Pictures of our past together di Ellygattina (/viewuser.php?uid=649673)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Storia 1: Svenimento ***
Capitolo 2: *** Storia 2: Risata isterica ***
Capitolo 3: *** Storia 3: Lutto ***
Capitolo 4: *** Storia 4: Per te ***
Capitolo 5: *** Storia 5: Chiave ***
Capitolo 6: *** Storia 6: Vuoto ***
Capitolo 7: *** Storia 7: Mondo crudele ***
Capitolo 8: *** Storia 8: Padre ***
Capitolo 9: *** Storia 9: Infanzia ***
Capitolo 10: *** Storia 10: Sogni ***
Capitolo 11: *** Storia 11: Sospiro ***
Capitolo 12: *** Storia 12: Respiro affannoso ***
Capitolo 13: *** Storia 13: Polso ***
Capitolo 14: *** Storia 14: Brutti ricordi ***
Capitolo 15: *** Storia 15: Urla ***
Capitolo 16: *** Storia 16: Petto pesante ***
Capitolo 17: *** Storia 17: Speranza ***
Capitolo 18: *** Storia 18: Delirio ***
Capitolo 19: *** Storia 19: Blocco ***
Capitolo 20: *** Storia 20: Rapimento ***
Capitolo 21: *** Storia 21: Armi ***
Capitolo 22: *** Storia 22: Prima trasformazione ***
Capitolo 23: *** Storia 23: Cantina ***
Capitolo 24: *** Storia 24: Altezza ***
Capitolo 25: *** Storia 25: Colpo di sole ***
Capitolo 1 *** Storia 1: Svenimento ***
Storia
1: Svenimento
Era
davvero esausto dopo
quell'ultimo scontro e le voci dei suoi amici che lo chiamavano gli
sembravano lontanissime. Avrebbe dovuto sciogliere la trasformazione
e tornare da loro ma non ne aveva la forza. Alla fine sentì
qualcuno
tirarlo fuori di peso dal corpo del gigante, ma non riuscì
nemmeno a
capire di chi si trattasse e il suo sguardo spento si posò
solo per
un attimo sul cielo lontano prima che il buio lo reclamasse.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per aver letto questa breve storia. Spero vi piaccia
e di aver reso bene la scena, visto il poco spazio a disposizione
(solo 3 frasi al massimo). Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e
grazie per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Come
ho accennato nell'introduzione, la raccolta partecipa all'iniziativa
“3FrasiFic”
indetta dal gruppo fb Hurt/Comfort
Italia - Fanart & Fanfiction.
Mi raccomando, ringraziate anche l'admin se la storia vi è
piaciuta,
perché senza di lei non sarebbe probabilmente mai nata. ;)
Se
a qualcuno interessa, ho
fondato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed
Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete
conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di
accogliervi qui
(attenzione ai possibili spoiler se non seguite le scan online
però,
anche se cerco di stare attenta). Vi aspettiamo numerosi! :)
A
tra poco con la prossima storia, spero!
Un
bacio,
Ellygattina
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Capitolo 2 *** Storia 2: Risata isterica ***
Storia
2: Risata isterica
Questo
era davvero troppo ed
Eren si abbandonò a una risata isterica che
lasciò straniti i suoi
amici. Li vide guardarsi l'un l'altro per qualche secondo a quel
suono innaturale finché Armin e Mikasa gli si avvicinarono
per
coinvolgerlo in un abbraccio consolatorio. Fu tentato di respingerli
ma non ebbe la forza di ribellarsi e lentamente, cullato dalle loro
voci e dal battito rassicurante dei loro cuori, riuscì a
calmarsi e
scivolare in un sonno senza sogni ancora seduti vicini sul duro
pavimento di pietra del castello.
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Capitolo 3 *** Storia 3: Lutto ***
Storia
3: Lutto
Aveva
già visto morire fin
troppe persone per la sua giovane età e con Hannes se n'era
andato
anche l'ultimo pezzo della sua infanzia distrutta dai giganti. Ancora
non riusciva a credere che l'uomo li avesse davvero lasciati ma
l'orribile scena che continuava a balenargli davanti era fin troppo
chiara in proposito e l'idea di essere rimasto semplicemente a
guardare come tanti anni prima lo faceva impazzire.
