A boy's best friend is his mother

di Diana924
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Oax ***
Capitolo 2: *** They Were One ***
Capitolo 3: *** Eternal Norma ***
Capitolo 4: *** Trying too much ***
Capitolo 5: *** Their Own Prison ***
Capitolo 6: *** We all go a little mad sometimes ***
Capitolo 7: *** He was so wrong ***
Capitolo 8: *** Just a Dream ***
Capitolo 9: *** Run from memories ***
Capitolo 10: *** Why the earth? ***
Capitolo 11: *** He only needs her ***
Capitolo 12: *** It's feels so good to be alive ***
Capitolo 13: *** Honour thy mother ***
Capitolo 14: *** I'm still alive ***
Capitolo 15: *** A Mother's Love ***
Capitolo 16: *** He wasn't ill ***
Capitolo 17: *** Mother knows best ***
Capitolo 18: *** It’s going to be okay ***
Capitolo 19: *** His dark secret ***
Capitolo 20: *** It's blurry ***
Capitolo 21: *** Rainy Nights ***
Capitolo 22: *** Summer interlude ***
Capitolo 23: *** She always knew ***
Capitolo 24: *** it was alll right ***



Capitolo 1
*** The Oax ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: The Oax
Personaggi: Norman Bates, Dylan masset, nominato Alex Romero e Norma Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, e mio debutto nel fandom

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: Season Finale, mental instability, implied incest


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Quello era un inganno, un inganno bello e buono aveva pensato Norman i primi tempi.

Avevano organizzato tutto lui e sua madre per liberarla da Romero e dal marcio che si attaccava al detective come una seconda pelle. L’idea iniziale era stata quella di fingere entrambi la propria morte e poi farla sembrare un omicidio-suicidio e dare la colpa morale a Romero, era stato a causa sua che Norma lo aveva fatto internare, se era finito in quel posto era perché Romero non lo voleva in casa e sua madre voleva così tanto fare buona figura con il detective da averlo messo in secondo piano. Persino Dylan era stato favorevole, e lui ne aveva di problemi eppure secondo lui il suo fratellino non poteva più restare a casa.

Ma lui aveva trovato un modo per uscirne e poi avevano escogitato quel piano perché potessero stare sempre insieme, Norman&Norma, questo era il loro destino.

Per sua sfortuna l’inganno non era riuscito, Romero si era nuovamente intromesso ma per fortuna Dylan non c’era e non aveva sentito il bisogno di chiamarlo, quello era un suo problema, suo e di Norma a essere sincero e lo avrebbero risolto loro due insieme, senza Dylan.

Poi Romero era andato in carcere e aveva proseguito con il loro piano, era stato tutto così facile perché nessuno badava a lui in quei giorni.

E Norma Bates era nuovamente con lui, solo per lui. I primi giorni aveva temuto che se ne sarebbero accorti, che a breve la polizia si sarebbe recata al motel per arrestare entrambi e che avrebbe dovuto rivelare che sua madre era ancora viva. Invece non si era presentato nessuno e il motel dopo qualche giorno aveva riaperto come se niente fosse, sua madre gli aveva insegnato come gestire il Bates Motel e lui l’avrebbe resa fiera.

In quei tre anni tutto era andato per il meglio, durante il giorno gestiva il motel, e soddisfava le sue fantasie come preferiva, la sera invece rientrava a casa dove trovava Norma ad attenderlo, sorridente come quando da bambino tornava da scuola, e tutto era lindo e immacolato come un vecchio film. Lei cucinava per lui, ballavano nel salone e guardavano un film ma potevano anche stare a guardarsi per ore, quello che veramente gli importava era che sua madre era viva e aveva scelto lui, Norman.

Era avvenuto in maniera naturale, che loro due si avvicinassero in quella maniera era stato del tutto naturale, lui le apparteneva in maniera completa e quello ne era stata solo la conferma, loro non erano solo madre e figlio, erano anime gemelle e nessuno li avrebbe mai divisi, per quello avevano organizzato quell’inganno.

Poi era crollato tutto, Romero era uscito di prigione e Dylan aveva deciso di tornare arrabbiatissimo perché gli aveva nascoso la morte di Norma, aveva tergiversato perché non poteva dirgli che era tutto un inganno, che in realtà Norma Bates non era morta ma che era al sicuro a casa, Dylan sebbene suo fratello non faceva parte della famiglia, lui e Norma erano una famiglia; lui, Norma e Dylan no e quello che continuava a dire era assurdo, sua madre non era morta, Norma Bates era lì con loro, perché non riusciva a capirlo?

Dylan Masset era sempre stato consapevole che suo fratello non fosse del tutto sano di mente e sapeva di aver sbagliato ad andarsene con Emma ma aveva pensato, sperato, che Norma sarebbe riuscita a tenerlo a bada, solo negli ultimi tempi sua madre aveva dovuto riconoscere che il piccolo e perfetto Norman era forse il peggiore della famiglia. Non sapeva nemmeno che sua madre fosse morta, quello Norman avrebbe dovuto dirglielo ma aveva realizzato in quegli istanti che per Norman in realtà Norma non era mai morta, quella mummia che lo fissava seduta a tavola era raggelante e sembrava ricordargli come avesse sbagliato, come avesse ingannato sé stesso pensando che senza di lui tutto sarebbe andato per il meglio.

Non avrebbe voluto farlo, Norman era il suo fratellino, il bambino spaventato che voleva solo essere aiutato divenuto un adolescente fragile e un uomo completamente psicotico ma aveva bisogno d’aiuto, aveva solo bisogno d’aiuto, e purtroppo per quanto ci pensasse quello era l’unico modo, se solo fosse stato possibile fargli capire l’inganno che si era volutamente creato, aiutarlo ad accettare la morte di Norma, aiutarlo a cercare un aiuto professionale, ma quello sarebbe stato solamente l’ennesimo inganno perché Norman non avrebbe mai chiesto aiuto.

Quello che aveva fatto … quello che aveva realmente fatto e che lui aveva ignorato, doveva aiutare Norman ma c’era un unico modo per farlo, e … doveva farlo, per sé stesso, per Emma e Katy e per Norman, specialmente per Norman e per poter essere un bravo fratello dopo che per tutta la vita aveva fallito in quel compito.

Ora, ora era tutto finito pensò osservando il cadavere di suo fratello e poi la mummia di sua madre, quel cadavere aveva potuto ingannare Norman ma solo perché costui voleva essere ingannato, era ora di raccontare tutto, o quasi tutto pensò prima di ricomporsi.

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Capitolo 2
*** They Were One ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: The Oax
Personaggi: Norman Bates,nominati Alex Romero, Dylan Masset, Emma decody e Norma Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, e

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: Season Finale, mental instability, implied incest, tra Season 4 e Season 5



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Norman non riusciva a smettere a tutto quello che lui e Norma avrebbero potuto vivere insieme.

Sua madre era la donna della sua vita, quella a cui era più legato e che lo aveva amato in maniera incondizionata fin dalla nascita. Tutti gli altri lo avevano tradito o se n’erano andati, il primo era stato proprio Dylan, il suo fratellone.

Da bambino Dylan, il fratellone a cui voleva tanto bene se n’era andato, stufo di sopportare suo padre e rimproverando madre per il divorzio anche se Madre ai suoi occhi non aveva alcuna colpa, non Madre. Il posto libero alla sua cerimonia di fine anno in seconda elementare lo ricordava ancora, solo sua madre era riuscita a consolarlo dell’abbandono di Dylan perché suo padre … ricordava che ci fosse stato ma non cosa avesse detto o fatto.

E poi c’era stato suo padre, quello era stato un deplorevole incidente ma lo meritava, quell’uomo faceva male a sua Madre e nessuno doveva permettersi, Norman avrebbe fatto di tutto per proteggerla, lui e sua madre erano destinati a stare insieme per sempre, loro due soli. Quello che era accaduto non lo ricordava, ricordava però le urla di sua madre e quel corpo a terra, aveva come l’impressione che i suoi genitori stessero litigando, come quando era bambino e lui e Norma si rifugiavano nell’armadio o lei lo portava in giardino perché non sentisse nulla, o del trucco che non riusciva a nascondere i lividi ma lei fingeva sempre per lui, per rassicurarlo e non farlo preoccupare.

Così si erano trasferiti e avevano aperto il motel, non c’era stata nessuna cerimonia d’apertura, nessun sindaco che tenesse un discorso o altro, solamente loro due e gli andava bene così, non avevano bisogno d’altro, solamente lui e sua madre, Norman e Norma.

Poi aveva conosciuto Emma e Bradley e se una poteva essere un’amica l’altra era stata da subito qualcosa di più, una ragazza attratta da lui e che voleva lui, mai gli era capitato e forse si era detto che era ora d vivere la sua vita come tutti gli altri. Madre ovviamente non lo aveva permesso, temeva che Bradley non fosse una brava ragazza, e poi che Emma fosse troppo debole per iniziare una relazione, ma quella volta non l’aveva ascoltata e aveva fatto di testa sua, al ballo ricordava a malapena miss Watson e … era accaduto qualcosa quando lei gli aveva dato un passaggio, qualcosa d’importante ma non riusciva a ricordare cosa per quanto si sforzasse. Aveva ricordato tutto poco prima di sottoporsi al test del poligrafo, tutti quegli uomini che lo guardavano come se fosse il centro di una qualche cerimonia di cui non comprendeva l’inizio o la fine, e Madre gli aveva parlato rivelandogli che era stata lei, lei aveva ucciso miss Watson per proteggerlo, perché miss Watson era una donnaccia e non meritava di vivere.

Madre lo aveva difeso, Madre sarebbe stata sempre lì con lui, che si trattasse del motel, di vedere un film assieme o di andare a cena assieme, Norman e Norma, come doveva essere. Per quello Madre aveva ucciso Bradley, perché voleva dividerli, perché Bradley era tornata per portarlo con sé e Madre questo non poteva permetterlo, loro doveva rimanere insieme e niente sarebbe mai riuscito a separali.

Per questo motivo non le aveva perdonato l’entrata di Romero nelle loro vite, Dylan era un altro discorso, Dylan andava e veniva e lui era contento della situazione, Dylan non aveva mai fatto realmente parte della famiglia ma Romero, Romero era diverso.

Da quando era iniziata quella … cosa terra sua madre e Romero tutto era andato a rotoli, sua madre aveva davvero pensato di rinchiuderlo e quello non poteva tollerarlo, non lui che non aveva fatto nulla di male. Lui e sua madre dovevano stare insieme, a qualsiasi costo e pensare che lei avesse volontariamente deciso di lasciarlo lì era orrendo, e tutto pur di stare con Romero.

Aveva sempre avuto i migliori pensieri su di lei, sua madre era una brava donna, che si era presa cura di lui e di Dylan per tutta la vita, sua madre era tutto per lui, la sua vera anima gemella e non avrebbe permesso che quell’ispettore gliela portasse via.

Per questo aveva architettato quel piano, insieme. Far credere al mondo che Norma Bates in Romero fosse morta in maniera tale che potessero stare sempre insieme e senza Romero. Norma aveva accettato, anzi era stata lei a proporlo per poterlo aiutare ed era andato tutto bene.

Tutto bene si ripeté Norman mentre in cantina sfiorava il corpo inanimato di Norma Bates, sua madre era perfetta, così bella, eternamente giovane e bella si disse prima di posare le sue labbra su quelle fredde di lei, tutto era andato secondo i piani.

“Norman! Vieni su che ci sono dei clienti” sentì e obbedì, sua Madre lo stava chiamando e lui obbediva, com’era giusto che fosse, il Bates Motel era aperto e lui doveva andare a lavoro, in serata lui e Madre avrebbero avuto tutto il tempo del mondo per stare assieme.

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Capitolo 3
*** Eternal Norma ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Eternal Norma
Personaggi: Norman Bates,nominati Alex Romero, Dylan Masset, Emma Decody e Norma Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, 

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: Season Finale, mental instability, implied incest, 




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Non ha mai pensato seriamente alla vecchiaia, non la sua almeno.

Per Norman Bates sapere di invecchiare è sempre stato un concetto astratto se riferito alla sua persona, prima o poi sarebbe accaduto e poi sarebbe morto, finito, niente pensieri, niente domande, era inevitabile che accadesse si è sempre detto.

Ma per quanto riguarda sua madre … beh quello è diverso. Madre non è mai invecchiata, non ai suoi occhi, è sempre la donna meravigliosa che sapeva prevenire i suoi bisogni quando era bambina, che riusciva a tramutare i momenti di paura in momenti di gioco e di spensieratezza con la sua sola presenza. Norma Bates ai suoi occhi è eternamente giovane ed eternamente bella, la sua madre mai toccata dallo scorrere degli anni.

Forse è perché Dylan è nato che lei era giovanissima e tra lui e Dylan c’è poca differenza d’età ma non è mai riuscito ad immaginarla invecchiare, nella sua mente Norma Bates sarà sempre giovane e bella, al culmine del suo fascino. Per questo l’ha fatto, non poteva permettere che la morte la prendesse, non sua madre. Ha dovuto prelevare il suo corpo ma non gli importavano le conseguenze legali del gesto, non con Romero in carcere e sua madre da preservare. 

Aveva seguito attentamente le istruzioni del padre di Emma, finalmente avrebbe potuto impiegare la tassidermia per qualcosa di davvero utile, preservare Norma Bates, sua madre, dall’invecchiamento, dal deterioramento e l’avrebbe resa giovane, bella e immortale. I black out avevano rimosso quel ricordo perché sua madre non era morta, non se il suo corpo era in cantina, freddo, gelido e tuttavia perfettamente preservato, quello era tutto un trucco si era detto, madre era viva, era al sicuro ed erano insieme, quella in cantina era solo un trucco.

