L'ombrello rosso

di KurryKaira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il varietà di Sinnoh ***
Capitolo 2: *** Il monastero a Sinnoh ***
Capitolo 3: *** Alla ricerca dei guardiani ***
Capitolo 4: *** La preghiera per Dialga e Palkia ***
Capitolo 5: *** Il sacrificio ***
Capitolo 6: *** Il vostro aiuto ***
Capitolo 7: *** La neve che fiocca su Sinnoh ***



Capitolo 1
*** Il varietà di Sinnoh ***


"In occasione del tutto speciale, apre un varietà Pokémon qui a Sinnoh! Si terrà il 22 maggio, potranno parteciparci le performer che riusciranno a completare l'ombrellino! Vi spiego subito!" La coordinatrice di Sinnoh dai lunghi capelli blu era a casa accanto alla madre mentre davano questo programma.
Hikari:- Varietà pokémon? E' simile alle gare di noi coordinatori mamma?-
"Vedete questo ombrellino rosso? Potete trovarlo gratuitamente in ogni market della vostra città! E vedete queste fotografie?" mostravano sei foto, ognuna raffigurante una ragazza diversa "Sono sei tra le performer piu' talentuose di Kalos! Ovviamente c'è anche la regina Elle!"
Hikari alzò un po' il volume. "Sparpaglieremo diverse copie di queste fotografie per tutta Sinnoh, e non solo! Potreste trovarle anche nelle altre regioni, a Kanto, Unima, Hoen e così via! Vi basta trovare le sei fotografie, attenzione, esclusi doppioni, e completare l'ombrellino!" Mostravano come togliendo l'adesivo dalle foto queste si attaccassero perfettamente alle sagome delle facce dell'ombrello "una volta che avrete completato l'ombrellino con tutte e sei le performer presentatevi alla nostra sede e sarete automaticamente iscritte come performer al varietà di Sinnoh!"
Ayako:- Sei interessata?- Chiese alla figlia.
La ragazza spense la tv:- Bah, sono appena tornata a casa dopo un lungo viaggio, è bello anche godersi il tempo con te, no mamma?- Sorrise infilandosi fra le sue braccia, la donna ricambiò il sorriso.
In un'altra regione, Kanto, anche un'altra ragazza stava seguendo lo stesso programma affacciata alla vetrina di un negozio di televisori, e euforica urlò ai suoi due compagni di viaggio:- Sentito?! Dobbiamo trovare queste fotografie e andare a Sinnoh!-
Kojiro:- Ma Sinnoh è lontana...-
Musashi nervosa:- Non così lontana- lo strattonò per la maglia:- Ma in effetti la tua morte è più vicina se non mi accontenti!- Visotruce.
Il pokémon gatto e il ragazzo sospirarono guardandosi, poi tutti e tre vennero allontanati dal proprietario del negozio:- Spaventate i clienti!!- Urlò inseguendoli con una scopa.
Affannati un po' più in la:- Che modi!- Sfiatò la ragazza.
Nyasu:- I tuoi non sono migliori- Di nuovo visotruce da parte di lei.
Riprese a gioire poi, saltellando tra le braccia del compagno di squadra umano:- Ma avete visto?? Tra le sei performer talentuose di Kalos c'ero anche io!! Avete visto??-
Il ragazzo sorrise sfiorando le braccia di lei delicatamente:- Sì, non mi stupisce!-
Nyasu:- Sì, non eri affatto male!- Sorrideva anche lui.
Kojiro:- C'era anche la mocciosetta, Serena.-
Nyasu:- Sì, e la regina di Kalos, Elle!-
Musashi:- C'ero. Io- ribadì riportando l'attenzione a sé stessa.
Kojiro sospirò:- E va bene, andiamo a prendere quest'ombrellino e a cercare queste foto!-
Nyasu annuì ridacchiando, quando Musashi si metteva in testa qualcosa non c'era modo di farle cambiare idea!
La notizia arrivò, ovviamente, anche a Kalos.
Citron ed Eureka prendevano il tè a casa della loro amica e compagna di viaggio Serena.
Eureka entusiasta:- Hai visto?? Eri tra le sei ragazze!!-
Serena imbarazzata ma visibilmente felice:- Sì, ho visto!-
Citron:- Che farai? Vuoi partecipare?-
Serena:- Beh... Sinnoh è lontana, e non è detto che trovi le sei fotografie...-
Citron timido ma sempre sorridente:- Potremmo cercarle insieme qui a Kalos, e se fortunatamente le trovassimo allora ti accompagneremo a Sinnoh! Che dici?-
Eureka:- Sì!! Ci sto!-
Citron la sgridò dolce:- Non sei tu a dover decidere!-
Serena assaggiò il suo tè, sorrise bellissima:- Perché no? Sara' divertente insieme!-
Eureka:- E poi chiameremo quel Satoshi e gli diremo di presentarsi a Sinnoh per fare il tifo per te!!-
Serena arrossì nascondendo il viso mentre beveva la tazzina:- Che dici? Non è il caso di disturbarlo per così poco.-
Citron:- Non è poco! E poi mi manca tanto... devo ammettere- arrossì un po' anche lui, Serena guardò altrove, Eureka:- Pensa quanto manca a lei fratellone!- Dando lui una pacca sulla spalla talmente forte da fargli sputare il tè.
Intanto il Team Rocket vestito con abiti comuni passeggiava per le vie di Kanto, indossavano entrambi dei pantaloni di cotone bianchi, lui poi una camicia verde e una giacchetta sempre di cotone bianco, lei un toppino lilla che le lasciava scoperte pancia e spalle, però indossava anche lei una giacchetta bianca e un capellino dello stesso colore le raccoglieva i capelli. Nyasu indossava dei baffi.
Avevano già preso l'ombrellino e lei saltellava per le strade facendoselo roteare tra le braccia.
Nyasu:- Fosse sempre così allegra...-
Avevano già trovato diverse foto, erano veramente bravi nelle cacce al tesoro. In verità però la ragazza non faceva che raccogliere le copie raffiguranti sé stessa. Per questo ne avevano trovata una di Millefeui, raccolta da Kojiro e una quindicina raffiguranti Musashi. La Rocket, tra l'altro, non faceva che fermare gente a caso per strada e regalar loro la sua foto:- Tenga! Tenga pure lei! E' la più bella e brava performer di Kalos!!- La gente prendeva la foto e si allontanava spaventata.
Kojiro infine, stancatosi, fermò la ragazza all'ennesimo tentativo di regalare foto a sconosciuti, le strappò la foto dalle mani.
Musashi:- Ehi!-
Kojiro:- Ma la pianti?! Non è questo quello che devi fare per partecipare al Varietà!-
Musashi irritata e offesa:- Che importanza ha? Abbiamo già trovato foto a sufficienza!-
Kojiro urlò nervoso:- Abbiamo solo trovato Millefeui e te! E poi di nuovo te e ancora te! Ma non possiamo usare solo tue foto per riempire l'ombrello capisci?!-
Musashi borbottando cercando di sfuggire dalle borie dell'amico:- Quante storie, io sono la migliore di tutte! Un ombrellino con sole mie foto renderebbe molto di più!-
Le strappò via l'ombrello e tutte le altre sue foto, sbuffò, e proseguì marciando facendo loro strada alla ricerca delle foto veramente necessarie.
Musashi fece un respiro profondo e portò le mani alla nuca:- Certo che è davvero cocciuto!- Lo seguì con accanto Nyasu, il ragazzo la guardò, visotruce che stava a significare "io sarei quello cocciuto?!"
Nyasu si accarezzava i baffi finti con fare importante.
Salirono su un tram che andava verso nord. La giornata era calda ma un leggero vento la rendeva veramente piacevole.
Il tram era pieno di gente, tanto che dovettero rimanere in piedi vicino la porta d'entrata.
Musashi:- Allora, signor sotuttoio, pensi di riuscire a trovare le 4 foto rimanenti in tempo per il 22 maggio?-
Kojiro:- Ovviamente. Non hai fiducia nel sottoscritto?- Orgoglioso mentre con una mano si teneva stretto al tram che frenò di colpo.
Lei, che non si teneva a nulla, gli cadde tra le braccia, lui l'afferrò delicatamente. Ma a Nyasu per la botta caddero via i baffi che finirono tra i piedi di un ragazzo seduto.
- Signore, le sono caduti i baffi...- gli raccolse, con leggero schifo, porgendoglieli.
Il pokémon gatto lo riconobbe subito, era l'ex capopalestra di Plumbeopoli. Acchiappo' di fretta i baffi, se gli mise a posto e corse dai suoi compagni.
Nyasu a voce bassa ma agitato:- Ragazzi! Moccioso alto e muscoloso a ore dodici!-
Musashi, che ora si teneva al braccio del ragazzo per non cadere più:- Oh no! Non dobbiamo farci scoprire o rovinerà i nostri piani!-
Kojiro li riportò alla realtà:- Ragazzi, non stiamo facendo nulla di male questa volta eh...-
Era vero, la ragazza e il pokémon si calmarono.
- E' deciso! Andrò a Sinnoh per gustarmi il Varietà Pokémon! Chissà che non ci siano un sacco di ragazze carine a parteciparvi!!- Urlò chiaramente Takeshi per poi corteggiare anche la ragazza seduta accanto a lui, ma poi divenne improvvisamente serio, si alzò di scatto:- State giù!!- Urlò accorgendosi di un Dragonite che finiva loro addosso. Il pokémon si scaraventò su quel tram rompendone vetri e porte. Finì quasi addosso a Musashi, Kojiro riuscì a spingerla a sé cadendo insieme a lei all'indietro addosso a Nyasu che urlò.
Kojiro:- Scusa Nyasu!-
Takeshi:- State bene?- Li si avvicinò aiutandoli ad alzarsi. Un po' imbarazzati i ragazzi annuirono e si alzarono.
Il Dragonite si riprese dalla botta e si scrollò i vetri di dosso.
Musashi e Nyasu si riparono tra le braccia di Kojiro che in realtà era più spaventato di loro.
Takeshi era tra loro e il Dragonite.
La ragazza strattonò il ragazzo di Plumbeopoli per il braccio:- Che succede?! Che ha questo Dragonite?-
Takeshi:- Non lo so, sembra agitato!-
Musashi irritata lo strattonò più forte:- Questo lo vedo anche io!! Non sei tu l'esperto che capisce tutto? Che vuole fare l'allevatore, poi il dottore, insomma, uno che dovrebbe capirne qualcosa sui pokémon agitati!!-
Takeshi stranito:- Ma ci conosciamo?...-
Musashi:- No- disse secca calmandosi e facendo l'indifferente.
L'aspirante dottore riuscì ad avvicinarsi al pokémon:- Deve aver lottato con un altro pokémon ed è stato confuso, dovrei aver qualcosa per far passare la confusione- diede lui una bacca e il pokémon in effetti sembrò calmarsi.
- Che bravo ragazzo- disse ancora Musashi poggiando lui una mano sulla testa.
Takeshi la guardò ancora stranito.
Il pokémon ora stava bene, ma li attaccò comunque usando tornado.
- Bravo ragazzo un corno! A cosa sei servito se ci attacca lo stesso!!- Urlò e poi la sua voce non si sentì più. Alcuni passeggeri, tra cui Takeshi, Kojiro e Nyasu riuscirono a tenersi stretti al tram, altri volarono via.
Quando il vento si calmò Kojiro si alzò dal pavimento aiutando Nyasu, aveva ancora l'ombrello con le due foto attaccate stretto nella mano sinistra, mano che prima stringeva anche il fianco di Musashi, ma dov'era adesso?
Kojiro:- Nyasu! Musashi è sparita!- Allarmato.
Nyasu:- Cosa?!-
Takeshi:- Siete il Team Rocket!- Li riconobbe, anche se non indossavano la solita divisa.
Nyasu:- Ottimo fiuto, davvero- ironico.
Takeshi:- Musashi è lì!- Indicò loro fuori dal tram, in fondo alla strada la ragazza giaceva svenuta insieme ad altre persone. Ma quel Dragonite decise di prendere proprio lei e mettendosela in groppa volò via. I suoi due compagni urlarono il suo nome ma lei priva di sensi volò via insieme a quel pokémon giallo per poi scomparire all'orizzonte.
Kojiro strinse quell'ombrello ancora più forte.