Strinse
forte gli occhi per
trattenere le lacrime ma il richiamo dolce di Mikasa e la sua mano
posata sul braccio lo fecero sciogliere e un attimo dopo piangevano
entrambi, sorreggendosi l'un l'altro, mentre Armin, appresa poco
prima la notizia, entrava di corsa nella stanza e si univa a loro.
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Capitolo 4 *** Storia 4: Per te ***
Storia
4: Per te
Sua
madre aveva sempre avuto
l'abitudine di portargli qualcosa di caldo da bere quando era
sconvolto e alla sua morte Mikasa, più o meno
consapevolmente, aveva
continuato la tradizione. Per questo, nel momento di maggior
sconforto, non si stupì quando la vide entrare nella sua
stanza con
una tazza fumante tra le mani, che gli passò con la frase di
rito
appena sussurrata.
Eren
accennò un sorriso
triste e la ringraziò, accettando la bevanda dolce che gli
scese
confortante in gola mentre un altro volto si sostituiva per un attimo
a quello dell'amica.
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Capitolo 5 *** Storia 5: Chiave ***
Storia
5: Chiave
Da
quando si era trasformato
la prima volta gli capitava spesso di perdersi nei suoi pensieri
fissando la chiave della cantina in cui erano riposte le speranze di
tutti. Un'enorme responsabilità per lui e un ottimo
incentivo per
dare fondo ad ogni briciola di energia nel tentativo di padroneggiare
al più presto l'abilità di indurimento dei
giganti che avrebbe
permesso al Corpo di Ricerca di riconquistare il Wall Maria, ma
finora i suoi sforzi non avevano portato a nulla di positivo.
Sempre
più debole e
frustrato a ogni giorno che passava, lasciò ricadere il
piccolo
oggetto all'ingresso di Levi e Hange, venuti a vedere come stava dopo
che quel pomeriggio era svenuto all'improvviso durante una riunione.
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Capitolo 6 *** Storia 6: Vuoto ***
Attenzione:
spoiler stagione 3, parte due.
Storia
6: Vuoto
Aveva
riposto tante speranze
nella cantina di casa sua e ora si sentiva stranamente vuoto mentre
ne usciva con i libri di suo padre e quella strana immagine di lui
con un'altra donna e un altro bambino. Da quel poco che aveva letto
con Mikasa prima che Levi e Hange li richiamassero per raggiungere
insieme i compagni sulle mura era ovvio che nello studio di Grisha
Jaeger fosse nascosto un tesoro preziosissimo per la salvezza di
tutti loro ma non riusciva a gioirne come avrebbe dovuto.
Si
incamminò quindi assorto
per le strade della città che i giganti avevano devastato
finché
una mano dell'amica si strinse intorno alla sua, ricordandogli
discretamente che non era solo, e poco dopo si accorse anche dello
sguardo del capitano, che da quando avevano trovato la foto non aveva
mai smesso, in realtà, di tenerlo d'occhio.
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Capitolo 7 *** Storia 7: Mondo crudele ***
Attenzione:
spoiler stagione 4.
Storia
7: Mondo crudele
Avrebbe
dovuto sapere da
tempo che il mondo in cui viveva era davvero crudele, ma più
cose
conosceva sul passato di suo padre e su ciò che li attendeva
oltre
le mura, più si stupiva di quanto potesse esserlo. Iniziava
a capire
cosa avrebbe dovuto fare per la salvezza dell'umanità, e a
se stesso
non poteva negare di avere terribilmente paura delle conseguenze del
piano che gli si stava formando nella mente, ma non aveva scelta.
Guardò
Levi e i suoi amici
nella sala con l'impressione di avere un macigno sul petto all'idea
di ferirli, ma se fosse servito a farli sopravvivere alla guerra
imminente, era pronto a sacrificare anche l'ultima cosa bella e
preziosa che gli era rimasta.
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Capitolo 8 *** Storia 8: Padre ***
Storia
8: Padre
Eren
si svegliò di
soprassalto con il respiro affannoso e gli occhi pieni di lacrime,
una mano protesa verso il padre, che di nuovo non era riuscito a
trattenere, e il senso di disagio portato con sé dal sogno
che
sapeva gli sarebbe rimasto addosso per tutto il giorno. Succedeva
spesso da quando l'uomo era scomparso nel nulla ma quella notte, un
istante dopo, sentì qualcuno muoversi accanto a lui nel buio
dell'infermeria e la voce del suo capitano, rimasto evidentemente ad
assisterlo, sembrò quasi accarezzarlo mentre gli chiedeva se
avesse
avuto un incubo.