Era meglio affrontare quella realtà che sapere che Norma era morta, che era stato lui a farla morire, che non sarebbero mai invecchiati assieme, che lei non sarebbe mai invecchiata, quella era stata per ben tre anni una realtà troppo orrenda per poterla anche solo affrontare nei sogni.

Poi era arrivata Madaleine, che gli ricordava così tanto sua madre e aveva pensato di poterla lasciare andare, ormai quello che era accaduto era passato ma Norma, o meglio Madre, non aveva accettato di essere messa da parte così facilmente, sarebbero invecchiati insieme, giorno dopo giorno come lui aveva incautamente deciso, niente di più e niente di meno

Il ritorno di Dylan e Romero aveva complicato tutto, Romero come sempre aveva rovinato tutto e lo aveva minacciato … non ricorda bene di cosa lo avesse accusato ma se n’era liberato e poi aveva dovuto ammettere la verità con Dylan, non c’era alcun motivo per cui non dovessero cenare tutti e tre.

Lui, Dylan e Madre, ovviamente, era pur sempre una cena di famiglia quella, per salutare il ritorno di Dylan, un vero peccato che Emma avesse deciso di non esserci, ricordava di averla intravista e aveva la sensazione che lei gli avesse parlato ma non ricordava di cosa.

Romero aveva rovinato tutto ma poteva fidarsi di Dylan, erano una famiglia loro tre, Alex Romero non aveva mai fatto parte della famiglia a differenza di Dylan che ne era voluto uscire.

Dylan però non aveva voluto capire, non aveva voluto capire quanto bisogno di Madre lui avesse, che lei fosse lì con lui, che invecchiassero insieme, che quel corpo dovesse restare con lui, Dylan non aveva voluto assolutamente provare capire. E ora … lei era di fronte a lui, grazie a Dylan sarebbero stati sempre insieme, giovani per tutta la vita o sarebbero invecchiati insieme, per sempre insieme.

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Capitolo 4
*** Trying too much ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Trying too much
Personaggi: Norman Bates,  nominata Norma Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, 

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: missing moment, mental instability, implied incest,



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Aveva tentato, andava contro ogni logica esistente al mondo ma doveva tentare e riuscirci si era detto Norman.

Sua madre non poteva essere morta, non Norma Bates e non in quella maniera, non riusciva a sopportare un mondo senza di lei, senza sua Madre. Aveva quindi lasciato che arrestassero Romero, lui non era niente per lui, solo un intruso che a forza si era scavato una via all’interno della loro famiglia rovinando quello che c’era tra lui e Norma. Le aveva imposto di scegliere tra lui e sé stesso per poi costringerla a scegliere lui, per questo sua madre lo aveva mandato in quel luogo, da sola non avrebbe mai osato pensare una cosa simile si era detto Norman. E solo perché Romero era sicuro di poterle dare quello che lui non poteva darle in quanto suo figlio.

Che ingenuità, per sua Madre lui avrebbe fatto di tutto, anche quello, e con piacere, era sicuro che i loro corpi fossero fatti per essere fusi, che si incastrassero alla perfezione perché lei era la sua anima gemella ed erano destinati a stare insieme per sempre, eventuali terzi incomodi dovevano sparire.

Madre aveva ucciso Bradley perché voleva portarlo via con sé, e lui aveva accettato di andare con lei, e lui si era liberato di Romero ma in maniera più sottile facendo in modo che andasse in prigione perché nessuno doveva mettersi tra di loro. E ora tutte quelle menzogne lo stavano distruggendo.

Sua Madre non era morta, non c’era stato alcun funerale, quella era tutta una farsa gli diceva la sua mente perché Norma Bates non poteva essere morta, non poteva averlo lasciato da solo dopo tutto quello che avevano passato assieme. Eppure una parte di lui gli ricordava che il funerale era effettivamente avvenuto, che lui aveva scelto la bara, deciso un epitaffio per la lapide e che la bara era stata calata in terra; ricordava di essersi recato nuovamente al cimitero la notte, e di aver disseppellito il corpo di sua madre, ma solo nei sogni.

Sua Madre non poteva essere morta si era detto mentre lentamente si muoveva come il padre di Emma gli aveva insegnato, se era riuscito a imbalsamare piccoli animali poteva farlo anche con sua madre, sarebbe stato come se non fosse mai morta, sarebbe riuscito a riportarla in vita aveva pensato.

Aveva lavorato a quel compito per ore, dimenticandosi del motel, dimenticandosi persino di informare Dylan ma tra Dylan e Madre i rapporti non erano mai stati idilliaci e dunque aveva deciso di non avvisarlo, sebbene di famiglia Dylan non era famiglia, lui e Madre invece sì.

Sua Madre sarebbe tornata in vita, tutto sarebbe andato per il meglio e un giorno forse avrebbero riso di quei giorni, si, entrambi ne avrebbero riso si era detto, lui e Norma erano destinati a stare insieme per sempre, i loro stessi nomi lo provavano: Norma e Norman; erano anime gemelle, madre e figlio, compagni di vita, soci in affari, amanti, potevano essere qualsiasi cosa desiderassero. Lui non si sarebbe sicuramente fatto problemi se lei avesse voluto che facesse quelle cose, ricordava ancora il sapore delle labbra quando sua madre lo aveva baciato, quel ricordo lo avrebbe accompagnato per tutta la vita, forse se quel giorno avesse avuto più coraggio ...

Il suo piano aveva funzionato, Norma Bates era viva, non era mai morta e viveva nascosta a casa perché nessuno sospettasse che era stato tutto un piano, una farsa ideata da entrambi per poter stare finalmente insieme.

Eppure ogni volta che scendeva in cantina e vedeva quella mummia si ricordava di come avesse fallito, di come il suo tentativo di riportare in vita Norma fosse fallito, di come sua madre fosse morta e che non lui non poteva rimediare in alcun modo, era stata una follia sperare in qualcos’altro gli diceva quella piccolissima parte razionale della sua mente. Norma sarebbe rimasta eternamente giovane e bella grazie a lui ma non era riuscito a riportarla in vita, quel corpo sarebbe rimasto eternamente lì sotto, non avrebbe respirato, parlato o visto qualcosa, era solo un involucro che lui stava conservando ma non poteva farne a meno, non di Madre.

Era un tentativo fallito ma non avrebbe rinunciato a quello per tutto l’oro del mondo, non a Madre.

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Capitolo 5
*** Their Own Prison ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Their own prisoh
Personaggi: Dylan masset, Norma Bates, Norman Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, 

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: mental instability, implied incest,







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Dylan Masset aveva sempre considerato la sua famiglia una prigione, da cui era riuscito a fuggire.
Fin da bambino aveva avuto l’impressione che sua madre preferisse Norman, non nei grandi gesti ma c’erano dei piccoli dettagli che gli avevano reso palese come sua madre non riuscisse pienamente a volergli bene. Quando se n’era andato di casa sua madre non aveva detto nulla, non aveva cercato di trattenerlo o chiedergli se aveva mai sognato di andare al college, come se lo volesse lontano, in quanto a Bates … quell’uomo non era suo padre e Norma aveva fatto uno sbaglio a sposarlo lasciando suo padre, Dylan comprendeva che aver sposato il fidanzatino del liceo perché era rimasta incinta era roba d’altri tempi ma Norma … era particolare.
Quando aveva raggiunto Norman e Norma, dopo aver giurato a sé stesso che sarebbe rimasto il minimo indispensabile, aveva scoperto la verità sulle sue origini e … forse era riuscito a capire un po’ meglio Norma, lui non era un errore adolescenziale ma il frutto di una violenza incestuosa ed era ammirevole che sua madre lo avesse fatto nascere invece di abortire e che avesse mentito facendogli credere fino ad allora che lui fosse come tutti. Aveva trovato un lavoro, non propriamente legale ma lui e la legalità non erano mai andati d’accordo, e cosa più importante aveva cominciato ad avere un rapporto discretamente amichevole con Caleb, quell’uomo che era allo stesso tempo suo padre e suo zio e quella non gli era più sembrata una prigione.
Si era solamente illuso aveva compreso, motivo per cui era fuggito una seconda volta ma con Emma questa volta, Emma non meritava di rimanere schiacciata nei casini della famiglia Bates e lui meritava una seconda opportunità dalla vita.
Eppure … alla fine era tornato e si era nuovamente trovato ad osservare tutto, muto spettatore di una tragedia che nessuno si sarebbe aspettato, aveva salvato Norman dalla prigione ma solo quando aveva visto la mummia di Norma aveva compreso di aver fatto un errore, Norman sarebbe stato sempre prigioniero della prigione che si era costruito da solo.

Norma Bates aveva sempre desiderato il bene dei suoi figli, specialmente di Norman.
Aveva sempre saputo che Norman fosse diverso, speciale e soprattutto quanto avesse bisogno di lui a differenza di Dylan che poteva farcela da solo. Norman non era così, Norman era fragile, bisognoso del suo aiuto e incapace di vivere nel mondo reale. Ma soprattutto Norman era pericoloso durante i suoi black out.
Non sapeva da cosa fossero dati e sebbene le fossero stati d’aiuto sarebbero stati sufficienti a mandarlo in prigione o peggio ancora in un ospedale psichiatrico e lei non avrebbe mai permesso che suo figlio finisse in uno di quei luoghi.
Le aveva provate tutte inutilmente, solo per quello alla fine aveva ceduto ad Alex pur sapendo che suo figlio non avrebbe mai accettato un altro uomo nella sua vita, Norman e Dylan si tolleravano perché fratelli ma quello che lei e Norman era diverso, speciale e soprattutto non gli aveva mai dato un nome; meglio che quel sentimento aleggiasse tra loro invece di prendere vita e distruggere tutto.Norman doveva capire che non lo aveva abbandonato, che non lo avrebbe lasciato all’istituto per sempre e soprattutto che non l’avrebbe sostituito con Romero, come poteva sostituire un figlio con un marito?
Eppure suo figlio non aveva voluto capire, i suoi occhi l’avevano silenziosamente accusata per tutto il tempo ma se ne sarebbe occupata a suo tempo; non avrebbe permesso che suo figlio andasse in prigione ma Norman doveva accettare che lei avesse un uomo nella sua vita, era stupida e infantile quella reazione aveva pensato prima di addormentarsi ma sarebbe riuscita a sistemare tutto.

Norman Bates aveva vissuto in una sua prigione per almeno tre anni.
La morte di Norma era stata troppo per lui, sua madre non poteva andarsene in quel modo, non dopo quello che avevano fatto insieme e potevano ancora fare, era tutta colpa di Romero che si era intromesso, senza di lui sarebbero rimasti insieme.
La sua mente gli aveva concesso un conforto, sua madre non era morta: Norma era viva e vegeta in casa, avevano inscenato tutto per salvarsi e nessuno doveva saperlo, per questo era lui ad occuparsi del motel mentre lei viveva ritirata in casa. Quando apriva la porta la sera c’era lei ad accoglierlo con il sorriso, l’odore che sentiva era quello della cena e casa risplendeva, tutto era perfetto come in un sogno. Erano insieme, felici, madre e figlio, complici, migliori amici, compagni, erano tutto e persino quello che non aveva mai avuto nemmeno il coraggio di pensare. In quegli istanti lei era sua madre e la sua amante, il suo corpo era così bello e invitante, era come se fossero nati per quello, come se amarsi nella maniera più completa fosse naturale in loro, l’amore di sua madre era totale e lui la ricambiava, avrebbe fatto di tutto per renderla felice, essere insieme in quella maniera era il minimo che potesse fare.
Poi c’erano dei giorni in cui sognava che Norma Bates in realtà era morta, che la sua mummia era conservata in cantina ma erano solo incubi, la realtà era un’altra. La stessa che Romero aveva cercato nuovamente di rovinare ma glielo aveva impedito e per sempre, che finisse pure in carcere per l’omicidio di Alex Romero, non avevano prove e Dylan non l’avrebbe permesso, non ora che potevano davvero essere una famiglia, tutti e tre.

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Capitolo 6
*** We all go a little mad sometimes ***



Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: We all go a little mad sometimes
Personaggi: Norman Bates, nominati Alex Romero, Dylan masset, Emma Decody e Norma Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, e mio debutto nel fandom

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: il titolo del capitolo è un'altra citazione del film, se posso adoro inserirle



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Non è pazzo, non lui, si possono dire tante cose di Norman Bates ma non è pazzo, questo lo dicono i dottori ma loro non sanno, loro non sanno assolutamente nulla.

È sempre stato un ragazzo solitario, impossibile da negare ma semplicemente perché non aveva molto di cui discutere con i suoi coetanei eppure durante la sua prima estate a White Pine Bay aveva degli amici, gli amici di Emma erano comunque gente che accettava la sua compagnia. Ed Emma … Emma è stata sicuramente un’amica, anche se non ha mai ricambiato i suoi sentimenti e gli ha preferito Dylan ma non la biasima per questo, tutti alla fine preferiscono Dylan, chissà se sta bene dove sta si chiede Norman, sono trascorsi tre anni, o forse cinque dall’ultima volta che ha sentito Emma Decody, lei sicuramente non avrebbe permesso che finisse in un posto simile, non la sua amica Emma.

Gli animali sono sicuramente una compagnia migliori, loro non ti tradiscono, non usano giri di parole e soprattutto non vogliono il controllo su ogni aspetto della tua vita, specialmente i suoi, quelli che ha imbalsamato seguendo le istruzioni del padre di Emma, ha come l’impressione di aver conosciuto anche sua madre ma probabilmente è accaduto durante uno dei suoi tanti black out e ne ha ricordi estremamente confusi.

