Le stelle di Ella e Michael.

di Arvistloe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'essenza dell'amore. ***
Capitolo 2: *** Michael e la rabbia perduta. ***
Capitolo 3: *** Freddo ***
Capitolo 4: *** Lupi (1/2) ***
Capitolo 5: *** Lupi (2/2) ***
Capitolo 6: *** Sorprese genitoriali. ***
Capitolo 7: *** Un solitario cuore. ***



Capitolo 1
*** L'essenza dell'amore. ***


Lucifer preparò la valigia nella camera da letto del suo attico, non avendo mai avuto così tanta voglia di essere altrove, quasi sentendo l'attico come una prigione. Sorridendo si diresse verso l'ascensore, fermandosi al bancone del bar prendendo una delle bottiglie di whisky più antica, per berla con Chloe. Due anni prima non credeva mai la sua eterna vita sarebbe cambiata così tanto, lasciandosi andare ai ricordi.

Ricordava fin troppo bene l'arrivo di suo padre Dio alla centrale. Lui aveva immaginato il peggio. Invece scoprì che suo padre voleva chiedergli un favore. Una delle due sorelle stava progettando una nuova ribellione. Suo padre Dio lo pregò di parlare con quella sorella, per fargli capire che invece di usare la spada doveva interloquire con lui.

In pochi giorni si trovò con Chloe a una cena di famiglia nel suo attico, dove c'era anche Amenadiel, Linda, Charlie, Trixie, Azrael, più altri fratelli e sorelle angeliche.

Con sorpresa di Lucifer, riuscì nel convincere quella sorella ad avere un colloquio con suo padre. Soprattutto durante quella cena, arrabbiato dalle parole cattive di Michael, gli aveva urlato
"Fratello indegno, spinto o meno da te, ammetto di aver sbagliato nel mio passato, seguendo il mio orgoglio troppo smisurato. Ma posso dirti, come dico a tutti una cosa sicura, questo re dell'inferno oggi non appartiene più al suo orgoglio, ma alle parole amore e rispetto per se stesso. Soprattutto grazie a questa donna magnifica…"
Indicò Chloe che gli sorrise
"...non mi sento più solo un obbrobrio, una bestia infernale, perché io punisco il male, non sono il male…"
Si fermò lottando con sé stesso per non bloccarsi, volendo dire tutto, guardando Linda che lo incoraggia ad andare avanti, continuando
"...Dovrei portare l'inferno in paradiso per le torture che dovetti subire dopo la mia ribellione. Ma non mi importa, perché preferisco stare con Chloe e Trixie, sentendomi parte di una famiglia…"
Trixie che era seduta vicino la madre si alzò abbracciandolo alla vita, facendo sorridere quel re dell'inferno che per mano Trixie disse a tutti
"...e ora se volete scusarmi, porto la mia piccola famiglia al fast food, molto più divertente di qui. Restate quanto volete…"
Guardo Chloe che prese per mano
"...Perché io trascorrerò la notte in un magnifico appartamento con queste due splendide umane. Chloe, io ti amo, ti amo e ti amo"
Baciando la tua detective.

Lucifer seppe da Amenadiel che Dio loro padre aveva condannato Michae. La condanna del suo gemello fu di trascorrere un secolo sulla Terra, non mancando un ammonimento di Dio al figlio così pieno di odio
"Ricorda Michael. Se tu sarai fautore di tragedie sulla Terra, io ti punirò così fortemente da farti augurare la sorte di tuo fratello Lucifer dopo la sua ribellione"

Il seguito fu per Lucifer solo un susseguirsi di eventi piacevoli. La sua relazione con Chloe divenne ancora più seria, passando maggior tempo nell'appartamento che nell'attico. Tempo che migliorò il suo rapporto con Trixie che lo chiamava papà Lucifer. Una decisione di Trixie con l'approvazione di Dan che gli disse
"In fondo non mi dispiace, sei una brava persona".
Lucifer sorrise compiaciuto, ricordando che grazie al fatto che proclamò Maze sua vice regina, non doveva preoccuparsi dell'inferno.

Un intenso prurito alle spalle riportò Lucifer alla realtà. Srotolo le ali che erano senza piume, restando solo lo scheletro. Quello era un periodo difficile per gli angelici e anche i demoniaci, facendo la muta delle ali. Un periodo nel quale gli alati avevano bisogno di qualcuno che sopporti il loro essere coccoloni, un po' rotti dal prurito e il dolore di quel periodo. Ripresosi, rimise dentro le spalle le ali, sentendo il ding dell'ascensore. Amenadiel entrò vestito elegantemente. Lucifer sorrise al gestore per suo conto del Lux, un ruolo che era stato di Maze. Il fratello gli disse, Sorridendogli di rimando
"Fratello forza ti accompagno all'appartamento di Chloe e Trixie, non vorrei che tu faccia un incidente per il dolore o il prurito delle ali"
Prendendo la valigia. Ma Lucifer doveva andare in un ultimo luogo, un appartamento sotto il suo attico, dicendo ad Amenadiel
"Andiamo all'appartamento qui sotto. Me l'ha chiesto Chloe"
Entrati nell'ascensore, Lucifer ricordò come suo fratello Michael era finito nell'appartamento sotto il suo attico.

Dopo la punizione di Dio al figlio Michael, dell'angelo si erano perse le tracce per mesi. Fu pressoché a Natale che Ella, oramai a conoscenza della vera natura del suo amico Lucifer accettandolo, trovò il gemello del re dell'inferno. In quel periodo natalizio, Ella amava aiutare alla mensa dei poveri della parrocchia vicino dove abitava. Durante una di quelle sere, gli sembrò di riconoscere in un senzatetto vestito di stracci, con un'immensa capigliatura e barba qualcosa di Lucifer. Parlando con altri senzatetto, Ella seppe che era un campione di match clandestini tra i barboni.

Lucifer ricordava fin troppo bene, quando la sua signorina Lopez lo trascinò durante uno di quei match clandestini tra senzatetto, riconoscendo che quello era Michael, dicendo alla Lopez
"Mi dispiace, ma di lui sinceramente non mi importa nulla"
Per ritrovarsi qualche giorno dopo, una notte chiamato da Ella che era in ospedale con Michael. Perché il gemello di Lucifer aveva trovato un senzatetto molto più forte, perdendo suo primo match. Molto debole, Michael aveva chiesto aiuto a Ella di cui aveva il biglietto da visita.

Lucifer ricordo con un sorriso, Ella che al suo nuovo diniego di aiutare il suo gemello, lo colpì diverse volte con una scarpa. Quella scena fece sorridere Michael che era disteso nel letto d'ospedale. Da quel momento, Ella è Michael divennero inseparabili, arrivando con disappunto di Lucifer a innamorarsi. Ma qualche giorno prima, Michael era piombato nel suo attico, chiedendogli ospitalità
"Per il periodo della muta. Poi andrò via da Los Angeles. Con Ella...non andava"

Entrando nell'appartamento sotto l'attico, una replica più piccola propri dell'attico, Lucifer e Amenadiel urlarono di orrore, coprendosi gli occhi. Michael era completamente nudo in piedi vicino al bancone del bar. L'angelo alzò gli occhi al cielo, dicendo ai fratelli mentre si copriva con una coperta nera
"Esagerati. Dopotutto Lucifer siamo gemelli"
Lucifer si accigliò, dicendogli
"Non osare, io sono decisamente migliore di te anche nel fisico…"
Cercando di tornare al motivo per cui era lì
"...prima di andare da Chloe e Trixie, devo chiederti se ti serve qualcosa"
Michael scosse la testa, sedendosi nel divano, dicendo timidamente
"Se non dispiace ad Amenadiel vorrei andare al supermercato per comprare alcune cose"
Amenadiel sbuffo, dicendogli
"In cambio, aiuterai tu Lucifer per portare le valigie da Chloe e Trixie"
Michael corse nella camera da letto, vestendosi in pochi minuti.

Appartamento di Chloe e Trixie

Michael entrò nell'appartamento dopo Lucifer. Vide il fratello, quasi obbligato da Trixie a sedersi nel divano, coprendogli con dei plaid le spalle e le gambe. Inoltre la bambina gli posizionò tra le mani una borsa dell'acqua calda, dicendo al re dell'inferno
"Non devi fare nessuno sforzo. Ci prenderemo cura di te papà Lucifer. Cosa vuoi mangiare? Ti serve aiuto per togliere le scarpe?"
Lucifet sorrise compiaciuto, dicendo a quella bambina così preoccupata, mentre Chloe portava le due valigie in camera da letto, aiutata da Michael
"Trixie non sono un ferito grave. Ti ringrazio per tutte queste attenzioni, sono gradite. Posso benissimo fare dì tutto…"
Si tolse i plaid continuando a Trixie
"...sperando nel tuo aiuto per ogni tanto un massaggio al collo o grattarmi la schiena a causa della muta delle ali"
Michael lasciò l'appartamento mentre seduto nel divano, Trixie grattava la schiena di Lucifer, sotto lo sguardo sereno di Chloe che preparava dei panini.

Poco dopo.

Tornato nell'appartamento, Michael appoggiò la busta della spesa sul tavolo della cucina, sentendo la mancanza di Ella. Si sedette al tavolo, cercando di non perdere la convinzione che avesse fatto bene ad allontanarsi da lei. Un dolore intenso alla spalla storta, gli ricordò che il suo stress era ai massimi livelli. Si tolse la giacca con il dolcevita, appoggiando la testa sul tavolo. Odiava quel periodo, oltre che per la muta. Si lasciò cullare dai ricordi che gli pungevano il cuore.

Ella fu la sua salvezza, quando lo soccorse mentre era un senzatetto. Quella spumeggiante amica di Lucifer, gli fu subito simpatica quando la vide picchiare con la scarpa anche Lucifer.

Michael sorrise, un sorriso che non lo lasciava pensando a Ella.

In qualche mese, Ella lo cambiò del tutto. Gli fece apprezzare gli esseri umani, comprendendo perché Lucifer e Amenadiel, nonostante i cattivi, adoravano la creazione di loro padre Dio.

Grazie a Ella, Michael trovò un lavoro nell'ufficio contabilità della centrale di polizia, riuscendo l'angelo nel trovare dei soldi dimenticati in un conto, che diventò il fondo per i figli dei poliziotti caduti in azione. L'istituzione del fondo grazie a Michael, porto Chloe, Linda e persino Amenadiel a concedergli il loro perdono per le malefatte fatte.

In quel paradiso che aveva creato Ella, che superò con lui il trauma del serial killer che era stato suo fidanzato, l'amore sbocciò.

Un amore che sorprese Michael. Da quando si era ritrovato la spalla con l'ala lesionata, credeva di disgustare qualunque essere femminile, ancora di più con quella cicatrice nel centro della faccia. Invece Ella gli dimostrò che poteva piacere a una donna come la patologa, facendo l'amore con lei scoprendo il piacere, la dolcezza delle carezze, le coccole, prima e dopo.

Un paradiso che si interruppe sentendo per caso una telefonata di Ella con una zia. Michael si era trasferito da qualche mese nell'appartamento di Ella, trovando molto divertente il suo mondo nerd. Un pomeriggio aveva deciso di telefonare a Lucifer, domandandogli se usasse qualche crema speciale per il prurito alle spalle durante la muta. Ma scoprì che Ella, nel balcone che annaffiava le piantine aromatiche, stava parlando con qualcuno, restando esterrefatto sentendo

"Ella ricordati che sono tua zia materna. Devi ascoltarmi, almeno per averti cresciuta"
Ella sbuffo, dicendole
"Zia io ti amo come una madre. Ma non puoi capire"
La zia disse qualche parola in spagnolo, aggiungendo in inglese
"Non puoi continuare nel rimandare il tuo matrimonio con Ansel. Devi dirlo a questo Muchael"
Ella ridacchiò
"Il mio Michael non deve sapere niente"

Michael abbassò il telefono. Non voleva essere quello che disturbava il futuro di Ella, sentendosi improvvisamente solo. Quella notte restò con Elia, facendo l'amore con lei cercando di imprimere nella mente ogni parte di quel corpo che lo incantava. La mattina dopo raccolse le due poche cose, lasciando l'appartamento, dicendo la bugia a Ella che si era stancato della loro relazione. Il peggio per Michael, fu sentire da Lucifer, quando chiese ospitalità
"Una ottima decisione. Non eri degno di una persona magnifica come Ella"
Neanche due giorno dopo, Ella partì per un congresso di patologia, lasciando la consapevolezza a Michael che veramente non era importante per lei.

