Dagger and Love

di misslegolas86
(/viewuser.php?uid=279338)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sacrifice ***
Capitolo 2: *** Love and dark magic ***



Capitolo 1
*** Sacrifice ***


“Signore Oscuro ti ordino di ucciderlo” Zelena brandendo il pugnale impartì l’ordine.
Erano su Main Street nel cuore di Storybrooke. La strega aveva obbligato Rumpelstiltskin a bloccare nella loro posizione tutti quelli che erano presenti: Belle, Emma e Baelfire. Poi con il pugnale gli aveva ordinato di uccidere suo figlio.
Rumpelstiltskin sollevò la mano lottando contro la sua volontà ma era una battaglia inutile, l’Oscuro non poteva sottrarsi ad un ordine diretto impartitogli dal possessore del pugnale. La magia fluì illuminando di viola la mano di Rumpelstiltskin mentre le lacrime rigavano il suo volto. Era una visione atroce vedere la lotta in atto in un singolo uomo, potere contro amore. Un getto di luce scaturì dalla mano di   Rumpelstiltskin ma non centrò Baelfire colpendo l’asfalto ai suoi piedi.
“Oscuro Signore niente giochetti! Esegui il mio ordine!” la voce di Zelena, resa ancora più acuta dall’eccitazione del male, ribadì il suo comando. Aveva capito che Rumpelstiltskin era riuscito a dominare in parte il potere che lo dominava e aveva così evitato di colpire suo figlio “Uccidi Baelfire”
La mano di Rumpelstiltskin si sollevò di nuovo come mossa dai fili di un burattinaio, di nuovo la magia la illuminò. Era impossibile sottrarsi ad un ordine così diretto ed esplicito. Ma quando ormai l’incantesimo che avrebbe sottratto la vita al ragazzo stava per partire Rumpelstiltskin volse la mano verso se stesso. La magia lo colpì in pieno petto.
Baelfire fu il primo a capire che l’incantesimo che li teneva inchiodati era venuto meno. In un attimo fu accanto al padre scaraventato a terra dalla sua stessa magia che aveva scagliato contro se stesso.
“Emma, portaci lontano da qui!” urlò il ragazzo mentre sollevava le spalle di Rumpelstiltskin privo di sensi. Emma li fece scomparire in una nuvola bianca mentre l’urlo di frustrazione di Zelena riempiva l’aria. Aveva il pugnale eppure l’Oscuro Signore non obbediva ai suoi comandi.
Baelfire si ritrovò nell’ufficio del sindaco il padre steso ai suoi piedi. Emma li aveva mandati in uno dei pochi posti in cui Zelena non poteva entrare. Regina aveva incantato il suo ufficio per impedire l’accesso alla sorella. Lì suo padre era al sicuro a meno che il pugnale non agisse ancora.
“Papà” chiamò “Papà” ma Rumpelstiltskin rimase privo di sensi, pallido come un cadavere.
Baelfire lo sollevò a fatica e lo distese su uno dei lussuosi divani di Regina. Gli slacciò la cravatta e sbottonò la camicia. Provò ad ascoltare il battito del cuore al polso ma non sentì nulla. Con il panico che cresceva in lui sempre di più provò sul collo. Il battito era così flebile che dubitava di averlo davvero percepito. Chinò l’orecchio vicino alle labbra, il respiro, appena avvertibile, c’era ancora mentre le labbra stavano assumendo un sinistro colorito violaceo.
“Papà” chiamò di nuovo dandogli qualche colpo sul viso ma Rumpelstiltskin sembrava non riuscire a percepire nulla.
Preso dalla disperazione Baelfire gli aprì la camicia e allora notò una macchia scura sul petto, come una grossa bruciatura proprio lì dove si era auto colpito con la magia. Il ragazzo vi pose la mano. Rumpelstiltskin cacciò un urlo di dolore puro spalancando gli occhi, poi cominciò a tremare
“Papà!” esclamò Baelfire afferrando la mano dell’uomo, era gelida come un pezzo di marmo.
Rumpelstiltskin fissò gli occhi sul viso del ragazzo impiegando un po’ di tempo per metterlo a fuoco “Bae” poi esalò. L’estremo dolore lo aveva riportato alla realtà
“Papà, dimmi cosa posso fare per aiutarti” disse subito il ragazzo sapendo che ogni minuto trascorso avvicinava suo padre alla morte.
Rumpelstiltskin scosse la testa “Bae, non c’è più niente da fare” la voce era così flebile e incerta che era a stento udibile.