C’era un’unica certezza nella sua vita: Norma Bates, sua Madre, lo ama e farebbe di tutto per lui, di tutto.

È stata lei a uccidere miss Watson per salvarlo dalle grinfie di quella predatrice, lei ha ucciso Bradley, quella sgualdrinella che voleva portarlo via da lei e tutti gli altri, li sente parlare di diagnosi, di allucinazioni e di personalità dissociata ma non è vero, sua madre ha fatto di tutto per proteggerlo e se c’è un’assassina … quella è lei, anche se l’adora è questa la verità. Per questo la prima volta che l’avevano sottoposto al test aveva risposto con così tanta certezza, Madre aveva detto che tutto sarebbe andato bene e se lo dice lei allora deve essere così.

Poi avevano organizzato quel piano eppure anche ora che aveva rivelato la verità tutti continuavano a sostenere che Norma era realmente morta, persino Dylan aveva cercato di fargli accettare quella sciocchezza, Romero aveva persino tentato di ucciderlo per quello. Pensava di essersene liberato e sicuramente quello provava che non era pazzo, nessun pazzo avrebbe mai potuto elaborare un piano del genere si era detto, mentivano tutti e quel che era peggio non riusciva più a sentire Madre accanto a sé.

Non avevano niente per tenerlo in carcere, se davvero sostenevano che era pazzo allora lo avrebbero fatto ricoverare ma non potevano avere successo dove Norma Bates in persona aveva fallito, Alex Romero si era messo tra lui e Madre e si era dovuto liberare di lui per ben due volte perché tutto tornasse come prima, solamente loro due, non avevano bisogno di nessun’altro,e rano anime gemelle lui e Norma, fin dalla sua nascita era stato così.

Gli parve di vedere Emma, era passato così tanto tempo da quando l’aveva vista e sembrava felice anche se nel vederlo sembrò quasi che ribollisse d’ira repressa e di rancore, eppure lui non le aveva fatto nulla, Madre le aveva persino dato un lavoro. I black out non erano colpa sua ma era qualcosa che riusciva a gestire, lui non aveva nulla di sbagliato, Madre era sempre riuscita ad aiutarlo e aveva fatto tesoro dei suoi insegnamenti, solitamente duravano pochi minuti e accadevano cose brutte o meglio in quei momenti Madre interveniva a difenderlo.

Sentì la porta chiudersi e vide Emma lasciare la stanza, lo avrebbero sicuramente rilasciato, poteva essere colpevole d’omicidio ma non era pazzo, lui, Norman Bates, non era assolutamente pazzo e l’avrebbe dimostrato, se ne sarebbe stato lì, buono buono finché non avrebbero compreso il loro errore.

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Capitolo 7
*** He was so wrong ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: He was so wrong
Personaggi: Dylan Massette, Norman Bates, nominate Norma Bates ed Emma Decody
Rating: NC15
Note: Season 5
Note2: e ora quella scena l'abbiamo scritta da ogni possibile inquadratura
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Dylan Massett si era fatto ingannare dalle apparenze fin dall’inizio.

Fin da bambino non aveva avuto una grande stima di Norman. Lui avrebbe fatto di tutto per allontanarsi da Norma e dall’ambiente tossico che si respirava in famiglia, Norman invece adorava sua madre ed era evidente che fosse il classico cocco di mamma, lui con Norma non aveva mai avuto quel tipo di rapporto e non solo perché secondo lui se i coniugi Masset avevano divorziato era colpa di lei. Norma Masset era diventata Norma Bates ed era colpa di lei, lui era solo una vittima e non l’aveva mai perdonata per aver preferito a suo padre quel Bates.

Per questo appena aveva potuto se n’era andato lasciandoli soli, e nessuno dei due si era curato di sapere dove fosse e se stesse bene … a lui stava bene così. Recarsi a trovarli quando aveva saputo del motel era stata la cazzata più grande che avesse fatto, la morte del suo patrigno era strana e voleva saperne di più … col senno di poi doveva lasciar perdere e continuare con la sua vita solitaria, aveva fatto una stronzata e si era rovinato la vita.

Norman e Norma stavano benissimo, compatibilmente con quello che era accaduto, e lui si era fatto stupidamente convincere a rimanere per poter creare una parvenza di famiglia e tentare di recuperare il rapporto con Norma. Rivedere zio Caleb era stato bello finché non aveva scoperto la verità e avrebbe veramente voluto non avere più nulla a che fare con la sua famiglia e con quella città infernale. Invece era rimasto ed era riuscito anche a costruire un buon rapporto con Caleb, era lui suo padre e non Massett come aveva sempre creduto, lui era il frutto di un incesto e di una violenza e il pensiero lo faceva davvero stare male ma non poteva cambiarlo.

Si era accorto ben presto di come Norman non stesse mentalmente bene ma i blackout erano gestibili, tutto il resto purtroppo no e quando Norma se n’era andata … vedere Norman quella mattina con la vestaglia di Norma e che si comportava come Norma stessa era forse l’esperienza più strana e disturbante di tutta la sua vita, per fortuna Norman non ricordava nulla alla fine ma Norma si era sempre rifiutata di prendere provvedimenti, veri provvedimenti. Quei due vivevano l’uno per l’altra sebbene lui avesse provato a convincere Norman ad avere una vita all’infuori del motel e di Norman, alla fine Dylan aveva dovuto ammettere che era quasi impossibile.

Se non fosse stato per Emma se ne sarebbe andato molto prima ma lei era sempre stata importante per lui, prima come amica e poi come fidanzata, compagna, madre di sua figlia e moglie. Lui ed Emma stavano bene a Seattle, non aveva notizie di Norman e Norma e si era illuso che stesse andando tutto bene, niente messaggi significava niente emergenze si era detto più volte nel corso degli anni almeno finchè lui ed Emma non avevano scoperto online del suicidio di Norma.

Era subito tornato a White Pine Bay furioso e preoccupato. Furioso perché suo fratello non aveva pensato di avvisarlo che la loro madre era morta, preoccupato perché conosceva Norman troppo bene per non ignorare che la morte di Norma avrebbe avuto pessime ripercussioni sulla sua salute mentale.

E quello che aveva scoperto aveva le tinte di un film horror. Norman aveva ammesso di aver ucciso Norma, di aver ucciso tanti altri e di aver ucciso Romero e soprattutto era evidente che le sue crisi erano peggiorate e soprattutto continuava a parlare di Norma come se fosse viva. Emma gli aveva concesso del tempo con suo fratello e quando aveva aperto la porta non avrebbe mai creduto di … era peggio di quanto credesse aveva pensato nel vedere il cadavere mummificato di Norma Bates seduto a tavola con loro e Norman che la trattava come se fosse ancora in vita; Norman era pericoloso e quel che era peggio ormai era completamente scollegato del mondo esterno, era così convinto che Norma fosse ancora viva da dimenticare che la loro madre fosse morta da tempo.

Aveva una pistola e … sapeva cosa doveva fare, Norman non poteva vivere senza Norma e pur avendola uccisa aveva rimosso quel ricordo, tutto quello era così sbagliato aveva pensato mentre stringeva tra le braccia il corpo esanime di suo fratello. Non bisognava mai fidarsi delle apparenze e Dylan Massett si era fatto ingannare troppo a lungo, prima credendo che Norman volesse davvero uscire dall’orbita di Norman, poi ignorando i possibili indizi che portavano alla colpevolezza di suo fratello e si era ingannato su Norman perché mai avrebbe pensato che il suo fratellino fosse un tale essere.

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Capitolo 8
*** Just a Dream ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Just a Dream
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC15
Note: Season 4, mental disorder, incest
Note2: leggeri accenni di icnesto, un po' comee la serie stessa
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Non sapeva più distinguere cosa fosse frutto della sua mente e cosa fosse reale.

Norman ignorava esattamente cosa fosse frutto di un sogno e cosa fosse invece realmente accaduto, e stava andando sempre peggio. Era sicuro che c’erano dei momenti in cui andava a dormire ma non avrebbe saputo dire con certezza quando si svegliava. I black out erano peggiorati quando Bradley era scomparsa, una parte di lui gli sussurrava che era colpa sua se Bradley era scomparsa per la seconda volta ma aveva imparato come trattare quel tipo di black out, specialmente se Mother era con lui.

E Mother era sempre con lui, si prendeva cura di lui, lo amava e lo avrebbe protetto da tutto … aveva come la sensazione che avesse a che fare con la scomparsa di Bradley ma non sapeva come, Mother lo aveva fatto per tenerlo al sicuro, qualsiasi cosa volesse dire, come quando si era presa la colpa al posto suo, Mother sapeva sempre osa fare.

Mother era la sua migliore amica, il suo sostegno, la sua complice, Mother era tutto per lui, semplicemente Mother era la sua anima gemella e per quello essere tradito da lei in quella maniera gli aveva fatto così male, si sarebbe aspettato una cosa simile da Dylan, persino da Caleb ma mai da Mother. Invece sua madre aveva permesso che fosse internato in uno di quei posti orrendi e poi aveva sposato Romero.

Quando l’aveva saputo aveva pregato che fosse solamente un brutto sogno, che niente di quello fosse realmente avvenuto, che sua madre non lo avesse davvero abbandonato per Romero, loro due avevano tutto quello di cui avevano bisogno, bastavano perfettamente all’altro, si amavano dell’amore più puro che potessero avere e … Romero non era necessario, era un elemento sbagliato, un errore e se ne sarebbe dovuto andare, nessuno doveva intromettersi tra lui e Mother.

Quando era uscito da quel luogo infernale grazie a lei non ne era stato felice, lei era con Romero, era la moglie di Romero e non più Norma Bates, la sua Norma e quello non poteva accettarlo, non voleva accettarlo. Sua madre aveva finto che andasse tutto bene e gli aveva mentito: aveva detto di aver sposato Romero per poterlo aiutare a uscire, che non provava nulla per l’ispettore e lui le aveva creduto, Norma doveva amare solo lui, Norma Bates non doveva avere nessun’altro uomo nella sua vita, solamente lui.

E invece aveva scoperto che lo amava, i due erano innamorati e quale sarebbe stato il suo posto si era chiesto sperando che quello fosse un incubo da cui si sarebbe presto svegliato, meglio essere in manicomio che perdere Mother. Aveva sperato con tutte le sue forze che fosse solo un sogno, che si sarebbe risvegliato a casa solamente loro due, o all’istituto in attesa di una sua visita ma non era accaduto e Romero era ancora presente e ancora sposato con sua madre.

E lui doveva agire si era detto, non poteva permetterlo, se non poteva avere Norma Bates allora nessuno l’avrebbe avuta e sarebbero stati uniti nella morte come lo erano stati nella vita aveva deciso, sapeva esattamente cosa fare si era detto quando aveva provocato quella perdita di gas. Mother sarebbe morta nel sonno e lui avrebbe avuto lo stesso destino, li avrebbero anche sepolti assieme aveva fantasticato mentre la testa si faceva pesante, lui e Mother uniti per l’eternità com’era giusto che fosse. Sarebbe stato bello rivederla dall’altra parte aveva pensato prima di perdere conoscenza, era come addormentarsi aveva riflettuto mentre lentamente la ragione lo abbandonava.

Stava sognando di Mother, Mother che lo coccolava, che lo abbracciava come quando era bambino, Mother che lo baciava e sussurrava di amarlo, era tutto così bello e perfetto prima che qualcuno cominciasse a scuoterlo. Aveva aperto gli occhi a fatica e aveva trovato Romero che cercava di svegliare Norma, perché stava andando tutto così male?

Nei suoi piani lui e Norma non dovevano svegliarsi, dovevano addormentarsi insieme e sognare la loro felicità per sempre, perché Romero era intervenuto? Perchè aveva interferito come sempre?

Era tutto sbagliato, era tutto così tremendo e senza Mother … lui non poteva stare senza Mother, non voleva stare senza di lei ed era tutta colpa di Romero, aveva rovinato tutto di nuovo e non gli aveva permesso di poter stare tutta la vita con Mother, morire insieme sarebbe stato sublime, l’apice di quel che provavano l’uno per l’altra e invece … era tutto così insopportabile che voleva solamente tornare a dormire e non svegliarsi più, dormire e sognare lui e Mother uniti com’era giusto che fosse, niente Romero, niente Dylan, solamente Norman e Norma.

Norman Bates voleva solamente tornare a dormire e sognare, e fu così che ebbe quell’idea … era assolutamente perfetta e poteva farlo, ora che era solo poteva farlo senza che nessuno lo scoprisse … lui e Mother sarebbero stati sempre insieme pensò mentre nel suo sogno migliorava i dettagli del piano che avrebbe riportato Mother da lui.

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Capitolo 9
*** Run from memories ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Run from memories
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC15
Note: post!Season 4, pre!Season5 mental disorder, implied incest
Note2: leggeri accenni di incesto, un po' comee la serie stessa
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Era in fuga, non letteralmente ma metaforicamente lo era di sicuro.

Fuggiva dal ricordo di Mother, dal ricordo di aver aperto il gas e quello che era accaduto dopo. Ricordava il funerale e come non avesse voluto avvisare nemmeno Dylan ma allo stesso tempo voleva fuggire da quei ricordi, dimenticarli e comportarsi come se non fossero mai avvenuti. Ogni giorno era come se la sua mente fosse in fuga da quel momento, solo quando vedeva Mother in cucina intenta a preparargli la colazione si diceva di aver sognato tutto. Mother non era morta, non aveva sposato Alex Romero, Mother era lì con lui e si stava prendendo cura di lui, aveva finto la propria morte per poterlo proteggere e lui ora stava bene, non aveva più i blackout da moltissimo tempo e il motel andava bene, con Mother tutto andava per il meglio.

