Salvate la Regina!

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La cattura ***
Capitolo 2: *** Un solo vincitore ***
Capitolo 3: *** La cattiveria di un uomo repressa dalla volontà dell’amore ***



Capitolo 1
*** La cattura ***


Il Castello di Glamis veniva tenuto sotto stretta sorveglianza dai cavalieri della corona e dagli uomini più fidati di Lord Knox e Lord Darnely.
Per riuscire a salire al potere, i due uomini dovevano fare di tutto per togliere di mezzo la Regina Maria.
Ma il tempo era dalla loro parte e i due lord preferivano vedere la povera Maria morire lentamente sotto i loro stessi occhi.
< Molti popoli si stanno rivoltando nelle campagne > fece Lord Darnley accorrendo verso la sala del trono dove John Knox era impegnato a leggere alcuni libri sulla storia scozzese < Forse tra non molto potranno mettere a  ferro e fuoco tutti i castelli del nostro regno. >
< E con quali mezzi, scusa? il popolo scozzese ha malapena di che vivere. Non sentiranno la mancanza di una regina che gran parte della sua vita è stata in Francia. >
< Lord Knox, non possiamo lo stesso abbassare la guardia. > insistette Darnley.
< Tu ti preoccupi troppo, amico mio. Abbiamo deposto la Regina Maria uccidendo i due consiglieri. Di cosa ti preoccupi? Nessuno riuscirà a salvarla. Devi solo rimanere tranquillo. Se la cosa può risollevarti il morale, perché non vai a trovarla nelle sue segrete? Sono sicuro che avrà bisogno di compagnia. Magari potrai divertirti in altri modi. >
< Non lo potrei mai fare. >
< Questi sono affari tuoi. Basta che tu non la uccida. >
< Non è mai stato nelle mie convinzioni. >
< Per questo sei un uomo debole > rispose Lord Knox a denti stretti < Perché hai pietà per i tuoi nemici. Non diventerai mai un vero re senza il mio aiuto. >
< E voi non sareste un lord senza la mia nomina. Non scordatevelo > disse infine Lord Darnley prima di uscire dalla stanza di Knox.
 
