Future Avengers la figlia di loki

di dragona93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 Asgard ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 mio fratello: Jormungander, parte prima ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre mio fratello: Jormungarder parete seconda. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro famiglia :la strega rossa ***
Capitolo 6: *** capitolo5 famiglia:Ikol ***
Capitolo 7: *** capitolo sei potere: il rapimento di Vali ***
Capitolo 8: *** capitolo sette potere: la scacchiera si muove ***
Capitolo 9: *** capitolo nove dolore : la possessione della strga ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci Attacco: il mio ritorno a di fuori di me ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undici Rimpianti: Sentimenti traditi e verità taciute. ***
Capitolo 12: *** Capitolo dodici vittoria: il ritorno di Aky ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredici Nascita: The Future Avengers ***



Capitolo 1
*** prologo ***


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Capitolo 2
*** Capitolo 1 Asgard ***


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Capitolo 3
*** Capitolo 2 mio fratello: Jormungander, parte prima ***


“no,no,e ancora no, cosa è Tony e Megan Stark che non capite?” ho detto ma qui due teste di pietra mi continuano a guardare con le loro faccine offese, un giorno potrei defenestrarli come fece papà hai tempi della conquista( come la chiamo io) “ ma perche, tutti i valori sono nella norma,Jarvis ci avviserà quando arriveranno i nostri genitori (si come no ,il mio, mi sa che già sa cosa striamo per fare)” mi cugina Thorrun mi guarda senza capire un accidenti di niente, solito fidatevi,ok una settimana alla stark towen senza genitori, solo noi e America la figlia di zio Steve e già la terza figlia avuta con zia Sharon , Megan e Tony sono i figli di zio Tony e zia pepper, James e Magni sono alla play a giocare e non ci guardano neanche ma se America arriva qui sono sicura che per una volta sarà d’accordo con me, “Si come l ultima volta, Tony ti ricordo che sono stata investita in pieno da un treno per salvare te e Spidy, ma mi sa che il trauma me lo ricordo solo io.” Quando li prenderei ha calci per questo, ma devo sempre pensare che sono dei mortali. “Aky rilassati controlliamo solo che il portale sia sparito,chiuso ,andato.” Ed eccolo il sorrisino sulle sue labbra, lo stozzerei,ma va be “ okay” rispondo non sa neanche in che guaio si sta cacciando e in quale ci sta tirando anche noi, Jormungarder non vede l ora di farsi uno spuntino con tutti noi,ma perche gli e lo detto?, be e iniziato tutto per colpa di Naomi, eravamo nel laboratorio come sempre, stavamo facendo la nuova ricerca per la scuola quando arrivo correndo per i corridoi dei laboratori Stark,con un libro di mitologia, urlando come una matta che aveva qualcosa di urgente da dire, ( per me era meglio che restasse fuori) entrò e si mise a salterellare come faceva ogni volta che scopriva qualcosa su di noi, mi pose il libro e me lo apri alla pagina designata e quando lessi il titolo avevo voglia di sbattere la testa al muro, i figli di loki questo era il titolo, ed inizia già a sentire odore di guai, ma gli Stark e Spiderman avevano quella aria da raccontaci una storia che per poco non ho buttato il libro per aria imboccato il corridoio e scappare via da quella gabbia di matti, ma no, cosi ho raccontato di mio fratello la serpe di midgard, che fu esiliato ancora bambino da zio Thor qui sulla terra, che era molto pericoloso in quando talmente grande da girare su se stesso tre volte prima di ricopri la terra e mettessi la coda in bocca (parole sue “ sto più comodo cosi “ va be) li dissi del occhio di odino un posto in Norvegia dove viveva la serpe e poi ho parlato anche di mio fratello il lupo e mia sorella hela, con lei siamo stati tutti d’accordo che non era saggio importunarla per nessuna ragione, per il lupo erano secoli che era bloccato su un isola,(non parlammo del cavallo, be non era menzionato e non ho voluto parlare di cose che avrebbero fatto arrabbiare papà, non ho detto neanche come sono nati i gemelli ma vabbè), ed e qui che gli allarmi hanno iniziato ha suonare, un portale si era aperto in Norvegia dove vive Jorgi, e qui Tony e Spidy si sono fatti venire la brillante idea di fare la cazzata del secolo. Ed eccoci qui seduti sul jet degli avengers destinazione Norvegia alla fine anche America e stata dalla loro parte (che iella). Vedere mio fratello maggiore era l utima cosa che volevo fare , ma in quando vendicatore non posso restare alla base da sola ,ma almeno posso non sarò la sola a essere de finestrata( almeno) , ed eccoci il lago e calmo, ma tutto poi cambiare, ed eccola l anima piena d odio di mio fratello, ma almeno e un buon momento la serpe dorme , cosi lui non mi vedrà e non cercherà di mangiarmi come la volta precedente,ma le cose non vanno come uno si prefissa ,Tony e gli altri si sono andati ha ficca diritto nella sua tana, e si ed ecco che mi infilo anche io, Thorunn sorride povera scema tra poco il suo segreto uscirà allo scoperto, lei e la sua fobia per i serpenti. Accidentati eccolo li addormentato in forma umana( diciamo umana,asgardiana) seduto vicino una parete con le gambe stese e le braccia piegate e anche la testa piega, “ Tony torna subito qui, e muoviti dannazione” mi guarda come per dire (ma e tuo padre?) accompagnando il tutto con un gesto della mano, risco a malapena ha fare no con la testa che senti il suo risveglio, e in quel preciso momento Tony viene preso per un braccio e sollevato dal suolo, ci somigliamo molto io e Jorgi anche se e solo nel aspetto fisico, e alto,pelle chiara,capelli neri ed occhi verdi che diventano rossi, la sua forma da serpe be c è solo un modo per descriverlo enorme , di carattere siamo opposti lui e subdolo io no ma abbiamo anche un aspetto caratteriale che abbiamo in comune ci piace fare scherzi, e ora chi si aspettava una mossa del genere nei secondi a venire ci siamo messi tutti in posizione di attacco, e lui sorrideva e guardava Tony come la sua colazione “ ho sorellina mia, ma che magnifica sorpresa sei venuta a trovarmi, mi porti anche la colazione, come sei benevola” disse girandosi ha guardare Tony che per fortuna si era ripreso e stava per sparare con i repulsori, la serpe lo lanciò lontano dove rimase svenuto a quel punto fu guerra attaccammo tutti e tutti fummo fermati dalla serpe ora era il mio turno,mi teneva schiacciata contro la parete e le sue spire mi mancava il respiro mi guardava con i suoi occhi rossi e ghignava, per fortuna non ha voglia di sputare un po’ del suo veleno altrimenti siamo belli che fregati, la vista già inizia ad offuscasi quando sento un tuono e vedo i vendicatori e gli altri loro figli portati qui dalla magia di mio padre, l ultima cosa ce sento e mio padre che urla il mio nome,poi buoi totale.