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Capitolo 2
*** Il monastero a Sinnoh ***


"Uxie, Mesprit, Azelf.
 Donerete un nuovo mondo.
 Un mondo migliore.
 Un mondo perfetto.
 A voi dobbiamo tutto.
 A voi dobbiamo il nuovo."

La giovane donna dai capelli magenta riprese i sensi in mezzo a dei cespugli, aveva perso il cappello ed era ancora confusa quando vide il Dragonite che l'aveva portata via poco distante, vicino a quello che sembrava un monastero. Difatti una donna sulla trentina vestita come una monaca aprì il portone principale salutando quel pokémon, doveva essere di loro proprietà. La monaca si accorse della ragazza tra i cespugli e le si avvicinò.
- Giovane fanciulla, ti sei forse smarrita?-
La ragazza ancora seduta a terra si strofinò gli occhi assonnati:- Io.. non lo so. Ero su un tram vicino Plumbeopoli... poi quel Dragonite... 
sto forse sognando?-
- Plumbeopoli? Non è una città di Kanto?- La aiutò ad alzarsi.
Musashi:- Beh sì, perché dove siamo?-
- Siamo a Sinnoh!-
L'urlo di Musashi si udì probabilmente fino a Kanto.
Musashi agitata si riprese del tutto:- Come sarebbe a dire siamo a Sinnoh?! Vuol dire che quel coso mi ha portata in giro svenuta per tutta la nazione?!- Strattonando le spalle della donna:- Dovete riportarmi a Kanto! I miei amici sono ancora la! E probabilmente non hanno idea di dove io mi trovi!-
- Non possiamo farlo. Non possiamo allontanarci dal nostro monastero. Possiamo accoglierti come una di noi però...-
Musashi rimase in silenzio pochi secondi per poi scoppiare a riderle in faccia:- Scusa, guardami. Ti sembro forse una suora?!-
- Non preoccuparti, abbiamo tonache della tua taglia- sempre gentile e pacata.
Musashi:- Non hai capito.-
- Abbiamo pasti e letti caldi, ti troverai bene.-
Musashi:- Questo mi piace!-
- Siamo solo donne, puoi stare serena.-
Musashi:- Mmm questo non mi piace...- ma non sapendo che altro fare la seguì, si guardò intorno, era un grande giardino con qualche alberello sparso e un po' di neve, alcuni Mamoswine mangiavano intorno al monastero. Musashi sentiva freddo, forse indossare la tonaca non era così male.

"Uxie, Mesprit, Azelf.
 Donerete un nuovo mondo.
 Un mondo migliore.
 Un mondo perfetto.
 A voi dobbiamo tutto.
 A voi dobbiamo il nuovo."

Si sentivano delle voci, come una preghiera, chiedevano a Uxie, Mesprit e Azelf un nuovo mondo.
Musashi camminava piano, un po' spaventata, seguendo la monaca.
Musashi:- Uxie, Mesprit, Azelf? Nuovo mondo? Sembrate il Team Galassia...-
La monaca si bloccò, si voltò a guardare la ragazza.
- Conosci il Team Galassia?-
Musashi:- Eeehm. Siete pazze come loro?-
- Non siamo loro. Condividiamo però i loro ideali. Se vivrai qui dovrai appoggiarli.-
Musashi si alterò:- Vivere qui?! Ma sei fuori di testa?! Indossare abiti orribili e non vedere mai gli uomini, no grazie! Io devo partecipare al Varietà Pokémon che si terrà qui a Sinnoh, sai niente?-
- Non so niente, non mi interessano queste frivolezze.-
Musashi:- Frivola sarai tu...- si offese.
- Non possiamo farti andare via ti ho detto. Se non vuoi condividere i nostri ideali dovremmo tenerti prigioniera. Mi dispiace.-
Musashi:- Cosa?!- La Rocket non poté ribellarsi, due Machoke la presero per le braccia trascinandola in una stanza simile a una cella e chiusero la porta.
Musashi, cercando di aprirla con pugni e calci:- Ma siete fuori di testa?! Liberatemi subito! Voi non mi conoscete! Io e i miei colleghi siamo gente pericolosa! Altro che il Team Galassia!-
La monaca dall'altra parte della porta, la guardava attraverso la finestrella di sbarre:- Non siamo il Team Galassia. Non temere, Uxie, Mesprit e Azelf sono qui con noi, presto il nuovo mondo arriverà.-
Musashi perdendo un po' di forze lasciò cadere le braccia ai fianchi:- Li avete già catturati?...-
- Troverai la tua tonaca nello sportello del comodino, tra poco ti offriremo il pasto caldo che ti ho promesso.- Andò via dopo un lieve inchino. Musashi rimase a guardarla andare via finché non sparì del tutto dalla poca visuale che aveva attraverso le piccole sbarre. Poi si rannicchiò nel letto sotto le coperte, senza mettere la tonaca. Lei era forte, non aveva paura. Ma sapersi chiusa in una cella, da sola, a Sinnoh, mentre i suoi amici erano chissà dove a Kanto, beh, questo era sufficiente a farla scoppiare in lacrime rannicchiata in quel letto.
L'unica fonte di luce e di libertà era una finestra sopra il comodino, frontale alla porta ma anch'essa aveva delle sbarre che impedivano l'uscita. Tra l'altro iniziava a nevicare ed entrava ancora più freddo. Non riusciva a smettere di piangere, ma poi sentì qualcosa suonare nella tasca dei suoi pantaloni. Ma certo! Il quartier generale li aveva da poco dato dei cellulari per tenersi in contatto tra membri del Team Rocket. Era Kojiro!
Musashi:- Kojiro!!- Rispose tra le lacrime aprendo la videochiamata.
Kojiro:- Oh grazie ad Arceus! Hai risposto finalmente!-
Nyasu:- Che fine hai fatto?! Cerchiamo di chiamarti da ore! Ci hai fatto spaventare!-
Kojiro:- Perché piangi?-
Musashi disperata:- Ragazzi, snif, non potete capire! Il Dragonite mi ha portata in un monastero! Mi hanno chiusa in cella e mi tengono prigioniera! Certo, hanno detto che mi daranno pasti caldi, ma non ci sono uomini, e vestono malissimo, capite??-
Kojiro, Nyasu:- No.-
Kojiro:- Spiegati meglio! Dove ti trovi? Veniamo a liberarti!-
Musashi piangendo ancora di più:- Non lo so!! So solo che sono a Sinnoh!-
Kojiro, Nyasu:- Cosa?! Come sarebbe a dire Sinnoh?!-
Musashi:- Sì, così hanno detto, poi ci sono dei Mamoswine e fa freddo! Ah, hanno parlato di Ux...- si bloccò nel vedere una creatura dinanzi a lei.
Nyasu:- Musashi! Ehi Musashi! Perché non parli più??-
Musashi balbettava piano, guardando avanti a sé:- C'è... c'è uno strano Pokémon davanti a me...-
Uxie le stava dinanzi, un po' spaventato.
Musashi:- Sei uno di quei tre pokémon? Puoi aiutarmi?!- Gli si avvicinò di scatto, spaventandolo, lui aprì gli occhi d'improvviso incrociando quelli di lei, lei emise un urlo, caddè indietro finendo con la testa sul cuscino, il cellulare le scivolò dalle mani finendo sotto il letto.
La monaca aprì la porta per portarle la minestra, Uxie uscì senza farsi vedere e sparì per il monastero alla ricerca di Mesprit e Azelf.
Monaca:- Va tutto bene giovane fanciulla?-
Kojiro e Nyasu erano ancora collegati, rimasero in silenzio ad ascoltare la conversazione.
La ragazza alzò piano la schiena, rimettendosi seduta, strabuzzò gli occhi azzurri.
- Tutto bene?-
Musashi:- Io... non ricordo chi sono...- ammise piano, con estrema calma.
La monaca stette un attimo a pensare, guardò gli occhi della ragazza, sapeva riconoscere chi mentiva, lei non stava mentendo.
- Uxie. Può togliere la memoria. Deve essere libero!- Lasciò cadere la zuppa che si rovesciò per terra e corse a chiamare le compagne del monastero.
La ragazza si alzò piano, si rannicchiò triste guardando la zuppa.
- Musashi! Musashi!- Sentì delle voci venire da sotto il letto, guardò e vide il telefono. Lo prese.
Musashi stranita:- Un ragazzo e un Nyasu?- Si aggiustò i capelli un po' scompigliati dal vento che entrava dalla finestra e si corresse arrossendo:- Un bel ragazzo e un Nyasu!- Salutò muovendo piano le dita della mano.
Kojiro e Nyasu si guardarono nel panico.
Kojiro:- Che stai dicendo? Non ci riconosci?!-
La ragazza fece cenno di no.
Nyasu:- Musashi! Che dici?! Non spaventarci!-
Musashi:- Musashi è il mio nome?-
Nyasu:- Oh cavolo, è completamente rincretinita!-
Kojiro:- Mostraci qualcosa dalla finestra, magari possiamo riconoscere il posto e venirti a prendere!-
Musashi si alzò da terra voltando il telefono per far vedere il mondo:- Venirmi a prendere? Perché? Dove sono? E voi chi siete? Ti mostro tutto quello che vuoi solo perché sei carino...- sfiatò mostrando il paesaggio fuori dalla finestra.
Nyasu:- E' tutto innevato, ci sono quei grossi pokémon pelosi! Credo sia a Sinnoh.-
Kojiro nervoso:- Ma no?!- Ma non riuscivano a capire altro. Lui strinse i pugni, gli cadde dalle mani l'ombrello rosso, lo raccolse.
Lo mostrò a Musashi:- Ricordi l'ombrello?-
Musashi:- Tesoro, non ricordo il mio nome, secondo te ricordo un ombrello?-
Kojiro:- Questa sei tu vedi?!- Mostrò la sua foto attaccata all'ombrello non riuscendo a trattenere le lacrime.
Musashi compiaciuta:- Uuh! Sono proprio una bella ragazza eh? Siamo fidanzati io e te?- Gli chiese.
Kojiro:- Assolutamente no!- Sputò lui nervoso ma continuando a piangere.
Musashi:- Ok. Non c'era bisogno di reagire così. Sai che ti dico? Non sei più carino! Passo e chiudo!-
Kojiro:- Non è un Wolki Toki! Non hai più memoria ma sei stupida uguale!- Sempre in lacrime. Lei chiuse davvero.
A Kanto.
Nyasu:- Bravo. Hai offeso la sconosciuta...-
Kojiro nervoso:- Che possiamo fare?! Davvero! Non so che magikarp prendere!-
Nyasu:- Direi intanto di andare a Sinnoh- strinse le zampe nella mano del compagno, trattenne il pianto:- Vedrai, risolveremo tutto!-
Kojiro annuì asciugandosi le lacrime.
Intanto la donna dai capelli magenta si tolse i vestiti che indossava e decise di infilare quella calda tonaca, guardò fuori la finestra, quel paesaggio bianco era davvero bello in fondo, sorrise.