Depresso, Michael bloccò l'ascensore per non fermarsi al suo piano. Si denudo, andando nel bagno per fare una doccia, sperando diminuisce il prudere della schiena.

Il giorno dopo. Mattina, Lux.

Ella entrò nel locale vuoto, dove gli addetti alle pulizie stavano pulendo. Individuò Amenadiel, seduto dietro il bancone del bar che compilava dei documenti. Vedendola, le disse con un ampio sorriso
"Ella a che devo questa visita? Non eri a quel congresso?"
Ella cercò di sorridere, ma si notava che era nervosa, spiegando all'angelo
"Avevo cercato di partecipare al congresso, ma ogni pensiero andava a quel mascalzone di Michael. Chloe e Lucifer hanno detto che si trova nell'appartamento sotto l'attico"
Amenadiel ripose i documenti, avvertendo Ella
"Mi dispiace, ma Michael sembra abbia bloccato l'ingresso dall'ascensore"
Ella si diresse all'ascensore del Lux, dicendo ad Amenadiel senza voltarsi
"Lucifer mi ha detto di una scaletta nascosta nel suo attivo che da al balcone sottostante. A dopo, devo picchiare un angelo"

Nell'appartamento di Michael.

L'angelo, sempre nudo, era disteso sul pavimento supino, sopra una coperta vicino al divano. Sperava in qualche modo la spalla smettere di fargli male. Pensò che avrebbe voluto con sé Ella, che lo aiutava sempre. Gli sembrò un sogno vederla lì in piedi sopra di lui. Ma lo sguardo di Ella era tutt'altro che amichevole. La patologa gli disse accigliata
"Credi sul serio di potersene andare così?..."
Lo guardo sorridendo con una idea
"...conosco questo tuo momento. Sei bloccato per la spalla"
Michael tentò di dirgli qualcosa, ma Ella sparì. Tornò poco dopo con una padella in mano. Con forza picchiò sulla testa di Michael la padella che urlò dal dolore. Buttata di lato la padella piegata, Ella gli disse accigliata
"Così avrai anche tu un bernoccolo come me in testa. Ero così depressa per il tuo abbandono che posizionai male una padella su uno scaffale in cucina, cadendo sulla mia testa"
Michael lo trovò in un certo senso giusto, sorpreso di vedere la sua umana denudarsi, dicendo a Michael incantato
"Ti lascerò il ricordo di Ella Lopez, il pentimento amaro di avermi lasciato"

Mezz'ora dopo.

Ella era appoggiata al petto di Michael che senti la spalla non fargli più male. Era stato per tutte due un amplesso che gli aveva ricordato quanto erano perfetti insieme. Tentando di ricomporsi, Ella stava per alzasi. Michael la chiuse in un abbraccio, dicendogli ancora inebriato da lei
"Ella ragiona io non voglio bloccare il tuo futuro. Se devi sposarti io non posso essere il perché non lo farai"
Ella alzò la testa, guardandolo confusa
"Ma che vuoi dire? Quale matrimonio?"
Michael gli raccontò della telefonata di sua zia. La patologa rise sonoramente, baciando Michael che era sorpreso, spiegandogli
"Mia zia mi presenta possibili partiti una volta a settimana. Michael non devo sposare nessuno…"
Baciandolo
"...mio dolce angelo premuroso. Ecco perché ti amo così tanto"
Michael non si era mai sentito così bene, baciando con passione la sua Ella.

Qualche giorno dopo.

Lucifer entrò nell'appartamento di Michael per dargli una notizia importante. Il re dell'inferno vide sul pavimento un paio di slip blu da donna, dicendo con un mezzo sorriso
"Cerca di svegliare il fratello"
Lo chiamò ad alta voce
"Michael devo parlarti, dove sei?"
Il fratello uscì dalla camera da letto, coperto da un lenzuolo bianco come una toga da antico romano, facendogli segno di tacere, dicendogli a bassa voce
"Non gridare. Ci siamo addormentati da poco"
Lucifer sorrise divertito al fratello
"Bravo. Cerca in altri luoghi donne. Dimentica la Lopez, non sei degno di lei"
Michael raddrizzò la schiena, dicendo al fratello
"Fratello cosa vuoi?"
Lucifer gli spiegò raggiante
"Io, Chloe e Trixie ci trasferiamo nella villa vicino al mare. All'attico andrà Amenadiel con Linda, così nostro nipote potrà usare le ali. Tu vuoi restare qui o ti interessa andare nell'appartamento che lascia Chloe? Tranquillo, ti pagherò io l'affitto"
Michael guardò verso la camera da letto, rispondendogli
"Potrò dirtelo oggi pomeriggio. Come mai questa decisione?"
Lucifero sembrava un po 'in imbarazzo, rivelandogli
"Quando arrivi al punto di non farcela neanche a preparare le valigie per andare via dall'appartamento. tu non starai con loro sempre, comprendi che oramai l'attico sembra una prigione… "
Ridacchiando per darsi un tono
" ...Io vado. Devo trovare una ditta di traslochi per portare tutto alla villa. Divertiti fratello "

In camera, Michael si tolse il lenzuolo, tornando sotto le coperte con Ella. La sua amata si avvicinò a Michael dicendogli con gli occhi chiusi

"Dovrò parlare con Luci, deve smetterla di dirti che non sei degno di me. Comunque mi piacerebbe vivere con te qui. Soprattutto per il balcone con quella jacuzzi, così rilassante"
Michael le baciò la fronte, cingendo la sua amata con un braccio
"In effetti qui avremmo molto più spazio, poi saremmo più vicini al posto di lavoro, i nostri negozi preferiti"
Ella ridacchiò
"Eppoi qui possiamo scatenarci molto di più, senza pericolo che ci sentano"
Michael concordo, stupendosi sempre di quanto Ella volesse fare l'amore con lui, avendo una resistenza veramente unica. Ella sorrise sentendo il suo angelo russare leggermente, come le era mancato. Senza saperlo tutte due sognavano una vita da marito e moglie.

Fine

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Capitolo 2
*** Michael e la rabbia perduta. ***


Los Angeles. Attico. Notte.

Maze era andata via da poco. Michael si versò nel bicchiere dell'altro gin, non capendo come si potesse bere qualcosa di più forte. La spalla gli faceva un male terribile. Una rabbia immensa gli salì dentro l'animo. Non per Lucifer o altro, solo per Ella, la patologa amica di Chloe. Lanciò il bicchiere contro una parete, dicendo con rabbia
"Come ha osato, come! Io il comandante dell'esercito del paradiso picchiato con una scarpa da un'umana. Mio fratello può sopportarlo. Io no!"
Srotolò le ali nere per volare all'abitazione di Ella, l'avrebbe spaventata, facendola pentire di averlo colpito.

Appartamento di Ella. Sera.

Ella adorava la sua vicina Eleanor. Era una traduttrice dal giapponese all'inglese, potendo lavorare a casa. Così Eleanor accettava di tenere nel suo appartamento ogni tanto animali in convalescenza da un centro aiuto fauna vicino dove abitavano. Quella settimana era il turno di Guf un bellissimo barbagianni bianco. L'animale dopo uno scontro con un cane, aveva perso l'ala destra.

Seduta nel divano con Eleanor, il barbagianni tra di loro, Ella provava una immensa tristezza. Le dispiaceva tantissimo che quel bellissimo animale avesse metta corpo coperto da bende. Domandò a Eleanor, mentre il gufo la guardava incuriosito
"Come posso prenderlo in braccio senza fargli male?"
Eleanor ridacchiò, dicendole mentre dava al gufo una patatina da un sacchetto sul tavolino basso di fronte al divano
"Non puoi. Forse un giorno quando gli toglieranno le bende, mettendo qualche protezione per il moncherino…"
L'amica di Ella diventò triste, posando un dito sulla testolina del gufo
"...delle volte penso che alcuni animali dovrebbero essere soppressi, per impedirgli questo supplizio. Senza una ala, le unghie tagliate. Sono cattiva?"
Guardando Ella con gli occhi lucidi. Ella avrebbe voluto abbracciare quella sua amica, ma poteva spaventare il gufo. Cercò di darle un abbraccio di parole
"Eleanor tu sei esattamente come me, un empatica alla massima potenza. Ma non dobbiamo pensare che la morte sia l'unica cosa da fare. Molti animali con handicap, come gli esseri umani, devono solo avere tanta fortuna, nel trovare altre persone che li indirizzano bene. Non sai quanto bene può fare un gufo come il nostro amico, alle persone appassionate di gufi, ma anche a una persona sola. Delle volte basta poco per aiutare due solitudini..."

Eleanor sorrise, trovando sempre confortante la sua amica Ella che continuò
"...Un'ala lesionata, tagliata non definisce un essere vivente. Può anche vivere in quelle riserve controllare, non lasciando la natura"
Il gufo si avvicinò a Ella. La patologa accarezzò le piume del barbagianni sull'ala rimasta, dicendo all'animale con un gran sorriso
"Tu sei magnifico anche così. Le ali non ti definiscono. Puoi trovare il cielo anche dentro di te"
Non poteva immaginare che nel balcone, nascosto grazie alla magia celeste, Michael la stava ascoltando. A poco a poco ogni idea di spaventarla diminuì, lasciando il posto alla sorpresa. Sorpresa di trovare una umana che sembrava comprendere la sua angoscia per l'ala lesionata. Sbirciò nell'appartamento desiderando immensamente di essere al posto del gufo per le carezze di Ella. Improvvisamente si sentì in imbarazzo per volere quelle cose.

Poco dopo.

La vicina di Ella sorseggiò una coca cola in lattina, guardandola con tenerezza. Ella giocava con il gufo usando un pupazzo dalla forma di ragno, dicendole
"Dopotutto tu ami gli alati visto il tuo primo amore"
Nel balcone Michael non poteva credere alle sue orecchie. Si chiedeva come quella umana avesse avuto un flirt con un angelo. Dentro l'appartamento Ella ridacchiò, dicendo all'amica
"Era un amore a senso unico. Si lo ammetto, le ali d'angelo mi piacciono da quel momento. Ricordo ancora quella bellissima statua di San Michele nella chiesa. Andavo alla messa solo per guardarla"
Michael nel balcone sorrise compiaciuto. Ella già lo amava, non per fede ma per una sorta di sentimento.

Qualche ora dopo.

Michael attese che Ella si addormentasse per entrare nell'appartamento. Con cautela si avvicinò al letto di Ella guardandola dormire. Era confuso. Non capiva perché da quella umana gli arrivassero influssi sereni. Di solito era lui con il suo potere di rivelare le paure degli altri, che intimorita. Lui aveva sempre sentito quel suo potere come una maledizione. Desiderava anche solo sfiorare il viso di Ella, voleva baciare quelle labbra sempre pronte al sorriso, sempre pronta alle parole di conforto. Lievemente gli posò un bacio sulla fronte. Ella si mosse nel sonno sorridendo. Con riluttanza Michael andò via.

La notte dopo.

Michael aveva detto a Chloe che doveva occuparsi di alcuni affari del Lux. Invece Michael era nascosto con la magia celeste nel balcone di Ella. La guardò ballare su una musica ritmata in pantaloncini e t-shirt mentre friggeva qualcosa. A Michael non era mai sembrata così appetitosa una semplice crepes con abbinamento di pancetta, più due uova in camicia. L'angelo si chiedeva come facesse a essere sempre in forma. Voleva parlarle, stare con lei. Non voleva essere più Lucifer. Trovava Chloe simpatica, ma nulla di più. Lui tremava di stare con Ella. Sorrise vedendola guardare con passione un film, seduta sul divano ripetendo alcune frasi. Volò via, dopo tanto desiderando di essere solo Michael.