 
Era una bellissima giornata nelle Highlands scozzesi, ottima per fare una bella cavalcata in campagna.
Sembrava che in quel territorio mistico si fosse fermato per sempre il tempo, soprattutto quando non c’erano più state guerre e rivolte.
La popolazione scozzese stava conoscendo un periodo prospero che non si vedeva da molto tempo.
Ma il tutto poteva essere possibile con la scomparsa della loro Regina?
Ora che l’Inghilterra e la Francia non era più una minaccia, Lord Darnely poteva cercare di trovarsi nuovi passatempi felici mentre il suo regno non conosceva nessun tipo di problema.
Ma era davvero saggio abbassare così la guardia? Oppure le rappresaglie e le imboscate non sarebbero mai state concluse?
Questi erano pensieri che balenavano nella mente del giovane Re.
Pensieri che non facevano altro che dargli il tormento.
Ma come poteva vivere in questo modo soprattutto ben sapendo che la sua amata Maria era rinchiusa nelle segrete del suo castello mentre stava morendo di fame?
“Devo fare qualcosa per lei. Non posso permettere che finisca così.”
Ma nel mentre Lord Darnley si era convinto che la sua vita senza Maria non sarebbe mai stata la stessa, alcuni uomini dal volto coperto circondarono lui e il suo cavallo.
< Chi siete?! Cosa volete da me? >
Ma nessuno di loro rispose, rimanendo a fissare il giovane Lord scozzese.
< Allora? Perché mi avete bloccato il passo? >
< Lord Darnley, siete accusato per corruzione e per aver imprigionato contro il suo volere la Regina di Scozia Maria Stuarda. Vi conviene arrendervi se non volete peggiorare la vostra posizione. >
< Non so davvero chi voi siate, ma sicuramente non riuscirete a imprigionarmi. >
Vedendolo fare resistenza, gli uomini dal volto coperto sguainarono le loro spade e lo inchiodarono a terra facendo fuggire il loro cavallo.
< E’ inutile. Ormai siete in trappola. >
< Non avete nemmeno il coraggio di mostrare il vostro volto. >
< No. finché non riceveranno un mio ordine, sono esentati nel farlo. >
una voce più acuta e più ferma risuonò nelle orecchie del giovane Lord.
< Se volete, posso mostrare il mio di volto. In modo che non mi dimentichiate mai. >
< Di cosa avete bisogno? Soldi? Potere? Fama? >
< Niente di tutto questo. Non vogliamo tutt0o quello che voi avete rubato ingiustamente. >
< Io non ho rubato un bel niente! Io sono un Lord! >
< Abbassate immediatamente la voce > rispose il capo della banda mettendogli un coltello alla gola < Non mi piace una persona che urli. Soprattutto quando ha così paura… Magari in questo momento la Regina Maria sta attraversando il vostro simile destino venendo torturata. Quindi perché non ci portate dritti al suo castello? >
Ma Lord Darnley, non rispose, facendo finta di niente.
< Pensate ancora di fare il duro? Molto bene. Allora rendiamo la partita interessante. Un duello di spade è quello che ci vuole in questa situazione. Che ne dite? >
< Ma capo, dobbiamo arrivare al castello di Glamis il prima possibile > fece uno del gruppo < Non possiamo perdere tempo con questo duello. >
< Fidati. Ci vorrà molto poco. >
< Va bene. Accetto la vostra offerta > rispose Lord Darnley prima di venire liberato < Però togliti quel cappuccio. Voglio vedere il mio sfidante a viso aperto. >
< Con piacere. >
Acconsentendo al medesimo desiderio dei due sfidanti, lo sfidante di Lord Darnley non era altro che il fratello bastardo del Re di Francia Francesco ormai morto: Sebastian Bash De Poitiers.