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Capitolo 3
*** Alla ricerca dei guardiani ***


Il vento si era alzato un po' anche a Kanto, volava bassa una fotografia, il ragazzo dai capelli violetti l'acchiappò distrattamente.
- Guarda, è Sana- disse a voce flebile.
Nyasu lo sgridò:- Pensi ancora alla storia della foto e dell'ombrello?-
Kojiro incollò un po' controvoglia quella foto all'ombrellino rosso. Indossava ancora gli abiti di cotone bianco, ma il pokémon invece aveva tolto i baffi.
Kojiro:- Per forza- disse cupo ma con voce dolce:- Non posso deluderla. Le ho promesso che l'avrei completato.-
Nyasu:- Non si ricorda neanche più chi sei...- sconsolato. Il ragazzo lo guardò, sorrise con occhi lucidi e salì su un traghetto che portava verso Sinnoh.
Roteava l'ombrellino nervosamente tra le mani mentre era seduto a uno dei tavolini bianchi della sala ristoro.
Nyasu portò due cornetti al tavolo, addentò il suo. Notò solo dopo averlo finito che Kojiro non aveva ancora mangiato il suo ma continuava a guardare fisso l'ombrellino che roteava.
Nyasu:- Con questa energia non andrai lontano...-
Kojiro:- Scusa, sai che non sono io quello forte.-
Nyasu mugugnò, poi:- Non lo mangi quello?- Il ragazzo alzò le spalle indifferente e il gatto inghiottì il cornetto dell'amico in un sol boccone.
- Ehi! Quello è l'ombrellino rosso del Varietà di Sinnoh, vero?- Una voce che conoscevano, ma non riuscirono a connettere subito. Il pokémon si voltò e capì.
Nyasu:- Ma cos'è un raduno di mocciosi?- Si alterò nel vedere la figlia del famoso capopalestra di Petalipoli di Hoenn.
Anche la ragazzina si alterò:- Un Nyasu che parla!! Ma voi non sarete...?!-
Si voltò piano anche Kojiro, ancora intontito. Notò che anche lei aveva con sé l'ombrellino.
Kojiro:- Vuoi partecipare al Varietà di Sinnoh anche tu Haruka?- Disse visibilmente stanco.
La ragazza rimase in silenzio strabuzzando un po' gli occhi, suo fratello le si avvicinò.
Masato:- Haruka! Tutto ok?-
Haruka indicò i ladri:- Sono Kojiro e Nyasu del Team Rocket!-
Masato allarmato:- Cosa?! Sicura?-
Haruka strattonando il gatto:- Sì, fagli vedere che parli!-
Nyasu infuriato le graffiò il viso come di solito faceva con Musashi:- Ehi non sono mica l'unico Nyasu parlante del mondo!-
Kojiro:- Credo di sì- sfiatò.
Masato:- Che siete venuti a fare?! Volete rubare i nostri pokémon?!-
Nyasu:- Quanto egocentrismo, non sapevamo nemmeno foste qui...-
Kojiro porse delicatamente una foto di Musashi alla ragazza.
Haruka:- ?-
Kojiro:- Prendila, vedo che manca al tuo ombrello. Io ho tanti doppioni.-
Haruka:- Da... davvero? Posso?- Allungò le mani piano.
Masato:- Attenta sorellina! Non fidarti troppo!-
Haruka la prese, sorrise:- Grazie!- Kojiro le diede nuovamente le spalle poggiando i gomiti sul tavolino, lei continuò:- Sai? Io non volevo partecipare, ma Hari ha insistito. Voleva vedere la brutta figura che avrei fatto se avessi partecipato!-
Nyasu:- Ah siamo amici ora? Chiacchieriamo? E comunque tu hai partecipato per questo??-
Haruka orgogliosa:- Sì, ma per dimostrargli che si sbaglia! Ahah!-
Il fratello roteò gli occhi.
- Tieni!- Disse poi la ragazza sfiorando le spalle del Rocket, lui si girò. Lei gli stava allungando una foto.
Kojiro:- E' Serena...-
Haruka molto solare:- Io ho un suo doppione. Puoi prenderla! Così non sono in debito con voi Team Rocket!-
Il ragazzo la prese, fece "sì" con la testa accennando un lieve sorriso.
Masato continuava a guardare la scena incredulo, Haruka stava per tornare alla sua postazione ma poi si voltò di nuovo per parlare al ragazzo suo nemico:- Tutto ok?... Sembri così triste?- Le squillò il Pokénav prima che il Team Rocket potesse risponderle.
Era Hikari!
Haruka:- Hikari! Ciao!-
Hikari:- Ciao! Mi avevi chiamata? Non ho fatto in tempo a rispondere, scusa!-
Haruka:- Tranquilla- si allontanò leggermente iniziando a camminare in tondo mentre parlava al telefono:- Mi sto dirigendo verso Sinnoh per provare a partecipare al Varietà! Tu ci sarai?-
Hikari:- Oh ma è bellissimo! In verità non era nelle mie intenzioni, ma se riuscirai a partecipare verrò sicuramente a vederti!- Hikari poi fece uno sguardo strano.
Haruka:- Che c'è?-
Hikari:- Sento delle voci... qualcuno ha nominato un certo pokémon di nome Uxie?-
Haruka:- Oh- guardò di nuovo il tavolino coi due ladri:- Forse sono stati loro, borbottano qualcosa! E' il Team Rocket! Hai presente??-
Masato roteò ancora gli occhi e Kojiro e Nyasu si alterarono:- La smetti di gridarlo ai quattro venti?! Con chi stai parlando?!- Viderò la videochiamata:- Oh, ok, un'altra mocciosa. Fa niente, lei ci conosce già!-
Hikari:- Avete nominato Uxie?! Che volete da quel pokémon?? Non ha già sofferto abbastanza?- Haruka teneva il telefono in mano per far parlare i ragazzi, rimanendo in un silenzio imbarazzante col fratello accanto.
Kojiro:- Non vogliamo niente da Uxie!-
Nyasu:- Non siamo noi i cattivi questa volta! E non lo eravamo neanche l'altra volta a dire il vero...-
Kojiro ricordò solo ora che la mocciosa dai capelli blu era di Sinnoh.
Kojiro:- Ehi!- Si alzò di scattò buttando giù la sedia e avvicinando il viso al Pokénav, Haruka indietreggiò un po' spaventata e infastidita.
Kojiro:- Conosci un monastero lì a Sinnoh, ha un grande giardino, la neve, Mamoswine, un Dragonite, roba così!-
Hikari lo guardò come fosse completamente scemo:- Sei completamente scemo?- E glielo disse tranquillamente in faccia:- Quanto sei stato vago? 
E poi... la neve? La neve ti sembra un indizio rilevante? Fa freddo spesso qui a Sinnoh, in generale.-
Kojiro agrottò la fronte, i suoi occhi tornarono lucidi:- Lascia stare!- Sputò poi raccogliendo la sua sedia.
Hikari:- Stavo già lasciando stare- sentenziò cinica. Poi aggiunse:- Musashi non è con voi?- E Kojiro tirò un pugno al tavolo facendo saltare via il piatto della colazione.
Kojiro:- In quel monastero probabilmente tengono prigioniero Uxie e magari anche gli altri due guardiani dei laghi. Se sei così interessata ad aiutarli, fa' qualcosa e aiutami a trovare quel monastero! Perché lì tengono prigioniera anche Musashi!- Confessò con voce sottile ma piena di rabbia.
Hikari, Haruka e Masato rimasero in silenzio. Poi la ragazza dai capelli blu fecce un cenno con la testa e chiuse la chiamata.
Passarono diversi secondi di silenzio, il primo a parlare fu di nuovo Kojiro:- Allora?- Guardando Haruka e il fratello.
Kojiro:- Che ci fate ancora qui fermi come due pali della luce?-
Masato:- Beh ma...!-
Haruka:- Dovremmo aiutare sia quei pokémon che Musashi no?-
Kojiro:- Voi non siete di Sinnoh...-
Haruka alterandosi:- Sì ma io ho il numero di Hikari! Se trovasse un'indizio penso che vorreste saperlo! No?-
Nyasu si alzò, salì sulla testa di Kojiro seduto così da poter toccare le spalle della ragazzina e parlarle faccia a faccia:- So che ci hai sempre stimato. Ma noi non faremo il nostro viaggio con te!- Haruka di tutta risposta diede lui un pugno dritto sul muso facendolo cadere, e andò via trascinando anche il fratello.
Mentre il vento verso Kanto abbasava la temperatura, a Sinnoh, quest'ultima, si alzò leggermente, aveva smesso di nevicare e la neve si stava piano piano sciogliendo. I giardini erano già più verdi che bianchi e la ragazza dispersa ora indossava una tonaca e un copricapo, spazzava le foglie cadute dagli alberi. Sentiva sempre quelle preghiere ma non la facevano partecipare, dissero che il suo cuore sembrava impuro e non poteva ancora osare a rivolgere le sue preghiere ai guardiani. Capì che Uxie era stato nuovamente catturato, sentì il suo pianto risuonare nel monastero, le dispiaceva sentirlo così, anche se non capiva chi fosse nel giusto e chi no. Sapeva solo che lei, dal cuore impuro, provava dispiacere per quella povera creatura, tutte coloro che pregavano amore invece erano la causa di quel pianto. In ogni caso, momentaneamente, accettava di aiutarle nei lavori domestici, loro in cambio le donavano vitto e alloggio. Posò la ramazza, stanca, era una gran lavoratrice, aveva già raccolto tutte le foglie! Si avvicinò a quell'angolo di giardino ancora innevato. Alcuni Starly zompettavano felici sopra quella distesa bianca, la ragazza si chinò a raccogliere un po' di neve tra le mani, sorridendo ai piccoli pokémon. Guardò la neve fredda tra le sue mani, le sopraggiunse un ricordo che le scaldò il cuore, ma non riusciva a farlo riaffiorare bene. Assaggiò la neve e le sembrò così buona.
Le suonò ancora una volta il telefono riportandola alla realtà. Era ancora il ragazzo carino ma antipatico.
- Che c'è?- Rispose scontrosa.
Kojiro:- Come stai?- Le chiese dolce, anche il pokémon appariva nel video con aria preoccupata.
Musashi:- Ah, ora sei interessato a me eh? E' proprio vero che in amore vince chi chiude le chiamate!-
Il ragazzo e il gatto si guardarono, straniti, la ignorarono e continuarono il discorso:- Siamo arrivati a Sinnoh! Resisti, ti troveremo! Guarda...- le mostrò l'ombrello:-...siamo a quattro facce! Ne mancano solo due!-
La ragazza lo guardava come se fosse completamente pazzo:- Senti, io non sto così male qui! Mi fanno fare tanti lavori ma mi trattano bene e mi danno pasti caldi, poi la neve mi piace! E i pokémon sono carini, i Mamoswine puzzano un po', ma sono carini! E non so cosa sia quell'ombrello, credimi, per quel che mi riguarda puoi buttarlo via se lo tieni per me! Non mi piace affatto, è carina solo la mia foto! Ecco, sì, vestirmi come in quella foto mi piacerebbe, qui non me lo permettono, e non mi permettono di vedere i ragazzi, questo anche mi piacerebbe! 
Quindi se vuoi venire, vieni, vedere un uomo non mi farà male, ma non ho nessuna intenzione di scappare con due pazzi che non conosco!-
I suoi compagni rimasero dapprima in silenzio, sentire quelle parole faceva veramente male.
Nyasu:- Tu non sai quello che dici! E smettila di parlare solo con Kojiro! Ci sono anche io! Ascoltami!-
Musashi:- Ehi, pelosetto, qui di pokémon ce ne sono a sufficienza, sono i ragazzi che mancano!- Sottolineo ancora.
Kojiro arrossendo e abbassando lo sguardo:- Quella tonaca non le si addice proprio...-
Nyasu:- Seriamente- nervoso:- sono un Nyasu parlante! Sono più raro di qualsiasi bel ragazzo!-
Musashi:- Ma meno interessante per la sottoscritta. Passo e chiudo.-
- Non chiudere!!- Urlarono entrambi.
Nyasu:- Posso raccontanti di nuovo la mia storia, sai perché parlo??-
Musashi:- Davvero non mi interessa!- Urlò stanca e chiuse.
Nyasu a Kojiro, sconsolato:- Tu ricordi la mia storia?-
Kojiro gli tappò subito la bocca:- La ricordo.-
Intanto la ragazza di Duefoglie mise il suo zaino in spalla, prese il suo Piplup in braccio, salutò la madre, e uscì dalla sua calda casa.
Aperta la porta trovò ad aspettarla sull'uscio i suoi due ex compagni di viaggio.
Hikari:- Satoshi, Takeshi! Che bello vedervi!- Diede il cinque al più giovane dei due per poi proseguire con loro alla ricerca di Uxie, Mesprit e Azelf un'altra volta.