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Capitolo 4
*** Capitolo tre mio fratello: Jormungarder parete seconda. ***


Svegliarsi tra le spire di Jorgi,non e affatto divertente e per giunta a testa in giù ( è si rendermi le cose facili no è), vedere mio padre che cerca di convincere il suo figlioletto a mettermi giù poi, per non parlare che la squadra era arrivata al completo, e vedere la terra che si avvicina e poi impattarci sopra per quando si una dea non è indolore,( Tony junior sai già che me la pagherai.) Li guardo tutti e sono tutti ridotti male, non c’è un solo avengers senza ferite,ma mio fratello non e molto benevolo,ecco infatti quel sorrisino,e poi, mi alzo di fretta e mi butto di lato su papà prima che lo colpisca lui, e si neanche suo padre è esule dal odio di suo figlio,anche se non lo ha mai ucciso vuole solo vendetta per essere stato esiliato qui. Poi sento la voce di zio Steve che urla “ha tutti gli avengers ritirata, ripeto ritirata” e zio hulk ad aprici la strada ma non facciamo che pochi passi che la serpe ci sbarra la strade ed e mio padre più veloce del figlio ad teletrasportaci tutti sul jet, e zia Nat prende subito il volo,ma e solo la scelta di Jorgi di non seguirci, ci ha salvaci tutti. Mi fa male da per tutto e il resto della squadra non e da meno, le più feriti siamo noi due Thorrun si tiene una mano sul fianco dove e sbattuta dopo essere stata lanciata,ho la nausea non so se per le botte ho per il mio potere,la gemma reagisce alle ferite altrui, quelle del anima non si cancellano tanto facilmente. Ormai siamo arrivati ha New York molto probabilmente ci aspetta una bella triglia ma di questo mi preoccuperò più tardi, non abbiamo scoperto nulla sul portale,ma qualcosa ha messo in agitazione mio fratello, e se la serpe e spaventata allo il problema e grave, sono cosi immersa nei mie pensieri che non mi accorgo di essere atterrata, e papà ha tirarmi su, lo guardo negli occhi verdi come i miei pieni di paure e di rabbia,abbasso lo sguardo e lo seguo in silenzio, nessuno protesta, era arrabbiato e come dagli torto ,avevamo sfidato la serpe entrando nel suo territorio, nella sua tana era un suicidio e ne siamo usciti solo per miracolo, sono tutta indolenzita, la punizione che mi aspetta sarà dura, tutto per un portale che forse e stato evocato dalla serpe stessa che cerca da millenni di scappare dal suo esilio su midgard, quello che so e che le settimane a venire saranno dure per noi, poi il suono di un telefono fa voltare tutti, e quello di mamma, lei risponde sorridendo, ma poi il sorriso svanisce e lei riattacca, ha gli occhi lucidi, poi guarda tutti noi e dice "erano le altre anno percepito la presenza di un fantasma a Londra e forse una della nostra famiglia ci chiedono il nostro aiuto" poco dopo eravamo di nuovo nel jet, destinazione Londra.

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro famiglia :la strega rossa ***


Capitolo quattro famiglia :la strega rossa Inizio Flashback Anno 1835, Londra Vittoriana Erano state rinchiuse in un carro e trasportate alla pira, era cosi che finiva per le tre streghe più potenti di quel tempo? era quello che stava pensando,la strega rossa Danira Mirela ,insieme ha Miranda e Sirya note come la strega blu (Miranda),la strega gialla(Sirya) per via dei loro mantelli,erano state catturate e messe in prigione per i loro crimini ed ora erano scese da carro e fatte camminare in mezzo alla folla,ma nessuno osava fare una sola mossa, troppo spaventati, da sotto il mantello,la strega rossa portava una gonna lunga verde con una cintura oro e il corpetto nero, i colori di Loki, essendo una Merela era cresciuta con il culto di loki lo stregone,ed aveva deciso di imitarlo,poiché una sibila membro della sua famiglia aveva profetizzato che una di loro avrebbe sposato un giorno l ingannatore e avrebbe avuto una figlia ed un figlio capaci di fare l impassibile,e lei credeva che fosse lei stessa quella figlia, dopo aver letto i vari capi di accusa erano state legate e poi date alle fiamme, ma lei sorrideva, poche aveva nascosti i loro libri di magia in un posto sicuro e aveva fatto un incantesimo che le avrebbe permesso un giorno di ritornare,poi il dolore ebbe il sopravvento,e le sue grida si unirono a quelle delle sue compagne,poi fu buoi. Più in alto su una collina Alice stava guardando sua madre che veniva data alle fiamme,con le lacrime che sgorgavano copiosa,per una donna che infondo non l aveva amata affatto. Fine Flashback Londra e bellissima, ma me la immaginavo in modo molto diversa, da i raccordi di papà mi sa che non ho calcolato molto bene i tempi, me la aspettavo, in stile Vittoriano come diceva papà bhe da quel che sento anche lui e stupido del cambiamento e vero sono passati anni da quando e venuto qui, seguito a ruota da zio Thor (che palle),ma qualcosa di strano c’è ,che ci fa un treno a vapore,in una città cosi moderna,poi lo guardo meglio e mi do da sola la risposta, mia sorella mi saluta dal finestrino di uno dei vagoni del treno e si,quel treno e suo,ora capisco perché e cosi rapida,le rispondo subito con un gesto della mano,poi guardo diritto siamo atterrati su un prato poco lontano dalla città,ma da qui riesco lo stesso a vederla,Ikol e rapito quando me,dallo spettacolo che abbiamo di fronte,si e nascosto dietro di me e guarda tutti ,poi mi tira leggermente il mantello e io mi volto per vederlo sorridere ,gli sorrido e poi mi volto, con papà ho già chiarito tutto e ancora un po’ arrabbiato, ma la sta smaltando bene ,e anche gli altri ci incamminiamo verso la casa dei miei parenti materni, i Merela ,non sono inglesi,ma metà Italiani e metà Norvegesi,si sono trasferiti a Lontra nel 1820 per sopperire ad una delle tante andate di Vampiri, che colpirono quel anno,la mia famiglia materna a formato una agenzia segreta dedita alla salvaguardia della terra prima dello sheald,poi ne sono entrati a farne parte,sono la paranormal , e cosi che si fanno chiamare, patetico vero, ne sono a conoscenza da quando a quattro anni aspettavo che papà tornasse da midgard al osservatorio ad asgard. Siamo arrivati davanti al museo di Londra, entriamo e ci apprestiamo a recarci verso la sala vichinga, con nostra grande sorpresa troviamo anche zia Sara la sorella Jane con Mary la migliore amica di mamma e avvocato della Stark,mi chiedo il perche di tutto questo chiasso, c’ è tutta la famiglia Merela , le gemelle,sono le capo clan come diremo noi, poi i miei nonni e altra gente che non conosco, mamma e pallidissima ,non lo mai vista cosi agitata,anche papà dietro di lei e teso e mi prende per un polso come se temesse di vedermi scomparire da un momento al altro, l altra mano e posata sulla spalla di mamma ,e lei la stringe con la sua, il clima e teso,anche gli altri lo sento,e la mamma a rompere il silenzio che si e creato” allora volete dirmi che sta succedendo qui,vi prego ditemi che vi siete sbagliate vi prego” il tono di supplica di mamma mi mette paura ,anche se non so il perché,ma Tosca e Patrizia ci guardano con un sguardo di scuse profondo rivolto a mamma e di timore rivolto a papà, da che e nata la mia famiglia materna,e sempre stata in condatto con i miti nordici, basti pensare alla fondatrice della famiglia la regina Ellison,che sfuggì alla serpe,e ebbe una storia con un mercenario dal qual ebbe tre figli illegittimi per il suo amante, quando suo padre e il suo clan attaccarono la serpe lei fu l unica a scappare,non riuscendo a far cambiare idea ai suoi ed avvitano la morte per mano della serpe, divenne regina quel giorno e lo fu per i cinquanta anni consecutivi, vide una volta loki e thor, fu sua nipote, una sibilla come lei a profetizzare, che una donna della sua famiglia avrebbe conquistato il cuore dell’ingannatore,partorendo dei figli( fu la strega rossa a dire due,ma la sibilla non disse mai il numero esatto). Nel 1820 era arrivata a Londra la Danila,e sua figlia Alice, nei cinque anni ha venire lavorando in un museo avrebbe fatto la conoscenza di Miranda, e di Sirya, un anno dopo sarebbero state conosciute come le tre streghe e giustiziate venti e passa anni dopo, dopo la morte della madre di Alice di qui già si sa poco,scomparve nel nulla,sbucando fuori sedici anni dopo, io sapevo già questa storia ,papà me la raccontava la notte per fammi addormentare, ma sapevo ce era vera e che mi riguardava in modo diretto, gli altri sono senza parole,ma questo passa in secondo piano, poiché mia madre si allontana dalle gemelle portandosi una mano al cuore e scuotendo,la testa,e sul orlo delle lacrime,e questa cosa non mi piace, vorrei andare da lei ,ma al mio più piccolo movimento,la stretta di papà sul porso si fa più decisa e mi ritira dietro di lui,non mi muovo ,ma continuo a guardare mamma, che guarda a terra, zia Jane si avvicina a mamma e le mette le mani sulle spalle in un gesto di solidarietà,e spaventata e non e la sola, papà mi guarda come se dovessi,da un momento al altro scomparire, non c’ è la faccio più e mi costringo a ricacciare la paura nel fondo poi dico “ perché ci avete chiamate,che cosa volete,da me” tutti si girano e mi guardano,e si lo capito che vogliono me, e patrizia a rispondere con voce grave “ la strega rossa e tornata come fantasma nella villa abbandonata di famiglia, i licantropi la sorvegliavano la casa sono appena arrivati e ci anno avvertito ,la sta cercando,cerca l ultima sua discendente di sangue ecco cosa vuole da te Aky, ti vuole il tuo potere il tuo corpo,e inconsapevolmente vuole per una volta diventare per davvero la figlia di loki”, resto di sasso,mai in sedici anni qualcuno aveva minacciato,la mia esistenza in modo diretto,papà a molti nemici,ma con mamma o con gli zii o da solo se le sempre cavata , ma stavolta e diverso,ma per quando io abbia paura,per quando mi sento in pericolo,sono pur sempre la figlia di mio padre,faccio uno dei sui soliti ghigni e poi dico con voce divertita “ questo e accora da vedere” di fianco a me Ikol sorride e sono poiché lo vedono anche loro che non sarò sola nella mia lotta,poiché l angelo custode che ha salvato tante volte noi dal quel fatidico incidente continua e continuerà a vegliare e combattere per noi e con noi.