Michael tornò in quel balcone quasi ogni notte per un mese. Una volta sola, posò un piccolo bacio sulle labbra di Ella, vedendola sorridere. Il giorno dopo, sentendole dire a Chloe che cercava una anima gemella, parlando con affetto di un collega, Michael decise di fare qualcosa.

Due giorni dopo. Inferno.

Lucifer fu sorpreso di vedere Michael all'inferno in un corridoio. Soprattutto era esterrefatto di vederlo vestito come lui. L'arcangelo gli disse, sembrando quasi imbarazzato
"Samael, devi ascoltarmi. Io posso farti lasciare quasi per sempre l'inferno. Ma dovrai aiutarmi per conoscere una persona"
Lucifet non riconosceva il suo sprezzante fratello gemello. Gli disse
"Andiamo nel mio ufficio"

Un paio di giorni dopo. Centrale di polizia.

Chloe non credeva ai suoi occhi. Lucifer stava scendendo le scale della centrale con uno accanto uguale a lui. Maze si avvicinò a Michael che indossava sotto la giacca un dolcevita color panna, chiedendogli sotto voce
"Che piano sarebbe questo?"
Michael che attendeva di essere chiamato da Lucifer vicino a Chloe gli disse
"Maze perdonami sono stanco dell'odio. Voglio provare un po' di leggerezza"
Maze comprese che gli interessava Ella da come guardava la patologa parlare con altri colleghi.

Lucifer abbracciò, baciando con passione Chloe tra gli applausi di tutti in centrale. Staccati appena le labbra, sotto lo sguardo felice di Trixie, sorpreso di Dan e Maze,raggiante di Ella, Lucifer disse a una sorpresa Chloe.
"Ora basta. Ero strano perché voglio che tutti sappiano del nostro amore. Sono libero dall'inferno. Chloe io ti amo. Non l'ho detto mai a nessun altro" Nuovo bacio e Chloe che tra altri piccoli baci approvava tutto.

Qualche minuto dopo.

Calmata la centrale per quella novità, Lucifer presentò a tutti Michael, passando alla fine per il laboratorio di Ella. La patologa abbracciò entusiasta Lucifer, dicendogli
"Io lo sapevo! Siete perfetti insieme!"
Lucifer strinse a sua volta Ella, dicendogli
"Grazie signorina Lopez. Ma voglio presentarti una persona"
Ella si staccò da Lucifer vedendo Michael che sentiva una gran voglia di scappare via
"...ti presento mio fratello gemello Michael. Da pochi giorni a Los Angeles. Speravo potessi fargli da guida. Vive nell'appartamento sotto il mio attico…"
Si avvicinò sussurrandole
"...delle volte risente di una spalla lesionata mentre era nell'esercito…"
Si posizionò accanto al fratello che sorrideva timidamente
"...naturalmente tutte le spese a mio carico…"
Mettendo nel taschino della giacca di Michael una carta di credito
"...ora vi lascio. Porto la detective fuori a pranzo con Trixie. Devo dirgli tante cose"
Chiusa la porta del laboratorio, Ella allungò il braccio con la mano aperta verso Michael, dicendogli con un ampio sorriso
"Sono felice di conoscerti"
Michael strinse la mano di Ella che lo stupì abbracciandolo, dicendogli
"I fratelli e le sorelle di Lucifer lo sono per me"
Staccatasi lo prese per mano, dicendogli mentre lo tirava dietro di lei
"Ora andiamo al miglior fast food di Los Angeles"
Michael sorrise compiaciuto.

Mezz'ora dopo.

Fermo al semaforo, Lucifer in corvette non trovava poi così male l'abbraccio di Trixie dal sedile posteriore e la mano di Chloe, accanto a lui, intrecciata alla sua. Le sue umane preferite erano entusiaste sapendo che non doveva più tornare all'inferno. Michael gli aveva fornito un incantesimo per chiudere tutte le porte dell'inferno, lasciando una sola per far entrare le anime dannate o uscire quelle redente. In più con quell'incantesimo Lucifer poteva gestire l'inferno dalla Terra. Beandosi del momento, Lucifer vide dalla vetrina di un fast food Ella è Michael seduti a un tavolo. Con sorpresa di Lucifer, vedeva il suo gemello Michael sorridere sereno, una cosa mai fatta da lui. Al verde la corvette ripartì, mentre Michael ascoltava interessato Ella spiegargli le serie di Star Trek.

FINE

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Capitolo 3
*** Freddo ***


Il giorno del matrimonio di un suo figlio o figlia, che fosse con esseri umani o di altre realtà, Dio si presentava dopo il

"Vi dichiaro marito e moglie"

Consegnando allo sposo o alla sposa un piccolo cofanetto di legno con dentro tre piccole sfere di cristallo. Erano tre piccoli desideri da poter vedere realizzati. Sia Chloe che Linda che sposarono Lucifer e Amenadiel, usarono quasi subito quei tre desideri per la salute dei figli o dei mariti. Mentre quando Ella che sposò Michael, nascose le tre sfere in un doppio fondo nel suo armadio. La patologa voleva lasciarli per i momenti veramente difficili.

Un anno dopo.

Sulla Terra era iniziato nel mese di novembre una specie di era glaciale. Anche nelle zone più calde della Terra era tutto solo ghiaccio. A Los Angeles, nell'attico i re dei tre regni erano riuniti per trovare una soluzione. I re erano Dio per il cielo, Lucifer per il fuoco, un re barbuto con un tridente nella mano destra per l'acqua. Attorno a loro Amenadiel e Michael. I tre angeli indossavano grossi giubbotti, guanti alle mani e cappelli di lana. Invece Dio era protetto dalla luce divina intorno a se, il re dell'acqua da un vestito che sembrava fatto di alghe blu. Nella discussione in corso, Amenadiel guardò il suo cellulare sorridendo, dicendo a tutti
"Comunico che i nostri familiari sono al sicuro nella realtà delle fate"
La notizia placò un po gli animi.

Realtà delle fate.

A Ella piaceva quel mondo delle fate, ma era preoccupata per il suo mondo. Era preoccupata per il suo amato angelo. Presa nei suoi pensieri vide la regina dell'acqua Atlia che apriva un varco tra le realtà. Le andò vicina facendola sussultare. La alta e sottile regina con le branchie e capelli che sembravano alghe verdi le sorrise appena, mentre Ella le diceva
"Ti capisco. Mancano i nostri mariti, i nostri mondi. Ma dobbiamo resistere. Sapendoci in salvo potranno trovare meglio una via di uscita..."
La regina sembrava a disagio. Ella continuò
"...ci fosse un modo per fare qualcosa"
Con voce un po in falsetto la regina le disse
"Magari qualche desiderio che Dio elargisce. Ma le spose o gli sposi li finiscono sempre"
La regina stava entrando nell'apertura, fermandosi quando Ella disse entusiasta
"Io possiedo tre desideri. Andiamo per dirglielo"
La regina sorrise facendole spazio.

Mezz'ora dopo. Attico.

Improvvisamente una zona del balcone dove c'erano piante congelate sembrò tornare normale. Con sorpresa di tutti entro la regina Atlia con un ampio sorriso. Il marito si alzò dicendo entusiasta
"Moglie mia sei riuscita nel trovare una via di uscita?"
La regina scosse la testa
"Non lo farei mai. Tutto questo l'ho fatto io..."
Sorpresa di tutti
"...credevate sul serio mi accontento del mio piccolo mondo?..."
Il re dell'acqua batte la punta del tridente sul pavimento accigliato, facendo sorridere la regina sua moglie
"...credi sul serio di spaventarmi?..."
Lanciò a Lucifer una pergamena arrotolata, dicendo con un mezzo sorriso
"...firmate tutte tre. Mi cedette metà dei vostri poteri. Così creerò un mio universo"
Dio gli disse con rabbia
"Cedendo la metà dei poteri per un lungo periodo io non potrò entrare al paradiso, tuo marito non controllerà le maree, come Lucifer l'inferno o il fuoco sulla Terra"
La regina alzò le spalle
"Ma finirà questo gelo polare. Sulle macerie potrete erigere qualcosa di nuovo…"
Dicendo a voce alta
"...Firmate! Altrimenti vado ugualmente in un'altra realtà, lasciando morire del tutto i vostri mondi. Possiedo anche l'unica soluzione alternativa"
Mostrò un cofanetto di legno con dentro tre sfere. Vedendo quelle sfere, decorate con immagini del manga Dragon Ball, Lucifer guardò Michael che scattò in piedi. L'angelo stava andando verso la regina del mare con aria minacciosa, gridando
"Quelle sono le tre sfere di Ella. Il mio dono per il nostro primo anniversario di nozze. Perché sono nelle tue mani! Perché?"
Amenadiel e Lucifer lo trattenevano appena, mentre la regina provò improvvisamente paura. Il potere di Michael poteva essere devastante. Un potere che in alcuni casi gli permetteva di leggere nella mente. Sgranò gli occhi, dicendo a tutti
"Questa figlia di...Non ce modo di fermare il gelo. Sarebbe scappata in un altra realtà dopo le vostre firme, lasciando la Terra alla morte…"
Michael guardò disperato Lucifer
"...Ella non aveva usato i tre desideri...vedo del sangue"
Lucifer disse ad Amenadiel
"Lascialo andare. Scoprirà dalla regina dove di trova Ella…"
Mentre Michael afferrava la regina per il collo, gli occhi di Lucifer divennero di fuoco, dicendo con voce roca
"...dovesse fallire lui, ci penserò io"

Appartamento Ella e Michael.

Ella ridacchio pensando di aver ingannato la regina. Ma l'intenso dolore dietro la testa la stordi un po'. La regina dell'acqua l'aveva colpita più volte con una mazza da baseball sulla schiena e dietro la testa. Con mano tremante Ella appoggiò il palmo dietro la testa, trovandola piena di sangue. Non voleva morire, appoggiando la testa su un libro di Michael sulla storia della matematica. Ebbe come una visione.

Ella ricordò quando aveva scoperto che tutto il mondo tra cielo e terra di Lucifer era vero.

Da qualche tempo condivideva con Michael una piccola amicizia. Nello stesso periodo, visto che Chloe e Lucifer si sarebbero sposati i due decisero che Ella doveva sapere.

Fu deciso di farlo durante un pranzo nell'attico di Lucifer. Al lungo tavolo posto nel centro dell'attico c'era Linda, Amenadiel, Dan, Trixie, Michael, Dio, Maze e altri due fratelli e sorelle del re dell'inferno e Azrael in attesa fuori nel balcone. Le fu finalmente rivelato tutto da Lucifer quando fu il momento del dessert. Ella ascoltò Lucifer con molta attenzione, annuendo varie volte mentre mangiava il suo budino. Sorrise anche quando vide la faccia bruciata di Lucifer e le ali angeliche. Appena finì il dessert si alzò dal tavolo dicendo a tutti con tono serio
"Ma vediamo un po'. Io sono proprio l'ultima ruota del carro…"
Michael tentò di toccarla ma Ella si allontanò. Tolta la scarpa destra, uno stivaletti nero a punta, Ella minacciava tutti di usarlo, continuando
"...se non fosse previsto il matrimonio, io ancora sarei stata ignara di tutto"
Lucifer alzò una mano per chiederle il permesso di parlare, Ella annuì di si. Lucifer le disse con sguardo angosciato
"Signorina…Ella devi dare tutta la colpa solo a me. Ero terrorizzato ma lo sono anche ora che avrei perso la tua amicizia. Puoi credermi o meno ma ci tengo a te. Ti considero come una sorella. Non immagini quante volte, quando mi sentivo solo tu mi davi la speranza con la felicità. Guardalo…"
Indicò suo fratello gemello Michael che aveva lo sguardo basso
"...In eoni nessuno lo aveva cambiato come hai fatto tu. Era l'essere più pieno di rabbia e risentimento. Tu Ella sei stata come per Chloe per me lo stravolgimento più grande. Ti ripeto se vuoi odiare qualcuno, odia me"
Ella mise giù la scarpa accarezzando la guancia di Michael che le sorrise. La patologa ridacchio, dicendo più sollevata
"Però o mille domande da farvi"
Tutti approvarono. Poco dopo entro Azrael che fu felice dall'abbraccio di Ella.