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Capitolo 4
*** La preghiera per Dialga e Palkia ***


L'aereo in arrivo da Kalos atterrò a Sinnoh.
Eureka uscì fuori entusiasta seguita dal fratello Citron e la sua grande amica Serena:- Trovare quelle foto è stato facile!-
Serena:- Beh, tutto merito del "ricercafotosperdute" di tuo fratello!-
Eureka scontrosa:- Sì, il nome lascia un po' a desiderare...-
Citron orgoglioso:- L'importante è l'efficacia!-
Prima di lasciare del tutto l'aereo Eureka provò a far fidanzare l'hostess e suo fratello ma quest'ultimo coperto di un profondo imbarazzo se la mise in spalla e scappò via seguito da una divertita Serena.
Passeggiavano per le vie di Sinnoh ora.
Eureka guardando l'ombrellino:- Sei la più bella di tutte! Anche di Elle!-
Serena sorrise:- Ti ringrazio!-
Eureka:- Lo penserebbe pure...-
- Satoshi!- Completò involontariamente il fratello vedendo l'amico poco distante accompagnato da un ragazzo e una ragazza.
Serena nel vederlo arrossì fermando il passo. Eureka corse lui incontro seguita poi dagli altri due.
Eureka:- Satoshi!! Pikachu!!- Urlò, lui si voltò e la bambina gli finì euforica tra le braccia abbracciando sia lui che il pokémon giallo.
Satoshi:- Eureka?? Che ci fai qui?- Alzò lo sguardo e vide anche gli altri due:- Citron! Serena!- Sembrava contento di vederli, si avvicinò al ragazzo abbracciandolo amichevolmente, lui arrossì contento di vederlo, poi si avvicinò anche a Serena con fare convinto ma si bloccò, alzarono le spalle entrambi, ridacchiarono:- Ciao! Come va?- Dissero insieme un po' colorati in viso. Si fermarono a fare colazione.
Hikari:- Sei qui per il Varietà di Sinnoh eh? Sei tra le foto sull'ombrello! Devi essere molto brava!- Sorridente.
Satoshi entusiasta:- Oh, dovevi vederla!- Guardò Serena e lei arrossì ringraziando e distogliendo lo sguardo.
Takeshi tornò dalla casa, aveva pagato il conto per tutti.
Citron:- Non dovevi!-
Takeshi:- Tranquillo. Ragazzi, non possiamo perdere altro tempo. Abbiamo una ricerca urgente da fare. Se riusciremo nel nostro intento in tempo per il Varietà, verremo a vederti!- Alla ragazza.
Hikari:- Tra l'altro forse ci partecipa anche Haruka!-
Satoshi e Takeshi ascoltarono.
Satoshi si alzò:- Avete detto che il Varietà si terrà il 22 maggio giusto?-
Annuirono.
Satoshi:- Quel giorno è il mio compleanno!-
Serena si alzò di scatto buttando per sbaglio il bicchiere d'acqua che bagnò il povero Citron seduto accanto a lei:- Davvero?? Dobbiamo organizzare qualcosa allora!-
Takeshi ribadì serio:- Sì, poi vedremo cosa fare. Ora andiamo!-
Satoshi annuì:- Non preoccuparti Serena, vedere te e Haruka arrivare in finale sarà un bel regalo!- Sorrise, e poi continuò:- E lo sarà ancora di più sapere di aver aiutato Azelf, Uxie e Mesprit!- Serio.
Citron:- Ragazzi, spiegateci meglio! Forse possiamo aiutarvi, non credete?-

"Uxie, Mesprit, Azelf.
 Donerete un nuovo mondo.
 Un mondo migliore.
 Un mondo perfetto.
 A voi dobbiamo tutto.
 A voi dobbiamo il nuovo.
 Date ascolto alle nostre preghiere e liberate Dialga e Palkia."

Le monache erano radunate in quella che era la sala più grande del monastero. Lì vi erano prigionieri i tre guardiani dei laghi che giacevano ora in un sonno profondo. Le donne ordinate per file lungo tutta la sala continuavano a pregare, mentre la monaca più anziana di tutte si avvicinava a quel macchinario che teneva prigionieri i tre pokémon, da lì poteva prendere loro il controllo e portare al loro cospetto i due pokémon leggendari creatori del tempo e dello spazio.
Musashi se ne stava fuori il salone a lavare i corridoi ma curiosa e anche un po' spaventata ascoltava ogni cosa. La porta era semiaperta, volle spiare. Vedeva i tre poveri pokémon condannati a un sonno profondo e forse eterno, si soffermò su Uxie, ricordava solo di averlo guardato negli occhi, nient'altro. Non riusciva ad affezionarsi a quelle donne, erano davvero strane ed estremamente noiose, ma si sentiva legata a quel luogo, non riusciva a capire se fosse per la neve o per quel pokémon tenuto ora prigioniero.

"Uxie. Riesci a sentirmi?
 Sono io, Takeshi! Ti ricordi di me?
 Mi contattasti tempo fa per chiedermi aiuto!
 Eccomi, parlami ancora! Vorrei aiutarti ancora!" Il ragazzo correva insieme ai suoi amici, seguivano il ragazzino biondo, era riuscito a creare un aggeggio in grado di rintracciare quei tre guardiani. O almeno era quello che sperava. Takeshi non era convinto, non che non si fidasse del ragazzo, lui ce la metteva tutta, ma non sapeva quanto fidarsi delle sue creazioni. In ogni caso non avevano alternativa, non sapevano proprio da dove cominciare la ricerca.

"Mesprit! Ciao, sono Hikari!
 Non temere! Verrò ancora una volta a darti una mano!
 Non ho paura, soprattutto se sono con i miei amici!"

Era felice di correre accanto ai suoi storici compagni di viaggio, non temeva, sapeva che ce l'avrebbero fatta!

"Azelf! Stiamo arrivando!
 Liberemo te e i tuoi amici!
 Nulla può fermare me e Pikachu!
 Vero Pikachu?"

