopotutto, avete il mantello dell'Invisibilità per prendere la spada di Grifondoro!- disse Hermione felice, ignorando completamente il commento di Black su Voldemort.
-Ok...hey! Ma tu come fai a sapere che ho un mantello dell'invisi...- esclamò Ramoso, ma non fece in tempo di finire la frase che la ragazza lo interruppe -Ribadisco: so più cose di quanto voi non crediate.- concluse.
-Sei bellissima!- disse di punto in bianco il primogenito dei Black, ma rendendosi conto della frase appena detta si affrettò a tapparsi la bocca con le mani, intanto che Hermione e James ridacchiavano di lui.
-Quindi ora dobbiamo andare nell'ufficio di Silente e rubargli la spada?- chiese James Potter davanti all'ufficio del preside.
-Esattamente, ma diciamo che la prendiamo in prestito, è brutto il termine rubare...- rispose Hermione al ragazzo con un sorriso sghembo.
Quando entrarono nell'ufficio di Silente stettero attenti a non farsi sentire da Gazza, fortunatamente il preside non c'era e presero "in prestito" la spada.
Uscirono silenziosamente e con passo felpato si avviarono, di nuovo, alla Stanza delle Necessità. Ci entrarono e Hermione si preparò a distruggere la parte dell'anima di Voldemort.
Misero il diadema sopra ad un tavolo e la Granger impugnò con forza la spada, quando stava per colpire la coroncina da quest'ultima si sprigionò un fumo nero, che mostrò alla ragazza la sua paura più grande: vedere i suoi amici morire durante la guerra. Quando ormai quelle immagini la stavano facendo sprofondare in una lotta interiore Sirius le tolse di mano la spada e colpì con forza il diadema fino a romperlo in 2 parti. Hermione aveva perso i sensi.
-James che facciamo?- chiese Felpato agitato all'amico.
-Innerva!- disse James e la ragazza si risvegliò.
-Come stanno?!- chiese Hermione appena aver aperto gli occhi.
-Tranquilla era tutto nella tua fantasia...- le disse Sirius amorevole prendendola tra le braccia, lei era ancora molto scossa.
La portarono in Sala Comune e la distesero in un divano Rosso-Oro, James tornò nel dormitorio maschile e Sirius preferì restare con la so-tutto-io.
 

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Capitolo 5
*** La Guerra ha inizio ***


Mi dispiace moltissimo del tempo che ho aspettato per pubblicare questa storia! Ecco il seguito! Buona lettura! ;)
VIVINENE813
Quando Hermione si risvegliò, trovò il volto del bel Black.
-C..ciao…che mal di testa.- disse scombussolata.
-A chi lo dici, dormire in questo divano…ma per te questo ed altro- disse malizioso.
-Oh ma smettila!- disse divertita osservando quanto effettivamente fosse bello quel ragazzo.
Si guardarono intensamente, mentre a Hermione scorreva davanti la sera prima: Voldemort, i mangiamorte, le guerre, i lutti, la paura del proprio stato di sangue, il mondo così maledettamente sbagliato... arrivò un bacio senza preavviso, ma lei non si allontanò. Non era mai passato così veloce un mal di testa.
-Altri Horglux…ehyehyehy!- entrò James, quando si accorse che si stavano baciando quelli si allontanarono di colpo. Lei imbarazzatissima, lui tranquillo e "soddisfatto".
-Ragazzi!- si riprese la Grifondoro –mancano gli altri due!- disse pomposa.
-Sìsì, ma calmiamoci!- disse Sirius.
-Smettila tu!- disse lei, forse aveva sbagliato a baciarlo, era un tale immaturo!
-Sentite, non fate finta di odiarvi, vi ho visti prima avvinghiati come due sanguisughe!- disse Potter ridendo.
I due "innamorati" si guardarono malissimo.
La Grifondoro salì le scale per prepararsi alla prossima giornata di studio tutta imbronciata. Si pettinò i capelli e si mise la sua bella divisa per Hogwarts. Mentre si infilava le scarpe sentì una specie di allarme suonare. I mangiamorte si erano infiltrati ad Hogwarts, aveva letto su un libro che molte volte ad Hogwarts, in quei tempi, penetravano i mangiamorte, non aveva ancora capito bene come, forse qualcuno li aveva fatti entrare, come Malfoy il sesto anno. Era da immaginare che Voldemort si sarabbe accorto che era stata distrutta una parte della sua anima.
-Hermione!- si sentì chiamare. Scese le scale velocemente e trovò Sirius terrorizzato che la aspettava.
-Sirius!- disse abbracciandolo.
-Horglux?- le disse all’orecchio. Lei annuì.
Uscirono dalla Sala Comune, mentre l’allarme suonava e diventava sempre più assordante. C’erano studenti che correvano su e giù disperati, maschere nere che cercavano qualcuno, ma non sapevano nemmeno loro chi, e professori che cercavano di proteggere gli studenti.
-Sirius, dobbiamo uscire!- disse la riccia.
-E James, Lily, i Malandrini?- disse lui frustrato mentre cercava di schivare alcuni incantesimi, continuavano a nascondersi dietro le colonne, le quali puntualmente venivano attaccate.
-Hai ragione, ma non c’è tempo dobbiamo farcela, vedrai che se la caveranno!- annunciò fiduciosa. Le cose sarebbero rimaste invariate fino al momento in cui non avesse distrutto tutti gli Horcrux, per esempio i genitori di Harry non sarebbero morti.
-Va bene Hermione, salviamo il mondo magico!- disse Sirius con il suo solito atteggiamento da "pallone gonfiato".
Lei ridacchiò, sentiva l'adrenalina fluire lungo le sue vene.
Mentre cercavano di uscire dal loro nascondiglio arrivò vicino un mangiamorte: non avevano scampo.
-Sirius.- disse il mangiamorte freddo.
Hermione strabuzzò gli occhi quando questo si tolse la maschera. Era uguale a Sirius, solo un po’ più basso. Cercò di fare mente locale se la pozione per esempio avesse avuto un qualunque effetto collaterale. No, impossibile, ne era certa, lei non sbagliava mai.
-Regulus.- rispose con lo stesso tono Sirius. Hermione si rilassò.
-Sei un traditore Regulus!- disse Sirius rabbioso.
-Aspettate!- disse Hermione, era Regulus Black quello che aveva rubato il medaglione di Serpeverde, si era pentito delle scelte che aveva fatto.
-Hermione togliti!- disse Sirius sempre più arrabbiato.
-No! Regulus, tuo fratello, non è cattivo: vuole andare a rubare il medaglione di Serpeverde...vero Regulus?- chiese non sapendo che fare.
-Sì, ma come fai a saperlo?- chiese con gli occhi ridotti a fessure.
-Lo sa.- disse Sirius semplicemente, ma continuando a guardarlo dall’alto al basso diffidente.
-Per una buona volta usciamo da questo castello!- disse la ragazza trascinando i fratelli che, come guardie del corpo lanciavano incantesimi di qua e di là.
-Smaterializzazione congiunta.- annunciò la mora, una volta usciti dal territorio "protetto" di Hogwarts e, prendendoli per il braccio, con un ‘click’, si smaterializzarono fino ad una grotta. -E questo sarebbe?- disse Sirius.
-Il posto dell'Horcrux...- disse Hermione rabbrividendo, nonostante sapesse a memoria la storia non c'era mai stata in quell'inquietante posto.
-Regulus, tu che sei bravo...guidaci.- disse il primogenito dei Black a denti stretti.
-Sì- disse l'altro impaurito.
Si avviarono per quel posto tetro.
-Mette i brividi.- disse Sirius ad un tratto, guadagnandosi due occhiatacce. Arrivarono davanti ad uno strato di roccia. -Il sangue.- sussurrò Hermione quasi a se stessa. -Esattamente.- proferì Regulus con tono lugubre. -Senti fratello, già questo posto è tetro, ci manchi solo tu!- disse Sirius. -Ma cos'hai oggi?! Ti senti particolarmente divertito?! Sai che qua rischiamo la vita?!- disse Hermione arrabbiata.
-Ok non parlo più.- disse Black roteando lo sguardo. Quando si aprì il masso non si vide più nulla.