Ella aprì appena gli occhi, vedendo sotto la tv tutti i dvd che amavano vedere lei e Michael. Pensò che dovevano fare una maratona di film nel fine settimana, chiudendo nuovamente gli occhi.

Ricordò che proprio un dvd fece capire a Ella che Michael l'amava.

Un suo ex le fece visita nel laboratorio della centrale. Le disse che il giorno dopo avrebbe fatto l'inaugurazione del suo negozio di elettronica a Los Angeles. Le lasciò un dvd che era il suo invito
"Sono riuscito a ottenere da netflix con cui lavoro la possibilità di far vedere ai miei invitati un film a loro scelta nella piattaforma"
Ella lo abbracciò entusiasta, giurando di non mancare. Non immaginava che fuori, vicino la scrivania di Chloe, un accigliato Michael guardava con odio quello che aveva osato abbracciare la sua Ella. Loro erano ufficialmente solo amici. Andato via l'altro, Michael entrò nel laboratorio sembrando normale. Quella sera Ella lo invitò per vedere un film grazie al dvd del suo ex. Non molto contento, Michael accettò. Solo che Michael la pregò di non usare quel dvd. Finirono per discutere, con Ella che gli diceva che erano solo amici. Michael la baciò con una passione che non pensava neanche di possedere. Da quella notte erano una coppia.

Ella aprì nuovamente gli occhi sentendo qualcuno parlare. Tornò nell'incoscienza.

Ella ricordò il suo matrimonio. Aveva organizzato tutto Lucifer, portando tutti su una sua isola privata. Un vero paradiso. Quella mattina Ella seduta di fronte allo specchio nel suo abito da sposa, non credeva cosa stava per fare. Aveva sempre detto che non si sarebbe mai sposata. Improvvisamene ebbe paura. Penso si annullare tutto. Respirò profondamente, voleva parlare con Michael. Un lieve bussare alla porta la fece trasalire. Disse avanti vedendo sua madre entrare. La donna le disse commossa
"Sembri una principessa..."
Sedendosi accanto a lei prendendo le mani nelle sue
"...Ella non potevi trovare persona migliore. Si vede che ti ama tantissimo. Sei così fortunata"
Ella cercò di non piangere per non rovinare il trucco, perché Michael aveva fatto proprio il miracolo, sua madre non era mai stata così affettuosa. Uscita sua madre, entrò Amenadiel con un pacco bianco tra le mani. Disse a Ella
"Michael è andato in paradiso per prendere questi fiori per farti questa"
Amenadiel aprì il pacco. C'era una corona fatta di fiori bianchi lucenti. Ogni incertezza di Ella si dissolve, dicendo ad Amenadiel
"Digli che non vedo l'ora di essere sua moglie"

Ella si lamentò, tentando di aprire gli occhi, sentendo qualcuno che la muoveva dal pavimento. Svenne nuovamente.

Vide due piccole facce di neonato. Vide quei neonati nelle braccia di Michael che era commosso, sorridendo. Poi la scena cambiò. Lei era seduta su un prato. Vicino a lei Chloe con una bambina di un paio di anni tra le braccia. Poi c'era Linda con un bambino di colore sempre di un paio di anni. Guardandosi Ella vide abbracciati a lei una bambina e un bambino bruni. Il bambino era così uguale a Michael. Guardando la bambina vide se stessa. Stava per chiedere a Chloe dov'erano, quando vide la sua adorata nonna paterna morta un paio di anni prima, avvolta in una luce divina. Ella le disse
"Nonna sai bene che non voglio mettere al mondo figli in questo mondo. Persino Michael l'ha accettato. Vogliamo adottare"
La nonna le sorrise, dicendole
"Lo so figlia mia. Ti sei fatta sterilizzare per questo. L'idea dell'adozione un gesto degno del paradiso. Ma figlia mia, il tuo amato non dimenticare può dirsi un angelo. Vi siete sanati a vicenda. Purtroppo non ricorderai questo futuro. Ti resterà una bella sensazione. Così il tuo cuore ha potuto resistere fino all'arrivo dei soccorsi"
Ella sentì un fortissimo dolore alla testa. Tentò di aprire gli occhi ma era come vedesse solo nebbia. In quella nebbia notò due occhi preoccupati guardarla.

Poco dopo.

Ella spalancò gli occhi, cercando di alzarsi. Vide Michael che tentava di fermarla, dicendole
"Ti prego amore mio calmati. Ti prego. Sei distesa sul tavolo nella nostra cucina"
Ella respirò profondamente, notando che aveva la testa fasciata e un plaid la copriva. Intorno vide Lucifer, Amenadiel, Dio e il re dell'acqua. Michael le disse, baciandola sulla fronte
"Purtroppo per questo tempo i poteri delle piume sono nulle, altrimenti amore mio ti avrei guarito subito. Ascolta, dove sono le tre sfere dei desideri. Sei stata una volpe nel dare le altre a quella strega di regina…"
Ella si agitò, ma Michael le disse
"...Non Ti preoccupare. Andrà in una camera dell'inferno. Ella tesoro dove sono le sfere"
Ella si sentiva stanchissima, dicendo con fatica
"Armadio...doppio fondo...Vicino muro cucina"
Detto questo, Ella svenne. Michael disperato corse nella camera da letto sradicando un anta dell'armadio, dicendo mentre calde lacrime gli bagnavano le guance
"Ti prego amore resisti alla morte"
Tornò in cucina con la casettina di legno che diede a Lucifer. Il re dell'inferno posizionò la scatola in mezzo a lui, suo padre e il re dell'acqua. I tre re dissero delle parole in lingua dei loro mondi. Un'intensa luce coprì tutto. Le tre sfere divennero polvere scomparendo. Appena la luce scomparve, Lucifer corse da Michael e Ella. Amenadiel aveva posizionato su Ella una sua piuma. Fece lo stesso anche Michael. Ma non bastava. Lucifer disse ad Amenadiel
"Fratello, stacca la piuma delle mie ali tra quelle centrali vicino la schiena"
I fratelli lo guardarono sorpresi, dicendo Michael
"Ma non ricrescerà"
Lucifer scosse la testa
"Sono più per bellezza. Ma sono le più piene di magia. Ella la merita"
Aggiunta la piuma di Lucifer, Ella fu avvolta da una luce dorata. Appena la luce si dirado, Ella spalancò gli occhi gridando
"Michael! Attento! La regina dell'acqua...vuole"
Si guardò intorno confusa. Fu però felice dall'abbraccio di Michael.

Qualche giorno dopo. Pomeriggio. Appartamento Ella e Michael.

Ella si svegliò sorridendo felice. Era nuda, distesa sul fianco sinistro nel suo divano. Soprattutto era avvolta nell'abbraccio di Michael, dietro di lei che dormiva sereno. Da qualche giorno faceva uno strano sogno di cui ricordava solo la risata di bambini. Non vide due piccole luci comparire appena sul suo ventre sparendo dentro.

Fine

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Capitolo 4
*** Lupi (1/2) ***


Dio era apparso nella centrale di polizia per fermare i tre figli. Ma nessuno dei tre si aspettava l'idea che aveva. Dio disse in cima alle scale
"Figli non posso lasciarvi litigare così senza senso…"
Indicò Maze e Amenadiel
"...voi due con Linda e mio nipote verrete in paradiso con me. Si demone, tu vieni con me. Ti farò capire che già possiedi una anima…"
Rivolto a Lucifer e Michael
"...voi due che vi lamentate sempre che io mi intrometto nelle vostre vite eterne, decido di farvi un regalo. Avrete la possibilità di dimostrare che potete farcela da soli"
Dio schioccò le dita, tutti quelli tra paradiso e inferno scomparvero.

Otto giorni dopo. Mattina.

Ella stava passeggiando per lo zoo di Los Angeles trovando un po di pace dai suoi mille pensieri. Otto giorni prima era entrata in un vero incubo. I suoi amici, Amenadiel con Linda e il figlio, Lucifer, Maze erano scomparsi, senza lasciare una minima traccia. Soprattutto non capiva perché Chloe con Trixie d Dan erano quasi rassegnati, dicendole che non potevano combattere contro Dio. Solo che Ella non voleva darsi per vinta. Lei voleva sapere cos'era successo. Stava pensando a possibili altre piste quando vide molte persone davanti a delle gabbie. Vicino le gabbie un uomo di colore seduto in un chiosco che Ella non sospettava fosse Dio, vendeva delle piccole buste di carta bianca con dentro pezzetti di hamburger dicendo ad alta voce
"Signori ecco il vero riciclo. Per un penny ricevete un po' degli hamburger avanzati ieri nei fast food di Los Angeles. Così potrete dare da mangiare ai due lupi"

Ella adorava i lupi. Si precipitò nella folla, che lanciava nelle gabbie i pezzetti di hamburger. In una gabbia c'era un enorme lupo bianco con un ciuffo rosso di peli sulla fronte e occhi rossi come il fuoco. Nella gabbia accanto un lupo nero con gli occhi bianchi. Ella notò che zoppicava per la zampa destra. Soprattutto stava stretto in un angolo. Il lupo bianco vedendo Ella iniziò ad abbaiare verso di lei. Vedendo quell'atteggiamento, Dio sorrise. Nella gabbia del lupo bianco entrò un veterinario che fece una puntura al lupo che di calmò.

Quella notte.

Il lupo bianco era Lucifer, mentre il nero era Michael. Il loro padre Dio li aveva portati in quello zoo, dicendogli
"Tornerete normali solo quando qualcuno vi riconoscerà"

Intontito dal sonnifero, Lucifer si ricordò che poteva comunicare solo con Michael nella gabbia accanto alla sua. Gli ruggì
"Sei contento? Io mi stavo creando una famiglia con Chloe e Trixie. Tu dovevi rovinare tutto"
Il lupo nero che era Michael gli rispose appoggiando il muso in mezzo le sbarre
"Non ti preoccupare. Non voglio darti più fastidio. Mi lascio morire. Sono stanco di nostro padre, di te, di tutto"
Il lupo Lucifer si diresse nella cuccia sperando nell'aiuto dei sogni.

Il giorno dopo. Mattina. Appartamento di Chloe e Trixie.

Chloe era seduta ai piedi del suo letto in camera. Indossava sopra il pigiama una giacca blu scura di Lucifer. Era scossa da singhiozzi di pianto con il cuore in pezzi. Lei era certa che Lucifer non l'avrebbe mai abbandonata in quel modo. La voce di Trixie la scosse. La ormai quasi tredicenne Trixie entrò in camera correndo subito ad abbracciare la madre, dicendole con la voce rotta
"Mamma dobbiamo farci forza. Devono tornare prima o poi…" Tentando di far pensare altro alla madre, che neanche riusciva da giorni ad andare in centrale
"...Pensa che sogno ho fatto. Di un lupo bianco dagli occhi rossi. Sono sicuramente stata suggestionata dalla pubblicità di un lupo bianco allo zoo. Vuoi vederlo?"
Chloe annuì di sì, guardando con commozione la figlia uscire dalla camera, tornando con il cellulare nella mano destra. Vedendo la foto del lupo, Chloe sorrise appena, dicendo alla figlia con voce debole
"Sai, sono stanca di stare chiuse in casa. Andiamo allo zoo per svagarci. Restare qui non lo farà tornare"
Quell' idea piacque a Trixie che corse fuori la camera per vestirsi. Con calma Chloe inviò un messaggio testuale all'ex marito Dan, avvertendolo che non doveva portare Trixie a scuola

"...da oggi voglio tentare di andare avanti. Andiamo allo zoo"

Qualche ora dopo. Zoo, gabbie dei lupi.