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Capitolo 6
*** capitolo5 famiglia:Ikol ***


Capitolo cinque famiglia: Ikol Quando ero piccola,mi raccontavano spesso di come mamma avesse affrontato il titano pazzo, di come si fosse buttata anima e corpo,in quella missione,papà era stato spazzato via dal titano. Combatterono con coraggio,andando indietro nel tempo e recuperando tutte le gemme del infinito,e ricreando quel guanto che gli aveva fatto penare tanto, fu zio Hulk a fare il secondo schiocco,e far tornare tutti. Fu il caos assoluto, alla torre ricomparvero tutti gli scomparsi,papà fu il primo a capire che erano ritornati e poi fu quasi stritolato da zio Thor. Ma questo era solo l’inizio,poi arrivo il titano e la battaglia ebbe inizio,solo che mamma non avrebbe dovuto combattere ma lei ancora non lo sapeva,era incinta di un bambino. Neanche papà lo sapeva,altrimenti a quest ora avrei di fianco a me un ragazzo alto,pelle chiara, capelli castani e occhi verdi. Ma le cose non vanno sempre cosi, ora guardo un bambino di tre anni che mi guarda e mi sorride,volando qua e la ,un fantasma,un angelo. O sempre creduto che fosse stato solo un incidente,ma non era cosi e Ikol lo sapeva da sempre. Mia madre, combatte al fianco di tutti gli avengers e di papà, con tutto il suo potere ma Thanos era più forte e poi sapeva che mamma era incinta e fu questo il mondo di dolore che aveva promesso a papà il titano folle,fu una doppia vendetta verso di mamma per aver combattuto contro di lui e per papà per il casino fatto durante la grande conquista,una pugnalata ben assestata e tutto fu buio. Ed a questo punto che mamma entro in contatto,con la gemma dell’anima. Quando Thanos ordino ai sui di far fuoco su tutti,il guanto venne spazzato via dalle esplosioni ed arrivo vicino a mamma e papà che cercava di curarla,nel frattempo le gemmi si staccarono e la gemma volo vicino ai mie, come la vide papà ebbe un barlume di speranza, spentasi quasi subito. Ricordava ciò che gli avevano insegnato ad Asgard,la gemma dell’ anima a bisogno di due cose per entrarne in possesso:sacrificare la cosa più importante ed essere riconosciuti degni dalla gemma, (per prenderla basta solo il sacrificio). Altrimenti la gemma col suo potere ti distrugge. Ma una piccola speranza c era, cosi quando loki poggio la gemma sulla ferita di Catherine essa si fuse per sempre con essa. Dormi per due giorni e quando si sveglio il mondo le crollo addosso,fu la prima a vederlo e ne fu devastata ci sono voluti anni e tutto l amore di papà, poi be siamo arrivato noi e la cosa e migliorata. Ma le cose sono un po’ cambiate,una nuova minaccia quel sottile equilibrio e stato rotto. Siamo tornati a New York che era notte fonda,ma di dormire ormai non avevamo più voglia. I mie si erano chiusi nel laboratorio con gli avengers al completo per discutere la strategia migliore,noi eravamo rimasti nel attico aspettando il da farsi, per tando avevo aggiornato gli altri sulla mia famosa famiglia, poi quando scoprono che vedo i fantasmi,sono tutti a chiedermi se vedo anche il bambino che infesta la torre, “ si” lo dico con un filo di voce per poi narrare tutta la storia,poi silenzio. Mi stendo sul pavimento, thorunn mi guarda ma non dice niente,come sempre sono io la prima ad aprire bocca, iniziando a chiedere quando ci mettano, tutti mi guardano male,e cosi con i mie poteri creo una storia illusoria sui nostri genitori, sono identici agli originali ,solo di colore verde, gli altri si uniscono a me dopo poco,anche ikol si allunga di fianco a me,mi guarda con i suoi occhi verdi come i miei,lo guardo e gli sorrido, poi torno alla mia magia. Vengo interrotta dal arrivo degli altri. Mamma e gli occhi rossi di pianto,mi tende la mano ed io l accetto, ora mi siedo sul divano ed aspetto,non so neanche io cosa,siamo tutti in attesa e tesi come corde di violino,pronti a tutto. Vorrei poter urlare, contro qualunque cosa mi minacci ma la verità e che non posso, e l alba ormai quando decidiamo di ritirarci ognuno nelle nostre camere, tutti sapevano di Ikol, solo i loro figli no, ma ora che l arcano era stato svelato. Parlane mi e costato molto ma lui era d accordo,ora c’è anche Vali, non mi rendo neanche conto di quando sia stanca finché non crollo sul letto e mi addormento subito, sognando me,papà,mamma e vali, che sconfiggiamo questo nemico che ci ha dichiarato guerra.