Si
voltò verso Levi, grato
della sua presenza, e il suo ultimo pensiero cosciente, prima di
addormentarsi di nuovo qualche minuto dopo, fu che nel Corpo di
Ricerca aveva trovato una figura molto simile a quella di Grisha.
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Capitolo 9 *** Storia 9: Infanzia ***
Storia
9: Infanzia
Quando
Carla lo vide
rientrare quella sera in condizioni pietose non poté
trattenere
un'esclamazione esasperata prima di prendere l'occorrente per
medicarlo. Da un lato era contenta che Eren difendesse il suo amico
Armin, ma non capiva come fosse possibile che tornasse ogni volta
pieno di lividi e ferite nonostante il valido aiuto di Mikasa, che in
genere ne usciva illesa.
«Lo
so che non ti piace ma
cerca di stare fermo» gli disse dolcemente quando il bambino
protestò, come sempre, per il bruciore del disinfettante su
graffi e
sbucciature.
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Capitolo 10 *** Storia 10: Sogni ***
Storia
10: Sogni
La
vita non era semplice per
nessuno dei rifugiati da quando i giganti avevano attaccato
Shiganshina ma c'erano momenti in cui a Eren sembrava quasi
insopportabile. Il ricordo di sua madre divorata da uno di quei
mostri lo tormentava ogni volta che chiudeva gli occhi, e come se
questo non bastasse, poco dopo suo padre era sparito nel nulla. Per
fortuna al suo fianco c'erano ancora Armin e Mikasa, con i quali
sognava la tanto agognata libertà in un mondo migliore tutto
da
esplorare.
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Capitolo 11 *** Storia 11: Sospiro ***
Storia
11: Sospiro
Sospirò
di sollievo quando
qualcosa di fresco si posò sulla sua fronte bollente, ma si
sforzò
comunque di aprire gli occhi per vedere il volto del suo benefattore.
Sorpreso
e felice, riconobbe
nella penombra Levi e gli chiese in un sussurro di restare, alzando
poi una mano verso di lui.
«Va
bene, ma ora dormi»
disse piano l'uomo, afferrandola subito e riportandola sulla coperta
per impedirgli di affaticarsi troppo, ed Eren, rassicurato dalla
risposta e da quella stretta gentile, cedette di nuovo al sonno.
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Capitolo 12 *** Storia 12: Respiro affannoso ***
Storia
12: Respiro affannoso
Avevano
provato di tutto
ormai ma quella strana febbre non cedeva e Levi, decisamente
preoccupato, poteva solo cercare di dargli un blando sollievo con un
fazzoletto bagnato sulla fronte. Nonostante il potere dei giganti,
Eren sembrava stare sempre peggio, al punto che quel giorno soltanto
il suo respiro affannoso dimostrava all'infermiere di turno che era
ancora vivo.
«Riprenditi
presto,
moccioso» disse piano mentre lo aiutava a bere qualche sorso
d'acqua
fresca, osservando con una stretta al cuore quegli occhi verdi troppo
spenti.
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Capitolo 13 *** Storia 13: Polso ***
Storia
13: Polso
Non
aveva idea di cosa gli
fosse successo ma il dolore che sentiva ovunque era davvero atroce e
non riusciva a muoversi. Confuso e spaventato dal buio e dallo strano
silenzio che lo circondavano, non poté far altro che
aspettare
finché urla e rumore di passi non esplosero all'improvviso
tutto
intorno a lui.
Percepì
qualcuno
afferrargli un polso in cerca del battito e gridare un ordine che non
capì mentre mani più gentili gli accarezzavano la
fronte facendolo
scivolare nell'incoscienza leggermente più tranquillo.
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Capitolo 14 *** Storia 14: Brutti ricordi ***
Storia
14: Brutti ricordi
Era
strano camminare di
nuovo per le strade di Shiganshina dopo tanti anni ma i segni della
devastazione portata dai giganti gli impedivano di godersi davvero il
momento. Se da un
lato rivedeva
infatti con uno strano piacere scene e persone da troppo tempo
scomparse, dall'altro i terribili ricordi dell'attacco continuavano
ad assalirlo senza pietà.
