Ours Is A Crazy Life

di LostIntoMyself_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Questa È La Mia Storia ***
Capitolo 2: *** Atto 1 - Vita ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 - La Genesi ***



Capitolo 1
*** Prologo - Questa È La Mia Storia ***


Benvenuto o benvenuta, chiunque tu sia. Anzi, dò il benvenuto a tutti voi. Benvenuti nella mia storia. Se siete qui, probabilmente la curiosità vi ha spinto ad avvicinarmi a me. E questo non può farmi altro che un grande piacere, credetemi. Cercavo proprio qualcuno con cui potere parlare e per non essere più solo. Grazie tante. Grazie di cuore. Dove vi trovate? Umpf, dannazione... che stolto. Mi ero quasi scordato che non mi è possibile ascoltarvi. Ma voi sì. Voi potete. Siete in grado di sentirmi, tramite queste semplici parole scritte su un foglio di carta. Ma ho comunque la possibilità di immaginare. Probabilmente, mentre state leggendo queste parole... vi trovate nella vostra cara e adorata camera da letto, o forse siete usciti fuori, in modo tale da farvi avvolgere e accarezzare dal dolce e caloroso affievolire del vento, che paragoniamo ad un abbraccio. Un abbraccio ricevuto da qualcuno che tiene davvero a noi. Qualcuno che è ancora con noi... o qualcuno che, a malincuore, è passato a vita migliore. O magari... avete trovato da qualche parte queste pagine e le state osservando con curiosità insieme ai vostri amici, o in compagnia di vostro fratello o vostra sorella. Chissà, sarei davvero curioso di saperlo. So cosa vi state chiedendo. - E tu che stai scrivendo a noi, invece? Dove ti trovi? Questo potrebbe essere un pensiero che sta girovagando nella vostra mente proprio in questo momento. Beh, la mia risposta alla vostra domanda è... Mi trovo ovunque. Ovunque e da nessuna parte. È presente un forte alone di oscurità e mistero, qui nelle vicinanze. E voi, invece? Cosa riuscite a percepire? Ma adesso... occorre passare alle presentazioni, tanto attese da tutti voi. Io sono Jacob. Jacob Johnson. Sono un ragazzo inglese decisamente... strano e molto complesso, un po' come la storia che state per scoprire. Provengo da Londra, più precisamente dal quartiere di Westminster. Ne avrete già sentito parlare, immagino. Sono qui per raccontarvi la storia della mia vita. Una vita alla quale da bambino sorridevo sempre e che, almeno inizialmente, ho adorato. Una vita che mi ha conferito grandi, grandissime gioie, quando ha voluto e che, persino quando ero bambino, ha saputo regalarmi la donna ideale. Una vita che ha saputo anche donarmi una sorella gemella, dalla quale avrei potuto trovare sempre conforto e affetto. Una vita che all'improvviso, dopo i miei primi undici anni d'esistenza, ha inspiegabilmente deciso di "tradirmi", negandomi la felicità. Prima sorridevo. Adesso il sorriso è sparito. Polverizzato come la felicità. Dissolto come la speranza di un futuro migliore. Ma con l'abbandono di queste, fecero il loro avvento la paura, la delusione, la tristezza, la rabbia. Prima il cielo era azzurro, illuminato sempre dal sole. I fiori erano gialli, sbocciavano continuamente e regalavano armonia, felicità, spensieratezza. Adesso invece il cielo è grigio, pieno di nuvole, e la pioggia sembra essere incessante. I fiori invece non sbocciano più e non sono più gialli. Ora sembrano quasi essere appassiti e scuri, proprio come il cielo che sembra osservarci sempre da lassù. Essi non conferiscono più gioia e serenità. Ciò che adesso sono capaci di trasmettere è solo tristezza, malinconia e distruzione. Anche la speranza, insieme ai fiori, sembra essersi polverizzata. Tutto si stravolse nel giro di poche ore. Quella sera. Quella maledetta sera, in cui la vita ha smesso di sorridermi. Ma non preoccupatevi, arriveremo a parlare più nello specifico di quel momento, con le giuste tempistiche. E quello sarà solo l'inizio di tutto. La mia... è stata una vita che non ha mai smesso di sorprendermi, anche e soprattutto dopo quella sera. Ah... la vita è davvero piena di sorprese; quando pensi che al peggio non c'è mai fine... Oh, certo. Vi starete chiedendo perché voglio parlarvi della mia intera vita. Beh, sappiate che neanche io so ancora esattamente perché sto facendo quello che sto facendo. Forse per svago. Forse per sfogo. Probabilmente, il motivo lo comprenderò mentre sarò concentrato a scrivere il mio racconto. O magari, in realtà il motivo lo so già, e ve lo sto semplicemente nascondendo. Chi lo sa? Dovrete arrivare alla fine di questo nostro viaggio per scoprirlo. Sarete disposti a farlo? Non posso prevederlo. Non potete prevederlo. D'altronde, nulla è prevedibile in questa vita, come avrete modo di... vedere. Inizierò con il raccontarvi la storia della mia infanzia e poco a poco vi racconterò tutto l'essenziale della mia esistenza, fino ad arrivare dove siamo adesso. E... aspettate, no. Non paragonatemi al classico ragazzino depresso e ribelle del cazzo che non fa altro che pensare continuamente "che schifo la vita, voglio morire" per motivi assolutamente banali. No, non fatelo. Non faccio parte di quella gente che non sa riconoscere i veri problemi e le tormentose sfide che la vita impone davanti a tutti noi. Presto capirete il perché di tutte le mie parole. Ricordate che nulla è prevedibile in questa folle vita... ma adesso non voglio anticipare niente e rovinare la sorpresa a nessuno, vedrete la realtà dei fatti con i vostri stessi occhi. Vi prego di non avere pregiudizi inutili su di me. Cercate di comprendermi realmente. Cercate di capire veramente i motivi della rabbia, della tristezza, della paura e della delusione di qualcuno, invece di criticarlo e giudicarlo senza effettivamente sapere niente di quella persona. Cercate di capire com'è avere davvero tutto il mondo che, all'improvviso, decide di andarti contro. Cercate di comprendere quanto la vita di una persona può essere devastata e stravolta dalla... follia. Preparatevi ad assistere a una vicenda assurda, totalmente fuori dal normale. Forse mi prenderete per pazzo, quando compierete il primo passo. E probabilmente avrete anche ragione. Ma... fate attenzione alle apparenze. Qui, nulla è come sembra. Siate soprattutto molto cauti al suo battito di ali. Lo stravolgimento è sempre dietro l'angolo. Anche solo in un singolo istante, una semplice scelta... può cambiare totalmente la carte in tavola. La vita può completamente mutare forma in maniere impensabili, proprio nel momento in cui meno possiamo aspettarcelo. Perché questa cosa, che noi chiamiamo tanto semplicemente "vita"... non ci sorride sempre in faccia. Essa è anche capace di devastarci, stravolgendo persino il nostro stesso essere. Spesso tutti noi cerchiamo di nascondere i nostri sentimenti. Ma l'errore che facciamo sempre... è quello di dimenticare che anche i nostri occhi parlano. Sono pienamente consapevole di aver commesso innumerevoli errori nella mia vita. Prima o poi, potrei sbagliare addirittura con voi. Persino voi stessi potreste commettere un errore con me. Ma nessuno può comprendere il caos che si attenua nella mia mente, come nessuno può percepire il celere sgretolarsi della mia vita. Non ancora. Ricordatevi di queste parole. Lo farete per me? Ve lo chiedo con il cuore in mano. Vi sto donando la mia fiducia, come spero voi stiate conferendo la vostra devozione a me. Eppure, alla fine... loro mi giudicheranno comunque. Sarò sempre Jacob Johnson. Sarò uguale a prima... ma allo stesso momento, mi vedranno in maniera differente. Nel bene o nel male. Un solo momento. Un unico battito di ali. Stravolgimento. Io sono Jacob Johnson. E... Questa è la mia storia.