Il pokémon poggiato sulla sua spalla gli sorrise, come se avesse letto i suoi pensieri, si conoscevano così bene ormai che parlare non era necessario.
Hikari:- Ah già!- Esclamò la ragazza continuando a correre con in braccio Piplup. Chiamò Haruka.
Haruka:- Hikari! Trovato qualche indizio?- Satoshi e Takeshi salutarono sia lei che il fratello che le era accanto senza però fermarsi, non c'era tempo da perdere.
Hikari:- Non lo sappiamo! Stiamo seguendo una strada, ma non so se sia quella giusta!-
Citron piagnucolando:- Quanta poca fiducia nelle mie capacità!-
Satoshi diede lui due pacche ridacchiando.
Hikari:- Hai notizie di Kojiro e Nyasu? Se troviamo i tre pokémon troveremo probabilmente anche Musashi no?-
Tutti:- Eh?-
Haruka:- Siamo arrivati a Sinnoh già da un po'. In realtà li stavamo seguendo ma li abbiamo momentaneamente persi di vista! Li rintracciamo, poi vi veniamo incontro e proseguiamo insieme!-
Hikari assecondò.
Satoshi:- Non ho capito... ora sono Haruka e Masato a perseguitare il Team Rocket e non viceversa? Che cosa mi sono perso??-
Hikari raccontò quel poco che sapeva.
Takeshi:- Sì, confermo. Ero con loro quando Musashi è stata portata via! Ma non credevo che quel Dragonite l'avesse portata fino a Sinnoh!-
Satoshi:- Ragazzi... seriamente, che succede? Avete mollato me per fare scampagnate col Team Rocket??-
Takeshi sorrise:- Li abbiamo incontrati per caso, non siamo diventati amici!-
Satoshi alzò le spalle:- Va beh- continuò:- Ok, Azelf, Uxie, Mesprit, e anche tu Musashi, veniamo a prendervi!-
Il telefono della Rocket suonò ancora, l'avevano già chiamata più e più volte ma lei non rispondeva. Questa volta sussultò attivando subito la chiamata, non voleva che le monache la sentissero mentre cercavano di evocare coloro che avrebbero portato il nuovo mondo.
Nyasu:- Musashi! Finalmente!-
Musashi:- Shh!!- Disse lei:- Non volevo attivare la chiamata, volevo spegnerla! Non fiatate, non devono scoprirmi!-
Nyasu:- Perché che succede?-
Musashi:- Vogliono chiamare Dialga e Palkia! Creare un mondo nuovo, qualcosa del genere. Ma perché vi parlo ancora?-
Nyasu:- Perché ci vuoi bene!-
Musashi:- Anche no.-
Kojiro:- Ma sono gli stessi piani del Team Galassia!-
Musashi sussultò:- Team Galassia dici?... Ho come il sospetto di averlo detto anche io... ma non so chi siano...-
Kojiro:- Musashi! Devi fermarli prima che sia troppo tardi!-
Musashi:- Continui a essere pazzo ragazzo sconosciuto!- Si allontanò leggermente dalla porta per poggiarsi di schiena al grosso finestrone che dava all'esterno.
Musashi:- Pensi che da sola mi metta contro quelle noiose ma numerore suore?? Mi farebbero a pezzi!-
Nyasu:- Sono suore, sono brave persone, la cattiva sei tu!-
Musashi irritata:- Anche voi a darmi della cattiva. Sono impura anche secondo quelle suore, ma intanto non ho fatto nulla di male da che ho memoria!-
Kojiro borbottò:- A parte parlare continuamente di uomini...-
Musashi imbarazzata:- E che c'è di male?!-
Kojiro:- Ehi!- Esclamò tutto a un tratto:- Sposta quella tua grossa faccia dalla visuale e fammi vedere meglio il giardino!-
La ragazza non era affatto contenta di ciò che le era stato appena detto, e mostrando lui il dito medio si scostò per mostrargli il giardino:
- Non so ancora perché faccio tutto quello che vuoi...-
Nyasu:- Perché ci vuoi bene!-
Kojiro:- O meglio perché sono carino- poi:- Nyasu! Vedi?- Indicò sullo schermo:- Quello è il Monte Corona!-
Nyasu:- Ne sei sicuro?-
La donna incuriosita ma con sguardo annoiato si voltò a guardare anche lei quel monte. In effetti dopo la lunga distesa di erba, neve e alberi si intravedeva un monte.
Kojiro:- Basta cercare di capire a quale coordinate ti trovi! Mandami una foto di questa visuale!-
Musashi:- Forse non è chiaro- tornò ad occupare il video con la sua faccia:- Non mi fido di voi e non vi faccio tutti questi favori!-
Kojiro, bellissimo:- Ti prego! Fallo per te stessa, e anche per me, lo so che senti di volermi bene!-
La ragazza stette un attimo a pensare, si colorò di rosso, scattò la foto e gliela mandò.
Il ragazzo ringraziò in un ampio sorriso e lei borbottò scontrosa qualcosa ma ancora con le gote arrossate.
Nyasu anche borbottò:- Perché se io le dico che ci vuole bene non mi crede ma a te crede subito?-
Subito dopo il cellulare della ragazza cadde, i due compagni riuscirono solo a sentire qualche frase.
" Sei in contatto con qualcuno?"
" Toglietele il telefono!"
" Sei nei guai giovane impura!"
E preoccupati delle sorte della loro amica ripresero a correre, vennero interrotti subito dopo da una ragazzina e un bambino che li tagliarono la strada:- Eccovi qui! Continuiamo insieme!- Dissero.

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Capitolo 5
*** Il sacrificio ***