Per
fortuna Mikasa, Levi e
Hange erano lì con lui, vivi nonostante lo scontro di poco
prima, e
il rumore dei loro passi in quel silenzio irreale lo aiutava in
qualche modo ad andare avanti senza cedere al dolore.
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Capitolo 15 *** Storia 15: Urla ***
Storia
15: Urla
Il
sonno di Eren era molto
agitato quella notte e Levi, incapace di abbandonarlo in un momento
simile, era seduto da tempo sul bordo del letto a tenergli una mano
nel vano tentativo di calmarlo, ma nemmeno questo bastò a
impedirgli, a un certo punto, di sollevarsi di scatto in maniera
molto rischiosa per le sue ferite non ancora rimarginate. Il capitano
però non se la sentì di obbligarlo a sdraiarsi di
nuovo,
limitandosi ad accoglierlo in silenzio tra le sue braccia quando il
ragazzo, fragile e spaventato come non mai, vi si tuffò
tremando in
cerca di affetto e protezione. Le urla strazianti delle persone che
aveva visto morire tra le fauci dei giganti gli risuonavano ancora
nelle orecchie ma la voce calma del suo superiore e le dolci carezze
che gli riservava solo quando stava particolarmente male sembravano
quasi allontanarle, a poco a poco, dalla sua mente sconvolta,
permettendogli alla fine di addormentarsi di nuovo in quell'abbraccio
caldo e rassicurante.
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Capitolo 16 *** Storia 16: Petto pesante ***
Storia
16: Petto pesante
Quel
giorno, alla fine degli
estenuanti allenamenti con il potere dei giganti, che ancora non
riusciva a usare come avrebbe dovuto, Eren stava barcollando come
sempre verso il castello per andare a riposarsi con il petto
stranamente pesante e il respiro sempre più difficoltoso.
Non aveva
intenzione di fermarsi, però, e a un certo punto fu solo
grazie a
Levi, che camminava con finta noncuranza accanto a lui, se
riuscì a
raggiungere indenne un muretto, dove venne fatto sedere, praticamente
a forza, mentre il
malessere
continuava a peggiorare. Ormai annaspava in cerca d'aria e
d'istinto si aggrappò al capitano, che sistematosi al suo
fianco,
gli prese la mano ghiacciata tra le sue in un gesto rassicurante,
esortandolo poi con
calma a
respirare insieme e a non arrendersi per quei piccoli insuccessi
finché il ragazzo, visibilmente più sereno, non
gli regalò un
lieve sorriso di profonda gratitudine, in seguito al quale Levi
decise che poteva farlo alzare per riportarlo in camera.
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Capitolo 17 *** Storia 17: Speranza ***
Storia
17: Speranza
La
vita nel Corpo di Ricerca
non era facile come aveva immaginato da bambino ma Levi, in qualche
modo, riusciva sempre a dargli speranza, qualunque cosa accadesse.
Non importava infatti quanto i muscoli fossero indolenziti per gli
allenamenti, bastava un burbero incoraggiamento del suo capitano per
credere che il giorno successivo sarebbe andata meglio, e nel buio
della notte le sue mani che lo coccolavano per sciogliere la tensione
e conciliare a entrambi il sonno erano la cosa più bella che
avesse
mai provato. Non ricordava nemmeno quando e come il loro rapporto
fosse cambiato a tal punto, ma in fondo non gli importava
finché, in
quelle poche ore, riusciva a godersi il calore che solo lui riusciva
a trasmettergli e vedere un futuro per tutti loro.
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Capitolo 18 *** Storia 18: Delirio ***
Storia
18: Delirio
Eren
si agitava nel letto in
preda al delirio chiamando i propri cari, che vedeva in pericolo,
mentre cercava disperatamente di alzarsi per andare ad aiutarli. Levi
però non poteva permetterglielo in simili condizioni e
tentava di
rassicurarlo mentre lo bloccava sul materasso, augurandosi che Hange
tornasse presto con la medicina.