“No, no non è possibile. Tu devi avere una soluzione. Prova a curarti”
“Bae, non posso curare con la mia magia un danno da essa procurato”
“Allora lo farà Emma”
“La sua magia di luce non avrà effetto sul Signore Oscuro”
“Chiederò a Regina”
“I suoi poteri non possono competere con la magia dell’Oscuro”
“Belle. Il bacio del Vero Amore porrà rimedio a qualsiasi cosa”
“Io ho rifiutato il bacio del Vero Amore tanti anni fa nel Castello Oscuro. Quella magia con me non funzionerà, Bae. Questo è il prezzo che devo pagare.”
Rumpelstiltskin si sforzava di rispondere a tutti i dubbi di suo figlio, voleva che capisse, che si rendesse conto che non c’erano alternative alla sua morte. Ma ogni parola gli costava uno sforzo enorme, ormai non riusciva più a controllare il tremore e spesso doveva smettere di parlare per riprendere fiato.
Baelfire si tolse la giacca e con essa coprì suo padre per dargli un po’ di calore.
“Bae, ascolta. Questa è la soluzione migliore. Questo potere malvagio morirà con me e tu sarai libero e al sicuro. Potrai avere la tua vita senza oscurità”
“No, papà, non puoi lasciarmi”
“Questa volta, figliolo, non ho scelta. Vorrei tanto ma non ho scelta”
“Perché l’hai fatto?” chiese disperato Baelfire
“Non avrei mai potuto ucciderti” Rumpelstiltskin tese la mano e accarezzò suo figlio prima di perdere di nuovo i sensi.
 
***
Belle fece irruzione nell’ufficio del sindaco
“Emma, mi ha detto che vi aveva mandati qui” disse agitata rivolta a Baelfire mentre si inginocchiava al capezzale di  Rumpelstiltskin.
“E Zelena?” chiese Baelfire
“Ha provato ad evocare il Signore Oscuro con il pugnale ma non è successo nulla. Alla fine è scappata”
La ragazza scostò una ciocca di capelli dalla fronte di Rumpelstiltskin, poi, lo bacio
“Aveva detto che non avrebbe funzionato” disse deluso Baelfire, per un attimo aveva sperato che Belle riuscisse a strappare suo padre dalla morte.
“E’ gelido” disse Belle con gli occhi pieni di lacrime “Dobbiamo fare qualcosa”
“Mi ha detto che nessuna magia potrà aiutarlo. Non la sua, non quella di Emma né quella di Regina. Ma forse le fate…” propose Baelfire
“No, non possono aiutare il Signore Oscuro. La loro magia non potrà mai avere effetto” rispose sconsolata Belle.
“Hai detto che Zelena lo ha evocato con il pugnale. Come mai non è successo nulla? La magia protettiva di Regina su questa stanza agisce anche sugli effetti del pugnale?” chiese confuso Baelfire
“No, non credo. Penso che essendosi Rumple opposto all’ordine di Zelena di ucciderti abbia spezzato il legame di sottomissione con lei”
“Quindi papà non è più sottoposto al controllo del pugnale?”
“Non ne sono sicura, non era mai successo con nessuno Signore Oscuro, ma credo che Rumple sia libero solo da Zelena. Chiunque altro prenderà il pugnale potrà controllare l’Oscuro.”
Restarono in silenzio per un po’ ascoltando il flebile respiro di Rumpelstiltskin che continuava ad essere scosso da un tremito incontrollabile. Entrambi stavano pensando a come la capacità di amare di Rumpelstiltskin era riuscita a resistere al più forte potere esistente, quello del pugnale. Aveva scelto di sacrificarsi pur di non far del male a suo figlio
“Devo fare qualcosa” disse all’improvviso Belle “Non posso arrendermi senza lottare”
“Che cosa hai in mente? Secondo papà non c’è nulla da fare” chiese Baelfire sorpreso dal coraggio e dalla testardaggine della donna
“Per questo non andrò al suo negozio. Lì non troverò nulla se Rumple ti ha detto che non ci sono soluzioni. Cercherò nella cripta di Regina.”