Fuggiva dal ricordo di aver dovuto organizzare il funerale da solo, Dylan non era degno di occuparsi di nulla di quanto riguardasse Norma inoltre doveva essere felice con Emma e sarebbe stato egoista avvisarlo si era detto.

Fuggiva dal ricordo di quelle lettere che aveva visto incise sulla lapide di Norma, la scritta che lui stesso aveva deciso, avrebbe riposato accanto a Mother un giorno, uniti per l’eternità com’era giusto che fosse e come doveva essere.

Fuggiva dal ricordo di quello che aveva fatto quella notte stessa. Non era stato lui a recarsi al cimitero cittadino per disseppellire la bara, perché non c’era alcuna bara, non era stato lui a scoperchiarla e a trasportare il cadavere di Norma Bates fino a casa perché la bara era vuota e Norma aveva inscenato la propria morte.

Fuggiva dal ricordo di quel corpo così rigido e inanimato, freddo e pesante perché Norma Bates non era morta ma era viva, aveva solamente finto e nulla di tutto quello era accaduto; non era stato lui a sistemarla in cantina e poi a preparare il corpo.

Fuggiva dal ricordo di quello che aveva fatto al corpo di sua madre, non aveva trattato il suo corpo come il padre di Emma gli aveva insegnato perché Norma era viva ed era di fronte a lui, era solo una recita quella.

Fuggiva da quei ricordi perché sarebbe stato tutto troppo intenso e per quello era grato che quella ragazza non si fosse fermata, a Mother una come lei non sarebbe certamente piaciuta. Quella Marion Crane era bella ragazza e aveva avuto sfortuna ma Mother non l’avrebbe capita, meglio che fosse in fuga si era detto Norman. Aveva poi atteso Sam e sapeva cosa fare, questa volta non avrebbe permesso a Mother di prendersi la colpa bensì se ne sarebbe assicurato lui stesso di persona. Sam era simile a suo padre, anche lui aveva fatto del male a una persona a lui cara e per quanto volesse bene a Madeleine lei non sarebbe mai stata come Mother, non avrebbe mai amato nessuna donna come amava Mother.

Sam doveva pagare e se ne sarebbe assicurato lui questa volta, non Mother, finalmente aveva smesso di fuggire dalle proprie responsabilità, era sicuro che Mother lo avrebbe ben ricompensato una volta tornato a casa, Mother era tutto per lui e lui non era più in fuga.

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Capitolo 10
*** Why the earth? ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Why the earth?
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC15
Note: post!Season 4, pre!Season5 mental disorder, implied incest
Note2: leggeri accenni di incesto, un po' comee la serie stessa
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Ricordava bene la sensazione della terra tra le mani, e quello era strano.

Norman se n’era reso conto solamente mentre si stava sciacquando le mani nel bagno del piano terra e si era domandato dove l’avesse portato quel nuovo black out. I dottori sostenevano che fosse malato ma mentivano, lui non era malato … aveva solo bisogno di aiuto e stabilità e solo Mother poteva aiutarlo. Norma Bates lo aveva fatto uscire da quel luogo ma aveva sposato Romero e quello non era giusto.

Avrebbe dovuto consolare sua madre, chi mai avrebbe potuto pensare che l’integerrimo Alex Romero sarebbe finito in carcere? Il mondo era veramente sottosopra se lo sceriffo in persona era stato arrestato si era detto. Forse …aveva cercato di pensare a dove potesse essere andato ma aveva solamente dei flash confusi. Una stanza vuota, una lapide, le sue mani che si sporcavano di terra ma per quale motivo era andato al cimitero?

Per quanto si sforzasse non lo ricordava affatto ma era sicuro che ci fosse un motivo dietro, qualcosa d’importante se Mother lo aveva lasciato andare mentre mettevano a punto gli ultimi dettagli del loro piano, sarebbe andato tutto bene gli aveva sussurrato e lui si era fidato. Doveva aver scavato da qualche parte per poi terminare il lavoro con le mani, forse per smuovere piccole porzioni di terra attorno a quello che cercava ma non ricorda bene il perché eppure qualcosa gli diceva che fosse importante. Si chiese se avesse rimesso tutto a posto o se se ne fosse andato e basta una volta ottenuto quel che cercava, in serata avrebbe dovuto controllare meglio si disse. Sicuramente il vialetto fino a casa era sporco di terra, non era stato affatto attento pensò Norman mentre prendeva scopa e paletta, se ne sarebbe dovuto occupare lui, non Mother, Mother aveva altro a cui pensare. Mother era sempre così buona con lui, Mother teneva a lui come nessun’altro avrebbe mai fatto, Mother era l’unica donna che lo avrebbe sempre amato e lui la ricambiava come meglio poteva, senza Mother lui non era niente. Sorrise nel pensare al calore del corpo di Mother, ai suoi sorrisi, ai suoi baci, alle mani che accarezzavano il suo corpo e come si fondessero in un unico essere quando si abbracciavano, Norman e Norma, Norma e Norman.

Quando ebbe finito era appena mezzogiorno, aveva il tempo di un panino e poi doveva occuparsi del motel, Mother sarebbe stata fiera di lui pensò prima di sistemare scopa e paletta, della terra in eccesso si sarebbe occupato in serata prima di andare al cimitero.

<< Mother, è tutto a posto, mi sono occupato di tutto, ora possiamo stare insieme >> sussurrò prima di abbracciarle le gambe e mettere la testa sulle sue ginocchia, tutto sarebbe andato per il meglio tra loro e nessuno si sarebbe mai intromesso tra lui e Mother, né ora né mai, per sempre.

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Capitolo 11
*** He only needs her ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: He only needs her
Personaggi: Norman Bates, nominata Norma Bates
Rating: NC15
Note: Season5 mental disorder, implied incest
Note2: leggeri accenni di incesto, un po' comee la serie stessa
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Gli capitavano fin da quando era bambino.

Norma non aveva mai pensato di farlo visitare sostenendo che in lui non c’era nulla di sbagliato e per timore di perderlo ma lui avvertiva comunque qualcosa di sbagliato dentro sé stesso, una sensazione strisciante che non lo abbandonava mai.

Era come se non certe occasioni un’oscurità calasse su di lui, non sapeva dire dove si trovasse o cosa stesse accadendo attorno a lui, era tutto nero ma stranamente confortante perché c’era lei. La voce di Mother gli parlava in quei momenti, lo aiutava, lo confortava e lo faceva sentire amato, la voce di Mother in quei momenti era straordinariamente dolce, calda e materna e Norman si sentiva amato.

Solitamente non era semplice, spesso sentiva i suoi genitori litigare, e in alcune occasioni sua madre gli aveva proposto di giocare a nascondino, papà non deve trovarci aggiungeva, sarà il nostro piccolo segreto, per questo papà urla … perché non ci ha ancora trovato sussurrava Norma per poi abbracciarlo stretto stretto come se volesse inglobarlo dentro di sé, tenerlo al sicuro all’interno del suo corpo. E quando Dylan se n’era andato la situazione era peggiorata, Norman questo lo sapeva, non sapeva nemmeno come ma era una conoscenza che c’era e basta, come la presenza di Mother quando l’oscurità calava su di lui.

Poi c’era il stato il motel e lui e Norma erano stati così felici, quell’estate trascorsa insieme era stata la migliore della sua vita, solo lui e Norma, Dylan lontano ed Emma … lui ed Emma alla fine erano migliori come amici, aveva ragione Norma a sostenere che frequentare Emma lo avrebbe fatto soffrire quando qualcosa le sarebbe accaduto; Emma era troppo malata per una storia seria.

E lui non aveva bisogno di una donna nella sua vita, non quando aveva Mother, Mother si occupava di lui, Mother aveva cura di lui, Mother lo avrebbe protetto in ogni modo, Mother era l’unica donna di cui aveva bisogno, tutte le altre erano distrazione, come Brady.

Quanto aveva amato Brady prima che si rivelasse ciò che realmente era. Una sgualdrina che voleva solamente portarlo via da Mother. E Mother l’aveva impedito, non avrebbe voluto che finisse così ma almeno il sereno era tornato nelle loro vite. Assieme a Mother era come se ogni giorno splendesse il sole, Mother era l’unica donna per lui.

Norma d’altra parte …Norma gli aveva inferto il colpo peggiore: Norma Bates prima era fuggita e poi aveva sposato Romero, proprio quando lui aveva più bisogno di lei, l’oscurità stava diventando sempre più opprimente e la voce di Mother sempre più lontana.

Lei lo aveva rinchiuso in quel posto orribile per poter essere libera di stare con Romero, quasi riusciva ad immaginarli mentre facevano sesso nel letto che avevano condiviso, mentre Romero la possedeva e lei gemeva sotto di lui, mentre Romero si prendeva qualcosa che doveva essere suo, solamente suo. Non gli importava che Norma aveva dichiarato di averlo sposato perché così Romero smettesse di indagare su di lui, erano tutte balle, lo aveva sposato perché lo desiderava e se avessero avuto un figlio lui sarebbe diventato inutile, un fardello e un peso di cui fare a meno.

Per questo lo aveva fatto, solamente … non poteva andare così, non doveva finire così, non poteva permetterlo, Mother non poteva morire, lui aveva bisogno di lei e non le avrebbe permesso di svanire, non quando aveva i mezzi per riportarla in vita o almeno fingere che lei non fosse mai morta.

E da lì in poi era andato tutto bene, avevano finto entrambi perché Mother non era mai morta, era solo un trucco e finalmente l’oscurità era lentamente svanita lasciando posto al sereno. Lui e Mother erano vivi, erano insieme e tutto si sarebbe sistemato, non aveva più black out e il motel andava a gonfie vele.

Quando aveva conosciuto Madeline aveva pensato di poter avere una donna, un’amica, una confidente che non fosse Mother. Certo, lei era sposata ma lui non quel genere di rapporto, per quello c’era Mother la quale non aveva accettato che lui perdesse la testa dietro una ragazza, Mother non aveva affatto approvato. E i momenti di oscurità erano ritornati, più forti e intensi di prima questa volta si era reso conto Norman.

E poi Marion aveva bussato alla porta del motel, povera adorabile Marion con gli abiti appicciati addosso dalla pioggia e i capelli bagnati, le persone per bene non avrebbero dovuto viaggiare con un tempo del genere ma questo lo aveva tenuto per sé.

Mother aveva tentato di convincerlo ad ucciderla, Marion come tutte le ragazze era una sgualdrina e le sgualdrine andavano punite ma non ce l’aveva fatta, Marion non aveva colpa. L’aveva spiata, quello lo faceva con tutte ma Marion era diversa, se n’era reso conto mentre si accarezzava, la mano dentro le mutande e gli occhi fissi sul buco nel muro mentre spiavano il getto dell’acqua che cadeva lentamente su Marion, il suo corpo atletico e attraente, come poteva una donna simile fare l’amante?

Marion quando aveva scoperto di essere l’amante era corsa via, in preda alla rabbia e sotto la pioggia scrosciante e lui aveva sperato di averla salvata, non voleva che Mother la uccidesse, non Marion. Purtroppo Marion era tornata, incurante di tutto e furiosa con Sam ma era riuscito a farla andare via, Marion Crane non meritava di morire, non in una sera simile né mai, nonostante Mother continuasse ad urlargli addosso.

E infine era arrivato Sam, e lui meritava di morire. Mother aveva agito con assoluta freddezza e determinazione, sembrava quasi l’incarnazione dell’oscurità in quel momento, e come sempre sarebbe toccato a Norman liberarsi del corpo, era abituato a nascondere i pasticci di Mother, lo faceva da tempo. In cambio Mother lo amava come nessun’altra donna avrebbe mai fatto e a lui andava bene. Si era liberato del corpo la mattina seguente, una volta tornato il sereno ina maniera tale da non lasciare tracce e seguendo il solito schema, Mother sarebbe stata fiera di lui.

Era tornato il sereno, tutto sarebbe andato per il meglio e lui e Mother ora erano insieme, per sempre, nient’altro importava, nemmeno l’oscurità che sembrava circondarlo sempre più.

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Capitolo 12
*** It's feels so good to be alive ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: it's feels so good to be alive
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC15
Note: post!Season3, pre!Season 4, mental disorder, incest
Note2: leggeri accenni di incesto, un po' comee la serie stessa
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










White Pine Bay doveva essere un nuovo inizio, per entrambi.

Norma Bates aveva tanto sperato che i problemi non li seguissero anche in quella cittadina e di fatto non era avvenuto sebbene ne fossero nati degli altri. Il motel era ottimo per ricominciare, fare qualche soldo e soprattutto prendersi cura di Norman. Suo figlio era speciale, indubbiamente diverso dai suoi coetanei e non si riferiva solo al suo comportamento ma anche a quello che gli passava per la testa. Norma avrebbe tanto voluto ignorare i black out e gli omicidi ma non era cieca, sapeva che suo figlio era sempre stato protettivo nei suoi confronti, fin troppo visto dove si era spinto per proteggerla. E lei non avrebbe permesso che lo portassero via, la cosa giusta sarebbe stata denunciarlo alla polizia o affidarlo a qualche struttura ma sarebbe stata un’ingrata e amava troppo suo figlio per lasciarlo andare, in quei luoghi non i sarebbero presi cura di lui come solo lei poteva fare. Inoltre quei posti cosavano troppo e ora come ora lei non poteva permettersi di pagare quella cifra, forse un giorno se le condizioni di Norman fossero seriamente peggiorate.