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Capitolo 7
*** capitolo sei potere: il rapimento di Vali ***


Papà ormai aveva deciso io e Vali avremo abbandonato midgard oggi stesso per andare ad asgard dove avremmo avuto protezione e riparo,anche mamma e gli altri erano d accordo, per la cronaca io no. Odiavo anche solo l idea, sono una guerriera nata, sono più potente di tutti e sono in vulnerabile,nessuno poteva fermarmi o usare qualcosa o qualcuno contro di me, a detta col senno di poi,quando mi sbagliavo. Se fossi stata più attenta a quest ora non ci troveremo nei casini. Vi ricordate di Vali? Si il mostriciattolo come lo chiamiamo noi,be e stato rapito, e noi ( cioè io, Tony jr,Morgan,Thorrun e Miranda) sappiamo chi e stato dopo 12 ore di indagini gli avengers sono riusciti a trovare dove si trova e chi lo ha rapito,e noi abbiamo carpito queste informazioni grazie ai miei poteri e al fatto che la torre e piena di telecamere. Mamma e in uno stato peggiore di prima, voleva solo portarlo al parco dopo una settimana che rimasto chiuso in casa con noi,e questo e il risultato,non bastava la batosta con la strega rossa che vuole me, ora loro hanno lui,non si fermeranno per nessun motivo, la mia faglia dalla comparsa della strega rossa si e divisa in due parti,la prima,l originale,quella cresciuta con il culto di loki lo stregone, quella che riteneva che tutti quelli senza padre anche se avevano dei poteri non potevano essere chiamati sui figli, e la seconda che invece riteneva l esatto contrario e che credevano che la strega rossa e chi c era prima di lei si era fatto chiamare figlio di loki lo era per davvero,due frazione in disaccordo,due frazioni in guerra, una guerra impari già di suo, che si concluse con la vincita dei licantropi di Fenris. E da allora che i licantropi danno la caccia a quel ramo della famigli e di conseguenza quel ramo ha creato i cacciatori per sopravvivere. Ma non dovevano dichiarare guerra a me. Brutto errore,Vali e mio e lo avrebbero capito a caro prezzo,purtroppo anche io lo avrei scoperto. Era una trappola, nessuno aveva mai realmente creduto che la strega rossa e suo fratello avessero una posizione di rilievo in quel lato della famiglia,anzi che fosse proprio un figlio di Fenris ad ammazzarle il fratello, ed ora voleva vendetta,a Fenris che Vali vivesse o morisse non fregava niente,ma per me la situazione era diversa. Come di consueto noi fummo lasciati a casa con mamma e zia peper, la cosa mi dava sui nervi come il resto della squadra, ma litigare con papà in quel momento non era una cosa buona,avremmo solo perso tempo, mamma era pallida e non smetteva di piangere,e noi con il morale sotto terra, lei si sentiva in colpa, io? Sotto terra,avevo voglia di piangere,poi ero incazzata e poi….? “ no” sussurrai,ma mamma mi senti lo stesso, e mi guardò per poi alzarsi ed avvicinarsi “che succede tesoro,tranquilla tuo padre e gli altri lo troveranno,stai tranquilla” lo disse con le lacrime agli occhi, distorsi lo sguardo e mi allontanai da loro dicendo “ lo percepisco, sento le sue emozioni come se fossero mie, e mi venite a dire che devo stare tranquilla, sono anche dove si trova per qui” detto questo mi teletrasportai nelle vicinanze di mio padre e del resto della squadra, per fortuna lo avevano trovato, ma i rapinatori due ragazzi e una ragazza, lo minacciavano, con un coltello ricurvo intriso di un liquido rosso che gocciolava sul pavimento, da dove ero non potevo fare niente,ma conoscevo abbastanza bene quel territorio e se avessi giocato le mie carte al meglio avrei ricevuto il più ambito dei premi, Vali non e un tipetto facile e non rendeva certo le cose buone per tre mortali,e pur sempre un dio anche se bambino,nel fra tempo che lui li teneva impegnati nessuno si accorse di me, e neanche della direzione che avevo preso,poi successo ciò che (aimè) succedeva di continuo quando volevo bloccare quella peste,Vali riuscì a dare un violento strattone al ragazzo più grosso che urlando di dolore ,sbraito contro gli altre dicendo di prendere quel marmocchio schifoso, “cosa?” urlai indignata verso quei tre ,per poi colpire i suddetti tre imbecilli che mi guardavano come se mi fossi appena sdoppiata,li stendetti tutti e tre grazie ad una sbarra di ferro da me creata. Vali era quasi arrivato da papà quando si girò e mi vide,poi guardò papà e gli altri che mi fissava chi sbalordito e chi incazzato nero per metà e l ‘altra con orgoglio e felicità, il piccolo mi colse in contro felice ed io lo abbracciai e poi me lo misi in braccio,tornai a casa con loro il resto era furioso con me, mamma passo dal incazzata nera al grazie per essere nata ed aver salvato il tuo fratellino, non dimenticherò mai gli occhi di Vali quando lo presi in braccio e neanche come si strinse me a, e come lo strinsi io? Be un po’ troppo forte forse perche mi diede un calcio e li mi resi conto di quando tenessi a quel moccioso,un ora dopo partimmo tutti per asgard,zio e papà restarono comunque pronti a qualsiasi chiamata e gli altri promisero di facci sapere se fosse successo qualcosa di anomale. Islanda Reykjavík Residenza della famiglia Mirela “E tutto pronto” disse la donna seduta sulla sedia,per quando un fantasma potesse stare seduto, al fratello di fronte a lei, il ragazzo anche lui un fantasma la guardo sorridendo e disse” si sorella e tutto pronto, allo scoccare della prossima luna lo specchio che e posto nei sotterranei di asgard si aprire e lei ti verrà servita su un piatto d argento,la ragazza lo guardo allegra,per poi guardare il resto degli altri che erano seduti di fronte a lei fino a soffermarsi su un uomo sulla quarantina con capelli castani,barba e occhiali rotondi e su suo figlio che era legato alla sedia il padre no, lo guarda ogni secondo , “ visto professore, non e stato troppo difficile dirci ciò che volevamo sapere,dovevamo solo toccare il tasto giusto” e guardò il ragazzo con un sorriso sghembo sulle labbra sottili imitato dal fratello. Un ultimo sguardo del professore la fece ridere poi aggiunse “ ho non tenere non gli verrà torto un capello per ora,ma nel frattempo perche non andate a riposare” fece un cenno ai due seduti ai loro lati che sciolti i legacci del ragazzo lo contorsero nei sotterranei insieme al padre e li li rinchiusero senza che potessero fare niente. “non temere ce la caveremo” disse il professore a suo figlio anche se neanche lui era convinto di ciò che diceva.