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Capitolo 2
*** Atto 1 - Vita ***


Che cosa è la vita? Esiste una risposta a questa domanda? E se fosse così, quale sarebbe? Vita. Una delle parole più piccole esistenti, che contiene uno dei significati più grandi di sempre. La vita è un viaggio. Un viaggio che effettuiamo dentro noi stessi, per entrare a contatto con la nostra anima e percepire la vera essenza e il senso di tutto ciò che ci circonda. La vita è un gioco. Un gioco nel quale le pedine siamo noi, e chi lo muove... siamo sempre noi. La vita è un dono. Ma vale davvero la pena di essere vissuta? La vita è una corsa. Una corsa lungo la quale bisogna correre il più velocemente possibile, se desideriamo di arrivare alla nostra destinazione. La vita è uno specchio. Uno specchio dove l'anima si riflette. La vita è un turbinio di emozioni. Un turbinio di emozioni dal quale ci facciamo sempre catturare, e dal quale mai riusciamo a fuggire. Vita. Una magnifica parola, che significa tanto. La vita... potrebbe essere la più grande storia mai raccontata, forse? Solo e unicamente l'uomo può dare una risposta a questa domanda. Eppure, nessuno è realmente sicuro delle sue stesse ipotesi su cosa possa essere davvero questa vita. Ma una cosa che io sono finalmente stato in grado di riconoscere... è il percorso della vita. ---------- Nascita. Gioia. Felicità. Amore. Trauma. Stravolgimento. Crescita. Menzogna. Disperazione. Pregiudizio. Estinzione. ---------- Che la mia vita vi accolga calorosamente, come voi stessi accoglierete fervidamente me nella vostra. Adesso... riuniamoci tutti attorno. E cominciamo a vivere.