Loro due erano legati, erano una famiglia e molto di più, proprio per quel motivo aveva sempre respinto le avances di Romero, l’uomo era chiaramente attratto da lei ma doveva occuparsi di lei, non c’è tempo per l’amore Norma Bates si ripeteva parafrasando Charlie Brown.

Sarebbe stato così facile prendere Norman e andarsene, abbandonare tutto e ricominciare da capo solamente loro due, Dylan se la sarebbe cavata molto meglio senza di loro, ma ormai avevano dei doveri, verso il motel e verso l’altro.

Quell’estate però era andato tutto bene, un altro anno che si stava chiudendo per il meglio, le dispiaceva che Norman ed Emma avessero rotto ma una ragazza come Emma non meritava Norman. Norman non sarebbe stato in grado di prendersi cura di lei e chi poteva assicurargli che il corpo fragile e malato di Emma Decody potesse sopravvivere ad un rapporto sessuale? No, meglio saperli separati e vivi che insieme e con i sensi di colpa.

Avrebbe fatto di tutto per Norman, senza pensarci due volte ma White Pine Bay cominciava a sembrarle una prigione, per fortuna aveva suo figlio accanto, farlo studiare a casa era stata un’ottima idea: così poteva tenerlo d’occhio e avere qualcuno che l’aiutasse con il motel. Dopo gli eventi degli ultimi mesi aveva bisogno però di pace e tranquillità, per sé stessa e per Norman, Dylan andava e veniva e le andava bene così, c’erano momenti in cui rivedeva suo padre in lui e l’enormità di quello che Caleb, il suo stesso fratello, le aveva fatto la colpiva come una secchiata d’acqua gelida in pieno viso.

<< Ti piace ancora stare qui? >> le domandò Norman quella mattina, c’era qualcosa in lui di stranamente maturo e infantile, come se due nature fossero in perenne conflitto nella sua psiche, persino una come lei che non aveva studiato certe cose le capiva.

<< Non dovrebbe? Il motel va a gonfie vele, noi stiamo bene ed è tutto risolto >> replicò lei, aveva avuto paura che Norman fuggisse con Brady ma per fortuna non era avvenuto, il solo pensiero di suo figlio solo per il mondo con una ragazza simile era raccapricciante. I dottori potevano dire quello che volevano ma Norman doveva rimanere con lei, punto.

<< Lo so, solo … se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo mica alberi >> le fece notare Norman citando anche lui Charlie Brown, e Norma fu sollevata nel sentire che aveva parlato al plurale. Molte donne l’avrebbero criticata per essersi dedicata solo a suo figlio ma loro non capivano, lei DOVEVA prendersi cura di Norman, era il minimo che potesse fare.

<< Verissimo, ma qui ci troviamo bene, forse un giorno, chissà >> replicò lei, farlo ricoverare sarebbe stato meglio per tutti ma così sarebbe venuta meno ai suoi doveri di madre.

<< Insieme madre, noi due insieme >> disse Norman e lei annuì, loro due si appartenevano ad un livello che superava i legami del sangue, era come se fossero anime gemelle.

<< Certamente tesoro mio, per sempre insieme >> lo rassicurò Norma Bates, sarebbe stato facile spostarsi, lasciarlo solo in qualche struttura ma … non ne aveva il coraggio, non ancora almeno.

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Capitolo 13
*** Honour thy mother ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Honour thy mother
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC15
Note: Season5, mental disorder, incest
Note2: leggeri accenni di incesto, un po' comee la serie stessa
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Di suo padre non gli era mai realmente importato.

Sam Bates era stato un gran lavoratore ma un padre assente e un pessimo marito, ricordava ancora tutte le volte che sua madre gli aveva proposto di giocare a nascondino insieme; solamente con gli anni aveva intuito che quelli non erano giochi ma fughe. Fughe da Sam Bates, dalle sue parole e soprattutto dai suoi pugni, per quegli stessi motivi Dylan se n’era andato di casa e Norman lo capiva fin troppo bene.

Quando suo padre era morto non aveva avvertito nulla, né dolore né rammarico, solamente un vuoto dentro di sé e la sensazione che ora tutto sarebbe andato per il meglio.

Adorava sua madre invece, alla follia e forse in una maniera non propriamente consona.

Norma Bates era la sua ancora, la sua roccia, l’unica donna che gli avrebbe dato amore e affetto incondizionato e che lo avrebbe amato per sempre, era giusto che lui l’adorasse. Norma lo aveva sempre difeso fin da bambino e che ora lui si preoccupasse per lei era il minimo che potesse fare.

Norman adorava troppo sua madre per entrare realmente in conflitto con lei, potevano litigare ma non se ne sarebbe mai andato come aveva fatto Dylan, non lui. Se se ne fosse andato cosa ne sarebbe stato di sua madre? Cosa avrebbe fatto Norma senza di lui e cosa avrebbe fatto lui senza Norma?

I loro destini erano uniti, ineluttabili e nessuno li avrebbe mai separati, certo … poteva accadere che si arrabbiasse con lei ma alla fine i fatti dimostravano che Norma Bates aveva sempre ragione, Norma sapeva sempre cosa fare e come comportarsi.

Lui aveva bisogno di lei, l’avrebbe difesa e avrebbe fatto di tutto per lei, lei aveva ucciso per lui, ricordava fin troppo bene come Norma avesse ucciso Brady. Povera sciocca Brady che voleva dividerlo da sua madre ma non sarebbe avvenuto perché loro si appartenevano e lui l’adorava fin troppo per andarsene.

Il motel era perfetto, White Pine Bay era finalmente divenuta una città tranquilla e il loro piano era perfetto, nulla avrebbe rovinato la loro felicità.

Nemmeno gli omicidi di sua madre ma sua madre li commetteva per proteggerlo e per aiutarlo, come con Brady, lui poi doveva aiutarla a nascondere i corpi ma era il minimo che potesse fare per ringraziarla. Norma era sempre stata pronta ad aiutarlo e meritava che lui l’adorasse, lei era la sua campagna, la sua partner, la sua migliore amica, Norma Bates era tutto il suo mondo.

Inoltre gli perdonava quei gradevoli intermessi, quando spiava le coppie nel motel, era un passatempo innocuo, lo eccitava e non si faceva male nessuno, cosa poteva mai esserci di male si era detto lui se sua madre non lo giudicava?

In quanto a quello che si trovava in cantina … era giusto che stesse lì, protetta e al sicuro, lui l’avrebbe tenuta al sicuro perché era un bravo figlio e lei meritava la giusta considerazione. Se solo Caleb e Chic non si fossero intromessi ma lui e Mother avrebbero sistemato tutto, lo facevano sempre e lo avrebbero rifatto di nuovo. Aiutare sua madre dopo tutto quello che lei aveva fatto per lui era davvero il minimo si disse per l’ennesima volta Norman Bates.

Norman Bates adorava sua madre Norma Bates, la santificava quasi.

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Capitolo 14
*** I'm still alive ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: I'm still alive
Personaggi: Caleb Calhoun, Norman Bates, nominata Norma Bates
Rating: NC15
Note: Season 5, accenni incest
Note2: volevo provare POV!Caleb, uno dei personaggi che mi sono stati sempre indifferenti ma di cui riconosco il potenziale
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Non riusciva a capacitarsi del motivo.

Sapeva di non essere stato un bravo fratello o un buon padre ma non era un buon motivo per non informarlo della morte di Norma, la sua Norma. Lui e Norma erano sempre stati più che fratelli e che poi fosse venuto a patti col fatto che quello che le avesse fatto era sbagliato non cancellava i sentimenti che provava per lei. Perché Caleb l’aveva amata, erano dovuti crescere in fretta e Norma era l’unica con cui poter parlare, l’unica al corrente di ciò che accadeva in famiglia e per questo aveva diretto tutto il suo affetto verso di lei. Era stato quello un affetto malato, illegale e abusivo ma non se ne pentiva, non quando quell’amore malato aveva generato Dylan, il figlio di cui era così orgoglioso.

Dylan aveva ammesso di non sapere più niente di Norman e Norma così aveva deciso di controllare di persona recandosi a White Pine Bay, Dylan meritava di godersi la sua nuova famiglia senza problemi di alcun genere.

Era rimasto sorpreso di non trovare nessuno in casa e soprattutto dello stato della medesima, Norma era sempre stata una donna che teneva moltissimo all’ordine e alla pulizia e Norman di sicuro non poteva essere troppo impegnato al motel per pulire ogni tanto aveva pensato mentre chiamava sua sorella. Solo leggendo il giornale aveva scoperto che Norma si era “suicidata” ma non ci aveva creduto.

Norma non poteva essersi suicidata, non la donna che conosceva, non la sorella che aveva tanto amato, non la madre di suo figlio, doveva esserci qualcosa di sospetto si era detto, e doveva essere colpa o di Romero o di Norman, uno dei due doveva sapere qualcosa, specialmente il ragazzo. Quando aveva visto la lapide non era riuscito a trattenere i singhiozzi, cosa ci facesse lì e accanto alla futura tomba di Norman era un mistero, ma quel ragazzo gli doveva assolutamente delle risposte.

Perché non aveva avvisato lui o Dylan? Perché la casa era in disordine? Perché tutti sembravano convinti che Norma si fosse suicidata quando lui sapeva che era impossibile?

Chick non aveva saputo dargli risposte così aveva deciso di tornare a casa Bates in serata, Norman o non Norman, di sicuro dovevano esserci degli indizi da qualche parte a casa, era sicuro che Norma non si fosse suicidata ma doveva trovare delle prove valide e soprattutto aveva troppa rabbia in corpo per non sfogarla contro Norman.

Si era fatto strada nella cantina senza sapere esattamente cosa cercare finché non aveva notato quella porta e come mosso da una forza invisibile l’aveva aperta. Mai e poi mai avrebbe potuto immaginarlo … quello era troppo per lui, come? Perché era lì? Non doveva trovarsi lì, cosa ci faceva il cadavere perfettamente conservato di Norma Louise Bates nella cella frigorifera vestita di tutto punto e seduta come se lo stesse aspettando?

E … poi divenne tutto nero.

***

Caleb lo aveva colto di sorpresa ma per fortuna sapeva come risolvere quel problema.

Fin dal suo arrivo non aveva fatto altro che causare problemi e indispettire Mother ma ora ci avrebbe pensato lui. Mother lo aiutò a scendere le scale e lo vide, aveva scoperto tutto, aveva scoperto che Mother era ancora viva e non poteva permettere che andasse in giro a dirlo a tutti.

Per questo lo aveva colpito, solo allora si era reso conto della presenza di Chick ma lui era gestibile. Avrebbe pensato a Caleb in un secondo momento, ora la sua priorità era Chick, e proteggere Mother. Avrebbe sempre protetto Mother, l’amava troppo per mettere a rischio il suo piano, aveva così tanto bisogno di Mother e lei aveva sacrificato così tanto per lui, difenderla sarebbe stato il minimo necessario da fare.

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Capitolo 15
*** A Mother's Love ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo:A mother's love
Personaggi: Norma Bates, nominati Norman Bates, Dylan masset e Caleb Calhoun
Rating: NC15
Note: Season 4, accenni incest
Note2: mi mancava scrivere di Norma
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Norma Bates non aveva mai saputo spiegarsi perché privilegiasse Norman a Dylan in maniera così smaccata, fin da quando erano bambini.

Uno psicologo avrebbe potuto argomentare che forse era collegato alla violenza che aveva subito, che ogni volta che vedeva Dylan scorgeva in lui i tratti del suo stupratore e per questo aveva delle riserve nel dargli quell’amore incondizionato che ogni figlio merita. Forse era anche vero ma non ne aveva mai parlato con nessuno, per il mondo esterno Dylan era figlio di John Masset e tale doveva rimanere, nessuno doveva scoprire la verità, nessuno doveva sapere delle violenze e di cosa era accaduto a casa. Non lo faceva per Caleb, ovviamente, ma per preservare in qualche recesso della sua mente un ricordo di un tempo che forse non c’era mai stato. Una parte di sé avrebbe sempre visto quegli stupri come un atto d’amore, un amore malsano nato dal bisogno di entrambi di sentirsi vicini e forse lo faceva anche per preservare l’innocenza della ragazza che era stata, la povera Norma Calhoun spaventata e ingenua di allora.

Poi era nato Norman e tutto era cambiato.

Sam non era un marito migliore di John ma si era preso cura di lei a modo suo e le aveva dato Norman, il suo preziosissimo bambino, un neonato che non aveva mai avuto paura di guardare, una piccola parte di sé che non era marcia o contaminata, Norman era perfetto. Poi c’erano stati black out ma quelli erano gestibili, suo figlio aveva solamente bisogno di essere maggiormente seguito rispetto ai suoi coetanei ma niente di impossibile. Aveva trascurato Dylan e ne era ben consapevole ma non si era sentita in colpa quando lui se n’era andato, era stata quasi una liberazione aveva egoisticamente pensato.

La sua famiglia era lontana e non aveva più notizie di Caleb e nemmeno ne voleva, non dopo quello che era accaduto tra di loro, lei e Norman stavano bene così, quanto sarebbero stati felici insieme lei e suo figlio.

E poi durante uno dei suoi black out Norman aveva ucciso suo padre, per fortuna non ricordava mai cosa accadesse in quel momento e le era risultato facile fargli credere che fosse un incidente, avrebbe sempre protetto il suo bambino, ad ogni costo.

Trasferirsi era stata una necessità, avevano bisogno di cominciare una nuova vita, insieme e lo faceva per lui, per quel figlio a cui aveva dato tutto l’amore possibile. Il motel sembrava perfetto sebbene si fosse resa troppo tardi di essere precipitata in una spirale da cui non c’era via d’uscita.

