Mai

di milos1996
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una normale giornata da eroe ***
Capitolo 2: *** L'amore non è amore bello se... ***
Capitolo 3: *** Duello alla Tana Pt.1 ***
Capitolo 4: *** Duello alla Tana Pt.2 ***



Capitolo 1
*** Una normale giornata da eroe ***


Mi presento brevemente , mi chiamo Andrea e questa è la prima fanfiction che pubblico.
Sono molto aperto a qualsiasi tipo di critica vista la mia totale inesperienza nel mondo della scrittura.
La storia che porterò sarà composta da circa 15 capitoli , sono già a buon punto con la stesura ed aggiornerò frequentemente se vedrò un discreto riscontro.
Non vi rubo altro tempo e vi lascio alla lettura, sperando di incuriosirvi.





Capitolo 1- Una normale giornata da Eroe


Diagon Alley in estate era magnifica. I Tiri vispi Weasley avevano riaperto i battenti finita la guerra e con i suoi colori e luci strambe illuminava tutta la via principale.
Le coppie passeggiavano felici , mentre i piccoli di famiglia gustavano  deliziosi gelati per affrontare il caldo afoso, osservavando rapiti le vetrine di Olivander e Accessori di Prima qualità per il Quidditch, immaginandosi a cavallo dell'ultimo modello di scopa volante o a combattere qualche creatura misteriosa con chissà quale incantesimo.
A tappezzare i  lati della strada si trovavano moltissimi ritagli della Gazzetta del Profeta che ripercorrevano ciò che era successo negli ultimi anni , per fare in modo che nessuno dimenticasse il clima del sospetto e di terrore a cui nessuno era riuscito sfuggire.
Nell'euforia generale nessuno fece caso ad una figura incappucciata che si incamminò velocemente verso il Ghirigoro. Teneva lo sguardo basso , le mani serrate in tasca e sembrava indifferente alle persone con cui accidentalmente si scontrava.
Il suono del campanello della porta preannunciò il suo ingresso nella libreria e molte facce curiose si voltarono dalla sua parte. Stizzito dall'accoglienza ricevuta  svoltò verso una zona isolata , coperta da scaffali, quando un richiamo lo fece trasalire:
"Ehy straniero - quasi urlò il bibliotecario - la Guerra è finita, perchè indossi il cappuccio?" Terminando con un sorriso.
Per tutta risposta l'altro si allontanò , cercando di non dare ulteriormente nell'occhio.
"Cos'hai da nascondere? -Chiese nuovamente il bibliotecario che cominciò ad agitarsi- non sarai per caso un mangiamorte in fuga?"
Nell'udire la parola mangiamorte molti dei presenti estrassero la loro bacchetta, pronti al peggio.
"Non è possibile avere un minimo di privacy? " Rispose il secondo con voce ferma ed infastidita 
"Non nel mio negozio , non se rende inquieti i miei clienti "  Con tre falcate lo raggiunse, e con un colpo secco di bacchetta fece scivolare il cappuccio dell'intruso.
"Per la Barba di Merlino.... Tu sei Harry Potter"
Non ebbe nemmeno terminato di pronunciare il suo nome che una folla indistinta circondò il ragazzo.
' Ti prego facciamo una foto magica insieme'
'Sei il mio idolo , non ci posso credere'
'Dai fammi un autografo che ti costa?'
'Facci vedere la Bacchetta della leggenda'
 Cercando di  resistere ad una situazione a cui non si sarebbe mai abituato , Harry cominciò a provare imbarazzo ed una punta di collera.
Collera che crebbe a dismisura quando un uomo calvo e massiccio si sporse dalla porta del Ghirigoro gridando a gran voce:
"Il grande Harry Potter è qui , venite."
Capendo che non avrebbe più potuto acquistare il volume di incantesimi avanzato che stava cercando , Harry si smaterializzò in preda alla rabbia.
Riapparve nella cucina della Tana , proprio mentre Ginny stava per cucinare.
Neppure l'atmosfera familiare che si respirava e l'idea del cibo spettacolare, che di li a poco avrebbe divorato, riuscirono a rallegrarlo.
"Non ci sei riuscito eh?" Lo punzecchiò la rossa
Il silenzio sconfortato di Harry la esortò a continuare
"Vedrai che la gente prima o poi si abituerà alla tua presenza , riuscirai a vivere  le tue giornate  come un ragazzo normale" Concluse Ginny baciandolo a fior di labbra.
"Già una normale giornata da eroe che non può muoversi di casa" - Sbottò Harry ironico -Quando mai la mia vita è stata normale? "
Ginny gli restitui uno sguardo triste, non sapendo come ribattere.
"Ti aiuto con il  pranzo, visto che non posso fare altro." Finì Harry avvicinandosi al piano cucina.
Ginny lo guardò nuovamente , poi sbuffando cominciò a prendere delle padelle.