Baelfire la guardò senza capire
“Lì ci sono tutte le cose di Cora. Lei ha cercato per anni di sconfiggere il Signore Oscuro per impossessarsi del suo potere, può darsi che trovi qualcosa che possa esserci utile. Rumple era già il Signore Oscuro non è mai stato interessato a volumi o incantesimi che indagassero le debolezze dell’Oscuro. Se esiste qualcosa lo troverò nei volumi di Cora”
“Vengo con te” disse subito il ragazzo
“No, Baelfire. Resta qui. So che ti vorrebbe con lui se…” Belle non riuscì a concludere la frase. Non poteva neanche pensare che Rumpelstiltskin morisse.
“Hai ragione. Ma non morirà finchè non ti avrà detto addio” disse Baelfire, conosceva troppo bene la caparbietà di suo padre. Non lasciava mai questioni in sospeso. E Belle era una delle cose più importanti della sua vita
“Allora è meglio che vada. Avrà una ragione in più per continuare a lottare fino a che non troveremo una soluzione” disse Belle. Depose un bacio sulle labbra del suo unico amore e lasciò la stanza.
 
SPAZIO AUTRICE
Salve a tutti! Questa storia nasce dalla voglia di mettere Rumple davanti alla situazione estrema di essere controllato e di essere un pericolo per le persone che più ama. D’altronde Zelena ha mostrato quanto è sadica nella serie ordinando a Rumple di uccidere Belle e infatti quando è a Storybrooke sotto controllo Rumple teme proprio per Belle pregandola di stargli lontano. Qui ho inserito Bae che nella mia personale visione delle avventure a Storybrooke non è morto. Rumple merita di avere suo figlio. Buona lettura!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Love and dark magic ***


Erano trascorsi due giorni. Belle non aveva chiuso occhio e non aveva mai lasciato la cripta di Regina immersa nei volumi che erano stati di Cora.
Le condizioni di Rumpelstiltskin erano peggiorate ma rimaneva ancora attaccato alla vita nonostante tutto. Al gelo delle membra ora era subentrata una febbre bruciante. Baelfire al suo capezzale cercava di dargli un po’ di sollievo cambiando in continuazione le bende bagnate che gli poneva sulla fronte. Erano stati pochi i momenti in cui aveva ripreso conoscenza e sempre aveva chiesto un’unica cosa: dov’era Belle. Ma i momenti di lucidità erano così brevi che Baelfire non era mai stato costretto a dargli una risposta.
Il ragazzo era sempre in contatto con Belle ma nessuno dei due aveva buone notizie da dare. Quindi fu con sorpresa che Baelfire vide arrivare la ragazza
“Ho trovato qualcosa” disse Belle aprendo il libro che aveva portato con sé dalla cripta di Regina
Baelfire fu subito al suo fianco, sentendo la speranza rinascere in lui
“L’unica cosa che può sanare il Signore Oscuro da una sua magia è il pugnale” disse la ragazza
“Ma è ancora nelle mani di Zelena e non sappiamo dov’è! Potrebbero volerci giorni per trovarla e per sottrarle il pugnale. Papà non ha tutto questo tempo!” esclamò deluso Baelfire
“Lo so. Per questo ho cercato un modo per riottenere il pugnale senza dover affrontare Zelena” replicò Belle
“E’ possibile?”
“Sì, ma è necessario utilizzare la magia oscura”
I due si guardarono negli occhi. Nessuno di loro aveva mai lanciato un incantesimo eppure entrambi adesso erano disposti a fare qualsiasi cosa per salvare Rumpelstiltskin.
“Che cosa ti serve” disse pratico Baelfire
“Henry mi ha detto dove trovare uno dei calderoni di Regina” così Belle aprì uno degli armadi dell’ufficio e tirò fuori un calderone che depose al centro della stanza. “Dalla cripta ho portato tutto quello che mi serve per accendere un fuoco magico” continuò la ragazza svuotando la borsa che aveva con sé piena di flaconi di polveri colorate e pozioni “E prima di venire qui sono passata dalla villa di Rumple. Nella cantina ho trovato gli ingrediente che il libro prevede per l’incantesimo che ci serve per riottenere il pugnale. Manca solo un po’ di sangue del Signore Oscuro”
Belle sembrava padrona della situazione come se non avesse fatto altro che preparare pozioni e incantesimi ma in realtà cercava di mostrarsi molto più forte di quello che in realtà era. Sapeva che doveva essere coraggiosa per Rumple e soprattutto per Baelfire.
Porse al ragazzo un coltello ben affilato e un calice. Baelfire li prese e si avvicinò al padre. Lo ferì sul palmo della mano ma Rumpelstiltskin era troppo debole per riprendere conoscenza. Restò privo di sensi mentre il sangue fuoriusciva dalla ferita riempiendo il calice.