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Capitolo 8
*** capitolo sette potere: la scacchiera si muove ***


Capitolo sette potere: la scacchiera si muove Le cose non andavano bene sulla terra,era da ormai due settimane che noi tre eravamo tornati ad asgard,papà e zio erano stati richiamati un ora dopo il nostro arrivo ed erano partiti ed non erano più tornati, io e thorrun non ne potevamo più,avevo più volte tentato con li inganno ma era sempre successo che mamma era arriva a sabotarmi pur di tenermi al sicuro, non ne potevo più. La nuova minaccia era potente,a ogni battaglia gli avengers ne uscivano malridotti e con il morale a terra, papà aveva usato i sui poteri pur di permettere ai potenti di combattere ancora,ma ogni sforzo era stato vano, uomini e donne con cappucci rossi li avevano messi alle strette, quando avevano rapito vali era stato facile sconfiggerli, ed invece ora,ero confusa erano diventati all’ improvviso incredibilmente potenti,e maledettamente vigliacchi,scappavano senza lasciare traccia,io seguivo tutto di nascosto nelle mie stanze quando ho capito che non avrei più rimesso piede sul pianeta, usavo la forza di odino per vedere cosa accadesse alla terra era ingiusto. Ikol era diventato la nostra ombra , ci seguiva ovunque ma senza fermarci in realtà,si fermava a guardarci. Anche a lui mancavano i nostri cuginetti. ormai non c’è la facevo più,ero io la più forte tra i Merela ero io quella che tutti aspettavano, ed ora? Me ne stavo qui rinchiusa come un cane che aspetta il cibo dal padrone? No. Ma cosa potevo fare da come si comportava mamma avevo un sospetto, forse mi sbagliavo,ma da quando sono nata non avevo mai visto mamma cosi impotente,e cosi spaurita. Toccava a me aiutarli, e poi, boh? il gong del allarme risuono per tutto il palazzo,corsi il più veloce possibile finche non incontri Magni che visto da dietro sembrava proprio sui padre, quando mi vide mi fece segno, verso la camera dei tesori, ci mettemmo tutti in formazione ed io evocai la mia spada,nulla risali la scalinata, e nulla usci da portone, dopo lunghi secondi capimmo che qualunque cosa fosse,saremo stati noi a scendere di sotto. Due guardie si mossero ed aprirono il portone,ma nulla usci fuori per attaccarci,io ero confusa quando loro poiché non percepivo nulla, nessuna presenza, avanzammo compatti,il tragitto delle scale filo lisco,nulla ci attacco. Quando arrivammo una luce sulla sinistra attirò la nostra attenzione era uno specchio, le pareti intorno allo specchio erano piene di crepe ed lo specchi si era sganciato dal suo piedistallo ed ora levitava e si era anche spostato di diversi metri in avanti, delle guardi che avevano il compito di sorvegliarlo non restavano che cenere, sentirsi le occhiate di otto guardie fantasma era due,ma quello che dicevano arra qualcosa che mi faceva accapponare la pelle, continuavo a dire “lei ti vuole,lei ti sta aspettando, lei ti desidera,loro ti vogliono da lungo tempo”, chiunque fossero dovevano essere degli stregoni molto potenti ma la domanda che mi urgeva era chi fossero loro e cosa volevano da me tanto da dichiarare guerra ad asgard e midgard in una volta solo? E poi perché io,cosa potevo fare per loro ?non capivo riuscì solo a ripetere tra me e me “loro” poi fu un attimo e lo specchi si illumino, non ricordo più niente di quello che successe dopo,devo aver toccato lo specchio,ma una cosa la ricordo benissimo mi ritrovai stessa atterra vicino ad un trono di pietra e legno intagliato con nuvole e fiori, sulla sinistra dieci porte in pietra che conducevano, be da qualunque parte conducevano al momento non era un mio problema, più tosta la figura che sedeva sul trono quella si che era un mio problema, era alta, magra, incarnato pallido e occhi verdi-azzurri con capelli castani era vestita con un vestito verde e nero, tenuto in vita da una cintura dorata, con il simbolo di loki sulla chiusura ed in fine teneva sulle spalle un mantello rosso,sgranai gli occhi per la sorpresa, la strega rossa,altri non era che un fantasma era alla mia portata potevo farcela,mi alzai e sorridendo storto evocai i miei poteri. ma, rimasi di stucco quando non successe niente, ma come? aveva sempre funzionato? Ed ora? La figura di fronte a me rise di gusto guardardadomi come se fossi un insetto insignificante che stava per calpestare e sporcare le sue scarpe firmate, la odiai profondamente per questo, poi sulla destra vidi una figura, un altro fantasma identico a lei e poi come dal nulla ad un suo gesta la porta alle loro spalle si apri facendo entrare dentro una moltitudine di gente tutti coperti con dei mantelli, riusciva a distinguere alcuno giovani,forse miei coetanei, riprovai con i miei poteri,ma niente,fu la donna a chiarirmi le idee,e li mi senti una miserabile, come un guerriero impossibilitato ad usare la sua spada,ad un gesto della sua mano,guardai nella direzione indirizzata e vidi delle rune che rifulgevano di magia azzurra “ sorellina mia,sai pensavi davvero, che avrei aperto un passaggio per condurti da me,senza prendere delle precauzioni sai come siamo fatte noi figli di loki?” disse la donna, la guardai e poi risposi “ lo so benissimo,ma penso che tu immagini cosa ti farà non appena saprà della mia scomparsa,ti ammazzerà di nuovo,nei modi più atroci e poi si farà beffa di te e di tuo fratello, ed omaggerà fenrir per quello che a fatto a lui” dissi con un sorriso,che era svanito dalle labbra dei due sostituito da un espressione dura “ be e poi vi manderà ad hel” conclusi. Ci guardammo per qualche secondo poi il sorriso riaffiorò sulle loro labbra e lei disse “ be fino ad allora sarai mia gradita ospite nelle nostre celle,portatela via” dille a due guardie che prima mi stordirono con una spece di bastone elettrico,e poi mi portarono verso le prigioni, dove mi buttarono, prima di svenire del tutto ricordo degli occhi color nocciola poi il bui.

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Capitolo 9
*** capitolo nove dolore : la possessione della strga ***