E di lì a breve Dylan e Caleb erano tornati nella sua vita, l’odio profondo che nutriva per suo fratello era ancora lì ma Dylan … da un alto avrebbe voluto avere con lui il rapporto che aveva con Norman ma dall’altro ogni volta che lo guardava le tornava in mente tutto, il dolore, la vergogna e come si fosse sentita impotente mentre suo fratello le faceva quelle cose.

Ci aveva provato in quegli anni a volergli bene ma … con Dylan era quasi impossibile, ammirava come si stesse costruendo una propria vita a differenza di Norman che viveva come se fosse una sua appendice ma allo stesso tempo detestava il suo volto, i suoi occhi, ogni singolo dettaglio che le ricordasse Caleb. Forse amava Norman in maniera troppo viscerale, forse lo aveva protetto fin troppo ma Norman era fragile, non era affatto come Dylan ed era suo dovere di madre proteggerlo. I dottori non avrebbero capito, Norman non poteva stare rinchiuso, aveva bisogno di lei, solo lei sapeva gestirlo nonostante le proteste di Dylan, lei avrebbe fatto tutto per Norman.

C’erano dei momenti in cui aveva paura di lui, paura di cosa Norman potesse effettivamente fare durante i black out e odio perché aveva passato tutta la vita ad occuparsi di lui senza poter realmente vivere ma … amava troppo suo figlio, forse di un amore sbagliato ma avrebbe fatto di tutto per aiutarlo. Sposare Romero rientrava in quell’ambito, non ne era innamorata ma forse … prima doveva tirare fuori Norman e poi ci avrebbe seriamente pensato, come ogni volta Norman Bates veniva per primo

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Capitolo 16
*** He wasn't ill ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: he wasn't ill
Personaggi: Norman Bates, nominati Norma Bates e Alex Romero
Rating: NC15
Note: Season 5, accenni incest
Note2: mi manca questo fandom
Note3: scritta per il COW-T di landedifandom










Aveva sempre saputo di non essere normale, anche se non sapeva esattamente cosa avesse.

Sua madre non lo aveva mai fatto visitare ma lui non era stupido e quello lo sapeva. Fin da quando era bambino aveva avuto quei black out, era come sprofondare nel buio e dormire, poi quando si svegliava attorno a lui erano accadute delle cose, quasi sempre cose brutte. Non era nemmeno stato cosciente dei black out per anni, poi aveva cominciato a farsi delle domande ma sua madre gli aveva fatto capire che lui non era malato ma diverso e speciale.

Si fidava di lei, Norma Bates era la donna migliore che avesse mai conosciuto, Mother sapeva sempre cosa fare e cosa dire, era grazie a lei s non aveva mai avuto bisogno di un ricovero. Mother si era presa la colpa per gli omicidi ma secondo lui non era colpevole, lo aveva fatto solamente per proteggerlo, erano legittima difesa ma se lei voleva fare così allora avrebbe obbedito. Cosa fosse accaduto con miss Watson non lo ricordava ma ricordava fin troppo bene Norma che lo avvisava di come la sua insegnante fosse una donnaccia e una seduttrice, lei lo aveva solamente difeso come qualsiasi altra madre avrebbe fatto.

Poi era accaduto quel fattaccio con Brady ed era stato un segno del destino, lui e Norma erano fatti per stare insieme e nessuno doveva mettersi contro di loro, nessuno sarebbe mai riuscito a separarli, Norman e Norma uniti per sempre.

Rimanere in quell’istituto era stato umiliante, lui non aveva bisogno di medicine o di altro, solamente di sua madre. L’aveva odiata in quei giorni, l’aveva odiata tanto quanto prima l’aveva amata, come aveva osato fargli quello senza nemmeno consultarlo? Prima la fuga, poi quello e infine Romero, perché doveva farlo soffrire così?

Alex Romero non era adatto a lei, nessuno lo sarebbe mai stato. Solamente lui l’amava come meritava, solamente lui poteva prendersi cura di lei, non erano forse destinati a stare insieme? Uniti contro il mondo esterno che non avrebbe mai capito la profondità del loro meraviglioso legame?

Se lui aveva dovuto rinunciare a Brady e poi ad Emma perché lei ora doveva avere Romero? Non era giusto, non era affatto giusto e lui non era pazzo. Aveva parlato con gli psicologi, li aveva ascoltati ma … cosa potevano realmente saperne loro? Come potevano anche solo intuire quale fosse il meraviglioso rapporto che c’era tra lui e Mother?

Solamente Mother poteva fingere la propria morte per salvarlo, solo lei gli voleva bene a tal punto da costringersi a vivere in casa, solamente Mother lo amava. Ed erano stati felici in quegli anni, lui e Mother da soli, felici ad occuparsi del motel e delle necessità dell’altro, non aveva bisogno di nessuna se poteva avere Mother che si occupava di ogni sua necessità, ogni sua singola necessità. Aveva tenuto conto dei black out ma poteva gestirli, con Mother accanto poteva affrontare qualsiasi cosa.

Poi Madeleine si era intromessa e tutto ea andato a rotoli, non era colpa sua ma chiunque si metteva tra lui e Mother era destinato a soccombere, il suo piccolo hobby poteva nasconderlo a Mother che lo avrebbe comunque appoggiato ma Madeleine … lei era di troppo e non solo perché già sposata. Lei era di troppo perché aveva tentato di allontanarlo da Mother, per fortuna Mother era intervenuta in tempo come sempre, era persino riuscito a liberarsi definitivamente di Alex Romero, quell’uomo non aveva mai meritato una donna come Norma Bates. Aveva sentito cosa volevano farli ma non avrebbero osato, lui era malato, aveva i black out e vedeva e sentiva cose che poi non esistevano inoltre era stata Mother ad uccidere, non lui; non potevano fare nulla, né a lui né tantomeno a Mother. Loro due erano destinati a stare insieme, uniti per sempre contro il mondo, loro due da soli, Norman e Norma.

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Capitolo 17
*** Mother knows best ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A Boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Mother knows best
Personaggi: Norman Bates,Norma Bates
Rating: NC15
Note: Season 5, accenni incest, crossdressing
Note2: mi manca questo fandom
Note3: scritta per il looktober di landedifandom, prompt 25: crossdressing



Lei gli mancava, gli mancava terribilmente.

Norman non sapeva da quando fossero cominciati quei black out, o meglio da quando era riuscito a capire che stava per averne uno. Prima di allora semplicemente non si accorgeva, un minuto si trovava in un posto e un minuto dopo in un altro, con sua madre che lo scuoteva preoccupata.

Sua madre, aveva deciso quella pantomima per lei, per proteggerla e lei aveva accettato dimostrandogli che tra lui e Romero avrebbe sempre scelto lui. Sposarsi era stata una follia ma per fortuna Mother era riuscita a sistemare tutto e ora sarebbero stati sempre insieme, solamente loro due, non avevano bisogno di altro. Era cosciente che dover restare a casa tutto il giorno stava facendo innervosire Norma ma non c’era altra soluzione, e se qualcuno l’avesse riconosciuta?

Era perfettamente in grado di occuparsi del motel, grazie agli insegnamenti di Mother, e avrebbe fatto in modo che tutto andasse per il verso giusto, non c’era motivo di temere alcunché, tutto sarebbe andato per il meglio; Romero era in carcere e Dylan lontano, gli unici che potevano ostacolare lui e Mother erano lontani.

Osservò un’ultima volta l’immagine di lei allo specchio, sua madre era sempre stata una donna elegante, un vero peccato che nessun uomo fosse mai stato degno di lei, almeno finché non era nato lui. Loro due erano fatti per stare insieme, erano anime gemelle, avevano un legame che andava oltre la parentela ma che il mondo ancora non era in grado di capire, lui stesso all’inizio aveva avuto dei dubbi sulla vera natura del loro amore.

Norma Bates lo amava, Norma Bates si sarebbe presa cura di lui, Norma Bates lo stava proteggendo e lo avrebbe sempre aiutato, anche se a volte sua madre era troppo bacchettona ma voleva solamente il suo bene, come era accaduto con Bradley, quella patetica sgualdrinella di cui Mother si era occupata così bene. Comprendeva benissimo il motivo, ossia mantenere decorosa la reputazione del motel ma stava cominciando a divenire difficile occuparsi delle conseguenze, non sapeva più dove … sistemarli.

I loro nemici erano ormai un lontano ricordo, erano al sicuro ed erano insieme, tutto sarebbe andato bene anche questa volta si disse Norman con un sorriso, Mother sapeva sempre cosa fare.

<< Mi occuperò io di pulire ma tu devi pensare al resto >> gli sussurrò Mother prima di sfiorargli la spalla con un gesto intimo che lo fece rabbrividire, era una promessa per quello che sarebbe avvenuto al suo ritorno.

<< Come sempre Mother, mi occuperò io di tutto >> rispose prima di salutarla con un bacio. Uscì di casa solamente dopo aver lavato il coltello e si diresse veloce alla macchina, Mother era sempre impeccabile nel vestire.

Un abito celeste apparisce ma adeguato alla notte, i capelli sistemati meglio che poteva, le scarpe del colore giusto e la borsetta dove sistemare il coltello. Era opportuno che Mother lo seguisse, per controllare che tutto andasse bene, Mother sapeva occuparsi di lui, lei era il suo piccolo segreto, come un alter ego pensò Norman prima di osservarsi nello specchietto retrovisore, per un istante ebbe la sensazione che fosse tutto sbagliato, di indossare gli abiti di Mother per convincersi che lei fosse ancora viva ma per fortuna fu un attimo. Mother infatti era accanto a lui, come sempre. Pronta ad aiutarlo quando avrebbe avuto bisogno di lei, senza giudicare i suoi sentimenti, Mother lo aveva aiutato a vivere quell’amore proibito senza preoccuparsi di cosa potesse pensare il mondo esterno, loro due non avevano bisogno del mondo esterno ma solamente della presenza dell’altro al proprio fianco.

Fermò la macchina e aiutò Mother a scendere, ora veniva la parte più difficile ma per fortuna aveva tutta la notte ed essendo bassa stagione non ci sarebbero stati clienti impazienti quella mattina, poteva permettersi di dormire un po’ di più. Dormire tra le braccia di Mother, dormire con Mother, non chiedeva altro e non desiderava altro, solamente lui e Mother insieme per tutta l’eternità, quale perfezione sarebbe stata poter stare per sempre insieme.

Quando tornò a casa per fortuna era ancora notte, avevano tutto il tempo del mondo.

<< È andato tutto bene Mother, come sempre sai dare ottimi consigli >> dichiarò mentre si liberava della parrucca e dell’abito, era sicuro di aver avuto un altro blackout anche se non capiva perché avesse addosso gli abiti di sua madre.

<< Sono fiera di te Norman, veramente fiera >> rispose Mother prima di baciarlo dolcemente sulla bocca come nessuna madre avrebbe mai fatto. Tutto stava andando per il meglio, insieme lui e Mother avrebbero superato ogni cosa.

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Capitolo 18
*** It’s going to be okay ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: I'ts going to be okay
Personaggi: Norman Bates,
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t 2021 di landedifandom

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: pre Season 05, mental instability, implied incest

 
 

Non faceva più quelle cose.

Normn Bates sapeva che durante i suoi black out … accadevano cose di cui poi non aveva il ricordo e che Mother si rifiutava di raccontargli, ma non riusciva ad ignorare la sensazione che avesse compiuto azioni sbagliate.

Come per quello che era accaduto con suo padre, Sam Bates non era mai stato un padre modello ma lui gli voleva bene e c’era qualcosa di strano nel resoconto di sua madre, le persone non morivano così, di quello era sicuro ma Mother non aveva mai detto una parola di troppo. E Mrs Watson, aveva intuito che la sua professoressa aveva un debole per lui ma poi … poi non ricordava cosa fosse avvenuto quella sera dopo il ballo. Ricordava Mrs Watson che gli offriva un passaggio, la breve sosta a casa di lei e poi .. lei aveva detto qualcosa, aveva fatto qualcosa ma non ricordava cosa, solo che ne era stato tremendamente turbato, di quello ne era sicuro. E dopo che se n’era andato Mrs Watson era stata trovata morta, uccisa.

Aveva una sua idea sul colpevole: Mother. Mother che voleva proteggerlo dalle sgualdrine, Mother che aveva capito subito che genere di donna fosse Mrs Watson, Mother che era pronta a tutta pur di salvarlo, anche uccidere … Mother aveva ucciso per lui. Era pronto a farsi accusare, a prendersi tutta la colpa ma Mother era intervenuta di nuovo, nessuno li avrebbe separati, lui e Norma avevano un legame speciale, unico.

Bradley però ci aveva provato, e pensare che un tempo l’aveva sul serio prima che lei rovinasse tutto.

Sua madre glielo aveva detto più e più volte, Bradley non era la ragazza adatta a lui, non era una brava persona ed era stato meglio per tutti quando se n’era andata, che lui volesse andare con lei era una fortuna e lo stava facendo solamente per ribellarsi alla sua autorità e perché lei lo aveva irretito. Era dunque suo preciso dovere occuparsi di quella stupida sgualdrinella, era stata forse toppo spietata m bisognava insegnare a certe donnacce che se si provava a dividere un figlio da una madre le conseguenze sarebbero state pesanti.

Aveva lasciato che di tutto quello si occupasse Mother, sarebbe stato il loro segreto, non ne avrebbero più parlato e poi tutto sarebbe tornato come prima.

E finché Audrey Ellis non si era presentata alla porta era stato tutto facile, si era davvero illuso di aver riportato indietro l’orologio. C’era qualcosa in quella donna che aveva fortemente disgustato lui e Mother, come poteva Audrey pensare che lui capisse il suo punto di vista? Che giustificasse quello che aveva fatto?