Il lupo nero era sempre stretto in un angolo della gabbia. Odiava tutti quegli sguardi. Ma uno sguardo era diverso. Era uno sguardo che gli trasmetteva amore con tristezza. Era lo sguardo di Ella. La donna che il lupo Lucifer cercava di richiamare muovendosi nella gabbia senza abbaiare per non far venire nuovamente il veterinario per addormentarlo, non riusciva a distogliere gli occhi da quel lupo nero così triste. Dalla sua gabbia, Lucifer domandò al fratello
"Ma la conoscevi?"
Il lupo Michael si mosse con difficoltà, essendo molto debole non bevendo o mangiando da giorni, dicendo al fratello
"Quando facevo finta di essere te, abbiamo parlato un paio di volte. Nulla di più. Perché sento come se mi leggesse dentro?"
Lucifer non poteva credere, forse Ella poteva essere l'anima gemella di Michael. Si diede dello stupido, sicuro che fosse solo il grande cuore di Ella. Stava per saltare per attirare l'attenzione di Ella, quando vide Trixie. Il cuore di Lucifer gli saltò nel cuore. Non gli importava nulla che gli aveva fatto rivelare la storia di Lilith. Anzi, forse l'avrebbe anche ringraziata, quel segreto gli gravava sulla coscienza da troppo tempo. Si avvicinò alle sbarre della gabbia sperando che lo guardasse. Dietro Trixie comparve Chloe. Ma la detective si avvicinò a Ella facendola trasalire. La patologa le disse, indicando il lupo nero
"Chloe, puoi darmi della pazza. Ma quel lupo mi sembra così solo, triste da sentire di conoscerlo"
Chloe gli appoggiò la mano destra sulla spalla sinistra, dicendole
"Ella sei una persona buona. Lo vedi così debole, volendo aiutarlo"
Trixie chiamò la madre un po' confusa. Indicò il lupo bianco dicendole
"Mamma quel lupo ha eseguito con le zampe davanti i primi due passi delle lezioni di ballo fattomi da Lucifer"
Il lupo Lucifer ricordava bene quelle lezioni fatte a Trixie che era triste perché sua madre usciva con Cain. In quelle serate, Lucifer si sentì così paterno verso Trixie. Con calma eseguì con le zampe davanti gli stessi movimenti. Finalmente Chloe lo guardò. Ma la detective era troppo giù, dicendo a Trixie
"Trixie anche io credo di vedere messaggi di Lucifer ovunque. Andiamo, nello zoo non ci sono solo loro due"
Andando via. Nella gabbia Lucifer abbaiò, volendo picchiare suo padre Dio. Nella gabbia accanto, Michael fu portato in infermeria, per praticargli la nutrizione assistita.

Infermeria dello zoo.

Con una museruola sul muso, Michael si lasciò mettere sul tavolo di ferro nell'infermeria. Non fece nulla quando gli attaccarono a una zampa due flebo di un liquido bianco. Fu più agitato vedendo Ella entrare. La sorridente patologa gli disse accarezzandogli i peli vicino un orecchio
"Ei ragazzone come stai? Devi riprenderti. Sei molto bello…"
Prese tra le sue mani la zampa destra davanti del lupo che sembrava rotta
"...anche con questo problema, resti bellissimo"
Vedendo entrare il veterinario, Ella stava per uscire, ma Michael il lupo non voleva, cercando di muoversi. Quel piccolo gesto di vita, fece dire il veterinario a Ella
"Resta ti prego. Da quando lo hanno portato era sempre apatico. Sembra che gli piaci"
Ella sorrise. Appoggiò la mano destra nel pelo del lupo. Michael provò un senso di calma.

Qualche giorno dopo. Appartamento Chloe e Trixie.

Chloe odiava quel lupo bianco. Faceva sogni su Lucifer ed ecco comparire da qualche parte nella scena. L'unica felicità di quella mattina era che Dan si era occupato di portare Trixie a scuola. Lei aveva dormito pochissimo con quel lupo bianco che la perseguitava. Si diresse in cucina per prepararsi una forte tazza di caffè. Ma quando stava per prendere la tazza, vide quella di Lucifer, bianca con un emoticon del diavolo, regalo fattogli da Trixie. Non riuscì a trattenere delle lacrime. Nuovamente ricordò quel lupo bianco. Esasperata decise che diceva vederlo.

Paradiso.

Dio entrò nel soggiorno della lussuosa villa dove erano Amenadiel, Linda con il figlio e Maze. Vedendolo Amenadiel gli domandò
"Padre perché tutto questo?"
Dio si avvicinò alla culla dove era Charlie prendendolo in braccio, sedendosi al lungo tavolo centrale del soggiorno, fatto di marmo bianco. Accanto a lui, Linda guardava con affetto quel nonno con il nipote. Maze era in piedi vicino il balcone con le braccia raccolte sul petto, con il suo solito sguardo di pietra. Dio disse a tutti
"Io voglio solo aiutare quei miei due figli. Perché si sono sempre nascosti dietro l'odio per me o tra di loro. Ora dovranno cavarsela da soli, dimostrando chi sono"
Linda gli sorrise, cercando di non essere travolta dal candore di Dio con suo figlio, cercando di mantenere il filo logico
"Ma Dio, trasformarli in lupi non implica un tuo inserimento nuovamente nelle loro eternità?"
Dio sorrise, rispondendo a Linda mentre cullava il nipote
"I miei figli come tutti hanno un anima gemella. Quella di Lucifer e Chloe, cui io non portai sulla sua strada, perché era destinata a lui. Io soltanto l'ho resa immune al suo mojo. L'anima gemella di Michael ed Ella. Fui io che inviai Azrael a salvarla dalla morte. Purtroppo però i due miei figli sono sempre troppo oppressi da mille pensieri e dubbi o la guerra tra loro. Ora dovranno solo fare affidamento su se stessi"
Maze domandò con voce fredda
"Se non dovesse funzionare'?"
Dio sospirò
"Gli concedo un mese di tempo. Se falliranno, toglierò i ricordi di chi erano, portandoli come lupi bel giardino dell'Eden. Così vivranno per sempre in una gioia quasi infantile"
Ci fu silenzio nel soggiorno.

Zoo di Los Angeles.

Ella era felice che il lupo nero e zoppo l'accettasse. Nelle ore che passava allo zoo nella gabbia del lupo che non immaginava fosse Michael, moltissime persone le avevano scattato foto, fatti video per quella donna che era adorato da un lupo. Tutto quel clamore non interessava a Ella. Ogni tanto faceva una carezza anche al lupo bianco nella gabbia accanto, ma il lupo nero si metteva in mezzo geloso

. Quella mattina, Ella vide Chloe nella zona dei visitatori che guardava intensamente il lupo bianco. Il lupo bianco la guardava a sua volta. La patologa disse al lupo nero con il quale era seduta per terra
"Mi dispiace tanto per la mia amica. Anche io perdetti un amico, un quasi fratello. Mi manca Lucifer con tutti gli altri"
Michael disse non sentito da lei, guardandola con sentimenti che non credeva di provare
"Vorrei mancarti io. Ella sei bellissima. Quando facevo finta di essere Lucifer tu mi colpisti al cuore, oltre che con la scarpa. Vorrei mancarti io"
Una voce roca fece voltare alla sua destra il lupo Michael. Nella gabbia vicina c'era la tigre Cabala. Il grosso felino diceva vicino le sbarre
"La farei in pezzi con tanto.piacere. Sembra piccolina e morbida. Un piccolo snack"
Lupo Michael si avvicinò alle sbarre ringhiando, dicendo alla tigre
"Moriresti prima anche di toccarla. Lei devi dimenticarla, comprendilo gattino"
La tigre ridacchiò, rispondendogli
"Cane zoppo credi sul serio che mi fermeresti? Io odio gli esseri umani. Alla prima possibilità fuggirò facendo una strage di questi così inutili. Se la vedo me la mangio"
Ella accarezzò il pelo dietro le orecchie del lupo Michael, dicendogli con voce lieve
"Ei su stai calmo. Vieni devo dirti qualcosa"
Il lupo la seguì, sedendosi accanto a Ella che gli disse
"Ti voglio donare un nome. Ieri notte, in un mio sogno un nome sentivo continuamente. Ti chiamerò Michael"
Il lupo Michael fu scosso da quella rivelazione. Vedendolo come una approvazione, Ella lo abbracciò.

Qualche momento dopo.

Grazie a Ella, Chloe poté avvicinarsi ancora di più alla gabbia del lupo bianco. Il lupo Lucifer era certo il cuore gli sarebbe scoppiato nel letto. Percepiva che lei provava un feeling con lui. Purtroppo Lucifer sapeva fin troppo bene che la sua detective pensava fosse fuggito come al solito. I loro sguardi non si staccavano. Il lupo Lucifer gridava
"Chloe io ti amo! Chloe perdonami per non avertelo detto prima. Chloe io ti amo!"
Chloe si guardò intorno, sembrava qualcuno avesse detto qualcosa. Istintivamente voleva accarezzare il lupo bianco. Infilò la mano tra le sbarre. Il lupo Lucifer pose quella mano tra le sue orecchie. Un po' meno nervosa, Chloe gli disse
"In fondo non mi dispiace sognarti. Sembri così come il mio Lucifer. Sembri qualcosa di terribile, invece sei dolce…"
Lasciò sfuggire un singhiozzo di pianto
"...Una brava persona"
Andò via per piangere da sola. Il lupo Lucifer la guardò andare via. Da una parte si sentiva felice, perché si trovavano. Dall'altra, il lupo Lucifer avrebbe ucciso suo padre Dio per tutto quella situazione.

Zoo, notte.

La tigre Cabala, da giorni stava intaccando con gli artigli la serratura della sua gabbia. Ridacchiò, pensando che appena uscito, avrebbe fatto uscire dalle gabbie anche i leoni con le leonesse. Altri dieci grossi felini che l'avrebbero aiutato nel uccidere più umani possibili.

Michael e Lucifer quella notte si trovarono nei sogni delle loro amate, non nella forma da lupi. Fu un incontro pieno d'amore di Chloe e Lucifer, scoprendo il re dell'inferno che non poteva dire alla sua amata dov'era.

Lucifer finì anche nei sogni di Trixie, scoprendo quanto quella umana gli volesse bene. Commosso da quel momento, confessò a Trixie i sentimenti paterni verso di lei, dicendole mentre l'abbracciava
"Ricorda sempre. Prima di incontrare te con tua madre io non possedevo un cuore, solo un mare di spine nel petto. Spero tanto di avere una seconda possibilità".

Per Ella e Michael fu come il primo appuntamento l'angelo gli raccontò tutto. Con tristezza, Michael le disse
"Ma tu crederai che sia solo un sogno. Non posso dirti dove sono. Posso dirti che sento di amarti"
Di baciarono. L'alba li riportò ai loro posti.

La tigre Cabala decise di fuggire dalla gabbia all'arrivo di Ella. Voleva proprio ucciderla mentre il lupo Michael era chiuso nella gabbia. Vicino alla gabbia Azrael guardò la lista dei probabili morti e feriti il giorno dopo allo zoo. Rabbrividì vedendo il nome di Trixie tra i morti ed Ella ferita gravemente come Chloe. L'angelo alzò gli occhi al cielo
"Padre non puoi permetterlo. Non puoi"

CONTINUA.

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Capitolo 5
*** Lupi (2/2) ***


Mattina. Zoo.

Successe tutto in fretta.
Chloe e Trixie erano sedute per terra nella gabbia di Lucifer lupo, accarezzandogli il bianco pelo. Nell'altra gabbia Ella stava facendo altrettanto con il lupo Michael, dicendogli
"Vedi che si sono convinte. Volevano così tanto incontrare il lupo bianco. Con la scomparsa di Lucifer, serve a loro due un diversivo"
Ella affondò il viso nella pelliccia del lupo sotto il muso, dicendogli
"Ho fatto sogni stranissimi. Tu un angelo…"
Guardò il lupo Michael negli occhi
"Ma penso che sul serio sei un angelo. Mio bel lupo coccolone"
Michael voleva abbracciare la sua Ella. Comprendeva Lucifer che stava facendo proprio una dichiarazione d'amore a Chloe e una di affetto a Trixie. Improvvisamente le cose precipitarono.