Belle intanto aveva portato ad ebollizione il calderone, acceso grazie alla magia, e aveva già versato tutti gli ingredienti necessari all’incantesimo
“Dovrei farlo io” disse Baelfire mentre le porgeva il calice colmo del sangue di  Rumpelstiltskin
“Non potrei mai permetterlo. Rumple ha sacrificato tutto per te affichè tu fossi libero dall’oscurità. Lo farò io, su questo non si discute” disse decisa Belle, sapeva che quel momento sarebbe venuto, Baelfire era così testardo, così simile a Rumpelstiltskin
“Non vorrebbe che lo facessi tu” replicò il ragazzo “Tu sei sempre stata la sua luce”
“E per questo non ho mai capito la sua oscurità. Questa è l’occasione giusta” Belle chiuse così la discussione. Prese il calice con il sangue di Rumpelstiltskin lo versò nel calderone in ebollizione e, leggendo dal libro di magia oscura che aveva portato con lei, pronunciò la formula dell’incantesimo. Immediatamente il contenuto del calderone cominciò a ruotare formando una massa vorticante nera come la notte. Dal suo centro cominciò ad emergere prima una punta, poi, la lama e, infine, l’impugnatura del pugnale dell’Oscuro Signore. Belle lo afferrò lanciando un grido di dolore, poi, lo scagliò sul pavimento. Era rovente come appena uscito da una fornace ma era stato necessario toglierlo dal calderone o sarebbe ritornato indietro.
Baelfire si avvicinò al pugnale. Le lettere del nome  Rumpelstiltskin incise sulla lama erano quasi del tutto scomparse. Ne restavano ancora solo tre, prova inequivocabile della prossimità alla morte
“Baelfire, utilizzalo su Rumple. Il libro dice che basterà toccare la parte ferita con la lama e l’Oscuro guarirà. So che Rumple vorrebbe che lo avessi tu. Di te si è sempre fidato” disse Belle che cercava di sopportare il dolore dell’ustione alla mano provocata dal pugnale appena uscito dal calderone.
Il ragazzo toccò con preoccupazione l’impugnatura temendone il calore ma ora il pugnale, diventato rovente a causa del trasferimento creato dall’incantesimo, era perfettamente freddo. In quel momento scomparve dalla lama anche la lettera “K” del nome Rumpelstiltskin, il tempo stava per finire.
Baelfire aiutò Belle a rialzarsi e insieme si avvicinarono a Rumpelstiltskin. Belle rimosse la benda dalla fronte infuocata dell’uomo e gli aprì la camicia mettendo a nudo il petto ferito all’altezza del cuore.
Il ragazzo sollevò il pugnale e sentì la magia scorrere lungo la lama. Lo tenne a poca distanza dal corpo di Rumpelstiltskin e lo fece scorrere dalla testa fino alla cintola. Dopo di che poggiò con delicatezza la punta del pugnale al centro della ferita sul petto.
Belle e Baelfire trattennero il fiato mentre osservavano la macchia scura sul torace rimpicciolire e scomparire. Belle si avvicinò, pose la sua mano sulla fronte di Rumpelstiltskin “La febbre è scomparsa!” esclamò.
Entrambi erano ancora incerti sul da farsi quando Rumpelstiltskin riaprì gli occhi
“Belle! Bae!” furono le sue prime parole mentre lo sguardo si spostava dall’uno all’altra quasi senza credere ai suoi occhi. Belle cadde in ginocchio al suo fianco e affondò il volto sul suo petto piangendo di gioia. Baelfire prese la mano di suo padre e la strinse nelle sue, non era più gelida come il marmo.
Rumpelstiltskin timoroso che fosse tutto un sogno affondò una mano nei capelli di Belle che piangeva sul suo petto mentre l’altra la serrò ancora più forte alle mani di Baelfire. Rimasero così per un po’, tutti e tre, godendosi semplicemente la felicità insperata di essersi riuniti.
Poi Baelfire raccolse il pugnale che aveva lasciato cadere a terra dopo averlo usato “Questo è tuo. Te lo restituisco”
“Ma come…” chiese Rumpelstiltskin cercando di capire quello che era accaduto. Il suo sguardo si fermò sul calderone al centro della stanza “Avete utilizzato la magia?”
Baelfire raccontò, allora, tutto quello che era successo da quando Rumpelstiltskin si era opposto a Zelena su Main Street, le ricerche di Belle nei libri di Cora, la soluzione che aveva trovato e realizzato. Poi, dicendo di voler andare a tranquillizzare Henry sulla salute del nonno li lasciò soli, capiva che avevano bisogno di parlare tra di loro.