Norma Bates non aveva mai pensato di abbandonare la sua famiglia, aveva divorziato dal suo primo marito ma si era portata Dylan con sé, e aveva sopportato le … cattive abitudini di Sam Bates per anni, era stata la madre perfetta. Audrey era una donna indegna di essere madre ma sua figli, chiunque fosse, non doveva preoccuparsi, non si sarebbe più dovuta preoccupare se perdonarla o meno perché ci avevano pensato lui e Mother, insieme questa volta.

E poi era andato tutto bene, tranne la parentesi di Romero ma si era occupato anche di lui. Aveva perso sua madre, Norma Bates e aveva creduto che non sarebbe sopravvissuto a quel dolore ma quella era solo una finta, una farsa per la cittadinanza perché lui e Mother avevano elaborato un piano, un piano davvero ingegnoso. Fingere la sua morte, confondere i loro avversari e poi attendere, il tempo avrebbe lavorato per loro.

E in quanto al motel … il Bates Motel andava più che bene, un guadagno dignitoso e una piccola istituzione in città, nessuno avrebbe mai sospettato di lui per … quelle cose. Non era colpa sua, lui copriva solamente Mother ma nessuno doveva scoprire la verità, Mother lo faceva per lui, per aiutarlo, forse era un po’ troppo rigida per certe cose ma Mother agiva per il suo bene e avevano un piano che aveva sempre funzionato, non si faceva più cogliere dal panico come le prime volte.

Non sarebbe andato nel panico si disse Norman Bates mentre trascinava l’ennesimo cadavere in macchina, un’alra donnaccia di cui si era occupata Mother. Non sarebbe andato nel panico perché lui non faceva più quelle cose, di quelle cose ormai se ne occupava Mother, non lui. Sarebbe andato tutto bene si disse prima di mettere in moto la macchina, tutto sarebbe andato bene.


 

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Capitolo 19
*** His dark secret ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo:His dark Secret
Personaggi: Norman Bates,
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t 2021 di landedifandom

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: pre Season 05, mental instability, implied incest

 

I corridoi bui del motel gli piacevano.

Non amava camminarci spesso ma ogni volta che per qualche motivo si attardava nel Bates Motel il suo sguardo finiva per vagare proprio sul corridoio principale. C’era qualcosa in quel buio a malapena illuminato dalle luci esterne che lui trovava confortante, solitamente le persone normali avevano paura del buio eppure lui aveva finito per trovarvi un’intrinseca sensualità nel suo abbraccio. Gli sembrava quasi che il corridoio del motel non avesse fine, che uscisse dall’edificio per proseguire all’infinto chissà dove, avvolgendo White Pine Bay nella sua stretta.

Quando era bambino quei corridoi bui lo spaventavano, ricorda troppo bene il suo desiderio di non voler uscire la sera quando era in vacanza con i suoi genitori, suo padre non insisteva, Dylan spariva quasi subito e sua madre accettava di rimanere con lui e ordinavano il servizio in camera.

Sua madre, quanto gli mancava sua madre, Norma Bates era una donna eccezionale, continuare a fingere che fosse morta si stava dimostrando stancante ma non avevano alternative, nessuno doveva sapere del loro piano. Mother sapeva sempre cosa fosse meglio per lui e per questo aveva avuto quell’idea e stava funzionando alla grande, nessuno era venuto a cercarli, Dylan era chissà dove con Emma e Romero … di quello si era occupato lui. Era stato geloso di Alex Romero, inutile negarlo ora, ma si era occupato di lui, per una volta era stato lui ad aiutare Mother ma … Romero era pericoloso, non poteva intromettersi tra di loro e pur sapendo ci aveva provato …ed era finito in carcere senza che nessuno lo aiutasse o si desse la briga di controllare meglio, per sua fortuna.

Quei corridoi gli piacevano, erano anche il luogo perfetto dove nascondersi. Nessuno doveva sapere del suo … piccolo vizio, poteva gestirlo tranquillamente gestirlo e non era pericoloso. Non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Mother ma perché sapeva che non avrebbe approvato; Norma Bates mai avrebbe potuto accettare quella sua … peculiarità quindi meglio che non ne sapesse nulla, d’altronde era un vizio in cui indulgeva solamente nel motel.

I corridoi bui erano i suoi unici complici in quelle … attività notturne a cui si dedicava in occasione dei suoi black out. Ormai aveva accettato di non avere qualcosa di sano in testa ma per fortuna aveva Mother al suo fianco. Mother si sarebbe presa cura di lui, Mother si sarebbe occupata di lui, Norma sapeva bene cosa faceva sua madre ma … Norma Bates aveva i suoi motivi per farlo, quelle donne … quelle donne lo meritavano, così aveva deciso Mother e lui l’avrebbe protetta, era il minimo che potesse fare per ripagarla del suo sacrificio.

Mentre camminava per il corridoio si sentiva in pace con sé stesso, ultimamente aveva meno black out e tutto stava andando per il meglio. Controllò se nel caso non arrivasse qualcuno e poi prese le chiavi, Mother lo stava aspettando. Quello che accadeva tra lui e Mother era un segreto, l’ennesimo, ma era quello era un segreto che manteneva con assoluta tranquillità, il mondo non avrebbe mai capito il rapporto che aveva con Norma Bates, nessuno avrebbe mai potuto capire la profondità del loro amore. Chiuse la porta per poi incamminarsi verso casa, Mother lo stava aspettando, Norma Bates si stava sacrificando per lui pensò Norman per l’ennesima volta lanciando un’ultima occhiata al corridoio. I corridoi bui del motel gli piacevano proprio si disse Norman bates prima di allontanarsi dal Bates Motel.

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Capitolo 20
*** It's blurry ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo:It's blurry
Personaggi: Norman Bates,
Rating: NC13
Note: scritta per il cow-t di landedifandom

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: pre Season 05, mental instability, implied incest


 

Distinguere presente e passato stava diventando particolarmente difficile per lui.

Norman Bates non sapeva più dire cosa avesse concordato con Mother, cosa diceva in pubblico e cosa fosse effettivamente accaduto. Ricordava bene come Dylan ed Emma se ne fossero andati ed era stato felice per loro, meritavano di stare insieme ed essere felici insieme. Lui ed Emma avrebbero potuto essere felici ma questo avrebbe significato lasciare Mother e mai avrebbe lasciato Norma Bates da sola, loro due si appartenevano fin dal suo primo vagito e niente e nessuno li avrebbe separati, non che non ci avessero provato.

Miss Watson, Brandy e persino Dylan aveva sentito il bisogno di dire la loro sul rapporto che aveva con sua madre, come se loro potessero capire, come se tutti sapessero la profondità dei sentimenti che univano lui e Norma.

Il loro passato comune lo dimostrava: erano fatti per stare insieme e ogni volta che il destino aveva provato a separarli alla fine erano sempre tornati dall’altro com’era giusto che fosse. Lui e Mother non avevano bisogno di altre persone, e soprattutto il mondo esterno non li capiva. Aveva dei black out ma se Mother diceva che stava bene e che tutto sarebbe andato bene allora si fidava, Norma Bates era sua madre e non lo avrebbe mai abbandonato, aveva ucciso pur di tenerlo al sicuro e si era presa al colpa per lui, Norma lo aveva salvato così tante volte che non avrebbe saputo come ripagarla.

Lo aveva fatto rinchiudere ma quella era colpa di Romero, per fortuna si era occupato di lui a tempo debito. Il solo pensiero che lo sceriffo davvero avesse pensato di poter avere una possibilità con sua madre… come poteva un essere insulso come Alex Romero pensare davvero che un giorno Norma Bates avrebbe ricambiato i suoi sentimenti?

Norma lo aveva sposato solo per poterlo farlo uscire da quell’istituto infernale, non gli importava di lui, a Norma importava solamente di suo figlio, Norma e Norman, Norman e Norma, insieme per sempre e da soli, com’era stato e come sarebbe stato. Aveva odiato dover dividere la casa con Alex Romero, vederlo con sua madre, sapere quello che sarebbe accaduto la notte, quello che lui l’avrebbe costretto a fare e… era suo, Norma era sua e se qualcuno doveva farle quelle cose meglio che fosse lui, doveva essere lui. Erano madre e figlio ma prima di tutto erano due anime affini destinate a rimanere unite contro il mondo, come poteva la natura contare di fronte a quell’enormità?

E per quello aveva dovuto farlo, solo per quello.

Le immagini da lì diventavano confuse, come due spezzoni di un film malamente montati insieme e le cui immagini si confondono. Ricordava di aver aperto il gas e di essersi disteso a letto ad aspettare, se non potevano stare insieme in vita almeno sarebbero stati insieme nella morte. Poi Romero aveva rovinato tutto, quanto odiava quell’uomo, incastrarlo e mandarlo in carcere gli aveva dato una soddisfazione unica.

Ricordava di essersi risvegliato fuori di casa, in lontananza Romero che piangeva e cercava di svegliare sua madre, o forse quello era un falso ricordo. Ricordava bene la funzione e quando avevano seppellito Norma, o forse la bara era vuota?

Non lo sapeva con certezza, i ricordi riguardanti quella parte del suo passato erano sempre confusi eppure non era passato troppo tempo, uno o due anni al massimo. Ricordava però di aver aperto la bara e che Norma era lì, viva e morta allo stesso tempo. Ricordava di aver portato con sé il cadavere e di averlo trattato secondo gli insegnamenti del signor Decody, sua madre non meritava di stare in una bara ed era meglio che rimanesse lì, con lui, dove potesse prendersi cura di lei per sempre.

O forse la verità era un’altra, doveva essere un’altra, non avrebbe retto al pensiero di aver davvero perso sua madre. Era sicuro che fosse un’altra, doveva.

La vera verità infatti era un’altra. Mother era sopravvissuta ma avevano deciso di architettare tutto per liberarsi di Romero e dei tanti nemici che avevano angosciato la loro vita da quando avevano acquistato il Bates Motel. La fuga di gas, la cerimonia funebre, il cimitero… era stata tutta una farsa che avevano organizzato e portato perfettamente a compimento, per questo la bara era vuota: non c’era alcun cadavere, sua madre lo stava aspettando a casa ed erano ormai due anni che si nascondeva lì, il mondo esterno doveva crederla morta ma a lei non costava quel sacrificio, non quando lo faceva per proteggerlo. Il motel andava bene, più che bene e quindi non c’era alcun motivo di lasciare White Pine Bay o di complicarsi la vita, poteva occuparsene benissimo da solo, sua madre era orgogliosa di lui, glielo diceva ogni sera quando rincasava.

Ogni tanto aveva ancora dei black out ma niente di grave, o almeno così diceva Mother e lui di lei si fidava, come poteva non fidarsi di sua madre?

Norma Bates aveva fatto di tutto per lui, lo aveva protetto fin da bambino e si era presa cura di lui scegliendo di dedicarsi solamente a lui, Dylan poteva cavarsela da solo ed era anche bravo in quello ma lui aveva bisogno di sua madre, di Norma Bates e non aveva paura di ammetterlo, era la verità, pura e semplice.

<< Mother, vado al motel, ci vediamo questa sera >> disse quella mattina prima di aprire la porta. Sua madre rispose con un bacio all’angolo della bocca prima di augurargli buon lavoro e solo allora uscì di casa diretto verso il motel.

Norma Bates non ricordava molto di un certo periodo del proprio passato ma era sicuro di una cosa: Norma Bates era assieme a lui, era sua madre, la sua migliore amica, la sua consigliera e l’unica donna della sua vita, e la sola idea che fosse morta, davvero morta, era assurda e inverosimile, un prodotto della sua mente di cui si era convinto a seguito delle tante volte che aveva dovuto ripetere la storia che avevano entrambi concordato, non c’era altra soluzione.

Era impossibile che sua madre fosse morta e che lui lo ricordasse, le cose erano andate diversamente nel suo passato, di quello Norman Bates era assolutamente sicuro

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Capitolo 21
*** Rainy Nights ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Rainy Nights
Personaggi: Norman Bates,
Rating: NC13
Note: scritta per il cow-t 2022 di landedifandom

Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3:  Season 05, mental instability, implied incest


 

Pioveva quella sera.

Avrebbe dovuto rimanere a casa, con Mother, ma c’era una cliente e lui aveva pur sempre un’attività. Aveva così preso un ombrello ed era sceso al motel, si sarebbe sicuramente bagnato come un pulcino ma doveva pur mantenere una parvenza di efficienza nonostante tutto. Stava andando tutto a rotoli ma doveva continuare a far credere che il Bates Motel fosse aperto e operativo.

Marie Samuels, come se fosse un completo idiota si era detto mentre compilava i documenti necessari, sapeva benissimo chi fosse la donna davanti a lui, bagnata esattamente come lui se non peggio. Sapeva che in realtà era la ragazza di Sam Loomis, che non era una fidanzata ma un’amante, una donnaccia avrebbe detto Mother, cosa avrebbe pensato Mother nel sapere che il motel era scaduto così tanto? Lei che ci teneva tantissimo al motel e alla sua reputazione che lui doveva preservare.

Eppure Marion, il suo vero nome, era stata gentile con lui, come non gli capitava da tempo. Le aveva preparato da mangiare e sembrava una bella persona con cui conversare, peccato che fosse una donnaccia e senza saperlo stava facendo del male a Madeleine, e Madeleine era sua amica. Per quello aveva detto la verità, per aiutare Madeleine che era sua amica e perché Marion gli piaceva, Mother avrebbe dissentito ma aveva la sensazione che Marion fosse buona, era si una donnaccia ma era colpa di Sam Loomis.