Capitolo Nove dolore: la possessione della strega Le quattro settimane che seguirono,per Aky furono durissime,venne portata in una nuova cella, isolata da tutti,poi il dolore comincio ad arrivare costante e di intensità sempre maggiore,urla e piangeva,ma continuava a sperare che gli avengers arrivassero alla svelta,ma non poteva immaginare cosa sarebbe successo. fu quello l ultimo giorno di prigionia,almeno fisica. Fu il giorno in qui un grosso albero le si avvolse intorno e la blocco in un angolino del suo corpo,sentiva il suo potere attorno a se,ma non riusciva ad attingervi. Faceva, poi apparve lei diffonde a se con la sua magia che filtrava nel suo corpo,era doloroso,le urla di Aky si persero nella cella,poi il buio la inghiotti,la sentiva ancora ridere,ma non riusciva più a vederla, poi aveva compreso cosa fosse successo ed inizio a dimenarsi come una furia, ma niente, quella dannata pianta non le permetteva di muoversi,inizio a piangere e a pensare,cosa poteva fare?, cercò di urlare ma la sua voce non usci fuori dalla sua bocca,ma venne sostituita da un .al di fuori di ciò che stava avvenendo dentro di se,la ragazza ora era in piedi, l abito che indossava era freddo e sporco,ma provare di nuovo quelle sensazioni la inebriavano,ma la cosa che più le piaceva era il piccolo ciondolo di resina arancione che le pendeva dal collo, e luccicava di una luce arancia più chiara,la roccia dove era fredda sotto le sue mani,ma come da quando era viva lei non percepiva mai il freddo e non provava nessun fastidio per esso, come suo fratello, ormai sentiva più liberta,poi la luce si affievolì,comprese che l incantesimo avesse avuto effetto si alzo,e sentire la forza di gravità ,la fece ridere,ma una voce diversa da quello di Aky,la sua voce rideva cristallina,gli occhi verdi della ragazza ora tinti di una striatura azzurra facevano mostra di se,era fatta ora non solo la sua vendetta verso la terra avrebbe avuto inizio,ma anche la costruzione del suo esercito avrebbe avuto inizio e con loro la conquista di asgard,ma la cosa che più la faceva fremere di gioia era incontrare per la prima volta,suo,padre,loki. Prese la collana e la pose alla guardi diffonde alla porta della cella, “mettetela la giù,in quel anfratto nel muro” disse la guardia obbedì,era fatta riusciva a camminare a respirare, era magnifico,ritorno nella sala del trono,incurante degli sguardi dei prigionieri, solo due erano ancora nella cella, e li sarebbero rimasti,prosegui,tutto in lei le diceva che avrebbe trionfato,continuo a salire le scale in curante di ciò che si trovava alle sue spalle. arrivata alla sala del trono incontro suo fratello ancora un fantasma,erano d’accordo che uno di loro sarebbe rimasto tale in caso di protezione,ma i piani sarebbero presto cambiati, “come ti senti sorella” le disse quel ultimo quando la vide, “mai stata meglio” gli rispose di rimando, sorrise aspettando il momento propiziò per attaccare, poi si rialzo e urlo alla folla, “sta notte attaccheremo,la torre di coloro che si definiscono i più potenti della terra,noi li distruggeremo e poi dopo la terra,asgard sarà nostra” un boato si udì finito il discorso,ma non fu l unica anche Aky aveva sentito tutto,e anche se era legata ancora aveva capito quando grave fossero le cose e quando arrogante era stata ne credersi invincibile,ma stava anche iniziando a pensare ad un piano,che con un po’ di fortuna, un po’ di magia e due parenti pronti alla fuga,avrebbe funzionato,oltre a sperare che quel corvo avesse fatto il suo dovere,ora doveva solo capire come uscire fuori da quella collana,poi dalla scatola, “ma, si” disse e il suono della sua voce usci doppia come di qualcuno che ripete nello stesso momento tuo,poi capi, percepiva ancora la guardia che la teneva in mano,e un sorriso le si disegno sulle labbra di entrambi,il suo piano era ora ancora più fattibile,ma aveva comunque poco tempo,dovevano sbrigarsi,ma una cosa era sicura la strega rossa avrebbe pagato per tutto ciò che le aveva fatto.

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Capitolo 10
*** Capitolo dieci Attacco: il mio ritorno a di fuori di me ***


Capitolo dieci Attacco: il mio ritorno a di fuori di me Non era adatto a me quel corpo,il dolore che provavo era indicibile,ecco perche lei aveva fatto cosi con me,cacciami fuori dal mio corpo,ma le avrei fatto vedere io il vero dolore,la ragazza era alta ,ma magra e non era una combattente, ma la percepivo. La sua paura,il dolore che condividevamo,e per questo mi senti in colpa,mi dispiaceva per lei,ma non potevo stare li ferma aspettando che mi salvassero,il prof e carlos erano rinchiusi li,li vedevo, la ragazza ,alta un metro e sessanta,carnagione scura,capelli ricci castani e occhi azzurri,striati di verde,bhe quel corpo mi era famigliare,anche la paura che provava lo avevo già percepito prima,ma dove? Nei nove, per me non era difficile rintracciare un anima già percepita prima. Gioia?,no non potevo crederci,non lei,mi sentì invadere dalla rabbia, perché mi aveva tradito?,siamo cugine le nostre madri sono cresciute insieme,noi siamo cresciute insieme Perché?,la sua paura rendeva tutto più confuso, e questo alimentava la mia rabbia,poi boom,eccola in rosso e blu. Che mi guardava negli occhi,stava piangendo,ma riuscì a dire con voce quasi ferma ma decisa “ no io…io, non ti ho mai tradito,sei la mia cuginetta,so che sei furiosa con me,ma mi sono infiltrata qui due anni fa,con mamma per conto degli avengers, non si deve fare nessun giuramento,solo portare questo cavolo di cappuccio rosso. Tenevamo d’occhio tutto quanto e poi facevamo rapporto a…” non le feci fine la frase che esplosi “al becchino con un occhio sono,Nick oooh”. Ero furiosa avrei voluto prederlo e defenestrarlo, ma ora c erano cose più importanti a qui pensare. Liberammo i due prigionieri, nel frattempo feci pace con lei poiché era una vittima come me, oltre ad essere la mia unica ancora di salvezza. Percorremmo tutto il tragitto a ritroso, finché non uscimmo fuori dal palazzo,non sapevo che posto fosse?,midgard e enorme,ma sapevo che doveva essere al nord forse Norvegia,no dai sui ricordi, Noemi (gioia) mi fece capire che mi trovavo in…… ISLANDA?. Non potevo crederci, ci trovavamo nella tana del lupo, e ci sono arrivata con uno specchio,il solo fatto che fossi sulla terra,era già di per se complicato da gestire,a causa del buco di memoria,della febbre e di qualsiasi cosa si successa durante la prigionia, non ricordavo una mazza,poi i ricordi di gioia non aiutavano,panico una cosa in comune a tutti e quattro. dovevo fare presto. Grazie al cellulare del prof fummo raggiunti dal lato giusto della famiglia,la madre di gioia ed alcune macchine dello S.H.E.L.D, con Phil Coulson al comando,avevo voglia di picchiarli tutti. Dopo due ore di macchina,arrivammo in aeroporto, spiegammo tutto e quando si accenno a me, bhe,non e proprio quella la reazione che speravo avessero tutti,non riuscivano a crederci,poi essa minarono la collana di ambra che portavo al collo,fu sufficiente per ritenere che dicessimo la verità,decollammo con un jet privato dello S.H.E.L.D ,e li ebbi il mio primo problema,la gemma del anima,se qualcuno non è degno,la gemma lo distruggerà, questo e il nocciolo. E i guai,mi sentivo dolorante e stanca io,ma non credevo di mettere a repentaglio la vita di qualcuno a me caro,pochi minuti dopo il decollo,gioia inizio a stare male,in meno di un ora aveva la febbre alta,convinsi il prof a toglierle la collana,non fu facile testarda come e,ma in fine si arrese non era stupida tanto da rischiare la morte,mi rimase addosso il suo dolore,la sua essenza era troppo debole,ma non era una colpa,io e Vali, siamo infiniti, e unici,quindi senza un corpo che potesse contenermi a parte in mio, ero furiosa costretta a restare nel contenitore metallico in mano a Coulson,poi percepì qualcosa new york , sentivo l energia magica dei mie, e gli agenti urlassi ordini a vicenda. Atterrammo nei pressi della stark ,ma le cose non stava andando bene, in solo tre ore la strega rossa era arrivata in città, in poco tempo con i sui poteri e quello del fratello avevano creato un esercito, lo specchi l aveva condotta nei sotterranei della stark ed aveva preso possesso della mente di tutti coloro che ci lavorarono, pochi si salvarono e grazie al elivelivolo furono evacuati e tratti in salvo. Non riuscivo a vedere,sarebbe ciò che tutti si aspetterebbero,ma grazie ai miei poteri riuscivo a vedermi, e di me no ne rimaneva più niente,era riuscita a trasformarsi nella versione di se in carne la cosa mi dava su i nervi,poi una stiletta di dolore forte al braccio,dove ero stata ferita,dai vendicatori,ma non era abbastanza,urgeva un piano e un aiuto che mi aiutasse a metterlo in pratica.