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Capitolo 6
*** Annunci ***


-Perché non si vede più niente?- chiese Sirius strizzando gli occhi alla ricerca di qualche luce.
-Ma che pesante!- disse Hermione, mentre accendeva con ‘LUMOS’ la bacchetta.
-Ah i miei poveri occhi stavano partendo!- rise il bel Black mentre il fratello portava una mano alla testa esasperato.
Hermione si era imposta di salvare anche Regulus: non doveva morire nessuno, nemmeno i genitori di Neville, di Harry o qualche altra anima innocente.
-Ragazzi una barca!- disse Sirius indicando la barchetta nella riva.
-Sì eccola.- disse il fratello.
I tre ragazzi salirono sopra la barca e con un remo la portarono avanti alla “babbana”.
Scesero e si guardarono in giro. Regulus raggiunse a grandi falcate il pozzo con il medaglione all’interno. Cercò di afferrarlo, ma senza risultato.
-Bisogna bere l’acqua con quella conchiglia.- disse Hermione scossa. Regulus la guardò con sguardo carico di rimorso, dispiacere e senso di colpa.
-Faccio io.- disse Sirius rendendosi conto che non era nulla di buono, ma lui doveva tenere in alto il suo onore e avrebbe fatto di tutto per proteggere la sua nuova "amica" e il suo pentito fratello.
-Oddio Sirius.- Hermione sudava freddo.
-Regulus mettiti ai bordi dell’isolotto! Quando inizierà a bere verranno su gli Inferio e dobbiamo tenerci pronti!- disse Hermione risoluta, l’altro si limitò ad annuire.
Sirius iniziò a bere sempre più velocemente.
-Tra poco avrà bisogno di uno di noi…vai tu Regulus.- disse Hermione rivolta al secondogenito dei Blck, che raggiunse il fratello che stava per cedere. Come una reazione a catena, gli inferio salirono dall’acqua, Hermione cercò di respingerli, ma erano troppo forti per una sola strega.
-Regulus muoviti!- gridò mentre respingeva un inferio che le si era attaccato al polpaccio.
-Sì, ne manca solo uno!- disse il fratello.
Quando bevve l’ultima porzione di acqua maledetta Sirius perse i sensi. Regulus lo prese e lo trascinò fino alla barca respingendo gli inferio che invadevano il percorso.
Hermione corse a prendere il medaglione. Lo mise in tasca, e la sigillò con un incantesimo, corse verso la barca dove il fratello più piccolo la attendeva con il grande privo di sensi.
Salì appena in tempo. Regulus remava veloce mentre Hermione lanciava incantesimi verso le creature che si avvicinavano alla barca.
Riuscirono ad uscire dalla grotta per pura fortuna, in quel momento Sirius si risvegliò.
-Ce l’abbiamo fatta?- chiese con il fiato corto.
-Sì!- disse Hermione entusiasta andando ad abbracciare Sirius.
-E’ meglio andare via. I mangiamorte sono arrivati ad Hogwarts dopo che avete distrutto l’Horglux, Tu- Sai-Chi l’ha sentito.- annunciò Regulus.
-Hai ragione non tarderanno ad arrivare.- disse Hermione alzandosi insieme a Sirius.
-E dove ci smaterializziamo?- chiese Hermione.
-Da James…- disse Sirius afferrando il fratello e la mora con poca grazia e con un sonoro ‘Click’ si smaterializzarono.
Lì, in quella casa accogliente trovarono James, Lily e i genitori del ragazzo.
-Lily!- disse Hermione correndo ad abbracciare l’amica, mentre i tre ragazzi si salutavano.
-Ma perché tuo fratello è qui? Non è un mangiamorte?!- chiese James arrabbiato e impaurito allo stesso tempo.
-Ci ha aiutato a trovare un Horcrux, senza di lui non ce l’avremmo fatta. Vuole distruggerlo come noi. Entrerà  nell’ordine?- chiese Sirius a bassa voce.
-Sì se lo dici tu amico, ci credo!- annunciò James dando il  5 al moro e facendo accomodare il fratello nelle grandi poltrone del salotto Potter.
-Ragazzi avete la casa protetta?- chiese Regulus.
-Superprotetta! Insomma, qua c’è la sede dell’ordine e, a proposito…tu ne fai parte!- disse James sorridendo.
-Io?!- chiese Regulus sorpreso.
-Certo fratello…partitina a sparaschiocco?!- chiese gioviale.
Dall’altra parte le ragazze parlavano con un bicchiere di tè in mano.
-Sai Hermione, io e James abbiamo messo giù l’ascia di battaglia…penso di poterlo perdonare, mi ha salvato dai mangiamorte  e poi è stato un vero cavaliere nei miei confronti oggi- disse Lily sorseggiando la gradevole bevanda.
-Non lo è sempre stato? E poi…se era così stupido era solo per farsi vedere, forse anche adesso è lo stesso- disse ridacchiando mentre guardava i tre ragazzi giocare come bambini.
-Sì, è vero…però io ero amica di Severus, non volevo avere nulla a che fare con i ‘malandrini’, perché lo prendevano in giro capisci?!- disse Lily d’un tratto rabbuiata...forse si sentiva in colpa per il suo amico d'infanzia?
-E poi cos’è successo?- chiese Hermione anche se sapeva di quella storia.
-Severus mi ha detto ‘mezzosangue’. Quell'offesa detta da Lucius Malfoy non mi feriva poi così tanto, ma quello era il mio migliore amico, mi ha spezzato il cuore.- disse mentre le stavano per scendere l lacrime.
-Su su non ci pensare! C’è James qua!- disse Hermione, anche se, conoscendo tutta la storia, le dispiaceva che quella ragazza tanto buona soffrisse e che non sapesse quanto profondamente l'amasse Severus Piton. Sapeva come ci si sentisse a essere chiamati mezzosangue, lei ce l’aveva ancora inciso sul braccio. A questo proposito decise di dare una sbirciatina al braccio. La cicatrice era sparita. Voleva dire che alcune cose con quella pozione sparivano? Interessante.
Lily si alzò e andò da James a sussurrargli qualcosa nell’orecchio. Poi lui annuì contento.
Lily salì su una sedia e James in un’altra.
-Dobbiamo fare un annuncio- proferì Lily.
Ad un tratto i genitori di James si smaterializzarono con un sorriso nelle labbra.
Tutti, compresi i fratelli Black erano sull’attenti per  sapere questo annuncio.
-Io e Lily stiamo insieme!- disse James.
I due coniugi Potter, entrati in quel momento, strabuzzarono gli occhi, Hermione e i fratelli applaudirono contenti, anche se stupiti dalla velocità della cosa, insomma, fino al giorno prima quasi non si parlavano!
-Grande James!- disse Sirius dando una pacca all’amico talmente forte da farlo piegare.
-Lily!- urlò Hermione con le lacrime di felicità agli occhi abbracciando l’amica: le lacrime non erano per quella notizia troppo frettolosa, ma perché sarebbe nato Harry, il suo migliore amico!
-Come mai questa scelta così affrettata?- chiese il padre, anche se con un sorriso felice.
-Perché con questo periodo di guerra e tristezza è giusto vivere fino in fondo ogni cosa. - disse James con un sorriso dolce verso Lily. La serata passò tra baci e abbracci, scherzi e battute. A Hermione sembrava di essere tornata alla Tana e una lacrima di nostalgia le scese lungo il volto.

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Capitolo 7
*** Bisogno di risposte ***


Hermione e i due fratelli rimasero in casa Potter per una settimana.
-Hermione!- urlò Lily richiamando l'amica da sopra le scale. La riccia si affrettò a raggiungerla, poichè in quel periodo era sempre più agitata.
-Cosa succede Lily?- chiese Hermione preoccupata.
-Io e James abbiamo deciso di sposarci!- disse la rossa mostrandole un anello con un grosso diamante.
-Cosa??- disse la riccia strabuzzando gli occhi - Non state correndo un po' troppo?-
-Ma no! Lo sai la vita è breve! - disse Lily con occhi sognanti. "Che la sua amica fosse impazzita?" pensò Hermione.
Il giorno passò monotono e osservò Lily con attenzione, pensando che forse avesse ricevuto un filtro d'amore...eppure no, non era vittima di nessun incantesimo o pozione. "Che immaturi!" pensò la so-tutto-io.
Regulus e Sirius stavano parlando fitto fitto e James osservava la ragazza che da sempre desiderava che presto sarebbe diventata sua moglie.
"Tempo 2 giorni e questi già si sposano, cosa mi sono persa?" si chiese nuovamente Hermione prima di iniziare a leggere un libro.
Il giorno seguente, chiamata dalla rossa, Hermione entrò in camera e la trovò in un fantastico abito: un vestito da sposa bianco candido a sirena.
- Sei splendida, Lily - disse a bocca aperta Hermione guardandola, pensando ancora alla sua impulsività. In testa portava il velo tenuto su da un cerchiello tutto decorato da margherite. La rossa a quel punto prese un fiorellino viola un po' appassito e appena aprì il palmo della mano, questo si aprì, come rinato, sbocciato, una vita nuova che nasce.
-questo serve a darti un po' di fortuna Hermione - disse in tono malinconico l'amica. Quest'ultima aveva capito che Hermione era preoccupata per qualcosa. -Non ti preoccupare Hermione, mi sto sposando perché ne sono innamorata, ho paura di morire Hermione....- disse la rossa diciasettenne.
-Grazie Lily del fiore, ma non pensi di correre un po' troppo con James?- disse con gli occhi lucidi. In quel momento, come una furia, entrò nella stanza Sirius.
-Hey ragazze, i genitori di James sono usciti, abbiamo la casa libera, festicciola?! - disse con tono spaccone. Le due ridacchiarono.
-Tra poco arriviamo- gridò la rossa.
-ok amore!- disse James dal piano di sotto. Hermione era sempre più perplessa di quei due...ecco da dove Harry aveva preso tutta la sua impulsività.
Il pomeriggio passò tra una partita di scacchi magici e un bicchiere di whiskey incendiario, una battuta fuori posto di Sirius e un'occhiataccia di Lily, Regulus e Hermione.
-Direi che è stata una bella festa.- disse Sirius con un sorriso malandrino.
Ma prima che potesse di nuovo aprire la bocca gli arrivò una cuscinata in piena faccia.
-Ah vuoi la guerra?!- disse a Hermione, la criminale 'lancia cuscini' gli fece una linguaccia alzandosi dal divano mentre veniva rincorsa dal maggiore dei Black. Tutti i presenti li osservavano con sguardo divertito.
Quando la riuscì a prendere caddero a terra rovinosamente. Lui sopra di lei mentre i loro sguardi si incatenavano.
-Ehm...ragazzi, prendetevi una stanza.- disse Remus ridendo, ma malinconico, era appena arrivato in casa Potter con i suoi soliti vestiti malconci.
Hermione e Sirius si alzarono ridacchianti.
-Remus avevi detto che non potevi arrivare prima di domani.- disse James rabbuiato, evidentemente qualcosa non andava.
-Ragazzi ho da darvi una bruttissima notizia.- disse con tono grave. Tutti drizzarono le orecchie attenti.
-Peter, ho scoperto che collabora con Voi-sapete-chi!- disse mettendosi le dita sulle tempie, un terribile mal di testa l'aveva colpito, evidentemente dopo aver saputo la brutta notizia. Tutti rimasero a bocca aperta, anche Hermione, ma per un altro motivo. Così, mentre tutti gli altri erano in salotto arrabbiati e delusi lei si rinchiuse in bagno. Si sporse nel lavandino e si lavò la faccia preoccupata. Com'era possibile che l'avessero saputo adesso di Peter Minus?! Prima la cicatrice e adesso Minus. Forse non sarebbe nato né Harry, né Ron e tutti quelli che conosceva.
Si infilò una mano tra i capelli crespi, doveva tornare ad Hogwarts, le risposte erano sempre sui libri. Determinata si avviò in salotto dove tutti ancora parlottavano.
-Ragazzi ho bisogno di andare alla biblioteca di Hogwarts!- disse velocemente. Tutti la guardarono e poi annuirono poco convinti.
-Ma è pericoloso! Ci è arrivato il comunicato che non si può andare prima di novembre!- esclamò Lily.
-Se ci vuole andare sarà sicuramente per un ottimo motivo, la accompagno io!- disse Sirius rizzandosi in piedi. Hermione gli sorrise grata. Gli altri si guardarono preoccupati.
-Pronto?-
-Prontissimo- gli sorrise Sirius. Con un sonoro 'click' si smaterializzarono ad Hogsmeade.