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Capitolo 2
*** L'amore non è amore bello se... ***


" RONALD WEASLEY!"

 L'urlo furibondo di Hermione Granger risuonò per tutta la stanza.

"Quante volte ti ho detto di non provare i tuoi stupidi giochini su Grattastichi? Guarda com'è combinato."

Il povero gatto di Hermione si ritrovò con il pelo totalmente blu, ed ogni volta che poggiava una zampa a terra  una nota musicale echeggiava nell'aria.

"Ma tesoro , lo sai che prima di vendere i prodotti in negozio dobbiamo testar.." rispose debolmente Ron

" E non chiamarmi tesoro quando sono fuori di me , lo sai che non lo sopporto" 

Lo interruppe Hermione che si allontano a grandi passi in salotto.

Questi litigi ed incomprensioni  erano all'ordine del giorno a casa dei novelli fidanzatini. Subito dopo la fine della guerra magica fecero la scelta ambiziosa di andare ad abitare  insieme nella casa dei signori Granger a Londra. 
Quest'ultimi avevano deciso, dopo aver riabbracciato la figlia, di rimanere per il momento in Australia, visto che si erano totalmente ambientati  ed avevano uno studio dentistico in grande ascesa. 
La delusione di Hermione fu immensa, ma a mente lucida capì che ormai aveva un età in cui avrebbe dovuto crescere e fare scelte rischiose .

Così cominciò una convivenza con Ron , che parve subito entusiasta e la riempì di piani ed idee per il futuro.
Già il futuro.. un futuro che loro stessi avevano contribuito a preservare, appariva adesso così nebuloso. Se Ron ,al contrario, aveva le idee chiare circa il suo avviamento alla carriera da auror ,lei invece avrebbe voluto insegnare ad Hogwarts ma nutriva dubbi sulla sua propensione al ruolo di educatrice.

"Ehy amore " Ron appoggiato sulla porta interruppe il suo flusso di pensieri.

"Cosa vuoi?" Rispose dandogli le spalle

"Guarda chi è tornato dall' estetista." Disse scherzosamente Ron indicando Grattastinchi, il quale era finalmente tornato al naturale , ma fissando il rosso con sguardo omicida.

"E da quando sai cos'è un'estetista tu?" Rispose con finto cipiglio Hermione

"Beh sai mi sono documentato , le tue riviste possono essere molto interessanti" Ribattè l'altro grattandosi la nuca.

"Ronald Weasley mi sorprende la tua voglia di apprendere... e dimmi hai imparato qualcos'altro di utile?" Chiese la riccia con malizia.

Ron non si fece sfuggire l'occasione e baciò con passione la fidanzata, cingendola per i fianchi. Hermione rispose con lo stesso trasporto, aggrappandosi alla sua spalla.
 
Continuando a baciarsi con la stessa energia si spostarono  in cerca di un tavolo o del divano  , ma ad appena due passi da quest'ultimo Ron sentì sotto al piede qualcosa di liscio.

Il soffio doloroso di Grattastinchi li risvegliò dalla fase di trance in cui si trovavano.

"Miseraccia" Esclamò Ron sorpreso ma anche deluso per aver rotto involontariamente un momento di intimità.

La risata dolce di Hermione lo ridestò.

"Mi raccomando tienine un pò per stanotte eh, adesso deve andare" Concluse lei , ricordandosi di essere in ritardo per l'appuntamento con Ginny.

"Si devo andare anche io, George mi aspetta in negozio" Rispose Ron oscurandosi lievemente.

"Andrà bene"- lo incoraggiò Hermione dandogli  un casto bacio- " e poi chissà , potrei passare a trovarti "

" Sei impazzita Hermione ? Non mi vorrai rovinare la piazza" Dichiaro' tra il serio e lo scherzo l'altro.

"E questo cosa vorrebbe dire?" Si imbronciò lievemente Hermione.

 "Senti ma perchè questo weekend non pranziamo dai miei con Ginny ed Harry?" Chiese Ron ignorando la domanda precedente.

" Si , ne parlerò con tua sorella più tardi . E tu non fare troppo il piacione"

"Si tratterà sicuramente un termine babbano all'antica, proprio come te"

Così dicendo Ron si diresse a grandi passi in direzione della camera da letto, mentre Hermione , prendendo la borsetta, mugugnò tra i denti: 
'Sempre il solito'.

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Capitolo 3
*** Duello alla Tana Pt.1 ***


Cap. 3 - Duello alla Tana Pt. 1



La domenica di quella calda e soleggiata settimana arrivò molto velocemente. 

