I saw my life in a stranger's face and it was mine di koan_abyss (/viewuser.php?uid=1023690)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Promesse di bugiardi ***
Capitolo 2: *** Riluttanti alleanze ***
Capitolo 3: *** E poi, un’altra possibilità ***
Capitolo 1 *** Promesse di bugiardi ***
Promesse di bugiardi
Piton si libera del patetico Codaliscia con soddisfazione, poi torna a
dedicarsi alle sue ospiti.
"Il Signore Oscuro si fida di me", ripete a Bellatrix. Eppure, il
Signore Oscuro ha deciso di riunire le sue spie: Minus è davvero lì per
assisterlo? O il traditore tiene d’occhio il traditore?
Il ratto ha tradito Lily, è colpevole quanto Piton stesso, si ritrova a
pensare mentre stringe il Voto Infrangibile con Narcissa. Non lo fa per
un’amica e suo figlio, sfrutta una coincidenza per ordine di Silente.
Piton sente come qualcosa di sgradevole zampettargli addosso. Si sente
falso. Ripugnante. Bugiardo.
Niente più che un ratto.
Ma ha già una promessa da onorare.
Piton lo vorrebbe tenere lontano da Narcissa e Bellatrix.
Si crede migliore, crede di essere la spia favorita, ma Minus ha dato
la sua carne per il Padrone, è il suo servo più fidato: gli ha
consegnato il ragazzo. Eppure… eppure Lui ha rivelato il piano a Piton,
anche.
Guarda Piton promettere a Narcissa di aiutarla, come lui aveva promesso
a Lily di proteggerla. Dev’essere sollevato, che quello che Narcissa
gli chiede non sia contro il volere del loro Padrone.
Piton si sentirà come si era sentito lui, per un attimo, diventando
Custode Segreto? Giusto. Coraggioso. Determinato.
Un amico di cui fidarsi.
Ma la lealtà di Minus era già altrove.
Note:
Questa prima coppia di drabble partecipa al contest "Il
mio peggior nemico sono io" indetto da Setsy sul forum di EFP!
Ho immaginato che Minus non si sia fatto scoraggiare troppo dal
tentativo di Piton di impedirgli di origliare, durante la visita di
Narcissa e Bellatrix, e che quindi abbia assistito al Voto
Infrangibile.
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Capitolo 2 *** Riluttanti alleanze ***
Riluttanti alleanze
Annie non ha perso nessuno. Vuole solo fare la cosa giusta.
E magari vuole prendersi la rivincita che merita, da chi l’ha usata,
truccata, vestita e svestita come un prodotto, una cosa da vendere.
Senza perdere Hughie, ora che finalmente sono sinceri l’uno con l’altra.
“Una volta mi sarebbe importato. Ma ora… ho pensato solo ‘perché hai
tirato fuori la pistola, coglione?’” confessa a Butcher, in ospedale.
Butcher è un bastardo paranoico che usa gli amici come scudo.
Finirà per farli ammazzare tutti.
Ma Hughie lo segue. Si fida di lui. Ha un cuore grande come una casa, e
forse Annie si sta innamorando di lui.
“Fottiti. Sono dei vostri.”
A Butcher non frega un
cazzo, di fare la cosa giusta. È solo per Becca, che vuole fottere la
Vought.
Poi arriva Hughie, e Butcher non crede nel lieto fine, ma una parte di
lui spera che il ragazzo ne trovi uno. O almeno che non crepi, dietro
alle stronzate di Butcher.
“Una volta l’avrei lasciato indietro e ‘fanculo. Ma, cazzo, come si fa?
Ha quell’aria da cucciolo abbandonato,” impreca davanti al letto di
Hughie, ancora KO.
Annie è una stronzetta egocentrica che pensa che tutti le debbano
qualcosa.
Porta guai.
Il ragazzo si farebbe strappare in due, per lei. È un idiota.
“D’accordo, resta. Cerca di non fare stronzate.”
Note:
Ambientata durante il sesto episodio delle seconda stagione, mentre
Hughie è incosciente in ospedale.
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Capitolo 3 *** E poi, un’altra possibilità ***
E poi, un’altra possibilità
L’alieno ha scelto Metropolis. Moderna, assolata, distrutta e
ricostruita nella sua ombra.
Il Pipistrello infesta
Gotham, la zona del porto. Sfrutta l’oscurità della città per
nascondersi e colpire.
È una minaccia. Un dio onnipotente, svincolato da leggi umane.
Dispensa Vendetta. Non
Giustizia.
Anche solo una possibilità che usi i suoi poteri contro l’umanità è un
rischio inaccettabile. Va fermato.
Calpesta vite e diritti
umani. Non importa che prenda di mira criminali. Va fermato.
Sa di Batman. Lo scontro non è più evitabile, se mai lo è stato.
Superman non è riuscito a
spaventarlo. Le loro strade collideranno, è inevitabile.
Bruce morirà. È quasi certo. Ma non può fallire, non questa volta.
Luthor gli ha dato quello che gli serve per uccidere Superman.
Luthor ha sua madre, vuole
il Pipistrello morto. Clark non può fallire: deve convincere Batman ad
ascoltarlo. O sarà costretto a uccidere.
Nel momento del trionfo, Bruce perde. Ora comprende cosa è diventato.
Un burattino. Un mostro. Un assassino.
L’alieno è solo un ragazzo.
Mentre lampi di dolore
verde e sangue lo accecano, mentre sta per morire, Clark prega e spera
che Batman, Bruce, sia ancora umano, oltre la maschera.
Nella sconfitta, vince.
Assieme, abbattono Doomsday. Fallisce comunque: ha tradito Clark.
Si sacrifica, ma assieme
sconfiggono Doomsday, salvano il mondo: fa meno male, così.
E poi, un’altra
possibilità.
Note:
Uh, esperimenti con l'impaginazione. Meh.
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