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Capitolo 8
*** Un altro matrimonio ***


Appena arrivarono ad Hogsmeade sentirono un boato.
-Voldemort ha preso Hogwarts.- proferì la ragazza con tono grave.
-Allora troviamo l'altro Horcrux?- propose Sirius. Hermione doveva urgentemente andare in biblioteca...se ci fossero state ulteriori divergenze a causa del suo viaggio nel tempo? Tuttavia andare entrare ad Hogwarts era troppo pericoloso.
-Giusto... ma possiamo distruggere i 2 Horcrux solo se entriamo ad Hogwarts, la spada dovrebbe averla Silente...anche se...- disse Hermione pensando intensamente.
-Si va alla Gringott.- disse infine.
-Per?!- chiese Sirius senza capire.
-Prendere la coppa di Tosca Tassorosso, l'altro Hocrux- disse determinata.
-Da dove?- chiese il ragazzo che accolse al volo l'avventura con gli occhi lucidi di emozione.
-Dalla camera blindata dei...Lestrange.- disse Hermione sospirando, conoscendo l'impresa ardua di quella missione e di tutti quegli incantesimi che venivano sprigionati dagli oggetti dentro la camera blindata.
-Sarà difficile e dovremo usare una Maledizione senza perdono, ma ce la faremo!- disse fiduciosa Hermione, lasciando da parte il "piccolo problema" del suo viaggio nel tempo. Ma era meglio uccidere Voldemort una volta per tutte.
-Ma come facciamo ad entrare?!- chiede Sirius. Hermione non possedeva la pozione polisucco e con il solo mantello dell'invisibilità era impossibile.
-Tuo fratello, Bellatrix è convinta che lui sia ancora un mangiamorte fedele, giusto?- chiese Hermione con un lampo di genio.
-Sì è vero, basta mollarle un imperius e il gioco è fatto.- disse Sirius pensieroso.
-Però ricorda, bisogna prenderla in contropiede, perché, mi duole ammetterlo, ma tua cugina è una strega brava e ad un semplice imperius saprà resistere.- disse Hermione.
-Vero. Chiamo mio fratello con un patronus, che ci raggiunga ad Hogsmeade dentro la Stamberga Strillante, forza Hermione, andiamo.- disse Sirius mentre trascinava una preoccupata Hermione.
Dopo minuti di cammino, attenti a non farsi vedere da anima viva, i due diciasettenni raggiusero la Stamberga Strillante.
-Ciao Reg, una cosa importantissima, raggiungici alla Stamberga con il mantello di James. Felpato.- disse Sirius al suo patronus a forma di gramo.
-Perfetto basta aspettare.- disse Hermione sedendosi sul letto impolverato. Sirius la osservava con sguardo indecifrabile.
-Sai Hermione, tu mi piaci...tanto.- disse Sirius guardandola dritta negli occhi, lei sentendosi imbarazzata li abbassò e le sue guance andarono a fuoco. L'aveva già baciato, ma c'era qualcosa che la bloccava, non sapeva che cosa, ma aveva paura delle scelte che avrebbe potuto fare o delle cose che poteva causare con il suo intromettersi nel passato.
-Anche tu mi piaci Sirius, ma vedi...- disse titubante la riccia.
-Ma ma ma! Sempre solo ma! Ho cercato in mille modi di farti capire che mi piaci, forse non sono corrisposto devo farmene una ragione...- disse il ragazzo sedendosi in una panca malmessa dall'amico Lunastorta quando si trasformava in lupo mannaro. Si passò una mano tra i capelli, frustrato.
-Senti Sirius, non è che non sei corrisposto, anche io provo dei sentimenti per te, solo che sarebbe meglio se ci provassimo quando sarà tutto finito.- disse Hermione cercando di rimediare alla sgradevole situazione che si era creata.
-Hai ragione.- disse, anche se un po' riluttante.
D'un tratto sentirono il forte suono della smaterializzazione e si parò di fronte a loro Regulus Black.
-Eccomi.- disse con il suo solito portamento impeccabile.
-Bene Sirius, tu stai con me sotto il mantello, Regulus, tu hai un compito un po' più difficile da svolgere.- spiegò Hermione.
-Sì sono pronto.- disse il secondogenito. Quando Hermione finì di spiegargli ogni passaggio in modo dettagliato, i tre ragazzi furono pronti a smaterializzarsi alla tenuta dei Malfoy, dove Bellatrix si trovava in quel momento (lo sapevano grazie alle notizie che l'ordine della fenice era riuscito a recepire). Quando si smaterializzarono, trovarono una gran confusione al castello.
Regulus, l'unico visibile agli occhi di tutti, strabuzzò gli occhi, ma poi si ricordò di quello che stava succedendo.
-Hey Reg! Anche tu qui per il matrimonio di Lucius e Narcissa è?- chiese con la sua solita voce strascicata Severus Piton. Regulus annuì falsamente.
-Ah, fortunatamente non è venuto quel traditore di tuo fratello, sarebbe stato un tale scandalo!- si lamentò Piton.
-Sì infatti!- annuì Regulus convinto -però scusa Severus, ma avrei urgente bisogno di Bella, l'hai vista?- chiese cordiale all'altro ragazzo.
-Uh sì...è sopra il tavolo con gli altri suoi amici e suo marito.- disse Piton allontanandosi senza salutare.
-Ci mancava solo Mocciusus.- si lamentò a voce bassa Sirius.
-Siamo entrati nella tana del lupo.- commentò Hermione impaurita e rabbrividendo, ricordandosi di ciò che aveva subito da Bellatrix Black.
Mentre camminavano verso il tendone della festa, Hermione vide i Malfoy che si scambiavano occhiatine romantiche e melense come veri sposini. Anche a lei sarebbe piaciuto avere un bel matrimonio come quello, ma si diede immediatamente della stupida. In quel momento non poteva pensare ad altro se non al suo obiettivo: sconfiggere il Signore Oscuro.

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Capitolo 9
*** Il piano ***


Quando raggiunsero il tavolo in cui si trovava Bellatrix, la strega era molto più giovane e bella rispetto a come la ricordava Hermione, Regulus si affrettò a tirarla da parte, in un luogo nascosto dalla vegetazione nell'ampio parco di castello Malfoy.
-Che vuoi Reg?- chiese acida.
-Solo questo- disse il ragazzo fingendo di tirare fuori qualcosa dalla tasca, mentre Bellatrix guardava interessata, Hermione sfilò la bacchetta velocemente e lanciò un imperius. Quando furono certi che la strega fosse veramente in quello stato di trans che creava la maledizione, tutti e quattro si smaterializzarono di fronte alla Gringott, attenti a non dare nell'occhio.
-Okay, ora entriamo.- disse Hermione da sotto il mantello.
-Sirius non ti si sente come mai?- chiese Regulus divertito.
-Sta zitto- ringhiò il fratello.
Camminarono veloci ed entrarono nella maestosa banca.
-Oh…signora Lestrange, posso fare qualcosa per lei?- chiese con tono strascicato il folletto.
-Vorrei accedere alla mia camera blindata.- disse come uno zombie la mangiamorte.
-La bacchetta prego.- chiese l’altro guardandola di sottecchi. Gliela porse, la controllò con molta cura, poi alzò lo sguardo.
-Mi segua.- proseguì spostando lo sguardo su Regulus che fino a quel momento se n’era stato da parte.
-Signor Black.- disse il folletto. Il ragazzo alzò il mento in segno di saluto.
Salirono tutti e cinque sopra la piattaforma che, passando per le rotaie, li catapultò alla cascata del ladro. Il folletto si girò sicuro di trovare le risposte alle sue perplessità e infatti vide una sconvolta Bellatrix, pronta a parlare e improvvisamente caddero. Hermione come aveva già fatto impedì a tutti di morire a causa della caduta. Si affrettò a rimettere sotto imperio Bellatrix e Sirius lo fece con il folletto. Attenti che non ci fosse nessuno intorno a loro, raggiunsero la camera blindata.