- Così preoccupata per la mia Musashi, ma hai avuto il tempo di completare il tuo ombrello eh?...- sfiatò il rocket dai capelli violetti guardando l'ombrellino tra le mani della coordinatrice di Hoenn.
Haruka roteandolo vanitosamente:- Non ero preoccupata per la tua Musashi- sottolineò cinica ma anche romantica per il suo modo di parlare, erano cattivi sì, ma si amavano profondamente, per questo sentiva di volerli aiutare.
Kojiro guardò il suo ombrellino, mancavano ancora due foto, strinse i pugni, voleva assolutamente arrivare da Musashi con l'ombrello completo. 
Pensò anche di rubarlo ad Haruka ma Masato non faceva che guardarlo di sottecchi non fidandosi di lui, e in effetti faceva bene.
Haruka:- Elle è veramente rara, è stata davvero una fortuna riuscire a trovarla! Ma di Nene invece ce ne sono un sacco in giro! Vedrai che la troverai!- Disse facendosi seguire alla ricerca di Hikari e gli altri.
Kojiro:- Sai che roba? E' inutile se non trovo Elle!-
Nyasu:- Ti sei fissato con la storia dell'ombrello! A Musashi non interessa neanche più!-
Kojiro:- E' solo perché ha perso la memoria! Ma se non mi presentassi da lei con l'ombrello completo tanto varrebbe non presentarsi affatto!-
Nyasu scioccato:- E' una sfida che hai preso proprio sul personale. Penso che tutto sommato lei tenga più a noi che all'ombrello, sai?-
Haruka con occhi lucidi ed emozionata:- Non puoi capire! E' il cuore di un ragazzo innamorato a parlare!-
Kojiro stizzito:- Chi innamorato?!-
Nyasu arrabbiato più di lui:- Non posso capire?! Carina, io posso raccontartene di storie d'amore! Sai perché parlo??-
Kojiro roteò gli occhi.
Intanto l'ex capopalestra di Plumbeopoli sperava di mettersi in contatto con qualcuno.
Satoshi:- Chi chiami?- Correvano ancora ma sta volta per incontrarsi con Haruka e il Team Rocket.
Takeshi:- Il professor Okido! Magari può darci qualche indizio su come trovare i tre guardiani!-
Citron depresso dalla pochissima fiducia che gli dava Takeshi si lasciò cadere affranto smettendo di correre, anche perché non era così atletico, era veramente stanco. Serena lo acchiappò cercando di trascinarlo:- Coraggio Citron! Devi farcela!-
Citron piangendo:- Nessuno ha fiducia in me!-
Serena:- Abbiamo tutti fiducia in te, Satoshi soprattutto!-
Citron si voltò speranzoso, Satoshi e anche Eureka erano interessati alla videochiamata di Takeshi, anche loro speravano nell'aiuto di Okido.
Citron urlò:- Ma se non mi sta appoggiando nemmeno mia sorella!!-
Serena rideva nervosamente non sapendo più come consolarlo, tirò poi lui un ceffone sulla nuca. Tutti videro la scena, Citron smise di 
piangere e Serena tirò indietro la mano facendo finta di non averlo mai fatto.
La chiamata si avviò, ma non rispose Okido:- Uuh, chi abbiamo qui? Il dongiovanni più patetico della storia di Kanto!-
Satoshi:- Siamo a Sinnoh ora!- Specificò e la ragazza si corresse con:- E di Sinnoh!-
Takeshi ignorò serio:- Kasumi, che ci fai a casa del professore?-
Kasumi:- Sono passata a salutare Kenji, sai? Lui è spesso col professore. Sono felice di vederti anche io comunque.-
Takeshi:- Tu non sei stata affatto carina con me, non pretendere che io lo sia!- Nervoso.
Kasumi:- Io sono sempre carina.-
Takeshi:- Non quanto le tue so...-
Kasumi:- Più delle mie sorelle!-
Kenji arrivò salutando, Satoshi e gli altri ricambiarono.
Kasumi:- Dove andate così di fretta?
Takeshi perdendo la sua calma:- Cerchiamo il professore, è chiaro o no?!-
Kenji:- E' uscito, posso aiutarvi io?-
Takeshi:- Non credo proprio.-
Serena consola Citron:- Visto? A quanto pare non dà fiducia a nessuno!-
Mentre erano in contatto coi due ragazzi di Kanto incontrarono finalmente Haruka e gli altri. Il ragazzo membro del Team Rocket ora aveva anche un nuovo adesivo attaccato all'ombrello, quello di Nene, Haruka aveva ragione, non era stato difficile trovarlo!
Kojiro evitò inutili convenevoli, anche perché non erano amici e arrivò al dunque:- Dal monastero si vede il Monte Corona. Guardate qui!- 
Mostrando foto sul telefono:- Possiamo rintracciare le coordinate?-
Kenji:- Ragazzi, spiegatemi che succede e mandatemi quella foto, proverò a vedere attraverso il computer di capirci qualcosa!-
Kasumi annuì ora un po' preoccupata.
Prima di spiegare tutto Satoshi decise di chiamare a sua volta Dent, il suo intuito da detective magari poteva aiutarli!
Con sopresa scoprì che con lui c'era anche Iris.
Iris:- Ciao bimbo!-
Dent:- Dimmi tutto, il mio fiuto ti aiuterà!-
E raccontarono finalmente tutto.
La neve aveva ripreso a cadere vicino al Monte Corona e anche sopra quel monastero, i Mamoswine si scrollarono di dosso i fiocchi e si misero a mangiare un po' infastidi dalle urla di una ragazza.
La giovane fanciulla, come la chiamavano loro, ora era prigioniera in quel grande salone insieme ai guardiani dei laghi. Aveva braccia e gambe legate intorno a una della colonne portanti della stanza. L'avevano spogliata della tonaca, non meritava di indossarla, rimase con addosso solo la canotta intima di cotone, era abbastanza lunga da coprirla fino alle cosce e anche le braccia erano coperte, ma il petto e il resto delle gambe rimanevano scoperti, difatti non riuscì a trattenere uno starnuto tra un grido e l'altro.
Musashi:- Ma vi rendete conto?! Fa freddissimo! Nevica fuori eh! Ok, non sono degna di quella veste orribile ma almeno datemi qualcos'altro! 
Ok che siamo tra donne ma non potete lasciarmi così, sono quasi nuda, ed è imbarazzante! Senza contare il fatto che sono legata a un palo, lo avete notato dico? Mi avete legata!-
- Sta' zitta!- Urlò infine la monaca anziana irritata dalle sue lagne:- Non importa che tu abbia freddo o no. Tanto non vivrai ancora a lungo.-
Questo ammutolì la ragazza per diversi secondi:- Come?...- Emise quasi impercettibilmente.
- Sarai il nostro dono a Dialga e Palkia. Forse così ci aiuteranno a costruire il mondo nuovo.-
- Come?...- Ribadì ancora la ragazza mentre gli occhioni azzurri le si riempivano di lacrime e le gambe anche se legate iniziavano a tremare, e non più solo di freddo.
Ora ebbe realmente l'impulso di chiamare quel ragazzo e quel pokémon che la cercavano sempre. Ma non poteva più farlo. Avrebbe dovuto dar retta a loro fin da subito, quel ragazzo così bello doveva per forza essere il buono della sua storia! Che scema! Non riuscì a trattenere le lacrime, le parve anche di ricordare qualcosa sul loro conto, tipo che forse, un tempo non troppo lontano, lei li amasse veramente con tutta sé stessa. Ma ora aveva solo freddo, e neanche la neve la faceva sentire a casa!
- Vi prego... venite a prendermi!- Si morse le labbra fino a sanguinare un po' sentendosi così sola, poi guardò quei tre pokémon, Uxie, Mesprit e Azelf, dormivano sempre:- Dovete sentirvi così soli anche voi eh?... Mi dispiace, mi dispiace davvero- chiuse piano gli occhi anche lei, cadendo anch'essa in un sonno profondo.
Kenji e Kasumi da Kanto, e Dent e Iris da Unima cercavano di capire dove fosse situato quel monastero attraverso la foto che Kojiro li aveva mandato. In realtà Iris ci capiva poco e niente e vagava nervosamente per la stanza stropicciando una foto che aveva in mano. Il ladro la notò:- Ehi, mocciosa tutta capelli!-
La ragazzina si voltò verso la videochiamata un po' scontrosa:- Ce l'hai con me?-
Kojiro:- Cos'hai in mano?-
Iris:- Eh?- Stirò più che poteva la foto ormai tutta stropicciata mostrandogliela:- Questa?-
Serena, Haruka:- E' una foto di Elle!!-
Kojiro sgranò gli occhi irrigidendosi, come se avesse visto chissà cosa:- Perché ce l'hai?-
Iris:- L'ho trovata di fronte casa di Dent, l'ho racconta così tanto per, ma non so che farmene. Cos'è?-
Satoshi:- Non segui i notiziari? Sei proprio una bambina!-
Iris nervosa:- Sei tu il bambino! Che notiziario?-
Serena raccontò.
Iris:- Ah, notiziario pokémon, l'unico notiziario che segui tu, Satoshi.-
Hikari:- Ma se in realtà non sapeva nulla di questo Varietà! Glielo abbiamo detto noi! Nemmeno lui segue i notiziari!- 
Kasumi e Iris risero di gusto, Satoshi ignorò nervoso.
Kojiro:- Fate silenzio!- Urlò:- La mocciosa di Hoenn e la mocciosa di Kalos hanno già completato il loro ombrello! Manca solo quello di Musashi!-
Serena:- Musashi è interessata al Varietà? Da quando è interessata a parteciparci?-
Kojiro:- Da... sempre?-
Nyasu lo zittì, loro non sapevano dei travestimenti di Musashi con cui partecipava alle varie gare e performance.
Kojiro:- Non è questo il punto! Io le ho promesso che avrei completato l'ombrello e devo farlo! Iris!-
Iris:- Sì?- Drizzando la schiena sentendosi chiamata in causa.
Kojiro:- Devi venire qui a Sinnoh e portarmi quella foto!- Serissimo.
Iris:- Stai scherzando?! Hai idea di dove ci troviamo eh?-
Kojiro:- Certo, a Unima suppongo- serissimo.
Iris:- Esatto!-
Kojiro:- Beh? Muovi quelle gambine e saltella fin qui come sei solita fare!- Serissimo.
Iris:- Sei scemo?- Serissima.
Kasumi:- Sai che vi dico?- Si intromise prendendo tra le mani un foglio stampato da Kenji.
Kasumi:- Arriviamo a Sinnoh anche noi!- Sicura di sé.
Kojiro:- Tu non servi a niente mocciosa carota!-
Kasumi:- Vuoi morire giovane?- Visotruce. Le ricordò Musashi, si commosse:- Ma sì vieni pure!- Piangendo di gioia.
Kasumi urlando:- Ma non lo faccio per te cretino! Abbiamo trovato il posto, vi mandiamo le coordinate e vi raggiungiamo lì per via aerea!-
Dent e Iris annuirono.
- E va bene!- Disse la ragazza amante dei draghi:- Vengo a portarti la foto, ragazzo cattivo!-
La preghiera in quel giardino innevato continuava, mentre la monaca più anziana usava quella macchina per richiamare tutto il potere dei tra guardiani che a loro volta avrebbero chiamato Dialga e Palkia. La giovane ragazza era ancora lì, priva di sensi.
I suoi compagni di squadra avevano provato a contattarla in tutti i modi ma lei non rispondeva più. Speravano solo che non fosse troppo tardi!
Le coordinate dicevano il giusto! Quello che vedevano in lontananza tra il maestoso giardino e il Monte Corona sembrava proprio il monastero dove Musashi e i tre pokémon venivano tenuti prigionieri.
Un rumore di elicottero fece rallentare i ragazzi, erano arrivati i quattro amici rimanenti finalmente, erano riusciti a raggiungerli in fretta!
La ragazza dai vaporosi capelli viola, nei quali si nascondeva Axew, porse la foto al giovane ladro:- E' tutta stropicciata, ma più di questo non ti meriti!- Un po' scontrosa. Il ragazzo prese quella che per lui era l'ultima figurina, la attaccò a quell'ombrellino rosso che continuava a portare con sé e d'istinto abbracciò la bambina sollevandola un po' da terra:- Grazie!- La lasciò andare per poi correre verso il monastero. Iris, cercando di nascondere l'imbarazzo, lo seguì insieme a tutti gli altri.
L'ombrello rosso era completo, ora mancava solo Musashi.

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Capitolo 6
*** Il vostro aiuto ***