Finalmente
la donna arrivò
e insieme lo costrinsero a mandar giù l'infuso di erbe che
avrebbe
dovuto fargli scendere la febbre, al termine del quale il capitano,
una volta adagiato di nuovo tra le lenzuola il ragazzo esausto,
poté
appoggiargli sulla fronte un panno fresco per dargli un minimo di
sollievo mentre questi, con un filo di voce a malapena percettibile,
lo implorava di restare con lui.
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Capitolo 19 *** Storia 19: Blocco ***
Attenzione:
spoiler stagione 3, parte uno.
Storia
19: Blocco
Una
volta raggiunto Eren
nella caverna sotterranea dei Reiss, Levi aveva capito subito che
qualunque cosa gli avessero detto o fatto lo aveva seriamente
turbato, ma non immaginava che il danno fosse tanto grave.
All'inizio, infatti, sembrava che le parole della squadra di
salvataggio lo avessero aiutato a superare il trauma, ma nel giro di
pochi giorni l'aveva visto sempre più serio e triste,
decidendo alla
fine di correre ai ripari il prima possibile.
Contrariamente
al solito,
non era stato facile convincerlo ad aprirsi, ma un po' con le buone,
un po' con le cattive, il capitano era riuscito infine a rimuovere il
blocco, ritrovandoselo all'improvviso stretto contro in cerca di
conforto mentre il ragazzo, con la voce che tremava, gli raccontava
delle fugaci visioni sul padre che continuavano a tormentarlo insieme
a troppe domande a cui non era in grado di trovare una risposta.
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Capitolo 20 *** Storia 20: Rapimento ***
Attenzione:
spoiler stagione 3, parte uno.
Storia
20: Rapimento
Levi
sapeva fin dall'inizio
che Eren era in serio pericolo ma da quando aveva capito che
rischiava di essere divorato, avrebbe solo voluto raggiungerlo il
più
in fretta possibile per riportarlo alla base sano e salvo.
Per
fortuna la squadra era
arrivata in tempo per liberarlo dalle catene e impedire il peggio ma
era chiaro che la terribile avventura avesse lasciato un segno
indelebile e una volta al sicuro in uno dei castelli del Corpo di
Ricerca, il capitano era rimasto a lungo al suo fianco per farlo
sfogare. Come immaginava, non era stato tanto il rapimento a turbarlo
ed era stata dura per Levi accettare che questa volta non sarebbe
stato in grado di dissipare, come sempre, i dubbi e le paure che le
improvvise rivelazioni sul padre avevano ovviamente portato con loro,
ma si sforzò comunque di consolarlo al meglio delle sue
capacità,
stringendolo forte a sé per farlo sentire di nuovo amato e
al
sicuro.
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Capitolo 21 *** Storia 21: Armi ***
Storia
21: Armi
Quel
giorno i membri del
104° corso di addestramento simulavano un combattimento nella
foresta e tra gli alberi era un continuo risuonare di lame contro
legno e commenti vari. Eren, da parte sua, rimaneva in silenzio,
concentrato come se intorno ci fossero davvero dei giganti, ma anche
così, a un certo punto, un intenso bruciore a un braccio lo
costrinse a fermarsi per medicare il lungo taglio che si era fatto
chissà come.
Purtroppo
il sangue non
accennava a fermarsi e poco dopo Armin, vedendolo in
difficoltà
mentre passava lì vicino, atterrò subito accanto
a lui per aiutarlo
ad applicare la giusta pressione e disinfettare la ferita prima di
avvolgerci intorno una benda e riprendere insieme l'allenamento.
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Capitolo 22 *** Storia 22: Prima trasformazione ***
Storia
22: Prima trasformazione
Non
si era mai sentito così
stanco e accaldato in vita sua e non riusciva a capire
perché Armin
e Mikasa urlassero in quel modo il suo nome. Non aveva idea di cosa
gli fosse successo e aprire gli occhi sembrava un'impresa troppo al
di sopra delle sue possibilità.
Spaventato
dalla situazione,
avrebbe voluto muoversi, gridare, fare qualsiasi cosa, ma
poté solo
abbandonarsi, ancora immobile e all'apparenza addormentato, alla
presa dei suoi migliori amici, che sebbene facessero inspiegabilmente
tanta confusione, erano comunque rassicuranti mentre lo stringevano e
lo accarezzavano, bagnandolo di lacrime e supplicandolo di
svegliarsi.