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Capitolo 11
*** Capitolo Undici Rimpianti: Sentimenti traditi e verità taciute. ***


Capitolo Undici Rimpianti: Sentimenti traditi e verità taciute. Voi vi chiederete,ma come fai a sentire da quella scatola?,be la risposta e semplice, “ I MIEI POTERI.”(scusate l urlo dovevo sfogarmi.) da quando ero ritornata nella scatola,il dolore era sparito ma, riuscivo a sentire tutti. la battaglia era incorso ed era abbastanza violenta,li sentivo gemere e soffrire da ambo le parte,era una tortura restare li e non poter fare niente,continuavo a pensare al mio piano,poi qualcosa attirò la mia attenzione; mio padre era quello più colpito dai corpi della strega e non poteva reagire per non danneggiare il mio corpo,ma c era qualcosa che non andava, riuscivo a percepire quella nota di rabbia mista a odio che caratterizza mi padre quando un cosa non è sotto il suo controllo, e la cosa era molto sospetta,sentivo dentro di me che qualcosa stava per portare le cose ad un punto di rottura. Le esplosioni erano sempre più vicine,quel pazzo di Coulson mi aveva poggiato su uno dei tavolini sulla terrazza della torre ed a ogni colpo di qualcuno dei vendicatori il tavolo ondeggiava,la scatola si muoveva ed io urlavo come una matta,nel casino generale,mamma vide la scatola, e si avvicinò,mi aveva riconosciuta,la sua piccola bambina rinchiusa in una scatola,sentivo le sue emozioni un misto di dolore,paura,rabbia,ma anche gioia,amore,felicità. Prese la scatola e si nascose non lontano da dove la battaglia era in corso,le mie emozioni erano fuori fase,stavo sul punto di piangere,volevo uscire,da li e abbracciare i mie genitori i mie zii,la mia famiglia,volevo vedere come stava gioia,volevo correre in loro aiuto,e mandare quella matta da dove era venuta,ma non potevo per adesso,volevo anche il mio papà con me,mi accorsi della compassa improvvisa di altre anime attorno a me,era un rifugio improvvisato da spider man e Ligthning,con il suo potere di immunità era la sola che poteva salvarli,e il fatto che fossimo nelle fogne (hooo,il solito ragno),sentivo tutti intorno a me,poi mi senti sollevare,il coperchio era aperto,mamma mi guardava,e li mi ricordai del piano,lei era l unica al momento che potesse aiutarmi,ma mi sentivo malissimo. Mi concentrai,ma mamma indosso la collana senza che usasi i mie poteri,fu un attivo,era li di fronte a me che mi guardava,stavamo entrambe piangendo come due fontane ma sorridevamo,volevo abbracciala ma se lo avessi fatto il nostro poteri avrebbe interrotto il collegamento ( la gemma) “ ciao mamma,ho bisogno del tuo aiuto,ho un piano per riprendermi ciò che e mio,ma dovete indebolire il mio corpo,ad ogni colpo lei si indebolisce devi fare in modo che papà,zio thor e zio tony colpiscano con le loro energie la strega,ma prima di questo dobbiamo ritornare alla battaglia,devi far indossare il ciondolo e poi prendere il libro che e rinchiuso nella scatola con me,li c è l incantesimo che mi ha richiusa qui e anche il suo contro” spiegai tutto di un fiato, lei mi guardo schiokatta,ma annui,lo faceva sempre quando doveva fare qualcosa per il bene altrui che faceva soffrire lei. Anche io piangevo e soffrivo per lei, di sopra la battaglia aveva preso una nota dolente,Loki era atterra dopo l ennesimo corpo,non c è la faceva più,anche se quella vipera schifosa aveva cambiato le sembianze originali del corpo era sempre il corpo della sua piccola bambina quello,ad un tratto un altro colpo era partito da Thor,un fulmine,fu sufficiente ad allontanarla da lui, si alzo e fronteggio quella vipera,non poteva credere che un rifiuto di allora avrebbe portato il terrore e il dolore nella sua famiglia,la ragazza si rialzo barcollante,la battaglia andava a suo favore,sorrise,anche se sentiva dolore da tutte le parti,guardava il suo nemico con odio sempre crescente. Alzo le mani con fare di chi vuole rivangare il passato, “ te lo avevo detto che te l avrei fatta pagare” disse sorridendo,in quel preciso istante arrivo anche Cat con una stana con una stana collana, “Ho,ma guarda sei arriva e Merella,speravo che ritornassi per sapere cosa il tuo caro maritino mi ha fatto?,ho forse lo sai? Be ci ha rifiutata quando gli lo abbia detto,anche quando gli abbiamo fatto vedere i nostri poteri, ci ha esclusi dalla sua vita,allontanati come se fossimo dei vagabondi,ma come vedi ora sei tu quello che soffre e questo e solo l inizio” disse,poi attacco fu un attimo e tutti fumo in posizione,papà riuscì a deviare il corpo e fummo pronte a combattere e su una cosa aveva ragione le do atto eravamo solo a l’inizio.

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Capitolo 12
*** Capitolo dodici vittoria: il ritorno di Aky ***