Quando il folletto aprì la porta, c’erano meno oggetti preziosi di quelli che ricordava la Grifondoro.
-Entro io. Voi fate la guardia qui fuori.- disse Hermione. Fece attenzione a non toccare nulla, ma non andò tutto dritto. Come ricordava, la coppa si trovava in alto ed era impossibile prenderla senza toccare nulla. Le cose iniziarono a sdoppiarsi sempre di più e riuscì per un soffio ad uscire dalla camera blindata.
-E ora come facciamo ad uscire Hermione?- disse Regulus osservando preoccupato la sua inquietante cugina e dal folletto.
-Regulus lascia pensare Hermione. - disse Sirius mentre Regulus sbuffava infastidito.
-Ora il nostro caro folletto ci riporterà tutti in superficie...sperando per il meglio.- disse la riccia preoccupata.
Contro ogni aspettativa tutto filò liscio. Una volta usciti dalla Gringott si nascosero in un vicolo al limite tra Diagon Alley e Nocturn Alley.
-Ora dobbiamo pensare a cosa fare di questa qui. - disse Sirius guardando la perfida cugina.
-Direi che potremmo lanciarle un bell'oblivion. - pronunciò risoluta Hermione.
Si smaterializzarono di nuovo alla tenuta Malfoy. Il matrimonio era ormai finito e nessuno a quanto pare si era chiesto dove fosse finita Bellatrix Black-Lestrange, stranamente nemmeno suo marito.
-Ora Regulus torna dai mangiamorte che non si facciano delle domande, se trapela qualche notizia su fatto che vi hanno visti a Diagon Alley, per quel momento ce ne saremo già andati. Ora, Sirius sotto con me nel mantello dell'invisibilità. - esclamò.
Regulus si allontanò velocemente e Hermione, sotto il mantello con Sirius puntò la bacchetta contro Bellatrix che era di spalle.
-Oblivion. - pronunciò la brillante strega. Una volta tolti i ricordi alla perfida Bellatrix e toltale la maledizione imperio, la lasciarono andare barcollante verso i suoi "amici" mangiamorte.
-Andiamo a recuperare Regulus prima che sia troppo tardi. - disse Sirius e Hermione annuì preoccupata.
Trovarono Regulus che parlottava con Severus Piton, così i 2 ragazzi aspettarono che finissero. Finalmente l'untuoso amico si allontanò Sirius e Hermione afferrarono Regulus per portarlo dietro una colonna dell'ampia facciata del castello.
-Io e te dopo dobbiamo parlare.- sputò Sirius verso il fratello.
-Come fai a non fidarti ancora di me?- disse infuriato Regulus.
-Ora basta!- li bloccò Hermione e, afferrati entrambi, si smaterializzarono in casa Potter.


-Cosa cazzo pensavi di fare? Di spiattellare tutto ai tuoi amici?- sbraitò Sirius afferrando il fratello.
Hermione e gli altri cercarono di separarli ma il danno ormai era fatto.
-Avrei potuto farlo tanto tempo fa stupido traditore del tuo sangue che non sei altro!- urlò il fratello.
-Dai smettila Regulus- disse Hermione cercando di calmare gli animi.
-E dì alla tua amica mezzosangue di tacere, Granger mi sembra un cognome babbano no?- disse il minore dei Black rivolto al fratello.
Hermione rimase profondamente ferita da questa sua uscita e Lily lo notò immediatamente, visto che sapeva bene cosa voleva dire.
-Non ti permettere di dire una cosa del genere!- sbraitò Sirius.
Regulus Black senza che si potesse fare più nulla si smaterializzò non si sa dove.
-Questo è un bel problema...non ti dovevi fidare di lui! - urlò James contro a Sirius -E io che mi sono fidato della tua opinione!-
-Vaffanculo James! - disse Sirius.
-Hermione vieni via con me?- le chiese pronto ad andarsene da casa Potter.
-Ehm io...-
-Fai come vuoi! - e tutto arrabbiato si smaterializzò anche lui.


-E così siete riusciti a prendere tutti gli Horcrux?- chiese Lily ad Hermione.
-Sì ma non riuscirò a distruggerli da sola- disse Hermione.
-Ci siamo noi per questo! - le disse Lily e guardandosi attorno vide anche gli sguardi amichevoli di James e Remus.


-Bene andiamo ad Hogwarts, lì troveremo la spada di Grifondoro. Come facciamo ad entrarci?- disse James pronto all'avventura. "Ma come fare ad entrare?" pensò Hermione. L’entrata dalla Testa di porco di Aberforth non esisteva ancora, ma forse per la strega orba potevano ancora entrarci.
-Passiamo per il passaggio della strega orba.- disse Hermione.
-E tu come lo conosci?- chiese Remus.
-Eh sapessi!- disse Hermione guardandolo sorridente.
Tutto d'un tratto sentirono un forte rumore di smaterializzazione e videro, nuovamente, Sirius che cercava di picchiare il fratello.
-Se proprio volete fare qualcosa dovete farla con me! - urlò Sirius -E lui non se ne andrà a spiattellare tutto ai suoi amici mangiamorte! - sbraitò contro il fratello.
-Ora basta!- disse spazientita Lily, lasciando sorpresa Hermione, visto che la rossa aveva sempre un atteggiamento sereno e accomodante.
-Se vogliamo fare qualcosa bene dobbiamo essere uniti!- e finalmente si misero tutti uniti a meditare su come riuscire ad entrare ad Hogwarts.


-Il marchio mi brucia, Voldemort sta chiamando a sé i suoi servitori più fedeli.- disse Regulus terrorizzato.
-Muoviamoci, tu vai alla riunione, non ci possiamo permettere che dubiti di te. Comportati come al solito. Io mi fido di te Regulus. - disse Hermione, non tanto convinta guardando il fratello minore di Sirius. Quello che sarebbe stato il padrino di Harry guardava con rabbia i due: poca fiducia del fratello o gelosia per quella che ormai considerava la SUA ragazza?
-E tu Sirius va' con James e usate la mappa del Malandrino, che ci servirà!- ordinò.
-Cos’è questa mappa del malandrino?- chiese Lily.
-Anzi, tu come la conosci?- chiese James stupito.
-Io ho smesso di pormi domande su di lei, tanto non ci dice niente! Ma finito tutto questo Hermione ci devi dare delle risposte! - disse Sirius verso la so-tutto-io che per questo motivo si sentiva un po' in colpa. Ma come fare a dirlo? Doveva prendere assolutamente il libro in biblioteca!
-Adesso smaterializziamoci a Hogsmeade. Se tutto va bene, Regulus, ti manderemo un patronus per avvisarti e per sapere se a te è andato tutto bene.- e tutti insieme si smaterializzarono, ognuno dove era stato deciso.

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Capitolo 10
*** La camera dei segreti ***


Il clima era tetro e da Zonko non c'era nemmeno una persona. Hermione era infreddolita, ma non solamente dal clima, c'era la stessa atmosfera anche quando doveva iniziare la II guerra magica. Doveva sbrigarsi e il più in fretta possibile.
Quando entrarono nel passaggio Hermione guardò Sirius.
-Scusa se me ne sono andato così, ero arrabbiato.-
-Non puoi abbandonare tutti solo perchè sei arrabbiato- gli disse Hermione con tono tanto minaccioso da far girare James e Lily che li precedevano.
-Hai ragione e mi dispiace...ma tu chi sei, da dove sei venuta?- gli chiese afferrandola per il polso e obbligandola a fermarsi.
-Ti spiegherò al momento più opportuno. - gli rispose frettolosa Hermione, cercando di evitare il suo sguardo.
-Io non so perchè ma mi fido di te- gli disse Sirius fissandola e, prima che lei se ne potesse accorgere, le rubò un bacio veloce.
-Forza ragazzi! Non c'è tempo da perdere! - disse Lily a bassa voce.
Procedettero per il passaggio senza dire una parola, anche perché in quel momento non erano necessarie.

Entrarono dalla schiena della strega gobba e James e Sirius uscirono con il famoso mantello.
-Sentite dobbiamo andare nel bagno delle ragazze...credo che colui-che-non-dev'essere-nominato abbia un altro horcrux nascosto...- disse Hermione a bassa voce.
-Ma avevi detto che erano finiti! - disse Lily un po' infastidita.
-Non potevo dirvelo ragazzi...avevo paura che non mi seguiste se vi avessi detto questa cosa. -
-Stiamo rischiando la vita insieme a te e lo faremmo comunque se si tratta di distruggere il Signore Oscuro, quindi parla, dove si trova questo Horcrux?- chiese Sirius mentre James annuiva.
-Vi racconterò tutto nel bagno delle ragazze al secondo piano- disse Hermione lasciando tutti perplessi.
Quando si affacciarono, sempre coperti dal mantello, per vedere se c'era la via libera, Hermione si accorse che la scuola era diventata simile a quando Piton era preside. Ma dov'era Silente in tutto questo?
-Via libera!- annunció Sirius su di giri.
Camminarono veloci verso il secondo piano.
-Attenzione a Mirtilla.- li avvertí James ridendo.
Quando entrarono Mirtilla non c'era, forse era spaventata dai mangiamorte. Hermione si piazzò di fronte agli amici pronta a raccontare perché si trovavano lì.
-Credo che voi conosciate la storia: molto tempo fa qualcuno riaprì la camera dei segreti e liberò il mostro che si trovava lì sotto, morì una ragazza e questa era Mirtilla- tutti si guardarono con sguardo interrogativo: e questo come si legava all'horcrux?
-Si dà il caso che questo ragazzo fosse Voldemort, il mostro è un basilisco e la camera dei segreti si apre precisamente da questo bagno!- tutti rimasero a bocca aperta: come faceva questa ragazza a sapere tutte queste cosa?
Hermione si avvicinò ad un lavandino e mostrò loro un piccolo serpente -Questa è l'entrata- disse.

Hermione aprì il varco: -Chi entra con me?- i 3 grifondoro si guardarono impauriti.
-Vai Sirius, stai con la tua bella, io e Lily stiamo qui a controllare che non entri nessuno! - disse James spingendo l'amico.
Hermione gli prese la mano e gli fece un debole sorriso. Entrarono anche se la paura si stava impossessando di loro.