Rumpelstiltskin si mise a sedere sentendo ancora un po’ la testa girare e Belle prese posto accanto a lui
Rumpelstiltskin le strinse le mani ma la ragazza si lasciò sfuggire un gemito.
“Sweatheart, ma tu sei ferita. Avresti dovuto dirmelo subito” disse preoccupato Rumpelstiltskin scoprendo la bruciatura alla mano. Senza perdere tempo utilizzò la magia per curarla “Belle, non avresti dovuto fare tutto questo per me” disse, poi, guardandola negli occhi
“Ma che dici, Rumple?”
 “So quanto ti è costato utilizzare la magia oscura”
“Non c’erano altre possibilità e io non volevo perderti, Rumple.”
“Come stai, darling. Dimmi la verità. Sai che a me puoi dire tutto”
“E’ stato ripugnante usare una tale magia. Eppure…eppure una parte di me era inebriata da un così grande potere.” Disse sincera la ragazza “Ti senti anche tu così quando pratichi la magia?”
“Sì e no. Diciamo che in me l’esaltazione è di molto superiore alla repulsione. Però sì, il contrasto di sentimenti è lo stesso” replicò Rumpelstiltskin che poi aggiunse “Immagino che Bae abbia insistito per farlo lui. Grazie per non averglielo consentito”
“Non avrei mai potuto permettere che si macchiasse con l’oscurità. So quello che hai passato per proteggerlo”
“Non è per questo, Belle. Tu lo hai salvato. Bae, non avrebbe resistito all’oscurità. Già in passato il male ha conquistato la sua anima” Rumpelstiltskin prese la mano della ragazza che ancora teneva tra le sue e se la portò alla tempia. In questo modo le mostrò il suo ricordo più nascosto, il momento in cui Baelfire lo aveva controllato e costretto ad uccidere Beowulf lasciandosi irretire dal potere del pugnale.
“Ho evitato che ricordasse tutto questo” riprese Rumpelstiltskin “ma lui non è forte come te alle lusinghe dell’oscurità. Grazie per averlo tenuto lontano dal male anche senza sapere nulla”
Belle non sapeva cosa dire. Quel ricordo con l’ennesimo sacrificio di Rumpelstiltskin per suo figlio l’aveva lasciata senza parole.
“Hai salvato la mia vita e l’anima di Baelfire. Hai salvato entrambi, Belle, anche se mi dispiace davvero che tu abbia dovuto usare la magia oscura”
Belle pose il suo dito sulle labbra di Rumpelstiltskin “Era la cosa giusta da fare, Rumple. Piuttosto dimmi di Zelena”
Rumpelstiltskin guardò la ragazza, pieno di amore. Lei aveva appena macchiato la sua anima praticando la magia oscura ma ancora si preoccupava per lui, voleva capire come si sentisse lui dopo essere stato dominato dalla strega in modo così assoluto
“E’ terribile essere controllato con il pugnale. E’ come essere una marionetta nella mani di un padrone. Non hai il controllo su nulla, non hai limiti. Puoi solo obbedire. Ma non potevo fare del male a Bae” la voce di Rumpelstiltskin si incrinò.
“Ma tu sei riuscito ad opporti. Sai se è mai successo ad altri Signori Oscuri di resistere al comando del pugnale?”
“No, mai”
“Capisci questo cosa significa?” disse Belle accarezzandogli la guancia e asciugando una lacrima solitaria che la solcava “Che la tua capacità di amare è più forte di qualunque male o potere sia in te. L’oscurità non riuscirà mai a dominarti in modo assoluto. E sei tu stesso che riesci a limitarla. È quello che ho sempre visto in te fin dai giorni nel Castello Oscuro. Ora è chiaro anche a te”
Rumpelstiltskin la baciò. Non sapeva cosa aveva fatto per meritarsi un simile angelo ma era la cosa più bella che gli fosse capitata. Avrebbe fatto di tutto per non perderla.
 
SPAZIO AUTRICE
Mi piaceva far collaborare Belle e Baelfire ma allo stesso tempo che Belle proteggesse il figlio di Rumple come aveva sempre fatto lui. Da questa idea è nato questo capitolo conclusivo con Belle che pratica la magia e capisce in questo modo in parte l’attrazione e il potere che essa ha per Rumple. Buona lettura!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3977953