Alcune scimmie riuscirono a uscire non viste dalle loro gabbie, chiudendo il cancello principale dello zoo. In quel momento Chloe e Trixie stavano uscendo dalla gabbia del lupo Lucifer. Improvvisamente ci fu un grido. La tigre Cabala aveva staccato la testa all'addetto che puliva la gabbia. Alzata sulle zampe posteriori la tigre, con le zampe anteriori si appoggiò alla porta della gabbia aprendola. Due leonesse si avvicinarono a Trixie e Chloe, paralizzate dalla paura. Ancora nella gabbia del lupo Michael, Ella vide la tigre Cabala sbattere con tutto il peso alla porta. Non poteva sentire la tigre dire al lupo Michael
"La tua umana preferita la ucciderò davanti a te. Cane zoppo fatti da parte"
Invece il lupo Michael ringhiava rabbiosamente contro la tigre, spingendo Ella verso la sua cuccia, dentro cui sperava la tigre non potesse entrare.

Accanto, alle leonesse si unì un leone. Nella gabbia, il lupo Lucifer prese la rincorsa, sperando di riuscire ad aprire la porta della gabbia. Intorno le urla della gente attaccata dai grandi e piccoli felini, le scimmie di qualunque taglia, erano tremende e strazianti. Il lupo Lucifer sfondò la porta della gabbia deviando il salto di una leonessa che graffiò la spalla destra di Trixie. Nulla era paragonato alla visione simultanea di Trixie e Chloe. A tutte due sembrò vedere Lucifer al posto del lupo bianco. Lupo che strappò la gola della leonessa uccidendola. Coperto il pelo bianco di sangue, si posizionò davanti Trixie e Chloe. Era pronto a morire pur di difenderle.

Ella entrò nella cuccia del lupo Michael appena in tempo quando la tigre Cabala sfondò la porta della gabbia. Michael appoggiò la zampa malandato, l'adrenalina non gli faceva sentire il dolore. La tigre gli ruggì contro. I due predatori si diedero battaglia. Il lupo Michael cercò di usare le sue abilità da guerriero dell'esercito celeste. Non usò la forza contro la tigre Cabala che era il doppio di lui. L'agilità del lupo era il punto forte di Michael. Nascosta nella cuccia, Ella guardò fuori tremando come una foglia. Sgranò gli occhi. Le sembrava di vedere al posto del lupo nero, l'angelo dei suoi sogni. Scosse la testa rivedendo il lupo. Il lupo Michael si ricordò di un sasso molto tagliente intorno la cuccia. Con morsi e graffi della tigre cui anche lui aveva lasciato ferite gravi, spinse la tigre proprio sopra il sasso che lo trapassò in mezzo gli occhi uccidendolo. Michael stremato, si accasciò a terra.

Il lupo Lucifer aveva ucciso la seconda leonessa. Il leone non visto si era posizionato in alto per saltare sulle umane e il lupo bianco. Ma proprio quando lo stava per fare, Chloe e Trixie riconoscete il lupo bianco come Lucifer, gridando assieme il suo nome. Tornato alla normalità, Lucifer afferrò per il collo il leone. Sbattendo le zampe posteriori il leone colpì alla testa Trixie e Chloe. Trixie ebbe la peggio con una ferita alla tempia destra. Gli occhi di Lucifer divennero rossi, strappando la testa del leone, andando da Chloe che teneva stretta la figlia svenuta. Vedendolo, Chloe gli disse con gli occhi che erano un mare di lacrime
"Sei sempre con noi. Lei era certa saresti tornato"
Gli occhi di Lucifer divennero lucidi. Ma il re dell'inferno non voleva lasciarsi andare al dolore perché sentiva l'anima di Trixie spegnersi. Era deciso ad andare in paradiso per riprendete l'anima di quella umana verso la quale aveva sentimenti paterni. Vide il gemello Michael tornato normale che zoppicando si avvicinava a loro, sostenuto da Ella. Intanto la polizia era entrata nello zoo. L'angelo guardò Ella, dicendole
"Ricorda che tornerò"
Ella lo vide inginocchiarsi accanto Chloe, dicendole
"Capisco che non ti fidi di me. Ti giuro, voglio solo aiutarla. Mi permetti?" Chloe annuì di si con la mano destra intrecciata alla sinistra di Lucifer, dicendo a Michael
"Ti credo. I tuoi occhi sono diversi. Ti prego aiutala"
Michael appoggiò le mani sulla fronte di Trixie chiudendo gli occhi. Lucifer era esterrefatto. Il gemello che lo odiava stava riportando l'anima di Trixie apposto. Quando Trixie si svegliò dolorante, felice di vedere Lucifer, Michael svanì. Ella si trovò scossa da singhiozzi di pianto, le mancava già Michael.

Qualche ora dopo. Attico di Lucifer.

Amenadiel planò nel balcone con Linda stile sposa tra le braccia. Azrael poco dopo arrivò con Charlie. Il bambino rideva felice. Entrati nell'attico, Amenadiel domandò a Maze dov'erano Lucifer e Michael. La demone indicò il divano. Lucifer stava parlando con Chloe seduta sulle sue gambe stretta a lui con il braccio destro. Alla sinistra Trixie lo cingeva in un abbraccio, stretta a sua volta dal braccio sinistro di Lucifer. La demone disse ridacchiando
"Non si vogliono dividere. Da quasi mezz'ora sono così..." Maze sembrò commuoversi
"...Sono stata perdonata da Lucifer…"
Mosse la mano con l'anello di Lucifer con sorpresa di tutti, continuando
"...me l'ha dato. Sembra che era solo il ricordo dell'unica essere, mia madre, che lo accettava com'era. Ma ora non gli serve. Molte persone lo accettano"
Linda sorrise, avvicinandosi per fargli capire che potevano rilassarsi. La demone aggiunse ad Amenadiel
"Dio a portato via Ella, dicendo che serve per Michael"
Questo preoccupa Amenadiel.

Paradiso.

Ella non poteva credere che in paradiso ci fosse un ospedale così moderno. Dio le aveva chiesto di aspettare fuori una camera. Cercò di sentire qualcosa, ma non arrivava neanche un suono. Persa nei suoi pensieri trasalii quando la porta si riaprì. Dio le disse
"Ora puoi entrare. Non darti pensiero se lo troverai un po' debole. Si riprenderà. Sappi anche che il suo sacrificio per salvare la bambina l'ha fatto guarire dalla spalla e l'ala malandato. Anche una cicatrice in mezzo la fronte non c'è più. Ma non ti trattengo oltre"

Timidamente Ella entrò nella stanza. In una enorme stanza bianca vide un letto, un comodino alla destra, alla sinistra una sedia di ferro. Michael era disteso supino con un lenzuolo tirato fino sotto il mento. Sempre con gli occhi chiusi disse con voce debole a Ella
"Odio che in questo ospedale ti lasciano nudo"
Ella ridacchiò, togliendosi le scarpe per infilarsi sotto il lenzuolo accanto Michael che spalancò gli occhi sorridendo.

Qualche ora dopo. Sera. Attico.

Trixie e Chloe, dopo aver tranquillizzato Dan, salutarono Amenadiel e Linda con il figlio e Maze...in modo del tutto naturale decisero di trascorrere la notte nell'attico. Un paio di settimane prima, dietro richiesta di Lucifer, Chloe aveva portato dei vestiti suoi e di Trixie. Riprendere i pigiami fece commuovere Chloe mentre era nel bagno con Trixie che l'abbracciò dicendole
"Mamma basta con le lacrime anche di gioia. Dobbiamo solo essere felici. Dobbiamo solo sorridere"
Chloe annuì convinta dirigendosi alla doccia.

Poco dopo.

Chloe trovò Trixie profondamente addormentata appoggiata al lavandino. Indossato il pigiama Chloe uscì tornando con Lucifer che prese in braccio Trixie portandola nel suo letto. Quando Lucifer stava per andare via, Trixie lo trattenne dicendogli con voce assonnata
"Resta ti prego. Mi sei mancato tantissimo. Scusami per la storia della madre di Maze"
Lucifer baciò la fronte di Trixie, sussurrandole, mentre Chloe si posizionò dietro la figlia
"Ti avevo già perdonato prima di diventare un lupo. Maze può essere molto brava nel manipolare. Devo insegnarti bene a non essere più manipolata. Mi cambio e torno"
Trixie aggiunse con un piccolo sorriso
"Giura che torni"
Chloe sorrise, con Lucifer che confermò
"Giuro"
Liberato dalla presa della sua umana preferita.

Qualche minuto dopo.

Con indosso un elegante pigiama di seta blu scuro Lucifer si inserì nel letto accanto a Trixie. L'umana per cui aveva sentimenti paterni si avvicinò a Lucifer con un respiro profondo rilassato. Le mani intrecciate di Chloe e Lucifer erano il simbolo di quella piccola famiglia.

In paradiso.

Un'infermiera entrò nella stanza dove era ricoverato Michael non trovando nessuno. C'era solo un biglietto con la frase

"Siamo andati alla mia abitazione. Il letto qui troppo piccolo. Michael"

Un'altra infermiera le disse
"Dicono che il sesso può far riprendere chiunque.

Abitazione di Michael.

Michael ed Ella erano distesi supini completamente nudi. Erano stanchi, ansimanti ma felici, con le mani intrecciate. Michael disse con un ampio sorriso
"Mai avevo fatto sesso così...Non trovo le parole" Ella si avvicinò al suo angelo, tubando
"Il mio sesso si chiama fare l'amore. Mio bell'angelo vedrai quanti benefici dall'amore"
Michael non vedeva l'ora.

Qualche settimana dopo. Los Angeles. Domenica mattina. Una villa sulla spiaggia.

Dio si affacciò dall'ampio balcone respirando a fondo l'aria del mare. Era sempre stata la sua creazione che preferiva. Fu richiamato da Linda
"Dio vieni in cucina. Il pollo nel forno sembra pronto"
Tornò con un gran sorriso.

Quel giorno Dio sperava che Lucifer e Michael, con Trixie, Chloe ed Ella partecipassero a quel pranzo famigliare. Nella sala una lunga tavola apparecchiata in modo elegante era stata preparata da Amenadiel e Dan con altri angeli. Nel frattempo Linda era in cucina ad aiutare Dio nella preparazione del pranzo, con Azrael che faceva da babysitter a Charlie con Maze. Nel vialetto fuori la villa Michael mano nella mano a Ella si avvicinavano alla porta. Dietro di loro Trixie e Chloe che si voltarono scoprendo che qualcuno non li aveva seguiti. Chloe sussurrò a Trixie
"Vai avanti con loro due. Spiega che devo convincerlo"
Trixie sorrise annuendo di si.