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Capitolo 11
*** Ti amo ***


Si trovarono di fronte all'ampio portone con i serpenti.
-Il basilisco dovrebbe essere addormentato Sirius, quindi dovremmo riuscire a prendere ciò che ci serve senza svegliarlo.
-Quindi cosa troveremo qui Hermione- chiese il grifondoro.
-Dovrebbe essere ancora qui il diario di Tom Riddle, dobbiamo riuscire a prenderlo senza svegliare il basilisco. Sarebbe il massimo prendere un suo dente, che serve per distruggere gli Horcrux.- sussurrò la ragazza
-Hermione, cosa serve per risvegliarlo?- chiese Sirius interessato.
-Serve il suo padrone...- disse Hermione come a spiegare una cosa ad un bambino.
-Quindi...se noi non siamo i suoi padroni non lo possiamo risvegliare.- disse il primogenito semplicemente.
-Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?!- chiese Hermione dandosi della sciocca. Sirius fece un sorriso compiaciuto.
-Assatsscuess peyrsss jeicesss- disse Hermione e la porta si aprì con un boato.
Hermione c'era già stata, con Ron, avevano distrutto la coppa e in quel momento l'azione si sarebbe ripetuta.
Quando entrarono erano terrorizzati poiché davanti c'era il grosso Basilisco che dormiva.
-Mi raccomando non fissarlo dove ci sono gli occhi!- disse Hermione a voce bassa per paura di svegliare il mostro (anche se teoricamente non era possibile) che, tempo prima (o tempo dopo?) l'aveva pietrificata.
Si avvicinò al mostro con passo felpato.
Arrivò alla bocca e gliela aprì pian piano. Gli tolse il dente talmente piano da non fargli sentire nulla, il dolore l'avrebbe sentito quando si sarebbe risvegliato, speriamo il più tardi possibile.
-Ecco il dente!- annunció fiera la ragazza .
-Io lo uccido!- disse Sirius tremante puntando la bacchetta contro il Basilisco.
-No Sirius, è un essere oscuro, non lo puoi uccidere con gli incantesimi che conosci. Non lo uccide nemmeno una maledizione senza perdono.- spiegò la ragazza.
-Adesso cerchiamo il diario. - disse Hermione.
Guardarono ovunque e, finalmente, Sirius vide qualcosa sotto l'acqua. Era il diario che, si trovava in una bolla protettiva sotto l'acqua. Sirius senza avvisare Hermione allungò la mano e, sorpreso, non accadde niente quando lo afferrò.
-Wow! - disse stupito e, Hermione, sconvolta, lo afferrò per correre via.
Nel momento in cui uscirono e videro Lily e James che stavano bene, sentirono un rumore strisciante. -Oh oh...mi sa che qui sta succedendo qualcosa di molto spiacevole.- commentò James impaurito. -Dobbiamo scappare ragazzi!- disse Hermione.
-No lo ucciderò! - disse Sirius. Hermione lo fissò esasperata.
-Con questo!- disse Sirius tirando fuori un pugnale dalla tasca.
-E tu perché ti tieni un pugnale in tasca? Hai intenzione di ucciderci durante la notte?!- chiese James ridendo mentre Lily lo fissava malissimo.
-No! L'ho rubato dai Lestrange!- rispose Sirius ghignando.
-Dobbiamo andare!- disse Regulus spuntando dalla porta del bagno -sanno dove siamo.- finì facendo creare nel volto degli altri espressioni terrorizzate. Sirius fissò James interrogativo.
-Lo abbiamo avvisato perché non vi abbiamo più visti tornare! - disse all'amico per difendersi.
-Io resto, lo uccido.- disse Sirius.
-No Sirius, tu vai con tuo fratello e ditruggete gli Horcrux. Io resto qui con Lily e James.- disse la ragazza con determinazione. Lui cercó di controbattere ma appena aprì la bocca, lei lo interrupe - No Sirius, mi fido di voi andate! Veloci!- disse.
-Va bene...- disse Black stampandogli un bacio.
-Ti amo!- disse Hermione dopo un po', ma se n'era già andato.

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Capitolo 12
*** Malfoy ***


Buongiorno ragazzi! Ecco il nuovo capitolo! <3


Hermione aveva paura. C'era lì vicino un enorme e minaccioso Basilisco che già una volta l'aveva pietrificata!
Osservò il pugnale che Sirius le aveva lasciato in mano quando le aveva dato il bacio (che fosse l'ultimo?)...se lo ricordava. Ma dove l'aveva già visto? 'Ma certo!' pensò avviandosi verso il muro dove il Basilisco si muoveva lungo le tubature, guardò per terra dove c'era l'acqua che le permetteva di vedere quello che succedeva sul riflesso. Era il pugnale con cui Bellatrix aveva ucciso Dobby.
-Hermione cosa facciamo ? - chiese Lily impaurita.
-Ragazzi dovreste andarvene, non so come ho fatto a coinvolgervi in tutto questo, ho sbagliato. - disse Hermione profondamente pentita.
-Hermione, questa non è solo la tua guerra...sei la prima che credo possa sconfiggerlo! - le disse Lily con tono duro. "Oh come si sbaglia, suo figlio è il vero eroe..." pensò Hermione. Sentì che il mostro si stava avvicinando e che stava per uscire da un water rotto, appena vide che una testa stava uscendo fece un incantesimo che immobilizzava tutto attorno a lei, si avvicinò al mostro e, guardando il riflesso (attenta a non guardare gli occhi) lo sgozzò, per ucciderlo una volta per tutte. L'incantesimo finì e lei si scaglio, spingendo Lily e James fuori dalla porta del bagno delle ragazze. Il basilisco continuava a contorcersi, fino a morire.
-Hermione! Come usciamo? Non riusciamo a starci tutti e 3 sotto il mantello! - le disse preoccupatissimo James.
-Ragazzi, avete visto che so badare a me stessa. Per piacere raggiungete Sirius e Regulus e guardate se stanno bene, io devo andare prima in biblioteca. - disse Hermione. Procedeva verso la biblioteca attenta a non farsi vedere da occhi indiscreti. Senti un urlo di dolore: poteva giurare che fosse quello di Voldemort che vedeva il suo prezioso basilisco morto. Il tempo stringeva...la biblioteca forse poteva aspettare. Pensava che avrebbe avuto più tempo, ma Voldemort era stato più rapido. Quando si girò per andare verso la Stanza delle Necessità si trovò la strada sbarrata da...Lucius Malfoy.
-E tu chi saresti?- chiese avvicinandosi alla ragazza e girandole attorno con la bacchetta puntata nella gola. Anche lui era più giovane, ma aveva la faccia antipatica come ricordava, era sempre stato un codardo.
-Codardo- disse la ragazza.
-Oh mio dio che offesa!- sghignazzò Malfoy -Mezzosangue.- finì sputando a terra schifato.
Presa dalla rabbia tirò fuori la bacchetta e con un 'expelliarmus' gliela tolse di mano.
-Non sei stato poi così tanto difficile da sconfiggere!- disse la ragazza coraggiosamente. Poi prese in mano la situazione. Lucius Malfoy sarebbe stato la sua carta vincente, si sarebbe potuta muovere tranquillamente per il castello senza avere sospetti.
-Tu vieni con me.- ordinò la ragazza puntandogli la bacchetta addosso.
-E cosa dovrei fare?- chiese l'altro schifato -Per una schifosa sanguesporco?- continuò. Lei presa dalla rabbia gli puntò con più forte la bacchetta alla gola. - Non ti salverà nessuno se ti lancio un avada kedavra qui. - sibilò Hermione.
-Che devo fare?- chiese impaurito, di sicuro non voleva morire giovane.
-Fai finta che sono tua cugina, provengo dall'Australia.- disse la ragazza determinata -Un passo falso Malfoy e sei morto- continuò.
Riuscirono ad uscire. 'Dove saranno tutti quanti' si domandò la ragazza.
Passarono loro accanto altri due mangiamorte che salutarono con un cenno il loro compagno, ma quando videro la ragazza che non conoscevano si avvicinarono loro scrutandola.
-E questa chi è Lucius?- chiese il primo.
-Oh è mia cugina australiana, che è venuta per il mio matrimonio Rodulphus.- disse Lucius con un finto sorriso.
-Buffo io e Bellatrix c'eravamo, ma non l'abbiamo vista.- continuò il Lestrange.
-Sinceramente mi pare di averla vista Rodulphus. - disse Bellatrix perplessa del fatto che Hermione avesse un'aria familiare.
-Oh, sì è vero. E' venuta solo per la cerimonia.- disse Lucius fingendo magnificamente bene.
Gli altri la scrutarono nuovamente e se ne andarono.
Hermione e Lucius continuarono a sorpassare mangiamorte che volevano parlare con loro durante il tragitto per il settimo piano.
-Complimenti, sai mentire bene.- disse Hermione stupefatta.
-Sono un Serpeverde io- disse pomposo.
-Ah beh!- bofonchiò la ragazza, vagamente divertita.
-Vabbè, muoviamoci che se mi scopre qualcuno sono fritto.- disse sudando freddo.
Quando arrivarono al settimo piano incontrarono...Bellatrix.
-Cognato!- urlò con la sua vocetta stridula e matta.
-Non mi sembra di averla vista nell'albero genealogico.- disse osservandola sottecchi, forse voleva indagare più a fondo.
-Beh, sono una cugina molto lontana, sia ben chiaro, purosanague.- disse Hermione stando al gioco, anche se non poteva negare di essere molto preoccupata.
-Sì sì, Lucius l'Oscuro ci vuole, seguimi!- disse prepotente la Black portando via Malfoy che la seguiva con falsa disinvoltura. Quello di sicuro avrebbe parlato. Non c'era un minuto da perdere.
Una volta rimasta sola velocemente entrò nella stanza delle necessità.