Ginny ed Harry avevano acconsentito a pranzare alla Tana e la Sig.ra Weasley fu entusiasta di ospitarli ,assieme a Ron ed Hermione.

Il pranzo fu consumato in un clima di inattesa tranquillità. George decise di declinare l'invito all'ultimo, alludendo ad un'invenzione da perfezionare. Quello che risultò curioso fu il tempismo utilizzato dal rosso; se dapprima sembrava scontata la sua presenza, non appena ebbe saputo che Harry e Ginny sarebbero venuti trovò un modo rapido per non presentarsi.

Il Sig. Weasley invece, una volta seduto a tavola estrasse dalla propria ventiquattrore un telecomando universale babbano. Tracciando con delicatezza i contorni dei pulsanti  e maneggiandolo con cura, iniziò a tempestare di domande Harry ed Hermione , i quali si divertirono molto a rispondere alle sue più assurde richieste e curiosità , spiegandogli che senza un televisore il telecomando non avrebbe potuto funzionare.

Una volta terminato l'esagerato pasto ,a base di ravioli alla zucca ed arrosto con patate, i ragazzi si sistemarono alla bene e meglio sui divani porpora in salotto.

"Ehy Harry" Esordì Hermione gioviale " un uccellino mi ha detto che Romilda Vane non si da ancora per vinta"

" Non me ne parlare guarda... A momenti me la ritrovo anche sotto la doccia" Disse il moro sconsolato facendo ridere gli altri.

" Non che la cosa ti dispiacerebbe vero?" Rispose ironicamente la sua fidanzata baciandolo con trasporto. 

"Il solito fortunato"  Esclamò Ron

"E questo cosa vorrebbe dire?" Chiese Harry scurendosi in volto

"Ma è ovvio, al Ministero non si fa altro che parlare delle tue imprese e di quanto grande diventerai. Qualche sera fa per caso ho origliato la conversazione di 3 delle ragazze  più carine dell'ufficio. Confabulavano su come farti capitolare ed accettare ad uscire con una di loro.. Tutto questo deve essere grandioso" Concluse Ron con una punta di invidia.

" Io vado a prendere il mio libro di Trasfigurazione , scusate ." Hermione stizzita, per non dire imbufalita, prese la via delle scale .

"Ron sei il solito idiota" lo apostrofò malamente la sorella , che si alzò dal divano per seguire l'amica.

"Pensavo di aver già chiarito a sufficienza questo discorso " Cominciò Harry gelido "non sono io che ho chiesto tutto questo , la notorietà e le attenzioni indesiderate, da altre che non siano la mia ragazza "-

Calcò bene sull'ultima parola osservando di soppiatto Ron sperando di sortire effetto , ma vedendolo abbastanza passivo nell'ascolto , continuò :
 "Quante volte devo ripeterti che non hai motivo di essere invidioso di me . Hai una famiglia che si ama e nelle sofferenze si fa forza ,unendosi più che mai. Hai un lavoro al negozio di George e la possibilità di ricoprire una carica importante al ministero. Hai una ragazza geniale che ti ama. Hai tutto il meglio che si possa desiderare." 

Concluse Harry voltandosi leggermente per osservare la schiena di Hermione che di gran carriera si allontanava.

"Sarà così" Rispose Ron per spezzare il silenzio pesante che si era venuto a creare - " Ti va di duellare? "

"Perchè no.. in fondo un pò di allenamento extra non fa male" Rispose il moro più rilassato. 

Poi prosegui " Soltanto una cosa... non risparmiarti . "

" Oh puoi contarci amico" Rispose Ron con sguardo infuocato.

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Capitolo 4
*** Duello alla Tana Pt.2 ***


Harry e Ron indossarono la divisa da allenamento utilizzata durante il corso dell'addestramento.

"Mi ha detto mio padre che possiamo usare dei mobili in disuso che si trovano nel granaio" Disse Ron euforico.

"Va bene , ma hai chiesto scusa ad Hermione ?" Chiese Harry ansioso

"Ah lo sai che quella fa cosi, poi le passa" .

Ron chiuse il discorso entrando nel granaio polveroso e pieno di ragnatele.

Al suo interno, oltre a diversi oggetti non identificabili appartenenti al Sig. Weasley, trovarono un'antica vetrina in legno e diversi divani , cassettoni e comodini particolarmente sporchi e rovinati.

Li fecero levitare nelle vicinanze di uno spiazzo in giardino , ma alcune piccole figure , alte circa 30 cm,  scorrazzavano emettendo versi e grida.

"Guarda, ci sono degli gnomi. Facciamo come ai vecchi tempi?" Chiese Ron con un sorriso.