< Ci siamo già visti da qualche parte? >
< Non credo proprio. È la prima volta che vengo in Scozia. Però sono molto orgoglioso di avcer trovato uomini intenti a sacrificare la loro vita pur di liberare la Regina prigioniera vostra e di Lord Knox. >
Il vostro viso mi è familiare. >
< Siete mai stato in Francia? >
< Non ultimamente… Che legame avete con la regina? >
< Se riuscirai a disarmarmi prima che tu mi uccida, ti rivelerò chi sono veramente. >
< Qui c’è molto per combattere. Sarà molto divertente vedervi strisciare ai miei piedi. >
< Non credete che sia così facile. Maneggio la spada da quando sono molto piccolo. >
< Sarai forte quanto vuoi, ma nelle battaglie con le spade tutto è possibile. >
< Assolutamente. >
 
 
Ma nel mentre i due uomini erano pronti a sfidarsi, Lord Knox non faceva passare giorno prima di fare visita alla Regina di Scozia.
< Buon pomeriggio, vostra maestà. >

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Capitolo 2
*** Un solo vincitore ***


Dopo che la sovrana era stata rinchiusa, aveva indetto uno sciopero della fame come segno di protesta verso i suoi oppressori.
< Maestà, non toccate il cibo da giorni. Non fate così. >
< Non ho fame. Date la mia razione a chi ne ha veramente bisogno. >
< Regina Maria, fare questo braccio di ferro non vi servirà a niente. >
< Avete ragione, Knox. Tanto morirò comunque. >
< Io per voi sono Lord Knox > rispose l’uomo prendendo la sovrana per i capelli < E’ ora che mi concediate un po’ di rispetto. >
< Voi non avrete niente da me a parte il disprezzo > rispose la sovrana sputandogli addosso.
< Questa vostra insolenza vi costerà molto caro… Appena tornerà vostro marito, prenderemo una decisione su di voi e le vostre suppliche. Tanto è inutile farvi soffrire quaggiù. Non mollereste comunque. >
< Se devo morire lo farò per il mio popolo. >
< Certo, queste sono parole molto coraggiose per una sovrana… Peccato che nessuno si stia domandando che fine abbiate fatto… Non è una cosa che fa molto arrabbiare? >
< Non m’interessa. Sono convinta che fuori di qui… >
< Fuori di qui non vi può aiutare nessuno! Mettetevelo bene in testa. Ormai la vostra condanna a morte è segnata. >
Mentre Lord Knox torturava Maria con le sue aspre parole, la sovrana pensava al suo futuro lontano dalle oppressioni e da una Scozia in pace senza guerre che potessero minare il futuro della sua terra e del suo popolo.
< Che cosa vi prende? Sembrate che abbiate visto un fantasma. >
< Solo la via della libertà… Lord Knox, che cosa volete da me? Se volete torturarmi fate pure, ma il mio spirito forte resisterà sopra ogni intemperia. >
< Questo lo vedremo… Guardie! >
Richiamando le guardie reali, Lord Knox gli ordinò di preparar un bagno caldo per la sovrana.
< Mio Lord, questo vorrà dire farla uscire da qui. >
< Certo. Preparate il bagno e portate la sovrana nella mia stanza. Vedete di fare in fretta. La Regina Maria deve tornare allo splendore di un tempo. >
Non riuscendo a capire che cosa avesse in mente, Maria fece resistenza per rimanere in prigione.
< Non fate la sciocca. Ho per voi un futuro roseo al posto di questa prigione. E dopo che vi siete lavata, mi aspetto che mangiate qualcosa, altrimenti sarò io che vi forzerò malamente. >
< Lord Knox, cosa volete farmi? >
< Lo scoprirete molto presto. >
 