Capitolo dodici vittoria: il ritorno di Aky L’ intera New York era sotto assedio, si sentiva le esplosioni, tutti scappava,mentre le streghe rosse, facevano sfoggio dei loro poteri. Io ero ancora nella collana,mamma era quasi illesa, ma papà,non se la passava bene,aveva rinnegato la strega rossa e suo fratello,quando loro pensavano che fossero figli suo,non sapevo se era vero o no, e questo l aveva resa furiosa,ma ora la cosa che mi importava era ritornare ad essere me stessa. Dolore, di punto in bianco, sento un fortissimo dolore,la collana e al collo di mamma,e riuscivo a vedere tramite i suoi occhi. Era stata proprio lei a colpirmi ed ora ci stavamo movendo,poi il buoi. Il rumore della battaglia,le urla degli altri, erano spariti. In quello spazio circondata dal buio c eravamo solo noi due,ci guardavamo era diventata sofferente nei pochi secondi che erano passati,io mi senti sempre meglio,sentivo il mio corpo steso a terra,avvertivo la stoffa di quei disgustasi abiti, e avvertivo la ferita alla pancia era una bella bruciatura. Ma anche questo per me era fonte di grande gioia avvertivo gli altri avengers. Ma questa distrazione aveva permesso alla strega si saltami addosso e incatenarmi, ripreso il controllo di se,la strega si rialzò. Il dolore ritorno togliendomi il fiato,poi senti la senti, lei che urla e si dimenava e una voce che era quella del dottor strange. Mi concentrai con tutta me stessa. E poi boom le catene si spezzarono,libera,e pronta poi tramite i mie occhi,vidi ciò che anche ella vedeva,sembrava una pietra,con venature,resse e verdi. Ero confusa,la sua paura mi confortava e mi spaventava anche poiché sentivo che le cose stavano per cambiare,poi successe mi buttai su di lei e la spinsi via,verso la collana,nello stesso momento Magni ruppe la pietra,ignorandole parole della strega che urlavano della mia scomparsa insieme a essa, anche mio padre stava praticando un incantesimo per scacciala, la strega prima si rattrappì e poi venne risucchiata dalla collana. Io ero esausta mi sentivo bene,a parte per la faccia mi sentivo sporca,e piena di fango, mi costava fatica muovermi, e anche pensare, poi mi senti sollevare,qualcuno mi teneva vicino a sé, sentivo il suo cuore,e riconoscevo quel suono. Era il cuore di mio padre, poi arrivo un secondo battito e un secondo abbraccio, volevo essere partecipe di quel abbraccio anche io, mi mossi e sciolsi quel abbraccio con i miei,e mi portai le mani alla faccia,dopo aver torto tutto quel fango, intravidi due occhi verdi, che mi fissavano,iniziai a pianger e mi tolsi a fatica la collana,la diedi a mio padre che la mise in uno scrigno magico che poi diete a zio Thor,mamma mi abbraccio subito dopo, poi mi alza e mi guardai allo specchio,del mio aspetto non ne restava niente,il secondo dopo mi tolsi quella disgustosa mantella rossa e ripresi il mio aspetto,con le poche energie che energie che avevo ruppi l incantesimo della strega,e New York dopo 18 ore di inferno poté tornare serena,almeno in apparenza,era devastata,ma nessuna vittima,tutte le persone erano state trasformate,le poche che non lo erano avevano piccole ferite superficiali, quelle che avevano, combattuto qui,si guardavano spaesate i vendicatori erano riusciti ad evitare sangue inutile,mi sedetti e diedi loro ordine di andare in corridoio, cambiai i miei abiti in qualcosa di meglio. Il rifugio era stato sgombrato, come mi raccontarono in seguito,pare abbia deciso di svenire proprio in quel momento. Mi sveglia dodici ore dopo al interno dell’ helivelivolo, la dottoressa Simmons fu felice di vedermi sveglia,e non solo, mi disse anche che i miei erano rimasti li da quando zio Nick mi aveva trovato svenuta,Vali si era addormentato sul mio braccio,sorrisi era cosi bello essere tornata,anche molte questioni erano in risorte,il fratello della strega scomparso insieme alle rosse come si facevano chiamare,Naomi e zia Juliet era con delle mantelle verdi,insieme ad atre 800 persone, mi raccontarono che loro e i licantropi che ora aspettavano fuori erano corsi in nostro aiuto distraendo la strega,cosi da permettere al mago supremo, di trovare il suo cuore, e protallo qui. La parte della casata che aspettava, Carlos e il prof erano liberi ed ora facevano domante a mio padre,Tony e banner, mi rimisi al letto con la ferita che mi stava già guarendo e con la sensazione che le cosa da ora in poi sarebbero andate bene.

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Capitolo 13
*** Capitolo tredici Nascita: The Future Avengers ***


Capitolo tredici Nascita: The Future Avengers Una settima,era passata da quella gloriosa breve battaglia,New York non si era ancora ripresa del tutto,ma già si poteva scorgere le prime ricostruzioni,tutte le persone in ospedale,era state rilasciate,non ricordavano nulla e poterono tornare alla loro vita di prima,i meno fortunati stavano spendendo milioni in terapia psichiatriche. Io no. Me ne stavo sulla pista di atterraggio di Iron Man sulla cima della Avengers Town,mia madri mi a fatto una foto. Ero salita li con mia madre per tenere sotto controllo,le altre Merella che erano rimasta da noi a controllare la situazione, le guardavo ballare e cantare in strada con la gente che le fissava e girava a largo,avrei voluto unirmi a loro,ma non ero del umore del tutto adatto,non c erano stati morti, ma molti danni,nessuno a di fuori della mia famiglia sapeva chi era veramente la strega rossa,ma a me bastava per sentirmi in colpa, li ascoltavo con il senso di colpa alle stelle,stavano cantando Zombie,una canzone di pace e ci voleva un po’ di pace. Prima o poi questa storia sarà solo un ricordo per tutta Midgard,la strega ora e rinchiusa su Asgard dove resterà imprigionata per sempre,suo fratello e ancora libero ma lo rintraccerò. L albero risplende di mille colori al tramonto. Mi mancava tutto questo. L aroma del cibo reclama la nostra attenzione,mi giro e vorrei non averlo fatto,zio Thor e mio padre stanno di nuovo litigando, zia peper e zia Sharon cucinano la cena , i ragazzi stanno parlottando vicino al divano, si girano e mi fanno segni di andare da loro mi avvicino a passo lento per via delle ferite che mi hanno regalati li eventi,alla fine il libro della strega e in mani, in quelle del fratello. Bhe questo significa che le rivedremo presto. Arrivo al divano e mi siedo c è quiete nell’aria, mi piace,poi arriva la voce di Tony jnr “allora che nome diamo alla nostra squadra?”, okay ora lo lincio e stato il pensiero che o fatto non appena ho sentito la sua voce,ma aveva ragione. Per salvarmi si erano riuniti come era successo anni prima per fermare papà. “ perché,no Future Avengers, che ne dite?.” Me ne sono uscita io,mentre gli altri mi guardavano, “ ma e una battuta che tuo padre aveva fatto per sfotterci.” Aveva risposto America, “bhe e facciamola diventare realtà” avevo ribattuto io. Tutti mi guardavano con occhi scintillanti, “ in fondo voi siete i figli dei primi vendicatori ed io sono la figlia del ultimo chicca della squadra non che il super villan che fece nascere il gruppo quindi” avevo proseguito io contenta “ okay ci stiamo” avevano risposto tutti contenti, avevo sorriso loro ed annuito in segno di assenso anche io, e chi lo avrebbe mai detto quando eravamo venuti su questo pianeta non credevamo che sarebbero successe tutte quelle cose, sia positive che negative. Ora ho una famiglia che ci tiene a me ed io a loro una vita ricca di avventura ed una missione proteggere la Terra,ma no sarò mai sola come avevo creduto all’ inizio, ma ci saranno sempre i Future Avengers a dammi una mano. Epilogo. Erano passati due settimane dalla vittoria sulla strega rossa, il gruppo dei Future Avengers era appena entrato a far parte dello Sheald ,zio Nick non ne sembrava entusiasta,ma col tempo avrebbe cambiato idea (volente o no), ma le cose non andavano bene per me. La notte ero tormentata da incubi; sognavo sempre,una donna una ragazza gravida e pronta per partorire anche se aveva ancora molta strada da fare, era di nove quando doveva essere di cinque al massimo, quando la bambina da poco nata apriva gli occhi, erano rossi come i sui capelli, dischiuse le labbra piangendo, esponendo alla notte di luna due piccole zanne, una vampira. La madre una ragazza alta e con rossi capelli come la figlia aveva gli occhi blu,ed era emaciata,a guardarla si vedeva di sporgente solo la pancia,per il resto le occhiaie viola ed il corpo secco come un giunco non dicevano niente di buono, la bimba era in salute,aveva smesso di piangere ed adesso guardava sua madre con occhi vispi e troppo intelligenti per una neonata,sa sua anima era splendente ed entrava in risonanza con quella della madre,poi si girarono verso di me e mi guardarono. Mi svegliai zuppa di sudore, i capelli e vestiti aderiti al corpo ed una stana sensazione,una cosa tra il bello ed il brutto, ma una cosa ero sicura le cose stavano per cambiare il bello stava se in bello o brutto non lo sapevo, mi alzai ormai sapevo che non sarei più riuscita a riposare guardai la sveglia erano le 5:43 minuti mi sedetti sul letto e attesi come ogni notte da due settimane che sorgesse l’ alba e portasse chiarezza nella mia mente in subbuglio.

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