La terra tremò per pochi istanti, alcuni ragazzi caddero non riuscendo a rimanere in piedi. Tra cui Satoshi, Kasumi e Takeshi che finirono in uno dei cespugli vicini.
Dent:- E' un terremoto?- Disse mentre Iris lo aiutava ad alzarsi da terra.
Serena cercava Satoshi tra i cespugli preoccupata.
Satoshi:- Siamo qui!- Rispose dolorante venendo fuori insieme ai due amici.
Kasumi:- Guardate qui- disse anche lei dolorante:- Un cellulare?-
Kojiro glielo tolse dalle mani violentemente:- E' quello di Musashi, visto Nyasu?-
Kasumi accarezzandosi la mano colpita:- Alcune le abbracci e altri le picchi eh?...- Borbottando.
Takeshi e Satoshi ridacchiarono come se lei se lo meritasse e lei di conseguenza li picchiò.
Serena dispiaciuta si avvicinò a Satoshi delicata.
Hikari:- Guarda che ti abbiamo vista prima che hai picchiato Citron!- Prendendo in giro la ragazza innamorata che faceva ancora finta di niente.
Satoshi ridacchiò:- Serena sa picchiare forte, ve lo posso confermare!- Disse arrossendo un po', lei negò nel panico, Haruka osservava con occhi sognanti anche quest'altra storia d'amore.
Eureka:- Serena è la più brava di tutte in tutto!- 
Serena:- Ehm! No!- Indietreggiò cercando di difendersi dagli sguardi arrabbiati delle altre compagne di viaggio di Satoshi.
Serena:- E' solo perché non ha ancora conosciuto tutte voi! Eheh- Scoppiarono a ridere poi. Ma la terra riprese a tremare e sembrava non voler smettere, diversi pokémon scapparono via, i Mamoswine nel tentativo di fuggire spaventati quasi travolsero i ragazzi, ma con l'aiuto dei loro pokémon e di Serena, abilissima a cavalcarli, riuscirono a evitarli e calmarli. Lo stesse fece Iris con Dragonite, cercava anche lui di fuggire dal monastero che sembrava stesse per crollare. La ragazza di Unima riuscì a leggere nel cuore del drago, in quel monastero stava accadendo qualcosa di terribile! Forse Dialga e Palkia si erano risvegliati!
Takeshi raggiunse in fretta il monastero facendosi seguire dagli altri:- Dobbiamo fare in fretta! Uxie, Mesprit e Azelf saranno prigionieri lì, spero non sia troppo tardi! Spero non sia troppo tardi anche per Musashi!- Guardò il nemico di sempre.
Kojiro, Nyasu:- Non dirlo neanche per scherzo!- Con le lacrime agli occhi.
L'edificio cadeva a pezzi, anche le monache finirono per scappare, rimase solo la più anziana che implorava perdono alle due divinità del tempio e dello spazio:
- Perdono Dialga! Perdono Palkia!
  Vi prego di ascoltarmi ancora! Create il nostro mondo nuovo!
  Se dovete prendervi l'anima di un essere umano impuro vi abbiamo lasciato quella donna.
  Fate della sua anima ciò che volete ma regalateci il nostro nuovo mondo! Ahi!- Esclamò sentendosi presa alla spalle. Era un ragazzino, e insieme a lui ce ne erano altri, cosa volevano tutti questi bambini?!
Takeshi, che aveva afferrato la donna:- Cosa hai detto?!- Era arrabbiato:- L'anima di un essere umano?!-
Kenji:- Un sacrificio umano a Dialga e Palkia?! Che sciocchezza!- Gli urlò contro anche lui:- I pokémon non hanno bisogno di sacrifici e odio! Volete un mondo nuovo ma non sapete nemmeno cosa sia l'amore!-
Kasumi poggiò le mani sulle spalle dell'amico:- Belle parole Kenji, ma ora lasciate stare questa vecchia e andiamo ad aiutare i pokémon rimasti intrappolati nel monastero che crolla!-
Masato:- Kasumi ha ragione! E ho paura che il sacrificio umano possa essere Musashi!-
Kojiro e Nyasu persero per un attimo le forze, il loro cuore si fermò, quella struttura cadeva giù un pezzo alla volta, i pokémon fuggivano, e anche quelle donne che si autoproclamavano artefici di un mondo più puro! Ma la loro donna dal cuore impuro non scappava, la loro donna dal bellissimo cuore impuro non rispondeva alle loro voci che la chiamavano insistentemente, perché? Non poteva essere troppo tardi! Kojiro lasciò cadere l'ombrello che volò poco distante insieme a fiocchi di neve e pezzi di cemento.
Uno dei muri portanti cedette rendendo quasi impossibile e troppo pericoloso l'accesso a quel monastero. I ragazzi si bloccarono.
- Uxie!- Urlò Takeshi non sapendo più che fare.
- Mesprit!- Urlò Hikari piangendo e stringendosi tra le braccia dell'amico di Plumbeopoli.
Haruka, anche lei piangendo, prese Masato di peso fermando la sua corsa e proteggendolo dai mattoni che volavano via:- Fermo! Non puoi 
rischiare la vita anche tu!-
Lo stesso fece Citron con Eureka, entrare in quel monastero sarebbe stato davvero imprudente e da pazzi adesso!
Kasumi si strinse a Kenji anche lei con gli occhi bagnati di lacrime:- Cosa possiamo fare?! Musashi e quei pokémon!...-
Kenji ricambiò l'abbraccio cercando di consolarla:- Ci deve essere un modo! Dobbiamo sperare che Dialga e Palkia si calmino!-
Iris convinse quel Dragonite a farla mettere in groppa, volava sopra il monastero alla ricerca di qualche via di fuga per coloro che erano rimasti al suo interno. Anche Dent e Serena cercavano di dare e darsi manforte.
Serena:- Ma... dov'è Satoshi?!- Esclamò vicino al capopalestra di Levantopoli.
Dent:- Non lo so- coprendosi dal vento:- Non riesco più a vederlo! Vuoi vedere che?...-
Serena scoppiò in lacrime correndo verso il monastero:- Quello è il solito maledetto avventato!- Prese al volo un mattone lanciandolo via con rabbia:- Non sarai entrato nel monastero?! Eh Satoshi?!- Urlò piangendo.
Dent la raggiunse cercando di calmarla per poi notare:- Anche quei due del Team Rocket non ci sono più! Speriamo non facciano troppe pazzie! Dialga, Palkia! Aiutate Satoshi e quei due pazzi!-
Le supposizioni di Serena e Dent erano esatte, Satoshi non poteva permettere che i tre guardiani rischiassero la vita e con la sua solita incoscienza si gettò in quell'edificio che cadeva in rovina, il suo Pikachu lo seguiva, lo avrebbe protetto sempre. Atletico e fortunato superava tutti gli ostacoli grazie anche all'aiuto del suo pokémon, ma né lui né il topo giallo riuscirono a vedere un pezzo di cemento duro che stava per travolgerli. Sentirono un urlo felino e videro quel cemento scivolarli addosso ormai come cenere, si voltarono:- Nyasu! Che ci fai qui?!-
Nyasu:- Vi ho salvato la vita moccioso! Ricordatelo d'ora in avanti!-
Satoshi sbruffone riprese a correre:- Come vuoi! Ma non ti darò Pikachu come ricompensa!-
Nyasu sorrise:- Che ingrato!- Crollò davanti a loro un'altra parete rendendo difficoltoso continuare a percorrere quel corridoio che portava al salone dove erano i prigionieri.
- Sono qui su! Prendete la mia mano!- Il compagno del gatto era riuscito a scavalcare le macerie.
Nyasu:- Kojiro!- 
Satoshi:- Ci sei anche tu!- Prese la mano del ragazzo che lo aiutò a trascinarsi sulle travi del soffitto. Riuscirono a raggiungere il salone principale e finalmente videro i tre guardiani e la ragazza ancora imprigionati privi di sensi. Si lanciarono nella stanza urlando il loro nome.
Il ragazzino dai capelli scuri si lanciò contro quel macchinario maledetto cercando di romperlo con pezzi di travi trovate in giro. Notò solo ora i due pokémon leggendari fluttuare nella stanza.
Satoshi:- Ci sono Dialga e Palkia!-
Nyasu:- Che occhio, ragazzino!- Ironico, poi preoccupato raggiunse Kojiro che era corso a cercare di liberare l'amica.
Cercava di slegarla da quella colonna, ma non era facile, la terra continuava a tremare e il soffitto a crollare.
Nyasu:- Ha perso i sensi, ed è tutta ferita! Musashi ti prego svegliati!- Piangendo.
Kojiro, cercando di trattenere i singhiozzi:- Non riesco a spezzare la corda, prova tu con i tuoi artigli!-
Il gatto annuì, tagliuzzò un altro pezzo di cemento e poi corse verso le corde che tenevano prigioniera la donna:- Tu però attento a non essere colpito!-
Il ragazzino e il suo Pikachu, non essendo riusciti a rompere la macchina, intanto imploravano a Dialga e Palkia di far tornare la calma.
- Nessuno vuole più farvi del male! Vi prego!- Non riuscì a trattenere le lacrime mentre il suo Pikachu continuava a proteggerlo:
- Vi prego! Fatelo per i tre guardiani!-
Nyasu riuscì a liberare la ragazza, Kojiro la prese tra le braccia cercando di protegerla col proprio corpo dalle macerie che continuavano a cadere.
I due pokémon però non davano ascolto al ragazzo di Biancavilla, non importava quanto gli implorasse.
La trave principale del salone cedette, avrebbe travolto i tre guardiani dei laghi, Satoshi d'istinto si lanciò nel tentativo di proteggerli.
Kojiro:- Satoshi!!- Urlò rimanendo abbracciato alla sua compagna svenuta.
Non poteva sopravvivere colpito da quella trave! Ma Azelf aprì gli occhi, riconobbe il ragazzo che in passato aveva scelto e riuscì a frenare quella trave col suo potere psichico, si svegliò anche Mesprit, e poi anche Uxie. I tre guardiani sollevarono e bloccarono tutte le macerie che rischiavano di colpire i ragazzi e i pokémon presenti in quella struttura.
Dialga e Palkia piano si calmarono. Il terremoto diminuì. Satoshi si ritrovò abbracciato al suo Pikachu protetto dai tre guardiani. Notò poi che il suo nemico di sempre, Kojiro, aveva in mano una delle travi e con violenza colpì quel macchinario che teneva ancora prigioniere le tre creature.
Satoshi con voce stanca provò ad alzarsi piano:- Ci ho già provato io ma...- si bloccò vedendo quell'aggeggio infernale sgretolarsi dopo il colpo del Rocket.
Satoshi:-... ma a quanto pare tu sei più forte di me- ammise ferito nell'orgoglio ma notevolmente sollevato. I tre guardiani vennero liberati e Dialga e Palkia sparirono tornando nella loro dimensione dove si sentivano protetti e liberi.
Kojiro aiutò il bambino ad alzarsi:- Come stai?-
Satoshi:- Bene, grazie!- E anche Pikachu ringraziò.
Uxie, Mesprit e Azelf vagavano tra le macerie felici, e Satoshi non riusciva a non sorridere. Poi si ricordò:- Musashi!- Si voltò verso la ragazza che dormiva ancora vicino a Nyasu:- Come sta??- Chiese avvicinandosi.
Nyasu:- Respira per fortuna! Ma sembra così affaticata oltre che ferita!- Con le lacrime.
Purtroppo i tre guardiani non riuscirono a impedire al monastero di finire di cadere a pezzi impedendo ai ragazzi una via di fuga.
Satoshi allarmato:- E adesso?! Come facciamo?!-
- Satoshi!!- Qualcuno dall'alto lo chiamava! Il tetto era completamente venuto giù, si poteva vedere il cielo e le nuvole piene di neve, e non solo.
- Sai che non mi piace il freddo! Muovetevi lì sotto, salite su questo Dragonite!- La ragazza dai capelli viola, accompagnata dal suo Axew e quel Dragonite prese i ragazzi in tempo prima che le macerie potessero travolgerli del tutto e li portò in salvo.
Satoshi:- Grazie Iris!-
Kojiro:- Grazie Iris!- L'abbracciò di nuovo.
Iris di nuovo imbarazzata:- Ok, stai esagerano, ragazzo...-
Volarono giù nel giardino, ormai tranquillo, dove li aspettavano gli alti.

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Capitolo 7
*** La neve che fiocca su Sinnoh ***