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Capitolo 13
*** E' Guerra ***


Quando entrò si trovò davanti i due fratelli che stavano per distruggere il secondo Horcrux.
-Ancora qua siete?- chiese Hermione preoccupata, guadagnandosi due occhiatacce.
-Dai Reg!- disse Sirius al fratello.
Il fratello prese il dente di Basilisco e tenendolo stretto iniziò a spingere contro la coppa di Tassorosso, dalla quale si sprigionò un fumo nero, una figura femminile alta e severa che lo osservava schifata.
-La mamma…- sentì dire Sirius perplesso. Poi si sprigionò tutta la famiglia Black che guardava Regulus con disonore. Quando vide queste cose Regulus sembrò affranto e stette per mollare la presa, ma Sirius lo incitò a distruggere le sue paure una volta per tutte.
Sentito questo il secondogenito dei Black continuò a premere contro la Coppa fino a distruggerla. Si sprigionarono tre facce di fumo nero, sembrava li inseguissero, ma loro rimasero fermi.
-Ma cos’era tutto quell’invasione di Black?!- chiese Sirius sconvolto.
-Erano le paure di tuo fratello! Sciocco!- disse Hermione roteando gli occhi.
-Sono anche io tanto felice di vederti!- rise Sirius dando un bacio alla SUA ragazza.
-Hermione!- dissero in coro James e Lily. In mano tenevano il diario di Tom Riddle.
-Dobbiamo distruggerlo! Questo ci porterà a distruggere Voldemort! - urlò Hermione.
-James! - disse Sirius lanciandogli la zanna di Basilisco. Il padre di Harry la afferrò e la premette contro il diario che iniziava a "sanguinare" inchiostro.
-Abbiamo appena distrutto un altro Horcrux.- disse Hermione stupefatta. Era stato molto più veloce della prima volta.
Sentirono un boato provenire da fuori.
-Ragazzi Voldemort ci sta cercando e Malfoy ha parlato! - esclamò Hermione.
-Com'è che hai avuto a che fare con Malfoy? - le chiese Sirius perplesso.
-Oh smettila, usciamo! - prese in mano la situazione Ragulus.


-Ma perché c’è quel robo di giro?!- chiese Sirius una volta usciti dalla stanza, mentre correvano verso il passaggio segreto da cui erano entrati.
-Cosa? Cosa c’è?!- chiese Hermione non aspettandosi nulla di buono.
-Non avevi ucciso il Basilisco?!- chiese Regulus guardandola "Questo sì che è un bel problema" pensò preoccupata.

-Non così in fretta Hermione Granger.- disse una voce fredda alle sue spalle.
-Mio signore…- cercò di dire Regulus, ma venne spinto via da uno ‘stupeficium’ proveniente dalla bacchetta di Voldemort…era proprio lui.
Hermione stentava a credere che un uomo così potesse essere divenuto così malvagio, era bellissimo. Ma la faccia era corrucciata e aveva un’espressione sadica in volto.
-Tom.- disse la ragazza senza paura.
-Hermione…- disse Sirius prendendola protettivo per il fianco.
-Sempre peggio Sirius mio.- disse Bellatrix venendo fuori con la voce stridula e carica di disgusto. Poi si avvicinò all’altro cugino.
-Lo uccido mio signore?- chiese assetata di sangue.
-No Bella, non togliere del sangue puro dal nostro mondo, non vorrei uccidere nemmeno te Black ma non mi dai scelta.- disse rivolto al primogenito dei Black, il quale, percepì Hermione, stava tremando.
James e Lily erano abbracciati impauriti, "chissà se riusciranno a sposarsi" pensò Hermione...magari a causa sua Harry non sarebbe mai nato.
-Lotto per quello che è giusto.- ringhiò Sirius versi Colui-che-non-dev’-essere-nominato.
-Come ti permetti marmocchio!- disse Voldemort lanciando un ‘avada kedavra’ contro Sirius. Ma prima che potesse essere colpito, uno scudo trasparente si formò, proteggendo i ragazzi.
-Non così in fretta Tom.- disse Silente spuntando da dietro i ragazzi.
-Silente.- disse Voldemort gioviale.
-Tom, perché fai questo?- chiese Silente.
-Potere. Quello che hai sempre bramato anche tu, vero?- chiese Voldemort.
Dalla bacchetta di Silente, quella di sambuco, partirono delle scintille che si aizzarono contro Tom Riddle, ma questo fu veloce a schivarle.
Arrivarono i membri dell’Ordine: Remus, i coniugi Potter, Alice e Frank Paciock, i Weasley.
Tutti si prepararono alla battaglia.
Tutti stavano lottando contro i Mangiamorte e Voldemort contro Silente. A Hermione tutte le immagini della guerra passata tornarono in mente.
-Sono morte molte persone?!- chiese Hermione disperata.
-No, penso nessuno, se ne sono tutti andati…- disse una giovane Molly Weasley mentre lottava contro Bellatrix.
Hermione corse nell’ufficio del preside, che poco tempo prima era stato preso dai mangiamorte. La spada di Godric Grifondoro. Da vera Grifondoro la prese in mano e corse in giardino, portò uno specchio con sé, avrebbe una volta per tutte ucciso il basilisco.
Riuscì ad intercettare la posizione del Basilisco si fiondò di corsa contro di lui e  lo divise a metà, una volta per tutte era morto!
Tornò nel posto della battaglia, andò ad accertarsi che Regulus stesse bene: fortunatamente era solo svenuto.
Ma in quel momento, alle sue spalle Bellatrix stava per lanciarle un avada kedavra, ma qualcuno fu più veloce a disarmarla e ucciderla: Molly Weasley.
-Grazie- disse Hermione abbracciandola.
Si buttò nella battaglia decisa a rendersi utile.
Vide che Sirius stava combattendo contro Lucius Malfoy.
-Stupeficium!- urlò Hermione buttando dall’altra parte Malfoy.
-Pff, quel Malfoy, sempre in mezzo…- disse Sirius sorridendole, ma stava soffrendo.
-Fammi controllare.- disse Hermione preoccupata. Aveva una profonda ferita sul petto.
-Chi è stato a fartela?- chiese Hermione.
-Non lo so.- rispose. La ragazza cercò di portarlo da parte per guarire in qualche modo la ferita, ma riuscì solamente a smettere di far fuoriuscire sangue, le sembrò di essere tornata a quando Ron si era spaccato durante la smaterializzazione.
-Sirius, non puoi fare grandi sforzi.- disse Hermione cercando di mantenere un tono tranquillo, anche se con scarsi risultati.
-Devo aiutare.- disse Sirius trasformandosi in cane e andando ad attaccare i mangiamorte, stendendone due.
Tutti quelli rimasti vivi o non svenuti, stremati si misero ad osservare la lotta tra Lord Voldemort e Silente con un mutismo collettivo.

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Capitolo 14
*** La guerra è finita ***


A Silente bastò agitare la bacchetta per creare un incantesimo talmente potente da spingere all’indietro tutti coloro che osservavano il loro duello. Ma Voldemort fu veloce a respingere l'incantesimo, grazie ad uno scudo argenteo.
Voldemort creò numerose lingue di fuoco, tutte dirette al preside, pronto a spegnerle con un veloce incantesimo e riducendole in cenere. Pian piano tutti i combattenti rimasti in vita andarono via. Rimasero solo Sirius, Hermione e qualche mangiamorte. La guerra per loro era finita, ora c’erano solo Silente e Tom Riddle a combattere, l'uno contro l'altro.
-Morirai presto!- disse Voldemort sghignazzando.
-Ah Tom, la morte non è così male, ci sono cose ben peggiori della morte.- disse Silente schivando un ‘avada kedvra’.
-Non c’è nulla peggio della morte, l’immortalità porta al potere e il potere è tutto!- disse Voldemort alzando la voce e lanciando uno strano incantesimo, creando scie nere. Ma Silente fu più veloce e lo contrattaccò con un altro incantesimo, altrettanto potente.
-Vedi Tom, questa è sempre stata la tua debolezza.- disse Silente mentre Voldemort si proteggeva dall’incantesimo.
-Mi sembra che anche tu non hai esitato a prendere il potere quando potevi- disse il nemico.
-Anche tu puoi tornare indietro, come ho fatto io.- disse Silente lanciandogli un’expelliarmus’.
-Ma io non tornerò indietro, uccidendoti la mia ascesa al potere sarà semplicissima!- sghignazzò Voldemort lanciando un ‘avada kedavra’.
Gli incantesimi si unirono, come nella II guerra magica tra Harry e Voldemort.
Silente era in testa e dopo poco la bacchetta sfuggì dalla mano di Tom Riddle.
-Avada Kedavra.- annunciò Silente verso l’uomo a terra. Quest’ultimo morì. Subito tutti i suoi mangiamorte scapparono.
Silente si accasciò a terra sfinito.
Hermione corse subito verso il vecchio.
-Professor Silente sta bene?- chiese la ragazza.
-Solo un po’ sfinito.- ironizzò.
-Professore! Fantastico duello!- disse Sirius correndo incontro a Silente che si sedeva a terra stremato.
-Sempre pazzo questo Black!- disse il vecchio ridendo.
 
Hermione e Sirius uscirono dal castello.
-Così è finito tutto?- chiese Sirius guardando la ragazza.
-Sì, Voldemort se n’è andato.- disse la ragazza sollevata.
-Io ti amo Hermione.- disse il ragazzo guardandola negli occhi.
-Ti amo. Ho avuto paura di perderti e non voglio che mi abbandonerai mai e poi mai.- disse la ragazza buttandosi contro le labbra del ragazzo e baciandolo appassionatamente. Non avrebbe mai pensato che sarebbe successo tutto questo.
-Non ti abbandonerò mai, starò al tuo fianco per sempre.- disse il ragazzo staccandosi.


-Hermione, credo che tu ci debba raccontare parecchie cose. - si sedette al tavolo mentre Sirius, James, Lily, Regulus, Silente e tutti quelli dell'Ordine la osservavano impazienti.