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Capitolo 3
*** Capitolo 1 - La Genesi ***


Tutto ebbe inizio il 18 Marzo del 1997, quando mia madre, Mary Clarke, mi fece venire al mondo. Mio padre, William Johnson, che aveva già pronto un nome da dare a un futuro figlio maschio, propose di chiamarmi Jacob Johnson, e così fu. Quindici minuti dopo la mia nascita, ecco che la mamma partorisce di nuovo. Stavolta esce fuori una bambina, che i miei genitori decisero di chiamare Amelie Johnson. Quando mio padre comprese che la moglie aveva appena partorito due gemelli, scoppiò in lacrime per la gioia. - Sono nati... sono due gemellini! - esclamarono felicissimi mamma e papà. Papà era davvero preso dalla gioia, la sua allegria era incontenibile. Dai suoi lucenti occhi, oltre che da quelli di mia madre, cominciarono a scorrere lentamente delle lacrime di gioia. - Tra qualche giorno, a casa Johnson, si festeggia! Siete tutti invitati a celebrare la nascita dei nostri due gemelli..."I gemelli Johnson"! - urlò mio padre con euforia a tutta la famiglia lì presente. Qualche giorno dopo, come promesso, a casa nostra venne organizzata dai nostri genitori una festa grandiosa per la nascita mia e di Amelie. O almeno, questo è quanto mi ha raccontato mio zio, Jack Harvey, il quale ricevette assieme alla zia Betty Dixon un figlio. Lui nacque un anno dopo la nostra nascita, ossia nel 1998, e gli zii decisero di chiamarlo Vincent Harvey. La nostra intera famiglia vive a Westminster, un famoso quartiere di Londra. Per quanto riguarda invece la nostra vita da bambini, beh... posso dirvi che quella mia e di Amelie fu un'infanzia a dir poco fantastica. All'età di tre anni io e Amelie cominciammo a frequentare una scuola materna di Westminster, che si chiamava "Children's House". Era un posto magnifico, dove c'erano delle maestre stupende e dei bambini simpaticissimi, con i quali io e mia sorella facemmo presto amicizia. Tutti questi bambini abitavano vicino alla nostra dimora e spesso ci organizzavamo a casa di qualcuno, passando giornate intere sopraffatti dalla gioia e dal divertimento. Ma ci fu un bambino in particolare con il quale strinsi una profonda amicizia: sto parlando di Henry Bell. Passai intere giornate con lui al parco, al cinema, alle giostre e chi più ne ha, più ne metta. Ormai consideravo Henry come un membro della mia famiglia. Mia sorella Amelie, invece, andava d'accordo alla stessa maniera più o meno con tutti. Trascorsero due anni da quando ci eravamo conosciuti e tutti noi avevamo ormai compiuto cinque anni. Era il 2002 e Settembre era vicino, insieme all'inizio della scuola elementare. Nella classe della scuola materna eravamo circa venticinque bambini, ma solo diciannove di noi - tra i quali ovviamente c'eravamo io, Amelie e Henry - rimasero uniti anche durante gli anni delle elementari, decidendo di frequentare la medesima scuola, mentre gli altri sei bambini dovettero andare in scuole diverse, per motivi a noi sconosciuti. Fu all'inizio della scuola elementare che cominciò una nuova fase della mia vita. Una fase molto importante per me, in quanto entrò a far parte della mia vita una persona molto speciale. Una persona... alla quale devo molto. Lei. Ma prima di parlarvi di lei, dobbiamo passare al mese antecedente all'inizio del primo anno delle elementari, quindi durante l'estate. Voglio prima parlarvi più nello specifico di un'altra persona, che ha caratterizzato la mia intera infanzia, e del nostro straordinario rapporto di amicizia. La genesi. La genesi della felicità. .aznereffos alled iseneg aL

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