Lucifer era seduto su una panchina fumando. Chloe si sedette alla sua destra. Luxifer le disse guardando il mare
"Mi dispiace non ce la faccio. Non trovo la forza ma neanche la voglia di perdonarlo per tutto quello prima e il fatto dei lupi. Poteva usare altri metodi. Tu e Trixie andate, vi aspetto qui. Non voglio essere un guastafeste"
Chloe si appoggiò alla spalla destra del suo amato re dell'inferno, scuotendo la testa
"Senza di te non vado da nessuna parte"
Li raggiunse anche Trixie
"Lucifer avevi ragione, sono noiosi. Andiamo da qualche altra parte?"
Lucifer li guardò stupito
"Voi per me, non volete avere a che fare con un pezzo del paradiso?"
Le sue umane preferite dissero insieme
"Si!"
Lucifer sbatté gli occhi sorpreso, ridacchiando per coprire un singhiozzo di pianto con occhi lucidi, dicendo
"Vi giuro non mi era mai capitato. Qualcuno scegliesse me invece che il paradiso"
Trixie gli disse con un ampio sorriso
"Abituati, sei importante per noi"

Da una finestra della villa, Dio vide la corvette con tettuccio di Lucifer andare via. Michael disse al padre
"Abbi pazienza. La sua nuova famiglia lo avvicinerà al paradiso. Deve solo capire di non essere più solo"
Dio sorrise al figlio
"Il vero amore può fare miracoli"
Michael ridacchiò infilandosi
"Guarda me"

FINE

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Capitolo 6
*** Sorprese genitoriali. ***


Ella, Chloe, Linda, Maze e Trixie decisero di trascorrere una domenica in una spa di Los Angeles. Per l'occasione il figlio di Linda e Amenadiel fu lasciato al padre. Solo che Amenadiel non poteva contare su Dan impegnato in un caso. Sospirò capendo che sarebbe rimasto Lucifer. Il fratello piaceva a suo figlio, ma quel re dell'inferno si lamentava sempre troppo. Fu proprio Lucifer nel dire, mentre le loro donne erano andate via da pochi minuti
"Preferisco di gran lunga restare con Trixie. Lui…"
Indicando il nipote di ormai un anno
"...Non ragiona per niente delle volte. A mi dimenticavo. Deve arrivare anche il marito di Ella con la figlia Michela"
Amenadiel alzò gli occhi al cielo, dicendo al fratello
"Lucifer non vuoi proprio accettarlo che Ella un anno fa sposò Michael"
Lucifer alzò le spalle bevendo del wyshy dalla fiaschetta, dicendo accigliato
"Non ci riesco. Ella meritava di meglio. Non lo trovo simpatico come tutti voi. Se non l'avessi invitato al mio matrimonio con Chloe, non avrebbe incontrato la mia amica. Nonostante sia cambiato, Linda abbia detto che i nostri genitori lo abbiamo usato come il loro braccio armato, rendendolo solo. Cosa posso farci?"
Dalla sua Amenadiel era più tranquillo se ci fosse stato Michael. Perché Michael aveva l'abitudine di approfondire un argomento diventando un esperto, come sull'argomento della crescita di piccoli umani. Il campanello della porta riporto alla realtà Amenadiel dalle sue considerazioni. Vide Lucifer aprire la porta facendosi da parte per far entrare Michael. L'angelo spingeva un passeggino nero. Vedendolo Amenadiel lo raggiunse, dicendogli sorpreso
"Non ci credo. Il passeggino da un progetto della Nasa"
Lucifer chiuse la porta, lasciando i due padri. Michael spiegò ad Amenadiel
"Si tratta del passeggino trio. Diventa come ora passeggino…"
Staccò il sotto del passeggino, tenendo tra le braccia la parte superiore, continuando
"...diventando una navicella che può essere usata come culla o anche seggiolino per tavolo o auto. Tutto questo si può usare fino i due anni del piccolo. Costa un po' Amenadiel, ma risparmi in altre cose. Per non sbagliare comprai due. Una di scorta serve sempre"
Seduto nel divano, Lucifer disse ridacchiando
"Come siete caduti in basso. Ormai conoscete solo cose per piccoli esseri umani"
Michael sorrise scuotendo la testa, dicendo a Amenadiel mentre prendeva in braccio la figlia di appena cinque mesi
"Nostro fratello parla così. Ma appena diventerà padre vedrai come diventerà esperto"
Amenadiel scosse la testa, accarezzando i capelli bruni della nipotina Michela che sorrise con il ciuccio in bocca
"Prova ancora paura ad essere padre. Nonostante Gabriel gli abbia assicurato che non avrebbe creato l'anticristo"
Lucifer odiava quando Amenadiel aveva ragione. Fu quasi contento che Il nipote Charlie iniziò un pianto disperato.

Qualche ora dopo.

Con i due piccoli umani che dormivano nel soggiorno, i due padri e Lucifer si intrattenevano con le consorti in videochiamate. Lucifer finito con Chloe e Trixie, trovò Michael seduto in cucina che salutava Ella immersa in una vasca piena di fango. Il re dell'inferno gli domandò mentre si preparava un panino con formaggio e mostarda
"Michael, vorrei chiederti una cosa…"
Il fratello si voltò verso di lui
"...una volta dicevi di non voler fare figli, per paura di generare un mostro. Perché il tuo cambio di idea?"
Michael sorrise, spiegandogli
"Luci mi sono sentito finalmente amato. Tu lo sei da anni. Dovresti finalmente smettere di non sentirti degno di Chloe..."
Lucifer stava per controbattere ma Michael alzò la mano per fermarlo
"...credevo di non essere degno di Ella. Poi successe qualcosa di strano, durante un incubo che diventò un sogno. Successe durante la luna di miele con Ella. Sognai di essere in un mare di spine, ripetendomi che lo meritavo. Improvvisamente due mani mi accarezzavano il viso. Vidi Ella in una luce meravigliosa. Le spine scomparvero sentendomi bene, comprendendo che non ero un mostro. Tornati dalla luna di miele, un paio di settimane dopo Ella era incinta, donandomi quella meraviglia"
Lucifer non si aspettava mai di essere geloso di Michael che aveva raggiunto una pace interiore. Mestamente il re dell'inferno tornò in soggiorno con il panino nella mano destra.

Il giorno dopo. Mattina.

Lucifer non era proprio riuscito ad avere un sonno tranquillo la notte precedente. Lui desiderava avete dei figli da Chloe, ma quella piccola paura di essere veleno non lo abbandonava. Aveva preparato la colazione per le sue umane preferite, restando però in pigiama e vestaglia. L'abbraccio caloroso di Trixie lo fece sorridere. Notò uno strano sguardo dell'umana che gli disse
"Già ti prepari alle notti insonni?"
Lucifer era confuso.

Poco dopo. Appartamento di Michael e Ella.

Ella adorava vedere Michael interagire con la loro figlia Michela. Lo guardò dalla porta della camera della piccola, intento nel cambiare la figlia che ogni tanto rideva contenta, dicendogli
"Oggi mettiamo il vestito con Peter Pan. Ieri sei stata come al solito un angelo. Dopotutto sei figlia di una donna perfetta e di un angelo un po' storto. Ricorda sempre mia piccola luce che prima di conoscere tua madre anche il mio cuore era storto. Tua madre mi aggiustò il cuore. Ora andiamo per fare colazione"
Voltatosi con la figlia tra le braccia, Michael sorrise un po' timidamente, vedendo la sua adorata moglie sulla porta, dicendole
"Non potevo chiedere di meglio. Le due parti del mio cuore insieme"
Ella abbracciò quell'angelo che ogni momento le dimostrava tutto il suo amore. Con una mano Ella giocherellava con la figlia che rideva felice, dicendole mentre la prendeva in braccio uscendo dalla camera con Michael dietro
"Piccola stella ti voglio raccontare una piccola favola o meglio una battaglia fatta da tua madre per il tuo papà"
Michael sorrise mentre Ella si sedeva nel divano appogiando la figlia sulle gambe
"Io ero già inamorata del tuo papa, come lui di me. Ma non ci confesavamo il nostro amore. Un pomeriggio alla centrale di polizia, il tuo papa mi vide parlare con un bel collega. Come si ingelosi…"
Solleticò il collo della figlia che rise
"... dopo aver litigato uscì dal laboratorio. Trovò vicino la scrivania della zia Chloe una che stava dando la testimonianza per una rapina. Era stata molto inamorata di tuo zio Lucifer. Quando vide il tuo papa, gli saltò letteralmente adosso baciandolo, felice che fosse gemello di tuo zio. Io non ci vidi più. Sono corsa da loro due spingendo via quella donna. Baciai io tuo padre…"
Michael si versò del caffè in una tazza blu, ricordando bene quel giorno
"...baciai io il tuo papa, lasciandolo senza parole, gridando a tutti che lui era mio. Ora sono felice di dividerlo con te"
La bambina si appoggiò all'abbraccio della madre che le bacio la fronte. Nello stesso momento il cellulare di Ella suonò. Dopo aver risposto, disse a Michael
"Ora posso dirtelo. Ieri oltre che alla Spa, siamo andati con Chloe che doveva fare delle analisi. Incinta di quattro mesi e mezzo. Era lei. Prima doveva dirlo a Lucifer, cosa che ha fatto, dopo potevamo dirlo a tutti"
Michael ridacchio chiedendole
"Come l'ha presa il re dell'inferno?"
Ella sorrise contenta
"L'ho sentito in sottofondo che urlava: diventerò padre"
Michael conosceva bene quella sensazione inebriante.

Quinto mese di gravidanza di Chloe, studio della ginecologa. Pomeriggio.
Chloe e Lucifer guardarono lo schermo del monitor esterrefatti e stupiti, sapendo che Chloe attendeva quattro maschi. La ginecologa sorrise comprensiva, dicendo a Lucifer in piedi accanto a Chloe tenendole la mano sinistra nelle sue
"Vuoi sederti?"
Lucifer annuì sì. Seduto, baciò il dorso della mano di Chloe, dicendogli sempre fissando il monitor
"Dobbiamo ammetterlo, siamo metodico quando facciamo noi due una cosa. Ci vuole tempo ma quando la facciamo siamo i migliori..." La guardò con un ampio sorriso
"...amore abbiamo fatto felice anche Trixie nostra figlia. Lei voleva un fratello. Le regaliamo altri tre"
Chloe e Lucifer finirono per ridere felici.

FINE

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Capitolo 7
*** Un solitario cuore. ***


Los Angeles. Mattina. Zona balneare.

Ella non si sarebbe data per vinta. Quel fine settimana avrebbe obbligato quell'angelo a essere suo amico. L'angelo in questione era Michael. Si sedette a una panchina dall'altra parte dove abitava Michael per decidere cosa fare.

Non era stato facile per nessuno accettare Michael nelle loro vite. L'angelo era stato confinato da suo padre Dio sulla Terra per un secolo. Punizione dopo i fatti che portarono alla lotta nella centrale di polizia. In quel periodo, molto era cambiato anche per Lucifer. La demone Maze diventò la vice regina, con il dono del re dell'inferno del suo anello per poter governare gli inferi. Semi libero dall'impegno degli inferi, Lucifer e Chloe decisero di sposarsi.

Ella ricordò con commozione che dopo un party organizzato al Lux per il compleanno di Chloe, Lucifer aveva domandato a Trixie di fronte a tutti nel mezzo della pista da ballo
"Beatrice mi concedi la tua benedizione per chiedere la mano di tua madre?"
Ricevendo un sì con un abbraccio da Trixie. Subito dopo, Lucifer si inginocchiò di fronte Chloe facendole vedere un anello, ricevendo da Chloe un commosso si. Pochi giorni dopo, Chloe con Lucifer rivelarono a Ella nell'attico tutto su Lucifer. Rivelazione che sorprese Ella, ma in fondo non ebbe paura di quel suo amico fraterno, dicendogli
"...ragazzone con un gran cuore, sei ancora il mio preferito"

Fu proprio durante il ricevimento dopo il matrimonio di Chloe e Lucifer che Ella incontrò Michael. Era quello seduto da solo a un tavolo, non tanto con un aspetto da cattivo, ma a Ella sembrava così solo. Si sedette accanto a lui, vedendo la sua sorpresa
"Proprio tu, la migliore amica di mio fratello Lucifero ti avvicini a me?"
Ella gli sorrise, appoggiando la mano sulla sua.

Ma Michael era un solitario che viveva quasi barricato in una villa sulla spiaggia di Lucifer. Pagando tutto Lucifer, lui per non sentirsi inutile aveva accettato di seguire la contabilità di alcune proprietà del fratello re dell'inferno. Una concessione che Lucifer fu felice di avergli dato. Essendo Michael molto bravo con la matematica, la contabilità e districandosi bene nella burocrazia, fece avere ingenti risarcimenti a Lucifer per tasse pagate ingiustamente. Ma Ella non era persona che si dava per vinta. Soprattutto le serviva una novità piacevole nella sua vita dopo il serial killer.

Si alzò dalla panchina andando spedita verso la spiaggia. Era ormai estate inoltrata e lei non avrebbe perso inutilmente quel weekend che poteva passare sulla spiaggia abbronzandosi. Non avrebbe permesso come le altre volte a Michael di aprire solo un pezzetto di porta, dicendo no ai suoi inviti. Una delle volte che era venuta alla villa, aveva visto una piccola scaletta di legno che dava al balcone. Doveva solo tirarla giù. Arrampicandosi su un pilastro del balcone ci riuscì. Salita la scaletta un po' traballante lo vide. Era in piedi dentro la villa con addosso solo dei boxer celesti. Notò che era nel fisico molto più definito di Lucifer. Stava leggendo un fascicolo.