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Capitolo 15
*** Rivelazioni e sorprese ***


Hermione aveva raccontato la sua storia con parecchie "modifiche": non poteva certamente dire che veniva dal futuro e che era amica del figlio di James e Lily e di quello di Arthur e Molly. Aveva raccontato che era un'investigatrice magica sotto copertura che da sempre i suoi genitori indagavano su Voldemort, poichè erano specializzati sui maghi oscuri e che, dopo che erano morti le avevano lasciato questo "ingrato compito" di distruggerlo.
Tutti sembrarono crederle, dopo averle naturalmente fatto molte domande. L'unico che sapeva che stava mentendo era Silente, ma non le fece alcuna domanda.

I ragazzi tornarono ad Hogwarts per finire l'ultimo anno e, una volta diplomati, ci sarebbe stato il matrimonio di James e Lily. Le cose tra lei e Sirius procedevano bene, anche se Hermione iniziava a sentire sempre più nostalgia del suo tempo.
Aveva fatto delle ricerche su quelle che potevano essere le controindicazioni dei viaggi nel tempo e quella che più la intimoriva era la perdita di memoria...sarebbe stato un bel problema: cosa si sarebbe dimenticata? Allora si premurò di mettere tutti i suoi ricordi dentro delle ampolle che poi avrebbe rivisto nel caso di perdita della memoria.


Hermione si smaterializzò in  casa Potter, il giorno del famoso matrimonio.
Arrivò alla stanza in cui Lily aveva provato l’abito.
Bussò e la voce felice della rossa le rispose: -Se sei Hermione entra, se sei James scappa se non vuoi beccarti un ‘avada kedavra’!-
Hermione entrò sorridente.
-Ciao!- disse la riccia.
-Tesoro!- la salutò con due baci la madre di James Potter. Lì c’erano Molly Weasley e Marlene McKiggon.
-Le altre due damigelle!- disse tutta eccitata la rossa.
Hermione salutò con due baci le due simpatiche damigelle tutte sorridenti.
-Forza tesoro mettiti questo vestito!- disse la signora Potter spingendola dentro a dei camerini improvvisati. Hermione guardò divertita Lily.
Uscì e Hermione pensò che non aveva mai visto gli occhi di Lily così simili a quelli di Harry e le venne una profonda nostalgia, mentre tutte attorno a lei ridevano felici. "Su Hermione! Vedrai che nascerà!" pensò Hermione.
Molly Weasley era molto più giovane, aveva sentito, mentre si preparava per il matrimonio che aveva un figlio di nome Charlie, il più grande di 7 anni, Bill di 5, Percy di 3 e i due piccoli Fred e George di 2. Ora era al 3 mese, incinta di un maschietto che si sarebbe chiamato Ron. Hermione a queste parole sorrise felice che avrebbe visto uno dei suoi migliori amici, anche se da un’altra prospettiva.
-Sei un incanto!- disse Marlene. Marlene era una ragazza solare con occhi verdi e capelli neri come l’ebano, era sicura di aver sentito che tra lei e Sirius c'era stato del tenero quando, nella sua "vita precedente" Harry aveva raccontato dell'Ordine.
-State benissimo anche voi!- disse Hermione guardando le giovani donne.
-Allora Marlene, chi è il tuo accompagnatore?- chiese Molly con il suo solito modo gentile.
-Oh non ho nessun accompagnatore- disse Marlene arrossendo.

Bussarono alla porta.
-Aspettavamo visite?- chiese Molly con gli occhi spalancati.
-Sì, c’è la testimone!- disse Lily aprendo la porta.
-Andromeda!- urlò contro una delle tre sorelle Black.

Hermione raggiunse Sirius e si salutarono con un bacio.
-Ciao! Sei bellissima.- disse facendole fare una giravolta per poi baciarla nuovamente.
-Andiamo in giardino?- chiese Sirius prendendola per mano. La cerimonia si svolgeva nel grande giardino dei Potter, lì cerano tante sedie, tutte decorate da tessuto viola. Il gazebo dove si sarebbe tenuta la cerimonia era bianco con dell’edera che gli girava attorno maestosa.
-E’ fantastico!- disse la ragazza a bocca aperta mentre raggiungeva Molly e Marlene accanto al gazebo.
James arrivò dopo poco, dando il cinque tutto felice a Black e Lupin. Mentre Regulus li raggiungeva.
-Mi sposo!- disse saltellando verso il gazebo e per poi fermarsi sotto l’edera del gazebo.
Lily arrivò, bella come non ma,i con il suo bell'abito bianco, seguita a ruota da una ragazzina dai capelli viola e un bellissimo vestitino, che metteva oltre lo strascico di Lily dei petali viola…era Ninfadora Tonks.
Quando la rossa arrivò sotto il gazebo James le alzò il velo.
Tra gli invitati c’era anche Petunia Dursley, tutta indignata, perché la sorella si sposava con un mago.
A portare le fedi arrivò Charlie Weasley.
-Io, Lily Evans, prometto di amarti per il resto della mia vita, riuscire a vivere in pace, amore e serenità fin che morte non ci separi. James Potter…ti amo.- proferì Lily con le lacrime agli occhi per la felicità.
-Io James Potter ti amerò per l’eternità, anche oltre la morte! Prometto di esaudire ogni tuo desiderio, anche portarti sulla luna se lo desideri e vivere ogni giorno della nostra vita al massimo, senza farci sfuggire un solo momento. Lily Evans io...- ma James non riuscì a finire la frase.
-Baciala e che sia finita!- si intromise Sirius rovinando il bel momento. Detto fatto James la baciò e grandi applausi scaturirono dagli invitati.
Hermione lanciò in testa a Sirius il suo bouquet di fiorellini viola e bianchi per aver interrotto il bel momento, dove a tutte le donne erano salite le lacrime agli occhi.
-Sei uno stupido!- disse raggiungendolo. Lui la prese in braccio ridendo mentre lei si dimenava divertita.
La mise giù mentre era tutta accaldata.
-Cretino!- disse cercando di mantenere una faccia seria, ma non ce la fece, quindi le uscì una risata cristallina.
 
Ben presto gli ospiti raggiunsero la sala per pranzare dove c’era anche un palco.
James ci salì accompagnato dalla moglie.
-Ringraziamo tutti di essere qui! Ho notato che avete partecipato in tantissimi e ve ne siamo grati visto che questo è un giorno molto importante per noi!- disse Lily.
-Ma ora…il lancio del bouquet!- disse James.
Lily si girò e lanciò in aria il bouquet dietro di lei…arrivò a Marlene McKinnon, che si guardava intorno timida.

-Scusate tanto se vi interrompiamo di nuovo, ma devo dirvi una cosa…mia moglie è incinta!- disse James prendendo in braccio la moglie che era diventata dello stesso colore dei capelli.
Altri applausi, complimenti e informazioni sulla data della nascita scatenarono la sala.
Tutti si misero a sedere, mentre l’antipasto veniva offerto.
Il pranzo passò piacevole, mentre Sirius e fratello ridevano degli scherzi dei più piccoli dei Weasley.

A fine giornata venne messo un sottofondo musicale romantico e tutte le coppiette ballavano, i bambini si erano già addormentati, compreso quel bambino pestifero di un Dudley Dursley.
Hermione e Sirius erano abbracciati mentre ballavano.
-E’ tutto così bello ora che non c’è più la guerra…- disse Hermione assonnata.
-E’ bello solo se ci sei tu.- disse Sirius alzando il mento della ragazza per osservarla e ammirarla meglio.
-Ricorda che ogni cosa accada noi la dovremmo affrontare insieme.- disse per poi baciarla.

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Capitolo 16
*** 2° prologo ***


 
Hermione aveva iniziato a lavorare al ministero, stava diventando un famoso avvocato penalista, ma le giornate non facevano che susseguirsi sempre uguali. Il suo rapporto con Sirius non stava andando per il meglio e si sentiva in colpa nei suoi confronti, non era stata sincera.
A volte si sentiva osservata da lui, uno sguardo carico di aspettativa, forse aveva capito che c’era qualcosa che non andava, ma probabilmente era una sua impressione, si sentiva disonesta.
Ogni tanto andavano a trovare James e Lily, tra poco sarebbe nato Harry, Regulus non si vedeva dal giorno del matrimonio, doveva fare l'ultimo anno ad Hogwarts.
A volte andavano a trovare i Weasley, ma erano troppo felici secondo Sirius. Dal matrimonio si era rabbuiato e le parlava sempre meno.
La sua mente geniale le suggeriva di dire la verità, ma il suo cuore, anche se Grifondoro, le diceva di andare avanti, di non rischiare, perché lei amava veramente Sirius e non voleva perdere nessuno, era tornata indietro proprio per questo, per non perdere nessuno.
 
In una giornata terribilmente piovosa Hermione stava tornando a casa due ore prima dal lavoro, per fare una sorpresa a Sirius (avevano comprato una piccola villetta poco fuori da Diagon Alley) , ma quando arrivò notò che c'era qualcosa che non andava: un ombrello non suo si trovava nel portaombrelli. "Forse che Sirius avesse invitato un suo amico?"
-Sirius?- disse Hermione lentamente.
Sentì un forte tonfo e qualcuno che bisbigliava. Aprì la porta della camera da letto e trovò Sirius nudo sotto il lenzuolo.
-Ciao tesoro, ti ho fatto una sorpresa!- esclamò titubante.
Hermione poco convinta si guardò intorno e vide un paio di calze da donna, aprì la porta del bagno e trovò Marlene McKinnon che tentava di rivestirsi.
-Hermione...- tentarono di dire Sirius e Marlene.
Hermione pensò che dopotutto era lei quella sbagliata lì dentro e che non poteva permettersi di dire niente: lei non era stata onesta con nessuno e non meritava che qualcuno lo fosse con lei.
Scappo di casa, diretta non sapeva nemmeno lei dove.