Senza rispondere Harry comincio a correre ,seguito dall'amico, inseguendo ed afferrando per le caviglie le creature marroni.

Roteando un paio di volte,  lanciarono gli gnomi oltre una staccionata parecchio distante.

Tra le risate non si accorsero dell'arrivo di Ginny ed Hermione che li osservavano.

Se per la rossa il buon umore ed il divertimento era palpabile , lo stesso non si poteva dire per Hermione, che indossava un paio di occhiali da sole tenendo lo sguardo fermo davanti a se.

Una volta accortosi  di loro , Harry si avvicinò:

"Tutto bene?" Chiese guardando in particolare Hermione

"Certo, mai stata meglio" Mentì l'amica.

"Dovreste sbrigarvi a duellare, si sta facendo tardi" Disse Ginny arpionandosi al braccio del fidanzato.

"Si adesso iniziamo ... Allontanatevi, non vorremmo farvi del male " Rispose Harry  ironico.

"Harry aspetta" Lo fermò Hermione , trattenendolo per la divisa " Dai una bella lezione a quel cretino".

Il moro sorrise in risposta, posizionandosi di fronte all'avversario.

In tutto questo Ron rimase  in una buffa posizione di attesa con la bacchetta sguainata, cercando di ripassare mentalmente una strategia e gli incantesimi giusti.

"Sei pronto?" Domandò Harry concentrato.

Ron non rispose nemmeno e con un Expelliarmus improvviso provò a cogliere di sorpresa il rivale.

Harry riuscì appena a schivare il colpo , prima di sentire l'altro esclamare:

"Non mi risparmierò , te l'ho promesso"

Harry non si fece pregare e  rispose con una serie di potenti Stupeficium non verbali.

Ron arretrò di qualche metro, fino a trovare riparo grazie ad uno dei divani. Una volta al sicuro  si guardò attorno in cerca di una scappatoia o un oggetto da utilizzare.

"Locomotor" Urlò il rosso in direzione di un comodino , che fu scagliato a gran velocità nella direzione di Harry.

Quest'ultimo dovette terminare la serie di schiantesimi per pronunciare un Protego, su cui il comodino si infranse rumorosamente.

"Per quanto tempo hai intenzione di nasconderti?"

"Diffindo" Harry scagliò un fendente che tagliò in 2 parti il divano utilizzato da Ron come nascondiglio.

"Incarceramus" L'incantesimo di Ron andò a segno, ed Harry fu intrappolato da una stretta morsa di funi.

Il moro si dimenò un po' , lasciando credere a Ron di essere in difficoltà;

 Una volta che Ron si avvicinò felice, convinto della vittoria imminente, con un muto Relascio si liberò dalle funi.

"Everte Statim" Ron , colto di sorpresa, fu sbalzato diversi metri indietro e cozzò il fondoschiena sul duro terreno.

Nel mentre che l'avversario si rialzava , Harry vide degli usignoli su un ramo di un albero vicino a lui e decise di provare un incantesimo che l'aveva tormentato nelle ultime settimane.

"Oppugno"

Al suo comando gli uccellini schizzarono a velocità supersonica in direzione di Ron che ,con agilità, ne schivò parecchi.

 L'ultimo invece , partito in colpevole ritardo, lo colpì come una pallottola sul costato.

Il grido di dolore di Ron fu subito sostituito dalla rabbia :

"Cosa fai, mi prendi in giro?" Urlò a pieni polmoni.

Con orgoglio si tenne una mano sulla parte del corpo colpita, mentre cominciò a scagliare fatture e maledizioni di ogni tipo ed  intensità.

Harry , che non si aspettava una reazione di questo tipo, barcollò di fronte ai colpi poco precisi ma potenti dell'avversario.

"Bombarda Maxima" pronunciò Ron

L'incantesimo distrusse la vetrina antica, disperdendo moltissime scheggie di vetro, ferendo Harry ad una guancia .

"Ron calmati" Gridò Hermione che aveva compreso lo stato d'animo del fidanzato.

"Basta così, Ron. Expelliarm..."

Ma l'amico fu più veloce ed anticipò il suo incantesimo:

"Expulso"

Harry fu colto in pieno e sbalzato a decine di metri di distanza a velocità impressionante.

La scena sembrò scorrere al rallentatore, con lo sguardo di tutti proiettato sul corpo in volo.

Il ragazzo che è sopravvissuto si accorse solo dopo qualche secondo della pericolosità della situazione , ma non fece in tempo a reagire che il suo cammino fu bruscamente interrotto da un muretto in pietra, posto a delimitare del giardino.

L'impatto fu devastante , e tutto ciò che Harry percepì fu Hermione che lo richiamava, prima del buio.

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