Non si vergognava di quello che aveva fatto prima di quella rivelazione, perché mai avrebbe dovuto?

Quello era il suo motel, come diceva anche l’insegna, e lui poteva fare quel che voleva…. E non faceva del male a nessuno facendolo, anzi, nessuno lo avrebbe mai saputo. Era il suo piccolo, sporco segreto, ogni uomo doveva pur avere un segreto da non raccontare a sua madre e il suo era quello, Mother non l’avrebbe mai saputo.

E Marion era bella, molto bella. Dopo quello che era accaduto con Brady ed Emma si era convinto che le donne non fossero per lui, come potevano delle ragazzine eguagliare Norma Bates? Motivo per cui preferiva servirsi di quel sistema, d’altronde Mother gli dava tutto il resto, doveva pur arrangiarsi in qualche modo si era detto mentre osservava ipnotico l’acqua della doccia scivolare lentamente lungo il corpo di Marion, che bel rumore produceva mischiandosi al suono della pioggia scrosciante.

Ovviamente lei non gli aveva creduto, non si era aspettato altro ma aveva reagito diversamente da coem si era aspettato. Era subito risalita in macchina sfidando tutta quella pioggia per andare a controllare, per fortuna sapeva dove abitavano i Loomis grazie a madeleine, stava facendo un favore ad entrambe si era detto prima di sedersi alla sua scrivania e attendere, in sottofondo solo il rumore della pioggia che cadeva.

Marion era tornata infuriata, aveva preso la sua roba e se n’era andata, si era persino scusata per aver rotto involontariamente la lampada, davvero una brava ragazza aveva pensato lui. Le aveva consigliato di andarsene, molto meglio che lasciasse la città e Sam Loomis, sarebbe stato meglio per tutti, lui compreso. Era quindi tornato al suo posto e aveva atteso, quelle notti piovose erano sempre piene di avvenimenti aveva pensato mentre vedeva l’auto di Sam avvicinarsi al Bates Motel.

Sapeva che era la cosa giusta da fare, Sam aveva fatto soffrire Madeleine e Marion, Mother gli avrebbe dato ragione si era detto mentre si avvicinava alla stanza, la pioggia che diventava a tratti visibile grazie alle luci esterne del motel.

Madeleine avrebbe pianto per un po’ ma poi avrebbe capito, di quello era più che sicuro, stava per fare una buona azione, quelle notti di pioggia erano ottime per le buone azioni si era detto Norman Bates prima di aprire la porta.

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Capitolo 22
*** Summer interlude ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: Summer Interlude
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC13
Note: scritta per il
LDF's Battle Royal Team Summer 2022 di landedifandom
Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3:  Season 03, mental instability, implied incest




 

Non aveva mai particolarmente amato l’estate, forse perché in famiglia non cambia poi chissà cosa.

Tuttavia ne capiva il fascino, specialmente quando cominciavano ad arrivare i primi clienti del motel. Quell’anno sarebbe andato tutto bene, specialmente dopo che Mother si era liberata di Brady, era stata dura ma sua madre si occupava sempre di lui e lei sapeva cosa fosse giusto per lui. Nessuna donna lo avrebbe mai amato quanto Mother, questo lo aveva accettato da anni ed era confortante, sua madre lo amava e lui amava lei, e nessuno si sarebbe mai messo tra di loro, né Dylan né Emma o tantomeno Caleb.

Si stava godendo il fresco proveniente dal ventilatore quando sua madre gli fece cenno di avvicinarsi.

<< Il signor Bloch chiede se puoi andare a controllare l’impianto della sua stanza. E quando hai finito puoi passare a rifornire il mini bar del signor Stefano >> gli comunicò sua madre, per fortuna quell’anno non erano ancora arrivati troppo turisti, anche se avevano già dovuto aprire la piscina del motel e renderla accessibile ai residenti.

<< Come desideri Mother >> rispose lui obbediente prima di incamminarsi. Per fortuna non si trattò di faccende troppo complicate, nel primo caso si limitò a dire che bisognava chiamare l’elettricista mentre nel secondo ebbe bisogno di appena cinque minuti.

Stava tornando verso la sua postazione quando notò sua madre a bordo piscina.

Norma Bates era bellissima. I capelli biondi cotonati le ricadevano dolcemente sul volto, gli occhiali bianchi le incorniciavano perfettamente il viso e il costume… le stava perfettamente. Norman si scoprì ad osservarla pur sapendo che nessun figlio guardava in quella maniera la propria madre ma loro erano diversi, loro erano speciali e le regole dei comuni mortali per loro non valevano, non potevano valere, lui e Mother erano un universo a parte, separato dal resto del mondo.

Mother voltò la testa, lo vide e gli sorrise e gli fece cenno di raggiungerla, a quell’ora non c’era ancora nessuno in piscina. Le fece cenno di aspettare e tornò veloce all’interno della portineria cercando di regolarizzare il respiro. Sapeva che era sbagliato ma non poteva fingere e nemmeno voleva smettere e per quello continuava a pensare a sua madre, a Norma, in costume da bagno mentre prendeva il sole a bordo piscina, bella come non mai.

Come poteva il mondo esterno capire la portata dei suoi sentimenti? Come potevano gli altri capire che tutto quello che aveva fatto sua madre era un gesto d’amore e non qualcosa di sbagliato? Sua madre aveva ucciso per proteggerlo, per evitare che si perdesse con quelle donnacce e lui le era grato, sarebbe sempre stato grato a Mother.

Si concentrò sul movimento delle pale del ventilatore per regolarizzare il respiro e solo quando fu sicuro di essere presentabile si decise ad uscire e a dirigersi verso la piscina.

<< Tempo perfetto per un bagno in piscina >> lo salutò sua madre prima di riporre gli occhiali sulla sdraio e buttarsi in acqua, bella come una sirena ed etera come una dea.

<< Troppo presto >> la contraddisse lui.

<< Goditi questo bagno prima che arrivino i turisti >> gli consigliò sua madre. Rimase ad osservarla prima di decidersi ad imitarla, per fortuna aveva portato il costume pensò Norman Bates.

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Capitolo 23
*** She always knew ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: She always knew
Personaggi: Norman Bates, Norma Bates
Rating: NC13
Note: scritta per la maritombola
 2022 di landedifandom
Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3:  Season 04, mental instability, implied incest

 

Non sapeva che uso farne.

Quel soprammobile era orrendo, lo aveva trovato in cantina e inizialmente aveva pensato di sistemarlo in casa. Mother tuttavia non aveva apprezzato e Mother aveva sempre ragione. Si era quindi domandato cosa farne e se doveva riportarlo in cantina.

Poteva sistemarlo al motel, in una delle stanze o alla reception ma prima doveva parlarne con Mother, doveva sempre parlare con Mother, solo Mother sapeva consigliarlo per il meglio, sia per quanto riguardava il motel ché la sua stessa vita. Lui e Mother avevano organizzato il piano perfetto e aveva funzionato. Mother odiava dover rimanere nascosta ma era il prezzo per aver finto la propria morte ma non avevano alternative, e cosa avrebbe fatto lui senza di lei? Chi era lui senza Norma Bates? Cosa poteva fare senza Norma Bates?

<< Mother, stavo pensando, e se quel soprammobile che non ti piaceva lo mettessi nel motel? In una delle stanze? >> propose prima di scendere in cantina. Perché lui e Mother dovevano sempre parlare in cantina? Quello non lo capiva ma era così e se Mother voleva qualcosa lui avrebbe accettato.

<< Mettilo dove desideri Norman, ma non nella mia casa, già devo sopportare di rimanere qui tutto il giorno e gradirei non essere circondata da certe cose >> rispose sua madre, e perché aveva la sensazione che Norma Bates non avrebbe mai detto parole simili?

<< Come desideri, mother, lo sistemerò al motel, forse alla reception o nel mio studio >> propose fiero.

<< Molto bene Norman, visto che alla fine mi ascolti sempre >> dichiarò Mother, Mother aveva sempre ragione, Mother voleva solamente il suo bene, certo che l’ascoltava.

<< Tu hai sempre ragione >> ammise lui, senza Mother chissà cosa gli sarebbe potuto capitare.

Prese quindi il soprammobile, se lo mise sottobraccio ed uscì di casa diretto verso il motel, per fortuna al momento avevano pochi visitatori. White Pine Bay era sempre un luogo fantastico e il Bates Motel era il luogo migliore dove fermarsi per una sosta, specialmente perché lui non faceva domande.

Gli dispiaceva per Dylan ma era sicuro che lui ed Emma stessero bene e in quanto a Romero… lui era stato un danno collaterale ma almeno erano al sicuro e tutti credevano davvero che sua madre fosse morta. Sarebbe bastato controllare ma meglio che tutti credessero alla storia dell’incidente, e che Romero restasse in carcere, non era abbastanza per sua madre.

Il motel era deserto pensò prima di raggiungere il proprio studio. Appoggiò il soprammobile sulla scrivania e controllò che il quadro non si fosse spostato, nessuno doveva sapere di quel suo piccolo hobby, nessuno. Avrebbe danneggiato la reputazione motel e sua madre ne sarebbe morta di vergogna, meglio che nessuno sapesse. Dopo Brady… era stato difficile ed era meglio così. Non faceva male a nessuno, era solo un passatempo innocente a cui dedicarsi in alcuni casi ma era comunque meglio che non lo sapesse nessuno, specialmente Mother.

Cosa avrebbe pensato sua madre se avesse saputo che faceva quelle cose? Che lei non gli era più sufficiente ma che quello che faceva lì non aveva nulla a che vedere con loro? Erano due forme d’amore diverse ma era sicuro che Mother non sarebbe stata così comprensiva, non dopo che aveva scelto di dedicarsi completamente e totalmente a lui scegliendo lui al posto di Romero, quel poliziotto non le avrebbe mai dato quello che lui poteva darle.

Sistemò meglio il dipinto e poi fissò il soprammobile. Lo sistemò su uno scaffale e sorrise, non era così male alla fine. Forse Mother per una volta aveva torto ma era meglio che non lo sapesse anche se aveva la certezza che lo avrebbe scoperto, Mother sapeva sempre tutto, come se vivesse nella sua testa e avesse accesso ai suoi pensieri ma quella era un’idea stupida, molto più semplicemente erano due anime gemelle.


 

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Capitolo 24
*** it was alll right ***


Autore: Diana924
Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: It was all right
Personaggi: Norman Bates, 
Rating: NC13

Note: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note2:  Season 04, mental instability, implied incest



 

Non si sente sbagliato, e come potrebbe?

Il mondo esterno non capirebbe mai, per questo Mother gli ha consigliato di non parlarne, perché nessuno, nemmeno Dylan, potrà mai realmente capire quello che c’è tra di loro. Mother sa sempre cosa dire e cosa fare per farlo stare meglio, sua madre farebbe di tutto per lui, per aiutarlo. A volte ha dovuto compiere scelte difficili ma sono per un bene superiore, per aiutarlo e perché ricordi che niente e nessuno riuscirà mai a separarli.

Miss Blair voleva traviarlo, lui non ricorda abbastanza ma Mother su quello è stata chiara: le donne adulte che seducono studenti sono solamente delle donnacce che non si accontentano più dei loro coetanei, in quanto a Bradley… lei voleva portarlo con sé, voleva separarli e Mother è dovuta intervenire, nessuno potrà mai separarli, tantomeno una donnaccia come Bradley. Emma era l’unica donna che secondo sua madre andava bene, a patto che stesse attento considerate le sue condizioni di salute, ma poi Emma ha scelto Dylan e il problema ha smesso di esistere specialmente a seguito del trapianto, lì forse Mother aveva torto ma non ne è così sicuro.

Inoltre non ha bisogno di una donna, non quando ha Mother e specialmente dopo quello che ha fatto per proteggerlo da Bradley e altre donnacce come lei. È sicuro che sua madre abbia fatto qualcosa anche alla madre di Emma ma non ha prove, solo perché lei è stata una pessima madre non vuol dire che sia anche una donnaccia, vero?

E ora questa idea di ricoverarlo, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in lui, aveva ragione suo padre: vuole addossargli i suoi delitti, vuole scaricare tutta la colpa su di lui. Come se fosse colpa sua, come se fossero morte per colpa sua quando è stata tutta un’idea di lei. Certo, l’ha lasciata fare e l’ha difesa ma perché non possono stare separati, loro si appartengono e si amano di un amore così puro e così totale che nessuno potrà mai capirli. Anche ora che sta parlando di mandarlo via, non può dire sul serio, non lei.

<< E noi? >> si domanda a voce alta, davvero Mother oserà tanto?

 Mother non gli risponde ma due giorni fa, o ieri gli ha detto che resteranno sempre insieme quindi quello deve essere temporaneo, deve esserlo assolutamente si dice.

<< Noi due resteremo sempre insieme ma per ora è necessario che tu vada >> gli risponde Mother e se lo dice lei allora deve essere vero, ha sempre avuto fiducia in Norma Bates anche se deve evitare che sposi Romero, assolutamente. Capisce perfettamente il motivo ma non può assolutamente permetterlo, non quando c’è un’alternativa, ci deve essere un’alternativa. Romero non può rovinare il loro piccolo mondo perfetto, come tutti gli altri non capirebbe mai l’importanza dei sentimenti che loro provano, quell’amore così puro e così potente che trascende il loro legame di sangue e sublima i loro rapporti, come potrebbe mai capirlo?

Mother dovrà pensare a lui, e se non ci riuscisse per qualche motivo… è giusto che per una volta si occupi lui della situazione, nessuno riuscirà mai a separarli, nemmeno Alex Romero.

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