 
Mentre Sebastian e Lord Durnley si guardavano a vicenda con fare guardingo, il francese aspettava che il suo nemico facesse la prima mossa.
< Allora? Perché state perdendo tempo? Attaccatemi se avete il coraggio. Oppure la vostra è semplice paura? non sapete nemmeno tenere in mano una spada. >
< Deridetemi quanto volete > rispose Lord Durnely con fare coraggioso < Non vi servirà contro di me. >
< State perdendo tempo così che la Regina Maria possa avere meno chance di vita? >
< Alla sovrana manca poco per vivere. Mettetevi tutti l’animo in pace. >
< Bash, attaccatelo subito. Non indietreggiate. >
< Mi sto solo divertendo. Voglio attendere… >
Ma senza accorgersene, Lord Durnley fu il primo ad attaccare e a ferire in modo lieve il suo avversario.
< Ditemi, Lord Durnely: ci sono molte guardie che perlustrano questo sentiero? >
< Solo l’area del castello. Credevo che non ci fossero pericoli lontano dal castello, ma purtroppo mi sbagliavo. >
< Esatto. Dovevate mettere altre guardie a presidio di questa zona. Ma così non ci saremmo mai sfidati. >
< In effetti ne avrei fatto volentieri a meno. >
< Spero per voi che quando arriverò al castello la sovrana sia in ottima forma. >
< Il problema non sussiste, Sebastian Poitiers. Perché voi non ci arriverete mai! >
Nel mentre Lord Durnley stava per provare l’ennesimo affondo, fu colpito da dietro le spalle da Sebastian, mettendolo al tappeto tra l’ovazione e le urla generali.
< Il pubblico si sta scaldando. Mi piace. >
< Siete un folle se pensate di battermi. >
< In verità sto vincendo io. >
< Dite? La vostra ferita che vi ho inflitto sul braccio destro dice il contrario. >
< Solo un graffio. Sono abituato di peggio. >
Mentre le loro spade continuavano ad incontrarsi, Sebastian stava avendo netto vantaggio sul suo avversario, facendolo cadere ogni volta a terra.
< Alzatevi, Lord Durnely. State mettendo in scena uno spettacolo pietoso. >
< Fatela finita! Non avete nessun diritto di parlarmi così! >
< Il rispetto lo do a chi se lo merita… Non ad un sequestratore furfante come voi. >
< Io e Lord Knox abbiamo dovuto rapire la Regina Maria. Le sue ribellioni stavano molto strette alla corona scozzese. >
< Ma che diavolo dite! Voi e Lord Knox siete due protestanti che volevano salire al potere. Ma siete due persone macabre se state pensando di torturare la vostra sovrana. Il giudizio su di voi sarà talmente crudele che il Dio in persona vi getterà nell’inferno più profondo. >
< Non m’interessa! Io devo fare quello che è giusto per il popolo e la Regina Maria è una minaccia. >
< Siete un folle se volete ucciderla. >
< L’unica cosa che mi preme in questo momento è uccidere voi. >
Con un colpo da maestro, Lord Durnsley riuscì a disarmare il suo avversario tra la sorpresa generale dei sostenitori di Bash. >
< Adesso ditemi: che cosa lega voi alla Regina Maria? Mi avevate detto… >
< So cosa ho promesso… Ebbene, io sono il fratello bastardo di Francesco II nonché amante segreto della Regina Maria. In nome del popolo francese sono pronto a liberarla dalla vostra oppressione. >
< Amanti, dite? Maria non mi ha mai parlato di voi. >
< Il nostro amore è stato molto rapido e fugace. Ma nel corso degli anni non ci siamo mai allontanati definitivamente. Non vi siete mai accorto tutte le volte che vostra moglie scriveva lettere? >
< Mi diceva che scriveva alla regina madre Caterina De Medici o ad alcune dame di compagnia che aveva lasciato alla corte francese… Eravate voi! >
< Esatto, Lord Durnely. Sorpreso? >
Mentre la furia e la rabbia si impadroniva dello scozzese, i suoi colpi contro Sebastian furono molto decisi e brutali.
< Avete intenzione di combattere contro un uomo disarmato? Siete sleale. >
< Non m’importa! Meritate di morire impunemente! Non avreste dovuto… Voi e quella maledetta sovrana mi avete preso in giro per tutto questo tempo! >
< Potete ben dirlo. Peccato che l’ultima volta che ci siamo baciati Maria non era ancora sposata con Francesco. Però noi ci amiamo. Ed è un amore che presto tornerà alla luce. >
< Prima dovrete passare sul mio corpo. >
Senza darsi per vinto, Lord Durnley continuava a combattere come un forsennato posseduto dal demonio.
< Vincere con la rabbia non ti aiuterà molto. >
< State zitto! Tu e quella maledetta la pagherete molto cara! >
Approfittando della rabbia fuori controllo di Lord Durnsely, Bash riuscì a riprendere la sua spada e ad infilzarlo in pieno petto.
L’uomo scozzese, sotto quel colpo brutale, cadde a terra fissando un ultima volta Bash con occhi spiritati.
< Che voi possiate marcire all’inferno con quella donna > fece Lord Durnsley prima di esalare l’ultimo respiro.
< Intanto andate avanti voi. >
Nel mentre si levava un urlo di gioia tra la folla, Bash doveva sconfiggere un ultimo nemico prima che la battaglia fosse vinta.
< Al Castello di Glamis! >