Michael amava l'aria condizionata. Gli permetteva di restare nella villa senza dover uscire. Nel fascicolo di un condominio di Lucifer scoprì che avendo un inquilino con handicap motorio poteva richiedere un aiuto dallo stato per creare un ascensore esterno. Stava per scriverlo in una lista, chiedendosi con un mezzo sorriso dove era andata a finire quella Ella che lo perseguitata. Si voltò verso il balcone sentendosi guardato. Sgranò gli occhi vedendo Ella che gli sorrideva, salutandolo con la mano destra.

Ella sperava che non la buttasse fuori dal balcone. L'angelo aprì la porta del balcone, dicendo a Ella accigliato
"Potrei denunciarli come stalker! Si può sapere cosa vuoi?"
Ella si avvicinò qualche passo
"Una passeggiata. Solo una passeggiata o meglio una cena o un pranzo…"
Si avvicinò ancora di più sentendo una brezza fredda venire da dentro la villa
"...magari in questo luogo fresco, mentre fuori ci si squaglia"
Si intrufolò nella villa dicendo con un gran sorriso
"Un paradiso! Capisco perché non vuoi uscire"
Michael stava per dirgli che non usciva perché sopportava poco gli esseri umani, ma la vide correre verso la cucina
"Avrai qualche gelato da mangiare?"
Aprendo il congelatore del frigo rimase sbigottita trovando solo del ghiaccio. Apri sotto. La desolazione. C'erano solo dei panini integrali con una vaschetta con del prosciutto. Michael le spiegò
"Non mi serve mangiare troppo"
Ella lo guardò con aria interrogativa
"Ma Lucifer e Amenadiel adorano mangiare e bere"
Michael si sentì Improvvisamente a disagio, dicendogli
"Loro hanno qualcuno con il quale farlo"
Ricordò l'ultima volta che era stato all'attico di Lucifer per fargli firmare alcuni documenti. Stava cucinando con Trixie e Chloe come assistenti, visibilmente divertiti e complici. Ella decise! Lei sarebbe stata la sua amica, la sua prima amica. Afferrò il cellulare facendo un grande ordine di cibo. Michael le disse preoccupato
"Ma non mangerò mai tutto quel cibo. Dovrò buttarlo"
Ella scosse la testa
"Grazie a me non butterai nulla. Poi paga tutto Lucifer"
Michael si domandò, perché da quando Ella era entrata in quella abitazione gli sembrava fosse entrato un vento fresco primaverile.
Mezz'ora dopo.
Michael aveva indossato una maglietta grigia con un paio di pantaloncini corti neri. Seduto con Ella nel divano, doveva ammettere che il gelato era buono. Con il bicchiere nella mano destra con dentro cioccolato e amarena, affondava il cucchiaio con piacere. Ella vicino a lui aveva scelto gli stessi gusti, dicendogli tutta felice
"Dopo ti preparo qualche sandwich da far impallidire chef stellati…"
Guardò Michael con un gran sorriso
"...capisco di averti dato fastidio abbastanza. Finito il gelato vado via"
Michael si sorprese nel dire
"Non puoi restare?"
Ella sperava in quell'invito, dicendogli tutta entusiasta
"Faccio arrivare dei dvd con film e serie tv che ti piaceranno. Poi una console per giocare"
Baciò la guancia destra di Michael che non se lo aspettava.

Lunedì mattina.

Lucifer si presentò alla porta della villa sicuro di aver capito male, dicendo a Chloe accanto a lui
"Non posso credere che quel gufo di mio fratello ed Ella siano diventati amici"
Chloe si appoggiò al braccio destro del marito dicendogli con un sorriso complice
"Ricorda che parliamo di Ella. Lei può fare di tutto"
Lucifer baciò sulle labbra la sua Chloe, bussando alla porta. Aprì Michael con indosso una camicia hawaiana sbottonata e pantaloncini abbinati, dicendo a Lucifer
"Come di vede che sei il re dell'inferno. Non sudi mai in questi completi"
Lucifer ridacchiò dicendogli
"Si tratta anche di eleganza"
Ella comparve alla destra di Michael, dicendogli mentre metteva sulla spalla destra uno zaino
"Ricorda di togliere dal congelatore la sangria un ora prima di berla. Puoi farne una granita se vuoi..."
Baciandolo sulla guancia destra, dicendo a Lucifer e Chloe senza parole
"...Grazie del passaggio. La prossima volta devo portare qui la mia auto"
Michael rimase un po' sulla porta guardandola andare via con Lucifer e Chloe. Sperava che tornasse. Chiusa la porta, Improvvisamente le mancava.

Un paio di mesi dopo. Pomeriggio. Centrale di polizia.

Michael entrò nella centrale di polizia come faceva da un po' di tempo, per andare con Ella a pranzo. Non andavano sempre nello stesso luogo, preferendo in quel periodo un ristorante italiano. L'angelo sorrise, una cosa che prima di Ella faceva freddamente. Come se Ella aveva ribaltato il suo mondo fatto di solitudine. Da quando Ella era diventata sua amica, la spalla destra malandato non gli faceva quasi più male. Voleva però andare oltre l'amicizia, notando che anche Ella lo desiderava.

Gli sembrò strano vedere Lucifer accigliato, guardando con occhi da far paura verso un punto. Il re dell'inferno era seduto al suo solito posto alla scrivania di Chloe. Non si accorse neanche dell'arrivo di Michael. L'angelo guardò nella direzione fissata da Lucifer. Improvvisamente anche lui provò rabbia. Nel laboratorio di Ella c'era niente meno che l'attore Jason Momoa. Ella e Chloe gli parlavano sorridendo visibilmente affascinate. Lucifer disse a Michael
"Era qui per denunciare un tamponamento. Dan ha detto che era affascinato di vedere un detective donna…"
Michael poteva giurare che Lucifer avesse ringhiato
"...poi Ella gli ha detto che l'amava nel film Aquaman. Eccolo, piacendogli la scienza si trova li dentro. Sono arrivato da dieci minuti ma loro hanno occhi solo per lui…"
Lucifer strinse i pugni
"...sì maledizione sono geloso. Cosa cavolo vuole da mia moglie? Ce Ella li libera"
Michael si trattenne da dirgli che non era libera. Lui, l'angelo non voleva mostrarsi geloso, ma vedere quello accanto Ella lo disturbava tantissimo. Lucifer si alzò in piedi dirigendosi a grandi passi verso il laboratorio, sperando Michael uccidesse quell'attore così troppo vicino alla sua Ella.

Ella non credeva ancora che Aquaman fosse lì proprio vicino a lei. Con Chloe avevano amato il film, piangendo per quel supereroe così buono che il fratellastro odiava. Riflette che a grandi linee era quasi la storia di Lucifer e Michael. Stava per mostrare a Momoa come funzionava un rilevatore d'impronte digitali quando vide Lucifer entrare nel laboratorio. Guardò con occhi freddi Momoa e Chloe, uscendo. Subito Chloe gli andò dietro dicendo
"Deve esserci ingelosito"
Michael vide Chloe correre dietro Lucifer in un corridoio laterale. Vide suo fratello prendere per la vita Chloe entrando in una porta dietro di loro. Nel laboratorio Ella stava parlando nuovamente con l'attore. Michael non aveva il coraggio di fare come Lucifer, dopotutto erano solo amici. In silenzio si avviò verso l'uscita della centrale, sentendo la spalla destra perdere sensibilità.

Mezz'ora dopo.

Ella vide Lucifer e Chloe tornare alla scrivania. La detective metteva apposto i capelli e Lucifer la giacca sorridendo alla adorata moglie che arrossì. Avvicinatosi, Ella gli domandò
"Va meglio?"
Lucifer annuì di si, dicendole con un ampio sorriso
"Non posso fare nulla. Sono geloso di questa meravigliosa donna. Mi ha fatto capire di essere solo mia…"
Intrecciando la mano sinistra a quella destra di Chloe, per dire rivoltò a Ella
"...c'era anche Michael. Non era contento come me"
Ella compresse perché non rispondeva ai suoi ultimi messaggi testuali o alle telefonate. In fretta corse nel suo laboratorio prendendo la borsa.

Villa sulla spiaggia di Michael.

Ella trovò la porta della villa aperta. Sembrava che ci fosse stata una colluttazione. Chiamò il nome di Michael. Una voce femminile la fece trasalire. Dalla cucina si avvicinò a lei una donna che sembrava la gemella di Maze, ma più femminile, con capelli neri in una pettinatura molto costosa. Con fastidio Ella notò che la donna indossava una camicia blu scura di Michael. La donna le disse, nascondendo un coltello dietro la schiena
"Salve. Io sono Lilith, la madre di Maze con tutti i suoi fratelli e sorelle demoniaci. Io e Michael abbiamo ballato un po nel letto. Vuoi che gli dica che sei qui?"
Ella non voleva farle vedere quanto era gelosa di quella donna. Uscì dalla villa decidendo di non tornare più da Michael.

Lilith ridacchiò andando nella camera da letto. Michael era completamente nudo supino sul letto con una dozzina di demoni che lo tenevano per le gambe e braccia. La bocca era cucita con filo di ferro. La madre dei demoni, disse mentre si arrampicava sul letto e su Michael che la guardava con odio
"Sai era carina…."
Leccò la cicatrice in mezzo la faccia di Michael, mentre i demoni ridacchiavano
"...Non ti preoccupare ti piacerà…"
Gli pugnalò la spalla destra, dicendogli con un sorriso mostrando i denti affilati
"...Grazie a te creerò una nuova razza di demoni. All'epoca tuo fratello non volle, dovetti usare la magia. Ma ora ci sei tu"
Lilith notò che il tempo si era fermato. La porta del balcone si aprì, entrando un accigliato Lucifer seguito da Amenadiel. Il re dell'inferno disse a Lilith che cercava di uscire dalla camera brandendo il coltello
"Lilith, Lilith. Credevo volessi essere un'umana. Per fortuna il tuo anello l'ho tolto preferendo l'anello di matrimonio"
La madre dei demoni ruggì contro i due fratelli urlando a Lucifer
"Cercavo altra magia oscura! Quella umana! Dovevo ucciderla!"
Comparve Maze in una fiammata. Disse a Lucifer dopo un inchino
"Mio re, porterò mia madre nella cella più dura con questi traditori"
Lucifer annuì di sì, dicendo alla sua vice regina
"Controllerò da qui che sia così"
scomparendo Maze con Lilith e i demoni. Amenadiel posò una sua piuma sul fratello Michael che guarì dalle ferite, dicendo a Lucifer
"Vado ad aiutare Maze"

Il re dell'inferno, rimasto solo con il fratello Michael che si alzava dal letto coprendosi con un lenzuolo bianco gli disse
"Sei fortunato che Ella mi abbia chiamato per dirmi che stavi facendo sesso con una certa Lilith"
Michael gli domandò timidamente
"Ma ora dove si trova?"
Lucifer uscì nuovamente sul balcone, dicendogli prima di volare via sfoderando le ali bianche
"La trovi in soggiorno"

Poco dopo.

Ella era seduta al bancone della cucina. Si precipitò da Michael abbracciandolo. Gli disse in un unico respiro
"Ero così arrabbiata con te. Ma Lucifer mi ha detto che quella Lilith era pericolosa. Come ti senti?"

Lo guardò in faccia per poi Qualche ora dopo. Camera da letto.

Michael era in estasi. Su quello stesso letto dove letteralmente Lilith lo voleva violentare, aveva fatto il sesso migliore che ricordava in tutta la sua eternità. Quella umana stretta a lui era stata una rivoluzione in poche ore. Non aveva mai provato i preliminari di fare sesso, con quei baci e quelle coccole. Soprattutto mai nessuno aveva atteso i suoi tempi, facendolo sentire a suo agio. Il primo approccio di Michael al sesso fu con una fata di una altra realtà. Lui così abituato alla vita militare non fu certamente molto espansivo con quella fata che solo in quel momento compresse quanto era stata comprensiva non deridendolo. Dopo la caduta di Lucifer le cose andarono peggio per la spalla. Lo stress o la fatica lo facevano diventare un essere storpio che trovava modo di saziare gli impulsi sessuali con prostitute. Ella lo risvegliò dai suoi pensieri baciandolo sulle labbra. Mai Michael si era sentito così bene.

FINE

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