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Capitolo 17
*** Ricordi ***


Hermione camminava per le vie di Diagon Alley. Sentì un forte rumore e la tutto d'un tratto scomparve.
Sirius bussava forte alla porta dei Potter a mezzanotte.
-Chi è a quest’ora?!- chiese aprendo la porta James Potter.
-James sono disperato!- il viso di Sirius era contratto in una smorfia di pura paura.
-Che succede?- chiese sorpresa Lily con la bacchetta in mano.
-Hermione è sparita! Era andata questo pomeriggio via di casa ... per la spesa, ma non è più tornata. L’ho cercata dovunque!- urlò Sirius mettendosi disperato le mani tra i capelli. Lily rimase a bocca aperta mentre James indossava un cappotto.
-Vieni Sir,ius la cerchiamo a Notturn Alley.- disse preoccupato l’occhialuto. Diede un bacio sulla fronte alla moglie e poi uscì.
-Non capisco perché sia sparita...- mentì il giovane Black.
-Forza amico.- disse James smaterializzandosi assieme a felpato.
Dopo ore di ricerche per Notturn Alley, trovarono la riccia addormentata con un labbro sanguinante, distesa a terra.
Sirius andò a prenderla in braccio mentre lei respirava a fatica. Si smateriallizzò al San Mungo accompagnato da Ramoso.
-Aiuto!- urlò Sirius con le lacrime agli occhi mentre reggeva il corpo inerme della mora.
Dopo che i medimaghi arrivarono, fecero adagiare la ragazza in un lettino del pronto soccorso e la portarono via. Sirius rimase seduto sulle poltrone dell’ospedale fino al giorno seguente.
Un’infermiera uscì dalla porta, il giovane Black si alzò di scatto. Spostò la donna, che gli urlò qualcosa, ma lui non la calcolò nemmeno. Doveva vedere come stava Hermione.
-Non si entra!- cercò di ostacolarlo un infermiere, ma lui spinse via anche lui. La raggiunse, stava dormendo. Sentì l’impulso di baciarla e chiederle scusa, ma si trattenne e le strinse la mano. La ragazza aprì gli occhi confusa.
Si guardò intorno fino a spostare lo sguardo su Sirius.
-Dove mi trovo?- chiese sbattendo le palpebre più volte.
-Hermione!- disse lui saltandole addosso per baciarla, ma lei lo respinse.
-Scusa, chi sei?- chiese un po’ arrabbiata.
-Non ti ricordi di me?- chiese addolorato il moro spostandosi. Gli occhi grigi diventarono cupi.
-No, dove mi trovo?- chiese la ragazza alzandosi .
-Sei in ospedale, ti abbiamo trovata mezza morta a Notturn Alley.- sussurrò il ragazzo. Lei si limitò ad annuire.
Il medimago entrò guardando male Sirius, ma lui era troppo scosso per accorgersi di quello sguardo.
-Cosa si ricorda signorina Granger?- chiese il medico.
-Solo che ho 18 anni, ho frequentato Hpgwarts, mi chiamo Hermione Granger e…tutto il resto è nero. Sono una strega.- disse lei alzando gli occhi disperata.
-Non si ricorda di nessuno?-
-Nessun volto familiare, non ricordo nemmeno i miei genitori, nonni o qualunque altra cosa. Avevo dei migliori amici...credo.- disse alzando gli occhi per guardare il vuoto.
-Signor Black…presumo che la sua fidanzata sia stata colpita da un’oblivion, anche molto potente. Qualcuno che le vuole rubare i ricordi.- disse il medimago guardando la cartella clinica. Sirius teneva gli occhi bassi.
Hermione non ricordava niente, se si sforzava trovava solo vuoto nella sua mente, un nero come la notte. Non sentiva alcuna emozione, solo tristezza. Com’era possibile dimenticarsi di ogni cosa? Chi era quel ragazzo che l’aveva baciata? Perché non ricordava nulla? La testa le scoppiava. Il medico era stato chiaro, qualcuno là fuori non le voleva di certo bene, voleva prendere i suoi ricordi…ma cos’aveva di tanto importante? Cosa custodiva di così vitale? Una serie di domande che, almeno dopo che non si sarebbe trovato colui che le aveva rubato i ricordi, sarebbero rimaste senza risposta.
-Chi sei?- chiese Hermione risvegliandosi dai pensieri.
-Sirius Black.- disse il ragazzo, per quanto si sforzasse non riusciva a ricollegarlo a nulla, con quel nome non aveva ottenuto nulla.
-E stiamo insieme?- chiese la ragazza con le guance arrossate.
-Sì…- disse lui dispiaciuto e anche un po' in colpa.
-Mi dispiace, ma sono sincera! Non ricordo proprio nulla...è orribile.- pronunciò la riccia con le lacrime agli occhi. Sirius le si avvicinò abbracciandola. Lei non si ritirò, ma nemmeno rispose all'abbraccio.
-Troverò e ucciderò chiunque sia stato a farti tutto questo.- disse fermo il ragazzo, mentre una strana espressione, pericolosa gli si dipingeva in volto.

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Capitolo 18
*** Occhi scuri ***


Sirius era seduto in una morbida poltrona di casa Potter. In salotto si trovavano Lily, James e suo fratello Regulus, nei loro volti erano dipinte espressioni preoccupate.
-Ma come può essere successo? – continuava a ripetere la rossa.
-Ma come fa a non ricordare nulla? – disse Regulus.
-Dev’essere stato un incantesimo talmente potente da toglierle completamente i ricordi! – commentò James.
-Grazie, siete molto utili. – disse sarcastico Sirius sbuffando.
-Intanto non si ricorda nemmeno di me e voi non immaginate quanto mi possa sentire a pezzi! – disse Sirius prendendosi il viso tra le mani.
James gli diede una pacca sulla schiena, andando in cucina per prendere un bicchiere di firewhiskey.
-Vedrai che le ritorneranno i ricordi, è solo questione di tempo. – disse Lily con preoccupazione, evidente nemmeno lei era convinta di ciò che diceva.

Intanto al San Mungo Hermione stava camminando per i corridoi, aveva una forte emicrania da tutto il giorno e, nonostante i farmaci, il dolore non passava.
-Signorina Granger, la prego di tornare nella sua stanza, si deve riposare. – disse un’infermiera leggermente preoccupata. La notizia stava girando per tutto il mondo magico, forse le minacce non erano ancora finite…

Il giorno seguente Hermione si svegliò in lacrime, stringendo con forza il lenzuolo bianco dell’ospedale.
-Hermione! – Sirius era appena arrivato.
Si sedette sul letto della ragazza e l’abbracciò mentre lei continuava a singhiozzare.
-Cosa succede? – chiese subito dopo che Hermione aveva smesso di piangere.
-Ho visto la guerra, ricordo la guerra, la disperazione, il sangue…- disse traumatizzata, mentre Sirius le accarezzava i ricci capelli.
-Lo so, ma è tutto finito. – disse il giovane Black pensieroso; forse Lily aveva ragione…era solo questione di tempo.
Sirius rimase in ospedale tutto il giorno, aveva raccontato alla ragazza ciò che sapeva su di lei, ma riguardo al presente (o al passato?), non le aveva ancora confidato ciò che era successo, da dove e da quando arrivava ed era nata…forse era meglio non dirglielo, aveva perso i suoi genitori e i suoi più cari amici: Black non se la sentiva di farla soffrire ancora.
-Ora vado, torno domani, riposati Hermione. – disse dandogli un bacio in testa Sirius mentre rammaricato la guardava arrossire a quel tocco così amorevole, non si ricordava proprio di lui…
Si fermò a comprare il giornale, stanco e avvilito tornò a casa. Si sedette nel sofà e aprì la Gazzetta del Profeta.
In quel momento, qualcuno vestito di scuro lo stava seguendo e due occhi neri come l'ebano lo fissavano infuriati.

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Capitolo 19
*** Chi è quello strano ragazzo? ***


Hermione stava costantemente pensando a come mai non ricordasse niente. 
Si trovava impotente in quello stupido lettino di ospedale.
Sbuffò e guardò il soffitto.
Vide fuori dalla porta della sua camera di ospedale un mantello nero svolazzante e a lei familiare. Decise di seguire il suo istinto e guardare dove si stava dirigendo quel mantello.
A quanto pare apparteneva ad un ragazzo della sua età dai capelli scuri e il naso aquilino.
-Scusami. – gli afferrò il polso Hermione, prima che lui se ne andasse definitivamente dall’ospedale. 
Lui sembrò molto sorpreso da questa cosa e allontanò il braccio come scottato. 
-Scusa se ti disturbo- ricominciò Hermione rendendosi conto del disagio dell’altro -ma noi due ci conosciamo? -.
Lui la scrutò intensamente, sapeva qualcosa forse?
-Impossibile. – rispose lui con voce strascicata -Ma ti voglio dire una cosa: stai attenta…- prima che potesse finire la frase la afferrarono con forza per farla allontanare due mani a lei familiari.
-Che ci fai qui Mocciusus, vuoi provarci anche con la mia ragazza oltre che averlo fatto per 7 anni con quella di James? – il ragazzo dal naso aquilino lo guardò con disprezzo e se ne andò con il mantello svolazzante.
-Devi stare lontana da quello lì Hermione, dicono che sia stato un Mangiamorte…già a scuola non era simpatico, ma adesso è pericoloso. – Hermione decise di ascoltarlo e si fece riaccompagnare in camera mentre la aspettavano per salutarla James e Lily con Harry, Arthur, Molly e Marlene McKinnon.
-Hermione sta bene, ha incontrato una sgradita vecchia conoscenza. – disse Sirius lapidario.
Hermione restò in ascolto di quelli che dicevano di essere i suoi amici, eppure lei sapeva che quel ragazzo dai capelli neri e il naso aquilino sapeva di lei qualcosa che gli altri o non sapevano o non osavano dirle. 
Avrebbe dovuto indagare, ma non prima di aver accettato di fare lei da madrina e Sirius da padrino a Harry. 

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