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Capitolo 3
*** La cattiveria di un uomo repressa dalla volontà dell’amore ***


Lord Knox stava diventando sempre più impaziente verso Lord Durnsley.
Il giovane scozzese nonché Re stava ritardando in maniera alquanto sospettosa e Knox stava per perdere la pazienza.
< Non si hanno notizie di Lord Durnsley? > domandò l’ex reverendo ad uno dei suoi fidati cavalieri.
< No, signore. L’ultima volta che è stato visto stava cavalcando verso le Highlands. Poi non abbiamo ricevuto più notizie da parte sua. >
< Eè molto probabile che sia incorso in un’imboscata o addirittura morto. Dovevamo rivederci qui al castello già molte ore fa’. Organizzate una spedizione nel ritrovare quel buono a nulla. Ho bisogno del suo permesso per vilare la Regina. Mi avete capito? >
< Ma Signore, perché non ucciderla e via? >
Sentendo i suoi ordini messi in discussione, Lord Knox mise un coltello alla gola al suo cavaliere come avvertimento.
< Perché la Regina ha bisogno di essere torturata. Così imparerà a mettersi contro di me. Ti è chiaro il concetto? >
< Sì, Lord Knox. Scusatemi > rispose il cavaliere spaventato prima di uscire dalla sala del trono.
Nel mentre attendeva sviluppi sui suoi uomini, l’ex reverendo non poteva che sentirsi compiaciuto e potente senza il suo sovrano.
Nel mentre era assente anche se non poteva prendere decisioni importanti, faceva sempre di tutto per violare le regole senza che nessuno lo venisse a sapere.
E la prima regola da violare era rendere la sovrana ancora più debole e insicura.
< Regina Maria, ho una notizia da darvi. >
Ma la sovrana, disgustata dalla sua persona, decise di non fissarlo nemmeno negli occhi.
< Continuare a rinnegarmi non sistemerà le cose. Sappiatelo. >
< Lord Knox, siate rapido. Vorrei passare i miei ultimi giorni in completa tranquillità. Sapete a cosa mi riferisco, vero? Le mie pene continueranno fino al momento della mia morte. Ormai sto cominciando a prendere coscienza del mio destino. >
< Ne sono lieto. >
< Già… Come non potreste essere più fiero di questa cosa… Avete vinto. Non ho nessuna arma contro di voi. >
< Gettate la spugna in maniera degna? >
< Ditemi la vostra notizia e levatevi di mezzo. >
< Non prendo ordini da una prigioniera ridotta in fin di vita > rispose Lord Knox sprezzante < Soprattutto quando non ha più nessun potere contro di me. >
< Vi diverte questa cosa, Lord Knox? Siete molto adatto a fare il cattivo, non c’è nessun dubbio. Ma prima o poi la vendetta di qualcuno che non mi ha dimenticato colpirà incessantemente anche voi. È solo questione di tempo. >
< Tutti i sudditi di questo Regno mi rispettano, Regina Maria. È un dato di fatto. >
< Voi volete che sia così… Ma nelle vostre file ci sarà sempre un traditore. Attento nel guardarvi bene le spalle. >
< Mi state minacciando? O solo avvertendo? >
< Visto che ormai non ho niente da perdere, vi mettevo solo in guardia. In fondo mi fate una pena non indifferente, Lord Knox. La vostra bramosia di potere sarà la vostra distruzione. >
Nel sentire quelle parole, Lord Knox perse la pazienza.
< Adesso che vostro marito è scomparso chissà dove, sarò io a prendere le redini di questa terra… A cominciare dalla vostra insolenza. Se non potrò tagliarvi la lingua, mi divertirò in un altro modo. >
Strappandogli le vesti che aveva indosso, John Knox cominciò a schiaffeggiarla in maniera delicata per poi colpirla sempre più rudemente.
< Lasciatemi stare! Vi prego! >
< Che cos’avete? Paura di me? Dovevate pensarci prima di offendermi! >
Prima che la sua anima di essere umano si trasformasse in una bestia, un giovane uomo dal coraggio fuorviante riuscì a fermarlo tagliandogli la gola.
< Adesso dopo il vostro Re è toccato a voi… Bruciate all’inferno come l’angelo di Satana. >
Maria non riusciva a capire ancora cos’era successo.
Bash, con la sua aria imperiosa, fissava la povera donna con sguardo intristito.
< Maria, sono io. Bash. >
< Oh, Bash… Non avrei mai creduto di rivederti dopo tutto questo tempo. Io… >
< Non piangere e stai tranquilla. È tutto finito. >
Stringendola a lei per cercare di calmarla, Bash la riportò nella sala del trono dove il medico di corte cominciò a curarla delle ferite avute.
< Il trauma che ha avuto la Regina è molto più grande di quello che potessi temere… Ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto in questo momento difficile. Anche se non sarà semplice visto il modo in cui cercavo di visitarla. >
< Perché? Cos’è successo? >
< Gridava come una pazza. Come se fosse accecata dall’odio. Non riesco a capire tale vivacità e rabbia. >
< Vuole solo sfogarsi. Tutto qui. Grazie di tutto. >
Mentre la Regina Maria veniva portata nella sua stanza, Bash non la mollò nemmeno per un istante.
< Tutto bene, Maria? >
< Come può andare tutto bene in questo frangente, Bash? Stavo per essere violata una seconda volta. È troppo frustrante per me > rispose la donna piangendo disperatamente.
< Adesso è tutto passato. Ci sono io qui con te. Ti prometto che non ti accadrà più niente di male. >
< Davvero riuscirai a fare questo per me? Oppure mi abbandonerai come in passato? >
< No, Maria. Rimarrò accanto a te fino alla fine dei nostri giorni. È una promessa. >

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