Serena per prima e poi tutti gli altri corsero ad abbracciare l'imprudente Satoshi, qualcuno lo "picchiò" pure, forse anche tra questi c'era Serena. Il vento si era calmato ma la neve continuava a scendere piano. I ragazzi facevano tanta confusione ma Kojiro e Nyasu se ne stavano poco distanti, Musashi era tornata tra le braccia del compagno umano, le infilò la sua giacca per evitare di farle sentire tutto quel freddo. 
Ma serviva a poco, in effetti anche loro erano vestiti leggerissimi. Poi lasciare che le sue gambe nude toccassero la neve non doveva farle certo bene. Si accorsero che la ragazzina di Kalos si avvicinava loro cavalcando uno di quei Mamoswine.
Scese lasciando il pokémon robusto e peloso accovacciarsi vicino al corpo di Musashi.
Serena:- Prova a poggiarla sulla schiena di questo Mamoswine, la terrà calda- disse dolcemente, sperando di poter aiutare almeno un po'. Il Rocket annuì, poggiando la ragazza tra il pelo del pokémon, lui però continuava ad abbracciarla insieme a Nyasu.
- Musashi, ti prego, svegliati- le accarezzava piano il viso non riuscendo a trattenere le lacrime.
- Non piangere!- Lo sgridò il pokémon:- Se si sveglia e ti vede piangere ti sgriderà! Sai che odia i piagnucoloni!-
Kojiro ridacchiando tra i singhiozzi:- Stupido, guarda che stai piangendo anche tu!-
Nyasu:- Non è vero!- Asciugandosi di fretta le lacrime.
Il viso di lei si scostò leggermente facendosi spazio tra la spalla e il collo di lui.
- Musashi? Ti stai svegliando?!- Emisero pieni d'entusiasmo ma stanchi.
In effetti la ragazza aprì piano gli occhi, respirava a fatica, tossì piano e poi finalmente si accorse di essere tra le braccia del ragazzo del telefono.
- Sono mezza nuda tra le braccia di un ragazzo! Quanto sono impura!!- In crisi. Si voltarono tutti, vociferarono contenti che si fosse 
svegliata ma lei per l'urlo consumò troppa energia e svenne di nuovo sempre abbracciata ai due compagni che rimasero in silenzio intontiti dalla scena.
Kojiro:- Ma è scema?- Guardandola russare attacata al suo collo.
Nyasu:- Non ha ancora la memoria. E come al solito ha pensato solo a te ignorando il sottoscritto...- irritato. Kojiro ridacchiò timidamente, poi tentò nuovamente di svegliarla.
- Cos'è questa puzza?- Disse questa volta ancora assonnata.
Notò il pelo che l'avvolgeva:- Ah, il Mamoswine... perché sono su un Mamoswine?- Chiese riprendendo i sensi e allontanandosi vergognosamente dalle braccia del ragazzo.
Kojiro:- Come stai?- Le chiese dolce ignorando la sua domanda.
Nyasu:- Già, come stai?? Alla tua memoria penseremo poi! Ti fanno troppo male le ferite?-
Musashi notò di essere piena di graffi e tagli in effetti:- Ahia... sono solo graffi tranquilli- prese le gambe tra le braccia rannicchiandosi al calore del Mamoswine, le facevano male sia le gambe che le braccia, era rimasta legata a quella colonna per così tanto tempo!
- Come avete detto di chiamarvi?- Chiese poi timidamente.
Ai due ragazzi venne da piangere ma si trattennero dicendole i loro nomi.
Musashi:- E tu?- Guardò finalmente il pokémon gatto facendolo sentire importante:- Perché parli?- Chiese dolcemente.
Gli occhi di Nyasu si illuminarono, pronto a raccontarle la sua storia, ma lei lo bloccò subito parlando ora al ragazzo:- Sicuro che non siamo fidanzati vero?- Il gatto esplose, il suo momento era durato pochissimi secondi.
Il ragazzo dagli occhi verdi ridacchiò di gusto, poi le sorrise dolcemente prendendole il viso tra le mani:- Come vuoi tu. Se ti piace 
pensarlo, puoi anche considerarmi il tuo ragazzo!-
Lei rimase in silenzio a guardare quei bellissimi occhi sconosciuti, si colorò di rosso e poi abbassò lo sguardo:- Sai? Perché è imbarazzante rimanere così svestita accanto a qualcuno che non sia il mio ragazzo...-
Nyasu borbottava ancora scontroso:- Ma che? Guarda che di solito ti fai vedere anche più svestita ma no, non è il tuo ragazzo!- Confessò.
Musashi nascose la faccia tra le ginocchia:- Sono veramente una donna impura!- Poi cercò di aggiustarsi di nuovo i capelli, e pulirsi un po' il sangue:- Non voglio che il mio ragazzo mi veda in queste pessime condizioni!-
Nyasu:- Non è il tuo ragazzo!!- Le urlò.
Kojiro ignorò il gatto, prese di nuovo il viso della ragazza tra le mani, le baciò la fronte:- Sei bellissima- le disse con occhi lucidi.
Kojiro:- Però...-
Musashi:- ...Però?...- Borbottò a voce bassa contenta e imbarazzata della cosa.
Il ragazzo non riuscì a trattenere una lacrima:-...mi manchi da morire. Torna da me!- Singhiozzando.
Nyasu:- Da noi!- lo corresse.
Kojiro:- Da noi- si corresse.
La ragazza non sapeva che fare, non era colpa sua se aveva perso la memoria. Le venne da piangere, talmente tanto forte che i suoi due 
compagni di squadra dovettero allontanarsi leggermente per non rimanere sordi. Quando si calmò notò l'ombra di un pokémon davanti a lei.
Era Uxie, le sorrise, non si fidava di lei, non aveva il cuore così puro come quello dei tre ragazzi da loro prescelti, ma si accorse di averle causato ingiustificate sofferenze. La sfiorò e poi salì in cielo seguito da Mesrptit e Azelf. I tre guardiani salutarono i tre ragazzi che un tempo li aiutarono e sparirono per tornare a casa.
Nyasu:- Musashi? Tutto ok? Posso raccontarti la mia storia?-
La ragazza ancora un po' intontita lo guardò, poi:- Ma che cavolo dici? La conosco benissimo la tua storia!-
Nyasu depresso venne strattonato dal gomito di Kojiro che entusiasta prese le spalle della donna tra le mani:- Musashi! Ti è tornata la memoria?!-
Musashi:- Così pare... ehi, siete stati carini!- Disse ricordando tutto quello che era successo, i due compagni l'abbracciarono, forte, non riuscendo a smettere di piangere.
Musashi, arrossendo di nuovo, ricambiò piano l'abbraccio:- Ehi ehi, mi fate male! Piano! Vi voglio bene anche io ma calmatevi!-
Nyasu:- Visto che ci volevi bene?!- Le urlò. Lei rise:- A quanto pare avevi ragione strano pokémon! E' raro per te avere ragione eh?- 
Sghignazzò dandogli un colpetto sulla moneta in fronte innervosendolo.
Kojiro era talmente occupato a godersi la scena tra le lacrime che quasi si dimenticava, sentì due colpi di finta tosse dietro di lui. Si voltò, guardò dall'alto del Mamoswine sul quale era seduto, e vide la mocciosetta di Hoenn con in mano un ombrello rosso, il suo ombrello rosso!
Kojiro:- Vero!!- Esclamò. Aiutò Musashi, ancora affaticata dalle ferite e il freddo, a scendere dal pokémon e riprese l'ombrello dalle mani della ragazza di Hoenn, non delicatamente.
Haruka:- Di' grazie!- Scontrosa.
Kojiro:- Sì, sì grazie!-
Haruka sbuffò:- Va beh- mise le mani come a formare una telecamera:- Riprenderò il vostro amore allontanandomi piano!- Lo prendeva in giro.
Kojiro:- Ma quale amore?!- Sbuffò.
Musashi:- Di cosa confabuli con il nemico??- Alle sue spalle.
Kojiro si voltò sorridendo:- Guarda qui!- Aveva in mano l'ombrello ancora chiuso.
Musashi ricordò:- Ah già! L'ombrello per il Varietà!-
Kojiro lo aprì mostrando così tutte e sei le facce riempite con gli adesivi necessari per partecipare alla performance!
La compagna non riuscì a trattenere un piccolo grido portando le mani alla bocca, commossa saltò al collo del ragazzo non riuscendo a smettere di ringraziarlo.
Kojiro, con la fronte poggiata a quella di lei ancora appesa al suo collo:- Te l'avevo promesso.-
Musashi con le lacrime:- La cosa che più adoro è che quella antipatica regina di Kalos è tutta stropicciata!-
Da lontano Iris gridò:- Questo lo devi a me!!-
Si accorsero allora di essere osservati da tutti i mociosetti che si stavano godendo il teatrino, per aumentare il loro imbarazzo si aggiunse Nyasu:- Visto che non ti fai tutti questi problemi ad abracciare mezza nuda un uomo che non è il tuo?-
La ragazza si staccò da Kojiro nervosa e imbarazzata, tolse lui l'ombrello dalle mani e poi riprese a saltellare per la neve gioiosa mentre i due compagni non riuscivano a non guardarla pieni di gioia.
Mentre tornavano nelle strade di Sinnoh l'entusiasmo di Musashi diminuì scoprendo che anche Serena e Haruka avevano completato l'ombrello.
Il giorno del Varietà arrivò, i ragazzi rimasero tutti lì a guardare le amiche partecipanti, tra l'altro era il compleanno di Satoshi, 
potevano festeggiarlo tutti insieme! Sarebbe stato magnifico!
Le performer che parteciparono non furono poche, ma Musashi, Serena e Haruka superarono le prime fasi egregiamente.
Takeshi:- Sicura di non esserti pentita a non partecipare?- A Hikari, la ragazza sorrise:- Devo ammettere che sarebbe stato divertente, ma pazienza! E' bello anche essere tra gli spettatori ogni tanto!-
Haruka, essendo meno esperta delle altre, finì per essere eliminata prima di Serena e Musashi.
Tornò tra gli spalti.
Satoshi:- Sei stata veramente brava sai?-
Kasumi:- Vero! Era la tua prima volta! Sei andata benissimo! Lo pensa anche tuo fratello anche se non vuole dirtelo!- Poggiò una mano sulla testa del bambino scompigliandogli i capelli, Masato imbarazzato sussultò. Kenji sottovoce a Kasumi:- Quel ragazzino ha una cotta per te, non trattarlo come un bambino! Eheh.-
Kasumi finta tonta:- Dici? Ma è un bambino!- Masato sentì e a stento trattenne le lacrime.
Intanto Eureka contenta della sconfitta di Haruka:- L'avevo detto che Serena è la più brava di tutte!-
Citron si scusò:- Perdonala Haruka non voleva umiliarti!-
Haruka:- Umiliarmi? Non potrà mai umiliarmi più di quanto non lo stia facendo una certa persona al telefono- piangendo in collegamento con Hari al Pokénav.
Arrivarono in finale proprio Musashi e Serena.
La performer di Kalos notò che la sfidante riportava qualche taglio, le balenò in mente l'ipotesi che quella fosse... ma no, non poteva essere!
Kojiro e Nyasu intanto dall'altra parte degli spalti facevano il loro solito tifo sfegatato. Ma alla fine, vinse Serena.
Eureka:- La migliore di tutte!!- Gridò dagli spalti, Serena la sentì, le mandò un bacio ringraziandola mentre le davano la chiave della vittoria. Poi stringendo il suo premio urlò:- Vorrei dedicare questa vittoria al mio amico Satoshi! Tanti tanti auguri!!- Era bellissima e piena di gioia. Il ragazzo tra gli spalti arrossì, per poi urlarle:- Vederti vincere è stato un bel regalo!!- Contento tornò a sedere tra gli applausi dei suoi amici, poi si accorse di una presenza oscura alla sua destra, si voltò, era Haruka visotruce.
Satoshi:- S... sarei stato felice anche se avessi vinto tu!-
Haruka:- Come no?!- Poi tornò ad applaudire anche lei ridacchiando.
Calò la sera, i ragazzi andarono a festeggiare il compleanno di Satoshi da qualche parte nei locali di Sinnoh mentre il Team Rocket rindossò la sua solita divisa.
Kojiro:- Mi dispiace. Sei troppo arrabbiata?-
Musashi sbuffò, poi:- Scherzi??- Si indicò la pelle scoperta sulle sue gambe:- Guarda quanti tagli, e in più credo di avere anche un po' di febbre! E nonostante questo sono arrivata alla finale! Quella mocciosa non mi avrebbe battuta mai se fossi stata al massimo delle mie forze!- 
Scoppiò a ridere mentre i suoi compagni le davano pienamente ragione. Si sedettero a guardare la luna in mezzo a una campagna poi, tenendosi la mano, o la zampa.
La giovane donna poggiò la sua testa sulla spalla del compagno continuando a guardare la luna.
Dopo un po' parlò piano, arrossendo leggermente:- Kojiro... cos'è quella storia che posso anche considerarti il mio ragazzo?...-
Il ladro spalancò i suoi occhi verdi colorandosi anche lui di rosso:- Sembrava che stessi per morire! Che avrei dovuto dirti?!- Si giustificò.
Tirò lui un ceffone sulla testa, non troppo violenta:- Ti detesto.-
- Io di più- ricambiò dolcemente poggiando a sua volta la testa su quella di lei.

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