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Capitolo 23 *** Storia 23: Cantina ***
Attenzione:
spoiler stagione 4.
Storia
23: Cantina
Da
quando erano tornati da
Shiganshina, Eren sognava spesso la cantina di casa sua, trovandola
però piena di ombre minacciose pronte ad afferrarlo o
ferirlo con le
strani armi che aveva visto nei ricordi di suo padre, rivolgendogli
parole cariche di odio e disprezzo per lui e per i suoi cari che lo
facevano svegliare di soprassalto con le lacrime agli occhi e il
respiro spezzato per l'ansia e la paura. Non era più
riuscito a
riposare bene dal giorno di quella maledetta missione che era stato
così impaziente di intraprendere e ormai Levi, Hange e i
suoi amici
lo sapevano da tempo, ma nonostante i ripetuti inviti a confidarsi
con loro, non c'era stato verso. Non voleva turbarli con un simile
peso e sentendo la porta aprirsi per lasciar entrare di corsa Armin,
Mikasa e persino Jean, Connie e Sasha, che a quanto pare l'avevano
sentito lamentarsi o gridare per l'ennesima volta, si
preparò a
fingere come al solito che andasse tutto bene, sforzandosi di
sorridere ai loro palesi tentativi di distrarlo quando avrebbe solo
voluto abbracciarli forte e sfogare la disperazione che cresceva nel
suo cuore facendosi consolare come un bambino, anche solo per pochi
minuti, da coloro che un giorno, con ogni probabilità,
l'avrebbero
odiato e temuto quanto i marleyani che li attendevano oltre il mare.
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Capitolo 24 *** Storia 24: Altezza ***
Storia
24: Altezza
Ormai
membro del Corpo di
Ricerca di stanza a Trost, Eren salì per la prima volta
sulle mura
con i suoi compagni, fermandosi poi per qualche secondo a contemplare
il panorama, all'apparenza sconfinato, mentre il vento gli
scompigliava i capelli. Respirò forte quell'aria fresca che
sapeva
stranamente di libertà e la testa gli girò per un
attimo al
pensiero di essere riuscito, dopo tanta fatica, a raggiungere parte
del suo obiettivo.
Mikasa
lo afferrò subito
per un braccio, chiedendogli preoccupata se andasse tutto bene, e il
ragazzo le sorrise felice, indicandole entusiasta quella distesa di
erba e alberi in cui presto si sarebbero avventurati mentre Armin si
univa a loro con altrettanta gioia e gli occhi che brillavano.
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Capitolo 25 *** Storia 25: Colpo di sole ***
Storia
25: Colpo di sole
Era
una giornata caldissima
in cui il sole picchiava forte e il piccolo Eren, uscito qualche ora
prima da Shiganshina con i suoi amici in cerca di un po' di fresco,
si sentiva sempre peggio. La testa gli faceva ormai talmente male da
non riuscir più a tenere gli occhi aperti e la nausea,
insieme a un
caldo insopportabile, non gli dava pace. All'inizio, incapace di
continuare a correre, si era seduto per un po' all'ombra di alcuni
alberi vicino al fiume con la borraccia di fianco, ma alla fine
Mikasa, con l'aiuto di Armin, se l'era caricato sulla schiena per
portarlo a casa di corsa, nella speranza che il dottor Jaeger
riuscisse a curarlo.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che le piccole
scene raccontate in questa raccolta vi siano piaciute e di averle
rese al meglio, visto che ho ancora poca familiarità con
personaggi
e situazioni. Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e grazie per il
tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Ringrazio
però anche l'admin e i membri del gruppo fb
Hurt/Comfort
Italia - Fanart & Fanfiction per i bellissimi prompt
che mi
hanno suggerito e per il loro supporto. Mi raccomando, passate a
trovarci se anche voi amate questo genere! ;)
Per
tutti gli interessati, ricordo di aver fondato tempo fa un gruppo
facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli
anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste
bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui
(attenzione ai possibili spoiler se non seguite le scan online
però,
anche se cerco di stare attenta). Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto,
augurandovi una buona serata e buonanotte per dopo.
Un
bacio e alla prossima!
Ellygattina
|
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